CORRIERE NEWS GIUGNO 2013

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L‘altra informazione Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita ANNO 11 - N.6/2013 - 14 GIUGNO Politica I sindaci eletti ad Altidona, Montegiorgio e Porto Sant’Elpidio, tra sorprese e conferme 06 10 22 7 Economia 9 Ambiente Tra biogas e differenziata Più innovazione, più lavoro 14 Terra nostra Le proposte di Italia Nostra 11 Politica Il dopo “rimpasto” a Fermo 15 Cultura Sedie come opere d’arte 17-21 Cartellone Un’estate di divertimento 23 Sport Futuro sulle due ruote Sport Il movimento cestistico provinciale non smette di crescere. E intanto la Sutor... Quando la cultura avvolge vie e piazze dei nostri centri Dentro la città Viva la strada! VICINO CASELLO A14 E PORTO SAN GIORGIO 0734.621465 335.6248498 335.6248478 339.4685043 NUOVO COMPLESSO RESIDENZIALE A SALVANO DI FERMO NUOVO COMPLESSO RESIDENZIALE A SALVANO DI FERMO Ufficio Tecnico www.edilmolini.com Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno. PRODUZIONE PELLETTERIA VENDITA CALZATURE PORTO SAN GIORGIO Via Gentili, 9 (vicino Mercato Coperto - lato Nord) Tel. 0734.670943 - 338.8683259

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Viva la strada

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L‘altra informazione

Periodico di informazione del Fermano e del CivitanoveseDistribuzione gratuita

A N N O 1 1 - N . 6 / 2 0 1 3 - 1 4 G I U G N O

PoliticaI sindaci eletti ad Altidona,Montegiorgio e Porto Sant’Elpidio,tra sorprese e conferme

06

10

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7 Economia 9 AmbienteTra biogas e differenziata

Più innovazione,più lavoro

14 Terra nostraLe propostedi Italia Nostra

11 PoliticaIl dopo “rimpasto”a Fermo

15 CulturaSedie comeopere d’arte

17-21 CartelloneUn’estatedi divertimento

23 SportFuturo sulledue ruote

SportIl movimento cestistico provincialenon smette di crescere. E intanto la Sutor...

Quando la cultura avvolgevie e piazze dei nostri centri

Dentro la cittàViva la strada!

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14 giugno 20132Inchiesta/Arte in strada

ui luoghi e non luoghi di una città parlammo numeri or sono e lo facemmo a proposito dello spopolamento dei centri storici delle nostre bel-lissime città del sud delle Marche che languono,

conservando la dignità data dalla fierezza della storia che è passata sopra i loro tetti e accanto alle loro mura, in una agonia sommata all’oblio. Una situazione di non vitalità legata al non essere più dei “luoghi”, nel senso sociolo-gico del termine, del non essere più in pratica, il terreno dove la vita sociale lavora, si nutre, si sviluppa e prospera. Il progresso (?!), come noi lo intendiamo in questo momento storico, non è fatto più per i nostri borghi: le auto li hanno invasi; i centri commerciali, figli di un’al-tra cultura, hanno sostituito quelle tenere ed ingenue botteghe che non sfavillavano di luci e abbondanza, ma contenevano, oltre ai prodotti, una cosa che non appare subito con sfacciata evidenza, ma c’era: la conoscenza di un mestiere, di un’arte. Questa è una terra dove l’arte è una cosa che non fa rumo-re, è una cosa naturale come l’aria, connaturata coi luoghi e con la storia, anche se non ce ne accorgiamo quasi più. Ogni nostra città ha un suo teatro, antico e bello anche se piccolo, monumenti, palazzi, scorci suggestivi e inattesi; o una banda, che poi altro non è che la scuola di musica alla quale si sono formate generazioni di melomani. Trapiantare di peso un modo di intendere la vita sostituen-do a piè pari il valore del sapere con l’effimero, l’apparire, anzi il perseguimento e l’ostentazione del denaro e basta, genera dei “non luoghi”, perché ammazza le coscienze, la percezione di ciò che è bello e giusto.

La città, come una piantina non innaffiata, deperisce lenta-mente, avvizzisce, diventa come lo specchio delle persone che la abitano: niente ideali, niente passioni, niente inizia-tiva... L’uomo ha bisogno della socialità per vivere e per esprimere se stesso; senza di essa la vita perde di slancio, di interesse. E non è importante solo essere “attori” di operazioni socializzanti e costruttive: ha la stessa valenza assistervi, percepirle, lasciarsene coinvolgere, magari anche giudicarle, favorevolmente o meno. È socializzare il praticare sport, ma lo è altrettanto assi-stere a eventi sportivi, o il piacere di ritrovarsi insieme per apprezzare il buon cibo. E quando in questi periodi di estate si assiste nelle città a un fiorire di iniziative culturali, sportive, enogastronomiche, non è solo “pane e circo” di romana memoria: è, deve essere, lo sforzo di ridare identità ai luoghi, è lo sforzo di far uscire la gente dalle proprie case per farla riappropriare di ciò che è loro e subdolamente le è stato tolto. La città non deve essere altro che la continuazione all’a-perto della nostra casa, della città dobbiamo sì avere cura: ma il vero dovere salvifico, per noi e per lei, è viverla. E una città si rende bella non solo con le opere pubbliche (talune, peraltro, opinabili), ma anche con tutto ciò che la riempie di gioia di vivere, sia che si chiamino feste, sia che si chiamino concerti o sagre, insomma tutto quello che serve a non farla apparire un museo della peggior risma dove il motto è guardare e non toccare. E allora al lavoro, e non ci si trinceri dietro il solito “vor-rei, ma non posso, mancano i fondi…”, eccetera: è nelle difficoltà che l’uomo ha sempre dato il meglio di sé, con passione, oculatezza, buona volontà, fantasia, inventiva. E, soprattutto, si smetta una buona volta di ostacolare

chi, e sono tanti, ha voglia di fare, con generosità e ben poche esigenze, anzi, disponibili a rimetterci del proprio: non ci stiamo più a questa politica della narcosi culturale, il popolo non vuole essere bue. Riprendiamoci i nostri Luoghi, riempiamoli ancora della nostra Storia, della nostra Cultura. E a quel paese chi vuole solo riempirli di macchine.

di Daniele Maiani

È necessario tornare a vivere la città per riappropriarci della nostra identità

I luoghi “non luoghi” e il fondamentale bisogno di socialità dell’uomoAlla ricerca dell’anima perduta di una terra gloriosa

S

“La strada, la piazza, non moriranno mai. Ci saranno sempre eventi, si farà comun-que teatro, cambieranno le formule, le priorità, le tipologie di rappresentazione. Ma l’uomo ha sempre bisogno di contatti veri, reali”. Pensieri e parole di Marco Renzi (foto), direttore della Compagnia Eventi Culturali/Teatri Comunicanti di Porto Sant’Elpidio che, con i suoi 37 anni ininterrotti di attività, è la più longeva compagnia teatrale professionale nata nella parte sud delle Marche. “La piazza, come luogo di incontro e di cultura, anche teatrale – continua Renzi – ha sicu-ramente perso quell’incisività che aveva in passato, a causa anche e soprattutto della presenza di “piazze parallele” vir-tuali, molto più frequentate di quelle reali. Ma non se ne potrà mai fare del tutto a meno. Si conviverà, “reale” e “virtuale” insieme, forse più “virtuale” che “reale”, almeno per adesso, ma si conviverà”.E questo passaggio, almeno parziale, dal-la piazza fisica a quella “immaginaria” è positivo, o no? “E’ sempre una questione di misura – spiega Renzi – come tutte le cose. L’importante è non abusarne. Se il “virtuale” si sostituisce completamente al “reale”, non ci siamo. Entrambe le piazze non possono essere eliminate, ci vuole equilibrio. Lo spettacolo dal vivo è comunque fondamentale: nelle piazze, sulle strade, nei teatri, in contesti anche particolari”.Spesso però chi va a teatro sceglie di andare, chi gusta uno spettacolo in piazza

è magari lì per caso, viene quindi “scelto dallo spettacolo”… “Questa è una que-stione sulla quale si dibatte da tempi immemori, se il teatro deve andare dalla gente o se la gente deve andare dal teatro. Io penso che in alcuni momenti è giusto che il teatro vada dalla gente, in altri è giusto il contrario. Anche qui è una que-stione di equilibrio. Ci sono stati grandi esempi di teatro che è andato dalla gente e che ha dato vita poi a filoni: tutto ciò che oggi chiamiamo ‘terzo teatro’ o ‘teatro di strada’ è figlio di queste riflessioni. Ma ci sono stati grandi esempi anche al con-trario. Dipende dalle proposte e bisogna valutare singolarmente. Comunque il fatto che ci siano tutte e due le possibilità è una ricchezza, non un impoverimento”.Torniamo alla piazza, al luogo aperto dove fare teatro: i contastorie, che anima-vano i paesi e le campagne di un tempo sono quasi del tutto scomparsi. Voi vi sentite un po’ eredi di questa tradizione? “Nel nostro lavoro c’è questa eredità. Basti pensare che per dieci anni abbiamo organizzato “Raccantando”, festival dei conta e canta storie a Montegiorgio. E’ un tasto presente nella nostra poetica, nella nostra ricerca e nel nostro percor-so. Perché anche qui siamo di fronte ad una tradizione che non è scomparsa e che non scomparirà mai. Il fatto che io possa salire sopra ad una sedia, ad una roccia, allo scalino di una chiesa e possa rivolgermi ad altri miei simili e racconta-re una storia, è qualcosa che è iniziato

migliaia di anni fa e che continuerà per altri migliaia di anni perché nessuno può emulare o limitare quel gesto che racchiude in sé caratteristiche uniche, ossia il fatto che un essere umano vivo si rivolge ad altri esseri umani vivi. E’ questo un fatto particolare e irripetibile. Poi è anche da considerare che quel povero cantastorie, che si rivolge a cin-quanta o cento dei suoi simili, quando scende da quella sedia riflette perché ci sono suoi colleghi che sono saliti su altre sedie (leggasi televisione) e sono in grado di parlare a milioni di persone. Questo gli provoca un po’ di frustrazione ma poi capisce che il suo gesto contiene

valori non inferiori, sono solo le modalità di comunicazione che cambiano. Per questo quel gesto dell’uomo che da un rialzo qualsiasi racconta una storia ad altri uomini, rimane fondamentale e non scomparirà”.Dal 12 al 20 luglio la Compagnia Eventi Culturali/Teatri Comunicanti organizza a Porto Sant’Elpidio il Festival Internazionale del Teatro per Ragazzi “I Teatri del Mondo”. Sarà una ghiotta occasione riservata ad ogni bambino, nonno, genitore o amico di gustare prodotti artistici di qualità e di rivi-vere l’antico ed inimitabile gesto dell’uomo che racconta una storia ad un altro uomo.

Alessandro Sabbatini

Marco Renzi e l’ineluttabile bisogno dell’uomo di esibirsi “dal vivo”

La piazza non morrà, si adeguerà

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La strada è un contenitore formidabile di una moltitudine di espressioni e il luogo per attuare la forma più diretta di comunicazione. Questo è vero per il teatro e la musica, ma è altrettanto vero per il cibo che all’aperto trova una collocazione ideale, tanto da divenire un’arte a tutti gli effetti. Preparare e vendere il cibo in strada in chioschi di varie tipologie o con l’ausilio di negozi ambulanti è una pratica diffusa a tutte le latitudini e probabilmente la forma più sociale di alimentarsi, dal momento che il denominatore comune del cibo di strada è ovunque il basso costo.Ciò non ha impedito ad alcune tipologie di cibo di strada di assurgere al ruolo di vere e proprie icone delle cucine regionali. Pensiamo ad un esempio locale rappresentato dalle olive all’ascolana che sono certamente il piatto marchigiano più conosciuto in Italia, ma nello stesso tempo la prima cosa che i turisti chiedono quando arrivano ad Ascoli Piceno, il mitico cartoccio di olive calde e fragranti. Così come è impensabile immaginare un viaggio in Sicilia senza assaggiare un arancino nei chioschi diffusi in ogni angolo della meravigliosa isola. E ancora, le friggitorie napoletane sono un vero e proprio cult: Napoli non sarebbe la stessa senza quegli enormi pentoloni di olio bollente che sfornano in continuazione pizze cresciute, timballetti di maccheroni e graffe ridondanti di zucchero. In Romagna la piadina può essere imbottita con qualsiasi salume o formaggio, in Emilia lo gnocco modenese (che a Bologna diventa crescentina e a Parma la torta) non è solo cibo di strada, ma anche ele-mento indispensabile di ogni antipasto servito nei ristoranti. In Liguria tipico cibo di strada sono le focacce fatte in tanti modi, tra cui quella squisita di Recco, farcita con lo stracchino. Per non parlare dei cibi di strada stranieri che hanno letteralmente invaso il nostro Paese come il Kebab, che in Germania ha iniziato a spopolare qualche anno prima nei cosiddetti “Imbiss”, letteralmente chioschi che servono lo spuntino o la merenda. Nel mondo anglosassone il mitico “fish & chips” veniva fine a qualche anno fa servito nei chioschi direttamente nella carta dei quotidiani, una caratteristica che in qualche piccolo e storico chiosco ancora rimane. In Spagna il cibo di strada si identifica sostanzialmente con i churros, biscotti fritti che hanno la stessa forma dei nostri crumiri, venduti soltanto confezionati. Nell’area mediorientale i cartocci di carta paglia vengono riempiti dai falafel, squisite polpette fritte di farina di ceci. Per chiudere, un rapido salto in Sudamerica dove tacos e empanadas la fanno da padrone a partire dal Messico in giù.Per gustare queste ed altre succulente proposte gastronomiche, all’interno del Veregra Street Festival di Montegranaro (dal 23 al 29 giugno) verrà allestita un’apposita sezione denominata Veregra Street Food, dedicata al cibo di strada italiano e internazionale con laboratori di educazione alimentare per bambini, laboratori di cucina, degustazioni e dibattiti. (Stefano Greco)

Inchiesta/Arte in strada3

“L’arte rimane tale anche quando non si fa nei teatri. E’ importante che chi tiene in mano i cordoni della borsa se ne renda conto. Purtroppo, però, in Italia abbiamo ancora a che fare con leggi retrive ed idee ‘vecchio stampo’”. Non usa mezzi termini Giuseppe Nuciari (foto) quando parla di arte di strada. Conosciuto per essere il direttore artistico del Veregra Street Festival, da poco più di un anno Nuciari è presidente della Federazione nazionale arte di strada, ente di cui fanno parte cir-ca duecento tra festival, organizzazioni, compagnie e singoli artisti. Spesso la gente guarda solo di sfuggita gli artisti che incontra nelle piazze o nelle vie delle città; li considera dei “poverac-ci” e al massimo allunga loro qualche moneta. L’atteggiamento, però, cambia in modo radicale quando gli artisti si esibiscono nei festival di settore. In quel caso, le persone si riversano a frotte e sono disposte anche a fare parecchi chilometri pur di assistere agli spettacoli.“Sono consapevole di questa dicotomia tra libero esercizio e festival. Anche all’interno della nostra federazione convi-vono le anime di chi sceglie di esibirsi da solo e di chi fa parte di una compagnia. Per questo, a Milano, in accordo con il Comune, abbiamo avviato ‘Strada aper-ta’. Si tratta di un progetto telematico attraverso il quale gli artisti di strada possono informarsi sui luoghi disponi-

bili dove poter esibirsi. Ci auguriamo che l’iniziativa venga estesa anche ad altre zone d’Italia”.Considerandolo a tutti gli effetti un lavo-ro, si riesce a vivere di arte di strada?“Chi è inserito all’interno di una com-pagnia vivacchia, perché può contare su una serie più o meno numerosa di appuntamenti fissi nei festival in giro per l’Italia e per l’Europa. E’ più difficile per chi si esibisce da solo. Se a questo si aggiunge che alcuni Comuni hanno vietato agli artisti di strada di esibirsi, diventa ancora più complicato vivere con questo lavoro. All’estero, in alcuni stati, esistono sussidi che consentono agli arti-sti di strada di vivere del loro mestiere. L’Italia da questo punto di vista è molto indietro. Ultimamente, però, sembra che il vento stia cambiando. Vediamo da più parti un crescente interesse nei con-fronti dell’arte di strada e speriamo che i risultati comincino ad arrivare”.In Italia, buona parte degli artisti che par-tecipano ai festival di strada provengono dall’estero. “In Italia ci sono buone scuole, come la Flic di Torino. Molti artisti decidono di specializzarsi all’estero, ad esempio in Belgio, dov’è molto forte la cultura dell’arte di strada. Ovunque si svolga, comunque, si tratta di un’attività che richiede studio, applicazione e sacrifi-cio. In ogni spettacolo, infatti, non c’è

niente di improvvisato. Ogni movimento viene provato e riprovato decine di volte. Tutto è studiato alla perfezione per otte-nere quei risultati che poi fanno rimanere il pubblico a bocca aperta. Non mi stan-cherò mai di dire che quella di strada è un’arte a tutti gli effetti, che non ha niente da invidiare alle altre, ma che anzi più di altre genera economia. Per questo stiamo lavorando perché ottenga il riconoscimento di categoria artistica e venga regolamentata da una legge nazio-nale di settore”. L’impegno e la passione che Nuciari met-te nel suo lavoro quest’anno raggiunge-ranno l’apice dal 23 al 29 giugno, quando a Montegranaro tornerà il Veregra Street Festival. Quali sono le ragioni del succes-

so e della longevità della manifestazione?“Il Festival è nato quindici anni fa con l’obiettivo di rivitalizzare il centro storico di Montegranaro e ha ottenuto fin dalla prima edizione un eccezionale successo. Negli anni è cresciuto, radicandosi nella città, diventando una realtà conosciu-ta a livello nazionale e internazionale, richiamando ogni anno migliaia di per-sone e facendo di Montegranaro, per una settimana, la capitale dell’arte di strada. Il legame tra la città e il festival è ormai indissolubile. Per questo, a chi mi chiede se il festival potrà mai essere esportato, rispondo che Veregra Street è nato e morirà a Montegranaro”.

Francesca Pasquali

Riflessioni dis-incantate di Giuseppe Nuciari, direttore artistico del Veregra Street Festival

Cultura gastronomica da riscoprire e preservare

Non è il luogo a fare l’arte, ma la passione degli artisti

Paese che vai, cibo di strada che trovi

HAI PROVATO ASMETTERE DI FUMARE

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Lo dice il prof. Veronesi, ex Ministro della Salute e fondatore dell’ Istituto dei Tumori di Milano. Nel Corriere della Sera del 25 aprile, in una intervista, il Prof Umberto Veronesi sostiene che con il calo del consumo di sigarette che si è già verificato nel primo trimestre del 2013 grazie alla sigaretta elettronica ci saranno, secondo le statistiche sanitarie, 1000 morti in meno... Se la riduzione del consumo di tabacco fosse del 10%, la riduzione statistica dei morti di tumore sarebbe di 3000 persone in meno l’anno.Smettere di fumare migliora la respirazione, la pressione sangui-gna e il ritmo cardiaco, i sensi del gusto e del tatto migliorano: alito, dita, denti e capelli sono più puliti. Il catarro diminuito segnala che i polmoni stanno reagendo al cambiamento. Calano il rischio d’infezioni respiratorie e di ictus (-33%). Migliorano circolazione sanguigna e capacità polmonare. Diminuisce la tosse cronica. Dopo un anno che si è smesso, si dimezza il rischio di infarto. Anche il rischio di tumore cala sensibilmente. La sigaretta elettronica SVAPOMAGIC dà più gusto della biondatradizionale...

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14 giugno 20134Inchiesta/Arte in strada

Non solo “Civitanova Danza Tutto l’Anno”, come recita il titolo dell’espansione non estiva del celebre festival internazionale che più di ogni altro evento caratterizza la vita culturale della città, ma danza pure dappertutto. Già, perché per la sua 20^

edizione la rassegna “Civitanova Danza”, in programma dal 20 luglio al 15 agosto, toccherà tutti i tre teatri cittadini, Rossini, Cecchetti e Annibal Caro, fino ad arrivare all’Arena Sferisterio di Macerata, confer-mando una collaborazione che, in nome

della cultura, va oltre i campanilismi, tra pri-me assolute e nazionali, progetti innovativi ed affermate stelle (la Zakharova su tutte), e non disdegnerà poi di uscire all’aperto e andare tra la gente, dove essa s’incontra e vive quotidianamente.E così, l’affermato festival in memoria di Enrico Cecchetti si concederà alla piazza in occasione delle due giornate principali, il 20 luglio e il 3 agosto, quando, a far da proemio agli spettacoli in teatro, saranno gli allievi delle scuole di danza della città, che si esibiranno sul palcoscenico di Piazza XX Settembre, con “Happy Dance Hour!” (ore 19). Il senso di questa aper-tura della danza allo spazio pubblico per antonomasia viene spiegato da Gilber-to Santini (foto), direttore dell’AMAT e curatore della rassegna, promossa anche da Comunae e Teatri di Civitanova.“C’è un doppio livello – afferma Santini – che concerne questa scelta. Come primo, mi sono accorto che, per uno strano prodigio, non c’è niente di meglio della danza per rivelare i luoghi e le bellezze architettoniche. Forse perché sono spazi che siamo abituati a percorrere sempre per un fine, per andare da altre parti, al lavoro, a fare la spesa, a scuola, mentre la danza è movimento fine a se stesso, come fine a se stessa è l’arte in genere. Il secondo è la volontà di portare la danza tra la gente, negli spazi abitati e abituali. Abbiamo già fatto esperimenti di ogni tipo, andando nei luoghi della città, ma volevo che la ventesima edizione del festival fosse dedicata ai cittadini, in par-ticolare ai loro figli, che potranno esibirsi in piazza”.Fu lo stesso Paul Valery, poeta e scrittore francese, a sottolineare come nella danza i movimenti dei corpi non abbiano alcun fine, come ricordato da Santini, che pro-prio in questa anti-economicità dell’atto vede il bisogno di portare tale arte tra la gente: “Si può stare tra le persone in tanti modi; noi intendiamo dare un attimo di sogno alla gente, allontanarla per alcuni

istanti dalle contingenze quotidiane, pro-prio perché il movimento della danza non ha nessuno scopo concreto. E poi è l’arte più democratica che ci sia, perché tutti abbiamo un corpo e, in fondo, per danzare non serve altro; basterebbe solo superare alcuni pregiudizi su questa disciplina, che sa essere energia pura”.Insomma, un’esperienza da ripetere e rinnovare? “Sicuramente – continua San-tini – per quanto riguarda la danza urba-na, perché niente come il corpo rivela lo spazio e niente è più valorizzante per far esplodere esperimenti di ogni tipo. Pen-so, ad esempio, ad una coreografia che fu fatta con i carrelli della spesa, in un centro commerciale! È un’arte che non ha bisogno di nulla, un po’ come il teatro di strada: infatti, nello sperimentare e contaminare, penso spesso a manifesta-zioni come il Veregra Street Festival. La missione comune è ridurre l’apparente divario tra vita e arte”. E sarebbe dav-vero bello, un giorno, ritrovarsi a fare la spesa, andare al lavoro, persino fare la fila alle poste, tutti quanti danzando.

Simone Accattoli

Le strade. Le piazze. I quartieri. Ogni angolo di una città o di un borgo contiene una sua storia, la maggior parte delle volta conosciuta soltanto da chi ci abita o da chi lì ha vissuto una parte importante della propria vita. E allora anche il cinema può diventare uno strumento per (ri)scoprire spazi e memorie.Con Andrea Cardarelli del Circolo del Cinema Metropolis di Porto San Giorgio abbiamo discusso spesso di un arte che, nel tempo, è arrivata a spersonalizzarsi, vuoi per la crescita esponenziale di “contenitori freddi”, vuoi per uno sviluppo tecnologico che ha spinto sempre più la gente dentro le mura di casa, davanti ad una tv, un notebook o un tablet. Un’arte che però, grazie al lavoro paziente e quotidiano di appassionati e piccoli professionisti, continua a pulsare e a catturare l’attenzione del pubblico. Andrea, nel suo vorticoso lavoro di organizzazione di cineforum nel territorio, ha sviluppato un progetto proprio legato al recupero di quelle strade, di quelle

piazze e di quei quartieri che raccontano la storia di una comunità, anche quando la stessa comunità sembra ignorarla.“L’idea è di andare a riportare, come avveniva molti anni fa, il cinema in luoghi specifici, da un lato per farli conoscere, dall’altro proprio per ricondurre quest’arte a contatto con la gente. Se, a mio parere, il multisala ha spersonalizzato il rapporto con il cinema, la strada può essere un veicolo giusto per ritornare a quell’idea originaria”.Con un progetto per Fermo e dentro Fermo, partito lo scorso anno e poi interrotto per cause di forza maggiore. “E’ una città che si presta a questo tipo di manifestazioni, dal centro storico a Marina Palmense, da Torre di Palme a Campiglione e via via in tutti gli altri quartieri. Ma tutti i paesi di questa provincia si prestano ad interventi del genere, proprio perché custodi di una bellezza unica”.Film rigorosamente d’essai, con pellicole che vanno poco “d’accordo” con i grandi circuiti, e che spaziano di argomento in argomento, arrivando a toccare

anche la stessa vita delle città. “Penso a film come ‘La stanza del figlio’ con gli scorci di Ancona, film che hanno toccato e mostrato il territorio marchigiano: un viaggio nelle Marche, fatto nelle vie e nelle piazze”.Nel suo progetto cineforum, però, c’era e c’è tuttora un qualcosa in più: il desiderio di raccontare il quartiere. “Voglio andare e fare interviste per realizzare poi una sorta di documentario sulla vita di quel quartiere. Documentario da mostrare a distanza di qualche settimana dalla proiezione di un film, sempre nello stesso luogo. E’ un’esperienza che è stata fatta in altre città, non solo delle Marche, e non vedo perché non possa essere ripetuta da noi”.Chiude con alcuni aneddoti, Cardarelli. “Quando si fanno queste manifestazioni, possono crearsi situazioni particolari: si va dal rumore di auto o dalle grida di bambini intenti a giocare, che più che disturbare arricchiscono l’atmosfera, a difficoltà oggettive come il reperire la corrente elettrica. E in questo caso è la solidarietà degli abitanti ad emergere e a permettere a tutti di godersi un film sotto le stelle”.

Esibizioni anche in piazza, per la 20ª edizione di “Civitanova Danza”

Un progetto di riscoperta di vie, piazze e quartieri

Il ballo di una comunità

Il cinema per la città e dentro la cittàdi Andrea Braconi

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Inchiesta/Arte in strada

Quando il bisogno di bellezza si fa contagioso, l’arte si mette a dialogare con il “dove”. Aboliti i salotti, restano in prima fila location non convenzionali, luoghi inconsueti ma quotidiani che grazie al talento di pochi diventano fruibili da tutti. È lì, nei vicoli del borgo medievale di Altidona, che per ben diciotto fortunatissime edizioni si è inserita “Stanze aperte”.Una rassegna che, fortemente voluta e sostenuta dalla passata amministrazione Pagliarini, di anno in anno ha ge-nerato il sovrapporsi di vari linguaggi: pittorici, fotografici e multimediali. A dirigere i lavori l’artista Nazareno Lucia-ni, curatore della mostra organizzata insieme a Comune e Pro-Loco, ideatore della kermesse inaugurata nell’ormai lontano ‘94 i cui echi si sono diffusi a livello regionale per tutte le sue diciotto edizioni. Un evento culturale che si potrebbe definire partito dal basso, un po’ in sordina, con solo cinque opere, per arrivare a quelle di oltre dieci artisti, fino ai quattordici della passata edizione (l’anno scorso). Erano gli allievi più meritevoli delle accademie d’arte che hanno animato il borgo per quasi un ventennio, provenien-ti da tutta Italia e spesso anche stranieri: Sandro Acquatic-ci, Alessandro Cipressi, Anselmo Brutti, Kristina Kaanan,

Ettore Ledonne, Mario Masciarelli, Paola Metallo, Ludwig Van Molle, Davide Monaldi, Elisabetta Spampanato. Uno degli aspetti più originali riguardava l’allestimento, per-fettamente in accordo con le più recenti tendenze espositive di arte contemporanea, messo in scena in luoghi qualun-que: abitazioni fatiscenti e disabitate, cabine telefoniche in locali pubblici, cantine, vani domestici, legnaie divenuti galleria d’arte. L’evento pensato come mostra itinerante da Luciani si è progressivamente affermata attraverso i vicoli del paese, con un’affluenza media ben al di sopra di ogni aspettativa. Numerose le presenze da parte di turisti, esper-ti, curiosi durante le calde serate estive che diventavano im-mediate occasioni di confronto e discussione con gli oggetti ed i loro autori. Molti i giovani, provenienti anche da Ancona e Ascoli, visitatori inconsapevoli che s’immergevano nell’at-mosfera d’avanguardia, contaminati dalle opere che erano installazioni ma anche lavori di tipo scultoreo, fotografico, elaborati digitali. Eseguite sul posto o appositamente, di-ventavano elementi d’arredo, animavano pareti con sugge-stivi effetti ottici luminosi.All’inizio, erano diverse le vecchie case abbandonate,

tutte da valorizzare e riempire per regalare nuova vita al centro storico. Col passare degli anni, sono ve-nuti meno molti dei posti più fatiscenti ed efficaci, dichiarati inagibili e in via di ristrutturazione. Per questo, durante l’ultima edizione nel 2012, molti dei luoghi d’allestimento più strategici sono stati sostituiti dal teatro comunale. Alcune delle opere sono state donate al Comune e si trovano all’interno del palazzo comunale, proprio per continuare a mantenere una sorta di continuità fra oggetto e luogo.Vista la peculiare ricerca degli allestimenti, verrebbe da chiedersi se fossero stati i luoghi a fare da sfondo alle opere o viceversa, in un rapporto reciproco, simbiotico e imprescindibile di totale comunione. Senza più saper distin-guere i veri margini della cornice di un quadro da quelli della sua collocazione paesaggistica. Come se fossero le pareti, il contesto a far sì che l’opera divenuta duttile si facesse strada nell’animo collettivo. (Serena Murri)

Era il 1995: Quella volta che la Regina Amalasunta è tornata in Via Regina Amalasunta: mille suggestioni negli androni, i cortili segreti, dietro ogni angolo; che Saporoso Matteucci è tornato nella sua Torre con la sua preda, la bella figlia di Solimano; che in Largo della Rivolta la “Roscetta” ha pianto di nuovo suo figlio, “morto ‘ppiccato” per aver capeggiato la rivolta popolare del 1648 contro il Visconti, affamatore e malversante.Era il 1996 e il 2002: Quelle volte che l’orrenda cena di Oliverotto Euffreducci e i suoi fantasmi hanno popolato le arcane atmosfere del Parco della Rimembranza (“Tracce di Oliverotto”); della riva del Grande Padre Tenna (“L’attendamento”); della fatiscente e fantasmatica Stazione di Santa Lucia (“Le Donne di Oliverotto”).Era il 1997 e il 1999: Quelle volte che nel ventre della Città, le Cisterne Romane, furono ripercorsi, in contemporanea in tutte le trenta sale, i possibili itinerari dei Fondatori di Fermo. Fu “La Cerca del Nome”, un grandioso spettacolo/gioco di ruolo con gli stessi spettatori protagonisti delle avventure di Mare e di Terra: annegavano nelle Tempeste, sbranati da Mostri Marini, ammaliati dalle Sirene, trasformati in porci da Circe la Maga, si sperdevano nella Palude, attraversavano l’Abisso, venivano divorati dal Drago… E ogni vittima finiva nel percorso degli Smarriti, attraversando il misterioso mondo dei Morti. Infine, tutti confluivano alla corte di Ade e Persefone e ricevevano l’ammonizione a non essere Distruttori, ma Costruttori, ad andare e fondare di nuovo la Città. Mitico. E drammaticamente disatteso da recenti e scellerate scelte. Era il 1998: Quella volta che protagonista fu la Parola, in tre luoghi diversi: “La Biblioteca”, nell’andito d’ingresso della Sala degli Artisti; “Sepher Yetzirà”, nel Cortile di Palazzo Azzolino; le “Operette Morali” di Leopardi, rivisitate al Parco della Rimembranza. Era il 2000: Quella volta de “Il Ferro e

la Pietra”: tutto il piano nobile di Palazzo Paccarone, con il suo giardino, teatro dell’epica vicenda di Ludovico Euffreducci, ultimo effimero Signore di Fermo. La fuga per salvarsi dal feroce zio Oliverotto; l’infanzia a Perugia; il suo ritorno a Fermo, appena ventenne, per riprendere la città; la famosa Battaglia a Cerquabella, in cui trovò la morte, contro l’esercito del Cardinale Bonafede; il pianto straziato della madre che volle edificargli la tomba in San Francesco, dove ancora riposa con la sua spada a fianco. Era il 2001: Quella volta che l’intera Contrada Campolege fu teatro della vicenda del tiranno “Rinaldo da Monteverde”: prima i Cantastorie narrarono la sua cattura da parte dei Fermani; poi il suo ingresso da Porta San Giuliano: incatenato, cavalcando al contrario un asino. Il percorso/calvario su per Via Visconti d’Oleggio (bellissima, sgombra delle orride auto); la Sarabanda allegorica della Morte in Piazzetta; poi, il processo/simbolo tra l’Angelo e il Diavolo sul sagrato della Chiesa di San Zenone; infine, l’esecuzione: giustiziati con lui anche i suoi due figlioletti, perché la stirpe fosse annientata per sempre. Fu risparmiata solo Luchina Visconti, sua moglie, grazie alle sue potenti parentele. Poi, quella volta che… il Nulla. Cominciò il declino culturale della Città, per una precisa scelta (e scellerata): meglio il populismo qualunquista di piazze e bocciofile della Cultura nata, cresciuta ed esercitata grazie alle eccellenze cittadine. Quello che vi ho narrato era la “Camera Chiara”. Quelli che per otto anni hanno vissuto e fatto vivere la Città erano “I Luoghi, la Memoria”: centinaia di ragazzi coinvolti e fatti crescere umanamente e culturalmente; decine di migliaia di spettatori entusiasti di riappropriarsi della propria Storia nei luoghi dove avvenne; collaborazioni illustri con realtà culturali e professionali di fama nazionale; spettacoli strabilianti. E io c’ero: recitavo, cantavo, scrivevo le musiche originali, collaboravo alle regie. Ma nulla sarebbe stato senza loro, le teste pensanti, i

grandi Artefici: tu, Sandro Del Zozzo, fratello e Maestro, hai dovuto lasciarci, e nel tuo addio non può non esserci stata amarezza e rimpianto per la tua Città imbarbarita. Luigi Maria Musati c’è ancora: continua contro (o nonostante) ogni ragionevolezza a formare coscienze

e intelletti, specialmente giovani. Ma forzosamente in sordina, perché “chi” potrebbe e dovrebbe continua a far finta di niente. Peggio per “loro”, è vero, ma chi se ne frega: purtroppo, è peggio per noi tutti, ormai costretti a vivere in Luoghi senza Memoria.

Stanze aperte: punto di riferimento per nuovi talenti d’avanguardia contemporanea

La città di Fermo e il respiro della cultura

L’arte di riempire il non luogo

Quel tempo in cui i Luoghi avevano Memoriadi Loredana Tomassini

PROVINCIA DI FERMOAZIONI PER IL SOSTEGNO ALL'INNOVAZIONE

E ALLO SVILUPPO COMPETITIVODELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E DEL

CAPITALE UMANO DELLA PROVINCIA DI FERMO

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Proponi il tuo progetto di innovazione tecnologica ad un’impresa e cerca un ente di ricerca o università che lo certifichi. Se verrà scelto potrai svilupparlo nell’impresa e ricevere una borsa di studio di € 750 (lordi mensili) per la durata di 12 mesi. Concluso il progetto, l’impresa ospitante potrà avvalersi di un bonus occupazionale fino ad un massimo di € 7.000 per trasformare la borsa in contratto di lavoro.

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INCENTIVI PER LA SPERIMENTAZIONE DI MODALITÀ ORGANIZZATIVE CHE INCREMENTINO LA PRODUTTIVITÀ SALVAGUARDANDO I LIVELLI OCCUPAZIONALIRivolgiti ad esperti professionisti per sviluppare un progetto di innovazione tecnologica nella tua impresa. Potrai ricevere un contributo a fondo perduto fino a € 30.000 per l’acquisizione di consulenze, formazione e l’acquisto di attrezzature tecnologiche finalizzate al progetto.

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AZIONI DI CONSULENZA PER DIAGNOSI ORGANIZZATIVE E DI POSIZIONAMENTO STRATEGICO DI MERCATORivolgiti ad esperti professionisti per pianificare un nuova strategia di mercato. Potrai ricevere un contributo a fondo perduto per l’acquisto di consulenze avanzate fino ad un massimo di € 10.000.

POR MARCHE FSE 2007-2013

Leggere attentamente i bandi per ottenere tutte le informazioni utili alla compilazione delle domande. In caso di dubbi, rivolgersi a Ufficio sostegno all’occupazione della Provincia di Fermo:

Via Sapri, 65 Fermo - email: [email protected] - tel: 0734 232.522 / 232.557 / 232.530

ATTENZIONE:

IL CONTRIBUTO ALL’IMPRESA NON ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI OSPITARE NELLA STESSA AZIENDA UN BORSISTA LAUREATO

14 giugno 20137

La Provincia di Fermo punta sull’innovazione tecnologica. Sono stati infatti pubblicati nel sito internet dell’ente quattro bandi, che hanno per destinatari laureati e piccole e medie imprese, finanziati con 1 milione 89 mila euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo - POR Marche Obiettivo 2 FSE 2007-2013.Il primo bando, a cui sono stati destinati 439.425 euro, riguarda il finanziamento di 45 borse di studio per laureati inoccupati o di-soccupati per la realizzazione di progetti di ricerca innovativi, da svolgersi presso le imprese del territorio. Il progetto di ricerca da realizzare deve prevedere interventi nell’ambito dell’innovazione tecnologica (innovazione di prodotto, di processo, di organizzazio-ne commerciale o di marketing) sia in termini di ricerca, sviluppo o trasferimento dell’innovazione in impresa; essere corredato da una certificazione rilasciata da un organismo di ricerca o Università (pena l’inammissibilità del contributo); svolgersi in imprese con sede lega-le e/o operativa nel territorio di uno dei comuni della Provincia.Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è giovedì 4 luglio. Le modalità di presentazione sono specificate nell’avviso pubblico disponibile sul sito www.provincia.fm.it/bandi e sul BUR della Regione Marche.Sono ammissibili le domande presentate da soggetti in possesso di laurea specialistica, magistrale o vecchio ordinamento, attinente al progetto di ricerca; in stato di inoccupazione o disoccupazione, come risultante da autocertificazione, ai sensi dei D.lgs 181/2000 e 297/2002; residenti nella Provincia di Fermo. La borsa di studio di 750 euro mensili lordi ha una durata 12 mesi, con una presenza presso il soggetto ospitante di 25 ore settimanali.Destinatarie degli altri tre bandi, che nel complesso hanno richiesto un impegno di spesa di 650 mila euro, sono le piccole e medie imprese del territorio. Il bando “Incentivi alle PMI per la sperimentazione di modalità

organizzative che incrementino la produttività salvaguardando i livelli occupazionali” ha la finalità di finanziare le piccole e medie imprese con un contributo a fondo perduto fino a 30 mila euro per realizzare progetti aziendali più strutturali, della durata massima di dieci mesi, suscettibili di incrementare la loro produttività e i livelli occupazionali. Per questo motivo il contributo può riguardare sia le spese immateriali (ad esempio le consulenze) che l’acquisizione di attrezzature.Il bando “Azioni di consulenza e check up finalizzate a favorire l’introduzione di innovazione e la qualificazione dei modelli pro-duttivi” ha la finalità di finanziare progetti della durata massima di quattro mesi, attraverso l’acquisizione di consulenze altamente innovative, con un contributo a fondo perduto fino a 10 mila euro. Entrambi i bandi sono rivolti in particolare alle imprese che ope-rano nei settori produttivi più significativi per il territorio (come ad esempio il sistema moda) e a quelli più avanzati (l’energia, la domotica, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione).Il bando “Azioni di consulenza e check up finalizzate a diagnosi organizzative e di posizionamento strategico” intende rinforzare le imprese operanti nei settori dei beni culturali, ambientali, pae-saggistici e nel turismo, settori produttivi considerati strategici per la nostra realtà territoriale, con un contributo a fondo perduto fino a 10 mila euro per avviare percorsi innovativi, della durata massi-ma di quattro mesi, sempre attraverso l’acquisizione di consulenze avanzate. Anche per questi tre bandi il termine di scadenza per la presentazione delle domande è giovedì 4 luglio. Le modalità di presentazione sono specificate negli avvisi pubblici disponibili sul sito www.provincia.fm.it/bandi e sul BUR della Regione Marche.tel. 0734.232522 - 232557 - [email protected]/bandi

Economia/NewsFermano/Dalla Provincia un investimento di un milione di euro

Innovazione tecnologica, opportunità per laureati ed imprese

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Brevi

Sant’Elpidio a MareNuovo complesso produttivo della Tod’sDiego Della Valle torna ad investire nel territorio. Il leader di Tod’s Spa ha infatti ottenuto dall’Amministrazione comunale il permesso per realizzare un nuovo com-plesso produttivo. La costruzione, per la cui realizzazione è previsto un investimento di alcune decine di milioni di euro, per una superficie di circa 20.000 mq, sarà realiz-zata nei pressi dell’azienda attualmente esi-stente nella zona industriale Brancadoro, a Casette d’Ete, e porterà alla creazione di alcune centinaia di posti di lavoro.

FermanoVoucher cartacei di piccolo taglioDal mese di maggio non sono più disponi-bili i voucher cartacei del valore di 10 e 20 euro, ma solo di 50 euro. La fornitura dei voucher di piccolo taglio riprenderà a fine agosto. E’ perciò necessario accertarsi della disponibilità dei voucher prima di richiederli attraverso la casella di posta elettronica [email protected]. I voucher possono essere acquistati presso i ta-baccai aderenti all’iniziativa (il link per la ricerca dei tabaccai abilitati è http://212.239.119.210/voucherinps). È inoltre possibile acquistarli presso tutti gli uffici postali. I committenti che intendono acquistare i voucher tramite dele-gati devono presentare una richiesta all’Inps compilando il modulo SC53, scaricabile dal sito www.inps.it.

14 giugno 20138Economia/News

Aprire un’attività di questi tempi non è facile. Occorrono coraggio, determina-zione, professionalità idee chiare. Tutte caratteristiche che non mancano ad Alice Censi e Sara Fusari che hanno recente-mente inaugurato la Multitrad snc, agen-zia professionale di traduzione e interpre-tariato con sede in Via del Palo, 15 a Porto Sant’Elpidio.Il presupposto dal quale sono partite le due ragazze, giovani ma con alle spalle un curriculum professionale di tutto rispetto e una solida esperienza, è che proprio nel momento in cui la crisi aggredisce il nostro sistema economico, c’è la necessi-tà da parte delle imprese di trovare nuove soluzioni e di puntare su di un virtuoso percorso di internazionalizzazione. E qui si inserisce la Multitrad che fornisce un eccellente e tempestivo servizio di traduzione, avvalendosi di interpreti e traduttori free-lance e della collaborazione di professionisti madrelingua qualificati e specializzati in settori specifici.“Copriamo una gamma di lingue molto ampia – spiegano le due ragazze – da quelle europee tradizionali a quelle slave, orientali e mediorientali, riuscendo così a soddisfare le molteplici esigenze delle imprese che si rivolgono a noi e che spesso sono carenti, nei rapporti con l’estero, dal punto di vista commerciale linguistico,”.

Quali sono i vostri punti di forza? “Offria-mo servizi altamente professionali, frut-to della nostra preparazione e competenza nel settore: riusciamo a produrre un mes-saggio in lingua corretto ed affidabile, che va oltre la semplice conversione di un testo da una lingua all’altra. Altra nostra caratteristica è la tempestività nello svolgimento del servizio richiesto: dalla traduzione all’interpretariato, dalla correzione di bozze alla revisione di testi già tradotti, alla resocontazione di discorsi orali fino alla creazione di corsi in lingua commerciale mirati alle aziende”.Da sottolineare, infine, che la Multitrad rie-sce, grazie alla sua struttura organizzativa agile e dinamica, a praticare prezzi molto competitivi e a garantire così il pieno sod-disfacimento del cliente, instaurando con esso un rapporto solido e duraturo basato su stima e fiducia reciproca. www.multitrad.it

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Da questo numero il Corriere News ospita una spazio dedicato alle offerte di lavoro e ai bandi pubblicati dagli enti del territorio.

- Aziende del Distretto calzaturiero del Fermano ricercano le seguenti figure:1 addetta alla scarnitura (sede di lavoro Fermo), 1 addetta alla preparazione per la fase dell’or-latura, scarnitura e finissaggio (Montegranaro), 1 inchiodatore di solette (P.S.Elpidio), 1 in-chiodatacchi (P. S.Elpidio), 1 orlatrice (M.Giberto, Montegranaro), 1 addetto allo stampaggio di suole in TR (Altidona), 1 inscatolatrice/addetta al finissaggio (Torre S. Patrizio), 1 applicatore di contrafforti e puntali (P. S.Elpidio), 1 montatore di calzature su macchina montafianchi (Fer-mo), 1 applicatore di fondi molto esperto (M.Urano), contratto a tempo indeterminato ed a tempo pieno), 1 fresatore/svetratore (Montegranaro), 1 operaio specializzato nella realizzazione di fondi in cuoio (M.S.Giusto), 1 operaio addetto alla scarnitura e sagomatura di contrafforti (Montegranaro), 1 tagliatore a mano ed a trancia (M.Urano) - Impresa di Montegiorgio che opera nel settore della tinteggiatura edile ricerca 2 imbianchi-ni esperti nella tinteggiatura, riparazione pareti, preparazione del cartongesso, spatolatura e rea-lizzazione intonaco. Periodo da giugno ad agosto 2013. Contratto a tempo determinato e pieno- Guardolificio di S.Elpidio a Mare ricerca 1 operaio specializzato per la verniciatura del guar-dalo in sapa, cuoio, tunit. Contratto a tempo determinato e pieno- Azienda di Montegiorgio ricerca 1 apprendista elettricista per l’installazione e manutenzione di impianti elettrici in edifici civili ed industriali. Requisiti: preferibilmente in possesso del diplo-ma. Contratto di apprendistato- Agenzia assicurativa di Altidona ricerca un tirocinante per 6 mesi da giugno a dicembre 2013, in possesso di diplomaInfo: Centro per l’Impiego Via Sapri, 65 - FermoTel. 0734 232501/232502 Fax 0734 232524 - E-mail: [email protected]

- Regione Marche - Distretto Culturale Evoluto delle Marche Scadenza: 21 giugno; Beneficiari: enti pubblici; istituti e luoghi della cultura; enti, associazioni e fondazioni profit e non profit che operano nel settore culturale e sociale; imprese profit e non profit; istituti di alta formazione post-universitaria; altri soggetti pubblici e privati operanti nei diversi settori economici, in partenariato con imprese profit e non profit operanti in ambito culturale e creativo- Regione Marche - Incentivi all’assunzione di soggetti ricompresi nell’elenco regionale per il settore dell’internazionalizzazione di impresa. Scadenza: 25 giugno; Beneficiari: imprese private e società cooperative ricadenti fra le microim-prese e le pmi; associazioni tra professionisti o studi professionali che operano nel campo dei servizi; raggruppamenti di micro e pmi, con forma giuridica di contratto di rete; associazioni tem-poranee di micro e pmi; consorzi di micro e pmi con attività esterna e società consortili di micro e pmi costituite anche in forma cooperativa; consorzi all’export; consorzi per l’internazionalizzazioneInfo: Cosif (Consorzio di Sviluppo Industriale del Fermano) Tel. 0734.605373 - E-mail [email protected]

Lavoro/Bandi e offerte nel territorio

14 giugno 20139

Ambiente/News

Ogni promessa è debito. Ci aveva messo la faccia, lo scorso agosto, il presidente dell’Asite Roberto Cippitelli, quando aveva annunciato che il contenzioso con l’Asja Ambiente Italia era finalmente risolto e che per l’inizio del 2013 la discarica di Fermo avrebbe avuto una nuova centrale a biogas.Così è stato e, posticipata di alcune settimane a cause delle instabili condizioni atmosferiche, venerdì 21 giugno alle ore 11 ci sarà l’inaugurazione ufficiale dell’impianto di Contrada San Biagio.Un percorso lungo e travagliato quello della centrale, frutto, nel 2001, di un project financing realizzato dal Comune e da un’Ati (Associazione temporanea di impresa, ndr) che prevedeva anche la realizzazione di un impianto di depurazione. Nel 2008 sono iniziati i problemi, con l’apertura di un contenzioso tra l’Asite, che nel 2004 era subentrata al Comune nella proprietà della discarica, e l’Asja, multinazionale che gestiva l’impianto. Motivo del contendere, la scadenza del contratto che legava le due parti.Ventisei cause, tra civili e amministrative, innumerevoli ricorsi e spese legali a non finire fino allo scorso anno, quando il nuovo consiglio di amministrazione dell’Asite ha trovato la strada per risolvere la questione, sbloccando così anche i proventi non percepiti. L’accordo stipulato a luglio prevede per l’Asite la proprietà dell’impianto e la titolarità della concessione al Gse (Gestore servizi energetici) e per l’ Asja la manutenzione dell’impianto per dieci anni.

A questo punto sono partiti i lavori, dato che la nuova normativa prevede che per ottenere gli incentivi una centrale deve rispondere a determinate caratteristiche di cui quella vecchia era sprovvista. Iniziati lo scorso 5 novembre, sono durati circa un mese, costati 3 milioni e mezzo e hanno riguardo il rifacimento dell’intero impianto, a partire dai due motori. Una cifra consistente che però non ha gravato sulle casse della società. La centrale infatti ha cessato la sua attività prima della fine del 2012. L’Asite ha potuto così approfittare degli incentivi statali drasticamente ridotti a partire dal 2013. Ma a cosa serve e come funziona una centrale a biogas?Serve innanzitutto per ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Il gas prodotto dalle discariche, infatti, invece di essere bruciato, viene captato e privato della sua parte acida. La parte restante, quella metanigna (circa il 60%), è immessa nei motori che, attivati da un generatore, producono energia elettrica (10 milioni di kilowatt l’anno per l’impianto di Fermo) che viene venduta al Gse, l’acquirente unico di energia elettrica nazionale.“Siamo molto orgogliosi - dichiara Cippitelli - di questo nuovo impianto che è uno dei più grandi delle Marche e di cui l’Asite ha ora la piena titolarità. In otto mesi e senza pregiudicare l’assetto finanziario della società siamo riusciti a fare quello che la precedente amministrazione non è stata in grado di fare in tre anni”.

Francesca Pasquali

Se il mondo è bello perché è vario, lo è anche ciò che di esso (forse) non ci serve più: variegato, quindi differenziato. E le Marche, regione plurale e diversificata per definizione, risultano tra i territori italiani ecologicamente più virtuosi, avendo in Macerata la provincia leader con un ottimo 71% di raccolta differenziata. E se il capoluogo delude (52% circa), a Civitanova, dove da anni vige il “porta a porta”, il 2012 ha registrato un 67%, lusinghiero per un comune costiero e perfettamente in linea con la normativa nazionale, che richiede il 65%. Tuttavia ancora molto si può fare, come spiega Daniele Sparvoli, presidente del Cosmari, consorzio leader per la gestione dei rifiuti.“I Civitanovesi – afferma Sparvoli – sono buoni differenziatori, anche se ogni estate vi sono problemi tipici delle città balneari. Per esempio, il turista dell’entroterra, che viene per il week-end, non sa come fare per i rifiuti. Perciò abbiamo attivato un servizio di raccolta differenziata la domenica sera, solo al lungomare, dove i vacanzieri saranno informati sulle isole ecologiche”. È questa un’iniziativa inserita nell’ampio progetto chiamato “Liberiamo il Cucà”, in collaborazione con il Comune di Civitanova, per cui rappresenta un vero servizio customizzato, un abito su misura, indossato dalla città all’inizio di giugno. Il piano prevede, inoltre, l’utilizzo dei sacchetti con il microchip già presentati su queste pagine, in grado di identificare i “differenziatori”, premiando i più bravi con tariffe più basse. Ma non è tutto.“Sul lungomare – spiega infatti Sparvoli – i cassonetti in strada sono sostituiti da isole ecologiche presso ogni chalet, che continuerà ad avere cestini differenziati anche in spiaggia, ma con un nuovo aspetto grafico. Nel servizio su misura, non mancano punti per la differenziata al porto”. Di ciò, oltre all’ambiente, si gioveranno le casse comunali, dato che il Cosmari applica tariffe minori per lo smaltimento, quanto più un Comune differenzia. Tra i soggetti in gioco c’è poi il cittadino, che tra microchip e controlli potrebbe rischiare sindromi da “Grande Fratello”. La domanda per Sparvoli è spontanea: la gente è davvero cosciente e pronta a tutto ciò?“Ho partecipato di recente a diverse assemblee pubbliche e ho trovato grande parteci-pazione e interesse. Credo che Civitanova abbia solo da guadagnare da tali iniziative, soprattutto in termini di turismo”. Buttare via la chance di un futuro più vivibile, in un tempo che reciclabile non è, questo sì sarebbe un reato.

Simone Accattoli

A due anni dall’inizio del porta a porta, la raccolta differenziata sembra procedere a grandi passi, scongiurata l’addizionale regionale che imponeva un limite del 65% quando Pedaso aveva già tranquillamente raggiunto il 68, per il 2013 la percentuale si stabilizza sul 78%.Quelle che di primo acchito possono sembrare solo cifre, si rivelano in realtà un traguardo considerevole, poiché “siamo tra le prime quindici realtà regionali che hanno raggiunto ottime percentuali per quanto riguarda la raccolta differenziata porta a porta, risultati che speriamo anche di far crescere ma possiamo dire di essere già soddisfatti”, afferma orgoglioso l’assessore all’Ambiente Paolo Concetti.Per una cittadina come Pedaso, dalla spiccata attitudine turistica, il picco in fatto di produzione di rifiuti si verifica d’estate con l’avvento dei turisti e l’organizzazione delle sagre. A questo si aggiunge la necessità di contenere i costi di smaltimento dei rifiuti, riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale. La soluzione è stata l’utilizzo di piatti, bicchieri e posate in materiale derivante dal mais, dunque biodegradabili e compostabili. Ciò permette alle Pro Loco, consorziandosi fra di loro, di raggiungere il quantitativo sufficiente per ottenere uno sconto da parte della ditta che fornisce piatti e bicchieri scongiurando l’ipotesi di costi elevati ai quali altrimenti sarebbero andati incontro. L’obiettivo principale resta quello di puntare sulla prevenzione, adesso si tratta solo di proseguire con l’impegno in campagne di sensibilizzazione e incentivazione, che promuovano la riduzione della produzione di rifiuti in genere, sul derivante risparmio, unito alle conseguenze per l’ambiente da scongiurare.Altra voce importante da considerare è l’annoso problema dello smaltimento degli ingombranti involucri delle merci, che rappresentano volume ma anche costi ulteriori di smaltimento. Dettaglio che dovrebbe diventare un criterio per orientare i propri acquisti quando si va al supermercato, scegliendo un prodotto con una confezione ridotta e quindi di minore impatto ambientale. Questo vuol dire educare la comunità ad una spesa intelligente e ad una scelta attenta del prodotto, “il cittadino quando fa un acquisto in un certo senso è come se votasse il prodotto migliore - precisa l’assessore - una delle cose che dovrebbe valutare è il materiale che compone l’incarto”, dunque una scelta strategica che dovrebbe in qualche modo riuscire ad entrare nelle abitudini quotidiane. Come quella di favorire i detersivi alla spina piuttosto che quelli nelle bottiglie di plastica, prediligere prodotti con meno involucro.Prevenzione, riduzione e costi competitivi sono le parole chiave. A questo proposito, un progetto che presto diventerà realtà, sarà l’installazione di una “casa dell’acqua” dove sarà possibile acquistare acqua minerale e gassata, pagando una somma irrisoria eliminando così il peso dell’involucro della bottiglia sul rifiuto. (Serena Murri)

Fermo/Risolto il contenzioso, è ora gestito dall’Asite

Civitanova/Per una città più ecologica e turistica

Pedaso/Porta a porta, risultati soddisfacenti

Impianto a biogas, il 21 giugno l’inaugurazione

Con i rifiuti si fa la differenza

A salvaguardia dell’ambiente

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da noi troverete qualità e convenienza!

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14 giugno 201310

Politica/NewsElezioni/L’astensionismo non risparmia neanche il Fermano

Vincitori e vinti: il dopo voto, nonostante il non voto

Per informazioni e contatti: 0734.909885

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BreviMarcheLa regione si tinge d’arancioneSono ben 19 i Comuni dell’entroter-ra marchigiano a fregiarsi del titolo di “Bandiera Arancione” 2013, il ricono-scimento nazionale che premia la tutela dell’ambiente, l’accoglienza di qualità, la valorizzazione del patrimonio culturale e l’ospitalità. Due in più rispetto allo scorso anno: Visso e Offagna. Ben otto località appartengono alla provincia di Macerata, cinque nell’Anconetano, tre nel Pesarese, due in provincia di Ascoli e, dato su cui riflettere, solo una in provincia di Fermo, ossia Monterubbiano. Sabato 29 giugno la Regione darà vita all’evento culturale/gastronomico “Mar-che arancioni in piazza” che si svolgerà in contemporanea nelle 19 località pre-miate.

Andrebbe riaggiornato il testo della canzone di Giorgio Gaber, con la quale l’istrionico cantautore evidenziava, con tagliente ironia, le differenze tra destra e sinistra. Perchè da mesi assistiamo a veri e propri stravolgimenti di realtà politiche e movimenti che pensavamo (giornalisti ed elettori) orientati verso una precisa direzione e che, invece, ritroviamo inabissati in una secca senza precedenti.Il tutto in un Paese dove vota sì e no la meta del corpo elettorale (non un alibi strumentale, ma piuttosto un elemento che necessità una seria ed immediata riflessione) e dove gli impegni con i cittadini vengono traditi giusto il tempo di insediarsi. Una disaffezione crescente, che non ha risparmiato neanche il Fermano, sia al primo turno che al ballottaggio. Ripercorriamo rapidamente gli esiti del voto, con l’invito a leggere nel prossimo numero le interviste ai nuovi sindaci e la composizione definitiva di giunte e consigli comunali. ALTIDONA“Una sfida che potrebbe riservare sorprese in Valdaso”. L’avevamo scritto un mese fa. E così è stato. Alla fine, tra i due litiganti, ha goduto il terzo. Con 734 (pari al 38,89%) Enrico Lanciotti è diventato il nuovo sindaco di Altidona, superando i

due grandi ex: l’ex vice sindaco Palmarino Ferretti (607 voti - 32,16%) e soprattutto l’ex sindaco Graziano Pagliarini (546 voti - 28,93%), il vero sconfitto di questa tornata elettorale. Nelle sue prime apparizioni pubbliche, Lanciotti si è mostrato fiducioso ed attento alle istanze dei suoi concittadini, nonostante lo scossone iniziale con le dimissioni del consigliere Violoni per l’incompatibilità con la propria attività professionale.

MONTEGIORGIONella media Valle del Tenna un’altra sorpresa, che poi sorpresa non è. Armando Benedetti, primo cittadino uscente, è stato infatti riconfermato con 1.472 voti (37,61%). Un vittoria facilitata dalla profonda spaccatura nel centrosinistra cittadino, iniziata in autunno e ampliatasi nel corso di una campagna elettorale rovente: il favorito Cataldo Sforza si è fermato al 32,45% (1.270 voti), mentre la “ribelle” Giuliana Nerla ha raggiunto un significativo 19,70% (771 voti), erodendo gran parte dell’elettorato dello Zar del Pd. Alla Fagiani del Movimento Cinque Stelle (210 voti - 5,36%) e all’ex vice sindaco Liberati (190 voti - 4,85%) sono rimaste soltanto le briciole.

PORTO SANT’ELPIDIOIl sipario si chiude in quella Porto Sant’Elpidio che, al ballottaggio, con

Nazareno Franchellucci (55,90% - foto) che tiene a distanza di sicurezza Andrea Putzu (44,10%) con un margine di oltre 1.200 voti. Prevale, quindi, il blocco di maggioranza che da diversi lustri governa la città, affidandone il governo ad un giovane volto. Perde, ma a testa alta, il consigliere provinciale Putzu, che al primo turno si era attestato al 23,95% (3.056 voti). Bocciati senza appello il Movimento Cinque Stelle e Roberto Cerquozzi (13,93%, pari a 1.778 voti), così come Enzo Farina (13,24% - 1.690 voti), candidato di un Popolo della Libertà che, nonostante le passate esperienze, continua a ripetere in maniera schizofrenica gli stessi errori. Chiude con il 3,07% e 392 voti Sergio Belletti, candidato di quella a dir poco strana alleanza tra sinistra (Sel), civismo e destra.

PetritoliL’Ufficio per l’Impiego in Piazza LeopardiL’Ufficio per l’Impiego di Petritoli è tor-nato nella sede di Piazza Leopardi. Sono stati infatti ultimati i lavori di sistemazione dell’edificio danneggiato dall’eccezionale nevicata del febbraio 2012. Durante i lavori le attività dell’Ufficio sono state svolte all’interno del municipio, negli spazi messi a disposizione dall’ammini-strazione comunale.Info: tel. 0734.658747 - fax 0734.659266 www.provincia.fm.it.

Trionfano Lanciotti ad Altidona, Benedetti a Montegiorgio e Franchellucci a Porto Sant’Elpidiodi Andrea Braconi

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Politica/NewsFermo/Nominato vice sindaco, mantiene la Cultura e aggiunge Comunicazione e Partecipazione

Francesco Trasatti, un assessore che ci mette il cuoreTelefono in una mano e l’altra sempre pronta a salutare chi incontra per strada. Lo trovo così, Francesco Trasatti, in Piazza del Popolo che chiude una telefonata e già risponde a quella successiva. Avrei dovuto intervistarlo nel suo ufficio in Comune, ma gli impegni lo portano spesso in giro per la città. “Ti dispia-ce se l’intervista la facciamo in macchina?”, mi chiede sorridendo, e aggiunge: “Devo andare alla recita di fine anno di una scuola materna”. Affare fatto. Saliamo. All’andata si parla del più e del meno. Poi la recita. Si diverte e applaude. Al ritorno accendo il regi-stratore. Il rimpasto che ha tenuto col fiato sospeso la politica fermana per settimana alla fine non c’è stato. Il sindaco ha scelto di blin-dare i suoi assessori, limitandosi a ridistribu-ire qualche delega dove proprio non poteva farne a meno. La vera novità, però, riguarda la creazione di due deleghe – Comunicazione e Partecipazione – affidate proprio a Trasatti che ha mantenuto la Cultura ed è stato nomi-nato vice sindaco. “Per la prima volta – dice – il Comune di Fer-mo ha due deleghe che mirano a migliorare il rapporto tra l’ente pubblico e i cittadini, a rendere questi ultimi partecipi delle scelte dell’amministrazione e a ‘responsabilizzare’ entrambi. La partecipazione si può realizzare in vari modi: dalla convocazione di assem-blee periodiche su diversi argomenti, ai referendum cittadini su alcune questioni, alle scelte condivise di gestione di alcuni capitoli di bilancio per la realizzazione di opere pub-bliche nei quartieri. Sono tutti meccanismi

avanzati di gestione della cosa pubblica, che prendono spunto dal modello della polis greca e già diffusi da anni in diverse città italiane. Il discorso della partecipazione, poi, si lega a quello della comunicazione sia inter-na che esterna. Spesso, infatti, i settori del Comune non si parlano e ciò mette dei freni all’ingranaggio amministrativo. Per questo intendo individuare un responsabile della comunicazione per ogni settore e comin-ciare a creare un raccordo. Faremo delle riu-nioni periodiche che fungeranno da cinghia di trasmissione. A questo punto le notizie passeranno all’ufficio comunicazione che si occuperà della loro veicolazione all’esterno”. Fin dalla sua elezione, a questa amministra-zione è stata rimproverata una sostanziale incapacità comunicativa. “Una delega alla comunicazione può essere di supporto ma non è la soluzione del problema. Sono dell’avviso che una persona può essere dotata o meno della capacità intrinseca di comunicare. Le differenze caratteriali tra l’at-tuale sindaco e il suo predecessore sono a tal proposito evidenti. Il mio partito (Sel, ndr) aveva chiesto da tempo la creazione di una delega di questo tipo, che potesse aiutare il Comune nei rapporti con la stampa, rendere efficace l’utilizzo dei social network e rivisita-re l’Urp (Ufficio rapporti con il pubblico, ndr) che potrebbe diventare una sorta di pronto intervento per i cittadini. Di lavoro da fare ce n’è tanto, è importante averlo ben presente”. Una delega alla partecipazione implica una volontà da parte dei cittadini di partecipare alla cosa pubblica. Le recenti elezioni ammi-nistrative, con il crollo dell’affluenza alle urne,

indicherebbe invece il contrario. “In questo momento viviamo un deficit di democrazia. La gente non si sente rappresentata né coin-volta. E’ normale che chi prende parte ad una decisione si aspetta che quella venga messa in pratica. Il mio concetto di partecipazione implica anche un impegno continuo da parte dei cittadini che non dovrebbero limitarsi ad esprimere una preferenza, delegando tutto alla persona scelta, ma assumersi oneri e doveri. La partecipazione alla cosa pubblica è un rapporto continuo fatto di colloqui e suggeri-menti, non solo di critiche. Dovrebbe avvenire uno scatto di maturità, dal parte della politica aprendosi alle istanze dei cittadini e da parte dei cittadini mostrandosi propositivi. E’ una sfida ambiziosa, ma penso che una città come Fermo possa affrontarla”.Idee innovative e tanta voglia di fare potrebbe-ro spaventare qualcuno. Il ruolo di vice sinda-co dà poteri ma anche nuove responsabilità.“Il primo anno di amministrazione ho sofferto moltissimo perché, con la verve di un tren-tenne, ero partito con la voglia di cambiare, di fare rivoluzioni. Poi mi sono reso conto che è molto difficile e faticoso. Faccio l’as-sessore a tempo pieno, non mi risparmio e nonostante questo la fatica è tanta. Devo fare i conti con la realtà che mi circonda e con una coalizione. Ho tanti muri davanti ed è molto difficile far cambiare l’approccio, perché molto dipende dalla struttura burocratica che si è accomodata su una serie di prassi create negli anni. La nomina a vide sindaco l’ho vista come una gratificazione per il lavoro svolto finora. Sono abituato a lavorare a testa bassa, con la consapevolezza che non sarà

possibile fare miracoli, né quelle rivoluzioni che mi avevano animato all’inizio. Ora, da parte mia c’è una maggiore aderenza alla realtà ed una maggiore disillusione. Conti-nuerò a lavorare mettendoci tutto l’impegno possibile, sapendo di potermi guardare ogni giorno allo specchio”.

di Francesca Pasquali

Nella Brambatti: Sindaco, Risorse umane, Affari istituzionali, Centro Montessori (delega a Patrizio Cardinali)Francesco Trasatti: Vice Sindaco, Politiche Culturali e Beni Culturali, Politiche della par-tecipazione, Comunicazione Daniele Fortuna: Politiche della sicurezza e mobilità, Polizia Municipale e Protezio-ne Civile, Servizi Demografici ed Elettorali, CommercioManuela Marchetti: Turismo, Politiche della cooperazione e delle attività produttive, Spor-tello Europa, Patrimonio, Pari opportunitàLuigi Montanini: Lavori Pubblici e Qualità Urbana, Manutenzione CittàRosanna Montanini: Politiche finanziarie e bilancio, innovazione tecnologica, Società partecipate Paolo Rossi: Politiche della Programmazione e Pianificazione Urbana e del TerritorioElmo Tappatà: Politiche Ambientali e Agri-cole, Politiche dello sviluppo sostenibile, Rapporti con il territorio

Le deleghe

14 giugno 201313

Terra nostra/News

SERVIGLIANO - Via Garibaldi, 8 - Tel. 0734.750986 www.fotoottica2f.it - [email protected]

Brevi

FermanoPresto i tutor sulle strade provinciali

Porto San GiorgioTorna la sosta a pagamento

AltidonaNuovo sportello di Steca Energia

Porto San GiorgioSulla spiaggia con il wi-fi liberoDalla metà di giugno, sul lungomare di Porto San Giorgio, sarà riattivato il wi-fi gratuito. Più semplice, rispetto allo scorso anno, la procedura di accesso: basterà inviare un sms con scritto “PSG” (maiuscolo) al numero +39 366 5608454, compilare una form con i propri dati e inserire una password a scelta. A questo punto, ogni utente potrà navigare due ore al giorno per tutta l’estate, utilizzando il proprio numero di cellulare come user name e la password scelta, al costo di un sms.Partito ad agosto 2012, il servizio ha fatto registrare nel primo mese 10.958 accessi effettuati da 3.905 utenti, che a settembre sono stati 591, per un totale di 2.663 accessi.

Sono iniziati i lavori propedeutici all’instal-lazione dei sistemi di rilevazione della velocità media sui tratti delle strade pro-vinciali 219 “Ete Morto” (dal km 2+900 al km 6+400) e 239 Fermana-Faleriense (dal km 1 +000 al km 3+160), in entrambe le direzioni di marcia.La Provincia sta portando avanti il pro-getto di sicurezza stradale, già deliberato dalla Giunta provinciale ed in esecuzione al Decreto del Prefetto di Fermo del marzo scorso.

Steca Energia sbarca a Marina di Altidona con un nuovo sportello. L’aver creduto nel valore della territorialità e nella trasparenza dei servizi, unita ad un’assistenza completa, ha permesso all’azienda di Monte Urano di guadagnarsi la fiducia di migliaia di famiglie ed aziende locali.Lo sportello di Marina di Altidona è aperto tutti i lunedì e i giovedì dalle 9.30 alle 13 e consentirà di ricevere consigli e chiarimenti, fornendo le risposte necessarie per orientarsi in un mercato dell’energia sempre più complesso. Al suo interno sarà possibile effettuare tutte le operazioni contrattuali, come attivare nuove utenze e cambi d’intestazione, risparmiando tempo e denaro, grazie al supporto di esperti competenti e disponibili.

Da sabato 1 giugno a sabato 31 agosto tornerà in vigore la sosta a pagamento sul Lungomare Gramsci, dalle ore 9 alle ore 19. Per quanto riguarda i lati sud e nord di via Veneto, nel tratto compreso tra il Lungoma-re Gramsci ed il rilevato ferroviario, dall’1 giugno al 31 agosto i parcheggi saranno a pagamento tutti i giorni, compresi i festivi. A partire dal 2 giugno e fino all’ultima do-menica del mese di agosto si terrà il mer-cato domenicale nelle vie interessate da quello settimanale del giovedì.

Si fa presto a dire “faremo, faremo, faremo”. Il punto è che alle parole, almeno qualche volta, dovrebbero seguire i fatti. Il parco fluviale di Sant’Elpidio a Mare è uno dei tanti esempi in cui, almeno finora, i discorsi fatti non hanno portato da nessuna parte. Con circa 40 ettari di superficie, di cui 28 di laghi artificiali e 12 di terreno, e una lunghez-za complessiva di poco più di due chilometri, il parco ha avuto una storia piuttosto trava-gliata. Diversi i progetti che, negli anni, si sono avvicendati per poi diventare invariabil-mente lettera morta. Al di là di qualche taglio d’erba, è mancata una vera progettazione che consentisse al parco, che abbraccia l’intero comune di Sant’Elpidio a Mare e lambisce quelli di Monte Urano, Fermo e Porto Sant’El-pidio, di diventare un polmone verde in grado di attrarre visitatori e turisti. In origine di proprietà del Comune, diversi anni fa il parco fu espropriato dalla Regione che per far sì che all’interno fosse realizzata una vasca di laminazione. Questa, in caso di esondazioni del fiume Tenna, avrebbe raccolto l’acqua per poi farla defluire, impe-dendo l’allagamento delle zone circostanti. Il meccanismo è stato messo alla prova due anni fa, quando il Fermano, e in particolare la zona elpidiense, è stata colpita da una violenta alluvione. Il sistema ha funzionato, ma il parco è stato messo alla prova e, da quel momento, è rimasto in stato di totale abbandono. Oggi l’area è di proprietà della Provincia di Fermo che, dopo averla liberata dalle erbacce e dalla vegetazione cresciuta in modo spontaneo, l’ha resa di

nuovo accessibile e data in gestione, per i mesi estivi, al Comune di Sant’Elpidio a Mare. La riapertura del parco, però, dovrebbe essere solo la prima parte di un progetto più complesso e ambizioso che vede coinvolti la Provincia ed i Comuni di Sant’Elpidio, Monte Urano, Fermo e Porto Sant’Elpidio. Si pensa alla realizzazione di due passerelle ciclo-pedonali, una per collegare le due zone della riserva naturale e l’altra per unire Monte Urano a Porto Sant’Elpidio passando per il parco. Nella parte che confina con il comune di Fermo si pensa ad un progetto per l’avvia-mento di un’attività ricettiva. Se il progetto otterrà il via libera dalla Provincia, si potrà procedere ad una variante urbanistica che prevederebbe anche la costruzione di un edificio per il ricovero dei cavalli con i quali svolgere attività di ippoterapia.Per quanto riguarda la flora, un gruppo di esperti sarà chiamato a pianificare la rifore-stazione del parco. Quanto alla fauna, l’idea è di creare alcuni punti di avvistamento. Infine, la vasca di laminazione. Archiviato il progetto di utilizzare le acque per la pratica dello sci nautico, si lavorerà su qualcosa di meno impattante, come ad esempio il canoismo. Sono circa 200 mila gli euro messi in campo dalla Provincia per realizzare il progetto. Gli amministratori assicurano decisioni condivise e tempi rapidi. Le idee ci sono e potrebbero essere anche interessan-ti. Ora bisogna metterle in pratica, evitando che il parco fluviale sia protagonista della sua ennesima occasione sprecata. (f.p.)

Sant’Elpidio a Mare/Riaperta la riserva naturale sul Tenna

Il parco fluviale tra passato e futuro

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Fermo e il suo centro storico: è questo un argomento sul quale si dibatte da anni. For-se “l’argomento” per eccellenza perché il “cuore vecchio” di Fermo è per definizione il simbolo, l’anima della città. Un simbolo però da qualche tempo sempre più trascu-rato e non sfruttato adeguatamente, in lenta agonia. Interviene sul tema il Presidente di Italia Nostra, Elvezio Serena che, attraver-so il coinvolgimento degli amministratori, dei rappresentanti degli ordini professionali e di studiosi che hanno conosciuto la città negli ultimi anni, e di associazioni locali (di categoria, ambientaliste e culturali) intende creare un laboratorio permanente sul centro storico, in modo che sia oggetto di scelte condivise e partecipate, per far sì che venga meglio delineato l’assetto e il futuro nei prossimi 50 anni. “Fermo ha enormi potenzialità – spiega Elvezio Serena – partendo dall’ottima posi-zione, vicino al mare e quindi alle grandi vie di comunicazione e alla montagna, dallo splendido paesaggio che la circonda, pas-sando per la buona qualità di vita dei suoi cittadini, arrivando all’enorme patrimonio culturale e architettonico di cui dispone. Occorre valorizzare al massimo tutto ciò. Partendo dall’accoglienza per chi arriva: è necessario riqualificare il versante nord del centro, laddove insistono i maxi par-cheggi, con impianti di risalita. Fondamen-tale poi è creare un sistema di trasporto pubblico più efficace con una penetrazio-ne maggiore nel cuore del centro storico attraversando con mini bus navetta corso

Cavour e corso Cefalonia fino a piazza del Popolo e al Girfalco. A livello architettonico bisogna assicurare il decoro delle vie, dei vicoli, dei portali e dei palazzi e per il recu-pero effettivo di strutture come la Casina delle Rose, il Fontevecchia, i Palazzi Trevi-sani e Monti, l’area Steat. Su quest’ultima vanno spese delle parole perché si tratta di uno spazio prezioso adiacente al centro storico e vicino alle principali strutture sco-lastiche cittadine: sarebbe possibile realiz-zare un grande auditorium per iniziative scolastiche e culturali. Attorno ci sarebbero parcheggi, spazi verdi per bambini e anziani e nella vecchia stazione, recuperata con il chiosco, sarebbe possibile aprire il museo della ferrovia e museo di arte moderna e contemporanea. Insisto su Fermo cit-tà culturale e turistica: è fondamentale migliorare la segnaletica per indicare al meglio i percorsi turistico/culturali e creare uffici informazioni all’ingresso della cit-tà, come ad esempio nella zona di Piazza Dante, luogo di arrivo dei turisti da Porto San Giorgio. I musei vanno tenuti aperti anche dopo cena il venerdì e il sabato e va restituito alla città il Museo Archeologico”.Altre priorità? “La città universitaria va potenziata, è imprescindibile un maggiore interscambio tra città e studente; il com-mercio vive una profonda crisi e quindi invitiamo gli amministratori ad incentivare i giovani per riaprire i negozi e chiediamo ai commercianti di dare sempre il massimo in termini di immagine e cortesia. Il privato poi deve sottostare alle regole dell’arredo

urbano: le attività del centro, anche se chiuse, devono essere decorose. Un’ultima parola sul verde, sugli spazi per bambini e anziani. Creiamo gli orti urbani, individuan-do le aree più adatte. Aumenteremo la quali-tà della vita degli anziani ma non solo. E poi i parchi cittadini: miglioriamoli, rendiamoli pienamente fruibili, realizziamone degli altri. Facciamo si che i bambini escano di casa, si conoscano in ambienti sani, giochino insieme, creiamo al contempo occasioni di incontro per la comunità tutta. La novità che proponiamo è di realizzare un anello ciclopedonale attorno a Fermo riadattando quello che c’è, con costi limitati. A nord, sot-

to l’Orzolo, ripercorrendo la vecchia ferrovia, recuperando Fonte Fallera, struttura trecen-tesca quasi completamente dimenticata; a sud per Via Galilei, collegando il Parco della Mentuccia, a est lungo la bretella di Santa Caterina, a ovest per la bretella di Borgo Diaz. Sarebbe un percorso salute attorno a Fermo, comodo, da fare in bici o a piedi, immersi nella natura a due passi dal centro. Facciamolo adesso, approfittando della Leg-ge regionale sulla mobilità ciclistica (la n. 38 del 3 dicembre 2012) con cui la Regione Marche incentiva la realizzazione di piste ciclabili o ciclopedonabili, contribuendo eco-nomicamente”. (Alessandro Sabbatini)

Terra nostra/News

E’ in programma venerdì 21 giugno, presso la Sala Castellani di Porto San Giorgio, il convegno organizzato dalla società cooperativa MuseiOn e denominato “Sicurezza alimentare ed etichettatura: la nuova normativa UE 1169/2011” (corso accreditato ECM). Destinatari 40 figure tra veterinari, biologi, dietisti e tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Ai saluti delle autorità, previsti a partire dalle ore 8.30, faranno seguito i seguenti interventi: “Introduzione al Regolamento 1169/2011, novità rispetto alla precedente normativa, problematiche e tempi di attuazione; indicazioni obbligatorie” (Dott. A. Ambanelli - Avvocato esperto del settore alimentare); “Etichetta nutrizionale; claims” (Dott.ssa Maria Pia Angellotti - A.O. Perugia); “Intolleranza alimentare o allergia alimentare? Aspetti immunologici ed eziopatologici a confronto” (Dott. M. Nabissi - Università di Camerino); “Il nuovo Regolamento ed il controllo ufficiale; sanzioni” (Dott.ssa G. Ciccaleni - Area Vasta 4 Fermo).La seconda parte, che inizierà alle ore 11.30, sarà caratterizza da analisi riguardanti le frodi alimentari (a cura del Dott. F. Berilli - ICQRF) e la costruzione di un’etichetta partendo da un prodotto (a cura della Dott.ssa L. Di Giacomo - Area Vasta 4 Fermo). Dalle 12.40 tavola rotonda con dibattito tra esperti. tel. 0734-217264 - www.museioncoop.net

P.S.Giorgio/Convegno sulla nuova normativa comunitaria

Fermo/Idee e proposte di Italia Nostra per dare nuova vita al cuore pulsante del capoluogo

L’Europa e la sicurezza alimentare

Una città e un centro da (ri)vivere

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Cultura/News

Una scultura collettiva, partecipativa, perché si baserà sulla donazione di sedie da parte della collettività. E’ questa la performance che vuole realizzare Cinzia Violoni, coideatrice del progetto Terminal Art Project.“I donatori – spiega la Violoni – sono chia-mati a sostenere il progetto del Terminal donando una o più sedie. La raccolta dure-rà fino a settembre”.“C’è anche un’esigenza logistica – continua l’artista – ed è quella di creare un corredo di sedute funzionale all’attività del Terminal, come spazio polivalente dedicato alla fruizio-

ne e alla produzione di arte contemporanea”.Per realizzare la scultura l’artista ha biso-gno di circa 100/150 sedie. Ogni sedia porterà il nome del suo donatore. La raccolta si svolgerà ogni domenica dalle 12 alle 13 nel parcheggio del Terminal, in via Tomassini.“Vecchie, usate, brutte, rotte, belle che siano, tutte saranno perfette, perché testimonieranno non solo la sensibilità dei cittadini verso l’arte, ma anche la loro voglia di partecipare ad un progetto per la città”, conclude la Violoni.Tel. [email protected]

Il centro storico di Altidona è protagonista in occasione della mostra fotografica organizzata dall’Associazione Belvedere in collaborazione con la Fototeca provinciale di Fermo e la Fondazione Carifermo. Gli scatti oggetto della mostra “Marche 1950” sono opera di Gianpaolo Gusso e sono visibili all’interno dello spazio comunale della Galleria sotto l’arco. Nato nel 1930 e residente a Roma, Gusso è un restauratore giunto a Massa Fermana nel dopoguerra per effettuare dei restauri su antiche opere pittoriche. In quegli anni ha avuto luogo la sua scoperta del territorio marchigiano di cui ha immortalato la natura, il paesaggio, la vita sociale e lavorativa. La mostra è visitabile sabato 15 e domenica 16 giugno dalle 18 alle 21; sabato 22 e domenica 23 giugno dalle 18 alle 21. L’archivio fotografico, che consta in totale circa ottanta foto, è stato acquisito dalla Fondazione Carifermo.Dall’archivio sono state scelte cinquanta immagini riguardanti la vita di campagna, che documentano attraverso il mezzo fotografico l’immediatezza di momenti quotidiani, abitudini locali e tradizioni dell’epoca. (Serena Murri)

Negli spazi della torre medievale presso il castello di Moresco Daniele Bordoni presenta una selezione di opere su tela, disegni su carta e installazioni ambientali. La mostra, visitabile dal 22 giugno al 28 luglio con orario venerdì/domenica 17,30/20, riassume gli esiti più recenti di una ricerca estetica incentrata sul segno, la percezione e gli automatismi della psiche.Ispirandosi alle leggende locali ed ai racconti fiabeschi dei vicini Monti Sibillini, Bordoni interpreta a suo modo il mito ancestrale del Venusberg. L’antro di Venere è il crocevia fra il mondo terreno e la profondità degli abissi sovrannaturali. Là, dove il cavaliere teutonico Tannhauser rischiò di perdere l’onore e dove in tempi ancora più remoti l’oracolo parlava del futuro ai mortali, si intrecciano segni e memorie. Terreno fertile per la riflessione artistica di Bordoni che, oscillando fra natura ed artificio, dà vita ad un teatro percettivo e rizomatico. Il paesaggio nelle mani di Daniele Bordoni diventa oggetto di una sperimentazione radicale del gesto pittorico e del segno. Scorci e orizzonti dissimulati fra sinapsi e reti neurali, il caos e l’ordine, l’istinto e la ragione: il paesaggio come contrappunto della psiche, come struttura che si riflette in altre strutture moltiplicandosi e rifrangendosi alla ricerca di un lirismo profondo, antico e attualissimo. (Davide W. Pairone)Tel. 0734.259983 – 346.3312527 - [email protected] www.facebook.com/tomav.centroartivisive - www.comune.moresco.fm.it

Fermo/Cinzia Violoni realizzerà una scultura

Altidona/Mostra fotografica di Gianpaolo Gusso

Moresco/Mostra dal 22 giugno al 28 luglio

AAA Sedie per opera d’arte cercansi

Quella vita di campagna

Daniele Bordoni espone al Tomav

FAVOLE DI ESOPO (Einaudi Ragazzi)

Queste favole di antichità millenaria hanno come protagonisti soprattutto degli animali e sono lucidamente semplici, di compren-sione immediata e di una forza educativa possente quanto utile alle future generazioni. Gli avvenimenti che rimangono presenti nelle dinamiche dei comportamenti degli animali che il geniale favolista dell’antica Grecia descrive si avvicinano talmente tanto ai più grotteschi quanto viziosi e vanagloriosi sen-timenti dell’uomo che appassionano in maniera determinante chiunque li provi a leggere, sia in silenzio che a voce alta. La supponenza umana è perfettamente analizzata, punita senza appello, cesellata mediante ambientazioni che, da sperdute o lontane, Esopo riesce a rendere familiari, addirittura, quasi domestiche. E’ nella fuoriuscente domesticità delle avventurosissime vicende che troviamo la traccia concreta dei più indispensabili esempi dei quali ha urgente necessità l’attuale l’infanzia. Ma non manca la dolcezza, la tenerezza di un linguaggio che dovrà rivolgersi principalmente a bambini e perciò una rara profon-dità di conoscenza etica che, nel nostro inizio di secondo millennio, va sempre più nega-tivamente smarrendosi. C’è da aggiungere che tanta facilità di narrazione e individuazione simbolica premono verso una naturale evocatività su spazi e valori interiori, quasi assenti nel periodo che stiamo vivendo. Consiglieremmo a tutti i genitori che volessero fare un dono ai loro figli di acquistare il volume tascabile delle favole di Esopo, lo scritto, per inte-ro, aiuta senza dubbio a conoscere la storia, il contatto con gli animali, lo sviluppo sano della fantasia, i valori spirituali della vita, in netta contrapposizione con i videogames.

Segnalazione letteraria di Sergio Soldani

Breve

C’è tempo fino al 30 giugno per partecipare alla nona edizione del premio letterario “La Torre dell’Orologio – Città di Porto Sant’Elpidio”. Il concorso, promosso dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune, è suddiviso in due sezioni: poesia in lingua (una o due poesie inedite, a tema libero, massimo 30 versi ciascuna) e studenti, poesia in lingua (riservata agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, che devono presentare una poesia inedita, a tema libero, di massimo 30 versi). I testi verranno esaminati da una giuria tecnica e da una popolare. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 28 settembre al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio. Il bando per partecipare al concorso è consultabile nel sito www.prolocopse.com. Tel. 338.2940602 - 339.1722416

Poesia Premio letterario “La Torre dell’Orologio”

Dal 30 giugno al 7 luglio si terrà a Porto San Giorgio una mostra fotografica di Eriberto Guidi dal titolo “Piccole Ter-re”. L’evento sarà ospitato nei locali del-l’“Eleonora Paniconi Atelier”, in via Mazzini 55. L’inaugurazione avverrà domenica 30 giugno alle ore 17,30. Saranno esposte dall’autore opere realizzate in esemplare unico su pellicola a sviluppo immediato. Scriveva Luigi Crocenzi: “Guidi comin-cia a guardare e a fotografare la terra, i paesaggi intorno a Fermo ed è subi-to attratto dai campi arati, dalle colline, dai calanchi, dalle vallate, nelle luci e ombre delle ore e delle stagioni. Il fascino di que-sta terra lo assorbe dolcemente, le tracce della presenza umana in essa lo affascina-no sempre più, egli vive o sembra vivere in osmosi con questa terra: egli è questa terra che ora è nelle sue immagini e in lui”. Questa piccola e deliziosa mostra si com-

pone di foto rare ed esclusive per la particolarità del mezzo, condensa un lavoro inedito realizzato con macchi-na fotografica istantanea con pellico-la autosviluppante in esemplari unici. Proprio la particolarità del mezzo espressi-vo ci riporta agli anni ‘70, periodo di mas-sima espansione della foto “Polaroid”. Tutti i grandi fotografi si sono cimentati nell’uso della “camera Land”, inventata da Edwin H. Land, il fondatore nel 1937 della Pola-roid Corporation, inizialmente produttrice di film plastico polarizzante e, a partire dal 1948, produttrice anche di macchine foto-grafiche a sviluppo immediato. La Polaroid SX70 fu commercializzata a partire dal 1972, insieme alla concorrente Kodak, che non ebbe il medesimo successo commer-ciale, e rappresenta l’apice del successo della fotografia immediata a colori.

Daniele Maiani

P.S.Giorgio/Mostra fotografica dal 30 giugno

Eriberto Guidi e le “Piccole Terre”

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Eventi

Organizzato dal Comune di Montegranaro con il sostegno di Regione Marche, Provincia di Fermo e Camera di Commercio di Fermo, il Vere-gra Street Festival dal 23 al 29 giugno propone più di 100 rappresen-tazioni con 70 compagnie professioniste, di cui 20 provenienti dall’e-stero, che esplorano tutti i generi dell’arte urbana, dal teatro di strada alla musica, dalla danza al teatro di figura, dal clown al circo contemporaneo, dall’evento di piazza alla parata. Ci saranno i cambogiani Phare Ponleu Selpak Circus, i giapponesi Ojarus, il canadese Pierrick St-Pierre, gli spagnoli Los Excentricos, gli argentini Engranaje, gli inglesi Pangottic Circus, il gruppo musicale Hado Ima & Watinoma del Burkina Faso, i belgi D’irque&Fien, Barto e tanti altri. Gli show in realtà inizieranno il 22 giugno con due anteprime: una in piazza S.Serafino con esibizione dell’ASD L’Aquilone e una sul lungomare di Lido di Fermo organizzata in collaborazione con il Comune di Fermo. L’organizzazione propone anche una mostra di collage di Mauro Spi-nelli e una mostra con opere pittoriche di Paolo De Santi per omag-giare l’artista, storico collaboratore e anima del festival recentemente scomparso e al quale viene dedicata questa edizione. Inoltre, l’artista bulgaro Teodor Borisov condurrà un laboratorio di costruzione di marionette di legno e la compagnia Terraemares uno stage di danze del sud Italia e uno di tammorra e tamburello. Quest’anno ci sarà anche un tripudio di gusti grazie alla grande novità del Veregra Street Food, un’intera sezione dedicata al cibo di strada italiano e internazionale realizzata in sinergia con la rassegna gastronomica Fritto Misto di Ascoli Piceno. Verrà allestita una grande cucina etnica grazie alla quale, tra uno show e l’altro, il pubblico potrà gustare olive ascolane, fritture di paranza, hamburger di carne di razza marchigiana, gnocchi fritti di Modena, piadine, fish&chips, gyros pita greci, tacos messicani, paella valenciana e i giapponesi tori karage. E ancora laboratori di educazione alimentare per bambi-ni, laboratori di cucina, degustazioni e dibattiti.Il sindaco Gastone Gismondi e l’assessore alla cultura Graziano Di Battista sono convinti che questa nuova proposta caratterizzi ulte-

riormente il festival come evento unico nel panorama nazionale della cultura di strada, anche grazie al coinvolgimento di una pluralità di soggetti che collaborano in una rete dinamica e creativa arricchendo il programma con numerose iniziative collaterali.Il Club L’Altritalia, per esempio, organizza l’incontro con l’autore Angelo Ferracuti, ‘La lunga notte dei corti’ con proiezioni a cura della scuola di cinema Officine Mattioli e una serata di letture e musica dedicata a ‘I 10 anni del Premio Paolo Volponi’. L’associazione Arte&Arte e l’artista Paolo Tesi trasformeranno il Teatrino della Pie-vania in un colorato ‘Gran Teatro di Pinocchio & The Street Friends’ con laboratori teatrali e di scrittura creativa per bimbi, spettacoli e concerti della Banda Musicale Città di Treia e del cantautore Lucio Matricardi. L’associazione Città Vecchia propone ‘I graffiti escono allo scoperto’ con writers locali che coloreranno alcuni spazi del pae-se e la mostra ‘MontegranART!2012’, doppia personale di Michela Valeri e Daniela Alessi nelle sale di Palazzo Conventati.Inoltre, in collaborazione con l’Istituto Scolastico Comprensivo, bambini e ragazzi delle scuole sono coinvolti da mesi in un Progetto Speciale sull’Intercultura che durante il festival trasformerà la Scuola Primaria Capoluogo in un variopinto spettacolo del mondo con animazioni e spettacoli. Il progetto è finalizzato all’integrazione delle folte comunità straniere ed è stato fortemente voluto dal diret-tore artistico Giuseppe Nuciari, certo dell’importanza di questi temi nell’educazione delle nuove generazioni.È da ricordare che il festival si fa anche promotore dell’arte di strada marchigiana e che a tale scopo ha proposto ‘Marche in Strada’, la vetrina che si è svolta tra aprile e maggio con l’adesione di 17 artisti e finalizzata alla produzione di un DVD promozionale.Una grande kermesse, un riferimento di eccellenza per operatori e artisti di tutto il mondo ma anche occasione per conoscere il territorio, beni culturali e ambientali, prodotti artigianali e tipicità enogastronomiche locali ed etniche… da non perdere!www.veregrastreet.it

MontegranaroÈ tempo di Veregra Street Festival: in scena le magiche atmosferegli odori ed i sapori dell’arte e del cibo di strada

Brevi

Monte UranoAppuntamento con i vincisgrassi

Adagiata a metà costa, tra il centro calzaturiero di Monte Urano e il fondo valle di Campiglione di Fermo, si trova la Parrocchia di San Giovanni Battista. Questa amena oasi di serenità e di pace sarà teatro dal 20 al 24 giugno della Festa di San Giovanni Battista. Giorni ricchi di eventi, spettacoli, balli accom-pagnati da prestigiose orchestre, giochi popolari. Protagonisti assoluti saranno i rinomati “vincisgrassi cotti su lu furnu a legne”, vero “piatto forte” della mani-festazione. I vincisgrassi, un piatto amato e rino-mato di cui non si conosce con certezza l’origine del nome. Per alcuni deriva dal generale austriaco Windsch Graetz che nel 1799 cinse d’assedio Ancona attribuendone la paternità al suo cuoco personale. Altri sostengono che già nel 1781 la ricetta compaia in un libro di cucina del cuoco maceratese Nebbia. Quel che è certo è la fama che li accom-pagna fin dai primi anni ’30, periodo in cui la pietanza divenne molto popolare anche sulle tavole modeste.Per assaporare appieno la gustosità della pietanza saranno aperti stand gastrono-mici la sera di venerdì 21 e sabato 22 giugno, mentre domenica 23 sarà pos-sibile degustare i vincisgrassi a pranzo e a cena.

Cartellone/News

Civitanova Marche - Via De Amicis, 86/88 Ufficio Vendite Tel. 0733.770588 - Service Tel. 0733.771312

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Cartellone/NewsRievocazioni storiche Musica leggera

Feste popolari

Un Castello da sempre fiero e orgoglioso della propria identità. Monte San Pietrangeli, già dalla fine del XIII secolo aveva un proprio statuto, era governato da un Consiglio Generale, da un Consiglio di Credenza, da quattro Priori e da un Podestà con i suoi Ufficiali. Era costi-tuito da tre contrade: Santa Maria, San Pietro e San Lorenzo, che facevano capo alle rispet-tive chiese titolari; contava 1400 abitanti che, per potersi meglio difendere, edificarono mura e torri e resistevano tenacemente ai continui attacchi della vicina e potente Fermo. Forte era, ed è tuttora, la devozione al santo patrono: San Pietro al quale già nel 1483 veniva dedicato un “Palio”, come si legge nello Statuto Comunale di quell’anno, secondo un’ordinanza che molto probabilmente riprende consuetudini ancor più antiche. “Statuimus et ordinamus… unum Pallium de sirico… a Sancti Petri… De mense iunii….”. Ogni anno, il giorno dedicato a San Pietro, nel mese di giugno, si stabiliva che fosse fatto un Palio di seta pura del valore di 100 soldi e che esso venisse offerto all’altare della Chiesa di San Pietro, in onore del Principe degli Apostoli. Era stabilito pure che quel giorno nel castello si facesse festa con suoni, canti e danze e si proibiva ai suonatori di ciufoli, flauti e tamburi ed ai giocolieri di assentarsi perché dovevano allietare le strade e le piazze con le loro esibizioni. Era vietata qualsiasi forma di lavoro.Quest’antica tradizione rivive ancor oggi grazie al lavoro del Comitato Palio di San Pietro, presieduto dall’instancabile Franco Petrelli. Tre i giorni del Palio 2013, giunto quest’anno alla XIII edizione ed un interessante “antipasto”: sabato 22 giugno, alle ore 21 presso il Chiostro San Francesco, va in scena il musical “E’ Arrivato Robin Hood”. Il Palio di San Pietro entra nel vivo venerdì 28 giugno quando, a partire dalle ore 21, si può assistere alla sfilata del corteo storico, all’offerta del Palio e dei ceri e alla solenne benedizione del Palio 2013, dei giocatori e del popolo nella Chiesa San Francesco. A seguire un’invitante degustazione a base di erbe nel vicino Chiostro San Francesco. Sabato 29 è la volta della cena presso taverne, osterie e stand gastronomici con tipica cucina medievale in Piazza Umbero I; aprirà il mercato serale di arti e mestieri, e, alle ore 21, si svolgerà la prima edizione de “La Donzella della Marca Fermana”, corteo storico delle delegazioni dei vari castelli partecipanti e sfilata delle singole donzelle, evento accom-pagnato da spettacoli e musiche medievali. La manifestazione si conclude domenica 25 con la sfilata del corteo storico del Palio di San Pietro nel pomeriggio, a cui fanno seguito gli antichi giochi per l’aggiudicazione del Palio. Dopo la proclamazione della contrada vincitrice tutti sono invitati alla cena popolare presso taverne, osterie e stand gastronomici, allietata da musiche del tempo e spettacoli degli sbandieratori e tamburini del Palio di San Pietro. Gran finale con la premiazione della contrada vincitrice del Palio 2013.L’ingresso alle manifestazioni è libero.

Riparte la quarta edizione del concorso canoro …E La Luna Bussò… . Novità 2013: molteplici le location che ospiteranno le diverse date e che trasformeranno l’evento in un vero e proprio tour per il quartiere Sud di Porto Sant’Elpidio. Il team organizzativo Associazione Culturale Club della Musica, La Second Vie e il Comitato Festeggiamenti del quartiere, si dicono pronti e fiduciosi a far salire sul palcoscenico 18 nuovi giovani cantanti che nel corso di 6 serate, organizzate tra giugno e luglio 2013, si sfideranno in eliminatorie e semifinali per raggiungere la finalissima e aggiudicarsi un solo premio, che sarà un riconoscimento di merito e di popo-larità. Popolari, infatti, saranno i brani interpretati dai concorrenti, che avranno la possibilità di proporre celebri testi nazionali e internazionali. Sarà introdotta un’interessante e stimolante novità per tutti i finalisti: potersi esibire in coppia, nella serata conclusiva, con un “ospite” scelto da ognuno di essi, rendendo il tutto ancora più coinvolgente anche per il pubblico.Il calendario dell’evento, che prenderà il via lunedì 24 giugno per concludersi giovedì 11 luglio (giorno della finalissima) si preannuncia già appassionante ed interessante. (Alice Censi)Diego Quaranta: tel. 333.3175607 - [email protected]

Si svolgerà dal 5 al 14 luglio la 18^ edizione della Festa Tricolore di Montegranaro presso la splendida cornice dell’Arena Estate nella zona degli impianti sportivi adiacente al Bocciodromo Comunale. Anche per questa edizione che inizierà venerdì 5 luglio alle ore 20,30 con la specialità gastronomica delle “Tagliatelle alla Papera” ed il momento culturale in programma alle ore 21,30 a cura di Emanuele Franceschetti che parlerà di Gabriele D’Annunzio con il titolo: “D’Annunzio, il Vate della Modernità”, è previsto un ricco programma per tutti i gusti. Sabato 6 e domenica 7 luglio oltre alla degustazione della “Polenta con la salsiccia” e delle lasa-gne al forno, ci saranno due serate danzanti a partire dalle ore 21,30. La Festa riprenderà giovedì 11 luglio con il dibattito moderato da Samuele Baccifava in cui si parlerà di giovani e lavoro, tra timori e sfide continue. Venerdì 12 luglio dopo aver gustato le eccellenti specialità a base di pesce, si dibatterà su un tema politico – amministrativo nel confronto moderato da Endrio Ubaldi dal titolo: “Dalla proposta di Almirante per il Sindaco d’Italia di 30 anni fa ai giorni nostri”. Sabato 13 e domenica 14 luglio oltre alle specialità del Baccalà Arrosto e de li Moccolotti de lo Vatte con l’Oca Arrosto, altre piacevoli serate in compagnia della buona musica. (u.e.)

Monte San PietrangeliL’antico castello rivive i fasti del Medioevo

Porto Sant’ElpidioLa Luna bussa ancora

MontegranaroFesta Tricolore: 18 anni di confronto e di allegri momenti

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Cartellone/NewsMostre mercato

Eventi

Il Comune di Monte Urano organizza da diversi anni (siamo giunti alla 16^ edizione, la prima edizione nell’estate del 1998) il “Mercatino della calzatura e dell’artigianato”, manifestazione in programma nel centro calzaturiero ogni venerdì, dall’ultimo venerdì di giugno ai primi due di agosto. Si tratta di un’ini-ziativa regolarmente registrata a livello regionale come mostra mercato di pro-dotti tipici locali e gestita direttamente e completamente dal Comune di Monte Urano sia per quanto riguarda l’organizzazione e la gestione e sia per l’aspetto normativo per il quale il Comune si è dotato di apposito Regolamento.Il Mercatino si compone di più parti. Anzitutto gli espositori di calzature: piccole ditte artigiane del territorio fermano (Monte Urano, Porto Sant’El-pidio, Sant’Elpidio a Mare, Montegranaro, Fermo) che espongono e ven-dono, a prezzi assolutamente vantaggiosi, i prodotti della propria produ-zione, rappresentando così il meglio di tutti settori della calzatura: uomo, donna e bambino. A tali prodotti si aggiunge un numero variabile di circa n. 20/25 di produttori di cappelli, borse ed accessori di abbigliamento provenienti anch’essi dai Comuni limitrofi (Montappone, Massa Fermana, ecc.). Ad arricchire ulteriormente l’offerta i creatori di oggettistica, bigiot-teria e prodotti vari per un totale complessivo di circa 60/70 espositori.Il Mercatino è inoltre impreziosito dall’ottima offerta gastronomica dei ristoratori locali che trasformano aree all’aperto del centro storico in ristorantini tipici, e dalla costante offerta culturale con spettacoli, concerti e mostre d’arte (tutti rigorosamente ad ingresso libero), programmati ogni sera della manifestazione, per la gioia dei turisti che vengono da ogni parte del territorio provinciale, regionale e nazionale. Il Mercatino della calzatura e dell’artigianato di Monte Urano si è così ritagliato nel tempo un posto di primo livello nel panorama fieristico regionale, tanto che il suo format vincente viene esportato a Grottammare dove, per due fine settimana, gli espositori del Mercatino ripropongono le offerte merceologiche per i turisti della zona ascolana e sambenedettese, allargando così il raggio di attenzione e di conoscenza sui prodotti del distretto produttivo fermano, tra i più importanti, se non il più importante, nel contesto economico nazionale.Tel. 0734.848723 - 848720 – 848745 - 848755www.comune.monteurano.fm.it

Un’estate che sia di tutti e per tutti. Con questo spirito il Comune di Fermo ha messo in piedi un cartellone di eventi che spazia dalla cultura allo sport, passando per quegli appuntamenti ormai storici per la città ed abbracciando tutti i quartieri. 114 iniziative (72 culturali, 23 sportive e 19 legate al turismo), sei mostre e cinque mercatini per un calendario che copre l’intero periodo estivo. Tra gli eventi di punta del mese di giugno vanno ricordati la Festa della Bandiera Blu, in programma sabato 15 luglio a Lido di Fermo e a Marina Palmense, e A tutto riso, la kermesse dedicata al prelibato alimento, che si terrà sabato 15 e domenica 16 in Piazza del Popolo. Quest’ultimo appuntamento, che vedrà tra l’altro sfidarsi all’ultima ricetta chef di fama internazionale, è inserito all’interno di Tipicità Estate, la rassegna che valorizza le eccellenze “Made in Marche”. La manifestazione, che lo scorso anno si è svolta all’interno delle Piccole Cisterne romane, quest’anno cambia formula e diventa itinerante per coinvolgere i quartieri della città. Partendo da una nuova concezione di turismo, di tipo esperenziale, si potranno conoscere meglio i prodotti tipici della nostra terra, attraverso esperienze sensoriali che coinvolgeranno tutti e cinque i sensi. Martedì cabaret, mercoledì danza, giovedì mercatino, venerdì d’autore, sabato eventi speciali: nel mese di luglio il centro storico ospiterà una serie di appuntamenti “fissi” organizzati in base ai giorni della settimana. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, la città sarà sede del concerto inaugurale di Armonie della Sera, il festival di musica da camera giunto quest’anno alla nona edizione, che vede esibirsi grandi musicisti nelle location più suggestive delle Marche. Il mese di agosto, come di consueto, culminerà con la Cavalcata dell’Assunta, ma numerose saranno le iniziative legate alla manifestazione che prenderanno il via già a partire dalla fine di luglio. Il Palio, in programma per il 15 di agosto, sarà trasmesso in diretta su Rai3. Gli amanti dello sport tengano a mente queste date: 15, 16, 22 e 23 giugno, in questi giorni a Lido Tre Archi si svolgeranno i Campionati regionali di beach tennis. Dal 5 al 13 luglio, invece, tutti a fare il tipo per le squadre di minibasket che si affronteranno in un torneo le cui gare saranno trasmesse in streaming. Per i più piccoli restano confermati gli appuntamenti con il GiraFermo, che quest’anno si sposterà nei quartieri della città con quattro serate organizzate in collaborazione con “I teatri del mondo”, e con la Maratona di letture non stop, in programma per il 22 e 23 agosto.“Siamo riusciti – commentano gli amministratori – ad organizzare un cartellone ricco e variegato. E’ il risultato di un lavoro di squadra e di contatti molto intensi con le associazioni della città. Abbiamo cercato di organizzare più eventi nel centro storico come ci è stato richiesto e di coinvolgere tutti i quartieri”.

Monte UranoMercatino della Calzatura e dell’Artigianato: la migliore qualità “Made in Italy”

FermoLa città vive l’estate

Brevi

FermoSerata nella vecchia stazione per ricordare “Lu trinittu”Torna alla Scalinata “Ernesto Besenzanica” dell’ex stazione di Santa Lucia a Fermo il tradizionale appuntamento con il folklore. Sabato 29 giugno, con inizio alle ore 21, Italia Nostra chiama tutti a raccolta per far rivivere l’epoca della ferrovia che tra il 1908 e il 1956 ha collegato la monta-gna al mare. Scenette, stornelli, canti, balli, danze e musiche della tradizione popolare si alterneranno per creare una magica serata sotto le stelle, nostalgia per gli anziani, curiosità e novità per le giova-ni generazioni. Ospite dello spettacolo il gruppo folk “Canterini e Danzerini Roma-gnoli T. Baruzzi” di Imola (BO), fondato nel 1927, composto da 45 elementi. Ral-legrano la Serata con frizzanti poesie Elvira Parlatoni (‘Rviretta) e Angelo Ciuccarelli (‘Ngiulì), presenta Franco Ciucani, attori della Filodrammatica dialettale “Firmum”.Attraverso questa iniziativa Italia Nostra rilan-cia un forte messaggio per stimolare il recu-pero della stazione, del chiosco e di tutta l’area dove attualmente opera la STEAT, che nel 1987 ha ereditato le linee della Ferrovia Adriatico-Appennino (F.A.A.). Una ferrovia dimenticata la Porto S. Giorgio-Fermo-Aman-dola che, grazie all’impegno e alla costanza dell’Associazione sin dal 1996, continua a vivere. In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a domenica 30 giugno.Tel. 0734.228628 – 348.8163918

Monte Urano, centro storico, ore 19/2428 giugno Prima serata - Iniziative collaterali: Inaugurazione Mostra di fotografia a cura del Circolo fotografico Effetto Luce; I giochi del Ludobus (via Gioberti); Concerto del gruppo musicale Name of the band (piazza Libertà); Visita guidata e gratuita alla Torre dell’Orologio

5 luglio Seconda serata - Iniziative collaterali: Mostra di fotografia; I giochi del Ludobus (via Gioberti); Concerto del gruppo musicale Name of the band (piazza Libertà); Visita guidata e gratuita alla Torre dell’Orologio

12 luglio Terza serata - Iniziative collaterali: Mostra di fotografia; I giochi del Ludobus (piazza della Libertà); Concerto del gruppo Musiquario Rock Band “Chiedi chi erano i Beatles” (piazza Marconi); Visita guidata e gratuita alla Torre dell’Orologio 19 luglio Quarta serata - Iniziative collaterali: Mostra di fotografia; Visita guidata e gratuita alla Torre dell’Orologio; I giochi del Ludobus (piazza della Libertà); Anteprima Urban Play – (Giardini Pubblici); Concerto d’Organo alla Chiesa di San Michele Arcangelo con il M° Ugo Gironacci – ore 22.00

26 luglio Quinta serata - Iniziative collaterali: Mostra di fotografia; Monte Urano CI STO BENE “Aperitivo e Musica Analcolica” a cura del Centro ICARO (piazza Marconi); I giochi del Ludobus (piazza della Libertà); Visita guidata e gratuita alla Torre dell’Orologio

2 agosto Sesta serata - Iniziative collaterali: Mostra di fotografia; I giochi del Ludobus (via Gioberti); Concerto del gruppo musicale Name of the band (piazza Libertà) - Visita guidata e gratuita alla Torre dell’Orologio

9 agosto Settima serata- Serata speciale: Il Mercatino dei Saldi, con sconti dal 20 al 50% su tutta la merce in esposizione, tantissime occasioni e sorprese finali Iniziative collaterali: Mostra di fotografia - chiusura; Visita guidata e gratuita alla Torre dell’Orologio; I giochi del Ludobus (via Gioberti); Concerto del Musiquario rock band (piazza Libertà)

Tutti gli appuntamenti

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Eventi Musica classica

Musica, cultura, spettacoli, momenti di riflessione, giochi e degustazioni, que-sto il mix vincente della prossima festa nazionale delle Comunità di Capodarco, giunta quest’anno alla sua decima edizione. L’appuntamento è per sabato 22 e domenica 23 giugno presso la Villa di Capodarco, storica sede della Comunità.Si inizia sabato alle 18.00 con il dibattito “La coscienza occidentale in tempo di crisi”, insieme al teologo e scrittore Vito Mancuso e Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità. Dopo questo importante momento di riflessione, spazio alla musica “giovane” con il concerto di Manuela e Fabio Rinaldi, in arte Freres Chaos, due fratelli originari di Magliano di Tenna, che hanno partecipa-to, con successo, all’ultima edizione del programma Rai X Factor.Domenica pomeriggio sarà invece dedicata alla natura, con la possibilità di intraprendere una camminata alla scoperta del bosco della Comunità, insieme alla guida naturalistica Nazzareno Polini.In serata il tanto atteso concerto dei Marta Sui Tubi, il duo siciliano definito da Lucio Dalla “la migliore live band italiana”, che ha partecipato, tra i 14 big, all’ultima edizione del Festival di Sanremo. Ad aprire il concerto, come lo scor-so anno, un’altra amatissima rock band fermana: i Turkish Cafè, accompagnati dal chitarrista e cantautore JuliCo. Tutto questo, ovviamente, senza dimenti-carsi dei più piccoli, con uno speciale spazio baby, allestito nel giardino della villa, gestito dall’Associazione Will Clown di Pescara. In entrambe le giornate spazio alla convivialità: come consuetudine stand gastronomici realizzati in collaborazione con la Contrada Capodarco e Coop Adriatica e una vasta offerta di articoli del commercio equo e solidale e prodotti del territorio. Da segnalare le bancarelle con i prodotti artigianali in pelle, ceramica e legno realizzati dai ragazzi disabili della Comunità Sant’Andrea e del Centro socio educativo riabi-litativo Santa Elisabetta.Non solo musica e spettacoli: la festa sarà anche l’occasione per mostrare i servizi e la realtà quotidiana di una comunità, ormai parte integrante del terri-torio fermano, impegnata da quasi 50 anni nella lotta a tutte le forme di emar-ginazione sociale, dalla disabilità alla tossicodipendenza, dalla salute mentale all’assistenza ai minori. Saranno infatti presenti alcuni stand con materiale esplicativo della comunità e previsti momenti di incontro e di informazione con alcuni responsabili delle diverse strutture che compongono questa importante, vitale e longeva realtà che costituisce oggi la Comunità di Capodarco.

Luoghi straordinari che si riempiono di bellezza e armonia, per trasportare le emozioni lontano, per raggiungere ogni luogo delle Marche. Questo è il senso del festival di musica da camera Armonie della Sera, da nove stagioni una delle rassegne musicali più rappresentative nel panorama nazio-nale. La nuova stagione si presenta ancora una vol-ta ricca e preziosa, con 14 appuntamenti che ve-dranno alternarsi illustri artisti, a partire dalla serata inaugurale del 6 luglio con il concerto programma-to nella grande Chiesa di San Domenico di Fermo, sino al 9 agosto. Sempre più si rafforzano anche gli appuntamenti di Armonie della sera on the world che hanno recentemente visto una trasferta este-ra del festival in Macedonia e Kosovo e prossimi appuntamenti autunnali in terra Scandinava. Sa-ranno due gli eventi previsti in Finlandia e Svezia in magnifiche città quali Helsinki e Stoccolma. Il festival lancia anche una serie di eventi collaterali che prevedono una mostra di quadri della pittrice Laura Plini, tre conferenze tenute da musicologi quali Dario Oliveri, Paolo Santarelli, Cesare Orselli ed una master class di pianoforte tenuta dal piani-sta armeno Armen Babakanian. Nuova la formula delle serate che si apriranno con brevi poesie lette dagli stessi autori scelti come “Poeti in residence”, i marchigiani Marco Fortuna e Patrizia Trimboli, per passare il “testimone” dalla Poesia alla Musica. La rassegna si apre con un vero evento, sabato 6 luglio alle 21,30, un ritorno a Fermo con gli ideatori e organizzatori del festival, Marco Sollini e Salvato-re Barbatano, due pianoforti solisti accompagnati dall’Orchestra sinfonica del festival diretta da Da-niele Giulio Moles, in collaborazione con il conser-

vatorio Pergolesi di Fermo. Il concerto di inaugu-razione della nona edizione vede come cornice la splendida Chiesa di San Domenico di Fermo (in-gresso € 15). La serata di grande fascino e valore musicale presenterà tre capolavori della letteratura sinfonica. Due sono capisaldi della letteratura per due pianoforti ed orchestra, il concerto di W.A. Mo-zart in mi bemolle maggiore K365 e il Concerto in Re minore di F. Poulenc di cui ricorre quest’anno il 50° anniversario dalla morte. In programma nella seconda parte della serata la celebre Sinfonia n. 40 in sol minore di Mozart. Il concerto verrà registrato e ripreso per Sky Classica. Il festival prosegue poi giovedì 11 luglio, a Villa Bonaparte di Porto San Giorgio, alle ore 21,15. In programma un omaggio a Nino Rota, con il Nino Rota Ensemble che interpreterà le più celebri co-lonne sonore dai suoi film, per ricordare il grande regista Federico Fellini a venti anni dalla scompar-sa. Temi quali “Il Padrino”, “La Strada”, “Otto e mezzo”, “Amarcord” e molti altri accompagneran-no il pubblico in un viaggio di ricordi. Il concerto (ingresso € 10) sarà preceduto dalla conferenza “L’amico magico. Il Nino Rota Ensamble è com-posta da Giannina Guazzaroni violino, Federi-ca Torbidoni flauto, Diletta Dell’Amore oboe, Cecilia Amadori violoncello, Deborah Vico pia-noforte. Un viaggio attraverso la musica di Nino Rota”, alle ore 18.30 nel Salone delle Feste della Villa Bonaparte, inserita nel programma “Non solo Festival” e tenuta dal musicologo siciliano Dario Oliveri, per conoscere aspetti interessanti e meno noti del grande compositore. www.armoniedellasera.it

FermoLa Comunità di Capodarco fa festa

MarcheArmonie musicali in luoghi da favola

Domenica 16 giugno si terrà il 40° Anniversario del Diploma degli ex Allievi dell’ITI Montani che hanno lasciato la scuola nell’a.s.1973. L’iniziativa è organizzata dell’Associazione ex Allievi

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Dopo aver scritto della bella salvezza ottenuta dalla Sutor Monte-granaro sul campo, nonostante una stagione oggettivamente diffi-cile più per vicende extra agonistiche, la società veregrense era alla ricerca di importanti ingressi dirigenziali e sponsorizzazioni, per poter ottemperare alle scadenze federali di metà maggio. Ebbene, anche in questa circostanza gli imprenditori montegranaresi e del territorio non hanno lasciato cadere l’appello nel vuoto, coaliz-zandosi per non disperdere un grande patrimonio sportivo, preso a modello dall’intera penisola cestistica. Il Consorzio “Insieme per la Sutor” presieduto dall’appassionato giovane imprenditore veregrense Dino Pizzuti, che raccoglie all’interno altri importanti protagonisti della vita economica del territorio, dopo aver già dato in passato importanti contributi economici, ha deciso di entrare in società con il 30% delle quote, mentre il Sutor Special Club presie-duto dal Notaio Ciuccarelli con il 10% delle quote ha confermato di essere sempre pronto ad aiutare la società di Viale Zaccagnini. Altri importanti ingressi con il 10% per l’imprenditore d’origine montegranarese e grande appassionato Giovanni Pollastrelli con importanti relazioni commerciali in molte nazioni europee, men-tre Alessandro Bracalente avrà il 7%, alla Triade composta da Tiziano Basso, Marco Cannella ed Edo Trapè che in questi anni ha garantito il basket ai massimi livelli resterà il 43% delle quote sociali. Ora ottenuta la salvezza anche fuori dal campo, pronti a ricominciare con ancora maggiore entusiasmo l’ottava stagione nella massima serie nazionale, il primo obiettivo è quello della conferma di coach Carlo Recalcati, che sembrerebbe vicinissimo al rinnovo, dopodichè, sarà fondamentale trovare un primo spon-sor di sostanza. Per quanto riguarda le altre squadre del territorio ci sono notizie sicuramente interessanti, con la Poderosa Dino Bigioni Shoes al primo anno in Divisione Nazionale B, che è arrivata al 3° posto a pari merito con altre due squadre nella regular season e, solo per la differenza canestri negli scontri diretti, è stata considerata quinta, uscendo nei quarti di finale alla bella contro Cento. L’altra

squadra montegranarese, la Supernova Officine Creative, si è classificata al 14° posto precedendo la Virtus Naturi-no Civitanova, ed entrambe si sono salvate in anticipo pur non disputando un tor-neo esaltante. Benissimo in Divisone Nazionale C l’Ecoel-pidiense Porto Sant’Elpidio che nei play off dopo aver violato il difficile parquet emi-liano del Castiglione Murri in semifinale, ha sconfitto in appena 2 partite il San Lazzaro conquistando una meritatissima promozione nel torneo di Divisione Nazionale B, restituendo un grande entu-siasmo nella città rivierasca che da sempre vanta una notevole tradizione cestistica. La Sangiorgese è riuscita a conquistare con largo anticipo il diritto di disputare anche la prossima stagine il torneo di Divisione Nazionale C, mentre la “T&B” Pedaso in serie C Regionale è stata protagonista di un eccellente campionato, sfio-rando la finalissima sfuggita di una soffio. La compagine pedasina il prossimo torneo avrà un’altra concorrente del territorio, la Virtus Porto San Giorgio, che ha brillantemente trionfato nei play off di serie D, meritandosi la promozione. Se i campionati sono terminati, il grande basket nel fermano non va in vacanza, si disputerà infatti presso lo storico Campo dei Tigli di Montegranaro un eccellente torneo notturno di basket denomi-nato “Summer Basket 1° Memorial Stefano Bracalente” dal 1 al 14 luglio, che dopo il successo della scorsa edizione con diversi giocatori di serie A in campo, punta ad avere tanti protagonisti ed a fare il pieno di pubblico tutte le sere. Gli organizzatori stanno definendo i gironi con dei ricchi premi finali, ma chi si recherà al Campo dei Tigli di Montegranaro potrà degustare anche delle piacevoli specialità gastronomiche. (Endrio Ubaldi)

Basket/Buone notizie anche per le altre compagini fermane

Sport/News

Sutor salva anche fuori dal campo

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Beach VolleyUn’estate di eventi sotto reteLa sabbia scotta sotto i piedi. Il sudore scen-de sulla fronte e dietro la schiena. Dopo un po’ la fatica si fa sentire, ma poco importa. Una volta arrivati in spiaggia, sono pochi i ra-gazzi che rinunciano ad una partita di beach volley. Considerato da molti uno sport “mi-nore” rispetto alla più blasonata pallavolo, il beach volley sale agli onori della cronaca solo nel corso di manifestazioni di alto livello. Nel Fermano, Porto San Giorgio dedica a questo sport una particola attenzione. Da anni nella città rivierasca si svolge la finale della Banca Marche Beach Cup. Quest’an-no il Comune, in sinergia con la Federazione italiana pallavolo, la Capitaneria di Porto e l’associazione Summer’s Beach, ha pro-grammato una serie di eventi dedicati agli appassionati. Per questo, sulla spiaggia li-bera tra gli chalet Coco Loco e Bounty sa-ranno allestiti due campi da gioco. L’evento di punta sarà il Beach Volley Young Tour, un torneo itinerante rivolto ai ragazzi under 16 e under 14 che, il 13 e 14 luglio, farà tappa in città, per farvi ritorno il 27 e 28 luglio per la finale. “Si tratta – spiega il sindaco Nicola Loira – di un riconoscimento per l’attività di-lettantistica che ogni giorno, d’estate, si svolge sulle nostre spiagge. Oltre ad eventi sportivi per i giovani, stiamo pensando di organizzare uno stage rivolto agli allena-tori. Con queste iniziative puntiamo a fare di Porto San Giorgio la capitale del beach volley per il centro-sud delle Marche”. (f.p.)

14 giugno 201323

Calcio, basket, volley, rugby e chi più ne ha più ne metta. Il panorama sportivo fermano è quanto mai variegato e risultati più o meno confortanti, ottenuti in campo nazionale e non, arrivano da un po’ tutte le discipline. Oggi però la nostra lente d’ingrandimento si vuole soffermare su una realtà forse poco celebrata e poco conosciuta, ma che alla luce degli ultimi successi non può che essere elogiata a dovere. Stiamo scrivendo dell’Accademia della Scherma Fermo che recentemente, con squadre composte quasi nella loro totalità da talenti giovanissimi, ha centrato una doppia promozione in Serie A che ha del sensazionale: “Le spadiste e i fiorettisti delle nostre compagini – dichiara Carlo

Millevolte, Presidente dell’Accademia – sono tutti, ad esclusione della pluri finalista ai campionati italiani assoluti Silvia Gdowska, compresi in una fascia di età che va dai 16 ai 19 anni. Nel fioretto, addirittura, è stato schierato il debuttante Andrea Sonaglioni che di anni ne ha 14”. Ancora una volta, a balzare agli onori della cronaca è stata la qualità espressa da allievi ed allieve della scuola fermana: “Il nostro vivaio è uno dei migliori in Italia. Sono tanti i giovani cresciuti qui a Fermo e poi partiti verso altre società: lo spadista Stefano Donati, ad esempio, finalista nazionale oggi a Milano, con al suo attivo anche numerose presenze in Coppa del Mondo” ha proseguito Millevolte. Tornando alle

promozioni in Serie A, le imprese compiute da Silvia Gdowska, Giulia Antonini, Ludovica Busato, Elisabetta Giovannetti ed i colleghi Andrea Sonaglioni, Paolo Ferrucci, Leonardo Riccioni e Maurizio Santarelli sono decisamente degne di nota. In quel di Ancona (al Palaindor), dove si è svolto questo Campionato Italiano a Squadre di Serie B1, le spadiste nostrane hanno messo subito in fila avversarie del calibro di Imola, Monza e Montebelluna (girone di qualificazione) e, approdate ai play off, hanno “trafitto” prima le colleghe di Piacenza e poi, di nuovo, quelle di Montebelluna. Ed è stata Serie A. Così come per i fiorettisti, che si sono sbarazzati via via delle compagini di Padova, Venezia

e Firenze, prima di un play off all’ultima stoccata vinto ai danni di Bologna. Da Ancona però, si torna anche con l’ottimo risultato ottenuto dagli spadisti, che hanno mantenuto la Serie B1 dopo ben tre promozioni consecutive. Insomma, per i colori fermani un vero e proprio trionfo. “Per quanto conseguito e non solo – ha concluso Millevolte – mi sento in dovere di ringraziare tutto lo staff tecnico della società, guidato da Fabio Castori e composto, oltre che dal sottoscritto, anche dal validissimo Mirko Capponi; l’armiere Massimo Riccioni, la Provincia di Fermo per la struttura che ci ha concesso, il liceo pedagogico e lo sponsor BrosWay”.

Uberto Frenquellucci

È iniziato da un paio di mesi il massimo torneo nazionale di softball denominato Italian Softball League, dove le Marche saranno ancora rappresentate solo dalla compagine dell’Unione Fermana Dino Bigioni Shoes nel girone B. La squadra del territorio che disputa le proprie gare interne presso la bella cornice del Diamante Verde di Monte-granaro, affronta per il terzo anno consecutivo l’impegnativo campionato, ma mentre nelle 2 precedenti stagioni le unioniste sono rimaste nelle parti basse della classifica, nel campionato in corso i presupposti per un buon torneo ci sono proprio tutti. Attualmente la squadra è a metà classifica con 11 vittorie e 7 sconfitte, dietro solo alle campionesse di Caserta ed a Bologna, con la squadra emiliana che ha 3 vittorie in più con altrettante partite in più rispetto alla compagine calzaturiera. La società fermana protagonista di una bella fase ad intergirone con ben 8 vittorie in 12 partite disputate, organizzerà ad agosto anche la Coppa delle Coppe a Montegranaro, ad ulteriore testimonianza dell’autorevolezza di questa società, che di anno in anno sta diventando sempre più apprezzata dai vertici federali nazionali. Per quanto concerne l’or-ganico a disposizione del tecnico cubano Noel Gonzalez, nessuna novità di rilievo per le atlete italiane, mentre sul fronte delle straniere l’Unione Fermana ha scelto di tesserarne tre. Oltre alla confermata Kim Reeder dopo la buona stagione 2012, la società fermana ha pescato negli Stati Uniti con l’ingaggio dell’interno Alidia Herron “USA player of the year” nel 2011 proveniente dall’Ohio State University, che ha chiuso la stagione di college con media battuta .378, 48 RBI e 14 fuoricampo in 52 partite. L’altra nuova arrivata è il catcher Melissa Roth che nel 2009 ha partecipato con la nazionale statunitense ai giochi paname-ricani, la Roth nell’ultima stagione ha militato nella NPF chiudendo con una media battuta .229 e 5 RBI in 20 partite giocate. I presupposti per una bella stagione da protagoniste ci sono proprio tutti, ora il responso è affidato al campo. (Endrio Ubaldi)

Se Ascoli ha trovato nel giovane Romano Fenati il suo futuribile centauro di punta, la risposta fermana in tal senso non si è fatta attendere: dalla Spagna – terra che da sempre esprime talentuosi motociclisti - infatti, rimbalza la notizia che la prestigiosa scuderia iberica “Monlau Competiciòn” ha scelto, per il campionato Cev Repsol “Moto 3”, un giovane e promettente pilota di Altidona: il 15enne Alessio Castelli. Una scommessa? Forse, ma le prime gare disputate da Castelli nel Campionato Spagnolo di velocità in sella alla sua nuovissima KTM Rc 250 R (moto campione del mondo 2012), lasciano sperare in qualcosa di più. Sì, insomma: questo ragazzo di Altidona, inserito tra i 4 piloti dello “Junior Team Estrella Galicia 0,0”, è un talento puro. Alessio si sta misurando con 56 piloti provenienti da tutto il mondo. Lo scorso anno, dopo la partecipazione alla PreMoto3 Series nell’ambito del CMV (Campeonato Mediterraneo Velocidad) dove ha conquistando il 4° posto nella classifica finale con 69 punti all’attivo, il giovane motociclista fermano è stato subito promosso alla categoria superiore, la “Moto 3” (categoria che ha sostituito la vecchia 125 con un motore da 250 cm³ ma con specifiche prescrizioni tecniche). Basti pensare che provengono dal Campionato CEV e dalla Monlau alcuni rider del calibro di Dani Pedrosa, Marc Marquez, Casey

Stoner e Jorge Lorenzo. Alessio all’esordio stagionale dello scorso 28 aprile ha già mostrato che ha la stoffa per farcela con un discreto piazzamento nonostante un diluvio avesse accolto gli oltre 50 piloti al Circuit de Catalunya di Montmelò, al culmine di 16 giri caratterizzati da una serie infinita di scivolate sull’asfalto bagnato. E su di lui puntano e credono i giganti del motociclismo. Alessio viene seguito passo passo, da diversi mesi, nella sua preparazione, fisica e tecnica, che sta proseguendo scrupolosamente con il team di esperti della Mounlau Competition, tra ingegneri e preparatori e con i consigli dello stesso patron Emilio Alzamora, ex campione del mondo. A soli 15 anni il giovane di Altidona ha le idee molto chiare e rappresenta un bell’esempio per i ragazzi, visto che nonostante l’impegno in Spagna non ha affatto abbandonato gli studi, al contrario, frequenta l’Iti Montani di Fermo ed oltretutto con un discreto profitto nonostante viaggi spesso tra l’Italia e la Spagna dove si reca due-tre giorni la settimana per la preparazione o i test in pista. La passione per le due ruote, nata per caso, è poi cresciuta gradualmente grazie anche al supporto del padre Alessandro e di tutta la famiglia che lo seguono nei suoi impegni sportivi e che quest’anno lo vedranno all’opera in altre otto gare, compreso il campionato europeo di categoria.

E così hanno creduto nelle capacità di Alessio anche un gruppo di imprenditori locali che hanno deciso di sostenere l’impegno di questo ragazzo che è già un bell’esempio di serietà, passione e talento. Si tratta della T&B, Mare Più, Tosingraf, Agm, Violoni Srl, Lineaufficio Srl. Cresce il tifo anche a livello locale per il giovanissimo motociclista di Altidona che dalla provincia sta calcando la scena internazionale. Sarà seguito anche sui social network in questo anno di competizioni.

Motociclismo/Il giovanissimo Alessio Castelli da Altidona alla Spagna

ANNO 11 - n.6 - 14 giugno 2013

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Prossimo numero in distribuzione dal 12 luglio all’8 agosto

Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro SabbatiniP.R.:Patrizia Scaloni Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti PompaVignette: Daniele Ripani, Stampa: Bieffe industria grafica - RecanatiRedazione: Paolo Galletti, Francesca PasqualiHanno collaborato alla redazione di questo numero: Simone Accattoli, Federica Balestrini, Andrea Braconi, Uberto Frenquellucci,Daniele Maiani, Carmela Marani, Serena Murri, Loredana Tomassini, Endrio UbaldiDir. Amministrativo: Gianfranco SabbatiniWebmaster: Aranea (tel. 0734.776001)

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Piccoli campioni alla ribalta

Softball/Ottimo avvio per l’Unione Fermana

Italian Softball league da protagoniste

Scherma/Exploit dell’Accademia della Scherma Fermo

Doppia promozione in Serie A

Venerdì 12 luglio a Porto Sant’Elpidio, presso l’ex Orfeo Serafini, appuntamento con la terza edizione di “Jump into the sky”. La serata è organizzata dal Motoclub “Speedy Cock”