Detergo Aprile 2015

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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine INTERNATIONAL CAMPAGNE/CAMPAIGNS "Use&Reuse", come dare lunga vita al tessile "Use&Reuse", how to extend the life of textiles FIERE/EXHIBITIONS 4/2015 A Verona torna "Pulire" 270 espositori da 25 Paesi "Pulire" is back in Verona 270 exhibitors from 25 countries SPECIALE/SPECIAL Nuove tendenze alternative al percloro New alternatives to perc Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine Aprile 2015 / Numero 4 April 2015 / Number 4 Anche in lavanderia è tempo di "Host" It’s "Host" time in laundries, too

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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco. The industrial laundry and dry cleaning magazine. Tutte le news sulla lavanderia industriale italiana, produttori di macchina, detergenti, attrezzature le trovi sul portale www.detergo.eu

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R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

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CAMPAGNE/CAMPAIGNS"Use&Reuse", come darelunga vita al tessile"Use&Reuse", how to extend the life of textiles

FIERE/EXHIBITIONS

4/2015

A Verona torna "Pulire"270 espositori da 25 Paesi"Pulire" is back in Verona270 exhibitors from 25 countries

SPECIALE/SPECIALNuove tendenzealternative al percloroNew alternatives to perc

R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

Aprile 2015 / Numero 4April 2015 / Number 4

Anche in lavanderia

è tempo di "Host"

It’s "Host" time

in laundries, too

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34 Per capire il boom Maxisecco la password è “famiglia”“Family” is the key to understanding the Maxisecco boomASSOSECCO

38 Problemi con la nuova macchina di lavaggio a secco

40 L’Assemblea di Confcommercio, Carlo Sangallialla guida della Confederazione

41 Gabriella Platè incontra il Presidente Carlo Sangalli

42 News44 Giornata formativa a Mortara

PICCOLA GUIDA DEL PULITINTOREWET & DRY CLEANER GUIDE

46 La seta: caratteristiche e problematiche in manutenzioneSilk: characteristics and maintenance issuesCONFARTIGIANATO

51 Divampa un incendio e la lavanderia…va in fumo52 Obbligo dotarsi di POS53 Prorogata la scadenza per il pagamento

SCF 201553 E ancora SISTRI 54 Assemblea di Confartigianato ANIL55 “Conosciamo i prodotti per farci conoscere meglio”56 ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI

AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILIMEMBERS TO THE TEXTILE CARE SUPPLIERS’ ASSOCIATION

58 INDICE DEGLI INSERZIONISTIADVERTISERS’ DIRECTORY

APRILE 2015 Numero 4 / APRIL 2015 Number 4

SOMMARIO/CONTENTS

EDITORIALEDITORIALE

6 The Ministry of the Environment and outings thatinclude Italian-made tablecloths

7 Il ministro e le scampagnate su tovaglie “made in Italy”GRANDI EVENTIGREAT EVENTS

8 È di nuovo tempo di “Host” le lavanderie si mobilitanoIt’s “Host” time again laundries are on the moveASSOSISTEMA

14 USE&REUSE 2015 - Da Assosistema la propostadel riciclo dei prodotti tessili riutilizzabiliMANIFESTAZIONI/EXHIBITIONS

18 È di nuovo tempo di “Pulire”“Pulire” time is here againSPECIALISPECIAL

22 Lavanderie Industriali: Stiratura, piegatura,confezionamento, identificazione e gestione capiIndustrial Laundries: ironing, folding, packging, identification and management of garments

26 Tintolavanderie: i nuovi solventi alternativi al percloro Dry cleaners: The new solvent alternatives to percVITA ASSOCIATIVA

33 Felice Mapelli alla guida di AssofornitoriIL SEGRETO DEL MIO SUCCESSOTHE SECRET OF MY SUCCESS

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Recycle, reuse, repurpose. The “re”prefix rings loud and clear wheneverthe conversation turns to safeguard-ing the environment and preventingpollution. Gian Luca Galletti, Italy’sMinister of the Environment, spoke ofthis at the second “Use&Reuse” con-vention, organized by Assosistema atthe Palace of Exhibitions in Rome.“Reuse and recycle - he said - mustbe required of institutions and busi-nesses”.Music to the ears of many. Especiallythose who have fought long and hardto promote best-practices initiativesin recycling and reuse. This feelingwas certainly shared by the Assofor -nitori members in attendance - mem-bers of an association that, alongwith launderers has, for the last twoyears, been committed to informingabout and supporting the “Notice thedifference?” campaign, designed topromote the use of fabrics in thehotel and restaurant sector and re -duce the use of polluting, voluminousthrow-aways. DETERGO has givenwide coverage to these ideas and ini-tiatives in previous issues.Now we need to see how the institu-tions mentioned by Galletti, and hisministry, intend to act - and based onwhat legislation - in such a difficult

DDE D I T O R I A LThe Ministry of the Environment and outings that include Italian-made tablecloths

DD6DETERGO 2015 APRILE / APRIL

battle. Certainly, if even a minimalamount of optimism is allowed, thecommunities that Assofornitori, withits expertise and resources, repre-sents impeccably and professionally,can be counted on to provide watch-dog activities and be a driving force.They have already seen the numberof people who have been reached bythe “Notice the difference?” mes-sage, and with results so encouragingthat the association plans to continuealong this pathway, with added vigor.And, if the campaign itself is associ-ated with a fun outing to the localtrattoria, it will not be hard to invol -ve the public - men and women whoalready appreciate a tasty, healthfulmenu that includes “appetizer-maincourse-dessert-fruit-coffee” - in anobjective of this kind, but only undercertain conditions. Beginning with respect for environ-mental safeguarding that alsoextends to include the service items,hygiene and materials used to pres-ent a meal where the use of Italian-made fabric tablecloths and napkinsis as basic as the “DOC” classifica-tion of the food and wines.The convergence of institutional cam-paigns and the needs of the publiccan produce unexpected and explo-sive effects. Just think about howquickly the ban on smoking in publicplaces gained footing. Coming back to the title of the Asso -fornitori campaign, what matters isto “make the difference noticed”.

Stefano Ferrio

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DDE D I T O R I A L E

Il ministro e le scampagnatesu tovaglie “made in Italy”

Riciclo, riuso, riconversione. Il prefisso“ri” suona come una nota dominanteovunque si parli di Ambiente da tutela-re, e inquinamento da combattere. Al secondo convegno “Use&Reuse”,organizzato da Assosistema al palazzodelle Esposizioni di Roma, lo ha ri-cordato il ministro dell’Ambiente,Gian Luca Galletti. “Il riuso e il rici-clo – ha detto – devono essere impe-gni obbligati per le istituzioni e leimprese”.Parole molto gradite da parte del pub-blico. E, in particolare, da quanti siprodigano da tempo in iniziative fina-lizzate a virtuosi ricicli e riusi. Questa sensazione riguardava di certoi soci di Assofornitori presenti in pla-tea, membri di un’associazione daormai due anni impegnata a diffonde-re e sostenere la campagna “Notate ladifferenza?”, ideata per promuoverel’uso del tessile nel settore alberghie-ro e nella ristorazione. A fianco dellelavanderie, e a scapito dell’inquinantee ingombrante monouso. In vari numeri di DETERGO ne ab -biamo già raccontato idee e iniziative.Ora, bisogna vedere come le istituzio-ni citate da Galletti, e il suo ministeroper primo, intenderanno agire - esecondo quali direttive - in una batta-glia così difficile. Di sicuro, se unaminima nota di ottimismo è lecita,non mancherà lo sprone, e l’opera divigilanza, in arrivo dalla cosiddetta“società civile”. Comunità di cittadiniche Assofornitori, con le sue compe-tenze e le sue risorse, rappresenta inmodo indubitabile e qualificante.Hanno già avuto modo di accorgerse-

ne quanti sonostati finora rag-giunti dal mes-saggio di“Notate la diffe-renza?”, conrisultati chehanno già inco-raggiato l’asso-ciazione a pro-seguire conulteriore slan-cio su questostesso cammi-no.In fondo, se l’immagine di riferi-mento diventa quella di una bellascampagnata in trattoria, non riusciràdifficile coinvolgere in un obbiettivodel genere la cosiddetta “gente dellastrada”, uomini e donne oggi orientatiad apprezzare un saporito e sano me -nù “primo-secondo-dessert-frutta-caf -fè”, ma solo a determinate condizioni.A cominciare dal rispetto di una tutelaambientale estesa anche al servizio,all’igiene e ai materiali utilizzati perun pranzo dove la presenza di tova-glie e tovaglioli in puro tessuto“made in Italy” diventa fondamentalequanto il marchio “doc” apposto suicibi consumati.Il convergere fra campagne istituzio-nali e bisogni dei cittadini può avereeffetti imprevisti e dirompenti. Basta ricordare quanto presto ha fattoad attecchire, contro ogni previsione,il divieto di fumare in locali pubblici.Riprendendo il titolo della campagnadi Assofornitori, l’importante è “farnotare la differenza”.

di Stefano Ferrio

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Inevitably so, as the show with aglobal appeal wisely scheduled tostart right after the World Expothis October will focus on Hospita -lity and Catering, the same coretopics of the “Notice the differ-ence?” campaign successfullylaunched by Assofornitori andDETERGO.

Next October will be Host timeagain in Milan, the time of theglobal hospitality and cateringexpo, which increasingly interestsand affects the laundry sector. A survey recently published by theleading travel portal TripAdvisorclearly quantifies the wants andbasic needs of tourists worldwidein terms of hospitality and cater-ing. Breakfast service was anabsolute priority for 84% of the15,000 people surveyed, and40% of them would only considerstaying at hotels with on-site laun-dry service. Percentages also worth keeping inmind as we look forward to thenext and much awaited UniversalExpo, to be held in Milan from 1May through 31 October 2015 onthe crucial theme of “Feeding thePlanet”. An event with over 20 mil-lion people expected to attend,and therefore already bound to be“historical”. The last days of it hap-

Inevitabile, considerando che, col-locata ad arte nel prossimo otto-bre, alla fine dell’Expo, si tratta diuna fiera di portata mondiale sutemi come accoglienza e ristorazio-ne. Gli stessi al centro della cam-pagna “Notate la differenza?”,lanciata con successo da As so for -nitori e DETERGO.

Nel prossimo ottobre, a Milano,sarà di nuovo tempo di Host, gran-de fiera mondiale dell’accoglienzae della ristorazione, a cui il settoredella lavanderia guarda con cre-scente interesse. Un sondaggio, reso pubblico intempi recenti dall’autorevole porta-le TripAdvisor sulle richieste e suibisogni principali espressi da turi-sti di tutto il mondo, segnala nume-ri ben precisi in tema di accoglien-za e ristorazione. Il servizio inassoluto più richiesto risulta laprima colazione, ritenuta priorita-ria dall’84% degli oltre 15milasoggetti contatatti, mentre per il40% degli stessi è indispensabileche la struttura ospitante sia dotatadi lavanderia.Sono percentuali da tenere a men -te nel momento in cui ci si accingead assistere all’apertura dell’atte-sissima Expo Universale di Milano,in programma dall’1 maggio al31 ottobre prossimi su un tema diDD8

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GRANDIEVENTIGREATEVENTS

È di nuovo tempo di “Host”le lavanderie si mobilitano

It’s “Host” time again laundries are on the move

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capitale importanza come “Nutrireil Pianeta”. Evento che gli oltre 20milioni di visitatori attesi fa giàdefinire “storico”, e il cui epilogocoincide proprio con le cinquegiornate di “Host”, vetrina cheAssofornitori e la rivista DETERGOhanno già scelto, due anni fa, perlanciare la propria campagna“Notate la differenza?”, a favoredell’uso del tessile nell’accoglienzae nella ristorazione. Tema divenuto da allora di cre-scente importanza, come ribaditodall’analoga e autorevole campa-gna “Use&Reuse”, lanciata daAssosistema. Con inevitabile ritor-no in scena in concomitanza conl’ormai prossima edizione di Host.

Tra le mille e una facce del mondoHo.Re.Ca. e Retail, tutte rappre-sentate in modo completo aHostMilano, in fieramilano a Rhoda venerdì 23 a martedì 27 otto-bre prossimi – la manifestazioneleader mondiale del settore – spic-ca tra i segmenti più vivaci quellodel laundry.Secondo stime dell’Ente BilateraleLavanderie Industriali, esistono nel

pen to coincide with the 5 day-long “Host” expo, a showcasechosen two years ago byAssofornitori and DETERGO maga-zine to launch their own cam-paign, “Notice the difference”,aimed to promote the use of tex-tiles in the hospitality and cateringsectors. A topic that has become increas-ingly important since then, as reaf-firmed by “Use & Reuse”, a similarand authoritative campaignlaunched by Assosistema. And itwill be back on stage on the occa-sion of the forthcoming Host edi-tion.

Of the thousand and oneexhibitors at the Ho.Re.Ca. andRetail show taking place at HostMilano in the Rho district of Milanfrom Friday 23 to Tuesday 27October next, the leading exhibi-tion of its kind in the world, thelaundry sector surely stands out asone of the most dynamic.Ente Bilaterale LavanderieIndustriali, the trade associationfor the laundry industry, estimatesthat Italy has around 600 compa- DD9

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nies in the sector, employing15,000 people and generating aturnover of €1.3 billion. This is asector that is very much gearedtowards industry, and turnover peremployee amounts to approximate-ly €87 thousand.The two markets in which industriallaundry companies have the great-est penetration are health care(€630 million) and hotels andtourism (€500 million).It is ratherharder to measure the value of theservices rendered to the restaurantand catering business owing to itsfragmentation and peculiarities,but it is estimated that the potentialmarket for laundry services and forthe rental of textiles and othermaterials is substantial, in theorder of several hundreds of mil-lions of euro.The two business areas of tourismaccommodation and guest servicesfor visitors both demand a level ofhigh quality and technologicalinnovation, whether the hospitalitystructures have opted to managetheir processes in-house or out-source it. “The quality, level ofinnovation and ergonomicsresearch that typifies Italian designand production continue to attractinterest from foreign markets, asmay be seen from the exportpropensity of our companies,which, in some cases, is as highas 90%,” declared LucianoMiotto, President and CEO ofEXPOdetergo Imesa.“We are seeing a positive trend

nostro Paese circa 600 impresenel comparto che danno lavoro a15 mila addetti per un fatturato di1,3 miliardi di euro. Si tratta di unservizio a forte vocazione indu-striale, con un fatturato per addet-to pari a circa 87 mila euro. I due mercati all’interno dei qualile lavanderie industriali registranoun maggior tasso di penetrazionesono il settore sanitario assistenzia-le (630 milioni di euro) e il settoreturistico alberghiero (500 milionidi euro). Più difficile calcolare ildato dei servizi per le imprese diristorazione, a causa della fram-mentazione e delle peculiarità delcomparto, ma si stima che il mer-cato potenziale per i servizi dilavanderia e noleggio tessile o dialtri materiali sia consistente, nel-l’ordine di alcune centinaia dimilioni di euro.Due comparti, la ricettività e ilfuori casa, entrambi con esigenzedi elevata qualità e innovazionetecnologica, sia che le strutturedecidano di gestire “in casa” ilprocesso, sia che lo affidino all’e-sterno. “La qualità, il livello diinnovazione e la ricerca di ergo-nomia tipici del made in Italy con-tinuano a riscuotere l’interesse deimercati esteri come dimostra lavocazione all’export delle nostreaziende, che in alcuni casi rag-giunge punte massime anche del90%”, sottolinea Luciano Miotto,Presidente EXPOdetergo Interna -tional e Amministratore Delegatodi Imesa.“Riscontriamo un trend positivodovuto al fatto che c’è un ritornosoprattutto degli alberghi a metterea disposizione della clientela il ser-vizio di lavanderia, lavorare quin-di con quantità piccole velocemen-DD10

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te – aggiunge Marco Niccolini,General Sales And MarketingManager di Renzacci –. La tecnologia permette oggi con inostri macchinari di poter persona-lizzare il lavaggio: attraverso icomponenti dei nostri macchinarisi ottimizzano i consumi a secon-da della quantità dei capi lavati. Inostri prodotti di punta sono pro-dotti a lavaggio ad acqua e asciu-gatrici che consentono di ridurremolto il consumo di acqua e dienergia e di recuperare l’acquautilizzata. Siamo soddisfatti diaver vinto ad Host2013 il premioSmartLabel ricevuto dal Politecnicodi Milano che funge da stimoloper l’azienda”.Quello del settore dei produttori dimacchinari per il lavaggio e stire-rie è un vero primato italiano. È un’industria di punta rivolta a unmercato che solo in Italia valeoltre 4 miliardi di euro e ha nel-l’export un grande punto di forza,perché nel mondo il 70% dellaproduzione di macchine per illavaggio a secco è italiana.“La nostra gamma di prodotti com-prende macchine per il lavaggio asecco, lavatrici industriali edanche una linea semi-professiona-le, asciugatrici, attrezzature per lastiratura e, da qualche tempo,anche una gamma di detergentiappositamente studiati per le no -stre macchine, in collaborazionecon importanti aziende italianespecializzate nel settore della chi-mica industriale”, spiega RobertoGrandi, General Manager diRealstar.Non solo macchinari, ma ancheprodotti per la pulizia: “Noi siamospecializzati in prodotti per ladetergenza e disinfettanti per il

thanks to the revival of the tenden-cy, especially among hotels, tooffer laundry services to theirguests, which means working fastwith small quantities”, he added.“Today’s technology enables ourmachines to personalise laundryservices, and, naturally, they havebeen designed to optimise con-sumption according to load. Our flagship products include wet-

cleaning washing machines anddriers that reduce the consumptionof water and energy, and evenrecover the water used in theircycles. We are delighted to havewon the Smart Label prize award-ed by Politecnico di Milano atHost2013, which will spur ourcompany on to even greaterachievements.”Italy truly leads the way in themanufacture of washing machinesand ironing equipment. Ours is aleading industry whose market inItaly alone is worth over ?4 billion,and is particularly strong in thearea of exports, given that 70% ofthe world’s dry-cleaning machinesare Italian-made.“Our product range covers dry-cleaning machines and industrialwashing machines, as well as a DD11

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line of semi-professional productsthat encompasses dryers, ironingequipment and, for some timenow, various detergents that,thanks to our collaboration withmajor Italian chemical companies,are specifically designed for ourmachines,” declared RobertoGrandi, General Manager ofRealstar.The sector produces not onlyequipment, but also cleaning prod-ucts. “We specialise in producingdetergents and disinfectants for theHo.Re.Ca. sector. The 2015 edi-tion of Host will be strongly linkedto EXPO 2015, and we want tomake sure of our visibility there,seeing as we have more than 100distributors, a presence throughoutEurope, an office in Russia, andare enjoying strong growth in Italyand abroad,” said Mr VincenzoMagni, Head of the Ho.Re.Ca. &Facilities Divisions of Allegrini. The full spectrum of consultancyservices that we offer is our great-est strength. Thanks to our consci-entious advisory services, weensure that our various customersin the Ho.Re.Ca. sector, especiallythose in the catering and hotelbusiness, receive the products thatbest fit their needs.”Host2015 willdevote ample space to the laundryindustry, which is to be includedwithin the macro-area dedicated tofood equipment in the Bread,Pasta and Pizza Restaurants sec-tion. The other two macro-areas arededicated to Bars, Coffee Makers,Coffee and Tea VendingMachines, Gelato/Ice-Cream andPastry, and to Furnishings &Tableware.

mondo HoReCa. L’edizione 2015di Host sarà fortemente legata aEXPO 2015 e noi vogliamo esser-ci, visto che abbiamo oltre 100distributori, siamo presenti in tuttaEuropa e abbiamo anche unasede in Russia, e stiamo registran-do una forte crescita in Italia eall’estero – conclude VincenzoMagni, Responsabile DivisioniHoreca & Facilities di Allegrini –.L’elemento di punta del nostrolavoro è il servizio, una consulen-za a 360 gradi. Grazie alla no -stra attenta consulenza, forniamo ilprodotto più adatto nei vari seg-menti dell’Ho.Re.Ca., in particola-re nel mondo della ristorazione edell’hôtellerie”.A Host2015, al segmento laundrysarà dedicato ampio spazio nel-l’ambito della macro-area dedica-ta al food equipment, Ristorazionecon Pane, Pasta, Pizza. Le altre due macro-aree sono rivol-te rispettivamente a Bar -Macchine per Caffè - Vending conCaffè-Thè e Gelato-Pasticceria ead Arredo & Tavola.

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ta da Ambiente Italia, per contodell’Ente Bilaterale del settore,l’utilizzo del prodotto tessile riuti-lizzabile determina vantaggi sulpiano ambientale sensibilmentemigliori di qualsiasi altro prodottoalternativo – ha detto Ferri - Leimprese associate adAssosistema operano nel settoredella produzione di beni e serviziper la sicurezza igienica dei pro-dotti tessili e chirurgici utilizzati inambito sanitario, ospedaliero,assistenziale e nel settore dellaproduzione, distribuzione e manu-tenzione degli indumenti di lavo-ro, anche dispositivi di protezioneindividuale, nonché nel settore delricondizionamento dei correditessili utilizzati in ambito alber-ghiero. L’uso efficiente delle risorse edelle tecnologie, la compatibilitàambientale, la scelta di prodotti diqualità sono gli asset sui quali leaziende investono da anni. Ognianno il settore produce 25.000tonnellate di tessili a fine vita. Si tratta, quindi, di dispositivi tes-sili che escono definitivamentedal processo produttivo delleimprese e che finiscono prevalen-temente in discarica, generandocosti per lo smaltimento e sprechiambientali. Lo smaltimento dei

In apertura di lavori, Patrizia Ferri,Segretario Generale diAssosistema ha spiegato da doveè nata l’esigenza del convegno.“Secondo l’ultima ricerca realizza-DD14

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USE&REUSE 2015

di Laura Lepri

Da Assosistema la proposta del riciclodei prodotti tessili riutilizzabili

Sensibilizzare l’opinione pubblica al riciclo dei pro-dotti tessili riutilizzabili e attuare una politica indu-striale fondata sul concetto di economia circolare.Questo l’obiettivo del Secondo Convegno Use&Reuseche Assosistema ha organizzato a Roma il 26 marzo2015 nella suggestiva cornice dell’Open Colonna Pa -lazzo delle Esposizioni con grande e sentita parteci-pazione delle imprese associate e delle istituzioni.

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rifiuti rappresenta per l’impresaun costo vivo e per la società uncosto ambientale. Da un punto divista ambientale, infatti, l’idealesarebbe ritrattare (riciclo) questidispositivi per ottenere nuovi pro-dotti (materia prima seconda) dautilizzare per altri fini (settori auto-mobilistico, dell’arredamento,della nautica, ecc.). Dai residuitessili si potrebbero ottenere inol-tre anche pannelli isolanti ed altriprodotti simili. Incentivando l’uti-lizzo del tessile riutilizzabile sidetermina un -53% riscaldamentoglobale, -30% impoverimentostrato di ozono, -45% ossidazio-ne fotochimica, -28% acidifica-zione del terreno, -95% eutrofiz-zazione delle acque. In Italia,però, il riciclo del tessile a finevita non è una pratica con unarilevanza economica organizzata.

Manca, in sostanza, una politicaindustriale a sostegno del riciclo edel riuso che supporti le aziendedel settore nella creazione di uneconomia circolare con evidentivantaggi economici, sociali eambientali a beneficio di tutta la

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pio, il Disegno di Legge d’iniziati-va popolare, “Legge Rifiuti Zero:per una vera società sostenibile”,i cui principi e contenuti sono inperfetta linea con il nostro proget-to industriale. Massimo Piras,primo firmatario della proposta diLegge Rifiuti Zero, ha spiegatoche il disegno di Legge istituisce icentri per il riuso e per il riciclo alfine del riutilizzo di prodotti e dicomponenti di prodotti esclusi dalcircuito per la raccolta differenzia-ta domiciliare, di cui è ancorapossibile il riuso anche attraversoprocesso di riparazione. Il centrodi raccolta è affiancato dal centroper il riuso e per la riparazione incui i prodotti e i componenti diprodotti suscettibili di possibileriuso sono indirizzati verso aree dideposito per le successive fasi diriparazione e di riuso, senza esse-re classificati come rifiuti. “Stiamo andando indubbiamenteverso un cambiamento culturale

che interessa tutti, imprese e cit-tadini. Secondo l’ultima ricercadell’Istituto Piepoli sulla sicurezzaambientale, il 76% delle impreseintervistate considerare l’ambien-te come motore centrale dell’eco-nomia rappresenta una grandeopportunità di crescita economicae il 92% della popolazione risultain generale particolarmente sensi-bile ai temi della tutela dell’am-biente. Ci auguriamo che anche ilGoverno voglia dare risposte con-crete alle imprese e ai cittadini suquesto fronte”, ha concluso Ferri.

collettività”. A conferma di quanto detto daPatrizia Ferri, l’intervento di An -drea Moretto, esperto dell’Istitutodi Ricerche Ambiente Italia, hamesso in luce come la filiera tes-sile abbia consistenti margini dimiglioramento dal punto di vistadella raccolta differenziata e del-l’avvio a riciclo di consistenti per-centuali di materiali tessili. “Inbase al Rapporto “Waste End.Economia circolare, nuova fron-tiera del Made in Italy”, pubblica-to a marzo 2015 dalla FondazioneSymbola e Kinexia - ha spiegatoMoretto - il recupero netto dimateria nei processi industrialipassa dall’attuale 23% dei rifiutial 42% in generale e nello specifi-co, per la filiera tessile, si passe-rebbe da un recupero di materiadel 12% (attuale) ad un 65%(scenario 2020), in pratica il mi -gliore incremento percentuale ditutte le filiere analizzate. Una revisione del modello digestione dei rifiuti in generale etessili in particolare presenta nonsolo vantaggi ambientali (minorconsumo di risorse, minor consu-mo di territorio, minori emissioni)ma anche rilevanti vantaggi eco-nomici (soprattutto in un paesegià dotato della più forte industriamanifatturiera del riciclo d’Euro -pa), in termini di contenimento deicosti complessivi dei servizi digestione dei rifiuti, attivazione dinuove imprese, generazione dioccupazione”.

In Italia, inoltre, nel settore deltessile, non esistono norme chesostengano l’utilizzo di prodottieco-sostenibili. “Vi sono però di -verse proposte di legge tutteorientate – ha continuato Ferri – apromuovere azioni di riduzionedei rifiuti da smaltire in discarica onegli inceneritori, come ad esem-DD16

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Alla tavola rotonda moderata daLaura Bettini, giornalista di Ra -dio24, il Presidente di Assosi -stema, Maurizio Genesini ha riba-dito quanto sostenuto dalla Ferri:“Ogni giorno 2 milioni di cittadiniutilizzano i prodotti e i servizi for-niti dalle nostre aziende. Prodottiigienicamente sicuri e servizi diqualità, frutto entrambi di un con-tinuo lavoro di ricerca e di investi-menti nell’innovazione che leaziende hanno fatto negli ultimianni. Ogni anno, l’1,5% dei tessiliprocessati annualmente esconodal ciclo di produzione per esseresmaltiti in discarica. La sfidadiventa allora quella di completa-re l’intera filiera del tessile,aggiungendo il riciclo dei prodottitessili riutilizzabili. Le impresehanno però bisogno dell’inter-vento delle istituzioni attraversoun accordo di programma con ilMinistero dell’Ambiente per indivi-duare gli strumenti politici e istitu-zionali a supporto dell’iniziativa. Ilvalore aggiunto, in termini dinuova economia, nuova occupa-zione e riduzione delle inefficienzeambientali, genererebbe unimpatto sociale positivo, unrisparmio di spesa notevole e lagenerazione di nuovi redditi”.Il Ministro dell’Ambiente GianLuca Galletti ha espresso apprez-zamento per ogni azione chevada nella direzione del riciclo esi è detto “Disponibile a sostene-re qualsiasi buona pratica in talsenso, purché sia inquadrata inun progetto industriale”. “Il riusoe il riciclo non devono riguardaresolo qualche settore ma devonodiventare una sfida culturale eimprenditoriale che interessa ilGoverno e tutto il mondo indu-striale. Il modello economico diquesto secolo deve cambiare: lematerie prime non sono, infatti,più inesauribili e sono sempre più

costose come nel secolo scorso.L’economia circolare quindi sosti-tuirà quella lineare del Novecento.I Paesi che interpreteranno meglioquesto cambiamento sarannoquelli vincenti in futuro. Con il Documento contro i cam-biamenti climatici, l’Europa si èimpegnata a ridurre entro il 2030le emissioni di Co2 del 40%. È un accordo giuridico e vinco-lante. Dobbiamo essere pronti a costrui-re un grande piano industriale peril Paese”.La Vice Presidente del SenatoValeria Fedeli, impossibilitata apartecipare al convegno, ha invia-to un messaggio a tutti i presenticondividendo pienamente l’impe-gno di Assosistema a costruireuna nuova economia circolare, erendendosi disponibile a sostene-re in sede parlamentare tutte leproposte di riutilizzo dei pro-dotti, che seguendo unastrategia di riduzione deirifiuti contribuiscono allo svi-luppo sostenibile, all’innova-zione delle filiere, al rafforza-mento della loro qualità eall’incremento delle opportu-nità di lavoro, formazione, ricerca. Il Presidente di FederconsumatoriRosario Trefiletti è intervenuto allatavola rotonda mostrando grandeapprezzamento per la proposta diAssosistema perché coniuga ilcomportamento culturale e socia-le con quello economico eimprenditoriale, creando vantaggia tutta la collettività. DD17

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Next 19-21 May it will be “Pulire”time again at the VeronaFairgrounds. “Pulire” is among theleading professional cleaning tradeexpos in the world.Cleanliness that plays a crucial rolefor choosing a hotel, a restaurant ora place for spending time at leisure ingeneral, as highlighted by a surveyconducted on behalf of Afidamp(Italian Professional CleaningMachinery, Products and EquipmentManufacturers’ Association) by theISPO Institute of RenatoMannheimer. The results indicate thatItalians are highly sensitive to thecleanliness of places they frequentand in fact would leave any restau-rant or hotel that is not up to theirstandard of cleanliness, especiallywhen it comes to kitchens, bedroomsand bathrooms (in this order ofimportance). Of the 801 people inter-viewed, 91% expect top cleanliness inrestaurants and 86% in hotels. 52%report the hotels they stayed in werevery clean while 51% say the same ofrestaurants. The gap between thelevel of cleanliness respondentswished for and reported finding on ascale from 1 to 10 was 1.8% forrestaurants, and 1.6% for hotels.

Dal 19 al 21 maggio prossimi, allaFiera di Verona, sarà di nuovo tempodi “Pulire”, fra le massime expo mon-diali dedicate ai vari settori dellapulizia professionale.La pulizia come fattore determinantenella scelta di un albergo, di un risto-rante o più in generale di un ambientein cui soggiornare per il tempo liberoè sottolineata da un’indagine condottaper Afidamp (Associazione Fabbri -canti Italiani di Macchine, Prodotti eAttrezzi per la Pulizia Professionale)dall’istituto ISPO di Renato Mannhe -imer, in cui emerge che gli italiani so -no molto critici sul livello di puliziadegli ambienti che frequentano, alpunto che sono disposti ad abbando-nare un luogo di ristorazione o unalbergo se questi non rispettano il li -vello di pulizia desiderato, soprattuttoper quanto riguarda rispettivamente lacucina e le camere, anche più dei ba -

MANIFESTAZIONIEXHIBITIONS

È di nuovo tempo di “Pulire”

Dal 19 al 21 maggio occhi di tutto il mondopuntati su Verona per la nuova edizione del-l’expo mondiale dedicata a macchine, pro-dotti e servizi per la pulizia professionale

On 19-21 May the eyes of world will be onVerona and the latest global expo of profes-sional cleaning machines, products andservices.

“Pulire” time is here again

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gni. Su un campione di 801 casi, il91% degli intervistati si aspetta un li -vello molto alto di pulizia nei luoghidi ristorazione, l’86% negli alberghi.Il 52% considera molto alto il livellodi pulizia rilevato negli alberghi, il51% esprime la stessa considerazioneper i luoghi di ristorazione. Il gap trapulizia desiderata e pulizia riscontratain una scala da 1 a 10 è pari a 1,8punti percentuali per i luoghi di risto-razione e 1,6 punti percentuali per glialberghi. I soggetti titolari degliambienti frequentati, sono consideratii responsabili della pulizia, soprattut-to per luoghi di ristorazione (63%),alberghi (56%).A Pulire gli operatori del settore e lepiù grandi e importanti imprese diservizi e facility management cheoperano in outsourcing per il settoreho.re.ca potranno trovare una serie disoluzioni adatte a soddisfare gli stan-dard qualitativi di pulizia e igienesempre maggiori richiesti dal merca-to. A partire dalle attrezzature quali icarrelli multiservizio, indispensabiliper impostare correttamente il lavoro,frange, mop e garze per la pulitura ela scopatura, macchine monospazzola,aspiraliquidi e lavasciuga pavimenti,panni e detergenti specifici per lediverse tipologie di superfici, sgras -santi, disincrostanti, disinfettanti.Un settore attiguo alla pulizia profes-sionale, in particolar modo quando siparla di ospitalità, è quello del lavag-gio e della cura dei tessuti. Il perso-nale alberghiero e di ristorazionenecessita di divise sempre perfetta-mente pulite e stirate. Pertanto que-

Most hold the owners responsible forthe state of cleanliness of places theyfrequent, particularly restaurants(63%), and hotels (56%).At Pulire trade professionals as wellas the largest, most important servicecompanies and facility managers inthe hospitality and catering sectorwill find many solutions apt to satisfythe ever rising cleanliness and sani-tation standards the market demands.From equipment like multifunctionaltrolleys that are indispensable toproperly set up the work, to stringmops, brooms, dust and floor clean-ing pads, single brush scrubbers andpolishers, dry and wet floor vacuums,cloths, and detergents specificallyformulated to remove grease, grimeand disinfect surfaces of differenttype.The textiles laundry and care sectoris akin to professional cleaning, espe-cially within the scope of hospitality,as hotel and restaurant workers’ uni-forms always have to be perfectlyclean and ironed. Therefore for thefirst time this year Pulire will launch“Pulire Clean, a showcase dedicatedto this market sector. The main exhib-it prominently set-up in pavilion 1,will feature the latest and greatestnovelties for the hospitality sector,although exhibitors’ stalls will belocated across the entire expo. It will be a precious opportunity forcleaning company operators to meetleading manufacturers of Sponge,String Mops and Uniforms thatrequire ever-more specific and effi-cient cleaning techniques, such as DD19

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pre-soaking sponge and string mopsin the detergent required to cleanfloors. In the chemical products area,they will be able to establish synergyand partnerships aimed to provide afull range of washing and cleaningservices to markets of primary inter-est for both sectors. Last but not least, we should recallfacilities management companies,which outsource services on anincreasingly regular basis. Pulire has achieved record-settingnumbers as an exclusive b2b expo,with over 270 exhibitors from 25countries, representing the leadingnational and international manufac-turers of professional cleaningmachinery, products and equipment,and over 14,000 visitors (single-admittance) expected to arrive inVerona from 90 Countries around theglobe.“The 2015 Pulire event offers a greatwealth of vertical solutions for specif-ic commercial sectors, amongstwhich hospitality plays a role ofabsolute strategic importance”, saidToni D’Andrea, Managing Director ofAfidamp Servizi. “Our organizationis committed to continuously increas-ing the efficiency and immediacy ofcontact between demand and supply,through the keen and timely differen-tiation of merchandize required toenhance the value of every depart-ment of the professional cleaning sec-tor even for the most diversifiedapplications. We will also have anapp for smartphones and tablets,Pulire 2.1, by which smartphone andtablet users may readily and easilyaccess information about the expo”.

st’anno per la prima volta Pulire hadato il via all’operazione PulireClean, rivolto a questo segmento dimercato che sarà immediatamentericonoscibile e caratterizzato all’inter-no del padiglione 1, ma con esposito-ri anche in tutta la fiera, con l’obietti-vo di valorizzare le novità di questocomparto. Per gli operatori del Cleansarà un’occasione di incontro con imaggiori produttori di Mops, Frangee Divise che necessitano di soluzionidi lavaggio sempre più specifiche edefficaci quali la pre-impregnazionedei mop e delle frange con il deter-gente necessario alla pulizia dei pavi-menti. In area prodotti chimici, saràpossibile creare sinergie e partnershipnell’ottica della realizzazione di unservizio completo di lavatrici e deter-genti, dedicato a quei mercati cherappresentano l’interesse primario dientrambi i settori. Senza dimenticarele imprese di facility managementche sempre più costantemente offronoservizi in outsourcing.Pulire vanta numeri da primato perun fiera esclusivamente b2b: oltre270 espositori provenienti da 25Paesi, ovvero i più importanti produt-tori nazionali e internazionali di mac-chine, prodotti e attrezzature per ilcleaning professionale e oltre 14.000visitatori (accessi unici), in arrivo aVerona da 90 Paesi di tutto il mondo.“L’edizione 2015 di Pulire si presen-ta particolarmente ricca di propostecommerciali per settori verticali spe-cifici, tra i quali quello dell’ospitalitàriveste un ruolo di assoluta rilevanzastrategica”, ha affermato ToniD’Andrea, Amministratore Delegatodi Afidamp Servizi. “L’impegno del-DD20

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MANIFESTAZIONIEXHIBITIONS

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l’organizzazione è quello di renderesempre più efficace ed immediato ilcontatto tra la domanda e l’offerta,proponendo una differenziazionemerceologica puntuale e necessaria avalorizzare ogni singolo comparto delcleaning professionale in tutte le suepiù svariate applicazioni. Avremo a disposizione anche un app,Pulire 2.1, che servirà proprio perrendere la fiera sempre più accessibi-le e funzionale, semplicemente attra-verso smartphone e tablet”.

MANIFESTAZIONIEXHIBITIONS

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• • • • • • • • • • FIMAS

Fimas è sempre alla ricerca di nuove tecnologie e soluzioni per le piùsvariate e differenti problematiche della stiratura.Fimas propone sistemi di stiro sempre più automatici mirati ad unamaggiore diminuzione dell’intervento dell’operatore con un aumen-to della resa produttiva.Modello Fimas 389 manichino stiracamicie completo di scaricatoreautomatico camicie.Manichino solido e poco ingombrante, presenta alcune caratteristicheinteressanti, che garantiscono quel qualcosa di più rispetto a quantooffre oggi il mercato:• altezza del corpo manichino e della struttura base della macchina

accessibile molto facilmente per calzare la camicia • regolazione dell’altezza della macchina, per poterla adeguare

alle esigenze dell’operatore/operatrice• gruppo combinato - di serie - di pinze per stirare sia le maniche

lunghe che le maniche corte delle camicie, senza lasciare la piegasui polsini.

• programmatore a logica touch screen.Il modello Fimas 389 può naturalmente stirare camicie con manicalunga e con manica corta, semplicemente variando il programma distiratura. Su questo manichino si possono stirare anche T-shirt,maglioncini, polo ecc.

Lo scarico automatico delle camicie stirate è un meccanismo elettro-pneumatico, abbinato al programmatore Touch Screen, che permettedi sincronizzare i tempi del ciclo di stiratura con il movimento di sol-levamento della camicia stirata a fine ciclo, e di dirottarla, con unapposito binario, regolabile in lunghezza, altezza e direzione, pressoil punto raccolta dei capi stirati, o di immetterla su un trasportatore,automatizzato o manuale, laddove il punto di raccolta non è affian-

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Uno dei campi di battaglia su cui si misura oggi il futuro di una lavanderia industriale è quello che riguarda i sistemi e le macchine per la stiratura, la piegatura, il confezionamento, l’identificazione e la gestione dei capi.

Con l’obbiettivo di coniugare maggiori livelli di automazione, migliore qualità e minori tempi di lavorazione. In questo Speciale vi proponiamo le soluzioni proposte in materia dalle aziende italiane.

One of the battlefields upon which the future of industrial laundries is currently being determined is that regarding the systems and machines for ironing, folding, packaging, identification, and management of garments.

The aim is to combine greater levels of automation, improved quality and reduced working times.In this Special, we present pertinent solutions offered by Italian firms.

S P E C I A L EL A V A N D E R I E I N D U S T R I A L I :

S T I R A T U R A , P I E G A T U R A , C O N F E Z I O N A M E N T O ,I D E N T I F I C A Z I O N E E G E S T I O N E C A P I

S P E C I A LI N D U S T R I A L L A U N D R I E S :

I R O N I N G , F O L D I N G , P A C K A G I N G ,I D E N T I F I C A T I O N A N D M A N A G E M E N T O F G A R M E N T S

Modello 389 manichino completo di scaricatore automatico camicieModel 389 dummy with automatic unloader

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cato al manichino stesso. Concepito inizialmente per lo smistamento delle camicie stirate inconfezione, questo accessorio si rivela particolarmente interessanteed utile anche nelle lavanderie e stirerie che movimentano volumimedio/alti di tali capi, in quanto permette di automatizzare il proces-so di stiratura, eliminando tempi morti ed ottimizzando la produtti-vità del reparto.Il manichino Fimas 389 è una macchina molto semplice da utilizzaree con un’alta produttività: con un operatore di media esperienza sipossono ottenere tranquillamente fino a 50/60 capi/ora, se lavati asecco, e fino a 40 capi/ora se lavati ad acqua, dopo averli passati allacentrifuga alta velocità.Fimas propone anche una serie di mangani. La qualità di stiratura èdavvero ottima: il capo viene trasportato attraverso un rullo suben-do contemporaneamente una pressione per mezzo della conca posi-zionata sopra di esso coprendolo completamente e garantendo quin-di una stiratura uniforme e totale.I mangani sono inoltre particolarmente indicati per stirare capi incotone o comunque capi composti da un solo tipo di tessuto.Questi modelli e tutti quelli prodotti da Fimas sono disponibili perprove tecniche di stiro presso la nostra Show Room di Vigevano (Pv).

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Fimas is always looking for new technologies and solutions for themost different problems in finishing operation.Fimas is proposing the most sophisticated automatic finishing systemsto reduce the operator’ intervention and with the aim to increase theproduction.Fimas dummy model 389 - shirt finisher complete with shirts auto-matic unloader.This dummy is solid and compact, it’ s complete with some interest-ing features, which guarantee something more than what the marketis offering today:• Height of finisher body and of the basic structure of the machine

very easily accessible to wear the shirt• Heigh adjustment of the machine to be able to adapt to the opera-

tor’sneeds• The combined group – as standard - of clamps to finish both long-

sleeved shirts, short sleeve shirts, leaving the ply on the cuffs.• Programmable logic touch screen.Fimas dummy model 389 can of course finish the shirts with longsleeve and short sleeve, simply by changing the finishing program.On this dummy can be finished also T-shirts, sweaters, polo shirts etc..

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The automatic unloading of the finished shirts is an electro-pneumat-ic device, coupled to the Touch Screen programmer, which enables tosynchronize the timing of the pressing cycle with the lifting move-ment of the finished shirt at end of cycle, and to direct it, with a suit-able rail, adjustable in length, height and direction, at the point ofcollection of all finished garments, or placing it on a conveyor, auto-mated or manual, where the collection point is not close to thedummy.Initially designed for the sorting of finished shirts in the GarmentsIndustry, this accessory is particularly interesting and useful now alsoin Laundry and Finishing facilities that handle medium/high volumeof such kind of garments, as it enables to automate the finishingprocess, eliminating downtime and maximizing productivity of thedepartment.Fimas dummy model 389 is very simple to use and a high productiv-ity machine; with an operator of average experience you can get nor-mally up to 50/60 units / hour, if dry-cleaned, and up to 40 units /hour if washed with water, after having passed the high speed cen-trifuge.Fimas also offers a series of ironers. The finishing quality is reallygood : the garment is moved through a roller undergoing a pressureby means of the basin positioned above it and covering it complete-ly, thus ensuring a uniform and total finishing.Ironers are also particularly suitable for finishing of cotton garmentsor otherwise garments consist of a single type of fabric. All these models and all those produced by Fimas are available fortechnical test by our Show Rooms in Vigevano.

• • • • • • • • • • SILC

La Silc propone da molti anni una serie di macchine specifiche per labiancheria con gamma completa di presse da stiro.Le ultime novità introdotte dalla SILC negli ultimi due anni è quellodelle nuove presse da stiro pneumatiche. In occasione dell’entrata

in vigore della normativa EN10472-6 (norme che precisano le rego-le da osservare per la sicurezza dell’operatore), la SILC ha coltol’occasione per aggiornare e rendere ancora migliore la sua gammadi presse pneumatiche con la nuova serie S/EIP.Le caratteristiche essenziali di queste nuove macchine sono:• Piano superiore riscaldato e vaporizzante - Piano inferiore

riscaldato, aspirante e vaporizzante• Dispositivo di protezione “Salvamani” sul piano superiore con

chiusura a 2 pulsanti (come da Normativa Europea EN10472-6)• Avvicinamento dei piani senza chiusura automatica - Battitura dei

piani• Regolazioni della pressione dell’aria frontali (pressione di schiac-

ciamento, velocità chiusura piani e avvicinamento) - Piano diappoggio maggiorato

Tutte queste novità ora di serie sulle presse SILC, offrono un livellodi prestazioni che sino a ieri erano esclusive dei modelli “industria-li” per confezioni.Per rispondere alle esigenze delle lavanderie industriali, e in partico-lare del settore della stiratura dei camici e delle divise del personaledi ospedali, cliniche e alberghi, la SILC ha negli anni realizzato unagamma completa di presse da stiro con piani lucidi riscaldati a vapo-re o elettricamente. Sono presse con forme tradizionali universali, forme bacino e rettan-golari (anche in versione maxi con piani lunghi 145 cm.). Sono mac-chine da stiro tradizionali, che assolvono in modo perfetto alle esi-genze di finitura di alto livello richieste con sempre maggiore insi-stenza dagli economi di ospedali, dai direttori d’albergo o di clinichespecialistiche. Sono macchine estremamente robuste grazie all’utiliz-zo di una serie di affidabili componenti pneumatici prodotti solo da

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Modello F1400 stiratore a rullo industrialeModel F1400 industrial chest ironer

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aziende leader nel settore mondiale. Prodotti che la Silc adotta sin dal1980. Una pneumatica semplice e affidabile è determinante per garantiredurata ed efficienza quando si parla di una attrezzatura che deveaspettarsi un servizio continuo anche in doppi turni di lavoro. La grande qualità costruttiva di queste macchine inoltre assicuraanche un’elevata silenziosità dei movimenti della macchina, con unlivello di rumorosità totale sempre inferiore a 75 db(A). Per i piani superiori lucidi di queste presse sono utilizzate lastre diacciaio inox AISI 304 con spessore di 5 mm. Il piano viene successi-vamente lucidato a specchio. Questo rivestimento in acciaio inoxgarantisce una durata senza fine, ed elimina i rischi di logoramentoe di dannose fuoriuscite di ruggine.

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Non solo percloro. Da tempo è questo un tema fisso nelle scelte e negli orientamenti

delle tintolavanderie. Strutture al cui interno i nuovi bisognidella clientela, uniti ai nuovi materiali

e alle nuove tendenze in voga all’inter-no del tessile, fanno sì che si parli consempre maggiore insistenza di nuovi

solventi, alternativi al percloro. Come questo

Speciale di DETERGO vi dimostra.

Not by perc alone.This has been a topic of unceasing

interest where preferences and trendsin dry cleaning are concerned.

Cleaners are faced with new demandsfrom customers, along with new mate-

rials and new fashions in fabrics, allelements that call for in-depth repor-ting on new solvents, alternatives, or

products to use along with perc. As seen

in this DETERGO Special

S p e c i a l e

Tintolavanderie:I nuovi solventi alternativi al percloro

S p e c i a l

Dry cleaners:The new solvent alternatives to perc

• • • • • • • • • • • CHRISTEYNS

HiGloL’unico solvente per il lavaggio a secco completamente inodore• Esalta i colori, lascia il tessuto soffice al tocco e facilita il finissag-

gio• Funziona facilmente con tutti i tipi di macchine multi solvente• Lascia una gradevole mano sui capi trattati• Delicato per i tessuti e per l’operatore.HiGlo è l’unico solvente per il lavaggio a secco completamente inodo-re e con eccellenti capacità pulenti. È un’assoluta novità alternativaal percloroetilene.HiGlo è stato sviluppato da Christeyns – Cole & Wilson e viene pro-dotto all’interno di un dipartimento speciale della fabbrica Christeynsin Belgio.

Eccellenti capacità pulentiHiGlo funziona perfettamente in tutti i tipi di macchine lavaseccomulti solvente o idrocarburi senza dover apportare importanti modi-fiche. È compatibile con tutti i tipi di sistemi di filtrazione come dischi,cartucce e polveri. HiGlo è stato testato per oltre 18 mesi in differen-ti macchine, operative sia sul campo che in laboratorio. Ha dimostra-to eccellenti capacità pulenti, sia con macchie a base acqua (solubili

in acqua) che lipidiche (grasso, olio, unto).Gradevole mano

Dopo il lavaggio con HiGlo itessuti hanno una gradevole mano: sonopiù morbidi, più elastici, lasciando una sensazione di pienezza.Fenomeni quali la comparsa di pelucchi o infeltrimenti diventerannoun lontano ricordo.La soddisfazione del vostro cliente è garantita!

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Delicato per tessuti e per l’operatoreHiGlo è un solvente delicato. È aggressivo solo sulle macchie, mentremantiene il bianco ed I colori come nuovi. Dopo il lavaggio, i tessutinon sono stressati e quindi più preparati per la fase di finissaggio.Inoltre tutto questo senza lasciare nessun odore sgradevole residuo.La fase di lavaggio con HiGlo un tempo di 50-65 minuti.L’intero processo di lavaggio con HiGlo è stato certificato da CTTN, unInstituto indipendente di Ricerca per il Lavaggio dei Tessuti.

AdditiviCole & Wilson ha inoltre sviluppato una gamma di prodotti additivida combinare con il solvente HiGlo:• SULTRA gamma di prodotti per il lavaggio a secco• Sultrex Hi Pre-spazzolatore universale• Sultrasoft Hi Rafforzatore di lavaggio con forte effetto antistatico

ed effetto manutentivo sulla macchina• SultrasoftDeo Hi Rafforzatore di lavaggio con forte effetto antista-

tico e profumo extra fresco, effetto manutentivo sulla macchina• Sultraqua Impermeabilizzante universale ed agente anti macchia

privo di solventi alogeno derivati• Sultrafresh Prodotto deodorante per eliminare I cattivi odori (quali

fumo, sudore etc.)• Sultracare Prodotto speciale per il trattamento e la rivitalizzazione

dei capi in pelle.Domande frequenti

È difficile passare al solvente HiGlo?No! Se utilizza o ha intenzione di utilizzare una macchina multi sol-vente o idrocarburi il passaggio a HiGlo è molto semplice. Tutto il suoattuale processo di lavoro non sarà minimamente cambiato. Unnostro esperto Cole & Wilson sarà in grado di assisterla al meglio nelcaso di nuova installazione o di cambiamento. Sarà sempre a dispo-sizione per qualsiasi risposta se necessario.

HiGlo è sicuro?Sì! HiGlo rispetta I severi regolamenti europei in materia di sicurez-za. Usato correttamente ed in modo appropriato è assolutamentesicuro.Come tutti i prodotti chimici, deve essere conservato in ambiente benventilato. HiGlo non è cancerogeno né mutageno. Inoltre ha un flashpoint che permette di classificarlo non infiammabile nè combustibilenell’UE.

Devo avere una nuova macchina per utilizzare HiGlo?No! HiGlo può essere utilizzato nella maggior parte delle macchinemulti solvente o idrocarburi dei diversi costruttori.• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

HiGloUnique all-round, odourless dry cleaning solvent• For bright colours, a soft feel and easy finishing• Works smoothly in all types of multisolvent machines

• Leaves a great touch on treated textiles• Is gentle for your textiles and your operatorsHiGlo is a unique, all-round dry cleaning solvent with excellent clea-ning effect and neutral smell. It offers an innovative alternative forperchlorethylene.HiGlo was developed by Christeyns - Cole & Wilson and is manufac-tured in a dedicated department of Christeyns’ Belgian productionplant.

Perfect cleaning performanceHiGlo operates great in all types of multisolvent or hydrocarbon drycleaning machines, without pushing the machine to the edge of itsperformance. It is compatible with all types of filtration systems suchas spin disks, cartridges and powders.HiGlo has been tested for over 18 months in many different machi-nes, both in the field and at the manufacturer’s. It showed excellentcleaning results, both with hydrophylic soils (water -soluble) andlipophilic (fats, oils, greases) soils.

A great touchAfter cleaning with HiGlo, the textiles have a pleasant touch: theyfeel more smooth, more flexible and there is a feeling of added ful-lness.Hardly any pilling or roughening is seen on the cleaned garments.Customer satisfaction guaranteed!

Gentle on textile and peopleHiGlo is a gentle solvent. It is only aggressive on stains, while kee-ping whites and bright colors like new. After cleaning, the textiles arenot dried out or overly wrinkled and are easy to finish. On top ofthat, the solvent does not leave any unpleasant odours.Cleaning with HiGlo requires a normal process time of 50-65 minu-tes.The entire HiGlo cleaning process has been verified by CTTN, an inde-

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pendent public interest Research Institute for Textile Cleaning.The additives

Cole & Wilson also developed a number of specialised additives forthe HiGlo solvent:• SULTRA range of dry cleaning products• Sultrex Hi Prebrushingagent• Sultrasoft Hi a cleaning enhancer with a strong anti-static effect

and maintenance function• SultrasoftDeo Hi a cleaning enhancer with a strong anti-static

effect, maintenance function and extra fresh scent• Sultraqua a finisher with an excellent water- and dirt repellent

action, free from halogenated solvents• Sultrafresh a deodorising agent, to control bad odours (like smoke

etc.)• Sultracare a finisher for treating and revitalisingleatherFrequently asked questions

Is it hard to change over to HiGlo?No! If you have or are going to get a “multisolvent” or hydrocarbonmachine, changing to HiGlo is very simple. Your current methods ofsorting, pretreatment, load classification and work flow will not bedisrupted. A Cole & Wilson technician will assist you in any changeo-ver process or new installation and will always be available to answeryour questions if needed. Is HiGlo safe to use?Yes! HiGlo is in line with European safety regulations on alternativesolvents. Provided it is used in a properly maintained machine, it isabsolutely usersafe.Like other chemical products, it is to be stored in a well-ventilatedroom.HiGlo is non carcinogenic, non mutagenic and has a flash point thatqualifies it as non-flammable and non-combustible in the EU. Do Ineed a new machine to use HiGlo?No! HiGlo can be used in most “multisolvent” or hydrocarbon drycleaning machines from any manufacturer.

• • • • • • • • • • • ITALCLEAN

I solventi alternativi sono prodotti derivati dal petrolio. Sono piùverdi (ecologici) del percloro?

È difficile da dire. Hanno composti volatili e particelle di polveri fini,ma nei paesi più avanzati ora queste macchine sono decisamente lepiù richieste (Stati Uniti, Francia e Germania).In effetti il problema principale dei solventi alternativi è la capacitàdi distaccare lo sporco (l’indice di misura si chiama kauri-butanolo),infatti in questi solventi non l’indice non è molto alto e si potrebberotrovare problemi quando si puliscono indumenti molto sporchi ouniformi di lavoro.

Dall’altro lato, i solventi alternativi sono meno aggressivi e quindiquesto è consigliato per capi delicati e pelle, grazie alla bassa aggres-sività, e inoltre non sciolgono la plastica e gomma, cosicché possonoessere utilizzati in tutti i capi con componenti in plastica (ad es sari inIndia).Molti capi di abbigliamento che ora vengono lavati con l’acqua, sipossono pulire con queste macchine con un grande vantaggio in costie tempi rispetto all’acqua. (Anche la stiratura è più facile e più velo-ce)Oltre a ciò bisogna però sempre ricordare che questi solventi sonoinfiammabili, quindi hanno bisogno di sistemi di sicurezza speciali.Vediamo i solventi alternativi più popolari:1) idrocarbonio (KWL) Questo è il più famoso, conosciuto e meno

costoso. Ha il vantaggio che la sporcizia non si mescola tanto conil solvente, e questo permette di pulire indumenti chiari e coloratiinsieme e quindi la macchina può funzionare anche senza distilla-zione, con il solvente pulito solo con l’uso di filtri, con notevolerisparmio di energia e acqua.

2) silicone (Greenearth o D5) è più costoso, capacità pulente legger-mente inferiore a quella dell’idrocarbonio. Anche questo ha il van-taggio che lo sporco non si mescola molto con il solvente e questopermette di pulire abiti chiari e colorati e di lavorare senza distil-latore ha il problema che se i vestiti non sono completamenteasciutti, durante la stiratura si potrebbe depositare uno strato disilicone nei vestiti.

3) K4 è il più recente. Molto costoso, ma ha un potere di pulizia supe-riore agli altri. In queste macchine il distillatore è essenziale efinora ha un odore molto forte. É molto popolare ora, grazieanche ad una campagna pubblicitaria molto aggressiva.

ITALCLEAN costruisce macchine per questi solvente dal 1992 (prima

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macchina ad idrocarbonio).La macchina che lavora con questi solventi è molto simile a quella apercloro, il concetto è lo stesso con alcune differenze:1) Sicurezze aggiuntive a fronte del rischio incendio2) Sistema di separazione acqua/solvente diverso, perché questi sol-

venti sono più leggeri dell’acqua (0,9)3) velocità di estrazione più elevata (circa 600 rpm)4) tempo di asciugatura maggiore (tempo di ciclo 50/55 min.)5) distillazione sotto vuoto. Per eliminare l’ossigeno e non avere il

rischio di esplosione.Questi sistemi di sicurezza logicamente rendono le macchine piùcostose, però, grazie alla capacità di pulire il solvente senza distilla-zione, sta avendo un grosso successo la produzione di macchinesenza distillatore che ora sono il 75% della nostra produzione di mac-chine a idrocarbonioPerché tanto successo?1) Il costo di acquisto della macchina, che è comparabile con macchi-

na percloro2) Semplicità di manutenzione e di gestione3) La riduzione del rischio di esplosione4) Il consumo di energia elettrica e di acqua molto bassa (50% in

meno sul elettrico e 60/70% in meno di acqua).Quindi, la spesa di pulizia per capo è molto più bassa, e questo dàalla tintoria una posizione di forza nei confronti dei concorrenti• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Machines with alternative solvents. These solvents are petroleumproducts. Are they greener?

It is hard to say. They have volatile compounds and fine dust parti-cles, but in some countries now these machines are the most request-ed (U.S., France, Germany, etc)Indeed the main problem of alternative solvents is the cleaningpower (the measurement index is called kauri-butanol) It is not veryhigh and you might find problems when you clean heavily dirty gar-ments or working uniforms.From the other side, alternative solvents are less aggressive and sothis is good and recommended for delicates and leather, thanks to itslow aggressiveness, and also they not melt plastic and rubber so theycan be used in all garments with plastic components (eg saris inIndia).Many garments that now are cleaned with water, they can cleanedwith these machines with a big advantage in costs and time comparedto water. (Also ironing is easier and faster).Besides these solvents are flammable, so they need special safetysystemsLet’s see the most popular alternative solvents:1) Hydrocarbon (KWL) This is the most popular, known and inexpen-

sive. It has the advantage that dirtiness does not much mix withthe solvent, and this allows to clean clear and colored clothestogether and therefore the machine can work also without distil-lation, the solvent is cleaned only with the use of filters, with rele-vant saving of energy and water

2) Silicon (Greenearth or D5) is more expensive, has a low cleaningpower, too. It also has the advantage that dirtiness does not mixmuch with the solvent and this allow to clean clear and coloredclothes together. But the problem is that if the clothes are not com-pletely dry, during ironing it can leave a silicone layer in theclothes.

3) K4 is the newest. Expensive, but has a cleaning power superior tothe others. In these machines the distillator is essential and so farit has a very strong smell. It is very popular now, thanks to anaggressive ad campaign.

ITALCLEAN manufactures machines for these solvent since 1992 (firsthydrocarbon machine).The machine which works with these solvents is very similar to theperc one, the concept is the same with some differences:1) Additional Securities against fire risk2) separation system water/solvent different because these solvents

are lighter than water (0.9)3) higher extraction speed (about 600 rpm)4) longer drying (cycle time 50/55 min.)5) Distillation in vacuum. To remove oxygen and have no risk of

explosion.These security systems logically make machines more expensive, so,thanks to the ability to clean the solvent without distillation, we arehaving a huge success with the production of machines without dis-tillators which are now 75% of our production of hydrocarbon

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machinesWhy so successful?1) The purchase cost of the machine, which is now comparable with

perc machine2) Simplicity of maintenance 3) The lower risk of explosion4) The consumption of electricity and water very low (50% less on

electric and 60/70% less on water).So the cost of cleaning per garment is much lower, and this gives tothe drycleaner a strong position against competitors.

• • • • • • • • • • • RENZACCI

La Renzacci con la sua attuale presenza in 120 paesi nel mondo e conla possibilità di offrire qualsiasi alternativa nel settore del lavaggio asecco, DAL PERCLORO AI NUOVI SOLVANTI NATURALI, con particolareriferimento a quelli a base di IDROCARBURI sia ISOPARAFFINICI cheSILICONICI, ha potuto condurre una analisi piuttosto accurata sulletendenze riguardo all’evoluzione nell’uso dei solventi nei mercati piùimportanti del lavaggio a secco, analizzando in modo particolarequesti aspetti anche in relazione alle tradizioni e alle scuole di pen-siero che nel settore del trattamento dei capi tessili caratterizzanoEuropa, Asia, America del Nord, America del Sud e Oceania.Allo stato attuale delle cose, se si considerano tutti i fattori ed i para-metri che si prendono tradizionalmente in considerazione quando siutilizza un mezzo di lavaggio, una alternativa a disposizione partico-larmente efficace che ormai rappresenta una realtà incontestata delsettore è quella appunto dei SOLVENTI NATURALI come sopra descritti.Sotto l’aspetto strettamente legato ai risultati di lavaggio l’esperien-za ha confermato la grande flessibilità di impiego di questi solventi,utilizzabili con ottimi risultati su una ampissima gamma di capi com-posti dalle fibre più diverse, quali ad esempio i puliuretanici, spalma-ti, serigrafati, accoppiati, retinati, capi tecnici, capi con inserti perli-nati plastici etc..; a partire dai quelli di più ampia diffusione e dalpret a porter per continuare con quelli particolarmente pregiati dialta moda.Questo dato è stato ancora più accentuato dalle recenti tendenzedella moda a tutti i livelli, che ha privilegiato capi spesso proposti constampe a rilievo multicolore o con tessuti misti uniti con particolaricolle estremamente vulnerabili all’azione di altri solventi tradiziona-li.I SOLVENTI NATURALI si sono dimostrati essere in questi casi anche ilmezzo di lavaggio più efficace e meno costoso in termini di spesa perKg. di capo trattato, considerando sopratutto i costi dei detergenti,trattamento acque ed energia elettrica.Da un punto di vista qualitativo possiamo affermare poi che vengo-no esaltate le caratteristiche più pregiate del materiale trattato come

elasticità, morbidezza, lucentezza, colore e dimensioni.La loro bassa aggressività inoltre consente di essere particolarmenterispettosi delle fibre delicate proteggendone la naturale morbidezzaed i colori.Questa bassa aggressività non significa però riduzione o declassa-mento del suo potere lavante, che invece proprio per la loro affinitàmolecolare è profondo ed efficace.Questi ottimi risultati in termini di lavaggio sono legati ad un minorcosto di esercizio rispetto altre alternative attualmente proposte, spe-cialmente se prendiamo in esame l’intero ciclo di pulizia del singolocapo dall’inizio fino alla sua stiratura.Per non parlare poi del consumo d’acqua, aspetto molto importanteormai per moltissimi paesi e per l’Italia in Particolare.Altro grande risparmio si consegue nella fase di asciugamento esopratutto nei tempi di stiratura che risultano molto più contenuti eridotti. Non bisogna poi trascurare quei costi che solo in apparenza non sonomonetari, vale a dire quelli legati all’ impatto ambientale, data laloro bassa solubilità nell’acqua, la loro biodegradabilità ed il fatto dinon produrre né effetto serra né riduzione della fascia dell’ozono.Degni di particolare nota sono inoltre i grandi vantaggi sia in termi-ni di salute dell’operatore che di trattamenti e smaltimenti dei resi-dui di lavaggio, dato il fatto che questi solventi vengono classificati

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come prodotti non tossici e si pongono senza dubbio come i più eco-logici tra i solventi attualmente disponibili nel mercato.È noto infatti che un professionista esperto e responsabile non puòscordarsi del fatto che anche trattamenti e smaltimenti hanno uncosto che l’ambiente non può pagare.E questo è particolarmente importante nel caso dei solventi a base diidrocarburo, utilizzati dalla RENZACCI SPA in macchine di ultimagenerazione che si contraddistinguono per la loro capacità di darerisultati di altissima qualità privilegiando al tempo stesso semplicità,economicità d’uso e grande rispetto per la salvaguardia dell’ambien-te e della salute dell’operatore.• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Renzacci, currently being present in 120 countries all over the worldand having the possibility to offer any alternative in the dry cleaningsector, ranging from PERC TO THE NEW NATURAL SOLVENTS, with par-ticular reference to the HYDROCARBON solvents, both ISOPARAFFIN-and SILICON-based, has been able to conduct a fairly accurate analy-sis of the trend as to the evolution in the use of solvents in the mostimportant dry cleaning markets, analyzing in particular these issuesalso in relation to the traditions and schools of thought that in thefield of the treatment of textile garments characterize Europe, Asia,

North America, South America and Oceania.At the present state of affairs, if we take into consideration all thefactors and parameters that are traditionally taken into account when

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using a means of cleaning, a particularly efficient and available alter-native actually representing an undisputed reality in this field is theseries of NATURAL SOLVENTS, such as described above.From the point of view closely related to the cleaning results, theexperience has confirmed the great flexibility of use of these sol-vents, with excellent results on a very wide range of garments madeof the most different fabrics, such as for example polyurethane, coat-ed, screen-printed, coupled, netted; technical garments and thosewith bead inserts, etc..., starting with the most sold and the prêt-à-porter to continue with the high-fashion items.This fact has been even more emphasized by the latest fashion trendon all levels, which have favored garments with multi-colored reliefprints or of mixed fabrics joined with special glues extremely vulner-able to the other, traditional solvents. The NATURAL SOLVENTS have proved to be also in these cases themost efficient means of cleaning and less expensive in terms ofexpenses per kg of treated garments, above all considering the costof soap, water treatment and electric power.From the point of view of quality we can affirm that the most valu-able features of the treated material are enhanced, such as elastici-ty, softness, shine, color and size.Moreover, their low aggressiveness can also be particularly respectfulof the delicate fibers, protecting their natural softness and colors.This low aggressiveness, however, does not mean reduction or down-grading of their cleaning power, which on the contrary is thoroughand efficient thanks to their molecular affinity.

These excellent results in terms of cleaning are linked with a loweroperating cost with respect to the other alternatives currently pro-posed, especially if we consider the whole cleaning cycle of the singlegarment from the beginning to its ironing.Needless to mention the consumption of water, which is by now animportant topic for many countries and for Italy in particular.Another great saving is achieved in the drying phase and above allin the ironing times which are much more contained and reduced.Not to be overlooked are those costs that only apparently are notmonetary, namely those related to the environmental impact, due totheir low solubility in water, their biodegradability and to the fact thatthey produce neither green-house effect nor the reduction of theozone layer. Particularly worthwhile mentioning are also the great advantagesboth in terms of the operator’s health and of the treatment and dis-posal of the cleaning residues, as these solvents are classified non-toxic products and are considered without any doubt the most ecolog-ical among the solvents currently available on the market.It is well known that an experienced and responsible professionalcannot forget the fact that also treatments and disposal have a costthat the environment cannot pay.This is particularly important in the case of the hydrocarbon-basedsolvents, used by RENZACCI SpA in machines of the latest generationthat stand out for their ability to render the highest quality results,favoring at the same time simplicity, economy of use and greatrespect for the environmental protection and the operator’s health.

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mente continuare lungo il solcodella filosofia associativa finoraperseguita, attuando nel contem-po ogni iniziativa rivolta a espri-mere un rinnovato protagonismoassociativo di tipo imprenditoria-le. Si è poi passati alle votazioni peril nuovo Consiglio Direttivo, cheha portato alla nomina dei se -guenti, tredici consiglieri previstidallo statuto: Livio Bassan (Chris -teyns Italia), Lorenzo Bertani(Skema), Giuseppe Conti (A 13),Paolo Fumagalli (Pony), MatteoGerosa (Jensen Italia), MarcoMallegni (Ilsa), Luciano Miotto(Imesa), Claudio Montanari (Mon -tanari), Norberto Rappini (Union),Gabrio Renzacci (Renzacci), Ales -sandro Rolli (Kannegiesser Italia),Marco Sancassani (Ecolab) eGiancarlo Vezzoli (Nuova Folati) Si eleggono anche le altre caricheassociative. Il nuovo Collegio dei Revisori deiConti risulta così composto daAlfredo Castelnovo (Biar), WalterCividini (Fimas) e Maurizio Paleari(Parotex). Vengono inoltre nominati i com-ponenti del Collegio dei Probiviri,nelle persone di Gianluca Batto -raro (Scal), Giuseppe Cappelletti(Setel), Jacopo Persico (Cliners),Giancarlo Rossi (Telerie Gloria) eGiovanni Salvati (Masa).

È Felice Mapelli, titolare dellaTrevil di Pozzo d’Adda (Milano),azienda leader nella produzione dimacchine per lo stiro, il nuovoPresidente di Associazione Forni-tori Aziende Manutenzione delTessile - Assofornitori. Eletto con 29 voti sui 32 assegna-ti dai soci presenti all’assembleaordinaria convocata per questoscopo, Felice Mapelli succede aClaudio Montanari, titolare dell’o-monima azienda di Modena.Prima di procedere alle operazionidi voto, Montanari, giunto allascadenza del proprio mandatopresidenziale, ha salutato e rin-graziato i presenti, invitandoli avotare il bilancio 2014, approvatoall’unanimità.Dopodiché il Presidente Monta -nari ha dato il via alle operazionidi voto, mirate, secondo statuto,a eleggere, una volta nominato ilnuovo Presidente, i componentidel nuovo consiglio di Assoforni -tori, i tre revisori dei conti e i cin-que probiviri previsti dallo statuto. Una volta eletto Presidente per ilquadriennio 2015-2019, FeliceMapelli ha ringraziato i presentiper la fiducia accordata, espo-nendo brevemente le proprie in -tenzioni riguardo all’attività del -l’Associazione nel prossimo qua-driennio. Nel quale Mapelli intende sicura-

Felice Mapelli alla guida di AssofornitoriIl titolare della Trevil succede a Claudio Montanari alla guida dell’associazione nel corso dell’assemblea ordinaria che ha nominato anche il nuovo Consiglio Direttivo,nonché Revisori dei Conti e Probiviri

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VitaAssociativa

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Reggio Emilia, primavera 2015,ritratto di gruppo in lavanderia.Password “famiglia”, non importase mononucleare o post-patriar-cale.

L’importante è lavorare su questodato: primavera 2015, ritratto difamiglia in lavanderia.Bene, andiamo allora a scoprirechi si presenta davanti alle nostremacchine fotografiche.C’è nonna Ada che, una volta fini-ta la stagione fredda, porta a la -vare il piumino usato per i caldisonni invernali.C’è sua figlia Lorenza, che, invista della cresima del nipotinoDD34

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Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

Per capire il boom Maxiseccola password è “famiglia”

“Family” is the key to understanding the Maxisecco boom

Da un quarto di secolo Nicoletti padre e fi gliofanno crescere questa azienda che a ReggioEmilia si articola oggi in ben quattro negozi.Accomunati tutti da una filosofia di impresaben precisa: servizio rapido, prezzi uniforma-ti, continuo aggiornamento su fibre e tessuti.In modo da servire al meglio tanto la nonnain pensione che il nipote motociclista

For half a century, the Nicoletti father-sonteam has grown this business in ReggioEmilia, which now boasts four locations.They are all driven by a specific corporatephilosophy – rapid service, uniform pricing,and constant updating on fibers and fabrics.The aim is to serve everyone better – fromthe grandmother on a pension, to her motor-cycle-riding grandson

di/by Stefano Ferrio Reggio Emilia, spring 2015, groupportrait at the cleaner’s.Code-word “family”, whether asingle person or a post-patriarchalfamily.The thing to bear in mind is this:spring 2015, portrait of a family atthe cleaner’s.So, let’s see who shows up infront of our cameras.There is grandmother Ada who,once the cold of winter has gone,brings her down comforter in tobe cleaned.There’s her daughter, Lorenzawho, in anticipation of grandsonCristian’s confirmation, just dis-covered some stains on thetrousers he will need for the bigday.And there is her grandson,Filippo, who wants his motorcycleleathers to look like new after get-ting splattered with mud duringhis last race.Three generations - all in need ofa good cleaner.Code-word “family”, as we said.This is a portrait of a grandmoth-er, mother and grandson thatbecomes a photograph once wefocus in on the place where it willbe taken: the Maxisecco cleaners.

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Over the last thirty years, it hasplayed a part in ‘family’ stories inReggio Emilia and surroundings;to such a degree that today itsservices are offered at not one,but four, different shop locations.Three delivery vans for domesticand corporate customers serve allfour stores - from the original lo -cation in via Carlo Zatti, to theMaxiClean in via Compagnoni,and two shopping center spacesin Villaggio Foscato and Pianella.A single mission drives them all -to provide 360° service.Interestingly, the portrait could betaken at any one of the four shopsmentioned above. It comes downto a question of convenience forthose who bring in their garmentsand goods to make them shinelike new. “Because the needs andlifestyle of the family are central tothe Maxisecco philosophy.Whether a family of one or eleven,here they will always find the so -lution that works for them”.Making sure of that is Maurizio Ni -coletti, 40 years, who today man-ages the company along with hisfather, Ignazio, who established itin 1990. Just to stay on topic: code-word“family”.“I am not only my father’s heir asa son, but also as the trustee ofhis specific corporate philosophy– continues Maurizio Nicoletti. – Iwas just a boy when the first storeopened here in via Zatti, but I wasalready old enough to understand

Cristian, ha scoperto macchie daeliminare sulle braghe appena ti -rate fuori dall’armadio.E c’è suo nipote Filippo, che vuo -le fare tornare come nuova la tutada motociclista infangatasi duran-te l’ultima gita.Tre generazioni unite dalla neces-sità di servirsi di una lavanderia.Password “famiglia”, per l’appun-to.È un ritratto di nonna, madre enipote che diventa una foto, unavolta messo a fuoco il posto doveci troviamo a scattarla. Parliamodella lavanderia Maxisecco che,negli ultimi trent’anni, tanta storiaha fatto a Reggio Emilia e dintor-ni, al punto da distribuire oggi isuoi servizi tramite non uno, mabel quattro esercizi, a cui aggiun-gere tre furgoni per servizi domi-ciliari e aziendali: il tutto distribui-to fra la sede storica di via CarloZatti, i negozi MaxiClean, gestitiin via Compagnoni, e i due spaziricavati all’interno dei centri com-merciali di Villaggio Foscato ePianella. Per un unico scopo: for-nire al cliente un servizio a 360°.Il bello è che l’immagine può es -sere indifferentemente immortala-ta in uno dei quattro negozi appe-na citati. Dipende solo dalla co -modità di chi va a portarci il pro-prio guardaroba o i propri beni dafar risplendere come nuovi.“Perché la famiglia, i suoi bisognie i suoi stili di vita sono da sem-pre al centro della filosofia Maxi -secco. Che sia composta da unoo undici elementi, qui troveràsempre la risposta che fa per lei”.Ad assicurarcelo è Maurizio Ni -coletti, 40 anni, che oggi gestiscel’azienda assieme al padre Igna -zio, che l’ha fondata nel 1990. Tanto per restare nel tema “pas-sword famiglia”.“Credo di essere erede di miopadre non solo come figlio, maanche come continuatore di unasua precisa filosofia di impresa –continua Maurizio Nicoletti. – Eroun ragazzo quando partì l’attivitàdel primo negozio, qui in via Zatti,ma ero già in grado di afferrare DD35

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Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

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that my father had founded thebusiness on years of experiencein the laundry industry, where hehad worked as a delivery driver.His primary talent, and the win-

ning one, was his perceptiveknowledge of the market. The same kind I began to developby starting out as an apprentice,putting hands-on experience atthe center of my professionaltraining. An approach that servedme well when, based on my per-sonal experience, I introduced thecleaning of motorcycle leathers, avaluable part of biker gear”.Then again, as we see every day,the cleaning market continues torevolve around the tendenciesand transformations that occur inevery family. “Of course, over aquarter-century things havechanged considerably, partly dueto the economic downturn andpartly due to fashions – explainsNicoletti. – Twenty years ago fab-rics were very standardized andeasy to clean. Nowadays we haveto work our way through a mazeof fibers and materials thatrequires constant updating, aswell as a willingness to updatemachines and products”.“Moreover – continues the ownerof Maxisecco – our customershave become much moredemanding. They think not once,but an infinite number of times,before adding an expense to thefamily budget, then they feel theneed to manage it with theutmost attention, analyzing everyservice in detail”.Words that strike to the heart ofthe matter, considering whatrecent history teaches us aboutthe cleaning business in Italy: adownward dive in the ’90sbrought about by the boom ofshopping centers with self-service

molto bene che papà lo avevacreato facendo tesoro di unalunga esperienza maturata nelsettore lavanderia, dove avevalavorato per vari anni come auti-sta trasportatore. La sua dote principale, nonchévincente, era la conoscenza delmercato. La stessa che io ho iniziato adaffinare cominciando a sgobbarecome semplice garzone, metten-do l’esperienza diretta al centrodel mio percorso professionale. Un approccio che mi è servitoquando, sulla base della miaesperienza diretta, ho introdottola pulitura dei capi da motociclet-ta, così preziosi per gli appassio-nati delle due ruote a motore”.

D’altra parte il mercato della la -vanderia, come il presente ci di -mostra, continua a ruotare attor-no alle tendenze e alle trasforma-zioni di cui ogni famiglia si farecettrice. “Di certo, un po’ per la crisi e unpo’ per le mode, in un quarto disecolo il quadro è cambiato inmodo notevole – precisa MaurizioNicoletti. – Vent’anni fa i tessutierano molto più standardizzati,nonché facili da trattare. Oggidobbiamo districarci tra fi bre emateriali che richiedono un conti-nuo aggiornamento, nonché unapredisposizione ad adeguarvimacchine e prodotti”.“Per di più – prosegue il titolare diMaxisecco – la clientela è diven-tata molto più esigente. Ci pensa non una, ma infinite vol -te, prima di affrontare una qual-siasi spesa, dopodiché sente ilbisogno di gestirla con la massi-ma attenzione, analizzando nelDD36

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dettaglio ogni servizio”.Parole che centrano il nocciolodella questione, considerandoquanto ci dimostra la storia re -cente della lavanderia nel nostroPaese: folle corsa al ribasso pro-vocata negli anni ’90 dal boomdei centri commerciali, con relativiself service, e successivo asse-stamento dell’ultimo decennio,quando le imprese artigianalihanno iniziato a parare meglio icolpi inferti dalla nuova concor-renza.Maurizio Nicoletti sintetizza cosìla filosofia Maxisecco: “Serviziorapido, garantito nelle 48 ore,prezzi uniformati, continuo ag -giornamento tecnologico tramitecorsi e workshop”.D’altra parte non c’è alternativase si vuole continuare ad applica-re con successo la filosofia azien-dale di famiglia: “La nostra espe-rienza al vostro servizio”.

cleaners, followed by a return tobalance over the last decadewhen small business ownersbegan to understand how to bet-ter defend against the inroadsinflicted by the new competition.Maurizio Nicoletti sums up theMaxisecco philosophy this way:“Fast, guaranteed 48-hour serv-ice, uniform prices, and constanttechnological updating throughcourses and workshops”.Besides, there really is no otheroption if you want to continue tosuccessfully apply the corporatefamily philosophy: “Our experi-ence at your service”.

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Problemi con la nuova macchinadi lavaggio a secco

Sono in auto e sto tornando a casa dopouna giornata di lavoro.C’è molto traffico, anzi sono quasi fer -ma. Di solito a quest’ora la circolazionedelle vetture nella ristretta cerchia delcentro, in uscita verso la periferia, è qua -si nullo.Decido che è inutile innervosirsi e miconcentro su altro.I pensieri in libertà a volte riportano allamemoria fatti accaduti tempo addietro ein questo caso, certamente non piacevoli.… tutto era incominciato con la decisio-ne di sostituire la macchina del lavaggioa secco perché quella che avevo era stataampiamente sfruttata e comunque supe-rata con l’evolversi del lavoro e non piùa norma con le direttive in vigore.Un passo importante dal punto di vistaeconomico che ha comportato molti sa -crifici, ma un investimento necessario.Mi metto in contatto con alcuni venditoridi lavasecco di varie aziende: tutti - pron-tamente - mi propongono i loro prodotti,inevitabilmente molto simili fra loro.Quello che ricordo è anche che il costo siequivaleva, anche se ogni venditore ten-deva ad esaltare le qualità superiori delproprio prodotto, la tecnologia avanzata,la certezza di un’assistenza immediatanel caso fosse necessario ecc., ecc. In concreto mi sono sempre chiesta comefosse possibile ottenere un costo così ele-vato per una meccanica semplice e ripe-titiva negli anni, senza particolari novitànemmeno per i materiali usati, volendoconsiderare anche agli investimenti perla ricerca.Tutto ciò riferito a quelle lavasecco chesi trovano nelle piccole realtà come lamia e che sono le più numerose.A febbraio, dopo varie considerazionifaccio una scelta che in seguito si sareb-be rivelata un vero disastro.Inizio primavera, arriva la lavasecco:

così potrò affrontare il cambio stagioneserenamente, penso cercando di rincuo-rarmi.Macchinario installato, prima macchinatacon degli abiti che oramai non indossopiù. Bene, si procede.Buona stabilità. Al termine, togliendo icapi dal cestello sento uno strano odore efaccio risalire il problema al fatto diavere un macchina nuova. Ma la questione si ripresenta con la mac-chinata seguente. Si è fatta sera, domani sicuramente pas-serà.Purtroppo non è stato così, anzi l’odorediventava sempre più forte e disgustoso erimaneva anche sui vestiti: avviso il tec-nico/venditore. Nel frattempo mi sembra-va di avere cambiato la mia attività dipulitintolavanderia con quella di pesche-ria, tanto che i clienti mi chiedevano laragione di quell’odore che stagnava innegozio.Impossibile consegnare i capi con quellapuzza: mi rivolgo al laboratorio che miha sempre supportato e trasferisco tutti icapi che mi consegnano i clienti.L’odissea ha inizio!La prima cosa che mi viene detta è chenon si sente nessun odore … tralascio ailettori la mia reazione non proprio dadama inglese di fine secolo ..!A seguito di questa considerazione, mitutelo e invio al venditore e all’aziendaproduttrice una raccomandata con rice-vuta di ritorno nella quale illustro quantosta avvenendo. La macchina come meccanica, funzionabene, ma odora (puzza!) terribilmente.”Può essere che il percloroetilene inseri-to in macchina non sia di qualità corri-spondente a quello presente nei fustisigillati”. Questa è stata la prima ipotesi.Naturalmente dopo la negazione dell’esi-

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ASSOSECCO

L’odissea tragi-comica di un pulitintore di fronte al cattivo funzionamento di un nuovo impianto

di Gabriella Platè

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ASSOSECCOstenza dell’odore.È necessario svuotare la macchina e riem-pirla con nuovo prodotto, mi viene detto.Telefono al rivenditore che mi ha fornitoda sempre anche il percloroetilene, senzaavere avuto mai alcun problema e si de -cide di avvisare il distributore europeodel prodotto.I fusti consegnatemi erano sigillati, suquesto non ho avuto dubbi, quindi?Bisogna sapere che per eseguire un qual-siasi intervento su quello che si ritieneabbia dei problemi, è necessario chiederel’autorizzazione a ogni attore di questa“tragi-comica commedia”: tutto tramiteraccomandata con ricevuta di ritorno.Il cambio stagione stava incominciando,e lo svuotare, riempire la lavasecco,smaltire il “percloro”, avere in negozio iltecnico e il suo aiutante per più giorni ein più controllare tutti i capi in entrata euscita, segnalare al laboratorio le proble-matiche, e tutto quello che ogni impren-ditore del settore si può immaginare, èstato molto difficile. Ovviamente con dei costi aggiuntivinotevoli dovendo demandare ad altriquello che avrei potuto svolgere nellamia attività. Dimenticavo di dire che, ovviamente, homandato a un laboratorio specializzatodei campioni di percloro per delle anali-si, sia di quello che era rimasto nei fusti,sia di quello presente nella macchinadurante i vari lavaggi. Dalle analisi non si evinceva nulla.Tutti eravamo innervositi dalla situazioneed anche le tre dipendenti che avevoall’epoca non erano da meno.Si lavorava male, nel caos e con tensio-ne.D’accordo con il tecnico, si richiede allacasa madre che aveva sede in un paesedella Comunità Europea, l’intervento diun tecnico per cercare di risolvere lasituazione.Non c’è odore… il percloro deve acqui-starlo dal paese europeo della casa madre… Per togliere quello che io ri tengoodore, devo utilizzare il lavaggio a caricofinché il sapone utilizzato durante questoprocedimento, avrebbe eliminato quelloche io ritenevo il problema! Queste sono state alcune delle soluzioniche mi sono state proposte.Il tecnico della casa madre è stato “gen-tilmente” invitato ad andarsene poichéritenuto incompetente.In tutta questa difficile situazione, devoriconoscere che l’aiuto datomi dal tecni-co/venditore è stato notevole: la lavasec-co, infine, mi è stata sostituita.

Il tutto ovviamente dopo che erano pas-sati circa tre mesi dall’inizio della disav-ventura. I costi sostenuti erano stati onerosi enonostante avessi cercato di essere risar-cita del danno subito, nulla avevo potutoottenere. Ma la tragedia non si è esaurita.Dopo circa due anni l’Agenzie delleEntrate mi manda una cartella di Lire54.000.000 (CINQUANTAQUATTROmilioni) da versare, perché per lo studiodi settore segnalava problemi nella con-gruità e coerenza.Mi reco a Equitalia con il mio Commer -cialista, faccio presente quanto accaduto-mi nel lasso di tre mesi e porto tutte lepezze giustificative.

Inutile dire la rabbia e l’impotenza che tipervadono quando ti scontri con un certotipo di burocrazia e l’ottusità di certi fun-zionari. La spiegazione per una cartellaper me incomprensibile è stata la seguen-te: le fatture emesse dal laboratorio chemi è stato di supporto erano sicuramentealte ed indicavano che dovevo avere uncerto tipo di reddito, ma avendo avutoanche le tre dipendenti era calcolato unreddito che si andava a sommare a quelloindicato pocanzi.Non ci posso credere ancora adesso e mibolle il sangue nelle vene.Avrei dovuto lasciare a casa le dipenden-ti per quei mesi … non hanno volutonemmeno ascoltare e capire che in unalavanderia durante il cambio stagione inuna situazione al limite dell’alienazione,non avrei potuto svolgere tutto il lavoroda sola!Risultato finale: concordato il pagamentodi Lire 27.000.000 (ventisette milioni.Non me la sono sentita di fare ricorso.Il rischio sarebbe stato: lire cinquanta-quattro milioni più gli interessi che sisarebbero accumulati fino al momento didiscutere il ricorso che sarebbe avvenutoalmeno due anni dopo, e la forte preoc-cupazione di trovarmi di fronte ad ungiudice probabilmente incapace di inter-pretare la realtà lavorativa che mi riguar-dava, hanno spento in me la sete di giu-stizia.Il traffico si è sbloccato, torno a casa.

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L’Assemblea di Confcommercio-Im -prese per l’Italia, in rappresentanzadelle oltre 700 mila imprese associatedel commercio, del turismo, dei ser-vizi e dei trasporti, ha confermato,per acclamazione, Carlo Sangalli allaguida della Confederazione per ilquinquennio 2015-2020. Nella sua relazione all’Assemblea,Sangalli ha evidenziato, tra le azionipiù significative della Consiliaturaappena conclusa, l’avvio di un impor-tante processo di riorganizzazione,riqualificazione e rinnovamento dellaConfederazione, anche grazie all’ado-zione del nuovo Statuto e del Bilan -cio sociale, con l’obiettivo di rendereil sistema associativo più moderno,più agile e più efficace a tutti i livelli.

“Un processo - ha proseguito Sangalli- la cui completa realizzazione rap-presenta uno degli obiettivi centralidella Confederazione nei prossimianni insieme al rafforzamento del pro-prio ruolo di rappresentanza nei con-fronti delle istituzioni e della politica- soprattutto sulle questioni legate alfisco, al lavoro, al credito, alla lega-lità - all’impegno per restituire al turi-smo la centralità che merita nellepolitiche economiche del Paese, allavalorizzazione delle imprese del ter-ziario di mercato”.

Nel corso dell’Assemblea sono statianche rinnovati i componenti delConsiglio Generale, del CollegioSindacale e del Collegio dei Probiviri.

L’Assemblea di Confcommercio ha confermato, per acclamazione, Carlo Sangalli alla guida della Confederazione

ASSOSECCO

Breve note biografiche del Presidente Carlo Sangalli

Carlo Sangalli è nato a Porlezza (Como) ed è laureato in giurisprudenza.Nel 1973 entra a far parte del Consiglio Direttivo dell’Unione del Commercio del Turismo dei Servizi e

delle Professioni della Provincia di Milano. Ha ricoperto la carica di Parlamentare dal 1968 al 1992. Dal 1995 è Presidente dell’Unione del Commercio del Turismo dei Servizi e delle Professioni della

Provincia di Milano, Lodi, Monza e Brianza e dal 1996 di Confcommercio Imprese per l’Italia Lombardia.Dall’agosto 1997 è Presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano.

Dall’aprile 1998 è Vice Presidente della Fondazione Cariplo.

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Gabriella Platè incontra il PresidenteConfcommercio Carlo Sangalli

ASSOSECCO

I due Presidenti discutono della realtàdel settore ed ipotizzano una rappre-sentanza autorevole in grado di sup-portare efficacemente le aziende delsettore Attento nei confronti delle istanzedelle categorie rappresentate e sensi-bile verso le criticità del mondo pro-duttivo, Carlo Sangalli ha incontratola Presidente di Assosecco, GabriellaPlatè per un franco e costruttivo dia-logo a due voci.Molti ed interessanti i temi in discus-sione, ma soprattutto franco ed ami-chevole il colloquio durante il qualePlatè ha ricordato le tappe salientidell’attività svolta da Assosecco eSangalli si è dimostrato prodigo diconsigli e proposte per servizi a favo-re delle aziende aderenti all’universoconfederale.Sangalli ha ribadito che l’analisi dellasituazione imprenditoriale richiedeuno straordinario senso di responsabi-lità da parte di tutte le forze politicheche rappresentano la nuova classe

dirigente del paese per assicurare lagovernabilità indispensabile in unafase economica ancora molto difficilee delicata. L’Italia non può permetter-si di attendere ancora per molto ilrealizzarsi delle riforme tanto annun-ciate - ha proseguito Sangalli nel col-loquio con Platè - perché il sistemadelle piccole e medie imprese del ter-ziario di mercato e dell’artigianato èstato duramente colpito dalla reces-sione e non è più in grado di resistereal perdurare della crisi.Platè ha condiviso le posizioni espres-se da Carlo Sangalli ed ha ringraziatoper l’incontro presso l’ufficio milane-se del Presidente Confcommercio atestimonianza dell’interesse e dellaconsiderazione che l’Organizzazioneriserva ad Assosecco ed alle pulitinto-lavanderie.Nei prossimi numeri di DETERGO,Assosecco ospiterà un’articolata intervistache il Presidente Sangalli ha concesso allacollega Gabriella Platè.

E.P.

Dal luglio 2000 al giugno 2006 è stato Presidente dell’Unione Italiana delle Camere di Commercio,Industria, Artigianato e Agricoltura. Dal 12 agosto 2004 al dicembre 2009 è stato Vice Presidente di FieraMilano S.p.A. Il 10 febbraio 2006 ha assunto la Presidenza di Confcommercio-Imprese per l’Italia e allascadenza il 4 marzo 2010 è stato rieletto, per acclamazione, fino al 2015. Dal gennaio 2010 è Vice Presidente di Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano. Da gennaio a giugno 2013 è stato Presidente di turno di Rete Imprese Italia, l’Associazione unitaria dellecinque principali organizzazioni di rappresentanza delle piccole e medie imprese e dell’impresa diffusa(Casartigiani, Cna, Confartigianato Imprese, Confcommercio-Imprese per l’Italia e Confesercenti), incari-co già ricoperto dal maggio al dicembre 2010.

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Commissioni bancarie:rivisti i massimali sui costi intermedi

per transazioni con POSIl Parlamento europeo ha approvato nuovimassimali sui costi intermedi che la bancaapplica agli esercenti in caso di transazionielettroniche: in pratica, dunque, è stato me -sso un tetto alle commissioni bancarie per ipagamenti con carta di credito e di debito.Per quanto riguarda le prime, il massimalesarà dello 0,3% contro lo 0,2% delle secon-de. Le nuove regole si applicheranno ai cir-cuiti bancari delle carte, ma restano cosìesclusi Paypal, Diners ed American Express.Per entrare in vi gore, dopo l’ok del Parla -mento europeo, le nuove norme do vrannoessere approvate dal Consiglio europeo.Tetto alle commissioni bancarie: il commen-to di Confcom mercio“La riduzione dell’uso del contante e una piùmarcata diffusione della moneta elettronicarappresentano un obiettivo condiviso e daimolteplici benefici per la collettività: mag-giore sicurezza per le aziende del terziario intermini di prevenzione di furti e rapine emigliore propensione agli acquisti per i con-sumatori. In Italia sono attivi presso gli eser-centi oltre 1 mi lione e 500 mila apparecchia-ture POS per l’accettazione di carte di credi-to e di debito”. “Ciò pone l’Italia tra i Paesidell’area euro con un maggior numero diPOS istallati (in Fran cia ne risultano circa1,8 milioni e in Germania 720 mila). Le significative commissioni bancarie pagatedalle imprese per l’accettazione della monetaelettronica, però, ne ostacolano una maggiorediffusione; questo soprattutto per le impresedi minori dimensioni prive di potere contrat-tuale nei confronti del sistema bancario.Grazie alle nuove regole approvate dal Parla -mento europeo, le commissioni interbancarieapplicate a transazioni con carte di credito edebito nazionali e transfrontaliere sarannosottoposte a massimali in tutta l’Unione Eu -ro pea. Pur non trattandosi di un provvedi-mento che riguarda direttamente le commis-sioni pagate dalle imprese alle proprie ban-che, ma solamente le commissioni cosiddette“interbancarie”, ossia quelle corrisposte trabanche all’interno dei circuiti di pagamento,riteniamo che sia stato fatto un importantepas so in avanti nella direzione di una ridu-zione e maggiore trasparenza dei costi legatiall’utilizzo della moneta elettronica. Un altroelemento di rilievo è rappresentato dal fattoche i nuo vi limiti dovranno essere applicatisia ai pagamenti nazionali, che a quelli tran-sfrontalieri, ossia, ad esempio, ai pagamentieffettuati da turisti stranieri con carte di cre-dito e di de bito in Italia. Guardiamo congrande favore alla creazione di un reale edeffettivo mercato unico dei pagamenti in

Europa ed auspichiamo che l’impegno delregolatore pubblico prosegua, anche a livellonazionale, nella direzione di promuovereschemi in grado di semplificare e migliorarel’efficienza complessiva dei sistemi di paga-mento ed incasso”.

Allegato al messaggio Pec non visionabile: il destinatario è tenuto

ad una leale collaborazione, informando il mittente incolpevole

In tema di Posta Elettronica Certificata (PEC),nel momento in cui il sistema genera la rice-vuta di accettazione e di consegna del messag-gio nella casella del destinatario, si determinauna presunzione di conoscenza della comuni-cazione da parte del destinatario medesimo;tale presunzione è analoga a quella prevista intema di dichiarazioni negoziali, di cui all’art.1335 c.c.Questo è quanto stabilito dal T.A.R. diTrieste che, con la de cisione n. 610 del3/12/2014, ha accolto il ricorso per l’annulla-mento di un provvedimento della P.A. (con-cernente un divi eto di prosecuzione di un’at-tività oggetto di SCIA) disposto, fra l’altro,perché uno dei file digitali, contenenti ladocumentazione allegata alla segnalazione diinizio attività, non risultava essere apribile e,dunque, non visionabile. Il Tribunale Amministrativo, infatti, ha stabi-lito che, in un’ottica di leale collaborazione,è il destinatario del messaggio di posta elet-tronica certificata a dover rendere edotto ilmittente incolpevole delle difficoltà di cogni-zione, del contenuto della comunicazione,legate all’utilizzo dello strumento telematico.Il testo della sentenza è a disposizione deiSoci.

Locazioni ad uso non abitativo: illegittimo l’aggiornamento del canone

al 100 per cento dell’indice ISTAT

L’art. 32 della Legge 392/1978 ha carattereimperativo e, co me tale, non è derogabile insenso sfavorevole al conduttore, sia in ordinealla misura dell’aggiornamento del canone(non superiore al 75%), sia in ordine all’one-re della preventiva richiesta di aggiornamen-to da parte del locatore.

ASSOSECCO News

DD42DETERGO 2015 APRILE / APRIL

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Ciò è quanto puntualizzato dalla Corte diCassazione Civile, con ordinanza n.4656/2015, in tema di clausole contrattualinon derogabili dalle parti nelle locazioni nonabitative. Dunque, l’aggiornamento del canone nellamisura del 100% dell’indice ISTAT e l’esclu-sione della necessità della previa richiesta daparte del locatore sono, a detta della SupremaCorte, esempi di clausole in contrasto con gliarticoli 32 e 79 della Legge 392/1978.

RIFIUTI: Obbligo di classificazione

secondo nuovo metodo definito dalla Legge 116/2014

Dal 18 febbraio u.s. è scattato l’obbligo diclassificare i rifiuti secondo il nuovo metododefinito dalla Legge 116/2014 (di conversio-ne del D.L. 91/2014, cd Decreto Competi ti -vità), che, con la lettera b-bis) del comma 5dell’art. 13 del predetto D.L. 91/2014, ha ap -portato una modifica al Catalogo europeo deirifiuti (CER). È il caso di sottolineare “l’anomalia” di taleintervento legislativo: le nuove disposizioninazionali (“inserite” come Premes sa nell’al-legato D alla Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006-Codice ambientale-) intervengono sul conte-nuto di una normativa europea, e precisamen-te sull’allegato alla Decisione 2000/532/CE. Le novità principali in sintesi: • la classificazione del rifiuto deve essere

effettuata dal produttore del rifiuto, primache il rifiuto sia allontanato dal luogo diproduzione, con assegnazione del corri-spondente codice CER, scelto all’internodell’Elenco dei rifiuti, allegato alla Deci sio -ne 2000/532/CE, secondo le disposizioni inquesta contenute;

• laddove il rifiuto comporti l’attribuzione dicodici CER speculari, uno pericoloso e unonon pericoloso, “per stabilire se il rifiuto èpericoloso o non pericoloso” devono esseredeterminate le proprietà di pericolo che es -so possiede, sulla base di una serie indagini,dettagliatamente indicate dalla norma, cherivelino la presenza di determinate proprietàdi pericolo (per il dettaglio, v. infra, il testocompleto della norma di cui alla lettera b-bis citata);

• quando non sono note le sostanze che costi-tuiscono il rifiuto, perché i componenti so -no rilevati solo in modo aspecifico, per in -

dividuare le caratteristiche di pericolo delrifiuto devono essere presi come riferimen-to i composti “peggiori”, in applicazionedel principio di precauzione;

• quando le sostanze presenti in un rifiutonon sono note o non sono determinate conle modalità stabilite dalle nuove disposizio-ni, ovvero le caratteristiche di pericolo nonpossono es sere determinate, il rifiuto siclassifica come pericoloso.

Questa nuova disciplina, ponendo parametripiù rigidi rispetto a quelli delle prassiapplicative più comunemente seguite inambito comunitario, comporta proble-mi applicativi importanti, come rileva-to anche dal Consi glio Nazionale deiChimici nella seduta del 4 agosto 2014. Sostiene infatti il suddetto Organismo,che, in base alle nuove norme, nel pro-cedere alla valutazione delle possibilicaratteristiche di pericolo presenti nelrifiuto, sembra si debbano consideraretutte le caratteristiche di pericolo, daH1 ad H15; tuttavia, per alcune di esse,si fa notare, in particolare H1 (esplosi-vo), H2 (comburente), H9 (Infettivo)H12 (rifiuti che, a contatto con l’acqua,l’aria o un acido, sprigionano un gastossico o molto tossico), H13 (sensibi-lizzanti), H15 (Rifiuti suscettibili, dopol’eliminazione, di da re origine in qual-che modo ad un’altra sostanza, adesempio a un prodotto di lisciviazione aventeuna delle caratteristiche sopra elencate), nonsono definite, a livello normativo na zionale,né le soglie di attribuzione (le soglie superatele quali la caratteristica di pericolo si mate-rializza), né il metodo per valutare o misura-re gli effetti che, in relazione alla ca -ratteristica di pericolo presa in esame, posso-no derivare da una determinata sostanza.Disposizioni normative univoche, in merito,non esistono nemmeno a livello europeo.Poiché, tuttavia, la legge stabilisce che “ovele caratteristiche di pericolo non possono es -sere determinate, il rifiuto si classifica comepericoloso” (paragrafo 6 dell’Allegato D allaParte IV del D.Lgs. 152/2006-), ne consegueche, nell’incertezza su come determinare unaspecifica caratteristica di pericolo, il produt-tore o detentore (ed il Chimico consulente),saranno ob bligati a classificare il rifiuto co -me pericoloso, anche per non incorrere nellesanzioni, di natura penale, previste in caso diviolazione e/o errata applicazione della nor-mativa in materia di gestione dei rifiuti.Ora, un’impostazione così rigida delle nuovedisposizioni normative sembra tradursi in unaapplicazione estrema del principio di precau-zione, che dovrebbe, invece, essere semprecontemperato dai principi di proporzionalitàe ragionevolezza, sanciti a livello nazionaleed europeo.Senza contare, poi, che tutto questo verrà su -perato tra poco più di due mesi, a partire dal1° giugno prossimo, quando si applicherà laDecisione 2014/955/UE con il nuovo Elenco(Catalogo) europeo dei rifiuti, che riporta lanuova terminologia, “allineata” alle previsio-ni del Regolamento 1272/2008/CE sulla clas-sificazione delle sostanze e delle miscele (so -lo per fare un esempio, la sigla H, che identi-fica la caratteristica di pericolosità del rifiuto,diventa HP).

ASSOSECCO

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scere, confrontare sono le risposte piùimportanti che un imprenditore devemettere in atto per migliorare le per -formance aziendali e non soccomberealla concorrenza o alla stagnazioneeconomica.In apertura ho, inoltre, avuto l’oppor-tunità di illustrare brevemente leazioni di Assosecco nei confrontidelle Istituzioni per un’autorevolerappresentanza del settore, il cui valo-re so ciale è finalmente compreso ericonosciuto, anche se il nostro rima-ne un settore “povero” e da sempreoggetto di critiche immotivate (chenoi co stantemente riusciamo a rintuz-zare!)In chiusura di intervento ho sottoli-neato il valore della presenza di gio-vani imprenditori in queste giornateformative: l’obiettivo di aggiornarsiper essere in grado di affrontare icambiamenti testimonia un processoevolutivo che sta interessando il no -stro comparto e ci deve indurre adavvertire il futuro come un’opportu-nità e non come una minaccia.Per la Seatec è intervenuto MaurizioBrutto, che ha fornito alcuni interes-santi aggiornamenti sul lavaggio asecco nelle moderne pulitintolavande-rie. Grazie ad una linea completa diimpianti che possono rispondere atutte le esigenze di strutture piccole egrandi, si è raggiunto un interessantesviluppo tecnico ed operativo in temadi: risparmio energetico, cicli diasciugamento ridotti e funzionali,flessibilità e praticità d’uso ed acces-sibilità in caso di manutenzione.Interessante il dibattito che alcunipresenti hanno indotto circa i prodottiche l’industria ha messo a punto peraffiancare e forse in futuro sostituireil percloro.È stata, quindi, la volta di Sankosha,azienda nipponica leader nel mondodella moda e della confezione per lemacchine da stiro che ha deciso diaprirsi alla manutenzione tessile. J.J.Yasunobu Sugishima, direttore com-merciale della Sankosha, ha fornito

Partecipazione ed entusiasmo sonostate le parole chiave del corso di ag -giornamento professionale svoltosi aMortara domenica 22 marzo. Grazie alla consueta, squisita ospita-lità del collega e consigliere Asso sec -co, Rocco Lamoglie, l’Associazioneha organizzato una giornata nellaquale gli interventi dei relatori hannospinto i numerosi e motivatissimiimprenditori presenti ad interagire,proporre e, in alcuni casi, sollecitareapprofondimenti delle varie questioniaffrontate.La grande affluenza di partecipanti el’attenta assise mi ha indotto ad apri-re i lavori, in qualità di Presidente diAssosecco, portando un messaggio disperanza nei confronti del supera-mento dell’attuale periodo di crisi:siamo di fronte ad un’autentica sfidanella quale le imprese che avranno laforza e la voglia di impegnarsi e diaggiornare costantemente la propriaattività, si troveranno nella condizio-ne di avere dei risultati imprenditoria-li importanti e soddisfacenti.Alla base dovrà però sempre essercila serietà nel lavoro svolto, il dialogocon i colleghi per aprirsi a nuovi oriz-zonti e nuove strategie e la collabora-zione con il mondo produttivo e di -stributivo.Questi elementi sono la conseguenzadell’aggiornamento professionale cheogni pulitintore deve mettere in con -to. Restare isolati continuando adusare i sistemi da sempre utilizzatinon è la scelta giusta: imparare, cono-DD44

DETERGO 2015 APRILE / APRIL

ASSOSECCO Giornata formativa a Mortara

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un quadro dell’azienda soffermandosisulla sede di Tokyo dove è dislocatoil 90% della produzione complessivae sull’unità USA sita vicino a Chica -go. Mr. J.J., come ha accettato di farsichiamare, vista la difficoltà di pro-nunciare l’intero nome, ha posto inevidenza la filosofia di Sankoshaorientata ad offrire al settore delladetergenza garanzie di qualità e diservizio accurato.Con l’aiuto del britannico, JamesHolt, sono state presentate prove pra-tiche di utilizzo di impianti da stiro efinissaggio Sankosha. La platea hainteragito con grande partecipazione,rivolto domande interessanti ai dele-gati Sankosha impegnati nelle dimo-strazioni, arricchito di esperienze sulcampo i vari interventi.A supporto delle dichiarazioni dell’a-zienda, il direttore commerciale diNaomoto Europa, Marco Marinelli hachiesto un commento ad un imprendi-tore torinese che da 10 anni utilizzasistemi da stiro dell’azienda nipponi-ca. L’operatore ha dichiarato di averincrementato il numero di camicietrattate grazie ad una produttività ec -cellente che ha consentito di abbassa-re il prezzo e di utilizzare la camiciaquale “indumento civetta” per indurrei clienti a portare in tintoria altri capipiù remunerativi.Per la Rampi, Gentile Natali è statoprotagonista di un intervento moltoapprezzato (come sempre d’altrondegli capita!) teso a sollecitare nellepulitintolvanderie la necessità di adat-tarsi ai cambiamenti del mercato perrealizzare quell’innovazione costanteche significa evoluzione imprendito-riale e redditività.Attenta alla salvaguardia del benesse-re degli operatori ed al rispetto del-l’ambiente, Rampi da tempo stimola iprofessionisti della detergenza ad af -fiancare al lavoro tradizionale servizialternativi e complementari che pos-sano aiutare la redditività d’impresa,avvicinare altri consumatori spronan-doli all’acquisto e fidelizzandoli.Rocco Lamoglie ha approfondito untema a lui molto caro, le caratteristi-che che un imprenditore del terzomillennio deve possedere: capacità diinnovare e di assumere dei rischi, po -tere di decidere identificando le op -portunità che altri non percepisconoed analizzando le situazioni forte del-l’esperienza e della capacità di previ-

sione.Lamoglie ha introdotto alcuni colleghicon il compito di portare delle espe-rienze circa innovazioni portate inazienda o servizi aggiunti alla consue-ta attività di manutenzione dei capi.Infine ha coinvolto Emilia Pecorara,segretario generale di Assosecco,negli aggiornamenti circa la Legge84/2006, peraltro disattesa per lamancanza di corsi rivolti al Respon -sabile tecnico.Ne è nato un ampio ed articolatodibattito durante il quale i presenti

hanno sollecitato l’attivazione di que-sti corsi al fine di regolamentare ilsettore ed impedire l’apertura di nuo -vi esercizi senza le necessarie compe-tenze e requisiti.Assosecco ha ribadito di aver giàstrutturato i corsi nelle richieste 450ore formative (350 delle quali in aula).L’atteggiamento dei pulitintori, le sol-lecitazioni ricevute, la richiesta direndere trasparente il mercato (oltreche deontologico), mettono Assosec -co nelle condizioni di poter riavviarei contatti con l’ente formativo colle-gato al fine di verificare fattivamentela possibilità di concretizzare i corsiper il settore che la normativa impo-ne.In chiusura di incontro, Rocco Lamo -glie ha rivolto un ringraziamento aipresenti e ribadito l’importanza diavere collaboratori coinvolti ed effi-cienti per raggiungere determinati tra-guardi aziendali.

Gabriella Platè

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ASSOSECCO

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DD46DETERGO 2015 APRILE / APRIL

Silk: characteristics andmaintenance issues

Silk is a natural fiber of animal ori-gin, produced by caterpillars com-monly known as “silkworms”,which are actually larvae of theBombyx Mori moth. The Bombyx caterpillar secretes acontinuous double strand of stickyraw silk from its two large salivaryglands and spins it in a figureeight pattern to form the cocoonwhere it will transform into a moth. The strands are mostly made of a

protein called fibroin, and agummy substance that encases thestrands, named sericin.

Raw Silk and Boiled SilkUpon being produced, silk is farfrom being soft and shiny; thepresence of sericin makes itopaque, rough textured and stiff.Nonetheless, if raw silk (as it isknown at this stage) is treated with

La seta: caratteristichee problematiche in manutenzione

La seta è una fibra naturale di ori-gine animale, prodotta da quelloche tutti conoscono come “bacoda seta”. Il bombice, la larva dellafalena Bombyx Mori, secerne dadue grosse ghiandole serigene,una coppia ininterrotta di baveincollate fra loro, che si intreccia-no a formare il bozzolo nel qualela larva si trasformerà in farfalla. I filamenti di seta prodotti dal bom-bice sono costituiti principalmente

da una proteina, la fibroina, e dauna sostanza gommosa che rico-pre i filamenti detta sericina.

Seta Cruda e Seta CottaQuando la seta viene prodotta ètutt’altro che morbida e lucente: lapresenza della sericina la rendeopaca e ruvida e rigida. Ma se laseta, detta in questa fase setacruda, viene trattata con soluzioni

Piccola Guida del PulitintoreP G PA cura di ecochem s.r.l. e RITEX Centro Ricerche e Prove Tessili

By ecochem s.r.l. and RITEX Textiles Research and TestingWET & DRY CLEANER GUIDE

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a warm, soapy solution, the sericindissolves, freeing the two strandsof fibroin. The hence transformed fiber(“boiled” or “degummed” silk intechnical terms), is commonlyknown as “silk”, and has a char-acteristic shine and softness whichmake it highly prized, comfortableand truly unique.

What are the characteristics of silk?

Readers may be surprised by afew properties of silk. For exam-ple, they may be stunned to learnthat it is far from “delicate”. More specifically, silk is a verystrong, tear-resistant fiber whendry, although its resistancedecreases when wet.

Another typical characteristic ofsilk is its insulating capacity.Although not to the same extent aswool, silk can nonetheless makethe wearer feel warm in winterand cool in summer. Once we add to this its hygroscop-ic capacity, by which it canabsorb up to 30% of its weight inhumidity, and its softness, it’s easyto understand why a garment oreven underwear made of silk cantruly make the wearer feel more

P G Psaponose calde perde la compo-nente di sericina e si liberano ledue bave di fibroina. La seta cosìtrasformata viene detta seta cottao sgommata ed è quella checomunemente conosciamo per lesue caratteristiche di lucentezza emorbidezza che la rendono unafibra particolarmente pregiata,confortevole e praticamente unica.

La seta, quali caratteristiche?Alcune delle proprietà della setapotrebbero lasciare il lettore stupi-to. Ad esempio può sorprendereche la seta sia tutt’altro che “deli-cata”. O meglio, la seta è unafibra che a secco risulta moltotenace e resistente alla trazione,anche se la sua resistenza diminui-sce quando è bagnata.

Altra caratteristica tipica della setaè la sua capacità isolante, noncerto pari a quella della lana, macomunque in grado di far percepi-re all’utilizzatore una sensazionedi caldo in inverno e di fresco inestate. Se aggiungiamo a questo ilsuo potere igroscopico, che glipermette di assorbire umidità finoal 30% del suo peso, e la suamorbidezza si comprende il per-ché indossare un capo, anche inti-mo, di seta possa offrire una sen-

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sazione davvero confortevole all’u-tilizzatore.Ma se da un lato la seta possiedeproprietà intrinseche eccellenti ènecessario tuttavia prestare unacerta attenzione nell’uso e nellamanutenzione dei capi in seta perpreservarne nel tempo l’aspetto, lamorbidezza e la lucentezza.

La protezione dei capi in seta nell’uso e nella manutenzione

Per il fatto di essere un filo a bavacontinua uno dei problemi chepotrebbe manifestarsi è la tenden-za allo snagging, cioè alla fuoriu-scita di fili a seguito dell’azionelocalizzata di punte/sporgenze.L’estrazione parziale del filo dallastruttura crea la tipica asola e larigatura di scorrimento del filonella struttura del tessuto (vederel’immagine a seguire).

È molto importante mantenere sem-pre controllate le condizioni dellesuperfici con cui entra in contattoil capo (cesti, tamburi,..) per verifi-care che non vi siano punte, lame,sbavature metalliche che possanoestrarre i fili dal tessuto.Altro aspetto delicato di cui tenerconto nell’uso e nella manutenzio-ne della seta è la tendenza all’a-brasione superficiale, in particola-re della seta bagnata o umida. Losfregamento può portare alla sfi-bratura delle bavelle superficialecon formazione di un certo gradodi pelosità che si riflette in unaperdita complessiva di lucentezzaDD48

DETERGO 2015 APRILE / APRIL

comfortable. But if on one hand silk has excel-lent intrinsic properties, on theother hand silk garments requirepaying attention to how they areused and cared for, in order tomaintain their appearance, soft-ness and shine over time.

Protecting silk garments duringtheir use and maintenance

Because it’s made of a continuousthread, one of the issues that mayarise is snagging, meaning thatcoming in contact with a sharp orpointed objects may result in thethread being caught and pulledout of place in certain areas of thefabric, creating hanging loops andpull-lines along the path of thethread within the fabric (as shownin the picture below).It is very important to check thecondition of all surfaces the gar-ment may come in contact with(baskets, drums, etc.) to ensurethey are free of any sharp edges,corners, or metal burrs that maypull threads out of the fabric. Another important aspect to takeinto account for the use and main-tenance of silk is that it is prone tosuperficial abrasion, particularlywhen humid or wet. Rubbing itmay loosen the nap of outer fibersand form fuzz, with consequentloss of shine in the affected area.That same rubbing action occursbetween garments in the dryer,and is the reason why wet clean-ers are urged not to tumble-drysilk. In the picture below are close-ups of two different areas of thesame silk garment. The first isunblemished, while the secondshows the loss of shine and spotsof a lighter color.

P G P

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in corrispondenza della zona abra-sa. Ecco perché nella manutenzionead umido della seta è altamentesconsigliata l’asciugatura in tambu-ro, a causa delle forze di sfrega-mento che si sviluppano fra i mate-riali a contatto. A seguire una immagine ravvicinatadelle due zone dello stesso tessuto inseta, una regolare e l’altra difettosaper perdita di lucentezza e presenzadi macchie più chiare.La stessa sensibilità all’abrasione non si pre-senta nel caso del lavaggio professionale asecco perché, in questo processo la seta nonviene bagnata con acqua.

Infine un ultimo accenno ad una particolaretendenza di alcune sete: l’accumulo di caricheelettrostatiche. Esistono tessuti di seta che, percause legate alla produzione e ad un eccessi-vo grado di rimozione dell’umidità del tessuto,tendono ad una elevata elettrostaticità, in par-ticolare se abbinate a materiali sintetici comeil poliestere. La soluzione definitiva a questoproblema, quando si presenta, non esiste mal’uso di un ammorbidente può portare ad unasua sensibile diminuzione.

The same sensitivity to abrasion does not occurin a professional dry cleaningenvironment, as this processdoes not require wetting the silkwith water.

Lastly, we will briefly address a peculiar char-acteristic of certain silks: the tendency to accu-mulate static electricity. Some silk fabrics on today’s market are highlyelectrostatic due to the manufacturer’s produc-tion methods and excessive removal of mois-ture content from the fabric, especially whencombined with synthetic materials such aspolyester. Although there is no permanent solu-tion, this problem may be significantly reducedby using a fabric softener.

Fili nella zona regolareThreads in

the umblemished areas

Fili nella zona difettosa - si noti la sfibratura e loschiarimento del tonoThreads in the blemishedarea - note the loosenednap and lighter color.

LaboratorioCentro Ricerche e Prove TessiliVia Maglio di Sopra, 336073 Cornedo Vicentino VicenzaTel. 0445 446393Fax: 0445 459042e-mail: [email protected]

ecochem s.r.l.Via L. L. Zamenhof, 223600 VicenzaTel. 0444 911888Fax: 0444 911903e-mail: [email protected]

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Perché DETERGO è lo strumento informativo indispensabile per chi opera nel settore Manutenzione del Tessile e Affini; ti offre, mese dopo mese, tutte le novità che possono migliorare il tuo lavoro e la sua

redditività, leggi e normative, comportamento di tessili e capi confezionati, aggiornamenti operativi, notizie su capi difettosi, problemi di vita associativa

ON LINE GRATISPer ricevere DETERGO in forma gratuita per l’anno 2015 inviare una e-mail contenente dati anagrafici dell’azienda, comunicando l’intenzione di voler ricevere in forma gratuita

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ba b o n a t i a

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Divampa un incendio e la lavanderia…va in fumoImmagino che molti di voiavranno letto quello che è ac -caduto lo scorso 7 marzo in unalavanderia di Mirabel la Eclano,un paese in provincia di Avel -lino: un boato, un incendio e isacrifici di una vita andati infumo in pochi minuti. Non sono ancora certe le causedell’incendio, ma pare che l’in-cidente sia stato causato dal cat-tivo funzionamento di un mac-chinario.Il titolare della lavanderia, for-tunatamente ha riportato sololievi ferite, e questa è la cosapiù importante, ma la sua atti-vità è distrutta e ora, a 59 an ni,dovrà ricominciare da zero.Questa notizia ha colpito tutti eov viamente ancor di più noioperatori del settore che ci sia -mo immedesimati nel la sciagurache ha colpito un collega, picco-lo imprenditore artigiano di pro-vincia che in una mattina di finein verno ha visto, in un attimo,sgretolarsi il lavoro di una vita.Purtroppo non è l’unico inciden-te ac-caduto negli ultimi mesi:due la van-derie industriali, unain Piemonte e l’altra nel Mugel -lo si sono incendiate per guastielettrici o autocombustione deimacchinari.Queste notizie ci fanno rifletteresull’importanza della manuten-zione delle macchine che utiliz-ziamo nel nostro lavoro; è fre-quente che in mo-menti di crisicome quello che stiamo viven-do, ci si possa trovare a fare deitagli e a risparmiare su tutto.Sarebbe però un errore colossale

ritenere superflue, e quindirinunciabili, le spese per unaefficiente ma nutenzione dellemacchine e più in generale perla messa in sicurezza dellenostre attività. Nonché di pre-munirci di una buona polizzaassicurativa che copra ogni equalsiasi danno alle persone eai macchinari.Lo scopo della manutenzione èproprio quello di minimizzaree prevenire gli incidenti causatida attrezzature che funzionanomale e di assicurare un pro-gramma di lavoro che si possasvolgere senza intoppi. Non dobbiamo pensare chequesti adempimenti siano for-malità che consentono all’a-zienda di rispettare le leggi inquesto caso quanto previsto dalD.Lgs. 81/2008, ma bensì dob-biamo comprendere la reale fi -nalità e l’importanza di quellenorme al cui rispetto siamochiamati.Essere un piccolo imprenditoreartigiano oggigiorno è davverodifficile: occorre restare al pas -so con le normative, soddisfareal meglio le ri chieste dei clien-ti, instaurare legami di partner-ship con i fornitori, de streg -giarsi nel mare di tasse, impo-ste e gabelle varie… ma nondobbiamo mai commetterel’errore di mettere in secondopiano la sicurezza nostra e deinostri collaboratori. L’efficienza delle no stre atti-vità, la nostra salute e quelladei nostri collaboratori vieneprima di tutto!

di Vito Carone Presidente CONFARTIGIANATO ANIL

DD51DETERGO 2015 APRILE / APRIL

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cianti, professionisti e partite Iva, pa-gare le banche per farsi controllare. E come se tutto ciò non bastasse laproposta di legge si concentra inmodo straordinario nel regime san-zionatorio: chi non si adegua dovràpagare una sanzione di 500,00 eurodopo di che avrà 30 giorni di tempoper adeguarsi e 60 giorni per comuni-care l’adeguamento alla Guardia diFinanza. In difetto scatterà una san-zione di 1.000,00 euro con ulterioretermine di 30 giorni per conformarsialle previsioni normative. Se poi silascia trascorrere anche questo termi-ne senza munirsi del POS la Guardiadi Finanza disporrà la sospensionedell’attività professionale o commer-ciale fino a che non ci sarà il comple-to adeguamento alla normativa. I benefici fiscali invece, vengonoliquidati in poche righe in cui sonocitate “agevolazioni fiscali consistentinella detrazione dall’imponibile red-dituale del costo percentuale di cia-scuna transazione eseguita per il tra-mite del POS”. Descrizione alquantoevasiva per garantire alle imprese unimpatto zero per dotarsi ed utilizzareil mezzo di pagamento elettronico. Se la lotta all’evasione non potrà pre-scindere da questo nuovo obbligo, siaquantomeno riconosciuto, ai soggettiinteressati, il diritto a veder neutraliz-zati completamente e nell’immediatoi costi per le transazioni a mezzoPOS. Confartigianato chiede con forza chenel DDL 1747 sia inserita l’espressaprevisione di un credito d’impostache copra l’intero costo di installazio-ne e utilizzo del POS. Solo cosi si avrà il duplice risultato dinon pesare su imprese e professionistiche, in adempimento alla norma,abbiano provveduto a dotarsi deglistrumenti elettronici di pagamento, etutelare il consumatore fruitore delservizio nel caso in cui si veda negatala legittima possibilità di procedere alpagamento mediante strumenti elet-tronici.

Verrebbe da pensare ad uno scherzo! Difficile, infatti, credere alla notiziaapparsa sulla stampa in merito aldisegno di legge 1747 presentato inSenato il 22 gennaio scorso dai sena-tori Aiello, Gentile, Bilardi e DiGiacomo che prevede, per le impreseche non si dotano di POS, sanzionifino a 1.500 euro e sospensione del-l’attività per chi non si adegua dopola sanzione.È veramente un assurdo che ancorauna volta, anziché pensare a come farripartire i consumi e con loro tuttal’economia nazionale, si pensi a bat-tere cassa spremendo le imprese indifficoltà. Ulteriore beffa è che sacri-ficando le imprese si avvantagginoancora una volta le banche che, con ildiniego di questi ultimi anni alla con-cessione di credito, hanno fortementecontribuito a mettere in difficoltà leimprese. Viene da riflettere, e nonpoco, sul fatto che con la scusa diaumentare il controllo sulla evasione,si introduce un sistema assurdo chevede i controllati, artigiani, commer-DD52

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Notizie Sindacali

Obbligo dotarsi di POSLe imprese sempre più vessate dall’obbligo di dotarsi del POS I Senatori pensano a gravi sanzioni per gli inadempienti

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cio Commerciale - SCF ConsorzioFonografici) al numero Tel. 02 465 475 58 [email protected] informazioni sono disponibili sul sito internet: http://www.scfitalia.it/.

Il SCF è il consorzio che gestisce inItalia la raccolta e la distribuzione deicompensi, dovuti ad artisti e produt-tori discografici, per l’utilizzo in pub-blico di musica registrata, come stabi-lito dalle direttive dell’Unione Euro -pea e dalla legge sul diritto d’autore(L. 633/41, per comodità LDA) chericonosce ad artisti interpreti ed ese-cutori e ai produttori fonografici uncompenso in caso di pubblica diffu-sione delle registrazioni musicali(artt. 73 e 73bis, LDA), qualunque siail mezzo utilizzato radio, tv, cd, com-puter, lettori MP3.Si riporta di seguito la tabella dellescadenze e della scontistica applicataper l’anno 2015. In base alla convenzione in vigore dal2011 fra Confartigianato e SCF leaziende associate potranno usufruiredi prezzi agevolati:

SCF ha provveduto ad inviare a tuttele sedi provinciali il materiale neces-sario per regolarizzare i pagamentidelle aziende (bollettini, licenze,ecc.). Chi non l’avesse ricevuto può contat-tare la Sig.ra Alessia Molinari (Uffi -

E ancora SISTRI

Prorogata la scadenza per il pagamento SCF 2015

È stata prorogata al 15 aprile 2015 la scadenza per il pagamen-to al SCF (Consorzio Fonografici) dei diritti discografici -Compensi per musica d’ambiente dovuti dagli esercizi commer-ciali e artigianali

CATEGORIE: Sconto 2015 Raccolta Scadenza CampagnaEsercizi Commerciali/Artigianali 15% SCF PROROGA

15 Aprile 2015Pubblici Esercizi 15% SIAE 31 Mag 2015 Parrucchieri /Estetisti 15% SIAE 31 Mag 2015 Strutture Ricettive 15% SIAE 31 Mag 2015

Rete Imprese Italia, di cui Confarti -gianato Imprese è parte, ha inviatonei giorni scorsi una lettera al Mini -stro Galletti per trovare soluzione alleproblematiche che nascono alle im -prese tutte dalle norme previste dalSISTRI.

Si tratta di un intervento volto a pre-sentare al Ministro la possibilità dipercorrere una via completamentealternativa al SISTRI basata sui princi-pi cardine che durante anni di discus-sione Confartigianato ha sempre cer-cato di rappresentare: semplicità, ap - DD53

DETERGO 2015 APRILE / APRIL

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plicabilità alle PMI, riduzione dei costi. Questa proposta viene veicolata dallecinque Confederazioni componentiRete Imprese Italia, in un momentonel quale si sta mettendo a punto laredazione del bando per la individua-zione del nuovo gestore. In questa fase, quindi, le piccoleimprese dichiarano al Ministro che cisono valide alternative al fallito “mo -dello Sistri” per realizzare un accetta-bile sistema di tracciabilità.

Come espresso nell’allegato tecnico,che illustra il sistema senza approfon-dire troppo il dettaglio, inviato al Mi -nistro con la lettera si può mettere incampo un sistema basato: • sulla informatizzazione degli adem-

pimenti di registrazione già in usoda quasi vent’anni;

• sul coinvolgimento della filiera apartire dai trasportatori con un ruolopiù semplice per i produttori;

• operare con una piattaforma deriva-bile da quelle già in uso presso glioperatori associativi eUnioncamere;

• controllare e gestire la complessitàdel sistema da parte di una strutturaa valenza istituzionale e già attiva -anche a livello territoriale - qualel’Albo gestori; ciò dovrebbe respon-

sabilizzare maggiormente ilMinistero nel suo ruolo di monito-raggio e garanzia.

Il tema può essere ovviamente appro -fondito, ma in sintesi il nuovo model-lo implica alcuni indubbi vantaggi: ◆ è in linea con le direttive comuni-

tarie,◆ fa leva sul corpo normativo attual-

mente in vigore, ◆ non implica uso di particolari tec-

nologie o devices. Ricordiamo che questa impostazioneprende le mosse da un documento diconsenso promosso nel 2013 dalMinistro Edo Ronchi che raccolsel’adesione di 31 Organizzazioniimprenditoriali. Con questo intervento infine si dimo-stra ancora una volta che le Confe de-razioni non rifiutano la tracciabilità inquanto tale e non si limitano a indivi-duare le criticità dell’attuale sistema,imposto nonostante l’inefficienza el’inefficacia, per non menzionarealtre negatività palesi del SISTRI, masono in grado di presentare schemidiversi, alternativi, più funzionali edeconomici.Gli allegati tecnici inviati al Ministrosono a disposizione di quanti deside-rassero prenderne visione presso tuttele sedi Confartigianato che ne pro-muoveranno una discussione tra gliassociati e tra i referenti politici terri-toriali, che potranno così sostenere ilprogetto nei loro interventi istituzio-nali presso il decisore politico.

Assemblea di Confartigianato ANIL

Notizie Sindacali

Notizie di Categoria

Il 20 aprile si ritroveranno a Romapresso la sede Confederale, i Presi -den ti regionali di ConfartigianatoANIL per procedere all’elezione diun nuovo Consigliere che andrà asostituire nel Consiglio NazionaleANIL la Presidente regionale dellaSicilia che ha recentemente rassegna-to le sue dimissioni per motivi di

salute. Il Presidente Confartigianato ANIL,Vito Carone e tutti i Consiglieri vo -gliono sin da ora ringraziare l’amicaSanta per il prezioso contributo che hasin qui dato alla crescita della ca te -goria e sperano che, anche se non piùnel Consiglio voglia continuare ad af -fiancare l’attività della Categoria.DD54

DETERGO 2015 APRILE / APRIL

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Evento formativo:“Conosciamo i prodotti per farci conoscere meglio”

Notizie dal Territorio

La categoria delle pulitintolavanderiedi Confartigianato Ve nezia organizzauna interessante iniziativa formativadal titolo “Conosciamo i prodotti perfarci conoscere meglio”. L’iniziativa nasce dall’esigenza sem-pre più sentita dalla categoria di mi -gliorare la conoscenza dei prodottidetergenti e dei nuovi sistemi di la -vaggio ad acqua. Oltre a voler soddisfare questa esi-genza, l’iniziativa cercherà di darerisposta anche alla annosa problema-tica del rapporto lavanderia/cliente inun momento in cui più ancora che inpassato, il pulitintore deve porsi comeun consulente altamente professiona-le in grado di spiegare i trattamentiche propone, valutare con perizia icapi che i clienti portano a manutene-re e adottare le soluzioni migliori. Ma perizia e professionalità non sonosufficienti se non si è in grado di po -terle dimostrare, se cioè il cliente nonentra in bottega. Da qui la necessità di farsi aiutare amigliorare il proprio “aspetto”. L’iniziativa prevede quindi una primaparte anche con dimostrazioni prati-che dei prodotti e dei macchinari perun lavaggio a maggior risparmioenergetico e minor impatto ambienta-le, ed una seconda con idee e suggeri-menti di un professionista (architetto)per un miglioramento, anche estetico,dello spazio di accoglienza nelle atti-vità. La partecipazione è gratuita sino adesaurimento dei posti.

A Venezia per meglio gestire l’attività,

al via l’evento formativoper i titolari di lavanderia:

“Conosciamo i prodotti per farci conoscere meglio”

Per informazioni e prenotazioni: SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Confartigianato Provinciale di Venezia Unione Provinciale Artigiani

Via Lombardi 19 - Marcon (VE) Tel. 0414564511 - Fax 0415956602

[email protected]

Page 56: Detergo Aprile 2015

Elenco iscritti all’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

MACCHINARIMACHINERY

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

DALMON S.r.l.Via San Benedetto, 24 36016 THIENE VIELECTROLUX PROFESSIONAL S.p.A.Viale Treviso, 1533170 PORDENONE PNFIRBIMATIC S.p.A.Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BOGIRBAU ITALIA S.r.l.Via delle Industrie, 29 e30020 MARCON VEGRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.A.Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BLILSA S.p.A.Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BOIMESA S.p.A.Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TVINDEMAC S.r.l.Zona Ind.le Campolungo63100 ASCOLI PICENOITALCLEAN S.r.l.Via Ossola, 740016 SAN GIORGIO DI PIANO BOJENSEN ITALIA S.r.l.Strada Provinciale Novedratese, 4622060 NOVEDRATE COKANNEGIESSER ITALIA S.r.l.Via Cesare Pavese, 1/3 20090 OPERA MIMAESTRELLI S.r.l.Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BOMIELE ITALIA S.r.l.Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZMONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTIONVia Emilia Ovest, 1123 41100 MODENA MOPIZZARDI S.r.l.Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MIREALSTAR S.r.l.Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BORENZACCI S.p.A.Via Morandi, 13 06012 CITTà DI CASTELLO PGSKEMA S.r.l.Via Clelia, 16 41049 SASSUOLO MO

THERMINDUS S.r.l.Via Gino Capponi, 2650121 FIRENZE FIUNION S.p.A.Via Labriola, 4 d40010 SALA BOLOGNESE BOZETOLINK S.r.l.Piazza Leopoldo, 11 50134 FIRENZE FI

DistributoriDistributors

SETEL S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CR

MACCHINARI PER LO STIROIRONING EQUIPMENT

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

BARBANTI S.r.l.Via di Mezzo, 78 San Giacomo Roncole 41037 MIRANDOLA MODUE EFFE S.p.A.Via John Lennon, 10 - Loc. Cadriano 40057 GRANAROLO DELL'EMILIA BOFIMAS S.r.l.Corso Genova, 25227029 Vigevano PVGHIDINI BENVENUTO S.r.l.Via Leone Tolstoj, 24 20098 SAN GIULIANO MILANESE MIMACPI S.p.A. Pressing DivisionVia Piantada, 9/d25036 PALAZZOLO SULL’OGLIO BSPONY S.p.A.Via Giuseppe Di Vittorio, 8 20065 INZAGO MISIL FIM S.r.l. marchio SILCVia Campania, 19 60035 JESI ANTREVIL S.r.l.Via Nicolò Copernico, 1 20060 POZZO D'ADDA MI

DistributoriDistributors

LAVASECCO 1 ORA-CATINET/SANKOSHA S.r.l.Via Roma, 10810070 CAFASSE TO

DETERGENTI, SOLVENTI, MATERIE AUSILIARIE, ECC.

DETERGENTS, SOLVENTS, AUXILIARIES, ETC.

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

BIAR AUSILIARI BIOCHIMICI S.r.l.Via Francia, 7/9 20030 SENAGO MICHRISTEYNS ITALIAVia F.lli di Dio, 220063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MICLINERS S.r.l.Via Brusaporto, 35 24068 SERIATE BGDIM S.r.l. Detergenti Ind. MilanoVia Guglielmo Marconi, 1520812 LIMBIATE MBECOLABVia Paracelso, 6 - Centro Dir. Colleoni20864 AGRATE BRIANZA MBRARO S.r.l.Via 1° Maggio, 1475100 MATERA MTSURFCHIMICA S.r.l.Via Milano, 6/620068 PESCHIERA BORROMEO MITINTOLAV S.r.l.Via Massimo D'Antona, 7 10028 TROFARELLO TO

MANUFATTI TESSILITEXTILE PRODUCTS

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

CORITEX S.n.c.Via C� Volpari, 2524024 GANDINO BGEMMEBIESSE S.p.A.Piazza Industria, 7/8 15033 CASALE MONFERRATO ALGASTALDI & C. S.p.A. Industria TessileVia Roma, 10 22046 MERONE COLAMPERTI CARLO TESSITURA E FIGLIO S.p.A.Via della Tecnica, 8 23875 OSNAGO LC

Members to the Textile Care Suppliers’ Association

Page 57: Detergo Aprile 2015

DDDETERGO Pubblicazione ufficiale di Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

Direttore responsabile: Stefano Ferrio

Comitato di redazione: Laura Lepri, Claudio Montanari, Luciano Miotto, Gabrio Renzacci, Riccardo Ripamonti, Felice Mapelli, Gabriella Platè, Giovanni SalvatiSi ringraziano i signori: Vito Carone, Laura Lepri, Maurizio Nicoletti, Emilia Pecorara e Gabriella PlatèDirettore Generale: Ugo SalaSegretaria di redazione: Franca CesariniDirezione, redazione, amministrazione, pubblicità: DETERSERVICE srl • 20158 Milano • via Angelo Masina, 9 Tel +39 02 39314120 • Fax +39 02 39315160 • e-mail: [email protected] - www.detergo.euProgetto grafico e impaginazione: STRIKE/Milano • e-mail: [email protected]: Presscolor • Milano

La riproduzione degli articoli pubblicati non è consentita salvo autorizzazione scritta.Abbonamento annuo (11 numeri) Euro 32,00 (anziché Euro 42,00) - (22 numeri) Euro 54,00 (anziché Euro 84,00)• Estero Euro 80,00 • Una copia Euro 4,50ON LINE - In formato elettronico verrà inviata in forma gratuita. Inviare e-mail con richiesta a: [email protected] versamenti intestati a Detersevice SRL - Via A. Masina, 9 - 20158 Milano, possono essere effettuati a mezzo bonificoBANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA AGENZIA 10 MILANO - IBAN: IT11 C 05387 01609 000001504285 BIC: BPMOIT22 XXXGli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero. I manoscritti non si restituiscono. L’editore non si assume responsabilità per errori contenuti negli articoli o nelle riproduzioni.Le opinioni esposte negli articoli impegnano solo i rispettivi Autori. Ad ogni effetto il Foro competente è quello di Milano.Tiratura: 11.000 copieLa pubblicità non supera il 50% del numero delle pagine di ciascun fascicolo della RivistaAutorizzazione Tribunale di Milano n° 2893 del 25.11.1952 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa ROC N. 18402Distribuzione: Poste Italiane s.p.a.

MASA S.p.A. INDUSTRIE TESSILIVia Mestre, 37 - Loc. Bolladello21050 CAIRATE VANOBILTEX S.r.l. - GRUPPO TESSILE LGVIA I° MAGGIO, 39/4125038 ROVATO BSPAROTEX S.r.l.Via Massari Marzoli, 17 21052 BUSTO ARSIZIO VATELERIE GLORIA S.r.l.Viale Carlo Maria Maggi, 25Loc. Peregallo20855 LESMO MBTESSILTORRE S.r.l. Via Giuseppe Verdi, 34 20020 DAIRAGO MITESSITURA PEREGO S.r.l.Via Milano, 23/A24034 CISANO BERGAMASCO BG

DistributoriDistributors

CROTEX ITALIA S.r.l.Via U. Mariotti Z.I. Agostino 51100 PISTOIA PT

INFORMATICAINFORMATION TECHNOLOGY

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

ABG SYSTEMS S.r.l.Via Milano, 720084 LACCHIARELLA MISINDATA S.p.A.Via Rovereto, 1720871 Vimercate MB

ACCESSORIACCESSORIES

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

A 13 S.r.l.Via Venini, 5720127 MILANO MIALVI S.r.l.Strada Statale 230, 49 13030 CARESANABLOT VCNUOVA FOLATI S.r.l.Via dell'Archeologia, 2 - Z.I. Prato Corte 00065 FIANO ROMANO RMSCAL S.r.lViale Rimembranze, 93 20099 SESTO SAN GIOVANNI MI

LEGGE PRIVACY - TUTELA DEI DATI PERSONALIINFORMATIVA AI LETTORIRendiamo noto agli abbonati e ai lettori di Detergo che i dati utilizzati per la spe-dizione della rivista fanno parte dell’archivio elettronico della Deterservice srl,con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158 Milano.I dati vengono trattati ed utilizzati nel rispetto delle norme stabilite dal D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei dati personali a mezzo strumenti cartacei o elettronici.In particolare questi dati (consistenti essenzialmente in nome e indirizzo) vengo-no utilizzati per la spedizione della rivista e di materiale a stampa connesso conl’attività editoriale della Deterservice srl.Ciascun lettore può richiedere in qualsiasi momento, a mezzo posta o fax, disapere quali suoi dati sono in archivio, richiederne la modifica, la rettifica oanche la cancellazione. I dati non sono ceduti e diffusi a terzi né utilizzati perscopi diversi da quelli sopra citati.

FAC-SIMILE DI RICHIESTA DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL CODICE DELLA PRIVACY

Il sottoscritto…………………………………………………………….....................Azienda………………………………………………………….................................Indirizzo………………………………………………………....................................Località………….....………................................ Cap…………… Prov. …………Chiede alla Deterservice srl, con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158Milano- e-mail: [email protected] - Tel. 02 39314120 - Fax 02 39315160❐ di conoscere i suoi dati contenuti nell’archivio elettronico di Deterservice srl;❐ di modificare i dati come sopra specificati;❐ di cancellare nell’archivio i suoi dati

FIRMA .............................................................................

www.assofornitori.com

Page 58: Detergo Aprile 2015

ASSOFORNITORI 56 - 57BERETTA GUALTIERO 4 - 59CATINET 13CONSORZIO UNIMATIC 4D.B.G. SERVICE 4FIMAS 23EXPO DETERGO 4a di copertinaEURO LAUNDRY 59FIRBIMATIC 21HOST 1a di copertinaHYGIENFRESH by TINTOLAV 59ITALIA SERVICE 59ITALSEC 4 - 37LAVASECCO 1 ORA 13NORDEST WASH 59RENZACCI 31SANKOSHA 13TEXCARE 15TINTOLAV 59VINCIARELLI 4

INDICE DEGLI INSERZIONISTI/ADVERTISERS’ DIRECTORY

Page 59: Detergo Aprile 2015

eurolaundry Trieste

MACCHINE NUOVE & USATE X LAVANDERIE

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