Detergo Giugno 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

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Rivista Italiana di Lavanderia • Pulitura a secco • Tintoria GIUGNO 2010 Numero 6 Speciale Lavatrici e lavacontinue Lavanderie di successo Macchie tanniche ossidate Quanto vale un capo usato? 1 a parte 6 • 2010

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Rivista Italiana di Lavanderia, pulitura a secco e tintoria. DETERGO Pubblicazione ufficiale dell’Unione Italiana Manutenzione dei Tessili e Affini. Tutte le news sulla lavanderia industriale italiana, produttori di macchina, detergenti, attrezzature le trovi sul portale detergo.eu – The industrial laundry and dry cleaning

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Rivista Italiana di Lavanderia • Pulitura a secco • Tintoria

GIUGNO 2010 Numero 6

S p e c i a l eLavatrici e lavacontinue

Lavanderiedi successo

Macchie tannicheossidate

Quanto valeun capousato? 1a parte

6 • 2010

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I nuovi giacconi

non si possono

lavare a b

PER UNA INFORMAZIONECOMPLETAABBONATIA DETERGOIl mestiere del pulitintore è tutt’altro chefacile; nuove regole, nuove leggi, nuovitessuti e capi di provenienza ignota sonocontinuamente in agguato. C’è un solomodo per essere costantemente aggior-nati su quanto succede: non perdere nep-

pure un numero di Detergo. Obblighi, capidifettosi, nuovi sistemi e macchinari, corsid’aggiornamento, vita associativa: Deter -go ti racconta tutto, con chiarezza e tem-

pestività. Abbonati a Detergo: costameno di un caffè alla settimana

Gli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero durante l’anno. I versamenti possono essere effettuati come segue: Deterservice • Via Angelo Masina, 9 • 20158 Milano

POSTA: c/c n. 60515715BANCA POPOLARE DELL'EMILIA ROMAGNA AGENZIA 10 - MILANO

IT11 C 05387 01609 000001504285

DDCosto dell’abbonamento: (11 numeri - Luglio/Agosto numero unico) € 42,00 (Italia) € 80,00 (Estero)

Chi desiderasse ricevere maggiori informazioni al riguardo, contatti ai seguenti numeri:

tel 02 39314120 - fax 02 [email protected]

la Redazione di

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ASSOSISTEMA45 ASSOSISTEMA: da maggio, due nuove Associate46 Positivo bilancio dell’audizione cui ha partecipato

ASSOSISTEMAASSOSECCO

48 Casa consumatore49 Parliamone tra noi: Assicurazione: questa

sconosciutaNUOVI TRA DI NOI

50 Falvo Net

51 Dal “Made in” europeo buone notizie anche per l’etichettatura di manutenzione CONFARTIGIANATO

52 100 lavanderie ad Ancona: un lavoro da professionisti

53 Seminario formativo della Confartigianato del Veneto

54 Cresce il numero di prodotti pericolosi bloccati da UE - L’abbigliamento tra i “protagonisti”

55 Quei pericolosi sacchettini deumidificatori56 Differimento del termine di presentazione del MUD

NOTIZIE DALLE AZIENDE57 Nasce il Consorzio “Stile24”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO58 Le ragioni di una scelta60 ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI62 INDICE DEGLI INSERZIONISTI

EDITORIALE7 Arriva la stangata. Chi colpirà?

PANORAMA FIERE8 Expo Detergo - Tante “occasionissime” per il

vostro lavoro - Sarete contesi da oltre 230 aziendeINFORMAZIONE COMMERCIALE

14 Lavare gli abiti oggi TECNOLOGIE

16 Come trattare le macchie tanniche ossidate20 Effetti della centrifugazione sui capi di lana lavati

ad acquaINFORMAZIONE COMMERCIALE

23 Aqua Clean Lab: una splendida vetrina Lagoon™ a Milano!GUIDA DEL PULITINTORE

24 Difetti: distacco del flock - Bottoni in pelle su capo chiaro

27 “Se Non Sai Domanda“28 Quanto vale un capo usato?

SPECIALI30 Lavatrici e lavacontinue

GESTIONE36 Assistenza in sicurezza40 In sala operatoria con la radiofrequenza nella

teleria dei Kit Sterili TTR e Cotone !!!!! LAVANDERIE: INDUSTRIE DI SUCCESSO

42 DEMI: rinascita e elevazione di una lavanderia

S O M M A R I O

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giugno 2010 Numero 6

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Multa eccezionale

per le lavanderie

che t

PER UNA INFORMAZIONECOMPLETAABBONATIA DETERGO

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la Redazione di

Il mestiere del pulitintore è tutt’altro chefacile; nuove regole, nuove leggi, nuovitessuti e capi di provenienza ignota sonocontinuamente in agguato. C’è un solomodo per essere costantemente aggior-nati su quanto succede: non perdere nep-

pure un numero di Detergo. Obblighi, capidifettosi, nuovi sistemi e macchinari, corsid’aggiornamento, vita associativa: Deter -go ti racconta tutto, con chiarezza e tem-

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DDArriva la stangata. Chi colpirà?

Dopo esserci sentiti dire per mesi ed anni, che tutto andava bene,che i conti erano sotto controllo e che, nonostante la crescita infe-riore, la nostra economia andava meglio di tante altre (ma quali?)ecco che, improvvisamente bisogna trovare 25 miliardi; anzi, no,meglio 27. A oggi, sembra che ne bastino 24.Ce lo spiega, con la solita aria di sufficienza, come se lo spiegas-se ad un bambino scemo, il ministro Tremonti; infatti nessunocapisce perché, questi soldi mancano. Ma dobbiamo stare tran-quilli, i soldi verranno recuperati con la riduzione degli stipendidei politici, con l’eliminazione dei falsi invalidi e (toh, chi sirivede!) con la caccia agli evasori fiscali. Anche se i grossi eva-sori, quelli che avevano portato i soldi all’estero, si sono già messi al riparodello scudo tombale. È pur vero che dalla Svizzera ci sono pervenuti i nomi di 10.000correntisti italiani – tutti possibili evasori (10.000 in una sola banca!) – ma quanti verran-no poi condannati? E quanti pagheranno davvero?A parte gli evasori, sono nel mirino statali e pensionati, sanità ed Enti locali, le soliteauto blu – che sono state colpite anche in Gran Bretagna -, pedaggi autostradali e consconti fiscali su abusi edilizi (ma dovevamo proprio aspettare Google per scoprirli?)E noi?Noi abbiamo due soli modi per affrontare questa crisi che non vuol saperne di rientrare:qualità e produttività.Offrire un servizio migliore è la via maestra per combattere la crisi, come ben sannoquanti hanno da tempo intrapreso questa strada, sia nelle lavanderie industriali che nelletintolavanderie.Ma per poterlo fare a livelli economicamente validi, occorre aumentare la produttività, equesto prevede investimenti su automazione, macchinari più evoluti, risparmi sui consumi.Mai come oggi l’appuntamento con Expo Detergo cade a proposito, con la sua offerta diinnovazione e razionalizzazione. Una mostra che offre una panoramica completa suquanto di nuovo ed utile viene prodotto nel nostro settore, sia in Italia che all’estero. E che cade in un momento nel quale anche le aziende produttrici hanno necessità di ven-dere, e sono quindi meglio disposte a sconti e facilitazioni.Scelta, aggiornamento, risparmio: questa è l’offerta della manife-stazione milanese a chi non si accontenta di “piangersi addosso”nella difficoltà del mercato, ma al contrario, coglie nella crisiun’opportunità di miglioramento.

Diego Zambelli DD7DETERGO GIUGNO 2010

E D I T O R I A L E

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DD8DETERGO GIUGNO 2010

La ripresa – la famosa ripresa -,che qualcuno dava per scontata al -l’inizio di quest’anno, in realtà sten-ta moltissimo a verificarsi. Anzi,sembra che si allontani sempre più.Come mai molte, moltissime azien-de del settore hanno investito suExpo Detergo, sforzandosi di porta-re novità e di presentare i propriprodotti migliori in questa manife-stazione?La risposta è molto semplice: vo -gliono voi. Hanno bisogno di voicome clienti, disposte a favorirvi inogni modo. Proprio per questo puòessere un’occasione unica per am -modernare le proprie attrezzature efare ottimi affari.

IL SUCCESSO DI UNA GRANDEMANIFESTAZIONE

A 5 mesi dall’apertura della manife-stazione sono stati già raggiunti inumeri della scorsa edizione:• Oltre 15000 netti espositivi pre-

notati dalle aziende • Oltre 230 aziende espositrici

(dirette e indirette) di cui circa il30% estere provenienti da 15nazioni diverse.

TUTTO PER FACILITARE LA VOSTRA VISITA

È attiva la pre-registrazione ancheon line sul sito www.expodeter-go.com, compilando in modo “vir-tuale!” il proprio biglietto d’invito. Inserisci i tuoi dati nell’apposita

P A N O R A M A F I E R E

maschera e stampa la mail di con-ferma con il bar code (codice abarre) di registrazione. Stampa eporta il foglio quando vie ni a EXPODETERGO 2010, potrai utilizzare lepostazioni automatiche Easy Accessper ritirare la tua tessera evitandole code. Con questa semplice proce-dura po tremo anche tenerti sempreinformato sulle novità che sarannopresenti in manifestazione.

ANCHE PER QUESTA EDIZIONE,IL BIGLIETTO È GRATIS!

Come di tradizione Expo Detergo,l’ingresso alla manifestazione ègratuito per gli operatori delsettore.

SE AVETE BISOGNO DI UN ALBERGO…

L’ufficio Hospitality di Fieramilano èa disposizione per aiutare i visitatorinell’organizzare al meglio la loro vi -sita. Un efficiente call center e unsemplice servizio internet sarà di -sponibile per organizzare viag-gio e soggiorno proponendo lemigliori soluzioni al prezzo piùconveniente. Servizio Hospitality Tel. +39.0249977610 Fax [email protected]

Fiera Milano RHO 15/18 ottobre 2010

Padiglioni 2/4 Entrata EST

Orario Visitatori dalle ore 10.00 alle ore 18.00

Expo Detergo In ternat iona l 2010Tante “occasionissime”

per il vostro lavoroSarete contesi da oltre 230 aziende

Consultando il sito www.expodetergo.com troverete queste ealtre informazioni utili a preparare al meglio la vostra visita

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PRATICAMENTE, UN UNICO PADIGLIONE

I padiglioni del Nuovo quartiere Fie -ramilano, Rho, renderanno semplicela visita offrendo un layout com-patto e lineare. Questo consentea tutti i visitatori di trovare facil-mente gli stand di loro interesse, edi crearsi percorsi razionali per lavisita, risparmiando tempo e fatica.

FACILE DA RAGGIUNGERE…… COI MEZZI PUBBLICI…

La rete di collegamento allanuova fiera consentirà di raggiun-gerla con la massima comodità, siacoi mezzi pubblici che in auto: lafermata della metropolitana RhoFiera, linea rossa, si trova esatta-mente in prossimità dei padiglioni,così come la fermata del treno Alta

Metropolitana linea rossa 1, capo-linea Rho-Fiera.Il quartiere fieramilano si trova inarea extraurbana.Stazione ferroviaria rho-fiera Dalle stazioni del passante (trattaurbana di Milano) Certosa, Villa -pizzone, Lancetti, Porta Gari -baldi sotterranea, Repubblica,Porta Venezia, Dateo e PortaVittoria, linea S5 Varese-Gal -larate-Milano-Pioltello-Treviglio elinea S6 Novara-Magenta-Milano-Treviglio, fermata Rho-Fiera. Fermano nella stazione Rho-Fiera

alcuni treni interregionali della tratta Torino-Novara-Milano.Trenitalia e Le NordDalle Stazioni di Milano Centrale, Milano Porta Garibaldi,Milano Lambrate: linea metropolitana verde 2 in direzioneAbbiategrasso; alla fermata di Cadorna, prendere la lineametropolitana rossa 1, direzione Rho-fieramilano, fermataRho-fieramilano.Dalla Stazione Milano Nord Cadorna: linea metropolitanarossa 1, direzione Rho-fieramilano, fermata Rho-fieramila-no.Collegamento stazione ferroviaria di rho e stazioneferroviaria rho-fieraUn servizio di bus navetta collega la stazione ferroviaria diRho alla stazione ferroviaria di Rho-fiera (fermata sul piaz-zale nord della stazione Rho-fiera).

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In treno - Treno Malpensa Expressogni 30’ per Milano stazione Cador -na e metropolitana linea rossa perRho Fiera Milano. In autobus - Solo nei giorni dimanifestazione servizio di colle-gamento bus Malpensa Shuttle eMalpensa Bus Express. Malpensa Shuttle: Partenze daMalpensa presso Terminal 1, Uscita6. Corse con fermata a fieramilanoa richiesta dalle 7.00 alle 22.00ogni 20 minuti. Corse dirette dalle9.00 alle 11.30 ogni 30 minuti.

Partenze da fieramilano, PortaOvest, alle ore 14.00 e 15.00; dalle16.00 alle 19.00 ogni 30 minuti.Malpensa Bus Express: Partenze da Malpensa Terminal 1,Uscita 6. Corse con fermata a ri -chiesta dalle ore 6.30 alle 18.10ogni 20 minuti. Partenza da fierami-lano, Porta Ovest, alle ore 14.30 e15.30; dalle 15.45 alle 18.45 ogni30 minuti; ultima corsa alle 19.30.

DALL’AEROPORTO DI ORIO AL SERIO

In autobus: Solo nei giorni dimanifestazione trasporto direttocon bus navetta Orio Shuttle -Soc. Airpullman e Autostradale s.r.l.

VI ASPETTIAMO,nel vostro stesso

interesse

Velocità, sulla linea Milano –Torino.Altri treni, in partenza dalla stazio-ne Nord, completeranno i collega-menti.

IN AUTO…CON PARCHEGGIO SCONTATO

Se vuoi arrivarein auto, nuovisvincoli auto-stradali condur-ranno veloce-mente davantiall’ingressoprincipale e nonavrai problemidi parcheggio.

Il parcheggio P4, sito in prossi-mità dei padiglioni sarà riservato inesclusiva ai visitatori di Expo deter-go che, fino ad esaurimento dellacapienza, potranno sostare pertutto il giorno al solo costo diEuro 5,00, anziché Euro 15,00.Dalle autostrade A7-Genova, A1Bologna e A4-Torino: tangenzialeovest direzione nord, uscita fierami-lano.Dall’autostrada A4-Venezia: uscitaPero-fieramilano.Dalle autostrade A8-Varese e A9-Como: dalla barriera di Milano norddirezione A4-Venezia e uscita fiera-milano.Da Milano: autostrada A8 direzioneVarese-Como, uscita fieramilano –autostrada A4 direzione Torino,uscita Pero-fieramilano.

IN AEREO, CON COLLEGAMENTIDIRETTI DALL’AEROPORTO

DALL’AEROPORTO DI LINATE

In autobus + metropolitanaAutobus n° 73 e X73 per piazzaSan Babila e metropolitana linearossa per Rho-Fiera Milano.

DALL’AEROPORTO DI MALPENSA

DD10DETERGO GIUGNO 2010

EXPO DETERGO INTERNATIONAL

16a Mostra internazionale specializzata

delle attrezzature, servizi,

prodotti ed accessori per lavanderia, stireria

e pulizia dei tessili e affini in genere

Per informazioni:RASSEGNE-FIERA MILANO SPAExpo Detergo International

Tel. +39 02 44976228Fax + 39 02 4997 6252

e-mail: [email protected]

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EXPOdetergoI N T E R N A T I O N A LE

d

16ª Mostra internazionale specializzata delle attrezzature, servizi, prodotti e accessori per lavannderia, stireria e pulizia dei tessili e affini in genere

16th Specialized international Exhibition of equipment, services, products and accessories for laundry, iironing, cleaning of textiles and allied products

EXPO Detergo S.r.l. Società Unipersonale - Società soggetta a direzione e coordinamentodi ASSOCIAZIONI FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI

Via Angelo Masina, 9 - 20158 Milano, ItalyTel. +39 02.3931.4120 - Fax +39 [email protected]

RASSEGNE S.p.A. Direzione e Coordinamento di Fiera Milano S.p.A. Socio Unico

Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 Milano, ItalyTel. +39 02.4997.6228 - Fax +39 [email protected] - www.rassegne.it

www.expodetergo.comf ieramilano

15-18 Ottobre/October 2010

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DD12DETERGO GIUGNO 2010

• EMIL SOFTWARE SRL (IT)• EMMEBIESSE SPA (IT)• EMMETIESSE SAS (IT)• ERREZETA 2 (IT)• F.B. ITALY DI FABIO BRUNO (IT)• F.L.A.I. SAS (IT)• F3 FUMAGALLI SRL (IT)• FAGOR INDUSTRIAL COOP (ES)• FALVO SAS (IT)• FIMAS SRL (IT)• FINTEC TEXTILPFLEGESYSTEME

GMBH (DE)• FIRBIMATIC SPA (IT)• FLORINGO GmbH (DE)• FRANCESCA SRL - LA GINESTRA (IT)• G.B.M. ELETTROCHIMICA SRL (IT)• GASTALDI INDUSTRIA TESSILE SPA (IT)• GEM - GARDNER ENERGY MANAGEMENT

(GB)• GEMME ITALIAN PRODUCERS SRL (IT)• GHIDINI BENVENUTO SRL (IT)• GICAR SRL (IT)• GIRBAU S.A. (ES)• GMP COMMERCIALE SRL (IT)• GRANDIMPIANTI I.L.E. E ALI SPA (IT)• GRUPPO CARILLO SPA (IT)• HEBETEC WÄSCHEREITEC. UND

SERVICE (DE)• HUEBSCH (BE)• I.L.S.A. SPA (IT)• IMESA SPA (IT)• INFORUM (FR)• ING. C. BELMONTE SRL (IT)• IPSO (BE)• IRON SRL (IT)• ITAG SPA (IT)• ITALCLEAN SRL (IT)• JENSEN ITALIA SRL (IT)• KAAN OHG - SNC (IT)• HERBERT KANNEGIESSER GmbH (DE)• KANNEGIESSER ITALIA SRL (IT)• KIEHL ITALIA S.r.l. (IT)• KONA SRL (IT)• KREBE GROUP - TIPPO SRL (IT)• KREUSSLER + C0 GmbH (DE)• L.C.Z. SRL (IT)• LA BALEINE BY HYDRA INFORMATICA

SRL (IT)• LA TECNICA SNC (IT)• LA TECNICA SNC IMPIANTI

INDUSTRIALI (IT)• LACO MACHINERY (BE)• LAMPERTI CARLO TESSITURA (IT)• LAPAUW N.V. SA (BE)• LAUNDRY AND CLEANING NEWS

INTERNATIONAL (UK)• LAUNDRY COMPUTER TECHNICS (NL)• LAUNDRY MACHINES EUROPE (NL)• LAUTOMATICA ITALIA SRL (IT)• LAVASECCO 1 ORA SRL (IT)• LAVASTIR SRL (IT)• LOGIK SOLUTION SRL (IT)• LOGITEK (IT)• MAESTRELLI SRL (IT)

• 2020 SRL (IT)• A 13 SRL (IT)• ABG SYSTEMS (IT)• ABS LAUNDRY BUSINESS SOLUTION (NL)• ALBERTI ANGELO PRODOTTI CHIMICI

INDUSTRIALI (IT)• ALLIANCE INTERNATIONAL (BE)• ALVI OFF. MECCANICHE E. VIAZZO

& C. SRL (IT)• AMERICAN DRYER CORPORATION (USA)• ANGHINETTI SRL (IT)• ARTEMECC DI FORNARO RENATO (IT)• ASIS CONSULTORES (ES)• ASSOSECCO (IT)• ASSOSISTEMA (IT)• AVANTEC-COLOR SERVICE GROUP (IT)• BARBANTI CARLO SNC (IT)• BATTISTELLA B.G. SRL (IT)• BERGPARMA SRL (IT)• BIAR SRL (IT)• BIEFFE SRL (IT)• BIELLE SNC (IT)• BIEMME DI BIANCHINI EMMA (IT)• BIKO AG (CH)• BLU ITALIA SRL (IT)• BÖEWE TEXTILE CLEANING GmbH (DE)• BRONGO SRL (IT)• BÜFA REINIGUNGSSYSTEME GMBH

& CO (DE)• BUSSETTI & CO GmbH (AT)• CARGO PAK SRL (IT)• CHRISTEYNS ITALIA SRL (IT)• CHT R. BEITLICH GmbH (DE)• CISSEL (BE)• CLEAN SHOW 2011 (USA)• CO.MA.LI. SRL (IT)• COCCHI SRL (IT)• COLMAC (USA)• COLOMBO MARIO SNC (IT)• COMESTERO GROUP SRL (IT)• CONF PLASTIC SRL (IT)• CONFARTIGIANATO (IT)• CORITEX SNC (IT)• COVERADA BY ADATEX FABBR.

TESSUTI SRL (IT)• DALMON SRL (IT)• DANTE BERTONI SRL (IT)• DANUBE INTERNATIONAL (FR)• DATAMARS S.A. (CH)• DELTA PB SRL (IT)• DIELLE SRL (IT)• DIM DETERGENTI INDUSTRIALI

MILANO (IT)• DOMUS INTERN. LAUNDRY SYSTEMS

S.A. (ES)• DONINI INTERNATIONAL (IT)• DREAMYDRESS (IT)• DUE EFFE SPA (IT)• E.L.P. EUROPEAN LAUNDRY

PRODUCTS (FR)• EAZY CLEAN GmbH (DE)• ECOLAB SRL (IT)• ECOTEX GMBH (DE)• ELECTROLUX LAUNDRY SYSTEMS (SE)

Elenco Espositori La società Rassegne S.p.a. ci ha fornito l’elenco degli espositori che hanno perfezionato la partecipazione alla manifestazione EXPOdetergo International 2010

alla data del 3 Giugno 2010:

FIERA MILANO RASSEGNE SPA

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

È a disposizione diESPOSITORI

e VISITATORI per rendere più

agevole la visita el’organizzazione

della propria partecipazione

tel. +39 02 4997.6241 +39 02 4997.6228

fax +39 02 4997.6252

e-mail:[email protected]

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• MAGIKSTIR GROUP Soc. Coop (IT)• MAGNABOSCO CALDAIE (IT)• MALAVASI SRL (IT)• MALKAN MAKINA SAN. VE. TIC. LTD (TR)• MANARA ROBERTO SRL (IT)• MARK SRL (IT)• MAS SNC (IT)• MASA SPA - IND. TESSILI

ALBERGHIERE (IT)• MAXI - PRESS ELASTOMERTECHNIK

GmbH (DE)• MAZZI ARTURO E FIGLIO DI MAZZI A. (IT)• METALPROGETTI SPA (IT)• METRO INTERNATIONAL CORP (USA)• MEVO - METZLER GmbH (AT)• MIELE ITALIA SRL (IT)• MINGAZZINI SRL (IT)• MOMA’S INT. d.o.o. (SI)• MONTANARI SRL - ENGINEERING

CONSTR. (IT)• MONTEGA SRL (IT)• MORO SRL (IT)• MUGUE SAS (IT)• NORD CHIMICA SNC (IT)• NUOVA FOLATI SRL (IT)• OMNISEC SNC (IT)• PACE PROFESSIONAL SRL (IT)• PAMILAS ITALIA SNC (IT)• PAROTEX SRL (IT)• PASVENS SRL (IT)• PAZZI SRL (IT)• PELLERIN MILNOR CORPORATION (USA)• PEREGO SPA (IT)• PICCHI SNC (IT)• PIZZARDI SRL (IT)• PIZZOLOTTO SPA (IT)• POLYMARK (UK)• POLYTEX TECHNOLOGIES LTD (IL)• PONY SPA (IT)• PRIMA FOLDER SRL (IT)• PRIMA SRL (IT)• PRIMUS BVBA (BE)• PRO.COM CONTROL VALVES BY

PIETROBON (IT)• PULIVAN S.A.S. di PIANO IVANO & C. (IT)• RAMPI PRODOTTI CHIMICI SRL (IT)• RARO SRL (IT)• RATIONAL - AGA SRL (IT)• REALSTAR SRL (IT)• RECAMBIOS Y MAQUINARIA TEXTIL

SA (ES)• REDATEX SRL (IT)• RENZACCI SPA (IT)• FRATELLI ROSA SRL (IT)• ROSSELLO ANTONINA & C. SNC (IT)• ROTONDI GROUP SRL (IT)• RS ETICHETTE & EMBLEMI (IT)• SALV.E DI SALVADORI EZIO (IT)• SAN AI INDUSTRIES INC (JP)• SANKOSHA Co. Ltd. (JP)• SARTITALIA SNC DI GASPARINI & C. (IT)• SCAL SRL (IT)• SCHNEIDER HANS-JOACHIM GMBH (DE)• SCHULTHESS MASCHINEN AG (CH)• SEITZ GmbH (DE)• SETEL SRL (IT)

• SICLY SRL (IT)• SIDI MONDIAL SRL (IT)• SIL FIM SRL - SILC (IT)• SIRIO INFORMATICA E SISTEMI SPA (IT)• SKEMA SRL (IT)• SOC. COP. PADRE PIO A.R.L. (IT)• SOCOLMATIC SRL (IT)• SOFTWARE AND TEC. FOR LAUNDRIES (IT)• SPEED QUEEN (BE)• SPRINGPRESS (BE)• STAHL WÄSCHEREIMASCHINENBAU (DE)• STIRO SERVICE SRL (IT)• STIROTECNICA SRL (IT)• STIROVAP SRL (IT) • STUDIO SYSTEMATICA SRL (IT)• SYSTECH SRL (IT)• TAGSYS RFID (FR)• TALLERES ROCA S.A. (ES)• TAMFELT TECHNICAL TEXTILES LDA (PT)• TECHNICALS SA DI F. VICARI & C. (IT)• TECHNISCHE TEXTILIEN LÖRRACH

GmbH & Co. KG (DE)• TECHNO-DRY SRL (IT)• TECHNOPRES (ES)• TECNITRAMO MP DICLESA, S.L. (ES)• TECNOVAPOR SRL (IT)• TELART CONTRACT SRL (IT)• TELERIE GLORIA SNC DI ROSSI

G. & C. (IT)• TENSIOCHIMICA INDUSTRIALE SPA (IT)• TESSILTORRE SRL (IT)• TESSITURA MERELLI SANTINO (IT)• TESSITURA VALDOLONA SRL (IT)• TESSITURA ZENONI LUCIANO SNC (IT)• TETRACTIS SRL (IT)• THERMINDUS SRL (IT)• THERMOPATCH BV (NL)• THERMOTEX NAGEL GmbH (DE)• TINTOLAV SRL (IT)• TOLKAR MAKINA SANAYI VE TICARET

A.S. (TR)• TREARREDI DI TREMOLADA CLAUDIO (IT)• TREVIL SRL (IT)• TRIVENETA GRANDI IMPIANTI SRL (IT)• UNICA SA (BE)• UNICA SRL (IT)• UNIMAC (BE)• UNIMATIC-ALLIANCE LAUNDRY

SYSTEMS (BE)• UNION SPA (IT)• UNISEC-SERVISECO SA (ES)• VACUUM PUMP SPA (IT)• VEIT GmbH (DE)• VITESSE SAS (IT)• WARETEX GmbH (DE)• WATER TREATMENT PROCESS SRL (IT)• WHIRPOOL CORP. COMMERCIAL LAUNDRY

(USA)• WSP AUTONOTISERING BV (NL)• YAC CORPORATION, USA C/O HYAC

CORP. (USA)• Z.W. ALUX A. WIECKOLJSKI (PL)• ZARGES GmbH (DE)• ZETOLINK SRL (IT)• ZOLLNER WEBER-WASCHEFABRIK GmbH +

CO KG (DE)

V I A S P E T T I A M OW E A R E W A I T I N G F O R Y O U

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Informazione commerciale

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esposta all’aria: la superficie taglia-ta diventa marrone. Molte personeconoscono il trucco di scrivere qual-cosa sulla carta con succo di limo-ne: riscaldando la zona e facilitandocosì l’ossidazione, lo scritto apparemisteriosamente.Le macchie tanniche sono soggettea continue modificazioni chimiche.La frutta produce gas di etilene chetrasforma gli amidi in zucchero.L’etilene creato dalla frutta favori-sce la sua maturazione quando èracchiusa in un sacchetto di plasti-ca.Il problema creato dalle macchietanniche è che molti pulitori le trat-tano incorrettamente, provocandoaddirittura un incremento di ossida-zione e impedendo così il loro allon-tanamento.

Vi sono molti fattori che tendono adossidare una macchia tannica, com-plicando il lavoro dello smacchiatore.

La temperaturaÈ la strada più facile per ossidare efissare una macchia tannica. Questaè la ragione per cui una macchiatannica deve venire trattata prima

INTRODUZIONE

Le macchie tanniche sono macchie“umide” che derivano da materievegetali. Macchie di questo genereincludono ad esempio il tè, il caffè,bevande dolci, frutta, vegetali, vino,parecchie medicine, alcuni condi-menti come il ketchup, la senape,

la mostarda, la salsa di soia, ecc.Una macchia tannica ossidata è unamacchia che si modifica chimica-mente assorbendo l’ossigeno e ren-dendosi così più difficile da allonta-nare, se non impossibile.L’ossidazione poi rende talvolta unamacchia magra da invisibile a visi-bile. Inoltre può modificare unamacchia da solubile in insolubile.Un esempio di ossidazione può es -sere facilmente osservato tagliandouna mela a metà e lasciandolaDD16

DETERGO GIUGNO 2010

Come trattare lemacchie tannicheossidate

Tecnologie

Per macchie “tanniche” (dette anche “tanniniche”) si intendo-no quelle appartenenti al vasto gruppo delle macchie cosid-dette “magre”, cioè delle macchie che hanno una originevegetale. Esse contengono generalmente del tannino, e daquesto derivano il loro nome. Queste macchie sono solubili in acqua e a contatto con que-st’ultima diventano generalmente più scure in quanto l’assor-bono (al contrario delle macchie “grasse” che sono idrorepel-lenti).Le macchie tanniche hanno una speciale affinità con l’ossige-no reagendo con esso, cioè si ossidano e questo fatto tendea complicare il lavoro dello smacchiatore.

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del lavaggio a secco. Una tempera-tura superiore a 60 C° tende a fis-sare questo tipo di macchia. Il lavaggio con solventi non riesce asolubilizzare le macchie tanniche.Anche gli smacchiatori che lavoranosulla tavola smacchiatrice possonofissare queste macchie. Molti pulitori ritengono che il tenerela pistola a vapore a circa 10 cmdal tessuto sia sufficiente per lasicurezza del tessuto.La pistola a vapore va invece tenutaad una distanza tale da evitare ilfissaggio della macchia. La distanza

ottimale si valuta tenendo la manosotto il getto del vapore: quando sipuò resistere alla sua temperaturala distanza va bene. Questa è anche la ragione per cui lapistola ad acqua è l’attrezzo piùindicato e più sicuro per “bagnare”una macchia tannica prima di pro-cedere al successivo passo dellasmacchiatura.

Prodotti chimiciGli alcali tendono a fissare le mac-chie tanniche. Gli alcali si trovanonell’ammoniaca e nelle formulazioniproteiche. Se si applica un alcale su questemacchie il loro colore cambia e di -ventano insolubili.

TessutiÈ più difficile togliere le macchietanniche da tessuti naturali, comelana, lino., seta e cotone. Questo fatto deriva dalle caratteri-stiche fisiche di queste fibre chetendono ad assorbire le sostanze

Tecnologie

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le caratteristiche della sostanza tan-nica. Ad esempio la senape ed ilketchup si evidenziano in funzionedel loro colore. Anche le macchie divino o di medicine possono distin-guersi nella loro apparenza.

COME TOGLIERE LE MACCHIETANNICHE

1. Bagnare con la pistola ad acqua2. Lubrificante neutro3. Azione meccanica4. Formulazione per macchie tanni-

che5. Azione meccanica6. Lavare

TRATTAMENTI SPECIALI PERALTRE MACCHIE TANNICHE

Senape: grattare la superficie conuna spazzola prima di procederealla smacchiatura.

Iodio: metter un po’ di iposolfito disodio su un pezzo di stoffa facendocome un piccolo sacchetto. Quindibagnare il tessuto con la pistola adacqua. Tamponare la macchia coltessuto bagnato e quindi lavare. In seguito smacchiare con i metodisopraindicati.

tanniche creando così un legamecol tessuto. Le fibre artificiali o sin-tetiche quali il nylon, il poliestere el’acrilico assorbono con difficoltà lesostanze tanniche.

Una macchia tannica su questi tes-suti può venire rimossa facilmenteanche se vi è rimasta per lungotempo.

IDENTIFICAZIONE

Molte macchie tanniche ossidandositendono a diventare marroni con unbordo più marcato. Più scura è lamacchia, più forte è l’ossidazione epiù difficile è la smacchiatura.

Questo tipo di macchia viene so -vente assorbita e si nasconde.L’identificazione di una macchiatannica può variare in funzione del -

Tecnologie

DD18DETERGO GIUGNO 2010

Page 19: Detergo Giugno 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

Ci sono bambini che non fanno i compiti perché sono nati in Paesi dove di scuole ce ne sono poche e di insegnanti

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grovigliamento irreversibile delle fi -bre fra di loro a causa delle scaglie.Se questo è in misura iniziale puòdare il piacevole effetto della folla-tura, mentre se è avanzato portaalla feltratura irreversibile (che èl’effetto richiesto nella confezionedei cappelli). Sia la follatura che lafeltratura so no sempre legate ad unrestringimento dei capi. Per evitareo perlomeno ridurre l’effetto “rien-tro” i capi di lana vengono soventeas soggettati a speciali trattamentiantifeltraggio allo scopo di garantireuna certa resistenza all’azione mec-canica in modo da facilitarne il la -vaggio ad acqua. È noto che il la -vaggio della lana in solvente, nongonfiando la fibra, non tende a fol-lare la lana.Vi sono due trattamenti antifeltraturaTrattamento ad ossidazioneAlcuni prodotti chimici sono in gra -do di intaccare le scaglie superficialieliminandole praticamente. Questo trattamento veniva tradizio-nalmente ottenuto mediante l’uso diagenti di cloraggio: ipoclorito di so -dio o dicloro-isocianurato di sodio,ma in tempi successivi sono statiimpiegati altri prodotti alternativiossidanti. Un effetto negativo diquesto procedimento risiede nell’e-vidente impoverimento della fibra. Trattamento di resinatura Alcune resine polimere possono ve -nire applicate sulla superficie dellefibre della lana allo scopo di rivesti-re le scaglie con una pellicola anti-feltraggio. Sono resine che resisto-no anche ai detergenti di lavaggio.Questo trattamento può influiresulla “mano” della lana. La combi-nazione dei due trattamenti per-mette di dare alla lana una buonaresistenza contro la follatura e fel-tratura. Questo ha portato un gran-de apporto alla lavabilità ad ac quadei capi di lana.

QUALCHE RICHIAMO A PROPOSITO DELLA LANAIl consumatore sa perfettamenteche il lavaggio ad acqua della lanaè un processo piuttosto delicato, esa anche che non si deve utilizzaredell’acqua troppo calda o un pro-gramma troppo energico (azionemeccanica).La lana è una fibra animale. Essa ècostituita prevalentemente da che-ratina. Osservandola al microscopio,si nota che essa è tubolare ed èrivestita da moltissime piccole sca-glie triangolari, che la fanno asso-migliare ad un tronco di palma. I principali vantaggi della lana sonola sua flessibilità, la sua elasticità, ilsuo comfort assieme notoriamenteanche a buone proprietà di isola-mento termico.Alcuni suoi inconvenienti sono peròla possibilità di ammuffire se rima-ne umida per molto tempo, il potervenire attaccata dalle tarme se ètenuta chiusa a lungo in armadio,ed anche ingiallire se è vicina ad unimportante fonte di calore.Oltre a ciò, sotto l’azione dell’umi-dità (acqua o sudore) o a contattodi soluzioni di prodotti detergenti, lescaglie presenti sulla superficiedelle fibre si gonfiano e tendonocosì ad aprirsi: un’azione comple-mentare creata da un’agitazionemeccanica tende a generare un ag -DD20

DETERGO GIUGNO 2010

Effetti della centri-fugazione sui capi dilana lavati ad acqua

Tecnologie

La lana è una splendida fibra di cui tutti conosciamo le carat-teristiche. È però delicata e va trattata con molta attenzionedurante ogni processo in lavanderia. Nuove tecnologie permettono oggi di lavare ad acqua la lanacon una certa sicurezza. Innumerevoli studi e prove sonostate fatte in proposito. Come si comporta però un capo di lana quando è soggettoalla centrifugazione dopo il lavaggio ad acqua? Quale influen-za ha la rotazione del tamburo a diverse velocità? È un argo-mento piuttosto insolito, ma diventa anche attuale in virtùdella sempre maggiore diffusione del wetcleaning.

Traduzione di Enrico Hachen Rivista ENT CTTN

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CENTRIFUGAZIONE DELLA LANAPrendendo in considerazione i capi di lana lavatiad acqua, sorge evidente il problema della loroasciugatura, che è una fase delicata a causa delletemperature e dell’azione meccanica che si creanonel tamburo di asciugatura. Sicuramente un’asciu-gatura all’aria libera a capo fermo su un supportopiano sarebbe priva di problemi, ma ovviamenterichiederebbe molto tempo.Una centrifugazione può sicuramente abbreviare itempi di asciugatura. Su questo trattamento della la na sono state ese-guite delle prove aventi lo scopo specifico di rile-vare le modifiche dimensionali provocate dallacentrifugazione sui capi di la na a varie velocità deltamburo, considerando che le lavatrici moderneoffrono velocità di rotazione variabili in un ampiocampo, potendo an che su perare i 1000 giri/min.Le prove sono state eseguite utilizzando una la -vatrice domestica di modello re cente che fra i va -ri programmi ha anche quello delicato per tratta-re la lana, e che offre anche la possibilità di va -riare la velocità di centrifugazione.

LAVAGGIOI test sono stati eseguiti su campioni di capi dilana normale, uguali fra loro, ed esenti da qual-

siasi manipolazione o trattamento che avrebbepotuto alterare l’aspetto e le caratteristiche deicapi stessi.Tutti i capi sono stati lavati con il medesimo pro-gramma “lana”, cioè programma delicato (tempe-ratura massima 30°C).Per quanto riguarda la centrifugazione sono staticonsiderati tre casi: senza centrifuga – centrifuga a600 giri/min – centrifuga a 1200 giri/min.È stata usata per tutti la medesima macchinalavatrice.

PROTOCOLLO DELLE PROVEI campioni di lana normale utilizzati hanno per-messo di valutare gli ef fetti della centrifugazionesu un prodotto greggio.LavaggiSono stati eseguiti su ogni capo tre lavaggi e duerisciacqui, con programma lana, e per ognuno so -no state eseguite le centrifugazioni seguenti:1200 giri/min - 600 giri/min - senza centrifuga. DetergenteÈ stato usato un normale detergente per lana,con un dosaggio di 30 ml ogni 2 kg di campionidi lana. Per completare il peso normale di caricodella lavatrice sono stati ag giunti capi di polieste-re cotone.

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EXPODETERGO 2010

PADIGLIONE 2 - STAND M29/N30

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MisureLe misurazioni sui campioni di lana sono state eseguite sia dopo il pri mobagno che dopo il terzo bagno per valutare l’effetto dei restringimenti.Gli spessori delle fibre sono stati controllati dopo il primo ed il terzo ba gno.In funzione di questi risultati è sta to valutato l’effetto di feltratura.Per completare le prove è stato misurato anche il tasso di umidità residuaal termine di ogni prova.

RISULTATI

Ritiro dei capi dopo lavaggio - sen so trama e senso catena

I valori ottenuti ci mostrano che i ritiri sono più importanti nel senso cate-na qualunque sia la velocità della centrifuga. Inoltre si dimostra che lavelocità della centrifuga ha poca influenza sul ritiro, tranne una tendenzaad aumentare alla velocità di 1200 giri/min.

Variazione dello spessore delle fibre dopo il lavaggio

La velocità di centrifugazione non sembra influire sulle variazioni dellospessore. Si nota tuttavia una differenza significativa fra il primo ed ilterzo lavaggio.

Tasso di umidità residua

La tabella mostra come sia importante la velocità di centrifugazione suivalori dell’umidità residua.

ASPETTOI campioni utilizzati senza centrifugazione mostrano un aspetto legger-mente meno lanuginoso rispetto agli altri. Inoltre tutti i campioni la vatisono leggermente spiegazzati.Pertanto è necessaria una stiratura, sia con o senza centrifuga. Questaoperazione richiede comunque precauzioni per evitare possibili ingiallimen-ti dovuti alla temperatura.

CONCLUSIONEDai risultati delle prove effettuate su capi di lana normale lavati ad acquasi può concludere che la centrifugazione per se stessa non ha una grandeinfluenza sul ritiro e feltratura della lana. Questo autorizza a poter scegliere una velocità di rotazione piuttosto ele-vata al fine di facilitare ed ab breviare la successiva asciugatura, o in essi-catoio o all’aria secondo quanto indicato sull’etichetta di manutenzione.DD22

DETERGO GIUGNO 2010

Velocità centrifuga Tasso di umidità residua in %1200 g/min 30600 g/min 52

senza centrifuga 150

Velocità centrifuga Trattamento Ritiro in %senso trama senso catena

1200 g/mn 1° lavaggio 2,1 33° lavaggio 2,5 4,2

600 g/min 1° lavaggio 1,6 2,73° lavaggio 2,4 4,1

senza centrifuga 1° lavaggio 1,7 2,53° lavaggio 2,6 3,9

Variazione dello spessore in %Velocità centrifuga 1° lavaggio 3° lavaggio

1200 g/min 30 39600 g/min 29 42

senza centrifuga 28 39

Tecnologie

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Sono passati soltanto pochi mesi daquando Armando ed il suo sociohanno cominciato a cercare le solu-zioni più innovative per dare corpoalla loro idea di un nuovo servizio dilavanderia da proporre nella centra-lissima piazza del Business Park diMilano Fiori Nord ad Assago.Ed oggi quella loro idea si è concre-tizzata in uno spazioso e luminosolocale, Aqua Clean Lab, giusto aridosso di quella che a breve saràl’uscita della linea verde della metrodi Milano.L’immagine del negozio, curata per-sonalmente dai due soci, esperti digrafica e fotografia, fin da subitoidentifica i servizi che la nuova la -vanderia Lagoon™ si impegna afornire: un lavaggio professionalead acqua per maglie, abiti, cappotti,piume e piumini, coperte merinos,abiti da sposa, etc, il tutto con lagaranzia di un lavaggio approvato ecertificato da Woolmark®, l’organi-smo internazionale per la tutela e lapromozione della Pura Lana Ver gi -ne.

Il posizionamento del negozio in uncentro direzionale così prestigioso epopolato di uffici, inoltre, ha indiriz-zato i due soci verso una sceltastrategica importante. “La clienteladi questa zona”, ci ha spiegatoArmando, “è particolarmente esi-gente: richiede qualità nel lavaggio,velocità e precisione del servizio.Per questo, come suggerito daMarco Plebani ed i suoi collaborato-ri, che ci hanno seguito nelle variefasi di sviluppo dell’attività, abbia-mo puntato sul sistema di lavaggioe asciugatura Lagoon™, che ci ga -rantiva la massima flessibilità di la -voro, grande produttività e affidabi-lità tecnica. Per lo stiro abbiamo

optato, invece, per un manichino sti-racamicie di ultimissima generazione,perché puntiamo a fare delle camicieil nostro articolo “best seller”.La scelta di Lagoon™ è nata anchedall’esigenza di puntare su un siste-ma di lavaggio ecologico, che utiliz-zi soltanto detergenti bio-degrada-bili, in grado di offrire un serviziowet-cleaning di eccellenza ancorapoco diffuso nell’area milanese. Questo fattore, insieme alla possibi-lità di unirsi ad un marchio cono-sciuto come Woolmark®, ha fattointravedere la possibilità di lanciareuna nuova idea di lavanderia (a cuipresto si aggiungerà il servizio disartoria), più moderna, tecnologica-mente all’avanguardia, più attentaall’ambiente ma cosciente della ne -cessità di creare redditività offrendouna qualità nel servizio che sia ap -prezzata e ricercata dai propri clien-ti.

Benvenuto Aqua Clean Lab: la nuova prestigiosa vetrina

Lagoon™ a Milano!

“è nata l’esigenza di puntare su un

sistema di lavaggioecologico, che utilizzisoltanto detergentibio-degradabili,

in grado di offrire unservizio wet-cleaning

di eccellenza ancora poco diffuso nell’area milanese”

Informazione commerciale

Aqua Clean Lab: una splendidavetrina Lagoon™ a Milano!L’esperienza Electrolux e l’affi-dabilità del marchio Woolmark®

decisivi per questa nuova sfidaimprenditoriale.

Page 24: Detergo Giugno 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

DD24DETERGO GIUGNO 2010

DEGRADO DI ASPETTO

Il flock non è altro che del pelo incollato su un substrato di untessuto o a totale imitazione del velluto o a disegno comestampa.Dopo il lavaggio a secco o ad acqua in lavatrice si presentanonumerose zone localizzate ove manca il pelo di effetto e sievidenzia il colore e la struttura del substrato tessile di fondo:il difetto pur presentandosi su tutto il capo si evidenzia nellezone maggiormente sottoposte alle normali sollecitazioni disfregamento durante l’uso, l’indosso e la manutenzione (bordi,collo, tasche ecc.).La floccatura consiste nel far aderire a un tessuto di base,precedentemente spalmato con un collante, dei peli di fibracorti (lunghezza dell’ordine del mm); i peli vengono saldativerticalmente al tessuto tramite il velo di colla dando l’aspettosimilare a un tessuto di velluto (in tal caso il pelo di effettonon è incollato ma risulta tramato assieme al tessuto).A causa del modesto legame di natura fisica (collante) tra iltessuto di base ed il pelo di effetto, il capo presenta una resi-stenza alle azioni di sfregamento del tutto insufficiente a sop-portare le normali sollecitazioni di usura durante l’indosso e lamanutenzione.Inoltre il solvente - percloro - indebolisce ulteriormente il giàlabile legame pelo di effetto-substrato tessile.Di norma l’etichetta di manutenzione consente o il lavaggio adacqua in lavatrice o il lavaggio a secco con percloroetilene.In tali casi non si può attribuire alcuna responsabilità alla tin-tolavanderia, bensì essa è da attribuirsi al produttore del capoche ha:• Applicato una etichetta di manutenzione (consentito il lavag-

gio a secco con percloroetilene senza alcuna precauzione o illavaggio ad acqua in lavatrice) non compatibile con i mate-riali utilizzati.

• utilizzato un tessuto floccato con bassa resistenza all’usura(proprio per la sua natura), non compatibile con la destina-zione d’uso “abbigliamento”. Le normali sollecitazioni diusura durante l’indosso di simili capi (parti di tessuto chesfregano tra loro o con altre superfici) provocano il distaccodel pelo di effetto.

Piccola guida del Pulitintore

DISTACCO DEL FLOCK

7° puntataA cura di Ing. Vittorio Cianci direttore di LART

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Sbiaditura del flock su stampa Prova di abarsione al Martindale sulla stampa

Perdita del peloflock su tessuto a imitazione velluto

PREVENZIONE

• verificare lo stato del flocknelle parti del capo mag-giormente sottoposte asfregamento

• richiedere dichiarazione diman leva

• lavare a mano o con idro-carburi

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BOTTONI IN PELLE SU CAPO CHIARO

L’etichetta applicata al capo consente il lavggio a secco con percloroetile-ne. La lavanderia ha diligentemente ricoperto i bottoni con carta stagnola(vedi foto) senza però evitare che il percloro venga a contatto con la pelleprovocando una forte scarica di colore.

PREVENZIONE

effettuare una prova di contatto con percloro disponendo sopra il bottoneun panno bianco intriso di solvente su cui si appoggia il ferro da stiro caldoper verificare le eventuali scariche. In caso di scarica, informare il cliente e comunque non si deve procedereal lavaggio con percloroetilene. Ripetere la prova utilizzando come solvente l’idrocarburo o acqua. Scegliere la soluzione più adatta, se possibile a seguito del risultato delleprove e farsi rilasciare dichiarazione di man leva. La copertura con materiali dei bottoni non può evitare il contatto tra sol-vente e pelle.DD26

DETERGO GIUGNO 2010

Page 27: Detergo Giugno 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

“SE NON SAI DOMANDA”

DD27DETERGO GIUGNO 2010

DOMANDE PERVENUTE A MAGGIO

Perché i piumini puzzano, in particolare dopo il lavaggio e lo stiro?RispostaIng. Cianci: perché si utilizza piumino di anatra e l’anitra puzza più dell’oca.La causa principale è legata al tipo di alimentazione: una volta gli animali libe-ri si cibavano di alimenti naturali quali il grano, erba ecc, oggi allevati in gab-bia si cibano di farina di pesce, alghe ecc. La stessa differenza di odore tra unpollo di allevamento e un pollo ruspante di campagna

Perché i piumini si riducono di spessore al lavaggio?RispostaIng Cianci: lo spessore di un piumino dipende in primo luogo dalla quantità dipiumino rispetto alla piuma e in secondo luogo dalle dimensioni del piumino(meglio l’oca rispetto all’anatra). Se la percentuale di piumino è bassa e pre-vale la piuma o se si utilizzano materiali scadenti quali le fibre di piuma o altrimateriali estranei al piumaggio, durante l’agitazione meccanica di indosso e dimanutenzione lo spessore può ridursi anche del 50%

Perché ogni tanto i capi bianchi si macchiano nel lavaggio ad acquasenza alcun motivo particolare?RispostaIng Cianci: varie sono le possibili cause• se si utilizzano saponi di bassa qualità si deposita tra cesto e l’involucro una

melma sporca che ogni tanto si stacca e precipita sui capi in bagno. E’ neces-sario effettuare una pulizia della vasca (bagno a vuoto) utilizzando acqua eprodotto chimico adatto a rimuovere lo sporco melmoso

• ossidazioni metalliche: contatto con metalli o superfici zincate quali il serba-toio (nel caso di macchine a secco) o altre strutture della macchina. Le mac-chie da metallo ossidato sono inamovibili.

• accumulo di sporco sulla crociera che sostiene il cesto. Le macchie dovrebbe-ro attenuarsi con un candeggio spinto

• tenuta delle guarnizioni dell’albero• guarnizioni dei cuscinetti + grasso

DOMANDA PERVENUTE A LART NELLA PRIMA SETTIMANA DI GIUGNO• perché tal volta aprendo l’armadio dopo un po’ di tempo riscontriamo macchie

giallastre sui capi chiari che avevamo riposto in armadio perfettamente bian-chi?

• quali sono i colori più sensibili alla luce?• è più delicato come agitazione meccanica il lavaggio a secco o il lavaggio ad

acqua?

A partire dal mese di giugno Detergo avvia una nuova rubrica “SE NON SAI DOMANDA “ dove l’IngCianci e il suo Staff di collaboratori saranno a vostra disposizione per rispondere a tutte le domandeche invierete via e-mail agli indirizzi indicati.

SE NON SAI DOMANDA (Risposte chiare a problemi complessi)

• Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali, alledifettosità alla tossicità, ai reclami, alle anticipazioni dei

materiali e alle problematiche di manutenzione, alla chimicatessile del lavaggio

• Domande riguardanti le controversie• Informazioni generali e a altre informazioni

• problematiche di manutenzione, alla chimica tessile del lavaggio

L’ESPERTO risponde

I quesiti vanno inviati [email protected]

oppure ae-mail: [email protected]

Le domande più interessantisaranno pubblicate con relativa risposta

Page 28: Detergo Giugno 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

• lana o miste con prevalenza lana• seta o miste con prevalenza seta• lino o miste con prevalenza lino• poliestere o miste con prevalenza

poliestere• nylon o miste con prevalenza

nylon• acetato o miste con prevalenza

nylon• tessuti resinati o accoppiati• miste con fibre metalliche • stampe a pigmento • stampe floccate• acrilico o miste con prevalenza

acrilico• pelle naturale e pellicce naturali

CLASSIFICAZIONE DEI CAPI PERARTICOLO E COMPOSIZIONE

Capi di abbigliamentoArticoli• vestiti – giacche –pantaloni, tes-

suti a navetta • abiti da tessuti a maglia• camicie• vestaglie - pigiami• maglieria• cravatte• giacconi – piumini - impermeabiliMateriali• cotone o miste con prevalenza

cotone

QUANTO VALE UN CAPOUSATO? (prima parte)

A partire da questo mese inseriremo di volta involta le varie parti di una dispensa edita da LARTintitolata:Prontuario sul valore residuo nel tempo deicapi d’abbigliamento, della biancheria per lacasa e degli articoli tessili d’arredamentoche si rovinano du rante l’uso o la manuten-zione riconosciuta da tutte le associazioni di Ca -tegoria, dalle Associazioni dei consumatori, daiGiudici di Pace, dalle stesse aziende tessili e neitavoli di conciliazione. La dispensa è destinata a tutti gli attori che sioccupano nel redimere le controversie tra consu-matore e lavanderia, tra consumatore e nego-ziante, ecc.Si tratta di un’opera:• adatta ai bisogni • importante nei contenuti in quanto dà spiega-

zioni esaustive alla maggior parte delle proble-matiche implicite ed esplicite sollevate daiclienti, con particolare riferimento al valore delcapo danneggiato che i venditori, i commercia-ti, i tavoli di conciliazione, i giudici di pace,devono essere in grado di risolvere.

• completa in tutti i suoi aspetti ed esaurienteper le necessità degli addetti, senza esseretroppo dettagliata.

• facile da consultare in quanto suddivisa a bloc-chi per tipologia e composizione.

• utilizzabile come supporto pedagogico rivolto airesponsabili del settore di vendita e commer-ciali, per meglio formare i propri collaboratori.

PREMESSA

Per valutare correttamente il valore residuo

dei capi d’abbigliamento o degli articoli tes-sili d’arredamento, li abbiamo suddivisi per classidi articolo e per composizione, tenendo conto daun lato delle sollecitazioni cui essi sono sottopostidurante l’uso e la manutenzione (ad esempio di -vano, tenda, maglia, cappotto, impermeabile,vestito, ecc) e dall’altro delle proprietà delle sin-gole fibre (lana, seta, poliestere, fibra metallica,ecc.), che presentano valori di resistenza diffe-renziati ai vari fattori di alterazione cui sono sot-toposte durante l’utilizzo dei capi e articoli tessili.Il tempo di vita dei capi si misura a partire dalladata di vendita del ne gozio al cliente e non dalladata di produzione della ditta costruttrice.Il prezzo di acquisto del capo, necessario per sti-mare il valore residuo, deve essere documentatodal negoziante o dal produttore del capo.Per capi antichi documentati o di particolare valo-re (>€ 1.000) è ne cessario che il cliente indichiper iscritto, al momento della consegna in caso dieventuale danno con il lavaggio, il valore attualedel capo; il documento deve essere sottoscrittodalla lavanderia in caso di accettazione della puli-tura.Nel documento si deve altresì stabilire di comuneaccordo il valore del capo in caso di danneggia-mento causato dalla lavanderia e il costo del la -vaggio; il costo del lavaggio deve essere commi-surato al valore concordato (+5/-10% del valoreconcordato in aggiunta al costo esposto).Per gli abiti da sposa, in particolare di seta, prividi etichetta di manutenzione e composizione (inmaggioranza), oltre alla dichiarazione per iscrittodel valore del capo, la lavanderia non dovrebbeassumersi alcuna responsabilità sul risultato dellavaggio, che sarà a rischio del cliente.

DD28DETERGO GIUGNO 2010

Page 29: Detergo Giugno 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

Articoli da arredamentoArticoli• copridivani - copricuscini• tende• tappetoMateriali• cotone o prevalenza cotone• lino o prevalenza lino• sintetici (nylon-poliestere) o pre-

valenza• seta o prevalenza seta • Alcantara• finto Alcantara

Biancheria per la casaArticoli• lenzuola • copriletto• trapunta • tovaglieMateriali• cotone o prevalenza cotone• lino o prevalenza lino• sintetici (nylon-poliestere) o pre-

valenza• seta o prevalenza seta • stampati a pigmento• stampati con coloranti

DD29DETERGO GIUGNO 2010

LART LABORATORIO ANALISI E RICERCA TESSILE41012 Carpi (MO) - Via Vasco Da Gama, 2 - Tel. 059/645279 - Fax 059/621856

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IMESA

La lavatrice è il cuore del servizio lavanderia, di conseguenza èparticolarmente importante avere una macchina che garanti-sca, sì, alte prestazioni, ma soprattutto affidabile ed intuitivanell’uso. Nello studiare la nuova serie LM, IMESA ha prestato moltaattenzione nel progettare un prodotto che potesse soddisfare ilcliente da qualsiasi punto di vista: ergonomia, sicurezza, risul-tato, affidabilità; da questi studi è nato un prodotto senz’altrorivoluzionario. La nuova supercentrifugante, infatti, è dotata di un sistema diammortizzazione innovativo che evita lo sbilanciamento in fasedi centrifuga anche con i carichi più difficili da distribuire, o nelcaso di carichi non completi. Questo sistema la rende partico-larmente efficiente nel caso di installazione in Self Service, peresempio, dove spesso vengono lavati piumoni, scarpe, tappe-ti, etc. Grazie al modernissimo computer IM8, di cui è dotata, la lava-trice serie LM soddisfa appieno sia le esigenze della lavanderiaprofessionale, che le esigenze della lavanderia del piccolo hotela tre stelle. Il computer IM8, infatti, permette al tecnico pro-grammatore di creare programmi a misura del cliente, perso-nalizzando ogni ciclo nel più piccolo dettaglio; di conseguenza,la lavatrice ben si adatta alle esigenze della tintoria che tratta,molto spesso, capi molto delicati i quali richiedono dei lavaggiparticolari.Pensando non solo al professionista del lavaggio, ma ancheall’addetto lavanderia dell’albergo, al quale non viene richiestala professionalità del pulitintore, né viene quasi mai richiesto ditrattare capi particolarmente delicati, IMESA ha pensato didotare il computer IM8 di un livello di programmazione facili-tato aperto a tutti gli utenti: EASY PROG. Questo sistema per-mette a chiunque di creare un proprio programma risponden-

do a poche, semplicissime domande. Sia i programmi creati dalprofessionista, che quelli creati dall’utilizzatore, possono esse-re salvati nella memoria del computer, che permette di archi-viare fino a 200 programmi. La memoria del computer è ovvia-mente espandibile: quindi il numero massimo di programmimemorizzabili può essere enormemente incrementato. Per rendere agevole il reperimento dei programmi più utilizza-ti, l’utilizzatore può creare una lista programmi preferiti che glipermetta di richiamare velocemente quelli più utilizzati. Utilizzare la nuova lavatrice IMESA è semplicissimo: tutte leistruzioni relative a come avviare il programma, e tutte leinformazioni relative al suo svolgimento, appaiono in modochiaro ed inequivocabile sull’ampio touch screen. IMESA ha pensato, inoltre, a rendere la lavatrice il più ergono-mico possibile: l’ampio touch screen è posizionato su un pan-nello inclinato, l’inclinatura è stata appositamente studiata perevitare che ci siano spiacevoli riflessi che disturbino la letturadelle informazioni visualizzate. Sempre pensando all’ergonomia della lavatrice, IMESA ha stu-diato un nuovo sistema di apertura/chiusura della porta cheriduce al minimo l’intervento dell’utilizzatore. La porta dellanuova serie LM, infatti, è dotata di un chiusura motorizzata: chicarica la lavatrice deve solo accostare la porta, in modo che ilsensore riconosca la porta come “chiusa”. Solo quando il pro-gramma di lavaggio viene avviato il sistema di chiusura bloc-cherà la porta, che, invece, fino a quel momento, può essereriaperta e richiusa per introdurre capi dimenticati o toglierecapi erroneamente inseriti. Che la lavatrice sia installata in una lavanderia professionale,piuttosto che nella lavanderia di un hotel o in un negozio SelfService, la cosa più importante è senz’altro la sua affidabilità.Quando una lavatrice si ferma, infatti, tutto il processo dellalavanderia viene istantaneamente rallentato se non bloccato.La lavatrice IMESA è stata studiata per garantire la massima

Lavatrici e lavacontinue sono l’elemento centrale di ogni lavanderia, piccola o grande che sia; dal loro funzionamento dipende la qualità del pulito,

i costi di acqua ed energia, la produttività dell’impianto. Queste macchine sono usate per lavare (soprattutto biancheria piana),

ma anche per essere noleggiate (lavanderie self service) ed alcune versioni anche per l’abbattimento della flora batterica,

per il trattamento estetico di jeans ed altre funzioni. Su questo numero, Detergo offre uno spazio gratuito

ai produttori di queste macchine, per illustrare novità e certezze della loro produzione.

Speciale

LAVATRICI eLAVACONTINUE

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affidabilità non solo nella qualità del risultato, ma soprattuttonel tempo; dotata di un sistema meccanico particolarmenteaffidabile la nuova supercentrifugante IMESA assicura al pro-prietario della lavanderia la serenità del buon funzionamentodel processo della lavanderia stessa; le lavatrici IMESA, a par-tire dai 14 Kg, infatti sono dotate di serie del sistema di assi-stenza da remoto via GSM. La lavatrice rimane in costante con-tatto con il tecnico manutentore, per avvisarlo di eventuali

anomalie nell’esecuzione del programma o per permettergli difare un “Check up” da remoto in caso di manutenzione ordina-ria. In questo modo gli eventuali interventi di manutenzionesono veloci e le informazioni arrivano direttamente, e senzaequivoci, dalla diretta interessata: la lavatrice. Il sistema GSM,inoltre, permette di caricare e scaricare programmi personaliz-zati in tempo reale così come di aggiornare il software daremoto. La lavatrice IMESA è progettata per soddisfare il cliente a360°!

JENSEN

Sempre più medio/piccole lavanderie industriali stanno ‘suben-do’ nei confronti del mercato, che punta solo ormai a spunta-re un servizio di noleggio/lavaggio al prezzo più basso a disca-pito della qualità e dell’igiene del prodotto.In questa ottica il gruppo Jensen ha deciso di spingere il con-cetto di ‘‘Compact Washroom System’’, ossia un impianto dilavaggio in continuo dalle dimensioni contenute e dalla produt-tività importante. Questa scelta deriva dal fatto che ormai iveri guadagni, in senso economico e pratico del termine, nellelavanderie industriali sono diventati il risparmio energetico, ilgiusto dosaggio dei prodotti chimici e l’automatizzazione deiprocessi di lavaggio rispetto alle lavacentrifughe.Dai fattori sopraelencati deriva la scelta del gruppo Jensen diesporre questa macchina durante la mostra internazionale diOttobre a Milano (Expo Detergo, 15-18 Ottobre 2010) incen-trata sulle lavanderie industriali alberghiere di media/piccoladimensione.

Jensen Senking Compact Washroom SystemIl Compact Washroom System di Jensen si compone dei

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seguenti elementi:• Unità di carico• Può essere una monorotaia nuova (Jensen Futurail) o esi-

stente, un ascensore o un nastro di carico.• Una lavacontinua Jensen Senking CCBW 360/500 con

una pressa integrata (SEP 36 o 50) oppure una centri-fuga (Z 1200).

• (Compact Continuous Batch Washer con 5 camere e unacapacità di carico di 36 o 50 Kg.) La tecnologia CCBW si basasul principio delle lavacontinua Senking SL e sulle evoluzioniderivanti dalla macchine easy line.

• Un sistema di trasferimento delle cariche dalla pressao centrifuga verso uno o più essiccatoi.

• Da 1 a 4 essiccatoi Jensen Senking DT40/DT 60• Sono essiccatoi standard Jensen Senking nelle versioni

DT40/DT 60 a Vapore/Gas che possono essere equipaggiaticon tutti gli optional aggiuntivi disponibili (infrarossi,cesti/filtri teflonati, pulitura automatica filtro filacci, ecc.)

• Sistema di controllo del Compact Washroom System. • Un Plc compatto con 3 pannelli Touch Screen (uno per la

CCbw, uno per la pressa o centrifuga, e uno per gli essicca-toi). Un Software per la gestione dei programmi di lavaggioe dei clienti.

RENZACCI

Lo spirito innovativo della Renzacci nel settore del lavaggio adacqua è forte tanto quanto la sua lunga tradizione in questosettore, caratterizzata da più di 45 anni di esperienza e pre-senza nel settore industria per trattamenti di LAVAGGIO, FOL-LATURA, STONE WASHING & JEANS TREATMENTS, TINTURA INCAPO ED IN PEZZA.Sono più di 52 infatti i modelli che gli operatori del settore dellavaggio ad acqua possono scegliere all’interno della vastissi-ma gamma della WASHING DIVISION RENZACCI, dato chenel corso dei tantissimi anni di attività al servizio di questo set-tore l’azienda ha fornito soluzioni, innovazioni tecnologiche erisposte in termini di personalizzazione delle tecniche di tratta-mento e nobilitazione dei capi e dei tessuti tali da contribuirealla crescita e allo sviluppo di una delle parti più importanti del-l’intera industria del lavaggio.LA LORO STRAORDINARIA ROBUSTEZZA, GLI INCREDI-BILI SPESSORI DEGLI ACCIAI INOX IMPIEGATI, le insu-perabili prestazioni in termini di qualità di lavaggio, follatura etintura fornite dal particolare progetto del cesto, hanno accom-pagnato la crescita ed il successo di migliaia di proprietari dilavanderie industriali nei 108 paesi in cui la Renzacci s.p.a. èoggi presente.Ed è proprio sulla base di questo successo e di questa impor-tante tradizione che la RENZACCI ha costruito il successo delletre nuove linee di macchinari attualmente proposte su scalamondiale, facendo delle innovative serie “HS” a supercentrifu-ga e cesto sospeso; la nuovissima serie LX E-Speed con cen-trifuga maggiorata “extra spin” e l’insuperata gamma “LX“ acarrozzeria con struttura monoblocco rinforzata e centrifugaottimizzata, tre importantissimi punti di riferimento dell’indu-stria del lavaggio.Queste tre serie infatti, disponibili in una vastissima e ricchis-sima gamma di modelli e versioni che spaziano dai 10 Kg. (uti-lissimi per campionature o piccoli lotti per trattamenti persona-lizzati a seconda del cliente) ai 120 Kg. di capacità, coniuganoal meglio i tradizionali punti di eccellenza della produzioneRenzacci sopra richiamati con l’innovazione tecnologica edelettronica che consentono di effettuare le famose tecniche di“personal cleaning” che solo una macchina Renzacci può offri-re oggi.Il risultato di questi importanti investimenti in ricerca e svilup-po si concretizza in delle serie di macchinari estremamentefacili da utilizzare dotate di moltissimi vantaggi in più rispettoalla media delle macchine oggi presenti sul mercato, tra lequali vogliamo qui ricordare:• La superiorità tecnologica del nuovo programmatore elettro-

nico ECOMPUTER®, con pressochè infinite possibilità diimpostare a piacere il numero di giri in fase di lavaggio e dicentrifuga e di regolare qualsiasi tempo di pausa e di sensodi rotazione del cesto.

• UNA VELOCITÀ DI CENTRIFUGA POTENZIATA ED UNFATTORE G TRA I PIU’ ELEVANTI NEL MERCATO, agaranzia di una grande produttività e di un sensibileabbattimento nei costi di energia, dei tempi di asciu-gatura e di stiratura.

• L’innovativo cesto con sistema “AQUAWAVE” per un’azionepulente ottimale e personalizzata in funzione del capo trattato.

• Il nuovo sistema contalitri a misurazione bilanciata, per rego-lare con estrema precisione i livelli di bagno per trattare icapi e tessuti più delicati, personalizzando i livelli in funzionedel capo lavato.

• L’innovativo sistema di regolazione e monitoraggiocontinuo delle temperature “ECO-MIX®”, per avere nellabotte di lavaggio sempre la temperatura desiderata per iltrattamento dei capi, offrendo così un contributo importan-tissimo per evitare azioni di danneggiamento e/o caduta diqualità nei risultati di lavaggio; con sensibile riduzione deglisprechi e consumi di energia.

• Le pratiche ed ultraprecise pompe dosatrici saponi, per som-ministrare i prodotti chimici necessari nelle esatte quantità etempi richiesti dall’operatore.

• L’innovativa e superiore tecnica di progettazione a sistemainclinato “SENSOR RAIL®”, che conferisce ancora più stabilitàe permette risparmi di energia e tempo per eseguire l’interociclo

• Il rivoluzionario sistema antivibrazione a doppie sospensioniattive a bilanciamento di carico convergente incorporato in

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Visionabile durante l’ Expo Detergo (15 -18 Ottobre 2010) a Milano.

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tutte le macchine della serie HS. • L’ampio oblò di carico extra large, per caricare anche volumi-

nosi capi come grandi coperte, piumoni matrimoniali, coper-ture sfoderabili di divani e tendaggi in genere.

• Questo ampio oblò di carico unito ad un cesto a diametromaggiorato ed alettatura ottimizzata consente di eseguire inmodo straordinario sia i trattamenti sui capi più delicati siaefficaci lavori di campionatura e/o follatura dei capi

• L’Inverter elettronico a software avanzato per avereancora più stabilità, minori vibrazioni ed una maggioreestrazione dell’acqua dagli indumenti grazie anche allamigliore e più uniforme distribuzione dei capi all’interno delcesto

• Il notevole risparmio nei costi e nei tempi di stiratura, grazieall’ampissimo volume e diametro utile di funzionamento delcesto, che offre la possibilità ai capi di disporsi ed aprirsi inmaniera ottimale.

KANNEGIESSER

Kannegiesser ha di recente introdotto una nuova gamma dilavacentrifughe ottimizzate, la serie Favorit Plus, che sostituiràin futuro l’attuale serie Favorit. Le dimensioni delle nuove mac-chine iniziano con 30 kg per la macchina più piccola fino a 270kg per la macchina più grande. Questa nuova serie comprende alcuni importanti miglioramen-ti che permettono un incremento del rendimento ed una ridu-zione dei consumi di energia, quindi i costi di esercizio sono piùbassi.Con il software ottimizzato e la nuova tecnologia di estrazionedell’acqua i consumi di acqua possono essere ridotti a 8-10 litriper kg di biancheria lavata invece dei attuali 15-25 litri in fun-zione degli articoli trattati. Il sistema di pesatura integrato per-mette l’adattamento dei consumi di energia, acqua e prodottichimici al rispettivo peso del carico in lavorazione.

Inoltre il tempo di lavaggio totale può essere ridotto riducendoil numero dei cicli di risciacquo con conseguente aumento dellaproduttività.Le ottimizzazioni dell’ergonomia includono una modifica dellayout costruttivo dello sportello interno e l’ingrandimento del-l’apertura dello sportello.La nuova serie offre anche la possibilità di acquisizione di tuttii dati di esercizio per scopi di valutazione e controllo, peresempio in caso di disinfezione termica di materiale ospedalie-ro, insieme al numero dei lotti effettivamente trattati.

Le lavacentrifughe “open pocket” della serie Futura sono dispo-nibili con capacità da 110 kg fino a 260 kg e possono esserecaricate anche mediante un sistema di caricamento a sacchi.

Per un processo automatico con produttività molto altaKannegiesser offre la lavacentrifuga PowerSwing, disponibile indue dimensioni, la PSW 180 e la PSW 300. Basata su un prin-cipio costruttivo completamente nuovo, tutta la meccanica del

tamburo, composta da tamburo interno ed esterno, può esse-re ruotata. Grazie a questo concetto costruttivo la PSW 300 èper esempio in grado di processare fino a 400 kg di tappeti innylon oppure fino a 300 kg di abiti da lavoro in tessuto mistopoliestere-cotone con un solo ciclo. Il caricamento avvienemediante nastro di carico oppure sistema di caricamento asacchi per ridurre le operazioni manuali al minimo.

Per quanto riguarda le lavacontinue a ciclo continuoKannegiesser propone la serie PowerTrans, lanciata nel 2000.Da allora la PowerTrans è diventata un successo a livello mon-diale con circa 700 installazioni in tutto il mondo, garantendomassima flessibilità e qualità di lavaggio eccellente in combi-nazione con un trattamento delicato dei tessuti e questo insie-me a consumi al minimo livello possibile. La PowerTrans può essere costruita per ogni fabbisogno lavo-rativo specifico - come macchina classica con trasferimento delcarico dal basso oppure nell’esecuzione con trasferimento delcarico dall’alto e movimento di lavaggio rotativo della seriePowerTrans Rotaflex. Tutti i modelli sono disponibili nelle capacità da 36 a 100 kg.Con diametri tamburo generosamente dimensionati, rapportidi carico molto vantaggiosi, bagni statici e pareti tamburo dirit-te come nelle lavacentrifughe, la PowerTrans offre la massimaflessibilità per far fronte alle alte esigenze poste alla tecnolo-gia del lavaggio in continuo moderna.

Una caratteristica specifica della PowerTrans è il sistema delDry-Transfer. A differenza del trasferimento del lotto tradizio-nale, dopo il lavaggio principale il carico non viene trasportatonella zona di risciacquo insieme al bagno non assorbito dallabiancheria, ma il bagno viene ora scaricato nell’ultima cameradel lavaggio principale. I carichi di tutti i tipi di tessuto vengo-no trasportati in modo sicuro nella zona di risciacquo senza ilbagno libero di lavaggio. Grazie a questa tecnica, la quantitàrichiesta di acqua fresca nel risciacquo è considerevolmentediminuita.

La nuova serie PowerTransJET con pressa e/o centrifuga inte-grata è nel frattempo stata installata in più di 50 lavanderie indiverse nazioni dalla sua introduzione due anni fa. Il sistema diestrazione Jet ha dimostrato di consumare meno di cinque litridi acqua per kg di abiti da lavoro trattati, con dei risultati dirisciacquo molto soddisfacenti. Infatti le macchine di questa serie sono equipaggiate con unatecnologia di risciacquo completamente nuova che comprendel’estrazione del bagno libero e del bagno assorbito dalla bian-cheria prima del risciacquo. Dopo il ciclo di estrazione preliminare, solo il bagno assorbitorimanente deve essere risciacquato. Come accade ad una spu-gna quasi asciutta, i tessuti pressati e/o centrifugati assorbo-no l’acqua di risciacquo in tempi brevissimi, con conseguentiottimi risultati di risciacquo, tempi di risciacquo estremamentebrevi, processi di risciacquo esattamente riproducibili e il riuti-lizzo della massima quantità possibile dell’acqua calda dilavaggio.

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Innanzi tutto con la garanzia: un’a-zienda seria deve garantire i propriprodotti per un periodo adeguato;in particolare per la parte elettroni-ca, la più soggetta a “mortalitàinfantile” (ovvero: in questo delica-to segmento, gli elementi difettosimostrano le loro inadeguatezze nelgiro di pochi mesi; una volta passa-to questo periodo hanno una vita euna funzionalità praticamente illimi-tata). Le parti meccaniche, invece, sonopiù soggette alla normale usura, giàprevista in una manutenzione pro-grammata ben fatta (nell’auto: ifamosi “tagliandi”).Ed ecco che assistenza e garanzia sisaldano in vantaggiosi contratti dimanutenzione programmata, checonsentono all’utente il massimorisparmio sia prolungando la vita diquanto ha acquistato, sia evitandoinutili “fermo macchina”.Non sempre l’assistenza program-mata risolve ogni problema; esisto-no comunque casi nei quali l’impre-visto gioca la sua parte. Ed ecco nascere il bisogno di un’as-sistenza “straordinaria”. In molti casi basta una semplicetelefonata all’azienda fornitrice; apatto, però che quest’ultima mettaun tecnico ed una linea telefonica adisposizione di chi chiama; il cherappresenta, per l’azienda, uncosto. Molte aziende del settore hannodotato le proprie macchine di dispo-sitivi di autodiagnosi, che sono ingrado di monitorare il funzionamen-to delle macchine, rilevando adistanza guasti meccanici ed addi-rittura intervenendo per ripristinarela funzionalità dell’elettronica.Questo consente di inviare un tecnicogià edotto del problema e, se neces-

Assistenza e garanzie:un problema di serietà

I costruttori italiani aderenti all’As -sofornitori (Associa zione FornitoriAziende Manutenzio ne dei Tessili) sisono riuniti per di scutere una lineacorretta su due complementi indi-spensabili per i pro dotti che offronoal mercato: assistenza e garan-zia.

Il prodotto industriale si è fattosempre più complesso; ne è buonesempio l’automobile, ormai tal-mente ricca di elettronica ed acces-sori da non poter essere riparatasenza un’adeguata preparazione ericambi originali. Questo ha, in un certo senso,decretato la fine del cosiddettomeccanico generico a favore di offi-cine ad alta specializzazione, conmeccanici costantemente aggiornatie dotati di preparazione specifica suun dato marchio e tutta la strumen-tazione ne cessaria ad un lavoroinappuntabile. Come ogni clienteben sa, perché lo subisce lui stesso,oggi la tendenza è un gioco alrisparmio su qualsiasi cosa, gioco alquale, purtroppo, mol ti si prestanoa scapito della qualità. Ed il pubblico ha imparato veloce-mente che era meglio pagare un’o-ra di lavoro ad uno specialista perun lavoro ben fatto che neppure 10ore ad un praticone di buona vo -lontà, per un lavoro raffazzonato.Nel settore lavanderie queste duefigure sono comunque coesistenti, ela differenza di costi orari rendeancora possibile, per taluni clienti,l’illusione di un risparmio.Le domande che l’Assofornitori si èposta sono state quindi: come ga -rantire un effettivo risparmio ai pro-pri clienti?

L’industria italiana del settore sostiene la propria imma-gine di alta tecnologia, offrendo un servizio migliore

GestioneAssistenza in sicurezza

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sario, munito dei pezzi di ricambiooccorrenti, risparmiando sia sulle oreimpiegate, sia sul fermo macchina.Un’assistenza siffatta rappresentasicuramente un vantaggio per l’u-tente, ma anche una spesa nonindifferente; al costo orario di untecnico, ai vari livelli di specializza-zione, occorre sommare i costi diviaggio e trasferta, ma soprattutto icosti di aggiornamento, che richie-dono periodicamente appositi corsi,pagati sia al tecnico in formazioneche ai docenti che formano.D’altra parte è questo l’unico siste-ma per offrire un’assistenza dove iproblemi siano già stati affrontati amonte e non soggetti a sperimenta-zioni sul cliente, dove il tecnico non“ci prova”, ma sa quel che devefare e quello che non si può fare.Consci sia dell’immagine di alta tec-nologia che va sostenuta per l’indu-stria italiana, sia del vantaggiocompetitivo che un’assistenza diquesto genere offre alla propriaclientela, i costruttori italiani si sonopertanto riuniti per confrontarsi edeterminare sia le condizioni digaranzia, sia i PREZZI MINIMI, sullabase dei loro costi vivi, per unaseria assistenza.Sarà poi responsabilità di ogni sin-gola azienda praticare estensioni digaranzia, costi maggiori o superioriper ogni singolo intervento tecnico,a seconda del rapporto in atto con ipropri clienti; ma le tabelle e lecondizioni che seguono rappresen-tano un corretto punto d’orienta-mento.

TARIFFE PER LE PRESTAZIONITECNICHE ALLA CLIENTELA

Rilevazione delle condizioni ef -fettivamente praticate nell’anno2010

Tali importi si riferiscono a tre figu-re professionali relative al settore:

“A” – tecnico – montatore –elettricista

“B” – tecnico specializzato –collaudatore – capo can-tiere

“C” – software – programmato-re – laureato tecnico

A proposito delle prestazioni, siprecisa quanto segue:

1) il rimborso spese è a caricodiretto del cliente, salvo differen-ti accordi contrattuali. L’alloggiodovrà essere adeguato alla loca-lità dove ha sede l’azienda delcliente. La categoria dell’hotelnon dovrà essere inferiore alle 3stelle.

2) le spese di andata/ritorno diviaggio e trasporto bagagli sonoa carico del committente; per itrasferimenti in auto sono appli-cate le tariffe ACI

3) gli importi sono al netto di impo-ste e tasse e le spese relative alpersonale ausiliario, gli aiuti, gliattrezzi e i materiali occorrentiper le prestazioni, sono semprea carico del cliente.

Gestione

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mento danni di alcun genere.La garanzia consiste nella sostitu-zione delle parti eventualmentedifettose per accertate cause difabbricazione.Laddove intervenga un intermedia-rio commerciale le parti richieste ingaranzia saranno inviate all’inter-mediario secondo le condizioni difornitura del produttore.Dovrà essere data comunicazionedella richiesta di sostituzione dipez zi in garanzia fornendo i datiidentificativi del macchinario od im -pianto a cui appartengono i pezzioggetto della richiesta, eventual-mente con la compilazione del for-mulario sotto riportato a titoloesemplificativo.I pezzi sostituiti verranno comun-que fatturati e l’emissione di nota diaccredito (accoglimento della richie-sta di garanzia) avverrà solo se ipezzi difettosi verranno restituiti in“porto franco” entro 30 gg. dalladata della segnalazione.Le spese di trasporto e mano d’ope-ra per la sostituzione del pezzo (perquesto costo verrà utilizzata la Ta -bella mano d’opera degli “AssociatiAssofornitori – Fornitori LavanderieIndustriali”) sono a carico del clien-te.La Garanzia non si applica alleapparecchiature che siano statedan neggiate per:• negligenza• errato collegamento• installazione inadatta• mancata osservanza delle istru-

zioni di montaggio• impiego errato del bene• ordinaria manutenzione• eventi catastrofici (che solitamen-

te sono inseriti nella Polizza in -cendi dell’Azienda).

Inoltre la garanzia non verrà ri -conosciuta qualora:• le manutenzioni vengano eseguite

da personale non autorizzato dallaazienda fornitrice

• siano state utilizzate parti di ri -cambio non originali (salvo auto-rizzazione scritta da parte delven ditore).

La garanzia non verrà ricono-sciuta su:• parti soggette ad usura (es. mol-

lettoni, cuscinetti, guarnizioni,ecc.)

• parti elettriche ed elettroniche.

N. 1/2010

CONDIZIONI DI GARANZIA

La garanzia ha la durata di 12 (do -dici) mesi a partire dalla data dellafattura o, in alternativa, previo ac -cordo tra le parti, dal collaudo dellamacchina, se effettuata entro e nonoltre i 90 gg. dalla consegna.A discrezione di ogni singolo pro-duttore, la durata temporale dellagaranzia può essere a seconda deltipo di apparecchiature od impiantofornito:• convertita in numero di cicli, che

può variare a seconda del tipo diapparecchiature fornito;

• 2.000 ore di lavoro dell’impiantoper un massimo di 12 (dodici)mesi

Riparazioni o sostituzioni effettuatedurante i 12 (dodici) mesi successi-vi alla data della fattura di acquistoper le apparecchiature o del collau-do del bene, non prolungano la du -rata del periodo di garanzia.Il riconoscimento della garanzia nonda diritto alla richiesta di risarci-

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durante le fasi di apertura e di posi-zionamento dei teli o di indossaggiodei camici.

c) Tutte le registrazioni attinenti ai ciclidi sterilizzazione ed ai controlli effet-tuati dovranno essere conservati peralmeno cinque anni secondo le mo -dalità previste dal proprio sistema diqualità, a disposizione per eventualivisure da parte della S.A. in qualun-que momento quest’ultima lo richie-desse.

d) In ciascun involucro di confezione(pacchi, buste, ecc.) deve essere ap -posta una etichetta riportante il con-trassegno della ditta, il nome delprodotto, ilquantitativo espresso inpeso o in misura e devono essereriportate tutte le indicazioni fissatedalla vigente normativa.

e) Dovrà essere possibile allegare allacartella clinica una cedola del set lacui produzione dovrà essere comple-tamente tracciabile in caso di neces-sità… ecc. ecc. ecc. ecc.

PER AFFRONTARE GLI OBBLIGHICOMINCIAMO CON L’IDENTIFICARELA TELERIA … semplicemente perché diversamenteè praticamente impossibile tracciare lecomponenti dei set, ove col termine“tracciare” intendiamo l’insieme deicontrolli del numero dei lavaggi e deirammendi, degli utilizzi nell’assemblag-gio dei vari set, insomma la “storia”dettagliata dei teli.COME IDENTIFICARE LA TELERIA • Barcode: consente di raggiungere l’o-

biettivo dell’identificazione, ma “sof-fre” di tutti i mali tipici di questa tec-nologia. Non consente inoltre la letturadello “sporco” all’interno dei sacchi edi verificare, una volta chiuso il set nelwrappel e/o nella carta medica, la pre-senza di tutte le componenti.

• RFId LF (Radiofrequenza/bassafrequenza): supera i problemi delbarcode ma ne mantiene le limitazioninella lettura dei sacchi e nelle fasi diverifica, in quanto non consente dileggere più di un telo per volta.

• RFId HF (Radiofrequenza/alta fre-quenza multilettura): supera i pro-blemi del barcode e della bassa fre-quenza consentendo la lettura dello“sporco” all’interno dei sacchi e diverificare, una volta chiuso il set nel

Per questo approfondimento abbiamoscelto le Centrali di Sterilizzazione. Perché? Perché ben poco si sa di questanicchia dei servizi di lavanderia che piùdi altre necessita urgentemente di tec-nologia per rispondere ai crescenti ob -blighi che le normative sanitarie impon-gono. Il servizio di cui vogliamo analizzare leesigenze è quello che prevede la prepa-razione dei Set (Kit) per le sale opera-torie, specificatamente per quanto ri -guarda il TTR (ossia Tessuti TecniciRiutilizzabili), e più limitatamente ilCOTONE visto che nei Monouso lecomponenti NON sono identificate. Per capire quali siano alcuni tra gli ob -blighi imposti dalle normative sanitariee per aiutare a non farsi prendere dafacili entusiasmi sulla eventualità di“buttarsi nella mischia” per parteciparealla non numerosa tavola dei produttori,riportiamo alcuni tratti di una garad’appalto nemmeno troppo complessa. ALCUNI OBBLIGHI DEL SERVIZIODI STERILIZZAZIONE a) Tutta la teleria dovrà essere preven-

tivamente controllata sotto l’aspettofisico, al fine di garantire l’idoneitàper l’impiego nel campo operatorio.Dovrà peraltro essere esente daimperfezioni che compromettano l’i-solamento fra parte anatomica delpaziente ed ambiente esterno o fraoperatore e paziente e con una cari-ca microbiologica controllata, tale dagarantire l’efficacia del successivotrattamento di sterilizzazione.Quest’ultimo dovrà infatti fornire unprodotto privo di microrganismi vita-li.

b) Tutta la teleria, successivamente allafase di controllo, dovrà essere piega-ta e confezionata in set secondomodalità tali da garantire il manteni-mento delle condizioni di asepsi

In SALA OPERATORIA con la radiofrequenza nella teleria dei Kit Sterili TTR e Cotone !!!!!

Gestione

Eccoci al sesto argomento “caldo” del 2010 della nostrarubrica mensile dedicata alle situazioni tecnologiche egestionali nelle Lavanderie Industriali sull’uso dell’identifi-cazione della biancheria mediante RFId HF (identificazionecon Radio Frequenza (alta) multi-lettura, cioè, in parolepovere, la possibilità di leggere più capi per volta ancheall’interno di sacchi).

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wrappel e/o nella carta medica, lapresenza di tutte le componenti.

COME OTTIMIZZARE E VELOCIZZA-RE IL CICLO DI PRODUZIONE CONRFId HF Gestire il TTR identificato con transpon-der HF multi-read (anche escludendo letovagliette ed altre componenti di parilivello) significa “cambiare vita” al pro-cesso produttivo. La lettura dello sporco proveniente

Gestione

dalle sale operatorie, ancora nei sac-chi, la potremo fare in lavanderia opresso l’ospedale grazie ad una antennatunnel; ai tavoli di controllo, sempli-cemente ap poggiando il telo ad unaantenna da ta volo, potremo verificarnela soglia dei lavaggi subiti oppure smi-starlo se ne cessario al rilavaggio e/o alrammendo grazie ad una antenna twin;alla preparazione Set potremo verifi-care l’ordine di composizione e la cor-rettezza della componente usata ancoragrazie ad una antenna da tavolo; all’u-scita dall’autoclave, appoggiando ilset su una antenna da tavolo, potremoattenere il riconoscimento automaticodel set ed associare il lotto di steriliz-zazione oltre a stampare l’etichettaidentificativa con la cedola da allegarealla cartella clinica. … e tracciare suc-cessivamente tutto il processo produtti-vo del set e delle componenti usate percomporlo. E ALLORA? Possiamo utilizzare la Radiofre -quenza nelle Centrali di Sterilizza -zione per i Set (Kit) sterili (TTR ecotone)? CERTAMENTE, e se poi éRFId HF multi-lettura, è ancorameglio !!

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deva che i cassintegrati assunti dal-l’azienda percepivano, lavorando,un salario inferiore all’indennità dicassa integrazione.Era ovvio che ci fossero resistenzeche arrivarono al limite del boicot-taggio dell’iniziativa.

Un’autentica rivoluzioneNel 1989, dopo circa un anno emezzo di attività e la perdita dicommesse ospedaliere, l’aziendaripartì con una vera e propria rifon-dazione che vide la variazione delceto sociale, degli sbocchi di merca-to che abbracciarono anche ilcampo turistico alberghiero oltrechéuna razionalizzazione dell’apparatoproduttivo, lavoratori compresi.Da quel momento l’azienda, che nelfrattempo aveva cambiato denomi-nazione in Demi srl e successiva-mente in Demi spa, cominciò la suanuova vita che possiamo riassume-re in alcuni dati di bilancio, di pro-duzione ed occupazionali.

La Demi spa nasce nel 1987 per ini-ziativa del gruppo Fleur di Bolognacon la denominazione di FleurSarda srl, con l’intento di dare unarisposta di un servizio qualificatoalla domanda del settore ospedalie-ro che in quel periodo iniziava afarsi piuttosto sostenuta nellaRegione Sarda.

Un inizio turbolentoL’inizio fu piuttosto turbolento siaper una situazione di accesa com-petizione commerciale con altreimprese del settore sia per unaconflittualità esasperata con i lavo-ratori.L’iniziativa nasceva con un finanzia-mento agevolato della cassa per ilmezzogiorno a fronte di un ricollo-camento di cassintegrati di lungadurata dell’ex polo chimico diRovelli.Vista la legislazione di allora succe-

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DEMI: rinascita eelevazione di unalavanderia

Con questo numero iniziamo a pubblicare storia,caratteristiche e, soprattutto, la filosofia di mer-cato di alcune tra le più importanti industrie dilavanderia del nostro Paese, gli esempi cui ispi-rarsi per affrontare con successo questo difficilemercato.Abbiamo iniziato dalla Demi per due motivi: primoperché già abbiamo scritto un articolo sulla stra -ordinaria vitalità e simpatia delle maestranze, epoi perché è diretta da Ales sandro Trapani, dapoco eletto Presidente di Assosistema. Ecco quindi passato e futuro della DEMI.

1993 2009

Fatturato 1.325.000 euro 7.820.000 euro + 550%Dipendenti 27 88 + 350%Kg processati 1.230.000 4.800.000 + 400%

Lavanderie:industrie

di successo

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Attualmente la Demi fa parte delgruppo Iervolino, che ha altri dueimpianti di lavanderia industriale, laClea Resort e la Clea Servizi ospe-dalieri.

20.000 metri quadri di stabili-mentoLo stabilimento produttivo è situatonel sud della Sardegna, precisa-mente nella zona industriale diCagliari, su una superficie di circa20.000 mq., 5000 dei quali occupatida capannone e utilities.Obbedendo ad una precisa evolu-zione del mercato, definita volonta-riamente nelle norme di certificazio-ne UNI 9001 - UNI 14000 – UNI14065, oltreché dalle linee politichedella associazione di categoria allaquale Demi appartiene, Fise-Auilprima oggi Assosistema, Demi hainvestito negli ultimi anni 2.4mln dieuro per modificare il suo assettoproduttivo, incrementando di circa1.600 mq la superficie coperta,passando da 2 a 3 sistemi di lavag-

gio in continuo e portando da 4 a 7le linee di stiro allo scopo di crearedue distinte e ben delimitate areeaziendali nelle quali svolgere l’inte-ro processo di lavorazione per com-messe di natura ospedaliera e turi-stico alberghiera.

2.4 milioni di investimenti e …non è finitaSi è trattato di un investimento e diuna modifica del lay-out produttivoincomprensibile se visto alla lucedella ottimizzazione degli impianti e

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più che triplo.La società prevede nell’immediatofuturo un consistente investimentoanche nell’innovativo settore deltrattamento dello strumentario chi-rurgico.

Innovazione e diversificazioneLe esigenze della clientela sono sti-moli a crescere e non problemi checi vengono posti, questa è la filoso-fia che ha fatto diventare la Deminon solo relativamente grande maanche apprezzata se è vero come èvero che l’85% del fatturato è datoda clienti che intrattengono rapporticon Demi in maniera continuativada più di 10 anni.Questo atteggiamento aziendale èsupportato da un ottimo rapportocon i dipendenti e con i loro rappre-sentanti sindacali, sono stati inquesti anni sottoscritti accordiaziendali di grande valenza checonsentono di dare risposta allaclientela stagionale lavorando senzasoluzione di continuità da maggioad ottobre sabati e domeniche com-presi. Sono poche le aziende dove,senza drammi, il giorno di ferrago-sto sia considerato una normalegiornata lavorativa.

Soddisfazione di clienti e deilavoratori: le premesse di unbrillante futuroAnni fa la Demi acquisì un impor-tante cliente che ormai da diecianni viene riconosciuto da giurieinternazionali “Migliore resort delmondo” e deve la sua fortuna alfatto che fa sentire i propri ospiticome se fossero gli unici occupantidella struttura. Ebbene, ha fattoscuola e questo fin’ora è, stato iltratto distintivo, ogni cliente èdiverso dall’altro e a tutte le sueesigenze va data una risposta per-sonalizzata.La congiuntura è pesante e sicura-mente difficile da affrontare ma allaDemi la affrontano nell’unico modoche conoscono, innovare, cogliereesigenze, proporre soluzioni di ser-vizio e di prodotto, mettere a dispo-sizione dei clienti quello che hannoimparato girando l’Italia e l’Europa,sulle nuove tendenze, sulle nuovefrontiere che un servizio semplicesulla carta ma tremendamentecomplicato nella realtà può offrire.

dei costi ma obbligato se visto nel-l’ottica della doverosa separazionenon solo tra sporco e pulito ma tratrattamenti di partite di provenienzadiversa e che consente di presen-tarsi con le carte in regola allacommittenza soprattutto pubblica.Attualmente la Demi Divisioneospedaliera serve quotidianamente3000 posti letto e 5000 dipendentiASL mentre la Divisione alberghieragestisce circa 800.000 presenzeall’anno nelle strutture alberghiereSarde, con una copertura pressochétotale del territorio regionale.Nonostante il periodo di crisi cheinteressa quasi tutti i settori dell’e-conomia italiana compreso quellonel quale la Demi opera, il manage-ment aziendale e la proprietà che losostiene hanno fiducia nello svilup-po del mercato delle lavanderieindustriali, soprattutto lavorandoper fornire servizi sempre più quali-ficati ed in linea con le richieste delmercato.

Una lavanderia a 360°In questa ottica la Demi ha pro-mosso e sta completando investi-menti in macchinari per circa1.1mln di euro che riguardanosoprattutto il trasferimento automa-tizzato della biancheria nelle variefasi di processo e il sorting a valledelle lavacontinue. Questi investi-menti stanno determinando una piùelevata efficienza produttiva maanche, e questo ci viene riconosciu-to dai rappresentanti sindacali, unmiglioramento nell’ergonomia dellavoro.Questo complessivo ringiovanimen-to delle strutture produttive portacon sé anche l’utilizzo di tecniche etecnologie che determinano rispar-mi idrici, ormai si lava con 6lt diacqua per kg di biancheria, quandosolo fino a pochi anni fa il dato era

Lavanderie:industrie

di successo

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Blutec srl

Qualità e sicurezza, con meno acqua ed energiaA soli sette anni dalla sua nascita, la Blutec di Eraclea (Venezia) è già trale aziende di riferimento nel comparto turistico e alberghiero.Tale successo si spiega essenzialmente con la decisione di avvalersi delletecnologie più moderne e rispettose dell’ambiente. Sistemi innovativi dilavaggio a basse temperature consentono alla Blutec di ridurre i consumiidrici ed energetici, garantendo risultati di qualità.Con due linee completamente nuove e 15 dipendenti, la lavanderia guidatada Paolo Zane punta ancora a migliorarsi: infatti, è in corso di certificazio-ne per la ISO 9001 e la UNI EN 14065.

Tintoria Finissaggio Ticino srl

Punta al top, senza dimenticare l’ambienteFondata nel 1990 con l’obiettivo di collocarsi fra le aziende leader del mer-cato, la Tintoria Finissaggio Ticino porta in dote l’esperienza ultratrenten-nale di due tecnici operanti nel settore tessile e tintoriale.Nel corso degli anni, l’azienda ha maturato competenza tecnica soprattuttonella lavorazione di tessuti e foderami di fascia medio-alta, dedicando par-ticolare attenzione al controllo della qualità dei prodotti.L’insediamento di Turbigo (Milano) si sviluppa su un’area di 15.000 mq evanta la Certificazione ISO 14001. L’attenzione all’ambiente è testimoniatapure dal trattamento finale dei reflui, convogliati in un depuratore consor-tile al quale la TFT aderisce.

veduta aerea del complesso industriale TFT di Turbigo

ASSOSISTEMA: damaggio, due nuoveAssociate

ASSOSISTEMA

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mente positivo e segna un rile-vante successo per il settore deiservizi tessili che il Comitatostesso definisce promettente“sia in termini economici e tec-nologici sia perché è strettamen-te collegato alle realtà operativeed occupazionali locali”.A livello generale, la maggioresoddisfazione è arrivata dalsostanziale recepimento, daparte della Com missione, ditutte le istanze e valutazioniesposte dalle Associazioni delleimprese di servizi tessili chehanno preso parte all’incontro.Un successo accresciuto dallanu merosa e qualificata parteci-pazione che ha registrato l’audi-zione: dal Belgio, dallaGermania, dalla Litu ania e dalRegno Unito oltre che, natural-mente, dall’Italia con ASSOSI-STEMA. Sedevano al tavoloanche le OrganizzazioniSindacali di categoria di Francia,Germania, Paesi Bassi e dellaFederazione Europea delSindacato di settore (ETUF TCL).Loro obiettivo, in particolare, èstato l’incoraggiamento del “dia-logo sociale” a livello comunita-rio.

“Trasformazioni e prospettive delsettore dei servizi tessili in Euro -pa”, questo il tema dell’audizionecui ASSOSISTEMA ha partecipatolo scorso martedì 11 maggio, aBruxelles, innanzi la Commissio -ne Consultiva per le Trasforma -zioni Industriali (CCMI) del Co -mitato Economico e Sociale Eu -ropeo (CESE), organo consultivopresso Parlamento, Consiglio eCommissione Europea.Scopo dell’audizione - indettadal CESE - era l’elaborazione diun parere d’iniziativa sul temadelle Trasformazioni e prospetti-ve del settore dei servizi tessiliin Europa per giungere al qualeha incaricato la CCMI di prepa-rare i lavori. Il Comitato, infatti, ha tra i suoicompiti istituzionali la formula-zione di pareri, la partecipazionea consultazioni obbligatorie efacoltative, la promozione deldialogo sociale. Il tutto, attraverso il lavoro disei Sezioni Specializzate e cin-que organismi addizionali, tra iquali la CCMI, sotto il coordina-mento di un Segretario Genera -le. Il Comitato, inoltre, disponedi autonomo diritto d’iniziativa epunta a Ottimizzare il ruolo delCESE quale organo consultivopresso il Parlamento europeo, ilConsiglio e la Commissioneeuropea, intensificando le formedi cooperazione.Il bilancio dell’audizione è larga-

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Positivo bilanciodell’audizione cuiha partecipatoASSOSISTEMA

ASSOSISTEMA

Alla CCMI di Bruxelles, lo scorso 11 maggio

di Emanuele Mùrino

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Lo scopo dell’audizione è statoraggiunto, tanto che si prevedel’approvazione del documentofinale entro il prossimo mese diluglio. A conferma di tale valutazione, ilComitato Economico e Sociale“raccomanda al Parlamento Eu -ropeo, al Consiglio e alla Com -missione l’elaborazione di unquadro strategico per il settoredell’industria dei servizi tessili”.

La soddisfazione è tanto mag-giore poiché ci si è resi conto diquanto, in sede comunitaria,fosse scarsa la consapevolezzadei problemi del settore, primadell’audizione. Tra i risultati di maggiore rilievo,l’attenzione del Comitato all’in-nalzamento degli standard quali-tativi dei prodotti e servizi offertie la sua sensibilizzazione verso i

problemi legati al lavoro nero.Il Comitato ha apprezzato ilruolo delle imprese del settore,in termini di creazione di posti dilavoro; l’attenzione verso pro-cessi produttivi ecocompatibili e,comunque, tendenti al massimorispetto dell’ambiente; i fattoricompetitivi di vantaggio dei tes-sili rispetto al monouso; la peri-colosità sociale e non convenien-za del lavaggio domestico. Tra i fattori chiave che sono sta tiriconosciuti, l’elemento di mag-giore rilievo è stato il riconosci-mento di sicurezza e igiene chele im prese del settore sono ingrado di assicurare ai propriclienti e all’utenza finale.

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In quelle poche pagine sono stateinserite clausole e norme, lungamentestudiate che, nel tempo e progressiva-mente, allargheranno sempre più ilnumero dei soggetti “firmatari” dientrambe le categorie.Non è certo la nostra Rivista il luogodeputato per illustrare in tutti i suoipunti questo documento: gli Associatiriceveranno uno specifica informativae verranno successivamente invitati apartecipare ad incontri dove tutta lafilosofia di questo intesa sarà affron-tata e chiarita.

È indispensabile che vengano elabo-rati moduli specifici sia per l’adesio-ne di massima che per l’eventualericorso alla struttura di conciliazioneamichevole ma la via è tracciata chia-ramente ed il tutto diventerà operativonel giro di pochissimo.

Definire il 15 maggio una data storicaa causa della firma dell’accordo traAssosecco e la Casa del Consumatoresignifica sicuramente enfatizzare unavvenimento oltre la realtà, ciò nontoglie che il documento siglato aNervi, e di cui si vede la notizia sullaprima pagina del periodico “Il Consu -matore Informato” rappresenta unasvolta rispetto a tutti gli accordi similiche, da più parti sono stati siglati ne -gli ultimi anni.In che cosa consiste la peculiarità diquesta convenzione?È presto detto: non si tratta di unaccordo tipicamente di vertice, cheviene conosciuto e, forse, rispettato,dai pochi che l’hanno seguito nel suodivenire, ma è la base per una diffu-sione orizzontale dell’adesione consa-pevole che coinvolgerà individual-mente i Pulitintori ed i Consumatori.

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Casa consumatore

ASSOSECCO

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Oggi siamo tutti assicurati, quasi tutti con l’assicurazione auto poi, obbligato-riamente, con I.N.A.I.L. e, molti, con la polizza del capo famiglia, o con lapolizza salute, vita, ecc.Ecco perché, quando, parlando del nostro settore, devo dire a qualcuno – giu-dici, avvocati, commercialisti – interessato alla cosa dal punto di vista profes-sionale, che le lavanderie assicurate sulla responsabilità specifica del settoresono una assoluta minoranza, mi trovo davanti ad una manifesta incredulità.In realtà rimango anch’io “sconvolto” quando vengo a sapere che un Collega èresponsabile di un grave danno verso i clienti (causato direttamente o meno,non importa) e non ha una assicurazione che lo copre adeguatamente.Spesso, il problema è che esiste una polizza assicurativa ma i massimali co -perti non sono congrui ai danni subiti.Conosco polizze che coprono i rischi di lavorazione, che comunque pochissi-mi hanno, che risarciscono al massimo duecento euro: a cosa servono?Spesso mi si dice:” ma io non rovino mai nulla …”, altre volte “ è poco ma lamia polizza non prevede franchigia …”.Forse non ci siamo mai soffermati a pensare a cosa serve veramente una assi-curazione.Avere una polizza inadatta è come pretendere di difendersi dalla pioggia conun parasole: se sono quattro gocce può anche andare bene ma se è un acquaz-zone …!Con tutto ciò non voglio assolutamente dire che la polizza specifica debbaessere quella convenzionata da Assosecco, possono andare bene tutte le Com -pagnie serie purché … Purché offrano coperture adeguate (fino a duemila euro per capo rovinato, die-cimila euro di sinistri all’anno).Purché la liquidazione avvenga, normalmente, in tempi brevi, purché copratutte le eventualità di un sinistro, non solo quelli causati da noi ma anchequelli causati da altri: il laboratorio terzista piuttosto che la sarta che ha accor-ciato un paio di pantaloni in modo irrimediabile.Purché … abbia un costo assolutamente sopportabile: ma questo non lo di -chiaro, non voglio che pensiate ad un interesse diretto di Assosecco.Il nostro unico interesse è che il massimo numero di lavanderie abbia una co -pertura assicurativa adeguata, sia perché questo va a vantaggio dell’imprendi-tore, sia perché, ultimo ma non meno importante, è giusto ed onesto che i no -stri clienti siano protetti, non solo dalla nostra professionalità ma anche datutto ciò che, accidentalmente, può accadere.Ma state certi: tornerò su questo argomento.Per ora cerchiamo di sfruttare al massimo questa buona stagione.

Cesare Locati

Assicurazione: questa sconosciuta

ASSOSECCO

PARLIAMONETRA NOI

Errata corrige

Il mese scorso, nel commento all’articolodi Rocco La Moglie, è stato citato, accan-to a Franco Ravassi, ai tempi presidentenazionale dei Pulitintori Confartigianato,l’allora analogo presidente C.N.A.“Benito Zocco” – per un erroreil cognome “Zocco” è diventato “Rocco”– ce ne scusiamo con i Lettori.

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Nuovitranoi

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Cresce l’attenzione sulla tracciabilitàdei capi di abbigliamento e la “vo -glia” di etichettatura. Dopo l’ina-sprimento delle sanzioni per il falsomade in Italy contenuto nella leggeitaliana n°135 del 2009 e l’approva-zione a fine marzo 2010 della co -siddetta “Reguzzoni-Versace”, cherinnova il concetto di prevalente la -vorazione in Italia affinché il pro-dotto possa fregiarsi della “prezio-sa” etichetta di origine italiana, inquesti giorni sono giunte notizieimportanti anche dall’Europa.Notizie che interessano direttamenteanche il mondo delle lavanderie. A metà maggio, i deputati del parla-mento Europeo, chiamati ad espri-mersi su una proposta tecnica dellaCommissione Europea, che aveval’obiettivo di diminuire il tempo ne -cessario per la commercializzazionedi nuove fibre (l’attuale legislazioneeuropea sull’etichettatura nel tessileconsiste esclusivamente nell’armo-nizzazione dei nomi e della compo-sizione delle fibre, ce ne sono oggi48, 18 naturali e 30 sintetiche, ven-dute nel mercato unico europeo),hanno stabilito a stragrande mag-gioranza di approvare una propo-sta ben più politica: rendere l’eti-chettatura sul paese d’origine obbli-gatoria per tutti. Hanno quindi chie-sto alla Commissione di presentareuna relazione, e, se necessario, unaproposta legislativa ad hoc per im -porre le nuove regole sul “Made in”in tutta Europa. La relazione dovreb-be valutare la possibilità di imporreun’etichettatura obbligatoria e armo-nizzata a livello europeo anche sullamanutenzione del capo (oggi è vo -lontaria), la taglia, le eventualisostanze pericolose contenute(infiammabilità e possibili elementiallergici). I deputati chiedono diconsiderare anche l’introduzione diun’etichettatura sociale e ambienta-le, per informare i consumatori del -

le condizioni di lavoro e dell’impattoambientale con cui il capo è statofabbricato.Una rivoluzione! Soprattutto cultura-le se andiamo a vedere che ilParlamento di Strasburgo ha appro-vato la risoluzione con 528 voti afavore, 18 contrari e 108 astensioni.Interessante per noi operatori dellamanutenzione il fatto che il nuovoregolamento si applicherà non soloai capi di abbigliamento, ma a tutti iprodotti tessili: tende, divani, tova-glie, e perfino giocattoli se compostida tessuto almeno per l’80%.I passi in avanti fatti negli ultimimesi in Italia grazie soprattutto allapressione di Confartigianato in te -ma di etichettatura ha finalmentereso il nostro Paese “locomotiva” diuna riforma che non può e non de -ve fermarsi alle nostre frontiere. Su questo tema l’Europa è la dimen-sione essenziale sulla quale agire. Il tema del commercio internazio-nale è infatti di competenza esclusi-va dell’Unione, che può quindi in -trodurre misure a tutela dei prodottieuropei. La presa di posizione deideputati europei ha una forte va -lenza politica per diverse ragioni.Innanzitutto, essa è stata sostenutaa larghissima maggioranza, coinvol-gendo tutte le principali forze politi-che e i deputati di diversi Paesi. In secondo luogo, non ci si aspetta-va dal Parlamento una posizione co -sì netta: il dibattito era partito daalcune questioni puramente tecni-che, e invece il Parlamento ha coltol’occasione per alzare decisamenteil tiro. Questo conferma una ten-denza già evidenziatasi su diversidossier negli ultimi mesi: con l’en-trata in vigore del Trattato di Li sbo -na il Parlamento europeo diventaun’istituzione di assoluta importan-za per i cittadini e le imprese di tut -ta Europa. Le lavanderie italiane ringraziano. DD51

DETERGO GIUGNO 2010

Dal “Made in” europeo buonenotizie anche per la etichettaturadi manutenzione

di Letizia BaccichetPresidente Nazionale ANILConfartigianato

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srl ed Emilio Bonfiglioli, IngegnereTessile Rampi srl.Numerosi gli argomenti trattati dairelatori altamente qualificati• I servizi alternativi per le pulitin-

tolavanderie• I detergenti, impariamo a cono-

scerli • Saper lavare: qualità e risparmio,

nuove fibre, nuovi finissaggi enuovi simboli di manutenzione deiprodotti tessili

Il seminario è stato un importanteoccasione per incontrarsi e cresce-re, “Gli appuntamenti formativi”, haaffermato la Presidente Sdrubolini,“sono un fondamentale investimen-to per lo sviluppo delle imprese edè auspicabile ripetere questo gene-re di corsi per imparare a non farsiinutile concorrenza, ma a capireche la professionalità della nostracategoria passa anche attraverso lastima tra colleghi e sistemi di rete”.

Sono arrivati da tutte le provincedella nostra regione, i cento titolaridi lavanderie che si sono ritrovatiad Ancona presso il centro direzio-nale della Confartigianato.

L’associazione ha voluto offrire allepulitintolavanderie un momento diincontro per approfondire le princi-pali tematiche legate a questa pro-fessione organizzando un seminariodi aggiornamento “Lavanderie: unlavoro per professionisti”. Hannopartecipato più di cento imprendito-ri del settore, provenienti dalle pro-vince di Ancona, Macerata, AscoliPiceno e Pesaro.Sono intervenuti Katia Sdrubolini,Presidente Regionale Confartigia -nato ANIL Pulitintolavanderie, Giu -seppe Mazzarella, Presidente Nazio -nale Federazione Moda, Paolo Ram -pi, Amministratore Delegato Rampisrl, Antonella Cattini, Chimico diLaboratorio Rampi srl, Gentile Na -tali, Direttore Commerciale Rampi

DD52DETERGO GIUGNO 2010

100 lavanderie ad Ancona:un lavoro da professionistiDalle diverse provincedelle Marche ad Anconaper “l’orgoglio della professionalità”

FORMAZIONE SUL TERRITORIO

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Si è tenuto presso la sala riunioni dell’Ebav, ilseminario sulla riforma delle Mediazione Civileorganizzato dalla Confartigianato del Veneto nel-l’ambito dei periodici Incontri Formativi dedicatiai dirigenti regionali ed ai funzionari delle Asso -ciazioni/Unioni federate. Relatori l’Avv. AndreaGaltarossa, responsabile Ufficio Legislativo Con -fartigianato del Veneto e l’Avv. Mario Feltrin, di -rigente Ufficio Legale e Area per la Regolazionedel Mercato e la Tutela del Consumatore, diret-tore Camera Arbitrale Nazionale ed Interna zio -nale di Venezia. Presente tra i numerosi dirigenti e funzionari ter-ritoriali il neo vicepresidente della Camera diCommercio di Venezia Giuseppe Molin.

“Che l’entrata invigore del decre-to legislativon°28 sia un fattopositivo per gliitaliani - haesordito l’Avvo -cato Feltrin- ri -sulta chiaro daun dato fornitodallo stesso Or -dine degli Av -vocati che de -nuncia una pos-

sibile riduzione del 30% del giro di affari dei loroassociati”. L’osservatorio sulla Giustizia di Confartigianato èeloquente sull’importanza che la farraginosità ela lentezza del processo giudiziario rivestono peril Paese e per la sua economia. Un numero asso-lutamente adeguato di avvocati e praticanti, cir -ca 230mila, un numero altrettanto adeguato digiudici, quasi 10mila non sono però in grado digarantire una vera giustizia. Anzi, i 5miloni dicause pendenti ogni anno, il tempo medio di1.300 giorni per il recupero dei crediti costanoalle imprese milioni di euro ogni anno. Solo perquelle Venete la stima parla di oltre 138milionidi Euro! Ma è il Sistema Paese a pagarne le con-seguenze. Non a caso l’Italia ricopre un pocoonorevole 150° posto nella speciale classifica deiPaesi che attraggono maggiori capitali.

NOTIZIE DAL TERRITORIO

Mediazione Civile:Seminario formativo dellaConfartigianato del Veneto

D’altro canto la lentezza nell’avere giustizia sco-raggia gli investitori. Solo come esempio la Cor -te di Appello di Venezia in questi giorni sta fis-sando le udienze per il 2017 e 2018! “Deve essere chiaro - ha proseguito Feltrin - chela Conciliazione è un vantaggio, soprattutto perle persone e le imprese corrette. Ai furbi infatti,la lentezza della giustizia non fa altro che como-do. Ecco perché è importante che le nuove rego-le abbiano reso più costoso e pericoloso rinun-ciare alla mediazione”. “Va comunque ricordato che l’origine anglosas-sone di questo sistema ne valorizza l’aspettoeconomico rispetto a quello giuridico. È preferi-bile accordarsi velocemente rinunciando a qual-che cosa piuttosto che avere ragione dieci annidopo di fronte ad un giudice. Ecco perché questamodalità è perfetta per i rapporti tra imprese etra imprese e clienti. La mediazione infatti ha ilvantaggio di smussare la controversia e permet-tere, ad esempio, di non interrompere il rappor-to di lavoro successivamente alla stessa”. Non esiste materia od attività artigianale allaquale non possa essere applicata la conciliazio-ne. Una modalità semplice che può essere confacilità introdotta inserendola ad esempio neicontratti (che devono quindi essere scritti). La dicitura è scaricabile dai siti internet di tuttele CCIAA d’Italia nella sezione dedicata alla con-ciliazione/arbitrato e che ad esempio potrebbeessere: Clausola arbitrale con tentativo di conciliazione earbitro unico/collegio arbitrale. Tutte le controversie nascenti dal presente con-tratto, verranno deferite al servizio di concilia-zione della Camera Arbitrale di Venezia presso laCamera di Commercio di Venezia e risolte se -condo il Regolamento di conciliazione da questaadottato. Qualora risulti impossibile esperire il tentativo diconciliazione o in caso di mancato raggiungi-mento di un accordo, le controversie verrannodefinite mediante arbitrato amministrato dallaCamera Arbitrale di Venezia, secondo il suo Re -golamento, alla quale è demandata la nominadell’Arbitro unico/Collegio arbitrale, composto da3 membri.

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Giocattoli, vestiti, veicolia motore e apparecchia-ture elettriche: il numerodi prodotti di consumopericolosi è aumentatodel 7% nel 2009 rispettoal 2008. È questo il datoprincipale, e abbastanzapreoccupante, evidenzia-to dalla relazione di RA -PEX, il sistema comuni-tario di allerta e di scam-bio rapido di informazio-ni tra i 27 stati UE(ec.europa.eu/rapex). Il sistema permette alleautorità nazionali di in -tervenire, vietando lavendita dei prodotti peri-colosi, togliendoli dalmercato, o avvisando i

possessori. L’ultima segnalazioneall’UE effettuata dalle autorità italia-ne riguarda degli orecchini prodottiin Cina e individuati nei giorni scor-si in un magazzino di Vizzola Ticino,in Lombardia. Il prodotto presenta-va un rischio di tipo chimico, legatoalla presenza di nickel fuori dallenorme UE.La Commissione europea intervienecomunicando le decisioni prese inuno Stato qualsiasi su un prodottopericoloso, affinché tutti gli altriPaesi facciano altrettanto. Il numero complessivo di notifichesi è quasi quadruplicato dal 2004,quando è entrata in vigore la diret-tiva sulla sicurezza dei prodotti: da468 nel 2004 si è arrivati a 1993del 2009. La parte del leone la fan -no i prodotti provenienti dalla Cina,che sono circa il 60% di quelli se -gnalati alle autorità europee. Le notifiche che riguardano prodottirealizzati in Europa sono oltre 300:l’Italia è il secondo Paese, dopo la

Germania, con 68 prodotti pericolo-si bloccati dal sistema europeo. I Paesi che hanno presentato ilmaggior numero di casi di prodottibloccati sul loro territorio perchépericolosi sono, nell’ordine, Spagna,Germania, Grecia, Bulgaria e Un -gheria. Questi 5 Stati raggiungonoquasi il 50% di tutte le notifiche.Tra i prodotti più pericolosi ci sono igiocattoli, gli indumenti e i prodottitessili e i veicoli a motore - cheinsieme costituiscono il 60% dellenotifiche - seguiti dalle apparec-chiature elettriche. Le norme europee mettono anchele imprese di fronte a forti respon-sabilità sulla sicurezza dei prodotti:il sistema di allarme rapido a lorodedicato è uno strumento semprepiù utilizzato.John Dalli, Commissario Europeoresponsabile per la salute e la poli-tica dei consumatori, ha commenta-to: “La relazione RAPEX è la nostraverifica annuale della sicurezza deiprodotti presenti sul mercato UE. Si tratta di uno strumento impor-tante nell’interesse dei cittadini edei consumatori. Negli ultimi seianni RAPEX è diventato uno stru-mento esemplare dell’efficacia dellacooperazione UE in quest’ambito”.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europeaDD54DETERGO GIUGNO 2010

NOTIZIE TECNICHE

Cresce il numero di prodotti pericolosi bloccati da UEL’abbigliamento tra i “protagonisti”

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DD55DETERGO GIUGNO 2010

Circa un anno fa, da queste pagine,vi avevamo dato notizia dei proble-mi che potevano derivare allanostra salute dalla possibile presen-za in prodotti di origine cinese delbiocida denominato appuntoDimetilfumarato, DMF, che dettocosì sembra chissà quanto compli-cato, invece si tratta semplicementedel prodotto contenuto nei sacchet-tini deumidificanti le comuni “SilicaGel” ormai presenti nella confezionedi quasi tutti i prodotti, esclusi glialimentari. Non tutti i sacchettinideumidificatori contengono DMF,ma dobbiamo prestare molta atten-zione perché sappiamo che possonoprovocare dermatiti anche gravi,dermatiti da contatto, pruriginoseirritazioni, rossore e bruciore, inalcuni casi sono stati segnalatianche disturbi respiratori acuti. I prodotti tessili e in pelle in parti-colare meritano particolare atten-zione perché assorbono il compostoe possono amplificare la diffusionedella patologia.Non è infatti sufficiente gettare labustina antimuffa perché se nel suointerno era presente il DMF il caposarà già stato contaminato e potràprovocare allergie anche al solocontatto momentaneo, al punto taleche non è possibile, in alcuni casi,bonificare il capo che deve esseredistrutto.A riprova di quanto fossero giustifi-cate le avvertenze che vi avevamodato, vi riportiamo di seguito lanotizia apparsa qualche giorno fa sudiversi media della carta stampata.“Avevano venduto divani di fabbri-

cazione cinese che hanno provocatoustioni nei clienti, a causa di vernicie solventi tossici utilizzati dalleaziende produttrici. Così l’Alta cortebritannica ha condannato l’aziendaa risarcire tutti i clienti ustionati,circa 2mila persone, con sommeche possono andare dalle 1.200 alle9.000 sterline. Argos, Homebase eWalmsleys dovranno così pagare idanni agli ignari clienti, che dopoaver utilizzato i sofà di pelle hannoiniziato a soffrire di ustioni e irrita-zioni alla pelle e agli occhi, peraltrolunghi da risolvere.

A causare le irritazioni la DMF,una sostanza essiccante cheserviva a evitare che i divani dipelle ammuffissero: la sostanzaè stata dichiarata illegale dal -l’Unione Europea”.

Ricordate quanto vi ave-vamo detto sulle bustine?Quei pericolosi sacchet-tini deumidificatori

NOTIZIE TECNICHE

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presentate dalle imprese utiliz-zando il modello del 2008.Com’è noto tale modello 2008 èstato infatti “superato” dal vi -gente modello di dichiarazioneambientale, contenuto nelD.P.C.M. 27 aprile 2010 succes-sivamente “integrato” da un“comunicato” del Ministero del -l’Ambiente, recante le partimancanti al D.P.C.M. suddetto,con cui l’intero mosaico normati-vo si compone in uno strumentoconcretamente utilizzabile daparte delle imprese.Termina, così, finalmente, graziealle costanti pressioni della Con -fartigianato sul Ministero del -l’Ambiente, il clima di estremaincertezza che ha pervaso - perdiverse settimane - imprese edoperatori in relazione al MUD.

Il Settore Ambiente e Sicurezzadi Confartigianato Imprese infor-ma che è stato pubblicato inGazzetta il decreto legge n. 72,concernente “Misure urgenti peril differimento di termini in ma -teria ambientale e di autotra-sporto, nonché per l’assegnazio-ne di quote di emissione di CO2”.Il suddetto decreto formalizzaquanto a suo tempo anticipato,tramite un mero “comunicatostampa ”, dal Ministero dell’Am -biente e della Tutela del Terri -torio e del Mare: il differimen-to al 30 giugno 2010 del ter-mine di presentazione delMUD.

La medesima norma, inoltre, fasalve eventuali dichiarazioni –riferite al 2009 – che siano state

DD56DETERGO GIUGNO 2010

NOTIZIE SINDACALI

Differimento del terminedi presentazione delMUD

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Il 20 maggio 2010 è stata costi-tuita ad Aosta, la società con-sortile STILE24 s.c.a.r.l. natadall’unione di Lavanderia Indu -striale Pollein (AO), Padana Em -medue (BS), F.lli Scarafiotti (TO),Lavanderia Milanese Ver bania(VB), Gruppo Nivea (CA) e La -vanderia Adriatica (UD).STILE24 sarà uno strumentooperativo che permetterà alleaziende di fare sistema nel cam -po degli acquisti, dell’organizza-

zione aziendale, nonché dellostudio e dell’innovazione dei ser-vizi. “Stiamo costruendo un primomodello di aggregazioneguardando al futuro, salva-guardando allo stesso tempoil passato e la tradizione del -le nostre aziende”; con questeparole Virgilio Vierin, Pre sidentedi STILE24, ha commentato lafirma dell’atto costitutivo dellasocietà.

DD57DETERGO GIUGNO 2010

Notiziedalleaziende

Nasce ilConsorzio“Stile24”

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Egregio Direttore,

pulire gli abiti è una necessità, un bisogno insopprimibile, non solo per lepersone che amano il pulito ma anche per gli sporcaccioni che intendonovivere tra la gente.

Fino a qualche anno fa gli abiti, principalmente quelli in lana, si pulivanoesclusivamente con il lavaggio a secco. Il sogno di quasi tutti, tranneovviamente dei produttori di lavatrici a secco, era quello di poterli lavarecon acqua, non solo perché questo solvente è privo di tossicità ma perchépulisce di più e conferisce agli abiti freschezza ed igiene incomparabili.

Scoperto il Sistema, tra l’altro molto criticato e deriso non solo agliinizi, si è posto il problema di come proporlo alla clientela. Il modo piùconcreto ed efficace ci è sembrato quello di attivare un CentroDimostrativo dove il cliente potesse confrontare i due metodi: quello adacqua e quello a secco e poi a suo insindacabile giudizio scegliere.

Dopo le prime dimostrazioni, visto che tutti sceglievano l’acqua,abbiamo deciso di reclamizzare il Sistema ad acqua come alterna-tivo a quello a secco ed alla clientela che ci domandava di elencar-ne i vantaggi non potevamo non rispondere che l’acqua è priva ditossicità mentre i solventi secchi, almeno quelli a larga diffusione,sono classificati dalla normativa vigente tossici o come nel casodel percloroetilene sospettati di possibili effetti cancerogeni.

Al cliente che domanda bisogna dare risposte serie, documentate, ogget-tive.

Tra i clienti che hanno scelto il “Pulito acqua” la quasi totalità lava gli abitisolo con acqua ed è tanto convinta di aver progredito che ha scelto libe-ramente di reclamizzare il Sistema, tanto che molti nuovi clienti li acqui-siamo con il passa parola.

Che il successo del “Pulito Acqua” possa dare fastidio è scontato ma nongiustifica azioni di ritorsione ne che venga a noi attribuita la crisi di un set-tore che dovrebbe proporre nuovi metodi per lavare gli abiti, magari asecco, ma più efficaci comparativamente al “Pulito acqua”.DD58

DETERGO GIUGNO 2010

Le ragioni diuna scelta

riceviamoe

pubblichiamo

Da qualche tempo, Falvo conduce sulla nostra rivista una campagna pubblici-taria massiccia ed argomentata, che ha per oggetto il proprio sistema di lavag-gio ad acqua, applicabile su ogni tipo di capo e qualsiasi tipo di sporco; con inpiù l’utilizzo di un solvente che non ha controindicazioni. Questo ha provocatouna serie di reazioni dagli estimatori del secco, non sempre obiettive; in questalettera Falvo spiega le ragioni che lo hanno spinto a spingere il proprio sistemainnovativo.

Page 59: Detergo Giugno 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

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www.assofornitori.com

Quante volte, appena acquistato un prodotto o un servizio, cisiamo accorti che ce n’era un altro che rispondeva meglio allenostre esigenze? E quante volte siamo diventati pazzi per tro-vare qualcosa che assolutamente ci serve? Oggi, tutte le pos-

sibilità di trovare e confrontare modelli, prestazioni e prezzisono lì, su internet, a portata del vostro mouse. Le più qualifi-

cate aziende del settore, riunite nell’Associazione FornitoriLavanderie, hanno un Sito: www.assofornitori.com.

E su quel sito, addirittura un motore di ricerca: la “Guida alCompratore”. Tutto quel che dovete fare è digitare

nell’apposito spazio il nome del prodotto o dell’Azienda che vi interessa.

E sarete subito in contatto con chi può soddisfare le vostre richieste, al meglio.

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ma comodamente in poltrona!

Nella “Guida Al Compratore”, sedigiti un prodotto, appaiono tuttele aziende che lo forniscono; se digiti il nome di un’azienda,appare l’elenco dei prodotti chevende. E, sempre indirizzo, telefono ecome contattarle

Page 60: Detergo Giugno 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

Elenco iscritti all’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

L’ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANU-TENZIONE DEI TESSILI comprende i fabbricanti dimacchinari, attrezzature ed accessori per il lavaggio adacqua e a secco, per la stiratura ed il finissaggio; i produt-tori di detergenti, solventi, materie ausiliarie; i produttoridi manufatti tessili.Con il progredire della società ed il maggior rilievo postoalle tematiche legate all’igiene, alla pulizia, alla salvaguar-dia ambientale ed al risparmio energetico, il compartodella manutenzione dei tessili ha acquisito un’importanzaed un significato pregnante, soprattutto nei confronti diun’opinione pubblica che ha rivalutato e finalmente com-preso la funzione socialmente utile svolta dal comparto.

S c o p i

L’ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANU-TENZIONE DEI TESSILI si propone in modo specificodi:• riunire per la trattazione delle questioni di comune inte-

resse tutti coloro che esercitano le attività legate allamanutenzione dei tessili;

• stimolare la solidarietà e la collaborazione degli impren-ditori del settore nel contesto di una libera e competitivasocietà in evoluzione;

• promuovere e sostenere ogni iniziativa atta a favorire ilmiglior esercizio dell’attività delle imprese associate;

• difendere i legittimi interessi dei soci in tutte le questionidi ordine economico, giuridico e sindacale;

• collaborare per le questioni di interesse generale, tantocon le autorità, quanto con eventuali altre Associazioniproponentesi scopi identici o similari ai propri;

• diffondere anche con corsi professionali, studi, consulen-ze, ricerche, mostre, esposizioni, pubblicazioni, opere didivulgazione e con ogni mezzo utile la conoscenza, losviluppo, il progresso, la discussione delle attività pro-prie del settore merceologico per il miglioramento delprodotto e la riduzione dei costi anche nell’interessedella clientela;

• attivare contatti con Enti, Ministeri ed Istituzioni.

Vi segnaliamo i nominativi, suddivisi per settori merceologi-ci, delle aziende fornitrici che hanno aderito all'Associa zio -ne secondo quanto previsto dallo Statuto.

Mentre ringraziamo le aziende che già lo hanno fatto, con-fidiamo nell’adesione di numerose altre.

MACCHINARIAziende produttrici e filiali

di produttori esteri

ELECTROLUX PROFESSIONAL SPAViale Treviso, 1533170 PORDENONE PNFIRBIMATIC S.p.a.Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BOGRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.a.Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BLILSA S.p.a.Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BOIMESA S.p.a.Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TVIRON S.r.l.Via Piano Selva-Z.I.63040 MALTIGNANO APITALCLEAN S.r.l.Via Ossola, 740016 SAN GIORGIO DI PIANO BOKANNEGIESSER ITALIA S.r.l.Via C. Pavese, 1/3 20090 OPERA MIJENSEN ITALIA S.r.l.Strada Provinciale Novedratese, 4622060 NOVEDRATE COLAVASTIR S.R.L.Contrada Motta87040 CASTROLIBERO CSMAESTRELLI S.r.l.Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BOMIELE ITALIA S.r.l.Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZMONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTIONVia Emilia Ovest, 1123-a 41100 MODENA MOPAZZI S.r.l.Contrada Vallecupa64010 COLONNELLA TEPIZZARDI S.r.l.Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MIRATIONAL S.r.l. marchio AGAVia Catagnina, 1054100 MASSA MS

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Page 61: Detergo Giugno 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

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GASTALDI & C. S.p.a. Industria TessileVia Roma, 10 22046 MERONE COLAMPERTI CARLO TESSITURA E FIGLIO S.p.a.Via della Tecnica, 8 23875 OSNAGO LCMASA S.p.a. INDUSTRIE TESSILIVia Mestre, 37 21050 BOLLADELLO DI CAIRATE VANOBILTEX S.R.L. - GRUPPO TESSILE LGVIA 1° Maggio, 39/4125038 ROVATO BSPAROTEX S.r.l.Via Massari Marzoli, 17 21052 BUSTO ARSIZIO VAPEREGO S.p.a.Via Milano, 23 24034 CISANO BERGAMASCO BGTELERIE GLORIA S.n.cViale C.M. Maggi, 25 20050 PEREGALLO - LESMO MITESSIL TORRE S.r.l. Via Giuseppe Verdi, 34 20020 DAIRAGO MI

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CROTEX ITALIA S.r.l.Via U. Mariotti Z.I. Agostino 51100 PISTOIA PT

ACCESSORIAziende produttrici e filiali

di produttori esteri

A 13 S.r.l.Via Venini, 5720127 MILANOABG SYSTEMS S.r.l.Via Milano, 720084 LACCHIARELLA MIALVI S.r.l.Strada Statale, 230, 49 13030 CARESANABLOT VCNUOVA FOLATI S.r.l.Via dell'Archeologia, 2 - Z.I. Prato Corte 00065 FIANO ROMANO RM

Distributori

LAUNDRY SUPPLIES S.r.l.Via Sangallo, 31 50020 SAMBUCA - TAVARNELLE VAL DI PESA FISCAL S.r.l.Viale Rimembranze, 93 20099 SESTO SAN GIOVANNI MI

DDDETERGO Pubblicazione ufficiale dell’Unione Italiana Manutenzione dei Tessili e Affini

Direttore responsabile: Diego ZambelliComitato di direzione: Cesare Locati, Horst Löffler, Claudio Montanari, Luciano Miotto, Emanuele Mùrino, Pino Pisacane, Gabrio Renzacci, Riccardo Ripamonti, Ugo Sala, Giovanni SalvatiSi ringraziano i signori: Letizia Baccichet, Vittorio Cianci, Enrico Hachen, Cesare Locati, Emanuele Mùrino, Alessandro TrapaniSegretaria di redazione: Franca CesariniDirezione, redazione, amministrazione, pubblicità:DETERSERVICE srl • 20158 Milano • via A Masina, 9 tel 02 39314120 • fax 02 39315160 • e-mail: [email protected] grafico e impaginazione: Strike • Via F.lli Rizzardi, 10 • 20151 Milanotel 02 36508778 • fax 02 36508401 • e-mail: [email protected]: Presscolor • MilanoLa riproduzione degli articoli pubblicati non è consentita salvo autorizzazione scritta.Abbonamento annuo (11 numeri) Euro 42,00 • Estero Euro 80,00 • Una copia Euro 4,50I versamenti intestati a Detersevice SRL - Via A. Masina, 9 - 20158 Milano, possono essere effettuati a mezzo: C/C Postale n° 60515715BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA AGENZIA 10 MILANO IBAN: IT11 C 05387 01609 000001504285 BIC: BPMOIT22 XXXGli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero. I manoscritti non si restituiscono. L’editore non si assume responsabilità per errori contenuti negli articoli o nelle riproduzioni.Le opinioni esposte negli articoli impegnano solo i rispettivi Autori. Ad ogni effetto il Foro competente è quello di Milano.Tiratura: 18.000 copieAutorizzazione Tribunale di Milano n° 2893 del 25.11.1952 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa al ROC N. 18402Distribuzione: “Poste Italiane s.p.a. - Postatarget Magazine

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FAC-SIMILE DI RICHIESTA DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL CODICE DELLA PRIVACY

Il sottoscritto…………………………………………………………….....................Azienda………………………………………………………….................................Indirizzo………………………………………………………....................................Località………….....………................................ Cap…………… Prov. …………Chiede alla Deterservice srl, con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158Milano- e-mail: [email protected] - Tel. 02 39314120 - Fax 02 39315160� di conoscere i suoi dati contenuti nell’archivio elettronico di Deterservice srl;� di modificare i dati come sopra specificati;� di cancellare nell’archivio i suoi dati

FIRMA .............................................................................

Membro di:International TextileCare Press Club

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Page 64: Detergo Giugno 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

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