24 maggio 2012
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STRAGE DI CAPACI, 20 ANNI DOPO
LE SCUOLE RICORDANO FALCONE
Giovedì 24 Mag 2012 - Euro 0,70 - Anno VIII n. 94
CORRIERE TRAPANESE
Quel giorno morì il giudice ma nacque l’antimafia. Manifestazioni in tutta la provincia
Base di Birgi, addio agli F-16
Vent’anni fa un ordigno posto
sotto la carreggiata dell’autostra-
da A29, nei pressi dello svincolo
di Capaci, pose fine alla vita del
giudice Giovanni Falcone, della
moglie Francesca Morvillo e de-
gli agenti della scorta. Vent’anni
dopo “Libera” ha voluto ricorda-
re la strage di mafia incontrando
gli studenti trapanesi e ponendo
al centro del dibattito il valore
della memoria. “Giovanni Falco-
ne - ha detto il sostituto procura-
tore Petralia - fu un esempio di
straordinaria ordinarietà”.
A pag. 3
Capaci...
di salvarcidi Nicola Baldarotta
Se penso a una cosa che non
potrò mai dimenticare quan-
do sono arrivato sul luogo
dell’attentato, il giorno della
strage, è l’odore di carne ar-
rosto che riempiva ancora
l’aria. Non so se avete mai
provato a bruciarvi un capel-
lo, l’odore che emana è
quello di carne bruciata ed è
solo un capello. Immaginate
lì. Immaginate nel bel mez-
zo di una strage. Lì l’aria era
ancora intrisa di odore di
carne arrosto, come quando
si fanno le grigliate all’aper-
to. Ma era carne umana.
Erano i corpi di servitori del-
lo Stato che la mafia aveva
deciso di trucidare utilizzan-
do un’arma invisibile e
sconcertante: il tritolo.
Grazie a quella strage, la
gente di Sicilia aprì final-
mente gli occhi e la coscien-
za e, al di là della cosiddetta
“trattativa Mafia-Stato”, i si-
ciliani iniziarono a reagire.
Grazie a Giovanni Falcone,
a sua moglie e agli agenti
della scorta che vennero
massacrati dal tritolo. Due
mesi dopo uccisero anche
Paolo Borsellino e la Sicilia
si svegliò del tutto. Oggi la
mafia non è più temuta co-
me venti anni fa e noi sicilia-
ni urliamo ad alta voce lo
sdegno che proviamo per
tutte le mafie. E’ così che
Falcone e Borsellino han-
no salvato la loro terra e la
loro gente. Il loro sacrifi-
cio ha fatto cambiare pagi-
na e rivoltato la storia. Og-
gi, nel ricordare quella
giornata, mi percorre un
brivido. E’ quello della
gratitudine che nutro nei
confronti di coloro che,
con coraggio indescrivibi-
le, hanno saputo e voluto
combattere la mafia anche
per me.
Morendo, come novelli
Cristo, sulla croce, per la
salvezza dei siciliani.
€ 0,50
Servizio a pag. 4
Cronaca
Cantiere navale,
gli operai in lotta:
“Trattative inutili”
Pag. 4 Marsala
Cambio di sindaco
Ieri l’insediamento
di Giulia Adamo
Pag. 6 Calcio
Peppe Pirrone sogna
un altro match-point
con la Cremonese
Pag. 7
L’allora mio direttore responsabile dell’emittente televisiva dove avevo
iniziato a muovere i primi passi da giornalista, mi mandò insieme alla trou-
pe tecnica a Capaci per fare i dovuti servizi sull’accaduto. Arrivammo fra i
primi. Praticamente subito dopo che erano sopraggiunte le forze dell’ordi-
ne. . Dovevo ancora compiere 21 anni ed ero in tv da meno di un anno. Nei
mesi precedenti avevo provato “l’adrenalina a 1000” mentre raccontavo i
diversi omicidi di mafia che la sanguinosa faida alcamese aveva messo a
segno per le strade della provincia di Trapani. Il primo omicidio che rac-
contai mi sconvolse: avevano crivellato a colpi di mitraglietta un esponen-
te della famiglia dei Milazzo ad Alcamo, appunto, uccidendolo mentre era
seduto sulla sua Vespa, in una pubblica piazza della città, in pieno giorno.
Anche in quel caso arrivammo poco dopo l’omicidio e quella vista, il cor-
po riverso sulla Vespa, grondante di sangue, mi sconvolse. Ma quello era il
“mio primo morto di mafia” che raccontavo alla gente del territorio dove
continuo a vivere e a fare il giornalista, venti anni dopo.
Da gennaio a maggio fu un’escalation di delitti mafiosi. A quel primo ca-
davere ne seguirono altri e, bontà sua, il Direttore della tv continuò a man-
darmi in giro per la provincia. “Per farmi le ossa”. Ricordo che mi disse:
“per capire che significa fare il giornalista in questa terra”. In effetti lo com-
presi appieno, settimana dopo settimana, morto dopo moro, agguato dopo
agguato. Mi trovai a raccontare di miei coetanei “incaprettati”, di mafiosi
uccisi in pieno giorno dentro i bar, di sparatorie e minacce anche nei miei
confronti e nei confronti degli operatori tv che mi accompagnavano per rac-
cogliere notizie ed immagini per mandarle in onda durante il servizio. In
due mesi diventai, praticamente, insensibile. Riuscivo, ricordo ancora, a ri-
manere impassibile davanti i corpi crivellati e stesi per terra. Mi spiegaro-
no allora, i giornalisti più avvezzi a queste cose, che era subentrato il “ci-
nismo del mestiere” e che quindi era normale non scandalizzarsi per i pez-
zetti di cervello che erano sparsi per strada, gli stessi che invitavo il came-
raman a riprendere con assoluta insensibilità. Quando, a Marsala, uccisero
in un bar uno dei tanti affiliati alla cosca marsalese, insieme all’operatore
quasi ci mettemmo a camminare sopra il morto per fare delle “riprese ad ef-
fetto” (in quegli anni i giornalisti erano dentro l’area del delitto insieme al-
le forze dell’ordine, i morti li vedevamo, e li facevamo vedere senza distan-
ze di sicurezza, senza transenne). Ero veramente diventato insensibile. Ma
soprattutto non avevo ancora capito di cosa fosse capace Cosa Nostra. “Fin
quando si ammazzano fra di loro, pensavo, che facciano pure”. Ero giova-
ne, ero voglioso di dimostrare che ero bravo e se il cinismo poteva aiutar-
mi, lo diventai immediatamente. Ma il giorno della “resa” arriva per tutti.
E per me arrivò quel pomeriggio del 23 maggio: il Direttore mi inviò a Ca-
p a c i .
Cambiai modo di vedere le cose. All’insensibilità ed al cinismo subentraro-
no rabbia e sconforto unite alla voglia di rivalsa. Io, siciliano, nato e vissu-
to in una provincia mafiosa come quella di Trapani, avevo deciso a 13 an-
ni di fare questo mestiere perché la mafia (che allora non capivo proprio co-
sa fosse) aveva ucciso una madre ed i suoi due figli, con un’autobomba
piazzata sul ciglio della strada di Pizzolungo, una località balneare vicino
Trapani. Mi ritrovai, meno di dieci anni dopo, a raccontare le gesta barba-
re di Cosa Nostra ma continuavo a non capire la reale importanza di quel-
lo che rappresentavano tutti quegli omicidi avvenuti nel giro di sei mesi
nella provincia trapanese. Poi ci fu Capaci.
La gente di Sicilia aprì finalmente gli occhi e la coscienza e, al di là della
cosiddetta “trattativa Mafia-Stato”, i siciliani iniziarono a reagire. Grazie a
Giovanni Falcone, a sua moglie e agli agenti della scorta che vennero mas-
sacrati dal tritolo. Due mesi dopo uccisero anche Paolo Borsellino e la Si-
cilia si svegliò del tutto. Oggi la mafia non è più temuta come venti anni fa.
E’ presente, continua ad agire, si è mimetizzata e radicata ancora di più fra
i “colletti bianchi”, ma la gente di Sicilia la combatte anche attraverso mi-
gliaia, ormai, di manifestazioni pubbliche dove viene urlato il disprezzo per
Cosa Nostra e per quello che, purtroppo, ancora oggi non è stato debellato:
l’atteggiamento mafioso dei prevaricatori.
E’ così che Falcone e Borsellino hanno salvato la loro terra e la loro gente.
Il loro sacrificio ha fatto cambiare pagina e rivoltato la storia. Quell’odore
di carne umana arrosto, per quanto mi riguarda, mi accompagna da venti
anni e continua a farmi venire i brividi, anche adesso che ne sto scrivendo
attraverso Notte Criminale.
Ma è un brivido bello quello che oggi mi pervade il corpo. E’ il brivido del-
la gratitudine e dell’amore che nutro nei confronti di coloro che, con corag-
gio indescrivibile, hanno saputo e voluto combattere la mafia anche per me.
Morendo, come novelli Cristo, sulla croce, per la salvezza dei siciliani.
2 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE Politica
Editore:
EDI.SI. srl
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Nicola Baldarotta
Redazione centrale
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Segreteria di Redazione
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n. 306 del 16/03/2006
CORRIERE TRAPANESE
by TRAPANiOK
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Damiano, si attende solo l’ufficializzazione
della Commissione elettorale ComunalePer Marilena Cognata è pronto un posto in giunta
Il nuovo sindaco di Trapani,
Vito Damiano, ha già parte-
cipato alla sua prima ceri-
monia ufficiale anche se la
Commissione Elettorale non si
è ancora pronunciata ufficial-
mente sulla sua elezione. Si
stanno riesaminando le schede
di tutte le sezioni elettorali del
Comune capoluogo e l’opera-
zione, proprio perché certosina,
richiede un bel po’ di tempo.
Si ragiona, intanto, sulla com-
posizione reale della giunta che
sarà guidata dall’ex Generale.
Indiscrezioni fresche di gior-
nata (quella di ieri) darebbero,
a differenza di quanto da noi
scritto ieri, la presenza certa in
esecutivo del senatore Antonio
d’Alì, a cui verosimilmente po-
trebbe andare la delega al Bi-
lancio e la vicesindacatura. Si
potrebbero invece chiudere,
sempre secondo le indiscre-
zioni che abbiamo raccolto, le
possibilità di Mimmo Fazio di
far parte realmente della giunta.
Troppo ingombrante la sua pre-
senza e lo stesso sembrerebbe
orientato a mantenere esclusi-
vamente il suo ruolo da consi-
gliere comunale, probabilmente
con mire, neltempo, più alte.
Dovrebbe, allo stesso modo,
farsi da parte volontariamente,
anche la senatrice Maria Pia
Castiglione. Svolgerebbe il suo
naturale ruolo di parlamentare
nazionale, cercando di contri-
buire attraverso la sua posi-
zione all’economia del
Comune, e lascerebbe a quel
punto il ruolo di assessore alla
figlia di Pietro Cognata, Mari-
lena, che con la sua candidatura
al consiglio comunale ha otte-
nuto 277 voti.
Nicola Baldarotta
Com’era prevedibile,
dopo le elezioni arri-
vano le prime scherma-
glia ufficiali per conquistare
quello che rimane di un partito
ambizioso, ma perdente in pro-
vincia di Trapani, come Grande
Sud. Il partito di Miccichè, fu-
turo candidato alla Presidenza
della regione Sicilia, vive in pro-
vincia di Trapani momenti di
tensione che vengono alimen-
tati, soprattutto, dal coordinatore
provinciale del partito, l’onore-
vole Toni Scilla, il quale sta uf-
ficialmente cercando di
sminuire e distruggere quanto
messo su dal candidato sindaco
Giuseppe Maurici in queste ap-
pena trascorse elezioni ammini-
strative. Maurici, pur essendo
uscito sconfitto dalla competi-
zione elettorale, ha dimostrato di
avere forza e visione politica tali
da riuscire a “piazzare” tre con-
siglieri a Palazzo Cavarretta di-
rettamente eletti con la lista
civica Grande Trapani, messa su
dallo stesso Maurici, e di contri-
buire al successo della lista
Grande Sud. Lista che, senza
l’apporto fondamentale di Mau-
rici, sarebbe probabilmente ri-
sultata più che perdente. Eppure
l’onorevole Scilla, che già aveva
mostrato perplessità sulla candi-
datura a sindaco di Maurici pun-
tando invece sull’ex sindaco
Nino Laudicina, considera la
sconfitta di Maurici totalmente
colpa dello stesso.
“In merito all’insuccesso regi-
strato a Trapani, in relazione
all’elezione del sindaco, ribadi-
sco che la responsabilità è da at-
tribuire esclusivamente al
candidato Maurici”. Così si
esprime Scilla in un comunicato
ufficiale, adducendo a Maurici
la colpa di avere portato avanti,
nel turno di ballottaggio, una
strategia personale e non con-
cordata con il partito. “Eviden-
temente - continua Scilla - tutto
questo non è piaciuto ai nostri
sostenitori i quali per coerenza
politica, non lo hanno più votato,
regalandoci una clamorosa ed
inaspettata sconfitta”.
Prima che Maurici, però, a Scilla
risponde immediatamente con
una presa di posizione che lascia
intravedere risvolti futuri, il con-
sigliere provinciale, nonchè av-
vocato, Giovanni Angelo: “Pur
confermando la mia apparte-
nenza a Grande Sud aderisco al
gruppo misto della Provincia, in
quanto non ho condiviso alcuni
equilibri e scelte operate all’in-
terno del partito che sono anche
consequenziali ai risultati delle
appena trascorse competizioni
elettorali”. Morale della favola,
Angelo contesta la guida del
partito di Scilla, e non ne condi-
vide equilibri e scelte.
“L’apporto del gruppo - conti-
nua il consigliere Angelo - è
stato deludente, ecco perché bi-
sogna fare chiarezza all’interno
di Grande Sud”.
In serata, poi, è arrivata la nota
di Maurici.
“Non credo che mi si possano
addebitare le colpe della disfatta,
così come ha fatto l’onorevole
Scilla. Per quanto riguarda l’al-
leanza con una parte del Pd de-
sidero precisare ai nostri elettori
che non è stata una mia inizia-
tiva estemporanea ed autonoma,
come ben noto all’onorevole
Scilla, ma una scelta politica che
ha trovato il consenso del coor-
dinatore regionale di Grande
Sud Pippo Fallica. Non è dun-
que una scelta individuale ma
politica e soprattutto una deci-
sione condivisa. Avrei invece un
dato da far esaminare al mio co-
ordinatore provinciale. E’ quello
di sette candidati della lista
Grande Sud che hanno soste-
nuto la mia campagna elettorale
con forza e determinazione,
tanto che le loro preferenze per-
sonali sono uguali a zero. Invi-
terò il coordinatore Scilla, nei
tempi e nelle sedi opportune, a
spiegarmi l’andamento della
lista. Avremo anche modo di ap-
profondire di chi sono i candi-
dati che invece in quella lista
hanno tirato la carretta per otte-
nere consenso, voti e seggi”.
Nicola Baldarotta
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asasasasas
Le considerazioni della Lista Fazio
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TRAPANI (CENTRO STO-RICO) PRIVATO AFFITTA AP-PARTAMENTO FINEMENTEARREDATO E CORREDATO
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Grande Sud, scontro per la leadership
A Trapani iniziano i primi “distinguo”
L’avvocato Angelo intanto lascia il gruppo alla Provincia
“L’elezione di Vito Da-
miano a sindaco di Tra-
pani è certamente motivo
di soddisfazione per tutti co-
loro che hanno fatto parte
della Lista Fazio, sia quelli
che andranno a ricoprire la ca-
rica di Consigliere Comunale,
sia di quelli che continue-
ranno, anche senza avere una
carica istituzionale, a portare
avanti la proposta politico –
amministrativa che negli ul-
timi dieci anni ha contribuito
a risollevare la Città dalla
drammatica situazione in cui
versava. Per continuare questo
percorso, perché c’è ancora
tantissimo lavoro da fare, con
la collaborazione di tutti co-
loro che hanno davvero a
cuore le sorti di Trapani, e per
raggiungere ulteriori impor-
tanti traguardi tutti i compo-
nenti della Lista Fazio hanno
sostenuto la candidatura di
Vito Damiano e non possono
oggi che ringraziare gli elet-
tori per avere condiviso un
progetto politico che ha por-
tato la lista ad essere un punto
di riferimento sia per la nuova
Amministrazione sia per la
Città”.
Girolamo Fazio
Capolista “Lista Fazio”
Tony ScillaGiuseppe Maurici
3 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE TRAPANI
AgricolturaRitrovata ragazzina scomparsa
“Ho girato per la città”è mancata da casa per oltre 24 oreIl caso trattato da “Chi l’ha visto”
èdurata poco più 24 orela “fuga” di A. I. L. laragazza di 14 anni che
era sparita dall’abitazione incui vive con la madre a CasaSanta-Erice. L’allarme erastato dato martedì mattinaquando la mamma della gio-vane non l’aveva trovatanella sua stanza. La donnaaveva dichiarato di esseresicura che fino alle 3.30 lafiglia fosse a casa. Nella stan-za era stato rinvenuto il suocellulare spento e un messag-gio che aveva subito destatola preoccupazione dellafamiglia. La segnalazionedella scomparsa era stataanche pubblicata sul sito webdella trasmissione “Chi l’havisto” in onda su Rai3 conuna scheda che riportava lecaratteristiche fisiche dellaragazza e gli abiti che presu-mibilmente indossava al
momento della sua scompar-sa. Le indagini condotte daiCarabinieri avevano subitoimboccato la direzione del-l’allontanamento volontariosuffragato dal contenuto delmessaggio scritto dallaragazza. Esclusa la pista della“fuga d’amore”, visto che ilfidanzatino era stato regolar-mente rintracciato presso lasua famiglia di appartenenza.La ragazza ha dichiarato diaver trascorso il tempo in cuinon ha dato notizie di sè giro-vagando per la città La noti-zia della sua scomparsa erarimbalzata anche sulle pagi-ne di Facebook dove lei stes-sa, il fidanzatino e numerosifamiliari, tra cui la madre,hanno un profilo. Era statocreato anche un gruppoapposito per chiedere la col-laborazione dei cittadini.
O.F.
Il ventesimo anniversariodella strage di Capaci èstato ricordato a Trapani
dalle scolaresche nel corso diun incontro organizzato dalcoordinamento provinciale diLibera al cine-teatro “DonBosco” a Trapani. Gli alunnidelle scuole elementari, mediee superiori del territorio hannocontribuito attivamente allarealizzazione della manifesta-zione presentando una serie dielaborati e contributi multime-diali sui temi della legalità.“Sapere per sapere essere”, “leparole per stare insieme”, “unalfabetiere per crescere”, “mangiare giusto, mangiare congusto”, “gli esseri umani nonsono merce di scambio” sonostati i temi messi a fuoco dallerappresentative degli studentiche si sono succedute sulpalco del “Don Bosco”. Aigiovani presenti, oltre 150 pro-venienti dalle scuole diTrapani, Paceco, Castelvetra-no, Alcamo, Erice ePantelleria il neo sindaco diTrapani Vito Damiano havoluto portare il suo salutoaffermando che la sua ammi-nistrazione punterà molto suigiovani per lo sviluppo dellacittà. Il primo cittadino si èsoffermato sulla figura diGiovanni Falcone, ricordandoil suo sacrifcio insieme a quel-
lo di tanti altri rappresentantidello Stato caduti nell’adempi-mento del proprio dovere.“Non dimenticate chi ognigiorno è impegnato nel farrispettare la legalità” ha chie-sto poi Damiano ai ragazzi,sottolineando che tutti i citta-dini, ciascuno per la propriaparte, devono agire in modo daessere un esempio per gli altri.E dell’esempio dato daGiovanni Falcone e del suoimpegno contro la mafia haparlato un magistrato che lo haconosciuto bene, il sostitutoprocuratore della Repubblicadel Tribunale di Marsala DinoPetralia. Il magistrato ha ricor-
dato gli anni trapanesi diFalcone, anni in cui il sostitutoprocuratore palermitano era,agli occhi del giovane Petralia,un “modello assoluto” inambito professionale. Falconerimase dodici anni a Trapani e,proprio in quel periodo, matu-rò la sua scelta di occuparsidel settore penale, di cuiapprezzava “la valutazioneoggettiva dei fatti”. Tornato aPalermo, dopo l’uccisione delgiudice Cesare Terranova,cominciò al lavorare all’uffi-cio istruzione del Tribunale.“Lo ricordo molto bene - rac-conta Petralia - ricordo la sem-plicità di Falcone, la sua capa-
cità di non far pesare sugli altrile responsabilità derivanti dalsuo lavoro”. A PalermoFalcone si impegnò semprepiù in una serie di indaginiscottanti, entrando a far partenel 1983 del “pool antimafia”voluto da Antonino Capon-netto. “Furono anni in cuiGiovanni lavorò tantissimo edovette anche scontrarsi con letensioni interne allo stessoufficio istruzione”, ricordaDino Petralia che prosegue:“Quello di Giovanni Falcone èstato un esempio di straordina-ria ordinarietà. Falcone è statoun uomo e un magistrato cheha aderito, nei fatti, a ciò chereputava fosse giusto fare. Avolte con mia moglie - magi-strato anche lei - ci siamo chie-sti come dovesse essere il“dopo Falcone” per chi hascelto questa professione.Continuare nel solco del suoesempio, ci siamo risposti, nonc’è altro modo che questo peronorare la sua memoria”. “Unuomo fa quello che è suodovere fare, quali che siano leconseguenze personali, qualiche siano gli ostacoli, i perico-li o le pressioni, amava ricor-dare Giovanni Falcone citandoJ.F. Kennedy”. Questa è - eresta - la base di tutta la mora-lità umana.
Ornella Fulco
Trapani, “in... Capaci di dimenticare”
Le scuole ricordano Giovanni FalconeCommemorazione organizzata dall’associazione Libera
Petralia: “Continuare a lavorarenel solco del suo esempio”
4 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE TRAPANI
AgricolturaCorte di Assise
Delitto Rostagno, perito
espone nuova dinamica“Sparò il revolver e poi tre fucili”
Mauro Rostagnoricevette primadue colpi di revol-
ver alla testa attraverso ilfinestrino aperto e poi cin-que colpi di fucile, confuoco incrociato, dal retrodella Fiat Duna della vitti-ma. Questa nuova ricostru-zione dell’agguato mortaleal sociologo giornalista,avvenuto il 26 settembre1988 in prossimità dellacomunità Saman di contradaLenzi (Valderice), è stataesposta ieri, dinanzi la Corted’Assise nell’aula bunkerdel Palazzo di giustizia diTrapani, dall’ispettoreBiagio Manetto delGabinetto di Polizia scienti-fica di Palermo. L’espertoha quindi sostenuto che i kil-ler, oltre ad una pistola cali-bro 38, “avevano due fucilidella stessa marca e model-lo”, in aggiunta a quelloesploso; “due fucili - ha pre-cisato - a canne sovrapposteo parallele, che non lascianobossoli”, considerando chesul luogo dell’omicidio ven-nero repertati solo tre bosso-li calibro 12 e tre cartucce. Ilperito, ascoltato nella ripre-sa del processo a carico delboss Vincenzo Virga e diVito Mazzara (secondo l’ac-cusa, mandante ed esecutoremateriale dell’omicidio), ha
anche raccontato di esserearrivato a questa nuova rico-struzione della dinamica“recentemente, in prepara-zione della deposizione inaula”. Questa nuova versio-ne, tuttavia, non collima conquella esposta, lo scorso 19ottobre, dal professore LivioMilone, medico legale edesperto di balistica forense.Quest’ultimo, in particolare,ha parlato di “due fonti difuoco (prima posteriore epoi laterale)”, con “l’uso diun solo fucile”, ritenendo“attendibile che Rostagno -ha detto - sia stato attinto dadue o al massimo tre colpi, enon quattro come conlusodall’esame balistico esegui-to all’epoca”. Coincidono,invece, i risultati raggiuntida entrambi i consulenti,riguardo alla compatibilitàdei bossoli con quelli di duefatti di sangue dei primi anniNovanta. La ricostruzionebalistica del delittoRostagno sarà ripresa nel-l’udienza del prossimo 13giugno, con un altro consu-lente della difesa, LucaSoldati, e nuovamente conLivio Milone, mentre mer-coledì prossimo sono previ-sti cinque testi, a partire dalcollaboratore di giustiziaFrancesco Elmo.
Francesco Greco
“Riteniamo inutili even-tuali ulteriori tavoli tecni-ci con l’azienda e chie-
diamo che le autorità compe-tenti, finalmente, pongano fineal loro lungo silenzio”. é unodei passaggi di un documentodiffuso ieri dal sindacatoFlmu-Cub, in rappresentanzadegli ex lavoratori del CantiereNavale Trapani riuniti nel“Collettivo in lotta”, “alla luce- esordisce il coordinatoreAntonino Di Cola - degli ulti-mi sviluppi della vertenzaSatin-Cnt”. L’esclusione dinuove trattative e il conseguen-te appello alle autorità, scaturi-scono da una precisa conside-razione: “Una gestione sinda-cale inqualificabile ed un’at-tenzione insufficiente da partedelle istituzioni - si legge neldocumento - hanno fatto per-dere tanto tempo utile per larisoluzione della vertenza”. Inquesta direzione, Di Cola sot-tolinea che “nessun punto del-l’accordo sottoscritto dai sin-dacati confederali (lo scorsogennaio, ndr) è stato rispettato”e che “l’assunzione pretestuo-sa di sei ex dipendenti Cnt allaSatin è servita come espedien-te per porre fine bruscamenteed in maniera totalmente anti-democratica alla protesta per ildiritto al lavoro che da mesiportavamo avanti, pacifica-mente, all’interno del cantie-re”. Il riferimento è allo sgom-
bero forzato operato il mesescorso dalle forze dell’ordinein assetto antisommossa.Riguardo invece all’accordoraggiunto con l’azienda dallealtre sigle sindacali, laFederazione dei metalmecca-nici ribadisce: “Non c'era alcu-na certezza che la Satin avreb-be vinto la gara d’appalto perla ristrutturazione del bacinogalleggiante ed erano, quindi,improbabili le prospettate rias-sunzioni; anche per questo cirifiutammo di sottoscrivere unaccordo con l’azienda: sapeva-mo di non avere in mano nes-suna garanzia riguardo lanostra riassunzione. Sin dal-l’inizio - prosegue la nota - erachiaro che l’unico scopo del-l’azienda era quello di attuareun licenziamento collettivo;noi lavoratori siamo stati con-siderati un costo fisso da aboli-re piuttosto che una risorsa”,perchè “la proprietà ha sempreavuto strumenti normativi ade-
guati per prorogare un even-tuale nostro licenziamento, main piena consapevolezza non liha voluti adottare, come il pos-sibile prolungamento dellacassa integrazione ordinaria”.Il sindacato torna quindi asostenere che “la Satin-Cntnon è assolutamente in condi-zioni di garantire alcun futurooccupazionale e che, di conse-guenza, non possiede più irequisiti per usufruire dell’areademaniale che attualmentegestisce in concessione”, ripor-tando anche “le ragioni dellasua inidoneità”, da “un passivodi bilancio di svariati milioni dieuro” a “debiti oggetto di alcu-ne istanze di fallimento (unadelle quali presentata propriodagli scriventi)”, a “numerosimezzi di Cnt pignorati dalTribunale per insolvenza”.“Il Cantiere versa in condizio-ni di abbandono tali da render-lo inadatto alla ripresa dell’atti-vità produttiva” evidenzia DiCola, aggiungendo che “Satin-Cnt non è in grado né di acqui-sire nuove commesse né diconsegnare quelle passate (lapetroliera Marettimo M. èancora lì)”; “lasciare in manoun bene pubblico a chi haintenzione solo di farlo marci-re, magari in funzione di altriinconfessabili progetti, - con-clude - non potremo più defi-nirla semplicisticamente unacondotta superficiale”. (f.g.)
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Cantiere navale, gli operai in lotta:
“Inutili altre trattative con l’azienda”Di Cola (Flmu-Cub): “Intervengano le autorità competenti”
Icaccia F-16 lasciano labase di Trapani- Birgiper tornare negli Stati
Uniti. E’ infatti terminato,con la restituzione degli ulti-mi veivoli in forza all’aero-nautica militare italiana, ilprogramma bilaterale di lea-sing “Peace Caesar” che hapermesso l’utilizzo in Italiaper nove anni degli F-16 sta-tunitensi. Per l’occasione,che segna un importantecambiamento per la difesaaerea italiana, si è svolta ierimattina, presso il 37° stormodi Trapani Birgi, guidato dalcomandante pilota MauroGabetta, una cerimonia a cuihanno preso parte anche ilCapo di Stato Maggioredell’Aeronautica, ilGenerale Squadra AereaGiuseppe Bernardis, ilComandante della SquadraAerea, il Generale SquadraAerea Tiziano Tosi e DanIpson, in rappresentanza delgoverno Usa. La cerimonia,svoltasinell’hangar dellabase militare alla presenzadi vari rappresenti dell’aero-nautica e del personale del37° stormo, è iniziata con ilsaluto al Capo di StatoMaggiore. Ha preso poi laparola il Generale SquadraAerea Tiziano Tosi che habrevemente ricordato le
tappe più significative delprogramma F-16, fin dalloro arrivo in Sicilia nel giu-gno del 2003 quando usciro-no di scena gli F-104 e i
Tornado Adv. Da allora tuttala difesa italiana è statagarantita dagli F-16, siaquella quotidiana che inoccasione di grandi eventi –
dalle olimpiadi invernali del2006 alla guerra in Libia.Nel 2010, con la chiusura,del 5° stormo di Cervia e iltrasferimento del 10° gruppoa Gioia del Colle, tutta lalinea F-16 è stata concentra-ta sulla sola base di Trapani,affidata ai piloti del 18°Gruppo e ai tecnici del 37°Stormo. “Oggi si concludel’ennesima pagina si storiadel 37° Stormo – ha ricorda-to il Gen. Tosi – una paginacontraddistinta dall’elevatogrado di efficienza di unamacchina che vanta quasi48.000 ore di volo ma chenulla sarebbe stata senza ilpersonale di questo splendi-do reparto”. Gli ultimi seiF- 16 lasceranno la base diTrapani venerdì mattina.“Da subito, la sicurezzaaerea sarà garantita, senzasoluzione di continuità,dagli Eurofighter – hadichiarato il Capo di StatoMaggiore. Due di questi giàsi trovano presso altri duestormi italiani e presto arri-veranno anche a Birgi.“Trapani sarà una base ingrado di gestire veivoli mul-tipli – ha continuato il Gen.SA Giuseppe Bernardis rife-rendosi sia agli Eurofighterche agli F-35.
Antonella Genna
Dopo 9 anni gli F-16 lasciano Birgi
Ieri la cerimonia alla base militareSi chiude ufficialmente il programma Peace Caesar
I velivoli verranno sostituiti
con i moderni caccia Eurofighter
5 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE TRAPANI
AgricolturaValderice
“Togliete le erbacce”Il consigliere Gianfranco Palermo
contro le inerzie del Comune
Il consigliere comunale di
Valderice Gianfranco
Palermo torna ad occu-
parsi della questione riguar-
dante la pulizia delle strade
di competenza comunale e
provinciale. Palermo segna-
la che nei giorni scorsi sono
state effettuate alcune opera-
zioni di discerbatura con
l’utilizzo di diserbante nelle
cunette ma l’erba, ormai
secca, non è stata rimossa,
finendo per impedire ulte-
riormente lo scorrimento
delle acque piovane. “In
contrada Fico - segnala il
consigliere - il diserbante
non solo ha danneggiato
anche le piante di proprietà
privata antistanti le abitazio-
ni ma ha creato problemi
anche agli animali domestici
di alcuni cittadini”. Palermo
lamenta che, prima di effet-
tuare queste operazioni, non
sia stato dato alcun preavvi-
so ai cittadini per comunica-
re le giornate in cui sarebbe-
ro state effettuate le discer-
bature. Questa accortezza
avrebbe evitato, secondo il
consigliere, i danni a piante
e animali denunciati da alcu-
ni abitanti. “Le operazioni
sono state fatte anche in
pieno giorno - precisa
Palermo - senza alcun pre-
avviso ed esponendo a pos-
sibile rischio anche la salute
dei cittadini”. Il consigliere
lancia un appello al sindaco
di Valderice e al presidente
della Provincia perchè, oltre
a utilizzare i diserbanti per
far seccare le erbacce, si
provveda alla loro rimozio-
ne manuale per garantire la
sicurezza delle strade e la
salute dei cittadini. (o.f.)
Si è insediata ieri mattina
la nuova giunta comu-
nale di Erice. Gli asses-
sori Daniela Toscano
Pecorella, Laura Montanti,
Salvatore Angelo Catalano e
Gianvito Mauro, alla presen-
za del segretario generale del
Comune Giuseppe Scalisi,
hanno prestato giuramento.
Le deleghe ai nuovi assessori
sono state così assegnate:
Daniela Toscano Pecorella,
oltre all’incarico di vice sin-
daco, avrà competenza su
pubblica struzione, politiche
sociali, sport, beni confiscati,
rapporti con enti per la com-
petenza. A Laura Montanti
sono andate le deleghe per
turismo, cultura ed eventi,
servizi finanziari e tributi,
affari generali e personale,
rapporti con enti per la com-
petenza, rapporti con il
Consiglio comunale.
Salvatore Angelo Catalano si
occuperà di lavori pubblici,
servizio idrico integrato, terri-
torio e ambiente (Eecologia e
randagismo), rapporti con
enti per la competenza.
Gianvito Mauro sarà assesso-
re per centro storico, grandi
opere e progetti, sviluppo
economico e Zfu, patrimonio
e servizi tecnico-manutentivi,
edilizia economica e popola-
re, confini e rapporti con enti
per la competenza Il sindaco
Giacomo Tranchida ha riser-
vato a se stesso le branche
amministrative relative a enti
e società partecipate, rapporti
con le Frazioni, protezione
civile e polizia municipale,
urbanistica e abusivismo.
Ornella Fulco
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Erice, giura la nuova Giunta
Già assegnate le deleghe
Daniela Toscano sarà il vice sindaco
Protezione, diritti umani,
libertà. Ecco le parole
chiave del convegno,
che ha coinvolto gli studenti
del Polo territoriale di
Trapani, ideato e organizzato
dal “Pluto Club”, un gruppo
di giovani universitari sensi-
bili al tema dell’immigrazio-
ne e dell’integrazione sociale.
Al centro del dibattito sono
state le dinamiche relative
alle politiche e alle misure di
sicurezza che hanno come
oggetto l’accoglienza degli
immigrati sul territorio italia-
no. Molti storceranno la
bocca dinnanzi ad espressioni
come “misure di sicurezza” e
“accoglienza”. I racconti
agghiaccianti, i filmati proiet-
tati, le verità denunciate nel
corso dell’incontro hanno
dimostrato che strutture legali
ed istituzionali come i centri
di identificazione ed espulsio-
ne altro non sono che carceri
nei quali, senza giusta causa,
senza logica, delle persone
vengono private del proprio
inviolabile diritto alla libertà.
Le statistiche prodotte hanno
dimostrato che la maggior
parte dei soggetti detenuti nei
Cie sono immigrati privi della
documentazione richiesta
dallo Stato. Documentazione
che, in sostanza, si riduce ad
un misero pezzo di carta diffi-
cile da ottenere: il permesso
di soggiorno. Il convegno ha
visto coinvolti, oltre gli stu-
denti, Cécile Kynge Kashetu,
coordinatrice nazionale del
movimento “Primo Marzo”,
Giuseppe Buscaino, avvocato
esperto in diritto dell’immi-
grazione, Alessio Genovese,
foto giornalista, inviato in
Siria, Libia e Tunisia, Clelia
Batoli, docente di Diritti
umani della facoltà di
G i u r i s p r u d e n z a
dell’Università di Palermo,
Antonella Elizabeth Basitone,
funzionario dell’Alto
Commissariato delle Nazioni
Unite per i rifugiati, Maria
Chiara Monti, psicologa spe-
cializzata in migranti vittime
di tortura, socia Simm, la
giornalista Raffaella
Cosentino, Yohannes Ghe-
bray Tsegay, rifugiato e
mediatore interculturale. Al
convegno è intervenuto anche
Paolo Ruggieri, assessore
regionale alla Famiglia, Pari
opportunità, Emigrazione,
Immigrazione, Consorzio
universitario, Politiche comu-
nitarie e Ufficio legale, quale
rappresentante della
Provincia regionale di
Trapani che ha patrocinato
l’evento. Alberto Pace
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Al Polo universitario storie di “ordinaria immigrazione”
6 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE MARSALA
La pulizia dei quartieri
periferici, poi un incon-
tro con i commercianti
del centro storico. La prima
vera giornata di Giulia Adamo
nel suo nuovo ruolo di sindaco
di Marsala inizierà stamani
alle ore 8, quando il neo primo
cittadino incontrerà i dirigenti
comunali. Ieri mattina intanto
la cerimonia di insediamento
al Comune, il tradizionale pas-
saggio delle consegne con il
sindaco uscente Renzo Carini,
poi la fase burocratica e le
dichiarazioni di rito, con la
presentazione alla stampa
degli assessori della sua prima
Giunta. “Ci metteremo subito
al lavoro - ha detto la Adamo -
per affrontare le tante priorità
della città, ad iniziare dalla
pulizia nei quartieri di
Amabilina, Sappusi, Via Istria.
Oggi stesso (ieri, ndr) mi
incontrerò con la società
Aimeri. Poi una riunione con
l’Associazione dei commer-
cianti dei centro storico, quin-
di mi recherò in visita dall’ar-
ciprete Giuseppe Ponte”. In
parole povere sono i primissi-
mi appuntamenti in agenda del
nuovo sindaco. Ieri mattina
quindi la parte formale, gli
auguri del sindaco uscente
Carini, prima della sottoscri-
zione dell’atto di nomina pre-
disposto dal segretario comu-
nale Bernardo Triolo. Ai gior-
nalisti intervenuti Giulia
Adamo ha comunicato i nomi
dei nuovi assessori, oltre ai tre
già designati che sono Antonio
Vinci (che assumerà la carica
di vice sindaco), Antonella
Genna e Patrizia Montalto, si
sono aggiunti Eleonora Lo
Curto, Giovanni Sinacori e
Benedetto Musillami. Insieme
a loro ci saranno inoltre i con-
siglieri delegati tra i quali per
il momento è stato indicato il
solo Nicola Fici che si occupe-
rà delle politiche giovanili. A
chiusura dell’incontro con la
stampa, il sindaco Giulia
Adamo ha invitato tutti ad
osservare un minuto di racco-
glimento per ricordare il ven-
tesimo anniversario della stra-
ge di Capaci, in cui morirono
Giovanni Falcone, la sua com-
pagna e gli uomini della scor-
ta. “Quel giorno - ha detto la
Adamo - sembrava che il
mondo ci fosse crollato adosso
ma la Sicilia ha saputo reagire
a quei mesi terribili di immen-
sione dolore, facendo della
frase “le loro idee camminano
sulle nostre gambe”, l’emble-
ma della lotta alla mafia”.
Questa mattina alle ore 13 è in
programma la prima riunione
della Giunta Adamo”.
Michele Caltagirone
Giulia Adamo si è insediata
Oggi prima riunione di GiuntaIl sindaco ha presentato tutti gli assessori
Un minuto di raccoglimento
per le vittime di Capaci
Il ringraziamento di Salvatore Ombra
“Non saremo passivi”A mente fredda il commento
dei risultati del ballottaggio
“A riflettori spenti, con la
serenità e la lucidità che
ha contraddistinto il
mio modo di fare politica
nell'interesse della nostra
Marsala, sento il bisogno di
ringraziare quanti con affetto
sincero, spirito di servizio e
reale voglia di cambiamento,
mi hanno accompagnato e
supportato in questa lunga e
faticosa corsa elettorale”.
Terminati dunque i clamori
della campagna elettorale ed
incassata una sconfitta
numericamente piuttosto
netta, Salvatore Ombra chiu-
de per il momento la sua
esperienza politica. Nel farlo
però l’ex presidente
dell’Airgest si toglie qualche
sassolino. “I toni che hanno
contraddistinto questo diffi-
cile confronto - afferma -
non sono quelli a cui io sono
mai stato abituato, e con me
chi crede nella politica sana
fatta di programmi e progetti
e non di liti e ricatti, promes-
se e bugie. In questo percor-
so ho conosciuto tanta gente
sana, ho perso qualche finto
amico, ma ho trovato tante
persone vere che mi sono
state accanto. A partire dagli
esponenti dei partiti, che rin-
grazio, che hanno accettato
incondizionatamente le mie
proposte e la mia linea di
azione, supportandomi fino
alla fine. Io torno a fare l’im-
prenditore - conclude
Salvatore Ombra - ma non
saremo spettatori passivi,
poiché attraverso l’operato
di chi è stato con noi e siede-
rà al Consiglio comunale
seguiremo con attenzione
difenderemo le nostre idee e
la nostra città”. (m.c.)
IN BREVE
Stamani riunione
degli avvocati
Il Consiglio dell'Ordine
e la Camera Penale
hanno indetto per que-
sta mattina alle ore
11.30 una assemblea di
tutti gli iscritti per
discutere e deliberare in
ordine alle opportune
iniziative da intrapren-
dere in seguito al prov-
vedimento ministeriale
di chiusura del carcere
di Marsala. Saranno
presenti, tra gli altri,
anche il nuovo sindaco
di Marsala Giulia
Adamo, il Presidente
del Tribunale ed il
Procuratore della
Repubblica.
Torna domenica
“Cantine aperte”
L’Associazione “Strade
del vino” di Marsala
partecipa alla rassegna
nazionale “Cantine
Aperte” che si svolgerà
domenica prossima in
tutta italia. Le cantine
rimarranno aperte dalle
ore 9,30 alle ore 18,00.
La giornata comprende-
rà la visita alle cantine
storiche ed un itinerario
culturale ed enogastro-
nomico che comprende
la degustazione di pro-
dotti tipici accoppiato
con il gusto inconfondi-
bile dei vini marsalesi.
Dopo tre anni di gran-
de successo e parte-
cipazione dei ragazzi
al progetto, anche quest’anno
il Dipartimento Nazionale di
Protezione Civile desidera
investire su un’azione che si
sviluppa nella direzione di
un investimento culturale
rivolto alle giovani genera-
zioni attraverso un percorso
formativo di sensibilizzazio-
ne all’ambiente circostante.A
tale scopo l’associazione
nazionale dei Vigili del fuoco
in congedo - delegazione di
Marsala, in base anche al
consenso delle iniziative
degli anni passati in collabo-
razione con le Regioni, il
Corpo Forestale dello Stato,
il Corpo Nazionale dei Vigili
del Fuoco e il Volontariato di
Protezione Civile, ha orga-
nizzato campi scuola secon-
do una metodologia educati-
va simile a quella adottata
dal mondo dello scoutismo,
fondata sul contatto della
natura, sul senso del dovere,
sullo spirito di iniziativa e di
squadra e responsabilità nei
confronti della comunità. La
proposta progettuale, finan-
ziata del tutto dal
Dipartimento Nazionale di
Protezione Civile , individua
il target di riferimento negli
alunni della scuola media e
superiore comprendendo le
fasce d’età dai 11 ai 17 anni.
Durante il campo saranno
organizzate lezione di pre-
venzione incendi,orienta-
mento, corso di BLS, nozioni
di speleologia con nozioni
dell'uso di imbracatura di
sicurezza, escursione presso
una località balneare per atti-
vità subacquea con l'uso di
autorespiratore, approfondi-
mento del sistema di
Protezione Civile in Italia,
Sicurezza stradale ed uso
delle radio trasmittenti.
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Protezione civile, al via corsi
per tutti i giovani marsalesi
Si svolgeranno la prossima estate
Lo possiamo definire un
“miracolato” della
politica. La vicenda ha
dell’incredibile, stando alle
cifre, considerato che alle
ultime elezioni regionali
aveva raccolto soltanto 35
voti. Adesso però il marsalese
Gioacchino Barraco potrà
sedere tra gli scranni di
Palazzo dei Normanni in que-
st’ultimo scorcio di legislatu-
ra del Parlamento Siciliano,
prima del rinnovo dell’Ars
previsto per il prossimo otto-
bre. L’autrice del miracolo,
indirettamente, è Giulia
Adamo che diventando sinda-
co di Marsala, lascerà il posto
all’Ars considerato che i due
ruoli sono incompatibili. Il
testimone viene dunque rac-
colto da Barraco, primo dei
non eletti nella lista del Pdl in
cui la Adamo aveva primeg-
giato con 13mila preferenze,
seguita da Livio Marrocco
con 6.600 e Toni Scilla, suc-
cessivamente passato a
Grande Sud, con oltre 4mila.
Barraco era l’ultimo in lista,
preceduto anche da Filippo
Rapallo (77 voti) che nel frat-
tempo è venuto a mancare.
Quella lista praticamente non
esiste più, la stessa Adamo è
passata all’Udc ed ora il neo
deputato marsalese ne pren-
derà il posto all’Ars. E dire
che il suo ingresso in lista era
arrivato in extremis, quando
mancavano solo pochi minuti
alla chiusura dei termini di
presentazione e la lista della
Adamo si ritrovò improvvisa-
mente orfana dei nominativi
promessi dal senatore
Antonio D’Alì. Chiamato
dalla Adamo, Barraco si mise
in lista per una pura cortesia.
Non sarà la sua prima espe-
rienza politica, considerato
che nel 2007 aveva sfiorato
l’elezione al Consiglio comu-
nale, fallita per pochi voti.
///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
Barraco diventa deputato
Aveva raccolto appena 35 voti
Prende il posto di Giulia Adamo all’Ars
TRAPANI- Bar Exedra- Armonia dei Sapori- Caffè Mojito- Radio Londra- Bar Aris- Bar Milo- Red Passion- Bar La coffea arabica- Bar Nocitra- Baia dei Mulini- Bar Kennedy- Caffè delle Rose- Sweet Cafè- Fardella 78- Bar Ciclone- Confartigianato PatronatoInapa- Caffè Salemi- Caffè Lieto- Caffè Villafiorita- Coffee and Go- Bar Meditterraneo
- Bar Red Devil- Svalutation Cafè- Bar Magic- Bar Piccadilly- Savoir Faire Cafè- Moulin Rouge- Grimon Cafè- Bar Sciuscià- La Caffetteria- Bar Giovanni & Nino- Bar Gallery- Bar Italia- Bar Colonna- Caffè Mirò- Bar Todaro- Bar Morana- Number One- Bar Messican- L’esco pazzo- Ricevitoria Nicolosi- Anymor! Cafè- Ricevitoria Cicala- Bar Enjoy
- AgipCafè- Punto G. Caffè- Ciuri Ciuri- Tabacchi MiloXITTA- Bar RitrovoPACECO- House Cafè- Bar Sombrero- Bar Kalumet- Blue Bar- Pasticceria Sugamiele- Bar Mazzara- Bar Tiffani- Vogue CocktailNAPOLA- Bar Erice- Urban TribeVALDERICE- Bar Baldo- Bar Venere- Caffè Vespri- Avenue Cafè
CUSTONACI- Il Forno a Legna di Pellegrino- Bar OdisseaBONAGIA- MiramareRILIEVO- Bar dello sport- Solaris- Fresh FruitPALMA- Bar MirageMARSALA- La Boutique del Pesce- Ortofrutta Service- Sup. despar via trapani- Sup. Despar Cda P. Fiumarella- Sup. Despar via Mazzini- Moka Caffe’- Buondi'- Car Service- La Piazzetta- La Trattoria del Cavaliere- Tabaccheria Licari Michele
- Panificio Porta Sapori- Panificio Raia- Luigi bar- Bar Diego- Stazione ERG Pedace- Panetteria Bonomo Valentina- Fuel Station s.n.c.- Tabacchi Ferro- Panificio Saladino- Panificio Mannone- Rivendita Leone- Chiosco di Zerillo- Panificio Agate- Bar Annabel- Tabacchi Ingarra- Panificio Porta Sapori- Alim.Sanguedolce- Panificio Bottega del fornaio- Panificio 2000- Bar las vegas- Bar Azzurra- Bar Saro- Bar Aloha
- Panificio Lombardo- Bar Saviny- Bar Imperial- Pasticceria MF- Bar Enzo e Nino- Bar Repubblica- Bar Le Delizie- Bar Garibaldi- Bar Papagaio- Bar Oltremare- Centrocopia- DNT Service- Euro Bar- Bar Napoli- Bar del Cacciatore- Bar Happy Days- Dolce tentazione- Panificio Bonomo- Bar Antony- Bar Oasi- Panificio Bica- Caffe' Noir- Non Solo Pane
- Bar S.Francesco- Bar Spring- Pasticceria Lilibeo- Panificio Taibba- Bar Victor- Bar Veliero- Bar Mirage- Il Bocconcino- Bar Royal- Bar CapitanoRossoSTRASATTI- Pasticceria Giglio- Caffè MicaelPETROSINO- Bar Micael- Bar Famila- Panificio Aurora- Bar Wood House- Ground service- Panif. Martinciglio- Bar le Delizie- Bar Sandokan- Bar Jenny
- Caffè MovidaALCAMO- Bar Ungheria- Bar Medici- Caffè Mirò- Bar Giarratano- Bar Grazia- Bisbar- New Zeus Bar- Bar Sport- Caffetteria Harri’s- Bar Cristal- Pausa Caffè- Bar dei Mille- Al Solito bar- Al Solito Posto- Diemme Bar
7 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE SPORT
L’uomo dei play-off.
L’etichetta cade a pen-
nello per Giuseppe
Pirrone colui che verrà sem-
pre ricordato per quel meravi-
glioso gol da fuori area nella
finale play-off contro
l’Avellino della passata sta-
gione, ma che adesso, a quasi
un anno di distanza, è tornato
a gonfiare la rete e in un’altra
importantissima occasione.
Non sarà stata la finale play-
off, ma quel gol siglato allo
Zini di Cremona permetterà al
Trapani di mister Boscaglia di
giocarsi la gara di ritorno con-
tro la Cremonese con più tran-
quillità: “E’ stato un caso –
ammette Peppe Pirrone - ci
provavo da tanto a fare gol ma
la palla non voleva mai entra-
re. Conoscendo le qualità di
Madonia, sapevamo che quel-
la palla potesse finire in quel-
la posizione del campo e per
questo, sia io che Caccetta, ci
abbiamo creduto.
Fortunatamente, invece, i
difensori della Cremonese
non lo sapevano ed hanno
accorciato tutti sul primo
palo, lasciandoci soli nel-
l’area piccola. E’ stato facile
per me fare gol, non avevo
mai segnato di testa in serie
C”. L’ottimo centrocampista
granata, nato ad Alcamo, non
segnava proprio da quel 12
giugno dell’anno scorso e non
poteva scegliere occasione
migliore per ritrovare la via
della rete, incorniciando così
una prestazione maiuscola a
scapito di calciatori di spesso-
re come quelli che compongo-
no il centrocampo grigioros-
so: “Loro a centrocampo non
hanno reso come in altre
occasioni, forse anche per
merito nostro perchè con
Domicolo e Caccetta abbiamo
tenuto benissimo il campo.
Sicuramente abbiamo avuto la
meglio rispetto a gente come
Pestrin e Dettori. Abbiamo
cambiato assetto rispetto a
come si è giocato tutto l’anno
– prosegue il centrocampista
granata - io giocavo più basso
e ho potuto contare anche
sulla copertura di Domicolo,
Caccetta faceva entrambe le
fasi, mentre Tedesco e
Madonia stringevano. C’è
stato il bisogno di tutti e que-
sto si è visto”. Quello visto a
Cremona è stato un Trapani
operaio, orgoglioso e che ha
saputo mettere anche il cuore
in campo e la dimostrazione
più palese, conferma Pirrone,
è stata la performance di
Frank Domicolo, domenica
scorsa alla sua prima da titola-
re:“Penso che Frank, nono-
stante abbia giocato poco, si
sia fatto trovare pronto con
grande tranquillità. Lui tutto
l’anno si è allenato abbastan-
za bene e domenica ha dispu-
tato una grande partita.
Domicolo per le caratteristi-
che che ha è uno che recupera
tanti palloni e a noi centro-
campisti fa comodo avere uno
come lui, sa fare bene il suo
ruolo”. Adesso spazio alla
gara di ritorno che si dispute-
rà domenica al Provinciale
alle 19, un orario insolito ma
che non spaventa i granata,
più che mai convinti di poter
chiudere i conti e volare in
finale: “Abbiamo tutta la set-
timana per allenarci in que-
st’orario per capire l’atmosfe-
ra che si respirerà. La
Cremonese dovrà cercare la
vittoria a tutti i costi, noi sap-
piamo a cosa andiamo incon-
tro. E’ finito solo il primo
tempo, domenica ci attende il
secondo. Dobbiamo affronta-
re la partita per come l’abbia-
mo affrontata a Cremona, con
lo stesso atteggiamento. Non
dobbiamo buttarci subito
avanti, dovremo essere attenti
perchè a noi il pareggio fon-
damentalmente sta bene, però
– conclude Pirrone - cerchere-
mo sicuramente di sfruttare al
meglio le occasioni che ci
capiteranno”.
Giuseppe Favara
Pirrone, l’uomo dei play-offNon segnava dalla gara con l’Avellino dell’anno scorsoil centrocampista granata pensa già al “return match”
La rubrica dei tifosi granata
I supporter ritrovanofiducia e serenità
Il positivo esordio nei
play-off ha riportato
serenità e fiducia nel-
l’ambiente dei tifosi
verso la formazione di
Boscaglia. “Credevamo
in una reazione dei ragaz-
zi ma se prima non c’era
il risultato davanti ai miei
occhi non mi convincevo-
dice Bartolo Liparoti -
“La cosa più bella per me
è che mi sembra di avere
visto il Trapani delle
nove vittorie consecutive.
Finalmente ! Adesso ho
solo paura della partita
che inizia alle 19 perchè
sicuramente un po’ di
buio ci sarà. Spero che i
riflettori non portino
sfiga”. Per Andrea
Maltese “probabilmente
aver fatto pace con la
tifoseria ha rasserenato la
squadra che ha giocato ad
alti livelli. Questa presta-
zione con la Cremonese
mi lascia sperare bene per
una eventuale vittoria ma
tocco subito ferro. Senza
dubbio abbiamo giocato
il più bel calcio durante il
campionato e ci tocche-
rebbe quello che tutti
speriamo”. Con un sorri-
so che la dice lunga ci
viene incontro Andrea
Marino ma il suo discor-
so è brevissimo “Forza
Trapani! Sempre, sempre,
sempre. Io non ho mai
criticato questi ragazzi”.
Maria Sansone non vede
l’ora di andare allo stadio
per la gara contro la
Cremonese: “Ho una
grande voglia di tifare
per questi colori e sono
più contenta perché ho
saputo che rientreranno
Barraco e Gambino. Così
saremo ancora più forti”.
Giovanni Conticello si
dichiara “più sereno
sapendo che il mister sarà
in panchina. Dopo
l’espulsione di domenica
a Cremona temevo che
venisse squalificato. La
sua presenza è molto
importante. Meno male.
Forza Trapani !!”
Qualcuno ha già rivolto il
pensiero alla gara di
andata della finalissima.
Mario (vuole che indi-
chiamo solo il nome) non
sta sulla pelle al solo pen-
siero che il Trapani possa
incontrare il Siracusa. Poi
ci ripensa e dice “prima
asfaltiamo la Cremonese,
poi penseremo ad asfalta-
re la Sicilia orientale,
perché ormai “un cinnè pi
nuddu”, finìu l’alleluia pi
tutti”.
Antonio Ingrassia
La splendida cavalcata
nel campionato di
Seconda Categoria,
conclusa con la promozione
in Prima attraverso i play-off,
è valsa a Peppe Di Gaetano la
riconferma sulla panchina del
Paceco. L’allenatore ex
Dattilo, infatti, è stato uffi-
cialmente riconfermato ieri
pomeriggio dal numero uno
pacecoto Salvatore Marino:
“Quello raggiunto tra la socie-
tà e Di Gaetano – ammette
Marino - è un accordo che
guarda più in là del solo pros-
simo campionato e della sola
“prima squadra", visto che lo
stesso sarà alla guida di un
progetto tecnico pluriennale
che prevede l'ingresso dei
ragazzi del settore giovanile
nell'orbita della squadra mag-
giore. La stretta collaborazio-
ne con i tecnici delle giovani-
li, la valorizzazione dei ragaz-
zi del vivaio e l'inserimento
graduale nell'organico della
prima squadra di giocatori
cresciuti a Paceco sarà l'obiet-
tivo primario dell'incarico
affidatogli”. Grande respon-
sabilità dunque per l’allenato-
re pacecoto che, oltre a gesti-
re “i grandi” in Prima
Categoria, si occuperà in
prima persona del settore gio-
vanile. Una responsabilità che
però non preoccupa, ma anzi
rende più felice lo stesso Di
Gaetano, da sempre a stretto
contatto con le giovanili e con
alle spalle svariate stagioni
sulla panchina di compagini
Juniores e Allievi:"Con la
felicità per l'annata appena
terminata e avendo sposato in
pieno il progetto della società
propostomi ad ottobre scorso
– dice Di Gaetano - non pote-
vo che continuare con un
gruppo fatto di calciatori in
gamba e con dirigenti dispo-
nibili che ringrazio per avermi
confermato in pieno la stima e
la fiducia. Adesso inizieremo
la nuova stagione con l'obiet-
tivo di fare un campionato
tranquillo, cercando di ricon-
fermare i ragazzi che ci hanno
portato qui con qualche even-
tuale innesto per rinforzare la
rosa, consapevoli che – con-
clude il tecnico pacecoto - il
campionato che ci apprestia-
mo a disputare sarà pieno di
insidie e difficoltà”. (g.f.)
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Il Paceco riconferma Di GaetanoPrima Categoria. Il tecnico pacecoto: “Felice di continuare”
Giuseppe Pirrone in azione
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“è finito solo il primo tempo,adesso ci attende il secondo”
8 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE SPORT
La nona edizione della
“Settimana dello
Sport” di Paceco è
ormai alle porte. La manife-
stazione, che si svolgerà
dall’1 al 5 giugno, sarà con-
traddistinta sabato prossimo,
alle 12.30 presso l’aula con-
siliare del comune, da una
conferenza sul tema “Lo
sport: laboratorio di vita”.
Una conferenza organizzata,
cosi come tutto l’evento, dal
Comune di Paceco con il
sindaco Martorana e l’asses-
sore allo sport Barbata in
collaborazione con il comi-
tato provinciale di Trapani
del Coni, l’Istituto compren-
sivo “Giovanni XXIII”, la
società mediterranea di
Medicina dello Sport,
l’Associazione nazionale
bersaglieri Paceco, My
Aurora-Aurora the world
wide interactive journal, la
banda di credito
Cooperativo “Grammatico”
e tutte le Asd sportive e cul-
turali di Paceco.
All’assemblea saranno pre-
senti, tra gli altri, anche
Francesco Mannella, ex atle-
ta di basket serie A e alcuni
atleti della Pallacanestro
Trapani, del Basket Paceco,
dell’Azzurra Paceco (squa-
dra femminile di volley), del
Paceco e del Dattilo calcio.
Il programma della settima-
na è intenso, si parte venerdì
1 giugno alle 9 con la mani-
festazione di apertura con
l’Istituto comprensivo
“Giovanni XXIII”, alle 9.15
si svolgerà un’esibizione di
ginnastica dolce al palazzet-
to comunale, poi alle 16 ci
saranno delle lezioni dimo-
strative di Bike organizzate
dall’Asd Pro Bike-Erice e
alle 16.30 dei giochi scout.
Alle 21, infine, sarà la volta
del centro danza Crisalide di
Eleonora Guarano che anti-
ciperà i “momenti di danza”
a cura dell’Asd Hakuna
Matata. Sabato 2 si parte
alle 9 con una manifestazio-
ne scolastica di mini volley,
mentre alle 12 avrà luogo la
sopracitata conferenza. Nel
pomeriggio gare di mini vol-
ley, fit boxe, spinning e
super jump della palestra
Body Line, una dimostrazio-
ne di diverse discipline spor-
tive con atleti disabili e alle
18 un incontro di karate. Di
sera spazio alla Zumba e al
City Dance Show di
Giovanna Pellegrino che
precederanno una perfor-
mance di danza classica
moderna contemporanea del
“centro arte danza” di Clelia
Daidone e dei gruppi musi-
cali “Not e found” e
“Aerithmetal”. Domenica 3
si inizierà con il minibasket,
a cui seguirà, alle 9.30, un
laboratorio di scrittura crea-
tiva “il baule delle storie” e
delle lezioni dimostrative di
gioco di ruolo dal vivo con
referente l’Asd Anno 1000.
Di pomeriggio, alle 16, esi-
bizione di scherma con il
secondo torneo “Enrico
Fardella”, una dimostrazio-
ne di diverse discipline spor-
tive con atleti disabili, gio-
chi di ruolo dal vivo, esibi-
zione di judo e di tennis. Di
sera spazio a danza del ven-
tre e salsa con lo Sporting
Center di Trapani e con la
scuola di ballo dell’Asd
Passione Danza di Paceco.
Alle 21.45 premiazioni spor-
tive e poi alle 22 serata
musicale “Ballando sotto le
stelle”. La giornata conclu-
siva, martedì 5 giugno, sarà
caratterizzata dal circuito di
ginnastica per la scuola del-
l’infanzia. Alle 16.30 si
disputerà un incontro di cal-
cio per la 4a e 5a classe della
scuola primaria e alle 21 un
saggio finale a cura
dell’Istituto “Giovanni
XXIII” intitolato “Terra
Madre”. Tutte le attività si
svolgeranno nella piazza
Vittorio Emanuele, dove ci
sarà anche la possibilità di
degustare i prodotti tipici
del territorio.
Giuseppe Favara
Al via la “Settimana dello Sport”
Si terrà a Paceco dall’1 al 5 giugnoIn programma tante manifestazioni sportive e culturali
Una nuova scuola calcio a Marsala
Nasce la Football Boys
del professor Anselmi
Il professore Giovanni
Anselmi è un uomo
molto conosciuto nel-
l’ambiente sportivo mar-
salese. Laureatosi nel
1990 in scienze motorie,
ha sempre creduto nei
veri valori dello sport,
“tuffandosi” da giovanis-
simo nel mondo arbitrale.
Dopo una veloce trafila
nei campionati regionali
di calcio, approda nella
serie A del calcio a 5,
dando lustro alla sezione
AIA di Marsala.
Terminata la sua avventu-
ra arbitrale, ha sempre
lavorato quale istruttore
in varie scuole calcio
marsalesi. La sua facilità
di dialogo e simpatia lo
hanno da sempre reso
punto di riferimento di
tantissimi bambini. Da
quest’anno il prof.
Anselmi, docente di edu-
cazione fisica presso
l’Istituto industriale di
Marsala, ha fondato una
propria scuola calcio, la
ASD Football Boys
Marsala 2012. “Ho sem-
pre incentrato la mia vita
sui sani principi dello
sport – ci dice Anselmi –
da ragazzi è importante
praticarlo, in quanto oltre
ad aiutare il fisico è un
modo per socializzare con
i propri coetanei e cresce-
re bene”. Da quest’estate
– continua Anselmi – mi
sono voluto imbarcare in
un’altra affascinante
avventura, gestendo una
colonia estiva, grazie alla
collaborazione di altri
istruttori qualificati, in
cui si praticheranno tante
attività ludico- ricreative
e pedagogiche, riservata a
ragazzi dai 4 ai 13 anni,
presso Alba Nautica Club
di Marsala. Chi fosse
interessato può contattar-
mi al 3295970554”.
Nicola Donato
Giovanni Anselmi