CORRIERE NEWS NOVEMBRE 2011

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IL MESE DEL PELLET AGRI BRICO GIARDINERIA Contrada Ete, 54D - FERMO - Tel./Fax: 0734 228636 www.emporioverdesollini.it - [email protected] L‘altra informazione Periodico di informazione del Fermano - Distribuzione gratuita ANNO 9 - N.11/2011 - 15 NOVEMBRE Terra nostra In occasione dell’Anno Internazionale delle Foreste si celebra a Porto Sant’Elpidio la Festa dell’Albero pag. 19 11 8 11 8 Sociale Non è un bel momento: crisi e conflittualità politica ed economica caratterizzano il panorama internazionale. E da noi? Economia e conflittualità 10 Economia Dal Gal Fermano un aiuto alle imprese A Grottazzolina il villaggio dell’infanzia 14 Cultura Cinemania nelle sale del Fermano 13 Terra nostra Dove vanno i commercianti? 16 Cultura Luigi Maria Musati, con Fermo nel cuore 17 Cartellone Il violino di Uto Ughi al Teatro dell’Aquila 22 Sport Porto Sant’Elpidio tappa del Giro d’Italia CARTELLONE/PREMIO VOLPONI Ottava edizione del premio dedicato a letteratura e impegno civile. Un riconoscimento anche a Dario Fo e Franca Rame Sociale Nasce il Comitato provinciale per favorire i diritti di cittadinanza e il voto per le persone di origine straniera Le crisi nella crisi Inserto Speciale “FUORI DAL COMUNE” MORESCO Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno. la società del Comune di Fermo per l’energia Piazza Mascagni, 4 - 63900 FERMO Tel. 0734.228154 Fax 0734.217259 800 055 121 www.solgasonline.it Remaf FERMO - Viale Trieste, 43 - Tel e Fax 0734.229393 ARTICOLI DA REGALO BOMBONIERE ARGENTERIA OGGETTISTICA

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Le crisi nella crisi

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I L MESE DEL PELLET

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L‘altra informazione

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A N N O 9 - N . 1 1 / 2 0 1 1 - 1 5 N O V E M B R E

Terra nostraIn occasione dell’Anno Internazionaledelle Foreste si celebra a Porto Sant’Elpidiola Festa dell’Albero

pag. 19

11

8

11

8 Sociale

Non è un bel momento: crisi e conflittualità politica ed economica caratterizzano il panoramainternazionale. E da noi?

Economia e conflittualità

10 EconomiaDal Gal Fermanoun aiuto alle imprese

A Grottazzolinail villaggio dell’infanzia

14 CulturaCinemania nelle saledel Fermano

13 Terra nostraDove vannoi commercianti?

16 CulturaLuigi Maria Musati,con Fermo nel cuore

17 CartelloneIl violino di Uto Ughial Teatro dell’Aquila

22 SportPorto Sant’Elpidiotappa del Giro d’Italia

CARTELLONE/PREMIO VOLPONIOttava edizione delpremio dedicato a letteratura e impegno civile.Un riconoscimento anchea Dario Fo e Franca Rame

SocialeNasce il Comitato provinciale perfavorire i diritti di cittadinanza e il voto per le persone di origine straniera

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15 novembre 20112Inchiesta/Le crisi

iviamo un momento della storia che, se qualcuno l’avesse preco-nizzato qualche anno fa, ci sarem-mo messi a ridere di gusto e

l’avremmo fatto passare per matto. Cata-strofi, crisi finanziarie da far impallidire quella americana del ‘29, politica sporca, giocata tutta sul profitto e sull’accaparra-mento delle risorse strategiche da parte di chi ha le mani in pasta, sopraffazione economica e sociale sui più deboli: una sorta di “internazionale della debolezza sociale”, martellata da destra e da sini-stra, naturalmente contrapposte e liti-giose tra di loro ma, paradossalmente, ciascuna anche al loro interno. Questa, la situazione generale nel Paese. Che, come da copione, si rispecchia fedelmente in tante piccole realtà politi-che ed amministrative locali (vedi il caso sangiorgese). Il concetto di democrazia inventato dai Greci antichi in fondo non è che un semplice calcolo numerico, che tiene conto di poche variabili: chi ha più numeri dalla sua, comanda. Adesso, visto lo stato delle cose, questo concetto non vale più, considerando l’alto tasso di litigiosità tra e all’interno dei vari schieramenti politici: non è più vero che chi ha più voti è in grado di comandare, tanto che certe amministrazioni cadono proprio a causa del cecchinaggio interno. E se oggi in Italia, Fermano incluso, le cose vanno proprio in questo senso, se la lite astiosa e la lotta tra lobbies “guelfe e ghibelline” ha ripreso il sopravvento, di chi è la colpa? Cosa ha scatenato questa brutale litigiosità politica, e la politica, si sa, va sempre più a braccetto con l’economia e l’impresa, come il gatto e la volpe? Cominciamo a dire che, “in primis”, la

colpa è di tutti noi, adagiati in un vivere comodo e senza scossoni, che ci faceva percepire “ l’amministrare la società” come una specie di gioco del Monopoli, che altri stavano facendo per noi e di cui ci importava fino a un certo punto, in base all’antico proverbio italiano: “Franza o Spagna, purché se magna”. Poi, la “Franza” e la “Spagna” hanno premuto un tantinello troppo sull’accele-ratore, prelevando scandalosamente dai nostri risparmi, dalle nostre tasche e dai soldi dello Stato (che poi ancora una volta sono i nostri) per farsi gli affarucci loro. E gli è andata bene, dato che abil-mente sono riusciti a renderci una massa di rincoglioniti tutti “pizza, maccaroni e mandolino”. E giù, tutti ad accaparrarsi posti di potere, politico ed economico, ad arraffarsi l’osso, senza il minimo scrupolo per la gente che si è fidata di loro, che li ha eletti affinché agissero diligentemente per il benessere della collettività. Adesso, siamo in tanti a cominciare a capire quanto siamo stati fessi ed igna-vi, ma forse è troppo tardi: ci si lagna, vediamo le nostre tasche diventare sem-pre più verdi, cominciamo a manifestare dissenso, a scendere in piazza; ma anche qui, sempre all’insegna della divisione, sventolando bandiere di diverso colore che più che unire dividono. Insomma: se i ricchi e i potenti si scannano, anche tra i poveri ci si fa la guerra. E questo non giova o, meglio, giova solo a chi è ben deciso a continuare ad approfittarne. Non è un mistero per nessuno che anche qui da noi, nella landa fermana, le idi di marzo all’interno dei vari partiti sono all’ordine del giorno. E quanti di noi rimpiangono di aver votato questo o quello e rivorrebbero indietro i “soldi del biglietto”? Tanti, visto lo spet-tacolo: quotidianamente, una lite senza

quartiere, in cui una parte è attaccata alla poltrona a difendere con unghie e denti immeritati e immotivati privilegi, e l’altra che attacca a testa bassa a chiedere “dimissioni” che da sole, di certo, non risolverebbero la situazione. Insomma: il Fermano come l’Italia e, in mezzo a tutto questo bailamme, i “fermani brava gente” che sono per la maggioranza stufi di questa situazione, ma che, ottusi da decenni di vita nella bambagia, non sanno più puntare i piedi ed essere incisivi per ricostruire una società nuova, di persone e di ideali, fondata sulle stesse regole di democrazia, ma gestite in maniera seria e irreprensibile, all’insegna di una parola che oramai suona, se pronunciata, come una bestemmia: l’onestà. Insomma, si continua a litigare su come mettere a mare le scialuppe quando il

Titanic sta affondando, e il comandante di turno non è affatto preoccupato: tanto sa che non muore con la sua nave, perché si è prudentemente premunito di una flotta di barche di salvataggio. Mica come noi miseri mortali… E allora sarebbe il caso di fare come quando eravamo bambini, quando, nei nostri giochi, urlavamo: “A monte!”. Si ricomincia da zero, ma da zero vero: a casa tutti i professionisti della politica, dell’economia, dell’arraffo e dello scempio. A casa tutti quelli che si litigano il nostro osso. Se, e quando, riusciremo a fare questo, probabilmente si cominceranno a chiudere le falle della carretta del mare su cui siamo ammassati come migranti senza speranza e ricomin-ceremo a navigare come si deve. Ma se ciò dovesse succedere, per favore, non svegliatemi.

Vdi Daniele Maiani

La litigiosità in politica e in economia caratterizza questa delicata fase storica

Guelfi e Ghibellini, di nuovoCerchiamo di capire di chi sono le colpe e come reagire all’impasse

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15 novembre 20113

Non c’è giorno che non si apra la pagina locale dei quotidiani e non si legga di una polemica, di uno scambio di accuse al vetriolo tra associazioni e politici. In questo momento è la volta dei commer-cianti, che si sono scatenati in una corsa al massacro nei confronti di quello che, più che un soggetto politico con cui con-frontarsi e collaborare, è visto (e spesso la cosa puzza di pretestuoso) come un avversario da spodestare: l’assessore al commercio. Nel lontano Medioevo, que-sta operazione veniva fatta fisicamente, mettendo “alla gogna” le persone; oggi, ai comportamenti concludenti si sono sostituite le parole, magari dette a van-vera o, peggio ancora, con intenti desta-bilizzanti e interessati (guidati magari da una regia occulta non proprio disinteres-sata che agisce e sobilla nell’ombra…). E la sostanza comunque non è cambiata: si attacca indiscriminatamente, minando reputazione e onorabilità con menzogne, offese gratuite e insinuazioni pesanti. Quando, magari, un confronto e una collaborazione seri e costruttivi portereb-bero risultati apprezzabili e vantaggi per tutti. Noi di questo lembo delle Marche non siamo mai stati famosi nella vita italiana per l’eloquenza e il bello stile: né in tempi lontani, quando il Piceno era considerato dai Romani una terra di punizione, aspra, fredda e dura, né durante il Medioevo, quando qui si è fat-to, sì, un buon pezzo di storia dell’Italia, ma a suon di efferati omicidi e tradimenti che nulla avevano di eroico. Oggi non si usano più coltelli, veleni, corde di vio-lone: oggi le trame e gli attacchi sono effettuati a suon di lingua e di penna che, come si sa, uccidono più e meglio della spada. Insomma, ci pare che non attenga alla vita sociale, e tanto meno alla politica, la denigrazione personale degli amministratori fatta da camarille bipartisan con lo scopo di salvaguardare

poco chiari o, peggio, indebiti interessi personali: è una guerra sotterranea che non porta a niente, anzi, i problemi non solo restano, ma peggiorano. Bisogne-rebbe riflettere che la logica del ricatto, perché in fondo di questo si tratta, del “do ut des”, o del “togliti di mezzo tu, che mi ci metto io” (il tutto inoltre fatto in “classe turistica”), è solo miopia, spreco di tempo e di risorse. Improvvisamente si pretendono mira-coli, ovvero che una situazione annosa e ben presente anche nelle precedenti amministrazioni, venga istantaneamen-te risolta da chi ancora non ha avuto neppure il tempo di districarsi nel gine-praio e nella rovina ricevuti in eredità. Ci sono stati, è vero, incontri e scambi di idee, ma se si parte già con la volontà preconcetta di non voler collaborare, di contestare a prescindere, di parlare due lingue diverse, di travisare per principio, la “vessata quaestio” si incasinerà sem-pre più: e tutti ne pagheranno/paghere-mo le spese. Tutte energie, intelligenze e capacità di pensiero da tradurre in azione sprecate in un masochistico gio-co al massacro: proprio come di quel tale che… se lo voleva tagliare per far dispetto alla moglie! Ora, è indubbio che ragioni e, non tanto torti, quanto diverse opinioni e necessità ci sono da ambedue le parti, ma vogliamo credere anche che da ambedue le parti ci sono capacità, idee, volontà e qualità che se correttamente utilizzate, porterebbero a

un onorevole e soddisfacente accordo di cui beneficerebbe tutta la collettività. Ma per far questo, occorre innanzitutto agi-re in maniera intellettualmente onesta. Altrimenti, come si diceva, la querelle tra una parte degli operatori del commercio e l’assessore competente puzza di essere una di quelle cose che, se ha un senso, questo deve essere ben nascosto e forse nemmeno palesabile o confessabile. Il principio democratico è chiaro su questo punto: chi ha l’onere di decide-re ascolta i suggerimenti, li valuta, li discute con la controparte, e poi decide, in base anche alle reali contingenze ed esigenze amministrative. Decisioni da prendere però in perfetta autonomia e non sotto ricatto, fatto salvo il principio che poi delle decisioni prese se ne faccia responsabilmente carico e ne rispon-da alla collettività. La contestazione di

queste scelte è un diritto di tutti, ma deve essere fatta sulle decisioni che si ritengono sbagliate e motivandola con dati di fatto realistici, incontestabili ed attinenti: ovvero, senza ricorrere ad attacchi della più retriva dialettica e che ledano l’onorabilità personale, politica ed etica di chi è preposto a decidere. Questo è un modo di agire corretto che permette a una città di crescere anche attraverso lo scontro politico. Diversamente, viene da pensare alla ritorsione da bambini dispettosi, alla vendettuccia per malcelate defaillan-ces elettorali, insomma a cose che qui per decenza giudichiamo bonariamente come vezzi un po’ pesanti di qualche personaggio, ma che se ci spostiamo di qualche centinaio di chilometri più a sud prendono dei nomi ben precisi e inquietanti.

Inchiesta/Le crisi3

di Daniele Maiani

Liti fermane: commercianti all’attaccoAttacchi indiscriminati e frasi al veleno, chi ci guadagna?

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COPERTURE

Punto di riferimento per molti imprenditori locali, Con-findustria Fermo sta vivendo ormai da tempo un periodo travagliato. Sotto accusa la presidenza targata Andrea Santori (foto), accusata di lassismo e di aver reso l’as-sociazione un farraginoso carrozzone privo di iniziative concrete. Le conseguenze di questo ammutinamento non si sono fatte attendere e gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un rumoroso sbattere di porte. Ad impu-gnare la maniglia imprenditori locali di maggior e minor calibro, alcuni assai noti per le molteplici comparsate sui giornali, altri quasi sconosciuti ai più. Tutti accomunati da un mal di pancia che non sono più riusciti o non han-no più voluto sopportare. Per parlare della conflittualità interna a Confindustria Fer-mo abbiamo scelto di sentire l’attuale presidente. Si dirà: scontato, e facile intuirne risposte e motivazioni. Consi-derazione azzeccata solo in parte. Laddove, cioè, Santori

minimizza le recenti uscite, parlando di eventi fisiologici per cui ciclicamente, ad uscite più o meno illustri, si alternano entrate più o meno illustri. Quello che non torna è invece che, mentre per Santori le ultime defezioni non devono essere lette come una critica al suo operato e a quello del gruppo che guida ma come il frutto dell’op-posizione dei calzaturieri iscritti a Confindustria Fermo alla nomina del nuovo presidente dell’Anci (Associazione nazionale calzaturifici italiani) Cleto Sagripanti, tra i nomi più noti che hanno detto addio all’associazione ci sono Luca Monaldi, titolare dell’Agroalimentare Monal-di, Giampiero Properzi, a capo della Royal Pat ed Enzo Rossi proprietario del pastificio La Campofilone, che con il settore calzaturiero hanno ben poco da spartire. Questo andarsene senza preavviso comunque a Santori proprio non è andata giù. Il presidente recrimina di non essere stato avvertito del malessere che serpeggiava all’interno di Confindustria Fermo, né di essere stato chiamato dai contestatori per avere chiarimenti o discu-

tere dei problemi sopraggiunti. Sentita una campana, ne abbiamo cercata un’altra, per completezza d’informazione e per avere un punto di vista diverso sulla questione. Abbiamo provato a contattare Luca Monaldi, noto imprenditore locale che a capo di Confindustria Fermo c’è stato per un anno, da settembre 2009 a settembre 2010. Dalla sua ditta, però, ci hanno fatto sapere che non è intenzionato a rilasciare dichiara-zioni sull’argomento.

Confindustria Fermo nella buferaL’associazione degli industriali continua a perdere pezzi

di Francesca Pasquali

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15 novembre 20114

La carta vincente? La collaborazione tra Enti, imprese e territorio. E’ questa la lettura che Graziano Di Battista, Presidente della Camera di Commercio di Fermo, dà rispetto alla crisi, alle sue contraddizioni e anche alle sue opportunità. Una Camera di Commercio che, va detto, continua a giocare un ruolo da protagonista soprattutto in virtù di una grande dinamicità e di una forte coesione tra i vari membri. Alla domanda su come il nostro territorio stia affrontando le grandi sfide del presente e su come la stessa CCIAA intervenga a sostegno delle imprese, Di Battista sfodera un ottimismo che di strumentale ha ben poco: “Vedo la situazione in maniera positiva, a partire dal lavoro che stanno portando avanti le varie Istituzioni, compresa la Provincia che per

i mezzi e gli strumenti che possiede sta facendo un lavoro veramente interessante”. E le associazioni di categoria? “Dico lo stesso anche per loro: in questo momento le vedo piuttosto attive. Ecco, si parla sempre di rete e credo che la prima forma di rete siano proprio le associazioni di categoria che cercano di tenere insieme le aziende”.Arriviamo alla Camera di Commercio…“La Camera di Commercio fa questo, essendo un’Istituzione pubblica. Fin dall’insediamento ci siamo dati come linea politica quella di affrontare insieme i problemi, superando anche diversità e difficoltà che si possono manifestare tra associazioni. Ci muoviamo bene perché, di fronte agli ostacoli, ognuno è disposto a sacrificare qualcosa della propria parrocchia per trovare una soluzione. Allora ci scappa di intervenire sia su

iniziative territoriali sia di profilo nazionale ed internazionale. Abbiamo cominciato a ragionare sull’opportunità di stare a Milano come hospitality e come promozione del territorio e delle eccellenze dei vari settori, così come siamo appena tornati dalla Russia con una funzione pressoché analoga, così come siamo stati a Shangai o in India. Devo ammettere che c’è stata anche da parte della Provincia, del Comune capoluogo e di tutti i Sindaci una disponibilità pressoché totale. E credo sia questa la carta vincente.Dopodiché sai cosa c’è, al di là di quando uno strilla e fa notizia? C’è che abbiamo gente veramente capace, caparbia e tenace. Pensiamo che il calzaturiero è l’unico settore che non scivola in basso e mantiene fette di mercato: questo significa avere una grande capacità imprenditoriale, alla cui crescita sicuramente ha contribuito

un corollario di soggetti tra cui la Camera di Commercio. Di questo devo dare atto ai Presidenti delle varie associazioni di categoria per aver portato sempre un proprio contributo. Tutti quanti cerchiamo di mettere insieme le forze”.Una dinamicità dimostrata soprattutto sul versante dell’internazionalizzazione.“L’ultima è stata quella con la Camera di Commercio italiana in Germania. Non dimentichiamoci che il punto di sbocco primario per le calzature è ancora l’Europa. Su questo versante, ottimo è anche il rapporto con la Regione Marche, sempre presente e propositiva. L’internazionalizzazione va fatta tutti insieme, anche se a volte non condividiamo qualcosa. Perché in questo momento è troppo importante la coesione, rispetto a momenti dove possono emergere critiche legittime o dissenso.”.

Inchiesta/Le crisiLa collaborazione come carta vincente

Alla guida dell’ANCI regionale ha dimostrato una grande capacità di tenuta e di coesione, fondamentali per reggere l’urto dei minori trasferimenti e per raggiungere obiettivi importanti, come il patto di stabilità regionale. Mario Andrenacci, nel guidarci dentro l’attività dell’Associazione, analizza prima le criticità, legate in gran parte alle Finanziarie che hanno reso sempre più difficile, se non impossibile, la vita ai Comuni. “Questo ha significato minori investimenti ed anche un abbassamento della qualità della vita. Per sopperire, abbiamo rafforzato una collaborazione con la Regione che, in diversi casi, è riuscita a tamponare i minori trasferimenti”.Sotto attacco sembrano essere soprattutto i piccoli Comuni. “Partiamo dai Comuni sopra ai 5.000 abitanti che hanno il patto di stabilità e che ne hanno criticato soprattutto le rigide regole, per arrivare a quei piccoli Comuni che non riescono più ad erogare i servizi primari”.Mentre il loro spopolamento non accenna a diminuire… “C’è anche una mancanza di personale qualificato e l’impossibilità di assumere per il blocco delle assunzioni. Qualche Comune non riesce ad affrontare tecnicamente le questioni e questo rappresenta un grande impoverimento culturale delle Istituzioni”.Entriamo dentro l’attività dell’ANCI. “L’ANCI ha ripreso un’attività intensa, anche attraverso una massiccia partecipazione agli incontri e allo stesso direttivo. Abbiamo ritrovato una forte coesione, indipendentemente dal colore politico, facendo corsi di formazione sia per quanto riguarda i giovani amministratori che il personale dei Comuni. Una formazione sempre più necessaria per affrontare le nuove sfide. Inoltre, abbiamo cercato di far capire che in questa fase ci salviamo soprattutto se c’è una solidarietà istituzionale tra Regione, Province e Comuni. Uniti riusciremo a sopperire alle lacune di tipo finanziario e a cominciare a programmare lo sviluppo del territorio, puntando anche a finanziamenti europei. Serve un salto di qualità nell’amministrazione quotidiana delle nostre realtà istituzionali”. (a.b.)

L’attività dell’ANCI regionale

Il ruolo cruciale della Camera di Commercio di Fermo: il punto del Presidente Di Battista

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15 novembre 20115

Inchiesta/Le crisi

Quando le disgrazie si trasformano in guerre tra disgraziati chiedersi cosa c’è di marcio nel sistema non basta. Le disgra-zie in questione sono le alluvioni che imperversano in Italia. In realtà, il termine disgrazia non è esatto perché è vero che il clima sta cambiando, ma è anche vero che l’uomo ci mette del suo. In un’inchiesta che parla di conflittualità, ci siamo resi conto che ad unire sono le disgrazie. Come nelle famiglie quando viene a mancare un caro, chi resta risco-pre un comune senso di appartenenza, così qui da noi l’alluvione che lo scorso marzo ha messo in ginocchio alcune zone del Fermano ha creato un lega-me tra i Comuni, che è andato oltre i credi di partito. Una solidarietà che si è materializzata lo scorso 18 ottobre, quando molti sindaci della provincia si sono recati ad Ancona per consegnare al presidente della Regione una richiesta, firmata dai 39 primi cittadini (all’appello mancava Porto San Giorgio perché com-missariato), di fondi per i danni causati dall’alluvione. A ricostruire le fasi del travagliato iter burocratico post-alluvione ci ha dato una mano il vicepresidente della Provincia di Fermo ed assessore alle Infrastruttu-re Renzo Offidani. “E’ inaudito che nella gestione di un governo ci siano figli e figliastri”, ci dice, riferendosi allo stato di emergenza dichiarato dal Governo per le

Marche, a cui non ha fatto seguito alcun tipo di aiuto economico. L’iniziativa è dovuta perciò partire dalla Regione. Ad Ancona hanno capito la gra-vità della situazione e hanno predisposto l’aumento del prezzo della benzina. Ora, premesso che non esiste un dolore di serie A ed uno di serie B, all’atto pratico le Marche sono state penalizzate rispetto ad altre zone del Paese. Laddove, infatti, al Veneto sono stati concessi 360 milioni di euro per l’alluvione del novembre 2010, alla Basilicata 7 per quella dello scorso marzo, alle Cinque Terre ed alla Lunigiana 65 per le recenti calamità, finora niente è stato destinato a Marche, Abruzzo e Puglia, colpite nel marzo 2011. “La Regione – spiega Offidani – sta con-tinuando la sua iniziativa presso lo Stato per ottenere il contributo che ci spetta e pare che ci stia riuscendo. Per ora ha compiuto un atto importante, privandosi di 90 milioni di euro”. Si tratta di soldi che Ancona ha messo a disposizione dei Comuni per consentire uno sblocco parziale del patto di stabilità. Ad essere trasferito non sarà il denaro, ma la possi-bilità di spenderlo. Infatti, mentre prima i Comuni più colpiti, pur nella necessità di compiere interventi di somma urgenza, si sono dovuti limitare per rispettare il patto di stabilità, ora per quanto loro consenti-to potranno proseguire con i lavori.

Francesca Pasquali

Se c’è una rappresentatività effettiva delle associazioni datoriali o sindacali si possono fare cose positive. Se questa è in crisi, per ragioni oggettive o soggettive, diventa difficile fare gli interessi del territorio. La chiarezza non difetta certamente a Maurizio Di Cosmo, segretario della CGIL di Fermo: sulle relazioni tra le varie sigle sindacali, ovviamente, ma anche sul conflitto interno al mondo industriale. “Gli imprenditori che sembra vogliano realizzare un’altra associazione ci devono dire che cosa costituirebbe questa nuova realtà e quali sono i poteri intermedi che si devono frapporre tra lo Stato e il cittadino, siano essi imprenditori che lavoratori. E’ evidente che in una fase come questa c’è bisogno di aggregazione, ancora di più di associazionismo, proprio in merito alla fiducia che bisogna ricreare. E’ questo il tempo in cui è necessario stare insieme nella rappresentazione degli interessi, perché quando questo non avviene c’è caos sociale, oltre che economico”.E che tipo di ripercussioni hanno queste diatribe interne a Confindustria nell’ambito delle relazioni con i Sindacati? “Con Confindustria siamo in dirittura su alcune questioni dirimenti e contiamo di arrivare ad affrontare i temi più generali dello sviluppo con un protocollo, che poi porremo all’attenzione delle forze politiche e delle Istituzioni”.Spesso si manifesta una divergenza tra le varie sigle sindacali. “A livello territoriale c’è un buon grado di unità e nei confronti delle Istituzioni sulle politiche sociali, oltre che nel confronto con Confindustria, marciamo insieme: ad esempio, il documento che ha istituito il tavolo permanente territoriale sulle questioni socio-sanitarie è il frutto dell’iniziativa unitaria sindacale”.Quali altri temi vi vedono marciare uniti? “Abbiamo aperto un confronto con la Provincia e contiamo di portarlo avanti perché abbiamo un territorio che, al di là della crisi indotta, ha dei caratteri peculiari e dei nodi strutturali che non si sono mai sciolti. Oggi viaggiamo con un tasso di disoccupazione del 12,7%, c’è una precarizzazione profonda e teniamo conto che negli ultimi due anni solo il 15% delle assunzioni è risultato essere a tempo indeterminato. C’è poi un problema di difficoltà delle famiglie, che si rileva dal più basso reddito procapite della Regione; di segno analogo è il valore aggiunto procapite, che riguarda il basso tasso di produttività e molto probabilmente l’alto tasso di evasione fiscale e contributiva. E proprio su questo vogliamo mettere le mani, soprattutto con i Comuni e la stessa Provincia, per arrivare ad un protocollo che coinvolga l’Agenzia delle Entrate per una concreta lotta all’evasione, recuperando risorse per le politiche sociali e di sviluppo”.Ulteriori elementi di criticità? “C’è sicuramente il credito, un problema che vede famiglie ed imprese con sempre più difficoltà nell’accesso. Alcuni eventi delle ultime settimane lasciano intravedere il rischio di infiltrazioni illecite, forse legate alla criminalità organizzata, anche nel nostro territorio”. (Andrea Braconi)

Post-alluvione, l’esempio dei Comuni del Fermano Il rapporto tra Sindacati e associazioni di categoria

Uniti oltre ogni particolarismo Come tutelare gli interessi del territorio

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15 novembre 20116

L’Italia è in questo momento un contesto periferico. Le Marche sono a loro volta un’area periferica; e Fermo e Macerata sono zone ancor più periferiche nelle Marche. In territori così secondari, il ruolo dell’Università è centrale per lo sviluppo economico. Perché? “Perchè il suo scopo è proprio quello di interna-zionalizzare - spiega Ernesto Tavoletti, docente di Marketing Internazionale ed Economia e Gestione delle Imprese pres-so la Facoltà degli Studi di Macerata -. L’Ateneo, deve essere un portale di internazionalizzazione tramite il quale i nostri studenti possano compiere espe-rienze all’estero o avere all’interno della Facoltà rapporti interculturali, per mezzo di classi multirazziali. Questo, a mio

giudizio, è un primo passo per poter dare slancio alle aziende e di conseguenza all’economia locale. Dieci anni fa fu istituito il Master inter-nazionale di primo livello in Relations with Eastern Countries (Masterest) pres-so l’Università degli Studi di Macerata, al fine di favorire l’interscambio com-merciale del locale distretto calzaturie-ro verso l’Europa dell’Est ed i grandi mercati asiatici. L’introduzione di borse di studio dedicate agli studenti prove-nienti da Cina, India e Russia da parte di Confindustria Macerata, attraverso il progetto Incoming, unitamente a quelle messe a disposizione dall’Istituto per il Commercio Estero e dalla locale Camera di Commercio per studenti indiani, turchi e brasiliani, attraverso il progetto Invest your talent in Italy, coordinato dal Mini-

stero degli Affari Esteri, ha portato ad un rapido aumento del numero di studenti provenienti da ogni parte del mondo, creando un’aula fortemente cosmopolita e con una decisa prevalenza di stranie-ri. Questi ultimi, mentre svolgono la loro attività formativa nel nostro territo-rio, mettono a disposizione di qualche azienda locale le proprie potenzialità ed attitudini aiutando queste ad instaurare rapporti con i loro paesi d’origine”.Cosa devono fare le nostre aziende? “A mio avviso devono cercare sempre più di mettersi in rete nel circuito eco-nomico estero, ma per farlo debbono prima avere un ambiente internazionale al proprio interno. Ovviamente, c’è da dire che, purtroppo, la nostra è un’area per certi versi lasciata un po’ ai margini dell’economia nazionale ed internaziona-le, quindi per poterci ‘erudire economi-camente’ dobbiamo cercare di portare la gioventù dall’estero in Italia ed inserirli nel nostro circuito economico. L’Univer-sità, purtroppo, è pensata solo per gli italiani, in questo caso per i maceratesi o per i fermani, mentre dobbiamo pensare

che essa sia un trampolino di lancio per i ragazzi di tutto il mondo. Se al momento prendessimo in conside-razione il settore calzaturiero, ci accor-geremmo di trovarci di fronte a dei dati abbastanza impressionanti. L’Italia, ad esempio, importa numerosi prodotti dal-la Cina, ma noi cosa esportiamo? Quasi nulla. L’export della zona di Macerata e Fermo in Cina in tutto è di 16 milioni di euro, cioè pari a nulla. Il nostro export verso la Cina e l’India è pari a quello verso la Grecia. Questi semplici dati ser-vono solo per farci capire che c’è tanta potenzialità di crescita nella Provincia di Fermo e dintorni, ma per migliorarla c’è bisogno di una società più aperta e noi al momento non lo siamo. Il punto cruciale, ma anche d’inizio, è quindi quello di accordare il sistema formativo dell’Università con il mondo produttivo, poiché sono proprio le gio-vani menti e la sincronia dei rapporti interculturali a far girare l’economia; che sia di un paese, di una regione o di una provincia”.

Inchiesta/Le crisi

di Federica Balestrini

L’economia? Una cittadina del mondoLe Università giocano un ruolo strategico proprio in tempo di crisi

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15 novembre 20117

Sociale/News

Fermo avrà presto un nuovo Asilo Nido realizzato sulla base di un progetto della Cooperativa Sociale “Il Faro” di Macerata in collaborazione con la Fon-dazione Sagrini di Fermo. La struttura sorgerà all’interno della palazzina Sagrini ubicata in Viale Trie-ste 39 e il servizio sarà coordinato in rete con il comune di Fermo. I posti disponibili saranno circa 40 e i bambini frequentanti saranno di età compresa tra 3 e 36 mesi. Il progetto presentato è risultato vinci-tore di un bando promosso dalle fon-dazioni “UniCredit” e “Aiutare i bambini Onlus” con il quale si è voluto soste-nere lo start-up di alcune strutture per l’infanzia in Italia: sono stati stanziati complessivamente 294.000 euro per contribuire allo sviluppo di otto asili nido, alcuni nuovi, alcuni già avviati, in altrettante regioni italiane. Il servizio, gestito in partenariato dalla Fondazione Sagrini e dalla Coop. Il Faro, è stato giu-dicato meritevole per aver colto lo spi-rito dell’iniziativa: favorire un servizio di qualità, prevedendo un ruolo attivo del volontariato integrato con uno staff educativo professionale di eccellenza.Il Nido sorgerà poco distante dalle mura del centro storico della città, nel quartiere di Santa Caterina, area molto popolosa, carente di strutture per l’in-

fanzia, ma ricca di attività commerciali e di istituzioni, con le quali si possono eventualmente avanzare ipotesi di con-venzionamento a favore delle mamme impiegate e i loro bambini nell’ottica del-la conciliazione tempi vita-lavoro; sarà aperto tutto l’anno, dal lunedì al venerdì tra le ore 7.30 e le ore 18.30. L’inaugu-razione è prevista per Gennaio 2012.La gestione sarà della Cooperativa ‘Il Faro’ che ha avviato nell’anno 2011 uno stretto rapporto di partenariato operativo con la Fondazione Sagrini per la co-gestione di alcuni servizi socio assistenziali ed educativi da erogare nel territorio Fermano.

L’apertura di un nuovo asilo si inseri-sce in questa direzione e sarà anche a supporto di alcune attività proprie della Fondazione. “La nostra partecipazione a questo pro-getto - ha ricordato la Presidente del-la Fondazione Sagrini, Maria Adelaide Colombo - si inserisce nella tradizione che ha guidato l’impegno dell’ente fin da quando è nato, nel 1863. L’asilo fornirà un aiuto alle mamme e ai bam-bini in difficoltà, cui noi principalmente ci rivolgiamo, ed amplierà l’offerta dei posti per il nido di cui Fermo ha bisogno”.

Fermo/Nel quartiere di Santa Caterina nuovo servizio per la prima infanzia

Apre a gennaio l’Asilo Nido SagriniBreviSolidarietàNeri per l’Africa con CVM“La Solidarietà fa Miracoli: trasforma il vino in acqua”. Questo lo slogan della campagna natalizia di raccolta fondi che l’Ong CVM – Comunità Volontari per il Mondo, da oltre 30 anni attiva con progetti umanitari nei Sud del Mondo, rinnova a favore delle popola-zioni dell’Etiopia, afflitta, come altri paesi del Corno d’Africa, dalla peggiore siccità degli ultimi 60 anni, una tragedia umani-taria che colpisce oltre 13 milioni di donne, uomini e bambini, privati delle condizioni minime di sopravvivenza: cibo ed acqua.A far rivivere tale prodigio alla rovescia rispetto a quanto Gesù fece nelle Nozze di Cana con la tramutazione dell’acqua in vino, quest’anno assieme al CVM c’è, come accennato, un testimonial d’ecce-zione, che da tempo conosce l’operato e le attività che il CVM porta avanti, in Italia come in Africa: il celebre attore elpidiense Neri Marcorè, uomo di cultura e di gran-de sensibilità. Chiunque potrà aderire alla campagna “La Solidarietà fa Miracoli: Trasforma il Vino in Acqua”, acquistando 2 bottiglie di vino di pregiate cantine marchigiane ed abruzzesi o 3 vasetti di marmellata su offerta minima di 12 euro, contribuendo così a portare acqua pulita a tanti Etiopi, attraverso la realizzazione di pozzi, acquedotti ed altri impianti idrici, ed a far sì che l’acqua sia davvero un diritto di tutti e non un privilegio per pochi.CVM, tel. 0734.674832 - [email protected]

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Staff

Inserimento personalizzato e in stretta collaborazione con la famiglia, gioco musicale, gioco con la carta, gioco di manipolazione e travasi, lettura delle immagini, gioco con il colore: motricità e gioco simbolico

Attività e peculiarità del nido

Servizi offerti dalla direzione compresi nella rettaPannolini, asciugamani, lenzuola, bavaglini, merendaorari 07.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì iscrizione a fasce orarie - menù personalizzato in base all'esigenza della famiglia - max flessibilità

AmbientiAule didattiche, laboratori attività, stanze sonno, servizi igienici distinti per bambini e personale, zona fasciatoio, cucina e dispensa, refettori, direzione e segreteria

Rapporto continuo col nucleo familiare del bambino

Colloqui iniziali, colloqui durante l'anno, annuali appuntamenti con i genitori (es. riunione con personale ed esperti)

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15 novembre 20118Sociale/News

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Nell’ambito delle iniziative legate alla Gior-nata Internazionale per i Diritti sull’In-fanzia, il Comune di Grottazzolina, con il patrocinio dell’Unicef e della Regione Marche, organizza domenica 20 novembre un programma ricco e articolato volto all’approndimento di temi importanti e attuali legati al mondo dei più piccoli.“La Regione Marche ogni anno organizza questa iniziativa in una diversa provincia – spiega il sindaco di Grottazzolina Maria-no Ambrogi – Quest’anno è stata scelta Grottazzolina e non ci siamo di certo tirati indietro. Abbiamo presentato un progetto che è stato selezionato dalla Regione che ci ha affidato questo compito, garantendo-ci il 50% delle risorse economiche; siamo dunque riusciti di concerto agli sponsor e agli Ambiti XIX, XX e XXIV a completare il budget. Ci siamo esposti perché crediamo fortemente nella politica rivolta ai giovani e all’infanzia: i nostri bambini sono i citta-dini del futuro, coloro che compiranno le scelte strategiche e, come amministrazio-ne comunale, abbiamo scelto di dedicare una parte cospicua delle nostre risorse e delle nostre attenzioni”.Il Comune, per l’organizzazione della gior-nata si avvale della collaborazione dell’as-sociazione Arte per Crescere, vero punto di riferimento per l’infanzia nel territorio, che cura la parte operativa. Per l’intera giornata il centro storico di Grottazzolina sarà chiuso al traffico e trasformato in un grande villaggio dell’infanzia. In Piazza

Umberto I sarà allestito un teatro tenda riscaldato con attività per grandi e piccoli: giochi di ruolo, giochi circensi, clown, atti-vità e spettacoli, gonfiabili, trucca bimbi, personaggi Disney, sport. Non mancherà il mercatino per bimbi e mamme e il mer-catino artistico con oggetti usati, nuovi, artigianato e giochi.Alle ore 9,30, presso il Teatro Novelli si terrà la prima Conferenza Regionale sull’Infanzia incentrata sul tema del diritto dei bambini alla cittadinanza alla quale prenderanno parte rappresentanti istitu-zionali ed esperti del settore.Alle ore 12,30 presso il Centro Giovanile, verrà inaugurata la mostra da toccare, guardare, ascoltare “Biblioteca Sonora”, un’esposizione che si rivolge ai bambini e ai ragazzi, alle scuole e alle famiglie, alla scoperta delle istallazioni presenti attraver-so tutti i canali sensoriali (apertura fino al 4 dicembre, fruizione libera, per prenotazioni: Paola, tel. 366.7083460). Dalle ore 14 alle 15 spazio ai workshop formativi per edu-catori, insegnanti e genitori e dalle 15 alle 16 sarà la volta dei laboratori artistici per bambini e genitori (per entrambe le attività prenotazione al 380.7508363 – Marilena).Alle ore 16,30, presso il Teatro Novelli, si terrà il Concerto dell’Orchestra Miniarmonica delle Marche. Completeranno l’offerta spor-telli informativi per le famiglie e consultori a disposizione del pubblico. Tutte le manifesta-zioni sono ad ingresso gratuito. (a.s.)Tel. 0734.639098 - 389.4918836

Maria ha quattordici anni. Quando è arrivata in Italia dall’Albania ne aveva sei. Anche Daniel è albanese e di anni ne ha quaranta. Metà della sua vita l’ha trascorsa in Italia. Yasmina nel nostro Paese c’è nata tre anni fa. I suoi genitori sono tunisini. Secondo gli ultimi dati Istat, aggiornati al gennaio 2011, in Italia ci oltre 4 milioni 500 mila stranieri, il 7,5% della popolazione totale. Di questi, 900 mila sono minorenni, il 60% dei quali nati in Italia da entrambi i genitori stranieri. Sulla scia della campagna nazionale “L’Italia sono anch’io”, la Provincia di Fermo, i sindacati e diverse associazioni del territorio hanno costituito un Comitato provinciale per promuovere una raccolta di firme su due proposte di legge. Ma andiamo con ordine. Come si diventa cittadino italiano? La Legge di riferimento è la n. 91 del 1992, in base alla quale la cittadinanza italiana si può ottenere per nascita o per naturalizzazione. Nel primo caso è cittadino italiano chi è nato da cittadini italiani. Inoltre, si può diventare cittadino italiano se, dopo aver compiuto 18 anni ed aver vissuto sempre in Italia, se ne fa richiesta. Nel secondo, i minori non nati in Italia per avere la cittadinanza devono dimostrare di aver risieduto per dieci anni ininterrotti in Italia, lavorando o studiando. Nel caso della cittadinanza per nascita, la proposta di legge della campagna “L’Italia sono anch’io” prevede che chi nasce in Italia da almeno un genitore legalmente presente in Italia da un anno, sia italiano. Inoltre, che sia italiano chi nasce in Italia da genitori stranieri nati in Italia. Nel caso della naturalizzazione che i bambini nati in Italia da genitori senza permesso di soggiorno o arrivati in Italia entro i dieci anni e che vi abbiano soggior-nato legalmente possano diventare cittadini italiani con il raggiungimento della maggiore età, se ne fanno richiesta entro due anni. Inoltre, su richiesta dei genitori, che diventino cittadini italiani i minori che vanno a scuola. Per gli adulti, secondo la proposta di legge, la cittadinanza può essere rilasciata su proposta del sindaco o su richiesta dello straniero che soggiorna legalmente in Italia da 5 anni.Che dire poi di tutti gli stranieri che in questo Paese lavorano in modo regolare, ma che non possono eleggere i propri rappresentanti alle elezioni amministrative, né essere elet-ti? A questo proposito la campagna “L’Italia sono anch’io” presenta una proposta di legge per il diritto di voto alla elezioni comunali, provinciali e regionali per gli stranieri in possesso del permesso di soggiorno da 5 anni, anche se privi di cittadinanza.Per essere discusse in Parlamento le due proposte di legge dovranno essere sottoscritte da 50.000 persone. Per firmare c’è tempo fino a fine febbraio. Si può farlo nei Comuni, presso le sedi delle associazioni che aderiscono alla campagna e durante le iniziative che saranno organizzate per promuoverla. www.litaliasonoanchio.it

Grottazzolina/Appuntamento il 20 novembre Fermano/Comitato per i diritti degli immigrati

Full immersion nell’infanzia Italiani fino in fondo

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Economia/News

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Molte delle imprese del nostro territorio assomigliano ancora alle botteghe di una volta. Piccole, anzi piccolissime, con una media di tre dipendenti, la scelta di lavora-re in proprio, nella maggior parte dei casi (84%) con a capo un uomo e un fatturato medio annuo di 400 mila euro, queste ditte restano ben ancorate alla tradizione anche rispetto all’uso delle tecnologie informatiche. In estrema sintesi è questo il quadro che emerge da un’indagine realizzata dalla Cna (Confederazione nazionale dell’arti-gianato e della piccola e media impresa) di Fermo, i cui risultati sono stati presentati lo scorso ottobre. Obiettivo della ricerca – condotta attraverso un questionario sud-diviso in sei sezioni (fondatore azienda, informazioni generali sull’azienda, infor-mazioni generali sull’attività produttiva, investimenti in formazione, investimenti in innovazione, livello di informatizza-zione, conclusioni finali), somministrato ad un campione di 300 aziende – era di monitorare lo stato di informatizzazione e l’utilizzo di tecnologie informatiche da parte delle piccole e medie imprese del territorio. Il 70% delle aziende che hanno risposto (i questionari riconsegnati e ritenuti validi sono stati 130) è gestita dal suo fondatore, che ha un’età media di 48 anni e che l’ha creata intorno agli anni ’90. Nel 48% dei casi si tratta di una ditta individuale, nel 32% di una società in nome collettivo (snc), tutte comunque

senza stabilimenti o sedi all’estero. Il 50% dei titolari ha un diploma di scuola media inferiore, il 42% di scuola media superio-re. Per quanto riguarda le 417 persone complessivamente assunte, il 57% ha la licenza elementare o media, il 40% un diploma di scuola media superiore e solo il 3% è laureato. Venendo al tema principale della ricerca – il grado di informatizzazione – il 58% delle imprese ha dichiarato di usare internet come strumento principale per aggiornarsi, ma il 34% ha riferito di non essere intenzionato ad investire in innova-zione nel prossimo anno a causa dei costi ritenuti troppo elevati e della carenza di agevolazioni. Quanto al rilievo attribuito ai mezzi di comunicazione, il 90% con-sidera importante per la propria attività il telefono fisso e il cellulare, il 75% internet e le apparecchiature informatiche. Il 77% ha una connessione adsl. Il computer è utilizzato dal 76% delle aziende per lo svolgimento delle attività lavorative, ma solo un’impresa su quattro archivia i dati in formato digitale. La maggioranza delle imprese ritiene il passaparola ed internet strumenti utili per la promozione del loro prodotto/servizio, ma solo 21% utilizza i social network per la comunicazione aziendale. Meno del 5% usa software evoluti per la gestione dei clienti e delle risorse interne; nella maggioranza dei casi le fatture sono scritte al computer e inviate per posta o consegnate di persona. Il 42%

dispone di un sito web di proprietà, ma è solo il 5% a vendere i prodotti tramite internet e solo il 20% ad acquistare mate-riale per il proprio lavoro attraverso la rete.

IL COMMENTOAbbiamo contattato il prof. Francesco Baldoni, docente di Economia dell’Impre-sa al corso di laurea in Ingegneria gestio-nale di Fermo, per avere un commento sui risultati della ricerca sull’informatizzazione delle piccole e medie imprese del Ferma-no. Dal colloquio è emerso un quadro piuttosto composito. Cosa la colpisce dei risultati di questa indagine? “L’elemento più eclatante è che quasi un quarto delle imprese non ha una connessione adsl ad internet. Sarebbe interessante incrociare questo dato con quello di copertura della linea adsl, veri-ficando se quel 23% rimane tagliato fuori per problemi di linea o per una scelta con-sapevole. Se fosse vera questa seconda ipotesi, il fatto che un quarto degli impren-ditori non capiscano che l’informatica è un veicolo fondamentale per il loro lavoro è un primo ostacolo di tipo culturale da dover rimuovere”. Ci sono altre ragioni in grado di spiegare questo dato? “Potrebbe essere correlato al modo in cui viene recepita l’importanza della rete e degli strumenti informatici ed al fatto che il 70% delle imprese è gestito da un fondatore con un’età media intorno ai 50 anni. Queste persone potrebbero far

parte di quella fetta di popolazione che è stata tagliata fuori dall’informatizzazione e che per assumere competenze specifiche ha bisogno del supporto di qualcun altro”.Dall’indagine emergono altri elementi che possono avvalorare la sua tesi?“Il dato viene confermato dal fatto che il 90% degli intervistati reputa importante per la propria attività il telefono cellulare. Questo potrebbe delineare anche una serie di relazioni di tipo commerciale molto legate alla relazione umana ed ai canali di distribuzione tradizionali. Questo discorso trova conferma nel fatto che solo il 20% delle imprese acquista materiale per il pro-prio lavoro su internet, preferendo i canali di fornitura consolidati. Inoltre, il fatto che solo il 42% dei titolari abbia un diploma di scuola media superiore potrebbe costituire un limite per alcune attività dell’impresa”.Quali strategie possono mettere in atto le Pmi per colmare il gap informatico? “E’ molto importante che le imprese pre-parino in modo corretto il passaggio gene-razionale, ad esempio appoggiandosi ad agenzie esterne in grado di fornire loro servizi di supporto. Questo aiuto permet-terebbe alle imprese che rimangono sul territorio di fare meglio il loro mestiere e, oltre a sopravvivere, ad avere anche degli orizzonti di crescita. Inoltre è necessario puntare sull’istruzione e sulla formazione. Purtroppo però molti artigiani ancora le considerano perdite di tempo”.

Francesca Pasquali

Fermano/Fotografia delle piccole e medie imprese del territorio

Tradizionali e ancora poco aperte alla tecnologia

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15 novembre 201110

Economia/News

“Avremo successo se ci sarà partecipazione e se riusciremo ad attribuire tutte le risorse di cui disponiamo”. Ha usato queste parole Michela Borri, da qualche mese a capo del Gal Fermano, per presentare i tre bandi che il Gruppo di Azione Locale ha promulgato in quest’ultimo perio-do. Rivolti alla creazione e qualificazione di microimprese – quelle in cui lavorano al massi-mo dieci persone ed il cui fatturato annuale non supera i 2 milioni di euro – questi bandi costi-tuiscono un aiuto per quelle attività “particolari” che bene si coniugano con le caratteristiche e le potenzialità del nostro territorio.Ad essere interessati sono i settori dell’arti-gianato artistico e dell’agroalimentare. I fondi a disposizione saranno utilizzati per finanziare la piccola ricettività turistica, i centri rurali di ristoro e degustazione e le attività di artigianato tipico ed artistico. In totale ci sono 520 mila euro a disposizione che, in proporzione ed in base al bando a cui si decide di partecipare, saranno comunque erogati a lavori ultimati, come rimborso per le spese sostenute. Più nel dettaglio, per realizzare interventi che riguardano la piccola ricettività turistica sono disponibili nel complesso 320 mila euro. A questo bando, che scadrà il 10 gennaio 2012, possono partecipare le microimprese iscritte alla Camera di Commercio, autorizzate all’esercizio delle atti-vità dei servizi di alloggi. I finanziamenti potranno essere utilizzati per l’adeguamento degli immobili destinati allo svolgimento di attività turistiche di piccola ricettività, come servizi di alloggio e prima colazione. Il contributo massimo è di 60 mila euro per ogni vincitore del bando; non sono ammesse

domande che prevedono un intervento inferio-re a 15 mila euro. Il secondo avviso riguarda le microimprese iscritte Camera di Commercio, autorizzate all’esercizio delle attività dei servizi di ristorazione, per un totale di 120 mila euro. Gli interessati hanno tempo fino al 23 gennaio 2012 per presentare la propria domanda che dovrà riguardare l’adeguamento di immobili destinati alla creazione di centri rurali di ristoro e degu-stazione. Il massimo contributo erogato sarà di 40 mila euro a domanda; non sono ammessi interventi inferiori a 15 mila euro. Il terzo bando, in scadenza il 6 febbraio, riguarda le microimprese iscritte all’Albo provinciale delle Imprese artigiane, comprese le cooperative sociali di tipi B, e preve-de, per un totale di 80 mila euro, interventi per la sistemazione di immobili dove si svolgono attività di artigianato tipico e artistico. L’intervento massimo per ciascuna domanda è di 20 mila euro; non sono ammessi progetti per meno di 10 mila euro. I tre bandi riguardano il ter-ritorio del Gal Fermano, che comprende 32 comu-ni della provincia di Fermo (Altidona, Amandola, Belmonte, Campofilone, Falerone, Fermo, Franca-villa d’Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monsampietro M., Mon-tappone, M.Giberto, M.Rinaldo, M.V.Combatte, M.V.Corrado, Montefalcone, Montefortino, Monte-giorgio, Monteleone di Fermo, Montelparo, Mon-tottone, Moresco, Ortezzano, Petritoli, Ponzano, Rapagnano, S.Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo, Torre S.Patrizio). A poter beneficiare dei contributi saranno quindi solo le microimprese presenti in uno di questi comuni. (f.p.)tel. 0734.242817 - [email protected]

Provano a fare i furbi. Trascorrono qualche giorno in un posto esotico, si diver-tono ma le foto non bastano a fargli ricordare quanto sono stati bene. Vogliono di più. Qualcosa di animato da poter toccare. Qualcosa da tenere in casa o in giardino. Così, bellamente, tra t-shirt e cappellini-ricordo infilano in valigia una tartaruga o un serpente, ignorando, o forse no, che possa appartenere ad una specie in via di estinzione e commettendo così un reato. Per fortuna alle Dogane i controlli ci sono, e severi, ma qualche volta non bastano e i furbetti riescono a farla franca. Esiste però un’altra ragione per cui nel nostro Paese vengono importati animali dai Paesi esotici. Lo sanno bene gli imprenditori manifatturieri del Fermano che, per realizzare le proprie creazioni di lusso, a volte fanno ricorso a pelli di animali “protetti”. A questo proposito esiste una regolamentazione rigida e precisa che fa rife-rimento al Cites (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora - la Convenzione internazionale sul commercio delle specie di fauna e flora in via di estinzione) stipulata nel 1975, a cui l’Italia ha aderito nel 1980 e di cui fanno parte 175 Paesi.Per importare animali vivi o morti, interi o in parte, è necessario infatti un certificato rilasciato dal Cites. La stessa procedura è necessaria per esportare i prodotti finiti, realizzati con parti di questi animali. Il nucleo operativo Cites per le Marche si trova ad Ancona, dove si trova anche l’unica dogana regionale abi-lita al controllo delle merci in entrata e in uscita. Il servizio territoriale del Cites si trova invece a Macerata. E’ lì che gli imprenditori del settore manifatturiero devono inviare le loro richieste e ritirare le certificazioni ottenute. O meglio dovevano. Perché da novembre a Fermo è stato attivato uno sportello Cites presso gli Uffici del Corpo forestale, a Palazzo Paccarone, in corso Cavour 71. Lì tutti i lunedì, dalle 10 alle 12.30, è possibile ricevere informazioni, consegnare le domande e ritirare le certificazioni, evitando così di andare fino a Macerata. Inoltre è stato attivato un numero telefonico (0734.227852), che fornisce tutte le informazioni del caso.Sollecitata da Confindustria Fermo, l’apertura dello sportello Cites consentirà quindi agli imprenditori locali di ottenere, nel proprio territorio, quello che di fatto è un requisito indispensabile per esportare i propri prodotti nei Paesi non appartenenti all’Unione Europea. La merce sprovvista di certificato viene infatti bloccata in dogana, confiscata e distrutta.

Territorio/Tre bandi del Gal Fermano Fermo/Import-export di animali protetti

Un aiuto alle microimprese Nasce lo sportello Cites

L’alimentazione è uno dei fattori più importanti che influenzano lo stato di salute e, nell’invecchiamento, assume un ruolo ancora più importante.Mentre nella popolazione giovane adulta della società industrializzata il problema malnutritivo più frequente è l’obesità, nell’anziano si riscontrano sindromi carenziali.Infatti la malnutrizione può essere causata sia da un deficit nutrizionale (in tal caso si parla anche di denutrizione) sia da un eccesso di introduzione calorica. In Italia la malnutrizione colpisce il 2-16% degli anziani viventi a domicilio, il 26-63% degli ospedalizzati o con patologie croniche fino ad arrivare il 70% negli istituzionalizzati (case di riposo, RSA). Assume meno di 1000 kcal/die il 6-8% degli anziani, il 16% dei grandi anziani (>85 anni), il 27% degli anziani a basso reddito.Al mancato riconoscimento e trattamento della malnutrizione possono conseguire disfunzione e disabilità di grado considerevoli con riduzione della qualità della vita e suscettibilità all’insorgenza precoce di malattie. La malnutrizione incide sulla spesa sanitaria in quanto determina un rallen-tamento dei processi di guarigione con facile insorgenza di complicanze da cui deriva un aumento del numero di ricoveri ospedalieri, il prolungarsi della degenza ospedaliera e una prognosi sfavorevole gravata da aumentato rischio di mortalità. Dopo i 75 anni si comincia ad evidenziare una perdita di peso, attribuibile sia al fisiologico invecchiamento con interferenze sui processi digestivi e metabolici, sia alle patologie prevalenti in questa fascia di età. Basti pensare alle malattie fisiche e/o psichiche che riducono il senso della fame, la disabilità con elevati livelli di dipendenza che influenza il libero accesso al cibo, l’istituzionalizzazione, l’uso cronico di farmaci, l’alcoolismo, la povertà e l’isolamento sociale. Esistono, inoltre, numerose malattie chiamate in causa nella genesi della malnutrizione, tra cui ricordiamo il cancro, le patologie dell’apparato gastrointestinale, il cattivo controllo metabolico del diabete, alcune malattie cardiovascolari quali lo scompenso cardiaco e polmonari (BPCO, polmonite), la depressione, la demenza. Va tuttavia ricordato che in circa il 25% dei pazienti non viene identificata nessuna causa. Visto il grande uso di farmaci nell’anziano, ricordiamo che questi possono determinare perdita dell’appetito, riduzione o alterazione del gusto e della sensibilità olfattiva, deglutizione dolorosa, xerostomia, nausea, vomito, tutti fattori condizionanti la scelta degli alimenti. Ne deriva una dieta sbilanciata nei vari fattori nutritivi: sono penalizzate soprattutto le proteine animali.Uno stato di malnutrizione può a sua volta provocare modificazioni nell’as-sorbimento, nel trasporto, nel metabolismo e nell’eliminazione dei farmaci, esponendo l’anziano ad effetti collaterali.Una delle complicanze della malnutrizione calorico-proteica nell’anziano è la sarcopenia intesa come perdita involontaria di massa magra (muscolare) con

o senza perdita di peso corporeo associate a notevole riduzione della forza muscolare con conseguente riduzione delle autonomie quotidiane. La perdita di massa muscolare è responsabile di una risposta immunitaria deficitaria (quindi suscettibilità alle infezioni e ostacolata guarigione), la predispo-sizione al deterioramento cognitivo, depressione, ulcere da decubito, cadute e fratture; vale a dire, si innesca una cascata di reazioni a catena condizionante uno stato di fragilità collegata al rischio di elevata mortalità.Le manifestazioni cliniche delle carenze nutrizionali comprendono calo ponderale, edemi, ridotta forza muscolare, ecchimosi, desquamazione, assot-tigliamento e aridità della cute, secchezza oculare, cheilite angolare, gengivite acuta, edema, glossite, osteoporosi, fratture, scompenso cardiaco, deficit sensibilità cutanea, astenia (paralisi) e deficit cognitivo. Ognuna di queste manifestazioni è espressione di un particolare deficit vitaminico, minerale o calorico-proteico.Da questa descrizione si comprende l’importanza da parte degli operatori sanitari di riconoscere la malnutrizione, anche precocemente. Nel reparto di geriatria dell’INRCA di Fermo vengono adottati strumenti multidimensionali per la valutazione dello stato nutrizionale: in primis la valutazione clinica (esame della cute, capelli, estremità), le misure antropo-metriche (peso, indice di massa corporea, pliche cutanea, circonferenze); i dati di laboratorio (dosaggio della prealbuminemia, conta linfocitaria), valuta-zione della composizione corporea con esame bioimpenziometrico (BIA) e la DEXA. La BIA si basa sulle diverse proprietà conduttrici e resistive dei tessuti corporei al passaggio della corrente elettrica: è un esame sicuro, non invasivo ed economico, ma poco preciso (unica controindicazione è la presenza di un pacemaker). Più accurata è la DEXA (“Dual energy X-ray absorptiometry”) che utilizza la stessa metodica della mineralometria ossea (MOC) applicata alla massa muscolare. Altra metodica molto precisa di valutazione della massa magra (muscolare) attraverso la misurazione del muscolo a livello della vertebra lombare (L3) mediante esame Tc (tomografia computerizzata), attualmente utilizzata a scopo di ricerca.L’individuazione precoce delle situazioni a rischio di malnutrizione e, quindi, la successiva adozione di opportune strategie di sostegno e integrazione nutrizionale, consente di ridurre le conseguenze negative sullo stato di salute.Il trattamento della malnutrizione è mirato a coprire il fabbisogno energetico; è necessario eliminare lo stato catabolico e ricostituire la massa magra. Il ripristino di un adeguato apporto nutrizionale deve essere però lento e progressivo. Il fabbisogno calorico a riposo è di 25-30 kcal/kg, aumenta fino a 50-80 kcal/kg in caso di malattie debilitanti. In presenza di sarcopenia l’ap-porto proteico deve essere più elevato (1.0-1.3 Kg di peso corporeo) anche in caso di insufficienza renaleNei soggetti con disturbi di masticazione o deglutizione i cibi saranno frullati, omogeneizzati oppure frittate, puree, passate, utilizzo di addensanti. Possono

essere utili supplementi nutrizionali per migliorare l’introito energetico e proteico. Quando sono presenti condizioni che rendono impossibile l’as-sunzione di alimenti per bocca si possono adottare dei supporti nutrizionali per via enterale (preparati alimentari somministrati attraverso un sondino nasogastrico o PEG –sonda posizionata direttamente nello stomaco attraver-so la parete addominale-) o per via parenterale (cioè attraverso l’infusione endovenosa di preparati nutrizionali). Un’alimentazione corretta è in grado di avere effetti benefici sullo stato di salute garantendo un rallentamento dell’involuzione fisica senile con più lun-ghi livelli di autonomia e di salute, si fortifica il sistema immunitario, migliora il tono dell’umore con maggior senso di benessere, si accorciano i tempi di guarigione dalle malattie. Si comprende, pertanto, quanto sia fondamentale nella gestione degli individui anziani (siano essi al proprio domicilio o in Isti-tuto o ricoverati in ospedale) la valutazione dello stato nutrizionale. Interventi atti a migliorare o, quanto meno a supportare l’alimentazione diventa cruciale per garantire il mantenimento di una discreta qualità di vita con il manteni-mento delle autonomie, la prevenzione delle malattie, o quando queste si presentano, il recupero o la guarigione.

A cura diDott.ssa Ilenia Macchiati e Dott.ssa Francesca Sorvillo

Dirigenti Medici U.O. Geriatria –Dipartimento Geriatrico Riabilitativo

ad indirizzo cardio-cerebrovascolare -INRCA FermoDirettore Dott. Demetrio Postacchini

INRCAdI FeRmo

LA MALNUTRIZIONE NELL’ANZIANO

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Terra nostra/News

area vasta n.44Comuni dell’Area Vasta 4:

DIRETTORE AREA VASTA: Dr. Gianni Genga [email protected]

SEDE AMMINISTRATIVA:FERMO - Via Zeppilli n. 18

RECAPITI: Segreteria Direzionetel. 0734.6252015fax 0734.6252019e-mail: [email protected]

PEC: [email protected]

Centralino: tel. 0734.625111

Ufficio Relazioni con il Pubblico: tel. 0734.6252017-2334fax 0734.6252931e-mail: [email protected]

AltidonaAmandolaBelmonte PicenoCampofiloneFaleroneFermoFrancavilla d’EteGrottazzolinaLapedonaMagliano di TennaMassa FermanaMonsampietro MoricoMontapponeMonte Giberto

MontegranaroMontegiorgioMonteleone di FermoMonterinaldoMonterubbianoMonte San PietrangeliMonte UranoMonte Vidon CombatteMonte Vidon CorradoMontefalcone AppenninoMontefortinoMontelparoMontottoneMoresco

OrtezzanoPedasoPetritoliPonzano di FermoPorto San GiorgioPorto Sant’ElpidioRapagnanoSanta Vittoria in MateranoSant’Elpidio a MareServiglianoSmerilloTorre San Patrizio

P.S.Elpidio/Festa dell’Albero Il 20 novembreUn Bosco per la cittàIn occasione dell’Anno Internazionale delle Fore-ste si celebra nella città di Porto Sant’Elpidio la Festa dell’Albero. Un evento che si terrà la mattina di domenica 20 novembre presso “Il Bosco per la Città”, in zona Fosso dell’Albero nelle vicinanze di Villa Murri (nuova strada per la Corva). Protagonisti dell’iniziativa sono: l’UPM “Un Punto Macrobiotico” Associazione (sede di Porto Sant’Elpidio), con le associazioni di volontariato, il Comune di Porto Sant’Elpidio e la Provincia di Fermo. L’area in questione da destinare a bosco fu messa a disposizione della cittadinanza nel 2006. Quest’estate genitori, ex alunni ed ex Consiglieri Comunali dei ragazzi del 2006 della Scuola Media Marconi, insieme al volontariato e al Sindaco di Porto Sant’Elpidio, si sono proposti di liberare il bosco dalla crescita incontrollata di piante infestanti che avevano preso il sopravvento sui vecchi alberi autoctoni. E ora che l’operazione di risanamento è stata compiuta, il bosco vestito a nuovo verrà ripre-sentato alla città attraverso questo evento che avrà anche lo scopo di contribuire ad educare tutta la popolazione all’importanza dell’aria e del bosco quale riserva di ossigeno. Questa iniziativa pilota, inoltre, dimostra la pos-sibilità di realizzare uno o più polmoni verdi all’interno di ogni Comune ripristinando l’am-biente naturale autoctono della zona in cui si inseriscono. L’iniziativa ha anche una valenza di politica ambientale, tanto che l’Amministrazione Comunale ha aderito all’iniziativa con un atto della Giunta con lo scopo ulteriore di dotare la città di uno spazio per l’Educazione Ambientale per tutta la cittadinanza, con lo scopo precipuo

della creazione di un rapporto collaborativo con le scuole e l’associazionismo. L’Area già destinata a verde pubblico e a ridosso del Fosso dell’Albero ha visto anche un’opera di bonifica del fosso, la creazione di una passeggiata e di una pista ciclabile e completa un lavoro di riqua-lificazione dell’area di 25.000 mq circa. E infine la Provincia, per il tramite della Presidenza e dell’Assessore all’Ambiente Renato Vallesi, invita i Comuni del territorio ad aderire al Progetto con l’impegno e la disponibilità ad individuare e destinare delle aree idonee alla messa a dimora delle piante e la disponibilità ad effettuare la preparazione del terreno ed interventi minimi di manutenzione nei primi anni. Promuove altresì l’eco-cittadinanza come valore, atteggiamento, comportamento per un ecosviluppo del territorio volto al benessere dei cittadini. La Provincia intende sostenere i Comuni anche in attività di Educazione Ambientale e comunicazione, per sensibilizzare su stili di vita e di consumo attenti e responsabili e contenere il consumo del territo-rio. Dunque, il cittadino protagonista della tutela ambientale e della valorizzazione del paesaggio.

ACCERTAMENTO ESECUTIVODAL 1° OTTOBRE 2011 LE NUOVE REGOLE

Esecutività degli atti di accertamento datati e sottoscritti dal responsabile dell’ufficio a partire dal 1° ottobre 2011 e a condizione che la notifica sia regolare. Queste le principali indicazioni che l’Agenzia ha fornito agli uffici periferici con la nota del 30.09.2011. L’intento del legislatore è stato senz’al-tro quello di accelerare i tempi della riscossione visto che l’Agente della riscossione può procedere ad espropriare i beni del contribuente senza la preventiva notifica della cartella di pagamento. Tuttavia è stata introdotta una sospensione automatica dell’esecuzione forzata di 180 giorni, che dovrebbe “mitigare” l’effetto accelerazione dell’ac-certamento esecutivo sui tempi della riscossione. Un’altra possibilità per il contribuente di sospendere l’esecutività dell’atto è presentare l’istanza di sospensione giudiziale, sulla quale i giudici dovranno decidere entro 180 giorni dalla presentazione della domanda. La nuova disciplina si applica agli atti di accertamento, relativi ai periodi d’imposta in corso al 31.12.2007 e successivi, emessi a partire dal 1° ottobre 2011, in parti-colare – secondo la recente nota dell’Agenzia delle Entrate - agli atti datati e sottoscritti dal responsabile dell’ufficio a partire dal 1° ottobre 2011. Per poter essere esecutivi, gli avvisi di accertamento devono contenere l’inti-mazione ad adempiere all’obbligo di pagamento degli importi in essi indicati entro il termine per la proposizione del ricorso e l’avviso che, decorsi 30 giorni dal termine ultimo di pagamento, la riscossione è affidata all’agente della riscossione anche ai fini dell’esecuzione forzata, non prima però che siano passati 180 giorni da quando ha ricevuto l’affidamento dell’incarico. Tuttavia, il fatto che non sia stata prevista alcuna sanzione per i giudici che non rispettino il termine di 180 giorni, porta la conseguenza che probabil-mente, visto che le commissioni tributarie impiegano in genere più tempo per decidere, molte istanze di sospensione saranno valutate quando ormai la sospensione automatica di 180 giorni sarà terminata e l’avviso di accerta-mento sarà ormai esecutivo. In ogni caso la presentazione della sospensiva non blocca eventuali azioni cautelari – come fermi e ipoteche – da parte dell’Agente della Riscossione.

Dott. Roberto Cippitelli Dottore Commercialista – Revisore Contabiletel e fax 0734.225175 - [email protected]

Parola di esperto/Il commercialista

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Terra nostra/News

Il Laboratorio Amico (L.A.) è una iniziativa nata da Fit-Ergos che coniuga la scienti�cità analitica di un Laboratorio con lo spirito di divulgazione in modo semplice di concetti spesso ritenuti di�cili e con la vicinanza ed assistenza alle aziende del Fermano; per questo Amico. L.A. si articola su una serie di Eventi a tema, su un Percorso di Formazione Permanente, sulla organizzazione di momenti di scambio e confronto speci�co. Con L.A. favoriamo la comUNIcazione lungo la �liera fra tutte le sue componenti. Potranno usufruire dei servizi del L.A.: Aziende, Enti, Liberi Professioni, Neolaureati, gli OSA, etc.

Fit-Ergos è una struttura nata per gestire attività di Prova nel settore Alimentare ed Ambientale ed o�re corsi di formazione e aggiornamento per tutte le �gure del settore agroalimentare.

Rappresenta lo strumento per portare nel centro Italia eventi di formazione e di divulgazione altrimenti raggiungibi-li con lunghe e dispendiose trasferte. Gli obiettivi sono quelli di contribuire alla di�usione della conoscenza ed alla sensibilizzazione della cultura della Sicurezza e della Qualità nel settore alimentare.

Fit Ergos è una struttura nata per gestChi Siamo

Laboratorio di Analisi Microbiologiche accreditato ACCREDIA

Analisi diLaboratorio

Formazione

LaboratorioAmico

Ponzano di Fermo (FM) • Viale Trieste,10 Tel. 0734.632798 • Fax 0734.633468www.�t-ergos.org • E-mail: amministrazionefm@�t-ergos.it

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9001:2008• Valutatori interni di sistemi di autocontrollo haccp• Valutatori interni di sistemi di gestione per la sicurezza

alimentare: - UNI en ISO 22000:2005• La nuova versione dello standard gsfs issue 6 e la futura

version 6 dello standard ifs: guida pratica per la gestione dei cambiamenti introdotti

• La sicurezza alimentare, la qualità del prodotto e l’export nel settore dell’ortofrutta: globalgap, qs, leaf marque e tesco nurture

• La sostenibilità della pesca: msc, friend of the sea• La norma UNI 11381:2010. sistema di monitoraggio degli

insetti nell’industria alimentare• L’informazione alimentare al consumatore: etichettatura e

pubblicità dei prodotti alimentari• I pro�li di responsabilità e le sanzioni a carico

dell’industria alimentare• Crisis management e UNI en ISO 22005:2008 come

strumento e�cace in tempo di crisi

• Guida alla stesura e comprensione delle dichiarazioni di conformità

• I parametri indicati dalle schede tecniche dei materiali: prove di idoneità funzionale e prestazionale degli imbal-laggi per alimenti

• Materiali attivi e intelligenti:le applicazioni esistenti capaci di estendere la shelf life degli alimenti

- Gli illeciti in materia ambientale e la responsabilità degli enti collettivi nel d.lgs. n. 231/2001

CHI SIAMOFIT-Ergos s.r.l., società specializzata nel settore agro-alimentare, si occupa della gestione, formazione e qualificazione delle risorse umane destinate ad attività tecniche di verifica nei canali distributivi e dell’orga-nizzazione ed ottimizzazione logistica di interventi di ispezione, audit, prelevamento e trasporto campioni per l’esecuzione di prove in laboratorio. FIT-Ergos sostiene le aziende nella gestione di servizi destinati all’igiene e sicurezza delle attività di produzione, alla qualificazione fornitori di prodotti e servizi, alla gestione della documentazione aziendale, dei reclami e dei dati mediante l’uso di sistemi e reti informatiche, all’aggiornamento legislativo e normativo su temi spe-cifici, alla gestione in outsourcing dell’informazione e della comunicazione, all’organizzazione e gestione di percorsi formativi strutturati sul personale ispettivo.

IL LABORATORIOPotersi avvalere di laboratori accreditati e perso-nale specialistico vuol dire affidare i propri prodotti agroalimentari ad una struttura del territorio con ele-vate competenze tecniche e scientifiche. FIT-Ergos ha investito nella ricerca per essere per i suoi clienti un osservatorio di eccellenza scientifica e tecnologica, per migliorare e promuovere lo standard di sicurezza degli alimenti, nelle diverse fasi dell’industrializzazio-ne del prodotto, dalla sua progettazione, alla lavora-zione fino alla sua distribuzione. Il sistema logistico di FIT-Ergos consente, su tutto il territorio locale e nazionale, il prelevamento di campioni di prodotto e delle superfici di lavoro in tempi ridotti. Grazie all’or-

ganizzazione logistica del Network di Laboratori, ai sistemi di trasporto a temperatura controllata e alla registrazione continua delle temperature, le condizio-ni iniziali dei campioni sono salvaguardate fino alla messa in analisi, che avviene sempre entro 24 ore dal prelievo. I laboratori FIT-Ergos hanno personale specialistico e una strumentazione tecnologicamen-te all’avanguardia, tale organizzazione permette di garantire un livello qualitativo uniforme e comparabi-le in tutto il territorio nazionale.

LA FORMAZIONELa sicurezza ed il mantenimento degli standard igienico-sanitari in tutte le fasi della filiera è il frutto di sinergie e di un’attenzione puntuale in momenti stra-tegici a più alto rischio. Il lavoro degli operatori inter-ni all’azienda, sia che si parli di grande distribuzione organizzata, di aziende per la ristorazione collettiva o semplicemente di singole realtà produttive, può essere quindi notevolmente semplificato attraverso una giusta conoscenza specifica di questi passaggi, attraverso l’apprendimento delle adeguate procedure tecniche e di sicurezza igienica. Questo approccio determina un miglioramento dell’efficienza e dell’ef-ficacia dei processi produttivi e una riduzione dei rischi aziendali (danno all’immagine, rischi sanitari, rischi economici…). A partire da questo presupposto metodologico, FIT-Ergos ha messo a punto un servi-zio specifico di formazione, che si articola mettendo in relazione la qualità sostenibile con le esigenze della struttura aziendale per cui è chiamata ad operare.Tener conto della struttura significa apportare in

maniera personalizzata ad ogni realtà aziendale l’e-sperienza e la conoscenza di figure altamente specia-lizzate nella gestione e nei controlli qualitativi per una corretta valutazione del rischio, che eviti sottostime, ma anche ansie da parte del cliente.

FIT-Ergos propone, con l’apertura del SFF - Scuola di Formazione FIT, una serie di corsi formativi per tutto il settore agroalimentare, aperto a tutte le figure del settore agroalimentare: OSA (Operatori del Set-tore Agroalimentare), laureati, personale aziendale, tecnici di settore, con l’obiettivo di favorire la dif-fusione della cultura della sicurezza e dell’ispezione accreditata. I corsi, svolti da docenti universitari e personale specializzato, sono articolati in nove moduli: sette teorici, che riguardano sempre il settore agroali-mentare, e due pratici. La formazione dedicata alla dirigenza si sviluppa in un programma volto a sensibilizzare gli stessi sui rischi del settore, fornendo criteri concreti per la stima del pericolo e dando strumenti per operare scelte tempestive, creando consapevolezza su cosa comporta in termini di risorse. La Nuova Scuola di Formazione FIT costituisce un’importante presenza nel territorio in termini di formazione, con l’opportunità di creare nuove figure professionali con elevate conoscenze tecniche.FIT-Ergos srl, con sede in viale Trieste, nella frazione di Capparuccia, a Ponzano di Fermo, è il nuovo punto di riferimento per il Centro Italia per la formazione qualificata nel settore agroalimentare.

La formazione del futuro

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Cavolo, ciànno ragione a “irritarsi” i com-mercianti: tutti, quelli di Fermo, di Porto S. Giorgio, del Fermano intero. Partiamo da Fermo. Se sapessero cosa signifi-ca, i commercianti fermani che (come i francesi di Paolo Conte), s’incazzano, direbbero: “Nomina sunt conseguentia rebus”. Pardon, uno lo potrebbe sapere: quell’abile latinista di Viozzi, che nei suoi pamphlet contro l’assessora Marchetti fa sfoggio della nobile lingua dei nostri padri con un’encomiabile disinvoltura. Meglio sarebbe stato se avesse scelto di citare Tacito… Per tutti gli altri meno accultura-ti, andiamo a tradurre: la frase sopracitata significa “I nomi sono la conseguenza delle cose”. Ergo, tanto per latineggiare ancora un po’, la frase allude al fatto che chiamandosi la nostra città “Fermo”, le cose non possono che essere ferme. E proprio questa è, per quanto riguarda le attività commerciali, l’opinione degli insorti commercianti. Come dargli torto? Chi non ricorda la Piazza e i negozi affol-lati dell’era Di Ruscio? La gente faceva a cazzotti per contendersi le merci esposte nelle vetrine dei numerosi e prosperosi negozi del centro. E tanta affluenza si doveva alla scelta illuminata e provviden-ziale di consentire il parcheggio in Piazza di ben circa 20 automobili. Poi, tanto per citare l’emerito latinista che ci governa, “sic transit gloria mundi”: nuova ammi-nistrazione barbarica e insensibile, via le macchine da Piazza, sparite le folle ocea-niche di acquirenti assatanati. E poco male se, in verità, la fuga dei commercianti del centro è cominciata ben prima di questa amministrazione. Quella di adesso, è solo una tendenza che prosegue. E usciamo da Fermo: a Porto San Giorgio, stesso andante con moto per i commer-cianti locali. Motivo del contendere, sta-volta, l’apertura domenicale. Chi la vuole si scanna con chi la domenica si vuole riposare, ma su un punto sono tutti d’ac-cordo: hanno tutti il dente avvelenato con gli ipermercati che fanno come gli pare.

Ed ecco la parolina magica: ipermercati. Dicasi ipermercato quella megastruttura commerciale che domenica, lunedì e tutti i santi giorni della settimana frega i clienti ai piccoli negozi. Perché, cari commercianti incavolati, il vero busillis sta qui: non è a causa di scelte politiche scellerate che vi trovate coi negozi vuoti, ma è la gente che vi snobba, attratta dalle sirene rutilanti e dall’orgia di prodotti offerti da strutture sempre più spersonalizzanti ed ipnotiche che, come droghe, se le provi una volta non puoi farne più a meno. E la colpa di chi è? Chi ha incoraggiato il proliferare di tali strutture e se ne è vantato enfatica-mente? Quelli là, i politici dell’epoca. Una conferma? Torniamo a Fermo: perfino il negozio di Benetton pare che stia per migrare all’Oasi, segno che ha capito che ormai il baricentro della clientela di massa si è spostata laggiù. Tanto che l’Oasi sta addirittura allargando i suoi spazi e fago-citando altro terreno. De hoc, satis: se non sapete che vuol dire, chiedetelo a Viozzi. Cambiamo argomento: avete tappeti per-siani o vili scendiletti infestati dagli acari? Compratevi il Folletto, perché, in base ai nuovi regolamenti comunali, non potrete più sbatterli dalle finestre, neppure, come era concesso finora, nelle prime ore del mattino. Se proprio fosse per voi un rito irrinunciabile, mettete la sveglia alle tre di notte e fatelo di nascosto. Altra regola: i piccioni vi scacacciano i davanzali? Dovrete attappargli i buchi. Cosa avete capito? Intendo quelli dei muri, dove dimorano, e dovrete farlo a vostre spese. Ancora: avete una casa piccola, con bagno minuscolo e senza neppure un balconcino? Peggio per voi: i panni li dovrete asciugare col phon, perché non potrete più stenderli alle finestre. L’idea, a dire il vero, non è originale: anche lo statista latinista che ci governa aveva emanato un simile divieto in occasione del G8 a Genova. Cosa che, com’è noto, indispettì fuor di modo i Black Block! Infine, i rumori: vietati tassativa-mente prima e dopo orari ben precisi. Per-ciò, assolvete ai vostri obblighi coniugali con acconcia cautela vocale.

a cura di Loredana Tomassini

La Repubblica delle BananeStorie di ordinaria amministrazione Fermano/Arriva il Gran Tour Cultura

Tra biblioteche musei e archiviDal 26 novembre all’11 dicembre, in conclusione delle celebrazioni per i 150 anni dell’U-nità d’Italia e in concomitanza con la “Giornata delle Marche”, musei archivi e biblioteche offriranno un viaggio nella nostra storia con aperture straordinarie, letture, spettacoli, concerti, laboratori creativi per grandi e piccoli, mostre, presentazione di libri, proiezioni, convegni e visite guidate. Il tour inizia il 26 novembre con una serie di letture animate per famiglie nelle rispettive biblioteche comunali di Fermo, Grottazzolina e Sant’Elpidio a Mare. Sempre il 26 a Fermo presso il Palazzo dei Priori alle ore 17 sarà l’occasione giusta per una visita guidata tra ritratti, divise, costumi e armi ottocentesche dal titolo “Invocato il Santissimo nome. Storie dimenticate del risorgimento fermano”. A Montegranaro invece dal 30 novembre al 9 dicembre la biblioteca aprirà le porte ad una Mostra bibliografica sul Risorgi-mento accompagnata da letture non-stop di brani e poesie accompagnate da musiche risorgimentali. “Memorie di carta” è invece il titolo della mostra temporanea che sarà visitabile l’11 dicembre presso il Palazzo Leopardi di Montefortino riguardo i documenti della collezione di Fortunato Duranti donati al comune.A Carassai una serie di incontri presso l’Antiquarium comunale si svilupperanno sempre sul tema dell’unità nazionale e sul risorgimento marchigiano. Primo incontro quello del 26 novembre alle ore 17.30 con il Prof. Luciano Pallottini. Il 4 dicembre “Padre Mariano Pichelli, monaco camaldolese morto in concetto di santità” sarà il tema dell’incontro tenuto dal Prof. Settimio Virgili. Il viaggio nella storia locale di Carassai si concluderà l’11 dicembre con un evento musicale che vedrà protagonista il quintetto di flauti “Melange d’ages”. (Renzo Ciriaci)www.bibliotecheaperte.it

Da novembre l’attività di sportello rivolta ai lavoratori autonomi della sede provinciale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) di Fermo, sito in Via Sant’Alessandro, è fruibile dal lunedì al giovedì mattina dalle ore 9 alle ore 12.30 ([email protected])

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Cultura/News

E’ un genere di cinema sperimentale, di nicchia, conosciuto anche come cinema d’autore. E proprio adesso che, con l’arri-vo dell’autunno in tv tornano ad impazzare i reality e le sale cinematografiche entra-no in clima pre-cine-panettone, qualcosa sembra muoversi in direzione opposta. Una reazione, un moto d’orgoglio del buon cinema, delle pellicole non gridate, dal successo incerto. Continua infatti a riscuotere un buon seguito di pubblico la rassegna “Cine-mania”, organizzata dall’Assessorato regionale alla Cultura, in collaborazione con l’Agis (Associazione generale italiana spettacolo) Marche, l’Anec (Associazio-ne nazionale esercenti cinema) e la Fice (Federazione italiana cinema d’essai) Un ricco calendario di pellicole attende dunque i cinefili fermani.Amandola - Cinema Europa, ore 19.3018 novembre “Il discorso del Re” tel. 0736.848670Fermo - Sala degli Artisti, ore 2115 novembre “Fondamenta delle con-vertite”21 novembre “Il valzer dello zecchino”24 novembre “In me non c’è che futuro. Uomini e lavoro alla Olivetti” 28 novembre “Old cinema. Bologna melo-drama”Fermo - Multiplex Super 8 17 novembre, ore 21.30 “Senna” (ore 21 introduzione al film in collaborazione con il centro culturale “Il Portico” e l’Associa-

zione Compagnia delle opere CDO Marche – Marche Sud)18 novembre, ore 21 “Anonymous” 24 novembre, ore 21.30 “L’amore fa male” 1 dicembre ore 21, “Tomboy” (sarà pre-sente il filosofo Cesare Catà) 15 dicembre, ore 21.30 “Una separazione - Nader and Simin: A Separation”tel. 0734.628853Montegranaro - Cinema La Perla, ore 21.3017 novembre “Terraferma”24 novembre “La pelle che abito”1 dicembre “Il villaggio di cartone” tel. 0734.893350Monte Urano - Cinema Arlecchino, ore 21.3016 novembre “L’amore che resta” 23 novembre “This must be the place”30 novembre “Il villaggio di cartone” tel. 0734.840143

Spazio al buon cinemaCampofilone/Molti appuntamenti nelle sale

L’artigianato artistico, manifatturiero ed enogastronomico svolge un importante ruolo nelle Marche sotto l’aspetto culturale, sociale ed economico. Le botteghe storiche e gli antichi mestieri sono una risorsa e un patrimonio della tradizione locale e rischiano la scomparsa senza adeguati interventi. Tutelare e sviluppare le produzioni artistiche tipiche e valorizzare le eccellenze significa svolgere un’efficace promozione del territorio anche sotto l’aspetto del turismo. Si parlerà di tutto questo nel convegno organizzato dalla sez. fermana di Italia Nostra, in programma per sabato 19 novembre dalle ore 9 al Teatro comunale di Campofilone. Ad aprire i lavori Elvezio Serena pres. sez. Italia Nostra Fermo. Dopo il saluto delle autorità, interverranno Guido Tarli dir. Confartigianato Ascoli - Fermo, padre Sante Pessot dir. Centro di formazione professionale Artigianelli di Fermo, Lucia Postacchini docente Liceo artistico Preziotti-Licini di Fermo e Porto San Giorgio, Stefania Scatasta dirigente Ipsia Ricci di Fermo, Gioacchino Fasino vice pres. sez. Italia Nostra Fermo, Gaetano Rinaldi pres. sez. Italia Nostra Ascoli Piceno, Lauro Lupi pres. ass. “Amici delle Tradizioni popo-lari” di Ponzano di Fermo. Le conclusioni saranno a cura di Alessandro Migliore dir. prov. Cna Fermo. Il convegno ha lo scopo di focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti dell’artigianato di pregio della regione (scarsità di manodopera, formazione, qualità, provenienza e competitività, normativa e finanziamenti) e di fornire utili indicazioni per un rilancio del settore. (Renzo Ciriaci)tel. 0734.228628

Antichi mestieri nelle MarcheCampofilone/Convegno sulla tutela dell’artigianato artistico

FermoCinquant’anni di racconti con il Fotocineclub1961-2011. Cinquant’anni di attività da festeggiare più che degnamente per il Fotocineclub Fermo, una realtà nata da una serie di incontri tra Luigi Crocenzi e alcuni fotoamatori fermani. Il Presidente Luca Palmieri, insieme agli oltre 50 soci, ha deciso di dedicare a questa ricorrenza una mostra fotografica su “Racconto e reportage fotografico” dal10 dicembre all’8 gennaio presso la Facoltà di Beni Culturali in Corso Cefalonia 70. Tra gli autori esposti, Mario Giacomelli, Mario Cattaneo, Gianni Berengo Gardin e Pepi Merisio.Previsto per il 17 dicembre, a partire dalle ore 16.30, anche un convegno con interventi di Cesare Colombo, dello stesso Gardin, Fulvio Merlak, Toni Nicolini e Giorgio Tani.

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15 novembre 201115

Cultura/News

Sappiamo tutti in che condizioni disastrate la nuova amministrazione comunale fermana ha trovato le casse comunali. In particolare, l’Assessorato alla Cultura ha praticamente solo gli occhi per piangere. Ma il nuovo, giovane e agguerrito assessore, Francesco Trasatti, per fortuna non si è lasciato abbattere e, dopo un primo scoramento e tante inc…avolature, è passato al contrattacco, si è rimboccato le maniche e si è dato anima e corpo alla programmazione migliore possibile. E quello che ha fatto finora è cosa degna e giusta. Tra le iniziative che ha giustamente ritenuto irrinunciabili, c’è l’ormai dodecennale appuntamento con le “Conversazioni sull’Arte” del Maestro Pierluigi Savini: una serie di fascinosi incontri settimanali con un pubblico fedele e numeroso, che vanno da ottobre ad aprile, ogni sabato alle ore 16. Tema, ovviamente, l’Arte: in tutte le sue forme, le sue epoche, i suoi autori. La com-petenza e l’autorevolezza del relatore sono scontate: eccezionali ed esaurienti, a testi-monianza di una vita fatta di studio, cultura e passione. A differenza degli scorsi anni, dato il disastro del Cinema Helios che ha gravemente compromesso l’agibilità della sede consueta, ovvero la Sala Multimediale, quest’anno le Conversazioni si tengono presso la Sala del Caffè Letterario, in Piazza del Popolo, a Fermo. Il ciclo è iniziato lo scorso 22 ottobre e il prossimo appuntamento è per sabato 19 novembre, sempre alle h. 16. Le Conversazioni sono corredate ogni volta da un consistente supporto audiovisivo, ovvero foto di opere d’arte o addirittura film d’autore, a seconda dell’argomento trattato. Il pubblico fedele che ha sempre seguito con passione l’iniziativa anche quest’anno si è ritrovato compatto. Un invito speciale il M° Savini lo rivolge ai giovani, nella speranza che possano essere loro i depositari e futuri divulgatori di quel tesoro dell’umanità costituito dalla Cultura e dall’Arte. Grazie, Maestro, e grazie, Assessore. (l.t.)

Importante appuntamento per la poesia, in crescente divulgazione, di Sergio Soldani, poeta sangiorgese, a Pesaro sabato 26 novembre, presso la libreria Mondolibri (Monda-dori) nel centro della città rossiniana. Tre scrittori e critici si impegneranno ad introdurre e spiegare questo genere di poesia di chiara ricerca e di rara potenza: Donatella Galli, il Prof. Rodolfo Tonelli e lo scrittore di romanzi e racconti di Fermo, Paolo Tuzzato.“La poesia contemporanea ha subito a causa delle idee ammazzacultura della classe politica al governo, attacchi letali – sottolinea Soldani - ma la poesia che tocca il cuore dei lettori e parla di problemi di scottante attualità resiste ed emerge, ringraziando anche la buona sorte. Bisogna precisare che esiste, grazie ai maestri del recente passato ame-ricani, francesi, russi, una essenziale e modernissima liricità, con autori anche italiani come Montale, Quasimodo, Ungaretti, Saba e Pavese, che io ho cercato di continuare senza rincorrere il mondo vuoto e incantato, per esempio, dell’espressione oggi inutil-mente ostinata in endecasillabi. Ho seguito con insistenza il verso libero che alla fine è riuscito a brillare egualmente come sonorità, musicalità e profondità dei contenuti. C’è bisogno comunque di proporre incontri sulla vera poesia contemporanea anche nel Fermano – conclude Soldani - che, attraverso i suoi politici e i professori tracotannti e di conseguenza insensibili, perciò incompetenti, ha trascurato in modo assoluto questa forma d’arte, la quale ancora ci distingue nel mondo. Un esempio per tutti la sconcertante indifferenza nei confronti dell’immenso fermano Franco Matacotta, fino ad ora in mano a pochi rozzi, incapaci. Certo, la speranza è sempre l’ultima a morire per cui dalle nuove leve della politica culturale fermana attendiamo fiduciosi”.

Tre giovani pianisti marchigiani hanno sbaragliato gli avversari alla Nuova Coppa Pianisti di Osimo, concorso di rilevanza nazionale. Si sono aggiudicati il Primo Pre-mio assoluto in tre diverse categorie. Abbiamo rivolto alcune domande al M° Enrico Belli, loro insegnante, Docente al Conservatorio di Fermo. Una soddisfazione per loro, ma anche per lei? “Certamente. Il concorso di Osimo è un’ottima vetrina. C’era una giuria internaziona-le e 102 iscritti provenienti da tutta Italia”. Ci può dire qualcosa sui tre vincitori? “Sono tre giovani talenti che studiano con me in Conservatorio. Si tratta di Andrea Gidiucci (15 anni di Fermo), Umberto Jacopo Laureti (18 anni di San Benedetto) e Giulio De Padova (24 anni di Civitanova)”.Qual’era il premio in palio in questo concorso dove sappiamo lei sarà l’anno prossimo Presidente di Giuria? “Oltre al premio in denaro, diversi importanti concerti. Ad esempio Giulio De Padova debutterà a Milano, con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali (una delle migliori d’Italia) sotto la direzione di Aldo Ceccato. Una bella occasione”. Direi anche una bella immagine per il Conservatorio in cui insegna. Dunque un’autentica passione per la didattica la sua? “Si, mi piace insegnare. Oltre al Conservatorio sono Coor-dinatore Didattico dei Corsi di Musica di Perpianosolo a Fermo e collaboro con la scuola “Liviabella” di Macerata”. Trovo queste realtà private molto vivaci e ricche di idee nuove”.

Conversazioni sull’Arte

Il valore della poesia contemporanea

Pianisti marchigiani vincono ad OsimoFermo/Ciclo di incontri con Pierluigi Savini

Cultura/Appuntamento a Pesaro con Soldani

Musica classica/Intervista al M° Enrico Belli

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15 novembre 201116

Che il nostro territorio, e in particolare il capoluogo Fermo, pulluli di gente gagliar-da e valorosa nei vari settori, specie della Cultura, è cosa nota, ma ovviamen-te, disattesa e ignorata da chi, invece, dovrebbe attingere a piene mani a questo patrimonio umano per valorizzarlo come merita e renderlo fruibile a tutti. Insomma, anche stavolta il solito ritornello: “Nemo propheta in Patria”. Si preferisce magari stendere tappeti rossi e strapagare gente foresta perché fa più “fino”, piuttosto che rendere onore e giustizia a talenti nostrani. Questo, almeno, fino ad ora. Da ora in poi, amministrativamente mutatis mutandis, staremo a vedere. Comunque noi, che questa gente la conosciamo per quello che vale, gli dedichiamo spazio: così saprete

che vi state perdendo. E cominciamo da un fuoriclasse, anche se, conoscen-dolo, si arrabbierà molto per quella che gli sembrerà una sviolinata stucchevole. Parliamo di un Fermano fin nelle budella: Luigi Maria Musati, un nome che è tutto un programma. Partiamo da quando fu folgorato dalla cultura in genere e dal teatro in particolare, ovvero dalla culla: siamo sicuri che ciucciava latte e libri fin da lì. Di certo era un fanciullino geniale e grassottello (ci piace farlo incavolare) quando, come la sottoscritta, frequentava la parrocchia di S. Martino che, oltre a una bella biblioteca, aveva anche un Teatrino: diroccato, scassatello, ma ispiratore di ispirazioni e passioni viscerali. Lì il Nostro (e la Nostra, cioè me medesima) comin-ciò la sua vocazione e la sua avventura: spettacolini da sgàrzoli, ma con le palle.

Poi, crescendo d’anima e corpo, segui-rono studi matti e disperatissimi al Liceo Classico e primi cimenti teatrali più seri. Roba da studenti, ma con una dignità che già lasciava trapelare la classe che, come si sa, non è acqua: Beckett, Mrozek e dico cotica. Poi la partenza per il profondo Nord: Milano, Università Cattolica, Facoltà di Lettere Moderne, laurea in Storia del Teatro. E poi che ti fa il Musati? Va a fare l’assistente all’Università di Urbino di Storia del Teatro. Dopodiché, di nuovo le valige e via a Roma, all’Accademia Nazio-nale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Dove per 10 anni insegna (indovinate un po’?) Storia del Teatro: lievemente fis-sato, non c’è che dire. Finché, dagli e dagli, è arrivato in cima: nel 1986 diventa Direttore della medesima Accademia e lo resterà per 20 anni, fino al 2006. Potete immaginare il bagaglio di cultura, le espe-rienze, le conoscenze, la fama in Italia e nel mondo? Beh, di più, tanto che viene nominato Grand’Ufficiale al merito per la sua carriera artistica. Ma nel frattempo, Fermo che fine fa nel suo cuore? Resta appiccicata come una mignatta: il Luigi Maria è visceralmente attaccato ai suoi mattoni, ai suoi (allora) bistrattati e misconosciuti tesori (ma non è che adesso…). Un po’ meno attaccato ai Fermani: come a Mafalda a lui la gente piace, sono le persone che gli stanno sulle palle. E a giudicare dal trattamento, non ha tutti i torti. Comunque sia, nel frat-tempo e contemporaneamente agli impe-gni accademici, qualcosa (tanto) riesce a farlo nelle sue sortite fermane: prima “Fare Comunicazione”, poi il “Teatro della Metamorfosi”, poi la “Camera Chiara”. E giù spettacoli sulla storia patria: “Rinaldo da Monteverde”, “Il solenne ingresso di Bianca Visconti”, “Il Guerin Meschino”. E “Jacobello del Fiore”: il desso, a quell’epo-ca, i Fermani (a cominciare dai capoccioni politici) non sapevano quasi neppure chi fosse e tenevano le sue meravigliose tavole quasi nello sgabuzzino. Fu il Musati a mettergli la pulce nell’orecchio: “Oh, vuoi vedere che abbiamo un tesoro e non

lo sapevamo?”. E Jacobello uscì dallo sgabuzzo. Poi, nel 1995, le cose in grande: con la “Camera Chiara” nascono “I Luoghi, la Memoria”. Otto anni di teatro fatto in luoghi non convenzionali, ovvero portato fuori del Teatro, ovvero la storia patria portata nei luoghi dove avvenne. Una rivoluzione: teatro in strada, nei parchi, nei quartieri, nei palazzi, in riva al mare e al fiume, nelle Cisterne Romane, ovunque. Roba da matti. Nel 2000, ci si ricorda di lui: gli appioppano il “Premio Plauso”, proprio nello stesso giorno in cui impal-mava Giordana, la grande donna che sta sempre dietro ad un grande uomo. Nel 2002, la catastrofe: un bel “vaffa” all’allora Assessore alla Cultura (non diciamo chi), causa anni di lavoro prezioso e qualificato offerto alla città ricompensati da sempre più scarsi sostegni ed apprezzamenti. Il Nostro (Musati) è tanto buonino, ma incazzosetto e la pazienza ha un limite e la dignità un valore. Morale: morte della “Camera Chiara”, fine di una stagione gloriosa ed epica, tanti giovani e meno giovani deprivati dell’occasione di fare cultura da protagonisti, tanto pubblico entusiasta lasciato orfano. E adesso? Adesso Luigi Maria Musati conti-nua ad essere ignorato (o quasi) e la cultura e il teatro se li continua a fare per piacere personale e per il piacere di chi (specie giovani) di cultura e di teatro ha fame. Gratis. Come diceva Totò, “a prescindere”: dall’ap-prezzamento o dalla collaborazione (rara) delle istituzioni. Perché? Perché non può farne a meno (anche se talora vezzosamente mugugna), e per la sua amata-odiata città che ha bisogno che gente come lui continui a tener vivi Luoghi e Memoria. Gentili signori del Palazzo, capita l’antifona?

Cultura/NewsLuigi Maria Musati: Fermo nell’animaPiccola galleria degli “eccellenti” nostrani

di Loredana Tomassini

orario: Lun/Ven 8,30/12,00 - 14,30/19,30 • Sab 9,30/12,30 - 16,00/19,30

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15 novembre 201117

Grande attesa a Fermo per il concerto del violinista Uto Ughi in programma al Teatro dell’Aquila martedì 29 novembre alle 21. “Uto Ughi suona Beethoven” il titolo di questo appuntamento sinfonico che vedrà il grande maestro del violino esibirsi, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Alessandro Cervo.In programma l’esecuzione del celeberrimo Concerto op.61 per violino e orchestra di Beethoven. Il lirismo, l’intensità espressiva di questa splendida

pagina, fanno di quest’opera una delle pagine più alte del genio musicale di Bonn e sicuramente troveranno in Uto Ughi il magnifico interprete in continuo dialogo tra violino e orchestra. La serata prosegue poi con la Sinfonia K201 di Mozart da parte della sola orchestra dopodichè Uto Ughi tornerà ancora sul palcoscenico per offrire al pubblico una piacevole interpretazione del “Preludio e Allegro” per violino e orchestra di Pugnani-Kreisler. (cm)Tel. 0734.284295

Remembering Shelly è l’omaggio di uno dei migliori batteristi del presente, Roberto Gatto, ad un grande drummer del passato: Shelly Manne. Un progetto nato dall’amore di Gatto per un certo tipo di jazz, quello di metà anni ‘50, imbevuto di swing vertiginoso e basato su una coralità impreziosita da fenomenali slanci solistici.Da qui l’idea di proporre alcuni brani dal repertorio suonato da Shelly Manne and His Man al leggendario Black Hawk di San Francisco.Numerose le collaborazioni di Roberto Gatto, come ad esempio Bob Berg, Steve Lacy, George Coleman, Ronnie Cuber, Michael Brecker, Tony Scott, Kenny Kirkland, Enrico Pie-ranunzi, John Scofield, John Abercrombie, Billy Cobham, Richard Galliano, Joe Zawinul e Pat Metheny.Con lui al TAM Club di Grottazzolina, venerdì 2 dicembre alle ore 21,30, suoneranno Marco Tamburini (tromba), Max Ionata (sax), Luca Mannutza (pianoforte), e Giuseppe Bassi (contrabbasso).

Tel. 338.4321643 - www.tamfactory.net

Cartellone/News

Sagre e feste20 Novembre DomenicaIl Villaggio dell’Infanziagiochi, clown, animatori, attività e spettacoli, mercatino delle mamme, laboratori e mostreGROTTAZZOLINA Centro storico, teatro tenda intera giornataTel. 0734.639098 - 389.4918836

Castagnatacastagne, panini e vino novelloMONTAPPONE Piazza Roma dalle ore 15 alle 20 Tel. 0734.760777

Palio dei comuniMONTEGIORGIO Ippodromo S. Paolo ore 14

26 Novembre SabatoTombola e castagnePEDASO Sede Mimose ore 16Tel. Comune, 0734.931319

3 e 4 DicembreBelmonte apre le porte al Nataleesposizioni artistiche, artigianali ed enoga-stronomiche, musica, laboratori con folletti, artisti di stradaBELMONTE PICENO Centro storico Tel. Comune, 0734.771100

4 Dicembre DomenicaLa Fiera di ErbaOliostand commerciali di olio monovarietale autoctono, oli aromatici, piante officinali e spontanee, pranzo del Circuito delle Erbe Spontanee organizzto dalla Pro Loco, incon-tro sul volontariato (al mattino) e simulazioni

di soccorso (nel pomeriggio)PETRITOLI Palazzetto dello Sport dalle ore 9Tel. 0734.658141 [email protected]

7 Dicembre MercoledìMercante in fiera e panettonePEDASO Sede Mimose ore 16

8, 9, 10, 11 DicembreSapori tipici e idee regaloAMANDOLA Centro storico Tel. 334.9391777 - 0736.848706

Mostre mercato20 Novembre DomenicaFiera del Soccorso merceologia variaMONTEGIORGIO Centro storico mattinaTel. Comune 0734.952066

30 Novembre MercoledìFiera di Sant’Andreamerceologia variaMONTE RINALDO Centro storico mattinaTel. Comune, 0734.777121

8 Dicembre Giovedì25^ Fiera di NataleFERMO Piazza del popolo e vie del centro storico intera giornata

10 e 11 DicembreOrologi e gioiellimostra mercato e premiazione concorso Design OrafoFERMO Auditorium S. Martino Orario 9-19.30www.mostraorologi.it

AGENDATutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola

Musica classica

Musica leggera

FermoUto Ughi al Teatro dell’Aquila

GrottazzolinaIl “Remembering Shelly” fa tappa al TAM Club

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Cartellone/News

Musica classica20 Novembre DomenicaConcerto di GalaCorale ”Gino Serafini”, Orchestra ”Concordia”, Rosita Ramini (soprano), Gianni Paci (basso). Direttore Valerio MarcantoniALTIDONA Chiesa S. Maria e S. Ciriaco Martire ore 18,3012 studi trascendentaliAl pianoforte Giulio De Padova. Nel 200° anniversario della nascita di F. LisztFERMO Sala dei ritratti ore 17.30Tel. 0734.284295 - 347.6529970

Orchestra Miniarmonica delle MarcheGROTTAZZOLINA Teatro Novelli ore 16,30Tel. 0734.639098 - 389.4918836

27 Novembre DomenicaThe Danish quartet concerto per archiFERMO Sala dei ritratti ore 17.30Tel. 0734.284295 - 347.6529970

29 Novembre MartedìUto Ughi suona BeethovenOrchestra Filarmonica MarchigianaFERMO Teatro dell’Aquila ore 21Tel. 0734.284295 - 347.6529970

3 e 4 DicembreRigoletto di G. VerdiOrchestra Filarmonica Marchigiana, direttore Giampaolo Maria BisantiFERMO Teatro dell’Aquila (Sabato ore 21, Domenica ore 17) Tel. 0734.284295

Mozart allo SpecchioGiovanni Bietti pianoforte, Giovanni Pandolfo violino, Luca Caponi percussioni, Roberto Braida voce recitanteMONTEGRANARO Officina delle Arti ore 17.15Tel. Biblioteca Comunale, tel. 0734.890554

Concerto lirico per pianoforte e sopranoSoprano Rosita RaminiPEDASO Cineteatro Valdaso ore 17,30

AGENDATutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola

Eventi

La giuria tecnica del Premio Nazionale “Paolo Volponi - Letteratura ed impegno civi-le” - VIII edizione - formata da Massimo Raffaeli, Emanuele Zinato, Enrico Capodaglio ed Angelo Ferracuti, ha scelto la terna dei libri vincitori. Sono “La catastròfa” scritto da Paolo Di Stefano (Sellerio), “A cosa servono gli amori infelici” di Gilberto Severini (Play-ground), e “Ogni promessa” di Andrea Bajani (Einaudi). Il Premio “Paolo Volponi” è promosso dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Fermo, con il contributo della Regione, dei Comuni di Urbino, Altidona, Fermo, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Monte Urano e Monte Vidon Corrado, e il sostegno della CGIL nazionale, della Edit-Coop Casa Editrice Ediesse,della Fondazione Carifermo e della Camera di Commercio Provincia di Fermo, oltre che con la collaborazione di Coop Adriatica.Da quest’anno la manifestazione ha stabilito una intensa collaborazione con il convegno di giornalismo “Redattore sociale”, organizzato dalla Comunità di Capodarco, mentre saranno ospiti, per la prima volta, i vertici dell’“Archivio Adriano Olivetti” di Ivrea, una istituzione di riconosciuta fama, che ha tra i suoi scopi statutari proprio quello di mettere in relazione intellettualità e imprenditoria per una crescita urbanistica, produttiva, sociale, ambientale e culturale della collettività.“E’ una delle iniziative culturali di maggior rilievo nella provincia e nella regione – ha dichiarato l’Assessore provinciale alla Cultura, Giuseppe Buondonno – la stiamo consoli-dando ulteriormente e qualificando, per farne, fino in fondo, un appuntamento nazionale che,però, al contempo, coinvolge il territorio e le scuole”. Molte le iniziative in programma dal 18 al 27 novembre, a partire da una mostra fotogra-fica curata da Altidona Belvedere che si terrà presso la Galleria sotto l’Arco . Si tratta di “Clear Light”, 52 fotografi per il Dalai Lama, con immagini di alcuni tra i più importanti fotografi italiani. Un’altra mostra verrà inaugurata il 20 Novembre a Monte Vidon Corrado, “L’Angelo nero”, fumetto sceneggiato da Angelo Ferracuti e disegnato da Mauro Cicarè, i quali converseranno con il giornalista Rai Vincenzo Mollica.Centrale la giornata di studio dedicata allo scrittore fermano Luigi Di Ruscio (19 novem-bre a Fermo), coordinata dal critico Massimo Raffaeli, dove verrà presentata anche la ristampa del romanzo “Palmiro” (Ediesse-Carta bianca), con interventi di Andrea Cortel-lessa, Gilda Policastro, Andrea Cavalletti, Emanuele Zinato, Enrico Capodaglio.A seguire ancora moltissimi incontri tra cinema, letteratura, storia orale, giornalismo, tra i quali quelli con Alessandro Portelli, autore per Donzelli di “America profonda” (questo il 23 novembre a Porto San Giorgio); uno spazio dedicato alla poesia a Sant’Elpidio a Mare il 24 (e curato da Massimo Gezzi e Adelelmo Ruggeri) con due tra le voci poetiche più note e forti del panorama italiano, Franco Buffoni e Gabriele Frasca, e lettura-concerto finale con Massimo Gezzi e Roberto Zechini.Il 25 novembre invece il Premio si sposterà dentro il convegno “Redattore sociale” di Capodarco con tre incontri che vedranno la partecipazione di Ennio Remondino, Mario Dondero e Goffredo Fofi. Sempre a Capodarco, il giorno successivo (sabato 26 novembre), tre workshop su reportage e letteratura con Andrea Bajani, Paolo Di Stefano e Bianca Stancanelli, il dibattito condotto dal direttore di radio3 Marino Sinibaldi al quale parteciperà l’ex Presidente della Regione Sardegna Renato Soru. Poi, al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio, la consueta serata finale, nel corso della quale una giuria di 100 lettori designerà il vincitore, condotta anche quest’anno dalla giornalista Giovanna Zucconi, con letture di Peppe Servillo (degli Avion travel) accompagnato dalla tromba di Roberto Piermartire, nel corso della quale verrà consegnato il premio alla carriera a Dario Fo e Franca Rame, e alla COOP Adriatica quello dedicato all’imprenditoria etica.

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Cultura/NewsCultura/News

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Cartellone/News

gio dom gio dom gio dom gio dom

novembre 3 6 10 13 17 20 24 27 gio dom gio dom gio dom gio gio

dicembre 1 4 8 11 15 18 22 29

dom 6 nov “Teatro dei Clown”dom 13 nov “Giocomicoliere”dom 27 nov “Magik Show”dom 4 dic “Pernacchia e Pernacchietta”dom 11 dic “Il Teatro dei Burattini”dom 18 dic “Guardando al Natale”

XXIII PALIO DEI COMUNI“Lanfranco Mattii” INIZIO: H 14:45

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LE CORSE

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11 Dicembre DomenicaConcerto per violino e pianofortecon Cristina Brabetz e Monica CattarossiFERMO Sala dei ritratti ore 17.30Tel. 0734.284295 - 347.6529970

Teatro e danza17 Novembre GiovedìIl re degli interstizidi Fernando Pessoa, con Alessandro PreziosiP.S.GIORGIO Teatro comunale ore 21.15Tel. Comune 0734.680256

18 Novembre VenerdìNatale in casa Guaianellicommedia dialettale della Compagnia teatra-le ”Le Matricole” di CampofilonePEDASO Cineteatro Valdaso ore 21,30Tel. Comune, 0734.931319

19 Novembre Sabato

Lu scambiu Compagnia ”TiAeFfe” di FermoMONTERUBBIANO Teatro Pagani ore 21.15Tel. Comune 0734.259980

Lo spirito allegro di Noel CowardPETRITOLI Teatro dell’Iride ore 21Tel. 0734.659141

A cuore apertoDi e con Sergio RubiniS.ELPIDIO A MARE Teatro Cicconi ore 21.15Tel. 071.2075880 www.amat.marche.it

Forza venite genteSERVIGLIANO Teatro comunale ore 21.30

25 Novembre VenerdìCoppeliadrammaturgia, regia, coreografia Fabrizio Monteverde. Prima nazionaleFERMO Teatro dell’Aquila ore 21Tel. 0734.284295 www.amat.marche.it

1 Dicembre GiovedìLa bisbetica domata di Shakespeare Con Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo. MONTEGIORGIO Teatro Alaleona ore 21Tel. 0735.736302 - 0734.952067

2 Dicembre Venerdì3012 di e con Giobbe CovattaS.ELPIDIO A MARE Teatro Cicconi ore 21.15

6 e 7 DicembreArt di Yasmina Rezacon Alessandro Haber, Alessio Boni, Gigio Alberti. Regia di Giampiero SolariFERMO Teatro dell’Aquila ore 21Tel. 0734.284295 www.amat.marche.it

8 Dicembre Giovedì10^ edizione Grazie NonnoPoesia, musica, danza e umorismoPEDASO Cineteatro Valdaso ore 17,15Tel. Comune, 0734.931319

AGENDATutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola

Eventi

Da un po’ di tempo a questa parte all’ippodromo San Paolo di Montegiorgio si respira un’aria nuova. Lo spazio che da oltre quarant’anni ospita professionisti ed appassionati dell’ippica internazionale ha rivolto lo sguardo anche a tutti coloro che pur apprezzando il mondo del cavallo possono godere di questo ambiente sano e pulito anche per altre occasioni d’intrattenimento. Lo staff dell’area comunicazione della società ippica montegiorgese, infatti, da tre anni sta promuovendo e portando avanti con un crescente successo di pubblico un progetto innovativo e lungimirante e che trova sintesi nel marchio “Free Time Square”. L’ippodromo, in concomitanza del ricco e rilevante programma ippico, diventa una nuova occasione per accogliere adulti, bambini, famiglie e ragazzi nei momenti di svago a loro dedicati, un vero e proprio spazio per il tempo libero. Sport, musica, spettacolo, tre aspetti di una realtà che si propone come punto di riferimento per l’intero territorio. Un’arena naturale predisposta e completa di strutture e servizi adatti ad ospitare grandi eventi e manifestazioni di richiamo. I più piccoli inoltre possono usufruire di un ampio e attrezzato parco giochi e in alcuni casi partecipare a laboratori e giochi assistiti da animatori professionisti. Già solo questa estate l’ippodromo San Paolo è stato teatro di manifestazioni sempre gratuite e gremite, parallele alla programmazione ippica: minibasket, Flat Track, “Concorso Canoro per Voci Nuove”, esibizioni di cantanti del calibro di Lucio Dalla, Ivana Spagna, e tanto altro. Eventi questi che hanno confermato la validità del progetto e delle scelte, con un largo consenso da parte del pubblico.Nel progetto Free Time Square non poteva mancare allora uno spazio dedicato ai bambini anche per la stagione invernale: fiore all’occhiello dei prossimi mesi, oltre alla già nota kermesse legata al Palio dei Comuni, ovvero la sfida ippica più appassionante dell’anno e che diventa una grande festa popolare per tutti, sarà “Le domeniche per i bambini”, una serie di spettacoli per ragazzi che a novembre e dicembre avranno luogo al primo piano della tribuna. Dal teatro dei burattini alla magia, dalla giocoleria al teatro per ragazzi numerosi sono gli appuntamenti gratuiti che allieteranno i pomeriggi dei più piccoli, e non solo. L’ultimo appuntamento previsto per domenica 18 dicembre vedrà impegnati i bambini in prima persona in giochi e laboratori in vista della festa natalizia “Guardando al Natale”. L’attenzione particolare per i più piccoli rinforza il significato del progetto che guarda al futuro a conferma che, come recita lo slogan Free Time Square, l’ippodromo deve essere sempre più un luogo per tutti e di tutti.

MontegiorgioFree Time Square all’ippodromo “San Paolo”

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15 novembre 201122

Sport/News

In principio fu nel 1992: supertappa vinta in volata dal velocista Mario Cipollini, con passerella automobilistica che precedette l’arrivo del mitico Gino Bartali; poi fu il 2004, con sosta e partenza, di un Giro da brividi, nell’area dell’ex Serafini. Fedeli al detto “non c’è due senza tre”, l’11 maggio 2012 vedrà nuovamente il ritorno del felice abbinamento Porto Sant’Elpidio e Giro D’Italia. Sì, perché quel giorno, la corsa rosa tornerà a fare tappa nella cittadina rivierasca ed il suo lungomare a riempirsi di gente pronta a festeggiare il vincitore della Urbino - Porto Sant’Elpidio, tappa di ben 207 chilometri, che dalla città ducale attraverserà tutto l’appennino marchigiano, in un continuo e presumibilmente entusiasmante, saliscendi. Inutile nasconderlo: anche stavolta, ottenere un avvenimento di tale caratura, che riporterà il nome di Porto Sant’Elpidio alla ribalta nazionale e non, ha rappresentato un vero e proprio successo: “Poter ospitare un evento così importante - ha dichiarato a caldo, in quel di Milano, l’assessore allo sport, Milena Sebastiani - mi rende orgogliosa. L’Amministrazione Comunale sarà impegnata in prima linea per supportare il comitato organizzatore e degli imprenditori. Una grande occasione per promuovere ulteriormente Porto Sant’Elpidio a livello turistico”. Sulla stessa lunghezza d’onda, il Presidente del Comitato Organizzatore Piero De Santis: “Spero che l’arrivo in città della carovana dei “girini”, sensibilizzi la cittadinanza alla mobilità a due ruote e con l’obbiettivo di veder realizzato un velodromo”. Della tappa, parla invece Vincenzo Santoni, direttore tecnico: “La Urbino - Porto Sant’Elpidio è tappa di media intensità, completamente collinare. Interessante il finale: con 18 chilometri che circuiteranno intorno a Porto Sant’Elpidio. Il che, garantirà una mezz’ora di diretta, con arrivo sul lungomare”. Chi succederà a Cipollini? Favoriti i vari Basso, Contador, Gilbert, Cunego, Nibali, Sanchez o Rodriguez? E se invece, a Porto Sant’Elpidio, l’11 maggio 2012 trionfasse il marchigianissimo Scarponi? (u.f.)

Quella del F.C. Porto San Giorgio è l’unica squadra del Fermano nel pano-rama nazionale di calcio a 5, la società fondata nel 1997 oggi milita nel girone D di serie B: “E’ un risultato lusinghie-ro – sottolinea il presidente Daniele Urbani – che premia la coerenza e la professionalità di un gruppo societario e tecnico capace, nelle due precedenti stagioni sportive di vincere 2 campio-nati ed una Coppa Marche”. Quali sono gli obiettivi stagionali? “Più che parlare di obiettivi, sarebbe il caso di descrivere il percorso che ci ha condotti sin qui. Nello scorso aprile, immediatamen-te dopo la vittoria del torneo regionale di C1, avevamo di fronte un bivio: rivoluziona-re il quadro tecnico della squadra, magari cedendo alle lusinghe di qualche sedicente mago del mercato pronto a infarcire la rosa di fenomeni stranieri, oppure far leva sui ragazzi del nostro territorio. Eravamo senza una struttura adeguata per la categoria e nessuno di noi, dirigenti e tecnico, aveva mai calcato il proscenio di una ribalta così prestigiosa. Tutto questo senza considerare l’incremento esponenziale dei costi per l’iscrizione, la costituzione della formazione “Under 21” e le lunghe trasferte”. Come avete deciso di procedere? “Innanzitutto siamo ripartiti dalla guida tecni-ca, quella di Marco Capretti, (premiato come miglior allenatore della C1 Marche, ndr) capace di farci fare il doppio salto dalla C2. Abbiamo poi definito i ruoli all’interno della società secondo una modulazione differente”. Oggi, a sei mesi di distanza, i fatti sembrano avervi dato ragione…”E’ presto per dirlo – afferma Urbani – però abbiamo creduto di poter reperire sul nostro territorio dei ragazzi, meglio se giovani, capaci di giocare in una categoria così competitiva come la serie B. Pensi che siamo costretti a confrontarci con centri ben più importanti del nostro dal punto dell’indotto economico: Foggia, Barletta, Salerno, Molfetta, Pescara”. Oggi il FC Porto San Giorgio è quasi totalmente costituito da ragazzi marchigiani. “Abbiamo siglato – conclude Urbani – un accordo di collaborazione con l’Audax Montecosaro, grazie alla sensibilità del presidente Massimiliano Moretti e dei suoi collaboratori, che ci consente di poter partecipare al campionato Under 21. In più ci siamo concessi l’“extra” di un portiere, il brasiliano Enrique Rodrigo Carles, proveniente dall’Augusta Siracusa di serie A1. Oggi è un nostro considerevole valore aggiunto. Invito gli sportivi al PalaSavelli per sostenere i nostri colori!”.

Endrio Ubaldi

Porto Sant’Elpidio festeggia la “corsa rosa”

Si scrive Porto San Giorgio, si grida “serie B!”

Ciclismo/Nel 2012 sarà sede di tappaCalcio a 5/Obiettivo salvezza

Nei campionati italiani individuali e di società categoria Master 60 di atletica leggera che si sono svolti a Cosenza nei giorni scorsi, il montegranarese Francesco Bettucci (nella foto al centro del podio) ancora una volta ha fatto la parte del leone, andando a vincere addirittura 3 medaglie d’oro in altrettante gare, migliorando i suoi già prestigiosi record degli scorsi anni. Procedendo con ordine, il sessantaquatrenne geometra veregrense che ha gareggiato con la casacca della società Sef di Macerata, ha confermato l’oro nella specialità del Lancio del Martello di Kg. 5, già conquistato lo scorso anno a Roma. Bettucci ha conquistato il tricolore scagliando l’attrezzo ad una distanza di 37,64 metri, precedendo Roberto Mancini dell’Atletica Roma classe 1951 e l’altro alfiere della squadra romana Roberto Sagoni classe 1947. Dopo la fatica nel lancio del martello il portacolori della Sef Macerata ha conquistato il secondo oro nella gara del Lancio del Disco, arrivando alla misura di mt. 42,14 già nel primo lancio, che non è stata più superata. Ma la soddisfazione più grande per Bettucci è arrivata nella specialità del Martello con maniglia corta conosciuto anche come “Martellone”. In questa gara l’atleta veregrense dopo essere stato in testa fino all’ultimo turno di lanci, veniva scavalcato al 6° lancio dal romano Sagoni, già meda-glia di bronzo nel Martello di Kg. 5 e determinato a prendersi la rivincita, che scagliava il suo attrezzo alla distanza di mt. 13,93, ma la gara non era assolutamente finita, visto che nell’ultimo lancio a sua disposizione Bettucci arrivava addirittura a quota 14,06, per la sua grande felicità e quella di tutta la squadra maceratese, oltre agli spettatori presenti. (e.u.)

Tris d’oro per BettucciAtletica/L’ultrasessantenne domina a Cosenza

Portieri: Rodrigo Carles, Christian Petrini. Centrali: Alessandro Gabaldi, Paolo Luciani, Leonardo Menichelli. Laterali: Michelangelo Romano, Andrea Fusco, Lucas Nicolas Munafò, Lorenzo Ariozzi, Matteo Muzi, Lorenzo Micozzi, Marco Giulietti, Luca Simoni. Pivot: Achille Angelini, Federico Giulianelli, Danilo Cle-menti, Livio Panichi. Allenatore: Marco Capretti.

La rosa

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15 novembre 201123

Prossima uscita 15 dicembre 2011

ANNO 9 - n.11 - 15 novembre 2011

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Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003

Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro SabbatiniP.R.:Patrizia Scaloni Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti PompaVignette: Daniele Ripani, Stampa: Bieffe industria grafica - RecanatiRedazione: Mariateresa Ferroni, Paolo Galletti, Francesca PasqualiHanno collaborato alla redazione di questo numero: Federica Balestrini, Andrea Braconi, Renzo Ciriaci, Uberto Frenquellucci, Daniele Maiani, Carmela Marani, Loredana Tomassini, Endrio UbaldiDir. Amministrativo: Gianfranco SabbatiniWebmaster: Aranea (tel. 0734.776001)

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Sport/NewsInfo utili

Da qualche tempo il Corriere News sta seguendo con passione l’attività dell’associazione sportiva e culturale per disabili Anthropos di Civitanova Marche che, con i suoi atleti, continua a mietere successi e riconoscimenti in Italia e nel mondo. Lo scorso mese di ottobre si sono svolti in Liguria i Global Games (campionati mondiali multidisci-plinari per la disabilità intellettiva e relazionale) organizzati dalla FISDIR Italia. A far parte della squadra azzurra c’era anche Ruud Koutiki (il nome intero è Koutiki Tsilulu Ruud Lorain Flo-rany) di Maltignano (Ascoli) atleta dell’Anthropos convocato per la disciplina dell’atletica leggera. Ruud è stato iscritto alla manifestazione nei 100m e nei 200m piani e proprio in occasione dei 100m piani, al termine di una finale contrassegnata da tre false partenze ed altrettante squalifiche, Ruud fissava il cronometro a 11”19 laureandosi Campione del Mondo che ha fatto entrare lui e la nostra nazionale tra i grandi dello sport mondiale. Ruud (nato in Congo) da 10 anni è in Italia e da 2 anni è atleta tesserato per la nostra associazione, seguito in collaborazione con l’ASA Ascoli Piceno ed il tecnico Mauro Ficerai, ha già ottenuto molteplici titoli Italiani nelle due prove 100m e 200m sia indoor che autdoor, è il nostro campione, il campione di tutti e della sua famiglia. Ora lo attende la sfida di impostarsi in una gara mai provata “il salto in lungo” (una delle sole tre prove, insieme ai 1500m ed al getto del peso, che saranno presenti per la disabilità intellettiva relazione ai prossimi Giochi Olimpici di Londra 2012), e dovrà farlo in pochi mesi giacché l’ultima gara utile per ottenere la misura ufficiale è rappresentata dai Campionati Europei in Svezia del marzo 2012. Ma in casa Anthropos c’è un altro alteta, questa volta proveniente dal Fermano, ed esattamente da Grottazzolina, di cui vale la pena parlare: è Riccardo Scendoni (foto), classe 1984, con il sodalizio civitanovese dal maggio 2010. Nella sua stagione di esordio Riccardo si è fatto subito notare per le grandi possibilità di miglioramento e crescita ed ha ottenuto anche il suo primo titolo di Campione Italiano in occasione degli Italiani FISPES 2010 a Reggio Emilia nei 200m categoria T44. Nella stessa occasione ha vinto anche la medaglia d’argento nei 100m piani. Da subito i tecnici della nazionale Italiana lo hanno inserito nella lista degli atleti di interesse nazionale e lo hanno convocato per vari raduni e meeting, sostenendolo anche nel miglioramento tecnico della protesi usata per le corse (Riccardo a causa di un brutto incidente ha perso il piede destro). Nel 2011 Riccardo ha iniziato subito col botto e con due titoli di Campione Italiano Indoor ai Campionati Italiani di Ancona nel marzo scorso. Le gare che lo hanno visto sul gradino più alto del podio sono i 60m piani ed i 200m piani. Nel giugno scorso si è laureato Campione Italiano nei 100m e 200m ai Campionati italiani di Padova; a luglio ha partecipato, con la nazionale Italiana, ai Campionati Open di Germania a Monaco e ha vinto una importante medaglia di bronzo nei 200m piani avvicinandosi al tempo che gli consentirà l’approdo alle Olimpiadi di Londra 2012 che rappresenta l’obbiettivo primario per lui e per il tecnico che da sempre lo segue: Milko Campus. In bocca al lupo, Riccardo

Alessandro Sabbatini

Koutiki e Scendoni, dalle Marche al mondo

Sport disabili/Risultati brillanti in casa Anthropos

Centri di avviamento sportivoper bambini delle materne ed elementari (C.A.S.)Corsi di preagonistica per ragazzidelle scuole medieCorsi di ginnastica per adulti, mattutini, pomeridiani e serali, con insegnanti diplomati IsefCorsi di riabilitazione funzionale e post-infortunioConsulenze psicomotorie per ragazzidiversamente abiliPreparazione atletica per tesserati di altre discipline, quali calcio, pallacanestro, pallavolo, sci e ciclismo

Valorizzando i talentiValorizzando i talenti

Sede utilizzata: Fermo - Pista di Atletica- Via G. Leti 82/bPer informazioni: tel. 0734.227314 - [email protected]

ORGANIZZA:

Dal 1946 l’A.S.D. Sport Atletica Fermosvolge attività agonistica maschile e femminilesulle piste di tutta Italia, valorizzando i talenti locali per lanciarli nell’Olimpo nazionale dell’atletica leggera.

Azienda Informa/Q-bo WellnessNatale in formaPer chi fa il conto alla rovescia in attesa che arrivino le vacanze di Natale. Per chi non vede l’ora di riposarsi e di farsi coccolare. Per chi in quei giorni non perderà occasione per mantenersi in forma. Q-bo Wellness, con l’approssimarsi delle festività natalizie, offre a tutti la possibilità di acquistare dei voucher da regalare ad amici, parenti e familiari che vogliano rilassarsi, divertirsi o restare in forma. Un massaggio rilassante o tonificante, un percorso benessere, qualche ora di personal training, piscina o palestra, prodotti di bellezza e molto altro, per un regalo utile e di sicuro originale, che non potrà non essere apprezzato. Da quest’anno, inoltre, sarà possibile fare acquisti anche on line all’indirizzo shop.q-bowellness.it. In questo modo, comodamente da casa, si potrà regalare salute e relax ad amici e parenti. Quale augurio migliore di tanto benessere?

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