24 maggio 2012

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STRAGE DI CAPACI, 20 ANNI DOPO LE SCUOLE RICORDANO FALCONE Giovedì 24 Mag 2012 - Euro 0,70 - Anno VIII n. 94 CORRIERE TRAPANESE Quel giorno morì il giudice ma nacque l’antimafia. Manifestazioni in tutta la provincia Base di Birgi, addio agli F-16 Vent’anni fa un ordigno posto sotto la carreggiata dell’autostra- da A29, nei pressi dello svincolo di Capaci, pose fine alla vita del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e de- gli agenti della scorta. Vent’anni dopo “Libera” ha voluto ricorda- re la strage di mafia incontrando gli studenti trapanesi e ponendo al centro del dibattito il valore della memoria. “Giovanni Falco- ne - ha detto il sostituto procura- tore Petralia - fu un esempio di straordinaria ordinarietà”. A pag. 3 Capaci... di salvarci di Nicola Baldarotta Se penso a una cosa che non potrò mai dimenticare quan- do sono arrivato sul luogo dell’attentato, il giorno della strage, è l’odore di carne ar- rosto che riempiva ancora l’aria. Non so se avete mai provato a bruciarvi un capel- lo, l’odore che emana è quello di carne bruciata ed è solo un capello. Immaginate lì. Immaginate nel bel mez- zo di una strage. Lì l’aria era ancora intrisa di odore di carne arrosto, come quando si fanno le grigliate all’aper- to. Ma era carne umana. Erano i corpi di servitori del- lo Stato che la mafia aveva deciso di trucidare utilizzan- do un’arma invisibile e sconcertante: il tritolo. Grazie a quella strage, la gente di Sicilia aprì final- mente gli occhi e la coscien- za e, al di là della cosiddetta “trattativa Mafia-Stato”, i si- ciliani iniziarono a reagire. Grazie a Giovanni Falcone, a sua moglie e agli agenti della scorta che vennero massacrati dal tritolo. Due mesi dopo uccisero anche Paolo Borsellino e la Sicilia si svegliò del tutto. Oggi la mafia non è più temuta co- me venti anni fa e noi sicilia- ni urliamo ad alta voce lo sdegno che proviamo per tutte le mafie. E’ così che Falcone e Borsellino han- no salvato la loro terra e la loro gente. Il loro sacrifi- cio ha fatto cambiare pagi- na e rivoltato la storia. Og- gi, nel ricordare quella giornata, mi percorre un brivido. E’ quello della gratitudine che nutro nei confronti di coloro che, con coraggio indescrivibi- le, hanno saputo e voluto combattere la mafia anche per me. Morendo, come novelli Cristo, sulla croce, per la salvezza dei siciliani. € 0,50 Servizio a pag. 4 Cronaca Cantiere navale, gli operai in lotta: “Trattative inutili” Pag. 4 Marsala Cambio di sindaco Ieri l’insediamento di Giulia Adamo Pag. 6 Calcio Peppe Pirrone sogna un altro match-point con la Cremonese Pag. 7 vevo trou- o fra i ordi- . Nei avo i sso a e rac- onen- e era orno. l cor- era il dove dopo. o ca- man- disse: com- dopo afiosi miei r rac- io. In , a ri- garo- l “ci- pez- ame- isero atore ad ef- me al- stan- e. Ma “Fin iova- iutar- tutti. a Ca- . raro- vissu- 3 an- o co- omba icino arba- quel- mesi paci. della azie a mas- la Si- ni fa. iù fra o mi- o per llato: atori. gente. odore venti endo nale. o del- orag- r me. liani.

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corriere trapanese 24-5-2012

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Page 1: 24 maggio 2012

STRAGE DI CAPACI, 20 ANNI DOPO

LE SCUOLE RICORDANO FALCONE

Giovedì 24 Mag 2012 - Euro 0,70 - Anno VIII n. 94

CORRIERE TRAPANESE

Quel giorno morì il giudice ma nacque l’antimafia. Manifestazioni in tutta la provincia

Base di Birgi, addio agli F-16

Vent’anni fa un ordigno posto

sotto la carreggiata dell’autostra-

da A29, nei pressi dello svincolo

di Capaci, pose fine alla vita del

giudice Giovanni Falcone, della

moglie Francesca Morvillo e de-

gli agenti della scorta. Vent’anni

dopo “Libera” ha voluto ricorda-

re la strage di mafia incontrando

gli studenti trapanesi e ponendo

al centro del dibattito il valore

della memoria. “Giovanni Falco-

ne - ha detto il sostituto procura-

tore Petralia - fu un esempio di

straordinaria ordinarietà”.

A pag. 3

Capaci...

di salvarcidi Nicola Baldarotta

Se penso a una cosa che non

potrò mai dimenticare quan-

do sono arrivato sul luogo

dell’attentato, il giorno della

strage, è l’odore di carne ar-

rosto che riempiva ancora

l’aria. Non so se avete mai

provato a bruciarvi un capel-

lo, l’odore che emana è

quello di carne bruciata ed è

solo un capello. Immaginate

lì. Immaginate nel bel mez-

zo di una strage. Lì l’aria era

ancora intrisa di odore di

carne arrosto, come quando

si fanno le grigliate all’aper-

to. Ma era carne umana.

Erano i corpi di servitori del-

lo Stato che la mafia aveva

deciso di trucidare utilizzan-

do un’arma invisibile e

sconcertante: il tritolo.

Grazie a quella strage, la

gente di Sicilia aprì final-

mente gli occhi e la coscien-

za e, al di là della cosiddetta

“trattativa Mafia-Stato”, i si-

ciliani iniziarono a reagire.

Grazie a Giovanni Falcone,

a sua moglie e agli agenti

della scorta che vennero

massacrati dal tritolo. Due

mesi dopo uccisero anche

Paolo Borsellino e la Sicilia

si svegliò del tutto. Oggi la

mafia non è più temuta co-

me venti anni fa e noi sicilia-

ni urliamo ad alta voce lo

sdegno che proviamo per

tutte le mafie. E’ così che

Falcone e Borsellino han-

no salvato la loro terra e la

loro gente. Il loro sacrifi-

cio ha fatto cambiare pagi-

na e rivoltato la storia. Og-

gi, nel ricordare quella

giornata, mi percorre un

brivido. E’ quello della

gratitudine che nutro nei

confronti di coloro che,

con coraggio indescrivibi-

le, hanno saputo e voluto

combattere la mafia anche

per me.

Morendo, come novelli

Cristo, sulla croce, per la

salvezza dei siciliani.

€ 0,50

Servizio a pag. 4

Cronaca

Cantiere navale,

gli operai in lotta:

“Trattative inutili”

Pag. 4 Marsala

Cambio di sindaco

Ieri l’insediamento

di Giulia Adamo

Pag. 6 Calcio

Peppe Pirrone sogna

un altro match-point

con la Cremonese

Pag. 7

L’allora mio direttore responsabile dell’emittente televisiva dove avevo

iniziato a muovere i primi passi da giornalista, mi mandò insieme alla trou-

pe tecnica a Capaci per fare i dovuti servizi sull’accaduto. Arrivammo fra i

primi. Praticamente subito dopo che erano sopraggiunte le forze dell’ordi-

ne. . Dovevo ancora compiere 21 anni ed ero in tv da meno di un anno. Nei

mesi precedenti avevo provato “l’adrenalina a 1000” mentre raccontavo i

diversi omicidi di mafia che la sanguinosa faida alcamese aveva messo a

segno per le strade della provincia di Trapani. Il primo omicidio che rac-

contai mi sconvolse: avevano crivellato a colpi di mitraglietta un esponen-

te della famiglia dei Milazzo ad Alcamo, appunto, uccidendolo mentre era

seduto sulla sua Vespa, in una pubblica piazza della città, in pieno giorno.

Anche in quel caso arrivammo poco dopo l’omicidio e quella vista, il cor-

po riverso sulla Vespa, grondante di sangue, mi sconvolse. Ma quello era il

“mio primo morto di mafia” che raccontavo alla gente del territorio dove

continuo a vivere e a fare il giornalista, venti anni dopo.

Da gennaio a maggio fu un’escalation di delitti mafiosi. A quel primo ca-

davere ne seguirono altri e, bontà sua, il Direttore della tv continuò a man-

darmi in giro per la provincia. “Per farmi le ossa”. Ricordo che mi disse:

“per capire che significa fare il giornalista in questa terra”. In effetti lo com-

presi appieno, settimana dopo settimana, morto dopo moro, agguato dopo

agguato. Mi trovai a raccontare di miei coetanei “incaprettati”, di mafiosi

uccisi in pieno giorno dentro i bar, di sparatorie e minacce anche nei miei

confronti e nei confronti degli operatori tv che mi accompagnavano per rac-

cogliere notizie ed immagini per mandarle in onda durante il servizio. In

due mesi diventai, praticamente, insensibile. Riuscivo, ricordo ancora, a ri-

manere impassibile davanti i corpi crivellati e stesi per terra. Mi spiegaro-

no allora, i giornalisti più avvezzi a queste cose, che era subentrato il “ci-

nismo del mestiere” e che quindi era normale non scandalizzarsi per i pez-

zetti di cervello che erano sparsi per strada, gli stessi che invitavo il came-

raman a riprendere con assoluta insensibilità. Quando, a Marsala, uccisero

in un bar uno dei tanti affiliati alla cosca marsalese, insieme all’operatore

quasi ci mettemmo a camminare sopra il morto per fare delle “riprese ad ef-

fetto” (in quegli anni i giornalisti erano dentro l’area del delitto insieme al-

le forze dell’ordine, i morti li vedevamo, e li facevamo vedere senza distan-

ze di sicurezza, senza transenne). Ero veramente diventato insensibile. Ma

soprattutto non avevo ancora capito di cosa fosse capace Cosa Nostra. “Fin

quando si ammazzano fra di loro, pensavo, che facciano pure”. Ero giova-

ne, ero voglioso di dimostrare che ero bravo e se il cinismo poteva aiutar-

mi, lo diventai immediatamente. Ma il giorno della “resa” arriva per tutti.

E per me arrivò quel pomeriggio del 23 maggio: il Direttore mi inviò a Ca-

p a c i .

Cambiai modo di vedere le cose. All’insensibilità ed al cinismo subentraro-

no rabbia e sconforto unite alla voglia di rivalsa. Io, siciliano, nato e vissu-

to in una provincia mafiosa come quella di Trapani, avevo deciso a 13 an-

ni di fare questo mestiere perché la mafia (che allora non capivo proprio co-

sa fosse) aveva ucciso una madre ed i suoi due figli, con un’autobomba

piazzata sul ciglio della strada di Pizzolungo, una località balneare vicino

Trapani. Mi ritrovai, meno di dieci anni dopo, a raccontare le gesta barba-

re di Cosa Nostra ma continuavo a non capire la reale importanza di quel-

lo che rappresentavano tutti quegli omicidi avvenuti nel giro di sei mesi

nella provincia trapanese. Poi ci fu Capaci.

La gente di Sicilia aprì finalmente gli occhi e la coscienza e, al di là della

cosiddetta “trattativa Mafia-Stato”, i siciliani iniziarono a reagire. Grazie a

Giovanni Falcone, a sua moglie e agli agenti della scorta che vennero mas-

sacrati dal tritolo. Due mesi dopo uccisero anche Paolo Borsellino e la Si-

cilia si svegliò del tutto. Oggi la mafia non è più temuta come venti anni fa.

E’ presente, continua ad agire, si è mimetizzata e radicata ancora di più fra

i “colletti bianchi”, ma la gente di Sicilia la combatte anche attraverso mi-

gliaia, ormai, di manifestazioni pubbliche dove viene urlato il disprezzo per

Cosa Nostra e per quello che, purtroppo, ancora oggi non è stato debellato:

l’atteggiamento mafioso dei prevaricatori.

E’ così che Falcone e Borsellino hanno salvato la loro terra e la loro gente.

Il loro sacrificio ha fatto cambiare pagina e rivoltato la storia. Quell’odore

di carne umana arrosto, per quanto mi riguarda, mi accompagna da venti

anni e continua a farmi venire i brividi, anche adesso che ne sto scrivendo

attraverso Notte Criminale.

Ma è un brivido bello quello che oggi mi pervade il corpo. E’ il brivido del-

la gratitudine e dell’amore che nutro nei confronti di coloro che, con corag-

gio indescrivibile, hanno saputo e voluto combattere la mafia anche per me.

Morendo, come novelli Cristo, sulla croce, per la salvezza dei siciliani.

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2 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE Politica

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CORRIERE TRAPANESE

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Damiano, si attende solo l’ufficializzazione

della Commissione elettorale ComunalePer Marilena Cognata è pronto un posto in giunta

Il nuovo sindaco di Trapani,

Vito Damiano, ha già parte-

cipato alla sua prima ceri-

monia ufficiale anche se la

Commissione Elettorale non si

è ancora pronunciata ufficial-

mente sulla sua elezione. Si

stanno riesaminando le schede

di tutte le sezioni elettorali del

Comune capoluogo e l’opera-

zione, proprio perché certosina,

richiede un bel po’ di tempo.

Si ragiona, intanto, sulla com-

posizione reale della giunta che

sarà guidata dall’ex Generale.

Indiscrezioni fresche di gior-

nata (quella di ieri) darebbero,

a differenza di quanto da noi

scritto ieri, la presenza certa in

esecutivo del senatore Antonio

d’Alì, a cui verosimilmente po-

trebbe andare la delega al Bi-

lancio e la vicesindacatura. Si

potrebbero invece chiudere,

sempre secondo le indiscre-

zioni che abbiamo raccolto, le

possibilità di Mimmo Fazio di

far parte realmente della giunta.

Troppo ingombrante la sua pre-

senza e lo stesso sembrerebbe

orientato a mantenere esclusi-

vamente il suo ruolo da consi-

gliere comunale, probabilmente

con mire, neltempo, più alte.

Dovrebbe, allo stesso modo,

farsi da parte volontariamente,

anche la senatrice Maria Pia

Castiglione. Svolgerebbe il suo

naturale ruolo di parlamentare

nazionale, cercando di contri-

buire attraverso la sua posi-

zione all’economia del

Comune, e lascerebbe a quel

punto il ruolo di assessore alla

figlia di Pietro Cognata, Mari-

lena, che con la sua candidatura

al consiglio comunale ha otte-

nuto 277 voti.

Nicola Baldarotta

Com’era prevedibile,

dopo le elezioni arri-

vano le prime scherma-

glia ufficiali per conquistare

quello che rimane di un partito

ambizioso, ma perdente in pro-

vincia di Trapani, come Grande

Sud. Il partito di Miccichè, fu-

turo candidato alla Presidenza

della regione Sicilia, vive in pro-

vincia di Trapani momenti di

tensione che vengono alimen-

tati, soprattutto, dal coordinatore

provinciale del partito, l’onore-

vole Toni Scilla, il quale sta uf-

ficialmente cercando di

sminuire e distruggere quanto

messo su dal candidato sindaco

Giuseppe Maurici in queste ap-

pena trascorse elezioni ammini-

strative. Maurici, pur essendo

uscito sconfitto dalla competi-

zione elettorale, ha dimostrato di

avere forza e visione politica tali

da riuscire a “piazzare” tre con-

siglieri a Palazzo Cavarretta di-

rettamente eletti con la lista

civica Grande Trapani, messa su

dallo stesso Maurici, e di contri-

buire al successo della lista

Grande Sud. Lista che, senza

l’apporto fondamentale di Mau-

rici, sarebbe probabilmente ri-

sultata più che perdente. Eppure

l’onorevole Scilla, che già aveva

mostrato perplessità sulla candi-

datura a sindaco di Maurici pun-

tando invece sull’ex sindaco

Nino Laudicina, considera la

sconfitta di Maurici totalmente

colpa dello stesso.

“In merito all’insuccesso regi-

strato a Trapani, in relazione

all’elezione del sindaco, ribadi-

sco che la responsabilità è da at-

tribuire esclusivamente al

candidato Maurici”. Così si

esprime Scilla in un comunicato

ufficiale, adducendo a Maurici

la colpa di avere portato avanti,

nel turno di ballottaggio, una

strategia personale e non con-

cordata con il partito. “Eviden-

temente - continua Scilla - tutto

questo non è piaciuto ai nostri

sostenitori i quali per coerenza

politica, non lo hanno più votato,

regalandoci una clamorosa ed

inaspettata sconfitta”.

Prima che Maurici, però, a Scilla

risponde immediatamente con

una presa di posizione che lascia

intravedere risvolti futuri, il con-

sigliere provinciale, nonchè av-

vocato, Giovanni Angelo: “Pur

confermando la mia apparte-

nenza a Grande Sud aderisco al

gruppo misto della Provincia, in

quanto non ho condiviso alcuni

equilibri e scelte operate all’in-

terno del partito che sono anche

consequenziali ai risultati delle

appena trascorse competizioni

elettorali”. Morale della favola,

Angelo contesta la guida del

partito di Scilla, e non ne condi-

vide equilibri e scelte.

“L’apporto del gruppo - conti-

nua il consigliere Angelo - è

stato deludente, ecco perché bi-

sogna fare chiarezza all’interno

di Grande Sud”.

In serata, poi, è arrivata la nota

di Maurici.

“Non credo che mi si possano

addebitare le colpe della disfatta,

così come ha fatto l’onorevole

Scilla. Per quanto riguarda l’al-

leanza con una parte del Pd de-

sidero precisare ai nostri elettori

che non è stata una mia inizia-

tiva estemporanea ed autonoma,

come ben noto all’onorevole

Scilla, ma una scelta politica che

ha trovato il consenso del coor-

dinatore regionale di Grande

Sud Pippo Fallica. Non è dun-

que una scelta individuale ma

politica e soprattutto una deci-

sione condivisa. Avrei invece un

dato da far esaminare al mio co-

ordinatore provinciale. E’ quello

di sette candidati della lista

Grande Sud che hanno soste-

nuto la mia campagna elettorale

con forza e determinazione,

tanto che le loro preferenze per-

sonali sono uguali a zero. Invi-

terò il coordinatore Scilla, nei

tempi e nelle sedi opportune, a

spiegarmi l’andamento della

lista. Avremo anche modo di ap-

profondire di chi sono i candi-

dati che invece in quella lista

hanno tirato la carretta per otte-

nere consenso, voti e seggi”.

Nicola Baldarotta

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asasasasas

Le considerazioni della Lista Fazio

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Grande Sud, scontro per la leadership

A Trapani iniziano i primi “distinguo”

L’avvocato Angelo intanto lascia il gruppo alla Provincia

“L’elezione di Vito Da-

miano a sindaco di Tra-

pani è certamente motivo

di soddisfazione per tutti co-

loro che hanno fatto parte

della Lista Fazio, sia quelli

che andranno a ricoprire la ca-

rica di Consigliere Comunale,

sia di quelli che continue-

ranno, anche senza avere una

carica istituzionale, a portare

avanti la proposta politico –

amministrativa che negli ul-

timi dieci anni ha contribuito

a risollevare la Città dalla

drammatica situazione in cui

versava. Per continuare questo

percorso, perché c’è ancora

tantissimo lavoro da fare, con

la collaborazione di tutti co-

loro che hanno davvero a

cuore le sorti di Trapani, e per

raggiungere ulteriori impor-

tanti traguardi tutti i compo-

nenti della Lista Fazio hanno

sostenuto la candidatura di

Vito Damiano e non possono

oggi che ringraziare gli elet-

tori per avere condiviso un

progetto politico che ha por-

tato la lista ad essere un punto

di riferimento sia per la nuova

Amministrazione sia per la

Città”.

Girolamo Fazio

Capolista “Lista Fazio”

Tony ScillaGiuseppe Maurici

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3 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE TRAPANI

AgricolturaRitrovata ragazzina scomparsa

“Ho girato per la città”è mancata da casa per oltre 24 oreIl caso trattato da “Chi l’ha visto”

èdurata poco più 24 orela “fuga” di A. I. L. laragazza di 14 anni che

era sparita dall’abitazione incui vive con la madre a CasaSanta-Erice. L’allarme erastato dato martedì mattinaquando la mamma della gio-vane non l’aveva trovatanella sua stanza. La donnaaveva dichiarato di esseresicura che fino alle 3.30 lafiglia fosse a casa. Nella stan-za era stato rinvenuto il suocellulare spento e un messag-gio che aveva subito destatola preoccupazione dellafamiglia. La segnalazionedella scomparsa era stataanche pubblicata sul sito webdella trasmissione “Chi l’havisto” in onda su Rai3 conuna scheda che riportava lecaratteristiche fisiche dellaragazza e gli abiti che presu-mibilmente indossava al

momento della sua scompar-sa. Le indagini condotte daiCarabinieri avevano subitoimboccato la direzione del-l’allontanamento volontariosuffragato dal contenuto delmessaggio scritto dallaragazza. Esclusa la pista della“fuga d’amore”, visto che ilfidanzatino era stato regolar-mente rintracciato presso lasua famiglia di appartenenza.La ragazza ha dichiarato diaver trascorso il tempo in cuinon ha dato notizie di sè giro-vagando per la città La noti-zia della sua scomparsa erarimbalzata anche sulle pagi-ne di Facebook dove lei stes-sa, il fidanzatino e numerosifamiliari, tra cui la madre,hanno un profilo. Era statocreato anche un gruppoapposito per chiedere la col-laborazione dei cittadini.

O.F.

Il ventesimo anniversariodella strage di Capaci èstato ricordato a Trapani

dalle scolaresche nel corso diun incontro organizzato dalcoordinamento provinciale diLibera al cine-teatro “DonBosco” a Trapani. Gli alunnidelle scuole elementari, mediee superiori del territorio hannocontribuito attivamente allarealizzazione della manifesta-zione presentando una serie dielaborati e contributi multime-diali sui temi della legalità.“Sapere per sapere essere”, “leparole per stare insieme”, “unalfabetiere per crescere”, “mangiare giusto, mangiare congusto”, “gli esseri umani nonsono merce di scambio” sonostati i temi messi a fuoco dallerappresentative degli studentiche si sono succedute sulpalco del “Don Bosco”. Aigiovani presenti, oltre 150 pro-venienti dalle scuole diTrapani, Paceco, Castelvetra-no, Alcamo, Erice ePantelleria il neo sindaco diTrapani Vito Damiano havoluto portare il suo salutoaffermando che la sua ammi-nistrazione punterà molto suigiovani per lo sviluppo dellacittà. Il primo cittadino si èsoffermato sulla figura diGiovanni Falcone, ricordandoil suo sacrifcio insieme a quel-

lo di tanti altri rappresentantidello Stato caduti nell’adempi-mento del proprio dovere.“Non dimenticate chi ognigiorno è impegnato nel farrispettare la legalità” ha chie-sto poi Damiano ai ragazzi,sottolineando che tutti i citta-dini, ciascuno per la propriaparte, devono agire in modo daessere un esempio per gli altri.E dell’esempio dato daGiovanni Falcone e del suoimpegno contro la mafia haparlato un magistrato che lo haconosciuto bene, il sostitutoprocuratore della Repubblicadel Tribunale di Marsala DinoPetralia. Il magistrato ha ricor-

dato gli anni trapanesi diFalcone, anni in cui il sostitutoprocuratore palermitano era,agli occhi del giovane Petralia,un “modello assoluto” inambito professionale. Falconerimase dodici anni a Trapani e,proprio in quel periodo, matu-rò la sua scelta di occuparsidel settore penale, di cuiapprezzava “la valutazioneoggettiva dei fatti”. Tornato aPalermo, dopo l’uccisione delgiudice Cesare Terranova,cominciò al lavorare all’uffi-cio istruzione del Tribunale.“Lo ricordo molto bene - rac-conta Petralia - ricordo la sem-plicità di Falcone, la sua capa-

cità di non far pesare sugli altrile responsabilità derivanti dalsuo lavoro”. A PalermoFalcone si impegnò semprepiù in una serie di indaginiscottanti, entrando a far partenel 1983 del “pool antimafia”voluto da Antonino Capon-netto. “Furono anni in cuiGiovanni lavorò tantissimo edovette anche scontrarsi con letensioni interne allo stessoufficio istruzione”, ricordaDino Petralia che prosegue:“Quello di Giovanni Falcone èstato un esempio di straordina-ria ordinarietà. Falcone è statoun uomo e un magistrato cheha aderito, nei fatti, a ciò chereputava fosse giusto fare. Avolte con mia moglie - magi-strato anche lei - ci siamo chie-sti come dovesse essere il“dopo Falcone” per chi hascelto questa professione.Continuare nel solco del suoesempio, ci siamo risposti, nonc’è altro modo che questo peronorare la sua memoria”. “Unuomo fa quello che è suodovere fare, quali che siano leconseguenze personali, qualiche siano gli ostacoli, i perico-li o le pressioni, amava ricor-dare Giovanni Falcone citandoJ.F. Kennedy”. Questa è - eresta - la base di tutta la mora-lità umana.

Ornella Fulco

Trapani, “in... Capaci di dimenticare”

Le scuole ricordano Giovanni FalconeCommemorazione organizzata dall’associazione Libera

Petralia: “Continuare a lavorarenel solco del suo esempio”

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4 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE TRAPANI

AgricolturaCorte di Assise

Delitto Rostagno, perito

espone nuova dinamica“Sparò il revolver e poi tre fucili”

Mauro Rostagnoricevette primadue colpi di revol-

ver alla testa attraverso ilfinestrino aperto e poi cin-que colpi di fucile, confuoco incrociato, dal retrodella Fiat Duna della vitti-ma. Questa nuova ricostru-zione dell’agguato mortaleal sociologo giornalista,avvenuto il 26 settembre1988 in prossimità dellacomunità Saman di contradaLenzi (Valderice), è stataesposta ieri, dinanzi la Corted’Assise nell’aula bunkerdel Palazzo di giustizia diTrapani, dall’ispettoreBiagio Manetto delGabinetto di Polizia scienti-fica di Palermo. L’espertoha quindi sostenuto che i kil-ler, oltre ad una pistola cali-bro 38, “avevano due fucilidella stessa marca e model-lo”, in aggiunta a quelloesploso; “due fucili - ha pre-cisato - a canne sovrapposteo parallele, che non lascianobossoli”, considerando chesul luogo dell’omicidio ven-nero repertati solo tre bosso-li calibro 12 e tre cartucce. Ilperito, ascoltato nella ripre-sa del processo a carico delboss Vincenzo Virga e diVito Mazzara (secondo l’ac-cusa, mandante ed esecutoremateriale dell’omicidio), ha

anche raccontato di esserearrivato a questa nuova rico-struzione della dinamica“recentemente, in prepara-zione della deposizione inaula”. Questa nuova versio-ne, tuttavia, non collima conquella esposta, lo scorso 19ottobre, dal professore LivioMilone, medico legale edesperto di balistica forense.Quest’ultimo, in particolare,ha parlato di “due fonti difuoco (prima posteriore epoi laterale)”, con “l’uso diun solo fucile”, ritenendo“attendibile che Rostagno -ha detto - sia stato attinto dadue o al massimo tre colpi, enon quattro come conlusodall’esame balistico esegui-to all’epoca”. Coincidono,invece, i risultati raggiuntida entrambi i consulenti,riguardo alla compatibilitàdei bossoli con quelli di duefatti di sangue dei primi anniNovanta. La ricostruzionebalistica del delittoRostagno sarà ripresa nel-l’udienza del prossimo 13giugno, con un altro consu-lente della difesa, LucaSoldati, e nuovamente conLivio Milone, mentre mer-coledì prossimo sono previ-sti cinque testi, a partire dalcollaboratore di giustiziaFrancesco Elmo.

Francesco Greco

“Riteniamo inutili even-tuali ulteriori tavoli tecni-ci con l’azienda e chie-

diamo che le autorità compe-tenti, finalmente, pongano fineal loro lungo silenzio”. é unodei passaggi di un documentodiffuso ieri dal sindacatoFlmu-Cub, in rappresentanzadegli ex lavoratori del CantiereNavale Trapani riuniti nel“Collettivo in lotta”, “alla luce- esordisce il coordinatoreAntonino Di Cola - degli ulti-mi sviluppi della vertenzaSatin-Cnt”. L’esclusione dinuove trattative e il conseguen-te appello alle autorità, scaturi-scono da una precisa conside-razione: “Una gestione sinda-cale inqualificabile ed un’at-tenzione insufficiente da partedelle istituzioni - si legge neldocumento - hanno fatto per-dere tanto tempo utile per larisoluzione della vertenza”. Inquesta direzione, Di Cola sot-tolinea che “nessun punto del-l’accordo sottoscritto dai sin-dacati confederali (lo scorsogennaio, ndr) è stato rispettato”e che “l’assunzione pretestuo-sa di sei ex dipendenti Cnt allaSatin è servita come espedien-te per porre fine bruscamenteed in maniera totalmente anti-democratica alla protesta per ildiritto al lavoro che da mesiportavamo avanti, pacifica-mente, all’interno del cantie-re”. Il riferimento è allo sgom-

bero forzato operato il mesescorso dalle forze dell’ordinein assetto antisommossa.Riguardo invece all’accordoraggiunto con l’azienda dallealtre sigle sindacali, laFederazione dei metalmecca-nici ribadisce: “Non c'era alcu-na certezza che la Satin avreb-be vinto la gara d’appalto perla ristrutturazione del bacinogalleggiante ed erano, quindi,improbabili le prospettate rias-sunzioni; anche per questo cirifiutammo di sottoscrivere unaccordo con l’azienda: sapeva-mo di non avere in mano nes-suna garanzia riguardo lanostra riassunzione. Sin dal-l’inizio - prosegue la nota - erachiaro che l’unico scopo del-l’azienda era quello di attuareun licenziamento collettivo;noi lavoratori siamo stati con-siderati un costo fisso da aboli-re piuttosto che una risorsa”,perchè “la proprietà ha sempreavuto strumenti normativi ade-

guati per prorogare un even-tuale nostro licenziamento, main piena consapevolezza non liha voluti adottare, come il pos-sibile prolungamento dellacassa integrazione ordinaria”.Il sindacato torna quindi asostenere che “la Satin-Cntnon è assolutamente in condi-zioni di garantire alcun futurooccupazionale e che, di conse-guenza, non possiede più irequisiti per usufruire dell’areademaniale che attualmentegestisce in concessione”, ripor-tando anche “le ragioni dellasua inidoneità”, da “un passivodi bilancio di svariati milioni dieuro” a “debiti oggetto di alcu-ne istanze di fallimento (unadelle quali presentata propriodagli scriventi)”, a “numerosimezzi di Cnt pignorati dalTribunale per insolvenza”.“Il Cantiere versa in condizio-ni di abbandono tali da render-lo inadatto alla ripresa dell’atti-vità produttiva” evidenzia DiCola, aggiungendo che “Satin-Cnt non è in grado né di acqui-sire nuove commesse né diconsegnare quelle passate (lapetroliera Marettimo M. èancora lì)”; “lasciare in manoun bene pubblico a chi haintenzione solo di farlo marci-re, magari in funzione di altriinconfessabili progetti, - con-clude - non potremo più defi-nirla semplicisticamente unacondotta superficiale”. (f.g.)

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Cantiere navale, gli operai in lotta:

“Inutili altre trattative con l’azienda”Di Cola (Flmu-Cub): “Intervengano le autorità competenti”

Icaccia F-16 lasciano labase di Trapani- Birgiper tornare negli Stati

Uniti. E’ infatti terminato,con la restituzione degli ulti-mi veivoli in forza all’aero-nautica militare italiana, ilprogramma bilaterale di lea-sing “Peace Caesar” che hapermesso l’utilizzo in Italiaper nove anni degli F-16 sta-tunitensi. Per l’occasione,che segna un importantecambiamento per la difesaaerea italiana, si è svolta ierimattina, presso il 37° stormodi Trapani Birgi, guidato dalcomandante pilota MauroGabetta, una cerimonia a cuihanno preso parte anche ilCapo di Stato Maggioredell’Aeronautica, ilGenerale Squadra AereaGiuseppe Bernardis, ilComandante della SquadraAerea, il Generale SquadraAerea Tiziano Tosi e DanIpson, in rappresentanza delgoverno Usa. La cerimonia,svoltasinell’hangar dellabase militare alla presenzadi vari rappresenti dell’aero-nautica e del personale del37° stormo, è iniziata con ilsaluto al Capo di StatoMaggiore. Ha preso poi laparola il Generale SquadraAerea Tiziano Tosi che habrevemente ricordato le

tappe più significative delprogramma F-16, fin dalloro arrivo in Sicilia nel giu-gno del 2003 quando usciro-no di scena gli F-104 e i

Tornado Adv. Da allora tuttala difesa italiana è statagarantita dagli F-16, siaquella quotidiana che inoccasione di grandi eventi –

dalle olimpiadi invernali del2006 alla guerra in Libia.Nel 2010, con la chiusura,del 5° stormo di Cervia e iltrasferimento del 10° gruppoa Gioia del Colle, tutta lalinea F-16 è stata concentra-ta sulla sola base di Trapani,affidata ai piloti del 18°Gruppo e ai tecnici del 37°Stormo. “Oggi si concludel’ennesima pagina si storiadel 37° Stormo – ha ricorda-to il Gen. Tosi – una paginacontraddistinta dall’elevatogrado di efficienza di unamacchina che vanta quasi48.000 ore di volo ma chenulla sarebbe stata senza ilpersonale di questo splendi-do reparto”. Gli ultimi seiF- 16 lasceranno la base diTrapani venerdì mattina.“Da subito, la sicurezzaaerea sarà garantita, senzasoluzione di continuità,dagli Eurofighter – hadichiarato il Capo di StatoMaggiore. Due di questi giàsi trovano presso altri duestormi italiani e presto arri-veranno anche a Birgi.“Trapani sarà una base ingrado di gestire veivoli mul-tipli – ha continuato il Gen.SA Giuseppe Bernardis rife-rendosi sia agli Eurofighterche agli F-35.

Antonella Genna

Dopo 9 anni gli F-16 lasciano Birgi

Ieri la cerimonia alla base militareSi chiude ufficialmente il programma Peace Caesar

I velivoli verranno sostituiti

con i moderni caccia Eurofighter

Page 5: 24 maggio 2012

5 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE TRAPANI

AgricolturaValderice

“Togliete le erbacce”Il consigliere Gianfranco Palermo

contro le inerzie del Comune

Il consigliere comunale di

Valderice Gianfranco

Palermo torna ad occu-

parsi della questione riguar-

dante la pulizia delle strade

di competenza comunale e

provinciale. Palermo segna-

la che nei giorni scorsi sono

state effettuate alcune opera-

zioni di discerbatura con

l’utilizzo di diserbante nelle

cunette ma l’erba, ormai

secca, non è stata rimossa,

finendo per impedire ulte-

riormente lo scorrimento

delle acque piovane. “In

contrada Fico - segnala il

consigliere - il diserbante

non solo ha danneggiato

anche le piante di proprietà

privata antistanti le abitazio-

ni ma ha creato problemi

anche agli animali domestici

di alcuni cittadini”. Palermo

lamenta che, prima di effet-

tuare queste operazioni, non

sia stato dato alcun preavvi-

so ai cittadini per comunica-

re le giornate in cui sarebbe-

ro state effettuate le discer-

bature. Questa accortezza

avrebbe evitato, secondo il

consigliere, i danni a piante

e animali denunciati da alcu-

ni abitanti. “Le operazioni

sono state fatte anche in

pieno giorno - precisa

Palermo - senza alcun pre-

avviso ed esponendo a pos-

sibile rischio anche la salute

dei cittadini”. Il consigliere

lancia un appello al sindaco

di Valderice e al presidente

della Provincia perchè, oltre

a utilizzare i diserbanti per

far seccare le erbacce, si

provveda alla loro rimozio-

ne manuale per garantire la

sicurezza delle strade e la

salute dei cittadini. (o.f.)

Si è insediata ieri mattina

la nuova giunta comu-

nale di Erice. Gli asses-

sori Daniela Toscano

Pecorella, Laura Montanti,

Salvatore Angelo Catalano e

Gianvito Mauro, alla presen-

za del segretario generale del

Comune Giuseppe Scalisi,

hanno prestato giuramento.

Le deleghe ai nuovi assessori

sono state così assegnate:

Daniela Toscano Pecorella,

oltre all’incarico di vice sin-

daco, avrà competenza su

pubblica struzione, politiche

sociali, sport, beni confiscati,

rapporti con enti per la com-

petenza. A Laura Montanti

sono andate le deleghe per

turismo, cultura ed eventi,

servizi finanziari e tributi,

affari generali e personale,

rapporti con enti per la com-

petenza, rapporti con il

Consiglio comunale.

Salvatore Angelo Catalano si

occuperà di lavori pubblici,

servizio idrico integrato, terri-

torio e ambiente (Eecologia e

randagismo), rapporti con

enti per la competenza.

Gianvito Mauro sarà assesso-

re per centro storico, grandi

opere e progetti, sviluppo

economico e Zfu, patrimonio

e servizi tecnico-manutentivi,

edilizia economica e popola-

re, confini e rapporti con enti

per la competenza Il sindaco

Giacomo Tranchida ha riser-

vato a se stesso le branche

amministrative relative a enti

e società partecipate, rapporti

con le Frazioni, protezione

civile e polizia municipale,

urbanistica e abusivismo.

Ornella Fulco

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Erice, giura la nuova Giunta

Già assegnate le deleghe

Daniela Toscano sarà il vice sindaco

Protezione, diritti umani,

libertà. Ecco le parole

chiave del convegno,

che ha coinvolto gli studenti

del Polo territoriale di

Trapani, ideato e organizzato

dal “Pluto Club”, un gruppo

di giovani universitari sensi-

bili al tema dell’immigrazio-

ne e dell’integrazione sociale.

Al centro del dibattito sono

state le dinamiche relative

alle politiche e alle misure di

sicurezza che hanno come

oggetto l’accoglienza degli

immigrati sul territorio italia-

no. Molti storceranno la

bocca dinnanzi ad espressioni

come “misure di sicurezza” e

“accoglienza”. I racconti

agghiaccianti, i filmati proiet-

tati, le verità denunciate nel

corso dell’incontro hanno

dimostrato che strutture legali

ed istituzionali come i centri

di identificazione ed espulsio-

ne altro non sono che carceri

nei quali, senza giusta causa,

senza logica, delle persone

vengono private del proprio

inviolabile diritto alla libertà.

Le statistiche prodotte hanno

dimostrato che la maggior

parte dei soggetti detenuti nei

Cie sono immigrati privi della

documentazione richiesta

dallo Stato. Documentazione

che, in sostanza, si riduce ad

un misero pezzo di carta diffi-

cile da ottenere: il permesso

di soggiorno. Il convegno ha

visto coinvolti, oltre gli stu-

denti, Cécile Kynge Kashetu,

coordinatrice nazionale del

movimento “Primo Marzo”,

Giuseppe Buscaino, avvocato

esperto in diritto dell’immi-

grazione, Alessio Genovese,

foto giornalista, inviato in

Siria, Libia e Tunisia, Clelia

Batoli, docente di Diritti

umani della facoltà di

G i u r i s p r u d e n z a

dell’Università di Palermo,

Antonella Elizabeth Basitone,

funzionario dell’Alto

Commissariato delle Nazioni

Unite per i rifugiati, Maria

Chiara Monti, psicologa spe-

cializzata in migranti vittime

di tortura, socia Simm, la

giornalista Raffaella

Cosentino, Yohannes Ghe-

bray Tsegay, rifugiato e

mediatore interculturale. Al

convegno è intervenuto anche

Paolo Ruggieri, assessore

regionale alla Famiglia, Pari

opportunità, Emigrazione,

Immigrazione, Consorzio

universitario, Politiche comu-

nitarie e Ufficio legale, quale

rappresentante della

Provincia regionale di

Trapani che ha patrocinato

l’evento. Alberto Pace

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Al Polo universitario storie di “ordinaria immigrazione”

Page 6: 24 maggio 2012

6 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE MARSALA

La pulizia dei quartieri

periferici, poi un incon-

tro con i commercianti

del centro storico. La prima

vera giornata di Giulia Adamo

nel suo nuovo ruolo di sindaco

di Marsala inizierà stamani

alle ore 8, quando il neo primo

cittadino incontrerà i dirigenti

comunali. Ieri mattina intanto

la cerimonia di insediamento

al Comune, il tradizionale pas-

saggio delle consegne con il

sindaco uscente Renzo Carini,

poi la fase burocratica e le

dichiarazioni di rito, con la

presentazione alla stampa

degli assessori della sua prima

Giunta. “Ci metteremo subito

al lavoro - ha detto la Adamo -

per affrontare le tante priorità

della città, ad iniziare dalla

pulizia nei quartieri di

Amabilina, Sappusi, Via Istria.

Oggi stesso (ieri, ndr) mi

incontrerò con la società

Aimeri. Poi una riunione con

l’Associazione dei commer-

cianti dei centro storico, quin-

di mi recherò in visita dall’ar-

ciprete Giuseppe Ponte”. In

parole povere sono i primissi-

mi appuntamenti in agenda del

nuovo sindaco. Ieri mattina

quindi la parte formale, gli

auguri del sindaco uscente

Carini, prima della sottoscri-

zione dell’atto di nomina pre-

disposto dal segretario comu-

nale Bernardo Triolo. Ai gior-

nalisti intervenuti Giulia

Adamo ha comunicato i nomi

dei nuovi assessori, oltre ai tre

già designati che sono Antonio

Vinci (che assumerà la carica

di vice sindaco), Antonella

Genna e Patrizia Montalto, si

sono aggiunti Eleonora Lo

Curto, Giovanni Sinacori e

Benedetto Musillami. Insieme

a loro ci saranno inoltre i con-

siglieri delegati tra i quali per

il momento è stato indicato il

solo Nicola Fici che si occupe-

rà delle politiche giovanili. A

chiusura dell’incontro con la

stampa, il sindaco Giulia

Adamo ha invitato tutti ad

osservare un minuto di racco-

glimento per ricordare il ven-

tesimo anniversario della stra-

ge di Capaci, in cui morirono

Giovanni Falcone, la sua com-

pagna e gli uomini della scor-

ta. “Quel giorno - ha detto la

Adamo - sembrava che il

mondo ci fosse crollato adosso

ma la Sicilia ha saputo reagire

a quei mesi terribili di immen-

sione dolore, facendo della

frase “le loro idee camminano

sulle nostre gambe”, l’emble-

ma della lotta alla mafia”.

Questa mattina alle ore 13 è in

programma la prima riunione

della Giunta Adamo”.

Michele Caltagirone

Giulia Adamo si è insediata

Oggi prima riunione di GiuntaIl sindaco ha presentato tutti gli assessori

Un minuto di raccoglimento

per le vittime di Capaci

Il ringraziamento di Salvatore Ombra

“Non saremo passivi”A mente fredda il commento

dei risultati del ballottaggio

“A riflettori spenti, con la

serenità e la lucidità che

ha contraddistinto il

mio modo di fare politica

nell'interesse della nostra

Marsala, sento il bisogno di

ringraziare quanti con affetto

sincero, spirito di servizio e

reale voglia di cambiamento,

mi hanno accompagnato e

supportato in questa lunga e

faticosa corsa elettorale”.

Terminati dunque i clamori

della campagna elettorale ed

incassata una sconfitta

numericamente piuttosto

netta, Salvatore Ombra chiu-

de per il momento la sua

esperienza politica. Nel farlo

però l’ex presidente

dell’Airgest si toglie qualche

sassolino. “I toni che hanno

contraddistinto questo diffi-

cile confronto - afferma -

non sono quelli a cui io sono

mai stato abituato, e con me

chi crede nella politica sana

fatta di programmi e progetti

e non di liti e ricatti, promes-

se e bugie. In questo percor-

so ho conosciuto tanta gente

sana, ho perso qualche finto

amico, ma ho trovato tante

persone vere che mi sono

state accanto. A partire dagli

esponenti dei partiti, che rin-

grazio, che hanno accettato

incondizionatamente le mie

proposte e la mia linea di

azione, supportandomi fino

alla fine. Io torno a fare l’im-

prenditore - conclude

Salvatore Ombra - ma non

saremo spettatori passivi,

poiché attraverso l’operato

di chi è stato con noi e siede-

rà al Consiglio comunale

seguiremo con attenzione

difenderemo le nostre idee e

la nostra città”. (m.c.)

IN BREVE

Stamani riunione

degli avvocati

Il Consiglio dell'Ordine

e la Camera Penale

hanno indetto per que-

sta mattina alle ore

11.30 una assemblea di

tutti gli iscritti per

discutere e deliberare in

ordine alle opportune

iniziative da intrapren-

dere in seguito al prov-

vedimento ministeriale

di chiusura del carcere

di Marsala. Saranno

presenti, tra gli altri,

anche il nuovo sindaco

di Marsala Giulia

Adamo, il Presidente

del Tribunale ed il

Procuratore della

Repubblica.

Torna domenica

“Cantine aperte”

L’Associazione “Strade

del vino” di Marsala

partecipa alla rassegna

nazionale “Cantine

Aperte” che si svolgerà

domenica prossima in

tutta italia. Le cantine

rimarranno aperte dalle

ore 9,30 alle ore 18,00.

La giornata comprende-

rà la visita alle cantine

storiche ed un itinerario

culturale ed enogastro-

nomico che comprende

la degustazione di pro-

dotti tipici accoppiato

con il gusto inconfondi-

bile dei vini marsalesi.

Dopo tre anni di gran-

de successo e parte-

cipazione dei ragazzi

al progetto, anche quest’anno

il Dipartimento Nazionale di

Protezione Civile desidera

investire su un’azione che si

sviluppa nella direzione di

un investimento culturale

rivolto alle giovani genera-

zioni attraverso un percorso

formativo di sensibilizzazio-

ne all’ambiente circostante.A

tale scopo l’associazione

nazionale dei Vigili del fuoco

in congedo - delegazione di

Marsala, in base anche al

consenso delle iniziative

degli anni passati in collabo-

razione con le Regioni, il

Corpo Forestale dello Stato,

il Corpo Nazionale dei Vigili

del Fuoco e il Volontariato di

Protezione Civile, ha orga-

nizzato campi scuola secon-

do una metodologia educati-

va simile a quella adottata

dal mondo dello scoutismo,

fondata sul contatto della

natura, sul senso del dovere,

sullo spirito di iniziativa e di

squadra e responsabilità nei

confronti della comunità. La

proposta progettuale, finan-

ziata del tutto dal

Dipartimento Nazionale di

Protezione Civile , individua

il target di riferimento negli

alunni della scuola media e

superiore comprendendo le

fasce d’età dai 11 ai 17 anni.

Durante il campo saranno

organizzate lezione di pre-

venzione incendi,orienta-

mento, corso di BLS, nozioni

di speleologia con nozioni

dell'uso di imbracatura di

sicurezza, escursione presso

una località balneare per atti-

vità subacquea con l'uso di

autorespiratore, approfondi-

mento del sistema di

Protezione Civile in Italia,

Sicurezza stradale ed uso

delle radio trasmittenti.

///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Protezione civile, al via corsi

per tutti i giovani marsalesi

Si svolgeranno la prossima estate

Lo possiamo definire un

“miracolato” della

politica. La vicenda ha

dell’incredibile, stando alle

cifre, considerato che alle

ultime elezioni regionali

aveva raccolto soltanto 35

voti. Adesso però il marsalese

Gioacchino Barraco potrà

sedere tra gli scranni di

Palazzo dei Normanni in que-

st’ultimo scorcio di legislatu-

ra del Parlamento Siciliano,

prima del rinnovo dell’Ars

previsto per il prossimo otto-

bre. L’autrice del miracolo,

indirettamente, è Giulia

Adamo che diventando sinda-

co di Marsala, lascerà il posto

all’Ars considerato che i due

ruoli sono incompatibili. Il

testimone viene dunque rac-

colto da Barraco, primo dei

non eletti nella lista del Pdl in

cui la Adamo aveva primeg-

giato con 13mila preferenze,

seguita da Livio Marrocco

con 6.600 e Toni Scilla, suc-

cessivamente passato a

Grande Sud, con oltre 4mila.

Barraco era l’ultimo in lista,

preceduto anche da Filippo

Rapallo (77 voti) che nel frat-

tempo è venuto a mancare.

Quella lista praticamente non

esiste più, la stessa Adamo è

passata all’Udc ed ora il neo

deputato marsalese ne pren-

derà il posto all’Ars. E dire

che il suo ingresso in lista era

arrivato in extremis, quando

mancavano solo pochi minuti

alla chiusura dei termini di

presentazione e la lista della

Adamo si ritrovò improvvisa-

mente orfana dei nominativi

promessi dal senatore

Antonio D’Alì. Chiamato

dalla Adamo, Barraco si mise

in lista per una pura cortesia.

Non sarà la sua prima espe-

rienza politica, considerato

che nel 2007 aveva sfiorato

l’elezione al Consiglio comu-

nale, fallita per pochi voti.

///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Barraco diventa deputato

Aveva raccolto appena 35 voti

Prende il posto di Giulia Adamo all’Ars

TRAPANI- Bar Exedra- Armonia dei Sapori- Caffè Mojito- Radio Londra- Bar Aris- Bar Milo- Red Passion- Bar La coffea arabica- Bar Nocitra- Baia dei Mulini- Bar Kennedy- Caffè delle Rose- Sweet Cafè- Fardella 78- Bar Ciclone- Confartigianato PatronatoInapa- Caffè Salemi- Caffè Lieto- Caffè Villafiorita- Coffee and Go- Bar Meditterraneo

- Bar Red Devil- Svalutation Cafè- Bar Magic- Bar Piccadilly- Savoir Faire Cafè- Moulin Rouge- Grimon Cafè- Bar Sciuscià- La Caffetteria- Bar Giovanni & Nino- Bar Gallery- Bar Italia- Bar Colonna- Caffè Mirò- Bar Todaro- Bar Morana- Number One- Bar Messican- L’esco pazzo- Ricevitoria Nicolosi- Anymor! Cafè- Ricevitoria Cicala- Bar Enjoy

- AgipCafè- Punto G. Caffè- Ciuri Ciuri- Tabacchi MiloXITTA- Bar RitrovoPACECO- House Cafè- Bar Sombrero- Bar Kalumet- Blue Bar- Pasticceria Sugamiele- Bar Mazzara- Bar Tiffani- Vogue CocktailNAPOLA- Bar Erice- Urban TribeVALDERICE- Bar Baldo- Bar Venere- Caffè Vespri- Avenue Cafè

CUSTONACI- Il Forno a Legna di Pellegrino- Bar OdisseaBONAGIA- MiramareRILIEVO- Bar dello sport- Solaris- Fresh FruitPALMA- Bar MirageMARSALA- La Boutique del Pesce- Ortofrutta Service- Sup. despar via trapani- Sup. Despar Cda P. Fiumarella- Sup. Despar via Mazzini- Moka Caffe’- Buondi'- Car Service- La Piazzetta- La Trattoria del Cavaliere- Tabaccheria Licari Michele

- Panificio Porta Sapori- Panificio Raia- Luigi bar- Bar Diego- Stazione ERG Pedace- Panetteria Bonomo Valentina- Fuel Station s.n.c.- Tabacchi Ferro- Panificio Saladino- Panificio Mannone- Rivendita Leone- Chiosco di Zerillo- Panificio Agate- Bar Annabel- Tabacchi Ingarra- Panificio Porta Sapori- Alim.Sanguedolce- Panificio Bottega del fornaio- Panificio 2000- Bar las vegas- Bar Azzurra- Bar Saro- Bar Aloha

- Panificio Lombardo- Bar Saviny- Bar Imperial- Pasticceria MF- Bar Enzo e Nino- Bar Repubblica- Bar Le Delizie- Bar Garibaldi- Bar Papagaio- Bar Oltremare- Centrocopia- DNT Service- Euro Bar- Bar Napoli- Bar del Cacciatore- Bar Happy Days- Dolce tentazione- Panificio Bonomo- Bar Antony- Bar Oasi- Panificio Bica- Caffe' Noir- Non Solo Pane

- Bar S.Francesco- Bar Spring- Pasticceria Lilibeo- Panificio Taibba- Bar Victor- Bar Veliero- Bar Mirage- Il Bocconcino- Bar Royal- Bar CapitanoRossoSTRASATTI- Pasticceria Giglio- Caffè MicaelPETROSINO- Bar Micael- Bar Famila- Panificio Aurora- Bar Wood House- Ground service- Panif. Martinciglio- Bar le Delizie- Bar Sandokan- Bar Jenny

- Caffè MovidaALCAMO- Bar Ungheria- Bar Medici- Caffè Mirò- Bar Giarratano- Bar Grazia- Bisbar- New Zeus Bar- Bar Sport- Caffetteria Harri’s- Bar Cristal- Pausa Caffè- Bar dei Mille- Al Solito bar- Al Solito Posto- Diemme Bar

Page 7: 24 maggio 2012

7 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE SPORT

L’uomo dei play-off.

L’etichetta cade a pen-

nello per Giuseppe

Pirrone colui che verrà sem-

pre ricordato per quel meravi-

glioso gol da fuori area nella

finale play-off contro

l’Avellino della passata sta-

gione, ma che adesso, a quasi

un anno di distanza, è tornato

a gonfiare la rete e in un’altra

importantissima occasione.

Non sarà stata la finale play-

off, ma quel gol siglato allo

Zini di Cremona permetterà al

Trapani di mister Boscaglia di

giocarsi la gara di ritorno con-

tro la Cremonese con più tran-

quillità: “E’ stato un caso –

ammette Peppe Pirrone - ci

provavo da tanto a fare gol ma

la palla non voleva mai entra-

re. Conoscendo le qualità di

Madonia, sapevamo che quel-

la palla potesse finire in quel-

la posizione del campo e per

questo, sia io che Caccetta, ci

abbiamo creduto.

Fortunatamente, invece, i

difensori della Cremonese

non lo sapevano ed hanno

accorciato tutti sul primo

palo, lasciandoci soli nel-

l’area piccola. E’ stato facile

per me fare gol, non avevo

mai segnato di testa in serie

C”. L’ottimo centrocampista

granata, nato ad Alcamo, non

segnava proprio da quel 12

giugno dell’anno scorso e non

poteva scegliere occasione

migliore per ritrovare la via

della rete, incorniciando così

una prestazione maiuscola a

scapito di calciatori di spesso-

re come quelli che compongo-

no il centrocampo grigioros-

so: “Loro a centrocampo non

hanno reso come in altre

occasioni, forse anche per

merito nostro perchè con

Domicolo e Caccetta abbiamo

tenuto benissimo il campo.

Sicuramente abbiamo avuto la

meglio rispetto a gente come

Pestrin e Dettori. Abbiamo

cambiato assetto rispetto a

come si è giocato tutto l’anno

– prosegue il centrocampista

granata - io giocavo più basso

e ho potuto contare anche

sulla copertura di Domicolo,

Caccetta faceva entrambe le

fasi, mentre Tedesco e

Madonia stringevano. C’è

stato il bisogno di tutti e que-

sto si è visto”. Quello visto a

Cremona è stato un Trapani

operaio, orgoglioso e che ha

saputo mettere anche il cuore

in campo e la dimostrazione

più palese, conferma Pirrone,

è stata la performance di

Frank Domicolo, domenica

scorsa alla sua prima da titola-

re:“Penso che Frank, nono-

stante abbia giocato poco, si

sia fatto trovare pronto con

grande tranquillità. Lui tutto

l’anno si è allenato abbastan-

za bene e domenica ha dispu-

tato una grande partita.

Domicolo per le caratteristi-

che che ha è uno che recupera

tanti palloni e a noi centro-

campisti fa comodo avere uno

come lui, sa fare bene il suo

ruolo”. Adesso spazio alla

gara di ritorno che si dispute-

rà domenica al Provinciale

alle 19, un orario insolito ma

che non spaventa i granata,

più che mai convinti di poter

chiudere i conti e volare in

finale: “Abbiamo tutta la set-

timana per allenarci in que-

st’orario per capire l’atmosfe-

ra che si respirerà. La

Cremonese dovrà cercare la

vittoria a tutti i costi, noi sap-

piamo a cosa andiamo incon-

tro. E’ finito solo il primo

tempo, domenica ci attende il

secondo. Dobbiamo affronta-

re la partita per come l’abbia-

mo affrontata a Cremona, con

lo stesso atteggiamento. Non

dobbiamo buttarci subito

avanti, dovremo essere attenti

perchè a noi il pareggio fon-

damentalmente sta bene, però

– conclude Pirrone - cerchere-

mo sicuramente di sfruttare al

meglio le occasioni che ci

capiteranno”.

Giuseppe Favara

Pirrone, l’uomo dei play-offNon segnava dalla gara con l’Avellino dell’anno scorsoil centrocampista granata pensa già al “return match”

La rubrica dei tifosi granata

I supporter ritrovanofiducia e serenità

Il positivo esordio nei

play-off ha riportato

serenità e fiducia nel-

l’ambiente dei tifosi

verso la formazione di

Boscaglia. “Credevamo

in una reazione dei ragaz-

zi ma se prima non c’era

il risultato davanti ai miei

occhi non mi convincevo-

dice Bartolo Liparoti -

“La cosa più bella per me

è che mi sembra di avere

visto il Trapani delle

nove vittorie consecutive.

Finalmente ! Adesso ho

solo paura della partita

che inizia alle 19 perchè

sicuramente un po’ di

buio ci sarà. Spero che i

riflettori non portino

sfiga”. Per Andrea

Maltese “probabilmente

aver fatto pace con la

tifoseria ha rasserenato la

squadra che ha giocato ad

alti livelli. Questa presta-

zione con la Cremonese

mi lascia sperare bene per

una eventuale vittoria ma

tocco subito ferro. Senza

dubbio abbiamo giocato

il più bel calcio durante il

campionato e ci tocche-

rebbe quello che tutti

speriamo”. Con un sorri-

so che la dice lunga ci

viene incontro Andrea

Marino ma il suo discor-

so è brevissimo “Forza

Trapani! Sempre, sempre,

sempre. Io non ho mai

criticato questi ragazzi”.

Maria Sansone non vede

l’ora di andare allo stadio

per la gara contro la

Cremonese: “Ho una

grande voglia di tifare

per questi colori e sono

più contenta perché ho

saputo che rientreranno

Barraco e Gambino. Così

saremo ancora più forti”.

Giovanni Conticello si

dichiara “più sereno

sapendo che il mister sarà

in panchina. Dopo

l’espulsione di domenica

a Cremona temevo che

venisse squalificato. La

sua presenza è molto

importante. Meno male.

Forza Trapani !!”

Qualcuno ha già rivolto il

pensiero alla gara di

andata della finalissima.

Mario (vuole che indi-

chiamo solo il nome) non

sta sulla pelle al solo pen-

siero che il Trapani possa

incontrare il Siracusa. Poi

ci ripensa e dice “prima

asfaltiamo la Cremonese,

poi penseremo ad asfalta-

re la Sicilia orientale,

perché ormai “un cinnè pi

nuddu”, finìu l’alleluia pi

tutti”.

Antonio Ingrassia

La splendida cavalcata

nel campionato di

Seconda Categoria,

conclusa con la promozione

in Prima attraverso i play-off,

è valsa a Peppe Di Gaetano la

riconferma sulla panchina del

Paceco. L’allenatore ex

Dattilo, infatti, è stato uffi-

cialmente riconfermato ieri

pomeriggio dal numero uno

pacecoto Salvatore Marino:

“Quello raggiunto tra la socie-

tà e Di Gaetano – ammette

Marino - è un accordo che

guarda più in là del solo pros-

simo campionato e della sola

“prima squadra", visto che lo

stesso sarà alla guida di un

progetto tecnico pluriennale

che prevede l'ingresso dei

ragazzi del settore giovanile

nell'orbita della squadra mag-

giore. La stretta collaborazio-

ne con i tecnici delle giovani-

li, la valorizzazione dei ragaz-

zi del vivaio e l'inserimento

graduale nell'organico della

prima squadra di giocatori

cresciuti a Paceco sarà l'obiet-

tivo primario dell'incarico

affidatogli”. Grande respon-

sabilità dunque per l’allenato-

re pacecoto che, oltre a gesti-

re “i grandi” in Prima

Categoria, si occuperà in

prima persona del settore gio-

vanile. Una responsabilità che

però non preoccupa, ma anzi

rende più felice lo stesso Di

Gaetano, da sempre a stretto

contatto con le giovanili e con

alle spalle svariate stagioni

sulla panchina di compagini

Juniores e Allievi:"Con la

felicità per l'annata appena

terminata e avendo sposato in

pieno il progetto della società

propostomi ad ottobre scorso

– dice Di Gaetano - non pote-

vo che continuare con un

gruppo fatto di calciatori in

gamba e con dirigenti dispo-

nibili che ringrazio per avermi

confermato in pieno la stima e

la fiducia. Adesso inizieremo

la nuova stagione con l'obiet-

tivo di fare un campionato

tranquillo, cercando di ricon-

fermare i ragazzi che ci hanno

portato qui con qualche even-

tuale innesto per rinforzare la

rosa, consapevoli che – con-

clude il tecnico pacecoto - il

campionato che ci apprestia-

mo a disputare sarà pieno di

insidie e difficoltà”. (g.f.)

///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Il Paceco riconferma Di GaetanoPrima Categoria. Il tecnico pacecoto: “Felice di continuare”

Giuseppe Pirrone in azione

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“è finito solo il primo tempo,adesso ci attende il secondo”

Page 8: 24 maggio 2012

8 Giovedì 24 Maggio 2012CORRIERE TRAPANESE SPORT

La nona edizione della

“Settimana dello

Sport” di Paceco è

ormai alle porte. La manife-

stazione, che si svolgerà

dall’1 al 5 giugno, sarà con-

traddistinta sabato prossimo,

alle 12.30 presso l’aula con-

siliare del comune, da una

conferenza sul tema “Lo

sport: laboratorio di vita”.

Una conferenza organizzata,

cosi come tutto l’evento, dal

Comune di Paceco con il

sindaco Martorana e l’asses-

sore allo sport Barbata in

collaborazione con il comi-

tato provinciale di Trapani

del Coni, l’Istituto compren-

sivo “Giovanni XXIII”, la

società mediterranea di

Medicina dello Sport,

l’Associazione nazionale

bersaglieri Paceco, My

Aurora-Aurora the world

wide interactive journal, la

banda di credito

Cooperativo “Grammatico”

e tutte le Asd sportive e cul-

turali di Paceco.

All’assemblea saranno pre-

senti, tra gli altri, anche

Francesco Mannella, ex atle-

ta di basket serie A e alcuni

atleti della Pallacanestro

Trapani, del Basket Paceco,

dell’Azzurra Paceco (squa-

dra femminile di volley), del

Paceco e del Dattilo calcio.

Il programma della settima-

na è intenso, si parte venerdì

1 giugno alle 9 con la mani-

festazione di apertura con

l’Istituto comprensivo

“Giovanni XXIII”, alle 9.15

si svolgerà un’esibizione di

ginnastica dolce al palazzet-

to comunale, poi alle 16 ci

saranno delle lezioni dimo-

strative di Bike organizzate

dall’Asd Pro Bike-Erice e

alle 16.30 dei giochi scout.

Alle 21, infine, sarà la volta

del centro danza Crisalide di

Eleonora Guarano che anti-

ciperà i “momenti di danza”

a cura dell’Asd Hakuna

Matata. Sabato 2 si parte

alle 9 con una manifestazio-

ne scolastica di mini volley,

mentre alle 12 avrà luogo la

sopracitata conferenza. Nel

pomeriggio gare di mini vol-

ley, fit boxe, spinning e

super jump della palestra

Body Line, una dimostrazio-

ne di diverse discipline spor-

tive con atleti disabili e alle

18 un incontro di karate. Di

sera spazio alla Zumba e al

City Dance Show di

Giovanna Pellegrino che

precederanno una perfor-

mance di danza classica

moderna contemporanea del

“centro arte danza” di Clelia

Daidone e dei gruppi musi-

cali “Not e found” e

“Aerithmetal”. Domenica 3

si inizierà con il minibasket,

a cui seguirà, alle 9.30, un

laboratorio di scrittura crea-

tiva “il baule delle storie” e

delle lezioni dimostrative di

gioco di ruolo dal vivo con

referente l’Asd Anno 1000.

Di pomeriggio, alle 16, esi-

bizione di scherma con il

secondo torneo “Enrico

Fardella”, una dimostrazio-

ne di diverse discipline spor-

tive con atleti disabili, gio-

chi di ruolo dal vivo, esibi-

zione di judo e di tennis. Di

sera spazio a danza del ven-

tre e salsa con lo Sporting

Center di Trapani e con la

scuola di ballo dell’Asd

Passione Danza di Paceco.

Alle 21.45 premiazioni spor-

tive e poi alle 22 serata

musicale “Ballando sotto le

stelle”. La giornata conclu-

siva, martedì 5 giugno, sarà

caratterizzata dal circuito di

ginnastica per la scuola del-

l’infanzia. Alle 16.30 si

disputerà un incontro di cal-

cio per la 4a e 5a classe della

scuola primaria e alle 21 un

saggio finale a cura

dell’Istituto “Giovanni

XXIII” intitolato “Terra

Madre”. Tutte le attività si

svolgeranno nella piazza

Vittorio Emanuele, dove ci

sarà anche la possibilità di

degustare i prodotti tipici

del territorio.

Giuseppe Favara

Al via la “Settimana dello Sport”

Si terrà a Paceco dall’1 al 5 giugnoIn programma tante manifestazioni sportive e culturali

Una nuova scuola calcio a Marsala

Nasce la Football Boys

del professor Anselmi

Il professore Giovanni

Anselmi è un uomo

molto conosciuto nel-

l’ambiente sportivo mar-

salese. Laureatosi nel

1990 in scienze motorie,

ha sempre creduto nei

veri valori dello sport,

“tuffandosi” da giovanis-

simo nel mondo arbitrale.

Dopo una veloce trafila

nei campionati regionali

di calcio, approda nella

serie A del calcio a 5,

dando lustro alla sezione

AIA di Marsala.

Terminata la sua avventu-

ra arbitrale, ha sempre

lavorato quale istruttore

in varie scuole calcio

marsalesi. La sua facilità

di dialogo e simpatia lo

hanno da sempre reso

punto di riferimento di

tantissimi bambini. Da

quest’anno il prof.

Anselmi, docente di edu-

cazione fisica presso

l’Istituto industriale di

Marsala, ha fondato una

propria scuola calcio, la

ASD Football Boys

Marsala 2012. “Ho sem-

pre incentrato la mia vita

sui sani principi dello

sport – ci dice Anselmi –

da ragazzi è importante

praticarlo, in quanto oltre

ad aiutare il fisico è un

modo per socializzare con

i propri coetanei e cresce-

re bene”. Da quest’estate

– continua Anselmi – mi

sono voluto imbarcare in

un’altra affascinante

avventura, gestendo una

colonia estiva, grazie alla

collaborazione di altri

istruttori qualificati, in

cui si praticheranno tante

attività ludico- ricreative

e pedagogiche, riservata a

ragazzi dai 4 ai 13 anni,

presso Alba Nautica Club

di Marsala. Chi fosse

interessato può contattar-

mi al 3295970554”.

Nicola Donato

Giovanni Anselmi