Corriere Etrusco n.3

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Regione e istituzioni, consa- pevoli dell’importanza di questa scadenza, chiederanno un incon- tro urgente con il vice presidente della Commissione Europea, An- tonio Tajani. Sul piano nazionale, Regione e istituzioni hanno poi sottolineato il lavoro in corso per arrivare al decreto, ormai pros- simo alla firma, su Piombino come "area di crisi complessa". Le organizzazioni sindacali intanto hanno annunciato la volontà di organizzare per il prossimo 7 maggio una manifestazione na- zionale su Piombino e sul futuro della siderurgia italiana. Regione e istituzioni si sono dette disponibili a sostenere e promuovere l'inizia- tiva, assicurando fin da ora la loro presenza e l’impegno per chie- dere al Parlamento di considerare il tema come centrale per lo svi- luppo industriale nazionale. E' giusto che politica e sindacati facciano di tutto per salvare la Lucchini, percorrendo tutte le strade possibili, ma non riusciamo a capire perché gli amministratori non ammettono chiaramente che il passaggio di Piombino alle grandi aree di crisi industriali in realtà non salva la Lucchini, ma permetterà al territorio di avere delle agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese (PMI) e consentirà degli interventi di reindustrializza- zione che saranno utili per "rias- sorbire" i disoccupati della Lucchini e delle imprese dell’in- dotto. In attesa che esca il de- creto che permetterà di accorciare i tempi, è importante sottolineare come, già oggi, esiste la possibilità di iniziare un pro- getto di riqualificazione del territo- rio con la sinergia delle Associazioni di Categoria e delle Istituzioni, tramite gli aiuti di Stato per le area di crisi industriali per le PMI; ma concediamoci una osser- vazione banale: perché non ini- ziare una procedura di salvaguar- dia del territorio in caso che "il mi- racolo salvezza" Lucchini non vada a buon fine? Perché, invece di legarci ai tempi della politica nazionale, non anticipiamo questo processo evitando di creare così un periodo di enorme disagio per il territorio e soprattutto per i lavo- ratori? Oggi, dopo più di 18 mesi che la nostra testata pone la que- stione, per la prima volta la poli- tica ha trovato la strada della Commissione Europea. Ma forse siamo fuori tempo massimo. Per- ché in questi 18 mesi la Lucchini è stata commissariata, l'altoforno ha raggiunto il suo "fine vita" e la crisi non è mai stata così forte in città. Nel decreto per Piombino, se sarà stabilita la reindustrializza- zione e non il rilancio delle im- prese fallite già esistenti, il futuro della Lucchini sarà probabilmente segnato. Andrea Fabbri Supplemento gratuito del Quotidiano on-line Corriereetrusco.it Direttore responsabile: Giuseppe Trinchini e-mail: [email protected] Telefono: 0565-1930211 Venerdì 19 aprile 2013, Numero 3 - Anno I Redazione Via G Bruno 22, Piombino (LI) stampato su carta riciclata EDITORIALE L a Lucchini è ormai commissa- riata dal 21 dicembre 2012 e la situazione, ad oggi, non è molto cambiata rispetto a quanto espresso il 12 febbraio dal commis- sario straordinario Nardi, in occa- sione del suo discorso nel consiglio comunale aperto: «Io non rappre- sento le banche né i sindacati, io rappresento il tribunale e, mal- grado sia nominato dal governo, sono il curatore fallimentare di una azienda fallita». Il commissario porterà l'azienda entro il 21 giugno davanti al giudice fallimentare, e lì sarà deciso il primo passo per il mantenimento o la chiusura imme- diata della fabbrica. I sindacati, in- sieme alla regione Toscana, sperano che ci sia un prolunga- mento fino al 21 dicembre 2013, anche perché l'altoforno e tutta l'area a caldo non sono un "fornello da cucina" e non possono essere spente da un giorno all'altro, ma ri- chiedono diversi mesi d'intervento. Tuttavia ci sono alcuni segnali non molto rassicuranti per il futuro dello stabilimento. Il primo è quello che la fabbrica sta continuando a lavo- rare in perdita ogni mese, il se- condo è che la produzione non è aumentata come tutti si auspica- vano, per non parlare dei turni che stanno diminuendo e dell'aumento del contratto di solidarietà dal 45% al 55%. Come affrontano gli operai questa situazione? Due sono le principali linee di pensiero. La prima, più ottimista, di chi crede (spera) che essendo una fabbrica grande questa non può comunque chiudere; l'altro pensiero, quello dei più, è di rassegnazione per il futuro dello stabilimento unito alla spe- ranza che i sindacati sappiano ga- rantire la gestione degli eventi. Sicuramente una cosa è certa: se comune, regione e sindacati non fanno "decollare" la "questione Piombino" e si inventano, con un "governo che non c'è" e l'Unione Europea, una soluzione per la side- rurgia nazionale, facendo sinergia con Taranto e Genova, sarà la fine per la fabbrica piombinese. Proprio per questo il 7 maggio prossimo a Roma una delegazione dello stabi- limento incontrerà la presidente della camera Boldrini per verificare se ci sono delle soluzioni per tutta la siderurgia nazionale. Speriamo in bene... Giuseppe Trinchini PRESENTATI IN AGENZIA CON QUESTO COUPON

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Terzo numero del settimanale cartaceo Corriere Etrusco, supplemento del quotidiano on-line www.corriereetrusco.it

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Lucchini: futuro sempre più incertoLa fabbrica al bivio tra commissariamento e “Decreto Piombino”

In un recente incontro in Re-gione con le organizzazionisindacali provinciali e di cate-

goria, le Rsu della Lucchini, il sin-daco di Piombino Gianni Anselmi,l’assessore al lavoro della Provin-cia di Livorno Ringo Anselmi, l'as-sessore alle attività produttive,lavoro e formazione Simoncini hasottolineato l’imminenza del pianoche sta elaborando la Commis-sione europea che prevede unaripartizione dei volumi produttivisiderurgici fra i vari paesi produt-tori a fronte del calo della do-manda che si è verificato in questianni. Regione e istituzioni, consa-pevoli dell’importanza di questascadenza, chiederanno un incon-tro urgente con il vice presidentedella Commissione Europea, An-tonio Tajani. Sul piano nazionale,Regione e istituzioni hanno poisottolineato il lavoro in corso perarrivare al decreto, ormai pros-simo alla firma, su Piombinocome "area di crisi complessa".Le organizzazioni sindacali intantohanno annunciato la volontà diorganizzare per il prossimo 7maggio una manifestazione na-zionale su Piombino e sul futurodella siderurgia italiana. Regione eistituzioni si sono dette disponibilia sostenere e promuovere l'inizia-tiva, assicurando fin da ora la loropresenza e l’impegno per chie-dere al Parlamento di considerareil tema come centrale per lo svi-luppo industriale nazionale.E' giusto che politica e sindacatifacciano di tutto per salvare la

Lucchini, percorrendo tutte lestrade possibili, ma non riusciamoa capire perché gli amministratorinon ammettono chiaramente cheil passaggio di Piombino allegrandi aree di crisi industriali inrealtà non salva la Lucchini, mapermetterà al territorio di averedelle agevolazioni per le Piccole eMedie Imprese (PMI) e consentiràdegli interventi di reindustrializza-zione che saranno utili per "rias-sorbire" i disoccupati dellaLucchini e delle imprese dell’in-dotto. In attesa che esca il de-creto che permetterà diaccorciare i tempi, è importantesottolineare come, già oggi, esistela possibilità di iniziare un pro-getto di riqualificazione del territo-rio con la sinergia delleAssociazioni di Categoria e delleIstituzioni, tramite gli aiuti di Statoper le area di crisi industriali per lePMI; ma concediamoci una osser-vazione banale: perché non ini-

ziare una procedura di salvaguar-dia del territorio in caso che "il mi-racolo salvezza" Lucchini nonvada a buon fine? Perché, invecedi legarci ai tempi della politicanazionale, non anticipiamo questoprocesso evitando di creare cosìun periodo di enorme disagio peril territorio e soprattutto per i lavo-ratori? Oggi, dopo più di 18 mesiche la nostra testata pone la que-stione, per la prima volta la poli-tica ha trovato la strada dellaCommissione Europea. Ma forsesiamo fuori tempo massimo. Per-ché in questi 18 mesi la Lucchini èstata commissariata, l'altofornoha raggiunto il suo "fine vita" e lacrisi non è mai stata così forte incittà. Nel decreto per Piombino,se sarà stabilita la reindustrializza-zione e non il rilancio delle im-prese fallite già esistenti, il futurodella Lucchini sarà probabilmentesegnato.

Andrea Fabbri

Supplemento gratuito del Quotidiano on-line Corriereetrusco.it

Direttore responsabile: Giuseppe Trinchinie-mail: [email protected]: 0565-1930211

Venerdì 19 aprile 2013, Numero 3 - Anno IRedazione Via G Bruno 22, Piombino (LI)

stampato su carta riciclata

EDITORIALE

La Lucchini è ormai commissa-riata dal 21 dicembre 2012 ela situazione, ad oggi, non è

molto cambiata rispetto a quantoespresso il 12 febbraio dal commis-sario straordinario Nardi, in occa-sione del suo discorso nel consigliocomunale aperto: «Io non rappre-sento le banche né i sindacati, iorappresento il tribunale e, mal-grado sia nominato dal governo,sono il curatore fallimentare di unaazienda fallita». Il commissarioporterà l'azienda entro il 21 giugnodavanti al giudice fallimentare, e lìsarà deciso il primo passo per ilmantenimento o la chiusura imme-diata della fabbrica. I sindacati, in-sieme alla regione Toscana,sperano che ci sia un prolunga-mento fino al 21 dicembre 2013,anche perché l'altoforno e tuttal'area a caldo non sono un "fornelloda cucina" e non possono esserespente da un giorno all'altro, ma ri-chiedono diversi mesi d'intervento.Tuttavia ci sono alcuni segnali nonmolto rassicuranti per il futuro dellostabilimento. Il primo è quello chela fabbrica sta continuando a lavo-rare in perdita ogni mese, il se-condo è che la produzione non èaumentata come tutti si auspica-vano, per non parlare dei turni chestanno diminuendo e dell'aumentodel contratto di solidarietà dal 45%al 55%. Come affrontano gli operaiquesta situazione? Due sono leprincipali linee di pensiero. Laprima, più ottimista, di chi crede(spera) che essendo una fabbricagrande questa non può comunquechiudere; l'altro pensiero, quello deipiù, è di rassegnazione per il futurodello stabilimento unito alla spe-ranza che i sindacati sappiano ga-rantire la gestione degli eventi.Sicuramente una cosa è certa: secomune, regione e sindacati nonfanno "decollare" la "questionePiombino" e si inventano, con un"governo che non c'è" e l'UnioneEuropea, una soluzione per la side-rurgia nazionale, facendo sinergiacon Taranto e Genova, sarà la fineper la fabbrica piombinese. Proprioper questo il 7 maggio prossimo aRoma una delegazione dello stabi-limento incontrerà la presidentedella camera Boldrini per verificarese ci sono delle soluzioni per tuttala siderurgia nazionale. Speriamoin bene...

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VAL DI CORNIA

Pietrelli: sulla Lucchini nessun piano “B”La coordinatrice del gruppo piombinese rassicura sulla situazione

Dopo la partecipata as-semblea pubblica,“Adesso, il futuro del-

l’Italia”, promossa dai sosteni-tori di Matteo Renzi della Val diCornia, svoltasi lo scorso 15aprile a Piombino, abbiamovoluto fare alcune domande aMartina Pietrelli, coordinatricedel gruppo piombinese.Ostilità in vista tra Renzi egli altri leader del PD. E’più paura del cambiamentoo solo lotta di poltrone? C’èil rischio di una scissione?Mi auguro che nonostante lasituazione di forte tensione alivello nazionale non ci sia nes-suna scissione. Sicuramentenon ci sarà da parte nostra.Noi non vogliamo fare un altropartito, vogliamo un Pd di-verso, per citare Renzi, vo-gliamo “un Pd - Pd, PerDavvero”. Per averlo è neces-sario riprendere il progetto ori-ginario del Pd, quello del 2008del Lingotto di Torino, un par-tito riformista, aperto, cheparta dai problemi delle per-sone e non da tesi ingessate eprecostituite e che faccia iconti con la realtà. Un partitodel 40% in grado di candidarsida solo alla guida del paese.Dopo le note vicende delvolantinaggio e la vittoriaalle primarie, quale è ilclima che si respira oggi al-l’interno del partito e neiconfronti della segreteria?Dopo le primarie, diciamo chei rapporti con il gruppo diri-gente del PD sono almeno ini-ziati, perché durante leprimarie purtroppo c’è statauna forte chiusura. Ma riman-gono le differenze di visione edi impostazione. Certo l’atten-

zione di molti militanti nei no-stri confronti è cresciuta, al-cuni si sono ricreduti sia suRenzi sia su di noi e questacosa mi fa molto piacere. Pur-troppo la situazione nazionalepesa molto. Speriamo diuscire presto dall’empasse incui ci troviamo perché sicura-mente aiuterebbe molto asciogliere i rapporti nei terri-tori.Quale futuro per Piom-bino? Il gruppo dei ren-ziani sta valutando unpiano “B” nel caso lo stabi-limento vada in liquida-zione entro fine anno?Nessun piano B. Piombino hauna sola strada ed è rimetterein pista un vero e credibilepiano A che per me è, e nonda ora, sviluppare quello chenon è siderurgia e crederedavvero nelle nostre enormipotenzialità. In questo sensonon ci sono scorciatoie, ma unduro lavoro che parte dal ca-povolgimento dell’immagineindustriale della città per arri-vare alla creazione di opportu-nità di lavoro e di crescitaincentrate sulla bellezza delterritorio da un lato e sull’inno-vazione produttiva dell’im-

presa locale, sia di quella side-rurgica che di quella non side-rurgica. L’arrivo dellaConcordia non risolverebbecerto i nostri problemi, ma at-tenuerebbe l’impatto di unacrisi che si preannuncia pe-sante. In particolare sarebbe ilporto a beneficiarne e poi arri-verebbero un po’ di soldianche per le bonifiche e que-sto rende l’operazione interes-sante. In ogni caso io credoancora nella sopravvivenzadella siderurgia a Piombino,benché fortemente ridimensio-nata. Ma come è possibile cheuna di sinistra come leiabbia deciso di seguire unboy scout - cattolico?Fondamentalmente perché lamia natura mi porta a ribel-larmi all’ordine costituito. E,anche se sembra strano, Renzirappresenta soprattutto que-sto: la ribellione a un sistemache sta finendo per soffocare eopprimere un intero paese.

Leggi il restodell’intervista

su CorriereEtrusco.it

Già a fine marzo si è tor-nato a parlare del megaimpianto che la società

WKN vorrebbe realizzare in Val diCornia, con l’istallazione di 11torri (ma si partiva da un pro-getto che ne prevedeva 17). Unimpianto che non ha mai con-vinto né i cittadini né le forze po-litiche e che ora torna apreoccupare le tante realtà lo-cali. Un “no” fermo arriva dallaConfederazione Italiana degliAgricoltori di Livorno, ritenendoloun «attacco pesante al territorioagricolo con il pretesto dello svi-luppo delle energie rinnovabili».La costruzione dell’impianto coz-zerebbe quindi con l’obiettivoprimario della CIA di diversifica-zione economica, di valorizza-zione dello spazio rurale e dirivalutazione della risorsa locale.Non è un no secco all’energiarinnovabile, in quanto il presi-dente precisa: «Il tema delleenergie rinnovabili se si guardaalle superfici agricole, va affron-tato promuovendo la produzionedi energia rinnovabile secondocriteri di localizzazione e diffu-sione sul territorio di piccoli im-pianti legati al fabbisognoenergetico familiare ,per auto-consumo ed integrazione di red-dito aziendale». Anche la listaCivica “Comune dei Cittadini”esprime un parere negativo:«Dopo la bocciatura, nel 2013 laWKN ha presentato un nuovoprogetto per 11 pale eoliche alte145 metri. (…) Anche se ridottenel numero, quelle torri compor-tano le stesse interferenze con ilpaesaggio e con le attività eco-nomiche agricole e agrituristicheche male si conciliano con lo svi-luppo equilibrato della nostraeconomia».

Andrea Fabbri

No alle megatorri eoliche

L’INTERVISTA

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Crisi nel PD:lascia anche Foti

Non c’è proprio più paceper il PD sanvincenzino.Dopo le dimissioni, alcuni

mesi fa, del consigliere Alessan-dra Angelini, e a seguire quelledi Walter Cappelli e RiccardoGiommetti, e ancora recente-mente quelle dell’assessore allefinanze e personale Franco Gui-doni, ora è il turno di Paolo Fotiex di Psi ed EX Forza Italia, davari anni, membro del direttivodel Pd.Foti ha spiegato il suo gesto, di-scordando dall’operato del par-tito locale, poco attento,secondo lui alle problematichereali e tangibili del paese. Comeha recentemente dichiarato allastampa «Il Paese ha bisogno disegnali forti e concreti, mentrele lotte di potere bypassano conindifferenza i bisogni delle per-sone. Anche qui a San Vincenzo,il Pd è stato troppo spesso sle-gato dalla realtà, senza innova-zione nelle proposte.Pare che i problemi siano altri: inuovi assetti dei Comuni, lefeste, le primarie, i tessera-menti, invece di mandare i se-gnali di cambiamento chel’elettorato chiede, con unnuovo modello di sviluppo. Masiamo sicuri che la gente ci ca-pisca?». Quel che ha riscontrato ed èstato motivo di rottura è una di-vergenza tra obiettivi e strategiemesse in atto. « Mi aspetto cheil Pd riconosca la carenza dellastrategia messa in campo, che siriscatti e si distingua come par-tito di cambiamento, con il co-raggio di lasciare spazio aconfronti, strategie e idee di-verse. Siamo nati come partitoriformista, torniamo alle ori-gini».

Irene Caroti

SAN VINCENZO

Davide ha lasciato una “traccia” nel parcoInaugurato il Centro di Archeologia Sperimentale dedicato a Mancini

Domenica 14 aprile 2013 laParchi Val di Cornia ha dedi-cato il Centro di ArcheologiaSperimentale del Parco ar-cheologico di Baratti e Popu-lonia a Davide Mancini.Presenti all’iniziativa, oltrealla moglie, al piccolo Da-niele e ai tanti amici, tutti idipendenti della Parchi Val diCornia e tante autorità,compresa una delegazionedella Pro Loco di Piombino,di cui Davide era membrodel direttivo e della Pro Locodi Pergola, sua città natale.Nell’organizzare questo ap-puntamento, si è voluto farrivivere lo spirito con cui Da-vide sapeva animare glieventi, dedicandolo anche asuo figlio e a tutti i bambinicon giochi manuali e realiz-zando un mosaico.Sulla targa, inaugurata dalPresidente della Parchi LucaSbrilli, c’erano delle toccantiparole lette personalmentedalla moglie Samuela:«“Tutto ciò che farai nella

vita lascerà una traccia…”Davide è stato tra i primi alavorare al progetto del si-stema dei parchi.Ha iniziato nel 1996 comeun operatore del parco dellasterpaia, poi nel parco di sanSilvestro, appena aperto alpubblico, dove è stato ope-ratore eclettico e fantasioso,animatore per le scuole e poicoordinatore. Con gli anni èdiventato responsabile dellamanutenzione di tutto il si-stema dei parchi della Val diCornia.

Non c’è angolo di questi par-chi dove Davide non abbiamesso mano, curato il patri-monio, sistemato i percorsi,riparato qualche guasto, stu-diato e posizionato qualchecartello per i visitatori, orga-nizzato eventi. A lui abbiamovoluto dedicare questo cen-tro, che meglio di altri luoghirispecchia la sua figura digrande animatore, ma a luidovremo dedicare e ideal-mente dedichiamo tutti iparchi!».

Giuseppe Trinchini

Nuovo Centro Civico al Cotone-Poggetto

Si inaugura sabato 20 aprile con unagrande festa di quartiere il nuovocentro civico al Cotone e Poggetto

presso i magazzini comunali. Una nuovasede per il Tavolo di quartiere, dove resi-denti e rappresentanti di associazioni comel’associazione Cotone-Poggetto 2000, il cir-colo Arci, Samarcanda, Parrocchia del Co-tone, Uisp e del Quartiere Porta a TerraDesco, portano avanti dal 2010 progettispecifici partendo dalle proprie esperienze edalle esigenze degli abitanti. Un’esperienzamolto interessante, cresciuta negli anni,nata in seguito al percorso di progettazionesociale avviato dall’amministrazione comu-nale dal maggio 2010 con il “museo tempo-raneo degli abitanti”.

Tirrenica, UDC: aumenti inaccettabili

Il consigliere UdC Luigi Coppola inter-viene sugli aumenti delle tariffe auto-stradali, mostrando preoccupazione

per una stagione turistica già minata dallacrisi. «L'incremento – spiega Coppola - peril tratto utilizzabile della Tirrenica è di oltreil 3,5%, il che significa che per la parte piùfrequentata da Rosignano a Collesalvetti sipassa da € 4,20 ad € 4,40». E insiste sul-l’ulteriore balzello dei 60 centesimi neltratto di 4 km da Palazzi a Rosignano:«Questi ulteriori aumenti non sono tollera-bili, ma ancora non vi è nessuna certezzavisto che stiamo aspettando da anni un po-tenziale sviluppo della viabilità in tutta laprovincia con un arteria di collegamento di-retto da Livorno al porto di Piombino».

PIOMBINO

Faggiani: «Altro che riuso: 400.000 mq di cemento in più»

Luigi Faggiani, ex assessoredella giunta Guerrieri hacosì commentato su Face-

book: «L'assessore Francardipensa di passare alla storia per-ché il Regolamento Urbanisticodi Piombino, peraltro non ancoraapprovato, sarà ricordato comequello “che non prevede unmetro cubo di cemento in più”.Immagino che tutta la Giunta elo stesso Sindaco Anselmi la

pensino così. L'affermazione noncorrisponde alla realtà, come ri-sulta dai documenti ufficiali. NelPiano Strutturale approvato nel2007 a Piombino sono stati pre-visti 1730 nuovi alloggi di cui850 residui del vecchio PRG (maconfermati nel Piano Strutturale)e 880 come nuove previsioni. IlPiano Strutturale prevede la suaattuazione attraverso tre Rego-lamenti Urbanistici quinquen-

nali, ossia in 15 anni. Nel primoRegolamento Urbanistico, quelloadottato nel 2012, solo per ilfabbisogno residenziale sonostati previsti 1219 nuovi alloggi,ovvero il 74 % del totale deglialloggi che il Piano Strutturaleprevedeva di realizzare in 15anni. In termini volumetrici sonocirca 400.000 metri cubi che sirealizzeranno con il cemento. Edunque?»

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INIZIATIVE

44° Sagra del Carciofo20 aprile/5 maggio - ParcoComunale La Pinetina,RiotortoApertura a pranzo e a cenanei giorni festivi; nei giorniferiali solo a cena.Per prenotazioni ed informa-zioni: 388-9561003

Concerti al GattarossaHARDIN BURNSDuo folk/country americano21 aprile ore 17.00 - BarGattarossa, Calamoresca,Piombino

Passiverdi sul Promontorio21 aprile ore 8.30 - Par-cheggio di CalamorescaIscrizione: adulti 5 euro,fino a 14 anni 3 euroInfo: 0565/225644

Festa della LiberazioneCerimonia ufficiale con lapartecipazione di Mario Mar-telli, reduce di Cefalonia, edeposizione di una corona dialloro presso il monumentodedicato ai caduti 25 aprile ore 10 - PalazzoComunale e ore 12.30 -Piazza della Costituzione,Piombino

Concerto per il 25 aprilerassegna musicale con bandlocali del Centro Giovaniore 17- Porticciolo di Marina,piazzale di alaggio, Piom-bino

Tutti pazzi per la pala-mitaFesta enogastronomica4 e 5 maggio - vie del cen-tro, San Vincenzo

Il programma del Co-mune di Piombino per ilprossimo 25 aprile, dedi-

cato quest’anno al 70° anni-versario della Resistenza deiMilitari Italiani a Cefalonia,ruota intorno alla cerimoniacon il Sindaco Gianni Anselmie l’On.Andrea Manciulli (Pa-lazzo Comunale ore 10, a se-guire il corteo con la bandaA.Galantara e la deposizionedi una corona d’alloro al mo-numento dedicato ai Cadutiper la Libertà, in piazza dellaCostituzione). Nel pomeriggio, alle ore 17, cisarà il consueto appunta-mento con il Concerto gra-tuito promosso da UnicoopTirreno e organizzato da As-sociazione Festival Estivo, As-

sessorato al Turismo, Avt eCentro Giovani: sul palco alle-stito nel piazzale d’alaggio delporticciolo di Marina salirannogiovani artisti locali. Come ogni anno, sono previ-

ste anche iniziative collateralipromosse dall’Assessoratoalla Cultura: il 20 aprile alleore 18 si inaugura in PalazzoAppiani la mostra fotograficaReliquie di Stefano Valdiserri,frutto di un réportage nel car-cere sloveno di Begunje, cen-tro di prigionia e tortura dellaGestapo durante la secondaGuerra Mondiale (aperta finoal 28 aprile tutti i giorni, ore17.30-19.30); il 23 aprilel’Associazione Lotus proponelo spettacolo Altri tempi, unaproduzione originale basatasu testimonianze dirette diprotagonisti della Resistenzae loro familiari, dedicato aglistudenti delle scuole superiori(Centro Giovani, ore 9.30 e11).

A Piombino i festeggiamenti del 25 AprileCelebrazioni e concerti dal vivo per la festa della Liberazione

Feste di primavera a Suvereto

TURISMOAPPUNTAMENTI

Presentato il programma completodella Festa di Primavera che si terràa Suvereto dal 27 aprile al 5 maggio

organizzata dall'associazione”Amici di Suve-reto” con la partecipazione del Centro com-merciale naturale “Il Borgo” e dellaParrocchia di San Giusto, col patrociniodell’Evs e del Comune. Il programma siaprirà con la presentazione di un libro suarte e storia delle chiese suveretane a curadella professoressa Maria Teresa Lazzaroni,il 27 aprile alle 16,30. Domenica 28 alle15,30 gli sbandieratori e musici della Com-pagnia Santa Croce di Suvereto apriranno ilPalio delle Botti. Il 5 maggio chiusura conla Fiera di Suvereto e il raduno dei gruppicaratteristici dei maggerini.

Piombinese vince un anno di Juve

Successo per il concorso nazionale “Vincila tua passione” promosso da Unipol As-sicurazioni e Panini. Tra le iniziative legate

al concorso “Ce l’ho – mima” che si è svolta alCentro Giovani di Piombino il 16 marzo scorso,organizzata dall'agenzia UNIPOL di Piombino incollaborazione con la Pro Loco e Uisp, in cui i ra-gazzi, accompagnati dai genitori, potevano ri-cevere e scambiare bustine omaggio offerte daUnipol dell’album “Calciatori Panini”. Un’altra ini-ziativa promozionale per la distribuzione delle fi-gurine dell'album Panini si è tenuta a Piombinolo scorso lunedì, e ha portato fortuna a una fa-miglia di Piombino tifosa della Juventus, che havinto uno dei premi in concorso e che potrà usu-fruire di un abbonamento annuale per seguirela squadra del cuore.