Detergo Aprile 2014

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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine INTERNATIONAL COVER STORY D.I.M. Dai detersivi all'assistenza questa è vera eccellenza D.I.M. From detergents to customer service: the Quintessence of excellence 4 / 2014 Sulla vetta del pulito D.I.M. The top in cleanliness FIERE/SHOWS Acqua, Ambiente, Automazione tre parole-chiave per EXPOdetergo Water, Environment, Automation the three key words for EXPOdetergo CONSIGLI UTILI/TIPS&TRICKS Come lavare un tessuto evitando che perda colore How to wash fabrics with no color bleeding Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine Cover story pag. 8 INTERNATIONAL 2014 3/6 Ottobre - 3/6 October APRILE 2014 / Numero 4 APRIL 2014 / Number 4

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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco. The industrial laundry and dry cleaning magazine. Tutte le news sulla lavanderia industriale italiana, produttori di macchina, detergenti, attrezzature le trovi sul portale www.detergo.eu

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R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

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C O V E R S T O R YD.I.M.Dai detersivi all'assistenzaquesta è vera eccellenzaD.I.M.From detergents to customer service:the Quintessence of excellence

4 / 2014

Sulla vetta del pulito

D. I .M.

The top in cleanliness

FIERE/SHOWSAcqua, Ambiente, Automazionetre parole-chiave per EXPOdetergo

Water, Environment, Automationthe three key words forEXPOdetergo

CONSIGLI UTILI/TIPS&TRICKSCome lavare un tessuto evitandoche perda coloreHow to wash fabrics with no colorbleeding

R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

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INTERNATIONAL 2014

3/6 Ottobre - 3/6 October

APRILE 2014 / Numero 4APRIL 2014 / Number 4

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Print this document and bring it with you; it is your pass to the FAST LANES located in the reception halls of pavilions 2 and 4: it allows you access toEXPOdetergo International 2014 without going through the payment gates!

On-line registration is reserved solely for Industry Professionals in the dry-cleaning, laundering, finishing and textile sectorsand will be available through the last day of the exhibition (6th October 2014)

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Don’t miss out on all the latest market entries3/6 october 2014 - Fiera Milano

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direttamente in EXPOdetergo International 2014 senza passare dalle casse!

La registrazione on line è riservata agli Operatori Professionali dei settori lavanderia, stireria e tessili

e sarà attiva fino all’ultimo giorno di manifestazione (6 ottobre 2014)

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SCHEDA DI ADESIONE

La sottoscritta azienda __________________________________________________________

con sede in ______________________ Via ________________________________ n°_______

Tel. ____________________________ Fax _________________________________________

e-mail _________________________ www. _______________________________________

chiede di aderire alla

Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessiliobbligandosi ad osservare le norme dello Statuto in vigore nonché tutte le deliberazioni conformi alle leggi e allo statuto che saranno prese dai componenti organi dell’Associazione.

SOCI ORDINARI� fabbricanti di macchinari� produttori di detergenti, solventi, materie ausiliarie, accessori� produttori di manufatti tessili� rappresentanti generali ed esclusivi/filiali di agente generale

SOCI AGGREGATI� agenti/rappresentanti di produttori italiani (devono essere agenti generali ed esclusivi)

Nome e cognome del rappresentante dell’azienda

____________________________________________

Codice fiscale/Partita IVA _____________________

Data ________________ Timbro e firma_____________________

C O N TAT TAT E C I P E R S A P E R N E D I P I Ù

L’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione deiTessili, oltre a provvedere alla tutela degli interessi dicategoria, ha come obiettivo primario la rappresentan-za di un comparto disomogeneo per sua natura e lapromozione degli aspetti caratterizzanti come la cresci-ta culturale della manutenzione del tessile e l’etica del-l’immagine dei fornitori quali partners dei clienti finali.

Per entrare a far parte dell’As so cia zione FornitoriAziende Manutenzione dei Tessili è richiesto un contributo annuo di Euro 1.000,00.

Vi preghiamo di compilare ed inviare alla Segreteriaassociativa la scheda riprodotta.

20158 Milano, Via Angelo Masina, 9 Tel. (02) 39314120 Fax (02) 39315160e-mail: [email protected] - www.assofornitori.com

Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

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48 LAVARIVA: cinquant'anni e non sentirli!50 ASSOSECCO: la sede, i servizi, la segreteria

GUIDA DEL PULITINTORE/WET & DRY CLEANER GUIDE52 Il problema del colore

The color problem56 Idrorepellenza, impermeabilità (e traspirabilità)

Water-repellence, waterproofing (and breathability)CONFARTIGIANATO

59 SISTRI sistema tracciabilità dei rifiuti “adesso basta”

60 Dichiarazione f-gas: anche per quest’anno la scadenza al 31 maggio

61 Dal 30 giugno obbligatorio il POS anche per negozie attività artigianali

62 La formazione anche all’estero per Pulitintori63 2013 anno di svolta per la legge si settore - Nel

2014 azione di ANIL sui territori per attuazione uniforme

64 ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI/MEMBERS TO THE TEXTILE CARE SUPPLIERS' ASSOCIATION

66 INDICE DEGLI INSERZIONISTI/ADVERTISERS' DIRECTORY

APRILE 2014 Numero 4 / APRIL 2014 Number 4

SOMMARIO/CONTENTS

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EDITORIAL/EDITORIALE6 EXPOdetergo International, 10 ideas for telling the

world about 7 EXPOdetergo International, dieci idee per

raccontarla al mondoAZIENDE DI SUCCESSO/SUCCESS STORIES

8 L’Azienda del mese/Company of the monthDetergenti D.I.M., la fabbrica delle soluzioni Madein ItalyD.I.M. detergents, factory of solutions Made in ItalyEVENTI/EVENTS

14 Acqua, Ambiente, Automazione - La magica e triplice “A” di EXPOdetergo InternationalWater, Environment, and automation - The magic three words of EXPOdetergo InternationalASSOSISTEMA

20 Assosistema Safety, lavoriamo per una nuova cultura della sicurezza IL SEGRETO DEL MIO SUCCESSO/THE SECRET OF MY SUCCESS

22 Tutte le strade del vintage portano a LIMAll the vintage roads lead to LIMINFORMAZIONE COMMERCIALE/INFO TRADE

28 JENSEN ITALIA, 5 anni più tardi…JENSEN ITALIA, 5 years later…SPECIALE/SPECIAL

30 Lavanderie industriali: Stiratura, piegatura, confezionamento, identificazione e gestione capiSpecial on rental laundries: Garment ironing, folding, packaging, identification and management

34 I nuovi solventi alternativi al percloroNew alternatives to percMANUTENZIONE/MAINTENANCE

42 La manutenzione dei generatori di vapore elettrici –2a parteMaintenance of electric steam generators – Part 2ASSOSECCO

47 Parliamo anche di questo: Riflessioni sui cambiamenti della società … e non solo …

14

22

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Milano, October 2014, EXPOdetergo International Issue No. 17.A must-see exhibition of the latest offerings for laundries of every size, shape and market.An “Event” that is already fully booked, for a hoped-for economic recovery.At this point, a good and a necessary thing would be to tell not only the trade about it but, in asmuch as possible, the whole world as well.Any ideas that can become a real project are welcomed here.Such as:1. a gigantic washing machine porthole on display in Milan’s Piazza del Duomo during the exhi-

bition.2. a “world ironing championship”, held in a historical laundry in the city.3. a dry cleaning machine working for free for a few hours a day, installed inside a truck, and

washing the garments brought by people living in nearby homes.4. a story-telling evening at a coin-op with actors and writers reading to people who are waiting

for their clean laundry.5. a tablecloth measuring one kilometer in length, necessarily made of fabric, to sit around for a

meal of all-Italian, and “natural” dishes.6. a single act set in a laundry where men and women, while waiting for their laundry to be

washed, watch each other, talk, are tempted, love each other.7. an exhibition of old photos of laundry women, taken along the rivers in the 1800’s and instal-

led around the most leading-edge continuous batch washers now on the market.8. a catwalk of jeans that have become high fashion garments after being treated in a modern-

day laundry-atelier.9. a catwalk of work clothes that have been treated at rental laundries.10. a gigantic washing machine porthole-cum-screen showing pictures of clothes and laundries of

the past, present and future.

These are “just” 10 ideas, which readers can approve or reject of course. Or perhaps they cancome up with their own ideas and send them to us. Showing that EXPOdetergo International 2014is truly one big, busy construction site. And that it is not about simply imagining, but finally “seeing” a glimpse of the future.

Stefano Ferrio

DDE D I T O R I A L

10 ideas for telling the worldabout EXPOdetergoInternational

DD6DETERGO APRILE - APRIL 2014

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Milano, ottobre 2014, EXPOdetergo International numero 17.Imperdibile fiera universale di quanto oggi si produce per le lavanderiedi ogni fatturato, formato e mercato.Quel che si dice un “Evento”, con i suoi numeri e i suoi stand già datutto esaurito, per una Ripresa economica in cui sperare.Al punto che diventa bella e necessaria l’idea di farlo sapere non soloagli addetti ai lavori, ma, per quanto possibile, anche al mondo intero.Si accettano fantasie da trasformare almeno in un progetto reale.Tipo:1. un gigantesco oblò di lavatrice esposto per i giorni della fiera in

piazza del Duomo, a Milano.2. un “campionato mondiale di stiratrici”, organizzato in una lavan-

deria storica della città.3. una lavasecco semovente che per qualche ora al giorno lava gratis, installata dentro un

camion, quanto porta la gente dalle case vicine.4. una serata di racconti letti da attori e scrittori agli utenti di una lavanderia automatica in atte-

sa della biancheria pulita.5. una tovaglia lunga un chilometro, rigorosamente in tessuto, attorno alla quale accomodarsi

per una cena di piatti rigorosamente italiani, nonché “naturali”.6. un atto unico ambientato in una lavanderia dove, in attesa della biancheria pulita, uomini e

donne si guardano, si parlano, si tentano, si amano.7. una mostra di antiche foto di lavandaie, scattate lungo i fiumi dell’800, e installate attorno

alle più avveniristiche lava-continue del mercato contemporaneo.8. una sfilata di jeans divenuti di alta moda grazie al trattamento effettuato in una lavanderia-

atelier dei nostri giorni.9. una sfilata di abiti da lavoro trattati da lavanderie industriali.10. un altro, gigantesco oblò trasformato in schermo dietro il quale scorrono immagini di vestiti e

lavanderie di ieri, oggi e domani.

Sono “solo” dieci idee, che ogni lettore è ovviamente libero diapprezzare o meno. Magari per escogitarne di sue e inviarcele. A dimostrazione che EXPOdetergo International 2014 è davveroun grande e vivissimo cantiere aperto. Dove non tanto immaginare, ma finalmente “vedere” un po’ difuturo.

Stefano Ferrio

DDE D I T O R I A L E

EXPOdetergo International,dieci ideeper raccontarla al mondo

DD7DETERGO APRILE - APRIL 2014

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Detergenti D.I.M., la fabbricadi/by Stefano Ferrio

Successfulcompanies

Aziendedi successo

La DIM - Detergenti Industriali Milano - si occupa della produzione di detergenti professionali ad ele-vata concentrazione destinati al lavaggio di tessuti ed abiti da lavoro di qualunque tipo.

Il “sistema DIM” consiste nell’ottimale abbinamento di tre fattori: prodotti detergenti studiatiper diverse esigenze, specifici impianti di dosaggio e di controllo del lavaggio ed uno stan-

dard elevato di assistenza post vendita. È questa la formula collaudata per garantire lacura ottimale dei tessuti di qualunque Cliente nel pieno rispetto dell’ambiente.

Grazie all’altissima qualità dei prodotti, all’impiego di tecnologie d’avanguardia ed alla professionalità di di stributori, concessionari ed esperti nell’assistenza

post-vendita operanti in modo capillare lungo tutta la penisola, l’azienda è cresciuta sempre di più, giungendo a porsi come leader in Italia nel

campo delle lavanderie industriali. Il sistema che DIM propone al Cliente include pertanto:

• una vasta gamma di prodotti professionali per la pulizia:detergenti liquidi tensioattivi, detergenti liquidi ecologi-

ci, detergenti in polvere ecologici ed additivi; • impianti specifici e d’avanguardia progettati per

garantire il controllo del dosaggio e l’ottimiz-zazione del potere pulente dei prodotti;

• un servizio di assistenza post-venditaofferto a titolo gratuito per

affiancare il Cliente e guidarlo nell’uso corretto

dei prodotti e degliimpianti forniti.

D.I.M. detergents, factory

Cosìil titolareC a r l oPasqua lino spiegacome l’azienda mila-nese è riuscita a conqui-starsi una posizione di leader-ship alternativa ai colossi multina-zionali del settore: “Vigiliamo quotidia-namente sulle lavanderie industriali che sononostre clienti, risolvendo problemi e offrendoconsulenze ad ampio spettro, su costi, dosaggi, nuovetipologie di sporco”. Un’escalation basata sul successo siadei prodotti tensioattivi che di quelli ecologici“Mi addormento pensando a un problema, e mi risveglio con lasoluzione pronta”.La frase possiede qualcosa di fiabesco. Che risuona in modoancora più avvolgente, sapendo che si riferisce a detergentiindustriali, prodotti in laboratori fatti per ricordare, nelle tinte enegli effluvi, le favolose botteghe degli alchimisti.“Mi addormento pensando a un problema, e mi risveglio con lasoluzione pronta”. Nel momento in cui te la rivolge non unalchimista, ma un imprenditore, è una fiaba che diventa ancorapiù emozionante. Per il semplice motivo che esce dal libro deisogni, e si stampa nella realtà di tutti i giorni.“Vivo in una costante ‘full immersion’ nel lavoro” spiega l’im-prenditore in questione, che è Carlo Pasqualino, milanese di 45anni, titolare della D.I.M., azienda leader nella produzione didetergenti industriali, con sede a 15 chilometri dal centro diMilano. “Al punto che quando, alla fine di una lunga giornatadi impegni, giunge il momento di coricarmi - continuaPasqualino - ho capito come comportarmi, per il bene mio edella mia azienda”.“Per cui - spiega subito dopo fra i problemi affrontati, scelgoquello che mi sembra il più urgente e importante da risolvere, espengo la luce rivedendo ogni suo aspetto con quel minimo dirilassatezza che notoriamente ci vuole. Una volta può riguarda-re una questione chimica, un’altra volta può trattarsi di marke-ting, e un’altra ancora di come soddisfare un determinato clien-te nel migliore dei modi. Qualsiasi sia il problema, io so cheotto ore dopo riaprirò gli occhi con la sua soluzione o, quantomeno, con la sensazione di avere imboccato la strada giusta perarrivarci”.Questa, del “sonno produttivo”, risulta la parabola decisiva per

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OwnerCarlo Pa -

s q u a l i n oexplains how the

company from Milanwas able to rise to an alter-

native leadership position thatrivals multinational giants in the sec-

tor: “On any given day our industriallaundry clients can count on us to help them

solve any problem and provide wide ranging adviceregarding costs, dosages or new types of stains”. It was

an ascent based on the success of both surfactants andenzymes-based products. “I fall asleep thinking about a problem and wake up with asolution”.It sounds like a fairy tale, even more enthralling within the con-text of industrial laundry detergents, made in labs filled withtinctures and scents that evoke a mythical alchemist’s shop.“I fall asleep thinking about a problem and wake up with a

solution”. When the person telling it is anentrepreneur and not an alchemist, this storytruly blows your mind: the land of dreamsshapes reality.“I am always fully immersed in my work”explains the entrepreneur in question, namelyCarlo Pasqualino, from Milan, 45 years ofage and owner of D.I.M., a leading manufac-turer of industrial laundry detergents head-quartered 15 km outside of the center ofMilan. “So much so – Pasqualino continues -that I had to learn how to behave for my owngood and that of my company when the timecomes to lay down after a long and busy day”.“Therefore – he immediately explains – I con-sider the problems I need to face, choose the

most urgent and important one, turn the light off and analyze allof its aspects under the notoriously needed minimum state ofrelaxation. One time the question may regard a chemical agent,the next time it may concern marketing, and yet another time itmay be how to best satisfy a certain client. No matter what theproblem is, I know that eight hours later I will open my eyes andhave a solution or at least feel I am on the right path to resolvethe problem”.

delle soluzioni Made in ItalySuccessfulcompanies

Aziendedi successo

of solutions Made in ItalyThe DIM Company - Detergenti Industriali Milano - deals with the production of professional, high concentrated detergents intended for the cleaning of fabrics and of every type of working clothes. The “DIM System” consists in the excellent combination of three factors: detergent productsstudied for different uses, specific installations of dosing and of washing control and ahigh standard of after-sale assistance. This is the tested formula that guarantees thehigh care for fabrics for all Customers, fully respecting the environment. Thanks toits high quality products, to its use of van technologies and its professional dis-tributors, to its dealers and to its experts on the after-sale assistance oper-ating in a wide range throughout the peninsula, the company has grownmore and more, therefore becoming a leader in the industrial laun-dry field in Italy. Therefore, the system offered by DIM to the cus-tomer, will include:• a vast range of professional cleaning products: liquid

surface active agents, liquid eco-friendly cleansers,eco-friendly and additive powder cleansers;

• specific and advanced plants designed toguarantee the precise measuring controland the optimization of products clean-ing power;

• a post-sale customer serviceoffered free to support and toguide the Customer to thecorrect products andplants use.

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capire quanto e, soprattutto, “come”, si lavora alla D.I.M.. Con un’intensità totale e costante,in grado di coniugarsi di volta in volta in prontezza, capacità di adattamento, lavoro di inge-gno, assistenza integrale. Ovvero tutte le virtuose pratiche nelle quali si declina da sempre l’at-tività quotidiana di D.I.M.. Da quell’originale “pensata” con cui il suo titolare la lanciò nel2002. “Credo sia stata una pensata inevitabile – spiega Pasqualino - considerando che per dodi-ci anni avevo continuato l’attività di commerciante-rappresentante di detersivi presa da miopadre. Dopo un milione e duecentomila chilometri di strade percorse da un cliente all’altro, eforte di quel decisivo imprinting familiare, a un certo punto ho sentito che era il momento ditentare il grande salto, fondando un’azienda come D.I.M.” Dodici anni dopo, il risultato diquella scommessa è sotto gli occhi di tutti, concretizzatosi in una leadership italiana indiscuti-bile, che D.I.M. è riuscita a conquistare e a rafforzare, posizionandosi dietro i colossi multina-zionali del settore. “Infatti – continua Pasqualino – se riusciamo a porci come valida alternativa made in Italy aigrandi marchi internazionali, è proprio in virtù di una filosofia del lavoro che parte sempre dalcliente, e che attorno al cliente ruota in tutti i suoi aspetti”.Pasqualino va ancora più a fondo, entrando nei dettagli dell’organizzazione D.I.M.:“Attualmente siamo in tutto in venti, di cui due terzi impegnati all’esterno della azienda, comefornitori di clienti attorno a cui, se devo scegliere un verbo appropriato, noi di D.I.M. vigilia-mo. Ciò significa essere presenti e comportarsi in modo tale da fare sentire il cliente sempreprotetto e sicuro per quanto riguarda i detersivi. Visto che a servirsi di noi sono tante, impor-tanti lavanderie industriali italiane, significa che questa filosofia funziona. Nella fattispecie,vuole dire che quando una di queste aziende ha un problema da risolvere, sa di rivolgersi a noinon come a dei rappresentanti, ma a dei veri e propri consulenti, culturalmente e psicologica-mente predisposti a lavorare a fianco del cliente”.Su questa fondamentale differenza rispetto ai più imponenti ma anche asettici concorrenti inter-nazionali, D.I.M. ha costruito le fortune che l’hanno portata a stabilizzare la propria leadershipnazionale su oltre tre milioni di Euro di fatturato annuo. Una posizione di dominio che nei fattisi spiega con semplicità. Ad esempio considerando la ricca gamma di prodotti disponibili, checomprendono detergenti liquidi sia tensioattivi che ecologici.I primi risultano perfetti per rimuovere, grazie al loro potere disperdente ed emulsionante(anche a basse temperature) qualsiasi tipo di sporco, e da qualsiasi tipo di tessuto, anche in pre-senza dei più elevati tassi di durezza.I secondi, quelli ecologici, grazie alla loro totale biodegradabilità, sono a loro volta fatti per eli-minare qualsiasi tipo di impurità da ogni tessuto possibile, nel totale rispetto dell’ambiente cir-costante.DD10

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Successfulcompanies

Aziendedi successo

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This “productive sleep” is the key parable to understanding how much and most of all “how”D.I.M works. This constant, complete focus is what allows it to be prompt, adaptable, andinventive and provide comprehensive assistance. This means all the best practices by whichD.I.M. has always conducted its daily operations and pursuant to the original “concept” bywhich its owner launched it in 2002. “I think it was inevitable for me to come up with the idea– explains Pasqualino – considering that for twelve years I followed in my father’s footsteps asa detergents sales-representative. After one million and two hundred thousand miles worth ofdriving from one client to the next, with full confidence in my background I decided it was timeto take a big chance and start a company like D.I.M.” Twelve years later, anyone can see thatmy taking that chance led to the undisputed Italian leadership position D.I.M. was able toachieve and consolidate to ride on the heels of multinational giants in the sector. “In fact – continues Pasqualino – we were able to establish ourselves as a trustworthy Madein Italy alternative to international brands due to a business philosophy by which the customeralways comes first and all aspects of the business revolve around the customer.”Pasqualino then provides further details on the organizational structure of D.I.M: “There istwenty of us overall, two-thirds of which are outside sales people who work side by side withcustomers who are, to use an appropriate verb, “cared for” by D.I.M. This means being pres-ent and behaving in a manner that makes the customer always feel protected and safe inregards to detergents. The fact that many large Italian industrial laundries rely on us provesthat this philosophy works. In practice this means that whenever one of these companies has aproblem they can contact us, true and proper consultants culturally and psychologically pre-pared to work side by side with the client, not mere representatives”.This fundamental difference from the more impressive but rather impersonal international com-petitors is what D.I.M. banked on and what allowed it to consolidate its national leadershipwith more than € 3 millions in annual invoiced sales. A dominating position that can beexplained simply by considering its wide range of products that features both surfactants andenzymes-based liquid detergents.The first are perfect to remove any type of stain regardless of hardness, from any type of fabricthanks to their dispersive and emulsifying action (even at low temperatures).The second, “ecological” detergents are fully biodegradable and therefore designed to elimi-nate any type of soil from all possible types of fabric in full respect of the surrounding environ-ment. Customers may also order special detergents specifically formulated according to their produc-tion needs and suitable for use in D.I.M. laundry systems, which are known for their adaptabil-ity, accuracy and simplicity of operation. DD11

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These are the “commandments” of a D.I.M. system thatthanks to its specific characteristics constantly monitors theproducts and their utilization, which translate into: the con-stant analysis of laundry conditions, fabric samples testingas needed, specific program planning, maximum cost sav-ings, periodic consultancy services guaranteed to be provid-ed at least once a week for an entire month following theinstallation of a D.I.M. system. “This – concludes Carlo Pasqualino – is the only thing thatallowed us to thrive during the years of crisis: working sideby side with customers who are now ready to join us and ridethe updraft of economic recovery we all faithfully hope forand richly deserve in view of our sacrifices”.

C’è poi la possibilità per il cliente di ordinare detergenti spe-cifici, concepiti e realizzati a misura della propria produzio-ne, per essere utilizzati all’interno di impianti D.I.M. noti perla loro adattabilità, precisione e semplicità di uso.Sono questi i “comandamenti” di un Sistema D.I.M., chegrazie a uno specifico sistema, garantisce la possibilità diuna verifica costante dei prodotti e della loro utilizzazione,con ricadute pratiche che si traducono in: analisi costantedella situazione di lavaggio, eventuali prelievi di campioni ditessuto, stesura di programmi specifici, ottimizzazione deicosti, servizi di consulenza periodici e garantiti nella misuradi una visita settimanale durante il mese successivo all’in-stallazione di un impianto D.I.M..“Solo in questo modo – conclude Carlo Pasqualino – abbia-mo potuto reggere alla grande durante questi anni di crisi:lavorando fianco a fianco di clienti assieme a cui siamo orapronti a ripartire sulle ali di una ripresa economica che tuttinon solo ci auguriamo, ma anche meritiamo, visti i sacrificisostenuti”.

D.I.M. srl Detergenti Industriali Milano

Via Marconi 15 20812 Limbiate (MB) Tel./Ph 02 99482787

Fax 02 99482797 email: [email protected]

www.dimsrl.it

Page 13: Detergo Aprile 2014

I tessuti Masa. Qualità e durata in primo piano.

Il tempo è il giudice più severo per garantire la qualità di un prodotto. Lo sappiamo bene noi della Masa che, per la produzione della nostra tovaglieria e dei nostri coordinati per camera e bagno, utilizziamo solo filati altamente selezionati. Inoltre, gli elevati standard tecnologici di produzione - e il costante controllo qualitativo su tutte le fasi di confezionamento - ci consentono di ottenere un prodotto finito che unisce a un design moderno ed esclusivo carratteristiche di resistenza e di durata senza paragoni. Solo in questo modo possiamo essere sicuri che i nostri prodotti, anche dopo ripetuti lavaggi industriali, mantengano inalterata la loro qualità e la loro bellezza originali.

THE MASA FABRICS. LONG-LASTING PRODUCTS GIVING PROMINENCE TO QUALITY. Time is the severest judge to guarantee product quality. Masa, who is well aware of it, uses only highly selected yarns to manufacture its own table linen as well as bathroom and bedroom sets. Moreover, high technological production standards and the constant quality control on all packaging phases allow us to realise a finished product that can combine a modern and exclusive design with matchless wearability and durability features. Only in doing so, we can be sure that our products can keep their original quality and beauty unaltered even after repeated industrial washing processes.

Masa S.p.A Industrie Tessili - Via Mestre 37 - 21050 Bolladello di Cairate (VA) ItalyTel. +39 0331 310145 Fax +39 0331 311325 E-mail: [email protected] www.masa.it

Azienda con Sistema QualitàUNI EN ISO 9001:2000 - Certificato N. 247

Page 14: Detergo Aprile 2014

“Water, Environment, and Auto -mation”Serendipitously, the Italian words forWater (Acqua), Environment (Ambien -te) and Automation (Automazione) allbegin with A, a powerful triad that fullyexplains the important theme of EXPOde -tergo 2014, the foremost internationallaundry machinery and product tradeexpo in the world, scheduled to be heldat Fiera Milano from 3-6 October 2014.“Water, Environment, and Auto -mation”Huge, silent machines that treasure everymilliliter of Water they use, recycle andexploit to the max. Laundries designed as oases in anEnvironment that is protected and val-ued in all of its aspects, including those ofproductivity. A human factor completely revolutionizedby laundries that Automation processestransformed into phantasmagorical yetreal high engineering management con-traptions.Three hypothetical “trailers” already illus-trate how “EXPOdetergo 2014” can benot only a blockbuster movie, but a showcapable of scoring an utterly spectacular

Acqua, Ambiente, AutomazioneTre parole che spiegano esaurientementelo strapotere della lettera “A” nell’edizio-ne 2014 di EXPOdetergo, massima fieramondiale di macchine e prodotti per lalavanderia, in programma dal 3 al 6 otto-bre prossimi alla Fiera di Milano.

Acqua, Ambiente, AutomazioneImmense e silenziose lavatrici che fannoTesoro di ogni millilitro di Acqua impie-gata, riciclata e ottimizzata.Lavanderie concepite come oasi in unAmbiente protetto e valorizzato in tutti isuoi aspetti, compresi quelli della produtti-vità.Fattore umano totalmente rivoluzionatoDD14

DETERGO APRILE - APRIL 2014

EVENTIEVENTS

Acqua, Ambiente,Automa zioneLa magica e triplice “A” diEXPOdetergo Internationaldi/by Stefano Ferrio

Energia, ecologia e processi produttivi sono i tregrandi temi che, numeri alla mano, stanno già deli-neando come un trionfo la diciassettesima edizionedella fiera de dicata a macchine e prodotti per lalavanderia, a Milano dal 3 al 6 ottobre prossimi

Energy, ecology and production processes are thethree major topics that, according to the figures, setthe stage for a triumphant 17th edition of the laun-dry machinery and products expo to be held inMilan next October 3-6.

Water, Environment, and AutomationThe magic three words of EXPOdetergo International

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DD15DETERGO APRILE - APRIL 2014

EVENTIEVENTS

da lavanderie che i processi di Auto -mazione hanno trasformato in fantasma-gorici, quanto reali, marchingegni di altaingegneria gestionale.Sono questi i tre ipotetici “trailer” già ingrado di spiegare come il film “EXPOde -tergo 2014” si stia rivelando non solo unkolossal, ma anche uno spettacolo dabox office, in grado di centrare il piùspettacolare dei tutto-esaurito. Con tanto di “replica” finale, lunedì 6ottobre, riservata in particolare agli stu-denti delle scuole superiori che accorre-ranno in mas sa a una fiera dove va inscena il loro fu turo visto attraverso l’oblòdi una lavatrice.Acqua, Ambiente, AutomazioneAcqua come elemento di crescente im -portanza nei processi di lavorazione diuna lavanderia del terzo millennio, sia nelsettore “secco” che in quello industriale.Ambiente come punto di riferimento ob -bligato per qualsiasi azienda inserita incontesti produttivi che non possono piùprescindere dal rispetto ecologico del Pia -neta.Automazione come via maestra di unosviluppo tecnologico che della macchinafa il cuore, le braccia e, finché è possibi-le, la “mente”, di processi produttivi chelimitano l’intervento umano all’essenziale.È una tripla “A” che nel contempo si faleggere come chiave di una Ripresa final-mente data da molti addetti ai lavori co -me ipotesi credibile, per l’Italia e il restodel mondo occidentale, alla fine di unacrisi economica di estenuante, e per certiversi, devastante, durata. Si è trattato diun punto di rottura così lungo e profondo,da farci oggi prefigurare scenari di nuo -ve congiunture favorevoli solo su basitotalmente inedite. A cominciare da quel-le di un Pianeta che potrà essere definitodavvero globale e interconnesso a pattodi considerare nuove priorità e scale divalori. Acqua, Ambiente, Automazione.Si torna fatalmente a queste tre paroleconiugate in uno slogan. Che è lo stesso su cui EXPOdetergo si stagià avviando a basare le sue fortune.Per il semplice motivo che migliaia di ad -detti ai lavori hanno già compreso che cisi dà appuntamento a Milano per scopri-re, vedere da vicino, eventualmente “toc-care con mano” le meraviglie derivate da

sold-out at the box office. There is even aspecial “encore” show scheduled forMonday 6 October and reserved for highschool students who will flock to the fair-grounds to see their future through awasher porthole. “Water, Environment, andAutomation”.Water: an increasingly important ele-ment in the production processes of thirdmillennium laundries in both the “dry”and the industrial laundry sector. Environment: a mandatory ‘must’ forany type of business operating within pro-duction contexts that can no longer fail toshow concern for our Planet’s environ-ment. Automation: the main route for techno-logical development that considers themachine as the heart, the arms and asmuch as possible the “mind” of produc-tion processes that minimize the need forhuman intervention.Three magic words that can also serve asa key for the turnaround that many profes-sionals in Italy and the rest of the Westernworld finally have started to believe in atthe end of a grueling and in many waysdevastatingly long lasting period of eco-nomic crisis. It was a breaking point solong and deep that it forever changedthe way we envision new and favorableeconomic rebounds, starting with a Planetthat could truly be defined as “global andinterconnected” as long as we are willingto consider new priorities and values sca -les.“ Water, Environment, and Auto -mation”We invariably return to these three words

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conjugated into a slogan. The very same one EXPOdetergo is readyto bet its future on. Simply because thousands of operatorshave already understood that we are allmeeting in Milan to discover, see up closeand “touch” the wonders generated by anew concept and new way to use thesethree “magic words”. Water as a primary element used todayby an increasingly “economical” laundryboth in the “industrial” version character-ized by large plants and high productionoutput as well the urban version, typically“dry cleaners”, in all of their multiple andfascinating configurations. Environment no longer merely intendedas the “outside” of a factory or lab, butas a precious common asset we must stri -ve to protect both as makers and users ofthe goods and products. Automation as the main route to devel-op production systems by which the sco -pe of costly human intervention is limitedto control and management functionsinstead of sheer manual work.That is why the three magic words of the17th trade expo event in Milan, fivemonths before the doors open, has cap-tured such a tremendous amount of atten-tion. So much so, it has been nicknamed“The Turnaround Expo” based on indis-putable numbers: as of 31 March, a totalof more than 14 thousand square metersof exposition space had been reserved toaccommodate the stands of 207 compa-nies from 18 different countries. Expodetergo will host several merchan-dise sectors. The stands will allow visitorsto take a first-hand look at the latest equip-ment, systems and accessories for a widerange of applications such as dry cleaningand washing, ironing and finishing, spot-ting, dying and special finishes, rugs andmats, carpeting, leather and fur”.There will also be a section dedicated towater treatment, energy production and

una nuova concezione e un nuovo utiliz-zo di queste tre “A”.Acqua come elemento dominante, utiliz-zato oggi da una lavanderia sempre più“ergonomica” ed ecologica sia nella suaversione “industriale”, contraddistinta dagrandi stabilimenti e grandi numeri pro-duttivi, sia in quella artigianale caratteriz-zata dal procedimento “a secco” e dallesue molteplici, affascinanti evoluzioni.Ambiente non più inteso come mero“esterno” di una fabbrica o un laborato-rio, ma come patrimonio comune, alla cuitutela fare scrupolosamente riferimento siacome artefici che come utilizzatori di benie prodotti. Automazione come via maestra di si -stemi produttivi dove il costo del lavoroumano va sempre più riferito a compiti dicontrollo e gestione e non di pura mano-valanza.Ecco chiarirsi perché su questa triplice“A” la fiera milanese, giunta alla dicias-settesima edizione, basa già, a cinquemesi dall’apertura, la chiave di un fasci-no attrattivo strepitoso. Tale da farla considerare “Fiera dellaRipresa”, sulla base di numeri inoppugna-bili: 207 aziende aderenti alla data del31 marzo scorso, in rappresentanza di

18 Paesi, e dota-te di stand cheoccupano attual-mente oltre14mila metriquadrati di spa-zio espositivo. Numerosi sono isettori merceolo-gici a cuiEXPOdetergodarà spazio.All’interno distand dove pren-dere conoscenzadelle ultimeattrezzature,impianti e acces-sori per comparticome: “pulituraa secco, lavag-gio ad acqua”,“stiratura e finitu-ra”, “smacchiatu-ra, tintura e fini-ture speciali”,

International 2014Ambiente,

Tecnologia e Qualità. La proposta per il

futuro

International ‘14Environment, Technology

and Quality. Proposal for the future

3/6 ottobre - 3/6 october

EVENTIEVENTS

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“tappeti, moquette, pelli e pellicce”.Spazio sarà inoltre dato a impianti pertrattamento acque, produzione e trasfor-mazione energia, condizionamento e sal-vaguardia ambiente, nonché ad attrezza-ture per trasporto interno ed esterno, con-fezioni e imballaggi.Sempre in tema di lavanderia, la fiera mi -lanese consentirà inoltre giri d’orizzontecompleti su: arredi, prodotti di pulizia,servizi di assistenza e consulenza, fornitu-ra di impianti chiavi in mano, prestazionivarie per conto terzi, servizi forniti danegozi di pulitura a secco.Con la certezza di poter già prevedere,fra i molti risultati della manifestazione,anche un nuovo e folgorante colpo d’oc-chio sulla qualità impagabile di quei tes-sili made in Italy in grado di aggiornaremagnificamente la loro carta d’identità di“prodotti lavabili, riusabili e rilavabili” se -condo i bisogni di chi li utilizza. EXPOdetergo International è già a dispo-sizione di quanti la visiteranno. Infatti,sono aperte le preregistrazioni, che con-sentiranno di visitare la manifestazionecomodamente e senza fare code, perchéanche il tempo è denaro: tutti i visitatoriprofessionali possono preregistrarsi al sitodella manifestazione www.expodetergo.come ricevere direttamente sulla propria ca -sel la e-mail il titolo di accesso.EXPOdetergo offre pacchetti estremamen-te vantaggiosi durante i giorni della mani-festazione. C’è ad esempio la possibilità di viaggia-re in treno andata e ritorno e soggiornarein strutture alberghiere a 4 stelle grazieall’offerta “EXPOdetergo InternationalboxDUO”, che resta valida per prenota-zioni effettuate entro il 30 maggio 2014,relative a soggiorni compresi fra venerdì3 ottobre e lunedì 6 ottobre 2014. Aespositori e visitatori basta un contatto viamail con il provider ufficiale di FieraMilano (occorre scrivere [email protected]) per concor-dare il pacchetto più adatto, dopo averenaturalmente comunicato città e data dipartenza, tipologia di camera, target dihotel su cui puntare.Tutte possibilità di cui fare tesoro se sivuole partecipare a EXPOdetergo 2014.Attratti da tre parole così fatidiche eimportanti.Acqua, Ambiente, Automazione

transformation, equipment for environmen-tal protection and conditioning, as well asinternal and external transport, wrappingand packaging systems. Within the scopeof laundry, the Milan expo will providean all-encompassing view of the latest fur-nishings, cleaning products, assistanceand consultancy services, turn-key sys-tems, miscellaneous third party services,and services offered by dry cleaners. Among many other wonders showcasedat the expo, there will certainly be anopportunity to admire the new eye-catch-ing look and incomparable quality ofthose magnificent textiles Made in Italythat could as well bear the label “wash-able, reusable and re-washable to meetthe user’s needs”. EXPOdetergo International box office isalready open to visitors. In fact those whoregister for advance admission passeswill be able to visit the expo at theirleisure without waiting in line: time ismoney. All professional visitors may reg-ister online by logging onto the expowebsite www.expodetergo.com andreceive their passes via e-mail. EXPOdetergo offers special discount pack-ages valid on the days of the expo. For example, the “EXPOdetergo Interna -tional boxDuo” package combines roundtrip train tickets and a 4 star hotel roomfor reservations made by 30 May 2014for stays between Friday October 3 andMonday 6 October. Visitors can simplycontact the official supplier of FieraMilano via e-mail at [email protected] to find out which packages areavailable and choose the most appropri-ate based on their date of travel, city ofdeparture, hotel and type of room andhotel desired.All opportunities bound to be treasuredby those who wish to attend EXPOde te r -go 2014, attracted by those three memo-rable and pivotal words:Water, Environment, and Auto ma -tion. DD17

DETERGO APRILE - APRIL 2014

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La società Fiera Milano ci ha fornito l’elencodegli espositori che hanno perfezionato la partecipazione alla manifestazioneEXPOdetergo International 2014 alla data del 10 aprile 2014

EVENTIEVENTS

Exhibitors’ DirectoryThe Fiera Milano Company has provided us with a list of exhibitors who confirmedtheir participation in EXPOdetergo International 2014 as at april 10, 2014.

Elenco Espositori

• 3LOGIS by TAUSOFT SRL• A.C.S. SRL• A13 SRL• ABG SYSTEMS SRL • ABS LAUNDRY BUSINESS

SOLUTIONS (NL)• ALGITECH SRL• ALLIANCE INTERNATIONAL (B)• ALUX (PL)• ALVI SRL• AMERICAN DRYER CORPORATION

(US)• ANGELINE GROUP LTD (TW) • ANGHINETTI & CAMPTEL SRL• ARCANE INDUSTRIES (F) • ARTMECC DI FORNARO RENATO• ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIEN-

DE MANUTENZIONE DEL TESSILE -ASSOFORNITORI

• ASSOCIAZIONE ITALIANA PULITUREA SECCO TINTORIE - ASSOSECCO

• AUXILIA SRL• BARBANTI SRL • BASI ACHILLE SRL• BATTISTELLA B.G. SRL• BERGPARMA SRL • BIAR SRL• BIELLE SNC• BIKO ENGINEERING AG (CH)• BIMAP SRL• BÖWE TEXTILE CLEANING GMBH

(DE)• BRONGO SRL• BÜFA REINIGUNGSSYSTEME GMBH

& CO KG (DE)• BURNUSHYCHEM GMBH (DE)

• BUROCCO INDUSTRIAL VALVES SRL• BUSSETTI & CO GMBH (A)• CARBONELL COMPANIA ANONIMA

(ES)• CARGO PAK SRL• CASCIARI SAS• CATINET (ES)• CHIMICA SUD BY MODELCHEM SRL• CHRISTEYNS ITALIA SRL• CLINERS SRL• C.N.A. TINTOLAVANDERIE• CO.MA.LI. SRL• COCCHI SRL• COLOMBO MARIO SNC• COMESTERO GROUP SRL• CONCORD TEXTILE (FR) • CONF INDUSTRIES SRL• CONFARTIGIANATO Anil • CONSORZIO UNIMATIC GROUP

INDUSTRIAL TECHNOLOGY• CORITEX SNC • CTTN-IREN (F)• D.B.G. SERVICE DI DELLI BOVI

GERARDO• D.I.M. - DETERGENTI INDUSTRIALI

MILANO SRL• DALMON SRL• DANTE BERTONI SRL• DANUBE INTERNATIONAL (ES)• DATAMARS SA (CH)• DELTA P.B. SRL• DEPUR PADANA ACQUE SRL• DEPURSOL SRL• DETERGO MAGAZINE • DEXTER LAUNDRY INC. (USA)• DIELLE SRL

• DOMUS (ES)• DONERTAS MACHINERY (TR)• DONINI INTERNATIONAL• DUE EFFE SPA• ECOLAB SRL• EMMEBIESSE SPA• ENGEL-GEMATEX s.r.o. (CZ)• EOLO ELETTRODOMESTICI SRL• ERREZETA2 SRL • EUROMAT INTERNATIONAL KFT

(HU)• EXPRESS WASH SERVICE SRL• F.B. ITALY DI FABIO BRUNO• F.LA.I. SAS • F3 FUMAGALLI SRL • FAGOR INDUSTRIAL S. COOP (ES)• FIMAS SRL• FINTEC TEXTILEGESYSTEME GMBH

(DE)• FIRBIMATIC SPA• FOLTEX BV (NL)• FRANCESCA SRL LA GINESTRA• G.L. 2020 SRL • GAVARDO CALDAIE SRL• GHIDINI BENVENUTO SRL• GIRBAU ITALIA SRL• GIRBAU SA (ES) • GMP COMMERCIALE SRL • GOUPIL INDUSTRIE (F)• GRANDIMPIANTI I.L.E. ALI SPA • HANS-JOACHIM SCHNEIDER

GMBH (DE)• I.L.S.A. SPA • IDEAL MANUFACTURING LTD (UK)• IMESA SPA• INDEMAC SRL

Milano Brera

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Per informazionirivolgersi a:For further informa-tions, contact:Fiera Milano Strada Statale 33 delSempione 28I - 20017 Rho MIe-mail: [email protected] www.expodetergo.comTel./Ph. +39 024997.6897Fax +39 02 4997.6252

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• INDUSTRIA TESSILE GASTALDI & C.SPA

• INFORUM GESTICLEAN (F)• INWATEC APS (DK)• ITALCLEAN SRL• JENSEN ITALIA SRL• KAAN SNC LAUNDRY EQUIPMENT

EXPERT• KANNEGIESSER ITALIA SRL• KANNEGIESSER HERBERT GMBH

(DE)• KOVINOKLEP D.O.O. (SL)• KREBE TIPPO D.O.O. (SL)• KREUSSLER & CO. GMBH CHEMI-

SCHE FABRIK (DE)• LA TECNICA SNC• LACO MACHINERY (B)• LAMAC MACHINERY NV (B)• LAPAUW INTERNATIONAL (B)• LAUNDRY AND CLEANING NEWS

INTERNATIONAL (UK)• LAUNDRY COMPUTER TECHNICS BV

(NL)• LAVASECCO 1 ORA SRL• LAVATEC LAUNDRY TECHNOLOGY

GMBH (DE)• LAVENDA L. & T.M. SRL• LEATHER CARE PRODUCTS M.

SCHUCKERT GesmbH Nfg KG (DE)• LM CONTROL (F)• LOGISTICA PAGGIOLA SRL• MACPI SPA PRESSING DIVISION• MAESTRELLI SRL• MAGIELEK RFID (PL)• MAGIKSTIR GROUP SOC.COOP• MALAVASI SRL• MALKAN MAKINA SAN.VE. TIC. LTD

STI (TR) • MANARA ROBERTO SRL• MAS SNC• MASA SPA - INDUSTRIE TESSILI • MAXI-PRESS ELASTOMERTECHNIK

GMBH (DE)

• MAYTAG COMMERCIAL LAUNDRY(US)

• MAZZI ARTURO E FIGLIO• MEDIA IMPIANTI SRL• MERELLI SANTINO SNC• METALPROGETTI SRL• METRO INTERNATIONAL

CORPORATION (USA)• FANAFEL BY METSO FABRICS

PORTUGAL LDA (P)• MEVO METZLER GMBH (A)• MIELE ITALIA SRL• MINGAZZINI SRL• MONTANARI SRL ENGINEERING

CONSTRUCTION• MONTEGA SRL• MOUNTVILLE MILLS (B)• MUGUE SRL• MULTITEX MASCHINENBAU

GMBH (DE)• NAOMOTO EUROPA SRL • NORD CHIMICA SNC• NOVOZYMES A/S (DK)• NUOVA FOLATI SRL• ONNERA GROUP (ES)• ÖZDEM‹R KEÇE SANAYI TICARET

LIMITED fiIRKETI (TR)• PAMILAS ITALIA SNC• PAROTEX SRL• PELLERIN MILNOR (USA)• PICCHI SNC• PIZZARDI SRL• PONY SPA• PRIMA FOLDER SRL• PRIMA SRL• PRIMOLINO - PANDORA SRL • PRIMUS BVBA (B)• PRO.MA SRL• PROCOM CONTROL FLUID SRL• RAMPI SRL • RE.MA. PLAST SRL • REALSTAR SRL • REDATEX SRL

• REN-PELL A.M.G.I. DI MIRAGLIAALESSANDRO

• RENZACCI SPA• REVERBERI ARNALDO SRL• REVITEC MAGAZINE• ROSSELLO ANTONINA & C. SNC • ROTONDI GROUP SRL• S.C.A.L. SRL • SAFECHEM EUROPE GmbH (DE)• SAN AI INDUSTRIES INC (J)• SARTITALIA SNC DI GASPARINI & C.• SCHULTHESS MASCHINEN

AG (CH)• SEITZ GMBH (DE)• SETEL SRL• SIDI MONDIAL SRL• SIL FIM SRL by SILC• SKEMA SRL• SOCHIL CHIMICA SRL• SOCOLMATIC SRL• SOCOM INFORMATIONS SYSTEME

GMBH (DE)• SPRINGPRESS NV (BE)• ST.EL. INDUSTRIALE SRL• STAHL Waschereimaschinenbau

GmbH (DE)• STEEL CONTROL SRL• STIRMATIC SRL• STIRO SERVICE SRL• STIROTECNICA SRL• STUDIO SYSTEMATICA SRL• SUEDE PRODUCTS LLC (US)• SURFCHIMICA SRL • TAGSYS RFID (F)• TECHNICALS SAS • TECHNISCHE TEXTILIEN LÖRRACH

GMBH & CO. KG (DE)• TELART CONTRACT SRL • TELERIE GLORIA SRL• TEMEL MAKINE SAN. VE TIC. LTD.

STI. (TR) • TESSILTORRE SRL • TESSITURA PEREGO SRL

• TESSITURA ZA&BEL SRL• TESSITURA ZENONI LUCIANO SNC

di ZENONI OTTAVIO & C. • TEXTILE SERVICE MAGAZINE

FOR LAUNDRY, LINEN ANDUNIFORM MANAGEMENT

• THERMINDUS SRL • THERMOPATCH BV (NL)• THERMOTEX NAGEL GMBH (DE)• TINTOLAV SRL• TISSUS GISELE (F)• TOLKAR MAKINA SANAYI VE

TICARET A.S. (TR)• TOLON INDUSTRIAL LAUNDRY

MACHINES (TR)• TRE ARREDI • TREVIL SRL • TRIVENETA GRANDI IMPIANTI SRL • TRSA INTERNATIONAL (US)• TRSA - Textile Rental Services

Association (USA)• TWO-M KASEI CO LTD. (J)• UNICA LAUNDRY MACHINERY (B)• UNICA SRL• UNICONFORT SRL • UNION SPA • UNISEC - SERVISECO SA (ES)• USTA TEKNOLOJI LTD STI (TR)• VALVOLE HOFMAN BY BONINO

ENGINEERING SRL • VEGA SYSTEMS BV (NL)• VEIT GMBH (DE)• VITESSE SRL• WARETEX GmbH BERLIN (DE)• WASH & CLEAN INTERNATIONAL

SRL • WATER TREATMENT PROCESS SRL• YAC JAPAN (US)• ZETOLINK SRL• ZOLLNER WEBER-WASCHEFABRIK

GMBH + CO. KG (DE)• ZUCCHETTI CENTRO SISTEMI SPA

Milano Palazzo Marino Milano via Della Spiga

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l’Aifos, ha spiegato “L’Associazione hascelto di approfondire in questa occasio-ne un argomento troppo spesso ritenutospecialistico o marginale, al quale la nor-mativa vigente attribuisce una rilevanza,in verità, notevole. Il D.Lgs. 81/2008 de -dica infatti ai Dispositivi di ProtezioneIndividuale ben sei specifici articoli (daln. 74 al n. 79) per complessivi 18 com -mi, ribadendo il concetto che i dpi sonodei fondamentali mezzi di protezione dellavoratore nei casi in cui i pericoli nonpossono essere evitati con altri mezzi.Eppure il sistema dell’uso dei Dispositividi Protezione Individuale nel suo com-plesso non funziona. Spesso si ritieneche sia sufficiente l’acquisto di un DPI ela consegna al lavoratore e viene asse-gnata scarsa importanza alla cura delleprocedure di gestione e al momento fon-damentale della formazione. A volte leaziende spendono cifre anche rilevantiper i dpi, senza con ciò ottemperare allanormativa. Infatti, nella fase di acquistonon si sono osservati i requisiti previstidalla legge e il datore di lavoro non haadempiuto completamente ai propri ob -blighi. La legge richiede che nella fase diselezione dei Dispositivi di PrevenzioneIndividuale si tenga conto delle esigenzeergonomiche del lavoratore, affinché gli

La sicurezza sul lavoro come valore pro -fondo da interiorizzare, tanto nella vitaprofessionale quanto in quella privata.Partire da questo concetto per promuo-vere una nuova cultura della sicurezzache vada oltre la mera applicazione dellenorme e sia diffusa a tutti i livelli organiz-zativi aziendali. Su questi temi AlbertoSpasciani, Presidente di AssosistemaSafety, è intervenuto al convegno “Lasicurezza nella scelta dei dpi”, che si èsvolto a Napoli lo scorso 6 marzo 2014presso il centro di formazione Inail.L’incontro, organizzato da Aifos (Asso -ciazione Italiana Formatori ed Operatoridella Sicurezza sul Lavoro), in collabora-zione con Inail Campania e Assosiste -ma Safety, ha approfondito la normati-va, la scelta e la sicurezza ergonomica intema di dispositivi di protezione indivi-duale. Rocco Vitale, Presidente del -

Assosistema Safety,lavoriamo per una nuova culturadella sicurezza

Il 6 marzo 2014 a Napoli il presidente della Sezione Safety, Alberto Spasciani, è intervenuto al convegno: “La sicurezza nella scelta dei dpi. Formazione, Sicurezza e lavoro dei Dispositivi di Protezione Individuale”. Organizzato dall’Aifos, in collaborazione con Assosistema Safety, l’evento è statol’occasione per l’Associazione per portare il proprio contributo di conoscenza e competenza sulle problematiche della sicurezza sul lavoro

ASSOSISTEMA

di Laura Lepri

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ASSOSISTEMA

stessi si adattino alle sue necessità. Il fine ultimo è evidentemente quello diincentivarne l’utilizzo”. Alberto Spasciani ha precisato: “Il qua-dro normativo italiano In materia di dpi èin verità poco definito, in quanto il legi-slatore, pur avendo disciplinato il settorecon il testo unico 81/08, non ha definitoin maniera chiara tutte le specificità delcaso. Sono stati infatti necessari inter-venti regolativi ad hoc come nel caso deidpi dell’udito, delle vie respiratorie, degliocchi e degli indumenti protettivi, cosìcome nel caso degli ambienti sospetti diinquinamento o confinati. Questa scarsadefinizione rischia di far nascere nelleimprese l’idea che i dpi siano accessorinon importanti per il lavoro e che la loroscelta non rappresenta una leva strategi-ca nella tutela della salute e sicurezzasul lavoro, rischiando quasi di giustifica-re un disinteresse sull’argomento. È necessario, pertanto, lavorare tutti peruna nuova cultura della sicurezza chevada oltre l’applicazione delle norme perarrivare a valore profondo. In questosenso, Assosistema Safety lavora quoti-dianamente per il miglioramento dell’atti-vità del settore e, proprio grazie all’espe-rienza pratica delle proprie aziende as -sociate, è in grado di offrire un contribu-to di conoscenza e competenza per leproblematiche della sicurezza sul lavoro.Le imprese associate sono, infatti, ope-ratori che “producono” in prima personala sicurezza e hanno l’esperienza e laconoscenza per orientare e supportareal meglio le scelte degli utilizzatori deidispositivi di protezione individuale,dando risposta sia all’esigenza di coniu-gare etica e sicurezza, sia alla domandadi progettare e promuovere (fabbricazio-ne, distribuzione e vendita) dpi che pon-gono al centro il comfort dell’operatore ela performance senza ulteriori compro-messi, raccomandando livelli accettabilidi prestazione per i dispositivi stessi.Solo chi lavora quotidianamente e con-cretamente su tali temi è in grado diidentificare le problematiche più strin-genti. Anche il ruolo di sensibilizzazionee di vigilanza delle istituzioni è senzadubbio fondamentale, a maggior ragionein un contesto italiano sempre più espo-sto ad una concorrenza di tipo negativo,dove il recupero del vantaggio competi-tivo passa per lo più attraverso la ridu-zione dei costi piuttosto che attraverso ilperseguimento di obiettivi di efficienza,qualità e innovazione di prodotto.

Troppo spesso la sicurezza sui luoghi dilavoro è ancora vissuta come un co -sto/onere e non come un investimentoaziendale, collettivo e sociale: la diminu-zione delle assenze, la riduzione delleospedalizzazioni, degli incidenti e dellemalattie professionali è un valore ag -giunto che esplica i propri benefici avantaggio di tutti: istituzioni, imprese,lavoratori e cittadini”. Spasciani si è sof-fermato anche sull’importanza di un’ido-nea scelta dei dpi: “La scelta del dispo-sitivo di protezione individuale è moltodelicata e richiede una formazione ade-guata. A questo riguardo le normativegiocano un po’ a sfavore: apparente-mente due prodotti egualmente identifi-cati secondo la norma offrono le stesseprotezioni. Molti dpi sono simili ma forni-scono gradi diversi di protezione. È buona norma non sovradimensionarenel dubbio il dpi, perché così facendo sirischia il rigetto con successiva esposi-zione maggiore agli agenti dannosi. Un dpi ben scelto invece riduce il rischioaumenta la portabilità e con questo ridu-ce l’esposizione.”

Al convegno è intervenuto anche Loren -zo Fantini, Direttore dei Quaderni del -la Sicurezza Aifos, spiegando come “InItalia prevale un approccio sanzionatorionella sicurezza sul lavoro. È arrivato ilmomento di fare un cambio di passo:passare da un approccio formalistico-sanzionatorio a uno organizzativo. Il primo tipo di approccio, infatti, non ri -duce gli infortuni sul lavoro. Mentre la ri -levanza dell’organizzazione è il punto dipartenza: la salute e la sicurezza devonoessere progettate, programmate, gestitee corrette all’interno dell’azienda. Così facendo, i dpi stessi vengono sceltie gestiti in maniera efficace all’internodell’organizzazione aziendale”. DD21

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Siete in cerca dell’Arte del XXI secolo?Quella davvero inedita e impregnata daisegni dei tempi?Più che in un museo o in una galleria, lavostra attenzione va calamitata su unalavanderia.A patto che non sia una lavanderia qual-siasi.Ma piuttosto qualcosa di simile a unmagico laboratorio dove ogni giorno tra-sformare quintali di denim, il tessuto deijeans, in strabilianti oggetti del desiderio. Una volta appurato questo, LIM è l’a-zienda che fa al caso nostro.Fondata nel 1987 a Montagnana, provin-cia di Padova, da Guerrino Stevanin, innemmeno trent’anni di attività LIM ha giàfatto in tempo a diventare fabbrica da

Are you in search of 21st Century art?The kind that is unique and marked by thepassage of time?More than to a museum or art gallery, youshould be heading to a laundry.But not just any laundry.Rather, something akin to a magician’slaboratory where every day hundreds ofpounds of denim - the fabric of jeans - aretransformed into mind-blowing objects ofdesire. And LIM is just the right place to find it.Established in 1987 in Montagnana(province of Padua) by Guerrino Stevanin,in less than thirty years of operation, LIMhas already become a factory that churnsout thousands of jeans, one after another,washed and distressed or aged, depend-ing on the latest instructions from the in-house research lab, or following customerspecifications (from fashion industrialiststo world-famed stylists, to the artisanshopkeeper tucked in among the giantwarehouses in the Veneto hinterland).The ‘birth’ date itself, in the heart of the“carefree ‘80s”, leads us to speculate thatLIM found inspiration in the materials andimages of the world where it put down itsroots. Those were the days when a songby Duran Duran set millions of kids danc-ing in their mythic “501” jeans, authenticstatus symbol for young people who didnot limit themselves to wearing jeans, butrather tended to “live in them”, turningthem into a kind of generational ID card.Thirty years later, our need to danceremains the same. From the Durans of

Tutte le strade del vintage portano a LIM

All the vintage roads lead to LIM

Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

di/by Stefano Ferrio

Nemmeno trent’anni di storia hanno trasfor-mato questa lavanderia famigliare diMontagnana in un fantastico laboratoriopermanente, dove si sfornano continuamen-te nuove tecniche e forme di quell’”invec-chiamento” che trasforma un paio di jeansin un’opera d’arte

It took them less than thirty years to makea unique name for themselves and trans-form this family-run laundry in Montagna -na into an amazing permanent lab, wherenew techniques and methods of “antiquing”turn jeans into works of art

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cui escono in continuazione migliaia dijeans, lavati e trattati seguendo quantonasce dal laboratorio di ricerca interno,o secondo le indicazioni di clienti chevanno dall’industriale della moda noto intutto il mondo alla bottega artigianamischiata ai capannoni della periferiaveneta.Ma già quella data di nascita, nel cuoredegli “spensierati anni ‘80”, fa intuireche LIM aveva di che ispirarsi, nei mate-riali e nelle immagini del mondo dovemetteva radici. Era l’epoca in cui unacanzone dei Duran Duran faceva ballaremilioni di ragazzi con addosso un paiodi mitologici “501”, autentico statussymbol per ragazzi che non si limitavanoa indossare i jeans, ma tendevano piut-tosto a “viverli”, facendone una sorta dicarta di identità generazionale.Trent’anni dopo, la nostra voglia di balla-re è sempre la stessa. Dai Duran di“Notorius” siamo passati al PharrellWilliams di “Happy” in un mondo dovesono cambiate un’infinità di cose, manon, per fortuna, la capacità che hannocanzoni leggere come bollicine e trasci-nanti come il fuoco di farci dolcementesaltare per aria, meglio se in compagnia.Ragione per cui, oggi come allora, ab -biamo bisogno di indossare un po’ dicomodo, fantasioso e comunicativo“denim”, il fustagno, originariamente blu,di cui sono fatti i jeans. Perfetti per lavorare durante il giorno,ma anche per ballare quando scende lasera.Da questa intuizione di fondo nasce ilsuccesso di LIM, marchio passato inconsegna ai figli Romeo, Gianfranco eMauro, gli attuali titolari, assieme alla“mission” di restare sintonizzati con iritmi del mondo circostante. Una via maestra che ha portato ben pre-sto a trasformare il piccolo laboratoriodegli esordi, con la sua unica lavatrice ei suoi due tavoli da stiro, nella fabbricaattuale, dove una trentina di dipendentilavora ogni giorno migliaia di capi desti-nati a fare la felicità di chi li indossa e,nello stesso tempo, ad accendere lacuriosità di chi li ammira durante lo stru-scio in centro, sotto le luci di una disco-teca, e perfino nella calca di un centrocommerciale.Se non si coglie l’Arte in questa semo-vente capacità di seduzione, allora èmeglio rinunciare alla ricerca di cosaperpetua, ai nostri giorni, il fascino diuna tela impressionista o di un mosaicobizantino. Considerando l’universalitàacquisita dai jeans, indifferentemente

“Notorious” we have moved on toPharrell Williams’ “Happy” in a worldwhere an infinite number of things havechanged but not, fortunately, the ability ofsongs - light as bubbles and seductive asfire - to get us gently jumping in the air,even better when part of a crowd. Whichexplains why today, as back then, we feelthe need to wear some comfortable,imaginative and communicative “denim”(once known as fustian, originally blue)

from which jeans are made. Perfect forthe work day, and also for the dance flooras evening falls.This fundamental insight spelled successfor LIM, the brand name passed on tosons Romeo, Gianfranco and Mauro, thecurrent owners, along with the “mission”to stay synced to the rhythms of theworld around them. A royal road thatsoon led to the transformation of the

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indossati dal “trader” miliardario conufficio sulla Fifth Avenue, dall’universita-rio nottambulo di Copenaghen che litoglie e li indossa fra un letto e l’altro, edall’operaio di Marghera in cassa inte-grazione, viene naturale applicare a unglobalizzato indumento per tutte le età etutti i portafogli lo status di “supporto”attraverso cui far circolare pensieri,immagini, provocazioni, reminiscenze, ofantasie allo stato puro. Da qui l’obbiettivo di conferire a questebraghe buone per ogni uso, diurno enotturno, una patina fondamentale di“vissuto”, attraverso un effetto-usura peril quale il laboratorio si sostituisce allavita di tutti i giorni.Sono risultati che alla LIM si ottengonograzie a una totale conoscenza delletecniche e degli effetti speciali utilizzatinella “jeanseria”: a cominciare dalla sto-rica tecnica dello “stone washed”, lavag-gio con pietra abrasiva (a volte la notis-

small, original shop, with its single wash-ing machine and two ironing stations, intothe current factory, where every day,about thirty employees process thou-sands of garments sure to make theirwearers happy, and at the same time,spark the curiosity of those who admirethem during a stroll through city center,under the lights of a disco, and evenamong the crowds at the mall.If the Art in this self-propelled ability toseduce is beyond comprehension, then itis better to forego the search for whatperpetuates, nowadays, the power to fas-cinate of an Impressionist canvas or aByzantine mosaic. Considering the uni-versal nature acquired by jeans, whetherworn by the millionaire “trader” with anoffice on Fifth Avenue, the night owl uni-versity student in Copenhagen who takesthem off and puts them on between onebed and the next, or by the laid-off labor-er from Marghera receiving unemploy-ment compensation, it seems natural toapply “support” status to a globalizedarticle of clothing suited to all ages andpocketbooks, by means of which it ispossible to “advertise” thoughts, images,provocative jabs, anecdotes, or fantasies,pure and simple. Hence the aim toembellish these ‘go anywhere’, day ornight, pants with a “lived-in” patinathrough a distress-effect process wherethe lab takes the place of everyday wearand tear.LIM is able to craft these looks thanks tofull-on knowledge of the techniques ofspecial effects used in the world of“jeans” - beginning with the historic“stone washed” method using abrasivestones (at times the well-known pumicestone), to various techniques introducedin the ‘90s, like sand-blasting and mar-bling, on up to the major shift that tookplace with the new millennium. It becameclear that, to lend jeans real added valuein terms of wear, it was necessary to bringback manual processing. Hence the pos-sibility for LIM customers, depending ontheir resources and their reference mar-ket, to make use of virtually unlimitedpossibilities in terms of workmanship andprocessing - from abrasion with brushesand sand paper to the use of sandingmachines and pistols to obtain rips, tearsand splotches of color that ensure theincreasingly popular vintage look. Resultsthat can be obtained through a seeming-ly boundless array of techniques: sand-ing, “decoration”, fraying, mends, sprays,and pure inventiveness that lie some-

L.I.M. S.r.l.Via Frassenara,2135044 Montagnana (PD)Tel. +39 (0)429-82211Fax +39 (0)49- 8312111https://www.facebook.com/limgroupwww.limgroup.it

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sima e umile pietra pomice), per consi-derare poi varie tecniche introdotte neglianni ‘90, come la sabbiatura e la mar-morizzazione, fino ad arrivare al grandemutamento avvenuto con il nuovo mil-lennio. Quando ci si è accorti che, perconferire a un paio di jeans un effettivoplusvalore in termini di usura occorrevatornare a privilegiare il lavoro manualesulla macchina. Da qui la possibilità peril cliente di LIM, a seconda delle propriedisponibilità e del mercato di riferimento,di usufruire di possibilità praticamenteillimitate in termini di lavorazione e trat-tamento: dall’abrasione ottenuta tramitepassaggi di spazzola e sabbiature all’uti-lizzazione di mole e pistole per ottenerestrappi e macchie di colore con cuigarantire un effetto-vintage sempre piùrichiesto dal mercato. Risultati a cui sigiunge attraverso un catalogo di tecni-che ai limiti dello sconfinato: carteggi,“decorature”, baffi, rammendi, spruzzi,pure invenzioni sospese fra sartoria, pit-tura e un pizzico di alchimia. L’importante è rammentare che sonotutte tecniche utilizzate in LIM comesupporto a un lavoro manuale insostitui-bile. Quello necessario per creare suivari capi uniche combinazioni di pieghe,strappi, sfumature, abrasioni, rattoppi.Con costante attenzione a ricerche esperimentazioni che vanno dall’effettosbiancante ai nuovi dosaggi di colori daapplicare alle braghe buone per il com-pito in classe di mattina e il party indiscoteca la notte successiva.Ne consegue una capacità universale diinteragire con il mercato da parte di LIM,in grado di interagire sia con il “brand”di alta moda a cui garantire anche trentafasi di trattamento, sia con la piccolaazienda che veste clienti in cerca diqualcosa di pratico e duraturo.Da qui si capisce come, relazionandosi auna clientela così vasta e articolata, loshow-room di LIM sia sottoposto a pe -riodiche e totali rivoluzioni, in grado di

where between tailoring, painting and ahint of alchemy. It is important to note that these are alltechniques used by LIM in support oftheir unique manual artistry. The kindrequired to create unusual combinations

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of folds, tears, shading, abrasions, andrepairs. This calls for constant researchand experimentation that ranges from‘bleaching’ effects to the new doses ofcolor that can be applied to one’s bestpair of jeans for a morning over the booksat school and a disco party the followingnight. What is clear is LIM’s universal ability tointeract with the marketplace, capable ofconnecting with high fashion “brands” (towhom they can guarantee up to thirtyphases of treatment), and with the smallcompanies that serve customers in searchof something practical and durable.With such a vast and varied clientele, theLIM showroom periodically undergoes totalmakeovers, designed to put on display asmany examples as possible of a productionthat just gets bigger and more varied.Not simple merchandise, but “works” onthe boundaries between craftsmanshipand art.Where looking at all those jeans makesyou feel like you are in a beautiful, andabove all, totally alive museum.

esporre quanto più possibile di una pro-duzione sempre più estesa e articolata.Non semplice merce, ma “opere” ai con-fini fra l’artigianato e l’arte.Dove guardare tutti quei jeans vi fa sen-tire come dentro un bellissimo e, soprat-tutto, vivissimo museo.

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Nel luglio del 2008 ilgruppo JENSEN de -cise di rafforzare lasua presenza in Italiaattraverso l’acquisi-zione della notaazienda costruttricedi macchinari per la -vanderie industrialiMIL-ILM. Per farfronte a questo nuovoprogetto, JENSEN-GROUP scelse Clé -ment Silvaggio comeAmministratore De -legato della nuova di -visione, uno dei suoicollaboratori conmaggiore esperienza,italo-francese, esem-plare rappresentantedel gruppo in Italia:un paese importanteper il fondatore Jørn

Munch Jensen, che proprio in Italia iniziò lasua carriera di esportazione.Dopo più di cinque anni è giunto il momentoper questo cruciale Centro di Vendita e diAssistenza JENSEN di iniziare una nuovaera, con importanti trasformazioni organizza-tive frutto delle recenti imponenti installazio-ni completate e delle lezioni acquisite circa ledinamiche del complesso mercato italiano.Il primo passo sarà una nuova guida operati-va dell’azienda con un nuovo AmministratoreDelegato: Giorgio Cinalli, prima DirettoreVendite e Progetti per la JENSEN FRANCE,di origini italiane, reduce da un’esperienzatrentennale nel campo delle lavanderie indu-striali. Il suo ruolo sarà non solo quello di dirigerel’azienda, congiuntamente ad Armando Ge -rosa, Direttore Commerciale, e Angelo Ge -rosa, Direttore Tecnico, ma altresì di sostitui-re Philipp Bock, oggi Direttore Progetti, chelascia l’azienda per motivi personali. Un altro significativo cambiamento interes-DD28

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JENSEN ITALIA,5 anni più tardi…

Informazione commercialeTrade info

In July 2008 JENSEN-GROUP decided toanchor its presence in Italia through theacquisition of the well-known manufacturerof industrial laundry machinery, MIL-ILM.With such a big challenge to face the choiceof Mr. Clément Silvaggio as GeneralManager of this new branch, was motivatedby the wish of JENSEN-GROUP to have oneof its more experienced collaborator, Italianspeaking, being its representative in Italy; acountry so important for the founder JørnMunch Jensen who started here his exportcareer.More than 5 years later, it is now time forthis key JENSEN Sales and Service Companyto open a new era, with some organizationaltransformations which will benefit from thehuge installed base recent equipment andfrom the lessons learned on this importantbut complex market for JENSEN.First step will be a new operational headleading the company as General Manager:Mr. Giorgio Cinalli, previously Sales andProject Manager in JENSEN FRANCE,Italian native, coming with his 30 years ofexperience in laundry business. His role willbe both to manage the company, togetherwith Armando Gerosa as Sales Manager andAngelo Gerosa as Technical Manager, butalso to replace Philipp Bock, at presentProject Manager, who leaves the companyfor personal reasons. Another great change will affect the Servicedepartment; throughout these 5 years wehave learned that Italian customers havehigh expectations in terms of Service. This isthe reason why the department has been alsoreorganized with a new Service Manager,fully dedicated to this decisive task, and sup-ported by an aftersales coordinator.New developments for Mr. Clément Silvaggiotoo: Business Region Manager for Mediter -ranean countries, he will go on supportingJENSEN ITALY, JENSEN FRANCE and vari-ous Mediterranean distributors for importantprojects and key account customers, but hewill leave at the renewed Italian team the

JENSEN ITALIA, 5 years later…

Giorgio Cinalli

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serà l’ufficio assistenza; durante questi cin-que anni abbiamo imparato che i clienti ita-liani sono molto esigenti in termini di servi-zio post-vendita. Per questo motivo la divi-sione assistenza/service è stata riorganizzatacon un nuovo Service Manager, interamentededicato a questo delicato compito e suppor-tato da un valido coordinatore post-vendita.Nuovi cambiamenti anche per Clément Sil -vaggio: Direttore Vendite di tutto il bacinodel Mediterraneo, continuerà a fornire il suoprezioso supporto a JENSEN ITALIA, JENSEN FRANCE e diversi distributori delMe diterraneo per progetti rilevanti e clienti diprimaria importanza, ma lascerà al nuovoteam italiano il compito di gestire l’attivitàquotidiana che richiede una presenza fissa eun contatto costante con tutti i clienti italiani.Siamo certi che lo straordinario successo diquesti passati cinque anni continuerà in futuro.

task of dealing with daily work which needsa constant presence and a closer contactwith all Italian customers.We are sure that the striking success of theselast five years will continue in future.

Clément Silvaggio

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Concepito inizialmente per lo smistamento delle camiciestirate in confezione, questo accessorio si rivela partico-larmente interessante ed utile anche nelle lavanderie estirerie che movimentano volumi medio/alti di tali capi,in quanto permette di automatizzare il processo di sti-ratura, eliminando tempi morti ed ottimizzando la pro-duttività del reparto.Il manichino Fimas 389 è una macchina molto sempliceda utilizzare e con un’alta produttività: con un operato-re di media esperienza si possono ottenere tranquilla-mente fino a 50/60 capi/ora, se lavati a secco, e fino a40 capi/ora se lavati ad acqua, dopo averli passati alla

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• • • • FIMAS

Fimas è sempre alla ricerca di nuove tecnologie e solu-zioni per le più svariate e differenti problematiche dellastiratura.Fimas propone sistemi di stiro sempre più automaticimirati ad una maggiore diminuzione dell’intervento del-l’operatore con un aumento della resa produttiva.Modello Fimas 389 manichino stiracamicie completo discaricatore automatico camicie.Tale manichino solido e poco ingombrante, presentaalcune caratteristiche interessanti, che garantisconoquel qualcosa di più rispetto a quanto offre oggi il mer-cato:• altezza del corpo manichino e della struttura base

della macchina accessibile molto facilmente per calza-re la camicia

• regolazione dell’altezza della macchina, per poterlaadeguare alle esigenze dell’operatore/operatrice

• gruppo combinato - di serie - di pinze per stirare siale maniche lunghe che le maniche corte delle camcie,senza lasciare la piega sui polsini.

• programmatore a logica touch screen.Il modello Fimas 389 può naturalmente stirare camiciecon manica lunga e con manica corta, semplicementevariando il programma di stiratura. Su questo manichino si possono stirare anche T-shirt,maglioncini, polo ecc.Lo scarico automatico delle camicie stirate è un mecca-nismo elettropneumatico, abbinato al programmatoreelettronico, che permette di sincronizzare i tempi delciclo di stiratura con il movimento di sollevamento dellacamicia stirata a fine ciclo, e di dirottarla, con un appo-sito binario, regolabile in lunghezza, altezza e direzione,presso il punto raccolta dei capi stirati, o di immetterlasu un trasportatore, automatizzato o manuale, laddoveil punto di raccolta non è affiancato al manichino stesso.

Lavanderie industriali

STIRATURA, PIEGATURA,

CONFEZIONAMENTO, IDENTIFICAZIONE

E GESTIONE DEI CAPI

S P E C I A L EQuando si applica a una lavanderia industriale, il verbo“lavare” assume oggi un significato sempre più affasci-nante e complesso. Perché, una volta usciti dalle macchi-ne che, lavandoli, li rendono come nuovi, i capi devonoancora affrontare un articolato processo di stiratura econfezionamento, indispensabile per rimetterli in circola-zione nel modo più corretto e utile possibile. Agli affascinanti, quanto articolati, processi di post-lavag-gio oggi maggiormente in voga sono dedicati i contributidi questo speciale di DETERGO.

Macchina per lo stiro di camici e casacche dotata di 4 manichini rotantiMachine for overalls and blouses pressing fitted with four rotating dummies

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Fimas is proposing the most sophisticated automaticfinishing systems to reduce the operator’ interventionand with the aim to increase the production.Fimas dummy model 389 - shirt finisher complete withshirts automatic unloader.This dummy is solid and compact, it’ s complete withsome interesting features, which guarantee somethingmore than what the market is offering today:• Height of finisher body and of the basic structure of

the machine very easily accessible to wear the shirt• Heigh adjustment of the machine to be able to adapt

to the operator’s needs• The combined group – as standard - of clamps to fini-

sh both long-sleeved shirts, short sleeve shirts, lea-ving the ply on the cuffs.

• Programmable logic touch screen

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centrifuga alta velocità.Fimas propone anche una serie di mangani. La qualità di stiratura è davvero ottima: il capo vienetrasportato attraverso un rullo subendo contempora-neamente una pressione per mezzo della conca posizio-nata sopra di esso coprendolo completamente e garan-tendo quindi una stiratura uniforme e totale.I mangani sono inoltre particolarmente indicati per sti-rare capi in cotone o comunque capi composti da unsolo tipo di tessuto.Modello Macpi 290.88 macchina per lo stiro dei camici edelle casacche, dotata di 4 manichini rotanti e regolabi-li in altezza.Dotata di un programmatore con 20 programmi memo-rizzabili e di una tecnologia all’avanguardia, tale mac-chinario è una vera novità per il mercato delle lavande-rie industriali.I manichini, aspiranti nella zona centrale per tenere ilcapo posizionato e soffianti con aria calda nella zona deifianchi e della manica, sono predisposti per l’inserimen-to della gruccia.Nella prima fase il capo viene caricato sul manichino;nella seconda fase viene pressato attraverso 2 piastread alta pressione specifica. Successivamente si passa al soffiaggio di aria calda sututto il capo ed infine, quarta ed ultima fase, vi è lo sca-rico automatico del capo - già sulla gruccia caricata dalmanichino stesso ad inizio ciclo - verso il nastro traspor-tatore.A livello di resa oraria, il modello Macpi 290.88 può arri-vare a 150 camici/ora e 240 casacche/ora. Questi modelli e tutti quelli prodotti da Fimas e da Macpisono disponibili per prove tecniche di stiro presso loShow Room di Vigevano e di Palazzolo s/O.-------------------------------------------------------------Fimas is always looking for new technologies and solutionsfor the most different problems in finishing operation.

Industriallaundry

GARMENT IRONING,FOLDING,

PACKAGING, IDENTIFICATION

AND MANAGEMENT

S P E C I A LWhen the verb “to wash” is applied to a rental laundrythese days, it takes on a more fascinating, multi-facetedmeaning. This is because after garments come out ofmachines that have made them seem like new after wash-ing, they still need to go through a complex ironing andpackaging process which is a must if they are to be wornagain in the best and most practical way. The articles in this special issue of DETERGO take a look atthese fascinating, multiple post-laundering processes thatare so much in fashion today.

Stiratore a rullo industrialeIndustrial chest ironer

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Fimas dummy model 389 can of course finish the shirtswith long sleeve and short sleeve, simply by changingthe finishing program. On this dummy can be finishedalso T-shirts, sweaters, polo shirts etc...The automatic unloading of the finished shirts is anelectro-pneumatic device, coupled to the electronic pro-grammer, which enables to synchronize the timing ofthe pressing cycle with the lifting movement of the fin-ished shirt at end of cycle, and to direct it, with a suit-able rail, adjustable in length, height and direction, atthe point of collection of all finished garments, or plac-ing it on a conveyor, automated or manual, where thecollection point is not close to the dummy.Initially designed for the sorting of finished shirts in theGarments Industry, this accessory is particularly inter-esting and useful now also in Laundry and Finishingfacilities that handle medium/high volume of such kindof garments, as it enables to automate the finishingprocess, eliminating downtime and maximizing produc-tivity of the department.Fimas dummy model 389 is very simple to use and ahigh productivity machine; with an operator of averageexperience you can get normally up to 50/60units/hour, if dry-cleaned, and up to 40 units/hour ifwashed with water, after having passed the high speedcentrifuge.Fimas also offers a series of ironers. The finishing quality is really good: the garment ismoved through a roller undergoing a pressure bymeans of the basin positioned above it and covering itcompletely, thus ensuring a uniform and total finishing.Ironers are also particularly suitable for finishing of cot-ton garments or otherwise garments consist of a singletype of fabric.Macpi Model 290.88 is a new machine for finishing ofcoats and jackets, with four rotating dummies,adjustable in height.Equipped with a programmer with 20 storable programsand cutting-edge technology, this machine is a realnovelty in the market for Industrial Laundries.The dummies, vacuuming in the central area to hold thegarment well positioned and blowing hot air in the sidearea and in the sleeve, are designed for the insertion ofthe hangerIn the first phase, the garment is loaded on thedummy; in the second phase is pressed by 2 plates athigh specific pressure.After these phases, blowing of hot air starts its cycle onthe garment, and then, the fourth and last phase, theunloading of the garment to the conveyor belt, directlyon hanger already loaded by the dummy at the begin-ning of cycle.At the level of hourly output, Macpi model 290.88 canreach 150 overalls/hour and 240 blouses/hour.All these models and all those produced by Fimas andMacpi are available for technical test by both ShowRooms in Vigevano and in Palazzolo S/O

• • • • SILC

La Silc propone da molti anni una serie di macchine spe-cifiche per la biancheria con gamma completa di presseda stiro.Le ultime novità introdotte dalla SILC negli ultimi dueanni è quello delle nuove presse da stiro pneumatiche.In occasione dell’entrata in vigore della normativaEN10472-6 (norme che precisano le regole da osserva-re per la sicurezza dell’operatore), la SILC ha colto l’oc-

casione per aggiornare e rendere ancora migliore la suagamma di presse pneumatiche con la nuova serieS/EIP.Le caratteristiche essenziali di queste nuove macchinesono:• Piano superiore riscaldato e vaporizzante - Piano infe-

riore riscaldato, aspirante e vaporizzante• Dispositivo di protezione “Salvamani” sul piano supe-

riore con chiusura a 2 pulsanti (come da NormativaEuropea EN10472-6)

• Avvicinamento dei piani senza chiusura automatica -Battitura dei piani

• Regolazioni della pressione dell’aria frontali (pressio-ne di schiacciamento, velocità chiusura piani e avvici-namento) - Piano di appoggio maggiorato.

Tutte queste novità ora di serie sulle presse SILC, offro-no un livello di prestazioni che sino a ieri erano esclusi-ve dei modelli “industriali” per confezioni.Per rispondere alle esigenze delle lavanderie industriali,e in particolare del settore della stiratura dei camici edelle divise del personale di ospedali, cliniche e alber-ghi, la SILC ha negli anni realizzato una gamma com-pleta di presse da stiro con piani lucidi riscaldati a vapo-re o elettricamente. Sono presse con forme tradizionali universali, formebacino e rettangolari (anche in versione maxi con pianilunghi 145 cm). Sono macchine da stiro tradizionali, cheassolvono in modo perfetto alle esigenze di finitura dialto livello richieste con sempre maggiore insistenzadagli economi di ospedali, e dai direttori d’albergo o dicliniche specialistiche. Sono macchine estremamenterobuste grazie all’utilizzo di una serie di affidabili com-ponenti pneumatici prodotti solo da aziende leader nelsettore mondiale. Prodotti che la Silc adotta sin dal1980. Una pneumatica semplice e affidabile è determinanteper garantire durata ed efficienza quando si parla di unaattrezzatura che deve aspettarsi un servizio continuoanche in doppi turni di lavoro. La grande qualità costruttiva di queste macchine inoltreassicura anche un’elevata silenziosità dei movimentidella macchina, con un livello di rumorosità totale sem-pre inferiore a 75 db(A). Per i piani superiori lucidi di queste presse sono utiliz-zate lastre di acciaio inox AISI 304 con spessore di 5mm. Il piano viene successivamente lucidato a specchio.

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Questo rivestimento in acciaio inox garantisce unadurata senza fine, ed elimina i rischi di logoramento e didannose fuoriuscite di ruggine. -------------------------------------------------------------SILC has offered since many years a complete range ofcomplete series of ironing presses.The group of machines which has been renewed in thelast year, is those of SILC pneumatic ironing presses. Inthe occasion of entering in force of the new EuropeanNormative EN10472-6 (concerning safety standards),SILC has taken the opportunity to update and improveits range of pneumatic presses. The main characteristics of the new presses are:• Heated and steaming upper buck - heated, vacuum

and steaming lower buck• “Safety guard” device on top buck with closing of

bucks by 2 push buttons (as per Normative EN10472-6)

• Bucks approaching without automatic closing - bucksbeating

• Three air pressure regulators in the front of themachine (pressing pressure, closing speed andapproaching). Bigger support plate.

These new features of the ironing presses ensure aquality of finishing that in the past was possible onlyusing the “industrial” presses for the garment industry.Another important factor is the price of these newpresses which is the same of the old series.To respond to the needs of the industrial laundries, andin particular of those specialized in the finishing of doc-tors and hospital staff uniforms, SILC manufactures acomplete range of ironing presses with steam or elec-tric heated polished top buck. These presses are avail-able with many bucks shapes: traditional universalshape, mushroom shape and rectangular shape (withbucks length up to 145 cm.). These machines are extremely solid and reliable; inmanufacturing these models SILC uses only compo-nents made by the most important European compa-nies.Great importance is given to the pneumatic componentsof these presses, because they are the key factor inguaranteeing efficiency and long-life of the machine.The high manufacturing quality of our presses assuresalso very low noise emissions: the total noise level isalways lower than 75 db(A).The top buck of these presses is made of stainless steelAISI 304 with thickness of 5 mm. The stainless steelguarantees endless life to the buck and eliminates therisks of rust and wear.

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Non solo percloroetilene. Ormai la “storia della lavanderia a secco” ha preso decisamente questa svolta,

utilizzando prodotti e sistemi alternativi al percloroetilene fino a qualche anno fadominante in condizioni pressoché di monopolio.

Più che una tendenza, è ormai un dato di fatto, di cui dà puntuale testimonianzaquesto speciale di DETERGO, dedicato ai solventi alternativi e ai loro benefici

in termini economici e ambientali.

S P E C I A L

New alternatives to percNot just perchloroethylene.

The “history of dry cleaning stores” has taken a sharp turning point with the use ofproducts and systems that are alternatives to perchloroethylene, which enjoyed

what was practically a monopoly status until a just few years ago. More than a just trend, a well-established fact. This special issue of DETERGO,

dedicated to alternative solvents and their economic and environmental benefits – provides the latest news on the topic.

S P E C I A L E

I nuovi solventi alternativi al percloro

• • • • FIRBIMATIC

Fabbrica Italiana ad alta tecnologiaRICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONENon sono solo concetti in cui crediamo ma luoghi dovele idee prendono corpo. Realizziamo nuove soluzioni per la sicurezza e lo svilup-po degli impianti dedicati al settore delle PULI-TINTO-LANDERIE. Dall’introduzione nel mercato di nuovi solventi, definiti“alternativi” si è dovuto modificare lo stato dell’arteconosciuto nella manutenzione dei capi. FIRBIMATIC hasviluppato vere e proprie novità creando una lineaapposita e dedicata, sviluppando nuove tecnologie dilavaggio presentando una nuova possibilità alla manu-tenzione dei tessuti, creando l’alternativa alle realtà giàconosciute nel lavaggio a pecloroetilene e del tratta-mento ad acqua. OMNIA impianti multifunzionali, possono essere utiliz-zati con qualsiasi solvente, definito alternativo, cono-sciuto. ECO GREEN, impianti anche a cesto SOSPESO super-centrifuganti con performance di ciclo invidiabili, daqualsiasi impianto presente sul mercato. Vanta il rico-noscimento della comunità europea come progettoinnovativo, del settore. SAVER vanta un Brevetto Internazionale. Si caratteriz-za dai bassissimi costi gestionali, solo 6 KW, e non uti-lizza acqua di rete per il proprio funzionamento. HYDROFLEX impianto polivalente capace di poter assor-bire la funzionalità di tre macchine contemporaneamen-

te. HYDROFLEX vanta anch’essa un Brevetto internazio-nale, è l’unico impianto esistente capace di poter lava-re a secco (con solventi alternativi), lavare in acqua e oin umido e asciugare.

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La presentazione di queste nuove gamme è il frutto diun impegno costante e concreto per poter offrireimpianti di lavaggio sempre più versatili e capaci di ade-guarsi alle esigenze quotidiane semplificando la vita consoluzioni intelligenti.Queste e altre nuove proposte caratterizzano Firbimaticcome partner ideale per la crescita della propria attivitàe nella evoluzione che è dettata dalla logica di mercato. Orgogliosi di essere ITALIANI e di caratterizzare il MADEin ITALY-------------------------------------------------------------High-Technology Italian ManufacturingRESEARCH, DEVELOPMENT AND INNOVATIONThese are not only concepts in which we believe butalso where our ideas come from.We provide new solutions for the safety and develop-ment of the equipment being used in the DRY-CLEAN-ING. From the introduction of new so called” alternative “sol-vents, it was necessary to update the actual state-of-the-art of the dry-cleaning.FIRBIMATIC has introduced brand-new products andcreated a dedicated line, developing new cleaning tech-nologies and proposing alternative solutions to theexisting process of perc. cleaning or washing withwater.OMNIA is a line of multi-solvent machines which canuse any alternative known solvent.ECO GREEN, are models, available also in the soft-mount version with high spin extraction with relevant

performances, compared to existing regular machines.This was recognised by the European Community asinnovative project in the dry-cleaning sector.SAVER has an International Patent and is recognized tohave very low operational costs, only 6 KW, and doesnot use at all water from the main line. HYDROFLEX is a multi-task machine able to perform thefunctions of three different machines at the same time.HYDROFLEX is protected by International Patent as welland it is the only one existing equipment capable to dryclean (with alternative solvents), wash with water orwet cleaning, and dry. These different production ranges are the result of ourcontinue and concrete dedication to offer dry-cleaningplants always more and more flexible and able to com-ply with the new environmental and operation needs byusing smart and innovative solutions. Based on the different ranges and other new proposals,Firbimatic stands as ideal partner to help and assist thedry-cleaners in growing their business and following theevolution of the market. We are proud to be ITALIAN and of our MADE in ITALY

• • • • ILSA

I nuovi solventi alternativi al percloroL’offerta di solventi per il lavaggio a secco alternativi alpercloro è oggi ampia e ricca di aspetti interessanti,diversificata sulla base di caratteristiche che si adatta-no a diverse esigenze di pulitura piuttosto che a diver-

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se sensibilità ed esperienze dell’operatore. Sempre conun migliore impatto ambientale.Questo nuovo scenario va letto come una ricchezza euna opportunità per la nostra industria, costruttori eoperatori, in quanto il tema della sostenibilità dellamedesima, legata esclusivamente al mondo del perclo-ro è evidentemente in crisi.Il percloro è un buon solvente per il lavaggio a secco:• Versatile• Buon rapporto costo performance• Lunga esperienza operativa• Buon potere solventeTuttavia dobbiamo fare i conti con:• Tossicità• Contaminazione acqua e suolo, costi di decontamina-

zione• Produzione limitataDobbiamo sforzarci di capire che questo scenario non èuna sorta di congiura contro il percloro, ma un lavoro diriqualificazione ambientale della nostra industria, e lenuove opzioni in termini di solvente e tecnologie sonostrumenti a nostra disposizione.Come tutti gli strumenti tecnologici, anche questenuove opzioni vanno comprese prestando attenzione emettendo da parte ogni pregiudizio, anche perchémigliaia di operatori in tutto il pianeta stanno già lavo-rando con successo con questi nuovi solventi e tecnolo-gie, senza subirli ma con le giuste informazioni, cioèben consapevoli delle scelte.Ecco le principali opzioni disponibili con l’indicazione delvalore KB che rappresenta la capacità solvente ed insie-me la compatibilità con i materiali sottoposti a lavaggioe la piattaforma tecnologica di riferimento:

Con le giuste informazioni e alcune valutazioni di carat-tere tecnico, è possibile utilizzare con soddisfazioneognuno di questi solventi, naturalmente la macchinadovrà essere opportunamente equipaggiata di dispositi-vi e soluzioni adeguate al fine di gestire al meglio lecaratteristiche peculiari di ogni solvente.L’esperienza maturata da iLSA nel tempo ci ha permes-so di realizzare soluzioni dedicate ad ottimizzare l’utiliz-

zo di ogni solvente compensandone i limiti ed esaltan-done le caratteristiche specifiche, questo grazie alla col-laborazione con istituti internazionali, clienti e collabo-ratori di diversi paesi.iLSA UniversityNel sito www.ilsa.it, alla sezione iLSA University è pos-sibile scaricare le schede di sicurezza di ogni solventeoltre ad altre informazioni di carattere didattico e farsiuna prima idea delle soluzioni tecniche disponibili. iCLEAN@iLSAPresso il nostro centro dimostrativo è possibile effettua-re delle giornate formative ed informative al fine di indi-viduare insieme la soluzione più adeguata alle proprieesigenze. È possibile richiedere una data per le attivitàdimostrative a [email protected] -------------------------------------------------------------Alternative solvents to PERCThe new offer of dry cleaning solvents alternative toPERC is nowadays wide and interesting. These solventsoffer new features and adapt to the different dry clean-ers needs depending on application and experiencesand with a low environmental impact.The scenario should be read as a rich opportunity forboth operators and manufacturer in the industrybecause the issue of sustainability of our industry withPERC it is now more than ever current.PERC is a good solvent for dry cleaning:• Versatile• Good performance/cost ratio• Long cleaning experience• Good solvency powerHowever we have to deal with:• Toxicity• Soil and ground water contamination• Limited productionWe must so make an effort to understand this scenarioit is not a kind of a war against PERC but an environ-mental job retraining of our industry and these newoptions, in terms of both solvents and technology, arethe tools we need.As any tool, all these new technologies now availablemust be well understood without prejudice. Thousandsof drycleaners around the world are already successful-ly working with new cleaning system, having had rightinformation and a proper training as said.Here as follow the main options with KB value and thetechnical platform needed:

With a good training and some technical evaluations itis possible to get the best result from any solution sol-vent/machine, of course the machine must be equippedwith specific devices.iLSA team long term experience, allow us to offer ded-icated solutions to manage in the best way the charac-teristics of the solvent used, to compensate weakness-es and enhance its positive properties.

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iLSA UniversityAt www.ilsa.it, is possible to download the MSDS of themain new solvents and get other information about thetechnical solutions available. iCLEAN@iLSA At our show lab, it is possible to organize a training dayfor specific technologies to see together the best solu-tion for your business being then properly trained forany new technology. For nay request: [email protected]

• • • • ITALCLEAN

I solventi alternativi sono prodotti derivati dal petrolio.Sono più verdi (ecologici) del percloro?E’ difficile rispondere. Di certo hanno composti volatili eparticelle di polveri fini, e nei Paesi più avanzati ora lemacchine che lavorano con questi solventi sono decisa-mente le più richieste (Stati Uniti, Francia, Germania).In effetti il problema principale dei solventi alternativi èla loro capacità di distaccare lo sporco (l’indice di misu-ra si chiama kauri-butanolo). Questi solventi possonoinfatti procurare problemi quando si puliscono indumen-ti molto sporchi o uniformi di lavoro.Dall’altro lato, i solventi alternativi sono meno aggres-sivi e questa loro caratteristica è consigliata per capidelicati e pelle. Inoltre non sciolgono la plastica e lagomma, cosicché possono essere utilizzati in tutti i capicon componenti in plastica (come i sari indiani).Molti capi di abbigliamento che ora vengono lavati conl’acqua, si possono pulire con queste macchine con ungrande vantaggio in costi e tempi rispetto all’acqua(anche la stiratura è più facile e più veloce).È però necessario ricordare che questi solventi sonoinfiammabili, quindi hanno bisogno di sistemi di sicurez-za speciali.Vediamo i solventi alternativi più popolari:1) Idrocarbonio (KWL) Questo è il più famoso e meno

costoso. Ha il vantaggio che la sporcizia non simescola tanto con il solvente, e questo permette dipulire indumenti chiari e colorati insieme. La macchi-na può quindi funzionare anche senza distillazione,con il solvente pulito solo con l’uso di filtri, con note-vole risparmio di energia e acqua.

2) Silicone (Greenearth o D5). È più costoso, e possie-de una capacità pulente leggermente inferiore aquella dell’idrocarbonio. Ha il vantaggio che lo spor-co non si mescola molto con il solvente e questo per-mette di pulire abiti chiari e colorati e di lavoraresenza distillatore. Nascono problemi se i vestiti nonsono completamente asciutti, perché durante la sti-ratura si potrebbe depositare uno strato di siliconesui vestiti.

3) K4, il più recente. Molto costoso, ma ha un potere dipulizia superiore agli altri. Nelle macchine che loimpiegano il distillatore è essenziale e occorresegnalare che ha un odore molto forte. È molto

richiesto, grazie anche ad una campagna pubblicita-ria molto aggressiva.

ITALCLEAN costruisce macchine per questi solventi dal1992 (prima macchina ad idrocarbonio).La macchina che utilizza questi solventi è molto simile aquella a percloro, il concetto è lo stesso con alcune dif-ferenze:1) Sicurezze aggiuntive a fronte del rischio incendio2) Sistema di separazione acqua / solvente diverso,

perché questi solventi sono più leggeri dell’acqua(0,9)

3) Velocità di estrazione più elevata (circa 600 rpm)4) Tempo di asciugatura maggiore (tempo di ciclo

50/55 min.)5) Distillazione sotto vuoto. Per eliminare l’ossigeno e

non avere il rischio di esplosione.Questi sistemi di sicurezza logicamente rendono le mac-chine più costose. È anche vero che, grazie alla capacitàdi pulire il solvente senza distillazione, sta riscontrandoun grande successo la produzione Italclean di macchinesenza distillatore, attualmente il 75% della produzioneItalclean è di macchine a idrocarbonio. Perché tantosuccesso?1) Il costo di acquisto della macchina, comparabile a

quello di una macchina percloro2) Semplicità di manutenzione e di gestione3) Riduzione del rischio di esplosione4) Consumo di energia elettrica e acqua molto bassa

(50% in meno di elettricità e 60/70% in meno diacqua).

Quindi, la spesa di pulizia per capo è molto più bassa, equesto dà alla lavanderia una posizione di forza nei con-fronti dei concorrenti.-------------------------------------------------------------Manufacturers of drycleaning machines then started tomake machines with alternative solvents. These sol-vents are petroleum products. Are they greener? It ishard to say. They have volatile compounds and finedust particles, but in some countries now these

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machines are the most requested (U.S., France,Germany, etc).Indeed the main problem of alternative solvents is thecleaning power (the measurement index is called kauri-butanol) It is not very high and you might find problemswhen you clean heavily dirty garments or working uni-forms.From the other side, alternative solvents are lessaggressive and so this is good and recommended fordelicates and leather, thanks to its low aggressiveness,and also they not melt plastic and rubber so they canbe used in all garments with plastic components (egsaris in India).Many garments that now are cleaned with water, theycan cleaned with these machines with a big advantagein costs and time compared to water. (Also ironing iseasier and faster).Besides these solvents are flammable, so they needspecial safety systems.Let’s see the most popular alternative solvents:1) Hydrocarbon (KWL) This is the most popular, known

and inexpensive. It has the advantage that dirtinessdoes not much mix with the solvent, and this allowsto clean clear and colored clothes together andtherefore the machine can work also without distilla-tion, the solvent is cleaned only with the use of fil-ters, with relevant saving of energy and water

2) Silicon (Greenearth or D5) is more expensive, has alow cleaning power, too. It also has the advantagethat dirtiness does not mix much with the solventand this allow to clean clear and colored clothestogether. But the problem is that if the clothes arenot completely dry, during ironing it can leave a sil-icone layer in the clothes

3) K4 is the newest. Expensive, but has a cleaningpower superior to the others. In these machines thedistillator is essential and so far it has a very strongsmell. It is very popular now, thanks to an aggres-sive ad campaign.

ITALCLEAN manufactures machines for these solvent

since 1992 (first hydrocarbon machine)The machine which works with these solvents is verysimilar to the perc one, the concept is the same withsome differences1) Additional Securities against fire risk2) separation system water/solvent different because

these solvents are lighter than water (0.9)3) higher extraction speed (about 600 rpm)4) longer drying (cycle time 50/55 min.)5) Distillation in vacuum. To remove oxygen and have

no risk of explosion.These security systems logically make machines moreexpensive, so, thanks to the ability to clean the solventwithout distillation, we are having a huge success withthe production of machines without distillators whichare now 75% of our production of hydrocarbonmachines.Why so successful?1) The purchase cost of the machine, which is now

comparable with perc machine2) Simplicity of maintenance3) The lower risk of explosion4) The consumption of electricity and water very low

(50% less on electric and 60/70% less on water).So the cost of cleaning per garment is much lower, andthis gives to the drycleaner a strong position againstcompetitors.

• • • • RENZACCI

Tintolavanderie: I nuovi solventi alternativi al percloro

La Renzacci con la sua attuale presenza in 120 paesi nelmondo e con la possibilità di offrire qualsiasi alternativanel settore del lavaggio a secco, dal percloro ai nuovisolventi naturali, con particolare riferimento a quelli abase di idrocarburi sia isoparaffinici che siliconici, hapotuto condurre una analisi piuttosto accurata sulle ten-denze riguardo all’evoluzione nell’uso dei solventi neimercati più importanti del lavaggio a secco, analizzan-do in modo particolare questi aspetti anche in relazionealle tradizioni e alle scuole di pensiero che nel settoredel trattamento dei capi tessili caratterizzano Europa,Asia, America del Nord, America del Sud e Oceania.Allo stato attuale delle cose, se si considerano tutti i fat-tori ed i parametri che si prendono tradizionalmente inconsiderazione quando si utilizza un mezzo di lavaggio,una alternativa a disposizione particolarmente efficaceche ormai rappresenta una realtà incontestata del set-tore è quella appunto dei solventi naturali come sopradescritti.Sotto l’aspetto strettamente legato ai risultati di lavag-gio l’esperienza ha confermato la grande flessibilità diimpiego di questi solventi, utilizzabili con ottimi risulta-ti su una ampissima gamma di capi composti dalle fibrepiù diverse, quali ad esempio poliuretanici, spalmati,serigrafati, accoppiati, retinati, capi tecnici, capi coninserti perlinati plastici etc..; a partire da quelli di piùampia diffusione e dal pret a porter per continuare conquelli particolarmente pregiati di alta moda.Questo dato è stato ancora più accentuato dalle recen-ti tendenze della moda a tutti i livelli, che ha privilegia-to capi spesso proposti con stampe a rilievo multicoloreo con tessuti misti uniti con particolari colle estrema-mente vulnerabili all’azione di altri solventi tradizionaliI solventi naturali si sono dimostrati essere in questicasi anche il mezzo di lavaggio più efficace e menocostoso in termini di spesa per Kg di capo trattato, con-

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siderando sopratutto costi dei detergenti, trattamentoacque ed energia elettrica.Da un punto di vista qualitativo possiamo affermare poiche vengono esaltate le caratteristiche più pregiate delmateriale trattato come elasticità, morbidezza, lucen-tezza, colore e dimensioni.

La loro bassa aggressività inoltre consente di essereparticolarmente rispettosi delle fibre delicate proteg-gendone la naturale morbidezza ed i colori.Questa bassa aggressività non significa però riduzione odeclassamento del suo potere lavante, che invece pro-prio per la loro affinità molecolare è profondo ed effica-ce.Questi ottimi risultati in termini di lavaggio sono legatiad un minor costo di esercizio rispetto ad altre alterna-tive attualmente proposte, specialmente se prendiamoin esame l’intero ciclo di pulizia del singolo capo dall’i-nizio fino alla sua stiratura.Per non parlare poi del consumo d’acqua, aspetto moltoimportante ormai per moltissimi paesi e per l’Italia inParticolare.Altro grande risparmio si consegue nella fase di asciu-gamento e sopratutto nei tempi di stiratura che risulta-no molto più contenuti e ridotti. Non bisogna poi trascurare quei costi che solo in appa-renza non sono monetari, vale a dire quelli legati all’im-patto ambientale, data la loro bassa solubilità nell’ac-qua, la loro biodegradabilità ed il fatto di non produrrené effetto serra né riduzione della fascia dell’ozono.Degni di particolare nota sono inoltre i grandi vantaggisia in termini di salute dell’operatore che di trattamentie smaltimenti dei residui di lavaggio, dato che questisolventi vengono classificati come prodotti non tossici esi pongono senza dubbio come i più ecologici tra i sol-venti attualmente disponibili nel mercato.È noto infatti che un professionista esperto e responsa-

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bile non può scordarsi che anche trattamenti e smalti-menti hanno un costo che l’ambiente non deve piùpagare.E questo è particolarmente importante nel caso dei sol-venti a base di idrocarburo, utilizzati dalla RENZACCI inmacchine di ultima generazione che si contraddistin-guono per la loro capacità di dare risultati di altissimaqualità privilegiando al tempo stesso semplicità, econo-micità d’uso e grande rispetto per la salvaguardia del-l’ambiente e della salute dell’operatore-------------------------------------------------------------Dry cleaner’s: the new solvents alternative to perc

Renzacci, currently being present in 120 countries allover the world and having the possibility to offer anyalternative in the dry cleaning sector, ranging from percto the new natural solvents, with particular reference tothe hydrocarbon solvents, both isoparaffin - and silicon-based, has been able to conduct a fairly accurate analy-sis of the trend as to the evolution in the use of solventsin the most important dry cleaning markets, analyzingin particular these issues also in relation to the tradi-tions and schools of thought that in the field of thetreatment of textile garments characterize Europe,Asia, North America, South America and Oceania.At the present state of affairs, if we take into consider-ation all the factors and parameters that are tradition-ally taken into account when using a means of cleaning,a particularly efficient and available alternative actuallyrepresenting an undisputed reality in this field is theseries of natural solvents, such as described above.From the point of view closely related to the cleaningresults, the experience has confirmed the great flexibil-ity of use of these solvents, with excellent results on avery wide range of garments made of the most differ-ent fabrics, such as for example polyurethane, coated,

screen-printed, coupled, netted; technical garmentsand those with bead inserts, etc..., starting with themost sold and the prêt-à-porter to continue with thehigh-fashion items.This fact has been even more emphasized by the latestfashion trend on all levels, which have favored gar-ments with multi-colored relief prints or of mixed fab-rics joined with special glues extremely vulnerable tothe other, traditional solvents. The natural solvents have proved to be also in thesecases the most efficient means of cleaning and lessexpensive in terms of expenses per kg of treated gar-ments, above all considering the cost of soap, watertreatment and electric power.From the point of view of quality we can affirm that themost valuable features of the treated material areenhanced, such as elasticity, softness, shine, color andsize.Moreover, their low aggressiveness can also be particu-larly respectful of the delicate fibers, protecting theirnatural softness and colors.This low aggressiveness, however, does not meanreduction or down-grading of their cleaning power,which on the contrary is thorough and efficient thanksto their molecular affinity.These excellent results in terms of cleaning are linkedwith a lower operating cost with respect to the otheralternatives currently proposed, especially if we consid-er the whole cleaning cycle of the single garment fromthe beginning to its ironing.Needless to mention the consumption of water, which isby now an important topic for many countries and forItaly in particular.Another great saving is achieved in the drying phaseand above all in the ironing times which are much morecontained and reduced.Not to be overlooked are those costs that only appar-ently are not monetary, namely those related to theenvironmental impact, due to their low solubility inwater, their biodegradability and to the fact that theyproduce neither green-house effect nor the reduction ofthe ozone layer. Particularly worthwhile mentioning are also the greatadvantages both in terms of the operator’s health andof the treatment and disposal of the cleaning residues,as these solvents are classified non-toxic products andare considered without any doubt the most ecologicalamong the solvents currently available on the market.It is well known that an experienced and responsibleprofessional cannot forget the fact that also treatmentsand disposal have a cost that the environment cannotpay.This is particularly important in the case of the hydro-carbon-based solvents, used by RENZACCI in machinesof the latest generation that stand out for their abilityto render the highest quality results, favoring at thesame time simplicity, economy of use and great respectfor the environmental protection and the operator’shealth.

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The first part of this important technological contribution was presented in the last issue of DETERGO, focusing on the frequen-cy of servicing, work on the boiler, pipes and level checks. This second and final part looks at flanges, washers, gaskets,start up and electrical power supply.

ManutenzioneMaintenance

Cleaning the flangesThe next maintenance operation consists in cleaning theflanges of the heating elements and that of the float, if appli-cable. The flanges must be cleaned thoroughly, ensuringthat all residue left from old gaskets is removed and the seal-ing surfaces are brushed by hand or machine.Any irregularities due to erosion must be evaluated care-fully. If there are signs of erosion on the face of the flangethat can be removed (the heating element or float side), itmay be more convenient to simply replace the flange orschedule its replacement at the next planned maintenance. Deep irregularities on the faces of the fixed flange on theboiler body may require highly professional servicing inorder to restore the sealing surface. Metal fillers and the likerarely succeed in resolving problems related to high-tempera-ture pressure seals.

Assembling the gasketsThe sealing gasket can be assembled after the flanges have

been thoroughly cleaned.The recommended material isself-adhesive Teflon, in factmany manufacturers alreadyimplement this choice in theirfirst equipping.An adhesive Teflon gasket musthave a cross-section suited forthe preload imposed by thebolts of the flange, since thistype of gasket provides topperformance when compresseduntil becoming a pliable, com-pact film; thicker gasketsrequire greater compression ofthe upper flanges, which is onlypossible when the bolts are

Nello scorso numero di DETERGO abbiamo presentato la primaparte di questo importante contributo tecnologico, soffermandol’attenzione su periodicità degli interventi di manutenzione, interventi sul corpo caldaia, tubi di collegamento e controllo di livello. Con questa seconda parte concludiamo l’excursus sul tema occupandoci di flange, guarnizioni, elementi di collegamento, accensione e collegamento elettrico.

Pulizia delle flangeSi passa poi alla pulizia delle flange delle resistenze ed even-tualmente di quella del galleggiante. La pulizia deve essere accurata, tutti i residui di vecchieguarnizioni devono essere rimossi e le superfici di tenutaspazzolate a mano o a macchina.Eventuali irregolarità dovute ad erosione devono essereaccuratamente valutate. Se l’erosione si è compiuta sullafaccia della flangia removibile (resistenza o galleggiante)potrebbe essere vantaggioso procedere alla sostituzione dellaflangia oppure alla programmazione della sua sostituzione alsuccessivo intervento manutentivo.Irregolarità profonde sulle facce della flangia fissa delcorpo caldaia potrebbero richiedere interventi altamenteprofessionali per il recupero della superficie di tenuta.Difficilmente stucchi metallici e affini riescono a risolvere i pro-blemi legati ad una tenuta in pressione ad alta temperatura.

Montaggio delle guarnizioniA flange pulite si procede almontaggio della guarnizione ditenuta.È consigliato l’utilizzo diteflon autoadesivo che molticostruttori adottano già comeprimo equipaggiamento.La guarnizione in teflon adesivodeve avere una sezione ade-guata al precarico imposto dallabulloneria della flangia in quan-to questo tipo di guarnizionerende la massima prestazionese compressa fino a diventareun film plastico e compatto;guarnizioni di grande spessorerichiedono compressioni delle

La manutenzionedei generatori divapore elettricidi/by Gualtiero Beretta

Maintenance of electricsteam generators

2a parte

part 2

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flange superiori, possibili solo quando la bulloneria è adegua-tamente dimensionata.Anche i giri attorno alla foratura dei filetti delle viti di serraggiosono sconsigliati, eventuali perdite nell’anello non sono rileva-bili mentre si consuma silenziosa la corrosione della vite.Un solo giro di guarnizione ben aderente al bordo internodella flangia, se correttamente applicato con superfici pulite,permette una tenuta idraulica perfetta.

Preparazione degli elementi di collegamentoAl fine di proteggere le parti filettate, facilitare il serraggio esopratutto agevolare i futurismontaggi, gli elementi di colle-gamento delle flange (viti o pri-gionieri) devono essere rivestiticon una pasta antigrippanteresistente alle temperature diesercizio del generatore,150/180 °C, a seconda dellapressione di lavoro.La pasta impedisce il grip-paggio tra metalli dovutoall’attrito di serraggio e inoltreprotegge le superfici dei filettidalla formazione di ossidi inter-metallici che possono determi-nare l’impossibilità di smontaresuccessivamente l’elemento difissaggio. Un bullone che si rompe durante lo smontaggio provoca ungrave problema la cui risoluzione richiede tempo e perizia.Meglio prevenire investendo pochi minuti dedicandosi allaprotezione dell’elemento filettato durante il suo montaggio.Eventuali viti corrose la cui sezione resistente è compromes-sa devono essere sostituite.

Serraggio delle flangeDopo aver puntato a mano tutti gli elementi filettati si proce-de al loro accostamento. L’accostamento deve essere ese-guito a bassa velocità e secondo uno schema incrociatoper favorire l’uniformità di appoggio della/e flangia/e.Il serraggio degli elementi filettati deve essere portato atermine con l’ausilio di una chiave dinamometrica regola-ta in modo opportuno.L’elemento filettato infatti sicomporta meccanicamentecome fosse una molla elastica,necessita di un precarico, cheoltre a provocarne l’allunga-mento elastico, permette la cor-retta compressione della flangiaaffinché ne sia garantita latenuta una volta sollecitatadalla pressione interna. La spin-ta è infatti proporzionale allapressione di lavoro del genera-tore ed al quadrato delladimensione della flangia; se l’e-lemento filettato non fosse cor-rettamente precaricato, sotto laspinta della pressione subireb-be un ulteriore allungamentocon conseguente allontana-mento delle flange e perditadella tenuta idraulica.Per contro un eccessivo serrag-gio dell’elemento filettatopotrebbe provocare il supera-

sized appropriately.You should also avoid circles around the holes of the clamp-ing screw threads, since any leaks in the ring cannot bedetected while silently corroding the screw.A single circle of the sealing material well-adherent tothe inner edge of the flange, if correctly applied on cleansurfaces, can provide a perfect hydraulic seal.

Preparing the connection elementsIn order to protect the threaded parts, facilitate tighteningand above all make future disassembly easier, the connection

elements of the flanges (screwsor stud bolts) must be coatedwith an anti-seize paste resist-ant to the generator’s operatingtemperatures of 150/180 °Caccording to the working pres-sure.The paste prevents any seiz-ing up between metal partsdue to clamping friction, and italso protects the thread sur-faces against the formation ofintermetallic oxides that canmake it impossible to disassem-ble the fastening element later.A bolt that breaks during disas-sembly causes a serious prob-lem which requires significant

time and expertise to fix. It’s much wiser to prevent this bydedicating a few minutes to protecting the threaded elementduring assembly.Any corroded screws whose resistant cross-section is com-promised must be replaced.

Tightening the flangesOnce all the threaded elements have been set by hand, theycan be tightened. The tightening must be done at lowspeed and following an appropriate crisscross sequencein order to promote uniformity of the flange support.The final tightening of the threaded elements must bedone with the aid of an appropriately set torque wrench.The threaded element, in fact, behaves mechanically as if it

were an elastic spring andrequires a preload which, inaddition to causing its elasticelongation, allows correct com-pression of the flange so thatthe seal is guaranteed once ithas been stressed by the inter-nal pressure. The load is actual-ly proportional to the workingpressure of the generator andthe square of the flange’s size;if the threaded element is notpreloaded correctly, under thepressure load it would undergoadditional elongation with con-sequent separation of theflange and loss of the hydraulicseal.On the other hand, excessivetightening of the threaded ele-ment may cause the elastic limitof the screw material to beexceeded, thereby causing irre-versible plastic deformation. A screw that has undergone

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plastic deformation (elongation) can be identified by the mod-ified pitch of part of the threaded profile or the reduction of anon-threaded zone. A deformed element no longer pos-sesses its original strength characteristics and must bereplaced.Controlled tightening allows the correct preload to be appliedto the threaded element by adjusting the torsion forceapplied to the wrench based on the coupling characteristics,i.e., in relation to the diameter of the threaded element, thestrength characteristics of the material of which the elementis made and the friction coefficient concerning the state oflubrication of the threaded surfaces.The tightening values can be obtained from appropriatetables. For a thread that has been lubricated well with anti-seize paste, we would choose a table with low coefficient offriction (such as 0.10nU), then we would look for the columnregarding the strength class of the screw (usually 8.8) andthe row regarding the diameter of the screw, and finally wewould choose the value where the two intersect. Correct tightening of the screws is essential for the safetyand long service life of a threaded coupling. Uniformity ofcompression of the gasket, uniformity of distribution of thestresses due to the pressure load (as high as a few tons, notto be underestimated), and uniformity of stress on the cou-pling elements are all qualities that guarantee reliability, safetyand a long service life of the coupling.A guide and excerpt of the tables for tightening carbon steelscrews are available, for example, in the Facom tools cata-logue.

Electrical connection and switch-onAfter the electric power supply connections of the heatingelements and the level control connections have beenrestored and the continuity of the earthing connections hasbeen checked, the system can be switched on.Caution: the operations described below must be carriedout exclusively by the electrically skilled person in chargeof the electrical installation (with suitable training to per-form work on live parts), as these operations involve

measurements made at lessthan 15 cm from live parts. The first thing to check is thecorrect operation of the levelregulator (the heating elementsmust remain disconnected untilthere is a minimum level ofwater that guarantees completeimmersion of the heating ele-ments).Then we must check the levelof water reached at pumpswitch-off, as the generatorbody must conserve a spacefor steam accumulation equalto at least 25% of its total vol-ume.With the heating elements con-

nected and operating, measure the power supply voltage andabsorption of each element; using a clamp for dispersion cur-rents, it is then possible to check the effective degree of insu-lation of the heating elements under working conditions (sub-jected to working pressure and temperature and immersed inwater). Often heating elements that seem to have good insu-lation when dry and cold actually trip the plant circuit break-ers when placed in working conditions.Interrupted heating elements and faults of the control contac-tors can be discovered by measuring the voltage and absorp-tion.Finally, check the hydraulic seal of the flanges and fittings

mento del limite elastico del materiale della vite determinan-done una deformazione plastica irreversibile. Una vite cheha subito una deformazione plastica (allungamento) è ricono-scibile dal modificato passo di una parte del profilo filettatooppure dal restringimento di una zona non filettata. Un ele-mento deformato non possiede più le caratteristiche diresistenza originarie e deve essere sostituito.Il serraggio controllato permette di applicare il corretto preca-rico all’elemento filettato regolando la forza di torsione appli-cata alla chiave in funzione delle caratteristiche della giunzio-ne, quindi in relazione al diametro dell’elemento filettato, dellecaratteristiche di resistenza del materiale di cui è costruito edel coefficiente di attrito relativo allo stato di lubrificazionedelle superfici del filetto.I valori di serraggio si ricavano da apposite tabelle.Procedendo con un filetto ben lubrificato con la pasta anti-grippante, sceglieremo i valori di una tabella con basso coef-ficiente di attrito (tipo 0,10nU) poi cercheremo la colonna rela-tiva al grado di resistenza della vite (tipicamente 8.8) ed infineincroceremo con i valori relativi al diametro della vite stessa.Un corretto serraggio delle viti è fondamentale per lasicurezza e la durata di un accoppiamento flangiato.Uniformità di compressione della guarnizione, uniformità didistribuzione delle tensioni dovute alla spinta della pressione(anche qualche tonnellata, da non sottovalutare), uniformità ditensione sugli elementi di giunzione sono tutte le qualità chegarantiscono l’affidabilità, la sicurezza e la durata dell’accop-piamento.Una guida e l’estratto delle tabelle relative al serraggio di vitiin acciaio al carbonio sono per esempio disponibili sul catalo-go utensili Facom.

Collegamento elettrico ed accensioneDopo aver ripristinato i collegamenti elettrici di alimentazionedelle resistenze, i collegamenti del controllo di livello ed aververificato la continuità dei collegamenti di terra è possibileprocedere alla accensione dell’impianto.Attenzione, le operazioni che seguono devono essereeseguite esclusivamente dapersonale classificato comePEI (persona dotata di forma-zione teorico pratica idonea asvolgere lavori sotto tensione)trattandosi di misurazionieffettuate a meno di 15 cmdalle parti in tensione. I primi controlli riguardano ilcorretto funzionamento delregolatore di livello (le resistenzedevono rimanere disinserite finoa che non vi sia un livello mini-mo di acqua che garantisca lacompleta immersione degli ele-menti riscaldanti.La seconda verifica riguarda illivello di acqua raggiunto allospegnimento della pompa; il corpo del generatore deve con-servare uno spazio di accumulo del vapore pari ad almeno il25% del suo volume totale.A resistenze inserite si procede alla misurazione della tensio-ne di alimentazione e dell’assorbimento di ciascun elemento;con una pinza per correnti di dispersione è poi possibile veri-ficare il grado di isolamento delle resistenze in condizioni diesercizio (sottoposte alla pressione/temperatura ed immersenell’acqua). Spesso resistenze che a secco e fredde sembra-no avere buone doti di isolamento, una volta messe in eserci-zio provocano l’intervento dei differenziali posti a protezionedell’impianto.

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Resistenze interrotte e guasti dei teleruttori di comando sonointercettabili con le misure di tensione e di assorbimento.I controlli finali riguardano la tenuta idraulica delle flange edei raccordi con l’impianto alla massima pressione di eserci-zio. I trafilamenti sono normalmente individuabili con il rumo-re generato dalla perdita.Ultima verifica per la valvola di ritegno della pompa: con lacaldaia in massima pressione non devono verificarsi ritorni divapore verso la pompa che deve rimanere fredda comeanche la valvola di ritegno.

Verifica delle connessioni elettriche (Termografia)Grazie alla termografia è possibile “vedere” facilmenteciò che è difficilmente misurabile. Questo caso dimostrache se pur apparentemente in ottime condizioni e nonostantele misurazioni risultavano regolari, l’analisi termografica hamesso in evidenza evidenti surriscaldamenti del cablaggiodelle resistenze centrale e destra.Spesso questo problema è riscontrabile sugli elementiresistivi terminati con connettore di tipo faston. Il faston,se pur di ottima qualità, ricotto dalla permanenza ad altatemperatura perde le caratteristiche elastiche e spesso siossida nelle esigue superfici di contatto. Quando estratto ericonnesso, il faston si deforma e perde definitivamente lacapacità di condurre; la conseguenza dell’aumentata resi-stenza opposta al passaggio della corrente impone al cavo diraggiungere temperature critiche (300/400 °C) che portano aldanneggiamento dell’isolamento che seppure spesso sia rea-lizzato in gomma siliconica resistente al calore, raggiuntequeste temperature, carbonizza. Anche il rame del cablaggioassume il colore bruno dovuto all’ossidazione avvenuta in

with the plant at maximum operating pressure. Seeping canusually be identified through the noise generated by the leak.The check valve of the pump must also be verified. With theboiler at maximum pressure, there must be no return ofsteam towards the pump, which must remain cool just likethe check valve.

Test of electrical connections (Thermography)Thermography allows us to easily “see” that which is dif-ficult to measure. This case shows that even though appar-ently in excellent condition and despite the normal measure-ment results, thermography analysis reveals unmistakableoverheating of the wiring of the central and right heating ele-ments.This problem can often be found on heating elementsterminated with a Faston-type connector. The Faston, eventhough of excellent quality, becomes annealed by constanthigh temperatures, consequently losing its elastic characteris-tics and often oxidizing the limited contact surfaces. Whenremoved and reconnected, the Faston deforms and perma-nently loses conductive properties; this increased resistanceto the passage of current causes the cable to reach criticaltemperatures (300/400 °C) that damage the insulation which,even though made of heat-resistant silicone rubber, car-bonizes when it reaches these temperatures. Even the copperof the wiring takes on a dark brown color due to oxidationthat occurs as a result of the high temperatures.Identifying this problem early makes it possible to repairby simply replacing the Fastons and, if necessary, deoxidizingthe male terminal of the heating element. If the connectioncontinues to overheat, the heating element terminal often

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conseguenza delle alte tempe-rature.Diagnosticare per tempo que-sta problematica rende possi-bile la riparazione del proble-ma con la sola sostituzione deifaston ed eventualmente con ladisossidazione del terminalemaschio della resistenza. Il per-sistere del surriscaldamentodella connessione rende spessoinservibile il terminale della resi-stenza provocandone il degrado(ossidazione termica) e causa ildanneggiamento irreversibiledel cablaggio di potenza.

ConclusioniCome abbiamo potuto vedere èindispensabile che la manuten-zione dei generatori di vaporeelettrici venga applicata con lacorretta periodicità al fine digarantire un corretto e sicurofunzionamento oltre ad incre-mentare la longevità dell’appa-recchiatura stessa.Spesso si cade nell’errore dicredere di risparmiare soldi non facendo la necessaria manu-tenzione, mentre si dimostra sempre il contrario ovvero che lamancata ed opportuna manutenzione comporta costi supe-riori dovuti a fermo macchina imprevedibili ed ancor piùall’imprevisto degrado delle apparecchiature stesse.Tale ed importante risulta anche essere la qualità della manu-tenzione applicata, la diagnosi dei malfunzionamenti richiedeesperienza ed attrezzature specifiche per essere condottaefficacemente. Ma non solo, la mancata applicazione di alcu-ni importanti accorgimenti durante il montaggio, sia che sitratti di parti elettriche, idrauliche o meccaniche, comportasuccessivamente il verificarsi di problemi all’atto del succes-sivo smontaggio. Per questo è sempre consigliabile far ese-guire queste manutenzioni a un professionista secondo leprescrizioni del costruttore dell’apparecchiatura.

becomes unusable due to ther-mal oxidation, causing irre-versible damage to the powerwiring.

ConclusionsAs we have seen, it is essentialthat electric steam generatormaintenance be carried outwith the correct frequency inorder to guarantee correct andsafe operation as well asextend the service life of theequipment.We often mistakenly think thatwe can save money by skip-ping some maintenance, butthe contrary is often true: fail-ure to perform adequate main-tenance entails higher costsdue to unforeseen machineshutdowns and, even more so,unexpected deterioration of theequipment itself. The quality of maintenance isalso of great importance, asthe diagnosis of malfunctionsrequire specific experience and

equipment in order to be carried out efficiently. What’s more,failure to apply some important tactics during assembly,whether we’re talking about electrical, hydraulic or mechani-cal parts, subsequently leads to significant problems at thenext disassembly. For this reason, it is always recommendedthat these maintenance operations be carried out by a pro-fessional as detailed by the equipment manufacturer’sinstructions.

DD46DETERGO APRILE - APRIL 2014

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ASSOSECCORiflessioni sui cambiamenti dellasocietà… e non solo …L’evoluzione della società è stato un processo a volte lento,spesso turbinoso, generalmente convulso che ha interessato ilmodo di vivere, di lavorare e di pensare degli individui singolie della collettività.Senza toccare le logiche dei “grandi sistemi” e senza passarein rassegna le modificazioni che hanno accompagnato lasocietà dalle origini dell’industrializzazione nei paesi anglo-sassoni alla presa di coscienza delle masse lavoratrici arrivan-do alla contemporaneità della terziarizzazione dell’economia,abbiamo assistito ad uno straordinario capovolgimento deidiversi concetti economici, sociali ed organizzativi.Attualmente il nostro mondo è caratterizzato dallo sviluppo delterziario in tutte le sue manifestazioni, anche le più negative.Noi vorremmo però concentrarci sul le potenzialità in essere efar risaltare le prerogative importanti che fanno del terziario lacomponente settoriale che produce e fornisce servizi a 360°.Protagonista indiscusso del terziario è il cliente per il quale vaindividuato un processo che consenta di arrivare alla soddisfa-zione dei suoi bisogni: è, quindi, strategica la gestione del rap-porto tra azienda terziaria e cliente finale.L’organizzazione e la flessibilità delle risorse permette all’uni-verso del terziario di adeguare i servizi erogati alle esigenzedel cliente, in molti casi anticipandole con intelligenza e dutti-lità, senza per questo incidere sulla componente prezzo in rap-porto alla qualità della prestazione.Il Cliente deve avere la percezione di stare ricevendo la massi-ma qualità possibile rispetto al costo del servizio: questa è laricetta vincente per le aziende che vogliono crescere.Certo non è di semplice realizzazione, perché prevede unaserie di passaggi che corrispondono all’introduzione in azien-da di aspetti tipicamente imprenditoriali che si affiancano allecaratteristiche tradizionalmente artigiane della nostra attività.Non si tratta di ricette magiche, ma della volontà di porsi inmodo attivo ed intraprendente nella gestione aziendale, senzadiffidenze e rigidità, ma con l’intento di ottenere risultati tan-gibili in modo etico e consapevole.Il nostro bellissimo (a volte dannato!) lavoro deve essere svol-to con l’obiettivo del profitto e partendo dal risparmio, dall’ot-timizzazione delle spese e delle competenze, nel rispetto delleregole (normative e concorrenziali) e ritagliandosi spazi per lafamiglia e nel complesso per la propria vita.Questi sono i presupposti, ma ora entriamo nello specifico:• in base all’ampiezza del mio negozio ed alla tipologia del-

l’attività che voglio sviluppare devo decidere gli impianti daintrodurre in azienda

• è fondamentale che mi siano chiare le attività per prevedereil numero dei collaboratori e la possibilità o meno di ricorre-re a prestazioni d’opera esterna

• devo aggiornarmi costantemente sulle nuove metodologie e

suoi nuovi prodotti e verifica-re consumi, utilizzi e smalti-mento dei rifiuti

• devo aggiornarmi professio-nalmente e fare formazione aicollaboratori

• devo controllare la sicurezzain azienda o avere un consu-lente da contattare in proposito

• devo tenere contatti costanticon il commercialista e l’uffi-cio che gestisce le bustepaghe dei collaboratori (rivol-gersi alle Associazioni di cate-goria è la scelta più saggia)

• devo interagire proficuamente con il fornitore che mi propo-ne prodotti, materiali, ecc. che sono essenziali per lo svolgi-mento del lavoro

• devo avere un istituto bancario di fiducia • devo essere assicurato. Questi sono alcuni punti essenziali, ma molti altri ne potreielencare. Resta il fatto che la parola d’ordine rimane quella diaggiornarsi ed essere aperti ai cambiamenti: solo in questomodo la nostra attività potrà adeguarsi ai mutamenti del mer-cato dandoci soddisfazioni e nuovi obiettivi da raggiungere.La cosa importante è non limitarsi a controllare i prezzi prati-cati dal concorrente decidendo di abbassare i propri: la batta-glia del prezzo sta facendo solo delle vittime nel nostro settore.Puntiamo sulla qualità e sulla diversificazione: i clienti potran-no solo ap prezzare e se qualcuno dovesse decidere di cambia-re tintoria per la sola questione del prezzo forse non era il con-sumatore adatto a noi. Meritiamo di meglio ed il successo di attività che da anni of-frono un servizio tradizionale o rapido con una qualità rappor-tata alla tipologia di esercizio ne sono la prova più evidente.Questi discorsi mi riportano alla men te quanto affermato,ormai molti anni orsono, da due protagonisti indiscussi delsettore: Cesare Locati e Beniami no Chiodini. Il comparto della pulitintolavanderia dovrà adeguarsi veloce-mente a nuove metodologie imprenditoriali partendo propriodai recapiti. In futuro ci saranno molte attività di presa-consegna e finis-saggio che si rivolgono a strutture più organizzate per smac-chiatura e lavaggio evitando l’investimento di impianti (costo-si!) e conseguenti problemi di gestione ri fiuti.Nessuno può prevedere cosa succederà alla nostra società, maun dato è incontrovertibile: le aziende gestite in modo impren-ditoriale e responsabile sapranno adeguarsi ai cambiamentimeglio e più velocemente delle altre.

PARLIAMOANCHE DIQUESTO

Gabriella Platè

Page 48: Detergo Aprile 2014

ASSOSECCO

DD48DETERGO APRILE - APRIL 2014

LAVARIVA: cinquant’anni e non sentirli!Il giorno 9 marzo 2014 la Famiglia Riva haospitato, presso la rinnovata sede di MarianoComense, il seminario di aggiornamentoorganizzato da Assosecco.Una splendida mattina che sembrava già pri-mavera inoltrata, ha fatto da cornice all’in-contro formativo in collaborazione con CleanItalia partnership, dal titolo “Gestire una pu -litintolavanderia in modo produttivo ed inno-vativo”.

Non conoscendo personalmente la Clean Ita -lia, ho scoperto che si tratta dell’unione di seicase produttrici, ognuna specializzata in undifferente settore, come ad esempio la costru-zione di caldaie e di generatori di vapore, diimpianti per lo stiro, di macchine ad idrocar-buro, di lavatrici per il lavaggio in acqua, lacreazione di impianti logistici per lo sposta-mento dei capi all’interno delle lavanderie.I temi di produttività, di efficienza, del ri -sparmio energetico, della riduzione dei costie dell’innovazione tecnologica sono temi caria noi tutti: le piccole realtà ne percepisconol’importanza in modo marginale, ma per legrandi aziende abituate a gestire quantità no -tevoli di capi da trattare, tali tematiche rap-presentano una problematica seria da affron-tare con competenza e con l’ausilio di consu-lenti professionisti nel settore.La location non era casuale dal momento chela Famiglia Riva, di cui Francesco è uno dei

Consiglieri di Assosecco, nonché vice Pre -sidente, ne è testimone diretto. Infatti, sono quasi cinque anni, dei cinquantadi attività, che hanno acquistato lo stabili-mento dove siamo stati ospitati e nel qualehanno installato impianti nuovi per il lavag-gio a secco, in acqua, e a idrocarburo. Anche il reparto stiratura è stato dotato dimanichini e topper di ultima generazione chenon solo abbattono i tempi di stiratura, mapermettono il risparmio di energia elettrica e,grazie al recupero delle condense, rendonol’ambiente di lavoro più salubre e sostenibile. I relatori, il Sig. Cinaglia ed il Sig. Boccola,ci hanno illustrato con l’ausilio di slides,quali sono gli ingredienti per ottenere compe-titività e successo dalla nostra attività: inno-vazione, competenza, tradizione, creatività equalità. Tali elementi ci portano inevitabil-mente a creare nuovi schemi ai quali rappor-tarci, ad intraprendere nuove relazioni con ifornitori, ad intrattenere nuove relazioni con iclienti e quindi, a lanciarci in nuove sfide perraggiungere traguardi sempre più ambiti.Allo scopo di renderci conto a quale tipo direaltà facciamo parte, ci è stata illustrata unatabella che, tenendo conto della spesa annua-le per l’energia elettrica, il metano, l’acqua, iltotale degli incassi, il numero dei capi cheentrano da trattare, ci suggeriva i parametridi produttività e spesa per il personale. Tale comparazione ha suscitato non solo l’in-teresse dei presenti, ma anche diversi spuntidi discussione a seconda delle realtà produtti-ve che ognuno di noi rappresentava. Tutto ciò ha chiaramente evidenziato che loscenario appartenente alla piccola e mediaimpresa di lavanderia è costellato da molte-plici realtà, talvolta alcune all’opposto del-l’altra per impostazione, gestione e giro d’af-fari. Non è possibile perciò fornire cifre certee reali, o metodologie oggettive su come sidovrebbe agire per il raggiungimento delloscopo che ognuno di noi si prefigge all’inter-no della propria attività. È apparso inveceevidente, che occorre risvegliare gli animiriguardo le tematiche del risparmio energeti-

Page 49: Detergo Aprile 2014

ASSOSECCO

co e della produttività che oggi, anche a causadella crisi economica tocca ormai tutti davicino. L’innovazione è il veicolo con il qua -le è possibile raggiungere tali mete, non soloquella tecnologica, che è garantita tramitel’acquisto di nuovi macchinari, ma anche esoprattutto l’innovazione che possiamo ap -portare grazie alla nostra creatività. La stretta del credito alle aziende ad operadegli istituti bancari, la riduzione del flussomonetario voluta dalla politica europea sonole concause che ci portano maggiormente asfruttare le risorse al nostro interno e a mette-re in campo ciò che l’esperienza personale cisuggerisce. Il confronto con le diverse realtà ci porta acondividere problematiche quotidiane, scam-biare pareri ed opinioni e si torna a casa,alcuni con la consapevolezza di stare percor-rendo la giusta direzione verso la realizzazio-ne dei propri scopi, altri con il desiderio dipotere intraprendere un percorso di crescita,forti dell’esperienza dei colleghi, ma comun-que tutti arricchiti dal bell’esempio pratico di

unione e longevità che Lavariva ha saputodimostrare. Anche questo è lo spiritodell’Associazione, che fa dell’unione la chia-ve del successo, mentre la frammentazionedel settore è la strada che non porterà da nes-suna parte.

Laura Bravi

DD49DETERGO APRILE - APRIL 2014

Page 50: Detergo Aprile 2014

liberty, vanto dell’imprenditoria meneghina,la cui facciata principale ha una base in bu -gnato grezzo, le finestre allungate, un solobalcone asimmetrico, motivi di putti, foglie,fiori e animali. Accanto al portone furono collocate due sta-tue femminili (rappresentanti una la Pace el’altra l’Industria), per l’epoca troppo procaci

Gli Associati che da tempo seguono l’evol-versi dell’organizzazione conoscono tuttosulla struttura e sulla sede, ma per consentireai lettori di apprezzare la nostra realtà asso-ciativa, presentiamo una breve “cartolina il -lustrata” della sede che ci ospita e delle per-sone che compongono la Segreteria associati-va (non dedicata in esclusiva ad Assosecco,ma allargata ad una decina di associazioni didiversa tipologia e consistenza).ASSOSECCO, come molte altre Associazio -ni del Terziario legate all’Unione Confcom -mercio di Milano, ha sede nel prestigioso Pa -lazzo Castiglioni.

Costruito da Giuseppe Sommaruga tra il1901 ed il 1904, il palazzo costituisce un po’il “manifesto” artistico dell’Art Nouveau aMilano ed era il vanto dell’imprenditore Er -menegildo Castiglioni che nel 1900 decise lacostruzione di un edificio che doveva diffe-renziarsi da tutto ciò che era preesistente.Il risultato è un edificio bellissimo, in stileDD50

DETERGO APRILE - APRIL 2014

ASSOSECCO ASSOSECCO: la sede, i servizi, la segreteria

“la Presidente Platè con la Segreteria dell’Associazione”

Page 51: Detergo Aprile 2014

e seminude, che mostravano ai passanti lenatiche nude. Il popolo diede per questo allacasa il nome di “Cà di ciapp”. I benpensantifecero sì che le scandalose statue venisserorimosse e, nel 1914, furono ricollocate a Vil -la Faccanoni, ora Casa di Cura Columbus, invia Buonarroti.L’interno di Palazzo Castiglioni presenta unbellissimo scalone con ringhiere metalliche ecolonne in marmo nero. La Sala dei Pavoni è l’unica che conservastucchi, decorazioni e tappezzeria originali.In tutta la struttura sono presenti sale riunionidi diverse grandezze per consentire lo svolgi-mento di ogni tipo di evento (la Sala Orlandoospita fino a 650 persone).In questo contesto così rappresentativo Asso -secco ha trovato la sua collocazione ottimalegrazie ai molteplici servizi che gli Uffici del -l’Unione Confcommercio mettono a di spo si -zione delle aziende associate.Gli imprenditori sono costantemente aggior-nati circa le novità del settore, possono rivol-gersi alla Segreteria associativa per ogni tipodi questione relativa all’attività svolta e ven-gono invitati a partecipare a momenti di in -contro, convegni, seminari, eventi.

Il tutto con l’obiettivo di rappresentare il set-tore e stimolare lo sviluppo delle capacitàimprenditoriali che sono la caratteristica di -stintiva dei nostri operatori.Sono molteplici i campi nei quali l’Associa -zione si impegna, ma vogliamo “spezzareuna lancia” nei confronti della grande fami-liarità che si è instaurata con gli associati, lavoglia di interagire e di perfezionare, in com-pleta sinergia, il difficile percorso che portaalla conduzione di un’attività innovativa econ possibilità di sviluppo.

Buona parte del merito di questa trasforma-zione va attribuita al Consiglio Direttivocomposto da operatori che sul campo, quoti-dianamente, devono affrontare le insidie diquesta professione.Del Consiglio Direttivo fanno parte: Gabriel -la Platè, Gianmaria Arietti, Laura Bravi, Fe -derica Conca, Franco Costamagna, RoccoLamoglie, Angelo Monti, Francesco Riva eRiccardo Ripamonti.Assosecco crede fermamente nella “missio-ne” di rappresentare con autorevolezza il set-tore e vuole dimostrarlo … con l’aiuto ditutti i suoi Associati!

ASSOSECCO

Sala Pavoni

Sala Orlando

DD51DETERGO APRILE - APRIL 2014

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The color problem

When should you expect a fabricto bleed its color?From a theoretical point of viewthe following considerations canbe made: Intensity of the dye: very deep col-ors (reds, blacks, blues) are morelikely to bleed when washed. Verylight colors often fade fast whenexposed to light.Type of fiber present: the dyesused for cotton are sometimes lessresistant, especially if direct dyes,than dyes for wool or syntheticfibers.Dyes for polyester, if properlyapplied, are generally very fast.Treatments and finish: if the color,dye or overdye is applied to thegarment, the tendency to bleed isgreater than if thread or tuft-dyed.Some finishes do not achieve ahigh degree of color fastness e.g.indigo dyeing of denim.Why do colors bleed or fade?Because the dyes are not the righttype or because the dye has notbeen properly appliedWhat causes colors to bleed orfade?The color of a garment may bleedfrom the fabric mainly as a resultof WASHING, DRY CLEANING,RUBBING, SWEAT.

Il problema delcolore

Quando c’è da aspettarsi che untessuto scarichi il colore?In linea teorica è possibile farequeste considerazioni:Intensità della tinta: colori moltointensi (rossi, neri, blu) hannomaggior probabilità di scaricare ilcolore nel bagno di lavaggio.Colori molto chiari spesso si de -gradano velocemente per esposi-zione alla luce.Tipo di fibra presente: i colorantiutilizzati per il cotone sono allevolte meno resistenti, soprattutto sedella categoria dei diretti, rispettoai coloranti per lana o per fibresintetiche.I coloranti per poliestere, se applica-ti bene, sono di norma molto solidi.Trattamenti e finissaggi: se l’appli-cazione del colore, tintura o sovra-tintura, avviene in capo la tenden-za a scaricare è sicuramente mag-giore che nel caso di tinture in filoo fiocco.Alcune lavorazioni non raggiungo-no solidità del colore elevate, es.colorazione indaco del denim.Perche i colori scaricano o degra-dano? Perché i coloranti utilizzati non sonodi qualità adeguata all’uso, oppureperché l’applicazione del colorantenon è avvenuta in modo corretto.DD52

DETERGO APRILE - APRIL 2014

Piccola Guida del PulitintoreP G PA cura di ecochem s.r.l. e RITEX Centro Ricerche e Prove Tessili

di/by Carla Sperotto

WET & DRY CLEANER GUIDE

Page 53: Detergo Aprile 2014

Cosa provoca lo scarico o il degra-do del colore?Il colore di un capo può scaricarsidal tessuto per effetto principal-mente di LAVAGGIO IN ACQUA,LAVAGGIO A SECCO, SFREGA-MENTO, SUDORE.Il colore può degradarsi e cambia-re tono per effetto, ad esempio, diLUCE, INTEMPERIE, ACQUA,CLORO, SOLVENTI, ACIDI, BASI.

Si può prevenire il problema?È importante la conoscenza deicoloranti utilizzati per la tinturaper verificare che non appartenga-no alle classi tipicamente menoresistenti (esempio i diretti per latintura del cotone). Se non si cono-sce la solidità del colore dei tessuti

The color may fade and fabricchange shade as a result, forexample, of LIGHT, EXPOSURE,WATER, CHLORINE, SOLVENTS,BASIC ACIDS.Example of color bleeding fromthe dark part to the light part, fol-lowing machine washing.

Can the problem be prevented?An awareness of the colorantsused for dyeing is important so asto check that they do not belong tothe typically less resistant cate-gories (such as direct dyes for cot-ton). If you’re not sure howfast the color of a fabric is,then it’s advisable to avoidlight-dark color combinationswhen making the garment (the

P G P

Esempio di scarico del coloredella parte scura sulle chiare aseguito di lavaggio in lavatrice

Example of color bleeding fromthe dark part to the light part,following machine washing

Esempio di degrado dopo lavaggio

Example of fading afterwashing

Page 54: Detergo Aprile 2014

latter could bleed in the wash andcolor the light colored fabrics). In any case, in case of doubt veri-fy that the color fastness is abovean acceptable minimum by meansof lab tests.

Water-repellence,waterproofing

(and breathability)Water repellence and water proof-ing are two different properties ofa fabric:WATER REPELLENCE: tendency of afabric not to get wet when expo sedto water (e.g. rain, snow, etc...).WATERPROOFING: the ability of afabric not to permit water to pene-trate from the outside of the gar-ment to the inside.How are these properties

è auspicabile costruire il capo inmodo da non accostare compo-nenti chiare con le scure (questeultime nel bagno di lavaggio pos-sono scaricare e inquinare i tessutichiari).In ogni caso è opportuno, nei casidubbi, verificare mediante provedi laboratorio che la solidità delcolore del tessuto sia al di sopradi un minimo accettabile.

Idrorepellenza,impermeabilità (e traspirabilità)

Idrorepellenza e impermeabilità diun tessuto sono due prestazionidiverse:IDROREPELLENZA: tendenza di untessuto a non bagnarsi se sottopo-sto all’azione dell’acqua (tipoDD54

DETERGO APRILE - APRIL 2014

di/by Carla Sperotto

Scale dei grigi di laboratorioper assegnare lo scarico e il

degrado

Scale of laboratory grays forassigning bleeding and fading

scores

Scale dei grigi di laboratorioper assegnare lo scarico e ildegrado

Esempio di degrado ad operadella luce in vetrina dopo

esposizione in negozio

Example of fading due to exposure to sunlight

in a shop window

Page 55: Detergo Aprile 2014

pioggia, neve…)IMPERMEABILITÀ: capacità del tes-suto di non far penetrare l’acquadall’esterno verso l’interno delcapoCome si ottengono questeprestazioni?Entrambe questi aspetti possono,in una certa misura, essere influen-zati dalla struttura costruttiva deltessuto (armatura, riduzioni, chiu-sura del tessuto). Tuttavia ciò chedetermina l’effetto finale è:IDROREPELLENZA: finissaggiodel tessuto a base, soprattutto, diRESINE FLUOROCARBONICHE (tipoTEFLON) che abbassano la tensio-ne superficiale del materiale pro-vocando la formazione di goccesferiche che non aderiscono al tes-suto: queste, per azione meccani-ca, scivolano via dalla superficie eil tessuto rimane asciutto (TALITRATTAMENTI TENDONO A PER-DERE EFFICIACIA NEL TEMPO)

IMPERMEABILITÀ: SPALMATURA OLAMINATURA del tessuto, che offreuna barriera fisica, microporosa omonolitica (vedi figura), all’ingres-so delle gocce d’acqua nel tessuto(la Lamina o Membrana offre risul-tati migliori rispetto alla semplicespalmatura o resinatura)

Come si misurano l’idrore-pellenza e la impermeabilitàdi un tessuto?

IDROREPELLENZA:UNI EN 24920 - Determinazionedella resistenza alla bagnaturasuperficiale -Metodo dello spruzzo (spray test)La norma descrive un metodo diprova, denominato dello spruzzo,per la determinazione della resi-

achieved?Both these aspects can, to a cer-tain extent be influenced by thetype of construction of the fabric(weave, filling reduction).However, what really determinesthe final effect is:WATER-REPELLENCE: the finish ofthe fabric, especially FLUORO-CARBON RESIN-BASED (such asTEFLON) which lowers the surfacetension of the material, causing theformation of spherical drops whichdo not adhere to the fabric: as aresult of a mechanical effect theseslide off the surface and the fabricremains dry (SUCH TREATMENTSTEND TO BECOME LESS EFFEC-TIVE OVER TIME).

WATERPROOFING: COATING ORLAMINATING: of the fabric, to cre-ate a physical, micro porous ormonolithic barrier (see figure) tothe entrance of the drops of waterinto the fabric (a Laminate orMembrane gives better results thanmere coating or resin treatment).

How is the water repellenceor waterproofing of a fabricmeasured?

WATER-REPELLENCE:UNI EN 24920 - Determiningresistance to surface wetting -Spray test

The standard describes a spraytest for determining the resistanceto surface wetting with water (wet-tability index) of fabrics subjectedor not to waterproofing or water-repellent treatments. It does not provide information onresistance to water penetration.

P G P

Page 56: Detergo Aprile 2014

DD56DETERGO APRILE - APRIL 2014

stenza alla bagnatura superficialecon acqua (indice di bagnabilità)di tessuti sottoposti o meno a trat-tamento impermeabilizzante oidrorepellente. Essa non fornisceindicazioni sulla resistenza allapenetrazione dell’acqua

Il risultato si esprime con una valu-tazione da ISO 1 a ISO 5 o daAATCC 50 a AATCC 100 secon-do gli standard fotografici riportatia lato:AATCC

100 No aderenza no bagnaturadella superficie superiore

90 Leggera aderenza casuale oleggera bagnatura dellasuperficie superiore

80 Bagnatura della superficiesuperiore nei punti di spruz-zatura

70 Bagnatura parziale di tutta lasuperficie superiore

50 Bagnatura completa di tuttala superficie superiore

0 Bagnatura completa di tuttala superficie superiore e infe-riore

IMPERMEABILITÀ:UNI EN 20811: Resistenza allapenetrazione d’acqua (prova sottopressione idrostatica)

The result is expressed with ascore of ISO 1 to ISO 5 or ATCC50 to ATCC 100 according to thephotographic standards shownalongside:

AATCC

100 No adherence, no wetting ofthe top surface

90 Slight random adherence orslight wetting of the top sur-face

80 Wetting of the top surface inspray points

70 Partial wetting of the entiretop surface

50 Complete wetting of theentire top surface

0 Complete wetting of theentire top and lower surfaces

WATERPROOFING :UNI EN 20811: Resistance to thepenetration of water (hydrostaticpressure test)

P G P

Page 57: Detergo Aprile 2014

Questa prova prevede che il tessu-to venga sottoposto alla pressionedi un fronte d’acqua e la resisten-za alla penetrazione si misuracome la pressione (in cm di colon-na d’acqua) alla quale si verifica ilpassaggio della terza gocciolinadi acqua attraverso il tessuto.Tessuti idrorepellenti non necessa-riamente hanno buone prestazionialla colonna d’acqua; tessuti waterresistant offrono una certa resisten-za alla penetrazione dell’acquavariabile in base alla qualità dellamembrana o della spalmatura; tes-suti water proof, ottenuti medianteapplicazione di una membranacompletamente “chiusa al passag-gio” (tipo ePTFE Goretex), raggiun-gono valori di resistenza superioria 10.000 mm di colonna d’acquae di fatto non permettono il pas-saggio di gocce d’acqua.Un aspetto da tenere sempre inconsiderazione è che ad unabuona impermeabilità deve esseresempre associata un’altrettantobuona traspirabilità.

TRASPIRABILITÀ AL VAPORE:capacità di un tessuto di lasciartraspirare la pelle, favorendo lafuoriuscita del vapore-sudore.Normalmente spalmature o mem-brane, che sono applicate al tessu-to per garantire una buona tenutaall’acqua, tendono a inibire la tra-spirazione. È quindi sempre neces-sario operare un bilanciamento diquesti due fattori.I metodi di prova in uso per laverifica della traspirabilità al vapo-re sono molti (es. UNI 4818-26,ASTM E96, JISL 1099) e i risultatiNON SONO FRA LORO CON-FRONTABILI.

This test involves subjecting thefabric to the pressure of a watersource and the resistance to pene-tration is measured as the pressure(in water column cm) at which thepassage of the third droplet ofwater through the fabric occurs.Water-repellent fabrics do not nec-essarily perform well in the watercolumn test; water-resistant fabricsoffer a certain resistance to thepenetration of water varyingaccording to the quality of themembrane or coating; waterprooffabrics, made by applying anentirely “passage-proof” mem-brane (such as Goretex ePTFE),reach resistance values of over10,000 mm of water column andin fact do not allow the passage ofdrops of water.One aspect to bear in mind is thata good level of waterproofingshould always be accompanied bya similarly good level of breatha-bility.

BREATHABILITY TO VAPOR: the ability of a fabric to allow theskin to breathe, facilitating the exitof vapor-sweat. Normally coatings or membranesapplied to the fabric to ensurewaterproofing tend to inhibit tran-spiration. These two factors should thereforealways be balanced.Many test methods are used tomeasure vapor transpiration (e.g.UNI 4818-26, ASTM E96, JISL1099) the results of which ARENOT SUITABLE FOR COMPARI-SON.

ecochem s.r.l.Via L. L. Zamenhof, 223600 VicenzaTel. 0444 911888 Fax: 0444 911903e-mail: [email protected]

LaboratorioCentro Ricerche e Prove TessiliVia Maglio di Sopra, 336073 Cornedo Vicentino VicenzaTel. 0445 446393 Fax: 0445 459042e-mail: [email protected]

Page 58: Detergo Aprile 2014

Ci sono bambini che non fanno i compiti perché sono nati in Paesi dove di scuole ce ne sono poche e di insegnanti ancora meno. Paesi dove spesso si va a dormire a stomaco vuoto, si vive nelle baracche e si muore per un banale morbillo. Eppure basta poco per cambiare le cose. Dipende anche da te. Qui da noi, con 82 centesimi al giorno ci compri a mala pena un paio di matite. In Africa, in Asia e America Latina, con il sostegno a distanza e 82 centesimi al giorno garantisci istruzione, cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria a un bambino e alla sua comunità. Diritti, prima ancora che condizioni necessarie per vivere.

Per ricevere materiale informativo e la cartellina di un bambino compila questo coupon e spediscilo in busta chiusa all’indirizzo indicato sotto; oppure invialo via fax al numero 02 2953 7373 o chiamaci allo 02 742 001.

Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano,via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saran-no comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati.

Nome Cognome

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Cap Città Prov.

Data e luogo Firma

ActionAid International Via Broggi 19/A, 20129 Milano - Tel. 02 742001 E-mail: [email protected] - www.actionaid.it

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“ANCHE OGGI NON HOFATTO I COMPITI”

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Page 59: Detergo Aprile 2014

DD59DETERGO APRILE - APRIL 2014

SISTRI sistema tracciabilità dei rifiuti “adesso basta”Devo ancora una volta parlare dlSISTRI, e speriamo di farlo perl’ultima volta. Prima di quella de -finitiva che ne annunci il suo riti-ro.Le recenti notizie sugli esiti delleindagini da parte della GdF nel-l’ambito dell’inchiesta della Dda diNapoli, a carico di alti dirigenti disocietà, in qualche modo collegatecon il SISTRI, devono, credo, farmettere la parola FINE su un siste-ma che non ha mai funzionato.

Oltre alla inutilità, inefficienza edinaffidabilità del sistema, daConfartigianato periodicamentedenunciate nel corso degli ultimicinque anni, il lavoro di indaginedella magistratura, da un anno aquesta parte, ha posto in risaltol’aspetto forse più inquietante:malaffare e sprechi che non posso-no e non devono restare impuniti.

A questo punto non vogliamo nep-pure più il decreto di semplifica-zione che escluda le imprese sottoi 10 addetti; chiediamo che ilSistema Integrato di Controllodella Tracciabilità di Rifiuti(SISTRI) sia cancellato e rifattotutto daccapo magari guardando acome la tracciabilità è stata garan-tita in altri paesi europei come peresempio la Germania.

Ai 100 milioni di euro di “tassaFinmeccanica”, (come è stato

ribattezzato dagli autori di unainchiesta del quotidiano La Repub -blica di un paio di anni fa il contri-buto annuale che 400mila impresehanno inutilmente versato per dueanni), la nostra categoria ha contri-buito per acquistare le chiavetteusb e credo sia difficile spiegare alpulitintore perché i suoi 240 eurosono andati a finanziare un colossocome Finmecca nica in una sorta diazionariato diffuso obbligatorio eforzato.

Ricordo che il contributo dovutoper l’anno 2014 deve essere versa-to entro il 30 giugno, ma avrannoancora il coraggio di chiederlo?

Ci tengo a sottolineare che comeConfartigianato, non ci siamo mairassegnati a dover applicare questosistema di tracciabilità. Lo abbia-mo contrastato ed analizzato neisuoi bachi tecnologici e normativi.Speriamo che oggi, di fronte aquesti nuovi e gravi reati contesta-ti, che vanno dall’associazione perdelinquere alla corruzione, il Mi -nistero si convinca una volta pertutte della necessita di cambiarestrategia.

di VITO CARONE Presidente CONFARTIGIANATO ANIL

Page 60: Detergo Aprile 2014

Dichiarazione f-gas: anche per quest’anno la scadenza al 31 maggio

Notizie Sindacali

Il prossimo 31 maggio scadrà, come ogni an -no, il termine per inviare al Ministero del -l’Ambiente, attraverso l’Istituto Superioreper la Ricerca e la Protezione Ambientale,ISPRA, la dichiarazione concernente la quan-tità di gas fluorurati (f-gas) emessi in atmo-sfera nel corso del 2013.Rientrano nell’obbligo di inviare la comuni-cazione anche la quasi totalità delle impresedi pulitintolavanderia. Infatti, oltre agli im -pianti di condizionamento d’aria, le pompe dicalore nonché i sistemi fissi di protezioneantincendio installati in edifici pubblici e pri-vati, sono comprese anche le macchine per illavaggio a secco che abbiano almeno 3kg dif-gas nel ciclo per il loro funzionamento.Si raccomanda quindi per non incorrere insanzioni, di verificare tramite la documenta-zione tecnica (libretto istruzioni e caratteristi-che costruttive) e le etichette applicate sulmacchinario se l’impianto contiene f-gas edin che quantità, al fine di capire se rientra fraquelli che obbligano all’invio della dichiara-zione.L’invio della dichiarazione può avvenire uni-camente tramite il collegamento telematico al

DD60DETERGO APRILE - APRIL 2014

seguente sito web:http://www.sinanet.isprambiente.it

Si precisa, inoltre, che tale dichiarazione do -veva già essere effettuata nell’anno 2013relativamente alla situazione 2012 e concer-neva (lo scorso anno) unicamente i dati ana-grafici dell’operatore e quelli relativi all’im-pianto ed alla sua ubicazione.Da quest’anno sarà invece necessario proce-dere con l’invio aggiuntivo di una serie didati tecnici relativi ai quantitativi di f-gasimmessi in atmosfera nel corso del 2013,sulla base del registro d’impianto. Si ricorda che le sanzioni di omesso invio(benché solo amministrative) vanno da 1.000a 10.000 Euro.

Confartigianato si è dichiarata assolutamentecontraria a questa norma che ritiene un clas-sico esempio di “mostro burocratico” gravan-te sulle imprese, ed in particolare all’obbligodell’invio della dichiarazione anche nel casoin cui l’impianto non abbia subito alcun rab-bocco di gas nel corso del 2013 e quindi nonvia sia stata alcuna emissione in atmosfera dif-gas.Confartigianato Imprese si è perciò attivataper ottenere dal Ministero dell’Ambiente lostralcio dell’obbligo di invio della succitata“dichiarazione di emissioni zero” nonché l’e-sigenza di alzare la soglia dimensionale degliimpianti soggetti a dichiarazione, analoga-mente a quanto previsto in diversi paesi del -l’UE, al fine di ridurre la platea degli obbli-gati, migliorare la significatività dei dati tra-smessi e diminuire il carico burocratico alleimprese.

Page 61: Detergo Aprile 2014

Notizie Sindacali

Trenta euro al mese di canone e l’1% sul-l’ammontare delle transazioni. Potrebbe essere questo l’obolo che le imprese(liberi professionisti, commercianti e artigia-ni) saranno chiamate a versare, per legge, al-le Banche dal primo di luglio.

È l’effetto della legge di conversione del de-creto Milleproroghe, approvata a febbraioscorso definitivamente dal Senato, che haconfermato lo slittamento della riforma di seimesi: inizialmente l’obbligo di accettazionedella moneta elettronica da parte degli eser-centi di attività commerciali e di servizi, an-che professionali, doveva scattare dal 1° gen-naio.Dal prossimo 30 giugno anche gli artigianiproprietari di una pulitintolavanderia sarannocosì tenuti ad accettare i pagamenti mediantebancomat. Quello che è peggio é che lo slittamento fini-sce per incidere, indirettamente, anche sulleregole che inizialmente erano state scritte neldecreto interministeriale dello scorso 24 gen-naio. In esso era stata prevista una disciplinatransitoria che avrebbe esonerato dall’obbligotutti i soggetti il cui fatturato dell’anno prece-dente era uguale o inferiore a 200 mila euro. Ovviamente il decreto non poteva prevederela proroga e, difatti, non ne tiene conto. Ora, per effetto del differimento al 1° giugno,non vi saranno più i margini di tempo perl’ingresso graduale nel nuovo sistema di pa-gamento, a meno che il nuovo esecutivo ri-scriva il decreto interministeriale e ristabili-sca una nuova fase transitoria.A parte quindi le modalità di entrata in vigo-re della norma, resta la questione delle com-missioni bancarie che non è affatto banale.Sino ad ora i costi connessi al POS sono stati

poco trasparenti e, secondo varie stime, an-che più alti della media europea; in alcuni ca-si arrivano, come detto, sino a canoni mensilidi 30 euro e commissioni pari all’1% dei ri-cavi. In verità il Ministero dello Sviluppo Econo-mico ha annunciato un decreto che prevedel’obbligo per le banche di rendere visibili lediverse componenti del costo ed il principiosecondo cui i costi totali calino di anno inanno man mano che si diffondono i paga-menti elettronici. Staremo a vedere se l’im-pegno sarà mantenuto.La previsione di un aumento della domandaha comunque avviato un dinamismo interes-sante sul lato dell’offerta. Diverse aziende tecnologiche, (gestori telefo-nici) stanno lanciando, ad esempio, offerte diPOS Mobile per cogliere l’opportunità datada questo obbligo. Si tratta di dispositivi Pos wireless moltoconvenienti, sembra, sotto il profilo dei costiche potrebbero fare una interessante concor-renza agli strumenti offerti dagli Istituti ban-cari. Come sempre è buona regola informarsibene prima di procedere. Il tempo non manca e come spesso accade, latecnologia è pronta, l’offerta pure, mentre laconfusione del legislatore non aiuta.

DD61DETERGO APRILE - APRIL 2014

Dal 30 giugno obbligatorio il POS anche per negozi e attività artigianali

Un obolo per legge alle banche che può arrivarea valere 30 euro al mese e l’1% dei ricavi

Page 62: Detergo Aprile 2014

Nel mese di febbraio Confartigianato ha datouna grande opportunità ad un gruppo di puli-tintori che hanno deciso di cimentarsi in unanuova esperienza: il Programma Leonardo,progetto di mobilità transnazionale presso ilcentro di ricerca e di formazione professiona-le di Lione.Nella settimana trascorsa in Francia il gruppoha avuto modo di approfondire differentisistemi di formazione e innovazione, scam-biato esperienze con i colleghi transalpini etratto spunti per assorbire buone pratiche daun sistema del pulito diverso da quello italia-no.Gli obiettivi del soggiorno sono stati in lineacon le finalità del progetto, ossia offrire l’op-portunità di uno scambio di competenze,informazioni ed esperienze legate al mondodella formazione e del lavoro coinvolgendoenti ed istituzioni. Lo scambio è stato effet-tuato coinvolgendo otto imprenditori puglie-si, grazie alla presenza come partner diConfartigianato Imprese Puglia, e grazie alcoordinamento di Confartigianato Bergamo;a livello europeo attraverso l’impegno dellafrancese A.P.C.M. Assemblée Permanentedes Chambres de Métiers di Parigi.Quest’esperienza ha consentito ai partecipan-ti di confrontare metodologie didattiche emodelli di organizzazione della formazionein aula ed in impresa, acquisire documenta-zioni di casi di eccellenza; creare una siner-gia di rete per i rapporti futuri anche sul pia -no di nuove idee progettuali collocabili comecontinuazione dell’esperienza di scambio.Durante il soggiorno il gruppo italiano ha

avuto l’opportunità di incontrare i pulitintorifrancesi del medesimo programma Leonardo,organizzato a Birmingham dalla Camera deiMestieri di Lione e ha trascorso due interigiorni di formazione presso il prestigiosocentro di ricerca e formazione CTTN-IRENdi Ecully. Ciò ha dato ai partecipanti gli stru-menti per migliorare la propria preparazioneprofessionale, soprattutto in tema di smac-chiatura, gestione dei reclami, composizionied effetti dei solventi.In programma erano anche la visita allaCamera dei mestieri di Lione ed un incontrocon il Presidente con il quale il gruppo hapartecipato all’Assemblea Regionale CETdella Regione Rhone-Alpes del settore puli-tintolavanderie; la visita istituzionale è prose-guita alla Camera di Commercio italiana aLione dove i partecipanti sono stati accoltidal segretario generale dr. Mirco Iadarola.

Il programma formativo è poi proseguitopresso l’Istiuto Carrel - CFA IFIR ARL che sioccupa di formazione professionale.Grazie a questa esperienza il gruppo dei puli-tintori ha acquisito conoscenze sull’artigiana-to locale, sulle tecniche e i prodotti francesi,allacciato nuovi rapporti e appreso nuove tec-niche di lavoro che potranno risultare utili seapplicati nelle proprie attività. Al termine del progetto i partecipanti hannodichiarato di aver apprezzato molto il fatto diaver conosciuto un sistema di formazioneprofessionale completamente diverso daquello italiano. Anche i continui confronticon i colleghi francesi partecipanti al proget-to sono stati molto utili perché hanno facilita-

DD62DETERGO APRILE - APRIL 2014

Notizie dal Territorio

La formazione ancheall’estero per Pulitintori

Page 63: Detergo Aprile 2014

2013, e riconosciuti i certificati di qualificaprofessionale regionali. Di conseguenza chiintende iniziare l’attività di tintolavanderia inquesta Regione è tenuto a presentare, pressoil SUAP del Comune di riferimento, una ap -posita SCIA telematica. Stessa cosa prevedela deliberazione della Giunta Regionale delPiemonte. La regione Toscana ha emanatouna vera e propria legge regionale, la n. 56del 17 ottobre 2013. La Regione Friuli Vene zia Giulia invece, hapreferito recepire la nor ma inserendo nellaLegge regionale 22 aprile 2002, n. 12 di“Disciplina organica dell’artigianato” unapposito capo che prevede la Di sciplina del-l’attività di tintolavanderia.Il Consiglio nazionale ANIL, nella sua ultimariunione, ha preso atto con soddisfazione del-l’accelerazione impressa dai governi regiona-li, ed ha stabilito di attivare un “osservatoriopermanete” sulle Regioni ancora “scoperte”al fine di sollecitare tramite delle rappresen-tanze sindacali locali la legiferazione.Oramai le modalità per recepire la legge 84sono state tutte percorse e l’azione dei variConsigli regionali è davvero facilitata. La legge è ormai tale anche in molte Regioni.

Il 2013 va archiviato come l’anno di svoltaper la legge 84 del 2006 di disciplina dellaattività di pulitintolavanderia. Dopo il recepimento, infatti, da parte delleRegioni Marche, Veneto e Puglia avvenutonel 2012 anche la Toscana, il Piemonte, ilFriuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagnahanno recepito nel 2013, con una legge o conuna delibera di Giunta, la norma nazionale.Di fatto oggi oltre il 40% della popolazioneItaliana vive in un territorio in cui l’aperturae la gestione di una lavanderia è regolamen-tata anche a livello regionale da una leggeche è a garanzia del cliente, del mercato, del -la sicurezza degli operatori e dell’ambiente.E non è tutto se, come sembra, anche la re -gione Lombardia dovesse legiferare sul tema,con i suoi quasi 10 milioni di abitanti porte-rebbe la percentuale al 57%. È presumibilepensare che entro l’anno gran parte delle re -gioni si allineeranno nel legiferare in merito,rendendo il quadro normativo omogeneo nel -la penisola. Nello specifico la Regione Emilia Romagnaha approvato le disposizioni per la formazio-ne del responsabile tecnico di tintolavanderiacon la Deliberazione n. 969 del 15 luglio

DD63DETERGO APRILE - APRIL 2014

Notizie di Categoria

2013 anno di svolta per la legge di settoreNel 2014 azione di ANIL sui territori per attuazione uniforme

to la creazione di un gruppo. Questa espe-rienza, infatti, potrà essere utile per la crea-zione di una “rete” di operatori finalizzata adivulgare le conoscenze acquisite per miglio-rare l’operatività del settore.Altre regioni avranno la possibilità di replica-re questa iniziativa sfruttando le opportunitàofferte dal progetto Leonardo per scambi cul-turali e formativi con paesi europei gemellati;la Puglia ha ad esempio già posto le basi pernuove progettualità con i paesi appartenentialla Comunità delle Pmi del Mediterraneo.

Page 64: Detergo Aprile 2014

Elenco iscritti all’Associazione FornitoriAziende Manutenzione dei Tessili

MACCHINARIMACHINERY

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

DALMON S.r.l.Via San Benedetto, 24 36016 THIENE VIELECTROLUX PROFESSIONAL S.p.A.Viale Treviso, 1533170 PORDENONE PNFIRBIMATIC S.p.A.Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BOGRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.A.Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BLGIRBAU ITALIA S.r.l.Via delle Industrie, 29 e30020 MARCON VEILSA S.p.A.Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BOIMESA S.p.A.Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TVINDEMAC S.r.l.Zona Ind.le Campolungo63100 ASCOLI PICENOITALCLEAN S.r.l.Via Ossola, 740016 SAN GIORGIO DI PIANO BOJENSEN ITALIA S.r.l.Strada Provinciale Novedratese, 4622060 NOVEDRATE COKANNEGIESSER ITALIA S.r.l.Via Cesare Pavese, 1/3 20090 OPERA MILAVASTIR S.r.l.Contrada Motta87040 CASTROLIBERO CSMAESTRELLI S.r.l.Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BOMIELE ITALIA S.r.l.Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZMONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTIONVia Emilia Ovest, 1123 41100 MODENA MOPIZZARDI S.r.l.Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MIREALSTAR S.r.l.Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BORENZACCI S.p.A.Via Morandi, 13 06012 CITTÀ DI CASTELLO PG

SKEMA S.r.l.Via Clelia, 16 41049 SASSUOLO MOTHERMINDUS S.r.l.Via Gino Capponi, 2650121 FIRENZE FIUNION S.p.A.Via Labriola, 4 d40010 SALA BOLOGNESE BOZETOLINK S.r.l.Piazza Leopoldo, 11 50134 FIRENZE FI

DistributoriDistributors

SETEL S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CR

MACCHINARI PER LO STIROIRONING EQUIPMENT

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

BARBANTI S.r.l.Via di Mezzo, 78 San Giacomo Roncole 41037 MIRANDOLA MODUE EFFE S.p.A.Via John Lennon, 10 - Loc. Cadriano 40057 GRANAROLO DELL'EMILIA BOFIMAS S.r.l.Corso Genova, 25227029 Vigevano PVGHIDINI BENVENUTO S.r.l.Via Leone Tolstoj, 24 20098 SAN GIULIANO MILANESE MIMALAVASI S.r.l.Corso Genova, 5327029 VIGEVANO PV PONY S.p.A.Via Giuseppe Di Vittorio, 8 20065 INZAGO MISIL FIM S.r.l. marchio SILCVia Campania, 19 60035 JESI ANTREVIL S.r.l.Via Nicolò Copernico, 1 20060 POZZO D'ADDA MI

DistributoriDistributors

LAVASECCO 1 ORA-CATINET/SANKOSHA S.r.l.Via Roma, 10810070 CAFASSE TO

DETERGENTI, SOLVENTI, MATERIE AUSILIARIE, ECC.

DETERGENTS, SOLVENTS, AUXILIARIES, ECC.

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

BIAR AUSILIARI BIOCHIMICI S.r.l.Via Francia, 7/9 20030 SENAGO MICHRISTEYNS ITALIAVia F.lli di Dio, 220063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MICLINERS S.r.l.Via Giuseppe Di Vittorio, 38 25125 BRESCIA BSDIM S.r.l. Detergenti Ind. MilanoVia Guglielmo Marconi, 1520812 LIMBIATE MBECOLABVia Paracelso, 6 - Centro Dir. Colleoni20864 AGRATE BRIANZA MBFALVO S.a.s. Via del Progresso, 12 00065 Fiano Romano RMRARO S.r.l.Via 1° Maggio, 1475100 MATERA MTSURFCHIMICA S.r.l.Via Milano, 6/620068 PESCHIERA BORROMEO MI

MANUFATTI TESSILITEXTILE PRODUCTS

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

CORITEX S.n.c.Via Cà Volpari, 2524024 GANDINO BGEMMEBIESSE S.p.A.Piazza Industria, 7/8 15033 CASALE MONFERRATO ALGASTALDI & C. S.p.A. Industria TessileVia Roma, 10 22046 MERONE COLAMPERTI CARLO TESSITURA E FIGLIO S.p.A.Via della Tecnica, 8 23875 OSNAGO LC

Members to the Textile Care Suppliers’ Association

Page 65: Detergo Aprile 2014

DDDETERGO Pubblicazione ufficiale di Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

Direttore responsabile: Stefano FerrioComitato di redazione: Roberto Colombo, Laura Lepri, Claudio Montanari, Luciano Miotto, Gabrio Renzacci, Riccardo Ripamonti, Felice Mapelli, Gabriella Platè, Giovanni SalvatiSi ringraziano i signori: Vito Carone, Laura Lepri, Gabriella Platè, Carla Sperotto, Gianfranco StevaninDirettore Generale: Ugo SalaSegretaria di redazione: Franca CesariniDirezione, redazione, amministrazione, pubblicità: DETERSERVICE srl • 20158 Milano • via Angelo Masina, 9 Tel +39 02 39314120 • Fax +39 02 39315160 • e-mail: [email protected] - www.detergo.euProgetto grafico e impaginazione: STRIKE/Milano • e-mail: [email protected]: Presscolor • Milano

La riproduzione degli articoli pubblicati non è consentita salvo autorizzazione scritta.Abbonamento annuo (11 numeri) Euro 32,00 (anziché Euro 42,00) - (22 numeri) Euro 54,00 (anziché Euro 84,00)• Estero Euro 80,00 • Una copia Euro 4,50ON LINE - In formato elettronico verrà inviata in forma gratuita. Inviare e-mail con richiesta a: [email protected] versamenti intestati a Detersevice SRL - Via A. Masina, 9 - 20158 Milano, possono essere effettuati a mezzo bonificoBANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA AGENZIA 10 MILANO - IBAN: IT11 C 05387 01609 000001504285 BIC: BPMOIT22 XXXGli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero. I manoscritti non si restituiscono. L’editore non si assume responsabilità per errori contenuti negli articoli o nelle riproduzioni.Le opinioni esposte negli articoli impegnano solo i rispettivi Autori. Ad ogni effetto il Foro competente è quello di Milano.Tiratura: 11.000 copieLa pubblicità non supera il 50% del numero delle pagine di ciascun fascicolo della RivistaAutorizzazione Tribunale di Milano n° 2893 del 25.11.1952 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa ROC N. 18402Distribuzione: Poste Italiane s.p.a.

MASA S.p.A. INDUSTRIE TESSILIVia Mestre, 37 - Loc. Bolladello21050 CAIRATE VANOBILTEX S.r.l. - GRUPPO TESSILE LGVIA I° MAGGIO, 39/4125038 ROVATO BSPAROTEX S.r.l.Via Massari Marzoli, 17 21052 BUSTO ARSIZIO VATELERIE GLORIA S.r.l.Viale Carlo Maria Maggi, 25Loc. Peregallo20855 LESMO MBTESSILTORRE S.r.l.Via Giuseppe Verdi, 34 20020 DAIRAGO MITESSITURA PEREGO S.r.l.Via Milano, 23/A24034 CISANO BERGAMASCO BG

DistributoriDistributors

CROTEX ITALIA S.r.l.Via U. Mariotti Z.I. Agostino 51100 PISTOIA PT

INFORMATICAINFORMATION TECHNOLOGY

Aziende produttrici e filialidi produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

ABG SYSTEMS S.r.l.Via Milano, 720084 LACCHIARELLA MISINDATA S.p.A.Via Rovereto, 1720871 Vimercate MB

ACCESSORIACCESSORIES

Aziende produttrici e filialidi produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

A 13 S.r.l.Via Venini, 5720127 MILANO MIALVI S.r.l.Strada Statale 230, 49 13030 CARESANABLOT VCNUOVA FOLATI S.r.l.Via dell'Archeologia, 2 - Z.I. Prato Corte 00065 FIANO ROMANO RM

DistributoriDistributors

SCAL S.r.lViale Rimembranze, 93 20099 SESTO SAN GIOVANNI MI

LEGGE PRIVACY - TUTELA DEI DATI PERSONALIINFORMATIVA AI LETTORIRendiamo noto agli abbonati e ai lettori di Detergo che i dati utilizzati per la spe-dizione della rivista fanno parte dell’archivio elettronico della Deterservice srl,con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158 Milano.I dati vengono trattati ed utilizzati nel rispetto delle norme stabilite dal D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei dati personali a mezzo strumenti cartacei o elettronici.In particolare questi dati (consistenti essenzialmente in nome e indirizzo) vengo-no utilizzati per la spedizione della rivista e di materiale a stampa connesso conl’attività editoriale della Deterservice srl.Ciascun lettore può richiedere in qualsiasi momento, a mezzo posta o fax, disapere quali suoi dati sono in archivio, richiederne la modifica, la rettifica oanche la cancellazione. I dati non sono ceduti e diffusi a terzi né utilizzati perscopi diversi da quelli sopra citati.

FAC-SIMILE DI RICHIESTA DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL CODICE DELLA PRIVACY

Il sottoscritto…………………………………………………………….....................Azienda………………………………………………………….................................Indirizzo………………………………………………………....................................Località………….....………................................ Cap…………… Prov. …………Chiede alla Deterservice srl, con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158Milano- e-mail: [email protected] - Tel. 02 39314120 - Fax 02 39315160� di conoscere i suoi dati contenuti nell’archivio elettronico di Deterservice srl;� di modificare i dati come sopra specificati;� di cancellare nell’archivio i suoi dati

FIRMA .............................................................................

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ASSOFORNITORI 64-65BERETTA GUALTIERO 41CATINET 45CONSORZIOUNIMATIC 53D.B.G. SERVICE 41D.I.M. 1a di copertina - 8DEMA 41EXPODETERGO INTERNATIONAL 4a di copertina

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17ª Mostra internazionale specializzata delle attrezzature, servizi, prodotti e accessori per lavanderia, stireria e pulizia dei tessili e affini in genere17th Specialized international Exhibition of equipment, services, productsand accessories for laundry, ironing, cleaning of textiles and allied products

Fiera Milano (Rho) 3-6 Ottobre/October 2014

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