Britalyca News Londra ( La Voce Alternativa)

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Periodico di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B. 2005] II Edizione N 10 Aprile 2015 L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda edizione limi- tata a 200 copie cartacee a colori & bianco e nero di 16 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima mail list. Siamo online [ https:// www.facebook.com/carmine.gonnella https://www.facebook.com/lavocealternativa?fref=ts https://twitter.com/CarmineGonnell1 ] e’ in costruzione un website .... “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“ Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore E-mail : [email protected] Collaboratori: DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia , Goffredo Plmerini DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) , Antonio Murabito e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario Ponzi. Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto. La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni : Via posta, pagabili a La Voce Alternativa, 32 Fle tchers Close, Bromley BR2 9JD Kent conto corrente N: 69959393 sorte code 09-01-28 Grazie . Calabritto e dintorni 11 FREE L'IMPORTANZA DI UN ABBRACCIO La durata media di un abbraccio tra due persone è di 3 secondi. Ma i ricercatori hanno scoperto qualcosa di fantastico. Quando un abbraccio dura 20 secondi, si produce un effettoterapeuti- cosul corpo e la mente. La ragione è che un abbraccio sincero produce un ormone chiamato "Ossitocina" noto anche come l'ormone dell'amore. Questa sostanza ha molti benefici sulla nostra salute fisica e men- tale, ci aiuta, tra l'altro, a rilassarci, a sentirci al sicuro e calmare le nostre paure e l'ansia. Questo meraviglioso tranquillante è offerto gratuitamente ogni volta che si prende una persona tra le nostre braccia, che si culla un bambino, che si accarezza un cane o un gatto, che si balla con il nostro partner, che ci si avvicina che si tiene semplicemente un amico per le spalle... Un grande abbraccio, Nino Bellinvia e famiglia FREE www.facebook.com/lavocealternativa @Britalycanews www.britalycanewslondra.com ( site in costruzione) CICALE E UCCELLETTI Cento cicale si udivano nei campi color d'oro cento uccellini sui rami di ciliegio rispondevano al coro il frinire delle cicale era un suono così ben combi- nato che sembrava fosse stato da un'orchestra curato Maria Rosaria Longobardi - Favole in fiore, 2002 LO STATO SIAMO NOI lo stato che ci schiaccia...il meteo ci minaccia...c'e' sempre qualcuno che ci tratta come carta strac- cia...sempre sberle,una dopo l'al- tra,e sempre sulla faccia...alla fac- cia di chi ci vuole male...continueremo sempre a lot- tare...schivando i colpi...dei vari ne- mici,sperando che non sian troppi...e ribattendo colpo su colpo...cosi da far capire a chi si ha sul groppo...da che parte sta il torto...alla resa dei conti,non si fa- ranno sconti...il finale faccia a fac- cia...sara' per il nostro nemico l'en- nesima figuraccia Antonio Murabito (tratto da Augh !!!) METTERCI LA FACCIA (anche dall’ estero ) Sul voto dei Connazionali all’estero, forse anche per la palese incertezza politica che si respira nel Bel Paese, abbiamo avuto ... ( il tutto a pagina 4 ) Kenya, attacco al-Shabaab al campus di Garissa A pagina 3 CULTURA & SOCIETA’ A cura di Nino Bellinvia BRITALYCA La Voce Alternativa compie 10 anni ATTUALITAAutismo: individuata la causa in un caso su tre, e' genetica IL 2 APRILE giornata mondiale A pagina 8 SUOTALICUM Boschi attacca i poli- tici: "Parlano male dell'Italia" . Sulle riforme: "Non sprecheremo attimo fuggente" l Pd candida Mele a sindaco: 8 anni fa travolto da scandalo per coca ed escort A pagina 10 Inchiesta Ischia e fondazioni, ora diteci chi vi paga Il punto ... Lettera al direttore 6 APRILE GoffredoPalmerini L'AQUILA, 6 ANNI DOPO IL TERREMOTO Pagina 5 “PREGHIERA “ DI UN ATEO Caro Creatore, Grazie per avermi dato il libero arbritio Mi sono fatto ateo Non ho avuto nessun Dio Non ho nominato ma contemplato ogni Dio Ho santificato tutti belli e brutti Ho onorato anche quando non avrei dovuto Non ho ucciso, ma consigliato anche di non farlo Non ho commesso atti impuri se non per emergenza e a scopo di beneficenza Non ho mai rubato, anche perche' qualcun' altro l' aveva fatto prima di me Non ho detto mai bugie, ho sempre lasciato che le dicessero gli altri Non ho mai desiderato la donna altrui, se non in caso d’ emergenza e a scopo di beneficenza Non ho mai desiderato la roba altrui, perche' qualsuno aveva gia’ preso tutto Ti prego, Quando arrivera’ anche la mia ora dell’ obblio Mettimi in un posto speciale, lontano dagli uomini Dove io possa continuare a contemplare le tue di creazioni (cg) MAMME NO MUOS CE L' HANNO FATTA ! Doriana Goracci A pagina 9 ECONOMIA Def, martedì in Cdm: 10 mld tagli in 2016 .. A pagina 3 COMUNICATI l reddito di cittadinanza? L'hanno inventato i Borboni Job Act ................................ IL NUOVO SCHIAVISMO CHE AVANZA IN TUTTO IL MONDO LIBERISTA Entro agosto il ministro del Lavoro Poletti conta di varare tutti i decreti attuativi della delega. Compreso quello che modifica l'articolo 4 dello Statuto aprendo all'uso delle nuove tecnologie per monitorare impianti e strumenti di lavoro. Ma nel frattempo il Consiglio d'Eu- ropa ha fissato precisi paletti: "Vietato sorvegliare attività e comportamenti dei dipendenti" A pagina 2 AFORISMA Il perfezionismo non e’ altro che l’ esagerazione dell’ esistenziale, si e’ folli quando in estremis si vuol raggiungere a tutti i costi qualcosa che non esiste. [cg] Capisco ( e ne sono conscio) che il capitalismo e il socialismo da alcuni decenni con l' avvento del nuovo liberismo senza regole sono concetti caduti in disuso, ma credetemi fra alcuni decenni ne sen- tirete la nostalgia intellettuale e vi chiederete, ( invano ovviamente) :" Esisteva un' alternativa? [cg]

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Periodico di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B. 2005] II Edizione N 10 Aprile 2015

L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO

CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda edizione limi-

tata a 200 copie cartacee a colori & bianco e nero di 16 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima mail list. Siamo online [ https://

www.facebook.com/carmine.gonnella https://www.facebook.com/lavocealternativa?fref=ts https://twitter.com/CarmineGonnell1 ] e’ in costruzione

un website ....

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di sesso, di

razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”

Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo

imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“

Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore

E-mail : [email protected]

Collaboratori: DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia , Goffredo

Plmerini

DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) , Antonio Murabito e alla distribuzione e diffusione Ilario

Mario Ponzi. Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto.

La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni : Via posta, pagabili a La Voce Alternativa, 32 Fletchers Close,

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Calabritto e dintorni 11

FREE

L'IMPORTANZA DI UN ABBRACCIO La durata media di un abbraccio tra due persone è di 3 secondi. Ma i ricercatori hanno scoperto qualcosa di fantastico. Quando un abbraccio dura 20 secondi, si produce un effettoterapeuti-cosul corpo e la mente. La ragione è che un abbraccio sincero produce un ormone chiamato "Ossitocina" noto anche come l'ormone dell'amore. Questa sostanza ha molti benefici sulla nostra salute fisica e men-

tale, ci aiuta, tra l'altro, a rilassarci, a sentirci al sicuro e calmare le nostre paure e l'ansia. Questo meraviglioso tranquillante è offerto gratuitamente ogni volta che si prende una persona tra le nostre braccia, che si culla un bambino, che si accarezza un cane o un gatto, che si balla con il nostro partner, che ci si avvicina che si tiene semplicemente un amico per le spalle... Un grande abbraccio, Nino Bellinvia e famiglia

FREE

www.facebook.com/lavocealternativa @Britalycanews www.britalycanewslondra.com

( site in costruzione)

CICALE E UCCELLETTI

Cento cicale

si udivano nei campi color

d'oro

cento uccellini sui rami di

ciliegio

rispondevano al coro

il frinire delle cicale

era un suono così ben combi-

nato

che sembrava fosse stato

da un'orchestra curato

Maria Rosaria Longobardi -

Favole in fiore, 2002

LO STATO SIAMO NOI

lo stato che ci schiaccia...il meteo ci

minaccia...c'e' sempre qualcuno che

ci tratta come carta strac-

cia...sempre sberle,una dopo l'al-

tra,e sempre sulla faccia...alla fac-

cia di chi ci vuole

male...continueremo sempre a lot-

tare...schivando i colpi...dei vari ne-

mici,sperando che non sian

troppi...e ribattendo colpo su

colpo...cosi da far capire a chi si ha

sul groppo...da che parte sta il

torto...alla resa dei conti,non si fa-

ranno sconti...il finale faccia a fac-

cia...sara' per il nostro nemico l'en-

nesima figuraccia

Antonio Murabito

(tratto da Augh !!!)

METTERCI LA FACCIA

(anche dall’ estero )

Sul voto dei Connazionali all’estero, forse

anche per la palese incertezza politica che si respira nel Bel

Paese, abbiamo avuto ... ( il tutto a pagina 4 )

Kenya, attacco al-Shabaab al

campus di Garissa

A pagina 3

CULTURA & SOCIETA’ A cura di Nino Bellinvia

BRITALYCA

La Voce

Alternativa

compie

10 anni

ATTUALITA’

Autismo:

individuata la

causa in un caso

su tre, e' genetica

IL 2 APRILE

giornata mondiale

A pagina 8

SUOTALICUM Boschi attacca i poli-

tici: "Parlano male

dell'Italia"

. Sulle riforme: "Non sprecheremo

attimo fuggente"

l Pd candida Mele a sindaco: 8 anni

fa travolto da scandalo per coca ed

escort

A pagina 10

Inchiesta

Ischia e

fondazioni,

ora diteci chi

vi paga

Il punto ... Lettera al direttore

6 APRILE GoffredoPalmerini

L'AQUILA, 6 ANNI DOPO IL

TERREMOTO Pagina 5

“PREGHIERA “ DI UN ATEO Caro Creatore,

Grazie per avermi dato il libero arbritio

Mi sono fatto ateo

Non ho avuto nessun Dio

Non ho nominato ma contemplato ogni Dio

Ho santificato tutti belli e brutti

Ho onorato anche quando non avrei dovuto

Non ho ucciso, ma consigliato anche di non

farlo

Non ho commesso atti impuri se non per

emergenza e a scopo di beneficenza

Non ho mai rubato, anche perche' qualcun' altro

l' aveva fatto prima di me

Non ho detto mai bugie, ho sempre lasciato che

le dicessero gli altri

Non ho mai desiderato la donna altrui, se non in

caso d’ emergenza e a scopo di beneficenza

Non ho mai desiderato la roba altrui, perche'

qualsuno aveva gia’ preso tutto

Ti prego,

Quando arrivera’ anche la mia ora dell’ obblio

Mettimi in un posto speciale, lontano dagli

uomini Dove io possa continuare a contemplare le tue

di creazioni

(cg)

MAMME NO MUOS CE L'

HANNO FATTA !

Doriana Goracci

A pagina 9

ECONOMIA Def, martedì in Cdm:

10 mld tagli in 2016 ..

A pagina 3

COMUNICATI

l reddito di cittadinanza?

L'hanno inventato i Borboni

Job Act ................................

IL NUOVO SCHIAVISMO

CHE AVANZA IN TUTTO

IL MONDO LIBERISTA Entro agosto il ministro del Lavoro Poletti conta di varare tutti i decreti attuativi della

delega. Compreso quello che modifica l'articolo 4 dello Statuto aprendo all'uso delle nuove

tecnologie per monitorare impianti e strumenti di lavoro. Ma nel frattempo il Consiglio d'Eu-

ropa ha fissato precisi paletti: "Vietato sorvegliare attività e comportamenti dei dipendenti"

A pagina 2

AFORISMA

Il perfezionismo

non e’ altro che l’

esagerazione dell’

esistenziale, si e’

folli quando in

estremis si vuol

raggiungere a tutti

i costi qualcosa

che non esiste. [cg]

Capisco ( e ne sono conscio) che il capitalismo e il socialismo da alcuni decenni con l' avvento del

nuovo liberismo senza regole sono concetti caduti in disuso, ma credetemi fra alcuni decenni ne sen-

tirete la nostalgia intellettuale e vi chiederete, ( invano ovviamente) :" Esisteva un' alternativa? [cg]

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POLITICA 2 11LocalNews Calabritto e dintorni

Calabritto prima del terremoto del 1980

Calitri. Di Maio: "Chi si candida con

noi deve essere pulito"

ILsen. Mancino dona

il proprio patrimonio

librario alla

Biblioteca di Avellino

Il candidato sindaco Michele Di

Maio della compagine "Calitri

Pulita" scrive una lettera mani-

festo ai propri concittadini.

"Cari concittadini, che vivete

fisicamente lontano dal nostro

paese ma vi sentite ancora ad

esso legati e idealmente vicini,

ci rivolgiamo a voi con l’intento

di stabilire un dialogo costrut-

tivo nella comune ricerca di

idee, proposte innovative e

buone prassi a favore della

nostra comunità. Al degrado

sociale, politico, economico e

amministrativo oramai cronico,

molti nostri concittadini hanno

tradizionalmente risposto con

lamentele, ma sostanzialmente

rassegnati ad una situazione

incancrenita, incurabile. È

venuta meno anche la speranza

in una soluzione dei problemi da

parte dei partiti politici che sono

essi stessi in crisi. In questa buia

realtà, in un gruppo di donne e

uomini, tra cui numerosi gio-

vani, ci siamo detti che il de-

grado è giunto ad un livello non

più tollerabile e dobbiamo im-

pegnarci in prima persona,

nell’umile consapevolezza di

non possedere ricette risolutive

dei problemi, ma con la deter-

minazione di voler dare cias-

cuno il proprio piccolo, parziale

contributo per cercare insieme

di affrontare le difficoltà che

inevitabilmente incontreremo

nel nostro cammino.

Al nostro interno ci sono alcune

differenze, ma siamo uniti dalla

disponibilità ad un sincero con-

fronto sulle idee avendo come

obiettivo condiviso il benessere

della collettività, rinnovando

dapprima la classe dirigente. Ci

siamo dati un nome e un sim-

bolo: Calitri Pulita. Quelli che

vi partecipano e quelli che si

candideranno devono essere

persone pulite dal punto di vista

morale ed etico. Pulita perché

sia il centro storico, sia quello

urbano che tutto il territorio

devono essere “ripuliti”. Per un

più proficuo lavoro ci siamo

divisi in cinque gruppi: bilancio

partecipato e legalità, ambiente

e territorio, attività produttive,

salute e sanità, cultura.

All’interno di tali gruppi stiamo

valutando tantissime proposte,

che contiamo, con bilancio alla

mano, di far diventare capitoli

di entrate e di spese. Fisseremo

con metodo democratico delle priorità e

decideremo insieme come farle diventare

realtà. Il percorso che ci siamo dati è de-

mocratico, dal basso, partecipato, condi-

viso, inclusivo, fuori dai partiti. Ci con-

frontiamo con i tutti i cittadini di Calitri

nelle assemblee che stiamo svolgendo da

circa due mesi. Ci rivolgiamo anche a voi

Calitrani che, pur vivendo fuori dal paese,

nutrite ancora grande affetto per esso e

siete come noi preoccupati per il decadi-

mento della vita sociale del nostro paese,

a cui non volete rassegnarvi.

La comunità di Calitri, secondo noi, va

oltre gli abitanti stabili. Tanti che vivono

e lavorano lontano hanno affetti, amici,

interessi che li legano al nostro Paese.

Riteniamo pertanto che sia opportuno

coinvolgere anche voi Calitrani non resi-

denti nella definizione del programma

elettorale anche perché anche grazie alle

vostre diverse esperienze potrete avere un

ruolo chiave nella crescita del paese e nel

ricostruirne l'identità. Ciascuno, in base

alla propria sensibilità, ai propri inter-

essi, alle proprie competenze, è invitato

a contribuire con semplici suggerimenti,

segnalazioni di esperienze positive, fino

ad un'offerta di assistenza nella definizi-

one del programma. Siamo convinti che

da parte nostra non dobbiamo chiuderci

nel nostro “piccolo mondo antico” ma

essere aperti alle suggestioni che cias-

cuno di voi potrà darci sulla base della

propria esperienza personale. Vi rin-

graziamo fin da ora della vostra preziosa

collaborazione, sappiamo che sia la

vostra mente che il vostro cuore sono

con noi, qui a Calitri.

Potrete contattarci all'indirizzo pro-

[email protected] oppure sulla nostra

pagina Facebook “Calitri Pulita”.

Alla manifestazione hanno preso parte il

Presidente della Provincia, Domenico

Gambacorta, il Sindaco di Avellino,

Paolo Foti, il Segretario generale di Pa-

lazzo Caracciolo, Andrea Ciccone. La

manifestazione sarà coordinata dal gior-

nalista Gianni Festa. Sono 3.784 i volumi

donati dal senatore Mancino alla Biblio-

teca Provinciale, di cui 3.388 consegnati

nei mesi scorsi al Commissario straordi-

nario, Raffaele Coppola, e ulteriori 396

al Presidente Gambacorta. La delibera di

accettazione della donazione è stata ap-

provata lo scorso 5 giungo 2014 dal

Commissario straordinario, Raffaele

Coppola, a cui è seguita la stipula della

convenzione tra lo stesso Commissario

Coppola e il Senatore Mancino per la

costituzione del fondo librario “Nicola

Mancino”“Si tratta di un patrimonio di

notevole importanza – dichiara il Presi-

dente Gambacorta – di cui potrà usu-

fruire la comunità irpina, a cominciare

dalle giovani generazioni. Questa dona-

zione evidenzia ancora una volta l’attac-

camento del Senatore Mancino alla sua

terra. Una sensibilità e un’attenzione da

sempre note e dimostrate nel corso degli

anni alla guida delle Istituzioni più im-

portanti del Paese”.

19 Marzo ( irpinianews.it)

Job Act ................................ IL NUOVO SCHIAVISMO CHE AVANZA IN TUTTO

IL MONDO LIBERISTA Entro agosto il ministro del Lavoro Poletti conta di varare tutti i decreti attuativi della delega. Compreso quello che modifica l'articolo 4 dello Statuto aprendo

all'uso delle nuove tecnologie per monitorare impianti e strumenti di lavoro. Ma nel frattempo il Consiglio d'Europa ha fissato precisi paletti: "Vietato sorvegliare

attività e comportamenti dei dipendenti

Microchip negli scarponi da lavoro o

negli elmetti, gps integrato nelle

cinture, braccialetti vibranti ai polsi

“come ai carcerati” ovideocamere: le

nuove tecnologie stanno rendendo il

lavoratore sempre più simile a

un cyborg con t rol lab i le in

stile Grande Fratello. Le giustificazi-

oni delle aziende che applicano

questi congegni (“aumentiamo

la sicurezza e miglioriamo l’organiz-

zazione del lavoro”, è il ritornello)

non convincono però in pieno. Molti

lamentano che si tratta solo di un

modo per controllare in modo più

stringente i ritmi di produzione e

“spremere” il dipendente. E

la Fiom punta i piedi: il segre-

tario Maurizio Landini ha chiarito

che il sindacato dei metalmeccanici

anche su questo fronte punta

a “mantenere le norme contrattuali e

legislative preesistenti”.

Nessuna rivoluzione: l’Europa ci

osserva – La disciplina delcontrollo a

distanza contenuta nell’articolo 4

dello Statuto dei lavoratori potrebbe

essere stravolta dai prossimi decreti

attuativi del Jobs Act: all’articolo 7

si prevede infatti “la revisione della

disciplina dei controlli a distanza

sugli impianti e sugli strumenti di

lavoro, tenendo conto dell’evoluzi-

one tecnologica e contemperando le

esigenze produttive ed organizza-

tive dell’impresa con la tutela

della dignità e della riservatezza del

lavoratore”. Il ministro del la-

voro Giuliano Poletti, che nei giorni

scorsi ha anticipato che “prima di

agosto tutti i decreti saranno definiti-

vamente approvati”, dovrà peraltro

tener conto anche delle novità arrivate

da Strasburgo. Lo scorso 1 aprile

il Consiglio d’Europa ha infatti rivolto

a i 4 7 S t a t i m e m b r i u n a

“raccomandazione” (in realtà un ag-

giornamento rispetto a quanto disposto

nel 1989) sui principi da seguire

quando si legifera in tema di lavoro,

privacy e nuove tecnologie. Ai punti

15 e 16 si fa esplicito riferimento alle

tecnologie utilizzate per monitorare i

lavoratori e a quei sistemi in grado di

rivelare la loro posizione: il testo ri-

badisce che il monitoraggio dell’at-

tività del dipendente non può essere lo

scopo principale, bensì solo l’indiretta

conseguenza di un’azione volta

a proteggere la produzione e la salute e

la sicurezza dei lavoratori. Al con-

trario è fatto divieto assoluto

di controllare “attività e comporta-

menti” dei dipendenti e di usare tele-

camere o altri sistemi di sorveglianza

in spogliatoi,mense e aree ricreative.

Viene ribadita poi la necessità di un-

confronto con le organizzazioni sin-

dacali.

Pubblicità

Decreto attuativo sul controllo a dis-

tanza: “Ancora niente di chiaro” –

Aumenterà davvero il livello di con-

trollo?Ilfattoquotidiano.it ha contat-

tato Vincenzo Martino, vicepresidente

dell’associazione nazionale Avvocati

giuslavoristi italiani (Agi). Il quale non

si sbilancia: “La legge delega è molto

generica: si tirano in ballo le attrez-

zature di lavoro ma non si capisce in

concreto cosa si voglia dire. Troppo

presto per dire quali saranno gli effet-

tivi cambiamenti. La sensazione per-

sonale è comunque che si andrà verso

forme di controllo più estese”. Poi uno

sguardo alla situazione attuale: “Il

controllo a distanza – spiega Martino

citando lo Statuto dei lavoratori – può

avere a oggetto non il singolo lavora-

tore bensì la generale organizzazione

produttiva, e in ogni caso previo ac-

cordo sindacale o autorizzazione

dell’ispettorato del lavoro. Nessuno

strumento può esser finalizzato a con-

trollare in via esclusiva il lavoratore.

Qualsiasi atto unilaterale dell’azienda

è illecito“.

I l mic roch ip d i F in cant i e r i ,

il braccialetto “come ai carcerati” e il

gps nella cintura - A far riaccendere il

dibattito sul controllo a distanza è

stata la recente richiesta di Fincantieri

di applicare un micro-chip agli scar-

poni o agli elmetti degli operai: “Non

verranno utilizzati per il controllo a

distanza”, ribadiscono dall’azienda.

Ma Bruno Papignani, responsabile

nazionale Fiom per Fincantieri, ri-

badisce: “Non ci pensiamo neanche a

accettare una proposta del genere”.

Papignani è anche segretario Fiom

d e l l ’ E m i l i a R o m a g n a , d o v e

“purtroppo di queste richieste strava-

ganti se ne sentono sempre di più”.

Nei mesi scorsi ha destato scalpore il

caso della Obi di Piacenza. In un

primo momento sembrava che

l’azienda volesse applicare un brac-

cialetto vibrante (“come ai carcerati”,

attaccò la Uiltucs) ai commessi per

monitorare i tempi di risposta

alle richieste di assistenza dei clienti:

“Il progetto è rimasto sulla carta”, ha

chiarito però l’azienda. Bufera due

anni fa anche sul gruppo Elior, gestore

del bar dell’autogrill MyChef di Bolo-

gna: ai dipendenti del turno notturno

fu chiesto di indossare una cintura con

gps integrato. “Roba da Grande

Fratello, è solo una via moderna per

tornare all’Ottocento”, chiosa Papig-

nani.

Le telecamere dell’Inps – Nel 2013 ha

fatto discutere la richiesta della direzi-

one dell’Inps di applicare telecamere

nelle agenzie di Romano di Lombardia

e Treviglio. Il “caso” è stato risolto:

“Le telecamere – ha riferito

a ilfattoquotidiano.it il funzionario

locale della Fp-Cgil Dino Pusceddu –

puntavano proprio sui lavoratori del

front-office e in parte su quelli del

back-office. Abbiamo ottenuto che si

cambiasse l’angolazione dei disposi-

tivi”.

Il microchip sottopelle: tra fantas-

cienza e realtà – Il controllo dei la-

voratori è molto sviluppato negli Stati

Uniti. Nel 2013 un articolo (“The boss

is watching”) apparso sul The Wall

Street Journal riportava una ricerca

dell’Aberdeen Groupsecondo cui circa

un terzo delle imprese monitoravano

attraverso congegni elettronici i

dipendenti chiamati a lavorare all’est-

erno. Ha destato infine scalpore la

proposta della svedese Epicenter di far

applicare un microchip sottopelle ai

propri dipendenti, in modo da sosti-

tuire il classico badge per l’apertura di

porte o l’accesso agli ascensori.

ilfattoquotidiano.it

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SUOTALICUM :” Nuovo sistema elettorale renzisconiano “ 10 3 ANCORA NEL SUO NOME ....

Boschi attacca i politici: "Parlano male

dell'Italia". Sulle riforme:

"Non sprecheremo attimo fuggente"

SUOTALICUM

La ragazzina prestata alla Politica non sa (o non vuole sapere) che quando un italiano, in Patria o all' estero parla male della propria Nazione,

critica sopratutto la politica e nello specifico parole come queste:" Ci confrontiamo, ci ascoltiamo, ma poi si decide a maggioranza". "Non c'è bi-

sogno di nessun decreto - ha aggiunto - abbiamo una legge in Parlamento che è stata votata da Camera e Senato ed è stata calendarizzata in aula per il 27 aprile". In

democrazia ci si confronta sulle alternative e non ci si scontra sui dogma. Quello che la Boschi non sa e' che il suo Italicum, cambia radicalmente la Costituzione

senza modificarne un solo articolo o comma, come e' gia avvenuto con il mattarellum ( liste bloccate) e con il porcellum ( liste bloccate e premi di maggioranza, per

non parlare poi delle candidature multiple) , ossia la democrazia rappresentativa e partecipativa repubblicana. Si e' andato avanti a ...il Mattarellum e' di sinistra il

Porcellum e di destra. l' Italicum e di sinistra e ....nella prossima legislatura vedremo quelli di destra in "alternativa " cosa si inventeranno. L' unica differenza che c'e'

e c'era tra la prima Repubblica e "cosidetta" secona , e' che nella prima il partito i delinguenti o presunti tali te li proponeva, nella seconda con le liste bloccate te li

imponeva. All' inizio ( si fa per dire) della terza e con l' Italicum , cosa e' cambiato ? Forse per Matteo Renzi decider non e fascista, ma limitare la sovranita’ popo-

lare im una democrazia avanzata come la nostra, non e’ da fascisti , bensi’ da criminali istituzionalizzati [cg]

"Trovo un po' strano che ci siano

dei politici italiani che quando

vanno all'estero criticano così aspra-

mente il nostro Paese. È normale

nella dialettica politica che non si

possano condividere tutte le scelte del

governo e che ci critichino, fa parte

della democrazia". Lo ha detto ilmin-

istro delle Riforme, Maria Elena

Boschi, a Cernobbio intervenuta

alla 16esima edizione del Forum di

Confcommercio.

"Non ho mai visto un commerciante che

fuori dal proprio negozio dice alla gente

di non entrare perché fa schifo tutto e

non c'è niente di buono da comprare. I

politici - ha aggiunto - a volte mi ricor-

dano questa situazione quando par-

lano costantemente male dell'Italia.

Credo che il Paese abbia delle possi-

bilità vere in questo momento - ha

sottolineato - e c'è le stiamo giocando

tutti assieme".

E dopo aver affermato che nel pros-

simo Def del governo le previsioni

indicheranno una crescita del Pil

dello 0,7%, sulle riforme ha detto:

"Sono convinta che non spre-

cheremo questo attimo fuggente,

questa opportunità di cambiamento

che abbiamo. Siamo sulla strada

giusta, sappiamo che molte riforme

iniziate vanno portate a termine. Da

qui al 2018 non bisogna perdere ne-

anche un giorno per cambiare il

Paese".

"Sappiamo che quelli della crescita

non sono obiettivi semplici - ha sot-

tolineato il ministro - e non si tratta

di essere ottimisti o pessimisti ma

semplicemente realisti. Nei dati for-

niti ieri da Confcommercio c'è una

previsione di crescita di oltre l'1% -

ha aggiunto la Boschi - e io sono con-

vinta che la crescita ci sarà ma

nonostante questo il governo nel Def

che presenterà in Parlamento entro il

10 aprile probabilmente darà margini

più bassi: lo 0,7% perché non vo-

gliamo essere ottimisti ma prudenti

ma allo stesso tempo determinati e

seri nel portare avanti le nostre poli-

tiche".

Quanto alla legge elettorale, ci sono

tutte le condizioni perché il Parla-

mento possa fare il proprio lavoro:

"Le riforme le stiamo facendo tutti

assieme - ha detto il ministro - Il Pd è

sempre compatto nei momenti deci-

sivi, come abbiamo fatto nell'ultimo

anno, in tutti i passaggi fondamentali

delle riforme. Ci confrontiamo, ci

ascoltiamo, ma poi si decide a

maggioranza". "Non c'è bisogno di

nessun decreto - ha aggiunto - ab-

biamo una legge in Parlamento che è

stata votata da Camera e Senato ed è

stata calendarizzata in aula per il 27

aprile".

Kenya, attacco al-Shabaab al campus

di Garissa: almeno 147 morti.

Cristiani separati dai musulmani 587 students have been evacuated from Garissa University

College, 79 injured. All students have been accounted for.

Una carneficina. Iniziata all'alba, mentre gli studenti

del campus universitario di Garissa, in Kenya, a 150

chilometri dal confine con la Somalia, dormivano

ancora. E finita solo in serata, quasi 16 ore dopo, con

un dormitorio strapieno di morti. Il bilancio dell'at-

tacco rivendicato dal movimento islamista somalo al-

Shabaab è pesantissimo: si parla di circa 150 morti.

Vittime che i terroristi avrebbero "selezionato" in

base al culto: i musulmani sarebbero stati rispar-

miati; gli altri - cristiani in primis - trucidati senza

alcuna pietà. Mentre il mondo, inerme, aspettava le

cronache della furia omicida degli Shabaab, i ji-

hadisti somali vicini ad al Qaeda, che dall'Isis avreb-

bero mutuato, oltre che la ferocia, anche lo stile: le

decapitazioni.

I miliziani sono entrati nelle stanze chiedendo ai

presenti se erano musulmani o cristiani", ha spiegato

un sopravvissuto. "Se eri cristiano, ti sparavano im-

mediatamente. A ogni colpo di pistola ho pensato di

morire". Una testimonianza concorde al raggelante

resoconto di Sheikh Ali Mohamud Rage, uno dei tre

portavoce del gruppo terroristico: "i mujaheddin - ha

detto - hanno prima separato i musulmani dai non

musulmani", poi hanno liberato i primi e trattenuto

gli altri, cristiani, in ostaggio. "Il Kenya è in guerra

con la Somalia", ha ricordato, "la loro missione è

uccidere quelli che sono contro gli Shebaab".

L'incubo è iniziato stamattina

all'alba, poco prima delle 5,

quando assalitori con il volto

coperto hanno fatto irruzione

nella struttura, facendo es-

plodere degli ordigni. I ji-

hadisti hanno sparato alle due

guardie al cancello di ingresso

e poi, una volta entrati, hanno

aperto il fuoco a caso, prima di

asserragliarsi in uno dei dormi-

tori degli studenti. Poliziotti e

soldati hanno circondato il

campus e hanno avuto uno

scontro a fuoco con gli uomini

armati. Scontro andato avanti

per ore, fino al blitz finale che

ha aperto le porte del dormito-

rio della morte agli agenti.

"Abbiamo ucciso molte per-

sone; i kenioti saranno sotto

shock quando entreranno den-

tro", aveva detto, secondo la Bbc, un membro di

al-Shabaab rivendicando l'attacco. E così è stato.

La polizia ha identificato la mente dell'azione in

Mohamed Kuno, ex professore dell'università di

Garissa: su di lui pende una taglia di 5 milioni di

scellini (50.000 euro). Legati ad al Qaeda e

sostenitori di una variante della sharia molto

intransigente, gli islamisti somali hanno molti-

plicato gli attentati sul territorio kenyano negli

ultimi anni, attaccando chiese, località turistiche

e scuole, causando 200 morti solo nel 2014. Gli

attacchi si sono intensificati dopo l'offensiva

militare lanciata da Nairobi in territorio somalo

nell'ottobre 2011, mirata proprio contro gli She-

baab. Le zone più colpite sono quella attorno

alla lunga e porosa frontiera con la Somalia, 700

chilometri, le aree di Mandera, Wajir e anche

Garissa. L'attacco impossibile da dimenticare è

quello del settembre 2013, quando gli Shebaab

misero a ferro e fuoco uno shopping center

Westgate nel cuore di Nairobi, uccidendo 67

persone. www.huffingtonpost.it/2015/04/02/kenya-

a t t a c c o - c a m p u s - g a r i s s a - m o r t i -

f e r i t i _ n _ 6 9 9 1 0 9 0 . h t m l ?

ncid=fcbklnkithpmg00000001

Def, Cdm: 10 mld tagli in

2016 per scongiurare au-

mento Iva

Approda in Consiglio dei ministri martedì alle

13,30 il Documento di economia e finanza che

delinea la strategia di politica economica del

governo per i prossimi tre anni. Un documento

corposo, che conterrebbe oltre 5 volumi, tra i

quali l'allegato infrastrutture, la parte sulla revi-

sione della spesa, il piano nazionale per le ri-

forme. Nel dettaglio per il 7 dovrebbe ricevere il

via libera quasi tutto il documento, con relative

cartelle macroeconomiche e tendenziali, mentre è

probabile che la parte delle riforme (Pnr) venga

varata qualche giorno dopo e comunque entro il

10, la scadenza per la presentazione del testo in

Parlamento. Entro il 30 del mese il Def andrà

trasmesso a Bruxelles, nel quadro del consueto

monitoraggio sulle politiche di bilancio previsto

dalle regole europee per tutti i paesi membri.

Nel documento la crescita 2015 dovrebbe

essere rivista in lieve rialzo dal precedente

+0,6% a +0,7 o +0,8% mentre il rapporto defi-

cit/pil dovrebbe attestarsi al 2,6%. Per il pros-

simo anno il governo punta a ricorrere alla clau-

sola di flessibilità prevista dalle regole in pre-

senza di riforme volte a migliorare la crescita e

l'occupazione, oltre alla clausola per gli investi-

menti. Ma la prima mission per il 2016 è steriliz-

zare le clausole di salvaguardia inserite per met-

tere in sicurezza i conti.

Rialzi automatici dell'Iva e delle accise, che scat-

terebbero se il governo non riuscisse a rispettare

gli impegni di bilancio. "Per il 2016 e il 2017

bisogna sterilizzare, annullare le clausole di sal-

vaguardia perché se non lo facessimo

rischieremmo una gelata su consumi e investi-

menti", ha detto all'Adnkronos il vice ministro

all'Economia Enrico Morando.

Da qui il lavoro sulla spending review sull'asse

Tesoro-Palazzo Chigi dove lavora il tandem Gut-

geld-Perotti: risparmi per 10 miliardi quelli a

cui punta il governo per azzerare le invise clau-

sole. E su questo fronte fondamentale sarà anche

l'applicazione dei fabbisogni standard per le am-

ministrazioni. Altre risorse dovrebbero inoltre

arrivare dalla revisione delle tax expenditures, le

agevolazioni fiscali e dal riordino degli incentivi

alle imprese. Si va inoltre verso il riordino della

tassazione sulla casa con una 'Local tax' che

dovrebbe prendere il posto di Imu e Tasi, da

definire nella Legge di stabilità ( adnkronos.com)

ECONOMIA IL CONCETTO E' VALIDO IN OGNI

ALTRO PAESE DEMOCRATICO. AD

ECCEZIONE DELL' ITALIA

Se un Capo del Governo non e' piu'

in grado di dirigere la

politica generale

responsabilmente, mantenendo l'indirizzo unitario

politico e aminitrativo,promovendo e coordinando

programaticamente l'attivita' dei suoi ministri,

nell' esclusivo interesse della Nazione...

VA A CASA !!!!

l Pd candida Mele a sindaco: 8 anni fa travolto da scandalo per coca ed escort

CAROVIGNO (BR) -

Sara' il candidato a sindaco del cen-

trosinistra a Carovigno l'ex deputato

Udc Cosimo Mele, coinvolto nel 2007

in uno scandalo a luci rosse. Ancora

una volta, cosi' come e' stato per l'ul-

timo anno di consiliatura, Mele sara'

sostenuto dal Pd che il 6 febbraio

2014, quando Mele era gia' sindaco da

un anno, fece ingresso in giunta con

un assessore. Il presidente del consig-

lio Comunale era da tempo Corrado

Tarantino, ex segretario provinciale

del Partito Democratico, e subito dopo

l'elezione si prefiguro' l'ingresso dei

democratici nella maggioranza.

Le dimissioni di Mele da sindaco di

Carovigno sono diventate definitive

nel febbraio scorso; a motivarle uno

screzio con il Nuovo Centrodestra

sorto negli ultimi mesi del mandato

nella cittadina che gli ha dato i natali.

Carovigno e' uno dei comuni che an-

dranno al voto nel maggio prossimo.

Mele resta sostenuto al momento da

liste civiche, oltre che appoggiato dal

Pd. Il centrodestra si presenta invece

spaccato in almeno due parti. Si vocif-

era da giorni sul possibile ingresso

come tesserato di Mele nel Pd, ma

l'ipotesi e' stata smentita nelle scorse

ore tanto dal partito quanto dallo

stesso sindaco uscente.

UN DETTAME DELLA VECCHIA COSTITUZIONE MAI APPLICATO...

Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla

legge. Facciamo inoltre presente che in quasi 70 anni di Repubblica quasi democratica, il legislatore non ha mai fatto una legge che trattasse adeguatamente l'

indegnita' morale dei futuri rappresentanti del popolo e degli amminstratoti della cosa pubblica

Page 4: Britalyca News Londra ( La Voce Alternativa)

IN ITALIA E DALL’ ESTERO 4 9

MAMME NO MUOS CE L' HANNO FATTA !

Donne determinate responsabili coraggiose attive,

le Madri No Muos con l’ appoggio di tutta la popo-

lazione onesta …ce l’ hanno fatta: “la procura di

Caltagirone ha disposto il sequestro dell´impianto

satellitare Muos di contrada Ulmo a Niscemi. Il

provvedimento arriva dopo qualche settimana dalla

decisione del Tar di Palermo che aveva accolto i

ricorsi dei No Muos contro la prosecuzione dei

lavori di realizzazione dell´impianto nella base

americana. Il sequestro è stato disposto dal procura-

tore di Caltagirone Giuseppe Verzera, per violazi-

one del vincolo paesaggistico di inedificabilità

assoluta presente in una riserva naturale, al quale

sono sottoposte anche le costruzioni di carattere

militare.Il provvedimento è stato già notificato al

comandante del contingente militare statunitense

presente nella base di Sigonella. Per le associazi-

oni che in questi anni si sono battute contro il

Muos e per lo stesso sindaco di Niscemi si tratta

di una vittoria.Anche il comitato ´Mamme no

Muos´ si dice “entusiasta” e invita “i politici che

fino ad oggi sono scesi a compromessi a farsene

una ragione: è pericoloso ed abusivo”. Per il sindaco

di Caltagirone, Nicola Bonanno, il “provvedimento

rende giustizia alle ragioni del territorio”. Il sequestro

dell´impianto arriva a pochi giorni dalla manifestazi-

one nazionale che si terrà sabato proprio in contrada

Ulmo organizzata dal comitato No Muos. Sarà

un´occasione di festa. Dice il sindaco di Niscemi,

Franco La Rosa: “Sarà una giornata di festa, passeg-

geremo nella Sughereta, respirando i profumi della

natura”.

Sono state non solo Giornate ma anni di lotta. Io che

vivo lontana dalla Sicilia, ma non col cuore, avevo

scritto del No Muos (quando tantomeno ne sapevo

qualcosa) La Mafia e gli Obiettivi Mobili : MUOS a

Niscemi ad esempio ed era marzo del 2009, per arri-

vare a maggio 2013 quando mi ritrovai a riportare I

Bambini e il cancro da inquinamento: Stragi che non

contano.

GRAZIE, grazie a queste donne, a chi ha sostenuto

queste lotte, alla magistratura responsabile, alle per-

sone oneste.E grazie per farci respirare finalmente

questo profumo di Giustizia e Natura Libera, con le

vostre lotte.

Doriana Goracci

http://www.reset-italia.net/2015/04/02/mamme-no-

muos/

Costituzione repubblicana:” Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, ed gni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei

mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale “

l reddito di cittadinanza? L'hanno inventato i Borboni Un decreto del 1831 stabiliva assegni di disoccupazione e invalidità provvisori o a vita. Un welfare molto avanzato, che teneva conto della discrezione forse anche più di oggi

. Giorgio Brignola

PROBLEMI

SUGLI UOMINI

Col 2016, la politica dovrebbe tornare

in campo con uno spirito totalmente

rinnovato. Nel meccanismo di voto e

negli uomini. Il cambio generazionale

dei partiti non c’è ancora stato; ma

siamo convinti che ci sarà. Anche se

solo per necessità, più che per convin-

zione. Dobbiamo ritrovare quelle

premesse indispensabili per recuperare

un ruolo in UE e nel mondo.

E’ importante, prima di tutto, una sorta

di riconciliazione che porti alle ri-

forme. Proprio quelle che tutti sem-

brano volere; anche se più nelle pa-

role, che nei fatti. Lasciamo andare il

problema dei “candidabili”e guardia-

moci intorno, per garantire, almeno,

una coerente ripresa politica; in-

dipendentemente dalle posizioni dei

singoli. Il dialogo tra i Partiti ha da

continuare e i chiarimenti serviranno

per “sbrogliare” gli ostacoli più in-

gombranti. Dopo Renzi, la vita del

Paese continuerà.

Le mete da raggiungere non saranno

stravolte; anche perché, come abbiamo

già scritto, i tempi per un’effettiva

ripresa saranno lunghi. Se si andranno

a focalizzare motivazioni degne di tale

nome, Maggioranza ed Opposizione

avranno più spunti d’incontro che di

scontro. Questo 2015 ci servirà di

monito per evitare altri errori e a me-

glio riconoscere quelli che sono già

stati fatti. I prossimi anni della Terza

Repubblica avranno tutti un’impor-

tanza per la ripresa dell’Italia; anche

se il recupero del terreno avrà ancora

un costo elevato.

Superati i sospetti e le incongruenze

del potere, verrà il tempo della parteci-

pazione che rappresenta l’indispensa-

bile impegno per garantirci tempi mig-

liori. A ben osservare, non mancano le

idee per spianare una strada che

resterà in salita. Sono, però, gli uomini

che non sembrano in grado d’andare

oltre le teorie del “bipolarismo” che

non ha fornito prova d’effettivo equi-

librio parlamentare. La linea Renzi è

solo a tempo. La “non” sfiducia può

essere supportata solo per un periodo,

breve, di compromessi.

Un anno ci sembra più che

ragionevole. Pure se tanti ottimismi

politici si sono ridimensionati e gli

uomini di partito d’oggi, non sono

migliori di quelli di ieri. Del resto,

proprio nello stallo di “non” sfiducia, i

partiti hanno compreso che la col-

laborazione è possibile, quando non ci

sono all’Esecutivo Capi da supportare,

sotto il profilo politico, anche fuori

dalla Maggioranza. Solo tramite la

cooperazione e l’attenzione ai prob-

lemi della gente, la Democrazia prose-

guirà la sua strada nel Bel Paese.

Non sappiamo ancora chi sarà nelle

condizioni di governare; anche se, tra

circa un anno, avremo le elezioni più

complesse della Repubblica. Però, su

una realtà possiamo contare: la politica

italiana, che ha un’illustre tradizione,

promuoverà una linea operativa più

confacente con i tempi. Per consentire,

infine, al Paese la voglia di rilancio.

METTERCI LA

FACCIA

Sul voto dei Connazionali all’estero,

forse anche per la palese incertezza

politica che si respira nel Bel Paese,

abbiamo avuto singolari riscontri da

parte di Lettori che già ci conoscevano

per un passato pubblicistico di ben

cinquantacinque anni vissuto, per

quarantacinque, anche tra gi Operatori

dell’Informazione del periodico “La

Voce degli Italiani” (UK), testata che

ha definitivamente chiuso i battenti nel

dicembre del 2011. In Germania

siamo anche presenti, da oltre 38 anni,

con la “Rubrica Sociale” sul mensile in

cartaceo e web “Corriere d’Italia”.

Con la Comunità italiana in Europa

l’intesa è stata buona. Soprattutto con

quella di seconda e terza Generazione.

Ci siamo anche resi conto che la

maggioranza è contraria all’immo-

bilismo. Ora, però, portiamo avanti un

progetto, che nulla toglie a quello che

avevamo pensato negli anni’90, ora

più in sintonia con la realtà nazionale

inserita in un’oggettività europea che

non è più possibile trascurare. Se le

nostre supposizioni sono, oggi, anche

movimento d’opinione, lo dobbiamo

alla presa di coscienza di tanti che

intendono dare concretezza alla posizi-

one politica della Comunità nazionale

nel mondo.

Non solo nel Vecchio Continente.

Siamo, quindi, presenti, non da ieri,

sul fronte della rappresentatività infor-

mativa; vale a dire di militanza. Anche

se abbiamo preferito, per una serie di

validi motivi, ben controllare quali tesi

del nostro programma siano sos-

tenibili. Proprio perché, almeno per

ora, intendiamo rappresentare un

Movimento d’Opinione per lasciare ai

Lettori la più ampia occasione per

rendere pubblici i loro consigli, dubbi

e perplessità.

La nostra richiesta non è fortuita. C’è

utile per avere, anche in tempi diversi,

una visione informativa su quanto i

diretti interessati sentono il bisogno di

comunicarci. Per pretendere efficaci

cambiamenti sul fronte politico nazi-

onale, il parere degli italiani all’estero

non può essere il fanalino di coda di

una realtà che coinvolge milioni di

Connazionali che hanno dovuto

lasciare il Bel Paese per necessità di

sopravvivenza e non per spirito

d’avventura. Intanto, il mese pros-

simo, si terranno le elezioni

dei”nuovi” Com.It.Es. La percentu-

ale ufficiale degli iscritti nelle liste

consolari è assai bassa. Segno, evi-

dente, che non è sufficiente giocarsi

la faccia in politica; bisogno anche

dare fiducia a chi è nelle condizioni

di subirla.

L’ENIGMA DELLE

STRATEGIE

Tanti nodi di una politica corrotta

sono venuti al pettine. Nel frat-

tempo, la nuova legge elettorale,

indispensabile per ritornare a un

rapporto fisiologico tra popolo e

potere, resta ancora nelle aule parla-

mentari. I partiti obiettano e cercano

possibili alleanze. Cambiare il sistema

di voto e le relative percentuali parla-

mentari è importante, ma, evidente-

mente, non è tutto. Se la normativa

passerà, così com’è stata presentata,

non ci saranno Maggioranze granitiche

per nessuno. Gli elettori potranno

opteranno per candidati fuori dalle

“alleanze” di comodo. Come sarà il

nuovo Parlamento e, di conseguenza,

l'Esecutivo è materia futuribile.

Data la complessità, abbiamo

preferito prendere in esame la situazi-

one attuale che, per la verità, è assai

più complessa di quanto potrebbe

apparire. Sul fronte delle alleanze c’è

poco da fidarsi. Neppure i Partiti

“nuovi” hanno destato un qualche

interesse; anche perché “costole” di

precedenti formazioni che si sono

divise ed hanno cambiato nome. I

nostri dubbi rimangono, però, nella”

sostanza” di chi intende promuovere

altri apparentamenti. Se questi saranno

l’espressione della Terza Repubblica,

è meglio soffermarci a riflettere. E’

dall’inizio del Nuovo Millennio che ci

chiediamo quali effettivi cambiamenti

si siano verificati nel firmamento della

politica nazionale. Però, non siamo

stati in grado d’intravedere efficaci

prese di posizione nei vertici dei tanti,

troppi, Partiti nazionali.

Anche se i contrasti sono presenti,

l’atteggiamento è sempre lo stesso;

ripetuto anche nelle stonature di chi ci

ha messo la faccia. La posta in gioco è

di tutto rispetto: il futuro di questo

nostro Paese. Col tempo, i possibili

compromessi non avranno nulla di

“storico”. Potrebbe anche esserci l’i-

potesi di un Renzi due. Nessuno in-

tende riconoscere che il “canto del

cigno” sia prossimo; solo si sospetta di

un rimpasto dell’Esecutivo. Quello che

infastidisce è l’esaltazione personale.

Se il passato ci ha, veramente, inseg-

nato qualcosa, sarebbe meglio non

dimenticarlo. Ci sono degli aspetti

ancora da ponderare per capire i pro-

grammi, sempre che ci siano, di chi

alza la voce ed è, in ogni caso, una

delle tante in un Paese chiede più

“coscienza.”

Come a scrivere che gli uomini giusti

si potrebbero trovare anche fuori delle

cordate politiche già note. Basterebbe

saperli trovare nell’interesse del Paese.

Perché anche nel “sistema”gli uomini,

come i partiti, non sono immutabili.

Attenzione, quindi, a non assentire al

disordine delle carte in tavola. Le tat-

tiche hanno da essere supportate da

coerenti contenuti. In caso contrario, si

lascerebbe strada a una compagine

necessariamente “transitoria” che non

incoraggerebbe gli stimoli di quella

produttività che già condiziona il fu-

turo del Paese. Il PD ha cominciato a

comprenderlo e Renzi dovrà consider-

are altri “pretendenti” del suo Partito.

Questa realtà, magari, potrà anche

infastidirlo, ma è nella logica degli

eventi. Forse, ci sono altre scelte che si

preferiscono tenere in serbo per altre

“manovre”in tempi sempre più immi-

nenti.

Il reddito di cittadinanza è una realtà in molti

paesi europei, ed il dibattito che lo riguarda è da

tempo piuttosto avanzato anche in Italia. Si tratta

di una misura estremamente moderna, che però

affonda le sue radici – almeno nel nostro Paese –

proprio in quel Sud che alcuni vogliono “peso

morto” dell'economia nazionale.

In pochi infatti sanno che proprio i Borbone, nel

Regno delle Due Sicilie, si impegnarono in simili

iniziative. La Collezione delle Leggi e dei Decreti

del Regno delle Due Sicilie annovera numerosi

assegni e sussidi, messi al tempo a disposizione

della popolazione in difficoltà economiche.

Il decreto n. 131 del 4 gennaio 1831, ad esempio,

provvedeva a conferire un “assegno di disoccu-

pazione per coloro i quali non possono assoluta-

mente con il proprio travaglio sostenere se mede-

simi e la di loro famiglia”. Sussidi quindi, tempo-

ranei o meno, in questo caso per chi “per fisico

impedimento non potrebbero mai più sostentarsi

con il loro travaglio”.

Era una commissione, poi, a decidere se l’assegno

doveva essere prolungato per altro tempo. Essa

disponeva di un fondo speciale che veniva utiliz-

zato in caso di “soccorsi urgenti”. L’identità di

tutti coloro che avevano diritto all’assegno restava

segreta (molto più avanti della social card di

qualche anno fa, per dire)

.napolitoday.it

DAI BORBONI ALLA REPUBBLICA

Page 5: Britalyca News Londra ( La Voce Alternativa)

ATTUALITA’ : Medicina 8 5 Aspettanto la repubblica renzisconiana

L’inchiesta di Napoli ci svela

che Massimo D’Alema eMatteo

Renzi sono diversi ma hanno una cosa

in comune: l’uso di una fondazione per

raccogliere i soldi e i servizi utili per

fare politica senza nessun obbligo di

dichiarare i finanziatori né di spiegare

come hanno speso i soldi così raccolti.

I contributi annuali a un partito o a un

parlamentare, sopra i 5 mila euro, de-

vono essere sempre dichiarati alla

Camera di appartenenza. Anche le

entrate e uscite in campagna elettorale

devono essere rendicontate a pena di

sanzioni. Se un parlamentare incassa

60 mila euro o si fa pagare le spese del

suo telefonino da un privato deve

quindi dichiararlo.

Il problema è che se lo fa tramite una

Fondazione invece non ha nessun ob-

bligo. Dalle carte depositate dell’in-

dagine sulla metanizzazione di Is-

chia si scopre che la Fondazione Ital-

ianieuropei, presidente Massimo

D’Alema, ha ricevuto 60 mila dalla

coop rossa Cpl Concordia. E la coop si

impegna a comprare 2 mila bottiglie di

vino dell’azienda della famiglia

D’Alema e spende 4.800 euro per

centinaia di copie della sua ultima

fatica letteraria. Titolo: Non solo euro,

che sarebbe forse meglio cambiare in

“non solo un euro, ma 4.800 vanno

bene, grazie”. Dalle carte del filone

trasmesso per competenza dalla Pro-

cura di Napoli a quella di Roma si

scopre un altro dettaglio non rilevante

penalmente ma interessante: il tele-

fonino del leader del Pd Matteo

Renzi,era ed è intestato e pagato dalla

Fondazione Open, allora Fondazione

Big Bang. Perché un aspirante premier

si fa pagare il telefonino da una Fon-

dazione creata il 2 febbraio 2012 da un

personaggio al confine tra impresa e

politica, come Marco Carrai (che pa-

gava anche l’affitto della casa fioren-

tina dell’allora sindaco)?

La Fondazione Open rappresenta un

mix di soldi privati e personaggi pub-

blici: il presidente è ora Alberto Bian-

chi (nominato consigliere dell’Enel), il

segretario generale è il ministro Maria

Elena Boschi e i consiglieri sono Car-

rai e il sottosegretario Luca Lotti. La

Fondazione nel 2013 ha quadruplicato

le spese telefoniche superando i 78

mila euro. Per statuto dovrebbe

promuovere ricerche per rinnovare

l’Italia. A tal fine può siglare contratti

e usare i suoi beni mobili, compreso il

telefonino affidato al rottamatore.

Il punto non è lo statuto, ma la man-

canza di trasparenza. Renzi è un

fautore della trasparenza e di “open

data” dai tempi di Firenze. Ha sempre

detto che, per lui, tutti i nomi dei do-

natori che gli pagano indirettamente il

telefonino dovrebbero essere pubbli-

cati su Internet. Peccato però che

molti prima finanziano e poi non

prestano il consenso alla divulgazi-

one.

B e n d i v e r s a l a s i t u a z i o n e

della Fondazione Italianieuropei di

D’Alema. Il Fatto ha chiesto più volte

a D’Alema i nomi dei finanziatori.

Inutilmente.

D’Alema e Renzi sono in buona com-

pagnia: da Altero Matteoli a Gianni

Alemanno, da Enrico Letta a Fran-

cesco Rutelli, passando per Renato

Brunetta e Angelino Alfano, sono

tanti i politici che hanno usato fon-

dazioni o associazioni per non svelare

i canali di finanziamento. Dal caso

Lusi a quello Expo, dal Mose a Mafia

Capitale fino all’indagine su Ischia, in

ogni inchiesta emerge il ruolo delle

fondazioni . Sarà per questo

che nessun politico ha mai proposto

di cambiare le norme per renderle

trasparenti? Renzi, almeno in parte,

ha mostrato di essere diverso da

D’Alema e di volere provare a essere

trasparente con la sua Fondazione.

Invece di proporre pacchetti contro la

corruzione di scarsa utilità, perché

Renzi non obbliga gli altri a fare

quello che, almeno a parole, ritiene

giusto a casa sua? Basterebbe una

norma per imporre alle imprese di

dichiarare tutti i versamenti alle fon-

dazioni politiche, compresa quella di

D’Alema, compresa la sua. Una

norma.

Inchiesta Ischia e fondazioni, ora

diteci chi vi paga

L’ idea di un bipartitismo all’

Americana di Weltroni ieri e

di Berlusconi e Renzi oggi e’

semplice...

“DEMOCRATICIDIO”. I

l bipolarismo mattarelliano e’

fallito con l’ arrivo di un

movimento civico e cittadino,

il M5 Stelle L’ Italia e’ un

paese antrpologicamente radi-

cato nel pluralismo socio/

politico. Ecco perche’ i nostri

padri costituenti scelsero un

sistema ( ancora nella oramai

defunta Costituzione del 48)

il prulalismo socio/politico,

ossia proporzionale secco con

preferenze multiple e voto a

suffragio universale e diretto.

La nuova Repubblica renzis-

comiana, con il monocameral-

ismo imperfetto e l’ Italicun si

verifichera’ senza alcun

minimo di dubblio contropro-

ducente, perche’ il pruralismo,

trovera’ casa nei due o tre par-

titi maggiorirari, e con il libero

mandato, per quell che

riguarda la governabilita’,

sara’ punto e a capo

La caccia alle cause dell'autismo ha

fatto un altro passo in avanti: grazie ad

una tecnica di diagnosi genetica e'

stato possibile accertare che in un caso

su tre e' genetica. E si apre la strada

per riuscire a scoprire anche le altre

che ancora oggi restano sconosciute.

Con un duplice obiettivo, cioe' fare

chiarezza su un disturbo che colpisce

sempre piu' bambini (ora 1 ogni 68)

mettendo fine anche a polemiche,

incertezze e leggende metropolitane, e

trovare poi la chiave per trattamenti su

misura. Mentre la scienza cerca di dare

Autismo: individuata la causa in un caso su tre, e'

genetica Verso chiave per capire altre forme,.....

una parola ultima sull'origine del dis-

turbo, il 2 aprile, in occasione della

Giornata Mondiale della Consa-

pevolezza dell'Autismo sancita

dall'Assemblea Generale dell'ONU, si

accenderanno le luci blu di monu-

menti di tutto il mondo per la cam-

pagna "Light up Blue". A Roma la

scelta e' caduta sulla fontana della

Barcaccia, ferita dalla furia dei tifosi

olandesi, che dalle 20 alle 24 sara'

illuminata per accendere l'attenzione

su una sindrome che colpisce milioni

di persone in tutto il mondo. La

ricerca europea guidata dal Campus

Laboratorio del Centro 'Mafalda

Luce' per i Disturbi Pervasivi dello

Sviluppo di Milano, anch'esso legato

all'Università Campus Bio-Medico di

Roma e diretto da Persico. Il sequen-

ziamento del DNA è un processo che

permette, a sua volta, di verificare la

presenza di eventuali 'errori' nelle

informazioni che compongono il

codice genetico del soggetto. Parago-

nando il DNA al libretto d'istruzioni

sulla vita dell'organismo, con la tec-

nica utilizzata, e' stato scoperto che ci

sono pagine mancanti o pagine stam-

pate due volte, mentre il sequenzia-

mento permette di verificare se i testi

contenuti nelle pagine presentano

refusi. Questa malattia del neuros-

viluppo rappresenta una vera emer-

genza sociale: 1 bambino ogni 68,

infatti, secondo gli ultimi studi, pre-

senta un disturbo generalizzato dello

spettro autistico. L'esordio è precoce

- fra i 14 e i 28 mesi - e dura per tutta

la vita. L'intervento precoce è fonda-

mentale: équipe specializzate e multi-

disciplinari oggi sono in grado di fare

diagnosi già a 2-3 anni, a 4 nelle

situazioni maggiormente complesse,

per poi adottare il trattamento più

adatto caso per caso.

ansa.it

Bio-Medico di Roma che ha invece

'illuminato' le cause genetiche del dis-

turbo, ha utilizzato una tecnica di analisi

innovativa su 200 famiglie. In tempi

forse più rapidi del previsto, sarà cosi'

possibile mettere a punto cure personaliz-

zate, annuncia Antonio Persico, docente

di Neuropsichiatria Infantile all'Univer-

sita' del Campus. "Il fattore preponder-

ante all'origine dell'autismo - spiega Per-

sico - è senz'altro quello genetico, ma

sono stati anche individuati fattori ambi-

entali che possono causare da soli la

malattia, se l'esposizione a essi avviene

in fase prenatale, come alcune infezioni

virali nel primo o secondo trimestre di

gravidanza da parte della madre. Altri

studi starebbero anche comprovando una

relazione tra l'autismo e l'esposizione ad

alcuni pesticidi, sempre in fase prenatale.

Tutte le altre ipotesi risultano prive di

evidenze sufficienti, quando non sono

addirittura vere e proprie leggende

metropolitane". Grazie alla tecnica utiliz-

zata, la Array-CGH, ha spiegato Persico

in occasione della Giornata Mondiale per

la consapevolezza dell'Autismo,

''possiamo individuare in laboratorio

cancellazioni e duplicazioni del DNA,

spesso alla base dei disturbi, con una

precisione cinquecento volte superiore a

quella della tradizionale mappa cromo-

somica''. A questa mappatura del genoma

particolarmente dettagliata seguirà presto

l'attività di sequenziamento presso il

I monumenti illuminati di blu

nelle principali città del mondo

segnalano la campagna

dedicata al disturbo neuro-

psichiatrico, sul quale la

scienza sta facendo passi

concreti. In particolare, il Cam-

pus Bio-Medico di Roma in-

daga sulle sue origini

genetiche e negli Usa si fa

strada la risonanza magnetica

funzionale

Non solo monumenti illuminati di

blu nelle principali città del mondo

per la campagna “Light it up

blue”, promossa dall’organizzazione

internazionale Autism Speaks, ma

soprattutto concreti passi avanti

nella ricerca scientifica. Come quelli

compiuti dagli studiosi del Campus

Bio-Medico di Roma, nell’ambito di

un proget to europeo , su l le

origini genetichedell’autismo.

La ricerca, annunciata in occasione

della Giornata mondiale per la consa-

pevolezza dell’autismo – istituita

dalle Nazioni Unite ogni 2 aprile, a par-

tire dal 2007 – è stata condotta su 200

famiglie e ha permesso d’identificare

le origini genetiche della malattia nel

30% dei casi.

“Grazie alle indagini sul Dna compiute

con una innovativa tecnica, denomi-

nata Array-Comparative Genomic Hy-

bridization (CGH) – spiega Antonio

Persico, direttore del Laboratorio di

psichiatria molecolare e neurogenetica

presso l’Università del Campusromano e

tra gli autori dello studio -, possiamo

individuare cancellazioni e duplicazioni

del Dna, con una precisione cinque-

cento volte superiore a quella di una

tradizionale mappa cromosomica”.

http://

www.ilfattoquotidiano.it/2015/04

/02/giornata-mondiale-autismo-

avanzano-ricerca-dna-progressi-

diagnosi/1558958/

Lettera al direttore

6 APRILE ...

Gentile direttore,

un breve pensiero per ricordare il 6° Anniversario del terremoto dell'Aquila. E

per esprimere gratitudine a tutti i Volontari e a tutti coloro che da ogni parte

del mondo ci sono stati vicini con gesti di affetto e solidarietà. Noi non li dimen-

ticheremo mai e saremo grati per sempre. Goffredo Palmerini

L'AQUILA, 6 ANNI DOPO IL TERREMOTO (6 APRILE 2009, ORE 3:32)

Oggi è il 6° anniversario del terremoto

dell'Aquila, il 6 aprile 2009 alle ore 3:32.

Mentre il pensiero va commosso alle 309

vittime del sisma - molti i giovani e i bam-

bini -, alle sofferenze morali e materiali di

una città lacerata nel profondo, forte si av-

verte il senso di gratitudine verso tutti i

Volontari che da ogni parte d'Italia vennero

a soccorrerci, o che da ogni angolo del

mondo ci furono vicini con la solidarietà e l'affetto. Eccezionale fu la vicinanza delle

comunità abruzzesi nel mondo, cui va il nostro pensiero riconoscente e grato.

Questa Pasqua di Resurrezione ci fa sperare sulla rinascita di una città che sta già

risorgendo, tra tanti problemi ancora. Ci fa pensare alle giovani generazioni, al loro

futuro nella città e nei suoi borghi ricostruiti. Tra le tante difficoltà che bisogna af-

frontare - e anche qualche squallore! - non viene meno la speranza e la determinazi-

one di riconquistare la bellezza di una città straordinaria di preziosità artistiche e

culturali, ma anche una comunità che sappia, nella concordia, lavorare insieme per il

proprio destino. Memoria e futuro, dunque, superando le difficoltà innumerevoli del

presente. Affido l'anelito di speranza al messaggio contenuto in questo video, realiz-

zato da adolescenti, oggi, ancora bambini in quel 6 aprile del 2009.

(Nella foto Fiorella Mannoia ....Lei non dimentica)

IL PUNTO

L’ ITALIA E’ UN PAESE

ANTOPROLOGICAMENTE

RADICATO NEL PLURALISMO

SOCIO’POLITICO Non e’ una cattiva idea riperlo di tanto in tanto !

Page 6: Britalyca News Londra ( La Voce Alternativa)

COMUNICATI Goffredo Palmerini CULTURA & SOCIETA’ a cura di Nino Bellinvia 6 7

“TERUN”

distintivo d'onore in California. Tre emigrati del profondo Sud con la buona

cucina realizzano il sogno americano di Domenico Logozzo *

Dal profondo Sud dell’Italia a Palo Alto

in California, con l’orgoglio delle radici.

Emigranti di successo. Il coraggio delle

sfide. Con la voglia di fare bene. E di

riuscire. Protagonisti due fratelli di

Scalea (Cosenza) e un amico di Ginosa

Marina (Taranto). Si sono messi insieme

ed hanno aperto un ristorante nella Sili-

con Valley. Affari d’oro. Un successo

che ha richiamato l’attenzione della

grande stampa, dal New York Times a

Repubblica. “Il nostro obiettivo era

quello di creare un luogo che sarebbe

stato la nostra casa lontano da casa, dove

i nostri amici sarebbero venuti per il cibo

semplice, la buona compagnia e per di-

vertirsi”. Uno dei tre proprietari, Franco

Campilongo, 36 anni, laurea in economia

e gestione dei servizi turistici, ha così

spiegato al giornalista americano qual è

l’ingrediente fondamentale della ricetta

vincente. Sentirsi a casa. E così è anche

per il nome del ristorant:Terùn. Ha

scritto il New York Times: “In piemon-

tese terùn è un termine dispregiativo per

i meridionali italiani” ma ha sottolineato

che gli intraprendenti imprenditori

venuti dalla parte estrema dello stivale

“lo indossano come distintivo d’onore”.

E Maico Campilongo, 41 anni, studi

di ingegneria elettronica e di economia e

commercio interrotti per scegliere altre

vie (musica, pianobar e politica), ci con-

ferma: “Sì, è proprio così. Noi abbiamo

deciso di dare un significato positivo a

questo termine, che per anni ha visto i

nostri genitori e i nostri nonni paragonati

ad una razza inferiore. Usato dai piemon-

tesi o comunque dalla gente del nord, ci

faceva male, ci condizionava, tanto

che da piccolo cercavo di cambiare il

mio accento perché ritenevo che

quello meridionale non fosse una cosa

positiva”.

La scelta di andare via. “ Tutti e tre -

dice Maico Campilongo- siamo arri-

vati alla conclusione che fosse il caso

di provare, seguendo il sogno ameri-

cano, fiduciosi delle nostre capacità”.

L’amara constatazione: “E siamo

anche tutti e tre d'accordo sul fatto che

la nostra bella Italia, il nostro bel

paese, sia un luogo per dinosauri dove

il nepotismo la fa da padrone e dove la

terribile piaga della corruzione impe-

disce di andare avanti a chi onesta-

mente fa il proprio lavoro ”. Felici per

questa esperienza californiana. “Nella

Silicon Valley scopri che essere ital-

iani è motivo di orgoglio e fare cucina

italiana dà immense soddisfazioni,

perché quando vendi il tuo prodotto

vendi anche la tua storia”. La storia

appunto. La loro la raccontano così:

“Diciamo che ci sono almeno tre sto-

rie. Quella di Franco è di aver scoperto

un luogo bello del mondo dove poter

cominciare una nuova vita e avere la

possibilità economica di viaggiare e di

fare cose che in Italia non sono possi-

bili. Kristyan D'Angelo, lo chef, in-

vece segue un sogno americano che ha

maturato nei suoi viaggi e decide di

venire a fare la migliore pizza della

California. Maico, infine, ha una vi-

sione più politica della sua scelta,

nonostante un lavoro a tempo indeter-

minato in una grossa società del Tren-

tino. Pessimista sulle prospettive in

Italia. Anche dal punto di vista

economico: non si vedeva per il futuro

uno stipendio superiore a 1300 euro al

mese”.

Federico Rampini si è occupato dei tre

amici e dei loro successi con la buona

cucina. Su Repubblica ha scritto: “Da

emigrato, nostalgico della cucina ital-

iana, ho rispetto e ammirazione per chi

porta qui in America le nostre migliori

tradizioni gastronomiche. Eppure c’è

probabilmente uno spreco d’investi-

menti nell’istruzione, se una facoltà di

ingegneria sforna degli esperti di soft-

ware che vanno a fare la pizza in Cali-

fornia”. Rileva: “Buon per loro che si

divertono nella nuova impresa, e tanto

meglio per noi americani che ci

guadagniamo un’offerta sempre più

ricca e variegata nella ristorazione

italiana di qualità. Ma le vicende di

questi ragazzi dovrebbero interpellare

chi governa l’Italia, costringere la

classe dirigente a farsi un esame di

coscienza. Dovrebbero esserci fior di

indagini promosse dal governo Renzi e

dal Parlamento italiano, andando ad

ascoltare migliaia di giovani immigrati

qui in America, per scandagliare le loro

storie personali, capire le loro moti-

vazioni, fare un inventario di tutti gli

ingredienti del modello americano che

li attirano qui”. E Maico Campilongo

commenta: “Quello che sostiene

Rampini è vero. Esiste, sì, uno spreco

di investimenti nell'istruzione”. E poi

aggiunge: “E’ palese che gli stipendi in

Italia sono molto inferiori a quelli del

resto dell'Europa, e soprattutto

dell'America. Il regime fiscale in Italia

non supporta troppo le aziende, il costo

del personale è molto elevato, ma

questo è un discorso lungo e andrebbe

fatta un'analisi molto accurata”.

Osserva che “la mancanza di un gov-

erno stabile non permette di creare

delle leggi o rafforzare quelle esistenti

per stimolare lo sviluppo economico.

Gli ultimi tre Presidenti del Consiglio

in Italia non sono stati espressi dal

popolo, quindi una terribile mancanza

di democrazia”.

In California quali sono stati inizial-

mente i più grossi problemi?

“Il primo scoglio da superare è stato

sicuramente la buona conoscenza della

lingua inglese. Indispensabile per

trovare un lavoro che ti permette di fare

una vita migliore. Sapersi organizzare e

adattarsi a tutto. Anche se da cameriere

non hai uno stipendio, con il sistema

delle mance in California si possono

tranquillamente guadagnare più

di 5000 dollari al mese. Ovviamente

bisogna lavorare duro. Se hai voglia di

lavorare l’obiettivo è facilmente raggi-

ungibile”. E ricorda che per la nascita

di “Terùn” non è stato semplice

“trovare i soldi per poter procedere

con l'investimento, ma tutto è stato

risolto grazie alla conoscenza e al sup-

porto ricevuto da amici che fidandosi

ciecamente di noi hanno contribuito

alla realizzazione del nostro progetto”.

Fiducia ben riposta, compiti ben defi-

niti, in base alle competenze maturate.

Kristyan D'Angelo in cucina, Franco

Campilongo per il settore finanziario

e Maico Campilongo customer service

commerciale, di fatto la persona che sta

di più in mezzo ai tavoli, per dirla in

breve, l'oste. Organizzazione ottimale. I

risultati non si sono fatti attendere. Il

ristorante Terùn è uno dei più frequen-

tati di Palo Alto. Gli italiani

d’America presi per la gola, con "la

particolare passione per la pizza chef

D'Angelo". Scrive Rampini: “Si man-

gia una pizza fantastica, mozzarella di

bufala e burrata, melanzane alla par-

migiana, e tante altre specialità merid-

ionali”. Ed annota: “Incontri lì la

“young crowd”, la folla giovane dove

pullulano talenti creativi”. La creatività

e la voglia di crescere. Maico Campi-

longo ai giovani consiglia “dopo aver

finito la scuola di continuare a

studiare” e citando Steve Jobs li invita

“ad essere sempre affamati di sapere e

vogliosi di imparare, perché qualsiasi

esperienza una persona abbia fatto

nella propria vita tornerà sicuramente

utile in qualsiasi lavoro si cimenterà.

Se sei un ingegnere e ti troverai a

lavare i piatti, laverai i piatti con le

conoscenze di un ingegnere e sicura-

mente ottimizzerai meglio quello che

stai facendo. Impegno costante per

maturare esperienza. Un cuoco diventa

bravo quando passa molto tempo dietro

i fornelli”. E raccomanda di “essere

umili, pronti ad imparare e viaggiare,

perché solo viaggiando possiamo

capire le differenze”.

Avete mantenuto i legami con i

luoghi di origine?

“Certo, torniamo almeno una volta

all'anno e avendo le nostre famiglie in

Italia il legame è molto forte. In ogni

viaggio in Italia ci ricorda quanto bella

è la nostra patria. E quando tor-

niamo al nostro lavoro. In California, i

nostri occhi brillano di orgoglio itali-

ano. Orgoglio italiano che viene tras-

ferito ai nostri clienti.

*già Caporedattore del TGR Rai

Damiano Cappellari porta tutti nel mondo delle monete

Suo nuovo libro “Elogio della numismatica” (Albo Versorio Edizioni)

Secondo volume sulla numismatica del

veronese Damiano Cappellari. Il titolo è

“Elogio della numismatica”, edito da

Albo Versorio editore (200 pagine,

Milano, 2015). Con questa opera, in-

teramente a colori, che ha come pro-

tagonist il collezionista, lo studioso,

l’appassionato di mumismatica, l’autore

accompagna il lettore in una galoppata

nel mondo delle monete, della storia e

dell’arte in modo originalissimo e con

strabiliante facilità, seminando curiosità

ed interrogativi con l’intento di pagare

l’appassionato di numismatica con

emozioni sonanti e suggestioni palpi-

tanti. Il lavoro di Damiano Cappellari

(anche suo padre era numismatico)

porta le presentazioni di Silvana Balbi

di Caro e di Fabio Gigante.

Silvana Balbi di Caro, numismatica,

archeologa, già direttrice del

Medagliere Nazionale Romano (dov’è

custodita la collezione del Re Vittorio

Emanuele III) nella sua presentazione

ha scritto: “È, questo di Damiano Cap-

pellari, un libro giovane scritto per i

giovani, un saggio che travolge, con il

suo rutilante inseguirsi d’immagini,

idee, citazioni, racconti incastonati nel

più generale racconto della moneta, in

un disordine voluto che obbedisce uni-

camente all’urgenza di una passione

interna: la passione del collezionista di

monete. Un libro da ascoltare, lascian-

dosi trascinare dal ritmo incalzante di

frasi in libertà, sciolte da ogni vincolo

di spazio e di tempo, dove anche l’at-

tenzione al particolare si sfrangia nel

bagliore di un fuoco d’artificio che

stordisce. Piace la spontanea confes-

sione di emozioni palpitanti che dai

tondelli delle monete si trasmettono,

come corrente elettrica, alle mani e alla

mente dell’appassionato raccoglitore,

piace quel vibrare intenso di vita che

sembra pervadere, all’occhio dell’at-

tento osservatore, le monete restituite

dal passato, non più freddi oggetti di un

collezionismo interessato esclu-

sivamente all’aspetto economico d’in-

vestimenti più o meno cospicui ma

dischi magnetici capaci di parlare a chi

tende loro l’orecchio. Piacciono le

domande che ingorgano la penna

dell’autore di queste pagine, ma piac-

ciono soprattutto i suoi silenzi su temi

altrove ben presenti: piace la mancanza

della classica domanda di chi, venuto

in possesso di una qualsivoglia moneta

d’altri tempi, anziché chiedersi da quali

oscuri anfratti del passato sia riemersa,

appunta la propria attenzione esclu-

sivamente sul valore venale del pezzo,

pregustandone già i favolosi guadagni.

Potrà, la passione di Damiano Cappel-

lari, essere la scintilla capace di ac-

cendere il fuoco di un modo “nuovo” di

collezionare moneta? Anzi, antico. Un

modo di collezionare e un mondo di

eruditi collezionisti che emerge, vivo,

dalle pagine del libro, frammenti di

memorie che compaiono brevemente

per poi subito scomparire tra i flutti di

un raccontare tempestoso, voci di uo-

mini d’altri tempi che nel Settecento,

nel Trecento, nell’Ottocento, nel Quat-

trocento, hanno fatto del loro collezion-

are “anticaglie” una religione di vita

alla quale sacrificare tempo e denaro,

paghi solo del piacere della

“conoscenza”. E se l’autore contesta

l’uso pedissequo di terminologie radi-

catesi nel tempo senza una logica ap-

parente (come non condividere la sua

critica serrata all’uso del termine

“numismatica/numismatico” in accezi-

oni spesso tra loro contrapposte e con-

traddittorie) o se rigetta alcuni dei can-

oni che in genere segnano il discrimine

tra una pubblicazione di carattere sci-

entifico e un racconto popolare (è

questo il caso, ad esempio, delle

pesanti, se pur necessarie, bibliografie

poste solitamente in calce agli studi di

numismatica), tuttavia il giovane che

per la prima volta si accosterà ad una

collezione non deve lasciarsi trarre in

inganno dall’apparente disimpegno

dell’autore di questo originale e, forse,

talora anche un po’ stravagante “elogio

della numismatica”. Non si può, infatti,

classificare correttamente un pezzo

senza conoscere l’abbecedario della

materia così come non si possono ap-

prezzare uomini come Enea Vico, Se-

bastiano Erizzo, Daniello Bartoli,

Guid’Antonio Zanetti e molti altri an-

cora se non ci si è nutriti dei loro scritti.

L’autore - non lo dimentichino i gio-

vani collezionisti - ha fatto tutto questo,

ha letto molto ed ha esaminato a fondo

le monete, fino ad assorbirne le immag-

ini in quell’inconscio che, solo, può

assicurare libertà di movimento nella

giungla di un mercato spesso inquinato

dalla speculazione e dallo smercio di

pezzi falsi. Solo, è riuscito a trasfor-

mare quella che per molti resterà sem-

pre fredda erudizione in un coinvolgi-

mento anche emotivo di tutto l’essere,

gettandone gli ingredienti nel crogiuolo

incandescente della passione per la

storia, intesa come elemento vivo di un

passato che ancora oggi ci circonda,

investendoci. Scriveva Gaetano Marini,

abate e Prefetto degli Archivi Vaticani,

vissuto nella Roma del tardo Settecento

quando già da oltralpe soffiavano venti

di guerra sulla Santa Sede e la vita

sembrava scivolare via: “Ho venduto la

mia piccola Libreria, stata per tanti

anni l’unica mia delizia”. Un’esistenza,

quella del Marini come di moltissimi

altri eruditi del suo tempo, passata tra

carte di archivio e libri, ma illuminata,

sempre, dal piacere della ricerca e della

lettura, tra “naturalia” e “artificialia”,

un coacervo di reperti in mezzo ai quali

non mancavano quasi mai le monete

antiche. Oggi, questo piacere sembra

voler riconquistare spazi che la vita

moderna, con i suoi nuovi idoli, aveva

relegato in angoli bui della memoria

mentre il dio Denaro, grazie all’utopia

di una nuova generazione di collezion-

isti, ci si augura possa tornare a calcare,

aereo, le vie della storia, svelandone i

segreti”.

Fabio Gigante (numismatico, autore del

“Catalogo Gigante”) ha invece scritto:

“Il titolo non inganni. L'Elogio della

Numismatica del giovane autore

veronese Damiano Cappellari è in

realtà molto di più. La scrittura alta,

colta, ricca di spunti di eruditismo

purissimo che si rifà con continui ri-

mandi ai grandi del passato, è il pre-

testo per avvicinare il lettore in maniera

coinvolgente, dalla prima all'ultima

riga, al mondo delle emozioni che le

monete sanno trasmettere a chi le ama.

Il volo emotivo che il Cappellari ese-

gue sopra e dentro il dedalo delle vibra-

zioni e dei sentimenti legati al mondo

delle monete e di chi le colleziona,

rasenta pagine intrise di storia, arte e

letteratura per arrivare a descrivere una

vera e propria anatomia della passione,

che oltrepassa le monete stesse per

entrare nel cuore, nella mente, nella

vita di chi colleziona.

Un lavoro che è offerto a chi prova

amore per la curiosità, a quella dei

nummofili del terzo millennio in

primis, ma si trasforma rapidamente in

un caleidoscopio nel quale i frammenti

di storia, erudizione, letteratura si

amalgamano per produrre visioni di

ricerca nell’apogeo dei pensieri che

talvolta riescono misteriosamente

anche a trovare risposte.

Dal grande coacervo d’immagini of-

ferte dal Cappellari affiorano i grandi

uomini del passato, gli studiosi, i con-

dottieri, i nobili, i filosofi, mescolati

alla plebaglia più misera, in un genere

letterario originalissimo e del tutto

nuovo, nel quale le parole hanno sem-

pre un peso specifico vibrante perché

amorevolmente condite di poesia allo

stato d'essenza.

Le pagine scintillano alla lettura come

monete fior di conio, brillano come

stelle scomposte e scorrono lente e

veloci come lo sono il ritmo della vita e

il ticchettio della storia.

Nell'Elogio della Numismatica s’incon-

trano capitoli originalissimi, invasi di

sonorità poetica e capaci di stimolare la

curiosità e le voglie dei nummofili ma

ancora di più di chi è tuttora, incredibil-

mente, digiuno di quest’arte meravig-

liosa. Un libro adatto a chi è assetato e

affamato di bellezza”.

Da ricordare che Damiano Cappellari

ha esordito nella letteratura numis-

matica con il saggio “Emozioni Numis-

matiche – Apologia del Num-

mofilo” (Enter Edizioni, 2012) ris-

cuotendo consensi di pubblico e di

critica. Il libro è stato recensito sulle

principali riviste italiane (prima fra

tutte “Panorama Numismatico” che lo

ha recensito per due volte) e straniere

del settore ma anche su quotidiani,

periodici e siti on line.

Il distribuzione il volume “ELOGIO

DELLA NUMISMATICA di Damiano

Cappellari, Milano 2015 - Albo Verso-

rio Edizioni – www.alboversorio.it.

Per richieste del volume “Elogio della

numismatica” rivolgersi a Albo Verso-

rio Edizioni - via Martiri di Belfiore, 11

- 20030 Senago (Milano) - Telefono

fisso e fax: 02 3952 5370 - Telefono

mobile: 340 9247340; e-mail: albover-

[email protected]

Per contatti con l’auore Domenico

Cappellari: e-mail: ribaldoturrisendoss-

[email protected] foto la copertina

del libro.