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Nagra informa: attualità sul confinamento nucleare Dott. Graupner, come giudica la selezione dei siti e la qualità delle attività svolte dalla Nagra? ATTUALITÀ Dott. Graupner, l’IFSN ha esaminato le proposte di ubica- zione presentate dalla Nagra per la tappa 3 del Piano set- toriale dei depositi in strati geologici profondi. Il 18 aprile, l’Ispettorato ne ha pubblicato la perizia. Quali sono i punti principali di questa perizia? L’IFSN concorda con la Nagra sul fatto che le aree di ubicazione Zurigo nord-est e Giura est sono idonee per gli ulteriori accertamenti della tappa 3, sia per quel che concerne un deposito per scorie di debole e media attività che per uno per scorie altamente attive. L’IFSN conferma anche che le tre aree di ubicazione per un deposito per scorie di debole e media attività (Südranden, Giura sud e Wellenberg) non vengano più prese in considerazione a causa degli svantaggi incontrovertibili. Contrariamente alla Nagra, l’IFSN è però del parere che nella tappa 3 debba essere esaminata ulteriormente anche la l’area di ubicazione Lägern nord. All’IFSN siamo del parere che gli svantaggi rilevati dalla Nagra nella valutazione della profondità massima e dello spazio disponibile nell’area Lägern nord non siano probanti. In che modo l’IFSN influisce nella selezione dell’ubicazione di depositi in strati geologici profondi? In quanto esperti della Confederazione precisiamo i requi- siti di sicurezza tecnica per le relative tappe del piano settoriale. Inoltre siamo responsabili della verifica della sicurezza tecnica e della valutazione delle aree geologiche di ubicazione. Su incarico dell’autorità che dirige la pro- cedura, l’Ufficio federale dell’energia, elaboriamo perizie relative alla sicurezza tecnica sulle proposte della Nagra che servono al Consiglio federale tra l’altro come basi decisionali. Il dott. Bastian Graupner è specializzato in sicurezza dei depositi finali presso l’IFSN. Insieme ad altri specialisti valuta le attività della Nagra. La sede dell’IFSN e nelle dirette vicinanze della stazione di Brugg nel canton Argovia. N. 48 Luglio 2017 Lo smaltimento delle scorie radioattive richiede molto senso di responsabilità nei confronti di persone e ambiente. In primo piano viene posta la sicurezza a lungo termine. È necessario procedere in modo scientifico, le decisioni devono essere plausibili e soprattutto devono essere effettuati controlli indipendenti di tutte le tappe principali. Abbiamo intervistato il dott. Bastian Graupner, specialista di sicurezza nucleare dell’Ispettorato federale per la sicurezza nucleare (IFSN), appro- fondendo appunto questi argomenti. Intervista con il dott. Bastian Graupner, specialista di sicurezza dei depositi finali Pagine 1+2 Previste trivellazioni nei sedimenti del quaternario a partire dalla fine del 2017 e trivellazioni di sondaggio dal 2019 Pagina 3 Dialogo con la Nagra: siamo qui per voi Pagina 4 ATTUALITÀ ATTUALITÀ ULTIMA PAGINA L’IFSN L’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) è l’autorità di sorveglianza in materia di sicurezza e protezione degli impianti nucleari svizzeri: centrali nucleari, depositi intermedi per scorie radioattive e organismi di ricerca nucleare dell’Istituto Paul Scherrer (PSI) di Villigen, del Politecnico federale di Losanna e dell’Università di Basilea. La sua attività di sorveglianza copre tutti i settori, dalla progettazione all’esercizio, alla disattivazione degli impianti e allo smaltimento delle scorie radioattive. I 145 colla- boratori dell’IFSN si impegnano in diversi settori specialistici a favore della sicurezza nucleare della popolazione svizzera. Nell’ambito dello smaltimento delle scorie radioattive l’IFSN, in quanto autorità di sorveglianza della Confederazione, è respon- sabile della verifica dal punto di vista della sicurezza tecnica e della valutazione delle aree geologiche di ubicazione. Grazie all’interconnessione a livello internazionale, l’IFSN è sempre perfettamente aggiornato sullo stato della scienza e della tecnica e basa la sua attività di sorveglianza tra l’altro sulle esperienze realizzate nel mondo intero in materia di smaltimento delle scorie radioattive. Maggiori informazioni sull’IFSN sul sito www.ensi.ch.

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Nagra informa: attualità sul confinamento nucleare

Dott. Graupner, come giudica la selezione dei siti e la qualità delle attività svolte dalla Nagra?

AT T U A L I TÀ

Dott. Graupner, l’IFSN ha esaminato le proposte di ubica-zione presentate dalla Nagra per la tappa 3 del Piano set-toriale dei depositi in strati geologici profondi. Il 18 aprile, l’Ispettorato ne ha pubblicato la perizia. Quali sono i punti principali di questa perizia?L’IFSN concorda con la Nagra sul fatto che le aree di ubicazione Zurigo nord-est e Giura est sono idonee per gli ulteriori accertamenti della tappa 3, sia per quel che concerne un deposito per scorie di debole e media attività che per uno per scorie altamente attive. L’IFSN conferma anche che le tre aree di ubicazione per un deposito per scorie di debole e media attività (Südranden, Giura sud e Wellenberg) non vengano più prese in considerazione a causa degli svantaggi incontrovertibili. Contrariamente alla Nagra, l’IFSN è però del parere che nella tappa 3 debba essere esaminata ulteriormente anche la l’area di ubicazione Lägern nord. All’IFSN siamo del parere che gli svantaggi rilevati dalla Nagra nella valutazione della profondità massima e dello spazio disponibile nell’area Lägern nord non siano probanti.

In che modo l’IFSN influisce nella selezione dell’ubicazione di depositi in strati geologici profondi?In quanto esperti della Confederazione precisiamo i requi-siti di sicurezza tecnica per le relative tappe del piano settoriale. Inoltre siamo responsabili della verifica della

sicurezza tecnica e della valutazione delle aree geologiche di ubicazione. Su incarico dell’autorità che dirige la pro-cedura, l’Ufficio federale dell’energia, elaboriamo perizie relative alla sicurezza tecnica sulle proposte della Nagra che servono al Consiglio federale tra l’altro come basi decisionali.

Il dott. Bastian Graupner è specializzato in sicurezza dei depositi finali presso l’IFSN. Insieme ad altri specialisti valuta le attività della Nagra.

La sede dell’IFSN e nelle dirette vicinanze della stazione di Brugg nel canton Argovia.

N. 48 Luglio 2017

Lo smaltimento delle scorie radioattive richiede molto senso di responsabilità nei confronti di persone e ambiente. In primo piano viene posta la sicurezza a lungo termine. È necessario procedere in modo scientifico, le decisioni devono essere plausibili e soprattutto devono essere effettuati controlli indipendenti di tutte le tappe principali. Abbiamo intervistato il dott. Bastian Graupner, specialista di sicurezza nucleare dell’Ispettorato federale per la sicurezza nucleare (IFSN), appro­fondendo appunto questi argomenti.

Intervista con il dott. Bastian Graupner, specialista di sicurezza dei depositi finaliPagine 1+2

Previste trivellazioni nei sedimenti del quaternario a partire dalla fine del 2017 e trivellazioni di sondaggio dal 2019Pagina 3

Dialogo con la Nagra: siamo qui per voiPagina 4

AT T U A L I TÀ AT T U A L I TÀ U LT I M A P A G I N A

L’IFSN

L’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) è l’autorità di sorveglianza in materia di sicurezza e protezione degli impianti nucleari svizzeri: centrali nucleari, depositi intermedi per scorie radioattive e organismi di ricerca nucleare dell’Istituto Paul Scherrer (PSI) di Villigen, del Politecnico federale di Losanna e dell’Università di Basilea. La sua attività di sorveglianza copre tutti i settori, dalla progettazione all’esercizio, alla disattivazione degli impianti e allo smaltimento delle scorie radioattive. I 145 colla­boratori dell’IFSN si impegnano in diversi settori specialistici a favore della sicurezza nucleare della popolazione svizzera.

Nell’ambito dello smaltimento delle scorie radioattive l’IFSN, in quanto autorità di sorveglianza della Confederazione, è respon ­ sabile della verifica dal punto di vista della sicurezza tecnica e della valutazione delle aree geologiche di ubicazione. Grazie all’interconnessione a livello internazionale, l’IFSN è sempre perfettamente aggiornato sullo stato della scienza e della tecnica e basa la sua attività di sorveglianza tra l’altro sulle esperienze realizzate nel mondo intero in materia di smaltimento delle scorie radioattive.

Maggiori informazioni sull’IFSN sul sito www.ensi.ch.

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Giura est (AG)

Deposito sotterraneo SAA; SDM coperto

Deposito sotteraneao SDM Südranden (SH)

Zurigo nord-est (ZH, TG)

Lägern nord (ZH, AG)

Giura sud (SO, AG)Wellenberg (NW, OW)

Aree di ubicazione geologiche

Abbandonate

Aree di ubicazione pergli impianti di superficie

zur nuklearen Sicherheit in den schweizerischen Kernanlagen

Aufsichtsbericht 2015

2 Dott. Graupner, come giudica la selezione dei siti e la qualità delle attività svolte dalla Nagra?Continuazione

AT T U A L I TÀ

Come giudica in generale l’IFSN la qualità delle attività svolte dalla Nagra?La Nagra ha fatto un buon lavoro e ha presentato la sua proposta in modo trasparente e dettagliato conforme-mente a quanto stabilito dal piano settoriale. Tuttavia, nella valutazione dell’area di ubicazione Lägern nord, non concordiamo con la Nagra. Siamo del parere che, non disponendo dei dati specifici al sito, Lägern nord non possa non essere preso in considerazione.

La Nagra ha rinunciato a Lägern nord. L’IFSN intende reintegrare quest’area nella procedura. Che cosa significa questo litigio tra esperti?Non vedo nessuno litigare, ma adempiere al proprio compito con il massimo senso di responsabilità. La Nagra ha elaborato una proposta per la selezione dell’ubica-zione nell’ambito della tappa 2 e l’IFSN la perizia relativa alla sicurezza tecnica. I due documenti nonché la presa di posizione di diversi gruppi di esperti servono al Con-siglio federale come base decisionale per la selezione delle aree da esaminare nel corso della tappa 3.

Come si procederà?È il Consiglio federale che deciderà sull’integrazione delle proposte della Nagra nella tappa successiva della procedura del piano settoriale. Tutta la documentazione rilevante per la tappa 2 come la perizia dell’IFSN, la proposta della Nagra, la presa di posizione dei diversi gruppi di esperti e le risultanze della procedura di con-sultazione che si terrà alla fine del 2017 costituiranno la base decisionale per il Consiglio federale.

Che cosa è previsto per la successiva tappa 3 del piano settoriale?Nell’ambito della tappa 3 la Nagra renderà nota la selezione dell’ubicazione ed elaborerà le domande di auto-rizzazione di massima per uno o due depositi in strati geologici profondi, un’ubicazione per ogni tipo di deposito oppure un’unica ubicazione comune per un deposito com-binato. Dopo di che seguiranno la perizia delle autorità e la procedura di deposito pubblico della perizia e delle domande.

L’IFSN è ben equipaggiato per la tappa 3 della procedura di selezione?L’IFSN è ben equipaggiato per affrontare la tappa 3 e dispone del necessario know-how di esperti e delle relative risorse che saranno necessari nella tappa 3 per la verifica dal punto di vista della sicurezza tecnica e per la valutazione delle proposte della Nagra.

Sono in molti a partecipare al processo di selezione. Chi alla fine avrà l’ultima parola nella selezione dell’ubicazione?Alla fine dell’attuale tappa 2 il Consiglio federale deciderà quali aree di ubicazione verranno ulteriormente esami-nate nella tappa 3. Il Consiglio federale deciderà poi, nel corso della tappa 3, sulla domanda di auto rizzazione di massima della Nagra. Dopo la decisione del Consiglio federale e l’approvazione da parte del Parlamento ci sarà la possibilità di ricorrere al referendum facoltativo.

Nella sua perizia pubblicata il 18 aprile, l’IFSN raccomanda di esaminare ulteriormente nella tappa 3 del piano settoriale l’area di ubicazione Lägern nord che la Nagra non intendeva più prendere in considerazione. È previsto che il Consiglio federale deciderà in materia a fine 2018.

Prova della sicurezza per depositi in strati geologici profondi: è determinante la direttiva G03 dell’IFSN

La sicurezza di depositi in strati geologici profondi deve essere sempre garantita. In questo senso l’IFSN ha elaborato la direttiva G03, l’autorità sorveglia che venga rispettata. La G03 si applica ai depositi in strati geologici profondi e si basa sull’art. 3 della Legge federale sull’energia nucleare (LENu) del 21 marzo 2003 e sull’art. 11, cpv. 3 dell’Ordinanza sull’energia nucleare (OENu) del 10 dicembre 2004.

La direttiva dell’IFSN concerne in modo specifico la sicurezza radiologica di depositi in strati geologici profondi. Fissa l’obiettivo e i criteri di protezione nonché i requisiti di un deposito in strati geologici profondi. Definisce anche le modalità per apportare la prova della sicurezza di un deposito in strati geologici profondi.

La direttiva si basa sul principio seguente: «Con lo stoccaggio in depositi in strati geologici profondi si devono smaltire scorie radioattive in modo tale che la protezione di uomo e ambiente contro le radiazioni ionizzanti sia continuamente garantita, senza che le generazioni future si debbano accollare compiti e obblighi inaccettabili.» Mediante criteri quantitativi di protezione si valuta se l’obiettivo di protezione viene raggiunto osservando i principi fissati. Criterio n. 1: «Per ogni sviluppo futuro considerato pro­ babile, l’emissione di radionuclidi non deve comportare nessuna dose individuale che superi 0,1 mSv all’anno.»

Nell’ambito della prova della sicurezza la Nagra deve dimostrare di osservare i criteri di protezione.

Sulle immagini, in senso orario: i riflettori dell’opinione pubblica e del mondo politico sono puntati sullo smaltimento delle scorie radioattive. Nei fori tecnici dell’IFSN si discute su questioni scientifiche relative allo stoccaggio in depositi in strati geologici profondi e vengono apportate le risposte; il direttore dell’IFSN, il dott. Hans Wanner, parla sulle questioni in materia di sicurezza tecnica nell’ambito di conferenze internazionali, per esempio dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica; le direttive dell’IFSN concretizzano i requisiti di legge facilitando la prassi di esecuzione unitaria; ogni anno l’IFSN pubblica un rapporto di sorveglianza sulla sicurezza nucleare; l’IFSN ha una buona interconnessione a livello internazionale. (Foto © Yang Yu | Dreamstime.com)

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m 0

200

QuaternarioTerziario

Permo-carbonifero/cristallino

Argilla opalina

400

600

800

Pro-fondità

Trivellazionedi sondaggio

Trivellazione nei sedimenti del quaternario

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info48

AT T U A L I TÀ

Per chiarire la sicurezza a lungo termine per un periodo di un milione di anni sono necessari lavori sul terreno che ci permettano di studiare esattamente il sottosuolo geologico. Le trivellazioni sono un metodo efficiente debitamente provato.

– Campioni di terreno, denominati carote, estratti me-diante trivellazioni di sondaggio (a una profondità di circa 800-1300 metri) forniscono informazioni detta-gliate sulle rocce e, di particolare interesse per la Nagra, sull’argilla opalina. Servono inoltre a calibrare i risultati ottenuti con le misurazioni sismografiche 3D.

– Mediante le trivellazioni meno profonde nei sedimenti del quaternario (profondità massima poche centinaia di metri) si mira a ricostruire quanto è avvenuto nel periodo di tempo geologico più recente (quaternario). Il materiale incoerente vicino alla superficie degli ultimi 2,5 milioni di anni della storia della terra è un impor-tante archivio geologico che rappresenta i processi più recenti che hanno modellato il paesaggio: per esempio la profondità di erosione dei ghiacciai, sedimenti dei fiumi o attività tettoniche più recenti (movimenti della crosta terrestre).

Le trivellazioni di sondaggio e le trivellazioni nei sedi-menti del quaternario contribuiscono in modo determi-nante a far sì che le affermazioni sulle caratteristiche del sottosuolo geologico siano affidabili, nonché quelle sui futuri sviluppi del paesaggio e quindi sulla sicurezza sul lungo periodo di un deposito in strati geologici profondi. Verranno effettuate nei prossimi anni nelle tre aree di ubicazione Zurigo nord-est, Lägern nord e Giura est (cfr. informazioni sulle trivellazioni di sondaggio nel n. 47 di Nagra Info).

Piccola trivella mobile per l’effettuazione di trivellazioni nei terreni del quaternario, con la quale si raggiunge una profondità massima di 20 metri. (Foto Comet Photoshopping)

Confronto tra le diverse profondità raggiunte dalle trivellazioni nei sedimenti del quaternario e dalle trivellazioni di sondaggio.

Previste trivellazioni nei sedi­menti del quaternario a partire dalla fine del 2017 e trivellazioni di sondaggio dal 2019

In preparazione dell’autorizzazione di massima per un deposito in strati geologici profondi nella tappa 3 del Piano settoriale dei depositi in strati geologici profondi, la Nagra effettua nelle aree di ubicazione Zurigo nord­est, Lägern nord e Giura est altre indagini geologiche. Le misurazioni 3D sono state concluse nel febbraio di quest’anno. Nella prossima fase seguiranno trivellazioni di sondaggio e delle trivellazioni per esaminare i sedimenti più recenti della storia della terra (quaternario).

Studiando il quaternario si possono ricostruire e comprendere meglio i processi più recenti della storia della terra. Lo strato di materiale incoerente indica che si sono verificati processi di erosione e di sedimentazione e testimonia la presenza di attività sismica. Per questo motivo si esamina il materiale incoerente mediante trivellazioni e analisi di affioramenti (immagine a destra in basso). Grafico a sinistra: glaciazione massima della Svizzera settentrionale circa 24’000 anni fa, che ha lasciato tracce chiare nello strato di materiale incoerente. Immagine in alto a destra: corona di trivellazione per una trivellazione di sondaggio. (Foto Comet Photoshopping)

Come si effettuano le trivellazioni nei sedimenti del quaternario?

Per esaminare questo strato di materiale incoerente si estraggono delle carote dal sottosuolo, che vengono poi descritte dal punto di vista geologico e quindi esaminate in laboratorio. Per l’installa zione temporanea di un cantiere di trivellazione è necessaria una super ficie di 300 metri quadri al massimo. In genere viene usata una piccola trivella mobile, come avviene anche per le sonde geo­termiche. Una volta installata, la trivella è alta 20 metri al massimo. Le trivellazioni nei sedimenti del quaternario vengono in genere effettuate a una profondità non superiore a poche decine di metri, in casi eccezionali anche qualche centinaio di metri. In tutti i casi penetrano solo per qualche metro nella roccia al di sotto dello strato di materiale incoerente. I lavori di trivellazione durano solo poche settimane. Una volta conclusi, si procederà allo sgombro totale e al ripristino della situazione iniziale. Il rumore emesso dal cantiere di trivellazione è paragonabile a quello prodotto da inter­venti agricoli o forestali. Negli strati di materiale incoerente c’è da aspettarsi la presenza di acqua sotterranea. Per proteggerla e per stabilizzare il pozzo di trivellazione si procede con tubi di rive­stimento. Terminati i lavori di trivellazione il pozzo viene chiuso ermeticamente a regola d’arte.

Dal sito www.nagra.ch è possibile scaricare un volantino sulle trivellazioni nei sedimenti del quaternario.

Massima estensione dei ghiacciai

Aree di ubicazione

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Fondo di smaltimento:smaltimento dopo

la fine dell’esercizio

Fondo didisattivazione:

smantellamentodegli impianti

Disattivazione esmaltimento

durante l’esercizio

Postesercizio Postesercizio

Disattivazionee smaltimento

Cost

i pag

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fede

razi

one

22,5

mrd

di f

ranc

hi

9,7 mrd

Patrimoniodel fondo

a fine 20163,4 mrd

Reddito da capitale dei fondi(rendita reale del 2%)

Ancora da pagaredai gestori degli impianti

1,7 mrd

7,7 mrdPagati fino alla

fine del 2016direttamente

dai gestoridegli impianti

5,5 mrd

7,0 mrd

3,9 mrd*

5,3 mrd

FinanziamentoCosti

0,8 mrd

Da pagaredirettamente

dai gestoridegli impianti

In gran parte giàaccantonati dai gestoridegli impianti

*

entsorgungs-programmdaran arbeiten wir

gasbildung, abbau und

transport ingeologischen tiefenlagern

geologiegrundwasser

standort-gebiet

jura ost

schachtkopf-anlagen

geologischertiefenlager

beschreibungund funktion

standortgebietefür geologische

tiefenlager

sondierbohrungenfür etappe 3

neutralStampato

No. 01-17-714795 – www.myclimate.org© myclimate – The Climate Protection Partnership

PERFORMANCE

Sono arrivati i nuovi opuscoli!Numerosi nuovi opuscoli informativi

trattano aspetti importanti e attuali dello

smaltimento delle scorie radioattive.

Potete ordinare tutti gli opuscoli presso

la Nagra oppure consultarli direttamente

sul nostro sito www.nagra.ch (rubrica

«Publications/Downloads») e scaricarli.

Attualmente, gli opuscoli sono disponibili

soltanto in tedesco.

NagraSocietà cooperativa nazionaleper lo smaltimentodelle scorie radioattive

Hardstrasse 735430 WettingenSvizzera

Tel +41 56 437 11 11Fax +41 56 437 12 07

[email protected]

ImpressumRedazione: Heinz Sager, NagraTiratura: 327’930 (i/f/t)

Pubblicazione autorizzata con l’indicazione delle fonti.

Riassunto dei costi di disattivazione e smaltimento nonché della situazione dei fondi a fine 2016: variante «Prato verde», opportunità deposito combinato (ponderazione 50%, –0.8 miliardi di franchi rispetto a due singoli depositi finali), senza quota Confederazione (–1,2 miliardi di franchi). Tutte le cifre sono state arrotondate. (Fonte: swissnuclear)

4 etc.U LT I M A P A G I N A

Contemporaneamente all’attuale programma di smaltimento della Nagra (di cui abbiamo parlato nel n. 47 di Info), il 15 dicembre 2016 è stato pubblicato anche lo studio più recente sui costi di disattivazione delle centrali nucleari e quelli dello smaltimento delle scorie radioattive in Svizzera. Per il calcolo dei costi è competente la sezione dell’energia nucleare di swisselectric (swissnuclear).

Conformemente alla Legge sull’energia nucleare (LENu) chi produce scorie radioattive deve finanziarne lo smaltimento e la disattivazione degli impianti. I gestori degli impianti nucleari hanno l’obbligo di creare due fondi alimen-tandoli con i loro contributi sotto la sorveglianza della Confederazione: il fondo di disattivazione e il fondo di smaltimento (STENFO).

– Il fondo di disattivazione finanzia la disattivazione e lo smantellamento degli impianti nucleari dismessi e lo smaltimento delle scorie che ne derivano.

– Il fondo di smaltimento assicura il finanziamento dei costi di smaltimento in depositi in strati geologici profondi delle scorie radioattive d’esercizio e degli elementi di combustibile esausti dopo che una centrale nucleare è stata messa fuori servizio.

Tutti i costi che risultano precedentemente vengono pagati dal conto corrente, anche quelli della Nagra (cfr. grafico). Attualmente l’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) e altri esperti indipendenti stanno verificando lo studio sui costi. Questa verifica durerà circa un anno.

Secondo le stime più recenti che risalgono alla fine del 2016, i costi per la disattivazione delle centrali nucleari svizzere e lo smaltimento delle scorie radioattive che ne derivano ammonterebbero a 22,5 miliardi di franchi. Al netto del rincaro i costi sono superiori dell’8% rispetto allo studio del 2011, soprattutto a causa dello scadenziario modificato e del fatto che si sia tenuto conto di problematiche regionali. Non sono compresi in questi costi 1,2 miliar-di di franchi per lo smaltimento delle scorie radioattive provenienti dalla medicina, dall’industria e dalla ricerca. Sulla base dello studio dei costi, la commissione amministrativa dello STENFO stabilirà i contributi definitivi da versare ai fondi per il periodo 2017-2021.

Anche nel 2017 ci sono molte occasioni per discutere con la Nagra le

questioni e punti di vista relativi ai depositi in strati geologici profondi.

Fateci visita per esempio al nostro stand del «viaggio nel tempo al

deposito in strati geologici profondi» in occasione di diverse fiere ed

eventi locali, a cui parteciperemo fino alla fine del 2017 per un totale

di 40 giorni. Oppure riservate una visita guidata in uno dei nostri due

laboratori sotterranei. Poneteci le vostre domande tramite e­mail,

contattateci via i social media oppure telefonateci.

Sul nostro sito Web troverete tutte le possibilità per dialogare con noi.

Pubblicata la stima più recente dei costi per lo smaltimento

Dialogo con la Nagra: siamo qui per voi

La Nagra sarà lieta di poter discutere con voi sul tema dello smaltimento delle scorie radioattive.