Bollettino Aprile-Maggio 2006

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re, attorniato dall’affetto della matrigna, che riamò, essendogli presto morta la madre, e delle sorelle Elisabetta e Caterina, essendogli pre-morto il fratello maggiore Antonio”2. Da ragazzo lo chiamavano “Pippo il Buono”. Intorno al 1532, ancora giovane, fu 2

Transcript of Bollettino Aprile-Maggio 2006

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Confratelli nel sacerdozio!Fedeli laici,San Filippo Neri1, fiorentino di

nascita, romano di adozione, è tra le figure più singolari della Chiesa.

E’ un vero riformatore che ha rinno-vato la Chiesa non con una eloquenza forbita e convincente ma con uno stile colloquiale, simpatico e affascinante.

E’ un santo non conformista che avvicinò al Vangelo i suoi contemporanei testimoniando la buona novella come fonte di gioia. Ricco di humour, dal tem-peramento estroso, schietto e amabile, seppe conquistare il cuore degli uomini di ogni stato e condizione sociale, dai popo-lani romani ai papi.

1. LA VITA.Il 26 maggio 1595, festa del

Corpus Domini, San Filippo Neri morì a Roma. Era nato a Firenze il 21 luglio 1515 e il giorno dopo era stato battezza-to nel famoso battistero di S. Giovanni. “Mite e vivace, gioioso e pensoso, devo-to ma non bigotto, ricco di spirito indi-vidualistico proprio del suo popolo, pronto al motto e bizzarro nell’estrosità dei gesti, come pur sempre sono stati i suoi conterranei, Filippo condusse la sua fanciullezza ed adolescenza nell’am-bito sicuro di una tranquilla vita familia-

taria dei primi discepoli di San Filippo, divenuti sacerdoti.

Nel 1575 il papa Gregorio XIII con-cesse a P. Filippo, per sé e per i suoi, la chiesetta di S. Maria in Vallicella dove si trasferirono l’anno dopo i sacerdoti. La chiesetta fu demolita e in poco tempo

risorse più grande e più bella della precedente.

Nel 1588 anche P. Filippo andò ad abitare alla Vallicella dove concludeva i suoi giorni, come abbiamo detto, il 26 mag-gio 1595.

2. L’ORATORIO.Le Regole (o come più pro-

priamente s i chiamano le Costituzioni) dell’Oratorio costi-tuiscono ancora una curiosità nell’ambito della Chiesa e per-tanto per la Curia romana non fu certamente facile classificare

in modo corretto l’Oratorio di Filippo Neri. Prima della pubblicazione del nuovo Codice di Diritto Canonico (1983) l’Oratorio era annoverato tra gli Istituti secolari. Attualmente è stata isti-tuita una nuova sezione, intitolata “Comunità di vita apostolica” in cui appare anche l’oratorio, figurando come la più antica di queste comunità.

Al tempo di S. Filippo esistevano i religiosi e i preti secolari o diocesani.

I religiosi era uomini o donne che decidevano di vivere insieme impegnan-dosi ad osservare i voti di povertà, casti-tà e obbedienza al proprio superiore. Non potevano possedere niente ma tutto ciò che guadagnavano veniva dato all’Ordine o alla Congregazione religiosa che a sua volta pensava alle necessità - vitto, alloggio, abbigliamento, etc. - di colui o colei che con la professione per-petua si consacrava al Signore. I religiosi - dice il Codice di Diritto Canonico (can. 207) - sono chiamati da Dio a pro-

re, attorniato dall’affetto della matrigna, che riamò, essendogli presto morta la madre, e delle sorelle Elisabetta e Caterina, essendogli pre-morto il fratello maggiore Antonio”2. Da ragazzo lo chiamavano “Pippo il Buono”.

Intorno al 1532, ancora giovane, fu

mandato presso lo zio Romolo che face-va il mercante in San Germano (oggi Cassino). Ma il commercio non lo entu-siasmava per cui ben presto lasciò San Germano e si mise in cammino verso Roma dove trovò alloggio presso un conterraneo, il fiorentino Galeotto Caccia, che gestiva la dogana pontificia e che gli dette, in compenso dell’educazio-ne dei due figli, l’alloggio e un misero vitto.

Con il 1551 la sua vita subì un fonda-mentale mutamento poiché, convinto dal suo confessore, il 29 maggio, fu ordinato sacerdote. Divenuto prete, la cerchia di amici gli si strinse più intima-mente attorno, sicché egli immaginò una forma stabile di incontro quotidiano in funzione formativa. Nasceva così quella che sarà l’opera più geniale: l’Oratorio s e c o l a r e e , succes s ivamente , l a Congregazione dell’Oratorio.

Nel 1564 iniziava presso San Giovanni dei Fiorentini la vita comuni-

2 S. Filippo Neri il Santo della Gioia

5 Un invito alla gioia

6 Una piacevole sorpresa

7 Programma festeggiamenti

8 Sotto la protezione dell’Assunta

10 Rappresentazione Teatrale

10 Devoti dell’Assunta in Australia

11 Appunti di cronaca

12 Hanno collaborato con noi...

13 In memoria di...

15 Sono tornati alla casa del Padre

in questo numero:

fessare i consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza in forme stabili di vita mediante i voti (il voto è un impe-gno spontaneo nei confronti di Dio a fare o non fare una determinata cosa) o altri vincoli sacri riconosciuti e sanciti canonicamente dalla Chiesa. Essi, con-sacrati totalmente a Dio, si dedicano con particolare titolo alla edificazione della Chiesa, alla salvezza del mondo e al servizio della Regno di Dio.

I preti secolari o diocesani erano quelli che attraverso l’or-dinazione presbiterale si dedica-vano al servizio di una diocesi e si impegnavano a vivere nella castità, povertà e obbedienza al proprio vescovo. Potevano pos-sedere e provvedere così al pro-prio sostentamento.

S. Filippo Neri escogitò una nuova forma di vita consacrata per coloro che intendevano far par te del la congregazione dell’Oratorio.

Caratteristica dell’Oratorio è l’auto-nomia delle singole case collegate alle altre dal vincolo della carità, formando con esse una specie di federazione inter-nazionale, sorta soltanto nel 1942, e denominata Istituto dell’Oratorio di S. Filippo Neri.

La Congregazione dell’Oratorio è, dunque, una comunità di sacerdoti seco-lari. Essa costituisce una società demo-cratica. Tutto ciò che riguarda la comu-nità deve essere discusso e deciso da tutti. Tutti i membri sono uguali; il pre-posito è primus inter pares. Secondo S. Filippo il legame tra i membri deve esse-re dato dal vincolo dell’amore reciproco.

“I membri della Congregazione – scrive il card. Cesare Baronio, primo discepolo di S. Filippo – dovrebbero essere tenuti uniti dall’affetto che nasce dal reciproco rapporto quotidiano. In questo modo ci si conosce meglio l’un con l’altro e si acquisisce maggior stima dell’altro”3.“Quel che S. Filippo lasciò alla Congregazione – aggiunge il Faber – non fu tanto una Regola, quanto inve-ce un determinato spirito. Per questo motivo un Oratorio che perde la sua fre-

donne nubili che volevano servire, tra le mura domestiche, il Signore e consacrar-si a Lui.

Il 30 giugno 1636 vede la luce la Congregazione dell’Oratorio di S. Filippo Neri, con approvazione del vescovo diocesano Mons. Sigismondo Gambacorta (1613-1636).

Oggi i rapporti tra la diocesi e la par-rocchia di Guardia Sanframondi, affida-

ta alla Congregazione dell’Orato-rio, sono regolati da una conven-zione sottoscritta dalle due parti recentemente, il 14 agosto 2005.

Colgo l’occasione per ringra-z iare ancora una vol ta la Congregazione dell’Oratorio per il bene che ha fatto e fa a Guardia curandone la parrocchia e per gli altri compiti che i PP. Filippini svolgono a servizio della diocesi.

3. IL SANTO DELLA GIOIA.

San Filippo Neri è stato defi-nito il Santo della gioia. Il classico

“servite Domino in laetitia” fu per lui la nota dominante della sua vita. La gioia sana è purificatrice, dunque costruttiva e a questa norma molti si ispirarono tro-vando in tale clima la forza di purifica-zione e di superamento di se.

Frutto della gioia era il suo spirito umoristico che si manifesta in tanti epi-sodi della sua vita.

A chi gli raccomandava di essere un po’ più serio rispondeva: “Non vorrai mica che dicano che Filippo è un santo”. Un giorno fra Felice da Cantalìce, il futuro Santo, vede Filippo in groppa a una mula: Filippo grida all’a-mico: “Come mi vedi a cavallo di una mula?” E fra Felice: “Mi par di vedere un asino a cavallo di un mulo”.

Ignazio di Loyola provò più volte ad attirare Filippo al suo Ordine religioso, la Compagnia di Gesù, ma invano per cui un giorno, scoraggiato, disse: “Filippo è sordo come una campana che chiama gli altri in chiesa, ma non si muove; manda gli altri in religione (cioè a farsi frate) e lui se ne rimane nel mondo”.

Filippo, inoltre, era un grande scopri-

schezza deve cessare di esistere, come se fosse soggetto alla comune legge natu-rale dell’evaporazione”4.

In conclusione l’oratoriano, in quan-to sacerdote, veste l’abito del clero dio-cesano, in genere conservando l’uso tra-dizionale del colletto bianco sul collo della tonaca. Vive osservando lo spirito dei voti pur senza averli. In modo parti-colare, per quanto riguarda le sue

sostanze, può liberamente possedere e disporre del suo, ma tutti debbono con-tribuire, con una retta mensile, al soste-gno delle necessità comuni della Congregazione. Ciò che lo distingue dagli altri preti secolari è la vita comune che gli facilita la pratica dello spirito dei voti e delle virtù cristiane.

La comunità è modellata sulla fami-glia in cui le relazioni sono strette, ma al tempo stesso pienamente libere, svol-gendosi su un equilibrio che si basa sull’unica condizione: i membri voglio-no perseverare fino alla morte in tale condizione giuridica e spirituale.

Alla morte di S. Filippo esistevano sette oratori: Roma (1575), San Severino (1586), Napoli (1586), Fermo (1586), Camerino (1591), Palermo (1593).

N e l 1628 n a s c e a G ua r d i a Sanframondi, ad opera di P. Marzio Piccirillo, prima l’Oratorio Secolare per gli uomini, come quello voluto a Roma da S. Filippo, divenuto nel frattempo patrono di Guardia nel 1626. Poco dopo nascono le Vergini Filippine per le

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S. FIlIPPo NeRI Il SANTo DellA GIoIA

1) Per un primo approccio alla figura di San Filippo Neri si possono consultare: P. BARGELLINI, Mille santi del giorno, Vallechi, Firenze 2000, pp. 293-294; C. CASBARRI, “Filippo Neri”, in Bibliotheca Sanctorum, vol. V, Città Nuova, Roma 1964, pp. 759-790; A. GALLONIO, La vita di “S. Filippo Neri”, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 1995; P. PRODI, “Filippo Neri”, in Il Grande libro dei Santi, vol. I, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1998, pp. 684-688; P. TÜRKS, Filippo Neri. Una gioia contagiosa, Città Nuova, Roma 1991.

2) C. CASBARRI, “Filippo Neri”, in Bibliotheca Sanctorum, vol. V, Città Nuova, Roma 1964, p. 760.3) PB 563.4) FABER, Spirit., 74.

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Confratelli nel sacerdozio!Fedeli laici,San Filippo Neri1, fiorentino di

nascita, romano di adozione, è tra le figure più singolari della Chiesa.

E’ un vero riformatore che ha rinno-vato la Chiesa non con una eloquenza forbita e convincente ma con uno stile colloquiale, simpatico e affascinante.

E’ un santo non conformista che avvicinò al Vangelo i suoi contemporanei testimoniando la buona novella come fonte di gioia. Ricco di humour, dal tem-peramento estroso, schietto e amabile, seppe conquistare il cuore degli uomini di ogni stato e condizione sociale, dai popo-lani romani ai papi.

1. LA VITA.Il 26 maggio 1595, festa del

Corpus Domini, San Filippo Neri morì a Roma. Era nato a Firenze il 21 luglio 1515 e il giorno dopo era stato battezza-to nel famoso battistero di S. Giovanni. “Mite e vivace, gioioso e pensoso, devo-to ma non bigotto, ricco di spirito indi-vidualistico proprio del suo popolo, pronto al motto e bizzarro nell’estrosità dei gesti, come pur sempre sono stati i suoi conterranei, Filippo condusse la sua fanciullezza ed adolescenza nell’am-bito sicuro di una tranquilla vita familia-

taria dei primi discepoli di San Filippo, divenuti sacerdoti.

Nel 1575 il papa Gregorio XIII con-cesse a P. Filippo, per sé e per i suoi, la chiesetta di S. Maria in Vallicella dove si trasferirono l’anno dopo i sacerdoti. La chiesetta fu demolita e in poco tempo

risorse più grande e più bella della precedente.

Nel 1588 anche P. Filippo andò ad abitare alla Vallicella dove concludeva i suoi giorni, come abbiamo detto, il 26 mag-gio 1595.

2. L’ORATORIO.Le Regole (o come più pro-

priamente s i chiamano le Costituzioni) dell’Oratorio costi-tuiscono ancora una curiosità nell’ambito della Chiesa e per-tanto per la Curia romana non fu certamente facile classificare

in modo corretto l’Oratorio di Filippo Neri. Prima della pubblicazione del nuovo Codice di Diritto Canonico (1983) l’Oratorio era annoverato tra gli Istituti secolari. Attualmente è stata isti-tuita una nuova sezione, intitolata “Comunità di vita apostolica” in cui appare anche l’oratorio, figurando come la più antica di queste comunità.

Al tempo di S. Filippo esistevano i religiosi e i preti secolari o diocesani.

I religiosi era uomini o donne che decidevano di vivere insieme impegnan-dosi ad osservare i voti di povertà, casti-tà e obbedienza al proprio superiore. Non potevano possedere niente ma tutto ciò che guadagnavano veniva dato all’Ordine o alla Congregazione religiosa che a sua volta pensava alle necessità - vitto, alloggio, abbigliamento, etc. - di colui o colei che con la professione per-petua si consacrava al Signore. I religiosi - dice il Codice di Diritto Canonico (can. 207) - sono chiamati da Dio a pro-

re, attorniato dall’affetto della matrigna, che riamò, essendogli presto morta la madre, e delle sorelle Elisabetta e Caterina, essendogli pre-morto il fratello maggiore Antonio”2. Da ragazzo lo chiamavano “Pippo il Buono”.

Intorno al 1532, ancora giovane, fu

mandato presso lo zio Romolo che face-va il mercante in San Germano (oggi Cassino). Ma il commercio non lo entu-siasmava per cui ben presto lasciò San Germano e si mise in cammino verso Roma dove trovò alloggio presso un conterraneo, il fiorentino Galeotto Caccia, che gestiva la dogana pontificia e che gli dette, in compenso dell’educazio-ne dei due figli, l’alloggio e un misero vitto.

Con il 1551 la sua vita subì un fonda-mentale mutamento poiché, convinto dal suo confessore, il 29 maggio, fu ordinato sacerdote. Divenuto prete, la cerchia di amici gli si strinse più intima-mente attorno, sicché egli immaginò una forma stabile di incontro quotidiano in funzione formativa. Nasceva così quella che sarà l’opera più geniale: l’Oratorio s e c o l a r e e , succes s ivamente , l a Congregazione dell’Oratorio.

Nel 1564 iniziava presso San Giovanni dei Fiorentini la vita comuni-

2 S. Filippo Neri il Santo della Gioia

5 Un invito alla gioia

6 Una piacevole sorpresa

7 Programma festeggiamenti

8 Sotto la protezione dell’Assunta

10 Rappresentazione Teatrale

10 Devoti dell’Assunta in Australia

11 Appunti di cronaca

12 Hanno collaborato con noi...

13 In memoria di...

15 Sono tornati alla casa del Padre

in questo numero:

fessare i consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza in forme stabili di vita mediante i voti (il voto è un impe-gno spontaneo nei confronti di Dio a fare o non fare una determinata cosa) o altri vincoli sacri riconosciuti e sanciti canonicamente dalla Chiesa. Essi, con-sacrati totalmente a Dio, si dedicano con particolare titolo alla edificazione della Chiesa, alla salvezza del mondo e al servizio della Regno di Dio.

I preti secolari o diocesani erano quelli che attraverso l’or-dinazione presbiterale si dedica-vano al servizio di una diocesi e si impegnavano a vivere nella castità, povertà e obbedienza al proprio vescovo. Potevano pos-sedere e provvedere così al pro-prio sostentamento.

S. Filippo Neri escogitò una nuova forma di vita consacrata per coloro che intendevano far par te del la congregazione dell’Oratorio.

Caratteristica dell’Oratorio è l’auto-nomia delle singole case collegate alle altre dal vincolo della carità, formando con esse una specie di federazione inter-nazionale, sorta soltanto nel 1942, e denominata Istituto dell’Oratorio di S. Filippo Neri.

La Congregazione dell’Oratorio è, dunque, una comunità di sacerdoti seco-lari. Essa costituisce una società demo-cratica. Tutto ciò che riguarda la comu-nità deve essere discusso e deciso da tutti. Tutti i membri sono uguali; il pre-posito è primus inter pares. Secondo S. Filippo il legame tra i membri deve esse-re dato dal vincolo dell’amore reciproco.

“I membri della Congregazione – scrive il card. Cesare Baronio, primo discepolo di S. Filippo – dovrebbero essere tenuti uniti dall’affetto che nasce dal reciproco rapporto quotidiano. In questo modo ci si conosce meglio l’un con l’altro e si acquisisce maggior stima dell’altro”3.“Quel che S. Filippo lasciò alla Congregazione – aggiunge il Faber – non fu tanto una Regola, quanto inve-ce un determinato spirito. Per questo motivo un Oratorio che perde la sua fre-

donne nubili che volevano servire, tra le mura domestiche, il Signore e consacrar-si a Lui.

Il 30 giugno 1636 vede la luce la Congregazione dell’Oratorio di S. Filippo Neri, con approvazione del vescovo diocesano Mons. Sigismondo Gambacorta (1613-1636).

Oggi i rapporti tra la diocesi e la par-rocchia di Guardia Sanframondi, affida-

ta alla Congregazione dell’Orato-rio, sono regolati da una conven-zione sottoscritta dalle due parti recentemente, il 14 agosto 2005.

Colgo l’occasione per ringra-z iare ancora una vol ta la Congregazione dell’Oratorio per il bene che ha fatto e fa a Guardia curandone la parrocchia e per gli altri compiti che i PP. Filippini svolgono a servizio della diocesi.

3. IL SANTO DELLA GIOIA.

San Filippo Neri è stato defi-nito il Santo della gioia. Il classico

“servite Domino in laetitia” fu per lui la nota dominante della sua vita. La gioia sana è purificatrice, dunque costruttiva e a questa norma molti si ispirarono tro-vando in tale clima la forza di purifica-zione e di superamento di se.

Frutto della gioia era il suo spirito umoristico che si manifesta in tanti epi-sodi della sua vita.

A chi gli raccomandava di essere un po’ più serio rispondeva: “Non vorrai mica che dicano che Filippo è un santo”. Un giorno fra Felice da Cantalìce, il futuro Santo, vede Filippo in groppa a una mula: Filippo grida all’a-mico: “Come mi vedi a cavallo di una mula?” E fra Felice: “Mi par di vedere un asino a cavallo di un mulo”.

Ignazio di Loyola provò più volte ad attirare Filippo al suo Ordine religioso, la Compagnia di Gesù, ma invano per cui un giorno, scoraggiato, disse: “Filippo è sordo come una campana che chiama gli altri in chiesa, ma non si muove; manda gli altri in religione (cioè a farsi frate) e lui se ne rimane nel mondo”.

Filippo, inoltre, era un grande scopri-

schezza deve cessare di esistere, come se fosse soggetto alla comune legge natu-rale dell’evaporazione”4.

In conclusione l’oratoriano, in quan-to sacerdote, veste l’abito del clero dio-cesano, in genere conservando l’uso tra-dizionale del colletto bianco sul collo della tonaca. Vive osservando lo spirito dei voti pur senza averli. In modo parti-colare, per quanto riguarda le sue

sostanze, può liberamente possedere e disporre del suo, ma tutti debbono con-tribuire, con una retta mensile, al soste-gno delle necessità comuni della Congregazione. Ciò che lo distingue dagli altri preti secolari è la vita comune che gli facilita la pratica dello spirito dei voti e delle virtù cristiane.

La comunità è modellata sulla fami-glia in cui le relazioni sono strette, ma al tempo stesso pienamente libere, svol-gendosi su un equilibrio che si basa sull’unica condizione: i membri voglio-no perseverare fino alla morte in tale condizione giuridica e spirituale.

Alla morte di S. Filippo esistevano sette oratori: Roma (1575), San Severino (1586), Napoli (1586), Fermo (1586), Camerino (1591), Palermo (1593).

N e l 1628 n a s c e a G ua r d i a Sanframondi, ad opera di P. Marzio Piccirillo, prima l’Oratorio Secolare per gli uomini, come quello voluto a Roma da S. Filippo, divenuto nel frattempo patrono di Guardia nel 1626. Poco dopo nascono le Vergini Filippine per le

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S. FIlIPPo NeRI Il SANTo DellA GIoIA

1) Per un primo approccio alla figura di San Filippo Neri si possono consultare: P. BARGELLINI, Mille santi del giorno, Vallechi, Firenze 2000, pp. 293-294; C. CASBARRI, “Filippo Neri”, in Bibliotheca Sanctorum, vol. V, Città Nuova, Roma 1964, pp. 759-790; A. GALLONIO, La vita di “S. Filippo Neri”, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 1995; P. PRODI, “Filippo Neri”, in Il Grande libro dei Santi, vol. I, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1998, pp. 684-688; P. TÜRKS, Filippo Neri. Una gioia contagiosa, Città Nuova, Roma 1991.

2) C. CASBARRI, “Filippo Neri”, in Bibliotheca Sanctorum, vol. V, Città Nuova, Roma 1964, p. 760.3) PB 563.4) FABER, Spirit., 74.

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tore di “talenti” e il suo zelo nell’attirare all’Oratorio nuove vocazioni non garba-va ad un altro santo, S. Carlo Borromeo, che lo definiva “ladro rapacissimo nel portar via i migliori”.

Un giorno si presentò a papa Gregorio XIII con la sottana sbotto-nata sul petto, scusandosi per non averne un’altra più comoda.

Anche quando andava a passeggio per Roma ne combinava di tutti i colo-ri. Una volta si fece tagliare la barba a metà e così conciato camminava serio e a testa alta. Altre volte portava al guinzaglio strani animali o fra le brac-cia mazzi di fiori vistosi e al collo una pelliccia di martora che gli avevano regalato per riscaldarsi. Al passo vanito-so alternava il passo di danza.

L’allegria o letizia serena costituì un elemento fondamentale del suo vivace carattere e anche i rapporti con il Signore erano improntati a questo clima familiare. Spesso pregava così: “Signore, tieni le mani sulla mia testa altrimenti Filippo, senza il tuo aiuto, ne fa una delle sue”. Se posso farvi una confiden-za personale anch’io prego spesso con le parole di S. Filippo, sostituendo, eviden-temente, il nome Filippo con Michele.

S. Filippo, con la sua vita e il suo comportamento gioioso, incarna ciò che dirà Paolo VI nell’esortazione apostoli-ca, Gaudete in Domino (1975), sulla gioia cristiana. Il Papa parte dalla situazione che abbiamo tutti sotto gli occhi: “La società tecnologica ha potuto moltiplica-re le occasioni di piacere, ma essa diffi-cilmente riesce a procurare la gioia. Perché la gioia viene d’altronde. E’ spiri-tuale. Il denaro, le comodità, l’igiene, la sicurezza materiale spesso non manca-no; e tuttavia la noia, la malinconia, la tristezza rimangono sfortunatamente la porzione di molti. Ciò giunge talvolta fino all’angoscia e alla disperazione, che l’apparente spensieratezza, la frenesia di felicità presente e i paradisi artificiali non riescono a far scomparire”5.

Spesso i cristiani sono definiti come persone troppo serie, con il muso lungo, che non sanno godere sanamente delle gioie della vita. Essi, invece, devono

sprigionare la gioia di vivere avendo incontrato il Signore Gesù.

Ma quali sono i motivi fondamentali della gioia che deve caratterizzare il

comportamento di ogni cristiano. “Essi – risponde Paolo VI – sono semplici: Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito: mediante il suo spirito la sua presenza non cessa di avvolgerci con la sua tenerezza e di penetrarci con la sua vita; e noi cammi-niamo verso la beata trasfigurazione della nostra esistenza nel solco della risurrezione di Gesù. Sì, sarebbe molto strano se questa buona novella, che suscita l’alleluia della Chiesa, non ci desse un aspetto di salvati”6.

E’ il Cristo crocifisso e glorificato che ci trascina insieme nel rinnovamen-to della sua risurrezione.

Se, come si esprime la colletta di oggi Dio dona alla Chiesa i santi come modelli di vita evangelica, dobbiamo seguire l’esempio di S. Filippo, il santo di quella gioia che è capace di riempire il cuore dell’uomo.

Il mio augurio, carissimi sacerdoti e fedeli laici, è che sull’esempio di S. Filippo Neri possiamo essere uomini e donne di gioia mettendo in pratica l’e-sortazione di San Paolo della seconda lettura odierna: “Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora ral-legratevi. La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni neces-sità esponete a Dio le vostre richieste,

con preghiere, suppliche e ringrazia-menti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù” (Fil 4,

4-7).

@ Michele, vescovo

sentazione d’alcuni momenti della vita di P. Marzio Piccirillo, fondatore della Congregazione di Guardia il 1636, tor-nato alla casa del Padre il 30 agosto 1656, ha visto impegnati, con la guida di

Filomena Prete, i giovani e ragazzi della nostra comunità. La locandina con i nomi di tutte le persone è pubblicata su una pagina di questo bollettino.

Alle ore 23.00 sono stati accessi i roghi, preparati, all’ultimo momento, da Falluto Sebastiano, il figlio Gaetano e Falato Antonio.

Il giorno 26, dopo le prime due Messe del mattino, alle ore 10.30 ha avuto inizio la concelebrazione eucari-stica presieduta da Monsignor Vescovo Michele De Rosa con la presenza dei Padri e del presbiterio diocesano. La corale “Cantate Domino in Laetitia” diretta dalla maestra Maria Grazia D’Angelo, che aveva già prestato servi-zio per i primi Vespri, ha animato la celebrazione. Al termine i bambini hanno ricevuto dei dolcetti, per ricorda-re la dolcezza di San Filippo, preparati da Garofano Antonella. Gli adulti inve-ce hanno brindato con spumante locale, offerto dalla cantina sociale “La Guardiense”, al suono di marce sinfoni-che. Il Vescovo e il presbiterio diocesa-no si sono ritrovati presso il ristorante “Il cervillo” per l’agape fraterna. Il vino è stato offerto dall’azienda “Corte nor-manna” dei fratelli Falluto.

Alle ore 19.00 l’immagine di San Filippo con la preziosissima reliquia usciva dalla chiesa per dare inizio alla processione. Il popolo seguiva il corteo

La festa di San Filippo è un invito alla gioia perché ci ricorda che Dio è la fonte della gioia.

Difficile imprigionare la gioia. Direi, impossibile. Il cristiano fa esperienza della gioia d’essere creato e vive la gioia d’essere amato e salvato. L’annuncio del Signore morto e risorto dà senso e allegria alla vita del cristiano. La via tracciata da San Filippo è la via della gioia. Per tutti . “State buoni, e, sotto voce, se potete” è la frase più cono-sciuta del nostro Santo Patrono Filippo Neri che è caratteristico della sua vita: l’allegria, la gioia, la capacità di sdram-matizzare.

Il sorriso di San Filippo si rivela subito, nei ritratti, arguto e dolce, carico di tenera e affettuosa umanità, ma anche di una dolce burloneria, quella della santità che mette le sue radici nell’Amore di Dio. Filippo Neri è testi-mone semplice e forte della gioia che scaturisce dall’essere figli di Dio: “Figliuoli, state allegri, state allegri. Voglio che non facciate peccati, ma che siate allegri”.

Gioia: è il linguaggio di chi vive in armonia; è la testimonianza di chi ha incontrato Cristo; è diffusiva perché la si comunica per contagio; nasce dal per-dono ricevuto e dalla familiarità con Dio; è figlia dell’ordine interiore; è una caratteristica dei santi. Maria è invocata Causa della nostra letizia.

Molti di noi anche quest’anno hanno seguito l’insegnamento di San Filippo: “Servite il Signore nella gioia”, impe-gnandosi alla buona riuscita della festa del Santo Patrono.

Il 25 maggio con il canto dei primi vespri, la santa Messa e l’omelia dell’a-matissimo, ormai della famiglia, P. Giancarlo Giannasso cappuccino, siamo entrati nel vivo della solennità. Alle ore 21.00 in Piazza San Filippo la rappre-

tra preghiere e canti, alternati da marce sinfoniche eseguite dalla Grande Orchestra di Fiati “G. Ligonzo” Città di Conversano in alta uniforme. La tradi-zionale batteria di rientro della proces-

sione intorno alle ore 21.00, l’ingresso in chiesa dell’im-magine di San Filippo, la benedizione, il bacio della reliquia, il concerto bandisti-co, i fuochi pirotecnici del cav. Leopoldo De Luca di Beltiglio hanno infiammato i cuori dei presenti.

U n g r a z i e a S u a Eccellenza Mons. Vescovo e ai sacerdoti presenti che hanno accettato l’invito dei Padri e un grazie all’Amministrazione comunale, ai carabinieri e alla polizia municipale per l’impegno profuso.

Un grazie particolare da tutti noi dobbiamo esprimerlo al Comitato Festa di San Filippo Neri, presieduto dal sot-toscritto e formato da Orso Giovanni, Falato Umberto, Di Lonardo Paolo, Del Vecchio Russo Massimo, Garofano Massimiliano, Cangiani Gianluca, De Nicola Luigi. Ancora grazie a tutti quelli che, spontaneamente, hanno contributo, in modo diverso o con offerte volonta-rie, alla buona riuscita dei festeggiamen-ti in onore del Santo Patrono.

Pace e gioia.

P. Filippo Di Lonardo d.O.

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UN INvITo AllA GIoIA

6) Ivi, n. 1309.

5) PAOLO VI, “Gaudete in Domino”, in Enchiridion Vaticanum, vol. V, Edizioni Dehoniane, Bologna 1980, p. 767, n. 1250.

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tore di “talenti” e il suo zelo nell’attirare all’Oratorio nuove vocazioni non garba-va ad un altro santo, S. Carlo Borromeo, che lo definiva “ladro rapacissimo nel portar via i migliori”.

Un giorno si presentò a papa Gregorio XIII con la sottana sbotto-nata sul petto, scusandosi per non averne un’altra più comoda.

Anche quando andava a passeggio per Roma ne combinava di tutti i colo-ri. Una volta si fece tagliare la barba a metà e così conciato camminava serio e a testa alta. Altre volte portava al guinzaglio strani animali o fra le brac-cia mazzi di fiori vistosi e al collo una pelliccia di martora che gli avevano regalato per riscaldarsi. Al passo vanito-so alternava il passo di danza.

L’allegria o letizia serena costituì un elemento fondamentale del suo vivace carattere e anche i rapporti con il Signore erano improntati a questo clima familiare. Spesso pregava così: “Signore, tieni le mani sulla mia testa altrimenti Filippo, senza il tuo aiuto, ne fa una delle sue”. Se posso farvi una confiden-za personale anch’io prego spesso con le parole di S. Filippo, sostituendo, eviden-temente, il nome Filippo con Michele.

S. Filippo, con la sua vita e il suo comportamento gioioso, incarna ciò che dirà Paolo VI nell’esortazione apostoli-ca, Gaudete in Domino (1975), sulla gioia cristiana. Il Papa parte dalla situazione che abbiamo tutti sotto gli occhi: “La società tecnologica ha potuto moltiplica-re le occasioni di piacere, ma essa diffi-cilmente riesce a procurare la gioia. Perché la gioia viene d’altronde. E’ spiri-tuale. Il denaro, le comodità, l’igiene, la sicurezza materiale spesso non manca-no; e tuttavia la noia, la malinconia, la tristezza rimangono sfortunatamente la porzione di molti. Ciò giunge talvolta fino all’angoscia e alla disperazione, che l’apparente spensieratezza, la frenesia di felicità presente e i paradisi artificiali non riescono a far scomparire”5.

Spesso i cristiani sono definiti come persone troppo serie, con il muso lungo, che non sanno godere sanamente delle gioie della vita. Essi, invece, devono

sprigionare la gioia di vivere avendo incontrato il Signore Gesù.

Ma quali sono i motivi fondamentali della gioia che deve caratterizzare il

comportamento di ogni cristiano. “Essi – risponde Paolo VI – sono semplici: Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito: mediante il suo spirito la sua presenza non cessa di avvolgerci con la sua tenerezza e di penetrarci con la sua vita; e noi cammi-niamo verso la beata trasfigurazione della nostra esistenza nel solco della risurrezione di Gesù. Sì, sarebbe molto strano se questa buona novella, che suscita l’alleluia della Chiesa, non ci desse un aspetto di salvati”6.

E’ il Cristo crocifisso e glorificato che ci trascina insieme nel rinnovamen-to della sua risurrezione.

Se, come si esprime la colletta di oggi Dio dona alla Chiesa i santi come modelli di vita evangelica, dobbiamo seguire l’esempio di S. Filippo, il santo di quella gioia che è capace di riempire il cuore dell’uomo.

Il mio augurio, carissimi sacerdoti e fedeli laici, è che sull’esempio di S. Filippo Neri possiamo essere uomini e donne di gioia mettendo in pratica l’e-sortazione di San Paolo della seconda lettura odierna: “Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora ral-legratevi. La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni neces-sità esponete a Dio le vostre richieste,

con preghiere, suppliche e ringrazia-menti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù” (Fil 4,

4-7).

@ Michele, vescovo

sentazione d’alcuni momenti della vita di P. Marzio Piccirillo, fondatore della Congregazione di Guardia il 1636, tor-nato alla casa del Padre il 30 agosto 1656, ha visto impegnati, con la guida di

Filomena Prete, i giovani e ragazzi della nostra comunità. La locandina con i nomi di tutte le persone è pubblicata su una pagina di questo bollettino.

Alle ore 23.00 sono stati accessi i roghi, preparati, all’ultimo momento, da Falluto Sebastiano, il figlio Gaetano e Falato Antonio.

Il giorno 26, dopo le prime due Messe del mattino, alle ore 10.30 ha avuto inizio la concelebrazione eucari-stica presieduta da Monsignor Vescovo Michele De Rosa con la presenza dei Padri e del presbiterio diocesano. La corale “Cantate Domino in Laetitia” diretta dalla maestra Maria Grazia D’Angelo, che aveva già prestato servi-zio per i primi Vespri, ha animato la celebrazione. Al termine i bambini hanno ricevuto dei dolcetti, per ricorda-re la dolcezza di San Filippo, preparati da Garofano Antonella. Gli adulti inve-ce hanno brindato con spumante locale, offerto dalla cantina sociale “La Guardiense”, al suono di marce sinfoni-che. Il Vescovo e il presbiterio diocesa-no si sono ritrovati presso il ristorante “Il cervillo” per l’agape fraterna. Il vino è stato offerto dall’azienda “Corte nor-manna” dei fratelli Falluto.

Alle ore 19.00 l’immagine di San Filippo con la preziosissima reliquia usciva dalla chiesa per dare inizio alla processione. Il popolo seguiva il corteo

La festa di San Filippo è un invito alla gioia perché ci ricorda che Dio è la fonte della gioia.

Difficile imprigionare la gioia. Direi, impossibile. Il cristiano fa esperienza della gioia d’essere creato e vive la gioia d’essere amato e salvato. L’annuncio del Signore morto e risorto dà senso e allegria alla vita del cristiano. La via tracciata da San Filippo è la via della gioia. Per tutti . “State buoni, e, sotto voce, se potete” è la frase più cono-sciuta del nostro Santo Patrono Filippo Neri che è caratteristico della sua vita: l’allegria, la gioia, la capacità di sdram-matizzare.

Il sorriso di San Filippo si rivela subito, nei ritratti, arguto e dolce, carico di tenera e affettuosa umanità, ma anche di una dolce burloneria, quella della santità che mette le sue radici nell’Amore di Dio. Filippo Neri è testi-mone semplice e forte della gioia che scaturisce dall’essere figli di Dio: “Figliuoli, state allegri, state allegri. Voglio che non facciate peccati, ma che siate allegri”.

Gioia: è il linguaggio di chi vive in armonia; è la testimonianza di chi ha incontrato Cristo; è diffusiva perché la si comunica per contagio; nasce dal per-dono ricevuto e dalla familiarità con Dio; è figlia dell’ordine interiore; è una caratteristica dei santi. Maria è invocata Causa della nostra letizia.

Molti di noi anche quest’anno hanno seguito l’insegnamento di San Filippo: “Servite il Signore nella gioia”, impe-gnandosi alla buona riuscita della festa del Santo Patrono.

Il 25 maggio con il canto dei primi vespri, la santa Messa e l’omelia dell’a-matissimo, ormai della famiglia, P. Giancarlo Giannasso cappuccino, siamo entrati nel vivo della solennità. Alle ore 21.00 in Piazza San Filippo la rappre-

tra preghiere e canti, alternati da marce sinfoniche eseguite dalla Grande Orchestra di Fiati “G. Ligonzo” Città di Conversano in alta uniforme. La tradi-zionale batteria di rientro della proces-

sione intorno alle ore 21.00, l’ingresso in chiesa dell’im-magine di San Filippo, la benedizione, il bacio della reliquia, il concerto bandisti-co, i fuochi pirotecnici del cav. Leopoldo De Luca di Beltiglio hanno infiammato i cuori dei presenti.

U n g r a z i e a S u a Eccellenza Mons. Vescovo e ai sacerdoti presenti che hanno accettato l’invito dei Padri e un grazie all’Amministrazione comunale, ai carabinieri e alla polizia municipale per l’impegno profuso.

Un grazie particolare da tutti noi dobbiamo esprimerlo al Comitato Festa di San Filippo Neri, presieduto dal sot-toscritto e formato da Orso Giovanni, Falato Umberto, Di Lonardo Paolo, Del Vecchio Russo Massimo, Garofano Massimiliano, Cangiani Gianluca, De Nicola Luigi. Ancora grazie a tutti quelli che, spontaneamente, hanno contributo, in modo diverso o con offerte volonta-rie, alla buona riuscita dei festeggiamen-ti in onore del Santo Patrono.

Pace e gioia.

P. Filippo Di Lonardo d.O.

5

UN INvITo AllA GIoIA

6) Ivi, n. 1309.

5) PAOLO VI, “Gaudete in Domino”, in Enchiridion Vaticanum, vol. V, Edizioni Dehoniane, Bologna 1980, p. 767, n. 1250.

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Solenni FeSteggiamenti in onore di

San Filippo neri patrono di guardia SanFramondi dal 162625-26-27 MAGGIO 2006

PROGRAMMA RELIGIOSO16 MaggioOre 17,30 Inizio della novena: Santo Rosario, Santa Messa con riflessioni sulla vita del Santo.

25 MaggioOre 18,00 Primi Vespri Solenni e Santa Messa.

26 MaggioOre 7,00 – 8,00: Sante MesseOre 10,30 Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal nostro vescovo Mons Michele De Rosa.Ore 18,00 Santa Messa e processione con l’immagine del Santo.

PROGRAMMA CIVILE

25 MaggioPiazza San FilippoOre 21,00 “P. Marzio Piccirillo: un illustre figlio di Guardia”rappresentazione teatrale dei ragazzi e dei giovani della parrocchiaOre 23,00 Accensione dei roghi di san Filippo

26 MaggioPiazza san FilippoOre 12,00 Al termine della Santa Messa i bambini riceveranno dei dolcetti e brindisi auguraleal suono di marce sinfoniche.Ore 21,00 Tradizionale Batteria di rientro.Ore 21,30 Gran Concerto Bandistico G. Ligonzo “Città di Conversano” direttore Angelo Schirinzi .Ore 24,00 Fuochi pirotecnici

28 MaggioCortile Oratorio Padri FilippiniOre 20,30 Proiezione del film “San Giovanni Bosco”.

IL COMITATO

La festa di San Filippo Neri quest’anno é contrassegnata dal ricordo di due date storiche che hanno avuto una rilevante incidenza nella coscienza cristiana della comunità cittadina di Guardia Sanframondi.Il 16 maggio 1656 la Parrocchia veniva affidata in perpetuo ai Padri Filippini.Il 30 agosto 1656 il Padre Marzio Piccirillo terminava i suoi giorni terreni, donando eroicamente la vita ai suoi concittadini colpiti dalla peste.Con la fondazione in Guardia Sanframondi della Congregazione dell’Oratorio, Padre Marzio Piccirillo ci donò e ci trasmise la “spirituali-tà” del nostro Patrono San Filippo Neri.Nella riccorenza dei 350 anni dei due citati eventi, é dovere di gratitudine ringraziare il Signore e la Vergine Maria per la particolare atten-zione con cui ci hanno privilegiati, impegnadoci in quella tradizione cristiana che qualificò l’intera esistenza del nostro Patrono.

spettatori vicini ai protagonisti della vicenda ed alla loro età lontana e problematica. Ciò è avvenuto, forse, anche per la pre-senza, nel testo da recitare, di alcune parti scritte nell’incisivo dialetto locale che ha reso più vivace il linguaggio in cui si sono espressi gli attori. Tutti quelli che hanno avuto una parte da recitare, anche minima, di poche battute, dagli attori più grandi, per età, ai bambini, l’hanno fatto con spontaneità e trasporto, offrendo ai presenti la possibilità di riflettere sui numerosi epi-sodi e sui fervidi sentimenti che hanno caratterizzato la vita e l’operato del Padre Marzio e regalando anche, per le persecu-zioni subite dal Sacerdote e per la sua miserevole cristiana fine, qualche intima emozione, paragonabile a quella che si vive quando si leggono le pagine indimenticabili che il Manzoni dedica, nel suo romanzo, alla luminosa figura di Padre Cristoforo quando ormai, nell’ultimo scorcio della sua caritate-vole ed operosa vita, vota la sua anima ardente a Dio ed al suo prossimo nel Lazzaretto.

Un plauso, perciò, va sinceramente a tutti gli attori, già esperti o ancora in erba, che hanno lasciato il segno del loro impegno attivo nel sociale, non disgiunto da sano divertimento, con la loro recitazione. Un plauso va anche a quanti hanno con-tribuito, con il loro lavoro in ombra, alla realizzazione della rap-presentazione. Un plauso ed un ringraziamento vanno soprat-tutto all’autore del dramma, il parroco Don Filippo che conti-nua, con le sue proposte che mirano a scrutare attentamente in taluni significativi frammenti d’epoca, a far sentire più vicine alle giovani generazioni, ma anche a quelle più avanti con gli anni e perciò portate più facilmente a dimenticare, anche se maggiormente detentrici di memoria storica, le vicende religio-se, che sono poi anche quelle sociali ed economiche, del popolo di Guardia. L’impegno di tutti però – ma questa è solo una mia nota a margine – meriterebbe senz’altro una presenza più con-sistente di spettatori, oltre che un coinvolgimento maggiore delle forze attive del paese ad operare insieme. È una speranza, anche perché un po’ tutti crediamo che “spes ultima dea”.

A conclusione, siccome si dice comunemente che “non c’è due senza tre”, credo che sia lecito, a questo punto, aspettarsi un’altra sorpresa dal Reverendo Don Filippo. Almeno ce l’augu-riamo.

Enrico Garofano

Quest’anno per la festa di San Filippo Neri è giunta, dopo quella dello scorso anno, un’altra sorpresa che il Parroco Don Filippo Di Lonardo ha voluto riservare ai suoi concittadini: la rappresentazione che ha fatto mettere in scena la sera della vigi-lia del Santo Patrono di Guardia e di cui è esclusivo ideatore ed autore. In questa circostanza il Reverendo Padre Don Filippo non ha voluto parlare, come la prima volta, in termini diretti ed espliciti, della vita del Santo e dei suoi insegnamenti. Nella gar-bata rappresentazione di quest’anno, improntata ad una pratica semplicità ed all’immediatezza del messaggio, egli ha inteso mettere in risalto la figura e la vita operosa di un figlio illustre della nostra terra: Padre Marzio Piccirillo.

È inutile sottolineare come il personaggio, per i guardiesi, richiami alla mente un periodo storico più o meno lontano, il XVII secolo, ed i tempi particolari e difficili vissuti dal perso-naggio rievocato in scena e dai suoi concittadini. Quello che preme evidenziare è il tentativo insistente del Parroco, finora abbastanza riuscito, di avvicinare gli abitanti di Guardia Sanframondi alla loro storia, alle vicende dei loro antenati, alle tradizioni religiose ed agli eventi di fede, attraverso la riscoperta dei personaggi che hanno reso un incommensurabile servizio sociale, per la loro levatura morale ed umana, alla comunità intera. È, questo, proprio il caso di Padre Marzio Piccirillo, che tra tante difficoltà, tra tanta ostilità e tanto egoismo, è riuscito con la sua fede, con la sua tenacia, col suo proporsi continuo per aiutare i poveri, i deboli ed i sofferenti, a far crescere, in numero ed in operoso altruismo, i componenti della Comunità dei Padri Filippini e, di concerto, a far crescere nella fede e nei più sani principi di vita e di sentimenti i suoi concittadini.

Tornando alla rappresentazione offerta ai presenti e propo-sta in due atti, che Don Filippo ha scritti a celebrare la memoria di Padre Marzio Piccirillo, di cui ricorre il 350° della morte, si tratta di un lavoro ben organizzato ed essenziale, ma completo, che illustra l’opera del fervido, instancabile ed energico seguace della dottrina di San Filippo Neri. E di ciò si deve dare atto sia all’autore del dramma, sia agli interpreti che, in una cornice di pubblico non molto numeroso (chissà poi perché!) ma attento ed interessato, hanno dato il meglio con una recitazione sentita, in qualche punto veramente appassionata, facendo sentire gli

UNA PIAcevole SoRPReSA

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Solenni FeSteggiamenti in onore di

San Filippo neri patrono di guardia SanFramondi dal 162625-26-27 MAGGIO 2006

PROGRAMMA RELIGIOSO16 MaggioOre 17,30 Inizio della novena: Santo Rosario, Santa Messa con riflessioni sulla vita del Santo.

25 MaggioOre 18,00 Primi Vespri Solenni e Santa Messa.

26 MaggioOre 7,00 – 8,00: Sante MesseOre 10,30 Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal nostro vescovo Mons Michele De Rosa.Ore 18,00 Santa Messa e processione con l’immagine del Santo.

PROGRAMMA CIVILE

25 MaggioPiazza San FilippoOre 21,00 “P. Marzio Piccirillo: un illustre figlio di Guardia”rappresentazione teatrale dei ragazzi e dei giovani della parrocchiaOre 23,00 Accensione dei roghi di san Filippo

26 MaggioPiazza san FilippoOre 12,00 Al termine della Santa Messa i bambini riceveranno dei dolcetti e brindisi auguraleal suono di marce sinfoniche.Ore 21,00 Tradizionale Batteria di rientro.Ore 21,30 Gran Concerto Bandistico G. Ligonzo “Città di Conversano” direttore Angelo Schirinzi .Ore 24,00 Fuochi pirotecnici

28 MaggioCortile Oratorio Padri FilippiniOre 20,30 Proiezione del film “San Giovanni Bosco”.

IL COMITATO

La festa di San Filippo Neri quest’anno é contrassegnata dal ricordo di due date storiche che hanno avuto una rilevante incidenza nella coscienza cristiana della comunità cittadina di Guardia Sanframondi.Il 16 maggio 1656 la Parrocchia veniva affidata in perpetuo ai Padri Filippini.Il 30 agosto 1656 il Padre Marzio Piccirillo terminava i suoi giorni terreni, donando eroicamente la vita ai suoi concittadini colpiti dalla peste.Con la fondazione in Guardia Sanframondi della Congregazione dell’Oratorio, Padre Marzio Piccirillo ci donò e ci trasmise la “spirituali-tà” del nostro Patrono San Filippo Neri.Nella riccorenza dei 350 anni dei due citati eventi, é dovere di gratitudine ringraziare il Signore e la Vergine Maria per la particolare atten-zione con cui ci hanno privilegiati, impegnadoci in quella tradizione cristiana che qualificò l’intera esistenza del nostro Patrono.

spettatori vicini ai protagonisti della vicenda ed alla loro età lontana e problematica. Ciò è avvenuto, forse, anche per la pre-senza, nel testo da recitare, di alcune parti scritte nell’incisivo dialetto locale che ha reso più vivace il linguaggio in cui si sono espressi gli attori. Tutti quelli che hanno avuto una parte da recitare, anche minima, di poche battute, dagli attori più grandi, per età, ai bambini, l’hanno fatto con spontaneità e trasporto, offrendo ai presenti la possibilità di riflettere sui numerosi epi-sodi e sui fervidi sentimenti che hanno caratterizzato la vita e l’operato del Padre Marzio e regalando anche, per le persecu-zioni subite dal Sacerdote e per la sua miserevole cristiana fine, qualche intima emozione, paragonabile a quella che si vive quando si leggono le pagine indimenticabili che il Manzoni dedica, nel suo romanzo, alla luminosa figura di Padre Cristoforo quando ormai, nell’ultimo scorcio della sua caritate-vole ed operosa vita, vota la sua anima ardente a Dio ed al suo prossimo nel Lazzaretto.

Un plauso, perciò, va sinceramente a tutti gli attori, già esperti o ancora in erba, che hanno lasciato il segno del loro impegno attivo nel sociale, non disgiunto da sano divertimento, con la loro recitazione. Un plauso va anche a quanti hanno con-tribuito, con il loro lavoro in ombra, alla realizzazione della rap-presentazione. Un plauso ed un ringraziamento vanno soprat-tutto all’autore del dramma, il parroco Don Filippo che conti-nua, con le sue proposte che mirano a scrutare attentamente in taluni significativi frammenti d’epoca, a far sentire più vicine alle giovani generazioni, ma anche a quelle più avanti con gli anni e perciò portate più facilmente a dimenticare, anche se maggiormente detentrici di memoria storica, le vicende religio-se, che sono poi anche quelle sociali ed economiche, del popolo di Guardia. L’impegno di tutti però – ma questa è solo una mia nota a margine – meriterebbe senz’altro una presenza più con-sistente di spettatori, oltre che un coinvolgimento maggiore delle forze attive del paese ad operare insieme. È una speranza, anche perché un po’ tutti crediamo che “spes ultima dea”.

A conclusione, siccome si dice comunemente che “non c’è due senza tre”, credo che sia lecito, a questo punto, aspettarsi un’altra sorpresa dal Reverendo Don Filippo. Almeno ce l’augu-riamo.

Enrico Garofano

Quest’anno per la festa di San Filippo Neri è giunta, dopo quella dello scorso anno, un’altra sorpresa che il Parroco Don Filippo Di Lonardo ha voluto riservare ai suoi concittadini: la rappresentazione che ha fatto mettere in scena la sera della vigi-lia del Santo Patrono di Guardia e di cui è esclusivo ideatore ed autore. In questa circostanza il Reverendo Padre Don Filippo non ha voluto parlare, come la prima volta, in termini diretti ed espliciti, della vita del Santo e dei suoi insegnamenti. Nella gar-bata rappresentazione di quest’anno, improntata ad una pratica semplicità ed all’immediatezza del messaggio, egli ha inteso mettere in risalto la figura e la vita operosa di un figlio illustre della nostra terra: Padre Marzio Piccirillo.

È inutile sottolineare come il personaggio, per i guardiesi, richiami alla mente un periodo storico più o meno lontano, il XVII secolo, ed i tempi particolari e difficili vissuti dal perso-naggio rievocato in scena e dai suoi concittadini. Quello che preme evidenziare è il tentativo insistente del Parroco, finora abbastanza riuscito, di avvicinare gli abitanti di Guardia Sanframondi alla loro storia, alle vicende dei loro antenati, alle tradizioni religiose ed agli eventi di fede, attraverso la riscoperta dei personaggi che hanno reso un incommensurabile servizio sociale, per la loro levatura morale ed umana, alla comunità intera. È, questo, proprio il caso di Padre Marzio Piccirillo, che tra tante difficoltà, tra tanta ostilità e tanto egoismo, è riuscito con la sua fede, con la sua tenacia, col suo proporsi continuo per aiutare i poveri, i deboli ed i sofferenti, a far crescere, in numero ed in operoso altruismo, i componenti della Comunità dei Padri Filippini e, di concerto, a far crescere nella fede e nei più sani principi di vita e di sentimenti i suoi concittadini.

Tornando alla rappresentazione offerta ai presenti e propo-sta in due atti, che Don Filippo ha scritti a celebrare la memoria di Padre Marzio Piccirillo, di cui ricorre il 350° della morte, si tratta di un lavoro ben organizzato ed essenziale, ma completo, che illustra l’opera del fervido, instancabile ed energico seguace della dottrina di San Filippo Neri. E di ciò si deve dare atto sia all’autore del dramma, sia agli interpreti che, in una cornice di pubblico non molto numeroso (chissà poi perché!) ma attento ed interessato, hanno dato il meglio con una recitazione sentita, in qualche punto veramente appassionata, facendo sentire gli

UNA PIAcevole SoRPReSA

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esprimono gratitudine all’Assunta

Aprile 200617 - Colangelo Maria.21 - Foschini Giovanni.

MAggio 20063 - Una devota.4 - Garofano Maria Alfonsina.6 - Un devoto - Il Rione Piazza.7 - Gambuti Teresa.10 - Garofano Maria.13 - Morone Vinicio.19 - Caiola – Di Lonardo.21 - Un devoto.25 - Falluto Antonella e Gambuti Vincenzo.28 - Pengue Umberto e Pengue Lucia Gina per il 50° di matrimonio.

SANTUARIo Dell’ASSUNTA82034 Guardia Sanframondi

Direttore e Redattore: P. Filippo Di lonardo

Responsabile: P. Giuseppe lando

Dir. Red. Amm.:congregazione dell’oratorio PP. Filippini

82034 Guardia Sanframondi (BN)Tel. e Fax 0824.864013

www: santuarioassunta.ite-mail: [email protected]

Aut. Tribunale BN Dec. 3/4/1956n. 25/56 del Registro Stampe

c.c.P. 11000825

IBAN: IT63Q0101075360041200000632BIc: IBSPITNA

Sped. in abb. post., art. 2,comma 20/c legge 662/96

Regione campania -BN

con approvazione ecclesiastica

Stampato nel mese di GIUGNo 2006 da:TipolitoGrafica NUovA ImPRoNTA

cusano mutri (Bn) - Tel.-fax 0824/[email protected]

Foto di copertina: Giuseppe caporaso

sotto la protezionedell’Assunta

8

sotto la protezionedell’Assunta

Tilde, Enzo ed Elena Caiola da Tortona (AL)

I genitori invocanosui loro figli la protezione della Vergine

Assunta.

Eleanna CeniccolaNeo Avvocato

I genitori Mariano e Maria Basile la pongono sotto

la protezione della Vergine Assunta.

Pasqualina, Bruno, Fabio, Pasqualina,Alessandra, Noemi, Marco

I nonni paterni Bruno e Pasqualinali affidano alla materna protezione dell’Assunta.

I coniugi Salvatore Sanzari e eugenia Abate

ringraziano l’Assunta per il 50° di Matrimonio cele-brato

lo scorso febbraio nella chiesa della Madonna di Pompei

a Montreal (Canada).

Fabio e Giulia CaporasoIn occasione del Battesimo di Fabio, i genitori li affidano alla materna protezione dell’As-

sunta

Maria Falaton. 21-8-2005

I genitori Filippo e Angela Garofano la affidano

alla materna protezione dell’Assun-ta.

Filippo Iuliani e Lucia Pingue

50° anniversario di Matrimonio20-2-2006

Ringraziano la Vergine Assunta e invocano sulla loro famiglia

la sua materna protezione.

Ernesto SalvatorePrima Comunione 30-4-2006

Castelvetro di Modena“La prima Comunione che hai ricevuto sia l’inizio di un’amicizia per tutta la vita con Gesù. Inizio di un cammino insieme, perché andando con Gesù andia-mo bene e la vita diventa buona. Papà dall’immenso in cui ora si trova, mamma e Silvia ti augurano questo cammino sereno e felice, affidandoti alla Vergine Assunta”.

Angelica Plenzichn. 13-2-2006

I genitori la affidanoalla materna protezione dell’Assunta.

Luigi e Federica Lombardi

da Montorfano (CO)Grati all’Assunta invocano

la sua protezione.

Brianna e Emma LeonardisI nonni materni affidano

le loro nipoti alla Vergine Assunta percè le benedica e le protegga.

Giulia Petrillo31-5-2006

In occasione del suo primocompleanno i genitori la affidano alla protezio-

ne della Assunta.

DALLA CONGREGAzIONE DELL’ORATORIO DI VIENNAPartecipiamo alla gioia dei Padri dell’Oratorio di Vienna che, grati al Signore, hanno annunciato l’Ordinazione Presbiterale

del P. Paul Bernhard Wodrazka C.O. L’ordinazione è avvenuta il 12 maggio, nella chiesa dell’Oratorio per la preghiera e l’impo-sizione delle mani di Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Edmond Farhat, Nunzio Apostolico in Austria. Da queste pagine facciamo giungere ai Padri della Congregazione Viennese le nostre felicitazioni e al neo-presbitero gli auguri più fraterni di un apostolato secondo il Cuore di Cristo nello spirito di San Filippo Neri.

DALLA CONGREGAzIONE DELL’ORATORIO DI ROMAI Padri della Congregazione dell’Oratorio di Roma hanno annunciato con gioia l’Ordinazione presbiterale di Jason Touchie,

C.O., conferita nella Chiesa S. Maria in Vallicella da Sua Eminenza il Card. Attilio Nicora il 29 aprile 2006. Il P. Jason Touchie ha celebrato la Prima Messa sempre in “Chiesa Nuova” il 30 aprile 2006. Al neo-presbitero gli auguri più fraterni di un apostola-to secondo il Cuore di Cristo nello spirito di San Filippo Neri.

DALLA CONGREGAzIONE DELL’ORATORIO DI BROOkLyN, Ny (USA)Con somma gratitudine a Dio la Congregazione dell’Oratorio di Brooklyn, ha annunciato l’ordinazione al Diaconato di

Anthony Domenic michael Andreassi per l’invocazione dello Spirito e l’imposizione della mani di Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Timothy M. Dolan, Arcivescovo di Milwaukee, il giorno 26 maggio, festa di San Filippo Neri, nella Chiesa dell’Oratorio. Al neo diacono giungano le nostre felicitazioni e il nostro augurio per un apostolato secondo lo spirito filippino.

DALLA NOSTRA DIOCESIApprendiamo con gioia l’ordinazione al Diaconato Permanente di Benito

viscosi, della Parrocchia di S. Giuliana in Frasso Telesino. L’ordinazione è avvenuta sabato 3 giugno 2006 nella suddetta Parrocchia, per l’imposizione delle mani e la preghiera di consacrazione di S. E. Mons. Michele De Rosa, vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti. Da queste pagine facciamo giungere al neo dia-cono le nostre felicitazioni e i nostri migliori auguri.

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esprimono gratitudine all’Assunta

Aprile 200617 - Colangelo Maria.21 - Foschini Giovanni.

MAggio 20063 - Una devota.4 - Garofano Maria Alfonsina.6 - Un devoto - Il Rione Piazza.7 - Gambuti Teresa.10 - Garofano Maria.13 - Morone Vinicio.19 - Caiola – Di Lonardo.21 - Un devoto.25 - Falluto Antonella e Gambuti Vincenzo.28 - Pengue Umberto e Pengue Lucia Gina per il 50° di matrimonio.

SANTUARIo Dell’ASSUNTA82034 Guardia Sanframondi

Direttore e Redattore: P. Filippo Di lonardo

Responsabile: P. Giuseppe lando

Dir. Red. Amm.:congregazione dell’oratorio PP. Filippini

82034 Guardia Sanframondi (BN)Tel. e Fax 0824.864013

www: santuarioassunta.ite-mail: [email protected]

Aut. Tribunale BN Dec. 3/4/1956n. 25/56 del Registro Stampe

c.c.P. 11000825

IBAN: IT63Q0101075360041200000632BIc: IBSPITNA

Sped. in abb. post., art. 2,comma 20/c legge 662/96

Regione campania -BN

con approvazione ecclesiastica

Stampato nel mese di GIUGNo 2006 da:TipolitoGrafica NUovA ImPRoNTA

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Foto di copertina: Giuseppe caporaso

sotto la protezionedell’Assunta

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sotto la protezionedell’Assunta

Tilde, Enzo ed Elena Caiola da Tortona (AL)

I genitori invocanosui loro figli la protezione della Vergine

Assunta.

Eleanna CeniccolaNeo Avvocato

I genitori Mariano e Maria Basile la pongono sotto

la protezione della Vergine Assunta.

Pasqualina, Bruno, Fabio, Pasqualina,Alessandra, Noemi, Marco

I nonni paterni Bruno e Pasqualinali affidano alla materna protezione dell’Assunta.

I coniugi Salvatore Sanzari e eugenia Abate

ringraziano l’Assunta per il 50° di Matrimonio cele-brato

lo scorso febbraio nella chiesa della Madonna di Pompei

a Montreal (Canada).

Fabio e Giulia CaporasoIn occasione del Battesimo di Fabio, i genitori li affidano alla materna protezione dell’As-

sunta

Maria Falaton. 21-8-2005

I genitori Filippo e Angela Garofano la affidano

alla materna protezione dell’Assun-ta.

Filippo Iuliani e Lucia Pingue

50° anniversario di Matrimonio20-2-2006

Ringraziano la Vergine Assunta e invocano sulla loro famiglia

la sua materna protezione.

Ernesto SalvatorePrima Comunione 30-4-2006

Castelvetro di Modena“La prima Comunione che hai ricevuto sia l’inizio di un’amicizia per tutta la vita con Gesù. Inizio di un cammino insieme, perché andando con Gesù andia-mo bene e la vita diventa buona. Papà dall’immenso in cui ora si trova, mamma e Silvia ti augurano questo cammino sereno e felice, affidandoti alla Vergine Assunta”.

Angelica Plenzichn. 13-2-2006

I genitori la affidanoalla materna protezione dell’Assunta.

Luigi e Federica Lombardi

da Montorfano (CO)Grati all’Assunta invocano

la sua protezione.

Brianna e Emma LeonardisI nonni materni affidano

le loro nipoti alla Vergine Assunta percè le benedica e le protegga.

Giulia Petrillo31-5-2006

In occasione del suo primocompleanno i genitori la affidano alla protezio-

ne della Assunta.

DALLA CONGREGAzIONE DELL’ORATORIO DI VIENNAPartecipiamo alla gioia dei Padri dell’Oratorio di Vienna che, grati al Signore, hanno annunciato l’Ordinazione Presbiterale

del P. Paul Bernhard Wodrazka C.O. L’ordinazione è avvenuta il 12 maggio, nella chiesa dell’Oratorio per la preghiera e l’impo-sizione delle mani di Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Edmond Farhat, Nunzio Apostolico in Austria. Da queste pagine facciamo giungere ai Padri della Congregazione Viennese le nostre felicitazioni e al neo-presbitero gli auguri più fraterni di un apostolato secondo il Cuore di Cristo nello spirito di San Filippo Neri.

DALLA CONGREGAzIONE DELL’ORATORIO DI ROMAI Padri della Congregazione dell’Oratorio di Roma hanno annunciato con gioia l’Ordinazione presbiterale di Jason Touchie,

C.O., conferita nella Chiesa S. Maria in Vallicella da Sua Eminenza il Card. Attilio Nicora il 29 aprile 2006. Il P. Jason Touchie ha celebrato la Prima Messa sempre in “Chiesa Nuova” il 30 aprile 2006. Al neo-presbitero gli auguri più fraterni di un apostola-to secondo il Cuore di Cristo nello spirito di San Filippo Neri.

DALLA CONGREGAzIONE DELL’ORATORIO DI BROOkLyN, Ny (USA)Con somma gratitudine a Dio la Congregazione dell’Oratorio di Brooklyn, ha annunciato l’ordinazione al Diaconato di

Anthony Domenic michael Andreassi per l’invocazione dello Spirito e l’imposizione della mani di Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Timothy M. Dolan, Arcivescovo di Milwaukee, il giorno 26 maggio, festa di San Filippo Neri, nella Chiesa dell’Oratorio. Al neo diacono giungano le nostre felicitazioni e il nostro augurio per un apostolato secondo lo spirito filippino.

DALLA NOSTRA DIOCESIApprendiamo con gioia l’ordinazione al Diaconato Permanente di Benito

viscosi, della Parrocchia di S. Giuliana in Frasso Telesino. L’ordinazione è avvenuta sabato 3 giugno 2006 nella suddetta Parrocchia, per l’imposizione delle mani e la preghiera di consacrazione di S. E. Mons. Michele De Rosa, vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti. Da queste pagine facciamo giungere al neo dia-cono le nostre felicitazioni e i nostri migliori auguri.

1110

che nel Santuario ha avuto inizio alle ore

23, ha visto una chiesa gremita. Il parroco P. Filippo Di Lonardo si è recato a benedire il "fuoco santo" realizzato nel rimanente spazio a disposizione lungo via Corticella e poi è iniziata la particolare funzione della notte di Pasqua ricca di simboli: fuoco, luce, acqua, parola. C'è stato anche il battesimo del catecumeno Alessandro Pushaj. I canti, di questa come della cele-brazione del mattino, sono stati eseguiti dalla Corale parrocchiale "Cantate Domino in laetitia" guidata da Maria Grazia d'Angelo. A Pasqua (domenica 16) ci sono state le celebrazioni, così come nel tradizionale programma. Dobbiamo comunque registrare un'affluenza sempre più numerosa dei fedeli a tutte le celebra-zioni liturgiche. Le attività parrocchiali si sono chiuse con l'ultimo giovedì del mese (27) a S. Sebastiano con l'ora di adorazio-ne eucaristica. Tra le novità di quest'anno c'è stata la VIA CRUCIS VIVENTE organizzata dai Volontari Lasalliani e dal Gruppo Scout "La Salle" (martedì 11 ore 19,30). Ha preso il via negli spazi circo-stanti il Santuario per poi proseguire lungo Piazza S. Filippo, Via F. M. Guidi, via Costarella e Monte Tre Croci dove c'è stata la rappresentazione della crocifissio-ne e della Resurrezione di Gesù.

In paese sono stati festeggiati con particolare rilievo i quaranta anni di pre-senza a Guardia S. della Confcommercio. Il presidente Filippo De Blasio (domenica 2 3 ) h a c o i nvo l t o i s o c i d e l l a Confcommercio, dell’Enasco e quelli di 50&Più Fenacom in una manifestazione con lo slogan “Nel nostro passato c’è un grande futuro”. Sono intervenuti il sinda-co Carlo Falato ed il presidente provinciale della Confcommercio Giuseppe Donatiello, accompagnato da un buon numero di rappresentanti provinciali delle organizza-zioni. Nel programma, anche la S. Messa in Basilica (ore 11) celebrata dal parroco P. Filippo Di Lonardo affiancato dal diret-tore provinciale della Confcommercio Carlos Sorrentino, diacono permanente.

Maggio 2006Il clima è stato buono con alternanza

di giornate belle e piovose e nelle campa-gne si sono potuti fare tutti i lavori di sta-gione. Solo per qualche giorno, a metà del mese, la temperatura ha superato la media. E comunque anche quest'anno San Filippo "si è fatto la botticella" per il forte vento che c'è stato negli ultimi gior-ni del mese e che ha un po' sfoltito i vigneti.

L'attività in parrocchia è iniziata con il primo turno delle Prime comunioni (domenica 7) che ha visto tre ragazzi accostarsi all'Eucarestia. Ha celebrato il parroco P. Filippo Di Lonardo mentre il gruppo di ragazzi dell'Oratorio guidati all'organo da Alfonso De Nicola ha animato la liturgia. Come sempre c'è stata tutte le sere al Santuario la devozione del Mese di Maggio con la recita del SS. Rosario, le riflessioni e la S. Messa. La Supplica alla Madonna di Pompei è stata recitata nelle due chiese a mezzogiorno (lunedì 8). Nella Basilica Santuario (domenica 21ore 10:30) il Parroco, delegato dal Vescovo Diocesano, ha impartito il sacramento della Cresima a 91 nuovi testimoni di Cristo. I canti sono stati eseguiti dalla Corale parrocchiale "Cantate Domino in

Aprile 2006Dal punto di vista climatico il mese è

stato alquanto rispettoso della stagione primaverile: alternanza di bello e cattivo tempo abbastanza frequenti. Nella setti-mana di Passione (10-15) il cielo si è pre-valentemente coperto di nubi ma la piog-gia vera si è avuta solo il Lunedì in Albis permettendo a tutte le funzioni pasquali di svolgersi con regolarità.

Il programma in parrocchia ha avuto il solito svolgimento. Domenica delle Palme (9 ore 10:30) gran folla in piazza San Filippo per la benedizione dei rami d'ulivo e poi solenne celebrazione eucari-stica presieduta dal Parroco. Messa Crismale (mercoledì 12) nella Cattedrale di Sant'Agata de' Goti presieduta dal Vescovo cui hanno partecipato tutte le parrocchie della Diocesi. Giovedì la Missa in Cena Domini a S. Sebastiano e al Santuario con le due lavande di piedi, rispettivamente agli apostoli e ai ragazzi della prima comunione. La sera, al Santuario, alle ore 21, si sono ritrovati tutti i gruppi parrocchiali per una veglia di adorazione all'altare della reposizione o "sepolcro" come viene ancora chiamato dal popolo. Venerdì Santo: nel primo pomeriggio ci sono state le azioni liturgi-che nelle due chiese con il bacio della Croce e poi, alle ore 19, è iniziata dalla chiesa di San Sebastiano la tradizionale Processione del Gesù Morto e dell'Ad-dolorata alla quale partecipano anche gli Apostoli.

Durante il lungo percorso, illuminato dai ceri dei numerosissimi partecipanti di ogni età, si sono susseguiti preghiere, canti e litanie ben curati da un buon impianto di microfoni. A partire da piaz-za Condotto, così come stabilito nel Consiglio Pastorale, è stato inserito anche il pio esercizio della Via Crucis le cui sta-zioni sono state lette da componenti di tutti i gruppi parrocchiali coordinati dalla responsabile del Gruppo Famiglia Antonella Garofano. La Veglia Pasquale,

appunti di cronacaappunti di cronaca

Un momento della via crucis

PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA E S. FILIPPO NERIGUARDIA SANFRAMONDI (BN)

Piazza San Filippo Martedì 25 maggio 2006 ore 21.00P. Marzio Piccirillo: un santo e figlio illustre di Guardia SanframondiRappresentazione teatrale in due atti sulla vita di P. MarzioPersonaggi ed interpreti

P. Marzio Silvio Capocefalo Ragazze Carmen Pigna, Rita Lancia, Cristina De Nicola, Serena Falato, Annarita Pigna. Ragazzi Mario Garofano, Andrea Sanzari, Salvatore Guido Sellaroli, Alessandro Sebastianelli, Di Cesare Renato,

Prete Floriano.Chierico Nicola Pigna Michele Giovanni Plensich Mamma di Michele Filomena PreteGiovane Mariagianna RossiSignorotto Filippo MoroneLevatrice Consiglia SebastianelliTestimoni Gabriele Sanzari - Raffaele Di PalmaSposo Alessandro PushajSposa Angela Sebastianelli1 Prete Luigi Pengue2 Prete Dario GarofanoP. Andrea Sallaroli Massimiliano GarofanoP. Orazio Piccirillo Gennaro SebastianelliFilippo Umberto Di LonardoSgherri Alessandro Pushaj, Gabriele Sanzari, Raffaele Di PalmaConfratello Plensich GuidoConsorella Miriam De VincentisCollaboratori: Adriana Sanzari, Annalisa Foschini, Maria Guarnieri, Maria Lucia PerfettoRegia: Filomena Prete

DEVOTI DELL'ASSUNTA IN AUSTRALIANel numero del Bollettino di Ottobre Novembre 2005 abbiamo scritto che il nostro Santuario aveva bisogno di qual-

che intervento di restauro. E subito gli emigrati guardiesi residenti a Sydney in Australia hanno fatto una raccolta di fondi per questo scopo. La promotrice dell'iniziativa è stata Clara del Vecchio aiutata da Vera Pengue e da altri devoti guardiesi. Naturalmente il ringraziamento va a tutte le famiglie che hanno contribuito, delle quali riportiamo l'elenco:

Delfina Del Vecchio e famiglia, Maria e Silvio Necco, Anna e Carlos, Rosina e Mario Garofano-Erminio e Maria Garofano, Raffaele Garofano, Diomira e Antonio Tesoriero, Adriana e Eduard Litver, Celia e Rohan Busteed, Filomena Di Blasio e figlia Teresa, Ennio Di Blasio, Vinicio Di Blasio, Giuseppina Di Blasio, Renato Di Blasio, Adelaide e Vincenzo Basile, Marino e Albina Conte, Teresa Del Vecchio (Melbourne), Elena e Mario Guerrera, Elena Di Paola, Angelina e Celestino Vaccarella, Carmelina e Rueben, Luigi e Zina Vaccarella, Umbertina Assini e figlia Elena, Luigi e Immacolata Del Rossi, Gilda e Fausto Del Vecchio, Ida Pengue, Fernanda e Nino Pengue, Filomena e Vittorio Di Paola, Torina e Antonio Del Vecchio, Angelina e Antonio Sebastianelli, Raffaella e Filippo Mattarelli, Antonina moglie defunto Angelo Pengue, Maria e Giuseppe Nicotra, Nicolina Cicchiello, Rosina Colangelo, Luisa e Carlo Barbato, Giovanna e Lupo Vaccarella, Ada e Giovanni Del Vecchio, Rosina e Francesco Del Vecchio, Angelina e Giovanna Del Vecchio, Maria e Giovanni Falato, Nina e Giuseppe Conte, Maddalena e Filippo Del Vecchio, Clara e Guido Pengue, Vera Pengue e figli Antonio, Mario e Romeo, Maria e Antonio Del Vecchio, Luisa e Pasquale De Carlo, Irma e Aldo Di Santo, Vittorio e Giovanna Del Vecchio, Esterina De Carlo, Rosina e Domenico Gambuti, Francesco e Ilda Tessitore, Maria e Porfirio Blandino, Angelina Garofano, Adriana e Livio Falato, Teresa e Lorenzo Perugini, Malvina Sanzari, Luigi Labagnara e figlia, Ida e Giuseppe Vaccarella, Teresa e Michele Nardone, Clara Del Vecchio e Antonio Vaccarella, Maria Pia Vaccarella, Graziano Vaccarella, Gilda e Michael Daniels.

1110

che nel Santuario ha avuto inizio alle ore

23, ha visto una chiesa gremita. Il parroco P. Filippo Di Lonardo si è recato a benedire il "fuoco santo" realizzato nel rimanente spazio a disposizione lungo via Corticella e poi è iniziata la particolare funzione della notte di Pasqua ricca di simboli: fuoco, luce, acqua, parola. C'è stato anche il battesimo del catecumeno Alessandro Pushaj. I canti, di questa come della cele-brazione del mattino, sono stati eseguiti dalla Corale parrocchiale "Cantate Domino in laetitia" guidata da Maria Grazia d'Angelo. A Pasqua (domenica 16) ci sono state le celebrazioni, così come nel tradizionale programma. Dobbiamo comunque registrare un'affluenza sempre più numerosa dei fedeli a tutte le celebra-zioni liturgiche. Le attività parrocchiali si sono chiuse con l'ultimo giovedì del mese (27) a S. Sebastiano con l'ora di adorazio-ne eucaristica. Tra le novità di quest'anno c'è stata la VIA CRUCIS VIVENTE organizzata dai Volontari Lasalliani e dal Gruppo Scout "La Salle" (martedì 11 ore 19,30). Ha preso il via negli spazi circo-stanti il Santuario per poi proseguire lungo Piazza S. Filippo, Via F. M. Guidi, via Costarella e Monte Tre Croci dove c'è stata la rappresentazione della crocifissio-ne e della Resurrezione di Gesù.

In paese sono stati festeggiati con particolare rilievo i quaranta anni di pre-senza a Guardia S. della Confcommercio. Il presidente Filippo De Blasio (domenica 2 3 ) h a c o i nvo l t o i s o c i d e l l a Confcommercio, dell’Enasco e quelli di 50&Più Fenacom in una manifestazione con lo slogan “Nel nostro passato c’è un grande futuro”. Sono intervenuti il sinda-co Carlo Falato ed il presidente provinciale della Confcommercio Giuseppe Donatiello, accompagnato da un buon numero di rappresentanti provinciali delle organizza-zioni. Nel programma, anche la S. Messa in Basilica (ore 11) celebrata dal parroco P. Filippo Di Lonardo affiancato dal diret-tore provinciale della Confcommercio Carlos Sorrentino, diacono permanente.

Maggio 2006Il clima è stato buono con alternanza

di giornate belle e piovose e nelle campa-gne si sono potuti fare tutti i lavori di sta-gione. Solo per qualche giorno, a metà del mese, la temperatura ha superato la media. E comunque anche quest'anno San Filippo "si è fatto la botticella" per il forte vento che c'è stato negli ultimi gior-ni del mese e che ha un po' sfoltito i vigneti.

L'attività in parrocchia è iniziata con il primo turno delle Prime comunioni (domenica 7) che ha visto tre ragazzi accostarsi all'Eucarestia. Ha celebrato il parroco P. Filippo Di Lonardo mentre il gruppo di ragazzi dell'Oratorio guidati all'organo da Alfonso De Nicola ha animato la liturgia. Come sempre c'è stata tutte le sere al Santuario la devozione del Mese di Maggio con la recita del SS. Rosario, le riflessioni e la S. Messa. La Supplica alla Madonna di Pompei è stata recitata nelle due chiese a mezzogiorno (lunedì 8). Nella Basilica Santuario (domenica 21ore 10:30) il Parroco, delegato dal Vescovo Diocesano, ha impartito il sacramento della Cresima a 91 nuovi testimoni di Cristo. I canti sono stati eseguiti dalla Corale parrocchiale "Cantate Domino in

Aprile 2006Dal punto di vista climatico il mese è

stato alquanto rispettoso della stagione primaverile: alternanza di bello e cattivo tempo abbastanza frequenti. Nella setti-mana di Passione (10-15) il cielo si è pre-valentemente coperto di nubi ma la piog-gia vera si è avuta solo il Lunedì in Albis permettendo a tutte le funzioni pasquali di svolgersi con regolarità.

Il programma in parrocchia ha avuto il solito svolgimento. Domenica delle Palme (9 ore 10:30) gran folla in piazza San Filippo per la benedizione dei rami d'ulivo e poi solenne celebrazione eucari-stica presieduta dal Parroco. Messa Crismale (mercoledì 12) nella Cattedrale di Sant'Agata de' Goti presieduta dal Vescovo cui hanno partecipato tutte le parrocchie della Diocesi. Giovedì la Missa in Cena Domini a S. Sebastiano e al Santuario con le due lavande di piedi, rispettivamente agli apostoli e ai ragazzi della prima comunione. La sera, al Santuario, alle ore 21, si sono ritrovati tutti i gruppi parrocchiali per una veglia di adorazione all'altare della reposizione o "sepolcro" come viene ancora chiamato dal popolo. Venerdì Santo: nel primo pomeriggio ci sono state le azioni liturgi-che nelle due chiese con il bacio della Croce e poi, alle ore 19, è iniziata dalla chiesa di San Sebastiano la tradizionale Processione del Gesù Morto e dell'Ad-dolorata alla quale partecipano anche gli Apostoli.

Durante il lungo percorso, illuminato dai ceri dei numerosissimi partecipanti di ogni età, si sono susseguiti preghiere, canti e litanie ben curati da un buon impianto di microfoni. A partire da piaz-za Condotto, così come stabilito nel Consiglio Pastorale, è stato inserito anche il pio esercizio della Via Crucis le cui sta-zioni sono state lette da componenti di tutti i gruppi parrocchiali coordinati dalla responsabile del Gruppo Famiglia Antonella Garofano. La Veglia Pasquale,

appunti di cronacaappunti di cronaca

Un momento della via crucis

PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA E S. FILIPPO NERIGUARDIA SANFRAMONDI (BN)

Piazza San Filippo Martedì 25 maggio 2006 ore 21.00P. Marzio Piccirillo: un santo e figlio illustre di Guardia SanframondiRappresentazione teatrale in due atti sulla vita di P. MarzioPersonaggi ed interpreti

P. Marzio Silvio Capocefalo Ragazze Carmen Pigna, Rita Lancia, Cristina De Nicola, Serena Falato, Annarita Pigna. Ragazzi Mario Garofano, Andrea Sanzari, Salvatore Guido Sellaroli, Alessandro Sebastianelli, Di Cesare Renato,

Prete Floriano.Chierico Nicola Pigna Michele Giovanni Plensich Mamma di Michele Filomena PreteGiovane Mariagianna RossiSignorotto Filippo MoroneLevatrice Consiglia SebastianelliTestimoni Gabriele Sanzari - Raffaele Di PalmaSposo Alessandro PushajSposa Angela Sebastianelli1 Prete Luigi Pengue2 Prete Dario GarofanoP. Andrea Sallaroli Massimiliano GarofanoP. Orazio Piccirillo Gennaro SebastianelliFilippo Umberto Di LonardoSgherri Alessandro Pushaj, Gabriele Sanzari, Raffaele Di PalmaConfratello Plensich GuidoConsorella Miriam De VincentisCollaboratori: Adriana Sanzari, Annalisa Foschini, Maria Guarnieri, Maria Lucia PerfettoRegia: Filomena Prete

DEVOTI DELL'ASSUNTA IN AUSTRALIANel numero del Bollettino di Ottobre Novembre 2005 abbiamo scritto che il nostro Santuario aveva bisogno di qual-

che intervento di restauro. E subito gli emigrati guardiesi residenti a Sydney in Australia hanno fatto una raccolta di fondi per questo scopo. La promotrice dell'iniziativa è stata Clara del Vecchio aiutata da Vera Pengue e da altri devoti guardiesi. Naturalmente il ringraziamento va a tutte le famiglie che hanno contribuito, delle quali riportiamo l'elenco:

Delfina Del Vecchio e famiglia, Maria e Silvio Necco, Anna e Carlos, Rosina e Mario Garofano-Erminio e Maria Garofano, Raffaele Garofano, Diomira e Antonio Tesoriero, Adriana e Eduard Litver, Celia e Rohan Busteed, Filomena Di Blasio e figlia Teresa, Ennio Di Blasio, Vinicio Di Blasio, Giuseppina Di Blasio, Renato Di Blasio, Adelaide e Vincenzo Basile, Marino e Albina Conte, Teresa Del Vecchio (Melbourne), Elena e Mario Guerrera, Elena Di Paola, Angelina e Celestino Vaccarella, Carmelina e Rueben, Luigi e Zina Vaccarella, Umbertina Assini e figlia Elena, Luigi e Immacolata Del Rossi, Gilda e Fausto Del Vecchio, Ida Pengue, Fernanda e Nino Pengue, Filomena e Vittorio Di Paola, Torina e Antonio Del Vecchio, Angelina e Antonio Sebastianelli, Raffaella e Filippo Mattarelli, Antonina moglie defunto Angelo Pengue, Maria e Giuseppe Nicotra, Nicolina Cicchiello, Rosina Colangelo, Luisa e Carlo Barbato, Giovanna e Lupo Vaccarella, Ada e Giovanni Del Vecchio, Rosina e Francesco Del Vecchio, Angelina e Giovanna Del Vecchio, Maria e Giovanni Falato, Nina e Giuseppe Conte, Maddalena e Filippo Del Vecchio, Clara e Guido Pengue, Vera Pengue e figli Antonio, Mario e Romeo, Maria e Antonio Del Vecchio, Luisa e Pasquale De Carlo, Irma e Aldo Di Santo, Vittorio e Giovanna Del Vecchio, Esterina De Carlo, Rosina e Domenico Gambuti, Francesco e Ilda Tessitore, Maria e Porfirio Blandino, Angelina Garofano, Adriana e Livio Falato, Teresa e Lorenzo Perugini, Malvina Sanzari, Luigi Labagnara e figlia, Ida e Giuseppe Vaccarella, Teresa e Michele Nardone, Clara Del Vecchio e Antonio Vaccarella, Maria Pia Vaccarella, Graziano Vaccarella, Gilda e Michael Daniels.

1312

in memoria di...in memoria di...

I congiunti li ricordano e li affidano alla misericordia divina.

Giovannina Pinguen. 7-11-1927 – m. 27-3-2006 Marino Labagnara

n. 4-12-1929 – m. 31-5-2005

Nel primo anniversariodella morte la moglie e i figli

lo affidanoalla Vergine Assunta

e alla misericordia divina.

Giovanni Moronen. 23-1-1926 – m. 9-3-2006

La moglie e i figli lo ricordano a quanti lo conobbero e lo ebbero caro in vita, per una

preghiera.

Flaviano Sebastianellin.5-11-1936 – m. 21-12-1994

La figlia Lia li ricorda con immutato affetto e li affida al Signore risorto

Giuseppe Colellan. 25-8-1902 – m. 21-12-1978

Angelina Paolellan. 13-6-1902 – m. 15-1-1971

Il figlio Luigi e famiglia li ricorda con immutato affetto e li affida

alla preghiera della Chiesa.

Grillo Nicolina e Silvio Mazzamauro

Rita Mancinellin. 8-8-1924 – m. 17-6-2002

Blandino Carlon. 14-9-1961 – m. 2-5-1995

Il congiunto Blandino Luigiaffida la moglie e il figlio alla misericordia divina.

Don Angelo Di Santon. 26-7-1952 – m. 27-3-2006

Giuseppe Di Santon. 27-2-1930 – m. 14-4-1982

I congiunti li ricordano con immutato affetto e li affidanoal Signore della vita, perché gioiscano nella luce dei giusti.

zione si è svolta all'interno del castello dei Sanframondo con la partecipazione di numerose autorità.

Luca Iuliani

Marzio Piccirillo. Non mi dilungo sulla cronaca della festa del Patrono perché leggendo questo "numero speciale" si trova tutta nei vari interventi. Tra le novi-tà di quest’anno, comunque, dobbiamo registrare che il comitato ha raccolto i con-tributi per la festa soltanto le domen i che p r eceden t i davanti le chiese e poi durante la processione. La raccolta è stata sufficiente per quanto programmato. Nella festività dell'Ascensio-ne (domenica 28, ore 11 al Santuario) c'è stata, come da programma pastorale, la celebrazione comunitaria dell'Unzione degli Infermi che ha avuto, ancora una volta, numerose adesioni. Alla organizzazione pratica ha contribuito molto la Confraternita di Misericordia, presidente Filadelfio Vasi, che ha messo a disposizione tutti i suoi mezzi e i numerosi soci. Al termine di questa Messa sono state distribuite anche le tes-sere a tutti i soci dell'Oratorio Padre Marzio Piccirillo, che ha rinnovato il tes-seramento, e poi è andato alla Madonna delle Grazie a Cerreto Sannita per vivere momenti di gioia, fraternità e amicizia.

In paese l'Associazione onlus gli Amici del Cuore ha tenuto (sabato 13 alle 17,30) un convegno sulla prevenzione cardiaca. Il tema, “Cuore e fumo”, è stato trattato dal dr. Gianluca Iannuzzi e dal dr. prof. Francesco Alessandrini. La manifesta-

laetitia" guidata da Maria Grazia d'Angelo. E' iniziata (martedì 16 ore 17:30) la nove-na a San Filippo Neri con Santo Rosario, Santa Messa e riflessioni sulla vita del Santo.

I Primi Vespri (giovedì 25) sono stati presieduti dal P. Giancarlo Giannasso C a p p u c c i n o , m e n t r e l a S o l e n n e Celebrazione Eucaristica (ore 10:30) è stata presieduta dal Vescovo Mons. Michele De Rosa, attorniato quest'anno da tutto il presbiterio diocesano, almeno quaranta sacerdoti, che per l'occasione ha fissato nel Santuario di Guardia il ritiro mensile nell'ultimo venerdì. Una singolare coinci-denza che ha permesso di festeggiare due importanti ricorrenze per la comunità guardiese, con particolare solennità: i 350 anni della morte del Padre Marzio (30 agosto 1656) e i 350 anni dell’affidamento della parrocchia in perpetuo ai Padri Filippini (16 maggio 1656). A memoria di ciò il numero 350 racchiuso in un cuore, risplende e campeggia sulla facciata della chiesa parrocchiale, e lì resterà per l’intero anno. Alla presenza dell'intera Comunità Oratoriana Guardiese, il preposito P. Filippo Di Lonardo, ha rivolto un breve rin-graziamento e saluto all'inizio della cele-brazione eucaristica. Il nostro Vescovo ha poi sottolineato gli avvenimenti con l'am-pia e precisa omelia che pubblichiamo all'inizio del nostro Bollettino. Al termine della celebrazione ai sacerdoti è stata offerta una "vita di S. Filippo Neri", ai ragazzi dolci e caramelle, a tutti i parteci-panti il "nuovo depliant" su Padre

DA GUARDIA: Iuliani Filippo e Pingue Lucia - Falato Concettina - Del Vecchio Raffaela - Foschini Bruno - Parente Alfonsina - Di Staso Raffaele - Morone Amedeo - Rossano Carlo - Mancinelli Lina in Foschini - Morone Michele - Morone Luisa - Falato Filippo - Mancinelli Francesco - Mancinelli Marino – Mancinelli Annibale - Mastantuono Iolanda – Fam. Di Brigida-Falluto – Pingue Luigi - Pingue Alfredo - Foschini Giuseppe - Ceniccola Mariano e Basile Maria - Iannucci Concetta – Falato Caterina - Foschini Filomena – Garofano Francesco – Garofano Maiorani Elda – Del Vecchio Filippo – Foschini Adelina – Foschini Irma - Pigna Rodolfo – De Blasio Vincenzo – Musto Filomena – Iannotti Giovanna – Plenzich Giuseppe – Sebastianelli Maria

DAll’ITAlIA: Caiola Luigi, Tortona (AL) – Grillo Ennio, Castelvenere (BN) - Falato Annibale, Roma – Pigna Egidio, Trecate (NO) – Falato Pasquale, Gaeta (LT) – Barbato Andrea, Torino – Ferretti Guido, Castelvenere (BN) – Assini Everdina, Roma – Morone Michele, Roma – Ceniccola Maria, Torino – Garofano Angela, Milano – Tacinelli Lino, Genova - Del Vecchio Matilde, Castelvenere (BN) – Sagnella Cristina. Castelvenere (BN) – Benevento Ettore, Lucera (FG) – Sannino Libera, Ercolano (NA) – Fam. Garofano, Napoli – Piazza Carlo Elvira, Castelvenere (BN) – Di Blasio Ugo, Pisa – Grillo Benito, Castelvenere(BN) – Cicchiella Falato Luisa, Gaeta (LT) – Abate Armida, Napoli.

DAll’eSTeRo: Del Vecchio Franco, Germania - dall’Australia: Lombardi Alfredo, Del Rosso Luigi , Del Vecchio Giuseppe e Marisa, Mariconte Maturino, Mariconte Elena in Guerrera, Pigna Ildo e Barbato Maria – Carlesimo Rosa,Inghilterra – Sanzari Salvatore e Abate Eugenia, Canada.

Hanno collaborato con noi per sostenere il Bollettino

Il fratello Filippoe famiglia la ricordanoa quanti la ebbero cara

in vita e l’affidanoalla misericordia divina.

RobertinaParente Abate

n. 5-2-1948 – m. 10-5-2003

Il battesimo di Alessandro Pushaj

1312

in memoria di...in memoria di...

I congiunti li ricordano e li affidano alla misericordia divina.

Giovannina Pinguen. 7-11-1927 – m. 27-3-2006 Marino Labagnara

n. 4-12-1929 – m. 31-5-2005

Nel primo anniversariodella morte la moglie e i figli

lo affidanoalla Vergine Assunta

e alla misericordia divina.

Giovanni Moronen. 23-1-1926 – m. 9-3-2006

La moglie e i figli lo ricordano a quanti lo conobbero e lo ebbero caro in vita, per una

preghiera.

Flaviano Sebastianellin.5-11-1936 – m. 21-12-1994

La figlia Lia li ricorda con immutato affetto e li affida al Signore risorto

Giuseppe Colellan. 25-8-1902 – m. 21-12-1978

Angelina Paolellan. 13-6-1902 – m. 15-1-1971

Il figlio Luigi e famiglia li ricorda con immutato affetto e li affida

alla preghiera della Chiesa.

Grillo Nicolina e Silvio Mazzamauro

Rita Mancinellin. 8-8-1924 – m. 17-6-2002

Blandino Carlon. 14-9-1961 – m. 2-5-1995

Il congiunto Blandino Luigiaffida la moglie e il figlio alla misericordia divina.

Don Angelo Di Santon. 26-7-1952 – m. 27-3-2006

Giuseppe Di Santon. 27-2-1930 – m. 14-4-1982

I congiunti li ricordano con immutato affetto e li affidanoal Signore della vita, perché gioiscano nella luce dei giusti.

zione si è svolta all'interno del castello dei Sanframondo con la partecipazione di numerose autorità.

Luca Iuliani

Marzio Piccirillo. Non mi dilungo sulla cronaca della festa del Patrono perché leggendo questo "numero speciale" si trova tutta nei vari interventi. Tra le novi-tà di quest’anno, comunque, dobbiamo registrare che il comitato ha raccolto i con-tributi per la festa soltanto le domen i che p r eceden t i davanti le chiese e poi durante la processione. La raccolta è stata sufficiente per quanto programmato. Nella festività dell'Ascensio-ne (domenica 28, ore 11 al Santuario) c'è stata, come da programma pastorale, la celebrazione comunitaria dell'Unzione degli Infermi che ha avuto, ancora una volta, numerose adesioni. Alla organizzazione pratica ha contribuito molto la Confraternita di Misericordia, presidente Filadelfio Vasi, che ha messo a disposizione tutti i suoi mezzi e i numerosi soci. Al termine di questa Messa sono state distribuite anche le tes-sere a tutti i soci dell'Oratorio Padre Marzio Piccirillo, che ha rinnovato il tes-seramento, e poi è andato alla Madonna delle Grazie a Cerreto Sannita per vivere momenti di gioia, fraternità e amicizia.

In paese l'Associazione onlus gli Amici del Cuore ha tenuto (sabato 13 alle 17,30) un convegno sulla prevenzione cardiaca. Il tema, “Cuore e fumo”, è stato trattato dal dr. Gianluca Iannuzzi e dal dr. prof. Francesco Alessandrini. La manifesta-

laetitia" guidata da Maria Grazia d'Angelo. E' iniziata (martedì 16 ore 17:30) la nove-na a San Filippo Neri con Santo Rosario, Santa Messa e riflessioni sulla vita del Santo.

I Primi Vespri (giovedì 25) sono stati presieduti dal P. Giancarlo Giannasso C a p p u c c i n o , m e n t r e l a S o l e n n e Celebrazione Eucaristica (ore 10:30) è stata presieduta dal Vescovo Mons. Michele De Rosa, attorniato quest'anno da tutto il presbiterio diocesano, almeno quaranta sacerdoti, che per l'occasione ha fissato nel Santuario di Guardia il ritiro mensile nell'ultimo venerdì. Una singolare coinci-denza che ha permesso di festeggiare due importanti ricorrenze per la comunità guardiese, con particolare solennità: i 350 anni della morte del Padre Marzio (30 agosto 1656) e i 350 anni dell’affidamento della parrocchia in perpetuo ai Padri Filippini (16 maggio 1656). A memoria di ciò il numero 350 racchiuso in un cuore, risplende e campeggia sulla facciata della chiesa parrocchiale, e lì resterà per l’intero anno. Alla presenza dell'intera Comunità Oratoriana Guardiese, il preposito P. Filippo Di Lonardo, ha rivolto un breve rin-graziamento e saluto all'inizio della cele-brazione eucaristica. Il nostro Vescovo ha poi sottolineato gli avvenimenti con l'am-pia e precisa omelia che pubblichiamo all'inizio del nostro Bollettino. Al termine della celebrazione ai sacerdoti è stata offerta una "vita di S. Filippo Neri", ai ragazzi dolci e caramelle, a tutti i parteci-panti il "nuovo depliant" su Padre

DA GUARDIA: Iuliani Filippo e Pingue Lucia - Falato Concettina - Del Vecchio Raffaela - Foschini Bruno - Parente Alfonsina - Di Staso Raffaele - Morone Amedeo - Rossano Carlo - Mancinelli Lina in Foschini - Morone Michele - Morone Luisa - Falato Filippo - Mancinelli Francesco - Mancinelli Marino – Mancinelli Annibale - Mastantuono Iolanda – Fam. Di Brigida-Falluto – Pingue Luigi - Pingue Alfredo - Foschini Giuseppe - Ceniccola Mariano e Basile Maria - Iannucci Concetta – Falato Caterina - Foschini Filomena – Garofano Francesco – Garofano Maiorani Elda – Del Vecchio Filippo – Foschini Adelina – Foschini Irma - Pigna Rodolfo – De Blasio Vincenzo – Musto Filomena – Iannotti Giovanna – Plenzich Giuseppe – Sebastianelli Maria

DAll’ITAlIA: Caiola Luigi, Tortona (AL) – Grillo Ennio, Castelvenere (BN) - Falato Annibale, Roma – Pigna Egidio, Trecate (NO) – Falato Pasquale, Gaeta (LT) – Barbato Andrea, Torino – Ferretti Guido, Castelvenere (BN) – Assini Everdina, Roma – Morone Michele, Roma – Ceniccola Maria, Torino – Garofano Angela, Milano – Tacinelli Lino, Genova - Del Vecchio Matilde, Castelvenere (BN) – Sagnella Cristina. Castelvenere (BN) – Benevento Ettore, Lucera (FG) – Sannino Libera, Ercolano (NA) – Fam. Garofano, Napoli – Piazza Carlo Elvira, Castelvenere (BN) – Di Blasio Ugo, Pisa – Grillo Benito, Castelvenere(BN) – Cicchiella Falato Luisa, Gaeta (LT) – Abate Armida, Napoli.

DAll’eSTeRo: Del Vecchio Franco, Germania - dall’Australia: Lombardi Alfredo, Del Rosso Luigi , Del Vecchio Giuseppe e Marisa, Mariconte Maturino, Mariconte Elena in Guerrera, Pigna Ildo e Barbato Maria – Carlesimo Rosa,Inghilterra – Sanzari Salvatore e Abate Eugenia, Canada.

Hanno collaborato con noi per sostenere il Bollettino

Il fratello Filippoe famiglia la ricordanoa quanti la ebbero cara

in vita e l’affidanoalla misericordia divina.

RobertinaParente Abate

n. 5-2-1948 – m. 10-5-2003

Il battesimo di Alessandro Pushaj

1514

sono tornati alla casa del Padresono tornati alla casa del Padre

APRILE 20061 - Falato Rosina (anniversario), il marito e figli. - Plenzick Angelo Raffaele, la moglie e figli.2 - Abate Marisa, la sorella Consiglia. - Varrone Maria Assunta (anniversario), la figlia Filomena. - Di Santo Benito, la moglie. - Ceniccola Armida, Antonio e Raffaele, i parenti.3 - Conte Rolando (trigesimo), i figli.4 - Di Santo Angelo sacerdote, la comunità.6 - Colangelo Salvatore, la famiglia.7 - De Blasio Maria (anniversario), il marito e figli.8 - Morone Felice e Pasqualina, i figli.9 - Abate Marisa, il padre Elvio. - Pezzullo Salvatore e Pengue Giovannina, le figlie. - Morone Iginio, la moglie e figli. - Orso Angelo, la moglie e figli. - Maiorani Assunta e Antonietta, il congiunto Arcangelo.10 - Morone Giovanni (trigesimo), la moglie e figli.13 - Parente Sebastiano, i figli.16 - De Blasio Loreto e Filomena, il congiunto Adolfo. - Orso Filomeno, la moglie e figli.

in memoria di...in memoria di...

APRILE 20061 - Grillo Nicolina, nata a Guardia Sanframondi il 5 febbraio 1916, vedova Mazzamauro Silvio.11 - Rubbo Rocco, nato a Guardia Sanframondi il 16 agosto 1939, celibe.24 - Masella Lucia, nata a Cerreto Sannita, il 23 aprile 1965, coniugata Garofano Annibale.25 - Foschini Filippo, nato a Guardia Sanframondi il 19 settembre 1930, coniugato Labagnara

Caterina.

MAGGIO 20063 - Iannucci Annibale, nato a Guardia Sanframondi il 4 novembre 1922, coniugato Labagnara

Raffaella.4 - De Blasio Diomira, nata a Guardia Sanframondi il 2 febbraio 1930, vedova Pigna

Gioacchino.10 - Pingue Anna, nata a Guardia Sanframondi il 3 settembre 1921, vedova Forgione Luigi.17 - Mei Francesca, nata a San Lorenzo Maggiore il 9 febbraio 1939, coniugata Sanzari

Amedeo.21 - Sanzari Candido Mario, nato a Guardia Sanframondi il 2 ottobre 1923, vedovo Pengue

Filomena.24 - Iacobucci Malvina, nata a Guardia Sanframondi il 28 marzo 1939, coniugata Del Vecchio

Giacomo.26 - Falato Michele, nato a Guardia Sanframondi il 6 settembre 1942, coniugato Iuliani Maria. - Silvestri Domenico, nato a Guardia Sanframondi il 2 aprile 1932, coniugato Foschini

Elena.

28 - Foschini Rosina, nata a Guardia Sanframondi il 8 marzo 1926, vedova Ceniccola Pietro29 - Conte Elio, nato a Guardia Sanframondi il 26 novembre 1935, coniugato Colella Carolina.

MAGGIO 20061 - Grillo Nicolina (trigesimo), il figlio e famiglia.2 - Garofano Assunta, la figlia Gina. - Garofano Giuseppe e Falato Maria, la figlia Filomena.3 - Lese Luigi, la moglie e figli.5 - Nicolella Mario, la sorella Assunta e familiari tutti.7 - Del Vecchio Ida e Del Rosso Pasquale, il figlio Angelo. - Rossi Filomena, il figlio Filippo e la nuora Maria. - Guerrera Pasquale e Mastantuono Ida, il figlio Giuseppe.8 - Ceniccola Pietro, il fratello Alfredo e la sorella Lina.9 - Barbato Aldo, le cognate e familiari tutti.11 - Rubbo Rocco (trigesimo), i fratelli e sorelle.12 - Falato Silvio e Labagnara Maria, il figlio Giovanni e la nuora Angelina.14 - Di Crosta Silvio e Ida, il figlio Vincenzo. - Ceniccola Angelo Raffaele, la moglie e figli. - Mancinelli Rita e Blandino Carlo, il congiunto Luigi. - Falato Angelo e Angiolina, la figlia Renata. - Ceniccola Caterina e Tribisonna Filippo, la figlia Vinicia.15 - Filippelli Maria (anniversario), i figli.16 - Ceniccola Filippo, i fratelli e le sorelle.

- Parente Filippo, la sorella. - Del Vecchio Fiore e Ida, la figlia Maria.19 - Basile suor Leonarda, le sorelle e familiari.20 - Gambuti Rosina e Ludovico M. Rita, i congiunti Ennio e Leonilde.22 - Di Paola Umberto, la figlia Elena.23 - Falato Filena, i genitori. - Bove Maria Teresa Angelina, la nipote Alterisio Lina. - Falato Pasquale, la moglie e figlia. - Parente Sebastiano e Di Blasio Maria Teresa, i figli. - Falato Angelo e Angiolina, la figlia Renata.25 - Del Vecchio Carlo, i figli.27 - De Blasio Andrea e Colangelo Armando, la figlia Patrizia.28 - Pengue Giovannina (trigesimo), le sorelle.29 - Conte Giovanni, il figlio Antonio.30 - Foschini Marino e Falato Concettina, la congiunta Filomena. - Falato Fausto, la moglie e figli. - Garofano Angelina, le nipoti Gilda e Diomira. - Pengue Giovanni e Del Vecchio Maria, il nipote Giovanni. - Colangelo Salvatore e Angelo, la congiunta Lina.

17 - Verrilli Pasquale, il fratello e la sorella.18 - Frutta Nora, l’amica Pascale Rosalia.20 - Silvestri Francesco, la famiglia.21 - Maffei Carmine e Rubicondo Rosina, la figlia Luisa. - Panza Assunta e Iacobucci Armando, la nuora Filomena. - Del Vecchio Fiore e Morone Ida, la figlia Consiglia. - Di Guglielmo Filippo, Teresa e Nannina, la figlia Teresa.22 - Mancini Luigi (anniversario), i genitori.23 - Di Palma Giovanni (anniversario), la moglie e figli.24 - Masella Lucia (trigesimo), il marito e figli.26 - Foschini Filippo, la moglie e figli. - Mancini Filippo, la moglie e figli.27 - Tommasino Benedetto e Maria, la figlia Giuseppina.28 - Falato Fausto, la moglie e figli. - Foschini Filippo (trigesimo), la moglie e figli. - Di Staso Rodolfo, la moglie e figlie. - Foschini Marino e Concettina, la congiunta Filomena.29 - Panza Michelangelo, la figlia Maria.30 - Morone Arcangelo, la moglie e figli.31 - Labagnara Marino (anniversario), la moglie e figli. - Garofano Alfredo (anniversario), la moglie e figlie.

Filippo Foschinin. 19-9-1930 – m. 25-4-2006

“Nelle tue mani,Padre clementissimo, consegniamo l’anima del nostro con-giunto Filippo con la sicura speranza che risorgerà nell’ul-timo giorno insieme a tutti i morti in Cristo. T i rendiamo grazie, o Signore, per la vita che gli hai dato come segno della tua bontà, e per avergli aperto, nella tua misericordia senza limiti, le porte del paradiso. A noi che restiamo quaggiù dona la tua consolazione con le parole della fede, fino al giorno in cui, tutti riuniti in Cristo, potremo vivere sempre con te nella gioia eterna. Amen”

La moglie e i figli.

in memoria di...in memoria di...

I figli li ricordano con immutato affettoe li affidano alla preghiera della Chiesa.

Adelina Ceniccolan. 30-9-1911 – m. 21-3-1983

Luigi Lesen. 2-5-1945 – m. 12-5-1996

La moglie e i figli lo affidano alla Vergine Assunta e

alla misericordia divina.

Filippo Iulianin. 22-9-1937 – m. 31-5-2005

Nel primo anniversario della morte la moglie e i figli con grande fede nella

Risurrezione, lo affidano al Signore della Vita, perchè gioiscanella luce dei giusti.

Antonio Tribisonnan. 24-4-1929 – m. 28-5-2005

Nel primo anniversario della scomparsa la moglie, le figlie e la sorella lo ricorda-

no con immutato affetto.

Giuseppa Del Vecchion. 14-2-1917 – m. 6-1-2006

I nipoti la ricordanocon affetto e la affidano alla misericor-

dia del Padre.

Antonio Mastantuonon. 4-1-1908 – m. 10-9-1995

Angela Del Vecchion. 12-11-1923 – m. 29-7-2003

Il marito e i figli la ricordano con immutato affetto e

la affidano alla preghiera della Chiesa.

Erminio Salvatoren. 14-11-1930 – m. 15-12-2005

La moglie e i figli lo affidano alla Vergine Assunta e

al Signore della Vita.

Umberto Di Paolan. 18-6-1928 – m. 24-4-1985

La moglie e i figlilo affidano

alla misericordia divina,con grande fede

nel Signore Risorto.

Maria De Blasion. 31-8-1918 – m. 7-4-2005

Il marito e i figli,con grande fede

nella Risurrezione,la affidano al Signore

della Vita.

Aldo Barbaton. 31-8-1924 a Guardiam. 3-5-2006 in Australia

La figlia Maria e il genero Ildo Pigna lo ricordano con affetto e lo

affidanoalla preghiera della Chiesa.

Carlo Del Vecchion. 25-4-1945 – m. 26-9-2005

I figli, con grande affetto,lo affidano alla misericordia divina e

alla preghieradella Chiesa.

1514

sono tornati alla casa del Padresono tornati alla casa del Padre

APRILE 20061 - Falato Rosina (anniversario), il marito e figli. - Plenzick Angelo Raffaele, la moglie e figli.2 - Abate Marisa, la sorella Consiglia. - Varrone Maria Assunta (anniversario), la figlia Filomena. - Di Santo Benito, la moglie. - Ceniccola Armida, Antonio e Raffaele, i parenti.3 - Conte Rolando (trigesimo), i figli.4 - Di Santo Angelo sacerdote, la comunità.6 - Colangelo Salvatore, la famiglia.7 - De Blasio Maria (anniversario), il marito e figli.8 - Morone Felice e Pasqualina, i figli.9 - Abate Marisa, il padre Elvio. - Pezzullo Salvatore e Pengue Giovannina, le figlie. - Morone Iginio, la moglie e figli. - Orso Angelo, la moglie e figli. - Maiorani Assunta e Antonietta, il congiunto Arcangelo.10 - Morone Giovanni (trigesimo), la moglie e figli.13 - Parente Sebastiano, i figli.16 - De Blasio Loreto e Filomena, il congiunto Adolfo. - Orso Filomeno, la moglie e figli.

in memoria di...in memoria di...

APRILE 20061 - Grillo Nicolina, nata a Guardia Sanframondi il 5 febbraio 1916, vedova Mazzamauro Silvio.11 - Rubbo Rocco, nato a Guardia Sanframondi il 16 agosto 1939, celibe.24 - Masella Lucia, nata a Cerreto Sannita, il 23 aprile 1965, coniugata Garofano Annibale.25 - Foschini Filippo, nato a Guardia Sanframondi il 19 settembre 1930, coniugato Labagnara

Caterina.

MAGGIO 20063 - Iannucci Annibale, nato a Guardia Sanframondi il 4 novembre 1922, coniugato Labagnara

Raffaella.4 - De Blasio Diomira, nata a Guardia Sanframondi il 2 febbraio 1930, vedova Pigna

Gioacchino.10 - Pingue Anna, nata a Guardia Sanframondi il 3 settembre 1921, vedova Forgione Luigi.17 - Mei Francesca, nata a San Lorenzo Maggiore il 9 febbraio 1939, coniugata Sanzari

Amedeo.21 - Sanzari Candido Mario, nato a Guardia Sanframondi il 2 ottobre 1923, vedovo Pengue

Filomena.24 - Iacobucci Malvina, nata a Guardia Sanframondi il 28 marzo 1939, coniugata Del Vecchio

Giacomo.26 - Falato Michele, nato a Guardia Sanframondi il 6 settembre 1942, coniugato Iuliani Maria. - Silvestri Domenico, nato a Guardia Sanframondi il 2 aprile 1932, coniugato Foschini

Elena.

28 - Foschini Rosina, nata a Guardia Sanframondi il 8 marzo 1926, vedova Ceniccola Pietro29 - Conte Elio, nato a Guardia Sanframondi il 26 novembre 1935, coniugato Colella Carolina.

MAGGIO 20061 - Grillo Nicolina (trigesimo), il figlio e famiglia.2 - Garofano Assunta, la figlia Gina. - Garofano Giuseppe e Falato Maria, la figlia Filomena.3 - Lese Luigi, la moglie e figli.5 - Nicolella Mario, la sorella Assunta e familiari tutti.7 - Del Vecchio Ida e Del Rosso Pasquale, il figlio Angelo. - Rossi Filomena, il figlio Filippo e la nuora Maria. - Guerrera Pasquale e Mastantuono Ida, il figlio Giuseppe.8 - Ceniccola Pietro, il fratello Alfredo e la sorella Lina.9 - Barbato Aldo, le cognate e familiari tutti.11 - Rubbo Rocco (trigesimo), i fratelli e sorelle.12 - Falato Silvio e Labagnara Maria, il figlio Giovanni e la nuora Angelina.14 - Di Crosta Silvio e Ida, il figlio Vincenzo. - Ceniccola Angelo Raffaele, la moglie e figli. - Mancinelli Rita e Blandino Carlo, il congiunto Luigi. - Falato Angelo e Angiolina, la figlia Renata. - Ceniccola Caterina e Tribisonna Filippo, la figlia Vinicia.15 - Filippelli Maria (anniversario), i figli.16 - Ceniccola Filippo, i fratelli e le sorelle.

- Parente Filippo, la sorella. - Del Vecchio Fiore e Ida, la figlia Maria.19 - Basile suor Leonarda, le sorelle e familiari.20 - Gambuti Rosina e Ludovico M. Rita, i congiunti Ennio e Leonilde.22 - Di Paola Umberto, la figlia Elena.23 - Falato Filena, i genitori. - Bove Maria Teresa Angelina, la nipote Alterisio Lina. - Falato Pasquale, la moglie e figlia. - Parente Sebastiano e Di Blasio Maria Teresa, i figli. - Falato Angelo e Angiolina, la figlia Renata.25 - Del Vecchio Carlo, i figli.27 - De Blasio Andrea e Colangelo Armando, la figlia Patrizia.28 - Pengue Giovannina (trigesimo), le sorelle.29 - Conte Giovanni, il figlio Antonio.30 - Foschini Marino e Falato Concettina, la congiunta Filomena. - Falato Fausto, la moglie e figli. - Garofano Angelina, le nipoti Gilda e Diomira. - Pengue Giovanni e Del Vecchio Maria, il nipote Giovanni. - Colangelo Salvatore e Angelo, la congiunta Lina.

17 - Verrilli Pasquale, il fratello e la sorella.18 - Frutta Nora, l’amica Pascale Rosalia.20 - Silvestri Francesco, la famiglia.21 - Maffei Carmine e Rubicondo Rosina, la figlia Luisa. - Panza Assunta e Iacobucci Armando, la nuora Filomena. - Del Vecchio Fiore e Morone Ida, la figlia Consiglia. - Di Guglielmo Filippo, Teresa e Nannina, la figlia Teresa.22 - Mancini Luigi (anniversario), i genitori.23 - Di Palma Giovanni (anniversario), la moglie e figli.24 - Masella Lucia (trigesimo), il marito e figli.26 - Foschini Filippo, la moglie e figli. - Mancini Filippo, la moglie e figli.27 - Tommasino Benedetto e Maria, la figlia Giuseppina.28 - Falato Fausto, la moglie e figli. - Foschini Filippo (trigesimo), la moglie e figli. - Di Staso Rodolfo, la moglie e figlie. - Foschini Marino e Concettina, la congiunta Filomena.29 - Panza Michelangelo, la figlia Maria.30 - Morone Arcangelo, la moglie e figli.31 - Labagnara Marino (anniversario), la moglie e figli. - Garofano Alfredo (anniversario), la moglie e figlie.

Filippo Foschinin. 19-9-1930 – m. 25-4-2006

“Nelle tue mani,Padre clementissimo, consegniamo l’anima del nostro con-giunto Filippo con la sicura speranza che risorgerà nell’ul-timo giorno insieme a tutti i morti in Cristo. T i rendiamo grazie, o Signore, per la vita che gli hai dato come segno della tua bontà, e per avergli aperto, nella tua misericordia senza limiti, le porte del paradiso. A noi che restiamo quaggiù dona la tua consolazione con le parole della fede, fino al giorno in cui, tutti riuniti in Cristo, potremo vivere sempre con te nella gioia eterna. Amen”

La moglie e i figli.

in memoria di...in memoria di...

I figli li ricordano con immutato affettoe li affidano alla preghiera della Chiesa.

Adelina Ceniccolan. 30-9-1911 – m. 21-3-1983

Luigi Lesen. 2-5-1945 – m. 12-5-1996

La moglie e i figli lo affidano alla Vergine Assunta e

alla misericordia divina.

Filippo Iulianin. 22-9-1937 – m. 31-5-2005

Nel primo anniversario della morte la moglie e i figli con grande fede nella

Risurrezione, lo affidano al Signore della Vita, perchè gioiscanella luce dei giusti.

Antonio Tribisonnan. 24-4-1929 – m. 28-5-2005

Nel primo anniversario della scomparsa la moglie, le figlie e la sorella lo ricorda-

no con immutato affetto.

Giuseppa Del Vecchion. 14-2-1917 – m. 6-1-2006

I nipoti la ricordanocon affetto e la affidano alla misericor-

dia del Padre.

Antonio Mastantuonon. 4-1-1908 – m. 10-9-1995

Angela Del Vecchion. 12-11-1923 – m. 29-7-2003

Il marito e i figli la ricordano con immutato affetto e

la affidano alla preghiera della Chiesa.

Erminio Salvatoren. 14-11-1930 – m. 15-12-2005

La moglie e i figli lo affidano alla Vergine Assunta e

al Signore della Vita.

Umberto Di Paolan. 18-6-1928 – m. 24-4-1985

La moglie e i figlilo affidano

alla misericordia divina,con grande fede

nel Signore Risorto.

Maria De Blasion. 31-8-1918 – m. 7-4-2005

Il marito e i figli,con grande fede

nella Risurrezione,la affidano al Signore

della Vita.

Aldo Barbaton. 31-8-1924 a Guardiam. 3-5-2006 in Australia

La figlia Maria e il genero Ildo Pigna lo ricordano con affetto e lo

affidanoalla preghiera della Chiesa.

Carlo Del Vecchion. 25-4-1945 – m. 26-9-2005

I figli, con grande affetto,lo affidano alla misericordia divina e

alla preghieradella Chiesa.