Il Corriere della Città - Settembre 2011

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libertà - informazione - cultura - politica - sport - cronaca orriere c ittà c orriere c della ittà c il Anno 3 Numero 11 SETTEMBRE 2011 GRATUITO www.ilcorrieredellacitta.it SPECIALE CASSAINTEGRATI PAG. 10 RICORDI D'ESTATE PAG. 14 SPECIALE UNIVERSITA’ POMEZIA PAG. 17 SPREMUTI COME LIMONI! più tasse, meno pensioni, disoccupazione: pomezia, aRdea e la nuova italia

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Anno 3 Numero 10 - Settembre 2011

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politica pomezia

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Anno 3Numero 11SETTEMBRE 2011

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SPECIALE CASSAINTEGRATI

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RICORDI D'ESTATE

PAG. 14

SPECIALEUNIVERSITA’POMEZIAPAG. 17

SPREMUTI COMELIMONI!più tasse, meno pensioni, disoccupazione: pomezia, aRdea e la nuova italia

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il corrieredella cittàNumero 10 Anno 4SETTEMBRE 2011 - Distribuzione gratuita

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

EDITORE: La Città

DIRETTORE RESPONSABILE:Maria Corrao

E-MAIL:[email protected]@ilcorrieredellacitta.it

IN REDAZIONE:Alessia Ambra Achille, Mauro ValentiniLuca Mugnaioli, Matteo AcitelliAlfredo Corrao, Pietro Conti, Savino TommasiClaudia Sperduti, Michele Lotierzo

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:Studio Grafico O.K.

CHIUSURA REDAZIONALE: 31/08/2011

STAMPA: Arti Grafiche

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

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politica pomezia

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Questo è un editoriale diverso dagli altri,dove i problemi locali hanno sempreavuto un ruolo principale, ma che questa

volta resteranno nelle pagine interne. Le notizieche arrivano dal Governo Centrale, al lavoroanche ad agosto per poter studiare il modomigliore per ridurre il debito pubblico, aumen-tando le entrate e diminuendo gli sprechi sonoa dir poco sconcertanti e riguardano tutti gli ita-liani, tranne una piccola nicchia, la famigerata

Casta. Coinvolgono a maggior ragione il nostroterritorio, dove le industrie, le fabbriche ed inegozi falliscono e chiudono, licenziando centi-naia di persone. Su tutti i giornali si grida alloscandalo, ogni cittadino si sente spremutocome un limone e preso in giro come… avretecapito. Ma poi, in concreto, nessuno fa nulla.Non ci si ribella come succede in molti altriStati, neanche adesso che, ancora una volta,sono stati favoriti i ricchi a discapito di chi ricco

non è. No al contributo di solidarietà per i red-diti alti, rimasti solo per gli statali (questo peraccontentare quei "poveri" calciatori cheminacciavano lo sciopero), ma ritocchi allepensioni, ovviamente a sfavore dei lavoratori.Si prospetta poi l’aumento dell’IVA, a danno deiconsumatori. Insomma, ancora una volta astringere la cinghia devono essere esclusiva-mente i cittadini “normali”, mentre i parlamen-tari, lungi dal voler fare i “necessari sacrifici”,continuano ad essere arroccati ai loro privilegi,che vanno dai prezzi ridicoli dei pasti al risto-rante (primi piatti a 1,60 euro, secondi tra 2,60e 5, 23 euro per filetto di carne o di pesce,dolci 70 centesimi) ai voli, che non saranno piùsu aerei di Stato (tranne che per i Ministri, cheancora possono utilizzarli), ma su sempliciaerei di linea e in classe economica, ma ovvia-mente gratis così come i treni. Per non parlaredelle auto blu o della possibilità di mantenere ildoppio lavoro, visto che l’articolo 13 dellaFinanziaria stabilisce che “l’indennità parlamen-tare è ridotta del 50 per cento per i parlamenta-ri che svolgano qualsiasi attività lavorativa perla quale sia percepito un reddito uguale o supe-riore al 15 per cento dell’indennità medesima”,senza far capire al povero ed ignorante popoloche non si va a toccare l’intera cifra percepita,ma solo una parte di essa. Sempre a propositodi doppi incarichi, lo stesso articolo introduce

MENTRE SALGONO I DISOCCUPATI ED AUMENTANO LE TASSE, C’È CHI…

FINANZIARIA:LACRIME E SANGUEMA PER CHI?

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editorialeanche l’incompatibilità della carica parlamenta-re con qualsiasi altra carica pubblica elettiva.Ma gli 86 deputati e senatori che sono ancheSindaci, Presidenti di Provincia e Regione o con-siglieri che ricoprono il doppio incarico possonostare tranquilli, visto che l’incompatibilità siapplicherà “a decorrere dalla prima legislaturasuccessiva all’entrata in vigore del presentedecreto”. Ma non c’è solo questo. Come fattonotare dalla brava giornalista Milena Gabanellie dal suo collega Bernardo Iovene, quando undipendente pubblico viene chiamato a svolgereun incarico presso un Ministero, una commissio-ne parlamentare, un'authority o un organismointernazionale, va in «fuori ruolo». Essendo unincarico “temporaneo”, si conserva il posto, ma,assurdamente, anche lo stipendio, a cui siaggiunge l'indennità per il nuovo incarico. Insostanza due retribuzioni per un periodo ditempo spesso illimitato. Già nel 1994 il Csmaveva lanciato l'allarme, segnalando «il numerocrescente dei magistrati collocati fuori ruolo, ladurata inaccettabile di alcune situazioni, alcunesuperano il ventennio, quando non il trenten-nio... la reiterazione degli incarichi... con lacreazione di vere e proprie carriere parallele»,ma nulla è stato fatto. Queste persone – casostrano sempre le stesse – non solo vengono

pagate dall’amministrazione per la quale nonstanno lavorando, visto che ricoprono altri inca-richi, ma fanno pure carriera, spesso più veloce-mente di chi invece è rimasto al suo posto.Come Antonio Catricalà: magistrato ordinariodel Consiglio di Stato, fuori ruolo praticamenteda sempre, è stato Capo Gabinetto di variMinistri, successivamente è passato all'Agcom,poi è diventato segretario della presidenza delConsiglio con Berlusconi, fino a quando, il 9Marzo 2005, è stato nominato Presidentedell’Autorità garante della concorrenza e delmercato (Antitrust). Da fuori ruolo, ovverosenza neanche entrare nel vecchio ufficio, ilConsiglio di Stato nel 2006 lo promuove da con-sigliere a presidente di sezione, versandogli unostipendio di 9.000 euro netti al mese che siaggiungono ai 528.492,67 annui dell'Antitrust.O come Donato Marra, funzionario italiano, con-sigliere di Stato e attuale segretario generaledella Presidenza della Repubblica italiana, cheprende 189.926,38, più un'indennità di funzio-ne di 352.513,23 dalla Presidenza dellaRepubblica. Attualmente sono circa 300 le per-sone che godono di questi trattamenti, mentre sifanno tagli alla sanità ed alla scuola, si aumen-tano le tasse e di allontana sempre di più lapossibilità di poter andare in pensione. Una

manovra di lacrime e sangue, dove a piangeree morire dissanguati sono sempre i soliti, pove-ri fessi, come concorda anche il settimanaleFamiglia Cristiana: “Le Manovre hanno assesta-to alla famiglia una serie di colpi micidiali. Unserial killer non avrebbe potuto fare meglio.Anziché tassare i patrimoni dei ricchi, s'è prefe-rito colpire quell'ammortizzatore sociale italianoper eccellenza che è la famiglia, unico veropatrimonio del Paese". Di diverso parere lasenatrice PDL Laura Allegrini in un’intervista diKlaus Davi: “So che scandalizzerò, ma non mipreoccupo. Posso dichiararle tranquillamenteche oggi un parlamentare italiano non guada-gna più di 3000 euro al mese. Alle prese con ilavori parlamentari, i mille impegni, senza affet-ti, ci si accorge di essere molto soli”. Non èvero, quindi, che prendono circa 14 mila euro almese e che hanno tutti quei privilegi di cui sivocifera, perché ci sono “le spese per collabora-tori, il contributo al partito… Dei cinquemila checi rimangono, mille vanno al partito e mille pergli obblighi sul territorio”. Questo mentre ci sonofamiglie che, dopo aver perso il lavoro, nonsanno come sfamare i propri figli. Che dall’indi-gnazione si debba passare alla commozione perla povera parlamentare?

Maria Corrao

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politica pomezia

Fa parte della maggioranza, ma non le mandacerto a dire, Renzo Antonini. In soli 3 mesi dilegislatura ha criticato i suoi compagni di

coalizione più di quanto lo abbia fatto l’opposizio-ne. Ma è proprio sicuro di far parte della maggio-ranza? “Certo, ma questo non mi impedisce divedere i molti problemi che ci sono”.Quali sono i più importanti?“Quello che maggiormente mi preme risolvere èquello della pulizia e del decoro della città, in tuttoil suo territorio. Faccio però degli esempi specifi-ci, concentrandomi sulla zona del litorale, perchéla stagione turistica ha messo in evidenza tutte lecarenze del servizio di raccolta dei rifiuti urbani.Capisco che il capitolato d’appalto sia stato stipu-lato anni fa, ma l’amministrazione era semprequella di centrosinistra. Come hanno fatto a noncalcolare l’aumento esponenziale della popolazio-ne nei mesi estivi? Come si può stabilire la rac-colta della plastica una volta a settimana, quan-do ormai tutti utilizziamo in larga misura questomateriale? Per non parlare del resto: ci sono dellezone di Torvaianica, come via Polonia, via Svezia,via Rumenia e via Pola, dove la raccolta nonviene fatta con la regolarità prevista. I rifiuti resta-no sulla strada per intere giornate e, soprattutto acausa dell’umido, l’aria diventa irrespirabile”.Di chi è la colpa?“Sicuramente la politica ed i cittadini ci hannomesso del loro, ma credo che le mancanze mag-giori siano delle ditte che svolgono il servizio, chenon fanno il loro dovere. Ricevo ogni giornosegnalazioni da parte dei cittadini, che poi riferi-

sco al dirigente ed al direttore dell’azienda, ilquale mi ha risposto, a proposito di fatti ben pre-cisi, di non saperne niente. Ciò è gravissimo. Laraccolta differenziata, a Torvaianica come a S.Palomba, non ha mai funzionato: spero che dasettembre si inizi un percorso nuovo, che tengaconto della realtà”.E per quanto riguarda Pomezia?“Lì non c’è nemmeno la scusa dell’aumento sta-gionale, e questo è ancora più preoccupante.L’immondizia è dappertutto, nonostante ci sianocirca 100 persone a coprire il servizio. Questo cifa riflettere sul comportamento delle società chegestiscono la raccolta e dimostra che c’è qualco-sa che non va. E’ vero che esistono i cittadinimaleducati, ma è pur vero che, in una città giàsporca, ci si fanno meno scrupoli a peggiorare lasituazione. Se tutto fosse pulito, magari anche ilmaleducato rinuncerebbe a comportarsi in manie-ra incivile. Per risolvere occorre rivedere sia ilcalendario della raccolta sia le modalità”.Cos’altro l’ha fatta arrabbiare al suo rientro inpolitica?“Il mancato rilancio di Torvaianica, che potrebbefare da traino all’economia dell’intero Comune. Lodicevo da cittadino e lo ripeto ora: abbiamo 9 kmdi costa con spiagge bellissime ed un mare final-mente pulito, aree archeologiche, Roma ed iCastelli sono a due passi da noi. Si tratta di ric-chezze enormi che non sappiamo sfruttare.Fortuna che è arrivato Zoomarine, che portamigliaia di persone ogni giorno”.Ma che se ne vanno ogni sera…

“Vero, ma questo perché non c’è niente che invo-gli il turista a rimanere. In questo modo non spen-de nel territorio. Se invece ci fosse ricettività, loca-li, attrazioni varie, tutti ne guadagnerebbero, nonsolo il Parco. Invece abbiamo un obbrobrio nellapiazza centrale, che da anni deve essere ristruttu-rato, e per il quale ho chiesto spiegazioni alSindaco, affinché vengano presi provvedimentiverso i costruttori. Non è possibile arrivare in unposto turistico e vedere una cosa così brutta esporca. Dovremmo puntare sui bed&breakfast,per far sì che le persone poi spendano dai nostricommercianti, offrendo dei percorsi turistici checomprendano tutte le bellezze del territorio.Occorre poi sfruttare la spiaggia, approvando ilPUA ed affidando la gestione ai giovani: è su loroche dobbiamo puntare per un buon futuro. Locali– da ballo, con iniziative varie - sulla spiaggia peri ragazzi, che la notte non devono andare in altriComuni per divertirsi, anzi, devono far arrivare quialtri giovani. Per i bambini, invece, bisognerebberimettere a posto i giardinetti: quelli di PiazzaItalia fanno schifo, ci sono sempre persone ubria-che o poco raccomandabili e lo stato dei giochi èpenoso. Molte zone hanno marciapiedi – se lihanno – rovinati e pieni di erbacce, mancano lepanchine per sedersi. Invece di provvedere a que-sto che si fa? Si punta sulle bancarelle che vendo-no smalti, spazzoloni e chincaglierie, togliendolavoro a chi paga le tasse al Comune di Pomeziae non ad altri. Non è così che si rilancia il turismo!Così non facciamo lavorare i commercianti, e soloperché a qualcuno interessa quel tipo di bancarel-le al centro di Torvaianica. Pare che ci sia l’inten-zione, da parte di qualcuno, di non far crescere inmodo sano il turismo sul nostro litorale”.Si può fare qualcosa?“Non si può, si deve, per tutto il territorio. Ma deveesserci la volontà da parte di tutti, perché senzaquella non si fa nulla. Certo, servono anche isoldi: che la situazione finanziaria fosse dramma-tica lo sentivo dire da cittadino, adesso da ammi-nistratore ho potuto verificarlo. Ma quello che noncapisco è perché le casse siano vuote, visto chegrandi spese non sono state fatte. Si parla sempredi quanto costa il personale, ma non credo che iproblemi di un Comune di 64 mila abitanti possa-no dipendere dalla spesa per il personale. C’èqualcosa che non quadra. Una famiglia che se lapassa male va alla ricerca anche del centesimo.Perché qui non si fa qualcosa per le entrate, comei parcheggi a pagamento, o la regolamentazionedegli spazi pubblicitari? Ma vogliamo ridare vera-mente un senso a questa città? Io ancora ci credoche sia possibile, ma non penso sia questa lastrada. Si potrebbe davvero fare tanto, ma, alme-no nei tre mesi da quando sono stato eletto con-sigliere, noi politici non abbiamo fatto nulla. Anzi,se posso dirlo, forse abbiamo peggiorato le cose,almeno per quanto riguarda la pulizia della città,rispetto allo scorso anno. E non penso sia unbuon viatico per il futuro. Questo lo dico a mestesso, lo dico alla maggioranza ed a tutta laclasse politica di Pomezia”.

Maria Corrao

RENZO ANTONINI SPARA A ZERO SULL’INTERA CLASSE POLITICA

MAGGIORANZACONTROCORRENTE

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politica pomezia

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politica pomezia

La sua richiesta di verifica del numero legale,nel corso del consiglio comunale sul bilancio,che si stava svolgendo il 30 Agosto, ha

lasciato di stucco tutti, opposizione e maggioran-za, perché era chiaro che in quel momento in aulac’erano troppe poche persone e che questa richie-sta avrebbe fatto sciogliere la seduta. Subito sonocircolate voci di un avvicinamento di Alba Rosaalla maggioranza, che la diretta interessata hanegato con vigore. “So che la mia decisione hafatto malignare più di qualcuno, ma si è trattato diuna scelta ragionata e non di un’ingenuità”, hadichiarato la consigliera di SEL. Perché?“Già da qualche giorno prima circolava la voceche il Sindaco, che ricopre anche la carica diAssessore al Bilancio, non sarebbe stato presentee che il consiglio con si sarebbe tenuto. Vedereche mancava anche il suo vice, nonché il dirigen-te del settore interessato, e sentire il Presidentedel Consiglio annunciare in tono quasi divertitoche il Primo Cittadino aveva altri impegni mi èsembrato una mancanza di rispetto verso la citta-dinanza, visto che la votazione del bilancio è l’at-to politico più importante dell’anno, soprattutto inun momento così delicato sul fronte finanziario.Mi chiedo quindi cosa ci può essere di più impor-tante di quello che avremmo dovuto discutere inquel frangente. Non era mai accaduto che ilSindaco e l’Assessore al Bilancio, che questavolta coincidono, mancassero all’approvazione di

un bilancio. Ho voluto quindi lanciare un segnaleai cittadini, per far capire che, quando si deveoccupare di loro, De Fusco non solo non c’è, manon si fa neanche sostituire. Si poteva approfitta-re dell’occasione per far fare al dirigente una rela-zione sui conti, ma neanche questo è stato fatto”.In ogni caso, in questo modo lei ha favorito lamaggioranza, che adesso potrà discutere il bilan-cio in seconda convocazione.“So che si potrebbe pensare una cosa del genere,ma non è così. Io ho voluto mettere in risalto l’ar-roganza della maggioranza: nonostante si sappiache lo stato delle finanze è pessimo, non c’è lavolontà di agire. Il Sindaco avrebbe dovuto esse-re presente, soprattutto a fronte delle intervisteche ha rilasciato, dove ammette i debiti che ilComune ha. Non ha neanche sentito l’esigenza difare una riunione dei capigruppo, nella quale illu-strare la reale situazione”.In seconda convocazione basteranno 9 personeper approvazione: l’opposizione sarà presente ecompatta?“Posso dire che io ci sarò. L’opposizione è ampiae variegata, quindi non conterei troppo sulla com-pattezza: ognuno ha le sue convinzioni. Io hovoluto studiarmi questo bilancio, anche se gli alle-gati alla relazione mi sono stati consegnata, sumia insistenza, solo 4 giorni prima del Consiglio.E, con quello che ho visto nella documentazione,farò sicuramente molte osservazioni”.Ce ne anticipa qualcuna?

“La prima sarà quella sulle previsioni delle entra-te, assolutamente gonfiate. Non è pensabile chese nell’arco di 12 mesi si sono recuperati 3 milio-ni di euro dall’evasione fiscale, adesso, in soli 3mesi, se ne possano ricevere 6”.Ce ne sono altre?“Le incongruenze tra la relazione dei Revisori dellaCorte dei Conti e le delibere legate al bilancio. Michiedo inoltre quale sia il motivo per cui ancoranon si approva il consuntivo dello scorso anno:eppure si tratta solo di un atto di gestione, dovesi deve scrivere quello che è stato fatto o nonfatto. Non averlo approvato ci mette tra gli Entideficitari, e questo non lo dico io, ma il TUEL, agliarticoli 242 e 243. Che per i grossi puti di critici-tà segnalati dai Revisori, cosa mai accadutaprima, come la sovrastima delle entrate, le entra-te una tantum spalmate sui tre anni o la poca tra-sparenza sugli investimenti? Io mi auguro che ilsindaco riesca a giungere a conclusione positivaper quanto riguarda il protocollo d’intesa conl’Anci, che gli consentirebbe di avere 50 milioni dieuro, ma non saranno certo solo quelli a risolverei problemi di Pomezia, se si continua con questimetodi”.Lei torna a fare il consigliere comunale dopo piùdi 20 anni. Nella scorsa legislatura, infatti, haricoperto il ruolo di assessore prima al Bilancioinsieme al Sindaco, poi alla Cultura ed infine aiLavori Pubblici. In questi mesi del De Fusco Bis,cosa è cambiato rispetto a prima?“Il cambiamento io l’ho colto nel momento in cuimi sono dimessa dalla carica di assessore e vice-sindaco. Non condividevo più i metodi ed i com-portamenti, che non rispondevano a quello cheera il progetto iniziale. Il Comune non ottempera-va più correttamente agli obblighi verso la cittadi-nanza riguardo ai servizi che erano stati pianifica-ti o promessi. In più non ero d’accordo sulle deci-sioni prese riguardo al personale”.A questo proposito, in molti la indicano come lapersona che non vuole la stabilizzazione dei pre-cari.“Non sono io che non voglio che queste personesiano assunte, ma è la legge che lo impedisce. Cisono delle regole che vanno rispettate, ed io sonoper il rispetto totale. Su questa vicenda sonodiventata il capro espiatorio. La legge dice ancheche, se non si approva il consuntivo, si devonoridurre le spese sul personale. Allora di chi è lacolpa, mia o di chi ancora non si decide a porta-re in consiglio questo argomento, nonostante io loabbia già richiesto due volte? La mia opposizioneera piuttosto rivolta al tema delle progressioni ver-ticali: pretendevo che Pomezia agisse come glialtri Comuni, ovvero che la qualifica di dirigentepotesse essere data anche al personale interno inpossesso dei titoli necessari. La “deriva” è quindiiniziata un paio di anni fa. Non dico che primafosse tutto ben fatto, ma in seguito le cose sonodavvero peggiorate. Il mancato dialogo e la man-cata trasparenza sugli atti tra maggioranza edopposizione non è certo positiva, ed è per questoche temo per il futuro di Pomezia”.

Alfredo Corrao

LA CONSIGLIERA DI SEL SPIEGA LA SUA SCELTA IN CONSIGLIO COMUNALE

ALBA ROSASI “SBILANCIA”

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politica ardea

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Siamo arrivati a settembre e dopo la pausa estivariprendono le schermaglie della politica locale percercare di capire come si presenterà, nella prossi-

ma primavera, la campagna elettorale e la sua “caro-vana” ad Ardea. Abbiamo già compreso che il centro-destra è allo sbando o, se preferite, in grande confusio-ne. Eufemi il bulgaro, com’è noto, non è candidabile egli alfieri che vorrebbero prenderne il posto sono tanti,forse troppi. Verrebbe da pensare, ma il centrosinistraquesta volta è messo meglio? E invece no, almeno perquanto attiene al Partito Democratico e la cosa irritadavvero tante persone. Perché? E’ ormai chiaro che lasituazione si è di molto complicata e lo sbocco nonsarà indolore. Con una maggiore avvedutezza politica,questa volta il centrosinistra sarebbe andato unito finoalla fine e forse avrebbe anche prevalso. Ma due par-titi su tutti, appunto il PD e l’Italia dei Valori, hanno resotutto difficile conferendo apporti nella direzione dellabieca disgregazione. Le piccole furbizie, tipiche dell’al-ta scienza politica locale, i personalismi eccessivi, leprese di posizione acritiche, la volontà di prevaleresempre e comunque da parte di taluni, hanno portatoal risultato veramente deprecabile di ulteriori divisioni earroccamenti che non fanno presagire nulla di buono.Vediamo in particolare di cosa si tratta.Tutti i partiti del centrosinistra decisero tempo fa che ilcandidato sindaco potesse provenire dalle fila del par-tito più grande, il PD.Iniziato un travagliato percorso interno, la segreteriadel PD a un certo punto riunì il direttivo e annunciò che

i candidati erano soltanto due: il consigliere attuale delPD, Antonino Abate e l’altro, si disse di natura istituzio-nale, il segretario Peppino Sarrecchia. Ci furono acco-rati appelli affinché non si commettesse l’errore di unachiusura così forte, ma la segreteria rimase sorda eproseguì nell’intento. Poi fu la volta di un nuovo diretti-vo e il segretario spiegò che il candidato sindaco ormaiera uno solo: Antonino Abate. A quel punto il direttivodecise che non necessitasse neanche votare, visto chesi era convenuto su un unico candidato ed era pratica-mente superfluo porlo in votazione in mancanza diun’alternativa.Finalmente era fatta? Assolutamente no!Il centrosinistra si riunì per la ratifica della decisione dePD sul candidato sindaco e a quel punto l’Italia deiValori espresse delle riserve sulla candidatura e prean-nunciò che avrebbe gradito discutere ulteriormente laquestione, poiché avrebbe preferito avanzare una pro-pria candidatura. Cosicché a distanza di pochi giorni ilsegretario Sarrecchia riunì ancora il direttivo e comuni-cò che la questione della candidatura a sindaco dove-va considerarsi riaperta e che sarebbe stato opportunooptare per la celebrazione delle primarie di partito.Secondo alcuni il segretario avrebbe dovuto insisteresul candidato prescelto e ammonire l’Italia dei Valoriche di fronte alla condivisione del medesimo da partedi tutto il centrosinistra, tranne loro, la questione dove-va considerarsi superata e quindi chiusa. Taluni, tuttavia, si pongono alcune pressanti domandealle quali fino ad ora non è stata fornita alcuna rispo-

sta. La prima domanda: come mai inizialmente i can-didati erano solo due e ora bisognerebbe celebrare leprimarie? Significa che ci sono varie candidature? Eperché non si sono presentate in tempo debito? I mali-gni sostengono che il segretario sia stato sollecitato daqualcuno a far retromarcia per favorire chi ancora (sidice ad Ardea) non ha deciso se far parte definitiva-mente del PD o optare per la partecipazione ad alcuneliste civiche, a causa delle “sirene” di un fantomaticogrande Centro, costituito da reduci e nuovi voltagabba-na. E allora, come ne uscirà il PD? Nel peggiore deimodi! Anziché trovare un modus (come suggerito dataluno già nel mese di luglio per un appuntamentoassembleare di chiarimento a settembre) che permet-tesse di salvare “capre e cavoli”, ci si è strappati icapelli per il ritardo e si è lasciato che prendesse ilsopravvento il divisionismo più deleterio e, in ognicaso, siamo arrivati proprio a quel settembre tantoosteggiato. I cosiddetti giovani, quegli stessi che ave-vano consentito il prevalere di Sarrecchia alla segrete-ria hanno deciso, tra la sorpresa di molti, di passareall’opposizione che in tal caso ha raggiunto i due terzidel direttivo e a questo punto è stata ipotizzata anchela sostituzione del segretario attraverso la presentazio-ne di una mozione di sfiducia. Ed ecco la secondadomanda che si pongono in tanti: perché i giovani nel-l’arco di otto mesi hanno cambiato così radicalmenteopinione e appartenenza politica passando da ungruppo all’altro? Il segretario, però, politico di lungocorso ad Ardea, non è disponibile a farsi da parte esostiene che non può essere sfiduciato dal direttivo madall’assemblea. L’ipotesi pare peregrina, poiché è ildirettivo che ha eletto il segretario e ovviamente il diret-tivo stesso può sfiduciarlo. Come finirà? La previsioneè semplice, il PD ne uscirà ancora una volta fortemen-te diviso: il segretario sfiduciato probabilmente migreràper altri lidi; il mentore civico farà un suo percorso e ilPD rimarrà abbastanza svuotato e non in grado di con-ferire tutto l’apporto necessario per vincere la sfida colcentrodestra che, anche questa volta, pur diviso,potrebbe avere gioco facile. Forse “chi di dovere”dovrebbe mettersi davanti al tavolo per porre fine alladiatriba, aprire un momento negoziale alto, tra candi-dati ufficiali e coperti e con l’aiuto del partito provincia-le, arrivare a scegliere la persona in grado di tenereunito il partito. Inoltre si può prevedere che l’esclusopossa diventare il vicesindaco e anche il candidato delpartito per le prossime scadenze elettorali come quellaprovinciale e quella regionale.

Michele Lotierzo

CENTROSINISTRAUNITO? SI, NO,FORSE...

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Da unico membro dell’opposizione a candidato sin-daco alle prossime elezioni. Antonino Abate,ormai da 15 anni “condannato” ad un ruolo in

quasi assoluta minoranza a causa delle schiaccianti vit-torie del centrodestra e delle varie trasmigrazioni di con-siglieri eletti in un cartello e poi passati ad un altro, è ilnome su cui si sono puntati i riflettori dei partiti del cen-trosinistra. Tutti d’accordo, o quasi. Le remore sono arri-vate proprio dal suo partito, da quel segretario –Peppino Sarrecchia – suo antagonista lo scorso ottobreproprio quando si doveva scegliere la massima caricadel direttivo comunale. “C’è un documento, sottoscritto dalle forze del centrosi-nistra, Verdi, Rifondazione Comunista, PSI, Sel, API edue liste civiche, che indicano il mio nome come quellopiù rappresentativo per questa importante candidatura.Del mio partito, il PD, hanno firmato 20 componenti deldirettivo su 30. La resistenza è arrivata proprio dalsegretario del circolo, che ha fatto marcia indietro nono-stante fosse già stato fatto un deliberato dall’interodirettivo, che concordava il mio nome, chiedendo chevenissero fatte le primarie per far scegliere direttamenteai cittadini. La cosa strana è che questa proposta l’ave-vo fatta io qualche mese fa e lui l’aveva rifiutata, salvopoi ripensarci quando sono stato scelto dai vari partiti”. Come avete risolto?“I 20 membri del direttivo che hanno sottoscritto il docu-mento tra i vari partiti si sono dimessi ed hanno richie-

sto la sfiducia del segretario, che è stata poi ufficializ-zata alla fine di Agosto”.Crede di essere stato scelto in quanto unica persona arappresentare il centrosinistra in questi ultimi anni?“Penso che sia stata premiata, oltre all’impegno ed alladisponibilità assoluta, anche la mia coerenza: non misono mai fatto attirare dalle sirene incantatrici e sonorimasto sempre fedele alle idee ed ai principi del miopartito, senza mai tradire l’elettorato nei 15 anni di poli-tica attiva all’interno del consiglio comunale. Questo èdimostrato anche dai risultati elettorali, che hanno vistocrescere di volta in volta il numero delle preferenze chei cittadini mi hanno dato. Credo che abbia influenzatoanche il mio modo di fare politica: non ho mai graditol’opposizione urlata, ma ho sempre preferito agire inmodo propositivo a favore dei cittadini, dando il miocontributo per la risoluzione dei problemi”.Qual è il suo progetto per l’immediato futuro?“Riuscire a riportare tutti i partiti del centrosinistra suibanchi del consiglio comunale, comprese quelle listeciviche che si riconoscono nel nostro percorso, con rap-presentanti che restino nella coalizione che li ha fattieleggere per tutta la durata del mandato. Questo pro-prio perché non è tollerabile il cambio di casacca dopole elezioni: chi vota lo fa non solo per la persona, maanche per le idee che rappresenta e queste non posso-no essere cambiate a seconda di come cambia ilvento”.

Nei partiti che ha elencato manca l’IDV, che avevalamentato una mancata interpellanza proprio sul nomedel candidato sindaco. Questo significa che non faran-no parte della vostra coalizione?“I rapporti con l’IDV sono buoni , ed addirittura il segre-tario, Alberto Delli Colli, ha sostenuto la mia candidatu-ra. Io spero che stiano al nostro fianco sin dall’inizio o,se proprio questo non fosse possibile, almeno in secon-da battuta, ovvero ad un eventuale ballottaggio”.Ma lei crede che ci sia qualche possibilità, per un paeseche storicamente appartiene al centrodestra, che sicambi rotta e si affidi il governo al centrosinistra?“C’è un vento di cambiamento in tutta Italia, ma è purvero che ogni Comune fa storia a sé. Ed anche adArdea la gente mi sembra stanca e piena di voglia dicambiare, provando un nuovo tipo di guida”.Amministrazione Eufemi Bis: qual è il suo giudizio?“Devo riconoscere che alcuni problemi sono stati affron-tati, anche se non sempre risolti, e che il sindaco inprima persona si è molto impegnato soprattutto nellalotta all’abusivismo, con l’abbattimento dei manufattinon regolari. Al suo posto forse avrei affrontato diversa-mente il problema delle barriere di accesso al mare, tro-vando soluzioni che garantiscano il passaggio a tutti icittadini mantenendo il diritto alla proprietà privata, ini-ziando dalla creazione di parcheggi in aree pubbliche”.Maggio 2012: qualora lei fosse confermato come can-didato sindaco e vincesse le elezioni, quale sarebbel’azione più incisiva che farebbe nel suo mandato?“La prima cosa che farei sarebbe quella di bloccarel’edilizia residenziale privata per un periodo di tempo,diciamo un anno: niente nuove costruzioni, ma solonuovi servizi, adeguando tutti i quartieri agli standardqualitativi che ogni cittadino merita, perché non posso-no esserci zone di serie A e zone di serie B”.Le maggiori proteste dei cittadini, infatti, riguardanoproprio la mancanza di servizi, da quelli primari comeacqua e rete fognaria agli aggiuntivi, come centri diaggregazione e punti di ritrovo.“Hanno sicuramente ragione, ma qualche responsabili-tà è anche la loro, che hanno continuato a votare per-sone che non hanno poi mantenuto quanto promesso incampagna elettorale. Ho sempre sostenuto che questaamministrazione non ha dato la giusta attenzione allacittadinanza e lo dimostrano anche le manifestazioniestive, con palchi montati in luoghi a quanto pare nonadatti, per serate a cui assistevano pochissime persone.Il litorale, che dovrebbe essere il volano per l’economialocale, non ha avuto invece il dovuto rilancio con mani-festazioni ad hoc che potessero far accorrere gente efavorire l’aggregazione”.Qualche settimana fa il Presidente del ConsiglioComunale di Pomezia, Paolo Ruffini, ha affermato cheil rilancio del territorio sarebbe possibile con il riaccor-pamento di Pomezia ed Ardea, un ritorno al passatoche porterebbe i vantaggi di un unico Comune con piùdi 110 mila abitanti e ben 18 km di costa. Cosa nepensa?“Sono assolutamente favorevole. Uniti faremmo la diffe-renza, perché il nostro diventerebbe il Comune più gran-de della Provincia di Roma ed un dei maggiori del Lazio.Questo ci permetterebbe, oltre che di ridurre i costiamministrativi, di competere addirittura con Roma. Siotterrebbero maggiori contributi dagli Enti superiori edun’attenzione che ci consentirebbe di rilanciare l’interoterritorio”.Con quale sindaco?“Con quello che merita di più”.

Alfredo Corrao

ABATE, SALVO IMPREVISTI, È IL CANDIDATO SINDACO. MA SOLO PER ARDEA?

E’ GIA’ CAMPAGNA ELETTORALE

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personaggi ardea

Proseguendo il viaggio sul territorio siamoandati a intervistare i principali artefici dellariuscita kermesse annuale organizzata

dall’Associazione Nuova California 2004 a TorSan Lorenzo nella “quattro giorni” del mese diluglio: Antonella Sasso e Piero D’Angeli. E’ beneprecisare subito che nel comune di Ardea nonesiste manifestazione di pari livello ed importan-za e, soprattutto, organizzata senza dilapidaresoldi pubblici, cosa che, ovviamente, si solito èdestinata al boicottaggio da parte dell’ammini-strazione comunale, in letargo da tempo imme-more ma vigile per fare danni. Infatti, come pre-cisato presidente dell’associazione, PieroD’Angeli, il ricavato proviene dai contributi deicommercianti e dal pagamento degli spazi utiliz-zati dagli espositori che nell’occasione sono statioltre un centinaio. Gli incassi servono a coprire icosti, relativi agli allestimenti, davvero molto pro-fessionali, ai mezzi che occorrono all’organizza-zione per il lungo periodo di preparazione cherichiede mesi d’intensa attività, nonché per leriprese televisive occorrenti per veicolare la pub-blicità degli inserzionisti a pagamento. Il comune

di Ardea, e per esso l’assessorato alla “cultura”(sarebbe da scrivere all’incultura) non solo nonagevola o favorisce iniziative similari ma hamesso in atto iniziative di disturbo nelle vicinan-ze con “cosette strapaesane”, miseramente falli-te ma totalmente spesate dai contribuenti.

ANTONELLA SASSOimprenditrice, presidente uscentedell’Associazione locale dei commercianti, titola-re dei negozi di abbigliamento “Sensi” ad Ardeae Pomezia, ha quarantasette anni, è sposata eimpegnata nel sociale e nella politica di Ardea.Vanta trascorsi nel mondo della fotografia edella moda, che le consentono di organizzare lesfilate eseguite magistralmente dai tantissimi gio-vani di Ardea, che ne promuovono anche le atti-vità locali. Con tutti questi impegni, come maiprende a cuore anche l’organizzazione di questoevento? “E’ vero, sono molto indaffarata nel lavoro e conla famiglia, ma tengo molto al mio territorio e difronte alle tante carenze che riscontro giornal-mente sento l’esigenza di fare qualcosa. Mettotutta la mia passione, l’impegno che posso pro-fondere per cercare di portare qualcosa di bello,a beneficio essenzialmente dei giovani e perimpegnarli nel sociale. Ardea non ha punti diritrovo giovanili e per questo collaboro da setteanni con l’Associazione diretta dal mio amicoD’Angeli. La mia forza suppletiva nasce propriodall’incoraggiamento, dalla spinta che ricevoogni volta dai tanti cittadini che credono in quel-lo che faccio”.Dopo queste dichiarazioni è d’obbligo una pare-re sul futuro politico di Ardea, in relazione alleimminenti elezioni. “Mi aspetto che finalmente ci si renda contodella mancanza dei bisogni primari e si dianosubito le risposte ai cittadini che le attendono daparecchi decenni. Che si mettano in cantiere lepolitiche per i giovani e gli anziani, alla streguadi quanto fanno anche gli altri comuni viciniori.Che finalmente sia reso fruibile un punto diprimo soccorso del quale una popolazione dicirca quaranta mila abitanti ha estremo biso-gno. Inoltre penso sia arrivato il momento di unforte ricambio della rappresentanza politica el’emergere di qualche figura femminile, visto chein consiglio comunale se ne sono perse le sem-bianze”.E il sindaco?“Che sia una figura forte, del territorio, disponibi-le, in grado di capire le persone e di circondarsidi collaboratori capaci per far cambiare passo alpaese, ormai fermo da anni di disamministrazio-ne di centrodestra per mancanza d’idee e proget-ti”.

PIERO D’ANGELIquarantatrenne pubblico funzionario, sposato,presidente dell’Associazione, “Nuova California2004” dall’anno della sua costituzione e già pre-sidente del complesso la Marina, è noto per lesue battaglie a favore dei cittadini del quartiere.Di formazione di centrodestra, ma senza timore

LA RIUSCITA KERMESSE DI TOR SAN LORENZO

le interviste ai personaggidel territorio di michele lotierzo

E...STATECON NOI!

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personaggi ardea

a schierarsi dalla parte della ragione e degli inte-ressi della gente, prescindendo da ideologie eschieramenti. Insomma uno che non “la mandaa dire”!Questo è il suo approccio alla politica, ma la sua

associazione che orientamento professa?“L’Associazione è una realtà composita, doveciascuno è libero di riconoscere il credo che ritie-ne opportuno, ma su un punto siamo tutti d’ac-cordo: la nostra stella polare è il perseguimentodel bene dei cittadini senza se e senza ma. Ilnostro impegno non conosce altre direzioni e intale ottica abbiamo favorito amici di centrode-stra e di centrosinistra, nella convinzione chedagli scranni del consiglio comunale potesserobattersi egregiamente nell’interesse e per i biso-gni dei cittadini”. A lei viene attribuito il merito dell’elezione di Iotti.“E’ vero, ma accanto a Iui c’era anche Marcucci,due consiglieri che per diverse ragioni mi hannoentrambi deluso. Iotti resta un caro amico, ma ilgiudizio sull’amministratore resta negativo. Nonè stato in grado di comprendere un principiobasilare: quando si forma un gruppo le decisionidevono essere condivise, non si possono sceglie-re le persone, soprattutto per incarichi di rilevoassoluto per la cittadinanza, senza tener contodell’idea del gruppo. Quest’andazzo porta inevi-tabilmente al distacco dal territorio e allo smarri-mento della motivazione originale che traeva sti-molo dalla necessità di incidere positivamentesul bene comune. Di Marcucci, sempre in bilicotra opposizione e maggioranza, non ho molto da

dire, se si eccettua che forse si aspettava moltodi più da noi e per questo si è allontanato”.Dalle sue parole sembra di cogliere una profon-da amarezza, questo significa che la troveremoa battersi in prima persona alle prossime elezio-ni? “In un certo senso sì, lei ha ragione, ma è ormaicerto che l’Associazione sarà presente con inizia-tive di respiro civico, se sarò io o un altro a can-didarmi lo vedremo a tempo debito, ma non cipresenteremo con un nostro candidato sindaco.Ci collegheremo, indipendentemente dall’appar-tenenza politica, con chi presenterà un progettoimportante di riqualificazione del territorio”.Ci dica qualcosa sull’attività dell’Associazione esull’evento dell’anno in corso.“L’associazione oltre a curare, appunto, l’eventoannuale “E...state con Noi” cerca di impegnarsinelle questioni della carenza dei servizi, sul fron-te dei servizi sociali, dell’ambiente e della natu-ra. In particolare ha editato il giornale dell’ecolo-gia e sensibilizzato da molti anni i cittadini sullanecessità della raccolta differenziata. Per l’even-to non le dico nulla, sono i fatti a parlare: quat-tro giorni, nessun finanziamento pubblico, circa100 espositori e oltre diecimila presenze giorna-liere cose altro aggiungere?”.

Michele Lotierzo

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le interviste ai personaggidel territorio di michele lotierzo

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speciale lavoratori

Mentre il Governo studia manovre per sanare iconti pubblici, che verranno risanati con “lacri-me e sangue” dei contribuenti italiani, molte

famiglie di Pomezia ed Ardea sono alla disperataricerca di un modo per risanare i propri bilanci, porta-ti all’esasperazione da una crisi che ha visto, solonegli ultimi mesi, almeno una decina di aziendemedio-grandi in bilico tra il fallimento conclamato edun forte ridimensionamento. Entrambe le situazionihanno portato alla perdita del lavoro di centinaia dipersone, spesso ultraquarantenni, con scarse possi-bilità di ricollocamento. Cassa integrazione, mobilità,contratti di solidarietà, sono tutti termini tristementenoti sul nostro territorio, un tempo di vocazione stret-tamente industriale, tanto da diventare il terzo polo alivello nazionale ed il primo nel centro sud Italia.Senza voler entrare nel merito dei motivi che hannofatto fuggire molti investitori, focalizziamo la situazio-ne dei dipendenti delle aziende più importanti che, tral’inverno e la primavera scorsi, si sono trovati senzastipendio a causa del fallimento delle società a cuifacevano riferimento. Le pagine dei giornali dell’epo-ca si erano riempite con i racconti delle proteste, avolte eclatanti, fatte dai lavoratori disperati ed esa-sperati: chi sui tetti, chi sulle gru, ognuno reclamava

il diritto a percepire gli stipendi che i datori di lavoro,per vari motivi, non versavano da mesi. Aiazzone,Emmelunga, Di.Ma. Costruzioni, Di.Ma Service,Dimafin e Cogest sono solo alcuni esempi. A distan-za di qualche mese siamo andati a verificare qualesia la situazione.

Gruppo di mario

Questa è forse la situazione più complessa, in quan-to si tratta di una holding composta da circa quindicisocietà: il 29 marzo ne sono fallite dieci, e tra questesei avevano dipendenti al libro paga. Il 7 Aprile il tito-lare Raffaele Di Mario, insieme a due suoi collabora-tori, fu arrestato per bancarotta fraudolenta perdistrazione, reati fiscali e false fatturazioni. Il 15Luglio, su richiesta del suo avvocato, l’imprenditoreha ottenuto gli arresti domiciliari. Alla fine dello stes-so mese il fallimento è stato revocato per la Di.MaCostruzioni, visto che la Corte di Appello di Roma haaccolto il ricorso presentato dagli amministratori dellasocietà, i quali avevano ritenuto che non fosse statoesperito l’intero iter per l’applicazione della Prodi bis,dichiarando il fallimento della società senza primaverificare se ci fossero le condizioni per un commis-

sariamento. Della società, per un mese, si occuperàora un commissario straordinario nominato dalTribunale, che dovrà appurare sia possibile applicarela procedura di amministrazione straordinaria dellegrandi imprese insolventi prevista dalla Prodi bis, fina-lizzata a recuperare l’equilibrio economico-finanziario(ovvero a risanare l’indebitamento), senza liquidarel’azienda, ma facendone ricominciare l’attività opera-tiva. Il fallimento decretato a marzo causò la perditadel posto di lavoro a circa 200 dipendenti, ai qualivanno aggiunte almeno altre 800 persone legateall’indotto. Ma gli operari non prendevano lo stipen-dio già da diversi mesi, precisamente da dicembre.Dopo l’intervento dei sindacati e numerosi tavoli didiscussione con le Istituzioni e le parti in causa, aidipendenti venne ratificato il decreto per la cassa inte-grazione straordinaria. Ma, dopo aver preso una pic-cola cifra nel mese di maggio, nessun soldo è piùarrivato ai lavoratori – spesso non giovanissimi,senza contare che molti operai sono stranieri - che,non trovando altre occupazioni, hanno dovuto vivereprima utilizzando eventuali risparmi, poi affidandosiagli aiuti di parenti ed amici. La loro situazione disperata è diventata oggetto diuna lettera indirizzata al Ministro del Lavoro e dellePolitiche Sociali Maurizio Sacconi, per chiedere unintervento concreto. “A scriverle sono quattrocentodipendenti della Gruppo Di Mario –esordisce la missi-va – che nel 2009 passa il timone della guida allebanche, le quali inseriscono uomini di loro fiduciaall’interno dell’azienda, in modo da avere rapporticostanti con la società nella quale stavano investen-do”. I dipendenti raccontano di persone che, per rico-prire alcuni incarichi, hanno ricevuto compensi farao-nici, con il solo risultato di portare l’azienda ad unasituazione drammatica. “Com’è possibile – si chiedo-no - che una società come la nostra, che aveva con-tratti d’appalto per circa duecento milioni ed 800appartamenti già venduti da consegnare entro il2011, finisca per fallire?”. I dipendenti, dopo la perdi-ta del lavoro successiva al fallimento chiese all’azien-da di presentare ricorso, per far sì che venisse ricono-sciuta l’opportunità di ricorrere alla Prodi Bis, datoche i presupposti c’erano. “Ma – proseguono i lavo-ratori -poco dopo anche quello spiraglio venne pernoi a mancare: il giudice delegato rigettò la proposta,dichiarando il fallimento e nominando dei curatori fal-limentari per gestire il gruppo. Con il loro arrivo, tuttocambiò molto velocemente: ci mandarono tutti acasa! Ma come era possibile che qualcosa negli attinon andasse bene, se il gruppo negli anni preceden-ti era stato costantemente sottoposto ad un collegiosindacale ed a società di revisione? Infatti, nulla èemerso dallo studio fatto da parte dei curatori sullesocietà del gruppo: il fallimento poteva essere evita-to, applicando semplicemente la legge Prodi Bis,dato che i prerequisiti erano presenti, come dimostra-to dalla Corte d’Appello”. Ma, a quanto raccontano ilavoratori, il Gruppo Di Mario si sarebbe potuto salva-re anche prima, se e soltanto i professionisti nomina-ti dalle banche avessero lavorato con giusto impegnoal momento di richiedere l’applicazione del 182 bis,stilando una relazione completa ed efficace agli orga-ni competenti. Ma la relazione venne ritenuta nonvalida, ed il Tribunale di Roma rigettò la proposta.“Veniamo costantemente aggiornati della situazione

SCOPRIAMO CHE FINE HANNO FATTO I DISPERATI PROTAGONISTI DELLA CRISI

FALLIMENTI ELICENZIAMENTI:E I LAVORATORI?

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pomezia news

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speciale lavoratoriattraverso internet: così abbiamo saputo che degliimmobili del gruppo viene è stato messo all’asta daparte del curatore fallimentare, ad un valore moltoinferiore di quello che era stato compromesso in ven-dita: venti milioni invece trentacinque. Siamo andati aleggere cosa dice in questi casi la legge fallimentare:il curatore può risolvere un contratto in essere solo seil valore è superiore al prezzo compromesso. Allora cichiediamo cosa ne saranno di quei quindici milioni didifferenza. Perché non utilizzarli per la nostra azien-da, per permetterci almeno di lavorare? In fondo èsolo questo che chiediamo: rivogliamo il nostro dirit-to di lavorare. Noi impiegati ed operai non sappiamocome mandare avanti i nostri figli, siamo in una situa-zione economica alquanto disastrata”. “La preghia-mo –continua la lettera al Ministro - di aiutarci a farsì che il nostro lavoro ci sia restituito, per ridare sere-nità alle nostre famiglie che sono sull’orlo della dispe-razione, visto che, nonostante il parere della corted’appello, sembra che il giudice delegato non abbianessuna intenzione di fissare l’udienza per la nominadel commissario, poiché attende che il provvedimen-to emesso passi in giudicato, ovvero in Cassazione”.Con tempi lunghissimi, mentre alcuni dipendenti disocietà appartenenti al gruppo, fallite insieme allaDi.Ma Costruzioni ma di stanza in altre città, hannocontinuato a lavorare come se niente fosse accadu-to: i fornitori hanno continuato a consegnare ed aincassare le fatture ed i dipendenti hanno continuatoa portare lo stipendio a casa. “Perché queste differen-ze? – si chiedono - Chiediamo che la legge sia ugua-le per tutti, non è accettabile che a pagare debbaessere sempre la povera gente di Pomezia”.

aiazzoneemmelunga

Situazione drammatica anche per i quasi 40 lavora-tori del gruppo Aiazzone – Emmelunga: passati aPanmedia lo scorso Agosto, dopo un periodo in cui imagazzini non venivano più riforniti di merce e gli sti-pendi tardavano ad arrivare, sembrava che i proble-mi si fossero risolti. Invece era solo apparenza. Inuovi capitali, necessari per pagare i fornitori e con-vincerli a consegnare i mobili ai clienti finali e perpagare gli stipendi, sono terminati in pochi giorni, e lasituazione è tornata ad essere drammatica, finoall’epilogo peggiore: chiusura dei punti vendita, arre-sto dei responsabili Renato Semeraro, GiammauroBorsano e Giuseppe Gallo, domiciliari per il commer-cialista Marco Adami, sospensione dall'eserciziodella professione per l’avvocato romano MaurizioCanfora, fallimento prima di Aiazzone edEmmelunga, poi di Panmedia e di HDA (Holdingdell’Arredamento). Il tutto condito dall’ormai certaperdita dei posti di lavoro e dai mancati pagamentida novembre 2010 in poi. “Abbiamo vissuto gli ultimimesi del 2010 ed i primi del 2011 tra speranza edisperazione – spiegano alcuni lavoratori – le notizieche ci arrivavano erano contrastanti. In alcunimomenti in azienda arrivavano “grossi” personaggi,che ci davano rassicurazioni sul futuro, incitandociad incrementare le vendite per poter risanare la situa-zione in tempi rapidi. E, effettivamente, per un certoperiodo la merce, che prima scarseggiava, ha rico-

minciato ad essere presente nei nostri magazzini. Maquesto ci ha solo illuso, perché da lì a poco le conse-gne hanno ricominciato a slittare, fino a fermarsi deltutto. Noi non venivamo pagati – abbiamo preso 200euro nel mese di dicembre, poi altri 265 a marzo, ma

solo grazie all’intervento delle Istituzioni, e poi piùnulla in tutto questo tempo – e nel contempo doveva-mo continuare a lavorare, cercando di tranquillizzarenon solo noi stessi, ma anche i clienti giustamenteinfuriati, che se la prendevano con noi, senza sapere

Vogliamo presentare pubblicamente la dispera-zione che oggi ci troviamo a vivere, dove nessu-no ci da informazioni sulla futura consegna

della nostra casa acquistata, dove i venditori si pre-occupano solamente di speculare sulla povera gentecon tanta leggerezza. Dove sono le istituzioni? Oggidiciamo basta a queste prese in giro e vogliamo chia-rezza e fatti concreti. Come è possibile che una S.g.r.,partecipata da banche di grande rilievo, possa farfinta che nulla sia successo? Sono tre anni chepaghiamo regolarmente i r.i.d e che loro regolarmen-te incassano, com’è possibile che il cantiere sia instato di abbandono? Com’ è possibile che nell’ autun-no scorso fummo convocati dall’ amministratore dele-gato, il quale ci sottopose una scrittura integrativa,dove ci impegnavamo a rogitare entro marzo del due-milaundici e contestuale alla firma della scrittura,fummo costretti a versare somme sostanziose? Difatto dopo venti giorni, il cantiere cominciava a daresegnali di abbandono. Oggi ci troviamo senza soldi esenza casa, ci sembra di vedere uno dei tanti film,dove si organizzano scene su come truffare la pove-ra gente. Com’ è possibile che ci viene rilasciata unafidejussione da Generali e non possiamo incassarla?Non dovrebbe garantire i nostri soldi? Ma la cosa piùbuffa è il fantomatico ufficio vendite che si trova sulposto, dove, le persone che ci lavorano, ci rispondo-no che non sono stati loro a venderci casa, e che loropossono solo raccogliere lamentele e riportarle a chi

di dovere. Ma quel mister x che incassava le integra-zioni nell’ autunno, che fine ha fatto? Come si puòcontinuare a promettere di vendere case fantasma?Dove sono gli organi di controllo? Come si può scari-care un cliente, motivandolo che tutto è successo per-ché è fallito Di Mario? Come non possiamo immagi-nare che sia stata tutta un complotto per rastrellaresoldi, a nostre spese? Come è possibile che adessoveniamo informati che è stato revocato il fallimento eche si aspetta l’arrivo di un commissario che permet-ta di far ripartire i lavori? Serve per tenerci ancorabuoni, in modo da poter continuare ad incassare ir.i.d? Visto che di questi film ne vediamo a valanghe,e chi ne beneficia sono sempre consulenti e i loroamici, chiediamo che ci vengano restituiti tutti i rispar-mi di una vita. Non è possibile che oggi dobbiamopagare un avvocato per avere indietro il nostro dena-ro, dopo il danno la beffa! Apprezziamo i sindacati,che ogni qualvolta citano i disagi dei dipendenti dellaDima, ci chiamano in causa! Noi chiediamo chevenga fatta giustizia immediata, non si può assistereprima al fallimento e poi alla revoca di questo! E’ evi-dente che questo è uno scontro di poteri tra chi è inte-ressato a gestire la torta della povera gente. Resta ilfatto che in un primo momento si è arricchito il DiMario e a seguire ne hanno avuto beneficio consulen-ti, amministratori e quanti altri. Ma la vera realtà èche loro sono in vacanza con i nostri soldi e noi vivia-mo nella disperazione!

ED INTANTO GLI ACQUIRENTIDELLE ABITAZIONI DELLA DI.MA...pubblichiamo la loro lettera aperta, apparsa nel blog degli ex dipendenti di.ma.

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speciale lavoratori

che eravamo vittime della stessa truffa. Poi abbiamosaputo che alcuni punti vendita stavano chiudendoper “inventario” ed abbiamo capito che era arrivata lafine e che presto anche noi ci saremmo trovati senzalavoro. Ma, fino al giorno in cui il punto vendita nonè stato chiuso, siamo stati costretti a cercare salvarel’immagine dell’azienda, perché eravamo anche sot-toposti a pressioni che potremmo definire mobbing”.Poi la chiusura, prima della sede di via dei CastelliRomani e poi di quella di via Pontina, dove tutti i lavo-ratori erano stati trasferiti. Parte quindi l’occupazionedel punto vendita. “Ci siamo barricati dentro edabbiamo iniziato un presidio permanente, durato 5mesi, nella speranza di ottenere almeno gli stipendiarretrati e per far conoscere a tutti la nostra situazio-ne. L’amministratore di turno ci prendeva puntual-mente in giro, promettendo e non mantenendo mai. I265 euro avuti a marzo sono frutto di un’azione diforza: abbiamo minacciato di prenderci il contenutodella cassaforte e di dividercelo tra i vari dipendenti.L’intervento del Sindaco di Pomezia, che ha fatto daintermediario, ha risolto la situazione: l’amministrato-re, che con noi si negava, ha accordato che ci divi-dessimo il contante come acconto sugli stipendi man-canti, lasciando alla società gli assegni. A maggio, consapevoli che con i decreti di fallimentonon saremmo riusciti ad ottenere nulla continuando ilpresidio, abbiamo lasciato la sede. Dopo i vari falli-menti sindacati si sono attivati per farci ottenere laCassa Integrazione, ma la situazione era complessa,perché la Regione, interpellata per prima aveva lemani legate dal fatto che l’holding lavorava in tutto ilterritorio nazionale, quindi i vari permessi e le ratifichedovevano essere emesse direttamente dal Ministero”.Ed ora? “La cassa integrazione straordinaria è statariconosciuta solo per i lavoratori di Emmelunga, enon ancora per quelli Aiazzone, a causa dei diversitempi del fallimento, ma finora nessuno ha visto uncentesimo. Siamo ormai alle porte dell’autunno, edancora non ci sono novità. Ognuno di noi sta cercan-do nuove occupazioni, ma con la crisi economica èdifficilissimo trovare qualcosa. Ci si accontenta dilavoretti precari, di breve durata, sottopagati e spes-so con condizioni veramente penose: turni massa-cranti, pochissimi soldi, e poi, quando non serviamopiù, arrivederci e grazie. Questo i più fortunati, perchémolti non sono riusciti a trovare proprio nulla, perl’età avanzata o per altri mille motivi”. “Se lei chiedea mia figlia, che ha 9 anni, quand’è stata l’ultimavolta che le ho comprato un gelato, le risponderà che

non se lo ricorda”, afferma una ormai ex venditricedel punto vendita Emmelunga di via Pontina. “Ancheil costo di un piccolo cono per me ormai è un lussoche non mi posso permettere. E non posso neanchelamentarmi, perché per fortuna mio marito lavora.Ma con il suo stipendio di 1200 euro al mese non riu-sciamo a vivere dignitosamente, visto che paghiamoil mutuo per la nostra casa. Inizialmente abbiamo uti-lizzato i pochi risparmi di una vita, ma adesso siamocostretti a rinunciare a tutto. Non siamo mai stati ric-chi, ma in passato riuscivamo quantomeno a passa-re due settimane d’estate in Calabria a casa dei mieisuoceri. Quest’anno abbiamo dovuto rinunciareanche a questo, perché la benzina costa e noi nonpossiamo permettercela. Infatti mio marito va a lavo-rare con i mezzi”. “Molti di noi vivono grazie all’aiu-to delle famiglie d’origine, mentre chi ha già unacerta età si fa aiutare dai figli. Ma c’è anche chi non ha nessuno e non sa più dovesbattere la testa”, dichiara un’altra dipendente. “Lasituazione è drammatica: lavori veri non se ne trova-no, molti hanno il mutuo e da mesi non pagano lerate, con il rischio che gli venga tolta la casa. Siamoveramente disperati. La speranza è che, finito il perio-do estivo, le pratiche riprendano il loro corso, questavolta corretto”. Infatti, a causa di errori compiuti daalcuni funzionari, le procedure per la CassaIntegrazione sono state bloccate per diverso tempo.Anche in questo caso ci sono stati diversi curatori,con relativo rallentamento della gestione delle prati-che. Ma, nonostante tutti i problemi, questi lavoratori sonoriusciti a trovare un lato positivo nella drammaticitàdella vicenda. “Abbiamo scoperto la vera solidarietàtra colleghi, che ormai sono diventati amici. Ci sentia-mo spesso, anche per aggiornarci sulla situazione.Abbiamo creato dei gruppi su Facebook, in modo chetutti sappiano in tempo reale quello che succede. Idipendenti Aiazzone attendono con ansia almeno ilriconoscimento della Cassa Integrazione, ma sannobenissimo che, nella migliore delle ipotesi, non riusci-ranno ad avere nulla prima di altri 4 o 5 mesi”. Gliammortizzatori sociali per Emmelunga sono stati con-cessi per dodici mesi, ma in realtà ratificati solo finoa dicembre 2011. “In ogni caso – concludono scon-solati i lavoratori – l’aiuto dello Stato finirà presto, ela nostra unica speranza è quella di riuscire, nel frat-tempo, a trovare un nuovo impiego, ma di certo lacrisi economica internazionale non ci favorisce”.

Alfredo Corrao

DIMAFIN E COGEST sono le due società che operavanola gestione della contabilità del gruppo DIMA COSTRU-ZIONI e che come le altre società ad essa collegatehanno risentito degli esiti del fallimento, sono ad oggi inmano a due curatori fallimentari che le stanno gesten-do – spiegano dalla Filcams Cgil di Pomezia -I lavorato-ri delle due società sono attualmente in CIGS in deroga,e la problematica principale riguarda il ritardo con ilquale viene erogata l'indennità della cassa integrazioneda parte dell'INPS. Nella vicenda si sono avvicendatidiversi curatori fallimentari e ciò di certo non ha favori-to i lavoratori, nel senso che ogni volta che veniva cam-biato curatore con il conseguente arrivo di un nuovoconsulente a cui veniva affidata la pratica della gestio-ne per il trattamento della Cigs, si perdeva del tempoprezioso, mettendo così in seria difficoltà economica idiretti interessati, che in certi casi non hanno di chevivere”. Ci sono infatti operai stranieri che in passatoinviavano parte dei soldi guadagnati alle famiglie rima-ste nel luogo d’origine, ed adesso sono costretti a farsirimandare indietro non solo quanto risparmiato, maanche qualcosa in più proprio da coloro che avrebberovoluto aiutare. “Il fatto che la Corte d’Appello abbiaaccolto il ricorso della Di.Ma. Costruzioni fa sperarepositivamente anche per la Dimafin e la Cogest: questonuovo scenario potrebbe in qualche modo riguardareanche le due società di cui sopra nel caso il giudicedecidesse che, per "attrazione", le stesse possano dinuovo riprendere ad operare, salvo decisioni diverse. Ilperiodo feriale di certo non aiuta, ma per quanto ciriguarda, come sindacato siamo in contatto con i cura-tori oltre che con lo studio Perone, che sovraintende ilavori della curatela”.“La situazione Ex Emmelunga, Panmedia, HdA –prose-guono dalla Filcams Cgil - ha visto la sottoscrizione del-l'accordo al Ministero del Lavoro per il riconoscimentodella CIGS ai lavoratori interessati dopo la revoca del-l'affitto da parte dell'ex curatore fallimentare Dott.Scicchitano a Panmedia del ramo di azienda relativoall'Holding dell'arredo. “Attualmente i lavoratori sono inCIGS, ma soffrono della stessa problematica dei dipen-denti DIMAFIN E COGEST riguardo alla ricezione delleindennità da parte dell'INPS. Infatti, nonostante la sotto-scrizione dell’accordo per Cassa IntegrazioneStraordinaria risalga al 1° Marzo 2011, ad oggi nessu-no ha ancora ricevuto un solo centesimo”.

Mauro Valentini

COSA DICONOI SINDACATI?

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Care concittadine e cari concittadiniI

l 30 maggio scorso sono stato nuovamente eletto Sindaco della città di Pomezia grazie a voi e aivostri consensi, chiaro segnale di una volontà popolare che ha voluto premiare l’impegno della miaAmministrazione e la continuità politico-amministrativa. Per me non è iniziata una nuova legislatu-

ra: quella attuale è la prosecuzione dei passati 5 anni, e ho continuato come sempre con il mio impe-gno verso la città ed i cittadini a partire dalle questioni più importanti: il risanamento delle cassecomunali, i problemi legati all’occupazione, l’emergenza rifiuti. Quest’ultima - che ha tenuto impegna-ti me e il mio Governo in queste ultime settimane – è risolta: le strade della città sono di nuovo puli-te e la raccolta porta a porta ha ripreso a funzionare regolarmente. Non solo, la volontà della miaAmministrazione è quella di estendere il servizio della raccolta differenziata in tutto il territorio comu-nale, unica soluzione all’annoso problema delle discariche. Altra questione in cima alla mia agendaè la situazione finanziaria del nostro Comune, complessa a causa dei forti debiti lasciati in ereditàdall’A.Ser. Il Ministero delle Finanze ha accertato che il Comune di Pomezia è creditore per 50 milio-ni di euro nei confronti di A.Ser-Tributi Italia, ed è proprio grazie a questo accertamento che siamoriusciti a stipulare, attraverso un protocollo d’intesa con ANCI (Associazione Nazionale ComuniItaliani), un accordo tra Poste Italiane, Ministero del Lavoro e SACE – una società partecipata delMinistero delle Finanze – per ottenere un finanziamento che ci permetterà di risanare tutti i debiti edi rilanciare l’economia locale. A questo si aggiunge, non meno importante e significativa, la lottaall’evasione: abbiamo emesso decreti conservativi per 15 milioni di euro ed per altrettanti sono pron-ti provvedimenti di recupero evasione verso creditori pubblici e privati. Un’economia, quella locale,che è fatta anche e soprattutto di servizi ai cittadini, messi a dura prova dalla scadenza di alcuni con-tratti a tempo determinato che il Comune non può riconfermare a causa del decreto Brunetta, marispetto a cui noi abbiamo preso una chiara e dura posizione che parla di fabbisogno occupaziona-le e servizi alla cittadinanza. Nonostante il forte impegno e la grande coesione dimostrata dalla mia maggioranza in questi primimesi di legislatura, c’è chi ancora crede di essere in campagna elettorale. Non c’è alternativa alnostro Governo, è ora che qualcuno si risvegli dalla batosta che ha preso. Ancora una volta i solitinoti, burattini sostenuti dai soliti burattinai-guastatori, distribuiscono volantini e pseudo-giornali concalunnie ed accuse diffamatorie che non solo non corrispondono lontanamente alla verità, ma tenta-no – senza riuscirci – di minare l’immagine della mia persona. Proprio per questo ho dato mandatoai miei legali di sporgere querela per diffamazione aggravata e violazione della legge sull’editoria neiconfronti di Ivan Mascioli de il Pasquino di Pomezia per aver pubblicato notizie false ed infondaterelative ad un presunto procedimento penale che vedrebbe coinvolto me ed un dirigente comunale.Nel volantino, distribuito nei giorni scorsi a Pomezia, si parla di una perquisizione e di un avviso digaranzia a me destinati nell’ambito di una non meglio qualificata indagine, senza citare la Procura diriferimento o i reati contestati. I contenuti dell’articolo risultano fortementediffamatori e lesivi della mia immagine quale Sindaco della città, oltreche palesemente falsi nei contenuti e nella forma. Contestualmente èapparso un articolo dell’avv. Silvana Ravel sul quindicinale Città&Cittàdel 1 settembre che fantastica sulla mia estate fatta di voli a lungoraggio e matrimoni dalle cifre improponibili. Tutta la città sa bene cheio non mi sono mosso da Pomezia per problemi personali che nonauguro a chi si permette di scrivere di me e del matrimonio di miafiglia. Ciò che appare evidente è lo scopo politico di questi fre-quenti attacchi, che è quello di offendere ed oltraggiare la miapersona. Le abnormi falsità che non trovano riscontro in nulla divero, hanno come unico scopo quello di offendere oltre che me ela mia Giunta, anche voi cittadine e cittadini che avete liberamen-te scelto il Vostro Sindaco. Intraprenderò serie misure al riguardoperché abbiano fine le continue aggressioni mediatiche e miavvarrò di tutti i mezzi legali per affermare principi di verità e ditrasparenza, che mi hanno sempre contraddistinto quale uomopolitico ed amministratore della città di Pomezia.

Il SindacoEnrico De Fusco

pagina autogestita da Enrico De Fusco

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estate 2011

Anche quest’anno Torvaianica ha la Miss cheporta il suo nome. La più bella tra le 21concorrenti che la sera del 13 Agosto si

sono sfidate a colpi di sfilate e balletti è JessicaFattori. La kermesse si è svolta in una piazzaUngheria gremita di gente, tra musica, colori edil tifo da stadio da parte di parenti ed amici, maanche degli spettatori – soprattutto maschili –giunti per vedere le bellezze nostrane. Jessica hapreso il posto di Beatrice Gattuso, vincitrice dellaIª edizione del concorso “Miss Torvaianica”. Ma,tra le 21 partecipanti, altre 5 hanno avuto l’ono-re di una fascia. La più ambita era senz’altroquella di Miss TV, andata a Giovanna Bortone,16 anni da compiere il 24 Agosto ed una fasciache supera il più bel regalo di compleanno.Giovanna, sedicenne dalla faccia pulita nata adAversa ma residente ad Ardea, insieme al titoloha infatti vinto uno stage di un anno pressoTelepontina, che le offrirà un corso di dizione e lapossibilità di diventare l’annunciatrice dei pro-grammi della TV locale. Miss Sex Appeal è stataeletta Claudia Mazza, Miss Fotogenia MartinaSgrò, Miss Portamento Hilda Sindole, Miss

Eleganza Madalina Loghin. Ma a vincere davve-ro sono stati gli organizzatori: dalla Pro Loco diTorvaianica, con il suo presidente Fabio Miatti,alla direttrice artistica Lucia Estero, con la qualele ragazze hanno imparato i rudimenti del porta-mento, della danza e della padronanza del pal-coscenico. “Sono state brave – ha dichiaratoLucia Estero - ma ancora di più lo sono stati iloro genitori, che con pazienza infinita hannoaccompagnato le loro figlie, le hanno attese perore, assecondando i nostri tempi senza mailamentarsi. Io ho voluto mostrare a queste ragaz-ze la faccia pulita del mondo dello spettacolo,dove non si scende a compromessi e non siusano scorciatoie per vincere”. Soddisfatta dellariuscita di questa IIª edizione di MissTorvaianica? “Assolutamente sì. E’ andato tuttobene, abbiamo fatto tesoro dell’esperienza matu-rata lo scorso anno con la prima edizione nonsolo di Miss Torvaianica, ma anche di MissPomezia, che riproporremo a dicembre”. Gliintermezzi musicali sono stati a cura della cop-pia formata dalla mezzosoprano AlessandraRagusa e dal tenore Giorgio Fiorenza, il balletto

è stato eseguito da Santo Giuliano ed AndreinaCaracciolo, ballerini della trasmissione “Amici”che facevano anche parte della giuria, mentreuna singolare sfilata di modelli ispirati alla rac-colta differenziata “porta a porta”, tanto discus-sa in questo periodo, ha mostrato i modelli crea-ti dalla stilista Linda Biondo, che ha utilizzatomateriali come bottiglie di plastica, sacchettidella spazzatura e giornali usati per creare abitida sera.

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MISS TORVAIANICA,IIª EDIZIONE

Giovani, inesperti, ma decisamente motivati.Tanto da riuscire ad organizzare e portarea termine qualcosa che solitamente solo i

“grandi” pensano a fare. Parliamo di SaraBrandolino, Claudio Boccia ed EmanueleAmicucci, tre 19enni che in pochi giorni hannoimprontato la Iª Torvaianica’s Cup G811, un tor-neo di calcio a 5 con 12 squadre partecipanti,iniziato 15 Luglio e concluso il 24 Agosto. Allafine a trionfare non sono state solo le squadre egli atleti protagonisti, ma proprio questi giovani,che hanno vinto la loro personale sfida.“Abbiamo dimostrato che, con la buona volontà,si riescono ad organizzare manifestazioni chepossono favorire l’aggregazione tra i giovani,che in questo territorio hanno ben poco da fare”,hanno commentato all’unisono i ragazzi al termi-ne del Torneo. Siete soddisfatti di come è anda-ta? “Essendo la nostra prima esperienza, è anda-ta benissimo. Ci siamo divertiti molto, è statadura all'inizio perché non sapevamo dove mette-re le mani, era tutta una novità per noi, ma conl'aiuto di persone con più esperienza in que-st'ambito, siamo riusciti a portare avanti un belprogetto. Non possiamo nascondere che durante

il torneo ci siano state delle difficoltà e degliimprevisti, ma con molta audacia e determina-zione li abbiamo superati. Crediamo che, peressere dei ragazzi alle prime armi, sia stato unvero successo. Speriamo anche di aver fatto

divertire tutti i partecipanti, e soprattutto chel'estate prossima si possa proporre la IIª edizio-ne di questo torneo. Approfittiamo per ringrazia-re Omero Schiumarini, che ci ha permesso didare vita al nostro progetto, a Lucia Estero checi ha aiutati a seguire il torneo e a VincenzoPicozzi, sempre disponibile nell' affidamento delcampo, oltre a quanti hanno partecipato, leIstituzioni ed i giornalisti presenti”. Il torneo èstato vinto dall’Unicampus Pomezia, che si èaggiudicato il 1° premio (mille euro), mentre ilsecondo classificato è stato il Solymar. Al terzoposto Telepontina e al quarto i Black Bulls. Laclassifica cannonieri ha visto trionfare YuriNavisse (Unipomezia), mentre come miglior por-tiere è stato riconosciuto Edoardo (Black Bulls),tutti premiati da Jessica Fattori, Miss Torvaianica2011. “Sono rimasta colpita dall’entusiasmo edalla voglia di fare di questi ragazzi – ha dichia-rato l’organizzatrice di eventi Lucia Estero, cheha aiutato i ragazzi – e, quando mi hanno cerca-ta per chiedere la mia collaborazione ho accetta-to ben volentieri a titolo gratuito, perché i giova-ni vanno sempre incoraggiati”.

Alessia Ambra Achille

TORVAIANICA’S CUP G811

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estate 2011

E’ stata un’estate di bellezze, intese comeMiss, quella di Torvaianica. Tra queste spic-ca la 17enne Loredana Nazilua, eletta il 7

Agosto Miss Fashion, in una gremitissima piazzaUngheria. La manifestazione, voluta dalPresidente del Comitato di Torvaianica NordMauro Sarlo e con la direzione artistica di GiusyBitto, rappresenta la 1ª edizione del concorso“Modamare”, ed è stata condotta da GabriellaLunghi e Antonio de Bartolo. Le 10 aspiranti altitolo di vincitrice hanno sfilato con grazia ed ele-ganza indossando abiti da mare ed accessoririgorosamente provenienti da esercizi commer-ciali del territorio. Le ragazze si sono date battaglia sfilando concolorati abiti da mare, cercando di dimostrarealla giuria di avere, oltre alla bellezza, ancheportamento e personalità. La kermesse ha vistosul palco cantanti e ballerini che hanno soddi-sfatto il pubblico presente. Dopo la sfilata sono

arrivati i verdetti: la giuria ha assegnato aLoredana Nazilua, alta e disinvolta a dispettodella sua giovane età , il titolo di MissFashion.“Non me l’aspettavo”, ha commentato tra le ine-vitabili lacrime. Alla domanda di rito del presen-tatore, “E adesso cosa vorresti fare?”, la ragaz-za ha risposto senza indugi: “La modella e l’attri-ce”. La manifestazione, patrocinata dal Comune diPomezia, vorrebbe essere ricordata come laprima edizione di una lunga serie: grazie alla col-laborazione dei commercianti che hanno spon-sorizzato la serata, il Comune è infatti riuscito acavarsela spendendo pochissimo (300 euro,ndr). “Speriamo – hanno detto i promotori dellaserata - che ci siano sempre eventi di vario tipo,che offrano svago, divertimento e cultura, fattida semplici cittadini che si riuniscono e decido-no di dimostrare atutti che il cliché di “città dor-mitorio” non ci appartiene più” .

LOREDANA, MISS FASHION MODAMARE

Non solo spiaggia, bagni e giochi, per i bam-bini di Torvaianica, che quest’anno hannoavuto anche la possibilità di partecipare ad

un per niente serioso concorso di bellezza, sim-patia e bravura, in un’eccellente sfilata di miss emister under 12. La manifestazione si è svoltapresso lo stabilimento balneare “Capobianco”durante un caldissimo pomeriggio di agosto: unasimpatica schiera e vociante di aspiranti miss emister under 12 si sono esibiti sulla passerelladello stabilimento. Per niente intimoriti dal foltopubblico presente, hanno dato vita ad uno spet-tacolo di circa un’ora, ballando e cantando coa-diuvati dalla animatrice Pamela Borgia, la quale,non senza difficoltà, è riuscita ad inquadrare unamoderna “banda dei bottoni”. La sfilata si è svol-ta con la partecipazione di 21 tra bambine ebambini, alla presenza di una qualificata giuriache, mediante votazione singola, ha stabilito laclassifica delle sei fasce da assegnare. I parteci-panti alla gara erano: Andrea Mazzi – GinevraAmati – Giulia Di Nitto – Giulia Galli – RacheleBorsetti - Giulia Borsetti – Caterina Mazzi –Martina Folino – Veronica Martino – Ezio DeSantis – Sara Ciarrosi – William Biondi – FlavioDi Napoli – Ilaria Ceci – Alessio Canzanella –

Beatrice Bruni – Giorgia Rossi – Daria Straniero– Gaia Traditi – Cristian Folino – Luna Florenzi –Con giudizi pressoché unanimi, sono risultati vin-citori aggiudicandosi la fascia di miss ballerinaIlaria Ceci, miss simpatia Giulia Borsetti, misterballerino Alessio Canzanella, mister simpatiaEzio De Santis, miss belvedere Veronica Martinoe mister belvedere Cristian Folino. Un ringrazia-

mento da parte dei genitori è stato dato a tuttal’organizzazione dello stabilimento balneare edin particolare ad Anna, la titolare, che con santae rassegnata pazienza ha permesso e promossola divertente manifestazione, promettendo cheanche il prossimo anno, riveduta e corretta, saràdi nuovo riproposta.

Piero Lazzeri

MISS E MISTER UNDER 12ANCHE I BAMBINI HANNO IL LORO CONCORSO

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estate 2011

Per non essere da meno alla vicinaTorvaianica, anche Tor San Lorenzo haavuto la sua passerella di miss, ospitando,

il 31 Agosto, in occasione del III° TorneoMemorial Laura Nardoni, la Finale Regionale delconcorso nazionale “Un Volto Per Fotomodella”,arrivato ormai alla sua 27ª edizione.L'evento,organizzato dall'Accademia Spettacolodi Carmen Morello, ha visto come protagoniste le22 Miss finaliste regionali che avevano già supe-rato le varie tappe di selezione del summer tour.Durante la serata si sono esibiti artisti tra cuiDino Kappa e la sua cover band di Battisti, il

cabarettista Nino Taranto, i ballerini Lorenzo DeBaggis e Carlotta Stassi dal musical Jesus ChristSuperstar, e Marco Carboni, finalista di Amici diMaria DeFilippi. La serata è stata presentata dauna frizzante Carmen Morello, già protagonistain Notte prima degli esami 82, Sottocasa, UnMedico in famiglia ed altre fiction. L’ingresso allaPineta dei Liberti, dove si è svolta la manifesta-zione, era ovviamente gratuito, ma l’evento eralegato ad una raccolta fondi per beneficenza.Bello e buono, insomma, in una serata di spetta-colo davvero divertente.

Alessia Ambra Achille

UN VOLTO PER FOTOMODELLA

Tre giorni di grande divertimento. Queste legiuste parole per riassumere in breve la 4ªSagra della Bruschetta. Tante le novità, a

partire dalla durata, estesa di un giorno per ripro-porre il Cinema all’aperto, assoluto protagonistadella prima giornata, il 26 Agosto, con la proie-zione della commedia “Benvenuti al Sud”. Anchele altre due serate non sono state certo prive dieventi, con un mix di comicità - eccezionale loshow di Marco Tana - magia, grande musica ebuon cibo, con un menù più ricco rispetto alleprecedenti edizioni, senza rinunciare tuttavia alvalore aggiunto che ormai contraddistinguel’evento: la bruschetta gratis. I partecipanti sisono inoltre intrattenuti con le tipiche “bancarel-le”, presenti in ogni festa che si rispetti, con laricca pesca a premi e con la lotteria conclusiva,della quale in questa pagina troverete i numerivincenti. Per capire meglio come è andata e perfare un bilancio conclusivo della manifestazioneci siamo rivolti a Maurizio Battistelli, presidentedel Comitato di Quartiere che anche quest’annoha fatto centro, riuscendo a riunire non solo pra-ticamente tutti i residenti, ma anche cittadinidegli altri quartieri.Cosa vi spinge ogni anno a rimettervi in gioco?“Il nostro obiettivo è quello di creare aggregazio-ne, di portare gli abitanti del quartiere a cono-scersi anno dopo anno, nella speranza di coin-volgere sempre più persone. Inoltre vogliamofarci conoscere e far conoscere Campo Jemini atutti quelli che ci vengono a trovare. Ecco cosaci spinge ad andare avanti”.La vostra festa si basa soprattutto sull’apportovolontario degli abitanti del quartiere, cosa checostituisce senza dubbio la vera forza di questa

manifestazione. E’ d’accordo con questo tipod’analisi?“Sicuramente sì e anzi colgo l’occasione per rin-graziarli di cuore, perché senza di loro tutto que-sto non sarebbe stato possibile. Inoltre voglioricordare che i nostri collaboratori non percepi-scono un solo euro ma lo fanno solo a scopovolontario; questa è una delle poche feste dovetutto il guadagno viene utilizzato per realizzare lepiccole opere necessarie allo sviluppo del quar-tiere stesso”. Il risultato finale rispecchia le aspettative dellavigilia?“Direi di no, nel senso che siamo andati vera-mente al di là di ogni più rosea aspettativa e diquesto non possiamo che essere orgogliosi. Giàa partire da Venerdì, che poi rappresentava lanostra scommessa, abbiamo potuto constatareun incredibile aumento di persone rispetto al pas-sato. Ricordo infatti che nelle scorse edizioni lafesta era stata concepita per durare due giorni el’aggiunta di una terza giornata costituiva quan-tomeno un’incognita ma, visto il risultato, la

scommessa l’abbiamo vinta”.Quali saranno i prossimi obiettivi del Cdq?“Offrire ai nostri abitanti condizioni di vita sem-pre migliori; per questo man mano che emerge-ranno punti critici da risolvere cercheremo diapportare i giusti interventi, sia autonomamente,sia portando le questioni del territorio negli appo-siti centri istituzionali come abbiamo semprefatto”. Luca Mugnaioli

CAMPO JEMINI IN FESTALA TRADIZIONALE “SAGRA DELLA BRUSCHETTA” CRESCE IN QUANTITÀ E QUALITÀ

Questi i numeri vincenti dellalotteria: 1° premio – TV PLASMA 50 POLLICI: biglietto n°11462° premio – NINTENDO WII: biglietto n° 14413° premio – TAGLIAERBA: biglietto n° 14264° premio – BARBECUE: biglietto n° 13855° premio – BATTERIA MERCURY: biglietto n° 4716° premio – CONVERGENZA EQUILIBRATURA ELAVAGGIO AUTO (OFF. PIT STOP): biglietto n° 47° premio – PROSCIUTTO+CASSA DI VINO: biglietto n° 25708° premio – CANNA DA PESCA: biglietto n° 25809° premio – LAVATRICE: biglietto n° 451

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Quartieri torvaianica sudpomezia

E’ stato il primo quartiere di cui si è parlatosulle pagine de “Il Corriere della Città”.Torvaianica Sud, per la precisione via

Polonia, rettilineo parallelo al lungomare, quasitre chilometri di strada alberata e divisa da unospartitraffico, abitazioni solo da un lato e fronte,verso l’interno, completamente libero. Oasi dipace? Ovviamente no. “Al limite, di noia - sostie-ne Antonino Catania – visto che questa zona nonsembra neanche appartenere a Torvaianica. Peravere o vedere qualsiasi cosa siamo costretti aprendere l’automobile ed a recarci al centro. Lì,bene o male, si ha l’idea di un posto di vacanza,si hanno tutti i servizi. Qui, invece, ancoramanca tutto, a cominciare dall’illuminazione”.Ma come, i pali ci sono: sono stati messi lo scor-so aprile sul lato delle palazzine ed a giugno sullato opposto, con la promessa che entro 20 gior-ni sarebbero stati funzionanti… “E invece siamoancora al buio, i pali sono puramente estetici, eneanche tanto, visto che molti di essi sono statimontati al contrario o di traverso a causa dellapresenza degli alberi che sorgono sul marciapie-di che costeggia le abitazioni. Invece di potarel’albero, hanno preferito girare i lampioni, così –quando verranno finalmente accesi – l’illumina-zione arriverà direttamente negli appartamentidel secondo piano”. “Si tratta di un problemalegato alle lungaggini dell’Enel – ha ribattutol’assessore ai Lavori Pubblici Edgardo Cenacchi,prontamente interrogato in merito –L’amministrazione comunale ha seguito tutte leprocedure previste, purtroppo l’ente fornitore nonha rispettato la tempistica prevista”. E quando siaccenderanno le luci? “Entro la fine di settem-bre”, ha garantito l’assessore. Giusto in tempoper la fine della stagione turistica. Ed i pali stor-

ti? “Manderò immediatamente l’ingegnere prepo-sto ad effettuare dei controlli”. Ma i problemi nonfiniscono qui. “Nei mesi di luglio ed agosto non èmai passato nessuno a pulire le strade, né per lospazzamento manuale, né per la pulizia periodi-ca con l’apposito macchinario. Per non farsisommergere dalla sporcizia, coloro che vivono alpiano terra ed hanno il giardino con affaccio sulmarciapiede puliscono davanti alla loro abitazio-ne, mantenendo così un minimo di decoro. Mabasta scendere dal marciapiede per vederecumuli di foglie e sporcizia che non solo invado-no il bordo delle strade, ma intasano i tombini.Gli alberi di via Polonia, pur belli e decorativi,hanno anche un altro “difetto”, forse a causa diun’errata manutenzione del verde pubblico: sonopieni di formicai e noi, di conseguenza, siamoinvasi dalle formiche per tutta la bella stagione”. Come va con la differenziata?“Il lato positivo è che sono spariti quei pochi cas-

sonetti distrutti che prima erano collocati sull’al-tro versante della strada. Quello negativo è cheadesso i secchi sono tanti, colorati, sempre pienidi rifiuti e di animali di ogni tipo, dai vermi aitopolini. L’immondizia viene raccolta meno diuna volta a settimana, troppo poco per una zonache, d’estate, quadruplica i suoi abitanti”.Ma Antonino Catania prosegue con i disservizi.“Via Polonia, quando arriva la notte, è teatro dicorse sfrenate con macchine e moto. Già di gior-no gli incroci sono pericolosi perché la segnaleti-ca in alcuni punti non è ben visibile o addiritturamancante, ma la sera le cose si complicano,visto che i bulletti – sapendo che qui non ci sonocontrolli – ne approfittano per spingere sull’acce-leratore. In tutta l’estate, infatti, non abbiamomai visto una pattuglia della Polizia Locale, deiCarabinieri o della neo arrivata Polizia di Stato.Sembra che questa strada, ed ancor di più laparallela via Svezia, sia dimenticata ed abbando-nata da tutti. Il problema è che, piano piano, lavogliono abbandonare anche molti residenti, chemettono in vendita le loro case proprio per anda-re in posti meglio serviti. Un tentazione che spes-so viene anche alla mia famiglia. Eppure baste-rebbe poco per poter rendere questa strada etutto il quartiere un’isola felice: abbiamo unapiazzetta abbandonata, che potrebbe essererimessa a posto e diventare un punto di aggrega-zione; c’è un piccolo spazio verde che potrebbeospitare giochi per i bambini, visto che era natoproprio come parco giochi; si potrebbero metterei dossi per regolamentare la velocità; si potreb-bero posizionare delle panchine sul marciapiedeche da’ verso il verde… insomma, un po’ più dicura e gli abitanti del posto sarebbero finalmen-te soddisfatti”. Alessia Ambra Achille

VIA POLONIA, ANCORA“BELLA A META'”TORVAIANICA SUD, I CITTADINI CHIEDONO MAGGIORE ATTENZIONE

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Quartieri nuova Floridapomezia

Cresce il numero degli abitanti, aumentanosmisuratamente le costruzioni, ma i servizirestano sempre gli stessi, con il conseguen-

te acuirsi dei problemi di sempre. Con l’aggravan-te che, dall’8 Agosto, non ci sarà più una voceforte che chiederà attenzione verso il quartiere.Stiamo parlando della Nuova Florida, il cui CdQ siè sciolto dopo che i membri del direttivo hanno get-tato la spugna davanti al muro di gomma nontanto dell’amministrazione, quanto dei loro stessiconcittadini, deliberando la fine delle attività e scio-gliendo di fatto il Comitato stesso. Appena il gior-no prima Rita Serino, la Presidente, aveva parlatodelle condizioni della popolosa zona, ancora scos-sa dal terribile incidente che ha visto morire duesedicenni. “In questi anni più volte avevamo chie-sto all’Amministrazione Comunale di interveniresulla sicurezza delle strade del quartiere – hadichiarato Rita Serino - ma troppo spesso siamorimasti inascoltati. Solo dopo la tragedia il Comuneha reso visibili alcuni tratti delle strade della NuovaFlorida, ponendo i cartelli di obbligo svolta a sini-stra su via Siracusa, ma non ha fatto nulla per larichiesta riguardante l’incrocio tra via ReggioEmilia e via Reggio Calabria, né per via Modena ele strade che la intersecano: lì c’è chi corre a 100km all’ora, e non c’è alcun dosso che faccia rallen-tare. Quelli di gomma, installati all’epoca dell’asfal-tatura, sono stati tagliati da cittadini incoscientiproprio nei punti dove passano le auto, perché ilrelativo rumore dava loro fastidio. Perché non risol-vere con attraversamenti pedonali rialzati incemento, come a Rio Verde, là dove vi sono abi-tazioni ai lati, come previsto dal Codice dellaStrada?”. Nel 2008 il CdQ aveva predisposto unpiano della viabilità di tutto il quartiere, con tantodi cartina con sensi unici alternati progettati perincrociare via Sassari e viale Nuova Florida, arterieprincipali. Nel novembre 2008, durante un incon-tro con Polizia Municipale, era stato comunicato aldirettivo che il progetto era stato inviato ad un“Ingegnere della Motorizzazione Civile” per far pre-parare un piano viario della zona. “Avevamoanche fatto presente la pericolosità di largo Udine– ha aggiunto la Serino - ove è stata istituita unarotatoria di cui nessuno tiene conto; non solo siposteggia davanti alle frecce indicatrici di direzio-

ne sistemate attorno all’albero al centro della piaz-za, ma manca anche l’indicazione di "rotatoria”per chi proviene da via Campo Selva. Molti auto-mobilisti provenienti da via Venezia e da viaTeramo pare non sappiano leggere i cartelli, eimboccano la rotatoria in senso contrario. A contri-buire alla mancanza di sicurezza stradale siaggiunge indubbiamente anche il manto stradaledissestato: buche, voragini, avvallamenti, contro-pendenze errate, marciapiedi inesistenti, brecciaper la messa in sicurezza temporanea delle buchefatta in presenza di acqua. Questo ha comportatoche la breccia si è riversata all’interno e sui bordidelle carreggiate, costringendo a veri e propri “sla-lom” per evitarla. Viene quindi il dubbio che questilavori non siano sempre eseguiti a regola d’arte,soprattutto se si paragonano a quelli riguardantil’asfaltatura di Via Campo Selva, realizzata da unaditta specializzata, dove gli incidenti sono diminui-ti quasi del tutto. Sarà un caso, ma questi lavorisono stati effettuati dopo che il Comitato avevapresentato una denuncia alla Procura di Velletri, e

quindi seguiti con particolare attenzione”. Ancheper quanto riguarda l’illuminazione pubblica il CdQaveva provato a presentare un progetto all’ammini-strazione comunale. “Già nel 2004, e successiva-mente in più occasioni, avevamo proposto di adot-tare il sistema “Illuminazione a costo zero” per lestrade non asfaltate e gli incroci pericolosi, instal-lando pali della luce con tecnologie d’avanguardiache consentono di ridurre il costo delle bollette eriutilizzare il “risparmiato” per mettere dei nuovipali. Avevamo anche contattato un tecnico privato,che si era recato in Comune per illustrare il proget-to. Ma la risposta è stata sconfortante, visto che cihanno preso per visionari. Ma allora non siamo isoli, visto che tanti Comuni italiani hanno adottatotale metodo, e con il risparmiato sul conto elettricohanno potuto effettuare lavori di asfaltatura e didecoro urbano senza intaccare il bilancio comuna-le!”. E per quanto riguarda i servizi?“Sarebbe interessante ed istruttivo confrontarequanto promesso dal programma del Sindaco

NUOVA FLORIDASENZA PIU’ VOCE?SI È SCIOLTO IL COMITATO DI QUARTIERE, MA RESTANO TROPPI PROBLEMI

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Quartieri nuova Floridazardea

Eufemi con la realtà. La Scuola Superiore pareessere ancora una chimera, così come l’asilocomunale. Il presidio di primo soccorso è statosolo un accenno in un discorso ufficiale.Nonostante la popolosità del quartiere manca unufficio postale e proprio in questi giorni sono torna-te prepotentemente alla ribalta le lamentele per ilritardo della consegna della posta, con le bolletteche vengono recapitate oltre la scadenza di paga-mento. Noi crediamo che il Comune dovrebbe riva-lersi nei confronti della Società responsabile per ildisagio provocato ai cittadini. I trasporti urbanisono un altro cruccio, visto che a tutt’oggi sonoancora insufficienti e la domenica addiritturaassenti. Per non parlare dei punti di aggregazione,che non esistono proprio: niente cinema, pub, tea-tri, locali ludici per giovani. I ragazzi, non avendoaltro da fare, la sera si ritrovano per le strade a cor-rere con le moto, a far gare con le auto, a bere -sperando che sia solo bere- invadendo e violandospazi previsti per i bimbi rendendoli con le lorointemperanze giovanili (bottiglie rotte, panchinedivelte ecc.) non più fruibili. Come il Boschetto, dove, malgrado le promessedell’Ufficio Ambiente, ancora non iniziano i lavoridi riqualificazione. Molti abitanti della NuovaFlorida ancora non hanno l’acqua potabile néfognature, tanto meno il gas metano. Non è statoistituito un servizio comunale di autospurgo per losvuotamento delle fosse biologiche a costo conte-nuto, come invece annunciato. Allo stesso modostiamo ancora aspettando l’isola ecologica ed ilmiglioramento del servizio della raccolta differen-ziata, che andrebbe incrementata tramite un’inten-sa campagna di informazione e successivamentedi repressione delle inosservanze, onde poter final-mente passare alla benedetta TIA, cioè il pagamen-to per ogni cittadino di quanto effettivamente con-ferisce”. Ma Rita Serino pensa che alcuni dei problemi dellaNuova Florida possano essere estesi a tutto il terri-torio comunale. “A parte una generalizzata convinzione da partedei cittadini che l’Amministrazione Comunale siatroppo insensibile e distante dai reali problemi pra-tici dei suoi cittadini/utenti, sembra esserci pocatrasparenza ed informazione nei confronti dei citta-dini in molte, troppe decisioni prese in Giunta ed inConsiglio Comunale. Come per il problema“Radon” (ved. Delibera n.67 del 22/7/2011) chesicuramente interessa il nostro territorio, che vedeperò un recente regolamento edilizio che non netiene conto. Resta poi nei cittadini la perplessità, senon la paura, delle conseguenze della mancanzadi un “piano antenne”, constatando la vicinanza diistallazioni sorte a ridosso di scuole, case private ecentro anziani, per non parlare delle nuove abita-zioni che si stanno completando proprio a ridossodi una di esse! In un momento di particolare stasieconomica del Paese mi chiedo perché non c’è

un’unione di forze sul territorio per valorizzare ciòche abbiamo, creando posti di lavoro e nuove pos-sibilità che non si limitino ai 60 giorni di stagiona-lità balneare. Mi riferisco ad un Museo Manzù a cuisi dovrebbe aggiungere un serio MuseoArcheologico, gli scavi di Castrum Inui, i santuariardeatini, le mura, la chiesetta di Santa Marina, iGiardini della Landriana: si potrebbe creare un per-corso culturale/archeologico/turistico completo,da promuovere e valorizzare a livello nazionale edinternazionale, offrendo anche strutture alberghieree di ristorazione di qualità”.Tra pochi mesi i cittadini di Ardea saranno chiama-ti ad eleggere i loro prossimi rappresentanti. Cosasi augura per il suo quartiere?“A prescindere dal colore e dalle idee, sarebbe utileche tutti i partiti facessero le “primarie” per le pros-

sime elezioni comunali, in modo da coinvolgere lapopolazione sin dalle prime battute. Utile sarebbein quell’occasione sottoporre ai potenziali elettoriuna scheda sulla quale indicare i dieci punti priori-tari da raggiungere in caso di elezione. Un’analisidi queste schede sarebbe sicuramente d’aiuto aicandidati per stilare il loro programma, chedovrebbe fissare dei precisi ed impegnativi traguar-di: entro il primo anno si farà questo, entro ilsecondo quest’altro, e via dicendo, il tutto secon-do le reali necessità dei cittadini. In sostanza fatticoncreti e controllabili, non demagogia! Solo que-sta può essere la giusta via per non continuare aprendere in giro i cittadini/utenti/contribuenti chehanno almeno gli stessi diritti di coloro che vengo-no eletti”.

Alessia Ambra Achille

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pomezia news

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televisione

Sempre più dalla parte dei lettori. Il Corrieredella Città vuole fare da tramite in manieraancora più diretta tra i cittadini di Pomezia

ed Ardea ed i relativi amministratori, cercando disuperare le barriere della burocrazia. Parlatecidei vostri problemi, segnalateci malfunzionamen-ti o disservizi: ogni argomento interessante verràtrattato “faccia a faccia” con l’amministratore diriferimento e trasmesso da Telepontina, in unanuova rubrica settimanale che si intitolerà “LaPagina del Corriere”. Sono mesi che cercate di parlare con unAssessore, un Consigliere, un Dirigente o con ilSindaco e non ci siete ancora riusciti? Potete

contattarci scrivendo alla redazione o al diretto-re Maria Corrao, agli indirizzi [email protected] [email protected] , oppure chiaman-do il numero 3926939763. Ascolteremo la vostra storia, per trovare unasoluzione.Nasce quindi una sinergia tra carta stampata,web – con il sito www.ilcorrieredellacitta.com - etelevisione, a favore del territorio e di tutti i citta-dini. Attendiamo le vostre segnalazioni, insiemepotremo migliorare la qualità di vita nei nostriComuni.

CORRIERE + TELEPONTINAFACCIA A FACCIA CON GLI AMMINISTRATORI, PER RISOLVERE I PROBLEMI DELLA GENTE

sanità

Se si dipende dalla Asl RM H4 meglio nonammalarsi. Fare le analisi del sangue, infatti,diventa sempre più difficile. Dopo lo sposta-

mento degli ambulatori per i prelievi di Pomeziadalla sede ubicata nel poliambulatorio di Fior diSole, in via del Mare, a quella di via dei CastelliRomani, arriva un’altra brutta novità: la direzionedella ASL informa infatti che, “a causa della gravecarenza di personale presso il laboratorio analisi diAnzio, l’accesso alle prestazioni di laboratorio per ipazienti ambulatoriali che si rivolgono ai CentriPrelievo di Pomezia in via dei Castelli Romani e diArdea in via Legnano via dei Tassi, fino a nuovacomunicazione, sarà limitata ai soli casi urgenti”.Stessa cosa per i centri di Anzio e Nettuno. Si pro-filano quindi altre polemiche, che seguono a ruotaquelle nate dal ritorno dell’ambulatorio pometino invia dei Castelli Romani. “La struttura di via deiCastelli Romani è fatiscente – lamentano i cittadini,e del resto basta un sopralluogo per renderseneconto - e di difficile raggiungimento soprattutto perchi arriva dai quartieri a sud della cittàe per chi nonè automunito. Quella di via del Mare, oltre chenuova, era anche più confortevole, organizzato e

pulito”. Senza contare che è di proprietà della stes-sa Asl, mentre l’edificio di via dei Castelli Romani èin affitto. Su questo argomento, nel corso del con-siglio comunale di Luglio, Alba Rosa, esponente diSEL, aveva anche presentato interrogazione al sin-daco Enrico De Fusco, in quanto massima autoritàsanitaria del territorio, ancora senza risposta.Risposta ricercata allora direttamente alla fonte,che già ad inizio Agosto aveva giustificato il trasfe-rimento come necessario in quanto nella sede diFior di Sole andrà un centro di medicina del lavoro.“Il Centro Prelievi è stato spostato da una strutturaperiferica, in località Macchiozza, ad una più cen-trale – comunicano dalla direzione della ASL RM H- Contrariamente a quanto affermato, la struttura divia dei Castelli Romani è molto più raggiungibile,perché più centrale, non è fatiscente, e per le per-sone anziane e prive di mezzi di trasporto resta piùvicina all'abitato”. I responsabili negano le lamente-le dei cittadini per il cambio avvenuto il 1° Agosto,sostenendo invece che “erano frequenti invece leproteste degli assistiti per la lontananza del centrodi via del Mare rispetto all'abitato”. Anche riguardoai costi sono state fatte delle precisazioni, anche se

– nonostante la domanda diretta – nessuno havoluto comunicare cifre precise. “Le piccole modifi-che eseguite per attrezzare il locale dove vengonoeseguiti i prelievi non comportano un aumento delcanone di locazione della struttura di via deiCastelli Romani, sede di molte attività del distretto,e l'entità è tale da essere insignificante rispetto alcosto di completamento della struttura di via delMare, per cui esistono finanziamenti dedicati”. Allaconstatazione che il centro di Medicina del Lavoroed i laboratori prelievi avrebbero tranquillamentepotuto coesistere, visto che da un anno si sono libe-rati gli spazi precedentemente occupati dal labora-torio di analisi, la dirigenza ha risposto che “Lo spo-stamento del centro prelievi in via dei CastelliRomani permette un migliore utilizzo del personaleinfermieristico che nella struttura precedente di viadel Mare, in località Macchiozza, alla conclusionedelle attività di prelievo, verso la metà della matti-na, restava praticamente inutilizzato”. Vale a dire:dalle 11 in poi il personale rimaneva senza farenulla, quindi, spostandolo in una sede operativa inorario continuato, le risorse possono fruttare di più.

Alessia Ambra Achille

ANALISI DEL SANGUESEMPRE PIU’ COMPLICATEDOPO LO SPOSTAMENTO DELL’AMBULATORIO DISAGI PER LA MANCANZA DI PERSONALE

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Regione lazio

IIn occasione del ventesimo anniversario, il 29agosto, della morte di Libero Grassi, l’impren-ditore siciliano ucciso per non aver voluto

pagare il “pizzo” ed aver, al contrario, trovato ilcoraggio di denunciare pubblicamente i suoiestorsori, le pagine della Regione vengono com-pletamente dedicate al mondo del lavoro e diciò che lo precede, l’istruzione. ''Libero Grassi - ha dichiarato il presidente dellaRegione Lazio Renata Polverini il giorno dell’an-niversario, nel corso del discorso di commemo-razione - e' stato un esempio di coraggio, unuomo che non ha avuto paura di mostrare il suodisprezzo verso la criminalità organizzata e isuoi sistemi malavitosi testimoniando in modoimpavido l'amore per l'onesta' e per la suaterra. Oggi, a vent'anni di distanza anche la

Regione Lazio vuole rendere omaggio alla suafigura, rinnovando, anche in nome di uominicome Libero Grassi, il proprio impegno quotidia-no contro l'espandersi dei fenomeni criminosinel nostro territorio''. "Mi unisco alle parole dellaPresidente Polverini nel ricordo di Libero Grassi,imprenditore coraggioso che ebbe la forza diopporsi alle mafie a discapito della sua stessavita - ha aggiunto l'Assessore al Lavoro eFormazione della Regione Lazio, Mariella Zezza-L'impegno della Giunta Polverini è rivolto allatutela del lavoro e della buona occupazione.Sostenere le imprese e i lavoratori, soprattutto inuna fase di grave crisi internazionale come quel-la in atto, significa sostenere il territorio e valo-rizzarne le vocazioni produttive ".

LAVOROE LEGALITA’

Via libera della Giunta regionale alla deli-berazione che individua gli interventi peralloggi e residenza universitarie, proposti

da Laziodisu, da sottoporre al ministerodell'Istruzione, dell'università e della ricerca eda realizzare con il cofinanziamento delloStato ai sensi della Legge 338/2000. Il costototale degli interventi ammissibili a cofinanzia-mento è pari a 36 milioni e 140mila euro, avalere nella misura del 50 per cento sui fondidella legge 338 del 2000 dello Stato e per l'al-tro 50 per cento sul bilancio della RegioneLazio, che investirà complessivamente 19milioni e 210mila euro."Il Lazio è al secondo posto per popolazioneuniversitaria - sottolinea l'assessore regionaleall'Istruzione Gabriella Sentinelli - e l'UniversitàLa Sapienza di Roma detiene il maggior nume-ro di iscritti in Europa, ma registra anche unagrave carenza di alloggi per gli studenti univer-sitari fuori sede. Poiché il diritto allo studio,

costituzionalmente riconosciuto, prevede glialloggi per gli studenti universitari meritevoli,la Giunta Polverini ha fortemente deciso diinvestire nell'edilizia universitaria, dando unsegnale di par ticolare attenzione per gl iAtenei".La Regione ha approvato i seguenti interventi,per un totale di ben 600 alloggi: la ristruttura-zione del complesso edilizio Vittorio Marrama,in Viale dell'Aereonautica a Roma, e la realiz-zazione della residenza in località Pietralata,relativi all'Università La Sapienza; la ristruttu-razione del complesso edilizio "Boccone delpovero", relativo all'Università di Tor Vergata aRoma; la realizzazione della residenza in loca-lità Folcara, relativo all'Università di Cassino.Quest'ultimo consentirà la realizzazione di 65nuovi alloggi, che si vanno ad aggiungere ai146 previsti nello stesso complesso e approva-ti dalla Giunta regionale a fronte di un finanzia-mento di 4 milioni e 869mila euro.

TANTI NUOVI ALLOGGI600 NUOVI ALLOGGI PER GLI STUDENTI FUORI SEDE

LA REGIONE LAZIO RICORDA LIBERO GRASSI

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Regione lazio

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42 milioni di euro: è la cifra stanziata dallaGiunta Regionale del Lazio per l’anno sco-lastico 2011/12 per i percorsi triennali di

formazione professionale, che riguardano quasi9000 studenti in tutta la regione. Si tratta di otti-me opportunità per i ragazzi che vogliono inse-rirsi presto nel mondo del lavoro. E, sempre sultema studenti-impiego, l'assessore al Lavoro eFormazione della Regione Lazio Mariella Zezzaannuncia un’altra novità. "Sono stati pubblicatinuovi bandi destinati alla formazione in aziendadi 30 giovani laureati, finanziatidall'Assessorato al Lavoro e Formazione dellaRegione Lazio nell'ambito del progetto "Più futu-ro per i giovani più sviluppo per l'Italia" promos-

so con l'Associazione dei Cavalieri di GranCroce”, ha dichiarato invitando gli interessati aconsultare i sitiwww.portalavoro.regione.lazio.it e www.asso-ciazionecavalieridigrancroce.it per ulteriori infor-mazioni. Attraverso una procedura di selezionesaranno assegnati i tirocini, riservati a laureati inEconomia e Commercio, Ingegneria Gestionale,Meccanica e Chimica, da svolgere presso lesedi di importanti società in Italia e all'estero,tra le quali Alitalia, Novamont, AMS, Fintecna,Alcatel/Lucent e Camera di Commercio Italianaa Londra e New York. Ogni stage avrà la duratadi 6 mesi e sarà rinnovabile fino ad un massimodi un anno. "Si tratta di una iniziativa che sta

riscuotendo il favore dei giovani laureati dellanostra Regione - ha spiegato l'assessore - comedimostrano le circa 100 domande di partecipa-zione pervenute per il primo dei bandi pubblica-ti, relativo a 5 posti presso la Toyota. Questoprogetto prevede complessivamente l'attivazio-ne di 110 tirocini, di cui 10 riservati a ragazzidisabili, per un impegno di spesa da partedell'Assessorato al Lavoro e Formazione di circa300 mila euro. L'inserimento dei giovani nelmondo del lavoro è una delle priorità dellaGiunta Polverini che, in questo senso, ha giàimpegnato nell'ambito della strategia "LavoroFormato Giovani" 100 milioni di euro per il2011”.

LE OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI

Anche Ardea ha le sue eccellenze. Una diqueste è senz’altro la NSA – NuclearSpecialists Associated, che ha vinto il

premio nazionale “OK Italia – Piccoli imprendi-tori crescono”, promosso da Unicredit, comeeccellenza in Italia. Ad esprimere soddisfazio-ne, oltre alla politica locale, l’assessore alLavoro e Formazione della Regione LazioMariella Zezza. “Il Lazio è ricco di aziendeeccellenti che meritano di essere sostenute,promosse e valorizzate. Per questo ci impe-gnamo a favorire lo sviluppo delle imprese cheinvestono in ricerca e innovazione, creandooccupazione di qualità”, ha dichiarato durante

la visita alla NSA nell’ambito del progetto“Viaggio nel Lazio al Lavoro”. Nel corso dellavisita al centro di radiofarmacia ed analisi dia-gnostica oncologica Mariella Zezza si è con-gratulata con l’azienda per il premio ricevuto.“In questa struttura – ha spiegato l’assessore– uno dei punti di forza è la presenza di giova-ni qualificati, selezionati direttamente tra glistudenti della Scuola Periti Chimici di Pomezia,ai quali viene data la possibilità di lavoraresubito. I 18 dipendenti sono, infatti, di etàcompresa tra i 21 ed i 30 anni e sono statiimpiegati, oltre che nelle normali funzioni disintesi farmacologica, anche in un lavoro di

rete, creando sinergie per valorizzare le risorsedel territorio aprendo alle opportunità offertedai mercati esteri”. “I dati che arrivano daldistretto chimico-farmaceutico – ha conclusol’assessore Zezza – sono positivi. Il polo far-maceutico del Lazio, dopo aver chiuso il 2010con un tasso di crescita record del 33%, hamantenuto un andamento positivo anche nelprimo trimestre di quest’anno, registrando unaumento di oltre il 5%. Un risultato importan-te, trainato dalle esportazioni che nel 2010hanno fatto registrare un giro d’affari di 4,2miliardi di euro, impiegando 15 mila lavoratoridel settore, ai quali vanno aggiunti i 5 mila

AD ARDEA I “PICCOLI IMPRENDITORI CRESCONO”

CORSI DI FORMAZIONE E STAGE IN AZIENDA

E' positiva la risposta dei giovani lazialiall'offerta regionale per l'Alta Formazione.Lo dimostrano le più di 1500 domande per

ottenere i voucher messi a disposizione dall'as-sessorato al Lavoro e Formazione attraverso ilFondo Sociale Europeo". Lo ha dichiaratol'Assessore al Lavoro e Formazione dellaRegione Lazio, Mariella Zezza, esprimendosoddisfazione per la grande partecipazione alprogetto interregionale 'Verso un sistema inte-grato di alta formazione' realizzato in collabo-razione con il Ministero del Lavoro e dellePolitiche Sociali. "Per incentivare l'acquisizio-ne di nuove competenze e valorizzare le pro-

fessionalità in un'ottica di buona occupazione- ha spiegato Mariella Zezza - abbiamo impe-gnato 1 milione di euro per incentivare almeno300 giovani del Lazio, disoccupati o lavoratorioccupati, a migliorare la propria qualifica pro-fessionale". "Con questa iniziativa - prosegueZezza - abbiamo dato la possibilità a tutte leUniversità riconosciute dalla Regione Lazio dipresentare Master da inserire nel catalogointerregionale dell'Alta Formazione. Abbiamoampliato così la scelta per chi desideri intra-prendere un percorso formativo specifico"."Tra tutte le offerte - conclude l'Assessore alLavoro e Formazione - i corsi che hanno

riscontrato maggiore interesse sono 'I lGiornalismo del Terzo Millennio', 'Sviluppocompetenze economiche per uno spir i toimprenditoriale' e 'Lingua Inglese Avanzatacon cer tif icazione Trinity College London'.Queste materie permettono di coniugare attitu-dini personali e richieste del mercato del lavo-ro, offrendo una corsia preferenziale per l'inse-rimento lavorativo in linea con l'attenzione chela Giunta Polverini dedica all'occupazione gio-vanile. Tutte le offerte sono presenti sul porta-le dell'Assessorato,www.portalavoro.regione.lazio.it".

AL VIA VOUCHER ALTA FORMAZIONE PER 300 GIOVANI

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IL BUONO PASTODIVENTA ELETTRONICOTutto pronto per MensaMat, il nuovo servizio di

refezione scolastica del Comune di Pomezia.Come già annunciato, da questo anno scolasti-

co (2011/2012) sarà introdotto il sistema del“buono pasto elettronico”, una vera e propria tesse-ra ricaricabile con un numero identificativo univocoassociato al nominativo dell’alunna/o. La tessera –o badge – è lo strumento che permetterà ai genitoridegli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie esecondarie di primo grado, di effettuare il pagamen-to anticipato dei pasti presso le sedi degli istituti sco-lastici stessi e dell’Ufficio Mensa Comunale, comeattraverso gli sportelli self service (totem) che ver-ranno collocati in alcune zone della città (UfficioMensa Scolastica via P.Crescenzi 5, Centro commer-ciale “16 Pini” e delegazione comunale diTorvaianica) e saranno attivi a partire da metà set-tembre, in concomitanza con l’avvio dell’anno scola-

stico. Appena il credito residuo scenderà al di sottodel costo di due pasti il sistema permetterà la forni-tura del pasto all’alunna/o inviando contestualmenteun avviso all’utente e all’Ufficio Mensa attraversouna mail. Nei giorni scorsi la ditta appaltatrice delservizio ha inviato la tessera a tutti gli alunni delComune di Pomezia che ne hanno diritto. QualoraMensaMat fosse arrivata anche agli alunni che nonusufruiscono più del servizio, la tessera va riconse-gnata presso l’Ufficio Mense del Comune diPomezia. “Le spese relative alle tessere e alle spedi-zioni delle stesse – chiariscono dalla dirigenza dellaPubblica Istruzione – sono a carico della ditta che havinto l’appalto del servizio e nondell’Amministrazione comunale”. Ogni tessera è for-nita di codice d’accesso e password attraverso iquali gli utenti potranno collegarsi al sistema infor-matico e prendere visione dei giorni di presenza del-

l’alunna/o, della situazione pagamenti, di uno spazioper comunicazioni da inviare all’Amministrazionecomunale o al gestore del servizio, del menù giorna-liero dell’alunna/o. “Il buono pasto elettronico – hadichiarato l’Assessora alla Pubblica IstruzioneRosaria Del Buono – è uno strumento in grado disemplificare il servizio, di eliminare le lunghe codeagli sportelli comunali, oltre che controllare diretta-mente il consumo dei ticket on line o presso gli appo-siti sportelli installati in città. E’ un ulteriore passo inavanti verso l’informatizzazione dei servizi comunali,ma, come tutte le novità introdotte finora, saràaccompagnata da un’attenta campagna informativavolta alla sensibilizzazione degli utenti/genitori”. Perulteriori chiarimenti l’Ufficio Mensa del Comune diPomezia è aperto il mercoledì dalle 9.00 alle 12.00e il martedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle15.30 alle 17.30.

MENSAMAT: IL BUONO PASTO PER LE MENSE SCOLASTICHE DEL COMUNE DI POMEZIA

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IL POMEZIA RIPARTEDALLA SECONDA CATEGORIA

Isogni, si sa, non durano in eterno e, prima o poi,si finisce sempre con lo svegliarsi. Lo sanno benei tifosi dell’ormai ex Pomezia Calcio costretti, per

una serie di concause, a veder ripartire la propriasquadra dai dilettanti dopo aver assistito impotenti alfallimento della Società rosso-blu. A nulla sono servi-ti gli appelli, anche da parte del sindaco, per cerca-re quantomeno di mantenere la formazione nel cam-pionato di Serie D così come le varie ipotesi di fusio-ne con altri clubs proposte di volta in volta; tuttesoluzioni infrantesi inesorabilmente, alimentando adismisura la rabbia dei sostenitori che fino ad unanno fa sognavano addirittura la promozione inPrima Divisione. E adesso? Adesso si ricomincia. Esi ricomincia dal basso. Partiamo dalle certezze diquello che sicuramente, per la storia di questa città,dovrà essere un progetto ambizioso. Prima fra tuttela nomina del nuovo presidente, anche se ancoranon ufficializzata, trovata nella figura di HamdiGamaudi, persona molto conosciuta negli ambienticittadini e dal ricco passato sportivo, con la gestio-

ne fra le altre della RDM Volley. Ma, particolare nonda poco, amico e persona molto vicina a Di Mario.Una cosa inoltre appare chiara: via dall’organigram-ma societario le persone che hanno contribuito,secondo il giudizio di alcuni, a rovinare il Pomezia. Atal proposito è significativo lo slogan scelto per rilan-ciare il club, con un forte “Pomezia ai pometini” cheha avuto come prime conseguenze l’allontanamen-to dell’ormai ex Direttore Generale Claudio Tanzi edel Direttore Sportivo Andrea Bussi. Anche il nomedella società cambierà e, salutando il glorioso“Pomezia Calcio”, si passerà ad un “Pomezia S.r.L.,sigla quest’ultima davvero particolare per una squa-dra calcistica. Ma le novità non si fermano qui. E’ diquesti giorni l’annuncio da parte del sindaco EnricoDe Fusco che il Comunale, campo storico dellasquadra, non sarà esclusiva dei rosso-blu ma saràcondiviso con altre squadre, una fra tutte laMonterotondo Lupa Frascati. E, proprio a seguitodella notizia, il tifo rosso-blu è esploso soprattuttoattraverso il web, con una serie di contestazioni piut-

tosto forti nei toni. Mettendoci nei loro panni la rea-zione appare più che giustificata: nel giro di un annosono stati (e siamo stati) costretti ad assistere primaallo scandalo Di Mario, quindi alla penalizzazione,poi alla retrocessione ed infine al fallimento. E ades-so, con la pazienza agli sgoccioli, dover accettare ilfatto di veder giocare nel proprio stadio una squadrache nulla ha a che vedere con la nostra città, con lanostra storia ma soprattutto con il nostro calcio.Appare ovvio che la colpa non è del Monterotondo,ma i tifosi questo l’hanno capito. Le proteste sonoinfatti state convogliate soprattutto contro il PrimoCittadino e l’ex DG Tanzi – peraltro passato proprioal Monterotondo - quantomeno per capire le ragioniche stanno dietro a tale accordo. E’ in questo climainfuocato che dovrà ripartire il Pomezia e l’obiettivonon potrà che essere quello di riportare nel più brevetempo possibile la squadra ai livelli che certamentele competono evitando, se possibile, gli errori di que-sti ultimi anni. La prossima tappa sarà l’attesissimaconferenza stampa della nuova dirigenza, che dovràchiarire tutti i dettagli di questo nuovo progetto,anche perché il tempo stringe visto l’avvicinarsi rapi-do del campionato. I più pessimisti staranno pensan-do che, visto il ritardo fin qui maturato – è raro tro-vare alla fine di Agosto una società che non ha anco-ra un suo organigramma e tantomeno una squadra– forse tutto si dissolverà in una bolla di sapone e delPomezia non se ne farà più niente. A noi francamen-te sembra difficile, pur constatando la singolaritàdella situazione, che si verifichi una tale ipotesi, poi-ché davvero allora si cadrebbe nell’assurdo. Certo èche le risposte devono arrivare perché i cittadini ed itifosi hanno bisogno di sapere. Luca Mugnaioli

DOPO IL CLAMOROSO FALLIMENTO LA SQUADRA PROVA A RIALZARE LA TESTA

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SIMONE INZAGHI:FORZA POMEZIA!Un pezzo di Lazio, intesa come squadra di cal-

cio, a Pomezia. Gli Allievi Nazionali, guidati daSimone Inzaghi, ex attaccante, sono approda-

ti nel nostro territorio per la preparazione atletica,che si è svolta fino a pochi giorni fa ad Olimpia Cittàdello Sport. 25 ragazzi under 16 che hanno corso,sudato e faticato sotto gli occhi attenti dell’ex calcia-tore, disponibilissimo a farsi intervistare. Come mai a Pomezia?“Perché abbiamo trovato una combinazione ottima-le: un eccellente centro sportivo, con grandi spazi ela possibilità di fare diverse attività e quindi di varia-re la preparazione, vicino all’’hotel dove alloggiamoe fornito di piscina, utilissima per il recupero infortu-nati”.Conosceva già questa città?“Si, ed anche la sua storia sportiva, visto che ilnostro preparatore atletico dei portieri, Zappalà, loscorso anno allenava il Pomezia Calcio. Mi è dispia-ciuto che la società sia fallita, perché stava facendoun buon campionato e veniva da due promozioniconsecutive. Così come è successo per laSalernitana, grazie anche all’aiuto di Lotito, mi augu-ro che anche il Pomezia possa riuscire a riprendersila sua identità. Servono ovviamente sponsor seri emotivati”.Come mai è diventato allenatore?“Riuscirci è sempre stata la mia aspirazione.

Quando, poco più di un anno fa, a causa di proble-mi alla schiena ho dovuto lasciare il calcio giocato,grazie al Presidente Lotito ho avuto questa opportu-nità: ho infatti iniziato ad allenare gli Allievi Regionalidella squadra”.Con i quali si è tolto subito qualche soddisfazione,visto che ha centrato al primo colpo la “CoppaLazio”, trofeo che mancava da molti anni dallabacheca dei biancocelesti.“ In campionato, invece, siamo arrivati secondi die-tro la Roma. Ma siamo stati fortunati, perché ai playoff abbiamo disputato un finale davvero spettacola-re, che ci ha consentito il passaggio agli AllieviNazionali”. Cosa significa guidare questi ragazzi? “E’ sicuramente una bella esperienza. Per tre annimi dedicherò alle giovanili, crescendo praticamentecon loro, poi il desiderio è quello di passare ai “gran-di”. Partire con il settore giovanile fornisce un baga-glio utile per l’intera carriera”.

Ci sono dei piccoli campioni nella sua squadra?“Sicuramente ci sono degli elementi che spiccano,ma a questa età non si può giudicare un calciatore,perché serve la continuità, anno per anno, che dimo-stri che si tratta di talento vero”.Quali sono le aspettative per questo campionato?“Sarà sicuramente più tosto di quello passato, per-ché affronteremo solo squadre professioniste di SerieA e Serie B: un palcoscenico sicuramente più impor-tante e più stimolante, sia per me che per i ragazzi”.Lei ha un figlio di 10 anni: pratica sport?“Ovviamente gioca a calcio, ma sotto casa, perchéa quell’età sono importanti la scuola e l’istruzione. Infuturo vedremo, ma per il momento quello che contaè che sia un bravo bambino”.Lo sport è anche scuola di vita, perché insegna ladisciplina, la lealtà e il fidarsi dei compagni. Cosapensa dovrebbero fare le Istituzioni per incentivare losport nei giovani?“Tanti centri sportivi comunali, per poter coinvolgerequanti più ragazzi possibili, dando loro uno scopo,occupando il loro tempo libero con un impegno cheli sottragga a tentazioni pericolose”.Dando un’occhiata ai “fratelli maggiori”, cosa pensadella prima squadra?“Lo scorso anno abbiamo sfiorato la Champions,persa per la differenza reti. Per questo campionato la

squadra si è rafforzata, il Presidente Lotito ha messoin piedi un ottimo organico, gestito bene da un alle-natore esperto come Reia, che saprà portare laLazio tra le prime tre squadre. Il clima che si respiraè molto positivo ed ottimista. Conosco molti ragazzidella prima squadra perché ho giocato con loro perdiverso tempo: sono tutti molto concentrati, secondome faranno una grandissima stagione”.E le altre squadre?“La Roma ha cambiato allenatore e Luis Enriqueavrà bisogno di tempo per far girare bene gli ingra-naggi. La Roma ha una persona molto competente,Walter Sabbatini, che farà ottenere buoni risultati allasquadra. Tra le altre, il Milan mi sembra favorito perlo scudetto, seguito da noi e dall’Inter. Napoli eRoma si giocheranno i posti immediatamente suc-cessivi, con molta attenzione alla Juve che, se assi-milerà subito gli schemi di Conte, potrà andare dav-vero bene”.Parlando di Milan, cosa ci dice di suo fratelloFilippo? “Nonostante l’età (38 anni, ndr) ha ancora moltavoglia di giocare e di farlo bene. Sfortunatamente loscorso hanno ha avuto un infortunio al legamentocrociato, ma adesso si sta riprendendo e tornerà adare al Milan quei gol a cui ormai siamo abituati”.

Giorgio Boschi

L’EX CALCIATORE DELLA LAZIO, ORA ALLENATORE, A POMEZIA PER LA PREPARAZIONE ATLETICA

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Giochi

Specifiche Tecniche:Console: PS3, Xbox 360, PCGenere: SparatuttoSviluppatore: Digital Illusions CE (DICE)Publisher: Electronic ArtsDistributore: Electronic ArtsPEGI: 18+Data di uscita: 28 Ottobre 2011

Come ogni anno, durante il mese di Agosto, sisvolge a Colonia il GamesCom, la fiera dedi-cata ai videogiochi più importante d’Europa

e seconda al mondo solo all’ Expo E3 di LosAngeles. In questa occasione vengono presentatitutti i titoli che andranno a riempire gli scaffali deinegozi da Ottobre al primo trimestre del 2012 evengono quindi premiati i giochi ritenuti migliori.Ad aggiudicarsi il titolo di “Best of GamesCom”quest’anno è stato lo sparatutto di punta diElectronic Arts: Battlefield 3.Già durante la conferenza stampa il titolo hasaputo emozionare i presenti, è stata infattimostrata la modalità campagna in co-operativache rappresenta la vera novità della serie.Attraverso questa breve dimostrazione, ripetutapoi all’interno dello showfloor della fiera, abbiamopotuto osservare i vari aspetti del gioco. Primaancora di mettere le mani sul pad i ragazzi delteam di sviluppo ci danno dettagli sul livello chestiamo per affrontare, “è un livello difficile”. Lamissione si svolge all’interno di un edificio occu-pato da un gruppo di terroristi, l’unico modo persopravvivere è utilizzare le armi con il silenziatoreed avanzare insieme al compagno di squadrauccidendo i nemici in perfetta sincro, una mossaazzardata infatti avrebbe allarmato tutti i nemici ela situazione sarebbe diventata ingestibile.Eliminati i terroristi il nostro obbiettivo è stato quel-lo di liberare un ostaggio per poi ritrovarciall’esterno dell’edificio con i nemici armati di lan-ciarazzi che ci hanno comunque fatto apprezzareil grandissimo lavoro per quando riguarda le sce-neggiature, ogni dettaglio che veniva colpita infat-ti veniva distrutto.Qui si è conclusa la nostra prova con mano delgioco che comunque ci ha colpito più che positi-vamente. Per quanto riguarda la parte grafica,che sicuramente è ancora migliorabile, abbiamopotuto apprezzare l’uso sapiente del nuovo moto-re grafico, il Frostbite 2, nonostante qualche effet-to non proprio convincente siamo comunque felicidi chiudere un occhio sull'estetica, soprattutto se

ciò vuol dire dimenticare gli statici e indistruttibiliscenari a cui ci ha abituati Modern Warfare.Un’altra questione che ci ha convinto poco è ilfatto di quante volte si possa curare il nostro com-pagno d’avventura, durante la demo giocata infat-ti abbiamo “resuscitato” il nostro amico una deci-na di volte di fila, contando inverosimilmente sullasua potenziale immortalità, piuttosto che sullanostra mira, che per altro era resa inutile dal fuci-le a corto raggio datoci in dotazione e che nonavevamo avuto occasione di cambiare, poichénon ce n'erano altri per le lunghe distanze sparsiper la mappa. Altra importante novità presente nelgioco è la possibilità di guidare diversi mezzi (tracui aerei e carrarmati); le mappe sono moltoampie e più o meno libere e le situazioni di giocomolto variabili.A nostro avviso quest’anno quindi la battaglia nonsi svolgerà sul campo ma nei negozi di videogio-chi, Battlefield o Call of Duty? Sicuramente laserie di Call of Duty può contare sul grandissimoesercito di fans ma non è detto che l’enorme arti-glieria di novità introdotte nel nuovo capitolo diBattlefield facciano spostare in massa i soldati.Per sapere chi vincerà, non possiamo far altro cheattendere il 28 Ottobre, per Battlefield 3, e l'11Novembre, per Modern Warfare 3.

Matteo Acitelliwww.cyberludus.com

nasce il movimentocontro la disinforma-zione sui videogiochi

A seguito dell’ ormai tristemente nota "Strage di Oslo",il TG1 ha mandato in onda durante l’edizione seraledel 24 Luglio un servizio che punta il dito contro ivideogiochi come mezzo di ispirazione per lo spietatoattentatore, solo perché ha ammesso di essere unamante di titoli “violenti” come Call of Duty e World ofWarcraft.� Il servizio è stato un attacco gratuito control'industria videoludica, pieno di luoghi comuni, inesat-tezze ed anche di gravi offese verso tutti gli appassio-nati, ritenuti incapaci di comprendere il dolore e lamorte per colpa degli "insegnamenti" tratti dai video-giochi. La stampa di settore ha cosi deciso di attivar-si per creare un punto di raccolta per tutte le segnala-zioni simili nella speranza che in futuro servizi comequello del TG1 siano destinati a diventare solo ricordi;è stata cosi creata una pagina di protesta suFacebook chiamata "Movimento contro la disinforma-zione sui videogiochi”, che ha raccolto ad oggi più di12 mila adesioni.

BATTLEFIELD 3IL RIVALE DI CALL OF DUTYSI MOSTRA AL GAMESCOM DI COLONIA

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cinema

La stagione Cinematografica, come per tradi-zione, ricomincia dalla Mostra del Cinema diVenezia. Le grandi produzioni si sono date

appuntamento per la Kermesse italiana, e il“menu” proposto dal Direttore della BiennaleMuller è così ricco che sarà più che mai difficileazzardare qualsiasi pronostico. La giuria, que-st’anno, è presieduta dal bravissimo e giovanissi-mo Darren Aronofsky, regista di due dei più bei filmvisti a Venezia in questo decennio, il Leone d’oro2008 “The Wrestler” e l’applauditissimo successointernazionale “Il cigno nero”. Coadiuvano il regi-sta americano nomi importanti come MarioMartone, il nostro autore più colto del momento,l’istrionico David Byrne e all’attrice italiana AlbaRochwacher. La gara sarà apertissima, se poi digara si può parlare quando si parla di cinema e difilm, che hanno temi e stili e provengono da cultu-re così diverse.Film di apertura, il più atteso delgruppo in concorso, “ Le idi di Marzo” di e conGeorge Clooney, grande autore e grande attore,uomo che nella vita è sfiorato dal gossip, ma chedietro e davanti la macchina da presa riteniamoesser artista eccezionale.Il film, che parla della campagna elettorale di uncandidato alle presidenziali americane, è amaro edrammatico, specchio riflesso dei mali della politi-ca del mondo occidentale.

Altri grandi autori in concorso sono RomanPolaski, Abel Ferrara e David Cronenberg, - favorito alla vittoria - che come autore più “freu-diano” del cinema mondiale, presenterà unmomento della vita di Sigmund Freud, con “A dan-gerous method” con Viggo Mortensen e KeiraKnightley pronti ad alzare la Coppa Volpi come

migliori attori.Per l’Italia, le speranze sono affidate a due grandiregisti nostrani, Cristina Comencini - con “ Quandola notte”, psicologico rapporto tra due vicini dicasa, con Claudia Pandolfi e Filippo Timi; l’autricesi ripropone di scandagliare l’anima e gli affetti didue persone comuni, e riprende il discorso lascia-to a metà con il drammatico “La bestia nel cuore”generosamente premiato a Venezia sei anni fa –ed Emanuele Crialese, che ci racconta con“Terraferma” il dramma e l’impatto sulla gente diuna piccola isola, Linosa, con l’immigrazione clan-destina, e che avrà nel cast due attori bravissimicome Beppe Fiorello e Claudio Santamaria.Una piccola chance l’avrà anche l’autore cineseall’esordio nella regia Wei Te-Sheng che con“Seediq bale” racconta le gesta ultrapatriottiche diun gruppo di resistenti contro l’invasione giappone-se degli anni trenta nell’isola di Taiwan, film chepiace alla dittatura Cinese e che forse potrà politi-camente piacere anche a Venezia.

Tra i film fuori concorso, c’è da giurare che il tap-peto rosso sarà stracolmo per il probabile arrivo diMadonna a presenziare il suo “W.E.”, romanticodrammone sentimentale di nessuna qualità ma dimolto richiamo. Interessantissimo sarà il film AlPacino, che dopo la premiazione alla carriera pre-senterà il documentario “Wilde Salome” sull’operadi Oscar Wilde, introspettivo e scandaloso comel’autore inglese sapeva essere, e curiosità c’èanche per l’ennesimo di Ermanno Olmi, che con ilsuo “Villaggio di cartone” racconterà dei tormentie delle pene della fede e della vocazione di unprete che cerca Dio tra gli immigrati ed i popoli aimargini del mondo.Speriamo solo che il Leone d’oro come miglior filmsia più meritevole di quello dell’edizione 2010,quando un mediocre film come “Somewhere” diSofia Coppola vinse con modalità che a distanzadi un anno ancora nessuno ha compreso, e di cuiQuentin Tarantino, presidente di quella giuria,ancora si vergogna. Mauro Valentini

IL FESTIVALDI VENEZIAAL VIA LA 68° MOSTRA DELCINEMA DI VENEZIA

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