Corriere Cesenate 09-2015

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1 Giovedì 5 marzo 2015 anno XLVIII (nuova serie) numero 9 euro 1,20 9 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Diocesi 8 Comunione e Liberazione in udienza dal Papa Chiesa 3-7 La Visita pastorale a Crocetta e Montilgallo D all’8 al 15 marzo il ve- scovo Douglas visiterà la comunità parrocchiale guidata da don Alessandro Nava Dialoghi 6 Lo scrittore Alessandro D’Avenia ospite a Cesena A dieci anni dalla morte del fondatore don Lui- gi Giussani, il movimento di Cl da papa Francesco, sabato 7 marzo Papa Francesco ha incontrato il mondo cooperativo Chiesa 9 “L e cooperative servono a dare speranza”: a colloquio con Maurizio Gardini, forlivese, presi- dente di Confcooperative Editoriale Lo stile del Vangelo di Francesco Zanotti I l professore interverrà al secondo incontro della rassegna, giovedì 12 mar- zo alle 21 nell’aula magna di Psicologia A ritmi serrati avanza anche la Quaresima. Siamo ormai alla terza domenica di questo periodo che prepara al grande evento della Pasqua di Resurrezione. Il rischio, per tutti, è quello di trascorrere ogni giorno come se fosse identico all’altro. Siamo presi dalle tante, forse troppe, occupazioni quotidiane. Siamo sovrastati dalla Rete che invade anche le relazioni più intime e condiziona i ritmi e i tempi del nostro incedere ad ostacoli. In questo ambiente per nulla semplice, la tentazione di limitarci ad annaspare risulta per molti una via di fuga per la sopravvivenza. Invece, il tempo di preparazione all’evento cristiano per eccellenza ci indica un’altra maniera di vivere. Ce lo ha ricordato anche papa Francesco. Due domeniche fa ha fatto distribuire gratuitamente in piazza San Pietro, a Roma, un libretto che porta un titolo eloquente: “Custodisci il cuore”, edito dalla Libreria editrice vaticana. All’interno delle pagine si trova, tra l’altro, la “proposta di esame di coscienza” che consiste, così si legge nel testo “nell’interrogarsi sul male commesso e il bene omesso: verso Dio, il prossimo e se stessi”. I lettori si chiederanno perché citiamo questa proposta bergogliana a distanza di due settimane. Lo facciamo, nel silenzio quasi generale, perché ci pare vada all’essenziale della fede e dell’esperienza cristiana, senza sconti e senza fraintendimenti. Il Papa riporta ciascuno di noi al rapporto sincero con Dio. Invita tutti alla conversione, la strada cui siamo chiamati a ogni risveglio. Quella che propone Francesco è una pista d’aiuto. “Mi rivolgo a Dio solo nel bisogno? Partecipo alla Messa la domenica e le feste di precetto? Osservo la morale coniugale e familiare insegnata dal Vangelo? Sono un po’ mondano e un po’ credente?”. Ho citato solo alcuni esempi tra le numerose domande indicate dal Papa come preparazione a una buona confessione da praticare durante la Quaresima. Lo abbiamo ripetuto numerose volte, e lo ripete sempre il direttore dell’agenzia Sir, Domenico Delle Foglie: non occorre fare l’ermeneutica delle parole del Pontefice. Sono fin troppo essenziali. Lui sa andare, senza sofismi, al cuore della gente, ed è questo uno dei segreti della sua vasta popolarità. E poi, soprattutto, incarna ciò che annuncia. E’ il primo testimone, come la foto che lo ritrae inginocchiato al confessionale e ripubblicata da Avvenire mercoledì 25 febbraio mostra con estrema evidenza. Lo stile di Francesco è uno solo, quello del Vangelo. Anzi, direi di più: come dice il titolo della sua esortazione apostolica Evangelii Gaudium, è quello della gioia del Vangelo. Cesena 12 A colloquio con Luca Lorenzi, manager di Unicredit Cultura 19 Don Baronio, in un libro a fumetti la vita e le opere L’amore più grande Sabato 25 aprile pellegrinaggio diocesano alla Santa Sindone LA PRECEDENTE OSTENSIONE RISALE AL 2010 (FOTO CLAUDIO PAPI) Torna l’ostensione della Sindone. Dal 19 aprile al 24 giugno di quest’anno, a milioni i pellegrini si reche- ranno a Torino per ammi- rare il SacroTelo che evoca la passione di Cristo. L’evento, con il motto “L’amore più grande”, è straordinario ed è stato concesso dal Papa in coin- cidenza con il bicentenario della nascita di san Gio- vanni Bosco, fondatore dei Salesiani. Francesco sarà nel capoluogo piemontese il 21 giugno. Anche la nostra Diocesi si recherà a Torino. Guidata dal vescovo Douglas, sa- bato 25 aprile è in calen- dario la visita alla Sindone. L’Ufficio diocesano pelle- grinaggi è a disposizione per informazioni e preno- tazioni. Servizio a pag. 5 Solidarietà 18 Scuole, torna la raccolta “Donacibo” Valle Savio 17 Bagno di Romagna celebra la Festa del Perdono

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Corriere Cesenate di giovedì 5 marzo 2015

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  • Gioved 5 marzo 2015 1Gioved 5 marzo 2015anno XLVIII (nuova serie)numero 9 euro 1,20

    9Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

    Diocesi 8Comunionee Liberazionein udienza dal Papa

    Chiesa 3-7La Visita pastoralea Crocettae Montilgallo

    Dall8 al 15 marzo il ve-scovo Douglas visiterla comunit parrocchialeguidata da don AlessandroNava

    Dialoghi 6 Lo scrittoreAlessandro DAveniaospite a Cesena

    Adieci anni dalla mortedel fondatore don Lui-gi Giussani, il movimentodi Cl da papa Francesco,sabato 7 marzo

    Papa Francescoha incontrato ilmondo cooperativo

    Chiesa 9

    Le cooperative servonoa dare speranza: acolloquio con MaurizioGardini, forlivese, presi-dente di Confcooperative

    EditorialeLo stile del Vangelodi Francesco Zanotti

    Il professore interverr alsecondo incontro dellarassegna, gioved 12 mar-zo alle 21 nellaula magnadi Psicologia

    Aritmi serrati avanza anche laQuaresima. Siamo ormai alla terzadomenica di questo periodo cheprepara al grande evento della Pasqua diResurrezione. Il rischio, per tutti, quello ditrascorrere ogni giorno come se fosse identicoallaltro. Siamo presi dalle tante, forse troppe,occupazioni quotidiane. Siamo sovrastatidalla Rete che invade anche le relazioni piintime e condiziona i ritmi e i tempi delnostro incedere ad ostacoli. In questoambiente per nulla semplice, la tentazione dilimitarci ad annaspare risulta per molti unavia di fuga per la sopravvivenza.Invece, il tempo di preparazione alleventocristiano per eccellenza ci indica unaltramaniera di vivere. Ce lo ha ricordato anchepapa Francesco. Due domeniche fa ha fattodistribuire gratuitamente in piazza SanPietro, a Roma, un libretto che porta un titoloeloquente: Custodisci il cuore, edito dallaLibreria editrice vaticana. Allinterno dellepagine si trova, tra laltro, la proposta diesame di coscienza che consiste, cos silegge nel testo nellinterrogarsi sul malecommesso e il bene omesso: verso Dio, ilprossimo e se stessi.I lettori si chiederanno perch citiamo questaproposta bergogliana a distanza di duesettimane. Lo facciamo, nel silenzio quasigenerale, perch ci pare vada allessenzialedella fede e dellesperienza cristiana, senzasconti e senza fraintendimenti. Il Papariporta ciascuno di noi al rapporto sincerocon Dio. Invita tutti alla conversione, lastrada cui siamo chiamati a ogni risveglio.Quella che propone Francesco una pistadaiuto. Mi rivolgo a Dio solo nel bisogno?Partecipo alla Messa la domenica e le feste diprecetto? Osservo la morale coniugale efamiliare insegnata dal Vangelo? Sono un pomondano e un po credente?. Ho citato soloalcuni esempi tra le numerose domandeindicate dal Papa come preparazione a unabuona confessione da praticare durante laQuaresima.Lo abbiamo ripetuto numerose volte, e loripete sempre il direttore dellagenzia Sir,Domenico Delle Foglie: non occorre farelermeneutica delle parole del Pontefice.Sono fin troppo essenziali. Lui sa andare,senza sofismi, al cuore della gente, ed questo uno dei segreti della sua vastapopolarit. E poi, soprattutto, incarna ci cheannuncia. E il primo testimone, come la fotoche lo ritrae inginocchiato al confessionale eripubblicata da Avvenire mercoled 25febbraio mostra con estrema evidenza.Lo stile di Francesco uno solo, quello delVangelo. Anzi, direi di pi: come dice il titolodella sua esortazione apostolica EvangeliiGaudium, quello della gioia del Vangelo.

    Cesena 12A colloquiocon Luca Lorenzi,manager di Unicredit

    Cultura 19Don Baronio,in un libro a fumettila vita e le opere

    Lamorepigrande

    Sabato 25 aprile pellegrinaggio diocesano alla Santa Sindone

    LA PRECEDENTE OSTENSIONE RISALE AL 2010 (FOTO CLAUDIO PAPI)

    Torna lostensione dellaSindone. Dal 19 aprile al24 giugno di questanno, amilioni i pellegrini si reche-ranno a Torino per ammi-rare il Sacro Telo che evocala passione di Cristo.Levento, con il mottoLamore pi grande, straordinario ed statoconcesso dal Papa in coin-cidenza con il bicentenariodella nascita di san Gio-vanni Bosco, fondatore deiSalesiani. Francesco sarnel capoluogo piemonteseil 21 giugno.Anche la nostra Diocesi sirecher a Torino. Guidatadal vescovo Douglas, sa-bato 25 aprile in calen-dario la visita alla Sindone.LUfficio diocesano pelle-grinaggi a disposizioneper informazioni e preno-tazioni. Servizio a pag. 5

    Solidariet 18Scuole,torna la raccoltaDonacibo

    Valle Savio 17Bagno di Romagnacelebrala Festa del Perdono

  • Gioved 5 marzo 2015 3Opinioni

    Con la crisi della stampa a rischio la libert di pensiero

    n merito alla drammatica situazione in cui versa lastampa locale in Emilia Romagna, come nel restodItalia, con la contrazione del numero dei lettori,delle vendite nelle edicole, degli abbonamenti, dei

    ricavi pubblicitari, dei sostegni pubblici e privati, sievidenzia che sono a rischio la stessa libert di pensiero eil pluralismo informativo. Questi principi sono per noiirrinunciabili, per cui urge un nuovo senso diresponsabilit da parte di tutti per non lasciar morire levoci del territorio, i giornali della gente, delle nostrecomunit, e varie altre testate. Perdere un patrimonio cos prezioso significa impoverireil tessuto sociale del nostro popolo e andare verso unpensiero unico dominante. pertanto a rischio la stessademocrazia partecipata.La realt dei settimanali aderenti alla Fisc, quindici intutta la regione Emilia Romagna, estremamentesignificativa. Nati tra la fine dell800 e linizio del secoloscorso, diffusi capillarmente, rinnovatisi nei decennisuccessivi fino ai giorni nostri accogliendo le innovazionitecnologiche, creando opportunit e sinergia nella retecon i siti, costituiscono ancora oggi una storia e unapresenza significative e danno valore, insieme alquotidiano Avvenire, a una informazione vicina allagente e capace di raccontare la vitalit delle Chiese localie della comunit civile. Senza diffondere rassegnazione,pubblicano ogni settimana notizie sulla vita reale dellagente, raccontano il positivo e il bene, infondendosperanza e creando legami anche in un tempoparticolarmente buio e di crisi come quello che stiamoattraversando. in atto l'adeguamento alle nuove tecnologie, ad avereimprese editoriali capaci di generare posti di lavoro, oggia rischio, in una forte azione formativa e deontologica, inun momento in cui le risorse e i contributi statalidiminuiscono.Ora si chiede di sostenere non lopera di viaggiatorisolitari, ma di investire in vere realt di comunicazioneche hanno uno stretto legame con il territorio e con tuttala comunit.

    I

    La nota La fotografia

    anche una questione di equit e democrazia. Per questo si auspica da partedello Stato e delle sue varie articolazioni, compresa la Regione, un impegnopolitico su come destinare fondi e azioni pubbliche capaci di valorizzare chiracconta lidentit e la storia di un territorio e alimenta quella polifonia e quelconfronto cui non si vuole rinunciare.A dieci anni dalla pubblicazione del Direttorio Cei Comunicazione e missione,un vasto impegno nelle diocesi dellEmilia-Romagna, come si visto anche nelrecente incontro regionale a Ferrara organizzato da questo ufficio, auspicatoper valorizzare tutte le nostre realt impegnate nel mondo dei media, persostenere i nostri settimanali anche attraverso labbonamento e la diffusione,per una pastorale organica delle comunicazioni sociali, a favore di unaautentica promozione umana e culturale della persona.

    Ufficio Regionale Comunicazioni SocialiConferenza Episcopale Emilia-Romagna

    Leducatore che diceva: Tu giocatior dieci anni fa, il 22 febbraio 2005. Il ricordo di don Giussani, il fondatore del Movimentodi Comunione e Liberazione, anzich sbiadirsi nel tempo, acquista sempre pi spessore enitidezza. Incontri, rievocazioni, testimonianze, in forza anche del libro Vita di donGiussani, uscito nel 2013: una ricchissima biografia del giornalista Alberto Savorana, con

    oltre 130 presentazioni in tutta Italia. Ora, alla luce di questi incontri generati da un testo di carnepi che di carta, ne sta per uscire un altro: Unattrattiva che muove. Nel frattempo tre anni fa stata richiesta lapertura della Causa di beatificazione, istanza accettata dal cardinale Angelo Scola.Pi scorrono gli anni, pi la sua memoria cresce e alimenta storie imprevedibili, per osmosi, percontagio. Come lincontro di Roma del 7 marzo prossimo. S, perch la sfida di questa esperienza hamesso insieme, non casualmente, due ricorrenze significative: il decennale, appunto, dellascomparsa di don Luigi Giussani e i sessantanni di vita di Comunione e Liberazione. E le due date abreve saranno celebrate con unudienza in piazza San Pietro che Papa Francesco ha concesso atutto il Movimento di Cl. Don Julian Carron, presidente della Fraternit di Comunione eLiberazione, ha espresso la sua gratitudine in unapposita lettera: Il mio pensiero va a don Giussani,che ci ha educato a guardare il Papa per questa sua rilevanza unica nella nostra vita. Con iltrascorrere degli anni cresce la riconoscenza per il dono della sua persona, della sua testimonianza

    M e della sua dedizione totalenellaccompagnare ciascuno di noiaffinch potesse diventare pi maturonella fede.A distanza di dieci anni si continua arendere presenza viva un uomo che hafatto del criterio del coinvolgimentopersonale dellio con lavvenimento diCristo lo scopo del proprio esistere e ditutta la sua opera. Egli stato un grandeeducatore. In tempi in cui allinizio inmaniera quasi impercettibile, alla finedegli anni 50 quando ancora ilcattolicesimo italiano sembravatrionfante, egli percep che lio era ilgrande assente della pedagogia cattolica eche questo avrebbe condotto alla deriva.Non bastavano i numeri, non bastava lariproposizione anche efficace diiniziative, non bastavano i mega-assembramenti. Bisognava che lio sigiocasse. Bisognava che la libertprendesse il suo peso. Bisognavainsomma che la libert vincesse labattaglia sulla convenzione, perchfiorisse nel cuore di ogni cristiano laconvinzione che conduce allacomunicazione necessaria dellaconoscenza. Una cosa non conosciuta,dice il grande Tommaso cui spessoGiussani si rifaceva, finch non comunicata. Sommo pedagogo, ebbe acuore questo elemento distintivoassolutamente indispensabile: tu giocati.Ma questo coinvolgimento, questocambiamento non lo si pu realizzare dasoli, n applicando un automatismo. DonGiussani ci ricorda che il suo amato poetaLeopardi ha avuto unapprossimazione,una vicinanza alla soluzione, ma haceduto perch non ha avuto compagni. Civuole tempo e occorre seguire qualcuno.Con tale certezza ha speso il propriovivere con passione, nella consapevolezzache tutto, proprio tutto, per una realtpositiva. Non un caso che Cl nasca difatto nellistante in cui don Giussani,osservando un gruppetto di studenticomunisti, ne coglie laspetto positivo,cio la loro amicizia, il loro saper esserevisibili. In quellattimo don Giussani siaccorge che i cristiani non erano cos, nonerano visibili, non erano una presenza.Per lui tutta la realt segno. Non siesaurisce in quello che si vede e si tocca,ma rimanda oltre, il famoso tutte lecose portano scritto: pi in l, diMontale. Tutto era lemergere ai suoiocchi di una profondit che andava oltreil dato effimero. E che lo portava a dire:Io non voglio vivere inutilmente. Lafrase chiave, non ad effetto, quindi nonuno slogan, ma il riverbero di una storia,lespressione di una presenza che generaun popolo e che lo rende presente pi chemai. Ora quel popolo in cammino versoRoma, guidato dal suo carisma, maguardando il Papa, la continuazione dellaChiesa, la sua Chiesa.

    Carlo Cammoranesi

    Roma, 7 marzo 1965: Paolo VI celebra la prima Messa in italiano nella par-rocchia di Ognissanti sullAppia Nuova a Roma (foto Sir)

    Appuntamento a Roma sabato 7 marzo con papa Francesco per il decennale dellamorte di don Luigi Giussani e per i sessantanni di vita di Comunione eLiberazione. Don Julian Carron, presidente della Fraternit, nella lettera diringraziamento ricorda linsegnamento del fondatore: Ci ha educato a guardare ilPapa per questa sua rilevanza unica nella nostra vita

    don Luigi

    Giussani

    DON GIUSSANI, FONDATORE DI CL, MORTOIL 22 FEBBRAIO 2005

  • Gioved 5 marzo 2015 5Primo Piano

    Sindone

    Nuove ricercheSul meccanismodi creazione dellimmagineTorner a essere mostrata al mondo, a Torinoovviamente, dal 19 aprile al 24 giugno 2015.Sessantasette giorni per ammirare il grandemistero della Sindone, il Sacro velo. Proprio sullascia della riaccesa passione per il mistero dellaSindone, Bari ha ospitato, nelle scorse settimane,un workshop di sindonologi provenienti da tutto ilmondo. Gli esperti, docenti, scienziati, geologi,iconografi e fisici, hanno portato idee e progettiinnovativi sul metodo scientifico di ricerca e analisidel tessuto di Cristo. Levento, dal titolo Advancesin the Turin Shroud investigation, statoorganizzato dallUniversit degli Studi Aldo Moroe dal Politecnico di Bari grazie a FrancescoLattarulo, ordinario nel dipartimento dingegneriaelettrica e dellinformazione e sindonologo, e aDario Petri, presidente della sezione Italia dellaIeee (lInstitute of Electrical and ElectronicEngineering che raggruppa a s i migliori studiosi ericercatori di tutto il mondo del settoredellingegneria elettrica ed elettronica). Ilworkshop ha cos cercato di dare linee guida piefficaci nellampio fronte della ricerca.

    LA SINDONE NON SOLO UN REPERTO. La provaprovata della sua autenticit ancora non c stata,ma allevento barese gli esperti hanno portato ideenuove, test allavanguardia e teorie mai formulateprima. A fare un bilancio dei lavori del workshop lorganizzatore, Francesco Lattarulo: Il workshop stato, come del resto ci aspettavamo, uncontributo ulteriore negli studi sindonici. Si stannosviluppando sempre pi delle linee di ricercaritenute, in qualche modo, importanti e suscettibilidi sviluppo futuro, rispetto ad altre che sono stateaccantonate. Non possiamo dare la rispostadefinitiva a quelle che sono le semplicisticheaspettative dei pi perch la materia moltocomplicata e fortemente interdisciplinare. Laquestione pone delle problematiche piuttostodifficili dal punto di vista scientifico che almomento presentano delle difficoltdinterpretazione. Ci piace pensare che alcune diqueste linee intraprese siano quelle che possonocondurre a una visione avanzata di quello che puessere, ad esempio, il meccanismo di formazionedellimmagine. La due giorni di lavori ha cosdimostrato che esistono nuove tecniche di analisidella Sindone. Il problema sta nellaccesso alSanto Velo: Ci che non possibile fare oggi unarivisitazione dei metodi di datazione che sonoquelli che potrebbero avere un caratterepredominante e definitivo. Perch servirebbe averea disposizione nuovi campioni. Cosa difficile poichnon possibile accedere agevolmente allaSindone. Ma ci siamo resi conto che la Sindone non un reperto archeologico che stato sepolto permigliaia di anni, poi riesumato e poi datato. LaSindone un oggetto che ha sempre convissutocon la storia dellumanit e come tale ha subitotutta una serie di contaminazioni. La Sindone unacosa che vive con noi perci evidente che bisognapensare a metodiche peculiari data la altrettantopeculiarit delloggetto.

    UNA STORIA MAI CHIUSA. Tra i relatori delworkshop cera anche don Domenico Repice,esperto di iconografia e presidentedellassociazione Amici romani della Sindone: Alconvegno sono arrivate tantissime propostedinterventi da tutto il mondo. Sono statepresentate interessanti idee e interessanti progetti,come per esempio quello di Nello Balossino che hapresentato un progetto che spera di realizzare peruna nuova campagna fotografica della Sindone consistemi moderni di scannerizzazione. Io, insieme aEmanuela Marinelli, don Andrea di Genua delladiocesi di Napoli e Ivan Polverari che uniconografo di Roma abbiamo presentato unaricerca sulla figura di Giuda Taddeo cercando ditrovare le tracce letterarie e iconografiche dellaSindone basandoci sulla vicenda del Mandylion,che per molti potrebbe essere la Sindone. Abbiamovisto, cos, attraverso testi apocrifi e non solo, ilpercorso di Giuda Taddeo. Anche per lui il bilanciofinale pi che positivo e porta a sviluppi futuri:Ci saranno altre occasioni di proseguire questidiscorsi. La faccenda dal punto di vista scientifico sempre aperta proprio perch non c un contattodiretto con la Sindone. La ricerca scientifica,quindi, giusto che vada avanti. In fondo fuBenedetto XVI stesso, quando era ancora prefettoper la dottrina della Fede, a dire: Se luomo nonpu pi interrogarsi ragionevolmente sulle coseessenziali della sua vita, allora egli non innalza laragione, ma le toglie dignit. Non c alternativa:scienza e religione devono ritornare insieme, senzadissolversi luna nellaltra.

    Andrea Dammacco

    forse lunico al mondo. Il pellegrinaggio alla Sindone diventato, da 30 anni a questa parte, un evento di fede concaratteristiche sue proprie, molto diverse da ogni altramanifestazione religiosa cristiana. Non un pellegrinaggio a

    un santuario, come Lourdes o Fatima, Santiago o Aparecida; ma non neppure come un viaggio in Terra Santa, dove non si va per unsingolo oggetto, ma per vivere lesperienza del ritorno alle radicistesse della fede cristiana. Lostensione della Sindone non permanente n periodica, viene decisa e preparata a distanza di anniper celebrare qualche anniversario della storia o un grande momentodel cammino della Chiesa (come fu nel 2000 per il Giubileo).Lostensione , prima di tutto, un cammino di popolo, unpellegrinaggio che coinvolge migliaia (milioni) di persone perchattratte dal fascino di questa immagine, dal Volto martoriato di unUomo che richiama cos direttamente la passione di Cristo come testimoniata dai Vangeli. Questo modo di conoscere e visitare laSindone recente: solo nel secolo scorso, e soprattutto dal 1978,lesposizione del Telo diventata un avvenimento non sololiturgico, ma in pi di un senso pastorale, un momento forte delpercorso di fede di singoli e comunit. nel 1978, infatti, che sicelebra la prima ostensione in cui la Sindone non pi sotto ilcontrollo di Casa Savoia: e dunque quella prima ostensione destinata non a celebrare qualche ricorrenza dinastica (come fu,per lultima volta, nel 1931), ma appunto a permettere a chi nonlaveva mai vista di conoscere quellimmagine. Vennero in tremilioni, allora (e fra essi cera anche il cardinale Wojtyla, salito daRoma tra un conclave e laltro). E altri milioni di persone furono aTorino nel 1998, nel 2000, nel 2010. Nel 2013 lesposizione dursoltanto unora, ma venne vista in tutto il mondo, attraverso ladiretta televisiva di RaiUno.Nel 2015 la Sindone torna, in occasione del secondo centenariodalla nascita di san Giovanni Bosco: una delle ostensioni pilunghe, 67 giorni dal 19 aprile al 24 giugno. Con, anche questavolta, un pellegrino deccezione: papa Francesco, che sar a Torinoil 21 giugno. Un viaggio che sar per lui anche un ritorno alle radici,come figlio di emigranti piemontesi.Insieme con Francesco, nei 67 giorni, si attendono milioni dipersone (furono 2,186 milioni nel 2010), provenienti soprattuttodallItalia del Nord e Nord Est, ma con presenze significative dellealtre regioni. C da considerare un fattore nuovo, lalta velocit -che nel 2010 non cera ancora. Da Roma a Torino si arriva in menodi 4 ore, poco pi di 2 da Bologna. Il treno potrebbe essere unincentivo potente. La visita alla Sindone completamente gratuita,la prenotazione obbligatoria e si pu effettuare esclusivamente

    Alla Sindoneun cammino

    di popolo

    Soprattutto dal 1978, lesposizione a Torino del Telo diventata un avvenimentonon solo liturgico, ma anche pastorale

    Verso lostensione

    partendo dal sito ufficiale www.sindone.org.I pi attesi sono i giovani: a loro, come ai malati, lostensionevuole dedicare unattenzione particolare. Quella del 2015infatti stata concessa dal Papa per la coincidenza con ilgiubileo per i 200 anni dalla nascita di don Bosco. I Salesianihanno gi iniziato le celebrazioni il 16 agosto dello scorsoanno, ma puntano molto sul tempo dellostensione e sullavisita di Francesco per richiamare a Torino giovani da tutte leloro case nel mondo (http://it.donbosco-torino.org/bicentenaio-db/).Quanto al mondo della sofferenza, la Sindone rappresenta unrichiamo fortissimo, per il rimando alla Passione del Signore.In tutte le ostensioni precedenti si era sempre riservato untempo e uno spazio per i malati e i loro accompagnatori: oralattenzione diventata una casa, anzi due. AllospedaleMaria Adelaide e presso il Cottolengo sono stati allestiti dueservizi di accoglienza, sul modello di Lourdes, per malati eaccompagnatori, dove ci si pu fermare per una o al massimodue notti e dove si trovano tutte i servizi base di assistenza.Altri 4 punti di accoglienza per i malati si trovano al Sermig, alsantuario della Consolata, a Valdocco e al Cottolengo, per chieffettua la visita in giornata e ha bisogno di appoggio perpranzo, servizi, celebrazione dei sacramenti.Allattenzione per giovani e malati risale anche la scelta delmotto di questa ostensione: Lamore pi grande (Gv 15,13). lamore di chi d la vita, cio di chi ne ha trovato il sensoscoprendo la propria vocazione e dunque lamore stesso diDio. Il logo dellostensione stato realizzato gratuitamentedallAgenzia Armando Testa partendo dalle idee elaborate daigiovani dellAccademia Albertina di Belle Arti di Torino.Il sacramento della riconciliazione quello pi frequentatoper chi visita la Sindone. Anche questanno sar approntatoun servizio di penitenzieria, nelle vicinanze del Duomo diTorino, dove confessori, in varie lingue, sono disponibili adaccogliere i pellegrini.Insieme con i pellegrini i protagonisti dellostensione sono ivolontari: 3500 persone che si alterneranno lungo i 67 giorniper accogliere i visitatori, garantire i servizi di assistenzasanitaria e le richieste di accoglienza. Il volontariato allaSindone prima di tutto esperienza di Chiesa, perch granparte di chi lo fa proviene dalle comunit cristiane delladiocesi; ma anche un momento di accoglienza, di incontroe di gioia.

    Marco Bonatti

    OSTENSIONE DELLA SINDONEDEL 2010 ( FOTO ARCHIVIO SIR)

    A SINISTRA, IL LOGODELLOSTENSIONE 2015

    Chiesa diocesana a Torino sabato 25 aprile con il vescovo Douglas

    In preghiera davanti al Sacro Telon pellegrinaggio diocesano per pregare sul Sa-cro Telo. Anche la diocesi di Cesena-Sarsinapromuove un pellegrinaggio a Torino, in occa-

    sione dellostensione della Santa Sindone. Il pelle-grinaggio si terr sabato 25 aprile e sar presiedutodal vescovo Douglas Regattieri. Il programma dellagiornata prevede la partenza in pullman GT alle 5,15da piazzale Ambrosini, a Cesena (davanti allingres-so dellippodromo). Allarrivo a Torino, i pellegrinidella diocesi si ritroveranno tutti presso il PadiglioneAccoglienza in viale dei Partigiani (ore 11,30 circa) eda l la preparazione dellingresso nel Duomo e la ve-nerazione della Santa Sindone. A seguire, dopo unabreve passeggiata, raggiungeranno il Santuario del-la Consolata. Dopo il pranzo (libero), alle 15,30 con-celebrazione della Messa presieduta dal vescovoDouglas. La partenza per il ritorno prevista alle 17,con arrivo in tarda serata. La quota di partecipazio-ne di 50 euro.Alla proposta di un unico giorno, diverse parrocchie(o Zone pastorali) si stanno organizzando per am-pliare il pellegrinaggio a pi giorni. Per questo, con-

    U sigliabile chiedere informazioni presso il proprioparroco.Per i pellegrini malati, lUnitalsi di Cesena ha or-ganizzato la visita a partire da venerd 24 aprile,con ritorno il 25. Il trasporto sar con pullman GTattrezzato per il trasporto di disabili; nellalloggiopresso lAccueil Maria Adelaide alle 19,30 del 24aprile don Renato Baldazzi, assistente Unitalsi diCesena, celebrer la Messa. Per la giornata del 25il programma andr a coincidere esattamentecon la proposta diocesana. Per info: UmbertoGaggi, 329 6484489; Giovanna Baiardi 3332995808Nel kit del pellegrino, oltre al fazzolettone e al passidentificativo, verr consegnato anche un testo-guida alla Sindone.Per info e prenotazioni: presso la propria parroc-chia; presso il Centro Pastorale di Palazzo Ghini(corso Sozzi 39, Cesena), tel. 0547 611001; pressolUfficio diocesano pellegrinaggi, via Papa Gio-vanni XXIII, 13, tel. 0547 610280, [email protected]

  • Gioved 5 marzo 20156 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dellospedale 7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

    Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria della Speranza

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,SantEgidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale17.00 Capp. ospedale (no sabato)18.00 Cattedrale, Madonna

    delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, SantEgidio,San Mauro in V.

    18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (sabato 8,30)

    19.00 San Giovanni Bono, Tipano20.00 Torre del Moro, San Pio X,

    Gattolino20.30 Villachiaviche

    Sabato e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)15.00 Cappella cimitero Cesena,

    Formignano16.00 Ponte Pietra17.00 Luzzena (1 sabato mese),

    Bora (2 sabato mese)17.30 Santuario del Suffragio,

    Santuario Addolorata,San Vittore

    18.00 Cattedrale, San Domenico,Osservanza, Case Finali,Santo Stefano, San Paolo,San Mauro in Valle,Diegaro, Madonna delleRose, SantEgidio,Torre del Moro, San Rocco, Villachiaviche,San Giorgio, Borello

    18.30 Convento Cappuccini,San Pietro, Bulgarn,Santa Maria della Sper.

    19.00 San Giovanni Bono, Tipano20.00 San Pio X, Bulgaria,

    Ruffio, Pioppa, Calisese,Pievesestina, Gattolino

    Messe festive7.00 Cattedrale, San Rocco7.30 Santuario dellAddolorata,

    Cappuccine,Cappella dellospedaleBufalini, Calabrina,Ponte Pietra,Villachiaviche

    8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,SantEgidio, Calisese,Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

    8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Tipano, San Cristoforo, Gattolino, Roversano

    9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio

    9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

    Santuario dellAddolorata,Madonna delle Rose,Osservanza,SantEgidio,Villachiaviche,Montereale, San Tomaso

    9.45 Bulgarn10.00 Cattedrale,

    Case Finali, San Pietro,San Rocco, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro,San Pio X, Cappuccini,Carpineta,SantAndrea in B.,

    10.30 Santuario del Suffragio, Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

    Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,

    San Bartolo, Villachiaviche,San Domenico,SantEgidio, San Giorgio,San Giovanni Bono, Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

    11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

    Rose11.30 Cattedrale,

    Osservanza, Santa Mariadella Speranza, SanRocco, San Pietro,Case Finali, San Pio X

    15.00 Cappella del cimitero17.00 Cappella dellospedale18.00 Cattedrale, San Rocco,

    San Domenico, Osservanza18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo,Villachiaviche

    Comuni delcomprensorioBagno di Romagna

    ore 17,30 (sabato);11,15 / 17,30San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 17 (sabato);8,30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale Angioloni:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(16,30 sabato);Acquapartita:domenica 9(sabato alle 17)Valgianna: 10(sabato alle 16)

    BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

    Cesenatico Sabato: ore 16 Villamarina

    17 San Giuseppe

    17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti18 San Giacomo20 Sala

    Festivi: 8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti,Boschetto;8,30 Sala;9 Cappuccini;9,15 San Pietro;9,30 Valverde;9,45 Cannucceto;10 Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo,Boschetto, Sala;11,15 Bagnarola,Santa Maria Goretti;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

    Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio 9

    Gambettolachiesa SantEgidio abate;8,30 / 10 / 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17SantAngelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:festivi: 8 / 11,15

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso; 19 Crocetta20 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

    Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 18 (sabato), 11;Monastero di Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesaSan Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11;Taibo: 10

    Montianoore 20 (sabato); 9 .Montenovo:ore 19 (sabato), 10,30

    RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

    SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).

    Concattedrale: 7 / 9 /11 / 17;Tavolicci: 16 (sabato);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni).

    Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 /11,15Montecoronaro: 9,45;Montecoronarooratorio Ville (al sabato):16; Alfero:ore 17 (sabato); 11,15Riofreddo: 10Corneto: 11;Pereto: 10

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    Tiratura del numero 8 del 26 febbraio 2015: 7.864 copieQuesto numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 17,30 di marted 3 marzo 2015

    Domenica 8 marzo3 Domenica di Quaresima - Anno BEs 20,1-17; Salmo 18; 1Cor 1,22-25;Gv 2,13-25

    Le letture di questa domenica cispingono a riflettere su quale postoha Dio nella nostra vita personale edi sposi. Dio ci rivela il Suo amore condue segni che ci mostrano la sua ostinatavolont di vederci felici. Ci consegna idieci comandamenti, parola sapiente checi indica la strada della libert, e caccia imercanti dal tempio, lottando con tutte lesue forze per allontanare da noi ogni falsareligiosit. Ges, sentiamo il bisogno di purificare lanostra fede e fare ci che hai fatto tu,buttare allaria tutte le bancarelle deimercanti del tempio. Forse dovremmoscacciare dal tempio della nostrafamiglia leccessivo attaccamento ai benimateriali, il troppismo che ci fa riempirecase e dispense. Dovremmo scacciare daltempio della nostra relazione di coppiail criterio del ragioniere, che conta quelloche ho fatto per te, per pareggiare il contocon quello che tu dovrai fare per me. Ilnon rispettare la bellezza dellaltro, che tempio di Dio, il suo corpo, i suoi bisognie i suoi tempi. proprio nellambito dellacoppia e della famiglia, Chiesa domestica,che dobbiamo riscoprire quanto sia bellostare insieme con il Signore per amarlo e

    non per piegarlo ai nostri scopi.Anche noi, come Ges, dobbiamo avere ilcoraggio di fare delle cordicelle(confessione, preghiera, guida spiritualesingola e di coppia...) e fare radicalepulizia, partendo da quelle che cisembrano piccole cose, per rimettere unpo a posto il disordine di valori che civiene imposto dalla falsa sapienza delmondo. Se lo sguardo chinato su di noie non sale alla sorgente del Bene, che Dio, smettiamo di chiederci il senso diquello che facciamo, e pensiamo infondo non faccio male a nessuno seentro dentro una sala scommesse, senavigo in siti pornografici, se metto incattiva luce una persona per apparire iomigliore.Ma oggi, Ges, ci richiami fortemente acostruire una scala di valori in cui ci sia alvertice Dio, per guardare chi incontriamocon il tuo sguardo e utilizzare le cosecome dono per aiutare il prossimo.La riscoperta di sentirsi amati da Dio,di una fede sincera e genuina, pu essereun frutto del nostro impegno diQuaresima. Siamo in cammino verso la Pasqua: iltempo c', gli strumenti li abbiamo, lastrada c stata indicata. Sta a noi vederepi chiaramente la vera meta a cui siamochiamati: l'amore verso Dio e verso ifratelli.

    Sabrina e Andrea Delvecchio

    IL GIORNO DEL SIGNORELa vera meta: amare Dio e i fratelli

    luned 9 marzosanta FrancescaRomana2Re 5,1-15a;Salmo 41 e 42;Lc 4,24-30

    marted 10 san Simplicio papaDn 3,25.34-43;Sal 24; Mt 18,21-35

    mercoled 11san CostantinoDt 4,1.5-9; Sal 147;Mt 5,17-19

    gioved 12san Luigi OrioneGer 7,23-28;Salmo 94;Lc 11,14-23

    venerd 13san RuggeroOs 14,2-10; Sal 80;Mc 12,28b-34

    sabato 14santa MatildeOs 6,1-6;Salmo 50;Lc 18,9-14

    La Parola di ogni giorno

    NOTIZIARIO DIOCESANOGiovani e adolescenti, Veglia di QuaresimaVenerd 6 marzo alle 20,45 a Case Finali di CesenaSi terr venerd 6 marzo, con inizio alle20,45, nella parrocchia di Case Finali diCesena, la Veglia di Quaresima alla qualesono particolarmente invitati tutti i gio-vani e adolescenti della diocesi. Il mo-mento di preghiera iniziale sarpresieduto dal vescovo Douglas. Si pro-seguir con un momento conviviale nelteatro della parrocchia. Alla Veglia parte-ciperanno i seminaristi del Regionale diBologna Benedetto XV.

    Dialoghi con la citt, incontro con DAveniaGioved 12 marzo alle 21 nellaula di PsicologiaGenerazione senza padri il tema delsecondo incontro della rassegnaDialoghi con la citt promossa dallaDiocesi di Cesena-Sarsina. Protagonistagioved 12 marzo alle 21 sar ilprofessore e scrittore AlessandroDAvenia. I Dialoghi hanno per temaSenza famiglia? e si tengono nellaulamagna della Facolt di Psicologia, a Cesena, di fronte allastazione ferroviaria.

    CHIESA INFORMACentro Volontari della SofferenzaDomenica 15 marzo allOsservanza ritiro di QuaresimaAmici e simpatizzanti del Cvs (Centro Volontari dellaSofferenza) sono invitati al ritiro di Quaresima che si terrdomenica 15 marzo nella parrocchia dellOsservanza, aCesena. Alle 9,30 Messa con la comunit parrocchiale; alle10,30 meditazione tenuta da Angela Petitti su Cristo risortosperanza delluomo sofferente; alle 12,30 pranzo preparatodalla comunit parrocchiale. Alle 14,15 Via Crucis.

  • Gioved 5 marzo 2015 7Vita della Diocesi

    In breve

    ConvegnoMaria Cristina di SavoiaNellambito delle attivit culurali ereligiose del Convegno Maria Cristina diSavoia, luned 9 marzo alle 16 si terr laconferenza del professor FilippoBergonzoni (diplomato in pianofortepresso il Conservatorio Maderna diCesena), su Clara e Robert Schumann:intreccio fra amore e musica.Lincontro, aperto a tutti, si svolger nellasala Einaudi della Banca PopolaredellEmilia Romagna, in corso Sozzi aCesena.

    Dalle Zone pastoralipellegrini a LongianoProseguono i tradizionali pellegrinaggi alSantuario del Santissimo Crocifisso diLongiano, nei venerd di Quaresima. Venerd 6 marzo alle 20,30 monsignorFrancesco Lambiasi, vescovo di Rimini,presieder la Messa alla quale sonoparticolarmente invitati i fedeli della Zonapastorale Savignano sul Rubicone-Roncofreddo-Borghi-Sogliano. Venerd 13marzo monsignor Claudio Stagni, vescovodi Faenza-Modigliana, per la Zonapastorale del Mare.In Santuario, dalle 19,30 in poi sonodisponibili vari sacerdoti per leconfessioni. Alle 20, Corda pia: momentodi preghiera della tradizione francescananel quale si fa memoria della passione diGes Cristo e delle stigmate di SanFrancesco.

    Cresima per adultiCorso di preparazioneSono iniziate le iscrizioni al corso dipreparazione al sacramento dellaconfermazione per adulti.Gli incontri si terranno il sabato dalle 18alle 19 nelle opere parrocchiali del Duomoin piazzetta Ravaglia, a Cesena, con iniziosabato 11 aprile.La celebrazione della Cresima si terril 27 giugno alle 18 in Cattedrale.Per info e iscrizioni:don Giordano Amati,tel. 0547 21173, 339 4228650.

    e non si ha un rapportovivo, cio se non si faesperienza oggi del carisma,tutto potrebbe restare un

    puro ricordo o ripetere solounorganizzazione. Non si puimmaginare il movimento, e quindi laChiesa, come una cosa stanta. Noi stiamonelloggi della Chiesa con la coscienza che una vita, unica condizione per renderesempre vivo il carisma. Con queste paroleMassimo Bassi, responsabile delmovimento di Comunione e Liberazionedi Cesena ricorda alcune delle ragioni cheporteranno oltre 50mila persone da tuttoil mondo a riunirsi sabato 7 marzo inpiazza San Pietro per lincontro delmovimento di Cl con papa Francesco.Loccasione ci data dai dieci anni dallamorte di don Giussani avvenuta il 22febbraio del 2005. A questa circostanza siaggiunge anche lanniversario deisessantanni dallinizio del movimento del

    Movimento. Noi andiamo lcome dice Julian Carron,presidente della Fraternitdi Cl: Non per un incontrocelebrativo, ma solo per ildesiderio di imparare dapapa Francesco come esserecristiani in un mondo in cosrapida trasformazione. per noi - prosegue Bassi - ilprimo incontro col Ponteficee noi sentiamo molto forte lafedelt a lui. Perch si affezionati a noi stessi e almovimento quanto pi si fedeli al Papa. La vita delmovimento infatti legata alPapa.

    Saranno in 400 a partire da Cesena.Alcune famiglie raggiungeranno Romacon mezzi propri, mentre altri farannotutto in giornata. Si prevedono due o trepullman di pellegrini che partiranno daCesena nella notte tra il 6 e il 7 marzo, alle0,30 di sabato dal piazzale delle corrieredavanti alla stazione ferroviaria di Cesena.Lingresso in piazza San Pietro sarpossibile a partire dalle 8,30 del sabatomattina. Il gesto inizier intorno alle 10,30con la recita delle Lodi, canti e letture.Larrivo del Papa previsto alle 12. Questo incontro arriva allindomani di unmomento molto delicato per la comunitdi Cl di Cesena che nelle ultime settimaneha dovuto affrontare due gravi lutti: primail professore Stefano Salvi e poi la guidaspirituale del Movimento a Cesena donEzio Casadei. Ci manca la presenzacarnale di don Ezio e di Stefano, ma gidai loro funerali abbiamo percepito cheerano e saranno sempre una presenza per

    tutti noi, persone a cui guardare nellafede. Lo stesso don Ezio era in trepidanteattesa. Ricordo proprio che il giornoprima di lasciarci faceva grandi progetti suquesta giornata. Dal letto di ospedale incui era ricoverato aveva sempre in menteil Papa, pensava allincontro con lui, acosa regalargli. Don Ezio non ha mai fattoconfronti tra Papi. Lui stava al Papa checera in quel momento, ne leggeva sempregli interventi, ne seguiva le indicazioni ericordo che poco prima di esserericoverato mi aveva fatto le fotocopie ditutti i discorsi di papa Francesco cheriteneva potessero interessarmi.Sono molto grato a papa Francesco -conclude Bassi - per averci concessoquesta udienza e sono desideroso diascoltarlo. Riecheggiano ancora nella miamente le parole dellincontro con imovimenti del 1998 con Giovanni Paolo IIin cui il Santo Padre ha affermato come ilmovimento sia coessenziale alla vita dellaChiesa. Porto con me da anni le parolepronunciate da don Giussani perloccasione: Che cosa luomo perch tene ricordi, il figlio delluomo perch te necuri? (Salmo 8) e Qual vantaggio avrluomo se guadagner il mondo intero epoi perder se stesso? Queste domandemi hanno sempre colpito, nella vita coscome tutto il problema della vitaquotidiana sia la mendicanza come donGiussani concludeva al termine il suointervento nel 1998: Lesistenza siesprime, come ultimo ideale, nellamendicanza. Il vero protagonista dellastoria il mendicante: Cristo mendicantedel cuore delluomo e il cuore delluomomendicante di Cristo.

    Barbara Baronio

    S

    Sabato 7 marzoin piazza San Pietroa Roma lincontro del movimentodi Comunionee Liberazionecon il Pontefice

    Da Cesenain 400per papaFrancesco

    (FOTO ARCHIVIO SIR)

    Lincontro con la realtinizia dallesperienza

    ettati su questa terra, non pernostra volont, costretti anuotare nel grande mare

    della realt, dobbiamo vivere incontinuo rapporto con gli altri: Lapersona strutturalmente inrelazione, sin da quando nellapancia della madre. Leducazionein senso pieno , dunque, unrapporto con una o pi figure. Nonesiste prima la persona, poi la relazione. Il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, hainaugurato gioved scorso la sesta edizione deiDialoghi con la citt della diocesi di Cesena-Sarsina,parlando di Educazione questa sconosciuta inunaffollata aula magna di Psicologia. Dopo un salutodel vescovo Douglas (questi appuntamenti sono ilnostro cortile dei Gentili), il cardinale di Milano hadialogato per quasi unora e mezza con i presentitramite il direttore del Corriere Cesenate FrancescoZanotti, collettore delle domande del pubblico.Leducazione in senso pieno - ha spiegato ilporporato - un rapporto nella libert, tra una o pifigure, che mi introduce sempre pi nella realt,permettendomi di coglierla nella sua pienezza eprofondit. Un rapporto che mi lancia nella realt,spalancando alla crescita la libert personale.Un incontro con la realt allinsegna dellesperienza:

    G

    Per Jacques Maritain lesperienza, che il fruttomirabile della sofferenza e della memoria, eattraverso la quale si compie leducazione delluomo,non pu essere insegnata in nessuna scuola e innessun corso. Quindi, per parlare di educazione,bisogna rifarsi alla realt chiave dellesperienza.Leducazione non solo una somma di tecniche.Per questo leducazione pu prendere percorsiinaspettati: Anche dai bambini si pu imparare. Io daun bambino di quattro anni, ad esempio, ho imparatoche linnocenza una sintesi di meraviglia e seriet.Nello scenario odierno, con la famiglia che cambiaspesso disgregandosi, come muta il rapportoeducativo? Il 68 ha rappresentato un elemento dirottura col passato con unanima positiva, undesiderio di verit e creativit, contro una societ deiconsumi seduta, ambigua se non falsa. Ma ilmovimento in seguito si frantumato, lasciando il

    campo solo ai gruppuscoli di sinistra. Con lacosiddetta rivoluzione sessuale, inoltre, si indebolita la figura del padre, da una parte, ed cambiata quella della donna, dallaltra. Oggi non incrisi la famiglia, tutti sembrano volerne una, in crisila coppia. La donna uscita giustamente dalfenomeno emarginativo in cui era stata relegata, ma itentativi di questa uscita sono tutti aperti e ancoraproblematici. E questo non poteva non averescompensi nelleducazione dei figli. Non a caso laHumanae vitae di Paolo VI del 68 e puntasullaspetto culturale della questione, pi che suquello morale. A questo si aggiunge la crisi dellEuropa, passata negliultimi 40 anni da una forma di individualismo, gipresente, a una forma esasperata dello stesso in sensonichilistico.Stando cos le cose, lascolto diventa decisivo nelprocesso educativo: In una societ fangosa come lanostra, la famiglia pu porre qualcosa di solido su cuicostruire se si pone in ascolto del bisogno dellaltro.Lascolto il terreno fecondo su cui pu nascere laforza educativa della famiglia, della comunitcristiana, della scuola, di tutto.

    Michelangelo Bucci

    Il cardinale di Milano Angelo Scola ha aperto la rassegna Dialoghi con la citt, gioved 26 febbraio

    Due fotogallery (a cura di Piergiorgio Marini e Mauro Armuzzi)sono disponibili sul sito www.corrierecesenate.it. Sul sitodel Corriere Cesenate la registrazione audio dellintero incontroIl prossimo Dialogo si terr gioved 12 marzo alle 21.Sar presente lo scrittore Alessandro DAvenia

    CESENA, AULA MAGNA DI PSICOLOGIA,GIOVED 26 FEBBRAIO: IL CARDINALE SCOLA HA APERTO

    LA RASSEGNA DIALOGHI CON LA CITTPROMOSSA DALLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA (FOTO ARMUZZI)

  • Gioved 5 marzo 20158 Speciale Visita pastorale

    Parrocchia di Crocetta e MontilgalloIl vescovo prosegue nel suo itinerario

    n bergamasco a Cesena. Anzi, aCrocetta e Montilgallo. il parro-co don Alessandro Nava con

    quellaccento inconfondibile che nontradisce le origine lombarde. Appassio-nato di alpinismo, grande camminatore,don Alessandro, da Bergamo Alta, dal2011 la guida nelle due parrocchie delRubicone. Insieme alle sue comunit ac-coglier il vescovo Douglas Regattieri, invisita pastorale dall8 al 15 marzo.A Crocetta e Montilgallo don Alessandroha preso il posto del compianto don SistoMagnani, morto nel 2011. Prima di ap-prodare in queste terre, aveva servito lecomunit di SantAndrea in Bagnolo eSan Cristoforo come sacerdote e, ancoraprima, SantEgidio. A Cesena dal 1994,diventa sacerdote nel 1996 con monsi-gnor Lino Garavaglia. Vengo dalla realtmonastica e non diocesana ci spiegadon Alessandro . Ero servo di Maria, fa-cevo parte dellordine dei Servi, il miopriore stato David Maria Turoldo. A Crocetta, che si sviluppa nellentroterradella via Emilia, versante di Longiano,don Alessandro ha trovato una realt gio-vane, dinamica e in continua evoluzione.Nuovi insediamenti abitativi sono sortinegli ultimi anni, con prezzi pibassi rispetto a Cesena. Quandosono arrivato ho trovato una comu-nit di circa 950 abitanti, oggi sia-mo oltre 1.700. Ho la parrocchiapi giovane della diocesi, conunet media che si aggira intornoai 35 anni. Lo scorso anno ho bat-tezzato 15 bambini, 19 nel 2013, 17nel 2012.Don Alessandro intende strutturarele parrocchie di Crocetta e Montil-gallo in modo da farne nascere unoratorio, realt molto diffusa nelnord Italia, specialmente in Lom-bardia. Sto lavorando per affiliarela nostra realt parrocchiale allas-sociazione Noi, Nuovi oratori ita-liani, una rete riconosciuta anchedal Ministero degli Interni. Lidea quel-la di dar vita a un ambiente che si prendacura della pastorale dei bambini, giovanie ragazzi e della formazione umana e cri-stiana delle nuove generazioni, ma nonsolo. Vorrei che i giovani avessero unambiente da frequentare sempre nel do-po scuola, con possibilit ricreative di-verse: fare i compiti, fare sport, guardareun filme. Insomma, loratorio come luo-go dove i giovani possano ritrovarsi, for-marsi, una sorta di casa comune. DopoPasqua la comunit di Crocetta e Montil-gallo sar chiamata a eleggere sette per-sone che a loro volta eleggeranno il presi-dente delloratorio. Il progetto ambi-zioso e allinizio non stato facile farpassare questa novit. Poi ho trovatopersone disponibili e volenterose con cuiiniziare questo percorso che vede il par-roco e la parrocchia camminare insieme,ma in maniera separata. Non si devepensare che il parroco quello che fa tut-to e lo fa da solo. Anzi, il parroco mute-vole, mentre quello che si creato insie-me avr muscoli e gambe per continuareda solo.Intanto i ragazzi vengono seguiti per lacatechesi dalla seconda elementare allaseconda media. I bambini di seconda equinta si incontrano il sabato pomerig-gio, gli altri durante la settimana. Per ilgruppo post cresima, una quindicina diragazzi, ci sono incontri settimanali. A lo-ro, ma anche ai pi piccoli, viene propo-sto un cineforum, cui segue un dibattito;le proiezioni avvengono presso il teatrinoparrocchiale affiliato allAcec, lAssocia-zione cattolica esercenti cinema. A Cro-

    U

    cetta pre-sente unosportello Ca-ritas cheopera insie-me a quellodi Longiano.Le sue attivi-t sono di-verse: ogniprimo e se-condo mar-ted del mese attivo uncentro di ascolto pomeridiano, mentre der-rate e pacchi alimentari vengono distribuitilultimo sabato di ogni mese, in mattinata.A Crocetta, accanto alla chiesa in stile mo-derno dedicata allesaltazione della SantaCroce (14 settembre) sorgono un bar parroc-chiale gestito dallassociazione sportivaOlimpia, e una grande area verde che com-prende un campo sportivo e giochi perbambini. La festa paesana viene ricordatanelle giornate intorno a Ferragosto con spet-tacoli e stand gastronomici. Don Alessandrosta inoltre cercando di rivitalizzare la festapatronale di settembre. Crocetta ha ancheuna zona industriale che si sviluppa neipressi della via Emilia, con alcune importan-ti imprese che verranno visitate dal vescovo.Montilgallo, circa 250 abitanti, una piccolae graziosa localit collinare che si sviluppalungo la via che porta a Longiano. caratte-rizzata da piccole realt imprenditoriali, so-prattutto nel campo delledilizia, piccoleaziende agricole e vasti campi coltivati. Lachiesa, su cui svetta un campanile impo-nente, dedicata a SantApollinare e risale al

    Da domenica 8 marzo a domenica 15 marzomonsignor Douglas Regattieri sar in Visitanella parrocchia di Crocetta e Montilgallo.

    Don Alessandro Nava il parroco dal 2011

    ZONA PASTORALE RUBICONE RIGOSSA - 16 UNIT PASTORALE

    1500. Costruita su un terreno argilloso, oggi interessata da lavori di messa in si-curezza. Venne bombardata durante laseconda guerra mondiale e poi ricostrui-ta sulle fondamenta della vecchia chiesa.I bambini di Montilgallo si ritrovano il lu-ned per il catechismo, mentre a scuolasono iscritti prevalentemente negli istitu-ti di Longiano (Crocetta ospita, invece,un asilo e una scuola elementare). Diverse sono le attivit che vengono por-tate avanti in maniera congiunta dalledue parrocchie: cineforum, centro estivo,campi in montagna, campo scuola perfamiglie. La festa parrocchiale dedicata alla Ma-donna a Montilgallo viene celebrata laprima settimana di settembre. moltosentita dalla popolazione: una festa po-polare con tanto di processione e Messasolenne. Gli abitanti vi sono molto lega-ti. La bella posizione di Montilgallo, gliampi spazi verdi attorno alla chiesa,la zona panoramica, hanno stuzzicatodon Alessandro Nava che sta pensandodi insediarvi una sorta di Casa-vacanze eluogo per ritiri e incontri spiritualida mettere a disposizioni di gruppi, par-rocchie e quanti altri ne facessero richie-sta.

    Michela Mosconi

    ESTERNO DELLA CHIESA DI MONTILGALLO(PARROCCHIA DI SANTAPOLLINARE V.M.IN MONTIGALLO), IN VIA FIUMICINODI MONTILGALLO, 234, LONGIANO

    A SINISTRA,DON ALESSANDRO NAVA, PARROCODI CROCETTA E MONTILGALLO DAL 2011

    SOTTO, INTERNO DELLA CHIESADI CROCETTA, IN VIA CROCETTA, 2104,LONGIANO

    Prossime tappe della Visita pastorale del vescovo Douglas:- A Gambettola e a Bulgarn dal 15 al 29 marzo.

    CALENDARIO VISITA PASTORALE

    CROCETTAE MONTILGALLOda domenica 8 marzoa domenica 15 marzo

    Domenica 8 marzo ore 16 Messa

    Luned 9 marzo ore 16 Incontri nelle fabbriche ore 20 Messa

    Marted 10 marzo ore 9,30 Incontro nelle scuole elementari

    e materna ore 15 Incontri nelle fabbriche ore 21 Incontro con gli adulti

    a Montilgallo

    Gioved 12 marzo ore 9 Visita agli anziani a domicilio ore 16 Incontro con i bambini

    del catechismo

    Venerd 13 marzo ore 21 Incontro con gli adulti a Crocetta

    Sabato 14 marzo ore 16 Incontro con gli adolescenti

    e i giovani a Crocetta ore 20 Incontro con il Consiglio pasto-

    rale parrocchiale e i catechisti

    Domenica 15 marzo ore 8,30 Messa a Crocetta ore 10 Messa a Montilgallo ore 11,15Messa a Crocetta

  • Gioved 5 marzo 2015 9Vita della Chiesa

    PETROLCHIMICI AGROALIMENTARI

    ECOLOGIA DEPURAZIONE ACQUEDOTTI

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    in ITALIA... nel MONDO

    Progettazione e forniturachiavi in mano Impianti:

    DOPO LINCONTRO CON IL PAPALe cooperativeservonoa dare speranzaMaurizio Gardini, presidente di Confcooperative, ripercorrelincontro con papa Francesco sabato scorso in Vaticano.Dal Pontefice giunto un forte monito controle false cooperative: Sono una patologia grave,che fa un doppio danno. Tutti dobbiamo combatterle

    a cooperazione come via per uneconomianuova, che metta al centro luomo e non lafinanza. Questo il messaggio emerso, sabato28 febbraio, dallincontro di papa Francesco

    con 7mila rappresentanti di Confcooperative.Bergoglio ha guardato alle origini (le cooperativesono "memoria viva di un grande tesoro dellaChiesa italiana"), ma soprattutto al futuro,chiedendo di "portare la cooperazione sulle nuovefrontiere del cambiamento, fino alle periferieesistenziali".Con Maurizio Gardini, presidente diConfcooperative, ripercorriamo i passaggi salientiemersi dallincontro.

    Quale futuro si delinea per il movimento cooperati-vo?Le cooperative servono oggi e serviranno ancora dipi domani a dare speranza: la speranza che si pucostruire uneconomia basata sulluomo e non sulcapitale, fondata sulla risposta ai bisogni piuttostoche sulla speculazione finanziaria.

    Le cooperative nascono, storicamente, per rispon-dere alle esigenze di territori ben determinati. Co-me coniugare lattenzione locale con mercati e sfi-de oggi globali?Bisogna coniugare le nuove istanze, in particolare laglobalizzazione, rimanendo fedeli alle motivazioniper cui sono nate le cooperative: valorizzazione delprodotto dei soci, centralit del lavoratore,sostenibilit ambientale. Una cooperativa agricola, adesempio, che cinquantanni fa raccoglieva il prodottodei soci e lo vendeva sul mercato locale, oggi deveassumere le dimensioni giuste per essere protagonistain un mercato nuovo. Non si pu andare a vendere inGiappone o negli Stati Uniti se non si hanno unastruttura tecnica adeguata o degli operatoricommerciali che parlano diverse lingue.

    Ingrandendosi, non si corre il rischio di finire peressere come le altre imprese, per usufruendo delnome e dei vantaggi legati alle cooperative?Non possiamo chiedere alle cooperative di crescere

    L

    solo fino a un certo punto. Limportantenon lelemento dimensionale, marispettare sempre i valori dellacooperazione, la partecipazione e la vitademocratica. Le cooperative devonoavere la giusta dimensione in relazioneal loro scopo: a una cooperativa socialeche lavora in un territorio non chiestodi crescere, ma di essere puntualerispetto ai bisogni di quel territorio; unacooperativa agricola che ha bisogno divendere i propri prodotti, invece, devecrescere per essere protagonista suimercati.

    Molto forte stato il monito del Papa a"combattere le false cooperative"C un mercato fortemente inquinato daspeculatori ed espressioni dellamalavita, che costituiscono cooperativeperch sono uno strumento giuridicoche meglio risponde ai loro scopi.Nascono e chiudono senza pagarestipendi, contributi, senza averecontrolli. Sono una patologia grave, chefa un doppio danno alle coop oneste esane: porta via il lavoro e prostituisce ilnome della cooperazione.

    possibile contrastarle?Non facile perch il pi delle voltedurano meno di un anno e sono benorganizzate. Tutti dobbiamocombatterle, a partire dalle imprese chele utilizzano, verso le quali si possonoprevedere sanzioni o comunque unacorresponsabilit. Infatti, quando siappalta un servizio a una cooperativa, sequesta ha prezzi eccessivamente bassi,inferiori al costo del lavoro, non puessere una coop sana. E limpresa non lopu ignorare.

    Il Papa ha richiamato luso del denaro"per realizzare opere buone", invocan-do una collaborazione tra cooperativebancarie e impreseNon va demonizzato il denaro: lecooperative, anche le pi virtuose,hanno bisogno di risorse, ben investite,

    Non va demonizzato ildenaro: le cooperative,anche le pi virtuose,hanno bisognodi risorse,ben investite,di capitale.Una cooperativasociale che volesseaprire una casaprotetta per gli anzianio unattivitper linserimentolavorativo di personediversamente abiliavrebbe bisognodi risorse. I soldiimpiegati per attiviteconomiche devonoessere valorizzatiper quel che riesconoa produrre, e nonper speculazionifinanziarie o perlarricchimento

    di capitale. Una cooperativa socialeche volesse aprire una casa protettaper gli anziani o unattivit perlinserimento lavorativo di personediversamente abili avrebbebisogno di risorse. I soldi impiegatiper attivit economiche devonoessere valorizzati per quel cheriescono a produrre, e non perspeculazioni finanziarie o perlarricchimento.

    Nel sistema bancario, proprio il cre-dito cooperativo si pone come il pivicino al territorio. Ma siamo alla vi-gilia di una riforma che si prean-nuncia epocale, e non esente da ri-schi. Quale futuro avranno le ban-che di credito cooperativo?LEuropa e Bankitalia chiedono lorodi adeguarsi rispetto a certistandard, e questo comporta unprocesso di autoriforma inevitabile.Un po di autonomia sar trasferitadal territorio al centro: occorre perche sia ben chiaro lobiettivo e che lagovernance sia di matricecooperativa, conosca e abbia sempreil senso etico del fare finanzacooperativa.

    Ha ancora senso parlare oggi di co-op bianche, rosse e verdi?Questa distinzione appartiene alpassato. Proprio il Papa ci ha invitatoa guardare a quello che ci unisce enon ci che ci ha diviso. Un tempocerano motivazioni ideologiche oracadute. Oggi si pu avere una visionelaica o una cristiana: limportante che ci si ritrovi insieme nel sostenereun modello di cooperativa chesalvaguardi e metta al centro luomo,con le sue esigenze e i suoi bisogni, etutti quei valori propri dellacooperazione, realizzando una sortadi contaminazione che ci permettadi vivere portando i nostri valori,senza paura di praticarli.

    Francesco Rossi

    AULA NERVI (VATICANO),SABATO 28 FEBBRAIO:

    IL FORLIVESE MAURIZIO GARDINI,PRESIDENTE DI CONFCOOPERATIVE,

    SALUTA PAPA FRANCESCO(FOTO SIR)

  • Gioved 5 marzo 201510 Vita della Chiesa

    SAN GIORGIO di Cesena: in zona verde e tranquilla villetta aschiera centrale in pronta consegna con soggiorno, cucina abitabile, 3 camere daletto, 3 bagni, tavernetta, cantina, ampia mansarda, ripostigli, garage e giardino. 325.000 / Rif. 0986

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    Limame il francescanosi scambianole vesti. La paurapu attendereAccanto ai due uomini di religione che si abbracciano al terminedella marcia della pace, c il cardinale Francesco Montenegro.Elargisce sorrisi bonari, canta e fa festa con il popolo. Fra di loro tantisenegalesi, marocchini e i linticchieddi, forse eredi di unanticaetnia rom. Anche loro hanno risposto allinvito di fra GiuseppeMaggiore che con i suoi confratelli ospita i migranti in comunit

    n imam marocchino che indossa, soprail classico caffetano arabo, un saiofrancescano e tiene in mano il Vangelo.Un frate francescano siciliano che infila

    il fez e labito bianco tradizionale dellIslamsopra la veste marrone, imbracciando il Corano.Accanto un cardinale, Francesco Montenegro,arcivescovo di Agrigento, che elargisce sorrisibonari, canta e fa festa con il popolo e, infine,abbraccia calorosamente limam. Una scenache a vederla con i propri occhi hadellincredibile. Eppure vera, nel cuore dellaSicilia di Pirandello e di Camilleri, a 13chilometri da Agrigento: siamo a Favara, piccolacittadina di 33mila abitanti, una realt difficile,per non dire altro. In questa terra la parolamafia quasi non si pronuncia, ma si conoscemolto bene. Perfino le suore di Madre Teresa diCalcutta svolgono qui un servizio nascosto tragli ultimi degli ultimi, i cosiddetti linticchieddi(piccole lenticchie, chiamati cos per lelentiggini e i capelli rossi), gente poverissima dimezzi e di cultura, forse discendenti di unaetnia rom venuta a Favara nellOttocento (ma leipotesi sono diverse), emarginati e nuovi pariadi questa societ. Qui passano anche i migrantiafricani venuti dal mare e a volte mettono radicie si fermano. E proprio qui accaduto unpiccolo miracolo di dialogo interreligioso dibase. Dal convento dei Frati minori di Favara partito un grido di dialogo e speranza, con unaMarcia per la pace tra musulmani e cristiani emigliaia di partecipanti.

    No alla paura dellaltro. Molti migrantidellAfrica sub-sahariana sono arrivati daAgrigento con i pullman. Cerano centinaia dimarocchini residenti in zona, e i senegalesi chesono riusciti ad aprire un ristorante in centrocon laiuto dei frati. E poi loro, gli abitanti diFavara, linticchieddi compresi. Hannomarciato dalle quattro del pomeriggio sotto ilvento e la pioggia, tra nuvole nere, sorpresi ognitanto da arcobaleni improvvisi. Arrivati al

    U convento, da cui si gode una spettacolarevista della cittadina con squarci di baroccosiciliano e favela brasiliana, si sono riunititutti in un grande salone, straripante digente, di umanit schietta, genuina. Musicheebraiche, simboli dellIslam e delcristianesimo, testimonianze, cori distudenti delle scuole, autorit in prima fila etanto entusiasmo per dire no alla pauradellaltro, al terrore propagandato dai gruppiestremisti come lIsis che praticano laviolenza bestemmiando il nome di Dio edanneggiando lintera comunitmusulmana, che vuole solo vivere in pace.

    Non avere paura di vivere insieme. Ospitedonore il neo-cardinale Montenegro, donFranco per tutti, come non si stanca mai diripetere. Non dobbiamo avere paura divivere gli uni accanto agli altri, ha detto,introducendo lincontro con una preghieracristiana. Perch lui sa bene chelecumenismo e il dialogo, a livello di base,funzionano meglio e spesso sono vitavissuta, anche se nascosta o sottaciuta.Questa volta i francescani, insieme allacomunit marocchina locale, hanno volutofare un gesto eclatante, dopo i terribili fatti dicronaca, Charlie Hebdo e i barbarici gesti e leminacce dello Stato islamico. Anche limamMajoub Rezlane, della nuova moschea diAgrigento-Favara, dal palco, ha recitato lasua preghiera in arabo chiedendo a Dio diallontanare le guerre, il terrorismo, icriminali, ricordando che lIslam unareligione di pace, amore, dialogo. Altrirappresentanti della comunit islamicahanno raccontato quanto si sentanomusulmani ma anche italiani, esprimendola loro paura e preoccupazione. Una ragazzamarocchina, parlando con marcato accentosiciliano, ha ribadito: I terroristi dellIsis nonsono dei veri musulmani. Un altro giovanedella comunit maghrebina, citando a pi

    Il neo-cardinale Montenegro,don Franco per tutti, non sistanca mai di ripetere: Nondobbiamo avere paura di viveregli uni accanto agli altri, hadetto introducendo lincontrocon una preghiera cristiana.Perch lui sa bene chelecumenismo e il dialogo, alivello di base, funzionanomeglio e spesso sono vitavissuta, anche se nascosta osottaciuta. Questa volta ifrancescani, insieme allacomunit marocchina locale,hanno voluto fare un gestoeclatante, dopo i terribili fatti dicronaca, Charlie Hebdo e ibarbarici gesti e le minacce delloStato islamico. Anche limamMajoub Rezlane, della nuovamoschea di Agrigento-Favara,dal palco, ha recitato la suapreghiera in arabo chiedendo aDio di allontanare le guerre, ilterrorismo, i criminali,ricordando che lIslam unareligione di pace, amore,dialogo

    riprese il Corano, ha sottolineato che lIslamvuole la pace soprattutto tra la gente delLibro: ebrei, cristiani, musulmani. E halanciato una serie di appelli alla classedirigente, per promuovere lintegrazione, lalegalit e la convivenza civile, ai religiosi pertrovare una piattaforma comune e aglistessi immigrati che vivono in Italia:Abbiamo il dovere di sacrificare il nostrosangue per il nostro Paese di accoglienza.

    Un esempio di convivenza. Pi andavoavanti nellorganizzazione di questa marcia,molto contestata da chi non capisce il verosenso del Vangelo e del dialogo pi pensavo:sono un irresponsabile - ha confidato fraGiuseppe Maggiore -. Invece aver visto lasala cos piena mi ha davvero emozionato. Ilnostro compito, come faceva san Francesco, amare senza limiti e senza cercare lareciprocit, smorzando gli allarmismi chefomentano la paura. Fra Giuseppe, che haalla spalle una esperienza in Marocco, siritrova ora, insieme a due altri fratimissionari, a rivivere la stessa missione nellasua terra. Il convento, per volontdellarcivescovo e slancio appassionato di fraGiuseppe, ha aperto dal 2011 le porte aimigranti ospitandone da allora oltre 300nella Tenda del Padre Abramo. Lacomunit oggi un esempio di convivenzatra nazionalit e religioni diverse: si sostentasolo con le offerte dei cittadini e accoglie divolta in volta una decina di migranti, moltiarrivati con le carrette del mare:dallAfghanistan, dalla Liberia, dalla Somalia,dalla Tunisia, dalla Nigeria, dal Ciad, dalNiger, dalla Romania. Si cerca di inserirli alivello lavorativo e sociale. Si vive insieme,sotto uno stesso tetto e intorno a una stessatavola. Perch non si pu essere cristiani eindifferenti agli immigrati. Parola dicardinale.

    Patrizia Caiffa

    ACCADE A FAVARA

    FAVARA (AGRIGENTO),26 FEBBRAIO:

    MARCIA PER LA PACETRA MUSULMANI E CRISTIANI

    (FOTO SIR)

  • Gioved 5 marzo 2015 11Attualit

    il Periscopio di ZetaMatteo Renzi riduce le auto blu e intanto sale in elicottero. Permangonoi pregiudizi sulle scuole paritarie, La spesa dello Stato un investimento

    Luoghi comuni duri a morire

    Dico subito che la tentazione fortissima. Avrei voglia di commentarela vicenda dellelicottero del presidente del Consiglio, Matteo Renzi.Luned scorso stato costretto a un atterraggio di emergenza su uncampo da calcetto. Quel velivolo, l in mezzo alle reti, immortalato in una fotoche ha fatto il giro del web, un po uno schiaffo a tutti gli italiani.Bandite le auto blu, arrivato lelicottero blu. Non ci sarebbero parolesufficienti per narrare i sentimenti che hanno attraversato molti di noi. Ma,come dicevo, non vorrei infierire, anche se la notizia di quelle chemeriterebbero spazio. Spero, e vorrei credere, che a palazzo Chigi abbianoimparato la lezione. Da Firenze a Roma si va benissimo sia in auto, con lascorta, o in treno con i Frecciarossa o i Frecciargento, in salottini riservati perRenzi, Lotti e il loro staff.Passiamo oltre. Tocco un altro tema molto sensibile: le scuole paritarie. Lofaccio dopo aver letto un pezzo di Marco Palombi uscito sul Fatto Quotidianodi marted 3 marzo. Larticolo commenta la notizia del disegno di legge che ilgoverno starebbe per emanare (a giornale stampato dovrebbe essere noto iltesto). Il titolo tutto un programma: Sgravi a chi sceglie le scuole paritarie: la breccia di Cl. Poi, allinterno, fra le tante notizie, alcune frasi e parole acommento che non raccontano tutta la verit.Vado per gradi. Cito: Alla chetichella si lascia passare il principio che non

    nelle scuole paritarie non si svolgano iprogrammi ministeriali? Io non so cosa pensare.Quel termine confessionale buttato l a casomi pare solo un pregiudizio e non spiega nulla.Poco oltre si trova unaltra perla: Risultato:decine di milioni che andranno ad aggiungersi(se passer il bonus per le paritarie, ndr) ai circa700 lanno che gi lo Stato spende per leparitarie tra sgravi e finanziamenti diretti. Etanti saluti al senza oneri per lo Stato scritto inCostituzione. Davvero non ci sono pi parole. I700 milioni citati sono una spesa per lo Stato oun investimento? Se quegli stessi studenti dipunto in bianco andassero in scuole stataliquanto costerebbero allo Stato? Almeno diecivolte tanto, secondo dati verificabili da tutti. Edove li ospiterebbe lo Stato? In quali strutture? Epoi il famoso senza oneri tirato in balloancora una volta senza spiegare che i padricostituenti, come si legge nei verbali redattiallora, intendevano listituzione delle scuole enon il loro mantenimento ordinario, quindi lerette pagate dalle famiglie. Ma cosa volete mai,questi sono dettagli che a non tutti i giornalistiinteressano. Ma forse ai lettori s. (873)

    solo per gli asili dove i privati suppliscono auneffettiva carenza dello Stato ma anche perelementari, medie e licei la libera sceltaconfessionale della famiglia deve pagarla lacollettivit. Cosa sia questa libera scelta confessionalenon dato sapere. Forse il giornalista pensa che nellescuole paritarie invece di studiare Giulio Cesare sipensi ai canti per la tale parrocchia? Forse crede che

    Villaggio globaledi Ernesto Diaco

    QUARESIMA ON LINEO OFF LINE?Sono lontani itempi in cui,nelle omelie delMercoled delleceneri, senti-vamo proporreuna nuovaforma di di-giuno, quelladalla tecnologia. Oggi la Quaresima so-cial e si vive anche sul web.Lesperimento pi interessante quello diChicercate.net, il sito aperto da un gruppodi giornalisti e blogger cattolici decisi ascandire i giorni che ci separano dalla Pa-squa giocando a tutto campo con la multi-medialit digitale: video, infografiche,musica, parole chiave. Rimandi a Facebooke Twitter, per favorire le interazioni.C anche un concorso fotografico e unaVia Crucis un po particolare: viene deli-neata ogni venerd partendo dalle notiziedella settimana, per far incrociare la Pas-sione di Cristo con i piccoli e grandi Calvaridi oggi. La prima rubrica, ad esempio, mo-strava Ges avviato verso il Golgota vestitocon la stessa tuta arancione che gli aguz-zini dellIsis fanno indossare alle loro vit-time.Lintento dei promotori ambizioso: nontanto offrire spunti di riflessione dalla Rete,come fosse un sussidio on line, ma rinno-vare i linguaggi della comunicazione reli-giosa avvalendosi delle nuove opportunittecnologiche e di pubblico. Lidea natadallinsistenza di papa Francesco sullaChiesa in uscita - spiega Giorgio Bernar-delli, coordinatore di un altro blog catto-lico molto seguito, VinoNuovo.it -. Ci siamochiesti: oltre a discutere di riforme dellaCuria e a intervistare i preti di strada, nonsarebbe ora di cominciare anche a interro-garci su quale volto potrebbe avere una co-municazione cattolica diversa, pensatadavvero come unesperienza in uscita, ca-pace di parlare anche con chi sta fuori?.Contaminazione: questo il mantra delmomento. La Quaresima e Internet, ciche massimamente tradizionale con-nesso allinnovazione per eccellenza. Lunapu far bene allaltra, e viceversa.Pi usuale ma non meno ricco inveceUnattimodipace.it, che vede insieme lediocesi di Padova e di Pordenone. Il Van-gelo del giorno offre lo spunto per unabreve riflessione, fruibile attraverso new-sletter, podcast, WhatsApp, radio o appli-cazione dedicata, disponibile sia perdispositivi Apple che Android. Il tema perla Quaresima 2015 quello del nutrimento,considerato in rapporto al digiuno e alladimensione dellalimentazione dello spi-rito.La diocesi di Molfetta non rinuncia infine aproporre lastinenza dallo smartphone neivenerd di Quaresima. Con uneccezioneper: dopo il tramonto, concesso unmessaggio a una persona che sappiamo unpo sola, o ammalata, o che da tanto temponon sentiamo.

    na grande manifestazione, purinferiore alle attese, haattraversato nei giorni scorsi lestrade di Mosca, nel ricordo di

    Boris Nemtsov, gi vicepremier ai tempi diEltsin, divenuto uno scomodo oppositoredellattuale presidente russo Putin. MariaPrzelomiec, docente dellUniversit diVarsavia, tra i pi stimati esperti dellequestioni dellEst Europa, fa il punto dellasituazione in Russia. Proveniente da unafamiglia cattolica (discende da una delleprime seguaci di san Sigismondo FeliceFelinski, canonizzato da Benedetto XVI,fondatore della congregazione delle suoreFrancescane della Famiglia di Maria),Przelomiec opinionista della stampacattolica polacca e da quasi dieci anniconduce in televisione un proprioprogramma dedicato al polmoneorientale del continente europeo.

    Professoressa, chi era Boris Nemtsov? Erauna figura cos rilevante in Russia?Era uno degli oppositori di Putin pi attivie pi visibili in Russia. Qualche mese falavevo incontrato in una conferenzainternazionale dove si parlava dellademocrazia in Russia. Sapendo che erauno dei maggiori nemici del Cremlino, gliavevo chiesto se avesse paura. Mi harisposto che come ex membro delgoverno di Eltsin si sentiva relativamenteal sicuro. Era un ottimo economista checonosceva bene le problematiche delmercato energetico, capace di mettere anudo tutte le menzogne della propagandaufficiale relative alla situazioneeconomica in Russia e proprio per questoera un personaggio scomodo per ilregime.

    Perch, secondo lei, stato eliminato?Le spiegazioni ufficiali mi sembrano assaiimprobabili. Penso che Putin non possa

    essere considerato estraneo allassassinio- avvenuto sotto le mura del Cremlino unvenerd sera qualunque - di un uomocostantemente sorvegliato da agentisegreti. Lufficio stampa del presidentedeclina qualsiasi responsabilit, rilevandoche lomicidio di Nemtsov sembra essererivolto proprio contro il presidente russo;ma conoscendo la situazione interna delPaese, tale interpretazione non mi sembraplausibile. La morte di Nemtsov dimostrache in Russia chi, come lui, osa criticareaspramente il Cremlino, non pu sentirsial sicuro. Putin si sente come il padrinodella politica nazionale e non potevapermettersi di essere pubblicamente lesoda Nemtsov senza perdere la faccia...

    Nemtsov aveva affermato recentementeche una volta era allopposizione, men-tre ora si sentiva un dissidente. Qual ilruolo dellopposizione democratica nellaRussia di oggi?Nella Russia di Putin non esistelopposizione democratica e non calcuna libert di stampa. Nemtsov era dicontinuo attaccato nei media ufficiali daiquali sgorga un fiume di odio e di accusecontro lopposizione. Coloro che osanocriticare le autorit vengono additaticome nemici del popolo che mettono inpericolo la Santa Rus, la quale - secondo ipotenti al governo del Paese - ha dasvolgere una missione speciale poichrimane lunico baluardo contro laputredine dellUnione europea e lunicoportatore dei veri valori.

    Secondo alcune analisi, Putin gode del-lappoggio dell85 per cento della popola-zione, che evidentemente crede nellapropaganda di Stato. Cambier qualcosadopo la morte di Nemtsov? molto difficile prevedere che cosasucceder dopo la morte di Nemtsov, ma

    devo dire che le 50mila persone che il 1marzo hanno preso parte a Mosca allamanifestazione dopo lassassinio sono unpiccolo segnale. Nel 2012 alle marce diprotesta contro Putin, allorganizzazionedelle quali aveva contribuito lo stessoNemtsov, parteciparono 200mila persone.Lo stesso Nemtsov annunciava che ladimostrazione contro lintervento inUcraina programmata da lui perdomenica 1 marzo avrebbe dovutoradunare in piazza 100mila persone. Aprotestare a Mosca contro il suoassassinio venuta quindi solo la metdei partecipanti previsti, mentre nellecitt pi piccole i manifestanti sono statiaddirittura bersaglio dei lanci di verduramarcia.

    Nemtsov annunciava che avrebbe pub-blicato una relazione contenente delleprove che i soldati russi sin dalliniziodelle ostilit hanno partecipato alla guer-ra nel Sud-Est ucraino. La sua morte po-trebbe avere una qualche ricaduta sullasituazione in Ucraina?Molto probabilmente il rapporto sul ruolodella Russia nella crisi ucraina sarpubblicato nonostante il fatto che lapolizia, entrata nellabitazione di Nemtsovsubito dopo lassassinio, abbia portato viatutti i documenti e i computer. possibile,infatti, che esistano delle copie di quelrapporto depositate presso amici e,quindi, il documento dovrebbeugualmente vedere la luce. Penso,tuttavia, che la situazione in Ucrainacambier solo quando lOccidente siconvincer che la Russia di Putin unpericolo non solo per lUcraina ma pertutta Europa. Nella mia opinione, la mortedi Nemtsov costituisce unulteriore provache Putin politicamente imprevedibile, epronto a tutto.

    Anna Kowalewska

    U

    Maria Przelomiec, docente dellUniversit diVarsavia, opinionista della stampa cattolica:In Russia non esiste lopposizionedemocratica e non c libert di stampa.Coloro che osano criticare le autoritvengono additati come nemici del popoloche mettono in pericolo la Santa Rus',la quale ha da svolgere una missionespeciale poich rimane lunico baluardocontro la putredine dellUnione europea

    Cremlino sotto analisi

    LomicidioNemtsovrivela che Putin pronto a tutto

    MARIA PRZELOMIEC,DOCENTE DELLUNIVERSIT

    DI VARSAVIA(FOTO SIR)

    FOTO SIR

  • Gioved 5 marzo 201512 Cesena

    Le banche recuperinoil rapporto di fiduciacon i clientiA colloquio con il cesenate Luca Lorenzi,presidente della commissione Abi dellEmiliaRomagna e manager di UniCredit

    Cristiano Riciputi

    ra clienti e banche tutto si giocasulla fiducia. Un rapporto che,negli ultimi anni, per diverseragioni si incrinato. Come

    sistema bancario dobbiamo essere bravi arecuperare con i fatti la stima della gente".Luca Lorenzi, presidente della commissioneAbi dellEmilia Romagna e Deputy regionalmanager centro-nord UniCredit, ne convinto: la reputazione il requisito piimportante per una banca. "E la fiducia -precisa - va recuperata tramite maggioretrasparenza e apertura alle esigenze deiclienti".

    Classe 1960, il manager un cesenate doc. Ha iniziato gli studi allIstitutotecnico commerciale di Cesena, per poi diplomarsi a Ferrara dove la famiglia siera temporaneamente trasferita per motivi di lavoro. Ha conseguito la laurea inEconomia e Commercio a Bologna. Il primo impiego stato presso la BancaPopolare di Cesena (ora BPER), poi Unipol a Bologna e Fraer Leasing a Cesena.Di seguito si trasferito a Milano al gruppo Rolo. Da l in poi lavora per ilGruppo Credito Italiano, oggi UniCredit.Ci tiene a rimarcare che originario di via Farini, zona San Rocco, e a Cesena haancora la residenza anche se oggi lavora prevalentemente a Bologna.

    Lorenzi, lei un top manager e il suo ruolo le d un punto di osservazione pri-vilegiato. Questa crisi, a che punto sta?Di carattere sono un positivo, ma allo stesso tempo non voglio creare faciliillusioni. Ad ogni modo direi che il peggio della notte passato. I segnali sonopositivi, specie sul fronte delle esportazioni e dellinnovazione. Per lEmilia-Romagna prevediamo, nel 2015, una crescita del Pil dell1 per cento, il doppiodella media nazionale. La crisi non finita, durer ancora, ma la fase acuta pareessere passata. I titoli pubblici italiani sono solidi. A volte, nondimentichiamolo, crediamo che la crisi sia in tutto il mondo. Ma ci non assolutamente vero: le difficolt sono nellEuropa dellovest. Il resto del mondocammina o, addirittura, corre. Dobbiamo saper sfruttare questa scia.

    F"Le banche sono tutte uguali?No, ci mancherebbe. Le banche sonodifferenti nella misura in cui sono diversi iclienti. E sarebbe un dramma se ci fosseunofferta univoca. La gente deve avere lapossibilit di scegliere. Un piccolorisparmiatore pu trovarsi pi a suo agionella filiale sotto casa della banca localeradicata nel territorio, cos come in unareaautomatizzata nella quale pu sfruttareservizi bancari 24 ore su 24. Lo stesso valeper le imprese, che hanno esigenze diversein relazione ai propri affari, ma alcunepossono aver bisogno di una banca dalrespiro internazionale se voglionoincrementare il proprio businesssfruttando le opportunit presenti oltreconfine. Ogni istituto ha metodologie eapprocci diversi.

    Il Gruppo UniCredit come si colloca?In Italia, come volumi, siamo il secondogruppo. Abbiamo una vocazioneinternazionale: basti pensare che abbiamo10,2 milioni di clienti in Turchia contro i 10milioni dellItalia. E 9,8 milioni di Polonia.Siamo molto presenti nellEuropa dellEst.In Emilia Romagna abbiamo circa 460

    sportelli. In particolare 37 nellarea diForl-Cesena.

    Perch avete stretto unalleanza con ilMacfrut, la rassegna dellortofrutta?Quando ci stato proposto, abbiamochiesto quali fossero gli obiettivi della fieranel 2015. Il presidente Renzo Piraccini ciha spiegato che il primo obiettivo quellodi proiettare la fiera verso lestero,mettendo in relazione gli imprenditoriitaliani con i possibili clienti stranieri.Grazie alla nostra rete, specie nei paesidellest, possiamo essere lanello dicongiunzione e abbiamo deciso didiventare partner.

    Lorenzi, torna mai a Cesena?S certo. Capita spesso che il sabatomattina il Caff della Barriera diventi comeuna filiale perch quello un buon puntodi incontro. Anche se lavoro fuori da tantianni, Cesena la considero il mio approdonaturale. E qui la mia famiglia, sono qui lemie radici. Penso al teatro, alle piazze, aquanto di bello la nostra citt sa offrire. Epoi non posso farmi mancare un piatto ditagliatelle fatte in casa da Lucio a Borello.

    Due cesenati, larchitetto e ingegnere PaoloCeredi e il designer Paolo Bedei, hanno in-ventato una cover per smartphone (leggi unguscio protettivo per telefonino) utilizzandouna particolare carta da reciclo che al suo in-terno ha anche scarti alimentari. Grazie a questa idea hanno vinto il primo pre-mio alla seconda edizione del Material Con-nexion Italia Contest. La cover si chiama "APPunto" in onore alletante App per smartphone."Di cover in plastica o gomma ce ne sono mi-lioni - afferma Ceredi - mentre noi abbiamopensato a questa protezione in carta per rea-lizzare unalternativa originale. E poi, perchno, andiamo ad applicare a un oggetto cherappresenta la tecnologia per eccellenza, losmartphone, un materiale, la carta, che ri-chiama il gesto antico e romantico dello scri-vere".

    Questa cover pu essere personalizzata pro-prio come un foglio di carta normale. Ci sipu scrivere il proprio nome, pu essere co-lorata, vi si possono fare disegni, secondo ipropri gusti e capacit.La carta speciale in quanto fabbricata, inparte, utilizzando prodotti di scarto comefondi di caff, bucce di frutta varia, gusci dimandorle e nocciole. La ditta che la realizza la Favini della provincia di Vicenza. In aprile, al salone del mobile di Milano, siterr la premiazione ufficiale. "Dallidea - conclude Ceredi - vogliamo pas-sare alla pratica. Ma non cediamo il progettoallesterno, bens stiamo cercando di mette-re a punto la tecnica di produzione in manie-ra autonoma. Stiamo consultando, a livellolocale, delle aziende di cartotecnica per cer-care la soluzione migliore".

    Cris. Rici.

    Due cesenati hanno partecipato a un concorso internazionale. La cover con carta da riciclo piaciuta

    Cellulari protetti con la carta: lidea vince un premio

    Veduta aerea di Cesena (foto Cr)

    CesenaIl Jobs act Si terr a Cesena Fiera a Pievesestina,venerd 6 marzo alle 15 lincontroorganizzato dalla Cassa di Risparmio diCesena su "Jobs act e la politica delgoverno Renzi". Interverranno TomasoGrassi, presidente della Crc, Carlo Zoli eAndrea Lassandari dellUniversit diBologna e Roberto Roversi, giudice dellavoro al Tribunale di Ravenna.

    CesenaIncontro sulla "Rete"La parrocchia di Martorano haprogrammato un incontro sultema "La Rete: pericolo odopportunit?". Si svolgermarted 10 marzo alle 20,45 neilocali parrocchiali. InterverrFabio Pacifico, educatore eprofessionista di comunicazione digitale.

    CesenaAlimentazione e tumoriSul tema "Il ruolo dellalimentazionenella lotta contro i tumori"parleranno la dott.ssa Flaviana Bettie il dottor Andrea Maglioni gioved 5marzo alle 20,30 nellaula magna diPsicologia. Sponsor Orogel eFondazione Crc. Collaborazione dellAvis.

    CesenaLa figura di TrovanelliUna conferenza su "NazzarenoTrovanelli. Una vita per la cultura eleducazione nella Cesena di fineOttocento" sar tenuta da ElenaBellagamba nella sala lignea dellaMalatestiana, mercoled 11 marzoalle 17. E organizzata dal comitatosociet "Dante Alighieri" diCesena.

  • Gioved 5 marzo 2015 13Cesena

    La grande famigliadel Corriere Cesenatepartecipa al dolore

    dellamicocollaboratore

    e commentatoreGianfranco Lauretanoper la perdita della

    cara mamma

    DORA

    Il Signore la accolgafra le sue bracciamisericordiose

    PARTECIPAZIONE

    Benvenuta ANNA BIGUZZI!

    Tutti gli amici del Corriere Cesenate

    si congratulano conmamma Mara, babbo

    Francesco e il fratellinoAndrea per la nascitadella secondogenitaTante felicitazioni

    anche a nonni e zii

    Fioccorosa

    Pievesestina | Pranzo insieme per la neo pensionataUn traguardo che si facondivisione e festa.Domenica 1 marzo gliampi spazi dellaparrocchia di Pievesestinadi Cesena hanno ospitatooltre duecento personeinvitate al pranzo offertoda Laura Capelli che havoluto cos salutare eringraziare ilraggiungimento delletpensionabile.Molti parenti e tantissimiamici (e, in precedenza,anche una sessantina dicolleghi di lavoro) si sonofatti vicini a Laura, chetanta della sua opera volontaria presta nella comunit parrocchiale guidata da don Marco Prada.In pi di quarantanni di attivit, Laura ha lavorato in una segheria, in un magazzino di prodotti ortofrutticoli e,negli ultimi diciotto anni, presso lazienda Amadori di San Vittore.Nella foto, Laura Capelli (al centro con abito nero e, accanto, il marito Natale Campanini) insieme ai volontari dellaparrocchia di Pievesestina che hanno preparato e servito il pranzo.

    Lions | La saga degli Agnelli

    Coinvolgente meeting al Lions Club Cesena con ospite il giornalista e scrittore Gigi Moncalvoche ha presentato il suo libro "Agnelli segreti" edito da Vallecchi. Moncalvo ha coinvolto i socidel club in una ricostruzione della vita di Gianni Agnelli senza tralasciare particolari e vicendeoscure di quella che viene considerata lultima "famiglia reale" italiana. Moncalvo inparticolare trae spunto per i suoi racconti dallazione giudiziaria intrapresa da MargheritaAgnelli contro il resto della famiglia per ottenere il rendiconto del patrimonio segreto delpadre custodito allestero. A fare gli onori di casa il presidente Stefano Valzania.

    Rotary | Il benvenuto ai nuovi soci

    Largo ai giovani. Il Rotary club di Cesena cresciuto accogliendo 7 nuovi soci di cui due under 40anni. Ecco chi sono: Barbara Baronio, gi presidente Rotaract per due annate, giornalista einsegnante di 36 anni, Salvemini Antonella, 34 anni, gi presidente Rotaract e attualmente socialmedia manager, Dino Martini, 57 anni delegato di Confedilizia, anchegli con alle spalle unapresidenza Rotaract. Rocco De Lucia, 47enne, amministratore di Siropack Italia srl e MassimilianoGraffiedi, revisore contabile e tributarista di 41 anni. A questi si aggiungono Armando Zammarchi56 anni, cardiologo al Bufalini, e Augusto Suzzi (67 anni) titolare della Suba Sementi.

    Piazza della LibertLa carica dei 7000 no

    ontinuano i "no" contro lasoppressione del parcheggio dipiazza della Libert. O meglio, glioppositori al progetto del

    Comune di Cesena di pedonalizzaretutta larea, sostengono che la cosamigliore sareb