Britalyca 27

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Periodico gratuito di libere e approfondite informazioni. Fondato ed edito da Carmine Gonnella (2005/2016) II edizione N. 28 Nov. 5/12 /2016 Siamo anche su https://issuu.com/carminegonnella e https://www.facebook.com/carmine.gonnella e su altri motori di ricerca Marynzia Panico Borrelli Moglie, mamma e adesso più che mai nonna… NU PURPO 'E VITA! ' A vita è comme nu purpo, Tè piglia, t'arravoglia, Tè porta pe' ll'orizzonti e, Ttè fa vedè meraviglie! ' E vvote po' t'affonne e, Strozza accussì fforte... Facennete murì 'e collera! Stu purpo 'e vita, tene forza cu chi È ttienner'e core e, a mmuso duro, Tè pigli'a cavece nculo! Ma 'e vvote, cu essa se vence pure, Si tè sbatte nfacci'o muro! Tante songo 'e vicissitudini da vita purpajola E tu, aspiett'o mo- mento cu pacienza e, Chin'e cun- tradizioni! Nc'è sta chi aspetta tanto e chi More cuntento! Chi soffre, Chi tene mente e penza ca Ppè jsso, maje ven'o mumento! Ma, chell'invece na vota 'o n'ata 'A morte nc'è sorprende e... Vvene pe' tuttu quante! … E menu male...io dico intanto Dall’ Italia e dall’ Estero Giogio Brignola Pagina 3 COMUNICATI Goffredo Palerini Pagina 10 CRONACA Doriana Goracci Pagina 4 Pagina 12 Novembre 2016 CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da una idea innovatrice di Carmine Gonnella (G.B) . Siamo picccoli operatori de ll’ informazione libera. Analizziamo e approfondiamo le tematiche politiche e culturali scientemente con metodo imparziale. Siamo online e il formato cartaceo ha una tiratura limitata. Per una copia solo per la lettura, contattare l’ editore. Il nostro mo tto: L’ INFORMAZIONE COME MEZZO DI APPROFONDIMENTO E NON INDOTTRINAMENO Collaboratori Cronaca, Doriana Goracci (Italia) Alle politiche in Italia e all’ Estero , il Comm. Giorno Brignola (Italia) Cultura e Societa’ Nino Bellinvia ( Italia ) Comunicati, Goffredo Palmerini (Italia) all distribuizione e diffusione, Mario Ponzi. (G. B.) In redazione, Al- fonso del Guercio ( G.B) Il Punto di Arnaldo De Porti ( Italia) Edito e pubblicato da Britalyca News Londra, Sede: 32 Fletcher Close , Bromley , BR2 9JD. Kent Sino a quando l’ Italia sara’ una Democrazia a sovranita’ limitata, sara’ sempre il legislatore a stabilirne I limiti Una Costituzione va revisionata, solo se non applicabile Non e’ vero che gli inglesi sono freddi, ad eccezione dei Servitori dello Stato, che vengono assunti, solo se geneticamente modificabili Abbiamo il reato di omicidio, ultimamente anche quello di fem- minicidio, purtroppo manca solo quello che li somma: l’ umanicidio Il reazionismo e l' attuale liberismo, ostacolo il progressismo cultural L’ unica cosa al Mondo a cambiare alla velocita’ della luce e’ il linguaggio, mentre la vita sociale e economica resta inalterata AUTAFORISMO di Carmine Gonnella Per carpire il principio che si nasconde dietro un’ aforisma, occorre individuare la parola chiave o voglio vivere in un Mondo, dove i soldi comprano solo altri soldi e non le vite delle persone L' unico errore fatto dai padri costituenti, e' stato quello di dividere la Costituzione in comma e non in unici articoli, dando la possibilita' al legislatore di interpretarli a proprio uso e comsumo Se negli anni settanta avessi minimamente immaginato la metamorfosi subita dalla sinistra, avrei spostato i miei cannoni I legislatori leggono le Costituzioni solo per sentito dire Il modo piu’ efficace di dare una buona educazione ai figli e’ trattarli da adulti La Costituzione e’ piu’ facile interpretarla che carpirne l’ essenza” HA VINTO LA DEMOCRAZIA IL messaggio del popolo e’ chiaro: “Giu’ le mani dalla nostra Costituzione e il voto libero, eguale e personale” E ADESSO ? Un consiglio disinteressato dall' estero, Il Capo dello Stato (sentito i presidenti..) sciolga il Parlamento e indica elezioni antipate a Marzo, con il vecchio sistema elettorale dei nostri padri costituenti, il proporzionale secco, l' Italia ha bisogno di un nuovo inizio. Il messaggio del Popolo e' stato chiaro:" Giu' le mani dalla nostra Costituzione e dal voto libero, eguale e personale" Se si dovesse andare all' elezioni anticipate, come auspicano le opposizioni con l'Italicum vi riporterebbe automaticamente al porcellum. I tempi per fare o riformare l' Italucum o una nuova legge elettorale al Senato non ci sono, Matteo Renzi, doveva si' salire al Colle, ma per discutere con Mattarella la nuova Italia, invece di dimettersi e lavarsene le mani. Mentre in Italia vince il NO all’ estero si confonde la lettera di Matteo Renzi con la Costituzione Cultura & Societa A cura di ino Bellinvia Alla paagine 6/7 VARIE CHI SIAMO Ultima pagina Britalyca News Londra FREE Britalyca News Londra IL PUNTO di Arnaldo De Porti Pagina 9 SPECIALE REFERENDUM 2016 La differenza essenziale tra una tornata elettorale ed una referendaria e' che quella referendaria non ha niente a che vedere con la politica,ma con la propria coscienza di ogni e coloro che la strumentalizzano per fini politici o per partito preso, lo fanno in cattiva fede ( Pagine 2/5 ) Asli Erdogan Pagina 8 Banche popolari, la palla alla Consulta. I ricorrenti: “Se riforma incostituzionale scatteranno rimborsi e risarcimenti” Pagna 11

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Periodico gratuito di libere e approfondite informazioni. Fondato ed edito da Carmine Gonnella (2005/2016) II edizione N. 28 Nov. 5/12 /2016

Siamo anche su https://issuu.com/carminegonnella e https://www.facebook.com/carmine.gonnella e su altri motori di ricerca

Marynzia Panico Borrelli

Moglie, mamma e adesso più che mai

nonna…

NU PURPO 'E VITA! '

A vita è comme nu purpo,

Tè piglia, t'arravoglia,

Tè porta pe' ll'orizzonti e, Ttè fa

vedè meraviglie! '

E vvote po' t'affonne e, Strozza

accussì fforte...

Facennete murì 'e collera!

Stu purpo 'e vita, tene forza cu

chi È ttienner'e core e, a mmuso

duro,

Tè pigli'a cavece nculo! Ma 'e

vvote, cu essa se vence pure, Si tè

sbatte nfacci'o muro!

Tante songo 'e vicissitudini da

vita purpajola E tu, aspiett'o mo-

mento cu pacienza e, Chin'e cun-

tradizioni!

Nc'è sta chi aspetta tanto e chi

More cuntento! Chi soffre, Chi

tene mente e penza ca Ppè jsso,

maje ven'o mumento! Ma,

chell'invece na vota 'o n'ata

'A morte nc'è sorprende e...

Vvene pe' tuttu quante! …

E menu male...io dico intanto

Dall’ Italia e

dall’ Estero

Giogio Brignola

Pagina 3

COMUNICATI

Goffredo Palerini

Pagina 10

CRONACA

Doriana Goracci

Pagina 4

Pagina 12 Novembre 2016

CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da una idea innovatrice di Carmine Gonnella (G.B) . Siamo picccoli operatori dell’

informazione libera. Analizziamo e approfondiamo le tematiche politiche e culturali scientemente con metodo imparziale. Siamo

online e il formato cartaceo ha una tiratura limitata. Per una copia solo per la lettura, contattare l’ editore. Il nostro motto:

L’ INFORMAZIONE COME MEZZO DI APPROFONDIMENTO E NON INDOTTRINAMENO Collaboratori Cronaca, Doriana Goracci (Italia) Alle politiche in Italia e all’ Estero , il Comm. Giorno Brignola (Italia) Cultura e

Societa’ Nino Bellinvia ( Italia ) Comunicati, Goffredo Palmerini (Italia) all distribuizione e diffusione, Mario Ponzi. (G.B.) In redazione, Al-

fonso del Guercio ( G.B) Il Punto di Arnaldo De Porti ( Italia)

Edito e pubblicato da Britalyca News Londra, Sede: 32 Fletcher Close , Bromley , BR2 9JD. Kent

Sino a quando l’ Italia sara’ una Democrazia a sovranita’ limitata, sara’ sempre il legislatore a stabilirne I limiti Una Costituzione va revisionata, solo se non applicabile Non e’ vero che gli inglesi sono freddi, ad eccezione dei Servitori dello Stato, che vengono assunti, solo se geneticamente modificabili Abbiamo il reato di omicidio, ultimamente anche quello di fem-minicidio, purtroppo manca solo quello che li somma: l’ umanicidio Il reazionismo e l' attuale liberismo, ostacolo il progressismo cultural L’ unica cosa al Mondo a cambiare alla velocita’ della luce e’ il linguaggio, mentre la vita sociale e economica resta inalterata

AUTAFORISMO di Carmine Gonnella Per carpire il principio che si nasconde dietro un’ aforisma, occorre individuare la parola

chiave

o voglio vivere in un Mondo, dove i soldi comprano solo altri soldi e non le vite delle persone L' unico errore fatto dai padri costituenti, e' stato quello di dividere la Costituzione in comma e non in unici articoli, dando la possibilita' al legislatore di interpretarli a proprio uso e comsumo

Se negli anni settanta avessi minimamente immaginato la metamorfosi subita dalla sinistra, avrei spostato i miei cannoni I legislatori leggono le Costituzioni solo per sentito dire Il modo piu’ efficace di dare una buona educazione ai figli e’ trattarli da adulti La Costituzione e’ piu’ facile interpretarla che carpirne l’ essenza”

HA VINTO LA DEMOCRAZIA

IL messaggio del popolo e’ chiaro: “Giu’ le mani dalla nostra Costituzione e il voto libero, eguale e personale”

E ADESSO ? Un consiglio disinteressato dall' estero, Il Capo dello Stato (sentito i presidenti..) sciolga il Parlamento e indica elezioni antipate a

Marzo, con il vecchio sistema elettorale dei nostri padri costituenti, il proporzionale secco, l' Italia ha bisogno di un nuovo inizio. Il messaggio del

Popolo e' stato chiaro:" Giu' le mani dalla nostra Costituzione e dal voto libero, eguale e personale" Se si dovesse andare all' elezioni anticipate,

come auspicano le opposizioni con l'Italicum vi riporterebbe automaticamente al porcellum. I tempi per fare o riformare l' Italucum o una nuova

legge elettorale al Senato non ci sono, Matteo Renzi, doveva si' salire al Colle, ma per discutere con Mattarella la nuova Italia, invece di dimettersi

e lavarsene le mani. Mentre in Italia vince il NO all’ estero si confonde la lettera di Matteo Renzi con la Costituzione

Cultura & Societa

A cura di ino Bellinvia

Alla paagine 6/7

VARIE CHI SIAMO

Ultima pagina

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Londra

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EE

Britalyca News Londra

IL PUNTO di Arnaldo De Porti

Pagina 9

SPECIALE REFERENDUM 2016 La differenza essenziale tra una tornata elettorale ed una referendaria e' che quella referendaria non ha niente a che vedere con la politica,ma con la

propria coscienza di ogni e coloro che la strumentalizzano per fini politici o per partito preso, lo fanno in cattiva fede ( Pagine 2/5 )

Asli Erdogan

Pagina 8

Banche popolari, la palla alla Consulta. I ricorrenti:

“Se riforma incostituzionale scatteranno rimborsi e

risarcimenti” Pagna 11

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Pagina 2 Novembre 2016

IL BICAMERALISMO PERFETTO O PARITARIO E'

SOLO UNA LEGGENDA METROPOLITANA

Quel bicameralismo paritario che oggi il Parlamento sta mettendo in discussione con queste ennesime riforme dopo quelle del 2005, e' solo una leggenda metropolitana. Facciamo presente che se l’ attuale senato eletto a suffragio universal e diretto e su basi territoriali e non nazionali ci deve essere un motiv0 ben preciso; ed e’ quello di un bi-cameralismo bilanciato. Il Senato fu elaborato (anche se implicitamente) dai padri costituenti per garantire piu’ espressione alle amministrazi-oni territoriali. In altre parole I sena-tori eletti in lombardia, avrebbero dovuto salvaguardare gli interessi della lombardia e via dicendo. Questo non e’ mai avvenuto, perche’ il senato nel corso dei de-cenni, si e’ concentrato piu’ sulle politiche dei governi che di quelle locali. Che volete di piu’ da questa Costituzione !!! Il libero mandato non fa di una Na-zione una Democrazia (autocit) “I membri del Parlamento eserci-tano le loro funzioni senza vincolo di mandato” questo e’ quanto si leggere all’ articolo 67 sulla nuova Costituzione, e questo e’ quell che si leggeva sullo Statuto albertino durante la monarchia:” I Deputati rappresentano la Nazione in gener-ale, e non le sole Province in cui furono eletti. Nessun mandato im-perativo pu loro darsi dagli Elettori” Vedete qualche differenza ? Io no…Perche’ anche con la Repubblica, nessun mandato imperativo da parte del cittadino elettore. La questione e’ un altra: “ In una de-

I’ Italia e’ il Paese dove, il politico non sente, il garante non vede e il popolo non parla

mocrazia rapprentativa, come dicono sia la nostra:” Rappresen-tare la Nazione, significa rappre-sentare l’ elettorato, altrimenti il voto sarebbe un vuoto a perdere. Io da cittadino mi pongo spesso questa domanda: “ Se il candidato da me scelto, non mi rappresenta in Parlamento, a cosa serve vo-tare?. Fin qui, siamo tutti d’ac-cordo che il libero mandato senza regole non e’ un metodo democ-ratico. Noi di alternative ne abbiamo a sufficienza , ma spetta alla politica trovare delle soluzioni equilibrate

UNA RIFORMA SCRITTA DA TRUFFALDINI

Esplico ..Come si fa a dire che Il Parlamento si compone della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, con la sola Camera dei Deputi che rappres-senta la Nazione, mentre all' arti-colo 67:" I membri del Parlamento esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato" Ovverossia libero mandato e immunita' anche al Senato. E' come dire che i futuri senatori non rappresentano la Nazioner nel suo insieme ma se stessi o peggio i migliori sponsors. Era necessario modificare la rap-presentaticita' nazionale, compli-cando il tutti aggiungendo un' altro comma all' articolo 55:" Ciascun membro della Camera dei deputati rappresenta la Nazione. Attenzi-one a non fare lo stesso sbaglio che si fece nel 2001 dagli amici di Matteo Renzi nel devolvere la sanita' e la scuola alle regioni. Oggi tutti sappiamo in che condizi-oni si trovano, che per risanare le scuole, stiamo chiedendo l' elemosina all' Europa. In effetti modficando il libero mandato e la rappresentativa' del legislatore nazionale, si revisiona di fatto la forma Repubblicana.(art' Cost. 139]

DAL BICAMERALISMO PARITARIO AD UN

MOMOCAMERALISMO IMPERFETTO

Se il 4 di dicembre il Popolo a sua insaputa, dovesse confermare ,

come e' gia' avvenuto in passato, ci troveremo al cospetto di una Cam-era de Deputati che rappresentano la Nazione nel suo insieme e di un Senato che non si chi o cosa rappre-senteranno, una cosa e' certa anche loro avranno, pru essendo nominati dalle regioni e comuni, il libero man-dato e l' immunita', mentre il resto delle rappresentanze locali, dov-ranno soppostare al volere dei loro capi.

IL PROPORZIONALE SECCO CON LE PREFERENZE E’ IL METODO ELETTORALE PIU’ DEMOCRATICO AL

MONDO

Sono sempre stato per il proprorzi-onale secco, datemi anche del nos-

talgico se volete. I fatti pero’ sono questi: (1) voto a

suffragio universale e diretto, in per-fetta sintonia con gli articoli 56/58 (2) le preferenze , secco senza nessun

sbarramento, danno la facolta al cittadino sovrano piu’ scelta e di

qualsiasi genere , in perfetta sintonia con l’ articolo 49e l’ articolo 48: “Il

voto è personale ed eguale, libero e segreto

Capisco che molti lo associano alla prima Repubblica. Detto cio’ una domanda e doverosa: “ Durante la “cosidetta” prima Repubblica I parlamenatri corrotti o corruttibili (per non parlare dei criminali che poi sono finite morti o in galera) chi li ha candidati? I partiti ! E allora perche’ penalizzare il Popolo con dei sistemi antidemocratic e incostituzionali, come il mattarellum, il porcellum e l’ italicum ? Non dimentchiamo che il propozionale secco con le preferenze e’ in perfetta sintonia con il principio pluralista, sancito dalla Costituzione : “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.” I partiti nel candidare cittadini d’ origine indubbia, hanno violato il quarto comma dell’ articolo 48:” Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.” Con l’ aggravante di non aver mai fatto una legge dello Stato adeguata . I rest my case your Honor...

INTRODUZIONE IN COSTITUZIONE DEI

REFERENDUM CONSULTIVI O DI

INDIRIZZO

I referendum di indirizzo , o

consultivi, andavano inseriti

all’ articolo 138 abolendo il

referendum confermativo,

lasciando la revisione della

seconda parte della Costi-

tuzione al solo Parlamento

con maggioranza qualificata

Ecco come veniva fuori l’ arti-

colo 138:

Le leggi di revisione della

Costituzione e le altre leggi

costituzionali sono adottate da

ciascuna Camera con due

successive deliberazioni ad

intervallo non minore di tre

mesi, e sono approvate a

maggioranza dei due terzi di

ciascuna Camera nella seconda

votazione.

Al fine di favorire la

partecipazione dei cittadini alla

determinazione delle politiche

pubbliche, la legge

costituzionale stabilisce

condizioni ed effetti di

referendum popolari

propositivi e d’indirizzo,

nonché di altre forme di

consultazione, anche delle

formazioni sociali. Con legge

approvata da entrambe le

Camere sono disposte le

modalità di attuazione..

l' articolo 71 non andava modi-

ficato, anche perche' sin dal

1948 le iniziative legislative

popolari hanno sempre avuto

lo stesso valore delle leggi or-

dinarie e quindi avrebbero

dovuto avere lo stasso iter-

parlamentare

Britalyca News Londra Pagina11 Novembre2016 Britalyca News Londra

LE RIFORME MAI FATTE

Se queste riforme avessero previsto anche (1) l’ abolizione totale di tutti i quorum, l’

elezione del Capo dello Stato e la revisione della Costituzione con i soli due terzi del

Parlamento (2) L’ equiparazione delle iniziative legislative popolari a quella delle leggi

ordinarie (3) La mozione di sfiducia personale a tutti gli eletti (gia’ in Costituzione) e (4) un

unica legge elettorale, non avrei votato una sola volta, bensi’ 50 milioni di volte

al rimborso”. La Banca d’Italia,

infatti, ha stabilito la sospensione

a tempo indeterminato del

diritto dei soci recedenti a ottenere

il pagamento delle loro azioni al

prezzo stabilito.

Qualora la Consulta dovesse

ritenere incostituzionali le norme,

gli effetti potrebbero essere molto

rilevanti sotto il profilo

economico-finanziario:

“Guardando alla sola Banca

popolare di Milano, il mancato

pagamento del diritto di recesso

esercitato dai soci potrebbe

tradursi in un esborso di 400 mil-

ioni, senza considerare le richieste

di risarcimento danni di chi ha

deciso di vendere direttamente le

azioni sul mercato a 0,28-0,30

euro, contro i 0,49 del prezzo di

recesso”, dice Giovanni Bian-

chini, presidente di Lisippo,

un’importante associazione di

azionisti Bpm e tra i promotori del

ricorso assieme all’Adusbef. E

non finisce qui: “Anche i soci

delle Popolari non quotate, come

la Vicenza e Veneto Banca –

dice Bianchini – potrebbero far

valere il loro diritto e chiedere i

danni alla Banca d’Italia. Bi-

sognerà vedere più avanti gli ef-

fetti, ma ciò che è chiaro è che il

governo ha scritto una legge coi

piedi che rischia di tradursi in

un boomerang”. Il Consiglio di

Stato ha dunque sollevato la ques-

tione di legittimità costituzion-

ale dell’articolo 1 del decreto con-

vertito in legge il 24 marzo 2015

su due punti precisi: in primo

luogo, nella parte in cui prevede

(la banca) il potere di decidere l’es-

clusione del rimborso “finendo in

tal modo per creare

una irragionevole situazione di

conflitto di interesse” e anche nel

fatto che attribuisce alla società “il

potere di introdurre deroghe a dis-

posizioni del codice civile e ad

altre norme di legge, dando così

vita a un’inedita forma di delegifi-

cazione di fonte negoziale”. Infine,

un ulteriore punto critico è rappre-

sentato dalla previsione della circo-

lare secondo la quale “non saranno

ritenute in linea con la riforma op-

erazioni da cui risulti la detenzione,

da parte della società holding

riveniente dalla ex popolare, di una

partecipazione totalitaria o

maggioritaria nella spa bancaria”.

A proposito di questo, nell’ordi-

nanza del Consiglio di Stato si

legge che “la predetta limitazione

risulta priva di base legislativa e

appare, oltre che non necessaria per

realizzare le finalità della riforma,

foriera di una irragionevole dis-

parità di trattamento tra i soci delle

ex popolari (privati della possibilità

di esercitare il controllo) e ogni

altro soggetto che partecipi al capi-

tale azionario (cui, invece, tale

possibilità resta riconosciuta)”.

Insomma, si tratta di una sonora

bocciatura per il governo e per la

Banca d’Italia che mette a nudo

tutti i limiti e tutta l’improvvisazi-

one con la quale è stata fatta una

riforma altresì necessaria e attesa

da anni. Basti pensare ai danni pro-

dotti dalla governance delle banche

popolari, che ha garantito

l’inamovibilità dei gruppi dirigenti,

intrecci perversi di inter-

essi, rapporti impropri con la

politica e l’imprenditoria lo-

cale che hanno portato al collasso

moltissime banche un tempo flo-

ride. I casiVicenza, Etru-

ria, Veneto Banca – per citare i

principali – sono sotto gli occhi di

tutti. Improvvisazione, fretta e

forse anche “interessi particolari”

di alcuni banchieri vicini al gov-

erno si sono tradotti in un pastroc-

chio legislativo che aggiunge ulte-

riore benzina all’incendio della

crisi bancaria italiana. Chi pagherà

i danni?

Fonte Il fatto Quotidiano

che “il diritto al rimborso […]

possa essere limitato (anche con la

possibilità, quindi, di esclud-

erlo tout court) e non, invece, sol-

tanto differito entro limiti tempo-

ralipredeterminati e con previsione

di un interesse corrispettivo”. E, in

secondo luogo, “nella parte in cui

attribuisce alla Banca d’Italia il

potere di disciplinare le modalità

di tale esclusione, nella misura in

cui detto potere viene attribuito

anche in deroga a norme di

legge”. Il problema qui è che a Via

Nazionale viene attribuito “un po-

tere di delegificazione in bianco,

senza previa e puntuale indicazi-

one, da parte del legislatore, delle

norme legislative che possono

essere derogate”. Sono questi i

punti sui quali, per dirla con Bian-

chini, “il governo ha legiferato

con i piedi”.

Quanto alla Banca d’Italia, il Con-

siglio di Stato ritiene che

la circolare attuativa sia affetta

da vizi laddove pre-

scrive modifiche statutarie dirette

a introdurre nello statuto “la clau-

sola che attribuisce all’organo con

funzione di supervisione strategica

[…] la facoltà di limitare o rinvi-

are, in tutto e in parte, e senza lim-

iti di tempo il rimborso delle azi-

oni del socio uscente e degli altri

strumenti di capitale computabili

nel CET1, anche in deroga a dis-

posizioni del codice civile e ad

altre norme di legge”. Inoltre,

l’ordinanza individua

“ulteriori vizi propri” nel fatto che

in sostanza attribuisce al debitore

“C’è un giudice a Berlino, peccato

che il suo giudizio sia un

po’ tardivo”. Con questa battuta

il professor Marco Vitale, tra i

firmatari del ricorso, com-

menta l’ordinanza con cui

il Consiglio di

Stato ha sospeso in via cautelare

la circolare della Banca d’I-

talia che contiene le misure at-

tuative per la trasformazione

delle banche popolari in spa. “Si

tratta di una grande vittoria –

spiega Vitale – il cui impatto

pratico sarà giocoforza limitato,

poiché nel frattempo molte delle

banche interessate dal provvedi-

mento del governo si sono già

trasformate in società per azioni”.

Molte, ma non tutte: le assemblee

di Popolare di Bari e Popolare

di Sondrio sono già state convo-

cate ma non si sono ancora svolte:

“La soluzione migliore –

dice Fausto Cappelli, uno degli

avvocati che ha presentato ricorso

– è rinviare le due assemblee.

Dobbiamo aspettare la Corte cos-

tituzionale per avere certezze

sul diritto di recesso e per dire ai

soci come comportarsi”.

Infatti, l’ordinanza del Consiglio

di Stato ha rinviato alla Corte

Costituzionale la circolare di

Bankitalia perché presenta “profili

di non manifesta infondatezza”

sotto il profilo della legittimità

costituzionale in particolare per

quanto riguarda la limitazione del

diritto di recesso e “appare affetta

da vizi derivati nella parte in cui

disciplina l’esclusione del diritto

Banche popolari, la palla alla Consulta. I ricorrenti:

“Se riforma incostituzionale scatteranno rimborsi e

risarcimenti”

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Pagina 10 Novembre 2016 Pagina 3 Novembre 2016

Col 2017, la politica dovrebbe avere uno spirito rinnovato. Forse, non solo negli uomini. Il cambio generazionale dei partiti non c’è ancora stato; ma siamo convinti che ci sarà. Anche se solo per necessità, più che per convinzione. Dobbiamo ritrovare quelle premesse indispensabili per recuperare un ruolo in UE e nel mondo. E’ importante, prima di tutto, una sorta di riconciliazione che porti alle riforme. Proprio quelle che tutti sembrano volere; anche se più nelle parole, che nei fatti. Lasciamo andare il problema dei “candidabili”e guardiamoci intorno, per garantire, almeno, una coerente ripresa politica; indipendentemente dalle posizioni dei singoli. Il dialogo tra i Partiti ha da continuare e i chiarimenti serviranno per “sbrogliare” gli ostacoli più ingombranti. Dopo Renzi, la vita del Paese continuerà. Le mete da raggiungere non saranno stravolte; anche perché, come abbiamo già scritto, i tempi per un’effettiva ripresa saranno lunghi. Se si andranno a focalizzare motivazioni degne di tale nome, Maggioranza ed Opposizione avranno più spunti d’incontro che di scontro. Questo 2015 ci servirà di monito per evitare altri errori e a meglio riconoscere quelli che sono già stati fatti. I prossimi anni della Terza Repubblica avranno tutti un’importanza per la ripresa dell’Italia; anche se il recupero del terreno avrà ancora un costo elevato. Superati i sospetti e le incongruenze del potere, verrà il tempo della partecipazione che rappresenta l’indispensabile impegno per garantirci tempi migliori. A ben osservare, non mancano le idee per spianare una strada che resterà in salita. Sono,

però, gli uomini che non sembrano in grado d’andare oltre le teorie del “bipolarismo” che non ha fornito prova d’effettivo equilibrio parlamentare. La linea Renzi è solo a tempo. La “non” sfiducia può essere supportata solo per un periodo, breve, di compromessi. Un anno ci sembra più che ragionevole. Pure se tanti ottimismi politici si sono ridimensionati e gli uomini di partito d’oggi, non sono migliori di quelli di ieri. Del resto, proprio nello stallo di “non” sfiducia, i partiti hanno compreso che la collaborazione è possibile, quando non ci sono all’Esecutivo Capi da supportare, sotto il profilo politico, anche fuori dalla Maggioranza. Solo tramite la cooperazione e l’attenzione ai problemi della gente, la Democrazia proseguirà la sua strada nel Bel Paese. Non sappiamo ancora chi sarà nelle condizioni di governare; anche se, tra circa un anno, avremo le elezioni più complesse della Repubblica. Però, su una realtà possiamo contare: la politica italiana, che ha un’illustre tradizione, promuoverà una linea operativa più confacente con i tempi. Per consentire, infine, al Paese la voglia di rilancio.

LA LIBERTA’

Iniziamo questa nostra riflessione tentando di precisare cosa intendiamo per “libertà”. A nostro

avviso, essa rappresenta un modo di vita disciplinato dalle leggi dello Stato. Se questa definizione è corretta, come riteniamo, non può esistere “libertà” senza un complesso di norme che la disciplinino. Ne deriva, di conseguenza, che non può perdurare la “libertà” quando vengono a mancare, indipendentemente dai motivi, leggi che la regolano. Fare della filosofia spicciola in materia non appare sensato. Anche perché non è assolutamente vero che la “libertà” individuale viene a cessare, quando si trova a

convivere con quella di un altro. Sono, di conseguenza, le leggi a disciplinarne i termini e le finalità. Il tutto in modo che non accadano situazioni tra di loro in contrasto e, di conseguenza, lesive per l’altrui libertà. Alle porte dell’autunno, il Vecchio Continente è coinvolto da eventi che hanno dato “spessore” alle nostre premesse d’apertura. Quando la confusione e le interpretazioni di parte, intendono imporre la “libertà”, significa che essa è stata denaturata da eventi

e situazioni che non consentonodi disciplinarlae, conseguentemente, di gestirla Premesso che essere “liberi”, ma tutti liberi, è difficile come per il passato, ci sembra importante evitare di confondere la liberà individuale con quella sociale che, tanto per restare in tema, dovrebbe interessare tutti. Dai fatti di cronaca, sempre più tragici, ci siamo resi conto che s’è concretata una sorta di confusione che ha favorito ciò che non era coretto favorire. L’Italia è, e resta, un Paese ospitale. Ma con regole precise. Le stesse in essere in tutti i Paesi dell’area UE e del mondo civile. Non siamo nelle condizioni di gestire una “libertà” che non tenga conto di quella che spetta, di diritto, a un Popolo che ha saputo meritarsela. Per evitare interpretazioni fallaci di queste nostre riflessioni, c’è da considerare che essa sia regolata dalle leggi dello Stato. Nel nostro caso, quello italiano. Salvare delle vite è uno degli aspetti più esaltanti della “liberta”. Ma è anche palese che gli interventi debbano essere regolati da normative, in questo caso europee, che ne uniformino tutti i poliedrici aspetti. Quando la “libertà” genera il “caos”, c’è da chiederci, e con urgenza, se sono stati rispettati tutti i principi sui quali tale “libertà” è disciplinata.

CITTADINI D’ITALIA

All’inizio del 2016, avevamo fatto la “conta” dei Connazionali residenti in Germania. Paese di massima presenza degli italiani

migrati in Europa. E’ risultato che gli italiani in terra tedesca erano 685.588. (2009/2015). Ovviamente, iscritti alle Anagrafi Consolari e, di conseguenza, all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). Però, c’è da considerare che il numero complessivo comprende anche italiani che, per questioni d’età, non hanno ancora il diritto di voto.

E’, poi, confermato che il numero dei Connazionali che si sono trasferiti in Germania in quest’ultimo quinquennio è in progressivo aumento. Da 652.127 nel 2010, sono passati a 685.588 nel 2015. Con un incremento reale di ben 33.461 unità. Cioè una media annuale di più di 66.900 Connazionali che hanno lasciato il Bel Paese. Tornando al valore numerico originale, riteniamo che il numero sia in sostanza corretto; perché tiene conto degli italiani che

hanno potenziale diritto di voto. Quindi, d’età superiore a 18 anni. Se ne deduce che più di centomila

nostri Connazionali sono ancora minorenni e, di conseguenza, non conteggiabili almeno ai fini elettorali. Fatta una semplice sottrazione, è agevole verificare che 585.588 sono i Connazionali che possono votare dalla Terra Tedesca. Lo stesso numero, anche se non s’è verificato, avrebbe potuto farlo anche in occasione del nostro Referendum Istituzionale. Se questa fitta umanità dovesse decidere, compatta, per una lista politica qualificata, la nostra rappresentatività dalla Germania sarebbe in prima posizione nelle prese d'atto a livello legislativo nazionale. Per noi, che esprimiamo anche opinioni politiche, questa riflessione rafforza il concetto d’italianità nel Vecchio Continente. Una realtà che rafforza il nostro concetto di cittadini d’Italia.

Dall’ Italia e dall’ Estero A cura di Giorgio Brignola

IN FUGA DALL’ITALIA Interessante ricerca di Raffaella Quieti Cartledge su alcuni percorsi

di successo di abruzzesi nel mondo di Antonio Bini

crizione all’anagrafe degli italiani all’estero (AIRE), che riflette in modo assai parziale il preoccu-pante fenomeno, in quanto sono molti a registrarsi anche a distanza di anni dall’uscita dall’Italia, in at-tesa di una stabilizzazione del la-voro e di scelte di vita che spesso maturano nel tempo.

Secondo varie stime, nel 2015 sarebbero stati oltre centomila gio-vani, prevalentemente laureati a lasciarsi alle spalle l’Italia, per dare una prospettiva al proprio futuro, spesso senza ritorno. Se un tempo si emigrava per sopravvivere alla miseria, oggi la necessità di lasci-are alle spalle la propria terra è sempre più quella di poter realiz-zare obiettivi professionali ed economici non altrimenti raggiungi-bili nel nostro Paese.

In un recente saggio di Raffaella Quieti Cartledge, presentato nella sede della Fondazione Pescarabruzzo, che ha opportuna-mente sostenuto la pubblicazione della ricerca, sono stati studiati 24 casi di successo di abruzzesi in ambito internazionale, tre per cias-cuna delle otto aree professionali considerate: economisti (Pierluigi Ciocca, Giammarco Ottaviano, Emanuela Sciubba), ambasciatori e diplomatici (Torquato Cardilli, Andrea Della Nebbia, Domenico Vecchioni), cooperazione interna-zionale (Marina Catena, Carlo Miglioli, Ernesto Sirolli), scienza e ricerca (Nicola Baccile, Giusy Fiucci, Giuseppe Montano), medici (Vincenzo Berghella, Elisabetta Iammarone, Marcello Maviglia), musica e creatività (Roberto Borriello, Rita D’Arcan-gelo, Paolo Russo), imprenditoria e management (Roberto Lorenzini, Daniela Puglielli, Filippo Tattoni Marcozzi), banche e investimenti (Luca De Leo-nardis, Fabio Di Vincenzo, Lily Lapenna). I loro nomi spesso non dicono molto al grande pubblico ma sono ben noti nelle rispettive aree professionali.

Il saggio, dal titolo “Eccellenze abruzzesi nel mondo”, pubblicato da Ianieri, è forse la prima ricerca che guarda all’Italia e all’Abruzzo dall’estero, essendo l’autrice una giornalista residente a Londra. E’ evidente che l’orizzonte di brillanti carriere è decisamente più vasto e forse impossibile da censire sugli scenari internazionali, ma il cam-pione studiato è senz’altro rappre-sentativo del fenomeno della più recente emigrazione, che in parte comprende la c.d. generazione

Erasmus. Un fenomeno che an-drebbe meglio studiato.

L’autrice, che si è avvalsa della collaborazione del prof. Massimo Sergiacomo, spiega che lo scopo del lavoro “è quella di fornire ispirazione ai giovani abruzzesi”, che andranno ad in-grossare le fila di quanti sono in fuga dal nostro paese. Una prospettiva questa che sottrae il libro dall’orgoglio provinciale che caratterizzava alcune pubblicazi-oni del passato, per aprirsi piut-tosto ad una lettura critica dei limiti del nostro paese.

Per ciascun personaggio, dopo il profilo biografico, seguono una serie di risposte rispetto ad griglia di domande comune a tutti gli intervistati. Tale circostanza per-mette di rilevare riflessioni spesso comuni tra gli intervistati, a cominciare dal concetto di “successo” ridimensionato, con modestia, in traguardi profession-ali di alto profilo, che potrebbero riservare ulteriori margini di cre-scita, soprattutto per i più giovani.

Tutti sono concordi nel ricono-scere nei valori tradizionali della famiglia una spinta positiva in-sieme alla formazione primaria e secondaria, che poi ha finito per assumere un ruolo spesso fonda-mentale nell’affrontare i succes-sivi studi, generalmente prose-guiti all’estero. Frequenti sono i ricordi personali di docenti che hanno esercitato la loro influenza morale ed educativa. Tra i tanti merita di essere segnalato l’affet-tuoso ricordo che il compositore e musicista Paolo Russo, che vive in Danimarca, ha fatto della sua prima insegnante di pianoforte, Rachele Marchegiani, alla quale ha voluto dedicare alcuni mesi fa un suo concerto a New York, mentre l’anziana docente pescarese era morente.

Si può dire che per tutti le strade del mondo hanno rappresentato percorsi praticabili, conseguendo mete altrimenti molto difficili da raggiungere in Italia, o semplice-mente impossibili rimanendo in Abruzzo. Tra i casi più emblem-atici è significativa la storia del giovane scienziato aerospaziale Giuseppe Montano. Dopo la laurea in ingegneria informatica e i curriculum inutilmente inviati qua e là, il neo ingegnere rientrato a Pescara non trovava altro che un lavoro precario in una “aziendina”, come tecnico ripara-

tore di computer e stampanti, anche a domicilio. Poi la sua pas-sione per la ricerca aerospaziale lo ha portato a positivi contatti con centri di ricerca internazionale al punto che la Rolls-Royce, che op-era anche in questo settore, ritenne di finanziargli ulteriori costosi studi nella Università di York. Oggi Montano, a soli 34 anni, è leader del gruppo di studi spaziali avan-zati di Airbus Defence and Space, la seconda azienda aero-spaziale al mondo.

Un aspetto di particolare interesse è costituito dalle risposte alla do-manda su possibili suggerimenti alla politica regionale. Risposte in genere diplomatiche e tese a sos-tenere l’esigenza di un migliora-mento complessivo della formazi-one, compresa quella universitaria, che costituisce materia di compe-tenza principalmente statale, ma anche critiche su un sistema che non riconosce sufficientemente il merito, sul ritardo culturale rispetto agli altri paesi occidentali e ancora su altri aspetti che meriterebbero un’analisi a parte, ammesso che ci sia una classe dirigente locale dis-posta ascoltare e far tesoro di tali riflessioni.

La presentazione ufficiale del libro è stata preceduta da un incontro informale nello scorso mese di agosto in un elegante ristorante sul mare pescarese, organizzato da Raffaella Quieti Carledge. Una piacevole occasione per un aperi-tivo tra i protagonisti coinvolti nella ricerca, provenienti da varie parti del mondo, che hanno potuto cono-scersi e scambiare idee e opinioni, passando a discutere di Brexit, della vita a Singapore, Los Ange-les, ecc.

Le conversazioni passavano fre-quentemente dall’italiano all’inglese, anche per coinvolgere familiari al seguito. Invitato all’in-contro ho potuto confrontarmi con l’economista Ernesto Sirolli, stratega dello sviluppo locale, che si muove da Sacramento (California) per il mondo, accom-pagnato dalla moglie australiana Martha, pure economista, con il banchiere Fabio Di Vincenzo, “pendolare europeo” tra Londra, Lussemburgo e altri paesi, e quindi con la stessa autrice della ricerca e brillante organizzatrice del meeting, preziosa opportunità per cogliere anche la distanza con la realtà locale, ancora molto lontana dalla complessità degli scenari competi-tivi della società globale.

Britalyca News Londra Britalyca News Londra

PROBLEMI SUGLI UOMINI

PESCARA - Sono diversi gli indi-catori che fotografano il declino del nostro Paese e non solo il PIL, indice cui si guarda con maggiore frequenza. I giovani, quando riescono a trovare un’oc-cupazione, anche se in possesso di una laurea, sono impiegati in genere come commessi, cameri-eri, operatori di call center, ba-risti, pizzaioli, parrucchieri. E’ paradossale che questo accada mentre, secondo l’OCSE, l’Italia è in fondo alle classifiche per numero di laureati.

In un paese in flessione demo-grafica, dove le iscrizioni univer-sitarie tendono a diminuire, il problema non è costituito dal numero di laureati quanto da un’economia ferma, inceppata, con poche aziende operanti in settori dinamici, da insufficienti investimenti pubblici di stimolo per l’innovazione e l’internazion-alizzazione, una pubblica ammin-istrazione invecchiata e poco adeguata ai processi di mod-ernizzazione e globalizzazione, e soprattutto affetta da diffusi livelli di corruzione che sembrano inar-restabili. E’ dello scorso mese di settembre scorso la denuncia dell’autorità anticorruzione sulle problematiche del reclutamento dei docenti universitari nel nostro Paese. Per molti giovani che non ries-cono a trovare lavoro o che non si accontentano di quello che offre il mercato l’unica strada percorribile sembra quella di lasciare l’Italia e partire, non più soltanto dal meridione, alla ricerca di occupazioni profes-sionalmente coerenti con le as-pettative derivanti dai percorsi formativi seguiti. La fuga dall’I-talia non emerge in pieno dai dati Istat, che assumono a riferimento i soli elementi desumibili dall’is-

Page 4: Britalyca 27

Pagina 4 Novembre 2016 Pagina 9 Novembre 2016

SI o NO per il

referendum del 4

dicembre 2016 ?

Premesso che le argomentazioni a sostegno del si e del no fanno entrambe riprovevole disgusto, stante la loro discutibilissima giustificazione e soprattutto la loro assoluta incomprensione (al giorno d’oggi ancora nessuno ci ha capito niente, o quasi, tranne gli addetti ai lavori) per cui, ad un paio di settimane dal voto, i miei dubbi sono saliti a dismisura anche perché devo fare i conti con il mio senso civico. Ed allora che fare ? Visto che per me, andare alle urne significa espletare una funzione di altissimo profilo socio-politico, non sarò certo a incrementare la lista degli astensionisti e voterò alla luce del principio del minor danno. E mi spiego. Se votassi NO finisco per favorire una destra alla quale non appartengo, co l r isch io di rovesciare questo strano governo renzista che, in caso di caduta, ci vedrebbe costretti a riprendere tutto da capo, riciclando ed reinserendo “elefanti” politici di vecchia conoscenza, con immani perdite di tempo, stallo amministrativo-istituzionale e quant’altro ecc.ecc. Se votassi SI, pur consapevole di essere correo di una tale riprovevole schifezza, soprattutto dal punto di vista istituzionale, ciò mi farebbe sentire una persona scorretta ed ignorante dal punto di vista democratico (posto che esista ancora la democrazia). Ergo, sceglierò il male minore, ragionando in termini di costi-benefici. Ed otturandomi il naso, come soleva dire Indro Montanelli.

UNA SACROSANTA SENTENZA DELLA CASSAZIONE:

COSTITUISCE REATO NON EDUCARE I FIGLI A VEDERE l’EX

-CONIUGE Cassazione 2925/2000 NONCHE’ ART. 572

DEL CODICE PENALE. DIRITTI ANCHE PER I NONNI

NELLE RELAZIONI CON I NIPOTI DL. 154/2013, 317/BIS, ART. 155

c.c.

Come risaputo, fino a qualche lustro fa, in caso di separazione-divorzio, non era contemplata una

delle più odiose forme di strumentalizzazione da parte di uno o l’altro coniuge nei confronti dei figli minorenni. Succedeva allora (ma anche adesso sia pur in un clima diverso) che, sulla base della decisione del Tribunale, generalmente i figli venissero assegnati alla madre, a

mio avviso più che altro per comodità e logistica, per cui succedeva che la madre assegnataria, quasi sempre per rancore verso i l coniuge, strumentalizzasse i figli fino ad odiare il padre che, poverino, non aveva quasi mai nessuna possibilità (anche economica a causa della corresponsione degli alimenti) di difendersi, dando vita ed alimento, in certi casi, alla cosiddetta “Sindrome della madre malevola”. (termine usato dalla stessa legge) Di l ì a qualche anno, e precisamente nel 2013, siccome la surriferita sentenza non poteva non prendere in considerazione i rapporti degli ascendenti con i minori, alias i nonni, atteso che il contagio malevolo di cui sopra, inevitabilmente si propagava al punto che il padre o la madre assegnatari dei figli minori si vendicassero nei confronti di uno dei due partner strumentalizzando ancora una volta i minori nei confronti anche dei nonni, la legge ha previsto (art. 317-bis c.c.) che i nonni ai quali è impedito di mantenere significativi rapporti con i nipoti minorenni possono adire le v i e l e g a l i n e l l ’ i n t e r e s s e dell’educazione del minore. E’ stata dunque riconosciuta ai nonni una posizione di diritto autonomo, speculare a quella del figlio minore, di “ crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i nonni stessi”, (art. 315-bis c.c. come diritto di portata generale, art. 155 c.c., art. 337) Andrebbe anche tenuto conto, realtà che il giudice sembra non aver contemplato, quanto segue: u n m i n o r e c h e v i e n e strumentalizzato fin dalla tenera età, una volta maggiorenne non riuscirà mai a cancellare il plagio subito , real tà che, senza a c c o r g e r s e n e i n q u a n t o consolidata, impedirà di avere un rapporto sereno con il padre e i nonni (nel caso di assegnazione dei figli alla madre), tanto da soffrire per tutta la vita portandosi il

“ v e l e n o ” a l c i m i t e r o . E d avvelenando anche gli altri, specie nel caso di inutili ed inefficaci contenziosi legali, dai quali non si rimedia certo la necessaria serenità. Anzi !

A PROPOSITO DI “CRIPTAZIONI” DA PARTE DI DELINQUENTI INFORMATICI

CHE POI RICHIEDONO UN RISCATTO-RICATTO PER

DECRIPTARE…I “FILE” RESI DA

LORO ILLEGIBILI

Di recente, e ne ho fatto le spese pure io, ed a caro prezzo, in quanto mi sono stati cancellati circa diecimila file, non mi è stato più possibile aprire documenti, foto e quant’altro dal mio computer in quanto esperti di informatica, ma allo stesso tempo delinquenti professionali, mi hanno criptato quasi tutto impedendomi pertanto di operare.

Come se non bastasse, questa gentaglia, mi ha chiesto che, se volevo rivedere detti “file”, dovevo pagare loro 6-700 euro. Mi sono rivolto subito alla polizia postale di Belluno la quale mi ha intimato di non pagare allo scopo di non favo r i r e ques te az i on i d i b r i g a n t a g g i o i n f o r m a t i c o . Esattamente come ho fatto, anche se pare che qualche avvocato abbia invece pagato in quanto i file

contenevano arringhe urgenti a difesa di qualche loro assistito. E pare anche con risultato positivo, si fa per dire…

Detto questo, mi chiedo, come ho già fatto sommessamente alcune settimane fa, se si deve restare ancora inerti rispetto a questo tipo di azioni criminose stante il fatto che, fenomeni della specie, potrebbero investire senza rimedio

alcuno anche le pubbliche amministrazioni, gli ospedali, una miriade di enti insomma con c o n s e g u e n z e d i n a t u r a imponderabile.

Per chi non lo sapesse, il pagamento di questa specie di riscatto-ricatto, avviene in bitcoin, una specie di valuta virtuale che, pur avendo un cambio “ufficioso” , circa 400 dollari, non permette di rintracciare sia chi paga che chi riceve. Ed allora, tutto funziona nel più assoluto anonimato, gabbando così ogni tipo di istituzione. E ciò succede anche in barba ad ogni tracciabilità.

Pare che in Italia esistano addirittura alcuni…bancomat per i bitcoin, precisamente a Roma, Milano, Firenze, Udine e Pisa, oltre che negli USA e Canadà in particolare.

Io non capisco niente di queste cose, ma mi chiedo se non sia possibile venirne a capo di questa gravissima illegalità. Magari dando un’occhiata a chi usa detti bancomat…per capirne qualcosa di più.

Chi opera con questo sistema, a mio avviso da debellare con la massima urgenza, dice che questa moneta, alias bitcoin, con cui si pagherebbe i l r iscatto per decriptare i file illeggibili dapprima alterati con formule matematiche, sarebbe perfettamente tracciabile nel senso che si potrebbe risalire sia a chi invia sia a chi riceve questa sorta di moneta virtuale, ma pare che tutte le autorità internazionali in materia, si siano dichiarate solo disponibili ad esaminare il fenomeno criminoso… compresa la nostra BANKITALIA. Ma nulla di più ?

Che ne dicono pertanto Bankitalia, Polizia Postale, Magistratura e tutte le altre istituzioni ad hoc che, a mio avviso, non dovrebbero assolutamente prendere

sottogamba questa mostruosa illegalità ?

Ed alle quali chiedo pertanto lumi inoltrando anche a loro questa mail certificata ?

ARNALDO DE PORTI, giornalista

[email protected] oppure [email protected]

Doriana Goracci.................Cronaca

Sono una blogger in copy left da circa dieci anni e mi piace impegnarmi appena possibile nel giornalismo partecipativo, usando

il cestino come mezzo non per scaricare le notizie inutili ma quelle piccole e preziose e spesso sotto traccia.

Britalyca News Londra Britalyca News Londra

Maurizio Landini, leader della

Fiom, i primi di novembre, tutto

in intesa con la signora Ca-

musso, ebbe a dire sul contratto

dei metalmeccanici: "Ad oggi

non ci sono le condizioni di un

accordo, a partire dalla deter-

minazione degli aumenti salari-

ali".Arriva il 26 novembre:

"Non c'è alcun tipo di scambio

improprio... allarga i diritti e

struttura il percorso democ-

ratico nel contrattato nazion-

ale... è una ritrovata unità dei

Incidente in fabbrica: muore 23enne. dell'amica Mariarosa. Leggo meglio sulla cronaca: rimasto schiac-

ciato dalla caduta di un macchinario e di altri dolci; fatali le lesioni

alla testa, che hanno provocato la morte sul colpo. Nella stessa

azienda lavorava anche la mamma.

Tragedia in azienda, 23enne morto schiacciato da un macchinario.

Era residente a Val della Torre, un paesino di nemmeno 4mila abi-

tanti, dove tante persone vanno in parapendio... è volato via senza

volerlo nemmeno per un attimo.

" Oggi l'azienda è chiusa per lutto."

L' Osservatorio indipendente di Bologna registra che i morti sul

lavoro al 3 dicembre 2016, dall'inizio dell'anno sono 592.C'è una

differenza enorme tra morire e la morte. Matteo non se l'è cercata,

voleva vivere e lavorare come qualunque ragazzo ,in questa Italia

che ancora deve imparare a difendere i diritti primari. A difendere i

nostri giovani, il diritto alla vita, al lavoro, un lavoro sicuro.Negli

ultimi 10 giorni, ci sono vittime sul lavoro che fanno le dita di due

mani.

Ed è anche importante che il laboratorio riparta, c'è da consegnare i

panettoni, c'è da dare lavoro a tanta gente. Alla mamma di Matteo,

alla sua grande famiglia, colleghi e amicizie, un abbraccio grande

lavoratori".Già, è una notizia che

ho sentito alla radio stamattina nel

dormiveglia... guardo l'Ansa e non

c'è niente: eppure è stato trovato

l'accordo sul contratto nazionale

dei metalmeccanicida Federmec-

canica, Assistal e le tre sigle sin-

dacali Fiom, Fim e Uilm.

Perché firmare prima del 4 dicem-

bre il contratto dei metalmeccanici,

che è sicuramente cosa gradita al

governo e a Matteo Renzi?

Sul Sole24ore trovo: "... Ecco l'i-

potesi di contratto nazionale dei

IL PUNTO

Di Armaldo De Porti

metalmeccanici 2016-2019 firmata

ieri in Confindustria da Federmec-

canica, Assistal, Fim-Cisl Fiom-

Cgil e Uilm, dopo oltre un anno di

trattativa. Se verranno confermate

le previsioni inflattive del pros-

simo triennio, a regime in media

saranno riconosciuti 51 euro di

aumento; se a questa cifra si aggi-

ungesse l'insieme delle misure di

welfare aziendale trasformate

idealmente in moneta corrente, per

i lavoratori il beneficio comples-

sivo a regime sarà pari a 92 euro

mensili. «È un passo avanti impor-

tante. Sono contento che si sia

fatto questo passo in avanti», ha

commentato il premier Matteo

Renzi".

Sull'Agi. "Firmato l'accordo per il

rinnovo del contratto di lavoro di

1.600.000 metalmeccanici. L'intesa

raggiunta da Federmeccanica-

Assistal e Fim, Fiom e Uilm,

prevede a regime un aumento me-

dio mensile di 92,67 euro, cifra

comprensiva di parte salariale,

welfare, formazione. La durata del

contratto sarà di 4 anni (2016-

2019); a partire dal 2017 il ri-

conoscimento dell'inflazione sarà

ex-post anno su anno e non più ex-

ante. Gli incrementi retributivi

decorreranno dal mese di giugno di

ciascun anno e non più da gennaio.

Viene riconosciuta l'assistenza

sanitaria integrativa gratuita a tutti i

dipendenti e familiari (anche con-

viventi di fatto a partire da ottobre

2017). L'accordo sarà ora sotto-

posto al referendum tra i lavoratori

che i terrà il 19, 20 e 21 dicembre."

Ricordo le battute scambiate con

Renzi, da Maurizio Landini,

nella trasmissione dell'Annunziata,

in 1/2 ora

Il presidente del consiglio Matteo

Renzi e il segretario della Fiom-

Cgil Maurizio Landini, in quella

trasmissione, avevano es-

presso tutta la loro distanza sul

Referendum costituzionale del 4

dicembre.

Renzi aveva tra tante "accozzaglie"

dichiarato: "Bisogna ascoltarsi,

volersi bene e fare le cose in-

sieme... lei vive in un Paese delle

meraviglie, io invece voglio cam-

biare le cose in Italia".

Che è successo? Landini l'ha ascol-

tato e ha firmato? A me può far

solo felice il raggiunto accordo di

unmilioneeseicentomila lavoratori,

chissà a loro, chissà cosa voter-

anno.

Noi speriamo che ce la caviamo,

dopo il 4 dicembre. Io voto.

Landini prima e dopo il 4 dicembre con 1.600.000

metalmeccanici

Matteo Bianchi aveva 23 anni e un contratto da lavoratore stagionale che

sarebbe scaduto il 17 dicembre. Era addetto ai forni, turno di notte, nel la-

boratorio de La Torinese, storica ditta di panettoni. Matteo è morto ieri sera

in un incidente sul lavoro.

Apprendo da Facebook la notizia, non è certo tra le prime sulla stampa, è

Page 5: Britalyca 27

Pagina 8 Novembre 2016 Pagina 5 Novembre 2016

CERN, l’Organizzazione Europea

per la Ricerca Nucleare. Ha comin-

ciato a scrivere e ha abbandonato

la fisica mentre era in Brasile la-

vorando alla propria carriera acca-

demica.

Benchè sia chiaramente dichiarata

dalla legge sulla stampa all’interno

del Sistema Legislativo Turco l’as-

senza di disposizioni legali e

criminali, Erdogan è stata arrestata

per essere una “consulente editori-

ale” nel giornale Curdo “Ozgur

Gundem” (Agenda Libera), che è

un titolo simbolico, con la con-

danna a “ergastolo aggravato” con

l’accusa di “disgregare l’unità e

l’integrità dello stato” e “essere

membro di un’organizzazione ter-

roristica”, nonostante la non sus-

sistenza di alcuna evidenza razion-

ale contro di lei, a causa di quattro

articoli che non includono fattori

di crimine secondo il corrente sis-

tema legale Turco (uno dei quali

pubblicato nella rivista letteraria

Karakarga e tre dei quali in Ozgur

Gundem).

Nonostante le sue delicate condizi-

oni di salute, Erdogan è ancora

reclusa in prigione, sebbene non sia

stato presentato un atto d’accusa

dalla procura e non sia stata regis-

trata alcuna dichiarazione d’accusa.

Le petizioni delle persone nella sua

cerchia per un processo senza ar-

resto sono state ripetutamente rifiu-

tate. Quello che è stato fatto a Erdogan è

un crimine contro l’umanità; sig-

nifica giudicare la libertà di pen-

siero, che è un diritto umano sia

secondo la legge turca che secondo

gli accordi internazionali di cui la

turchia fa parte.

“Donne crivellate di massacri mi

hanno tirato su: eravamo ammas-

sate in un angusto sotterraneo. Pi-

angevamo tutti nelle nostre lingue

madri..”dall’opera tea-

trale Merheba, di Asli Erdogan.

Le donne di tutto il mondo daranno

voce attraverso internet, leggendo,

nelle proprie madrelingue, le frasi

tratte dai libri di Erdogan, e si

uniranno alla voce di Asli finchè la

sua ingiusta sofferenza avrà fine,

Asli sarà libera e la prigionia delle

nostre coscienze in questo caso sarà

finita. Nelle sue lettere dalla

prigione, Asli Erdogan ci dice che

“non solo la libertà di pensiero, ma

anche la coscienza è stata messa

sotto giudizio.”

“Donne crivellate di massacri mi

hanno tirato su: eravamo ammas-

sate in un angusto sotterraneo. Pi-

angevamo tutti nelle nostre lingue

madri.. Mia madre mi ha guardato

a lungo in faccia e ha detto ‘tutte le

donne della città ad un certo punto

della notte piangono immancabil-

mente..” dall’opera teatrale Merheb

a, di Asli Erdogan.

Chiediamo anche a voi di dare voce

e aumentare la risonanza leggendo

uno o due paragrafi da uno dei libri

di Asli Erdogan a vostra scelta.

Quello che dovreste fare è solo

prendere uno dei suoi libri e leggere

uno o due paragrafi di fronte ad una

telecamera.

Potete unirvi alla campagna “IO

LEGGO ASLI ERDOGAN” invi-

ando il video registrato con qualsi-

asi telecamera o smartphone a Fly-

ing Broom Women’s Communica-

tion and Research Association

([email protected]) o a Film-

Mor International Travelling

Woman Film Festival and Coop-

erative ([email protected]),

includendo il vostro nome, cog-

nome, il nome del libro che avete

letto e la vostra professione.

Questa campagna è aperta a tutte

le donne o transgender di tutto il

mondo, che parlino qualsiasi lin-

gua e che esercitino qualsiasi pro-

fessione (scrittrici, operaie, disoc-

cupate, agricoltrici, accademiche,

artiste, avvocatesse, lavoratrici del

sesso, esperte sociali, attrci, musi-

ciste, fisiche, critiche, donne d’af-

fari, sportive, etc…)

https://www.youtube.com/channel/

UCmDMyak7aVS4LttkgCgXRkg

“siamo come angeli che svolaz-

zano sul punto estremo con le

nostre ali che non possono mai

aprirsi. Stiamo in piedi così vicini

l’uno all’altro, le lacrime di og-

nuno di noi scorrono sulle guance

dell’altro. Cosa stiamo aspet-

tando, così come folla?” – Asli

Erdogan, dal libro “Il silenzio

della vita”.

I libri di Asli Erdogan sono stati

tradotti in 17 lingue: inglese,

francese, italiano, tedesco, sve-

dese, norvegese, bosniaco, bul-

garo, arabo, albanese, macedone,

curdo, lituano, olandese, cinese,

indonesiano e armeno.

“Noi siamo le donne uccise delle

città, siamo trivellate da sottili e

trasparenti assassini. Piangiamo

per il sangue che scorre dalle

nostre lingue, strette, fianco a fi-

anco, spalla a spalla, faccia a fac-

cia nel sotterraneo dei linguaggi

costruiti con le parole generate

per noi da secoli. Non prego più

perché questo si fermi nella mia

lingua. Non ce n’è bisogno. Come

scorro dai buchi del gabinetto alle

fogne, dalle fogne alle boscaglie,

dalle boscaglie ai ciottoli, ho

capito che le nostre madrelingue

sono solo sistemi di suoni che non

sono divini o diversi o superiori a

nessun altra lingua quando il mito

maschile del linguaggio diventa

insufficiente… io sono una donna

a cui è stata tagliata la lin-

gua.”Dall’opera tea-

trale Merheba di Asli Erdogan

Cotersia di ... Mehmet Atak [email protected]

Asli Erdogan, che è una delle più importanti rappresentanti della letteratura

turca contemporanea, è stata presa in custodia il 17 agosto 2016 e imprigionata

nel Carcere femminile di Bakirkoy dal 19 agosto 2016.

Britalyca News Londra Britalyca News Londra

Erdogan, i cui libri sono stati

tradotti in 17 lingue, che ha vinto

molti importanti premi letterari in

Turchia e in Europa, che è stata

candidata come una dei “ 50

scrittori del futuro” in un’inchi-

esta della rivista

francese Lire per determinare gli

scrittori che avrebbero segnato il

ventunesimo secolo, ha recente-

mente vinto il premio Tucholsky

presentato dal PEN svedese men-

tre era in prigione.

Erdogan, obiettrice di coscienza

e antimilitarista, analizza poetica-

mente la violenza nelle sue ac-

cezioni storiche, filosofiche e

psicologiche, senza mai trascu-

rare di enfatizzare la sua dimen-

sione fallocentrica nelle sue ru-

briche come nelle sue storie, rac-

conti e saggi. Oggetto delle sue

storie è sempre stata una donna

collettiva ferita. Le ha raccontate

con un intenso linguaggio letter-

ario agonizzante, come due corpi

scorticati che si toccano.

Erdogan, che ha studiato danza e

lavorato in teatro, precedente-

mente lavorava come fisico al

IO, SPERIAMO CHE LEI VINCA NON SEMPRE IL POPOLO E' SOVRANO

Oggi tutti sappiamo e Renzi per primo sa che le riforme del Titolo V del 2001 erano sbagliate e ci hanno regalato un

Italia amministrata da 20 staterelli, lo Stato centrale e' del tutto inefficace o inutile. Nel 2001 fu il popolo e non il Par-

lamneto a riformare la Costituzione, temo che anche questa volta il Popolo potrebbe commettere lo stesso errore e pot-

remmo dire addio aa un bicameralismo bilanciato, perche il SEnato sara' interamente in mano alle regioni, e ci trover-

emo con una Camera dei Deputati che non avra' nessuna voce in capitolo per quel che riguarda l' amministrazione del

patrimonio nazionale

Oggi per i cittadini italiani carpire la

Costituzione, dopo che e’ stata segregata

per 70 anni, resta un’ impresa faraonica

In base al nuovo articolo 57"{ La durata del man-

dato dei senatori coincide con quella degli organi

delle istituzioni territoriali dai quali sono stati eletti,

in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i

candi- dati consiglieri in occasione del rin- novo

dei medesimi organi"] Attenzione che la prossima

elezione regionale sara' nel 2020 e se dovesse pas-

sare il SI , sino al 2020 i nuovi senatori saranno

totalmente nominati ..

Sono quesi sicuro che Matteo Renzi o chi per Lui

( la seconda che ho detto) abbia usato la frase:" SE

vince il NO mi dimetto" , per far pressione sui anal-

fabeti funzionali (si calcola il 50%) degli indecisi ?

Ho letto la nuona Costituzione e non credo che un

senatore che non rappresenti la Nazione o non sia

eletto a suffragio universale e diretto puo' usufruire

come i deputati, del libero mandato, sancito ai

senatori dall' articolo 67:" Ogni membro del parla-

mento esercita le sue funzioni senza vincolo di

mandato, Ma siamo sicuri che costituzionalmente i

sindaci e i consiglieri regionale possono usufruire

del libero mandato ?

Non ci siamo capiti...Essendo questo un referen-

dum popolare e non una tornata elettorale governa-

tiva i dati degli italiani all' estero (AIRE) dovevano

essere messi a disposizione di tutti i cittadini all'

estero

referendum confermativi servono al cattivo legisla-

tore di ricattare i cittadini, usandoli come caprio

espiatorio. Ecco perche' l' articolo 138 andrebbe

modificato, abolendo il referendum e chi vuole

modificare la Costituzione lo faccia con i due terzi

del parlamento

Se queste riforme avessero previsto anche (1) l’

abolizione totale di tutti i quorum, l’ elezione del

Capo dello Stato e la revisione della Costituzione

con i soli due terzi del Parlamento (2) L’ equipara-

zione delle iniziative legislative popolari a quella

delle leggi ordinarie (3) La mozione di sfiducia

personale a tutti gli eletti (gia’ in Costituzione) e un

unica legge elettorale. Non avrei votato una sola

volta, bensi’ 50 milioni di volte

i referendum che sia essi abrogativi, consultivi o

confermativi, non e' importante votare SI o NO e

abrogare o non, ma andare a votare, perche' il livello

di democrazia in ogni paese si calcola in base alla

partecipazione

Arrivato il plico e ho gia' votato in piena coscienza,

faccio inoltre presente agli italiani che mi e' arrivata

un altra lettera da parte di bastaunsiuk.org, ergo le

lettera non sono piu' 4 milioni ma 8 milioni. I conti

li lascio fare a voi. Sono circa 5 milioni di euro.

Secondo voi questo e' un metodo democratico per

determinare la politica nazionale del Paese e nel

caso specifico un referendum popolare ? Questa e' l'

Italia che bisogna cambiare e le riforme di Matteo

Renzi non lo fanno in nessun modo, anzi a riforme

fatte ne vedremo di cotte e di crude

Matteo Renzi anche se come Segretario del partito

del Presidente del Consiglio, nello spedire oltre 4

milioni di lettere agli italiani all' estero, ha violato

due articoli della nostra Costituzione di ieri, di oggi

e di domani; il primo comma dell' articolo terzo e l'

articolo 49

Questa riforma non attenta alla Costituzione ma alla

Democrazia rappresentativa, cioe' il rapporto tra il

cittadino e il legislatore quella partecipativa diretta

resta inalterata, solo con qualche lieve ritocco a agli

aticoli 75 e 71.Diversamente detto il rapporto tra i

poteri legislativi restano salvaguardati dal libero

mandato. Diciamo invece che e' una riforma inutile

e serve solo per riconfermare l' Italicum

LA NUOVA COSTITUZIONE E' STATA

ELABORATA DA BAMBINI SCELLERATI

(per dir poco)

La Camera dei deputati delibera a maggioranza

assoluta lo stato di guerra e conferisce al Governo i

poteri necessari.

Ma come si puo' chiedere a popolo di votare per

dare i poteri al Primo Ministro di dichiarare guerra ?

L' opportunismo va sempre abbraccetto con il tras-

formismo politico (autocit)

Le riforme del ri-ordinamento del Parlamento

( perche’ e’ quest’ acqua qua eh) che andrete a con-

fermare onon il 4 dicembre, a mio dodesto aavviso

( per questo no votato NO) non cambiera’ assoluta-

mente niente, perche non contempla misure per pore

fine all’ opportunism e trasformismo politico, ergo,

anche con un monocameralismo assoluto e senza

paletti vi saranno sempre coloro, che verrano fulmi-

nate sulla via della legislatura. Ecco perche’ l’ unica

alternative e quella di estendere la mozione di sfi-

ducia a tutti I parlamentari nei casi di indegnita’

morale e trasformismi politici immotivati. Per tras-

formismi politici immotivati, si intende la lesa sov-

ranita’, nel violare il programma elettorale stipulato

verbalmente, dai candidate con gli elettori. Altri-

menti si passa dall’ immunita’ all’ impunita. L’

immunita’ politica e’ garantita dal libero e

autonomo voto in Parlamento. La mozione di sfidu-

cia del parlamentare “incriminato” puo’ essere

rischiesta solo dal suo partito di ap-

partenza.Ovviamente una volta sfiduciato l’ eletto si

dimette e gli subentra il primo dei non eletti. [cg]

IN OGNI DEMOCRAZIA COMPIUTA SONO I

CITTADINI A DETERMINARE LA POLITICA

E NON IL LEGISLATORE

E poi si chiedono del perche’ uno si butta nell’ anti-

p o l i t i c a ! ! !

Abbiamo spesso ribadito, ( e lo faremo ancora) che

nel nostro sistema legislativo I partiti sono il mezzo e

non il fine. Nell’ ultimo ventennio in Italya

abbiamo assistito ad una involuzione democratica,

come in nessun altro paese e piu’ si va va avanti e

piu’ aumenta il disequilibro nel rapporto tra il citta-

dino e il legislatore, questo e’ niente rispetto alla

capacita’ legislativa o non dei nuovi o futuri

governanti a gestire lo Stato.

Nel rapporto cittadino/legislatore e’venuto meno

innanzi tutto il voto a suffragio universale diretto,

libero, eguale e personale, con cui il cittadino, sov-

ranamente determinava con metodo democratico la

politica nazionale e nel contempo, ridisegnava il

ruolo del nuovo legislatore. A qualcuno questa anal-

isi potrebbe sembrare un po’ sempliciotta, invito tutti

ad osservare attentamente l’ attuale classe politica e

Matteo Renzi innanzi tutto; da chi sono stati votati e

c o n q u a l e m e t o d o d e m o c r a t i c o ?

Colpa della Consulta, perche’ ha impiegato 8 anni

per rendersi conto dell’ incostituzionalita’ delle liste

bloccate e premi di maggioranza (vedi porcellum). E

ancora oggi la Consulta, primo organo di garanzie

democratiche, e' lenta nel giudicare e sentenziare

sulle controversie relative alla legittimità costituzion-

ale delle leggi, a cui tutti i cittadini possono ricor-

rere. Il problema e' che per il cittadino c'e' un limite,

la Corte Costtuzionale invece puo' prendersi tutto il

tempo che vuole (bonta' loro) E' ora di parificare i

limiti

IO, HO VOTATO NO, PERCHE’ ...

L' attuale governo e' un governo di un non eletto e

quindi non rappresentativo. Qualsiasi Capo di Stato

lo definirebbre un governo tecnico, ad eccezione

di Giorgio Napolitano.Nel nostro Stato di diritto non

e' permesso ad un governo che non rappresenta la

volta’ popolare, di revisionare l' ordinamento

della forma Repubblica Se dovesse vincere il SI, con

la modifica dell' articolo 75,abbassamento del

quorum, darebbe alle minoranze una ragione in piu'

per paralizzare la legislaturra con i referendum

abrogative, ergo peggiorebbe la legislature Queste

nuove riforme limitano ancor di piu' la de-

mocrazia e la sovranta' popolare Le riforme

prevedono il libero mandato anche per sindaci e

consiglieri regionali, futuri senatori che non

rappresenteranno piu' la Nazione I legislatori di

turno, hanno letto la Costituzione solo per sentito

dire Le riforme sono state cucite su misura di un

Senato di nominati, se si ritornasse ad uno elettivo

le riforme si verificheranno controproducenti La

nuova Costituzione non prevede la regola-

mentazione del libero mandato, ergo anche dopo ci

saranno trasformismi, che ricatteranno I governi

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Pagina 6 Novembre 2016 Pagina 7 Novembre 2016

prima finale); Federico

Fuggiano nella categoria cadetti

B (prima esperienza, 10 anni

appena compiuti, età minima

per partecipare; si è cimentato

con atleti molto più grandi ed

esperti e ha fornito una prova

straordinaria). Grande fascino e

bellezza specialmente dopo le

nuove norme del regolamento

di gara così impegnative che

non permettono una

partecipazione di massa. Gli 8

atleti che passavano dalle

semifinali, dovevano cimentarsi

in prove doppie di ben 3 finali a

eliminazione diretta per la

medaglia d'oro. Ecco perché

partecipare a un evento storico

così importante, era imperativo

se non altro per dire …io

c'ero... E il team massafrese ha

ben dimostrato fi esserci.

Naturalmente ad accompagnare

gli atleti il maestro di sempre,

Tommaso Petrelli. C’erano

anche i genitori degli atleti e

l’assistente tecnico del centro

sportivo massafrese Domenico

Scopece, cintura nera, che ha

vissuto una bella esperienza

essendo rientrato da poco nel

mondo dello sport dopo averlo

vissuto da protagonista per tanti

anni da bambino. “Essere

presente al Campionato

Italiano del Cinquantenario era

un'emozione (ha detto il M°

Petrelli) e potete immaginare

come mi sono sentito sul podio

nel ritirare la targa e a

rappresentare il nostro Centro

e la nostra Città di Massafra in

un evento così importante”.

Complimenti da più arti al

Taekwondo Massafra. E

naturalmente al M° Petrelli, il

quale ringrazia l'intero team e

Giuseppe Messina

50° anniversario di

attività artistica-

culturale

Per i festeggiamenti del prossimo

cinquantesimo anniversario di

attività artistica-culturale del

maestro Giuseppe Messina è stato

già creato un comitato d’onore. E’

presieduto dal Sindaco di

Barcellona Pozzo di Gotto dott.

Roberto Materia e composto da:

dott. Andrea Italiano, Presidente

della Pro Loco di Barcellona

Pozzo di Gotto; prof.ssa Caterina

Barresi, Presidente

dell’Associazione “FilicusArte”

di Milazzo e Barcellona Pozzo di

Gotto; prof.ssa Maria Torre, in

rappresentanza del “Movimento

per la Divulgazione Culturale” di

Barcellona Pozzo di Gotto e

biografa del Maestro Giuseppe

Messina; prof.ssa Teresa Rizzo,

Presidente dell’Accademia

“Amici della Sapienza” di

Messina; dott. Antonio Lanuzza,

Presidente dell’Associazione

“Kiwanis” di Milazzo; Editore

Pierangelo Giambra, in

rappresentanza della “Giambra

Editori” di Terme Vigliatore;

prof.ssa Domenica Pipitò, Preside

dell’ex Ospedale psichiatrico

giudiziario di Barcellona Pozzo

di Gotto; dott. Stello Vadalà,

Dirigente Scolastico Istituto

Tecnico Ettore Majorana di

Milazzo; arch. Daniela Motta,

Presidente “Genius Loci”;

regista Nico Zancle, “Spazio

Teatro Europa 94”.

L’esposizione di scultura,

pittura e grafica del Maestro

Giuseppe Messina sarà

inaugurata nella serata di

sabato 28 gennaio presso il

nuovo meraviglioso Teatro

“Placido Mandanici” (come

ben deciso dal comitato

d’onore) e si protrarrà fino

all’8 febbraio 2017. Da lunedì

30 gennaio, durante le

mattinate, il Maestro incontrerà

gli studenti degli Istituti.

Scolastici Superiori con i quali

s’intratterrà parlando

dell’importanza di valorizzare

la Cultura Artistica e

Monumentale della Classicità

Mediterranea.

Niente di meglio avrebbe

potuto offrire Barcellona Pozzo

di Gotto a un artista della sua

elevatezza, se non altro per

tutto quello che ha dato alla

comunità barcellonese dove,

dopo il ritorno in Sicilia, ha

fondato il “Movimento per la

Divulgazione

Culturale” (nell’ambito del

quale si sono formati all’arte e

alla cultura tanti giovani) e il

periodico mensile “La molla”,

tra le cui pagine hanno trovato

spazio tanti giovani assieme ad

intellettuali come Nino

Bellinvia, Melo Freni,

Vincenzo Consolo, Emilio

Isgrò e altri; ha creato il

“Premo Città di Barcellona

Pozzo di Gotto”, ha donato

opere bronzee e si è prodigato

aiutando a fare crescere una

generazione di artisti e

intellettuali che adesso fanno

parlare di sé nei vari campi

dello scibile umano.

La manifestazione avrà l’alto

patrocinio del Presidente della

Repubblica, i patrocini dei

Presidenti del Senato della

Repubblica, della Camera dei

Deputati, della Regione Sicilia

e del Rettore dell’Università di

Messina.

del complesso liceale (Classico,

Scientifico, Linguistico di

Barcellona Pozzo di Gotto e del

24 Maggio di

Castroreale); prof.ssa Cettina

Ginebri, Preside dell’Istituto

Enzo Ferrari di Barcellona

Pozzo di Gotto; Carmelo

Eduardo Maimone, Presidente

della Pro Loco “Nomos di

Manno” di Barcellona Pozzo di

Gotto; M° Alessandro

Monteleone, Musicista di

Messina; avv. Francesco

Cardile, Presidente

dell’Associazione Culturale

“Accademia delle Muse” di

Messina; dott. Graziella Lo

Vano, scrittrice di S. Agata

Militello; prof. Alberto

Genovese, giornalista di

Barcellona Pozzo di Gotto;

dott.ssa Vittoria Arena,

Presidente dell’Associazione

Culturale “Kafka” di Messina;

arch. Marcello Crinò, artista e

storiografo di Barcellona Pozzo

di Gotto; dott. Melo Freni,

giornalista, scrittore di Roma;

prof. Nino Bellinvia, giornalista

e autore di Taranto; rev. P.

Marco D’Arrigo della

Parrocchia “Sacro Cuore” di

Milazzo; dott. Rosario Fodale,

Presidente dell’Associazione

Culturale “Messina Web” di

Messina; dott. Mario Di Paola,

già capo redattore “Gazzetta del

Sud”; dott.ssa Italia Cicciò

Morroni, già responsabile della

pag. Culturale della “Gazzetta

del Sud”; Tonino Privitera, in

rappresentanza

dell’Associazione Culturale

“Cannistrà” di Barcellona

Pozzo di Gotto; prof.ssa Lucia

Arena, musicista di Messina;

M° Giuseppe Fabio Lisanti,

musicista di Messina; dott.

Nunziante Rosania, Direttore

Stoccarda. Alla Mostra

Collettiva “ItalyArts, Artisti

contemporanei italiani a

Stoccarda”, in esposizione,

infatti, le sue opere

“Simbolismo ed

ispirazione” (Ricerca (2006,

tecnica mista su tela cm.

70x100) e “Società e

transizione” (Ricerca 2007,

tecnica mista su tela, cm.

70x100). Opere selezionate,

perché, con la loro creatività,

“contribuiranno a far conoscere

meglio l’arte italiana

contemporanea”. La Mostra

collettiva, inaugurata il 9

novembre, resterà aperta fino al

16 dicembre nel palazzo

dell’Istituto Italiano della

Cultura di Stoccarda

organizzata dallo stesso Istituto

con la collaborazione del

Municipio di Stoccarda e con il

patrocinio dell’Associazione

artistico culturale del Friuli

Venezia Giulia-Udine e con

l’organizzazione di Caneva

Giancarlo/Arte Struttura

Cividale Del Friuli

(UD) Adriana Cuffaro.

Responsabile della selezione

Gianni D'Alicandro di Bari

Nicola Andreace, animato da

una ferrea volontà di

comunicare visivamente,

slegato da ogni tipo di

conformismo, mai dimentico

degli artisti del passato e delle

ricerche di movimenti

contemporanei, nella sua

irrefrenabile pulsione al fare,

attribuisce alle sue tele la

condizione indispensabile per

una lucida riflessione

sull’evoluzione del suo

territorio e sul fare degli

uomini, vibranti di sentimenti

sempre uguali, malgrado lo

scorrere del tempo e la diversità

dei luoghi.

Dalle sue composizioni, la cui

caratteristica è l’immediatezza

e la grande attenzione sulla

geometrizzazione dello spazio,

emerge la sua grande passione

per la vita, il suo massimo

rispetto per essa e per gli

uomini, di cui vorrebbe fosse

salvaguardata la dignità a

qualunque contesto sociale

appartengano. Convinto che

l’Uomo sia “inconfondibile per

il suo passato e in forza di esso

capace di presente e futuro”, ne

coglie gli echi dell’anima e

della sua vita, ne proietta

l’inconscio, entrando con

grande forza e incisività nella

sua sfera psicologica. Raffigura

la Donna, ne evidenzia i segni

del suo fascino conturbante o

pudico, del suo candore

infantile, della sua bellezza

giovanile, della sua tenerezza

materna, della stanchezza

senile. Nelle opere

“Simbolismo ed ispirazione” e

“Transizione” Andreace,

unendo in un rapporto

strettissimo pittura e grafica e

armonizzando in ritmi distesi

sensibilità cromatica e taglio

dinamico delle composizioni,

perviene alla traduzione iconica

dei suoi pensieri e delle sue

riflessioni: malgrado lo scorrere

del tempo, l’evoluzione del

territorio, metaforicamente

espresso con figure e linee

geometriche, vivacizzate dai

colori della sua terra (giallo

solare, terra ocra, azzurro,

bianco, rosso), l’Uomo,

inventore e creatore di

progresso, e la Donna, essenza

della vita, che si perpetua in

eterno, provano, in ogni epoca e

a qualsiasi latitudine, gli stessi

impulsi, le stesse attrazioni, le

stesse emozioni, perché la

storia umana non cambia mai.

Le due opere con un

circonstanziato curriculum in

italiano e tedesco sono state

pubblicate in due pagine sul

Catalogo inserito nella Collana

“Cataloghi d’arte della Das

Werk gehört zur Reihe der

Kunstkataloge”, Editoriale

Giorgio Mondadori

CULTURA & SOCIETA’ a cura di Nino Bellinvia

Al Campionato

“50 anni del

Taekwondo in

Italia”

Taekwondo

Massafra vince

medaglia d’oro

Terzo posto

assoluto nella

classifica a

squadre

Taekwondo Massafra di nuovo

al successo in campo

nazionale. Lo scorso 25

novembre a Pozzuoli nel corso

della celebrazione dei “50 anni

di Taekwondo in Italia” ha

ottenuto un enorme successo.

L’atleta Giovanni Scialpi,

conquistando la medaglia

d’oro, infatti, ha portato ancora

una volta il suo nome e quello

del Centro sportivo massafrese

sul gradino più alto del podio.

“Essere ancora una volta

campioni italiani è qualcosa di

fantastico” (ha detto con tanta

gioia il maestro di sempre

Tommaso Petrelli). Tra

l'emozione di tutti veniva nello

stesso tempo annunciato che il

Taekwondo Massafra era stato

piazzato al 3° posto assoluto a

squadre nella categoria senior,

preceduto dalle squadre “ASD

Colosseum” e “Han TKD

Accademy” e seguito dalla

“Scuola Corana TKD”. E

questo grazie anche agli altri

tre atleti massafresi che hanno

partecipato al campionato.

Sono: Gianvito Colucci nella

categoria junior (atleta di

grande talento e serio

professionista, ma l'emozione

di stare in una categoria dove

erano presenti medagliati

europei e mondiali gli ha fatto

un brutto scherzo, non

permettendogli di fare quello

che è capace); Cosimo

Tramonte nella categoria

cadetti A (ormai un veterano

della categoria, era partito

bene, in testa nella prova della

Britalyca News Londra Britalyca News Londra

quanti gli sono stati vicini. A

loro dedica questo grande

risultato nel 29esimo anno di

attività del Taekwondo

Massafra, società tra le più

longeve e blasonate della città

che tantissimo ha dato, e

continua, a tutti senza

dimenticare quello che da

sempre si professa nel suo

centro: prima la formazione

dell'uomo e poi quella

dell'atleta. E questo al Centro

Sportivo Taekwondo Massafra

si sa bene, perché il maestro

Tommaso Petrelli lo ricorda dal

giorno della prima lezione.

Opere di

Nicola

Andreace in

mostra a

Stoccarda n primo piano opere dell’artista

pugliese Nicola Andreace a