CORRIERE NEWS SETTEMBRE 2014

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L‘altra informazione ANNO 12 - N.09/2014 - 12 SETTEMBRE Sociale L’Arcobaleno si sposta a Girola. Nuova sede per la comunità terapeutica di don Vinicio Albanesi 09 9 21 7 Economia 9 Sociale Novità per “il Sassatelli” Cresce l’agricoltura 15 Cultura I consigli del FAI 10 Terra nostra Lavori in pineta 19 Cartellone M.S.Giusto nel segno del sorriso 19-21 Cartellone Feste d’autunno nel Fermano 23 Sport Il basket a Montegranaro Sport Civitanovese e Fermana al via nel campionato di quarta serie nazionale Belli e (im)possibili Un vasto patrimonio culturale ed architettonico aspetta di essere valorizzato e sfruttato a dovere. Diamoci da fare Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno. Il nostro petrolio Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita Inserto Speciale Le migliori offerte dalle aziende del territorio SPAZIO COUPON SANT'ELPIDIO A MARE - via Celeste, 27/A Tel. 0734 810312 www.arssana.it DA PI Ù DI 30 ANNI AL SERVIZIO DEL TERRITORIO orari: da lunedi a venerdi 7.30/13.30 -16.00/19.00 - sabato - 7.30 - 13.30 CASETTE D'ETE Piazza Mazzini aperto 7.30 - 9.30 martedi, giovedi e sabato MONTE URANO - Corso Mazzini, 45 aperto 7.30 - 9.00 lunedi, mercoledi e venerdi PUNTI PRELIEVI Il laboratorio esegue esami con e senza impegnativa

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Belli e (im)possibili

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L‘altra informazione A N N O 1 2 - N . 0 9 / 2 0 1 4 - 1 2 S E T T E M B R E

SocialeL’Arcobaleno si sposta a Girola. Nuova sede per la comunitàterapeutica di don Vinicio Albanesi

09

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7 Economia 9 SocialeNovità per “il Sassatelli”

Cresce l’agricoltura

15 CulturaI consiglidel FAI

10 Terra nostraLavori in pineta

19 CartelloneM.S.Giusto nelsegno del sorriso

19-21 CartelloneFeste d’autunnonel Fermano

23 SportIl basket aMontegranaro

SportCivitanovese e Fermanaal via nel campionato di quartaserie nazionale

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Un vasto patrimonio culturale ed architettonico aspetta di essere valorizzato e sfruttato a dovere. Diamoci da fare

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CASETTE D'ETE Piazza Mazziniaperto 7.30 - 9.30 martedi, giovedi e sabato

MONTE URANO - Corso Mazzini, 45aperto 7.30 - 9.00 lunedi, mercoledi e venerdi

PUNTIPRELIEVI

Il laboratorio esegue esamicon e senza impegnativa

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2Inchiesta/Beni culturali

Le pareti che erano state alzate negli anni all’interno della navata sono state abbattu-te. Un’intelaiatura in ferro rende più sicure e stabili le antiche colonne. Lo spazio dove si trovava l’altare può essere raggiunto at-traverso alcuni gradini ricostruiti. Diverse aperture nel pavimento permettono di ve-dere i resti di una precedente costruzione. La parte destra, più compromessa rispetto al resto dell’edificio, è stata consolidata senza alterarne le originali fattezze. L’inter-no della Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti, oggi, può essere solo raccon-tato. I più fortunati possono ammirarlo da qualche foto scattata durante il restauro o attraverso le immagini di un video realiz-

zato da alcuni ragazzi. Chiusa. Nonostante per ristrutturarla lo Stato abbia speso cir-ca tre milioni di euro. Nonostante la So-printendenza abbia intimato ai proprietari di aprirla. Una rete circonda tutta l’area. Un lucchetto chiude il cancello d’ingresso. Ma andiamo con ordine. La basilica – un tempo parte di un’imponente abbazia be-nedettina sorta alla fine dell’800 vicino al luogo in cui l’Ete Morto confluisce nel Chienti – ha una storia alquanto travagliata. Abbandonata tra la fine del 1200 e gli inizi del 1300, dopo una lunga disputa, il Co-mune di Sant’Elpidio a Mare cede l’edificio alla Curia di Fermo. Nel 1749 l’arcivescovo Alessandro Borgia fa eseguire un primo re-stauro della struttura che, nel 1790, viene trasformata in casa di campagna dal cardi-

nale Andrea Minnucci. Attraverso vari pas-saggi di proprietà – la basilica nel frattempo è diventata una casa colonica – si arriva agli anni ‘60 del 1900. Aprono i calzaturifici e le campagne elpidiensi si svuotano. La terra su cui si ergeva l’antica abbazia viene acquista-ta dagli attuali proprietari. Così, quello che per secoli è stato uno dei luoghi più rappre-sentativi del territorio diventa scenario di abbandono e degrado. L’Associazione San Croce da oltre vent’anni si batte per ridare dignità alla basilica. “Abbiamo fatto di tutto – dice la presidente Marisa Colibazzi – fiere, feste medievali, passeggiate, persino francobol-li e un puzzle gigante, sempre con l’obiet-tivo di tenere viva l’attenzione su questo luogo”.

I rapporti inizialmente più distesi tra pro-prietari e membri dell’associazione si sono col tempo fatti sempre più tesi. Al punto che, lo scorso aprile, la Soprintendenza, dopo aver visitato la zona, ha intimato al proprietario di aprire, entro novembre, la basilica due volte al mese, minac-ciando, in caso contrario, la confisca dell’edificio. Infatti, nonostante chiesa e area circostante siano di proprietà priva-ta, il recupero è stato realizzato con soldi pubblici (circa tre milioni di euro a fondo perduto, ottenuti grazie all’interessamento del senatore Luciano Magnalbò). Da qui il dovere del proprietario di aprire lo spazio al pubblico in giorni e orari da stabilire. Dagli anni ‘80, inoltre, la basilica è sotto-posta a vincolo di tutela.“Dopo qualche giorno dalla notifica – con-tinua la presidente dell’associazione – l’a-rea intorno alla basilica è stata ripulita. Questo ci ha fatto ben sperare, ma per ora, a distanza di settimane, per il resto nulla è cambiato. Nonostante la Soprintendenza abbia dichiarato la basilica agibile, pur-troppo non possiamo godere delle sue bellezze. Come associazione ci siamo resi disponibili a occuparci della gestione delle aperture e delle visite guidate. Non sap-piamo come questa storia andrà a finire. Quello che sappiamo è che continueremo a lottare per la riapertura di Santa Croce”. Chissà cosa penserebbero Lotario e Imel-da – i giovani e sfortunati amanti dal cui triste destino la leggenda vuole sia nata la basilica – della storia di questo tesoro negato.

uando si parla dell’Italia la si paragona a un museo a cielo aperto, oltretutto situato in una posizione meravigliosa con tutto ciò che la na-tura poteva metterci per rendere questo posto

un paradiso. La natura ha fatto il suo lavoro, certo, e gli italiani dei secoli passati da essa hanno tratto ispira-zione e al Bello del Creato hanno aggiunto il Bello degli uomini creando uno dei più bei luoghi da vedere nel mondo. Ora, se è vero che tutto nella storia ha un suo ciclo, assistiamo da anni alla fase dei pronipoti scemi che di-lapidano le ricchezze degli avi. Quello che in altri posti sarebbe considerata una fonte di ricchezza di immenso valore, vuoi per abitudine, vuoi per puro menefreghi-smo, ma soprattutto per tanta sana ignoranza e incultu-ra, oramai viene lasciato marcire al suo destino, senza che nessuno se ne interessi più di tanto. Si parla di beni paesaggistici e archeologici mal gestiti e mal curati uni-camente quando la stagione turistica non va secondo le aspettative, o quando c’è da creare il carrozzone di turno che dovrebbe gestire quello che nessuno sembra saper gestire. Insomma, tra vane parole e nessun fatto, tutto rimane fermo. Le rovine continuano a rovinarsi, le piante ven-gono tagliate per far posto a orribili casamenti o strade, il paesaggio viene divorato e deturpato da costruzioni che sembrano uscite fuori dalle cogitazioni di chi tanto sano di mente non è, ma che è interessato solo a far soldi. E in questo degrado generale, nel nostro territorio si aggiunge anche il fatto che quel poco che si è salvato

di antico in termini di beni culturali e di bello in termi-ni ambientali non viene nemmeno valorizzato per fini turistici. Anche su questo l’incapacità regna sovrana. Il regno delle parole ha sovrastato il regno del fare e quando sono le parole a comandare non si fa mai gior-no nel fare. E così, se una cosa non la si conosce non la si compra, non la si cerca, non la si visita. Ora, se decidessimo di spingere sull’acceleratore, non è che ci mancherebbero le cose da proporre, in termini di cultura di bellezze e via dicendo: quello che manca sono di certo i soldi, ne servirebbero certamente molti per recuperare di un balzo anni di inefficienze e di sprechi colpevoli. Ma soprattutto manca la cosa più importan-te: la mentalità imprenditoriale in campo culturale. La cultura, si sa, ha un campo d’azione e d’agire diverso, e non di poco, dall’imprenditoria classica, ma questo per molti è arabo. Viviamo in un mondo fatto di soldi e di regole ferree e disinvolte per guadagnarli, a colpi di ruspa e di mattoni. Perciò diventa lecito costruire complessi edilizi sopra una necropoli, che un museo archeologico giaccia ab-bandonato e negletto con le lapidi e le statue divenute case per i topi e così via. Diventa anche normale sven-trare parchi centenari per far posto a costruzioni ce-meteriali che oltretutto nessuno vuole più comperare, brutte come sono brutte le cose moderne senza un’ani-ma e un’intimità con il paesaggio che le circonda, sco-mode alla vista per il loro prepotente voler stare lì senza averne minimamente acquisito il diritto di bellezza. Facemmo un lavoro teatrale, fotografico e letterario anni or sono, io, Loredana Tomassini, Luigi Musati e Daniele Maurizi: erano le pietre antiche di Fermo che

piangevano per l’abbandono in cui giacciono. Oggi le farei piangere per gli insulti che quotidianamente rice-vono dai mattoni giovani e rampanti, figli di nessuna cultura, sprezzanti di ogni regola del bello e prepotenti solo come i soldi che hanno alle spalle possono loro permettere di esserlo. Mi viene in mente il mio amico Nando che a un tizio davvero brutto che gli chiedeva se davvero fosse così inguardabile, rispose diplomaticamente: “No non sei brutto, ma la bellezza comunque è un’altra cosa”. Ecco, con chi si vanta di scempiare centri storici e paesaggi in nome del progresso io sarei molto meno diplomatico: siete solo degli avidi distruttori disonesti. Se fosse vivo il buon Dante, inventerebbe un girone solo per voi.

di Daniele Maiani

Un patrimonio dilapidato, tra malagestione e scarsa cura

Il Paradiso perduto

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Resta chiusa la Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti

Tra due fiumi, un tesoro negatodi Francesca Pasquali

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La Chiesolina (foto in alto). La chiamano così da sempre i pedasini riferendosi al santuario settecentesco dedicato alla Madonna Addolorata sorto ai piedi del Monte Serrone, che ha svolto la funzione di chiesa principale fino a quando non fu inaugurato l’attuale edificio di Piazza

Roma. Di proprietà della Curia che in accordo con il Comune, quando ci sono manifestazioni di particolare interesse, dà la possibilità di tenerla aperta per visite. Non avete una copia delle chiavi? “No, perché trattandosi di una chiesa ancora consacrata – risponde il sindaco di Pedaso, Barabara Toce – al suo interno vi è una serie di suppellettili da tutelare. Ad ogni modo ci hanno dato una disponibilità piuttosto ampia grazie alla presenza del diacono, al quale facciamo richiesta quando ce n’è bisogno e a meno che non ci siano contingenze che ne impediscano l’apertura, di solito l’autorizzazione ci viene sempre data”. Peccato che ad avere le chiavi sia solo il custode, il quale fra l’altro risiede in quel di Petritoli. Quel che è certo è che, come ha ricordato la Toce, è che “la valorizzazione del nostro territorio passa attraverso siti peculiari come la chiesolina o il Faro e diventa interessante tenerla aperta soprattutto se inserita all’interno di un circuito di attività ed eventi in determinati periodi dell’anno che è l’impegno che ci stiamo prendendo come amministrazione”. Spostandoci più verso l’interno, scopriamo la Cripta di Sant’Ugo (foto in basso) a Montegranaro, detta cripta sebbene si tratti di una chiesa a tutti gli effetti, in stile romanico a navata unica già esistente nell’829. Al suo interno sono presenti tre cicli di opere che risalgono rispettivamente al 1299 (il primo) al 1399 (il secondo) e al 1500 (il

terzo), i quali permettono di ammirare in pochi metri l’evoluzione della storia dell’arte in diversi secoli. I più importanti sono gli affreschi del primo ciclo che si suppone possano essere attribuibili ad un monaco silvestrino, Ugo degli Atti da Serra San Quirico, che fondò un convento e risiedette nel paese per tre anni, facendo diversi miracoli. La chiesa, tutt’ora consacrata, può ospitare attività religiose, matrimoni e celebrazioni anche se non vi si ufficia regolarmente poiché, vista la delicatezza del luogo, è necessario che non vi entrino più di un certo numero di persone per volta. L’Associazione Arkeo, di cui Luca Craia è il presidente, consapevole del fatto

che la sua importanza turistica potrebbe rappresentare il rilancio del turismo in tutto il Piceno, si è costituita proprio per la valorizzazione culturale di questo sito e la sua nascita è coincisa con l’inizio delle visite guidate nel 2010. La cripta accoglie già un migliaio di visitatori all’anno, provenienti da tutta Italia; è aperta ogni prima e ultima domenica del mese. Dal 2010 vengono effettuate visite guidate gratuite durante le quali i visitatori possono lasciare un’offerta libera. Gli introiti sono impiegati per migliorare lo stato dell’edificio (di recente sono stati realizzati un nuovo sistema di illuminazione e il restauro del crocefisso in legno del 1500).

Toccabili e intoccabili: sono molti i gioielli d’arte e i luo-ghi sacri fermani più o meno accessibili allo sguardo umano. Fra quelli a nostra disposizione ne abbiamo scel-ti due, entrambi situati nel comune di Fermo: l’Oratorio di Santa Monica (foto a sinistra), una piccola struttu-ra annessa alla chiesa di Sant’Agostino posta in Largo Fogliani e la Chiesa degli Angeli Custodi (foto a destra)

sita in Via Battisti. La costruzione dell’Oratorio fu ordinata nel 1423 da Giovanni Guglielmo, un committente privato in stret-to contatto con l’ordine degli agostiniani. Ceduto alla Chiesa di Sant’Agostino nel 1439, l’edificio nel 1623 di-venne sede della confraternita di Santa Monica. “L’Oratorio è stato completamente restaurato già da qualche anno ed è visitabile sia nel periodo invernale che estivo”, ha spiegato Alma Monelli, responsabile dell’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi. “La struttura conserva uno dei momenti più felici della pittura tardogotica nelle Marche: uno straordinario ciclo di affreschi, in parte frammentato, raffigurante le Storie di San Giovanni Battista ed Evangelista a cui l’oratorio era inizialmente dedicato, mentre nelle vol-te sono raffigurati gli Evangelisti, i Dottori della Chiesa e le Virtù”. “Essendo un luogo sacro dalle piccole dimensioni – ha proseguito Alma Monelli – i visitatori sono ogni vol-ta seguiti da un unico operatore già presente sul posto. Coloro che invece desiderano visitare la struttura al di fuori degli orari già prestabiliti, sono tenuti a contattare gli uffici competenti al fine di effettuare la prenotazione. L’ingresso è di 2 euro”. Info: 0732.229005 (Ufficio Beni cultura-li Arcidiocesi di Fermo) – 0734.622376 (Parrocchia di S. Lucia) – 0734.228738 (IAT di Fermo). Passiamo alla Chiesa degli Angeli Custodi: si tratta di un gioiello che purtroppo non può essere ammirato, essendo chiusa da tempo. La prima costruzione, eretta a spese della confraternita dell’Angelo Custode, istituita a Fermo nel 1657, venne consacrata dell’arcivescovo Alessandro Borgia nel 1730, com’è riportato nelle sue Cronache, nelle quali è definita “recenter constructa”. Demolita quasi del tutto durante

la prima occupazione francese, entro il 1870 venne ri-edificata sulla stessa area dove sorgeva la prima chiesa dall’architetto Giovan Battista Carducci. “A differenza dell’Oratorio di Santa Monica – ha raccon-tato la dott.ssa Monelli – questa struttura non è stata mai soggetta a ristrutturazione da tempi memorabili. Qualche intervento significativo, ma allo stesso tempo minimale da parte del Comune di Fermo, è avvenuto grazie ai fondi del terremoto del ‘97, che però non sono stati sufficienti per il sicuro e completo rifacimento del-la struttura. Quest’anno la Chiesa degli Angeli Custodi, data fino a poco tempo fa in concessione al Comune di Fermo, è stata restituita alla Diocesi che ne sta con-templando la definitiva ristrutturazione e riapertura”.

Inchiesta/Beni culturaliOratorio di Santa Monica e Chiesa degli Angeli Custodi, gioielli non sempre fruibili

I toccabili e gli intoccabilidi Federica Balestrini

Ricchezze dall’inestimabile potenziale turistico ancora da scoprire

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4Inchiesta/Beni culturali

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Tra i belli e, ahimé, definitivamente impossibili non possiamo non citare la Fortezza del Gir-falco che dominò per più di due secoli il colle fermano, fino a quando cioè, nel 1446, a se-guito della capitolazione di Francesco Sforza, i cittadini, con il benestare di Papa Eugenio IV, la rasero al suolo per evitare che da lì a poco l’ennesimo signore si incastellasse.Era infatti, a dire di molti, una fortezza inespugnabile: torri e mura a prova del-le rudimentali artiglierie del tempo. E poi, all’interno, sulla spianata del Girfalco, i palazzi del potere e, l’altrettanto maesto-sa cattedrale, l’unico monumento salvato dalla furia dei fermani.Nessun contemporaneo, purtroppo, l’ha raffigurata e noi possiamo solo immagi-narla, senza dar troppo peso al dipinto su tela postumo e di fantasia, conservato in Pinacoteca e potendoci basare, al limite, su quanto illustrato nel prezioso “Messale de Firmonibus”, codice miniato del 1436 che descrive la Cavalcata dell’Assunta e nel quale uno spazio è dedicato alla rap-presentazione della Cattedrale e dei palazzi adiacenti che dovevano trovarsi all’interno dell’antico Castello. Un’altra flebile testi-

monianza ci viene dal quattrino coniato nel XIV secolo dalla zecca fermana e che su un lato raffigura, stilizzata, la fortezza. Troppo poco, comunque, per farsi un’idea compiuta di quello che doveva essere un maestoso capolavoro d’arte militare, tanto che lo storico ecclesiastico Agostino Thei-ner (1804-1874) ha scritto “Possiede (Fer-mo, ndr) un girone che era ritenuto la più bella fortezza di tutta la provincia”. All’interno della Rocca si succedettero vari personaggi che tiranneggiarono per anni su Fermo. Tra questi citiamo Mercenario da Monteverde, signore di Fermo nella prima metà del XIV secolo, che trovò la morte nel 1340 ad opera di alcuni con-giurati che lo assalirono mentre cavalcava fuori Porta San Francesco. Di questo per-sonaggio che per anni resse il governo e decise le sorti di Fermo e del suo territo-rio, non abbiamo grandi testimonianze. Il Catalani riferisce un sigillo di esso con le parole goticamente scritte S. MERCENA-RIS D. MONTE VIRIDE. Vi si osserva come stemma un leone rampante. A ben guardare, però, è presente a Fermo un reperto fondamentale che ci riporta a Mercenario: nel parco di Villa Vitali, in Viale Trento, giace abbandonata da chissà quanto tempo una grande pietra di for-ma parallelepipeda rettangolare (foto), apparentemente anonima. Osservando bene, però, non si può non notare l’inci-sione in caratteri gotici “MECENARIS . D . MOTEVDE”, con accanto una croce ed uno stemma tutto da interpretare. E’ lì, alla mer-

cé degli agenti atmosferici, antica memoria di un’era lontana. Si trattava probabilmente di un architrave sito in un antico palazzo abitato da Mercenario, forse proprio in un edificio inserito nel contesto della Rocca

del Girfalco! Una pietra, dunque, che ha molto da dire e da svelare riguardo la storia medievale di Fermo e che merita, sicura-mente, una migliore collocazione.

Alessandro Sabbatini

Teatri, palazzi, torri e piazze: le nostre città e i nostri paesi sono pieni di luoghi che traboccano di cultura e tradizioni. Guide, itinerari turistici e cartelli segnalano come raggiungerli e forniscono informazioni sulla loro storia. Le nostre città e i nostri paesi, però, sono anche ricchi di reperti meno “vistosi”, ma non per questo meno importanti. Riportarli all’attenzione di turisti e cittadini è l’obiettivo di un progetto realizzato dal Comune di Jesi.Jes! – questo il nome dell’iniziativa – è finanziato dalla Regione Marche e mira a rivitalizzare il centro storico della città stimolando la creatività e incentivando il lavoro. Una commissione formata da Archeoclub, Fai e operatori di Jes! ha individuato tredici punti di interesse “nascosti” e per questo poco noti. Il progetto, il cui bando scadrà il 3 ottobre, prevede la realizzazione di un’apposita segnaletica d’artista e la creazione un percorso innovativo e culturale al tempo stesso. Un’idea intelligente e interessante che si spera non faccia la stessa fine del tanto pubblicizzato e mai realizzato progetto che nel 2010 avrebbe dovuto coinvolgere le Regioni Marche e Lazio, le Province di Fermo, Ascoli Piceno, Macerata e Rieti, un totale di circa novanta Comuni, oltre a diversi altri enti e associazioni. La Via dei Farfensi – cosi si chiamava il progetto – prevedeva di rintracciare i percorsi degli antichi monaci, i loro spostamenti e possedimenti, recuperare edifici e monasteri per poi metterli in rete e renderli fruibili al pubblico. Sulla carta, perché nella realtà il tutto si è esaurito in un convegno. “Non c’è stata volontà collettiva di portare avanti il progetto”, spiega Guglielmo Massucci, assessore al Turismo della Provincia di Fermo e membro del comitato promotore dell’iniziativa. “La Provincia di Fermo è stata l’unica a credere davvero nel progetto. Gli altri, quando è arrivato il momento di investire risorse, si sono tirati indietro. Questo ci ha impedito di chiedere finanziamenti all’Unione Europea, che ci avrebbero permesso di realizzare quanto previsto. Peccato, perché si tratta di un progetto valido ancora oggi, in grado di creare nuovi flussi turistici”. (Francesca Pasquali)

A Fermo, tra leggenda e memoria storica

L’antica Fortezza del Girfalco, e... quel che ne resta

Le “altre” bellezzeProgetti che nascono, progetti che naufragano

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5Inchiesta/Beni culturali

È riuscita molto bene, nonostante la forte pioggia prima della partenza, la passeg-giata di qualche giorno fa alla scoperta delle fonti storiche fermane. All’inizia-tiva organizzata da Italia Nostra hanno partecipato oltre 30 persone, che hanno apprezzato l’itinerario proposto alla sco-perta delle fonti monumentali, pubbliche e private, di cui la città è ricca, e che vanno recuperate. In particolare quelle di San Francesco da Paola, sulla via principale di ingresso a Fermo, ma anche fonte Fallera, il cui intervento a cura del Comune sta partendo proprio in questi giorni. Quattro le tappe effettuate: la fonte San Francesco da Paola presso “lu sfumucu”, il ninfeo di palazzo Morroni e fonte Nova vicino Porta Sant’Antonio, fonte Fallera al Tirassegno.Grazie all’architetto Prisco Riccardo Vita, autore di una specifica tesi di laurea sul tema, i visitatori hanno potuto conoscere la storia, la composizione e la funzione di ognuna di queste opere, un patrimo-nio prezioso della città. Inoltre Massimo Spagnoli, consigliere di Italia Nostra e responsabile del gruppo speleo cavità artificiali, ha spiegato in dettaglio, con la solita passione e notevole competenza, tutte le parti ipogee di tali manufatti (cuni-coli). Un viaggio di sensibilizzazione per far conoscere alla popolazione i beni nascosti e abbandonati di Fermo, che da troppo tempo versano in stato di degrado.Le fonti di San Francesco da Paola ven-nero realizzate presumibilmente intorno al 1320. La costruzione, nei pressi della

quale avevano luogo le esecuzioni capitali, a pianta rettangolare, è aperta da archi retti da pilastri. La zona era conosciuta con l’appellativo “lu sfumucu”, perché durante le epidemie tutti quelli che entra-vano in città dovevano essere sottoposti alla quarantena per la disinfestazione. La fonte, come tutte quelle fuori dalle mura fermane, era utilizzata, oltre che per prendere acqua, per lavare i panni o, anche, per far abbeverare gli animali. Il ninfeo nel cortile di palazzo Morroni è costituito da un lavatoio con tre archi dietro il quale è sistemata una vasca in cui si riversava l’acqua proveniente da un cunicolo. L’opera è di epoca medievale. Fonte Nova, a pianta rettangolare, prende il nome dal fatto che forse fu l’ultima ad essere costruita. Fonte Fallera, cosiddetta in quanto realizzata “con il ricavato delle condanne a pene pecuniarie che venivano pagate a causa dei falli commessi”, venne fatta costruire nel 1309. E’ costituita da sette archi a tutto sesto con stemmi e un tabernacolo.

Del “caso” Sant’Elpidio a Mare si continua a parlare. In strada come nelle assise pubbli-che, fino agli organi di informazione. Anche nazionali. Perché qui, sul fronte del rapporto pubblico/privato, si lavora senza soluzione di continuità. Ma se al sindaco Alessio Ter-renzi rievocate le continue polemiche intorno al ruolo e alle scelte di Diego Della Valle per la sua città, la risposta è perentoria: “Siamo un caso nazionale, è vero. Ma soltanto nel bene. Abbiamo un imprenditore importante come Diego Della Valle che ha investito nel nostro territorio, ultimamente con la realizzazione di un centro giovanile per il quale il Comune ha dato in concessione una vecchia scuola, situata nella piazza del quartiere. Lui l’ha ristrutturata, l’ha rimessa a norma, creando una struttura che oggi funziona molto bene. È piena di ragazzi e, quindi, sia noi come amministrazione che i cittadini siamo molto soddisfatti. Perché quando Della Valle fa le cose, le la fatte bene”.A Fermo, nel recente passato, si è arrivati a concedere il posizionamento del logo di un imprenditore sulla facciata del Teatro dell’Aquila. Qual è il limite fino al quale può spin-gersi un’amministrazione pubblica nel rapporto con il privato, mantenendo sempre un equilibrio? “Nel nostro caso, credo che con questo imprenditore il problema non esista. Perché a lui non interessa l’apparenza, ma solo l’aspetto sociale”.Considerata l’esperienza maturata, cosa si sente di suggerire ai suoi colleghi sindaci? Quali passi vanno fatti e quali no, prima che si verifichi una sorta di “invasione di campo”?“Innanzitutto, dal punto di vista del pubblico occorre ottenere quanto più possibile a favore della cittadinanza. Al privato va quanto richiesto, sempre e soltanto nel rispetto delle norme vigenti. Quando si arriva ad un’invasione, allora vuol dire che si è scelta la strada sbagliata”.Il privato è l’unica soluzione possibile in una fase così difficile per i bilanci pubblici?“Sarebbe grave dire che sia l’unica soluzione. Però è una cosa sicuramente importante. Ma facendo i bilanci in una certa maniera ed eliminando gli sprechi, le risorse ci sono. In questi due anni abbiamo messo a posto il bilancio, ritrovandoci con 228 mila euro di avanzo. Oggi siamo uno dei tre Comuni di questa provincia, insieme a Petritoli e a Fer-mo, passati alla nuova contabilità. Ci sono, quindi, nuove prospettive sulle assunzioni, così come sull’abbattimento quasi completo del patto di stabilità. Occorre sempre stare attenti, investire e c’è bisogno di personale che lavori a questi obiettivi”.Dove e come investire ulteriormente nella vostra città?“Abbiamo il Palazzo Montalto Nannerini, che potrebbe diventare un polo culturale dove portare il museo, la pinacoteca e la biblioteca, per accentrare tutto in un’unica struttura capace di diventare un palazzo della cultura. In questo caso l’apporto del privato diven-terebbe fondamentale, soprattutto considerando che si tratterebbe di un intervento di oltre un milione di euro. Non restiamo fermi anche sulla questione Santa Croce, continuando a ragionare con i Comuni limitrofi per una nuova viabilità capace di valorizzare l’intera area”.

Andrea Braconi

Lodevole iniziativa di Italia Nostra Il caso S.Elpidio a Mare e il rapporto con Della Valle

Fonti storiche da tutelare Una soluzione importante. Ma non l’unica

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In questi giorni l’Erap Marche - Ente Regionale per l’abitazione pubblica (ex case popolari) sta inviando il MOD.AU per l’aggiornamento del canone locativo 2015 che dovrà essere compilato e consegnato all’Ente stesso entro il 30 settembre. La Cna Provinciale di Fer-mo ha stipulato una convenzione con l’Erap Marche in base alla quale il Caf Cna Fermo è a disposizione per l’elaborazione dell’Isee con conseguente compilazione telematica e consegna del Modello AU all’Erap. Le sedi della Cna Fermo sono a: Fermo, via XXV Aprile n. 37/b (0734.600288); Porto Sant’Elpidio, Villa Baruchello, via Belvedere n. 20 (martedì - venerdì mattina 0734.992746); Amandola, via Biondi n.33 (0736.847830); Porto San Giorgio, via Sacconi n.39 (mercoledì mattina 0734.677103).

Dall’11 settembre, presso la sede dell’Inps di Fermo, è attivo uno sportello dedicato all’utenza della gestione pubblica-exINPDAP. Lo sportello rispetterà il seguente orario: martedì e giovedì dalle ore 9 alle ore 12.30.

Fermano La Cna aiuta gli assegnatari a compilare i moduli Erap

FermoL’inps inaugura lo sportello gestione pubblica

Tutelare e valorizzare il territorio, attraverso la salvaguardia di suolo e paesaggio. Preser-vare la qualità della risorsa idrica e concorrere all’attenuazione dei cambiamenti climatici. Sono questi gli obiettivi del bando regionale per la concessione di aiuti destinati all’im-pianto di nuove superfici boschive nei terreni agricoli delle Marche. “L’imboschimento che incentiviamo – continua Malaspina – ha l’effetto di ricomporre il paesaggio naturale marchigiano, attraverso specie autoctone. Malgrado le forti difficoltà economiche e i tagli alle risorse alle Regioni, crediamo sia prioritario investire sulla tutela del territorio e sull’economia verde, settori che offrono opportunità per nuova imprenditorialità e occupazione”. “Inoltre – conclude l’assessore – grazie agli interventi previsti dal bando della misura 221 del Programma di sviluppo rurale 2007 – 2013 verrà data nuovo impulso allo sviluppo della tartuficoltura, uno dei settori di nicchia che ca-ratterizzano il territorio marchigiano per vocazione ed eccellenza delle produzioni. Infine, sono previsti impianti per la difesa del suolo, con boschi misti di latifoglie autoctone, escluse quelle a rapido accrescimento, con durata illimitata”.Il finanziamento prevede un contributo alle spese di impianto, un premio annuale della durata di cinque anni per la manutenzione degli impianti e un premio annuale per la per-dita di reddito della durata di dieci anni. Possono accedere alle agevolazioni gli impren-ditori agricoli e i proprietari pubblici. La domanda deve essere predisposta Sul sistema Informativo Agricolo Regionale (SIAR) entro le ore 13 del 30 settembre 2014. Entro lo stesso termine deve essere fatta pervenire alla struttura regionale decentrata, competente in base al luogo di impianto dell’imboschimento, la domanda in formato cartaceo.Info su www.agri.marche.it e presso le strutture decentrate agricole della Regione.

Aumentano gli occupati nelle campagne marchigiane, con una crescita del 19% ri-spetto all’anno precedente. E’ l’analisi della Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat relativi al secondo trimestre del 2014, secondo i quali i lavoratori sono diciannovemila contro i sedicimila dello stesso periodo del 2013. “Occorre – spiega Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Marche – che questa ‘voglia di campagna’ che vede protagoniste le nuove generazioni venga sostenuta difendendo la redditività delle imprese agricole dalle distorsioni di filiera e dalla concorrenza sleale”. Il trend occupazionale positivo sostiene la scelta di quei ragazzi che in numero sempre mag-giore si iscrivono alle scuole di agraria. Secondo un’analisi Coldiretti su dati dell’Ufficio regio-nale dell’Istruzione, per questo anno scolastico nelle Marche gli iscritti agli istituti di agraria sono passati da 495 a 611 (+23%), mentre gli iscritti a indirizzi professionali agricoli da 186 a 173, con una crescita del 7%. Passo in avanti anche per quanto riguarda gli indirizzi enoga-stronomici e alberghieri, con un aumento dell’8% delle iscrizioni (da 1.623 a 1.753).

Marche/Finanziamenti per prevenire il dissesto idrogeologico

Marche/In aumento anche gli studenti di agraria

In difesa dei terreni agricoli

Crescono gli occupati nelle campagne

Azienda di costruzioni di Grottazzolina ricerca 1 geometra o ingegnere edile o civile con conoscenza dei programmi Cad-Cam e Primus, con esperienza e agevolazioni all’assunzione (L.407/90 o mobilità). Si offre contratto a tempo determinato part-time. Codice offerta: 345209. Scadenza offerta: 2/10/2014. Tomaificio - tranceria di Ponzano di Fermo ricerca 1 orlatrice di tomaie e 1 tagliatore di tomaie a trancia. Codice offerta: 264218. Scadenza offerta: 2/10/2014. Calzaturificio di Porto Sant’Elpidio ricerca 1 addetto alla coloritura dei bordi del pellame. Si offre contratto di apprendistato. Codice offerta: 156148. Scadenza offerta. 1/10/2014.Azienda metalmeccanica di Campofilone ricerca 1 operaio addetto all’avvolgimento di fili di rame su supporti di plastica tramite macchinario. Codice offerta: 152343. Scadenza offerta: 29/9/2014.Agenzia per il lavoro di Tolentino ricerca 1 montatore di calzature per azienda di Morrovalle. Codice offerta: 237217. Scadenza offerta: 28/9/2014.Calzaturificio di Falerone ricerca 1 tagliatore pelli Cad-Cam. Requisiti: molta esperienza. Agevolazioni (mobilità L. 223/91, L. 407/90): Codice offerta: 18660. Scadenza offerta: 28/9/2014. Azienda di servizi di Porto San Giorgio ricerca 1 agente di commercio per la gestione e lo sviluppo del parco clienti in 2/3 delle regioni: Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Liguria, Sardegna. Posizione enasarco aperta. Codice offerta: 224160. Scadenza offerta: 22/9/2014.Supermercato di Montappone ricerca 1 addetto/a banco salumi e formaggi. Requisiti: molta esperienza nel ruolo. Si offre contratto a tempo indeterminato e pieno, licenza media. Codice offerta: 346493. Scadenza offerta: 12/9/2014.Info: Centro per l’ImpiegoVia Sapri, 65 - FermoTel. 0734.232501/232502 - Fax 0734.232524 E-mail: [email protected]

Si ricerca 1 addetto diagnostica elettronica di tutti i tipi di veicoli e manutenzione meccanica. Requisiti: 29-45 anni circa, esperienza in qualità di meccanico specializzato. Codice offerta: 6935.Commercio all’ingrosso di articoli per l’illuminazione e materiale elettrico vario per uso domestico di Civitanova Marche ricerca 1 addetto/a ufficio spedizioni (impiegato amministrativo). Requisiti diploma e/o laurea in materie economiche, contratto di apprendistato (età 19-30), buona conoscenza della lingua inglese. Codice offerta: 156336/4.Ditta di riparazioni meccaniche di autoveicoli di Porto Sant’Elpidio ricerca 1 tecnico addetto alla diagnostica elettronica di veicoli

(meccanico riparatore d’auto). Richiesta buona conoscenza della lingua inglese. Codice offerta: 6891/1.Ditta movimento merci relativo ad altri trasporti terrestri di Montecosaro ricerca 1 facchino in possesso del patentino per il muletto. Requisti: avere il patentino per il muletto; contratto a chiamata quindi con meno di 25 anni o più di 55 anni, buona conoscenza della lingua italiana, domicilio vicino a Montecosaro. Codice Offerta: 36329/1.Per Recanati si ricerca 1 manovale edile. Requisiti: esperienza nel ruolo, in mobilità o se over 50 con un anno di disoccupazione, preferibile residenza in zone limitrofe a Recanati. Codice offerta: 157103/4.Per Loreto si ricercano oss, osa e assistenti familiari per privati tramite cooperativa. Requisiti: età compresa tra 30 e 55 anni, esperienza di almeno di 6 mesi come nel ruolo (con attestazione). Codice offerta: 22734/4.Per Civitanova Marche si ricerca 1 perito meccanico. Requisiti: esperienza in attività di revisione auto e moto. Codice offerta: 33375/3.Attività dei consulenti del lavoro di Recanati ricerca 1 badante. Requisiti: esperienza in qualità di badante e disponibilità a soggiornare presso l’abitazione del richiedente. Codice offerta: 73749/1.Per Recanati si ricerca 1 perito elettronico. Requisiti: laurea in Ingegneria elettronica o diploma di perito elettronico, esperienza nel coordinamento e nella gestione dell’assistenza tecnica, età 30-50 anni. Codice offerta: 54011/4.Per Morrovalle si ricerca 1 rifinitore di calzature. Requisiti: esperienza di almeno tre anni nella spazzolatura. Codice offerta: 152739/11.Per Castelfidardo si ricerca 1 estetista. Requisiti: esperienza in tutte le attività di un centro estetico e diploma di estetista. Codice offerta: 352670/1.Società di elaborazione elettronica di dati contabili (esclusi i Centri di assistenza fiscale – Caf) di Civitanova Marche ricerca 1 addetto stipendi e paghe. La risorsa si occuperà di registrazione e tenuta contabilità con ruolo specifico nella gestione paghe. Requisiti: Età compresa tra 18 e 50 anni. Codice offerta: 163643/1.Attività dei servizi di informazione nca di Civitanova Marche ricerca 1 web designer per creazione siti web, e-commerce, applicazione web social, sviluppo e progettazione del layout ed elementi grafici per siti web, taglio e montaggio grafica in html. Richiesta conoscenza php, javascript, ajax, json, xml. Codice offerta: 183840/10.Info: Centro per l’impiegoVia Martinetti, 2 - Civitanova Marche Tel. 0733.783411 - Fax 0733.783410 E-mail [email protected]

Lavoro/Le offerte nel territorio

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9Sociale/News

Una casa più grande, con un terreno intorno e la possibilità di svolgere attività, anche lavorative, sia all’interno che all’esterno. Si è trasferita da Porto San Giorgio alla contrada Girola di Fermo (via Montotto 2) la comunità terapeutico-residenziale L’Arcobaleno. Parte della Comunità di Capodarco, diretta da don Vinicio Albanesi, la nuova struttura per la cura e il recupero delle persone con problemi di tossicodipendenza è stata inaugurata lo scorso 4 settembre. La presentazione della nuova comunità è stata anche occasione per far il punto sulla situazione delle dipendenze in Italia e in particolare nelle Marche. Secondo i dati dell’Osservatorio epidemologico dipendenze patologiche regionale, nei primi sei mesi del 2014, nelle comunità terapeutiche del Crea (Coordinamento regionale enti accreditati) erano 284 utenti gli utenti ricoverati (56 donne e 228 uomini). Di questi, il 71,4% per dipendenza da eroina (65,3% donne e 73% uomini), 5,9% da cocaina (6,1% donne e 5,8% uomini), il 21,8% da alcol (28,6% donne e 20,1% uomini) e lo 0,8% da gioco d’az-zardo (1,1% uomini). Numeri che indicano un calo rispetto allo stesso periodo del 2013, quando gli utenti ricoverati erano 325, di cui 61 donne e 264 uomini.Per quanto riguarda l’età dei pazienti, il 2,1% aveva tra 16 e 20 anni (3,6% donne e 1,8% uomini), il 16,2% tra 21 e 25 (28,6% donne e 13,2% uomini), il 18,7% tra 26 e 30 (16,1% donne e 19,3% uomini), il 12,7% tra 31 e 35 (10,7% donne e 13,2% uomini), il 15,5% tra 36 e 40 (17,9% donne e 14,9% uomini), il 15,8% tra 41 e 45 (8,9% donne e 17,5% uo-mini), l’8,5% tra 46 e 50 (10,7% donne e 7,9% uomini), l’8,1% tra 51 e 55 (3,6% donne e 9,2% uomini), il 2,1% tra 56 e 60 (2,6% uomini), lo 0,4% tra 61 e 65 (0,4% uomini).I dipendenti da cannabis, in numero crescente tra gli adolescenti, non sono indicati in questo elenco per due ragioni: perché ancora oggi i rischi e gli effetti di questa droga sono sottova-lutati e quindi difficilmente ci si rivolge ad un centro specializzato per essere aiutati e perché molte delle persone che si trovano in comunità assumono cannabis associata ad altre sostan-ze, legali e/o illegali, ed entrano nel novero in quanto consumatori di queste ultime.Altra realtà in crescita è l’uso di psicofarmaci senza prescrizione. L’Italia è il primo Paese in Europa per abuso di questo tipo di sostanze, assunte spesso insieme ad altre.Ecco allora che Sert (Servizio tossicodipendenze) – quello di Porto Sant’Elpidio ad oggi cura circa 480 pazienti – e comunità terapeutiche – L’Arcobaleno potrà accogliere fino a quattordici utenti – diventano luoghi fondamentali per avviare un percorso di riabilitazione a trecentosessanta gradi. (Francesca Pasquali)

La casa di riposo Sassatelli cresce e fa progetti per il futuro. L’obiettivo è quello di offrire agli anziani un ambiente come quel-lo di casa propria e con servizi che fanno la differenza. Per questo, saranno implementate l’as-sistenza sanitaria e quella alla ristora-zione, l’animazione e le attività ludico-occupazionali e neuropsicologiche. In particolare, il Consiglio di amministrazio-ne assumerà quattro oss, un addetto alla cucina e un animatore e potenzierà le atti-vità dello psicologo. È prevista inoltre una ristrutturazione degli ambienti e degli arredi che saranno personalizzati e forniti di tecnologia domotica per il controllo del rischio di caduta dei parametri vitali. Sono in programma anche la trasforma-zione di un giardino in “giardino sen-soriale” per pazienti con demenza e la costruzione di nuovi locali. Si è dato poi

avvio a un processo di riorganizzazione dei processi statutari-amministrativi e as-sistenziali e a settembre partirà un corso sanitario Sassatelli/Inrca di formazione Ecm accreditato dalla Regione (34 crediti). Il corso di formazione è indirizzato a in-fermieri e oss di case di riposo, residenze protette e Rsa. Grande innovazione, dunque, e progetti realizzabili in breve tempo; il tutto questo grazie all’impegno e alla passione del nuo-vo Consiglio di amministrazione (Paolo Fattenotte - presidente, Demetrio Postac-chini - vicepresidente, Anna Ferri, Agnese Kelli, Raffaella Diletti, Giancarlo Postac-chini e Fabrizio Dorotei), del Collegio dei revisori dei conti (Renato Torquati, Tere-sa Berdini e Roberta Posa) e dell’attenta valutazione degli enti di nomina (Arcive-scovato, Comune di Fermo e Fondazione Carifermo).

Una passerella di moquette che dall’ingresso arriva fino al campo da gioco. Una pedana in legno, a cui si accede tramite uno scivolo, posta vicino alle gradinate. Piccoli segnali, opere di civiltà che ai più non dicono niente, ma che per altri – persone in carrozzina in primis, ma anche genitori con passeggini e anziani che faticano a muoversi – fanno la differenza tra il poter partecipare a un evento o l’esserne esclusi, tra l’esserci e il non esserci. Teatro di questi semplici ma efficaci interventi è stata l’Arena Europa di Porto San Giorgio, luogo che di solito ospita manifestazioni sportive ma non solo. Sassi e ghiaia rendevano difficile, se non impossibile, l’accesso a chi ha difficoltà a camminare o si muove in sedia a rotelle. Mentre le gradinate, a destra e a sinistra del campo, impedivano a queste stesse persone di guardare una partita o di godersi uno spettacolo.Al primo problema si è posto rimedio con la stesura di una passerella di moquette, per ora provvisoria, ma che dovrebbe diventare permanente. Al secondo con la sistemazione di una pedana rialzata a cui è possibile accedere attraverso una pedana. Interventi semplici e a basso costo, ma significativi, che iniziano a colmare l’ingombrante presenza di barriere architettoniche che caratterizza molte strutture pubbliche della città e non solo.Una questione di civiltà e di giustizia sociale. Un questione di cultura che dovrebbe sorgere spontaneamente e che invece, nella maggior parte dei casi, deve fare i conti con indifferenza e inciviltà. Gli esempi sono ovunque. Per restare all’Arena Europa, all’ingresso, vicino allo scivolo, sono stati apposti diversi cartelli che vietano il posteggio delle biciclette. Un divieto che non dovrebbe neppure essere segnato e che invece viene puntualmente ignorato. (Francesca Pasquali)

Fermo/Nuova sede per la comunità L’Arcobaleno Fermo/Innovazioni tecnologiche e corso di formazione per operatori

P.S.Giorgio/Si abbattono le barriere architettoniche

Tossicodipendenze,mai abbassare la guardia

Tante novità per “il Sassatelli”

Arena Europa accessibile a tutti

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Sabato 13 e domenica 14 settembre Porto Sant’Elpidio ospiterà il ventesimo raduno interregionale dei centri sociali Ancescao (Associazione nazionale centri sociali, comi-tati anziani e orti). Il lungomare cittadino o, in caso di maltempo, il palazzetto dello sport sarà teatro di una serie di iniziative organizzate dal Coordinamento provinciale Ancescao di Fermo in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Porto Sant’Elpidio e i centri sociali anziani della città. Si partirà sabato 13 con un convegno e una serata danzante. Domenica 14 in programma: pranzo sociale, spettacolo di arte varia, mercatino dell’artigianato e la partecipazione del cantante Dino. Info: 338.1757363.

Porto Sant’Elpidio Centri sociali anziani in festa

Breve

Partirà sabato 27 settembre il venticinquesimo Corso Base per il Volontariato Socio-Sanitario organizzato da Avulss (Associazione per il volontariato nelle unità locali dei sevizi socio-sanitari), Oari (Associazione per una pastorale di comunione e speranza dell’uomo che soffre) e Caritas Diocesana di Fermo. Le lezioni si terranno nella sala riunioni dell’ospedale geriatrico Inrca di Fermo e termineranno il 6 dicembre.Scopo del corso, che è gratuito e obbligatorio per chi volesse impegnarsi attivamente nel volontariato sociale e sanitario, è quello di offrire la possibilità di acquisire una preparazione di base per l’esercizio di tale attività.Info: tel. 331.8210781 (Avulss Fermo) - 0734.227287 (Marina Vedecchia) - www.avulssfermo.it

Fermo A lezione di volontariato

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12 settembre 2014

10Terra nostra/News

Per oltre cinquant’anni ha resistito a vento, pioggia e neve, offrendo ombra e ristoro con le sue alte chiome. Oggi la pineta di Porto Sant’Elpidio non è più la stessa. Le intemperie, l’incuria e il trascorrere del tempo hanno avuto la meglio su uno dei luoghi simbolo della città, a cui gli abitanti sono più legati. Un’imponente opera di riqualificazione e di manutenzione non era più prorogabile e lo scorso 8 settembre sono partiti i lavori.Finanziato con fondi regionali destinati alle pinete litoranee gravemente danneggiate dalle nevicate del 2012, l’intervento, che costerà nel complesso circa 80 mila euro e dovrebbe essere ultimato nell’arco di tre mesi, sarà articolato in due fasi: prima la potatura e l’abbattimento delle piante secche e pericolanti, poi la piantumazione di 350 nuovi alberi. Il progetto redatto per conto del Comune dall’agronomo Marco Cardinali ha ottenuto il massimo punteggio nella graduatoria della Regione che ha perciò provveduto al completo finanziamento. I lavori sono partiti con la rimozione dei circa 350 ceppi presenti. Si passerà poi alla potatura della parte secca di una settantina di alberi e all’abbattimento di circa 50 piante morte o a rischio caduta. Obiettivo principale dell’intervento è aumentare la biodiversità di quello che diventerà a tutti gli effetti un bosco. Una delle problematiche principali della pineta, infatti, è di essere composta quasi esclusivamente da alberi di un’unica specie: il pino di Aleppo. Con la ripiantumazione si provvederà invece a privilegiare soprattutto alberi autoctoni. Nelle prime due file esterne – quelle più soggette a vento e salsedine – saranno piantati 30 lecci e 70 tamerici. Circa 250 tra pini domestici, lecci e querce andranno invece a rinfoltire la parte interna della pineta, soprattutto nella parte a sud, dove la caduta di molti alberi ha creato diversi “buchi”. Un bosco multistrato, insomma, che, secondo gli esperti, porterà anche a una maggiore varierà di fauna.Ultimati i lavori, il bosco necessiterà nel tempo di interventi periodici, soprattutto nei primi anni, volti a garantire l’attecchimento delle nuove piante.Durante la riqualificazione la pineta resterà sempre fruibile. I vari cantieri saranno aperti e chiusi in diverse zone dell’area, senza precludere a chi vorrà di passeggiare a piedi o in bicicletta o di sostare all’interno della pineta.E’ vero, la pineta non sarà più quella di una volta. E, anche se saranno necessari anni e anni per vedere i frutti di questo complesso lavoro, non bisogna dimenticare che gli alberi, come gli esseri umani, fanno parte del ciclo della natura, in continua evoluzione e, proprio per questo, unico e irripetibile.

Francesca Pasquali

P.S.Elpidio/Partiti i lavori di riqualificazione

La pineta che diventa un bosco

Occasioni da non perdere con lo “Spazio coupon”Corriere News e le migliori aziende del territorio insieme, contro la crisi

Da questo numero presentiamo nel Corrie-re News un nuovo spazio mensile dedicato agli sconti praticati da affermate azien-de. Nelle pagine centrali della rivista sono presenti coupon da ritagliare e presentare agli esercizi commerciali di riferimento per usufruire di prezzi davvero vantaggiosi.

Lo “Spazio coupon” è un’operazione pen-sata e voluta dal Corriere News di con-certo con le migliori aziende del territorio per consentire ai nostri lettori, in tempo di profonda crisi, di approfittare di promozio-ni davvero interessanti e garantite. Buona lettura, dunque, e… buon ritaglio!

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15Cultura/News

Una chiesa rurale ricostruita sulle spoglie di una costruzione del VII-VIII secolo d.C. e un edificio che nel Settecento ha ospitato i resti degli abitanti di Porto San Giorgio. La chiesa di Sanprocolo di Monte Vindon Combatte e l’antico cimitero settecentesco o ossario sangiorgese sono i due luoghi indicati dalla delegazione FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Fermo per partecipare alla settima edizione dei Luoghi del Cuore. La campagna nazionale promossa dal FAI e finanziata da Intesa Sanpaolo, negli anni, ha permesso di recuperare e rendere di nuovo fruibili molti siti abbandonati o in stato di degrado. Ci sarà tempo fino al 30 novembre per segnalare i propri luoghi del cuore, che non devono necessariamente corrispondere a quelli proposti dal FAI. Per esprimere la propria preferenza ci si può recare nelle sedi FAI del territorio, partecipare ai “banchetti” allestiti dall’associazione o collegarsi al sito iluoghidelcuore.it. Scaduto il termine per votare, sarà stilata una graduatoria. Anche se a ricevere più finanziamenti saranno quelli che avranno ottenuto il maggior numero di firme, tutti i luoghi segnalati riceveranno un contributo. Quattro anni fa, con quasi tredicimila firme, la chiesa di San Filippo Neri di Fermo si è piazzata al quinto posto nella classifica nazionale; con i fondi ricevuti è stato possibile mettere in sicurezza e restaurare l’edificio. (f.p.)

Il Pio Sodalizio dei Piceni, anche per l’anno accademico 2014/2015, ha pubblicato un ban-do di concorso per 23 borse di studio per studenti marchigiani, per un importo annuo di 6.200 euro ciascuna. I destinatari delle borse di studio sono: studenti marchigiani resi-denti nelle Marche che intendano frequentare dal I anno corsi di studio presso Università, Conservatori, Accademie in Italia (13 borse, di cui 1 da assegnare in provincia di Fermo); studenti marchigiani residenti a Roma e provincia che intendano frequentare dal I annocorsi di studio presso Università, Conservatori, Accademie nelle Marche (4 borse); stu-denti marchigiani, residenti fuori Roma e provincia o fuori dalla Regione Marche (3 bor-se); studenti marchigiani residenti all’estero che intendano frequentare dal I anno corsi di studio presso Università, Conservatori, Accademie nelle Marche (3 borse).La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata al 20 settembre 2014. Per infor-mazioni contattare il Settore Pubblica Istruzione della Provincia di Fermo: tel. 0734.232245 - fax 0734.232264 - [email protected] - [email protected]. Il testo integrale del bando è consultabile sul sito www.provincia.fm.it nella sezione Noti-zie dai servizi - Cultura e Pubblica Istruzione e su www.piosodaliziodeipiceni.it.

Fermano/Le segnalazioni del FAI

Marche/Il Pio Sodalizio dei Piceni ne finanzia 23

Luoghi del cuore da far rivivere

Borse di studio per diplomati

L’IO INESPRESSO (Alberto Teodori - Edizioni Lietocolle)

Il volume di narrativa “L’Io Inespresso”, scritto dal marchigiano di Porto San Giorgio Alberto Teodori, è una serie concatenata di prose segnate da un romanticismo visionario che compatta l’intera opera, metafisica, spiccatamente drammatica, contemporanea e in ricerca su nuovissimi confini letterari. L’intenzione di caricare suggestioni è alla base del mirabile incedere dell’autore. Trasportare il lettore nel sogno, con vaghi riferimenti anche ai valori orfici del poeta toscano Dino Campana, sembra una costante volontà presente, senza trascurare il fatto che essa (l’opera), si avvale di diversificazioni tematiche repentine che non cadono mai nell’equivoco della confusione, ma allineano invece, con sapiente armonia, argomenti finemente trascendentali dai quali spuntano disamine sul sacrificio di Gesù Cristo verso una umanità troppo disattenta, poco partecipe ora al Sacro Mistero. Così l’impulso verso alte considerazioni spirituali avvince il lettore e lo conduce a un’appagante consultazione dei “pensieri siderali” del Teodori. Non a caso egli è stato seguito nei recenti anni passati da Sergio Quinzio, indimenticato esperto dell’Antico e Nuovo Testamento, e negli attuali periodi dal poeta e critico sostanzialmente esistenzialista Giampiero Neri. L’alternanza insistente di situazioni di ogni genere, che riportino comunque alla figura della donna angelicata e a una fatale impossibilità di poterla raggiungere, arriva a una qualità estetico-narrativa veramente notevole, meritoria di entusiasmanti menzioni.

Segnalazione letteraria di Sergio Soldani

Breve

Con l’arrivo dell’autunno torna Settembre Incontri, la rassegna di eventi di pittura, musica e poesia organizzata dalla Pro Loco di Porto Sant’Elpidio. Il programma delle iniziative prenderà il via sabato 13 settembre alle ore 17 quando, nella Sala della Limonaia di Villa Baruchello, sarà inaugurata la mostra “Finestre di interne stanze. Esperienza del paesag-gio, esperienza di sé”, collettiva di cinque artisti a cura di Nunzio Giustozzi e Daniela Simoni, visitabile fino al 27 settembre. Sabato 20 settembre alle ore 21 Villa Baruchello ospiterà il concerto di musica classica “Note... d’autore”. L’appuntamento clou della ras-segna è in programma per sabato 27 settembre. Al Teatro delle Api alle ore 21 si terrà il 10° Premio Nazionale di Poesia “La Torre dell’Orologio”. Domenica 28 settembre, in-fine, nella Sala Pianoforte di Villa Baruchello, alle ore 17, si svolgerà un’asta di beneficenza a cura delle associazioni La Crisalide e La Serra. Info: 339.1722416 - 338.2940602 - www.prolocopse.it

P.S.Elpidio Settembre Incontri tra pittura, musica e poesia

Page 16: CORRIERE NEWS SETTEMBRE 2014

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Anche preparazione specifica per ammissione al Conservatorio e alla Scuola Media ad Indirizzo Musicale

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17Cartellone/News

ALLA SCOPERTA DELLE ORIGINI PICENE DI PORTO SANT’ELPIDIO

A Porto Sant’Elpidio correva l’anno 1917 quando, nel corso di lavori di scasso per l’impianto di una vigna in contrada Pian di Torre, furono rinvenuti degli strani oggetti e alcune ossa umane. Grazie all’interesse che il ritrovamento destò in alcuni abitanti del luogo, la Soprintendenza poté condurre un’indagine scientifica accurata, successivamente estesa alle vicine località Corva e Pescolla, consentendo il recupero controllato e documentato di molte sepolture. La scoperta della necropoli, databile dalla prima Età del Ferro (IX-VIII sec. a.C.) fino al VII e parte del VI sec. a.C., ha gettato nuova luce sulle fasi iniziali della civiltà picena, indicando in Porto Sant’Elpidio uno dei siti archeologici di epoca protostorica più importanti delle Marche.Il Comune, in collaborazione con la Soprintendenza e l’Università di Macerata, ha voluto dare il giusto riconoscimento a quelle testimonianze allestendo presso la Torre dell’Orologio, in Piazza Virgilio, la mostra archeologica permanente “Origini. Vita e morte nell’Età del Ferro. La necropoli picena di Porto Sant’Elpidio”. Vi sono esposti i corredi funerari delle tombe scavate, che a Porto Sant’Elpidio, come in altre necropoli delle Marche risalenti allo stesso periodo, sono ad inumazione entro una fossa rettangolare, con il fondo ricoperto da uno strato di ghiaia.Gran parte delle sepolture appartenevano a donne, come documentano i caratteristici ornamenti che sono anche indicatori dello status sociale. Così accanto alle fibule, che come le moderne spille da balia servivano a tenere insieme i lembi delle vesti, troviamo catenelle di bronzo e collane con perle o con perline di ambra, pasta vitrea e osso. Nelle sepolture più ricche compaiono orecchini di filo di bronzo dai quali pendeva un anello o piccolo disco di ambra. Solo in tre casi era presente un pendaglio-pettorale a doppia piastrina con terminazioni a forma di uccelli acquatici o di equini, oggetto raro ed estremamente vistoso, segno distintivo del rango della defunta.Gli elementi distintivi delle dieci tombe riconosciute come maschili sono invece rasoi, spilloni o fibule ad arco serpeggiante, mentre rare sono le armi.Nel percorso espositivo le ricostruzioni grafiche consentono al visitatore di scoprire vari aspetti della vita quotidiana dell’epoca e di comprendere l’organizzazione della comunità picena, caratterizzata da un certo grado di differenziazione sociale. Altri apparati ricostruiscono la storia degli scavi, facilitati dalla straordinaria collaborazione fra i residenti delle zone oggetto delle ricerche e la Soprintendenza per i Beni Archeologici.Un interessante esempio di archeologia sperimentale è la Fornace picena alla piattaforma polivalente nel quartiere Fonte di Mare, dove vengono fedelmente riprodotti i manufatti antichi secondo le tecniche di fabbricazione dell’epoca. Recentemente inaugurata, la fornace sembra destinata a diventare un’attrattiva tutto l’anno. La mostra Origini è visitabile gratuitamente tutto l’anno da lunedì a sabato dalle ore 9 alle ore 13 e da lunedì a venerdì dalle ore 16 alle ore 19,30. Le visite guidate sono effettuate dai ragazzi del Centro Socio Educativo Riabilitativo Diurno “Cittadella del Sole” e si possono prenotare contattando l’Ufficio Turistico di Porto Sant’Elpidio al numero 0734.908263 oppure 908265.

Un museo al mese di Filippo Bordò

Breve

Sabato 4 e domenica 5 ottobre a Grottazzolina, in località Papa Giovanni, torna il tradizionale appuntamento con la Castagnata. Buon cibo e divertimento per chi vorrà trascorrere qualche ora all’insegna dell’allegria. Negli stand gastronomici, aperti sabato a pranzo e domenica a pranzo e a cena, sarà possibile gustare penne alla norcina, frittilitti e pizzette fritte, carne alla griglia e, immancabili, castagne e vino cotto. Le due giornate saranno allietate da musica dal vivo.

GrottazzolinaPapa Giovanni festeggia l’arrivo dell’autunno

Feste popolariOrtezzanoFesta del Vino tra sorsi di passioneUn buon bicchiere di rosso corposo per accompagnare un piatto di bra-ciole; un bianco dal gusto delicato, invece, per le verdure pastellate… Ci vuole il vino giusto per esaltare al meglio i sapori di ogni pietanza. E se poi a far da cornice c’è un incantevo-le centro storico, con le sue piazze e i suoi vicoli, dove dietro ad ogni angolo c’è qualcosa di suggestivo da scoprire, dove per le viuzze si fondono presente e passato, musica contemporanea e folklore, dove per un intero weekend l’allegria regna sovrana... allora non resta che fermarsi, perché si è giunti nel posto giusto: alla Festa del Vino di Ortez-zano. Sarà la ventunesima quella in programma il 20 e 21 settembre, e anche stavolta il centro storico del comune della Valdaso si trasformerà in un itinerario del gusto, con apertura degli stand il sabato alle ore 17, domenica anche a pranzo. Ricco il menu: tra i sapori della tradizione contadina non mancheranno le cacciannanze al prosciutto e al ciabuscolo, “ l’Orto fritto di Ortezzano”, le olive all’ascolana, la trippa, i fagioli con le cotiche, la polenta, le braciole e gli arrosticini; e poi ancora pupi arrosto, pizzette fritte, dolci e vino cotto.Una decina le cantine di produttori da tutto il Fermano, ma anche da fuori provincia, così da poter degustare le migliori etichette del territorio. Per veri intenditori e appas-sionati ci sarà anche un’area enoteca-ristorante curata dall’Associazione italiana som-melier sezione di Fermo. Inoltre, artisti di strada ed esibizioni folkloristiche, musica per tutti i gusti e per tutte le età. Il sabato si ballerà e si farà festa fino all’alba con concerti e musica anche per i più giovani. Da non perdere, come sempre, la “Rievocazione Storica della Pigiatura” e le “Coma-ri del Vicolo San Pietro” con la riproposizione degli antichi mestieri. Cultura, tradizione, enogastronomia e tanto divertimento: tutto questo è la Festa del Vino di Ortezzano.

Il Presidente Mauro BaldassarriTel. 0734.779181 - www.festadelvino.net

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Perpianosolo: corsi di musica per tutti i gusti Iscrizioni sempre aperte presso la Sede di Fermo e di Magliano di TennaL’ Ass. PERPIANOSOLO è lieta di presentare le attività previste per l’anno 2014/2015 svolte da giovani musicisti, diplomati a pieni voti che vantano pluriennale esperienza didattica con certificazioni/abilitazioni presso le più prestigiosi Scuole Italiane tra cui Donna Olimpia di Roma, AIGAM/Gordon di Milano, Centro Musicoterapia di Assisi etc.Numerosi i Corsi disponibili per una completa formazione musicale sia amatoriale che professionale. Sempre aperte le Iscrizioni a:

・ TUTTI GLI STRUMENTI・ BABY MUSIC da 6 mesi con mamma o papà・ PROPEDEUITICA da 3 anni・ CANTA L’INGLESE (con madrelingua) da 3 anni・ Avviamento strumentale collettivo dai 5/6 anni・ Corsi di CANTO COLLETTIVO e CORALE・ Corso d’ORCHESTRA per tutti gli strumentisti ・ Corsi Amatoriali per ADULTI (serali e collettivi)・ MUSICOTERAPIA con Docente abilitato ・ Corsi di musica LEGGERA anche per gruppi (tastiera, chitarra elettrica, basso, canto pop etc.)・ Corso di RAP e Arrangiamento POP・ Corsi JAZZ

・ Corso di IMPROVVISA-ZIONE (individuale o colletti-vo per tutti gli strumenti)・ ESAMI di livello con certificazione (Corsi Pre-Accademici)・ Preparazione all’AMMISSIONE ai Corsi Accademici in Conservatorio

Si sottolinea che nei giorni di Mercoledì 17 e 24 settembre-dalle ore 16,30 si terranno a

Fermo le prove, a porta aperta, dei Corsi di Prope-deutica e Baby Music mentre il Corso “Canta l’Inglese” verrà presentato giovedì 25 settembre alle 16,30: si consiglia la prenotazione.

Da non perdere Sabato 27 settembre dalle ore 17 l’incontro/dibattito aperto a tutti (previa prenotazio-ne) sui seguenti temi: Il Percorso Musicale/ Strumentale a partire dai 6 mesi finalizzato all’ammissione ai Trienni di Laurea in Discipline Musicali presso i Conservatori Italiani.

A breve sulla nostra pagina facebook verranno pubblicate tutte le date dei Concerti con Guida all’Ascolto

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19Cartellone/NewsEventi

Mostre d’arte

EventiFermanoTre chilometri a piedi, da Pedaso a Campofilone

FermoProsegue la mostra-evento sul Duranti

Si svolgerà domenica 21 settembre la seconda edizione della Camminata Ecolo-gica, Culturale e Gastronomica “A piedi da Pedaso a Campofilone”: un suggestivo percorso di circa tre chilometri per scoprire il paesaggio del territorio fermano, con splen-dide vedute sul mare e sulle dolci colline. Il ritrovo è fissato per le ore 8.45 al Porticciolo di Pedaso. Lungo l’itinerario del paese marinaro numerose sono le attrazioni: il Lungomare dei Cantautori, la stazione ferroviaria, con il primo passaggio del treno nel 1863, lo storico faro marit-timo (1877), l’Osservatorio astronomico alimentato da un impianto fotovoltaico, il bacino idroelettrico dell’Enel che alimenta la Centrale più a valle.Si arriva a Campofilone verso le ore 12,30,

passando per un’edicola sacra, la “Pinturet-ta”, poi la chiesa di San Patrizio del XVI seco-lo, con pala d’altare di Luigi Fontana, e infine piazza Umberto I dove ha sede il Comune.La mattinata si concluderà con i tradizio-nali maccheroncini di Campofilone e le rinomate cozze di Pedaso. Per chi si ferma a pranzo il rientro a Pedaso avverrà nel pomeriggio, a piedi o con mezzi propri. Per partecipare alla Passeggiata è richiesta la preadesione scrivendo a [email protected], entro mercoledì 17 settembre, indicando nominativo, data e località di nascita dei singoli partecipanti, e l’eventuale adesione per il pranzo. Quota individuale di iscrizione euro 5 (gratuita per gli associati di Italia Nostra). Supplemento pranzo euro 15.Italia Nostra, tel. 0734.228628 – 348.8163918

Al Palazzo dei Priori di Fermo, la mostra La mente mia s’invola, curata dal prof. Stefano Papetti, presenta circa 50 fogli di Fortunato Duranti, artista e collezionista d’arte ottocen-tesco originario di Montefortino, scelti fra i più rappresentativi del suo articolato percorso grafico e alcune delle sue rare tele, messi a confronto con i dipinti degli artisti antichi e moderni ai quali Duranti si è ispirato: le opere di Giani, Camuccini, Minardi e Canova evi-denziano il rapporto con i maggiori artisti del suo tempo, mentre le tele di Giulio Romano, Luca Cambiaso e degli artisti marchigiani del XVI secolo possono ben rappresentare i suoi interessi per l’arte del Rinascimento. La mostra è visitabile fino al 9 novembre, da martedì a venerdì 10-13/15.30-18, sabato e domenica 10.30-13/15.30-19; 1 novembre 10.30-19.30; lunedì chiuso. Tel. 0734.217140 - www.comune.fermo.it

Dal 28 settembre al 5 ottobre si svolge a Monte San Giusto la decima edizione del Clown&Clown Festival che dal 2005 si fa messaggero del valore universale e terapeutico della risata trasformando il borgo maceratese nella “Città del Sor-riso”. Il nome “Clown&Clown”, nella sua duplicità, riassume proprio l’intento di rappresentare la figura del clown in tutte le sue sfaccettature: dagli artisti di strada ai clown-dottori, passando per personag-gi famosi che ogni anno partecipano gratuitamente perché condividono il valore sociale ed educativo dell’evento. Per celebrare il decimo anniversario la Mabo Band e l’Ente Clown&Clown, comitato organizzativo, hanno preparato un programma eccezionale, tutto rigorosamente gratuito, con la presenza di grandi artisti tra i quali Enzo Iacchetti, Giorgio Panariello e Giobbe Covatta, i grandi clown Leo Bassi, Jango Edwards ed Emmanuel Lavallè, il cantautore Zibba, il trombettista jazz Fabrizio Bosso, lo scrittore Giuseppe Culicchia e il trio compo-sto da Enzo Polidoro, Didi Mazzilli e Andrea Viganò, conosciuti al grande pubblico come i montatori Okea di Colorado Cafè.Il cartellone prevede spettacoli in strada e su palco con clown provenienti da tutto il mondo, la mostra fotografica dei Giullari Senza Frontiere e altre mostre nei vicoli del borgo, proiezioni di film, una notte bianca, incontri ed eventi per le scuole, gli incontri con l’autore della sezione ClownBook e gli StreetFood in cui gustare ottime pietanze della cucina locale. Dopo il successo dello scorso anno torna l’Esplosione di Colori, gioco di piazza con musica e nuvole colorate che dipingeranno i parteciparti dalla testa ai piedi. Come sempre ci saranno centinaia di clown-terapeuti rappresentanti di decine di asso-ciazioni di volontariato, si svolgerà l’assemblea annuale della Federazione Nazionale ClownDottori e numerosi incontri sul tema della clown terapia. Il festival terminerà con l’oramai atteso “Rimbalzi di gioia” – grande evento di piazza con migliaia di mega palloncini colorati che mandano in delirio il numeroso pubblico – quest’anno condotto dal trio Polidoro-Mazzilli-Viganò e con la partecipazione di Enzo Iacchetti, Fabrizio Bosso e Giobbe Covatta.www.clowneclown.org

Monte San GiustoClown per ridere, clown per riflettere

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12 settembre 2014

20Cartellone/News

Mostre d’arte

Mostre mercato

Musica leggeraCivitanova Marche Alta“Arte e cibo”, quando il bello si sposa con il buono

MacerataLibri e fumetti per la 30ª Fiera Campionaria dell’Usato

Porto Sant’ElpidioArrivano the Beatlestones Days!

“Arte e cibo. Oggetti, dipinti, design dai Piceni ai giorni nostri” racconta il legame particolare che c’è stato e continua ad esserci tra Arte e cibo. Un esempio accattivante e originale di quanto e come dipinti, oggetti e manufatti entrano in contatto tra loro e formano sinestesie originali, complesse relazioni che evocano la simbiosi tra Bello e Buono. La mostra, visitabile fino al 2 novembre nella sede della chiesa di Sant’Agostino e nella Pinacoteca civica Marco Moretti, grazie alle cento opere esposte, ripercorre la fortuna della natura morta nell’arte italiana dal Seicento al Novecento. Opere di grande interesse, note e originali, si affiancano ad altri lavori eccellenti selezionati nel quadro dell’articolato percor-so dell’arte moderna e si integrano alle opere in mostra permanente nel Museo civitanovese.

La grande novità proposta all’interno della 30^ edizione della Fiera Campionaria dell’Usato in programma al Centro Fiere Villa Potenza di Macerata il pomeriggio dell’11 e l’intera giornata del 12 ottobre è rivolta al mondo dell’editoria, della lettura e dei giochi, con il Salone del Libro e la debuttante iniziativa Macerata Fumetto.Si tratta di temi già trattati in precedenti appuntamenti della manifestazione. Infatti l’organizzazione della Service Promotion, dopo un’edizione sperimentale nel 2011 dalle risultanze molto lusinghiere, ha repli-cato l’iniziativa nel 2013 riservando la parte “centrale” dell’edizione autunnale della manifestazione a questo ampio pano-rama: libri e fumetti usati e nuovi, propo-ste editoriali, letture, tante attrazioni e animazioni legate al mondo del fumetto

quali, Manga, Comics, Cosplay Contest, Card Games, Giochi di ruolo e da tavolo. Una qualificata e diversificata proposta che ha realmente incontrato le esigenze degli interessati. La prossima edizione 2014 vedrà i due settori presentarsi parallelamente, inte-grandosi a vicenda ma assumendo identità separate, dando vita a un appuntamento che si ripeta negli anni ed entri nel novero di quelli più apprezzati del nostro territorio.L’apertura al pubblico è prevista alle ore 14.30 di sabato 11 e alle 9.30 di domeni-ca 12 ottobre, con chiusura prevista per entrambi i giorni alle ore 19. Per informazioni e prenotazione di spazi: tel. 0733.637313 – 347.7859392 – [email protected]

Porto Sant’Elpidio celebra la musica degli anni ’60, focalizzando le due serate previste per questo evento (20-21 settembre 2014) su due bands che hanno rivoluzionato l’arte di fare musica di quel periodo: The Beatles e the Rolling Stones. Così l’Associazione Culturale e Ricreativa “Club della Musica” di Porto Sant’Elpidio, in collaborazione con la PSE Baseball e l’Assessorato alla Cultura della città, intende chiudere la stagione esti-va, proponendo due serate di musica alla quale si accompagneranno eventi a tema di cui parleremo in seguito. Protagonisti delle serate saranno due cover bands rino-mate a livello nazionale e facenti parte del nostro territorio: “The Quarryman”, che si esibiranno proponendo la musica dei mitici I Beatles nella serata del 20 settembre; “The Kingstones”, i quali metteranno in scena segmenti musicali dei Rolling Stones. L’esibizione di quest’ultimi è prevista per il 21 settembre e andrà a chiusura dell’e-vento. Come è buona consuetudine fare in

occasione di serate musicali, eventi extra-musicali a tema allieteranno l’attenzione del pubblico e contribuiranno all’arricchimento culturale. Perché gli Anni ’60 non sono solamente “musica” ma anche sinonimo di “invenzione” e “rivoluzione”.Era il 1963 quando a Mary Quant fu attribu-ita l’invenzione della Minigonna, facendola conoscere al mondo intero. L’Organizza-zione è lieta di celebrare, nel corso del The Beatlestones Days, questo evento propo-nendo una sfilata delle migliori minigonne presenti tra il pubblico, con riconoscimento “miglior minigonna della serata”. Un’altra rievocazione del passato, ma senza trala-sciare il presente, sarà la possibilità di poter assistere ad una mostra fotografica dei migliori chitarristi di ieri e di oggi, oltre che a mercatini stile vintage. Per entrambe le serate l’orario di inizio dei concerti è prevista per le ore 22. Ingresso libero. Tel. 333.3175607

(Alice Censi)

Breve

Partirà da Porto San Giorgio (Lungomare Gramsci Centro) la 32^ edizione della Maratona del Piceno Fermano. L’appuntamento è fissato per domenica 28 settembre alle ore 9. Quarantadue chilometri di lungomare fermano e poi l’arrivo, ancora a Porto San Giorgio (Via Buozzi). La Maratona del Piceno Fermano è organizzata dall’Asd Valtenna, in collaborazione con Confindustria Fermo e con i Comuni di Porto San Giorgio, Fermo, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano.

Fermano Una lunga corsa sulla costa

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Fermana, Civitanovese, Maceratese, Castelfidardo, Vis Pesaro, Recanatese, Fano, Sambenedettese, Jesina e Matelica: sono queste le dieci consorelle marchigiane inserite all’interno del Girone “F” di Serie D – stagione sportiva 2014/2015. Ai nastri di partenza si presentano tutte con rinnovate ambizioni, fra chi deve riscattare le delusioni della passata stagione per quel che poteva essere e non è stato (Fermana e Matelica su tutte) e chi vede questo torneo come ipotetico trampolino di lancio per approdare nell’affascinante mondo della Lega Pro (la stessa Matelica, Recanatese e Sambenedettese appaiono, francamente, un gradino sopra alle altre). Per quanto concerne la Fermana (foto), registrato il “pas-saggio” di consegne fra l’industriale Maurizio Vecchiola (che, in ogni caso, resta azionista di maggioranza) e il nuovo Presidente, l’imprenditore fermano d.o.c. Giorgio Fabiani, quella che si appresta al via della stagione appare una formazione ben equilibrata, decisamente compatta e più “squadra” di quella che l’anno scorso ha conquistato la salvezza senza passare per i play-out, anche se con un gap da colmare in relazione al tasso meramente tecnico riconducibile ai ragazzi a disposizione di mister Giudo Di Fabio. Una serie di ritorni eccellenti (i trascorsi canarini

da giocatori del DS Massimiliano Fanesi e del nuovo allenatore sono indiscutibili), sommati alla prosecuzione del lavoro del Direttore Generale Fabio Massimo Conti dovrebbero, se non dare risultati eclatanti in campo (anche per quest’anno l’obbiettivo dichiarato è una tran-quilla salvezza anticipata), per lo meno garantire quel definitivo consolidamento societario che, dando tempo al tempo, è sempre alla base di ogni successo. “Abbiamo voluto coinvolgere più gente possibile durante questi giorni. Presentare squadra e staff al ‘Recchioni’, in quella che è la vera casa canarina, è stato significativo. Anche il ritorno di Guido Di Fabio, voluto fortemente da tutti, ne è la testimonianza. La dimostrazione di affetto da parte dei tifosi è motivo di orgoglio. Sono qui per portare fatti concreti, e non solo belle parole. Siamo una società seria e compatta. Tornare Presidente della Fermana, di cui sono sempre stato tifoso, ha risvegliato in me grande entusiasmo, essenziale per far bene nel mondo del calcio”. Parole e musica del massimo dirigente gialloblù Giorgio Fabiani, che ha così proseguito: “Sono assolutamente soddisfatto del lavoro portato avanti sino ad oggi, sia per quanto concerne la costruzione della squadra che per quanto c’è da fare da dietro le scrivanie. Ad oggi, il lavoro svolto dal DS Fanesi e dal DG Conti, è stato impeccabile. C’è grande feeling, anche col mister. Abbiamo raggiunto degli obiettivi che ci eravamo prefis-sati. Quest’anno, ho voluto seguire da vicino la prepara-zione estiva dei ragazzi, in ritiro a Sefro, e debbo dire che sono stato sorpreso. Non ho mai visto tanto impegno, e soprattutto tanta voglia di allenarsi. E poi, non è detto che non arrivi qualcun altro…”. Unico “neo”, una campagna abbonamenti che ancora stenta a decollare. Cosa fare, Pres? “Solo con una società solida e forte si possono fare determinati progetti a lungo termine. Di conseguenza, portando entusiasmo e com-petenza, più gente arriverà allo stadio. Che deve essere

un luogo sicuro, dove si possano trascorrere delle belle giornate sportive, vissute con calore. Fino ad ora, abbia-mo cercato di allestire una campagna abbonamenti che possa far avvicinare il più possibile la gente alla Fermana. Agevolandone i prezzi, senza esitazione alcuna, abbiamo raggiunto un ottimo risultato per le quote rosa, anche perché, con un nuovo ‘pacchetto’ studiato sia per la Curva che per la Tribuna, vi è un notevole risparmio. Il mio auspicio, è che quest’anno possano venire più famiglie allo stadio. A testimonianza di tutto ciò il fatto di annul-lare una giornata canarina, perché per noi il supporto dei tifosi, è determinante”.Stesso entusiasmo anche nella vicina Civitanova dove una cordata di imprenditori settentrionali, coordinata dal Direttore Sportivo Giorgio Bresciani, ha gettato solide basi per un sodalizio rossoblù dal futuro radioso. Per la presentazione ufficiale della prima squadra (fra gli altri, forte dei vari Aquino, Degano, Ruzzier, Bensaja, Marga-rita, Forgione e Storani), il sodalizio rivierasco ha scelto una madrina d’eccezione. Si tratta di Roberta Pedrelli, famosa conduttrice e speaker radiofonica, madrina ideale per presentare alla città di Civitanova l’ambizioso progetto messo in atto dalla società, della quale con la sua grinta e dinamicità rispecchia in pieno lo stile. Simpaticissima e glamour, la bella capitolina ha tenuto a battesimo i rossoblù di mister Antonio Mecomonaco (ex Sulmona), che dopo le prime prestazioni stagionali ed aver passato il turno preliminare di Coppa Italia ha così dichiarato: “Sono contento di come sono andati i ragazzi, anche se sapevo che ci sarebbe stata qualche difficoltà. Ad esem-pio, sotto il profilo del gioco: migliorando il fraseggio, ci esprimiamo decisamente meglio. Ho notato da parte degli under e dei ragazzi più esperti una buona reazione: certo, dobbiamo lavorare ancora tanto, ma sono sicuro che per il campionato, con qualche innesto nei punti chiave, saremo all’altezza”. (Uberto Frenquellucci)

Calcio/Le squadre affrontano una nuova avventura in serie D

Civitanovese e Fermana ai nastri di partenza

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ANNO 12 - n.09 - 12 settembre 2014

Per la vostra pubblicità: 0734.223110Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003

Prossimo numero in distribuzione dal 10 ottobre al 13 novembre

Editore: Edizioni Fisal, Dir. Responsabile: Alessandro SabbatiniP.R.:Patrizia Scaloni, Fabio Scatasta Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - OsimoVignette: Daniele Ripani Redazione: Paolo Galletti, Francesca PasqualiHanno collaborato alla redazione di questo numero: Federica Balestrini, Andrea Braconi, Uberto Frenquellucci, Daniele MaianiCarmela Marani, Serena Murri, Loredana Tomassini, Endrio UbaldiDir. Amministrativo: Gianfranco SabbatiniWebmaster: Aranea (tel. 0734.776001)

CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermotel. 0734.223110 - fax 0734.220161www.corrierenews.it - [email protected]

Nelle scorse settimane è stata scritta una delle più tristi pagine della storia sportiva mon-tegranarese e del territorio, con la forzata rinuncia della Sutor Montegranaro alla Lega Gold A (l’ex serie A 2), dopo la retrocessione dalla massima serie avvenuta solo all’ultima giornata per differenza canestri. Dopo 8 anni di serie A, con ben 5 partecipazioni alle final eight di Coppa Italia e la disputa dei play off scudetto, è finita l’avventura della società gialloblù, che a causa delle crescenti difficoltà economiche delle ultime stagioni, nel corso dell’ultimo campionato ha dovuto rinunciare ad importanti giocatori, che ne hanno pregiudicato i risultati sportivi, determinando di fatto la retrocessione. Ciò che fa più male ai tifosi e agli appassionati della palla a spicchi è che il sodalizio calzaturiero non solo ha rinunciato a giocare nel secondo campionato professionistico nazionale, ma che ha rinunciato a partecipare ad ogni torneo nazionale. Al momento in cui va in stampa questo giornale, sembrerebbe che la dirigenza sia orientata all’iscri-zione nel campionato regionale di Promozione, di fatto l’equivalente della 3^ categoria del calcio. Tutto ciò è stato causato, così come denunciato da tempo su ogni organo d’informazione, dalla notevole esposizione debitoria della Sutor senza sponsor principale da oramai due anni e con troppi creditori da soddisfare. I tifosi storici del gruppo dei Sutor Rangers che fino all’ultimo sono stati vicini alla squadra, seguendola in oltre 300 nell’ultima sfida salvezza di Cremona, non hanno accettato una tale situazione e si sono organizzati auto-nomamente, dando vita alla società denominata Rangers Montegranaro, che partirà dal gradino più basso dei tornei, che è appunto la Promozione. La nuova società veregrense avrà come allenatore l’ex capitano e bandiera storica della Sutor con il record di presenze in maglia gialloblù Paolo Pagliariccio, segretario sarà l’ex giocatore professionista Gian Luca Trisciani anch’esso ex sutorino doc già campio-ne d’Italia con la Virtus Bologna, mentre il presidente sarà Giuseppe Apolloni, altro ex gialloblù che militò negli anni 60 in serie B con la Sutor. C’è già da scommetterci che la nuova società della tifoseria organizzata, con il supporto di tanti imprenditori, artigiani e operai, oltre a tanti ex sutorini, cercherà di vincere il torneo per poter partecipare alla serie D il prossimo anno. Dopo l’addio della Sutor al basket che conta, la prima squadra cestistica di Montegranaro è diventata la Poderosa Dino Bigioni Shoes che si appresta a disputare il suo terzo torneo di Divisione Nazionale B l’ex serie B 2. La società dell’appas-sionatissimo Presidente Riccardo Bigioni (foto), che nelle ultime due stagioni ha sempre raggiunto i play off, è stata costruita per disputare un bel campionato, anche se il girone è molto difficile, e chissà mai, visto che dal prossimo anno ci sarà la riforma dei campio-nati anche nel basket con l’eliminazione della Lega Silver (ex serie B 1), che la Poderosa magari si ritrovi nell’ex serie A 2, in caso di vittoria del torneo? Per il basket fermano e per gli appassionati di Montegranaro sarebbe una bella soddisfazione. Un’altra importante squadra del territorio che nell’ultima stagione ha disputato un buon torneo, conquistando l’accesso ai play off sempre del torneo di Divisione nazionale B, è il Porto Sant’Elpidio. La squadra rivierasca che ha tradizione e una tifoseria molto appassionata, si presenterà ai nastri di partenza con l’obiettivo di ottenere una salvezza tranquilla e di togliersi delle belle soddisfazioni, i presupposti per farlo ci sono tutti. (e.u.)

È iniziato il primo fine settimana di settembre il Campio-nato di Eccellenza Marche con solamente due squadre fermane al via, dopo le retrocessioni di Monturanese ed Elpidiense Cascinare. Nel massimo torneo dilettantistico regionale a rappresentare la Provincia di Fermo sono rimaste il Montegiorgio e la Folgore Falerone Mon-tegranaro. Per quanto concerne la squadra del Patron Beleggia si tratta di una presenza storica e consolidata, che in questi anni ha sempre disputato dei bei campionati, togliendosi delle importanti soddisfazioni, vincendo per ben 3 volte la Coppa Italia Marche, ben figurando anche alle fasi nazionali. L’obiettivo dei rossoblù montegiorgesi è quello di ottenere una salvezza tranquilla, cercando di valorizzare i giovani. Discorso diverso per la Folgore Falerone Montegranaro, che dopo aver scelto la scorsa stagione di trasferirsi nel Comune calzaturiero per la disputa delle proprie gare

interne e di tutta l’attività sportiva settimanale, ha dispu-tato il suo primo Torneo di Eccellenza chiudendo in zona play off, che solo per il gran numero di punti da parte della vincitrice del campionato Sambenedettese e della 2^ poi promossa Castelfidardo, non si sono disputati gli spareggi regionali per la promozione in D. Ad ogni modo la prima esperienza in Eccellenza della Folgore è stata sicuramente positiva, cosicché, la squadra che unisce due importanti Comuni mira a confermarsi a buoni livelli, cer-cando di ottenere una salvezza tranquilla, con lo sguardo rivolto verso l’alto, puntando a coinvolgere sempre di più gli appassionati montegranaresi e del territorio. Del resto l’ingaggio come Direttore Generale di un uomo esperto e profondo conoscitore del calcio dilettantistico marchi-giano come Claudio Cicchi, la dice lunga sugli obiettivi a medio-lungo termine della società folgorina. A Montegranaro, nel frattempo, dopo la perdita nella

scorsa stagione della squadra che aveva conquistato la serie D sul campo, trasferitasi a Fermo, con la nuova denominazione di Fermana F.C., la squadra vincitrice del torneo di 3^ categoria l’Atletico 99, ha raggiunto l’ac-cordo con la società titolare del marchio Montegranaro Calcio, che ha permesso l’utilizzo dello stesso, cosicché, la squadra che giocherà nel campionato di 2^ categoria si chiamerà Montegranaro Calcio ed avrà i colori gialloblù, con 20 giocatori su 22 che hanno militato nelle giovanili del Montegranaro prima del trasferimento a Fermo. Le partite interne della Folgore Falerone Montegranaro si disputeranno la domenica pomeriggio allo stadio Comu-nale “La Croce” di Montegranaro, mentre quelle della squadra di 2^ categoria si disputeranno sempre presso lo stesso impianto a settimana alterne di sabato.

Endrio Ubaldi

Vacanze terminate e ritrovo fissato al Palas di Via Fonte San Pietro per molti pro-tagonisti della stagione passata, che non hanno fatto mancare il benvenuto ai nuo-vi innesti della M&G Videx Grottazzolina Volley. Organico al completo, privo di big del calibro di Paterniani e Minnoni, ma anche rinforzato da volti nuovi di altissimo profilo come Bruschi e Belcecchi. Una prima sgambata sotto gli occhi attenti dei co-ach Ortenzi e Cruciani, cui hanno preso parte anche tre giovani della Serie D di Citeroni, i quali spesso saranno coinvolti negli allenamenti dei “big”. L’obbiettivo stagionale è quello di sempre, allenarsi al top per far vedere una bella pallavolo, com’è successo in passato. La speranza? Quella di continuare a far crescere un movimento pallavolistico che merita. Ormai definito l’organico che disputerà il prossimo campionato di Serie B1. Dai palleggia-tori (Cecato ed il grottese d.o.c. Michele Rossi) ai centrali (confermati in blocco Chiarini, Stoico e Girolami), dal libero (Brandi) agli schiacciatori (Pettinari, Belcecchi, Bruschi, Vecchi), l’assemblaggio del team lascia ben sperare in vista di una stagione lunga e difficile, con speranze di ben figurare aumentate dall’ingaggio dell’ ultimo arrivato, ossia il giovane schiacciatore Federico Ferrini: anconetano, classe ‘94 per 195 cm, proviene da Falconara, nella quale ha disputato le ultime due stagioni in Serie C. Il suo personale palmares anno-vera uno scudetto Under 18 conquistato nel 2011/12 in maglia Lube: “La chiamata di coach Ortenzi è stata inaspettata e mi ha veramente reso felice ed orgoglioso per l’opportunità con-cessami di affrontare una categoria tutta nuova in un gruppo vincente, come si è dimostrato nella passata stagione. Ed è stata proprio la voglia di intraprendere questa nuova esperienza a farmi decidere di venire a “Grotta”. Sono entusiasta e non vedo l’ora di incominciare”. Queste le sue prime parole da neo grottese, per una stagione tutta da vivere: “Per me la B1 è un’esperienza tutta nuova, quindi affronto questa stagione con tanto entusiasmo e voglia di migliorarmi per dare il massimo contributo possibile ed inserirmi in questo gruppo collau-dato che credo abbia potenzialità importanti per fare un bel campionato”. (u.f.)

Basket/Si riparte dalla Promozione

Calcio/Gli obiettivi di Folgore e Montegiorgio

Pallavolo/Definito l’organico, si punta sui giovani talenti

La Sutor dopo l’addioal basket che conta

Fermane: è tempo di Eccellere!

La Videx scalda i motori

Breve

Sesta edizione per i Muri Fermani, gara ciclistica amatoriale che si caratterizza per la presenza, nel percorso di 95 Km che si snoda nell’entroterra fermano, di brevi e micidiali salite che arrivano anche al 14% di pendenza. Appuntamento domenica 21 settembre, partenza alle ore 9,15 in Piazza del Popolo di Fermo, arrivo sempre in Piazza del Popolo.www.pedalefermano.com – [email protected]

Fermano Tornano i Muri Fermani

Sabato 13 e domenica 14 settembre, al PalaSavelli di Porto San Giorgio, si terrà la Golden League di ginnastica artistica femminile, con la presenza delle migliore ginnaste del panorama italiano (goldenleague.fermo85.com – www.bookingshow.it)

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