Bollettino Giugno-Luglio 2006

15

description

2 3 2 La famiglia è un bene necessario per i popoli 4 La pasqua di maria 5 Lettere del padre procuratore 6 per il ripristino di alcune devozioni popolari 7 programma dell’assunta 8 sotto la protezione dell’assunta 9 iV centenario “cesare baronio“ 10 ricordando... 10 Hanno collaborato con noi... 11 appunti di cronaca 4 Al M. R. P. Filippo Di Lonardo, C.O. 5

Transcript of Bollettino Giugno-Luglio 2006

Page 1: Bollettino Giugno-Luglio 2006
Page 2: Bollettino Giugno-Luglio 2006

2

Cari fratelli e sorelle,La famiglia è l'ambito privilegiato

dove ogni persona impara a dare e rice-vere amore. Per questo motivo la Chiesa manifesta costantemente la sua sollecitu-dine pastorale in questo ambito fonda-mentale della persona umana. Così essa insegna nel suo Magistero: "Dio che è amore e che ha creato l'uomo per amore, l'ha chiamato ad amare. Creando l'uomo e la donna, l i ha chiamat i ne l Matrimonio a un'intima comunione di vita e di amore fra loro, così che non sono più due, ma una carne sola (Mt 19, 6)" (Catechismo della Chiesa Cattolica. Compendio, 337).

Questa è una verità che la Chiesa pro-clama nel mondo senza stancarsi. Il mio caro predecessore Giovanni Paolo II, diceva che "L'uomo è divenuto ‘immagi-ne e somiglianza’ di Dio non soltanto attraverso la propria umanità, ma anche attraverso la comunione delle persone che l'uomo e la donna formano sin dall'inizio…L’uomo diventa immagine di Dio non tanto nel momento della solitu-dine quanto nel momento della comu-nione" (Catechesi, 14-XI-1979).

La famiglia è un'istituzione interme-dia tra l'individuo e la società, e niente può supplirla totalmente. Essa stessa si fonda soprattutto su una profonda rela-zione interpersonale tra il marito e la moglie, sostenuta dall'affetto e dalla mutua comprensione. Per ciò riceve

nucleo familiare può trovare ostacoli dif-ficili da superare se si sente isolato dal resto dei suoi familiari e amici. Perciò, la comunità ecclesiale ha la responsabilità di offrire sostegno, stimolo e alimento spirituale che fortifichi la coesione fami-liare, soprattutto nelle prove o nei momenti critici. In questo senso, è molto importante il ruolo delle parroc-chie, così come delle diverse associazioni ecclesiali, chiamate a collaborare come strutture di appoggio e mano vicina della Chiesa per la crescita della famiglia nella fede.

Cristo ha rivelato quale è sempre la fonte suprema della vita per tutti e, per-tanto, anche per la famiglia: "Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici." (Gv 15,12-13). L'amore di Dio stesso si è riversato su di noi nel battesimo. Per questo le famiglie sono chiamate a vivere quella qualità di amore, poichè il Signore è colui si fa garante che ciò sia possibile per noi attraverso l'amore umano, sensi-bile, affettuoso e misericordioso come quello di Cristo.

Insieme alla trasmissione della fede e dell'amore del Signore, uno dei compiti più grandi della famiglia è quello di for-mare persone libere e responsabili. Perciò i genitori devono continuare a restituire ai loro figli la libertà, della quale per qualche tempo sono garanti. S e questi vedono che i loro genitori

-e in generale gli adulti che li cir-condano- vivono la vita con gioia

ed entusiasmo, anche nonostante le difficoltà, crescerà più facilmente

in essi quella gioia profonda di vivere che li aiuterà a superare con buon esito i possibili ostacoli e le contrarietà che comporta la vita umana. Inoltre, quando la famiglia non si chiude in sé stessa, i figli continuano ad imparare che ogni persona è degna di essere amata, e che c'è una fraternità fondamentale universa-le fra tutti gli esseri umani.

Questo V Incontro Mondiale c'invita

l'abbondante aiuto di Dio nel sacramen-to del matrimonio che comporta una vera vocazione alla santità. Possano i figli sperimentare più i momenti di armonia e di affetto dei genitori che non quelli di discordia o indifferenza, perché l'amore tra il padre e la madre offre ai figli una grande sicurezza ed insegna loro la bellezza dell'amore fedele e dura-turo.

La famiglia è un bene necessario per i popoli, un fondamento indispensabile per la società ed un grande tesoro degli sposi durante tutta la loro vita. È un bene insostituibile per i figli che devono essere frutto dell'amore, della donazione tota le e generosa de i g en i tor i . Proclamare la verità integrale della fami-glia, fondata nel matrimonio come Chiesa domestica e santuario della vita, è una grande responsabilità di tutti.

Il padre e la madre si sono promessi davanti Dio un "sì" totale, che costitui-sce la base del sacramento che li unisce; allo stesso modo, affinché la relazione interna della famiglia sia completa, è necessario che dicano anche un "sì" di accettazione ai loro figli generati o adot-tati e che hanno propria personalità e proprio carattere. Così, questi continue-ranno a crescere in un clima di accetta-zione ed amore, ed è auspicabile che, raggiungendo una maturità sufficiente, vogliano restituire a loro volta un "sì" a chi hanno dato loro la vita.

Le sfide della società attuale, segnata dalla dispersione che

s i genera soprattutto nel l 'ambito urbano, richiedono la garan-zia che le famiglie

non siano

s o l e . U n p ic-

c o l o

a riflettere su un tema di particolare importanza e che comporta una grande responsabilità per noi: "La trasmissione della fede nella famiglia". Lo esprime molto bene il Catechismo della Chiesa Cattolica: "Come una madre che insegna ai suoi figli a parlare, e quindi a com-prendere e a comunicare, la Chiesa nostra Madre, ci insegna il linguaggio della fede per introdurci nell'intelligenza della fede e nella vita di fede" (n. 171).

Come simbolizzato nella liturgia del battesimo, con la consegna del cero acceso, i genitori sono associati al miste-ro della nuova vita come figli di Dio che si diventa per mezzo dell cqua battesi-male.

Trasmettere la fede ai figli, con l'aiuto di altre persone e istituzioni come la par-rocchia, la scuola o le associazioni catto-liche, è una responsabilità che i genitori non possono dimenticare, trascurare o delegare totalmente. "La famiglia cristia-na è chiamata Chiesa domestica, perché manifesta e attua la natura comunionale e familiare della Chiesa come famiglia di Dio. Ciascun membro, secondo il pro-prio ruolo, esercita il sacerdozio battesi-male, contribuendo a fare della famiglia una comunità di grazia e di preghiera, una scuola delle virtù umane e cristiane, il luogo del primo annuncio della fede ai figli" (Catechismo della Chiesa Cattolica. Compendio, 350). E inoltre: "I genitori, partecipi della paternità divina, sono per i figli i primi responsabili dell'educazione e i primi annunciatori della fede. Essi hanno il dovere di amare e di rispettare i figli come persone e come figli di Dio... In particolare hanno la missione di edu-carli alla fede cristiana" (ibid., 460).

Il linguaggio della fede si impara nel focolare domestico dove questa fede cresce e si fortifica attraverso la preghie-ra e la pratica cristiana. Nella lettura del Deuteronomio abbiamo ascoltato costantemente la preghiera ripetuta per il popolo eletto, la Shema Israel, e che Gesù ha ascoltato e ripetuto nella sua casa di Nazaret. Egli stesso l’ha ricorda-to durante la sua vita pubblica, come ci riferisce il Vangelo di Marco (Mc 12,29). Questa è la fede della Chiesa che viene

preservati da tutte le insidie e le minacce. Desidero ora rivolgermi ai nonni, così importanti nelle famiglie. Essi possono essere - e sono tante volte - i garanti dell'affetto e della tenerezza che ogni essere umano ha bisogno di dare e di ricevere. Essi offrono ai piccoli la pro-spettiva del tempo, sono memoria e ric-chezza delle famiglie. Mai per nessuna ragione siano esclusi dall’ambito familia-re. Sono un tesoro che non possiamo strappare alle nuove generazioni, soprat-tutto quando danno testimonianza di fede all’avvicinarsi della morte.

Te lo chiediamo per Gesù Cristo tuo Figlio, nostro Signore. Amen.

dall'amore di Dio, per mezzo delle vostre famiglie. Vivere l'integrità di que-sta fede, nella sua meravigliosa novità, è un grande dono. Ma nei momenti in cui sembra che si nasconde il volto di Dio, credere è difficile e comporta un grande sforzo.

Questo incontro dà nuovo vigore per continuare ad annunciare il Vangelo della famiglia, riaffermare la sua validità ed identità basata nel matrimonio aperto al dono generoso della vita, e dove si accompagna ai figli nella sua crescita fisi-ca e spirituale. In questo modo si rifiuta un edonismo molto impregnato che banalizza le relazioni umane e le svuota del suo genuino valore e della sua bellez-za. Promuovere i valori del matrimonio non ostacola la gioia piena che l'uomo e la donna trovano nel loro mutuo amore. La fede e l'etica cristiana, dunque, non pretendono di soffocare l'amore, bensì renderlo più sano, forte e realmente libe-ro. Perciò, l'amore umano deve essere purificato e deve maturare per essere pienamente umano e principio di una gioia vera e duratura (cf. Discorso in san Giovanni in Laterano, 5 giugno 2006).

Invito, dunque, i governanti e i legi-slatori a riflettere sul bene evidente che i focolari domestici in pace e in armonia assicurano all'uomo, alla famiglia, centro nevralgico della società, assicurano le case che vivono nella pace, nell’armonia, come ricorda la Santa Sede nella Lettera dei Diritti della Famiglia. L'oggetto delle leggi è il bene integrale dell'uomo, la risposta alle sue necessità e aspirazioni. Questo è un notevole aiuto alla società, del quale non può privarsi, e per i popoli è una salvaguardia e una purificazione. Inoltre, la famiglia è una scuola di uma-nesimo, affinché cresca fino a diventare veramente uomo. In questo senso, l’e-sperienza di essere amati dai genitori porta i figli ad avere coscienza della loro dignità di figli.

La creatura concepita deve essere educata nella fede, amata e protetta. I figli, insieme al fondamentale diritto a nascere e essere educati nella fede, hanno pure diritto ad una casa che abbia come modello quello di Nazaret e siano

3

La famigLia è un bene necessario per i popoLi

Page 3: Bollettino Giugno-Luglio 2006

2

Cari fratelli e sorelle,La famiglia è l'ambito privilegiato

dove ogni persona impara a dare e rice-vere amore. Per questo motivo la Chiesa manifesta costantemente la sua sollecitu-dine pastorale in questo ambito fonda-mentale della persona umana. Così essa insegna nel suo Magistero: "Dio che è amore e che ha creato l'uomo per amore, l'ha chiamato ad amare. Creando l'uomo e la donna, l i ha chiamat i ne l Matrimonio a un'intima comunione di vita e di amore fra loro, così che non sono più due, ma una carne sola (Mt 19, 6)" (Catechismo della Chiesa Cattolica. Compendio, 337).

Questa è una verità che la Chiesa pro-clama nel mondo senza stancarsi. Il mio caro predecessore Giovanni Paolo II, diceva che "L'uomo è divenuto ‘immagi-ne e somiglianza’ di Dio non soltanto attraverso la propria umanità, ma anche attraverso la comunione delle persone che l'uomo e la donna formano sin dall'inizio…L’uomo diventa immagine di Dio non tanto nel momento della solitu-dine quanto nel momento della comu-nione" (Catechesi, 14-XI-1979).

La famiglia è un'istituzione interme-dia tra l'individuo e la società, e niente può supplirla totalmente. Essa stessa si fonda soprattutto su una profonda rela-zione interpersonale tra il marito e la moglie, sostenuta dall'affetto e dalla mutua comprensione. Per ciò riceve

nucleo familiare può trovare ostacoli dif-ficili da superare se si sente isolato dal resto dei suoi familiari e amici. Perciò, la comunità ecclesiale ha la responsabilità di offrire sostegno, stimolo e alimento spirituale che fortifichi la coesione fami-liare, soprattutto nelle prove o nei momenti critici. In questo senso, è molto importante il ruolo delle parroc-chie, così come delle diverse associazioni ecclesiali, chiamate a collaborare come strutture di appoggio e mano vicina della Chiesa per la crescita della famiglia nella fede.

Cristo ha rivelato quale è sempre la fonte suprema della vita per tutti e, per-tanto, anche per la famiglia: "Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici." (Gv 15,12-13). L'amore di Dio stesso si è riversato su di noi nel battesimo. Per questo le famiglie sono chiamate a vivere quella qualità di amore, poichè il Signore è colui si fa garante che ciò sia possibile per noi attraverso l'amore umano, sensi-bile, affettuoso e misericordioso come quello di Cristo.

Insieme alla trasmissione della fede e dell'amore del Signore, uno dei compiti più grandi della famiglia è quello di for-mare persone libere e responsabili. Perciò i genitori devono continuare a restituire ai loro figli la libertà, della quale per qualche tempo sono garanti. S e questi vedono che i loro genitori

-e in generale gli adulti che li cir-condano- vivono la vita con gioia

ed entusiasmo, anche nonostante le difficoltà, crescerà più facilmente

in essi quella gioia profonda di vivere che li aiuterà a superare con buon esito i possibili ostacoli e le contrarietà che comporta la vita umana. Inoltre, quando la famiglia non si chiude in sé stessa, i figli continuano ad imparare che ogni persona è degna di essere amata, e che c'è una fraternità fondamentale universa-le fra tutti gli esseri umani.

Questo V Incontro Mondiale c'invita

l'abbondante aiuto di Dio nel sacramen-to del matrimonio che comporta una vera vocazione alla santità. Possano i figli sperimentare più i momenti di armonia e di affetto dei genitori che non quelli di discordia o indifferenza, perché l'amore tra il padre e la madre offre ai figli una grande sicurezza ed insegna loro la bellezza dell'amore fedele e dura-turo.

La famiglia è un bene necessario per i popoli, un fondamento indispensabile per la società ed un grande tesoro degli sposi durante tutta la loro vita. È un bene insostituibile per i figli che devono essere frutto dell'amore, della donazione tota le e generosa de i g en i tor i . Proclamare la verità integrale della fami-glia, fondata nel matrimonio come Chiesa domestica e santuario della vita, è una grande responsabilità di tutti.

Il padre e la madre si sono promessi davanti Dio un "sì" totale, che costitui-sce la base del sacramento che li unisce; allo stesso modo, affinché la relazione interna della famiglia sia completa, è necessario che dicano anche un "sì" di accettazione ai loro figli generati o adot-tati e che hanno propria personalità e proprio carattere. Così, questi continue-ranno a crescere in un clima di accetta-zione ed amore, ed è auspicabile che, raggiungendo una maturità sufficiente, vogliano restituire a loro volta un "sì" a chi hanno dato loro la vita.

Le sfide della società attuale, segnata dalla dispersione che

s i genera soprattutto nel l 'ambito urbano, richiedono la garan-zia che le famiglie

non siano

s o l e . U n p ic-

c o l o

a riflettere su un tema di particolare importanza e che comporta una grande responsabilità per noi: "La trasmissione della fede nella famiglia". Lo esprime molto bene il Catechismo della Chiesa Cattolica: "Come una madre che insegna ai suoi figli a parlare, e quindi a com-prendere e a comunicare, la Chiesa nostra Madre, ci insegna il linguaggio della fede per introdurci nell'intelligenza della fede e nella vita di fede" (n. 171).

Come simbolizzato nella liturgia del battesimo, con la consegna del cero acceso, i genitori sono associati al miste-ro della nuova vita come figli di Dio che si diventa per mezzo dell cqua battesi-male.

Trasmettere la fede ai figli, con l'aiuto di altre persone e istituzioni come la par-rocchia, la scuola o le associazioni catto-liche, è una responsabilità che i genitori non possono dimenticare, trascurare o delegare totalmente. "La famiglia cristia-na è chiamata Chiesa domestica, perché manifesta e attua la natura comunionale e familiare della Chiesa come famiglia di Dio. Ciascun membro, secondo il pro-prio ruolo, esercita il sacerdozio battesi-male, contribuendo a fare della famiglia una comunità di grazia e di preghiera, una scuola delle virtù umane e cristiane, il luogo del primo annuncio della fede ai figli" (Catechismo della Chiesa Cattolica. Compendio, 350). E inoltre: "I genitori, partecipi della paternità divina, sono per i figli i primi responsabili dell'educazione e i primi annunciatori della fede. Essi hanno il dovere di amare e di rispettare i figli come persone e come figli di Dio... In particolare hanno la missione di edu-carli alla fede cristiana" (ibid., 460).

Il linguaggio della fede si impara nel focolare domestico dove questa fede cresce e si fortifica attraverso la preghie-ra e la pratica cristiana. Nella lettura del Deuteronomio abbiamo ascoltato costantemente la preghiera ripetuta per il popolo eletto, la Shema Israel, e che Gesù ha ascoltato e ripetuto nella sua casa di Nazaret. Egli stesso l’ha ricorda-to durante la sua vita pubblica, come ci riferisce il Vangelo di Marco (Mc 12,29). Questa è la fede della Chiesa che viene

preservati da tutte le insidie e le minacce. Desidero ora rivolgermi ai nonni, così importanti nelle famiglie. Essi possono essere - e sono tante volte - i garanti dell'affetto e della tenerezza che ogni essere umano ha bisogno di dare e di ricevere. Essi offrono ai piccoli la pro-spettiva del tempo, sono memoria e ric-chezza delle famiglie. Mai per nessuna ragione siano esclusi dall’ambito familia-re. Sono un tesoro che non possiamo strappare alle nuove generazioni, soprat-tutto quando danno testimonianza di fede all’avvicinarsi della morte.

Te lo chiediamo per Gesù Cristo tuo Figlio, nostro Signore. Amen.

dall'amore di Dio, per mezzo delle vostre famiglie. Vivere l'integrità di que-sta fede, nella sua meravigliosa novità, è un grande dono. Ma nei momenti in cui sembra che si nasconde il volto di Dio, credere è difficile e comporta un grande sforzo.

Questo incontro dà nuovo vigore per continuare ad annunciare il Vangelo della famiglia, riaffermare la sua validità ed identità basata nel matrimonio aperto al dono generoso della vita, e dove si accompagna ai figli nella sua crescita fisi-ca e spirituale. In questo modo si rifiuta un edonismo molto impregnato che banalizza le relazioni umane e le svuota del suo genuino valore e della sua bellez-za. Promuovere i valori del matrimonio non ostacola la gioia piena che l'uomo e la donna trovano nel loro mutuo amore. La fede e l'etica cristiana, dunque, non pretendono di soffocare l'amore, bensì renderlo più sano, forte e realmente libe-ro. Perciò, l'amore umano deve essere purificato e deve maturare per essere pienamente umano e principio di una gioia vera e duratura (cf. Discorso in san Giovanni in Laterano, 5 giugno 2006).

Invito, dunque, i governanti e i legi-slatori a riflettere sul bene evidente che i focolari domestici in pace e in armonia assicurano all'uomo, alla famiglia, centro nevralgico della società, assicurano le case che vivono nella pace, nell’armonia, come ricorda la Santa Sede nella Lettera dei Diritti della Famiglia. L'oggetto delle leggi è il bene integrale dell'uomo, la risposta alle sue necessità e aspirazioni. Questo è un notevole aiuto alla società, del quale non può privarsi, e per i popoli è una salvaguardia e una purificazione. Inoltre, la famiglia è una scuola di uma-nesimo, affinché cresca fino a diventare veramente uomo. In questo senso, l’e-sperienza di essere amati dai genitori porta i figli ad avere coscienza della loro dignità di figli.

La creatura concepita deve essere educata nella fede, amata e protetta. I figli, insieme al fondamentale diritto a nascere e essere educati nella fede, hanno pure diritto ad una casa che abbia come modello quello di Nazaret e siano

3

La famigLia è un bene necessario per i popoLi

Page 4: Bollettino Giugno-Luglio 2006

2 La famiglia è un bene necessario per i

popoli

4 La pasqua di maria

5 Lettere del padre procuratore

6 per il ripristino di alcune devozioni

popolari

7 programma dell’assunta

8 sotto la protezione dell’assunta

9 iV centenario “cesare baronio“

10 ricordando...

10 Hanno collaborato con noi...

11 appunti di cronaca

Bacilli che continuava, per incarico della Congregazione, l’opera degli “Annales” del Ven. Baronio.

Ritornato a Guardia ed ordinato sacer-dote il 27 febbraio 1625, egli assumeva l’onere della Parrocchia iniziando la gran-de opera di evangelizzazione di cui la popolazione aveva urgente necessità.

In questa straordinaria impresa un posto notevole ebbe la fondazione, fin dal 1628, dell’Oratorio Secolare, ricco di frutti spirituali; ma, accanto ad esso, come dimenticare il ruolo che pure ebbe – e per secoli – un’altra fondazione, nata dell’intu-izione apostolica di P. Piccirillo? Le “Vergini Filippine” erano giovani e donne che aspiravano ad una vita spirituale ed apostolica intensa ma vissuta, senza vinco-li di voti, tra le mura domestiche, nelle proprie case: l’istituzione, che rivela la consapevolezza di P. Marzio sull’apostola-to dei laici, rivela pure la perspicacia nel vedere l’importanza di forme di vita con-sacrata che la Chiesa avrebbe codificato molti secoli dopo, nel 1947, con la “Provvida Mater” di Papa Pio XII. Quanto anche questa fondazione del Piccirillo sia stata preziosa, è documentato dalla storia fino al 1963, quando morì Concetta Tess i tore, u l t ima de l le “Filippine”.

In questo fervido contesto di opere apostoliche, nasceva nel 1636 anche la Congregazione dell’Oratorio, che, sgorga-ta dalla fede di P. Marzio e dalla sua pas-sione per l’annuncio di Cristo, continua ancor oggi a Guardia la propria opera.

A questa Congregazione tanto bene-merita rivolgo oggi, nel 350.mo anniversa-rio della morte del Fondatore, l’augurio di tutta la famiglia Oratoriana di continuare l’opera di P. Marzio nel nostro tempo, bisognoso come il suo, e come tutti i tempi, di una evangelizzazione davvero nuova, nella consapevolezza che la “novi-tà” è soprattutto costituita dalla vivacità della vita spirituale dei suoi membri.

Carissimo Padre,con il vivo ricordo delle mie visite a

Guardia Sanframondi, una delle quali per

Al M. R. P. Filippo Di Lonardo, C.O.

Preposito della Congregazione dell'O-ratorio di Guardia Sanframondi

Molto Reverendo Padre, La ringrazio di cuore per il gradito

fascicolo pubblicato nel 350.mo della morte del fondatore, P. Marzio Piccirillo, e porgo alla cara Congregazione di Guardia le più vive felicitazioni per questa iniziativa che, ricordando un anniversario significativo della propria storia, offre l’occasione di riscoprire quello spirito delle origini indispensabile, in ogni Istituzione, per vivere davvero la vocazio-ne ricevuta in dono.

Per unirmi a voi spiritualmente e par-tecipare con più viva consapevolezza al ricordo del grande iniziatore dell’Oratorio a Guardia, ho riletto, in questa circostan-za, anche il libro di p. Giuseppe Lando, “Sulla scia del Neri. L’Oratorio del Picirillo e il P. Adolfo Di Blasio” (Marigliano-Napoli, 1980) che delinea, nel contesto della nascita e degli sviluppi della Congregazione, in rapida sintesi, la vita e l’opera del P. Marzio Piccirillo attin-gendo alle fonti d’archivio ed alle pubbli-cazioni più recenti, tra cui merita ricorda-re gli studi di p. Antonio Borrelli, d.O. di Napoli, di p. Adolfo Di Blasio, d.O. di Guardia, del prof. Abele De Blasio e del dott. Francesco Montanino.

Dalle pagine della pubblicazione gen-tilmente inviata alla Procura Generale la figura di P. Marzio Piccirillo emerge ad alto rilievo come quella di un vero disce-polo di S. Filippo Neri, che, affascinato dal suo messaggio, seppe trasmetterne il patrimonio spirituale e la proposta di vita cristiana operando con grande intensità e frutti notevoli nel campo dell’evangelizza-zione della “Terra” di Guardia.

Marzio Piccirillo aveva personalmente conosciuto, durante la sua permanenza a Roma, l’Oratorio di Padre Filippo, pochi anni dopo la morte del Santo, quando il Preposito della Congregazione Romana, p. Giuliano Giustiniani, accogliendolo nel 1623, lo pose sotto la guida del p. Cesare

la predicazione della novena in prepara-zione alla grande solennità di Maria SS. Assunta, titolare della insigne Basilica Pontificia affidata alla Congregazione, saluto fraternamente Lei ed i Confratelli e chiedo una speciale preghiera alla Vergine per il prossimo Congresso Generale della Confederazione. Il tema della formazione oratoriana che in esso sarà affrontato, apre le nostre singole Case alla riflessione, ma ancor più le impegna alla preghiera, dal momento che, al di là delle importanti formulazioni teoriche che l’Assise con-gressuale proporrà, conta soprattutto la disponibilità dei cuori ad accogliere il patrimonio formativo trasmesso da Padre Filippo ai suoi figli.

Maria, “prima discepola del Signore”, amata da S. Filippo con tenerissima devo-zione e considerata vera fondatrice della Congregazione, ci aiuti a rinnovarci pro-fondamente per essere nel nostro tempo ciò che la Santa Chiesa si aspetta che noi siamo. A Lei, Madre e Vergine, venerata nella “Chiesa Nuova” di Roma sotto il titolo della sua nascita terrena e nella Basilica di Guardia sotto quello della sua nascita al cielo, affido i lavori del Congresso Generale e la vita delle nostre Congregazioni.

In Corde Christi et P. N. Philippi

Edoardo Aldo Cerrato, C.O.Procuratore Generale

54

La pasqua di maria Lettera del padre procuratoreLa solennità dell’Assunzione è

celebrata dalla chiesa bizantina come la Pasqua della Madre di Dio. Pasqua significa passaggio. La tradizione ha visto da sempre un legame indissolu-bile tra la Pasqua di Cristo capo e la Pasqua del suo mistico corpo che è la Chiesa, anticipata in Maria. La Madre del Redentore ha partecipato in pie-nezza alla Pasqua del suo Figlio e Signore perché ha condiviso con lui tutto il mistero della salvezza, in lei la redenzione è totale. “La Madre di Gesù, come in cielo glorificata ormai nel corpo e nell’anima, è immagine e inizio della Chiesa che dovrà avere il suo compimento nell’età futura, così sulla terra brilla ora innanzi al peregrinante Popolo di Dio quale segno di sicura speranza e consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore” (Lumen gentium, 68).

La Chiesa guarda a Maria e vede in lei ciò che essa spera di essere e diventare.

La fede di Maria è docile, si fida senza riserve di Dio e si mette, nella piena libertà, totalmente nelle sue mani. Il suo “si” inizia a Nazareth e termina solo quando finisce il suo pellegrinaggio terreno. Nella potenza dello Spirito Santo, Maria è stata assunta con tutta la sua umanità concreta accanto al Figlio

XVI, nell’omelia della sua prima messa da Pontefice, ci ha ricordato che “la Chiesa è giovane perché Gesù è vivo”: la sua risurrezione ha vinto ogni punto morto della nostra esistenza. Maria, assunta in cielo, è il raggio di luce che illumina il nostro pellegrinaggio terreno. Per questo il cristiano sa vedere il nuovo che ger-moglia tra le cose vecchie che crol-lano perché ha accolto Dio come Maria: la sua vita è più grande, in qualunque suo piccolo frammento.

Andiamo avanti con serenità e sicurezza, perché “Maria è tutta la ragione della nostra speranza” (San Bernardo).

Il Santo Padre ha concluso la sua Lettera Enciclica “Deus caritas est” rivolgendo questa preghiera a Maria:

“Santa Maria, Madre di Dio,tu hai donato al mondo la vera luce,

Gesù, tuo Figlio – Figlio di Dio.Tu ti sei consegnata completamente

alla chiamata di DioE sei così diventata sorgente

della bontà che sgorga da Lui.Mostraci Gesù. Guidaci a Lui.

Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo,perché possiamo anche noi

diventare capaci di vero amoreed essere sorgenti di acqua vivain mezzo a un mondo assetato”.

P. Filippo Di Lonardo d.O.

nella gloria di Dio Padre. La glorificazio-ne finale e totale di Maria aspetta tutti noi. Quindi possiamo dire che Maria è il frutto e il segno dell’amore di Dio per noi, della sua tenerezza e della sua mise-ricordia. Per questo, da sempre, il popo-lo si rivolge a lei nelle sue necessità e speranze, nelle vicende liete e dolorose della vita perché la sente “mamma”: “Donna, ecco il tuo figlio!” Gv 19,26.

Maria è colei che ha raggiunto in pie-nezza l’essere in Dio ed è il segno della grandezza a cui può giungere l’uomo; ovunque c’è un cuore che si apre ad accogliere il mistero di Dio, lì c’è il mistero di Maria.

Tutti siamo chiamati a glorificare Dio con la nostra vita, ad essere in Dio. Questo è il cammino del cristiano. Il vero cristiano è continuamente chiamato a rinnovare la propria fede, il proprio rapporto con Dio. La fede, come l’amo-re, richiede di essere continuamente verificata e rinnovata per non diventare una vuota e formale abitudine che s’i-dentifica con una semplice osservanza di riti, tradizioni religiose o verità astrat-te.

Il cristiano guarda le realtà terrene con occhi della fede, che permette di vedere oltre le apparenze, oltre le tene-bre della notte, oltre la morte. Benedetto

in questo numero:

Page 5: Bollettino Giugno-Luglio 2006

2 La famiglia è un bene necessario per i

popoli

4 La pasqua di maria

5 Lettere del padre procuratore

6 per il ripristino di alcune devozioni

popolari

7 programma dell’assunta

8 sotto la protezione dell’assunta

9 iV centenario “cesare baronio“

10 ricordando...

10 Hanno collaborato con noi...

11 appunti di cronaca

Bacilli che continuava, per incarico della Congregazione, l’opera degli “Annales” del Ven. Baronio.

Ritornato a Guardia ed ordinato sacer-dote il 27 febbraio 1625, egli assumeva l’onere della Parrocchia iniziando la gran-de opera di evangelizzazione di cui la popolazione aveva urgente necessità.

In questa straordinaria impresa un posto notevole ebbe la fondazione, fin dal 1628, dell’Oratorio Secolare, ricco di frutti spirituali; ma, accanto ad esso, come dimenticare il ruolo che pure ebbe – e per secoli – un’altra fondazione, nata dell’intu-izione apostolica di P. Piccirillo? Le “Vergini Filippine” erano giovani e donne che aspiravano ad una vita spirituale ed apostolica intensa ma vissuta, senza vinco-li di voti, tra le mura domestiche, nelle proprie case: l’istituzione, che rivela la consapevolezza di P. Marzio sull’apostola-to dei laici, rivela pure la perspicacia nel vedere l’importanza di forme di vita con-sacrata che la Chiesa avrebbe codificato molti secoli dopo, nel 1947, con la “Provvida Mater” di Papa Pio XII. Quanto anche questa fondazione del Piccirillo sia stata preziosa, è documentato dalla storia fino al 1963, quando morì Concetta Tess i tore, u l t ima de l le “Filippine”.

In questo fervido contesto di opere apostoliche, nasceva nel 1636 anche la Congregazione dell’Oratorio, che, sgorga-ta dalla fede di P. Marzio e dalla sua pas-sione per l’annuncio di Cristo, continua ancor oggi a Guardia la propria opera.

A questa Congregazione tanto bene-merita rivolgo oggi, nel 350.mo anniversa-rio della morte del Fondatore, l’augurio di tutta la famiglia Oratoriana di continuare l’opera di P. Marzio nel nostro tempo, bisognoso come il suo, e come tutti i tempi, di una evangelizzazione davvero nuova, nella consapevolezza che la “novi-tà” è soprattutto costituita dalla vivacità della vita spirituale dei suoi membri.

Carissimo Padre,con il vivo ricordo delle mie visite a

Guardia Sanframondi, una delle quali per

Al M. R. P. Filippo Di Lonardo, C.O.

Preposito della Congregazione dell'O-ratorio di Guardia Sanframondi

Molto Reverendo Padre, La ringrazio di cuore per il gradito

fascicolo pubblicato nel 350.mo della morte del fondatore, P. Marzio Piccirillo, e porgo alla cara Congregazione di Guardia le più vive felicitazioni per questa iniziativa che, ricordando un anniversario significativo della propria storia, offre l’occasione di riscoprire quello spirito delle origini indispensabile, in ogni Istituzione, per vivere davvero la vocazio-ne ricevuta in dono.

Per unirmi a voi spiritualmente e par-tecipare con più viva consapevolezza al ricordo del grande iniziatore dell’Oratorio a Guardia, ho riletto, in questa circostan-za, anche il libro di p. Giuseppe Lando, “Sulla scia del Neri. L’Oratorio del Picirillo e il P. Adolfo Di Blasio” (Marigliano-Napoli, 1980) che delinea, nel contesto della nascita e degli sviluppi della Congregazione, in rapida sintesi, la vita e l’opera del P. Marzio Piccirillo attin-gendo alle fonti d’archivio ed alle pubbli-cazioni più recenti, tra cui merita ricorda-re gli studi di p. Antonio Borrelli, d.O. di Napoli, di p. Adolfo Di Blasio, d.O. di Guardia, del prof. Abele De Blasio e del dott. Francesco Montanino.

Dalle pagine della pubblicazione gen-tilmente inviata alla Procura Generale la figura di P. Marzio Piccirillo emerge ad alto rilievo come quella di un vero disce-polo di S. Filippo Neri, che, affascinato dal suo messaggio, seppe trasmetterne il patrimonio spirituale e la proposta di vita cristiana operando con grande intensità e frutti notevoli nel campo dell’evangelizza-zione della “Terra” di Guardia.

Marzio Piccirillo aveva personalmente conosciuto, durante la sua permanenza a Roma, l’Oratorio di Padre Filippo, pochi anni dopo la morte del Santo, quando il Preposito della Congregazione Romana, p. Giuliano Giustiniani, accogliendolo nel 1623, lo pose sotto la guida del p. Cesare

la predicazione della novena in prepara-zione alla grande solennità di Maria SS. Assunta, titolare della insigne Basilica Pontificia affidata alla Congregazione, saluto fraternamente Lei ed i Confratelli e chiedo una speciale preghiera alla Vergine per il prossimo Congresso Generale della Confederazione. Il tema della formazione oratoriana che in esso sarà affrontato, apre le nostre singole Case alla riflessione, ma ancor più le impegna alla preghiera, dal momento che, al di là delle importanti formulazioni teoriche che l’Assise con-gressuale proporrà, conta soprattutto la disponibilità dei cuori ad accogliere il patrimonio formativo trasmesso da Padre Filippo ai suoi figli.

Maria, “prima discepola del Signore”, amata da S. Filippo con tenerissima devo-zione e considerata vera fondatrice della Congregazione, ci aiuti a rinnovarci pro-fondamente per essere nel nostro tempo ciò che la Santa Chiesa si aspetta che noi siamo. A Lei, Madre e Vergine, venerata nella “Chiesa Nuova” di Roma sotto il titolo della sua nascita terrena e nella Basilica di Guardia sotto quello della sua nascita al cielo, affido i lavori del Congresso Generale e la vita delle nostre Congregazioni.

In Corde Christi et P. N. Philippi

Edoardo Aldo Cerrato, C.O.Procuratore Generale

54

La pasqua di maria Lettera del padre procuratoreLa solennità dell’Assunzione è

celebrata dalla chiesa bizantina come la Pasqua della Madre di Dio. Pasqua significa passaggio. La tradizione ha visto da sempre un legame indissolu-bile tra la Pasqua di Cristo capo e la Pasqua del suo mistico corpo che è la Chiesa, anticipata in Maria. La Madre del Redentore ha partecipato in pie-nezza alla Pasqua del suo Figlio e Signore perché ha condiviso con lui tutto il mistero della salvezza, in lei la redenzione è totale. “La Madre di Gesù, come in cielo glorificata ormai nel corpo e nell’anima, è immagine e inizio della Chiesa che dovrà avere il suo compimento nell’età futura, così sulla terra brilla ora innanzi al peregrinante Popolo di Dio quale segno di sicura speranza e consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore” (Lumen gentium, 68).

La Chiesa guarda a Maria e vede in lei ciò che essa spera di essere e diventare.

La fede di Maria è docile, si fida senza riserve di Dio e si mette, nella piena libertà, totalmente nelle sue mani. Il suo “si” inizia a Nazareth e termina solo quando finisce il suo pellegrinaggio terreno. Nella potenza dello Spirito Santo, Maria è stata assunta con tutta la sua umanità concreta accanto al Figlio

XVI, nell’omelia della sua prima messa da Pontefice, ci ha ricordato che “la Chiesa è giovane perché Gesù è vivo”: la sua risurrezione ha vinto ogni punto morto della nostra esistenza. Maria, assunta in cielo, è il raggio di luce che illumina il nostro pellegrinaggio terreno. Per questo il cristiano sa vedere il nuovo che ger-moglia tra le cose vecchie che crol-lano perché ha accolto Dio come Maria: la sua vita è più grande, in qualunque suo piccolo frammento.

Andiamo avanti con serenità e sicurezza, perché “Maria è tutta la ragione della nostra speranza” (San Bernardo).

Il Santo Padre ha concluso la sua Lettera Enciclica “Deus caritas est” rivolgendo questa preghiera a Maria:

“Santa Maria, Madre di Dio,tu hai donato al mondo la vera luce,

Gesù, tuo Figlio – Figlio di Dio.Tu ti sei consegnata completamente

alla chiamata di DioE sei così diventata sorgente

della bontà che sgorga da Lui.Mostraci Gesù. Guidaci a Lui.

Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo,perché possiamo anche noi

diventare capaci di vero amoreed essere sorgenti di acqua vivain mezzo a un mondo assetato”.

P. Filippo Di Lonardo d.O.

nella gloria di Dio Padre. La glorificazio-ne finale e totale di Maria aspetta tutti noi. Quindi possiamo dire che Maria è il frutto e il segno dell’amore di Dio per noi, della sua tenerezza e della sua mise-ricordia. Per questo, da sempre, il popo-lo si rivolge a lei nelle sue necessità e speranze, nelle vicende liete e dolorose della vita perché la sente “mamma”: “Donna, ecco il tuo figlio!” Gv 19,26.

Maria è colei che ha raggiunto in pie-nezza l’essere in Dio ed è il segno della grandezza a cui può giungere l’uomo; ovunque c’è un cuore che si apre ad accogliere il mistero di Dio, lì c’è il mistero di Maria.

Tutti siamo chiamati a glorificare Dio con la nostra vita, ad essere in Dio. Questo è il cammino del cristiano. Il vero cristiano è continuamente chiamato a rinnovare la propria fede, il proprio rapporto con Dio. La fede, come l’amo-re, richiede di essere continuamente verificata e rinnovata per non diventare una vuota e formale abitudine che s’i-dentifica con una semplice osservanza di riti, tradizioni religiose o verità astrat-te.

Il cristiano guarda le realtà terrene con occhi della fede, che permette di vedere oltre le apparenze, oltre le tene-bre della notte, oltre la morte. Benedetto

in questo numero:

Page 6: Bollettino Giugno-Luglio 2006

La pietà popolare nel corso dei secoli ha sviluppato alcuni pii esercizi verso la Madre del Redentore. Proviamo a cercare la rispo-sta a queste domande sul “direttorio su pietà popolare e liturgia” per trasmettere quello che abbiamo ricevuto.

Perché il mese di Maggio è dedicato alla Vergine Maria?“In Occidente le prime testimonianze del mese di maggio dedicato alla Vergine, si hanno verso la fine del secolo XVI. Nel seco-

lo XVIII il mese mariano, nel senso moderno dell’espressione, è già ben attestato”. (N°190 nota 16)Maggio è il mese nel quale ammiriamo lo splendore primaverile che lo riveste, per questo la pietà popolare l’ha consacrato a

Colei che la Chiesa canta e loda come tutta Bella.Paolo VI diceva: “Mese di Maggio. Noi ricordiamo la letizia infantile con cui andando a scuola, portavamo fiori per l’altare della

Madonna: lumi, canti, preghiere e “fioretti” davano gioconda espressione alla devozione verso Maria Santissima, che ci appariva allora come la regina della primavera, primavera della natura e dell’anima”.

Che cosa è un “fioretto”?E’ un piccolo fiore che impegna la nostra vita. Con il fioretto, l’uomo verifica, conferma e assicura il dominio di sé, liberandosi

dalle proprie schiavitù e dalle passioni, rendendosi capace di donare a Dio e al prossimo una privazione.mia nonna ha sempre tra le mani, una corona del rosario e non potendo andare in chiesa si ritrova con altre persone

ogni sera nel mese di maggio a pregare. non fanno che ripetere sempre le stesse cose.La preghiera del Rosario “è il compendio di tutto il Vangelo” (Pio XII). San Pio da Pietrelcina la chiamava “arma infallibile con-

tro il male” e ripeteva spesso: “Recitate il Rosario e fatelo recitare”. “Il Rosario o Salterio della Vergine è una delle più eccellenti preghiere alla Madre del Signore.” (N°197)

Attraverso il Rosario non ripetiamo sempre le stesse cose, ma contempliamo e riviviamo, con l’animo e il cuore della Vergine Maria, i misteri della vita di Cristo, nella gioia, nel dolore, nella luce e nella speranza della gloria. Per questo la Chiesa e la stessa Vergine Maria (si pensi a Lourdes, Fatima….) ci raccomandano vivamente questa preghiera, la cui recita scrive Paolo VI: “esige un ritmo tranquillo e quasi indugio pensoso, che favoriscano all’orante la meditazione dei misteri della vita del Signore”.

Perché tra le tante feste in onore della Beata Vergine quella dell’Assunzione è la più sentita?“Nella pietà popolare la festa mariana del 15 agosto è molto sentita. In molti luoghi essa è ritenuta la festa per antonomasia della

Vergine: il “giorno di santa Maria”, così come l’Immacolata per la Spagna e l’America Latina” (N°181). Essa è memoria antica della Madre del Signore, cifra e sintesi di molte verità della fede. Infatti, la Vergine assunta in cielo ha molteplici significati teologici: sote-riologico, cristologico, antropologico, ecclesiologico e mariologico. Noi guardiesi, pur venerandola quale regina gloriosa in cielo, la sentiamo particolarmente vicina per le motivazioni profonde che nascono da una storia secolare, i nostri Riti, e continuiamo con fiducia ad implorare la sua protezione materna e la sua intercessione presso il Signore.

76

per iL ripristino di aLcunedeVozioni popoLari

Guardia Sanframondi - 14 e 15 Agosto 2006

Basilica Parrocchiale Santa Maria Assunta e San Filippo Neri - Santuario Mariano

Maria assunta in corpo eanima ha raggiunto inpienezza l’essere in Dio nellasua completa identitàpersonale. Maria è segno diconsolazione e di sicurasperanza per tutti: se c’è uncuore che si apre ad accogliereil mistero di Dio.

NOVENARIO7 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per i gruppi ecclesiali.8 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per i gruppi ecclesiali.9 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa in suffragio dei deputati Rionali defunti.10 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per il Rione Croce.11 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per il Rione Portella.12 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per il Rione Fontanella.13 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per il Rione Piazza.14 Agosto

Ore 18,30 Solenne celebrazione dei Primi Vespri e dell’Eucaristia,presieduta da S. E. Mons. Michele De Rosa,Vescovo Diocesano.

Ore 23,00 Inizio della Veglia di preghiera.Ore 24,00 Santa Messa della solennità.

15 AgostoOre 6,30 - 8,00 Sante Messe.Ore 11,00 Santa Messa solenne per tutti i guardiesi residentiin Italia e all’estero.Ore 18,00 Santa Messa vespertina.

La Corale “Cantate Domino in laetitia”animerà le solenni celebrazioni.Per tutto il novenario, dalle ore 18,30,nella Basilica si ascoltano le confessioni.

1 agosto 2006 - Guardia SanframondiFesta di S. Alfonso Maria de’ LiguoriPatrono della Diocesi

I Padri FilippiniIl Consiglio Pastorale Parrocchiale

Solennità

ASSUNZIONEdella Beata Vergine M

PREMIO PADRE MARZIO PICCIRILLOIl Consiglio Pastorale Parrocchiale bandì nel mese di Dicembre il “Premio P. Marzio Piccirillo”, un concorso per le scuole

di Guardia Sanframondi teso a far conoscere questo illustre e santo figlio di Guardia. Gli elaborati pervenuti dagli alunni della Scuola Primaria “Abele De Blasio” e dagli studenti della sezione staccata di Guardia Sanframondi del Liceo Scientifico di Telese Terme sono stati esaminati dalla Giuria il 13 luglio 2006. Dopo attenta analisi di ogni singolo elaborato sono stati asse-gnati i premi che verranno consegnati ufficialmente il 30 Agosto 2006 alle ore 19,30 presso il cortile dell’Oratorio. I vincitori, avvertiti singolarmente, dovranno ritirare personalmente il premio. A tutti gli elaborati sarà rilasciato un attestato di partecipa-zione. Sarà un giorno importante per tutta Guardia perché all’aurora del 30 agosto del 1656 il P. Marzio tornava alla casa del Padre.

Il programma dettagliato delle celebrazioni sarà presentato prossimamente.

Page 7: Bollettino Giugno-Luglio 2006

La pietà popolare nel corso dei secoli ha sviluppato alcuni pii esercizi verso la Madre del Redentore. Proviamo a cercare la rispo-sta a queste domande sul “direttorio su pietà popolare e liturgia” per trasmettere quello che abbiamo ricevuto.

Perché il mese di Maggio è dedicato alla Vergine Maria?“In Occidente le prime testimonianze del mese di maggio dedicato alla Vergine, si hanno verso la fine del secolo XVI. Nel seco-

lo XVIII il mese mariano, nel senso moderno dell’espressione, è già ben attestato”. (N°190 nota 16)Maggio è il mese nel quale ammiriamo lo splendore primaverile che lo riveste, per questo la pietà popolare l’ha consacrato a

Colei che la Chiesa canta e loda come tutta Bella.Paolo VI diceva: “Mese di Maggio. Noi ricordiamo la letizia infantile con cui andando a scuola, portavamo fiori per l’altare della

Madonna: lumi, canti, preghiere e “fioretti” davano gioconda espressione alla devozione verso Maria Santissima, che ci appariva allora come la regina della primavera, primavera della natura e dell’anima”.

Che cosa è un “fioretto”?E’ un piccolo fiore che impegna la nostra vita. Con il fioretto, l’uomo verifica, conferma e assicura il dominio di sé, liberandosi

dalle proprie schiavitù e dalle passioni, rendendosi capace di donare a Dio e al prossimo una privazione.mia nonna ha sempre tra le mani, una corona del rosario e non potendo andare in chiesa si ritrova con altre persone

ogni sera nel mese di maggio a pregare. non fanno che ripetere sempre le stesse cose.La preghiera del Rosario “è il compendio di tutto il Vangelo” (Pio XII). San Pio da Pietrelcina la chiamava “arma infallibile con-

tro il male” e ripeteva spesso: “Recitate il Rosario e fatelo recitare”. “Il Rosario o Salterio della Vergine è una delle più eccellenti preghiere alla Madre del Signore.” (N°197)

Attraverso il Rosario non ripetiamo sempre le stesse cose, ma contempliamo e riviviamo, con l’animo e il cuore della Vergine Maria, i misteri della vita di Cristo, nella gioia, nel dolore, nella luce e nella speranza della gloria. Per questo la Chiesa e la stessa Vergine Maria (si pensi a Lourdes, Fatima….) ci raccomandano vivamente questa preghiera, la cui recita scrive Paolo VI: “esige un ritmo tranquillo e quasi indugio pensoso, che favoriscano all’orante la meditazione dei misteri della vita del Signore”.

Perché tra le tante feste in onore della Beata Vergine quella dell’Assunzione è la più sentita?“Nella pietà popolare la festa mariana del 15 agosto è molto sentita. In molti luoghi essa è ritenuta la festa per antonomasia della

Vergine: il “giorno di santa Maria”, così come l’Immacolata per la Spagna e l’America Latina” (N°181). Essa è memoria antica della Madre del Signore, cifra e sintesi di molte verità della fede. Infatti, la Vergine assunta in cielo ha molteplici significati teologici: sote-riologico, cristologico, antropologico, ecclesiologico e mariologico. Noi guardiesi, pur venerandola quale regina gloriosa in cielo, la sentiamo particolarmente vicina per le motivazioni profonde che nascono da una storia secolare, i nostri Riti, e continuiamo con fiducia ad implorare la sua protezione materna e la sua intercessione presso il Signore.

76

per iL ripristino di aLcunedeVozioni popoLari

Guardia Sanframondi - 14 e 15 Agosto 2006

Basilica Parrocchiale Santa Maria Assunta e San Filippo Neri - Santuario Mariano

Maria assunta in corpo eanima ha raggiunto inpienezza l’essere in Dio nellasua completa identitàpersonale. Maria è segno diconsolazione e di sicurasperanza per tutti: se c’è uncuore che si apre ad accogliereil mistero di Dio.

NOVENARIO7 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per i gruppi ecclesiali.8 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per i gruppi ecclesiali.9 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa in suffragio dei deputati Rionali defunti.10 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per il Rione Croce.11 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per il Rione Portella.12 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per il Rione Fontanella.13 Agosto

Ore 19,00 Santa Messa per il Rione Piazza.14 Agosto

Ore 18,30 Solenne celebrazione dei Primi Vespri e dell’Eucaristia,presieduta da S. E. Mons. Michele De Rosa,Vescovo Diocesano.

Ore 23,00 Inizio della Veglia di preghiera.Ore 24,00 Santa Messa della solennità.

15 AgostoOre 6,30 - 8,00 Sante Messe.Ore 11,00 Santa Messa solenne per tutti i guardiesi residentiin Italia e all’estero.Ore 18,00 Santa Messa vespertina.

La Corale “Cantate Domino in laetitia”animerà le solenni celebrazioni.Per tutto il novenario, dalle ore 18,30,nella Basilica si ascoltano le confessioni.

1 agosto 2006 - Guardia SanframondiFesta di S. Alfonso Maria de’ LiguoriPatrono della Diocesi

I Padri FilippiniIl Consiglio Pastorale Parrocchiale

Solennità

ASSUNZIONEdella Beata Vergine M

PREMIO PADRE MARZIO PICCIRILLOIl Consiglio Pastorale Parrocchiale bandì nel mese di Dicembre il “Premio P. Marzio Piccirillo”, un concorso per le scuole

di Guardia Sanframondi teso a far conoscere questo illustre e santo figlio di Guardia. Gli elaborati pervenuti dagli alunni della Scuola Primaria “Abele De Blasio” e dagli studenti della sezione staccata di Guardia Sanframondi del Liceo Scientifico di Telese Terme sono stati esaminati dalla Giuria il 13 luglio 2006. Dopo attenta analisi di ogni singolo elaborato sono stati asse-gnati i premi che verranno consegnati ufficialmente il 30 Agosto 2006 alle ore 19,30 presso il cortile dell’Oratorio. I vincitori, avvertiti singolarmente, dovranno ritirare personalmente il premio. A tutti gli elaborati sarà rilasciato un attestato di partecipa-zione. Sarà un giorno importante per tutta Guardia perché all’aurora del 30 agosto del 1656 il P. Marzio tornava alla casa del Padre.

Il programma dettagliato delle celebrazioni sarà presentato prossimamente.

Page 8: Bollettino Giugno-Luglio 2006

GIuGnO 200625 - guarino paolo e Labagnara giovanna.

LuGLIO 200622 - foschini floriano e frattasio patrice.

29 - falato alfredo e ceniccola raffaella.

si sono uniti in matrimonio

9

esprimono gratitudine all’assunta

GiuGno 20063 - Garofano Maria.11 - Di Palma Carmine. - Zanchelli nunzio e Maiorani Libera per il 50° di matrimonio.13 - Garofano Filomena.15 - una devota.25 - Catena Michele e Paciello Giuseppina per il 25° di matrimonio.MaGGio 20061 - Di Lonardo – Perfetto.2 - Falato Antonio e Grillo Alfonsina per il 30° di matrimonio.5 - Lombardi Italo e Guarnieri Maria.9 - una devota.17 - Alcuni devoti.23 - Labagnara Maria.30 - Falato Filippo.

santuario deLL’assunta82034 guardia sanframondi

direttore e redattore: p. filippo di Lonardo

responsabile: p. giuseppe Lando

dir. red. amm.:congregazione dell’oratorio pp. filippini

82034 guardia sanframondi (bn)tel. e fax 0824.864013

www: santuarioassunta.ite-mail: [email protected]

aut. tribunale bn dec. 3/4/1956n. 25/56 del registro stampe

c.c.p. 11000825

iban: it63q0101075360041200000632bic: ibspitna

sped. in abb. post., art. 2,comma 20/c Legge 662/96

regione campania -bn

con approvazione ecclesiastica

stampato nel mese di agosto 2006 da:tipoLitografica nuoVa impronta

cusano mutri (bn) - tel.-fax 0824/[email protected]

foto di copertina: giuseppe caporaso

sotto la protezionedell’assunta

8

sotto la protezionedell’assunta

I a comunione del 7 maggio 2006

Lucia Gina Pengue e umberto Pengue50° anniversario di Matrimonio 28-5-2006

In occasione del loro 50° di matrimonio affidanola loro famiglia con tutti i nipoti alla materna

protezione dell’Assunta.

Ludovico Florisn. 2-9-2005 a Poirino (TO)

Il nonno Filippo Garofanoe la nonna Maria Paola

lo pongono sotto la maternaprotezione dell’Assunta.

Gabriele SanzariCresima

I genitori lo affidanoalla protezione dell’Assunta.

Luigi e Federica Lombardi

da Montorfano (CO)Grati all’Assunta invocano

la sua protezione.

I a comunione del 4 giugno 2006

Marino Di SantoDopo aver subito un delicatointervento chirurgico ringraziala Vergine Assunta e si affidaalla sua materna protezione.

nicolò De BlasioNato a Padova il 27-6-2006

Di Alfredo e Carla Di Lorenzo.I nonni Luisa e Filippo De Blasio affidano il

loro nipotino allamaterna protezione dell’Assunta.

iV centenario deL VenerabiLe cesare baronio1607 - 2007

Il 29 settembre 2006 si aprirà ufficialmente nella Chiesa di Santa Maria in Valliccella il IV cente-nario della morte del Venerabile Cesare Baronio. La Procura Generale della Confederazione dell’O-ratorio vuole riprendere la Causa di beatificazione del primo successore di San Filippo Neri.

Il Venerabile Baronio nasceva a Sora (Frosinone) il 30 ottobre 1538, dopo vari studi nel Regno di Napoli arrivava a Roma e incontrava San Filippo senza lasciarlo più. Il 1589 iniziava la pubblica-zione degli Annales ecclesiastici e di altre opere tra cui il Martirologio. Nel 1593 P. Filippo lo sce-glieva per suo successore e nel luglio la Congregazione lo eleggeva all’unanimità Preposito. Rieletto nel 1596 dovette accettare la Sacra Porpora Cardinalizia in obbedienza al Papa. Il 7 giugno 1607 spi-rava alla Vallicella assistito dai Padri. Lasciava alla Comunità Oratoriana altre opere che verranno poi ordinate dai Padri tra questi il P. Cesare Becilli aiutato dal giovane guardiese Marzio Piccirillo che fonderà la nostra Congregazione di Guardia.

Iniziava subito il processo di Beatificazione del Baronio poiché ai suoi funerali erano presenti trenta Cardinali ed una folla immensa di fedeli che cercava di portar via, come reliquia, vesti e capelli, come “si suole in morte di un gran servo di Dio”. Nel 1745 il Papa Benedetto XIV conferì il titolo di “Venerabile” al Baronio riconoscendo così le sue virtù eroiche. Nel corso degli anni la

Causa è proseguita ma i ritardi, non per difetto di santità dei candidati agli altari come il Baronio, ma per altri motivi non si è rag-giunta la meta sperata.

La Procura Generale ha ritenuto di far conoscere il prezioso materiale che era stato preparato per la stesura e la presentazione della “Positio” proprio in occasione della ricorrenza del quarto centenario del Baronio.

Speriamo vivamente che dal Congresso di Roma a settembre e dalla sensibilità delle Venerabili Congregazioni dell’Oratorio possa nascere nuovo slancio per riprendere un cammino interrotto soprattutto per l’importanza che riveste la figura del Ven. Baronio nella storia e nella spiritualità dell’Oratorio.

Page 9: Bollettino Giugno-Luglio 2006

GIuGnO 200625 - guarino paolo e Labagnara giovanna.

LuGLIO 200622 - foschini floriano e frattasio patrice.

29 - falato alfredo e ceniccola raffaella.

si sono uniti in matrimonio

9

esprimono gratitudine all’assunta

GiuGno 20063 - Garofano Maria.11 - Di Palma Carmine. - Zanchelli nunzio e Maiorani Libera per il 50° di matrimonio.13 - Garofano Filomena.15 - una devota.25 - Catena Michele e Paciello Giuseppina per il 25° di matrimonio.MaGGio 20061 - Di Lonardo – Perfetto.2 - Falato Antonio e Grillo Alfonsina per il 30° di matrimonio.5 - Lombardi Italo e Guarnieri Maria.9 - una devota.17 - Alcuni devoti.23 - Labagnara Maria.30 - Falato Filippo.

santuario deLL’assunta82034 guardia sanframondi

direttore e redattore: p. filippo di Lonardo

responsabile: p. giuseppe Lando

dir. red. amm.:congregazione dell’oratorio pp. filippini

82034 guardia sanframondi (bn)tel. e fax 0824.864013

www: santuarioassunta.ite-mail: [email protected]

aut. tribunale bn dec. 3/4/1956n. 25/56 del registro stampe

c.c.p. 11000825

iban: it63q0101075360041200000632bic: ibspitna

sped. in abb. post., art. 2,comma 20/c Legge 662/96

regione campania -bn

con approvazione ecclesiastica

stampato nel mese di agosto 2006 da:tipoLitografica nuoVa impronta

cusano mutri (bn) - tel.-fax 0824/[email protected]

foto di copertina: giuseppe caporaso

sotto la protezionedell’assunta

8

sotto la protezionedell’assunta

I a comunione del 7 maggio 2006

Lucia Gina Pengue e umberto Pengue50° anniversario di Matrimonio 28-5-2006

In occasione del loro 50° di matrimonio affidanola loro famiglia con tutti i nipoti alla materna

protezione dell’Assunta.

Ludovico Florisn. 2-9-2005 a Poirino (TO)

Il nonno Filippo Garofanoe la nonna Maria Paola

lo pongono sotto la maternaprotezione dell’Assunta.

Gabriele SanzariCresima

I genitori lo affidanoalla protezione dell’Assunta.

Luigi e Federica Lombardi

da Montorfano (CO)Grati all’Assunta invocano

la sua protezione.

I a comunione del 4 giugno 2006

Marino Di SantoDopo aver subito un delicatointervento chirurgico ringraziala Vergine Assunta e si affidaalla sua materna protezione.

nicolò De BlasioNato a Padova il 27-6-2006

Di Alfredo e Carla Di Lorenzo.I nonni Luisa e Filippo De Blasio affidano il

loro nipotino allamaterna protezione dell’Assunta.

iV centenario deL VenerabiLe cesare baronio1607 - 2007

Il 29 settembre 2006 si aprirà ufficialmente nella Chiesa di Santa Maria in Valliccella il IV cente-nario della morte del Venerabile Cesare Baronio. La Procura Generale della Confederazione dell’O-ratorio vuole riprendere la Causa di beatificazione del primo successore di San Filippo Neri.

Il Venerabile Baronio nasceva a Sora (Frosinone) il 30 ottobre 1538, dopo vari studi nel Regno di Napoli arrivava a Roma e incontrava San Filippo senza lasciarlo più. Il 1589 iniziava la pubblica-zione degli Annales ecclesiastici e di altre opere tra cui il Martirologio. Nel 1593 P. Filippo lo sce-glieva per suo successore e nel luglio la Congregazione lo eleggeva all’unanimità Preposito. Rieletto nel 1596 dovette accettare la Sacra Porpora Cardinalizia in obbedienza al Papa. Il 7 giugno 1607 spi-rava alla Vallicella assistito dai Padri. Lasciava alla Comunità Oratoriana altre opere che verranno poi ordinate dai Padri tra questi il P. Cesare Becilli aiutato dal giovane guardiese Marzio Piccirillo che fonderà la nostra Congregazione di Guardia.

Iniziava subito il processo di Beatificazione del Baronio poiché ai suoi funerali erano presenti trenta Cardinali ed una folla immensa di fedeli che cercava di portar via, come reliquia, vesti e capelli, come “si suole in morte di un gran servo di Dio”. Nel 1745 il Papa Benedetto XIV conferì il titolo di “Venerabile” al Baronio riconoscendo così le sue virtù eroiche. Nel corso degli anni la

Causa è proseguita ma i ritardi, non per difetto di santità dei candidati agli altari come il Baronio, ma per altri motivi non si è rag-giunta la meta sperata.

La Procura Generale ha ritenuto di far conoscere il prezioso materiale che era stato preparato per la stesura e la presentazione della “Positio” proprio in occasione della ricorrenza del quarto centenario del Baronio.

Speriamo vivamente che dal Congresso di Roma a settembre e dalla sensibilità delle Venerabili Congregazioni dell’Oratorio possa nascere nuovo slancio per riprendere un cammino interrotto soprattutto per l’importanza che riveste la figura del Ven. Baronio nella storia e nella spiritualità dell’Oratorio.

Page 10: Bollettino Giugno-Luglio 2006

fine anno “Dalle storie… alla storia di Guardia Sanframondi” organizzato dai laboratori di drammatizzazione, canto e musica, con testi di Elena Cuoco, musi-che originali di Erasmo Petrigna, regia di Elena Cuoco e Speranza Foschini, all'interno del quale è stato trattato anche il perso-naggio Padre Marzio Piccirillo fondatore dell'Oratorio di Guardia. C'è stata poi (sabato 10, ore 21, in piazza San Filippo) la manifestazione di chiusura della Scuola Primaria Statale “Abele De Blasio”, con lo spettacolo “I gomitoli delle nonne…” realizzato al termine di un lungo progetto educativo didattico, che ha visto coinvolti oltre la scuola anche le famiglie, i nonni e quanti hanno lavorato per il recupero delle tradizioni locali, in particolare suoni, canti, filastrocche, storie, costumi. Lo spettacolo ha visto la partecipazione de I Musicalia, un gruppo di ricerca e canto popolare di primissimo piano. Il testo, curato da Silvio Falato, è stato coordinato dalle insegnanti: Di Blasio Lodovica, Benevento Mena, De Blasio Agnesina, Sebastianelli Nina, Lombardi Patriz ia e Mascolini Angela. C’è stata, poi, "Due notti al Castello" dell'Istituto Superiore di Istruzione di Telese Terme, il locale Liceo Scientifico (mercoledì 14 e giove-dì 15, ore 20, sala convegni del castello dei Sanframondo) con questi spettacoli: "Sul filo della storia" (classe III), "Favola d'amore" di Herman Hesse (classe IV) e "Il sogno di Arlecchino" (classe V). Altre scuole che ha programmato la festa di fine anno sono state la scuola privata “Giardino d’Infanzia” (venerdì 23, ore 19, negli spazi del campo di calcetto), l'A-silo Brizio (venerdì 30, ore 18:30, sempre sul campo di calcetto) e la scuola di ballo, diretta da Isabella Pontillo, (sabato 24, ore 21, in piazza Municipio). Si è svolto anche il torneo di calcetto, (dall’8 giugno al 12 luglio) sul campo comunale vicino la scuola media, organizzato dall'A. S. Sporting nell 'ambito del Memorial Giovanni Uccellini, che ha richiamato

donne. I gruppi parrocchiali erano pre-senti tutti con le loro bandiere e i loro stendardi. Anche l'Amministrazione Comunale era presente in forma ufficiale con il gonfalone ed il sindaco Carlo Falato indossava la fascia tricolore. Molti gli alta-rini sistemati lungo il percorso. Tante, come sempre, le coperte appese ai balconi in onore dell'Eucarestia che ha attraversa-to tutte le strade del paese accompagnata dal gruppo bandistico di Montesarchio. Particolarmente suggestiva è stata l’infio-rata realizzata alla fine di via Campopiano dagli abitanti del luogo. Al termine della processione, durante la quale si sono alternati canti, preghiere, litanie e musi-che, c'è stata la benedizione eucaristica e i fuochi d'artificio. Nel pomeriggio di gio-vedì 22 il Gruppo di Preghiera di Padre Pio “Il Tralcio”, guidato dal parroco P. Filippo Di Lonardo, si è recato a Pietrelcina per una breve, ed intensa, visita-pellegri-naggio al paese natale del Santo. Il gior-no dopo (venerdì 23) altro appuntamento consueto per la nostra comunità parroc-chiale. Le Suore dell'Asilo Brizio, diretto da Suor Angelina, sono partite con due pullman alla volta di Casoria per il solenne ottavario eucaristico promos-so ogni anno nella Casa Madre delle Suore Vitt ime Espiatrici di Gesù Sacramentato fondato dalla Beata Suor Maria Cristina Brando. La corale parroc-chiale "Cantate Domino in Laetitia", diretta dalla maestra Maria Grazia d'Ange-lo, ha animato la benedizione e la liturgia eucaristica mentre i fedeli guardiesi del Gruppo Eucaristico hanno preparato l'of-fertorio ed organizzato i ragazzi con vesti di angeli intorno all'altare.

In paese il mese si è presentato ricco di numerosi appuntamenti, legati preva-lentemente alla chiusura delle scuole. Ha cominciato l’Istituto Comprensivo scuola media statale “Sebastiano Guidi” che ha portato in scena (venerdì 9, ore 20, nei nuovi spazi interni appena ristrutturati della scuola) il tradizionale spettacolo di

GIuGnO 2006Il tempo si è mantenuto cattivo nei

primi dieci giorni. Acqua e freddo l'hanno fatta da padrone ed alcune manifestazioni all'esterno sono state anche rinviate. la prima metà del mese ed anzi le tempera-ture sono state piuttosto basse rispetto al periodo. Dopo il 10 il tempo è comunque migliorato e le temperature si sono avvici-nate all'estate.

In parrocchia, c'è stato c'è stato il secondo turno delle Prime Comunioni (domenica 4 ore 10:30) che ha coinciso con la Festa di Pentecoste. Altri 30 ragazzi della parrocchia, in una celebra-zione che ha visto impegnato tutto il gruppo delle catechiste, si sono accostati per la prima volta a Gesù Eucarestia. La S. Messa al Santuario è stata celebrata dal parroco P. Filippo Di Lonardo mentre i canti sono stati eseguiti dalla corale par-rocchiale "Cantate Domino in laetitia" diretta dalla maestra Maria Grazia d'Ange-lo. Intanto anche quest'anno si è ripetuta la suggestiva cerimonia di far cadere, durante la recita della sequenza, petali di rose dal soffitto che hanno invaso la chie-sa. Il parroco, durante l'omelia, ha spiega-to il significato di tutto il rito risalente al medioevo e che veniva fatto per ricordare la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. Una usanza che ha fatto identi-ficare la Pentecoste come "Pasqua delle Rose" e che una volta si faceva anche nelle chiese di Guardia. Dallo scorso anno il parroco l'ha ripresa nella chiesa parrocchiale ed anche quest'anno la sor-presa è stata molta.

La processione del Corpus Domini (domenica 18), preceduta da un'apposita riunione del Consiglio Pastorale, ha avuto lo svolgimento solito. Dopo la S. Messa delle ore 18:00 al Santuario, celebrata dal parroco P. Filippo Di Lonardo, il corteo processionale ha seguito l'itinerario solito. Sono intervenuti a questa processione tantissimi fedeli: anziani, adulti, giovani, ragazzi, bambini, carrozzelle, uomini e

1110

appunti di cronacaappunti di cronaca

ed incede al canto del "Miserere". Giunto nel Santuario, dopo l’esorta-zione di un missionario, tra quelli che hanno preparato la celebrazione settennale o straordinaria, si procede ad aprire la citata "Lastra", ossia la porta con lo spesso vetro, che chiude la nicchia della Vergine.

Il sullodato P. Di Blasio, nella nota 75 de "Il Nostro Paese" fa pre-sente che "Fino all'anno 1766, solo il Parroco e il Sindaco avevano cia-scuno una chiave della nicchia, come si rileva dall'Assenso reale dato alle Regole dell'Arciconfraternita della Assunta, sotto il dì 30-09-1766". Quindi le tre chiavi datano dall'anno predetto, dal quale anno la prima verrà girata dal Sindaco o suo rappresentante, la seconda, fino agli anni settanta, fu girata dal Priore della Arciconfraternita superstite ossia de "Il Nome di Maria". Estinta pure questa, la chiave passò al presidente dell'Azione Cattolica parrocchiale, in seguito al membro più anziano del Comitato dell'Assunta ed anche al Segretario del Consiglio Pastorale parrocchiale. La terza, spettante ai Parroci di Guardia Sanframondi, di Castelvenere, Paupisi e Vitulano (Parrocchia S. Croce), aventi tutti lo stesso diritto, da quando è presente il Vescovo diocesano, l'apertura viene effettuata da Lui. Alla indescrivibile cerimonia dell'apertura della "Lastra" sono presenti insieme i quattro Cori, per eseguire, come detto, il terzo canto preparato a tale scopo, e, se la calca lo permette, per ese-guire ciascuno il proprio canto di Penitenza. Lo saranno ancora insie-me, eccezionalmente il giorno dopo la processione generale alla Messa di ringraziamento, ma certamente lo sono alla cerimonia della chiusura della "Lastra", alla fine dei giorni maratonici di Veglia.

Ora, se le processioni rionali impiegano tanto tempo, immaginate quanto più lungo è per il dispiegamento della processione generale della Domenica: sono quattro Rioni, con gli oltre 120 Misteri comprensivi di quelli della Penitenza e di quelli della Comunione insieme, non così nei turni rionali. I Misteri, per evidenziarli, sono distanziati l'uno dall'altro, con doppia fila di fedeli ambisesso e di ogni età. Alle ore dieci si fa di tutto per essere in piazza San Filippo, per la celebrazione della Messa, in modo che alle ore undici la processione possa riprendere il cammino sul percorso delle vie cittadine, altrimenti i tempi si allungano.Finito di sfilare anche il quarto Rione, i Sacerdoti prendono la Statua e la porta-no sul portone centrale del Tempio, parte il colpo di mortaio dal Castello Normanno e, presala in consegna quelli che si sono prenotati, parte la processione con la plurisecolarevenerata Immagine lignea, men-tre i "campanelli", che aprono il corteo professionale sono arrivati all'imbocco della detta piazza, non prima però delle ore tredici-quattor-dici. I tre abbondanti chilometri dell'iter processionale cittadino, fatti dai quattro Rioni, vengono ripercorsi dalla prodigiosa Statua, che pro-cede lentissimamente e sosta per l'incontro - oggi presso la "Fontana del Popolo", accanto alla monumentale Chiesa di S. Sebastiano martire con lo stuolo innumerevole dei "Battenti a sangue". C è un vantaggio per ciascun Rione rispetto al tempo totale, perché, secondo l'ordine di partecipazione Croce, Portella, Fontanella e Piazza, ciascuno arrivato in piazza San Filippo, si scioglie e può godersi liberamente la conclusione della processione finale, che a volte è arrivata al calar della sera.

Soltanto i circa duemila personaggi dei Misteri, dai bimbi di tre anni agli anziani validi ultra ottantenni ambisesso, la vigilia della processione generale riposano. Il sabato è uno dei momenti più incisivi dei Riti, in cui, dalla Chiesa di Ave gratia plena o Annunziata, sita nel perimetro delle mura del Castello nel Rione Piazza, parte la processione di Penitenza del Clero e delle componenti ecclesiali, che, dal 1960 in poi, è guidata dal Vescovo diocesano. Tutti recano i segni della Penitenza: cor-dicella incrociata sul petto e corona di spine. Il corteo è preceduto dalla nuda croce di legno - come è per i Rioni e Gruppi di devoti aggiunti -

ricordando ... di p. giuseppe Lando d.o.

i cori e i misteri rionali nella “festa di penitenza”

(continua...)

da guardia: Borrelli Matilde – Basile Rita in Garofano – Ceniccola Emma – Mazzamauro Angela – Del Vecchio Maria – Pascale Angelina – Ciarleglio Emma – Turco Vittoria – Falato Lorenzo – Cerbo Alfredo – Sanzari Adelina – Falato Giuseppe – Ceniccola Luisa – Morone Ida – De Blasio Maria – Ceniccola Vincenzo – Foschini Francesco – Filippelli Luisa – Gambuti Marilena – Conte Giustino – De Blasio Filippo.

daLL’itaLia: Nicolella Giustino, Moncalieri (TO) – Nicolella Elena, Giugliano (NA) – Foschini Teresa, Sanremo (IM) – Cerbo Adele, Torre del Greco (NA) – Garofano Filippo, Poirino (TO) – Falato Romanelli Rosina, Telese Terme (BN) – Silvestri Ennio, Benevento – Del Vecchio Giuseppe, Milano – Grillo Benito, Castelvenere (BN) – Tommasiello Teresa, Solopca (BN) – Nicolella Giuseppe, Torino – Armellino Filippo e Filomena, S.Lupo (BN) – Mazzamauro Mario, Roma – Bbenevento Silvio, Roma – Abate Fabio, Ercolano (NA) – Labagnara Filippo, Livorno – Falato Dora, S.Lupo (BN).

daLL’estero: Lombardi Angelo, USA – Fusco Giovanni e Maria, Inghilterra – Riccardi Rolando, Francia – Falato Amodio e Borrelli Angelina, Inghilterra – Foschini Vittorio, Canada – Gambuti Cielo Ada, USA – Garofano Giovanni, Belgio – Caruso Maria, Francia

Hanno collaborato con noi per sostenere il bollettino

Page 11: Bollettino Giugno-Luglio 2006

fine anno “Dalle storie… alla storia di Guardia Sanframondi” organizzato dai laboratori di drammatizzazione, canto e musica, con testi di Elena Cuoco, musi-che originali di Erasmo Petrigna, regia di Elena Cuoco e Speranza Foschini, all'interno del quale è stato trattato anche il perso-naggio Padre Marzio Piccirillo fondatore dell'Oratorio di Guardia. C'è stata poi (sabato 10, ore 21, in piazza San Filippo) la manifestazione di chiusura della Scuola Primaria Statale “Abele De Blasio”, con lo spettacolo “I gomitoli delle nonne…” realizzato al termine di un lungo progetto educativo didattico, che ha visto coinvolti oltre la scuola anche le famiglie, i nonni e quanti hanno lavorato per il recupero delle tradizioni locali, in particolare suoni, canti, filastrocche, storie, costumi. Lo spettacolo ha visto la partecipazione de I Musicalia, un gruppo di ricerca e canto popolare di primissimo piano. Il testo, curato da Silvio Falato, è stato coordinato dalle insegnanti: Di Blasio Lodovica, Benevento Mena, De Blasio Agnesina, Sebastianelli Nina, Lombardi Patriz ia e Mascolini Angela. C’è stata, poi, "Due notti al Castello" dell'Istituto Superiore di Istruzione di Telese Terme, il locale Liceo Scientifico (mercoledì 14 e giove-dì 15, ore 20, sala convegni del castello dei Sanframondo) con questi spettacoli: "Sul filo della storia" (classe III), "Favola d'amore" di Herman Hesse (classe IV) e "Il sogno di Arlecchino" (classe V). Altre scuole che ha programmato la festa di fine anno sono state la scuola privata “Giardino d’Infanzia” (venerdì 23, ore 19, negli spazi del campo di calcetto), l'A-silo Brizio (venerdì 30, ore 18:30, sempre sul campo di calcetto) e la scuola di ballo, diretta da Isabella Pontillo, (sabato 24, ore 21, in piazza Municipio). Si è svolto anche il torneo di calcetto, (dall’8 giugno al 12 luglio) sul campo comunale vicino la scuola media, organizzato dall'A. S. Sporting nell 'ambito del Memorial Giovanni Uccellini, che ha richiamato

donne. I gruppi parrocchiali erano pre-senti tutti con le loro bandiere e i loro stendardi. Anche l'Amministrazione Comunale era presente in forma ufficiale con il gonfalone ed il sindaco Carlo Falato indossava la fascia tricolore. Molti gli alta-rini sistemati lungo il percorso. Tante, come sempre, le coperte appese ai balconi in onore dell'Eucarestia che ha attraversa-to tutte le strade del paese accompagnata dal gruppo bandistico di Montesarchio. Particolarmente suggestiva è stata l’infio-rata realizzata alla fine di via Campopiano dagli abitanti del luogo. Al termine della processione, durante la quale si sono alternati canti, preghiere, litanie e musi-che, c'è stata la benedizione eucaristica e i fuochi d'artificio. Nel pomeriggio di gio-vedì 22 il Gruppo di Preghiera di Padre Pio “Il Tralcio”, guidato dal parroco P. Filippo Di Lonardo, si è recato a Pietrelcina per una breve, ed intensa, visita-pellegri-naggio al paese natale del Santo. Il gior-no dopo (venerdì 23) altro appuntamento consueto per la nostra comunità parroc-chiale. Le Suore dell'Asilo Brizio, diretto da Suor Angelina, sono partite con due pullman alla volta di Casoria per il solenne ottavario eucaristico promos-so ogni anno nella Casa Madre delle Suore Vitt ime Espiatrici di Gesù Sacramentato fondato dalla Beata Suor Maria Cristina Brando. La corale parroc-chiale "Cantate Domino in Laetitia", diretta dalla maestra Maria Grazia d'Ange-lo, ha animato la benedizione e la liturgia eucaristica mentre i fedeli guardiesi del Gruppo Eucaristico hanno preparato l'of-fertorio ed organizzato i ragazzi con vesti di angeli intorno all'altare.

In paese il mese si è presentato ricco di numerosi appuntamenti, legati preva-lentemente alla chiusura delle scuole. Ha cominciato l’Istituto Comprensivo scuola media statale “Sebastiano Guidi” che ha portato in scena (venerdì 9, ore 20, nei nuovi spazi interni appena ristrutturati della scuola) il tradizionale spettacolo di

GIuGnO 2006Il tempo si è mantenuto cattivo nei

primi dieci giorni. Acqua e freddo l'hanno fatta da padrone ed alcune manifestazioni all'esterno sono state anche rinviate. la prima metà del mese ed anzi le tempera-ture sono state piuttosto basse rispetto al periodo. Dopo il 10 il tempo è comunque migliorato e le temperature si sono avvici-nate all'estate.

In parrocchia, c'è stato c'è stato il secondo turno delle Prime Comunioni (domenica 4 ore 10:30) che ha coinciso con la Festa di Pentecoste. Altri 30 ragazzi della parrocchia, in una celebra-zione che ha visto impegnato tutto il gruppo delle catechiste, si sono accostati per la prima volta a Gesù Eucarestia. La S. Messa al Santuario è stata celebrata dal parroco P. Filippo Di Lonardo mentre i canti sono stati eseguiti dalla corale par-rocchiale "Cantate Domino in laetitia" diretta dalla maestra Maria Grazia d'Ange-lo. Intanto anche quest'anno si è ripetuta la suggestiva cerimonia di far cadere, durante la recita della sequenza, petali di rose dal soffitto che hanno invaso la chie-sa. Il parroco, durante l'omelia, ha spiega-to il significato di tutto il rito risalente al medioevo e che veniva fatto per ricordare la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. Una usanza che ha fatto identi-ficare la Pentecoste come "Pasqua delle Rose" e che una volta si faceva anche nelle chiese di Guardia. Dallo scorso anno il parroco l'ha ripresa nella chiesa parrocchiale ed anche quest'anno la sor-presa è stata molta.

La processione del Corpus Domini (domenica 18), preceduta da un'apposita riunione del Consiglio Pastorale, ha avuto lo svolgimento solito. Dopo la S. Messa delle ore 18:00 al Santuario, celebrata dal parroco P. Filippo Di Lonardo, il corteo processionale ha seguito l'itinerario solito. Sono intervenuti a questa processione tantissimi fedeli: anziani, adulti, giovani, ragazzi, bambini, carrozzelle, uomini e

1110

appunti di cronacaappunti di cronaca

ed incede al canto del "Miserere". Giunto nel Santuario, dopo l’esorta-zione di un missionario, tra quelli che hanno preparato la celebrazione settennale o straordinaria, si procede ad aprire la citata "Lastra", ossia la porta con lo spesso vetro, che chiude la nicchia della Vergine.

Il sullodato P. Di Blasio, nella nota 75 de "Il Nostro Paese" fa pre-sente che "Fino all'anno 1766, solo il Parroco e il Sindaco avevano cia-scuno una chiave della nicchia, come si rileva dall'Assenso reale dato alle Regole dell'Arciconfraternita della Assunta, sotto il dì 30-09-1766". Quindi le tre chiavi datano dall'anno predetto, dal quale anno la prima verrà girata dal Sindaco o suo rappresentante, la seconda, fino agli anni settanta, fu girata dal Priore della Arciconfraternita superstite ossia de "Il Nome di Maria". Estinta pure questa, la chiave passò al presidente dell'Azione Cattolica parrocchiale, in seguito al membro più anziano del Comitato dell'Assunta ed anche al Segretario del Consiglio Pastorale parrocchiale. La terza, spettante ai Parroci di Guardia Sanframondi, di Castelvenere, Paupisi e Vitulano (Parrocchia S. Croce), aventi tutti lo stesso diritto, da quando è presente il Vescovo diocesano, l'apertura viene effettuata da Lui. Alla indescrivibile cerimonia dell'apertura della "Lastra" sono presenti insieme i quattro Cori, per eseguire, come detto, il terzo canto preparato a tale scopo, e, se la calca lo permette, per ese-guire ciascuno il proprio canto di Penitenza. Lo saranno ancora insie-me, eccezionalmente il giorno dopo la processione generale alla Messa di ringraziamento, ma certamente lo sono alla cerimonia della chiusura della "Lastra", alla fine dei giorni maratonici di Veglia.

Ora, se le processioni rionali impiegano tanto tempo, immaginate quanto più lungo è per il dispiegamento della processione generale della Domenica: sono quattro Rioni, con gli oltre 120 Misteri comprensivi di quelli della Penitenza e di quelli della Comunione insieme, non così nei turni rionali. I Misteri, per evidenziarli, sono distanziati l'uno dall'altro, con doppia fila di fedeli ambisesso e di ogni età. Alle ore dieci si fa di tutto per essere in piazza San Filippo, per la celebrazione della Messa, in modo che alle ore undici la processione possa riprendere il cammino sul percorso delle vie cittadine, altrimenti i tempi si allungano.Finito di sfilare anche il quarto Rione, i Sacerdoti prendono la Statua e la porta-no sul portone centrale del Tempio, parte il colpo di mortaio dal Castello Normanno e, presala in consegna quelli che si sono prenotati, parte la processione con la plurisecolarevenerata Immagine lignea, men-tre i "campanelli", che aprono il corteo professionale sono arrivati all'imbocco della detta piazza, non prima però delle ore tredici-quattor-dici. I tre abbondanti chilometri dell'iter processionale cittadino, fatti dai quattro Rioni, vengono ripercorsi dalla prodigiosa Statua, che pro-cede lentissimamente e sosta per l'incontro - oggi presso la "Fontana del Popolo", accanto alla monumentale Chiesa di S. Sebastiano martire con lo stuolo innumerevole dei "Battenti a sangue". C è un vantaggio per ciascun Rione rispetto al tempo totale, perché, secondo l'ordine di partecipazione Croce, Portella, Fontanella e Piazza, ciascuno arrivato in piazza San Filippo, si scioglie e può godersi liberamente la conclusione della processione finale, che a volte è arrivata al calar della sera.

Soltanto i circa duemila personaggi dei Misteri, dai bimbi di tre anni agli anziani validi ultra ottantenni ambisesso, la vigilia della processione generale riposano. Il sabato è uno dei momenti più incisivi dei Riti, in cui, dalla Chiesa di Ave gratia plena o Annunziata, sita nel perimetro delle mura del Castello nel Rione Piazza, parte la processione di Penitenza del Clero e delle componenti ecclesiali, che, dal 1960 in poi, è guidata dal Vescovo diocesano. Tutti recano i segni della Penitenza: cor-dicella incrociata sul petto e corona di spine. Il corteo è preceduto dalla nuda croce di legno - come è per i Rioni e Gruppi di devoti aggiunti -

ricordando ... di p. giuseppe Lando d.o.

i cori e i misteri rionali nella “festa di penitenza”

(continua...)

da guardia: Borrelli Matilde – Basile Rita in Garofano – Ceniccola Emma – Mazzamauro Angela – Del Vecchio Maria – Pascale Angelina – Ciarleglio Emma – Turco Vittoria – Falato Lorenzo – Cerbo Alfredo – Sanzari Adelina – Falato Giuseppe – Ceniccola Luisa – Morone Ida – De Blasio Maria – Ceniccola Vincenzo – Foschini Francesco – Filippelli Luisa – Gambuti Marilena – Conte Giustino – De Blasio Filippo.

daLL’itaLia: Nicolella Giustino, Moncalieri (TO) – Nicolella Elena, Giugliano (NA) – Foschini Teresa, Sanremo (IM) – Cerbo Adele, Torre del Greco (NA) – Garofano Filippo, Poirino (TO) – Falato Romanelli Rosina, Telese Terme (BN) – Silvestri Ennio, Benevento – Del Vecchio Giuseppe, Milano – Grillo Benito, Castelvenere (BN) – Tommasiello Teresa, Solopca (BN) – Nicolella Giuseppe, Torino – Armellino Filippo e Filomena, S.Lupo (BN) – Mazzamauro Mario, Roma – Bbenevento Silvio, Roma – Abate Fabio, Ercolano (NA) – Labagnara Filippo, Livorno – Falato Dora, S.Lupo (BN).

daLL’estero: Lombardi Angelo, USA – Fusco Giovanni e Maria, Inghilterra – Riccardi Rolando, Francia – Falato Amodio e Borrelli Angelina, Inghilterra – Foschini Vittorio, Canada – Gambuti Cielo Ada, USA – Garofano Giovanni, Belgio – Caruso Maria, Francia

Hanno collaborato con noi per sostenere il bollettino

Page 12: Bollettino Giugno-Luglio 2006

13

in memoria di...in memoria di...

La congiunta Maria affida il marito e il figlio alla misericordia divina e alla preghiera della Chiesa.

Antonio Basilen. 19-2-1921

m. 15-7-1996 a Sydney (Australia)Francesca Mei

n. 9-2-1939 – m. 17-5-2006

I congiunti la ricordano con immutato affetto e la affidano alla preghiera della

Chiesae alla misericordia divina.

Fausto Falaton. 29-4-1942 – m. 20-7-2005

Nel primo anniversario della morte la moglie e i figli

lo ricordano con immutatoaffetto e lo affidanoal Signore risorto.

John Basilen. 18-4-1951

m. 7-9-1997 a Sydney (Australia)

La figlia e il genero li ricordano e li affidano alla misericordia di Dio e alla Vergine Assunta.

Giuseppe Pascalen. 21-12-1908 – m. 26-3-1996

Maria Ceniccolan. 10-3-1907 – m. 27-11-1975

La moglie e i figlilo ricordano per una

preghiera e lo affidanoalla misericordia divina.

Domenico Silvestrin. 2-4-1932 – m. 26-5-2006

Mario Foschinin. 23-10-1924 – m. 29-11-2000

Franco Foschinin. 4-10-1969 – m. 28-4-1989

Il congiunto Flaviano li ricorda a quanti li conobbero eli amarono in vita e implora per loro la pace eterna.

Mario Foschinin. 4-9-1981 – m. 14-7-2004

Michele AlfonsoDi Cosmo

n. 25-7-1926 – m. 14-7-2004

Nel secondo anniversario della morte la moglie e i figli lo affidano alla misericordia divina e

alla Vergine Assunta in Cielo.

che da sempre richiama gli appassionati del genere musicale da ogni regione d’Ita-lia.

Luca Iuliani

rocchia hanno organizzato anche quest’e-state un cineforum su argomenti da loro particolarmente sentiti. Queste le date dei quattro appuntamenti: 14, 20, 27 luglio e 3 agosto. Le attività del mese si possono dire chiuse con la festa del Patrocinio di S. Filippo (domenica 23). Dopo la S. Messa delle 18 in basilica non si è potuta fare la processione sulla piazza per un improvviso e violento acquazzone. La cerimonia si è quindi conclusa in chiesa con la benedizione e il bacio della reliquia del santo. La sera (ore 21) nel cortile di nuovo proiezione di un bel film ed al ter-mine sparo di fuochi pirotecnici. Ci sono state anche gli incontri della commissio-ne concorso Padre Marzio Piccirillo bandito dalla parrocchia nelle scuole ele-mentari, medie e scientifico del paese. La premiazione avverrà durante una solenne cerimonia già programmata per il 30 ago-sto, data che ricorda i 350 anni della morte del P. Marzio Piccirillo.

In paese ha preso il via (sabato 1) la quinta edizione della Rassegna Nazionale Teatro Amatoriale Città di Guardia Sanframondi, "Il Grifone", riservato alle compagnie teatrali esordienti, organizzato dal locale Laboratorio Teatrale presieduto da Silvio Capocefalo. E' stata poi la volta del famoso SixDay (giovedì 27 – domenica 30), organizzato dai giovani dell'SDSM,

tanti giovani.

LuGLIO 2006Il mese è stato proprio estivo, sia per

le temperature elevate e sia per qualche sporadico temporale.

In parrocchia c'è stata regolare attivi-tà. Il mese è iniziato (sabato 1) nel nostro Santuario con il tradizionale appuntamen-to del primo sabato con l'Assunta: incontro di preghiera a partire dalle ore 21 cui è seguita la a seguito la celebrazio-ne della Santa Messa. Si è normalmente tenuto il pellegrinaggio a piedi al Santuario della Madonna delle Grazie di Cerreto Sannita nel giorno della festività (domenica 2). Alle ore 5, dopo il raduno vicino la fontana della Sorgente, i fedeli si sono mossi, incolonnati dietro la croce portata dal parroco P. Filippo Di Lonardo. Il gruppo, tra i più numerosi della valle telesina, pregando e cantando ha raggiun-to il Santuario e dopo la celebrazione della S. Messa (ore 7), ognuno ha fatto ritorno a casa con mezzo proprio. Nel cortile della parrocchia, in occasione delle partite di pallone per i mondiali di cal-cio, è stata allestita ogni volta la proiezio-ne sul grande schermo e moltissimi sono stati i guardiesi accorsi per festeggiare insieme le vittorie e la conquista della “Coppa del mondo”. I giovani della par-

La moglie e i figli, con grande fede nel Signore Risorto, lo affidano

al Signore della vita.

Michele Falaton. 6-9-1942 – m. 26-5-2006

12

fotocronaca attività dell’oratorio1a gimkana ciclistica 7 luglio 2006

Page 13: Bollettino Giugno-Luglio 2006

13

in memoria di...in memoria di...

La congiunta Maria affida il marito e il figlio alla misericordia divina e alla preghiera della Chiesa.

Antonio Basilen. 19-2-1921

m. 15-7-1996 a Sydney (Australia)Francesca Mei

n. 9-2-1939 – m. 17-5-2006

I congiunti la ricordano con immutato affetto e la affidano alla preghiera della

Chiesae alla misericordia divina.

Fausto Falaton. 29-4-1942 – m. 20-7-2005

Nel primo anniversario della morte la moglie e i figli

lo ricordano con immutatoaffetto e lo affidanoal Signore risorto.

John Basilen. 18-4-1951

m. 7-9-1997 a Sydney (Australia)

La figlia e il genero li ricordano e li affidano alla misericordia di Dio e alla Vergine Assunta.

Giuseppe Pascalen. 21-12-1908 – m. 26-3-1996

Maria Ceniccolan. 10-3-1907 – m. 27-11-1975

La moglie e i figlilo ricordano per una

preghiera e lo affidanoalla misericordia divina.

Domenico Silvestrin. 2-4-1932 – m. 26-5-2006

Mario Foschinin. 23-10-1924 – m. 29-11-2000

Franco Foschinin. 4-10-1969 – m. 28-4-1989

Il congiunto Flaviano li ricorda a quanti li conobbero eli amarono in vita e implora per loro la pace eterna.

Mario Foschinin. 4-9-1981 – m. 14-7-2004

Michele AlfonsoDi Cosmo

n. 25-7-1926 – m. 14-7-2004

Nel secondo anniversario della morte la moglie e i figli lo affidano alla misericordia divina e

alla Vergine Assunta in Cielo.

che da sempre richiama gli appassionati del genere musicale da ogni regione d’Ita-lia.

Luca Iuliani

rocchia hanno organizzato anche quest’e-state un cineforum su argomenti da loro particolarmente sentiti. Queste le date dei quattro appuntamenti: 14, 20, 27 luglio e 3 agosto. Le attività del mese si possono dire chiuse con la festa del Patrocinio di S. Filippo (domenica 23). Dopo la S. Messa delle 18 in basilica non si è potuta fare la processione sulla piazza per un improvviso e violento acquazzone. La cerimonia si è quindi conclusa in chiesa con la benedizione e il bacio della reliquia del santo. La sera (ore 21) nel cortile di nuovo proiezione di un bel film ed al ter-mine sparo di fuochi pirotecnici. Ci sono state anche gli incontri della commissio-ne concorso Padre Marzio Piccirillo bandito dalla parrocchia nelle scuole ele-mentari, medie e scientifico del paese. La premiazione avverrà durante una solenne cerimonia già programmata per il 30 ago-sto, data che ricorda i 350 anni della morte del P. Marzio Piccirillo.

In paese ha preso il via (sabato 1) la quinta edizione della Rassegna Nazionale Teatro Amatoriale Città di Guardia Sanframondi, "Il Grifone", riservato alle compagnie teatrali esordienti, organizzato dal locale Laboratorio Teatrale presieduto da Silvio Capocefalo. E' stata poi la volta del famoso SixDay (giovedì 27 – domenica 30), organizzato dai giovani dell'SDSM,

tanti giovani.

LuGLIO 2006Il mese è stato proprio estivo, sia per

le temperature elevate e sia per qualche sporadico temporale.

In parrocchia c'è stata regolare attivi-tà. Il mese è iniziato (sabato 1) nel nostro Santuario con il tradizionale appuntamen-to del primo sabato con l'Assunta: incontro di preghiera a partire dalle ore 21 cui è seguita la a seguito la celebrazio-ne della Santa Messa. Si è normalmente tenuto il pellegrinaggio a piedi al Santuario della Madonna delle Grazie di Cerreto Sannita nel giorno della festività (domenica 2). Alle ore 5, dopo il raduno vicino la fontana della Sorgente, i fedeli si sono mossi, incolonnati dietro la croce portata dal parroco P. Filippo Di Lonardo. Il gruppo, tra i più numerosi della valle telesina, pregando e cantando ha raggiun-to il Santuario e dopo la celebrazione della S. Messa (ore 7), ognuno ha fatto ritorno a casa con mezzo proprio. Nel cortile della parrocchia, in occasione delle partite di pallone per i mondiali di cal-cio, è stata allestita ogni volta la proiezio-ne sul grande schermo e moltissimi sono stati i guardiesi accorsi per festeggiare insieme le vittorie e la conquista della “Coppa del mondo”. I giovani della par-

La moglie e i figli, con grande fede nel Signore Risorto, lo affidano

al Signore della vita.

Michele Falaton. 6-9-1942 – m. 26-5-2006

12

fotocronaca attività dell’oratorio1a gimkana ciclistica 7 luglio 2006

Page 14: Bollettino Giugno-Luglio 2006

sono tornati alla casa del padresono tornati alla casa del padre

GIuGnO 20061 - Falato Elda, le figlie.2 - Iacobucci Carlo, la moglie e figli.3 - Iannucci Annibale (trigesimo), la moglie e figli. - Morone Annibale, la moglie e figlie. - Pengue Eligio, la moglie e figli.4 - Tomaselli Giacomo e familiari defunti, Di Blasio ugo e moglie. - Foschini Marino e Falato Concettina, la congiunta Filomena. - Romano Vincenzina, la figlia Rosina.5 - De Blasio Diomira (trigesimo), i figli.8 - Alterisio Carolina, la nipote Lina (Canada).9 - Parente Abate Robertina, il fratello Filippo (Canada).10 - Di Muraglia Salvatore, la moglie e figli.11 - Pelosi Angelantonio e Giovannina, il figlio Michele. - Grillo Alfredo e Maddalena, la nipote Renata. - Pacelli Almerino e Gina, la figlia Annamaria.12 - Pingue Anna (trigesimo), le figlie.16 - Grillo Raffaele e Pingue Filomena, la figlia Lucia.17 - Mei Francesca (trigesimo), il marito e figli. - Labagnara Raffaele, la figlia Maria.

in memoria di...in memoria di...

GIuGnO 20062 - Sebastianelli Pasquale, nato a Guardia Sanframondi il 6 aprile 1924, coniugato Guerrera

Pietruccia.10 - Basile Maria, nata a Guardia Sanframondi il 1 agosto 1936, coniugata Petronzi Antonio.26 - Pascale Pietro, nato a Guardia Sanframondi il 4 marzo 1930, vedovo Grimaldi Anna Maria.29 - Ceniccola Filomena, nata a Guardia Sanframondi il 3 agosto 1929, coniugata Del Vecchio

Elvio. - Garofano Generico, nato a Guardia Sanframondi il 17 settembre 1935, coniugato Silvestri

Edvige.

LuGLIO 20061 - Guarnieri Gino, nato a Guardia Sanframondi il 2 novembre 1926, coniugato Pengue Ida.2 - Pengue Generosa, nata a Guardia Sanframondi il 11 ottobre 1922, coniugata Sanzari

Renato. 9 - Morone Vittorino, nato a Guardia Sanframondi il 24 dicembre 1932, coniugato Iannucci

Adriana.13 - Sanzari Adamo nato a Guardia Sanframondi il 16 settembre 1933, coniugato Garofano

Maria.20 - Morone Elena, nata a Guardia Sanframondi il 20 aprile 1915, vedova Troise Giuseppe.

24 - Bruni Maria, nata a , vedova Romano Filippo.26 - Carlesimo umberto, nato a Guardia Sanframondi il 15 febbraio 1933, coniugato Del

Vecchio Teresa.28 - Mastantuono Angelina, nata a Guardia Sanframondi il 29 agosto 1948, coniugata Basile

Giovanni.

LuGLIO 20061 - Foschini Marino (anniversario), la moglie, il figlio, la figlia, la nuora e il nipotino Marino.2 - Del Vecchio Ida e Procaccini Vincenzo, la figlia. - Maiorani Antonio, la moglie e figli. - Caruso Sandro e Orlando, la congiunta Teresa.3 - Sebastianelli Pasquale (trigesimo), la moglie e figli.7 - Lombardi Silvio, i figli e familiari.8 - Sanzari Michele e Olimpia, la congiunta Raffaella.9 - Filippelli Maria Assunta, i figli. - Ceniccola Pasquale e Iolanda, la figlia Luisa. - Garofano Giuseppe e Adelina, i figli. - Varrone Filomena e nicola e Falato Aldo, l’amica Falato Renata.13 - Di Cosmo Alfonso (anniversario), la moglie e figli.14 - Ceniccola Giovanni (anniversario), la moglie, i genitori e il fratello.15 - Basile Maria (trigesimo), il marito e figli. - Turco Silvio e Carlesimo Rosina, il figlio Alfonso.16 - Falato Giuseppe e Maria, la nuora Luisa. - Foschini Maturino, Alfredo e Giovannina.

18 - Iacobucci Filippo e Anna, la congiunta Filomena. - Di Paola Salvatore, i figli. - Filippelli Ettore, la moglie e figlia. - Romano Giovanni, la moglie. - Orso Angelo, la moglie e figli.19 - Pengue Pasquale, la moglie e figlio.22 - Ciarleglio Candido Mario (trigesimo), i figli.23 - Iacobucci Malvina (trigesimo), il marito e figlie.24 - Ceniccola Giovanni, la moglie e figli. - Verrilli Ida, il fratello Giuseppe e la cognata Maria.25 - De Blasio Giovanni, la moglie e figli. - Ceniccola Ilda, il marito e figlia. - Falato Angelo e Angiolina, la figlia Renata.26 - Falato Michele (trigesimo), la moglie e figli.27 - Silvestri Domenico (trigesimo), la moglie e figli.28 - Foschini Rosina (trigesimo), i figli.29 - Di Santo sac. Angelo, la mamma, la sorella e fratelli.30 - Conte Elio (trigesimo), la moglie e figli.

- Falluto Antonio e Antonietta, i figli. - Silvestri Maiorino e nordina, la figlia Angelina.19 - Mancini Luigi, la zia Daniela.20 - Falato Fausto (anniversario), la moglie e figli.23 - Foschini Giovanni e Antonio, la congiunta Filomena. - Falato Giovanni e Leonardina, la figlia Teresa. - Morone Teresa, un’amica. - Falato Angelo e Angiolina, la figlia Renata.25 - Sanzari Adamo, la moglie e figli.28 - Ceniccola Filomena (trigesimo), il marito e figli.29 - Adriano, la sorella Rodica.30 - Ciarleglio Renato e Giovanna, Sanzari Silvio. - Conte Elio, il cognato Giovanni. - Del Vecchio Antonia e Di Cosmo Livia, la figlia Rosalia. - Garofano Domenico, i figli e la sorella.31 - Pascale Pietro (trigesimo), i figli. - Garofano Generico (trigesimo), la moglie e figli.

Adamo Sanzarin. 16-9-1933 – m. 13-7-2006

La moglie Maria, i figli Angela e Ruggero,il genero e la nuora, i nipoti tutti

lo affidano alla misericordia del Signore perché gioisca nella luce dei Santi.

in memoria di...in memoria di...

La moglie Angelina e i figli, dall’Australia, lo ricordano a quanti lo ebbero caro

per una preghiera.

Luigi Garofanon. 28-9-1915 – m. 4-8-2001

Angelo Raffaele Ceniccola

n. 3-4-1936 – m. 5-12-2005

La moglie e i figli lo affidano alla mise-ricordia divina,

perché gioisca nella lucedei giusti.

Silvio Lombardin. 1-7-1923 – m. 12-7-2005

Le figlie e il genero lo ricordano con tanto affetto e lo affidano alla preghiera della

Chiesae alla Vergine Assunta.

Elio Conten. 26-11-1935 – m. 29-5-2006

La moglie e i figli con grande fede nella Risurrezione,

lo affidano al Signore della Vita, per-chè gioisca nellaluce dei giusti.

Candido MarioCiarleglio

n. 2-10-1023 – m.22-5-2006

I figli lo ricordano con tanto affetto e implorano

per lui la pace dei giusti.

Leonina Garofanon. 7-4-1924 – m. 6-7-1986

Maria Assunta Filippelli

n. 16-2-1920 - m. 4-7-2005

I figli la ricordanoe implorano per lei

dal Signore la pace eterna.

Mario nicolellan. 14-7-1917 – m. 28-4-2006

La moglie Elena, i figli,le nuore e i nipoti tutti

con grande fedenella risurrezione, lo affidanoalla preghiera della Chiesae alla misericordia divina.

Malvina Iacobuccin. 28-3-1939 – m. 24-5-2006

Il marito e le figliela affidano alla

misericordia divina.

Nel sesto anniversario di paolella annita,

devotissima di P. Pio, il marito Angelo Grillo, con la tomba dedicata nel cimi-

tero inglese.

Maria Basilen. 1-8-1936 – m. 10-6-2006

Il marito e i figli la ricordanoa quanti l’ebbero cara in vita

e l’affidano al Signore Risorto.

Vittorino Moronen. 24-12-1932 – m. 9-7-2006

Accogli, o Signoreil nostro dolore e donail riposo eterno al caro.

La moglie e i figli

A venti anni dalla sua mortele figlie Antonietta, Titina e Anna l’affidano alla Vergine Assunta e alla preghiera della

Chiesa.

14 15

Page 15: Bollettino Giugno-Luglio 2006

sono tornati alla casa del padresono tornati alla casa del padre

GIuGnO 20061 - Falato Elda, le figlie.2 - Iacobucci Carlo, la moglie e figli.3 - Iannucci Annibale (trigesimo), la moglie e figli. - Morone Annibale, la moglie e figlie. - Pengue Eligio, la moglie e figli.4 - Tomaselli Giacomo e familiari defunti, Di Blasio ugo e moglie. - Foschini Marino e Falato Concettina, la congiunta Filomena. - Romano Vincenzina, la figlia Rosina.5 - De Blasio Diomira (trigesimo), i figli.8 - Alterisio Carolina, la nipote Lina (Canada).9 - Parente Abate Robertina, il fratello Filippo (Canada).10 - Di Muraglia Salvatore, la moglie e figli.11 - Pelosi Angelantonio e Giovannina, il figlio Michele. - Grillo Alfredo e Maddalena, la nipote Renata. - Pacelli Almerino e Gina, la figlia Annamaria.12 - Pingue Anna (trigesimo), le figlie.16 - Grillo Raffaele e Pingue Filomena, la figlia Lucia.17 - Mei Francesca (trigesimo), il marito e figli. - Labagnara Raffaele, la figlia Maria.

in memoria di...in memoria di...

GIuGnO 20062 - Sebastianelli Pasquale, nato a Guardia Sanframondi il 6 aprile 1924, coniugato Guerrera

Pietruccia.10 - Basile Maria, nata a Guardia Sanframondi il 1 agosto 1936, coniugata Petronzi Antonio.26 - Pascale Pietro, nato a Guardia Sanframondi il 4 marzo 1930, vedovo Grimaldi Anna Maria.29 - Ceniccola Filomena, nata a Guardia Sanframondi il 3 agosto 1929, coniugata Del Vecchio

Elvio. - Garofano Generico, nato a Guardia Sanframondi il 17 settembre 1935, coniugato Silvestri

Edvige.

LuGLIO 20061 - Guarnieri Gino, nato a Guardia Sanframondi il 2 novembre 1926, coniugato Pengue Ida.2 - Pengue Generosa, nata a Guardia Sanframondi il 11 ottobre 1922, coniugata Sanzari

Renato. 9 - Morone Vittorino, nato a Guardia Sanframondi il 24 dicembre 1932, coniugato Iannucci

Adriana.13 - Sanzari Adamo nato a Guardia Sanframondi il 16 settembre 1933, coniugato Garofano

Maria.20 - Morone Elena, nata a Guardia Sanframondi il 20 aprile 1915, vedova Troise Giuseppe.

24 - Bruni Maria, nata a , vedova Romano Filippo.26 - Carlesimo umberto, nato a Guardia Sanframondi il 15 febbraio 1933, coniugato Del

Vecchio Teresa.28 - Mastantuono Angelina, nata a Guardia Sanframondi il 29 agosto 1948, coniugata Basile

Giovanni.

LuGLIO 20061 - Foschini Marino (anniversario), la moglie, il figlio, la figlia, la nuora e il nipotino Marino.2 - Del Vecchio Ida e Procaccini Vincenzo, la figlia. - Maiorani Antonio, la moglie e figli. - Caruso Sandro e Orlando, la congiunta Teresa.3 - Sebastianelli Pasquale (trigesimo), la moglie e figli.7 - Lombardi Silvio, i figli e familiari.8 - Sanzari Michele e Olimpia, la congiunta Raffaella.9 - Filippelli Maria Assunta, i figli. - Ceniccola Pasquale e Iolanda, la figlia Luisa. - Garofano Giuseppe e Adelina, i figli. - Varrone Filomena e nicola e Falato Aldo, l’amica Falato Renata.13 - Di Cosmo Alfonso (anniversario), la moglie e figli.14 - Ceniccola Giovanni (anniversario), la moglie, i genitori e il fratello.15 - Basile Maria (trigesimo), il marito e figli. - Turco Silvio e Carlesimo Rosina, il figlio Alfonso.16 - Falato Giuseppe e Maria, la nuora Luisa. - Foschini Maturino, Alfredo e Giovannina.

18 - Iacobucci Filippo e Anna, la congiunta Filomena. - Di Paola Salvatore, i figli. - Filippelli Ettore, la moglie e figlia. - Romano Giovanni, la moglie. - Orso Angelo, la moglie e figli.19 - Pengue Pasquale, la moglie e figlio.22 - Ciarleglio Candido Mario (trigesimo), i figli.23 - Iacobucci Malvina (trigesimo), il marito e figlie.24 - Ceniccola Giovanni, la moglie e figli. - Verrilli Ida, il fratello Giuseppe e la cognata Maria.25 - De Blasio Giovanni, la moglie e figli. - Ceniccola Ilda, il marito e figlia. - Falato Angelo e Angiolina, la figlia Renata.26 - Falato Michele (trigesimo), la moglie e figli.27 - Silvestri Domenico (trigesimo), la moglie e figli.28 - Foschini Rosina (trigesimo), i figli.29 - Di Santo sac. Angelo, la mamma, la sorella e fratelli.30 - Conte Elio (trigesimo), la moglie e figli.

- Falluto Antonio e Antonietta, i figli. - Silvestri Maiorino e nordina, la figlia Angelina.19 - Mancini Luigi, la zia Daniela.20 - Falato Fausto (anniversario), la moglie e figli.23 - Foschini Giovanni e Antonio, la congiunta Filomena. - Falato Giovanni e Leonardina, la figlia Teresa. - Morone Teresa, un’amica. - Falato Angelo e Angiolina, la figlia Renata.25 - Sanzari Adamo, la moglie e figli.28 - Ceniccola Filomena (trigesimo), il marito e figli.29 - Adriano, la sorella Rodica.30 - Ciarleglio Renato e Giovanna, Sanzari Silvio. - Conte Elio, il cognato Giovanni. - Del Vecchio Antonia e Di Cosmo Livia, la figlia Rosalia. - Garofano Domenico, i figli e la sorella.31 - Pascale Pietro (trigesimo), i figli. - Garofano Generico (trigesimo), la moglie e figli.

Adamo Sanzarin. 16-9-1933 – m. 13-7-2006

La moglie Maria, i figli Angela e Ruggero,il genero e la nuora, i nipoti tutti

lo affidano alla misericordia del Signore perché gioisca nella luce dei Santi.

in memoria di...in memoria di...

La moglie Angelina e i figli, dall’Australia, lo ricordano a quanti lo ebbero caro

per una preghiera.

Luigi Garofanon. 28-9-1915 – m. 4-8-2001

Angelo Raffaele Ceniccola

n. 3-4-1936 – m. 5-12-2005

La moglie e i figli lo affidano alla mise-ricordia divina,

perché gioisca nella lucedei giusti.

Silvio Lombardin. 1-7-1923 – m. 12-7-2005

Le figlie e il genero lo ricordano con tanto affetto e lo affidano alla preghiera della

Chiesae alla Vergine Assunta.

Elio Conten. 26-11-1935 – m. 29-5-2006

La moglie e i figli con grande fede nella Risurrezione,

lo affidano al Signore della Vita, per-chè gioisca nellaluce dei giusti.

Candido MarioCiarleglio

n. 2-10-1023 – m.22-5-2006

I figli lo ricordano con tanto affetto e implorano

per lui la pace dei giusti.

Leonina Garofanon. 7-4-1924 – m. 6-7-1986

Maria Assunta Filippelli

n. 16-2-1920 - m. 4-7-2005

I figli la ricordanoe implorano per lei

dal Signore la pace eterna.

Mario nicolellan. 14-7-1917 – m. 28-4-2006

La moglie Elena, i figli,le nuore e i nipoti tutti

con grande fedenella risurrezione, lo affidanoalla preghiera della Chiesae alla misericordia divina.

Malvina Iacobuccin. 28-3-1939 – m. 24-5-2006

Il marito e le figliela affidano alla

misericordia divina.

Nel sesto anniversario di paolella annita,

devotissima di P. Pio, il marito Angelo Grillo, con la tomba dedicata nel cimi-

tero inglese.

Maria Basilen. 1-8-1936 – m. 10-6-2006

Il marito e i figli la ricordanoa quanti l’ebbero cara in vita

e l’affidano al Signore Risorto.

Vittorino Moronen. 24-12-1932 – m. 9-7-2006

Accogli, o Signoreil nostro dolore e donail riposo eterno al caro.

La moglie e i figli

A venti anni dalla sua mortele figlie Antonietta, Titina e Anna l’affidano alla Vergine Assunta e alla preghiera della

Chiesa.

14 15