VALUTAZIONE degli STUDENTI CON DSA VALUTAZIONE degli STUDENTI CON DSA Torino, 24 maggio 2012 Rossi...
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VALUTAZIONE VALUTAZIONE degli degli STUDENTI CON DSA STUDENTI CON DSA
Torino, 24 maggio 2012Torino, 24 maggio 2012Rossi VivianaRossi Viviana
GIOVEDI’ PEDAGOGICIGIOVEDI’ PEDAGOGICI
Torino, 24 maggio 2012Torino, 24 maggio 2012
INDICE
• Breve panoramica sui DSA
• VALUTAZIONE: normativa generale e specifica
• PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
INDICE
• Breve panoramica sui DSA
• VALUTAZIONE: normativa generale e specifica
• PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
do
ttssa G
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gi A
ID T
orin
o
Percentuale ALUNNI DIAGNOSTICATI
P I E M O N T E 2008/09N° alunni
Di cui con DSA
%
Primaria 92.016 1.396 1,5Medie 59.590 1.172 2,0Superiori
53.977 375 0,7
totale 205.583
2.943 1,4
P I E M O N T E 2010/11N° alunni
Di cui con DSA
%
Primaria 135.721
2.986 2,2
Medie 87.519 2.706 3Superiori
90.807 1.137 1,2
totale 314.047
6.829 2,1
Nella Consensus Conference del 2007 viene indicata
come percentuale prevedibile di dislessici in Italia il 4%
INCIDENZA di STUDENTI con DSA nelle INCIDENZA di STUDENTI con DSA nelle SCUOLE SECONDARIE di 2° gradoSCUOLE SECONDARIE di 2° grado
• 2,6% negli istituti professionali2,6% negli istituti professionali• 1,3 % negli istituti tecnici1,3 % negli istituti tecnici• 0,7% nei licei0,7% nei licei
COSA SIGNIFICA ESSERE DISLESSICI?COSA SIGNIFICA ESSERE DISLESSICI?
““Nessuno potrà mai capire cosa significhi essere Nessuno potrà mai capire cosa significhi essere dislessici nel mondo della scuola. Nessuno potrà dislessici nel mondo della scuola. Nessuno potrà mai capire, dal di fuori, cosa si provi a sentirsi mai capire, dal di fuori, cosa si provi a sentirsi umiliati per tutta la propria infanzia e sentirsi umiliati per tutta la propria infanzia e sentirsi
ripetere giorno dopo giorno che non sarete mai ripetere giorno dopo giorno che non sarete mai capaci di avere successo in nientecapaci di avere successo in niente”.”.
Lo racconta Lo racconta Jackie StewartJackie Stewart, vincitore per ventisette volte del, vincitore per ventisette volte del Grand Prix , incoronato Sir dal Principe Carlo.Grand Prix , incoronato Sir dal Principe Carlo.
È dislessico!È dislessico!
Perché è necessario MODIFICARE LA Perché è necessario MODIFICARE LA DIDATTICA per i ragazzi con DSA?DIDATTICA per i ragazzi con DSA?
PERSONA NON PERSONA NON DISLESSICADISLESSICA
DISLESSICODISLESSICO
““Ci sono tonnellate di documenti prodotti dalla ricerca che dicono che la dislessia Ci sono tonnellate di documenti prodotti dalla ricerca che dicono che la dislessia non è una malattia, ma l’espressione di una non è una malattia, ma l’espressione di una piccola differenza di alcune aree del piccola differenza di alcune aree del cervello cervello che non impedisce di imparare, ma lo rende molto più faticoso. che non impedisce di imparare, ma lo rende molto più faticoso. E in questa società che vuole tutto e subito questa fatica e lentezza E in questa società che vuole tutto e subito questa fatica e lentezza
non viene tollerata” (G.Stella) non viene tollerata” (G.Stella)
DISLESSIA
DISORTOGRAFIA
DISGRAFIA
DISCALCULIA
Disturbi specifici delle prassie della scrittura
Difficoltà nell’ortografia
Difficoltà nella lettura
Deficit del sistema di elaborazione dei numeri e del calcolo
Disturbi Specifici di Apprendimento
GENETICHE
I DSA…I DSA…NON sono UNA MALATTIANON sono conseguenza di UN BLOCCO
PSICOLOGICONON sono conseguenza di UN BLOCCO EDUCATIVONON sono conseguenza di UN BLOCCO
RELAZIONALENON sono dovuti a DEFICIT DI INTELLIGENZANON sono dovuti a DEFICIT SENSORIALI
I DSA…I DSA…NON sono UNA MALATTIANON sono conseguenza di UN BLOCCO
PSICOLOGICONON sono conseguenza di UN BLOCCO EDUCATIVONON sono conseguenza di UN BLOCCO
RELAZIONALENON sono dovuti a DEFICIT DI INTELLIGENZANON sono dovuti a DEFICIT SENSORIALI
I DSA SONO I DSA SONO CARATTERISTICHECARATTERISTICHE……I DSA SONO I DSA SONO CARATTERISTICHECARATTERISTICHE……
CONGENITE
NEUROBIOLOGICHE
La legge riconosce
la dislessiala dislessia, , la disgrafia,la disgrafia, la disortografiala disortografia e e la discalculiala discalculia
quali disturbi specifici di disturbi specifici di apprendimentoapprendimento
che si manifestano
• in presenza di capacità cognitive in presenza di capacità cognitive adeguateadeguate,
• in assenza di patologie neurologichein assenza di patologie neurologiche e di deficit sensorialie di deficit sensoriali, …
ma che possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita
quotidiana
Essi sono EVOLUTIVI, …… cioè sono disturbi che si manifestano in età
scolastica e si modificano nel tempo: per questo si parla di Dislessia Evolutiva,…
“La Dislessia Evolutiva (DE) è una difficoltà selettiva nella lettura, in presenza di capacità cognitive adeguate e di adeguate opportunità sociali e relazionali, e in assenza di deficit sensoriali e neurologici.”
(Brizzolara e Stella)
LA DISLESSIA EVOLUTIVA È IL PROTOTIPO DEI DSA…
L’ alunno con DSADSA utilizza
un diverso modo di imparare che richiede:
la conoscenza dei DSADSA da parte dei docenti
un’organizzazione scolastica flessibile
una metodologia didattica personalizzata
Cosa devono fare gli Cosa devono fare gli insegnanti ?insegnanti ?
E’ sufficiente e corretta la conoscenza generale della dislessia ?
COSA è RICHIESTO ALLA SCUOLA?
RICONOSCERE e ACCOGLIERE la "diversità"
• Conoscenza del problema – DSA –Conoscenza del problema – DSA –
• Riconoscimento precoce dei segnali Riconoscimento precoce dei segnali
• Analisi del caso, potenziamento e invio perAnalisi del caso, potenziamento e invio per
la diagnosila diagnosi
• Coinvolgimento/comunicazione con i Genitori Coinvolgimento/comunicazione con i Genitori
• Dialogo con i Servizi SanitariDialogo con i Servizi Sanitari
• Adozione atteggiamenti didattici correttiAdozione atteggiamenti didattici corretti
• Conoscenza ed utilizzo ausili compensativiConoscenza ed utilizzo ausili compensativi
e misure dispensativee misure dispensative
CAMBIAMENTO DELL’OTTICA DIDATTICA
Occorre essere più flessibili: riconoscere le differenze tra addestramento specifico e compiti naturali e accettare le differenze di prestazione nei diversi contesti funzionali (es.può imparare le tabelline, ma con delle strategie alternative e … un po’ più di tempo!)
Stili diversi di apprendimentoStili diversi di apprendimento = =
stili diversi insegnamentostili diversi insegnamento
Legge 517/77 (legge sulla programmazione
educativa)
“… La programmazione educativa può comprendere attività scolastiche
organizzate per gruppi … allo scopo di realizzare interventi
individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni …”
… … le ISTITUZIONI SCOLASTICHE“riconoscono e valorizzano le diversità … (e) possono
adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune” (Regolamento dell’autonomia, 1999, art. 4),(Regolamento dell’autonomia, 1999, art. 4),
perché perché
UNICI SONO I SINGOLI ALUNNI,UNICI SONO I SINGOLI ALUNNI,
tutti … tutti … abiliabili diversamente !diversamente !
L’autonomia delle istituzioni scolastiche
si sostanzia nella PROGETTAZIONE e nella realizzazione di interventi
adeguati alle alle caratteristichecaratteristiche specifiche … degli studentispecifiche … degli studenti.
Lo sancisce Lo sancisce il REGOLAMENTO dell'AUTONOMIAil REGOLAMENTO dell'AUTONOMIA scolastica scolastica
D.P.R. 275/1999D.P.R. 275/1999
Flessibilità didattica
Il Regolamento dell’autonomia scolastica offre lo strumento della flessibilitàflessibilità, (“le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune”).
Flessibilità non solo nei calendari, negli orari, nei raggruppamenti degli alunni, nell’adeguamento alle esigenze delle realtà locali, ecc
Ma anche in tutti gli aspetti dell’organizzazione educativa e didattica della Scuola e va intesa come:- personalizzazione educativa e didattica, - personalizzazione degli obiettivi formativi - personalizzazione dei percorsi formativi.
DPR 275/1999 art. 4.2:
Il percorso della Il percorso della normativa specificanormativa specifica
• Nota MIUR n. 4099 del 5.10.2004• Nota MIUR n. 26 del 5.01.2005• C.M. MIUR n. 1787 dell’1.03.2005 • Nota MIUR n. 4798 del 27.07.2005 • Legge Regionale n. 28 del 28.12.2007 “Norme sull’istruzione, il
diritto allo studio e la libera scelta educativa”
• Nota MIUR n. 4600 del 10 maggio 2007 – Precisazioni a Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007………
• Nota MIUR n. 4674 del 10/05/2007 – Alunni con disturbi di apprendimento – Indicazioni operative in merito all’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative per gli alunni con disturbi di apprendimento
• Indicazioni per il curricolo – D.M. 31 luglio 2007 e direttiva del 3 agosto 2007
• Legge n. 169 del 30 ottobre 2008 - "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università"
• C.M. n. 100 dell’11 dicembre 2008
• C.M. n. 4 del 16 gennaio 2009 (orari settimanali e inglese potenziatoinglese potenziato)
• C.M. n. 10 del 23 gennaio 2009• O.M. n. 40 dell’ 8 aprile 2009, art. 12, comma 7,
Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato
• C.M. n. 51 del 20 maggio 2009, sezione “particolari categorie di candidati”
• Nota MIUR n. 5744 del 28 maggio 2009 – Anno scolastico 2008/2009 - Esami di Stato per gli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento - DSA
• DPR n. 122 del 22 giugno 2009 - Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni. Art.10 valutazione degli alunni con DSA
Legge Legge n.170/2010n.170/2010
Legge Legge sui… DSAsui… DSA
Il 12 luglio 2011…
… … sono state emanate
Le Linee GuidaLe Linee Guida e le disposizioni attuative …
ben precise!
E’ IMPORTANTE CONOSCERE la normativa
sui DSA
La Legge è uno strumento che genitori, educatori e
insegnanti devono conoscere per poterlo
utilizzare con efficacia per tutelare
i DIRITTIDIRITTI dei minori.
Che cosa cambia?
I DSA sono riconosciuti per legge
SCETTICOINCREDULO
SOSPETTOSO
LEGGE 170/2010
Art. 1 ""Riconoscimento e Riconoscimento e definizionedefinizione
di dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia"
L’ Art. 2 dichiara le finalitàfinalità a
cominciare dalla prima:
""garantire il diritto all'istruzione"garantire il diritto all'istruzione" per finire con “
assicurare eguali opportunità di assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sviluppo delle capacità in ambito
sociale sociale
e e
professionale"professionale"
LA LEGGE SI INQUADRA NEL PIÙ GENERALE LA LEGGE SI INQUADRA NEL PIÙ GENERALE
TEMA DELLA REALIZZAZIONETEMA DELLA REALIZZAZIONE
PERSEGUIMENTO DEL
SUCCESSO FORMATIVO DI TUTTISUCCESSO FORMATIVO DI TUTTI
DIRITTO ALLO STUDIO
del
e del
ATTENZIONE ATTENZIONE DUNQUE A RIMUOVERE OSTACOLI RIFERIBILI ALLA PERSONALITÀ DI CIASCUN ALUNNO,
QUALE SI PRESENTA IN RELAZIONE ANCHE AI CONDIZIONAMENTI DEL CONTESTO SCOLASTICO E SOCIALE
E ‘ SEMPRE più DIFFICILE!!!!
Molti insegnanti ultimamente manifestano forti Molti insegnanti ultimamente manifestano forti preoccupazioni nel condurrepreoccupazioni nel condurre
una classe in modo da rispondere ai bisogni di una classe in modo da rispondere ai bisogni di tuttitutti
e di ciascuno. e di ciascuno.
Occorre utilizzare modalità di Occorre utilizzare modalità di
didattica inclusivadidattica inclusiva
INCLUDERE = esaltare la diversitàINCLUDERE = esaltare la diversità
Le classi sono sempre state complesse perché complesso è l'uomo.
Il problema è piuttosto il desiderio di uniformare
tutti, mentre
“includere” significa esaltare la diversità
La nostra scuola è una delle poche che da anni
include la disabilità nelle classi e non la ghettizza nelle scuole speciali.
DIDATTICA INCLUSIVA
La didattica inclusiva mette al centro la persona,
le risorse e le potenzialità che ogni alunno possiede … valorizzandole in un contesto collettivo.
Prevede un’accoglienza positiva delle persone
al fine di conoscerle dal punto di vista cognitivo, socio-affettivo e per mezzo delle loro competenze generali.
Inoltre, le scelte didattiche e i cambiamenti metodologici
che si devono fare per aiutare un alunno con DSA
si rivelano utili a tutti gli allieviutili a tutti gli allievi, .
(Dal documento congiunto Aid-Giscel)
PERCHÉ LA DIDATTICA INCLUSIVAPERCHÉ LA DIDATTICA INCLUSIVA
• La legge n. 170 /2010 riconosce i DSA e assegna alla scuola il compito di individuare le forme didattiche e le compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni con modalità di valutazione più adeguate affinché alunni con DSA possano raggiungere il successo formativo. DSA possano raggiungere il successo formativo.
• La legge fa riflettere sul ruolo culturale e professionale ruolo culturale e professionale • del docente nelle sue funzioni. del docente nelle sue funzioni.
• Il Decreto attuativo e le Linee guida del 12/07/2011 • danno indicazioni per realizzare
• interventi didattici individualizzati e personalizzati,interventi didattici individualizzati e personalizzati, • con l’ utilizzo di
• opportune strategie e degli strumenti compensativi opportune strategie e degli strumenti compensativi nonché delle misure dispensative nonché delle misure dispensative .
scuola
MA PER QUESTO SERVE LA …A PER QUESTO SERVE LA …
sanità
FFOORRMMAAZZIIOONNEE
Art. 4 - Formazione nella scuola
Apre una prospettiva Apre una prospettiva fondamentale:fondamentale:
"… "… al personale docente e dirigenziale … è al personale docente e dirigenziale … è assicurata assicurata un’ adeguata preparazione
riguardo alle problematiche relative al DSA, riguardo alle problematiche relative al DSA, finalizzata ad finalizzata ad acquisire la competenza per acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali individuarne precocemente i segnali e la e la
capacità di capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate" "
Scuola osservatorioScuola osservatorio
“La scuola deve diventare l’osservatorio per eccellenza, dove è possibile individuare precocemente le difficoltà specifiche di apprendimento.
Ciò significa che gli insegnanti devono osservare e segnalare
tempestivamente i problemi”. (LINEE GUIDA pag 6 -9)
Osservazione … in ogni ordine di ogni ordine di scuolascuola
2.1 Osservazione delle prestazioni atipiche - Per individuare un alunno con un potenziale DSA … può bastare, almeno in una prima fase, far riferimento all’osservazione delle prestazioni nei vari ambiti di apprendimento interessati dal disturbo: lettura, scrittura, calcolo .…
2.2 Osservazione degli stili di apprendimento Gli individui
apprendono in maniera diversa uno dall’altro secondo le modalità e le strategie con cui ciascuno elabora le informazioni. Un insegnamento che tenga conto dello stile di apprendimento dello studente facilita il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici.
… se la costruzione dell’attività didattica, sulla base di un determinato stile di apprendimento, favorisce in generale tutti gli alunni, nel caso … di un alunno con DSA, fare riferimento nella prassi formativa agli stili di apprendimento e alle diverse strategie che lo caratterizzano diventa un elemento essenziale e dirimente per il suo successo scolastico. (LINEE GUIDA, pag 6)
LINEE GUIDA, PAG. 10
4.1 Scuola dell’infanzia
“È importante identificare precocemente identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento e riconoscere i segnali di rischio già nella scuola
dell’infanzia.Il bambino che confonde suoni, non completa le frasiconfonde suoni, non completa le frasi, utilizza parole non
adeguate … omette suoni o parti di parole, sostituisce suoni, lettere ( p/b…) e ha un’espressione linguistica inadeguata, va supportato con attività con attività personalizzate personalizzate all’interno del gruppo.
Il bambino che mostra, a cinque anni, a cinque anni, queste difficoltà, può essere goffogoffo, avere poca abilità nella manualità fine,poca abilità nella manualità fine, a riconoscere la destra la destra e la sinistra e la sinistra o avere difficoltà in compiti di memoria a breve terminememoria a breve termine, ad imparare filastroccheimparare filastrocche, a giocare con le parole.
Questi bambini vanno riconosciuti e supportati adeguatamente:
molto si può e si deve fare. Solo in una scuola vissuta scuola vissuta … si può stabilire un rapporto positivo tra bambino ed
adulto che ascolta, accoglie, sostiene e propone. In una scuola dove la collaborazione,collaborazione, la la sinergia, la condivisione degli stili educativi tra le sinergia, la condivisione degli stili educativi tra le insegnanti, insegnanti, tra queste e la famiglia ed a volte con i servizi territoriali
funzionano, è più facile andare incontro al bisogno educativo del bambino.In una scuola che vive nell’ottica dell’inclusione,dell’inclusione, il lavoro in sezione si svolge in
un clima sereno, caldo ed accogliente, con modalità differenziate. …..”
LINEE GUIDA, pag 12 . 13
4.2 Scuola primaria4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
“All’inizio della scuola primaria la prevenzione delle difficoltà di apprendimento rappresenta uno degli obiettivi più importanti della continuità educativa, che si deve realizzare attraverso uno scambio conoscitivo tra la famiglia, i docenti della scuola dell’infanzia e i docenti della scuola primaria medesima.
Solo da una conoscenza approfondita degli alunni, Solo da una conoscenza approfondita degli alunni, il team docente potrà programmare le attività il team docente potrà programmare le attività
educative e didattiche, potrà scegliere i metodi e educative e didattiche, potrà scegliere i metodi e i materiali e stabilire i tempi più adeguati alle i materiali e stabilire i tempi più adeguati alle esigenze di tutti gli alunni del gruppo classeesigenze di tutti gli alunni del gruppo classe.”.”
4.3 SCUOLA SECONDARIA di I e di II grado
“La scuola secondaria richiede agli studenti la piena padronanza delle competenze strumentali (lettura, scrittura e calcolo), l’adozione di un efficace metodo di studio e prerequisiti adeguati all’apprendimento di saperi disciplinari sempre più complessi; elementi, questi, che possono
mettere in seria difficoltà l’alunno con DSA, inducendolo ad atteggiamenti demotivati e rinunciatari.
Tali difficoltà possono essere notevolmente Tali difficoltà possono essere notevolmente contenute e superate, individuando contenute e superate, individuando
opportunamente le strategie e gli strumenti opportunamente le strategie e gli strumenti compensativi nonché le misure compensativi nonché le misure
dispensative.”dispensative.” LINEE GUIDA, pag 17
Anche l’Università …
… … dovrà svolgere un ruolo importante, trovando soluzioni dovrà svolgere un ruolo importante, trovando soluzioni all’interno delle metodologie didattiche e di valutazione e all’interno delle metodologie didattiche e di valutazione e
favorendo l’uso di strategie e risorse, in particolare favorendo l’uso di strategie e risorse, in particolare attraverso le nuove tecnologie. … attraverso le nuove tecnologie. …
Si pone, pertanto, … , la necessità di interventi idonei ad individuare i casi Si pone, pertanto, … , la necessità di interventi idonei ad individuare i casi sospetti di DSA negli studenti (art. 3.3) come per tutti gli altri gradi di scuola. sospetti di DSA negli studenti (art. 3.3) come per tutti gli altri gradi di scuola.
… …
La presentazione della certificazione diagnostica, al momento dell’iscrizione, permette di accedere anche ai test di ammissione con le seguenti modalità:
· la concessione di tempi aggiuntivi, · la concessione di tempi aggiuntivi, rispetto a quelli stabiliti per la generalità degli studenti,
ritenuti congrui dall’Ateneo in relazione alla tipologia di prova e comunque non superiorinon superiori
al 30% in più;al 30% in più;
· la concessione di un tempo aggiuntivo fino a un massimo del 30% la concessione di un tempo aggiuntivo fino a un massimo del 30% in più rispetto a quello
definito per le prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale programmati a
livello nazionale o dalle università ….
· in caso di particolare gravità certificata del DSA, gli · in caso di particolare gravità certificata del DSA, gli Atenei – nella loro autonomia -autonomia -
possono valutare ulteriori misureulteriori misure atte a garantire pari opportunità nell’espletamento delle
prove stesse. ” (Dalle LINEE GUIDA pag 26 - 27)
UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
“ La sinergia fra didattica individualizzata e personalizzata determina dunque, per l’alunno e lo studente con DSA, le
condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. (LINEE GUIDA, pag 6 - 7)
“4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA Gli insegnanti possono “riappropriarsi” di competenze educativo - didattiche anche nell’ambito dei DSA, … È appena il caso di ricordare che nel profilo professionale del docente sono ricomprese, oltre alle competenze disciplinari, anche competenze psicopedagogiche (Cfr. art. 27 CCNL).
Gli strumenti metodologici per interventi di carattere didattico fanno parte, infatti, dello “strumentario” di base che è patrimonio di conoscenza e di abilità di ciascun docente. Tuttavia, è pur vero che la competenza psicopedagogica, in tal caso, deve poter essere aggiornata e approfondita”. (LINEE GUIDA, pag 9)
Esonero lingua straniera?
Non si possono privare i ragazzi di Non si possono privare i ragazzi di
conoscenze essenziali al giorno d’oggiconoscenze essenziali al giorno d’oggi
In caso di disturbo grave In caso di disturbo grave …
“… In caso di disturbo grave … è possibile in corso d’anno DISPENSARE l’alunno dalla VALUTAZIONE nelle prove scritte e,
in sede di esame di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta, ….
Resta fermo che in presenza della dispensa dalla valutazione delle prove scritte, gli studenti con DSA utilizzeranno comunque il supporto scritto in quanto utile all’apprendimento anche orale delle lingue straniere, soprattutto in età adolescenziale.
In relazione alle forme di valutazione, per quanto riguarda la comprensione (orale o scritta), sarà valorizzata la capacità di cogliere il senso generale del messaggio … di farsi comprendere in modo chiaro, anche se non del tutto corretto grammaticalmente.” (LINEE GUIDA pag 20)
SCUOLA SECONDARIA:SCUOLA SECONDARIA:differenza tra differenza tra ESONEROESONERO e e DISPENSADISPENSA
“Sulla base della gravità del disturbo, nella scuola secondaria scuola secondaria (…) considerate le sue possibili difficoltà di memorizzazione,
risulta conveniente insistere sul potenziamento del lessico ad alta frequenza piuttosto che focalizzarsi su parole più rare, …
come quelle presenti nei testi letterari. …
Ai fini della corretta interpretazione delle disposizioni contenute nel decreto attuativo, pare opportuno
precisare che l’ “esonero” riguarda l’insegnamento della lingua straniera nel suo complesso, mentre la “dispensa”
concerne unicamente le prestazioni in forma scritta “ (LINEE GUIDA, pag 20)
Decreto attuativo N. 5669Decreto attuativo N. 5669
Art . 6.
“Solo in casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunno o lo studente possono – su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del consiglio di classe - essere esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato.
In sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio solo al rilascio
dell'attestazione dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. .323/1998.”
Un’altra finalità della Legge 170/2010
STRETTO RAPPORTO STRETTO RAPPORTO
TRA SCUOLA E FAMIGLIE.TRA SCUOLA E FAMIGLIE.
È compito dei dirigenti “… incrementare la comunicazione e la collaborazione tra
famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione”.
VALUTAZIONE ED
ESAMI
53
54
«Alla base della demotivazione scolastica esiste quella tendenza all’oggettivazione […] che porta i
professori a giudicare i loro studenti in base al profitto, … risolvendo l’educazione in puro fatto
quantitativo,dove a sommarsi sono nozioni e voti. […]
L’interrogazione misura il “profitto”, ma siccome il profitto è l’ultimo risultato di quella catena che, percorsa a
ritroso, indica comprensione, interesse, sollecitazione emotiva, non è difficile demotivare, anche in modo
grave, studenti giudicati in base all’esito che può scaturire solo da premesse che la scuola
ha evitato di curare»
Umberto Galimberti Umberto Galimberti
punta il dito contro le modalità di valutazione della scuola
UMBERTO GALIMBERTI “L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani” - Rizzoli, Milano 2007
La valutazioneLa valutazione
““La valutazione dovrebbe essere La valutazione dovrebbe essere deliberatamente progettata deliberatamente progettata
per migliorare ed educareper migliorare ed educare i risultati degli studenti,i risultati degli studenti,
non solamentenon solamente per verificarli ….”per verificarli ….”
(Wiggins, 1998)
VA
LU
TA
ZIO
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DE
GL
I AP
PR
EN
DIM
EN
TI:
58
La valutazione NON è atto finale, NON è “INSEGNO E POI VALUTO”
All’interno del curricolo formativo l’atto del valutare
implica un’assunzione di responsabilità
La valutazione deve tener conto degli aspetti conoscitivi, emotivi e relazionali della personalità
ed ha lo scopoprioritario di fornire le informazioni necessarie
per misurare la distanza dal livello di partenzadi ogni singolo alunno
Il CURRICOLO e la VALUTAZIONE:sono un sistema unitario
VALUTAZIONE = OCCASIONE PER …
- conoscere i livelli di sviluppo e di apprendimento di ogni alunno
- valorizzarli - stimolarli- affrontare quotidianamente le fatiche
dovute alle caratteristiche personali di ognuno di loro
59
“Per valutare occorre conoscere gli stili ed i ritmi di apprendimento dei singoli alunni: occorre una fotografia a colori dei singoli alunni “ (U.
Tenuta)
• sugli aspetti psicologici ed emotivi dello studente
• sulla costruzione di una positiva immagine di sé• sul sentimento di adeguatezza/inadeguatezza• sul livello di autostima • sul senso di autoefficacia• sulle aspettative di successo • sulla motivazione allo studio
…
sul successo scolastico stesso!
LA VALUTAZIONE INCIDE …
Occorre cambiare il proprio habitus mentis
circa il valutare
SERVE UNA SERVE UNA RIFORMA DELLA RIFORMA DELLA VALUTAZIONE SCOLASTICAVALUTAZIONE SCOLASTICA
La valutazione tradizionale:
• non è imparziale, ma arbitraria e incontrollabile • non è predittiva, cioè non dice nulla di che cosa i ragazzi sapranno fare nella vita reale con le conoscenze acquisite a scuola • non è educativa, ma demotivante e deresponsabilizzante• è autoreferenziale e inadatta a valutare ciò che deve valutareANGELO CHIARLE, Progettare apprendimenti significativi e percorsi individualizzati
in letteratura con il Cooperative Learning, in: MARCO BAY (a cura di), Cooperative Learning e scuola del XXI secolo. Confronto e sfide educative, Libreria Ateneo
Salesiano, Roma 2008.
«L’insegnamento trasmissivo
implicitamente comunica che lostudente non è in
grado di apprendere
un contenuto se l’insegnante non
lorende chiaro con la spiegazione»
(Comoglio)
Come fare per far sì che qualcosa cominci a cambiare anche Come fare per far sì che qualcosa cominci a cambiare anche nellanella
SCUOLA SUPERIORE?SCUOLA SUPERIORE?
Occorre:a) ripensare la missione educativa della scuola superioreb) ripensare la programmazione didattica delle varie discipline, non finalizzandola più all’esclusivo completamento dei programmic) ripensare il ruolo del docente non più in termini di “dispensatore di conoscenze”d) ripensare il concetto stesso di “studio”e) ripensare la valutazione scolastica (tipologia, modalità di svolgimento e criteri di valutazione di tutte le prove di verifica)f) ripensare la funzione, l’utilizzo e l’impostazione dei libri di testo.
«Cosa cambia nella scuola?»«Cosa cambia nella scuola?» È la sfida che lancia il Ministro nel presentare
Il nuovo obbligo di istruzione, nel documento tecnico del Decreto 22 agosto 2007
(con indicazioni circa Il contesto e il metodo, l’allegato 1 su Gli assi culturali, l’allegato 2 sulle Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine
dell’istruzione obbligatoria)
«Insegnare di meno puòsignificare
apprendere di più»
(Wiggins- McTighe)
VALUTAZIONE dell’alunnoVALUTAZIONE dell’alunno
SOMMATIVASOMMATIVA
FORMATIVAFORMATIVA
AUTENTICAAUTENTICA
Serve a ‘tirare le Serve a ‘tirare le somme’somme’al termine di un percorsoal termine di un percorsoFornisce informazioni utilizzabili Fornisce informazioni utilizzabili dall’alunno e dall’insegnante durantedall’alunno e dall’insegnante duranteil percorsoil percorso
Fornisce informazioni circa laFornisce informazioni circa lapadronanza delle padronanza delle competenze incompetenze incontesti reali o realisticicontesti reali o realistici
“La scuola deve promuovere, non deve respingere: occorre utilizzare la valutazione per creare le condizioni che possano mettere tutti gli alunni nella
condizione di apprendere … e non per respingere coloro che non hanno appreso.”(U.Tenuta)
La valutazione La valutazione formativaformativa( … e non selettiva)( … e non selettiva)
Giudicare educando
Aiutare ad analizzare gli errori
Incoraggiare
Modificare le attribuzioni causali del successo/insuccesso
Sollecitare le modifiche di percorso
Sottolineare i punti di forza
Suggerire strategie
Motivare
Dalla VALUTAZIONE FORMATIVAalla
VALUTAZIONE AUTENTICAVALUTAZIONE AUTENTICA
La valutazione ‘autentica’ si contrappone La valutazione ‘autentica’ si contrappone alla valutazione scolasticaalla valutazione scolastica
Non sempre le competenze acquisite a Non sempre le competenze acquisite a scuola si trasferiscono nella vita.scuola si trasferiscono nella vita.La valutazione in contesti reali o La valutazione in contesti reali o
‘realistici’ è, al contrario, autentica e ‘realistici’ è, al contrario, autentica e attendibile. attendibile.
Valutazione Ciò che si vede è solo una piccola parte della realtà….
VERIFICHE E VALUTAZIONE:
cosa dice la legge
FINO AGLI ANNI SETTANTA, L'ASPETTO VALUTATIVO HA MANTENUTO UNA PREMINENTE FUNZIONE SELETTIVA
E' proprio in questi anni che verrà emanata l'innovativa Legge 517/1977 “Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico”, che, agli articoli. 4 e 9, poneva l'accento sull'aspetto prettamente formativo della valutazione.
“Art. 4 - L'insegnante o gli insegnanti di classe sono tenuti a compilare ed a tenere aggiornata una scheda personale dell'alunno contenente le notizie sul medesimo e sulla sua partecipazione alla vita della scuola, nonché le osservazioni sistematiche sul suo processo di apprendimento e sui livelli di maturazione raggiunti... Art. 9 - Il consiglio di classe con la sola presenza dei docenti è tenuto a compilare e a tenere aggiornata una scheda personale dell'alunno contenente le notizie sul medesimo e sulla sua partecipazione alla vita della scuola, nonché le osservazioni sistematiche sul suo processo di apprendimento e sul livello di maturazione raggiunto sia globalmente sia nelle singole discipline”.
Successivamente, tutte le scuole venivano coinvolte in corsi di aggiornamento sulla valutazione in itinere e su quella sommativa.
Il risultato fu che solo una minima parte dei docenti aveva recepito questa nuova visione pedagogica.
Rimanevano, infatti , molti dubbi e la pratica era ancora molto lontana dalla teoria: sono nati ben tre modelli di documenti di valutazione, ma tutti e tre non hanno risposto allo spirito animatore della legge 517.
I cambiamenti nella scuola faticano a decollare.
DPR 275/99
Art.4 – Autonomia didattica - C.4 Le Istituzioni scolastiche:- assicurano la realizzazione di iniziative
di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento
- individuano le modalità e i criteri divalutazione degli alunni nel rispetto
dellanormativa nazionale.
LA VALUTAZIONE nella Legge 169/08Legge 169/08
E’ espressione dell’autonomia professionale propria dellafunzione docente nella sua dimensione sia individualeche collegiale, nonché dell’autonomia didattica delleistituzioni scolastiche.Ha per oggetto il processo di apprendimento, ilcomportamento e il rendimento scolastico complessivodegli alunni.Concorre, con la sua finalità anche formativa eattraverso l’individuazione delle potenzialità e dellecarenze di ciascun alunno, ai processi diautovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramentodei livelli di conoscenza e al successo formativo
D.P.R. n° 122 del 22 giugno 2009D.P.R. n° 122 del 22 giugno 2009 REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONEREGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE
Art. 10Art. 10 Valutazione degli alunni con DSAValutazione degli alunni con DSA
“ Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede d’esame
conclusivo dei cicli, devono tener conto delle
specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e
delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti idonei. ...”
VALUTAZIONE VALUTAZIONE PER PER COMPETENZECOMPETENZE
Secondo quanto disposto dal Secondo quanto disposto dal DOCUMENTO DOCUMENTO SULL’INNALZAMENTO DELL’OBBLIGO DI SULL’INNALZAMENTO DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONEISTRUZIONE (D.M. 139/2007, attuativo dell’art. 1, comma 622, della (D.M. 139/2007, attuativo dell’art. 1, comma 622, della
L. n. 296/2006,) L. n. 296/2006,) che interessa entrambi i cicli,che interessa entrambi i cicli, i saperi i saperi devono essere organizzati in 4 assi ed articolati in devono essere organizzati in 4 assi ed articolati in ABILITÀ, CAPACITÀ E CONOSCENZE, ABILITÀ, CAPACITÀ E CONOSCENZE, secondo il secondo il sistema previsto nel quadro europeo dei titoli e delle sistema previsto nel quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF), così come prescritto dalle qualifiche (EQF), così come prescritto dalle raccomandazioni dell’Unione europea che, fin dal raccomandazioni dell’Unione europea che, fin dal Consiglio di Lisbona del 2000, chiede di collegare i Consiglio di Lisbona del 2000, chiede di collegare i livelli delle qualifiche nazionali agli livelli delle qualifiche nazionali agli 8 livelli 8 livelli del quadro del quadro europeo. europeo.
Le scuole attualmente sono tenute a rilasciare una certificazione dei saperi e delle competenze possedute a conclusione dell’obbligo scolastico (art. 4), tramite un modello di certificazione predisposto dal MIUR ed unico sul territorio nazionale.
Al Regolamento venivano inoltre allegati tre importanti documenti, concernenti gli assi culturali, le competenze chiave di cittadinanza e alcuni aspetti tecnici.
Con il documento relativo agli Assi culturali (allegato 1 al DM 22.8.2007, n. 139) venivano elencate le competenze di base da possedere al termine dell’istruzione obbligatoria, e le conoscenze e abilità/capacità connesse a tali competenze, per i 4 assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e storico-sociale).
Anche il DPR 122/2009 indica la CERTIFICAZIONE come
strumento importante per:- “sostenere i processi di
apprendimento, orientamento,- consentire eventuali passaggi tra i
diversi percorsi e sistemi formativi e inserimento nel mondo del lavoro” .
Un modello di certificato delle competenze di base al termine dell’istruzione obbligatoria è stato fornito con il D.M. 27 gennaio 2010, n. 9.
Si tratta di un percorso piuttosto faticoso, dovuto anche al fatto
che la scuola italiana risente molto della tradizione umanistica e del tipo di insegnamento trasmissivo che l’ha sempre caratterizzata.
Quindi posizione di svantaggio nei confronti di altri sistemi
scolastici che sono stati più pronti a recepire le istanze del mondo del lavoro e per i quali la didattica per competenze fa già parte della tradizione.
Tuttavia, anche nella scuola italiana i cambiamenti sono percepibili, non solo in discipline che già da anni lavorano per competenze (ad esempio, le lingue straniere), ma anche in discipline tradizionalmente oggetto più di conoscenze che di abilità e competenze.
Il sempre maggiore utilizzo della didattica laboratoriale, l’ ”imparare facendo” che sta prendendo piede in alcune scuole, risponde proprio a questa esigenza.
La necessità di un più stretto collegamento tra scuola e mondo del lavoro, non solo nei percorsi di tipo professionale, è stata oggetto di vari atti normativi:
la L. 53/2003 e il successivo D.Lgs 77/2006 prevedevano e disciplinavano percorsi di alternanza scuola-lavoro a partire dai 15 anni di età per tutti gli indirizzi di studio (compresi quelli liceali).
Con il recente riordino degli istituti superiori (DPR 87/2010 per gli istituti professionali, DPR 88 per gli istituti tecnici, DPR 89/2010 per i licei) l’alternanza scuola-lavoro è riproposta come possibilità di condurre esperienze significative nel mondo produttivo per tutti gli indirizzi.
Per gli studenti con DSA
STESSI OBIETTIVI … MODALITÀ DIVERSE
DPR N° 122 del 22 giugno 2009 - art.10
“Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.”
La Legge 170/2010La Legge 170/2010
… parlando di valutazione degli apprendimenti, assicura che …
““agli studenti con DSA sono garantite, agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso didurante il percorso di
istruzione e di formazione scolastica e istruzione e di formazione scolastica e universitaria, universitaria,
adeguate forme di verifica e di adeguate forme di verifica e di valutazione,valutazione,
anche per quanto concerne gli esami di anche per quanto concerne gli esami di Stato …”.Stato …”.
D.M.12 luglio 2011 sui Dsa
Articolo 6 Forme di verifica e di valutazione• “La valutazione scolastica, periodica e finale, degli alunni e
degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi pedagogico - didattici di cui ai precedenti articoli.
• Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare - relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria.”
Il tema delle “VERIFICHE E VALUTAZIONI” nei confronti degli alunni con D.S.A. è fonte
di profonde riflessioni. Le norme ministeriali dichiarano che
la “valutazione” dello studente con DSA dovrà essere “adeguata”, per
sviluppare una valutazione centrata sviluppare una valutazione centrata sull’alunno specificosull’alunno specifico e sui suoi progressi.
“Forme adeguate di verifica e di valutazione.” ” (L G, pag 28)
Il tema delle “VERIFICHE E VALUTAZIONI” nei confronti degli alunni con D.S.A. è fonte
di profonde riflessioni. Le norme ministeriali dichiarano che
la “valutazione” dello studente con DSA dovrà essere “adeguata”, per
sviluppare una valutazione centrata sviluppare una valutazione centrata sull’alunno specificosull’alunno specifico e sui suoi progressi.
“Forme adeguate di verifica e di valutazione.” ” (L G, pag 28)
LINEE GUIDALINEE GUIDA
“La valutazione deve concretizzarsi in una prassi che espliciti concretamente le
modalità di differenziazionedifferenziazione a seconda della disciplina e del tipo di compito,
discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che
esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite”.
(Linee Guida, p. 28)
VERIFICHE e MODALITÀ da mettere in atto:
• le verifiche devono avere come oggetto obiettivi e contenuti ben specificati
• ciascuna competenza dell’alunno richiede una verifica specifica (definizione di obiettivi e contenuti specifici)
• è opportuno compensare/integrare i compiti scritti ritenuti non adeguati con prove orali
• all’alunno deve essere concesso l’uso dei mediatori didattici a lui necessari ) durante le prove sia scritte , sia orali (calcolatrice, vari ausili, tavole compensative, schemi e mappe concettuali)
• per le materie in cui non sono obbligatorie prove scritte, è opportuno utilizzare verifiche orali programmate
• si devono prevedere tempi più lunghi o/e verifiche più brevi
Sarebbe preferibile che i tempi e le modalità delle verifiche fossero pianificati dal coordinatore di classe: possibilmente non più di una al giorno e non più di tre
alla settimana!
MODALITA’ DI VALUTAZIONEnelle LINEE GUIDA allegate al Decreto attuativo del 12 luglio
2011
“In fase di verifica e di valutazione, lo studente con dislessia può usufruire di tempi aggiuntivi per
l’espletamento delle prove o, in alternativa e comunque nell’ambito degli obiettivi disciplinari
previsti per la classe, di verifiche con minori richieste.Nella valutazione delle prove orali e in ordine alle modalità di interrogazione si dovrà tenere conto delle capacità lessicali ed espressive proprie dello studente.”
( LINEE GUIDA - pag 18)…
“Forme adeguate di verifica e di valutazione. La valutazione deve concretizzarsi in una prassi che espliciti concretamente le modalità di differenziazione a seconda della disciplina e del tipo di compito, discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che
esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite.” ( LINEE GUIDA - pag 28)
Valutazione come … dispensa!
“Per quanto concerne le misure dispensative, oltre a tempi più lunghi per le verifiche scritte o a
una quantità minore di esercizi, gli alunni con disgrafia e disortografia sono
dispensati dalla valutazione della correttezza della scrittura
e, anche sulla base della gravità del disturbo, possono accompagnare o integrare la prova scritta
con una prova orale attinente ai medesimi contenuti.”
(LINEE GUIDA, pag 19)
VALUTAZIONE
Deve essere personalizzata, cioè deve tener conto sia delle caratteristiche personali del disturbo del
ragazzo (Regolamento valutazione D.P.R. 122 /2009), sia del punto di partenza e dei risultati conseguiti,
premiando i progressi e gli sforzi.
Ad es. , in fase di correzione degli elaborati, tener conto dell’influenza del tipo di disturbo su specifiche tipologie di errore (calcolo, trascrizione, ortografia, sintassi e grafismo) e orientare la valutazione su competenze più ampie e generali come da normativa (L. 170 /2010- Art. 5).
Ad es. puntare al contenuto dei “temi” più che agli errori ortografici, o alla capacità di risolvere un problema più che alla conoscenza mnemonica delle tabelline.
Partire dai risultati conseguiti, Partire dai risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi..premiando i progressi e gli sforzi...
QUINDI … QUALI VERIFICHE per gli studenti con DSA?
• Verifiche orali, programmate (tempi – contenuti – procedura)
• Verifiche con minori richieste • Verifiche scritte, proposte con carattere
e dimensione idonei, con scelte multiple e, se necessario, lette da un lettore
• Verifiche scritte ed orali con l’uso di mediatori didattici (mappe mentali, mappe cognitive, ……)
“VALORIZZARE” OLTRE CHE VALUTARE
RICORDATE CHE:
• La verifica non dovrebbe essere l'unica fonte di valutazione • Alcuni studenti sono molto emotivi• Valutare anche le domande fatte dagli allievi• Valutare gli interventi in classe COME VALUTARE?
• Valutare considerando i DSA• Valutazione, nelle prove scritte, del contenuto e non della forma• Escludere dalla valutazione gli errori di calcolo e di trascrizione• Valutazione dei progressi in itinere e degli sforzi, non delle
carenze
Spesso gli insegnanti credono che …
QUESTA QUESTA NON NON è è GIUSTIZIA!GIUSTIZIA!
Infatti …”Non c’è peggiore ingiustizia del dare coseuguali a
persone che uguali non sono”. Don Lorenzo Milani
La mia giustizia
“Non intendo trattare neppure due di voi allo stesso modo. E niente proteste al riguardo.
Alcuni dovranno scrivere lunghe relazioni, altri avranno il permesso di farle più corte; alcuni dovranno
leggere articoli chilometrici, altri articoli brevi. Così stanno le cose.
Ognuno apprende in modo diverso e se qualcuno ha esigenze particolare,
me lo faccia sapere e io penserò a studiare qualcosa
di più adatto a lui. Ma non voglio sentire lamentele su quello che faccio per gli altri”.
M. Levine
Solo in questo modo si attua la PERSONALIZZAZIONE EDUCATIVA,
che risolve definitivamente il problema dell’integrazione degli alunni cosiddetti diversamente abili,
perché solo così si potrà avere una scuola su misura
peruna società complessa qual è quella
attuale.
IMBOCCARE LA VIAIMBOCCARE LA VIA DELL’ … DELL’ …
'APPRENDIMENTO PERSONALIZZATO','APPRENDIMENTO PERSONALIZZATO',significa che
“l'organizzazione della scuola dovrà articolarsi attorno ai bisogni, agli interessi e alle attitudini di ogni
allievo” che, attraverso l'impegno consapevole a fianco
dei docenti, diventerà così ““coproduttore” coproduttore” della propria educazione.della propria educazione.
E L’ESAME DI STATO?
ESAME di STATO ESAME di STATO OM n 41 del 11/05/12 - art.17 BIS Esame dei candidati in situazione di DSA
1. La Commissione d’esame – (….) - considerati eventuali elementi forniti dal Consiglio di classe, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati affetti da disturbi specifici di apprendimento (DSA), in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine il Consiglio di classe inserisce nel documento del 15 maggio di cui al DPR n.323/1998 il Piano Didattico Personalizzato o altra documentazione predisposta ai sensi dell’art.5 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011.
Sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi forniti dal Consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato o da altra documentazione redatta ai sensi dell’art.5 del D.M. 12 luglio 2011.
Sarà possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formati “mp3”. Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la Commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato dal capitolo 4.3.1 delle Linee guida citate, di individuare un proprio componente che possa leggere i testi delle prove scritte.
./…
Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico.
In particolare, si segnala l’opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte, di curare con particolare attenzione la predisposizione della terza prova scritta, con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua straniera, di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma.
Al candidato potrà essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti giovevoli nello svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove.
E LE LINGUE E LE LINGUE STRANIERESTRANIERE
2. I candidati con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), che, ai sensi dell’art.6, comma 6, del DM n.5669
del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico differenziato, con esonero dall’insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art. 13 del D.P.R. n. 323/1998.
Per detti candidati, il riferimento all’effettuazione delle prove differenziate va indicato solo nella ATTESTAZIONE e
non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto.
PERCORSO DIDATTICO DIFFERENZIATO, CON ESONERO DALL’INSEGNAMENTO DELLA/E LINGUA/E STRANIERA/E
PERCORSO ORDINARIO CON SOLA DISPENSA DALLE PROVE SCRITTE DI LINGUA STRANIERA
3. Per quanto riguarda i candidati con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), che, ai sensi dell’art.6, comma 5, del DM n.5669 del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e straniera/e, la Commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di seconda prova scritta, dovrà sottoporre i candidati medesimi a prova orale sostitutiva della prova scritta.
La Commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, stabilisce modalità e contenuti della prova orale, che avrà luogo nel giorno destinato allo svolgimento della seconda prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio complessivo delle prove scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nell’art. 15, comma 8. Il punteggio, in quindicesimi, viene attribuito dall'intera commissione a maggioranza, compreso il presidente, secondo i criteri di conduzione e valutazione previamente stabiliti in apposita o apposite riunioni e con l'osservanza della procedura di cui all'art. 15, comma 7.
PER LE LINGUE STRANIERE SONO CONTEMPLATE TRE POSSIBILITÀ :
1) In caso di esonero e di conseguente percorso didattico differenziato, lo studente svolgerà delle prove differenziate e avrà un attestato e non un diploma
2) In caso di dispensa dalla prova scritta in lingua straniera , lo studente effettuerà la prova orale sostitutiva di quella scritta nella stessa mattina in cui è prevista la prova scritta in lingua straniera, come seconda prova di esame .
3) Per gli studenti che hanno seguito un percorso didattico ordinario senza esonero , né dispensa dalle prove scritte in lingua straniera, l’attenzione da parte della commissione, per la predisposizione della prova scritta potrebbe consistere in:
MISURE COMPENSATIVE • Esplicitazione o/esemplificazione della consegna (se necessario). • Lunghezza del testo da produrre: potrà variare da un minimo di 5 righe al max richiesto
Consegna con incluse Key-words (parole chiave) come guida alla composizione del testo
• Uso di schemi, mappe concettuali, … sui contenuti studiati (La prova di colloquio avrà carattere compensativo nel caso in cui l'esito delle prove scritte non sia ritenuto soddisfacente )
MISURE DISPENSATIVE • Non valutare gli errori di spelling e non dare eccessivo peso agli errori morfo-sintattici
TERZA PROVA SCRITTA CON LINGUE STRANIERE
Qualora la lingua o le lingue straniere siano coinvolte nella terza prova scritta, gli accertamenti relativi alla lingua o alle lingue straniere sono effettuati dalla commissione per mezzo di prova orale sostitutiva nel giorno destinato allo svolgimento della terza prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio complessivo delle prove scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nell’art. 15, comma 8. I risultati della prova orale relativa alla lingua o alle lingue straniere coinvolte nella terza prova scritta sono utilizzati per la definizione del punteggio da attribuire alla terza prova scritta.
IN SINTESI all’esame:Gli studenti con diagnosi di DSA possono utilizzare tutti gli strumenti compensativi
indicati nel proprio PDP.L’accesso alla decodifica delle consegne delle prove scritte può avvenire in due
modi : - Sintesi vocale- Lettore umano, cioè un componente della commissione che legge i testi delle proveHanno diritto a tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove Hanno diritto a una particolare attenzione nella predisposizione della terza prova
scritta (si ricorda che i quesiti per la 3^ prova devono essere di numero uguale a quelli dati alla classe, ma possono essere ridotti in termini di complessità, come prevede il dm 429/2000: ad es. Con quesiti a risposta multipla, oppure con parole chiave o schemi/guida prodotti nel corso dell'anno e debitamente indicati nel PDP . Inoltre gli studenti con DSA non dovrebbero essere tenuti a rispettare il numero di righe previsto per gli altri studenti, ma possono fornire risposte più brevi.)
Nella fase del colloquio, la commissione terrà conto, in ordine alle modalità di interrogazione usate anche in corso d’anno, delle capacità lessicali ed espressive del candidato con DSA , adeguando le richieste alle complessive capacità del candidato e adottando criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma.
Sul diploma nessun riferimento alla differenziazione delle proveSul diploma nessun riferimento alla differenziazione delle prove
Documento del 15 maggioDocumento del 15 maggioO.M. 44/2010“
• Grande importanza riveste il Documento del 15 maggio, che ogni Consiglio di classe deve elaborare indicando“….i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami” (Art.6 c.2 (Art.6 c.2 )
• “Prima della elaborazione del testo definitivo del documento, i consigli di classe possono consultare, per eventuali proposte e osservazioni, la componente studentesca e quella dei genitori”. (Art.6 c.6 )(Art.6 c.6 )
• “Il documento è immediatamente affisso all’ albo dell’istituto e consegnato in copia a ciascun candidato.” (Art.6 (Art.6 c.7 ) c.7 )
RELAZIONE ALUNNO H (allegato al documento del 15 maggio) l’allegato può non essere affisso all’albo dell’istituto e non essere consegnato a ciascun candidato… su richiesta va fornita copia.
Se il Presidente di Commissione decide in senso contrario o comunque diverso da quanto previsto nel documento del 15 maggio dal Consiglio di classe/commissione e nella relazione allegata DEVE MOTIVARE LE PROPRIE DECISIONI
DESCRIZIONE DEL DSA – • DIAGNOSI: Q.I., LINGUAGGIO, MEMORIA• AUSILI• AIUTI A CASA• PERCORSO SCOLASTICO• PROGETTI MIRATI• CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ RAGGIUNTE• DISCIPLINE CON PARTICOLARI CRITERI DIDATTICI• PROVE E VALUTAZIONI
ALLEGATI al Documento del 15 maggio
Cosa succede se la diagnosi viene fatta in ritardo o non
viene fatta
La "costruzione" La "costruzione" delle delle PROVE di VERIFICAPROVE di VERIFICA
e, quindi,e, quindi, d’ESAME d’ESAME
dipende SEMPRE dalledipende SEMPRE dalle SPECIFICITÀSPECIFICITÀ dell'allievo. dell'allievo.
NOTA BENENOTA BENE !!!!!!!!
ES. di INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DEGLI ESAMI DI STATO.
Nel documento del Consiglio di Classe del 15 maggio il coordinatore si farà carico di controllare che ogni singolo docente abbia specificato:
• tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con riferimento alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d’anno;
• le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d’esame;• le simulazioni delle prove d’esame.La Commissione d’esame per la predisposizione della terza prova
scritta e per le altre due prove prenderà in considerazione:• tempi più lunghi;• utilizzo di strumenti informatici, se utilizzati in corso d’anno;• possibilità di avvalersi di un insegnante membro della commissione per la
lettura dei testi delle prove scritte.Per quanto riguarda la lingua stranierala lingua straniera, siamo in attesa di ulteriori
indicazioni dalla circolare ministeriale; le difficoltà dovranno essere compensate mediante l’assegnazione di tempi più estesi, l’utilizzo di alcune tecnologie informatiche, valutazioni più attente al contenuto che alla forma, l’integrazione orale della prova scritta.
Direttiva del 3/10/2011 n. 88
Obiettivi delle rilevazioni nazionali INVALSI sugli apprendimenti degli studenti - a. s.
2011/2012
Oggetto della valutazione esterna degli Oggetto della valutazione esterna degli apprendimenti apprendimenti
Saranno oggetto delle rilevazioni nazionali sui livelli di apprendimento degli studenti le
conoscenze e le abilità acquisite in italiano e matematica dagli allievi delle classi
seconda e quinta della scuola primaria, prima e terza della scuola secondaria di
primo grado, seconda e quinta della scuola secondaria di secondo grado.
PROVE INVALSI perSCUOLA SECONDARIA di 1° GRADO
• Per gli alunni delle classi prime e terze classi prime e terze della scuola secondaria di I grado costituiranno riferimento le Indicazioni nazionali di cui agli d.lgs.19 febbraio 2004, n.59, aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al D.M. 31 luglio 2007
• In particolare per le classi terze classi terze si terrà conto degli obiettivi di apprendimento stabiliti dalle Indicazioni per il curricolo relativamente alle due discipline considerate e la rilevazione avrà luogo mediante la prova scritta, a carattere prova scritta, a carattere nazionale, compresa nell’esame di Stato conclusivo del nazionale, compresa nell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzioneprimo ciclo d’istruzione
• Gli esiti delle rilevazioniGli esiti delle rilevazioni, unitamente a tutti gli elementi di conoscenza acquisiti dalla scuola mediante le fonti e gli strumenti previsti dalla programmazione d’istituto, potranno concorrere a costituire la base potranno concorrere a costituire la base informativa per la descrizione e la certificazione delle informativa per la descrizione e la certificazione delle COMPETENZECOMPETENZE al termine del primo ciclo di istruzione. al termine del primo ciclo di istruzione.
È a questo concetto di competenza che dovrebbero riferirsi tutti i piani di studio!!!
COMPETENZACOMPETENZA = =capacità di un capacità di un soggetto di soggetto di
““attivare e coordinare conoscenze, attivare e coordinare conoscenze, abilità eabilità e
disposizioni interne”disposizioni interne” (come atteggiamenti, valori, motivazioni,
ecc.)
per affrontare, valorizzando se necessario anche opportune
risorse esterne, una tipologia di compiti o problemi da inquadrare e
risolvere.
P. Perrenoud,
Costruire competenze a Costruire competenze a partire dalla scuola partire dalla scuola
Roma, Anicia 2003
““Se si cambiano solo i programmi che Se si cambiano solo i programmi che figurano nei documenti, figurano nei documenti,
senza scalfire quelli che sono nelle senza scalfire quelli che sono nelle teste, l’approccio per competenze teste, l’approccio per competenze
non ha nessun futuro”non ha nessun futuro”
Contenziosi
Contenziosi
Contenziosi
Contenziosi
Contenziosi
La Repubblica del 06-02-2010
Dislessica bocciata, maturità da rifare
Il Tar riammette una studentessa: "Dovevano garantirle una prova
differenziata"
GENOVA. I professori del liceo classico Bernini dovranno far rifare l'esame di maturità, mettendo a disposizione di una studentessa dislessica gli strumenti "compensativi" e "dispensativi", in modo che possa sostenere le prove, adattandole alle sue capacità di apprendimento, di scrittura e di espressione. La sentenza del Tar-Liguria è arrivata ieri, dopo 6 mesi dalla bocciatura della ragazza, avvenuta nel giugno scorso. Al Tribunale Amministrativo Regionale si sono rivolti i genitori, sostenuti dall'avvocato Raffaella Rubino.
Dove dimostriamo
di applicare la legge?
AID Torino
NEL POF …… indichiamo le
LINEE GUIDA (azioni)
- per ogni alunno
COMPILIAMO il PDP
11/04/23
Tutti gli alunni avrebbero DIRITTO alla personalizzazione degli interventi, in
base ai propri bisogni, per raggiungere il successo formativo
Gli alunni con DSA hanno DIRITTO ad una esplicita
definizione di questi interventi
OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA
1.Riceve la diagnosi dalla famiglia2.La protocolla 3.La inserisce nel fascicolo riservato4.Informa il Consiglio di classe della presenza di un DSA e dà copia della diagnosi
5.Procede alla stesura del PDP6.Aggiorna il fascicolo personale riservato inserendo il PDP
Inserisce il modello del PDP nel Piano dell’Offerta Formativa (POF)
P D PP D P
PIANO:PIANO: studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi”; programma, progetto, strategia, …
DIDATTICODIDATTICO: scopo della didattica è …
- il miglioramento dell’ efficacia e dell’efficienza dell’ insegnamento insegnamento del docente
- il miglioramento dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza (diminuzione dei tempi e delle energie) dell'apprendimentopprendimento dell‘allievo
PERSONALIZZATOPERSONALIZZATO: indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro della classe
Percorso Didattico Personalizzato
Avvalendosi della diagnosi specialistica,
la scuola redige il PERCORSO PERSONALIZZATO,
dove vengono indicate le strategie da mettere in atto
per rispondere alle esigenze specifiche dell’allievo.
Non si tratta di una scoperta rivoluzionaria
Da Rousseau in poi la pedagogia ha imparato a riconoscere l'importanza del soggetto in
formazione, così come l'intensità della relazione interpersonale e la qualità dei
contesti educativi in cui si svolge.
Eppure l'impianto personalizzante assume oggi un significato nuovo.
La PERSONALIZZAZIONE sembra aprire possibili strade per vincere la sfida educativa contro la
dispersione scolastica e per sostenere l'educazione del XXI secolo
Reuven Feuerstein (Botosani, Romania, 21-08-1921
Altri apporti rilevanti sono venuti dalle pedagogie della mediazione.
Feuerstein , per esempio, ha posto l'accento sulla necessità di
organizzare PIANI DI APPRENDIMENTO PERSONALIZZATI
dimensionati sulle capacità e necessità di ciascuno.
Howard Gardner (Scranton, Pennsylvania, 11-07-1943)
Anche secondo Gardner , padre della teoria delle intelligenze multipledelle intelligenze multiple, è
rischioso continuare a pensare alla scuola come semplice erogatrice di formazione linguistica e matematica, perché così si
rischia di “dimenticare” quei soggetti che manifestano forme cognitive differenti (di tipo espressivo,musicale o corporeo ….) e che spesso sono “nascosti” nell'uniformità delle classi scolastiche tradizionali e “sotto stimati” sul piano dello sviluppo delle loro
potenzialità.
CONCETTO DI CONCETTO DI PERSONALIZZAZIONEPERSONALIZZAZIONE
• legge 53/2003 (riforma Moratti) • Indicazioni per il Curriculo, 2007
“la scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni
personali degli studenti nella prospettiva di valorizzare gli
aspetti peculiari della personalità di ognuno”
La PERSONALIZZAZIONE in Europa
Un forte interesse verso LA PERSONALIZZAZIONELA PERSONALIZZAZIONE si trova nei documenti
che accompagnano i processi di riforma in attonel Regno Unito, dai quali emerge che
la personalizzazione non riguarda soltantola personalizzazione non riguarda soltanto gli stili di apprendimento,gli stili di apprendimento,
ma anchema anche le modalità d'insegnamento e la capacità della le modalità d'insegnamento e la capacità della
scuolascuola di funzionare come una comunità di funzionare come una comunità
di insegnanti-genitori-studenti.di insegnanti-genitori-studenti.
Legge n. 53/2003 e D.Lgs. 59/2004
Centralità della Centralità della PERSONAPERSONA che che
apprendeapprende anche attraverso anche attraverso
percorsi personalizzati e
flessibili
““L’apprendimento personalizzato L’apprendimento personalizzato rappresenta oggi uno degli snodi più rappresenta oggi uno degli snodi più
significativi dell’attuale dibattito significativi dell’attuale dibattito educativo e scolastico. educativo e scolastico.
Esso offre una via d’uscita per la Esso offre una via d’uscita per la questione dello svantaggio e per questione dello svantaggio e per
porre ogni allievo nella condizione di porre ogni allievo nella condizione di realizzare tutto il suo potenziale” realizzare tutto il suo potenziale”
(D. Hopkins).(D. Hopkins).
Con la PERSONALIZZAZIONEPERSONALIZZAZIONE …“… “… si vogliono raggiungere si vogliono raggiungere
i medesimi obiettivi i medesimi obiettivi attraverso itinerari diversi” … attraverso itinerari diversi” …
Ciò …. implica la messa a punto di nuove forme nuove forme di organizzazione didattica di organizzazione didattica e la trasmissione dei processi del “sapere” “sapere” e del“ saper faresaper fare” in
modo da predisporre piani di apprendimento coerenti
con le capacità, i ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni
”.(G. Chiosso,La personalizzazione dell’apprendimento)
GENERALMENTE …
… quando si parla di PERSONALIZZAZIONEPERSONALIZZAZIONE
si pensa spesso ad una scuola dove si moltiplicano semplicemente le offerte
didattiche in modo che ciascuno si avvalga di quella che gli è più congeniale e gli consenta di apprendere in modo più
efficace. Ma essa può essere qualcosa di molto
più significativo.
La “personalizzazione forte"
La personalizzazione nel suo significato autentico prende la forma di una partecipazione e di una
“co-creazione di valore”, in cui coloro che apprendono sono continuamente aiutati a definire
i propri obiettivi, a elaborare i propri piani e scopi di apprendimento, a scegliere le strategie
cognitive più efficaci.Il coinvolgimento personale degli alunni nelle
decisioni che li riguardano, nelle scelte di ciò che apprendono, del modo di apprendere e degli
obiettivi che si prefiggono costituiscono le vie maestre per farne dei soggetti capaci di
apprendere per tutta la vita.
L’importanza della scuola nella L’importanza della scuola nella
societàsocietà
La scuola e le attività educative sono strategiche per il futuro delle società
nella doppia dimensione del SAPERE e del SAPER FARE.
Senza sapere Senza sapere il fare diventa un puro il fare diventa un puro esercizio addestrativo,esercizio addestrativo,
senza saper fare senza saper fare il sapere rischia di il sapere rischia di essere erudizione fine a se stessa.essere erudizione fine a se stessa.
Dalle scienze cognitive sappiamo Dalle scienze cognitive sappiamo che…che…
lo sviluppo delle IDEE e delle COMPETENZE
IN TUTTE LE DISCIPLINE sono radicate nell’esperienza corporea e nella realtà fisica.
IMMAGINARE E FAREIMMAGINARE E FARE
hanno uno stesso substrato hanno uno stesso substrato neuronale condivisoneuronale condiviso
Bisogna mettere gli studenti in condizione
di poter comprendere.
APPROCCIO “SPERIMENTALE”
indispensabile per i ragazzi con DSA che quindi devono
“vedere”, “fare” e ”provare”
per poter capire e imparare.
Il luogo più adatto alla loro INTEGRAZIONE è il LABORATORIO
Il LABORATORIO identifica la situazione di apprendimento che
realizza, in una dimensione operativa e
progettuale, l’intreccio tra più mediatori didattici: l’esperienza diretta, il ricorso a modelli
e immagini, la simulazione, l’uso di codici simbolici.
A scuola A scuola (dati OCSE-PISA 2007)
a casa e con gli amicia casa e con gli amici (dati AIE 2007) il perimetro dell’identità comprende anche la
loro identità on-line
MODALITA’ ATTRAVERSO CUI AVVENGONO GLI MODALITA’ ATTRAVERSO CUI AVVENGONO GLI APPRENDIMENTIAPPRENDIMENTI
DA “LE AQUILE SONO NATE PER VOLARE” DA “LE AQUILE SONO NATE PER VOLARE” di R. Grenci –di R. Grenci –
• ESPERIENZA DIRETTA (FARE) 90%• PARLARE E SCRIVERE 70%
• ASCOLTARE E VEDERE (INSIEME) 50%• VISTA 30%• UDITO 20%
• LETTURA 10%
DOBBIAMO TENERE CONTO DEI DIVERSI STILI DI APPRENDIMENTO
PDP PEI Piano Didattico
Personalizzato diversifica
modalità,tempi, strumenti, quantità
nell’attuazione della programmazione
comune della classe C.M. n 4099 del 05/10/2004 - n. 4674 del 10
maggio 2007 per studenti dislessici
DPR122 giugno 09. art 10 – Circ. MIUR 28.5.2009
Piano Educativo Individualizzato
differenzia…
contenuti e competenze specifiche
(Legge 104\92)
PDPPDP Il Dirigente deve
sostenere ll PDPPDP come un contratto fra Docenti, Istituzione Scolastiche, Istituzioni Socio-Sanitarie e Famiglia per individuare e organizzare un percorso personalizzato …
... nel quale devono essere definiti i supporti compensativi e dispensativi che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA.
QUANDO?QUANDO?
• All’inizio di ogni anno scolastico entro i primi 3 mesi … per gli studenti già segnalati
• Appena la famiglia consegna la diagnosi … per i nuovi
Il PDPPDP prodotto va dato in copia alla famiglia con lettera protocollataprotocollata a mano o raccomandata, raccomandata, inserito nel fascicolo
personale riservato e una copia nel registro di classe
definisce in modo formale, cioè registra, tutto ciò che fa per lo studente con DSA: quali strumenti e strategie compensative vengono usate quali misure dispensative vengono accordate come si tiene conto della sua specifica situazione nella valutazione.
È NEL PDP CHE LA SCUOLA…
Istituzione scolastica………………….…
Modello di PIANO DIDATTICO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOPERSONALIZZATO
Anno Scolastico ………………
SCUOLA SECONDARIA………… classe……Referente DSA o coordinatore di
classe……………11/04/23 AID Torino
Struttura del
PPiano DDidattico PPersonalizzato
1. Dati relativi all’alunno
2. Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali
3. Caratteristiche del processo di apprendimento
4. Strategie dell’alunno per lo studio e strumenti utilizzati
5. Individuazione di eventuali modifiche all’interno degli obiettivi disciplinari per il conseguimento delle competenze fondamentali
6. Strategie metodologiche e didattiche adottate
7. Strumenti compensativi e misure dispensative
8. Criteri e modalità di verifica e valutazione
9.9. Patto con la famigliaPatto con la famiglia
Perché permette di:• Ripensare alla didattica• Riflettere sull’importanza
dell’osservazione sistematica dei processi di apprendimento dell’alunno
• Condividere la responsabilità educativa con la famiglia
• Favorire la comunicazione efficace tra diversi ordini di scuola
• Documentare per decidere e/o modificare strategie didattiche
• Inoltre è un atto dovuto!
PERCHÉ compilare il PDP?PERCHÉ compilare il PDP?
Art. 5 - Misure educative e didattiche di supporto
Afferma il diritto degli alunni con DSA a ""fruire di appositi provvedimenti fruire di appositi provvedimenti
dispensativi e compensativi di dispensativi e compensativi di flessibilità didatticaflessibilità didattica
nel corso dei cicli di istruzione e nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari formazione e negli studi universitari
…"…"
Chi decide gli strumenti
compensativi?
Il Consiglio di classe, Consiglio di classe, acquisita la diagnosi specialistica di DSA,
dopo avere analizzato l’ entità del disturbo, le difficoltà, i punti di forza dell’allievo con DSA,
definisce quali strategie didattiche mettere in atto e quali strumenti utilizzare
… confrontandosi con la famiglia , lo studente e, dove è possibile,
con i tecnici.
ES. PDPDESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI
(lettura, scrittura, calcolo) E CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
Matteo presenta un quoziente intellettivo medio-alto, con discrepanza tra il quoziente
intellettivo verbale e quello di performance. Questo significa che Matteo ha una difficoltà maggiore nel recuperare le informazioni di tipo verbale rispetto ad informazioni di tipo visivo.
PUNTI DI FORZA: A) La buona memoria visiva permette a M. di compensare alcune sue difficoltà.B) Ottime sono le capacità logiche.C) Buone le capacità attentive e di concentrazione.D) M. è consapevole delle proprie difficoltà.
PUNTI DI DEBOLEZZA:E) M. presenta una forte componente emozionale che interferisce nelle sue capacità
prestazionali.F) Basso livello di autostimaG) LETTURA (decodifica) La lettura risulta essere lenta e scorretta (la sua capacità di lettura
corrisponde a quella di un bambino che frequenta il terzo anno della scuola primaria, risulta anche difficile la lettura di parole nuove, che devono essere lette per via Fonologica (cioè assemblando lettera per lettera) risulta quindi difficoltosa la lettura di termini tecnici e scientifici.
H) LETTURA (comprensione) Difficile da stabilire
I) SCRITTURA: Matteo non ha automatizzato la scrittura, per cui commette molti errori specialmente nel caso dei gruppi consonantici complessi (gli, ghi, gn), nelle doppie e in alcune parole omofone (hanno-anno, e - è, … )
La difficoltà di scrittura impedisce a Matteo di prendere appunti in modo efficiente in quanto la comprensione della lezione verrebbe ridotta dallo sforzo che dovrebbe attuare per scrivere. Matteo se prende appunti non riesce a seguire la lezione
L) CALCOLO: - Difficoltà a livello sintattico e semantico delle cifre (Matteo
trova molta difficoltà a trascrivere un numero detto a voce ) e nell’enumerare all’indietro. I tempi esecutivi per i calcoli risultano molto superiori alla media per l’età.
- Difficoltà nel recupero dei fatti aritmetici acquisiti (tabelline).
- Difficoltà nel calcolo mentale.
INGLESE
in ogni occasione - Privilegiare le prove in forma orale
durante le lezioni - Fornire appunti scritti il più possibile schematici.
- Evitare di far prendere appunti.
verifiche scritte - Utilizzare per le verifiche scritte domande a scelta multipla
- Integrazione prove scritte con
interrogazione orale
interrogazioni orali - Consentire l’uso durante le interrogazione delle mappe mentali e/o concettuali
- Interrogazioni con registrazioni
MATEMATICA
IN OGNI OCCASIONE -Consentire sempre l’uso della calcolatrice.
-Fornire ogni testo scritto(appunti testo delle verifiche, testo delle
prove strutturate) composto con carattere Arial o Comic e corpo 12/14
Durante le lezioni -Far seguire l’esercizio svolto alla lavagna dall’insegnante senza
doverlo necessariamente copiare sul quaderno.
Verifiche scritte - Dare più tempo (se nello stesso tempo dei compagni, dare meno
esercizi per tipo) , senza penalizzare la valutazione.
- Spiegare a voce le consegne di ogni esercizio.
- Possibilità di consultare le formule o gli schemi procedurali necessari
alla risoluzione degli esercizi.
- Nella valutazione privilegiare l’applicazione
corretta di formule e procedure rispetto agli errori di calcolo.
PROVE
STRUTTURATE O
SEMISTRUTTURATE
(QUELLA D’ESAME
E QUELLE
PREPARATORIE)
- Stessa prova dei compagni, maggior tempo a disposizione
- Spiegare a voce le consegne di ogni parte della prova.
- Possibilità di consultare le formule o gli schemi procedurali
necessari alla risoluzione degli esercizi.
- Possibilità di rispondere oralmente alle domande aperte.
STORIAIn ogni occasione Privilegiare l’apprendimento per via visiva,
mediante la visione di documentari, film, enciclopedia multimediale
durante le lezioni - Fornire appunti scritti, il più possibile schematici, tramite mappe, concetti.
Evitare di far prendere appunti
verifiche scritte . Evitare le verifiche in forma scritta essendo storia una materia valutata oralmente.
interrogazioni orali Consentire l’uso di mappe e di tabelle cronologiche per i fatti storici, e mappe mentali.
La scuola è l’istituzione più “conservata” che esista
D. Parisi -Da Socrate a Google Come si apprende nel nuovo millennio,2009
ascolto passivo attenzione Classe come scolaresca: memorizzazione riproduzione esecuzione
ORA LA LEGGE c’è …ORA LA LEGGE c’è …
si spera in una si spera in una
piena e corretta piena e corretta
APPLICAZIONE!!!!APPLICAZIONE!!!!
Si sa, non basta una legge per modificare la scuola.
Infatti ….
“Il nemico per i dislessici non è la scuola in sé (in cui spesso non c’è preparazione sufficiente), né i servizi sanitari (che talora non danno adeguate
risposte diagnostiche e riabilitative), né la società in generale: il nemico è l’ignoranza sul l’ignoranza sul
problema problema e la mancanza di collaborazione e di alleanza per
uno scopo preciso”
( Prof. Enrico Ghidoni, Responsabile Clinico C. Esp. Inter. Disturbi Cognitivi Reggio Emilia – Albinea)
“La nostra scuola, dice Berlinguer, modellata su un impianto
che risale al primo Novecento (aula, cattedra, banchi ) è oggi totalmente estranea ai bisogni culturali dei giovani”.
"Non sviluppa le capacità di apprendimento una scuola incapace di sfruttare le nuove tecnologie, non compete con il boom
dell'audio-visual, con gli sms, con tutti quegli stimoli che bombardano i giovani … … non accresce la capacità di studio e di
comprensione e non raggiungerà mai gli obiettivi di Lisbona".
Occorre che la scuola italiana abbandoni Occorre che la scuola italiana abbandoni definitivamente la "trasmissività" del sapere definitivamente la "trasmissività" del sapere
dalla cattedra ai banchi.dalla cattedra ai banchi.
Quali proposte per il futuro?
"I sistemi educativi devono combinare lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità specifiche, insieme alla creatività, alla curiosità, all'intuizione, al pensiero critico, al problem solving, alla sperimentazione,
all'assunzione dei rischi, all'abilità di apprendere dai fallimenti, ...fino al senso di imprenditorialità.
In una parola: bisogna passare dall'insegnamento bisogna passare dall'insegnamento strutturato cattedra-alunno-compiti a forme strutturato cattedra-alunno-compiti a forme
nuove, utilizzando pratiche di lavoro nuove, utilizzando pratiche di lavoro in piccoli gruppi, di autovalutazione degli studenti in piccoli gruppi, di autovalutazione degli studenti
e loro partecipazione alla pianificazionee loro partecipazione alla pianificazione". ". E. Berlinguer
2012 - 20202012 - 2020
“Ci serve un nuovo modo di pensare per risolvere i problemi causati dal
vecchio modo di pensare”
Albert Einstein
In ogni caso …..
GRAZIE GRAZIE
dell’attenzionedell’attenzione
Viviana Rossi
Tutti i grafici sono tratti da:“Alunni speciali ”, una guida rivolta in particolare ai docenti di
materie umanistiche della scuola secondaria di primo grado, disponibile anche on-line, in formato PDF , scaricabile e stampabile, sul sito della casa
editrice: (http://www.scuola.com/