Briciole aprile 2014

16
Briciole IMMIGRAZIONE ETIOPIA ALBANIA INDIA CINA Associazione “La Piccola Famiglia Onlus” - Bollettino del Sostegno a distanza In questi giorni, un anno fa, tutti con gli occhi rivolti a piazza S.Pietro: habemus papam! Abbiamo subito visto e notato il tipo di papa che lo Spirito ci ha donato. Ora dopo un anno siamo noi a dire “Abbiamo un papa che dice... e fa!” Aprile 2014 Papa Francesco ... tira Il Briciolo

description

Numero del giornalino Briciole, mese di Aprile. Gli articoli riguardano i seguenti paesi: Etiopia, Cina, Albania, India, Immigrazione

Transcript of Briciole aprile 2014

Page 1: Briciole aprile 2014

Briciole

IMMIGRAZIONE

ETIOPIA

ALBANIA

INDIA

CINA

Associazione “La Piccola Famiglia Onlus” - Bollettino del Sostegno a distanza

In questi giorni, un anno fa, tutti con gli occhi rivolti

a piazza S.Pietro: habemus papam!

Abbiamo subito visto e notato il tipo di papa che lo

Spirito ci ha donato. Ora dopo un anno siamo noi a

dire “Abbiamo un papa che dice... e fa!”

Aprile 2014

Papa Francesco... tira

Il Briciolo

Page 2: Briciole aprile 2014

I M M I G R A Z I O N E

2 La Piccola Famiglia Onlus

Accorciare le distanzeL’Associazione è promotrice di un particolare forma di SaD, che chiamiamo “Sostegno a Vicinanza”. Si sta diffondendo in Italia e in altri Paesi del Nord del Mondo. Insieme a voi, abbiamo deciso di investirci.

Una casa mondialeUcraini, bulgari, rumeni, cinesi, albanesi, russi, marocchini, moldavi... La “piccola famiglia” si allarga e si dilata continuamente, a questi fratelli e sorelle che chiedono un'accoglienza, per qualche tempo, per poi riprendere o iniziare una vita nor-male. Anche Montetauro si apre: chi ci vive, stan-do fermo, percorre i continenti, le storie, le cultu-re; si fa un tratto di strada insieme, poi questi amici ripartono, creano una famiglia, si avviano al lavoro. Il posto non lo lasciano quasi mai vuoto, c’è sempre qualche altro amico che bussa ed entra.

Un karisma: fare famigliaPartono, ma restano i legami con la comunità. Dopo averli accompagnati nei primi passi di au-tonomia, anche dopo anni ci rincontriamo e nel bisogno sanno quale numero digitare. Alcune fa-miglie cinesi ci hanno scelto come testimoni di nozze o madrine e padrini per i loro figli. Molti abitano qui intorno e ora si offrono volontari per aiutare altri. Qualche amico cinese oggi è tornato in patria e da là ci telefona per le feste, nostre e loro: è il segno di una vera amicizia.

Chiese che si incontrano Tenere la porta aperta significa anche darsi l’op-portunità di incontrare Chiese lontane, con un vis-suto completamente diverso dal nostro. Dal 2003 preti, diaconi e suore cinesi trascorrono con noi l’estate, ricreandosi dai loro studi e condividendo con noi il servizio ai più piccoli. Per loro abbiamo fatto corsi di lingua italiana e dall’anno scorso ab-biamo attivato un percorso di formazione. Tutti questo significa disporre di mezzi economici no-tevoli.

Una rete di amiciLa Piccola Famiglia accoglie, ma non da sola. Cosa avremmo fatto se tante altre famiglie italiane non avessero aperto la loro casa? Giuliano e Luciana dopo aver sistemato i due figli, non hanno lasciato i letti “sfatti”: tanti ospiti cinesi che vengono a

IN QUESTO ARTICOLO: FOTO DEL CENTRO ITALIA-CINA

In alto: uno dei nostri giovani amici si mette in posa per regalare una foto a Briciole.

Pagina a fronte: i piccoli fanno i compiti.

Page 3: Briciole aprile 2014

I M M I G R A Z I O N E

Briciole 3

Montetauro sono “dirottati” nelle loro stanze. Ste-fania e Giovanni per tanti anni hanno aperto la ca-sa una volta alla settimana ad un simpaticissimo cinese amico del loro figlio, quasi coetaneo, impe-gnato a fargli ripetizioni. Cristina e Stefano hanno due figli che non sono più bambini, ma sul pavi-mento di casa c’è sempre qualche bimbo che gatto-na: sono i piccoli degli amici cinesi, impegnati in tutti i turni di lavoro. Maurizio e Mariuccia di figli ne hanno già molti, ma non gli bastano mai! E così hanno accolto due fratellini cinesi. Luca e Sandra con la famiglia al completo di sei figli hanno ac-compagnato in campeggio a Sappada i ragazzi del Centro Italia-Cina di Savignano.

Tanti bisogni La prima emergenza di un immigrato è l’appren-dimento della lin-gua. A Montetauro c’è una scuola che li prepara agli esami, previsti dalla legge, per poter ottenere i documenti per la regolarizzazione. Sabato pomeriggio e martedì sera, Lidia e i suoi amici, con l’aiuto di altri gio-vani volontari, ten-gono la scuola di italiano per tutti i livelli, e gli alunni sono sempre moltis-simi. A Savignano sul Rubicone, da 10 anni il Centro Italia Cina accompagna i minori cinesi del territorio nei compiti scolastici e nell’apprendimento dell’italiano. Questa esperien-za si è duplicata a Rimini centro, per un gruppo di ragazzi delle scuole medie e superiori, nei locali della parrocchia di S.Nicolò.

Dopo la lingua resta la difficoltà dei documenti e delle pratiche, impossibili senza un mediatore ita-liano esperto di “burocratese”! Per questo c’è suor Paola esperta in pratiche e uffici.

E soprattutto la casa ed il lavoro. Il lavoro non si trova facilmente in questi tempi, ma per chi si sa adattare, lo si cerca insieme. E con quel che c’è, intanto, si fa la spesa, si pagano le bollette e si crescono i figli. Gli affitti sono cari, ma con un piccolo aiuto ini-ziale molte famiglie riescono progressiva-mente a rendersi autonome. Cerchiamo di

provvedere a quello che è indispensabile ad una vita familiare e che a volte manca del tutto: per la serenità dei bambini, per la dignità dell’abitazione, per le cure mediche... a volte persino per una se-poltura dignitosa!

Casa-Cina: il Centro di SavignanoNato nel 2003 come piccolo doposcuola, aperto qualche giorno alla settimana per una decina di bambini, oggi è un centro attivissimo, aperto cin-que giorni su sette, e a volte con attività aggregati-

Immigrazione:Fiduciario:

M.Paola Bastoni [email protected]

Quota: 7,50 € al mese

Centro Italia-CinaFiduciario:

Mattia Amaranti [email protected]

Quota: 15 € al mese

Volontariato e progettiM.Chiara Sagario:

[email protected]

Lidia Aluigi (Scuola per adulti): 328.6644222

[email protected]

Page 4: Briciole aprile 2014

I M M I G R A Z I O N E

4 La Piccola Famiglia Onlus

ve il sabato e la domenica pomeriggio. Le presenze quotidiane sono circa 60, con un giro di 30 volonta-ri italiani, perlopiù giovani. Al Centro non si fa so-lo doposcuola con lezioni di lingua italiana per i diversi livelli di età, ma si insegna anche la lingua materna e attiviamo pure corsi per l’educazione alla cittadinanza, laboratori espressivi di teatro, danza, video-montaggio, uscite e quanto serve per farne una “casa-Cina”. Il servizio si rivolge ai mi-nori, che sono la fascia più debole. Molti bambini che oggi frequentano le scuole elementari e medie italiane appartengono alla “seconda generazione” perché nati nel nostro Paese e e presentano forti sofferenze identitarie. Frequentando le scuole no-stre, imparano la lingua materna in casa, restando analfabeti rispetto alla letto-scrittura. Crescono con i coetanei italiani, i quali tuttavia faticano ad accet-tarli per le spiccate differenze etniche e culturali. Amano il proprio paese natale ma spesso vivono in conflitto con le proprie radici, che nemmeno cono-scono. Poi i distacchi: spesso le famiglie cinesi

mandano per lunghi periodi i figlie piccoli in Cina, perlopiù dai nonni per imparare la lingua... e i grandi per imparare qualche professione. E là si deve ricominciar tutto: legami, affetti, identità.

Crescere insiemeAlcuni dei ragazzi che sono cresciuti al Centro Ita-lia Cina oggi sono sposati. Qualcuno è emigrato in altre province italiane o all’estero. Qualcuno è tor-nato in Cina, altri sono rimasti e alcuni sono volon-tari del Centro; insegnano cinese o aiutano nei compiti, la loro presenza è importante ed è un se-gno per i connazionali. Da un po’ il sabato pome-riggio, quando il Centro è chiuso, si incontrano an-cora con noi come amici. Il Centro Italia-Cina, come le altre iniziative di sostegno agli amici immigrati, è capace di cataliz-zare l’impegno di tanti. I volontari che frequentano il Centro vengono dagli scout di Savignano e di Rimini e dai giovani di Montetauro, o sono mam-me e papà, fratelli e sorelle della Piccola Famiglia, pensionati, insegnanti, autisti... Insieme formano una bella squadra di servizio completamente gra-tuito. C’è posto per tutti: chi da un’ora alla setti-mana, chi più pomeriggi. Chi insegna l’italiano, chi apre il portone. Chi trasporta i bambini, chi gioca con loro nel cortile. Chi insegna danza, chi fa l’al-lenatore. A volte un volontario nuovo ha portato con sé possibilità educative inesplorate.

Cultura dell’accoglienzaLa cultura dell’accoglienza, della condivisione è quello che sembra più contrastare con le paure e la chiusura di un Paese segnato ormai da 7 anni da una gravissima crisi economica. Eppure, nonostan-te questo, continua a crescere l’impegno di volon-tariato e di solidarietà come ci accorgiamo anche noi, che gestiamo la generosità di tempo e di sostegno economico. 10 anni di presenza del Cen-tro hanno inciso sul territorio e hanno creato una coltura dell’accoglienza, come la chiama Papa Francesco. Il vostro sostegno economico necessario

VUOI ENTRARE NELLA NOSTRA SQUADRA?

Come Volontario:Presso il Centro Italia Cina per minori (Savignano sul Rubicone e Rimini centro) o la scuola di lingua italiana per stranieri (Montetauro), qualsiasi sia il tempo che intendi regalare, o la mansione che ti offri di svolgere.

Come Sostenitore dei minori cinesi del Centro:Con quote mensili di in favore dei Centri Italia-Cina di Savignano sul Rubicone e di Rimini. Ti terremo diret-tamente informato delle attività del Centro.

Come Promotore del Sostegno a Vicinanza:Proponendo una quota di Sostegno a Vicinanza nel tuo ambiente, usando di Briciole e altri strumenti in-formativi (opuscoli e sito). Chiedi il materiale!Investendo sull’impresa dell’accoglienza per la tua attività educativa a scuola, in parrocchia e in associa-zione (formazione, esperienze estive, servizio...), pro-ponendo anche solo una visita pomeridiana. Contattaci Stefano (328.4491531)

I bambini del centro preparano bigliettini e addobbi per le festivi-

tà: la cittadinanza è invitata!

Page 5: Briciole aprile 2014

I M M I G R A Z I O N E

Briciole 5

a questa iniziativa non mancherà di certo!

La formula che abbiamo chiamato “Sostegno a Vicinanza” è iniziata dal 2000 e da allora continua a crescere. È una formula nuova, attuata in modo più o meno con-sapevole da diverse associazioni. La nostra ha deciso di investirci sul serio, cogliendone il valore non solo economico ma culturale. Infatti a quanti non possono par-tecipare alle attività del Centro in modo diretto, è data l’opportunità concreta di sostenere un’impresa che porta benefici a tutta la citta-dinanza. Con un onere minimo (la quota mensile) il sostenitore si avvicina al mondo dell’immigra-zione e della marginalità. Il soste-nitore può verificare l’andamento e la qualità degli interventi effet-tuati. Non di rado questa verifica ha coinvolto le persone facendo attivare tante risorse altrimenti sprecate. La distanza, non geo-grafica ma culturale, è enorme, ma questo gesto di solidarietà è capace di innescare processi di vera comunione. Provare per cre-dere, o meglio: chi ci crede prova!

In alto: compiti al centro.

Sotto: uscita domenicale a Maioletto (Val-marecchia) con ragazzi cinesi e italiani.

Il Centro Italia-Cina è anche un’opportunità formativa per le scuole, per quanti lavorano nel campo dell’educazione e dell’istruzione,

dell’inter-cultura e dell’integrazione. Al centro si condividono i valori della solida-rietà, della tutela dei diritti, dell’integrazio-

ne e valorizzazione delle diversità.

Page 6: Briciole aprile 2014

E T I O P I A

6 La Piccola Famiglia Onlus

Sapevate che negli anni Novanta l’Etiopia ha vis-suto una sanguinosissima guerra civile che ha por-tato all’indipendenza dell’Eritrea? Sapevate che la conseguenza più pesante è stato il calo di alfabe-tizzazione fra i bambini e l’accentuarsi dei regio-nalismi? Traducendo in parole semplici: mentre prima quasi tutti i bambini conoscevano almeno l’amarico (lingua ufficiale), ora conoscono solo il dialetto locale…

Inoltre: un bambino può accedere alla scuola pub-blica solo se conosce già l’alfabeto, ossia i 260 ca-ratteri! Risultato: la maggior parte dei bambini è tagliata fuori dall’istruzione scolastica. Per questo

il tasso di analfabetismo in Etiopia è uno dei più alti del mondo!

Padre Renzo Mancini ci racconta:

“Sono missionario in Etiopia da quarant’anni e ho vissuto con questo popolo momenti importanti della loro storia, in primis la guerra civile. L’anal-fabetismo che ne è derivato paralizza la crescita della cultura e dell’economia di questo Paese. Per questo a noi missionari è sembrato subito im-portante puntare ai pro-getti dell’alfabetizzazio-ne e istruzione, in parti-

Scuole in adozioneP.Renzo Mancini è un amico di vecchia data e con lui i padri cappuccini della Missione in Dawro Konta. Il sostegno a distanza si evolve con i bisogni e con l’esperienza. P.Renzo e i suoi collabora-tori ci tengono aggiornati sull’andamento dei progetti.

Gli alunni di Gassa Chare, davanti alla scuola. A fronte, sopra: Cartina dell’Etiopia; sotto: bimbe a ricreazione.

ADOTTA UNA SCUOLA

FIDUCIARIA: M.CHIARA (328.224596)

QUOTA MENSILE:

€ 7.50

Per donare: info in ultima pagina

Page 7: Briciole aprile 2014

E T I O P I A

Briciole 7

colare abbiamo costruito molti Fidel, cioè le scuole dell’alfabetizzazione, dove i bambini possono im-parare l’alfabeto per poi accedere alla scuola pub-blica.”

Da quando la nostra Associazione ha deciso di ri-spondere a questo appello sono passati più di 15 anni. È bello vedere che Abaneh Betalo Minola, Abinet Makonen Getahun, Addisu Alemayehu Abire e tanti altri sono arrivati con il nostro aiuto all’8° classe, terminando così il primo ciclo del percorso scolastico…a un certo punto però ci si è accorti che Abaneh andava a ritirare la merenda perché aveva uno “zio” italiano che gli mandava un aiuto, mentre Abraham non poteva perché non aveva questo privilegio… Così, man mano che i ragazzi da noi sostenuti hanno terminato gli studi, abbiamo aderito al nuovo progetto “Adotta una scuola”.

I 90,00 euro annui dello “zio” italiano ora non vanno più solo a Abaneh ma sono destinati a tutta la sua scuola nel villaggio di Bossa. Ora 100 piccoli studenti possono contare su un sufficiente aiuto economico che serve all’acquisto di materiale sco-lastico, a pagare l’insegnante e anche una piccola merenda. E, non meno importante, non c’è più dif-ferenza tra chi è sostenuto e chi no.

E non ci sono solo gli “zii” a pagare le quote di una scuola ma, cosa ancor più bella, tutta la scuola “Lagomaggio” di Rimini, con il ricavato del mer-catino di Natale, ora può adottare un’intera scuola in Etiopia. È proprio vero: quando scuola chiama SaD risponde! - Maria Chiara, pf

RESOCONTO SAD ANNO 2013

La vostra offerta di 2295,00 euro del 19/07/2013 è stata così ripartita:

- 440,00 euro come prima rata delle 11 adozioni scolastiche a distanza attive- 1840,00 euro per 46 quote a favo-re del progetto “Adotta una scuola”- 15,00 euro a favore della mensa

scolastica

Nell’anno scolastico 2013-2014 del-le vostre 17 adozioni 11 vanno a sostegno di singoli scolari fino al-l’8° anno di scuola. Siccome 6 bam-bini hanno terminato il ciclo della scuola dell’obbligo, le restanti quote confluiscono nel progetto “Adotta una scuola”. Le 46 rate sono state destinate, come sempre, alla scuola di Bossa nel distretto di Gassa Cha-re in Dawro Konta (Etiopia).

Page 8: Briciole aprile 2014

A L B A N I A

8 La Piccola Famiglia Onlus

La borsa della spesaA Berat, Kuçova e Uznova aiutiamo numerose famiglie in difficoltà. Si acquistano alimenti, medici-ne o si pagano le utenze. Ogni anno, a gennaio, si stila una lista delle richieste: tantissime! Si può provvedere solo ai più poveri. In questo articolo vi raccontiamo alcuni interventi nel territorio di Kuçova.

In questo numero di Briciole vi aggiorniamo sugli aiuti alle famiglie di Kuçova – Berat. All’inizio di ogni anno si compila un nuovo elenco di famiglie bisognose e per poter provvedere a tutti è necessa-rio procedere per rotazione annuale. Quando però si verifica una situazione di grave povertà la stessa famiglia può essere aiutata per più anni. A Kuçova quest’anno vengono aiutate 19 famiglie, a Berat 15 a Uznova e villaggi 23.

Vi descriviamo alcuni tipi di intervento. Nel villaggio di Kozore abita una famiglia di tradi-zione ortodossa. E’ composta da 4 persone. Il bab-bo ha lavorato in passato come muratore, ma da mesi non trova lavoro, due figli di 8 e 10 anni e la mamma, ancora giovane, operata di un tumore al seno, 3 anni fa. La signora assume un farmaco di mantenimento e non è in grado di lavorare e di pagarsi la cura. Ogni terzo martedì del mese, uno dei due amici bussa alla porta della Missione, per poi andare in farmacia e acquistare il medicinale, che costa circa dieci euro. Coi rimanenti cinque eu-ro si compra qualche alimento per tutto il mese: o pasta o farina o altro. In qualche occasione partico-lare come l’inizio della scuola o nelle feste, alla “borsa della spesa” si aggiunge qualche dono per i bambini... Nella lista-aiuti di Kuçova, sono entrate, quest’anno, due signore, trovate dai missionari in

abbandono grave. La prima, già operata un anno fa di un tumore al seno, a novembre è stata colpita da ictus, che l’ha costretta a letto, con un’emiparesi sinistra. Comperiamo i pannolini per la notte e con i vostri sostegni abbiamo potuto procurarle una sedia a rotelle e apportare delle modifiche al ba-gno. Con questi due ausili durante il giorno, può recarsi ai servizi, avendo il vantaggio che i panno-lini, costosi più del cibo, ora servono solo di notte. L’altra donna, di 30 anni, rimasta presto orfana di entrambi i genitori, dopo qualche anno di matri-monio è stata abbandonata dal marito. Ne è segui-to un crollo psichico dal quale non si è mai più ri-presa e ora vive sola, del tutto incapace di provve-dere a sé stessa. Si prende cura di lei una cognata, che ogni sera, dopo il lavoro le fa visita, la lava e le porta da mangiare, con i nostri aiuti.

Contiamo sulla vostra generosità per poter conti-nuare a sovvenire altri ancora bisognosi di sostegno.! ! ! ! M. Paola, pf

I 57 mattoncini arancioni rappresentano i sostenitori che quest’an-no si sono impegnati nell’aiuto a 57 famiglie albanesi in difficoltà. I 19 mattoncini rossi sono le quote che quest’anno non siamo riusciti a coprire. Ogni nuovo sostenitore solleverà una delle 19 famiglie al-banesi cui abbiamo promesso un aiuto mensile. I mattoncini gialli rappresentano le nuove famiglie povere che chie-dono aiuto, ma che i missionari non possono ancora inserire nella lista, per mancanza di sostenitori. Aiutaci ad ampliare la lista, donando o proponendo un SaD a chi co-nosci!

Le famiglie sostenute

Obiettivo 2014

Nuove richieste

Page 9: Briciole aprile 2014

A L B A N I A

Briciole 9

Quest’anno la Piccola Famiglia organizza l’evento “Camminabile” (vedi ultima di copertina). In contemporanea anche i Centri Diurni Ku Miresia Eshte e Nene Teresa di Uznova e Kuçova “cammineranno” per la città e le campagne di Berat. Sarà un momento di grande significato. Da circa 9 anni le sorelle della piccola fami-glia e le altre mamme di Uznova hanno sfidato la mentalità della segregazione e del-la vergogna, aprendo il centro diurno per i loro figli disabili. Ora si andrà per le stra-de, con la faccia tosta e sorridente. A dire che ogni strada è... “camminabile”. Per tutti.

Ma non è finita: con l’arrivo dell’estate Monica con le mamme e i ragazzi volontari si stanno preparando per le ferie... tutti insieme! Da qualche anno i nostri ragazzi hanno scoperto... il mare! Spiaggia, tuffi, giochi e sole!

Vorremo poi offrire una vacanza speciale ai nostri amici disabili: 3 settimane in Italia! Ve lo immaginate il nostro Gheghè come sarebbe felice?

Puoi aiutarci a realizzare i no-stri “sogni matti” con i ragazzi

dei Centri Diurni di Uznova e Kuçova, fancendoli venire in

Italia.

Fai la tua offerta specificando nella causale

“I Centri Diurni escono!”

Te ne racconteremo delle belle!

Mario, della nostra casa-fami-glia “Shen Pio”, ha trovato molti amici. Sono i ragazzi del Centro Diurno “Ku miresia eshte” di Uznova. E ora anche i compagni del Nene Tereza di Kuçova. Monica e le altre mamme hanno fatto scoprire loro... il mare!

CENTRO DIURNO KU MIRESIA ESHTE DI UZNOVACENTRO DIURNO NENE TEREZA DI KUCOVAfiduciario: Lucia (339.6335769) quota mensile: €30.00Trovi tutti i dati per il versamento in ultima pagina.

Ci aiuti? Spesa prevista: € 3.000!

Camminabile... fino all’Italia

Page 10: Briciole aprile 2014

I N D I A

10 La Piccola Famiglia onlus

Il Sad è arrivato in India attraverso p. Pietro Bian-chi, missionario salesiano originario di Coriano, partito per l’india a 17 anni, deceduto nel marzo del 2008. Abbiamo aderito nel 2001, ma p. Bianchi era all’opera già da tempo. Conserviamo lettere degli studenti portate dal p. Bianchi durante i suoi rientri in Italia con la data del 1960. Anche l’attua-le referente p. Samuel è stato sostenuto a distanza per tanti anni fino al termine di tutti gli studi. Egli ricorda quando, già sacerdote, p. Bianchi lo portò con sé in Italia, nei pressi di San Giovanni in Ma-rignano gli disse: “vedi quella casa? Lì abita la si-gnora che ti ha aiutato durante la scuola. Vieni, ora la puoi conoscere”.

Anche grazie a questa esperienza personale così diretta padre Samuel ha preso così a cuore il pro-getto. Si è recato, appositamente per noi, alla scuo-la di Shajouba pochi giorni dopo la ripresa delle lezioni. Ha scattato molte foto dei bambini anche durante il momento della mensa. Si è recato pres-so due famiglie di ragazzi sostenuti dalla Piccola Famiglia.

Che bella la scuola!Continua il sostegno alle scuole salesiane del Manipur e il progetto mensa.

ATTENZIONE! Vi ricordiamo che, per chi lo desidera, è possibile scrivere al proprio bambino at-traverso l’associazione. Nelle lettere che invierete, non mettete il vostro indirizzo e nemmeno il vostro cognome, ma sola-mente il vostro nome. Questo per evitare che veniate contattati personalmente per ricevere altri aiuti. A fine settembre spediremo le lettere raccolte in modo che arrivino per Natale 2014. Vi recapiteremo noi notizie dai bambini!

I bambini che ricevono il sostegno scolastico sono attualmente 29.

Riceviamo ogni anno una lettera da ciascuno di loro.

Dal 2010 è attivo il progetto Mensa per la distribuzione di un pasto ai bambini della

scuola di Shajouba. Sono necessari € 6.000.

Page 11: Briciole aprile 2014

I N D I A

Briciole 11

Il progetto mensa è attivo dal 2010 su iniziativa della Piccola Famiglia. Raccogliamo 6000 eu-ro ogni anno per fornire un pa-sto ai bambini più piccoli della scuola (circa 250 bambini).

Il SaD della Piccola Famiglia onlus è arrivato fino in India attraverso p. Pietro Bianchi, che giovanissimo da Passano (Co-riano, RN) entrò nel noviziato salesiano e partì missionario, con il sogno di don Bosco nel cuore. P.Bianchi è mancato nel marzo del 2008.

P. Samuel è il nostro attuale re-ferente locale. Anche lui è stato sostenuto a distanza per tanti anni fino termine degli studi. Si reca regolarmente appositamen-te per noi alla scuola di Shajou-ba che dista 5 ore di jeep dalla capitale Imphal. Trovate le sue foto sul nostro sito web.

P.Matthew è il direttore della scuola di Shajouba. I salesiani continuano l’opera di don Bosco portando il vangelo specialmen-te ai bambini e ai giovani. Attra-verso la scuola e l’oratorio ac-compagnano il bene della fede con la carità dell’educazione.

I salesiani visitano regolarmente i villaggi della zona e ci da noti-zie delle famiglie. La famiglia di Marikho vive dei proventi della terra e con qualche animale. Grazie al SaD Marikho e molti altri suoi amici possono fre-quentare le scuole e consumare un pasto, almeno una volta al giorno.

Le scuole dei salesiani in Mani-pur forniscono l’istruzione pri-maria e superiore, preparando gli allievi alle professioni o al-l’ingresso alla formazione uni-versitaria. Il sistema educativo salesiano continua ad essere una risorsa eccezionale, basato sull’impegno e la serietà nello studio, ma anche sulle abilità fisiche e sulle ricreazioni “utili” alla salute fisica e spirituale dei ragazzi.

PROGETTO ISTRUZIONE

Quota mensile:

7,50 oppure 15,00

PROGETTO MENSA

Il progetto mensa non ha una quota mensile, ma si basa sul-

le vostre offerte libere

(una tantum)

FIDUCIARI:Lucia Annunziata (328.3514212)Stefania (338.8713760)

P.SamuelP.Bianchi P. Matthew

Famiglia della tribù Mao In india tutto questo piaceProgetto mensa

Page 12: Briciole aprile 2014

C I N A

12 Nullam arcu leo, facilisis ut

Estate 2013. Approfitto di un viaggio in Cina per visitare la nostra cara famiglia Li che accoglie bambini orfani o abbandonati dai propri genitori. Da più di 8 anni sosteniamo la loro opera con l’aiu-to a distanza e questa è l’occasione per consegnare loro le quote che i benefattori hanno versato du-rante il primo semestre dell’anno. A bordo di un treno veloce sfreccio da Pechino a Taiyuan. Attraversando le desolate campagne ci-nesi mi stupisco della vastità di questo paese, dove gli abitanti si concentrano nelle grandi metropoli e nei centri industriali lasciando quasi vuote le zone più periferiche. In effetti lungo il viaggio si intra-vedono ben poche persone, ridotte a qualche con-tadino nei campi e giovani militari abbandonati come vedette all’ingresso di ogni galleria.

Con queste immagini negli occhi, giungo in breve tempo a destinazione: la capitale dello Shanxi oc-cupa una superficie di circa 7000 km² e ospita 4,3 milioni di abitanti (giusto per rendere l’idea…Ro-ma ne conta 2,7 milioni). In passato è stata teatro di molti martìri durante la Rivoluzione dei Boxer del 1900. I santi francescani Mons. Gregorio Grassi, Mons. Francesco Fogolla e Don Elia Facchini, ca-nonizzati nel 2000 da papa Giovanni Paolo II, so-no solo alcuni dei cristiani che in queste zone han-no consegnato la loro vita per il Vangelo. In stazione mi viene a prendere la figlia più piccola Li Wen Ting, assonnata dopo il turno di lavoro notturno. Abita con un’amica in città, dove cerca di aiutare economicamente la propria famiglia facen-do di notte l’inserviente in un karaoke e di giorno

Giustizia del CieloIl piccolo Tian Yi ha appena 7 anni. E’ uno dei bimbi di Maria Lì, della nostra casa-famiglia in Cina. Il suo nome significa “Giustizia del Cielo”. Raccogliamo insieme qualche briciola di giustizia, anche sulla terra, per lui e i suoi fratellini.

Abbiamo una Casa-Famiglia in Cina. E’ composta da 7 membri, 4 di que-sti sono bimbi accolti. Gli anziani genitori di Maria e la sorella provve-dono a tutto. Maria è in Italia e lavora per mantenerli. Sono cristiani, la gente lo sa. Per questo portano a loro i figli che nessuno vuole. Perché i cristiani non buttano i bambini.

Li Tian Yi, 7 anni.

Paralisi cerebrale infantile.

Page 13: Briciole aprile 2014

C L U B S E Q U O I A

Briciole 13

la commessa in un negozio. Guadagna pochi yuan all’ora. Con il taxi di un amico percorriamo l’affol-lata cittadina e dopo circa un’ora arriviamo al vil-laggio di GeLiaoGou, nella prima periferia del ca-poluogo: strade battute e sconnesse lungo le quali sorgono vecchie case. La gente ci guarda stranita… non è abituata agli 老外 (laowai=stranieri).

Vengo accolto calorosamente da mamma e papà Li che nella sala più ampia hanno già preparato una tavola imbandita di cibo per il pranzo. Sono piut-tosto anziani. Il babbo ha compiuto 70 anni. In Ita-lia è un’età in cui si gode ancora normalmente di buona salute ma, nelle condizioni di vita della fa-miglia Li, questo non è assolutamente scontato. Papà Li soffre spesso di gastrite, cervicale ed ernia al disco, con dolori che si sono intensificati nel tempo. Spesso ha giramenti di testa ed emicrania. Il troppo lavoro e lo scarso riposo hanno sicura-mente contribuito a questo stato di salute precaria. In casa le faccende sono tante e spesso e volentieri va persino ad aiutare persone più bisognose. Quanto alla mamma, anche lei avverte il peso del-la vecchiaia a cui si aggiungono molti pensieri e preoccupazioni per la famiglia e i bambini. E’ lei che si prende maggiormente a carico gli impegni da sbrigare. Soffre di ernia al disco che spesso le colpisce i nervi della gamba. Prova molto dolore

quando deve cammina-re per lungo tempo. Ha inoltre la pressione alta che recentemente le ha causato un lieve ictus e di frequente deve re-carsi in ospedale per le cure.In questa situazione difficile ricevono qualche aiu-to da Li Tian Peng, il più grande tra i 4 bambini accolti. Ormai è diventato un ragazzo, quasi 18en-ne. Ha terminato gli studi e non ha intenzione di proseguire il suo percorso all’università. Ora è a casa per dare una mano ai genitori e nel contempo sta iniziando a cercare qualche lavoro in città. Nel giro di mezz’ora arrivano da scuola gli altri due ragazzi: Li Tian Hui e Li Tian Ai, la prima ha 15 anni e frequenta la terza superiore mentre Tian Ai ne ha 13 e fa la prima. Il tempo di rifocillarsi in fretta e poi di ritorno su banchi di scuola per qual-che altra ora pomeridiana.Da ultimo, nella stanza affianco trovo il più picco-lo, Li Tian Yi, di 7 anni. Il suo nome significa Giu-stizia del Cielo. E’ disteso immobile sul lettino. Af-fetto da una paralisi cerebrale infantile, Tian Yi non ha capacità di muoversi e necessita di cure e assi-stenza costante.

BAMBINI DI MARIA LÍ

QUOTA MENSILE: (a scelta) €7.50 - €15.00 - €30.00

FIDUCIARIO: CRISTIAN (3387662819)

Per donare: info in ultima pagina

La cappella domestica a casa di Maria, dove la comunità cristiana, non registrata, si riunisce per la preghiera e l’eucarestia.

Page 14: Briciole aprile 2014

C I N A

14 Nullam arcu leo, facilisis ut

Tra un boccone a l’altro passiamo qualche ora in-sieme attorno alla tavola, chiacchierando e raccon-tandoci a vicenda le nostre esperienze. La loro po-vertà è evidente in ogni angolo della casa, tuttavia mi servono come se mi trovassi in un palazzo rea-le: mi allungano portate e mi rimboccano il bic-chiere ad ogni sorso. In questo clima familiare mi accorgo ben presto che è arrivato ben presto il momento di ripartire e rimettermi sulla strada del ritorno. Prima però ci spostiamo in “chiesa”: una grande sala occupata da bancali e sedie, tappeti, l’altare e alcuni libri per i canti e la liturgia. Qui si riuniscono per la preghiera e per la celebrazione della Santa Messa. Recitiamo insieme un Padre Nostro e intoniamo un breve canto. Sulle note del-la melodia facciamo qualche foto di ricordo e infi-ne ci salutiamo con affetto, promettendo di rive-derci presto.Dopo la mia partenza la famiglia Li ha passato mesi di grande prova: le condizioni di salute di Tian Yi si sono aggravate. Maria Li, la figlia più grande e nostra cara amica, ci ha riportato qualche notizia aggiornata sulla situazione. Lei è in Italia ormai da molti anni. Ha trascorso un periodo di studi a Roma, insieme a suo fratello e sacerdote Pietro Li, che purtroppo nel 2009 ci ha lasciati a causa di una malattia tumorale. Ora Maria lavora presso una famiglia anziana di Savignano. Ogni anno, come consuetudine e come le indicava sem-pre suo fratello, torna in Cina dalla sua famiglia e trascorre un mese con loro. Ci racconta: “la scorsa estate Li Tian Yi ha avuto una forte influenza ma le medicine, per oltre un mese, non hanno dato gli effetti sperati. La situazione si faceva sempre più grave, tossiva in continuazione e non riusciva a mangiare. Siamo andati all'ospedale e i medici gli

hanno riscontrato una polmonite. Bambini che na-scono con questa patologia perdono pian piano le loro funzioni vitali. Lui aveva già perso la facoltà di mangiare. Un tempo quello che metteva in boc-ca, in parte lo inghiottiva e in parte lo rigettava. Ora non era più in grado di mandare giù il cibo e nel giro di poco tempo era diventato tutto pelle e ossa. Giorno dopo giorno era sempre più magro e non c'era possibilità di farlo mangiare. Le condi-zioni non mostravano segni di miglioramento e alcune persone ci dicevano persino di abbandona-re le cure; ma noi non potevamo vederlo morire così! I medici hanno consigliato così di mettergli un sondino che dal naso giungesse allo stomaco in modo da consentirgli il nutrimento. Una volta in-serito, abbiamo iniziato a dargli da mangiare e somministrare le medicine. Abbiamo seguito una cura tradizionale cinese contro la polmonite, molto costosa. Dopo alcuni mesi di terapia, grazie a Dio, la tosse è passata e Tian Yi ha ripreso pian piano qualche chilo. Le sue condizioni si sono ristabilite e per noi è come se la vita di un bambino fosse ri-tornata con noi”. Poi continua… “La famiglia è il nostro porto felice, dove sempre sono rivolti i no-stri pensieri e il nostro cuore. E’ vero, ci sono diffi-coltà, ostacoli e problemi inattesi che quotidiana-mente si presentano nella vita di ognuno, ma con l'aiuto del Signore e delle persone di buona volon-tà speriamo sempre di superarle”.Semplici pensieri che parlano di fede e speranza e che dimostrano in modo chiaro come il sangue sparso dei tanti martiri cristiani ha reso fertile que-sta terra. Dal loro sacrificio sono nati germogli di carità che diventano grandi alberi alla cui ombra possono trovare ristoro e riparo i più poveri ed emarginati.! - Cristian

Nella foto a destra: a casa di Maria.

I genitori di Maria sono cattolici da molte generazioni.

La Chiesa Cattolica in Cina soffre. Anche se il governo permette una certa libertà di culto e di attività pastorale, diversi vescovi e preti si trovano in prigione o nei campi di lavoro. Di

alcuni si sono perse le tracce. Molte comunità cristiane rifiutano di farsi registrare nell’As-

sociazione Patriottica, l’organismo governati-vo deputato agli affari religiosi, che spesso

impone controlli e ingerenze inconciliabili con la tradizione e la fede delle Chiese.

Page 15: Briciole aprile 2014

A S S O C I A Z I O N E

Briciole 15

La Piccola Famiglia onlus è tra le dieci associazioni che hanno fondato ForumSaD in Italia, ed è nel consiglio direttivo.

Bilancio sinteticoQuello che vi presentiamo sinteticamente è il nostro bi-lancio. L’aiuto che portiamo ai missionari, ai piccoli e ai poveri che incontriamo in Italia e nel mondo, deriva dal-le offerte, perlopiù piccole, di gente comune e non parti-colarmente ricca.Presentare il bilancio fa parte del nostro impegno di ga-rantire a voi la trasparenza del nostro lavoro, tenendoci ad informarvi sugli interventi realizzati. Solo insieme si può fare molto. I missionari a cui inviamo i vostri aiuti non smettono di ringraziare e si sentono incoraggiati a proseguire e a sognare in grande.Il grafico del Bilancio rende conto volutamente solo del-le entrate “SaD” e delle offerte liberali dedicate a proget-ti specifici. Le offerte “una tantum” di cui i donatori non specificano la destinazione servono sia a coprire le quote mancanti sia a fronteggiare le necessità straordinarie delle missioni più bisognose di aiuto.

Solo insieme si fa tantoPubblicando il Bilancio economico, vogliamo anche ri-cordare il bilancio sociale e comunitario di tanti di voi che lavorate a favore dell’Associazione direttamente nei campi di intervento (centri Italia-Cina o viaggi missio-nari in Albania).Il Sostegno a Distanza vi ha fatti entrare in una squadra impegnata per la solidarietà e la lotta contro la povertà. Insieme ai piccoli per cui lavoriamo e ai missionari spar-si per il mondo formiamo una piccola famiglia, con grandi ideali.

Diffondete BricioleL’invito che facciamo a tutti è di continuare a lavorare con noi, restando collegati attraverso Briciole e regalan-dolo, dopo averlo letto, a familiari, amici e colleghi, per coinvolge altri nei nostri progetti. Tutti potete diventare “fiduciari” di una buona causa!

30%

8%10%13%

10%

17%

12%

Albania (30 %) Burundi (8%)Lesotho (10%) Cina (13%)Etiopia (10%) India (17%)Immigrazione (12%)

Nel 2013 abbiamo realizzato le seguenti cifre per i di-versi progetti e adozioni all’estero:Albania: €19.255,00Burundi: €5.080,00Lesotho: €6.038,00Cina: €7.960,00Etiopia: €6.182,50India: €11.009,00

Con il Sostegno a Vicinanza per i Centri Italia-Cina e le scuole di italiano per immigrati e per altri progetti a favore di amici stranieri presenti sul nostro territorio, abbiamo realizzato:Immigrazione: €7.805,70

Inoltre:Offerte “una tantum”: €11.737

TOTALE: € 75.067,20

Bilancio 2013

GRAZIE A TUTTI!

Page 16: Briciole aprile 2014

A S S O C I A Z I O N E

16 La Piccola Famiglia Onlus

BRICIOLE

Bollettino dell’Associazione “La Piccola Famiglia Onlus”

Direttore Responsabile:Giovanni Tonelli

Iscritto al N° 11/2007 Registro Stampa Periodica del tribunali di Rimini

La Piccola Famiglia Onlus Via Chiesa, 147853 Coriano (RN)

C.F. 91070430409Tel e fax [email protected]

IMPORTANTEPoiché la nostra Associazione è stata riconosciuta legalmente come organizzazione non lu-crativa di utilità sociale - on-lus -, il 19% delle offerte ad essa elargite è detraibile dalla denuncia dei redditi, in base all’art.13 del decreto Legislati-vo 4.12.97 n.460.

PER SOSTENERE INOSTRI PROGETTI

conto corrente postale n.:32635526

intestato a:La Piccola Famiglia Onlus

conto corrente bancario:Banca Malatestiana di Rimini

fil. di OspedalettoCoord. IBAN

IT56N0709067770010010074967

SOSTIENI CON IL 5 PER MILLE I PROGETTI DELL’ASSOCIAZIONE

Per destinare il 5 per mille ai progetti della nostra Associazione è sufficiente:- apporre la propria firma nell’apposito spazio della

denuncia dei redditi- precisare il Codice Fiscale dell’Associazione:

91070430409

Il 14 giugno al via la terza edizione della camminata non competitiva tra belle colline del corianese.Camminata senza fretta, gustando il piacere di camminare insieme per le strade di campagna. A piedi, in spalla o in carrozzina! Si arri-va tutti insieme a Montetauro, dove ci aspetta musica e una buona cena. Invitiamo tutti gli amici portatori di disabilità, di ogni età e provenienza, con i loro familiari ed amici.

PROGRAMMA:Ore 16.00: ritrovo e iscrizione, a Ospedaletto Ore 16.30: partenzaOre 18.30: arrivo a MontetauroOre 19.00: cenaOre 20.00: spettacolo e musica

Diffondete l’invito a tutti i vostri amici. Preavvisate della vostra presenza scrivendo all’indirizzo e-mail

[email protected] o telefonando agli organizzatori

Alessandro: 3343254139, Francesco: 3206342437 oppure segnandovi sul sito web

http://camminabile.wix.com/camminabile