Alternativa Ottobre

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Un anno è passato da quando il nostro Giuseppe Notaro volle i- naugurare la stagione telematica della nostra realtà territoriale da tutti conosciuta come Circolo cul- turale “Paolo Borsellino”. Assalto al Futuro fu la denomina- zione che l’intera comunità con- divise all’unanimità. Assalire il futuro, aggredire colo- ro che hanno divorata la nostra città e continuano a farlo. 3200 visite al nostro blog, ad un anno dalla sua creazione. Tutto sommato un buon inizio, per l’house organ di una Comunità militante! Alcune riflessioni però sentiamo di doverle fare, per rendere anco- ra più evidente quello che è il no- stro pensiero, libero e rabbioso, nella speranza possa essere con- diviso. Avevamo visto giusto: l’assalto al futuro rappresenta oggi un’esigenza fortemente sentita in tutta la nostra nazione. Nella nostra parte politica, a gui- dare l’assalto, come sempre, la nostra GIORGIA che, ancora una volta, sprezzante del pericolo non ha avuto esitazione alcuna a ri- vendicare le primarie quale unica forma partecipativa e democratica possibile per determinare il nuovo candidato premier del centro- destra. I troppi peones, orbitanti attorno al leader Berlusconi , avevano, inve- ce, salutato una sua possibile ri- candidatura senza batter ciglio, benchè consapevoli dell’impopolarità, difficile da rime- diare in pochi mesi, acquisita dal Presidente negli ultimi anni di go- verno. La paura di perdere un seggio in Parlamento, la speranza che la leg- ge elettorale resti immutata, hanno spinto tanti illustri personaggi del PDL ad applaudire a questa possi- bile ricandidatura. La nostra Giorgia, invece, con una seria ed accurata riflessione, poli- ticamente ineccepibile, ha eviden- ziato la necessità che anche nel PDL si abbandoni la logica del pa- dre-padrone e si dia luogo ad una stagione di partecipazione popola- re che consenta di individuare il prossimo candidato premier. Segue a pag. 3 1 Anno di Noi: Buon Compleanno! Assalto al Futuro, con Giorgia Meloni!!! 3200 volte grazie per averci visitato. www.assaltoalfuturo.com La pubblicazione non ha caratte- re di periodicità e non rappresen- ta "prodotto editoriale". Il materiale è riprodotto a scopo puramente informativo e illustra- tivo e resta di proprietà dei legit- timi titolari Contatti Il nostro sito: www.assaltoalfuturo.com La nostra e-mail: [email protected] Siamo presenti anche su Facebook E Twitter ALTERNATIVA ALTERNATIVA MICROSOFT MICROSOFT

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Un anno è passato da quando il nostro Giuseppe Notaro volle i-naugurare la stagione telematica della nostra realtà territoriale da tutti conosciuta come Circolo cul-turale “Paolo Borsellino”. Assalto al Futuro fu la denomina-zione che l’intera comunità con-divise all’unanimità. Assalire il futuro, aggredire colo-ro che hanno divorata la nostra città e continuano a farlo. 3200 visite al nostro blog, ad un anno dalla sua creazione. Tutto sommato un buon inizio, per l’house organ di una Comunità militante! Alcune riflessioni però sentiamo di doverle fare, per rendere anco-ra più evidente quello che è il no-stro pensiero, libero e rabbioso, nella speranza possa essere con-diviso. Avevamo visto giusto: l’assalto al futuro rappresenta oggi un’esigenza fortemente sentita in tutta la nostra nazione. Nella nostra parte politica, a gui-dare l’assalto, come sempre, la nostra GIORGIA che, ancora una

volta, sprezzante del pericolo non ha avuto esitazione alcuna a ri-vendicare le primarie quale unica forma partecipativa e democratica possibile per determinare il nuovo candidato premier del centro-destra. I troppi peones, orbitanti attorno al leader Berlusconi , avevano, inve-ce, salutato una sua possibile ri-candidatura senza batter ciglio, benchè consapevoli dell’impopolarità, difficile da rime-diare in pochi mesi, acquisita dal Presidente negli ultimi anni di go-verno. La paura di perdere un seggio in Parlamento, la speranza che la leg-ge elettorale resti immutata, hanno spinto tanti illustri personaggi del PDL ad applaudire a questa possi-bile ricandidatura. La nostra Giorgia, invece, con una seria ed accurata riflessione, poli-ticamente ineccepibile, ha eviden-ziato la necessità che anche nel PDL si abbandoni la logica del pa-dre-padrone e si dia luogo ad una stagione di partecipazione popola-re che consenta di individuare il prossimo candidato premier.

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1 Anno di Noi:

Buon Compleanno!

Assalto al Futuro, con Giorgia Meloni!!!

3200 volte grazie per averci visitato.

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La pubblicazione non ha caratte-re di periodicità e non rappresen-ta "prodotto editoriale". Il materiale è riprodotto a scopo puramente informativo e illustra-tivo e resta di proprietà dei legit-timi titolari

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Senza paura. Il grido di una generazione che non ha scelto la comoda via del disimpegno, ed è anc or a conv int a dell’opportunità di essa scelta. Di una generazione che vive la politica come dono di se stessi. Queste le parole d’ordine che hanno caratterizzato l’edizione

del 2012 di Atreju, la ormai tradizionale festa naziona-le del movimento giovanile di centrodestra, che già da qualche anno si è imposta come l’appuntamento che di fatto apre le danze della nuova stagione politi-ca. Una festa che noi consideriamo di parte, certo, ma non di partito; che si articola su cinque giornate, ric-che non solo di dibattiti, strettamente legati all’agenda politica del paese, ma arricchite da momenti di rifles-sione culturale, e allietate dalla grande musica italia-na. Il palco di Atreju ha visto, in questi anni, i perso-naggi più importanti della scena politica nazionale sottoporsi al fuoco di fila di domande, sempre rigoro-samente scomode, dei giovani di centrodestra. Non poco scalpore, per esempio, suscitò, nel lontano 2006, l’intervento dell’allora Presidente della Camera dei Deputati, il comunista Bertinotti, che dovette incas-sare le critiche feroci della sua parte politica, mentre ricevette un’accoglienza assolutamente rispettosa, anche e soprattutto in ragione della sua natura di av-versario politico, da parte di coloro che all’epoca mili-tavano sotto l’insegna della fiaccola tricolore. I quali, peraltro, non dimenticano mai l’equazione fonda-mentale tra attività politica e gioia, sapendosi ab-bandonare a momenti di grande goliardia, che colpiscono chiunque senza particolari riguardi. L’edizione di quest’anno si presentava come par-ticolarmente problematica. Lo scenario politico di grande incertezza, infatti, avrebbe potuto fiacca-re i più ferventi militanti politici. non è stato così. Un’intera generazione di militanti, guidata ottima-mente da Marco Perissa, successore di Giorgia Meloni nella carica di presidente nazionale di Giovane Italia, ha ribadito con forza la sua volon-tà di determinare un serio cambiamento nella vita politica italiana, partendo da una visione del

mondo ben precisa. Una visione del mondo, che mette il merito al centro di ogni discussio-ne. Il rinnovamento della classe politica italia-na, sentito con sempre maggiore urgenza, è una priorità anche e soprattutto dei partiti tradi-zionali, i quali non possono eluderla. A questo scopo, non è sufficiente passare attraverso una semplice “svolta anagrafica”. La selezione di una classe dirigente all’altezza delle sfide, che il mondo moderno ci lancia, passa attra-verso la valutazione delle competenze, certo; le quali però non bastano da sole. Il fattore de-terminate è rappresentato da quella che Marco Perissa, nel corso del dibattito finale con Alfa-no e Giorgia Meloni, ha chiamato “vocazione alla socialità”. Ossia disponibilità a donarsi, a pagare quel prezzo di riscatto della libertà di tutti, che si misura in termini di impegno, inces-sante, in politica. Per tutti questi motivi, a so-stegno delle posizioni di colei la quale detiene una leadership indiscussa nella destra nazio-nale, Giorgia Meloni, quella generazione di militanti ha invocato a gran voce le primarie per il centrodestra, e la reintroduzione delle preferenze. Quei militanti avrebbero voluto portare queste rivendicazioni all’attenzione di Silvio Berlusconi, che quest’anno ha ritenuto di non partecipare al confronto coi giovani del suo partito. “C’è un tempo per riflettere”, ha scritto sul suo profilo Facebook. Il tempo suffi-ciente a percorrere il tratto di mare tra Venezia e Bari, per esternare invece al cospetto del direttore de “Il Giornale”. Il segretario del PDL, A lfano, non ha mancato invece l’appuntamento, e nel corso del dibattito con-clusivo ha smorzato gli entusiasmi, negando la necessità e l’opportunità politica di indire le primarie per il centrodestra. L’impressione net-ta è che la partita sia tutt’altro che chiusa, con-siderate le continue prese di posizione in meri-to di Giorgia Meloni.

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LA FESTA DELLA GENERAZIONE SENZA PAURA!

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ni e dei commercianti, conseguono l’obiettivo, di non poco conto, di sollevare famiglie in grave disagio economico dalle preoccupazioni relative ai costi del materiale scolastico per i bambini. In situazioni di particolare sofferenza, appare fin troppo evidente la necessità di tagliare una voce di spesa, che invece rappresenta un vero e proprio investimento, sul futu-ro dei figli. In secondo luogo, il degrado della morale in cui alcuni individui stanno trascinando la politica e le istituzioni impone una risposta ferma e decisa, da parte di color i quali hanno scelto di spendersi in po-litica, assecondando la propria vocazione alla socia-lità, e l’impulso a donare se stessi. E a pagare il prezzo della libertà di tutti. L’appuntamento con “Operazione Scuola” è fissato per l’inizio del prossi-mo anno scolastico.

Con al distribuzione dei kit scolastici ai bambini meno fortunati della nostra realtà, la Comunità mili-tante della Giovane Italia “Meloni” manda in archivio la quinta edizione di “Operazione Scuola”, un’iniziativa di solidarietà realizzata con il contributo determinante degli operatori commerciali del territo-rio. La manifestazione conclusiva si è tenuta presso la struttura del centro commerciale “Al Centro”, che già a partire dalla scorsa edizione di “Operazione Befana”, la meglio conosciuta iniziativa gemella, ha deciso di sostenere incisivamente l’azione nel socia-le dei militanti. In un frangente estremamente delica-to per la nostra società ed i suoi assetti politici ed economici, l’iniziativa può considerarsi senza dubbio un successo, per vari ordini di motivi. In primo luogo, l’impegno dei militanti, e la collaborazione dei cittadi-

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GIOVANE ITALIA “GIORGIA MELONI” CASORIA:

IN ARCHIVIO LA QUINTA EDIZIONE DI “OPERAZIONE SCUOLA”.

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1 Anno di Noi: Buon Compleanno!

La nostra Giorgia ci è andata giù pesante, riven-dicando pulizia morale all’interno della nostra com-pagine politica: calci nei denti per coloro che rubano nelle istituzioni, questa la sua dura dichiarazione.

Preferenze e primarie, SENZA PAURA, lo slogan che ha accompagnato la tre giorni di Atreju a Roma.

La nostra comunità, presente alla festa con una ben nutrita rappresentanza, non ha esitato a schierarsi, come sempre, dalla parte dei giusti.

Non importa se ciò ci costerà , ancora una volta, an-ni di sacrificio, per NOI ciò che conta è poter raccon-tare orgogliosi la nostra Storia e le nostre scelte ai nostri figli che saranno , almeno speriamo, FIGLI di un ‘Italia migliore.

Forza Giorgia…..siamo con te….SENZAPAURA………il nostro

ASSALTO e’ appena iniziato!!!

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LA FESTA DELLA GENERAZIONE SENZA PAURA!

La quale, nella giornata di sabato, ha ottenuto anche l’investitura del segretario de “La Destra”, Francesco Storace. “Coraggio, mettiti in gioco”, ha urlato, rivolto a colei che vanta il record di ministro più giovane nella storia repubblicana. Conseguendo una vera e propria ovazione del pubblico presente.

“Applaudite la Meloni, non me”, ha chiosato Storace, mostrando grande realismo. Nel corso dei cinque giorni di vista, i giovani del PDL non hanno fatto mancare un pensiero “affettuoso” al governo Monti, cui è stata dedicata una mostra esilarante, e alla

Lega di Bossi, per la quale è stato preparato un esperimento, che

consisteva nel filmare le interviste, fatte a giovani stranieri, circa il loro grado di conoscenza della Pa-dania. Inutile riferire dei risultati.

Grande attenzione ha destato anche il conferimen-to del “Premio Atreju” al comandante De Falco, fa-moso nel mondo per l’ esortazione” rivolta al fami-gerato Schettino, la notte del naufragio della Con-cordia. Un riconoscimento ad un eroe della normali-tà, la motivazione.

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La Volontà è POPOLARE!

Spesso, soprattutto, in questi ultimi tempi ci si indigna nel sentir parlare di parlamentari, sena-tori, consiglieri regionali e via dicendo che, ap-profittando del ruolo istituzionale ricoper-to,abusano delle proprie posizioni per arricchir-si attraverso condotte illecite o quanto meno poco chiare. Nei confronti di costoro si esprimono giudizi e sentenze, talvolta troppo affrettate, quasi come se fossero in quei ruoli per volontà divine o per autoproclamazione. È pur vero che l’attuale legge elettorale ha determinato un sistema di potere arroccato a tutela delle leadership con-solidate. Tuttavia, nel caso dei consigli regiona-li, la questione è ben peggiore, in quanto coloro che hanno sottratto soldi alle casse pubbliche sono tutti soggetti democraticamente eletti. Sia chiaro: l’essere stato eletto non deve e non può rappresentare una via di fuga che consen-ta qualsivoglia comportamento anche in spre-gio delle norme vigenti. Appare evidente, però, che maggior buonsenso nella scelta e nell’espressione di voto da parte degli elettori rappresenterebbe un primo, reale argine all’invasione di soggetti poco raccomandabili sui banchi delle sovrane istituzioni.

Nel Lazio, ad esempio, il tanto criticato Fiorito alle ultime regionali ha raccolto qualcosa come 27.000 preferenze. Senza voler entrare nel me-rito della questione, e senza voler esprimere frettolosi giudizi, le 27.000 persone che hanno scritto quel nome su una scheda elettorale di sicuro avranno avuto un valido motivo per farlo. Diciamoci la verità: il cittadino ama cene e ce-nette, ama cullarsi dietro campagna elettorali che, magari, gli consentano di guadagnare un bel cinquantino senza nulla fare, magari sem-plicemente recandosi alle urne. La verità e’ che, troppo spesso, la gente anzi-ché indignarsi rispetto a campagne elettorali faraoniche, con apertura di comitati elettorali a iosa che , sistematicamente, vengono chiusi all’indomani del turno elettorale, plaude a tali manifestazioni di “forza”. Addirittura, coloro che non possono permettersi sprechi di tal fatta vengono considerati possibili perdenti. Talvolta , conti alla mano, si assiste a delle campagne elettorali che non trovano og-gettiva copertura finanziaria nell’arco del quin-quennio successivo.

L’esempio più lampante di ciò è rappresentato, in tal senso , dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Come possono alcuni candidati spendere decine di migliaia di euro, con cene e feste oltre che con materiale eletto-rale a non finire, a fronte di un gettone di pre-senza di 23/24 euro? Pur immaginando che tutti i giorni abbiano riu-nioni, l’indennità percepita oscillerebbe tra i 400 ed i 500 euro mensili….oltre a comportare una partecipazione attiva e laboriosa, che in pochi a dire il vero sarebbero disposti a soste-nere. Possibile che ci siano cittadini talmente pronti al bene comune da sacrificare decine di migliaia di euro, consapevoli che mai saranno recuperati ??? La verità è che spesso si cela-no interessi tali, da giustificare l’impegno eco-nomico sostenuto. Il popolo dovrebbe essere attento osservatore di queste dinamiche. La prima barriera all’ingresso nelle istituzioni di gente affarista e corrotta è il voto. Le retribuzioni spropositate , soprattutto in questo momento storico, perce-pite da parlamentari, consiglieri regionali e componenti dei diversi organi spesso inventati dalla politica, potrebbero anche trovare una forma di tentata giustificazione se gli eletti fa-cessero appieno il loro dovere e, soprattutto, si limitassero ad esse.

Ciò che indigna è l’avidità di costoro ed il fatto che, consuetudine sempre più affermata, con arroganza nominano mogli (o pseudo tali) e parenti in organismi pubblici adeguatamente retribuiti. Tuttavia , sarò anche ripetitivo, ma il popolo dovrebbe acquisire maggior consapevolezza dell’importanza del voto ed esprimere la pro-pria preferenza considerando che il parametro di valutazione non può essere un buono di benzina o un’abbondante cena fatta di ostri-che e champagne ma bensì la reale capacità del candidato a rappresentare gli interessi col-lettivi. La speranza (sempre più debole) è che final-mente anche per le prossime politiche si pos-sano realmente eleggere i rappresentanti del popolo scegliendoli, però, per le capacità am-ministrative e non per quelle finanziarie come troppo spesso accaduto in un lontano e recen-te passato.

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CASILLO - CARFORA - FERRARA…..

…..Il TRIO DELLE MERAVIGLIE!!!

CHE DELUSIONE!!

Il candidato sindaco del centro–destra alle comunali del 2011, espressione del PDL, eletto presidente del consiglio comu-nale in un’amministrazione di centro (sinistra?), rappresenta il massimo squallore che la politica cittadina potesse offrire ai suoi cittadini.

Si delinea un inquietante clima da larghe intese, nel silenzio assordante di una opposizione, che lascia al solo Partito De-mocratico il compito di denunciare un’azione amministrativa, che avrà come conseguenza l’ulteriore cementificazione di un territorio già martoriato.

MA LA NOSTRA COMUNITA’ MILITANTE NON HA INTENZIONE DI ARRETRARE!

Dopo aver evidenziato il trasformismo di alcuni consiglieri comunali che, eletti all’opposizione “nell’interesse della città”, si sono fiondati in maggioranza, riannodando inquietanti alleanze politiche, oggi denuncia questo ennesimo vergognoso atto.

Giudicando indegno l’atteggiamento assunto dal consigliere Stefano Ferrara, che si è fatto eleggere Presidente del Consi-glio Comunale, dopo aver rappresentato il centro-destra alle ultime elezioni amministrative, Giovane Italia “Giorgia Melo-ni” Casoria lo invita a rassegnare la proprie dimissioni dall’incarico conferitogli, e a svolgere con decoro il ruolo di consi-gliere di opposizione. Una opposizione dura, che denunci le tante malefatte di questa amministrazione, e restituisca dignità al suo ruolo, nel rispetto dei tanti cittadini che lo hanno sostenuto e dei tanti che, con lui e per lui, hanno sacrificato tempo e passione, consapevoli della quasi sicura sconfitta elettorale.

Giovane Italia “Meloni” ribadisce inoltre l’invito al SINDACO a rassegnare le proprie dimissioni e a non continuare questa sua esperienza di governo con una maggioranza completamente diversa da quella uscita dalle urne, priva di una compo-nente importante della coalizione, presentata alle amministrative, ossia il Partito democratico.