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Centro Studi C.N.I. 30 luglio 2016

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 30 luglio 2016

Pagina I

APPALTI

Le Casse professionali frenano su Atlante 2Sole 24 Ore 30/07/16 P. 2 Federica Micardi 1

Appalti, oneri di sicurezza condizione per partecipareItalia Oggi 30/07/16 P. 29 Federico Unnia 2

STP

Stp, oggetto sociale limitatoItalia Oggi 30/07/16 P. 37 Luciano De Angelis 3

LAVORO

Più occupati (a costo zero)Corriere Della Sera 30/07/16 P. 1-22 Dario Di Vico 4

UNIVERSITÀ

Più lauree scientifiche ma la strada è lungaCorriere Della Sera 30/07/16 P. 23 Orsola Riva 6

ENERGIA

Eni in rosso per 1,2 miliardi il mini-greggio pesa ancoraRepubblica 30/07/16 P. 24 Luca Pagni 7

ILVA

Renzi a Taranto, Emiliano lo attaccaCorriere Della Sera 30/07/16 P. 16 Dino Martirano 8

Ilva, «diritto alla salute e al lavoro»Sole 24 Ore 30/07/16 P. 13 Domenico Palmiotti 9

ATLANTE 2

No dei professionisti agli investimenti in Atlante2Italia Oggi 30/07/16 P. 37 Simona D'Alessio 11

CDP

Corte dei conti, la lente sugli interventi della CdpCorriere Della Sera 30/07/16 P. 5 Mario Sensini 12

SICUREZZA INFORMATICA

Sicurezza informatica un business che cresceSole 24 Ore - Plus 30/07/16 P. 10 Laura Magna 13

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. Richiami alla prudenza e richieste di maggiori informazioni

Le Casse professionali frenano su Atlante 2Federica Micardi

Cresce trai professionisti lapreoccupazione sulla parteci-pazione nel Fondo Atlante 2delle loro Casse di previdenza.Dalle rappresentanze sindacalie dai Consigli nazionali arriva-no proteste e richiami alla pru-denza, seppure con toni e ac-centi diversi a seconda dellecircostanze.

«Una forma di esproprio pa-trimoniale edulcorata con pro-messe di future concessioninormative e regolamentari».Non usano, per esempio, mez-ze misure l'Asign, l'Associazio-ne italiana giovani notai, el'Unione nazionale giovani

Mps in Borsa

Andamento del titolo a Milano

Variazioneda inizio anno

-74,98%

GEN FEB MAR APR MAG GlU LUG

dottori commercialisti edesperti contabili. Quest'ultimain rapppresentanza dei ragio-nieri dato che la Cassa naziona-le di previdenza e assistenzadei dottori commercialisti(Cnpadc) si è da subito sfilatadal progetto insieme a Inarc as-sa (ingegneri e architetti) edEnpav (veterinari).

Allarme, con toni differenti,fra i sindacatiLa Cassa pluricategorialeha deciso di chiamarsi fuoridall'operazione

Tra i primi a esprimere disa-gio all'idea di questo investi-mento l'Anc, Associazione na-zionale commercialisti. Marte-discorso il suo presidente, Mar-co Cuchel, aveva sottolineatoche «il patrimonio delle Casse,che costituisce il futuro previ-denziale dimilionidiprofessio-nisti, non dovrebbe essere mes-so a disposizione di operazioniil cui esito, al momento, rimaneincerto». Non una bocciaturatotale ma certo un richiamo allaprudenza. Di diverso tenorel'intervento dell'Anf, l'associa-zione nazionale forense, il cuisegretario generale Luigi Pan-sini non si scandalizza del fattoche i professionisti contribui-scano alla crescita e al sostegnodel Paese, ma ricorda comequesto «non corrisponde a unapolitica altrettanto responsabi-le e attenta da parte del Gover-no e del sistema bancario nelconfronto delle professioni».

Anche i sindacati dei medicisono in allerta, ieri sulla que-stione Atlante2 hanno chiestoun incontro urgenteall'Enpam (il cui presidente,Alberto Oliveti, è anche presi-dente Adepp).

Allarmati i chimici. Due gior-ni fa il presidente del Consiglionazionale, Nausicaa Orlandi,aveva detto: «Riteniamo che

l'eventuale azione di sostegnodella nostra Cassa al FondoAtlante2 possa mettere forte-mente a rischio i contributi pergli iscritti». Un rischio scongiu-rato. È, infatti, di ieri la notiziache Epap, la Cassa pluricatego-riale di chimici, geologi, attuari,agronomi e forestali ha delibe-rato di non aderire al Fondo.Una decisione fortemente ap-prezzata dai Consigli nazionalidi chimici e geologi.

Ma perché le Casse sono en-trate nella vicenda Atlante 2?Sul tavolo il Governo ha messouna serie di carte interessanti,tra cui: riconoscere alle Cassenatura"privata" e quindi to-glierle dagli obblighi delle pub-bliche amministrazioni cui so-no soggette da quando inseritenell'elenco Istat (dalla spen-ding review, al rispetto del Co-dice appalti e agli obblighi ditrasparenza); intervenire al ri-basso sullatassazione, che oggigrava sia sui rendimenti finan-ziari (tassati al 27%) sia sullepensioni; allargare le magliesull'autonomia gestonale. Tut-te questioni rivendicate dallaCasse negli ultimi anni e cheoggi entrano in un discorso dido ut des. Il sistema Casse però,pur associato all'Adepp, vedela sovranità decisionale in ca-po a ogni singolo ente, e per orale promesse si stanno scon-trando con la documentazionetecnica fornita a seguito delladelibera Adepp, suscitandonon pochi malumori. Una de-fezione tra i i6 firmatari delladelibera già c'è.

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Appalti Pagina 1

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Appalti , oneri di stenrezza.

condizione per partecipareLa mancata indicazione degli oneri di sicurezza interniin un 'offerta di una concorrente è legittimo motivod'esclusione in quanto espressamente richiesto dallalegge. La mancata indicazione può essere oggetto disoccorso istruttorio, in quanto relativo ad un profilodell'offerta economica che, come noto, non può in alcunmodo essere integrata.E questo l'importante principio stabilito dal Tar Sa-lerno, I sezione, nella recente sentenza del 6 luglio2016 n. 1604 con la quale è stato chiarito un puntodi potenziale contrasto tra la vecchia disciplina inmateria di appalti e il codice recentemente entratoin vigore.A fare chiarezza, secondo i giudici di Salerno, è l'art.95, comma 10° che recita: «Nell'offerta economical'operatore deve indicare i propri costi aziendali con-cernenti l'adempimento delle disposizioni in materiadi salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il nuovodlgs n. 5012016 pone fine all'annosa questione rela-tiva all'obbligo d'indicazione degli oneri di sicurezzainterni o aziendali da parte di un concorrente, chetanto ha occupato la giurisprudenza in vigenza delprecedente Codice (dlgs n. 16312006).Come noto in passato, stante la distinzione fra one-ri da interferenza (espressamente relativi a quellospecifico appalto e obbligatoriamente da indicarsi daparte della p.a. appaltante in lex specialis) e oneri disicurezza interni o aziendali (tipici di ogni aziendain quanto legati al costo che ciascuna sostiene per ilrispetto della normativa sulla sicurezza) questi ultimi,nel dlgs n. 16312006, erano previsti solo all'art. 87,comma 4° (relativamente alla verifica di anomalia delleofferte) nonché, letteralmente, richiesti esclusivamen-te per gli appalti di forniture di beni e servizi.Da tale formulazione legislativa ne era scaturito uncontenzioso che aveva portato, solo nel 2015, ad unrilevante numero di pronunce dello stesso Consiglio diStato fino a giungere alle due pronunce dell'Adunanzaplenaria (20/3/2015 n. 3 e 211112015, n. 9) a dimostra-zione della difficoltà interpretativa di una normativacosì mal scritta. A fare chiarezza si diceva, secondo ilTar Salerno, vi è ora l'art. 95, comma 10°.

Federico Unnia© Riproduzione riservata-

Appalti Pagina 2

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Il Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro sui profili giuridici delle società

1-13 oggetto sociale 11MitatDa parte dei soci serve Z esercizio esclusivo della professione

DI Luci o DE ANGELIS

oggetto sociale dellastp deve prevederel'esercizio in viaesclusiva dell'attivi-

tà professionale da parte deisoci. Il socio professionistapotrà continuare a svolgerela propria attività individua-le o nell'ambito di una asso-ciazione professionale. Ancheal socio di capitali o tecnicoè preclusa la possibilità dipartecipare in due o più Stp.Il socio non professionista èeleggibile nel cda a condi-zione che non rivesta alcunruolo nelle attività riservateai professionisti. Sono alcu-ni dei principali chiarimentiche emergono dal documen-to rubricato «Profili giuridi-ci in tema di costituzione eobblighi disciplinari nellaStp» (legge 183/2011 regola-mentata con dm 8/272013 n.137), approvato dal Consiglionazionale dei Consulenti dellavoro nel mese di giugno ereso noto ieri.

Oggetto sociale esclu-sivo . L'oggetto sociale del-la Stp, secondo i Cdl, deveprevedere l'esercizio in viaesclusiva dell'attività pro-fessionale da parte dei soci.Ciò significa, come si evincedal dettato normativo, che ilcontenuto dell'oggetto socia-le debba essere limitato allesole attività professionaliregolamentate e debba esse-re realizzato dal lavoro deisoci professionisti, in quan-to iscritti nei relativi albi,collegi, ordini. Qualora nonfosse rispettato, il criteriodella esclusività, che si ponea tutela del carattere profes-sionale della prestazione, lefunzioni esercitabili attra-verso la società assumereb-bero infatti i crismi di unaattività imprenditoriale

Sì alla conservazionedell 'attività nello studioassociato . L'articolo 10,comma 6 della legge 183,

ai sensi del quale: «La par-tecipazione ad una societàè incompatibile con la par-tecipazione ad altra societàtra professionisti» è da in-tendersi in modo letterale.Da ciò consegue che il socioprofessionista può entrarein una società professionalee conservare altresì la possi-bilità di svolgere individual-mente l'attività o rimaneresocio nell'ambito di una as-sociazione professionale.Sempre in virtù del comma6, di contro, i Cdl ritengonoche il divieto di parteciparea più Stp. riguardi anche isoci di capitale. Ciò poichéuna diversa interpretazionesi porrebbe in contrasto conlo spirito della Legge, cherichiede espressamente chelo sviluppo della Stp sia deltutto autonomo e non condi-zionabile in collegamenti con

altre Società analoghe. Inol-tre, la Stp potrà essere pro-prietaria di immobili che ab-biano carattere strumentalerispetto all'attività svolta.

I 2/3 dei voti in mano aiprofessionisti . Ai sensi del-la legge 183 (art. 10, comma4) il numero dei soci profes-sionisti deve essere tale dadeterminare la maggioranzadei professionisti medesiminella misura almeno di 2/3nelle decisioni e deliberazio-ni. Secondo Cdl il numero nonva inteso in senso algebrico,

ma nella sua presenza quali-ficata ai sensi dell'art. 2468,comma 2, c.c.; ciò significa chepotrà essere presente ancheun solo socio professionista,purché lo stesso detenga unapartecipazione non inferioreai 2/3 del capitale sociale.

Ciò premesso, tuttavia, lapartecipazione al capitale so-ciale dei professionisti deveessere tale da determinare lamaggioranza dei professioni-sti medesimi (come quote oazioni) nella misura almenodi 2/3 nelle decisioni e delibe-

razioni. In virtù di ciò non èammissibile, in quanto con-traria allo spirito della legge,la tesi secondo cui si potreb-be ammettere una Stp concapitale sociale attribuito inmaggioranza a soci non pro-fessionisti a condizione che iprofessionisti, quale dirittoparticolare ex art. 2468 nellesrl mantengano i 2/3 dei votinelle maggioranze delle deci-sioni e deliberazioni, slegan-dosi in tale modo la proprietàdella società dalla maggioran-za qualificata dei 2/3.

Non ammessi soci pro-fessionisti dipendentinell'ambito della S.TP

Non ammessi pra-ticanti in capo alla

S.T.P.,

La S.T.P. non potràgestire e coordinare

CED

Socio non professioni-sta amministratore. Inpresenza dei requisiti pre-visti dalla legge, il socio nonprofessionista può essereamministratore della Stp.Tuttavia la rappresentanzalegale del socio non profes-sionista trova una specificalimitazione laddove, in virtùdelle attività riservate, svoltedalla società, sia necessarial'iscrizione negli albi, colle-gi, ordini, per lo svolgimentodelle stesse. In altri termini,lo svolgimento della funzionedi amministratore da partedi un socio non professioni-sta nell'ambito della Stp ri-marrà in un contesto di legit-timità soltanto nella misurain cui il menzionato socio nonprofessionista non rivesta al-cun ruolo rispetto all'attivitàc.d. riservata (esso non potràquindi essere destinatario diautorizzazioni né avere rap-porti con clienti).

L'art. 10, I. 183/2011, richiede che il professionistasvolga la sua attività con piena autonomia di coscien-za e di indirizzo senza influenze di ordine gerarchico

La società è abilitata all'esercizio dell'attività, ma losvolgimento della prestazione rimane in carico al singo-lo professionista il quale potrà avere in carico soggettipraticanti

Lo svolgimento della prestazione rimane in carico alprofessionista

Stp Pagina 3

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LAVORI 0 0 ENDE I

Più occupati(a costo zero)di Dario Di Vico

el mese di giugno gli oc-cupati sono aumentati

dello 0,3 per cento. Una cresci-ta legata al lavoro autonomo.Vale la pena sottolineare comei lavoratori indipendenti che sisono «conquistati» un postodi lavoro l'abbiano fatto a lorospese, senza i generosi incen-tivi che hanno reso possibilestabilizzare negli ultimi trime-stri quote significative di lavo-ro dipendente precario.

a pagina 22a pagina 35 Di Frischia

Lavoro Pagina 4

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$ H corsivo del i

di Dario Di Vico

LAVORO AUTONOMO,L'OCCUPAZIONT. ALTMENTA.SENZA BISOGNO DI INCENTIVI

lia vigilia delle ferie arrivai dall'Istat, in materia di

- occupazione, una notizia positiva:. nel mese di giugno del 2016 gli

occupati sono aumentati dello 0,3%, intermini assoluti corrisponde a 71 mila unitàin più. La sorpresa è che l'incrementoregistrato dall'istituto di statistica vienetotalmente dal lavoro autonomo cresciutodi 78 mila unità in un solo mese. Ma ègiusto parlare di sorpresa? I dati ci diconoche il punto più basso nel trendd'occupazione degli indipendenti si eratoccato alla fine del 2015 e da allora neimesi successivi era iniziata una leggerainversione di tendenza. Nessuno siaspettava però il risultato di giugno(peraltro depurato da fattori stagionali) chesegna un'accelerazione e, a sua volta,smentisce anche gli ultimi dati disponibili(maggio 2016) sull'apertura di partite ¡vasegnalate in contrazione del 8,1%a.Bisognerà aspettare metà settembre persaperne di più e capire l'incremento dilavoro autonomo in quali territori e in qualisettori di attività economica si siaaddensato, capiremo così se siamo di frontea una crescita qualitativa del nostroterziario con una prevalenza (o meno) deiservizi professionali sulla ristorazione e ilcommercio. Nell'attesa varrà la pena peròsottolineare come i lavoratori indipendentiche si sono «conquistati» un posto dilavoro l'abbiano fatto interamente a lorospese, senza quei generosi incentivi chehanno reso possibile stabilizzare negliultimi trimestri quote significative di lavorodipendente precario. Il modo migliore peronorare la capacità di auto-impiego e diassunzione di rischio è accelerare ladefinizione del cosiddetto Jobs act degliautonomi. Nei giorni scorsi dal Senato èuscito un testo che riprende e miglioraquello approntato dal governo e ci sonoquindi tutte le condizioni per arrivare aun'approvazione definitiva delprovvedimento già entro il 2016. Sarebbe unsegnale importante e potrebbefavorireulteriore occupazione. A costo zero.

Lavoro Pagina 5

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PIU LAUREE SCIENTIFICHE\MA LA STRADA E LUNGA

a buona notizia è che,lento pede, l'Italia starecuperando il suo cro-nico ritardo sulle lau-ree scientifiche. Gli im-

matricolati dell'area scientifica(ingegneria, chimica, fisica,matematica...) sono in aumen-to: 36,3 per cento contro i134,6dell'anno scorso. in valori asso-luti: quasi centomila contro i 52mila dell'area umanistica. An-che se i pesantissimi tagli impo-sti all'università negli ultimi 5anni (pari a più di un quinto)hanno reso necessarie delle li-mature anche in questo settorestrategico (i fondi per gli esone-ri o gli sconti agli studenti che siiscrivono alle facoltà scientifi-che sono scesi da 3,2 milioni a3). Tanto che quest'anno l'uni-versità di Pavia ha annunciatoun bonus per le matricolescientifiche da 250 euro, men-tre l'anno scorso era di 300.

In questo contesto dramma-tico (che ci vede all'ultimo po-sto per giovani laureati nell'Oc-se, dietro anche alla Turchia!),bene che i nostri ragazzi siorientino verso una scelta cheli aiuti a trovare lavoro. Con unavvertimento però, fa notareIvano Dionigi, ex rettore di Bo-logna e presidente di Almalau-

rea, il consorzio che monitoragli sbocchi lavorativi dei laure-ati: «E bene che anche gliscienziati e i tecnologi siano unpo' colti. Se i ragazzi dell'Era-smus plus sono i più gettonatidalle aziende europee è perchéhanno fatto un buon liceo. Maanche l'università deve sapermescolare corsi delle materieumanistiche a quelli scientifi-ci».

11 rischio altrimenti è che perrecuperare il ritardo e venire acapo dei nostri complessi sulpeso dell'eredità crociana egentiliana, si butti via il bimbocon l'acqua sporca. Dimenti-cando che proprio le cosiddet-te humanities sono indispen-sabili per dare al ragazzi quelle«soft skills» di cui le aziendelamentano la mancanza. Comeha ricordato più volte lo stessoSteve Jobs, se non avesse segui-to dei corsi di calligrafia nonavrebbe curato tanto l'interfac-cia del Mac che è all'origine delsuo successo planetario. Quin-di: benissimo che ci siano sem-pre più ingegneri, purché peròsappiano essere - come diceDionigi - degli «ingegneri ri-nascimentali».

Orsola Riva0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Università Pagina 6

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Tardili m!n!regg!o pe ancoraLUCA PAGHI

MILANO. E' il peggior semestredell'Eni di sempre, con un risulta-to negativo per 1,24 miliardi. Manonostante il "rosso", l'ammini-stratore delegato Claudio Descal-zi parla di «risultati di rilievo»perché arrivati in «un mercatodebole ma in cui si vedono i primisegnali di ripresa.

Pesa il calo del greggio, pena-lizzato sia dall'eccesso di prodot-to in arrivo dalle raffinerie siadall'effetto Brexit: secondo gli ad-detti ai lavori, l'incertezza che do-mina attorno ai destini dellaGran Bretagna penalizza un mer-cato come quello del petrolio cheha in Londra uno dei suoi princi-pali centri mondiali. Non a caso,ieri il Brent - il prezzo di riferi-mento del mercato in Europa -hatoccato il minimo degli ultimi tremesi. Ma pesa anche il fermo delgiacimenti della Val d'Agri, in se-

guito all'inchiesta della magistra-tura, per l'intero secondo trime-stre. «Attenuati dalla crescitadelle produzioni in altre aree, dal-la riduzione dei costi e dai minoriammortamenti», come si leggenella nota ufficiale di Eni.

Il primo semestre si è così chiu-so con una perdita netta pari a1,24 miliardi di giuro, contro l'uti-

L'ad Descaizi fiducioso:"Risultati in un contestodifficile". La "chimicaverde" non sarà ceduta

le di 735 milioni dello stesso pe-riodo dello scorso anno. Il risulta-to adjusted che si riferisce alle co-siddette "continuing opera-tions" (in pratica, al netto di vocistraordinarie) è stato invece ne-gativo per 0,27 miliardi, contro il

risultato positivo per 1,2 miliardidel primo semestre del 2015.No-nostante i conti negativi, Eni haconfermato il dividendo a 40 cen-tesimi per la fine dell'anno.

«Complessivamente - spiegaancora l'azienda - lo scenarioprezzi delle commodity ha pena-lizzato la performance operativadel trimestre per 1,4 miliardi dieuro», mentre nel semestre hain-ciso per 2,8 miliardi, Oltre al mi-ni-greggio. come detto, pesa an-che il fermo in Val d'Agri, che hainciso per 400 milioni nel trime-stre e per 500 milioni nel seme-stre. La ripresa del giacimento,comunque, è attesa entro pochesettimane, probabilmente adagosto. E notizie positive arriva-no anche dal Caspio: il "giant" diKashagan, dovrebbe ripartire aottobre per arrivare a una produ-zione di 370mila barili nel giro diun anno.

Complessivamente, le note po-

sitiveriguardano, ancoraunavol-ta, i risultati ottenuti nella produ-zione e nella ricerca di nuovi gia-cimenti. La produzione è stata di1,73 milioni di barili giorno nelprimo semestre, in crescita dello0,5% ed escludendo l'impattodei fermo in Vai d'Agri si sarebberegistrato un aumento del 2,4%nel semestre (+1,5% nel trime-stre).

Da segnalare che Versalys, lacontrollata del settore chimico, ètornata a far parte del perimetroaziendale, confermando il fattoche non verrà ceduta al fondoamericano Sk. Anzi, se ne occupe-rà direttamente Descalzi: «I suoirisultati del semestre sono un ve-ro successo dopo un ebit negati-vo per venti anni - ha spiegato - eper la prima volta ha un free cashflow, voglio seguire molto davici-no la situazione per finalizzare latrasformazione».

VRGUN<IONERISE-TA

Energia Pagina 7

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Renzi a Taranto, ano lo attaccaIllustrati gli interventi per la città: il governo fa sul serio. Il governatore: non c'è una lira in più

DAL NOSTRO INVIATO

TARANTO Il futuro dell'acciaio edell'Eva, lo sviluppo del porto,le scuole che cadono a pezzi, ilrecupero della città vecchia, leproteste degli ambientalisti. Estata una lunga giornata, atratti carica di tensione e conuna tentata aggressione inpiazza al deputato dem Miche-le Pelillo, quella trascorsa dalpresidente del Consiglio, Mat-teo Renzi, a Taranto, dove è at-terrato con i ministri GrazianoDelrio (Infrastrutture) e DarioFranceschini (Beni Culturali) ei sottosegretari Claudio DeVincenti e Teresa Bellanova,per ribadire che «lo Stato c'é»e che il governo «non abban-donerà Taranto, i suoi cittadi-ni e i lavoratori dell'Ilva». Ren-zi, che ha posto la sua firmasotto al Patto con la città giàstipulato dal governo a fine2014, ha illustrato interventiper ïl porto che «sono decupli-cati: 418 milioni dal 2014 men-tre fino al 2012 erano stati ap-pena 35». Eppure, il governa-tore Michele Emiliano, che diRenzi secondo alcuni vorrebbe

II tour

Da tempo il

presidente dei

Consiglio

Matteo Renzi

sta visitando le

regioni del

Mezzogiorno,

firmando

specifici «patti

per il Sud» con

le Regioni e

alcune città

(saranno 16 in

tutto) finalizzati

a stanziare

fondi per

infrastrutture e

altri interventi

Ad aprile ilpremier è statoin Campania(9,5 miliardi diinvestimenti),pochi giornidopo èsbarcato inBasilicata(stanziamentodi 4 miliardi)

A metà

maggio il capo

del governo è

andato a Bari

dove ha siglato

un patto che

destina 700

milioni al

capoluogo

pugliese. È

stato poi

all'Aquila dove

l'investimento

è di 1 miliardo

e mezzo

Gli altri pattisiglatiriguardano ilMolise (722milioni), laCalabria (7,5miliardi),Taranto (400milioni) e laSardegna (2,6miliardi)

essere competitor per la guidadel Pd, ha gelato i suoi ospitialla cerimonia in prefettura:«Da quanto mi sembra di capi-re per Taranto non c'è un lirain più. Si tratta di soldi giàstanziati in precedenza. Quioggi abbiamo fatto un riepilo-go. Una ri-firma...».

Renzi non ha polemizzatocon il governatore, ed ex sin-daco e prima ancora procura-tore di Bari. Ma chi conosceTaranto, come il deputato Lu-dovico Vico (Pd), ricorda chequei soldi stanziati nel 2o14 ri-schiavano di non essere spesia causa di «una classe politicalocale poco attrezzata». Eccoallora la cura per non perderequei fondi affidata a De Vin-centi: «Mentre il governo fa,Emiliano si distrae. Mi fa pia-cere vederlo al tavolo dopouna lunga assenza...».

Un gruppo di persone (am-bientalisti, mamme di bambi-ni che si sono ammalati a cau-sa dei miasmi dell'Ilva, ade-renti a centri sociali) ha segui-to passo passo la visita diRenzi («Assassino», hannogridato davanti alla prefettura)

La visitaMatteo Renziinaugura unasezione delmuseoArcheologico diTaranto

(LaPresse)

e ha aggredito verbalmenteanche Emiliano che, affacciatoa una finestra, tentava di pla-care gli animi.

Carica di entusiasmo, inve-ce, l'accoglienza riservata alpremier dai ragazzi della Sum-mer School FutureDem, paral-lela al partito e nata nel 2014.Renzi ha voluto che l'incontro(«Non siamo i giovani del Pd»,ci tiene a precisare il presiden-te Giulio Del Balzo) avvenisse aporte chiuse e senza lo strea-ming, annullato all'ultimo mi-

iLeAmbientalisti e centrisociali hannoorganizzato protestecontro il premier

IgíovaniAccolto conentusiasmo dai giovanidella summer school:«Rileggetevi Obama»

nuto: «Ha ascoltato molto, equando un catanese gli hachiesto qual è il film che, a suoavviso, meglio rappresenta lanostra epoca, ha risposto: Bia-de Runner... per l'impatto chehanno le nuove tecnologie» haspiegato Del Balzo. Renzi haspronato i ragazzi a rileggere ildiscorso di Obama alla con-vention democratica e ha fattoil punto sui comitati «genera-zione 3o/Basta un Sì» che asettembre saranno operativiper dare la caccia alla genera-zione che strizza l'occhio algrillini. Il premier si affida aisuoi fedelissimi anche perchénel Pd la campagna stenta adecollare. E Pierluigi Bersaniieri ha battuto un altro colpo:«La gente non mangia pane ereferendum, quando sento loslogan "Basta un Sì", penso sedavvero "Basti un Sì" per risol-vere i problemi che interessa-no la gente...». E di Luigi DiMalo, anch'egli ieri nel taranti-no per incontrare i sindaciMS,S, ha detto: «E un bel de-mocristianone».

Dino Martirano© RIPRODUZIONE RISERVAVA

ILVA Pagina 8

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.Piano di sviluppo a Taranto da 857 milioni per riqualificazione, porto, cultura e siderurgia - Polemica governo-regione

uva, «diritto alla salute e al lavoro»Renzi: «Basta con la politica degli assegni a vuoto e degli impegni che non vengono mantenuti»

,M

Domenico PalmiottiTARANTO

Piena riconferma della li-

nea sull'Uva: tenere insieme

difesa della salute, dell'am-

biente e del lavoro. Ma ricon-

fermando anche «un investi-

mento complessivo» sulla cit-

tà per decretare la fine di una

stagione in cui «la politica na-

zionale ha pagato conassegnia

vuoto, impegni a cui non sono

seguiti i fatti».

La giornata del premier Mat-teoRenzi a Taranto, tra inaugu-razione del secondo piano delMuseo archeologico, vertice inPrefettura sul Contratto istitu-zionale di sviluppo e visita aicantieri del porto, si riassumecosì. Una giornata non priva dimomenti di tensione, con quasi200 manifestanti, tra ambienta-li sti ed esponenti deimovimen-ti antagonisti, che prima hannocercato di sfondare la barrieraposta dalle forze di polizia aprotezione del Museo, e poihanno tentato di aggredire ildeputato Pd, Michele Pelillo,costretto a raggiungere la Pre-fettura «blindato» da un anellodi poliziotti.

Con Renzi ieri erano a Ta-ranto i ministri dei Beni cultu-rali, Dario Franceschini, e deiTrasporti e infrastrutture,Graziano Delrio, il sottosegre-tario alla presidenza, ClaudioDe Vincenti, e il vice ministro

allo Sviluppo economico, Te-resa Bellanova. «Siamo partitidal Museo di Taranto - spiegaRenzi - per scelta. Perché rite-niamo che la c ultura non debbaessere più uno sfizio per l'Italiae perchè questo Museo, che giànei primi sei mesi ha registratoil 6o per cento in più divisitato-ri, ha grandi potenzialità di cre-scita». «L'inaugurazione delMuseo - dice Franceschini - èdentro la strategia che il Go-verno s'è dato per Taranto.Cultura, valorizzazione delmare e recupero della Cittàvecchia possono trasformarela vita della città senza rinun-ciare al resto».

Ma l'Ilva rimane comunqueil nodo di fondo. La Corte deiConti manifesta «perplessità»circa la compatibilità tra statu-to dellaCassaDepositiePresti-ti e intervento finanziario nel-l'Ilva, ma «con la nuova legge -evidenzia Bellanova -, abbia-mo cambiato paradigma: l'am-biente davanti ad ogni scelta».E aproposito dello scudogiudi-ziario per acquirenti o affittua-ri, chiarisce: «Nonvaleperlasi-curezza e la salute deilavorato-ri ma solo perle responsabilitàconnesse all'attuazione del pia-no ambientale. Si devono colpi-re i responsabili dei guasti am-bientali, non chi quei guasti lista riparando». E sull'Uva rima-ne aperto il dissidio tra Gover-no e Regione Puglia. Il governa-tore Michele Emiliano avanzala possibilità che la stessa Re-gione impugni il decreto allaCorte Costituzionale. «Legge-

rò bene il testo - afferma - edesprimerò ungiudizio. Mi sem-bradicapicecheil decretomar-ginalizzi il ruolo della Regionesulla questione della salutenel-la fase della vendita dell'im-pianto». Emiliano parla sull'U-va dopo il viceministro Bella-nova e Renzi che già al Museoaveva detto che «se è sacrosan-to il diritto alla salute, altrettan-to sacrosanto è quello al lavoro,

F ! t`4

Circa 200 manifestantitra ambientalisti e antagonistihanno contestato gli uominidi governo e tentato diaggredire il deputato Pd Pelillo

Il Contratto di sviluppo è ilnuovo strumento chesostituisce i Contratti diprogramma e di localizzazione.Lo scopo principale è quello difavorire la realizzazione diinvestimenti, anche esteri(migliorando quindil'attrattività dei territori), dirilevanti dimensioni,soprattutto nelle areesvantaggiate e nelMezzogiorno.

articolo i della Costituzione»,ascoltato Emiliano replica:

Sull'Ilva non siamo d'accordocon Emiliano ma la linea delGoverno è quella già espostadalla Bellanova». De Vincenti,invece, elenca i dati del Con-tratto disviluppo (cuiRenziap-pone la firma) e dichiara che suun plafond di 857 milioni di giu-ro di finanziamenti già asse-gnati all'area nel tempo e ora ri-programmati, 9 opere per 390milioni sono state cantierizza-te e altre 20 in affidamento.

Mentre per il concorso in-ternazionale di idee sul recu-pero della Città vecchia sonoarrivate proposte di 5o rag-gruppamenti che esprimono300 studi, un quarto dei qualiesteri. «Ma per Taranto non c'èuna lira in più, sono soldi dellepassate amministrazioni re-gionali» attacca Emiliano sulContratto istituzionale dopo ilvertice. Gli risponde De Vin-centi: «In effetti l'attuale am-ministrazione della Puglia nonha aggiunto neanche un curo.Al tavolo per Taranto Emilianoha brillato perla sua assenza».Infine ilporto. «Siamo passati-dice Delrio - da lavori per 35milioni in io anni sino al 2012 a428 milioni negli ultimi 3 anni emezzo tra piattaforma logisti-ca, banchina del molo poliset-toriale, molo San Cataldo e pia-stra logistica».

E proprio ieri sono stati con-segnati i primi 6oo metri am-modernati e ampliati dibanchi-na del terminal.

0 RI PRO 0 UZIONE RISERVATA

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Il valore aggiunto della cultura . Il premier Matteo Renzi durante l'inaugurazione del museo Marta di Taranto

Le chiavi delta rinascita

Gli esponenti del governo aTaranto ieri hanno ribaditola linea: garantire ìi dirittoalla salute ma anche allavoro. Lo stabilimentotaraE tino dell'Uva occupacirca Umile persone chesalgono a 2511 conl'indotto. Il viceministroallo Sviluppo economico,Teresa behanova, haribadito che l'ultima legge,..ambia il paradigma einette la tuteladell'ambiente davanti aogni scelta.

Gl i esponenti deii'executivohanno sottolineato ilcambio di passo nei.onfrontì della città. Suirilancio del porto. ilministro aule Infrastrutturee trasporti. Graziano Delrìo,ha ricordato. «Siamopassati da lavori per 35milioni dì curo in 1o annisino al 2012 a 428 milioni Agiuro negli ultimi. anni emezzo tra piattaformalogistica, banchina delmolu-polisettoriale, molo SanCat aido e piastra logistica».

Renzi ha cominciato l2 suavi sita di Taranto dalMuseo, ha detto, persottolineare che «la culturanon deva essere pili unosfizio per l'Italia e perchèïluest_; Museo, che giä neiprimi sei mesi ha registratoil no°« in più di visitatori,ha grandi potenzialità dicrescita». La strategia delgoverno per Taranto. comeè stato ribadite, prevedecultura, valorizzazione deimare e recupero della Cittàvecchia.

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dei professionisti

agli investimenti in AtIante2Levata di scudi di alcune associazioni di professionisti,allarmate dall'intenzione delle rispettive Casse di pre-videnza di investire 500 mIn di euro nel fondo Atlante2,l'iniziativa governativa per l'acquisto dei crediti deterio-rati del sistema bancario. E, nel frattempo, un paio di Entipensionistici hanno optato per tirare il freno a mano neiconfronti del progetto finanziario. A seguito della decisio-ne dell'assemblea dell'Adepp, di aderire al piano (si vedaItaliaOggi del26luglio 2016) l'Ade (Associazione dottoricommercialisti) ha inviato una lettera al premier MatteoRenzi e al ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, pre-cisando come le Casse non siano «mucche da mungere»,bensì organismi che devono erogare pensioni e assisten-za, e il cui patrimonio, si è inserito un altro sindacatodi commercialisti (Anc), «non dovrebbe esser messo adisposizione di operazioni il cui esito, al momento, rimaneincerto». Condanna dei vertici dell'Associazione giovaninotai (Asign) Adele Raiola e dell'Unione giovani dottoricommercialisti (Ungdcec) Fazio Segantini: in una notacongiunta, con riferimento al «pressing» dell'esecutivo,affinché il mondo della previdenza privata investa nel fon-do, hanno invocato la «valorizzazione» dei professionisti«non attraverso forme elaborate di esproprio patrimonia-le, seppur edulcorate con promesse di future concessioninormative, o regolamentari», come l'esclusione degli Entidall'elenco Istat delle pubbliche amministrazioni ed unamaggiore autonomia gestionale. Preoccupazione» per lepensioni è stata espressa dalla presidente del Consiglionazionale dei chimici, Nausicaa Orlandi, mentre per ilsegretario generale dell'Associazione nazionale forense(Ani) Luigi Panini non deve «scandalizzare» che i profes-sionisti sostengano il paese, tuttavia è «inaccettabile» chenon sia ricambiata la medesima responsabilità da governoe banche, invece il segretario generale del Sindacato deimedici italiani (Smi) Pina Onotri ha reclamato «una cam-pagna seria d'informazione». La scelta dell'Epap di nonpartecipare ha incassato il plauso del Consiglio nazionaledei geologi, e l'Enpacl per «completare i necessari ap-profondimenti» ha rinviato ogni decisione sull'adesione.Infine, la più grande Cassa italiana, l'Enpam, ha illustratosul suo sito i contenuti di Atlante2, rimarcando che se lacifra di 500 min fosse confermata «si tratterebbe dello0,66% del patrimonio totale» degli enti.

Simona D'Alessio

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Bu rocr azia

Corte dei conti,la lentesugli, interventidella Cdpdi Mario Sensini

9

L

intervento nel fondoAtlante, neisalvataggi delle

banche e delle impreseindustriali in crisi, comeAlitalia e Monte Paschi inpassato, e oggi l'ilva,«hanno portato la CassaDepositi e Prestiti adoperare ai margini dellacompatibilità statutaria».La Corte dei Conti èperplessa sul ruolo dellaCdp, formalmente fuoridalla pubblicaamministrazione, ma difatto braccio armato delTesoro nell 'economiaitaliana. Con la crisi Cdp haaccelerato la suatrasformazione da «cassasemipubblica , custode delrisparmio postale ederogatrice dei mutui aglienti locali, a vero e propriostrumento di politicaindustriale» sottolinea laCorte. Operazioni chevanno dal finanziamentodelle infrastrutture, aisalvataggi di imprese incrisi, la ricerca di capitali,l'ingresso nel Fondo dirisoluzione delle banche ein Atlante che, al di là dellacompatibilità con lostatuto, lascianointerrogativi «sullapertinenza degli impieghidelle risorse Cdp per talifinal ità». © RI? RODUZIORFR1SERVATA

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Sicurezza informaticaun busì'ness che cresce

Il settore rappresentauna nicchia di valorein rapida espansioneAttenzione però ai corsielevati ma poco volatili

Laura Magna

0 Proteggere dagli hacker i dati,sempre più sensibili, che viag-giano in rete. È l'obiettivo dellacybersecurity, una delle aree del-l'Information technology (It) conle migliori prospettive di crescitanel lungo termine. Secondo lestime più accreditate, il mercatoglobale della sicurezza informa-tica crescerà con un tasso annuocomposto di oltre il 9,8%, arri-vando a valere 170 miliardi didollari americani entro il 2020.

Non solo. «Dal 2006, l'annodel lancio del Nasdaq loo, a oggi- dice a Plus24 Aneeka Gupta,associate ed equity & commoditiesstrategist di Etf Securities - i ti-toli del sicurezza ciberneticahanno sovraperformato le azio-ni tecnologiche e l'indice MsciWorld di un margine significati-vo: rispettivamente +98% e+202%. Soprattutto, il recuperomesso a segno dai titoli della cy-bersecurity dai minimi del 2016(+20%) è stato maggiore di quellodell'Msci World (+12%). Eviden-temente, le numerose minacceinformatiche che incombono suiGoverni, sulle imprese e sugli in-dividui alimentano la spesa perla sicurezza cibernetica, che rite-niamo potrebbe facilmente su-perare quella destinata alla tota-lità delle tecnologie informati-che, accentuando in futuro la di-vergenza dei prezzi».

L'investimento in azioni delleimprese della cybersecurity ri-

mane pero un approccio «preva-lentemente difensivo - preci-sano gli analisti di Ubs WealthManagement - su un mercatola cui crescita nei prossimi cin-que/dieci anni dovrebbe aggi-rarsi dal 5% al 10%. Normativepiù stringenti e la crescente at-tenzione dei consumatori versoquesti rischi dovrebbero soste-nere la crescita dei fornitori disoluzioni per la sicurezza nellungo periodo . D'altronde il bi-sogno di sicurezza tocca ormaitutti gli aspetti della vita con-temporanea : dalla protezionedelle infrastrutture pubblicheda parte degli Stati alla tutela deidati da parte delle aziende finoalla necessità per i consumatoridi poter fare affidamento sullaqualità di prodotti , come gli ali-menti per i neonati , ma anche isistemi automatici di controllo,come i segnalatori di fumo e gliallarmi antincendio».

Intanto corsi di Borsa delleazioni del settore fuori dalla zo-na di "pericolo " massimo rap-presentata dai multipli a valorida "bolla". Le azioni delle societàattive in questo comparto sonopoi meno volatili , grazie a un be-ta di 0,88, inferiore ai multipli ti-pici delle aziende tecnologichequotate. Le prospettive di reddi-tività fanno il resto: «Gli inciden-ti legati alla sicurezza informati-ca sono aumentati a un tasso me-dio annuo del 66% dal 2009 -continua Gupta - e questo sem-plice fatto , unito alla diversitàdelle fonti di ricavo, favorisce laredditività delle società che si oc-cupano di cybersecurity. Non acaso così nel quarto trimestre del2015 l'utile netto di queste im-prese ha registrato un aumentodel 25%, a fronte del calo del 2%accusato dal settore tecnologicorispetto all'anno precedente».

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Sicurezza informatica Pagina 13

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I settore e i suo i tre i Borsa

L'ANDAMENTO Sul MERCATI AZINARI

Indice azioni della cybersecurity, tecnologico e indice mondiale

400

ISE CYBER SECURITY300 uCBTS NET TOTAL RETURN

200

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

1 PROFITTI SOCIETARI

Redditività delle società di sicurezza cibernetica e tecnologiche. Var. %

135

2004 '05 '06 '07 '08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 2015

L'ATTRATTIVITÁ PER GLI INVESTIMENTIInvestimenti in cyber security, dati annuali

16 120

0

2011

0,5

2012 2013 2014 2015

90

60

30

1,40

2016

FONTE: Bloomberg, Securities Bloomberg, ETF

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