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Rivista Italiana di Lavanderia • Pulitura a secco • Tintoria FEBBRAIO 2010 Numero 2 Gas decentrato nelle lavanderie industriali Acqua e candeggianti in tintolavanderia Assistenza e garanzie da Assofornitori Wet cleaning per pelle e pelle scamosciata 2 • 2010 DETERSERVICE srl 20158 Milano - via Masina, 9 Tariffa R.O.C.: "Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - (Filiale di Milano)

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Rivista Italiana di Lavanderia • Pulitura a secco • Tintoria

FEBBRAIO 2010 Numero 2

Gas decentratonelle lavanderieindustriali

Acqua e candeggianti intintolavanderia

Assistenza egaranzie daAssofornitori

Wet cleaningper pelle e pellescamosciata

2 • 2010

DETERSERVICE srl20158 Milano - via Masina, 9Tariffa R.O.C.: "Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - (Filiale di Milano)

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SIL FIM S.r.l.

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FIRBIMATICA A4 df 1FIRBIMATICA A4 df 1 31 03 2008 12 18 1531 03 2008 12 18 15

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I nuovi piumoni

non si possono

lavare a d

PER UNA INFORMAZIONECOMPLETAABBONATIA DETERGOIl mestiere del pulitintore è tutt’altro chefacile; nuove regole, nuove leggi, nuovitessuti e capi di provenienza ignota sonocontinuamente in agguato. C’è un solomodo per essere costantemente aggior-nati su quanto succede: non perdere nep-

pure un numero di Detergo. Obblighi, capidifettosi, nuovi sistemi e macchinari, corsid’aggiornamento, vita associativa: Deter -go ti racconta tutto, con chiarezza e tem-pestività. Abbonati a Detergo: costameno di un caffè alla settimana

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Chi desiderasse ricevere maggiori informazioni al riguardo, contatti ai seguenti numeri:

tel 02 39314120 - fax 02 [email protected]

la Redazione di

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ASSOSECCO44 Servizi, Assistenze, Consulenze45 Parliamone tra noi: Danni, controversie,

assicurazioni ecc.47 Aggiornamento professionale: wet cleaning e

sistema idrocarburoINFORMAZIONE COMMERCIALE

49 Fast Press: confezionamento sottovuotoCONFARTIGIANATO

50 Il SISTRI è troppo complesso e costoso per le lavasecco artigiane

51 Studi di settore: arriva la nuova Cluster analysis 52 Credito, numeri da record per il fondo centrale di

garanzia per le pmi 53 Ultimissima: Nasce Confartigianato Lavanderie

Pescara 54 I risultati della ricerca sulla salubrità dei capi

d’abbigliamento realizzata dal centro RiTexNUOVI TRA NOI

58 Aria nuova in lavanderiaNOTIZIE DELLE AZIENDE

59 Raro: la depurazione delle acque60 ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI62 INDICE DEGLI INSERZIONISTI

EDITORIALE7 La guerra dell’acqua

PANORAMA FIERE8 Expo Detergo International 2010

La festa dell’innovazioneINFORMAZIONE COMMERCIALE

12 Falvo: se scegli il pulito acquaANALISI TECNICHE

14 Quel pantalone “metallizzato”…15 “Punte” di debolezza nelle camicie

TECNOLOGIE16 Il gas diretto nelle lavanderie industriali 22 Acqua e candeggianti in tintolavanderia

INFORMAZIONE COMMERCIALE25 IPURA: un progetto diffuso ed apprezzato

TECNOLOGIE26 Sintesi sulla pulitura ad acqua (wet cleaning) della

pelle e della pelle scamosciata GESTIONE

30 Assistenza in sicurezza34 .. contro la crisi sono arrivati gli AvataRFID HF per

ogni tipo di biancheria identificabile coi chip…36 Problemi sui capi: identificare per prevenire

ASSOSISTEMA40 L’evoluzione del settore passa anche dal contratto

collettivo nazionale di lavoro

S O M M A R I O

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FEBBRAIO 2010 Numero 2

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Multa eccezionale

per le lavanderie

che t

PER UNA INFORMAZIONECOMPLETAABBONATIA DETERGO

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Il mestiere del pulitintore è tutt’altro chefacile; nuove regole, nuove leggi, nuovitessuti e capi di provenienza ignota sonocontinuamente in agguato. C’è un solomodo per essere costantemente aggior-nati su quanto succede: non perdere nep-

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DDLa guerra dell’acquaCosterà più cara l’acqua che usiamo? Sembra proprio di sì. In Italia il governo ha approvato in Parlamento l’articolo 23bis deldecreto legge 112. Questo articolo prevede che la gestione dei ser-vizi idrici sarà sottomessa alle regole dell’economia capitalistica.L’acqua potrebbe non essere più un bene pubblico, ma sarà gestitaprivatamente da multinazionali internazionali. Quelle stesse mul-tinazionali che attualmente gestiscono le acque minerali. In più, queste società agiranno in regime monopolistico: un po’come le autostrade, dove abbiamo assistito ad un ingiustificatoaumento dei prezzi e zero investimenti per migliorare la rete.Si è detto – anche a livello europeo – che affidando a privati larete idrica (l’acqua è un bene demaniale, quindi la sua “produzione”, ovvero sor-genti e falde, è riservata allo Stato) si avrà una situazione più razionale ed economica.Sarebbe forse vero se ci fosse libera concorrenza; ovvero ciascuno potesse scegliere ilproprio fornitore. Dove, invece, la distribuzione dell’acqua è stata affidata a privati, è successo esattamenteil contrario. Se è pur vero che l’Acquedotto pugliese, “il più grande d’Europa”, una spadi proprietà pubblica, perderebbe il 30% dell’acqua, è altrettanto vero che il primatodelle perdite spetta ad Acea (con il 35,4% delle perdite): l’ex municipalizza romana oggigestisce il servizio idrico in diverse città toscane. In quanto ai prezzi, a Latina ad, esem-pio è già stato deciso dalla Veolia un aumento del 300% sulle bollette.E nel mondo? In Bolivia. Paese che non ha certo scarsità di acqua, il sistema idrico passònelle mani di un sussidiario della Bechtel Corporation, che ha immediatamente raddop-piato le tariffe, gettando letteralmente nell’indigenza lo strato più povero della popolazio-ne. E organizzando “squadracce” per staccare i contatori a chi non pagava.Per fortuna, la storia ha avuto, per ora, un lieto fine. Centinaia di migliaia di Boliviani sisono messi in moto marciando su Cochabamba per protestare contro le decisioni delgoverno. Il 10 aprile l’hanno vinta. Il governo ha espulso la Bechtel Corporation ed harevocato la legislazione sulla privatizzazione delle acque.Ma in questo Paese, dove lo Stato fatica a farsi rispettare, si potrà forse ottenere un prezzo “politico” per i consumi domestici, ma difficilmente lo si otterrà per chi, come noi, fa uso dell’acqua a livello pro-fessionale.

Diego Zambelli DD7DETERGO FEBBRAIO 2010

E D I T O R I A L E

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DD8DETERGO FEBBRAIO 2010

Aggiornarsi vuol dire lavorare meglio

Già oggi, a più di otto mesi dall’a-pertura, Expo Detergo Internationalsi presenta come un’occasione irre-petibile per gli operatori del settore.Oltre 200 aziende espositriciprovenienti da tutti i paesi del mon -do offriranno la più ampia gammadi soluzioni all’avanguardia per ren-dere più efficiente, facile, economi-ca da gestire qualsiasi tipo di lavan-deria.Un ricco programma di con ve gni,organizzati dalle più importanti asso-ciazioni nazionali e internazionali delsettore, aggiornerà i partecipanti sunovità, metodologie all’avanguardia,tendenze e nuove opportunità dimer cato.

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La rete di collegamento allanuo va fiera consentirà di raggiun-gerla con la massima comodità, sia

P A N O R A M A F I E R E

coi mezzi pubblici che in auto: lafermata della metropolitana RhoFiera, linea rossa, si trova esatta-mente in prossimità dei padiglioni,così come la fermata del treno AltaVelocità, sulla linea Milano –Torino.Altri treni, in partenza dalla stazioneNord, completeranno i collegamenti.

Se vuoi arrivare in auto, nuovi svin-coli autostradali condurranno velo-cemente davanti all’ingresso princi-pale e non avrai problemi di par-cheggio. Il parcheggio P4, sito inprossimità dei padiglioni sarà riser-vato in esclusiva ai visitatori di Expodetergo che, fino ad esaurimentodella capienza, potranno sostare pertutto il giorno al solo costo di Euro5,00, anziché Euro 15,00.

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Expo Detergo International 2010:La festa dell’innovazione

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EXPO DETERGO INTERNATIONAL16a Mostra internazionale

specializzata delle attrezzature,servizi, prodotti ed accessori

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DD10DETERGO FEBBRAIO 2010

• F.B. ITALY DI FABIO BRUNO (IT)• F.L.A.I. SAS DI G. VOLPICELLI & C

SAS (IT)• F3 FUMAGALLI SRL (IT)• FIMAS SRL (IT)• FINTEC TEXTILPFLEGESYSTEME

GMBH (DE)• FIRBIMATIC SPA (IT)• FOGLI SERVICES SRL (IT)• FRANCESCA SRL – LA GINESTRA (IT)• G.B.M. ELETTROCHIMICA SRL (IT)• INDUSTRIA TESSILE GASTALDI

SPA (IT)• GEM – GARDNER ENERGY MANAGE-

MENT (GB)• GEMME ITALIAN PRODUCERS SRL

(IT)• GHIDINI BENVENUTO SRL (IT)• GICAR SRL (IT)• GIRBAU S.A. (ES)• GMP COMMERCIALE SRL (IT)• GRANDIMPIANTI I.L.E. E ALI SPA (IT)• HEBETEC WÄSCHEREITEC. UND

SERVICE (DE)• I.L.S.A. SPA (IT)• IMESA SPA (IT)• INFORUM (FR)• IRON SRL (IT)• ITAG SPA (IT)• ITALCLEAN SRL (IT)• JENSEN ITALIA SRL (IT)• KANNEGIESSER ITALIA SRL (IT)• KIEHL ITALIA S.r.l. (IT)• KONA SRL (IT)• KREBE GROUP - TIPPO SRL (IT)• KREUSSLER + C0 GMBH (DE)• LA BALEINE BY HYDRA INFORMATICA

SRL (IT)• LA GINESTRA – FRANCESCA SRL (IT)• LA TECNICA SNC (IT)• LA TECNICA SNC IMPIANTI INDU-

STRIALI (IT)• LACO MACHINERY (BE)• LAMPERTI CARLO TESSITURA (IT)• LAPAUW N.V. SA (BE)• LAUNDRY COMPUTER TECHNICS (NL)• LAVASECCO 1 ORA SRL (IT)• LAVASTIR SRL (IT)• LCT – LAUNDRY COMPUTER TECH-

NICS BV (NL)• LOGIK SOLUTION SRL (IT)• LOGITEK (IT)• MAESTRELLI SRL (IT)• MAGNABOSCO CALDAIE (IT)

• 2020 SRL (IT)• A 13 SRL (IT)• ABG SYSTEMS (IT)• ABS LAUNDRY BUSINESS SOLUTION

(NL)• ALBERTI ANGELO PRODOTTI CHIMICI

INDUSTRIALI (IT)• ALLIANCE INTERNATIONAL (BE)• ALVI SRL (IT)• AMERICAN DRYER CORPORATION

(USA)• ARTEMECC DI FORNARO RENATO (IT)• ASIS CONSULTORES (ES)• BARBANTI CARLO SNC (IT)• BATTISTELLA B.G. SRL (IT)• BELMONTE ING. CLAUDIO SRL (IT)• BIAR SRL (IT)• BIKO AG (CH)• BLU ITALIA SRL (IT)• BÜFA REINIGUNGSSYSTEME

GMBH & CO (DE)• BUSSETTI & CO GMBH (AT)• CARGO PAK SRL (IT)• CEMA - MECHANICAL GROUP SRL (IT)• CHRISTEYNS ITALIA SRL (IT)• CHT R. BEITLICH GMBH (DE)• CO.MA.LI. SRL (IT)• COCCHI SRL (IT)• COLMAC (USA)• COLOMBO MARIO SNC (IT)• COMESTERO GROUP SRL (IT)• CONF PLASTIC SRL (IT)• CORITEX SNC DI BOSIO TONINO E C.

(IT)• DALMON SRL (IT)• DANTE BERTONI SRL (IT)• DANUBE INTERNATIONAL (FR)• DATAMARS S.A. (CH)• DELTA PB SRL (IT)• DIELLE SRL (IT)• DIM DETERGENTI INDUSTRIALI MILA-

NO (IT)• DREAMYDRESS (IT)• DUE EFFE SPA (IT)• E.L.P. EUROPEAN LAUNDRY PRO-

DUCTS (FR)• ECOLAB SRL (IT)• ECOTEX GMBH (DE)• ELECTROLUX LAUNDRY

SYSTEMS (SE)• EMIL SOFTWARE SRL (IT)• EMMEBIESSE SPA (IT)• ERREZETA 2 DI RUFFATO L E ZAN-

CHINI A. (IT)

Elenco Espositori La società Rassegne S.p.a. ci ha fornito l’elenco degliespositori che hanno perfezionato la partecipazione allamanifestazione EXPOdetergo International 2010 alladata del 10 febbraio 2010:

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• MALAVASI SRL (IT)• MALKAN MAKINA SAN. VE.

TIC. LTD (TR)• MANARA ROBERTO SRL (IT)• MARK SRL (IT)• MASA SPA – INDUSTRIE TESSILI

ALBERGHIERE (IT)• MAXI - PRESS ELASTOMERTECHNIK

GMBH (DE)• MERELLI SANTINO TESSITURA (IT)• METALPROGETTI SPA (IT)• METRO INTERNATIONAL CORP (USA)• MEVO – METZLER GmbH (AT)• MIELE ITALIA SRL (IT)• MINGAZZINI SRL (IT)• MOMA’S INT. d.o.o. (SI)• MONTANARI SRL - ENGINEERING

CONSTR. (IT)• MONTEGA SRL (IT)• MORO SRL (IT)• MUGUE SAS (IT)• NORD CHIMICA SNC (IT)• NUOVA FOLATI SRL (IT)• OMNISEC SNC DI (IT)• PACE PROFESSIONAL SRL (IT)• PAMILAS ITALIA SNC (IT)• PAROTEX SRL (IT)• PASVENS SRL (IT)• PAZZI SRL (IT)• PELLERIN MILNOR

CORPORATION (USA)• PEREGO SPA (IT)• PIZZARDI SRL (IT)• POLYMARK (UK)• PONY SPA (IT)• PRIMA FOLDER SRL (IT)• PRIMA SRL (IT)• PRIMUS BVBA (BE)• PRO.COM CONTROL VALVES BY

PIETROBON (IT)• RAMPI PRODOTTI CHIMICI SRL (IT)• RARO SRL (IT)• REALSTAR SRL (IT)• REDATEX SRL (IT)• RENZACCI SPA (IT)• ROSA FRATELLI SRL (IT)• ROTONDI GROUP SRL (IT)• SALV.E DI SALVADORI EZIO (IT)• SAN AI INDUSTRIES INC (JP)• SANKOSHA Co. Ltd. (JP)• SARTITALIA SNC (IT)• SCAL SRL (IT)• SCHULTHESS MASCHINEN AG (CH)• SEITZ GmbH (DE)• SETEL SRL (IT)• SIDI MONDIAL SRL (IT)• SIL FIM SRL – SILC (IT)• SIRIO INFORMATICA E SISTEMI

SPA (IT)• SOC. COP. PADRE PIO A.R.L. (IT)• SOCOLMATIC SRL (IT)• SOFTWARE AND TEC. FOR LAUN-

DRIES GAVONI (IT)• SPRINGPRESS (BE)• STAHL WÄSCHEREIMASCHINENBAU

(DE)• STIRO SERVICE SRL (IT)• STUDIO SYSTEMATICA SRL (IT)

• TAGSYS RFID (FR)• TALLERES ROCA S.A. (ES)• TAMFELT TECHNICAL TEXTILES

LDA (PT)• TECHNICALS SAS DI F. VICARI & C.

(IT)• TECHNO-DRY SRL (IT)• TELART CONTRACT SRL (IT)• TELERIE GLORIA SNC DI ROSSI

G. & C (IT)• TENSIOCHIMICA INDUSTRIALE

SPA (IT)• TESSILTORRE SRL (IT)• TESSITURA VALDOLONA SRL (IT)• TESSITURA ZENONI LUCIANO

SNC (IT)• TETRACTIS SRL (IT)• THERMINDUS SRL (IT)• THERMOPATCH BV (NL)• THERMOTEX NAGEL GMBH (DE)• TINTOLAV SRL (IT)• TOLKAR MAKINA SANAYI VE TICARET

A.S. (TR)• TREARREDI DI TREMOLADA (IT)• TREVIL SRL (IT)• TRIVENETA GRANDI IMPIANTI

SRL (IT)• UNICA SRL (IT)• UNIMATIC– ALLIANCE LAUNDRY

SYSTEMS (BE)• UNION SPA (IT)• UNISEC – SERVISECO SA (ES)• VACUUM PUMP SPA (IT)• VEIT GmbH (DE)• VITESSE SAS (IT)• WARETEX GMBH (DE)• WATER TREATMENT PROCESS

SRL (IT)• WHIRPOOL CORP. COMMERCIAL

LAUNDRY (USA)• ZARGES GMBH (DE)• ZETOLINK SRL (IT)• ZOLLNER WEBER–WASCHEFABRIK

GMBH + CO KG (DE) • ZUCCHETTI CENTRO SISTEMI

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Informazione commerciale

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una tonalità azzurrata.Le prove di laboratorio hannoevidenziato che tale stampaera molto sensibile al perclo-retilene a freddo. In effetti, in presenza di sol-venti, questo tipo di stampatende a gonfiarsi e a perdereconsistenza. Il risultato dellavaggio a secco effettuato èstato proprio questo. La stampa indebolita si èscollata sotto l’inevitabileazione meccanica del tratta-mento liberando in tal modo ipigmenti e facendo riapparirela base del tessuto sottostan-te di color nero, dando cosìluogo all’effetto a “macchie”.

L’etichetta relativa alla manu-tenzione del capo autorizzavail lavaggio a secco con perclo-retilene ma con limitazioni.Tuttavia, considerata la sensi-bilità della resina al tratta-mento indicato in etichetta,quest’ultima è da ritenersinon sufficiente o inadeguata.Si tratta quindi di un’errataindicazione di etichettaturadel capo che giustifica unreclamo presso il rivenditore.

Conclusione L’incidente occorso è dovutoalla sensibilità della stampadel tessuto al solvente dellavaggio a secco. Non vi è alcuna responsabilitàtecnica dell’operatore dellapulitintoria.

Oggetto dell’analisiPantalone grigioIdentificazione delle fibreCotoneEtichettatura100% cotoneFodera: 100% cotone

Motivo del reclamoQuesto articolo, dopo un la -vaggio a secco, ha evidenzia-to delle macchie scure in varipunti del capo.

Analisi – SpiegazioniLe analisi di laboratorio hannomesso in rilievo che il tessu-to, nero all’origine (si veda ilrovescio), è ricoperto al drittoda una stampa a base di pig-menti metallici che conferivaal capo un aspetto brillante eDD14

DETERGO FEBBRAIO 2010

Quel pantalone“metallizzato”…

Nel punto dove sono stati eliminati i pigmenti riappare il tessuto nero

AnalisiTecniche

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USURA DELLE PUNTE DEL COLLETTO

Per ottenere un lavaggio e una puli-tura soddisfacente, è necessariointensificare al massimo l’azionemeccanica sui capi a diretto contat-to con il corpo.I confezionisti, al fine di preservarela tenuta e la forma del capo, rin -for zano alcune parti della camicia ocamicetta, quali il collo o colletto edi polsini, per renderle più rigide.Queste parti tendono quindi a con-sumarsi più velocemente per man-canza di flessibilità.

Oggetto dell’analisiCamiciaIdentificazione delle fibreCotoneEtichettatura100% cotone

Motivo del reclamoLe punte del colletto si sono consu-mate dopo qualche lavaggio.

Analisi – SpiegazioniLa camicia in oggetto presenta ef -fettivamente sulle due punte delcollo segni di deterioramento carat-terizzati dalla comparsa del rinforzobianco sottostante. Le analisi con lalente binoculare su una sezione del -le fibre posizionate nella parte altadel capo hanno permesso di stabili-re che queste ultime si trovavanosui bordi del colletto, una posizioneche ne ha determinato l’usura conconseguente distacco di una parte.L’analisi del collo mette in rilievo lapresenza di un rinforzo piuttostorigido che consente al colletto dimantenere la sua tenuta.Si rileva inoltre che le punte delcolletto stesso mostrano una consi-stenza notevole dello spessore do -vuta alle diverse riprese di cucitura.

È noto che le parti di un capo chepresentano tale particolarità sono lepiù sensibili alle abrasioni in quantosoggette a maggior tensione permancanza di elasticità. In questo caso il fatto che tali“ispessimenti” siano localizzati pro-prio sul bordo appuntito del collettone aumenta ulteriormente l’effettonegativo. Il rinforzo rigido che im -pedisce al tessuto di piegarsi con-clude l’elenco delle motivazioni chehanno comportato una precoceusura del capo. In primo luogo l’utilizzo del caposeguito da lavaggi successivi (eforse da asciugature in tamburo)hanno sottoposto le punte del colloa notevoli sfregamenti che hannoindebolito le fibre di cotone. Queste ultime, divenute troppo de -boli, si sono a un certo punto rottesenza peraltro rendere un look con-sumato al capo.

Conclusione L’usura precoce rilevata sulle puntedel colletto dipende da un insiemedi fattori dipendenti dal confeziona-mento del prodotto, ovvero dalrinforzo rigido, dalla presenza dinumerose riprese di cucitura checomportano un aumento notevoledella consistenza dello spessore, laforma del colletto molto appuntito,ecc. L’ultimo lavaggio del capo hasemplicemente rivelato l’indeboli-mento localizzato delle fibre e lapulitintoria non può essere ritenutaresponsabile.

DD15DETERGO FEBBRAIO 2010

AnalisiTecniche

“Punte” di debolezzanelle camicie

Usura prematura del tessuto all’altezza delle punte del colletto

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sola sezione di lavaggio è stato disupporto allo studio. I risultati sono stati confrontati conuna banca dati raggruppante i con-sumi di 70 lavanderie forniti da unostudio preliminare, sapendo chequeste ultime non erano dotate dimacchine a gas diretto oppure loerano ma in modo parziale.È stato anche effettuato un censi-mento dell’offerta di macchine fun-zionanti a gas diretto.

TUNNEL DI FINISSAGGIO

I tunnel di finissaggio sono costituitida uno o più moduli.Schematicamente il calore vienetrasmesso ai capi mediante un flus-so d’aria a contatto con la fiamma.La combustione avviene, quindi, ineccesso d’aria e, per questo motivo,non vi è alcuna emissione di monos -

Dal 2004 al 2006 il “Centre Techni -que de la Teinture et du Nettoyage”(CTTN - Centro Tecnico di Tintura edi Pulizia), in collaborazione conl’”Agence de l’Environnement et dela Maîtrise de l’énergie” (Agenziadell’ambiente e del controllo dell’e-nergia) e con il suo sostegno finan-ziario, ha realizzato uno studio sullepossibilità di generalizzare l’utilizzodel gas diretto al processo di asciu-gatura e finissaggio della biancherianelle lavanderie industriali. Lo studio si è focalizzato, in partico-lare, sulle prestazioni energetiche diquesta soluzione ma anche sui cri-teri di qualità, di gestione e di pro-duttività. Un follow-up continuo di un annodelle prestazioni di una lavanderiainteramente attrezzata con macchi-ne a gas diretto per l’asciugatura eil finissaggio e di una caldaia avapore per l’alimentazione della

DD16DETERGO FEBBRAIO 2010

Il gas direttonelle lavanderieindustriali

Tecnologie

Il gas diretto: studio approfondito realizzatodal CTTN-IREN con il supporto di ADEME

Le macchine a gas diretto nelle lavanderie industriali

Le macchine più diffuse sono: • essiccatori rotativi

• tunnel di finissaggio• mangani

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sido di carbonio (CO). Le perdite calorifiche in fumi di com-bustione sono quasi inesistenti.L’aria calda circola all’interno di ognimodulo grazie a uno o più ventilato-ri. Esistono tre tipi di tunnel: spo-stamento dei capi in posizione tra-sversale, longitudinale o secondouna traiettoria a Ω.I tunnel di finissaggio a gas direttocomportano una parte di vaporizza-zione dei capi. Di conseguenza,questi tunnel, benché funzionino agas diretto, devono essere collegatialla rete di vapore (o ad un genera-tore indipendente).

ESSICCATORI ROTATIVI

Esistono dei sistemi di riscaldamen-to dove la fiamma riscalda diretta-mente una piastra ceramica.Come per i tunnel, la combustioneavviene in eccesso d’aria. Essa non

genera, quindi, emissioni di monos-sido di carbonio. Come per i tunneldi finissaggio, le perdite dei fumi dicombustione sono praticamenteinesistenti. Gli essiccatori rotativipresentano talvolta dei dispositivi dirisparmio energetico (recupero del-

l’ariacalda, pre-riscalda-mentodell’aria inentrata,riciclaggiodell’ariaumida,tasso diriciclaggioregolabile,scambia-tore tubo-lare suigas eva-cuati).

DD17DETERGO FEBBRAIO 2010

TecnologieChe cosa si intende con gas diretto

in lavanderia industriale?

Il gas diretto corrisponde all’utilizzo del gas naturale come energiadecentralizzata nell’alimentazione di macchine di produzione industria-le. In lavanderia le macchine in questione non sono più alimentate avapore prodotto da una caldaia centrale (produzione di energia centra-lizzata), ma direttamente a gas. Le macchine di lavoro (essiccatori,tunnel di finissaggio, mangani, ecc.) sono perciò progettate con unproprio sistema di trasformazione dell’energia “ai piedi della macchi-na”, basato sull’impiego di bruciatori. Questo concetto di alimentazionea energia permette di eliminare la rete di distribuzione di vapore dallacaldaia centrale alla macchina, consentendo così di risparmiare sulleperdite termiche generate dalle reti (vapore e condensati).L’introduzione della macchina a gas diretto sul mercato delle macchineda lavanderia offre nuove possibilità quando si crea una lavanderia maanche quando si modificano impianti esistenti (rinnovo delle mac-chine, aumento della produzione). Questo tipo di macchina si adatta aqualsiasi dimensione di lavanderia e a qualsiasi tipo di biancheria.Attualmente l’offerta di macchine si basa essenzialmente sull’asciuga-tura e sul finissaggio ma esistono, presso alcuni fornitori, macchinelavatrici e lavacentrifughe a gas, benché esse siano, in generale, dicapacità ridotta.

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circola tra le due pareti dellaconca in modo diretto oppureall’interno di una serpentina. Ladenominazione ”gas diretto”, perquanto comoda e corrente, non èassociata qui alla stessa realtà deicasi citati precedentemente. Èimperativo disporre di una condu-cibilità ottimale del calore. Il flui-do termico deve essere rinnovatoperiodicamente (ogni 4000 ore oogni 2 anni). I gas bruciati e i velidi vapore vengono evacuati sepa-ratamente oppure mediante unsolo condotto. Questo tipo dimacchine presenta perdite calori-fiche di fumi poiché questa tecno-logia non utilizza alcun flusso d’a-ria; il calore dei fumi di combu-stione viene utilizzato soltantoparzialmente.

Il numero e la posizione dei bruciato-ri dipendono dai modelli delle mac -chine (ad es. uno o più rulli) e dallescelte effettuate dai costruttori.Il rendimento termico di un manga-no a gas diretto è simile a quello diun mangano alimentato a vapore.

I DIVERSI FATTORI DI PRESTAZIONE

Il fattore economico:Da un punto di vista economico unimpianto completo a gas diretto perl’asciugatura e il finissaggio è menooneroso all’acquisto. Il guadagno èstimato intorno al 25%. Il costo dimanutenzione di questo tipo diimpianto è da definire in funzionedella durata di vita e della derivadei bruciatori.Il fattore della prestazione:Sulla base dei risultati dello studio,la qualità del trattamento dellabiancheria (asciugatura e finissag-

MANGANI

Esistono due tipi di mangani:• con rullo riscaldante: i gas bru-

ciati vengono diffusi all’interno delrullo;

• con conca riscaldante: conmaggiore produttività e adatti alleproduzioni industriali, questi man-gani sono dotati di un fluido refri-gerante. Questo fluido termico

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Elenco indicativo e non esaustivo dei fabbricantidi macchine funzionanti a gas diretto:

• Danube • Kannegiesser• Electrolux • Lapauw• Fintec • Lavatec• Girbau • Milnor• Jensen • Primus

gio) risulta identica per entrambi itipi di funzionamento (energia cen-tralizzata e decentralizzata).L’efficacia (qualità dell’asciugatura,finissaggio e produttività) dei man-gani a gas diretto è ritenuta equiva-lente, in pratica, ai mangani avapore.Il fattore energetico:• approvvigionamentoEsiste il problema dell’adattamentodelle macchine all’approvvigiona-mento dei vari tipi di energia. Unacaldaia centralizzata che producevapore può essere adattata, senecessario, al gas o al gasolio. Percontro, è nettamente più difficileadattare le macchine a gas direttoad altri combustibili.• prestazioneL’utilizzo dell’energia decentralizzatapermette di diminuire il consumo digas naturale. Infatti, il confrontotra la lavanderia studiata e lamedia delle lavanderie che uti-lizzano il vapore, ottenuto apartire da una caldaia centraliz-zata alimentata a gas naturale,mostra un risparmio di circa il15%.

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Il fattore ambientale:Le emissioni di monossido di carbonio generatedalle due soluzioni, centralizzata o non centraliz-zata, dipendono soprattutto dal tipo di bruciatoreimpiegato e dalla qualità delle regolazioni effet-tuate. Nell’assoluto entrambe le soluzioni (conqualsiasi macchina) permettono di raggiungere

livelli globali di emissioni simili. In pratica, laregolazione può essere più o meno delicata per isistemi decentralizzati applicati ai mangani chepossono avere più bruciatori. È quindi preferibile optare per un mangano dota-to di un unico bruciatore modulante, soprattuttonel caso molto diffuso di mangani a due cilindri.

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Esempio di indice di gas consumato per kg di biancheria gestita con la macchina agas diretto (dati ottenuti e registrati grazie al sistema di acquisizione realizzato daCTTN-IREN e al follow-up garantito per un anno in una lavanderia che gestisce 4tonnellate di biancheria essiccata al giorno).Media = 2,1 kWh per kg di bian-cheria

Indice di consumo settimanale per una lavanderia che utilizza tutte le possibilità di macchine a gas diretto

Media = 2,9 kWh per kg di bian-cheria (compresa l’elettricità)

Media dei consumi di energia per 70 lavanderie funzionanti a vaporecentralizzato.

Costruzione di una nuova lavanderiaLo studio ADEME/CTTN-IREN ha consentito di verificare che la lavanderia che utilizza il gas direttoha un risparmio energetico significativo (circa il 15%) rispetto ad una lavanderia con una produ-zione centralizzata di vapore. L’impiego del gas naturale come energia decentralizzata, al massimodelle possibilità offerte dalle macchine disponibili sul mercato, ne è il fattore principale.

Schema di una lavan-deria (P>2 t/j) inte-grante tutte le possi-bilità di macchine agas diretto

Sullo schema a fianco:• distribuzione di vapore

soltanto per il lavaggio;• assenza di ritorno di

condensati.

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Caso di una lavanderia recente con macchine a “gas diretto”

Per un anno (nel 2004/2005), il CTTN-IREN ha seguito le prestazioni dimacchine alimentate a gas diretto all’interno di una lavanderia recentedotata di tali macchine per tutta la parte di asciugatura/finissaggio. È stata realizzata in modo definitivo un’acquisizione informatizzata deiconsumi di energia e di acqua mediante contatori gas e contatoriacqua, tutti dotati di generatori di impulsi e posizionati su ciascunadelle macchine in questione.È stato anche realizzato il follow-up della produzione.I dati così ottenuti hanno permesso di evidenziare i seguenti elementimediante il confronto con i dati ottenuti da altre lavanderie:• la lavanderia oggetto dello studio (gas diretto) gestiva in media 4

tonnellate di biancheria essiccata al giorno, con una quantità pari al50% di biancheria piana. Presenta un consumo specifico di energiatermica di 2 kWh/kg di biancheria. Questo risultato è vicino aquello corrispondente ad un’altra lavanderia dotata di macchine agas diretto (sciorinatori e tunnel di finissaggio) che gestiscono 2 ton-nellate di biancheria essiccata al giorno con il 50% di biancheriapiana.Facendo riferimento ad altre due lavanderie anch’esse dotate di piùmacchine a gas diretto, il consumo specifico di energia termica dimi-nuisce a 1,7 kWh/kg di biancheria quando la quantità di bianche-ria piana si avvicina al 70%.

• A confronto l’indice medio di consumo specifico di energia per unalavanderia “classica” (cioè con una caldaia centralizzata a gas natu-rale collegata a tutte le macchine di produzione) che gestisce tra il30 e il 60% di biancheria piana è di 2,4 kWh/kg di biancheria.

Occorre anche sottolineare il fatto che la lavanderia a gas diretto,seguita dal CTTN-IREN, possiede un tunnel di lavaggio il cui consumod’acqua è intorno ai 6 litri per kg di biancheria. Questo consumo ridot-to d’acqua è dovuto alla realizzazione del riciclaggio delle acque dirisciacquo ma anche al carico d’acqua che avviene in funzione del cari-co di biancheria reale introdotta. Questo ultimo punto evita qualsiasieffetto di sotto-carico. Inoltre, uno scambiatore previsto sullo scaricodelle acque riscalda l’acqua nuova e contribuisce così a diminuire ilconsumo di gas.

Tecnologie

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VANTAGGI

• flessibilità di utilizzo delle variemacchine mediante l’avvio o l’ar-resto di ogni macchina secondo lagestione della produzione;

• follow-up dei consumi di energiaper ogni macchina e interventoimmediato in caso di deviazionese è installato un contatore;

• assenza di rete di distribuzioneche genera perdite e necessita dimanutenzione.

RINNOVO DELLE MACCHINE

Optare per macchine a gas direttoquando si rinnovano le macchineconsente di:• ottenere risparmi energetici (del-

l’ordine del 20%) e finanziarisignificativi;

• eliminare una parte della rete didistribuzione di vapore e di con-densati e/o di semplificarla;

• evitare di aumentare la capacitàdella caldaia, rendendo “disponibi-le” il vapore per il lavaggio incaso di aumento della produzioneo di nuove attività.

In questo ultimo caso, dal puntodi vista energetico è preferibilecambiare in primo luogo gli es -siccatori rotativi o il tunnel difinissaggio e soltanto dopo iman gani, sapendo che la sceltadelle macchine dipenderà co -munque dal tipo di biancheriada gestire.

Norme sui requisiti di sicurezza per le macchine da lavanderia industriale

Tecnologie

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La concentrazione migliore da usareè del 3% (uso antisettico) oppuredel 6% (candeggiante per capelli).Accelerazione: Tutti i candeggiantivengono accelerati dal calore.L’ammoniaca e gli alcali tendono adaccelerare l’effetto candeggiantedell’acqua ossigenata.La concentrazione al 3% non rag-giunge l’efficacia del prodotto al 6%anche quando viene riscaldata.Neutralizzazione: L’acqua ossige-nata se usata senza un alcale nonrichiede una neutralizzazione men-tre questa è necessaria se vieneusata con ammoniaca o alcale.Dopo aver usato l’acqua ossigenatacon ammoniaca occorre lavare edapplicare un acido leggero comeacetato o formula di tannino.

Tempo: Se si applica l’acqua ossi-genata al 6% su una macchia e lasi lascia “lavorare” per circa 20 mi -nuti, si ottiene un effetto candeg-giante molto a fondo.L’esposizione alla normale luce delgiorno per il tempo giusto dà uneffetto candeggiante più efficaceche se esposto alla luce artificiale.Questo però non avviene usandoacqua ossigenata al 3%. Non usate ammoniaca per accelera-re gli effetti.Candeggio a bagno: L’acqua ossi-genata può venire usata anche abagno. A questo scopo basta ag -giungere da 2 a 4 centilitri di pro-dotto al 6% per ogni litro di acqua.Aggiungere una piccola quantità didetergente per migliorare l’effetto.Prove: Per verificare se l’acqua

Per non sbagliare nell’uso dei can-deggianti occorre tenere presentequattro punti chiave: concentrazio-ne, accelerazione, neutralizzazionee prove. Molti pulitori non sannoimpiegare correttamente i candeg-gianti. Può accadere che quando siapre la bottiglia dell’acqua ossige-nata il prodotto attivo sia scompar-so e che sia rimasta pura acqua.Altri pulitori che usano il perboratodi sodio come candeggiante (svilup-pa ossigeno) non lo usano in cor-retta concentrazione. Il solfato di titanio può venire usatosu tessuti con colori poco solidi maoccorre fare molta attenzione allaconcentrazione.

ACQUA OSSIGENATAFatti: Essa è un composto candeg-giante con acqua ed ossigeno. Non è chimicamente acido né alcali-no. Viene usato per togliere le ulti-me tracce di tannino, proteine, in -chiostro e coloranti. È molto efficace nella rimozionedelle bruciature.Concentrazione: L’acqua ossige-nata può essere acquistata diluita al30% in volume. Questa è però unaconcentrazione troppo forte inquanto può deteriorare i tessuti. DD22

DETERGO FEBBRAIO 2010

Acqua e candeggiantiin tintolavanderiaTecnologie

Dopo aver parlato, nello scorso numero dei candeg-gianti in lavanderia industriale, pubblichiamo questoarticolo che illustra l'uso corretto dei candeggianti intintolavanderia. I prodotti candeggianti richiedonomolta attenzione nel loro impiego potendo provocaredanni importanti qualora fossero usati impropriamen-te. Il noto tecnologo Dan Eisen in questo articoloapparso sul periodico NATIONAL CLOTHESLINE offremolte informazioni e consigli a proposito dell’uso di trecomuni candeggianti: acqua ossigenata, perborato disodio e percarbonato di sodio.

Trad. E.H.

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ossigenata è efficiente basta bagna-re un campioncino di tessuto conacqua ossigenata e quindi con sol-fato di titanio: se vira all’arancio ilprodotto è efficace.Tutti i tessuti dovrebbero venireprovati prima dell’uso di questoprodotto. Anche per i tessuti bian-chi è necessaria una prova in quan-to l’area potrebbe apparire più bian -ca.

Quando viene usata sulla seta esulla lana occorre notare che un’ac-qua ossigenata al 3% assieme adammoniaca è più pericolosa sulle

tinte rispetto a quella al 6% senzaammoniaca.

CANDEGGIO CON PERBORATODI SODIO CON ACQUA CALDAEsso è un candeggiante che è alca-lino allo stato naturale. Esso è simi-le all’acqua ossigenata ma devevenire impiegato in modi differenti.Si presenta sotto forma di polvere edeve venire sciolto in acqua caldapiuttosto che in acqua fredda. Esso sviluppa ossigeno lentamenteil che lo rende adatto per candeggia ba gno con tempi lunghi.Può anche venire usato sulla tavolasmacchiatrice per eliminare le ulti-me tracce di tannino, proteine, in -chiostro e coloranti.Concentrazione: Il perborato disodio è presente in molti detergen-ti, ma può venire acquistato sottoforma di polvere presso il vostrofornitore abituale di prodotti chimi-ci. Quando il perborato di sodiosotto forma “forte” viene usatosulla tavola smacchiatrice, esso ha

Tecnologie

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dotti chimici. Esso è molto più effi-cace del perborato che si trovanelle miscele di detergenti. Il percarbonato di sodio puro haanche un’azione rapida nell’allonta-namento delle macchie in genere.Accelerazione: Il suo effetto vieneaccelerato dal caldo. È alcalino persua natura e pertanto non necessitadi alcali per accelerarne l’effetto. La sua naturale efficacia come per-carbonato puro ne riduce la neces-sità di riscaldamento.Neutralizzazione: Viene neutraliz-zato mediante un acido leggero. Se viene utilizzato come candeg-giante in bagno, occorre usare lequantità consigliate dal fabbricanteper raggiungere la voluta concen-trazione del bagno.Si può miscelarlo con acqua freddaed aggiungere un detergente perfacilitarne la penetrazione. Se usato come smacchiatore sullatavola smacchiatrice basta misce-larlo con acqua per farne una pastae quindi riscaldare con un leggerosoffio di vapore. Può anche esserelasciato sulla macchia per un lungoperiodo prima di lavare la zona.Prove: Quando si immergono capicolorati dovete assicurarvi che nes-sun colore stinga a causa del lungoperiodo di immersione. Pertanto non esiste nessun modo diprovare in anticipo gli effetti sui ca -pi immersi per lungo tempo.Tempo: Questo candeggiante puòvenire impiegato in un normalewet cleaning, oppure lasciando im -mersi i capi durante la notte.

una buona efficacia nell’allontana-mento delle macchie.Accelerazione: Il perborato di so -dio viene accelerato dal calore edagli alcali. Poiché esso è alcalinoper natura non necessiterebbe diaggiunta di alcali per ottenereun’ac celerazione dell’effetto can-deggiante. Esso sviluppa ossigeno lentamenteper cui è un ottimo candeggiante abagno.Neutralizzazione: Esso viene neu-tralizzato da un acido essendo alca-lino per natura.Impiego: Quando si usa il perbora-to di sodio come candeggiante abagno, bisogna impiegare le quan-tità prescritte dal fabbricante perottenere la concentrazione necessa-ria del bagno. Quando si preparaquesta miscela, usare acqua, caldao fredda, ed aggiungere anche undetergente per migliorare la pene-trazione.Usando invece il perborato sulla ta -vola smacchiatrice, si può preparareuna pasta che può venire riscaldatacon la pistola a vapore. In seguito lavare e neutralizzarecon acido leggero.Prove: Tutti i colori sui tessuti do -vrebbero venire provati a causadel l’alcalinità del prodotto. La lana e la seta sono particolar-mente sensibili a questo prodotto.Ogni colore potrebbe sbiadire o mi -grare in un bagno di candeggio.Tempo: Questo prodotto potrebbevenire usato sia nel wetcleaning chelasciato lavorare durante la notte.

CANDEGGIO CON PERCARBONA-TO DI SODIO CON ACQUA FRED-DA Fatti: Esso è un candeggiante cheè alcalino per natura simile al per-borato. Non ha però le medesimecaratteristiche del perborato. Il percarbonato si scioglie più facil-mente in acqua fredda e sviluppaossigeno più rapidamente del per-borato.Viene usato come candeggiante inmodo particolare per la lana e laseta. È efficace contro le ultimetracce di tannino. proteine, inchio-stro e coloranti.Concentrazione: Il percarbonatodi sodio puro può venire acquistatodal vostro abituale fornitore di pro-DD24

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Informazione commerciale

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Questo sistema consente a qualsiasipulitintore di pulire a secco o utiliz-zare la procedura di wet cleaningper tutti i capi in pelle, pelle scamo-sciata e pellicce con modalità deltutto similari (90%) a quelle nor-malmente adottate per trattare gliindumenti in tessuto. Si tratta di unsistema particolarmente utile pertutti i pulitintori orientati al profittoe che desiderano sia tenersi per sé iricavi realizzati con il trattamentodei capi in pelle, pelle scamosciatae pellicce che controllare la qualitàe i tempi necessari per trattare gliindumenti dei loro clienti invece didover spartire il ricavo con altri. Per meglio chiarire sino a che puntoquesta nuova tecnologia rende iltrattamento della pelle analogo aquello del tessuto, è possibile con-frontare le attività richieste per ilnormale trattamento dei capi tessili

La tecnologia oggi a disposizionerende possibile pulire la pelle esat-tamente come i tessili.La maggior parte dei pulitintoripotrebbe iniziare a pulire a secco oa trattare con il wet cleaning i capiin pelle, in pelle scamosciata e pel-licce se si rendessero conto che letecniche che utilizzano per la nor-male pulitura secco o il lavaggio adacqua sono le medesime che posso-no essere impiegate per il tratta-mento della pelle e della pelle sca-mosciata grazie ad una nuova tec-nologia.

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Pelle & pelle scamosciata

Sintesi sulla pulitura adacqua (wet cleaning)della pelle e della pellescamosciata

Tecnologie

di Frank Lucenta

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con quelle necessarie invece perpulire a secco o trattare con il wetcleaning la pelle, la pelle scamo-sciata e le pellicce. Un rapido raf-fronto evidenzia che 9 attività su 10sono esattamente le stesse per iltrattamento del tessuto e della pelle(tabella 1).

Tecnologie

Tabella 1: confronto fra la pulituradel tessuto rispetto alla pelle - sintesi dell’analisi

Tessuto Pelle

AttivitàAccettazione/Ritiro Sì SìMarcatura Sì SìSmacchiatura Sì SìPulitura Sì SìStiro Sì SìTrattamenti con spray No SìModifiche Sì SìConfezionamento Sì SìCustodia Sì SìVendita Sì Sì

Se ampliamo questo raffronto fra lenormali procedure di pulitura equelle necessarie per il trattamentodella pelle e della pelle scamoscia-ta, risulta evidente che la maggiorparte delle attività svolte per il trat-tamento dei capi in tessuto sono lestesse di quelle richieste per i capiin pelle o in pelle scamosciata.

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della consegna.I pulitintori che desiderano aumen-tare i propri profitti apprendendocome pulire i capi in pelle e pellescamosciata e le pellicce possonofarlo per il 90% esattamente comeper gli altri capi in tessuto. Per letecniche diverse da apprendere(10%) è sufficiente un corso di for-mazione.

Frank Lucenta ha scritto deimanuali, quali: “Il trattamento dellapelle e della pelle scamosciata” e“La pulitura e la finitura della pellee della pelle scamosciata”. Lucentainsegna anche a piccoli gruppi dititolari e gestori di impianti ad iden-tificare, accettare, smacchiare, puli-re secco, trattare con wet cleaning,stirare, rammendare, cucire, tratta-re con spray, ricolorare, pubbliciz-zare e promuovere i capi in pelle,pelle scamosciata e pellicce.DD28

DETERGO FEBBRAIO 2010

Tecnologie

Tabella 2: confronto fra la pulitura del tessuto rispetto alla pelle - dettaglio dell’analisi

Attività dettaglio attività Tessuto Pelle

1 - Accettazione usura Sì Sìmateriale Sì Sìmarcature No Sì

2 - Marcatura scontrino Sì Sìmarchio Sì Sìetichetta Sì Sì

3 - Smacchiatura presmacchiatura Sì Sìspazzolatura Sì Sìabrasivi No Sìvapore Sì No

4 - Pulitura classificazione Sì Sìlivello di sapone Sì Sìdurata del ciclo Sì Sìasciugatura Sì Sìtempi e temperatura Sì Sì

5 - Stiro soffiaggio Sì Sìpressatura Sì Sìstiro Sì Sì

Le poche cose diverse possonoessere aggiunte al vostro attualebagaglio di conoscenze relative allasmacchiatura, trattamento con ilwet cleaning, pulitura secco e stirodei capi tessili (tabella 2). Cosa èdavvero diverso? Come potetevedere, le uniche attività diverseper la pulitura della pelle sono: laverifica delle marcature, la smac-chiatura con gli abrasivi, il non uti-lizzo del vapore nella smacchiaturae nello stiro, l’incollatura degli orlila tintura e la verniciatura.Per quanto riguarda la tintura e laverniciatura, l’utilizzo di questo pro-cesso non causerà alcuno sbiadi-mento, né perdita del colore super-ficiale della pelle né la comparsa dipunti lucidi. Quindi, la pulitura dellapelle non comporterà la necessità diuna successiva tintura.L’indumento che il cliente ci sotto-pone potrebbe già essere stinto ousurato per il normale utilizzo delcapo o a seguito di un trattamentoimproprio da parte di un altro puli-tintore. I capi in pelle e pelle sca-mosciata possono essere smacchia-ti, puliti e stirati senza dover neces-sariamente offrire un servizio diritintura. Tuttavia, è possibile con-seguire delle entrate extra appren-dendo delle tecniche di ritintura eoffrendole come servizio aggiuntivocosì da aumentare le proprie entra-te ripristinando i capi dei clienti chesono già stinti o usurati al momento

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Innanzi tutto con la garanzia: un’a-zienda seria deve garantire i propriprodotti per un periodo adeguato;in particolare per la parte elettroni-ca, la più soggetta a “mortalitàinfantile” (ovvero: in questo delica-to segmento, gli elementi difettosimostrano le loro inadeguatezze nelgiro di pochi mesi; una volta passa-to questo periodo hanno una vita euna funzionalità praticamente illimi-tata). Le parti meccaniche, invece, sonopiù soggette alla normale usura, giàprevista in una manutenzione pro-grammata ben fatta (nell’auto: ifamosi “tagliandi”).Ed ecco che assistenza e garanzia sisaldano in vantaggiosi contratti dimanutenzione programmata, checonsentono all’utente il massimorisparmio sia prolungando la vita diquanto ha acquistato, sia evitandoinutili “fermo macchina”.Non sempre l’assistenza program-mata risolve ogni problema; esisto-no comunque casi nei quali l’impre-visto gioca la sua parte. Ed ecco nascere il bisogno di un’as-sistenza “straordinaria”. In molti casi basta una semplicetelefonata all’azienda fornitrice; apatto, però che quest’ultima mettaun tecnico ed una linea telefonica adisposizione di chi chiama; il cherappresenta, per l’azienda, uncosto. Molte aziende del settore hannodotato le proprie macchine di dispo-sitivi di autodiagnosi, che sono ingrado di monitorare il funzionamen-to delle macchine, rilevando adistanza guasti meccanici ed addi-rittura intervenendo per ripristinarela funzionalità dell’elettronica.Questo consente di inviare un tecnicogià edotto del problema e, se neces-

Assistenza e garanzie:un problema di serietà

Lo scorso mese i costruttori italianiaderenti all’Assofornitori (Associa -zione Fornitori Aziende Manutenzio -ne dei Tessili) si sono riuniti per di -scutere una linea corretta su duecomplementi indispensabili per ipro dotti che offrono al mercato:assistenza e garanzia.

Il prodotto industriale si è fattosempre più complesso; ne è buonesempio l’automobile, ormai tal-mente ricca di elettronica ed acces-sori da non poter essere riparatasenza un’adeguata preparazione ericambi originali. Questo ha, in un certo senso,decretato la fine del cosiddettomeccanico generico a favore di offi-cine ad alta specializzazione, conmeccanici costantemente aggiornatie dotati di preparazione specifica suun dato marchio e tutta la strumen-tazione ne cessaria ad un lavoroinappuntabile. Come ogni clienteben sa, perché lo subisce lui stesso,oggi la tendenza è un gioco alrisparmio su qualsiasi cosa, gioco alquale, purtroppo, mol ti si prestanoa scapito della qualità. Ed il pubblico ha imparato veloce-mente che era meglio pagare un’o-ra di lavoro ad uno specialista perun lavoro ben fatto che neppure 10ore ad un praticone di buona vo -lontà, per un lavoro raffazzonato.Nel settore lavanderie queste duefigure sono comunque coesistenti, ela differenza di costi orari rendeancora possibile, per taluni clienti,l’illusione di un risparmio.Le domande che l’Assofornitori si èposta sono state quindi: come ga -rantire un effettivo risparmio ai pro-pri clienti?

L’industria italiana del settore sostiene la propria imma-gine di alta tecnologia, offrendo un servizio migliore

Gestione

DD30DETERGO FEBBRAIO 2010

Assistenza insicurezza

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sario, munito dei pezzi di ricambiooccorrenti, risparmiando sia sulle oreimpiegate, sia sul fermo macchina.Un’assistenza siffatta rappresentasicuramente un vantaggio per l’u-tente, ma anche una spesa nonindifferente; al costo orario di untecnico, ai vari livelli di specializza-zione, occorre sommare i costi diviaggio e trasferta, ma soprattutto icosti di aggiornamento, che richie-dono periodicamente appositi corsi,pagati sia al tecnico in formazioneche ai docenti che formano.D’altra parte è questo l’unico siste-ma per offrire un’assistenza dove iproblemi siano già stati affrontati amonte e non soggetti a sperimenta-zioni sul cliente, dove il tecnico non“ci prova”, ma sa quel che devefare e quello che non si può fare.Consci sia dell’immagine di alta tec-nologia che va sostenuta per l’indu-stria italiana, sia del vantaggiocompetitivo che un’assistenza diquesto genere offre alla propriaclientela, i costruttori italiani si sonopertanto riuniti per confrontarsi edeterminare sia le condizioni digaranzia, sia i PREZZI MINIMI, sullabase dei loro costi vivi, per unaseria assistenza.Sarà poi responsabilità di ogni sin-gola azienda praticare estensioni digaranzia, costi maggiori o superioriper ogni singolo intervento tecnico,a seconda del rapporto in atto con ipropri clienti; ma le tabelle e lecondizioni che seguono rappresen-tano un corretto punto d’orienta-mento.

TARIFFE PER LE PRESTAZIONITECNICHE ALLA CLIENTELA

Rilevazione delle condizioni ef -fettivamente praticate nell’anno2010

Tali importi si riferiscono a tre figu-re professionali relative al settore:

“A” – tecnico – montatore –elettricista

“B” – tecnico specializzato –collaudatore – capo can-tiere

“C” – software – programmato-re – laureato tecnico

A proposito delle prestazioni, siprecisa quanto segue:

1) il rimborso spese è a caricodiretto del cliente, salvo differen-ti accordi contrattuali. L’alloggiodovrà essere adeguato alla loca-lità dove ha sede l’azienda delcliente. La categoria dell’hotelnon dovrà essere inferiore alle 3stelle.

2) le spese di andata/ritorno diviaggio e trasporto bagagli sonoa carico del committente; per itrasferimenti in auto sono appli-cate le tariffe ACI

3) gli importi sono al netto di impo-ste e tasse e le spese relative alpersonale ausiliario, gli aiuti, gliattrezzi e i materiali occorrentiper le prestazioni, sono semprea carico del cliente.

Gestione

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mento danni di alcun genere.La garanzia consiste nella sostitu-zione delle parti eventualmentedifettose per accertate cause difabbricazione.Laddove intervenga un intermedia-rio commerciale le parti richieste ingaranzia saranno inviate all’inter-mediario secondo le condizioni difornitura del produttore.Dovrà essere data comunicazionedella richiesta di sostituzione dipez zi in garanzia fornendo i datiidentificativi del macchinario od im -pianto a cui appartengono i pezzioggetto della richiesta, eventual-mente con la compilazione del for-mulario sotto riportato a titoloesemplificativo.I pezzi sostituiti verranno comun-que fatturati e l’emissione di nota diaccredito (accoglimento della richie-sta di garanzia) avverrà solo se ipezzi difettosi verranno restituiti in“porto franco” entro 30 gg. dalladata della segnalazione.Le spese di trasporto e mano d’ope-ra per la sostituzione del pezzo (perquesto costo verrà utilizzata la Ta -bella mano d’opera degli “AssociatiAssofornitori – Fornitori LavanderieIndustriali”) sono a carico del clien-te.La Garanzia non si applica alleapparecchiature che siano statedan neggiate per:• negligenza• errato collegamento• installazione inadatta• mancata osservanza delle istru-

zioni di montaggio• impiego errato del bene• ordinaria manutenzione• eventi catastrofici (che solitamen-

te sono inseriti nella Polizza in -cendi dell’Azienda).

Inoltre la garanzia non verrà ri -conosciuta qualora:• le manutenzioni vengano eseguite

da personale non autorizzato dallaazienda fornitrice

• siano state utilizzate parti di ri -cambio non originali (salvo auto-rizzazione scritta da parte delven ditore).

La garanzia non verrà ricono-sciuta su:• parti soggette ad usura (es. mol-

lettoni, cuscinetti, guarnizioni,ecc.)

• parti elettriche ed elettroniche.

N. 1/2010

CONDIZIONI DI GARANZIA

La garanzia ha la durata di 12 (do -dici) mesi a partire dalla data dellafattura o, in alternativa, previo ac -cordo tra le parti, dal collaudo dellamacchina, se effettuata entro e nonoltre i 90 gg. dalla consegna.A discrezione di ogni singolo pro-duttore, la durata temporale dellagaranzia può essere a seconda deltipo di apparecchiature od impiantofornito:• convertita in numero di cicli, che

può variare a seconda del tipo diapparecchiature fornito;

• 2.000 ore di lavoro dell’impiantoper un massimo di 12 (dodici)mesi

Riparazioni o sostituzioni effettuatedurante i 12 (dodici) mesi successi-vi alla data della fattura di acquistoper le apparecchiature o del collau-do del bene, non prolungano la du -rata del periodo di garanzia.Il riconoscimento della garanzia nonda diritto alla richiesta di risarci-

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DD34DETERGO FEBBRAIO 2010

A fronte di tanta efficienza, il suocosto è circa il 50% di un tunneltridimensionale (che resta comun-que insostituibile per la lettura digrossi quantitativi di biancheria spor-ca posta nei sacchi).

NUOVA ANTENNA DA TAVOLO“SU CARRELLO PORTATILE”

Questo NUOVO utilizzo delle ANTEN-NE DA TAVOLO consente di ottenerepostazioni di lavoro “mobili” che per-mettono risparmi operativi impensa-bili. L’utente che deve PRIMA legge-re le divise alla ricomposizione ePOI confezionarle e spedirle si spo-sta insieme al suo strumentoRFId. Geniale, vero? Inoltre invece diacquistare una antenna da tavolo

NUOVO TRANSPONDER T-BT1315 HT ORION.

Questo NUOVO transponder, utiliz-zabile per ogni tipo di biancheria(abiti da lavoro, biancheria ospiti,biancheria piana ospedaliera e ri -sto-alberghiera) consente di resiste-re alle nuove presse sino al supera-mento dei 50 bar. Il suo costo ten -de invece a scendere sino a livelliimpensabili solo qualche mese fa.

NUOVO NASTRO TRASPORTATORE “a basso costo”

POST TERMO-RETRAIBILE Questo NUOVO nastro, dotato diantenna bidimensionale RFId HF(cioè a 2 livelli di lettura) consentedi leggere la biancheria in uscita daltermo-retraibile piegata e prontaper essere spedita ai clienti oppureper essere caricata a magazzino. Può essere utilizzato in sostituzionedi quelli già esistenti oppure “in se -rie”. Mediante l’antenna RFID incorpora-ta, legge i capi “uno ad uno” (tova-glioli, telini, traverse, coperte, tova-glioli, ecc.), ma pure abiti da lavoroe divise ospedaliere. Può essere prevista anche una stam -pante “a soffio” per l’etichettaturadelle confezioni.

.. contro la crisi sono arrivatigli AvataRFID HF per ogni tipodi biancheria identificabile coichip……

Gestione

Eccoci al secondo argomento “caldo” del 2010 (undicesimoda marzo 2009) della nostra rubrica mensile dedicata allasituazione tecnologica e gestionale nelle LavanderieIndustriali sull’uso dell’identificazione della biancheriamediante RFId HF (identificazione con Radio Frequenza(alta) multi-lettura, cioè, in parole povere, la possibilità dileggere più capi per volta anche all’interno di sacchi). Come James Cameron coi suoi Avatar volanti riesce alla finea sconfiggere un nemico che sembrava insuperabile, anche latecnologia RFID HF può fornirci strumenti inaspettati nellalotta ad una recessione che sembra non finire mai. Come?Nel modo più semplice che la tecnologia conosca: miglioran-dosi, riducendo i costi e generando nuovi macchinari semprepiù efficaci nelle varie fasi del ciclo produttivo. Eccone alcuni esempi:

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per ogni fase del ciclo produttivo,ove possibile si possono ridurreanche i COSTI del materiale RFID.

NUOVO MINI-TUNNEL “a basso costo”

Questo NUOVO “piccolo tunnel”, uti-lizzabile sia per la biancheria sporcasia per quella pulita, (in quantitàpiù ridotte rispetto al tunnel tradi-zionale) consente la lettura dellabiancheria in condizioni ambientalisino a qualche mese fa impensabili.Può essere infatti appoggiato su unnormale tavolo in legno, oppure es -sere abbinato ad una rulliera leg-germente inclinata oppure, (ecco lagrande notizia), alloggiato su unca mion. Pur invitandoVi a contene-re le fantasie (la sua possibilità diutilizzo deve essere valutata di vol -ta in volta e consente SOLO la let-tura di sacchi di piccole dimensio-ni), fatichiamo noi per primi a nonvolare troppo sulle ali dell’entusia-smo. Per NON divulgare il finale del film

Gestione

“Avatar”, (molti non me lo perdone-rebbero..) non faremo paragoni trail finale del film ed il futuro dellaradiofrequenza HF multiread, ma…ci piace molto intravedere una sto-ria a lieto fine tra le lavanderie in -dustriali e questa tecnologia affasci-nante. Coraggio, il futuro è già ini-ziato, e non è mai stato così a por-tata di mano!

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SBIADIMENTI E SCOLORITUREDOVUTI A FUMO E LUCE

I tessuti più soggetti a questi incon-venienti sono sete ed acetati.La scoloritura dovuta al fumo è unaperdita di colore causata dai gastrasportati dall’aria. È un inconve-niente possibile su tutti i capi, main particolare su seta ed acetato.Nelle mie consulenze a pulitori ho

L’attuale crisi economica dovrebberappresentare per i pulitori di abitiun incentivo a fare tutto il possibileper evitare problemi sui capi nelnuovo anno. Un reclamo rivolto al pulitore pernon avere trattato bene un capo èsovente causa di perdita del clientee di una conseguente riduzione diprofitto.Il pulitore non può accettare i capiad occhi chiusi e non aspettarsi deiproblemi. Il punto più importanteper evitare problemi è quello di ca -pire come accettare i capi al ricevi-mento e come usare correttamentela smacchiatura ed il lavaggio.Non è indispensabile esaminare at -tentamente ogni capo che si riceve,ma ovviamente ciò può creare po -tenziali problemi.

Nel nostro lavoro di analisti noi ab -biamo dovuto analizzare problemiche si ripetono continuamente dian no in anno. Quale consulente ho a che fare conindumenti di ogni genere e, dopoattenti esami, normalmente non in -contro dei problemi. Nel mio lavoro accetto anche capidifficili quali ad esempio quelli pro-venienti da musei.Qui di seguito espongo un elencodei più comuni problemi che hotrattato nel mio lavoro di analista,ed indico cosa occorre osservare equali misure adottare per evitareproblemi.DD36

DETERGO FEBBRAIO 2010

Problemi sui capi:identificare perprevenire

Gestione

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sempre sostenuto che la maggiorparte dei capi presenta un certogrado di scoloritura. Ed è solo una questione di tempoprima che il cliente possa fare unreclamo. Se il problema è evidente, esso de -ve essere fatto presente al clienteal momento del ricevimento.

SALI CLORURATI(sudore)

Questi problemi si incontrano so -pra tutto su sete e rayon.I sali clorurati reagiscono con i co -loranti e possono anche indebolire iltessuto. Questi sali possono anche danneg-giare capi in pelle.Quando si ricevono questi capi (se -ta, rayon, pelle) è necessario verifi-care l’area delle sottoascelle e delcollo in quanto sono le zone piùsoggette al sudore. Come prima misura preventiva que-ste zone dovrebbero venire trattatecon vapore o acqua per rimuovere isali che non possono venire elimi-nati dal lavaggio con solventi.Quando questi sali hanno intaccatole tinte, non è purtroppo possibileeseguire correzioni.

ALCOOL

I tessuti che soffrono maggiormen-te l’alcool sono le sete e gli acetati.Il contatto con l’alcool può influiresui colori di molti tessuti, ma inparticolare su quelli di seta e diace tato.L’effetto del contatto con l’alcoolpuò anche non venire identificatosubito, ma il tempo, l’umidità atmo-sferica o un lavaggio con solventepossono provocare un’ossidazionerendendo evidente il dan no.La seta e l’acetato vengono impie-gati sovente per abiti da sera, e ciòli rende più soggetti a contatti conalcool.

AGENTI OSSIDANTI

Questi fenomeni possono interessa-re tutti gli abiti.Sono molte le sostanze che conten-gono agenti ossidanti che possonocosì influire sui colori dei tessuti.Tali sostanze possono essere ad

Gestione

DD37DETERGO FEBBRAIO 2010

esempio i candeggianti domestici,alcune medicine, prodotti per capel-li, ecc..Alcuni clienti che lavano a casa lecamicie usano talvolta degli additivicandeggianti, che possono causarescoloriture. Se poi questi capi vengono portatiin lavanderia per un lavaggio pro-fessionale, il cliente può reclamarecontro il pulitore a causa delle sco-loriture.Nei nostri laboratori siamo in gradodi distinguere fra un candeggiantedomestico ed un candeggiante ossi-dante impiegato da un lavatore pro-fessionale.

Noi abbiamo ad esempio risolto ilreclamo di un cliente per alcuni se -gni di ossidazione su un capo dopoil lavaggio. Parlando con il cliente abbiamo ap -purato che usa un prodotto per lapulizia della pelle che contiene pe -rossido di benzolo che è un forteagente ossidante in grado di scolo-rire tessuti nella maggior parte deicasi.

RESTRINGIMENTI

Molti restringimenti sui capi chericevevamo da analizzare eranocausati da un non corretto pretrat-tamento di irrestringibilità sui tes-suti, probabilmente per temperatu-re eccessive od azioni meccanichenon adeguate.

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PROBLEMI CON GLI ORNAMENTI

Ornamenti con perline. I fabbri-canti continuano a produrre capicon questo tipo di ornamento chepuò essere solubile in solvente, maper fortuna il fenomeno è meno dif-fuso rispetto al passato. Questi capivengono talvolta etichettati comelavabili a secco, mentre sarebberodestinati al wetcleaning. I fabbricanti usano sovente applica-re questo tipo di ornamento su capidi poliestere destinati all’alta moda,

I pulitori dovrebbero teoricamentelavare ad acqua i tessuti di rayonviscosa non pretrattati irrestringibiliper ottenere la stabilità dimensio-nale. Questi capi sono etichettati “lavaresolo a secco” per evitare restringi-menti.

PROBLEMI DI COLORE

Coloranti a pigmento. Questo tipodi colorazione rimane aderente altessuto in virtù di un legante adesi-vo. Esso può avvenire sotto formadi colorazione a stampa oppure concolorazione uniforme di tutto il tes-suto. Nel lavaggio a secco questicolori tendono a sciogliersi parzial-mente con conseguente perdita dicolore.Occorre verificare i tessuti colorati apigmento per rilevare possibili cric-che sul colore o scoloriture per fri-zione. Occorre confrontare queste zonecon altre zone non esposte ed avvi-sare il cliente di questo inconve-niente.

DD38DETERGO FEBBRAIO 2010

Gestione

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abbellendoli abbondantemente con perline, cosìda renderli lavabili unicamente con wetcleaning.È bene controllare la possibile solubilità dell’a-desivo delle perline applicando una goccia diacetato d’amile sulla punta del dito e controlla-re se la perlina diventa appiccicosa.Ornamenti in pelle. Un ornamento in pellene ra su un capo bianco rappresenta sempre unproblema potenziale. Non è sicuro il lavaggioneppure con idrocarburi. Chiedete l’autorizza-zione al cliente prima di trattare il capo.

TRATTARE I PROBLEMI CON IL CLIENTE

Se vi trovate in difficoltà in una discussione colcliente per un problema cercate l’aiuto di unanalista del laboratorio di analisi a cui vi rivol-gete normalmente. Nel mio lavoro di analista parlo con numerosiclienti e pulitori: una discussione obbiettiva èbenefica per risolvere i problemi.

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93% degli occupati a tempo inde-terminato e il 63% di manodoperafemminile.Sulla base delle caratteristiche tipi-che del settore e in virtù del “Proto -collo di lineamenti programmaticied obiettivi condivisi” siglato delleparti sociali il 30 ottobre 2006, ilcontratto collettivo nazionale di set-tore oltre a disciplinare i rapporti dilavoro, persegue l’obiettivo di mi -glio rare il reddito delle imprese e ilbenessere dei lavoratori, attraversola definizione di linee guida e riferi-menti per incrementare la competi-tività, la flessibilità produttiva e leconoscenze dei lavoratori ai vari li -velli di competenza, autonomia eresponsabilità.

L’accordo di rinnovo del 15 dicem-bre 2009 si inserisce, quindi, in uncontesto contrattuale già fortemen-te innovativo. Infatti, già nel dicem-bre 2007, dopo un lungo percorsodi studio sulla fattibilità del proget-to, realizzato grazie al supportodell’Ente Bilaterale della categoria,le parti sociali nazionali avevanointeso implementare un nuovo si -stema di classificazione unica e peraree professionali, mirato proprio arafforzare il rapporto tra professio-nalità, competenze, sistema di in -quadramento e organizzazione dellavoro, puntando soprattutto adaccrescere le spinte motivazionali.La struttura del sistema classificato-rio introdotto nel 2007 si articola in

Il 15 dicembre 2009 ASSOSISTE-MA, FEMCA Cisl, FILTEA Cgil eUILTA Uil hanno sottoscritto il ver-bale di accordo per il rinnovo delcontratto collettivo nazionale per ilavoratori dipendenti delle impresedel sistema industriale integrato diservizi tessili e medici affini, scadu-to il 30 giugno 2009.

Un settore dinamico e in forte evo-luzione, le cui potenzialità di svilup-po sono fortemente legate al mi -glio ramento del background socio-culturale e alle capacità tecnico-economiche delle imprese.Il processo produttivo adottato dalleimprese è di tipo industriale. Gli impianti sono altamente auto-matizzati e l’impiego di tecnologieinformatiche avanzate è indispensa-bile per consentire in tempo reale larintracciabilità dei prodotti. I mercati di sbocco dei prodot-ti/servizi forniti dalle Associate sonoil sa nitario, il socio-assistenziale,l’industria – farmaceutica, chimica,tes sile, ecc. – il commercio, il turi-smo e la ristorazione. La competiti-vità delle imprese è fortemente le -gata al know-how di processo, allacapacità di innovazione e al livellodi fidelizzazione e qualificazione deilavoratori: ne sono una prova ilDD40

DETERGO FEBBRAIO 2010

Sistema industriale integrato di servizi tessili e medici affini

L’evoluzione del settore passa anchedal contratto collettivo nazionaledi lavoro

ASSOSISTEMA

di Patrizia FerriSegretario Generale ASSOSISTEMA

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Aree professionali, Moduli di aree efigure professionali. Dagli ex 100 profili si è scesi a 49figure professionali, dettagliatamen-te descritte nei termini di ruoli ecompetenze necessarie per il lorosvolgimento.Dalla Figura Professionale n. 1“Responsabile Marketing e Vendite”alla n. 49 “Operatore spedizionemateriale sterile”, ogni ruolo è pre-visto possa essere svolto con undiverso grado di competenza, auto-nomia e responsabilità.A supporto dell’implementazione edella realizzazione del nuovo siste-ma di classificazione, è stato istitui-to - presso l’Ente Bilaterale di cate-

goria - lo “Sportello Unico per l’a-zione formativa” che attraverso unarete selezionata e stabile di agen-zie, scuole ed università ha il com-

pito di indirizzare le aziende in rela-zione agli obiettivi che intendonoconseguire con l’azione formativa.Oltre al profilo delle competenze di

Roma 21 luglio 2009, apertura del tavolo negoziale: la Delegazione Imprenditoriale

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DD42DETERGO FEBBRAIO 2010

come quelle verificatesi in Italia intempi più o meno recenti, le partihanno inteso dare un segnale di re -ciproca operatività introducendo laprevisione per i lavoratori di poterdisporre di ore da dedicare al “vo -lontariato civile” fino anche ad usu-fruire di periodi non superiori a 6mesi di aspettativa non retribuita.In linea con i principi meritocratici acui si ispira il CCNL di categoria, leparti, individuando nella formazionecontinua lo strumento idoneo a mi -gliorare le competenze lavorative ele conoscenze individuali, hannocon venuto di distribuire il monte oreprevisto dall’ex art. 66 del ccnl per il60% alla formazione continua eper il restante 40% allo studio.

Al fine di favorire il più possibile l’e-stensione della contrattazione disecondo livello, sono state predi-sposte delle linee guida finalizzate afavorire la semplificazione, l’armo-nizzazione e la regolamentare evo-luzione della contrattazione azien-dale o, in alternativa, territoriale.Anche in questo caso, in seno al -l’Ente Bilaterale Nazionale di cate-goria (EBLI) sarà istituito un Os -servatorio il cui compito sarà pro-prio quello di fornire modelli di pre-mio variabile che potranno essereadottati e/o riadattati in funzionedelle concrete esigenze delle azien-de interessate.L’Osservatorio dovrà consentire diavere il quadro aggiornato degliandamenti caratteristici del settoree di fornire alle parti indicazioni utiliper orientare le iniziative, autono-me e/o comuni, di natura industria-le e/o contrattuale sia a livello na -zionale che aziendale.

Conformemente alla riforma suglias setti contrattuali intervenuta il 15aprile 2009, si è introdotto un ele-mento di perequazione per leaziende prive di contrattazione disecondo livello pari a 120 euro chesarà erogato con la retribuzione delmese di gennaio 2012.Al fine di agevolare l’accesso almondo del lavoro e di consentirealle aziende di introdurre lavoratorida formare sulla base di opportunipercorsi di qualificazione, si è con-venuto inoltre di integrare il nuovotesto contrattuale con le ulteriori

ciascuno dei 49 ruoli professionaliindividuati, le aziende potranno fareanche riferimento alle indicazionifornite dalle parti nazionali in mate-ria di comportamenti organizzativiin termini di accuratezza, analisi esoluzione dei problemi, gestione ri -sorse, iniziativa, integrazione, orienta-mento al servizio e/o al cliente, pro-grammare e programmarsi, svilup-po delle persone, coordinamentodelle persone, lavoro in gruppo ecomunicazione.In tal senso, contemporaneamenteall’implementazione del nuovo si -ste ma di qualificazione dei lavorato-ri, è stato abolito il meccanismo diavanzamento automatico dei la vo -ratori stessi.

Tornando all’accordo del 15 dicem-bre 2009, di rinnovo del CCNL 17dicembre 2007, oltre alla duratatriennale, le principali novità intro-dotte concernono l’aggiornamentosintetico, ma esaustivo, dell’istitutodelle “pari opportunità” in cui leparti nazionali al fine di consentireuna effettiva parità di opportunitàfra uomo e donna sul lavoro - sianei termini di conciliazione dei tem -pi di lavoro e della vita sociale, sianei termini di incarichi di responsa-bilità e progressione di carriera -invitano le aziende a promuovereazioni positive finalizzate alla con-creta partecipazione della donna almercato del lavoro.In tal senso, le parti sociali hannoconvenuto di rendere operativo ilgruppo di lavoro sulle pari opportu-nità, già previsto nel precedenteCCNL, dato il significativo contribu-to che esso potrà apportare, per iltramite di specifici studi oltre che diaggiornamenti sullo stato dell’artedella legislazione in materia, in ter-mini di migliore conoscenza dellemo dalità di incentivazione e promo-zione della partecipazione femminileal mercato del lavoro.Il gruppo di lavoro potrà essere diriferimento per le imprese ancheper la promozione di specifici pro-getti da presentare al Ministero delLavoro.

Considerata l’importanza che rive-ste il volontariato civile per il Pa -ese e per i cittadini tutti, soprattut-to in occasione di grandi emergenze

ASSOSISTEMA

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tipologie di contratto di apprendi-stato previste dal Decreto Legi sla -tivo n. 276 del 2003.Infine, si è convenuto di procederea una generale risistemazione e mi -gliore definizione del lavoro a turnie a squadre.

Sul versante economico è stataconcordata l’erogazione di comples-

sivi 109 euro di cui 100 euro sot-toforma di RetribuzioneContrattuale Conglobata e 9 euroquale incentivo di modulo (assorbi-bile da superminimi o incentivi nonderivanti da contrattazione colletti-va). I 109 euro saranno parametratiprendendo come riferimento il mo -dulo consolidato dell’Area operativae saranno distribuiti in 4 tranches.

DD43DETERGO FEBBRAIO 2010

Roma 21 luglio 2009, apertura del tavolo negoziale: la Delegazione delle OO.SS. di categoria

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DD44DETERGO FEBBRAIO 2010

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Il socio di ASSOSECCO riceve ogni mese la RIVISTA DETERGO e viene invitato a parteci-pare a MOMENTI di INCONTRO, MANIFESTAZIONI ed EVENTI.

Promotrice di un’importante AZIONE FORMATIVA, ASSOSECCO organizza CORSI TEO-RICI e PRATICI per gli operatori sui principali temi di interesse della categoria.Tra i temi affrontati ed approfonditi nei corsi più recenti:

❐ Aggiornamento costante sulla legislazione del settore❐ Nuove norme di etichettatura di manutenzione❐ L’attività di pulitura e secco proiettata nel futuro❐ Nuovi tessuti e trattamenti❐ Smacchiatura efficace e risolutiva❐ Stiratura delle camicie❐ Attività alternative per diversificare le proposte ed aumentare i profitti❐ Se sicuro di guadagnare (tre sessioni): analisi dei costi, controllo di gestione, tasse ed impo-

ste, amministrazione dell’azienda, studi di settore

Contattate la SEGRETERIA ASSOSECCO al n. tel. 02.7750447: saremo lieti di fornire aglioperatori (senza alcun impegno) informazioni per meglio comprendere il valore dell’Asso cia -zione e l’efficace rappresentanza degli interessi che essa può garantire.

Per affrontare in modo responsabile le tematiche del settore ed ampliare la visione imprendito-riale, scegliete di entrare in Associazione, il luogo ideale per essere SEMPRE informati edevolvere professionalmente.

La nostra sede è al centro di Milano (metropolitana rossa, fermata PALESTRO), corsoVenezia, 47/49.

Servizi, Assistenze,Consulenze

ASSOSECCO

Nel prossimo numeroparleremo di:• Danni• Perizie• Giudice di Pace• AssicurazioniI Lettori che intendonopartecipare a questadiscussione possonoinviare ad Assosecco,per tempo, le loro idee,esperienze, proposte.Per lettera o, meglio, a:[email protected] oppure scrivere sul blog:www.assosecco.org

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DD45DETERGO FEBBRAIO 2010

PARLIAMONETRA NOI

Sono sempre argomenti di attualità che, per quanto bravi ed attenti, non riusciamo ad eliminare comple-tamente.Sappiamo tutti che spesso le controversie sorgono per l’impuntatura di clienti che, anche in buona fede,ritengono di non essere stati soddisfatti dal servizio reso dalla tintoria ma, lasciatemelo dire, quandoqualche Collega mi dice: “lavoro da quarant’anni e non ho mai avuto un danno” …Normalmente avviene quando si parla di assicurazione.Chissà perché quello dell’assicurazione è un argomento che invita a riflessioni le più disparate: per ilCollega di cui sopra è una spesa inutile “sono troppo bravo!”, per altri è sempre una truffa, per altriancora una spesa improduttiva “l’anno scorso ho pagato centocinquanta euro e non ho rovinato nulla”.Forse è necessario riflettere su alcuni concetti elementari:• Il miglior augurio che possiamo farci è di avere assicurazioni che non utilizziamo mai, specie quelle

sulla salute.• Le Compagnie di assicurazione sono imprese che devono guadagnare (come dovremmo fare noi!)• Una polizza assicurativa deve coprire la realtà del rischio: deve essere studiata perfettamente, non al di

sopra della nostra realtà ma neppure insufficiente, è come buttar via i soldi. • L’assicurazione va vista come difesa dai danni gravi: per una qualsiasi Compagnia è meno pesante

risarcire un danno da mille euro che sei danni da cento, ecco perché esiste la franchigia.Capita dunque che le controversie siano veramente giustificate da un danno.La prima cosa da fare è stabilire di chi è la responsabilità: può essere nostra, può essere della confezioneed anche, abbastanza spesso, del laboratorio esterno al quale abbiamo affidato quel particolare capo.Per gli associati Assosecco, qualora non si ritengano autonomamente responsabili, la prima cosa da fareè inviare il capo in Associazione per avere una dichiarazione imparziale sull’accaduto e poter gestire lacontroversia, se si è anche assicurati tutti i successivi passi sono fatti direttamente dalla Agenzia che cisegue, per tutti comunque è consigliabile avere un parere terzo da presentare al Cliente, in caso di nonresponsabilità, o che serva per la quantificazione del danno in caso di colpa.Vi è poi una situazione particolare che spesso ci mette in difficoltà: il capo è stato trattato da un labora-torio esterno.Qui ci sono diverse riflessioni da fare. Abbiamo letto il mese scorso un articolo a firma della Collega Baccichet, Presidente dei Pulitintori diConfartigianato, sulle modifiche che subirà la nostra Legge a seguito della Direttiva Bolkenstein, sonomodifiche più che logiche che portano i tempi di addestramento in termini di maggiore ragionevolezza e,soprattutto, evitano, per la individuazione delle attività formative, il ricorso alla conferenza Stato-Regio -ni, che è stata la maggior causa dei ritardi nell’avvio dei corsi.Ma un dettato della Legge, rimasto inalterato, prescrive che noi rendiamo noto alla clientela chi sono inostri fornitori terzi; per quanto ho potuto constatare pochi o nessuno hanno ottemperato a questo obbli-go.È invece importante avere dato questa informazione perché in caso di controversia ufficializza il rappor-to con il laboratorio, che a volte cerca di sottrarsi a questa responsabilità e, nei casi gravi, toglie ai legalidel danneggiato la possibilità di sostenere in giudizio che abbiamo commesso una azione illecita noninformando la clientela della possibilità di affidare a terzi il bene portato, addossandoci pertanto la totaleresponsabilità dell’accaduto.Per la mia esperienza, specie come perito del tribunale, mi sento in dovere di invitare tutti ad affidarsisolo a laboratori di provata serietà e competenza, non vale la pena di cercare di risparmiare qualche cen-tesimo sui lavori esterni (che sono quelli che ci danno un guadagno misurabile) e rischiare di dover pa -gare noi per intero delle responsabilità che non sono nostre, cerchiamo almeno di affidarci a laboratoriche dimostrano di avere una assicurazione specifica: sono pochi!Presto comunque, dovrebbe aver piena attuazione un Decreto ministeriale che introdurrà in modo per-manente l’obbligo di adire ad una mediazione extragiudiziale prima di poter ricorrere alla giustizia ordi-naria, non si tratterà – o non solo - delle strutture di conciliazione delle Camere di Commercio ma diapposite strutture di mediazione formate da specialisti della materia.Assosecco, da parte sua, ha già un accordo preliminare con la prima di queste strutture nate in Italia,struttura cui abbiamo già dato incarico per risolvere uno spinoso problema sorto in relazione a dei ten-daggi.

Buon lavoro a Tutti!

Cesare Locati

Danni, controversie,assicurazioni ecc.

ASSOSECCO

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DD47DETERGO FEBBRAIO 2010

ASSOSECCO

Aggiornamento profes-sionale: wet cleaning esistema idrocarburo

Dopo il successo riscosso dal corso tenutosi nella bellissima struttura dellanostra azienda associata, proponiamo un altro incontro di aggiornamento profes-sionale, nato in collaborazione con Raffaele Cinaglia, sul tema

COMPLEMENTARIETÀ FRA WET CLEANINGE SISTEMA IDROCARBURO IPURA

L’appuntamento è fissato per

domenica 14 Marzo 2010a partire dalle h. 9.00

presso LAVARIVAVia Milano, 31

Mariano Comense (Como)

In quell’occasione saranno illustrate le novità in merito al lavaggio con acqua econ idrocarburi e si potranno vedere in funzione gli impianti relativi: personalequalificato presenterà le più moderne tecnologie e risponderà ad ogni quesitosugli argomenti di interesse.

Molto spazio sarà riservato alle domande dei partecipanti.

Per prenotare - entro l’11 marzo p.v. - la presenza alla giornata (indicando nome dell’operatore e dell’eventuale accompagnatore)

è necessario mettersi in contatto con la Segreteria di ASSOSECCO:

tel. 02.7750447 - fax. 02.7750424 e mail: [email protected]

La partecipazione sarà consentita, ai soli prenotati, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Formazione

La partecipazione ai Corsi di Formazione è gratuita

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Ci sono bambini che, se si ammalano, le medicine non le prendono perché sono nati in Paesi dove gli ospedali

sono pochi, e i dottori e i farmaci ancora meno. Paesi dove si muore per un banale morbillo; dove spesso si va a

dormire a stomaco vuoto, si vive nelle baracche e si lavora anziché andare a scuola. Eppure basta poco per cambiare le cose. Dipende anche da te.Qui da noi, con 82 centesimi ci compri a mala pena dei cerotti. In Africa, in Asia e America Latina, con il sostegno

a distanza e 82 centesimi al giorno garantisci assistenza sanitaria, cibo, acqua potabile e istruzione a un bambino

e alla sua comunità. Diritti, prima ancora che condizioni necessarie per vivere.

Per ricevere materiale informativo e la cartellina di un bambino compila questo coupon e spediscilo in busta chiusa all’indirizzo indicato sotto; oppure invialo via fax al numero 02 2953 7373 o chiamaci allo 02 742 001.

Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano,via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saran-no comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati.

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Via n°

Tel. e-mail

Cap Città Prov.

Data e luogo Firma

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Il recupero di spazio nelle case riguarda tutti al giorno d’oggi e i clien-ti chiedono confezioni sempre più piccole per i propri capi.Specialmente per piumoni e coperte. Il problema però riguarda anchelavanderie e laboratori che necessitano quindi di ampi ambienti, nonsempre disponibili, per l’immagazzinaggio, seppur temporaneo, dei piu-moni già confezionati. Ecco quindi affacciarsi sul mercato il confezionamento sottovuoto. I vantaggi che derivano da questo tipo di imballaggio sono evidenti:riduzione del volume di piumoni, coperte e trapunte, protezione daumidità, acari e polveri, anche nel tempo.Ci pensate? Il cliente ottiene più spazio nel proprio armadio, gli opera-tori del settore possono razionalizzare gli spazi nei loro negozi e neilaboratori, ricavando un guadagno dal servizio di sottovuoto. Per questo LAVASECCO 2000 ha ideato, costruito e commercializzatole macchine imbustatrici pressapiumoni FASTPRESS double e FAST-PRESS easy. Esse rappresentano quanto di meglio è possibile trovarein commercio per velocità, affidabilità e sicurezza e sono il risultato diuna esperienza trentennale nel servizio come terzisti e direttamente alpubblico. Il modello FASTPRESS double è indicato per laboratori diterzisti e grandi lavanderie per la potenzialità di imbustare circa100 piumoni all’ora con un tempo di saldatura di circa due secondi;tutte le funzioni sono automatizzate. È possibile utilizzare vari tipi di sacchi: in polietilene e/o in poli ti -lene/nylon di diverso spessore, unica regolazione necessaria è quelladel tempo di saldatura. La macchina lavora in piano, quindi si può con-fezionare comodamente qualsiasi capo. Il sottovuoto si realizza trami-te pressatura del capo imbustato, seguita da una doppia saldatura delsacco. La pressatura può essere esclusa azionando una piccola leva.Il modello FASTPRESS easy è stato realizzato per rispondere allarichiesta di piccole e medie lavanderie che desiderano crescere e vede-re migliorata la propria produzione.

Confezionamento sottovuotoInformazione commerciale

Garantisce gli stessi risultati della sorella maggiore con dimensioni eprezzo più contenuti. FASTPRESS easy, lavorando anch’essa in piano, può essere posta su untavolo di lavoro o può essere dotata di gambe con ruote. Ha la capacità di produzione di circa 50 piumoni l’ora ed è automatica,solo l’apertura viene attuata dall’operatore con la semplice pressione diun pulsante di ripristino. I tempi di saldatura dei sacchi sono analoghi a quelli della macchina piùgrande. Tutte le macchine FASTPRESS sono altresì dotate di un sistema di rifi-latura dei sacchi, per una migliore presentazione del prodotto al clien-te. Le macchine hanno la parte elettrica simile, poiché si tratta diimpianti da noi ideati e collaudati per un milione di contatti. La parte pneumatica è esente da qualsiasi manutenzione ed è dotata discarico automatico delle condense. Le macchine sono a norma CE congaranzia totale di due anni.Caratteristiche tecniche: telaio in ferro verniciato a polvere; colore ascelta del cliente; dotazione di ruote per la movimentazione; pannella-tura di chiusura in policarbonato semitrasparente per migliorare la lumi-nosità interna.Dimensione di FASTPRESS double:altezza metri lineari 1,90; profon-dità metri lineari 1; larghezza metri lineari 1;peso Kg 220 circa; alimen-tazione 220 volt x 1600 watt; possiede un sistema ritardato di riapertu-ra automatica per la migliore saldatura; consente di effettuare contem-poraneamente; una doppia saldatura, quindi è dotata di un doppio cir-cuito elettrico indipendente.Dimensione di FASTPRESS easy:• altezza metri lineari 1,50 (esclusopistone); profondità cm 85; larghezza cm 85; peso Kg 70 circa; alimen-tazione 220 volt x 800 watt.I nostri modelii funzionano con alimentazione esterna ad aria compresa6/8 atm. Consumo litri 20 aria per ciclo.

FAST PRESSPRESSE PER PIUMONI

LAVASECCO 2000 - Via Dei Pini 28/B - 20090 Pieve Emanuele MItel. 0290781622 - cell. 3396969245 - e mail: [email protected]

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DD50DETERGO FEBBRAIO 2010

tidiano con costi e disagi enormi. Questa è l’esperienza drammatica che hannovissuto recentemente i nostri colleghi autori-paratori per un’altra procedura informatica,quella per le revisioni degli autoveicoli.Inoltre, sono troppo ristretti i tempi previstiper l’operatività del nuovo sistema soprattut-to per le lavasecco che, producendo rifiuti“pe ricolosi” quali i fanghi del percloro, rien-trano tra le aziende che devono aderire al si -stema iscrivendosi tramite il portale www.sistri.itentro il 1° aprile. Siamo determinati a chiedere alcune modifi-cazioni al Ministro Stefania Prestigiacomo.Innanzi tutto, occorrono sei mesi di “campa-gna informativa” per il primo gruppo di sog-getti obbligati (trasportatori, smaltitori e im -prese con più di 10 dipendenti) e delle impre-se autorizzate all’installazione delle black box.Inoltre, l’applicazione deve passare attraversoun periodo di rodaggio, di sperimentazione, edeve avvenire con gradualità. Insomma, occorre mettere in grado le azien-de di ricevere la formazione adeguata pergestire correttamente i nuovi obblighi.Formazione che i nostri “uffici ambiente” del -le Associazioni/Unioni provinciali di Confar -tigianato hanno già iniziato ad erogare.Terzo, e non meno importante: l’introduzionedel nuovo sistema deve rappresentare un ef -fettivo taglio alla burocrazia e un significati-vo abbattimento dei costi. Se invece, cometutto oggi lascia supporre, ci troveremo alleprese con maggiori oneri burocratici e mag-giori costi, si rischia di far chiudere un buonnumero di aziende. A crescere sarebbe solo illavoro nero, che non è controllabile”.

Registrazione, risposta, codice pratica, ritirotoken Usb e black box presso la Ccia o la se -zione Albo gestori, Pin, Puk, username e pas-sword, certificato digitale, firma elettronica,Comitato di vigilanza e controllo. Un labirinto, nel quale è facile perdersi: que-sti sono i nuovi requisisti e le procedure concui dovranno fare i conti dal 1 aprile (belloscherzo!) le lavasecco artigiane assieme a de -cine di migliaia di imprese obbligate ad iscri-versi al SISTRI per la gestione dei rifiuti. Il Sistri è l’acronimo che indica il sistemainformatico di controllo della tracciabilità deirifiuti. Il nuovo sistema che il Ministero del-l’ambiente ha messo a punto, che eliminaMud con i relativi registri e formulari, cioètutta la carta che da anni affolla e complical’operatività dei produttori e dei gestori di ri -fiuti.Condivisibile nelle finalità di favorire unamaggiore trasparenza sul flusso dei rifiuti, ilSistri si sta rivelando però un sistema troppocomplesso e costoso per le piccole imprese,in particolare quelle di pulisecco. Con l’avvio delle procedure telematiche pre-viste dal Sistri ci aspettavamo una reale sem-plificazione delle attuali modalità per traccia-re il percorso dei rifiuti. Invece, paradossal-mente, le procedure si sono maggiormentebu rocratizzate, i costi per le imprese sonobal zati alle stelle e sono superiori a quellinecessari per gestire i formulari cartacei delMUD, il Modello Unico di DichiarazioneAmbientale. Insomma, dalla padella alla bra -ce. Non posso esimermi dal pensare che ogniguasto dell’apparecchiatura o difficoltà diconnessione internet bloccherà il lavoro quo-

Il SISTRI è troppocomplesso e costo-so per le lavaseccoartigianeServe un’applica-zione graduale

di Letizia BaccichetPresidente Nazionale ANILConfartigianato

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L’Ufficio Studi di Settore dell’Agenziadelle Entrate ha effettuato, con la colla-borazione della SO.SE., la “cluster ana -lysis” dei dati re lativi allo studio di set-tore per l’attività delle lavanderie sia -no esse quelle cosiddette tradizionalisiano imprese di lavanderia indu-striali.

La cluster analysis è stata elaborataana lizzando i questionari che le impresehanno com pilato in occasione della pre-sentazione della dichiarazione dei red-diti relativa al pe riodo d’imposta 2008.Dal numero dei questionari restituitidalle imprese all’Agenzia delle Entrate,il primo dato importante che si rileva èche il numero delle imprese ha subitoun’ulteriore contrazione: alla data dellacompilazione dei questionari risultanoattive 14.488 imprese.Dall’analisi dei questionari risulta, co -me distribuzione per forma giuridica,una forte prevalenza di imprese conuni co titolare, il 76,1%, seguono le so -cietà di persone 19,5%, mentre le socie -tà di capitali hanno una presenza pari al4,4% del totale delle imprese di lavan-deria.L’analisi dei questionari ha determinatol’individuazione di 11 cluster, o gruppiomogenei, operando su diversi fattoriquali, tra gli altri, i servizi offerti, la di -mensione dell’attività, la localizzazio-ne, la clientela.Sulla base delle prestazioni effettuateso no state individuate le lavanderie spe-cializzate nei seguenti servizi: lavaggio

di biancheria; lavanolo di biancheria;pulitura e trattamento di capi inpelle, pellicce, tappeti, tendaggi e di -vani.Da notare che sulla base del fattore di -mensionale, numero addetti, dimensio-ne locali, consumi energia, nell’ambitodelle lavanderie specializzate nel ser-vizio di lavanolo sono state seleziona-te le lavanderie industriali.Sulla base della tipologia di clientelaso no state individuate le lavanderie cheoffrono servizi all’industria.Sulla base della localizzazione sonosta te identificate le lavanderie che sitro vano al l’interno dei centri commer-ciali.La modalità di espletamento dell’attivitàha consentilo di distinguere le seguentitipologie di lavanderie: tradizionali;specializzate nel servizio di lavaggio asec co; le lavanderie con tariffe mono-pezzo e lavanderie self-service.Infine il fattore della stagionalità hacon sentito di individuare le lavanderiecon apertura stagionale.Ora è compito delle Associazioni di Ca -tego ria provvedere ad evidenziare even-tuali diverse classificazioni, prima cheinizi la fase di validazione dello studiodi settore, necessario per la sua applica-zione. DD51

DETERGO FEBBRAIO 2010

Studi di settore: arriva lanuova Cluster analysis

NOTIZIE SINDACALI

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abbia dimostrato di essere uno dei più effica-ci strumenti anticrisi. Quest’anno - ha aggiunto Guerrini - anchegrazie alle più recenti modifiche adottate,contiamo di incrementare il numero di arti-giani che si affidano ai Consorzi fidi e, diconseguenza, alle garanzie del Fondo”. Nell’ultimo anno, il Comitato di gestione delFondo ha ampliato la dotazione finanziaria,portandola ad 1,6 miliardi di euro fino al2012, ha aperto alle imprese artigiane. A dicembre, infine, ha rivisto i criteri perl’ac cesso ai finanziamenti del Fondo, adat-tandoli alla dura realtà della crisi, incremen-tando di 250 milioni di euro il portafoglio delFondo riservato a chi fa innovazione e a chiopera nelle energie rinnovabili.

Rispondere alla crisi economica con coraggioe fantasia, investendo ed innovando. Questa la ricetta adottata dalle micro e picco-le imprese artigiane del Paese. Questa, ancora, la ricetta utilizzata dal Fondodi garanzia per le piccole e medie imprese.L’obiettivo, superare gli ostacoli che si pon-gono sulla strada verso il credito, verso le ri -sorse economiche necessarie per fare impresain Italia. Nel 2009, secondo il Ministero dello Svilup -po economico, il Fondo di garanzia per lepmi è intervenuto a sostegno di 24mila azien-de, con finanziamenti che hanno superato iltetto dei 4,5 miliardi di euro, con un incre-mento del 103% rispetto al 2008. Risultati tangibili, che dimostrano il coraggiodel Comitato di gestione del fondo nell’af-frontare la crisi, affiancando imprese ed im -prenditori nell’accesso al credito bancario. “I dati confermano l’importanza assunta dalFondo nel 2009 - ha detto il Ministro Scajola- non solo come strumento anticrisi ma comevera e propria infrastruttura di sistema, vola-no creditizio per il rilancio e lo sviluppo del -le micro e piccole imprese italiane”. Una tesi confermata dal Presidente di Con -far tigianato Imprese, Giorgio Guerrini, cheha sottolineato come “Il fondo di garanzia

DD52DETERGO FEBBRAIO 2010

Credito, numeri darecord per il fondocentrale di garanziaper le pmi

NOTIZIE CONFEDERALI

Con un finanziamento totale di 4,5 miliardidi euro, ed un incremento delle domande del103% rispetto al 2008, il Fondo di garanziaper le piccole e medie imprese ha chiuso unanno da record. Anche grazie alle misure afavore degli imprenditori artigiani

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Domenica 13 dicembre, è stata presentata ufficialmente la nuovaassociazione Confartigianato lavanderie di Pescara. È un settore molto vivace, per il quale si profilano novità che i pro-fessionisti del settore non potranno ignorare. Ci sarà bisogno, nelprossimo futuro, di considerare la propria struttura aziendale ed in -tervenire con determinazione e coraggio, per essere pronti ad affron-tare le sfide di un mercato e di una concorrenza, sempre più agguer-rite.Confartigianato Pescara ha compreso l’importanza del momento edha deciso di dare vita alla nuova associazione di categoria, che siprefigge lo scopo di essere punto di riferimento, per risolvere piccolie grandi problemi che giornalmente le lavanderie devono affrontare.Confartigianato Lavanderie Pescara è guidata dalla presidenza diAntonella Consorte, che ha presieduto l’incontro, svoltosi nella sedecentrale di Confartigianato Pescara ed al quale hanno partecipato an -che Patrizia Curiale Responsabile nazionale di Confartigianato ANIL,e l’ing. Cianci della LART, Laboratorio Analisi Ricerca Tessile. Numerosa la platea degli intervenuti, per un incontro che si è rivela-to vivace e costruttivo, nella quale sono stati affrontati temi relativialla normativa che regola il settore, e temi di carattere esclusivamen-te tecnico.Nel suo intervento, Patrizia Curiale ha esortato i titolari di lavande-ria ad essere sempre pronti a migliorare la propria offerta, ancheesaltando aspetti, erroneamente ritenuti secondari, come quello del-l’accoglienza, tanto nel rapporto con la clientela, quanto nella curadel locale. Ogni attività evolve nel tempo, ha detto Patrizia Curiale, e l’attivitàpuò essere migliorata continuamente; per questo, gli incontri in as -sociazione vanno seguiti, al fine di essere sempre pronti a cogliere icambiamenti, nella prospettiva di migliorare il proprio reddito.Quanto alla Legge di settore ha detto che finalmente, dopo ben 25anni di contrasti, la legge che disciplina il settore sembra che possaessere, finalmente, attuata.Uno dei punti cardine della norma è che all’interno dell’azienda siaoperativo un Tecnico Specializzato, che sarà abilitato da uno specifi-co corso di formazione. Una figura che possa essere garante di unelevato livello di qualità della prestazione svolta. I corsi di formazione, secondo la norma che modifica la legge di set-tore, dovranno avere una durata di almeno 450 ore, suddivise partein teoria aula (teoria) ed altre in azienda.

FORMAZIONE - NOTIZIE DAL TERRITORIO

Ultimissima: Nasce Confartigia na toLavanderie Pescara

da sinistra Antonella Consorte (Presidente Lavanderie Confartigianato Pescara)- Patrizia Curiale (ResponsabileNazionale Confartigianato ANIL) Luca Di Tecco (Presidente Confartigianato Pescara)- Vittorio Cianci (LART)

Il nome del tecnico specializzato, responsabile della lavanderia, de -ve essere comunicato alla Camera di Commercio. Attualmente, per le lavanderie già in attività, vige un regime transi-torio, per il quale il responsabile - tecnico specializzato viene sceltoall’interno dell’azienda, anche senza corso di formazione ed il suonominativo comunque deve essere comunicato all’ente camerale.Sono molti gli adempimenti che ogni lavanderia deve osservare,connessi a problematiche ambientali (Registro Annuale ComponentiOrganici Volatili - Smaltimento Fanghi, etc.) pertanto, Curiale haesortato i presenti ad essere sempre in contatto con la propria asso-ciazione di categoria, per poter essere adeguatamente informati,con sigliati ed aiutati. Nella seconda parte dell’incontro promosso da Antonella Consorte,presidente di Confartigianato Lavanderie Pescara, l’ing. Cianci dellaLART ha dato vita ad un confronto serrato con i partecipanti, toc-cando alcuni argomenti tecnici, riferiti alla corretta prassi da seguirenell’esercizio dell’attività. Lavaggio ad acqua, lavaggio a secco, tes-suti di nuova composizione, i controlli delle temperature nel lavag-gio e nella stiratura. Un intreccio di domande e risposte tra espertoed imprenditori, che si è dimostrato interessante, oltre che partico-larmente utile ed efficace. Nuovi regolamenti ed innovazione tecnologica, formazione continuae rapporto con i clienti, Confartigianato Lavanderie Pescara si pro-pone, dunque, per essere il punto di riferimento sul territorio per iprofessionisti del settore e per chiunque voglia intraprendere questaattività, senza dubbi e con successo. La realizzazione dell’evento è stata possibile anche grazie alla colla-borazione delle aziende: RAMPI - ANGELUCCI DRY CENTER -MANCINI MARCO - DSA di DE SANTIS ANGELO - AP LAV diLUCIDI REMO - ATLS di MOSCA BIAGIO

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redatta in italiano e correttezza dei datiriportati (% di composizione fibrosa,codici meccanografici, denominazionedelle fibre per esteso)

• presenza dell’etichetta di manutenzione • presenza del nome o del marchio del

fabbricante o del distributore• rispetto del limite di presenza di ammi-

ne aromatiche (< 30ppm).Il 27% dei capi è risultato non conformeper almeno uno dei requisiti obbligatoridisciplinati dalla legge italiana.

Per quanto riguarda le non conformità ri -levate, queste sono risultate nel 62% deicasi riferibili a non veridicità circa lacom posizione fibrosa mentre nel 38% lanon conformità è segnalata in quanto nonsono rispettate le prescrizioni circa l’ob-bligo di presenza dell’etichetta di manu-tenzione, l’obbligo di redazione delleinformazioni in lingua italiana e l’ob-bligo della presenza del marchio delfabbricante.

RISPETTO DEI REQUISITI FACOLTATIVI

I requisiti facoltativi considerati sonoinformazioni previste da marchi di qua-

Quante volte nell’acquisto di prodottitessili a bassissimo costo qualcuno si èposto domande sulla loro effettiva qualitàe salubrità. Per questo la Camera di Com mercio diVicenza ha deciso di far realizzare a curadel Centro ricerche e prove tessili, Ritex,uno studio che consiste in una compara-zione fra prodotti tessili di fascia media emedio bassa di produzione nazionale ealtri di pari livello qualitativo di prove-ninza non dichiarate. La rilevazione è stata compiuta su 62 cam -pioni di prodotti di abbigliamento, che so-no stati valutati in particolare sotto i se-guenti aspetti, ritenuti fondamentali per latutela del consumatore e del mercato: 1) conformità dell’etichettatura alle

disposizioni di legge 2) salubrità dei tessuti 3) mantenimento delle prestazioni del

prodotto tessile nel tempo.

RISPETTO DEI REQUISITI OBBLIGATORI PREVISTI DALLA LEGGE ITALIANA

I requisiti obbligatori che la legge italia-na prescrive per i prodotti tessili sonorelativi a:• presenza dell’etichetta di composizione

DD54DETERGO FEBBRAIO 2010

NOTIZIE TECNICHE

I risultati della ricerca sulla salubri -tà dei capi d’abbigliamento realizza-ta dal centro RiTex - Centro Ricer -che e prove tessili della Camera diCommercio di Vicenza

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lità o da documenti di settore. È stata verificata:• la correttezza delle indicazioni riportate

nell’etichetta di manutenzione • il rispetto di alcuni parametri di salu-

brità riferiti al valore del ph, alla pre-senza di formaldeide e di metalli pesan-ti

• il rispetto di alcuni parametri di presta-zione dei tessuti (in quest’ultimo casosi sottolinea che i parametri utilizzatisono quelli regolamentati da marchi diqualità).

Con riferimento al rispetto dei requisitifacoltativi, dalle analisi effettuate si evin-ce una percentuale piuttosto elevata dinon conformità che si attesta al 71% cosìsuddivisa: il 59% è relativa a non confor-mità circa la correttezza delle istruzionidi manutenzione, il 25% riguarda la nonconformità circa le prestazioni e il 16% èrappresentato da non conformità in temadi salubrità. Con riferimento a quest’ultimo aspettooccorre sottolineare che il mancato rispet-to dei parametri di salubrità riguardanell’85% dei casi il valore del ph e nel15% la presenza di metalli pesanti. In nessun caso sono state rilevate ammi-ne vietate in concentrazioni superiori ailimiti di legge previsti, anche se in alcunicampioni è stata riscontrata la loro pre-senza.Un ultimo dato riguarda l’indicazione re -lativa al produttore: nel 69% dei capi èstata rilevata mentre nel 31% dei capifan no riferimento a marchi non registratie/o a ragione sociale inesistenti.

PROVENIENZA DEI PRODOTTI

Nel valutare la provenienza dei capiacquistati è stata rilevata una scarsa pre-senza del marchio “Made in Italy”, nelle

fasce di mercato indagate. In ogni caso non si sono rilevate diffe-renze significative tra i risultati del pro-dotto con origine nota e quello di originenon dichiarata.

DOMANDE E RISPOSTE

Risponde Carla Sperotto Responsabile Tecnico e Responsabile Assicurazione Qualità di Ritex

Quali i prodotti che possono mettere arischio la salute? In generale possibili pericoli legati all’u-tilizzo di capi di abbigliamento e dei re -lativi accessori, sono attribuibili alla pre-senza sui manufatti di prodotti chimici ecoloranti utilizzati durante le lavorazioninecessarie alla loro manifattura. A tale proposito l’Italia ha recepito ladirettiva 2002/61/CE con il D.M. 96/03relativa alle restrizioni all’impiego di co -loranti azoici, se utilizzati per articolites sili e cuoio, in quanto possono rila-sciare ammine aromatiche potenzialmen-te nocive per la salute umana.Limitazioni all’impiego di altre sostanzesono invece contemplate dal marchio co -munitario di qualità ecologica Ecolabel eda quello tedesco Oeko-tex standard 100(ad esempio formaldeide libera, metallipesanti, clorofenoli...).

Da quanto tempo in Europa si è attentia questi aspetti?La direttiva comunitaria relativa ai colo-ranti azoici è entrata in vigore nel corsodel 2002, ma già dagli inizi degli anninovanta l’Europa ha preso in seria consi-derazione gli aspetti legati alla salubritàdei prodotti tessili con la diffusione delmarchio tedesco Oeko-tex standard 100.

DD55DETERGO FEBBRAIO 2010

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legislative sopra menzionate sia per gliaspetti culturali legati al concetto di qua-lità tessile concretizzati nei marchi Eco -label ed Oeko-Tex, tuttavia nella praticaci sono molte situazioni da verificare.

In cosa consistono le analisi per i tessili?Varie e diverse possono essere le caratte-ristiche dei manufatti tessili poste sottoindagine. Tuttavia è possibile individuareuna serie di prove e verifiche in grado dimettere in risalto la qualità del prodotto.L’indagine effettuata da Centro ricerche e prove tessili, Ritex per la Camera diCom mercio di Vicenza costituisce sicura-mente un primo importante passo prope-deutico ad individuare i punti di maggio-re interesse per future indagini mirate edestese, ma soprattutto un valido indirizzoper la realizzazione di attività di control-lo e formazione all’insegna di una mi -gliore tutela del consumatore e dellerealtà economiche del territorio.

Basta la provenienza dall’Italia per ga -rantire che prodotti pericolosi non sia -no utilizzati? In linea teorica sì, sia perché le attivitàproduttive sono soggette alle disposizioni

DD56DETERGO FEBBRAIO 2010

Dermatiti, funghi, infiammazioni in netto aumento. Sui vestiti senza eti-chetta grandi punti interrogativi(da La Domenica di Vicenza Intervista di Paolo Usinabia)

Muna Ajami, originaria di Beirut svolge la professione di dermatologa da svariati anni adArzignano, Cervarese Santa Croce e Trebaseleghe.«Le patologie cutanee in genere sono aumentate in maniera vertiginosa. È vero che in altritempi la gente si interessava meno ad alcune problematiche ma è indubbio che sono aumen-tate le complicanze allergiche, funginee ed infiammatorie. Credo che fra la repentina diffu-sione di vestiti a basso prezzo di dubbia provenienza e queste patologie vi sia una nettarelazione. Quotidianamente mi trovo a sconsigliare certi tipi di tessuti perché si vedono evi-denti correlazioni fra il tessuto e la pelle che ne viene a contatto. Sono aumentate le derma-titi allergiche “a stampo”, legate a nuovi stivali, cinture, jeans blu, canottiere. In questi casiraccomando il lavaggio ma soprattutto l’utilizzo di capi in cotone e senza colore. Quandoindividuiamo la causa infatti, notiamo che il capo ‘implicato’ è privo di etichetta oppure haetichetta incompleta, mentre i problemi sono quasi annullati quando siamo di fronte a capidi chiara provenienza con due o tre etichette che indicano composizione, lavaggio, prove-nienza, etc.Molto correlate ai vestiti sono le infezioni funginee che insorgono in sede genitale, sotto-mammaria (nelle femmine) o interdigitale dei piedi. La prima cosa che si nota è il tipo direggiseno, le calze e le scarpe o gli slip. Causa di questo sono molto spesso i sintetici, i colorati, capi che contengono formalina,profumi o conservanti.L’utilizzo di questo tipo di tessuti pone interrogativi anche su altre patologie solo in parteconosciute. Un caso curioso è il lichen simplex molto diffuso e localizzabile nella maggiorparte dei casi dal ginocchio in giù causando un fastidioso prurito. Questi tessuti, infatti,oltre al rilascio di certe sostanze, con una certa temperatura, con l’acidità e la respirazionedella pelle, si trasformano in nido ideale per intrusi di vario tipo.Altro grande interrogativo è la diffusione di verruche e condilomi. Una volta era abbastanzachiaro in questi casi il rapporto di causa effetto. Ora è meno chiaro, ma sempre più spesso èlegato all’acquisto di scarpe, calze, e indumenti intimi. In veloce diffusione è anche la scab-bia (parassita della pelle che causa prurito nelle grandi pieghe del corpo) che sembra trovareottime condizioni di diffusione con alcuni tipi di indumenti».

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DD57DETERGO FEBBRAIO 2010

In considerazione della necessità chehanno le imprese di avere continua eprecisa informazione utile per la loroattività, e della necessità di ANILConfartigianato di raggiungere diret-tamente le imprese associate per dareinformazione della attività politico-sindacale svolta dalla Confederazio -ne, si è individuata nella rivistaDETERGO un organo di stampa ido-neo a fornire alla categoria tali infor-mazioni.

Per beneficiare delle condizioni pre-viste dall’accordo, si ricorda che èsufficiente effettuare il pagamento didetto importo o tramite conto corren-te postale o tramite bonifico bancario,come sotto riportato, indicando nellacausale l’Associazione Confartigia -na to di appartenenza

Intestato a: Deterservice Srl

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DETERGO

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Nuovitranoi

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Da sempre il simbolo della ricchezza èstato l’oro; negli ultimi anni la ricchezzaè conosciuta anche come “oro nero” ilpetrolio, ma ultimamente però vi è unaltro tipo di ricchezza che molti vorreb-bero avere ed è “l’oro bianco”, l’acqua.Sembra un assurdo parlare di acquacome ricchezza quando il nostro pianetane è in gran parte ricoperto, eppure leNazioni che si trovano senza questa ri -sorsa vitale sono la maggioranza. In Italia, non si è manifestata una realescarsità ma è giunto il momento di sen-sibilizzare all’uso corretto dell’acqua chila utilizza professionalmente.Gli operatori di lavanderie ad acqua uti-lizzano, nel loro processo lavorativo,questa importante risorsa, ma da sem-pre hanno posto la loro principale at -tenzione agli aspetti qualitativi ed eco-nomici. Oggi devono tenere in conside-razione, oltre ai primi due, l’impattoambientale. L’acqua essendo una risorsa esauribileimpone una coscienza ecologica nel suoutilizzo e quindi è fondamentale adotta-re tutti quei comportamenti o procedureatti a ridurre o eliminare gli sprechi e sepossibile riutilizzarla attraverso cicli ditrattamento che permettono il recuperoo sistemi di filtrazione, depurazione ecc.L’impegno della filieraPer migliorare questo processo produtti-vo finalizzandolo all’eliminazione dispre chi e al riutilizzo delle risorse, sa -reb be auspicabile l’impegno ed il coin-volgimento di tutti i soggetti che opera-no nella filiera come progettisti e pro-duttori di macchine e impianti, produt-tori di detersivi e detergenti e operatoriprofessionali.Nuove sfide per progettisti e pro-duttori di macchine I produttori di impianti devono realizza-re macchine e sistemi che riducano laquantità di acqua da impiegare per Kgdi tessuto in relazione ai cicli di tratta-mento e manutenzione dei tessili.Relativamente agli impianti ed ai siste-mi per il trattamento ed il recupero del -le acque reflue di lavaggio, è necessarioprogettare un circolo virtuoso che per-metta il recupero totale ed il riutilizzodell’acqua delle diverse fasi di lavaggio,filtrandola, depurandola e rimettendolain circolo.L’impegno di produttori di detersivie detergenti professionaliPer i produttori di detergenti l’impegno

sta nel pensare cicli di lavaggio semprepiù brevi e che richiedano il minor con-sumo di acqua possibile oltre che livellidi dosaggio di prodotti minimi. I prodotti devono essere strutturati inmodo modulare, rendendo possibile larealizzazione di processi di lavaggioflessibili. I detergenti devono essereadatti al maggior numero di tipologie ditessuti e macchie. Nella ricerca dellema terie prime vanno preferite quellealtamente biodegradabili ed esenti dafosforo, favorendo i saponi naturali aitensioattivi con l’obiettivo di garantirerisultati di lavaggio eccellenti, riduzionedei costi di depurazione delle acque re -flue, e zero danni per l’ambiente. Prevedere l’impattoNell’individuazione dei prodotti e cicli dautilizzare al fine di ottenere il più bassoimpatto ambientale ed una “facilità de -pu rativa” è necessario calcolare a priorila composizione chimica delle acque re -flue di lavaggio valutando in anticipol’impatto prodotto. Il metodo previsionale servirà per avereuno standard di riferimento per il refluoprodotto e soprattutto valutare se com-patibile con il sistema depurativo utiliz-zato, pesando il meno possibile sui co sti.Nel caso invece non ci fosse un si ste madi depurazione delle acque re flue, lascelta dell’operatore va indirizzata versoquei fornitori di detergenti che offronoprodotti tali da produrre acque di scaricoa bassissimo impatto ambientale.Per quanto riguarda invece le acque re -flue di attività produttive oltre al rispet-to della normativa vigente sarebbe au -spicabile “guardare oltre”, implemen-tando una politica ambientale che mirial miglioramento continuo delle perfor-mance relative all’impatto magari fis-sando i parametri al di sotto del 10%rispetto a quanto fissato dalla legge.Poiché l’acqua è una risorsa molto pre-ziosa e scarsa, si deve usare con sag-gezza e con cautela. Quindi l’invito cherivolgiamo come RARO è quello di svi-luppare un atteggiamento ed una sensi-bilità ambientale attraverso l’attuazionedi nuove procedure concrete, preser-vando questa risorsa nel tempo e ga -rantendoci un sicuro utilizzo nel futuro.

DD59DETERGO FEBBRAIO 2010

Notiziedalleaziende

Raro: LA DEPURAZIONEDELLE ACQUE

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Elenco iscritti all’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

L’ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANU-TENZIONE DEI TESSILI comprende i fabbricanti dimacchinari, attrezzature ed accessori per il lavaggio adacqua e a secco, per la stiratura ed il finissaggio; i produt-tori di detergenti, solventi, materie ausiliarie; i produttoridi manufatti tessili.Con il progredire della società ed il maggior rilievo postoalle tematiche legate all’igiene, alla pulizia, alla salvaguar-dia ambientale ed al risparmio energetico, il compartodella manutenzione dei tessili ha acquisito un’importanzaed un significato pregnante, soprattutto nei confronti diun’opinione pubblica che ha rivalutato e finalmente com-preso la funzione socialmente utile svolta dal comparto.

S c o p i

L’ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANU-TENZIONE DEI TESSILI si propone in modo specificodi:• riunire per la trattazione delle questioni di comune inte-

resse tutti coloro che esercitano le attività legate allamanutenzione dei tessili;

• stimolare la solidarietà e la collaborazione degli impren-ditori del settore nel contesto di una libera e competitivasocietà in evoluzione;

• promuovere e sostenere ogni iniziativa atta a favorire ilmiglior esercizio dell’attività delle imprese associate;

• difendere i legittimi interessi dei soci in tutte le questionidi ordine economico, giuridico e sindacale;

• collaborare per le questioni di interesse generale, tantocon le autorità, quanto con eventuali altre Associazioniproponentesi scopi identici o similari ai propri;

• diffondere anche con corsi professionali, studi, consulen-ze, ricerche, mostre, esposizioni, pubblicazioni, opere didivulgazione e con ogni mezzo utile la conoscenza, losviluppo, il progresso, la discussione delle attività pro-prie del settore merceologico per il miglioramento delprodotto e la riduzione dei costi anche nell’interessedella clientela;

• attivare contatti con Enti, Ministeri ed Istituzioni.

Vi segnaliamo i nominativi, suddivisi per settori merceologi-ci, delle aziende fornitrici che hanno aderito all'Associa zio -ne secondo quanto previsto dallo Statuto.

Mentre ringraziamo le aziende che già lo hanno fatto, con-fidiamo nell’adesione di numerose altre.

MACCHINARIAziende produttrici e filiali

di produttori esteri

AMALIND S.p.a.Via Clodoveo Bonazzi, 2 40013 CASTEL MAGGIORE BOAVANTEC S.r.l.Via dell’Artigianato, 2436064 VILLARASPA DI MASON VIELECTROLUX PROFESSIONAL SPAViale Treviso, 1533170 PORDENONE PNFIRBIMATIC S.p.a.Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BOGRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.a.Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BLILSA S.p.a.Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BOIMESA S.p.a.Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TVIRON S.r.l.Via Tommaso Salsa, 2031030 CARBONERA TVITALCLEAN S.r.l.Via Ossola, 740016 SAN GIORGIO DI PIANO BOKANNEGIESSER ITALIA S.r.l.Via C. Pavese, 1/3 20090 OPERA MIJENSEN ITALIA S.r.l.Strada Provinciale Novedratese, 4622060 NOVEDRATE COLAVASTIR S.R.L.Contrada Motta87040 CASTROLIBERO CSMAESTRELLI S.r.l.Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BOMIELE ITALIA S.r.l.Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZMONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTIONVia Emilia Ovest, 1123-a 41100 MODENA MOPAZZI S.r.l.Contrada Vallecupa64010 COLONNELLA TE

PIZZARDI S.r.l.Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MIPRIMA FOLDER S.r.l.Via Luigi Pastore, 648100 RAVENNARATIONAL S.r.l. marchio AGAVia Catagnina, 1054100 MASSA MSREALSTAR S.r.l.Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BORENZACCI S.p.a.Via Morandi, 13 06012 CITTA' DI CASTELLO PGSETRICEFRADUE S.r.l.Zona Industriale Villa Lempa 64010 CIVITELLA DEL TRONTO TESKEMA S.r.l.Via Clelia, 16 41049 SASSUOLO MOTHERMINDUS S.r.l.Via Gino Capponi, 2650121 FIRENZE FIUNION S.p.a.Via Labriola, 4 d40010 SALA BOLOGNESE BOVACUUM PUMPVia Olgiate Molgora, 12/A23883 BEVERATE DI BRIVIO LCZETOLINK S.r.l.Piazza Leopoldo, 11 50134 FIRENZE FI

Distributori

I.T.A.G.Div. Lavanderie Ind. S.p.a.Via Dodiciville, 9 a 39100 BOLZANO BZLAUNDRY S.a.s. DI Franco Tarchiani & C.Via Sangallo, 31 50020 SAMBUCA - TAVARNELLE VAL DI PESA FILOGIK SOLUTION S.r.l.Via Appia sud 58, - Km.56,600 04012 CISTERNA DI LATINA LTSETEL S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CR

MACCHINARI PER LO STIRO

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

BARBANTI CARLO S.n.c.Via di Mezzo, 78 San Giacomo Roncole 41037 MIRANDOLA MODUE EFFE & C. S.r.l.Via John Lennon, 10 40057 CADRIANO BOFIMAS S.r.l.Corso Genova, 25227029 Vigevano PVGHIDINI BENVENUTO S.r.l.Via Leone Tolstoj, 24 20098 SAN GIULIANO MILANESE MIPONY S.p.a.Via G. di Vittorio, 8 20065 INZAGO MISIL FIM S.r.l. - SILCVia Campania, 19 - P.O. BOX 62 60035 JESI ANTREVIL S.r.l.Via Nicolò Copernico, 1 20060 POZZO D'ADDA MI

Distributori

LAVASECCO 1 ORA-CATINET/Sankosha S.r.l.Via Roma, 10810070 CAFASSE TO

DETERGENTI, SOLVENTI, MATERIE AUSILIARIE, ECC.

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

ALBERTI ANGELO PRODOTTI CHIMICIVia 1° Maggio, 22/24 40064 OZZANO DELL'EMILIA BOBIAR AUSILIARI BIOCHIMICI S.r.l.Via Francia, 7/9 20030 SENAGO MICHT ITALIA S.r.l.Via Luigi Settembrini, 920020 LAINATE MICHRISTEYNS ITALIAVia F.lli di Dio, 220063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MIDIM S.R.L. Detergenti Ind. MilanoVia Guglielmo Marconi, 1920051 LIMBIATE MI

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ECOLABVia Paracelso, 6 20041 AGRATE BRIANZA MIFALVO S.a.s. Via del Progresso, 12 00065 Fiano Romano RMG.B.M. ELETTROCHIMICA S.r.l.Via Fiumicino San Mauro, 120/130 47039 SAVIGNANO SUL RUBICONE FOMONTEGA S.r.l.Via Larga, 6647843 Misano Adriatico RNRARO S.r.l.Via 1° Maggio, 1475100 MATERA MTTENSIOCHIMICA IND. S.p.a. Via Giuseppe di Vittorio, 3825125 BRESCIA BS

Distributori

A.P.LAV. di LucidiContrada San Pietro, 86 63010 MASSIGNANO AP

MANUFATTI TESSILIAziende produttrici e filiali

di produttori esteri

CORITEX S.n.c.Via Ca' Volpari, 2524024 GANDINO Bg

EMMEBIESSE S.p.a.Piazza Industria, 7/8 15033 CASALE MONFERRATO ALGASTALDI & C. S.p.a. Industria TessileVia Roma, 10 22046 MERONE COLAMPERTI CARLO TESSITURA E FIGLIO S.p.a.Via della Tecnica, 8 23875 OSNAGO LCMASA S.p.a. INDUSTRIE TESSILIVia Mestre, 37 21050 BOLLADELLO DI CAIRATE VANOBILTEX S.R.L. - GRUPPO TESSILE LGVIA 1° Maggio, 39/4125038 ROVATO BSPAROTEX S.r.l.Via Massari Marzoli, 17 21052 BUSTO ARSIZIO VAPEREGO S.p.a.Via Milano, 23 24034 CISANO BERGAMASCO BGTELERIE GLORIA S.n.cViale C.M. Maggi, 25 20050 PEREGALLO - LESMO MITESSIL TORRE S.r.l. Via Giuseppe Verdi, 34 20020 DAIRAGO MI

Distributori

CROTEX ITALIA S.r.l.Via U. Mariotti Z.I. Agostino 51100 PISTOIA PT

ACCESSORIAziende produttrici e filiali

di produttori esteri

A 13 S.r.l.Via Venini, 5720127 MILANOALVI S.r.l.Strada Statale, 230, 49 13030 CARESANABLOT VCNUOVA FOLATI S.r.l.Via dell'Archeologia, 2 - Z.I. Prato Corte 00065 FIANO ROMANO RMS.A.R.C. S.r.l.Via del Chiu', 68 40131 BOLOGNA BO

Distributori

LAUNDRY SUPPLIES S.r.l.Via Sangallo, 31 50020 SAMBUCA - TAVARNELLE VAL DI PESA FISCAL S.r.l.Viale Rimembranze, 93 20099 SESTO SAN GIOVANNI MI

DDDETERGO Pubblicazione ufficiale dell’Unione Italiana Manutenzione dei Tessili e Affini

Direttore responsabile: Diego ZambelliComitato di direzione: Beniamino Chiodini, Cesare Locati, Horst Löffler, Claudio Montanari, Luciano Miotto, Emanuele Mùrino, Pino Pisacane, Gabrio Renzacci, Riccardo Ripamonti, Ugo Sala, Giovanni SalvatiSi ringraziano i signori: Cesare Locati, Enrico Hachen, Emanuele Mùrino, Frank Lucenta,Carla SperottoSegretaria di redazione: Franca CesariniDirezione, redazione, amministrazione, pubblicità:DETERSERVICE srl • 20158 Milano • via A Masina, 9 tel 02 39314120 • fax 02 39315160 • e-mail: [email protected] grafico e impaginazione: Strike • Via F.lli Rizzardi, 10 • 20151 Milanotel 02 36508778 • fax 02 36508401 • e-mail: [email protected]: Presscolor • MilanoLa riproduzione degli articoli pubblicati non è consentita salvo autorizzazione scritta.Abbonamento annuo (11 numeri) Euro 42,00 • Estero Euro 80,00 • Una copia Euro 4,50I versamenti intestati a Detersevice SRL - Via A. Masina, 9 - 20158 Milano, possono essere effettuati a mezzo: C/C Postale n° 60515715BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA AGENZIA 10 MILANO IBAN: IT11 C 05387 01609 000001504285 BIC: BPMOIT22 XXXGli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero. I manoscritti non si restituiscono. L’editore non si assume responsabilità per errori contenuti negli articoli o nelle riproduzioni.Le opinioni esposte negli articoli impegnano solo i rispettivi Autori. Ad ogni effetto il Foro competente è quello di Milano.Tiratura: 18.000 copieAutorizzazione Tribunale di Milano n° 2893 del 25.11.1952 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa al ROC N. 18402Distribuzione: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DBC (Filiale di MILANO)

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FAC-SIMILE DI RICHIESTA DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL CODICE DELLA PRIVACY

Il sottoscritto…………………………………………………………….....................Azienda………………………………………………………….................................Indirizzo………………………………………………………....................................Località………….....………................................ Cap…………… Prov. …………Chiede alla Deterservice srl, con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158Milano- e-mail: [email protected] - Tel. 02 39314120 - Fax 02 39315160❐ di conoscere i suoi dati contenuti nell’archivio elettronico di Deterservice srl;❐ di modificare i dati come sopra specificati;❐ di cancellare nell’archivio i suoi dati

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da 10 kg a 70 kg

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• Pompa automatica scarico fanghidel distillatore e contenitore diraccolta

• SOLVENT COOLER: raffreddamentodel solvente - temperatura di lavaggioprogrammabile attraverso il computer

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• Economizzatore dell’acqua• Recupero vapori del distillatore edutilizzo per l’asciugatura

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• Dichiarazione di conformità direttiva1999/13/CE SUI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI

Page 64: Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco. The industrial … FEBBRAIO 2010.pdf · 2014-02-19 · della capienza, potranno sostare per tutto il giorno al solo costo di

EXPOdetergoI N T E R N A T I O N A LE

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16ª Mostra internazionale specializzata delle attrezzature, servizi, prodotti e accessori per lavannderia, stireria e pulizia dei tessili e affini in genere

16th Specialized international Exhibition of equipment, services, products and accessories for laundry, iironing, cleaning of textiles and allied products

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15-18 Ottobre/October 2010