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Sabato 24 Maggio 2014 Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 / 3494659156 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected] Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014 Anno III Numero 65 L L osservatore d osservatore d Italia Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT WWW.OSSERVATOREITALIA.IT L’editoriale GAZPROM “DASVIDANIA” PUTIN di Cinzia Marchegiani Vladimir Putin torna a casa con un contratto stimato intorno ai 400 mi- liardi di dollari. Un accordo atteso da tantissimi anni ora concretizzato al summit bilaterale a Shanghai appena conclusosi tra i due presidenti, Valdi mir Putini e Xi Jinpin. L’economia in movimento vede Cina e Russia espandere gli scambi bilaterali, gli investimenti transfrontalieri e i fi- nanziamenti e di riflesso rafforzerà gli scambi per la formulazione di politi- che macro-economiche. Uno scenario che condizionerà le macro politiche ed economiche globali poiché sia Russia che Cina intensificheranno i rapporti per garantire l'equilibrio negli scambi, andando ad ottimizzare la struttura del commercio e gli investimenti reci- proci nei settori come infrastrutture di trasporto, sviluppo minerario. Così il 21 maggio 2014 sarà ricordato come la data in cui viene siglato un importante legame economico tra i due giganti della terra, dove la Gazprom e China National Petroleum Corporation hanno firmato il contratto di 30 anni per la fornitura di gas gasdotto russo alla Cina, che equivalgono a 38 miliardi di metri cubi di gas all'anno. Il potere della Siberia è un sistema di trasmis- sione del gas destinato per la consegna gas dai Irkutsk e Yakutia centri di pro- duzione di gas al russo Estremo Oriente e Cina. Orgogliosa la Gazprom ricorda che il giacimento di petrolio, gas e condensati Chayandinskoye è la pietra angolare per il centro di produ- zione di gas Yakutia:” Si tratta di un campo unico in termini ... GIOIA DEL COLLE: MINACCIA UN INFERMIERE E DANNEGGIA UNA PORTA CON DEI CALCI Gioia del Colle (BA) - A Gioia del Colle i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato un 44enne pregiudicato del luogo con le accuse di violenza e minaccia ad incaricato di pubblico servizio e danneggiamento. L’uomo, presentatosi presso gli uffici del locale S.E.R.T. ha minacciato l’infermiere preten- dendo la consegna del metadone che avrebbero dovuto som- ministrargli il giorno successivo. Di fronte alla reticenza dell’operatore sanitario è andato su tutte le furie prendendo a calci e danneggiando la porta di accesso all’infermeria. Sul posto, su richiesta al numero di emergenza “112” effettuata da alcuni testimoni, sono prontamente intervenuti i carabinieri che sono riusciti a bloccare e trarre in arresto l’uomo. Tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, il 44enne è stato collocato ai domiciliari. Alex Miller, presidente della Gazprom esorta ad un nuovo inizio: “Il nostro obiettivo è l'Oriente. La nostra destinazione è la Cina. Iniziamo a lavorare!" CARO PRESIDENTE, MA QUALE FIDUCIA?... IN CHI, IN COSA? di Emanuel Galea l 21 maggio, dalla Svizzera, mentre in visita di Stato, il Presidente Napo- litano ha rivolto l’ennesimo invito a noi, suoi concittadini, esortandoci a non perdere la fiducia. "Non bisogna lasciarsi mai impressionare e deviare da manifestazioni d’insufficienza istituzionale, politica e anche da ma- nifestazioni di difficoltà nella cre- scita economica e sociale del nostro Paese". Avremmo voluto condividere l’otti- mismo del nostro Presidente, il suo entusiasmo. Signor Presidente, avremmo desiderato tanto poter guardare avanti con la fiducia che oggi ci propone, se non fosse perche ci imbattiamo, ogni giorno con ben altre realtà. Quale fiducia? Fiducia in chi? Signor Presidente, rammento a me stesso, la descrizione che dà la Trec- cani alla “fiducia”: “Atteggiamento, verso altri o verso se stessi, che ri- sulta da una valutazione positiva di fatti, circostanze, relazioni, per cui si confida nelle altrui o proprie possibi- lità, e che generalmente produce un sentimento di sicurezza e tranquil lità". Quale dovrebbe essere la valu- tazione dei fatti nel caso del pm di Milano, indagato dalla Procura di Bre- scia dopo la testimonianza dell’avvo cato, sostenendo di ... I LM FRANCHISING PER ROMA E PROVINCIA Tel.: 06/93.14.524 Fax: 06/93.14.362 [email protected] LM FRANCHISING PER ROMA E PROVINCIA Tel.: 06/93.14.524 Fax: 06/93.14.362 [email protected] Continua a pagina 2 Continua a pagina 2 VITERBO E PROVINCIA: TRA MITI, FIABE, LEGGENDE E STORIA “IL LAGO RESTITUISCE L’AGONIA DI AMALASUNTA” Rubrica settimanale di Emanuel Galea a pagina 7

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Sabato 24 Maggio 2014

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 / 3494659156 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected]. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

Anno III Numero 65

LL ’’osservatore dosservatore d ’’ItaliaItaliaQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONEQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE

WWW.OSSERVATOREITALIA.ITWWW.OSSERVATOREITALIA.IT

L’editoriale

GAZPROM

“DASVIDANIA” PUTINdi Cinzia Marchegiani

Vladimir Putin torna a casa con uncontratto stimato intorno ai 400 mi-liardi di dollari. Un accordo atteso datantissimi anni ora concretizzato alsummit bilaterale a Shanghai appenaconclusosi tra i due presidenti, Valdimir Putini e Xi Jinpin. L’economia in movimento vede Cina eRussia espandere gli scambi bilaterali,gli investimenti transfrontalieri e i fi-nanziamenti e di riflesso rafforzerà gliscambi per la formulazione di politi-che macro-economiche. Uno scenarioche condizionerà le macro politiche edeconomiche globali poiché sia Russiache Cina intensificheranno i rapportiper garantire l'equilibrio negli scambi,andando ad ottimizzare la strutturadel commercio e gli investimenti reci-proci nei settori come infrastrutture ditrasporto, sviluppo minerario. Così il21 maggio 2014 sarà ricordato come ladata in cui viene siglato un importantelegame economico tra i due gigantidella terra, dove la Gazprom e ChinaNational Petroleum Corporation hannofirmato il contratto di 30 anni per lafornitura di gas gasdotto russo allaCina, che equivalgono a 38 miliardi dimetri cubi di gas all'anno. Il poteredella Siberia è un sistema di trasmis-sione del gas destinato per la consegnagas dai Irkutsk e Yakutia centri di pro-duzione di gas al russo EstremoOriente e Cina. Orgogliosa la Gazpromricorda che il giacimento di petrolio,gas e condensati Chayandinskoye è lapietra angolare per il centro di produ-zione di gas Yakutia:” Si tratta di uncampo unico in termini ...

GIOIA DEL COLLE: MINACCIA UN INFERMIERE E DANNEGGIA

UNA PORTA CON DEI CALCIGioia del Colle (BA) - A Gioia del Colle i Carabinieri della localeCompagnia hanno arrestato un 44enne pregiudicato del luogocon le accuse di violenza e minaccia ad incaricato di pubblicoservizio e danneggiamento. L’uomo, presentatosi presso gliuffici del locale S.E.R.T. ha minacciato l’infermiere preten-dendo la consegna del metadone che avrebbero dovuto som-ministrargli il giorno successivo. Di fronte alla reticenzadell’operatore sanitario è andato su tutte le furie prendendo acalci e danneggiando la porta di accesso all’infermeria. Sulposto, su richiesta al numero di emergenza “112” effettuata

da alcuni testimoni, sono prontamente intervenuti i carabinieri che sono riusciti abloccare e trarre in arresto l’uomo. Tratto in arresto, su disposizione della Procuradella Repubblica di Bari, il 44enne è stato collocato ai domiciliari.

Alex Miller, presidente della Gazprom esorta ad un nuovo inizio: “Il nostro obiettivo è

l'Oriente. La nostra destinazione è la Cina. Iniziamo a lavorare!"

CARO PRESIDENTE, MA QUALE

FIDUCIA?... IN CHI, IN COSA?

di Emanuel Galea

l 21 maggio, dalla Svizzera, mentrein visita di Stato, il Presidente Napo-litano ha rivolto l’ennesimo invito anoi, suoi concittadini, esortandoci anon perdere la fiducia. "Non bisognalasciarsi mai impressionare e deviareda manifestazioni d’insufficienzaistituzionale, politica e anche da ma-nifestazioni di difficoltà nella cre-scita economica e sociale del nostro Paese".Avremmo voluto condividere l’otti-mismo del nostro Presidente, il suoentusiasmo. Signor Presidente,avremmo desiderato tanto poterguardare avanti con la fiducia cheoggi ci propone, se non fosse percheci imbattiamo, ogni giorno con benaltre realtà. Quale fiducia? Fiducia in chi?Signor Presidente, rammento a mestesso, la descrizione che dà la Trec-cani alla “fiducia”: “Atteggiamento,verso altri o verso se stessi, che ri-sulta da una valutazione positiva difatti, circostanze, relazioni, per cui siconfida nelle altrui o proprie possibi-lità, e che generalmente produce unsentimento di sicurezza e tranquillità". Quale dovrebbe essere la valu-tazione dei fatti nel caso del pm diMilano, indagato dalla Procura di Bre-scia dopo la testimonianza dell’avvocato, sostenendo di ...

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LM FRANCHIS ING PER ROMA E PROVINCIA Tel.: 06/93.14.524Fax: 06/93.14.362

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PRIMO PIANOPRIMO PIANO

di Mario Torosantucci

E’ risaputo che lo studio della musica è importantis-simo, ma pochi sono a conoscenza dei benefici realiche esso produce. Il pensiero comune e giusto, è pen-sare alla bellezza del lato artistico che questa arte re-gala, non sapendo, che questa è soltanto una dellecomponenti. Certamente, la persona che studia mu-sica, acquisisce sensibilità, cultura, arricchimento mo-rale, socialità, sicurezza del carattere e della propriapersonalità, oltre la personale soddisfazione di poteresprimere i propri sentimenti, e, di poterli esternareverso gli altri che diventano automaticamente com-partecipi di svariate situazioni emozionali. Ma, il be-neficio più importante, è quello che questo impegnoprovoca e fa migliorare nel cervello umano. Infatti,vari scienziati, hanno stabilito che la parte del cer-vello interessata ai suoni, è palesemente molto piùgrande nei musicisti, rispetto ad una persona qualun-que. Quindi studiare musica, significa migliorare ilproprio cervello. Si ha la possibilità di far lavorare idue emisferi mentali, e, poiché ogni parte del corpoutilizzata, sollecitata e stimolata, occupa una certa su-perficie del cervello, le cellule cerebrali, che hannouna loro disposizione secondo i vari suoni percepiti,occuperanno certamente una gamma più vasta, ri-spetto ad un individuo che non ha mai studiato. Im-maginiamo un attimo, il lavorio cerebrale di unpianista. La mano destra, suona migliaia di note convalori, altezze e velocità diversi, quindi occorre unadeterminata e forte concentrazione, che non consenta

di commettere errori. La mano sinistra, suona altre migliaia di note, con lestesse problematiche della destra, ma del tutto indi-pendenti. Il piede destro contemporaneamente, devepigiare il pedale sustain, e talvolta quello centrale. Ilpiede sinistro, per marcare il tempo e pigiare quandoserve il pedale della sordina. Nello stesso momento,abbiamo il grande lavoro del cervello nella letturadella musica, della quale, una sola nota si legge dif-ferentemente secondo la chiave a cui appartiene. Ov-viamente, servono, concentrazione, pratica e tantostudio continuo, per poter identificare con gli occhiquesta miriade di note e trasferirle istantaneamente all’ esecuzione delle dieci dita. Ora poiché tutte queste cose avvengono nello stessotempo, non ritenete un musicista, una persona spe-ciale, da essere giustamente stimata e considerata ?Quando negli anni passati, dei genitori mi dissero,che volevano far prendere il diplomino di pianoforteai loro figli, perché a scuola non avevano voglia distudiare, il primo istinto è stato quello di strozzarli.Non si rendevano conto di tutti i benefici che la mu-sica può dare, ma non si rendevano conto neanchedi quanti sacrifici bisogna essere in grado di soppor-tare, per raggiungere determinati obiettivi musicali.Personalmente giudico un concertista come ungenio. Solamente pensare allo sforzo di memoria ( equindi lavoro cerebrale ), per poter esibirsi in un con-certo classico, nel ricordare migliaia di note, sincro-nizzarle in millesimi di secondo, senza potercommettere il minimo errore, pena la rovina della

propria carriera e dello studio di una vita. Tutta que-sta perfezione non basta, perché si è giudicati nonsolo per l’ esecuzione tecnica del concerto, ma par-ticolarmente per l’ estro e la espressività, che il con-certista deve infodere nell’ animo dello spettatore, alivello emozionale. Si può iniziare lo studio della mu-sica a qualsiasi età, perché non bisogna fare neces-sariamente la professione, ma c’ è la cosiddettamusica leggera che ci consente di suonare anche a livello amatoriale. Certamente iniziare da piccoli, cisaranno dei benefici maggiori, poiché nella fase pre-coce evolutiva del cervello, le stimolazioni musicali,favoriscono meglio i collegamenti delle cellule cere-brali. E’ opportuno per il cervello, ascoltare e stu-diare altre culture musicali, con suoni e scalediverse, poiché diversificando gli stimoli uditivi, leparti cerebrali coinvolte, aumenterebbero la propriamassa. Il cervello nell’ ambito musicale, è talmentecomplicato, da far sì che certe eleborazioni di datiuditivi, in certi soggetti particolarmente sensibili ( si-nestesici ), producano ai loro occhi dei colori se-condo determinate note. Abbiamo degli esempi condei geni musicali del passato, come Liszt, Skriabin,Korsakov, etcc. che abbinavano dei colori a determi-nate note. Non trascuriamo neanche il beneficio dellamusica all’ articolazione, circolazione, vista, indipen-denza degli arti e self control, che può essere utilein tanti altri momenti della nostra vita. Spero di averdato un piccolo contributo, consigliando come mi-gliorare la nostra esistenza e quella degli altri, con lo studio della musica.

di Cinzia Marchegiani

... di riserve (C1 + C2): circa 1.450miliardi di metri cubi di gas e circa93 milioni di tonnellate di idrocar-buri liquidi (recuperabili). Nel pe-riodo pianoro fino a 25 miliardi dimetri cubi di gas e di non meno di1,5 milioni di tonnellate di petroliosaranno prodotte annualmente dalcampo. Oggi Alex Miller, il presi-dente del comitato di gestione diGazprom, ha firmato un ordine peravviare la realizzazione di progettidi investimento di Gazprom per lafornitura di gas alla Cina. Da oratutte le unità strutturali specializ-zate e società controllate sono coin-

volte in progetti per lacreazione di capacità diproduzione di gas, tra-smissione ed elabora-zione per la fornitura digas alla Cina. Tutti que-sti progetti di investi-mento si basano sul gasnaturale dal centro di produzione di gas Ya-kutia. Da Gazprom si conosceil dettaglio del piano ge-nerale che prevedeanche test di produ-zione di petrolio dalgiacimento Chayandin-skoye nel 2014 e produ-zione pilota nel 2015,mentre le forniture dipetrolio nella Siberiaorientale - Oceano Paci-fico dorsale sono inprogramma per la fine

del 2017. Miller esorta ad un nuovoinizio: "L'intero potenziale di Gaz-prom è impegnato oggi. Il nostroobiettivo è l'Oriente. Il nostro obiettivo è la Cina. Iniziamo a lavorare!“ Putin è riuscitoa trovare un mercato alternativo peresportare il gas della Russia, l’Eu-ropa con le sue sanzioni ha spintoquesto gigante altrove, ora è dacomprendere dove e come l’Europafarà rifornimento di gas, quali sa-ranno gli investimenti vantaggiosiindicati... nel frattempo la Gazpromcostruirà impianti di trasforma-zione nella regione di Amur perestrarre preziosi componenti come elio e etano dal gas.

dalla prima “DASVIDANIA” PUTINdalla prima l’editoriale di Emanuel Galea

avergli fatto favori e prestato soldi perpagare l’affitto, restituiti solo in parte?Quali sono le possibilità che produconosicurezza e tranquillità nel caso dell’exProcuratore di Bari, che la Procura Ge-nerale della Cassazione, ha contestatodi aver frequentato il governatore dellaPuglia quando questi era indagato dallastessa Procura di Bari e di aver interfe-rito nell’attività di colleghi dell’ufficio-del Gip che avevano concesso idomiciliari a Tarantini, alludendo ad un“trattamento di favore” nei confronti dell’imprenditore?Quale fiducia si potrebbe nutrire versoaltri, come nel caso del ricercatore di Fi-nanza aziendale, il “Madoff” della Boc-coni, arrestato per aver raggirato, tra glialtri, Snam e JP Morgan, una truffa che supera i 600 milioni di euro?Caro Presidente come vorremmo averela fiducia che ci esorta accoratamente di avere. Vorremmo ma non riusciamo a nonpensare all’arresto del presidente delConsiglio regionale della Campania.Quale fiducia nelle istituzioni? Lastessa Corte dei Conti denuncia una corruzione dilagante.Di quale fiducia ci sta parlando caroPresidente, quando davanti a noi scor-rono gli scandali dell’ex sindaco di Mes-sina, accusato di truffa, peculato,riciclaggio e associazione per delin-quere in un'inchiesta sugli enti di for-mazione. Secondo l'accusa, si sarebbe appropriato di fondi pubblici.Non si riesce ad aver fiducia, sono pienii giornali con i nomi di Cosentino, deifratelli Giovanni e Antonio, l’ex prefettodi Caserta ed ex deputato del Pdl MariaElena Stasi e l’ex sindaco di Villa di

Briano (Caserta) Raffaele Zippo. Conte-stata l'aggravante dall’avere, agito peragevolare il clan camorristico dei Casalesi. Quale valutazione positiva di fatti,circostanze, relazioni, nelle vicende Pif-far, Ciarrapico, Guffaro, Del Pennino, Dell’Utri?Può la faida tra pm a Milano e l’aperturadi un’inchiesta da parte del ConsiglioSuperiore della Magistratura produceun sentimento di sicurezza e tranquil-lità? Quale fiducia davanti all’affaireExpo? Chi ci restituisce la fiducia, forse il caso Scaiola?Signor Presidente, mentre dalla Sviz-zera lei invitava gli italiani di aver fidu-cia, il nucleo di polizia tributaria dellaGuardia di Finanza di Genova eseguivasette ordinanze di custodia cautelare. Isoggetti implicati sono l’ex presidenteGiovanni Berneschi (vicepresidente del-l’Abi) e l’ex amministratore delegato diCarige Vita Ferdinando Menconi, en-trambi agli arresti domiciliari. In car-cere invece è finita la nuora di Berneschi Francesca Amisano.A fare compagnia a questi signori ci sa-rebbe l’imprenditore immobiliare Erne-sto Cavallini e un avvocato dicittadinanza svizzera, in custodia. Caro Signor Presidente, non le pare questa una bella iniezione difiducia somministrataci in extremis.La sua replica è facilmente intuibile:non tutti sono corrotti, collusi. Ci sonoaltri e altre integerrimi, onesti e che si danno da fare.Tutto vero, signor Presidente, pur-troppo ahinoi, sono sempre questi sog-getti che muovono i fili mentre icittadini soccombono. Se l’Italia piange, l’Europa non ride!

LA MUSICA, MEDICINA DELL’ANIMA E... NON SOLO

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CRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIACRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIA

RAPPORTO ILO: OLTRE LO SFRUTTAMENTO SESSUALE... LE VITTIME DEL LAVORO FORZATO

di Cinzia Marchegiani

Il 20 Maggio 2014 l’ “ILO” ha pubblicato un rapportoshock sui “Profittti e povertà, l’economia del lavoroforzato”. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro,acronimo ILO, è l’agenzia delle Nazioni Unite che sioccupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivoin condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e di-gnità umana per uomini e donne, è l’organismo inter-nazionale responsabile dell’adozione e dell’attuazionedelle norme internazionali del lavoro. In un nuovorapporto appena redatto afferma che nell’economiaprivata, il lavoro forzato genera annualmente profitti

illeciti tre volte superiori a quelli precedentemente stimati.Il nome del documento lascia poco all’immagina-zione, “Profitti e povertà: l’economia del lavoro for-zato” e riporta dati allarmanti, i due terzi del totalestimato di 150 miliardi di dollari, cioè 99 miliardi,deriverebbero dallo sfruttamento sessuale a finicommerciali, mentre i restanti 51 miliardi sarebberoil risultato dello sfruttamento forzato a fini econo-mici in settori come il lavoro domestico, agricolo ealtre attività economiche. Il Direttore Generale del-l’ILO, Guy Ryder ha dichiarato :«Questo nuovo Rap-porto porta la nostra comprensione della tratta, dellavoro forzato e della moderna schiavitù ad un li-vello superiore. Il lavoro forzato è nocivo per le im-prese e per lo sviluppo, e soprattutto per le sue vittime.Lo studio dell’ILO pubblicato nel 2012 riportava ilnumero delle persone vittime del lavoro forzato,tratta e schiavitù moderna che ammontava a 21 milioni. Ora secondo il nuovo rapporto, più della metà dellevittime sono donne e ragazze, principalmente sfrut-tate sessualmente a fini commerciali e nel lavoro do-mestico, mentre gli uomini e i ragazzi sono perlopiùsfruttati per fini economici nei settori dell’agricol-tura, costruzioni e minerario. La ripartizione dei pro-fitti generati dallo sfruttamento forzato a finieconomici viene individuata e classificata in fasce precise e dettagliate:• 34 miliardi di dollari nei settori delle costruzioni, manifatturiero, minerario e servizi.• 9 miliardi di dollari in agricoltura, tra cui silvicoltura e pesca.• 8 miliardi di dollari risparmiati dalle famiglie chenon pagano o sottopagano i lavoratori domestici in condizioni di lavoro forzato.Secondo il rapporto, i problemi di reddito e la po-vertà sono i due principali fattori economici chespingono gli individui verso il lavoro forzato. Altrifattori di rischio e di vulnerabilità comprendono la

mancanza di istruzione, l’analfabetismo, la parità di genere e la migrazione.Beate Andress, la Direttrice del Programma specialed’azione dell’ILO contro il lavoro forzato, traccia lenuove sfide: «Se dei progressi sono stati raggiuntinella riduzione del lavoro forzato imposto dalloStato, dobbiamo ora concentrarci sui fattori socio-economici che rendono le persone vulnerabili al la-voro forzato nel settore privato». Conclude BeateAndress con delle linea guida dove indica una seriedi misure tese a ridurre la vulnerabilità al lavoro for-zato, come rafforzare la protezione sociale di baseper evitare che le famiglie più povere chiedano pre-stiti in caso di perdite improvvise dei redditi; inve-stire nell’istruzione e nella formazione professionaleper rafforzare le opportunità di lavoro per i lavora-tori vulnerabili; promuovere un approccio alla migra-zione fondato sul rispetto dei diritti al fine diprevenire il lavoro irregolare e abusi nei confrontidei lavoratori migranti; e per finire, sostenere le or-ganizzazioni dei lavoratori, in particolare nei settori più vulnerabili al lavoro forzato.«Se vogliamo portare un cambiamento reale alle vitedi questi 21 milioni di uomini, donne e bambini vit-time del lavoro forzato, dobbiamo agire concreta-mente e rapidamente», ha dichiarato Guy Ryder.«Questo vuol dire lavorare con i governi per raffor-zare le legislazioni, le politiche e la loro applica-zione, con i datori di lavoro per rafforzare la lorodue diligence contro il lavoro forzato, in particolarenella loro catena di fornitura, e con i sindacati per-ché possano rappresentare e rafforzare le persone a rischio».Nuovi schiavi, nuove tratte che aprono la voragine diquesto pianeta teso a immagazzinare tesori e sfrut-tare miserabilmente bambini, adolescenti, precari,disabili…. gli invisibili che sembrano essere prota-gonisti di un enorme bilancio, ma che difficilmentetrovano garanti speciali capaci a ristabilire quei di-ritti etici soprattutto… Speriamo solo di non esseredi fronte al solito vuoto parlare.

Secondo il nuovo rapporto, più della metà delle vittime sono donne e ragazze, principalmente sfruttate sessualmente a fini commerciali e nel

lavoro domestico, mentre gli uomini e i ragazzi sono perlopiù sfruttati per fini economici nei settori dell’agricoltura, costruzioni e minerario.

REGIONE MOLISE: FIRMATO L'ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PER I DANNI CAUSATI

DALL' ALLUVIONE

Via ai lavori di ripristino e recupero dei danni conse-guenti alle alluvioni e agli eventi atmosferici chehanno colpito il territorio molisano. Ieri è avvenuta lafirma dell’accordo di programma quadro per un va-lore complessivo di 17,7 milioni di euro, a valere sul Fondo di sviluppo e coesione.“Partiamo con 104 interventi – annuncia il presidentedella Regione Molise, Paolo di Laura Frattura –. Con lafirma dell’Apq, che rende finalmente disponibili le ri-sorse assegnate al Molise per i danni alluvionali e daeventi atmosferici, mettiamo in circolo fondi che sfio-rano i 18 milioni di euro. Un accordo di programma

quadro di straordinaria importanza che ci permettedi allestire nell’immediato 99 interventi cantierabili,con altri 5 non cantierabili, così da rianimare un tes-suto sociale, produttivo ed economico in grossa sof-ferenza da lungo tempo per via delle tante risposte mancate”.Per il governatore Frattura, ancora una volta, “a li-vello centrale riconoscono, premiandolo, il rigore delmetodo adottato dai tecnici della struttura regionalee dell’Agenzia di protezione civile, che, insieme, inun lavoro di accurata ricognizione, hanno prefissatolo schema dell’Apq per la definitiva approvazione

oggi finalmente conseguita”. “Così come per la ricostruzione post sisma – con-clude il presidente della Regione –, anche per i danniderivanti dalle alluvioni passate abbiamo procedutocon trasparenza e precisione per ottenere dallo Statoquanto atteso e dovuto per i cittadini e le impresedel Molise. La stipula dell’accordo di programmaquadro consentirà all’Agenzia di protezione civile diformalizzare la concessione del finanziamento aisoggetti attuatori e ciò determinerà in tempi brevis-simi l’apertura di nuovi cantieri. I lavori ora possonopartire”.

LAMBORGHINI HURACAN DONATA ALLA POLIZIA DI STATO

"Non è una freccia che corre, ma una mano che sitende sulle strade e sulle autostrade per aiutare glialtri". Lo ha detto il capo della Polizia AlessandroPansa, parlando della nuova Lamborghini Huracan donata alla Polizia di Stato. La cerimonia di consegnadelle chiavi, da parte del presidente della Lambor-ghini Stephan Winkelmann al direttore generale dellapubblica sicurezza Pansa, si è svolta stamattina aRoma al museo delle auto storiche della Polizia diStato. Ringraziando per la collaborazione, ormai de-

cennale, con la casa automobilistica, il Prefetto hasottolineato che: "È una macchina che serve per of-frire più sicurezza a coloro che vanno sulle auto-strade o che, per motivi particolari, hanno bisognodi essere soccorsi".Il direttore centrale per le specia-lità Santi Giuffré ha ricordato diversi episodi in cui èstata protagonista la Lamborghini Gallardo. Tra itanti quello del luglio 2006, quando è stata impe-gnata per un trasporto urgente di organo da SalaConsilina (Salerno) a Lamezia Terme (Catanzaro), de-

stinato ad un paziente dell'ospedale di Reggio Cala-bria. L'operazione andò a buon fine e l'uomo oggi haripreso una vita nor-male. Alla cerimoniaerano presenti, tra glialtri, i vice capo dellaPolizia, i vertici dellaLamborghini e i diri-genti dei compartimentidella polizia stradale.

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REDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIAREDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIA

L’osservatore d’Italia edizione di Sabato 24 Maggio 2014 - Anno III Numero 65

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ANGUILLARA, BILANCIO TASI. SCEGLIAMO ITALIA: “ DA PIZZORNO BUFALE ELETTORALI”

“La disAmministrazione Pizzorno è in piena campa-gna elettorale per queste europee e nonostante i fortidissidi sulle preferenze tra post democristiani e postcomunisti non finisce mai di stupire per inettitudinee incapacità nell'azione di governo cittadino. Anzi, ri-lancia nel peggior stile della compianta prima repub-blica e promette di iniziare la manutenzione dellestrade a poche ore dalla scadenza elettorale e dopotre anni di abbandono della città ". Lo affermano iconsiglieri del gruppo ScegliAmo Italia Sergio Man-ciuria e Mario Fantauzzi dopo aver letto il comuni-cato propaganda del Primo Cittadino propinato sulsito istituzionale e divulgato dalla stampa locale. “Siamo favorevoli al principio di coinvolgere i citta-dini nelle scelte strategiche ed economiche del paese,punto programmatico della Giunta Pizzorno tutt'oranel cassetto – sottolineano Manciuria e Fantauzzi -ma non possiamo accettare che un Sindaco decida diabdicare al proprio ruolo gestionale per dar vita aduna campagna sulle segnalazioni delle buche a caricodei cittadini e non dell'ufficio manutenzione prepo-sto. L'aspetto più ridicolo della vicenda è fornito da

un dato oggettivo dove la realtà supera la fantasia,anche i non vedenti sono al corrente che la nostracittà è una buca a cielo aperto. Se il Sindaco proprioci tiene a gravare i cittadini di compiti che spettanoa chi li disamministra, per essere più celeri sugge-riamo loro il contrario: segnalino i tratti ancora agi-bili della viabilità comunale”. “Il vanto di aver messoa posto i conti a discapito di tre anni di abbandonodella scuola, delle strutture sportive, delle strade,della sicurezza, dell'arredo urbano e del verde cherendono evidente lo stato di degrado in cui versa An-guillara dall'insediamento del Partito democratico inComune – proseguono i due consiglieri sabatini - masoprattutto l’impennata delle tasse che sta impove-rendo il tessuto sociale ed economico, cozza con lerisorse dichiarate disponibili per chiudere le buche:appena 30,000 euro per tutte le strade secondarie.Una bufala vergognosa a puro scopo elettorale”. “Laverità è ben diversa da come la racconta la sinistrasabatina, dei 684.000 di avanzo libero di cassa (quellipotenzialmente spendibili ma spesso oggetto di ac-cantonamento come riportato) ad oggi – specificano

i due esponenti di ScegliAmo Italia -, nessun euro èdestinato alla manutenzione strade. Quindi chi se-gnalerà farà sicuramente il suo dovere di bravo cit-tadino ma con la consapevolezza di essere presoletteralmente per i fondelli. Che il Primo Cittadinonon creda più di tanto a quello che sottoscrive si èvisto l’altro giorno in Consiglio Comunale quando infretta e furia, nonostante il governo democratico sisia reso disponibile di rinviare la TASI a settembre-ottobre, ha imposto a maggioranza l'aliquota dell'uno per mille (come anticipo) sulla prima casa, senzasgravi per le famiglie. Alla nostra proposta di votarlapurché ci fosse stato l'impegno solenne di mante-nerla con quel numero per tutto l'anno in corso –concludono Manciuria e Fantauzzi -,Pizzorno ha pre-ferito trincerarsi die-tro scuse puerili ebanali. La sostanza èuna sola, la sinistrapreferisce tassare piuttosto che tagliareo investire ".

Manciuria / Fantauzzi: “Siamo favorevoli al principio di coinvolgere i cittadini nelle scelte strategiche ed economiche del paese”

NEMI: DA "SALOTTO D'EUROPA" A SGABUZZINO

di Chiara Rai

Nemi - Ancora riecheggiano dentro le mie orecchie glistrilli in campagna elettorale di colui che avrebbe ri-voluzionato un piccolissimo paese di circa tremilaanime (contando i quasi 1000 residenti di Villa delle Querce), salvandolo dal degrado.“Nemi salotto d’Europa” tre parole che messe insiemehanno un effetto straordinario e l’associazione di im-magini mi porta ad una macchina amministrativa benoliata e una comunità che funziona. Una delle pocheoccasioni di confronto con l’Europa si è avuta con loscambio culturale dello storico gruppo folkloristico“U Rembombu” di Nemi che si è recato a Cussing inAustria. Qui il gruppo nemese è stato addirittura scelto in rappresentanza dell’Italia.Ad interrompere questi idilliaci pensieri è il frastuonodei clacson che mi riconducono ad una amara realtàdi un paesino meraviglioso però che appare fuori controllo.Poche cose dovevano essere sistemate da subito masi fa fatica anche ad approvare il bilancio che per unComune piccolo e virtuoso come Nemi sarebbe stataun priorità di cui andare fieri. Intendiamoci bene, iproblemi non sono nati da due anni a questa partema prima dell’avvento di questa giunta tutto andavameglio e verso un progressivo miglioramento. Addi-rittura arrivo a rimpiangere il commissario straordinario.Le promesse rivoluzionarie, del sindaco Alberto Ber-tucci e l’avvento di una nuova era non solo sono statedisattese ma addirittura lo scenario sembra peggio-rato. Le fotografie ci raccontano di un gioiellino me-raviglioso come Nemi che si presenta, nel quotidiano

(eccezion fatta per le feste comandate dove almenosi pulisce alla buona) disordinato e trascurato. Adesempio in piazza Roma, c’era addirittura un benzi-naio che funzionava a regime e di cui l’amministra-zione di Alberto Bertucci ne ha permesso losmantellamento. Nessuno spostamento concordatonei tempi e nei modi dovuti e la “burocrazia” che hafatto da muro di gomma rispetto ad un episodio che poteva essere gestito diversamente.Adesso non rimane che un gabbiotto bianco, lo spa-zio prima dedicato alle pompe di benzina completa-mente occupato dalle macchine, il parcheggiodavanti alla chiesa del Crocifisso congestionato, gliautobus che fanno fatica a fare manovra, i vigilipronti a rimettere ordine nel caos, ma spesso e vo-lentieri camioncini si fermano di fronte ai pochi ne-gozi sulla piazza: la visuale è coperta, gliautomobilisti vagano come anime in pena in cerca del parcheggio che non c’è.Dulcis in fundo un punto informativo che, fino a ierie si spera non più così in futuro, è vergognoso. Pe-rennemente chiuso ed adesso in procinto di trasfor-marsi in gabbiotto della Polizia Locale misto a puntoinformazione. Una sorta di torretta di controllo peril caos di auto che fa della piazza un maxi parcheg-gio “abusivo”. Una torretta chiusa che non è stato si-curamente un bel biglietto da visita di Nemi. Quelloche si sarebbe auspicato era di vedere un “welcome”sempre aperto dove si danno indicazioni su orari deitrasporti (che pure questi non funzionano a dovere),visite guidate e dove si forniscono depliant della straordinaria cittadina.Non solo, non ci sono cartelli turistici che valoriz-zano questo museo a cielo aperto che è Nemi ma die-tro al famigerato punto informativo c’è “monnezza”cartelli appoggiati alla meno peggio, roba lasciata lìcome fosse un ripostiglio di casa fruibile anche al tu-rista invogliato a portarsi via una foto ricordo di come si valorizza il “belpaese”.Persino i manifesti dell’amministrazione sono unpugno nell’occhio. Spesso e volentieri scritti in unitaliano maccheronico con “orrori ortografici” equando ci si vuole lanciare in versioni “straniere”ecco che le traduzioni gridano vendetta. Come l’ul-timo manifesto di benvenuto affisso in occasione del

gemellaggio, “Il Sindaco e l'Amministrazione comu-nale danno il benvenuto ai Cittadini di Ceyrat è tra-dotto in francese maccheronico con le “Commissaireet l'Administration Communale donnent le bienvenuaux Citoyens de Ceyrat”. L’utilizzo di Google avrebbecertamente contribuito a fornire una quantomeno di-gnitosa traduzione, anche se non eccelsa, in “Lemaire et le conseil municipal accueillent les citoyens de Ceyrat”.Poi ci si affaccia dal belvedere e dopo l’incantevolevista del lago, appena ci si dirige all’interno dellapiazza Roma c’è l’enorme cantiere della scuola cheda oltre vent’anni picchetta il Paesino con la sua mostruosa sontuosità.Vogliamo parlare della mini discarica vicino al Ca-stello Ruspoli? Perché toglierci l’ebbrezza di dire cheanche piazza Umberto risente dell’eco della confu-sionaria piazza Roma che potrebbe essere di nuovominacciata dalle obsolete giostrine che lo scorsoanno sono state fatte posizionare proprio all’in-gresso di Nemi, regalando ad uno scenario da carto-lina, l’ immagine di un sottoborgo romano di altri tempi e pasoliniane memorie.Vogliamo addentrarci nella grande rivoluzione dellaSagra delle Fragole? Tutto sempre uguale, si vive direndita. Degna di nota, è da dire però, quest’anno lastorica fanfara dell’Arma dei Carabinieri in occasione del bicentenario.Ciò che di positivo rimane è l'eredità delle passateamministrazioni sia di centrodestra che di centrosinistra. Lasciato il centro storico, il verde è per la maggioreincolto, c’è un modulo della Protezione Civile abban-donato dietro il campo sportivo, le sterpaglie in viadella Radiosa stanno per coprire il cartello con ilnome della strada e a Valle Petrucola tra segnaletica e interventi mancati tutto è fermo.“Venghino signori venghino” questo è il paese dovela raccolta differenziata non è stata estesa a tutto ilterritorio, dove mancano i parcheggi, dove il decorourla vendetta, dove l’isola ecologica è desaparecidaprima ancora di nascere, dove un l’unico benzinaioè stato smantellato e ne rimane un brutto e triste ri-cordo, dove del salotto d’Europa resta solo un pallido slogan.

Le promesse rivoluzionarie e l’avvento di una nuova era non solo sono state disattese ma addirittura lo scenario è peggiorato.

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REDAZIONE LAZIO - RIETI E VITERBOREDAZIONE LAZIO - RIETI E VITERBO

L’osservatore d’Italia edizione di Sabato 24 Maggio 2014 - Anno III Numero 65

NOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

POGGIO MIRTETO, ALLA SETTIMANA MUSICALE MIRTENSE IL PIANISTA E COMPOSITORE

DI FAMA MONDIALE BRUNO CANINO

Poggio Mirteto (RI) - Nuovo appuntamento con laSettimana Musicale Mirtense, la rassegna giunta ora-mai alla sua 9° edizione grazie alla perseveranza eall’amore per la musica degli Amici del Museo di Pog-gio Mirteto, da sempre dediti alla promozione turistico-culturale del territorio.Anche quest'anno obiettivo principale della manife-stazione sarà offrire ai giovani musicisti della Sabinaun palcoscenico in grado di evidenziare il loro ta-lento ed il lavoro svolto dai Conservatori che intera-giscono col territorio, senza perdere di vista quantodi più stimolante proviene dall’esterno, oltre i con-sueti confini provinciali. Il programma, definito e rea-lizzato in collaborazione con il prestigiosocontributo dell’Associazione Europa Musica, leaderper l’organizzazione di concerti, festival e allesti-menti operistici in Italia, avrà inizio alle 21 di dome-

nica 18 con la Festa della Musica Popolare Corale eBandistica nell’ampia ed elegante piazza del paese.L’evento sarà dedicato alla memoria del M.o Giacomo di Mario, scomparso lo scorso anno.Lunedì 19 maggio, alle ore 21, presso la Chiesa di SanGiovanni, sarà invece la volta del pianista Lucio Pe-rotti, giovane musicista romano, ex allievo del Con-servatorio di Santa Cecilia , affermatosi ormai tra ipiù validi interpreti della sua generazione. L’esecu-zione prevede brani tratti dal repertorio musicale diJohn Adams, Alexander Skrjabin e Frederic Chopin.Come ogni anno ci sarà uno spazio riservato ai piùpiccoli : martedì 20 Maggio, alle ore 10, presso la Saladella Cultura, la G.E.F.F. Trombone Quartet, suoneràper gli allievi della Scuola Media di Poggio Mirteto.A seguire due incontri dedicati ai musicisti dei Con-servatori del territorio, nuovi talenti per i quali la ras-

segna intende rappresentare una vetrina d’eccezionecapace di evidenziarne talento e professionalità. In-fatti, alle ore 18, la Chiesa di San Giovanni ospiteràtre musicisti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali“G. Briccialdi” di Terni, che intratterranno il pubblicopresente con musiche per pianoforte e soprano.Anche mercoledì 21, sempre alle 18, avremo sullascena giovani talenti; questa volta sarà il Trio da Ca-mera del Conservatorio di S. Cecilia della sezione diRieti ad offrire il loro contributo alla riuscita dellamanifestazione con un concerto che prevede l’esecu-zione di pezzi di Beethoven, Haydn e Strauss.Giovedì 22 si torna ancora sulle tradizioni bandisti-che locali con la presentazione del libro “La BandaMunicipale di Poggio Mirteto” dell’autrice BeatriceMonacelli: appuntamento alle ore 18.00 nei localidella Scuola di Musica della Banda Garibaldina.Venerdì 23 maggio alle ore 21, presso la Sala dellaCultura, torna la G.E.F.F. Trombone Quartet. Ilgruppo, generosa espressione musicale della Sabina,spazierà con il suo repertorio dal barocco al moderno.Sabato 24 appuntamento alle ore 21 presso la Cat-tedrale di S, Maria Assunta con il M.o Bruno Canino,celebre pianista e compositore italiano, maestro dellamusica da camera, che con la sua presenza conferiràuna valenza internazionale alla manifestazione. Domenica 25, alle ore 21, concerto della Banda Co-munale Nazionale “Garibaldina” di Poggio Mirteto di-retta dal M.o Claudio Gamberoni con il contributodell’organista M.o Dino Rando e, a conclusione dellaserata, l’esecuzione dell’opera del M° Loreto Rug-gieri, vincitore della prima edizione del Concorso In-ternazionale di Composizione e Trascrizione “Giacomo Di Mario”La manifestazione verrà realizzata in collaborazionecon il Comune di Poggio Mirteto, la Fondazione Var-rone di Rieti, la Pro Loco di Poggio Mirteto e la BandaNazionale Garibaldina di Poggio Mirteto e con il con-tributo di diversi sponsor locali.

Obiettivo principale della manifestazione sarà offrire ai giovani musicisti della Sabina un palcoscenico in grado di

evidenziare il loro talento ed il lavoro svolto dai Conservatori che interagiscono col territorio.

Viterbo - “La sezione di Viterbo mette a segno unaltro colpo nel palcoscenico del calcio che conta”.Questo il commento dell’entusiasta presidente dellasezione Aia di Viterbo Luigi Gasbarri e del consigliodirettivo sezionale che esultano per la designazione dell’assistente arbitrale Davide Argentieri. Infatti, dopo la recente designazione in Palermo –Udinese, semifinale dello scudetto del campionatoPrimavera; Davide Argentieri è stato designato per la

delicatissima semifinale di ritorno dei Play Out di Se-conda Divisione (la ex serie C2) che si svolgerà do-menica 25 maggio 2014 e vedrà di fronte il SanMiniato Tuttocuoio e l’Aversa Normanna. Il risultatodella gara di andata è stato di 1-1 e la squadra perdente retrocederà in serie D. Chi vincerà potrà ancora sognare di restare tra i pro-fessionisti e partecipare alla prossima serie C unica2014/2015 sperando di vincere la finalissima, sem-

pre con gare di andata e ritorno. Arbitro dell’incontrodi domenica sarà Manuele Verdenelli di Foligno, coa-diuvato oltre che da Argentieri dall’altro assistenteClaudio Pellegrini di Roma 2 e dal quarto uomo Andrea Morreale di Roma 1. “Per noi è un grande motivo di orgoglio questa desi-gnazione - sottolinea Gasbarri – al collega Davide Ar-gentieri un forte in bocca al lupo da parte di tutta lasezione Aia di Viterbo”.

VITERBO: L’ASSISTENTE ARBITRALE VITERBESE DAVIDE ARGENTIERI PROTAGONISTA

AI PLAY OFF DI LEGA PRO

TARQUINIA (VT), ASS. NAZIONALE CARABINIERI: PREMIATE LE CLASSI 3A, 3E E 3F DELL’IC “ETTORE SACCONI”

Tarquinia (VT) - Si è svolta ieri mattina nella salaconsiliare del palazzo comunale di Tarquinia la ceri-monia per premiare gli studenti delle classi 3A, 3E e3F dell’IC “Ettore Sacconi”, che hanno partecipato alconcorso creativo promosso dalla sezione localedell’Associazione Nazionale Carabinieri, nell’ambitodei festeggiamenti del bicentenario della fondazionedell’Arma. A fare gli onori di casa il vice sindaco Re-nato Bacciardi e l’assessore alle politiche giovaniliMaria Letizia La Valle. Presenti i dirigenti e i profes-

sori dell’IC “Ettore Sacconi” e le delegazioni del-l’Arma dei Carabinieri e dell’Associazione NazionaleCarabinieri. «Dare la possibilità ai ragazzi di realiz-zare un elaborato grafico sulla figura e sul ruolodell’Arma dei Carabinieri, - ha dichiarato il vice sin-daco Bacciardi - è un originale modo educativo perfar comprendere ai più giovani l’importanza che essariveste nell’ambito delle istituzioni democratiche». «ICarabinieri, con impegno quotidiano e incondizio-nato, assicurano la legalità e la tutela dell’ordine e

della sicurezza pubblica nella comunità in cui svol-gono il proprio servizio. - ha sottolineato l’assessoreLa Valle - A loro va il mio ringraziamento, mentre aglistudenti e ai professori Danilo Pasquini e LucianaBui, curatori del progetto, rivolgo un plauso per l’ot-timo lavoro svolto. Prendendo spunto dalle tante vi-cende storiche che hanno come protagonisti iCarabinieri, hanno saputo spiegare in modo egregioquali siano i diversi compiti istituzionali dell’Armadei Carabinieri».

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VIOLENZE E BARBARIE ALL’AMBIENTE: 30 ANNI DI OMERTA’ IN

MOLISE... E IN PROVINCIA DI FROSINONE?

di Michele Santulli

Frosinone - Ecco alla buon’ora un atto di coraggio edi civiltà: la denuncia pubblica e documentata di so-prusi e di violenze all’ambiente e al territorio, nelcaso specifico in particolare di avvelenamento e di ri-fiuti tossici nel Molise, pubblicamente qualche giornoaddietro, denunciati e documentati: con coraggio econsapevolezza. Dopo tanti resoconti di avvelena-mento del territorio apparsi negli ultimi tempi, nonvogliamo scendere nei particolari poiché possiamoben immaginare di che cosa può mai trattarsi in Mo-lise ma solamente rammentare che nella nostra pro-vincia, Frosinone, si sono commesse le violenze e gliorrori più indicibili ai danni dell’ambiente e del pae-saggio, certamente più che in Molise, ma non risultache vi sia stata mai una una pubblica accusa da partedei cittadini e, peggio ancora, dei politici. Il Molise èuna regione giovanissima, sono una cinquantinad’anni che è stata costituita e in questo periodo, ilpiù funesto per l’Italia, anche questa regione è statapreda indifesa e innocente della speculazione ediliziapiù sfacciata e predatoria e volgare da parte della fec-cia imprenditoriale. Feccia, a mio avviso, perché le-siva e distruttiva dei pubblici interessi e sollecitaesclusivamente dei propri. Infatti in una società civilee democratica non si consente l’arricchimento dellospeculatore a danno della distruzione del paesaggioe dell’ambiente, senza menzionare la quasi semprenon-architettura e non-qualità di quanto realizzato.L’attività edilizia non è stata una industria come sa-rebbe potuto essere ed è nei paesi avanzati, quindioperante nei limiti della legge e delle regole della eco-nomia, bensì un abuso e uno sfruttamento. Ovunquesi volga lo sguardo, lo spettacolo è il medesimo: ce-mentificazione e asfaltamento del territorio, al difuori di qualsivoglia pur banale programmazione ar-chitettonica e urbanistica. Ovviamente i concetti di

arte e cultura e vivibilità e rispetto del paesaggioanche qui sono peregrini e sconosciuti. Tutto si èconcentrato sulla edificazione arrembaggistica e sel-vaggia del territorio, la stella polare è stata la specu-lazione, dai più grandi ai più piccoli. Basti ricordareche da Campobasso si diparte una superstrada dire-zione Termoli-Vasto che per chilometri e chilometrisi svolge su piloni, dunque aerea, sopraelevata! Nem-meno gli sceicchi avrebbero osato tanto, che di soldine posseggono a quintali. Mancando la remora civilee culturale del rispetto dell’ambiente e quindi delproprio simile sia da parte del cosiddetto costruttoree sia da parte del Comune che rilascia, quando la ri-lascia, la autorizzazione, è stato normale e conse-quenziale quando il caso di procedere anche alladistruzione e avvelenamento scientifico e consape-vole del territorio, nell’assenza completa e totale diqualsivoglia non dico freno inibitorio della coscienzacivile quanto principalmente del controllo e presenzadell’organo di vigilanza dello Stato. E pensando allaprovincia di Frosinone, quanto avvenuto nella Valledel Sacco, nei secoli passati ritenuta già dagli antichiRomani uno dei beni più preziosi come l’oro e l’avo-rio, è troppo deplorevole e angoscioso per dimenti-carlo. Lo Stato ha messo a disposizione provvidenzefinanziarie incredibili, agevolazioni burocratiche e fi-scali di ogni tipo, per facilitare la industrializzazione,e quindi la distruzione, della una volta splendida pia-nura. E gli insediamenti industriali sono nati, bastaguardarsi in giro: cifre colossali di soldi pubblici toltial benessere dei cittadini messi a disposizione degliindustriali, senza minimamente preoccuparsi e inte-ressarsi né del tipo di industria né di come si com-portavano rispetto al territorio e all’ambiente. Oraavviene, finite le agevolazioni e provvidenze, che laprevalenza delle industrie hanno chiuso e le rimastesono quelle farmaceutiche e chimiche nonché quelledi raffinazione che tutte le regioni un po’ attente evi-

tano di avere a causa del fetore e degli odori maleo-doranti che le caratterizzano, nonché degli incombenti pericoli di inquinamento. Ma quanto imperdo-nabile e più che criminale, suicida, è stato il fatto chequeste industrie non si sono minimamente sentiteobbligate ad attrezzarsi con impianti di depurazioneper cui è stato normale e perfino elementare pertutte, per anni e anni, riversare irresponsabilmente ecriminosamente i loro rifiuti tossici nel fiume Saccoche è divenuto un avvelenatore dell’ambiente, nellaassenza totale e completa di controllo e dello Stato edei cittadini e delle istituzioni locali. Lo Stato, quindii cittadini, hanno pagato cifre colossali per favorirela industrializzazione, che ora è quasi scomparsa, eora cifre altrettanto colossali per disinquinare e bo-nificare l’ambiente, senza contare la cassa integra-zione! Si è annientata la Valle del Sacco, si èavvelenato il territorio, si sono appezzentiti i citta-dini per favorire la industrializzazione, ma nessunoè sceso in piazza a protestare e a pretendere giusti-zia. Eppure l’Unione Europea ammonisce: “chi in-quina, paga”. E perciò tanto più meritevole ecoraggiosa e civile è l’iniziativa degli studiosi moli-sani nel denunciare pubblicamente le malefatte av-velenatrici del loro territorio, come pure un plausoal Comune di Atina e al suo sindaco che hanno ospi-tato e dato spazio e voce alla denuncia.

Meritevole e coraggiosa e civile è l’iniziativa degli studiosi molisani nel denunciare pubblicamente le malefatte

avvelenatrici del loro territorio, come pure un plauso al Comune di Atina e al suo sindaco che hanno ospitato e

dato spazio e voce alla denuncia.

Latina - Appuntamento di lusso oggi, sabato 25 mag-gio ore 15,30, allo stadio Francioni di Latina con ilquadrangolare benefico "Memorial Maurizio Mae-strelli" rientrante tra le iniziative della Lazio Cup2014, il cui incasso, ad offerta, sarà devoluto all'As-sociazione Italiana Tumori Cerebrali presso l'istitutoBesta di Milano e alla onlus Pietro Leonardi.In campole squadre dei “Vip di Latina”, il “team Lazio Cup”,formazione composta da organizzatori, dirigenti eallenatori delle squadre partecipanti al torneo inter-nazionale Lazio Cup, gli "Amici di Maurizio" e la “Na-zionale giornalisti Rai “(in oltre cento partite haraccolto in beneficenza la somma di quasi 3 milionidi euro ed è testimonial Unicef). La squadra dei Vip,composta in larga parte da Assessori e consiglieri co-munali, sarà capitanata dal Sindaco Giovanni DiGiorgi che giocherà solo la prima partita perchè poiimpegnato al teatro Cafaro per il premio "Mecenatedello Sport", e poi ci saranno Michele Nasso, GiacomoMignano, Di Matteo Claudio, Tripodi Angelo, DiRubbo Giuseppe, Calvi Alessandro, Cozzolino Ales-sandro, Ialongo Giorgio, Seghetti Gianluca, EmanueleDi Giorgi, Polverino Rino, Ansalone Mauro, De Nardis

Luigi, De Marchis Giorgio, Patarini Maurizio. La for-mazione "Amici di Maurizio", che già nella passataedizione vinse nettamente, è la grande favorita delquadrangolare. In campo, agli ordini di Beppe Mate-razzi, ci saranno, tra gli altri, Pancaro, Giordano, Mar-chegiani, Pulici, Oddi, Matteo Materazzi, Giordano,D'Amico, Di Chiara. Ma sono previste altre novità, inquanto Massimo Maestrelli eMonia Materazzi lavoreranno finoall'ultimo per portare a Latinaqualche altro big non solo del pal-lone, ma anche della musica edello spettacolo, per attirare tutticoloro che vogliono dare un pic-colo contributo a due rilevantitemi sociali. Questo l'ordine dellepartite con inizio alle ore 16.00(tempo unico di 30 minuti, al ter-mine del quale, in caso di parità, si andrà direttamente ai rigori):Lazio Team Cup - Vip Latina,Nazio-nale Giornalisti Rai-Amici di Maurizio;

a seguire le perdenti giocheranno per il terzo posto e le vincenti per il primo posto.Nel corso delle partiteil sindaco Giovanni Di Giorgi e l' Assessore allo SportMichele Nasso consegneranno due riconoscimentialle squadre del Basket Latina e SMG Basket Schoolche nelle prossime settimane saranno impegnate nelle finali nazionali giovanili.

LATINA, MEMORIAL MAURIZIO MAESTRELLI: QUADRANGOLARE

DI CALCIO DI BENEFICENZA

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RUBRICA SETTIMANALE RUBRICA SETTIMANALE

VITERBO E PROVINCIA: TRA MITI, FIABE, LEGGENDE E STORIA“IL LAGO RESTITUISCE L’AGONIA DI AMALASUNTA”

di Emanuel Galea

Per comprendere meglio il segreto che cela l’isola Martana, occorre innanzituttonon aver dubbi che Amalasunta, regina degli Ostrogoti, sia venuta a mancare permorte violenta nel 535 d.C. Questa premessa è importante. La sua morte, infatti,è legata alla storia dell’isola Martana e più propriamente al lago di Bolsena. Al-l’isola Martana si lega anche il nome di Santa Cristina, martire e patrona di Bol-sena. Le spoglie della santa furono seppellite sull’isola nel 410 d.C. per evitarne lo scempio da parte degli invasori Barbari.Amalasunta fu data come moglie a Eutarico, appartenente alla famiglia Amali nel515 d.C. Il matrimonio non ebbe fortuna perché solo dopo sette anni, nel 522d.C. Amalasunta rimase vedova con due figli a carico, Atalarico di soli cinque anni e Matasunta.Divenne reggente del regno degli Ostrogoti a nome del figlio Atalarico nel 526d.C. anno della morte di suo padre, il re Teodorico. Essendo fortemente inclinealla cultura romana e discreta conoscitrice della lingua latina e greca , curò parti-colarmente una politica di buoni rapporti tra Goti, Romani e Bizantini. La suaostentata simpatia verso i romani e un appariscente disinteresse verso i Goti glifecero perdere la solidarietà di una parte della nobiltà ostrogota , che successiva-mente le costò la sottrazione dell'educazione del figlio. Amalasunta reagì irre-sponsabilmente, bandendo, e successivamente facendo uccidere, tre dei capisospettati di aver cospirato contro di lei . Da questo istante in poi iniziò il suo de-clino fino alla tragica fine. Alla morte del figlio, avvenuta il 2 ottobre del 534 d.C,Amalasunta divenne regina a tutti gli effetti e associò al trono il cugino Teodato,cercando di ingraziarsi gli ostrogoti. I Goti a lei ostili sospettavano invece cheAmalasunta intendesse sposarsi con un altro nobile Goto, eliminando il figlio dalla successione per governare direttamente l'Italia.Amalasunta cadde vittima, quindi, di un complesso gioco politico fatto di misteriose sfaccettature e intrighi di palazzo.Si sospetta, che allora si tennero dei contatti segreti tra Giustiniano I e Teodato ,complottando prima per l’imprigionamento e poi per la sua relegazione sull’IsolaMartana. Durante la prigionia, la regina e il guardiano dell’isola, Tomao, s’innamorarono perdutamente.Il fatto non sfuggì a Teodato che non si fece scappare l’occasione per liberarsidalla regina. Approfittando dell’assenza temporanea del guardiano amanteTomao dall’isola, Teodato ordinò che venisse prima strangolata nel bagno, dai pa-renti di quei Goti di cui ella aveva ordinato l’uccisione, e poi gettata nel lago, dallato molto scosceso che precipita a picco nell'acqua. I rintocchi delle campane delConvento di S. Stefano sull’isola, in quell’istante, sancirono il tragico evento.Un uomo cresciuto e vissuto nelle vicinanze di quel luogo narra una sua espe-rienza notturna sul lago: “Quella notte - racconta la luna illuminava il lago a giornoe il lato scosceso dell’isola, quella parte a strapiombo, rifletteva i dolci rullii dellabarca mossa da una leggera brezza. Eravamo usciti per una pesca notturna e se-guimmo la scia argentata della luna sulle acque mentre sulla prua ci faceva luceuna lanterna a petrolio. Mezzanotte era passata da più di due ore e, soddisfattidella ricca pesca, riassestammo gli attrezzi e ci preparavamo per ritornare a riva.Tutto avvenne in un attimo. Un branco di pesci, come spaventati, fuggiva se-guendo la scia della luna, le acque attorno a noi si agitavano, si alzava un ventoinconsueto e l’ombra della barca riflessa su quella parete a strapiombo, segnavasinistri movimenti. Il vento che si era alzato portò dall’altra isola i rintocchi dellecampane della Chiesa di S. Cristoforo e lì per lì tutto mi pareva un sogno. Un urlostraziante si levò dalle acque e una grossa carpa schizzò da sotto la barca e sparìimmediatamente nel buio”. Terminato il suo racconto, si poteva notare ancora losgomento impresso sullo sguardo dell’uomo. Egli è fermamente convinto chel’episodio di quella notte fu realmente vissuto. Non è l’unico a pensarla così.I pescatori locali e molta gente del luogo sostengono che nei giorni di tramontanae ad una certa ora, là, dove fu gettato il corpo di Amalasunta, in una chiazza diacqua rossastra si formano tante bollicine e da lì salgono le urla straziate dell’amante infelice, quasi per implorare il perduto amore.Altre grida soffocate ingolfano i titoli dei telegiornali e le prime pagine della cartastampata. Sono le grida delle varie Amalasunta assassinate dagli ex mariti, ex fi-danzati, ex conviventi, padri, fratelli e ahimè, persino dai propri figli.Molto triste costatare che la società non comprende né la portata né le cause sca-tenanti. Ci si illude di fermare il fenomeno creando il neologismo “femminicidio”.Uno slogan, uno spot che va bene per i titoli dei giornali ma che a nulla contri-buisce per la risoluzione del fenomeno. Le fiaccolate, le proteste e i grandi corteicon enormi striscioni urlati: “Basta con il femminicidio, basta con la discrimina-zione e violenza di genere” possono soddisfare le piazze, rimangono tuttavia lon-tanissime dall’avvicinarsi al problema. Sulla stessa scia populista segue illegislatore con leggi “anti-femminicidio”, parole vuote che non dicono niente, non lambiscono di un solo millimetro, anche loro, il fenomeno.Quale studio serio, ricerca approfondita, è stata mai fatta per cercare di spiegaree capire veramente cosa sia all’origine del fenomeno? Dietro ognuno di quei fem-minicidi , quale tipo di rapporti, come sono originati, in quale situazione? A cosasi addebita l’aggravarsi del fenomeno? Valori, etica, certezza della pena c’entrano

in questo fenomeno? Possano entrare in qualche modo rapporti affrettati, mal assortiti e costruiti sull’effimero? Mentre il lago di Bolsena restituisce i lamenti della regina inquieta, spirito senzapace, che dal profondo della sua sepoltura attende invano il soccorso del suoTomao, le tante Amalasunta del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole aspettanoche si smetta di inventare neologismi e sparare slogan vuoti. Qualcuno si dedichi,invece, a condurre un esame serio del fenomeno, cercando di capirlo e di proporre veri rimedi.

LA FINESTRA DI "AMALASUNTA" REGINA DEI GOTI - ISOLA MARTANA LAGO DI BOLSENA (VT)

"ISOLA MARTANA" LAGO DI BOLSENA (VT) - IL TUNNEL CHE DALL'ALTODELL'ISOLA CONDUCE NELLA PARTE POSTERIORE A LIVELLO DEL LAGO

ISOLA MARTANA LAGO DI BOLSENA (VT)

TARGA ANNIVERSARIO NASCITA AMALASUNTA REGINA DEI GOTI ISOLA MARTANA - LAGO DI BOLSENA (VT)

Page 8: 24 maggio 2014

pag. 8 www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.itL’osservatore d’Italia edizione di Sabato 24 Maggio 2014 - Anno III Numero 65

DALLA TELA AL TABLET. PARLIAMONE CON THOMAS LI VIGNI

di Daniela Zannetti

La tecnica dell'illustrazione e della grafica digitale ècresciuta di pari passo con la tecnologia. Grazie ai ta-blet, le tavolette da disegno elettroniche (ce ne sonodi ogni misura e qualità), il disegno si arricchisce dinuovi spettacolari strumenti. I programmi offrono mi-riadi di “filtri” che riproducono tratti, pennellate,chiaroscuri, volumi, aerografi, chine, trasparenze, ec-cetera. Entra in scena la Digital Art, cosiddetta ArteLeggera, che produce File, piuttosto che Tele o Sculture.

Lei, Li Vigni, è considerato uno dei più bravi artistiitaliani esperti di questa arte in evoluzione. Comesi è formato e come è approdato a questa formula creativa? Quali riflessioni..gli strumenti..Ho cominciato ad utilizzare la tavoletta grafica per ilmio lavoro di graphic designer, quando ancora stu-diavo all’Albe Steiner di Torino. Poi son entrato all’Ac-cademia Albertina di Belle Arti, inizialmente non periniziare un percorso artistico ma per ampliare le miecapacità creative sempre nel campo della grafica pub-blicitaria. Cominciai a lavorare con l’olio, con l’acrilico,e per 4 anni imparai a dipingere e a conoscere ilmondo dell’arte. Il quinto e ultimo anno volevo trovareil mio stile, per un progetto ebbi bisogno di spolverarela mia vecchia tavoletta digitale. Lavorando mi sonreso conto che questo strumento poteva essere utiliz-zato in maniera pittorica oltre che grafica. La tela di-venne così lo schermo della mia tavoletta, il pennello la mia penna digitale.Ma non ho mai cambiato la mia tecnica pittorica, ècambiato solo lo strumento, è importantissimo preci-sarlo: le ore di lavoro sono esattamente le stesse, i mo-vimenti che la mano fa anche quasi gli stessi. Un’altracosa fondamentale, non uso mai filtri digitali o effettiche simulano la materia pittorica, le mie pennellatesono piatte e digitali non cerco di simulare la materiaperché non ha senso. Il computer non partecipa asso-lutamente alla fase produttiva, è soltanto uno stru-mento. Ci tengo a precisarlo perché troppe volteancora la gente pensa che sia il computer a fare tuttocome nei film di fantascienza, ed è veramente esaspe-rante quando passi ore su un dipinto sentirsi dire questo!

La sua tecnica di contorno in alcune opere ricordail mondo del fumetto, lontano dalle matite sfumatedel disegno tradizionale, ma quali sono i passaggi creativi per realizzare un “File” di Arte leggera?...Sì in effetti arrivando dal mondo della grafica, ho unaforte influenza fumettistica, amo i colori pop e bril-

lanti, i forti contrasti. I passaggi creativi del mio lavoro consistono sostanzialmente in 3 fasi.La prima è lo shooting fotografico del modello, unavolta la foto digitalizzata, riprendo i tratti principalidella figura, così ottengo un bozzetto digitale prontoad essere dipinto. Poi dipingo esattamente come sefossi su una tela. L’ultima fase è la stampa del file, èil momento in cui si passa dall’opera digitale all’opera fisica.

"A fior di Pelle" di Anatomia in mostra, installa-zione che riproduce “Nudo con Alloro” - un oliosu Tela di Marco Calderini dalla Pinacoteca Alber-tina ricostruisce l'anatomia del soggetto con un ef-fetto che ricorda i lucidi. Come ha avutol'intuizione di rendere tridimensionale, anzi attraversabile, l'opera?..Quell’opera è stata la prima mutazione di un mio la-voro digitale verso un opera fisica e concreta. Nel-l’ambito del mio corso di anatomia artistica, ilprogetto era di scomporre anatomicamente il sog-getto di un’opera della Pinacoteca Albertina. Capirecome fossero inserite le ossa e i muscoli sotto la pelledel soggetto. Un esercizio particolarmente difficile. Ioscelsi l’opera del Calderini. Dopo aver fatto le due ta-vole ossa e muscoli ho subito pensato ad un’installa-zione. Scomporre a in 4 livelli l’opera,pelle–muscoli–ossa-sfondo, stampare i livelli su unmateriale trasparente, e trovare un modo per farlistare diritti così da poter vedere attraverso la pelledel soggetto. Come materiale scelsi il plexiglass e fecicostruire un supporto su misura da un falegname. Il risultato fu assai soddisfacente.Il file diventa così un opera tridimensionale, a metàvia tra installazione e opera pittorica. Un punto divista frontale permette di vedere il soggetto in traspa-renza mentre un punto di vista laterale permette dianalizzare ciascun dei piani singolarmente. L’operaè stata scelta per la mostra “A fior di pelle” in Pina-coteca Albertina e per la 12esima Biennale di ArteContemporanea di Istanbul alla quale ho partecipato con i ragazzi dell’Accademia.

Il passaggio dal file, riproducibile e falsificabile, al-l'installazione su plexiglas o altri supporti fa assu-mere all'opera quel valore di Unicità tradizionaledel pezzo d'arte. Solleva un quesito interessante,dal mondo elettronico, ologrammatico del digitale ad una nuova fruibilità del File?Il digitale nell’arte finora è stato soprattutto associatoalla fotografia, ai video art e alle installazioni, manon certo alla pittura. Tradizionalmente, la pitturausa la materia, cosa inesistente nella pittura digitale.

Bisogna quindi crearla, inventarla. Con l’installazioneche ho fatto per l’opera del Calderini ho trovato il giu-sto compromesso. Ma la stampa sul supporto non èsufficiente, è importante pensare al metodo distampa, al tipo di supporto e infine alla messa in scena dell’opera.È affascinante vedere l’opera fin qui imprigionatanello schermo del computer prendere vita, passaresimbolicamente dall’etereo al concreto. A questo punto è chiaro pensare che le soluzioni sianoinfinite. Mentre le tecniche tradizionali sono state in-teramente esplorate, quelle digitali sono ancora tutteda scoprire, ed essendo in continua evoluzione alpasso con la tecnologia non finirà mai di stupirci.Ecco perché sono convinto che sia qui il futuro della pittura.

La sua arte piace sicuramente ai più giovani. Chisono i suoi estimatori. E i “più” adulti, cosa diconodel suo talento e come si rapporta con altri artistiche usano tecniche tradizionali o con gli stessi ar-tisti sperimentali... Lei stesso è un giovanissimo –Lyone08.87 - maturato all’ Albe Steiner di Torino,poi in Accademia Albertina di Belle arti, vive e la-vora a Lione. In Francia l'apprezzano forse più che in Italia... L'Europa è culla dell'Arte. Forse i francesi sono piùaperti allo sviluppo dei nuovi linguaggi creativi?...Sì il mio lavoro è molto apprezzato dai giovani, forseperché immersi quotidianamente nella tecnologia rie-scono a capirmi più facilmente. Ho anche molti de-trattori che mi snobbano perché pensano seriamenteche sia il computer a far tutto e che io metta solo lafirma! Molti hanno cambiato idea dopo aver visto imiei speed painting, nei quali registro la schermata del computer mentre dipingo. L’Europa come dice lei è culla dell’arte, e appunto perquesto tende a rimanere ancorata al suo prestigiosopassato. I tradizionalisti in Italia sono scettici di frontealla pittura digitale perché non capiscono l’evoluzione in corso. Eppure dovrebbero sapere che quest’ultima non l’hodi certo inventata io o qualche mio collega, ma esisteda tantissimi anni. Andy Warhol già la sperimentavanegli anni 70’, e all’epoca tutti lo applaudivano.In Francia i preconcetti sono meno diffusi è vero, lamentalità è diversa. Ma raramente vedo in gallerieopere digitali. A Lione ogni anno viene organizzatala festa delle luci, durante la quale incredibili videodigitali vengono proiettati sulle facciate degli edificistorici della città. Sono sicuro che a breve anche lapittura digitale sarà altrettanto presa in considera-zione. Anche l’Italia saprà tornare all’avanguardia artistica mondiale.

Ci può anticipare qualcosa dei suoi prossimi lavori.. ne saremmo onorati.La ringrazio vivamente dell'intervista a mio nome e a quello dei lettori de L’Osservatore d’Italia. Certo, sto lavorando ad una serie di ritratti di coloroche per me sono i maestri dell’arte e del design con-temporaneo, da Picasso a Warhol, da Starck a Jenny Saville. La possiamo definire una serie di dipinti “omaggio”,sono infatti questi artisti ad avermi influenzato edispirato per arrivare a fare quello che faccio oggi. Ilprogetto è in corso, una volta finiti i dipinti, verrannostampati su PVC lucido, in grande formato. Poi, perognuno di loro applicherò una lastra di plexiglass re-troilluminata da led. Infine interverrò sulle lastre in-cidendole, ciascuna in maniera diversa a seconda delmaestro ritratto; per esempio Basquiat verrà graf-fiato, Picasso avrà delle forme a carattere cubista,Warhol dei loghi pubblicitari. Una specie di finestrafuturistica e contemporanea sul passato dell’arte. Pervoi in anteprima Basquiat, Warhol e Frida Kahlo! Grazie a lei Daniela!

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