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CORSO MINIBASKET GENOVA 2012

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Auxologia : è una specialità medica che studia e cura la crescita fisica della persona nell'età evolutiva (etimologia: dal greco "auxánō", "accrescere" con il suffisso "-logia" "studio scientifico"). Si tratta di una scienza medica di altissimo profilo, che coinvolge molte specialità mediche (pediatria, endocrinologia, fisiologia, epidemiologia, neurologia) e non (dietologia, antropometria, ergonomia, economia, antropologia, igiene, sociologia), con lo scopo di studiare le capacità di crescita e sviluppo di un essere umano nei diversi ambienti, considerando tutti i possibili fattori.

Fisiologia : È la scienza che indaga le funzioni degli organismi viventi, animali e vegetali e mira a conoscere le cause, le condizioni e le leggi che determinano e regolano i fenomeni vitali. Si può distinguere tra una fisiologia generale che studia le funzioni biologiche elementari ed alcune speciali ( fisiologia vegetale, dell’uomo, degli altri animali, etc etc) la fisiologia patologica ( fisiopatologia) si occupa delle funzioni organiche in condizioni patologiche.

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COME POSSIAMO INTERVENIRE IN MODO POSITIVO SULLO SVILUPPO AUXOLOGICO E FISIOLOGICO DI UN BAMBINO ?

ALLENAMENTO Attività motoria, volontaria e finalizzata, con grado di sollecitazione funzionale al di sopra di quello normale ( supercompensazione), volta a sviluppare progressivi adattamenti per il miglioramento della resistenza strutturale dell’apparato locomotore, della funzionalità del sistema nervoso e degli apparati cardio – circolatorio e respiratorio. Il carico fisico è la base dell’allenamento. E’ un processo pedagogico – educativo complesso che si concretizza con l’organizzazione dell’esercizio fisico, ripetuto in quantità e intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti, i quali stimolino i processi di supercompensazione e migliorino le capacità fisiche – psichiche tecniche e tattiche dell’atleta, al fine di esaltarne il rendimento in gara.

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La prestazione motoria influenzata da :

COSTITUZIONE FISICA ( misure corporee)

CONDIZIONE FISICA ( struttura e metabolismo muscolare, funzionalita’ cardio – respiratoria)

COORDINAZIONE NEURO MUSCOLARE ( controllo e regolazione del movimento)

CONTROLLO DELL’ AZIONE ( processi cognitivi, motivazione, atteggiamenti, strategie, tattiche)

ALLENAMENTO IN ETÀ EVOLUTIVA E’ lo sviluppo delle capacità coordinative, da generali a speciali, su base neuro – motoria conseguita, con strutture ossee sollecitate dal sovraccarico: l’allenamento strutturato integra l’allenamento non codificato ( momenti liberi e giochi) ed interagisce con la crescita.

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CARICO MOTORIO

Entità dello stimolo allenante, tendente ad aumentare la capacità prestativa , in relazione a determinate capacità.

Capacità di carico: Capacità, individualmente variabile, di tollerare e rielaborare positivamente i carichi di lavoro, in allenamento o in gara. Comprende la fase di recupero ed il ripristino e dipende dal grado di livello di sviluppo e di adattamento, dalla costituzione fisica, ed è influenzata dall’alimentazione e dal regime di vita. Il carico si realizza attraverso un’ attività motoria finalizzata secondo: • CARATTERE ( specifico o aspecifico)

• FINALITA’ ( gioco/sport , alattacido, misto)

• GRADO DI DIFFICOLTA’ ( elevato, medio, scarso)

• GRANDEZZA ( piccola, media, grande)

Le attività e gli esercizi sono caratterizzate da:

DURATA ( delle azioni di uno o più stimoli)

VOLUME ( durata e numero degli stimoli)

INTENSITA’ ( forza degli stimoli)

DENSITA’ (rapporto tra volume e recupero)

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PRINCIPI DEL CARICO ADEGUATEZZA : è il principio del carico più importante, che definisce gli ambiti di lavoro nel minibasket che dà la giusta metodologia su basi auxologiche e fisiologiche UNITA’ TRA CARICO E RECUPERO : fondamentale per minibasket

PROGRESSIVITA’ : supercompensazione

CONTINUITA’ : per non perdere gli adattamenti

UNITA’ TRA CARICO GENERALE E SPECIFICO : esercizi globali per i grandi apparati e specifici tecnici

CORRETTA SUCCESSIONE : riscaldamento – rapidità – velocità – picco di intensità – defaticamento nel minibasket si lavorerà su rapidità e allenamento dei prerequisiti ( no riscaldamento/ defaticamento/resistenza alla fatica)

SISTEMATICITA’ : dal facile al difficile , dal semplice al complesso Il carico può essere: ECCESSIVO ALLENANTE DI MANTENIMENTO DI RIPRISTINO INUTILE

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PRINCIPI DI AUXOLOGIA Ogni soggetto ha una propria curva di crescita Ogni struttura corporea ha una sua curva di accrescimento ( dipendente anche dal sesso) Alla nascita l’organismo è completo, ma non maturo, il soggetto meno maturo ha più tempo per l’accrescimento. CRESCITA processo quantitativo (aumento di volume) DIFFERENZIAZIONE processo qualitativo MATURAZIONE velocità di crescita

SVILUPPO Interazione tra CRESCITA ( dimensioni corporee) , MATURAZIONE ( sviluppo fisico e mentale) , APPRENDIMENTO ( adattamento a funzioni diverse rispetto alla’ambiente)

PROCESSO GLOBALE DI CRESCITA CON INTERAZIONE DELLE SFERE BIOLOGICA – PSICOLOGICA - SOCIALE

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LO SVILUPPO FISIOLOGICO

I FATTORI DELLO SVILUPPO

AMBIENTALI

GENETICI CONDIZIONI PSICOLOGICHE

(mediate dal Sistema Nervoso Autonomo e dalle ghiandole interne anoressia x ipoalimentazione, frustrazione instabilità bassa statura associata a minor secrezione ormone crescita) CONDIZIONI SOCIO ECONOMICHE (condizioni igieniche, lavoro minorile, alto numero di figli) ALIMENTAZIONE ( inadeguatezza alimentare crea a lungo conseguenze irreversibili nello sviluppo) CARENZA DI MOVIMENTO ( sindrome ipocinetica con sovrappeso, paramorfismi )

INDICE DI EREDITARIETA’ ( statura, differenziazione fibre lente e veloci, ontogenesi , parametri che regolano i cambiamenti di un organismo in via di accrescimento)

Nel MB non vi sono apprezzabili differenze tra i due sessi per quanto riguarda la statura, la potenza aerobica, la potenza anaerobica, la frequenza cardiaca, la velocità di conduzione nervosa.

TUTTI I PROCESSI FISIOLOGICI HANNO UN TETTO GENETICAMENTE DETERMINATO ( Klissouras)

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LE STRUTTURE BIOLOGICHE IN ETA’ EVOLUTIVA

OSSA minori sali minerali , maggiore flessibilità e resistenza a traumi diretti, presenza di cartilagini di

coniugazione esposte a sovraccarichi, carico adeguato dà un buon modellamento e capacitàdi resistere alle sollecitazioni

ARTICOLAZIONI fase sensibile per la mobilità articolare, minore dimensione dei capi articolari

MUSCOLI tessuto elastico e ricco d’acqua, tono molto elevato, grande elasticità tendinea, l’aumento della forza

non è accompagnato da ipertrofia, ma è causato da miglior coordinazione motoria

TESSUTO CONNETTIVO molto lasso, notevole flessibilità della colonna vertebrale, iperestensione arti sup, ed

inf.

GLI APPARATI CARDIO CIRCOLATORIO arterie poco rigide, movimento continuo ampia il letto vascolare periferico;

alta velocità di circolazione del sangue, pressione massima e minima basse; cuore di minori dimensioni,

elevate frequenze cardiache, tempi di recupero non standardizzabili RESPIRATORIO capacità vitale ancora bassa, elevate frequenze respiratorie, insistere sulla stimolazione

dei muscoli inspiratori ed espiratori accessori.

SISTEMA NERVOSO volontario ( centrale-periferico): ottimale fase sensibile involontario (simpatico e

parasimpatico) elevato dispendio energetico per predominanza del simpatico

SISTEMA ENDOCRINO ormone crescita e tiroideo in progressivo aumento, elevata secrezione

adrenalinica in risposta allo stress ( elevato dispendio energetico)

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I PRE-REQUISITI MOTORI NEL MINIBASKET

devono essere la base del lavoro fondamentale per il minibasket

- PERCEZIONE SPAZIO-TEMPO PER RICONOSCERE ALTEZZE, DISTANZE, VELOCITA’ DEL CORPO, VELOCITA’ PALLA, POSIZIONI DEL CORPO NELLO SPAZIO

- RITMO STIMOLARE SOLO LE UNITA’ MUSCOLARI PROPRIE DI UNO SPECIFICO MOVIMENTO, COORDINAZIONE MUSCOLI AGONISTI ED ANTAGONISTI, MOVIMENTO FLUIDO

- EQUILIBRIO STATICO E DINAMICO, ANALIZZATORE CINESTESICO, VISIVO, VESTIBOLARE, UDITIVO, TATTILE ( APPOGGI PLANTARI)

- RAPIDITA’ REAZIONE MOTORIA AGLI STIMOLI, RAPIDITA’ GESTUALE SEMPLICE ( A STIMOLI VISIVI, ETC) REAZIONE GESTUALE COMPLESSA ( A SITUAZIONI CHE CAMBIANO CON SCELTA APPROPRIATA E VELOCE)

- PROPRIOCETTIVITA’ SENSIBILIZZAZIONE DEI PIEDI , APPOGGIO AVAMPIEDI, VELOCITA’ DI SPOSTAMENTO

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IL SISTEMA NERVOSO Sistema nervoso centrale

Il logico adattamento del SNC è il conseguimento del gesto biomeccanico esatto, energeticamente conveniente: la giusta tecnica nell’esecuzione dei movimenti

Sistema nervoso periferico

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IL SISTEMA NERVOSO La sua unità funzionale è il NEURONE cellula nervosa con nucleo non soggetto a riproduzione, con prolungamenti citoplasmatici brevi (dendriti) e uno più lungo ASSONE rivestito da una membrana lipidica detta mielina che rende più veloce la propagazione dell’impulso nervoso. Più neuroni connessi tra di loro da spazi virtuali chiamati SINAPSI formano i nervi i quali possono avere caratteristiche motorie (nervi efferenti), sensitive (nervi afferenti) o miste. Le principali proprietà dei nervi sono la eccitabilità e la conduttività, con creazione di un potenziale elettrico dato da una inversione di polarità delle membrane cellulari, che si propaga lungo i neuroni, eccitandoli o inibendoli. Gli ASSONI terminano con:

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GLI ANALIZZATORI DEL MOVIMENTO

Feedback: intrinseco, dato dai propriocettori,estrinseco, dato dall’esterno,

dall’istruttore

Feedfoward : evoluzione, è rappresentazione mentale anticipata del gesto, che

prepara i muscoli al futuro programma di azione.

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L’APPRENDIMENTO DEL MOVIMENTO SU BASI NEUROFISIOLOGICHE

gli stimoli entrano in parallelo, diretti alla corteccia cerebrale di riferimento poi avviene la cattura dello stimolo, decodificazione ed identificazione dello stimolo a livello corticale, selezione della risposta, programmazione della risposta, attivazione aree motorie, trasporto dell’impulso fino ai muscoli restringimento percettivo non prendere in considerazione alcuni tipi di informazione che provengono dall’ambiente con il vantaggio in termini di decisioni. Questo è il fine ultimo del lavoro dell’istruttore. elaborazione dell’informazione : un automatismo è un adattamento che facilita l’esecuzione di un comportamento, con economia di risorse attentive; è una risposta volontaria che comporta la scelta di una risposta adeguata tra un insieme di quelle possibili, con attivazione rapida e poco sforzo cognitivo.

UN GESTO AUTOMATICO SARA’ PIU’ RAPIDO, UNO ADATTATO PIU’ MECCANICO

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DIFFERENZE FISIOLOGICHE ED ENERGETICHE TRA MINIBASKET E BASKET

Definiamo il modello di prestazione:

SPORT DI SQUADRA

SPORT DI SITUAZIONE

SPORT AD IMPEGNO ENERGETICO MISTO ( AEROBICO – ANAEROBICO ALTERNATO)

SPORT DI GRUPPO – COOPERATIVO ( MEDESIMA SPINTA MOTIVAZIONALE)

SPORT ACICLICO

SPORT DI CONTATTO – OPPOSIZIONE ( RICCO DI SITUAZIONI STRATEGICHE COMPLESSE)

SPORT CON STILE ATTENTIVO FLUTTUANTE ( COGLIERE IL GENERALE ED IL PARTICOLARE)

SPORT OPEN – CLOSED SKILLS ( MISCELA COMPLESSA DI MOVIMENTI LENTI CONTROLLATI

CHIUSI SOTTOPOSTI A CONTINUO FEEDBACK E VELOCI AUTOMATICI APERTI SENZA

POSSIBILITA’ DI CORREZIONE UNA VOLTA INIZIATI)

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MINIBASKET • grande allenabilità delle capacità coordinative e apprendimento rispettando le fasi sensibili

specifiche dell’età

• notevole impegno anaerobico alattacido , scarso impegno anaerobico lattacido con minima

produzione di acido lattico, potenza aerobica allenata in maniera ottimale, capacità aerobica di

difficile stimolazione

• elevata allenabilità di alcune capacità condizionali come forza rapida, mobilità articolare

potenza aerobica.

BASKET • approfondimento delle capacità coordinative, allenamento e potenziamento delle capacità

condizionali

• notevole impegno anaerobico alattacido ( azioni intense e relativamente brevi), buon

impegno anaerobico lattacido ( azioni intense e prolungate) con accumulo di acido lattico,

buona capacità aerobica, ottima potenza aerobica

• allenabilità di forza massimale, forza esplosiva, forza reattiva balistica, resistenza alla forza,

capacità di accelerazione, potenza aerobica e capacità aerobica

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Grazie per l’attenzione CORSO MINIBASKET GENOVA 2012