Britalyca News Londra " La Voce Alternativa"

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Periodico gratuito di libere e approfondite informazioni. Fondato ed edito da Carmine Gonnella (2005/2016) II edizione N. 24 July 2016 L’ INFORMAZIONE COME MEZZO DI APPROFONDIMENTO E NON INDOTTRINAMENO Siamo anche su https://issuu.com/carminegonnella e https://www.facebook.com/carmine.gonnella e su altri motori di ricerca Free Britalyca News Londra AUNGURIAMO A TUTTI BUONE FERIE Luglio 2016 Calabritto e dintorni Luglio 20016 Un Gionale nel Giornale . Supplemento de Bnl La Voce Alternativa. Londra Free MEGLIO CAPIRE Chi ci segue sul fronte degli eventi UE, si sarà reso conto, e da tempo, che l’unità politica nel Vecchio Continente non c’è mai stata. Ora, guarda caso, si mette in dubbio anche il profilo economico dell’Europa Stellata. Per noi, forse perché avvezzi alle realtà umane e agli interessi di cordata, non ci sono, in definitiva, preoccupanti novità. Tutto è, e resterà, come sempre: col dubbio d’altri recessi. La gran Bretagna, Paese molto democratico, ha dato un segnale, forte, sulla fragilità socio/ politica di un gruppo di Paesi europei, con origini e sviluppi differenti tra di loro e, qualche volta, neppure in sintonia. Lo scriviamo all’inizio di questa torrida estate per non meravigliarci, poi, se quest’inverno si dovessero verificare altri “ripensamenti”. E’ la storia del Vecchio Mondo ha farci capire che il termine “Unione” è difficile da coniugare quando i Paesi che ne fanno parte hanno problemi spesso in antitesi con altri. Fuguriamoci, poi, se si dovessero prendere in esame quelli, e non sono pochi, che vorrebbero entrare in UE. Ma non certo per promuovere una linea di sopravvivenza comunitaria. Il globo è diviso, idealmente, in tre realtà economiche: Europa, Asia e Americhe. Il resto del mondo è un “contorno” utile, ma non indispensabile. Anche l’Italia, che ha tanti problemi suoi, si barcamena tra i “certi” e gli “indecisi”. Renzi prova a reggere il suo ruolo, ma altri Primi Ministri non sembrano intenzionati a mettere il gioco carte improbabilmente vincenti. Meglio capire, in tempo utile, che non tutto si evolve come si vorrebbe e rimediare non sempre è consigliabile. Giorgio Brignola Il politico e‘ un diversaamente socale Pagina 2 Referendum riforme, Napolitano: “Mi offende chi dice di votare no per difesa Costituzione” He is a fascistoid Facciamo presente che le riforme costituzionali voluta anche e sopratutto dall’ ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano, non modificano la Costituzione, ma la forma repubblicana e l’ ordina- mento parlamentare. Il Senatore Giorgio Napolitano e’ libero di sentirsi offeso dalla mattina alla sera. ma spetta al Popolo l’ ultima decisione in piena liberta’, senza le sue continue interferenze, vuoi come ex Capo di Stato, vuoi come senator a vita. La Costituzione si difende da se, a noi spetta di diritto a difendere il bicameralismo bilanciato e controllato, guarda caso dal Capo dello Stato: Il Capo dello Stato autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo. Non occorre essere un politologo d’ eccezione per constatare che il personaggio nella foto nei suoi due mandati presidenziali e’ sempre stato pro-esecutivo, a discapito del parlamento, lodo piu’ lodo meno. Per me (e lo dico sempre come cultore) chi mira alla revisione della forma repubblicana e’ un fascistoide. Comunque, l’ ex Capo dello Stato, farebbe meglio a dirci cosa succederebbe al Paese, se le riforme non dovessero poi funzionare (Nota Editoriale) Medicina Pagina 10 Scientists have developed an eye drop that can dissolve cataracts I militari della Stazione di Calabritto hanno deferito all’Autorità Giudiziaria due persone ritenute responsabili di furto di acqua dalla rete idrica comunale. L’intervento degli uomini dell’Arma è scattato a seguito di una meticolosa e laboriosa attività informativa. Il Comune concessionario del servizio pubblico aveva segnalato alcune anomalie ed i Carabinieri hanno im- mediatamente predisposto dei ser- vizi, per accertare l’indebito consumo di acqua. Per rimediare agli eccessivi consumi, due persone di Calabritto, di 41 e 47 anni, proprietari di un fondo agricolo, avevano trovato il modo per “risparmiare” sulla bolletta dell’acqua, allacciandoci abusivamente sulla condotta idrica comunale: mai fatta nessuna richiesta, mai ottenuta al- cuna autorizzazione e mai pagato il relativo canone ed i consumi dell’ac- qua utilizzata principalmente per irrigare i propri campi. Il sopralluogo eseguito sul posto permetteva di individuare il punto ove era stato effettuato l’allaccio abusivo: evidente era il rattoppo in cemento apposto al piazzale per coprire le tubature manomesse. L’allaccio illegale avrebbe fruttato alle due persone un migliaio di euro, atteso che da anni utilizzavano abu- sivamente le acque comunali desti- nate all’uso civico. Alla luce delle evidenze raccolte, per i due scattava dunque la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, poiché ritenuti responsabili del reato di furto aggravato. Si erano allacciati alla rete comunale per innaffiare il proprio terreno, de- nunciate due persone Annuale festa e processione della Madonna del Carmine, Chiesa di San Pietro a Londra, il 17 Luglio 2016, presente anche il quadro della Madonna della Neve, santa protettrice del commune di Calabritto Foto, Bruno Medici Foto, Bruno Medici Foto, Bruno Medici Il quadro della Madonna della Neve, durante la carrellata dei santi , che precedono la Madonna del Carmine Foto sopra, alcuni ―seguaci‖, tra questi anche l‘ attuale Presidente della Associazione Madonna delle Neve di Calabritto, Antonio Ficetola e dietro di lui Angelo Papa Sotto, una veduta del mercatino della ―cuccagna‖ L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino martedì 2 agosto alle ore 15,30 nella Sala Giunta di Palazzo di Città, terrà una Conferenza Stampa per presentare gli eventi estivi 2016 organizzati dal Forum dei Giovani, in particolare l’Ariano Beach Forum, primo torneo di Beach Volley. Dall‘ Italia e dall‘ Estero Giogio Brignola Pagina 3 COMUNICATI Palmerini pagina 8 SUCCESSO DELLA MISSIONE IN ARGENTINA DEL TEATRO ABRUZZESE Cultura & Societa‘ A cura di Nino Bellinvia Pagine 6/7 Con XIII Seminario Internazionale CISAT di Napoli In primo piano la scrittrice Antonietta Benagiano GIAMBRA Editori Casa Editrice non a pagamento Terme Vigliatore in festa 50 anni di storia: 1996/2016 CRONACA Goracci Pagina 4 I morti che non ricordiamo. Crimini contro l‘umanità e sapone di Aleppo Pagina 9 ECONOMIA Perché i referendum come Brexit vanno maneggiati con cura Pagina 5 Varie chi siamo e.. Lu Chazzaiuolu a pagina11

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Periodico gratuito di libere e approfondite informazioni. Fondato ed edito da Carmine Gonnella (2005/2016) II edizione N. 24 July 2016

L’ INFORMAZIONE COME MEZZO DI APPROFONDIMENTO E NON INDOTTRINAMENO Siamo anche su https://issuu.com/carminegonnella e https://www.facebook.com/carmine.gonnella e su altri motori di ricerca

Free

Britalyca News Londra AUNGURIAMO A TUTTI BUONE FERIE Luglio 2016 Calabritto e dintorni Luglio 20016

Un Gionale nel Giornale . Supplemento de Bnl La Voce Alternativa. Londra

Free

MEGLIO CAPIRE

Chi ci segue sul fronte degli eventi UE, si sarà reso conto, e da tempo, che l’unità politica nel Vecchio Continente non c’è mai stata. Ora, guarda caso, si mette in dubbio anche il profilo economico dell’Europa Stellata. Per noi, forse perché avvezzi alle realtà umane e agli interessi di cordata, non ci sono, in definitiva, preoccupanti novità. Tutto è, e resterà, come sempre: col dubbio d’altri recessi. La gran Bretagna, Paese molto democratico, ha dato un segnale, forte, sulla fragilità socio/politica di un gruppo di Paesi europei, con origini e sviluppi differenti tra di loro e, qualche volta, neppure in sintonia. Lo scriviamo all’inizio di questa torrida estate per non meravigliarci, poi, se quest’inverno si dovessero verificare altri “ripensamenti”. E’ la storia del Vecchio Mondo ha farci capire che il termine “Unione” è difficile da coniugare quando i Paesi che ne fanno parte hanno problemi spesso in antitesi con altri. Fuguriamoci, poi, se si dovessero prendere in esame

quelli, e non sono pochi, che vorrebbero entrare in UE. Ma non certo per promuovere una linea di sopravvivenza comunitaria. Il globo è diviso, idealmente, in tre realtà economiche: Europa, Asia e Americhe. Il resto del mondo è un “contorno” utile, ma non indispensabile. Anche l’Italia, che ha tanti problemi suoi, si barcamena tra i “certi” e gli “indecisi”. Renzi prova a reggere il suo ruolo, ma altri Primi Ministri non sembrano

intenzionati a mettere il gioco carte improbabilmente vincenti. Meglio capire, in tempo utile, che non tutto si evolve come si vorrebbe e rimediare non sempre è consigliabile. Giorgio Brignola

Il politico e‘ un

diversaamente socale Pagina 2

Referendum riforme, Napolitano: “Mi offende chi dice di votare no per difesa

Costituzione”

He is a fascistoid Facciamo presente che le riforme costituzionali voluta anche e sopratutto dall’ ex Capo dello

Stato Giorgio Napolitano, non modificano la Costituzione, ma la forma repubblicana e l’ ordina-

mento parlamentare. Il Senatore Giorgio Napolitano e’ libero di sentirsi offeso dalla mattina alla

sera. ma spetta al Popolo l’ ultima decisione in piena liberta’, senza le sue continue interferenze,

vuoi come ex Capo di Stato, vuoi come senator a vita. La Costituzione si difende da se, a noi

spetta di diritto a difendere il bicameralismo bilanciato e controllato, guarda caso dal Capo dello

Stato: Il Capo dello Stato autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa

del Governo. Non occorre essere un politologo d’ eccezione per constatare che il personaggio

nella foto nei suoi due mandati presidenziali e’ sempre stato pro-esecutivo, a discapito del

parlamento, lodo piu’ lodo meno. Per me (e lo dico sempre come cultore) chi mira alla revisione

della forma repubblicana e’ un fascistoide. Comunque, l’ ex Capo dello Stato, farebbe meglio a

dirci cosa succederebbe al Paese, se le riforme non dovessero poi funzionare (Nota Editoriale)

Medicina Pagina 10

Scientists have developed an eye

drop that can dissolve cataracts

I militari della Stazione di Calabritto hanno deferito all’Autorità Giudiziaria due persone ritenute responsabili di furto di acqua dalla rete idrica comunale.

L’intervento degli uomini dell’Arma è scattato a seguito di una meticolosa e laboriosa attività informativa. Il Comune concessionario del servizio pubblico aveva segnalato alcune anomalie ed i Carabinieri hanno im-mediatamente predisposto dei ser-vizi, per accertare l’indebito consumo di acqua.

Per rimediare agli eccessivi consumi, due persone di Calabritto, di 41 e 47 anni, proprietari di un fondo agricolo, avevano trovato il modo per “risparmiare” sulla bolletta dell’acqua, allacciandoci abusivamente sulla condotta idrica comunale: mai fatta nessuna richiesta, mai ottenuta al-cuna autorizzazione e mai pagato il

relativo canone ed i consumi dell’ac-qua utilizzata principalmente per irrigare i propri campi.

Il sopralluogo eseguito sul posto permetteva di individuare il punto ove era stato effettuato l’allaccio abusivo: evidente era il rattoppo in cemento apposto al piazzale per coprire le tubature manomesse.

L’allaccio illegale avrebbe fruttato alle due persone un migliaio di euro, atteso che da anni utilizzavano abu-sivamente le acque comunali desti-nate all’uso civico.

Alla luce delle evidenze raccolte, per i due scattava dunque la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, poiché ritenuti responsabili del reato di furto aggravato.

Si erano allacciati alla rete comunale per

innaffiare il proprio terreno, de-

nunciate due persone

Annuale festa e processione della Madonna del

Carmine, Chiesa di San Pietro a Londra, il 17

Luglio 2016, presente anche il quadro della

Madonna della Neve, santa protettrice del

commune di Calabritto

Foto, Bruno Medici

Foto, Bruno Medici

Foto, Bruno Medici

Il quadro della Madonna della Neve, durante la carrellata dei santi ,

che precedono la Madonna del Carmine

Foto sopra, alcuni ―seguaci‖, tra questi anche l‘ attuale Presidente

della Associazione Madonna delle Neve di Calabritto, Antonio

Ficetola e dietro di lui Angelo Papa

Sotto, una veduta del mercatino della ―cuccagna‖

L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino

martedì 2 agosto alle ore 15,30 nella Sala Giunta di

Palazzo di Città, terrà una Conferenza Stampa per

presentare gli eventi estivi 2016 organizzati dal

Forum dei Giovani, in particolare l’Ariano Beach

Forum, primo torneo di Beach Volley.

Dall‘ Italia e dall‘

Estero

Giogio Brignola

Pagina 3

COMUNICATI

Palmerini pagina 8

SUCCESSO DELLA

MISSIONE IN

ARGENTINA DEL

TEATRO ABRUZZESE

Cultura & Societa‘

A cura di Nino Bellinvia

Pagine 6/7

Con

XIII Seminario Internazionale

CISAT di Napoli

In primo piano la scrittrice

Antonietta Benagiano

GIAMBRA Editori

Casa Editrice non a

pagamento

Terme Vigliatore in festa 50

anni di storia: 1996/2016

CRONACA

Goracci

Pagina 4

I morti che non ricordiamo.

Crimini contro l‘umanità e sapone

di Aleppo

Pagina 9

ECONOMIA

Perché i referendum come Brexit vanno maneggiati con cura Pagina 5

Varie chi siamo e..

Lu Chazzaiuolu

a pagina11

Britalyca News Londra ————————————————–—— 2 ———————————–—————————— Luglio 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 11 ——————————————————————–-— Luglio 2016

CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da una idea innovatrice di Carmine Gonnella. Siamo picccoli operatori dell‘ informazione libera, analiz-

ziamo e approfondiamo le tematiche scientemente e con metodo imparziale. Il poltichese da salotti e il giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun

modo. Sede: 32 Fletcher Close , Bromley , BR2 9JD. Kent

Per la pubblicita‘ e le pubblicazioni contattare l‘ editore via e-mail @ [email protected] . Siamo online e il formato cartaceo ha una tira-

tura limitata, per una copia contattare l‘ editore. Il nostro motto: “ La divulgazione e’ il nostro pane quotidiano”

Collaboratori Cronaca, Doriana Goracci (Italia) Alle politiche in Italia e all‘ Estero , il Comm. Giorno Brignola. Cultura e Societa‘ Nino Bellinvia

( Italia ) Comunicati, Goffredo Palmerini (Italia) all distribuizione e diffusione, Mario Ponzi. In redazione, Alfonso del Guercio ( G.B)

DALLA PARTE DEI CITTADINI Rubrica a cura del Comm. Giorgio Brignola

governato efficacemente senza de-mocrazia diretta. Al mio paese c'e' un vecchio detto che narra: " Quann ' la atta manca li surici abbalini", che nello specifico, vuole dire che: " Quando il cittadino smette di parteci-pare alla vita politica e sociale del Paese, il controllato diventa control-lore" Questo risponde esattamente ad una domanda che quasi tutti noi almeno una volta nella nostra vita, ci siamo posti:" Chi controlla il control-lore ?"

CON LA LA DIGITALIZZAZIONE SI POSSONO CHIUDERE TUTTI I CONSOLATI

."I Consolati se non assolvono il loro ruolo istituzionale e costituzionali

sono enti socialmente inutili e an-drebbero chiusi" Oggi con il rinnovo

decennale del passaporto, la durata d’ emissione, dovrebbe essere di-

mezzata, invece I Consolati ci impie-gono ancora in media 4 mesi, se sei

fortunato ad ottenere un' appunta-mento Dopo tutto, I Consolati ven-

nero istituiti con lo scopo di assistere e tutelare i diritti e doveri dei cittadini

italiani nel mondo. L’ assistenza in un certo modo, anche con I suoi

limiti c’e’ stata, ma come tutti sap-piamo e' venuta meno la tutela dei

diritti, sanciti dall’ articolo 35 della Costituzione repubblicana. Sia nel

passato, sia al presente un lavora-tore italiano all’ estero per far valere

i suoi diritti, vuoi lavorativi, vuoi so-ciali, deve ancora rivolgersi alle

autorita’ del Paese ospitante, anche se I Consolati dispongono di Uffici

Legali. e di assistenza sociale. Tenere aperti I Consolati solo per il

rinnovo del passaporto o per un’ assistenza sociale, tra l' altro inesis-

tente o limitata ai soliti noti, fa male e fa male sopratutto alle tasche dei

contribuenti italiani in Madre Patria ed e quindi doverosa una razionaliz-

zazione di questi Enti. Diciamola una volta per tutte:” I Consolati non

hanno mai tutelato il lavoratore itali-ano all’ estero”

Il cittadino italiano che si trova all’ estero per motivi di lavoro, di studio

o qualt’ altro, perche’ dovrebbe perdere il contatto diretto con la

Madre Patria e affidarsi ad Entri or-ganizzati male o troppo limitati e

"castosi"? Oggi con la digitalizzazi-one e’ possible un ponte diretto con

la Madre Patria ! Il passaporto ? Con la posta elettronica certificata e la

corrispondenza raccomandata, il cittadino puo’ chiederlo, al suo com-

mune di ultima residenza o di nas-cita. Per le impronte digitali ? Ci

sono i Comites,( Enti eletti democ-raticamente), che potrebbero svol-

gere il ruolo di identificazioni e di spedizioni alle prefetture italiane, o

direttamente al comune AIRE.

E MMENU MALE CA NUN

EREN'ESISTERE CCHIÙ 'E

GUERRE!!!

Di Maria Panico Moglie, mamma, nonna casalinga ed anche

Poetessa

E mmenu male ca, nun eren'esis-

tere cchiu 'e guerre!

Cca' stamme 'o 2000 e jamme sempe

peggio!

È vero, na vota nc'è stevene Musso-

lini e Hitler!

Mentre mmò nc'è sta terror'e terror-

ismo Mis'assieme ca, Fanno vedè

ancora cchiu' barbarie

Ncopp'o web! Primma, se puteva

immaggina' Sulo qualcosa e mò,

'A guerra se vive dint'a casa pro-

pria.

Cu immagini e filmati ca tè fanno

Accappuna' 'o sango dint'e vvene,

Mentre staje magnanno nu piatt'e

maccarune!

'O saccio ca sti situazioni Nc'e

riguardano a ognun'e nuje, Sulo

pecchè simme nati ncopp'a sta

Sfaccimm'e terra!

Stu munno è addeventato Na dis-

carica 'e munnezza, addò Nun c'è

sta cchiù delicatezza!

Nu criature, n'animale o nu viec-

chio... Oggi, nun valene niente

cchiù... J' che tristezza! Valori

zzero...e chesto songo 'e pochezze,

'E chesta vita ca oramai è fatt'a

ppiezze!

ALL' ASTENSIONISMO

ELETTORALE HO

SEMPRE PREFERITO

LA SCHEDA BIANCA

COME VOTO DI

SFIDUCIA "La scheda bianca e' sempre stato

un voto di sfiducia verso il legisla-tore di turno, mentre l' astension-

ismo e' solo vigliaccheria! "Anche se il voto e' un dovere

civico, a mio avviso chi si astiene al voto e' comunque solo un vigli-

acco. Chi invece vota scheda bi-anca, dichiara la propria indignazi-

one e sfiducia verso una classe politica e partitica. Quando poi si

tratta di referendum abrogrativi, l' astensionismo in questo caso fa

abbassare il quorum, mentre la scheda bianca e' un voto costrut-

tivo, perche' lo rende valido . Io all' astensionismo ho sempre preferito

la scheda bianca, a differenza dei referendum, dove il cittadino

partecipa direttamente alla deter-minazione della politica nazionale.

PUNTO! .

L' ITALIA E' SEMPRE

STATA UNA REPUB-

BLICA A DEMOCRAZIA

DIRETTA

ALL' INSAPUTA DEL

CITTADINO

Senza la partecipazione diretta dei cittadini alla vita sociopolitica del Paese, si possono vincere le elezi-oni ma non la governabilita' (Da: Autaforismo 2016) Il mio aforisma si esplica da solo. Badate bene che l' attuale de-grado istituzionale (altrimenti non saprei come definirla questa enne-sima crisi istituzionale ) e' iniziato nel 93 con la modifica del sistema elettorale in Costituzione, basato sul voto a suffragio universale diretto, libero ed eguale e l' Itali-cum e' solo il penultimo tassello. Ci sono solo due sistemi elettorali democratici, il proporzionale plu-ralista e il maggioritario uninomi-nale, tutti gli altri , dal mattarellum all' attuale italicum, sono solo dei derivati inefficaci, dove come ab-biamo spesso ribadito, facilita la vittoria ma non la governabilita', perche' nessun paese puo' essere

L' "EMERITO", GIORGIO

NAPOLITANO, PRIMA DI

SPARARE SUL

COSTITUENTE, RIVEDA

IL RUOLO DEL

LEGISLATORE

Queste le sue parole:" Noi amiamo la Costituzione per i principi e i valori a cui non rinunceremo, ma su come funziona lo Stato, l'opera dei costituenti non e' stata perfetta e lo sapevano anche loro che bi-sognava sanare le debolezze, os-sia un governo debole e una insta-bilita' cronaca" Io, ho sempre detto che:" In politica se si resta seduto troppo sulla stessa sedia, dopo un po' au tomat icamente sca t ta l ' usocap ione" , d ive rsamente detto,Giorgio Napolitano per nove anni e' venuto meno come legislatore, adesso vuole fare il nuovo costituente. Domanda: " In nove anni, quante volte l' "emerito Presidente non ha autorizzato dei disegni di legge di iniziativa del Governo? Risposta, mai! Anzi nel corso dei suoi nove anni di ruolo istituzionale, ha autorizzato dei lodi salva delinguenti, bocciati poi dalla Consulta, perche' incostituzionali. La ragione essenziale per cui il costituente ha dato il compito al Capo dello Stato di vigilare sui governi, e' per evitare conflitti istituzionali tra gli organi legislativi, facendo appunto da bilanciere. Il costituente nei suoi principi e valori ha dato delle precise indicazioni e direzioni, poi ovviamente spettava al legislatore incamminarsi per la retta strada, ovverossia, governare, amministrando il Paese nell' interesse esclusivo della Nazione. Se nel passato ed ancora oggi i governi sono deboli e instabili non e' da attribuire al costituente, ma all' incapacita' del legislatore di d i r i g e r e e a m m i n i s t r a r e responsabilmente la Repubblica. Se il legislatore e' alla ricerca di piu stabilita' legislativa, applichi in toto, in principi e i valori della Costituzione.

LA QUESTIONE

MERIDIONALE...

La politica si accorge che esiste la questione meridionale sono

quando succedono episodi catastrofici

Tutti sappiamo (tranne la politica) che questione meridionale e' stata "partorita" dall' Unita' (si fa per dire ) d' Italia. Purtroppo (e sotto-lineo ancora) la questione merid-ionale e' poltica piu' sociale, economica o culturale: " Dividi e Impera". In altre parole la politica vuoi a livello nazionale e a quello

locale, non sara' mai volutamente in grado (purtroppo) di trovare delle misure riparatorie per bilanciare il divario, perche' con un Sud alla pari, in campagna elettorale i par-titi , non avrebbero nessun caprio espiatorio su cui basare le promesse legislative, questo prin-cipio vale anche per il debito pub-blico. Eppure basterebbe trovare il comune denominatore per risolvere sia la questione meridionale sia la riduzione o cancellazione dell' enorme debito, diversamente detto per poter curare una malattia oc-corre conoscerne le cause.

BICAMERALISMO

BILANCIATO E

AUTONOMIA

LEGISLATIVA DEL

PARLAMENTO

Questa in primis e' la ragione di base, per cui il Parlamento non e' stato in grado di modificare la sec-onda parte della Costituzione con la maggioranza qualificata. Anni fa (molti) un mio amico mi chiese, quale fosse secondo me la forma repubblicana che non dovrebbe mai essere oggetto di revisione costituzionale. La mia risposta era ed e': " Bicameralismo bilanciato e autonomia legislativa del Parlamento". Il Parlamento nel nostro stato di diritto e' l' unico or-gano elettivo sovrano, con l' essen-ziale compito di legiferare (art. Cost 72) , mentre spetta ai governi, quello di amministrare nell' inter-esse comune lo Stato, applicando le leggi e i dettami costituzionali (art. Cost. 95), Una qualsiasi altra forma, si chiama oligarchia, o se preferite dittadura dei pochi. L' attuale classe politica sta con-fondendo la legislatura con la gov-ernabilita. In democrazia il giorno dopo l' elezioni, si deve sapere quale forza politica ha avuto il man-dato dal popolo di formare il gov-erno che dovra' amministrare lo Stato per i prossimi 5 anni. Questa si chiama rappresentativita'. Il popolo e' sovrano sole se e' rap-presentato da un Parlamento autonomo. L' autonomia del Parla-mento e' dettata dall' artico 67: " Ogni membro del Parlamento rap-presenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di man-dato." Badate bene che se il cos-tituente avesse voluto contemplare un' oligarchia come quella che verra' fuori con le riforme costituzi-onali renziane, avrebbe optato per una sola camera, spostando il mandato imperiale ai partiti e ai loro capi.

Pur nel periodo estivo, i Lettori ci scrivono e il loro interesse è la prova migliore d’aver imboccato la strada giusta per un contatto più personale per chi segue “Britalyca”.

Il signor F.E., da oltre venticinque anni nel Regno

Unito, è perplesso sui seguiti del “Brexit” che prevede

l’Uscita della Gran Bretagna

dall’Unione Europea.

E’ troppo presto per esprimere delle opinioni,

anche politiche, sulla vicenda..Aspettiamo

l’autunno o, meglio, fine anno, per esprimere le

nostre considerazioni; dopo aver esaminati i fatti nel

concreto. Il signor G.D. di York ci ha

inviato un fax per una

conferma. Crede d’averci

identificati come vecchi” collaboratori de “La Voce degli

Italiani”, storica testata di Brixton.

Lo confermiamo. Siamo stati collaboratori de “La Voce” dal

1966 al 2011, anno di definitiva chiusura della

testata. Quarantacinque anni al servizio dell’informazione per gli italiani d’oltre Manica.

Nessun paese puo' essere governato efficacemente senza democrazia diretta e senza la

partecipazione diretta dei cittadini alla vita sociopolitica del Paese, si possono vincere le

elezioni ma non la governabilita'

Alcuni aforismi dalla raccolta ―AUTAFORISMO‖ di Carmine Gonnella

We humans spend half of our lives to accumulate treasures and the other to

regret for too many social injustices

Poverty is one of the worst forms of torture that man has conceived, for the exploitation of his species, and those who still believe that you are born poor, or is a fool, or is a

complit

Al mondo non esisteranno mai democrazie

ma solo dittature dei pochi

Se i piccoli dal basso facessero di piu' i

grandi avrebbero meno da fare

Gli inglesi sono sempre stati cugini di tutti

ma fratelli di nessuno

Il reato di tortura sarebbe piu' efficace se venisse esteso anche alla poverta'

Quello di Dio e' stato un cammino a circuito chiuso, dall' Ebraismo al Cristianesimo, dal Cristianesimo all' Islam e dall' Islam indietro

all' Ebraismo

L' unica Guerra Santa e' quella per una completa secolarizzazione

Tutti riconoscono i propri difetti, tranne

gli' ipocriti, perche' sanno bene come

cammuffarli

Il mondo non si cambia da solo, per volonta'

divina o ad opera della politica, ma si

cambia solo cambiando se stessi

E

N

Z

O

A

P

I

C

E

L

L

A

Il politico e‘ un diversaamente

socale (da: Autaforismo 2106

Britalyca News Londra ————————————————— 10 ————————————————————–—— Luglio 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 3 ————————————————————–———- — Luglio 2016

A whole lot better

than surgery.

Researchers in the US have

developed a new drug that can be

delivered directly into the eye via

an eye dropper to shrink down and

dissolve cataracts - the leading

cause of blindness in humans.

While the effects have yet to be

tested on humans, the team from

the University of California, San

Diego hopes to replicate the find-

ings in clinical trials and offer an

alternative to the only treatment

that ’ s currently available to cata-

ract patients - painful and often

prohibitively expensive surgery.

Affecting tens of millions of people

worldwide, cataracts cause the

lens of the eye to become progres-

sively cloudy, and when left un-

treated, can lead to total blindness.

This occurs when the structure of

the crystallin proteins that make up

the lens in our eyes deteriorates,

causing the damaged or disorgan-

ised proteins to clump and form a

milky blue or brown layer. While

cataracts cannot spread from one

eye to the other, they can occur

independently in both eyes.

Scientists aren ’ t entirely sure

what causes cataracts, but most

cases are related to age, with

the US National Eye Institute re-

porting that by the age of 80, more

than half of all Americans either

have a cataract, or have had cata-

ract surgery. While unpleasant, the

surgical procedure to remove a

cataract is very simple and safe,

but many communities in develop-

ing countries and regional areas do

not have access to the money or

facilities to perform it, which means

blindness is inevitable for the vast

majority of patients.

According to the Fred Hollows

Foundation, an estimated 32.4

million people around the world

today are blind, and 90 percent of

them live in developing countries.

More than half of these cases were

caused by cataracts, which means

having an eye drop as an alterna-

tive to surgery would make an in-

credible difference.

The new drug is based on a natu-

rally-occurring steroid called lanos-

terol. The idea to test the effective-

ness of lanosterol on cataracts

came to the researchers when they

became aware of two children in

China who had inherited a congeni-

tal form of cataract, which had

never affected their parents. The

researchers discovered that these

siblings shared a mutation that

stopped the production of lanos-

terol, which their parents lacked.

So if the parents were producing

lanosterol and didn ’ t get cata-

racts, but their children weren ’ t

producing lanosterol and did get

cataracts, the researchers pro-

posed that the steroid might halt

the defective crystallin proteins

from clumping together and form-

ing cataracts in the non-congenital

form of the disease.

They tested their lanosterol-based

eye drops in three types of experi-

ments. They worked with human

lens in the lab and saw a decrease

in cataract size. They then tested

the effects on rabbits, and accord-

ing to Hanae Armitage at Science

Mag, after six days, all but two of

their 13 patients had gone from

having severe cataracts to mild

ITALIANI I Connazionali all’estero, che hanno mantenuto la loro originaria cittadinanza, sono poco più di quattro milioni. Quindi, ancora una fitta schiera che continua a mantenere contatti con la Madre Patria. Non solo per rapporti di parentela, ma anche per interessi concreti che, nonostante i tempi

difficili, continuano a esserci. Certo è che le contraddizioni nei confronti della nostra Comunità d’oltre frontiera ci sono sempre tutte. Anche sotto il profilo normativo. Infatti, i Parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero, facendo obbligatoriamente parte dei partiti nazionali, non sono mai stati nella condizione di presentare e discutere in Parlamento proposte normative specifiche per gli elettori all’estero. Come se il loro status non facesse più parte della realtà nazionale. Ora, sulla questione desideriamo tornare per evitare, come spesso ancora accade, che l’Italia del XXI Secolo sia annoverata solo come Paese delle immigrazioni angosciose. La pubblica opinione, anche in questo 2016, è assai più informata sulle problematiche di chi, dall’altra sponda del Mediterraneo o da Oriente, cerca in Europa una nuova dimensione di pace e di

sopravvivenza. Però, il detto “lontano dagli occhi, lontano dal cuore” non dovrebbe trovare accoglimento nei confronti degli italiani nel mondo. Sarebbe troppo comodo e, oggettivamente, riprovevole. C’è da rivedere, ma sul serio, i profili della loro “rappresentatività”. In tutte le sue forme normative. Del resto, il Potere Legislativo continua a tener conto, solo marginalmente, delle esigenze degli italiani d’oltre confine. Riteniamo, invece, che il tempo delle “promesse” sia concluso. Con la conseguente riconsiderazione del ruolo degli italiani all’estero anche nelle questioni nazionali. Mentre è ancora tutta da verificare la legge sulla riforma del nostro Parlamento, col probabile tramonto del “bicameralismo perfetto”, non è

neppure sicura la formula”dei18 parlamentari”, prevista dalla Legge Tremaglia. C’è ancora da decidere, tra l’altro, sul voto dei lavoratori civili di mare e dell’aria che si trovano in aree internazionali al momento del voto in Patria. Una volta sistemati, ma sul serio, gli obiettivi della “rappresentatività”, ci sono da riscoprire quelli della “partecipazione” efficiente. Come a scrivere che, accanto al voto postale, sollecitiamo l’introduzione del voto elettronico e anche di quello presso le nostre sedi diplomatiche. Del resto, la Legge 459/2001, dopo oltre quindi anni di vita, non è stata mai rivisitata. Non costerebbe molto farlo. Ci sarà qualcuno, più coerente degli altri,

intenzionato a offrire spessore al nostro scrivere? L’interrogativo coinvolge anche la riforma, per ora solo numerica, del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE). Essere italiani “altrove” ha una valenza che chi intende continuare a fare politica non può più sottovalutare. Quindi, italiani nel mondo; ma sempre italiani con gli stessi diritti e doveri (ma questi non mancano mai) di chi vive nella Penisola.

L’IPOTECA Ci aspettano ancora momenti difficili. La vita degli italiani è sempre stata in salita. Cambiare è essenziale. Pena il tracollo dell’economia. Di fatto, i problemi della Penisola non troveranno facili sfoghi. Tramontato il liberismo, non troverà sistemazione il progressismo. Eppure, nel bene come nel male, si tira avanti. Anche questo, nella disgrazia, è uno dei miracoli italiani. Vivere di fantasia è sempre meglio che sopravvivere senza illusioni. Ma non lo diamo a

vedere.

Se ne sono, però, accorte le nostre tasche. La politica della formica non è stata migliore di quella della cicala e la ripresa, quando ci sarà, non la percepiamo prossima e generalizzata. I sacrifici hanno vanificato ogni “credo”, ogni fiducia negli aspiranti Condottieri del Bel Paese. Le sfumature non reggono al fortunale che ci portiamo dietro da anni. Così, accanto alle impressioni, rimangono tante drammatiche

certezze. E’ il nostro potere legislativo che dovrebbe, prima di tutto, essere più coerente. Chi s’interesse ai problemi degli altri, o così dovrebbe, svolge un “mestiere”sempre più collegiale. Da qualche tempo, “maggioranza” ed “opposizione” rappresentano estremi che si toccano. Chi governa ha solo bisogno della “non” sfiducia. Per il resto è lasciata all’iniziativa dei singoli

fare o rompere le “correnti” d’intesa. Se tutti siamo stati chiamati a “tirare avanti” lo facciano anche i Parlamentari. Però, chi oserebbe sperare tanto? Non il Governo che si regge per la loro interessata benevolenza, né la fitta schiera di chi ancora vive a Palazzo Madama e a Monte Citorio con tutti i “benefit” annessi e connessi. Intanto, il sistema monocamerale è ancora da venire. Insomma, tutto sembrerebbe rimandato alla riforma del nostro organismo legislativo. Non prima dell’anno prossimo. Intanto, la “china” e vivere con una manciata d’Euro il mese è difficile, confusamente difficile. Non a caso, c’è chi comincia a rimpiangere il passato e a temere, a ragion veduta, l’immediato futuro. Se la classe politica non va più in “Paradiso”, è anche sicuro che non prenderà la strada per l’”Inferno”. Per i Parlamentari è

cambiato poco; rispetto agli elettori che si sono visti privare del necessario. Non esiste neppure più la parvenza di una squadra del “Buon Governo” e il Potere Legislativo, purtroppo, non è delega popolare da troppo tempo. Guardare al domani resterà un problema. Anche perché il nostro futuro in Europa è già impegnato.

SOPRAVVIVERE Come si vive in Italia? O, meglio, come si riesce a sopravvivere? Un interrogativo che, proprio per il suo seguito quotidiano, ci siamo posti prima che riprenda il dialogo tra i “sordi”della politica. Da noi, se si è attenti ai prezzi, non sono i generi alimentari a porci insormontabili

problemi. Insomma, di fame non si muore; anche se la consolazione, in questo nuovo Millennio, ci sembra modesta. In città, ma ancor meglio in campagna, con circa Euro 400 mensili si può acquistare il vitto necessario per una famiglia di quattro persone. Anche se non si vive di solo pane. Chi è inquilino ha un canone da pagare. Per i proprietari, le spese di straordinaria amministrazione

continuano a lievitare e le imposte immobiliari falciano i contenuti, utili. Poi, ci sono le utenze. Almeno gas e luce. Lasciamo stare il telefono fisso che può essere egregiamente sostituito dal portatile con scheda pre pagata. Per il resto, ma non solo per gli imprevisti, c’è solo da contare sulla buona sorte. Mantenere un’autovettura è sempre più difficile; anche se i prezzi dei mezzi di pubblico trasporto sono elevati e si prevede un successivo rincaro per il prossimo anno. Ci si veste con poco e i locali sono sempre meno frequentati. Tenuto che col prezzo di un caffè si può acquistare mezzo chilo di pasta. Si legge anche meno. Intanto, sui quotidiani le notizie sono sempre le stesse e per la “nera” c’è sempre la televisione il cui canone non ci abbandonerà mai. Il numero dei licenziati e dei cassaintegrati, nell’ultimo semestre si è stabilizzato. Chi ancora è occupato

ha da fare i conti con un futuro sempre più incerto che non consente di fare progetti. Una famiglia tipo (quattro persone) con un reddito (lordo) non superiore a 10.000 Euro l’anno è indigente. Al di sotto è palesemente in povertà e avrebbe bisogno della pubblica assistenza per evitare il collasso. Le tensioni sociali sono sempre meno contenibili e la ragione non può essere che dalla parte di chi chiede lavoro e non promesse che cadono nel nulla. I politici, nessuno escluso, hanno fatto il loro tempo. Il momento del cambiamento è prossimo. Come sarà la Penisola del dopo “riforme”? Un altro interrogativo che, per ora, non trova risposta e provoca molte preoccupazioni. Resta, però, certo che non si può solo provare a “sopravvivere”.

cataracts or no cataracts at all.

Finally, they tested the eye drops

on dogs with naturally occurring

cataracts. Just like the human lens

in the lab and the rabbits, the dogs

responded positively to the drug,

with severe cataracts shrinking

away to nothing, or almost nothing.

The results have been published

in Nature.

"This is a really comprehensive

and compelling paper - the strong-

est I ’ ve seen of its kind in a dec-

ade," molecular biologist Jonathan

King from the Massachusetts Insti-

tute of Technology ( MIT ) told

Armitage. While not affiliated with

this study, King has been involved

in cataract research for the past 15

years. "They discovered the phe-

nomena and then followed with all

of the experiments that you should

do - that ’ s as biologically relevant

as you can get."

The next step is for the researchers

to figure out exactly how the lanos-

terol-based eye drops are eliciting

this response from the cataract

proteins, and to progress their re-

search to human trials.

Scientists have developed an eye drop that can

dissolve cataracts

Dall‘ Italia e dall‘ Estero A cura di Giorgio Brignola

Britalyca News Londra ————————————————— 4 ——————————————————–-—–— Luglio 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 9 ———————————————–———— — Luglio 2016

Non è stato interrotto

nessun programma

televisivo, Rai o

Mediaset, per le bombe su 4

ospedali di Aleppo e un quinto fuori città, tantomeno per le 11 vittime

dell'attentato kamikaze a un

checkpoint in un quartiere nord di

Baghdad, giammai per le 80

persone uccise e i 200 feriti a Kabul,

in pieno giorno, inoltre

Medio Oriente.

Era la fine di aprile del 2016

quando scrivevo C‘era una volta l‘

ospedale di Aleppo in Siria.

In quei tragici giorni di prima-

vera morirono bambini, pazienti

infermieri e medici, sotto i bombar-

damenti,tra cui il dr.Mohammad

Wassim Maaz, direttore medico

dell'Ospedale pediatrico ad Aleppo,

Which EU

Country Has the

Most Citi-

zens Living

Abroad?

the United Kingdom

Immigrants vs. expats

While the U.K. votes to approve the Brexit and leave the E.U. to stop the inflow of foreign immigrants, the fact that 4.9 million of its own citizens are living in other countries goes unmentioned.

For that matter, when was the last t ime you even heard the term “immigrant” used in connec-tion with U.K. citizens, or citizens of any developed western country? Instead, we call them “expats,” a word which carries very different connotations, but means basically the same thing. Here is how W i k i p e d i a d e f i n e s t h e m (immigrant, expatriate). An immigrant is a person who moves to another country.

An expatriate (often shortened to expat) is a person temporarily or permanently residing, as an immi-grant, in a country other than that of their citizenship. In theory, the meanings are essen-tially the same (by some definitions immigrant includes only permanent residents). But in practice, there is almost no overlap.

I spent a few years working in Lon-don, along with several other Americans, some of whom are still there. And never did I think of my-self as an immigrant or hear any of my fellow expats described as im-migrants. Likewise, immigration may be the single most discussed topic in this year’s U.S. presidential election, but not once have I heard Mexican farm workers living in the U.S. (permanent or temporary) de-scribed as expats.

What’s the difference?

I n t h e i r c o m m o n u s a g e , an immigrant is someone from a poor country who moves to a rich country looking for a better life. An expat is someone from a rich country who goes to work abroad.

The fact that we have two different terms, one for people from rich countries and one for people from poor countries, is just one clear illustration of how silly our way of talking about immigration is here in the West.

Where are the facts?

As discussed in a previous post, public opinion about immigration has become a deciding factor in some of the most impor-tant geopolitical events in the world.

Views on immigration have shaped the world’s response to the refugee crisis, our policies on the war on terror, and this year’s U.S. presi-dential race. Yet, the basic facts about immigration almost never come up at all in the debate.

How well do we know the basic facts about immigration? Here’s what a study by IPSOS has to say.

“How many immigrants are there?”

F o r s u c h a fundamental question, developed countries around the world are terribly misinformed. Many believe the num-ber to be several times higher than reality. “How big is the Muslim

population?”

One of the major concerns around immigration is the risk of terrorism by Islamic extremists. How well do countries know the size of their Muslim populations?

At the low end, Germans believe their Muslim population to be 3.2x bigger than it actually is. At the high end, Hungarians overstate their Muslim population by 70x! What these numbers mean

A few months ago I posted another “perceptions-vs-reality” graphic

(Support for ISIS in the Muslim World), which some people misun-derstood to be an argument for a particular political view. So in this case, I want to make sure I don’t send any wrong messages about what my point in all this is.

Do these numbers mean the U.K. is wrong to leave the E.U.?

No. Personally, I really don’t know whether the U.K. made the right decision or not. And maybe peo-ple’s views would be the same regardless of anything mentioned here.

What these numbers do highlight is the silly way we talk about immigra-tion here in the West.

If “too many immigrants” is going to be our reason for making important decisions (and who knows, maybe it should be), “how many immi-grants are there?” is a question we should be able to answer. And be-fore taking measures to stop immi-gration, we should be brave enough to acknowledge we also have countrymen who live abroad as immigrants and benefit from the immigration policies of other coun-tries. Fonte : http://metrocosm.com/

Doriana Goracci.................Cronaca

Sono una blogger in copy left da circa dieci anni e mi piace impegnarmi appena possibile nel giornalismo partecipativo, usando

il cestino come mezzo non per scaricare le notizie inutili ma quelle piccole e preziose e spesso sotto traccia.

ECONOMIA

supportato dall'IDA Associazione

Medici Indipendenti.

Aveva 36 anni, fidanzato,sperava

di sposarsi nei prossimi mesi. Era

l‘ultimo pediatra residente nei

quartieri di Aleppo. Medici Senza

Frontiere a Gaziantep, in Turchia,

ne ricordavano la professionalità,

la dedizione, il rifiuto di partire per

non abbandonare le decine di

migliaia di bambini che aveva in

cura. «Cosa farebbero senza di me

tutti questi bambini? Chi si occu-

perebbe di loro?», rispondeva via

email e WhatsApp a tutti coloro

che lo invitavano a mettersi in

salvo.

L'Associazione dei medici in-

dipendenti (Ida) in Siria

ha denunciato che un neonato è

morto, spiegando che l'apporto di

ossigeno al piccolo è stato inter-

rotto dopo un raid contro la strut-

tura sanitaria, il secondo nell'arco

di dodici ore: "I medici potevano

solo urlare ai colleghi di proteg-

gere i bambini".

Mi sembrava il minimo dedicare

10 righe, anche se non sono una

giornalista iscritta a nessun Ordine.

O basta lavarsi le mani con l'

ecologico sapone di Aleppo?

"Questa settimana in Siria più di

20 bambini sono stati uccisi in

attacchi aerei a Manbij e un ra-

gazzo di 12 anni è stato brutal-

mente assassinato ad Aleppo":

questa la denuncia di Hanas

Singer, rappresentante Unicef in

Siria, dove 35.000 bambini sono

intrappolati a Manbij, 80 chilo-

metri ad Est di Aleppo, estate in

I morti che non ricordiamo. Crimini contro l’umanità e sapone di Aleppo

Britalyca News Londra ————————————————— 8 ————————————————————–—— Luglio 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 5 ———————————————————–—–— Luglio 2016

spettacolo teatrale che abbiamo

costruito sugli emigranti italiani in

Argentina.

Quindici giorni di italianità, di

cultura italiana, di incontri -

conferenza sulla commedia

dell‘arte tenuta il 4 luglio 2016

presso la Società Italiana di

Unione e Benevolenza - e di

racconti. Quindici giorni

accompagnati per mano dagli

amici della "Famiglia Abruzzesa"

sotto la guida del presidente,Cav.

Marcelo Castello,che non

finiremo mai di ringraziare. Quelli

dell'Abruzzesa, assieme al Console

Generale d'Italia Giuseppe

D'Agosto, sono stati i veri motori

delle nostre azioni.

Ci siamo conosciuti qui in

Argentina,esattamente un anno fa.

Da subito abbiamo immaginato un

progetto sulla diffusione della

cultura teatrale. Il teatro come

veicolo; consapevolezza, radici,

memoria, "idioma", maschere

italiane, cultura italiana. Dopo

quindici giorni registriamo

entusiasmo e vicinanza in ogni

ambiente frequentato. Ed è la

verità, fuori da ogni cerimoniale e

senza toni trionfalistici. È la verità,

gli argentini - italiani di origine e

non - ci hanno spalancato,a tutti i

livelli, le porte e i cuori. C'è fame e

c'è sete, di confronto, di relazione.

Potremmo fare mille esempi e

raccontare mille episodi.

Proviamo a svelare il "noccio",

l'essenza, il centro di tanto

interesse per l'Italia e la sua gente.

Tutti vogliono capire e conoscere

meglio l'Italia perché l'Italia è un

pezzo d'Argentina. Un pezzo. I

nostri emigranti sono diventati

negli anni italoargentinos, sono

entrati nella carne viva di questa

nazione sudamericana. Decine e

decine di migliaia. Gli italiani

fanno parte di quel meraviglioso

impasto che è l'Argentina.

Tutti qui sono curiosi, non solo i

"tanos", di comprendere meglio

l'Italia e la sua cultura. Tutti

vogliono sapere su quel pezzo di

identità argentina che si chiama

"Italia". E non è, ripetiamolo, un

affare esclusivo per soli emigranti,

con il carico di figli e nipoti, del

nostro amato stivale. È oramai

l'Italia ...un pezzo d'Argentina.

L'italiano (persona), con il suo

specifico, è entrato nella vita

sociale e culturale del Paese

"condizionando" in una certa

misura l'identità nazionale.

A Berazategui siamo stati ospiti

con lo spettacolo ―Tanos‖ presso il

Circolo Ricreativo Abruzzese.

Una serata memorabile, 200

spettatori in lacrime e felici,

partecipazione e condivisione alle

stelle.Infine a Buenos Aires siamo

stati ospiti con ―Tanos‖ presso il

Circuito Teatrale Baracas –

Teatro Comunitario Argentino, di

cui è direttore artistico Ricardo

Talento. Qui abbiamo registrato,

con 150 spettatori, il grande favore

del pubblico argentino in generale,

non italiano di origine. Se

possiamo trarne un giudizio, darne

un conto oggettivo: grande

Soddisfazione per le attività

teatrali realizzate dal 18 giugno

al 14 luglio 2016 a

Rosario, Berazategui e Buenos

Aires.

diStefano Angelucci Marino e

Rossella Gesini *

LANCIANO (Chieti) –Siamo

rientrati da qualche giorno in

Abruzzo, a Lanciano,

dall‘Argentina. Quindici giorni a

Rosario, l'Argentina profonda,

autentica. Quindici giorni di teatro

fatto con 250 ragazzi degli Istituti

―Dante Alighieri‖ e ―Edmondo De

Amicis‖impegnati in laboratori

teatrali in italiano da 5-6 incontri

l‘uno, un lavoro certosino nelle

scuole guidato e realizzato da

Rossella Gesini.E con gli adulti,

15 gli iscritti, in un "taller" di

commedia dell'arte svoltosi presso

i locali della ―Famiglia

Abruzzesa‖. E finalmente con il

pubblico a teatro,

pressoPlataformaLavarden, il 2

luglio 2016, con 500 spettatori,

per condividere la nostra ultima

fatica di scena, "Tanos", lo

apprezzamento per la storia e per

lo specifico di cultura teatrale

italiana che abbiamo rappresentato,

con le maschere della Commedia

dell‘arte e con i Burattini d‘arte.

Vogliamo infine ringraziare la

Regione Abruzzo e il CRAM, il

Teatro Stabile d‘Abruzzo, la

Provincia di Chieti e il Comune di

Lanciano. Infine, tutti gli

Abruzzesi incontrati in Argentina.

*responsabili del Progetto “Teatro

in Argentina‖,realizzato dal Teatro

tare gli elettori a portare a termine

il lavoro dando corso al processo

referendario – rimediando alle

pecche del referendum sulla Brexit

– per scoprire veramente quale tipo

di Brexit preferisce il Paese.

Il prossimo referendum dovrebbe

chiedere agli elettori di approvare

o respingere l‘opzione non-Ue che

implicherebbe il cambiamento

minore, ovvero l‘adesione allo

Spazio economico europeo come

hanno fatto Norvegia e Islanda. Un

referendum del genere verrebbe

sostenuto da elettori pro-europei e

dai ―Leaver‖ moderati, e osteg-

giato dai fautori più accaniti della

Brexit. Mettendo fine all‘in-

certezza che regna al momento, la

vittoria dei ―sì‖ limiterebbe il

danno economico e aiuterebbe a

r i u n i f i c a r e i l P a e s e .

Una vittoria dei ―no‖ farebbe

capire che gli elettori sono disposti

a pagare uno scotto economico più

alto per controllare l‘immigrazione

dall‘Ue (cosa che i membri See

non possono fare). In tal caso, gli

elettori sarebbero invitati ad ap-

provare o bocciare la fase succes-

siva dell‘uscita dall‘Ue, ovvero la

proposta di delegare al governo il

negoziato di un accordo di libero

scambio con l‘Ue, simile a quello

che ha il Canada. Se anche

quest‘opzione venisse cassata, il

governo non avrebbe altra scelta se

non quella di ridisegnare da zero

gli scambi commerciali del Regno

Unito all‘interno dell‘Organizzazi-

one mondiale del commercio.

Questo iter concentrerebbe l‘atten-

zione dell‘elettorato sui meriti di

quesiti precisi, fase per fase: la

posta in gioco e i compromessi

sarebbero chiari. Se le intenzioni di

voto possono essere state influen-

zate dall‘opinione che gli inglesi si

erano fatti dei politici a capo dei

due schieramenti, il prosieguo non

lascerebbe più spazio a fraintendi-

menti o strumentalizzazioni. L‘e-

sercizio aprirebbe una strada meto-

dica e trasparente verso un futuro

solido per il Regno Unito, benché

pur sempre di molto inferiore agli

standard di chi preferiva restare.

(Traduzione di Francesca Novajra

Tra le varie reazioni dei leader di

tutto il mondo allo shock Brexit, ce

n‘è una che non va ignorata: quella

inaspettata del presidente russo

Vladimir Putin. Anziché esultare

per l‘ultimo duro colpo sferrato

all‘Unione europea, Putin ha criti-

cato duramente i leader inglesi per

aver dimostrato «arroganza e su-

perficialità… su questioni di vitale

importanza per il Regno Unito e

per l‘Europa in generale».

Venendo da Putin, quella critica

alla democrazia diretta potrebbe

essere tacciata di autoritarismo.

Ma ci sono Stati con credenziali

democratiche inappuntabili che

condividono il timore di Putin, non

ultima la Germania, la cui Costi-

tuzione vieta il referendum per

evitare che un altro demagogo lo

usi per porre fine alla democrazia e

allo Stato di diritto, come fece Hit-

l e r .

Il promotore della Brexit, Boris

Johnson, nel suo discorso dopo la

vittoria, ha fornito un punto di

vista diverso: la questione della

permanenza del Regno Unito

nell‘Ue poteva essere decisa solo

«rimettendola al popolo inglese».

Ma allora quando è il caso di ricor-

rere allo strumento referendario

nelle grandi democrazie moderne?

Dipende dalla domanda che viene

p o s t a a g l i e l e t t o r i .

È bene ricordare gli altri due refer-

endum indetti dal Regno Unito

negli ultimi cinque anni: quello

sull‘indipendenza della Scozia, nel

2014 e quello assai meno memora-

bile, sulla riforma del sistema elet-

t o r a l e n e l 2 0 1 1 .

In genere, gli elettori vedono il

voto referendario come un modo

per protestare contro poteri fa-

COMUNICATI

Palmerini Goffredo

Italy

SUCCESSO DELLA MISSIONE IN ARGENTINA DEL

TEATRO ABRUZZESE

tanti non andrebbero delegati agli

u m o r i d e l l ‘ e l e t t o r a t o .

Il referendum sull‘indipendenza

della Scozia, che toccava questioni

simili di identità e di Stato, ha for-

nito una lezione diversa e più con-

creta. La posta in gioco non poteva

essere più alta, ma era legittimo

sottoporla ai cittadini perché la do-

manda era inequivocabile per tutti:

«La Scozia dovrebbe diventare in-

dipendente?» L‘elettorato espresse

in primo luogo quello che pensava

dell‘indipendenza scozzese più che

lasciarsi trasportare da altre ques-

t i o n i .

La lezione è chiara: i referendum

popolari si devono fare solo quando

non ci sono possibili fraintendimenti

su quanto alta (o bassa) sia la posta

in gioco. Questo ridurrebbe il ris-

chio di venire sviati da considerazi-

oni secondarie (e nel caso di do-

mande dove la posta in gioco è più

bassa, come nel referendum del

2011 sulla riforma elettorale, non si

dovrebbe percepire la forte prefer-

e n z a d e l g o v e r n o ) .

Il referendum sulla Brexit non ha

superato il test e non c‘è da stupirsi

che giornali come il Washington

Post titolino: «Gli inglesi stanno

googlando freneticamente che cos‘è

l‘Ue e ne sono usciti solo da qualche

ora». E poi il referendum aveva

un‘altra pecca fondamentale e fa-

tale: la scelta tra ―Remain‖ e

―Leave‖ era una falsa scelta. Se

l‘opzione ―Remain‖ era chiara,

quella del ―Leave‖ non faceva che

dare una direzione con tante destina-

z i o n i p o s s i b i l i .

Un referendum così mal formulato

non avrebbe mai dovuto essere sot-

toposto ai cittadini. Ma essendo

impossibile tornare indietro, ora il

Parlamento inglese dovrebbe invi-

vorevoli o contrari a qualche altra

questione, più che soffermarsi sul

quesito in sé. Rispetto alle normali

elezioni dove gli elettori non ven-

gono chiamati a esprimersi su una

questione isolata e devono sop-

pesare la loro avversione verso il

governo in carica rispetto al rischio

di un‘alternativa ancor meno allet-

tante, la consultazione referendaria

è emotivamente più appagante.

Questo effetto euristico viene am-

plificato quando la percezione è

che la domanda sia di scarsa rile-

vanza. Un classico esempio fu il

referendum indetto dalla Francia

nel 1969, quando gli elettori ig-

norarono le astruse riforme costi-

tuzionali sui quali erano chiamati a

esprimersi, preoccupati più che

altro dalla dichiarazione del presi-

dente Charles De Gaulle che aveva

annunciato le sue dimissioni se il

referendum avesse perso.

La vittoria dello schieramento del

―Leave‖ nel referendum della

Brexit ha tanto l‘aria di essere stata

una protesta del genere. Se la do-

manda posta agli inglesi era più

pregnante rispetto a quella posta ai

francesi su questioni di revisione

costituzionale, non lo era abbas-

tanza da dissuadere gli elettori da

farsi trasportare da altre motivazi-

oni, prima fra tutte la voglia di

dare un bello schiaffo simbolico

all‘establishment (pro-europeo),

pensando di pagare uno scotto

minimo nella peggiore delle

ipotesi. Prima o poi gli elettori

capiranno che lo scotto di una

Brexit sarà molto più salato ris-

petto alla soddisfazione che si può

trarre da un gesto simbolico del

genere. E molti si renderanno

conto che cambiamenti così impor-

Perché i referendum come Brexit vanno maneggiati con cura Di Christopher Granville

L' Unione Europea non

sara' mai un' unione di

fatto, perche' la stragrante

maggioranza degl' Stati

membri, hanno aderito solo

per covenienza e non

perche' ne condividevano i

valori (da: Autaforismo

2016)

Britalyca News Londra ————————————————— 6 ———————————————————–—–——–-- Luglio 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 7 ——————————————————–—— — — Luglio 2016

terario»? Per noi la risposta è

stata sì. Per noi, un’opera di

narrativa (ha continuato) rien-

tra in quell’ambito che pos-

siamo definire letteratura, e un

saggio può racchiudere auten-

tico pensiero, a una condizione

nient’affatto generica, ma con-

creta e tangibile: nell’istante in

cui mostrano una crepa del

tempo, una crisi della contem-

poraneità, un abisso in cui tutte

le convinzioni dominanti sem-

brano sprofondare e affiora un

mondo nuovo e sconosciuto‖.

Ed è così che nel maggio del

2012 nacque l‘idea di realizzare

un qualcosa di nuovo che rius-

cisse a ritrovare i testi dimenti-

cati dalla grande editoria, ca-

paci di regalare emozioni e val-

ori che volevamo condividere

con altri e con un progetto cul-

turale di sicuro spessore scien-

tifico, che tendesse a mediare

antico e moderno, in un alter-

narsi di preziosi recuperi e

nuove proposte. Un‘idea che ha

portato meritatamente al suc-

cesso la Casa Editrice che or-

ganizza anche il concorso

―Terra nostra‖. Solo nello

scorso mese di giugno, sono

stati presentati con successo

diversi libri stampati dalla

GIAMBRA Editori, tra i quali:

―I protagonisti siete voi‖ di

Mimmo Nania; ―Spadino il mo-

nello dello Stretto‖ e ―Spadino

alla ricerca delle Grotte dei

Venti‖ di Sebastiano Plutino;

―Ritorno di Garibaldi in Sicilia

- Piazza Roosevelt‖ di Gino

Trapani; ―Il carnet di Croquis di

un liutaio‖ di Fabio Ba-

lotta. Inoltre, tra i libri più

r i c h i e s t i , r i -

cordiamo: "Caravaggio in Si-

cilia. L'ultima rivoluzione‖ di

Andrea Italiano e ―Giuseppe

Caruso nell'Olimpo della Scala‖

di Pippo Flandina. Per ogni in-

formazione: GIAMBRA Editori

- Viale Delle Terme, 69 - 98050

Terme Vigliatore (Me); tel. +39

0 9 0 9 7 8 3 0 0 2 ; e -

mail: [email protected] -

[email protected]

Nelle foto: il logo GIAMBRA

Editori; la copertina di due dei

libri più richiesti: ‖Caravaggio

in Sicilia. L'ultima rivoluzione‖

di Andrea Italiano e ―Giuseppe

Caruso nell'Olimpo della

Scala‖ di Pippo Flandina.

Anche quest‘anno la prof.ssa An-

tonietta Benagiano è stata in primo

piano al Seminario Internazionale

CISAT di Psicologia, Psicoterapia

e Letteratura Arteterapia, giunto

alla sua tredicesima edizione con

l‘adesione della Presidenza della

Repubblica. Si è tenuto a Napoli e

sono state due giornate cultural-

merito dell’ICI, autrice di romanzi

(ricordiamo l'ultimo "Berlino-

Roma e viceversa"), racconti, sil-

logi poetiche, saggi, drammi,…

Spesso presente anche in giurie

letterarie e d‘arte e come relatrice,

pubblicista e convegnista anche

dell‘Istituto Italiano di Cultura di

Napoli di cui è direttore e fonda-

tore il prof. Roberto Pasanisi, già

docente in prestigiose Università

estere, italianista, scrittore, poeta,

editore e tanto altro ancora. A lui

la scrittrice ha subito espresso

gratitudine per l‘onore dell‘invito e

accennato alle tante attività cul-

turali e di benessere sociale dallo

stesso organizzate. Grande attenzi-

one è stata rivolta al discorso della

Benagiano, introduttivo al suo

brano di prosa ―Pausa‖, dalla

stessa letto suscitando grandissimo

interesse. Ha parlato dell‘imper-

ante monismo tecnologico, della

cultura prometeica, del mondo del

vendere e del comprare che non dà

spazio alla sostanza vera delle

emozioni e dei sentimenti, banaliz-

zati e omologati oltre che liquidi,

al pensiero ―divergente‖. Si è,

quindi, soffermata sul cyberspazio

che influenza i processi identitari,

sul ‗dimidiamento‘ fra dimensione

reale e virtuale delle generazioni

che non sono come i ―nativi digi-

tali‖, ecc. Ha poi presentato il vol-

ume ―E piove in petto una dol-

cezza inquieta‖. Antologia di poe-

sia italiana contemporanea (ICI,

Napoli 2016, a cura e con dotta

prefazione di Roberto Pasanisi). E‘

partita dalla montaliana dolcezza

inquieta, emozione complessa e di

efficace pregnanza, per avviare un

velocissimo excursus sulla vexata

quaestiose le emozioni abbiano a

che fare con la ragione o siano

indipendenti, annunciando il pen-

siero di Platone e Aristotele, di

Cartesio e Spinoza, di Pascal,

Hobbes e Kant, la teoria di James e

Lange, il pensiero di Darwin, gli

assertori della teoria monistica e di

quella dualistica, le teorie neurobi-

ologiche, in particolare Damasio.

Apprezzati anche gli interventi di

tutti i convenuti, iniziando dalla

prof. Maria Peruzzini e prose-

guendo di Antonio Di Casola,

Ivana Sorrentino, Natalizia Pinto,

Sara Pontoglio, Stefano Zangheri,

Fausto Russo, Marinella Galletti,

Giovanni Teresi, Germana Caroli,

Germana Alberti, Silvia Kajon,

Laura Piacentini, Grazia Ferrara,

Stefano Zangheri, Oriana Andri-

ani, Daniela Poggiolini, Filomena

Castaldo, Anthony Cristiano e di

a l t r i a n c o r a . A p p r e z z a t i

gli interventi musicali dei gio-

vanissimi e affermati Edoardo

Pieri (chitarrista) e Roberta Nobile

(flautista). Ha concluso il prof.

Roberto Pasanisi.

mente vivaci ed entusiasmanti per gli

apporti teorici e pratici di psicologi,

psicoterapeuti, psichiatri, filosofi, let-

terati e artisti sul tema Psicologia,

Psicoterapia e arte: il mondo delle

emozioni

A presiedere la II Sessione del semi-

nario è stata proprio la prof. An-

tonietta Benagiano, scrittore bene-

Nei giorni 25 e 26 giugno Terme Vigliatore ha festeggiato i 50 anni di storia del comune. La manifestazione ―Terme in Festa‖, patrocinata dalla Regione Sicilia, è stata organizzata dall‘Amministrazione Comunale con la collaborazione della Pro Loco di Terme Vigliatore e di diversi gruppi di cittadini. E‘ stato inoltre creato un annullo postale celebrativo e una mostra filatelica. Tra gli eventi più rappresenta-tivi: Sfilata dei Fiori ―Flower

Parade‖ (si è snodata lungo le vie

cittadine con carri, gruppi a piedi,

bici, amici a quattro zampe e mo-

tociclette, tutti addobbati in tema

floreale ed è stata presentata

da Stella Giunta e Pippo Basile);

esibizione del musicista Giuliano

Sommerhalder; gigantesca mon-

golfiera alta quanto un palazzo di

dieci piani; esposizione di prodotti

tipici; artigianato locale; Liceo

Artistico di Terme Vigliatore in

esposizione; cabaret; Scuole di

Danza; abiti in passerella; Siciliani

Doc; MELAGODO Group; moto

in esposizione

HD365 e altro an-

cora. La festa per i

50 anni di autono-

mia è stata anche

festeggiata con una

mega torta a forma

di fiore, realizzata

dai bar del territo-

rio, e con un an-

nullo filatelico di

Poste Italiane e del

Circolo filatelico

―Longano‖ di Bar-

cellona Pozzo di

Gotto che ha anche

organizzato un‘ap-

prezzata Mostra

filatelica e carto-

fila. Da diverse

località sono giunti

i filatelisti e gli

appassionati richia-

mati che, oltre ad

utilizzare le mag-

nifiche cartoline

filateliche prepa-

rate dal Circolo

f i l a t e l i c o

"Longano", hanno

fatto apporre l‘an-

nullo filatelico

anche su cartoline da

loro preparate, come

ha fatto l‘artista

Giuseppe Messina.

Magnifiche le carto-

line annullate con le

sue opere ―Omero‖ e

― U l i s s e a r c i -

ere‖ (sculture) e ―Il

momento del tra-

passo‖ e ― Segni in-

franti di antica cul-

tura‖ (dipinti).

In poche parole ri-

cordiamo ai lettori

che il comune

di Terme Vigliatore

(7.246 abitanti.) oc-

cupa una posizione

geografica di privile-

gio nel versante Nord

-orientale del Tirreno, al centro

dell'affascinante Golfo che si pro-

fila da Capo Milazzo al promonto-

rio di Tindari. Vigliatore prende il

nome dal vicino fiume omonimo

(chiamato Vigilator in età romana)

e Terme dagli stabilimenti termali

presenti nella zona. Tutta questa

zona faceva parte del comune di

Castroreale, da cui si è distaccato il

28 giugno 1966, costituendo il

comune autonomo di Terme

Vigliatore, che ingloba le varie

frazioni. La sede comunale è

nell'ex Castroreale Terme, zona in

cui sorgono gli stabilimenti termali

famosi per la cura di malattie res-

piratorie, cutanee e del fegato e del

ricambio. Terme Vigliatore può

essere ritenuta detentrice di un

patrimonio storico - culturale,

paesaggistico e ambientale che

merita di essere salvaguardato,

tutelato e valorizzato.

Tra i motivi di richiamo di Terme

Vigliatore vi è anche la ―Villa Ro-

mana‖, unico esempio di villa ro-

mana di lusso di un certo livello

nell'ambito della storia artistica

della Sicilia dell'alto Impero (I°-

II° sec. d.C.).

Per altre informazioni segnaliamo i

sito: www.comune.termevigliatore.

me.it

Nelle foto: una delle cartoline

filateliche: 1966-2016 50° Anniver-

sario dell’Autonomia -

Terme Vigliatore: cartolina dell'ar-

tista Giuseppe Messina con annullo

filatelico sul retro.

CULTURA & SOCIETA’ a cura di Nino Bellinvia

XIII Seminario Internazionale CISAT di Napoli

In primo piano la scrittrice Antonietta Benagiano

GIAMBRA Editori Casa Editrice non a pagamento

La GIAMBRA Editori è

una giovane casa editrice

siciliana NON A PAGA-

MENTO nata da una ven-

tennale attività nel settore

della tipografia, unita alla

professionalità di uno

staff di collaboratori con

esperienza pluriennale nel

campo del desktop pub-

lishing e della grafica. E‘

diretta dall‘attivissimo

Pierangelo Giambra, che

ci è stato presentato

dall‘artista Giuseppe

Messina (sue diverse op-

ere pubblicate). L‘editore

ci ha parlato della storia e

della nascita della sua

Casa Editrice, sottolineando

che non l‘ha chiamata

―Giambra Edi tore‖, ma

―Giambra Editori‖ perché vor-

rebbe che tutte le opere che gli

passano sottomano rimangano

in eredità ai posteri. ―Dar vita

ad una nuova casa editrice era

per noi un’impresa non da poco

che richiedeva una risposta

preliminare a una domanda

essenziale: è possibile al giorno

d’oggi, dove è caduta ogni dis-

tinzione tra letteratura e intrat-

tenimento, tra narrativa letter-

aria e narrativa commerciale,

concepire l’attività editoriale

ancora come un «progetto let-

Terme Vigliatore in festa 50 anni di storia: 1996/2016