Corso di Fisica Generale Beniamino Ginatempo Dipartimento di Fisica – Università di Messina 1)Il...
-
Upload
abramo-bono -
Category
Documents
-
view
224 -
download
0
Transcript of Corso di Fisica Generale Beniamino Ginatempo Dipartimento di Fisica – Università di Messina 1)Il...
Corso di Fisica GeneraleCorso di Fisica Generale
Beniamino Ginatempo Dipartimento di Fisica – Università di Messina
1) Il gas dal punto di vista microscopico2) Interpretazione microscopica della pressione3) Interpretazione microscopica della temperatura4) Funzioni di distribuzione5) Funzione di distribuzione di Maxwell6) Funzione di distribuzione di Boltzmann
Parte XIII: Cenni di Teoria Cinetica dei gas
In una mole di gas vi sono NA=6.022x 1023 molecole. Dall’equazione dei gas perfetti èpossibile determinare il volume a disposizione di una molecola di gas in condizionistantdard di pressione e temperatura, cioè 00C ed 1 atm (STP)
32623
33
335
10723100226
1041922
1041922100131
162733148
mx.x.
mx.
N
VV
mx.x.
.x.V;
P
RTV
A
STPdisp
STP
Le dimensioni lineari di una molecola sono dell’ordine di 10-10m. Ne segue che il suocontributo al covolume sarà
43303 108801018843
4 x.V
V;mx.rV
disp
molecmolec
La radice cubica di questo rapporto (~0.05) è evidentemente il rapporto fra le dimensionilineari della molecola e la sua distanza media con le più vicine
Il gas dal punto di vista microscopicoIl gas dal punto di vista microscopico
Una misura di quanto siano rade le molecole in un gas è data dal libero cammino medio ,cioè la distanza che in media una molecola percorre prima di urtare con un’altra.Connesso a questo dato è il tempo di rilassamento, ovvero il tempo che in media intercorrefra due urti
È interessante notare che il libero cammino medio è molto più grande (circa 100 volte)della distanza media intermolacolare
Diminuendo la densità (gas sempre più rarefatto) le collisioni fra le molecole diventanovia via più infrequenti, ma il ruolo di questi urti è fondamentale
Se mescoliamo del gas caldo (molecole che si muovono molto velocemente) con del gasfreddo (molecole più lente), il gas, lasciato a sé stesso, evolverà verso l’equilibrio termico.Ciò sarà possibile solo se per effetto degli urti le molecole più veloci rallenteranno equelle più fredde accelerereranno
Deve quindi esserci un legame diretto fra la quantità di moto e l’energia cinetica dellemolecole e le variabili macroscopiche che definiscono il comportamento termodinamicodel gas, quali pressione e temperatura
Consideriamo un recipiente che contiene N molecole
La pressione sulle pareti è l’effetto degli urti delle molecole
v
xv
Tuttavia bisogna realizzare che la velocità media delle molecole è nulla
0;01
zyxi
i vvvvN
v�
poiché le velocità delle molecole possono essere dirette in tutte le direzioni
I moduli delle velocità, però, sono certamente non nulli. Ne segue che non è nulla lamedia del quadrato velocità e quindi la cosiddetta velocità quadratica media
22222 ;0;01
vvvvvN
v qmi
i
L’energia interna è data dalla somma di tutte le energie delle singole molecole. Se ilgas è perfetto quest’ultime sono solo energie cinetiche
KNvmNvmvmKUi
ii i
iii 222
2
1
2
1
2
1
Inoltre deve essere
22222222 3 xzyxzyx vvvvvvvv
Il primo passaggio deriva dal fatto che la media di una somma è uguale alla somma dellemedie, mentre il secondo passaggio deriva dal fatto che le tre direzioni x,y e z sonoassolutamente arbitrarie (isotropia dello spazio)
mN
Uvvvv zyx 3
2
3
1 2222
iv
xv
Cerchiamo di fare un calcolo quantitativo della pressione come effetto degli urti
zvyvxvv
zvyvxvv
zyxf
zyxi
ˆˆˆ
;ˆˆˆ
fv
Possiamo ora calcolare la variazione della quantità di moto della parete (molecola)
xparetexxifmolecparete mvpxmvvmvmpp 2;ˆ2 ,
Bisogna ora contare quante molecole colpiscono un’area A della parete nel tempo t
A
vxt
Sono la metà di quelle contenute in un volume AvxT!!
Interpretazione microscopica della pressioneInterpretazione microscopica della pressione
Se definiamo n la densità numero, cioè il numero di molecole per unità di volume
V
Nn
il numero di molecole contenute nel cilindro sarà tAvV
NdtnAv xx
Tuttavia di queste solo la metà si muoverà verso destra e contribuiranno alla pressione.Pertanto
tAvV
mNtAv
V
Nmvp xxxparetex 2
, 22
Dividendo per At e facendo il limite per t0
2,
, 11xparetex
paretex mvV
NPF
Adt
dp
A
In media questo risultato sarà
V
U
Nm
Um
V
Nvm
V
NP x 3
2
3
22
Il fatto importante della precedente formula è che mette in relazione delle quantitàmicroscopiche con la pressione, cioè una variabile termodinamica macroscopica
È possibile far lo stesso per la temperatura, per mezzo dell’equazione di stato
TkTN
RvmvNmUPV B2
3
2
3
2
1
2
1
3
2
3
2 22
Si noti che il fattore 3 deriva dal fatto che stiamo considerando particelle con 3 gradi dilibertà. L’ultima equazione, pertanto, sostiene che l’energia cinetica media per un gasper ogni grado di libertà è
TkK Bg 2
1
Ciò significa che per una molecola biatomica (triatomica) che ha 3 gradi di libertàtraslazionali e 2 (4) rotazionali la sua energia cinetica media sarà
TkTkK BB 2
7
2
5
Interpretazione microscopica della temperaturaInterpretazione microscopica della temperatura
Abbiamo dunque scoperto che l’energia media di una molecola è proporzionale allatemperatura assoluta tramite una costante (universale) che dipende solo dalle unità dimisura, la costante di Boltzmann (1.381x10-23J/K). Questo fatto è analogo alla relazionetra caloria e joule: il significato di energia veniva ampliato e si superavano i limiti delsuo significato meccanico. Nel caso presente si amplia il significato di temperatura chediventa una misura dell’energia cinetica media delle particelle di un gas
Lo zero della scala Kelvin, lo zero assoluto assume adesso un nuovo significato: l’energiacinetica media delle molecole è zero, cioè le molecole non si muovono più nel lororecipiente. Anche la pressione deve annullarsi allo zero assoluto.
Per portare allo zero assoluto un sistema dobbiamo fermare tutte le molecole, ma ciòsi può fare solo con una macchina termica che trasformi in lavoro tutta questa energia.Questa macchina termica, ovviamente non esiste.
La teoria cinetica dei gas consente di passare da quantità il cui significato è microscopicoa quantità termodinamiche. Tuttavia bisogna eseguire delle medie di queste quantità:Queste come vedremo dipendono dalle caratteristiche del sistema
Alcuni commentiAlcuni commenti
Per il prosieguo abbiamo bisogno di alcune nozioni di statistica
Supponiamo che 96 studenti abbiamo sostenuto un test di apprendimento di 32 quiz,ed abbiano ottenuto i seguenti risultati
Il grafico mostrato indica la frequenza dei punteggi totalizzati
0
2
4
6
8
10
12
14
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32
distribuzione voti
Nvo
to
voto
Funzioni di distribuzioneFunzioni di distribuzione
Si notino le seguenti:
1) La somma delle frequenze Nv è ovviamente uguale al numero totale degli studentiche hanno sostenuto il test
2) La media delle votazioni ottenute si può ottenere tramite la media pesata dei votiper i pesi Nv
3) Il quadrato della media non è la media del quadrato4) Si potrebbe ottenere esattamente lo stesso voto medio sempre con 96 studenti
ma con un’altra distribuzione
640.467646.485N
1vquadrati dei media
96
2076625.21
1medio Voto
;2076 votidei Somma;96
222
vNv
vNN
v
NN
vv
vv
vv
È dunque implicito che <v2> contenga informazioni diverse rispetto a <v>
0
10
20
30
40
50
60
70
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32
distribuzione voti
Nvo
to
voto
640.467958.489N
1vquadrati dei media
96
2076625.21
1medio Voto
;2076 votidei Somma;96
222
vNv
vNN
v
NN
vv
vv
vv
voto studenti voto x studenti
10 5 50
16 20 320
18 10 180
25 60 1500
26 1 26
totale 96 2076
Ci si potrebbe chiedere, con riferimento al primo esempio, che probabilità ci siache uno studente, preso a caso, prenda il voto v, quale misura della difficoltà della prova
Si potrebbe rispondere che sia data dalla frequenza normalizzata ovvero da
Nel limite di grandi numeri la probabilità di un evento e la sua frequenza normalizzatatendono a coincidere
N
NP vv
Si provi, p.es., a tirare in aria una moneta: sappiamo che la probabilità che esca testao croce è 0.5 (50%). Tuttavia se eseguiamo 10 tentativi difficilmente uscirà 5 volte(frequenza) testa e 5 volte croce, più facilmente avremo 6 e 4. Se ci proviamo 100 voltemagari avremo 46 e 54 volte. Con 1000 tentativi potrebbe essere 489 e 511, etc..
Come si può verificare le frequenze normalizzate tendono ad avvicinarsi sempre piùal valore atteso 0.5 al crescere del numero dei tentativi
Quindi si può parlare di probabilità e valori medi significativi solo nel limite di grandinumeri
Tuttavia l’uso delle frequenze normalizzate, chiamate da ora in poi solo per brevitàprobabilità, semplifica un po’ le formule
;
;
;
chiusura di Proprietà;11
33
22
vv
vv
vv
vv
vv
Pvv
Pvv
vPv
NN
P
In alcune distribuzioni non sono coinvolte quantità discrete, ma possono essere coinvoltequantità che assumono tutti i valori reali all’interno di un intervallo
Chiediamoci per esempio che probabilità vi sia che un italiano sia esattamente altox=1.769435832945 m
Siccome l’altezza è una grandezza fisica che varia con continuità questa probabilità èdavvero molto piccola, perché non saranno moltissimi gli italiani che hanno esattamentequesta altezza (gli italiani sono circa 57 milioni)
In realtà la richiesta non è affatto significativa. È molto più interessante, invece, chiedersiche probabilità vi sia che un italiano abbia un’altezza x compresa fra 1.75 e 1.80 m
Quest’ultimo concetto è molto più utile, specialmente perché potremmo restringerel’intervallo (5 cm) e chiedere che probabilità vi sia che un italiano abbia un’altezza xcompresa tra 1.760 e 1.770 m. Naturalmente al decrescere dell’intervallo, x, la probabilitàdiminuirà
Bisogna quindi agganciare l’ampiezza dell’intervallo al concetto di probabilità, definendof(x)x, quale probabilità che un individuo abbia un’altezza tale che
1221 ; xxxxxx
La proprietà di chiusura, o condizione di normalizzazione delle probabilità si scriverà
1 xxf
che esprime la certezza che, nel nostro esempio, qualunque italiano abbia una altezza
Se adesso pensiamo ad intervalli x sempre più piccoli l’ultima formula diventa
12
1
dxxfx
x
Analogamente le medie diventano
dxxfxxdxxfxxdxxxfxx
x
nnx
x
x
x 2
1
2
1
2
1
;; 22
Si noti che f(x) non è una probabilità, ma ha anzi le dimensioni dell’inverso di x(nel nostro esempio m-1). È in realtà una densità di probabilità e va sotto il nomedi funzione di distribuzione della variabile x
È ovvio che la conoscenza della funzione di distribuzione consente di determinareimmediatamente tutte le medie cui siamo interessati, a patto di poter calcolaregli integrali di cui sopra
Se possiamo considerare le velocità delle molecole di un gas come un continuo, potremmochiederci qual è la probabilità che una molecola abbia una velocità compresa fra duevalori molto vicini
vdvvvdvf e fra compresa velocitàuna abbia particella una che àprobabilit
Il numero di particelle la cui velocità è compresa in quell’intervallo è proporzionalea f cioè
NvdvNvNfvNv
;
L’integrale va esteso a tutto l’insieme delle velocità possibili o ensemble delle velocità
Per calcolare le medie
vv
vdvfvvvdvfvv
22;0
La funzione di distribuzione di MaxwellLa funzione di distribuzione di Maxwell
Per determinare la funzione di distribuzione bisogna fare due ipotesi non facilmentegiustificabili anche se ragionevoli. La prima è denominata Ipotesi ErgodicaIpotesi Ergodica
Questa consiste nell’immaginare che se aspettiamo un tempo sufficientemente lungola velocità di una molecola potrà assumere tutti i valori possibili (modulo, direzione everso)
La seconda ipotesi è denominata Caos MolecolareCaos Molecolare
Questa consiste nell’immaginare che dopo ogni urto una molecola non abbia alcunamemoria del suo moto precedente l’urto
Stabilite queste due ipotesi è possibile scrivere una equazione alle derivate parziali,l’equazione di Boltzmann, che nel caso della funzione di distribuzione delle velocitàdel gas perfetto ammette la seguente soluzione (trovata da Maxwell)
Tk
mv
Tk
mvf
BB 2exp
2
22
3
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3
f(v)
v/vm
Distribuzione di Maxwell-Boltzmann
vm= vel. media
simulazione
Il motivo per cui la distribuzione di Maxwell è massima in corrispondenza dellavelocità media si può comprendere sulla base della seguente considerazione
Supponiamo di avere 2 dadi e di lanciarli contemporaneamente. Vi saranno 36 possibilirisultati, descritti nella seguente tabella
D. I 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6
D. II 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3
somma 2 3 4 5 6 7 3 4 5 5 7 8 4 5 6 7 8 9
D. I 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6
D. II 4 4 4 4 4 4 5 5 5 5 5 5 6 6 6 6 6 6
somma 5 6 7 8 9 10 6 7 8 9 10 11 7 8 9 10 11 12
Si noti che la somma è compresa fra 2 e 12 e che c’è un solo modo per ottenere ilvalore minimo (massimo), cioè il doppio 1 (6) , mentre vi sono ben 6 combinazionipossibili per il 7. Tabuliamo la funzione di distribuzione per questo caso
somma 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
frequenza 1 2 3 4 5 6 5 4 3 2 1
0
1
2
3
4
5
6
7
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
Fre
qu
enza
Somma
Distribuzione della somma di due dadi
Come si vede il valore medio (7=(12+2)/2) dei punteggi conseguibili è più facilmenterealizzabile, mentre i valori estremi sono necessariamente meno frequenti
L’istogramma della distribuzione è triangolare
0
5
10
15
20
25
30
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
Fre
qu
enza
Somma
Distribuzione della somma di tre dadi
Supponiamo adesso di avere 3 dadi. In tal caso si avranno ben 216 possibili risultati,ma la somma sarà sempre compresa fra 3 e 18 (un solo caso)
La distribuzione non è triangolare e aumentano notevolmente le possibilità ditotalizzare un risultato vicino al valor medio 10.5
0
50
100
150
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10111213141516171819202122232425262728
Fre
qu
enza
Somma
Distribuzione della somma di quattro dadi
Supponiamo adesso di avere 4 dadi. In tal caso si avranno ben 1296 possibili risultati,ma la somma sarà compresa fra 4 e 24 (un solo caso)
La distribuzione tende ad assumere sempre di più la forma di una campana (gaussiana)e cresce molto la possibilità di creare combinazioni la cui somma è vicina al valor medio(14)
Supponiamo adesso di avere 1000 dadi e di tirarli tutti insieme. Il valore minimo ottenibilesarà 1000 (tutti 1) ed il massimo 6000 (tutti 6). Il numero possibile di combinazioni però èenorme (61000) e la probabilità che si realizzi un numero vicino al valor medio 3500 è moltopiù elevata di quella dei valori estremi, poiché il numero di modi per totalizzare 3500 èdi gran lunga più grande
Questo ragionamento è alla base della deduzione della distribuzione di Maxwell
Per verifica possiamo adesso usare la funzione di Maxwell per determinare l’energiacinetica media
vd
Tk
mvv
Tk
mmvmK
v BB
32
22
3
2
2exp
22
1
2
1
Per calcolare quest’integrale bisogna effettuare il seguente cambiamento di variabile
udm
Tkdvdvdvvdu
m
Tkv B
zyxB 3
2
3
32
1
22
Per calcolare quest’integrale bisogna effettuare il seguente cambiamento di variabile
Tkm
TkmK
uduu
uduum
Tkuduu
m
Tk
Tk
mv
BB
BB
B
2
3
2
32
2
1
integrali di tabelle2
3exp
1
exp12
exp2
2
322
2
3
322
2
3322
2
52
3
2
I risultati trovati sono evidentemente validi solo per il gas perfetto, e per il quale siammette la validità dell’ipotesi di caos molecolare
Pur non essendo giustificata tale ipotesi in generale, Boltzmann mostrò che è possibileestendere il risultato trovato al caso dei gas reali tramite una semplice considerazioneintuitiva
Nel caso del gas perfetto l’energia cinetica è la sola energia microscopica che le molecolepossiedono, visto che non esistono interazioni a distanza fra le molecole. Le molecole di ungas reale, invece, possiedono anche energia potenziale che deriva dalla loro repulsione abreve distanza ed attrazione a lunga distanza.
Boltzmann pensò dunque che si potesse generalizzare a qualunque sistema fisico (ancheai solidi) una funzione di distribuzione analoga che tenesse conto di questa energia diinterazione
Tk
prf
B
ii
,
exp
La distribuzione di BoltzmannLa distribuzione di Boltzmann
Nell’ultima equazione è l’energia totale del sistema, posseduta per il fatto che lemolecole si trovano nelle posizioni ri ed hanno quantità di moto pi. La dipendenza di eda queste variabili è in generale estremamente complicata (funzionale)
Nell’equazione data manca il fattore di normalizzazione. Questo è dato dall’integrale
TpdrdTk
prii
B
ii
33,
exp
Se quindi vogliamo calcolare il valore medio di qualche grandezza fisica G dobbiamoeseguire il seguente calcolo, in cui gli integrali sono estesi a tutto l’insieme dei possibilivalori che le variabili ri e pi possono assumere
ii
B
ii
iiB
iiii
pdrdTk
pr
pdrdTk
prprG
G33
33
,exp
,exp,