Gestor News Settembre 2011

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NE/TN0027/2008 Registrazione n. 1358 - 7 maggio 2008 del registro stampa del Tribunale di Trento quadrimestrale di informazione della cooperativa trentina di acquisti alberghi e ristoranti UN PUNTO DI RIFERIMENTO NELL'UNIVERSO DEGLI ACQUISTI

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Gestor News Settembre 2011

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Gestor: un’orchestra che suona una musica armoniosaIl raddoppio della base socialeè l’obiettivo per il nostro futuro

Una realtà consolidata, forte, dagli ideali chia-ri e decisi, radicata sul territorio ma con uno sguardo all’esterno: Gestor procede

con passo sicuro nel suo percorso di crescita, condiviso da 350 soci che costituiscono una fetta importante del settore alberghiero e della ristora-zione del Trentino. Abbiamo chiuso un bilancio 2010 positivo e sod-disfacente, considerando la situazione difficile nel-la quale ci troviamo ad operare, nuovi soci hanno scelto di entrare in Gestor e il nostro modello di cooperativa di acquisti ha trovato l’interesse di al-cune realtà imprenditoriali di altre regioni, spingen-dole a nuove forme di collaborazione con noi. Questi sono i dati di oggi, ma noi vogliamo guar-dare al domani. E lo facciamo forti dei risultati ot-tenuti finora e consapevoli che una nuova fase si apre per tutti noi. Come già espresso nel corso dell’assemblea del diciannove maggio, immagino la nostra cooperativa come una grande orche-stra, composta da tanti elementi musicali, ognuno fondamentale perché la sinfonia finale sia armo-nios. "Io sono il direttore, voi siete gli orchestrali, i veri protagonisti del concerto, grandi professio-nisti nel vostro lavoro che con serietà e dedizio-ne fate crescere Gestor. Il mio sogno, è che la nostra orchestra diventi sempre più grande, che nuovi elementi si aggiungano. Ed è questo l’obiet-tivo, chiaro, che ci poniamo per il nostro futuro: il raddoppio della base sociale. Un traguardo che possiamo raggiungere se ognuno di noi si assu-merà l’impegno di presentare alla cooperativa un nuovo possibile socio. Chi fa parte di Gestor co-nosce bene i vantaggi e le opportunità che essa offre, e quindi non risulterà difficile coinvolgere altri colleghi ad entrare nella nostra realtà. La vostra convinzione costituisce il fondamento della no-stra base sociale, perciò sono convinta che po-tremo raggiungere quest’obiettivo senza fatica né costi. So che questo mio sogno sarà condiviso dal nuovo presidente Gestor, Giorgio Sembenotti, che ho avuto modo di conoscere negli anni. È stata una presenza costante nella cooperativa, fin dalla nascita di questa ultima. Raccoglie un’eredi-tà certamente importante e sono certa che porte-rà avanti con altrettanti risultati positivi quello che è stato fatto finora. A lui auguro un percorso pieno di soddisfazioni. Da parte mia e di tutto lo staff avrà la piena disponibilità ad essergli accanto nel suo lavoro, per risultati sempre migliori. Solo noi possiamo essere gli artefici del nostro futuro e del futuro della nostra cooperativa. Citando il dram-maturgo Heinrich Heine, “dove le parole finisco-no, inizia la musica”, v’invito a suonare all’unisono la nostra melodia".

2 IlpuntoCrisi economica e banche, il peggio deve ancora venire?

8 Intervista Presidente Gestor: trasparenza e vicinanza saranno le mie parole chiave per i prossimi anni

15 L`analisi L’agriturismo trentino resiste alla crisi

27 IlPersonaggioElio Guetti: il coraggio di partire e di ritornare

28 TendenzeRistoranti etnici

34 IlbusinessMatrimoni, comunioni e cerimonie: quanto incidono i banchetti sui bilanci di un ristorante

36 ilprovvedimentoIl codice sul turismo

38 Focus Certificazione energetica

◗ intervista Bar Centrale e Caffè Roma di Cles

◗ tendenze arredamento

sommario

Quadrimestrale della Cooperativa GESToRvia Maccani 181/A – Trento Tel. 0461 826506 – Fax 0461 429378 www.gestor.it – [email protected]

Direttore Responsabile: Franco Delliguanti

Registrazione n. 1358 – 7 maggio 2008 del registro stampa del Tribunale di Trento

Stampa: Litografica Editrice Saturnia (tn)

Anno III – n. 2 Agosto 2011

editoriale

nives tisi

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ilpuntoGIoRGIo BAGoZZIVice direttore vicario Cassa Centrale Banca

1. Possiamo delineare un quadro della situazione economica attuale che sta attraversando il Paese?È una domanda per alcuni versi “scontata” ma tutt’altro che bana-le, a condizione che non ci si rifugi nelle solite risposte generiche (è un momento difficile, c’è la crisi economica, aumenteranno le tasse, etc), risposte che lasciano un po’ il tempo che trovano. Credo che la risposta più vera sia un’altra domanda: come vogliamo gestire que-sto momento e come pensiamo di uscirne? Non ho la presunzione,

naturalmente, di dare risposte a queste domande, che sono di una complessità enorme, considerando anche che la crisi è a livello globale. Mi limiterò pertanto a tentare di individuare il possibile colle-gamento tra questa contingenza e il vostro settore. Questa crisi ha portato con sé alcuni effetti sui consumatori (e, tra di essi, sui poten-

ziali vostri clienti): certamente una riduzione – a volte anche drastica – del reddito delle famiglie. Questo aspetto tocca un’aliquota della po-polazione notevole, concentrata soprattutto nelle fasce a reddito medio-

basso, mentre altre (i redditi più elevati) sembrano esserne state colpite molto meno. Quindi permane un “serbatoio” di potenziali clienti anco-ra assai numeroso e facoltoso, in grado di sostenere ed assorbire la vostra offerta a tutti i livelli (dal piccolo ristorante all’albergo a 5 stelle). C’è però un altro aspetto che sta gradualmente insinuandosi nella gente: la sensazione di incertezza, la paura di perdere reddito e risparmio, che contagia anche le famiglie più benestanti. Mi pare però che, finalmente, i governi (almeno quelli occidentali) abbia-no capito che le nostre società e le nostre economie hanno risorse umane, tecnologiche e finanziarie adeguate per uscire dalla crisi: ma la condizione è che si impostino politiche severe ma serie, accettabili e perfino condivisibili dalla gente. Politiche

che vanno anche progettate ed applicate dal concerto dei paesi sviluppati. Nessuno può pensare di uscirne da solo, anche se i

maggiori sacrifici saranno sulle spalle di chi è stato meno virtuoso nei decenni scorsi. Quindi, la prima ricetta è la serietà e coerenza

nei comportamenti, per cui si possa dire (come lo disse agli ameri-cani il Presidente Roosevelt nella crisi del ’29): “quello di cui dobbiamo

avere paura, è la paura stessa”.

2. Il Trentino come si colloca in questo scenario?L’economia trentina naviga nello stesso mare in cui naviga quella mondiale. Tuttavia, per una serie di ragioni già ampiamente dibattute e note, noi viviamo ed operiamo in un ter-ritorio in cui le onde e i venti sono meno impetuosi. Questo ci ripara parzialmente dalle tempeste ma talvolta ci fa anche perdere i vantaggi di godere di un forte vento in poppa, che è necessario per agganciare e cavalcare la ripresa. Fuor di metafora, dobbiamo essere consapevoli dei vantaggi dell’autonomia e di una diffusa cultura del risparmio e della serietà, dobbiamo investire il più possibile in innovazione e collegamenti socio-economici con le altre realtà.

crisi economica e banche, il peGGio deve ancora venire?L'analisi dell'esperto

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3. Secondo lei, quando terminerà la crisi?

È una domanda a cui, negli ultimi tre anni avrei spesso risposto in modo differente, a volte contagiato dall’ottimismo, a volte meno. Questo per dire che è una previsio-ne impossibile da fare; speriamo di aver superato il momento peggiore ed auguria-moci che la pesante situazione finanziaria di queste settimane sia il colpo di coda di una crisi veramente “diversa”, che ridise-gnerà gli equilibri planetari, almeno a livello finanziario ed economico. Il governatore della Banca Centrale USA ha dichiarato che non modificherà al rialzo i tassi alme-no fino al 2013 (non era mai successo che venisse indicato un orizzonte tempo-rale); probabilmente questi sono i tempi che possiamo attenderci per vedere una svolta definitiva.

4. Su cosa bisogna investire per poter uscire da questa fase difficile?

Sul proprio lavoro (che dobbiamo rispet-tare ed amare), sulle proprie competenze (che dobbiamo aggiornare ed applicare), sulla serietà e onestà dei comportamen-ti (che permettono di costruire fiducia e crescita), sulla cultura dei nostri figli (che ci assicura il futuro, consolidando e svilup-pando quanto si è acquisito nel passato).

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5. Quali sono le richieste più frequenti che arrivano alle Casse Rurali dagli operatori delsettore turistico? Quali sono le difficoltà più frequenti che gli addetti al settore si trovano adaffrontare?

Essendo noi banche, seppur ”speciali”, i rapporti con gli operatori turistici sono ov-viamente e soprattutto di natura finanzia-ria. Dobbiamo dire che, nonostante la crisi, molti operatori hanno capito la necessità di continuare ad investire per elevare la qualità dell’offerta turistica trentina che, dobbiamo riconoscerlo, sconta ancora un gap negativo rispetto ai cugini altoatesini. Tuttavia l’investimento in immobili o strut-ture non basta: esso va coniugato con infrastrutture all’avanguardia (e molto si sta facendo, con la spinta determinata e determinante dell’Ente Pubblico) ma an-che con una decisa propensione verso una diffusa “cultura dell’ospitalità” ad ogni livello da parte di tutta la società trentina e non solo degli addetti al settore. Chi viene in Trentino deve veramente sentirsi “gradi-to ospite”.

6. Quali sono gli strumenti messi in atto per venire incontro alle esigenze di albergatori,ristoratori e esercenti pubblici?

Il principale aiuto che le Casse Rurali dan-no – da sempre – al settore, è quello fi-nanziario (mutui a m/l termine). Infatti, in un settore come quello alberghiero, l’inten-sità dei beni stabili all’interno di un’azienda è elevatissima e costituisce praticamente

la totalità dell’attivo. A fronte è necessario finanziare correttamente queste esigen-ze. Ribadisco il termine “correttamente” perché in molti casi in cui l’impresa turisti-co-alberghiera versa in difficoltà le cause vanno ricercate in un eccessivo o non co-erente approccio al credito. Spesso con-frontarsi ed eventualmente moderarsi può essere una scelta giusta. A tal fine, come Casse Rurali Trentine stiamo realizzando uno studio approfondito e concreto sulla realtà alberghiera trentina; i risultati ( una specie di “mappatura” del settore) saran-no a disposizione, nell’ottica di evidenziare punti di forza e di debolezza per aiutare gli operatori, l’Ente Pubblico, le Casse Rurali a scelte sempre più efficaci e consapevoli.

7. Qual è il ruolo delle cooperative come Gestor all’interno del tessuto economico trentino?

Ho conosciuto la vostra realtà, sorpren-dendomi in positivo per i numeri che espri-me (oltre 300 imprese turistiche aderenti, più di 160 fornitori e distributori convenzio-nati, un fatturato che si va avvicinando ai 30 milioni di Euro, etc). Credo che il giudi-zio spetti ai vostri soci, ma ritengo che ogni iniziativa volta a cogliere le esigenze degli associati ed a migliorare l’efficienza delle riposte sia lodevole e vada incoraggiata; beninteso nel rispetto dell’autonomia del-le singole aziende e dello spirito di iniziati-va degli imprenditori operanti sul territorio, che sono valori fondamentali ed irrinun-ciabili per il successo e lo sviluppo di una libera economia.

fLashGESTOR SaRà pRESEnTE

Facendo un bilancio complessivo della nostra presenza alla fiera alberghiera di Riva del Garda nel gennaio scorso, l'ago della bilancia si è spostato nuova-mente sul segno +.

Così, anche per la fine del prossimo gennaio 2012, Gestor rinnoverà la propria par-tecipazione all'Expo.Sono infatti i vantaggi e le opportunità che derivano da una presenza fieristica a prevalere su alcune perplessità segnalateci dai nostri fornitori. Le loro preziose os-servazioni saranno proprio la base per ripensare ed organizzare la nostra prossima partecipazione in fiera.Una presenza che si articolerà con diverse modalità, esaltando ed evidenziando quell'atmosfera di ospitalità e cordialità che ogni socio, fornitore o amico di Gestor può ritrovare quando entra nella nostra cooperativa.

Se interessati a partecipare in fiera all’interno dello spazio Gestor vi invitiamo a pren-dere contatti con il nostro ufficio commerciale: tel. 0461 826506

2012

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Giovedì 19 maggio, presso l’Hotel Alpho-liday di Dimaro, si è tenuta l’Assemblea annuale di Gestor. L’importante appun-tamento è stato caratterizzato da grandi

novità, prima tra tutte l’elezione di Giorgio Sem-benotti, titolare dell’ Hotel Everest di Trento, che è subentrato a Danilo Moresco nel ruolo di Presi-dente della Cooperativa. Cambio di guardia anche all’interno del Consiglio di amministrazione che ha visto l’entrata di Giorgio Venco, del Ristorante San Colombano di Rovereto, in sostituzione al socio fondatore Elio Guetti, dell’Hotel Vela di Trento. Sulla base dei dati di bilancio, anche il 2010 si è chiuso in positivo raggiungendo, e talvolta anche superando, gli obiettivi prefissati. Tra gli associati, considerati i volumi della cooperativa saranno distri-buiti quasi 500mila euro quali ristorno di fine anno.

L’ASSEMBLEA IN PILLOLEGiorgio Sembenotti, titolare dell’Hotel

Everest di Trento, è stato eletto Presidente

Giorgio Venco, del Ristorante San Colombano di Rovereto, ha sostituito Elio Guetti, dell’Hotel Vela di Trento, all’interno del

Consiglio di Amministrazione.

il ristorno fine anno da dividere tra gli associati è pari a 487.893,52 euro

i nuovi associati sono stati 34 (14 in più rispetto all’obiettivo di 20

fissato nell’assemblea scorsa)

l’incremento rispetto ai volumi del 2009 è stato pari al 18%

Il fatturato 2010 è stato di 27.108.435 euro

Al termine dei lavori Assembleari, grazie alla pre-ziosa collaborazione della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Sole e di Non (www.stradadellamela.it), gli ospiti hanno potuto pren-dere parte ad un momento di degustazione dei prodotti tipici offerti dalle Aziende Associate alla Strada. Il momento di chiusura della giornata ha visto protagonisti i presidenti delle cooperative Ge-stor ed Hogast che attraverso un dibattito ricco di spunti e di riflessioni hanno saputo intrattene-re i molti intervenuti – tra soci, fornitori ed autorità - che hanno riempito la sala per presenziare all’in-contro.

assemblea Gestor: una Giornata ricca di emoZioni

giorgio sembenotti nuovo Presidente gestor con Danilo Moresco Presidente uscente

numerosi i soci intervenuti

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BEnvEnuTi nuovi soci!Dallo scorso maggio, 11 nuove prestigiose aziende hanno arricchito le fila degli associati. Ecco l’elenco dei nuovi soci ai quali diamo il nostro caloroso benvenuto!

bar Centrale CLES (TN)

hotel Canadà BELLAMoNTE – PREDAZZo (TN)

bar roma CLES (TN)

rist./pizzeria la Spleuza MoNCLASSICo – PRESSoN (TN)

albergo pezzotti PELLIZZANo (TN)

hotel derby DIMARo (TN)

baita CianCi CANAZEI (TN)

hotel Gran zebrù CoGoLo DI PEjo (TN)

ristorante le roi MADoNNA DI CAMPIGLIo (TN)

hotel/rist./pizzeria niaGara oSSANA (TN)

hotel al ponte PERGINE VALSUGANA (TN)

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INTERVISTAGIoRGIo SEMBENoTTI nuovo Presidente Gestor

Presidente, è un importante riconoscimento per Lei essere stato eletto, una soddisfazione ma anche un impegno.

Senza ombra di dubbio. Questo mio inca-rico comporta una serie di responsabilità che affronterò con serietà e costanza. Ho sempre creduto fortemente in questo pro-getto e fin dall’inizio, quando dodici anni fa, in appena quattordici soci, abbiamo dato il via a Gestor ho considerato la coopera-tiva come una parte integrante della mia stessa attività di albergatore. È importante ribadire che Gestor siamo noi soci e quin-di accetterò ogni contributo, consiglio e critica, purché costruttivi, che arriverà da parte dei nostri associati per rafforzare la Cooperativa.

Quali saranno le principali priorità che caratterizzeranno il suo mandato e che seguirà nei prossimi anni?

La priorità più importante sarà quella di seguire la strada che è già stata impo-stata dal mio predecessore Danilo More-

sco e che ha segnato sempre un trend in costante crescita. La mia volontà, inve-ce, sarà quella di essere più vicino ai soci che cercherò di incontrare e di conoscere meglio per consolidare l’intero gruppo. La Cooperativa non deve essere vista come un’entità lontana. Gestor fa parte della no-stra quotidianità e, come tale, riflette le no-stre scelte ed i nostri comportamenti. Gli incontri serviranno, mi auguro, ad avvici-nare tutti i soci, anche quelli che sono an-cora scettici nei confronti della nostra real-tà associativa.

Tra i progetti che intende portare avanti ci sono anche “Fornitori per fornitori” e “Sviluppo area Treviso”, è così?

Si, stiamo riprendendo in considerazio-ne l’opportunità di espanderci anche in Veneto. Tempo fa avevamo avviato un percorso con la provincia di Treviso e ora intendiamo approfondirlo. Vi sono buoni presupposti affinché ottenga buoni risul-tati il progetto di portare Gestor fuori dalla nostra provincia ed ampliare così il nu-

trasparenZa e vicinanZaSARANNO LE MIE PAROLE CHIAVEPER I PROSSIMI ANNI

Giorgio Sembenotti è il nuovo Presidente Gestor. Tra i soci fondatori della Coope-rativa, ha visto crescere e maturare questa realtà che nel tempo si è radicata sul territorio, diventando punto di riferimento per gli acquisti da parte di albergatori e ristoratori. Eletto nel corso dell’assemblea dei soci del 19 maggio scorso, Sem-benotti subentra allo storico presidente di Gestor Danilo Moresco, alla guida della Cooperativa praticamente da sempre, da quando è nata. Il nuovo numero uno di Gestor, titolare dell’Hotel Ristorante Everest di Trento, ha le idee ben chiare su quali saranno le priorità del suo mandato. Ce le ha svelate in questa intervista.

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mero dei soci. Non è da escludere poi la possibilità di estendere l'offerta di alcuni servizi riservati ai nostri soci anche ai no-stri fornitori. Mi viene in mente l'opportuni-tà di emettere le tessere carburante Agip o di proporre gli accordi con le aziende di pulizia e di cancelleria.

Che realtà è oggi Gestor? Come si colloca sul territorio?

Sicuramente è una realtà con un valore in-trinseco, perché diamo una sicurezza sia ai soci sia ai fornitori. Non è da sottovalu-tare l’importanza che riveste la cooperativa verso i fornitori. In un periodo di crisi come quello attuale, noi possiamo garantire una certezza dei pagamenti. È sempre più probabile che anche quelle aziende che in passato hanno sempre rispettato i paga-menti ai fornitori attraversino un periodo di difficoltà. Con Gestor il fornitore si sente tu-telato ed è certo di ricevere quanto dovuto alle scadenze pattuite.

Quali parole userebbe per caratterizzare il suo mandato?

Innanzitutto trasparenza, nel senso di cercare di far capire ai soci l’importan-za del gruppo. E di conseguenza, come ho già detto anche prima, vicinanza: vo-glio avere un dialogo diretto con i nostri associati. Io ho una convinzione, e cioè che Gestor non è una società esterna al nostro business; al contrario siamo noi stessi, con le nostre attività che la rendia-mo possibile. Essendo una cooperativa poi, non ha nessun fine di lucro, e quindi la crescita della Cooperativa corrisponde alla crescita di ogni singolo socio. Que-sto è il concetto chiave di Gestor e l’idea di base del nostro gruppo con la quale siamo partiti inizialmente. Chiaramente, diventando una realtà sempre più gran-de, si rischia di perdere il contatto con i soci. Ecco perché intendo ricontattarli singolarmente, uno per uno e cercare di ricreare un gruppo ancora più forte e unito.

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L’assemblea annuale Gestor è stata all’insegna delle forti emozioni. Il 19 maggio scorso, all’hotel Alpholiday Dolomiti di Dimaro, lo storico e unico presidente di

Gestor Danilo Moresco, dopo 12 anni, ha ceduto il testimone al vice presidente Giorgio Sembenotti dell’hotel Everest di Trento. In pratica uno scambio di ruoli, dal momento che Moresco è stato poi eletto vice presidente dal Consiglio di Amministrazione. È entrato nel Consiglio di Amministrazione anche Giorgio Venco, titolare del Ristorante San Colombano di Rovereto che ha preso il posto dell’uscente Elio Guetti dell’Hotel Vela di Trento. Gli occhi dei molti soci intervenuti ai lavori assembleari, come era ovvio, sono stati puntati sul presidente uscente Danilo Moresco.Moresco, fondatore di Gestor nel 1998 con altri 13 impren-ditori dell’ospitalità ha letto, con provata commozione, quella che più una tradizionale relazione è stato un sincero e acco-rato saluto a quanti lo hanno accompagnato nei suoi tanti anni di Presidenza. Un incarico che ha lasciato con sommo dispiacere ed altrettanta serenità.Impossibile fare un bilancio delle tante cose realizzate in tanti anni da Presidente ha annunciato Moresco. Ricorda come perseguisse il difficile obiettivo, oggi centrato, di cercare di creare un gruppo, un insieme di aziende che condividesse-ro motivazioni, convinzioni, fiducia, sintonia, tempo e tanto altro. Quegli stessi valori che ancora oggi ha ricordato es-sere fondamentali per il successo di Gestor. Una coopera-tiva che con le proprie forze ha saputo calarsi nel diffidente sistema Trentino e che oggi viene presa da esempio per la tenacia avuta in tanti anni nel proseguire sulla propria strada senza beneficiare di alcun contributo. Un’azienda sana, la nostra, ha affermato Moresco, che ha tenuto a ricordare ai soci quanto gli stessi debbano considerare Gestor come fosse la loro seconda azienda. È indispensabile remare in-sieme e dalla stessa parte per arrivare alla meta che ci pre-figgiamo raggiungere. E sotto il cappello Gestor si riesce a continuare a remare anche con il perdurare della tempesta. Anche quest’anno i soci si divideranno circa 500 mila euro. Non è certo poco, ha dichiarato Moresco, se consideriamo i difficili momenti di crisi che stiamo attraversando con le nostre attività. Il momento più commovente è stata la parte del discorso dedicata ai ringraziamenti. Moresco ha ringraziato prima di tutti il direttore, Nives Tisi, per l’amicizia e la collaborazione di tanti anni di lavoro; ha ringraziato poi i vice presidenti ed il consiglio di amministrazione per la vicinanza e la fiducia sempre accordatagli. Non in ultimo, Moresco ha voluto rin-graziare i collaboratori ed i dipendenti, affermando che sen-za di loro Gestor non sarebbe quella che è.

sarò sempre al vostro fiancoIl saluto di Danilo Moresco dopo 12 anni da Presidente

COMPLIMENTI AI SOCI VINCITORI!Durante la Cena Sociale, che si è svolta in occasione della scorsa assemblea annuale di Gestor, sono stati premiati i primi 3 soci che nell’arco dell’anno si sono distinti maggiormente per la fedeltà negli acquisti.A loro è stato donato 1 biglietto per la Crociera Gestor.Complimenti allora ad Elio Guetti (Hotel Vela di Trento), a Mariano Seber (Garnì Rosengarten di Castello di Fiemme) e a Domenico Albasini (Hotel AlpHoliday Dolomiti di Dimaro) che ad ottobre saliranno a bordo della Costa Favolosa!

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CoNSIGLIo dI AMMINISTRAzIoNE:

Presidente:GiorGio Sembenotti (Hotel Everest – Trento)

Vice Presidenti: botto Walter (Bar Pasi – Trento)moreSco Danilo (Ristorante Da Pino – Trento)

consiglieri d’AmministrAzione: bertolini alberto (Feeling Hotel Luise – Riva del Garda), cemin Peter nicola (Cant del Gal – Tonadico), chiocchetti GianbattiSta (Hotel La Serenella – Moena), DoSSi ivano (Locanda D&D Maso Sasso – Nogaredo), moliGnoni nicola (Ristorante Giardino – Cles), motteS FauSto (Hotel Paganella – Fai della Paganella), Palmeri tommaSo (Pizzeria Nuovo Corona – Lavis), Polonioli battiSta (Hotel Villa Madruzzo – Trento), ravelli alFreDo (Hotel Palace Ravelli – Mezzana), Sartori SanDro (Sartori’s Hotel – Lavis), talmon bruna (Hotel Lupo Bianco – Canazei), venco GiorGio (Ristorante San Colombano – Rovereto)

LA STRUTTURA:direttore:niveS tiSi

AreA AmministrAzione: ravanelli valentina

SeGata antonella

trettel SteFania

AreA commerciAle: aDami aleSSanDro

FoSSi aleSSanDro

malFatti martina

AreA contAbilità: Della Pietra clauDio

segreteriA: SPaGnolli martina

La squadradi Gestor al Servizio dei SoCi

IL continuo sviluppo della cooperativa negli ultimi cinque anni che oggi conta 333 soci e 158 fornitori,

l’inserimento di nuovi servizi per il socio, alcuni cambiamenti degli ultimi mesi, hanno segnato l’avvicendamento di nuove persone sia all’interno dello staff della cooperativa, sia a livello di Consiglio di Amministrazione. Per quanti ancora non ci conoscono direttamente, riportiamo una fotografia dell’attuale assetto organizzativo della cooperativa che ha come obiettivo quello di garantire una migliore funzionalità dei vari uffici e di assicurare la massima qualità, adattabilità e rapidità dei servizi offerti ai soci.

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Èla terza volta, e non sarà l'ultima, per il Presidente di Hogast, oswald De-metz, di partecipare ad un'assem-

blea Gestor. Lo ha affermato, ringrazian-dolo per avere accolto l'invito, il direttore Gestor Nives Tisi. Potere ascoltare i risultati ed i percorsi intrapresi dalla cooperativa di acquisti altoatesina è certamente stimolan-te sia per i soci sia per i fornitori Gestor. Il Presidente Hogast è stato brillante come sempre nel rispondere alle domande che gli sono state rivolte ed ha colto abilmente il particolare momento della neo elezione del nuovo Presidente Gestor, Giorgio Sem-benotti per ricordare il pellegrinaggio che l’amico Danilo Moresco ha compiuto per il Trentino i primi anni di fondazione di Gestor. 600 sono i soci di Hogast che versano cir-ca 20mila euro per associarsi alla coope-rativa.Negli anni, ha confermato Demetz, come l’aumento della quota di adesione sia servito da deterrente. È stato positivo per selezionare i soci, convinti della propria scelta, con un forte sentimento di appar-tenenza. In Alto Adige abbiamo un'altra mentalità, ammette Demetz, siamo mol-to compatti ed i soci seguono le direttive della cooperativa. La fedeltà del socio è la nostra principale chiave di successo, ma sono convinto che anche per Gestor fini-rà allo stesso modo. Vi sono ben 10 anni di differenza di età tra le due cooperative, sebbene siano stati similari le condizioni di

HOGAST rimAne per GeSTOr un mOdellO dA imiTAre

Confronto e similitudini tra le due cooperative di acquisto in occasione dell’assemblea Gestor

I tre Presidenti: giorgio sembenotti (gestor); Danilo Moresco (uscente gestor); oswald Demetz (Hogast)

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partenza: una trentina di aziende fondatrici per Hogast e quattordici per Gestor.197milioni è il fatturato degli acquisti pro-dotto nel 2010, senza contare il fatturato derivato dall'acquisto delle autovetture o dalle carte di credito che porta altri 300 mi-lioni di euro.La cifra è senz'altro rilevante, afferma il Presidente Demetz, soprattutto se si con-sidera che dietro tali numeri opera una squadra di sole 17 persone, ma molto ef-ficienti e convinte, che entro il 2011 diven-teranno 20. La novità di Hogast è la fondazione di Ga-stro Pool, una SRL creata per risponde-re alle piccole realtà ricettive che hanno alcune stesse esigenze delle aziende più grandi – es: ascensori – ma che per di-mensione non hanno grosse esigenze d'acquisto. Di conseguenza non possono pagare 20mila euro di quota di adesione. In particolare, prosegue Demetz, con que-sta società abbiamo favorito i fornitori per una scontistica diversa e proporzionata, diversa dalle condizioni applicate al socio Hogast. Non potevamo pretendere dai fornitori che accordassero a tutti gli stessi sconti. Per entrare in Gastro Pool si paga-no 3mila euro di quota e nemmeno noi ci aspettavamo in così poco tempo di realiz-zare un fatturato di 2milioni di euro.Altra novità, prosegue Demetz, è l'inse-rimento di procedure per il controllo di qualità nei confronti del lavoro dei fornitori. Abbiamo previsto dei controlli a sorpresa eseguiti da due nostri ispettori che verifi-

cano ad esempio i termini delle consegne della merce, lo stato del prodotto, il servizio, ecc. L'obiettivo è arrivare a certificare i no-stri fornitori e, soprattutto, trovare insieme delle soluzioni che portino ad un risparmio per entrambi.Alla domanda che consiglio si sente di dare a Gestor, Demetz risponde che il con-siglio più grande è quello di mantenersi al di fuori della politica, di agire con discrezio-ne ma agire. La cooperativa è come un club, ha affermato, i cui interessi tra soci e fornitori non vanno sbandierati. Si fanno e vanno salvaguardati. Seppure molto distante da Hogast, il fat-turato 2010 di Gestor è comunque rile-vante ed in crescita rispetto al 2009. 27 milioni di euro il totale prodotto dagli ac-quisti effettuati da 320 soci. Sembenotti, neo eletto presidente, dichiara che con la sua presidenza la cooperativa seguirà la strada intrapresa da Moresco, e spingerà ulteriormente nel diffondere verso i soci l'importanza ed il valore della cooperati-va. Il fornitore va rispettato ha continuato il Presidente, ma noi siamo la cooperativa e lavorare con noi deve essere inteso come una collaborazione. Gestor pretende cor-rettezza dal fornitore e, al pari di quanto fatto in Hogast anni fa, anche noi prende-remo dei provvedimenti nei confronti di chi sarà scorretto. Sembenotti ha ribadito la volontà di dare continuità al passato, con quanto già portato avanti da Danilo More-sco che peraltro rimane in carica come vice presidente Gestor.

Il pulito,che soddisfa anche le massime esigenze.

Professionale.Veloce.Efficace.

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L’AGRITURISMO TRENTINO resistealla crisiRADDOPPIATE NEGLI ULTIMI ANNI LE STRUTTURE CHE PROPONGONO UNA VACANZA ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE E DELLA VITA CONTADINA

Trentino terra di malghe, rifugi, baite e ...agriturismi. Nonostante il settore del turismo in Italia sia particolarmente col-pito dalla crisi – lo dicono i dati Istat che segnalano nel 2010 una diminuzione del numero di viaggi (-12,4%) e del nu-mero di pernottamenti (-7,8%) c’è una fetta del comparto, quella degli agrituri-smi appunto, che sembra non risentire particolarmente di questo momento di difficoltà. I numeri, nella nostra Provin-cia, fotografano una crescita costante di arrivi: nel 2008 erano stati 36600, nel 2009 sono stati 45100 e l’anno scor-so 51400. E lo stesso si può dire per la progressione delle presenze, che rap-presenta i giorni di permanenza totali

l'analisi

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presso le varie strutture. Per gli agrituri-smi se nel 2008 ci sono state 150.000 presenze, nel 2009 sono aumentate a 179.000 e nel 2010 a 202.600. Da non sottovalutare il fatto che il Trentino è stata la prima provincia italiana a vara-re una legge provinciale che disciplinas-se la realtà degli agriturismi. La legge è stata promulgata nel 1973, con dodici anni di anticipo rispetto alla normativa nazionale. Se aggiungiamo che in Tren-tino nel 2005 si contavano circa 160 agriturismi e che oggi sono circa 350, il quadro è completo. Come si spiega una controtendenza così significati-va? Ne abbiamo parlato con Graziano Lozzer, presidente dell’ “Associazione Agritur Trentino” che coordina le attività amministrative, di assistenza, promozio-ne e formazione di quasi 320 delle 350 strutture trentine.

“Sicuramente uno dei fattori princi-pali del nostro successo è la forza dell’Associazione, che è un’associa-zione di categoria e non un sinda-cato agricolo. Abbiamo poi sempre cercato di portare avanti l’impegno di offrire una qualità alta dei nostri servizi, puntando ad avere strutture competitive e nuove che facciano la differenza. Forse quelle aziende storiche che erano partite e sono ri-

maste con la proposta della formula degli appartamenti agrituristici, molti dei quali dislocati nella zona della Val di Non, adesso sono un po’ in soffe-renza. Viceversa, quelle aziende che hanno saputo cogliere l’innovazione agrituristica che vuol dire proporre l’ospitalità con la mezza pensione e una bella colazione agrituristica, ma-gari avendo all’interno del proprio maso il locale di trasformazione dei prodotti tipici, stanno riscuotendo un grosso successo. Come offerta ag-giuntiva, è nato anche il cosiddetto club di prodotto che si chiama ‘Agri-tur trentino’ e comprende una tren-tina di aziende agricole che al loro interno hanno un laboratorio per la lavorazione e produzione di prodotti alimentari tipici ottenuti con materie prime della stessa azienda. Molte di queste aziende si propongono alle scuole anche come ‘fattorie didat-tichÈ che sicuramente sono quelle che hanno dato un impulso mol-to forte al progetto. Attualmente in Trentino esistono una cinquantina di fattorie didattiche. Allo sviluppo dei nostri agriturismi ha contribuito poi una promozione molto mirata, che cerca di cogliere un target di clien-tela che è vicino al nostro mondo, che comprende l’enogastronomia,

Mai così buona

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le tradizioni, l’immagine della famiglia contadina che è il nostro punto di forza per quanto riguarda l’ospitalità. Ecco, io credo che tutti questi fattori abbiano contribuito ai buoni risultati che stiamo avendo”.

Quali sono le caratteristiche che un agriturismo deve avere per essere considerato tale?“Innanzitutto puntiamo molto su que-ste aziende agricole che propongo-no qualcosa in più rispetto all’offerta classica, quindi ospitalità, ristorazione e trasformazione dei prodotti, stanze confortevoli – abbiamo camere ma-trimoniali che superano i tredici me-tri quadri e cinquanta, addirittura più grandi rispetto a quelle previste dal-le normative per gli alberghi. Alcuni agriturismi poi si sono anche dotati di un centro benessere e questo sicu-ramente rafforza qualitativamente la nostra offerta. Dal punto di vista della normativa è fondamentale l’utilizzo dei prodotti dell’azienda. Per quanto riguarda la ristorazione, il cinquanta per cento dei prodotti deve essere prodotto dalla stessa azienda agri-cola, il trenta per cento deve essere prodotto da aziende agricole o coo-perative trentine, il venti per cento è libero. Ne consegue che entra in gio-

co un fattore fondamentale come la valorizzazione del prodotto locale: più mettiamo prodotti trentini e soprattut-to agricoli nel paniere dell’offerta, più riusciamo a valorizzare la nostra re-altà”.

L’agriturismo è aperto tutto l’anno?“Agriturismo non vuol dire solo esta-te, soprattutto in certe zone con forte vocazione turistica come ad esem-pio la Val di Fassa, la Val di Fiemme, la Val di Sole e la Rendena. Ci sono delle strutture che restano aperte tut-to l’anno, altre che fanno le due sta-gioni, altre ancora che sono aperte solo stagionalmente come le mal-ghe agrituristiche. Quella che noi proponiamo è un’offerta comple-mentare che serve all’offerta turistica provinciale in particolar modo agli al-bergatori attenti”.

Come sono cambiati nel tempo gli agriturismi? “Le prime offerte erano considerate come un arrotondamento del red-dito agricolo. Gli ospiti si fermavano nell’azienda o in un appartamen-to agrituristico anche per un mese. Adesso invece i turisti pernottano tre-quattro giorni, anche se in media il periodo della permanenza negli agri-tur è un po’ più alto rispetto all’alber-go. Naturalmente il cliente richiede qualcosa in più, non si accontenta delle chiavi dell’appartamento. Vuole visitare l’azienda, respirare l’atmosfe-ra che c’è nelle famiglie che gesti-scono la struttura, vivere a contatto con il contadino assistendo a tutti i momenti dell’attività agricola, come ad esempio la vendemmia, l’alpeg-gio, la lavorazione dei prodotti. È un utente attento, che ama la tranquilli-tà e al tempo stesso vuole strutture nuove e confortevoli”.

Una collaborazione con la Cooperativa Gestor può secondo lei essere una spinta per fare ancora meglio?“Quello che mi ha colpito di più è che tra gli associati di Gestor ci sono molte aziende agricole trentine, so-prattutto vignaioli, ma anche altre cooperative che sono soci fornitori. Quindi questo potrebbe essere mol-to interessante per noi. Credo anche che sarebbe interessante una col-laborazione con quelle aziende che trasformano i loro prodotti, aziende che potrebbero diventare dei nuo-vi fornitori per la cooperativa Gestor. D’altro canto noi stiamo cercando collaborazioni con fornitori e avere un interlocutore unico, che ci dia una garanzia diretta, come la Gestor, po-trebbe essere interessante”.

Mai così buona

IL PASTIfICIO fELICETTI, PICCOLO GIOIELLO DI qUALITà ED EffICIENZA ITALIANE

Da più di cento anni e quattro generazioni a Pre-dazzo, nel cuore delle Dolomiti, produce una pasta che oltre alle selezionate farine, ha come ingre-dienti l’aria, l’acqua e l’arte di far bene.Oggi il Pastificio produce complessivamente cir-ca 70 tonnellate di pasta al giorno, in oltre 100 formati. I grani – grano duro, grano duro biologi-co, biologico integrale, biologico all’uovo e farro – sono coltivati in Italia con l’eccezione del khorasan a marchio Kamut – proveniente da coltivazioni bio-logiche del Montana. La semola viene impastata con acqua di sorgente che sgorga sulle Dolomiti, a 2.000 metri di altezza, trafilata al bronzo o al teflon ed essiccata alle temperature ideali per esaltare la qualità dei grani utilizzati. Il catalogo Felicetti comprende i formati classici di semola di grano duro (anche all’uovo), quella di grano duro biologico, la linea Monograno Felicetti e la linea Speciale Gastronomia, nata dall’attenzio-ne che da sempre il Pastificio trentino rivolge alle esigenze di mercato. La linea Speciale Gastronomia è dedicata ai pro-fessionisti della ristorazione: grani puri, selezionati con rigore e una tecnologia orientata al massimo rispetto della naturalità dei cereali, un risultato di alto livello che nasce anche dalle competenze ac-quisite dal Pastificio attraverso anni di confronto costante con il settore professionale. Fragranza e armonia tra pasta e condimenti, spes-sori ottimali per una cottura sempre perfetta, ne fanno un prodotto ideale, per caratteristiche or-ganolettiche, gradevolezza estetica e purezza del sapore, per poter offrire ai clienti un’esperienza gastronomica della migliore tradizione italiana.

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17 - 20 ottobre 2011 | BolzanoFiera internazionale specializzataper alberghi e gastronomia

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Qualità, affidabilità, cortesia sono le parole chiave che caratterizzano l’attività di Pregis spa. Il Gruppo nasce dall’unione di tre aziende leader nella fornitura di prodotti alimentari e non food per la risto-razione commerciale del Nord Italia: Alimentari SpA, Center Catering SpA, Alimentari Nord ovest

SpA. Tutte le aziende sono certificate da molti anni secondo la Norma UNI EN ISo 9001. Una realtà con-solidata nel settore, con un fatturato 2010 da 120 milioni di euro, ma anche in espansione. Presto infatti farà parte di Pregis anche Tuscania Alimentari Srl, un’azienda giovane e dinamica.Tra qualche anno, il Gruppo si costituirà in una società unica, con sede a Riva del Garda. Pregis propone una vasta gamma di prodotti a marchio, ma anche una linea di prodotti freschi, surgelati e confezionati. Si va dal pesce alle carni rosse e bianche, dagli insaccati alla pasta e le farine, dai formaggi e le verdure ai dolci, ai prodotti per la prima colazione. Punto di forza del Gruppo, facente capo alla famiglia Gentilini, sono i prodotti tipici trentini o comunque realizzati in Trentino. Fiore all’occhiello è la carne salada, tipica della zona di Tenno. Pregis è fornitore di riferimento di pesce fresco per la zona di Venezia. Il gruppo Pregis offre anche una linea no food caratterizzata da un ventaglio di prodotti che spaziano dal settore della pulizia e dell’igiene sia civile che industriale al settore alimentare, come le stoviglie monouso e box per pizza.

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Continua a crescere il numero di coloro che decidono di aderire a gestorBar, l’iniziativa nata in seno alla Cooperativa di via Maccani e rivolta alla categoria dei pubblici esercizi. negli ultimi mesi anche il Bar Centrale e Il Caffè Roma di Cles, sono diventati soci.

Alessandro Fellin, gestore del “bar centrale” di Cleswww.barcentralecles.com

“Negli anni questo lavoro è cambiato molto, Gestor ci aiuta a gestire meglio la parte burocratica della nostra attività”

Alessandro Fellin, titolare del Bar Centrale di Cles, ha seguito le orme del padre, che per oltre 30

anni ha gestito un pubblico esercizio. Da circa 10 anni ha preso in gestione l’attivi-tà. Un lavoro che negli anni è cambiato, come ci conferma lui stesso: “È cam-biata la frequentazione dei locali, la tipo-logia dei clienti. Una volta al bar venivano soprattutto persone del posto, ora inve-ce il locale è diventato punto di incontro soprattutto per coloro che provengono da altri paesi, extracomunitari in parti-colare. Una volta si usciva con più fre-quenza, il bar era veramente un punto di ritrovo, adesso invece ci si ferma per poco tempo, il passaggio è più veloce, mordi e fuggi, ci si ferma giusto il tempo di un caffè, mentre prima era un luogo di incontro serale, le compagnie si tro-vavano per ore. E per noi che facciamo questo mestiere, allora era anche più di-

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i miei dodici anni da presidente GestorDanilo Moresco risponde a tutto campo

INTERVISTA

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vertente essere dietro il bancone e servi-re i clienti. È diventato anche più difficile trovare personale. I nostri ragazzi un po’ denigrano questo lavoro, che richiede sacrifici perché bi-sogna lavorare nelle festività, la domenica, la sera...”.

E la scelta di aderire a GestorBar come è arrivata?

“È solo da qualche mese che ho deci-so di entrare a far parte della coopera-tiva. La conoscevo ma non avevo mai approfondito la questione. Da una par-te il passaparola tra colleghi, dall’altra un promoter di Gestor che conoscevo personalmente, mi hanno convinto ad aderire. Successivamente mi sono fatto due conti, ho visto che con questo siste-ma di avere una piattaforma unica per gli acquisti ci sono diversi vantaggi”.

Quali in particolare?

“Il primo fra tutti è quello di poter ottene-re dei prezzi migliori dai fornitori, avere chi lavora per te per tenere sott’occhio le promozioni e ti informa, chi ti con-trolla che effettivamente venga sfrutta-ta l’occasione di acquisto che offrono i rappresentanti, che ti aiuti a gestire la parte amministrativa relativa alle fattu-re, che in questo caso sono emesse in un’unica volta quindi invece di averne tante per quanti sono i fornitori, ne hai una soltanto. Se devo dire la verità, mi trovo abbastanza bene con Gestor, ve-dremo nei prossimi mesi”.

Qual è la tendenza del momento che va per la maggiore nel suo locale?

“Da un anno a farla da padrone è lo sprizzone. Per rendere l’idea, consideri che la bottiglia di Aperol fino a qualche tempo fa prendeva polvere sullo scaffa-le, adesso invece dobbiamo ordinarne scatoloni interi. Attraverso un’efficace campagna di marketing, è stato rilan-ciato questo prodotto che è diventato poi l’ingrediente principale dello spriz-zone che è quello che i nostri clienti ci chiedono di più”.

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Quadrimestrale di E-Lunch s.r.l.via Maccani 181 - 38100 Trento

Tel. 0461 421418 Fax 0461 422308

www.e-lunch.it - [email protected]

NE/TN0027/2008

I NUOVI SERVIZI DI FATTURAZIONE E-LUNCH

A seguito del nuovo software di buono pasto e-Lunch dagli inizi di Maggio verrà attivato un nuovo servizio che le consentirà di ricevere ancora più velocemente tutte le informazioni relative alla pre- fattura elettronica, sia trami-te il suo terminale PoS che tramite WEB. Tramite PoS, grazie al collegamento diretto tra il terminale ed il nostro centro operativo, sarà possibile:

» Consultare le pre-fatture direttamente sul terminale

» Stampare la pre-fattura» Inviare i dati di fatturazione tramite Pos

Grazie a questo servizio verranno eliminati i tempi ed i costi di spedizione e invio del do-cumento.Tramite WEB, accedendo al sitowww.ticketXte.it e, dopo una semplice re-gistrazione, potrà facilmente gestire tutte le attività legate alla pre-fattura elettronica:

■ inserire i dati di fatturazione■ consultare le pre- fatture ■ stampare la pre-fattura

Tramite il portale www.ticketxte.it avrà, inol-tre, la possibilità di accedere a molte altre funzionalità che consentiranno di semplifica-re la gestione delle attività legate ai prodotti e di accedere a tutti i vantaggi e-lunch.Questo servizio integra la precedente funzio-ne di RIEPILoGo ToTALI. In ogni caso, se desiderasse avere maggio-ri informazioni o consultare il dettaglio della pre- fattura, potrà in qualsiasi momento col-legarsi al sito www.ticketxte.it, nella sezio-ne dedicata alla fatturazione.

e-Lunch Srlil Direttore

Federico Hornbostel

DIE NEUEN SERVICELEISTUNGEN ZUR RECHNUNGSAUSSTELLUNG E-LUNCHNach der Einführung der neuen Software für die e-Lunch-Restaurantschecks, wird zu Beginn vom Mai eine neue Serviceleistung aktiviert, die noch rascher alle Informationen bezüglich der elektronischen Vorverrech-nung sowohl über Ihr PoS-Terminal als auch über Web erteilt. Über PoS wird es, dank der Direktverbin-dung zwischen dem Terminal und unserem operationszentrum, möglich sein:» Die Vorverrechnung direkt auf dem Termi-

nal einzusehen» Die Vorverrechnung auszudrucken» Die Rechnungsdaten über PoS weiter zu

gebenDank dieser Serviceleistung wird der Zeit- und Kostenaufwand für die Zusendung des Dokumentes eingespart.Über WEB, Zugriff unter der Internetadresse www.ticketXte.it und nach einer simplen Registrierung besteht die Möglichkeit, alle Aktivitäten bezüglich der elektronischen Vor-verrechnung problemlos zu verwalten: ■ Rechnungsdaten einsetzen■ Vorverrechnungen konsultieren■ Vorrechnung ausdruckenÜber das Portal www.ticketxte.it haben Sie außerdem die Möglichkeit zum Zugriff auf viele andere Funktionsfähigkeiten, die die Verwaltung der mit den Produkten ver-bundenen Tätigkeiten erleichtern und den Zugang zu allen e-Lunch-Vorteilen ermögli-chen.Diese Serviceleistung integriert die vorher bestandene Funktion von RIEPILoGo To-TALI – GESAMTE ZUSAMMENFASSUNG. Sollten Sie dennoch mehr Informationen wünschen oder im Detail die Vorverrech-nung einsehen wollen, dann können Sie sich jederzeit an die Internetadresse www.ticketxte.it wenden, und zwar unter der Sektion „Rechnungsausstellung“.

e-Lunch Srlder Direktor

Federico Hornbostel

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La discipLina sportiva deL goLf sinonimo di libertà assoluta

Dopo essere diventati campioni del mondo di golf grazie ai due fratelli Molinari è dovero-so dare una sbirciatina in più a questo mondo che sempre più spesso sta entrando nelle nostre vite, grazie anche alle numerose pubblicità nelle quali compare. Spesso

lo si associa ad un mondo snob, o a giocatori in età molto avanzata, o di sport molto caro. Sono però retaggi del passato e non c’è nulla di più sbagliato in tutto ciò. La parola da as-sociare al golf è un’altra: libertà. Libertà di avventurarsi in un mondo senza confini o delimi-tazioni di sorta, libertà di veder volare la propria palla alta nel cielo consci che non si riuscirà mai del tutto a mandarla dove si vuole, libertà di conoscere nuove persone o di giocare da soli contro il campo, di visitare e conoscere nuovi percorsi e scenari sempre diversi e diffe-renti, libertà di staccare la mente completamente dai problemi quotidiani e di librarsi sopra di essi, libertà di vincere e libertà di perdere indipendentemente dall’età e dal livello di gioco, dall’istruzione o dal livello sociale.Un aspetto riguardante l’età nel golf è sicuramente veritiero, visto che il golf ringiovanisce, come dimostra un recente studio svedese della Medical University Karolinska Institutet, che sentenzia come questo sport può essere un buon investimento per la salute, visto che è accertato che il tasso di mortalità per i golfisti è il 40 per cento inferiore a quello di altre per-sone dello stesso sesso, età e status socio-economico, che corrispondono ad un aumento di 5 anni di vita.Il golf è anche educativo perché insegna ai ragazzi e anche agli adulti le regole del gioco e della vita. Anche dal punto di vista economico è meno costoso dello sci, come sottolinea Marco Dal Fior, prestigiosa firma del Corriere della Sera e vice direttore della redazione “Tem-po libero”: “Ho scoperto il golf a quarant’anni dopo aver praticato numerosi sport ad alto livello. Ho iniziato prendendo lezioni al chiuso nei pressi di Porta Venezia a Milano, ma quello che manca ad uno sport come il golf è un’offerta chiara. Non è vero che sia costoso, anzi lo è meno dello sci”.Un famoso psicologo addirittura asserisce che giocare a golf faccia bene all’amore e che ha effetti terapeutici sulle persone. Insomma, per chi non lo avesse ancora fatto, è consigliabile provare a giocare a golf. Ci sono diversi centri in Trentino che si possono andare a scoprire attraverso il web all’indirizzo www.golftrentino.it e su www.golfteam.it. Una specialità che e-Lunch ha deciso da anni di sostenere.

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der goLfsport ist sinnverwandt mit absoluter Freiheit

Nachdem wir, dank der beiden Brüder Molinari, Golf-Weltmeister geworden sind, empfinden wir es nahezu als Pflicht, diesem Sport ein wenig mehr Aufmerksamkeit zu widmen, der immer häufiger in unser Leben „eindringt”, auch dank der zahlreichen Werbekampagnen, in denen

er vertreten ist. Meist wird Golf mit der Welt der Snobs assoziiert, oder mit Spielern im fortgeschritte-nen Alter, oder aber als ziemlich teurer Sport geschildert. Diese Behauptungen sind nichts anderes als Ammenmärchen und liegen völlig daneben. Ein sinnverwandter Begriff zum Golf ist ein anderer, nämlich Freiheit. Die Freiheit, sich in eine Welt ohne Grenzen oder keinerlei Begrenzungen zu wagen. Die Freiheit, den eigenen Golfball mit dem Blick zu verfolgen, der sich in die Lüfte erhebt, und bei dem man niemals sicher ist, ihn perfekt dahin zu lenken, wo wir ihn haben wollen. Die Freiheit, neue Menschen kennen zu lernen oder allein gegen den Golfplatz anzutreten, neue Golfplätze zu erkun-den und immer andere Landschaftsszenen zu bewundern. Die Freiheit, völlig vom Alltagsstress ab-zuschalten und sich ihm gegenüber erhaben zu fühlen. Die Freiheit zu gewinnen und die Freiheit zu verlieren, unabhängig vom Alter und Spielniveau, vom Bildungsgrad oder gesellschaftlichen Niveau. Ein Aspekt hinsichtlich des Alters der Golfer trifft sicherlich zu, denn Golfen verjüngt, wie eine kürzlich veröffentlichte schwedische Studie der „Medical University Karolinska Institutet” bestätigt, die diesen Sport als gute Anlage in Sachen Gesundheit beurteilt, denn es steht fest, dass die Sterbequote bei Golfern 40% niedriger ist, als bei anderen Menschen desselben Geschlechts, Alters und der sozial-wirtschaftlichen Stellung, d. h. die Lebenserwartung erhöht sich um 5 jahre.Golf leistet auch einen erzieherischen Beitrag, denn dieser Sport lehrt Kids und auch Erwachsenen die Regeln des Spiels und des Lebens. Auch finanziell gesehen ist Golfen nicht so teuer wie Ski-laufen, dies jedenfalls betont Marco Dal Fior, einer der bekanntesten journalisten der Tageszeitung „Corriere della Sera” und Vize der Redaktion „Tempo libero“: „Ich haben den Golfsport mit 40 jahren entdeckt, nachdem ich zahlreiche Sportarten von hohem Niveau absolviert hatte. Als Einsteiger frequentierte ich einen Indoor-Kurs in der Nähe von Porta Venezia in Mailand, aber was bei einem Sport, wie Golf noch fehlt, ist das offene, klare Angebot. Es stimmt nicht, dass Golfen teuer sei, im Gegenteil, es kostet weniger als der Skilauf.“Ein bekannter Psychologe behauptet sogar, dass Golfen der Liebe gut tut und therapeutische Wir-kungen besitzt. Kurzum, wer sich noch niemals mit dem Golfsport beschäftigt hat, probieren scha-det nicht! Im Trentino gibt es etliche Golfplätze, über die man Näheres in den Portalen www.golftrenti-no.it und www.golfteam.it erfahren kann. Eine Sportart, die e-Lunch schon seit jahren unterstützt.

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autunnocon ANFFASANFFAS TRENTINO Onlus, l’Associazione che si occu-pa di oltre 700 persone è una delle realtà distribuite sul territorio nazionale più organizzate in termini di qualità e quantità di servizi e opportunità alla persona con difficoltà intellettive e relazionali.A questo impegno contribuisce certamente anche l’azione di comunicazione e promozione di eventi, iniziative e pro-getti che di anno in anno è sempre in crescita. Questa azione interessa tanto la zona Trento quanto quella delle Realtà Periferiche in modo che vi sia una proposta diversificata quando si valorizza la peculiarità delle diverse realtà e condivisa quando si attuano progetti e di interesse generale.Per l’imminente stagione autunnale ANFFAS TRENTINO Onlus è già in fase organizzativa con due consolidate ini-ziative che incontrano da diversi anni l’interesse ed il favore della comunità.Alla fine del mese di ottobre è previsto l’appuntamento con UN MORSO E UN SORSO DI SOLIDARIETA’ “la colazio-ne che fa bene al cuore” grazie alla collaborazione di SAIT, COOP e FAMIGLIE COOPERATIVE e con il sostegno del-le CASSE RURALI TRENTINE. In 15 punti vendita verrà distribuita una confezione di latte TRENTO e biscotti PRA-DA, ad offerta simbolica, per raccogliere fondi a favore del FONDO ANFFAS OGGI e sostenere l’acquisto di attrezza-ture e materiali didattici per i Centri diurni, residenziali e di formazione professionale speciale dell’Associazione.Dal 29 novembre al 4 dicembre, con orario 10.30/18.30 presso l’Atrio della Sala della Tromba in via Cavour a Tren-to, sarà aperta la mostra-mercatino UN REGALO PER UN REGALO che da 13 anni consecutivi espone presepi e lavori realizzati dai Centri e dalle Comunità Alloggio dell’As-sociazione e disponibili anche ad offerta sempre a favore del FONDO ANFFAS OGGI. Di anno in anno l’evento be-neficia di collaborazioni ed interventi diretti nell’organizza-zione attraverso l’impegno Istituzionale e operativo del Co-mune di Trento, della Provincia Autonoma di Trento e della Regione Autonoma T.A.A. Importante è anche la presenza degli allievi durante l’orario di apertura per un’opportunità di contatto con il visitatore e la soddisfazione di partecipare direttamente alla fase espositiva di ciò che si è realizzato con il valido sostegno e contributo del personale educato-re e di volontari.Il 2011 è poi anche l’anno in cui ricorre il 30° anniversario di attività del nostro Centro Abilitativo il Paese di OZ che si occupa di progetti educativi per bambini e adolescen-ti in difficoltà anche attraverso consulenze, formazione e sostegno psicologico alle rispettive famiglie. Per questa ricorrenza sono previste una mostra fotografica in piazza Cesare Battisti a Trento dal 17 al 30 ottobre, un convegno e occasioni di “open day” per visitare il Centro nel mese di novembre. Infine l’organizzazione dell’importante evento DOLOMITI SOTTO LE STELLE che prevede gare di sci notturne, ha deciso di sostenere ANFFAS TRENTINO devolvendo il ri-cavato della tappa che si terrà in Val di Fiemme il prossimo 18 novembre.Per maggiori informazioni su tutte le iniziative potete visita-re il sito: www.anffas.tn.it

Herbstvon ANFFAS

ANFFAS TRENTINO Onlus, ein Verein, der sich mehr als 700 Menschen annimmt, gehört auf Landesebene zu den best or-ganisierten Einrichtungen in Bezug auf Qualität und Quantität der Dienstleistungen und der Möglichkeiten für Menschen mit geistiger Behinderung und Persönlichkeitsstörungen. Zu der übernommenen Aufgabe zählen auch die Kommunika-tion und die Promotion von Events, Initiativen und Projekten, die von Jahr zu Jahr ständig zunehmen. Das Wirkungsfeld bezieht sowohl die Stadt Trento als auch die Randgebiete ein, und dies wiederum garantiert ein unter-schiedliches Angebot, das einerseits die Besonderheit der ein-zelnen Realitäten aufwertet und andererseits diese Realitäten zusammenschmiedet, wenn es sich um die Verwirklichung von Projekten mit allgemeinem Interesse handelt. Für die unmittelbar bevorstehende Herbstsaison ist ANFFAS TRENTINO Onlus schon in der Vorbereitungsphase von zwei konsolidierten Initiativen, die seit etlichen Jahren das Interesse der Gemeinschaft erweckt haben und auf die Gunst dieser Ge-meinschaft zählen können.Für Ende Oktober ist die Initiative UN MORSO E UN SORSO DI SOLIDARIETA’- EINEN BISSEN UND EIN SCHLÜCKCHEN DER SOLIDARITÄT geplant, „das Frühstück, das dem Herzen gut tut”, dank der Mitarbeit von SAIT, COOP und FAMIGLIE CO-OPERATIVE und der Unterstützung durch die Trentiner Raiffei-senkassen CASSE RURALI TRENTINE. In 15 Verkaufsstellen werden jeweils eine Packung mit Milch der Marke TRENTO und Keksen der Marke PRADA gegen eine freiwillige Spende verteilt, um Geld zu Gunsten von FONDO ANFFAS OGGI zu sammeln und den Kauf von Geräten und Lehrmaterial für die Tageszentren, die Wohnzentren und speziellen Ausbildungs-zentren zu unterstützen.Vom 29. November bis 4. Dezember – mit Öffnungszeit von 10.30 – 18.30 Uhr - findet im Atrium von „Sala della Tromba”, in der via Cavour in Trento die Verkaufsausstellung UN REGALO PER UN REGALO – EIN GESCHENK FÜR EIN GESCHENK statt, die seit 13 Jahren Weihnachtskrippen und Handarbei-ten ausstellt, die in den Zentren und Wohngemeinschaften des Vereins gefertigt wurden und auch gegen Spendenleistungen, stets zu Gunsten von FONDO ANFFAS OGGI, erhältlich sind. Diese Wohltätigkeitsveranstaltung kann bei der Organisation alljährlich auf die Zusammenarbeit und die direkten Interventio-nen der Stadtgemeinde Trento, der Autonomen Provinz Trento und der Autonomen Region Trentino-Südtirol zählen. Wichtig ist auch die Anwesenheit der Schüler während der Öffnungs-zeit, da sich so die Gelegenheit zum direkten Kontakt mit dem Besucher bietet und außerdem die Zufriedenheit, direkt an der Ausstellung mit den selbst gefertigten Exponaten teilzuneh-men, mit der wertvollen Unterstützung der Pädagogen und der Volontäre. Schließlich ist das Jahr 2011 auch der 30. Jahrestag seit dem Bestehen bzw. dem Beginn der Tätigkeit unseres Habilitation-szentrums „il Paese di OZ”, das sich mit Lehrprojekten für be-hinderte Kinder und Jugendliche befasst, auch in Form von Be-ratung, Ausbildung und psychologischer Unterstützung für die betroffenen Familien. Anlässlich dieses Jahrestags sind eine Foto-Ausstellung auf der Piazza Cesare Battisti in Trento – vom 17. bis 30. Oktober -, eine Tagung und „Tage der offenen Tür”, zum Besuch des Zentrums, im November geplant. Und abschließend: Die Veranstalter des Highlight-Events DO-LOMITI SOTTO LE STELLE – DOLOMITEN UNTER DEM STERNENZELT, mit nächtlichen Skirennen, haben sich dazu entschlossen, ANFFAS TRENTINO zu unterstützen, indem sie dem Verein den Erlös der am kommenden 18. November im Val di Fiemme stattfindenden Etappe zukommen lassen.Für weitere Infos über die Initiativen, besuchen Sie bitte unser Portal: www.anffas.tn.it

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Yuri Valli, gestore de “il caffÈ roma” di Cles

“Ho aderito a GestorBar perché è una grande comunità”

Quella del barista sembra esse-re un’attività che si tramanda da una generazione all’altra, nella fa-

miglia Valli. Il nonno di Yuri aveva un bar quindi lui fin da piccolo è cresciuto con questa passione. Una passione che per qualche anno ha messo da parte facen-do tutt’altro, come l’agente immobiliare a Trento per un certo periodo. Dopo aver lavorato qualche stagione in discoteca e in alcuni pub, da 7 anni gestisce con il fratello Il Caffè Roma a Cles.

Gli chiediamo come sta andando e quali sono le doti che un buon barista deve avere.

“occorre innanzitutto avere un po’ di calma con la gente e i clienti. È poi una fortuna poter andare a lavorare contenti del proprio mestiere e io mi diverto an-cora nella mia attività ”.

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i miei dodici anni da presidente GestorDanilo Moresco risponde a tutto campo

INTERVISTAPerché ha deciso di aderire a GestorBar?

“La Gestor mi è stata presentata qui a Cles da un collega che frequento e dove vado a mangiare ogni tanto. Anche lui fa parte della cooperativa, me ne ha parla-to, ho partecipato ad un paio di incontri informativi, ho capito che oltre ad essere una grande comunità è una realtà che porta diversi vantaggi per i soci e per questo un paio di mesi fa ho deciso di aderire”.

Quale vantaggio l’ha convinta ad aderire a Gestor?

“Da un punto di vista economico, il fatto che hai una competitività maggiore, of-ferte più convenienti e sconti più signifi-cativi sui prodotti da acquistare. Questo

tipo di confronto posso già farlo sul listino prezzi che vedevo prima, e un risparmio reale c’è. Anche sotto l’aspetto fiscale, la fattura unica è un enorme vantaggio per noi perché si riesce a controllare meglio i conti. Si è più seguiti nella propria attivi-tà, non solo negli acquisti ma anche nei servizi che offriamo ai nostri clienti”.

Qual è la tendenza nel momento tra i suoi clienti?

“Quello che ormai va negli ultimi anni è sicuramente lo sprizzone. Qui a Cles non ci sono tante richieste diverse, il bar è considerato ancora un posto di ritrovo dove trascorrere la serata anche perchè in paese non c’è molto altro. Il mio non è un bar grande, eppure la gente viene volentieri a passare un po’ di tempo con noi”.

Dalla prima colazione alla cena, specialità sur-gelate prelievitate e da lievitare, pronta cottura e già cotte, dolce e salato, primi e secondi, snack e appetizer e poi fritti, dessert, speciali-tà regionali e stagionali… insomma oltre 700 referenze in catalogo!

Ne facciamo di cotte e di crude.

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ELIO GUETTI:

il coraGGio di partire e di ritornareECCO COM’è CAMBIATO NEGLI ANNI L’HOTEL VELA DI TRENTO

ilpersonaggio

Parte da lontano la storia di Elio Guetti, titolare dell’Hotel Vela di Trento. Ancora giovanissimo, negli anni ’60 si trasferisce insieme ai fratelli in Germania per cercare lavoro. Erano gli

anni in cui tanti italiani si trasferivano all’estero tentando di costru-irsi un futuro che forse l’Italia di allora non era in grado di garan-tire. Nel frattempo, nel 1975, la famiglia Guetti apre un ristorante poco distante dal centro storico di Trento e solo dopo qualche anno, nel 1978, Elio decide di tornare a casa per seguire da vi-cino la gestione dell’attività. Arriva il 1996 e viene il momento di ampliare questa struttura ormai avviata: ecco allora che viene ristrutturata e trasformata in hotel con ristorante –pizzeria. oggi, ad aver preso in mani le redini dell’hotel, gestito in società con un fratello, sono soprattutto i figli di Elio, Claudia e Riccardo, grazie anche all’aiuto della mamma, la signora Lucia, che mantiene vive le sue radici partenopee attraverso le specialità tipiche della gastronomia napoletana, come la pizza e le ricette a base di pe-sce. Ripercorriamo con Elio la storia del suo albergo. Dalle sue parole traspare tutto l’amore e la fatica che ha investito negli anni nel suo lavoro. “Una volta c’era meno burocrazia – ci racconta – il lavoro era diverso. Anche il rapporto con i dipendenti era meno difficile di adesso, c’era più professionalità”.

Quali sono i punti di forza del suo locale?

“Noi facciamo cucina tradizionale trentina ma non solo. In più c’è la pizzeria che è molto apprezzata dai nostri clienti. Inoltre c’è da dire che la professionalità e la se-rietà pagano. Seguiamo con attenzione e cura i nostri ospiti, cerchiamo di soddisfa-re le loro esigenze e per questo il nostro lavoro ci da molte soddisfazioni”.

Lei è stato uno dei fondatori della Gestor. Ci racconta com’è nata questa avventura?

“All’inizio mi chiesero se volevo partecipa-re a questa idea e io accettai con entu-siasmo. Eravamo una decina di soci e poi, negli anni, siamo diventati oltre 320. È stata una bella sfida che però abbiamo vinto”.

Cos’è che l’ha convinta di quest’idea?

“Credo che acquistare in gruppo sia sem-pre vantaggioso, non solo dal punto di vi-sta dei prezzi. Si hanno diverse agevolazio-ni, ci si confronta tra colleghi e in gruppo si è più forti”.

È cambiata, secondo lei, negli anni, la Cooperativa?

Sicuramente. Innanzitutto è cresciuta nel-la sua struttura. All’inizio c’era solo un refe-rente e un impiegato. oggi con la direzione di Nives, c’è un ufficio vendite, un’ammi-nistrazione, e i dipendenti sono aumentati. Io sono sempre rimasto nel Consiglio di Amministrazione, fino all’ultima assem-blea di maggio. Ho deciso di ritirarmi per-ché penso che sia giusto fare posto ai nuovi soci che hanno più stimoli e voglia di fare. È bene che ci sia un ricambio nella gestione, come in tutti i lavori”.

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RiSTORanTi ETnici un’oPPoRtunItà o unA MInACCIA?sono seMPRe DI PIù I loCAlI etnICI CHe sI AffACCIAno sul MeRCAto DellA RIstoRAzIone nelle nostRe CIttà e lA voglIA DI PRovARe quAlCosA DI nuovo DIveRso DAl solIto stuzzICA I PAlAtI DI MoltI ClIentI

Kebab, cous cous, involtini primavera, sushi e noodless: gli italiani e i trentini apprezzano sempre di più i piatti tipici della cucina etnica. Lo confer-mano anche dati recenti della Camera di Commercio di Trento che vedono

in costante crescita il numero di ristoranti gestiti da extracomunitari che propongo-no menù dei Paesi d’origine. Un ristorante etnico su 4 è cinese, 1 su 8 arabo, 1 su 10 latinoamericano. Da una parte, ci sono il gusto, le mode e la curiosità di chi sce-glie una cucina diversa dalla propria, con un occhio anche al portafoglio visti i prezzi indubbiamente più bassi rispetto ai locali italiani; dall’altra, c’è chi è preoccupato che la qualità e la tipicità del Made in Italy siano messe a rischio. Avviene così che in alcune città, come Lucca, le amministrazioni comunali proclamino una vera e propria crociata contro kebab e pollo al bambù, proibendo con tanto di regolamen-to l’apertura di ristoranti e fast food nel centro storico. Ma davvero questo tipo di pubblici esercizi costituisce una minaccia per la nostra tradizione ga-stronomica? Ne abbiamo parlato con Nicola Malossini, titolare del ristorante Niky’s di Trento, che ha inserito nel suo menù ingredienti e pietanze etniche, ma rivisitate e reinventate.

tendenze

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Cosa ne pensa, in qualità di ristoratore, del proliferare di ristoranti etnici, anche a Trento?

Io la vedo una tendenza positiva, come avvie-ne anche in altre città italiane. Fino a pochi anni fa a Trento c’erano solo ristoranti cinesi; adesso cominciano ad esserci locali indiani, che hanno un’unica gestione familiare, e s’inizia a diffondere la cucina tailandese. Mi sembra una cosa buona anche per la diversificazione dell’offerta ristorati-va della città che fino a poco tempo fa era infla-zionata, nel senso che tutti i ristoranti proponeva-no più o meno gli stessi piatti e gli stessi menù.

Ultimamente invece com’è cambiata la situazione?

Tendenzialmente nei locali si incontrano propo-ste nuove, non solo nei ristoranti etnici. Ho nota-to che diversi ristoranti, come noi o altri sempre in città, si stanno un rinnovando e cominciano a proporre un’offerta differente. Ricordo che tem-po fa con le osterie Tipiche Trentine si era prova-to a fare qualcosa di diverso cavalcando l’onda della cucina tipica, ma sinceramente non so dire se sia stato un successo. Sicuramente la tradi-zione va tutelata, tuttavia è nostro dovere cercare qualcosa di nuovo da offrire ai nostri clienti, so-prattutto in questo periodo di crisi in cui la gen-te esce molto di meno e, ampliando l'offerta, si cerca di prendere più fasce possibili di clientela.

C’è qualcuno che pensa che questi locali possono rovinare il Made in Italy.

Questo discorso non ha senso. Il Made in Italy si rovina se si apre un ristorante italiano con cuo-chi cinesi. Ma se affiancata alla cucina italiana, c’è un’offerta cinese, pachistana o indiana non vedo dove sia il problema. Anzi, si aumenta la scelta per il cliente, si può fare concorrenza, ma il Made in Italy non viene intaccato visto che sia-mo in Italia. A Trento e dintorni ci sono quasi tre-cento locali, e quelli etnici sono appena il 2%. Un numero irrisorio, che non mette a repenta-glio la cucina tipica. Nelle grandi città il discorso è diverso; a Venezia, per esempio, vi sono nu-merosi ristoranti italiani per turisti gestiti da extra-comunitari che non cucinano bene i nostri piatti tradizionali.

Come si giustificano i prezzi bassi che vengono applicati nei locali etnici rispetto a quelli italiani?

Questo è un mistero. Un ristorante normale, con una gestione accurata, non starebbe in piedi e non arriverebbe a fine mese con quei prezzi lì. Soprattutto adesso che i margini sono talmente ridotti: se chiudi in attivo il netto che ti resta in ta-sca si aggira sul 5-6% del giro d’affari comples-sivo. Una volta era sopra il 20-23%, dieci anni fa anche sul 25%. Adesso, se chiudi al 7% stando attento agli acquisti, sei bravo. Loro come fan-no? È un mistero.

Forse può incidere anche il discorso della conduzione familiare del locale, per cui si riducono i costi del personale?

Questo sicuramente. Se si è in regola, la gestio-ne familiare è alla base del risparmio, perché il

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costo del lavoro incide tantissimo, circa il 40% delle spese della gestione. Abbiamo anche l’esempio degli agritur e dei piccoli ristoranti a conduzione familiare che se la cavano meglio di noi e possono fare dei prezzi un po’ meno alti. Ma per il resto, non so dire come facciano a mantenere prezzi così bassi.

Lei nel suo menù ha inserito anche dei piatti dal sapore etnico. Perché questa scelta?

Il Niky’s è sempre alla ricerca di qualcosa di alternativo, di particolare, di simpatico. Abbiamo trasformato alcuni piatti, come la pizza ad esempio che abbiamo fatto di-ventare un fazzoletto, o abbiamo rivisto il classico tortel di patate trentino con il tortel di crespella. ogni tanto prendiamo qual-che piatto e lo proponiamo ai nostri clienti in una forma rivisitata. Quando vado in giro cerco sempre qualcosa di nuovo e penso a come posso adattarlo per offrirlo ai miei clienti. Il cous cous ha un potenziale uni-co, pur essendo semplicemente semola di grano duro, e per questo ci siamo per-messi di giocare tantissimo con questo piatto proponendolo in modi sempre di-versi, fino ad averne adesso dieci versioni nella lista del menù e devo dire che è tra i piatti più richiesti. Questa è stata davvero una buona intuizione.

Per cui secondo lei qual è il modo migliore, dal punto di vista di un ristoratore, per convivere con queste nuove tendenze?

Adesso, basta guardarsi intorno, se uno va al ristorante, non ordina più primo e secon-do, ma preferisce tendenzialmente un piat-to che sia unico – in questo senso fino a poco tempo fa la pizza era stato il piatto uni-co per eccellenza. La cucina etnica si presta moltissimo a questa consuetudine sempre più diffusa. Per noi italiani che amiamo la pasta e altre cose, è bello andare a scegliere ingredienti della cucina etnica e trasformarli per i nostri piatti. Tuttavia non tutti apprezza-no la cucina etnica; per questo bisogna tro-vare il modo per accontentarli pur preparan-do qualcosa dal sapore diverso. In questo modo possiamo anche metterci in concor-renza con i ristoranti etnici veri e propri.

È un in-put per chi fa questo lavoro, a rinnovarsi e offrire delle cose nuove.

Esatto. È un ottimo stimolo per noi. Inoltre io credo che gran parte della concorrenza in Trentino in questo periodo non è costituita dalla cucina etnica. Il problema più grosso è quello di lasciare aprire un ristorante in qual-siasi punto della città senza avere le compe-tenze adeguate. Un ristoratore improvvisato, che tiene aperto almeno un anno – perchè non riesce a durare di più – crea una con-correnza che crea danno a noi che questo lavoro lo facciamo con professionalità.

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GestorNews | 2/2011 31

rivalutiamo la fiGura della casalinGaSecondo una ricerca del centro studi "Donne e Qualità della Vita", su 4mila casalinghe in tutta europa, le 700 italiane intervistate sono risultate le più insoddisfatte. Al primo posto la preoccupazione per la crisi economica, 1 casalinga su 2 non si risposerebbe e 2 su 3 non farebbero più figli.

Dal 1989 esiste l'associazione onlus Casa-lighe d'Europa fondata da Alessandra Ca-radonna. I principali obbiettivi sono quelli di far ricono-scere la casalinga come persona attiva nel lavoro, di farle riconoscere un contributo da parte dello Stato ed una pensione adegua-ta e di far equiparare gli incidenti domestici agli infortuni sul lavoro. L’Associazione non è legata ad alcun partito o movimento politico ma è aperta alle proposte di chiunque, così com’è pronta ad appoggiare qualunque movimento o singolo politico che proponga qualcosa di valido.

Quante associate aderiscono? Ci sono anche uomini?

L’associazione Casalinghe d’Europa è un movimento d’opinione e come tale è aperto a tutti. Tra i nostri aderenti, simpatizzanti e iscritti (abbiamo da poco superato la quota di sessantatremila) ci sono anche uomini e donne che non svolgono l’attività di casalin-ga a tempo pieno. Per raggiungere i nostri scopi è importante l’aiuto di tutti, anche di chi ha poco a che fare con la conduzione di una casa e di una famiglia.

Può farci una sintesi dei principali risultati che avete ottenuto da quando è nata l’Associazione ad oggi?

Sono sincera: fino ad oggi le nostre richieste non sono state ascoltate da chi di dovere. Parlamento e Governo sembrano più inte-ressati ad altre faccende. Vedo però che tra le nuove generazioni c’è maggior interesse nei confronti delle casalinghe, viste finora solamente come un enorme bacino di voti.

Quali sono le principali richieste che ricevete dai vostri associati e come riuscite a farne fronte?

oltre ai tre obbiettivi principali, le persone si rivolgono a noi per svariati motivi. Una delle richieste più frequenti riguarda la possibili-tà di rientrare nel mondo del lavoro. A tale proposito abbiamo dato vita ad una serie di corsi di formazione e di aggiornamento alle nuove tecnologie.

dal sito si evince che avete attivato alcune convenzioni. Che tipo di collaborazioni cercate?

In ogni comune d’Italia cerchiamo perso-ne che diventino responsabili di sedi lo-cali, dove riunire un buon numero di per-sone. Il responsabile ha anche il compito di stipulare quelle convenzioni che ritiene più opportune nel proprio territorio. Non ci sono limiti, però posso dire che quelle più gradite riguardano gli avvocati e i com-mercialisti.

Avete mai pensato a convenzioni per pacchetti vacanza-turistici da riservare ai vostri soci?

Abbiamo già avuto occasione di proporre ai nostri associati pacchetti studiati da varie agenzie e tour operator. Ancor oggi giungo-no in sede lettere di chi ha effettuato viaggi e vorrebbe ripetere l’esperienza.

In caso affermativo che tipo di proposta vi aspettate? Ho notato la vostra sensibilità verso la natura, i bambini, gli animali, il sociale. Tutti elementi inseriti nell’ambiente trentino.

Sì, il Trentino è una delle mete maggiormen-te segnalate da chi ci contatta. Non sareb-be male realizzare qualcosa in questa bel-lissima regione. La maggior parte dei nostri aderenti abita nel nord del Paese (in partico-lar modo in Lombardia) quindi diventa una meta particolarmente accessibile.

Che progetti avete per il futuro?Questa è la risposta più difficile, non certo per mancanza di progetti ma per la ragione opposta. Temo che lo spazio non sia suf-ficiente ad elencarli tutti, perciò mi limito a ricordare che tra tutte le nostre battaglie (e non è esagerato chiamarle così) quella più importante riguarda il riconoscimento del ruolo della casalinga. Fino a quando sarà ritenuta un “soggetto a carico non produt-tivo” non sarà possibile ottenere nulla. Per tutto il resto rimando i lettori a consultare il sito www.casalinghedeuropa.eu nel quale troveranno tutte le informazioni e le novità dell’Associazione.

INTERVISTA Ad ALESSANdRA CARAdoNNA PRESIdENTE dELL'ASSoCIAzIoNE CASALINGHE d'EURoPA

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Ritorna a metà di ottobre la tre gior-ni dedicata all’imprenditoria della Val di Sole.

EXPo NoCE è da 4 anni un appunta-mento fisso per le aziende interessate al mercato dell’ambito dolomitico dove presentare i propri prodotti. È un termometro per l’economia loca-

le che va oltre i 50.000 posti letto ga-rantiti dal settore alberghiero ed extra alberghiero; la manifestazione è un’oc-casione imperdibile per tutti coloro che vogliono venire a conoscenza delle no-vità proposte principalmente nell’ambito turistico alberghiero, in quello dell’artigia-nato e della zootecnia.

l’evento fieristico della val di sole Dal 14 al 16 ottobre 2011 a Mezzana

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PULITALIA, OBIETTIVO AMBIENTE PULITONOTEVOLI INVESTIMENTI NELLA RICERCA DI SOLUZIONI DAVVERO ECOLOGICHE

Lavorare per un mondo più pulito. È questo l’obiettivo che Pulitalia Detergenti Industriali ha fissato come primario: grandi investimenti nella ricerca, formazione di alto livello, costante impegno per rispettare l’ambiente.I risultati? Pulitalia propone una ricca linea di detergenti superconcentrati che ottimizzano l’efficacia riducendo al minimo le emissioni di agenti inquinanti. Inoltre vi è la Linea Natura, linea di detergenti innovativi composti di materie prime naturali e biodegradabili al 100%. Ma l’impegno dell’azienda spazia in tutte le direzioni, nella ricerca come nella formazione e nell’organizzazione generale: infatti dal 1996, Pulitalia è un’azienda Certificata ISO. Il cliente Pulitalia sa di poter chiedere il massimo a questa azienda, anche sulla consulenza. Al servizio efficace e professionale che la clientela esige, Pulitalia risponde infatti con operatori professionalmente preparati dal proprio centro di formazione Performare Spa.Insomma, definire ogni singola proposta merceologica marcata Pulitalia un «prodotto» sembra davvero riduttivo: dietro l’etichetta dell’azienda vicentina ci sono oltre quarant’anni di esperienza, di impegno, di ricerca, per fare di ogni «prodotto» davvero una «forza buona che deterge meglio», e garantire la massima soddisfazione dell’utilizzatore.

Ma i settori rappresentati saranno mol-teplici, dai prodotti ai servizi all’alimen-tare e, come consuetudine, non man-cheranno le degustazioni dei prodotti tipici Trentini :salumi, formaggi, vini e distillati.Expo Noce è organizzata presso il Pa-lasport di Mezzana dal Comune e dal Consorzio turistico Mezzana Marilleva, in collaborazione con Trentino spa, Apt Val di Sole, Assessorato provinciale all’industria, artigianato e commercio, Associazione albergatori e imprese tu-ristiche della Provincia e Cassa rurale Alta Val di Sole e Pejo.Gli stand dell’esposizione sono aperti al pubblico con ingresso gratuito ve-nerdì 14 ottobre dale 16.00 alle 20.00, mentre sabato 15 e domenica 16 dal-le 10.30 alle 20.00. Nell’edizione dello scorso anno circa 80 espositori hanno presentato i loro prodotti ad un pubblico di 8.000 visi-tatori. Risultati rilevanti ottenuti grazie ad una capillare campagna pubblicitaria e alla presentazione di un evento di Moto-cross Acrobatico di caratura nazionale.L’edizione 2011 ospiterà di conse-guenza uno spettacolo mozzafiato.

Per maggiori informazioni:0463 757588

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34 GestorNews | 2/2011

La crisi e la congiunta tura econo-mica pesano sulle tasche dei con-sumatori, e a conferma di ciò può

essere preso in considerazione un seg-mento ben preciso del settore della ri-storazione: quello delle cerimonie e dei banchetti. Nel nostro Paese continuano a diminuire i matrimoni di anno in anno (secondo l’Istat in due anni quasi 30mila matrimoni in meno) ma nonostante ciò il business delle cerimonie è più vivo che mai. Raccogliendo un po’ di pareri tra gli albergatori e i ristoratori di locali che si trovano turistiche minori del Trentino, abbiamo rilevato un’opinione abbastan-za contraria, e cioè che negli ultimi anni si è registrato un calo evidente di servizi per cerimonie tale per cui questo tipo di richieste non costituisce un fattore signi-ficativo per il bilancio delle strutture ricet-tive. Alberto Girardelli titolare dell’Hotel San Giacomo a Brentonico, spiega che il ritorno economico di matrimoni

e banchetti incide poco sul rendiconto globale. “In un anno riceviamo in me-dia una ventina di richieste, prima erano molte di più. Ma questo credo che non sia colpa solo della crisi, ma anche dal fatto che ora esistono diverse alternative al ristorante. In tanti preferiscono affidar-si ad un catering e scelgono location più romantiche o fiabesche, come ville e ca-stelli che fino a poco tempo fa non offri-vano questo tipo di servizi. Noi puntiamo sulla qualità del menù che proponiamo, avendo un’esperienza di oltre cinquan-ta anni; offriamo poi un ambiente diver-sificato, non solo la sala ristorante ad esempio ma anche una discoteca per il dopocena. Per quanto ci riguarda, da noi conta anche il fattore fidelizzazione, nel senso che molti decidono di rivol-gersi a noi perché magari qui si sono sposati altri familiari e quindi la scelta del locale tiene conto anche di un valore af-fettivo. Ma in linea di massima possiamo dire che oggi prevale, sul risultato finale,

IlBu iness

matrimoni, comunioni e cerimonie:

quAnto InCIDono I BAnCHettI suI BIlAnCI DI un RIstoRAnte?

lo abbiamo chiesto ai diretti interessati

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l’aspetto della location e non più tanto quello della qualità del menù”.Gli fa eco Franca Merz, dell’Albergo due Camini di Baselga di Pinè: “Il numero di cerimonie che organizziamo è calato molto negli ultimi anni mentre quando c’erano l’impatto sul nostro bi-lancio era alto. Noi in ogni caso lavoria-mo da sempre con piccoli numeri, al massimo prepariamo per novanta per-sone perché non abbiamo uno spazio molto grande. C’è da dire che il mercato qui in zona è viziato a causa della pre-senza di grandi alberghi che abbassa-no i prezzi dei servizi e di conseguenza anche lo standard della qualità. E poi oggi la gente preferisce festeggiare co-munioni o matrimoni in strutture pubbli-che, magari affidandosi ad un catering pensando di spendere meno, ma non sempre è così”.

Sono cambiate le richieste dei clienti per quanto riguarda i piatti da inserire nel menù?

“Quelli li propongo io – precisa la signo-ra Merz – il mio locale non segue l’an-damento del mercato, la gestione della cucina la stabilisco io. Io considero il mio locale una boutique e non certo un su-permercato per cui abbiamo solo clienti di un certo tipo. Le persone che vengo-no da noi sanno che puntiamo alla qua-lità del menù del ristorante e quindi si af-fidano completamente a noi evitando di chiedere cose diverse” sottolinea Merz. Chi quest’anno ha deciso di non orga-nizzare banchetti e cerimonie è Andrea Fedrigoni titolare dell’Albergo Marghe-rita di Rumo: “Le richieste sono calate, negli anni Novanta superavano le ven-ti/venticinque l’anno, adesso sono solo cinque o sei. Quest’anno abbiamo deci-so poi di fare lavori di ampliamento nel nostro locale e per questo motivo non abbiamo accettato richieste. Inoltre stati-sticamente è evidente che oggi ci sono alberghi che propongono di tutto per soddisfare qualsiasi richiesta, offrendo anche la ristorazione, cosa che prima non facevano. Tanti infine preferiscono rivolgersi alle grandi strutture, optando per un servizio di catering”. danilo Moresco, titolare del ristoran-te da Pino di San Michele all’Adi-ge spiega che “l’importanza di rice-vimenti sul bilancio di un locale dipende innanzitutto dalla strut-tura stessa del locale. Le ri-chieste dei clienti oggi sono di avere spazi ampi, como-di, senza colonne o altri ostacoli, che riescano a contenere centocinquan-ta-duecento persone, e dove magari ci sia anche

uno spazio esterno, come un parco o un giardino dove allestire una zona relax, per l’aperitivo o per chi fuma. Indubbia-mente – spiega Moresco – il catering ha portato via un’ampia fetta di clienti che al ristorante o all’albergo preferiscono location diverse. oggi noi facciamo una quarantina di cerimonie all’anno, prima invece erano molte di più”.

E come sono cambiate, anche nel menù, le richieste di chi oggi si sposa o decide di festeggiare un evento importante al ristorante?

“Prima la giornata trascorreva in manie-ra piuttosto statica – prosegue Moresco – il servizio era solo al tavolo, oggi invece il banchetto è più movimentato, i nostri clienti chiedono un aperitivo lungo, in piedi, eliminando così l’antipasto. Il primo viene servito al tavolo e per il secondo c’è chi sceglie un buffet, così come per il dolce. Inoltre adesso, anche per una questione di spesa, in tanti semplificano il menù, cercando di limitare i costi da sostenere e quindi al menù più elabora-to ne preferiscono uno meno ricercato”. Il matrimonio resta dunque il giorno più bello della propria vita... e allora meglio incorniciarlo in una scenografia da favo-la. E pazienza se la torta non sarà pro-prio delle migliori!

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36 GestorNews | 2/2011

IL 21 giugno 2011 è entrato in vigore il Codice del Turismo: un provvedimento che regola il settore turistico in materia di assicurazioni, risarcimenti e che garantisce assistenza e una maggiore qualità dei servizi offerti a chi viaggia scegliendo un

pacchetto turistico. Le nuove norme sostituiscono il precedente e più generico Codice del Consumo. Tra le novità introdotte, una che ha lo scopo di limitare le truffe on-line: le agenzie di viaggio on-line saranno equiparate a quelle tradizionali; sarà quindi identificato un unico soggetto responsabile, nei confronti del turista intenzionato ad acquistare un viaggio. In fatto di ristorazione il Codice prevede l’istituzione di attestazioni e medaglie destinate ad imprese e persone che si sono distinte “come interpreti della grande tradi-zione culinaria italiana, diffondendo e valorizzando l’immagine dell’Italia anche all’estero”. Per fare chiarezza e destreggiarci tra diritti e doveri della nuova Carta, abbiamo intervi-stato Barbara osti, responsabile dello Sportello Europeo Consumatori di Trento.

“La norma più importante che è stata introdotta da questo Codice del Turismo è quella che prevede il cosiddetto

danno da vacanza rovinata. Si tratta di un risarcimen-to danni che viene riconosciuto ai turisti che hanno riscontrato degli inadempimenti da parte del tour-operator durante la loro vacanza e che quindi hanno avuto dei problemi di diversa natura: ad esempio era stato descritto un mare bellissimo con una spiaggia

attrezzata e in realtà arrivati sul posto gli ospiti trovano che il lido assomiglia ad una discarica, oppure la man-

canza di servizi in albergo che invece erano previsti o an-cora la piscina inagibile. In questi casi il danno viene ricono-sciuto ai turisti in base al tempo che è inutilmente trascorso e all’irripetibilità dell’occasione perduta di vacanza, in quanto quest’ultima ormai non si potrà più ripetere.

Quindi, in considerazione di questi fattori, è stato stabilito che al turista possa essere riconosciuto un danno. Anche prima esisteva un simile rico-noscimento, soltanto che se ne teneva conto solo a livello giurisprudenziale, cioè per poterlo ottenere era necessario rivolgersi ad un giudi-ce e quindi era molto difficile e macchinoso”.

Adesso invece, chi subisce un danno da vacanza a chi deve rivolgersi? “I turisti che abbiano dei problemi durante il periodo di ferie, possono provare a chiedere subito, anche direttamente al tour-operator, una somma che copra a titolo di risarcimento il danno subìto. Cer-to, bisognerà vedere come verrà applicata una

norma di questo tipo. Come Sportello Europeo Consumatori speriamo che l’introduzione di

questo Codice porti un notevole bene-ficio ai turisti che purtroppo si ritro-vano in situazioni poco piacevoli”.

il codice del turismopiù tutela per i consumatori-viaggiatori, aiuti alle imprese e riqualificazione dell’offerta turistica nell’ottica di una maggiore competitività nel sistema italia nel suo complesso

ilProvvedimento

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GestorNews | 2/2011 37

Quindi, in concreto, il turista che dovesse riscontrare una truffa o un servizio non adeguato alle attese, cosa deve fare?

“Deve innanzitutto reclamare il danno quando è ancora in vacanza, quindi rivolgersi all’ac-compagnatore o al personale dell’albergo per cercare di trovare una soluzione. È importan-te questo perché ovviamente il tour-operator che ha organizzato la vacanza, o l’albergatore, devono avere la possibilità di porre rimedio im-mediato alla mancanza segnalata. Ad esem-pio nel caso di stanze che non sono all’altez-za di quelle che invece erano state descritte, è possibile che venga trovata/proposta al cliente un’altra sistemazione con servizi adeguati. Nel caso in cui non venisse trovata alcuna soluzio-ne, entro dieci giorni il consumatore deve pre-sentare un reclamo, in forma scritta, al tour-operator. Precedentemente all’entrata del Codice del Turismo, il reclamo doveva essere fatto con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, adesso può essere fatto con qualsiasi mez-zo, purché ovviamente si abbia la garanzia che il reclamo sia stato ricevuto. Il tour operator è l’organo responsabile cui rivolgersi per il risar-cimento anche se il danno è stato causato per negligenza altrui. Sarà comunque il tour opera-tor a risarcire il turista e poi a sua volta, si rivarrà ad esempio sull’albergatore.

C’è qualche figura preposta al controllo del rispetto del Codice?

“Il Codice stesso prevede che vengano attivati degli sportelli per il turista, presso i quali si po-tranno rivolgere sia i consumatori sia gli enti che rappresentano gli interessi dei turisti per eventuali richieste, informazioni o reclami. Que-sti enti dovrebbero appunto fare delle indagini qualora venissero segnalate delle situazioni in cui il Codice non sia stato rispettato. Questi sportelli sono previsti dalla normativa, ma an-cora non mi risulta che siano stati istituiti”.

Ci sono delle novità anche per quanto riguarda i pacchetti turistici venduti on-line?

Si tratta del diritto di recesso dalla prenotazione che può essere escluso soltanto qualora sia espressamente previsto, per iscritto, dal tour-operator. Quindi qualora il tour-operator non escluda, nero su bianco, il diritto di recesso, il turista ha il diritto di recedere dalla prenotazione entro dieci giorni. Purtroppo si verifica spesso che le persone che comprano su internet un pacchetto non siano pienamente consapevoli di quello cui vanno incontro e che a volte basta un click per obbligarsi”.

A chi bisogna rivolgersi per avere maggiori informazioni?

“Esiste un servizio del ‘Pronto turista’, che è possibile contattare anche durante la vacanza per avere informazioni su quali sono i propri diritti. Il numero da chiamare è 0461/262993”.

www.segata.it

GRAFF

ITI2000

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38 GestorNews | 2/2011

Le Province autonome di Trento e Bolzano, il 10 agosto scorso, hanno raggiunto un significativo accordo

sui temi della certificazione energetica e di sostenibilità degli edifici, basato sulle si-nergie fra Leed e CasaClima e pensando ad un distretto regionale dell’edilizia soste-nibile. Secondo i termini dell’accordo,

“la Provincia autonoma di Bolzano metterà a disposizione la lunga espe-rienza in materia di qualità e certifi-cazione energetica maturata con il sistema CasaClima mentre la Provin-cia autonoma di Trento farà parteci-pare CasaClima al proprio sistema di certificatori energetici e condividerà con Bolzano l’esperienza maturata, in tema di sostenibilità a seguito del-la promozione del sistema di rating Leed. A livello operativo, CasaClima proce-derà, secondo quanto previsto dal regolamento della Provincia di Tren-to, alla sua iscrizione all’organismo di abilitazione dei certificatori energetici trentini denominato odatech, diven-tando così soggetto certificatore abi-litato al rilascio sia della certificazione rispondente ai criteri e ai processi pre-visti dal modello CasaClima sia alle disposizioni vigenti in materia energe-tica in provincia di Trento. Il certifica-to avrà quindi al contempo validità e contenuto amministrativo nonché di qualità di processo. La Provincia au-tonoma di Bolzano provvederà a for-nire, nelle forme di pubblicità che riter-rà opportune, informazioni riguardanti il modello di certificazione Leed agli utenti interni ed esterni all’Amministra-zione. Sarà inoltre avviata una prima sperimentazione in Provincia autono-ma di Bolzano del sistema di certifi-cazione di sostenibilità Leed su uno o più casi, anche al fine di poterne apprezzare costi e benefici. Il Distretto tecnologico trentino collaborerà con la fornitura di informazioni, pubblica-zioni e studi internazionali e nazionali nonché con la presentazione di casi concreti, mentre GBC Italia potrà se-guire la sperimentazione e, se richie-sto, procedere alla certificazione dei casi di studio. Le iniziative ed i passi operativi concordati tra le due Provin-ce consentiranno quindi di prosegui-re anche sul piano concreto lungo il percorso verso la costituzione di un meta-distretto a livello regionale sui temi degli “edifici verdi”, confermando la volontà congiunta della due Provin-ce di porsi come area leader a livello europeo sul tema della sostenibilità in edilizia e delle energie rinnovabili”.

CERTIFICAZIONE ENERGETICA: ACCOrdO FrA TrenTO e BOlZAnO

Dopo l’approfondimento sull’architettura eco-sostenibile, in questo numero, gli architetti Gioia D’Argenio e Ilaria Granello dello Studio Civico 3 di Riva del Garda ci aggiornano sul recente accordo tra le due Province in materia di certificazione energetica.

focus

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GestorNews | 2/2011 39

Per capire cosa comporta l’intro-duzione del certificato CasaClima nel panorama della certificazio-ne della Provincia di Trento, quali metodi di certificazione vengono utilizzati, quale processo di cer-tificazione scegliere d’ora in poi, dobbiamo cominciare dall’inizio.

La Provincia autonoma di Trento ha crea-to l’agenzia Trentino Sviluppo per favorire lo sviluppo sostenibile del sistema trentino attraverso azioni e servizi volti a supportare la crescita dell’imprenditorialità e la capa-cità di fare innovazione. Tra i sui progetti c’è Habitech, il distretto Energia Am-biente promosso dalla Provincia autono-ma di Trento e riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Nasce dalla collaborazione tra Università, laboratori di ricerca, imprese private e istituzioni locali con l’obiettivo di realizzare in Trentino filie-re produttive specializzate nei settori lega-ti all’edilizia sostenibile, alla produzione di energia da fonti rinnovabili e alle tecnologie intelligenti per la gestione del territorio.Braccio operativo di Habitech è il Consor-zio distretto Tecnologico Trentino che ha l’obiettivo di dare concretezza ai proget-ti del Distretto, promuovendo specifiche iniziative imprenditoriali. Circa 184 soci in rappresentanza di oltre 300 imprese, enti di ricerca e agenzie pubbliche, hanno ade-rito ad un progetto che mette a frutto la vocazione ambientale trentina, dando vita ad un polo di eccellenza per le tecnologie sostenibili al quale soggetti pubblici e priva-ti possono rivolgersi per reperire soluzioni tecnologiche e gestionali.Nel 2008 Trentino Sviluppo e la Società Consortile Distretto Tecnologico Trentino promuovono la nascita del Green Buil-ding Council Italia (GBC Italia), associa-zione no profit, che porta una profonda in-novazione nel mercato italiano dell’edilizia grazie all’introduzione dei parametri LEEd (Leadership in Energy and Environmental Design). Un’associazione di imprese, stu-di professionali associati, amministrazioni pubbliche, università, che intendono favo-rire lo sviluppo dell’edilizia sostenibile col-legandosi alla comunità internazionale. Il riferimento sono l’esperienza internaziona-le dell’USGBC (United States Green Buil-ding Council) e il sistema di classificazione LEED.odatech è l’organismo di abilitazione e certificazione di Habitech – Distretto Tec-nologico. Nasce come primo organismo di Abilitazione dei certificatori energetici in Provincia di Trento, con il compito di abi-litare i soggetti certificatori e di verificare la corretta applicazione e il monitoraggio del-la certificazione energetica in Trentino. Nel 2011 diventa tra i primi organismi in Italia

che certificano le competenze nell’edilizia sostenibile. odatech ha un ruolo impor-tante nel contribuire allo sviluppo della cul-tura dell’efficienza energetica e della soste-nibilità ambientale nella Provincia di Trento.All’interno di questo organismo si colloca la “certificazione energetica trentina” attual-mente in vigore che presto verrà affiancata dalla certificazione energetica CasaClima. A breve il cittadino potrà scegliere di certifi-care la propria abitazione con un metodo piuttosto che con l’altro; la certificazione energetica CasaClima avrà la stessa validi-tà della “certificazione energetica trentina”. Naturalmente anche la certificazione Leed è riconosciuta dalla Provincia di Trento ma ad oggi nel campo residenziale è possibi-le certificare solo edifici oltre i quattro piani fuori terra.La certificazione Leed è prevista dall’art. 149 bis della L.P. 1/2008: “In attesa di una disciplina organica in materia di certifica-zione di sostenibilità ambientale degli edi-fici, la Provincia può adottare il sistema di certificazione LEED (leadership in energy and environmental design), per assicurare una diminuzione dell’impatto sull’ambien-te degli edifici propri e degli enti pubblici strumentali. A tal fine la Giunta provinciale: a) definisce le tipologie di opere e gli inter-

venti edilizi a seguito dei quali è obbliga-toria l’acquisizione della certificazione di sostenibilità ambientale;

b) definisce le tipologie di edifici esclusi dall’obbligo di certificazione, per le limi-tate dimensioni o per la non autonoma funzionalità.

La Giunta provinciale, nelle deliberazioni che stabiliscono criteri e modalità per la concessione di agevolazioni per la realiz-zazione di opere e interventi, può prevede-re clausole e condizioni che favoriscano l’adozione da parte dei beneficiari del siste-ma di certificazione LEED”.Si deduce quindi che per gli edifici della Provincia e dei propri enti strumentali deve essere adottata, da parte della Giunta pro-vinciale, una disciplina di attuazione.I comuni sono esclusi dall’obbligo dell’ap-plicazione del protocollo di sostenibilità ambientale.I metodi di certificazione LEED e CasaCli-ma sono sempre stati visti, nell’opinione comune, come due sistemi contrapposti e in concorrenza tra loro. L’accordo raggiun-to dalle Province autonome di Trento e di Bolzano dimostra che le due certificazioni possono coesistere e completarsi tra loro.Per rispondere in maniera esaustiva alla domanda iniziale “quale processo di cer-tificazione scegliere?” ci proponiamo di approfondire i tre sistemi di certificazio-ne sopraccitati analizzando i processi ed i campi di applicazione di ognuno di essi nei prossimi numeri.

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GestorNews | 2/2011 41

AngoloFiscale

IN questa II parte dell’articolo (la I par-te è stata pubblicata sul numero di

aprile) analizziamo le varie fasi della me-diazione.1) domanda: come evidenziato nella I

parte dell’articolo la mediazione si intro-duce con una semplice domanda da inoltrare all’organismo investito. Nella domanda debbono essere indicati ob-bligatoriamente:

■la scelta dell’organismo ■le parti in causa ■l’oggetto della pretesa ■le relative ragioni Ciascuna delle parti può scegliere libe-

ramente l’organismo e ove entrambe le parti vi procedano la mediazione si svolgerà davanti all’organismo in rela-zione al quale per prima è stata comu-nicata alla controparte l’istanza.

Bisogna tenere presente che l’istanza non impedisce al giudice la concessio-ne di eventuali azioni cautelari e la pre-scrizione viene interrotta a decorrere dalla data in cui la domanda di media-zione viene notificata alla controparte;

2) nomina del mediatore: l’organismo nomina il mediatore e fissa la data del primo incontro entro i 15 gg successivi alla ricezione della domanda;

3) incontri: il mediatore organizza uno o più incontri sapendo che il procedi-mento deve concludersi obbligatoria-mente entro 4 mesi;

4) accordo spontaneo: l’accordo rag-giunto con la collaborazione del media-tore viene verbalizzato, sottoscritto dalla parti e dal mediatore, depositato pres-so l’organismo di mediazione ed ha ef-ficacia vincolante al pari di un contratto (mediazione facilitata). Nel caso in cui le parti diano spontaneamente seguito al contenuto del verbale non c’è biso-gno di omologazione; diversamente,

l’accordo deve essere omologato dal giudice e diventa così esecutivo (valore di sentenza passata in giudicato) previa verifica dei requisiti della regolarità for-male e del rispetto dei principi dell’ordi-ne pubblico. Nulla vieta che l’accordo possa prevedere il pagamento di una somma di denaro e/o imporre obblighi oltre che le conseguenze nel caso di mancato adempimento;

5) mancato accordo spontaneo: il me-diatore può, comunque, avanzare una proposta di risoluzione della lite che le parti restano libere di accettare o meno. Tale proposta del mediatore può esse-re fatta solo se le parti concordemen-te glielo richiedono o se il regolamento dell’organismo lo prevede;

6) proposta accettata: la mediazione è andata a buon fine;

7) proposta rifiutata: si procede in giudi-zio con l’obbligo da parte del mediatore di informare le parti delle possibili san-zioni e spese processuali conseguenti. Nel caso in cui la sentenza rispecchi la proposta di mediazione le spese del processo saranno a carico della parte che ha rifiutato ingiustificatamente la soluzione conciliativa;

8) processo verbale: il mediatore deve obbligatoriamente stilare un processo verbale da depositare presso l’orga-nismo di mediazione sottoscritto dalle parti e dal mediatore. Il processo verba-le (PVC) può essere acquisito in copia dal giudice in modo da poter valutare il comportamento delle parti

Le spese di avvio del procedimento sono pari ad euro 40 per ciascuna parte e, nella tabella A del D.M. n. 180 del 2010, sono indicate le spese dovute agli organismi Pubblici per ciascuna parte in rapporto al valore della lite:

La mediazione nelle controversie civili e commerciali2a PARTE

di Claudio Della Pietra

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42 GestorNews | 2/2011

Valore della lite in euro SpeSe

Fino a 1.000 euro 65

da 1.001 a 5.000 euro 130

da 5.001 a 10.000 euro 240

da 10.001 a 25,000 euro 360

da 25,001 a 50.000 euro 600

da 50.001 a 250.000 euro 1.000

da 250.001 a 500.000 euro 2.000

da 500.001 a 2.500.000 euro 3.800

da 2.500.001 a 5.000.000 euro 5.200

oltre 5.000.000 euro 9.200

La mediazione è gratuita per i soggetti che nel processo beneficiano del gratuito patrocinio.

L’importo massimo delle spese di mediazione può/deve subire le seguenti variazioni:

importo miSura motiVazione

può essere aumentato non superiore a 1/5 particolare importanza, complessità o difficoltà dell’affare

deve essere aumentatonon superiore a 1/5 in caso di successo della mediazione

di 1/5 nel caso di formulazione della proposta da parte del mediatore

deve essere ridotto di 1/3nelle materie di mediazione obbligatoria

nessuna delle controparti partecipa al procedimento

RIFERIMENTI NoRMATIVI» D.Lgs. 4/3/2010, n. 28 (istituzione della mediazione)» D.M. 18/10/2010, n. 180 (criteri e le modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi

di mediazione e dell’elenco dei formatori per la mediazione, nonché le indennità spettanti agli organismi)

» D.L. 225/2010 (differimento dei termini per alcune controversie)» Circolare del 4 aprile 2011 (regolamento di procedura e requisiti dei mediatori, chiarimenti)

SITI INTERNET dI INTERESSE» http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_10.wp;jsessionid=35DABB003F4D6FC06F16DD1D5

5D69324.ajpAL05 (elenco degli organismi abilitati)

NOLEGGIO attrezzature per la ristorazione

Piatti: fondi, piani e da dessert di nuovo design. sottopiatti, servizi da the e caffé, segnaposto, candelabri

Posate: lisce,lavorate e d’argento

Bicchieri: da aperitivo, acqua, vino, calici, balloon, da grappa, da cognac

tavoli: rotondi, quadrati, rettangolari; sedie: da interno e da giardino con coprisedia. tovagliato di diversi colori e dimensioni

Attrezzatura da cucina: freezer, scaldavivande, pentolame, vassoi, tavoli in acciaio, forni, fuochi, forni da pizza

gazebi / furgoni tensostrutture

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Page 45: Gestor News Settembre 2011

GestorNews | 2/2011 43

Birra....croce e delizia dei trentini. Bionda, rossa, doppio malto, o altro ancora, è una delle bevande più consumate, senza alcun dubbio. Pur se non appartenente propriamente alla tradizione

trentina, bensì importata dalle vicine Austria e Germania, o ancora di più, a Bolzano, è impossibile non trovarla a tavola, accanto ai piatti tipici della gastronomia locale. È interessante sapere che la birra è una delle più antiche bevande prodotte dall’uomo, risalente almeno al V millennio a.C. di cui rimane traccia su fonti scritte dell’Antico Egitto e della Mesopotamia. Inserita in un sano regime alimentare e bevuta con moderazione, anche la birra, le cui proprietà sono spesso poco note, secondo gli esperti può avere degli effetti benefici su chi la consuma. Dal punto di vista della sua composizione, gli ingredienti principali utilizzati nella sua produzione sono: orzo, acqua, luppolo e lievito. La birra contiene circa il 90-93% di acqua in cui sono disciolti minerali (potassio, magnesio), microelementi (zinco, selenio) e vitamine idrosolubili come la B2 e la B3.In base alla qualità della birra, si possono trovare anche aminoacidi, carboidrati (destrine e maltosio), fibre solubili disintossicanti e polifenoli considerati cardioprotettivi. Questa bevanda contiene anche alcol (3-4 grammi per 100 cc), che apporta circa 7 kcal per grammo. Non particolarmente amica della dieta, la birra deve essere abbinata agli alimenti giusti ed è ideale per accompagnare la pizza o i primi piatti, ma anche carne e pesce.La birra è classificata secondo il grado alcolico e i gradi Plato (1 Plato = 10 g di zuccheri in 1 kg di mosto). Si distinguono così:birra analcolica: grado Plato tra 3 e 8 e alcol non superiore a 1,2%birra leggera o light: grado Plato tra 5 e 10,5 e alcol tra 1,2% e 3,5%birra: grado Plato >10,5 a alcol superiore a 3,5%birra speciale: grado Plato >12,5 e alcol superiore a 3,5%birra doppio malto: grado Plato superiore a 14,5 e alcol superiore a 3,5%Ma la birra è un ottimo ingrediente anche per preparare pietanze gustose e creative. Cuochi e chef seguono sempre più la tendenza di arricchire le loro ricette con l’aroma e il colore che regala la birra, sfumata ad esempio in un piatto di pesce o di carne, o utilizzata per accompagnare una salsa o per insaporire un primo piatto. Ricette semplici e divertenti da realizzare, anche per chi frequenta esclusivamente i fornelli di casa propria.

la birra: tanto amata dai trentini

UN PRODOTTO NON SOLO DA BERE MA ANCHE “DA CUCINARE”

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44 GestorNews | 2/2011

Procedimento:›pelare, lavare e tritare finemente lo scalogno; porlo in una pentola con un filo di olio e farlo soffriggere. Aggiungere il riso e farlo tostare, a questo punto versarvi la metà della birra e farla evaporare.

›Versare un po’ di brodo alla volta e proseguire la cottura rimestando di tanto in tanto. A metà cottura circa aggiungervi anche la birra rimanente e ultimare la cottura.

›Togliere dal fuoco e mantecare con lo speck tagliato in precedenza e passato in padella per renderlo croccante. Aggiungervi il rosmarino tritato molto finemente , il Trentingrana grattugiato e l'olio “Uliva del Garda". Infine insaporire con sale e pepe di macinino.

›Sistemare il riso nel piatto prescelto e decorare con una fetta di speck essiccato, un rametto di rosmarino e delle falde di pomodoro confit.

INGREDIENTI PER 4 COMMENSALI:■ riso carnaroli gr. 280

■ brodo di carne gr. 600 ■ birra scura gr. 400

■ speck gr. 180 ■ trentingrana gr.150

■ scalogno gr. 40■ rosmarino gr. 20

■olio “Uliva" Agraria Riva del Garda q.b.■ sale e pepe di macinino q.b.

Risotto carnaroli mantecato con birra nera, speck croccante e rosmarino

STEfANO GOLLER

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Page 48: Gestor News Settembre 2011

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