Detergo Novembre 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

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Rivista Italiana di Lavanderia • Pulitura a secco • Tintoria NOVEMBRE 2010 Numero 11 Expo Detergo: successo per le Associazioni Benessere nel- l'abbigliamento. Certificato Guida del Pulitintore - il polipropilene 11 • 2010 SPECIALE: Tavoli e ferri da stiro

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Rivista Italiana di Lavanderia, pulitura a secco e tintoria. DETERGO Pubblicazione ufficiale dell’Unione Italiana Manutenzione dei Tessili e Affini. Tutte le news sulla lavanderia industriale italiana, produttori di macchina, detergenti, attrezzature le trovi sul portale detergo.eu – The industrial laundry and dry cleaning

Transcript of Detergo Novembre 2010 - News - Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco

Rivista Italiana di Lavanderia • Pulitura a secco • Tintoria

NOVEMBRE 2010 Numero 11

Expo Detergo:successo per leAssociazioni

Benessere nel-l'abbigliamento.Certificato

Guida delPulitintore - il polipropilene

11 • 2010

SPECIALE: Tavoli e ferri da stiro

L’offerta-abbonamento della Fiera

ripetuta, per chi non c’eraIn fiera, quest’anno era possibile abbonarsi a DETERGO

a un prezzo davvero speciale. In teoria, passata la fiera, gabbato lo santo. Ma, come ci hanno fatto notare,

non tutti hanno avuto la possibilità di visitare EXPOdetergo International 2010; e altri che l’hanno invece visitata non hanno saputo dell’offerta

o non hanno avuto il modo di valutarla. Perciò, per correttezza, abbiamo deciso di ripeterla e prolungarla;

all’interno di questo numero troverete lo stesso volantino, riportante la nostra offerta, che veniva distribuito in fiera.

Abbiamo prolungato la validità della nostra proposta fino a fine anno. Un po’ più complicate sono le modalità di pagamento;

mentre in fiera potevamo ritirare il denaro direttamente, ora bisognerà seguire una di queste indicazioni:

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L’offerta è valida solo fino al

ASSOSECCO38 Assosecco aderisce al CINET39 Parliamone tra noi: Non se ne sa mai abbastanza 40 Assemblea generale e rinnovo delle cariche

INFORMAZIONE COMMERCIALE42 LAGOON™ un successo che si rinnova nel tempo!

PICCOLA GUIDA DEL PULITINTORE44 Difetti dei tessuti e capi in polipropilene 47 “Se non sai domanda” 49 Quanto vale un capo usato 3a parte

CONFARTIGIANATO51 Expodetergo 2010: un vero successo, grazie a tutti 52 La gestione dei rifiuti nelle pulitintolavanderie54 SISTRI: cos’è e come funziona 56 Da novembre incontri di aggiornamento per i

settori pulisecco e tessile della Confartigianato Vicenza

57 Ancora un passo avanti verso il “Made in” obbligatorio per le merci di provenienza extra UE INFORMAZIONE COMMERCIALE

58 Notizie delle aziende - Pulitori non per caso

60 ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI

62 INDICE DEGLI INSERZIONISTI

EDITORIALE7 Passata la festa…

TECNOLOGIE8 Il nuovo fattore del benessere nell’abbigliamento

INFORMAZIONE COMMERCIALE11 IRIS: IMESA radio identification system

INTERVISTA AD UN IMPRENDITORE DI SUCCESSO12 Come ti lavo il Brasile

INFORMAZIONE COMMERCIALE14 Falvo: i pulitori di abiti H2O16 Star bene nelle lavanderie

ASSOSISTEMA21 EXPOdetergo International, bilancio positivo22 In Fiera, “EXPOrtare conoscenza: imprenditori a

confronto per la crescita” - Assosistema: tavola rotonda tra le imprese della Sezione Turismo

24 All’autodromo del Mugello, la II Giornata di Studio sul Sistema di Qualificazione delle Imprese

30 Sicurezza e prevenzione: le imprese Assosistema sempre in prima lineaINFORMAZIONE COMMERCIALE

31 Ecolab - Quando il business diventa sostenibileSPECIALE

32 Tavoli e ferri da stiroINFORMAZIONE COMMERCIALE

37 CHT ITALIA presenta

S O M M A R I ONOVEMBRE 2010 Numero 11

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Ci sono bambini che non fanno i compiti perché sono nati in Paesi dove di scuole ce ne sono poche e di insegnanti

ancora meno. Paesi dove spesso si va a dormire a stomaco vuoto, si vive nelle baracche e si muore per un banale

morbillo. Eppure basta poco per cambiare le cose. Dipende anche da te. Qui da noi, con 82 centesimi al giorno ci compri a mala pena un paio di matite. In Africa, in Asia e America Latina,

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ActionAid International Via Broggi 19/A, 20129 Milano - Tel. 02 742001 E-mail: [email protected] - www.actionaid.it

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“ANCHE OGGI NON HOFATTO I COMPITI”

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DDLa 16ª edizione di Expo Detergo è stato un enorme successo;per il numero di espositori e metri quadri occupati, ma perfortuna anche di visitatori. Con un lieve decremento degliItaliani, ma con un eccezionale aumento di operatori e distri-butori provenienti dall’estero; per la prima volta i visitatoristranieri hanno quasi eguagliato i “nazionali”. Perché, se è vero che questo Paese va meglio di altri (dellasolita Grecia, Portogallo e Irlanda), è altrettanto vero che stainabissandosi nelle zone più basse della classifica Europea;quindi gli Italiani latitano. Anche se la condizione delrisparmio individuale è buona, gli Italiani non spendono,non investono; è vero che ci sono difficoltà anche a indebitarsi; ma se c’è un calonelle loro presenze anche in una Fiera come questa, manca proprio la propensionead investire: neppure vengono a vedere cosa c’è di nuovo.In ogni caso, un breve giro d’orizzonte tra gli espositori ha mostrato solo aziendesoddisfatte dei risultati; qualcuno ha venduto, qualcuno ha rimpinguato il portafo-glio ordini, tutti hanno rinsaldato i propri rapporti con clienti e potenziali.La Fiera, quindi, ha dato i risultati sperati, al di là di ogni ragionevole previsione;Expo Detergo si sta imponendo a livello internazionale come la più importanteFiera di settore, ed è sempre più un polo d’attrazione per Paesi di tutta Europa edel bacino mediterraneo. Purtroppo per 4 anni questa manifestazione non si ripeterà; per chi non ha avutola possibilità di visitare la Fiera e per tutti, negli anni a venire, resta un solo stru-mento d’informazione: questa rivista. Se gli espositori, che hanno speso migliaia e migliaia di Euro per lo stand in fiera,saranno così avveduti da fare buon uso di Detergo (che, tra l’altro, costa moltomeno) ogni novità, ogni perfezionamento su prodotti e servizi sarà resa disponibi-le ai potenziali fruitori. Per citare un celebre film: “è la stampa, bellezza”. Lo strumento principe per un’informazione esauriente, globale e corretta.

Diego Zambelli DD7DETERGO NOVEMBRE 2010

E D I T O R I A L E

I tessili dal benessere comprovato

Tutti i consumatori desiderano oggisentirsi comodi e a proprio agio neiloro vestiti. Questo vale particolar-mente per le attività sportive e deltempo libero ma anche per tutte leoccasioni in cui desiderano semplice-mente rilassarsi sul divano di casa ein cui cresce la richiesta di capi ingrado di offrire il massimo comfort.Questi indumenti dovrebbero essereil più comodi possibili, morbidi e am -pi, delicati sulla pelle e traspiranti.Dovrebbero anche essere capi di altaqualità che non sbiadiscono o si sfor-mano anche dopo numerosi lavaggi.Oggi, grazie all’etichetta del wellnesscreata dall’istituto Hohenstein, i con-

La prima etichetta del wellnesspremia la società

Schneider Sportswear OHG

Nel mese di settembre 2010, l’istitu-to Hohenstein ha offerto la primaetichetta del wellness alla SchneiderSportswear OHG di Albstadt (Ger -mania). A sottolineare l’importanza dell’even-to, Silke Off, responsabile del labora-torio di fisiologia per i capi di abbi-gliamento presso il prestigioso Isti -tuto Hohenstein che ha rivestito unruolo fondamentale nella creazione,sviluppo e lancio dell’etichetta, hapersonalmente offerto ai responsabilidella ditta Schneider Sportswear l’e-tichetta che potranno utilizzare per ipropri prodotti.

Tecnologie

DD8DETERGO NOVEMBRE 2010

Il nuovo fattore del benessere nell’abbigliamento

La cerimonia di consegna della prima etichetta del wellness alla

Schneider Sportswear OHG da parte dell’istituto Hohenstein .

Da sinistra a destra: Elmar Kraus, direttore di Kraus und Kroll

Textil GmbH a Rottenburg (un fornitore divecchia data di Schneider),

Silke Off dell’istituto Hohenstein, Dieter Schneider e

Annette Kemmler, entrambe direttriciresponsabili di Schneider Sportswear OHG

sumatori possono identificare i capi che sono statiespressamente testati in merito al grado di well-ness offerto e che sono particolarmente comodida indossare e anche di facile manutenzione.Il concetto dei tessuti wellness non si limita ai tra-dizionali capi per il tempo libero e le attività spor-tive ma può anche essere applicato ad articoliquali le camice da notte e gli asciugamani. La nuova etichetta ideata dall’istituto Hohensteinconsente una misurazione oggettiva dei prodottitessili relativamente al grado di wellness che offro-no e conseguentemente permettendo agli acqui-renti di identificare questi prodotti certificati comecapi di maggiore qualità grazie all’ampia serie ditest a cui sono stati sottoposti. Per i rivenditori l’e-tichetta è un’argomentazione di vendita persuasi-va da sfruttare con i clienti al momento della scel-ta del capo. Prima che un prodotto tessile possadiventare un “capo dal wellness testato”, è neces-sario sottoporlo ad un programma di prove appo-sitamente sviluppato presso l’istituto indipendenteHohenstein. Tale programma prevede l’utilizzo distrumenti di misurazione appropriati per testare evalutare i prodotti tessili rispetto ad una serie dicriteri predefiniti. Se tali prodotti sono idonei peressere classificati come “capi dal wellness testato”in base alle attuali direttive, questa loro prerogati-va verrà confermata.

I “capi dal wellness testato”confortevoli e di facile manutenzione

Il grado di comfort che un prodotto tessile è ingrado di offrire quando indossato è essenzialmen-te determinato dalle sue proprietà sensorialiepidermiche. Questo è il termine utilizzato perdescrivere la “sensazione immediata al tat to” cheil prodotto crea sulla pelle. Si eseguono cinquediverse misurazioni per poter quantificare obietti-vamente la sensazione prodotta da un capo diret-tamente a contatto con la pelle. L’indice di finiturasuperficiale indica se il prodotto graffia la pelle ose risulta soffice e piacevole al tatto. L’indice diadesione indica quanto il capo tende ad aderirealla pelle umida e conseguentemente procura unasensazione di fastidio e disagio. L’indice di bagna-bilità fornisce informazioni sulla velocità con cuil’umidità è assorbita dal capo quando si suda equindi quanto velocemente essa è allontanatadalla pelle. Il numero di punti di contatto fra il ca -po e la pelle è utilizzato per misurare quanto ve -locemente il prodotto tessile inizia a diventareappiccicaticcio e umido. La misurazione della rigi-dità è importante per valutare quanto adeguata-mente il capo riesce a conformarsi ed adattarsi alcorpo e può essere un’indicazione del suo livellodi com fort generale. Si procede anche a misurare

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Kemmler, direttrice responsabile diSchneider Sportswear OHG, sottoli-nea: “Vogliamo offrire il miglioreabbigliamento wellness per tutte lepersone che sono riuscite a dare unapropria interpretazione personaledello sport e del fitness integrandolinel proprio stile di vita. Per noi èestremamente importante realizzaredei prodotti che rispondono ai requi-siti più severi di qualità e vestibilità”.Con la sua filosofia di vendita esclu-siva riassumibile nello slogan “servi-zio su misura”, che garantisce unavestibilità perfetta grazie ad unsistema intelligente e modulabile dicolori e taglie, la strategia di questasocietà è quella di produrre dellecollezioni a misura del consumatoreper i tutti i paesi germanici. Un dato di grande importanza è chela Schneider Sports wear OHG svilup-pa internamente i suoi materiali per-seguendo sempre l’obiettivo di offri-re il massimo in termini di design efunzionalità dei suoi prodotti. Tutta la maglieria è integralmenteprodotta in conformità agli standardqualitativi più elevati nel nuovomaglificio e centro tecnologico aAlbstadt-Pfeffingen, entrato in fun-zione nel 2009. Agli ultimissimi mac-chinari per maglieria si affiancano,nel quadro di un progetto pilota,aspiratori di lanugine particolarmen-te efficienti che unitamente agli altrimacchinari operano in condizioniambientali ottimizzate e tramite pro-cessi computerizzati volti al conse-guimento della massima efficienzaproduttiva. Schneider SportswearOHG attualmente im piega 60 addettiad Albstadt-Pfef fingen e si avvale dialtri 180 confezionisti nell’Europadell’Est, 80 dei quali operanti pressoil suo stabilimento in Bulgaria.

la traspirabilità del capo. Valutandotutte le misurazioni effettuate, si cal-cola il livello di comfort sensorialeepidermico e le proprietà sensorialiepidermiche dell’indumento che so novalutate rispetto al valore limite defi-nito.Oltre alle proprietà sensoriali epider-miche si procede anche alla va -lutazione della facilità di manuten-zione del capo considerandone lasua resistenza allo scolorimento inbase alla norma ISO 105-B02 cosìcome la sua stabilità dimensionaledopo 20 lavaggi e la sua resistenzagenerale al lavaggio. Se il prodotto testato risponde a tut -ti i requisiti previsti, potrà riceverel’etichetta del wellness.

Schneider Sportswear OHGIl wellness su misura

Wellness, comfort e qualità sono lepriorità assolute di Schneider Sport -s wear OHG ad Albstadt. Come spiega Silke Off: “Questasocietà, che da sempre si prefigge ilconseguimento della massima qua-lità per tutti i suoi prodotti, ha tuttele car te in regola per lanciare il nuo -vo concetto dell’etichetta del well-ness. Durante la sua fase di svilup-po, tut te le parti interessate hannopotuto trarre beneficio dalla nostrastretta collaborazione”. SchneiderSports wear OHG opera nel settoredell’abbigliamento sportivo che èessenzialmente dominato dai colossimondiali della produzione d’abbiglia-mento. Piuttosto che realizzare pro-dotti per gli atleti di maggior fama,questa società tradizionale produceabbigliamento sportivo di elevataqualità per le persone di tutte le etàche desiderano mantenere un ap -proccio attivo alla vita. Annette

Tessile testato per il confort da Hohenstein Institute

Testato a campione per: • Confort superficiale e portabilità • Adattabilità alla manutenzione

Questo prodotto è stato testato e certificato in base agli standard messi a punto dall’Istituto indipendente Hohenstein. Sono state accertate le seguenti proprietà:

La nuova etichetta per i “tessili – wellness” messa a punto

dall’istituto Hohenstein per contraddistinguere gli indumenti

confortevoli e di facile manutenzione

Confort superficiale e portabilità

• Traspirante• Carezzevole• Morbido• Assorbente• Duttile, pieghevole

Adattabilità alla manutenzione

• Resistente nei colori• Stabile nelle dimensioni• Irrestringibile

Tecnologie

L’identificazione del capo si effettuacon modi più o meno moderni e pra-tici in tutte le lavanderie a secco:siamo tutti abituati a ritirare i nostricapi con applicato un cartellino indi-cante il nostro nome. Ma, siamo sicuri che non esistanometodi più moderni che aggiunganoal semplice beneficio dell’identifica-zione del capo informazioni supple-mentari che potrebbero risultare utilialla lavanderia stessa? IMESA S.p.A. si è posta questa do -manda e, nello studiare un innovati-vo sistema di identificazione deicapi, ha considerato non solo lasemplificazione delle attività di ricevi-mento e riconsegna degli articoli, maanche la possibilità di raccogliereinformazioni relative al numero divolte in cui quel capo è stato lavato,a quale trattamento il capo è statosottoposto, quanto volte uno stessocliente si è rivolto alla lavanderia, … Tutto ciò è possibile grazie a IRIS(IMESA Radio Identification System),cioè all’applicazione della tecnologiadi identificazione RFID al processo diidentificazione dei capi nelle tintorie,ma non solo, anche nelle case diriposo e, perché no, nelle lavanderiedegli hotel che forniscono un serviziodi tintoria a clienti e dipendenti. Chi riceve il capo lo può tranquilla-mente associare ad un clien-te/proprietario, grazie all’uso di“TAG”, cioè dispositivi contenenti unemettitore di radio frequenze cheseguirà il capo durante tutto il pro-cesso fino alla riconsegna permetten-done la perfetta tracciabilità, memo-rizzando i trattamenti ai quali il capoè sottoposto e, soprattutto, permet-tendone una rapida identificazione almomento della riconsegna. Grazie ad un transceiver, cioè unricevitore trasmettitore, è possibiledecodificare le informazioni trasmes-se dal tag e, di conseguenza, rico-

noscere velocemente il capo da restituire al cliente. Rispetto al tradizionale sistema con talloncino in cartone i van-taggi sono molteplici: non ci sono problemi di macchie sui capidovute all’inchiostro o alla graffetta utilizzata per fissare il car-toncino al capo, il trattamento a cui il capo è sottoposto puòessere memorizzato da un computer e riproposto quando ilcliente, soddisfatto, ritornerà nella lavanderia per richiedere lostesso servizio, un cliente fidelizzato è facilmente riconoscibile,l’identificazione del capo non richiede perdite di tempo dovutealla lettura delle diverse etichette. Un sistema di questo tipo richiede di investire in un migliaio diTAG (RFID incapsulati in un bottone), un sistema rapido perunire il bottone identificativo al capo, un transceiver portatileper identificare in modo veloce il capo in consegna, un computered un programma per la gestione delle informazioni, un deposi-to per i capi trattati, una stampante per emettere il report rela-tivo al trattamento dei capi. L’investimento richiesto è di qualchemigliaio di euro e si ripaga in tempibrevissimi grazie al tempo risparmia-to e alla professionalità dimostrata alcliente nel consegnare, oltre al capo,la prova oggettiva dei trattamenti cheil suo abito ha subito.

Informazione commerciale

IRIS: IMESA RADIOIDENTIFICATIONSYSTEM

DD11DETERGO NOVEMBRE 2010

tenzione, dell’azienda; di qui il suc-cesso della Lavanderia Renova che,gestita da figli di Italiani, si affidaall’eccellenza di macchine italianeper lavare le tute sporche di grassi.I proventi del successo vengonoreinvestiti in diversificazione: dap-prima allargando la gamma degliindumenti di lavoro, poi passando alavorazioni particolari, quali guanti,stracci, mops, asciugamani a rotolo. Solo recentemente l’azienda sirivolge alla biancheria piana, in par-ticolare grazie alle aspettative del-

Abbiamo incontrato in fiera JoséAirton Venso, un imprenditore digrande successo in un Paese chemarcia a tappe forzate verso l’ec-cellenza internazionale: il Brasile.La lavanderia Renova nasce circa20 anni fa a Cachoeirinha, nellostato di Rio Grande do Sul, nellevicinanze di Porto Alegre.

Nel giro di un paio d’anni entra nelmercato delle lavanderie industrialiattraverso una specializzazione inabiti da lavoro. L’industria brasiliana, in forteespansione impiega molti operai,che nella povertà generale, sonouna piccola aristocrazia, le cui tutesono responsabilità, per la manu-DD12

DETERGO NOVEMBRE 2010

Intervista ad un imprenditore di successo

Come ti lavo ilBrasile

Ma il vero segreto di questo succes-so, mi confida José Airton Venso,che è in questi giorni in Italia peracquistare due nuovissime Firbima ticMod. Tandem 1380 da 160 KG, stain due fattori fondamentali: la con-duzione familiare, che vede tutti ifratelli ed alcuni dei loro figliprofondamente coinvolti nell’azien-da, e la grande passione che li ani -ma, passione fondamentale per chientra in questo settore.

l’industria turistica per i prossimicampionati del mondo di calcio, cheha portato ingenti impieghi di capi-tale in questo settore.Ma, grazie all’accorta politica e agliinvestimenti fatti dal governo Lula,l’intero Paese si trova oggi in unasituazione di grande sviluppo, chefavorisce la popolazione quanto leimprese.

La struttura del lavoro è quella dellavanolo, identica alla nostra; lalavanderia fornisce uniformi pulite ene provvede all’acquisto e sostitu-zione. Contrariamente a quantoavviene in Italia, la maggior partedel lavoro viene svolto con macchi-ne a secco, in massima parte rivol-gendosi alla filiale sudamericanadella Firbimatic, che assicura unottimo servizio anche di assistenza.Anche per la vastità del Paese, oggila Renova dispone di quattro unitàproduttive, dislocate a Camaçari,nello stato di Bahia, Alagoas, nelParnambuco, Araucaria, vicino aSão Paulo. Un’ulteriore unità è inapertura a Guararapes, anch’essonel Parnambuco. L’azienda si ispira ai più attualisistemi di lavaggio e si attiene allepiù avanzate normative; è certifica-ta ISO 14001, pone la massimaattenzione alle problematiche ecolo-giche, affidando i rifiuti solidi alicenziatari governativi, e trattandosecondo normative internazionali leacque in uscita.

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Informazione commerciale

DD16DETERGO NOVEMBRE 2010

rassimo un valore del 50% di umi-dità relativa in un ambiente, vor-rebbe dire che saremmo in presen-za della metà dell’umidità massima

TEMPERATURE ED UMIDITÀ

Le persone che vivono nelle zone“temperate” del mondo si trovano aloro agio quando la temperaturaambiente si colloca fra i 18° ed i24ºC. È sopratutto però nel periodoestivo quando le temperature pos-sono salire notevolmente che occor-re intervenire per evitare che essepossano influire negativamente suchi lavora.Non è però solo la temperatura adagire sul corpo umano, ma un fat-tore molto importante è l’umidità.Come tutti sanno l’umidità si misuracome Umidità Relativa, esprimendo-la come la quantità di vapor acqueopresente nell’aria rispetto all’umiditàmassima che si avrebbe a quellatemperatura. Ricordiamo a questoproposito che esiste un legame pre-ciso fra ogni temperatura e la mas-sima quantità di umidità possibile(cioè a saturazione) a quella tem-peratura. Se ad esempio noi misu-

Star bene nellelavanderie

di Enrico Hachen È praticamente impossibile che chi opera in una lavanderia riesca alavorare in condizioni di ottimo comfort. Troppi sono i “disturbi” che si generano in questo genere di atti-vità: temperatura, umidità, rumore, calore, stress, correnti d’aria,odori, ecc. ecc. È naturalmente molto importante anche l’ubicazione della lavande-ria, dalle zone fredde del Nord al caldo opprimente del Sud.Parlando di lavanderie occorre fare una di stinzione fra le classichelavanderie ad ac qua e le puliture di abiti. In genere la lavanderia industriale ad acqua svolge il suo lavoro ingrandi locali con soffitti alti, grandi vetrate, buone ventilazioni, percui l’ottenimento di un discreto comfort nel lavoro è abbastanzafacile. Non è così nel caso delle puliture di abiti che sovente devono lotta-re contro carenze di spazio, soffitti poco alti, ridotte aperture diventilazione, sovente senza riscontri d’aria e costrette talvolta atrovare soluzioni non ideali nella collocazione degli impianti. È innegabile che il cosiddetto “rendimento” di un operatore è stret-tamente legato al “come lui si sente”. È per questa fondamentale ragione che oc corre, nei limiti del pos-sibile, provvedere a quelle modifiche, o soluzioni che possano aiu-tare a far “star bene” chi lavora.

Gestione

DD17DETERGO NOVEMBRE 2010

possibile a quella temperatura.Parlando di comfort, è noto chel’uomo “sta bene” quando l’UmiditàRelativa dell’ambiente in cui vive siaggira fra il 50% ed il 60%.A proposito della reazione del corpoumano alle temperature ambientalioccorrerebbe anche precisare che latemperatura che viene percepitadall’uomo (temperatura apparente)può essere diversa da quella misu-rata in quanto dipende anche dallaeventuale ventilazione presente edalla sua influenza sulla sudorazio-ne, ma si tratta in genere di devia-zioni non molto significative.

COME INTERVENIRE

Se le condizioni ambientali sono di -verse da quelle ottimali sopra indi-cate, è consigliabile intervenire percercare di avvicinarsi ad una situa-zione di “star bene”. A questo pro-posito, considerando solo la condi-zione peggiore e cioè quella estiva,sono possibili varie soluzioni: ariacondizionata, ventilazione forzata,riscontri d’aria, agitatori, ecc.Ovviamente è augurabile in primoluogo poter disporre di una buonacircolazione spontanea di aria usu-fruendo di porte, finestre, e riscon-tri d’aria.L’installazione di un impianto di ariacondizionata non è sempre la solu-zione più consigliabile a causa deglialti costi sia di acquisto che di ge -stione, trattandosi di potenze note-voli e sopratutto in una Nazionedove il costo energetico è partico-larmente elevato. Un compressorefrigorifero presenta però il grandevantaggio di abbassare automatica-mente l’umidità del locale in quanto

la batteria raffreddante tende acondensare il vapore d’acqua pre-sente nel locale. Ricordiamo che inuna pulitura a secco vi sono semprenotevoli fonti di umidità inerenti algenere di attività (continue emissio-ni di vapore, lavaggi ad acqua). Una soluzione efficace è quella dicreare una ventilazione artificiale,in mandata od in aspirazione. Si può installare una piccola rete dicondotti aerei con bocchette neipunti più opportuni. La ventilazionein mandata è efficace se il prelievoè collocabile in una zona “fresca”dell’edificio. Un eventuale raffredda-mento dell’aria può ottenersi conuno scambiatore in cui circola ac -qua fredda (ulteriore utilizzo in la -vanderia, di torre di raffreddamen-to, di riciclo con batterie esterneventilate, ecc.).Anziché in mandata, la ventilazionepuò avvenire in aspirazione, anchein questo caso prevedendo una bre -ve rete di condotti e di bocchette. È una soluzione generalmente piùconsigliabile e preferita sopratuttose il lavasecco è collocato in unCentro Commerciale. Essa evita anche le eventuali cor-renti d’aria possibili con la ventila-zione in mandata.È senz’altro buona norma che i mo -tori dei ventilatori siano dotati dicomando tipo inverter per poter re -golare opportunamente la portatad’aria. Ricordiamo a questo proposi-to che la velocità massima che noninfastidisce l’uomo si aggira intornoa 1 m/sec.Al posto della ventilazione forzata,una soluzione semplice, poco costo-sa ma efficace è quella degli agita-tori d’aria a soffitto, detti anche Cir -colatori, con lunghe pale che ruota-no lentamente creando una leggerae gradevole corrente d’aria vertica-le, che favorisce l’evaporazione delsudore, raffreddando così l’epider-mide degli operatori. Anche in que-sto caso gli agitatori (collocati inposizioni opportune) devono poteressere comandati singolarmentecon dispositivi a velocità regolabile.

ISOLAMENTO TERMICO

È ovviamente di primaria importan-za per evitare di incentivare artifi-cialmente il riscaldamento dei locali

Gestione

zata internamente con isolante acu-stico (ottimi i contenitori per il tra-sporto delle uova). Naturalmente occorre permettereuna circolazione di aria di raffredda-mento lasciando uno spazio in fon -do e sotto il coperchio.Una soluzione più semplice ma si -curamente più costosa è quella dioptare per un compressore già si -lenziato, rotativo od a palette, dicui oggi esistono numerosi modellisul mercato.Altra fonte di fastidioso rumore puòderivare dalle valvole di scarico del-l’aria compressa applicate ad alcunicomponenti dell’impianto. Oggi sono disponibili dei piccoli maefficaci dispositivi che eliminano ilsibilo dell’uscita dell’aria. Anche il disturbo acustico derivantedai frequenti getti di vapore (pistolasmacchiatrice, macchina da stiro,manichino ecc.) può essere ridottosia portando la pressione a valoripiù bassi (sicuramente già sufficien-ti), sia riducendo la durata delleemissioni (è dimostrato che soventebasta un breve getto di vapore perinumidire a sufficienza il tessuto).Più elevato è in ogni caso il rumorederivante dall’aria che viene soffiatadalla pistola durante l’asciugaturadelle zone smacchiate. Sarebbe augurabile poter regolarefacilmente la pressione dell’aria, co -sa non sempre agevole. Causa del rumore è l’attrito dell’ariacontro i bordi della stretta fessuradi uscita ottenuta appiattendo il tu -bo. Con ogni probabilità lasciando ro -tonda l’uscita dell’aria (anzi svasan-dola leggermente) l’attrito si ridur-rebbe e di conseguenza anche il ru -more.Se il laboratorio è munito di un si -stema di ventilazione forzata, acca-

l’esecuzione di un accurato isola-mento termico di tutte le possibilisorgenti di calore (tubazioni, scam-biatori, ecc.). Un controllo semplicein proposito può farsi in un giornodi non attività aprendo il vapore atutte le utilizzazioni e verificando,dopo aver raggiunto la messa a re -gime dell’impianto, quanta energia(metano, gasolio, energia elettrica)venga ancora consumata: essa cor-risponde circa alle perdite di caloreper carenza di isolamento termicodi tutto l’impianto.

RUMORE

Numerose possono essere le sor-genti di inquinamento acustico inun laboratorio di pulitura di abiti ilpiù probabile imputato è il com-pressore d’aria, specialmente se es -so è il classico ed economico mo -dello semplice a pistoni che funzio-na nel locale. È facilmente possibilesilenziarlo costruendovi attorno unascatola di legno, meglio se tappez-

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Gestione

de sovente che il ventilatore crei unnoioso rumore di fondo. La realizzazione di un ventilatore si -lenzioso non è semplice, ma oggistudi particolari sulle giranti e suicorpi dei ventilatori riescono ad eli-minare quasi totalmente il rumoredi questi apparecchi, portandolo adun fruscio quasi impercettibile.È noto che il suono si propaga siaper trasmissione che per riflessione.Un dato positivo a questo propositoè dato dalla presenza di un grannumero di capi appesi in molte partidel laboratorio (capi lavati, da stira-re, da ripassare, capi finiti, imbu-stati, ecc.). Questi capi rappresen-tano una efficacissima barriera con-tro la propagazione del rumore. Rimane la riflessione delle ondesonore dai soffitti: un pulitore pun-tiglioso potrebbe ridurre la rumoro-sità del locale applicando al soffittouno dei tanti sistemi antiriflesso di -sponibili (oggi abbastanza economi-ci e diffusi sopratutto nei ristoranti).

ABBIGLIAMENTO

È senz’altro buona norma fornire atutto il personale dei camici bianchio chiari di cotone. Essi offrono innanzitutto un’appa-renza uniforme fra gli operatori e leoperatrici (importante anche psico-logicamente), sono igienici e danno

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un’immagine di pulizia. Per quanto riguarda le calzature(escludendo naturalmente le scarpecon tacchi, rumorose e affaticanti)sarebbe consigliabile un tipo di cal-zatura a zoccolo, simile a quella cheviene indossata dalle infermiere ne -gli ospedali.

PAVIMENTAZIONE

Anche il tipo di pavimentazione ri -veste una certa importanza nei ri -guardi del comfort delle lavanderie.In teoria un pavimento ideale sa -rebbe quello a blocchetti di legno,silenzioso, isolante, gradevole, male frequenti probabilità di versa-

menti di acqua e di altri liquidi diogni genere ne sconsigliano l’uso.Due sono le soluzioni opportune: seil pavimento è eseguito in battutaliscia di cemento, è bene rivestirlocon più strati di vernice epossidica(che resiste bene anche ai solven-ti), opaca, antiriflettente e sempredi colore chiaro. Se è invece necessario fare unanuova pavimentazione, una buonasoluzione è quella di usare piastrel-le di gres, molto resistenti control’usura e contro attacchi di liquidid’ogni genere e sono anche antisci-volo. Devono essere sempre di co -lore chiaro. Sono anche abbastanzaafoniche.L’uso dei cosiddetti tappetini antifa-tica nei punti dove le operatricistanno molto tempo in piedi non hadato risultati soddisfacenti, ancheperché possono essere causa di in -ciampi e di disturbo al passaggiodei carrelli.

ILLUMINAZIONE E COLORAZIONE DEGLI AMBIENTI

Le pareti ed i soffitti dei laboratoridovrebbero essere intonacati contoni sempre chiari, con colori tipopastello, riposanti, non bianchi.Meglio se con rivestimenti non as -sorbenti, lavabili. Fortunatamente la presenza di moltiabiti tende ad ammorbidire certicontrasti di colore. Il tipo di illuminazione è di grandeimportanza per quanto riguarda ilcomfort nelle lavanderie.Innanzitutto l’illuminazione deve es -sere uniforme in tutto il laboratorio,di intensità notevole, ma non ec -cessiva, non violenta. Zone preferenziali con intensità piùelevata e più concentrata sono quel-le dove è collocata la tavola smac-chiatrice e dove esiste il controllodei capi.Le nuove norme ecologiche impon-gono l’uso di lampade a basso con-sumo. Ve ne sono di due tipi, a co -lore solare o bianchissime. Sono preferibili quelle a luce solare(anche perché più gradevoli alla vi -sta).

ARMONIA

Ci riferiamo all’armonia fra gli ope-ratori nella lavanderia. È questo unargomento difficile, complesso, cheesige esperienza ed autocontrollo. Il personale di una lavanderia (ingran parte femminile) può essereper natura invidioso, polemico, liti-gioso, in buona o mala fede. Sta nell’abilità del gestore nel cer-care di eliminare o perlomeno atte-nuare gli screzi fra il personale. Il sogno di un pulitore sarebbequello di avere uno staff sempregentile, operoso e rispettoso, cioèvivere in un ambiente di lavoro incui regna una grande armonia.

È un obbiettivo non facile, ma, re -primendo il naturale istinto che por-terebbe talvolta a pesanti e inop-portune osservazioni, è possibileeliminare le diatribe per avvicinarsia quell’ideale ambiente di armoniaa cui abbiamo accennato. Ed è indubbiamente questo uno deifattori più importanti per un vero”star bene” in una lavanderia.

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il Meeting ETSA “European educa-tional session on B2B laundryissues”. Un appuntamento di cali-bro internazionale organizzato daASSOSISTEMA, in tutti i suoi aspettilogistici e operativi. L’evento rivesti-va particolare rilevanza poiché era ilprimo educational in ambito ETSA. I relatori intervenuti hanno avutol’opportunità di confrontarsi sui datiaggiornati del mercato europeo esulle tendenze dello stesso; sualcuni casi aziendali specifici, relati-vi a differenti paesi; sui più recentisviluppi delle tecnologie impiegate esulle loro benefiche ricadute suiconsumi energetici e idrici.Sabato 16 ottobre, infine, si è svol-to l’incontro “EXPOrtare cono-scenza: imprenditori a confron-to per la crescita”, organizzato daASSOSISTEMA, in seno alla SezioneTurismo.L’iniziativa, aperta anche alle impre-se non associate, si è svolta secon-do la formula della “tavola rotonda”.Una soluzione più moderna e dina-mica, preferita a quelle tradizionaliper raggiungere l’obiettivo dell’in-contro: generare un dialogo traimprese sulle migliori praticheattuate, sull’organizzazione produt-tiva, sul funzionamento dei networke sulla gestione aziendale.

Si è chiusa lunedì 18 ottobre la XVIedizione della Fiera EXPOdetergoInternational, cui ASSOSISTEMA hapreso parte con un proprio standistituzionale e con l’organizzazionedi due eventi che hanno ottenutonotevole apprezzamento per lematerie trattate.

Lo stand ASSOSISTEMA - di cui ivisitatori hanno apprezzato il layoutelegante e moderno – ha richiama-to l’attenzione di numerosi operato-ri del settore, non soltanto tra leimprese associate. Rappresentantidelle varie anime che compongonol’universo del sistema industrialeintegrato dei servizi tessili e mediciaffini, hanno visitato lo stand ehanno ricevuto chiarimenti e infor-mazioni sulle attività dell’Associa -zione e, laddove interessati, anchequelle necessarie per associarsi.ASSOSISTEMA, inoltre, ha coltol’occasione della Fiera per proporrenuovi materiali istituzionali, caratte-rizzati da una grafica più moderna eaccattivante.

Riguardo i seminari di approfondi-mento, l’Associazione è stata prota-gonista in due di essi.La mattina di venerdì 15, si è svolto

EXPOdetergoInternational, bilancio positivo per ASSOSISTEMA

dettaglio dello stand ASSOSISTEMA, con i nuovi materiali istituzionali

lo stand ASSOSISTEMA, in Fiera

ASSOSISTEMA

Nella relazione introduttiva, svoltadalla dottoressa Patrizia Ferri,segretario generale ASSOSISTEMA,la descrizione del ruolo svolto dal -l’Associazione il cui valore aggiunto- non solo alle imprese aderenti,ma a tutta la categoria - è senzadubbio quello dell’integrazione, inun’unica casa comune, delle varieanime merceologiche che proprio inASSOSISTEMA hanno deciso di ri -trovarsi e di portare la propriaesperienza, per contribuire alla cre-scita del sistema. Sulla filosofia del-l’incontro, in particolare, la dotto-ressa Ferri ha posto in evidenza iconcetti di generosità e condivisioneche sono stati alla base dell’idea.

La serie degli interventi è stataaperta da Salvatore Cilotti, presi-dente del Consorzio LavanderieToscane e amministratore delegatodella Taims Srl, che ha subito ripre-so il tema della condivisione, illu-strando quanto l’esperienza consor-tile abbia contribuito e contribuiscatuttora alla crescita del settore. Lo scambio d’idee e il confronto, haspiegato, sono da sempre al centrodelle attività del Consorzio, un so -dalizio che raccoglie 19 aziende inToscana per oltre 1.100 addetti. Ela crescita delle imprese consorzia-te, ha concluso il presidente Cilotti,passa pure attraverso la tutela delsettore, uno degli scopi del Con -sorzio.Nella testimonianza di DamianoGhini, amministratore delegatodella Lavanderia Adriatica Srl, paro-le importanti sulla CertificazioneDD22

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In Fiera, “EXPOrtare conoscenza: imprenditori a confronto per la crescita”

ASSOSISTEMA:tavola rotonda trale imprese dellaSezione TurismoIn occasione della 16esima edizionedi EXPOdetergo International, si èsvolto l’incontro “EXPOrtare cono-scenza: imprenditori a confrontoper la crescita”. Organizzato daASSOSISTEMA, in seno alla SezioneTurismo, esso è stato aperto anchealle imprese non associate. Del resto, al fine di favorire il dialo-go tra i partecipanti, era stata scel-ta la formula della “tavola rotonda”.Una soluzione più moderna e dina-mica, rispetto a quelle tradizionali,che ha consentito di raggiungere l’o-biettivo dell’incontro, peraltro antici-pato nel titolo scelto: generare undialogo tra le imprese sulle miglioripratiche attuate, sull’organizzazioneproduttiva, sul funzionamento deinetwork e sulla gestione aziendale.

Ad aprire l’incontro, il presidentedella Sezione Turismo di ASSOSI-STEMA, Maurizio Bolcato, che haposto in rilievo il significato dell’ini-ziativa e la particolarità del momen-to che vivono molte aziende delcomparto, chiamate a confrontarsicon le nuove sfide del mercato e, innumerosi casi, con il passaggio ge -nerazionale.

panoramica della Sala Scorpio, in occasione della tavola rotonda ASSOSISTEMA

ASSOSISTEMA

UNI EN 14065:2004. Partendo dalcaso aziendale vissuto nella propriaazienda, il dottor Ghini ha sfatatoalcune idee negative sulle certifica-zioni, tuttora presenti purtroppo.Occorre un cambiamento nella cul-tura delle persone, ha richiamato,ed evolvere dal concetto del mero“pezzo di carta” per comprendere ilvalore intrinseco del rispetto delleprocedure e dell’organizzazionesistematica delle medesime.Altrettanto di rilievo l’intervento diMauro Gnecco, amministratore dellaLavanderia Milanese Verbania, cheha parlato del recupero delle acquenegli impianti aziendali. La sua relazione ha presentato unexcursus sull’evoluzione tecnologi-ca: Gnecco si è soffermato dappri-ma sul passaggio quasi epocaledalle lavatrici alle lavacentrifughe,alle attuali lavacontinue. Ma l’evolu-zione – ha spiegato alla platea –passa pure dal contenimento deiconsumi d’acqua. Una sensibilitàche Gnecco non ha esitato a defini-re “elemento etico”. Infatti, nelcorso degli anni, nell’azienda da luiguidata si è dapprima pensato alladepurazione, mediante un depura-tore biologico tuttora in servizio;successivamente, ci si è occupatidel recupero delle acque, che oggiavviene in misura pressoché totale.Passando al versante delle tecnolo-gie informatiche, Robert Plattner,amministratore delegato della La -varent GMBH Srl, ha illustrato ilnuovo portale messo a punto nellasua azienda per la gestione dellebolle d’accompagnamento. Un casoaziendale tipico, si direbbe, in cuiuna criticità è stata trasformata inun’opportunità. A seguito dell’acqui-sizione di una nuova azienda, conconseguente incremento del nume-ro dei clienti, la Lavarent si è trova-ta a dover gestire, da un giornoall’altro, una serie di richieste tele -foniche relative agli aspetti ammini-strativi e contabili e, oltre ad essi,pure al controllo della dotazione inguardaroba. L’informatica è venutain aiuto e oggi i clienti dell’aziendapossono accedere via Internet, conuna password personale, alla pro-pria posizione e verificare quantod’interesse.Alle quattro relazioni è seguito unarticolato dibattito che ha spaziato

dal risparmio energetico alla depu-razione delle acque, dalle certifica-zioni di qualità alla gestione ammi-nistrativa aziendale. In pratica, l’o-biettivo dell’incontro è stato rag-giunto ed esaltato dalle numerosedomande che sono state poste airelatori, veri e propri testimonial diesperienze aziendali e professionalid’eccellenza.

Proprio partendo dalla condivisionedelle best practice, il presidente diASSOSISTEMA, dottor AlessandroTrapani, ha concluso i lavori com-mentando con favore il dibattito. Da un lato, ha riconosciuto la gene-rosità imprenditoriale di chi apre leporte dei propri impianti – citandoanche ricordi ed esperienze perso-nali, che ha definito momenti diarricchimento – dall’altro, ha rico-nosciuto pure che lo scambio diesperienze professionali contribui-sce a far crescere il sistema, a faraumentare la competitività di tuttoil settore.Il dottor Trapani ha colto alcunispunti emersi dalle testimonianzesusseguitesi nel corso dell’incontro- apprezzando la curiosità che esseavevano suscitato - e ha sottolinea-to, con convinzione, quanto occorrarecuperare la dignità d’imprenditorinei confronti del cliente, imponendole proprie regole a coloro cui si for-niscono prodotti e servizi.In conclusione, il presidente Trapaniha auspicato che all’incontro diMilano possano seguirne altri, conle medesime modalità, poiché lacrescita costante e continua passapure attraverso la condivisione diesperienze professionali. Un aspetto, quest’ultimo, che il dot-tor Trapani ha citato a modello,come conferma che gli Associati“sono ormai imprenditori a tuttotondo e non semplici lavandai”.

E.M. DD23DETERGO NOVEMBRE 2010

un momento del dibattito tra i presenti all’incontro

dell’edilizia - nella fase pilota previ-sta dall’art. 27 del Decreto. Traendospunto dal dettato dell’art. 2082 delCodice Civile, che descrive la figuradell’imprenditore e le sue finalità, ladottoressa Ferri ha compiuto unpercorso logico che si completa pro-prio con la qualificazione delleimprese. Obiettivo che passa princi-palmente attraverso l’organizzazio-ne aziendale.Ampio spazio, quindi, è stato dedi-cato a quest’ultimo aspetto negliinterventi di Antonio Virgillo, per laproduzione, e Andrea Paniconi, peril sistema aziendale. Dal versanteoperativo a quello commerciale, da -gli investimenti alla tutela dell’am-biente, i due tecnici della Chimahanno fornito alla platea un esau-riente quadro sul funzionamentodell’impianto in cui operano.

Al centro della Giornata di Studio,la relazione del professor MicheleTiraboschi, ordinario di Diritto delLavoro all’Università di Modena eReggio Emilia, su “La qualificazionedelle imprese e le prospettive dellacertificazione degli standard con-DD24

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Oltre 160 presenze per la secondaGiornata di Studio sul Sistema diQualificazione delle Imprese previ-sto dall’articolo 27 del Decreto Le -gislativo n. 81/2008, svolta merco-ledì 22 settembre, nell’inedita cor-nice della Sala Stampa dell’Autodro -mo del Mugello, grazie all’impecca-bile organizzazione della ChimaFlorence Spa.In apertura dei lavori, il saluto diPietro Chirico, amministratore dele-gato della Chima, l’azienda toscanache fa parte del ristretto gruppod’imprese, soltanto cinque in tuttaItalia, che prendono parte alla spe-rimentazione del Sistema previstodall’art. 27. Non a caso, Chirico haposto in evidenza la responsabilitàmorale, oltre che civile, dell’impren-ditore verso il cliente finale.

La relazione introduttiva è statacompiuta dal segretario generale diASSOSISTEMA, dottoressa PatriziaFerri che ha ripercorso il camminoche ha portato all’inclusione delleaziende della sanificazione del tes-sile e dello strumentario chirurgico- uniche in Italia, assieme a quelle

il tavolo dei relatori. Da sinistra: il professor Michele Tiraboschi;

la dottoressa Maria Giovannone, ricercatrice ADAPT;

la dottoressa Patrizia Ferri, segretariogenerale ASSOSISTEMA;

Pietro Chirico, amministratore delegatoCHIMA

ASSOSISTEMA All’autodromo del Mugello, la II Giornata di Studio sulSistema di Qualificazionedelle Imprese (art.27 del d.lgs. 81/2008)

Chima Florence: organizzazione aziendale, formazione e rispetto dell’ambiente

il professor Michele Tiraboschi, nel corso del suo intervento

trattuali e organizzativi”. Il docenteha ricordato la forte richiesta delleaziende della sanificazione del tes-sile e dello strumentario chirurgicoper una regolamentazione comples-siva e ha definito “strategico” il set-tore rappresentato da Assosistemapoiché le imprese aderenti hanno“un enorme impatto sui territori esui cittadini”, in termini di rispettoambientale e di tutela della salutedi lavoratori e clienti. Il meccanismodel Sistema di Qualificazione, harichiamato l’attenzione Tiraboschi,proprio perché basato su “sbarra-menti progressivi, sul tipo dellapatente a punti” è conveniente pertutti e “renderà più forte l’interosettore”.

Nella seconda parte della Giornata,numerosi interventi programmatidei rappresentanti del mondo delleimprese e della politica locale. Sultema proposto da ASSOSISTEMA,hanno preso la parola BeatriceGrassi, vice presidente SezioneIndustria Alberghiera di Confin du -stria Firenze; Francesco Caracciolo,direttore generale ConfindustriaFirenze; Stefano Tagliaferri, presi-dente Comunità Montana del Mu -gello; Renzo Crescioli, assessoreall’Ambiente della Provincia di Fi -renze e Bruno Migneco, presidenteASSOHOTEL Confesercenti RegioneToscana.

Il dottor Alessandro Trapani, presidentedi ASSOSISTEMA, dopo essersi compli-mentato con gli organizzatori, ha svoltole conclusioni dei lavori. Ricollegandosialla recente diffusione dei dati del CSCCentro Studi Confindustria, sulle difficoltàdel sistema economico a trovare rispostedalla politica, il dottor Trapani ha com-mentato l’iniziativa del Mugello come un“segnale di netta controtendenza”, inconsiderazione della sinergia realizzatatra il mondo politico e quello imprendito-riale. Un buon segnale, ha prosegui-to, pure di quanto le imprese sianoin grado di “fare sistema”. Il nume-ro uno dell’Associazione ha posto inevidenza il tema della produttività,soffermandosi sul gap tra l’Italia e isuoi diretti competitor europei. Su tale argomento, ha richiamatol’attenzione sulla necessità di porre“impegno e merito al centro” dellavita lavorativa: una riscrittura delle

regole profonda e condivisa, haproseguito il dottor Trapani, chedovrebbe passare attraverso unaccordo tra impresa e forze sociali.Un percorso in linea con le recentidichiarazioni della presidente diConfindustria, Emma Marcegaglia,che ha messo in luce il valore deldialogo tra le parti, quando sihanno indirizzi comuni.Commentando il dettato dell’articolo27 del d.lgs. 81/2008, il presidenteTrapani ha posto in rilievo quantosiano cresciute la fiducia e la consa-pevolezza del valore del progettonegli Associati ASSOSISTEMA.Infine, il vertice politico dell’Asso -ciazione ha colto l’opportunità diparlare a tanti esponenti del mondoimprenditoriale del turismo perrichiamare l’attenzione sugli sforzi,non soltanto economici, e sulla ten-sione etica delle imprese ASSOSI-STEMA.

L’iniziativa - coordinata e patrocina-ta da ASSOSISTEMA, svolta in col-laborazione con Adapt e con il pa -trocinio di Confindustria Firenze -ha ottenuto ottimo risalto sullastampa nazionale e locale. Il giorno stesso dell’evento, su “IlSole 24 ORE”, principale quotidianoeconomico italiano, era stato pub-blicato un intervento a firma delprofessor Tiraboschi dal titolo“Nuovo percorso per la sicurezzadei lavoratori”. La notizia della Giornata di Studioaveva trovato ospitalità pure suidue quotidiani maggiormente diffusiin Toscana e nella provincia fiorenti-na: “La Nazione” e “Il Nuovo Cor -riere di Firenze”. Il giorno preceden-te, le agenzie di stampa “Il Velino”,“Asca”, “ANSA” e “AGI”, avevano giàlanciato in rete l’appuntamento conil Comunicato Stampa ASSOSISTE-MA ripreso da numerosi siti d’infor-mazione economica e portali Inter -net. Tra questi ultimi, anche il sito istitu-zionale di Confindustria e quellodella Provincia di Firenze.Il programma d’incontri sul temaposto dall’art. 27 del Decreto81/2008 prevede, nei prossimi me -si, altre tre Giornate di Studio pres-so le restanti aziende pilota.

Emanuele Mùrino DD25DETERGO NOVEMBRE 2010

il presidente ASSOSISTEMA, dottor Alessandro Trapani, durante la sua relazione

Giornata di Studio sia con il succes-sivo programmato percorso di ana-lisi ed approfondimento del settore.Per quanto concerne, invece, lapriorità vorrei provare a dare io leprime risposte.

Nel nostro ordinamento giuridiconon esiste una definizione specificadi “impresa industriale”, tanto me -no, evidentemente, di “impresaindustriale di servizi tessili e mediciaffini”. Possiamo però desumerladalla lettura congiunta dell’art.2082 del c.c. che definisce “l’im-prenditore” e dell’art. 41 della Co -stituzione quando disciplina l’attivitàeconomica nonché da una sintesidei significati storici, socialmenterilevati, convenzionalmente attribui-ti alla parola “industria”.Potremo dire che “l’impresa è l’at-tività economica organizzataesercitata professionalmente alfine della produzione e delloscambio di beni e servizi. Essa èdi tipo industriale quando attuadirettamente la trasformazionefisico-tecnica delle materieprime o semi lavorate in prodot-ti finiti. L’impresa privata puressendo un’iniziativa economicalibera non può porsi in contra-sto con l’utilità sociale e/o arre-care danno alla sicurezza collet-tiva”.Se volessimo spingerci oltre edestendere la definizione alle impre-se industriali di servizi tessili - inparticolare di sanificazione e steri-lizzazione dei dispositivi tessili e

Gentili Signori,buongiorno e benvenuti. Noto congrande soddisfazione che ci riunia-mo in numero sempre crescente.Evidentemente aumentano l’interes-se, l’attenzione e la curiosità riguar-do al nuovo sistema di qualificazio-ne delle imprese e dei lavoratoriautonomi, che, per espressa previ-sione normativa introdotta nel T.U.Salute e Sicurezza dall’art. 27 delD.lgs. 106/09, dovrebbe trovareuna prima applicazione proprio nelsettore della sanificazione del tessi-le e dello strumentario chirurgico.Uno strumento innovativo studiatocon l’obiettivo di creare un sistemadi selezione, sia negli appalti pub-blici sia in quelli privati, degli ope-ratori più virtuosi, il cui virtuosismopotrà essere certificato da Commis -sioni Consultive permanenti inter-ministeriali istituite ad hoc presso ilMinistero del Lavoro.Successivamente a tale importanteiniziativa legislativa, molti imprendi-tori del settore si sono posti unaserie di domande come: “Cosa si -gnifica per un’industria di servizitessili essere virtuosa?” oppure“Quali saranno i parametri che codi-ficheranno un’azienda come virtuo-sa?”, “Come l’azienda “virtuosa”sarà abilitata ad operare sul merca-to?” e “Perché il settore della sanifi-cazione del tessile è stato indivi-duato fra i settori prioritari da cuipartire?”Le risposte alle prime tre domandele troveremo evidentemente via viache andremo avanti sia con questaDD26

DETERGO NOVEMBRE 2010

il segretario generale di ASSOSISTEMA,dottoressa Patrizia Ferri

Come avvenuto in occasione del primo incontro dedicato alSistema di Qualificazione delle Imprese previsto dall’art. 27del decreto legislativo 81/08, qui di seguito pubblichiamo larelazione svolta dalla dottoressa Patrizia Ferri, SegretarioGenerale dell’Associazione, in apertura della Giornata di Studioorganizzata presso l’Autodromo del Mugello.

ASSOSISTEMA

Chima, laboratorio ideale per sperimentare il Sistema di Qualificazione delle Imprese (art.27 D.Lgs. 81/08 s.m.i.) Chima Florence S.p.A. - Scarperia (FI), 22 settembre 2010

Intervento del Segretario GeneraleASSOSISTEMA, dottoressa Patrizia Ferri

medici - potremo dire che essedevono essere individuate come taliesclusivamente tra quelle che effet-tuano l’intero ciclo di lavorazioneper mezzo di macchinari ed appa-recchiature automatiche che esclu-dono l’intervento manuale nel ciclodi lavorazione e le cui attività sonorivolte a grandi committenze costi-tuite da ospedali, comunità, alber-ghi, ristoranti, caserme, scuole,industrie farmaceutiche, chimiche,tessili, etc.

Se conveniamo con la definizionededotta, potremo dire che in essavi sono tutti i caratteri essenzialidell’impresa industriale, per cuitutto ciò che è diverso non è impre-sa industriale. Perché?1) l’esercizio dell’impresa deve

avere carattere professionale.Quindi, non c’è impresa sel’esercizio di impresa non èabituale o è occasionale;

2) l’attività deve essere economicacioè finalizzata al lucro; le atti-

vità c.d. no profit non sonoimprese. Quindi, il valore discambio del prodotto deve remu-nerare tutti i fattori di produzio-ne. Essendo questo un principioe un punto fermo, laddove ilprezzo è troppo basso non signi-fica che non c’è lucro, vuol direche una parte dei fattori di pro-duzione non sono adeguatamen-te o sufficientemente remunera-ti;

3) l’organizzazione è anch’essaun elemento essenziale. È neces-sario quindi che vi sia un’orga-nizzazione del lavoro, del capita-le e di tutte delle risorse neces-sarie a realizzare l’attività d’im-presa industriale;

4) lo scopo dell’impresa industrialeè quello della produzione diret-ta e dello scambio di beni e/oservizi, sempre finalizzati allarealizzazione di un profitto. Aifini della produzione diretta ènecessario, quindi, possedere unimpianto industriale, dei macchi-

GIRBAU NOVEMBRE.pdf 1 19/11/10 16:01

questa fase è indispensabile pos-sedere tutte le conoscenze tecni-che dei tessuti presenti sul mer-cato e l’abilità nell’individuare ilprodotto maggiormente perfor-mante sia da un punto di vistadella fragranza, del confort edell’igiene sia da un punto di vi -sta di resistenza ai trattamentiindustriali. I nuovi prodotti, inaccordo con i fornitori del tessile,prima di essere immessi in com-mercio vengono preventivamentetrattati al fine di testarne le lororeali performance. Qui l’analisidel rapporto costo-qualità-bene-fici è indispensabile.

3) Immissione in commercio. Ilmodello commerciale è del tipoB2B (business to business). Ledue imprese che si trovano aconfronto hanno come obiettivoultimo la soddisfazione del clien-te finale (il cittadino, il turista, illavoratore, ecc.). L’immissione incommercio avviene attraversouna rete di distribuzione e dilogistica, previa sanificazionecertificata dei prodotti tessiliconfezionati.

4) Sanificazione dei prodotti tes-sili. Il processo di sanificazionedei prodotti tessili avviene lungo7 fasi che vanno dalla ricezione,alla conta e cernita, dal lavaggioalla stiratura, dalla stiratura alconfezionamento e spedizione.

5) Rintracciabilità della filiera.Grazie all’utilizzo di tecnologieavanzate è possibile la rintrac-ciabilità dei prodotti lungo tuttoil percorso.

Impianti, Tessili, Risorse Umane,Utilities, Ricerca, Innovazione eControllo qualitativo sono i fattoridi produzione che concorrono allarealizzazione del processo.Il valore di scambio (prezzo) dovràessere in grado di remunerare tuttii fattori di produzione. Se così nonfosse, fermo restando il lucro (di -versamente avremmo enti no-pro-fit), eventuali flessioni anomale diprezzo significherebbero l’inevitabilecompressione di alcuni costi (lavo-ro, qualità, ricerca, innovazione,ecc.).Tali comportamenti, diremo pocovirtuosi, hanno un impatto distrutti-vo sul mercato.Mi farò aiutare dai numeri, in certe

nari, della forza lavoro sufficien-te, ecc.;

5) la sicurezza collettiva è laresponsabilità posta in capoall’imprenditore-produttore perl’indirizzo della produzione edegli scambi e per danno da pro-dotti difettosi (art. 2088 c.c. eDPR n. 224/1988 di recepimentodella direttiva CEE n. 224/1988).In tal senso, l’imprenditore-pro-duttore risponde dei danni per-sonali e materiali derivanti daldifetto del prodotto da lui fabbri-cato e immesso in circolazione.

In tal senso, stante il target diutenza dei servizi erogati è facil-mente comprensibile che, dal puntodi vista igienico, lo scopo del tratta-mento di sanificazione e/o steriliz-zazione deve essere quello di de -contaminare i dispositivi trattati e diproteggerli dalla ri-contaminazionefino al momento in cui saranno uti-lizzati dal Committente. La garanzia di ottenere questi risul-tati dipende esclusivamente dall’i-doneità degli impianti di trattamen-to congiuntamente ad un’efficienteed efficace organizzazione e gestio-ne dei processi produttivi.

Se conveniamo sull’analisi fin quicompiuta, probabilmente converre-mo anche sulla non comprimibilitàdelle fasi che realizzano il processoproduttivo:1) Analisi del bisogno del

cliente. Il primo step è il rap-porto con il cliente.Comprendere le esigenze e gliobiettivi di acquisto.

2) Acquisizione dei beni tessili.La scelta dei tessuti e delle con-fezioni è una fase strategica. InDD28

DETERGO NOVEMBRE 2010

ASSOSISTEMA

un momento della visita guidataall’impianto CHIMA

occasioni sicuramente più efficaci di qualsiasispiegazione concettuale.Si consideri che il settore complessivamentegenera un fatturato di 4.200 milioni di euro. Il 16% in media del fatturato (circa 673 milionidi €) è destinato all’acquisto di materie prime(prevalentemente tessili); il 27% (1.134 milionidi €) è destinato all’acquisto di servizi (trasporti,consulenze, ecc.); solo il 6% (246 milioni di €)è destinato all’utilizzo di beni di terzi, il 34%(1.414 milioni di €) è destinato alla forza lavoro.Il 18% (763 milioni di €) è il costo degli am -mortamenti e delle svalutazioni.Concorrenza sleale, ritardati pagamenti, specu-lazioni finanziarie, difficoltà di accesso al credito,assenza di incentivi fiscali, sono comportamentiche mortificano la categoria e demoralizzanoquegli imprenditori che hanno scelto di porsi almercato in modo impegnato e responsabile.

È fondamentale, proprio in relazione alla carat-teristica industriale dei processi e alla tipologiadel servizio erogato che chiunque intendaimpiantare o gestire un’industria di servizi tessilie medici affini disponga, in sede preventiva, ditutte le autorizzazioni previste dalla legge e, incorso di attività, di requisiti tecnico-organizzativiidonei a garantire la rispondenza del processoproduttivo ai principi di tutela degli utenti delservizio, dell’ambiente e della collettività ingenerale.Gli interventi che si susseguiranno oggi ci aiute-ranno a comprendere il punto di vista prospetti-co degli organi politici, delle istituzioni, delleimprese e a conoscere al riguardo il pensiero delmondo accademico e della ricerca. Sarà per noi tutti una grande soddisfazione se,a fine giornata, saremo riusciti concretamente adefinire un percorso congiunto che favorisca neifatti potenzialità di crescita e sviluppo del setto-re. Un’emancipazione culturale la cui realizzazio-ne non può non dipendere dal conseguimento diun processo osmotico fra sensibilità, conoscenzee innovazioni che permei trasversalmente tutti icomparti produttivi e istituzionali.Grazie.

panoramica della Sala Stampa, all’Autodromo del Mugello, sede della Giornata di Studio

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della Commissione sarà prope-deutico all’emanazione delDecreto del Presidente della Re -pubblica che sancirà il definitivodecollo del Sistema previsto dal-l’art. 27.Ancora una volta, le impreseASSOSISTEMA sono state citatea modello poiché espressione diuna delle due aree individuateper la sperimentazione del Si -stema. Infatti, le industrie del settore“della sanificazione del tessile edello strumentario chirurgico”sono state inserite - da subito,nel testo del Decreto 81/2008 -tra quelle in cui svolgere la spe-rimentazione, assieme alle im -prese del settore edile. Nelle aree individuate si dovran-no valutare e scegliere le attivitàlavorative strumentali per larealizzazione dei primi prototipida sperimentare, implementareed estendere, in seguito, anchead altri settori.

Una nuova conferma, dunque,che il percorso intrapresodall’Associazione sta seguendo lastrada giusta e che, soprattutto,risponde pienamente alle esi-genze individuate dal legislatore.Avere le carte in regola, infatti,consentirà alle imprese Asso -ciate di percorrere una sorta dicorsia preferenziale per la parte-cipazione alle gare di appalto esubappalto e per l’accesso alleagevolazioni, finanziamenti econtributi a carico dello Stato.

E.M.

Si è svolta a Roma, giovedì 28ottobre, la III Conferenza Na -zionale sulla vigilanza in materiadi lavoro. Nella prima sessione dei lavori,al mattino, si è parlato del ruolodelle Istituzioni negli interventi agaranzia della sicurezza nei luo-ghi di lavoro e delle intese stra-tegiche tra il Ministero e le PartiSociali Nella seconda parte deilavori, ci si è concentrati sulprofilo della sicurezza. Tra i numerosi argomenti tratta-ti, in entrambe le sessioni, haspiccato il recente Testo Unicovoluto dal Governo per rafforza-re le condizioni di sicurezza neiluoghi di lavoro. Un tema sul quale ASSOSISTE-MA è da sempre attiva ed èstata protagonista nel proporrele proprie Associate al centro diquel Sistema di Qualificazionedelle Imprese che è uno deglisnodi essenziali del DecretoLegislativo n. 81 del 9 aprile2008.

Attualmente, è di fondamentalerilievo il lavoro in svolgimentopresso la Commissione Consul -tiva Permanente per la Salute ela Sicurezza. Ad essa, infatti, il legislatore haattribuito il compito di svolgerele operazioni e verifiche prelimi-nari alla definizione del Sistemadi Qualificazione delle Imprese.In pratica, il risultato del lavoro

Sicurezza e prevenzione:le imprese ASSOSISTEMAsempre in prima lineaASSOSISTEMA

EXPOdetergo ha rappresentato anche quest’announ’importante vetrina per tutti gli operatori del set-tore; molte ed importanti sono state le novità pre-sentate, sia da un punto di vista strategico che daun punto di vista tecnologico.Anche per un’azienda storica e globale come Ecolabquesto appuntamento ha costituito un’occasioneunica per enfatizzare la nuova missione aziendale eper presentare alcune novità in anteprima mondiale.Da quasi un anno Ecolab sintetizza il proprio mododi operare e la propria filosofia aziendale in un con-cetto molto semplice, riassunto nello slogan “SettingSustainable Standard”; si tratta in sostanza dellavolontà e della capacità di coniugare due concettitradizionalmente antitetici quali redditività e rispettodell’ambiente.Grazie ad un intreccio sinergico tra sistemi innovati-vi, prodotti altamente performanti e competenze delproprio organico Ecolab sta da tempo costruendocon i propri clienti degli standard di riferimentosostenibili per un futuro migliore ed una strenuadifesa sia della profittabilità delle lavanderie indu-striali che delle limitate risorse ambientali.Tenendo ben presente questi due obiettivi, Ecolabha convogliato tutte le proprie risorse nella ricerca di nuove soluzioni chimiche e tecniche per lo svilup-po di prodotti e processi ad alte prestazioni e abasso impatto ambientale.I risultati di tali investimenti non hanno tardato adarrivare e gli ultimi nati in casa Ecolab, i prodottiemulsionati e il processo PERformance® 40, ne sonola prova tangibile.I prodotti emulsionati di ultima generazione, lanciatida Ecolab in Italia nel 2009, hanno consentito il rag-giungimento di strabilianti risultati qualitativi grazie

Informazione commerciale

Quando il businessdiventa sostenibile

all’elevata concentrazione ed alla ricchezza delle for-mule. La presenza simultanea di due fasi immiscibiligarantisce infatti una concentrazione di sostanzeattive decisamente superiore rispetto ad un liquidotradizionale, un potere lavante notevole ed una faci-le risciacquabilità con conseguente migliore qualitàdel lavato ed una riduzione dei tempi di lavaggio. Le emulsioni, unitamente a nuovi agenti candeg-gianti e sanitizzanti, hanno poi permesso di portareall’estremo i processi di lavaggio a bassa temperatu-ra PERformance®.Il punto di partenza è rappresentato dal processoPERformance® Basis, caratterizzato da temperaturedi lavaggio già a partire da 50°C ed ormai imple-mentato presso centinaia di clienti in tutta Europa;ad esso si è aggiunto il processo Performance® Plusche, basato sul sistema Basis ma con l’aggiunta diparticolari apparecchiature per il recupero energeti-co, consente un’ulteriore importante riduzione deiconsumi energetici e idrici.L’ultima frontiera è costituita dal processoPerformance® 40 presentato durante EXPOdetergo:grazie all’utilizzo di un rivoluzionario prodotto can-deggiante la temperatura di lavaggio può scenderefino a 40°C senza inficiare i risultati del processo dilavaggio e sanitizzazione.Rimozione dello sporco e ottima risciacquabilità,riduzione dell’umidità residua e salvaguardia dellabiancheria, oltre che delle macchine dedicate all’es-siccazione e alla stiratura, sono tutti obiettivi con-temporaneamente raggiunti grazie all’utilizzo deiprocessi PERformance®.In sintesi, Ecolab è in grado di effettuare pressoogni lavanderia una valutazione delle necessità dilavaggio e dei consumi energetici ed idrici, esten-dendo quindi l’area di valutazione all’intero processoproduttivo. Diretta conseguenza è poi l’individuazio-ne della migliore soluzione basata su di una molte-plicità di opzioni uniche ed ineguagliabili, semprefinalizzate alla difesa del business dei clienti grazie alraggiungimento di eccellenti risultati di lavaggio edall’ottimizzazione dei costi di processo globali.

FIMAS

Tavoli a freddo aspiranti/soffianti serie 104/103Marchio leader nel settore della lavanderia, Fimas offreuna vasta gamma di macchinari da stiro di ottima qua-lità, prodotti interamente in Italia, e di alta flessibilitàquali cabine vaporizzanti (con o senza porte), manichi-ni per ogni tipo di capo, tavoli aspiranti, vaporizzanti esoffianti (con forme intercambiabili), smacchiatrici,presse, mangani e calandre in grado di soddisfare le piùsvariate realtà di lavoro, ed è da sempre impegnatanella costante ricerca di migliorie, tecniche ergonomi-che, che possano permettere a tutte le macchine dinostra produzione di soddisfare al meglio le esigenzedegli utilizzatori.I tavoli aspiranti/soffianti sono, da qualche anno a questaparte, uno degli strumenti più utilizzati nelle lavanderie estirerie per la stiratura soffiata di tutti i capi trattati.Fimas propone nella propria gamma di tavoli aspi -ranti/soffianti la serie 104.Questa serie prevede naturalmente tutte quelle caratte-ristiche fondamentali che si richiedono ad un tavolo dialto livello:• differenti piani di lavoro. Forma universale pantalone,

oppure universale standard, oppure rettangolare• la regolazione in altezza mediante un cilindro pneu-

matico• possibilità di stiratura a freddo o termoassistita: un

termostato permette infatti di regolare o escludere ilriscaldamento elettrico del piano da stiro

• aspirazione e soffiaggio molto potenti che asciuganoimmediatamente il capo durante la stiratura

• regolazione manuale e disgiunta sia del soffiaggioche dell’aspirazione, per permettere di trattare inmodo adeguato anche i capi più delicati

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Secco

Speciale: TAVOLI E FERRI DA STIRO

Nonostante tutte le innovazioni che sono state fatte per l�automazione nellostiro, gran parte delle lavanderie e` ancora legata allo strumento piu` flessibile:

l�asse ed il ferro da stiro. Che, pero`, nel tempo hanno subito una notevole evoluzione: i ferri sono diventati piu` ergonomici, dotati di dispositivi per

l�emissione di vapore, leggeri da usare e del giusto peso per pressare. Cosi` come le tavole sono regolabili al millimetro in altezza, studiate nella forma,

dotate di aspirazione e soffiatura dell�aria, per mantenere in posizione lo stirato oconsentirne la stiratura su un cuscino d�aria.

Orientarsi nell�offerta di questo mercato non e` certo facile; spesso fa premio la qualita`, i materiali, la garanzia di durata offerta dalla marca:

mai come in questo caso e` premiante l�immagine di un serio costruttoreSu questo numero, fabbricanti di assi e ferri da stiro espongono le innovazioni

e gli accorgimenti apportati a queste attrezzature negli ultimi tempi.

• scarico dell’aria mediante camino alto• possibilità di ricevere uno o due bracci porta jeannette• possibilità di avere caldaia incorporata, automatica,

con carico mediante pompa, in grado di alimentareuno o più elettroferri

• una ricca gamma di accessori.Il tavolo della serie 104 è una macchina robusta, ele-gante e performante, che viene proposta ad un prezzoassolutamente interessante per un tavolo da stiro diqueste prestazioni e con queste caratteristiche. Il tavolo da stiro serie 103 presenta le stesse caratteri-stiche strutturali e di funzionamento della serie 104.Con l’esclusione della regolazione in altezza, in quantoquesto modello viene fornito fisso, con una sensibileriduzione del prezzo d’acquisto.La serie 103 permette quindi di montare tutti gli acces-sori previsti per la serie 104, con la stessa tipologia dipiani da stiro e naturalmente con la possibilità di avereo non avere la caldaia incorporata.Tavoli a caldo aspiranti, vaporizzanti e soffianti serie 307

Nuove soluzioni tecniche e di costruzione ci permettonodi proporre questo tipo di macchine, da sempre basila-ri per lo stiro a caldo nella lavanderia tradizionale, conun rapporto qualità/prezzo/ e prestazioni a prova diqualsiasi raffronto.Le nuove caldaie, in linea con le normative p.e.d.Previste per questi tavoli, garantiscono la massimaautonomia di vapore sia per i piani da stiro che per gliaccessori quali elettroferri e pistole vaporizzanti.Vengono proposti con forma universale/maxi oppurecon forma pantalone per adeguarsi alle differenti richie-ste degli operatori ed usufruiscono di tutti gli accessoriprevisti per la serie 104 - tavoli aspiranti/soffianti -.I piani da stiro sono riscaldati a vapore per garantireuna vaporizzazione senza condense ed una asciugaturadel capo ottimale.Sono dotati di ampia camera vapore che permette unaerogazione costante di vapore senza dover incrementa-re i consumi di energia.Su richiesta questi tavoli possono essere forniti con lapunta della forma sinistra e/o destra per permettereall’operatore di lavorare nella posizione ottimale in rela-zione ai capi da stirare.Ferri da stiro Macpi mod. 032-033-034-035La stiratura dei capi è sempre stata per le tintolavande-rie, e lo è tuttora, un elemento di identificazione e di dif-

ferenziazione molto importante: servizio “rapido”, “tra-dizionale”, “monoprezzo” e via di seguito.In tutte queste differenti modalità di esecuzione il deno-minatore comune rimane comunque l’asse da stiro, iltavolo e, naturalmente, il ferro da stiro.In particolare gli elettroferri a vapore Macpi sono con-traddistinti da leggerezza, scorrevolezza, ergonomicitàe precisione, caratteristiche necessarie per otteneresempre ottime prestazioni di stiro.Leggerezza solo 1,45 kg. - Scorrevolezza 0,6 µm.Ergonomicità grazie ad un manico anatomico in legnocon microinterrutore incorporato. Precisione uno scar-to di ±2°c per il ferro a controllo elettronico. Bassa tem-peratura di esercizio.

PONY

Il ferro da stiro è per il pulitintore l’attrezzo del mestie-re per antonomasia; l’abilità e la tecnica affinata dall’e-sperienza sono certamente il “valore aggiunto” del pro-fessionista, ma è pur vero che un buon tavolo da stirorappresenta l’indispensabile complemento all’esperien-za dell’operatore, e si rivela sempre più spesso unascelta strategica.Per rispondere a queste premesse la ditta PONY impe-gna le proprie risorse fin dagli anni ‘50 ed è attualmen-te in grado di offrire un’ampissima gamma di modelli,per ogni esigenza.

La scelta spazia dai semplici banchi aspiranti, fino aimodelli con aspirazione-vaporizzazione e soffiaggio, conla possibilità di caldaia incorporata o per collegamentoa fonte esterna. Tutti i tavoli da stiro PONY sono predisposti per l’applica-zione di accessori, (quali: pistole, bracci, poggia-ferri,gruppi sostegno per ferro, possibilità di stiro con puntaa destra, ecc.) che consentono di personalizzare lapostazione di lavoro e cosa non meno importante di ren-dere il più funzionale possibile il posto di lavoro, allegge-rendo la fatica fisica e migliorando la produttività.I più “gettonati” sono i modelli della serie SILVER, conpossibilità di sola aspirazione – aspirazione/soffiaggio –aspirazione/soffiaggio/vaporizzazione. Questi tavoli,progettati con particolare riguardo alle caratteristicheergonomiche e di risparmio energetico, sono veramen-te versatili ed offrono prestazioni altamente professio-nali ad un costo molto interessante.

33DETERGO NOVEMBRE 2010DD

Puntiamo ora i riflettori sull’ultima nata della gammaPONY. Si chiama GENUS ed è prodotta nella versioneaspirante-soffiante ed anche con la vaporizzazione dalpiano. Caratteristica peculiare della linea è la possibilitàdi scegliere tra la carrozzeria fissa o la regolabile inaltezza. Grazie alle ottime prestazioni queste macchineconsentono di realizzare postazioni moderne e funzio-nali con investimenti contenuti. Il generatore di vaporeincorporato, costruito secondo criteri innovativi, produ-ce vapore sufficiente per un ferro con soli 3,3 kW. Tutti i tavoli da stiro PONY soffianti possono essereequipaggiati per stirare in modo tradizionale, oppurecon punta a destra, per applicare nel modo corretto latecnica dello stiro soffiato ed ottenere brillanti risultatiin termini di qualità e resa. Ai fautori della stiratura cosiddetta “a freddo”, PONYpropone la tavola TAS-F, dal look moderno e tecnologi-camente all’avanguardia. Grazie al rivestimento invetroresina del platò e all’imbottitura al silicone. questotavolo consente la stiratura a freddo, ma anche conriscaldamento elettrico del piano da stiro. L’aspirazioneviene attivata tramite fotocellula, mentre il soffiaggio siinserisce spingendo lievemente una barra con la puntadel piede. Regolabile in altezza da 830 a 950 mm., èdotata di rotelle per facilitarne lo spostamento. Vieneequipaggiata di serie con camino convogliatore d’aria egruppo illuminazione ed il tavolo è disponibile nella ver-sione Maxi o Collo di Bottiglia. Nella gamma non mancano i classici tavoli da stiro aspi-ranti o aspiranti/vaporizzanti, come le Vaporette, pro-dotto “storico” della Pony, che hanno recentementesubito un netto restyling nonché un ampliamento dellalinea, con piano da stiro dimensioni Standard o Maxi etre volumi di caldaie disponibili (5lt, 9 lt e 20 lt) perpoter alimentare anche un secondo banco o un manichi-no per sgrossare il capo spalla.Se la preferenza è per un generatore esterno al bancoda stiro, si possono trovare nella gamma PONY differen-ti soluzioni per alimentare da uno fino a cinque ferri dastiro. Sui generatori di vapore, così come sui banchi dastiro, è possibile applicare i ferri a controllo elettronicodella temperatura oppure i ferri “all-steam” con riscal-damento a vapore.La serie GOLIATH si presta invece per installazioni cen-tralizzate, con potenzialità da 13 kg/h fino a 180 kg divapore ora.

Tutta la gamma PONY è disponibile presso lo show-room di Inzago, anche per prove pratiche di stiratura.

SILC

La tendenza negli ultimi decenni fra i costruttori di mac-chine da stiro è stata di orientarsi nello sviluppo di pro-dotti automatizzati capaci di ridurre l’esigenza di opera-tori altamente qualificati e di sfruttare al meglio le capa-cità proprie delle macchine da stiro. Nonostante ciò, inItalia, date le dimensioni delle tinto lavanderie e la tra-dizione tutta italiana di offrire sempre un prodotto conuna finitura curata nei minimi dettagli, la stiratura clas-sica con ferro e tavolo da stiro è ancora la preferita daglioperatori del settore.La Silc ha prestato sempre una particolare attenzionealla stiratura manuale, come dimostrato dal fatto che lamacchina da stiro classica, il modello S/AAR tavoloaspirante e riscaldato con caldaia e ferro da stiro, èancora oggi il modello più venduto in assoluto tra lavasta gamma delle proposte Silc che comprende oltre40 modelli, dai tavoli alle presse, dai manichini ai top-per.

Anche nel campo della stiratura manuale, la SILC, nelsolco della sua costante ricerca di innovazione tecnolo-gica e di prodotto, ha messo a punto e perfezionatonegli ultimi 10 anni, una nuova serie di tavoli da stiro afreddo (serie S/ASF) che tenessero conto delle esigen-ze sempre crescenti fra le tinto lavanderie, in rapportoalle nuove fibre dei tessuti. L’obbiettivo della Silc conquesti nuovi modelli è duplice: il primo è quello di rag-giungere un sempre più vasto mercato offrendo model-li tecnologicamente innovativi anche nel campo deitavoli da stiro. Il secondo è quello di abbinare, in unmercato particolarmente carente di novità, un prezzoestremamente interessante ad un prodotto di livellosuperiore.I tavoli da stiro a freddo SILC sono disponibili in quat-tro modelli, con piano da stiro universale o specifico perlo stiro dei pantaloni, con generatore di vapore incorpo-rato o da allacciare a fonte centrale di vapore. Tutti que-sti modelli stanno ottenendo un notevole successo nellelavanderie a secco e nelle stirerie, soprattutto fra iclienti più sensibili alle innovazioni di prodotto, cheprima d’ora si erano orientati principalmente su prodot-ti analoghi tedeschi o giapponesi.

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Silc.pdf 1 15/11/10 08:50

Queste macchine garantiscono, assieme a risultati distiratura eccellenti, delle condizioni di lavoro per l’ope-ratore molto confortevoli, in particolare se confrontatecon i tradizioni tavoli da stiro vaporizzanti. Un ulteriorefattore determinante in termini di risparmio energetico,è il ridotto consumo di queste macchine, con un massi-mo di 2kW per la caldaia e 800W il ferro da stiro. Tra le caratteristiche principali di queste proposte tro-viamo il piano a freddo, aspirante e soffiante, rivestitocon imbottiture speciali al silicone che consentono un’e-levata aspirazione ed un soffiaggio particolarmentepotente. Per esigenze specifiche esiste la possibilità diriscaldamento del piano da stiro mediante interruttoreindipendente. L’altezza del piano da stiro è regolabile inbase alle esigenze dell’operatore ed esiste la possibilitàdi stirare sia a destra che a sinistra.L’intensità del soffiaggio e dell’aspirazione sono regola-bili in base alle esigenze di stiratura, ed è disponibileanche la possibilità di scambiare sulla pedaliera l’avviodell’aspirazione o del soffiaggio. La macchina è dotata di un pratico poggiaferro mobilein punta, e il ferro da stiro è sostenuto da un grupposupporto con bilanciatore su guida scorrevole. Nellaversione per il collegamento a vapore ed aria compres-sa lo scarico dell’aria avviene, verso l’alto, con camino. Come da tradizione SILC, sono disponibili molti acces-sori con i quali il cliente può personalizzare il propriotavolo, tra i quali: • La possibilità di scelta tra il ferro da stiro con termo-

stato tradizionale e il ferro da stiro con controllo elet-tronico della temperatura.

• La forma “stiramaniche” soffiante con speciali imbot-titure al silicone.

• L’inserimento di un dispositivo per la smacchiatura acaldo con pistola aria vapore insieme ad una formaidonea per la smacchiatura in acciaio Inox.

• Un dispositivo per illuminare il piano da stiro. I tavoli da stiro a freddo SILC, autonomi (con generato-re di vapore incorporato) o da collegare a linea di vapo-re, sono una proposta di assoluta novità e di grandeinteresse per il settore della stiratura. Si tratta di unprodotto che unisce tutte le caratteristiche che hannogarantito alla SILC un successo, nazionale e internazio-nale, che dura oramai da 40 anni: un prodotto proget-tato e costruito interamente in Italia che offre un’ecce-zionale qualità di stiratura al cliente finale, con bassiconsumi e un’affidabilità nel tempo senza precedenti.

TREVIL

Trevil presenta ALIFLEX, la nuova gamma di tavo-li aspirantiDurante la fiera Expodetergo 2010, Trevil ha presenta-to al pubblico la nuova serie di tavoli aspiranti ALIFLEX.Due i punti di forza della gamma: • la regolazione in altezza, disponibile su tutti i

modelli, sia con caldaia, sia senza caldaia. La regola-zione può essere effettuata velocemente da una solapersona, senza l’utilizzo di chiavi o viti, caratteri-stica molto utile quando la stessa postazione è utiliz-zata da diverse persone;

• la modularità, che permette la completa personaliz-zazione del prodotto sulla base delle proprie neces-sità, scegliendo dal vasto catalogo di accessoridisponibili.

Il tavolo ALIFLEX di base è un tavolo aspirante, regola-bile in altezza, con superficie di stiratura riscaldata atemperatura regolabile.ALIFLEX può essere accessoriato con caldaia e ferro,oppure con il solo ferro da allacciare all’impianto delvapore. La caldaia di Aliflex funziona con allacciamentodiretto alla rete idrica o con un serbatoio da riempiremanualmente nei casi in cui non si disponga di unapresa d’acqua nella zona in cui va collocato il tavolo.Il tavolo può essere poi accessoriato con bracci di stira-tura di varia forma o con braccio per smacchiatura erelativa pistola. A completamento dell’allestimento è disponibile ungruppo sopratavolo con luce e sostegno per il ferro eper i cavi.Il tavolo Aliflex può essere configurato anche per l’usocon punta a destra.

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Il tavolo Aliflex di Trevil. Tutte le versioni sono facilmente regolabili in altezza.

Due versioni diversamente accessoriatedel tavolo Aliflex

BEIACID WSG è un prodotto sviluppato appositamen-te per il processo di neutralizzazione. Componentibilanciate garantiscono un processo di neutralizzazioneefficace e sicuro tamponando il pH da debolmenteacido a neutro.Mentre con acidi volatili tipo acido formico acetico,durante la fase di asciugamento vi è un’evaporazionecon formazione di sale alcalino sulla superficie esternadel filato, utilizzando BEIACID WSG, non contenendoacidi volatili, si ottiene una perfetta neutralizzazione.BEIACID WSG ha inoltre un potere sequestrante edisperdente idoneo ad evitare tali formazioni cristalline.

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Una neutralizzazione ottimale ha un’influenza positivasulla produzione e sull’uso finale dei capi lavati. La velocità sul mangano viene migliorata e il rischiod’ingiallimento è minimizzato. Perdite del grado dibianco vengono evitate e il rischio di irritazioni dellapelle è ridotto.BEIACID WSG può essere impiegato sia su lavaconti-nue che su lavacentrifughe. La concentrazione d’usodipende dalla quantità di alcali residuo sul tessuto, daltipo di acqua e dal substrato da neutralizzare.Impiegando il BEIACID WSG si ottengono i se guenti vantaggi di processo:• Quasi inodore• Nessuna corrosione di parti di macchine• Facilmente biodegradabile• COD inferiori rispetto alle acque di scarico

contenenti acidi convenzionali• Evita efficacemente precipitati cristallini• Componenti non volatili favoriscono una

neutralizzazione ottimale

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Si tratta del Comitato Interna zio -nale della manutenzione tessile edè la struttura sovranazionale cheriunisce molte delle associazioninazionali del settore. Assosecco partecipa a questa strut-tura fin dagli anni sessanta (allorasi chiamava “ CITEN: Associazioneinternazionale tintorie e lavande-ria”) e, per molti anni, ne ha avutola Vicepresidenza.Le associazioni nazionali presenti inCINET rappresentano gli imprendi-tori del settore nelle varie forme:ditte individuali, società di personeo di capitali, queste ultime partico-larmente presenti all’estero dove leimprese del nostro comparto rag-giungono, a volte, dimensioniimpensabili in Italia. Gli associati a CINET si distinguonoin due categorie: effettivi ed ade-renti: gli associati effettivi, comeAssosecco, che hanno diritto ad unvoto deliberativo in assemblea ed a

due rappresentanti ed i membriaderenti, (si tratta principalmentedi istituti di ricerca e centri tecniciin tre continenti: Europa, America eAustralia), che hanno un voto con-sultivo ed un solo rappresentante inassembleaDa qualche anno CINET aperto lesue porte a singole importantiaziende al fine di conoscere molterealtà di prima mano.La missione del CINET consiste nel:• Rappresentare a livello internazio-

nale il mondo della manutenzionetessile

• Promuovere gli interessi degliimprenditori della manutenzionetessile in tutti i campi e, partico-larmente, per quello che concernele leggi, i regolamenti economici,ambientali, fiscali e sociali

• Incoraggiare attivamente tutte leazioni suscettibili di valorizzare laprofessione della manutenzionetessile.

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DD38DETERGO NOVEMBRE 2010

DD39DETERGO NOVEMBRE 2010

Expodetergo 2010 è ormai alle spalle e si potrebbe dire: chi ha avuto ha avuto!Intendo dire che coloro che non hanno visitato questa eccezionale edizione della nostrafiera sicuramente mancano di dati, informazioni, notizie che solo in quell’occasione sipossono raccogliere.Il motivo più comune che sento esporre per la mancata visita è che non c’è tempo pertutto e si preferisce fare altre cose.Mi fa pensare a quel taglialegna che, per non perdere tempo, non si fermava a riaffila-re la scure. Ma tant’è: abbiamo il libero arbitrio ed ognuno lo usa come crede.Come sempre la fiera è occasione per incontrare vecchi amici, e farne di nuovi, scam-biarsi pareri ed esperienze, allargare il nostro orizzonte imprenditoriale. Per me è anchel’occasione più importante per incontrare tanti associati che vedo di rado.È anche la possibilità di continuare, in modo più personalizzato, l’opera di formazioneed aggiornamento che costantemente Assosecco fa.Ho infatti l’occasione di raccogliere e discutere casi personali che posso poi riportaresu queste pagine. Intendiamoci, si tratta spesso di cose già dette e ripetute ma che forsesono state dimenticate o sorvolate.I casi più “interessanti” che ho raccolto quest’anno non sono casi “rari” ma, evidente-mente, non ancora ben chiari nella mente di tanti.Cominciamo con costi, prezzi, guadagni: argomenti inscindibili tra loro, su cui ritornoappena ne ho l’occasione perché, se la nostra attività non ci dà un decente, pur mini-mo, guadagno, forse vale la pena di cambiare qualcosa: magari attività!Parlo con un simpatico giovane proprietario di un bel negozio, grande, con parecchiolavoro: “le cose vanno abbastanza bene, vorrei ingrandirmi, i prezzi non sono alti mali mantengo a questo livello per poter aumentare il lavoro ed aprire un altro negozio”.Peccato che questo amico, che non è in un centro commerciale (anche in quel caso cisarebbe da dire) ma ha un negozio in un bel palazzo, pratica un monoprezzo di due euroe cinquanta: “cerca di far bene i conti, a quei prezzi più lavori e meno guadagni, ti rendiconto che un dipendente costa circa quindici euro all’ora? Che da quello che incassidevi detrarre l’I.V.A.? Che tempo di stiro hai per un paio di pantaloni?”“Ma i miei collaboratori sono svelti …”Un altro giovane amico, proprietario di alcuni negozi in centri commerciali mi dice:“ho fatto una grossa promozione sui pantaloni ed ho aumentato del X% il numero deicapi” “Bravo! Hai abbassato i prezzi sul capo più numeroso, ma forse se la promozio-ne l’avessi fatta sulle giacche avrebbe fatto ugualmente colpo, avresti perso meno e,probabilmente, assieme alle giacche sarebbero arrivati anche pantaloni: a prezzopieno!”Un ultimo caso che desidero citare riguarda un capo che non si trova più: “è venuto uncliente con uno scontrino di pantaloni lasciati due anni fa, ma io quel pantalone nonlo trovo.” “È sicura di non averlo consegnato senza ritirare lo scontrino? “in realtà èun capo di un negozio che ho ceduto poco dopo che il pantalone era stato portato perla lavatura” “ma quando avete consegnato il negozio avete fatto l’inventario dei capipresenti in negozio?” “L’inventario …?”Buon lavoro a tutti!

Cesare Locati

Non se ne sa maiabbastanza

ASSOSECCO

PARLIAMONETRA NOI

Alla presenza di numerosi Associati,dopo un doveroso e sentito omaggioalla memoria di Beniamino Chiodini,si è discusso dell’attività della nostraassociazione, dei risultati raggiunti e,soprattutto, degli obiettivi da raggiun-gere nei prossimi anni.

Il risultato della votazione, avvenutaparte per consegna diretta delle sche-de e parte, come da statuto, effettuataper posta, ha confermato tutti i Consi -glieri uscenti, che avevano dato la di -sponibilità a proseguire il loro compi-to, ed ha sancito l’ingresso in consi-glio di due nuovi giovani elementiche, sicuramente animati da grandevolontà ed entusiasmo, potranno con-tribuire al sempre maggiore successodi Assosecco.

L’assemblea ha inoltre riconfermatoCesare Locati come presidente del-l’associazione.

Come annunciato, domenica 17 otto-bre, in concomitanza con Expo Deter goInternational si è tenuta l’Assembleaordinaria di Assosecco e, successiva-mente, le votazioni per il rinnovo del-le cariche.

ASSOSECCO

DD40DETERGO NOVEMBRE 2010

Assemblea generale erinnovo delle cariche

Il Consiglio direttivo di Assosecco risulta così composto:

• Cesare Locati Tintoria San Cristoforo s.n.c. - Milano Presidente• Laura Bravi Europa Lavanderia snc - Macerata Consigliere• Franco Costamagna Lavanderia Candidus - Carrù Consigliere• Rocco Lamoglie Lampo Lavanderia- Mortara Consigliere• Angelo Monti 1 H Clean - Saronno Consigliere• Gabriella Platè La Vecchia Milano - Milano Consigliere• Riccardo Ripamonti La Candor di Ceriello - Monza Consigliere• Francesco Riva Lavariva sas - Mariano C. Consigliere• Edordo Tinello Selec sas Basaluzzo Consigliere

Durante la prossima riunione del CDsaranno designati i Vice presidenti everranno attribuite eventuali deleghe.

Informazione commerciale

DD42DETERGO NOVEMBRE 2010

Grande successo dell’iniziativapromossa da Electrolux du -rante la fiera Expodetergo perfar incontrare le lavanderieLagoon™ di tutta Italia ed iprofessionisti della manuten-zione tessile.

Il responsabile commer-ciale Paolo Schira ed An -gela Sarcinelli LagoonSpecialist, nel pomeriggiodi domenica 17 ottobre,presso il Centro Congressihanno presentato un po’ dinumeri sul sistema di la -vaggio ad acqua diElectrolux: oltre 200 negoziLagoon™ e AquaClean inItalia dal 1996 ad oggi edoltre 500 in tutto il mon -do…un successo che si rinno-va nel tempo!

Nel dicembre di quest’anno ilmarchio Lagoon™ compiesei anni e ad Expodetergoha deciso di presentarsi con

una nuova immagine chemeglio esprime i valori in cuicrede da sempre:

• la voglia di crescere emigliorare costantemente,investendo nuovi sforzi enuove energie;

• l’attenzione all’ambienteche contraddistingue ognifase del processo produtti-vo e distributivo aziendale;

• la forza dell’acqua comesolvente di lavaggio e laricerca di soluzioni semprepiù innovative per utilizzar-la al meglio;

• l’attenzione di Electroluxper i dettagli che fanno ladifferenza, anche per ilbusiness dei propri clienti:affidabilità tecnica, atten-zione ai consumi, propen-sione all’innovazione;

• l’importanza della colla-borazione con Woolmarkche da anni ci accompagnain questa splendida avven-tura.

Nella prima parte dell’incontroPier Giorgio Minazio, Respon -sabile di Woolmark Italia, haillustrato le attività che la suaorganizzazione intraprendenel mondo per la tutela e lapromozione della Pura LanaVergine ed ha spiegato ilvalore e i contenuti della cer-tificazione Woolmark per ilnostro sistema di lavaggioLagoon™.

LAGOON™ di ElectroluxProfessional, un successo che si rinnova nel tempo!

Il Prof. Giuseppe Bartolini, Responsa bileTecnico dei laboratori di analisi fibretessili presso l’Istituto “Buzzi” di Prato,ha quindi preso la parola per spiegare aipartecipanti la situazione del nostropaese in materia di etichettatura tessile,chiarendo ed approfondendo alcunetematiche che sono sempre al centrodell’interesse di chi fa manutenzione deicapi di abbigliamento.

A chiusura della giornata hanno preso laparola la Sig.ra Letizia Baccichet, presi-dente di Confartigianato ANIL – Pulitin -tolavanderie che ha illustrato ai colleghipulitintori quali sono le sfide che li at -tenderanno nei prossimi mesi, e laSig.ra Patrizia Curiale, responsabile na -zionale di Confartigianato Moda, la qua -le ha invece spiegato quali sono le diffi-coltà e gli impegni che devono affronta-re per salvaguardare le produzioni Madein Italy.

Grande riscontro tra le lavanderieLagoon™ ha avuto l’annuncio dellaprossima nascita del “Lagoon™ Club”,una sezione del sito riservata esclusiva-mente agli operatori Lagoon™, in cuipotranno accedere ad un Forum dedica-to, potranno scaricare materiale infor-mativo e di comunicazione e potrannoin futuro ordinare materiale promozio-nale per la propria attività.

Con Lagoon™ vogliamo semprestare un passo avanti…insieme ai nostri clienti!

DD44DETERGO NOVEMBRE 2010

Piccola guida del Pulitintore12° puntataA cura di Ing. Vittorio Cianci direttore di LART

DIFETTI

Caldo: il polipropilene ha un basso valore del coefficiente di trasmissionetermica che riduce la perdita di calore prodotto dal corpo quando ci si trovain ambiente freddoTraspirante: i tessuti in polipropilene sono caratterizzati da un alto valoredi permeabilità al vapore (sudore) che viene misurata come quantità divapore o sudore che attraversa i tessuti per metro quadro nelle 24 ore Asciutto: presenta un basso coefficiente di assorbimento dei liquidi per cuisi riduce la quantità di liquido che resta a contatto della pelleLeggero: il polipropilene ha il più basso peso specifico (g/cm cubo) tra tuttele fibre

Lo stesso indumento pesa il 34% in meno rispetto all’equivalente indumen-to in poliestereResistenza agli acidi e alle basi: ottimaResistenza meccanica: buona resistenza all’abrasione e resistenza a rot-tura sia a secco che ad umido Resistenza allo sporco: ottima. Lo sporco non penetra nelle fibre ma restain superficie per cui risulta facile da lavareEcologico: per il lavaggio i capi necessitano di poco detersivo e di bassetemperature

Indichiamo alcune delle difettosità che si presenteranno nell’immediatofuturo legate ai nuovi materiali proposti nelle collezioni autunno inverno2010/11 e primavera estate 2011. Parliamo del polipropilene.

CARATTERISTICHE DEL POLIPROPILENE

Proprietà positive Proprietà negative

Caldo Poco resistente alla temperaturaAsciutto Basso punto di fusione: 169°CComodo Basso punto di rammollimentoIgienico o traspirante Difficoltà di stiroLeggero Non appoggiare il ferro da stiro sul

tessuto senza interporre un panno di cotone umido

Ottime solidità del colore Facilità di lavaggio e asciugaturaResistenza meccanica e resistenza all’abrasione Resistenza alla gualcitura Resistenza agli acidi e alle basiEcologico

Cotone lana seta lino viscosa poliestere nylon polipropilene

g/cm3 1,53 1,32 1,32 1,5 1,51 1,38 1,1 0,9

Solidità del colore: ottima in quanto la fibra è tinta in pasta: si tinge ilmateriale prima della trafilatura attraverso la filiera ottenendo filamenticoloratiGualcibilità: i tessuti non si stropicciano né a secco né ad umidoVelocità di asciugatura: elevata Difficoltà di stiro: il polipropilene presenta un basso punto di fusione169°C e un basso punto di rammollimento. Non appoggiare il ferro da stirosul tessuto senza interporre un panno di cotone umido

DIFETTI DEI TESSUTI E CAPI IN POLIPROPILENE

1° DIFETTO: DIFETTO DI STIRO

Sul capo risulta una zona in cui sievidenzia un attacco di natura ter-mica con fusione e bruciatura dellefibre.Il polipropilene ha un basso punto difusione (169°C) e un basso punto dirammollimento (140°C) per cui sisconsiglia lo stiro che eventualmen-te deve avvenire senza l’applicazio-ne diretta del ferro da stiro sul tes-suto ma con l’interposizione di unapezza di cotone umida. A conferma abbiamo avviato la fu -sione del tessuto applicando il ferro

DD46DETERGO NOVEMBRE 2010

da stiro a contatto con il tessuto senza panno interposto a una temperatu-ra di 110-120°CAnche se il difetto si è originato durante lo stiro, la responsabilità primariaè da ricondursi all’etichetta di manutenzione non adatta per il tipo di com-posizione fibrosa in polipropilene (lavaggio a secco e stiro senza indicare diinterporre un panno umido).

2° DIFETTO: DIFETTO DI RIENTRO DURANTE L’ASCIUGATURA

Nei piumini spesso si utilizza un tessuto non tessuto in polipropile-ne come sacchetto contenitore delle piume. La scelta del polipropilenesi basa sul suo basso peso specifico e sulla caratteristica di leggerezza delpiumino. Ci si dimentica che il polipropilene a 50°C rientra, costringendo iltessuto esterno con cui è trapuntato a seguirlo dando luogo a una fortearricciatura e accorciamento del capo. Durante la fase di asciugatura e volu-minizzazione delle piume nel tumbler si raggiungono temperature superioriai 50°C con conseguente formazione del difetto. Nella foto è rappresentatol’aspetto del capo ondulato e rientrato durante la fase di asciugatura in tum-bler e la prova di rientro a 50° C. di un non-tessuto in polipropilene.

<< >>Nella foto alcuni soci ANTIA (Associazione Nazionale Tecnici Industria Ab -bigliamento) che hanno visitato la fiera Expodetergo 2010 guidati dall’Ing.Vittorio Cianci e dal Sig. Vito Carone, soci ANTIA. Lo scopo della visita è stato quello di portare a conoscenza dei produttori dicapi le nuove macchine di manutenzione e di stiro. Le macchine si sono ade-guate per consentire la manutenzione corretta dei nuovi e pericolosi tessu-ti utilizzati per le attuali e prossime collezioni. Il confronto con i tecnici haevidenziato la scarsa conoscenza dei produttori dei capi sulle nuove tecno-logie di manutenzione. È un primo passo per avvicinare due mondi ancoradistanti tra loro, produttori di capi e manutentori.

“SE NON SAI DOMANDA”

RISPOSTE ALLE DOMANDE PERVENUTE NEL MESE DI AGOSTO/SETTEMBRE

Cosa è la microfibra? Ing. Cianci: Microfibra significa fibra sottile. La grossezza di una fibra si esprime con il titolo. Se la sezione della fibra è tonda si indica il diametro espresso in micron (micron = millesimidi millimetri)

A partire dal mese di giugno Detergo ha avviato una nuova rubrica “SE NON SAI DOMANDA “ dovel’Ing Cianci e il suo Staff di collaboratori saranno a vostra disposizione per rispondere a tutte ledomande che invierete via e-mail agli indirizzi indicati.

SE NON SAI DOMANDA

(Risposte chiare a problemi complessi) • Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali, alle difettosità,

alla tossicità, ai reclami, alle anticipazioni dei materiali e alle problematichedi manutenzione, alla chimica tessile del lavaggio

• Domande riguardanti le controversie• Informazioni generali e altre informazioni • Problematiche di manutenzione e di chimica tessile del lavaggio

L’ESPERTO RISPONDE

I quesiti vanno inviati [email protected] ae-mail: [email protected]

Le domande più interessanti sarannopubblicate con relativa risposta

Se la sezione è irregolare si esprime in denari den o decitex dtex• 1 denaro = peso di 9.000 metri di fibra• 1 decitex = peso di 10.000 metri di fibra

una fibra ha finezza 3 den. quando 9.000 mt. pesano 3 grammiuna fibra ha finezza 4 den. quando 9.000 mt. pesano 4 grammiuna fibra ha finezza 3 dtex quando 10.000 mt. pesano 3 grammiNel campo dell’abbigliamento le finezze usualmente impiegate vanno:

• da 0,5 den. a 8 den.• da 6,5 micron a 34 micron

Una fibra si dice microfibra quando il suo diametro è inferiore a 10micron oppure quando la finezza è inferire a 1 den.In natura non esistono microfibre; la fibra più sottile è la seta a 12 micron,seguita dall’angora a 13 micron, dal cotone America a 14 micron, dalkashmir a 15 micron, ecc.

Perché la lana e il pile in poliestere tengono caldo?Ing. Cianci: La coibenza termica di un capo dipende dal volume di ariaracchiuso nel capo. L’aria funge da isolante termico tra corpo e temperatu-ra esterna. Nella lana l’aria è racchiusa nelle scaglie e il volume d’aria diuna maglia è ca. il 40-50% del suo volume, nel pile il volume d’aria e ca.il 60-70% del suo volume.

Perchè quando si lavano i pile e le felpe il pelo si arruffa?Ing. Cianci: La superficie pelosa del pile o della parte interna della felpasi ottiene sottoponendo a garzatura il tessuto; la macchina garzatrice ècostituita da rulli ricoperti di ganci metallici che nel loro movimento estrag-gono le fibre dal filato di cui è composto il tessuto. L’altezza del manto dipelo estratto è irregolare e nella agitazione meccanica del lavaggio i pelipiù alti avvolgono i peli adiacenti più corti dando luogo a un batuffolo difibre detto pills: l’aspetto del capo si presenta tutto bioccolato, simile aquello di un cane a pelo alto bagnato.Per ovviare a tale difetto o ridurlo in maniera consistente, si deve limitarel’altezza del pelo e sopratutto pareggiare l’altezza del mantello di pelo tra-mite l’operazione di cimatura; un coltello elicoidale simile a quello per iltaglio del prato porta tutte le fibre estratte alla stessa altezza.

Che cosa si intende per tintura a freddo?Ing. Cianci: La tintura a freddo è l’ultima novità di tecnica di tintura nataper conferire ai capi un effetto estetico speciale: aspetto cromatico diso-mogeneo e irregolare. Si immerge per pochi minuti il capo in un bagno atemperatura ambiente, costituito da acqua, colore e collante, quindi simette il capo in tumbler per consentire la reticolazione della resina chefissa il colore al capo. Ovviamente le solidità dei colori sono basse e siconsiglia di effettuare un lavaggio nello stesso identico modo: immersioneper pochi minuti in acqua a temperatura ambiente e asciugatura in piano.

Che cosa è il pH di un bagno?Ing. Cianci: Il pH (potential of Hydrogen) di un bagno è la contrazione inacqua degli ioni H positivi. Il pH delle soluzioni va da 0 a 14, anche sepotrebbe assumere valori al di fuori di tale intervallo nel caso di acidi ebasi molto concentrate.Una soluzione è acida se il pH è inferiore a 7, è basica se il pH è maggioredi 7.

DOMANDE PERVENUTE NEL MESE DI OTTOBRE• Cosa significa emulsionare lo sporco nell'acqua?• Quale è la differenza tra tensioattivo e enzima?• Quali tipi di candeggianti si trovano sul mercato?• Perché i jeans macchiano durante l’indosso e si bastonano nel

lavaggio ad acqua?• Quale è la composizione delle tende che si lacerano più facilmente

alla luce?DD48

DETERGO NOVEMBRE 2010

QUANTO VALE UN CAPO USATO?

Negli scorsi numeri avevamo iniziato apubblicare le varie parti di una dispensaedita da LART intitolata:Prontuario sul valore residuo neltempo dei capi d’abbigliamento, dellabiancheria per la casa e degli articolitessili d’arredamento che si rovinanodu rante l’uso o la manutenzione rico-nosciuta da tutte le associazioni di Ca -tegoria, dalle Associazioni dei consumato-ri, dai Giudici di Pace, dalle stesse azien-de tessili e nei tavoli di conciliazione.La dispensa è destinata a tutti gli attoriche si occupano nel redimere le contro-versie tra consumatore e lavanderia, traconsumatore e ne goziante, ecc.

Si tratta di un’opera:• adatta ai bisogni • importante nei contenuti in quanto dà

spiegazioni esaustive alla maggior partedelle problematiche implicite ed esplici-te sollevate dai clienti, con particolareriferimento al valore del capo danneg-giato che i venditori, i commerciati, i ta -voli di conciliazione, i giudici di pace,devono essere in grado di risolvere.

• completa in tutti i suoi aspetti ed esau-

riente per le necessità degli addetti,senza essere troppo dettagliata.

• facile da consultare in quanto suddivisaa blocchi per tipologia e composizione.

• utilizzabile come supporto pedagogicorivolto ai responsabili del settore divendita e commerciali, per meglio for-mare i propri collaboratori.

PREMESSA• Per valutare correttamente il valore

residuo dei capi d’abbigliamento odegli articoli tessili d’arredamento, liabbiamo suddivisi per classi di articolo eper composizione, tenendo conto da unlato delle sollecitazioni cui essi sono sot-toposti durante l’uso e la manutenzione(ad esempio divano, tenda, maglia,cappotto, impermeabile, vestito, ecc) edall’altro delle proprietà delle singolefibre (lana, seta, poliestere, fibra metal-lica, ecc.), che presentano valori di resi-stenza differenziati ai vari fattori di alte-razione cui sono sottoposte durante l’u-tilizzo dei capi e articoli tessili.

• Il tempo di vita dei capi si misura a par-tire dalla data di vendita del negozio alcliente e non dalla data di produzione

della ditta costruttrice.• Il prezzo di acquisto del capo, necessario

per stimare il valore residuo, deve esseredocumentato dal negoziante o dal produt-tore del capo.

• Per capi antichi documentati o di partico-lare valore (>€ 1.000) è necessario che ilcliente indichi per iscritto, al momentodella consegna in caso di eventuale dannocon il lavaggio, il valore attuale del capo;il documento deve essere sottoscritto dal -la lavanderia in caso di accettazione dellapulitura. Nel documento si deve altresìstabilire di comune accordo il valore delcapo in caso di danneggiamento causatodalla la vanderia e il costo del lavaggio; ilcosto del lavaggio deve essere commisu-rato al valore concordato (+5-10% delvalore concordato in ag giunta al costoesposto).

• Per gli abiti da sposa, in particolare diseta, privi di etichetta di ma nutenzionee composizione (in maggioranza), oltrealla dichiarazione per iscritto del valoredel capo, la lavanderia non dovrebbeassumersi alcuna responsabilità sulrisultato del lavaggio, che sarà a rischiodel cliente.

3° parte

LART LABORATORIO ANALISI E RICERCA TESSILE41012 Carpi (MO) - Via Vasco Da Gama, 2 - Tel. 059/645279 - Fax 059/621856

e-mail: [email protected] http://www.lartessile.it - Skype lartsrl

CLASSIFICAZIONE DEI CAPI PER ARTICOLO ECOMPOSIZIONE

Capi di abbigliamentoArticoli• vestiti - giacche - pantaloni - tessuti a navetta • abiti da tessuti a maglia• camicie• vestaglie - pigiami• maglieria• cravatte• giacconi – piumini - impermeabiliMateriali• cotone o miste con prevalenza cotone• lana o miste con prevalenza lana• seta o miste con prevalenza seta• lino o miste con prevalenza lino• poliestere o miste con prevalenza poliestere• nylon o miste con prevalenza nylon• acetato o miste con prevalenza nylon• tessuti resinati o accoppiati• miste con fibre metalliche • stampe a pigmento • stampe floccate• acrilico o miste con prevalenza acrilico• pelle naturale e pellicce naturali

Articoli da arredamentoArticoli• copridivani – copricuscini• tende• tappetoMateriali• cotone o prevalenza cotone• lino o prevalenza lino• sintetici (nylon-poliestere) o prevalenza• seta o prevalenza seta • Alcantara• finto Alcantara

Biancheria per la casaArticoli• lenzuola • copriletto• trapunta • tovaglieMateriali• cotone o prevalenza cotone• lino o prevalenza lino• sintetici (nylon-poliestere) o prevalenza• seta o prevalenza seta • stampati a pigmento• stampati con coloranti

DD50DETERGO NOVEMBRE 2010

Grazie, grazie, grazie a StefaniaPegoraro, a Katia Sdrubolini, aGianni Brigadoi, a Vito Carone.Grazie per la loro disponibilità, perla preziosa collaborazione ed il gran-dissimo impegno che ha reso possi-bile e straordinaria la nostra presen-za ad Expodetergo 2010. Questo il mio primo pensiero inqualità di Presidente nazionale ANILin chiusura della “quattro giorni” allaFiera di Milano, che va ai compo-nenti il Consiglio che con me hannotrascorso il week end in fiera. Una vera squadra, di cui sono orgo-gliosa, allenata magistralmente dalSegretario nazionale Patrizia Cu -riale, veramente instancabile.Expodetergo è la più importantefiera di settore per gli operatori delsettore e si svolge una volta ogniquattro anni.È per questo che il Consiglio nazio-nale di ANIL Confartigianato, consa-pevole di dovere essere come sem-pre presente all’evento, si è orga-nizzato per tempo giungendo all’ap-puntamento preparato: uno standmolto più grande rispetto a quellodelle precedenti edizioni, messoci adisposizione gratuitamente dagliorganizzatori di EXPODETRGO, chedesidero ringraziare a nome delConsiglio ANIL e mio personaleanche dalle pagine di questa rivista.Uno stand allestito in modo straor-dinario grazie al contributo del socio

Alberto Dalceggio che ha portatoantichi strumenti del mestiere egrazie ad una serie di fotografieriproduzioni di antiche cartoline, dicui Tiziano Crippa ha voluto fardono all’ANIL in occasione dellamanifestazione, foto che hanno atti-rato l’attenzione dei visitatori nonsolo italiani. Un corner dedicato aidifetti “di ultimagenerazione”con tessuti ecapi messi aconfronto traprima e dopo lamanutenzione è ilservizio che, gra-zie alla competen-za dei componenti ilConsiglio, è statoofferto agli operatoridel settore spiegandoloro le principali difet-tosità che potrannopresentare le collezionidella prossima stagione.Anche per questa edizioneil Consiglio ANIL ha volutodistribuire gratuitamente unvademecum: per questaedizione si è scelto di omag-giare i visitatori con un’agen-da del pulitintore fatta stam-pare apposta per l’occasione e chepotrà accompagnare gli operatoriper tutto il prossimo anno con utilipromemoria. Infine il Consiglio ANILha deciso di organizzare anche unconvegno nazionale sullo scottantetema dell’entrata in vigore delnuovo sistema di tracciabilità elet-tronica dei rifiuti pericolosi SISTRI,convegno che ha registrato un’af-fluenza da record: oltre duecentopersone.Quindi grazie, grazie, grazie e anco-ra grazie a tutti. DD51

DETERGO NOVEMBRE 2010

Expodetergo 2010:un vero successo,grazie a tutti

di Letizia BaccichetPresidente Nazionale ANILConfartigianato

Stand ANIL ad Expo Detergo

Da sinistra: Patrizia Curiale-KatiaSdrubolini-Letizia Baccichet

zionale Ambiente e Sicurezza sulLavoro di Confartigianato Impreseche ha esordito sostenendo che“una migliore tracciabilità dei rifiutiprodotti è un obiettivo che Confarti -gianato condivide e a cui gli im -prenditori non vogliono sottrarsi. Ha però proseguito dicendo che secon il Sistri l’Italia diviene il primoPaese al mondo che mette in piediun sistema “perfetto” che segue ilrifiuto dalla produzione al ricovero(la tracciabilità infatti è sia informa-tica che fisica), esso rischia di esse-re troppo complesso e costoso perle piccole imprese. Russomanno hainoltre affermato che “Anche se ilMinistro si dice fiducioso sulla effi-cacia del SISTRI nel combattere leecomafie, noi lo siamo un po’meno”. I numeri dicono infatti che i primipassi non sono dei migliori: ad oggirisultano essere 265mila le impreseche hanno adempiuto all’obbligo diiscrizione al SISTRI che, anche seper ora in assenza di sanzioni, è invigore da aprile 2010. Significa chemolti ancora non sono mappati e,un sistema come questo se noncompleto dei dati di tutte le impre-se che producono rifiuti risulta deltutto inutile. “Noi di Confartigianato sosteniamo– ha proseguito Russomanno - cheil Paese non sia pronto a questosistema ed il susseguirsi di ben 4decreti di correzione del Sistri nesono la prova. Abbiamo chiesto ripetutamente unasua introduzione graduale, e so -prattutto facoltativa nella primafase d’introduzione, ma il Ministeroha accettato solo in parte le nostrerichieste (risultano escluse alcunetipologie di aziende artigiane) conl’idea di estendere in un futuro l’ob-bligo di iscrizione al SISTRI comun-

Il Convegno “La gestione dei rifiutinelle pulitintolavanderie” organizza-to da ANIL Confartigianato, tenutosinell’ambito delle iniziative convegni-stiche programmate da EXPODE-TERGO, ha raggiunto il duplice sco -po di esaminare gli adempimentinecessari per la gestione dei rifiutinel settore delle pulitintolavanderie,alla luce delle nuove normative e,soprattutto, di chiarire i moltissimidubbi degli operatori grazie al que-stion time finale previsto dal pro-gramma del convegno che ha ri -scosso un enorme successo.La mattina di domenica 17 ottobre,la Sala Aquarius al Centro Congres -si “Stella Polare” di Fieramilano si èriempita ben prima dell’inizio deilavori cogliendo impreparata anchela perfetta organizzazione dell’entefiera che nulla ha potuto fare perpermettere alle decine e decine dipersone rimaste senza posto di po -tersi accomodare in sala. Introdotti i lavori da Patrizia Curia -le, Segretario Nazionale Confartigia -nato ANIL Pulitintolavanderie e Le -tizia Baccichet, Presidente nazionaledella categoria, il convegno è entra-to nel vivo con la relazione di Gior -gio Russomanno, Responsabile na -DD52

DETERGO NOVEMBRE 2010

La gestione dei rifiutinelle pulitintolavanderie

NOTIZIE CONFEDERALI

Da sinistra Giorgio Russomanno - Patrizia Curiale -Letizia Baccichet - Cristina Nasali

que a tutte le imprese di qualsivo-glia dimensione o settore”. Russomanno ha poi ricordato cheanche i costi sono stati rimodulati avantaggio delle piccola e piccolissi-ma impresa: l’iscrizione è passatadagli annuali 120 euro a 50.Siccome il Sistri si configura qualeuna infrastruttura del Paese, laConfartigianato ha chiesto che, aregime, esso sia reso gratuito. Le imprese, ha proseguito Russo -manno nel suo intervento, concor-rono infatti con tempo, denaro,informazioni, connessione ADSL emezzi informatici alla sua realizza-zione, manutenzione ed implemen-tazione. Soprattutto rendono più agevole edeconomico il controllo. La Confartigianato ha espresso piùvolte al Ministero l’opinione che nonsia possibile imporre ad un Paese,ancora non digitalizzato, un sistemacosi dipendente dalla tecnologia.Nella incessante azione di tuteladegli associati, la Confartigianato

ha ottenuto alcuni risultati cheRussomanno illustra:1) la non applicazione per le piccole

imprese (sotto i 10 dip.) con lasola esclusione di quelle che pro-ducono rifiuti speciali come lelavasecco, pittori, carrozzierietc.

2) la riduzione del costo annuo diiscrizione (obbligatoria) passata,per i produttori di rifiuti pericolo-si, dagli iniziali 120 euro a:

• 50 euro - da 1 a 5 addettie meno 200 kg di rifiutipericolosi

• 60 euro - da 1 a 5 addettie fino 400 kg

• 60 euro da 6 a 10 addettie fino 400 kg

3) La possibilità di delegare alleassociazioni di categoria sia l’i-scrizione che la registrazione deirifiuti con cadenza che divienetrimestrale invece che entro i 10gg dalla avvenuta consegna.

Come spiega Russomanno il tavolodel confronto è ancora aperto.

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Durante lʼesposizione fieristica di Milano Expo-Detergo abbiamo raccolto notevoli consensisui nostri prodotti e sulle novità esposte. Ciò è per noi motivo di soddisfazione e di fortestimolo a moltiplicare i nostri sforzi ed il nostro impegno.Cogliamo lʼoccasione per ringraziarvi di averci visitato in Fiera e restiamo a vostra dispo-sizione per ogni eventuale chiarimento Vi necessiterà in merito alla nostra produzione.

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DD54DETERGO NOVEMBRE 2010

Che cosa sia il SISTRI, come fun-ziona e cosa abbia di diverso ri -spetto al MUD è stato spiegatoad una attenta platea di operatoridel settore delle pulitintolavande-rie che numerosi hanno riempitola sala Sala Aquarius al CentroCongressi di FieraMilano, lo han -no spigato Giorgio Russomanno,Responsabile Confartigianato delSettore Ambiente e sicurezza neiluoghi di lavoro e Cristina Nasali,direttore tecnico-RSQ e A TerisSita Italia.Secondo il responsabile di Con -fartigianato, il SISTRI presentaalcuni aspetti migliorativi rispettoal vecchio sistema e molti altri dicriticità, vediamoli.

Elementi favorevoli: innanzitutto la semplificazione, menomoduli da compilare. Sino ad ora

NOTIZIE CONFEDERALI

SISTRI: cos’è e come funziona

i dati venivano raccolti nel Re -gistro di Carico e Scarico rifiuti,nel Formulario di Trasporto e nelMUD, oggi invece vengono tuttiraccolti con una unica procedurainformatica.

Elementi di Criticità: Il trasferi-mento informatico oggi non èsemplice, a regime forse lo sarà.Anche se più numerosi, i vecchiadempimenti erano più intuitivi econtrollabili per le imprese. La necessità di doversi dotare diun computer, di una stampante edi una linea ADSL (cosa per altronon garantita in tutto il territorioitaliano). Anche il sistema sanzionatorio èper ora non in vigore ma, entrogennaio, dovrebbe essere attiva-to e rischia di essere pesante.

Cristina Nasali, direttore tecnico-RSQ e A Teris Sita Italia, ha inve-ce trattato il tema SISTRI dallato trasporto e smaltimentoportando alla platea informazionimolto utili ed apprezzate. In particolare ha spiegato che “ilproduttore (la lavasecco nel casospecifico) deve tenere il registrocronologico informatico (nel com-puter). Caricare il rifiuto, succes-sivamente movimentarlo nellaarea movimentazione per poiconsegnarlo sia fisicamente cheinformaticamente (con la chiavet-ta) ad un trasportatore smaltitorecompilando la sezione relativaalle indicazioni su tipologia di tra-sporto e di rifiuto. La Nasali ha invitato i presenti a

La platea

porre la massima attenzione acompilare tutti i campi necessari.Con la chiavetta usb il trasporta-tore prende in carico il rifiuto. Il processo si chiude quando alcomputer del produttore (semprela lavasecco) arriva la e-mail diac cettazione del rifiuto, cosaimportantissima questa e-maildeve es sere “conservata”.La Nasali ha poi illustrato le pro-blematiche che la sua azienda staincontrando in questa prima fase

confermando così le possibiliproblematiche illustrate da Rus -somanno. Buchi nel sistema informatico,assenza di spiegazioni da partedel call center, impreparazione agestire le emergenze come adesempio la rottura di una blackbox (scatola nera di cui vengonodotati i furgoni adibiti al trasportodei rifiuti) su un mezzo di tra-sporto che resta “in avaria” equindi non disponibile per l’azien-da anche per settimane primache arrivi il tecnico incaricato dalMinistero. “Il SISTRI –ha conclu-so la Nasali- ha potenzialità enor-mi e, a regime, forse semplifi-cherà la vita sia ai produttori siaagli smaltitori di rifiuti.” Agli interventi dei relatori è se -guito un dibattito con la platea incui sono state fornite agli im -prenditori molteplici delucidazionisull’operatività del Sistri.

NOTIZIE CONFEDERALI

Ancora un passo avanti verso il“Made in” obbligatorio per lemerci di provenienza extra UE

Da cinque anni Confartigia na-to si batte in tutte le sedi per-ché venga approvato il nuovoregolamento europeo sull’indi-cazione del Paese di origine ditaluni prodotti importati dapaesi terzi, e tra questi i pro-dotti del tessile abbigliamento.Lo scorso 21 ottobre con l’ap-provazione a grandissimamag gioranza da parte del Par -lamento Europeo, il provvedi-mento sembra avviarsi versola sua definitiva approvazione. Il risultato della votazione inseduta plenaria è stato il se -guente: approvazione conl’inserimento dell’emenda-mento 48, che estende aisemilavorati l’applicazione del“Made in” obbligatorio con525 voti a favore, 49 contrari,44 astenuti.

Importante anche per il set-tore delle pulitintolavanderiel’approvazione del provvedi-mento perché non è indiffe-rente per l’addetto sapere concertezza dove è stato realiz-zato un capo per individuarela corretta procedura per ilsuo lavaggio.

DD56DETERGO NOVEMBRE 2010

NOTIZIE DAL TERRITORIO

Dal 3 novembre incontri diaggiornamento per i settoripulisecco e tessile dellaConfartigianato Vicenza

Si rinnovano anche per que-st’anno gli incontri di aggior-namento proposti dalla Con -fartigianato Vicenza per i set-tori del Pulisecco e Tessile. In particolare, in questa edi-zione saranno approfonditedue specifiche tematiche:quella del marketing e quelladei “tessuti innovativi”, allequali saranno dedicate dueserate ciascuna. L’ultimo appuntamento, comedi consueto, sarà dedicatoalle dimostrazioni tecniche ealla consegna degli attestatiriservati a quanti avrannopreso parte ad almeno treincontri. Il calendario prenderà il viacon due serate dedicate altema “Diamo valore al nostroservizio” con Graziano Chiaro,consulente in marketing stra-tegico, che parlerà di “Leregole del gioco” (mercoledì 3

novembre) e di “Un caso disuccesso” (mercoledì 10novembre). I successivi due incontri, cheavranno come relatore RomeoProfili, professore e consulen-te industriale in tecnologietessili, saranno dedicati aitessuti tecnici innovativi:mercoledì 17 novembre siparlerà di fibre, tessuti e fila-ti, mentre mercoledì 24 no -vembre saranno approfonditecaratteristiche e modalità dimanutenzione.

L’ultimo appuntamento inprogramma, mercoledì 1 di -cembre, sarà dedicato allapratica con alcune prove tec-niche di lavaggio.Tutti gli incontri si svolgeran-no presso la S.B. Elettro mec -canica di David e CristianScalzotto a Sovizzo a partiredalle 20.30. DD57

DETERGO NOVEMBRE 2010

Informazione commerciale

Notiziedalle

aziende

SCHEDA DI ADESIONE

La sottoscritta azienda __________________________________________________________

con sede in ______________________ Via ________________________ n°_______________

Tel. ____________________________ Fax _________________________________________

e-mail _________________________ www. _______________________________________

chiede di aderire alla

Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessiliobbligandosi ad osservare le norme dello Statuto in vigore nonché tutte le deliberazioni conformi alle leggi e allo statuto che saranno prese dai componenti organi dell’Associazione.

SOCI ORDINARI� fabbricanti di macchinari� produttori di detergenti, solventi, materie ausiliarie, accessori� produttori di manufatti tessili� rappresentanti generali ed esclusivi/filiali di agente generaleSOCI AGGREGATI� agenti/rappresentanti di produttori italiani (devono essere agenti generali ed esclusivi)

Nome e cognome del rappresentante dell’azienda

____________________________________________

Codice fiscale/Partita IVA _____________________

Data ________________ Timbro e firma_____________________

C O N TAT TAT E C I P E R S A P E R N E D I P I Ù

L’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione deiTessili, oltre a provvedere alla tutela degli interessi dicategoria, ha come obiettivo primario la rappresentan-za di un comparto disomogeneo per sua natura e lapromozione degli aspetti caratterizzanti come la cresci-ta culturale della manutenzione del tessile e l’etica del-l’immagine dei fornitori quali partners dei clienti finali.

Per entrare a far parte dell’As so cia zione FornitoriAziende Manutenzione dei Tessili è richiesto un contri-buto annuo di Euro 800,00 .

Vi preghiamo di compilare ed inviare alla Segreteriaassociativa la scheda riprodotta.

20158 Milano, Via Angelo Masina, 9 Tel. (02) 39314120 Fax (02) 39315160e-mail: [email protected] - www.assofornitori.com

Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

Elenco iscritti all’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

L’ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANU-TENZIONE DEI TESSILI comprende i fabbricanti dimacchinari, attrezzature ed accessori per il lavaggio adacqua e a secco, per la stiratura ed il finissaggio; i produt-tori di detergenti, solventi, materie ausiliarie; i produttoridi manufatti tessili.Con il progredire della società ed il maggior rilievo postoalle tematiche legate all’igiene, alla pulizia, alla salvaguar-dia ambientale ed al risparmio energetico, il compartodella manutenzione dei tessili ha acquisito un’importanzaed un significato pregnante, soprattutto nei confronti diun’opinione pubblica che ha rivalutato e finalmente com-preso la funzione socialmente utile svolta dal comparto.

S c o p i

L’ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANU-TENZIONE DEI TESSILI si propone in modo specificodi:• riunire per la trattazione delle questioni di comune inte-

resse tutti coloro che esercitano le attività legate allamanutenzione dei tessili;

• stimolare la solidarietà e la collaborazione degli impren-ditori del settore nel contesto di una libera e competitivasocietà in evoluzione;

• promuovere e sostenere ogni iniziativa atta a favorire ilmiglior esercizio dell’attività delle imprese associate;

• difendere i legittimi interessi dei soci in tutte le questionidi ordine economico, giuridico e sindacale;

• collaborare per le questioni di interesse generale, tantocon le autorità, quanto con eventuali altre Associazioniproponentesi scopi identici o similari ai propri;

• diffondere anche con corsi professionali, studi, consulen-ze, ricerche, mostre, esposizioni, pubblicazioni, opere didivulgazione e con ogni mezzo utile la conoscenza, losviluppo, il progresso, la discussione delle attività pro-prie del settore merceologico per il miglioramento delprodotto e la riduzione dei costi anche nell’interessedella clientela;

• attivare contatti con Enti, Ministeri ed Istituzioni.

Vi segnaliamo i nominativi, suddivisi per settori merceologi-ci, delle aziende fornitrici che hanno aderito all'Associa zio -ne secondo quanto previsto dallo Statuto.

Mentre ringraziamo le aziende che già lo hanno fatto, con-fidiamo nell’adesione di numerose altre.

MACCHINARIAziende produttrici e filiali

di produttori esteri

ELECTROLUX PROFESSIONAL SPAViale Treviso, 1533170 PORDENONE PNFIRBIMATIC S.p.a.Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BOGRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.a.Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BLILSA S.p.a.Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BOIMESA S.p.a.Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TVIRON S.r.l.Via Piano Selva-Z.I.63040 MALTIGNANO APITALCLEAN S.r.l.Via Ossola, 740016 SAN GIORGIO DI PIANO BOKANNEGIESSER ITALIA S.r.l.Via C. Pavese, 1/3 20090 OPERA MIJENSEN ITALIA S.r.l.Strada Provinciale Novedratese, 4622060 NOVEDRATE COLAVASTIR S.R.L.Contrada Motta87040 CASTROLIBERO CSMAESTRELLI S.r.l.Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BOMIELE ITALIA S.r.l.Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZMONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTIONVia Emilia Ovest, 1123-a 41100 MODENA MO

PAZZI S.r.l.Contrada Vallecupa64010 COLONNELLA TEPIZZARDI S.r.l.Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MIRATIONAL S.r.l. marchio AGAVia Catagnina, 1054100 MASSA MSREALSTAR S.r.l.Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BORENZACCI S.p.a.Via Morandi, 13 06012 CITTA' DI CASTELLO PGSKEMA S.r.l.Via Clelia, 16 41049 SASSUOLO MOTHERMINDUS S.r.l.Via Gino Capponi, 2650121 FIRENZE FIUNION S.p.a.Via Labriola, 4 d40010 SALA BOLOGNESE BOVACUUM PUMPVia Olgiate Molgora, 12/A23883 BEVERATE DI BRIVIO LCZETOLINK S.r.l.Piazza Leopoldo, 11 50134 FIRENZE FI

Distributori

LAUNDRY S.a.s. DI Franco Tarchiani & C.Via Sangallo, 31 50020 SAMBUCA - TAVARNELLE VAL DI PESA FILOGIK SOLUTION S.r.l.Via Eschilo, 19400125 ROMASETEL S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CR

MACCHINARI PER LO STIRO

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

BARBANTI CARLO S.n.c.Via di Mezzo, 78 San Giacomo Roncole 41037 MIRANDOLA MODUE EFFE & C. S.r.l.Via John Lennon, 10 40057 CADRIANO BOFIMAS S.r.l.Corso Genova, 25227029 Vigevano PVGHIDINI BENVENUTO S.r.l.Via Leone Tolstoj, 24 20098 SAN GIULIANO MILANESE MIPONY S.p.a.Via G. di Vittorio, 8 20065 INZAGO MISIL FIM S.r.l. - SILCVia Campania, 19 - P.O. BOX 62 60035 JESI ANTREVIL S.r.l.Via Nicolò Copernico, 1 20060 POZZO D'ADDA MI

Distributori

LAVASECCO 1 ORA-CATINET/Sankosha S.r.l.Via Roma, 10810070 CAFASSE TO

DETERGENTI, SOLVENTI, MATERIE AUSILIARIE, ECC.

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

ALBERTI ANGELO PRODOTTI CHIMICIVia 1° Maggio, 22/24 40064 OZZANO DELL'EMILIA BOBIAR AUSILIARI BIOCHIMICI S.r.l.Via Francia, 7/9 20030 SENAGO MICHT ITALIA S.r.l.Via Luigi Settembrini, 920020 LAINATE MICHRISTEYNS ITALIAVia F.lli di Dio, 220063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MIDIM S.R.L. Detergenti Ind. MilanoVia Guglielmo Marconi, 1920051 LIMBIATE MIDD60

DETERGO NOVEMBRE 2010

ECOLABVia Paracelso, 6 20041 AGRATE BRIANZA MIFALVO S.a.s. Via del Progresso, 12 00065 Fiano Romano RMG.B.M. ELETTROCHIMICA S.r.l.Via Fiumicino San Mauro, 120/130 47039 SAVIGNANO SUL RUBICONE FOMONTEGA S.r.l.Via Larga, 6647843 Misano Adriatico RNRARO S.r.l.Via 1° Maggio, 1475100 MATERA MTTENSIOCHIMICA IND. S.p.a. Via Giuseppe di Vittorio, 3825125 BRESCIA BS

Distributori

A.P.LAV. di LucidiContrada San Pietro, 86 63010 MASSIGNANO AP

MANUFATTI TESSILIAziende produttrici e filiali

di produttori esteri

CORITEX S.n.c.Via Ca' Volpari, 2524024 GANDINO BgEMMEBIESSE S.p.a.Piazza Industria, 7/8 15033 CASALE MONFERRATO AL

GASTALDI & C. S.p.a. Industria TessileVia Roma, 10 22046 MERONE COLAMPERTI CARLO TESSITURA E FIGLIO S.p.a.Via della Tecnica, 8 23875 OSNAGO LCMASA S.p.a. INDUSTRIE TESSILIVia Mestre, 37 21050 BOLLADELLO DI CAIRATE VANOBILTEX S.R.L. - GRUPPO TESSILE LGVIA 1° Maggio, 39/4125038 ROVATO BSPAROTEX S.r.l.Via Massari Marzoli, 17 21052 BUSTO ARSIZIO VAPEREGO S.p.a.Via Milano, 23 24034 CISANO BERGAMASCO BGTELERIE GLORIA S.n.cViale C.M. Maggi, 25 20050 PEREGALLO - LESMO MITESSIL TORRE S.r.l. Via Giuseppe Verdi, 34 20020 DAIRAGO MI

Distributori

CROTEX ITALIA S.r.l.Via U. Mariotti Z.I. Agostino 51100 PISTOIA PT

ACCESSORIAziende produttrici e filiali

di produttori esteri

A 13 S.r.l.Via Venini, 5720127 MILANOABG SYSTEMS S.r.l.Via Milano, 720084 LACCHIARELLA MIALVI S.r.l.Strada Statale, 230, 49 13030 CARESANABLOT VCNUOVA FOLATI S.r.l.Via dell'Archeologia, 2 - Z.I. Prato Corte 00065 FIANO ROMANO RM

Distributori

LAUNDRY SUPPLIES S.r.l.Via Sangallo, 31 50020 SAMBUCA - TAVARNELLE VAL DI PESA FISCAL S.r.l.Viale Rimembranze, 93 20099 SESTO SAN GIOVANNI MI

DDDETERGO Pubblicazione ufficiale dell’Unione Italiana Manutenzione dei Tessili e Affini

Direttore responsabile: Diego ZambelliComitato di direzione: Cesare Locati, Claudio Montanari, Luciano Miotto, Emanuele Mùrino, Pino Pisacane, Gabrio Renzacci, Riccardo Ripamonti, Ugo Sala, Giovanni SalvatiSi ringraziano i signori: Letizia Baccichet, Vittorio Cianci, Patrizia Ferri, Cesare Locati, Emanuele Mùrino, Josè Airton VensoSegretaria di redazione: Franca CesariniDirezione, redazione, amministrazione, pubblicità:DETERSERVICE srl • 20158 Milano • via A Masina, 9 tel 02 39314120 • fax 02 39315160 • e-mail: [email protected] grafico e impaginazione: Strike • Via F.lli Rizzardi, 10 • 20151 Milanotel 02 36508778 • fax 02 36508401 • e-mail: [email protected]: Presscolor • Milano

La riproduzione degli articoli pubblicati non è consentita salvo autorizzazione scritta.Abbonamento annuo (11 numeri) Euro 42,00 • Estero Euro 80,00 • Una copia Euro 4,50I versamenti intestati a Detersevice SRL - Via A. Masina, 9 - 20158 Milano, possono essere effettuati a mezzo: C/C Postale n° 60515715BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA AGENZIA 10 MILANO IBAN: IT11 C 05387 01609 000001504285 BIC: BPMOIT22 XXXGli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero. I manoscritti non si restituiscono. L’editore non si assume responsabilità per errori contenuti negli articoli o nelle riproduzioni.Le opinioni esposte negli articoli impegnano solo i rispettivi Autori. Ad ogni effetto il Foro competente è quello di Milano.Tiratura: 18.000 copieAutorizzazione Tribunale di Milano n° 2893 del 25.11.1952 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa al ROC N. 18402Distribuzione: “Poste Italiane s.p.a. - Postatarget Magazine

LEGGE PRIVACY - TUTELA DEI DATI PERSONALIINFORMATIVA AI LETTORIRendiamo noto agli abbonati e ai lettori di Detergo che i dati utilizzati per la spe-dizione della rivista fanno parte dell’archivio elettronico della Deterservice srl,con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158 Milano.I dati vengono trattati ed utilizzati nel rispetto delle norme stabilite dal D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei dati personali a mezzo strumenti cartacei o elettronici.In particolare questi dati (consistenti essenzialmente in nome e indirizzo) vengo-no utilizzati per la spedizione della rivista e di materiale a stampa connesso conl’attività editoriale della Deterservice srl.Ciascun lettore può richiedere in qualsiasi momento, a mezzo posta o fax, disapere quali suoi dati sono in archivio, richiederne la modifica, la rettifica oanche la cancellazione. I dati non sono ceduti e diffusi a terzi né utilizzati perscopi diversi da quelli sopra citati.

FAC-SIMILE DI RICHIESTA DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL CODICE DELLA PRIVACY

Il sottoscritto…………………………………………………………….....................Azienda………………………………………………………….................................Indirizzo………………………………………………………....................................Località………….....………................................ Cap…………… Prov. …………Chiede alla Deterservice srl, con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158Milano- e-mail: [email protected] - Tel. 02 39314120 - Fax 02 39315160� di conoscere i suoi dati contenuti nell’archivio elettronico di Deterservice srl;� di modificare i dati come sopra specificati;� di cancellare nell’archivio i suoi dati

FIRMA .............................................................................

Membro di:International TextileCare Press Club

BARBANTI CARLO S.N.C. 49BERGPARMA S.R.L. 53CHT ITALIA S.R.L. 37DETERPLAST S.P.A. 19DEFIL S.A.S. 55ELECTROLUX PROFESSIONAL 43EMMEBIESSE S.P.A. 3a

di COPERTINA

FALVO S.A.S. 1adi COPERTINA

GIRBAU 27ILSA S.P.A. 45IMESA S.P.A. 4a

di COPERTINA

LAVASECCO 1 ORA S.R.L. 47PRO.MA S.R.L. 41SIL FIM S.R.L. marchio SILC 35SUTTER PROFESSIONAL 3TENSIOCHIMICA INDUSTRIALE S.P.A. 29TESSILTORRE S.R.L. 2a

di COPERTINA

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I N D I C E D E G L I I N S E R Z I O N I S T I

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Avvisiamo la Clientela che dal 21 ottobre 2010 abbiamo interrotto il contratto di agenziacon la rete vendita Primolino di Usignoli Maurizio e relativi sub-agenti.

Comunichiamo che la nostra Società gestirà le vendite con funzionari commerciali diretti che a breve riprenderanno i contatti con i Clienti.

Nel frattempo il nostro personale interno addetto alla divisione Ho.Re.Co. è a disposizione per ogni necessità.

EMMEBIESSE S.p.A.Piazza Industria, 7/8

15033 Casale Monferrato (AL)Italy

Tel. +39 0142 74391Fax +39 0142 [email protected]

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