crittura web efficace

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Scrittura web efficace A cura di Vincenza Alessio Direttore Responsabile Inside Marketing

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Scrittura web efficace

A cura di Vincenza Alessio

Direttore Responsabile Inside Marketing

SULLA SCRITTURA

Non è sempre facile trovare le parole giuste per esprimere i propri pensieri, ancor più difficile può essere metterle insieme

Qualche difficoltà in più si può avere quando si scrive per il web

“In definitiva, le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste, con la punteggiatura nei posti giusti, in modo che possano dire quello che devono dire nel modo migliore”

Raymond Carver, Il mestiere di scrivere

In che cosa si differenzia la scrittura on line?

Gli elementi di base di una buona scrittura restano invariati.

Scegliere le parole giuste

GrammaticaPunteggiatura correttaOrdinare le frasi e

paragrafi

QUALI SONO LE SFIDE DELLA SCRITTURA ONLINE?

LA SOGLIA DI ATTENZIONE DEI LETTORI

Su carta Su mobile

GRATIFICAZIONE IMMEDIATA

• NESSUNA ATTESA• NESSUNA FATICA • BASTA UN CLICK

IL MOTTO DEGLI UTENTI ONLINE

Non esistono più veri lettori

Utenti

Visitatori

Lettori online

Cambia il modo di leggere

Cit. Jakob Nielsen : Gli utenti non leggono più…. lettura esplorativa

Leggere online non è confortevole come leggere su carta.

Gli utenti vogliono semplicemente quella determinata informazione che sta cercando.

Fattore schermo

Quello che leggono gli utenti in rete

Interattività

Qualsiasi genere di contenuto multimediale, non solo testo.

Link interni e link esterniContenuti correlati

Le sfide della scrittura online.

Soglia dell’attenzioneGratificazione immediataFattore schermoNon esistono più lettori veriInterattivitàScrivere per motori di ricerca

Le tre fasi della scrittura

Gestire il processo

Le tre fasi della scrittura:

Pre-writin

g

Free-writin

g

Re-writin

g

Pensare, scrivere, correggere

Pre-writin

g Pensare Progettazione

Free-writin

gScrivere Redigere

Re-writin

gCorreggere Revisione

Trovare cosa dire: metodi sperimentati

+Metodo SWOT (i pro e i contro di un argomento)+ I 6 cappelli+ WordCloud+ Clustering: mappe concettuali

Analisi Swot

I sei cappelli per pensare

Wordcloud

La tecnica del clustering

Si comincia da un “grappolo” di parole

Scrivere la parola chiave al centro del foglio

Fare un cerchio intorno alla parola

Registrare ogni pensiero in una parola, scriverlo, cerchiarlo, collegarlo ad altri (quadro completo degli argomenti)

Selezionare gli argomenti di cui si vuole scrivere

Dare un ordine agli argomenti selezionati

Quest’ultima operazione tipica della tecnica di “clustering”: le parti iniziali e finali di un testo, di un film, di un elenco sono quelle che si ricordano meglio, perché rimangono maggiormente impresse nella memoria

La tecnica del clustering

Dopo aver stabilito la scaletta con la tecnica del “clustering” e aver scritto il testo in modalità “free-writing” passiamo alla fase di “Re-writing”

Porremo la massima attenzione alle regole grammaticali, alla sintassi, all’ortografia, allo stile, alla scelta delle parole e delle espressioni

Tecnica del clustering

Guida al re-writing• Ripensare al proprio lettore• Controllare il testo prima da lontano, poi da vicino• Controllare i paragrafi, le frasi, i modi di dire• Controllare le parole• Controllare sostantivi, verbi, aggettivi• Correggere ad alta voce• Rivedere soprattutto l’inizio e la fine• Limitare i tempi anche per il re-writing

Tool gratuiti consigliati….

1. XMind: http://www.xmind.net/

è un software open source per il brainstorming e la gestione delle mappe mentali compatibile Mac / PC

2. Twine: http://twinery.org/

Software per creare racconti interattivi con struttura non lineare

La struttura del testo

Come organizzare i contenuti

Un piccolo aneddoto….

«Si racconta che, anni fa, in un monastero cinese, un novizio

chiese a un monaco anziano: “Maestro, posso fumare

mentre prego?”. Il novizio venne rimproverato con

severità. Pochi minuti dopo, un altro novizio chiese allo

stesso monaco anziano: “Maestro, posso pregare mentre

fumo?”. Il secondo novizio venne lodato per la sua devozione»

Organizzare la struttura

Per quale motivo decidiamo di comunicare

Informare

Negoziare

Convincere

Ogni situazione richiede di strutturare il testo in maniera diversa, facendo molta attenzione alla posizione in cui collocare l’argomento principale delle nostre argomentazioni

Non sempre, infatti, le conclusioni stanno bene alla fine

La struttura di un testo ha una retorica intrinseca che anticipa al nostro lettore qual è il nostro reale intento

Impariamo ad organizzare bene i nostri testi!

Struttura BLOB: Bottom Line on BottomLa conclusione alla fine

Se l’obiettivo è convincere qualcuno della bontà delle nostre idee, dovremo usare un testo di carattere argomentativo

Introdurremo la questione

Svilupperemo i dettagli

Arriveremo alla conclusione

Un testo di questo tipo avrà quindi una struttura BLOB: lo schema ideale per promuovere, motivare, vendere e, appunto, convincere

Un testo con struttura BLOB viene definito “a piramide diritta”

BLIM: Bottom Line in the MiddleLa conclusione in mezzo

Il testo con struttura BLIM (“bottom line in the middle”) presenta la conclusione nel mezzoÈ lo schema ideale per dare cattive notizie, quando sappiamo che il messaggio è poco gradito al nostro lettore, parliamo di “struttura a panino”Un inizio gentile e garbato, la notizia vera e propria, il finale riconcilianteGli anglosassoni parlano di struttura a “3 K”: kiss, kick, kiss: i due baci all’inizio e alla fine servono ad “alleviare” il dolore procurato dalla notizia centrale

BLOT: Bottom Line on TopLa conclusione all’inizio

Se invece mettiamo la conclusione all’inizio, avremo un testo con struttura BLOT (“bottom line on top”)Il testo a struttura BLOT, o “a piramide rovesciata”, è ideale per informare, perché fornisce subito i fatti rilevantiApprofondimenti e dettagli possiamo metterli dopo

Dal testo all’ipertesto

Le regole per scrivere sul web

Ipertesto - Definizioni

Ted Nelson conia il termine Ipertesto nel 1965

Ipertesto : "raccolta di documenti (‘nodi') contenenti collegamenti incrociati che permettono al lettore di muoversi da un (‘link') documento all'altro". L'inclusione di documenti grafici, audio, video o di altro genere estende e trasforma il concetto attraverso il termine ‘ipermedia'.

Altre definizioni - Ipertesto

La definizione di Landow (1997)

«[L’ipertesto] è un testo composto da blocchi di testo – che Barthes chiama lessìe – e da collegamenti elettronici fra questi blocchi».

La definizione di Clément (1995): L’ipertesto (narrativo) «è un insieme costituito da documenti non gerarchizzati, legati tra loro da collegamenti che il lettore può attivare e che permettono un rapido accesso a ciascuno degli elementi costitutivi dell’insieme».

La definizione di Tomasi (2008): L’ipertesto «è ogni forma di testualità che si presenta suddivisa in blocchi collegati fra loro da link (collegamenti)»

Caratteristiche dell’ipertesto

Segmentazione del contenuto

Connessione tra le parti

Lettura non lineare - multidirezionalità

Partecipazione del lettore

Contenuti sono testi aperti, espandibili ed incompiuti

Ipertesto è tridimensionale

Scrivere un ipertesto comporta nuove regole

Lettura su carta: due dimensioni (larghezza e lunghezza) Bidimesionale

Lettura ipertestuale: tre dimensioni (larghezza, lunghezza + profondità) Tridimensionale

Il testo su web si espande in profondità contiene collegamenti ad altri documenti testuali, a immagini, a suoni, a video, ad altri siti web

Le parole e le frasi sulla carta, essendo bidimensionali, non consentono molte “deviazioni”

Sulla rete invece la parola offre maggiori opportunità, perché può diventare tridimensionale e aprire strade impreviste

Tre strutture di un ipertesto

Struttura assiale

Struttura gerarchica

Struttura a rete

Ipertesto: struttura assiale

I nodi si differenziano in nodi primari e nodi secondari. La sequenza di informazioni risulta essere abbastanza lineare, difatti i nodi primari sono interconnessi tra loro in maniera sequenziale ma ciascun nodo primario può indirizzare ad uno o più nodi secondari che solitamente hanno lo scopo di approfondire l’argomento trattato dal nodo primario.

Ipertesto: struttura gerarchica

I vari nodi sono posti su livelli diversi.

Una sorta di struttura ad albero che ha inizio da un nodo principale collegato a uno o più nodi che hanno lo scopo di continuare l’argomento trattato dal nodo principale.

La struttura gerarchica è assimilabile alla struttura di molti siti internet odierni che forniscono tramite una pagina iniziale (home)una serie di collegamenti a pagine secondarie (o sottosezioni) di livello più basso.

La navigazione è dall’alto verso il basso

Ipertesto: struttura a rete

I nodi sono posti allo stesso livello e interconnessi tra loro in maniera non sequenziale.

Ciascun nodo può avere un collegamento con uno o più nodi e possono esistere nodi che fungono da crocevia per il raggiungimento di un gruppo ben definito di nodi.

Grado di libertà è molto alto . indicata qualora ci siano una grande mole di informazioni da schematizzare.

Il lettore può partire da un nodo e raggiungere un altro nodo senza passare per nodi intermedi.

Molti siti internet moderni utilizzano una struttura di rete per distribuire le informazioni. Esempio: Wikipedia

Le regole per scrivere sul web

Il contenuto : essere brevi, chiari e concisi

Le ancore visive

Trovare il giusto tono di voce

Occhio alla SEO

Breve e chiaro è meglio..

• Il paragrafo: unità di misura del testo• Utilizzare titoli (40/60 max), sottotitoli,

abstrac• Utilizzare elenchi puntati/numerati

Fare a pezzi il testo

• Frasi in forma attiva/ No gerundio• Pochi avverbi e incisi /metafore• Paragrafi, frasi, parole brevi• Evitare gerghi / tecnicismi se necessari

Utilizzare vocabolario

base

Volevo scriverti una breve lettera, ma non ho avuto tempo e quindi te ne scrivo una lunga

Mark Twain

Gli espedienti visivi

Ancore visive

Corsivo

Grassetto

Link

Le ancore visive

Grassetto

keyword

La prima frase

Inizio capoverso

Il corsivo

Titolo di opere letterarie o artistiche

Risposte in una intervista

Sotto-paragrafo, didascalie, citazioni

Parole straniere non entrate stabilmente nella nostra lingua

Le virtù dello spazio bianco

Pausa

Moltiplica i punti d’ingresso e di attenzione

All’interno del testo, mette in risalto ciò che è importante

Lo spazio bianco è il segno d’interpunzione più potente e pervasivo di tutti

Roy Peter Clark

Link interni, collegamenti esterni

Evitare clicca qui ecc.

Usare poche parole pertinenti

Puntare sulla qualità

Essere pertinenti. Google controlla i link

Questione di stile : trovare il tono giusto

Parole

TonoScelte grammati

cali

Tono : domande da fare

Si sposa bene con i contenuti?

Deve rappresentare immagine personale o aziendale?

Come decidere il tono e stile giusto dei contenuti?

Adattare lo stile al pubblico

Tono personale Termini brevi.

Lessico formale

Forme contratte

Usa parole : tu, noi, nostro

Meno assoluta: ‘spesso’ ‘talvolta’

Attenzione: dissonanza cognitiva

Es. Contenuti sul fai da te meglio con stile leggero e colloquiale

Tono professionale Parole più lunghe

Gergo settoriale

Frasi più lunghe e più complesse

Evita frasi di tendenza e slogan

Attenzione : dissonanza cognitiva

Es. informazioni finanziarie meglio con uno stile pulito e professionale

Occhio alla SEO

Usare parole, non immaginiQualità dei contenutiNon copiareRipetere le parole chiave naturalmenteFare l’analisi delle parole chiaveEvitare keyword stuffingParole chiave nei titoliParole chiave nel primo e ultimo paragrafo

Il vantaggio della lunghezza

Link pertinenti

Strumenti di analisi per le keyword

KeywordDiscovery (www.keyworddiscovery.com)

Wordtracker (www.wordtracker.com)

WordZe (www.wordze.com)

Non dimenticare: Call to action

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Letture ed approfondimenti consigliati

Luisa Carrada, Lavoro, dunque scrivo, Zanichelli

Giuliana Fiorentino, Frontiere della scrittura, Carocci 2013

Michael Miller, Scrivere per il web, Hoepli 2013

Jakob Nielsen, Designing web usability

Jacopo Pasquini e Simone Giomi,Web usability, Hoelpi 2014

Grazie

Con il tono giusto si può dire tutto.

Con il tono sbagliato non si può dire nulla.

G.B.Shaw

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