Bollettino Dicembre 2005-Gennaio 2006

15

description

2 “Gesù, 3 tiamo molto su di voi perché il nostro Bollettino possa continuare a vivere e progre- dire. È doveroso affermare che esso vive solo sulle vostre offerte. Siete voi che lo soste- nete. La Vergine Assunta in cielo, così presente e venerata, e il Santo Patrono Filippo Neri, ci accompagnino nel cammino della vita verso la Santità. Pace e gioia. P. Filippo Di Lonardo d.O. 4 La copertina e alcune pagine del primo numero del Bollettino Mondo oratoriano 5

Transcript of Bollettino Dicembre 2005-Gennaio 2006

32

mosina, che, insieme con la preghiera, la Chiesa propone in modo speciale nel periodo della Quaresima, sono occasione propizia per conformarci a quello “sguar-do”. Gli esempi dei santi e le molte espe-rienze missionarie che caratterizzano la storia della Chiesa costituiscono indica-zioni preziose sul modo migliore di soste-nere lo sviluppo. Anche oggi, nel tempo della interdipendenza globale, si può con-statare che nessun progetto economico, sociale o politico sostituisce quel dono di sé all’altro nel quale si esprime la carità. Chi opera secondo questa logica evangeli-ca vive la fede come amicizia con il Dio incarnato e, come Lui, si fa carico dei bisogni materiali e spirituali del prossimo. Lo guarda come incommensurabile mistero, degno di infinita cura ed atten-zione. Sa che chi non dà Dio dà troppo poco, come diceva la beata Teresa di Calcutta: “La prima povertà dei popoli è di non conoscere Cristo”. Perciò occorre far trovare Dio nel volto misericordioso di Cristo: senza questa prospettiva, una civiltà non si costruisce su basi solide.

Grazie a uomini e donne obbedienti allo Spirito Santo, nella Chiesa sono sorte molte opere di carità, volte a promuovere lo sviluppo: ospedali, università, scuole di formazione professionale, micro-impre-se. Sono iniziative che, molto prima di altre espressioni della società civile, hanno dato prova della sincera preoccu-pazione per l’uomo da parte di persone mosse dal messaggio evangelico. Queste opere indicano una strada per guidare

vista della vittoria di Cristo su ogni male che opprime l’uomo. Nel volgerci al divi-no Maestro, nel convertirci a Lui, nello sperimentare la sua misericordia grazie al sacramento della Riconciliazione, scopri-remo uno “sguardo” che ci scruta nel profondo e può rianimare le folle e cia-scuno di noi. Esso restituisce la fiducia a quanti non si chiudono nello scetticismo, aprendo di fronte a loro la prospettiva dell’eternità beata. Già nella storia, dun-que, il Signore, anche quando l’odio sem-bra dominare, non fa mai mancare la testimonianza luminosa del suo amore. A Maria, “di speranza fontana vivace” (Dante Alighieri, Paradiso, XXXIII, 12) affido il nostro cammino quaresimale, perché ci conduca al suo Figlio. A Lei affido in particolare le moltitudini che ancora oggi, provate dalla povertà, invo-cano aiuto, sostegno, comprensione. Con questi sentimenti a tutti imparto di cuore una speciale Benedizione Apostolica.

ancora oggi il mondo verso una globaliz-zazione che abbia al suo centro il vero bene dell’uomo e così conduca alla pace autentica. Con la stessa compassione di Gesù per le folle, la Chiesa sente anche oggi come proprio compito quello di chiedere a chi ha responsabilità politiche ed ha tra le mani le leve del potere eco-nomico e finanziario di promuovere uno sviluppo basato sul rispetto della dignità di ogni uomo. Un’importante verifica di questo sforzo sarà l’effettiva libertà reli-giosa, non intesa semplicemente come possibilità di annunciare e celebrare Cristo, ma anche di contribuire alla edifi-cazione di un mondo animato dalla cari-tà. In questo sforzo si iscrive pure l’effet-tiva considerazione del ruolo centrale che gli autentici valori religiosi svolgono nella vita dell’uomo, quale risposta ai suoi più profondi interrogativi e quale motivazio-ne etica rispetto alle sue responsabilità personali e sociali. Sono questi i criteri in base ai quali i cristiani dovranno imparare anche a valutare con sapienza i program-mi di chi li governa.

Non possiamo nasconderci che errori sono stati compiuti nel corso della storia da molti che si professavano discepoli di Gesù. Non di rado, di fronte all’incom-benza di problemi gravi, essi hanno pen-sato che si dovesse prima migliorare la terra e poi pensare al cielo. La tentazione è stata di ritenere che dinanzi ad urgenze pressanti si dovesse in primo luogo prov-vedere a cambiare le strutture esterne. Questo ebbe per alcuni come conseguen-za la trasformazione del cristianesimo in un moralismo, la sostituzione del credere con il fare. A ragione, perciò, il mio Predecessore di venerata memoria, Giovanni Paolo II, osservava: “La tenta-zione oggi è di ridurre il cristianesimo ad una sapienza meramente umana, quasi a una scienza del buon vivere. In un mondo fortemente secolarizzato è avve-nuta una graduale secolarizzazione della salvezza, per cui ci si batte sì per l’uomo, ma per un uomo dimezzato. Noi invece sappiamo che Gesù è venuto a portare la salvezza integrale” (Enc. Redemptoris missio, 11).

È proprio a questa salvezza integrale che la Quaresima ci vuole condurre in

“ G e s ù ,

vedendo le folle, ne sentì compassio-ne” (Mt 9, 36)

Carissimi fratelli e sorelle!La Quaresima è il tempo privilegiato

del pellegrinaggio interiore verso Colui che è la fonte della misericordia. È un pellegrinaggio in cui Lui stesso ci accom-pagna attraverso il deserto della nostra povertà, sostenendoci nel cammino verso la gioia intensa della Pasqua. Anche nella “valle oscura” di cui parla il Salmista (Sal 23,4), mentre il tentatore ci suggerisce di disperarci o di riporre una speranza illu-

giormente in questa nostra epoca di gran-di trasformazioni, nella quale percepiamo in maniera sempre più viva e urgente la nostra responsabilità verso i poveri del m o n d o. G i à i l m i o v e n e r a t o Predecessore, il Papa Paolo VI, identifica-va con precisione i guasti del sottosvilup-po come una sottrazione di umanità. In questo senso nell’Enciclica Populorum progressio egli denunciava “le carenze materiali di coloro che sono privati del minimo vitale, e le carenze morali di coloro che sono mutilati dall’egoismo… le strutture oppressive, sia che provenga-no dagli abusi del possesso che da quelli del potere, sia dallo sfruttamento dei lavoratori che dall’ingiustizia delle transa-zioni” (n. 21). Come antidoto a tali mali Paolo VI suggeriva non soltanto “l’accre-sciuta considerazione della dignità degli altri, l’orientarsi verso lo spirito di pover-tà, la cooperazione al bene comune, la volontà di pace”, ma anche “il riconosci-mento da parte dell’uomo dei valori supremi e di Dio, che ne è la sorgente e il termine” (ibid.). In questa linea il Papa non esitava a proporre “soprattutto la fede, dono di Dio accolto dalla buona volontà dell’uomo, e l’unità nella carità di Cristo” (ibid.). Dunque, lo “sguardo” di Cristo sulla folla, ci impone di affermare i veri contenuti di quell’"umanesimo plena-rio" che, ancora secondo Paolo VI, consi-ste nello “sviluppo di tutto l’uomo e di tutti gli uomini” (ibid., n. 42). Per questo il primo contributo che la Chiesa offre allo sviluppo dell’uomo e dei popoli non si sostanzia in mezzi materiali o in solu-zioni tecniche, ma nell’annuncio della verità di Cristo che educa le coscienze e insegna l’autentica dignità della persona e del lavoro, promuovendo la formazione di una cultura che risponda veramente a tutte le domande dell’uomo.

Dinanzi alle terribili sfide della pover-tà di tanta parte dell’umanità, l’indifferen-za e la chiusura nel proprio egoismo si pongono in un contrasto intollerabile con lo “sguardo” di Cristo. Il digiuno e l’ele-

soria nell’opera delle nostre mani, Dio ci custodisce e ci sostiene. Sì, anche oggi il Signore ascolta il grido delle moltitudini

affamate di gioia, di pace, di amore. Come in ogni epoca, esse si sentono

abbandonate. Eppure, anche nella desolazione della miseria, della solitudine, della violenza e della fame, che colpiscono senza distinzione anziani, adulti e bambini, Dio non permette che il buio dell’orrore spadroneggi. Come infatti ha scritto il mio amato Predecessore Giovanni Paolo II, c’è un “limite divino imposto al male”, ed è la miseri-cordia (Memoria e identità, 29 ss). È in questa prospettiva che ho voluto porre all’inizio di que-sto Messaggio l’annotazione evangelica secondo cui “Gesù, vedendo le folle, ne sentì compas-sione” (Mt 9,36). In questa luce vorrei soffermarmi a riflettere su di una questione molto dibattuta tra i nostri contemporanei: la que-stione dello sviluppo. Anche oggi lo “sguardo” commosso di Cristo non cessa di posarsi sugli uomini e sui popoli. Egli li guarda sapen-do che il “progetto” divino ne prevede la chiamata alla salvezza. Gesù conosce le insidie che si oppongono a tale progetto e si commuove per le folle: decide di

difenderle dai lupi anche a prezzo della sua vita. Con quello sguardo Gesù abbraccia i singoli e le moltitudini e tutti consegna al Padre, offrendo se stesso in sacrificio di espiazione.

Illuminata da questa verità pasquale, la Chiesa sa che, per promuovere un pieno sviluppo, è necessario che il nostro “sguardo” sull’uomo si misuri su quello di Cristo. Infatti, in nessun modo è possibile separare la risposta ai bisogni materiali e sociali degli uomini dal soddisfacimento delle profonde necessità del loro cuore. Questo si deve sottolineare tanto mag-

2 La Quaresima

4 Giubileo del Bollettino

5 Concorso nelle scuole

6 Un illustre e Santo figlio di Guardia:

P. Marzio Piccirillo

8 Sotto la protezione dell’Assunta

9 Hanno collaborato con noi...

10 Riccordando...

11 Appunti di cronaca

13 In memoria di...

15 Sono tornati alla casa del Padre

in questo numero:

IL MeSSAGGIo dI BenedettoXVIPeR LA QUAReSIMA 2006

32

mosina, che, insieme con la preghiera, la Chiesa propone in modo speciale nel periodo della Quaresima, sono occasione propizia per conformarci a quello “sguar-do”. Gli esempi dei santi e le molte espe-rienze missionarie che caratterizzano la storia della Chiesa costituiscono indica-zioni preziose sul modo migliore di soste-nere lo sviluppo. Anche oggi, nel tempo della interdipendenza globale, si può con-statare che nessun progetto economico, sociale o politico sostituisce quel dono di sé all’altro nel quale si esprime la carità. Chi opera secondo questa logica evangeli-ca vive la fede come amicizia con il Dio incarnato e, come Lui, si fa carico dei bisogni materiali e spirituali del prossimo. Lo guarda come incommensurabile mistero, degno di infinita cura ed atten-zione. Sa che chi non dà Dio dà troppo poco, come diceva la beata Teresa di Calcutta: “La prima povertà dei popoli è di non conoscere Cristo”. Perciò occorre far trovare Dio nel volto misericordioso di Cristo: senza questa prospettiva, una civiltà non si costruisce su basi solide.

Grazie a uomini e donne obbedienti allo Spirito Santo, nella Chiesa sono sorte molte opere di carità, volte a promuovere lo sviluppo: ospedali, università, scuole di formazione professionale, micro-impre-se. Sono iniziative che, molto prima di altre espressioni della società civile, hanno dato prova della sincera preoccu-pazione per l’uomo da parte di persone mosse dal messaggio evangelico. Queste opere indicano una strada per guidare

vista della vittoria di Cristo su ogni male che opprime l’uomo. Nel volgerci al divi-no Maestro, nel convertirci a Lui, nello sperimentare la sua misericordia grazie al sacramento della Riconciliazione, scopri-remo uno “sguardo” che ci scruta nel profondo e può rianimare le folle e cia-scuno di noi. Esso restituisce la fiducia a quanti non si chiudono nello scetticismo, aprendo di fronte a loro la prospettiva dell’eternità beata. Già nella storia, dun-que, il Signore, anche quando l’odio sem-bra dominare, non fa mai mancare la testimonianza luminosa del suo amore. A Maria, “di speranza fontana vivace” (Dante Alighieri, Paradiso, XXXIII, 12) affido il nostro cammino quaresimale, perché ci conduca al suo Figlio. A Lei affido in particolare le moltitudini che ancora oggi, provate dalla povertà, invo-cano aiuto, sostegno, comprensione. Con questi sentimenti a tutti imparto di cuore una speciale Benedizione Apostolica.

ancora oggi il mondo verso una globaliz-zazione che abbia al suo centro il vero bene dell’uomo e così conduca alla pace autentica. Con la stessa compassione di Gesù per le folle, la Chiesa sente anche oggi come proprio compito quello di chiedere a chi ha responsabilità politiche ed ha tra le mani le leve del potere eco-nomico e finanziario di promuovere uno sviluppo basato sul rispetto della dignità di ogni uomo. Un’importante verifica di questo sforzo sarà l’effettiva libertà reli-giosa, non intesa semplicemente come possibilità di annunciare e celebrare Cristo, ma anche di contribuire alla edifi-cazione di un mondo animato dalla cari-tà. In questo sforzo si iscrive pure l’effet-tiva considerazione del ruolo centrale che gli autentici valori religiosi svolgono nella vita dell’uomo, quale risposta ai suoi più profondi interrogativi e quale motivazio-ne etica rispetto alle sue responsabilità personali e sociali. Sono questi i criteri in base ai quali i cristiani dovranno imparare anche a valutare con sapienza i program-mi di chi li governa.

Non possiamo nasconderci che errori sono stati compiuti nel corso della storia da molti che si professavano discepoli di Gesù. Non di rado, di fronte all’incom-benza di problemi gravi, essi hanno pen-sato che si dovesse prima migliorare la terra e poi pensare al cielo. La tentazione è stata di ritenere che dinanzi ad urgenze pressanti si dovesse in primo luogo prov-vedere a cambiare le strutture esterne. Questo ebbe per alcuni come conseguen-za la trasformazione del cristianesimo in un moralismo, la sostituzione del credere con il fare. A ragione, perciò, il mio Predecessore di venerata memoria, Giovanni Paolo II, osservava: “La tenta-zione oggi è di ridurre il cristianesimo ad una sapienza meramente umana, quasi a una scienza del buon vivere. In un mondo fortemente secolarizzato è avve-nuta una graduale secolarizzazione della salvezza, per cui ci si batte sì per l’uomo, ma per un uomo dimezzato. Noi invece sappiamo che Gesù è venuto a portare la salvezza integrale” (Enc. Redemptoris missio, 11).

È proprio a questa salvezza integrale che la Quaresima ci vuole condurre in

“ G e s ù ,

vedendo le folle, ne sentì compassio-ne” (Mt 9, 36)

Carissimi fratelli e sorelle!La Quaresima è il tempo privilegiato

del pellegrinaggio interiore verso Colui che è la fonte della misericordia. È un pellegrinaggio in cui Lui stesso ci accom-pagna attraverso il deserto della nostra povertà, sostenendoci nel cammino verso la gioia intensa della Pasqua. Anche nella “valle oscura” di cui parla il Salmista (Sal 23,4), mentre il tentatore ci suggerisce di disperarci o di riporre una speranza illu-

giormente in questa nostra epoca di gran-di trasformazioni, nella quale percepiamo in maniera sempre più viva e urgente la nostra responsabilità verso i poveri del m o n d o. G i à i l m i o v e n e r a t o Predecessore, il Papa Paolo VI, identifica-va con precisione i guasti del sottosvilup-po come una sottrazione di umanità. In questo senso nell’Enciclica Populorum progressio egli denunciava “le carenze materiali di coloro che sono privati del minimo vitale, e le carenze morali di coloro che sono mutilati dall’egoismo… le strutture oppressive, sia che provenga-no dagli abusi del possesso che da quelli del potere, sia dallo sfruttamento dei lavoratori che dall’ingiustizia delle transa-zioni” (n. 21). Come antidoto a tali mali Paolo VI suggeriva non soltanto “l’accre-sciuta considerazione della dignità degli altri, l’orientarsi verso lo spirito di pover-tà, la cooperazione al bene comune, la volontà di pace”, ma anche “il riconosci-mento da parte dell’uomo dei valori supremi e di Dio, che ne è la sorgente e il termine” (ibid.). In questa linea il Papa non esitava a proporre “soprattutto la fede, dono di Dio accolto dalla buona volontà dell’uomo, e l’unità nella carità di Cristo” (ibid.). Dunque, lo “sguardo” di Cristo sulla folla, ci impone di affermare i veri contenuti di quell’"umanesimo plena-rio" che, ancora secondo Paolo VI, consi-ste nello “sviluppo di tutto l’uomo e di tutti gli uomini” (ibid., n. 42). Per questo il primo contributo che la Chiesa offre allo sviluppo dell’uomo e dei popoli non si sostanzia in mezzi materiali o in solu-zioni tecniche, ma nell’annuncio della verità di Cristo che educa le coscienze e insegna l’autentica dignità della persona e del lavoro, promuovendo la formazione di una cultura che risponda veramente a tutte le domande dell’uomo.

Dinanzi alle terribili sfide della pover-tà di tanta parte dell’umanità, l’indifferen-za e la chiusura nel proprio egoismo si pongono in un contrasto intollerabile con lo “sguardo” di Cristo. Il digiuno e l’ele-

soria nell’opera delle nostre mani, Dio ci custodisce e ci sostiene. Sì, anche oggi il Signore ascolta il grido delle moltitudini

affamate di gioia, di pace, di amore. Come in ogni epoca, esse si sentono

abbandonate. Eppure, anche nella desolazione della miseria, della solitudine, della violenza e della fame, che colpiscono senza distinzione anziani, adulti e bambini, Dio non permette che il buio dell’orrore spadroneggi. Come infatti ha scritto il mio amato Predecessore Giovanni Paolo II, c’è un “limite divino imposto al male”, ed è la miseri-cordia (Memoria e identità, 29 ss). È in questa prospettiva che ho voluto porre all’inizio di que-sto Messaggio l’annotazione evangelica secondo cui “Gesù, vedendo le folle, ne sentì compas-sione” (Mt 9,36). In questa luce vorrei soffermarmi a riflettere su di una questione molto dibattuta tra i nostri contemporanei: la que-stione dello sviluppo. Anche oggi lo “sguardo” commosso di Cristo non cessa di posarsi sugli uomini e sui popoli. Egli li guarda sapen-do che il “progetto” divino ne prevede la chiamata alla salvezza. Gesù conosce le insidie che si oppongono a tale progetto e si commuove per le folle: decide di

difenderle dai lupi anche a prezzo della sua vita. Con quello sguardo Gesù abbraccia i singoli e le moltitudini e tutti consegna al Padre, offrendo se stesso in sacrificio di espiazione.

Illuminata da questa verità pasquale, la Chiesa sa che, per promuovere un pieno sviluppo, è necessario che il nostro “sguardo” sull’uomo si misuri su quello di Cristo. Infatti, in nessun modo è possibile separare la risposta ai bisogni materiali e sociali degli uomini dal soddisfacimento delle profonde necessità del loro cuore. Questo si deve sottolineare tanto mag-

2 La Quaresima

4 Giubileo del Bollettino

5 Concorso nelle scuole

6 Un illustre e Santo figlio di Guardia:

P. Marzio Piccirillo

8 Sotto la protezione dell’Assunta

9 Hanno collaborato con noi...

10 Riccordando...

11 Appunti di cronaca

13 In memoria di...

15 Sono tornati alla casa del Padre

in questo numero:

IL MeSSAGGIo dI BenedettoXVIPeR LA QUAReSIMA 2006

denti, amici che seguite con affetto tutto ciò che riguarda la vita della nostra comunità. Voi, sempre presenti, ci seguite, sti-molate, illuminate, mostrando di condividere gli scopi per cui è nato e che noi perseguiamo.

Ogni numero è improntato fondamentalmente sulle parole del Santo Padre. Con gli edito-riali del sottoscritto, con le testimonianze di sacerdoti e laici. Intorno a questo fulcro ruota la cronaca del prof. Luca Iuliani su quello che avviene a Guardia: sviluppi, avvenimenti e iniziative.

In quest’anno Giubilare con-

Nel dicembre 1955 era pubblicato, scritto quasi tutto a mano, il primo numero del Bollettino del Santuario. Il Padre Adolfo De Blasio, Preposito Curato, iniziava l’e-ditoriale: “Con profonda commo-zione…”. Specificava in seguito il perché della pubblicazione: “Il Bollettino ha lo scopo di portare a voi l’eco del nostro culto verso la Madre celeste; di segnalare i favori che Ella benignamente si degna con-cedere a chi La invoca; di farvi conoscere la nostra vita parrocchiale; di darvi un mezzo per sentirci tutti vicini, anche se separati da monti e mari”.

Il lavoro instancabile, prima del P. Giuseppe Lando e poi del P. Fausto Carlesimo, ha permesso, non senza difficoltà, la pubblicazione del nostro

Bollettino per 50 anni.Ho detto “nostro”, perché collega la

vita del Santuario con voi, devoti dell’Assunta e guardiese ovunque resi-

tiamo molto su di voi perché il nostro Bollettino possa continuare a vivere e progre-dire. È doveroso affermare che esso vive solo sulle vostre offerte. Siete voi che lo soste-nete.

La Vergine Assunta in cielo, così presente e venerata, e il Santo Patrono Filippo Neri, ci accompagnino nel cammino della vita verso la Santità.

Pace e gioia.

P. Filippo Di Lonardo d.O.

54

GIUBILeo deL noStRo BoLLettIno “SAntUARIo deLL’ASSUntA”

Il 30 gennaio abbiamo celebrato la memoria liturgica del Beato Sebastiano Valfrè.

Nato a Verduno, diocesi di Alba, il 9 marzo del 1629, da umile famiglia,compì con successo, ma tra stenti e disagi, i suoi studi ad Alba, a Bra, e a Torino,

dove fece l’amanuense per mantenersi, ed entrò nel 1651 nella Congregazione dell’O-ratorio di Torino.

Vide nell’Oratorio l’ambiente più adatto per donare la sua vita agli altri senza riserve. Amò quella Comunità con tutto se stesso dedicandosi ai più umili lavori ed intraprendendo nel contempo un’azione pastorale con incredibile dedizione.

Si formò perfettamente allo spirito di S. Filippo e lo visse con slancio per tutto il resto della sua vita, fino agli ottant’anni, quando si spense, il 30 gennaio 1710, nella sua piccola camera, ingombra delle carte di studioso - si addottorò nel 1656 in Teologia all’Università di Torino - e piena di viveri per i poveri, amati e serviti da P. Valfrè con la dedizione di un servo fedele.

Uomo di preghiera intensa e nutrito di contemplazione, attinse dalla sua ottima preparazione intellettuale e dalla fervida esperienza spirituale lo zelo per la sua predi-

cazione in una Torino in quel periodo certamente difficile da evangelizzare.

Mondo oratoriano

duta dal parroco P. Filippo Di Lonardo e costituita da Carlo Falato, Giovanni De Blasio, Luca Iuliani, Enrico Garofano, Vincenzo Di Crosta e Alberto Calabrese, si riunirà e, a suo insindacabile giudizio, indicherà quelli cui attribuire i premi. I premi da assegnare, per il momento, sono tre per ciascun tipo di scuola, in totale nove per un totale di €900. I primi tre classificati riceveranno rispettivamente € 150, 100 e 50. A tutti verrà rilasciato un attestato.

Tutti i lavori, premiati e non, andranno a far parte del costituendo archivio “P. Marzio Piccirillo” e potranno essere pubblicati sul bollettino del Santuario.

I risultati del concorso saranno poi comunicati alle rispet-tive scuole e i vincitori, avvertiti singolarmente, dovranno ritirare personalmente il premio in occasione della cerimonia già fissata, il prossimo 30 agosto. Il bando di concorso è stato già distribuito nelle scuole e sono iniziate numerose ricerche alla riscoperta di questo illustre figlio di Guardia le cui spo-glie riposano nella chiesa parrocchiale.

Luca Iuliani

Quest’anno ricorrono i 350 anni da quando la parrocchia Santa Maria Assunta e San Filippo Neri di Guardia Sanframondi fu affidata alla comunità dei Padri Filippini, fondata dal Padre Marzio Piccirillo a metà del diciassettesimo secolo. Da allora ininterrottamente i Padri dell’Oratorio hanno curato la parrocchia in tutte le sue esigenze. Nell’ambito delle manifestazioni organizzate per celebrare questa ricorrenza il consiglio pastorale parrocchiale ha bandi-to il “Premio Marzio Piccirillo”, un concorso teso a far cono-scere ai contemporanei questo illustre e santo figlio di Guardia. Marzio Piccirillo, nato a Guardia il 1598 e qui morto il 30 agosto 1656, uomo colto e sacerdote fervente, seppe unire la preghiera all’azione, ottenendo risultati alta-mente apostolici tra i suoi conterranei Sanniti.

Possono partecipare al concorso gli alunni delle scuole ubicate nel comune di Guardia Sanframondi: elementari, medie inferiori e liceo scientifico. Fino al 31 maggio ogni alunno, o anche un’intera classe, può consegnare in parroc-chia un lavoro avente per argomento il P. Marzio Piccirillo o qualche episodio della sua vita. Per lavoro si intende qualsiasi elaborato, ricerca, realizzato con ogni mezzo: autografo, dat-tiloscritto, disegno, cd, dvd, ecc. I lavori dovranno pervenire o essere consegnati in busta chiusa indirizzati a Giuria del “Premio Padre Marzio Piccirillo” piazza San Filippo Guardia Sanframondi. Nel successivo mese di giugno la giuria, presie-

ConCoRSonelle Scuole di Guardia Sanframondi

La copertina e alcune paginedel primo numero del Bollettino

denti, amici che seguite con affetto tutto ciò che riguarda la vita della nostra comunità. Voi, sempre presenti, ci seguite, sti-molate, illuminate, mostrando di condividere gli scopi per cui è nato e che noi perseguiamo.

Ogni numero è improntato fondamentalmente sulle parole del Santo Padre. Con gli edito-riali del sottoscritto, con le testimonianze di sacerdoti e laici. Intorno a questo fulcro ruota la cronaca del prof. Luca Iuliani su quello che avviene a Guardia: sviluppi, avvenimenti e iniziative.

In quest’anno Giubilare con-

Nel dicembre 1955 era pubblicato, scritto quasi tutto a mano, il primo numero del Bollettino del Santuario. Il Padre Adolfo De Blasio, Preposito Curato, iniziava l’e-ditoriale: “Con profonda commo-zione…”. Specificava in seguito il perché della pubblicazione: “Il Bollettino ha lo scopo di portare a voi l’eco del nostro culto verso la Madre celeste; di segnalare i favori che Ella benignamente si degna con-cedere a chi La invoca; di farvi conoscere la nostra vita parrocchiale; di darvi un mezzo per sentirci tutti vicini, anche se separati da monti e mari”.

Il lavoro instancabile, prima del P. Giuseppe Lando e poi del P. Fausto Carlesimo, ha permesso, non senza difficoltà, la pubblicazione del nostro

Bollettino per 50 anni.Ho detto “nostro”, perché collega la

vita del Santuario con voi, devoti dell’Assunta e guardiese ovunque resi-

tiamo molto su di voi perché il nostro Bollettino possa continuare a vivere e progre-dire. È doveroso affermare che esso vive solo sulle vostre offerte. Siete voi che lo soste-nete.

La Vergine Assunta in cielo, così presente e venerata, e il Santo Patrono Filippo Neri, ci accompagnino nel cammino della vita verso la Santità.

Pace e gioia.

P. Filippo Di Lonardo d.O.

54

GIUBILeo deL noStRo BoLLettIno “SAntUARIo deLL’ASSUntA”

Il 30 gennaio abbiamo celebrato la memoria liturgica del Beato Sebastiano Valfrè.

Nato a Verduno, diocesi di Alba, il 9 marzo del 1629, da umile famiglia,compì con successo, ma tra stenti e disagi, i suoi studi ad Alba, a Bra, e a Torino,

dove fece l’amanuense per mantenersi, ed entrò nel 1651 nella Congregazione dell’O-ratorio di Torino.

Vide nell’Oratorio l’ambiente più adatto per donare la sua vita agli altri senza riserve. Amò quella Comunità con tutto se stesso dedicandosi ai più umili lavori ed intraprendendo nel contempo un’azione pastorale con incredibile dedizione.

Si formò perfettamente allo spirito di S. Filippo e lo visse con slancio per tutto il resto della sua vita, fino agli ottant’anni, quando si spense, il 30 gennaio 1710, nella sua piccola camera, ingombra delle carte di studioso - si addottorò nel 1656 in Teologia all’Università di Torino - e piena di viveri per i poveri, amati e serviti da P. Valfrè con la dedizione di un servo fedele.

Uomo di preghiera intensa e nutrito di contemplazione, attinse dalla sua ottima preparazione intellettuale e dalla fervida esperienza spirituale lo zelo per la sua predi-

cazione in una Torino in quel periodo certamente difficile da evangelizzare.

Mondo oratoriano

duta dal parroco P. Filippo Di Lonardo e costituita da Carlo Falato, Giovanni De Blasio, Luca Iuliani, Enrico Garofano, Vincenzo Di Crosta e Alberto Calabrese, si riunirà e, a suo insindacabile giudizio, indicherà quelli cui attribuire i premi. I premi da assegnare, per il momento, sono tre per ciascun tipo di scuola, in totale nove per un totale di €900. I primi tre classificati riceveranno rispettivamente € 150, 100 e 50. A tutti verrà rilasciato un attestato.

Tutti i lavori, premiati e non, andranno a far parte del costituendo archivio “P. Marzio Piccirillo” e potranno essere pubblicati sul bollettino del Santuario.

I risultati del concorso saranno poi comunicati alle rispet-tive scuole e i vincitori, avvertiti singolarmente, dovranno ritirare personalmente il premio in occasione della cerimonia già fissata, il prossimo 30 agosto. Il bando di concorso è stato già distribuito nelle scuole e sono iniziate numerose ricerche alla riscoperta di questo illustre figlio di Guardia le cui spo-glie riposano nella chiesa parrocchiale.

Luca Iuliani

Quest’anno ricorrono i 350 anni da quando la parrocchia Santa Maria Assunta e San Filippo Neri di Guardia Sanframondi fu affidata alla comunità dei Padri Filippini, fondata dal Padre Marzio Piccirillo a metà del diciassettesimo secolo. Da allora ininterrottamente i Padri dell’Oratorio hanno curato la parrocchia in tutte le sue esigenze. Nell’ambito delle manifestazioni organizzate per celebrare questa ricorrenza il consiglio pastorale parrocchiale ha bandi-to il “Premio Marzio Piccirillo”, un concorso teso a far cono-scere ai contemporanei questo illustre e santo figlio di Guardia. Marzio Piccirillo, nato a Guardia il 1598 e qui morto il 30 agosto 1656, uomo colto e sacerdote fervente, seppe unire la preghiera all’azione, ottenendo risultati alta-mente apostolici tra i suoi conterranei Sanniti.

Possono partecipare al concorso gli alunni delle scuole ubicate nel comune di Guardia Sanframondi: elementari, medie inferiori e liceo scientifico. Fino al 31 maggio ogni alunno, o anche un’intera classe, può consegnare in parroc-chia un lavoro avente per argomento il P. Marzio Piccirillo o qualche episodio della sua vita. Per lavoro si intende qualsiasi elaborato, ricerca, realizzato con ogni mezzo: autografo, dat-tiloscritto, disegno, cd, dvd, ecc. I lavori dovranno pervenire o essere consegnati in busta chiusa indirizzati a Giuria del “Premio Padre Marzio Piccirillo” piazza San Filippo Guardia Sanframondi. Nel successivo mese di giugno la giuria, presie-

ConCoRSonelle Scuole di Guardia Sanframondi

La copertina e alcune paginedel primo numero del Bollettino

76

Sono 350 ann i che l ’ un i ca Parrocchia di Guardia dal titolo “Santa Maria Assunta e San Filippo Neri” è affidata alla Congregazione dei Padri Filippini, fondata da P. Marzio Piccirillo un santo e illustre figlio di questa nostra terra che il 30 agosto 1656 tor-nava alla casa del Padre.

Per nuovi approfondimenti delle notizie biografiche su P. Marzio Piccirillo si può con-sultare il magnifico lavoro fatto dal P. Adolfo De Blasio ne “Il nostro paese” (1956).

La fine del secolo XVI può, a ragion veduta, essere consi-derata come un tempo impor-tantissimo per i cristiani di Guardia Sanframondi, poiché la nostra cittadina può vantare il privilegio di aver dato i nata-li, in quel periodo, ad una crea-tura che doveva segnarne, con la sua presenza, la storia nei secoli a venire.

Marzio Piccirillo è nato agli inizi del 1598 a Guardia Sanframondi, durante il dominio feu-dale di Marzio Carafa, duca di Maddaloni, mentre i l Pontefice Clemente VIII faceva da intermediario tra la Francia e la Spagna per firmare proprio in quest’anno la pace di Vervius.

All’età di 12 anni perse il papà Lucantonio, che aveva avuto altri figli dalle due mogli prematuramente dece-dute.

Sua madre Laudonia Fiore lo tirò su con tenerezza ed energia. Gli insegnò ad essere umile, ad amare Dio e i fra-telli, e una devozione filiale alla Vergine Assunta.

Laudonia sopportò fatiche incredi-bili ed anche il distacco, per permettere al figlio di studiare a Napoli e poter

conseguire la laurea in Diritto civile e canonico.

La laurea lo portò nel 1623 prima a

Marsico Nuovo, dal compaesano il Vescovo domenicano Fra Timoteo Casillo, e poi a Roma dove fu accolto dai Padri Filippini. Iniziò un lavoro di ricerca per i famosi Annales del Cardinale Cesare Baronio sotto la guida di Padre Cesare Bacilli.

Padre Marzio ritornò a Guardia il 1625, prete fresco di 27 anni con il titolo di Arciprete, dopo la rinuncia del suo p redeces sore Ba r to lomeo Piccinini. Il Piccirillo, uomo saggio, d’animo buono e caritatevole, si rese conto della miseria umana fatta di superstizione e d’ignoranza: i poveri rassegnati a sopportare in silenzio le angherie dei ricchi e potenti, i ragazzi che vagabondavano, le famiglie disgre-gate, le ragazze date in moglie non per

Un ILLUStRe e SAnto fIGLIo dI GUARdIA:P. MARzIo PICCIRILLo

amore, la piaga dell’alcolismo e alcuni preti non adeguatamente preparati. Bisognava trovare subito e per tutti

nuove forme di apostolato.Nel 1628 nasce prima l’ora-

torio Secolare per gli uomini, come quello voluto a Roma da San Filippo Neri divenuto il 1626 patrono di Guardia Sanframondi, che dall’ascolto assiduo e familiare della Parola di Dio traggono l’ispirazione per una vita cristiana più inten-sa. Poco dopo, le Vergini filippine per le donne nubili che volevano servire, tra le mura domestiche, il Signore e consacrarsi a Lui.

Il suo apostolato generoso porta il fratello Orazio a segui-re il suo esempio ma anche alcuni sacerdoti diocesani inco-minciano a vivere con Lui nella casa attigua alla chiesa matrice. E così che nasce il 30 giugno 1636 l a Congregazione dell’oratorio di San filippo neri con approvazione del

Vescovo Diocesano Mons. Sigismondo Gambacorta.

Il fervore religioso dei Padri Filippini influì positivamente non solo nella comunità guardiese e nella Diocesi di Telese ma anche nell’Arci-diocesi di Benevento guidata dall’Arci-vescovo Giovanbattista Foppa, padre filippino conosciuto dal Piccirillo durante la sua permanenza a Roma e divenuto suo grande amico.

Come sempre, chi opera, lascia e suscita dietro di sé un vivo contrasto di apprezzamenti e opposti giudizi. Il P. Marzio sopportò umiliazioni e persino il carcere senza mai lamentarsi ma facendo fino alla fine la volontà di Dio.

I l 17 Ag osto 1655 i l Papa Alessandro VII con la Bolla “Sub

P lumbo” un iva in perpetuo l a Parrocchia Santa Maria Assunta di G u a r d i a S a n f r a m o n d i a l l a Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri.

Il 16 Maggio 1656, i Padri genuflessi fecero il giuramento ed elessero il P. Marzio Preposito e Curato in perpetuo.

Il 1656 è ricordato dalla storia come l’anno della peste introdotta a Napoli da un vascello proveniente dalla Sardegna “cò soldati, che avevano da andare sopra i Francesi in Milano”. Il morbo si diffuse anche a Guardia e i Padri accor-revano dai malati confortandoli nel corpo e nello spirito. Padre Marzio, notte e giorno, con la parola e l’esem-pio, incoraggiava e soccorreva, non pensava mai a se stesso al punto che la sera del 29 agosto 1656 tornado dalle visite agli appestati non ebbe neanche la forza di salire nella sua stanza quindi in un angolo del refettorio gli prepara-rono un lettuccio. Un vero pastore che dona la vita per le sue pecore; anche lui era stato contagiato dal morbo pestife-ro.

Ai Padri che lo vegliavano, preoccu-pati per la febbre alta, con il suo solito sorriso ha sussurrato: “Un po’ di feb-

bre. Cosa da nulla. Servite il Signore nella gioia. Siate allegri… Paradiso, paradiso”. Prima di morire ha ricevuto i sacramenti.

Padre Marzio Piccirillo morì all’au-rora del 30 agosto 1656. Le sue ultime parole sono tratte dalla Sacra Scrittura: “dimitte me, aurora est”, “Lasciami andare, perché è spuntata l’aurora” (Genesi 32,27a).

Il suono delle campane annunciò al popolo di Guardia la notizia. Tutti accorsero per salutare il Padre: “il suo volto sembrava di un angelo”.

Era morto, in odore di santità, un degno figlio di San Filippo. Per rispet-tare la sua volontà, la sua profonda umiltà, il suo desiderio di nascondi-mento, non si fece nessun ritratto né effige di gesso. Solo in un secondo momento fu chiamato un pittore, che, su descrizione dei Padri, fece un ritrat-to somigliante su tela per i posteri.

P. Marzio è sacerdote, umile e fede-le, secondo il cuore di Dio, amante del Crocefisso, dell’Eucaristia e della Chiesa, figlio devoto della Vergine Assunta.

L’Arcivescovo di Benevento, Giovanbattista Foppa, iniziò subito il

processo canonico per la beatificazione di P. Marzio Piccirillo, che chiamava semplicemente “anima santa”.

Possiamo sintetizzare la sua spiritua-lità in quattro parole chiave: umiltà, carità, preghiera e gioia.

Padre Filippo Di Lonardo d. O.

Dalla Congregazione Dell’oratorio Di BiellaApprendiamo con immensa gioia la notizia della Ordinazione Presbiterale di ben due Diaconi della Congregazione dell’Oratorio Biellese. P. Rocco Camillò e P. Maurizio Botta sono stati ordinati Sacerdoti il giorno 28 gennaio, nella Chiesa di San Filippo Neri, per l’imposizione delle mani di Sua Ecc. Rev.ma Mons. Gabriele Mana, Vescovo di Biella. Ci uniamo alla gioia della Congregazione Biellese e delle famiglie Camillò e Botta. Ai Neo-Presbiteri gli auguri più fervidi per un intenso apostolato secondo lo spirito di San Filippo Neri.

Per celebrare il cinquantesimo del nostro bollettino sono stati preparati due DVD in cui sono riprodotte, in formato PDF, tutte le copie del nostro giornale dal primo numero del dicembre 1955 fino al numero di agosto-settembre 2005.

Chi volesse richiederne copia può farlo scrivendo alla Direzione o telefonando al numero 0824 864013.Si richiede un contributo di € 10,00.

INformIamo i nostr i gent i l i l e t tor i che è poss ib i le effet tuare versament i , dall ’estero , a favore de l Santuar io de l l ’Assunta ,p e r o f f e r t e , a b b o n a m e n t o , S S . M e s s e , u t i l i z z a n d o i l c o n t o c o r r e n t e b a n c a r i o i n t e s t a t o a l S a n t u a r i o d e l l ’ A s s u n t a .

Si trascrivono qui di seguito le coordinate bancarie da usare solo dall’estero IBaN: IT63Q0101075360041200000632 BIC: IBSPITNa

RInnoVAte IL VoStRo ABBonAMento AL BoLLettIno!

76

Sono 350 ann i che l ’ un i ca Parrocchia di Guardia dal titolo “Santa Maria Assunta e San Filippo Neri” è affidata alla Congregazione dei Padri Filippini, fondata da P. Marzio Piccirillo un santo e illustre figlio di questa nostra terra che il 30 agosto 1656 tor-nava alla casa del Padre.

Per nuovi approfondimenti delle notizie biografiche su P. Marzio Piccirillo si può con-sultare il magnifico lavoro fatto dal P. Adolfo De Blasio ne “Il nostro paese” (1956).

La fine del secolo XVI può, a ragion veduta, essere consi-derata come un tempo impor-tantissimo per i cristiani di Guardia Sanframondi, poiché la nostra cittadina può vantare il privilegio di aver dato i nata-li, in quel periodo, ad una crea-tura che doveva segnarne, con la sua presenza, la storia nei secoli a venire.

Marzio Piccirillo è nato agli inizi del 1598 a Guardia Sanframondi, durante il dominio feu-dale di Marzio Carafa, duca di Maddaloni, mentre i l Pontefice Clemente VIII faceva da intermediario tra la Francia e la Spagna per firmare proprio in quest’anno la pace di Vervius.

All’età di 12 anni perse il papà Lucantonio, che aveva avuto altri figli dalle due mogli prematuramente dece-dute.

Sua madre Laudonia Fiore lo tirò su con tenerezza ed energia. Gli insegnò ad essere umile, ad amare Dio e i fra-telli, e una devozione filiale alla Vergine Assunta.

Laudonia sopportò fatiche incredi-bili ed anche il distacco, per permettere al figlio di studiare a Napoli e poter

conseguire la laurea in Diritto civile e canonico.

La laurea lo portò nel 1623 prima a

Marsico Nuovo, dal compaesano il Vescovo domenicano Fra Timoteo Casillo, e poi a Roma dove fu accolto dai Padri Filippini. Iniziò un lavoro di ricerca per i famosi Annales del Cardinale Cesare Baronio sotto la guida di Padre Cesare Bacilli.

Padre Marzio ritornò a Guardia il 1625, prete fresco di 27 anni con il titolo di Arciprete, dopo la rinuncia del suo p redeces sore Ba r to lomeo Piccinini. Il Piccirillo, uomo saggio, d’animo buono e caritatevole, si rese conto della miseria umana fatta di superstizione e d’ignoranza: i poveri rassegnati a sopportare in silenzio le angherie dei ricchi e potenti, i ragazzi che vagabondavano, le famiglie disgre-gate, le ragazze date in moglie non per

Un ILLUStRe e SAnto fIGLIo dI GUARdIA:P. MARzIo PICCIRILLo

amore, la piaga dell’alcolismo e alcuni preti non adeguatamente preparati. Bisognava trovare subito e per tutti

nuove forme di apostolato.Nel 1628 nasce prima l’ora-

torio Secolare per gli uomini, come quello voluto a Roma da San Filippo Neri divenuto il 1626 patrono di Guardia Sanframondi, che dall’ascolto assiduo e familiare della Parola di Dio traggono l’ispirazione per una vita cristiana più inten-sa. Poco dopo, le Vergini filippine per le donne nubili che volevano servire, tra le mura domestiche, il Signore e consacrarsi a Lui.

Il suo apostolato generoso porta il fratello Orazio a segui-re il suo esempio ma anche alcuni sacerdoti diocesani inco-minciano a vivere con Lui nella casa attigua alla chiesa matrice. E così che nasce il 30 giugno 1636 l a Congregazione dell’oratorio di San filippo neri con approvazione del

Vescovo Diocesano Mons. Sigismondo Gambacorta.

Il fervore religioso dei Padri Filippini influì positivamente non solo nella comunità guardiese e nella Diocesi di Telese ma anche nell’Arci-diocesi di Benevento guidata dall’Arci-vescovo Giovanbattista Foppa, padre filippino conosciuto dal Piccirillo durante la sua permanenza a Roma e divenuto suo grande amico.

Come sempre, chi opera, lascia e suscita dietro di sé un vivo contrasto di apprezzamenti e opposti giudizi. Il P. Marzio sopportò umiliazioni e persino il carcere senza mai lamentarsi ma facendo fino alla fine la volontà di Dio.

I l 17 Ag osto 1655 i l Papa Alessandro VII con la Bolla “Sub

P lumbo” un iva in perpetuo l a Parrocchia Santa Maria Assunta di G u a r d i a S a n f r a m o n d i a l l a Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri.

Il 16 Maggio 1656, i Padri genuflessi fecero il giuramento ed elessero il P. Marzio Preposito e Curato in perpetuo.

Il 1656 è ricordato dalla storia come l’anno della peste introdotta a Napoli da un vascello proveniente dalla Sardegna “cò soldati, che avevano da andare sopra i Francesi in Milano”. Il morbo si diffuse anche a Guardia e i Padri accor-revano dai malati confortandoli nel corpo e nello spirito. Padre Marzio, notte e giorno, con la parola e l’esem-pio, incoraggiava e soccorreva, non pensava mai a se stesso al punto che la sera del 29 agosto 1656 tornado dalle visite agli appestati non ebbe neanche la forza di salire nella sua stanza quindi in un angolo del refettorio gli prepara-rono un lettuccio. Un vero pastore che dona la vita per le sue pecore; anche lui era stato contagiato dal morbo pestife-ro.

Ai Padri che lo vegliavano, preoccu-pati per la febbre alta, con il suo solito sorriso ha sussurrato: “Un po’ di feb-

bre. Cosa da nulla. Servite il Signore nella gioia. Siate allegri… Paradiso, paradiso”. Prima di morire ha ricevuto i sacramenti.

Padre Marzio Piccirillo morì all’au-rora del 30 agosto 1656. Le sue ultime parole sono tratte dalla Sacra Scrittura: “dimitte me, aurora est”, “Lasciami andare, perché è spuntata l’aurora” (Genesi 32,27a).

Il suono delle campane annunciò al popolo di Guardia la notizia. Tutti accorsero per salutare il Padre: “il suo volto sembrava di un angelo”.

Era morto, in odore di santità, un degno figlio di San Filippo. Per rispet-tare la sua volontà, la sua profonda umiltà, il suo desiderio di nascondi-mento, non si fece nessun ritratto né effige di gesso. Solo in un secondo momento fu chiamato un pittore, che, su descrizione dei Padri, fece un ritrat-to somigliante su tela per i posteri.

P. Marzio è sacerdote, umile e fede-le, secondo il cuore di Dio, amante del Crocefisso, dell’Eucaristia e della Chiesa, figlio devoto della Vergine Assunta.

L’Arcivescovo di Benevento, Giovanbattista Foppa, iniziò subito il

processo canonico per la beatificazione di P. Marzio Piccirillo, che chiamava semplicemente “anima santa”.

Possiamo sintetizzare la sua spiritua-lità in quattro parole chiave: umiltà, carità, preghiera e gioia.

Padre Filippo Di Lonardo d. O.

Dalla Congregazione Dell’oratorio Di BiellaApprendiamo con immensa gioia la notizia della Ordinazione Presbiterale di ben due Diaconi della Congregazione dell’Oratorio Biellese. P. Rocco Camillò e P. Maurizio Botta sono stati ordinati Sacerdoti il giorno 28 gennaio, nella Chiesa di San Filippo Neri, per l’imposizione delle mani di Sua Ecc. Rev.ma Mons. Gabriele Mana, Vescovo di Biella. Ci uniamo alla gioia della Congregazione Biellese e delle famiglie Camillò e Botta. Ai Neo-Presbiteri gli auguri più fervidi per un intenso apostolato secondo lo spirito di San Filippo Neri.

Per celebrare il cinquantesimo del nostro bollettino sono stati preparati due DVD in cui sono riprodotte, in formato PDF, tutte le copie del nostro giornale dal primo numero del dicembre 1955 fino al numero di agosto-settembre 2005.

Chi volesse richiederne copia può farlo scrivendo alla Direzione o telefonando al numero 0824 864013.Si richiede un contributo di € 10,00.

INformIamo i nostr i gent i l i l e t tor i che è poss ib i le effet tuare versament i , dall ’estero , a favore de l Santuar io de l l ’Assunta ,p e r o f f e r t e , a b b o n a m e n t o , S S . M e s s e , u t i l i z z a n d o i l c o n t o c o r r e n t e b a n c a r i o i n t e s t a t o a l S a n t u a r i o d e l l ’ A s s u n t a .

Si trascrivono qui di seguito le coordinate bancarie da usare solo dall’estero IBaN: IT63Q0101075360041200000632 BIC: IBSPITNa

RInnoVAte IL VoStRo ABBonAMento AL BoLLettIno!

9

esprimono gratitudine all’Assunta

dA GUARdIA: Di Paola Benevento Andrea – Perugini Nicola – Garofano Elda e Maiorani Renato – Musto Giovannina – Garofano Filippo – Labagnara Maria - Di Santo Antonio – Tribisonna Giovannina – Maiorani Sebastianelli Maria – Pascale Del Vecchio Elda – Falato Isolina – Abate Gennaro – Pinto Alfredo – Foschini Irma – Romano Gina – Di Cosmo Gino – Franco Maria Assunta – Morone Ida – Ciarleglio Patrizia – I Battenti – Foschini Abele – Colangelo Maria – Sebastianelli Gabriele – Prete Ludovico – Rubinacci Clara – Smeriglio Pietro – Plenzich Angelo Michele – Grillo Carlo – Colangelo Armando – Blasiello Teresa – Foschini Giovanni – Massarelli Luigia – Ceniccola Flaviano – Garofano Enrico – Romano Gina – Benevento Abele – Falato Antonio – Gambuti Teresa e Borrelli Carlo – Rossi Gabriele – Prete Pasquale – Falato Silvio – Impavido Di Virgilio Antonio – Di Lonardo Assunta – Di Lonardo Filomeno – Garofano Filippo – Garofano Eligio – Petronzi Nicola – Mancinelli Eneo – Sanzari Raffaele – Santillo Michelina – Mastantuono Angelina – Labagnara Raffaele – Parente Filomena in Silvestri – Morone Angelina – Garofano Maria Teresa – Labagnara Angelo – Nicolella Assunta – Falluto Felicita – Lombardi Dora – Morone Giovanni e Foschini Maria – De Blasio Filomena in Maffei.

dALL’ItALIA: Tessitori Cristina, Pavia – Barbato Francesco e Marilena, Aversa (CE) – Plenzich Iginio, Ravenna – Labagnara Luisa, Roma – Blandino Giuseppina e Flavio, Montesilvano (PE) – Fraenza Evelina, Torino – Cutillo Anna, S. Salvatore Telesino (BN) – Guerrera Augusto, Marconia (LT) – Di Lonardo Filippo, Recale (CE) – Del Vecchio Giuseppe, Stradella (PV) – Falato Nino, Manfredonia (FG) – Del Vecchio Benito, Albavilla (CO) – Mazzamauro Nino, Roma – Pigna Enrico, Sulmona (AQ) – Congregazione dell’Oratorio, Brescia – Foschini Pasquale, Benevento – Cutillo Orlando, Ponte (BN) – Ceniccola Filomeno, Brenta (VA) – Fasulo Tonino, Casteplanio Stazione (AN) – Casalino Musto Marisa, Torino – Del Vecchio Marino, Aprilia (LT) – Garofano De Blasio Maria, Firenze – Paolella Mancinelli Teresa, Roma – Raucci Vincenzo, Bassano del Grappa (VI) – Silvestri Ennio, Benevento – Orsini Ermelinda, Benevento – Carlesimo Espedito, Firenze – Falato Giuseppe, Pomigliano d’Arco (NA) - Morone Mario, Orvieto (TR) - Pigna Luigi, Castelvenere (BN) – Panza Raffaele e Angela, Rezzato (BS) – Germanotta Carlo e Maria, Telese Terme (BN) – Tribisonna Antonio, Rivoli (TO) – N.N., Cormons (GO) – Panettieri Antonio, Trento – Romano Emilia, Torrecuso (BN) – Trombotto Raffaele, Guardamiglio (LO) – De Blasio Giovanni, Cerreto Sannita (BN).

dALL’eSteRo: Russo Suzie, USA - Del Vecchio Delfina, Australia - Di Paola Vittorio, Australia - Romanelli Rocco e Maria, Australia - Tessitore Francesco, Australia - Pengue Guido e Clara, Australia – Ceniccola Bruno, USA – Linda Blake, Inghilterra.

Hanno collaborato con noi per sostenere il Bollettino

Dicembre 20053 - Perugini Nicola. - Gambuti Teresa. 11 - morone Giovanni e foschini maria. 18 - Di Blasio Patrizia.25 - falluto Sebastiano e Pascale assunta. 29 - maiorani renato e Garofano Elda per il 50° di matrimonio.30 - Garofano Dino.

Gennaio 20068 - Iacobucci michele e Lombardi filomena per il 50° di matrimo-

nio.22 - Ceniccola Consiglia.

sotto la protezionedell’Assunta

8

sotto la protezionedell’Assunta

alessandra PetronziI genitori Nicola e Anna Grillo la pon-

gono sotto la materna protezione dell’Assunta.

Giada Santillodi Lorenzo e Rossella Tessitore

I nonni materni pongono sotto la pro-tezione

della Vergine Assuntala loro nipotina.

Lenis e Jasmine

Silvio Borrelli eEsterina Ceniccola

Sposi il 15-9-2005Affidano la loro nuova famiglia

alla materna protezione dell’Assunta.

Luigi De rose eGilda Plenzick

Sposi

Pongono la loro nuova famiglia sotto la materna protezione dell’Assunta

Simone olivetonato 24-01-2005

di Angelo e Paola Vuzzo

I nonni paterni Domenico e Mastantuono Santina

lo affidano alla maternaprotezione dell’Assunta.

Jacinta Di PaolaI nonni paterni Vittorio e Filomena di

Paola affidanola loro nipotina alla materna protezione

dell’Assunta.

Ida Di SantoSi affida alla Vergine Assunta perchè la

guidi e la protegga.

Gilda PlenzickLaureata in Giurisprudenza

il 24-10-2005

Si affida alla maternaprotezione dell’Assunta.

L’amica Maria Luisa Pingueli affida alla materna

protezione dell’Assunta.

Sebastiano Ceniccola e Luisa Pengue

Con l’amore e l’affetto di tutti i fami-liari il 15-1-2005 hanno festeggiato

il loro 50° di Matrimonio.Si pongono sotto

la protezione dell’Assunta.

Umberto e maria BorrelliI genitori Dino e Wilma Guarnieri

li pongono sotto la protezione dell’Assunta.

Elena e Benito Pigna di LuigiElena e Benito Pigna di filippo

I nonni paterni li pongono sottola materna protezione dell’Assunta.

angela Pretenato 05.12.2002

Chiara Pretenato 15.12.2004

In occasione dei loro compleanni,i nonni paterni Pasquale e Angelina le affida-

no alla maternaprotezione della Vergine Assunta.

3 DICEmBrE 2005 Gambuti filippo e falato Leonilda.

17 DICEmBrE 2005 Antonucci Masotta Sebastiano

e di Lonardo Rita.

si sono uniti in matrimonio

SAntUARIo deLL’ASSUntA82034 Guardia Sanframondi

direttore e Redattore: P. filippo di Lonardo

Responsabile: P. Giuseppe Lando

dir. Red. Amm.:Congregazione dell’oratorio PP. filippini

82034 Guardia Sanframondi (Bn)tel. e fax 0824.864013

www: santuarioassunta.ite-mail: [email protected]

Aut. tribunale Bn dec. 3/4/1956n. 25/56 del Registro Stampe

C.C.P. 11000825

IBAn: It63Q0101075360041200000632BIC: IBSPItnA

Sped. in abb. post., art. 2,comma 20/C Legge 662/96

Regione Campania -Bn

Con approvazione ecclesiastica

Stampato nel mese di feBBRAIo 2006 da:tipoLitoGrafica nUoVA IMPRontA

Cusano Mutri (Bn) - tel.-fax 0824/[email protected]

foto di copertina: Giuseppe Caporaso

9

esprimono gratitudine all’Assunta

dA GUARdIA: Di Paola Benevento Andrea – Perugini Nicola – Garofano Elda e Maiorani Renato – Musto Giovannina – Garofano Filippo – Labagnara Maria - Di Santo Antonio – Tribisonna Giovannina – Maiorani Sebastianelli Maria – Pascale Del Vecchio Elda – Falato Isolina – Abate Gennaro – Pinto Alfredo – Foschini Irma – Romano Gina – Di Cosmo Gino – Franco Maria Assunta – Morone Ida – Ciarleglio Patrizia – I Battenti – Foschini Abele – Colangelo Maria – Sebastianelli Gabriele – Prete Ludovico – Rubinacci Clara – Smeriglio Pietro – Plenzich Angelo Michele – Grillo Carlo – Colangelo Armando – Blasiello Teresa – Foschini Giovanni – Massarelli Luigia – Ceniccola Flaviano – Garofano Enrico – Romano Gina – Benevento Abele – Falato Antonio – Gambuti Teresa e Borrelli Carlo – Rossi Gabriele – Prete Pasquale – Falato Silvio – Impavido Di Virgilio Antonio – Di Lonardo Assunta – Di Lonardo Filomeno – Garofano Filippo – Garofano Eligio – Petronzi Nicola – Mancinelli Eneo – Sanzari Raffaele – Santillo Michelina – Mastantuono Angelina – Labagnara Raffaele – Parente Filomena in Silvestri – Morone Angelina – Garofano Maria Teresa – Labagnara Angelo – Nicolella Assunta – Falluto Felicita – Lombardi Dora – Morone Giovanni e Foschini Maria – De Blasio Filomena in Maffei.

dALL’ItALIA: Tessitori Cristina, Pavia – Barbato Francesco e Marilena, Aversa (CE) – Plenzich Iginio, Ravenna – Labagnara Luisa, Roma – Blandino Giuseppina e Flavio, Montesilvano (PE) – Fraenza Evelina, Torino – Cutillo Anna, S. Salvatore Telesino (BN) – Guerrera Augusto, Marconia (LT) – Di Lonardo Filippo, Recale (CE) – Del Vecchio Giuseppe, Stradella (PV) – Falato Nino, Manfredonia (FG) – Del Vecchio Benito, Albavilla (CO) – Mazzamauro Nino, Roma – Pigna Enrico, Sulmona (AQ) – Congregazione dell’Oratorio, Brescia – Foschini Pasquale, Benevento – Cutillo Orlando, Ponte (BN) – Ceniccola Filomeno, Brenta (VA) – Fasulo Tonino, Casteplanio Stazione (AN) – Casalino Musto Marisa, Torino – Del Vecchio Marino, Aprilia (LT) – Garofano De Blasio Maria, Firenze – Paolella Mancinelli Teresa, Roma – Raucci Vincenzo, Bassano del Grappa (VI) – Silvestri Ennio, Benevento – Orsini Ermelinda, Benevento – Carlesimo Espedito, Firenze – Falato Giuseppe, Pomigliano d’Arco (NA) - Morone Mario, Orvieto (TR) - Pigna Luigi, Castelvenere (BN) – Panza Raffaele e Angela, Rezzato (BS) – Germanotta Carlo e Maria, Telese Terme (BN) – Tribisonna Antonio, Rivoli (TO) – N.N., Cormons (GO) – Panettieri Antonio, Trento – Romano Emilia, Torrecuso (BN) – Trombotto Raffaele, Guardamiglio (LO) – De Blasio Giovanni, Cerreto Sannita (BN).

dALL’eSteRo: Russo Suzie, USA - Del Vecchio Delfina, Australia - Di Paola Vittorio, Australia - Romanelli Rocco e Maria, Australia - Tessitore Francesco, Australia - Pengue Guido e Clara, Australia – Ceniccola Bruno, USA – Linda Blake, Inghilterra.

Hanno collaborato con noi per sostenere il Bollettino

Dicembre 20053 - Perugini Nicola. - Gambuti Teresa. 11 - morone Giovanni e foschini maria. 18 - Di Blasio Patrizia.25 - falluto Sebastiano e Pascale assunta. 29 - maiorani renato e Garofano Elda per il 50° di matrimonio.30 - Garofano Dino.

Gennaio 20068 - Iacobucci michele e Lombardi filomena per il 50° di matrimo-

nio.22 - Ceniccola Consiglia.

sotto la protezionedell’Assunta

8

sotto la protezionedell’Assunta

alessandra PetronziI genitori Nicola e Anna Grillo la pon-

gono sotto la materna protezione dell’Assunta.

Giada Santillodi Lorenzo e Rossella Tessitore

I nonni materni pongono sotto la pro-tezione

della Vergine Assuntala loro nipotina.

Lenis e Jasmine

Silvio Borrelli eEsterina Ceniccola

Sposi il 15-9-2005Affidano la loro nuova famiglia

alla materna protezione dell’Assunta.

Luigi De rose eGilda Plenzick

Sposi

Pongono la loro nuova famiglia sotto la materna protezione dell’Assunta

Simone olivetonato 24-01-2005

di Angelo e Paola Vuzzo

I nonni paterni Domenico e Mastantuono Santina

lo affidano alla maternaprotezione dell’Assunta.

Jacinta Di PaolaI nonni paterni Vittorio e Filomena di

Paola affidanola loro nipotina alla materna protezione

dell’Assunta.

Ida Di SantoSi affida alla Vergine Assunta perchè la

guidi e la protegga.

Gilda PlenzickLaureata in Giurisprudenza

il 24-10-2005

Si affida alla maternaprotezione dell’Assunta.

L’amica Maria Luisa Pingueli affida alla materna

protezione dell’Assunta.

Sebastiano Ceniccola e Luisa Pengue

Con l’amore e l’affetto di tutti i fami-liari il 15-1-2005 hanno festeggiato

il loro 50° di Matrimonio.Si pongono sotto

la protezione dell’Assunta.

Umberto e maria BorrelliI genitori Dino e Wilma Guarnieri

li pongono sotto la protezione dell’Assunta.

Elena e Benito Pigna di LuigiElena e Benito Pigna di filippo

I nonni paterni li pongono sottola materna protezione dell’Assunta.

angela Pretenato 05.12.2002

Chiara Pretenato 15.12.2004

In occasione dei loro compleanni,i nonni paterni Pasquale e Angelina le affida-

no alla maternaprotezione della Vergine Assunta.

3 DICEmBrE 2005 Gambuti filippo e falato Leonilda.

17 DICEmBrE 2005 Antonucci Masotta Sebastiano

e di Lonardo Rita.

si sono uniti in matrimonio

SAntUARIo deLL’ASSUntA82034 Guardia Sanframondi

direttore e Redattore: P. filippo di Lonardo

Responsabile: P. Giuseppe Lando

dir. Red. Amm.:Congregazione dell’oratorio PP. filippini

82034 Guardia Sanframondi (Bn)tel. e fax 0824.864013

www: santuarioassunta.ite-mail: [email protected]

Aut. tribunale Bn dec. 3/4/1956n. 25/56 del Registro Stampe

C.C.P. 11000825

IBAn: It63Q0101075360041200000632BIC: IBSPItnA

Sped. in abb. post., art. 2,comma 20/C Legge 662/96

Regione Campania -Bn

Con approvazione ecclesiastica

Stampato nel mese di feBBRAIo 2006 da:tipoLitoGrafica nUoVA IMPRontA

Cusano Mutri (Bn) - tel.-fax 0824/[email protected]

foto di copertina: Giuseppe Caporaso

degli anni 1960 - 1975 e alla saggia presa di posizione del Vescovo Mons. Felice Leonardo se i Rriti hanno avuto in seguito libero svolgimento.

Fissati con la cadenza giubilare di Settennio, nel 2003, final-mente hanno avuto il giusto riconoscimento e la cittadinanza nella cultura popolare religiosa nazionale ed estera. I Cori e i Misteri, quindi, sono stati battezzati e annotati nella tradizione guardiese nell'ottocento, col nome di "Festa di Penitenza", dove si ammirano i primi quadri mimici, tratti dalla Bibbia. Gli Avi, let-tori assidui della Bibbia hanno certamente attinto l'idea alle pro-cessioni e ai canti, particolarmente descritti nei Salmi, rivestendo-li, però, del carattere penitenziale, che, come indica il Vangelo di S. Luca (15,7 e 20), è quello che genera la festa. Il Salmo 67 ( 25-36), infatti, fa la descrizione delle processioni ebraiche, indi-candone gli elementi: strumenti musicali, cantori, citaredi e fan-ciulle: "Appare il Corteo, Dio, I il Corteo del mio Dio, del mio re, nel Santuario. / Precedono i cantori, seguono ultimi i citaredi, in mezzo le fan-ciulle che battono i cembali /...".

Da notare che i Riti guardiesi in onore dell'Assunta, per il loro rigoroso tenore penitenziale, hanno escluso da sempre ogni forma di suoni e di esternazioni festose, cioè, bande musicali, fuochi di artificio, ecc.: i cori sono polifonici e, fino al 1996 com-posti di sole fanciulle.

I Misteri, invece, incentrati sulla Passione del Signore o sull'Eucaristia, sono già in embrione nel Triduo Sacro della Settimana Santa e nelle Quarantore della Collegiata di Ave Gratia Plena o Annunziata da tempo antico. Da qui sono stati trasferirli nelle processioni della Festa di Penitenza, moltiplicandoli ed ampliandone gli argomenti.

All'inizio si usarono vesti, armamenti, e strutture rudimentali, diremmo travestimenti familiari, in quanto i Guardiesi non erano per la pubblicità - d'altra parte per i motivi accennati, non lo potevano, pur volendolo -.

I Cori rionali compaiono nel primo ottocento, con il nascere quasi contemporaneo dei "Misteri" o "Quadri mimici viventi".

Non abbiamo al momento dati e documenti precisi né sui primi, né sui secondi, ma da notizie spicciole, spigolate qua e là, ci fanno pensare che tutti siano di origine molto recente, rispetto ai nove secoli di culto della vetusta Statua, originariamente vene-rata "Regina dei Campi", detta "Geofora". Secondo il P. Adolfo Di Blasio d.O, dopo l'istituzione della festa liturgica dell'Assunzione al Cielo di Maria Santissima, secolo VI, "il popolo di Guardia in seguito fece scolpire la S. Immagine ".

Nel mio libro "Sulla scia del Neri" ho trattato diffusamente il titolo di cui noi da tempi lontani conosciamo come “Santa Maria in Cielo Assunta”, al quale titolo nel 1627 fu abbinato "e S. Filippo Neri".

Però, c'è un dato storico, il quale ci fa conoscere che la cura del Culto dell'Assunta la gestiva la Congrega del "Gonfalone dell'Assunta", detta pure "Congrega rossa" dal colore della mozzetta dei congregati. Nel 1625, P. Marzio Piccirillo, nativo guardiese, ebbe affidata ad personam la cura della Parrocchia di Santa Maria, nella quale il culto alla vetusta e prodigiosa Statua era gestito sotto ogni aspetto dai "Magnifici" della predetta Arciconfraternita. L’Arciprete Piccirillo, pro bono pacis, firmò una oculata convenzione, in attesa di potersene liberare, cosa avveratasi nel 1655, con la Bolla papale di Alessandro VII, che univa alla Congregazione Filippina la cura delle anime e tutto il Beneficio parrocchiale, pleno jure in perpetuo. Purtroppo, nel 1984, il nuovo Concordato tra Stato Italiano e Santa Sede, abolendo i privilegi, vanificò la Bolla, rimanendo però la cura parrocchiale alla Congregazione dell'Oratorio fondata dal Piccirillo fin dal 1628.

Tornando all'argomento, trovo che la Congrega aveva l'orga-nista e tanto questi che i Congregati non eseguivano altri canti che quelli loro. Inoltre bisogna ricordare che, in quei tempi, le uscite della vetusta Immagine erano quasi tutte di penitenza: o per motivi di calamità naturali o di altro genere di emergenza pubblica. Quindi, come si faceva a preparare Cori, che occupano mesi di preparazione remota per i testi e musica, e non meno di un mese, concertando ogni giorno? E perché non tenere presen-te che i Riti, per la partecipazione degli incappucciati flagellanti, e più ancora dei "Battenti a sangue", erano ostegati pesantemente? Come più volte rilevato, si deve al buon senso delle autorità civili

ricordando ...

11

nicchia dell'Assunta. Hanno celebrato con il Vescovo il parroco P. Filippo Di Lonardo, P. Fausto Carlesimo e P. Giustino Di Santo della Comunità Oratoriana di Guardia, Don

Remigio Mastrocola, Don Mimmo De Santis. La S. Messa è stata animata da tutti i gruppi parrocchiali ed i canti sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale “Cantate Domino in Laetitia” diretta dal P. Giuseppe Lando d.O. invitato appositamente per la solenne ricor-renza. Il programma eseguito è stato dei più classici in quanto è stata eseguita la Messa a due voci "Te Deum" di Lorenzo Perosi cui hanno fatto da corona l'Ecce Sacerdos per l'arrivo del Vescovo, l'Ave Verum alla Comunione e, come canto finale, cantato dalla folla di fedeli arrivati per la ricorrenza, la Canzoncina del Santuario, inno composto e musicato il 7 maggio 1956 dal P. Lando per la elevazione a Santuario Mariano della nostra chiesa parrocchiale da parte di Mons. Salvatore Del Bene. All'inizio della celebrazio-ne il parroco P. Filippo Di Lonardo ha rivolto un saluto al Vescovo e a tutti gli intervenuti mentre al termine il P. Giuseppe Lando ha letto il Carme Giubilare del Santuario (entrambi questi interventi, integralmente, sono stati pubblicati sul numero scorso del Bollettino). Per la ricorrenza di questo giubi-leo il parroco P. Filippo Di Lonardo, ha esteso l’invito alle autorità religiose, civili e militari del luogo e della provincia. Alla cerimonia religiosa hanno preso parte il sindaco ing.

Carlo Falato, il vice sindaco ing. Raffaele Garofano, il presidente del consiglio comuna-le Dr. Ludovico Prete, il presidente della Comunità Montana del Titerno Dr. Nino

Lombardi, il comandante la stazione dei Carabinieri M.llo Giuseppe Izzo.

I fuochi pirotecnici e un brindisi nei locali attigui, con lo spumante offerto dalla cooperativa “La Guardiense”, hanno chiuso brillan-temente questa ricorrenza giubilare. In occasione di questo anniversario sono state realizzate nuove immagi-nette dell 'Assunta, distribuite durante la S. Messa, e due dvd in cui sono raccolti tutti i numeri dei cinquant'anni del Bollettino. Per

averli si può fare richiesta diretta-mente in parrocchia.

Nelle quattro domeniche di Avvento (27/11 e 4, 11, 18/12) alla messa delle 11 al Santuario, e a quella delle 10 a S. Sebastiano, c'è stata la Corona dell'avvento con l'ac-censione dei ceri posti sulla balaustra. In parrocchia (domenica 11) è stato anche organizzato un incontro tra gli ex alunni dei fratelli delle Scuole Cristiane di Torre del Greco. Discreto il numero di par-tecipanti che hanno preso parte alla S. Messa concelebrata dal parroco e da Don Mercurio Simonelli. La giornata è proseguita con il pranzo e con l’impegno ad incontri più costanti per continuare nella diffusione dello spirito lasalliano sul territorio sannita.

La Novena di Natale ha avuto lo stile tradizionale di sempre (16-24 dicembre) con i tipici canti popolari, e si è tenuta la mattina al Santuario e la sera a San Sebastiano. Il numero dei fedeli, nonostante il freddo, è aumentato ancora . Al la messa di mezzanotte (sabato 24) Alfonso De Nicola ha diretto la corale parrocchiale "Cantate Domino in Laetitia" mentre alla Messa solenne di Natale, celebrata dal P. Filippo Di Lonardo, lo stesso maestro all'organo ha diretto i ragazzi della Schola Cantorum. Anche quest'anno in parrocchia la festa della Sacra famiglia di Nazareth (venerdì

DICEmBrE 2005Per tutto il mese ci sono state continue

piogge ed anche le temperature, spinte dai freddi venti serali, si sono spesso abbassate.

In parrocchia, è entrata nel vivo la celebrazione dei cinquant'anni del nostro Santuario. Il parroco (dome-nica 4) con una cerimonia semplice ma significativa che ha preceduto la S. Messa delle 11, ha dato il via alla benedizione e alla conse-gna delle nuove tuniche a d o d i c i " c h i e r i c h e t t i " . Costoro, aiutati dalle loro mamme, hanno indossato le tuniche e il Tau e si sono impe-gnati, per un anno, a prestare il loro servizio in parrocchia con un impegno costante. Intanto si avvicinava la festa dell'Immacolata, il giorno del giubileo del nostro Santuario dell'assunta. Il pro-gramma per ricordare e festeggiare questi 50 anni è stato reso pubblico con uno splendi-do manifesto su cui campeggiano la Statua dell’Assunta e San Filippo Neri. Tutti gli appuntamenti sono fissati all’interno della chiesa. Il tutto è iniziato la vigilia (mercoledì 7) con due appuntamenti pomeridiani: alle ore 17,“Un fiore alla Madonna” quando i ragazzi hanno offerto il loro fiore all'Assun-ta cui è seguita un breve momento di pre-ghiera, e alle 19:30 "Rosario meditato" e "Atto di affidamento alla Beata Vergine Maria", esteso a tutta la comunità parroc-chiale e ai devoti tutti. Il giorno successivo (giovedì 8 ore 10:30), solenne concelebrazio-ne eucaristica presieduta da S. Ecc. Mons. Michele De Rosa, Vescovo della nostra Diocesi. Il corteo processionale ha preso il via dall'interno del cortile dell'Oratorio ed è stato aperto dagli stendardi dei quattro Rioni, Croce Portella, Fontanella e Piazza, portati dai deputati rionali, seguiti dal Gonfalone del Comune di Guardia S. che ha preceduto il sindaco Carlo Falato. Gli sten-dardi sono stati sistemati sull'altare sotto la

appunti di cronacaappunti di cronaca

10

Un momento della celebrazione del Giubileo del Santuario

ricordando ... di P. Giuseppe Lando d.o.

I Cori e i Misteri rionali nella“festa di Penitenza”

(continua...)

degli anni 1960 - 1975 e alla saggia presa di posizione del Vescovo Mons. Felice Leonardo se i Rriti hanno avuto in seguito libero svolgimento.

Fissati con la cadenza giubilare di Settennio, nel 2003, final-mente hanno avuto il giusto riconoscimento e la cittadinanza nella cultura popolare religiosa nazionale ed estera. I Cori e i Misteri, quindi, sono stati battezzati e annotati nella tradizione guardiese nell'ottocento, col nome di "Festa di Penitenza", dove si ammirano i primi quadri mimici, tratti dalla Bibbia. Gli Avi, let-tori assidui della Bibbia hanno certamente attinto l'idea alle pro-cessioni e ai canti, particolarmente descritti nei Salmi, rivestendo-li, però, del carattere penitenziale, che, come indica il Vangelo di S. Luca (15,7 e 20), è quello che genera la festa. Il Salmo 67 ( 25-36), infatti, fa la descrizione delle processioni ebraiche, indi-candone gli elementi: strumenti musicali, cantori, citaredi e fan-ciulle: "Appare il Corteo, Dio, I il Corteo del mio Dio, del mio re, nel Santuario. / Precedono i cantori, seguono ultimi i citaredi, in mezzo le fan-ciulle che battono i cembali /...".

Da notare che i Riti guardiesi in onore dell'Assunta, per il loro rigoroso tenore penitenziale, hanno escluso da sempre ogni forma di suoni e di esternazioni festose, cioè, bande musicali, fuochi di artificio, ecc.: i cori sono polifonici e, fino al 1996 com-posti di sole fanciulle.

I Misteri, invece, incentrati sulla Passione del Signore o sull'Eucaristia, sono già in embrione nel Triduo Sacro della Settimana Santa e nelle Quarantore della Collegiata di Ave Gratia Plena o Annunziata da tempo antico. Da qui sono stati trasferirli nelle processioni della Festa di Penitenza, moltiplicandoli ed ampliandone gli argomenti.

All'inizio si usarono vesti, armamenti, e strutture rudimentali, diremmo travestimenti familiari, in quanto i Guardiesi non erano per la pubblicità - d'altra parte per i motivi accennati, non lo potevano, pur volendolo -.

I Cori rionali compaiono nel primo ottocento, con il nascere quasi contemporaneo dei "Misteri" o "Quadri mimici viventi".

Non abbiamo al momento dati e documenti precisi né sui primi, né sui secondi, ma da notizie spicciole, spigolate qua e là, ci fanno pensare che tutti siano di origine molto recente, rispetto ai nove secoli di culto della vetusta Statua, originariamente vene-rata "Regina dei Campi", detta "Geofora". Secondo il P. Adolfo Di Blasio d.O, dopo l'istituzione della festa liturgica dell'Assunzione al Cielo di Maria Santissima, secolo VI, "il popolo di Guardia in seguito fece scolpire la S. Immagine ".

Nel mio libro "Sulla scia del Neri" ho trattato diffusamente il titolo di cui noi da tempi lontani conosciamo come “Santa Maria in Cielo Assunta”, al quale titolo nel 1627 fu abbinato "e S. Filippo Neri".

Però, c'è un dato storico, il quale ci fa conoscere che la cura del Culto dell'Assunta la gestiva la Congrega del "Gonfalone dell'Assunta", detta pure "Congrega rossa" dal colore della mozzetta dei congregati. Nel 1625, P. Marzio Piccirillo, nativo guardiese, ebbe affidata ad personam la cura della Parrocchia di Santa Maria, nella quale il culto alla vetusta e prodigiosa Statua era gestito sotto ogni aspetto dai "Magnifici" della predetta Arciconfraternita. L’Arciprete Piccirillo, pro bono pacis, firmò una oculata convenzione, in attesa di potersene liberare, cosa avveratasi nel 1655, con la Bolla papale di Alessandro VII, che univa alla Congregazione Filippina la cura delle anime e tutto il Beneficio parrocchiale, pleno jure in perpetuo. Purtroppo, nel 1984, il nuovo Concordato tra Stato Italiano e Santa Sede, abolendo i privilegi, vanificò la Bolla, rimanendo però la cura parrocchiale alla Congregazione dell'Oratorio fondata dal Piccirillo fin dal 1628.

Tornando all'argomento, trovo che la Congrega aveva l'orga-nista e tanto questi che i Congregati non eseguivano altri canti che quelli loro. Inoltre bisogna ricordare che, in quei tempi, le uscite della vetusta Immagine erano quasi tutte di penitenza: o per motivi di calamità naturali o di altro genere di emergenza pubblica. Quindi, come si faceva a preparare Cori, che occupano mesi di preparazione remota per i testi e musica, e non meno di un mese, concertando ogni giorno? E perché non tenere presen-te che i Riti, per la partecipazione degli incappucciati flagellanti, e più ancora dei "Battenti a sangue", erano ostegati pesantemente? Come più volte rilevato, si deve al buon senso delle autorità civili

ricordando ...

11

nicchia dell'Assunta. Hanno celebrato con il Vescovo il parroco P. Filippo Di Lonardo, P. Fausto Carlesimo e P. Giustino Di Santo della Comunità Oratoriana di Guardia, Don

Remigio Mastrocola, Don Mimmo De Santis. La S. Messa è stata animata da tutti i gruppi parrocchiali ed i canti sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale “Cantate Domino in Laetitia” diretta dal P. Giuseppe Lando d.O. invitato appositamente per la solenne ricor-renza. Il programma eseguito è stato dei più classici in quanto è stata eseguita la Messa a due voci "Te Deum" di Lorenzo Perosi cui hanno fatto da corona l'Ecce Sacerdos per l'arrivo del Vescovo, l'Ave Verum alla Comunione e, come canto finale, cantato dalla folla di fedeli arrivati per la ricorrenza, la Canzoncina del Santuario, inno composto e musicato il 7 maggio 1956 dal P. Lando per la elevazione a Santuario Mariano della nostra chiesa parrocchiale da parte di Mons. Salvatore Del Bene. All'inizio della celebrazio-ne il parroco P. Filippo Di Lonardo ha rivolto un saluto al Vescovo e a tutti gli intervenuti mentre al termine il P. Giuseppe Lando ha letto il Carme Giubilare del Santuario (entrambi questi interventi, integralmente, sono stati pubblicati sul numero scorso del Bollettino). Per la ricorrenza di questo giubi-leo il parroco P. Filippo Di Lonardo, ha esteso l’invito alle autorità religiose, civili e militari del luogo e della provincia. Alla cerimonia religiosa hanno preso parte il sindaco ing.

Carlo Falato, il vice sindaco ing. Raffaele Garofano, il presidente del consiglio comuna-le Dr. Ludovico Prete, il presidente della Comunità Montana del Titerno Dr. Nino

Lombardi, il comandante la stazione dei Carabinieri M.llo Giuseppe Izzo.

I fuochi pirotecnici e un brindisi nei locali attigui, con lo spumante offerto dalla cooperativa “La Guardiense”, hanno chiuso brillan-temente questa ricorrenza giubilare. In occasione di questo anniversario sono state realizzate nuove immagi-nette dell 'Assunta, distribuite durante la S. Messa, e due dvd in cui sono raccolti tutti i numeri dei cinquant'anni del Bollettino. Per

averli si può fare richiesta diretta-mente in parrocchia.

Nelle quattro domeniche di Avvento (27/11 e 4, 11, 18/12) alla messa delle 11 al Santuario, e a quella delle 10 a S. Sebastiano, c'è stata la Corona dell'avvento con l'ac-censione dei ceri posti sulla balaustra. In parrocchia (domenica 11) è stato anche organizzato un incontro tra gli ex alunni dei fratelli delle Scuole Cristiane di Torre del Greco. Discreto il numero di par-tecipanti che hanno preso parte alla S. Messa concelebrata dal parroco e da Don Mercurio Simonelli. La giornata è proseguita con il pranzo e con l’impegno ad incontri più costanti per continuare nella diffusione dello spirito lasalliano sul territorio sannita.

La Novena di Natale ha avuto lo stile tradizionale di sempre (16-24 dicembre) con i tipici canti popolari, e si è tenuta la mattina al Santuario e la sera a San Sebastiano. Il numero dei fedeli, nonostante il freddo, è aumentato ancora . Al la messa di mezzanotte (sabato 24) Alfonso De Nicola ha diretto la corale parrocchiale "Cantate Domino in Laetitia" mentre alla Messa solenne di Natale, celebrata dal P. Filippo Di Lonardo, lo stesso maestro all'organo ha diretto i ragazzi della Schola Cantorum. Anche quest'anno in parrocchia la festa della Sacra famiglia di Nazareth (venerdì

DICEmBrE 2005Per tutto il mese ci sono state continue

piogge ed anche le temperature, spinte dai freddi venti serali, si sono spesso abbassate.

In parrocchia, è entrata nel vivo la celebrazione dei cinquant'anni del nostro Santuario. Il parroco (dome-nica 4) con una cerimonia semplice ma significativa che ha preceduto la S. Messa delle 11, ha dato il via alla benedizione e alla conse-gna delle nuove tuniche a d o d i c i " c h i e r i c h e t t i " . Costoro, aiutati dalle loro mamme, hanno indossato le tuniche e il Tau e si sono impe-gnati, per un anno, a prestare il loro servizio in parrocchia con un impegno costante. Intanto si avvicinava la festa dell'Immacolata, il giorno del giubileo del nostro Santuario dell'assunta. Il pro-gramma per ricordare e festeggiare questi 50 anni è stato reso pubblico con uno splendi-do manifesto su cui campeggiano la Statua dell’Assunta e San Filippo Neri. Tutti gli appuntamenti sono fissati all’interno della chiesa. Il tutto è iniziato la vigilia (mercoledì 7) con due appuntamenti pomeridiani: alle ore 17,“Un fiore alla Madonna” quando i ragazzi hanno offerto il loro fiore all'Assun-ta cui è seguita un breve momento di pre-ghiera, e alle 19:30 "Rosario meditato" e "Atto di affidamento alla Beata Vergine Maria", esteso a tutta la comunità parroc-chiale e ai devoti tutti. Il giorno successivo (giovedì 8 ore 10:30), solenne concelebrazio-ne eucaristica presieduta da S. Ecc. Mons. Michele De Rosa, Vescovo della nostra Diocesi. Il corteo processionale ha preso il via dall'interno del cortile dell'Oratorio ed è stato aperto dagli stendardi dei quattro Rioni, Croce Portella, Fontanella e Piazza, portati dai deputati rionali, seguiti dal Gonfalone del Comune di Guardia S. che ha preceduto il sindaco Carlo Falato. Gli sten-dardi sono stati sistemati sull'altare sotto la

appunti di cronacaappunti di cronaca

10

Un momento della celebrazione del Giubileo del Santuario

ricordando ... di P. Giuseppe Lando d.o.

I Cori e i Misteri rionali nella“festa di Penitenza”

(continua...)

la festa di S. antonio abate (martedì 17) con S. Messa (ore 16:30), spari e fuochi piro-tecnici. La pioggia ha un po' disturbato la serata. La sera dopo (mercoledì 18 ore

18:30) s i è r iuni to i l Consiglio Pastorale. Anche la festa di San Sebastiano (venerdì 20) compatrono di Guardia, si è svolta con le celebrazioni solite. Altra ricorrenza celebrata con solennità nella parrocchia è stato il centenario della morte della Beata madre maria Cristina Brando (domenica 22), fondatrice dell’Istituto delle Suore Vittime Espiatici, con la S. Messa celebrata da P. Filippo Di Lonardo alle ore

17:00 nel Santuario. Al termi-ne "incontro conviviale" offerto dalle Suore dell'Asilo Brizio. In mattinata, durante la S. Messa delle 11 al Santuario, l’azione Cattolica Parrocchiale ha proceduto all’impegno per il nuovo tesseramento.

Luca Iuliani

locali annessi. La Nona rassegna di Presepi, orga-

nizzata nel modo solito dall'ArciGuardia (venerdì 23/12 - domenica (8/01/2206), ha

visto la partecipazione di 24 presepi. GENNaIo 2006Il nuovo anno è iniziato con un tempo

veramente brutto. Poi il tutto è rientrato nella norma e questo mese, come il prece-dente, ha pienamente rispettato la stagione invernale, con temperature anche sotto lo zero.

La Giornata mondiale della Pace (domenica 1) è stata celebrata in tutte le liturgie di oggi con una riflessione sul mes-saggio della giornata di Papa Benedetto XVI. La festività dell’Epifania del Signore (venerdì 6) si è celebrata con la S. Messa solenne celebrata da P. Filippo Di Lonardo Dopo la messa serale (ore 17) c'è stato il bacio del Bambino e al termine il sorteggio del Bambino. Anche per la festività del Battesimo del Signore (domenica 8) il par-roco ha voluto una particolare celebrazione e alla S. Messa delle 11, nel Santuario, sono state invitate tutte le famiglie che nel corso del 2005 avevano battezzato un loro figliolo. Moltissime le coppie che hanno risposto all'invito ed a loro Don Filippo ha fatto omaggio di una copia del numero speciale di Famig l i a Cr i s t i ana con a l l eg ato i l Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica. Al termine il solito aperitivo nel salone parrocchiale. Presso la Cappella di Sant'Antuono si è celebrata, come sempre,

in memoria di...in memoria di...

13

meoli Vincenzon. 28-3- 1910 a S. Lorenzo M. m.

19-6-2002 in Australia

La figlia Clara e il genero Guido con immutato affetto lo affidano al Signore

risorto.

Con immenso affetto li ricordanola nuora Delfina e i nipoti Maria e Anna.

Del Vecchio Pasqualinan. 30-10-1911 – m. 15-5-1989

“Da quando non ci siete ci manca il vostro sostegno, ma voi ci avete insegnato ad essere forti

nell’affrontare la vita e tale insegnamento ci aiuta ad andare avanti. Voi stateci sempre vici-ni ed il Signore vi abbia in gloria e vi doni la

pace eterna”Amedeo e Franca.

Del Vecchio Ciron. 9-10-1940 – m. 7-2-2004

La moglie e i figlilo ricordano con immutato affetto e lo

affidanoal Signore risorto.

Varrone alfredom. 10-1-1996

Nel 10° anniversario della morte la moglie Maria, i figli, i nipoti ei parenti lo ricordanocon immutato affetto e

lo affidano alla preghieradella Chiesa.

Pengue Enricon. 12-3-1905 - m. 18-9-1978

foschini rosinan. 12-3-1909 – m. 26-9-1990

Del Vecchio Silvion. 24-4-1909 – m. 16-1-1982

Il figlio Guido con la moglie Claraaffidano i loro genitori alla misericordia divina.

12

30) è stata celebrata in modo speciale coin-volgendo tutti i gruppi parrocchiali coordi-nati dalla responsabile del Gruppo Famiglia Antonella Garofano. La celebrazione è stata fissata per le ore 17:00 e, come sempre, sono stati invitati coloro che nel corso dell'anno si sono sposati e quelli che hanno festeggiato il 25°, il 50° o il 60° di matrimonio. Alla fine della Santa Messa ad ogni coppia è stata conse-gnata una copia di Famiglia Cristiana con allegato il C o m p e n d i o d e l Catechismo della Chiesa Cattolica di recente pubbli-cato. A tutti è stato poi offerto un concerto da parte dei ragazzi della schola cantorum parrocchiale guidati da Marialucia Perfetto ed all'organo da Alfonso De Nicola. Per concludere in letizia, tutti si sono ritrovati nei locali attigui per un momento conviviale: rustici, pizzette, strufoli, dolci, vino e spu-mante. Un brindisi augurale ha accompagna-to i calorosi auguri per la famiglia cristiana. Anche quest'anno in parrocchia è stato organizzato il concorso del "Presepe in famiglia" coordinato dal P. Domenico Pascale al quale hanno partecipato in molti.

Tra le iniziative principali svoltesi in p aese anno t i am o che p r e s so l a Confraternita di misericordia, guidata dal governatore Vasi Filadelfio, ha preso il via (giovedì 1) il progetto di Servizio Civile "Un sorriso per gli anziani", un servizio di assi-stenza domiciliare rivolto essenzialmente a persone anziane non autosufficienti. L'oratorio "Padre marzio Piccirillo", presieduto da Massimo Russo Del Vecchio, ha organizzato (venerdì 16 ore 19) un conve-gno dibattito rivolto a tutte le famiglie di Guardia dal tema: "Natale fra essere ed avere", tenutosi nel rinnovato auditorim dei Padri Filippini. Due i relatori: Don Pompilio Cristino, vicario arcivescovile della diocesi di Benevento, e Don Antonio Di Meo, vicario vescovile della diocesi di Cerreto Telese Sant'Agata de' Goti. Al termine l'incontro è stato chiuso da un piccolo rinfresco nei

Rassegna dei Presepi

Pengue Teresa

Guido e Clara affidano al Signore la sorella e il congiuntoperché gioiscano nella gioia del Padre.

Pengue Elio

Pengue Carmine flaviano

n. 24-7-1930 a Guardia S.m. 10-9-2004 in Australia

Il fratello Guido e la cognata Clara con grandea fede

lo affidano alla misericordia del Signore.

Sanzari francesco n. 13-8-1913 – m. 5-1-1993 meoli antonio

n. 28-11-1933m. 20-6-1998 in Australia

Guido e Clara affidanoil congiunto alla misericordia del Signore.

la festa di S. antonio abate (martedì 17) con S. Messa (ore 16:30), spari e fuochi piro-tecnici. La pioggia ha un po' disturbato la serata. La sera dopo (mercoledì 18 ore

18:30) s i è r iuni to i l Consiglio Pastorale. Anche la festa di San Sebastiano (venerdì 20) compatrono di Guardia, si è svolta con le celebrazioni solite. Altra ricorrenza celebrata con solennità nella parrocchia è stato il centenario della morte della Beata madre maria Cristina Brando (domenica 22), fondatrice dell’Istituto delle Suore Vittime Espiatici, con la S. Messa celebrata da P. Filippo Di Lonardo alle ore

17:00 nel Santuario. Al termi-ne "incontro conviviale" offerto dalle Suore dell'Asilo Brizio. In mattinata, durante la S. Messa delle 11 al Santuario, l’azione Cattolica Parrocchiale ha proceduto all’impegno per il nuovo tesseramento.

Luca Iuliani

locali annessi. La Nona rassegna di Presepi, orga-

nizzata nel modo solito dall'ArciGuardia (venerdì 23/12 - domenica (8/01/2206), ha

visto la partecipazione di 24 presepi. GENNaIo 2006Il nuovo anno è iniziato con un tempo

veramente brutto. Poi il tutto è rientrato nella norma e questo mese, come il prece-dente, ha pienamente rispettato la stagione invernale, con temperature anche sotto lo zero.

La Giornata mondiale della Pace (domenica 1) è stata celebrata in tutte le liturgie di oggi con una riflessione sul mes-saggio della giornata di Papa Benedetto XVI. La festività dell’Epifania del Signore (venerdì 6) si è celebrata con la S. Messa solenne celebrata da P. Filippo Di Lonardo Dopo la messa serale (ore 17) c'è stato il bacio del Bambino e al termine il sorteggio del Bambino. Anche per la festività del Battesimo del Signore (domenica 8) il par-roco ha voluto una particolare celebrazione e alla S. Messa delle 11, nel Santuario, sono state invitate tutte le famiglie che nel corso del 2005 avevano battezzato un loro figliolo. Moltissime le coppie che hanno risposto all'invito ed a loro Don Filippo ha fatto omaggio di una copia del numero speciale di Famig l i a Cr i s t i ana con a l l eg ato i l Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica. Al termine il solito aperitivo nel salone parrocchiale. Presso la Cappella di Sant'Antuono si è celebrata, come sempre,

in memoria di...in memoria di...

13

meoli Vincenzon. 28-3- 1910 a S. Lorenzo M. m.

19-6-2002 in Australia

La figlia Clara e il genero Guido con immutato affetto lo affidano al Signore

risorto.

Con immenso affetto li ricordanola nuora Delfina e i nipoti Maria e Anna.

Del Vecchio Pasqualinan. 30-10-1911 – m. 15-5-1989

“Da quando non ci siete ci manca il vostro sostegno, ma voi ci avete insegnato ad essere forti

nell’affrontare la vita e tale insegnamento ci aiuta ad andare avanti. Voi stateci sempre vici-ni ed il Signore vi abbia in gloria e vi doni la

pace eterna”Amedeo e Franca.

Del Vecchio Ciron. 9-10-1940 – m. 7-2-2004

La moglie e i figlilo ricordano con immutato affetto e lo

affidanoal Signore risorto.

Varrone alfredom. 10-1-1996

Nel 10° anniversario della morte la moglie Maria, i figli, i nipoti ei parenti lo ricordanocon immutato affetto e

lo affidano alla preghieradella Chiesa.

Pengue Enricon. 12-3-1905 - m. 18-9-1978

foschini rosinan. 12-3-1909 – m. 26-9-1990

Del Vecchio Silvion. 24-4-1909 – m. 16-1-1982

Il figlio Guido con la moglie Claraaffidano i loro genitori alla misericordia divina.

12

30) è stata celebrata in modo speciale coin-volgendo tutti i gruppi parrocchiali coordi-nati dalla responsabile del Gruppo Famiglia Antonella Garofano. La celebrazione è stata fissata per le ore 17:00 e, come sempre, sono stati invitati coloro che nel corso dell'anno si sono sposati e quelli che hanno festeggiato il 25°, il 50° o il 60° di matrimonio. Alla fine della Santa Messa ad ogni coppia è stata conse-gnata una copia di Famiglia Cristiana con allegato il C o m p e n d i o d e l Catechismo della Chiesa Cattolica di recente pubbli-cato. A tutti è stato poi offerto un concerto da parte dei ragazzi della schola cantorum parrocchiale guidati da Marialucia Perfetto ed all'organo da Alfonso De Nicola. Per concludere in letizia, tutti si sono ritrovati nei locali attigui per un momento conviviale: rustici, pizzette, strufoli, dolci, vino e spu-mante. Un brindisi augurale ha accompagna-to i calorosi auguri per la famiglia cristiana. Anche quest'anno in parrocchia è stato organizzato il concorso del "Presepe in famiglia" coordinato dal P. Domenico Pascale al quale hanno partecipato in molti.

Tra le iniziative principali svoltesi in paese anno t i amo che p r e s so l a Confraternita di misericordia, guidata dal governatore Vasi Filadelfio, ha preso il via (giovedì 1) il progetto di Servizio Civile "Un sorriso per gli anziani", un servizio di assi-stenza domiciliare rivolto essenzialmente a persone anziane non autosufficienti. L'oratorio "Padre marzio Piccirillo", presieduto da Massimo Russo Del Vecchio, ha organizzato (venerdì 16 ore 19) un conve-gno dibattito rivolto a tutte le famiglie di Guardia dal tema: "Natale fra essere ed avere", tenutosi nel rinnovato auditorim dei Padri Filippini. Due i relatori: Don Pompilio Cristino, vicario arcivescovile della diocesi di Benevento, e Don Antonio Di Meo, vicario vescovile della diocesi di Cerreto Telese Sant'Agata de' Goti. Al termine l'incontro è stato chiuso da un piccolo rinfresco nei

Rassegna dei Presepi

Pengue Teresa

Guido e Clara affidano al Signore la sorella e il congiuntoperché gioiscano nella gioia del Padre.

Pengue Elio

Pengue Carmine flaviano

n. 24-7-1930 a Guardia S.m. 10-9-2004 in Australia

Il fratello Guido e la cognata Clara con grandea fede

lo affidano alla misericordia del Signore.

Sanzari francesco n. 13-8-1913 – m. 5-1-1993 meoli antonio

n. 28-11-1933m. 20-6-1998 in Australia

Guido e Clara affidanoil congiunto alla misericordia del Signore.

sono tornati alla casa del Padresono tornati alla casa del Padre

15

DICEmBrE 20061 - Conte mario (anniversario), i genitori e la sorella.3 - Tessitore anna maria (trigesimo), i figli.4 - foschini Ida, i nipoti. - Pengue Giovanni e Del Vecchio maria, il nipote Giovanni. - foschini Provino e antonietta, la figlia maria. - Ceniccola Giuliano e Giovanni, la congiunta rosalia.5 - Lombardi Goffredo e Ida, la figlia filomena.6 - florio Pasquale, la moglie e figlia.7 - Tommasino Benedetto e maria, la figlia Giuseppina.8 - Nicolella andrea, la moglie Ida. - orso angelo, la moglie e figli. - Di Libero Tommaso e rosina, la nipote rosa.10 - Garofano Carlo, la moglie e figlie.11 - Sanzari Esterina, il marito e figli. - Pascale Ciro e foschini Ida, i figli. - Plenzick Pasquale, i congiunti.16 - Gambuti Pasquale, i familiari.17 - Di Staso rodolfo, la moglie e figlie.18 - falato Silvio, il figlio antonio.

in memoria di...in memoria di...

DICEmBrE 200514 - Grillo raffaele, nato a Guardia Sanframondi il 5 novembre 1908, vedovo Pengue filomena.15 - Ceniccola angelo raffaele, nato a Guardia Sanframondi il 3 aprile 1936, coniugato foschini maria. - Salvatore Erminio, nato a San Lorenzo maggiore il 14 novembre 1930, coniugato Colangelo maria.16 - Casilli filomena, nata a Guardia Sanframondi il 1 giugno 1928, coniugata Conte rolando. - morone maddalena, nata a Guardia Sanframondi il 28 settembre 1903, vedova Garofano Emilio.19 - Sanzari alfonsina, nata a Guardia Sanframondi il 31 gennaio 1914, vedova foschini Ettore.20 - Del Vecchio Vittorio, nato a Guardia Sanframondi il 9 gennaio 1930, coniugato Izzo Ida.23 - Pengue Sebastiano, nato a Guardia Sanframondi il 20 gennaio 1939, coniugato Zullo maria Giovanna.28 - Pitton Irma Giovanna, nata a Teor il19 maggio 1921, nubile. - Di Santo Ida, nata a Guardia Sanframondi il 18 maggio 1920, coniugata filippelli alessio.29 - Gambuti Elena, nata a Guardia Sanframondi il 25 novembre 1920, vedova Tessitore annibale.31 - Paolella Concetta, nata a Guardia Sanframondi il 7 dicembre 1932, vedova fasulo michele.GENNaIo 20062 - maiorani Giovannina, nata a Guardia Sanframondi il 1 gennaio 1945, coniugata morone mario.6 - Del Vecchio Giuseppa, nata a Guardia Sanframondi il 14 febbraio 1917, vedova Gambuti filippo.8 - Garofano maria, nata a Guardia Sanframondi il 9 maggio1928, vedova Di Blasio onorato. 15 - Gargiulo renato, nato a amorosi il 11 giugno 1967, coniugato Campanile anna.

- Garofano Delfina, nata a Guardia Sanframondi il 25 agosto 1914, vedova Del Vecchio angelo michele.18 - morone mike, nato a Guardia Sanframondi il 7 marzo 1967, celibe.22 - Basile filippo antonio, nato a Guardia Sanframondi il 13 guigno1921, coniugato Di Lonardo maria.23 - Ceniccola alberto, nato a Guardia Sanframondi il 18 novembre 1924, vedovo Pingue armida.28 - Basile Giustina, nata a Guardia Sanframondi il 13 settembre 1948, coniugata Di Donato Vincenzo.31 - Sanzari maria Teresa, nata a Guardia Sanframondi il 16 ottobre 1921, coniugata Di Blasio Vittorio.

GENNaIo 20061 - Pilla antonio, la moglie e figli. - falato Giovanni e Leonardina, la figlia Teresa. - mancini filippo, la moglie e figli.6 - Colangelo armando e rosina, le figlie. - S. Eccelenza mons. francesco Tommasiello, i battenti. - Ceniccola Nicola, rosina e Leo, il congiunto Giovanni e famiglia. - Ceniccola Vittorio, la moglie e figli.7 - Ciaburri alfredo e D’oria Vincenzo, la congiunta Ida. - Sanzari Pascasio, il fratello Ciro.8 - Basile Giuseppe e Lancia anna, la figlia Lucia. - Uccellini Giovanni e Gianni, la congiunta anna. - Garofano Giovanni, la moglie e figli.14 - Sebastianelli filippo (anniversario), il fratello antonio e la sorella filomena (australia).15 - mancinelli Giovanni e malvina, i figli. - Di Virgilio Giuseppe e maria, il figlio antonio. - Prete Ludovico e filomena, il figlio Pasquale. - Sebastianelli alessandro e Sanzari Pasquale, i nipoti. - falato Imelda e Ceniccola raffaele, i figli.16 - Salvatore Erminio (trigesimo), la moglie e figli.17 - Ceniccola angelo raffaele (trigesimo), la moglie e figli.18 - Casilli filomena (trigesimo), il marito e figli.

14

in memoria di...in memoria di...

Basile francescon. 14-1-1913 - m. 21-3-2003

Nel terzo anniversariodella scomparsa la moglie

e i figli lo ricordanoe l’affidano al Signore Risorto.

Durante la loro vita terrena si sono molto amati, ora riposano insieme nella gloria dei Santi. La famiglia li affida alla Vergine Assunta

Pica Silvian. 1925 – m.2003 romano Carmela

n. 1940 – m. 2005

Il marito e i figli la affidano alla Vergine Assunta e alla misericordia

divina.

mancini adamon. 3-4-1933 – m. 9-2-2000

La moglie e i figli,con grande fede nella Risurrezione, lo

affidanoal Signore della Vita, perchè gioisca

nella luce dei giusti.

Gambuti Vincenzon. 1915 – m. 1986

I familiari tutti lo ricordanoe lo affidano

alla Vergine Assuntae alla misericordia divina.

Pengue marion. 14-3-1933 – m. 22-4-2004

La moglie, con immutatoaffetto, lo affida

alla misericordia divinae alla preghiera della Chiesa.

Salvatore Pasquale

Sanzari filippon. 28-3-1926 – m. 26-10-2005

La moglie Adriana e le figlie con i mariti e nipoti

lo ricordano a quanti lo hanno amato e lo affidano alla misericordia di

Dio.

orso filomeno

La moglie e i figli lo ricordano con immutato affetto

e lo affidano alla preghiera della Chiesa.

Pengue Sebastianon. 20-01-1939 – m. 23-12-2005

La moglie e il figlio lo affidano alla misericordia divina e

alla preghiere della Chiesa.

Plenzich Vincenzo e Ceniccola alfonsina

La figlia Angelina li affida alla divina misericordia.

Di Santo Idan. 18-5-1920 – m. 28-12-2005

Il marito e i figlila ricordano con grande

affetto e la affidano alla misericordia del Signore.

- foschini Giuseppe e marino, i familiari. - Colangelo Salvatore, la moglie e figli. - Plenzick Domenico e Letizia, Lombardi Elvio e franceschina, i congiunti.19 - De Blasio maria, il figlio Nicola. - Garofano Umberto, i genitori e il fratello.20 - Colangelo filippo, la moglie e figli.21 - Di Guglielmo raffaele, la mamma e fratelli. - macolino Giuseppe, la figlia e famiglia.22 - mastantuono Silvio e mariangela, il figlio Pasquale.23 - falato rosina, il marito e figli.24 - Conte Giuseppe e Teresa, da alterisio Lina.25 - alterisio Pellegrino e mafalda, la nipote Lina. - Sebastianelli alessandro, la moglie e figli. - Di Lonardo Goffredo e Pingue Gaetana, i figli. - falato angelo e angiolina, la figlia renata.26 - Pengue Domenico e Ceniccola antonietta, i figli. - orso angelo, la moglie e figli.28 - Sanzari alfonsina (settimo), i figli.29 - foschini angelo, la moglie e figli.

19 - morone maddalena (trigesimo), i figli.20 - Parente Sebastiano, i figli. - falato Pasqualantonio, la moglie e figli.21 - Ceniccola rossella, la mamma michelina.22 - Sanzari Pasquale, la moglie. - mancinelli Umberto e Letizia, il figlio Eneo. - falato angelo e angiolina, la figlia renata.23 - Pengue Sebastiano (trigesimo), la moglie e figlio.24 - romano Carmela (anniversario), il marito e figli.26 - Perfetto michele e raffaella, i nipoti. - Plenzich Vincenzo e alfonsina Ceniccola e Bello Giuseppe, la figlia angelina.27 - mastantuono michele (anniversario), la moglie e figli.28 - abate alberto e filomena, la figlia Giovanna.29 - mancini Luigi, la zia Daniela. - Grillo alfredo, la moglie e figli. - Conte Elvio, la moglie e figli. - Casilli maria angiolina, il figlio antonio. - foschini marino e falato Concettina, da Garofano filomena.30 - Di Santo Ida (trigesimo), il marito e figli.31 - Paolella Concetta (trigesimo), la figlia franca. - Coletta alberino, la moglie e figli.

sono tornati alla casa del Padresono tornati alla casa del Padre

15

DICEmBrE 20061 - Conte mario (anniversario), i genitori e la sorella.3 - Tessitore anna maria (trigesimo), i figli.4 - foschini Ida, i nipoti. - Pengue Giovanni e Del Vecchio maria, il nipote Giovanni. - foschini Provino e antonietta, la figlia maria. - Ceniccola Giuliano e Giovanni, la congiunta rosalia.5 - Lombardi Goffredo e Ida, la figlia filomena.6 - florio Pasquale, la moglie e figlia.7 - Tommasino Benedetto e maria, la figlia Giuseppina.8 - Nicolella andrea, la moglie Ida. - orso angelo, la moglie e figli. - Di Libero Tommaso e rosina, la nipote rosa.10 - Garofano Carlo, la moglie e figlie.11 - Sanzari Esterina, il marito e figli. - Pascale Ciro e foschini Ida, i figli. - Plenzick Pasquale, i congiunti.16 - Gambuti Pasquale, i familiari.17 - Di Staso rodolfo, la moglie e figlie.18 - falato Silvio, il figlio antonio.

in memoria di...in memoria di...

DICEmBrE 200514 - Grillo raffaele, nato a Guardia Sanframondi il 5 novembre 1908, vedovo Pengue filomena.15 - Ceniccola angelo raffaele, nato a Guardia Sanframondi il 3 aprile 1936, coniugato foschini maria. - Salvatore Erminio, nato a San Lorenzo maggiore il 14 novembre 1930, coniugato Colangelo maria.16 - Casilli filomena, nata a Guardia Sanframondi il 1 giugno 1928, coniugata Conte rolando. - morone maddalena, nata a Guardia Sanframondi il 28 settembre 1903, vedova Garofano Emilio.19 - Sanzari alfonsina, nata a Guardia Sanframondi il 31 gennaio 1914, vedova foschini Ettore.20 - Del Vecchio Vittorio, nato a Guardia Sanframondi il 9 gennaio 1930, coniugato Izzo Ida.23 - Pengue Sebastiano, nato a Guardia Sanframondi il 20 gennaio 1939, coniugato Zullo maria Giovanna.28 - Pitton Irma Giovanna, nata a Teor il19 maggio 1921, nubile. - Di Santo Ida, nata a Guardia Sanframondi il 18 maggio 1920, coniugata filippelli alessio.29 - Gambuti Elena, nata a Guardia Sanframondi il 25 novembre 1920, vedova Tessitore annibale.31 - Paolella Concetta, nata a Guardia Sanframondi il 7 dicembre 1932, vedova fasulo michele.GENNaIo 20062 - maiorani Giovannina, nata a Guardia Sanframondi il 1 gennaio 1945, coniugata morone mario.6 - Del Vecchio Giuseppa, nata a Guardia Sanframondi il 14 febbraio 1917, vedova Gambuti filippo.8 - Garofano maria, nata a Guardia Sanframondi il 9 maggio1928, vedova Di Blasio onorato. 15 - Gargiulo renato, nato a amorosi il 11 giugno 1967, coniugato Campanile anna.

- Garofano Delfina, nata a Guardia Sanframondi il 25 agosto 1914, vedova Del Vecchio angelo michele.18 - morone mike, nato a Guardia Sanframondi il 7 marzo 1967, celibe.22 - Basile filippo antonio, nato a Guardia Sanframondi il 13 guigno1921, coniugato Di Lonardo maria.23 - Ceniccola alberto, nato a Guardia Sanframondi il 18 novembre 1924, vedovo Pingue armida.28 - Basile Giustina, nata a Guardia Sanframondi il 13 settembre 1948, coniugata Di Donato Vincenzo.31 - Sanzari maria Teresa, nata a Guardia Sanframondi il 16 ottobre 1921, coniugata Di Blasio Vittorio.

GENNaIo 20061 - Pilla antonio, la moglie e figli. - falato Giovanni e Leonardina, la figlia Teresa. - mancini filippo, la moglie e figli.6 - Colangelo armando e rosina, le figlie. - S. Eccelenza mons. francesco Tommasiello, i battenti. - Ceniccola Nicola, rosina e Leo, il congiunto Giovanni e famiglia. - Ceniccola Vittorio, la moglie e figli.7 - Ciaburri alfredo e D’oria Vincenzo, la congiunta Ida. - Sanzari Pascasio, il fratello Ciro.8 - Basile Giuseppe e Lancia anna, la figlia Lucia. - Uccellini Giovanni e Gianni, la congiunta anna. - Garofano Giovanni, la moglie e figli.14 - Sebastianelli filippo (anniversario), il fratello antonio e la sorella filomena (australia).15 - mancinelli Giovanni e malvina, i figli. - Di Virgilio Giuseppe e maria, il figlio antonio. - Prete Ludovico e filomena, il figlio Pasquale. - Sebastianelli alessandro e Sanzari Pasquale, i nipoti. - falato Imelda e Ceniccola raffaele, i figli.16 - Salvatore Erminio (trigesimo), la moglie e figli.17 - Ceniccola angelo raffaele (trigesimo), la moglie e figli.18 - Casilli filomena (trigesimo), il marito e figli.

14

in memoria di...in memoria di...

Basile francescon. 14-1-1913 - m. 21-3-2003

Nel terzo anniversariodella scomparsa la moglie

e i figli lo ricordanoe l’affidano al Signore Risorto.

Durante la loro vita terrena si sono molto amati, ora riposano insieme nella gloria dei Santi. La famiglia li affida alla Vergine Assunta

Pica Silvian. 1925 – m.2003 romano Carmela

n. 1940 – m. 2005

Il marito e i figli la affidano alla Vergine Assunta e alla misericordia

divina.

mancini adamon. 3-4-1933 – m. 9-2-2000

La moglie e i figli,con grande fede nella Risurrezione, lo

affidanoal Signore della Vita, perchè gioisca

nella luce dei giusti.

Gambuti Vincenzon. 1915 – m. 1986

I familiari tutti lo ricordanoe lo affidano

alla Vergine Assuntae alla misericordia divina.

Pengue marion. 14-3-1933 – m. 22-4-2004

La moglie, con immutatoaffetto, lo affida

alla misericordia divinae alla preghiera della Chiesa.

Salvatore Pasquale

Sanzari filippon. 28-3-1926 – m. 26-10-2005

La moglie Adriana e le figlie con i mariti e nipoti

lo ricordano a quanti lo hanno amato e lo affidano alla misericordia di

Dio.

orso filomeno

La moglie e i figli lo ricordano con immutato affetto

e lo affidano alla preghiera della Chiesa.

Pengue Sebastianon. 20-01-1939 – m. 23-12-2005

La moglie e il figlio lo affidano alla misericordia divina e

alla preghiere della Chiesa.

Plenzich Vincenzo e Ceniccola alfonsina

La figlia Angelina li affida alla divina misericordia.

Di Santo Idan. 18-5-1920 – m. 28-12-2005

Il marito e i figlila ricordano con grande

affetto e la affidano alla misericordia del Signore.

- foschini Giuseppe e marino, i familiari. - Colangelo Salvatore, la moglie e figli. - Plenzick Domenico e Letizia, Lombardi Elvio e franceschina, i congiunti.19 - De Blasio maria, il figlio Nicola. - Garofano Umberto, i genitori e il fratello.20 - Colangelo filippo, la moglie e figli.21 - Di Guglielmo raffaele, la mamma e fratelli. - macolino Giuseppe, la figlia e famiglia.22 - mastantuono Silvio e mariangela, il figlio Pasquale.23 - falato rosina, il marito e figli.24 - Conte Giuseppe e Teresa, da alterisio Lina.25 - alterisio Pellegrino e mafalda, la nipote Lina. - Sebastianelli alessandro, la moglie e figli. - Di Lonardo Goffredo e Pingue Gaetana, i figli. - falato angelo e angiolina, la figlia renata.26 - Pengue Domenico e Ceniccola antonietta, i figli. - orso angelo, la moglie e figli.28 - Sanzari alfonsina (settimo), i figli.29 - foschini angelo, la moglie e figli.

19 - morone maddalena (trigesimo), i figli.20 - Parente Sebastiano, i figli. - falato Pasqualantonio, la moglie e figli.21 - Ceniccola rossella, la mamma michelina.22 - Sanzari Pasquale, la moglie. - mancinelli Umberto e Letizia, il figlio Eneo. - falato angelo e angiolina, la figlia renata.23 - Pengue Sebastiano (trigesimo), la moglie e figlio.24 - romano Carmela (anniversario), il marito e figli.26 - Perfetto michele e raffaella, i nipoti. - Plenzich Vincenzo e alfonsina Ceniccola e Bello Giuseppe, la figlia angelina.27 - mastantuono michele (anniversario), la moglie e figli.28 - abate alberto e filomena, la figlia Giovanna.29 - mancini Luigi, la zia Daniela. - Grillo alfredo, la moglie e figli. - Conte Elvio, la moglie e figli. - Casilli maria angiolina, il figlio antonio. - foschini marino e falato Concettina, da Garofano filomena.30 - Di Santo Ida (trigesimo), il marito e figli.31 - Paolella Concetta (trigesimo), la figlia franca. - Coletta alberino, la moglie e figli.