Baskettando 11

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Domenica 12 Dicembre 11 a giornata Palalberti ore 18:15 Venezia 18 Veroli 8 Udine 18 Reggio Emilia 8 Casale Monf. 14 Casalpusterlen go 8 Barcellona 13 Imola 8 Scafati 12 Ferrara 8 Pistoia 12 Forlì 6 Rimini 12 Verona 4 Jesi 10 San severo 0 Waleshowski Trepagnier Gueye Renzi Porta 9 8 20 7 Starting 5 Classifica Rubrica a cura di Dan reed e Show Anno 1 n° 11 www.barcellonabasket.net Impaginazione e grafica: Il marziano Foto a cura di BarcellonaBasket.net Vs N Giocatore Pos 4 R. Rombaldoni 1 7 Keith Waleshowski 4-5 8 Ousmane Gueye 2 9 Antonio Porta 1-2 10 Mareks Jarevicus 2-3 11 Andrea Campiello 4 12 Federico Bellina 4 18 Giacomo Mariani 1-2 20 Jeff Trepagnier 3-4 22 Andrea Renzi 4-5 Coach: Walter De Raffaele N Giocatore Pos 7 Joe Crispin 1-2 11 Michael Hicks 3-4 12 Ryan Bucci 2 15 Manuele Mocavero 5 17 Daniele Bonessio 3-4 19 Andrea Ghiacci 3-4 20 Matteo Da Ros 4-5 22 Kieron Achara 4-5 33 Michele Cardinali 2-3 51 Gennaro Sorrentino 1-2 55 David Steffel 5 Coach: Cesare Pancotto Mocavero Hicks Ghiacci 15 19 11 Bucci 12 Crispin 7 22 Verona

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Domenica 12 Dicembre11a giornata Palalberti ore 18:15

Venezia 18 Veroli 8Udine 18 Reggio Emilia 8Casale Monf. 14Casalpusterlengo 8Barcellona 13 Imola 8Scafati 12 Ferrara 8Pistoia 12 Forlì 6Rimini 12 Verona 4Jesi 10 San severo 0

Waleshowski

Trepagnier

Gueye

RenziPorta

9

8

20

7

Starting 5

Classifica

Rubrica a cura di Dan reed e Show

Anno 1 n° 11www.barcellonabasket.net

Impaginazione e grafica: Il marziano Foto a cura di BarcellonaBasket.net

Vs

N Giocatore Pos

4 R. Rombaldoni 1

7 Keith Waleshowski 4-5

8 Ousmane Gueye 2

9 Antonio Porta 1-2

10 Mareks Jarevicus 2-3

11 Andrea Campiello 4

12 Federico Bellina 4

18 Giacomo Mariani 1-2

20 Jeff Trepagnier 3-4

22 Andrea Renzi 4-5

Coach: Walter De Raffaele

N Giocatore Pos

7 Joe Crispin 1-2

11 Michael Hicks 3-4

12 Ryan Bucci 2

15 Manuele Mocavero 5

17 Daniele Bonessio 3-4

19 Andrea Ghiacci 3-4

20 Matteo Da Ros 4-5

22 Kieron Achara 4-5

33 Michele Cardinali 2-3

51 Gennaro Sorrentino 1-2

55 David Steffel 5

Coach: Cesare Pancotto

Mocavero

Hicks

Ghiacci

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Scanner: la partita

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Archiviata, si spera, la batosta di domenica scor-sa, Barcellona affronta la seconda partita del doppio turno casalingo consapevole delle insidie di un incon-tro che, vuoi per l’evidente involuzione di gioco delle ultime settimane, vuoi per le assenze o le precarie condizioni di uomini importanti, vuoi per l’indubbia forza di un avversario che – almeno sulla carta – non è squadra da penultimo posto in classifica, non sarà affatto facile.

Verona, ritornata tra i professionisti per rinverdire i fasti di qualche anno addietro, ha avuto un inizio di campionato sottotono, sicuramente non in linea con le ambizioni di una società che ha costruito un roster con un occhio all’obiettivo play-off.

Dopo sei giornate – caratterizzate da 5 sconfitte e dalla sola seppur larga vittoria contro Reggio Emilia – la dirigenza gialloblù ha deciso di sollevare dall’in-carico il pur valido coach De Raffaele, sostituendolo con uno degli allenatori italiani più prestigiosi, quel Franco Marcelletti che qualche anno addietro era sta-to uno dei principali artefici delle grandi stagioni della formazione veneta in Serie A1.

Nelle 4 partite della gestione Marcelletti è arrivata la vittoria sul campo di Veroli ed altre 3 sconfitte, an-che se di misura contro formazioni quotate come Udi-ne, Imola e, domenica scorsa in casa contro Pistoia.

È cambiata la guida tecnica ed è profondamente mutato anche il roster scaligero, con l’acquisto del

play Antonio Porta, la sostituzione – forse definitiva – di A.J. Abrams con la guardia/ala lettone Mare-vikus - che dovrebbe esordire proprio al PalAlberti - e l’accantonamento di Rodolfo Rombaldoni, oramai ai margini delle rotazioni e messo sul mercato.

Il nuovo play titolare è l’ex nazionale argentino – con passaporto italiano - Antonio Porta, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino, già visto in Italia nella massi-ma serie con le maglie di Avellino, Livorno e Biella, uno dei nomi più prestigiosi di questa LegaDue. Chiamato a dare ordine alla squadra, si è subito calato nei panni di regista classico (è primo per assist con 5 di media nei 36 minuti di utilizzo).

Dopo il forfeit di Abrams, il cui apporto è stato con-dizionato da guai fisici, la guardia che dovrebbe partire in quintetto è Ousmane Gueye, colonna di Verona an-che nei campionati minori, reduce da un’ottima stagio-ne in A Dilettanti. Grandi doti atletiche, giocatore di striscia, ottima mano dalla lunga distanza, buon difen-sore, sta confermando anche tra i professionisti quanto di buono fatto vedere lo scorso anno; sta viaggiando a 9 punti (con addirittura il 57% da 3) e 1.5 rimbalzi in 22 minuti di media.

Negli ultimi giorni è stato firmato Mareks Jarevicus, guardia/ala di 196 cm, nazionale lettone, alla prima esperienza fuori dal proprio paese ma con ottimi nu-meri sia nel campionato nazionale, sia in Baltic League e qualche apparizione anche in Eurolega.

Rodolfo RombaldoniL’ultima volta che hai cal-

cato il parquet del Palalberti hai finito in un bagno di spu-mante per aver contribuito da protagonista all’ascesa in Serie A2 di Barcellona.

Che emozioni provi ad oggi?

Provo nostalgia di quei tempi, sono passati molti anni eppure non ho dimenticato. Sento anco-ra grande soddisfazione per aver raggiunto la promozione.

Che impressione ti ha fatto Barcellona in questo avvio di

campionato? Dove può arrivare secondo te? Ottima squadra, se riesce a centrare i playoff può arrivare anche

in finale. A raggiungere i playoff non avrà grandi difficoltà, vista la consi-

stenza della squadra....e Verona? Siamo partiti male, anche per una serie di coincidenze sfortuna-

te sotto forma di infortuni. Speriamo ora di invertire questa par-tenza a rilento.

Cosa ti ha lasciato la tua esperienza barcellonese? Ami-ci, ricordi, emozioni?

Mi ha lasciato esattamente questo: amici, ricordi ed emozioni. E in poche parole anche la voglia di tornare.

Dopo Barcellona hai fatto tante esperienze importanti in squadre di prima fascia (Treviso, Siena, Fortitudo Bo-logna), hai vinto scudetti, medaglie con la Nazionale... Adesso sei tornato a Verona, la città che, possiamo dirlo, ti ha lanciato nel grande Basket. Cosa puoi dirci della tua

bellissima carriera?Ho sempre cercato di inseguire il mio sogno. E non ho

ancora smesso di inseguirlo.Quale è stata la tua più grande soddisfazione pro-

fessionale? Mi conoscete, preferisco essere considerato per quello

che sono e non per quello che faccio. ...previsioni per la gara di domenica?Vince la Tezenis, permettetemelo…. Vuoi salutare qualche barcellonese in particola-

re?Ho tanti amici a Barcellona, servirebbe una lunghissima

lista e nemmeno basterebbe. Se proprio però devo scegliere allora fatemi salutare la

mia bella granita al caffè con panna….

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Il ruolo di ala piccola è coperto da Jeff Trepagnier, altro nome che non ha bisogno di presentazioni vi-

sti i prestigiosi trascorsi sia in NBA che con squadre di Eurolega quali Ulkerspor, Pau e, soprattutto, Napoli, formazione con la quale qualche anno addietro disputò una grande stagione.

Attaccante di razza, bravo nell’uno contro uno, do-tato di grande elevazione, fra gli esterni è il principale terminale offensivo veronese; segna 13.4 punti (anche se con percentuali pessime), con 3 rimbalzi ed un as-sist in 34 minuti di utilizzo.

Completano la rotazione dei “piccoli” i due ex Ro-dolfo Rombaldoni e Giacomo Mariani.

Di “Romba” si è già scritto: condizionato da proble-mi fisici, dall’arrivo di Marcelletti è, in pratica, uscito dalle rotazioni in attesa di una possibile cessione. Su di lui non c’è altro da dire se non che rappresenta la storia del basket a Barcellona.

Giacomo Mariani è il cambio del play (anche se in diverse occasioni è partito in quintetto in contuma-cia a Rombaldoni), può giocare da guardia con compiti prettamente difensivi; discreto assistman e rimbalzi-sta, buon fisico, dopo tre ottime annate in A Dilettanti ha la sua occasione per poter “fare carriera” tra i pro-fessionisti.

Il reparto lunghi scaligero è composto da giocatori molto tecnici, bravi anche lontano da canestro; pecca, forse, di una relativa presenza fisica sotto i tabelloni.

I ruoli di ala forte e centro dello starting five sono coperti da Waleskowski e Renzi che possono indiffe-rentemente giocare nei due ruoli.

Keith Waleskowski, passaporto tedesco, l’anno scorso secondo miglior rimbalzista di Legadue con Jesi, è un’ala/centro dinamica che ama anche il gio-co perimetrale sfruttando una buona mano dalla lun-ga distanza.

Quest’anno sta confermando quanto di buono fat-to vedere nella stagione precedente e sta viaggiando 13.2 punti, 8.8 rimbalzi (quinto in LegaDue) ed un assist in 28 minuti di media.

Andrea Renzi è, di gran lunga il miglior giovane, se non il migliore italiano, di questo inizio di campiona-to; di scuola Benetton, già con qualche apparizione in Nazionale, è sicuramente uno dei prospetti più in-teressanti del nostro basket. Chiamato per la prima volta ad un ruolo da protagonista, da qualche parti-ta sta avendo un rendimento da superstar sfruttando doti tecniche e fisiche fuori dal comune. Dotato di un’eccellente serie di movimenti fronte e spalle a canestro, bravo anche nel tiro da fuori, rimbalzista e stoppatore, segna 14 punti, con 6.4 rimbalzi ed un assist in 25 minuti.

Il cambio dei lunghi è Federico Bellina, tornato in LegaDue con Verona dopo gli anni di Pavia, è un’ala forte con una buona mano ed un discreto rimbalzista.

Completa la rotazione dei lunghi il centro Andrea Campiello.

Ritorni da ex al PalAlberti. Che sensazione provi a giocare contro la tifoseria che ti ha osannato solo 2 anni fa?

«Sarà sicuramente molto emozionante, l’anno di Barcellona è stato il più intenso della mia breve carriera e il ricordo che porto dentro delle persone che ho conosciuto dentro e fuori da campo non può che contri-buire a dare un grande significato a questa partita. Spero di fare bella figura davanti al pubblico che più degli altri mi ha visto crescere in A dilettanti».

Che impressione ti ha fatto Barcellona in questo avvio di campionato? Dove può arrivare secondo te?

«Barcellona è una squadra completa e molto competitiva e l’ha dimo-strato pienamente in questo inizio di campionato, sicuramente è una del-le candidate ad arrivare in fondo a giocarsi la chance della promozione».

...e Verona?«Credo che la Tezenis sia in grado di giocarsela con tutte le altre

squadre del campionato, nessuna esclusa. Qui c’è un grande ambiente e la voglia di riprendersi e trovare continuità nei risultati è tangibile. Io penso che non stiamo ancora raccogliendo i frutti del grande lavoro che abbiamo fatto e che stiamo continuando a fare in settimana».

Cosa ti ha lasciato la tua esperienza barcellonese? Amici, ri-cordi, emozioni?

«Sicuramente tanti amici, tantissime emozioni, momenti esaltanti ed altri molto duri che però mi hanno fatto crescere tantissimo sia dal punto di vista umano che professionale. Credo che l’episodio più significativo sia stata l’attesa di tutto il pubblico rimasto ad aspettare 20 minuti con la squadra al PalaAlberti dopo la gara vinta in casa con Firenze, aspettando i risultati dagli altri campi che ci regalarono i play off tanto agognati».

Dopo Barcellona hai fatto una buonissima stagione a Castel-letto Ticino che ti è valsa la chiamata in LegaDue. Sei soddisfat-to del tuo avvio di stagione?

«Quest’anno sto facendo una grandissima esperienza e sto imparan-do tantissimo sia dai compagni più esperti che dagli avversari. Penso di non aver ancora dimostrato tutto quello che valgo ma, poichè credo che il lavoro duro paga sempre, sono convinto che a fine stagione guardan-domi indietro potrò dirmi soddisfatto del lavoro fatto».

Che difficoltà hai incontrato in questo avvio di stagione con la maglia scaligera?

«Questa categoria è un altro mondo rispetto alla B1 a cui ero abituato partendo dall’aspetto dalla velocità di reazione e adattamen-to alle situazioni che un giocatore, specialmente nel mio ruolo, deve possedere. Rispetto agli anni scorsi in cui mi era chiesto di fare un pò di tutto in un minutaggio conside-revole qui devo capire in poco tem-po cosa serve alla squadra in una determinata situazione e tradurlo in campo nei minuti che ho a disposi-zione; è sicuramente molto difficile ma ce la sto mettendo davvero tut-ta».

Come ti trovi in questo campionato e cosa Jack può dare alla sua squadra?

«Mi piace molto questa Lega e spero di diventare col tempo un gio-catore solido di Legadue. Per ora credo di poter dare tanta intensità in difesa, aiutare a gestire il ritmo partita anche avendo la possibilità di coprire tutti e tre i ruoli degli esterni».

...previsioni per la gara di domenica?«Sarà una battaglia come tutte le partite di questo campionato; i

risultati di domenica scorsa ci hanno dimostrato che non ci sono partite decise dall’inizio, e credo che ci presenteremo al PalaAlberti con la voglia di dimostrare che ci siamo e che, nonostante i problemi di questo inizio di stagione, non molliamo».

Vuoi salutare qualche barcellonese in particolare?«Fare dei distinguo sarebbe ingiusto, vorrei salutare tutto il pubblico,

lo staff societario e dirigenziale e infine tutti i ragazzi della curva che ci hanno seguito in capo al mondo dimostrandoci un grande affetto (anche se alle volte un po’ litigarello...) dentro e fuori dal campo».

A cura di Antonio Raimondo

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Zoom: Le statisticheDopo la pesante sconfitta subita dai ragazzi di coach Pancotto nella gara interna con Casale Monferrato, in cui non è mai stato in di-

scussione il risultato, diamo uno sguardo ai numeri...Se guardiamo la partita con Verona dal solo punto di vista numerico, sembrerebbe quasi il classico testa-coda, visto che la formazione

scaligera paga un avvio di campionato ben al di sotto delle proprie aspettative. Barcellona, seppur non al top contro Casale, mantiene la vetta della classifica dei Top Scorer, con 85,9 punti di media (0,41 al minuto), contro i 73,6 di Verona (0,36 al minuto). A rimbalzo si ha una situazione “curiosa”, poiché Barcellona è 5° nella speciale classifica dei rimbalzi difensivi (24,4 di media), mentre è solo 13° per rimbalzi offensivi (8,1 di media). Verona, dal canto suo, è 12° per rimbalzi difensivi (21,9 di media) e 10° per rimbalzi offensivi (8,9 di media). Il grafico seguente mostra la differenza tra i punti fatti (e subiti) nel primo tempo e quelli fatti (e subiti) nel secondo tempo delle gare fin qui giocate. Barcellona Segna in media 39,8 punti nel Primo tempo e 42,2 nel secondo, mentre subisce in media 34,7 punti nel primo tempo e 42,3 nel secondo.

Barcellona VeronaCrispin 25,1 Punti Abrams 13,9

Crispin 57,1% %T2 Waleskowski 63,2%Bucci 60,0% %T3 Gueye 56,4%

Crispin 87,2% %TL Trepagnier 77,4%Crispin 3,5 Assist Abrams 1,8

Hicks 7 Rimbalzi Waleskowski 8,8Achara 2,9 Palle Recuperate Trepaginer 2,2Crispin 3,7 Palle Perse Waleskowski 2,7Crispin 23,1 Valutazione Waleskowski 17,4

La tabella mette a confronto i due roster sulle diverse specialità.