Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)

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Qundicinale di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B.] II Edizione N 9 29 Marzo 2015 L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda edizione limitata a 200 copie cartacee a colori & bianco e nero di 16 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima mail list. Siamo online [ https:// www.facebook.com/carmine.gonnella https://www.facebook.com/lavocealternativa?fref=ts https://twitter.com/CarmineGonnell1 ] e’ in costruzione un website .... “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“ Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore E-mail : [email protected] Collaboratori: DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia , Goffredo Plmer ini DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) , Antonio Murabito e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario Ponzi. Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto. La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni : Via posta, pagabili a La Voce Alternativa, 32 Fle tchers Close, Bromley BR2 9JD Kent conto corrente N: 69959393 sorte code 09-01-28 Grazie . Calabritto e dintorni 11 FREE Enzo Apicella ( UK) FREE www.facebook.com/lavocealternativa @Britalycanews www.britalycanewslondra.com ( site in costruzione) SUOMICIDIO AD ALTA QUOTA Di Doriana Goracci SISTEMATOCRAZIA Caso Lupi: Alfano, lasciare governo ora sarebbe da pazzi Il Punto .... (Carmine Gonnella) Pagina 10 Comites, ecco quanti sono gli italiani all’estero iscritti al voto RIFORMA & RIORDINO Pagina 9 ECONOMIA Per l'effetto Jobs act, 79mila contratti .... Unesco, la pizza napoletana candidata a patrimonio dell'umanità Pagina 3 Giorgio Brignola 1. IL SACRIFICIO 2. LA REGOLA Pagina 4 LA RANA E IL BUE (per tutte le 'rane' di oggi) Un dì una rana vide un bue che se ne stava sulle sue, o meglio, per i fatti suoi, senza nè carro e neppure buoi. Lo vide maestoso e imponente e, per avere un corpo come il suo dilatato tanta aria inspirò, con tutto il fiato. Si gonfiò, si gonfiò, chiedendo ogni tanto, a chi le era accanto, se avesse acquistato la mole agognata, ma invece di farle una bella sgridata le consentirono di gonfiarsi ancora , e fu così che allora la pelle si tese e tanto si stirò finchè tutta quanta la rana scoppiò. Marylon 2002 ( Maria Rosaria Longobardi/favolista - enigmista) CARO .... ..caro John ti scrivo per dirti che il tuo impegno, per un mondo piu' bello,a ben poco e' servito... la pace, la liberta',l'uguaglianza son concetti che han sempre meno importanza... al giorno d'oggi il denaro e' sempre piu' "DIO". l potere resta il punto d'arrivo... battaglie politiche e sociali, religiose e morali son guerre quotidiane. che lasciano ancora tanta gente nel mondo a morir di fame ...oggi come ieri,rende di piu' l'ipocrisia, che la tua meravigliosa utopia... un tuo brano mi ritorna spesso in mente, e spero che un giorno il potere possa passare davvero in mano alla gente. Antonio Murabito (tratto da Augh !!!) La Cassazione ha assolto "per non aver commesso il fatto" Amanda Knox e Raffaele Sollecito. In partico- lare la quinta sezione penale di pi- azza Cavour ha annullato la con- danna inflitta ai due giovani dalla corte d'assise di Firenze il 30 gen- naio 2014 con formula piena Il male assoluto repubblicano IN DEMOCRAZIA CI SI CONFRONTA SULL' ALTERNATIVE, NON CI SI SCONTRA SUI DOGMA” Legge elettorale, Italicum il 27 aprile in Aula alla Camera. Insorgono le opposizioni Grillo, stare in Parlamento non basta più. Cambiamo strategia Grillo choc: "Renzi come Lubitz, farà schiantare l'Italia" Pagina 2 ITALIANI NEL MONDO BUONE A TUTTI Il libro Cara sinistra, basta disprezzare i poveri Pagina 8 PROCESSI BREVI ... Berani:” Fuciliamo i corrotti (si fa per dire) LUNGHEZZA DEI PROCESSI? MANCA IL DETERRENTE ! Pagina 4 COMUNICATI LA LINGUA ITALIANA E’ UNO SPETTACOLO! Pagina 6 CULTURA & SOCIETA’ A cura di Nino Bellinvia Pagina 7 Tragedia airbus Germanwings Aereo caduto, Andreas Lubitz era in crisi con la fidanzata. In malattia il giorno di ..ammazzarsieli ! Pagina 5 ASSOLTI:” SARA’ STATO L’ UOMO NERO !...” Ultime ASSOLTI:” “Sara’ stato l’ uomo nero!...” Ultima pagina IN PRINCIPIO CI FU LA... In principio fu il movente sessuale, la prima sentenza di condanna, emessa a carico di Amanda Knox e Raffaele Sol- lecito individuava in un un gioco erotico finito male il motivo dell'omicidio di Meredith Kercher. “Improvvisamente liberi dagli impegni che entrambi avevano scrivevano i giudici di primo grado di Perugia che li condannarono a 25 e 26 anni di reclusione - andarono in piazza Grimana, dove avrebbero incontrato Rudy Hermann Guede che era solito frequentare il campetto da basket. Insieme sarebbero andati verso la casa delle ragazze in via della Pergola. Il fatto che Rudy e Raffaele non si conoscessero “non esclude il concorso nei reati ipotizzati”. Per i giudici, Amanda e Raffaele si appartarono in camera di Amanda. “E’ quindi possibile che Rudy, uscendo dal bagno, ( come ipotizzato in sentenza, ndr) si sia lasciato trascinare da una situazione avvertita come carica di sollecitazioni sessuali e cedendo alla propria concupiscenza, abbia cercato di soddisfare le proprie pulsioni portandosi nella stanza di Meredith che era sola nella propria camera con la porta quantomeno socchiusa”. “ La reazione e il rifiuto di Meredith dovettero essere stati sentiti da Amanda e Raffaele, i quali anzi ne dovettero essere disturbati ed intervennero, per quanto evidenziano gli eventi, spalleggiando Rudy, diventando i suoi aggressori e i suoi uccisori”. La spiegazione per cui i due fidanzati aiutano Rudy arrivava poche righe dopo in sentenza, “ la prospettiva di aiutare Rudy nel proposito di soggiogare Meredith per abu-

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Qundicinale di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B.] II Edizione N 9 29 Marzo 2015

L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO

CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda edizione limitata

a 200 copie cartacee a colori & bianco e nero di 16 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima mail list. Siamo online [ https://

www.facebook.com/carmine.gonnella https://www.facebook.com/lavocealternativa?fref=ts https://twitter.com/CarmineGonnell1 ] e’ in costruzione un

website ....

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di sesso, di

razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”

Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo

imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“

Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore

E-mail : [email protected]

Collaboratori:

DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia , Goffredo Plmerini

DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) , Antonio Murabito e alla distribuzione e diffusione Ilario

Mario Ponzi. Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto.

La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni : Via posta, pagabili a La Voce Alternativa, 32 Fletchers Close,

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Calabritto e dintorni

11

FREE

Enzo Apicella ( UK)

FREE

www.facebook.com/lavocealternativa @Britalycanews www.britalycanewslondra.com

( site in costruzione)

SUOMICIDIO AD ALTA QUOTA Di Doriana Goracci

SISTEMATOCRAZIA Caso Lupi: Alfano,

lasciare governo ora sarebbe da pazzi

Il Punto ....

(Carmine Gonnella)

Pagina 10

Comites, ecco quanti sono gli italiani all’estero

iscritti al voto

RIFORMA & RIORDINO

Pagina 9

ECONOMIA

Per l'effetto Jobs act,

79mila contratti ....

Unesco, la pizza

napoletana candidata a

patrimonio dell'umanità

Pagina 3

Giorgio Brignola

1. IL SACRIFICIO

2. LA REGOLA Pagina 4

LA RANA E IL BUE

(per tutte le 'rane' di oggi)

Un dì una rana vide un bue

che se ne stava sulle sue,

o meglio, per i fatti suoi,

senza nè carro e neppure buoi.

Lo vide maestoso e imponente

e, per avere un corpo come il suo dilatato

tanta aria inspirò, con tutto il fiato.

Si gonfiò, si gonfiò,

chiedendo ogni tanto,

a chi le era accanto,

se avesse acquistato la mole agognata,

ma invece di farle una bella sgridata

le consentirono di gonfiarsi ancora ,

e fu così che allora

la pelle si tese e tanto si stirò

finchè tutta quanta la rana scoppiò.

Marylon 2002 ( Maria Rosaria Longobardi/favolista - enigmista)

CARO ....

..caro John ti scrivo per

dirti che il tuo impegno,

per un mondo piu' bello,a ben poco e' servito...

la pace, la liberta',l'uguaglianza

son concetti che han sempre meno importanza... al giorno d'oggi il denaro e' sempre piu' "DIO". l potere resta il punto d'arrivo... battaglie politiche e sociali, religiose e morali son guerre quotidiane. che lasciano ancora tanta gente nel mondo a morir di fame ...oggi come ieri,rende di piu' l'ipocrisia, che la tua meravigliosa utopia... un tuo brano mi ritorna spesso in mente, e spero che un giorno il potere possa passare davvero in mano alla gente.

Antonio Murabito

(tratto da Augh !!!)

La Cassazione ha assolto "per non

aver commesso il fatto" Amanda

Knox e Raffaele Sollecito. In partico-

lare la quinta sezione penale di pi-

azza Cavour ha annullato la con-

danna inflitta ai due giovani dalla

corte d'assise di Firenze il 30 gen-

naio 2014 con formula piena

Il male assoluto repubblicano

“IN DEMOCRAZIA CI SI

CONFRONTA SULL'

ALTERNATIVE, NON CI SI

SCONTRA SUI DOGMA”

Legge elettorale, Italicum il 27

aprile in Aula alla Camera.

Insorgono le opposizioni

Grillo, stare in

Parlamento non basta più.

Cambiamo strategia

Grillo

choc: "Renzi

come Lubitz,

farà schiantare

l'Italia"

Pagina 2

ITALIANI NEL MONDO

BUONE A TUTTI Il libro

Cara sinistra, basta

disprezzare i poveri Pagina 8

PROCESSI BREVI ...

Berani:” Fuciliamo i corrotti (si

fa per dire) LUNGHEZZA DEI PROCESSI? MANCA

IL DETERRENTE ! Pagina 4

COMUNICATI

LA LINGUA

ITALIANA E’

UNO SPETTACOLO!

Pagina 6

CULTURA & SOCIETA’

A cura di Nino Bellinvia

Pagina 7

Tragedia airbus Germanwings

Aereo caduto, Andreas Lubitz era in crisi con la fidanzata. In malattia il giorno di ..ammazzarsieli ! Pagina 5

ASSOLTI:” SARA’ STATO L’ UOMO NERO !...”

Ultime

ASSOLTI:” “Sara’ stato l’

uomo nero!...” Ultima pagina IN PRINCIPIO CI FU LA...

In principio fu il movente sessuale, la prima sentenza di condanna, emessa a carico di Amanda Knox e Raffaele Sol-

lecito individuava in un un gioco erotico finito male il motivo dell'omicidio di Meredith Kercher. “Improvvisamente

liberi dagli impegni che entrambi avevano – scrivevano i giudici di primo grado di Perugia che li condannarono a 25 e

26 anni di reclusione - andarono in piazza Grimana, dove avrebbero incontrato Rudy Hermann Guede che era solito

frequentare il campetto da basket. Insieme sarebbero andati verso la casa delle ragazze in via della Pergola. Il fatto che

Rudy e Raffaele non si conoscessero “non esclude il concorso nei reati ipotizzati”. Per i giudici, Amanda e Raffaele si

appartarono in camera di Amanda. “E’ quindi possibile che Rudy, uscendo dal bagno, ( come ipotizzato in sentenza,

ndr) si sia lasciato trascinare da una situazione avvertita come carica di sollecitazioni sessuali e cedendo alla propria

concupiscenza, abbia cercato di soddisfare le proprie pulsioni portandosi nella stanza di Meredith che era sola nella

propria camera con la porta quantomeno socchiusa”. “ La reazione e il rifiuto di Meredith dovettero essere stati sentiti

da Amanda e Raffaele, i quali anzi ne dovettero essere disturbati ed intervennero, per quanto evidenziano gli eventi,

spalleggiando Rudy, diventando i suoi aggressori e i suoi uccisori”. La spiegazione per cui i due fidanzati aiutano Rudy

arrivava poche righe dopo in sentenza, “ la prospettiva di aiutare Rudy nel proposito di soggiogare Meredith per abu-

POLITICA ...Varie 2 11

FOTO D’ EPOCA (Calabritto primi anni 60)

Domenica 30 marzo l’Asses-

sorato all’Agricoltura del

Comune di Ariano Irpino ha or-

ganizzato la Manifestazione

“Campioni d’Olio, Campioni di

gusto?”.

L’evento ha lo scopo di valoriz-

zare le produzioni d’eccellenza

del nostro territorio tra cui spicca

l’olio extravergine d’oliva,

varietà Raverce, nonché la pasta

fresca, i salumi ed i formaggi

tipici.

LocalNews Calabritto e dintorni

Legge elettorale, Italicum il 27

aprile in Aula alla Camera.

Insorgono le opposizioni

Esattamente tra un mese, l'Italicum

arrivarà nell'Aula di Montecitorio. Il

capogruppo del Pd Roberto Speranza

ha infatti proposto di calendarizzare

la legge elettorale alla Camera il pros-

simo 27 aprile. La proposta è stata

approvata in capigruppo. Ma insor-

gono le minoranze. Renato Brunetta,

capogruppo di Fi, grida al "golpe, al

colpo di Stato". "La maggioranza, con

il silenzio eloquente di Ncd - accusa

l'azzurro - ha imposto la legge eletto-

rale in aula: è inaccettabile strumen-

talizzare le legislatura a fini elettorali,

come gli 80 euro". Arturo Scotto di

Sel invita a "mettere in campo al più

presto un'iniziativa molto alta e molto

forte insieme a tutte le opposizioni,

per evitare che questo Italicum si tras-

formi in Sovieticum".

Butta acqua sul fuoco il ministro

Maria Elena Boschi. "Maggioranza e

governo - dice al termine della riunione -

hanno chiesto la calendarizzazione, le

opposizioni generalmente non sono mai

d'accordo. Comunque nella riunione

della capigruppo non ho visto scontro

ma una normale dialettica. Abbiamo

definito un calendario senza decreti in

cui c'è ampio spazio per le iniziative

parlamentari - spiega il ministro delle

Riforme - Ora cominciamo i lavori in

commissione e vediamo, tenendo pre-

sente che siamo alla seconda lettura e

che la legge è formata da tre articoli". La

presidente della Camera Laura Boldrini

ha tentato una mediazione in capi-

gruppo. "Prendo atto - ha detto stando a

quanto riferito - delle preoccupazioni e

delle obiezioni, andiamo avanti con

questo calendario e valuteremo se ci

saranno margini per rispondere alle esi-

genze poste di gruppi".

“Le parole non bastano più”. Beppe

Grillo dal suo blog commenta così la

situazione politica italiana e cita un

antico testo cinese, il Tao Te Ching:

“Parole non ne voglio più. Le rose e i

violini raccontateli ad altri violini e

rose li posso sentire quando la cosa

mi va, se mi va quando è il momento

e dopo si vedrà”. Secondo il leader

del Movimento 5 Stelle le denunce e

il lavoro in Parlamento non sarebbero

più sufficienti per risolvere la situazi-

one nel Paese: “Le denunce non bas-

tano più - scrive - Contro ladri e cor-

rotti non bastano più. Le menzogne

del governo e del suo imbonitore da

strapazzo non reggono più. L’indig-

nazione non basta più. Il rispetto

istituzionale non basta più. Il Parla-

mento non c’è più, non rappresenta

più nulla, incostituzionale involtino

di nominati”. Grillo punta il dito

contro la corruzione e gli scandali

che stanno travolgendo la politica

italiana. “La corruzione non gli

basta mai - punta il dito il leader

M5S - La criminalità organizzata

non basta più. Tutto sta esondando.

Ma, ora, almeno sappiamo che le

parole non bastano più. Questo lo

abbiamo imparato. Abbiamo gio-

cato con dei bari, siamo stati forse

ingenui, credevamo che avessero un

minimo di pudore nel macellare la

democrazia, ma la stanno addirittura

squartando sotto i nostri occhi abu-

sando delle loro cariche”. Grillo

sembra quasi mettere in guardia,

guardando agli italiani e al loro fu-

turo. “Un popolo senza voce, senza

futuro, impaurito, questo è diventato

oggi il popolo italiano. un cane di

paglia, il più pericoloso tra i cani,

che può prendere fuoco ad ogni

momento. Le parole non bastano

più – sottolinea – Parole non ne

voglio più. Le rose e i violini rac-

contateli ad altri violini e rose li

posso sentire quando la cosa mi va,

se mi va quando è il momento e

dopo si vedrà”

adnkronos.com

Il male assoluto repubblicano

“IN DEMOCRAZIA CI SI

CONFRONTA SULL' ALTERNATIVE,

NON CI SI SCONTRA SUI DOGMA” (e francamente sino adesso di alternative non se ne sono ancora

viste, tranne appunto scontri a sensi unici)

"Dona con amore": in

piazza a Calabritto per

la donazione del sangue

(Anche le sue parole sanno ..di troppo)

Grillo, stare in

Parlamento non basta più.

Cambiamo strategia

Grillo? Come politico e’ uno spovveduto, come uomo e’

un perfetto cretino” [cg]

Grillo choc: "Renzi come Lubitz, farà schiantare l'Italia"

Post choc di Beppe Grillo, che prende in prestito la tragedia del volo Ger-

manwings per attaccare il premier Matteo Renzi. "Ci sono inquietanti

analogie tra Andrea Lubitz, il copilota dell'Airbus A320 della German-

wings che si è schiantato sulle Alpi francesi, e Matteo Renzie che sta schi-

antando l'Italia. Si tratta in entrambi casi di uomini soli al comando", scrive

il leader M5S che accompagna il suo messaggio con un fotomotaggio:

Renzi nei panni di Lubitz alla guida di un boing Germanwings.

Grillo segnala delle analogie. "Entrambi - scrive - si sono chiusi dentro

eliminando ogni interferenza esterna. Dall'interno della cabina di pilotaggio

Lubitz ha azionato il cockpit door, Renzie ha eliminato il Senato e ogni

opposizione interna e ridotto il Parlamento a un ratificatore di decreti legge.

I passeggeri dell'Airbus hanno capito solo all'ultimo che il copilota li stava

portando al disastro, dopo otto lunghi minuti. L'Italia lo capirà anch'essa

all'ultimo, quando non ci sarà più niente da fare". E attacca ancora: "Un

uomo solo al comando lo si è già visto in passato e non è stato un bello

spettacolo. In Francia si è notata la commozione della Merkel abbracciata a

Hollande, due personaggi che piangeranno in futuro lacrime di coccodrillo

se l'Italia andrà in default per pagare gli interessi sui titoli pubblici comprati

dai loro Paesi. L'Airbus Italia ha un copilota chiuso in cabina, non soffre di

depressione, ma la fa venire agli italiani, ha un ego ipertrofico. Si è chiuso

dentro e ogni due minuti spara cazzate attraverso l'interfono per rassicurare

i passeggeri che cominciano ad avere dei dubbi più si avvicina il massic-

cio".

Ansa.it

Giunta alla sua III edizione a livello

nazionale, nel giorno di San Valen-

tino, approda per la prima volta a

Calabritto l'iniziativa "DONA CON

AMORE", evento nato con lo scopo

di promuovere la cultura della dona-

zione del sangue, della solidarietà e

dell'amore verso il prossimo.

L'iniziativa è nata esattamente due

anni fa con la regia dalla "Rete dei

giovani per Salerno", associazione

salernitana di promozione sociale, e

da "Erasmus Student Network

(ESN) Salerno", associazione euro-

pea di studenti universitari che

promuove la mobilità internazion-

a l e .

Il Forum dei Giovani di Calabritto in

collaborazione con la Pubblica As-

sistenza "Aurora" di Calabritto,

l'Avis Lioni sezione comunale

"Vania Palmieri", Esn Salerno e

"Rete dei giovani per Salerno" per

Salerno solidale, importa per la

prima volta questa iniziativa nel

comune dell'Alta Irpinia. L'appunta-

mento con la donazione è fissato

domenica 15 febbraio dalle ore 8:00

in piazza Matteotti. Intanto domani

14 febbraio, ci sarà la presentazione

dell'evento a partire dalle 17:00,

presso il Comune di Calabritto.

Interverranno: Prof. Gelsomino Cen-

tanni, Sindaco del Comune di

Calabritto, Antonio Belsito, Presi-

dente ESN Salerno, Angelo Cian-

ciulli, Presidente del Forum dei Gio-

vani di Calabritto, Dr. Alfonso Fortu-

nato, Direttore presso il P. O. di

Ariano Irpino dell' U. O. Servizio

ImmunoEmatologico Trasfusionale,

Carmine Giannini, Presidente Pub-

blica Assistenza AURORA, Dott.

Gerardo di Trolio, Presidente FNI –

CFC Salerno e FISAV CFC Avel-

lino, Luigi Bisogno, Vice Presidente

Rete dei Giovani per Salerno, Paolo

Ciccone, Presidente AVIS sezione

comunale "Vania Palmieri", Raffaele

Pecora, Presidente Provinciale AVIS.

Modera il giornalista Gelsomino Del

Guercio.

Ad Ariano Irpino l’iniziativa

“Campioni d’Olio, campioni di

Gusto?” Le strade del Centro

Storico della Città di

Ariano Irpino per l’oc-

casione diverranno

sentieri d’ulivi, che

condurranno fino

all’esposizione che si

terrà in Piazza Gari-

baldi, nell’atrio del

Palazzo degli Uffici,

coperto per l’occa-

sione con un’apposita

tendostruttura.

A partire dalle ore 10.00 saranno

allestiti stand gastronomici e ver-

ranno raccolte le prenotazioni per

aderire al mini-corso di cucina

“Campioni d’olio, campioni di

gusto?”.

Le esposizioni proseguiranno

fino a sera con degustazioni ed

assaggi di piatti tipici a base di

olio di Ravece.

irpinianews.it

Assoluzione per il

sindaco di Calabritto

Gelsomino Centanni Assoluzione per il sindaco di

Calabritto, Gelsomino Cen-

tanni. Il primo cittadino è stato

prosciolto ieri 23.1.2015 dal

Giudice dell’udienza prelimi-

nare del Tribunale di Avellino,

dott. Fabrizio Ciccone. Era

stato accusato di aver omesso

di procedere al trattamento

delle acque reflue domestiche

lasciando che si immettessero

direttamente nel reticolo idro-

grafico senza essere depurate,

così determinando una situazi-

one di grave inquinamento. La

sua vicenda giudiziaria era

iniziata nel 2012. Il Tribunale

ha accolto in pieno le tesi

difensive sostenute degli avv.

Giuseppe Palmieri e Innocenzo

Massaro, secondo cui la man-

canza dei depuratori a

Calabritto non poteva essere

addebitata al sindaco Centanni

che, a pochi mesi dall’insedia-

mento alla guida del Comune di

Calabritto, si era attivato per

l’approvazione del progetto di

realizzazione del depuratore. In

ogni caso, secondo la nuova nor-

mativa, la gestione dei servizi

idrici integrati delle acque spetta

ormai all’Ente d’Ambito. Cen-

tanni si dice estremamente sod-

disfatto per il proscioglimento,

sottolinenando di aver sempre

confidato nel corso della

giustizia.

irpinianews.it

POLITICA 10 3

La Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO,

presieduta dal prof. Giovanni Puglisi, ha deliberato

di candidare "L'arte dei pizzaiuoli napoletani" nella

Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'U-

manità dell'UNESCO per il ciclo 2015/2016. A

renderlo noto è il Ministero delle politiche agricole

alimentari e forestali. Si tratta dell'unica candidatura

italiana per questo periodo.

"La decisione della Commissione Nazionale

UNESCO ci riempie di gioia - ha dichiarato

il Ministro Maurizio Martina - soprattutto perché

arriva a pochi giorni dall'inaugurazione

dell'Esposizione Universale, a Milano, dedicato ai

temi della nutrizione. La scelta del governo italiano

di presentare a Parigi, quale unica candidatura nazi-

onale, quella dell'arte dei pizzaiuoli napoletani, rap-

presenta il modo migliore per riaffermare l'impor-

tanza che il patrimonio culturale agroalimentare ha

per l'Italia. E' una decisione rilevante anche per con-

trastare quei fenomeni di imitazione di questa antica

arte italiana e rilanciare le tecniche tradizionali di

produzione, tramandate di generazione in generazi-

one".

"Nell'anno in cui l'Italia - e l'Europa - ospitano

l'EXPO, candidare come patrimonio dell'umanità uno

dei simboli più rilevanti del made in Italy è una scelta

che rafforza le politiche del governo di contrasto

delle contraffazioni ma anche di promozione nel

mondo delle nostre tradizioni agro-alimentari. Sono

convinto che riusciremo a convincere l'UNESCO che

si tratti di un patrimonio da salvaguardare e da val-

orizzare in tutto il mondo" - ha concluso il Ministro

Martina.

Il dossier sarà materialmente consegnato alla sede

dell'UNESCO lunedì 30 marzo. Da quel momento

inizierà un lungo e complesso negoziato internazion-

ale che coinvolgerà oltre 150 Stati. Per conto dell'I-

talia il negoziato sarà condotto dal prof. Pier Luigi

Petrillo che recentemente ha fatto ottenere il presti-

gioso riconoscimento dell'UNESCO alla pratica agri-

cola della coltivazione della vite ad alberello di

Pantelleria.

Si tratta di un "grande risultato per una tradizione

nota in tutto il mondo", spiega anche Al-

fonso Pecoraro Scanio, promotore di una petizi-

one che ha raggiunto i 300.000 firmatari. "Ora pun-

tiamo ad un milione di firme per il 'si' dell'Unesco a

Parigi" ha dichiarato l'ex ministro dell'Ambiente.

Una candidatura forte, dietro cui ci sono oltre un

secolo di tradizione. "Se oggi fossi davanti alla

commissione Unesco direi: ricordate che per fare la

pizza ci vogliono il cuore e anni di lavoro ed esperi-

enza. E' questo uno dei patrimoni della tradizione

che Napoli regala all'umanità", queste le parole

che Eduardo Pagnani, titolare della storica pizzera

"Brandi", ha rilasciato all'Ansa per sottolineare

quanto impegno, dedizione, amore ed esperienza

per acquisire manualità e tecnica, ci sia dietro ogni

buona e "vera" pizza napoletana. Una tradizione

che va tutelata. "Il 96% degli stranieri che man-

giano qui - spiega ancora Pagnani - capiscono che

non avevano mai mangiato la vera pizza. E sono

felici. Perché la pizza è patrimonio di tutti per

questo merita la certificazione Unesco".

napolitoday.it

ECONOMIA

Unesco, la pizza napoletana candidata

a patrimonio dell'umanità

IlMinistro Martina: "Il modo migliore per riaffermare l'importanza del patrimonio culturale agroalimentare per l'Italia". Pagnani della pizzeria Brandi: "La pizza è

patrimonio di tutti per questo merita la certificazione Unesco"“

Orfini, sugli indagati si valuta

caso per caso Resteremo al governo per continuare a

poter fare e vincere le battaglie in cui

crediamo". Angelino Alfano stoppa i

malumori nati all'interno di Ncd dopo

le dimissioni "forzate" di Maurizio

Lupi da ministro delle Infrastrutture e

risponde alla capogruppo alla Camera

Nunzia De Girolamo, arrivata ad ipo-

tizzare un "appoggio esterno all'esecu-

tivo" per reagire "alla arroganza insop-

portabile di Renzi". La bufera per le

dimissioni di Lupi dalla guida del di-

castero delle Infrastrutture non si è

ancora placata nel partito, al cui in-

terno c'è chi non ha gradito "il silenzio

da Ponzio Pilato" di Matteo Renzi e

rinfaccia ad Alfano di essere stato

troppo accondiscendente nei confronti

del premier. Malumori alimentati dal

sospetto che il presidente del Con-

siglio voglia sostituire Lupi con

"uno dei suoi" mentre nulla dice sui

"sottosegretari indagati del Pd ri-

masti al loro posto". La convention

dei giovani del partito, organizzata

a Rivisondoli, in Abruzzo, ed alla

quale prendono parte tutti i big del

partito, diventa lo scenario dello

scontro tra le diverse anime cen-

triste. Ad aprire il dibattito è la De

Girolamo che, proprio davanti alla

platea di "LaboratorioFuturo",

prima si dice pronta a lasciare a

Lupi il suo posto da capogruppo

("La politica non si fa con le pol-

trone ma con le idee. Il mio posto

non è mio ma del partito"); poi

avanza la richiesta di "un'assemblea

generale di Alleanza Popolare per

capire dove sta andando il partito" e

per "dire no al renzismo". La sala

applaude. Il capogruppo al Senato

Renato Schifani è il primo a rispon-

dere: "Dobbiamo essere orgogliosi

di quanto fatto finora - dice - Dob-

biamo anche dire dei no a Renzi ma

non in una logica di sfascio".

Più netto Gaetano Quagliariello,

secondo cui "chi continua ad alimen-

tare retroscena, un giorno si ritroverà

ad essere fuori dalla scena". Sulla

stessa linea anche il ministro Beatrice

Lorenzin: "In questo momento dob-

biamo salvare il paese e allo stesso

tempo impegnarci per ricostruire il

centrodestra". La risposta più dura è

quella di Alfano. Il segretario del

partito arriva nel pomeriggio e rep-

lica direttamente alla De Girolamo:

"Arriva la ripresa e qualcuno parla di

sostegno esterno al governo. E' una

follia: noi dobbiamo prendercene i

meriti. La lasciamo al Pd? Ma di cosa

stiamo parlando? Sembra la barzel-

letta dei pazzi che devono superare

100 cancelli e si fermano al 99/mo

perché sono stanchi e poi tornano

indietro". "Noi resteremo in questo

governo - sottolinea - finché si fa-

ranno le cose che diciamo noi". E

cita i "successi ottenuti finora": "La

responsabilità civile dei magistrati;

l'eliminazione dell'articolo 18, il

sostegno alla natalità con mezzo

miliardo di euro per le neo-mamme;

l'eliminazione progressiva dell'Irap".

Poi attacca la minoranza Pd: "Se è

arrabbiata, se Landini è arrabbiato, se

la Camusso è arrabbiata, allora sig-

nifica che abbiamo fatto bene". Ma il

ministro ne ha anche per Fi e Silvio

Berlusconi: "Dopo che siamo riusciti

a diventare una forza autonoma ed

indipendente, chiunque può togliersi

dalla testa di prenderci con le orec-

chie basse e di riportarci nel vecchio

centrodestra. Vogliamo costruire una

nuova casa politica che si trova tra

Renzi e l'estremismo di Salvini". "

Per farlo - conclude - ci vorrà tempo

e fatica".

Giuro di essere fedele alla

Repubblica, di osservare

lealmente la Costituzione

e le sue leggi e di eserci-

tare le mie funzioni

nell’ interesse esclusivo

della Nazione”

Oggi , come ieri , si parla tanto del;la

questione morale in Politica, la domanda

sulla bocca di tutti e’ :” Quando il legis-

latore dovrebbe dimettersi o essere

dimesso dal suo incarico, nei casi di

incapacita’ e indisciplina” . Per un cul-

tore della Costituzione la risposta e’ “

Quando viene men oil giuramento” e non

quamdo si e’ incopententi o indagati, nel

caso specifico va applicata la mozione di

sfiducia individuale, ammessa alcuni

anni fa dalla Corte Costituzionale.

Osservare lealmente la Costituzione ,

significa essenzialmente , non violarla

con delle leggi che vanno contro il bene

commune del Paese. ( nell’ interesse

esclusivo della Nazione)

Come sopra detto la mozione di sfiducia

individuale deIi ministry e sotto ( ma

puo’ essere estesa anche anche al singolo

parlamentare, perche spesso dimen-

tichiamo di essere in una democrazia e

che per legilsatore di intende l’ intero

parlamento) e’ stata ammessa dalla Con-

sulta, ma spesso poco utilizzata perche’

conflittuale tra le forze politiche del

governo

.In altre parole “costituzionalemnte” se il Primo Ministro constata che un mem-bro del suo governo, viene meno al gi-uramento, all’ onore e alla disciplina ( i cittadini cui sono affidate funzioni pub-bliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore, prestando giura-mento nei casi stabiliti dalla legge ) puo’ ( e deve) revocargli l’ incarico con la mozione di sfiducia individuale, avendo la maggioranza in Parlamento. Poi se il legisatore ( bonta’ sua) appli-casse la mozione di sfiducia individuale anche a tutti i parlamentari, la Consulta non solo non avrebbe niente da dire, ma potrebbe essere anche un evoluzione per la nostra democrazia e l’ autoregolamen-tazione legislativa.Inoltre non ci dovrebbe essere garantismo per i funzi-onari pubblici che giurano sulla Costi-tuzione e di adempiere alle loro funzioni ne;; esclusivo interesse della Nazione

In conclusione non ha sbagliato il Cos-

tituente bensi il legislatore, i famosi pal-

etti, di cui tanto si parla per le riforme

istituzionali, ci sono gia’ tutti nei dettami

costituzionali, basterebbe applicarli

Il Punto ...

Il GIURAMENTO DEL LEGISLATORE IPOCRITA

Caso Lupi: Alfano,

lasciare governo ora sarebbe da pazzi

SISTEMATOCRAZIA “Una democrazia dove la politica non e’ piu’ al servizio del popolo ma e’ controllata

dai poteri forti e occulti, i quail dirigono l’ indirizzo politico e amministrativo della Repubblica.”

L’ ennesimo caso di’ illegalita’ e corruzione istituzionalizzata, ha scosso

un po’ le menti piccole e grandi, siamo passati dall dittatura alla repub-

blica e dalla Repubblica a quell che possiamo definire, una “ sistema-

tocrazia” Quel che ne e venuto fuori e’una democrazia, dove la politica

non ha piu’ voce in capitolo sulle questioni di gestione della cosa pub-

blica, dovuto a decenni di politiche pressapochiste da destra e manca.e

ad un mancato Culto della Costituzione da parte del legislatore e del

cittadino. Per ritornare alla democrazia rappresentativa e parrtecipativa

scritta nella Costituzione, occorre innanzi tutto, ritornare al Culto dei

dettami costituzionali.

A quando pare vi hanno sistemati proprio bene !!

ECONOMIA

Prima l'annuncio del premier Renzi,

poi i numeri del ministro Poletti. Il

Governo rivendica il successo del

Jobs Actsnocciolando i dati

sui contratti a tempo indeterminato,

79mila in più in due mesi. "Oggi è

un giorno importante, dai nuovi dati

dei contratti a tempo indeterminato nei

primi due mesi dell'anno arrivano dav-

vero delle sorprese, c'è una crescita a

doppia cifra, è il segnale che l'Italia

riparte", esulta il Presidente del Con-

siglio. Solo a gennaio, rilancia il min-

istro del lavoro, in termini assoluti

risultano attivati 40.500 contratti a

tempo indeterminato in più rispetto al

gennaio 2014 (+32,5%). Per i giovani

15-29enni la variazione tendenziale è

pari al 43,1 per cento. A febbraio

sono stati il 38,4% in più rispetto allo

stesso mese 2014, +38.500. Per i

giovani tra i 15 e i 29 anni l'aumento

tendenziale è stato del 41,4%.

Quelli forniti dal ministero del La-

voro, "non sono numeri, sono storie

di vita concreta - scrive Renzi in

serata su Facebook - E i ragazzi che

finalmente firmano un contratto a

tempo indeterminato possono ac-

cendere un mutuo, avere certezze

personali, mettere in cantiere una

famiglia. Per me è solo l'inizio, ma ci

tenevo a condividerlo anche su questa

bacheca. Ci hanno detto di tutto in

questi mesi, ci hanno accusato di

voler rendere la nostra generazione

per sempre precaria. È vero esatta-

mente il contrario: stiamo dando

diritti a chi non ne ha mai avuti. Che

bella l'Italia che riparte, avanti

tutta".

Che bella l'Italia che riparte, avanti tutta"

Renzi 'esulta' per l'effetto Jobs act, 79mila contratti

tempo indeterminato in 2 mesi

POLITICA 4 9

Comites, ecco

quanti sono gli

italiani all’estero

iscritti al voto Numeri bassi, che non possono soddisfare il

ministero degli Esteri né gli addetti ai lavori.

Certo, una minima parte degli italiani nel

mondo vuole partecipare, ma c’è ancora tanto

da fare per coinvolgere i nostri connazionali.

Saranno pochi i connazionali che voteranno:

colpa anche dell’inversione dell’opzione, un

sistema giusto applicato troppo in fretta

Alla data del 24 marzo, su 3.747.341 aventi diritto al

voto, si sono registrati nell'elenco degli elettori

243.162 italiani regolarmente iscritti Aire da al-

meno sei mesi, ovvero il 6,5%. Un numero che non

può essere soddisfacente. Certo, quasi

250mila italiani nel mondo hanno deciso di iscriv-

ersi, c’è comunque chi ha dimostrato dunque la

voglia di partecipare; ma la percentuale è davvero

passa. Senza contare che non è detto che chiunque

si sia iscritto al registro elettorale poi decida di

votare davvero. Potrebbe, fino all’ultimo minuto,

cambiare idea, per un motivo o per un altro. Inoltre,

schede elettorali potrebbero perdersi lungo il cam-

mino, e visti gli errori e i pasticci a cui abbiamo

assistito in passato con ciò che riguarda il voto per

corrispondenza, la cosa non è da escludere.

Comunque vada, saranno molto pochi i connazion-

ali che alla fine esprimeranno il proprio voto: colpa

anche dell’inversione dell’opzione, un sistema

giusto, un metodo valido, ma applicato per la prima

volta, senza la giusta informazione, troppo in fretta.

Dunque i dati definitivi, comunicati dalla Far-

nesina, finalmente sono arrivati. E’ Tunisi la circo-

scrizione elettorale con la percentuale più alta

(24,9), seguita dal Principato di Monaco (24,1).

Percentuale bassissima a Dublino (1,6%). Persino

in Argentina, uno dei Paesi dove è più numerosa la

presenza di italiani, la partecipazione non è altis-

sima. La più grande si registra a Mar Del Plata

(14,3%) e a Lomaz de Zamora (12,3%). A Buenos

IL VOTO E' EGUALE ?

E se lo e' il voto dovrebbe essererlo anche il registro elettorale. E' incostituzionale (vedi articolo 48) usare due pesi e due misure.

ossia non si puo' utizzare due registri elettorali. Un anomalia tutta italiana, ci chiediamo, (e la domanda e d’ obbligo):”

Servono ancora i Comites ? Noi nel nostro piccolo come avviene daL 2006 , indirizziamo i nostri verso il non voto !

Aires, incredibilmente, la più bassa, con un 6,3%.

ALTRI ESEMPI Nel Regno Unito, a Londra, su

157.270 aventi diritto si sono scritti 5.998, ovvero

3,8%; a Barcellona su 51.387, iscritti al voto 1.460, il

2,8%; a New York su 77.244, iscritti 3.462, il 4,5%.

In Uruguay, nella circoscrizione di Montevideo, su

80.787 italiani aventi diritto al voto risultano iscritti

6.646, 8,2%; in Venezuela, a Maracaibo, iscritti 2.542

connazionali su 14.563 aventi diritto, ovvero 17,5%.

In Germania, ad Hannover, dove gli aventi diritto

sono 32.852, si sono iscritti in 1.321, il 4%. Francia,

Parigi: 94.176 gli aventi diritto, iscritti 6.632,

il 7%. Messico, Città del Messico: su un to-

tale di 11.433, iscritti 654, il 5,7%

REPUBBLICA DOMINICANA E PANAMA Per il

Comites di Panama, che interessa gli italiani residenti

a Panama e in Repubblica Dominicana, gli iscritti al

voto sono 695 su 8.973 aventi diritto, il 7,7%. Rispet-

tate, più o meno, le previsioni di alcuni dei candidati

all’interno delle due liste che si presentano al Comi-

tato degliitaliani all’estero di Panama. Altri, invece,

avevano previsto circa mille connazionali iscritti al

voto. Previsione non azzeccata. Nonostante alcuni

appelli che negli ultimi giorni sono girati sui social,

che invitavano i connazionali a non votare per il

Comites come protesta contro la chiusura dell’ambas-

ciata d’Italia a Santo Domingo, la media degli iscritti

al voto risulta superiore a quella mondiale.

italiachiamaitalia.i

. Giorgio Brignola

GIUSTIZIA

LUNGHEZZA DEI

PROCESSI? MANCA

IL DETERRENTE !

Se dice che tre gradi di giudizio sono un po’ troppi. Il poblema non e’ tanto la prescrizione ma l’ appello, manca.

appunto il terrente. Spesso il condan-nato e probabile colpevole si appella perche’ (1) spera in una riduzione della pena, (2) in un errore dei giudici giudicanti (3) per prolungarla sino alla prescrizione. L’ alternativa, pot-rebbe essere la deterrenza, ossia rap-popppiare la pena a chi dopo l’’ ap-pello viene condannato in terzo grado.( nei processi civili raddoppiare il risarcimento) Molti probabili col-pevoli per paura di vedersi la pena e il risarcimento raddoppiati si fermano al primo grado.

[cg]

"Fucilazione" per i corrotti: la pena

viene evocata al Senato durante il

dibattito sul ddl anticorruzione. Ne

parla Paola Taverna (M5S), per

criticare come una "porcata" l'e-

mendamento depositato da Lucio

Barani, socialista, senatore di Gal,

che l'aveva depositato, lui garanti-

sta, a titolo di paradosso (infatti

esclude nel contempo la pena di

morte) contro il rischio di una pre-

scrizione 'eterna'. Barani, con l'im-

mancabile garofano rosso nel

taschino, interpellato

dall'Adnkronos sulla questione,

parte in quinta: "Taverna chi?"

Una rappresentante della nazione

come lei... "Non la conosco. E'

come se uno che solo perché si

occupa di fisica pretendesse di

spiegare a Einstein la relatività...".

Si paragona ad Einstein? "Sono

l'Einstein del garantismo. E mi

spiego". "Quel mio emendamento -

afferma- aveva uno scopo: far

emergere paradossalmente che è

meglio essere fucilati sulla pubblica

piazza che sottostare ad una prescri-

zione che è come un ergastolo". E

ancora: "Secondo la proposta origi-

naria della Camera, poi modificata -

prosegue il senatore- i tempi della

prescrizione per corruzione propria

in atti giudiziaria, tra una cosa e

l'altra, potevano arrivare fino a 38

anni".

"Ma stiamo scherzando? Ecco per-

ché meglio la fucilazione... Era una

parabola -continua- come quelle che

usava Nostro Signore, che non

faceva elucubrazioni teoriche ma

esempio concreti, mica per para-

gonarmi a Gesù, sia chiaro". E

questa parabola "vale anche per i

magistrati, a tutela loro: sennò, a

forza di non scandalizzarsi per le

ingiustizie che riguardano gli altri,

quando toccherà a te non ci sarà

nessuno a protestare...".

In Italia anche le azzate,

diventano emandamenti

Barani (socialista) spiega

la proposta choc di

fucilare i

corrotti: "Sono l'Ein-

stein del garantismo"

ITALIANI NEL MONDO Elezioni Comites aprile 2015

IL SACRIFICIO

La sponda africana del Mediterraneo

s’è rivelata una polveriera. Morire per

una causa sembra martirio. Invece, è

terrorismo. Vittime innocenti pagano il

conto di una politica che non ha tenuto

in debito conto le necessità di Popoli

nati con la dittatura alla quale, però, si

erano abituati.

La Democrazia è una fantastica medi-

cina che, però, ha da essere assunta nei

modi opportuni. Diversamente, gli

effetti potrebbero essere più deleteri

della repressione. Il caso Tunisia, re-

cente e drammatico, ha riportato all’at-

tenzione di un’Europa apparentemente

impotente a frenare l’eccidio in terre

che potrebbero ancora offrire ricchezza

agli abitanti. Sia in materie prime, sia

in turismo.

Il Medio Oriente e il Nord Africa non

sono più terre sicure. Non lo erano

anche prima delle stragi che tanto ci

hanno impressionato. Tanti interessi

occidentali hanno, da sempre, sot-

tovalutato una realtà che, invece, era

da seguire, da subito, con attenzione.

Questa, sia chiaro, non è un conflitto

di religione. Né uno scontro d’ideolo-

RIFORMA E RIORDINO DELLE RAPPRESENTANZE ELETTIVE E

AMMINISTRATIVE ALL’ESTERO Provvedimento legislativo chiesto al Parlamento italiano nel 2009 da Carmine Gonnella, redatto in 5 punti )

Nella seduta della Camera di giovedi’ 26 Febbraio 2009 fu annunciata una petizione di comune necessita’ presentata da Carmine Gonnella a nome anche del PIE.

( Partito degli Italiani dall’ Estero, fondato da Salvatore Viglia con l’ apporto tecnico di Carmine Gonnella ed altri emigrati all’ estero) Detta petizione recante il

numero 607 , fu assegnata (come per protocollo) alla III Commissine Affari Esteri. Nel 2012, sotto il governo Monti fu abbinata al disegno legge Tofani. Legge

che purtroppo passo al Senato ma si areno’ alla Camera.

(1) Abolizione del Consiglio Gener-

ale degli Italiani all'Estero (CGIE),

organismo ormai del tutto pletorico,

estremamente costoso e inefficiente.

Con questo si intende esercitare un

severo controllo sulla correttezza,

sull'efficienza e sulla trasparenza

delle nostre rappresentanze all'estero

(Ambasciate, Consolati, Uffici Com-

merciali, Istituti di Cultura, Camere di

Commercio, ecc). La lotta agli sprechi

e ai soprusi andrà a beneficio di tutti

gli italiani.

(2) Una riorganizzazione dei vecchi

Comites con sistemi elettivi trasparenti

sotto il controllo preventivo del diparti-

mento estero e con la possibilità, una

volta alleggeriti dall'elefantismo dei

CGIE, di poter incaricare, con nomine

ufficiali, delegati governativi che or-

ganizzino le operazioni di voto con

funzioni ispettive e di controllo. Questi

nuovi organismi faranno da strutture

locali per le esigenze degli Italiani ivi

residenti.

(3) I compiti dei Comites debbono

restare ben distinti da quello dei Conso-

lati. I Presidenti dei Comites vanno

eletti direttamente e non scelti dai Con-

siglieri. Il compito del Presidente, sarà

quello di coordinatore senza diritto di

voto, mentre il potere decisionale

resterebbe ai Consiglieri a maggioranza

relativa con voto segreto.

(4\)Per evitare ulteriori sprechi occorre

spostare le sedi e le segreterie nei Con-

solati. Le riunioni da tenersi negli

stessi o negli Istituti di Cultura con

dibattiti ed interrogazioni da parte dei

partecipanti.. In altre parole, coinvol-

gere ed invogliare di più’ i cittadini e

in primis i giovani I Presidenti dei

Comites avranno il compito di pre-

sentare agli eletti all’estero nelle ris-

pettive Circoscrizioni, un’appropriata

relazione di proposte e interrogazioni,

scaturita dalle riunioni. Almeno fino a

termine di legislatura.( o alla loro

cacellazione)

(5) Va istituita una Commissione di

monitoraggio dei Comites all’interno

del Comitato Permanente Italiani

all’Estero, sanzionando con dei

richiami i Comitati dormenti o poco

efficienti, dopo il terzo richiamo

prevederne la chiusura.

essere cambiato. Allora, cosa sta suc-

cedendo? Sul fronte dell’economia

nulla di veramente innovativo. Le pre-

occupazioni per il futuro sono inver-

samente proporzionali alle realtà del

presente. A nostro avviso, oltre al pecu-

liare momento politico, le concause di

questo fenomeno involutivo sono da

ricercare anche in una politica che è

“ermetica”.

In pratica, oggi e nel futuro, si

dovrebbe adottare un maggiore

”raziocinio” finanziario che, in ultima

analisi, andrebbe a favorire quello

spirito sociale del quale siamo carenti.

Prima di pensare ad altri sacrifici, si

dovrebbero favorire gli investimenti;

avvantaggiando specifici cicli produt-

tivi. La mancanza di liquidità porta ad

un’accentuazione della depressione che

già ipoteca il futuro d’almeno una gen-

erazione. L’economia di un Paese non

è facile da gestire. Lo riconosciamo.

Ma non è neppure prudente rimandare,

solo per spostarli nel tempo, provvedi-

menti impopolari che, in ogni caso,

saranno varati.

Il decisionismo, che è una delle carat-

teristiche di Renzi, ci ha portato a per-

correre una strada che ha definito un

vincolo nel nostro futuro. Le percentu-

ali in caduta della produzione, le diffi-

coltà a mantenere una concorrenza nei

mercati internazionali hanno provocato

un impoverimento “difforme”; che è

quello più complesso da allontanare.

Dato che non è possibile presupporre

una nuova “civiltà dei consumi”, è

indispensabile che s’incoraggi un sis-

tema economico che sostenga gli im-

prenditori nell’investire per l’Azienda

Italia. E’ inutile fare del problema una

filosofia che non risolve. Le speculazi-

oni internazionali ancora meno.

Siamo circondati da Paesi che pale-

sano un’economia assai più bilanciata

della nostra. Oggi, giacché la govern-

abilità sembra intoccabile, è di fonda-

mentale importanza agevolare, in tutti i

modi, l’iniziativa privata che potrebbe

offrire nuove possibilità d’assorbi-

mento di forza lavoro favorendo, in

definitiva, la ripresa di un mercato che,

oggi, non ha futuro. La norma sarebbe

di disgiungere l’economia reale dalla

politica inconcludente e riesaminare i

conti d’Italia. Anche perché, non sem-

pre, si può fare di necessità virtù. Preso

atto degli eventi, riteniamo che questa

politica del compromesso generi, alla

fine, un dissenso diffuso ma vago. En-

tro l’anno, i nodi verranno al pettine. A

pagare sarà il Popolo italiano. Ancora

una volta, la “regola” non muta.

gie. Ci sono, invece, degli interessi

territoriali tangibili che, in mani sbagli-

ate, potrebbero de determinare l’implo-

sione delle terre africane che si affac-

ciano sul “Mare Nostrum”.

Le strategie della diplomazia potranno

anche essere utili; ma difficilmente

riusciranno a essere risolutive. Quando

il sistema dei “Califfati” sembra

estendersi a macchia d’olio tra popo-

lazioni mussulmane moderate, significa

che, erroneamente, s’inserisce negli atti

di violenza la matrice religiosa. A nos-

tro avviso, niente di più sbagliato. Nes-

sun credo è contro la pacifica con-

vivenza.

Sono gli uomini, di alcune fazioni, che

lo utilizzano per fini che non hanno

nulla a che fare con filosofie dottrinali

differenti. Lo scriviamo, da subito, per

evitare altre confusioni che andrebbero

ancor più ad alterare il precario equi-

librio di un sistema internazionale che

può sopravvivere unicamente con la

pacifica convivenza. Nel rispetto del

credo altrui. Chi muore, oggi, non lo fa

per un ideale; ma per un’esaltazione

portata al parossismo da cause scaten-

anti che vengono da lontano.

Il sacrificio fine a se stesso è inutile

. La Pace è l’unica arma vincente.

LA REGOLA

In Italia s’è rotto l’equilibrio socio/

economico che, almeno apparente-

mente, ci aveva accompagnato sino ai

primi anni del Nuovo Millennio.

Questo 2015 non ci consente migliori

presentimenti. La politica, invece, sem-

bra restare inchiodata a un sistema

decisionistico che, da tempo, doveva

Il libro 8 5

Nel 1974 il cancelliere tedesco Helmut

Schmidt, socialista, diceva che i

profitti di oggi avrebbero costituito gli

investimenti di domani e i posti di

lavoro di dopodomani. Forse all'epoca

poteva essere vero. Nel 2015 invece i

profitti di oggi costituiscono solo i

dividendi di domani e la disoccupazi-

one di dopodomani.#

Peccato che la sinistra, in Europa, non

se ne sia accorta. E, non essendosene

accorta, crede ancora in questo mer-

cato, pensando che sia uguale a quello

di quarant'anni fa come strumento di

emancipazione dalla povertà e dalla

subalternità sociale. Quando invece è

diventato mezzo di concentrazione

delle ricchezze nelle mani di pochi. Un

fenomeno più evidente nel paese in cui

è iniziato, cioè gli Stati Uniti: dove da

sei anni il 95 per cento della crescita

viene confiscato dall'uno per cento di

popolazione più ricca. Ma la stessa

dinamica è presente ovunque, in Occi-

dente: compresi gli Stati che avevano

storicamente strumenti di welfare e di

redistribuzione, gradualmente smantel-

lati con le varie leggi sulla

“flessibilità” e le privatizzazioni.

Le accuse qui sopra sono di Jack Dion,

intellettuale e giornalista francese che

ha da poco mandato in libreria il suo

ultimo saggio , “Le mépris du Peu-

ple” (il disprezzo del popolo; sottoti-

tolo: "come l'oligarchia ha preso la

società in ostaggio") che per una

decina di euro si può comprare anche

su Amazon in versione digitale.

È un libro che in Francia sta facendo

parecchio discutere - specie dopo il

recente crollo dei socialisti - e che

anche in Italia potrebbe costituire

utilissima lettura specie a chi parla di

sinistra, ma non solo. Anzi: pur

proveniente senza dubbio dalla tra-

dizione della sinistra francese, Dion

mette metaforicamente mano alla

pistola quando sente questa parola,

ormai diventata la foglia di fico

(anche lì) per nascondere le più mer-

catiste e liberiste delle politiche e -

soprattutto – per celare appunto il

disprezzo per il popolo, verso le per-

sone che stanno in basso nella società.

«Quando i partiti che si succedono al

potere si trasformano in strumenti di

difesa dell'ordine stabilito, il popolo

diventa un nemico, simboleggia un

pericolo potenziale», dice Dion. Che

conia il termine prolofobia, per de-

scriverli, questi socialisti alla Hol-

lande o alla Strauss-Kahn. Prolofobia:

paura e alterigia verso i proletari di

oggi, divisi in mille lavori (o non

lavori) diversi, intellettualmente inca-

paci di costituire un blocco sociale e

progettuale, politicamente alla deriva

tra l'astensione e (in Francia) il partito

di LePen.

Ecco, LePen e il Fronte Nazionale. A

cui nella propriaprolofobia i partiti

lasciano le masse degli esclusi e degli

arrabbiati, ignorando i problemi con-

quelle che sono invece controriforme

regressive per concentrare le ricchezze

nelle mani di pochi; ma anche diffon-

dendo a piene mani una narrazione

b a s a t a

su competitività, flessibilità,liberalizza

zioni e costo del lavoro - e mai nes-

suno che spenda una parola sul costo,

invece, di questo estremismo del capi-

tale.

Eppure, un altro vocabolario è possi-

bile, dice Dion. Altre parole per ribal-

tare l'egemonia culturale durata al-

meno tre decenni: come oligarchia -

ad esempio - il vero tratto caratteriz-

zante di quest'epoca, trasversale alla

politica e al mondo del lavoro; op-

pure sovranità, sottratta sempre di più

dalle mani dei cittadini e riservata alle

élite che la esercitano (e di qui l'illu-

sione-inganno lepenista secondo cui

basterebbe tornare allo stato-nazione

per restituirla ai cittadini, quando in-

vece il suo recupero può avvenire or-

mai solo sul campo di battaglia eu-

ropeo e globale, passando per ogni

luogo di vita comune). E, anche at-

traverso un altro vocabolario, si può e

si deve tendere verso un altro ordine

delle cose: ordine politico, economico,

ecologico, sociale, ideologico, morale,

civico.

Dion alla fine è ottimista e chiude il

suo libro citando la presa della Bas-

tiglia, «un'esplosione di collera su cui

è stato costruito un nuovo edificio: e

ogni epoca, ogni collera, ha il suo

nuovo edificio». Può darsi che sia una

previsione un po' eccessiva - o magari

poco più di un auspicio. Ma il libro va

comunque letto, perché come a volte

capita ai pensatori francesi – ricordate

“Indignatevi!”, di Stéphane Hessel ? -

dice le cose che abbiamo sotto gli

occhi con la forza della semplicità e

senza il timore un po' snob di non

e s s e r e g i u d i c a t o a b b a s t a n z a

"accademico".

Ai politici e agli intellettuali

della nostra sinistra, invece,

il libro di Dion non dovrebbe

essere semplicemente con-

sigliato, ma proprio reso ob-

bligatorio.

DI ALESSANDRO GILIOLI

( espresso)

creti dei ceti impoveriti e limitandosi a

reagire istericamente a ogni successo

dell'estrema destra con la più scontata

delle accuse, quella di populismo:

centrodestra e centrosinistra

«difendono gli stessi precetti, quelli

del neoliberismo», e per occultare

questa verità descrivono tutto ciò che

sta fuori di loro come populismo.#

Il "j'accuse" sull'uso dell'epiteto in

questione come arma mediatica

dell'establishment per delegittimare il

popolo - cioè i cittadini, le persone -

rimanda in buona parte alle riflessioni

di un filosofo che in Italia ha scarsa

cittadinanza nel dibattito pubblico e

culturale, Ernesto Laclau , di cui in-

vece molto si parla altrove; ma questo

è un altro discorso. Ciò su cui Dion

insiste invece è l'utilizzo truffaldino

del termine pupulismo per indurre

nell'immaginario la convinzione che

non esista alcuna alternativa possibile

al liberismo, per sancire il dogma sec-

ondo cui ogni possibile scarto rispetto

ai binari dell'ortodossia neocapitalista

sia pericoloso e “anti democratico”,

quando invece ad aver annegato la

democrazia sottomettendola all'élite

economica sono stati proprio loro, e in

un'Europa in cui ormai il primo partito

vero è quasi ovunque l'astensione.

Dice Dion che «questa democrazia

malata ha messo il popolo in quaran-

tena e la rappresentanza in ibernazi-

one» e intanto si impadronisce del

linguaggio chiamando «riforme»

Tragedia airbus

Cara sinistra, basta disprezzare i

poveri Un intellettuale francese scrive un saggio durissimo contro i partiti che si sono

dimenticati il popolo. A Parigi è diventato un caso. Ma potrebbe essere molto

utile anche nel dibattito politico italiano

Aereo caduto, Andreas Lubitz era in crisi con la fidanzata.

In Usa giudicato in parte non idoneo

Andreas Lubitz era stato "più volte

retrocesso" durante l'addestramento al

volo di Lufthansa, che ha frequentato

dal 2008. Lo scrive il tabloid Bild

citando fonti della compagnia: "Nel

2009 gli è stato diagnosticato 'un grave

episodio depressivo poi rientrato' ". In

totale sarebbe stato sotto trattamento

psichiatrico per un anno e mezzo.

Gli inquirenti della Procura di Dussel-

dorf hanno trovato indizi di una malat-

tia psichica di Andreas Lubitz, nella

perquisizione della sua casa. Lo scrive

Spiegel online.

Bild invece aggiunge che Lubitz era

stato giudicato sei anni fa "secondo

indiscrezioni in parte 'non idoneo al

volo' " durante l'addestramento nella

scuola di volo Lufthansa di Phoenix,

negli Usa.

L'analisi delle scatole nere non lascia

dubbi. Andreas Lubitz si è barricato

in cabina, col comandante lasciato

fuori, ed ha lanciato l'airbus della Ger-

manWings contro la montagna monti.

Ssecondo il sito web che monitora i

voli civili Flightradar24, i dati del

transponder mostrano che l'autopi-

l o t a d e l v o l o

9525 della Germanwings è stato

riprogrammato da qualcuno in cabina

di pilotaggio in modo da modificare

l'altitudine dell'aereo da 38.000 a 100

piedi.

"Tra le 9:30'52" e le 9:30'55" - si legge

sul forum di Flightradar24 - l'autopi-

lota è stato modificato manualmente

da 38.000 piedi a 100 piedi e 9 secondi

dopo l'aereo ha iniziato a scendere,

probabilmente con l'impostazione

'discesa aperta' dell'autopilota".

Le urla dei passeggeri solo alla fine

per quella che si è tratta di una 'morte

istantanea'. Aperta un'indagine e per-

quisita la casa del copilota, che, sec-

ondo alcuni conoscenti, soffrì di de-

pressione.

(Ansa)

BRITISH AIRLINES

TO

REVIEW HEALTH

CHECKS FOR PILOT The UK Civil Aviation Authority

(CAA) have instructed British flight

operators to review their policies on

pilot assessments following the reve-

lation that Germanwings pilot An-

dreas Lubitz had shown signs of suf-

fering from mental health problems.

A CAA spokesman said all pilots

flying for UK airlines undergo

'extensive and regular medical assess-

ments to determine their fitness to

hold a licence'.

He added: 'As part of this, aeromedi-

cal examiners are required to assess a

commercial pilot’s mental health at

each medical examination which, for

an airline pilot flying with at least

one other pilot, is undertaken annu-

ally.

'These detailed medical assessments

are in line with international aviation

standards.

'We will continue to monitor the

situation as the investigation devel-

ops and our thoughts remain with the

friends and relatives of all those af-

fected by this tragic incident.'

SUOMICIDIO AD ALTA QUOTA

La parola “suomicidio” non esiste, è

la contrazione di suicidio-omicidio,

una licenza spoetizzata che mi sono

presa. Del pilota Andreas Lu-

bitz sappiamo alcune cose all’ indo-

mani della tragedia in cui ha coin-

volto 149 persone, stroncando psi-

cologicamente almeno un migliaio di

loro famigliari e amici, quando ha

ritenuto di farla finita , quando bar-

ricato in cabina, col comandante

lasciato fuori, ha lanciato l’airbus

della GermanWings contro la mon-

tagna. Secondo il sito web che moni-

tora i voli civili Flightradar24, i dati

del transponder mostrano che

l’autopilota del volo 9525 della Ger-

manWings è stato riprogrammato da

qualcuno in cabina di pilotaggio in

modo da modificare l’altitudine

dell’aereo da 38.000 a 100 piedi:

l’analisi delle scatole nere non lascia

dubbi.Dunque un suicidio? Se così

fosse ci sono stati già tre precedenti

episodi di piloti che si sono suicidati

in volo, trascinando con sè i passeg-

geri in viaggio e il personale re-

stante. Le ultime notizie dicono che

fosse il fidanzato di una ragazza

abruzzese, Valeria C.,lui era origi-

nario di Montabaur, in Renania,

aveva 28 anni, viveva con i genitori

e “nessun motivo per suicidarsi per-

ché era felice“, secondo quanto

r i f e r i s c o n o g l i a m i c i .

Andreas Lubitz, da brillante pilota

con 630 ore di volo e dotato del

Certificato di Eccellenza della

FAA,sembra che fosse stato “più

volte retrocesso” durante l’adde-

stramento al volo della com-

pagnia Lufthansa, che ha frequen-

tato dal 2008 ( lo scrive il tabloid

Bild citando fonti della com-

pagnia). “Nel 2009 gli è stato diag-

nosticato ‘un grave episodio depres-

sivo poi rientrato’ “. In totale

sarebbe stato sotto trattamento psi-

chiatrico per un anno e mezzo.Gli

inquirenti della Procura di Dussel-

dorf hanno trovato indizi di una

malattia psichica di Andreas Lubitz,

nella perquisizione della sua casa (lo

scrive Spiegel online). Il quotid-

iano Bild aggiunge che Lubitz era

stato giudicato sei anni fa “secondo

indiscrezioni in parte ‘non idoneo al

volo’ ” durante l’addestramento

nella scuola di volo Lufthansa di

P h o e n i x , n e g l i U s a .

Già la depressione…Una sua amica

ha parlato di un passato”burnout”

che comporta esaurimento emotivo,

depersonalizzazione, un atteggia-

mento spesso improntato al cinismo

e un sentimento di ridotta realiz-

zazione personale, che porta a sfug-

gire l’ambiente lavorativo assentan-

dosi sempre più spesso e lavorando

con entusiasmo ed interesse sempre

minori, a provare frustrazione e

insoddisfazione, nonché una ridotta

empatia nei confronti delle persone

delle quali dovrebbe occuparsi. Il

termine “depressione” è derivato

dal verbo latino “deprimere“, che

significa “premere verso il basso”:

l’ aereo è sprofondato.Dicono che la

scatola nera riporta solo il suo

respiro, che non ha mai risposto al

comandante che alla fine gridava di

aprirgli quella maledetta porta blin-

data…Rimangono le urla dei pas-

seggeri ed è veramente difficile

sopportare l’ immagine del dolore

di chi rimane, in vita.E si cerca tra i

resti, un senso a tutto questo male di

vivere. Doriana Goracci (reset-italia.net)

COMUNICATI Goffredo Palmerini CULTURA & SOCIETA’ a cura di Nino Bellinvia 6 7

LA LINGUA ITALIANA E’ UNO SPETTACOLO! La Compagnia delle Seggiole mette in scena ” Sao ko kelle terre….”

di Marcello Lazzerini. L’intervista all’autore.

FIRENZE - Qual è lo stato di salute

della lingua italiana? In questi tempi di

massiccia contaminazione con linguaggi

imposti dal web, di migrazione verso

altre lingue e di fastidiosi barbarismi,

l’interrogativo rimbalza spesso sui me-

dia, suscitando intriganti dispute tra

esperti e cittadini preoccupati di una

costante erosione della nostra bella lin-

gua. Ma l’argomento è anche croce e

delizia delle comunità italiane all’estero,

da un lato fortemente interessate a tute-

lare e promuovere la nostra lingua, con

una passione senza pari, insieme alle

istituzioni culturali e in primis la Dante

Alighieri; dall’altro mortificate dal cres-

cente disinteresse dei vari Governi che

fanno a gara nel contrarre le già magre

risorse destinate alle politiche culturali

all’estero. E pensare che proprio

sull’espansione della lingua e della cul-

tura italiana si rafforza l’interesse verso

il nostro Paese e il Made in Italy.

Quanto di più crescerebbe il richiamo

verso l’Italia se solo s’investisse un po’

di più all’estero su lingua e cultura,

stimolando ancor più l’attenzione già

innata verso il Belpaese. Malgrado la

disattenzione e le grame risorse, oggi

l’italiano si colloca al quarto posto tra le

lingue più studiate al mondo. Orbene,

proprio nell’ambito dell’azione di tu-

tela, diffusione e valorizzazione in

Italia e nel mondo della nostra amata

Lingua, la società Dante Alighieri di

Firenze ha promosso, in collaborazione

con la Compagnia delle Seggiole, un

originale evento teatrale dal titolo “Sao

ko kelle terre”, su testo di Marcello

Lazzerini.

Già giornalista Rai, Marcello Lazzerini

ha scritto numerosi libri - tra i quali

“La leggenda di Bartali”, Premio Ban-

carella Sport 1993 - e vari lavori tea-

trali. Tra questi ultimi mi piace ricor-

dare “Celeste e Galileo”, che debuttò

nell’ottobre 2010 a New York nell’am-

bito delle iniziative per il Mese della

Cultura italiana, per iniziativa del

grande drammaturgo Mario Fratti. Alla

“prima” di quello spettacolo, al Theater

of the New City, anche chi scrive ebbe

l’opportunità di partecipare, apprezzan-

done la forte suggestione e il successo

che il dramma raccolse, con una su-

perba interpretazione di Sandro Carotti

e Laura Lamberti. Un elegante, sofisti-

cato dramma basato sulla vita di

Celeste che, religiosissima, ama suo

padre Galileo e soffre per la persecuzi-

one cui la Chiesa sottopone lo scien-

ziato pisano. E’ un testo di grande

finezza, ispirato alla corrispondenza

effettivamente avvenuta tra Celeste e

suo padre, nel decennio precedente il

1633, l’anno del processo al grande

scienziato e della condanna per eresia,

che poi lo condusse all’abiura delle sue

teorie astronomiche.

Marcello Lazzerini ha inoltre scritto

una serie di “Faccia a faccia improb-

abili” per la Radio Vaticana, quali

Galileo, Vespucci, Lorenzini, La Palla,

Monna Lisa, e il Ventaglio. Queste

opere su singolari colloqui con per-

sonaggi del passato sono state ripro-

poste dal vivo e con successo dalla

stessa Compagnia, la quale ha messo in

scena anche altri testi dell’autore, dedi-

cati al dialogo tra Shakespeare e Galileo

e tra Galileo e Leonardo, rappresentati

in occasione dei 90 anni della Radio

( “90 anni on Air”) nella sede della Rai

Toscana, ai “Salotti di Firenze Capi-

tale”. Su questa nuova produzione tea-

trale “Sao ko kelle terre” rivolgo qual-

che domanda all’autore Marcello Lazze-

rini.

Marcello, come è nata l’idea di dedicare

uno spettacolo alla Lingua italiana?

“Dal desiderio di conoscere lo stato di

salute della nostra lingua e di metterne

in luce – di fronte ai barbarismi ed agli

eccessivi anglismi che denotano, dicia-

molo, un certo provincialismo, i tanti

colori e le mille sfumature che costituis-

cono la sua ricchezza, l’armonia, la

musicalità, in una parola la bellezza, di

cui dovremmo essere orgogliosi. Quale

dunque miglior modo dunque se non

quello di chiederlo direttamente a lei,

alla ……Signora Lingua!”

Si tratta, dunque, di un’intervista ( in)

credibile alla …Signora Lingua, sec-

ondo il tuo ormai collaudato schema?

“Anche, ma non solo. L’ insolito e,

diciamo pure, originale dialogo con la

Signora Lingua è il filo conduttore di

uno spettacolo magistralmente interpre-

tato dagli attori della Compagnia delle

Seggiole, che unisce l’elemento divul-

gativo al divertimento, ripercorrendo i

momenti salienti della sua vita, dalla

nascita ai nostri giorni, che narra delle

sue gioie e dei momenti difficili, nonché

delle sue aspettative circa il futuro.”

Perché quel titolo non a tutti comprensi-

bile?

“Perché è il certificato di nascita della

lingua, sancito in un atto giuridico, il

Placito Capuano, in cui è riportata per la

prima volta non in latino ma in volgare

la nota frase “Sao ko kelle terre, per

kelle fini que qui contene,

trenta anni le possette parte

sancti Benedicti”. E’ la testi-

monianza in base alla quale il

giudice confermò l’assegna-

zione di alcune terre della

piana tra Capua e Benevento,

rivendicate da un privato, ai

monaci dell’Abbazia di Mon-

tecassino. Parliamo del 960

dopo Cristo. Da qui prende le

mosse lo spettacolo.

Che, se ho ben capito, è una

sorta di bignami della storia

della letteratura. Come si

sviluppa?

“Fabio Baronti, capocomico

della compagnia, veste i

panni di un giornalista a

c o l l o q u i o c o n u n a

“Signora” (Sabrina Tinalli,

che cura anche la mise en

espace) elegante e raffinata,

ma anche ciarliera e talvolta

spudorata: è proprio lei, la Lingua Ital-

iana nelle sue mille sfaccettature. Il

dialogo tra i due è originale, sin da

subito la donna rivela di non provare

alcun fastidio per i “barbarismi” subiti

da parte delle innovazioni mediatiche:

il tutto comunque contribuisce alla sua

diffusione; in fondo anche in epoche

passate è stata vittima di angherie e

corruzioni, non solo nell’ultimo secolo!

Durante l’intervista viene rappresentata

la scena del Placito e da lì si ripercor-

rono le tappe salienti della vita della

lingua italiana, grazie anche all’ausilio

di immagini, filmati e contenuti musi-

cali, la cui proiezione è intervallata

dalle appassionate interpretazioni delle

opere dei maggiori autori della lettera-

tura italiana interpretate dagli attori

della compagnia (Fabio Baronti,

Marcello Allegrini, Luca Cartocci,

Andrea Nucci, Silvia Vettori). Del

gruppo fanno parte anche Vanni Cas-

sori, per i contenuti musicali, e Daniele

Nocciolini, tecnico video, mentre i

contenuti video sono di Andrea Nucci.

Il tutto si snoda - questo il giudizio di

quanti lo hanno visto ed accolto con

entusiasmo - con garbo e leggerezza,

ma senza tralasciare nessuno dei nomi

che hanno dato lustro al nostro paese.

Un ringraziamento particolare va dato

anche ad Antonietta Ida Fontana, Presi-

dente della Società Dante Alighieri di

Firenze - ed ex Direttrice della Biblio-

teca Nazionale - per la preziosa col-

laborazione al testo e per la dispon-

ibilità della sede. Infatti, proprio nel

suggestivo oratorio di San Pierino, in

via Gino Capponi a Firenze, abbiamo

messo in scena le prime rappresentazi-

oni: la più recente il 24 febbraio

scorso.”

E’ uno spettacolo esportabile?

“Certo, ovunque in Italia e all’estero,

come tutti gli altri che sono nel reperto-

rio della Compagnia, che ha al suo

attivo un’importante tournée a Kyoto

con Mandragola e che opera soprattutto

in luoghi storici e museali, quali Pa-

lazzo Corsini, Casa Martelli, Villa La

Petraia, il Corridoio Vasariano, gli

Uffizi, la Certosa, Palazzo Davanzati e

tanti altri. Penso anzi che “Sao ko kelle

terre” potrebbe interessare le varie

Società della Dante Alighieri sparse nel

mondo, gli Istituti di Cultura, le isti-

tuzioni scolastiche. La bellezza della

nostra lingua è un segno della nostra

identità.”

Altri spettacoli in programma?

I “Salotti di Firenze Capitale”, nella

ricorrenza dei 150 anni (qui mi sono

avvalso anche della testimonianza di un

giovane Edmondo De Amicis), e mi

auguro nuove repliche di “Celeste e

Galileo” a Villa Il Gioiello, ultima

dimora del grande scienziato e, spero,

dell’altro spettacolo “Divento vento”.

Tutti lavori che hanno ottenuto calorosi

consensi.”

Presentazione il 7 aprile al Palazzo

della Cultura di Massafra.

“Il volo di Icaro” è la nuova silloge

poetica di Francesco Silvestri.

La prefazione è dell’operatore cul-

turale Francesco Late

Il prossimo 7 aprile sarà presentata

presso il Palazzo della Cultura di

Massafra l’ultima opera dell’operatore

culturale prof. Francesco Silvestri

(poeta, scrittore, pittore, critico,

biologo). Si tratta della silloge poetica

“Il volo di Icaro” (stampata presso La

Tecnografica di Piergianni Ardito)

con la proiezione di un DVD

(impaginazione e montaggio di Vitto-

rio Pedone; voci di Domenico

Lasigna, Francesco Silvestri e Gaia

Silvestri) che faciliterà la lettura sui

luoghi che hanno ispirato l’artista per

le sue opere. I testi saranno recitati sul

filmato che vuole rappresentare una

sintesi della poetica di Silvestri, una

sua testimonianza-invito a voler con-

siderare tutto quello che può creare

cultura e lavoro.

Commenteranno la silloge: il diri-

gente scolastico dell’ I. C. “De Ami-

cis” prof.ssa Marcella Battafarano, il

presidente dell'Accademia di Storia

dell'Arte Sanitaria dott. Gianni

Iacovelli (autore di oltre 300 pubbli-

cazioni d’interesse storio-medico), il

poeta e narratore dott. Giovanni Ar-

gentina e il dirigente scolastico prof.

Francesco Laterza.

Coordina il dott. Giuseppe Presicci,

presidente della Consulta delle Associ-

azioni.

Conclude Francesco Silvestri, autore

fra l’altro dei libri “Il domani

oscuro” (1965), “La colomba sulla

palude” (1968), “Uomini e/o uo-

m i n i ” ( 1 9 8 1 ) , “ c o l o r i

dell’anima” (1994), “Pasquale” (1999),

“Ca len d ar io ” (S i l lo ge 20 09 ) ,

“L’altopiano della speranza” (2010),

“Un giorno qualunque” (2012). Ha

anche scritto i saggi “Gravine e din-

torni” (1991) e “Il Cibo come indica-

tore” (1992). A lui si devono anche i

CD “Bios” (1993), “Poetando in grav-

ina” (1994) e i DVD: “L’evoluzione

della “civitas” in un centro storico di

Puglia” (1994) e “I mestieri per-

duti” (1995). Come pittore ha tenuto

mostre personali a: San Michele di Bari

(1969), Lamezia Terme (1970), Bari

(1985) Palermo (2001), (Taranto 2002-

2009), Massafra (2003), Crispiano

(2006), Treviso (2007), Statte (2008),

Polignano a Mare (2010), Martina

Franca (2010), Lecce (2011). Ha anche

partecipato a mostre collettive a: Mas-

safra (1960-2007), Roma (1962), Mot-

tola (2002), Taranto (1965-2004-2006-

2008-2013), Rovereto (2009), Grot-

taglie (2013), Verona (2014 - biennale

della creatività), Palermo (2015 - bien-

nale), Trento 2015 (ventennale nord-

sud).

La prefazione di “Il volo di Icaro” è del

prof. Francesco Laterza, d’origine mas-

safrese, che dopo il suo intervento par-

tirà alla volta di Rovereto, ove vive e

svolge la sua attività di scrittore (ultima

sua opera presentata a Massafra “Il

Verbo di Dio”) e di operatore culturale.

E’ fra l’altro presidente di "NordSud",

Associazione Culturale che da

vent’anni stampa anche un omonimo

periodico culturale bimestrale. Davvero

interessante la sua prefazione a “Il volo

di Icaro” che riportiamo qui di seguito.

Questo viaggio spirituale contiene uno

scrigno significativo di perle poetiche,

ognuna ad indicare un particolare as-

petto della vita, un’angolazione di

veduta, una sensazione, un forte senti-

mento, un abbaglio, “uno spicchio di

anima” (come dice Silvestri), un res-

piro particolare del pensiero, che sta

cogliendo qualcosa e vuole cantarlo.

Ogni immagine è calibrata, come per

diventare pezzo necessario ad inte-

grare gli altri, per ricavarne alla fine

un concerto drammatico.

Quella poca gioia che si coglie non è

mai da sola, ma convive con “la

tristezza di un silenzio ferito”.

Sogno e realtà ci stanno insieme, in un

groviglio inestricabile di sentimenti e

sensazioni, palpiti dell’anima e penose

certezze della ragione; e da queste

molteplici spinte guizzano visioni che

si accavallano straordinariamente una

all’altra a formare tormentatissimi

grumi di poesia.

Le immagini emergenti, di potente

energia dantesca e di poderosa forza

michelangiolesca, scolpiscono de-

nunce sottese ma squillanti, che fis-

sano l’essenza dell’uomo agitata

com’è tra ingiustizie, dolore, contrad-

dizioni.

Francesco Silvestri si sofferma con

rapidità (ma con efficacia coinvol-

gente) su ogni particolare, senza mai

smarrire la visione d’insieme delle sue

convinzioni sfiduciate e disperate

intorno all’eterno dramma della vita e

dell’umanità.

Dal personaggio mitologico, questo

nuovo Icaro volante che è Silvestri

coglie soltanto l’audacia ma non certa-

mente la mitezza, l’imperizia, o l’inge-

nuità.

Sicché, il volo del nostro poeta è fatto

di impulsi perenni dell’anima, di ca-

parbia volontà di librarsi in alto, per ri-

osservare da lassù le sciagure umane,

dopo averle già sperimentate quaggiù

ripetutamente e con amarezza.

Benché ugualmente spericolato,

questo non è un volo che si può com-

piere alla ricerca della conoscenza. È,

invece, il volo drammatico di chi ha

già sperimentato tutto, di chi ha già

provato molte volte a lottare con deter-

minazione, senza essere riuscito a

veder cambiato nemmeno uno degli

ingranaggi che reggono il radicato

sistema malvagio del mondo.

Il volo di Silvestri è il volo di una ras-

segnazione disperata, è la conclusione

furiosa ma ponderata di chi sa già

abbastanza: “Nei punti di una curvi-

linea vitale / raggiungeremo l’inizio

alla fine”.

È meravigliosa quella capacità si sintesi

ad effetto che si coglie dalla prima di

queste composizioni, che rappresenta il

testamento spirituale per i nipoti. C’è

qui una traccia ideale della storia

umana, che si va a concludere “nel

silenzio di un cimitero / dove quello

che eri ha il tempo di una falena”. La

dipintura agghiacciante degli ultimi

versi è pittura, poesia, e musica in-

sieme: “Le gravine ci saranno e le

icone sbiadite e consumate / da una

fede in cerca di sostitute. / Ma voi non

preoccupatevi di guardare nel baratro: /

vi lascio le ali”.

Ci piace pubblicare anche una poesia di

Francesco Silvestri, tratta da questa sua

silloge, che consigliamo a tutti di leg-

gere, edita dall’Associazione di Volon-

tariato Culturale “Il Corifeo”.

Il titolo è “L’Amore”. L’Amore che si

scioglie / che si posa / che si stupisce /

svuotato dal suono di una voce / rapito

dalle corde di un violino / pianto

dall’abbandono. / L’ Amore che

schiude bocche incerte / che inumidisce

labbra. / L’Amore residuo / che guarda

dentro / che cerca la coltre di un tempo-

rale estivo / che impallidisce per un

sole invernale. / Quell’Amore che

muore e risorge / come quel Cristo /

che non ha tempo e non ha luogo / che

attraversa i cieli e la terra di tutti i

popoli / che è fede dell’oltre. /

Quell’Amore contenuto, spaventato, /

incompreso, nascosto, / mormorato,

pregato. / Quell’amore non gridato /

che sfiora mani / che piange gioie / che

trasmette speranze. / Quell’Amore che

ho cercato / affido a te.

Per contatti con l’autore: Francesco

Silvestri – Via C. Pisacane 106 – 74016

Massafra (Taranto) - e-mail: �

"mail to :prof. si lvestr [email protected] t"

��[email protected]

“Il volo di Icaro”

Nei giorni scorsi presso il Cineteatro

Spadaro di Massafra si è tenuta una

serata altamente culturale, organizzata

dalla FIDAPA BPW Italy, Sezioni di

Massafra e Taranto. I relatori, prof.

Dino Borri e dott. Paolo Pirami, rispet-

tivamente presidente FAI regionale e

capo delegazione di Taranto, immer-

gendoci in una dimensione storica e

culturale, hanno relazionato su “I beni

culturali della metropoli ionica”.

Le presidenti delle Sezioni di Massafra

e Taranto, dott.ssa Francesca

Buongiorno e dott.ssa Rosalia Bevilac-

qua, dopo aver salutato i convenuti,

hanno ringraziato i relatori, dall’alto

spessore culturale, per l’invito accolto

nonostante i numerosi impegni.

Il prof. Borri, in un excursus storico,

ha evidenziato, con un’approfondita

analisi, il ricco patrimonio arche-

ologico di alcuni Comuni dell’arco

ionico, come Grottaglie, Manduria,

Martina Franca e Massafra. Del nostro

paese ha evidenziato le similitudini

geomorfologiche e architettoniche con

Gerusalemme.

Ha segnalato poi come la disattenzione

verso il patrimonio artistico e naturale,

frequente in molti Comuni, diventa

palese e macroscopica in una città

come Taranto, che ha il più ricco patri-

monio di reperti magno- greci,

ma anche una costa deturpata dall’in-

dustrializzazione.

Ha poi preso la parola il dott. Pirami,

che ha parlato del Fai che si pone

come baluardo a salvaguardia del nos-

tro ambiente e promuove una cultura di

rispetto della natura, dell’arte e della

storia. Si è poi soffermato sull’organiz-

zazione e sui numerosi siti aperti in

tutta l’Italia, grazie anche alle donazi-

oni di alcune famiglie.

Le disamine dei relatori, seguite con

attenzione e in un religioso silenzio

hanno suscitato in tutti notevole inter-

esse e apprezzamento. A conclusione

della serata, l’assessore Cerbino ha

voluto segnalare la grande sensibilità

sempre manifestata dalla cittadinanza

massafrese verso le iniziative del Fai.

Nella foto, da sx: dott. Paolo Pirami,

dott.ssa Rosalia Bevilacqua, dott.ssa

Francessca Buongiono, prof. Dino

Borri e assessore Antonio Cerbino.

Organizzata dalle sezioni di Massafra e di Taranto della FIDAPA

BPW