La Voce Alternativa (Britalyca News) edizione 6 Febbraio 2015

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L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO Qundicinale di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B.] II Edizione n: 6 Feb. 2015 CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda edizione limitata a 200 copie cartacee a colori & bianci e nero di circa 8/24 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima mail list. Siamo online ed e’ in costruzione un website .... “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“ Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore E-mail : [email protected] Collaboratori: DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario Ponzi. Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto. La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni volontarie: Via posta, pagabili a La Voce Alternativa, 32 Fletchers Close, Bromley BR2 9JD Kent Oppure sul conto corrente N: 69959393 sorte code 09-01-28 Grazie . FREE FREE GRECIA Tsipras: "Siamo un governo di salvezza sociale Un nuovo Settennato Da: L ‘ Avvenire dei Lavoratori IL VERO PECCATO ORIGINALE? L'annuncio del Papa.... L’ Italicum e il M5 Stelle Di Paolo Flores d'Arcais Di Nino Bellinvia Lu Chiazzaiuolu Calabritto e d’ intorni Langolo della poesia 14 11 12 13 15 Nuove lezioni presidenziali all’ italiana AUGURI ALL' ULTIMO PRESIDENTE REPUBBLICANO, CHE CON L' ITALICUM E IL MONOCAM- ERALISMO IMPERFETTO, FIRMERA' LA FINE DELLA DE- MOCRAZIA PARLAMENTARE ITALIANA Potrei anche iniziare a credere che con Mattarella inizia la terza Repunnlica, se qualcuno mi dicesse con esattezza quand e’ finite la prima ed incominciata la sec- onda [cg] 8 9 4 VENTITRE ANNI DOPO Giorgio Brignola Politica APICELLA L’ANGOLINO DEL GOLOSO Cortesia di Alfonsina Mattia ( Della Fera) La proposta di oggi? Lasagne di fagiolini, un primo squisito ma facilissimo e veloce da real- izzare proposto dall'amica Giulia. Ingredienti per 4-5 persone: 13-14 fogli di pasta per lasagne, 250 gr di fagiolini, 2 patate medie, 200 gr di pesto, 1 dose di besciamella, burro, sale, pepe, pinoli, parmigiano grattugiato. Lavate i fagiolini, spezzettateli e cuoceteli per circa 10-15 minuti in padella con burro, sale e pepe. Lessato le patate, sbucciatele e tagliatele a fettine di circa 3 mm di spessore. Scottate in acqua bollente la pasta da lasagne e appoggiatela su un asciughino a scolare. "Sporcato" il fondo di una teglia con un sottile strato di besciamella e foderate mettendo i fogli di pasta all'uovo uno accanto all'altro. Mescolato il resto della besciamella insieme al pesto e mettetene uno strato sulla pasta. Fate uno strato con le fettine di patata e dis- tribuite dei fagiolini Alternate pasta, besciamella con pesto, patate e fagiolini fino ad esaurimento degli ingredi- enti. Nell'ultimo strato mettete la besciamella al pesto, fagiolini, parmigiano grattugiato e pinoli. Infornate (forno preriscaldato) le lasagne ai fagiolini a 180° per circa 30 minuti . Distribuite sulla superficie i pinoli e... Buon appetito! VAURO Il suicidio politico di Silvio Berlusconi .. L’ ELEZIONE SEMI DIRETTA DEL CAPO DELLO STATO [cg] CULTURA & SOCIETA’ IL MALE ASSOLUTO DELLA REPUBBLICA…. (…e di Repubblica ne abbiamo una sola...) Non ho alcun dubbio:” La mancata materializzazione di una socialdemocrazia come quelle nordiche, esplicata e indiriz- zata dal Costituente, all’ articolo terzo della Costituzione repubblicana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge” Alla politica spettava il semplice compito, di ieri e di oggi, di saper rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cit- tadini, impedivano e impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i cittadini all'or- ganizzazione politica, economica e sociale del Paese. E qui non occorre aggiungere alcunche’, negli anni settanta si e’ passati da un Paese in fase di ricostruzione sia materi- ale, sia istituzionale ad uno da risfasci- mento. Il legislatore invece di continuare con i dettami repubblicani socialdemoc- ratici, ha preferito (1) divider il Paese in 20 staterelli e con tutte le problematiche odierne (2) con la questione di fiducia ha sbilanciato il rapporto istituzionale che c’ era tra il potere esecutivo e il legislativo. E di Repubblica ne abbiamo una sola, la cosidetta “seconda” ed oggi la “terza”, non sono mai esistite, sono state tutte invenzioni della politica, per giustificare appunto, la mancata materializzazione di una socialdemocrazia. [cg] “FREE LEONARD PELTIER” Doriana Goracci 3 I DUE PRESIDENTI TALIANI ALL’ ESTERO Maria Iacuzio della lista Conmites ItalUk , incontra il cavaliere Giulio Comoli , maestro della ristorazione 4 5 3 FEBBRAIO 2015, IL NUOVO CAPO DELLO STATO: “ IL QUIRINALE E’ LA CASA DI TUTTI “ Se il Quirinale e’ la casa di tutti i cittadini, preghiamo il nuovo imquilino di non violarla con l’ Iialicum e il monocamenralismo imperfetto , perche’ non sono forme repubblicane e non contemplate dalla nostra Costituzione . 2 7 Hanno rotto ... 6 A noi ! DAL BICAMERALISMO PARITARIO A Il Punto... ...E SE FOSSE IL POPOLO ITALIANO A NON VOLER CAMBIARE ? 12 CULTURA E SOCIETA’ Nanna sotto zero 10

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L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO

Qundicinale di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B.] II Edizione n: 6 Feb. 2015

CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda

edizione limitata a 200 copie cartacee a colori & bianci e nero di circa 8/24 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima

mail list. Siamo online ed e’ in costruzione un website ....

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”

Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo

imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“

Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore

E-mail : [email protected]

Collaboratori:

DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia

DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario

Ponzi.

Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto.

La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni volontarie: Via posta, pagabili a

La Voce Alternativa, 32 Fletchers Close, Bromley BR2 9JD Kent

Oppure sul conto corrente N: 69959393 sorte code 09-01-28 Grazie .

FREE FREE

GRECIA Tsipras: "Siamo un governo di salvezza sociale

Un nuovo Settennato Da: L ‘ Avvenire dei Lavoratori

IL VERO PECCATO ORIGINALE? L'annuncio del Papa....

L’ Italicum e il M5 Stelle

Di Paolo Flores d'Arcais

Di Nino Bellinvia

Lu Chiazzaiuolu

Calabritto e d’ intorni

Langolo della

poesia

14 11

12 13

15

Nuove lezioni presidenziali all’ italiana

AUGURI ALL' ULTIMO PRESIDENTE

REPUBBLICANO, CHE CON L' ITALICUM E IL MONOCAM-

ERALISMO IMPERFETTO, FIRMERA' LA FINE DELLA DE-

MOCRAZIA PARLAMENTARE ITALIANA

Potrei anche iniziare a credere che con Mattarella inizia la terza Repunnlica, se qualcuno mi dicesse con esattezza quand e’ finite la prima ed incominciata la sec-

onda [cg]

8

9

4 VENTITRE ANNI DOPO

Giorgio Brignola

Politica

APICELLA

L’ANGOLINO DEL GOLOSO

Cortesia di Alfonsina Mattia ( Della Fera)

La proposta di oggi? Lasagne di fagiolini, un

primo squisito ma facilissimo e veloce da real-

izzare proposto dall'amica Giulia.

Ingredienti per 4-5 persone: 13-14 fogli di pasta

per lasagne, 250 gr di fagiolini, 2 patate medie,

200 gr di pesto, 1 dose di besciamella, burro, sale,

pepe, pinoli, parmigiano grattugiato.

Lavate i fagiolini, spezzettateli e cuoceteli per

circa 10-15 minuti in padella con burro, sale e

pepe.

Lessato le patate, sbucciatele e tagliatele a fettine

di circa 3 mm di spessore.

Scottate in acqua bollente la pasta da lasagne e

appoggiatela su un asciughino a scolare.

"Sporcato" il fondo di una teglia con un sottile

strato di besciamella e foderate mettendo i fogli di

pasta all'uovo uno accanto all'altro.

Mescolato il resto della besciamella insieme

al pesto e mettetene uno strato sulla pasta.

Fate uno strato con le fettine di patata e dis-

tribuite dei fagiolini

Alternate pasta, besciamella con pesto, patate

e fagiolini fino ad esaurimento degli ingredi-

enti.

Nell'ultimo strato mettete la besciamella al

pesto, fagiolini, parmigiano grattugiato e

pinoli.

Infornate (forno preriscaldato) le lasagne ai

fagiolini a 180° per circa 30 minuti

.

Distribuite sulla superficie i pinoli e... Buon

appetito!

VAURO

Il suicidio politico di Silvio Berlusconi ..

L’ ELEZIONE

SEMI

DIRETTA DEL

CAPO DELLO

STATO [cg]

CULTURA & SOCIETA’

IL MALE ASSOLUTO DELLA REPUBBLICA….

(…e di Repubblica ne abbiamo una

sola...)

Non ho alcun dubbio:” La mancata materializzazione di una socialdemocrazia

come quelle nordiche, esplicata e indiriz-

zata dal Costituente, all’ articolo terzo

della Costituzione repubblicana: “Tutti i

cittadini hanno pari dignità sociale e sono

eguali davanti alla legge” Alla politica

spettava il semplice compito, di ieri e di

oggi, di saper rimuovere gli ostacoli di

ordine economico e sociale, che, limitando

di fatto la libertà e la uguaglianza dei cit-

tadini, impedivano e impediscono il pieno

sviluppo della persona umana e l'effettiva

partecipazione di tutti i cittadini all'or-

ganizzazione politica, economica e sociale

del Paese.

E qui non occorre aggiungere alcunche’,

negli anni settanta si e’ passati da un

Paese in fase di ricostruzione sia materi-

ale, sia istituzionale ad uno da risfasci-

mento. Il legislatore invece di continuare

con i dettami repubblicani socialdemoc-

ratici, ha preferito (1) divider il Paese in

20 staterelli e con tutte le problematiche

odierne (2) con la questione di fiducia ha

sbilanciato il rapporto istituzionale che c’

era tra il potere esecutivo e il legislativo.

E di Repubblica ne abbiamo una sola, la

cosidetta “seconda” ed oggi la “terza”,

non sono mai esistite, sono state tutte

invenzioni della politica, per giustificare

appunto, la mancata materializzazione di

una socialdemocrazia. [cg]

“FREE LEONARD

PELTIER”

Doriana Goracci

3

I DUE PRESIDENTI

TALIANI ALL’ ESTERO

Maria Iacuzio della lista

Conmites ItalUk ,

incontra il cavaliere Giulio

Comoli , maestro della

ristorazione

4

5

3 FEBBRAIO 2015, IL NUOVO CAPO DELLO STATO: “ IL QUIRINALE E’ LA CASA DI TUTTI “ Se il Quirinale e’ la casa di tutti i cittadini, preghiamo il nuovo imquilino di non violarla con l’ Iialicum e il monocamenralismo imperfetto , perche’

non sono forme repubblicane e non contemplate dalla nostra Costituzione .

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Hanno rotto ...

6

A noi !

DAL BICAMERALISMO PARITARIO A

Il Punto...

...E SE FOSSE IL POPOLO ITALIANO A NON VOLER

CAMBIARE ?

12

CULTURA E SOCIETA’

Nanna sotto zero

10

2 LOCALNEWS Calabritto e dintorni Eletto il giurista Sergio Mattarella al quarto scrutinio Carmine Gonnella

NUOVE ELEZIONI PRESIDENZIALI

ALL’ ITALIANA

LA

SCHEDA BIANCA AI PRIMI TRE

SCRUTINI E' UN METODO

ANTIDEMOCRATICO E

INCOSTITUZIONALE DI ELEGGERE

IL GARANTE DELL' UNITA' DEL

PAESE E COLUI CHE AVRA' LA

PRIORITA' NELL' AUTORIZZARE

LE INIZIATIVE

LEGISLATIVE DEI

PROSSIMI DUE GOVERNI.

L'elezione del Presidente della Repubblica ha

luogo per scrutinio segreto a maggioranza di

due terzi della assemblea.....

Vedete che Sergio Mattarella potrebbe anche

essere la persona giusta al momento giusto, ma

verra' eletto in modo anomalo ( per non dire

altro) Il Costituente all' articolo 83, mette in

evidenza, che l' elezione del Capo dello Stato ha

luogo per scrutinio segreto a maggioranza asso-

luta dei terzi dell' assemblea, in secondo luogo

si passa al quarto scrutinio con la maggioranza

assoluta. Nel caso di Mattarella ( o chi altro) su

richiesta dell' attuale maggioranza di governo si

e' passati direttamente al quarto scrutinio, evi-

tando i primi tre votando scheda bianca. A nos-

tro avviso e' una palese violazione della Costi-

tuzione italiana repubblicana e dell' articolo 83.

Buona mattarellata a tutti

A MATTEO RENZI E A SILVIO BER-

LUSCONI OCCORRE UN ALTRO NA-

POLITANO, O

MEGLIO UN PRESIDENTE

RIFORMISTA CHE LASCI

PASSARE LE RIFORME

ISTITUZIONALI SENZA TROPPI IN-

TOPPI

"Il Capo dello Stato in Italia autorizza la pre-

sentazione alle Camere dei disegni di legge di

iniziativa del Governo, senza poi assumersene

le responsabile tranne che per attentato alla

Costituzione ." Purtroppo il Capo dello Stato

puo' essere messo in stato di accusa per atten-

tato alla Costituzione dal Parlamento in seduta

comune, a maggioranza assoluta dei suoi

membri. Questo fa di Lui la figura istituzionale

puo' ricattata dal Governo. Il Capo dello Stato

in Italia e' solo un burattino nelle mani dell'

esecutivo , un semplice notaio che per paura,

firma qualsiasi disegno di legge legislative del

Governo. Ragion per cui ogni Presidente deve

essere, non solo politico ma anche vicino alla

maggioranza di governo di riferimento

L’ ITALICUM, CON IL

“MONOCAMERALISMO

IMPERFETTO” NON CAMBIERA’ DI

UNA SOLA VIRGOLA

L’ ORGANO LEGISLATIVO

Visto che l’ Italicum non cambiera’ gli arti-

coli 67* e 94* della Costituzione, un qualsiasi

esecutivo per poter legiferare dovra’ per

forza maggiore ricorrere a decretazioni e

questioni di fiducie. Con il

“monocameralismo imperfetto” e il premio di

maggioranza di soli 340 seggi, il nuovo esecu-

tivo sara’ costretto ancor di piu’ a compat-

tare i “suoi” deputati e i suoi “senatoricchi” ,

con l’ esclusivo uso di decreti leggi e questioni

di fiducie

UN CAPO DELLO STATO A TUTTI I

COSTI, ALTRO CHE GARANTE

DELL’ UNITA’ D’ ITALIA E SUPER-

PARTES

I primi tre scrutini scheda bianca ? Ma

questo significa violare la Costituzione !!!

Per la prima volta nella storia della Repub-

blica il voto per l’ Elezione del Capo dello

Stato non e’ piu’ segreto, e’ il Primo Ministro

a deciderne che sara’ eletto chi nominera’

Lui e’, con l’ appoggio indiretto del ratto del

Nazareno

(

L' INCOERENZA DEL NUOVO

CAPO DELLO STATO

Lasciamo perdere l' uranio impoverito, come

costituzionalista il nuovo Capo dello Stato Ser-

gio Mattarella e' ( e sara') poco coerente. E ve-

niamo ai fatti. Nel 1994 con il mattarellum in-

troduce anche se non previste dalla Costituzione

italiana ( voto a suffragio universale e diretto) e

solo per il 25% le liste bloccate. Dopo il ricorso

del 2006 di 26 comuni cittadini durato ben 8

anni, sara' Lui stesso come giudice costituzion-

ale a bocciarle. Purtroppo fra non molto, come

Presidente della Repubblica, dovra' firmare la

nuova legge elettorale L' Italicum e re-

introdurle. Alla faccia della coerenza

CHI SI RICONOSCE ?

FOTO (sotto) Cortesia di Donato Gonnella

TROVATA MORTA Giuditta Perna aveva solo 27 anni ed era scomparsa dal 21 gennaio. Oggi hanno ritrovato il suo corpo sul greto del fiume Ofanto, tra i comuni irpini di Aquilonia e Monteverde, lontano circa un chilometro da dove aveva lasciato la sua auto con all'interno la sua borsa e i documenti. Studiava a Perugia, era originaria di Calitri (Avellino) ma la sua famiglia risiedeva a Ruvo del Monte (Potenza).Una tristezza infinita qualunque sia stato il motivo della sua morte.[dg]

AUGURI ALL' ULTIMO PRESIDENTE

REPUBBLICANO, CHE CON L' ITALICUM E

IL MONOCAMERALISMO IMPERFETTO,

FIRMERA' LA FINE DELLA DEMOCRAZIA

PARLAMENTARE ITALIANA

Potrei anche iniziare a credere che con Mattarella inizia la terza Repunnlica, se qualcuno mi dicesse con esat-tezza quand e’ finite la prima ed incominciata la seconda

UN CAPO DELLO STATO

SCELTO DAI PARTITI PUO'

ESSERE CRITICATO DA

TUTTI I CITTADINI

Io non ti ho votato, io non ti ho scelto io...ho tutti i diritti a

mettere in discussione il tuo operato ...

OGGI 3 FEBBRAIO, GIORNO DEL

GIURAMENTO, RICORDIAMO AL

NUOVO CAPO DELLO STATO

CHE...

L' Italicum viola il voto a suffragio uni-

versale e diretto ( il voto e' eguale e senza

livelli di sbarramenti, personale senza

liste bloccate)

La riforma costituzionale del senato e'

incostituzionale, perche':" La forma

repubblicana non può essere oggetto di

revisione costituzionale. Il bicameral-

ismo, e' secondo noi , la forma repubbli-

cana

La volpe e l’uva , tratta

sempre dal mio Favole in fiore, che ho pubblicato nel 2002, è una mia rie-laborazione della nota

favola di Fedro.

La volpe e l’uva

Una volpe affamata

in un vigneto era capitata,

dove sui tralci pendeva

tanta uva, bianca e nera.

Pensò subito di mangiarla

ma non riuscì ad afferrarla.

Per consolarsi

di quel fallimento

disse che non era

giunto il momento

di cogliere quell ’uva

a dismisura,

perchè non era

ancora matura.

Maria Rosaria Longobardi, ‘Marylon’

Della poesia...

3 14 cronaca Toto sul Quirinale

L’ ELEZIONE SEMI-DIRETTA DEL CAPO DELLO STATO La Costituzione italiana detta solo le regole per l’ elezione del Capo dello Stato e non come sceglierlo.

Cambiando l’ articolo 85: “Il Presidente della Repubblica è eletto per cinque anni, su indicazione del

Popolo” Secondo comma “ Trenta giorni prima che scada il termine “ (abolito) Il Presidente della Camera

dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente

della Repubblica. Terzo comma (abolito)

il Capo dello Stato puo’ essere scelto dal Popolo sovrano. Il metodo e’ semplice, un unica preferenza ed il

Parlamento dovra’ poi scegliere ad ogni nuova legislature tra I primi due scelti dal Popolo. Ogni lista pre-

sent ail suo candidato, l’ elettore puo’ scegliere il suo candidato preferito a prescindere dalla lista, o meglio

puo’ votare il suo candidato al Parlamento delle lista A e il candidato alla presidenza della Repubblica della

B e cosi viua…(A buon rendere )… Carmine Gonnella)

Onde evitare che ....

Con l'elezione di Mattarella si celebra la fine del berlusconismo e ormai solo Gasparri giura che in fondo è tutto a

posto. Ma se per l'implosione di Forza Italia manca poco, quella dell'Ncd di

Angelino Alfano è già iniziata,,, Alla Camera dei deputati impegnata a eleggere

Mattarella al Quirinale, la lode in memoria di

quel che fu Silvio Berlusconicome politico, il

requiescat del berlusconismo insomma, si

onora nel centrodestra coi sorrisi, la com-

postezza, una specie di allegria di naufragi.

Non si capisce se sia dissimulazione o sollievo,

intanto si spargono le ceneri.

“Certo che è stato proprio un suicidio, si è fatto

spianare da Renzi”; “Lui sì, ma pure Alfano”:

ecco, si sentono sussurri così. Nessuno comun-

que ostenta ottimismo, tenta una difesa, rac-

conta un “vedrete adesso”. Molto nero negli

abiti, tra il lutto e l’elegante; al limite si vira

nel feticismo del rosso, come la camicia in seta

di Mariarosaria Rossi e i pantaloni fiammanti

di Michela Biancofiore, abbinati a scarpe di

vernice nera con tre giri di stringhe.

Crocicchi che si stringono fra loro, come par-

enti vicini e lontani nei momenti importanti: in

un cerchio del Transatlantico ci sono Giovanni

Toti, Angelino Alfano, Renato Schifani,

Nunzia De Girolamo; due partiti un sorriso

solo, e la cosa suona talmente strana che uno

degli astanti alza il telefonino e dice “vi spiace

se vi faccio una foto?”. E loro si stringono

ancor di più per stare nell’in-

quadratura. Sconfitti ma

sereni, intenti a non far vedere

la fatica della rincorsa, la gara

a non restare del tutto fuori da

una partita a cui non hanno

saputo opporre alternativa. Un

altro nome, una strategia:

niente. Né da dentro il gov-

e r n o , l ’ N c d . N é d a

fuori, Forza Italia. E domani

che si farà?

L’unico che si sforza ancora

è Maurizio Gasparri. Instan-

cabile, forse ottimista, in fondo indifferente.

Della genìa di quelli buoni a resistere pure

alle carestie, alle malattie, alla guerra nu-

cleare. Impermeabile: “Guardate che alla

fine i voti per Mattarella, dei nostri 140,

saranno stati dieci, quindici, non di più:

comunque ho fatto registrare la votazione, la

vedrò subito. Faccio il moviolone, tanto fino

alla partita della Roma non ho niente da

fare”. Più in là, nascosto dai cronisti, Sandro

Baldelli, vicepresidente della Camera e

grande imitatore, si esercita a recitare Denis

Verdini e il suo toscano: “Il patto del Naza-

reno è morto? Il Nazareno si sa, dopo tre

giorni risorge”.

Spietatezza e sortilegio. Del resto in questa

dissolvenza finale chi può azzardarsi ormai a

nominare il futuro? Anche il famoso Patto,

nel Transatlantico, è diventato oggetto di

domande spicce, tipo quelle che si fanno al

mercato. “Mi dà un chilo di mandarini?”

oppure “Il patto del Nazareno è morto?”, il

tono è lo stesso.

D’altra parte, il solo segno vivente dell’ex

premier è un telegramma, le congratulazioni

al nuovo capo dello Stato. Silvio Berlusconi

comunica per iscritto. Quello in carne ed

ossa è lontano, relegato a Milano dalla sen-

tenza di condanna e dai suoi addentellati.

Contrito, offeso, arrabbiatissimo, dicono. Ha

lasciato la Roma politicante giovedì, un evo

fa. Il resto sono telefonate, urla, ordini e

contrordini. L’ultimo per Forza Italia alla

fine è stato quello di votare scheda bi-

anca: una resa doppia, anzi tripla. Non è

l’Aventino immaginato, non è quell’imme-

diato intestarsi il sì a Mattarella che in molti

gli avevano consigliato, e non è nemmeno un

modo per tenere unito il partito, giacché un

parlamentare su quattro gli ha comunque

disobbedito (votando per Mattarella).

Una sconfitta assoluta. Di quel che è stato

Berlusconi per un ventennio, con i parlamen-

tari comprati, le furbate, l’autoritarismo, i

volemose bene, le lucide follie, sembra non

esserci rimasto nulla: niente conigli dal cilin-

dro, e perfino di botox pochissimo. Pure

Daniela Santanché sembra oltre, il tempo non

la scalfisce anzi la migliora. Pare aver fatto

un patto col diavolo, e non di Arcore.

Il disastro è ancora più palmare dalle parti

di Alfano: costretto anche in questo caso,

nella tragedia, a recitare il ruolo minore. Ti-

rato prima da Berlusconi e Casini in un verso

(rompere con Renzi) e poi da Renzi e Casini

in un altro (ricucire su Mattarella), ha pro-

dotto tali e tanti ondeggiamenti nel suo par-

tito che la foto finale è da panico: il capog-

ruppo al Senato Maurizio Sacconi si è

dimesso, la portavoce Barbara Saltamartini

pure; Nunzia De Girolamo, la presidente dei

deputati, ha evitato per polemica di ap-

plaudire all’elezione di Mattarella, e come lei

anche Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quaglia-

riello. Alfano ha detto che chiederà un chiari-

mento con Renzi, che nulla nella maggio-

ranza sarà armonioso come prima. Ma intanto

deve stare attento che sia il partito, a non

scoppiargli in mano. Quella sua difesa finale

per votare Mattarella “in quanto cattolico e

siciliano” viene già ripetuta qua e là come

fosse una barzelletta, la prova del nove del

suo spessore politico.

Da adesso, il centrodestra dovrà cominciare a

ripensare come mettersi in piedi. Quali pa-

role, quali alleanze, quali persone. Ma sem-

bra l’anno zero, tutto da ricominciare. E tra le

macerie fumanti del berlusconismo, gli unici

a saltellare sono gli ex democristiani. Del

resto, fa notare il forzista Gianfranco Ro-

tondi, “ai vertici dello Stato, ora, i democris-

tiani sono diventati due”

Il suicidio politico di Silvio Berlusconi Centrodestra distrutto dal voto per il Quirinale.. Da L’ Espesso di SUSANNA TURCO

Una nostra iniziativa

Allora l'uomo disse:

"Questa volta essa

è carne dalla mia carne

e osso dalle mie ossa.

perché dall'uomo è stata tolta"

(genesi 23)

IL VERO PECCATO ORIGINALE?

Uccide la moglie

davanti al figlio e

poi si spara.

Tragedia famigliare a Salerno

Ha sparato alla moglie uccidendola e poi ha rivolto l'arma

contro se stesso. L'omicidio-suicidio è avvenuto davanti a un

impianto sportivo a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno.

Moglie e marito, che erano in fase di separazione, erano origi-

nari di Casal di Principe, in provincia di Caserta.

La tragedia è avvenuta davanti alla piscina dove il figlio di 10

anni stava partecipando alle gare di nuoto. Secondo quanto ri-

costruito dagli investigatori, tra moglie e marito questa mattina

non c'era stata nessuna lite: l'uomo si è presentato in piscina e ha

ucciso la moglie, subito dopo si è suicidato. Le indagini sono

condotte dai carabinieri del comando provinciale di Salerno e

dai carabinieri di Battipaglia.

L'annuncio del Papa, a

giugno a Sarajevo "per

consolidare la pace e il

dialogo fra religioni"

Papa Francesco si recherà il 6 giugno in viaggio apostolico a Sarajevo,

la martoriata capitale della Bosnia, che ospita cristiani e musulmani e che

ha a lungo sofferto per la guerra civile scoppiata dopo la dissoluzione della

Jugoslavia. Ad annunciarlo è lo stesso pontefice, al termine della recita

dell'Angelus in piazza San Pietro.

"Desidero annunciare che sabato 6 giugno, a Dio piacendo, mi recherò a

Sarajevo, capitale della Bosnia ed Erzegovina - esclama il Papa, dalla fi-

nestra del Palazzo Apostolico in Vaticano, rivolgendosi ai fedeli in piazza

San Pietro - Vi chiedo fin d’ora di pregare affinché la mia visita a quelle

care popolazioni sia di incoraggiamento per i fedeli cattolici, susciti fer-

menti di bene e contribuisca al consolidamento della fraternità e della

pace, dell'amicizia e del dialogo interreligioso".

Sempre al termine dell'Angelus, il Papa ha ricordato che oggi si celebra in

Italia la 'Giornata per la Vita' ed è tornato, pur senza nominarli, a condan-

nare aborto ed eutanasia, richiamando a "riconoscere il valore sacro della

vita umana, dall'inizio del concepimento al suo termine naturale" e

sollecitando "un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura

più adeguata della vita. Quando ci si apre alla vita e si serve la vita - sotto-

linea Francesco - si sperimenta la forza rivoluzionaria dell’amore e della

tenerezza, inaugurando un nuovo umanesimo: l’umanesimo della soli-

darietà, l'umanesimo della vita".

In precedenza, il Papa durante l'Angelus si è rivolto ai fedeli n piazza San

Pietro per sottolineare che "il Vangelo è parola di vita: non opprime le

persone, ma al contrario libera quanti sono schiavi di tanti spiriti mal-

vagi di questo mondo: la vanità, l’attaccamento al denaro, l’orgoglio, la

sensualità. Il Vangelo cambia il cuore, cambia la vita, trasforma le inclina-

zioni al male in propositi di bene. Pertanto - ha concluso Francesco - è com-

pito dei cristiani diffonderne ovunque la forza redentrice, diventando mis-

sionari e araldi della Parola di Dio. La nuova dottrina insegnata con autorità

da Gesù è quella che la Chiesa porta nel mondo".

SIAMO SICURI CHE LA DONNA SIA STATA

REALMENTE CREATA DALLA COSTOLA DELL'

UOMO E NON E' STATO LO STESSO UOMO AD

INVENTAESELO E QUESTO SIA STATO IL VERO

PECCATO ORIGINALE?

Io nel mio piccolo non sono un teologo , ma non credo che una pic-

cola disubbidienza della gola come quella di mangiare una mela,

possa essere interpretato come peccato originale di tutti i mali della

Terra e che invece con la creazione anomala della donna (badate bene

che Dio ha creato tutto l' universo animale alla pari) a generare nell'

uomo l' idea di supremazia e quindi di impunibilita', sopratutto nei

confronti della stessa donna. Una volta picchiare la moglie non era

reato o nei casi di delitti d' onore. Adesso non me ne vogliano le

donne amiche di FB ma....penso che se le donne la smettessero di

credere alle "belle"favole, forse (e sottolineo forse), oggi avremmo

meno femminicidii [cg]

13 4 GRECIA POLITICA Giorgio Brignola

Era l’inverno del 1992 quando s’innescò la

faccenda, poi, chiamata “mani pulite”. Sem-

brava, al principio, una normale operazione di

polizia, era, invece, l’inizio della scoperta di

un complesso meccanismo che ha contribuito

al tramonto della Prima Repubblica e dei suoi

partiti.

Ora, sembra che i fatti, sotto altra politica,

tornino, prepotentemente, alla ribalta. L’Italia

del 1992 è lontanissima. Un sistema politico è

tramontato; con la scomparsa dei partiti d’al-

lora o la loro frammentazione. I “mali” della

Penisola, però, sono riaffiorati. I corrotti e i

corruttori sono tornati, ufficialmente, alla

ribalta dopo ventitré anni dagli eventi che

avevano dato scacco matto a un certo costume

di tangenti e opportunismi.

Nessuno, ora, può considerarsi

senza”peccato” e le responsabilità sono rin-

carate proprio per la situazione di generale

degrado nel quale si trova il Paese. Come in

allora, non ci sono scusanti, né scelte mitigato-

rie. Prima per Lire, ora per Euro, l’onestà ha

Alla sua prima riunione di governo,questa mattina ad Atene, il nuovo capo del gov-erno grecoAlexis Tsipras ha assicurato di-non voler rompere con i creditori internazi-onali, ma di non voler accettare una politica di subordinazione. "Il nostro obiettivo è la riduzione del debito" , ha detto Tsipras, dopo aver descritto il suo esecutivo come un "governo di salvezza sociale", la cui massima priorità è affrontare la crisi umanitaria nel Paese. Domani, è stato an-nunciato, il neo ministro degli Esteri Nikos Kotzias, sarà a Bruxelles. "Abbiamo proposte realistiche per il debito e gli investimenti", ha dichiarato Tsipras, annunciando un piano in quattro anni per raggiungere un bilancio in equilibrio. E infine ha ribadito l'impegno contro corruzi-one e nepotismo, così come l'obiettivo di ripristinare la credibilità e la dignità della Grecia a livello internazionale. Secondo il premier greco, la principale priorità è quella di affrontare la crisi umanitaria che sta vivendo il Paese a causa dei tagli im-posti dall'austerity, che "il popolo ci chiede di combattere per difendere la sua dignità". Poco prima, il ministro dell'Energia e l'Am-biente, Panagiotis Lafazanis, aveva di-chiarato alla radio Skai l'intenzione del governo di bloccare il processo di privatiz-zazione, iniziando dall'azienda elettrica Dei. Non saranno inoltre vendute le ferrovie di Stato. Lafazanis non ha citato il porto del Pireo, anche se nei giorni scorsi si era espresso contro la sua privatizzazione. Intanto il viceministro per le Riforme Am-ministrative, Giorgios Katrougalos, ha di-chiarato in televisione di voler riassumere

migliaia di funzionari pubblici licen-ziati nell'ambito del programma di aus-terity. Solo nel 2014 erano stati licen-ziate 9.400 persone. Mentre Tasia Christodoulopoulou, vice ministro per le Politiche migratorie, ha affermato che il nuovo governo intende dare la cittadinanza a tutti i figli dei mi-granti che sono nati e sono cresciuti in Grecia. "Syriza si è impegnata a dare la cittadinanza greca a tutti i bambini che sono stati e sono cresciuti in Grecia, la cosiddetta seconda generazione dei mi-granti", ha detto intervistata da una radio sottolineando che questi bambini non hanno un'altra patria "anche quelli che non sono nati qui, ma sono arrivati molto piccoli e qui hanno iniziato e completato la scuola". La replica dell'Ue - Dal canto suo il vicepresidente della Commissione Ue, Jyrki Kataine ha detto di "non credere che l'Eurogruppo sia disposto a fare marcia indietro" sulla gestione del debito pubblico della Grecia. "Non possiamo cambiare le nostre politiche in base ai risultati elettorali -ha continuato il com-missario finlandese - ma siamo disposti a discutere con il nuovo governo". La Grecia "si è assunta degli impegni e ci aspettiamo che mantenga le promesse. Quando inizieremo a parlare -ha con-tinuato- capiremo le esigenze del gov-erno e le sue aspettative, ma l'economia reale non è cambiata dopo le elezioni". Da: TZETZE

“PRIMA

MOSSA”

Taglia

ministri,

auto blu,

scorte,

telefoni,

pranzi e

cene La partita in Grecia è molto incerta.

La vittoria di Tsipras alle elezioni ha

portato sicuramente una ventata di novità, ma anche forti preoccupazi-

oni per il futuro economico del Paese. La Grecia uscirà dall'Euro?

La Grecia resterà nell'Euro rine-

goziando il debito? Sono interroga-tivi caldi, caldissimi che, al mo-

mento, non trovano ancora risposte

certa.

In attesa di una soluzione a questa intricata questione, il nuovo e gio-

vane premier fa quello che nessuno

ha mai fatto prima: tagliare i costi della politica. Un cambiamento im-

portate, quello che Renzi, altro gio-vane premier, aveva promesso e mai

attuato. La dieta dovrebbe coinvolgere auto

blu, segreterie, pr, lampadine dimenti-

cate accese, telefonini, agenti di

scorta, aerei di Stato, pranzi e cene. Il

primo governo di sinistra anti austerità

dell'Unione europea parte con produt-

tività e spending review.

Corriere della Sera.

Tsipras: "Siamo un governo di salvezza sociale, pronti a

negoziare sul debito" lasciato il posto alla corruzione. Non importa se

sotto altre vesti, sempre di cattiva gestione della

cosa pubblica si tratta. Basta, però, con i ga-

rantismi di facciata. Prima si scoperchierà la

“pentola” e prima s’identificheranno i responsa-

bili. Perché “dare” e “prendere” continua a

taglieggiare il Popolo italiano.

La garanzia di pene certe resta indispensabile.

Chi ha sbagliato, o sbaglierà, non deve avere

diritto a “sconti”. Non ci dovrebbero essere dubbi

in proposito. Resta, invece, da focalizzare lo

spirito d’autocritica di chi ha sbagliato. Errato nei

confronti del Paese e in quelli del partito che ha

rappresentato. Riconoscere, o scovare, gli errori

resta un segnale d’evoluzione politica, anche se

non sempre spontanea, che potrebbe rappresen-

tare un successivo passo per liberare il Paese da

dilemmi che non dovrebbero essere suoi.

Le nuove formazioni di potere hanno, comunque,

radici profonde e le scelte di governo continuano

a essere contenute e condizionate. Tanto da farci

ricadere nel dubbio. Dopo ventidue anni, una

scena di politica becera s’è proposta alla pubblica

opinione. Ora non resta che agire finché il

“dramma” non si trasformi in “farsa”. L’anno

nuovo, vicinissimo, porterà, ne siamo certi, quei

segnali coscienza responsabile che sono indispen-

sabili per ridare fiducia al Paese.

VENTITRE ANNI DOPO

ITALIANI ALL’ ESTERO Maria Iacuzio della lista Conmites ItalUk , incontra il cavaliere Giulio Comoli

Oggi ho avuto il piacere di

trascorrere il pomeriggio con

una persona speciale: il cava-

liere Giulio Comoli. Sorseg-

giando un ottimo Earl Greay

mi ha raccontato la sua storia

di italiano residente in UK. Il

signor Giulio arrivo’ a Londra

nel 1956, da Brigano Varese,

in provincia di Novara. Dal

1956 al 1960 per I nostri con-

nazionali era possibile lavorare solo attraversopermessi lavorativi nei

seguenti settori: ristorazione, agricoltura, ferrovie o come domestici. Alle

donne erano riservati oltre alla ristorazione, anche I lavori come au pair,

domestiche o infermiere. Il signor Giulio inizia la sua carriera in In-

gilterra come cameriere, presso il ristorante Frank’s di Frank Amadini, un

italiano di seconda generazione. Dopo due anni passa al Rules Restaurant

di Covent Garden, un famoso ristorante inglese in cui tre dei camerieri in

sala e lo chef erano italiani. Questo lavoro lo aiutera’ molto a migliorare

il livello d’inglese, inesistente al suo arrivo in Inghilterra, mi spiega il

cavaliere Giulio.Tutti gli ordini, infatti, inclusi quelli in cucina dello chef

i t a l i a n o , e r a n o d a t i e s c l u s i v a m e n t e i n i n g l e s e .

Nel 1961 viene richiamato al ristorante Franks, con la posizione di capos-

ervizio. Assieme ad un suo collega italiano decide di aprire uno snack bar,

che diventa ben presto una popolare trattoria. Scelgono il nome Verbanella,

in una zona nelle vicinaze di Baker Street. “Io ed il mio collega eravamo

pieni di debiti fino ai capelli”, mi racconta, ma allora non c’era tanta compe-

tizione nella ristorazione e dopo soli due anni, abbiamo aperto un secondo

ristorante a Notthing Hill, poi a distanza di altri due anni c’e’ stata l’apertura

di un terzo ristorante a Burcham Place.Tutti e tre sotto il nome di Ristarante

Verbanella; un nome che piaceva molto agli inglesi, mi spiega. Numerosi gli

ospiti illustri italiani dei ristoranti Verbanella: Edoardo De Filippo, Luciano

Pavarotti, il pittore Pietro Arrigoni famoso ritrattista della regina, ma tanti

sopratutto I personaggi famosi della tv e del cinema inglese. Gruppi come i

Queens, gli Shadows, I Rolling Stones, Mick Jacker con l’allora fidanzata

Marian Faithfull erano degli habituee’. Alla Verbanella sono avvenuti nu-

merosi incontri non pubblicizzati fra Neil Gordon Kinnock e Tony Blair,

poco prima della nomina di Blair a Primo Ministro. Il sig Giulio e’ stato

nominato cavaliere nel 1997 dal Presidente Scalfaro su segnalazione dell’as-

sociazione dei ristoratori italiani Ciao Italia. Oggi ad 82 anni, si dedica

all’attivita’ di nonno e alla lettura di gialli e libri di politica.

Giulio rappresenta il meglio di noi italiani nel Regno Unito, una storia di

riscatto e di successo, come quella di tanti italiani. Noi vogliamo rappresen-

tare anche queste persone, che hanno contribuito con il loro lavoro a diven-

tare dei modelli.

5 12 Il Punto..... “FREE LEONARD PELTIER”

“FREE LEONARD

PELTIER”

Il 6 febbraio sono 39 anni di carcere per Leonard Peltier :

Presidente Obama quando la Liberazione?

Raccolgo l’ accorato appello per Leonard Peltier, attivista per i diritti dei nativi americani che si è sempre detto innocente per l’ uccisione di due agenti nel giugno del 1975, passandovi tutta la lettera che mi ha inviato Andrea De Lotto, un insegnante italiano che vive a Barcellona e si batte da anni per la sua liberazione, pregandovi di condividere e fare altrettanto. I Media siamo anche noi, usiamoci !

Grazie, Doriana Goracci

FACCIAMO NOSTRO L’ APPELLO DI

DORIANA E DI ANDREA

Carissimi e carissime, non sappiamo più come gridarlo, a chi scriv-

ere,da un anno esatto manifestiamo tutte le settimane qui a Barcel-

lona,abbiamo cercato di far uscire questa vicenda, qui come in

Italia,qualcuno in più lo sa, ma non è ancora abbastanza,questa setti-

mana noi saremo per tre giorni consecutivi in piazza,vi prego di far

girare la voce. Questo uomo esiste e soffre da 39 anni esatti:14.245

giorni e notti. Leonard Peltier ha più di 70 anni.Cosa aspetta Obama

a firmare la sua liberazione? Ho anche chiesto quanto costerebbe fare

uno striscione trainato da un aereo che qui a Barcellona dica....

“FREE LEONARD PELTIER”

http://www.leonardpeltier.info/petition

https://www.facebook.com/OfficialLeonardPeltier

https://www.facebook.com/leonardpeltiersupportgroup

Poesia di Leonard Peltier

Peccato Aborigeno

Ognuno di noi ha inizio nell’innocenza.

Tutti diventiamo colpevoli.

In questa vita ti ritrovi colpevole

di essere quello che sei.

Essere te stesso, questo è il Peccato

Aborigeno,

il peggiore di tutti i peccati.

E’ un peccato per il quale non sarai mai

perdonato

Noi indiani siamo tutti colpevoli,

colpevoli di essere noi stessi.

Quella colpa ci viene insegnata dal

giorno in cui nasciamo.

La impariamo bene.

A ognuno dei miei fratelli e delle mie

sorelle dico,

siate orgogliosi di quella colpa.

Siete colpevoli solo di essere innocenti,

di essere voi stessi,

di essere indiani,

di essere umani.

E’ la vostra colpa a rendervi sacri.

ARBITRO. Che l'Italia abbia un bisogno

urgente di riforme, di fatti e non di proclami

salottieri, è trapelato in modo inequivocabile

dalle vivacissime reazioni all'elezione del

nuovo Presidente. Dal punto di vista socio-

economico il contesto, che il rapporto

Eurispes definisce sempre più povero e pessi-

mista, rimane infatti difficilissimo. Sobrio,

austero, inattaccabile dalla dietrologia sgang-

herata dei suoi avversari, quando Sergio Mat-

tarella, arbitro e non tifoso, fa appello ai gio-

catori, è alla classe politica, sia essa vittoriosa

o sconfitta, che si rivolge affinché sia la prima

a dare il buon esempio. Ma come nel calcio,

da arbitro si aspetti insulti e simulazioni da

chi le leggi le esige ad personam.

STAGIONE. Come evidenzia la svolta greca,

oggi la crisi economica e di bilancio pone non

solo Palazzo Chigi, ma tutta l'UE di fronte a

scelte che forse non è esagerato definire epo-

cali. Sempre più impellente appare la neces-

sità di rinnovarsi, di osare di più , di tornare a

vincere e convincere. Se l'Italia mediterranea

ed europea , superata la prova del Quirinale,

troverà una maggiore tranquillità per gestire il

cambio di stagione senza traumi, e soprattutto

se il Pd smetterà di litigare, potrà riavere quel

ruolo che il nefasto ventennio berlusconiano le

ha fatto perdere, in modo da restituire smalto e

vigore ai Trattati di Roma di cui è la culla.

REGALINO. In cauda venenum. In politica,

malgrado le apparenze, c'è sempre una coda

velenosetta che mette in guardia gli osserva-

tori. A proposito del Nazareno sembrava che

nella partita per il Colle fossero stati chiariti

gli equivoci. Invece l'imprevisto sconto di

pena all'ex Cav, il curioso regalino alla fine dei

giochi non è passato inosservato. Nulla da

eccepire, per carità. Le sentenze non si dis-

cutono e non c'è motivo di fare peccato pen-

sando male. A guardar bene, la fine anticipata

del percorso rieducativo è un atto di clemenza

che non modificherà di un ette la turbolenta

biografia del personaggio.

CONFUSIONE. "Quel che resta del giorno" il

titolo di un libro e di un film che raccontano

l'evanescenza di un amore. Con una parafrasi

un po' ardita in questi giorni si potrebbe evo-

care l'evanescenza di una leadership, la dis-

soluzione di un progetto per il cambiamento:

quello che sotto la guida dell'ex premier ha

illuso e deluso il Paese. Ormai su quel fronte

che ha prodotto scandali e disastri, quel che

resta è la confusione. A destra l'ultimo in par-

tita è rimasto Matteo Salvini che però con i

suoi slogan di facile suggestione, nonché l'ap-

piattimento acritico sulle posizioni estremiste

della Le Pen, è l' opposto di una cultura di

governo.

RUOLO. Sul ruolo della Repubblica federale

tedesca nel concerto a volte cacofonico ma

anche vitale della comunità europea sono già

stati scritti interi trattati, a volte entusiastici,

altri meno benevoli. Di sicuro farà discutere

l'analisi di un autorevole quotidiano svizzero

di lingua tedesca, fondata sul presupposto che

al mondo serve “più Germania” per il rigore

col quale Berlino riesce a tenere a bada le

derive dell'estremismo di destra senza lasciarsi

contagiare dal Fonte nazionale francese e com-

pagnia bella. E' un giudizio che in parte di può

condividere, a patto però che la Germania

rimanga così com'è, leale, democratica e ,

consapevole della sua storia , al riparo da mire

egemoniche.

INSICUREZZA. La classica missione impos-

sibile. Da mesi la diplomazia di Berna sta

sudando le proverbiali sette camicie per con-

ciliare due concetti inconciliabili: il rifiuto

della libera circolazione sancito dell'iniziativa

populista di un anno fa e gli accordi bilaterali

con l'UE che, da parte sua, non ammette

deroghe. Questa volta la democrazia referen-

daria, gran vanto della Confederazione, ha

prodotto un frutto non facile da amministrare.

Nell'accettare l'iniziativa nazionalista, il voto

ha portato insicurezza, ma il popolo ha preso il

rischio consapevolmente mettendo il Paese e il

suo governo in una situazione per nulla

piacevole che può portare in un vicolo cieco.

BARBARIE. Il mondo arabo non poteva più

restare silente dopo l'orrenda uccisione del

pilota giordano, arso vivo nella prigione

dell'Is, che ci fa ripiombare in pieno medio

evo. Dall'università di Al-Azhar del Cairo, il

più prestigioso centro di insegnamento dell'Is-

lam sunnita, arriva una durissima presa di

posizione contro questa inaudita esplosione di

crudeltà. E poiché violenza chiama violenza, la

prima conseguenza è stata la doppia impic-

cagione di due terroristi di Al Qaida in Giorda-

nia, col rischio di riesumare la pratica disu-

mana dell'occhio per occhio, dente per dente

che non farebbe che gettare benzina sul fuoco

dei tagliagole. Di fronte alla nuova minaccia,

non è più procrastinabile un'azione non solo a

parole del mondo unito contro tanta barbarie,

prima che l'incendio divori ogni cosa. http://www.avvenirelavoratori.eu

Un nuovo Settennato

di Renzo Balmelli ( su L ‘ Avvenire dei Lavoratori)

...E SE FOSSE IL POPOLO ITALIANO A NON VOLER CAMBIARE ?

Il dubbio ad ogni osservatore attento arriva

spontaneo ! Il politese non e’ o non dovrebbe

essere un caprio espitatorio per ogni cittadino,

Spesso di parla di riforme epocale ( e non la

prima volta) come se fosse una cosa roiservata

esclusivamente alla politica, con un cittadino

poco attento se non addirittura in uno stato co-

matoso, per svegliarsi poi a dato tratto e pun-

tare il dito sul primo che si incontra ! [cg]

11 6 L’ Italicum e il M5Stelle

DAL BICAMERALISMO PARITARIO A QUELLO

EQUILIBRATO IN COSTITUZIONE Come abbiamo sempre ribadito la Costitituzione italiana ha sempre con-

templato un bicameralismo equilibtato e non quello paritario, o

“cosidetto “ perfetto. All’ articolo Art. 57.leggiamo:”

Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale”. Il Costituente gia’

all’ alba della Repubblica, avevano contemplato due ruoli con delle com-

pretenze diversi delle due Camere. Tant e’ vero che ha dettato due sis-

temi elettorali, uno a livello nazionale ( camera) e l’ altro a livello re-

gionale o territoriale ( senato). Il “cosidetto” bicameralismo paritario,

meglio conosciuto come perfetto, non e’ mai esistito, e’ stata un inter-

preatazione anomala del legislatore della forma repubblicana. Noi cul-

tori, crediamo che e’ ancora possible riparare con un bicameralismo

equilibrato, con un ruolo del Senato ( eletto sempre a suffragio universal

e diretto) con delle commisssioni speciali eesclusive di competenze territoriali, del Senato, spostando delle com-

missioni di competenze esclusive per la Camera. Per fare cio’, occorre sia ben chiaro, abolire le regioni e

spostare le competenze ai Comuni, enti direttamente vicini ai cittadini. Una riduzione di parlamentari a 200 sena-

tori e 400 deputati non guasterebbe !

[ gonnella] p

HANNO ROTTO...

Dall’impasse di Renzi e Berlusconi sulla legge

elettorale alla situazione del comune di Roma dopo

l’esplosione di Mafiacapitale, fino

all’elezione del prossimo Presidente della

Repubblica. Ecco come il Movimento 5 Stelle

potrebbe essere protagonista in modo straordinariamente

efficace. Perché continua a giocare di rimessa?

di Paolo Flores d'Arcais Cari parlamentari eletti nelle liste M5S, come

vostro rappresentato vi sottopongo alcune ri-

flessioni che certamente terrete in considerazi-

one.

La forza che col nostro voto vi abbiamo dato

può esercitarsi nella attuale situazione – di crisi

morale politica ed economica sempre crescente

– in modo straordinariamente efficace. Faccio

solo tre esempi: la legge elettorale, la situazione

del comune di Roma dopo l’esplosione di Mafi-

acapitale, l’elezione del prossimo Presidente

della Repubblica.

La legge elettorale continua ad essere elemento

cruciale della trattativa tra Renzi e Berlusconi, e

una pietra d’inciampo dell’accordo politico-

istituzionale tra i due. Il M5S potrebbe, come si

dice nell’unico gergo con cui ormai i media

parlano di politica, quello calcistico, entrare a

gamba tesa, o con una metafora scacchistica,

compiere la “mossa del cavallo”, insomma

diventare protagonista, utilizzando i nostri voti,

anziché spettatore passivo, ibernandoli o dissi-

pandoli. E partecipare come protagonisti non

significa affatto edulcorare la propria radicalità,

ma anzi esercitarla davvero anziché conservarla

nella teca delle parole.

Cosa che invece il M5S continua a fare, ripe-

tendo come un mantra che sul sistema elettorale

la decisione è già stata presa perché “rete locuta

causa finita”. Ma con queste superstizioni non

si fa politica radicale, perché per essere radicale

una politica deve essere innanzitutto azione.

Ora, proprio l’impasse in cui Renzi e Berlus-

coni si trovano per la legge elettorale vi offre

(ci offre!) l’occasione di diventare protagonisti,

di lanciare voi (noi!) una proposta che ponga il

M5S al centro della scena politica e costringa

gli altri a misurarsi con la propria

(vostra, nostra) radicalità. Basterebbe mettere

sul tappeto il sistema uninominale a due turni,

con ballottaggio al secondo fra i due più votati

al primo (erroneamente lo si definisce “alla

francese” benché in Francia al secondo turno

possano passare anche un terzo e un quarto can-

didato, se hanno ottenuto il 12,50% al primo,

con possibilità di pastette fra partiti per il

“désistement”).

È il sistema con cui si eleggono i sindaci. Oltre-

tutto è proprio il sistema che ha permesso al

M5S di compiere il grande salto (prima della

vittoria di Pizzarotti a Parma le prospettive non

erano certo un quarto e oltre dei voti), inoltre è il

sistema elettorale più amato dagli italiani poiché

per i sindaci funziona benissimo, e infine Renzi

e Berlusconi dovrebbero arrampicarsi sugli spec-

chi per rifiutarlo, perché in vari momenti i ris-

pettivi partiti lo hanno magnificato (anche se ora

per calcoli di bottega immediati non lo vogliono

più). Perché dunque non fare di questo tema un

vostro (nostro!) agire politico, anziché lasciare

campo libero alle varie componenti della Casta?

Roma, devastata da Mafiacapitale, offre un’oc-

casione ancora più imperdibile. Marino è per-

sona onesta, e costantemente in conflitto col Pd

(che aveva ormai deciso di farlo fuori). Ha com-

messo e continua a commettere gaffes, stupidag-

gini, errori. Ma è pur sempre giulebbe rispetto a

quello che passa il convento partitocratico affa-

ristico-criminale (ora tutti i media si sbracciano

a dire che erano cose note, ma quando alcune

rarissime testate parlavano della destra di Ale-

manno come criminale, e di mezzo Pd anche, era

tutto uno stracciarsi di vesti contro i

“giustizialisti”, “manettari” e “girotondini-

giacobini”). Perché il M5S continua a giocare di

rimessa anziché ad agire da protagonista?

Infatti significa giocare di rimessa lasciare che le

proposte (perfino alquanto ragionevoli) vengano

da Rutelli e siano riprese da Marino, mentre

sarebbe agire da protagonisti prendere l’inizia-

tiva e proporre in modo ultimativo e credibile a

Marino la costituzione di una “giunta degli on-

esti”, cambiando tutti gli assessori, discutendoli

insieme a partire dalle competenze presenti nella

società civile, che lo stesso M5S dovrebbe indi-

viduare e proporre. Che senso ha ridursi invece

ad un altro mantra, quello dello scioglimento o

commissariamento, che in concreto significa

affidare il governo della città ad una persona

scelta dal ministro dell’Interno, il cui nome è

Si rompe il patto del Nazareno. Al termine di un Comitato di presidenza ris-

tretto, convocato d'urgenza, Forza

Italia annuncia infatti che d'ora in avanti

valuterà di volta in volta l'atteggiamento da

tenere sulle riforme. Una decisione che ar-

riva dopo una giornata ad alta tensione nel

movimento azzurro, con le dimissioni, subito

respinte, dei capigruppo di Senato e Cam-

era,Paolo Romani e Renato Brunetta, e le

reiterate critiche di Raffaele Fitto, scettico

sulla possibilità che il cambio di rotta deciso

dal suo partito sulle riforme sia reale.

Decisa la reazione del governo, espressa da

due pezzi da novanta dell'esecutivo, vale a

dire il sottosegretario alla

presidenza del Consig-

lio Luca Lotti e il minis-

tro Maria Elena Boschi.

Contenti loro, noi andiamo

avanti, dice il primo. Se ci

ripensano siamo qui, aggi-

unge la seconda.

"Da opposizione responsa-

bile, quale siamo sempre

stati, voteremo solo ciò

che riterremo condivisibile

per il bene del Paese,

senza pregiudizi, come

peraltro abbiamo fatto sino

ad oggi. Riteniamo Forza

Italia -si legge nella nota

diffusa al termine del

Comitato di presidenza-

libera di valutare quanto

proposto di volta in volta, senza alcun vincolo

politico derivante dagli accordi che hanno fin

qui guidato, nello spirito e negli obiettivi, un

percorso comune e condiviso che oggi è stato

fatto venir meno dalla nostra controparte".

Telegrafica la reazione di Lotti. "Contenti

loro, contenti tutti. Ognuno per la sua strada,

è meglio per tutti. Per noi, sicuramente".

"Credo che oggi non si sia rotto il patto del

Nazareno, semmai si è rotta Forza Italia",

reagisce Boschi. "Noi -aggiunge- abbiamo

eletto un Presidente della Repubblica come

Mattarella, oggi Forza Italia ha cambiato idea

perchè abbiamo eletto una persona perbene

alla Presidenza della Repubblica? Le riforme -

aggiunge- vanno avanti, le abbiamo appena

calendarizzate alla Camera dove abbiamo una

ampia maggioranza. Se poi Forza Italia ci

ripensa, siamo qui".

"Oggi -replica il senatore di Forza Italia Altero

Matteoli- si è compiuto un grosso passo in

avanti verso il necessario chiarimento politico

soprattutto con i nostri elettori. Del resto, la

reazione arrogante al documento approvato dal

Comitato di presidenza di Forza Italia da parte

di alcuni esponenti fidati di Renzi dimostra che

abbiamo colpito nel segno e che questa è la

direzione giusta".

Ma non tutti nel movimento azzurro la pensano

allo stesso modo, a cominciare da Raffaele

Fitto, che non arretra di un millimetro rispetto

alla linea di opposizione interna. "Io insieme a

tanti altri colleghi -ricorda- ho già votato contro

la legge elettorale e la riforma costituzion-

ale:finchè non vedo non credo, vorrei vedere

concretamente che le parole si trasformassero in

fatti. Non vogliamo scontrarci con nessuno,

poniamo solo questioni politiche e lo faremo

all'interno del partito -aggiunge poi l'ex gover-

natore della Puglia- Noi restiamo, dunque, in

Forza Italia ma apriamo con forza un confronto

nel partito sulla linea politica e sul suo assetto''.

Intanto alla Camera l'esame della riforma del

Senato riprenderà da martedì 10 e andrà

avanti fino a sabato. "Governo e maggioranza -

protesta il capogruppo di Forza Italia alla Cam-

era, Renato Brunetta- violentano il Parlamento

imponendo la discussione sulle riforme, il cui

iter si concluderà fra uno e due anni con il refer-

endum confermativo, e bloccano l'attività ris-

petto a provvedimenti attesi dal Paese.

L'egemonismo di Renzi sul Parlamento è ai

limiti della democrazia". (adnkronos.com)

Fi rompe patto Nazareno: "Non più vincolati", ma il governo tira

dritto: "Meglio così"

Hanno ro

tto ...

Una nostra iniziativa

Angelino Alfano? Cosa è

più radicale? Oggi uno

dei “cinque” del diretto-

rio ha giustamente chie-

sto per il M5S la presi-

denza dell’assemble

comunale e della com-

missione alla tras-

parenza. Ma perché chia-

marsi fuori da una

“giunta degli onesti”?

Non nel senso di farne

parte con propri espo-

nenti (neanche esponenti

del Pd dovrebbero farne

parte) ma di indicarne e

discuterne i nomi tratti

dalle competenze della

società civile.

Quanto alla Presidenza della Repub-

blica: perseverare diabolicum, come è noto. E

si rischia di perseverare se si continua a dire che

nella scorsa occasione si è fatto il massimo e il

meglio in coerenza con i valori del movimento.

Non è vero. Si poteva, e si può, fare di più,

senza perdere di radicalità, anzi. Si tratta, come

al solito, di occupare il luogo strategico dello

scontro, anziché giocare di rimessa o collateral-

mente, accomodandosi nella mera testimo-

nianza.

Se se vuole fare decidere alla rete la rosa dei

primi dieci nomi, si faccia, ma assai più seria-

mente. Con una discussione sul sito che

cominci subito, che comporti pro-

poste argomentate, e discussioni su ciascuno di

essi altrettanto argomentate, che sia aperta agli

elettori e non solo ai militanti (oltretutto quelli

“certificati” e entro una certa data), che veda

esprimersi apertamente i vari deputati. Allora, a

conclusione di questa elaborazione collettiva di

settimane, il voto avrebbe un significato non

occasionale, non semplicemente emotivo, non

prono alla mera notorietà mediatica (e anzi di

quel medium che è un sito generalmente troppo

autoreferenziale: quel sito infatti sarebbe stato

aperto quanto più possibile a simpatizzanti ed

elettori).

A questo punto i dieci nomi dovrebbero essere

affidati ai parlamentari, per dare al M5S i mar-

gini di manovra necessari in qualsi-

asi azione che si svolga in Parlamento, e mas-

sime in una elezione del Presidente della Re-

pubblica, dove votazione per votazione cambia

lo scenario e la possibilità di incidere efficace-

mente. I parlamentari ovviamente si sentireb-

bero moralmente obbligati a rispettare le indi-

cazioni della rete, ma tra un indicato al primo

posto che dopo varie votazioni non ha alcuna

possibilità, e uno al terzo o quarto, che può

diventare un outsider con effettive probabilità

per i veti reciproci con cui gli altri partiti hanno

bruciato i rispettivi candidati, consentire ai

gruppi parlamentari di poter decidere non

sarebbe certo opportunismo “contro la rete” ma

possibilità di rendere efficaci le decisioni della

rete, anziché velleitarie e di mera testimonianza.

www.micromega.net

Legge elettorale, Roma, Quirinale: il M5S deve essere decisivo (dipende solo da lui)

7 10 CULTURA E SOCIETA’ QUIRINALE

Noi italiani facciamo fatica a lasciare i nostri

figli fuori all’aperto durante la stagione inver-

nale, figuriamoci a dormire! Ma

con un’adeguata copertura termica, nei paesi

nordici esiste la pratica della “nanna sotto

zero”.

In Italia si ricoprono i bambini di giacconi su-

per imbottiti, sciarpe, guanti, cappelli e calzet-

toni pesanti ma solo se fa bello li facciamo us-

cire. Se piove o peggio se nevica si sta in casa al

caldo… ma anche altre società si comportano

così? Proprio per niente, i popoli nordici las-

ciano i propri figli in balia delle intemperie in-

vernali, ore ed ore fuori al freddo a giocare, a

correre e saltare in mezzo alla neve. E non solo

bambini in età scolare, anche i più piccini ven-

gono lasciati a dormire in carrozzine fuori al

freddo. Madri snaturate? Tutt’altro! Lo fanno per

la loro salute!

E’ facile vedere bimbi scorrazzati su biciclette

durante una bufera di neve, ogni scuola e ogni

asilo prevedono attività all’aria aperta in inverno,

cosa che in Italia sarebbe sicuramente mal vista.

Ma il corpo deve abituarsi e il sistema immuni-

tario deve saper reagire ai cambi di stagione e

alle intemperie per temprare il corpo; pioggia,

neve e gelo non sono un ostacolo alle attività

all’aria aperta per nessuno: dal bimbo più piccolo

al nonno. La salute ne giova e sembra proprio

che i nordici stiano in salute, nessuno “sterminio

da gelo” anzi!

Ma è normale la nanna sotto zero?

Certamente! Anzi è la temperatura ideale per un

sonnellino secondo la pratica della “nanna sotto

zero“, molto comune in tutti i paesi nordici nei

quali si tende a lasciare i bambini a dormire al

freddo, spesso anche fuori dal ristorante nel pas-

seggino!

La pratica della nanna sotto zero nasce negli anni

venti grazie al pediatra Arvo Ylppö; in quegli

anni il tasso di mortalità si abbassò drasticamente

proprio grazie alla pratica suggerita dal pediatra,

di far dormire i bimbi a temperature tra i -10° e i

-15°.

Aria fresca (fredda a dire il vero) ed esposizione

al sole prevenivano il rachitismo e aumentavano

l’immunità ai batteri. Pensate che vengono fatti

dormire all’aperto i bambini di due settimane,

una volta alla settimana con temperature che

oscillano dai -27° ai 5°C. Un recente stu-

dio dell’Universita di Oulu ha stabilito che i

bambini dormono meglio all’aria aperta e la

temperatura esterna ideale sarebbe di -5°C.

I bambini che dormono all’aperto dormono di

più e al loro risveglio risultano più attivi, forse

anche dovuto al fatto della maggiore ossigenazi-

one del sangue, l’importante è indossare sempre

abiti adatti, caldi e impermeabili per non riman-

ere bagnati, per il resto il freddo non deve essere

un impedimento alle uscite e alle attività anzi

stare all’aria aperta, in particolar modo quando

c’è il sole, che aiuta la produzione della vitamina

D necessaria al corretto funzionamento dell’or-

ganismo. Visto che nei paesi nordici il sole non è

poi così presente stare il più possibile all’aria

aperta aiuta ad esserne più esposti: ecco che

anche i neonati ben vestiti e all’interno della loro

carrozzina durante i loro sonnellini vengono

posizionati sul terrazzino, in giardino o in ve-

randa per respirare aria pulita e per prendere un

pò di sole.

Cortesia di FB

Con la formula di rito secondo l'articolo 91 della

Costituzione pronunciata nell'aula di Montecito-

rio, Sergio Mattarellaha prestato giuramento

da presidente della Repubblica. Tre minuti di

applausi, rigorosamente bipartisan, lo hanno ac-

colto dal suo ingresso alla Camera. A parte qual-

che defezione fra i banchi dei grillini, battimani in

tutto l'emiciclo dell'Aula di Montecitorio, sia dal

centrosinistra che dal centrodestra, a differenza di

quanto è accaduto al momento della proclamazi-

one della sua elezione al Quirinale.

"Avverto pienamente la responsabilità del

compito che mi è stato affidato. La responsa-

bilità di rappresentare l'unità nazionale innanzi-

tutto. L'unità che lega indissolubilmente i nostri

territori, dal Nord al Mezzogiorno", ha affermato

Mattarella nel suo discorso di insedia-

mento. Discorso che è durato esattamente 30

minuti, dopo il solenne giuramento. Trenta minuti

interrotti da ben 40 applausi che, con quello

iniziale e il finale fanno arrivare a 42 il numero

totale dei battimani, quasi sempre bipartisan.

Nessuna contestazione, né plateale né strisciante

all'indirizzo del nuovo inquilino del Quirinale.

Il nuovo capo dello Stato, secondo una prassi

consolidata, è arrivato a Montecitorio dove ha

pronunciato il suo discorso di insediamento di

fronte al Parlamento riunito in seduta comune. Al

suo ingresso alla Camera è stato accolto dalla

presidente della Camera Laura Boldrini e dalla

vicepresidente vicaria del Senato Valeria Fedeli e

da uno schieramento di Carabinieri in alta uni-

forme.

"Dobbiamo scongiurare il rischio che la crisi

economica intacchi il rispetto di principi e valori

su cui si fonda il patto sociale sancito dalla Cos-

tituzione", ha detto ancora Mattarella sottoline-

ando che il presidente della Repubblica è

come ''l'arbitro'': ''Devo essere e sarò impar-

ziale''. E auspica: ''I giocatori lo aiutino con la

loro correttezza". "E' indispensabile che al con-

solidamento finanziario si accompagni una ro-

busta iniziativa di crescita, da articolare innanzi-

tutto a livello europeo", ha affermato poi il neo

presidente che a un certo punto si è fermato

avendo perso l'ordine dei fogli che stava leg-

gendo e cercando di ricomporli con calma e

senza imbarazzo, mentre l'Aula lo applaudeva.

Poi, ritrovato il foglio mancante, prima di prose-

guire il discorso ha spiegato sorridendo: "Mi

sarebbe mancato un passaggio importante... ".

''La lunga crisi si è prolungata oltre ogni lim-

ite e ha a inflitto ferite al nostro Paese'', ''ha

aumentato le ingiustizie, prodotto emarginazi-

one e solitudine '', ha sottolineato Mattarella.

"Nella lotta alle mafie abbiamo avuto molti eroi,

come Falcone e Borsellino'', ha affermato poi

commosso il presidente della Repubblica aggi-

ungendo che "garantire la Costituzione vuol dire

difendere e diffondere i valori della legalità.

La lotta alla mafia e quella alla corruzione

sono priorità assolute". E poi "occorre con-

tinuare a dispiegare il massimo impegno af-

finché la vicenda dei nostri fuciliari di Ma-

rina, Massimiliano Latorre e Salvatore Gi-

rone, trovi al più presto una soluzione posi-

tiva". Essere garante della Costituzione significa

inoltre garantire ''il diritto allo studio dei nostri

ragazzi e ''il loro diritto al futuro'', ''il diritto al

lavoro'', ''promuovere la cultura'' e ''sostenere la

famiglia''.

L'italia sia ''un popolo che si senta davvero

comunità e che cammini con una nuova sper-

anza verso un futuro di serenità e di pace'', ha

aggiunto Mattarella secondo il quale

"considerare la sfida terribile del terror-

ismo fondamentalista nell'ottica dello

scontro tra religioni o tra civiltà sarebbe

un grave errore". "La minaccia è molto più

profonda e più vasta - ha sottolineato il capo

dello Stato - L'attacco è ai fondamenti di

libertà, di democrazia, di tolleranza e di con-

vivenza. Per minacce globali servono ris-

poste globali. Un fenomeno così grave non si

può combattere rinchiudendosi nel fortino

degli Stati nazionali. I predicatori d'odio e

coloro che reclutano assassini utilizzano

internet e i mezzi di comunicazione più

sofisticati, che sfuggono, per la loro stessa

natura, a una dimensione territoriale. La

comunità internazionale - ha rimarcato il

presidente - deve mettere in campo tutte le

sue risorse". L'Ue si trova davanti a

''un'emergenza umanitaria, grave e dolo-

rosa, che deve vedere l'Unione Europea più

attenta, impegnata e solidale''. ''Le guerre, gli

attentati, le persecuzioni politiche, etniche e

religiose, la miseria e le carestie generano

ingenti masse di profughi'', sottolinea il pre-

sidente. ''Milioni di individui e famiglie in

fuga dalle proprie case, che cercano salvezza

e futuro proprio nell'Europa del diritto e della

democrazia''.

Durante il tragitto dalla residenza nella for-

esteria della Corte costituzionale a Monteci-

torio, come è tradizione, ha iniziato a suonare

la campana più grande di Montecitorio che

ha cessato di farlo solo quando il nuovo capo

dello Stato avrà fatto il suo ingresso alla

Camera. E' una campana particolare, quella

che accompagna il tragitto del capo dello

Stato: forgiata in bronzo, oltre allo stemma

papalino (dal momento che prima dell'unità

d'Italia Palazzo Montecitorio era la sede del

tribunale pontificio), e alle figure di Cristo e

Sant'Antonio, c'è il motto 'Onorate la

giustizia voi che giudicate in terra'. Utile

ricordare, a questo proposito, che il presi-

dente della Repubblica è anche il presidente

del Consiglio superiore della magistratura, il

primo magistrato d'Italia. (adnkronos.com)

DUE PRESIDENTI CHE INSIEME AD UN

PREGIUDICATO RISCRIVERANNO LA

COSTITUZIONE ITALIANA

Il Primo, Giorgio Napolitano, che

come tutti sappiamo ( o dovremmo)

ha firmato l' autorizzazione sia dell'

Italicum, sia del Monocameralismo

imperfetto, il secondo Sergio Mat-

tarella che firmera' e li promul-

ghera' (su di questo non v'e' alcun

dubbio, ormai e' gia' storia e

dovremmo farcene una

ragione) [cg]

Nanna Sotto Zero nei Paesi Nordici: i

Bambini Dormono Fuori per la Loro

Salute

CULTURA & SOCIETA’ 8 Nino Bellinvia 9

Le Edizioni Musicali e Dis-

cografiche “Estate Record Bomba” di Milano

hanno in preparazione che hanno in prepara-

zione, dopo il successo delle precedenti, una

nuova compilation che s’intitolerà

“Carrellata di emozioni”. Compilation alla

quale possono partecipare tutti gli autori,

compositori, cantautori, interpreti ed esecu-

tori che lo ritengono utile per il loro bagaglio

artistico. Le canzoni e i brani musicali validi,

che prenderanno parte a questa iniziativa

editoriale, saranno pubblicate dalle stesse

Edizioni Musicali e Discografiche Estate

Record Bomba. L’uscita della Compilation è

prevista entro la prossima primavera 2015.

Nella stessa compilation ci saranno canzoni

interpretate da Pupo, Gianni Nazzaro,

Checco dei Giganti ed un brano dello scom-

parso Peter Van Wood che ha lasciato un

grande vuoto nel mondo musicale e nell’as-

trologia e l’editore vuole ricordare a tutti.

Come al solito, tutte le canzoni e brani musi-

cali della raccolta verranno pubblicati sia su

un compact disc professionale, che alla pub-

blicazione su carta di tutte le canzoni e com-

posizioni degli autori facenti parte della com-

pilation. Inoltre saranno inserite tutte le foto

degli autori ed interpreti sia sul compact disc,

sia nell’Album musicale. Per chi le desidera,

verranno stampate separatamente anche le

parti in Sib e Mib. L’obiettivo dell’editore è

di dare, a tutti coloro che vogliono avvici-

narsi al mondo della canzone, un pò di sod-

disfazione. Comunque, per essere più precisi

verso gli autori e compositori, l’editore pre-

cisa che la tiratura minima della compilation

non sarà inferiore a n. 2.000 copie. E si

riferisce, quindi, anche ai diritti di Autore

S.I.A.E. e di Riproduzione Meccanica

(D.R.M.) che potranno essere verificati nei

semestri seguenti attraverso l’estratto conto

S.I.A.E.. Da ricordare che tutti coloro che

prenderanno parte a questa Iniziativa Editori-

ale e Discografica “Carellata di emozioni”,

riceveranno in omaggio n. 50 (cinquanta)

copie della compilation per ogni canzone o

composizione, comprese alcune copie

dell’Album musicale. Nel caso in cui l’arran-

giamento sarà realizzato dall’editore, gli

interessati riceveranno in omaggio la base

musicale su Mp3. Le composizioni (sia che

siano solo testi o solo brani musicali o completi

di parole e musica) devono essere inviate all’in-

dirizzo elettronico

_ HYPERLINK

m a i l t o : e s t a t e r e c o r d b o m b a @ l i b e r o . i t "

[email protected]_ o

ppure per raccomandata con ricevuta di ritorno a

ESTATE RECORD BOMBA – Via Rovereto, 8

– 20127 Milano.

Non è richiesta alcuna tassa d’iscrizione e selezi-

one. Richiesti invece minimi contributi per arran-

giamenti e stampa. Ogni artista può chiedere

informazioni telefoniche (dalle ore 10,30 alle ore

19,00) ai numeri: 02.28.71.290 – 338.40.41.972.

Il bando completo dell’iniziativa editoriale si

può leggere sul sito:

HYPERLINK

" h t t p : / / w w w . e s t a t e r e c o r d b o m b a . c o m "

__www.estaterecordbomba.com_

In onda su oltre 80 tv

il format del Festival di Potenza

Due puntate per tre ore complessive di

musica di qualità, contaminazione tra

generi diversi, interpretazioni all’in-

segna della creatività, virtuosismi di

musicisti, giovani talenti sul palco in-

sieme a interpreti più noti, un pizzico di

comicità e tanta fantasia per incuriosire

il pubblico: sono gli ingredienti della

14esima edizione del Festival di Po-

tenza che andrà in onda in due puntate

nei palinsesti di oltre 80 tv in tutt’Italia

ed all’estero del Circuito Fox Produc-

tion di Nicola Mauro Marino. Un for-

mat di spettacolo, realizzato per la di-

rezione artistica di Mario Bellitti, con-

dotto da Daniele Perini insieme ad Er-

tilia Giordano, particolarmente innova-

tivo per la varietà di proposte musicali e

per la miscellanea di proposte in grado

di tenere attaccati agli schermi tv un po’

tutti i target di telespettatori. Gli opera-

tori di spettacolo, gli addetti ai lavori, i

giornalisti esperti che hanno seguito in

diretta il Festival, hanno espresso pareri

e commenti più che lusinghieri specie

per la novità nel panorama festivaliero

italiano ricco di appuntamenti che in

gran parte sono costruiti intorno ad un

concorso (in questo caso abolito) o ad una

“scaletta” più o meno non casuale di esi-

bizioni. L’evento ha una sua precisa e

autonoma identità ed è stato ideato per la

produzione televisiva che ne racchiude la

spettacolarità testimoniando, inoltre, che il

Sud è fucina di un nuovo modo di intendere

il Festival come struttura di musicalità e di

arte che può contare sulle risorse umane di

cantanti, musicisti, band, autori-

compositori e cabarettisti che interpretano

la nuova sensibilità meridionale.

Un’occasione per riaccendere i riflettori su

un altro pianeta che non è quello di San-

remo e coinvolge centinaia e centinaia di

giovani che dedicano passione, impegno,

professionalità e decine e decine di opera-

tori dello spettacolo. Una scommessa ris-

petto alla situazione già difficile in cui

versa lo spettacolo dal vivo in Italia, per

mancanza di spazi, di incentivi ai giovani,

di opportunità professionali, che rischia di

aggravarsi ulteriormente se non si trovano

delle soluzioni tra cui quella di offrire

nuovi palcoscenici nazionali e opportunità

di crescita professionale.

Il Programma del Festival è trasmesso

inoltre da: SEI TV “canale 819” del

digitale terrestre in Campania, basso

Lazio e alta Calabria, “canale 185” Na-

poli, Caserta, Avellino e Benevento,

“canale 645” Abruzzo e Molise, (Sabato

7 febbraio ore 20,30).

La NUOVA TV “canale 12” digitale

terrestre in Basilicata e “canale 840”

Sky (Domenica 8 febbraio ore 11,00).

TRM “canale 11” in Basilicata, “canale

668” Molise, canale 171 Puglia (prima

puntata sabato 21 febbraio ore 21.00,

seconda puntata domenica 28 febbraio

ore 21.00). Tutta la programmazione tv

al sito ufficiale del festival: _

HYPERLINK

"http://www.festivaldipotenza.com/

Programmazione

w w w . f e s t i v a l d i p o t e n z a . c o m /

programmazione_.

Iniziativa editoriale delle Edizioni Musicali e

Discografiche “Estate Record Bomba” di Milano.

Autori e interpreti possono partecipare alla nuova

compilation “Carellata di emozioni”