CORRIERE NEWS SETTEMBRE 2012

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Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno. CN/FM/0346/2012

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La nuova scuola

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15 settembre 20122Inchiesta/Scuola

Le tanto attese vacanze estive sono giunte al termine e alle idi di settembre già si sente parlare di una scuola in crisi e da rifare. A farsi sentire non sono però i soliti insegnanti e genitori, bensì i giovani scolari. Quali sono le problematiche principali delle scuole fermane? “Quelle più frequenti fanno capo all’edilizia scolastica, alla mancanza di materiali e di aule idonee”, spiega Alberto Rastelli, coordinatore della Federazione degli Studenti del Fermano. “Spesso, in caso di pioggia e condizioni climatiche avverse, alcune aule risultano inagibili per diversi giorni provocando numerosi disagi al sistema scolastico. La man-canza di aule LIM o di adeguate palestre è dovuta soprattutto a un’architettura scolastica non all’avanguardia: le palestre nella maggior parte delle scuole sono piccole e poco attrez-zate, mentre l’utilizzo delle aule LIM è ancora un sogno. Altro problema è la mancanza di aule magne capaci di accogliere tutti gli studenti in assemblee e riunioni. Spesso i rappresen-tanti d’istituto sono costretti a dividere gli scolari in blocchi, per far sì che tutti possano partecipare all’assemblea”.

“Le stagioni di tagli avvenute negli anni scorsi hanno com-portato la mancata erogazione di fondi regionali per l’asse-gnazione di borse di studio a famiglie con un basso reddito”, prosegue Francesco Marinozzi, coordinatore dell’Asso-ciazione ‘Ribalta-Alternativa ribelle’. “Al contrario, sono aumentati i finanziamenti indirizzati a scuole private, le quali a mio avviso rappresentano l’atto pratico della mercificazio-ne della cultura e dei saperi”. Come vengono affrontate tali problematiche dalla vostra Federazione e quali risultati avete ottenuto? “A Fermo abbiamo cercato di far confrontare gli studenti su varie questioni organizzando volantinaggi per sensibilizzare l’intero mondo studentesco”, dice Alberto. “Le problema-tiche scolastiche vengono affrontate quotidianamente dalla nostra associazione nel corso delle riunioni settimanali, con l’organizzazione di assemblee pubbliche su temi d’attualità e con manifestazioni di piazza. Abbiamo cercato di rendere l’ambiente scolastico più accogliente cercando di promuo-vere la raccolta differenziata e abbellendo le aule comuni.

In alcune scuole abbiamo stanziato soldi per ricomprare cartine, tavole periodiche e materiali da laboratorio. Nelle altre scuole c’è ancora molto da lavorare”.Quali sono le vostre prospettive future?“Confidiamo nel disegno di una scuola europea indirizzata all’integrazione culturale, alla solidarietà tra i popoli. Una scuola che veda la cultura come bene comune e che sia palestra di democrazia. Non vogliamo che si parli solo di tagli lineari, ma che si cerchi di promuovere ricerca e cultura. A livello locale continueremo ad impegnarci. La Federazione si compone di giovani competenti, pronti a mettersi completamente in gioco”. Meno ottimista sembra essere Francesco che conclude dicendo: “Le aspettative autunnali non sono delle più rosee, dal momento in cui il ministro Profumo ha preannunciato una serie di riforme come l’aumento delle tasse universitarie che comporterà una intensificazione della mercificazione della cul-tura e ad una elitarietà della partecipazione scolastica, in par-ticolar modo universitaria. Detto ciò, sarà un anno di lotta”.

Federica Balestrini

raghettandoci attraverso una estate di crisi niente male, un sole da deserto africano non meno dan-noso, una siccità di quelle che si

ricorderanno negli annali, siamo arrivati a settembre. Se tanto mi dà tanto, direte voi cominciando a mettervi le mani in tasca per gli scongiuri di rito, cosa ci aspetta adesso? Tanto per cominciare hanno riaperto le scuole e chi tiene famiglia sa cosa tutto que-sto significhi. Passo indietro: c’è una perso-na, o meglio una “personcina” che da dieci anni accompagna la vita di questa pubblica-zione in maniera discreta e silenziosa come solo i bambini sanno fare, beati loro! Parlo di mio figlio Leonardo: da piccolo è stato ospitato in foto tante volte per illustrare arti-coli e anche per una copertina, se non erro; ora è cresciuto, va in quinta elementare e io, babbo fanatico, già comincio a vedere e sognare il suo futuro come solo l’egoismo degli adulti è capace di fare, modellandolo nella fantasia secondo quello che per me è il

Bello, il Buono e il Giusto. Un atteggiamento comune a tutti i genitori, credo, e vi voglio dire cosa spero io per Leo: vorrei che da adesso entrasse in una scuola dove per lui fosse un piacere trascorrere il tempo, imparando non solo nozioni ma anche le regole della civiltà, della morale e dell’etica, naturalmente spiegate come si deve fare a un bambino. Vorrei che gli insegnanti che a lui si dedicano lo potessero fare privi di ogni preoccupazione di ordine economico e di mantenimento del posto di lavoro, in modo da poter trasferire a mio figlio tutto il sapere di cui ha bisogno in estrema serenità e con quella passione che può manifestarsi solo se si vive una situazione soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Vorrei anche che l’unica preoccupazione seria per gli inse-gnanti fosse quella, peraltro ben retribuita, di aggiornarsi costantemente, in modo da rendere sempre più efficiente il metodo con cui si trasmette il sapere. Vorrei e sogno una scuola che Leo non percepisca come un campo di gara in cui dover dimostrare di essere il più bravo, ma vedesse quel luogo

come un posto che incentivi e soddisfi la sua fame di sapere. E so benissimo che Leo-nardo, rispetto a tanti altri bambini italiani, è fortunato perché la scuola che frequenta, a costo anche di sforzi personali di tutti (docenti e genitori), gli garantisce anche di più di quello che le scuole italiane in genere normalmente garantiscono ai propri alunni. Ecco, so che in futuro i tempi saranno duri, che dovremo pagare debiti non nostri, e che solo forse ci riusciremo, ma c’è una cosa che dà il metro della civiltà di un popolo e che mai deve essere toccata, succeda tutto intorno qualsiasi cosa debba succedere: la formazione umana e l’istruzione delle nuove generazioni. Da ciò uno Stato forgia i futuri cittadini ed è assolutamente necessario che proprio attraverso la scuola si trasmet-tano quei valori che poi saranno accanto ai nostri ragazzi per tutta la vita. Quindi sosteniamo la scuola italiana e indigniamoci sempre quando qualcuno tenta di svilirla e di modellarla a fabbrica di automi e non di “geni”: nel senso del potenziamento delle proprie attitudini, delle proprie possibilità di

apprendere, di formarsi, di arricchirsi uma-namente, intellettivamente e culturalmente, in funzione di un apporto costruttivo da dare, una volta pronti, alla società tutta. Ma “mala tempora currunt”, e chissà se il sogno non degeneri definitivamente nell’incubo. Le avvisaglie, ahimè, ci sono tutte.

Tdi Daniele Maiani

Si torna sui banchi di scuola: che troveranno i nostri figli?

Sogno di una Scuola di fine estate

La scuola d’oggi, la città di domaniLe associazioni studentesche fermane raccontano i problemi all’interno degli istituti scolastici

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La scuola è un luogo di formazione e di crescita. Un luogo in cui si passano anni della propria vita per imparare ed acquisire competenze. Quando si entra in una scuola si deve avere la certezza di stare in un posto sicuro. La realtà però ci dice che a volte (spesso?) non è così. Un soffitto che crolla all’improvviso, le pareti che si sbriciolano dopo una scossa di terremoto, non sono disgrazie dovute al caso o alla natura. O almeno, non solo. Una buona parte di responsabilità ce l’hanno gli uomini. Gli uomini in questione sono i “proprietari” delle scuole: Comuni, Province, Regione e Stato, che devono garantire la sicurezza di questi edifici e, di conseguenza, di chi si trova all’interno. Per scoprire come stanno le scuole del Fermano abbia-mo sentito i due Comuni più grandi della provincia: Fermo e Porto Sant’Elpidio. Trattandosi di Comuni, la loro competenza in materia di edilizia scolastica è limitata agli asili, alle scuole elementari e alle medie. Partiamo da Fermo. A descriverci lo stato delle scuole della città è stato l’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Montanini. “Durante l’estate – ha spiegato – abbiamo cercato di esaudire la varie richieste che sono pervenu-te dalle direzioni didattiche per la manutenzione dei 31 plessi di nostra competenza. Certamente, rispetto alle necessità, le forze di cui possiamo disporre, sia umane che economiche, sono quelle che oramai conoscono tutti. Abbiamo comunque cercato di intervenire su situazioni che vedevano un ritardo di parecchi anni, penso ad esempio alle tinteggiature delle strutture”.Quali sono stati gli interventi più corposi già messi in campo e quali quelli che dovranno partire a breve?“Comincio da Capodarco dove, oltre al consolidamen-to statico per il rispetto delle norme antisismiche, sono stati sistemati gli interni per distribuire diversa-

mente la scuola tra materna ed elementare. Un lavoro che avevamo annunciato un anno fa e che è stato portato a compimento. Altro intervento significativo è la sostituzione in corso di gran parte degli infissi deteriorati presso la scuola media “Da Vinci”, per un importo di circa 100 mila euro. Inoltre, dovranno partire i lavori per l’ampliamento della scuola materna ed elementare di Salvano per circa 450 mila euro e di efficientamento energetico della scuola elementare di San Claudio, sempre per 450 mila euro”.Passiamo alle scuole del comune costiero. “Dopo la decisione del Ministero di aumentare gli alunni in ogni classe – ci dice l’assessore ai Lavori Pubblici di Porto Sant’Elpidio, Marco Catini – abbiamo investito una parte importante del bilancio per pianificare ed eseguire i lavori necessari a garantire la sicurezza degli alunni. L’aumento degli studenti per ogni classe ci ha spinti ad adeguare alcune aule in modo da renderle più spaziose e confortevoli”.Qual è lo stato dell’arte?“All’interno della scuola elementare “Pennesi” è stato demolito un divisorio in laterizio ed è stato rifatto con una parete fonoassorbente in cartongesso. In questo modo abbiamo insonorizzato le classi, rendendole più vivibili. Alla scuola “Cretarola” l’intervento è stato mirato alla realizzazione di due aule grandi rispetto alle tre piccole di partenza. Anche in questo caso abbiamo dotato la struttura di pareti fonoassorbenti. Consapevoli dell’importanza delle nuove tecnologie abbiamo realizzato alcune postazioni internet nella sede del Primo circolo didattico e sono state create le condizioni per inserire nei plessi scolastici della città le lavagne interattive multimediali. Nella scuola, però, non ci sono solo gli studenti. Per questo abbiamo realizzato due nuove postazioni per il personale all’interno della Direzione didattica del Secondo circolo”.

Gli interventi negli edifici di Fermo e Porto Sant’ElpidioObiettivo: istituti più sicuri

Equilibrio. È questo l’elemento che emerge andando a scorrere le liste di iscrizione alle classi prime superiori delle scuole del Fer-mano. I dati che ci sono stati forniti parlano di un testa a testa tra licei ed istituti tecnici, con una discreta ripresa dei secondi sui primi.Tengono, comunque, i licei. Il preferito rimane lo Scientifico, seguito dall’Artistico, dal Pedagogico, dal Classico e dal Linguisti-co. Significativa, come già anticipato, la “riscoperta” degli istituti tecnici, su tutti l’inossidabile Iti “Montani”. Bene anche la Ragio-neria e l’Ipsia. In coda alle scelte dei nuovi studenti della provincia i Geometri e l’Agraria.Partiamo da Fermo e vediamo nel dettaglio i diversi indirizzi delle scuole e il relativo numero di iscritti. A frequentare il primo anno del Liceo classico saranno in 97; in 84 hanno scelto il Liceo delle Scienze umane (ex Liceo pedagogico) e in 32 quello con indirizzo economico-sociale. Sulla stessa linea lo Scientifico, con 94 nuovi iscritti; 46 “matricole” hanno preferito l’opzione delle scienze appli-cate e 87 l’indirizzo linguistico. Dopo la trasformazione in liceo, l’ex Istituto d’Arte avrà 83 nuovi iscritti. Quanto alle scuole tecniche, nuovo boom per l’Iti con 400 arrivi. Confermato l’apprezzamento per la Ragioneria (87 gli iscritti all’in-dirizzo Amministrazione, finanza e marketing e 58 al Turismo), mentre in 53 hanno optato per i Geometri. Dei sei indirizzi proposti dall’Ipsia, a riscuotere maggior successo è stato quello elettronico (40 iscritti). In 36 hanno preferito l’indirizzo calzaturiero e moda, in 29 quello meccanico, in 27 quello da estetista, in 21 quello da acconciatore e in 14 quello elettrico. Spostandosi dal capoluogo, il Liceo artistico di Porto San Giorgio avrà 36 nuovi iscritti. A Porto Sant’Elpidio al primo anno dell’Al-berghiero saranno in 107, alla Ragioneria 45 e allo Scientifico 40. 40 anche le “nuove leve” dello Scientifico di Montegiorgio. Sem-pre nel comune della media Valtenna, in 46 hanno scelto l’Agraria e in 25 la Ragioneria. Sono, infine, 98 i nuovi studenti dell’Istituto alberghiero di Sant’Elpidio a Mare. (f.p.)

Le scelte delle “nuove leve”

Scuola delle mie brame… qual è la preferita del reame?di Andrea Braconi e Francesca Pasquali

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15 settembre 20124Inchiesta/Scuola

Davanti ad un grande cambiamento c’è chi comincia a rimpiangere il passato senza neppure aver ben capito in cosa consista la novità e chi lo accetta con favore insieme alle sue possibili conseguenze. “Apocalittici” e “integrati”, li chiamava Umberto Eco. Negli ultimi anni il mondo della scuola, con riforme che si susseguono ad ogni cambio di governo, sta mettendo a dura prova gli apocalittici. L’ultima novità a cui loro, ma anche gli integrati, devono abituarsi è il riordino degli istituti scolastici. Il decreto legge n. 111 del 2011 ha infatti obbligato tutte le scuole italiane a raggrup-

parsi in Isc (Istituti scolastici comprensivi). Formato da scuola d’infanzia (ex asilo), scuola primaria (ex scuola elementare) e scuola secondaria di 1° grado (ex scuola media), per essere autonomo, e quindi vedersi assegnato un dirigente scolastico (ex preside), un Isc deve avere almeno 1.000 alunni iscritti. Nel Fermano la riforma ha portato alla soppressione di 10 direzioni didattiche (scuole d’infanzia e scuole primarie) e di 3 scuole secondarie di 1° grado, e alla nascita di 10 Isc che si aggiungono ai 6 già esistenti. Vediamo nel dettaglio cosa è cambiato.

Con la riforma gli istituti comprensivi sono diventati sedici

Le “nuove” scuole del Fermano

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Inchiesta/Scuola

Una cosa è certa: la scuola come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi non esiste più. Basta con i compartimenti stagni che vedevano in asili, elementari e medie tre realtà a se stanti. Da quest’anno la scuola sarà “verticale”.Abbiamo messo a confronto le opinioni di due dirigenti scolastiche di Fermo: Anna Maria Isidori dell’Isc “Betti” e Marinella Corallini dell’Isc “Da Vinci”. Come cambieranno scuola ed insegnamento con l’istitu-zione degli Istituti scolastici comprensivi?Anna Maria Isidori: “La scuola cambierà innanzi tutto morfologicamente. Sul territorio del comune di Fermo si è avuta una fortissima frammentazione delle realtà scolastiche esistenti e con la riforma è stata operata una riaggregazione che per ora funziona solo sulla carta. Si sono costituite nuove entità cui si dovrà dare una connotazione, un’anima. Nel creare un nuovo progetto unitario di scuola si accentuerà l’attenzione sui percorsi di apprendimento. L’idea di curricolo verticale conduce, infatti, a rivedere quei modelli d’insegnamento ancora centrati sulla trasmissione di contenuti per promuovere lo sviluppo di competenze, cioè quelle capacità di usare conoscenze, abilità e risorse personali, sociali o metodo-logiche, in situazioni di studio o di esperienza”.Marinella Corallini: “Per noi non si tratta di una novità, in quanto la scuola Da Vinci, insieme alla Ungaretti, già da prima della riforma era organizzata in Isc. Comunque capisco le preoccupazioni dei dirigenti che per la prima volta si trovano ad affrontare l’esperienza dell’istituto comprensivo. Per quanto riguarda la scuola sarà necessa-rio riorganizzarla settorialmente. Le varie scelte dovran-no essere fatte con gradualità. Quanto all’insegnamento ne uscirà arricchito: gli insegnanti potranno creare un cammino unitario che va dalla scuola dell’infanzia alla

secondaria di primo grado, confrontarsi sulle scelte progettuali, metodologiche e valutative e ideare percorsi personalizzati per ogni alunno in base a quelle che sono le sue caratteristiche”.Da questa riforma la scuola trarrà più vantaggi o svantaggi?Anna Maria Isidori: “Negli istituti comprensivi è superata la tradizionale concezione che ripartiva la responsabilità educativa fra i vari segmenti scolastici. Gli utenti diventa-no, per undici anni, alunni di uno stesso istituto. La con-tinuità verticale va considerata da due prospettive: quella dell’allievo che apprende e quella dell’organizzazione didattica che si va componendo. Se si considerano i bisogni degli allievi, la continuità educativa e didattica e il lavoro integrato all’interno del ciclo di base rendono più efficaci l’istruzione e la formazione degli studenti. I docenti dovranno dialogare a livello interprofessionale e per questo va costruita una dimensione organizzativa in cui possano crescere la condivisione e il senso di appar-tenenza. Il limite che può manifestarsi è che questa sfida al cambiamento sia percepita dagli operatori scolastici come imposta dall’esterno, e per alcuni versi, faticosa da realizzare in tutte le sue implicazioni”. Marinella Corallini: “I dubbi che si hanno riguardo agli Isc sono dovuti soprattutto ad una questione culturale. Fino ad oggi gli insegnati delle scuole materne si rapportavano solo con i loro colleghi e lo stesso valeva per quelli delle elementari e delle medie. Ora sarà necessario aprirsi ad un confronto verticale. Starà all’abilità del dirigente fare in modo che si crei una cultura della comprensività dell’isti-tuto. Tra gli aspetti negativi ci sono il taglio delle dirigenze e il fatto che i dirigenti si troveranno a gestire istituti molto numerosi. Uno degli obiettivi sarà quindi riuscire a mante-nere un clima di umanità e condivisione; viste le tante cose da fare c’è il rischio che dirigenti e impiegati amministrativi si trasformino in burocrati. Stesso discorso per il taglio del

personale. E’ vero che per quanto riguarda gli insegnanti è stato mantenuto il numero dello scorso anno, ma è anche vero che sono aumentati gli iscritti, per cui le classi sono sempre più numerose. Notevole invece è stata la riduzione del personale Ata. Se il Comune non ci darà una mano per la gestione della mensa probabilmente quest’anno non riusciremo a garantire il servizio”.Nel riordino della scuola prevalgono ragioni educative o economiche?Anna Maria Isidori: “Penso che questo cambiamento fosse auspicabile in via di principio ma che sia avvenuto in maniera troppo repentina: la causa si rintraccia eviden-temente nel momento economico che vive il Paese. In ogni caso ho la certezza che nelle scuole esistano energie ed esperienze professionali tali da gestire al meglio l’in-novazione”.Marinella Corallini: “Che il discorso educativo mascheri altro è indubbio. Di questa riforma è stato esaltato soprat-tutto l’aspetto della continuità pedagogica, ma è neces-sario evidenziare anche gli elementi negativi. Comunque, se dimentichiamo che la riforma fa parte di una revisione della spesa pubblica, l’istituto comprensivo in sé offre alla scuola molte possibilità di crescita”.

Il parere delle dirigenti scolastiche Anna Maria Isidori e Marinella Corallini

Come sarà la scuola del futuro?di Francesca Pasquali

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15 settembre 20126Inchiesta/Scuola

Il termine Scuola, da sempre, è legato a doppio filo a quello di Trasporto Pubblico Locale. Migliaia, infatti, sono gli studenti che da tutti gli angoli del territorio si muovono durante la settimana verso gli Istituti superiori dislocati nelle varie città. Della situazione in apertura del nuovo anno scolastico abbiamo discusso con Pino Rutolini, direttore della Steat, socia al 78% della Trasfer, titolare dei contratti di servizio, la cui composi-zione societaria è completata dalla Sirio, società consortile composta da cinque aziende: Portesi di Montegiorgio, Sam di Montegranaro, Piergallini di Monterubbiano, Ciuccarelli di Grottazzolina e Senesi Filippo di Lido di Fermo.“Come tutti gli anni, ripartiamo con la stessa situazione con cui finiamo l’anno scolastico precedente, perché quello è l’unico dato certo che riusciamo ad avere. Normalmente non ci sono grandissime variazioni nel numero degli studenti, sono più o meno sempre quelli, anche se ultimamente abbiamo avuto un calo verso Fermo da parte della zona calzaturie-ra a favore di Civitanova Marche. Una flessione ulteriore l’abbiamo avuta, gradualmente, dalla zona di San Benedetto del Tronto e Grottammare. Attualmente grossi problemi non li prevediamo, ma l’unica cosa che un pochino ci preoccupa è la situazione da Civitanova / Porto Sant’Elpidio a salire per Fermo, dove l’anno scorso a seguito dei tagli e visti i numeri che c’erano siamo riusciti a garantire il trasporto pur riducendo una corsa. Quella è una situazione limite, che dobbiamo verificare con i nuovi numeri e che speriamo di mantenere, perché altrimenti sarebbe un problema da un punto di vista finanziario e non solo”.Intanto, gli abbonamenti sono rimasti invariati. E di questi tempi è bella una notizia.“Le tariffe sono imposte dalla Regione che, anche quest’anno, ha deciso di non aumentarle. Da un punto di vista prettamente aziendale non è una scelta positiva ma, ovviamente, comprendiamo che in una fase come questa andare ad incidere sulle fami-glie sarebbe alquanto complicato. Certo, per noi che abbiamo avuto un aumento di costi relativi al gasolio e di conseguenza anche altre voci di spesa per circa il 20%, è chiaro che un mancato provvedimento sulle tariffe ci penalizza. Siamo però chiamati a fare sforzi, per garantire un servizio efficace pur in assenza di un adeguamento delle risorse”.Qualche numero sugli studenti che usufruiscono dei vostri mezzi?“Come Trasfer siamo sui 3,5 milioni di viaggiatori all’anno, di cui, da una stima appros-simativa, possiamo dedurre 2,5 milioni di studenti”.Avete operato cambiamenti significativi sulle corse, legati ad esigenze di carattere scolastico?“Sotto questo punto di vista, di concerto con l’Amministrazione provinciale che ha com-preso la situazione e si è fatta anche carico nei confronti degli Istituti scolastici di far capire che ogni piccola modifica avrebbe comportato un aggravio dei costi, nonostante qualche piccolo correttivo siamo riusciti a sostenere il servizio sia organizzativamente sia finanziariamente senza grossi contraccolpi”. (Andrea Braconi)

Vista la tendenza degli ultimi anni alla riscoperta delle scuole tecniche e professionali che forniscono sbocchi lavorativi immediati, abbiamo chiesto al presidente di Confindustria di Fermo, Andrea Santori, come il mondo dell’istruzione possa convergere con quello delle imprese e dunque del lavoro. Esiste insomma un modo per far sì che due sfere apparente-mente tanto lontane come quella del “sapere” e quella del “fare” possano dialogare? Forse sì.Santori presiede la Fondazione Its (Istruzione tecnica superiore settore moda e calzature - Nuove tecnologie per il Made in Italy) che ha attivato due corsi per la formazione post diploma perché “sia come presidente di Confindustria che come imprenditore – spiega – ritengo sia necessario creare un ricambio generazionale un po’ a tutti i livelli, non solo a livello di mana-gement ma anche quello dei nostri collaboratori che operano manualmente nel calzaturiero”. Intuire in quale direzione orientare i corsi non è stato difficile; è bastato chiedere agli imprenditori quali tipi di figure professionali risultassero più preziose per il tessuto produttivo di riferimento e attivare due corsi: il primo incentrato sul controllo qualità e il secondo sul marketing.L’accesso ai corsi, articolati nella prima parte in lezioni teoriche e nella seconda in stage presso aziende, è avvenuto dopo la selezione di duecento ragazzi da parte di una commis-sione di insegnanti che ne ha dichiarati idonei cinquanta valutandone competenze tecniche, informatiche e conoscenza dell’inglese. Questo tipo di formazione viene finanziata dal Mini-stero dell’Istruzione e dalla Regione Marche e non rappresenta alcun tipo di costo per gli imprenditori delle aziende ospitanti che, al contrario, hanno tutto da guadagnarci.Il primo dei due corsi, che si è tenuto presso l’Istituto “Montani” di Fermo, è iniziato a settembre dello scorso anno ed è terminato a luglio di quest’anno e già i riscontri non sono mancati, poiché i corsisti sono stati richiesti per essere assunti dalle aziende ospitanti bisognose di manodopera specializzata. Per Santori, che considera quella della scuola una priorità assoluta del suo mandato, questi risultati sono il segno che la collaborazione con gli istituti funziona e che questi ultimi si stanno rivelando più disposti a mettersi in discus-sione, meno arroccati su sé stessi e più attenti a concentrarsi sulle prerogative del mercato.Un’altra buona notizia è che dai fondi erogati necessari a coprire i costi di due anni di forma-zione, ne sono stati risparmiati una quantità sufficiente che, visti i risultati e le innumerevoli richieste di adesione, serviranno a finanziare un anno ulteriore, augurandosi che il Ministero sia d’accordo e garantisca anche per il quarto anno. Il secondo corso dedicato al marketing si terrà presso l’Istituto “Corridoni” di Civitanova, inizierà entro settembre e terminerà a luglio 2013. “Per questi ragazzi – informa Santori – ci sarà da quest’anno anche la possibilità di andare all’estero, in Inghilterra, per l’apprendimento dell’in-glese e la conoscenza di alcune fabbriche produttive presenti sul luogo, o in Spagna e Portogallo, o nei distretti calzaturieri dell’Est Europa. Soprattutto chi fa marketing deve essere pronto a pren-dere la valigia e a spostarsi per il mondo a vendere un determinato prodotto”. (Serena Murri)

Pino Rutolini, direttore della Steat La Fondazione Its e i corsi di formazione post diploma

Un servizio adeguato Scuola e mondo del lavoro

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Inchiesta/Scuola

Boia chi molla: una frase che evoca echi sini-stri (anzi, destri!), ma che riferita alla scuola assume una valenza positiva e che esprime la determinazione da parte di chi opera in questo settore a non abbandonare la trincea, a tenere con le unghie e con i denti un fronte bombardato da “fuoco amico”, ovvero mas-sacrato dalle bordate che vengono proprio da chi dovrebbe sostenere quella che è la fucina delle nuove generazioni. Sarebbe facile cedere alla tentazione di fare il minimo sindacale e fregarsene delle conseguenze. E invece no: la scuola resiste, anzi, contrattacca. E più la situazione si fa difficile, più la scuola si pone come l’unica alternativa al tentativo di fare di un popolo dai trascorsi culturali gloriosi una massa incolta, ignorante, disimpegnata e, dunque, inoffensiva per il Potere. E così accade che nel nostro territorio quest’anno si assista

a un incremento esaltante: oltre 1.000 le nuove iscrizioni suddivise nelle varie scuo-le, alcune delle quali, come ad esempio il glorioso Liceo Classico “Annibal Caro” di Fermo, dovranno addirittura aprire nuove sezioni. Alla faccia del fuoco amico e dei massacratori della scuola. E cosa trovano tutte queste giovani leve, queste piccole grandi speranze per un mondo migliore? Trovano, è vero, apparati scolastici che vivono grandi difficoltà, ma popolati da operatori preparati e determinati decisi ad offrire la migliore formazione possibile, a costo di sacrificarci del proprio e alla faccia del magro stipendio. E non ci si limita a svolgere pedissequamente il programma scolastico, ma si cerca di offrire ai ragazzi la massima possibilità di espressione valo-rizzandone le attitudini, le passioni: e allora teatro, musica, danza, ricerche letterarie e scientifiche a tema, fotografia, sport…

Insomma, un’infinità di cosiddette attivi-tà extracurricolari che vedono coinvolti i ragazzi anche al di fuori del normale orario scolastico. E i ragazzi si lasciano volentieri coinvolgere, anche se si tratta di sacrificare il pomeriggio, anche se ciò comporta il dover conciliare queste attività con le ore libere o da dedicare ai compiti a casa. Perché i ragazzi, se li sai coinvolgere, appas-sionare, motivare, rispondono alla grande. Perché non è vero che l’unica alternativa alla noia e al disimpegno è lo sballo. E allora bisogna dire un grazie grosso a chi è capace di compiere un miracolo così gran-de: grazie a presidi e insegnanti illuminati e generosi che non cedono alla tentazione di portarsi a casa lo stipendio col minimo sforzo possibile. E così, da aprile in poi, è tutto un fiorire di manifestazioni con le quali la scuola esce dalle sue mura e si offre al territorio, riempiendo teatri con colorati,

vivaci e qualificati saggi pubblici finali in cui i ragazzi esprimono, spesso con qualità insospettabile, le loro varie capacità, le loro passioni. Emblematico, a questo proposito, il Laboratorio teatrale che è diventato il fio-re all’occhiello del Liceo Classico “Annibal Caro” di Fermo: una realtà lunga ormai 18 anni che si conclude con una rappresen-tazione che spesso non ha quasi nulla da invidiare a messe in scena professionali. Insomma, alla faccia dei corvi, la povera scuola bastonata, tagliuzzata, massacrata da scelte a dir poco inconsulte, non si arrende. E le sue porte non le spalanca solo di matti-na, per assolvere al semplice “obbligo”, ma anche di pomeriggio, per tutti quei ragazzi (e sono sempre di più), a cui il semplice “obbligo” va stretto e sentono il bisogno di far spaziare la propria creatività, le proprie passioni, la propria voglia di approfondire. Insomma, appunto: boia chi molla.

La Scuola oltre i programmi: fioriscono le “attività extracurricolari”

Di mattina il dovere, di pomeriggio la passione

Vaglielo a spiegare ad un bambino di dieci anni che lo zaino che per settimane ha visto pub-blicizzato in tv costa troppo per le tasche di mamma e papà. Ed è solo la punta dell’iceberg. Astuccio, diario, quaderni, penne, matite, pastelli colorati: una miriade di oggetti parte di quel costoso universo chiamato cancelleria scolastica. Poi ci sono i libri. Che se tuo figlio fre-quenta le elementari ti salvi. Ma se è arrivato in prima media o in primo superiore, il salasso è garantito. Il primo anno di ogni ciclo di studi è il peggiore. Bisogna ripartire da zero; giusto lo zaino potrebbe essere risparmiato e, visti i prezzi, non è poco. Quelli di marca arrivano a costare anche più di 70 euro. Stesso discorso per gli astucci che possono arrivare oltre i 30 euro. Quanto ai diari i prezzi oscillano dai 5 ai 20 euro. Alle superiori ad appesantire il totale c’è il materiale specifico per tipo di scuola. Nei licei sono soprattutto i vocabolari (quello di greco sfiora i 90 euro, quello di latino gli 80, quello di italiano è intorno ai 70) a far lievitare i costi; negli istituti la “colpa” è degli strumenti tecnici. Per capire meglio le difficoltà econo-miche che si incontrano all’inizio di un anno scolastico, abbiamo parlato con una famiglia del Fermano che quest’anno avrà una figlia in prima media ed una in secondo superiore.“Il grosso della spesa è per i libri”, ci dice la mamma. “Alcuni li abbiamo ordinati e comprati in libreria, altri presi di seconda mano, in questo modo abbiamo risparmiato parecchio”.Intorno a quanto si aggira la spesa complessiva?“Per la prima media, tra libri, zaino e materiale vario si sta sui 400 euro. Per fortuna lo zaino di mia figlia è in buono stato, quindi non abbiamo dovuto ricomprarlo. Per le superiori, quest’anno abbiamo dovuto prendere otto libri, spendendo circa 100 euro. Il vocabolario di latino l’avevamo acquistato l’anno scorso. Quello di italiano forse dovremmo ricomprarlo. E mia figlia frequenta il Liceo Scientifico. A chi si iscrive al Classico ne serve uno di italiano, uno di latino ed uno di greco…”. (f.p.)

La prima media e il primo superiore gli anni “peggiori”

Cara scuola, quanto mi costi!

di Loredana Tomassini

La Giostra

SERVIGLIANO abbigl iamento 0-16

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15 settembre 20128Sanità/News

INRCAdI FeRmo La riabilitazione dell’ictus nell’anziano (gestire la complessità)

Con il termine ICTUS si intende una sindrome caratteriz-zata dall’esordio improvviso di segni neurologici focali o diffusi (perdita improvvisa di forza del braccio e\o della gamba di un lato, difficoltà o impossibilità a parlare, ecc.) di durata superiore alle 24 ore, in conseguenza di un danno vascolare al tessuto cerebrale, che si può verifica-re per mancato afflusso di sangue (ICTUS ISCHEMICO, l’85% del totale) o per rottura di un vaso sanguigno cerebrale (ICTUS EMORRAGICO, per il restante 15% dei casi).L’ictus cerebrale rappresenta, nei paesi industrializzati, la prima causa di invalidità permanente nell’adulto e la terza causa di morte, dopo l’infarto miocardico e le neoplasie. E’ una malattia che colpisce improvvisamente, e spesso esercita un brusco impatto sulla vita dell’individuo, in ter-mini di compromissione del livello di funzionale globale e conseguentemente del livello di autonomia.Inoltre, l’incidenza dell’ictus cresce con l’età: il 75% dei casi si osservano in persone ultrasessantacinquenni, dunque, in tali casi, è una manifestazione patologica che si inserisce in un contesto di fragilità dell’individuo, i cui effetti negativi vengono potenziati da un quadro preesi-stente di comorbidità (cardiopatie, diabete, ecc.).In un contesto di progressivo invecchiamento della popo-lazione, risulta dunque fondamentale offrire alla popo-lazione anziana colpita da ictus, percorsi riabilitativi, mirati al recupero quanto maggiore possibile del livello di autonomia premorbosa: in letteratura è documentato infatti che, se sottoposti ad un adeguato trattamento ria-bilitativo, gli anziani sono capaci di ottenere un recupero funzionale globale equivalente a quello dei soggetti più giovani, nonostante un minor recupero neuromotorio, grazie ad un utilizzo più vantaggioso di strategie di com-penso (fisiche, comportamentali, ambientali e sociali). È dimostrato inoltre che un intervento riabilitativo ade-guatamente strutturato può condurre, nel lungo termine, ad una riduzione dei costi globali per la cura dell’anzia-no colpito da ictus, producendo dunque non trascurabili vantaggi dal punto di vista della spesa sanitaria globale.La presa in carico riabilitativa del soggetto con ictus inizia in fase acuta, in genere entro le 48 ore dal ricovero in un reparto per acuti. Il fisiatra ha il compito di realizzare un bilancio delle condizioni cliniche e funzionali, valutan-do il livello di autonomia, le abilità motorie residue, la presenza di deficit cognitivi emergenti, e di formulare la prognosi di recupero. Quest’ultima è indispensabile per avviare la continuità assistenziale e porre indicazione alla prosecuzione della degenza presso una struttura di riabi-litazione intensiva (rappresentata, nella realtà dell’INR-CA di Fermo, dalla U.O. di Recupero e Riabilitazione Funzionale diretta dal Dott. Valerio Moretti), nel caso in cui si prevedano possibilità di recupero funzionale ed a fronte di un buon/discreto livello di autonomia funzionale premorbosa, piuttosto che alla dimissione a domicilio con eventuale attivazione dell’Assistenza Riabilitativa Domiciliare (ADR), in struttura di Riabilitazione Estensiva (RSR), o in una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) o lungo degenza, nei casi di maggior gravità del quadro, con scarse/nulle possibilità di recupero ed un livello di autonomia premorbosa già gravemente compromesso.In tal senso, fattori prognostici favorevoli ai fini del recu-pero funzionale, sono la presenza di motricità residua a breve distanza dall’evento ictale, la precoce acquisizione del controllo del tronco, mentre un deficit motorio grave, la disfagia, l’eminattenzione o neglect, l’afasia globale, costituiscono fattori prognostici sfavorevoli.Durante la degenza nel reparto per acuti, fondamentale è il ruolo del team riabilitativo, che presso l’INRCA di FERMO è composto da più figure professionali, con esperienza nella gestione dell’ictus (Geriatra Fisiatra, Neurologo, Cardiologo Psicologo oltre a fisioterapisti, logopedista, infermieri) che collaborano ai fini della la realizzazione di un programma riabilitativo personalizzato per ciascun paziente, e che preveda anche il coinvolgi-mento dei familiari, elemento cruciale di successo sia delle strategie di prevenzione sia di approcci utili a stimo-lare il recupero delle competenze funzionali del paziente, tanto a breve quanto nel lungo termine

L’evoluzione di tale progetto riabilitativo viene moni-torata settimanalmente mediante appositi indicatori di risultato (utilizzando apposite Scale di Valutazione quali la FIM e la Barthel Index) per stabilire nel corso delle settimane gli obiettivi di volta in volta perseguibili e le strategie di trattamento da adottare. Gli obiettivi principali di un trattamento riabilitativo intensivo sono dunque il recupero del deficit stenico e conseguentemente della capacità di deambulare in maniera quanto più possibile autonoma (eventualmente con l’utilizzo di ausili quali deambulatori), il recupero dell’utilizzo dell’arto superiore interessato dalla lesione nelle attività di destrezza, la risoluzione delle difficoltà di deglutizione, lo svezzamento da catetere vescicale, qualora utilizzato nelle fasi iniziali della degenza, il tutto sintetizzabile nell’obiettivo di recuperare quanto più possibile il livello funzionale premorboso. Ovviamente, trattandosi di paziente anziano, l’obiettivo è anche quello di trattare, nel corso della degenza, le problematiche mediche correlate alle comorbidità esistenti.L’obiettivo di un iter riabilitativo in regime di degenza intensiva è altresì quello di garantire la continuità

dell’assistenza, mediante:- l’attivazione di un eventuale successivo trasferimento del paziente in una Residenza Sanitaria Assistenziale, o, qualora ci siano le condizioni per un rientro a domicilio,con i necessari supporti sociali, l’attivazione della riabilitazione domiciliare e la prescrizione degli ausili necessari (dal deambulatore nei casi più lievi al letto ortopedico con materasso antidecubito e sollevatore nei casi più gravi).- il monitoraggio dell’evoluzione del deficit funzionale del paziente mediante visite di controllo post- dimissione (ad esempio a tre mesi dalla dimissione) per pianificare eventuali trattamenti riabilitativi ambulatoriali ai fini di garantire il mantenimento del livello funzionale raggiunto (è noto infatti che il recupero post ictus, pur raggiun-gendo il 90% nei primi 3 mesi dopo l’evento ictale - ai quali corrisponde la durata massima della degenza in una struttura di riabilitazione intensiva- prosegue per oltre un anno, dunque laddove ve ne sia indicazione, è opportuno garantire il proseguo dell’iter riabilitativo anche oltre il regime di degenza intensiva.

Dott.Valerio Moretti Resp. U.O.C. Riabilitazione

PRINCIPALI PROBLEMI EMERGENTI A SEGUITO DI ICTUS E INDICAZIONI PER LA GESTIONE

PROBLEMA RISCHI CORRELATI STRATEGIE DI TRATTAMENTO

DEFICIT MOTORIO Allettamento Lesioni da decubito, Retrazioni articolari

- Variazioni di decubito, - Mobilizzazione passiva degli arti paretici- Verticalizzazione precoce- Addestramento al cammino, eserci-zi di destrezza motoria)

AFASIA Difficoltà nel comunicare con ostacolo all’adesione al tratta-mento riabilitativo

- Esercizi per il recupero della capaci-tà di comunicazione (verbale, di lettu-ra, di scrittura e di calcolo)- Educazione dei familiari all’impiego di strategie alternative di comunica-zione.

NEGLECT Peggioramento degli esiti fun-zionali del trattamento

Esercizi per migliorare le capacità di esplorazione dello spazio personale e peri-personale.

APRASSIA Difficoltà nell’organizzazione dei gesti

Recuperare la capacità di programma-re il gesto

INCONTINENZA VESCICALE Infezioni urinarie Promuovere lo svezzamento dal cate-tere vescicale

DISFAGIA - Polmoniti definite ab-ingestis - Malnutrizione

- Valutazione del grado di disfagia, e conseguentemente:- impiego di un’alimentazione enterale tramite SNG, oppure-utilizzo di alimenti a densità modifi-cata.- Eventuale somministrazione di inte-gratori nutrizionali- Educazione del paziente alla corretta deglutizione

TROMBOEMBOLIE VENOSEIl rischio di trombosi venosa, legato alla scarsa mobilità del paziente, è causa importante di embolia polmonare

- Mobilizzazione precoce; - uso di calze elastiche;- profilassi con farmaci; antico-

agulanti

SPALLA DOLOROSADolore che si sviluppa frequen-temente a carico della spalla del lato plegico

- Corretto posizionamento dell’arto superiore

PERDITA DELL’AUTONO-MIA NELLE ADL

Conseguente rischio di perdita dell’autostima per la dipenden-za da terzi

Addestramento all’esecuzione delle attività primarie (alimentarsi, utilizzare i servizi igienici, lavarsi il viso, vestir-si) in modalità modificata

DEPRESSIONE Conseguente alla disabilità emergente

Adeguata terapia antidepressiva

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Sanità/News

Abbiamo visitato il nuovo centro vaccinazioni di Fer-mo, recentemente inaugurato negli ambienti dell’ex Agenzia delle Entrate (Via Zeppilli, sotto il vecchio manicomio, per capirci). Ampi i parcheggi esterni, molto accogliente la struttura interna completamente rinnovata, dotata tra l’altro di una sala di attesa comoda e attrezzata per i bambini con tanto di gio-chi, disegni alle pareti e un televisore che trasmette cartoni animati. Ad accoglierci il dottor Giuseppe Ciarrocchi, dirigente del servizio igiene e sanità pubblica dell’Area Vasta di Fermo e due sue valide collaboratrici.“Nell’ambito del piano regionale di razionalizzazione dell’attività vaccinale – ci spiega Ciarrocchi – sono stati individuati tre ambulatori per l’Area Vasta 4: a Fermo, dove è stato istituito il nuovo Centro, a Montegiorgio e ad Amandola che mantengono entrambi la loro struttura con accesso settimanale. Questo ha fatto si che tutta l’attività, in precedenza dispersa in otto ambulatori periferici, potesse essere centralizzata, garantendo così un servizio migliore alla collettività. A Fermo abbiamo infatti aumentato l’orario apertura dell’ambulatorio che è passato da 21 ore alle 30 ore settimanali attuali. Inoltre oggi il servizio è solo su prenotazione, così si evitano i logoranti tempi di attesa del passato quando, in più, nello stesso ambiente si ritrovavano neonati, bambini in età scolare ed adulti, tutti con differenti necessità. Nel nuovo centro la mattina è dedicata ai neonati, il pomeriggio ai bambini in età scolare, così non devono perdere ore importanti di lezione, e una volta a settimana c’è spazio per gli adulti. Ciò consente la possibilità di adottare più di prima criteri di buona pratica medica, facendo sì che il personale abbia tem-po e modo per spiegare a ciascuno il tipo di vaccino

che verrà iniettato ed eventuali effetti collaterali. Non che in precedenza ciò non avvenisse, ma tutto era più caotico e dispersivo. In sostanza ci si avvantaggia in educazione e consapevolezza del paziente, in dispo-nibilità e in organizzazione, con il miglioramento delle prestazioni lavorative da parte del nostro personale e il consequenziale aumento anche della sicurezza, soprattutto dei neonati”.Da più parti però si sono sentite voci di lamentele sulla distanza del centro vaccinale fermano da alcune località… “Chiediamo alla gente di capire – risponde Ciarrocchi - che, per poter razionalizzare e rendere più efficiente il servizio è necessario qualche sacrificio. D’altronde il servizio di vaccina-zione non richiede visite assidue: i più interessati, ossia i genitori dei neonati, dovranno recarsi da noi solo quattro volte nel primo anno di vita del figlio, su prenotazione, senza file e disagi. Da non dimenticare inoltre che, con la riorganizzazione delle sedi, abbiamo registrato un risparmio anche delle risorse strumentali e logistiche. Ad esempio oggi qui a Fermo disponiamo di tutti i dati relativi alla situazione vaccinatoria di un paziente proveniente anche da un’altra località mentre prima era neces-sario aspettare che la cartella vaccinale giungesse dall’ambulatorio del comune di appartenenza o, in caso di emergenza, il nostro personale doveva recarsi personalmente negli ambulatori per reperire tali dati, con il conseguente dispendio di ore lavo-rative e di soldi pubblici. I nuovi schedari informa-tizzati costituiscono una delle tante eccellenze della riorganizzazione. L’unico problema resta ancora la segnaletica stradale non adeguata per chi non conosce la nuova struttura, ma a breve risolveremo anche tale questione”.

Fermano/Riordino nell’Area Vasta n.4, nuova sede a Fermo

Vaccinazioni, migliora la qualità del servizio Ambulatori vaccinali Area Vasta n.4

Fermo • Comuni di riferimento: Altidona, Campofilone, Fermo, Francavilla

D’Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Montegranaro, Monte Urano, Monte Giberto, Monsampietro Morico, Monteleone di Fermo, Monte Rinaldo, Monterubbiano, Monte Vidon Combatte, Montottone, Monte San Pietrangeli, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano, Sant’Elpidio a Mare, Torre San Patrizio

• Apertura tutti i giorni tranne sabato e domenica, mattina e pomeriggio• Sportello informativo e prenotazione telefonica: tel. 0734.6253396

tutti i giorni tranne il sabato e la domenica, ore 9/13• Numero nati nell’ultimo anno: 1407• Numero vaccinazioni previste in un anno: 10365• Utenti previsti per seduta: mattina 26, pomeriggio 26

Montegiorgio• Comuni di riferimento: Montegiorgio, Belmonte Piceno, Falerone,

Massa Fermana, Montappone, Monte Vidon Corrado, Servigliano• Apertura lunedì dalle ore 9 alle 12• Prenotazione telefonica: tel. 0734.6253396 tutti i giorni tranne il

sabato e la domenica ore 9/13, o 0734.625011• Numero nati nell’ultimo anno: 144• Numero vaccinazioni previste in un anno: 1074• Utenti previsti per seduta: 22

Amandola• Comuni di riferimento: Amandola, Montefalcone Appennino, Mon-

tefortino, Montelparo, Santa Vittoria in Matenano, Smerillo • Apertura un giorno alla settimana• Prenotazione telefonica: tel. 0736.8494007 il mercoledì ore

9,30/12,30• Numero nati nell’ultimo anno: 50• Numero vaccinazioni previste in un anno: 500• Utenti previsti per seduta: 10

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Economia/News

Focus Casa/I consigli di Casa.docVOGLIO COMPRARE O VENDERE

IL MIO IMMOBILE !?!“Finalmente ho trovato l’immobile che fa per me, mi piace ,il prezzo è in linea con l’attuale mercato ed ha proprio tutto quello che cerco! ““Ho deciso : vendo perché le mie esigenze sono cambiate, vorrei acquistare un appartamento più grande perchè necessito di spazi maggiori!”Se gli esempi sopra riportati riassumono il vostro pensiero, vuol dire che state cercando di vendere od acquistare un immobile;Quindi, non perdete tempo, questo è il momento giusto per controllare che il vostro immobile abbia tutte le carte in regola per poter essere inserito nel mercato immobiliare ;- è necessario controllare che l’immobile sia stato costruito seguendo ciò che è previsto dalla concessione edilizia originale e che abbia ottenuto l’abitabilità dagli uffici comunali,- è necessario controllare che le modifiche apportate nel corso degli anni siano state realizzate in maniera regolare e autorizzate dalle amministrazioni comunali dietro il rilascio di un permesso edilizio,- è necessario controllare che gli immobili che siano stati oggetti di condono negli

anni abbiano tutte le carte in regola, - è necessario chiedere tutta la documentazione inerente agli impianti tecnologici presenti, richiedendo per gli impianti le conformità rilasciate dalle ditte installatrici o costruttrici,- è necessario chiedere l’attestato di certificazione per controllare la classe energetica e soprattutto quale è l’indice di prestazione energetica dell’immobile (IPE).Le carte da controllare non sono poche e ci si potrebbe scoraggiare nel farlo, quindi, questo è il momento giusto per affidarsi ad un tecnico competente in materia edilizia di modo da prevedere con il giusto aiuto o consiglio ed effettuare una compravendita senza problematiche e magari sanare in anticipo difformità che potrebbero far saltare la compravendita stessa , con tutto ciò che ne comporta: penali, cause etc...Affidarsi ad un Tecnico Professionista del settore e non ad un professionista “fai da te” sicuramente è un piccolo investimento a garanzia di un grande investimento.

Info. [email protected] www.studiocasadoc.it

Sono più di duecento le aziende del Distretto fermano-maceratese che parte-ciperanno alla seconda edizione annuale del Micam, la più importante fiera inter-nazionale della calzatura, in programma a Rho (MI) dal 16 al 19 settembre. La presenza di circa 1.600 espositori provenienti da tutto il mondo, la pubbli-cità che ne ricaveranno e l’aspettativa di un pubblico intenzionato a fare acquisti importanti rendono fiducioso il presiden-te della sezione calzaturiera di Confin-dustria Fermo, Arturo Venanzi. “Il Micam – ci spiega – è un appuntamento fonda-mentale in cui riponiamo tutte le nostre speranze. Per il settore è e rimane la fiera più importante al mondo, quella dove le parole lasciano il posto alla scrittura”.E per scrittura si intendono i contratti che gli imprenditori sperano di siglare con gli acquirenti che arriveranno, ci si augura, molto numerosi. “I nostri migliori compratori – dice Venanzi – rimangono i russi, fermo restando che ogni azienda ha determinati mercati storici di riferimento. L’obiettivo principale è consolidarli e, contemporaneamente, aprirsi le porte verso nuovi mercati”.E sul fronte interno? “Chi lavora per l’I-talia sa che il momento è difficile e deve prepararsi ad un ulteriore calo di vendite e di fatturato. Di fondo, comunque, il Micam non è una fiera per il mercato interno. Per chi lavora soprattutto con l’Italia il Micam è un’occasione per testare i mercati esteri”.La situazione è davvero così nera? “Il calo delle vendite è sotto gli occhi di tutti. La crisi porta via i posti di lavoro. Le persone dispongono di meno liquidità, comprano meno e a farne le spese sono soprattutto i beni voluttuari”.

Ma qualcosa ai piedi bisogna pur met-tere… “Il nostro Distretto si va sempre più specializzando verso la produzione di calzature di qualità. E la qualità e la ricerca di stili e soluzioni sempre nuovi hanno i loro costi. La crisi non consente agli italiani di acquistare i nostri prodotti come avveniva fino a qualche anno fa, quindi, o ci si organizza per realizzare scarpe da grande distribuzione (ma è una possibilità che hanno solo le aziende più grandi) o diventa indispensabile guardare ai mercati esteri”.Nessuna luce fuori dal tunnel, dunque? “Per ora a rimanere a galla sono solo le aziende con marchi importanti e quelle che lavorano per conto terzi. Chi ha un marchio proprio è in grande difficol-tà perché ha meno occasioni per farsi conoscere. Se il Governo non interverrà sull’internazionalizzazione e sulla defi-scalizzazione i consumi non si riprende-ranno. Se un operaio invece di prendere 1.100 euro al mese ne prendesse 1.600, avrebbe più disponibilità economica e tornerebbe ad acquistare i prodotti di qualità. Le ditte che producono questi prodotti guadagnerebbero di più, potreb-bero aumentare gli stipendi dei dipendenti e il ciclo ripartirebbe”.

Francesca Pasquali

Calzaturiero/Le preoccupazioni di Confindustria Fermo

In attesa del Micam

FERMO - Via Italia, 24 tel. 0734 600740 - tel./fax 0734 611107

www.isolafermo.it - E-mail: [email protected]

• Sviluppo personale, sociale ed emotivo• Comunicazione, linguaggi ed alfabetizzazione• Risoluzione di problemi, capacità di ragionamento e capacità di calcolo• Conoscenza e comprensione della realtà che li circonda• Sviluppo psicofisico e creativo

Il presupposto principale alla base della linea educativache L’Isola propone al bambino può essere espressain due solo parole: protagonista e costruttore

• Atelier • Motricità • Nuoto • Equitazione• Lettura e drammatizzazione • Scrittura e giochi linguistici• Arte ed espressione grafico-pittorica • Informatica• Logico-matematiche

Le aree di apprendimento e sviluppo che la scuola intende promuovere sono:

Attività formative:

• Un ampio parco privato per offrire ai bambini esperienzedi gioco, di scoperta e di ricerca• La proposta educativa• La professionalità del personale• La valorizzazione dei molteplici linguaggi dei bambini• La sicurezza e la funzionalità della struttura• Il servizio mensa• Il coinvolgimento delle famiglie• II valore dell’osservazione e della documentazione

I nostri punti di forza:

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Politica/News

Con buona pace dei sostenitori dell’au-tonomia della provincia fermana, sembra ormai definitivamente tramontata l’ipotesi di un ricorso alla Corte costituzionale da parte della Regione Marche. L’unica via percorribile spetta ora al Cal (Consiglio delle autonomie locali) che, entro il 2 ottobre, dovrà presentare alla Regione un progetto di riordino. Dopo averlo vagliato, l’ente con sede ad Ancona, voterà, per poi far pervenire al Governo, la sua definitiva proposta di riassetto.In realtà, non tutto è ancora perduto. Infat-ti, se la Corte costituzionale accogliesse il ricorso fatto da altre regioni, fosse anche una soltanto, la partita si riaprireb-be anche per il Fermano. In attesa dell’evoluzione degli eventi – la Corte si pronuncerà il 6 novembre sui ricorsi presentati – cerchiamo di chiarire alcuni aspetti “tecnici” della questio-ne. Per farlo abbiamo rivolto qualche domanda al prof. Giovanni Di Cosimo, docente di Diritto costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Macerata. Qual è l’iter di una verifica di legittimità costituzionale da parte della Corte? “Il processo costituzionale comincia quan-do qualcuno propone la questione di costituzionalità, cioè fa ricorso alla Corte costituzionale chiedendo se la norma è coerente o meno con la Costituzione. Questo qualcuno non può essere un ente locale, un Comune o una Provincia, ma deve essere una Regione, che può anche fare ricorso nell’interesse degli enti locali. Una volta che la questione è stata corretta-mente proposta, la Corte mette a confron-to la norma impugnata con le disposizioni costituzionali indicate dal ricorrente. Se la Corte giunge alla conclusione che ciò che dispone la norma e ciò che stabilisce la Costituzione sono in contrasto, annulla la norma, cioè la cancella dal sistema nor-mativo, altrimenti lascia tutto com’è, nel qual caso la norma deve essere applicata”.Ammettendo che la Regione Marche avesse optato per il ricorso, ci sareb-bero state concrete possibilità di acco-glimento?“Il ricorso sollecitato dai comuni del Fermano si basava su vari articoli del-la Costituzione. Quello decisivo ai fini dell’accoglimento sarebbe stato l’art. 133, secondo cui la legge può modificare le circoscrizioni provinciali o istituire nuove province, ma solo a seguito dell’i-niziativa dei Comuni e sentita la Regione. L’art. 17 del decreto legge sulla Spen-ding review prevede un procedimento in parte diverso: al posto dei Comuni c’è un organo, il Consiglio delle autonomie locali, che deve formulare un’ipotesi di riordino relativa alle province comprese nella regione. Il Consiglio invia l’ipotesi alla Regione che a sua volta predispone una proposta di riordino e la invia al Governo. Dunque, il decreto si discosta dall’art. 133 della Costituzione in due punti: da un lato, sostituisce i comuni con il Consiglio delle autonomie locali; dall’altro, l’iniziativa non parte dai comuni ma direttamente dal decreto. Se così è, dobbiamo domandarci per quale ragione il decreto ha introdotto queste differenze

rispetto al modello dell’art. 133. Proba-bilmente perché il decreto si concentra su un tema, il riordino dell’intero sistema delle province, che l’art. 133 non prende in considerazione. Più precisamente, il decreto dispone un riordino che riguarda tutte le province ed è stato deciso dal potere politico centrale, ossia dal Gover-no che ha approvato il decreto, e dal Parlamento che l’ha convertito in legge. Invece l’art. 133 riguarda la modifica di singole circoscrizioni provinciali, cioè i passaggi di comuni da una provincia all’altra, oppure la costituzione di nuove province. Sono due temi diversi: nel primo caso, abbiamo il riordino generale che viene imposto dal centro; nel secon-do, modifiche puntuali che vengono richieste dalla periferia, cioè dai comuni interessati. E allora, se è corretto questo ragionamento, il decreto non contrasta

con la Costituzione ma disciplina un tema che la Costituzione non considera. E lo fa dando un certo spazio ai poteri locali, visto che il riordino è deciso sulla base delle proposte delle Regione che, a sua volta, tiene conto delle proposte del Consiglio delle autonomie locali, che è un organo che rappresenta i comuni e le province”.Il riordino delle Province porterà un reale taglio della spesa pubblica o servirà più che altro a calmare il malcontento popolare?“Non so dire se le intenzioni reali sono diverse da quelle dichiarate. Certo è che la riduzione delle province costituisce una di quelle misure che l’opinione pubblica nazionale giudica positivamente perché serve a ridurre la complessità istituzio-nale e, di conseguenza, i costi della politica che sono considerati eccessivi”.

Fermano/Il futuro della Provincia nelle mani della Corte Costituzionale

Aspettando il 6 novembreBrevi

Fermano Al via il corso dell’AvulssA chi vive accanto ad un anziano o ad un malato, ma anche a chi vorrebbe svolgere attività di volontariato si rivolge il corso base per il volontariato socio-sanitario organizza-to dall’Avulss di Fermo, in collaborazione con l’Oari e con la Caritas. Giunto alla 24ª edizione, il corso partirà sabato 6 ottobre e si terrà presso la sala riunioni dell’Inrca di Fermo. Le lezioni si svolgeranno ogni sabato, dalle ore 21, ed ogni mercoledì, dalle ore 16.30. Sabato 3 novembre e sabato 1 dicembre, dalle 16 alle 20, si terranno due semina-ri. Sabato 15 dicembre colloquio finale. Chi affronterà un colloquio, dimostrando sufficienti capacità ed attitudini, otterrà un attestato di idoneità per iniziare a svolgere un servizio di volontariato organizzato in campo socio-sanitario. Tel. 331.8210781

di Francesca Pasquali

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SPORTELLO DI FONDERIA

è in V.LE XX GIUGNO, 45FERMORotonda S.Giuliano, a due passi dall’ Ospedale

l’unico ufficio cambio - sportello di fonderia di

Info: 328. 83 49 200 WWW.COMPROOROFERMO.IT

Un ufficio cambio è uno sportello che ritira dell’oro inutilizzatoad un soggetto privato, in cambio di un controvalore in denarocontante (previa presentazione del codice fiscale e di un documento che attesti la maggiore età). L’ufficio cambio, detto anchesportello di fonderia, calcola il peso dell’oro avendo come riferimento l’andamento del metallo nelle quotazioni borsistiche.

Esso fonde oggetti oramai rotti o inutilizzati (e dimenticati in uncassetto), producendone lingotti che consegna poi, unicamente, a banche o a grandi aziende che trattano l’oro industriale.

Uno sportello ufficio cambio opera nella piena coordinazionedei bisogni legislativi che tutelano la pratica di rivendita di orousato, seguendo con precisione le leggi antiriciclaggio (art. 11,127,128 T.U.L.P.S. e art.12 del D.L. 6 Dicembre 2011 n.201) e sullaprivacy (art. 13 del D.lgs 196/03).

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Terra nostra/News

Cognome, nome, data e luogo di nasci-ta, cittadinanza, residenza, via, stato civile, professione, statura, capelli, occhi, segni particolari. E se nella carta d’identità, oltre alle informazioni che parlano della nostra vita e ci descrivono fisicamente, potessimo esprimere anche un parere su un argomento strettamente personale come la donazione dei nostri organi? E’ a questo che stan-no lavorando Anci, Regione Marche, Aido, Federsanità e Centro nazionale trapianti. Questa nuova opportunità consentirà a chi si reca all’Anagrafe del proprio Comune per fare o rinnovare la carta di identità di esprimere anche il consenso o il dissenso alla donazione dei propri organi. Nelle Marche saranno i Comuni di Ascoli Pice-no, Fermo, Pedaso, Porto Sant’Elpidio e San Benedetto del Tronto a fare da apristrada a questo progetto.Un metodo pratico e diretto che si va ad

aggiungere agli altri modi ad oggi consen-titi dalla legge per decidere sulla donazio-ne degli propri organi dopo la morte. La dichiarazione fatta all’Anagrafe sarà inserita all’interno del Sit (Sistema infor-matico trapianti) e potrà essere modifi-cata in qualsiasi momento. Le prossime fasi della sperimentazione prevedono la formazione del personale dell’Anagrafe, che dovrà essere in grado di dare informazioni corrette sull’argomento, e l’adeguamento del sistema informatico dei Comuni al Sit. Subito dopo saranno inviate ai cittadini le lettere per il rinnovo della carta di identità e partirà la campa-gna di comunicazione. Se il sistema andrà a regime senza particolari difficoltà si pas-serà ad estenderlo anche agli altri Comuni.

Francesca Pasquali

Tel 0734.991415 - www.aido.it

E’ con una serie di iniziative che spaziano dai convegni a tema sul trasporto pubblico ai concorsi letterari che la S.T.E.A.T. – Pubblici Trasporti S.p.a. intende festeggiare i 25 anni di attività e di presenza sul territorio fermano e non solo. Costituitasi nel 1986 e divenuta operativa dal 1° luglio 1987, attualmente è una società a capitale pubblico dove la Provincia di Fermo è socio di maggioranza seguita dal Comune di Fermo, la Comunità Montana dei Sibillini ed altri 39 Comuni del Fermano.L’azienda oggigiorno conta un organico di 107 addetti e un parco mezzi di 108 unità e gestisce circa 1.800.000 km di servizi extraurbani e circa 780.000 di servizi urbani. Attualmente “guidata” dal presidente Fabiano Alessandrini, l’azienda è inoltre socio di maggioranza della Trasfer per la gestione dei servizi urbani ed è presente nelle linee extra regionali con una partecipazione azionaria nella Roma Marche Linee S.p.a..Per festeggiare dunque questa rilevante presenza sul territorio dal mese di ottobre sono stati programmati diversi appuntamenti per riflettere e analizzare l’evoluzione del traspor-to pubblico locale. Il primo incontro è fissato il 5 ottobre presso l’Aditorium Giusti di Sant’Elpidio a Mare dove il prof. Oddo Bucci presenterà il libro “La mobilità organizzata nelle Marche dall’800 ai primi del ‘900”. Dal 15 ottobre poi, per un mese intero, un bus-museo allestito con foto e documenti sul trasporto pubblico viaggerà per le scuole dei comuni del fermano. Ed inoltre fino a dicembre si susseguiranno convegni a tema, concorsi letterari e concerti.

Paolo Galletti

Perlopiù piccole e piccolissime, le aziende del Fermano avvertono sempre più forte la neces-sità di migliorarsi. Per resistere sul mercato interno ed affermarsi su quello internazionale, ricerca e innovazione sono imprescindibili. Le ditte del Distretto calzaturiero avrebbero bisogno di costanti aggiornamenti sui nuovi materiali da usare e le nuove tecniche di lavoro da utilizzare. Innovarsi costa e poche aziende hanno soldi e mezzi sufficienti per restare al passo con i tempi. In loro aiuto arriva il Centro espositivo sui materiali e sulla progetta-zione innovativa per il sistema moda, inaugurato a inizio settembre a Sant’Elpidio a Mare. Un’idea utile realizzata grazie ad un accordo tra la Provincia di Fermo, TecnoMarche, Lineapel-le e Material Connexion. Progettata all’interno dello stesso edificio in cui si trova il Centro per l’impiego, in via Prati 3, la struttura si articola su due livelli. Al piano terra è stata allestita una stanza in cui sono esposti pelli e pellami forniti da Lineapelle e materiali innovativi prodotti da Material Connexion. Nella stessa sala sono consultabili specifiche banche dati sui materiali per il settore moda. Al primo piano si trovano, invece, l’area di progettazione, la segreteria ed i laboratori per progettare in 3D realtà virtuali e tecnologie innovative per il Made in Italy.Il centro, che resterà aperto per due anni e sarà coordinato da TecnoMarche, fa parte di un progetto più ampio che ha visto l’investimento complessivo di 1 milione 400 mila euro finanziato con fondi dell’Unione Europea. Oltre ad essere aperto al pubblico e a costituire un punto di riferimento per gli addetti ai lavori, il centro farà anche da ponte tra le domande e le offerte di lavoro, attraverso il finanziamento di una trentina di progetti innovativi ideati dalle aziende locali e l’erogazione di alcuni assegni di ricerca, rivolti a giovani tecnologi che saranno selezionati tramite un apposito bando. (f.p.)

Marche/Nel Fermano i comuni pionieri

Fermano/Si festeggia l’anniversario

S.Elpidio a Mare/Centro dedicato alla moda

Sei un donatore di organi?Lo dirà la tua carta di identità

Steat, un viaggio lungo 25 anni

Parola d’ordine: innovare

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15 settembre 201216

Terra nostra/News

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S I C & A , S O C I E T À I T A L I A N A C O N C I L I A Z I O N E M E D I A Z I O N E E A R B I T R A T O

Come di consueto, l’Italia aderisce, insie-me ad altri 49 Stati Europei, alle Giornate Europee del Patrimonio 2012 che avran-no luogo il 29 e il 30 settembre, con lo slogan, ormai consolidato: “L’Italia tesoro d’Europa”. A questa grande festa europea, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali oltre ad organizzare eventi per l’occasio-ne, apre gratuitamente al pubblico tutti i luoghi d’arte statali, che comprendono il patrimonio archeologico, artistico e stori-co, architettonico, archivistico e librario, cinematografico, teatrale e musicale.Parecchie le iniziative nel nostro territorio: a Fermo visita guidata (29 e 30 settembre ore 17.30, tel. 0734.217140) ai misteri legati al mito dell’Arcadia ed alla sua inter-pretazione nella pittura del 1600 attraverso l’opera del Guercino “Et in Arcadia ego” in prestito presso la pinacoteca civica fino al 4 novembre. A Sant’Elpidio a Mare il 29 settembre visite guidate gratuite per le scuole e il 30 settembre alle ore 16.30 visita guidata gratuita del centro storico con partenza dall’Ufficio Turistico, Corso Baccio 91 e alle ore 18 incontro culturale sul tema “Elpidii dextra nos defendat intus e extra. Sant’Elpidio patrono e protettore della città fortificata”, presso la Pinacoteca Civica ‘Vittore Crivelli’ in Corso Baccio. Al termine un gustoso aperitivo- degusta-zione con prodotti tipici locali (tel. 0734. 859279 / 8196407 / 8196372).Sempre il 29 e il 30 settembre a Monte-rubbiano, paese Bandiera Arancione del TCI, visita guidata del borgo antico. Sia sabato che domenica l’appuntamento è alle ore 10 ed alle ore 17 allo IAT in via Trento e Trieste, sotto i portici del Palazzo del Municipio. La visita prevede un giro al riqualificato circuito delle mura sforzesche e si chiuderà al Polo culturale di San Fran-cesco (tel. 0734 259980 int. 6)Infine a Montefiore dell’Aso, presentazio-ne del libro “Le erbe dei sapori e dei sape-ri” e incontro con l’autore il 29 settembre ore 18 presso il Polo San Francesco (tel. 0734.938743). Il programma completo e aggiornato su www.beniculturali.it

Fermano

Giornate Europee del Patrimonio

Ma che diavolo ci sta succedendo? Il tran-quillo e sonnacchioso Fermano che di colpo diventa peggio del Far-west: il Far-mano. E il bello è che non se ne può manco par-lare, perché tutti negano o s’incavolano. Vediamo: prima la serie degli chalet andati arrosto. Racket? Ma come ti viene in mente! Poi rapine a tutto spiano a pistole spianate: malavita organizzata che ha radicato qua? Macché, qualche sbandato di men che mez-za tacca, episodi sporadici. Poi maxirisse a gogo sui Lungomare da Chienti a Tenna tra bande assatanate di giovinastri italici locali, tra italici locali e slavi, con slavine di botte da orbi, declassate a ragazzate da sbronzi: ma chi sono? Dove sono? Perché se le danno? Quanti ne hanno acchiappati? Mistero. Poi auto bruciate a Lido Tre Archi, con con-torno di degrado, insediamenti massicci di presenze inquietanti, garage affittati a caro prezzo da brava gente a varia e miseranda

umanità e trasformati in bivacchi e dormitori affollati, promiscui, di dubbia igiene e a forte rischio strage, vista la presenza di bombole di gas adoperate per alimentare catorci di fornelli e stufe. Ma neppure di Lido Tre Archi si può parlare, ché sennò la brava gente, quella locale o foresta che ci ha comprato residenze estive o stabili, s’indigna perché gli si svaluta l’investimento. Oppure, c’è la brava signora che gestisce ufficialmente un rispettabile ristorante sulla costa e poi, nell’entroterra, fa la maitresse di case squil-lo. Ancora: ci sono locali disseminati da San Benedetto a Civitanova di proprietà di figuri imbottiti di grana e coca che fanno la spola dall’uno all’altro, a bordo di rombanti bolidi con cavallino rampante e con codazzo di povere prostitute russe pressoché minoren-ni. Personaggi ben noti a chi di dovere, viste le montagne di fascicoli accatastati sulle scrivanie di questure e avvocati specializzati nel ramo difesa delinquenti. E siccome detti locali non traboccano di clienti, è lecito sup-

porre che possano essere la facciata “rispet-tabile” di chissà cos’altro. Insomma, a voler fare le pulci al territorio è lampante che l’isola felice è colata a picco, come Atlantide. E adesso, una favoletta: c’erano, e ci sono ancora, grosse Compagnie petrolifere come Eni ed Edison che comprano metano all’e-stero in quantità stabilite da accordi che, se non rispettati, comportano penali salate. Poi arriva la crisi, le ditte chiudono, i citta-dini risparmiano sulla caldaia e sull’auto e la domanda cala. Le Compagnie si ritrovano con un sacco di metano da far fruttare al meglio, magari tenendolo da parte in attesa che i prezzi salgano e, nel frattempo, da stoccare da qualche parte. Che fare? Idea: perché non re-immetterlo a forza nei vecchi giacimenti esauriti? Ce ne sono tanti in Ita-lia, e il nostro territorio non fa eccezione. E allora, zitte e chiotte, aumme aumme, con la benedizione di Governo centrale e Regioni, cominciano i preparativi per l’operazione stoccaggio: che rischia di trasformare il

territorio in una bomba, nel senso vero di qualcosa di molto pericoloso che potrebbe fare “bum” e mandarci per le pezze tanta gente innocente. Tanto pericoloso che non c’è uno straccio di compagnia assicurativa che voglia assicurare l’operazione. Il che significa che la parola “rischio” è un blando eufemismo e va sostituita con la parola “certezza”: l’incidente è sicuro. Nessuno (o pochi) ne parla, perché pochi lo sanno. Gli stessi Comuni lo vengono a sapere inci-dentalmente e, comunque, non ci possono fare niente. Adesso si stanno formando comitati di protesta di cittadini che cercano di fare opera di informazione e contrasto. I più agguerriti sono quelli di Porto Sant’El-pidio e San Benedetto, ma anche a Porto San Giorgio ci si sta muovendo. Intanto si potrebbe lanciare un concorso a premi sul miglior suggerimento: le Compagnie petroli-fere, dove si dovrebbero stoccare il metano? (la risposta è contenuta in una parola della domanda).

a cura di Loredana Tomassini

La Repubblica delle BananeRubrica di ordinaria amministrazione

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Cultura/News

Forte di un appeal che sembra non sbiadire con gli anni, l’Istituto tecnico industriale “G. e M. Montani” si appresta a vivere un’altra significativa tappa della sua storia ultracentocinquantenne. Sarà infatti inaugurato entro la fine dell’anno nei locali delle ex officine della scuola, il Miti Monta-ni, il Museo dell’idea, della tecnica e dell’in-novazione. Finanziato dalla Provincia di Fermo, il progetto di allestimento è stato realizzato dallo società Contemporanea Progetti di Firenze.Nata quando la provincia era ancora unita, l’idea di creare un museo pubblico all’interno dell’Istituto è stata portata avanti dall’ente fermano. Dislocato su una superficie di mille metri quadri, il percorso sarà articolato in sei sezioni. La prima chiamata “Innovazione” è stata concepita come una grande scatola rossa all’interno della quale saranno posizionati due cubi denominati “Il lavoro con le mani” e “Il lavoro con il cervello”. Partendo dal presup-posto che solo l’unione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale, insieme ad una buona dose di creatività, può generare innovazione, sulle pareti della stanza saranno collocati alcuni schermi touch screen che permetteranno ai visitatori di intraprendere un percorso interat-tivo di conoscenza. Sarà dedicata ai macchinari che hanno fatto la storia della scuola la secon-da stanza, chiamata “Macchine da lavoro”. Qui sarà possibile osservare, posizionati su appositi supporti interattivi, un maglio, una calandra, una pressa punzonatrice, un tornio,

una dentatrice, una fresatrice e una parte dell’antica fonderia, ricreata dove si trovava un tempo. Sulle pareti della sala saranno proiettati filmati d’epoca delle macchine in funzione.“Storia del Montani” sarà il nome della terza stanza del museo. Concepita come una galleria del tempo, si svilupperà attraverso quattro macroargomenti, con alcuni focus su momenti di particolare interesse e su personaggi di rilievo. Una narrazione vocale, supportata da volumi, stampe, foto d’epoca e video, con-sentirà di immergersi in un vero e proprio “corridoio storico”.L’evoluzione delle attrezzature scientifiche e la loro applicazione alle diverse materie insegnate nell’Istituto saranno al centro della sala “Stru-menti scientifici”. Le spiegazioni – collocate sulle pareti della stanza – del funzionamento delle attrezzature permetterà ai visitatori di comprendere meglio l’utilizzo degli oggetti esposti all’interno di sei tavoli trasparenti.La quinta sala sarà lasciata vuota. Istituzio-ni, aziende e privati potranno utilizzarla per presentare prodotti e tenere workshop e conferenze. E poi il futuro. Con una stanza, l’ultima, che, grazie alla sua multimedialità, sarà in continuo aggiornamento, presentando le scoperte che via via verranno fatte nei vari campi della scienza.Nel complesso, tra lavori sull’edificio ed alle-stimento del museo, saranno spesi 2 milioni 250 mila euro.

Fermo/Entro fine anno il museo dell’Istituto “Montani”

Proiettati al futuro senza dimenticare il passato

Dal 25 al 28 settembre a San Pietroburgo, in uno dei loft più esclusivi della città, si terrà la prima edizione di Enjoy-Italy, evento voluto e progettato da Forneria Totò, con l’adesione di sette eccellenze marchigiane nel campo dell’enogastronomia di qualità.Azienda Agricola Catalini Sergio, Marepiù, Caffè del Faro, Fratelli Maroni, La Campofilone, Moncaro e Picena Gastronomia sono infatti le sette aziende che hanno deciso di unirsi a Forneria Totò con l’obiettivo di fare rete, per potersi così spingere alla conquista di uno dei più importanti mercati di sbocco per il Made in Italy ed il Made in Marche. Durante questa quattro giorni, le aziende incontreranno alcuni fra i principali distributori, retailer e ristoratori della Federazione Russa, per aprire infine le porte al grande pubblico, per una degustazione finale in grande stile. Primo di una serie di eventi dedicati al Made in Italy di altissima gamma, Enjoy Italy vuole proporre un nuovo modo di far “gustare” e apprezzare il Bel Paese nei mercati internazionali maggiormente interessati alle nostre bellezze e ai nostri sapori tradizionali.

CON ENJOY ITALY LE MARCHE VANNO ALLA CONQUISTA DELLA RUSSIADA UN’IDEA DI FORNERIA TOTÒ NASCE IL PRIMO EVENTO CHE PORTA IL FOOD MADE IN MARCHE AI TOP CLIENT RUSSI

www.enjoy-italy.org

25/28 Settembre 2012Naberezhnaya Reki Fontanki, 127San Pietroburgo

25 SettembreOpen Dinner dedicata agli importatori

H. 19:30

26 SettembreOpen Day dedicato a ristoratori retailer

H. 15:00

27 SettembreOpen Day dedicato a ristoratori retailer

H. 15:00

28 SettembreOpen Dinner per il pubblico

H. 19:30

“L’ITALIA, UNA STERMINATA DOMENICA” Vittorio Sereni

A fare da apripista sono state Martina Donati e Giorgia Marzi, due giovani romane che nell’ulti-ma settimana di agosto hanno soggiornato nella “casa degli artisti” di via Garibaldi. Aperto a persone provenienti da tutto il mondo, che hanno fatto della passione per le varie forme d’arte uno stile di vita ed una professione, questo luogo è stato pensato da Sandro Trotti, pittore monturanese di fama internazionale. Il suo entusiasmo ha contagiato prima l’asses-sore comunale alla Cultura Carlo Verducci e poi tutta l’Amministrazione che ha messo a disposizione un edificio di sua proprietà. Nelle intenzioni degli ideatori l’esperimento sarebbe dovuto partire all’inizio dell’estate, ma i lavori di ristrutturazione dell’immobile hanno richiesto più tempo del previsto, e i primi “inquilini” sono arrivati a fine agosto. Qui hanno mangiato e dormito, ma soprattutto hanno avuto l’opportunità di ritrarre e rappresentare dal vivo i suggestivi paesaggi fermani.Salvo cambiamenti di rotta, nei prossimi mesi la casa resterà chiusa. L’idea iniziale era infatti di tenerla aperta solo nel periodo estivo, per facilitare l’arrivo degli artisti che avrebbero potuto approfittare delle ferie. Ma, visto che concentrare il loro arrivo in un certo periodo dell’anno avrebbe limitato la possibilità di vivere le trasforma-zioni di paesaggi e scorci al passare delle stagioni, si sta pensando di allungare il periodo di apertura della “casa”.Un’esperienza interessante per gli artisti che, in coppia, decideranno di trascorrere qualche giorno a Monteleone, non dovendo affrontare alcuna spesa, visto che all’al-loggio penserà il Comune ed al vitto alcuni sponsor. Se l’iniziativa avrà successo, con il passare del tempo sarà possibile realizzare una pinacoteca proprio nei locali dove gli artisti soggiorneranno. Ciascuno di loro, infatti, prima di partire, regalerà al paese una sua creazione. (Francesca Pasquali)

Monteleone/Sarà realizzata una pinacoteca

La casa degli artisti spalanca le porte

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Cartellone/NewsMusica classica

Feste popolari

Roberto Goitre, una delle personalità più emi-nenti nel mondo del canto corale, afferma: “Il coro è una comunità nella quale […] ciascuno deve dare il meglio di se stesso a favore del risultato artistico del complesso senza che nessuno dei suoi componenti ne possa menar vanto”. Il cantare in coro educa alla conviven-za, alla tolleranza verso gli altri, all’accettazione reciproca; insegna l’umiltà che, con la tolle-ranza e la collaborazione reciproca, costituisce una virtù indispensabile dell’“uomo sociale”.In quest’ottica si è inteso realizzare il “Secondo Concorso Corale Nazionale Città di Fermo”, riservato alla coralità italiana, con l’intento di stimolare l’incontro e il confronto tra cori pro-venienti da diverse realtà Italiane, alla presenza di una Giuria qualificata. La decisione di orga-nizzare un concorso, iniziativa peraltro unica e prima nella Regione Marche nel suo genere, nella città di Fermo è stata formulata con l’in-

tento di omaggiare un territorio ricco di Storia ed Arte, dotato di un Conservatorio Musicale e di Facoltà Universitarie. L’appuntamento è per domenica 23 settembre con il seguente orario: ore 14 inizio audizioni dei finalisti del concorso, ore 18,45 proclamazione e concerto dei vincitori e saluto finale autorità. Le fasi concorsuali saranno regolate da una giuria composta da eminenti personalità del mondo corale quali Marco Berrini, Dario Tabbia, Aldo Cicconofri, Mario Ciferri (Direttore Artistico) e Lorenzo Donati (Delegato Nazionale FENIAR-CO), che dovrà esprimere una valutazione in centesimi. I Cori premiati saranno tre, ai quali sarà rilasciata, oltre al diploma di partecipa-zione, una targa premio e rispettivamente una somma di euro 1.000,00 al 1° classificato, euro 500 al 2° classificato ed euro 300 al 3° classificato concessi a titolo di rimborso spese. L’Associazione Regionale Cori Mar-

chigiani (ARCOM) aderente alla Fe.n.i.a.r.co che patrocina l’iniziativa, istituisce un premio speciale, che consiste in € 300,00 sempre a titolo di rimborso spese, riservato alla migliore esecuzione del brano d’obbligo.La manifestazione, organizzata dall’Associa-zione Musica Poetica - Vox poetica ensemble di Fermo, è patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Marche, dal Comune e la Provincia di Fermo, dall’Arcidiocesi di Fermo, dal Conservatorio Musicale “Pergolesi” di Fermo, da ARCOM e FENIARCO ed è stata premiata con “Meda-glia di Rappresentanza del Presidente Della Repubblica” importante riconoscimento con-cesso dal Presidente Giorgio Napolitano.Il Coordinatore Generale del Pogetto è Clau-dio Laconi, il Direttore Artistico Mario Cifer-ri, Segreteria Federico Vita.Tel. 328.7466547 - www.musicapoetica.it

Torna a settembre un appuntamento immancabile per i giovani di tutte le età: La Festa del Vino. Come ogni anno Ortezzano è pronta ad accogliere migliaia di persone chi si ritrove-ranno nelle sonnolente viuzze e le suggestive piazze del centro storico a mangiare, ballare e a brindare insieme: esploderà l’allegria, il divertimento sano con spettacoli e musica di vari generi e per tutti i gusti, il tutto miscelato con i profumi dei vini delle migliori cantine della Valdaso e del Piceno e i sapori dei piatti delle cultura gastronomica marchigiana.La Festa del Vino è anche tradizione e cultura con il rito della vendemmia delle campa-gne marchigiane e della pigiatura dell’uva con i piedi. “Peppe de Ficarà” insieme a tutta la famiglia patriarcale, scomparsa rapidamente nel giro di pochi anni ma ancora molto viva in tanti cuori, farà rivivere uno spaccato reale della vita contadina, con scene allegre ed intriganti ed un pizzico di velata nostalgia: va in scena l’eterna lotta ed ingegno del contadino per sopravvivere in un mondo duro e senza certezza del domani.Un lungo weekend da passare ad Ortezzano, dunque, fra aneddoti, stornellate, canti e musiche: il venerdì con un po’ di musica folk in più e il ritmo frenetico della Taranta, il sabato si balla fino all’alba con spettacoli dal vivo e deejay, la domenica con animazione e spettacoli anche per i più piccoli.La Festa del Vino è una festa del gusto, del mangiare bene e del bere dei vini che sono vere eccellenze del territorio: bere si, ma senza esagerare per apprezzare a fondo i profumi e i sapori del nettare di Bacco. Si invita alla moderazione nel bere soprattutto chi è alla guida: prima di ripartire è auspicabile effettuare il test alcolico, presente all’uscita della festa, grazie anche alla collaborazione delle Forze dell’Ordine.www.festadelvino.net

FermoAll’Auditorium San Martino il “II Concorso Corale Nazionale Città di Fermo”

OrtezzanoVino, musica e allegria nel segno della tradizione

2012

14 - 15 - 16S�embre

ORTEZZANO

Organizzazione:Associazione Festa del Vino - U.S. Ortezzanese

- Pro Loco - Amm.ne Comunale

14•15•16Settembre 2012

Si riaprono le cantine!!!Dalle ore 17,00 degustazione dei migliori vini locali accompagnati da pietanze tipicamente marchigiane e tanta festa

VINO • MUSICA • SPETTACOLI DAL VIVO

Brevi

Mostre d’ArteStreet art al Tomav di MorescoIl Tomav-Torre di Moresco Centro Arti Visi-ve presenta dal 15 settembre al 14 ottobre la mostra personale dell’artista romagnolo Eron. Davide Eron Salvadei, nato a Rimini nel 1973, inizia il suo percorso creativo alla fine degli anni Ottanta dipingendo sui treni e sui muri delle città. Pioniere italiano di quella disciplina urbana che oggi chiamano street art,viene eletto, negli anni Novanta, miglior street artist italiano dalla rivista specializzata A.L. Magazine. La sua conti-nua ricerca e sperimentazione lo ha portato ad operare parallelamente sia in strada che su tela, restando sempre fedele alle vernici spray come mezzo pittorico. La mostra è visitabile da venerdì a domeni-ca, ore 17,30 - 20.Tel. 0734.259983 – 347.1735493www.comune.moresco.fm.it

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Cartellone/NewsAzienda Informa/Spazio famiglia“Mettiamoci in gioco”

Dati recenti indicano che l’evoluzione del fenomeno del Gioco D’Azzardo nel nostro Paese è in crescita esponenziale. L’Italia è il terzo paese nel mondo per volume di gioco ed il primo per spesa pro-capite. Tra il 2003/2010, il volume del gioco d’azzardo ha avuto un andamento crescente a ritmi che non hanno ceduto affatto alla crisi economica. In Italia sono 800.000 i giocatori d’azzardo patologici e 2000 i giocatori a rischio. La caratteristica fondamentale del Gioco d’Azzardo Patologico (G.A.P.) è un comportamento persistente, ricorrente e maladattivo che compromette le attività personali, familiari e lavorative. Il giocatore d’azzardo patologico è eccessivamente assorbito dal gioco (per es., è eccessivamente assorbito nel rivivere esperienze passate di gioco d’azzardo, nel soppesare o programmare la successiva avventura, o nel pensare ai modi per procurasi denaro con cui giocare), ha bisogno di giocare d’azzardo con quantità crescenti di denaro per raggiungere l’eccitazione desiderata, ha ripetutamente tentato senza successo di controllare, ridurre o interrompere il gioco d’azzardo. Il soggetto mente ai membri della famiglia o ad altri per occultare l’entità del proprio coinvolgimento nel gioco mettendo a repentaglio la propria persona fino a perdere relazioni affettive significative e relazioni lavorative. Spazio Famiglia attiva gruppi di sostegno psicologico, condotti da psicoterapeute esperte e offre consulenze legali con avvocati esperti nel settore per i giocatori d’azzardo e per i loro familiari. Il gruppo sostiene i partecipanti nell’acquisire consapevolezza rispetto la propria dipendenza e di conseguenza aiuta a far emergere in ciascuno la possibilità di modificare la propria situazione. I partecipanti acquisiranno strumenti per conoscersi meglio, aumentare la propria autostima, scoprire i propri limiti ed accrescere le proprie potenzialità, creando e/o rafforzando una rete di rapporti per sostenere il cambiamento. Il gruppo potrà essere formato da max 18 partecipanti, gli incontri avverranno a cadenza quindicinale ed è prevista una quota di partecipazione per ogni incontro. Le adesioni dovranno pervenire entro il 31 ottobre telefonando al 349/8362128 o al 347/5712074.

Spazio pubblicitario

SAGRE15 Settembre SabatoFesta della Valleapertura stand gastronomici e musica dal vivo con i ”Jackson Mania - tributo a Michale Jackson”FERMO Abazia San Marco alle Paludi dalle ore 20 Tel. 328.0205964 [email protected]

Festa della Madonna Addolorataore 16 Caccia al Tesoro, ore 19,30 stand gastronomico Sagra de la Pulenta co lu vacca-là e... pesce fritto!, Toro meccanico, si gioca gratis; ore 21,30 risate con Carlo Frisi, musica e ballo con l’orchestra ”Federico e le follie”MONTEGIORGIO Piazza Matteotti Tel. Comune, 0734.952067

Festa del Vinostand gastronomici, cantine, vino, ballo fino all’alba con spettacoli dal vivo e deejayORTEZZANO Centro storico dal pomeriggioTel. Comune, 0734.779181 www.festadelvino.net

Gustando il Medioevofedele ricostruzione di un banchetto medievale per assaporare sapori, profumi e odori del Medioevo allietati da musici e scene in costumeSANT’ELPIDIO A MARE Contrada San Martino, Via Boccette dalle ore 20Tel. 348.2634251

16 Settembre DomenicaFesta della Valleapertura stand gastronomici e intrattenimen-to comico con ImprovvivoFERMO Abazia San Marco alle Paludi dalle ore 20Tel. 328.0205964

Festa della Madonna Addoloratadalle ore 8,30 vendita de ”li Caciù de Muntijorgio”, Motoraduno in Piazza Matteotti e Raduno Fiat 500 in zona Barricata, ore 16 Gara di rodeo texano su toro meccanico, in Piazza Matteotti esibizione ballerine della danza del ventre, ore 19,30 stand gastronomico Sagra de la Pulenta co lu vaccalà e... pesce fritto!, ore 20 Toro meccanico ore 21,30 ballo con Simona Quaranta, ore 23,30 lotteriaMONTEGIORGIO

Festa del Vinostand gastronomici, cantine, vino, musica e spettacoli dal vivo, animazione per i più piccoliORTEZZANO Centro storico www.festadelvino.net

20 Settembre GiovedìAzzolino beer festivalFERMO Piazzale Azzolino

21 Settembre VenerdìAzzolino beer festivalFERMO Piazzale Azzolino

Beer’n’music festivalstand gastronomici con birre artigianali, musi-ca con “Spaghetti a Detroit” workshop polaroidFERMO Lido San Tommaso, spiazzo Chiesa di Canterbury dalle ore 20

22 Settembre SabatoAzzolino beer festivalFERMO Piazzale Azzolino

Beer’n’music festivalstand gastronomici con birre artigianali, musica con ”La Tresca” e workshop polaroidFERMO Lido San Tommaso, spiazzo Chiesa di Canterbury dalle ore 20

AGENDA www.corriereproposte.itGli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola e on line

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15 settembre 201223

Festa del vino cottostand gastronomici per le vie del paese e spettacolo musicale con i ”Pupazzi”LAPEDONA dalle ore 18Tel. 0734.936463 - 340.6985263

23 Settembre DomenicaBeer’n’music festivalstand gastronomici con birre artigianali, musica con ”Tamburla - stornelli marchigia-ni” e spettacolo di Piero Massimo MacchiniFERMO Lido San Tommaso, spiazzo Chiesa di Canterbury dalle ore 20

Festa del vino cottostand gastronomici per le vie del paese e spettacolo musicale con ”Ladies and Gentleman”. 24^ edizioneLAPEDONA dalle ore 17

28 Settembre VenerdìFesta di San Michele ArcangeloMONTELPARO Centro storico

29 Settembre SabatoFesta d’Autunnostand gastronomici, mercatino e musica popolare con i ”Mazzamurelli de li Sibillini”MONTE RINALDO Piazza Umberto I e Via Roma dalle ore 17Tel. 366.4445795

Festa di San Michele ArcangeloMONTELPARO Centro storico

30 Settembre DomenicaFesta d’Autunnostand gastronomici, mercatino, intratteni-mento musicale con ”Gigi Marozzi” e spetta-colo con tamburini e sbandieratoriMONTE RINALDO Piazza Umberto I e Via Roma intera giornataTel. 366.4445795

Festa di San Michele ArcangeloMONTELPARO Centro storico Tel. 0734.780446

AGENDA www.corriereproposte.itGli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola e on line

Mostre mercato

Insieme al cambio di stagione arriva l’edizione autunnale della “Fiera Campionaria dell’U-sato”, che risponde al numero 26. Il nuovo appuntamento, previsto per il pomeriggio del 13 e l’intera giornata del 14 ottobre, al Centro Fiere Villa Potenza di Macerata, sancisce ancora una volta il forte connubio di questa location con il variegato ed affascinan-te mondo dell’usato, frequentato in quantità da quanti sognano e sperano di trovare tra le numerose bancarelle l’oggetto raro, finito li non si sa dopo quale percorso, che sia esso di valore artistico o solamente affettivo. Anche in questa edizione saranno confermati i settori espositivi “storici”, quali la rigatteria, il modernariato, l’antiquariato e l’oggettisti-ca, mentre per le sezioni tematiche saranno allestiti: il Salone della Creatività riservato ad artisti-artigiani, produttori “dell’ingegno e della fantasia”; Auto… in Fiera , il mercato dei veicoli usati, proposti sia da rivenditori ma

anche a disposizione dei singoli privati che potranno usufruire di agevolazioni per esporre gratuitamente; Il Salone del Modellismo per gli appassionati del settore, ma non solo.Degna di segnalazione, l’iniziativa filatelico-documentale “I viaggi di Papa Wojtyla nel mondo” che proporrà in esposizione francobolli, libri, quotidiani, monete ed oggetti, relativi ai 103 viaggi che il “Papa Innovatore” ha effettuato durante il suo pontificato. Fuori tutto… da cantine e soffitte! è infine lo slogan recepito da moltissimi “occasionali” impegnati nelle giornate di fiera ad alienare tanti di quegli oggetti giacenti ed inutilizzati negli angoli più reconditi delle proprie abitazioni. La presenza poi del “parco giochi dei bimbi”, delle performance degli immancabili “Artisti …di fiera” unita alla gratuità per i minori di 13 anni, rende l’evento irrinunciabile per intere famiglie.

MacerataL’usato di qualità in mostra

Dal 30 settembre al 7 ottobre va in scena a Monte San Giusto il “Clown&Clown” Festival: una setti-mana di eventi e spettacoli gratuiti per grandi e piccoli con ospiti d’eccezione (www.clowneclown.org)

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15 settembre 201225

Eventi

Musica leggera

Torna, a Porto Sant’Elpidio, “Settembre incontri”, manifestazione, organizzata dalla Pro Loco, che quest’anno prevede tre interessanti appuntamenti ad ingresso gratuito. Sabato 15 settembre quando, nella Sala della Limonaia di Villa Baruchello, alle ore18.30, sarà inaugurata la mostra di pittura “La sensibilità della forma - Il Ritratto”. Visitabile fino al 29 settembre, l’esposizione propone alcune delle opere più suggestive di Ciro Maddaluno. Sabato 22 settembre alle ore 21, sempre a Villa Baruchello, toccherà agli allievi del Con-servatorio “Pergolesi” di Fermo esibirsi in uno speciale concerto e mostrare al pubblico tutte le loro capacità e la loro maestria. Il terzo ed ultimo appuntamento di “Settembre incontri” si terrà sabato 29 settembre alle ore 21 al Teatro delle Api. Qui saranno premiati i vincitori dell’VIII Premio nazionale di poesia “La Torre dell’Orologio” - Citta di Porto Sant’Elpidio. A rendere speciale la serata sarà la presenza di due giovani ma già affermati cantautori: Serena Abrami e Simone Cristicchi. Quest’ultimo ritirerà un premio di poesia e presenterà il suo ultimo libro. I due artisti eseguiranno alcuni dei loro brani più famosi ed interpreteranno insieme alcune delle più belle canzoni del repertorio italiano.Tel. 339.1722416 - 338.2940602 – www.prolocopse.com

Emozioni e spettacolo hanno accompagna-to la serata della finalissima del 26 agosto della terza edizione del concorso canoro di Porto Sant’Elpidio. Anche quest’anno …E LA LUNA BUSSO’… ha regalato un nuovo vincitore, Ilenia Ciarrocchi (foto). Vittoria meritatissima, ma che sicuramente per la giuria non è stato facile attribuire, visto che la fase delle votazioni finali è sfociata in un pari merito. Dopo un’ulteriore esibizione, Ilenia ha avuto la meglio su Giulia Mancini, che si è rivelata comunque una meritevole sfidante. Premi di consolazione, invece, per

i sette finalisti, che hanno tuttavia ricevuto i complimenti dei titolari dello chalet-ristoran-te “Luna Rossa”, Simone e Samuele, e dagli organizzatori del Club della Musica.Organizzazione e location dell’evento vuole ringraziare la scuola di ballo Cris Dance per aver contribuito alla sua riuscita, arricchen-do le serate di performance di alta qualità. Appuntamento quindi alla prossima estate, con l’attesa di regalare di nuovo al pubblico altri piacevoli momenti musicali. (A. Censi)

Porto Sant’ElpidioIncontri di settembre tra arte, musica e poesia

Porto Sant’ElpidioFinalissima alla “Luna Rossa”

Festa SS. Angeli Custodistand gastronomici e spettacoli musicaliSANT’ELPIDIO A MARE Cascinare dalle ore 19

1° Ottobre LunedìFesta SS. Angeli Custodistand gastronomici e spettacoli musicaliSANT’ELPIDIO A MARE Cascinare dalle ore 19

6 Ottobre SabatoCastagnata

GROTTAZZOLINA Località Papa Giovanni

Festa del fungoMONTOTTONE Centro storico

7 Ottobre DomenicaCastagnata in PiazzaBELMONTE PICENO Centro storico pomeriggio

CastagnataGROTTAZZOLINA Località Papa Giovanni

Festa del fungoMONTOTTONE Centro storico

13 Ottobre SabatoFesta d’autunnoMONTE GIBERTO

Sapori d’autunnopercorso gastronomico per le vie del paese, mercatino dei prodotti tipici locali e spettacoliMONTEFALCONE APPENNINO Centro storico Tel. 333.9910079 Maialatastand gastronomici e intrattenimenti variRAPAGNANO Centro storico sera Tel. Pro Loco, tel. 338.1193747

14 Ottobre DomenicaCastagnata e Fiera degli uccelliFALERONE Contrada Madonna del Molino

Festa d’autunnoMONTE GIBERTO

Sapori d’autunnoMONTEFALCONE APPENNINO Centro storico Tel. 333.9910079

CastagnataPONZANO DI FERMO Località Capparuccia Tel. Comune, 0734.630108

Maialatastand gastronomici, musica e balloRAPAGNANO Centro storico intera giornataTel. Pro Loco, tel. 338.1193747

Castagnata e Sagra dei Vincisgrassi. Stand gastronomici e giochi per bambiniSERVIGLIANO Centro intera giornata

AGENDA www.corriereproposte.itGli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola e on line

Per la 5ª edizione di Teatrinsieme, alla scoperta dei teatri storici delle Marche, Italia Nostra ha scelto il Teatro Comunale di Campofilone con un appuntamento in programma domenica 30 settembre alle ore 17,30. Lo spettacolo è “Grand Tour de l’Italy” a cura dell’Associazione “ItinerArte” e dell’Ensemble “Melod’Italia” (tel. 0734.228628 – 348.8163918)

Per questioni di spazio non siamo riusciti ad inserire tutti gli eventi organizzati nel Fermano relativi a: mostre mercato, mostre d’arte, musi-ca leggera, musica classica, teatro.Per avere un panorama esausti-vo delle manifestazioni invitiamo i nostri lettori ad acquistare il mensi-le di cultura e turismo delle Marche “Corriere Proposte” disponibile in edicola o a connettersi al sito inter-net: www.corriereproposte.it

Gli altri eventi...

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Dopo i Campionati regionali individuali di prove multiple svoltisi i primi due giorni di set-tembre, il campo di atletica di Fermo si prepara ad ospitare un evento di grande prestigio. Sabato 22 e domenica 23 settembre nel capoluogo si terrà per la prima volta la finale del Campionato italiano di società di serie A1. Nei prossimi giorni arriveranno in città circa 450 atleti che gareggiano per 24 società italiane. Il polo sportivo di via Leti è stato scelto dopo il sopralluogo di un delegato della Federa-zione italiana di Atletica leggera, che ha constatato le ottime condizioni del campo. A far cadere la scelta su Fermo anche la presenza, nelle vicinanze dell’impianto, di una pista indoor che potrebbe essere utilizzata per i riscaldamenti in caso di pioggia. Tornando all’evento, la finale del Campionato A1 ha ottenuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Fermo, della Camera di Commercio di Fermo, di Confindustria Fermo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e della Federazione italiana di Atletica leggera. A fare da padrona di casa sarà la Sport Atletica Fermo che, unica società mar-chigiana presente, milita in serie A1 con la squadra femminile. Le gare inizieranno sabato 22 alle ore 15. Si partirà con il lancio del martello, per prose-guire con i 100m ostacoli femminili ed i 110m ostacoli maschili. Domenica 23, invece, gli atleti saranno impegnati nel corso della mattinata, a partire dalle ore 8.30. Al termine delle gare verranno premiate la migliore squadra maschile e la migliore squadra femminile. Per garantire un’adeguata accoglienza, gli organizzatori del Campionato invitano il pubblico a parcheggiare presso il vicino polo scolastico, evitando così di riempire i parcheggi dell’impianto sportivo. Qualche giorno di pausa e domenica 7 ottobre si torna in pista con il terzo Trofeo Provincia di Fermo cat. allievi a cadetti. A sfidarsi, i migliori atleti della regione, selezionati dai comitati delle cinque province marchigiane.

Dal 16 al 22 settembre 2012 la provincia di Fermo sarà la capitale mondiale della vela classe 2.4mR, una delle regate mondiali più importanti che l’Associazione “Liberi nel vento” e la “Lega Navale italiana” di Porto San Giorgio siano riuscite a far “attraccare” dalle nostre parti. L’annuale edizione dell’importante evento – denominato “2.4mR World Championship” – si svolgerà a Porto San Giorgio nel periodo sopra indicato e, inutile nasconderlo, per l’ associazione “Liberi nel Vento” si è trattato di un vero e proprio “colpaccio”. “Questa manifestazione – ha spiegato Daniele Malavolta, deus ex machina dell’asso-ciazione sangiorgese – vuole anche fungere da biglietto da visita per la promozione del territorio riconducibile alla quinta provincia marchigiana e delle eccellenze ad esso ricon-ducibili, siano esse di tipo culturale, paesaggistico ed eno-gastronomiche”. La “Liberi nel vento” appunto, dal 2002 è riuscita a creare una base nautica completa, in grado di dare a tutti, anche a persone con disabilità, la possibilità di fare vela in modo autonomo, sicuro ed in maniera, in ogni caso, altamente competitiva. Queste attività, sono rese possibili grazie alle imbarcazioni del tipo 2.4mR, che possono essere timonate in maniera del tutto autonoma anche da persone con disabilità fisica, poiché sedute all’interno dello scafo con comandi posizionati nel pozzetto. Particolare non di poco conto è quello relativo che, in questa competizione mondiale, disabili e normodotati regatano alla pari, uno di fianco all’altro, senza differenze e con le stesse possibilità di vittoria. A far la differenza, per uomini e donne in gara, sarà solamente la capacità velica dei singoli e la bravura di questi nell’interpretare al meglio il campo di regata. Ed allora…buon vento a tutti, ragazzi! (u.f.)

Atletica/Ventiquattro società in pista a FermoVela/A Porto San Giorgio dal 16 al 22 settembre

Calcio/Diversi gli obiettivi ma per tutte le giuste motivazioni

Sport/News

Il massimo campionato dilettantistico mar-chigiano quest’anno vedrà al via 16 squa-dre, dopo gli “stravizi” delle stagioni passa-te quando in Eccellenza si sono affrontate ben 18 compagini con la necessità di molti turni infrasettimanali. Fra le società che puntano a salire c’è la Fermana 2006, che dopo l’ennesimo bel torneo disputato, coinciso con la sconfitta nella finale dei play off di Tolentino ed un’estate abbastanza tri-bolata, vede tornare un clima decisamente più sereno. La nuova dirigenza, che ha visto l’ingresso anche di personaggi fermani, in primis il noto imprenditore calzaturiero Fabiani, ha confermato alcuni dei gioca-tori più importanti con l’esperto difensore Mirko Cudini in primis, richiamando alcune “vecchie” conoscenze canarine, fra queste Bolzan, Cristiano, Perra e inserendo gioca-tori di qualità come Ilario Lepre per riaccen-dere entusiasmi mai sopiti nel Capoluogo,

mentre la panchina è stata affidata ad un altro ex di ritorno come De Angelis, che ben conosce l’ambiente e che ha grandi moti-vazioni. Da sottolineare il fattore tifoseria, da sempre il dodicesimo uomo in campo dei canarini. L’avversaria sulla carta più accreditata è quel Montegranaro che in estate ha allar-gato la propria denominazione, aggiungen-do il nome Provincia Fermana, che il patron Maurizio Vecchiola vorrebbe diventasse a breve la squadra dell’intero territorio. A tal proposito il club gialloblù ha già stretto una serie di importanti accordi con squadre della Provincia, con l’obiettivo ben dichiarato di rafforzare i vivai, cercando di lanciare il maggior numero di giovani in prima squadra nel più breve tempo possi-bile. A dirigere la squadra è stato chiamato un decano della panchina come Osvaldo Jaconi. Il mister lombardo, coadiuvato dal

giovane D.S. Fabio Massimo Conti, ha chiamato una serie di giocatori importanti quali l’ex capitano della Fermana il portiere Chiodini, l’ex bomber dell’Ancona Argiolas, il bomber Adami, Rossi dal Bellaria (2ª divi-sione), Coccia dalla Santegidiese ed altri buoni giocatori, che insieme alle conferme di Diamanti, Comotto e Polenta, fanno dei gialloblù degli autorevoli pretendenti alla vittoria finale. Dopo la salvezza conquistata senza la coda dei play out l’Elpidiense Cascinare punta a rimanere in Eccellenza ed ha chia-mato in panchina un mister molto motiva-to come Sergio Calcabrini Fra i nuovi arrivi da segnalare gli ingaggi di Casali, Aloisi e Marani. La formazione rosso – bianco e blù è riuscita a superare il primo turno di Coppa Italia, eliminando il Montegranaro Provincia Fermana, in virtù del pareggio per 1-1 nel match d’andata e della vittoria

per 2-0 sul terreno veregrense nel ritorno, ora per il 2° turno in programma a fine settembre, gli uomini di Calcabrini se la vedranno con il Corridonia. La Monturanese dal canto suo, dopo la salvezza molto faticata raggiunta al sup-plementare del play out lo scorso anno, ha salutato la bandiera Grilli, con la panchina affidata ad un allenatore che conosce bene il calcio dilettantistico come Senigagliesi. Fra i nuovi acquisti da segnalare gli arrivi di Natali, Galdo e Lapi. L’undici biancoaz-zurro al pari dei “cugini” dell’Elpidiense Cascinare punta a rimanere in Eccellenza, ben consapevole delle difficoltà di questo torneo; nel primo turno di Coppa si è arre-sa di misura alla Fermana, perdendo per 2-0 al “Recchioni” ma vincendo per 1-0 davanti ai propri tifosi, creando non pochi problemi alla compagine canarina.

Endrio Ubaldi

Finale del Campionato italiano A12.4mR World Championship,dove non esistono barriere

Eccellenza, fermane pronte al via

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15 settembre 201227

Una prima esperienza olimpica memorabile, in ogni senso, con ottime gare svolte, poi sfociate in piazzamenti di riguardo che, a conti fatti, hanno portato acqua al mulino del medagliato Matteo Morandi (bronzo). Di chi stiamo scrivendo? Di Paolo Ottavi, il ginnasta di Porto San Giorgio che alle recenti Olimpiadi di Londra 2012 ha tenuto altissima la ban-diera della nostra terra. Inutile nasconderlo, per lui un’esperienza dir poco esaltante: “La mia prima esperienza Olimpica la ritengo, nel suo complesso, grandiosa soprattutto se considero le vicissitudini attraversate prima di ottenere la convocazione e quindi per come è arrivata. Aver avuto la possibilità di andarsela a giocare con la maglia azzurra addosso e da Londra poter ringraziare quanti mi sono stati vicini nel quadriennio appena terminato è stato di per se motivo di grande soddisfazione. Poi, tecnicamente, ritengo di aver fatto due ottime gare. Sia in quella di qualifica che nella finale fra i migliori 24 del mondo. Penso che non sia poco e, francamente, di più non

potevo chiedere”. Ottavi, sente suo magari solo un pezzettino della medaglia di bronzo conquistata dal suo collega Matteo Morandi? “Sì, perché la stra-tegia ed il gioco di squadra erano quelle. Noi dovevamo gareggiare prima per far alzare il punteggio di chi sarebbe andato dopo che, in questi casi, è favorito. In ogni caso Morandi è un atleta fantastico e ci ha messo moltissimo del suo, meritando un bronzo che per tutto il movimento vale tanto”. Allora già da adesso… appuntamento a Rio de Janeiro 2016: “E’ il mio sogno e ci spero vivamente. Del resto, se mi trova in palestra qualcosa vorrà pur dire. Ovvio che nel qua-driennio che sta iniziando tutto può succedere e confermarsi sarà durissimo. In ogni caso, lavorerò intensamente come ho sempre fatto, per restare ad alti livelli e… respingere gli “attacchi” dei tanti bravi giovani che sono dietro, ma che già stanno avanzando la loro candidatura a suon di buone prestazioni. Io però, a Rio voglio esserci”. (u.f.)

Il prossimo torneo di Divisione Nazionale B vedrà per la prima volta la disputa della stra-cittadina montegranarese fra la Supernova Officina Creative e la Poderosa Dino Bigioni Shoes. Si tratta di un evento eccezionale per la nostra Regione, basti pensare che dopo la Sutor e la Scavolini nella massima serie cestistica con il derby marchigiano che oramai è diventato un appuntamento fisso da diversi anni a questa parte, in serie B ci sono oltre alle 2 squadre di Montegranaro, la Stamura Ancona, Senigallia e la Virtus Civitanova, cosicché, il prossimo derby tutto in chiave calzaturiero e fermano, avrà inevitabilmente i riflettori puntati addosso, sia livello mediatico che di pubblico. Per la Supernova Officine Creative si tratta del terzo anno in B, nelle due precedenti stagioni i bianconeri di coach Domizioli nonostante una politica sempre finalizzata a valorizzare i giovani, senza fare delle grandi spese, è arrivata sempre la soddisfazione di aver raggiunto i play off, ottenendo la salvezza con largo anticipo. La società calzaturiera ha confermato solo alcuni dei protagonisti della passata stagione come il pivot Nobile, il playmaker ed ex capitano della Sutor Paolo Berdini, oltre al generoso Contigiani, a completare il roster è tornato a Montegranaro l’esperto play guardia Luca Rossi oltre a molti giovani d’interes-santi prospettive.L’obiettivo principale resta quello di una salvezza da ottenere il più presto possibile, con uno sguardo interessato alla zona play off. L’altra formazione montegranarese è la Poderosa Dino Bigioni Shoes allenata da Piero Bian-chi. Per la società giallonera che aveva fatto importanti investimenti per conquistare la B, ci sono le conferme del pivot Leonardo Carpineti anch’esso ex suturino, di Benini e di Mosconi, diversi i volti nuovi, fra questi c’è il play guardia Nicola Temperini che la scorsa stagione ha giocato sempre in B a Civitanova Marche e Lorenzo Andreani, play guardia di categoria che ha disputato gli ultimi 2 tornei con l’altra squadra montegranarese. Per la Poderosa sono arrivati altri giocatori con esperienze anche in serie A Dilettanti come Trionfo, Petrosino e Bernardi, cosicché, il roster a disposizione di coach Bianchi è di assoluto valore. (e.u.)

Ginnastica/L’esperienza olimpica del sangiorgese

Basket/Montegranaro al top del basket regionale

ANNO 10 - n.09 - 15 settembre 2012

Per la vostra pubblicità: 0734.217470Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003

Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro SabbatiniP.R.:Patrizia Scaloni Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti PompaVignette: Daniele Ripani, Stampa: Bieffe industria grafica - RecanatiRedazione: Paolo Galletti, Francesca PasqualiHanno collaborato alla redazione di questo numero: Federica Balestrini, Andrea Braconi, Mariateresa Ferroni, Uberto Frenquellucci,Daniele Maiani, Carmela Marani, Serena Murri, Loredana Tomassini, Endrio UbaldiDir. Amministrativo: Gianfranco SabbatiniWebmaster: Aranea (tel. 0734.776001)

CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermotel. 0734.217470 - fax 0734.220161www.corrierenews.it - [email protected]

Prossima uscita 15 ottobre 2012

Paolo Ottavi già pensa a Rio

Supernova–Poderosa, derby in B

Si svolgerà sabato 13 e domenica 14 ottobre, presso il Crossodromo Internazionale “Monterosato” di Fermo, il Trofeo delle Regioni “Alberto Morresi” di motocross, categorie MX1, MX2, 125, Over 40 Open

Time Out/ Praticamente abiliQualche tempo fa la redazione del Corriere News lavorò ad un’inchiesta stimolante e impe-gnativa sulle disabilità. Il risultato fu condensato nel titolo “Praticamente abili” a sottolineare il fatto che si è prima di tutto esseri umani e che è compito di una società che si considera civile e moderna abbattere gli ostacoli fisici e mentali che dividono e isolano. Un esempio di quello che intendevamo con quel titolo lo ho ritrovato alle Paralimpiadi di Londra, quando a sfidarsi per le medaglie sono stati più di quattromila atleti con handicap provenienti da tutto il mondo. Già, atleti: uomini e donne che vivono di sport e che si sacrificano per raggiungere i propri obiettivi. Atleti che, messi in condizione di dare il massimo, superano qualunque tipo di problema e sorridono con quel volto sereno e imperlato di sano sudore. Io le ho seguite le Paralimpiadi. E vi dico una cosa: mi sono emozionato quanto e forse di più delle Olimpiadi andate in onda qualche giorno prima. Normodotati da una parte (le Olimpiadi), disabili dall’altra (le Paralimpiadi). Quale differenza? Nessuna. L’emozione per le gesta sportive, per i risultati raggiunti, la rabbia e la delusione per quelli mancati di un soffio è stata la stessa. L’organizzazione paralimpica ha messo in condizione questi straordinari ragazzi di dare il meglio di sé: non c’erano barriere, a Londra, e gli uomini e le donne sono venuti fuori, per quello che sono e per quello che valgono, circondati da un pubblico competente ed entusiasta che ha assiepato gli impianti. Il messaggio delle Paralimpiadi è chiaro e, come sempre, lo sport si è dimostrato una spanna avanti a tutto: ora è il resto del mondo civile che deve compiere il necessario salto di qualità per fare in modo che gli straordinari atleti di Londra siano gli straordinari cittadini dell’universo, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione… e abilità. Concludo questa breve riflessione con i complimenti sinceri ad Assunta Legnante, atleta del sodalizio civitano-vese “Anthropos” ha conquistato l’oro nel lancio del peso e a Riccardo Scendoni, atleta di Grottazzolina, che ha ben figurato nei 100, 200 e 400 metri. (Alessandro Sabbatini)

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