Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

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Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputat i X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 198 9 RESOCONTO STENOGRAFIC O 298 . SEDUTA DI GIOVEDÌ 4 MAGGIO 198 9 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLLA IND I DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTT I INDICE PAG . Missioni 32525, 3258 8 Disegno di legge : (Approvazione in Commissione) . . . 3266 8 Disegni di legge di conversione : (Trasmissione dal Senato e assegna- zione a Commissione in sede refe- rente ai sensi dell'articolo 96-bis del regolamento) 32664 Disegno di legge di conversione (Se- guito della discussione e approva- zione) : Conversione in legge, con modifica- zioni, del decreto-legge l o aprile 1989, n . 121, recante interventi in- frastrutturali nelle aree interessat e dai campionati mondiali di calci o del 1990 (3782) . PAG . PRESIDENTE . . 32525, 32526, 32544, 32545 , 32546, 32547, 32548, 32549, 32550, 32551 , 32552, 32556, 32557, 32558, 32559, 32560 , 32564, 32565, 32569, 32570, 32571, 32572 , 32573, 32574, 32575, 32576, 32577, 32578 , 32579, 32580, 32581, 32583, 32584 BONSIGNORE VITO (DC) 32577 BULLERI LUIGI (PCI) . . 32547, 32578, 3258 1 CALDERISI GIUSEPPE (FE) 3255 2 CARRARO FRANCO, Ministro del turismo e dello spettacolo 3258 1 CEDERNA ANTONIO (Sin . Ind .) 3258 1 D'ANGELO GUIDO (DC) 3258 0 FACHIN SCHIAVI SILVANA (PCI) 32551, 32557 , 3258 1 FERRARINI GIULIO (PSI) 3258 3 MANFREDI MANFREDO (DC), Relatore 32545 , 32546, 32580 MARTINAT UGO (MSI-DN) 3258 4 MARTUSCELLI PAOLO (DC) 32581

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Atti Parlamentari

— 32523 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

RESOCONTO STENOGRAFICO

298.

SEDUTA DI GIOVEDÌ 4 MAGGIO 198 9

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLLA

IND I

DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTT I

INDICE

PAG .

Missioni 32525, 3258 8

Disegno di legge :(Approvazione in Commissione) . . . 3266 8

Disegni di legge di conversione :(Trasmissione dal Senato e assegna-

zione a Commissione in sede refe-rente ai sensi dell'articolo 96-bis delregolamento) 32664

Disegno di legge di conversione (Se-guito della discussione e approva-zione) :

Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge l o aprile1989, n . 121, recante interventi in-frastrutturali nelle aree interessat edai campionati mondiali di calciodel 1990 (3782) .

PAG .

PRESIDENTE . . 32525, 32526, 32544, 32545 ,32546, 32547, 32548, 32549, 32550, 32551 ,32552, 32556, 32557, 32558, 32559, 32560,32564, 32565, 32569, 32570, 32571, 32572 ,32573, 32574, 32575, 32576, 32577, 32578 ,

32579, 32580, 32581, 32583, 32584BONSIGNORE VITO (DC) 32577BULLERI LUIGI (PCI) . . 32547, 32578, 3258 1CALDERISI GIUSEPPE (FE) 32552CARRARO FRANCO, Ministro del turismo e

dello spettacolo 3258 1CEDERNA ANTONIO (Sin . Ind.) 3258 1D'ANGELO GUIDO (DC) 32580FACHIN SCHIAVI SILVANA (PCI) 32551, 32557,

3258 1FERRARINI GIULIO (PSI) 32583MANFREDI MANFREDO (DC), Relatore 32545 ,

32546, 32580MARTINAT UGO (MSI-DN) 32584MARTUSCELLI PAOLO (DC) 32581

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

PAG .

PASCOLAT RENZO (PCI) 32558PICCHETTI SANTINO (PCI) 3257 1POLI GIAN GAETANO (PCI) 32549PROCACCI ANNAMARIA (Verde) . 32525, 32526 ,

32546, 32547, 32548, 32550, 32559, 32560 ,32565, 32570, 32573, 32574, 32578, 32579 ,

32583SAPIO FRANCESCO (PCI) 32574, 32576, 32578,

32580TAMINO GIANNI (DP) . . 32549, 32551, 32552,

32557, 32559, 32564, 32570, 32572, 32578,32579, 3258 3

TOGNOLI CARLO, Ministro per i problemidelle aree urbane 32546

ZANIBONI ANTONINO (DC) 32546

Allegato A : Interventi degli onorevol iBulleri, Martuscelli e Ferrarini insede di dichiarazione di voto finale suldisegno di legge di conversione n .3782 3267 1

Allegato B : Emendamenti ulteriori pre-scritti agli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 deldecreto-legge 1 0 aprile 1989, n. 12 1(Mondiali di calcio) 32673

Proposte di legge:(Adesione di deputati) 32668(Annunzio) 32668

Proposte di legge (Seguito della discus-sione) :

FIANDROTTI ed altri: Istituzione dellascuola di base (53) ; BIANCHI BERETTAed altri : Riforma delle strutture edegli ordinamenti del sistema infor-mativo di base (1295) ; CASATI ed al-tri: Norme sull'ordinamento dellascuola elementare statale (2011) .

PRESIDENTE . . 32589, 32592, 32593, 32594 ,32599, 32600, 32601, 32605, 32606, 32607 ,32608, 32609, 32611, 32612, 32613, 32614 ,32618, 32619, 32620, 32621, 32622, 32623 ,32626, 32627, 32628, 32630, 32631, 32632 ,32633, 32634, 32635, 32636, 32637, 32638 ,32639, 32642, 32643, 32644, 32647, 32648 ,32649, 32650, 32651, 32652, 32655, 32656 ,

32657, 32659, 32661, 32664ARNABOLDI PATRIZIA (DP) . . . 32606, 32608 ,

32612, 32619, 32622, 32661, 32663BARBIERI SILVIA (PCI) 32637BRUNI GIOVANNI (PRI) 32628, 32638, 32659CASATI FRANCESCO (DC), Relatore

32589 ,32591, 32594, 32598, 32605, 32611, 32617 ,32618, 32620, 32626, 32629, 32632, 32633 ,32634, 32635, 32636, 32637, 32643, 32647 ,

32648, 3265 1FACHIN SCHIAVI SILVANA (PCI) . 32605, 32606FINCATO LAURA (PSI) 32656

PAG .

GALLONI GIOVANNI, Ministro della pub-blica istruzione 32589, 3261 3

GUERZONI LUCIANO (Sin. Ind.) 32591, 32593 ,32600, 32607, 32619, 32621, 32627, 32630 ,

32635, 32637, 3265 5MASINI NADIA (PCI) . . . 32609, 32621 32650MAllUCONI DANIELA (DC) 3261 3MENSORIO CARMINE (DC) 32599PORTATADINO COSTANTE (DC) . . 32644, 3265 1PROCACCI ANNAMARIA (Verde) 32620RALLO GIROLAMO (MSI-DN) . . 32607, 32608 ,

32630, 32635, 32639, 3265 4SANGIORGIO MARIA LUISA (PCI) 32618, 32627,

32630, 32647, 32652SAVINO NICOLA (PCI) . 32600, 32606, 32612 ,

32620, 32627, 32639, 32647, 32648, 3264 9SOAVE SERGIO (PCI) . . 32600, 32631, 3266 3TASSI CARLO (MSI-DN) 32592VITI VINCENZO (DC) 32657ZOSO GIULIANO, Sottosegretario di Stato

per la pubblica istruzione . 32591, 32594 ,32599, 32605, 32611, 32618, 32626, 32630 ,32632, 32633, 32634, 32635, 32636, 32642 ,32643, 32644, 32647, 32648, 32650, 32651 ,

32652

Interrogazioni, interpellanze e mo-zioni :

(Annunzio) 32669

Interrogazione :(Apposizione di una firma) 32669

Risoluzioni :(Annunzio) 32669

Atti relativi a reati previsti dall'arti-colo 96 della Costituzione :

(Comunicazione dell'archiviazione di -sposta dal collegio costituito pressoil tribunale di Roma) 32669

Convalida di deputati 32665

Per lo svolgimento di una interroga-zione:

PRESIDENTE 32665BULLERI LUIGI (PCI) 32665

Ritiro di un documento di indirizzo 32669

Votazione finale di un disegno dilegge 32584

Votazioni nominali . . 32552, 32560, 32565

Ordine del giorno della seduta di do-mani 32665

SEDUTA PRECEDENTE N . 297 — POMERIDIANA DI MERCOLEDÌ 3 MAGGIO 1989

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La seduta comincia alle 10 .

ALDO RIZZO, Segretario, legge il pro-cesso verbale della seduta antimeridian adi ieri .

(È approvato) .

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell 'articolo 46, secondo comma del rego-lamento, i deputati Bianco, Foschi e Gor-goni sono in missione per incarico del lor oufficio .

Avverto che ulteriori comunicazion iall'Assemblea saranno pubblicate in alle-gato ai resoconti della seduta odierna .

Seguito della discussione del disegno d ilegge: Conversione in legge, con modi-ficazioni, del decreto-legge 10 aprile1989, n. 121, recante interventi infra-strutturali nelle aree interessate daicampionati mondiali di calcio del 1990(3782).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno recail seguito della discussione del disegno d ilegge: Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 1 0 aprile 1989,

n. 121, recante interventi infrastrutturalinelle aree interessate dai campionati mon-diali di calcio del 1990.

Ricordo che nella seduta di ieri si èchiusa la discussione sulle linee general ied hanno replicato il relatore ed i rappre-sentanti del Governo .

ANNAMARIA PROCACCI.. Chiedo di par -lare sull 'ordine dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ANNAMARIA PROCACCI. Signor Presi -dente, chiedo che vengano sconvocate leCommissioni, perché ritengo gravissimoche un provvedimento di questo tipo — delquale abbiamo segnalato più volte l ' inac-cettabilità, non tanto per le sue implica-zioni finanziarie, perché in questo paes egli sprechi sono, all'ordine del giorno ,quanto per le procedure eccezionali scelte— venga affrontato in questo modo . Inquest'aula infatti non c'è nessuno !

Chiedo pertanto la sconvocazione d itutte le Commissioni .

PRESIDENTE. Onorevole Procacci, èormai prassi costante procedere alla scon -vocazione delle Commissioni in prossimit àdelle votazioni che, come lei sa, posson oavvenire per alzata di mano o per vota-zione nominale mediante procediment oelettronico. Non si sconvocano le Commis-sioni nel corso della discussione sulle lineegenerali di un provvedimento o durante l adiscussione sugli articoli .

D'altra parte, al suo posto non mi illu-derei che con la sconvocazione delle Com-

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missioni l'aula si riempia automatica -mente. Le assicuro che in prossimità dellevotazioni la Presidenza darà disposizion iaffinché le Commissioni vengano sconvo-cate .

ANNA MARIA PROCACCI . Mi permetto d iinsistere, signor Presidente, perché, se unatale prassi esiste, essa è perversa. Mancauna consapevolezza generale e si segueuna metodologia che impedisce alle sin -gole forze politiche, anzi — poiché non m iinteressa parlare dei gruppi — alle singol epersone, ai deputati eletti dal popolo ita-liano, di capire, di conoscere e di decideresull'argomento di cui ci si occupa .

Credo che ciò rappresenti un modo d iagire esattamente opposto a quello che ilParlamento dovrebbe attuare . Pertanto ,Presidente, chiedo di nuovo la sconvoca-zione delle Commissioni affinché i nquest 'aula possa svolgersi finalmente u nconfronto fra tutte le parti e tra tutte l epersone, dal momento che questa battagli arelativa al problema dei mondiali non sipuò liquidare in quattro e quattr 'otto .

Si sta svolgendo all'esterno del Parla -mento una grande mobilitazione dei movi-menti ambientalisti, esistono polemiche e dinchieste della magistratura aperte su ipreventivi sfondati, sui conti saltati, sustrani giri di denaro. Chiedo, signor Presi-dente, che a tutti i 630 membri del Parla-mento sia data la possibilità di discutere edi confrontare le proprie posizioni ; nonvoglio assistere ancora una volta alla liqui-dazione di un decreto così grave, a misuradi cementificatore (come l'ho già definito) ;non voglio, ripeto, che questo accada i nuna situazione di sonno e di letargo de lParlamento .

Rinnovo pertanto la mia richiesta .

PRESIDENTE . Onorevole Procacci ,mentre è certissimo che in prossimità d ivotazioni le Commissioni debbano esser esconvocate, non è altrettanto certo, in baseal nostro regolamento, che ciò debba avve -nire durante la discussione . Infatti, i lquinto comma dell'articolo 30 del nostroregolamento lascia discrezionalità al Pre-sidente in merito a tale decisione .

Le assicuro comunque che, poiché pros -simamente avranno luogo votazioni, leCommissioni a quel punto saranno tempe -stivamente sconvocate .

Passiamo all'esame dell'articolo unic odel disegno di legge di conversione, ne ltesto della Commissione, che è del se-guente tenore :

1. Il decreto-legge 1 0 aprile 1989, n. 121 ,

recante interventi infrastrutturali nellearee interessate dai campionati mondial idi calcio del 1990, è convertito in legge conle modificazioni riportate in allegato allapresente legge .

2. Restano validi gli atti ed i provvedi-menti adottati e sono fatti salvi gli effett iprodotti ed i rapporti giuridici sorti sull abase del decreto-legge 28 gennaio 1989,

n . 24 .

Do lettura delle modificazioni apportatedalla Commissione:

All'articolo 1 :

il comma 4 è sostituito dal seguente :

«4. Le procedure disciplinate dal pre-sente decreto si applicano altresì su ri-chiesta delle amministrazioni e degli enticompetenti, previa approvazione della re-lativa conferenza di servizi di cui all'arti-colo 2, alle opere necessarie per garantirela fornitura di servizi pubblici essenziali ,nonché agli interventi a totale caricodell 'ente o soggetto competente, aventi irequisiti di cui al comma 2» .

All'articolo 2:

il comma 2 è sostituito dal seguente:

«2. La conferenza, anche nelle moredell'esercizio della funzione di controllosugli atti da parte dei competenti comitatiregionali, valuta i progetti esecutivi, chedebbono essere corredati da una relazion etecnica che dichiari la sussistenza dei re-quisiti previsti dal comma 2 dell'articolo 1 ,nel rispetto delle disposizioni relative aivincoli archeologici, ambientali, storici,

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artistici e territoriali, e si esprime su di ess ientro quindici giorni dalla convocazione ,apportando, ove occorrano, le opportunemodifiche senza che ciò comporti la neces -sità di ulteriori deliberazioni per quant oconcerne gli interventi dell'ente locale. Laconferenza verifica altresì il rispetto dellenormative concernenti l'abolizione dellebarriere architettoniche» .

All'articolo 4 :

al comma 5, è aggiunto, al termine, i lseguente periodo :

«Le opere possono essere eseguite anchein pendenza della formalizzazione dei re-lativi atti convenzionali ed anche in derog aalle convenzioni vigenti» ;

dopo il comma 5, sono aggiunti i se-guenti commi :

«5-bis . Interventi di competenz adell'ANAS su viabilità interconnessa co ngli itinerari autostradali di collegamentodelle aree di svolgimento dei campionat imondiali o riferite a quanto previsto dalcomma 5 dell'articolo 1, possono essereaffidati ai soggetti concessionari dei rela-tivi itinerari, sulla base di apposite conven -zioni che prevedano, tra l'altro, l 'obbligodella manutenzione per un periodo noninferiore a cinque anni» .

«5-ter. Gli interventi che interessano i lsettore aeroportuale possono essere affi-dati in regime di concessione agli enti osocietà concessionari sulla base di appo-site convenzioni, ove occorra anche inte-grative a quelle vigenti» .

All'articolo 5 :

il comma 1 è sostituito dal seguente :

«1 . Il contributo ordinario all'ANAS èaumentato per gli anni 1989-1991 di lire697 miliardi, in ragione di lire 87 miliard iper l'anno 1989, lire 389 miliardi e 500milioni per il 1990 e lire 220 miliardi e 500milioni per il 1991, provvedendosi per cia-scuno degli anni successivi, ai sensi del l 'ar -ticolo 11, comma 3, lettera d) della legge 5

agosto 1978, n. 468, come sostituito dall 'ar-ticolo 5 della legge 23 agosto 1988, n. 362 .Una quota di lire 460 miliardi per il biennio1989-1990, in ragione di lire 87 miliardi perl'anno 1989 e di lire 373 miliardi per l'anno1990, è destinata alla realizzazione degl iinterventi da individuarsi con decreto de lMinistro dei lavori pubblici per le finalit àdi cui al precedente articolo 1 . Una quotadi lire 237 miliardi in ragione di lire 1 6miliardi e 500 milioni per il 1990 e di lire220 miliardi e 500 milioni per il 1991, èriservata ad interventi urgenti di manuten -zione ordinaria e straordinaria migliora-tiva finalizzata ad esigenze di sicurezza efluidità del traffico limitatamente agli iti-nerari di collegamento e servizio delle are einteressate dalle finalità del presente de-creto. Nell'ambito di tale stanziamento, l asomma di lire 10 miliardi è destinata ad unprimo avvio di razionalizzazione del ser-vizio di soccorso stradale sulla rete auto-stradale e di grande viabilità con caratte-ristiche autostradali gestita dal l 'ANAS. Alrelativo onere si provvede mediante corri-spondente riduzione dello stanziament oiscritto ai fini del bilancio triennale 1989-1991 al capitolo 9001 dello stato di previ-sione del Ministero del tesoro per l 'anno1989 utilizzando l'accantonamento «Pianodecennale di grande viabilità ed interventidi manutenzione ordinaria e straordina-ria». Per gli interventi di cui all 'allegatoelenco, l'Azienda nazionale autonomadelle strade è altresì autorizzata ad utiliz-zare una quota fino a lire 240 miliardi deiresidui relativi al capitolo 751 del bilanciodell'Azienda nazionale autonoma dell estrade»;

dopo il comma 1, è aggiunto il se-guente :

«1-bis . In relazione alle maggiori esi-genze della circolazione, della sicurezza edelle emergenze in atto in connessione conle finalità del presente decreto, l 'ANAS ètenuta a dare assoluta priorità per lott ifunzionali alle ultimazioni relative agli in-terventi già programmati sugli itinerari d iafflusso e servizio alle sedi di svolgimentodei campionati mondiali, realizzabili nei

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limiti dei residui di stanziamento esistentialla data di entrata in vigore della legge diconversione del presente decreto, dedottala quota prevista al comma 1 . La realizza -zione degli altri interventi già program-mati in attuazione delle disposizioni vi-genti, nonché degli eventuali completa -menti sui predetti itinerari, avviene se-condo le disponibilità ordinarie del bi-lancio dell'ANAS. I programmi debbon oessere comunicati alle competenti Com-missioni parlamentari» ;

al comma 3, le cifre «790» e «90» sonosostituite dalle seguenti: «900» e «100»;

al comma 4, sono aggiunte al termine l eseguenti parole: «e per un importo no nsuperiore a lire 72 miliardi alla società atotale partecipazione pubblica S .A.T.T.I .di Torino, per interventi sulla ferrovia To-rino-Ceres» ;

al comma 7, dopo le parole : «regio de-creto 4 febbraio 1915, n . 148» sono aggiuntele seguenti: «anche se non sia stato perfe-zionato il procedimento approvativo de lconsuntivo per il 1987» .

All'articolo 6 :

al comma 2, le parole da «realizzazione»fino alla fine del comma sono sostituit edalle seguenti : «ultimazione per itinerariodi interventi previsti dal piano decennaledi grande viabilità e ad interventi di manu -tenzione ordinaria e straordinaria» .

All'elenco allegato, — area di Torino —Opere dell'ente locale:

al n. 9), sono aggiunte le seguenti parole :«(tronco metropolitano Torino Dora —nuovo stadio — aeroporto di Caselle)» .

dopo il n . 9) è aggiunto il seguente :

«9-bis) linea tranviaria protetta n . 9 (To-rino esposizione — nuovo stadio)» .

Avverto che gli emendamenti presentatisono riferiti agli articoli del decreto-leggenel testo della Commissione .

Ricordo che l'articolo 1 del decreto-legge è del seguente tenore :

1 . Le disposizioni del presente decreto s iapplicano all 'esecuzione delle opere pub-bliche, di cui all'allegato elenco, diretta -mente connesse allo svolgimento dei cam-pionati mondiali di calcio del 1990.

2 . Le opere di cui al comma 1 debbon orispondere ai seguenti requisiti :

a) immediata incidenza sull'effettua-zione delle manifestazioni, con particolareriferimento all'afflusso e mobilità del pub -blico negli stadi e nei centri urbani interes -sati e con caratteri di non provvisorietà ;

b) realizzabilità entro il 15 maggio de l1990, anche per lotti funzionali e agibil iqualora si tratti di opere con oneri a caric odel bilancio dello Stato, ovvero di compe-tenza dello Stato ;

c) congruità dell'investimento rispett oall'obiettivo ;

d) rispetto delle disposizioni relative a ivincoli ambientali, storici ed artistici.

3 . Le opere di cui all 'elenco allegato alpresente decreto sono dichiarate di premi -nente interesse nazionale, di pubblica uti -lità e di somma urgenza.

4 . Le procedure disciplinate dal pre-sente decreto si applicano altresì su ri-chiesta delle amministrazioni e degli enticompetenti, previa approvazione della re-lativa conferenza di servizi di cui all'arti-colo 2, alle opere necessarie per garantirela fornitura di servizi pubblici essenzial iaventi i requisiti di cui al comma 2.

5 . Le procedure disciplinate dal pre-sente decreto si applicano altresì alle opereconnesse e funzionali agli obiettivi dellalegge 23 agosto 1988, n. 373, per le quali iltermine di realizzabilità è fissato al 27 feb-braio 1992. La realizzazione di tali operepuò essere eseguita per lotti funzionali enon deve intralciare lo svolgimento dell emanifestazioni dei campionati mondiali dicalcio del 1990.

Avverto che l'elenco allegato all'articolo1 è del seguente tenore :

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AREA DI TORIN O

OPERE FERROVIARIE.

1) Sistemazione a parcheggi delle are eprospicienti la stazione di Torino-Lingott oe sistemazione fabbricato viaggiatori P .M .con particolare riguardo al potenziamentodei servizi offerti alla clientela.

OPERE AEROPORTUALI .

2) Ristrutturazione aerostazione passeg-geri .

3) Aeroporto di Levaldigi - provincia diCuneo: prolungamento pista, amplia -mento piazzale, raccordo interno, im-pianto radioassistenza, potenziamento ae -rostazione, aviorimessa e impianti tecnolo -gici vari .

OPERE DELL ' ENTE LOCALE.

4) Sottopasso di corso Grosseto .

5) Rete stradale adiacente al nuovo sta -dio .

6) Sistemazione a verde pubblico zon asportiva .

7) Potenziamento parcheggi aerosta-zione Torino-Caselle .

8) Prolungamento linea ML3 allo sta-dio .

9) Ferrovia concessa Torino-Ceres .

AREA DI MILANO

OPERE FERROVIARIE .

1) Velocizzazione linea Milano-Torino .

2) Sistemazione impianto stazione Mi-lano centrale, con particolare riguardo a lpotenziamento dei servizi offerti alla clien -tela .

3) Realizzazione di un collegamento ingalleria con il parcheggio di piazza Luigi d iSavoia, attigua alla stazione centrale .

OPERE AEROPORTUALI (MALPENSA) .

4) Riordino viabilità entrata-uscita aero -stazione; parcheggi pullman ed amplia -mento zona arrivi .

OPERE AEROPORTUALI (BERGAMO) .

5) Nuova aerostazione passeggeri e am-pliamento piazzale sosta aeromobili .

6) Ulteriore ampliamento piazzale sost aaeromobili e prolungamento via rullaggi .

ANAS.

7) S-S. 336 lavori di riqualifica con eli-minazione degli incroci a raso ed adegua-mento della sezione al tipo III delle normeC.N .R./80:

lotto 1 ;

lotto 2 ;

lotto 3 .

8) S.S. 342 stralcio relativo al tratto Ber-gamo-Orio al Serio compreso il collega-mento con l'aeroporto e con la S .S . 591 .

OPERE DELL ' ENTE LOCALE .

9) Sistema trasporto innovativo sta -dio .

10) Parcheggi :

Lampugnano;

Cascina Gobba ;

via Novara ;

ospedale S . Carlo;

Bisceglie ;

Forlanini .

Page 8: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32530 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

11) Opere viabilistiche :

tratto da via Tesio a Cascina-Cottica eLampugnano ;

tratto di via Patroclo (da via Tesio a vi aHarar) ;

via Harar-via Novara-via Caldera ;

tratto di via S. Giusto-via Forze Ar -mate .

OPERE DELL ' ENTE LOCALE .

8) Incrocio di via Basso Acquar-via Fac-cio;

9) Incrocio via Porta Nuova .

10) Incrocio di Porta Palio .

AREA DI UDINE

AREA DI VERONA

OPERE FERROVIARIE .

1) Sistemazione impianti di stazione Ve-rona-P.ta Nuova, con particolare riguardoal potenziamento dei servizi offerti all aclientela .

OPERE AEROPORTUALI .

2) Ampliamento piazzale aeromobili .

3) Riordino viabilità esterna ed amplia -mento parcheggi auto e pullman .

4) Realizzazione strutture terminal diTessera .

ANAS .

5) S.S . 14 — collegamento tra la tangen-ziale di Mestre e l'aeroporto Marco Polo :

lotto 1 ;

lotto 2 ;

lotto 3 ;

lotto 4 .

6) Grande viabilità-asse di penetra-zione :

tronco T4 ;

tronco T9 .

7) Tangenziale sud di Verona :

lotto 13 — ampliamento autostazion edi Verona Sud ;

lotto 14 — connessione con viabilit àordinaria .

OPERE FERROVIARIE .

1) Sistemazione di stazione con partico-lare riguardo al potenziamento dei serviz iofferti alla clientela .

OPERE AEROPORTUALI (RONCHI DEI LEGIO-NARI) .

2) Ampliamento e ristrutturazione aero -stazione passeggeri, adeguamento viabi-lità interna ed esterna ed adeguamentoparcheggi pullman .

ANAS .

3) S.S. 14 adeguamento del tratto tra ilkm 121+907 ed il km 122+999 in corri-spondenza dell'aeroporto del Friuli-Ve-nezia Giulia (Ronchi dei Legionari) .

OPERE DELL 'ENTE LOCALE.

4) Parcheggi interrati ad uso pubbliconel centro urbano :

via Magrini ;

via Andreuzzi ;

piazza Venerio .

5) Viabilità competenza comunale:completamento di viale Cadore :

1° lotto, 2a fase;

20 lotto .

6) Asse di collegamento urbano dell agrande viabilità .

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Atti Parlamentari

— 32531 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

AREA DI GENOVA

OPERE FERROVIARIE .

1) Sistemazione impianti di stazione de lnodo con particolare riguardo al potenzia -mento dei servizi offerti alla clientela .

OPERE DELL ' ENTE LOCALE .

2) Metropolitana tratta Principe-Carica-mento .

3) Copertura torrente Bisagno-stadioFerraris :

lato Valle ;

lato Monte .

4) Copertura torrente Bisagno Genova -est .

5) Corso Europa :sottopasso corso Gastaldi-via Barilli ;sottopasso via Isonzo-via Timavo .

6) Corso Italia .

7) Pedonalità Brignole stadio .

8) Prolungamento corso De Stefanis :tratto da via Claravezza a via del Fag-

gio .

completamento via Toti ;

tratto da via N. Costa a piazzale Pa-renzo ;

tratto da via del Faggio a via N . Co-sta.

AREA DI BOLOGN A

OPERE FERROVIARIE .

1) Sistemazione impianti di stazione de lnodo con particolare riguardo al potenzia-mento dei servizi offerti alla clientela.

OPERE AEROPORTUALI .

2) Ampliamento del piazzale sosta aero -mobili .

3) Adeguamento viabilità interna ed ade-guamento parcheggi auto e pullman .

OPERE DELL'ENTE LOCALE.

4) Realizzazione parcheggio zona vi aAndrea Costa.

5) Realizzazione parcheggio tangenzialezona Arcoveggio .

6) Realizzazione parcheggio sotterraneoin piazza della Pace .

7) Realizzazione di due sottovia ferro-viari e di un sottovia stradale nella vi aTriumvirato.

8) Rete piste ciclabili a servizio dello sta-dio .

AREA DI FIRENZE

OPERE FERROVIARIE .

1) Velocizzazione linea Firenze-Pisa va-riante «La Rotta».

2) Sistemazione impianti di stazione de lnodo con particolare riguardo al potenzia-mento dei servizi offerti alla clientela .

OPERE AEROPORTUALI PISA) .

3) Adeguamento parcheggi auto e pul-lman.

ANAS .

4) Collegamento Firenze-sud-Varlungo -Campo di Marte-Coverciano :

lotto 1 .

5) Strada di comunicazione Firenze-Pisa-Livorno:

completamento.

OPERE DELL ' ENTE LOCALE .

6) Recupero urbano zone di Novoli vial eGuidoni miglioramento strutture viabili .

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Atti Parlamentari

— 32532 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

7) Parcheggio interrato e sistemazione averde pubblico nella zona «Camp oMarte» .

8) Centro tecnico federale di Cover-ciano-interventi di ampliamento e ristrut-turazione .

9) Sistemazione dei servizi all 'esternodella stazione di Firenze S .M .N., lato viaValf onda .

10) Sottopasso ferroviario fra viale Maz-zini e via Campo d 'Arrigo.

11) Piste ciclabili lungo i viali di circon-vallazione, centro storico e stadio comu-nale .

12) Parcheggi piazza stazione Parterre epiazza Ghiberti .

AREA DI ROMA

OPERE FERROVIARIE .

1) Collegamento aeroporto Fiumicino -Ostiense del terminal ferroviario aOstiense .

2) Sistemazione impianti di stazione de lnodo con particolare riguardo al potenzia-mento dei servizi offerti alla clientela.

3) Anello ferroviario Cintura Nord :

1 0 lotto funzionale : S. Pietro-Farneto-Vigna Clara .

4) Adeguamento materiale rotabile mi -rato ai collegamenti di tipo metropolitan oed ai servizi di trasporto dedicati al cam-pionato mondiale di calcio .

7) S.S. 7 svincolo tra la S.S. 7 e la S .S.217 .

8) S.S. 3 sistemazione innesto con la S . C .2 Ponti .

9) S.S. 1 adeguamento della statale tra ikm 15+100 e 28+000 :

1 0 lotto (km 15-21 + 750) ;20 lotto (km 21+750-28) .

10) G.R.A. sistemazione del tratto com-preso tra la S .S . 7 e la A2 :

1 0 lotto .

11) S.S. 1 realizzazione dello svincolo trala S .S. 1 «Via Aurelia» e la Al2 (località Tr eDenari) .

OPERE DELL ' ENTE LOCALE .

12) Raddoppio via Olimpica tratto M.11oGiardino, via Morra di Lauriano .

13) Raddoppio via Olimpica tratto di vi aMorra di Lauriano-p.za Dodi .

14) Raddoppio via Olimpica tratto p.zaDodi-l .go Volpi .

15) Raddoppio via Olimpica tratto viaOrti della Farnesina-via Flaminia Vecchiae cavalcavia Cassia .

16) Svincolo c.so Francia .

17) Galleria collina Fleming svincolo Tordi Quinto.

18) Parcheggio p .za Mancini .

OPERE AEROPORTUALI .

5) Ripristino viabilità interna ed amplia -mento parcheggi auto e pullman .

ANAS .

6) S.S. 7 svincolo da e per l'aeroporto diCiampino.

19) Allargamento tronchi viadotto sup .ed inf. Tangenziale Est e piazzole di emer -genza.

20) Ristrutturazione v .le Tor di Quintodalla via Flaminia a via Olimpica (PonteMilvio) .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

21) Nuvoa rampa raccordo tra L . Miche-langelo e p .za della Libertà .

22) Parcheggio di scambio via Tusco-lana-Cinecittà .

23) Parcheggio stazione Tiburtina .

24) Prolungamento via Pareto dallaCassia alla Flaminia .

25) Ristrutturazione parcheggi stadioFlaminio .

26) Ristrutturazione viadotto c .soFrancia e adeguamento norme .

27) Costruzione parcheggi e rete viari acollegamento nodo di scambio attesta -mento linea metropolitana Roma-Fiumi-cino .

28) Ristrutturazione v.le Angelico e pist aciclabile .

29) Viabilità Centro Rai Saxa Rubra .

30) Cavalcavia via Tor di Quinto-Olim-pica .

31) Costruzione parcheggio interratop.le Partigiani .

32) Spostamento canalizzazione PP .SS . ecostruzione impianti I.P. sulla via Olim-pica .

33) Adeguamenti semaforici Prati-Fla-minio.

34) Realizzazione sistemi di regolazionevia Olimpica tratto svincolo via Portuense -p.za M.11o Giardino e via Togliatti tra viaAppia e A24.

35) Lavori di sistemazione a verde areadel parcheggio di p.za Mancini .

36) Sistemazione a verde e ripristin oaree interessate dal raddoppio via Olim-pica da p.za M.11o Giardino a p.za Volpi .

37) Sistemazione Parco di Monte Mario eVilla Mazzanti .

38) Progetto Tevere Nord e Parco Tor d iQuinto

39) Ristrutturazione di gabinetti pub-blici .

40) Realizzazione Metro Leggero-p.leFlaminio-p.za Mancini .

41) Ferrovia Roma-Viterbo tratto ur-bano-p.le Flaminio-Montebello potenzia -mento materiale rotabile e realizzazione d idue stazioni Centro Rai e Saxa Rubra .

42) Ristrutturazione delle 36 elettromo-trici, messa in opera dell'impianto dell'ar-resto a bersaglio e parziale ampliament odeposito e officina Osteria del Curato .

43) Eliporto policlinico Umberto I .

AREA DI NAPOLI

OPERE FERROVIARIE .

1) Potenziamento della linea metropoli -tana tra le stazioni di Napoli Gianturco ePozzuoli.

2) Ristrutturazione impianti di stazionedel nodo con particolare riguardo al po-tenziamento dei servizi offerti alla clien-tela.

OPERE DELL 'ENTE LOCALE .

3) Tronco viale Augusto Torretta - PiazzaVittoria della linea tranviaria rapida .

4) Eliminazione incrocio via Cintia-vi aTerracina-sistemazione superficiale di p .leTecchio e p .le D'Annunzio — 1 0 stralcio .

5) Nuova sistemazione della viabilità esi-stente ad occidente di p .le Tecchio-riquali-ficazione urbana delle aree circostanti co nla creazione di parcheggi e percorsi pedo-nali attrezzati — 1 0 stralcio .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

AREA DI BAR I

OPERE FERROVIARIE .

1) Velocizzazione della linea Foggia-Bari e sistemazione fabbricato viaggiator iBari Centrale con particolare riguardo a lpotenziamento dei servizi offerti alla clien -tela .

OPERE AEROPORTUALI .

2) Adeguamento viabilità interna ed am-pliamento parcheggi auto e pullman e ade -guamento attuale aerostazione.

3) Adeguamento pista aerea sicurezz asoglia 07 .

4) Ampliamento p .le sosta aeromobili .

ANAS .

5) S.S. 16 — Asse attrezzato Cerignola -Bari-collegamento dell'asse attrezzato conl 'aeroporto civile di Bari Palese .

6) S.S. 379 — Costruzione dell 'asta dicollegamento con l 'aeroporto di Brindisi .

7) S.S. 271 — Adeguamento della sed estradale del tratto compreso tra la tangen-ziale di Bari e il casello autostradal eA14 .

8) S .S. 16 — Tangenziale di Bari —costruzione di uno svincolo altimetrico aservizio del rione Japigia .

9) Tangenziale di Bari — sistemazionedella tangenziale e della strada comunaleS. Caterina di S . Caterina .

OPERE DELL'ENTE LOCALE .

10) Adeguamento sede via Napoli, ra-diale di accesso dalla città a tangenziale estadio.

11) Asse nord-sud collegante il sotto-passo ferroviario di via Brigata Bari con latangenziale e l'asse est-ovest .

12) Sistemazione strada provinciale n .110 Modugno-Carbonara .

AREA DI PALERMO

OPERE FERROVIARIE .

1) Realizzazione di un servizio ferro -viario di tipo metropolitano nel tratto Pa-lermo-Notarbartolo-S . Polo Marittima e si -stemazione fabbricato viaggiatori Pa-lermo centrale e Notarbartolo con partico -lare riguardo al potenziamento dei serviz iofferti alla clientela .

OPERE AEROPORTUALI .

2) Adeguamento parcheggi auto e pul-man. Adeguamento viabilità esterna .

OPERE DELL'ENTE LOCALE.

3) Progetto costruzione ponte in vi adell'Autonomia Siciliana corrispondenzadella trincea ferroviaria .

4) Progetto per l'allargamento di viaMontepellegrino e accesso a via RuggeroLoria .

5) Progetto sistemazione via A. De Ga-speri e relativa piazza — prolungamentodi via Libertà da p .za Veneto a via A. DeGasperi .

6) Progetto sistemazione viaria e par-cheggio per auto vie Galatea-Mungibello -Francia-Belgio-Galilei-Gen. Maria.

7) Progetto costruzione campo di calcioe velodromo nel quartiere Zen .

8) Progetto — prolungamento via Giu-seppe Lanza di Scalea .

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Atti Parlamentari

— 32535 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

AREA DI CAGLIARI

OPERE AEROPORTUALI.

1) Aerostazione passeggeri e viabilità .

2) Adeguamento parcheggi auto e pul-man.

OPERE DELL ' ENTE LOCALE .

3) Parcheggi stadio S. Elia .

4) Passerelle palestra.

5) Allargamento via Dei Conversi .

6) Asse scorrimento v.le Marconi .

7) Asse mediano scorrimento «Sa Perd aBianca».

BACINI DI TRAFFICO DELLE CITT ÀSEDI DEI CAMPIONATI MONDIALI DI

CALCIO 1990

ANAS

Interventi sulla viabilità di adduzion eper la fluibilità del traffico e di sicu-rezza .

A questo articolo ed all'elenco allegato ,nel testo modificato dalla Commissione(come risulta dall'articolo unico del di-segno di legge di conversione) sono riferitii seguenti emendamenti :

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diTorino — opere dell'ente locale, soppri-mere il numero 8 .

Ronchi, Tamino .

Nell 'elenco allegato, alla voce : Area diMilano — opere aeroportuali (Malpensa),sopprimere il numero 4 .

1. 2 .Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diMilano — opere aeroportuali (Bergamo) ,sopprimere il numero 5 .

1 . 3 .Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diMilano — opere aeroportuali (Bergamo) ,sopprimere il numero 6 .

1 . 4 .Ronchi, Tamino .

Nell 'elenco allegato, alla voce : Area diMilano — ANAS, sopprimere il numero 8.

1 . 5 .Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diMilano — opere dell 'ente locale, soppri-mere il numero 10 .

1 . 6 .Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diMilano — opere del l'ente locale, al numero10 aggiungere, infine, le parole : Stadio di S .Siro.

1 . 116La Commissione.

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diVerona — opere ferroviarie, sopprimere i lnumero 1 .

1 . 7 .Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diVerona — opere aeroportuali, sopprimereil numero 2 .

1 . 8 .Ronchi, Tamino .

Page 14: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diVerona — opere aeroportuali, sopprimereil numero 3 .

1 . 9 .Ronchi, Tamino.

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diVerona — ANAS, sopprimere il numero6 .

4) Costruzione di piste ciclabili lungo iviali di circonvallazione, centro storico estadio comunale .

1 . 14Fachin Schiavi .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diUdine — opere dell 'ente locale, al numero4, sopprimere le parole: Piazza Venerio .

1 . 10.Ronchi, Tamino .

1 . 15.Fachin Schiavi, Pascolat .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diVerona — ANAS, sostituire il numero 6 conil seguente:

6) tangenziale sud di Verona compla-nare all'autostrada Serenissima : collega -mento dalla strada statale n . 62 alla stradastatale n . 11 e allacciamento della strad astatale n. 443 (Transpolesana) con il si-stema tangenziale di Verona .

Poli, Testa Enrico .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diVerona — ANAS, sostituire il numero 6 conil seguente:

6) tangenziale sud di Verona compla-nare all'autostrada Serenissima : collega-mento dalla strada statale n . 62 alla stradastatale n . 11 .

1 . 12 .Poli, Bonfatti Paini .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diUdine — opere dell'ente locale, sopprimereil numero 4 .

1 . 13 .Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diUdine — opere dell'ente locale sostituire i lnumero 4 con il seguente:

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diUdine — opere dell 'ente locale, dopo ilnumero 4, aggiungere il seguente :

4-bis) acquisto metabus e minibus elet-trici per il potenziamento del servizio pub-blico .

1 . 16.Fachin Schiavi, Pascolat .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diUdine — opere dell'ente locale, sopprimereil numero 5 .

1 . 17.Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diUdine — opere dell'ente locale, sostituire i lnumero 5 con il seguente:

5) Acquisto di metabus e minibus elet-trici per il potenziamento del servizio pub-blico urbano ed extraurbano .

1 . 18 .Fachin Schiavi .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diUdine — opere del l 'ente locale, sostituire i lnumero 6 con il seguente:

6) Sistemazione del parco comprenso-riale del CORMOR .

1 . 19 .Fachin Schiavi, Pascolat .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Nell 'elenco allegato, alla voce: Area diUdine — opere dell'ente locale, sostituire i lnumero 6 con il seguente:

6) Sistemazione a verde attrezzato de lparco comprensoriale del CORMOR .

1 . 20 .Fachin Schiavi .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diGenova — opere dell'ente locale, soppri-mere il numero 3 .

1 . 21 .Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diGenova — opere dell'ente locale, soppri-mere il numero 4 .

1 . 22.Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diGenova — opere dell'ente locale, soppri-mere il numero 5 .

1 . 23 .Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diFirenze — ANAS, sopprimere il numero4.

1 . 24.Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diFirenze — ANAS, sopprimere il numero5 .

1 . 25.Ronchi, Tamino .

Nell 'elenco allegato, alla voce : Area diRoma — ANAS, sopprimere il numero11.

1 . 26.Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diRoma — opere del l 'ente locale, sopprimerei numeri da 12 a 17 .

1 . 27 .Ronchi, Tamino .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diPalermo — opere dell'ente locale, soppri-mere il numero 7.

1 . 28.Ronchi, Tamino .

Al comma 2, lettera a), sostituire le parole :non provvisorietà con le seguenti: integra-bilità e congruenza in politiche urbani-stiche e territoriali volte all'ampliamentodelle aree verdi ed alla diminuzione deltraffico privato su ruota nelle aree urban einteressate alle opere .

1 . 29 .Ronchi, Tamino .

Sopprimere il comma 3 .

1 . 30 .Ronchi, Tamino .

Sopprimere il comma 5 .

1 . 31 .Ronchi, Tamino .

Avverto che ulteriori emendamenti, pre -sentati successivamente, saranno pubbli -cati in allegato al Resoconto stenografic odella seduta odierna .

Nessuno chiedendo di parlare sul com-plesso degli emendamenti riferiti all 'arti-colo 1 ed all 'elenco allegato, ricordo chel'articolo 2 del decreto-legge è del seguentetenore :

1 . Il Presidente del Consiglio dei ministrio, per sua delega il Ministro competente,convoca, entro dieci giorni dalla data d ientrata in vigore del presente decreto, una

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Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

conferenza cui partecipano tutti i rappre-sentanti delle amministrazioni dello Statoe degli enti comunque tenuti ad adottar eatti d 'intesa, nonché a rilasciare pareri ,autorizzazioni, approvazioni, nulla ostaprevisti dalle leggi statali e regionali . Per leopere degli enti locali la conferenza è con -vocata dal sindaco del comune interessato;ad essa partecipano i soggetti suindicati .

2. La conferenza, anche nelle moredell'esercizio della funzione di controllosugli atti da parte dei competenti comitatiregionali, valuta i progetti esecutivi, conparticolare riferimento alla loro compati-bilità con gli interessi paesistici, ambien-tali, culturali e territoriali, e si esprime sudi essi entro quindici giorni dalla convoca -zione, apportando, ove occorrano, le op-portune modifiche, senza che ciò comport ila necessità di ulteriori deliberazioni pe rquanto concerne gli interventi dell'entelocale. La conferenza verifica altresì il ri-spetto delle normative concernenti l'aboli -zione delle barriere architettoniche .

3. L'approvazione assunta all'unanimitàsostituisce ad ogni effetto gli atti di intesa, ipareri, le autorizzazioni, le approvazioni, inulla osta previsti dalle leggi statali e re-gionali . Essa comporta, per quanto oc -corra, variazione anche integrativa agl istrumenti urbanistici ed ai piani territo-riali, ivi compresi i piani regolatori aero -portuali, senza necessità di ulteriori adem-pimenti .

A questo articolo, nel testo modificatodalla Commissione (come risulta dall'arti-colo unico del disegno di legge di conver-sione), sono riferiti i seguenti emenda-menti :

Al comma 2, primo periodo, sopprimerele parole: anche nelle more dell 'eserciziodella funzione di controllo sugli atti daparte dei competenti comitati regionali .

2 . 1 .Ronchi, Tamino .

Al comma 2, primo periodo, sopprimerele parole : senza che ciò comporti la neces-

sità di ulteriori deliberazioni per quantoconcerne gli interventi dell'ente locale .

2. 2 .Ronchi, Tamino .

Sostituire il comma 3 con il seguente:3 . L'approvazione delle opere deve es-

sere assunta all'unanimità da tutti i sog-getti componenti la commissione di cui a lcomma 1 . Tale approvazione sostituisce gl iatti di intesa, i pareri, le autorizzazioni, leapprovazioni, i nulla-osta previsti dalleleggi statali e regionali con l 'eccezione diquelli riguardanti aspetti paesistici, am-bientali, archeologici, storici, culturali eterritoriali .

2 . 3 .Monchi, Tamino.

Dopo il comma 3 aggiungere il se-guente:

3-bis . Le opere dovranno comunque es-sere sottoposte alle procedure di valuta-zione di impatto ambientale previste daldecreto del Presidente del Consiglio deiministri 10 agosto 1988, n. 377, pubblicatonella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 31 agosto1988, e dal decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri 27 dicembre 1988, pub-blicato nella Gazzetta Ufficiale n . 4 del 5gennaio 1989 .

2. 4 .Ronchi, Tamino .

Avverto che ulteriori emendamenti, suc-cessivamente presentati, saranno pubbli-cati in allegato al Resoconto stenograficodella seduta odierna .

Nessuno chiedendo di parlare sul com-plesso degli emendamenti riferiti all'arti-colo 2, ricordo che l'articolo 3 del decreto-legge è del seguente tenore :

1 . Il Presidente del Consiglio dei Mini-stri, entro 30 giorni dalla data di entrata invigore del presente decreto, nomina una

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Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

commissione formata da tre componenti,di cui uno con funzioni di presidente,aventi particolari esperienze nel settor eamministrativo-contabile, previo parer edelle competenti Commissioni parlamen-tari. Essa opera presso l'Ufficio del Mini-stro per i problemi delle aree urbane .

Per l'espletamento dei suoi compiti, lacommissione si avvale di una apposita se -greteria tecnica, per il cui funzionamentoviene utilizzato personale in servizi opresso la Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri, nel numero massimo di cinqueunità. Si applicano le disposizioni di cu ialla legge 23 agosto 1988, n. 400.

2. La commissione, che dura in caricafino al 31 ottobre 1990, predispone rela-zioni semestrali sull'andamento dei lavor ied una relazione conclusiva, che sono pre -sentate dal Governo al Parlamento .

3. Gli enti e le amministrazioni che ese-guono le opere e gli interventi contemplat inel presente decreto hanno l 'obbligo diinviare alla commissione gli elementi dall amedesima richiesti .

A questo articolo, che non è stato modi -ficato dalla Commissione, sono riferiti iseguenti emendamenti :

Al comma 2, sostituire la parola : seme-strali con la seguente . trimestrali .

3. 1 .Ronchi, Tamino .

Avverto che ulteriori emendamenti, suc-cessivamente presentati, saranno pubbli-cati in allegato al Resoconto stenograficodella seduta odierna .

Nessuno chiedendo di parlare sul com-plesso degli emendamenti riferiti all'arti-colo 3, ricordo che l'articolo 4 del decreto-legge è del seguente tenore :

1 . Esperita favorevolmente la proceduradi cui all 'articolo 2, il soggetto competent eè tenuto a verificare i tempi di realizza-zione del progetto ai fini del l 'applicazionedelle disposizioni relative agli affidamenti .Ove sia constatato che i tempi necessari

non consentono l'esperibilità delle proce-dure ordinarie ed accelerate di cui allalegge 8 agosto 1977, n. 584, il soggetto com -petente può disporre l'affidamento aisensi dell'articolo 5, comma primo, letterad), della legge 8 agosto 1977, n. 584.

2. Al fine di garantire l 'effettiva ultima-zione delle opere nei termini previst idall'articolo 1, il capitolato speciale di ap-palto per gli interventi di cui al medesimoarticolo deve prevedere una penale noninferiore al 3 per cento dell'importo con-trattuale per ritardi fino alla data del 5giugno 1990 e non inferiore al 10 per centodell'importo contrattuale per i successiv iritardi, da garantirsi con fidejussione ban -caria all'atto della stipula del contratto d iappalto .

3. Per gli interventi relativi a linee metro -politane anche con sistemi innovativi, icomuni possono procedere all'affida-mento, anche in concessione, della proget -tazione e dell 'esecuzione delle opere a so-cietà, imprese di costruzione, anche coo-perative, consorzi o associazioni tempo-ranee di impresa . Per gli interventi in cui ilsistema tecnologico innovativo adottatorenda necessario assicurare una specificacompatibilità degli impianti fissi con mate -riale rotabile-di tipo non unificato, i co-muni possono procedere all'affidamentoin concessione unitaria di progettazione edesecuzione delle opere e di fornitura delmateriale rotabile a società, ovvero a con-sorzi di cui facciano parte, insieme con isoggetti che dispongono del sistema tecno-logico per la progettazione integrata e perla realizzazione di linee metropolitane, im-prese di costruzione in possesso dei pre-scritti requisiti di legge e di provata espe-rienza.

4. Devono essere in ogni caso rispettat ele disposizioni della legge 13 settembre1982, n. 646, e successive modificazioni edintegrazioni.

5. Gli interventi che interessano il settor eautostradale possono essere affidat idall'Azienda nazionale autonoma dell estrade in regime di concessione agli enti esocietà concessionarie, sulla base di appo-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

siti atti aggiuntivi alle convenzioni vigent inei quali l'equilibrio economico è assicu-rato anche attraverso la proroga del ter-mine di scadenza delle attuali conces-sioni .

A questo articolo, nel testo modificat odalla Commissione (come risulta dall'arti -colo unico del disegno di legge di conver-sione), sono riferiti i seguenti emenda -menti :

Detti piani sono parte integrante del capi -tolo d 'appalto e devono essere portati aconoscenza delle organizzazioni sindacal idi categoria e messi a disposizione delleautorità competenti, preposte alle veri -fiche ispettive e di controllo nei cantieri .Devono essere altresì previsti moment ispecifici di confronto fra impresa e orga-nizzazioni sindacali sui piani di sicurezza esu quant'altro attiene l'organizzazione dellavoro .

Sopprimere il comma 1 .

4 . 6 .

4 . 3 .

Sapio, Bulleri .

Ronchi, Tamino .

Dopo il comma 1, aggiungere il se-guente:

1-bis . In sede di partecipazione, le im-prese concorrenti devono indicare qualiopere intendono subappaltare. In pre-senza di affidamento di lavori in subap-palto, l ' impresa aggiudicataria deve prati -care gli stessi prezzi unitari pattuiti ne lcapitolato di appalto con un ribasso no nsuperiore al 10 per cento . Le imprese allequali sono affidati lavori in subappaltodevono, prima di iniziare i lavori, presen-tare alla stazione appaltante la documen-tazione prevista dalla legge 13 settembre1982, n. 646, e successive modificazioni eintegrazioni . Per i lavori, comunque affi-dati, la cui esecuzione comporti tempi su-periori ad un anno, le certificazioni pre-viste dalla vigente normativa in materia d ilotta alla delinquenza mafiosa e crimina-lità organizzata, sono richieste semestral-mente a tutte le imprese impegnate allarealizzazione delle opere dalla stazione ap -paltante. Parimenti, tutte le imprese sonoobbligate a segnalare alla stazione appal-tante qualsiasi variazione che le stess ehanno intenzione di apportare al pac-chetto azionario, e la sostituzione del pre -sidente e dell'amministratore delegato . Laprogettazione esecutiva deve tra l'altrocontenere, particolareggiati per fasi co-struttive, i piani per la sicurezza fisica de ilavoratori, che devono essere eseguiti di -rettamente dalle imprese aggiudicatrici .

Dopo il comma 1, aggiungere il se-guente:

1-bis . Il capitolato speciale d 'appalto, a ifini di garantire l'effettiva ultimazionedelle opere nei termini previsti dall'arti-colo 1 deve prevedere una penale del 1 5per cento dell'importo contrattuale da ga-rantirsi con fidejussione bancaria all'att odella stipula del contratto di appalto . Qua-lora la mancata ultimazione dipenda dainadempienza dell'ente committente il fi-nanziamento erariale è revocato di di -ritto.

4. 4 .Sapio, Bulleri .

Sopprimere il comma 3 .

4 . 7 .Ronchi, Tamino .

Al comma 3, aggiungere, in fine, il se-guente periodo: Sono autorizzati, con deli-berazione di opere relative a linee metro-politane, interventi per tecnologie, im-pianti ed attrezzature finalizzate a garan-tire la sicurezza di esercizio delle line emetropolitane esistenti .

4 . 5 .Sapio, Sangiorgio, Novelli, Bul-

leri, Bonfatti Paini .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Sopprimere il comma 5 .

4 . 8 .Ronchi, Tamino .

Al comma 5, dopo le parole: settore auto-stradale, aggiungere le seguenti : già previst inel Piano decennale della grande viabi-lità .

4 . 1 .Bonsignore .

Al comma 5, dopo le parole : sulla base d iaggiungere le seguenti: piani finanziari e .

4. 2 .Bonsignore .

Avverto che ulteriori emendamenti, suc -cessivamente presentati, saranno pubbli-cati in allegato al Resoconto stenografic odella seduta odierna .

Nessuno chiedendo di parlare sul com-plesso degli emendamenti riferiti all'arti-colo 4, ricordo che l'articolo 5 del decreto-legge è del seguente tenore :

1 . È assegnata all'Azienda nazionale au -tonoma delle strade la somma complessivadi lire 460 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 87 miliardi perl'anno 1989 e di lire 373 miliardi per l'ann o1990, quale concorso dello Stato nellaspesa, per la realizzazione degli interventidi cui all'allegato elenco di competenzadell'Azienda . Al relativo onere si provvedemediante corrispondente riduzione dell ostanziamento iscritto, ai fini del bilanci otriennale 1989-1991, al capitolo 9001 dellostato di previsione del Ministero del tesor oper l'anno 1989, utilizzando parzialmentel'accantonamento «Piano decennale d igrande viabilità ed interventi di manuten -zione ordinaria e straordinaria» . Per gl iinterventi di cui all'allegato elenco ,l'Azienda nazionale autonoma delle stradeè altresì autorizzata ad utilizzare un aquota fino a lire 240 miliardi dei residu irelativi al capitolo 751 del bilancio

dell 'Azienda nazionale autonoma dellestrade . È altresì assegnata all'Azienda na-zionale autonoma delle strade la somma dilire 237 miliardi per gli anni 1990-1991 perinterventi urgenti di manutenzione ordi-naria e straordinaria migliorativa, finaliz-zata ad esigenze di sicurezza e fluidità de ltraffico, limitatamente agli itinerari di col-legamento e servizio delle aree interessatedalle finalità del presente decreto. Al rela -tivo onere si provvede con corrispondent iriduzioni di lire 16 miliardi e 500 milioniper l'anno 1990 e di lire 220 miliardi e 500milioni per l 'anno 1991 dell'accantona-mento: «Piano decennale di grande viabi-lità ed interventi di manutenzione ordi-naria e straordinaria», iscritto, ai fini de lbilancio triennale 1989-1991, al capitolo9001 dello stato di previsione del Minister odel tesoro per l 'anno 1989 .

2. L'ente Ferrovie dello Stato, per gl iinterventi di propria competenza di cu iall'allegato elenco, è autorizzato a con -trarre mutui nel biennio 1989-1990 nellimite massimo complessivo di lire 430miliardi . All'onere per l'ammortament odei predetti mutui, valutato in lire 43 mi-liardi in ragione d'anno, si provvede acarico dello stanziamento iscritto al capi-tolo 7750 dello stato di previsione del Mini -stero del tesoro per l'anno 1989 e dei cor-rispondenti capitoli per gli anni succes-sivi .

3. Per la realizzazione degli interventirelativi a linee metropolitane anche consistemi innovativi e a parcheggi, indivi-duati con decreto del Ministro per i pro-blemi delle aree urbane, i comuni, i con-sorzi pubblici per i servizi di trasporto osocietà a prevalente capitale pubblico ,sulla base della ripartizione delle disponi-bilità definita con decreto del Ministro peri problemi delle aree urbane, sono autoriz-zati a stipulare mutui ventennali con laCassa depositi e prestiti fino all'importo d i790 miliardi, con onere di ammortamentoassistito dalla contribuzione statale pari a duna rata di ammortamento costante annuaposticipata con interesse del 7 per cento. Alrelativo onere, valutato in lire 90 miliardiannui, a decorrere dal 1990, si provvede

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con corrispondente riduzione dello stan-ziamento iscritto, ai fini del bilancio trien -nale 1989-1991, al cpaitolo 9001 dello stat odi previsione del Ministero del tesoro pe rl'anno 1989, all 'uopo parzialmente utiliz-zando la proiezione per l'anno 1990 e pe rquelli successivi dell'accantonamento«Progetti integrati per l 'avvio di un pianopluriennale di infrastrutture, impianti tec -nologici e linee metropolitane nelle areeurbane».

4. Nell'ambito dell'importo previsto da lcomma 3 la Cassa depositi e prestiti è auto -rizzata a concedere un mutuo ventennale ,secondo le modalità e le agevolazioni pre-viste dal medesimo comma 3, per un im-porto non superiore a lire 9 miliardi, allasocietà a prevalente capitale pubblico deno -minata SpA Aeroporto di Cuneo Levaldigi ,che gestisce l'aeroporto di Levaldigi .

5. Per la copertura finanziaria degli in-terventi di competenza degli enti local iprevisti dall'allegato elenco, diversi d aquelli di cui al comma 3, i comuni, i con-sorzi pubblici per i servizi di trasporto osocietà a prevalente capitale pubblico ,provvedono a stipulare mutui con la Cass adepositi e prestiti nei limiti dell'articolo 4del decreto-legge 2 marzo 1989, n . 65.

6. Per i progetti relativi agli interventi d icui all'allegato elenco, per i quali sono stat istipulati mutui con la Cassa depositi e pre-stiti e che formano oggetto di richiesta difinanziamento ai sensi e per gli effettidell'articolo 17, commi da 31 a 35, dell alegge 11 marzo 1988, n. 67, la concessionedel finanziamento determina l 'estinzionein via anticipata dei predetti mutui .

7. La Cassa depositi e prestiti è autoriz-zata a concedere mutui per la realizza-zione degli interventi di cui all'allegatoelenco sulla base di deliberazioni adottat edalla giunta municipale ai sensi dell'arti-colo 140 del testo unico della legge comu-nale e provinciale, approvato con regiodecreto 4 febbraio 1915, n . 148, ovvero, peri consorzi pubblici per i servizi di trasportodi cui ai commi 3 e 5, dall 'organó consor-tile legittimato ad adottare le suddette deli -berazioni in via d'urgenza.

8. Esperita favorevolmente la proceduradi cui all'articolo 2, i soggetti competenti ,relativamente agli interventi di cui alcomma 3, possono affidare i lavori anch ein attesa della formale concessione deimutui .

9. Per la realizzazione degli interventi d icui all'allegato elenco, gli enti locali son oautorizzati ad assumere impegni di spesanei limiti delle somme risultanti dal pro -getto di bilancio predisposto dalle rispet-tive giunte ed in armonia con le indicazionicontenute nella relazione previsionale eprogrammatica. Il termine di 45 giorni d icui al comma 1 dell 'articolo 9 del decreto -legge 31 agosto 1987, n . 359, convertito,con modificazioni, dalla legge 29 ottobre1987, n. 440, è ridotto per i predetti mutui a30 giorni decorrenti dalla data di ricezionedelle domande da depositarsi presso laCassa depositi e prestiti a cura dei comun iinteressati.

A questo articolo, nel testo modificat odalla Commissione (come risulta dall'arti -colo unico del disegno di legge di conver-sione), sono riferiti i seguenti emenda -menti:

Sopprimere il comma 1 .

5. 3 .Ronchi, Tamino.

Al comma 1, primo periodo, sopprimerele parole da: provvedendosi a: legge 23agosto 1988, n. 362.

5. 210La Commissione

Al comma 1, sopprimere il quarto pe-riodo .

5.211La Commissione

Al comma 3, primo periodo, dopo le pa-role: o società a prevalente capitale pub-blico, aggiungere le seguenti: anche costi-

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tuito con partecipazione di istituti di cre-dito di diritto pubblico .

5 . 4 .Lagorio.

Al comma 5, sopprimere le parole : neilimiti dell'articolo 4 del decreto-legge 2marzo 1989, n. 65 .

5 . 1 .Bulleri, Novelli, Sapio .

Sopprimere il comma 7.

5. 2 .Sapio, Novelli, Bulleri.

Al comma 7, sopprimere le parole: anchese non sia stato perfezionato il procedi -mento approvativo del consuntivo per i l1987 .

5. 5 .Sapio, Picchetti .

Sopprimere il comma 8 .

5. 6 .Ronchi, Tamino .

Avverto che ulteriori emendamenti, suc -cessivamente presentati, saranno pubbli-cati in allegato al Resoconto stenograficodella seduta odierna .

Nessuno chiedendo di parlare sul com-plesso degli emendamenti riferiti all'arti-colo 5, ricordo che l 'articolo 6 del decreto-legge è del seguente tenore :

1. La presentazione dei progetti esecu-tivi da parte degli enti locali per l'ammis-sione alla stipulazione dei mutui dell aCassa depositi e prestiti per la realizza-zione degli interventi da attuarsi in appli-cazione delle norme del presente decreto ,con contributo a carico del bilancio dell oStato, dovrà avvenire entro e non oltre il 30giugno 1989 .

2. Le somme relative all'autorizzazionedisposta dall 'articolo 5, comma 1, even -

tualmente non utilizzate per le finalità iv iindicate, sono destinate alla realizzazionedi altri interventi di competenza del-l 'Azienda nazionale autonoma delle straderientranti nel piano decennale di grandeviabilità e di interventi di manutenzioneordinaria e straordinaria .

3. Le somme relative al contributo suimutui autorizzati dal l 'articolo 5, comma 3 ,eventualmente non utilizzate perle finalitàivi indicate, affluiscono ad apposito capi-tolo dello stato di previsione della Presi-denza del Consiglio dei Ministri denomi-nato: «Ufficio del Ministro per i problemidelle aree urbane — metropolitane e par-cheggi» per essere destinate agli intervent iper parcheggi e metropolitane, anche consistemi innovativi, nelle città di cu iall'elenco allegato .

4. Il Ministro del tesoro è autorizzato adapportare, con propri decreti, le occor-renti variazioni di bilancio.

A questo articolo, nel testo modificat odalla Commissione (come risulta dall 'arti -colo unico del disegno di legge di conver-sione), è riferito il seguente emenda -mento :

Sostituire il comma 2 con il seguente:2 . Le somme relative all 'autorizzazione

disposta dall'articolo 5, comma 1, even-tualmente non utilizzate per le finalità iv iindicate, sono destinate alla realizzazion edi parchi e spazi verdi nelle aree interes-sate alle manifestazioni .

6.1 .Ronchi, Tamino .

Avverto che ulteriori emendamenti, suc-cessivamente presentati, saranno pubbli-cati in allegato al Resoconto stenograficodella seduta odierna .

Nessuno chiedendo di parlare sul com-plesso degli emendamenti riferiti all 'arti-colo 6, avverto che all'articolo 7, ultimo de ldecreto, non sono riferiti emendamenti .

Avverto altresì che nessun emenda-mento è riferito all 'articolo unico del di-segno di legge di conversione .

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Prima di invitare il relatore ad espri-mere il parere della Commissione sugliemendamenti presentati, sospendo breve -mente la seduta per consentire agli ufficidi completare la distribuzione degli emen -damenti stessi .

La seduta, sospesa alle 10,10 ,è ripresa alle 10,25 .

PRESIDENTE . Onorevoli colleghi, il re -latore ha fatto presente la necessità di unaulteriore breve sospensione al fine di com -pletare l'esame dei numerosi emenda-menti presentati .

Poiché è pervenuta alla Presidenza ri-chiesta di votazione nominale, penso che s ipossano conciliare le due esigenze . Avver -tendo dunque che decorre da questo mo-mento il termine di preavviso previsto da lquinto comma dell'articolo 49 del regola -mento, sospendo la seduta fino all e10,50 .

La seduta, sospesa alle 10,30,è ripresa alle 10,50.

PRESIDENTE. Avverto che la Commis-sione ha presentato i seguenti ulterior iemendamenti, riferiti agli articoli del de-creto-legge :

All'articolo 1, sostituire il comma 4 con i lseguente :

4 . Le procedure disciplinate dal pre-sente decreto si applicano altresì, su ri-chiesta delle amministrazioni e degli ent icompetenti, previa approvazione della re-lativa conferenza di servizi di cui all'arti-colo 2, alle opere necessarie per garantirela fornitura di servizi pubblici essenzialiaventi i requisiti di cui al comma 2.

1 .118

La Commissione

All 'articolo 4, dopo il comma 1, aggiun-gere il comma:

1 bis . Limitatamente alle sole opere darealizzare per gli interventi dei campionati

mondiali di calcio del 1990, la stazioneappaltante, prima di autorizzare il subap-palto, deve accertare che l'impresa subap-paltatrice sia iscritta all'A .N.C. per importie categorie adeguati ai lavori da realizzar ein subappalto e sia in regola con le dispo-sizioni di cui alla legge 13 settembre 1982 ,

n. 646 e successive modificazioni ed inte-grazioni. Il subappalto totale dell'opera èvietato. La progettazione esecutiva, chealla data di entrata in vigore della present elegge non risulti ancora ultimata, dovràcontenere, per singole fasi esecutive ,anche i piani per la sicurezza fisica de ilavoratori, che devono essere realizzati di-rettamente dalle imprese aggiudicatarie .Tali piani costituiscono parte integrant edel capitolato d'appalto e sono messi adisposizione delle autorità competenti pre -poste alle verifiche ispettive e di controll onei cantieri .

In presenza di affidamento di lavori insub-appalto l'impresa aggiudicataria dev epraticare gli stessi prezzi unitari pattuit inel capitolato di appalto con un ribassonon superiore al 10 per cento .

4.90

La Commissione .

Dopo l'articolo 6, aggiungere il se-guente:

6 bis) 1 . La deliberazione del consigli ocomunale, adottata ai sensi dell'articolo 1 ,comma 4, della legge 3 gennaio 1978, n. 1 ,ai fini della dichiarazione di compatibilit àdi cui all'articolo 1, comma 4, lettera 1) ,della legge 30 dicembre 1988, n . 556, pos-sano incidere solamente sulle prescrizion idello strumento urbanistico comunale .

2. Le deliberazioni che comportino de -roga o violazione dei vincoli posti da auto -rità sovracomunali, anche se recepite dall ostrumento urbanistico, sono nulle .

3. Le opere progettate per le quali vi siastata l'approvazione del consiglio comu-nale, potranno essere realizzate soltanto seotterranno i contributi di cui al comma 5dell'articolo 1 della legge 30 dicembre1988, n. 556.

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

4. In caso di mancato finanziament opubblico non hanno efficacia le eventual ivarianti agli strumenti urbanistici conse-guenti all'applicazione del comma 4dell 'articolo 1 della legge 3 gennaio 1978,n. 1 .

6.01

La Commissione .

PRESIDENTE. Qual è il parere dellaCommissione sugli emendamenti presen-tati?

MANFREDO MANFREDI, Relatore . SignorPresidente, tenuto conto del numero estre -mamente elevato degli emendamenti pre-sentati, alcuni dei quali sono a scalare, m iconsenta di esprimere innanzitutto il pa-rere sugli emendamenti accettati dallaCommissione. In seguito rivolgerò alcun iinviti ai presentatori di altri emendamenti ,mentre sui rimanenti il parere della Com-missione è contrario .

PRESIDENTE . Mi scusi, onorevol eManfredi, affinché non vi siano dubbi sulmodo di procedere nei nostri lavori, la pre -gherei di citarmi con precisione il numer odegli emendamenti sui quali, di volta i nvolta, esprimerà il parere, in modo che ione possa diligentemente prendere nota .

MANFREDO MANFREDI, Relatore . Stabene, Presidente .

Desidero anzitutto raccomandare l'ap-provazione di tre emendamenti presentat idalla Commissione, i nn . 1 .116, 5 .210 e5 .211, che recepiscono il parere espress odalla Commissione bilancio, tesoro e pro-grammazione . Raccomando altresì l'ap-provazione degli emendamenti 1 .118, 4 .90e dell'articolo aggiuntivo 6.01 della Com-missione, quest'ultimo presentato ai fini d iuna interpretazione autentica .

Esprimerò ora il parere della Commis-sione sugli emendamenti riportati dall ostampato n. 1, relativo al disegno di leggedi conversione n . 3782 .

Il parere è favorevole sugli emenda -menti Sapio 4.5 e Bonsignore 4.2 .

La Commissione invita l'onorevole Bon -signore a modificare il suo emendamento4.1, nel senso di sostituire le parole che eglipropone di aggiungere al comma 5 «gi àprevisti nel Piano decennale della grandeviabilità» con le seguenti : «previsti dall enorme della legge n . 531 del 1982» . Se ilproponente accoglie questo invito, il pa-rere della Commissione è favorevole ; incaso contrario è negativo.

Per quanto riguarda l'articolo 5, la Com-missione invita l 'onorevole Lagorio a riti-rare il suo emendamento 5.4, per il motivoche questa interpretazione autentica li-mita la caratteristica delle società a preva-lente capitale pubblico, e non la amplia .Qualora l 'onorevole Lagorio non inten-desse accedere all'invito della Commis-sione, il parere sull'emendamento 5 .4 sa-rebbe contrario .

La Commissione esprime parere favore-vole sugli identici emendamenti Sapio 5.5 eProcacci 5.208, che tendono praticamentea ripristinare il testo originario del Go-verno. La Commissione è d'accordo suquesta modifica perché, com'è noto, oggi i lconsiglio comunale di Roma è convocat ocon all'ordine del giorno l'approvazionedel consuntivo. Pertanto, nella fondataipotesi che si provveda a tale adempi -mento, l 'emendamento a suo tempo intro-dotto dalla Commissione diventerebbeinutile .

PRESIDENTE. Onorevole relatore ,penso si riferisca alla parte del testo dellaCommissione interessata dall'emenda-mento Sapio 5.5 .

MANFREDO MANFREDI, Relatore. Esat-tamente, Presidente. Si tratta, quindi, diripristinare il testo originario del Go-verno .

Per quanto riguarda ancora l'articolo 4,in ordine all'emendamento Sapio 4 .3, laCommissione, avendo presentato l'emen-damento 4.90 che introduce un tetto diribasso sul subappalto, invita il presenta -tore a ritirarlo .

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole rela-tore: se ho ben capito, lei invita l'onorevole

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Sapio a ritirare il suo emendamento 4.3, epropone che sia accolto l 'emendamentodella Commissione 4.90 .

MANFREDO MANFREDI, Relatore . Esat-tamente, signor Presidente : la Commis-sione propone, in sostanza, di sostituirel 'emendamento Sapio 4.3 con l'emenda-mento 4.90 della Commissione, raccoman-dandone alla Camera l 'approvazione .

La Commissione è poi d'accordo nel ri-pristinare il testo del Governo per quantoriguarda il comma 4 dell'articolo 1 ; quindipropone la soppressione della modificaapprovata in Commissione. A questo finela Commissione ha presentato l'emenda -mento 1 .18 .

Una precisazione desidero ancora far eper quanto riguarda gli emendamenti Pro -cacci 1 .74 e 1 .75, che si riferiscono alcomma 4 dell'articolo 1, in ordine al qual ela Commissione — come ho detto poc'anz i— ha presentato l 'emendamento 1 .118 .

L'onorevole Procacci con l'emenda -mento 1 .75 chiede di sopprimere ciò che laCommissione ha introdotto nel testodel l 'articolo 4 del decreto-legge . Noi siamod'accordo, però deve essere chiaro chel 'approvazione di questo emendamentodeve far tornare al testo originario de ldecreto-legge . Rimarrebbe cioè intatto iltesto del Governo .

La Commissione esprime quindi parer efavorevole nella sostanza sull 'emenda-mento Procacci 1 .75, con l ' intesa tuttaviache la sua approvazione comporti il ripri-stino del testo originario del Governo . Siinvita pertanto l'onorevole Procacci a riti -rare gli emendamenti 1 .74 e 1 .75 in consi-derazione della presentazione da part edella Commissione dell 'emendamento1 .118 .

La Commissione esprime parere con-trario sui restanti emendmaenti .

PRESIDENTE. Qual è il parere del Go-verno sugli emendamenti presentati?

CARLO TOGNOLI, Ministro per i problem idelle aree urbane . Il Governo concorda co nil parere espresso dal relatore .

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole mi-nistro, lei accetta anche l 'emendamento4.90 della Commissione?

CARLO TOGNOLI, Ministro per i problem idelle aree urbane . Sì, signor Presidente, econcordo pienamente con il parere delrelatore, compreso quello espresso sul -l'emendamento Procacci 1 .75 . Il Governoaccetta gli emendamenti 1 .116, 1 .118, 4.90,

5.210, 5.211 e l 'articolo aggiuntivo 6.01 ,

presentati dalla Commissione .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedegli emendamenti e degli articoli aggiun-tivi .

Chiedo all'onorevole Zaniboni se insist enella richiesta di votazione nominale me-diante procedimento elettronico.

ANTONINO ZANIBONI . Non insisto, si-gnor Presidente .

PRESIDENTE . Passiamo alla votazionedell'emendamento Procacci 1 .78 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l'onorevole Procacci . Ne ha facol-tà .

ANNAMARIA PROCACCI. Presidente, conl'emendamento in esame abbiamo rac-colto l'invito delle associazioni ambienta-liste della città di Torino in relazione all arealizzazione di un sottopasso la cui pro-gettazione è stata effettuata contempora-neamente a quella del nuovo stadio .

Credo che i colleghi conoscano le pole-miche che sono sorte in ordine allo stadiodi Torino, ai preventivi saltati, raddop-piati, sui quali, addirittura, la magistra -tura ha aperto un 'inchiesta .

La costruzione del sottopasso in que-stione ci sembra negativa, soprattutto pe rquanto riguarda l'incidenza dei relativi co -sti. Si tratta di una valutazione che pu òessere fatta per moltissime altre operecomprese nel provvedimento al nostr oesame.

Inoltre, non vorrei che sfuggisse all avostra attenzione, onorevoli colleghi, ilfatto che manca per tutte le opere (lo

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ripeto, per tutte) la valutazione di impatt oambientale .

Per tale motivo ho cercato di richiamar el 'attenzione dell 'Assemblea sul provvedi -mento, che si pone — fosse anche solo perquesto aspetto — in contrasto con la line adi una maggiore consapevolezza e respon -sabilità in riferimento alla politica e aidiritti dell'ambiente . Riconosco che inquesta materia il Parlamento ha dato, so-prattutto negli ultimi tempi, qualche se-gnale; si tratta tuttavia di segnali ancorainsufficienti .

Ciò detto, invito i colleghi ad approvareil mio emendamento 1 .78 .

PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Bulleri .Ne ha facoltà .

LUIGI BULLERI. Il gruppo comunista,fatte salve alcune questioni di particolar erilievo sulle quali ci esprimeremo ne lmerito, si asterrà su tutti gli emenda -menti concernenti opere di interesse lo -cale, in quanto ritiene che gli enti local isiano i soli competenti a decidere su taliquestioni .

PRESIDENTE. Poiché da parte de lgruppo della DC non si insiste per la vota -zione nominale sull 'emendamento Pro -cacci 1 .78, passiamo ai voti .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .78, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro-cacci 1 .79, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Ronchi 1 .1 e Procacci 1 .80, non ac-cettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l'emendament oRonchi 1 .2, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamentoRonchi 1 .3, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamentoRonchi 1 .4, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Procacci 1 .81 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazione divoto l'onorevole Procacci . Ne ha facoltà .

ANNAMARIA PROCACCI. Vorrei dire anzi -tutto che interverrò per dichiarazione d ivoto soltanto su alcuni emendamenti, da lmomento che preferisco richiamare l'at-tenzione dell'Assemblea su aspetti ben pre -cisi piuttosto che causare «l'insofferenza »dei colleghi parlando su tutti gli emenda -menti che abbiamo presentato .

Il mio emendamento 1 .81 si riferisce adun problema di viabilità, che non cre-diamo possa essere risolto in maniera cosìdisinvolta e devastante per l 'ambiente. Lanorma che intendiamo modificare pre-vede infatti che si debba procedere a gross isbancamenti per la costruzione di grandisvincoli. A nostro avviso, si tratta di pro -getti di cui abbiamo stigmatizzato la nega -tività sia con riferimento alla situazionedella città di Roma sia con riferimento aquella di altre città .

Onorevoli colleghi, ricordo che operecome queste non si inseriscono razional-mente in un progetto urbanistico comples -sivo, ma vengono realizzate in modo im-provvisato in vista della scadenza del giugno1990, mentre un minimo di competenza e diserietà avrebbe richiesto una vera valuta-zione di impatto ambientale. Anche suquesto argomento, naturalmente, non ab-biamo avuto alcuna risposta .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Invito pertanto i colleghi a votare a fa-vore di questo nostro emendamento .

PRESIDENTE. Pongo in votazionel 'emendamento Procacci 1 .81, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Ronchi 1 .5 e Procacci 1 .82, non ac-cettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .83, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Ronchi 1 .6 e Procacci 1 .84, non ac-cettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Passiamo all'emendamento 1 .116 dellaCommissione, accettato dal Governo, che è— lo ricordo — del seguente tenore :

Nell'allegato, alla voce : Area di Milano —opere dell'ente locale al numero 10 aggiun-gere, in fine, le parole : Stadio di S . Siro.

1 .116

La Commissione .

Lo pongo in votazione .

(È approvato) .

Passiamo alla votazione dell 'emen-dmaento Procacci 1 .85 . Ha chiesto di par-lare per dichiarazione di voto l'onorevol eProcacci . Ne ha facoltà .

ANNAMARIA PROCACCI . Il movimentoambientalista ha chiesto con forza di porfine a questa vicenda di cementificazioneincontrollata . Dalle informazioni in nostr opossesso risulta, per altro, che l'episodioconsiste non solo nella cementificazione ,ma anche nell'abbattimento di 142 platani,

in attuazione di un progetto legato alla rea-lizzazione della metropolitana leggera ch eha creato molte polemiche.

Nella zona interessata, infatti, gli abi-tanti hanno manifestato la loro contrarietàal progetto, non foss'altro perché, come hodetto, la valutazione di impatto ambiental enon è stata fatta, soprattutto per quel cheriguarda gli effetti negativi del forte ru-more sull 'udito di tutti coloro che hanno ladisgrazia di abitare nei pressi . E non dob-biamo dimenticare, colleghi, che la valuta -zione di impatto ambientale è richiestadalla Comunità economica europea .

Tutta l'area potrebbe veder risolti i suoiproblemi attraverso una diversa politicadei trasporti, che dovrebbe privilegiare ibus elettrici (cosa che d 'altronde sta giàfacendo il ministro per i problemi dell earee urbane). Mi auguro che tale divers omodo di affrontare i problemi delle città ,in particolare di quelle grandi, possa es-sere in futuro privilegiato anche sotto i lprofilo finanziario .

PRESIDENTE . Pongo in votazion el'emendamento Procacci 1 .85, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendament oRonchi 1 .7, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamentoRonchi 1 .8, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamentoRonchi 1 .9, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Ronchi 1 .10 e Ceruti 1 .86, non accet -tati dalla Commissione né dal Governo .

(Sono respinti) .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento Poli 1 .11 . Ha chiesto diparlare per dichiarazione di voto l 'onore-vole Poli. Ne ha facoltà .

GIAN GAETANO POLI. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, nell'elenco allegato all avoce «Area di Verona — ANAS» al numero6) sono indicati i tronchi T4 e T9 che, nelprecedente decreto, erano inseriti nel pro -getto di un 'autostrada interna alla città ,chiamata «mediana», che era stata forte-mente osteggiata da più parti . Anche se lanuova definizione «asse di penetrazione»sembra escludere questa sciagurata ipo-tesi — ed il Governo si era impegnato i nquesto senso nel corso della precedent ediscussione — resta il fatto che l'area diVerona è una delle poche grandi aree ur-bane priva di un sistema viario tangenzialecompleto, il che rappresenta una dell ecause di un traffico sempre più caotico edincontrollabile. Infatti, tutta la circola-zione automobilistica est-ovest, cioè sulladirettrice Milano-Venezia e viceversa ,transita ancora a tutt'oggi necessaria -mente all'interno della città ed attorno all acinta magistrale .

Il mio emendamento 1 .11 propone dicorreggere una evidente stortura: anzichéavviare una nuova opera stradale sulla cu iutilità è lecito nutrire forti dubbi, sarebbenecessario portare a soluzione almeno al-cuni dei problemi fondamentali del traf-fico della città, attraverso l 'essenzialecompletamento del sistema tangenziale .

Inoltre, la realizzazione delle opere indi-cate nel l 'emendamento 1 .11, finanziate i nlarga misura, si trascina da anni senza ch esi sia giunti ad una conclusione . Il loroinserimento all ' interno del decreto-leggeal nostro esame consentirebbe quindi d iaccelerare le procedure per l 'esecuzione d iopere davvero essenziali per la città diVerona .

Nel corso delle ultime settimane c isiamo trovati di fronte ad un ripensament odelle forze politiche che avevano propost oin modo tenace l 'ultimazione di questaautostrada (chiamata mediana) internaalla città, in quanto ci si è resi conto che s itrattava di un grave errore. Credo, dunque,

che l'approvazione del mio emendamento1 .11 potrebbe rappresentare un contribut opositivo per il ritorno alla ragionevo-lezza .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Tamino .Ne ha facoltà .

GIANNI TAMINO . Signor Presidente, di -chiaro il voto favorevole dei deputati de lgruppo di democrazia proletari asull'emendamento Poli 1 .11, dal moment oche l'Assemblea ha respinto il precedenteemendamento Ronchi 1 .10, tendente asopprimere il punto 6 dell 'elenco delleopere dell 'ANAS da realizzare nella città diVerona .

L'emendamento Poli 1 .11, presentatodal gruppo comunista, prevede esatta -mente la stessa cosa, cioè la soppression edel punto 6 dell 'elenco delle operedell'ANAS da realizzare nella città di Ve-rona, proponendo interventi verament efunzionali alle esigenze dell'area vero-nese .

Come abbiamo avuto modo di dichia-rare più volte in Commissione ed inquest'aula in occasione dell'esame del pre -cedente decreto-legge, la realizzazione distrutture autostradali all'interno della re-altà veronese aggraverebbe una situazion egià difficile senza risolvere assolutament ei problemi. Non vi è infatti alcuna connes-sione tra la realizzazione di questa opera elo svolgimento dei campionati mondiali d icalcio: si tratta di un'ipotesi già da tempovalutata e fortunatamente accantonata oscartata, un'ipotesi che non risponde all eesigenze della collettività veronese. Oggi ,seguendo una certa logica, si vogliono ag -giungere vagoni alla locomotiva rappre-sentata dal decreto-legge concernente icampionati mondiali di calcio, senza te -nere conto degli interessi degli abitanti d iVerona .

Per queste ragioni, i deputati del gruppodi democrazia proletaria voteranno a fa-vore dell 'emendamento Poli 1 .11 . Soltantocoloro che hanno interesse alla cementifi -cazione della città e alla costruzione d iautostrade all'interno dei centri abitati,

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

che peggiorano le condizioni di vita e daumentano l'inquinamento di una citt àche rimane una delle più important id'Italia anche da un punto di vista monu -mentale, possono essere favorevoli allaconversione del decreto-legge n . 121 . Chi,al contrario, respinge una simile logicanon può che essere d'accordo con l'emen-damento Poli 1 .11 e con quelli presentat idal gruppo di democrazia proletaria .

Invito quindi tutti i colleghi a rifletteresullo scempio che si realizzerà, se passeràla logica che anima il decreto-legge, al l ' in -terno di città come Verona, che hannogrande importanza anche dal punto d ivista storico e monumentale .

PRESIDENTE . Pongo in votazion el'emendamento Poli 1 .11, non accettatodalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Poiché i deputati segretari non sonod' accordo sull 'esito della votazione e mene hanno fatto espressa richiesta, ai sens idel primo comma dell'articolo 53 del rego-lamento, dispongo la controprova me-diante procedimento elettronico, senza re-gistrazione di nomi .

(L'emendamento è respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Poli1 .12, non accettato dalla Commissione n édal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione degli identic iemendamenti Ronchi 1 .13 e Procacci1 .87 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Procacci . Ne ha facol-tà .

ANNA MARIA PROCACCI . Presidente ,uno dei progetti più gravi — non solo anostro giudizio — tra quelli compresi nelleopere enumerate nell'allegato al provvedi -mento in esame è rappresentato dal pian oparcheggi di Udine, una piccola e bella cit -tà . in cui è assolutamente irrazionale ipo -

tizzare la realizzazione di un autentitopiano parcheggi per migliaia di posti-mac-china. Si parla di 15 mila posti-macchina:tale progetto è assolutamente ridondant erispetto alle esigenze della città, nonchédel tutto incompatibile con una politic aurbanistica rivolta ad allontanare il traf-fico dai centri storici . Credo che questo siaun punto fermo, colleghi, pur nella diver-sità di opinioni e di obiettivi che ci contrad -distingue: è infatti ridicolo realizzaregrandi parcheggi nei centri storici dell enostre città .

Il megaprogetto in questione sarebb einoltre finalizzato allo svolgimento di tresole partite, per cui riteniamo che il prezz oche s'intende far pagare alla città di Udinesia davvero esorbitante .

Desidero spezzare una lancia, invi-tando i colleghi ad accogliere il nostr oemendamento, in difesa della bellezz adel patrimonio culturale di questa città .Non è assolutamente legittimo farci com-plici di una scelta sbagliata, assurda edirrazionale in nome del rispetto delle au-tonomie locali. Troppo spesso abbiamodovuto riconoscere come il clima sba-gliato ed i criteri seguiti nel predisporr eil provvedimento in esame possano stra-volgere qualunque ragionevole pianifi-cazione del tessuto urbanistico da part edegli enti locali .

Credo pertanto che almeno questoemendamento possa ottenere largo con-senso. Lo stesso relatore, onorevole Man-fredi, ha avuto occasione di rilevare inCommissione che le valutazioni da m eespresse non lo lasciano indifferente .

Del resto, anche in Commissione, nono-stante l'esistenza di sgradevoli arrocca-menti, mi sembra vi siano stati segnali d idisponibilità a recepire le mie proposte .

Signor Presidente, dopo aver esortato icolleghi a votare a favore del mio emenda-mento 1 .87, chiedo su di esso la votazion enominale mediante procedimento elettro-nico (Applausi dei deputati del gruppoverde) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l 'onorevole Tamino .Ne ha facoltà .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 198 9

GIANNI TAMINO. Signor Presidente ,anche in questo caso, come per gli assurdilavori progettati per Verona, ci troviamodi fronte alla proposta di realizzare inter-venti in netto contrasto con le nuove ipo-tesi di città del futuro .

Sarebbe assurdo, anacronistico e sba-gliato immaginare di edificare una citt àdel futuro seguendi i criteri che vengonoadottati nella costruzione delle opere darealizzare in vista dei mondiali del 1990. Sipropone di costruire a Verona un 'auto-strada che arrivi nel cuore della città e d irelizzare parcheggi sotterranei nel centrodella città di Udine: come si fa a non saper eche la costruzione di megaparcheggi sot-terranei al centro di una città comporta unenorme afflusso di auto in quella zona? Unsimile fenomeno sarebbe in netto con-trasto con le tendenze odierne dirette adecentrare il traffico automobilistico, spo -standolo al di fuori dell'area urbana pe rrispettare la salute dei cittadini ed evitarefattori inquinanti .

Chi non conosce la realtà di Udine fors enon riesce a capire quello che intendo dire.La città di Udine ha un centro storico deltutto particolare e inadatto al traffico au-tomobilistico, centro storico che deve es-sere salvaguardato e reso vivibile permet-tendo alla gente di circolare a piedi . Invecei progetti previsti configurano un disegnourbanistico assolutamente sbagliato, e mistupisce che il ministro per le aree urban epossa sottoscrivere interventi così assurdiper le nostre città .

Il decreto-legge, infatti, si prefigge d idistruggere i centri urbani senza favorir eun nuovo sviluppo degli stessi : si segueuna logica di cementificazione, si incen-tiva in modo assurdo il traffico penaliz-zando la vivibilità delle città (questo si èproposto per Verona e si propone ora pe rUdine) .

Non si può tentare di far approvare i nnome dell '«emergenza-mondiali» opera-zioni dirette a stravolgere strutture ur-bane che non hanno niente a ch e, vederecon quei campionati, attraverso opereprogettare oltre dieci anni fa in un'ottic aurbanistica completamente diversa d aquella attuale . Simili interventi si giusti -

ficano esclusivamente in base agli ap-palti da realizzare fruendo del «carro »dei mondiali .

Un simile progetto è deleterio ed inaccet -tabile . Mi domando quindi come sia possi-bile che i colleghi della maggioranza sotto-scrivano provvedimenti così balordi da lpunto di vista urbanistico . Come possonoritenere innovativa un'operazione che pe-nalizza così gravemente le nostre città ?Certo gli interessi dei distruttori dei centr iurbani, di coloro che speculano sugli ap-palti, di coloro che pensano di cementifi-care i territori urbani, sono evidentement epiù importanti di quelli della gente chechiede condizioni di maggiore vivibilità .

Proprio per queste ragioni dichiaro i lvoto favorevole dei deputati del mi ogruppo sull'emendamento Ronchi 1 .13 ,auspicando che anche all ' interno dellamaggioranza qualcuno cerchi di far preva -lere gli interessi collettivi sulle ragion idegli speculatori (Applausi dei deputati delgruppo verde).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole FachinSchiavi. Ne ha facoltà .

SILVANA FACHIN SCHIAVI . Signor Pre-sidente, dichiaro il voto favorevole dei de-putati del gruppo comunista su questiemendamenti, che, nella loro parte sop-pressiva, corrispondono agli analoghiemendamenti 1 .14, 1 .15 e 1 .16 dei qualisono firmataria .

I deputati comunisti, signor Presidente ,vorrebbero essere sempre rispettosi dellecompetenze e della piena autonomia deci -sionale degli enti locali . Tuttavia, l 'elencopresentato dall 'amministrazione comu-nale di Udine allegato a questo decreto èrimasto invariato, nonostante il dibattitoche si è svolto in Commissione e che co-munque da anni coinvolge l 'opinione pub -blica locale, dando luogo a mobilitazioniche, negli ultimi tempi, hanno registrato lapartecipazione sempre più tenace ed ac-cesa di associazioni culturali, ambientali-ste, di gruppi politici, di cittadini e di sin-dacati (le proteste e le rimostranze dei

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

quali sono rimaste purtroppo inascoltat edall'amministrazione pubblica) .

Non essendosi modificata tale situa-zione, permangono i motivi di severa cri-tica e di profondo dissenso da parte nostracirca queste scelte, che paiono risponderenon certo a criteri di congruenza, necessitàed urgenza quanto, mi pare di poterlo direchiaramente, ad una caparbia ed insi-piente volontà di stravolgere l'assetto d iuna piccola città di provincia (come è stat ogià ricordato, infatti, Udine non conta ne -anche 100 mila abitanti), volontà che s iconcreta nella realizzazione di ben tre par -cheggi interrati nel cuore del centro sto-rico.

Da ciò deriva il nostro invito a cancellaretale proposta che, se fosse attuata, fini-rebbe per incrementare il flusso del traf-fico automobilistico proprio nel cuoredella città, aumentando i livelli di conge-stione e di inquinamento atmosferico edacustico che già risultano essere gravi edintollerabili per la salute degli abitanti eper la vivibilità della città . Tale progettopenalizzerebbe — sottolineo questoaspetto — soprattutto la parte più deboledella popolazione, cioè i bambini, gli an-ziani ed i disabili, poiché ridurrebbe pro-gressivamente ed inesorabilmente gl ispazi fruibili .

Rivolgiamo pertanto ancora un caloros oinvito all'Assemblea affinché voti a favoredi questi emendamenti. Sottolineo inoltreche il parcheggio di piazza Venerio è col -locato a ridosso di uno dei più importantimonumenti storici della città — la trecen-tesca chiesa di San Francesco —, mentr equello di via Magrini si situerebbe inun'area di grande delicatezza poiché nell evicinanze vi sono ben tre scuole (una ma -terna e due elementari) .

Ci pare, quindi, non solo criticabile, maaddirittura dissennata la scelta effettuat adall'amministrazione comunale di Udin e(Applausi dei deputati del gruppo delPCI) .

PRESIDENTE . Onorevoli colleghi ,l'onorevole Procacci ha chiesto che sugliidentici emendamenti Ronchi 1 .13 e Pro-cacci 1 .87 la votazione si svolga con il

sistema nominale elettronico. Poiché i lgruppo al quale appartiene l 'onorevoleProcacci non possiede la consistenza nu-merica necessaria per avanzare questa ri -chiesta, chiedo se vi sia qualcuno che laappoggi .

GIUSEPPE CALDERISI. A nome delgruppo federalista europeo, signor Presi -dente, appoggio la richiesta del l 'onorevoleProcacci .

GIANNI TAMINO. Anch'io, signor Presi -dente, a nome del gruppo di democraziaproletaria, appoggio la richiesta dell'ono-revole Procacci .

PRESIDENTE . Sta bene, onorevoli col -leghi. Poiché la richiesta dell'onorevoleProcacci è appoggiata dal prescritto nu-mero di deputati, passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indico la votazione no-minale, mediante procedimento elettro-nico, sugli identici emendamenti Ronch i1 .13 e Procacci 1 .87, non accettati dallaCommissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 328Votanti 312Astenuti 16Maggioranza 15 7

Hanno votato sì 137Hanno votato no 17 5

(La Camera respinge) .

(Presiedeva il Vicepresidente MicheleZolla)

Hanno votato sì :

Alborghetti GuidoAlinovi Abdon

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Angelini GiordanoAngeloni Luana

Balbo LauraBarbieri SilviaBarzanti NedoBassi Montanari FrancaBecchi AdaBeebe Tarantelli Carole Jan eBellocchio AntonioBenevelli LuigiBernasconi Anna MariaBevilacqua CristinaBianchi Beretta RomanaBinelli Gian CarloBonfatti Paini MarisaBordon WillerBorghini Gianfrancesc oBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBruni GiovanniBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calderisi GiuseppeCalvanese FloraCannelonga Severino LucanoCapecchi Maria TeresaCaprili MilziadeCastagnola Luig iCavagna MarioCecchetto Coco AlessandraCeci Bonifazi AdrianaCederna AntonioCeruti GianluigiChella MarioCherchi SalvatoreCiabarri VincenzoCicerone FrancescoCiocci LorenzoCivita SalvatoreColombini LedaConti LauraCordati Rosaia Luigi aCosta AlessandroCrippa Giuseppe

D'Ambrosio Michel eDe Julio SergioDiaz AnnalisaDignani Grimaldi VandaDi Pietro Giovanni

Di Prisco ElisabettaDonati Anna

Fachin Schiavi Silvan aFagni EddaFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFilippini GiovannaForleo Francesc oFracchia BrunoFrancese Angel a

Gabbuggiani ElioGalante MicheleGaravini Andrea SergioGasparotto IsaiaGelli BiancaGeremicca AndreaGramaglia MariellaGrilli Renato

Lauricella Angel oLavorato GiuseppeLo Cascio Galante Gigliol aLucenti Giuseppe

Macciotta GiorgioMagri LucioMainardi Fava AnnaMammone Nati aMangiapane GiuseppeMannino AntoninoMarri GermanoMasina EttoreMellini MauroMenzietti Pietro PaoloMinozzi Rosann aMombelli LuigiMonello Paol oMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMontessoro Antoni oMotetta Giovann i

Nappi GianfrancoNardone CarmineNerli Francesco

Orlandi Nicoletta

Pacetti MassimoPalmieri Ermenegildo

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Pascolat Renz oPedrazzi Cipolla AnnamariaPellegatti IvanaPetrocelli EdilioPicchetti SantinoPinto RobertaPintor Luig iPoli Gian GaetanoPrandini OnelioProcacci AnnamariaProvantini Albert o

Quercini Giulio

Rebecchi AldoRecchia Vincenz oRidi SilvanoRomani DanielaRonzani Gianni Wilmer

Samà Francesc oSanfilippo SalvatoreSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSapio Francesc oSerafini Anna Mari aSerafini MassimoSerra GiannaSoave SergioSolaroli BrunoStrada RenatoStrumendo Lucio

Taddei MariaTagliabue GianfrancoTamino GianniTeodori MassimoTesta EnricoTorna MarioTrabacchi FeliceTrabacchini Quarto

Umidi Sala Neide Maria

Vesce EmilioVisco Vincenzo

Hanno votato no:

Agrusti Michelangel oAiardi Alberto

Amalfitano DomenicoAngelini PieroAniasi AldoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtioli RossellaAstone GiuseppeAvellone Giuseppe

Balestracci NelloBattaglia PietroBattistuzzi Paol oBenedikter JohannBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchini GiovanniBinetti VincenzoBisagno TommasoBonsignore VitoBortolami Benito MarioBortolani FrancoBotta GiuseppeBreda RobertaBrocca Beniamin oBrunetto ArnaldoBruni FrancescoBuffoni AndreaBuonocore Vincenzo

Caccia Paolo PietroCampagnoli MarioCapacci RenatoCarelli RodolfoCarrus NinoCasati FrancescoCastagnetti Pierluig iCaveri LucianoCerofolini FulvioChiriano RosarioCiliberti FrancoColucci FrancescoContu FeliceCorsi Umbert oCrescenzi UgoCursi Cesare

D'Addario Amede oD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioD'Alia SalvatoreD'Angelo Guido

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Darida ClelioDe Carli FrancescoDe Carolis StelioDel Bue MauroDel Mese PaoloDuce Alessandro

Ebner Michl

Farace Luig iFaraguti LucianoFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFiori PublioFornasari GiuseppeFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistina

Gangi GiorgioGaravaglia MariapiaGei GiovanniGelpi LucianoGitti TarcisioGottardo SettimoGregorelli AldoGunnella Aristide

Lamorte PasqualeLia AntonioLoiero AgazioLucchesi Giuseppe

Maccheroni GiacomoMalvestio Piergiovann iMancini VincenzoManfredi ManfredoMartino GuidoMartuscelli Paol oMastella Mario ClementeMastrogiacomo AntonioMatulli GiuseppeMazza DinoMazzuconi Daniel aMeleleo Salvator eMensorio CarmineMensurati Eli oMerloni FrancescoMerolli CarloMicheli Filippo

Michelini Albert oMonaci AlbertoMongiello Giovann iMontali SebastianoMoroni Sergio

Napoli VitoNenna D'Antonio Ann aNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNonne GiovanniNucci Mauro Anna Maria

Orciari GiuseppeOrsenigo Dante OresteOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePatria RenzoPavoni BenitoPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPiccirillo GiovanniPiccoli Flamini oPietrini VincenzoPiredda MatteoPisicchio GiuseppePoggiolini DaniloPrincipe Sandr oPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicol a

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRais FrancescoRavasio RenatoRebulla LucianoRicci FrancoRighi LucianoRinaldi LuigiRivera GiovanniRognoni Virgini oRojch AngelinoRosini GiacomoRusso Ferdinand oRusso Raffael eRusso Vincenzo

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Sanese Nicolamari aSantonastaso GiuseppeSanza Angelo MariaSapienza OrazioSaretta Giusepp eSavio GastoneSbardella VittorioScarlato Guglielm oSegni MariottoSeppia MauroSerrentino PietroSoddu Pietro

Tarabini EugenioTassone MarioTealdi Giovanna MariaTesini Giancarl oTesta AntonioTognoli Carl oTorchio Giuseppe

Urso Salvatore

Vecchiarelli BrunoViscardi MicheleViti VincenzoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zambon BrunoZampieri AmedeoZaniboni AntoninoZarro Giovann iZoppi PietroZuech Giuseppe

Si sono astenuti:

Baghino Francesco Giuli oBorselli FilippoCaradonna GiulioLo Porto GuidoMaceratini GiulioMartinat UgoParigi Gaston ePellegatta Giovann iPoli Bortone AdrianaRallo GirolamoRauti GiuseppeRocelli Gian Franco

Rubinacci GiuseppeSospiri NinoTassi CarloValensise Raffaele

Sono in missione :

Bianco GerardoBorri Andread'Aquino SaverioFoschi FrancoGorgoni GaetanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiScovacricchi Martin oSilvestri Giuliano

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE . Pongo in votazion el'emendamento Fachin Schiavi 1 .14, nonaccettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Poiché i deputati segretari non sonod'accordo sull'esito della votazione e mene hanno fatto espressa richiesta, ai sens idel primo comma dell 'articolo 53 del rego-lamento, dispongo la controprova me-diante procedimento elettronico, senza re-gistrazione di nomi .

(L'emendamento è respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Fa-chin Schiavi 1 .15, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Fa-chin Schiavi 1 .16, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione degli identic iemendamenti Ronchi 1 .17 e Procacci 1 .88 .Ha chiesto di parlare per dichiarazione d ivoto l'onorevole Tamino. Ne ha facoltà.

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

GIANNI TAMINO. Desidero richiamar eancora una volta l'attenzione dei collegh isu quanto sta accadendo . In particolare, s idanno per scontate operazioni relative ainfrastrutture devastanti per l'assetto ur-banistico di città di grande rilievo (qual iVerona, Udine e tutte le altre che verrann osuccessivamente considerate) ; di fronte a ldisastro della costruzione di megapar-cheggi nel cuore della struttura urbani-stica di Udine, è stata respinta la banalerichiesta di acquistare almeno autobus ametano e minibus elettrici . Lo scopo eraquello di potenziare un servizio pubblicoattraverso sistemi non inquinanti, in mododa attenuare l'effetto (rilevante dal puntodi vista dell'ambiente) della scelta di co-struire parcheggi all'interno della città .

Si è detto «no» perché, mentre la costru-zione di parcheggi permette la conces-sione di appalti, speculazioni e distribu-zione della struttura urbanistica dellecittà, l'acquisto di autobus a metano o elet -trici di piccole dimensioni non consentegrandi speculazioni e la concessione d iquegli appalti colossali che si vuole legareall'operazione dei mondiali . Quindi deb-bono essere respinti ; non ha importanz ache alla base della scelta proposta vi fossel'obiettivo di garantire ai cittadini una mi -gliore vivibilità: quello che conta è l'ap-palto, la speculazione; quello che conta ècontinuare nella logica che ha garantito l agovernabilità (si fa per dire) basata sugl iappalti e sulle speculazioni realizzate i nquesti anni nelle città italiane .

Ancora una volta verifichiamo che per icentri storici si propone solo questo tipo d iiniziative . Per questo, con i nostri emenda-menti abbiamo cercato quanto meno diporre rimedio a progetti rilevanti, che cau -serebbero la distruzione del tessuto urba -nistico di Udine. Chiediamo pertanto disopprimere dalla voce «area di Udine »dell'elenco allegato al decreto-legge n . 121il punto n . 5) .

Mi auguro che l'Assemblea esprima u nvoto favorevole sugli emendamenti i nesame; se ciò non avverrà, invito i collegh iad approvare almeno l 'emendamento Fa-chin Schiavi 1 .18, che, sempre con riferi-mento al n. 5 dell 'allegato, propone di

sostituire quanto in esso previsto con l 'ac-quisto di autobus a metano e di minibuselettrici . Non accettare simili proposte d ibuon senso significa dare veramente l'im -magine di un Governo che ha a cuore sol -tanto la logica degli appalti . Ma probabil-mente ciò è vero !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole FachinSchiavi . Ne ha facoltà .

SILVANA FACHIN SCHIAVI . Signor Pre-sidente, intervengo per annunciare il votofavorevole del gruppo comunista sugl iemendamenti in esame, che seguono delresto la stessa logica dei successivi, cherecano la mia firma.

La proposta di sopprimere dalla voce«area di Udine» dell'elenco allegato i lpunto n. 5) si riferisce al completamento d iviale Cadore, secondo lotto . Con i nostr iemendamenti intendiamo porre in discus -sione una scelta dell 'ente locale che ha unalunga storia ed attorno alla quale si è svi-luppato un quasi decennale ed aspro dibat -tito, che per altro non ha impedito la rea-lizzazione di una porzione di opera che giàsquarcia un quartiere situato alla periferi adi una piccola città . Inoltre, quest 'opera faaffluire un intensissimo traffico, propriodinanzi all'ingresso principale dell'ospe-dale civile — un grande ospedale regionale— recando notevoli disagi ai pazienti chevi sono ospitati, agli operatori ed ai visita-tori .

L 'ulteriore porzione di opera propost adall'ente locale (impropriamente nell 'alle-gato si parla di «completamento», ma nonsi tratta in realtà di completare nulla), nonrisolverà affatto i problemi di cui soffre lacircolazione stradale nel settore nord -orientale della città .

Con gli emendamenti presentati nonsolo chiediamo la soppressione del n . 5) ,ma intendiamo anche rimarcare e stigma-tizzare un'erronea definizione. Non sitratta infatti di politiche mirate né di pro -getti credibili e rigorosi, ma di parziali ediscutibili proposte, per nulla collegate etanto meno necessarie all'organizzazionedei campionati mondiali . Esse sono piut-

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tosto dettate dall'intenzione di fare un us ostrumentale — il che è molto grave — de lprovvedimento al nostro esame .

Non vorremmo, come ha recentementedichiarato l'onorevole Diego Novelli, ch efossimo chiamati a costruire un monu-mento all'insipienza, all'imbecillità eall 'affarismo.

Per tali considerazioni, invitiamo tutti icolleghi ad esprimere un voto favorevolesugli identici emendamenti Ronchi 1 .17 eProcacci 1 .88, nonché sui successivi emen -damenti da me presentati sullo stessopunto n. 5) (Applausi dei deputati delgruppo del PCI) .

PRESIDENTE . Passiamo ai voti . Onore-voli colleghi, per agevolare il computo deivoti (nonché per evitare eventuali conte -stazioni) ritengo per questa votazione d iavvalermi del comma 4 del l ' articolo 53 delregolamento. Dispongo pertanto che la vo -tazione sia effettuata mediante procedi -mento elettronico senza registrazione d inomi.

Pongo pertanto in votazione, medianteprocedimento eletttronico senza registra-zione di nomi, gli identici emendament iRonchi 1 .17 e Procacci 1 .88, non accettat idalla Commissione né dal Governo .

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l 'emendamento Fa-chin Schiavi 1 .18, non accettato dalla Com -missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .89, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Fachin Schiavi 1 .19. Ha chiesto d iparlare per dichiarazione di voto l'onore-vole Pascolat . Ne ha facoltà .

RENZO PASCOLAT. Signor Presidente,intervengo molto brevemente per dichia-rare il voto favorevole del gruppo comu-

nista sull'emendamento Fachin Schiavi1 .19, relativo all'«asse di collegamento ur-bano della grande viabilità». Si tratta diun'opera che, se realizzata, rappresente-rebbe un grave squilibrio, un vero e pro-prio squarcio nel cuore della città d iUdine .

Del resto, signor Presidente, onorevoli col-leghi, non dimentichiamo, anche quandoparliamo di parcheggi, che Udine è statadichiarata zona sismica di primo grado ;quindi le autorità scientifiche dovrebberoimpedire la realizzazione di quest'opera,proprio sulla base del pericolo che la stessapotrebbe arrecare ad una città dichiaratazona sismica di primo grado .

Inoltre, l 'opera prevista è da temp omolto contestata da urbanisti, tecnici eopinione pubblica, nonché da forze politi -che, come la nostra, e da ambientalisti . Inquesto senso, tenuto conto che il decreto-legge prevede l 'attivazione della confe-renza dei servizi per definire le opere d arealizzare, riteniamo che sia quella la sed ea cui, a nostro parere, deve essere deman -data la scelta .

In ogni caso, tenuto conto che altre pos -sono essere le soluzioni da ricercare pe rpermettere l'accesso allo stadio Friul ianche nei momenti di maggiore affluenza,pensiamo — ed è questa la proposta che c ipermettiamo di avanzare — che l'asse d icollegamento urbano della grande viabi-lità del fiume Cormor, che costituisce un odei pochi polmoni verdi della città . È quas iimpensabile che una città come Udine e i lsuo hinterland possano trovarsi in unasituazione del genere .

Ciò che noi proponiamo non è assoluta -mente in contrasto, a nostro parere, con icampionati del mondo, con le competenz eche devono essere esercitate dagli enti lo -cali, soprattutto se si tiene conto che altr epossono essere le scelte da compiere su lfronte della viabilità .

Per questi motivi noi siamo certi chel'Assemblea voterà a favore del nostroemendamento Fachin Schiavi 1 .19 (Ap-plausi dei deputati del gruppo del PCI) .

PRESIDENTE. Pongo in votazionel'emendamento Fachin Schiavi 1 .19, non

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accettato dalla Commisione né dal Go-verno.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Fa-chin Schiavi 1 .20, non accettato dalla Com-misione né dal Governo .

(È respinto).

Passiamo alla votazione degli identiciemendamenti Ronchi 1 .21 e Procacci 1 .90 .Ha chiesto di parlare per dichiarazione divoto l'onorevole Procacci. Ne ha facoltà .

ANNAMARIA PROCACCI. Signor Presi -dente, con una sola dichiarazione di votointendo riferirmi ai vari aspetti riguar-danti la città di Genova e in particolare a lprogetto per la copertura del torrente Bi-sagno.

Si tratta di un progetto che avrebberipercussioni molto gravi, non soltanto da lpunto di vista del l 'impatto ambientale, maanche per ragioni idrauliche . Si tratte-rebbe di creare quattro nuovi ordini d icoperture sequenziali del torrente, che an-drebbero ad aggiungersi ad una prece -dente copertura che risale al 1930.

Ebbene, colleghi, non vi sono stati néalcuna verifica né alcun approfondimentodella validità e della plausibilità dal puntodi vista idraulico di tali opere . E questaomissione è tanto più grave se si tieneconto che per il futuro vi è un progetto ditotale deviazione del torrente in galleria(progetto già elaborato dall'Italstrade edall'Italstat per un costo complessivo d i400 miliardi di lire) . Ripeto che non si èproceduto a nessuna verifica delle opereidrauliche, nonostante qualche tempo fa i lgenio civile di Genova si sia espresso con l eseguenti testuali parole : «( . . .) fermo re -stando che eventuali e successivi ampia -menti della copertura dovranno far se-guito ad una verifica del profilo di piena,vista la particolarità dell'opera, con mo-dello fisico presso un istituto universita-rio». Non possiamo fare a meno di notarecome il genio civile di Genova abbia as-sunto comportamenti contraddittori con-cedendo prima un 'autorizzazione irragio-

nevole e lanciando poi simili grida d'al-larme.

A tutt'oggi, dai dati in nostro possesso,non risulta in alcun modo che vi sia stat atale verifica da parte di un istituto scienti -fico universitario . Siamo di fronte ad unmodo di procedere frettoloso e semplifica-torio, che è fonte per noi di grandi preoc-cupazioni, soprattutto se si tiene contodegli eventi alluvionali che hanno colpitoripetutamente Genova; limitandomi al no-stro secolo, ricordo quelli del 1907, del1908, del 1951, del 1953, del 1970 e del1977.

Di fronte alla previsione di un'operatanto discussa di copertura di un torrente ,che, dal punto di vista della politica am-bientale, si pone al di fuori di ogni razio-nalità, chiedo ai colleghi di votare a favoredegli emendamenti soppressivi presentat idal gruppo verde e di democrazia proleta-ria .

Oltre a tutte le perplessità relative all amancanza di una valutazione di impattoambientale e all'assurdità del l 'inserimentodi tale opera in un progetto che riguardauna città come Genova, l'esigenza fonda-mentale di tutelare la sicurezza delle popo-lazioni mi sembra che debba indurre arespingere una simile proposta . Vi è, in -fatti, un grande rischio di esondazioni, i nquanto i quattro tratti sequenziali di coper-tura potrebbero costituire degli ostacol ipotenziali ad un deflusso corretto delleacque del torrente Bisagno . Comunque ,colleghi, molto più semplicemente io no nritengo che l'«uccisione» di un torrente siaun prezzo accettabile, neanche in nome de icampionati mondiali di calcio (Applaus idei deputati del gruppo verde) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Tamino.Ne ha facoltà .

GIANNI TAMINO. Intervengo per dichia-razione di voto sugli emendamenti cheriguardano il punto 3) e il punto 4) dellavoce «Area di Genova — opere dell 'entelocale» .

Voglio richiamare ancora una volta l'at-tenzione dei colleghi sulla logica delle

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opere proposte. È una logica che nulla ha ache fare con i campionati mondiali dicalcio del 1990 .

Si tratta di opere da tempo ipotizzate efortunatamente, fino a questo momento,non realizzate. Ora si cerca di farle passar eall ' interno del «carrozzone» del decreto su imondiali di calcio .

La logica della copertura dei cors id'acqua è priva di senso, perché comport aproblemi idraulici di sicurezza in caso d ipiene, nonché la morte biologica del cors od'acqua e la distruzione di equilibri am-bientali .

Pensavamo che una logica di tal gener efosse ormai relegata ad un tipo di attivit àcementificatrice tipica degli anni '50 e chenon potesse essere immaginata alle sogliedel Duemila. Purtroppo dobbiamo consta -tare che non vi è limite alla assurdità dell acementificazione del territorio: come alsolito l'unica cosa importante è che ogn iopera sia seguita da regolare o irregolareappalto e che ad esso seguano speculazion ied interessi . E l 'unico modo di procederedi questo Governo e di molte amministra -zioni locali !

È grave che questa logica diventi legge ,anche se attraverso un decreto-legge, e ch esi preveda una enorme colata di cementosul già martoriato territorio nazionale .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione gli identici emenda -

menti Ronchi 1 .21 e Procacci 1 .90, nonaccettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Passiamo alla votazione degli identiciemendamenti Ronchi 1 .22 e Procacc i1 .91 .

ANNAMARIA PROCACCI . Chiedo di par-lare.

PRESIDENTE. A che titolo?

ANNAMARIA PROCACCI . Soltanto perchiedere la votazione nominale sul mi oemendamento 1 .91, avendo io già espresso

le mie valutazioni sull'opera interessata daquesto punto .

PRESIDENTE. Domando se questa ri-chiesta sia appoggiata .

(E appoggiata) .

Passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione no-minale, mediante procedimento elettro-nico, sugli identici emendamenti Ronch i1 .22 e Procacci 1 .91, non accettati dallaCommissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico che le missioni concesse nellaseduta odierna sono in numero di 9 .

Procedo all'appello dei deputati in mis-sione .

(Segue l'appello) .

Poiché dei deputati testé chiamati, 9 ri-sultano assenti, resta confermato il nu-mero di 9 missioni, salvo eventuali retti -fiche in base ai risultati delle votazioni .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 312Votanti 21 4Astenuti 98Maggioranza 108

Hanno votato sì 1 9Hanno votato no 195

Sono in missione 9 deputati .

(La Camera respinge) .

(Presiedeva il Vicepresidente MicheleZolla) .

Hanno votato sì :

Balbo LauraBassi Montanari FrancaBecchi Ada

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Cecchetto Coco Alessandr aCederna AntonioCeruti Gianluig i

De Julio SergioDiaz AnnalisaDonati Ann a

Forleo Francesc o

Gramaglia MariellaGrosso Maria Teresa

Masina EttoreMellini Mauro

Procacci Annamari aRodotà Stefano

Tamino Giann iTeodori Massimo

Visco Vincenzo

Hanno votato no:

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAndreoli Giusepp eAniasi AldoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtioli RossellaAstone Giusepp eAvellone Giusepp eAzzolini Luciano

Baghino Francesco Giuli oBalestracci NelloBattaglia PietroBattistuzzi Paol oBenedikter JohannBerselli Filipp oBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchini GiovanniBiasci MarioBinetti Vincenzo

Bisagno TommasoBogi GiorgioBonsignore VitoBorra Gian CarloBortolami Benito MarioBortolani FrancoBotta Giusepp eBreda Robert aBrocca Beniamin oBrunetto ArnaldoBruni FrancescoBruni GiovanniBuffoni Andrea

Caccia Paolo PietroCampagnoli Mari oCapacci RenatoCapria NicolaCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCasati FrancescoCastagnetti Pierluig iCellini GiulianoCerofolini FulvioChiriano RosarioCiliberti FrancoCiocia GrazianoCobellis GiovanniColucci FrancescoContu FeliceCorsi Umbert oCosta RaffaeleCrescenzi UgoCristofori NinoCursi Cesare

D'Addario Amede oD'Aimmo Florind oDal Castello MarioD'Alia SalvatoreD'Angelo GuidoDarida ClelioDe Carolis StelioDegennaro GiuseppeDel Bue MauroDel Mese PaoloDuce Alessandro

Ebner Michl

Farace LuigiFaraguti Luciano

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Ferrari BrunoFerrari WilmoFiori PublioFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistina

Gangi GiorgioGaravaglia MariapiaGei GiovanniGelpi LucianoGitti TarcisioGottardo SettimoGregorelli AldoGunnella Aristide

La Penna GirolamoLattanzio VitoLia AntonioLoiero Agazi oLucchesi Giusepp e

Maceratini GiulioMalvestio PiergiovanniMancini VincenzoManfredi ManfredoMartino GuidoMartuscelli PaoloMastella Mario Clement eMastrogiacomo AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMatulli GiuseppeMazza DinoMazzuconi DanielaMensorio CarmineMensurati ElioMerloni FrancescoMerolli CarloMicheli FilippoMichelini AlbertoMilani Gian StefanoMonaci AlbertoMongiello Giovann iMontali SebastianoMoroni Sergio

Napoli VitoNenna D'Antonio AnnaNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNucci Mauro Anna Maria

Orsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttoreParigi GastonePavoni BenitoPazzaglia AlfredoPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPiccirillo GiovanniPiccoli Flamini oPietrini VincenzoPiredda MatteoPiro FrancoPisicchio GiuseppePoggiolini DaniloPoti DamianoPrincipe SandroPujia Carmelo

Quarta Nicola

Rabino Giovanni BattistaRais FrancescoRallo Girolam oRavasio RenatoRebulla LucianoRicci FrancoRiggio VitoRighi LucianoRinaldi LuigiRivera Giovann iRizzo AldoRojch AngelinoRosini GiacomoRubinacci GiuseppeRusso FerdinandoRusso Raffaele

Sanese Nicolamari aSangalli CarloSantonastaso GiuseppeSantoro ItalicoSanza Angelo Mari aSapienza OrazioSaretta GiuseppeSavio GastoneSbardella Vittorio

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Scarlato GuglielmoSegni MariottoSeppia MauroSerrentino PietroSinesio GiuseppeSoddu Pietro

Tarabini EugenioTassi CarloTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTesini GiancarloTesta AntonioTognoli Carl oTorchio GiuseppeTrantino Vincenzo

Urso Salvatore

Vecchiarelli Brun oViscardi MicheleViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Zambon BrunoZampieri AmedeoZaniboni AntoninoZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giuseppe

Si sono astenuti :

Alborghetti GuidoAlinovi AbdonAngelini GiordanoAngeloni Luan aAuleta Francesco

Barbieri SilviaBarzanti NedoBeebe Tarantelli Carole JaneBellocchio AntonioBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBevilacqua CristinaBianchi Beretta RomanaBinelli Gian Carl oBonfatti Paini MarisaBordon Willer

Borghini GianfrancescoBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBruzzani Riccardo

Cannelonga Severino LucanoCapecchi Maria TeresaCavagna MarioCeci Bonifazi AdrianaChella MarioCiabarri VincenzoCicerone FrancescoCima LauraCiocci LorenzoCivita SalvatoreColombini LedaConti LauraCordati Rosaia Luigi aCosta AlessandroCrippa Giuseppe

D'Ambrosio Michel eDignani Grimaldi Vand aDi Pietro Giovann iDi Prisco Elisabetta

Fachin Schiavi SilvanaFagni EddaFelissari Lino Osvald oFerrandi AlbertoFilippini GiovannaFracchia BrunoFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGalante MicheleGaravini Andrea SergioGasparotto Isai aGeremicca AndreaGrilli Renato

Lauricella AngeloLavorato GiuseppeLo Cascio Galante GigliolaLucenti Giuseppe

Macciotta Giorgi oMainardi Fava AnnaMammone NatiaMangiapane GiuseppeMinozzi Rosann aMonello Paolo

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Montanari Fornari NandaMontecchi ElenaMontessoro Antonio

Nappi GianfrancoNardone Carmine

Orlandi Nicolett a

Palmieri ErmenegildoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatti IvanaPetrocelli EdilioPicchetti SantinoPinto RobertaPoli Gian Gaetan oPrandini Onelio

Quercioli Elio

Rebecchi AldoRecchia VincenzoRidi SilvanoRomani Daniela

Sanfilippo SalvatoreSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSapio Francesc oSerafini Anna Mari aSerafini MassimoSerra GiannaSoave SergioSolaroli Brun oStrada RenatoStrumendo Luci o

Tagliabue GianfrancoTesta EnricoTorna Mari oTrabacchini Quarto

Umidi Sala Neide Maria

Sono in missione:

Bianco GerardoBorri Andread'Aquino Saveri oFoschi Franco

Gorgoni GaetanoRossi AlbertoRossi di Montelera Luig iScovacricchi MartinoSilvestri Giulian o

Si riprende la discussione .

GIANNI TAMINO . Chiedo di parlaresull'ordine dei lavori .

PRESIDENTE. Voglia indicarne il mo-tivo, onorevole Tamino .

GIANNI TAMINO . Signor Presidente ,vorrei sapere se sia possibile, quando ven -gono lette le missioni, dare conto anchedelle loro motivazioni, in considerazionedel fatto che il problema è stato di recentesollevato (Commenti e proteste dei deputatidel gruppo della DC) . Vorremmo conoscerele motivazioni, oltreché i nomi dei deputat iin missione perché abbiamo già potutoconstatare come alcune missioni non fos -sero realmente tali . Si tratta di rendereedotta l'Assemblea sulle motivazioni dellemissioni (Commenti e proteste dei deputat idel gruppo della DC) .

PRESIDENTE. Ho già avuto modo d iprecisare, in analogia con quanto è sempreavvenuto ed è stato dichiarato i nquest'aula, che alla Presidenza, allo stat odegli atti e in base al regolamento, manc ala facoltà di sindacare nel merito le moti-vazioni delle missioni .

Onorevole Tamino, se la sua richiestatroverà esplicitazione in una norma rego-lamentare ciò sarà senz'altro motivo dichiarezza .

Pongo in votazione l'emendament oRonchi 1 .23, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Pro -cacci 1 .92, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Pongo in votazione l 'emendamento Pro-cacci 1 .93, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto).

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Ronchi 1 .24 e Procacci 1 .94, nonaccettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l 'emendamentoRonchi 1 .25, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Procacci 1 .95 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l 'onorevole Procacci . Ne ha facol-tà .

ANNAMARIA PROCACCI . Ritengo chequesto emendamento meriti alcune consi -derazioni . La norma che si vuole modifi-care concerne la sistemazione, deterioreed irreversibile nei suoi effetti, della sta-zione di Santa Maria Novella a Firenze .

Forse molti non sanno che l 'edificiodella stazione è monumento nazionale : èuna interessante testimonianza di architet -tura razionalista su disegno ad un solopiano. Segnalo anche che negli ultim itempi dallo stesso ordine degli architetti aFirenze, da eminenti urbanisti e addirit-tura dall 'Australia sono venute prese d iposizione in difesa di questo monumentonazionale che, in previsione dei mondial idi calcio del 1990, verrebbe completa -mente stravolto attraverso la sopraeleva-zione dell'edificio e la realizzazione di u nparcheggio per 800 posti macchina (quest iultimi assolutamente sovradimensionat irispetto alle esigenze della città) .

Sono state manifestate anche preoccu-pazioni di altro tipo, che si riallacciano a duna sciagura accaduta in un passato nonlontano, cioè l 'alluvione che interessò Fi-renze vent'anni fa, per cui si teme — e no nsono timori senza fondamento — che pos -

sano derivare conseguenze pericolos edalla realizzazione di questo parcheggiosotterraneo .

Siccome il provvedimento che stiamooggi esaminando dovrebbe (almeno se-condo chi lo sostiene) presentare unabuona immagine del nostro paese agliospiti stranieri che avremo con noi frapoco più di un anno, non mi sembra dimo-strazione di ospitalità intelligente presen-tare loro, proprio in una delle tre citt àd'arte del nostro paese, Firenze, una fisio -nomia urbanistica deturpata da intervent ieffettuati in maniera così rozza ed appros -simativa .

Per questo, colleghi, con ciò riportandoqui anche la voce di diversi esponenti de lconsiglio comunale di Firenze che hann ocondotto la loro battaglia in difesa dell astazione di santa Maria Novella, vi invit oad esprimere un voto favorevole sul mi oemendamento 1 .95, sul quale chiedo anchela votazione nominale .

PRESIDENTE. Domando se questa ri-chiesta sia appoggiata .

(È appoggiata) .

Poiché la richiesta dell'onorevole Pro -cacci risulta appoggiata dal prescritto nu -mero di deputati, passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione no -minale, mediante procedimento elettro-nico, sull 'emendamento Procacci 1 .95 ,non accettato dalla Commissione né da lGoverno .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 329

Votanti 220

Astenuti 109

Maggioranza 11 1Hanno votato sì 22

Hanno votato no . . . . 198

(La Camera respinge) .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

(Presiedeva il Vicepresidente MicheleZolla) .

Hanno votato sì :

Balbo LauraBassi Montanari FrancaBecchi AdaBeebe Tarantelli Carole JaneBogi Giorgio

Caradonna GiulioCecchetto Coco AlessandraCederna AntonioCeruti Gianluig iCima Laura

De Julio SergioDiaz AnnalisaDonati Ann a

Gramaglia MariellaGuerzoni Lucian o

Maceratini GiulioMasina EttoreMellini Mauro

Pintor LuigiProcacci Annamaria

Tamino Gianni

Visco Vincenz o

Hanno votato no:

Agrusti Michelangel oAiardi Albert oAlessi AlbertoAmalfitano Domenic oAndreoli GiuseppeAngelini PieroAniasi AldoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtioli Rossell aAstone GiuseppeAstori Gianfranco

Avellone GiuseppeAzzolini Luciano

Baghino Francesco GiulioBalestracci NelloBattaglia PietroBattistuzzi Paol oBenedikter JohannBerselli Filipp oBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchini GiovanniBiasci MarioBinetti VincenzoBisagno TommasoBonsignore VitoBorra Gian CarloBorruso AndreaBortolami Benito MarioBortolani FrancoBotta GiuseppeBreda RobertaBrocca BeniaminoBrunetto ArnaldoBruni FrancescoBuffoni AndreaBuonocore Vincenzo

Caccia Paolo PietroCampagnoli MarioCapacci RenatoCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCasati FrancescoCastagnetti PierluigiCellini GiulianoCerofolini FulvioChiriano RosarioCiaffi AdrianoCiliberti FrancoCobellis Giovann iContu FeliceCorsi Umbert oCosta RaffaeleCrescenzi UgoCristofori NinoCursi Cesare

D'Aimmo FlorindoDal Castello MarioD'Alia SalvatoreD'Angelo Guido

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Darida ClelioDe Carolis StelioDel Mese PaoloDuce Alessandro

Ebner Michl

Farace LuigiFaraguti LucianoFausti FrancoFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini Giuli oFiori PublioFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistina

Gangi GiorgioGaravaglia MariapiaGargani GiuseppeGei Giovann iGelpi LucianoGitti Tarcisi oGottardo SettimoGregorelli AldoGrillo LuigiGunnella Aristide

La Penna GirolamoLatteri Ferdinand oLia AntonioLoiero AgazioLucchesi Giuseppe

Malvestio Piergiovann iMancini VincenzoManfredi Manfred oMartinazzoli Fermo MinoMartino GuidoMartuscelli PaoloMastella Mario ClementeMastrogiacomo AntonioMattarella Sergi oMatteoli AlteroMatulli GiuseppeMazza DinoMazzuconi Daniel aMeleleo SalvatoreMensorio CarmineMensurati Elio

Merloni FrancescoMerolli CarloMicheli FilippoMichelini AlbertoMilani Gian StefanoMonaci AlbertoMongiello GiovanniMontali Sebastian oMoroni Sergio

Napoli VitoNenna D 'Antonio AnnaNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNonne GiovanniNucci Mauro Anna Maria

Orsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttoreParigi GastonePavoni BenitoPazzaglia AlfredoPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPiccirillo GiovanniPiccoli FlaminioPietrini VincenzoPiredda MatteoPiro FrancoPisicchio GiuseppePoggiolini DaniloPrincipe Sandro

Quarta Nicola

Rabino Giovanni Battist aRadi LucianoRais FrancescoRallo GirolamoRavasio Renat oRebulla LucianoRicci FrancoRighi LucianoRinaldi LuigiRivera Giovann iRizzo Aldo

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Rognoni VirginioRojch AngelinoRosini Giacom oRusso FerdinandoRusso Raffaele

Sanese NicolamariaSangalli CarloSantonastaso GiuseppeSanza Angelo MariaSapienza Orazi oSaretta Giusepp eSavio GastoneSbardella VittorioScarlato Guglielm oSegni MariottoSeppia MauroSerrentino PietroSinesio GiuseppeSoddu Pietro

Tarabini EugenioTassi CarloTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTesini GiancarloTesta AntonioTognoli Carl oTorchio GiuseppeTrantino Vincenzo

Urso Salvator eUsellini Mario

Vecchiarelli Brun oViscardi MicheleViti VincenzoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZaniboni Antonin oZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giuseppe

Si sono astenuti:

Alborghetti GuidoAlinovi Abdon

Angelini GiordanoAngeloni Luan a

Barbieri SilviaBarzanti NedoBellocchio AntonioBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBevilacqua CristinaBianchi Beretta RomanaBinelli Gian Carl oBonfatti Paini MarisaBordon WillerBorghini Gianfrancesc oBoselli MilviaBrescia GiuseppeBruni GiovanniBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calvanese FloraCannelonga Severino LucanoCapecchi Maria Teres aCavagna MarioCeci Bonifazi AdrianaCherchi SalvatoreCiabarri VincenzoCicerone FrancescoCiconte VincenzoCiocti LorenzoCivita SalvatoreColombini LedaConti LauraCordati Rosaia LuigiaCosta AlessandroCrippa Giuseppe

D'Ambrosio MicheleDignani Grimaldi VandaDi Pietro Giovann iDi Prisco Elisabetta

Fachin Schiavi Silvan aFagni EddaFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara Giovann iFilippini GiovannaForleo FrancescoFracchia BrunoFrancese Angela

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Gabbuggiani ElioGalante MicheleGaravini Andrea SergioGasparotto IsaiaGeremicca AndreaGrilli Renato

Lauricella AngeloLavorato GiuseppeLo Cascio Galante Gigliol aLucenti Giuseppe

Macciotta Giorgi oMammone NatiaMangiapane GiuseppeMarri GermanoMenzietti Pietro PaoloMinozzi RosannaMombelli LuigiMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMontessoro Antoni oMotetta Giovanni

Nappi GianfrancoNardone Carmin eNerli Francesc o

Orlandi Nicolett a

Palmieri ErmenegildoPascolat RenzoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatti IvanaPetrocelli Edili oPicchetti Santin oPinto RobertaPoli Gian Gaetan oPrandini Onelio

Rebecchi AldoRecchia VincenzoRidi SilvanoRomani DanielaRonzani Gianni Wilme r

Samà Francesc oSanfilippo SalvatoreSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella Benedetto

Sapio Francesc oSerafini Anna Mari aSerafini MassimoSerra GiannaSoave Sergi oSolaroli BrunoStrada RenatoStrumendo Luci o

Taddei MariaTagliabue GianfrancoTesta EnricoTorna Mari oTrabacchi FeliceTrabacchini Quarto

Umidi Sala Neide Maria

Sono in missione:

Bianco GerardoBorri Andread'Aquino SaverioFoschi FrancoGorgoni GaetanoRossi AlbertoRossi di Montelera Luig iScovacricchi Martin oSilvestri Giulian o

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE . Pongo in votazionel'emendamento Procacci 1 .96, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto)

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .97, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto)

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Ronchi 1 .26 e Procacci 1 .98, nonaccettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Sono respinti)

Passiamo all'emendamento Ronch i1 .27. Ha chiesto di parlare per dichiara-

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

zione di voto l 'onorevole Tamino. Ne hafacoltà .

GIANNI TAMINO. Desidero soltanto ri-cordare ai colleghi che con questo emen-damento tentiamo di modificare la logicache ha ispirato il Governo nella predispo-sizione dei punti da 12) a 17) dell 'elencoallegato al provvedimento, per la part eriguardante l'area di Roma .

Si tratta essenzialmente del raddoppi odella via Olimpica . Del l 'argomento si è di -scusso a lungo e che cosa ciò significhi pe rla città di Roma credo i colleghi siano i ngrado di capirlo, così come penso che atutti sia ben chiara la portata di una cert ascelta o di un'altra nel ridisegnare la fisio -nomia viaria della città .

Pertanto, accettare quanto previsto ne ldecreto vuol dire assumersi precise re-sponsabilità sul futuro di Roma. Penso checiascuno di noi dovrebbe valutare in co-scienza se abbia davvero senso che i punt iche ho poc'anzi richiamati debbano re -stare invariati . Noi pensiamo che così nondebba essere e ce ne assumiamo la pien aresponsabilità . Ci auguriamo che anchevoi, nel caso in cui votaste contro il nostr oemendamento, facciate altrettanto .

PRESIDENTE. Pongo in votazionel 'emendamento Ronchi 1 .27, non accettatodalla Commissione né dal Governo .

(È respinto)

Pongo in votazione l 'emendamento Pro-cacci 1 .99, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto)

Pongo in votazione l 'emendamento Pro-cacci 1 .100, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto)

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .101, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto)

Pongo in votazione l 'emendamento Pro-cacci 1 .102, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto)

Pongo in votazione l'emendamento Pro -cacci 1 .103, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto)

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .104, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto)

Pongo in votazione l'emendament oProcacci 1 .105, non accettato dalla Com-missione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .106, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .107, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Procacci 1 .108 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l 'onorevole Procacci . Ne ha facol-tà .

ANNAMARIA PROCACCI. Signor Presi-dente, la realizzazione della metropolitan aleggera fino a piazzale Flaminio ha susci-tato vivissime polemiche in relazione allacompatibilità di tale opera con una dell estrade più delicate della parte nord dellaCapitale .

In base al progetto, la metropolitana leg -gera dovrebbe arrivare fin sotto la portacinquecentesca, attraverso un solco, postoal centro della via Flaminia, protetto dadue barriere laterali . Ricordo che ieri mat-tina si è svolto un corteo di protesta da

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

parte di cittadini romani contrari alla rea-lizzazione di quest 'opera .

Devo dire anche che vi sono propost ealternative tendenti a consentire il collega -mento con lo stadio Olimpico durante l osvolgimento dei campionati mondiali d icalcio del 1990; la più semplice di tali pro -poste è quella che prevede il potenzia -mento delle vetture dell 'ATAC attestate a lcapolinea della metropolitana e precisa -mente nella stazione Ottaviano .

Credo sia molto importante valutare conattenzione la praticabilità, la compatibilit àcon il tessuto urbanistico e l 'ambiente, l'ef -ficienza, l'economicità e la tollerabilità chestrutture di questo tipo possono avere inuna città come Roma, che ha enormi pro-blemi di traffico, inquinamento e vivibili-tà. Non vogliamo assolutamente e pregiu-dizialmente dire di no alla realizzazione d iopere di questo genere. Pensiamo che ogniopera vada valutata nella sua «nicchia »urbana e mi sembra che ciò non accada nelcaso di piazzale Flaminio .

Per quanto riguarda le opere da realizzarenella capitale, aggiungo soltanto una consi -derazione. Se a Roma si dovessero aprire icantieri (lo dico per la centesima volta alministro Tognoli, ma anche il ministro Car -raro l'ha sentito tante volte) per realizzare l e43 mega-opere previste dal decreto-legge n .121, tutta la parte settentrionale della citt àsarebbe paralizzata. È questa una valuta-zione fatta, carta alla mano, dai verdi e dagl iambientalisti e credo sia abbastanza scioccoignorare un disagio intollerabile per i citta-dini romani, per altro già esasperati dallecondizioni in cui sono costretti a muoversiogni giorno, che in questo modo vivrebber oin un vero e proprio stato d'assedio.

Per tali ragioni raccomando all'Assem-blea l'approvazione del mio emendamento1 .108 (Applausi dei deputati del grupp overde) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Picchetti .Ne ha facoltà .

SANTINO PICCHETTI. Signor Presidente,il gruppo comunista si asterrà dalla vota-zione dell'emendamento Procacci 1.108.

Condividiamo le proteste della popola-zione residente nella zona interessata allarealizzazione della metropolitana leggera,che dovrebbe congiungere piazzale Fla-minio con piazzale Mancini, per i graviproblemi che una tale opera creerebbe a lquartiere .

Siamo, tuttavia, favorevoli al prolunga -mento della sede tranviaria a piazzale Fla-minio purché il tram, che attualmente per -corre metà della via Flaminia fino a ponteMilvio, non crei problemi alla sede stra-dale e divisioni così impegnative . Siamoquindi favorevoli alla realizzazione d iquesta tranvia leggera in luogo del tipo d imetropolitana progettato .

Ci asterremo pertanto sull'emenda-mento Procacci 1 .108, facendo altresì rile-vare che, trattandosi di opera riguardantel'ente locale e stante la paurosa situazionedi crisi del comune di Roma, non è datosapere quanto accadrà ; è certo tuttavia cheil progetto in questione va . rivisto e diver-samente realizzato.

PRESIDENTE. Pongo in votazionel'emendamento Procacci 1 .108, non accet-tato dalla Commisione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Pro-cacci 1 .109, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Pro-cacci 1 .110, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo .

(È respinto).

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .111, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .112, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo.

(È respinto) .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Pongo in votazione l'emendamento Pro -cacci 1 .113, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Pro -cacci 1 .114, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oRonchi 1 .28, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .115, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .72, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Ronchi 1 .29.

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l'onorevole Tamino . Ne ha fa-coltà .

GIANNI TAMINO. Signor Presidente, ab-biamo purtroppo approvato la realizza-zione di una gran quantità di opere inutili,che determinerà un'ulteriore cementifica -zione dei tessuti urbani del nostro paese .

C'è ancora la possibilità di intervenireper porre rimedio a tale situazione. Si po-trebbe infatti prevedere che queste opereprima di essere realizzate siano sottopostead idonee valutazioni di opportunità .

Quanto è previsto dal secondo comma, anostro avviso, non è assolutamente suffi-ciente. Per queste ragioni chiediamo chequando si parla di «caratteri di non prov-visorietà» (un termine estremamente am-biguo) si delimitino invece in modo chiar ouna serie di condizioni che sono assenti i nquesto contesto e che secondo noi devon osussistere. Si deve garantire l 'integrità

della struttura urbanistica della città in cu ile opere devono essere realizzate ; si deveinoltre garantire un'ampliamento dellearee verdi e contemporaneamente una di -minuzione del traffico privato su ruotanelle aree urbane interessate dalle opere .

A nostro avviso, quindi, manca una valu -tazione della coerenza delle opere da rea-lizzare con il tessuto urbano. Vogliamo chequesti interventi garantiscano una mi-gliore vivibilità attraverso — lo ribadisc o— un'ampliamento delle grandi aree verd ied una decongestione delle aree urbanedal traffico privato che oggi è fonte d iinquinamento e deterioramento dellestrutture urbane e dei monumenti, oltr eche di stress per gli abitanti . E necessari ocambiare il modo in cui si fruisce dellacittà, in primo luogo limitando l'usodell 'automobile privata.

Per queste ragioni vi chiediamo di pre-stare attenzione ai miglioramenti che pro -poniamo di realizzare attraverso l'emen-damento Ronchi 1 .29, che ivitiamo i col-leghi ad approvare .

PRESIDENTE . Pongo in votazion el'emendamento Ronchi 1 .29, non accettatodalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Seguono gli emendamenti che vannodall'emendamento Filippini Rosa 1 .32

all'emendamento Bassi Montanari 1 .71 .Poiché questi emendamenti differiscono

tra loro esclusivamente per variazioni ascalare di date, porrò in votazione, ai sensidell'ottavo comma dell'articolo 85 del re-golamento, in primo luogo gli emenda-menti Filippini Rosa 1 .32, Procacci 1 .46 eBassi Montanari 1 .71 ; nel caso in cui questivenissero respinti, i rimanenti emenda-menti si intenderanno assorbiti . Si trattadell'emendamento che più si allontana daltesto della Commissione, di un emenda-mento intermedio e dell'emendamento pi ùvicino al testo della Commissione.

Pongo in votazione l'emendamento Fi-lippini Rosa 1 .32, non accettato dalla Com-misione né dal Governo .

(È respinto) .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Pongo in votazione l 'emendamento Pro-cacci 1 .46, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oBassi Montanari 1 .71, non accettato dallaCommisione né dal Governo .

(È respinto) .

Gli emendamenti ricompresi in questaserie si intendono pertanto assorbiti .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Ronchi 1 .30 e Procacci 1 .73, nonaccettati dalla Commisione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 1 .74, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo all'emendamento Procacc i1 .75 . Ricordo che il relatore ha invitatol'onorevole Procacci a ritirarlo, avendo l aCommissione presentato l'emendamento1 .118, che si ritiene possa rispondere all eesigenze prese in considerazione al l 'emen-damento Procacci 1 .75 . Chiedo all 'onore-vole Procacci se intenda mantenere il su oemendamento.

ANNAMARIA PROCACCI. No, signor Presi -dente, e chiedo di motivarne il ritiro.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ANNAMARIA PROCACCI. Signor Presi -dente, mi sembra che la Commissione, unavolta tanto ed eccezionalmente, abbia ope -rato un ridimensionamento in merito auno dei punti che abbiamo considerato pi ùgravi, un vero elemento-grimaldell onella . . . bizantina lettura di questo decreto,che risulta essere per di più molto faticosa ,come abbiamo constatato in Commis-sione .

Accolgo pertanto l ' invito a ritirare il mioemendamento. Vorrei sottolineare, allostesso tempo, che una formulazione ana-loga a quella della quale abbiamo chiesto— e pare ottenuto — la cancellazione, hapermesso che nel decreto varato a su otempo concernente le strutture alber-ghiere fosse prevista la possibilità di far equalunque cosa. Oggi siamo chiamati avotare un emendamento che serve a tam-ponare una situazione assurda, relativa adeterminati progetti: sembra che oggi inItalia tutti — come ho già detto ieri —abbiano un solo desiderio, quello di co-struire un albergo in previsione dei mon-diali del 1990.

Invece di adottare a posteriori questemisure-tampone, queste «pezze», vorre iche si ragionasse in un modo diverso e piùserio quando si legifera .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Pro-cacci . Il suo emendamento 1 .75 è pertantoritirato .

Pongo in votazione l'emendamento1 .118 della Commissione , accettato dalGoverno.

(È approvato) .

Pongo in votazione gli identici emenda-menti Ronchi 1 .31 e Procacci 1 .76, nonaccettati dalla Commisione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l'emendamento Pro -cacci 1 .77, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 2.5, non accettato dalla Commisionené dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Pro -cacci 2.6, non accettato dalla Commisionené dal Governo .

(È respinto) .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Pongo in votazione gli identici emenda-menti Ronchi 2.1 e Procacci 2.7, non accet-tati dalla Commisione né dal Governo .

(Sono respinti) .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Ronchi 2.2 e Procacci 2.8, non accet-tati dalla Commisione né dal Governo .

(Sono respinti) .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Ronchi 2.3 e Procacci 2.9, non accet -tati dalla Commisione né dal Governo .

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l'emendamento Pro -cacci 2 .10, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Pro -cacci 2.11, non accettato dalla Commi-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Procacci 2.12. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l 'onorevole Pro-cacci . Ne ha facoltà .

ANNAMARIA PROCACCI. Presidente, gl iemendamenti che abbiamo presentato ten -devano ad introdurre la precisazione che ipoteri della conferenza dei servizi non pos -sono riguardare la normativa sui beni am -bientali, sul paesaggio e così via . A nostrogiudizio si tratta di una specificazione ne -cessaria ed opportuna, da inserire chiara -mente nel testo del provvedimento inesame dal momento che, come abbiam osempre sottolineato, una delle particola-rità più pericolose del provvedimento èrappresentata dalla sua ambiguità.

Non sono intervenuta per spiegare cos asia la conferenza dei servizi, perché pensovi sia una buona informazione su questostrumento, di cui è stato fatto un pessimouso, stravolgendo la sua unica legittimafinalità — che dovrebbe essere quella d iabbreviare i tempi — e facendovi invecericorso per scavalcare determinate norme .

In due settimane la conferenza dei serviz ideve decidere tutto e sostituisce tutti iprovvedimenti, i nulla osta, gli atti d ' intesae così via, impedendo qualunque ulterioredeliberazione degli enti locali .

Colleghi, non credo che possiamo aval-lare uno strumento del genere, di cui si èpoi tentata una iperestensione, anche al d ilà delle opere contenute nell 'elenco alle-gato al decreto-legge in esame . Queste pro -cedure eccezionali sono il vero puntochiave del provvedimento, molto al di làdei miliardi richiesti per la realizzazion edelle opere in questione .

Per tale ragione, ribadendo il nostro giu -dizio assolutamente negativo sulla confe-renza dei servizi, sottolineiamo l'assolutaopportunità di prevedere la salvaguardia,l'intoccabilità — che voi stessi avete vo-luto, come dimostra, per esempio, la leggeGalasso — di tutte le leggi a tutela dell'am -biente e del paesaggio e che dal decreto -legge in esame vengono ignorate, scaval-cate, fatte letteralmente a pezzi .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l 'onorevole Sapio. Neha facoltà .

FRANCESCO SAPIO. Signor Presidente ,prendo la parola per chiarire la posizion edel gruppo comunista, che si asterrà nellavotazione dell'emendamento Procacc i2.12.

Abbiamo già avuto modo di segnalar equale sia il grado di difficoltà della tradu-zione in pratica di un dispositivo da tutt irichiesto — la conferenza dei servizi —così come disciplinato dall 'articolo 7 dellalegge n . 64. Abbiamo anche fatto present eche il ricorso a questo strumento, che pre -vede il coordinamento degli enti di ge-stione e di programmazione, oltre che d iquelli istituzionali, è stato di volta in voltatravisato o distorto, sicché in vari provve-dimenti legislativi si è tentata la riscritturadelle norme concernenti la conferenza ,intesa come strumento di coordinamento ,poiché quanto disposto dalla legge n. 64

può dare luogo ad equivoci .Non vi è dubbio che la conferenza de i

servizi, per essere uno strumento di coor-

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

dinamento degli interventi, necessita d iuna stazione, per così dire, al l ' interno dellaquale i vari organismi preposti all'espres-sione di giudizi di merito in ordine all aderogabilità anche di sistemi di vincolipossano esprimere il proprio parere .Questo è indispensabile, se si vuole real-mente che la conferenza dei servizi sia, tral'altro, anche uno strumento per semplifi -care ed accelerare le procedure . Solo in ta lcaso potrà essere attivato lo sportell ounico, che dovrà fungere da supplement ocoadiuvante per l 'espressione unitaria deipareri .

La preoccupazione che in quella sedepossano essere aggirati o violati i vincol i(storici, artistici, monumentali, urbani-stici) stabiliti per la tutela del l 'ambiente èsenz'altro immanente . Dobbiamo tuttavi aconfidare nel fatto che al tavolo della con -ferenza dei servizi siedono tutti i rappre-sentanti degli enti e delle istituzioni chedebbono esprimere i pareri .

Ecco perché riteniamo sia in qualchemodo garantita la possibilità di far rispet-tare in quella sede i vincoli posti per l atutela dell'ambiente, dei beni monumen-tali, storici, artistici e architettonici, non -ché dei vincoli che presiedono alla correttagestione ed all'uso razionale degli stru-menti urbanistici .

Non vi è dubbio tuttavia che si debbaricercare con maggiore precisione e, sullabase di una migliore definizione legisla-tiva, una nuova determinazione del con-cetto di conferenza dei servizi . In questafase, mentre ci preoccupiamo di assicu-rare l'accelerazione delle procedure e l apossibilità di ricorrere ad altre che sosti-tuiscano quelle ordinarie, non possiam ofar saltare il concetto di ricorso comples-sivo alla conferenza dei servizi per il ri-spetto dei vincoli .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l 'emendamento Pro -

cacci 2 .12, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda-menti Ronchi 2.4 e Procacci 2.13, non ac-

cettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro-cacci 3.41, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Dobbiamo ora esaminare una serie d iemendamenti all 'articolo 3, dall 'emenda-mento Donati 3.2 all 'emendamento Scalia3 .40 . Poiché essi differiscono tra loroesclusivamente per variazioni a scalare d idate, ai sensi dell'ottavo comma dell'arti-colo 85 del regolamento porrò in votazionepreliminarmente gli emendamenti Donat i3 .2, Cecchetto Coco 3.24 e Scalia 3.40. Incaso di loro reiezione, i rimanenti emenda -menti della suddetta serie si intenderannoassorbiti . Si tratta dell 'emendamento chepiù si allontana dal testo della Commis-sione, di un emendamento intermedio e d iquello più vicino al testo della Commis-sione .

Pongo in votazione l 'emendamento Do-nati 3 .2, non accetatto dalla Commissionené dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Cec-chetto Coco 3.24, non accettato dalla Com -missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamentoScalia 3 .40, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oRonchi 3.1, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

I restanti emendamenti riferiti all'arti-colo 3 si intendono pertanto assorbiti .

Pongo in votazione gli identici emenda-menti Ronchi 4 .6 e Procacci 4.87, non ac-

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

cettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Dobbiamo ora passare all'emendament oSapio 4.3 . Onorevole Sapio, come lei sa, i lrelatore l'ha invitata a ritirare il suo emen -damento, presentando in sostituzionel 'emendamento 4 .90 della Commissione ,che ritiene rispondente anche all'esigenz ada lei evidenziata nel suo emendamento.Intende accogliere tale invito del rela-tore?

FRANCESCO SAPIO. Sì, signor Presidente ,perché l'emendamento 4.90 della Commis -sione recepisce sostanzialmente il conte-nuto del mio emendamento 4.3 .

In particolare, devo esprimere soddisfa -zione per il fatto che i colleghi della mag-gioranza abbiano riconosciuto la necessit àdi introdurre, proprio in questa fase d iprevedibile convulsione per l'esecuzionedelle opere nelle aree interessate dai cam -pionati mondiali di calcio del 1990, unadisciplina che regoli i sistemi di subap-palto, impedisca, di fatto, l'aggiramentodelle norme sull'antimafia e soprattutt oassicuri che la progettazione esecutiva (m aanche quella eventualmente già presen-tata ed approvata) predisponga anche de ipiani per la sicurezza fisica dei lavoratori .Tali piani devono essere realizzati diretta -mente dalle imprese aggiudicatarie, de-vono costituire — e questo è un aspettomolto importante — parte integrante delcapitolato di appalto e devono essere messia disposizione delle autorità competenti ,preposte alle verifiche ispettive e di con-trollo nei cantieri .

Per tali motivi accolgo l'invito del rela-tore e ritiro il mio emendamento Sapio4.3 .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Sa-pio. L'emendamento Sapio 4.3 s'intendepertanto ritirato .

Pongo in votazione l 'emendamento 4.90

della Commissione, accettato dal Go-verno.

(È approvato) .

Avverto che l'emendamento Sapio 4.4 èassorbito dall'emendamento 4.90 dellaCommissione.

FRANCESCO SAPIO. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCESCO SAPIO. Signor Presidente, le iha appena detto che il mio emendament o4 .4 si deve intendere assorbito dall 'emen-damento 4.90 della Commissione, ma nonè così . L'emendamento 4.90 della Commis -sione disciplina infatti i subappalti ,mentre il mio emendamento 4.4 si riferiscealla penale del 15 per cento .

PRESIDENTE. Onorevole Sapio, se h oben capito lei afferma di aver ritirato il su oemendamento 4.3 perché riteneva che essofosse stato recepito dall'emendamentodella Commissione, ma pensa, contraria -mente a quanto ha detto la Presidenza, cheil suo emendamento 4.4 non sia inveceassorbito dall'emendamento 4.90 dellaCommissione.

FRANCESCO SAPIO. Sì, signor Presi-dente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Sa -pio.

Pongo dunque in votazione l'emenda-mento Sapio 4.4, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Dobbiamo ora esaminare una serie diemendamenti, dall'emendamento Mattiol i4.9 all'emendamento Bassi Montanari4.48. Anche questi emendamenti differi-scono tra loro esclusivamente per varia-zioni a scalare di cifre . Ai sensi, quindi, delcomma 8 dell'articolo 85 del regolamento ,porrò in votazione in primo luogo gliemendamenti Mattioli 4.9, Scalia 4 .25 eBassi Montanari 4.48 . In caso di reiezion edei predetti emendamenti, i rimanent idella stessa serie si intenderanno assor-biti .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Pongo in votazione l 'emendamento Mat-tioli 4.9, non accettato dalla Commissionené dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oScalia 4 .25, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oBassi Montanari 4.48, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(È respinto) .

I rimanenti emendamenti del gruppoprecedentemente indicato si intendon oquindi assorbiti .

Dobbiamo ora esaminare una serie d iemendamenti, dall'emendamento Salvold i4.49 all 'emendamento Donati 4.86. Anchequesti emendamenti differiscono tra lor oesclusivamente per variazioni a scalare d icifre. Ai sensi quindi del comma 8 dell'ar-ticolo 85 del regolamento, porrò in vota-zione in primo luogo gli emendamenti Sal -voldi 4.49, Mattioli 4 .77 e Donati 4.86. Incaso di reiezione degli stessi, i rimanent iemendamenti di questa serie si intende -ranno assorbiti .

Pongo in votazione l 'emendamento Sal-voldi 4.49, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(Segue la votazione) .

Poiché i deputati segretari non sonod'accordo sull'esito della votazione e m ene hanno fatto richiesta, ai sensi del primocomma dell'articolo 53 del regolamento ,dispongo la controprova mediante proce-dimento elettronico, senza registrazion edei nomi (Commenti) . Sollecito i colleghi adimostrare chiaramente la loro volontà(Proteste del deputato Tassi) . Vede, onore -vole Tassi, non si tratta di avere gli occhi : isegretari dovrebbero avere anche un'intui -zione così grande da capire qual è il vot oche intendono esprimere i colleghi che nonprestano attenzione (Commenti) . Misembra che si pretenda un po' troppo dai

segretari, onorevole Tassi! Anche lei, ch edi solito è perspicace, credo si troverebb ein difficoltà .

(L'emendamento è respinto) .

CARLO TASSI. Date gli occhiali ai segre-tari !

PRESIDENTE. Pongo in votazionel 'emendamento Mattioli 4.77, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Do -nati 4.86, non accettato dalla Commissionené dal Governo .

(È respinto) .

I rimanenti emendamenti di questa seriesi intendono pertanto assorbiti .

Pongo in votazione l'emendament oRonchi 4.7, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamentoSapio 4.5, accettato dalla Commissione edal Governo .

(È approvato) .

Pongo in votazione gli identici emenda-menti Ronchi 4.8 e Procacci 4.88, non ac-cettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Passiamo all'emendamento Bonsignor e4.1 .

Ricordo che il relatore ha rivolto all'ono-revole Bonsignore l'invito ad accettare unamodifica proposta dalla Commissione ,della quale è stata data lettura .

Onorevole Bonsignore, accetta la modi -fica proposta dalla Commissione ?

VITO BONSIGNORE. Presidente, nonavendo compreso il suggerimento dellaCommissione, rimango dell 'idea che sidebba far riferimento ad un documento

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

programmatico qual è il piano decen-nale .

PRESIDENTE . Pongo in votazionel 'emendamento Bonsignore 4.1, non accet -tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Bon -signore 4.2, accettato dalla Commission ené dal Governo .

(È approvato) .

Pongo in votazione l'emendamento Pro -cacci 4.89, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Onorevoli colleghi, avverto che tutti gl iemendamenti presentati dal gruppo verdeall'articolo 5 sono stati ritirati (Applausi) .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Ronchi 5 .3 .

Onorevole Tamino, mantiene tale emen -damento, di cui è cofirmatario?

GIANNI TAMINO. Sì, signor Presidente,lo mantengo .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l ' emendament o

Ronchi 5.3, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento5.210 della Commissione, accettato dal Go -verno.

(È approvato) .

Pongo in votazione l'emendamento5.211 della Commissione, accettato dal Go -verno.

(È approvato) .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Lagorio 5 .4. Ricordo che la Com-missione ha invitato il presentatore a riti-rarlo.

Poiché l'onorevole Lagorio non è pre-sente, si intende che vi abbia rinunziato .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Bulleri 5 .1 .

LUIGI BULLERI . Lo ritiro, signor Presi -dente .

PRESIDENTE . Sta bene ,Passiamo alla votazione dell'emenda-

mento Sapio 5 .2 .Onorevole Sapio, mantiene il suo emen-

damento?

FRANCESCO SAPIO. Sì, signor Presi -dente .

PRESIDENTE. Sta bene .Pongo in votazione l'emendamento

Sapio 5.2, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Prima di porre in votazione l 'emenda-mento Sapio 5.5, ricordo che esso è iden-tico all 'emendamento Procacci 5 .208 .

Onorevole Procacci, tutti gli emenda -menti presentati all'articolo 5 sono stat iritirati, tuttavia, poiché il suo emenda -mento 5.208 è identico a quello Sapio 5 .5, esu quest'ultimo la Commissione e il Go-verno hanno espresso parere favorevole ,immagino che lei voglia mantenerlo .

ANNAMARIA PROCACCI. Sì, signor Presi-dente, lo mantengo .

PRESIDENTE. Sta bene .Pongo in votazione gli identici emenda-

menti Sapio 5 .5 e Procacci 5 .208, accettatidalla Commissione e dal Governo .

(Sono approvati) .

Pongo in votazione l'emendamentoRonchi 5 .6, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Ronchi 6 .1 .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l 'onorevole Procacci . Ne ha facol-tà .

ANNAMARIA PROCACCI. Onorevoli colle-ghi, il decreto in esame non è particolar-mente piacevole ; se ben ricordo, in Com-missione si era registrato qualche segnal edi interesse sull 'emendamento Ronchi 6.1 .Può darsi che la memoria in questo mo-mento non mi assista ed allora mi affider òal buon senso. A me sembrerebb esenz'altro rispondente alle finalità uffi-ciali di questo provvedimento, dopo averaccertato una qualche disponibilità finan -ziaria, destinare tale stanziamento al verdepubblico e ai parchi che troppo spess osono previsti soltanto sulla carta . Pochigiorni fa il collega Cederna ha detto : «Cipromettono verde ed intanto ci dann otanto cemento . Per il verde poi si ve-drà. . .» .

Colleghi, se vogliamo invertire la rott asbagliata che stiamo seguendo, questo po -trebbe già essere un piccolo passo avanti, ameno che non ci interessi far vedere a ifantomatici ospiti del 1990 la stazione d iSanta Maria Novella devastata, gli svincol iautostradali enormi, i cantieri nelle strade,altro cemento, alberghi dovunque. In so-stanza, se non vogliamo completare ilsacco d'Italia, cerchiamo allora di darespazio al verde: questo sarebbe già un belgesto nell'ambito di un provvedimento as -solutamente brutto, insensato e negativo .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Tamino .Ne ha facoltà .

GIANNI TAMINO. Credo che si debbadare atto al collega Ronchi e a me d iessere dotati di un certo ottimismo per i lfatto che abbiamo presentato un emen-damento che prevede la possibilità di uti-lizzare risorse finanziarie, eventual-mente ne residuassero, per realizzar espazi verdi nelle zone interessate all amanifestazione. Direi allora che siam odotati di duplice senso dell'ottimismo :perché ipotizziamo, per un verso, che

rimangano dei soldi e, per l'altro, ch erimanga qualche lembo di verde oltre l acementificazione che con il vostro de-creto intendete realizzare .

Voglio sommessamente aggiunger eun'altra considerazione: l'ambiente inItalia è stato salvato non tanto dalle buon eleggi quanto dall ' incapacità del Governo d irealizzare le cattive opere che per legg eaveva previsto. Mi auguro che anche per i lprovvedimento in discussione valga quest aregola, e cioè che le cattive opere trovin odifficoltà ad essere realizzate, che qualch espazio verde sia salvato, che qualche ri-sorsa finanziaria rimanga e, quindi, cheabbia senso l'emendamento da noi propo -sto. Per tale motivo vi invitiamo ad appro -varlo .

PRESIDENTE. Pongo in votazione gl iidentici emendamenti Ronchi 6.1 e Pro-cacci 6.41, non accettati dalla Commis-sione né dal Governo .

(Sono respinti) .

Onorevoli colleghi, avverto che vi è un aserie di emendamenti all 'articolo 6,

dall 'emendamento Cima 6.2 all'emenda-mento Lanzinger 6.40, che prevedono uni-camente variazioni a scalare. A normadell'articolo 85, ottavo comma, del regola-mento, porrò pertanto in votazione quelloche più si allontana dal testo della Com-missione, un emendamento intermedio equello più vicino al testo della Commis-sione, dichiarando assorbiti gli altri . Porròpertanto in votazione gli emendamentiCima 6.2, Bassi Montanari 6.22 e Lan-zinger 6.40 .

Pongo pertanto in votazione l'emenda -mento Cima 6.2, non accettato dalla Com -missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oBassi Montanari 6.22, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(È respinto) .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Pongo in votazione l 'emendamento Lan-zinger 6.40, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Si intendono pertanto assorbiti i restant iemendamenti di questa serie .

Pongo in votazione l 'emendamento Pro -cacci 6.42, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto)

Passiamo alla votazione dell'articolo ag -giuntivo 6.01 della Commissione. Hachiesto di parlare per dichiarazione di vot ol'onorevole Sapio. Ne ha facoltà .

FRANCESCO SAPIO. Signor Presidente,desidero esprimere la soddisfazione de lgruppo comunista per il fatto che sia stat aaccettata la nostra richiesta di introdurrenel testo del decreto l ' interpretazione au-tentica della lettera 1) di cui al gtiart ocomma dell'articolo 1 della legge n . 556 del12 dicembre 1988 .

Tale interpretazione autentica servirà acalmare molte apprensioni ed a chiariremolti equivoci derivanti da una malaugu-rata interpretazione della norma che h opoc'anzi citato, in base alla quale sono nat emolte speranze di riuscire, con improvvid iprogetti di espansione delle strutture turi -stico-alberghiere, a violare norme di salva-guardia ambientale e a derogare agli stru -menti urbanistico-territoriali comunali .

Con tale interpretazione autentica, inol -tre, si ricollocano nell'alveo ben delimitat oe ristretto del testo della legge n . 556 lepossibilità di accedere al finanziamentopredisposto dal Ministero del turismo edello spettacolo .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole D'An-gelo. Ne ha facoltà .

GUIDO D'ANGELO. Signor Presidente, ilgruppo della democrazia cristiana voteràa favore dell'articolo aggiuntivo presen-tato dalla Commissione . Devo dire però

che più che di un'interpretazione auten-tica si tratta di una modifica, certament eopportuna, mirante non soltanto ad unacorretta articolazione delle norme, m aanche e soprattutto alla limitazione dell aderoga agli strumenti urbanistici comu-nali.

Si tratta, quindi, di una modifica sostan -ziale alla legge attualmente in vigore ch eha consentito di derogare agli strument iurbanistici tout court . Ed io credo che inqualsiasi manuale di legislazione urbani-stica sia specificato che nel concetto d i«strumenti urbanistici» sono compresi in-nanzitutto i piani urbanistici territoriali ,cioè i piani sovracomunali .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'ar-ticolo aggiuntivo 6.01 della Commissione ,accettato dal Governo .

(É approvato) .

MANFREDO MANFREDI, Relatore .Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MANFREDO MANFREDI, Relatore. Desi-dero far notare che, in sede di coordina-mento formale del testo, alla sesta rigadell'articolo aggiuntivo 6.01 della Commis -sione, il verbo «possono» deve essere modi-ficato in «può».

PRESIDENTE. Ne prendo atto, onore-vole Manfredi .

Poiché il disegno di legge consta di unarticolo unico, si procederà direttamentealla votazione finale .

Passiamo all'unico ordine del giornopresentato :

La Camera

premesso che:

le opere infrastrutturali proposte dalComune di Udine non sono in stretta con -nessione con la manifestazione dei Mon-diali; non rispondono quindi ai requisiti d inecessità e di urgenza previsti dal decreto ;non sono rispettose dei vincoli ambiental inonché di quelli storico-artistici

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invita il Governo

a vigilare affinché tali opere siano sotto-poste all 'attento vaglio della Conferenz adei servizi e ad operare affinché, in attes adel definitivo giudizio, l'Amministrazion eComunale di Udine non dia inizio all'ese-cuzione dei lavori .

9/3782/1

Fachin Schiavi, Pascolat .

PRESIDENTE. Avverto che i presenta -tori dell'ordine del giorno hanno fatto sa-pere che rinunciano a svolgerlo.

Qual è il parere del Governo su quest oordine del giorno?

FRANCO CARRARO, Ministro del turismoe dello spettacolo . Il Governo lo accett acome raccomandazione.

PRESIDENTE . Dopo le dichiarazion idel Governo, i presentatori insistono per l avotazione dell'ordine del giorno?

SILVANA FACHIN SCHIAVI . Signor Pre-sidente, prendo atto che il Governo h aaccettato, anche se solo come raccoman-dazione, il nostro ordine del giorno, erinuncio a che venga posto in votazione ,purché ci sia un effettivo impegno a vigi-lare sull 'effettiva ed attenta valutazion edelle opere inserite nell'elenco dall 'ammi-nistrazione comunale di Udíne. Esse do-vranno cioè entrare in quella stretta esevera maglia alla quale ieri si richiamavail ministro Tognoli, nella speranza che, i nattesa del giudizio finale (che spero nega-tivo per la realizzazione di queste opere), i lGoverno operi affinché l'inizio dei lavor isia sospeso. Non insisto pertanto per lavotazione .

PRESIDENTE . È così esaurita la tratta-zione dell'unico ordine del giorno presen-tato .

Passiamo alle dichiarazioni di voto su ldisegno di legge nel suo complesso .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Bulleri. Ne ha facol-tà .

LUIGI BULLERI . Signor Presidente, anome del gruppo comunista chiedo che lamia dichiarazione di voto venga pubbli-cata in allegato al Resoconto stenograficodella seduta odierna (Applausi) .

PRESIDENTE. Vede con quale successoè stata accolta la sua richiesta, onorevol eBulleri !

La Presidenza autorizza la pubblica-zione del testo della sua dichiarazione d ivoto in allegato al Resoconto stenografic odella seduta odierna .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Martuscelli . Ne ha fa-coltà .

PAOLO MARTUSCELLI. Signor Presi -dente, a nome del gruppo della demo-crazia cristiana chiedo che la mia dichia-razione di voto venga pubblicata in alle-gato al Resoconto stenografico della sedutaodierna .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevoleMartuscelli . La Presidenza autorizza l apubblicazione del testo della sua dichiara-zione di voto in allegato al Resoconto ste-nografico della seduta odierna .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Cederna. Ne ha facol-tà .

ANTONIO CEDERNA. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, a differenza di altrideputati che hanno parlato tanto bene inquesta Assemblea, essendo un appassio-nato di calcio ho un problema (non dirò d icoscienza) di coerenza personale, dovendoparlare contro il provvedimento .

Il disegno di conversione del decreto -legge di cui ci stiamo occupando è inaccet-tabile, a parte le procedure denunciate,per l'elenco allegato delle opere da realiz-zare che, come è stato sottolineato detta-gliatamente dai colleghi che hanno parlat oprima di me, sono in gran parte rovinoseed inutili (molte non saranno realizzateper la data d'inizio dei mondiali di calcio) .È incomprensibile il motivo per cui la mag -gioranza non ha accettato alcuni emenda -menti ragionevoli, come ad esempio quelli

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tendenti ad evitare la costruzione dell asuperstrada nella città di Verona (ch ecomporta la distruzione di territorio agri -colo e costituisce la premessa per futurespeculazioni), dei parcheggi nel centro diUdine e della copertura del Bisagno a Ge -nova (che rappresenta un delitto controelementari norme di sicurezza idrogeolo-gica). Mi riferisco, inoltre, all 'appronta-mento di opere stradali superflue e dan-nose per la città di Roma (su quarantaopere circa, i due terzi si riferiscono all acostruzione di strade che comporterann oil conseguente incremento del traffico pri -vato ed il consumo di territori), alla realiz -zazione nella città di Palermo di uno stadi odi dodicimila posti accanto al più dispe-rato quartiere di edilizia pubblica, privo diservizi elementari .

Siamo di fronte, come è stato dett o(anche se è bene ripeterlo), ad un'emer-genza creata artificiosamente al fine d irealizzare opere che non faranno altro chedevastare ulteriormente il territorio . Alpari di un sisma, il terremoto provocat odai campionati mondiali di calcio è statousato per fini inaccettabili . Abbiamo vistoquale «colpo di sole» abbia ultimament ecolpito Capri, Ischia e Campi Flegrei ,nell'intento di sfruttare la legge n. 556 perla costruzione di centinaia di metri cubi .

Purtroppo i problemi collegati allo svol-gimento dei mondiali non sono casuali, marientrano in quel clima di deregulation ur-banistica che caratterizza gli anni ottanta .E un clima che ha tollerato il dilagaredell'abusivismo, che ha consentito di met -tere da parte la pianificazione pubblica incambio di quella che viene chiamata «ur-banistica contrattata», a favore dei grand iimprenditori . Il caso più eclatante è quellodi Firenze, dove, per favorire la FIAT e l asocietà Fondiaria, si prevede la costru-zione di 5 milioni di metri cubi nella peri -feria occidentale (ipotesi contro la quale s ibattono le forze ambientaliste) .

Altro esempio di deregulation e di rifiutodella pianificazione è rappresentato dai 6mila miliardi che la regione Campani aspende per la realizzazione di opere (su-perstrade, svincoli, viadotti) che null ahanno a che fare con la ricostruzione suc -

cessiva al terremoto e che trasformerannol'area metropolitana della città in una con -gestionata, inabitabile e soffocante conur -bazione. Il progetto presentato dai costrut-tori napoletani prevede la distruzione d iun terzo del centro storico della città .

A Roma, mentre ci si avvia faticosa-mente a discutere il decreto su «Romacapitale», si anticipano le scelte da com-piere con i progetti concernenti i mondiali,che comportano una sempre più accen-tuata asfaltazione e consumazione del ter -ritorio.

Il ministro Carraro ha cercato di tran-quillizzarci un p o ' affermando in Commis -sione ambiente che l 'elenco allegato al de -creto indica in realtà le opere richieste eche non tutte saranno realizzate ; ma dob-biamo convincerci che il fatto grave è chequeste opere siano state progettate . In ur -banistica ed in materia di difesa dell'am-biente e del territorio vanno valutate l eintenzioni: un progetto può rappresentaredi per sé un fatto gravissimo perché, s enon viene attuato oggi, potrebbe tuttavi aessere realizzato in un'altra circostanza, inoccasione della prossima emergenza .

Le prospettive derivanti dai progetti peri mondiali e che si allargano a tutta l 'urba-nistica italiana, che ha rinunciato a piani-ficare nell 'interesse pubblico, disegnanoun avvenire in cui iI nostro territorio (am -bientale, paesistico, agricolo e verde) saràcontinuamente ridotto e sommerso . Ebene ricordare che negli ultimi 25 anni tremilioni di ettari di terreno agricolo e po-tenzialmente agricolo, verde e paesistic osono stati distrutti dal cemento edall 'asfalto: tre milioni di ettari rappresen -tano un decimo dell'Italia e non è difficileprevedere, se le cose andranno avanti d iquesto passo — e il decreto sui mondialipurtroppo rappresenta un segnale in ta lsenso —, che un ristretto numero di gene -razioni si avvicenderà prima che l'inter oterritorio nazionale sia consumato e di-strutto. Tanto più che l'Italia è l 'unicopaese in Europa che non dispone di un alegge sul regime dei suoli, che è fondamen -tale e per la quale il Parlamento dovrebb ebattersi dalla mattina alla sera (Applausidei deputati dei gruppi della sinistra indi-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

pendente, verde, federalista europeo e d idemocrazia proletaria) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l 'onorevole Ferra-rini. Ne ha facoltà .

GIULIO FERRARINI. Signor Presidente ,anch'io chiedo che la mia dichiarazione d ivoto favorevole sia pubblicata in allegat oal Resoconto stenografico della sedutaodierna .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Fer -rarini. La Presidenza autorizza la pubbli-cazione del testo della sua dichiarazione d ivoto in allegato al Resoconto stenograficodella seduta odierna .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l 'onorevole Tamino. Ne ha facol-tà .

GIANNI TAMINO. Signor Presidente, l 'as -surdità di questo provvedimento non me-rita molte parole . In effetti si tratta di ren -dere esecutive (anche se non è certo cheverranno realizzate) opere progettate d atempo, inutili in generale, distruttive deltessuto urbano e che nulla hanno a chevedere con i mondiali .

La logica che viene seguita è ancora un avolta quella della cementificazione del ter-ritorio, della speculazione su appalti e con-cessioni. Vi è l'assoluta incapacità di af-frontare i problemi delle città per renderela realtà urbana vivibile, nella dimension eche ci è stata trasmessa in modo ancoravalido dalle generazioni precedenti e ch enoi rischiamo di compromettere .

Mi auguro soltanto che l'incapacità digovernare che state dimostrando impe-disca di realizzare delle opere assoluta-mente inutili .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l 'onorevole Procacci .Ne ha facoltà .

ANNAMARIA PROCACCI. Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, giorni fa ho pro -posto in modo provocatorio che alla ma-scotte dei mondiali venisse dato il nome di

Attila. Può sembrare una battuta, un mottodi spirito molto amaro, ma risponde a lcontenuto di questo provvedimento cheabbiamo cercato di definire ricorrendo asvariate metafore (abbiamo parlato, adesempio, di «provvedimento-grimal-dello») .

Sono afflitta dalla assoluta indifferenz ao forse dalla ignavia, dalla passività concui viene approvato questo provvediment oda parte della Camera. Sono molto delusaanche per l 'atteggiamento del gruppo co-munista, da parte del quale mi sarei aspet -tata non un'astensione ma un rifiuto duroe deciso se è vero che l 'ambiente è unvalore prioritario .

Chiamiamolo allora Attila questo poveropupazzetto che la gente (che ignora —beata lei! — come nascano, come venganoportati avanti e quale sia la sorte di deter -minati provvedimenti) vorrebbe chia-mare, in modo più dolce e sereno, Arlec-chino o «ciao»!

Più del superamento della normativaCEE sugli appalti, più dei trucchi diretti adallargare i margini di applicabilità delleprocedure straordinarie, più di questoclima di falsa emergenza, più della specu-lazione affaristica che investe questo prov-vedimento, più di ogni altra cosa respingol'attentato che voi perpetrate nei confront idi un diritto della gente: il diritto di goderedello sport senza truffe, senza trucchi e i nmodo pulito.

È questa l'ultima motivazione che adducoal rifiuto che noi abbiamo opposto, che io hoopposto, a questo provvedimento da unanno e mezzo a questa parte senza cercare diimpostare una trattativa, cari colleghi, macercando di far capire (almeno a quelli travoi che speravo fossero in grado di com-prenderlo in nome di un preteso impegnoambientalista) quali fossero i termini dellaquestione. Esprimeremo, quindi, ancorauna volta un voto contrario .

Stamattina vi ho dato un esempio d iqualcosa di molto simile all 'ostruzioni-smo, però ho anche cercato di trasmettervidei messaggi molto chiari circa la tuteladelle nostre città. Non riesco ancora acapire come possiate conciliare lo scempi odelle aree urbane con la bella facciata che

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

volete mostrare, in nome di un maquillageopportunista dell'ultimo minuto, a tutt icoloro che verranno in Italia in occasion edei mondiali .

Non ho altro da dire, Presidente . Vote-remo contro la conversione in legge d iquesto decreto, nella speranza che i citta-dini (sarà premura nostra e del front eambientalista consentirlo) vengan oquanto meno a conoscenza di come granparte delle forze politiche vive l 'attesa deicampionati del mondo del giugno del 1990

(Applausi dei deputati del gruppo verde) .

PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Martinat.Ne ha facoltà .

UGO MARTINAT. Signor Presidente ,credo che a questo punto sul decreto-ter v isiano solo poche cose da dire . In realtà sene potrebbe parlare a lungo ma — pe rrispetto non tanto verso il Governo (i lquale ha in parte riconosciuto la validit àdelle osservazioni del gruppo del Movi-mento sociale italiano sui due decreti pre-cedenti), quanto soprattutto verso i col -leghi — mi limiterò a dichiarare quale saràil nostro voto finale .

Non consegnerò il testo del mio inter -vento agli stenografi, ma inviterò tutti icolleghi a leggere le dichiarazioni da merese in occasione dell'esame del primo edel secondo decreto presentati in materi ada De Mita e da Carraro. La nostra saràuna posizione di astensione, dal moment oche il Governo ha recepito, oltre alla nostr arichiesta di apportare tagli doverosi ri-spetto ai decreti precedenti, l'esigenza diprevedere serie e pesanti penalità nei con -fronti di quegli imprenditori o di quegl ienti che non termineranno le opere intempo utile.

La nostra sarà quindi una posizione d iastensione critica, che si riallaccia pe raltro a tutte le osservazioni già svolte i noccasione della discussione dei precen-denti decreti (Applausi dei deputati delgruppo del MSI-destra nazionale) .

PRESIDENTE. Sono così esaurite le di-chiarazioni di voto .

Prima di procedere alla votazione finaledel disegno di legge, chiedo che la Presi-denza sia autorizzata a procedere al coor -dinamento formale del testo approvato .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

Procediamo ora alla votazione finale.

Votazione finaledi un disegno di legge .

PRESIDENTE . Indico la votazione no -minale finale, mediante procediment oelettronico, sul disegno di legge n . 3782, dicui si è testé concluso l'esame .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione :

«Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 1 0 aprile 1989,

n. 121, recante interventi infrastruttural inelle aree interessate dai campionati mon -diali di calcio del 1990» (3782) .

Presenti 346

Votanti 330

Astenuti 16

Maggioranza 166

Hanno votato sì 203

Hanno votato no 127

(La Camera approva) .

(Presiedeva il Vicepresidente MicheleZolla) .

Hanno votato sì :

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAndreoli GiuseppeAndreoni GiovanniAngelini PieroAnselmi Tina

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Antonucci BrunoArmellin LinoArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo SebastianoAzzolini Luciano

Balestracci NelloBarbalace Francesc oBaruffi LuigiBattaglia PietroBattistuzzi Paol oBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchini GiovanniBiasci MarioBinetti Vincenz oBisagno TommasoBonferroni FrancoBonsignore VitoBorruso AndreaBortolami Benito MarioBortolani FrancoBotta Giusepp eBreda RobertaBrocca BeniaminoBrunetto Arnald oBruni FrancescoBruno PaoloBubbico MauroBuffoni AndreaBuonocore Vincenzo

Caccia Paolo PietroCampagnoli MarioCapacci RenatoCapria NicolaCardetti Giorgi oCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus NinoCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Pierluig iCaveri Lucian oCavicchioli AndreaCellini GiulianoCerofolini FulvioChiriano Rosario

Ciaffi AdrianoCiliberti FrancoCiocci Carlo Albert oColucci FrancescoContu FeliceCorsi Umbert oCrescenzi UgoCursi Cesare

D'Addario Amede oD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioD'Alia SalvatoreD'Angelo GuidoDe Carolis StelioDel Bue MauroDel Mese PaoloDiglio PasqualeDuce Alessandro

Ebner Michl

Facchiano FerdinandoFarace LuigiFaraguti Lucian oFausti FrancoFerrari BrunoFerrari WilmoFerrarini GiulioFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistina

Gei GiovanniGelpi Lucian oGhinami AlessandroGitti TarcisioGottardo SettimoGregorelli AldoGrillo Luig iGunnella Aristide

Lagorio LelioLamorte PasqualeLatteri FerdinandoLodigiani OresteLoiero Agazi oLucchesi GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMalvestio Piergiovanni

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Mancini VincenzoManfredi ManfredoMartinazzolì Fermo MinoMartuscelli Paol oMastella Mario ClementeMastrogiacomo AntonioMatulli GiuseppeMazza DinoMazzuconi Daniel aMeleleo SalvatoreMensorio CarmineMensurati ElioMerloni FrancescoMerolli CarloMicheli FilippoMongiello Giovann iMontali Sebastiano

Napoli VitoNenna D'Antonio Ann aNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNonne Giovann iNucci Mauro Anna Maria

Orciari GiuseppeOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePavoni BenitoPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPiccirillo Giovann iPiccoli Flamini oPietrini VincenzoPiredda MatteoPiro FrancoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini DaniloPortatadino Costant ePrincipe Sandr oPujia Carmelo

Quarta Nicol a

Rabino Giovanni Battist aRadi Luciano

Rais FrancescoRavasio Renat oRebulla LucianoRicci FrancoRicciuti RomeoRiggio VitoRighi LucianoRinaldi LuigiRivera GiovanniRizzo AldoRocelli Gian FrancoRognoni VirginioRojch AngelinoRosini Giacom oRusso FerdinandoRusso Raffaele

Sacconi MaurizioSanese NicolamariaSangalli CarloSanguineti MauroSantonastaso GiuseppeSapienza OrazioSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScarlato GuglielmoSegni MariottoSerrentino PietroSinesio GiuseppeSoddu PietroSpini Valdo

Tarabini EugenioTassone MarioTealdi Giovanna MariaTesini GiancarloTognoli Carl oTorchio Giuseppe

Usellini Mario

Vecchiarelli Brun oViscardi MicheleViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZaniboni Antonin oZoso GiulianoZuech Giuseppe

Hanno votato no:

Alborghetti GuidoAngelini GiordanoAngeloni LuanaAuleta Francesc o

Balbo LauraBarbera Augusto Antoni oBarbieri SilviaBarzanti NedoBassanini Franc oBassi Montanari FrancaBecchi AdaBeebe Tarantelli Carole Jan eBellocchio AntonioBenedikter JohannBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBertone GiuseppinaBevilacqua CristinaBianchi Beretta RomanaBinelli Gian CarloBonfatti Paini MarisaBordon WillerBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBruzzani Riccard oBulleri Luig i

Calderisi GiuseppeCalvanese FloraCannelonga Severino Lucan oCapecchi Maria Teres aCavagna MarioCecchetto Coco AlessandraCeci Bonifazi AdrianaCederna AntonioCeruti GianluigiCherchi SalvatoreCiabarri VincenzoCicerone FrancescoCiconte Vincenz oCiocci Lorenzo

Civita SalvatoreColombini LedaConti LauraCordati Rosaia Luigi aCosta Alessandro

D'Ambrosio MicheleDe Julio SergioDiaz AnnalisaDignani Grimaldi Vand aDi Pietro GiovanniDi Prisco ElisabettaDonati Anna

Fachin Schiavi SilvanaFagni EddaFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFilippini GiovannaForleo Francesco

Gabbuggiani ElioGalante MicheleGaravaglia MariapiaGaravini Andrea SergioGargani GiuseppeGasparotto IsaiaGeremicca AndreaGhezzi GiorgioGramaglia MariellaGrilli RenatoGuerzoni Lucian o

Lauricella AngeloLavorato GiuseppeLo Cascio Galante Gigliol aLucenti Giuseppe

Macciotta Giorgi oMammone NatiaMangiapane GiuseppeMasina EttoreMasini NadiaMenzietti Pietro PaoloMinozzi RosannaMombelli LuigiMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi ElenaMontessoro AntonioMotetta Giovanni

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Nappi GianfrancoNardone CarmineNerli Francesc o

Orlandi Nicolett a

Pacetti MassimoPalmieri ErmenegildoPascolat RenzoPellegatti IvanaPetrocelli EdilioPicchetti Santin oPinto RobertaPoli Gian Gaetan oPrandini OnelioProcacci Annamari aProvantini Alberto

Recchia VincenzoRidi SilvanoRomani DanielaRonzani Gianni Wilme r

Samà Francesc oSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSapio Francesc oSchettini Giacomo Antoni oSerafini Anna Mari aSerafini MassimoSerra GiannaSoave Sergi oSolaroli BrunoStrada RenatoStrumendo Lucio

Taddei MariaTagliabue Gianfranc oTamino GianniTesta EnricoTrabacchini Quarto

Umidi Sala Neide Mari a

Violante Lucian oVisco Vincenzo

Si sono astenuti :

Baghino Francesco Giuli oBerselli Filippo

Caradonna GiulioLia AntonioMaceratini GiulioMartinat UgoMatteoli AlteroNania DomenicoParigi Gaston ePazzaglia Alfred oPellegatta GiovanniPoli Bortone AdrianaRallo Girolam oRubinacci Giusepp eTassi CarloTrantino Vincenz o

Sono in missione :

Bianco GerardoBorri Andread'Aquino SaverioFoschi FrancoGorgoni GaetanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiScovacricchi Martin oSilvestri Giuliano

PRESIDENTE. Sospendo la seduta fin oalle 15,30 .

La seduta, sospesa alle 13,45 ,è ripresa alle 15,30 .

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell'articolo 46, secondo comma del rego-lamento, i deputati Alessi, Astori, Fracan-zani, Gunnella, Pajetta, Pannella e Piccol isono in missione per incarico del loro uffi-cio.

Seguito della discussione delle propost edi legge: Fiandrotti ed altri: Istituzionedella scuola di base (53); Bianchi Be-retta ed altri: Riforma delle strutture e

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

degli ordinamenti del sistema forma-tivo di base (1295); Casati ed altri :Norme sull'ordinamento della scuolaelementare statale (2011) .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno recail seguito della discussione delle propostedi legge di iniziativa dei deputati Fian-drotti ed altri : Istituzione della scuola d ibase; Bianchi Beretta ed altri : Riformadelle strutture e degli ordinamenti del si-stema formativo di base ; Casati ed altri :Norme sull'ordinamento della scuola ele-mentare statale.

Ricordo che nella seduta del 28 aprilescorso sono stati esauriti gli intervent isull 'articolo i del testo unificato dell aCommissione e sul complesso degli emen -damenti ad esso presentati .

Avverto che il Governo ha presentato i lseguente emendamento :

Al comma 1 dopo le parole «dalla Costi-tuzione» aggiungere:

«e nel rispetto e nella valorizzazionedella diversità, individuali, sociali e cultu -rali» .

1 .6

Il Governo .

Chiedo al relatore di esprimere il pareredella Commissione sugli emendament ipresentati all'articolo 1 .

FRANCESCO CASATI, Relatore . Esprimoparere contrario sugli emendamenti Arna-boldi 1 .3 e Sangiorgio 1 .1 . Invito i presen -tatori dell'emendamento Soave 1 .2 a riti-rarlo, poiché quanto in esso proposto èstato recepito dall 'emendamento 1 .6 delGoverno, sul quale il parere della Commis -sione è favorevole. Esprimo, infine, parerecontrario sugli emendamenti Guerzoni 1 . 4e Del Donno 1 .5 .

PRESIDENTE. Il Governo?

GIOVANNI GALLONI, Ministro della pub-blica istruzione. Signor Presidente, racco-mando alla Camera l'approvazione del -l 'emendamento 1 .6 del Governo. In ordine

a tutti gli altri emendamenti presentati, m iassocio al parere formulato dal relatore .

PRESIDENTE. Poiché è stata richia-mata la mia attenzione sulla possibilità chealcune Commissioni siano attualmenteconvocate, preciso che è stata disposta pertempo la sconvocazione delle Commis-sioni .

Passiamo ai voti .

Pongo in votazione l 'emendamento Arna-boldi 1 .3, non accettato dalla Commissionené dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in, votazione l'emendamentoSangiorgio 1 .1, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento 1 .6del Governo, accettato dalla Commis-sione .

(È approvato) .

L'emendamento Soave 1 .2 è così pre-cluso .

Pongo in votazione l'emendamentoGuerzoni 1 .4, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento DelDonno 1 .5, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'articolo 1 nel testomodificato dall'emendamento testé ap-provato .

(È approvato) .

Passiamo all 'articolo 2, nel testo unifi-cato della Commissione :

(Continuità educativa) .

«1 . Il Ministro della pubblica istruzione ,con proprio decreto, sentito il Consiglio

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

nazionale della pubblica istruzione defini-sce, nel rispetto delle competenze degliorgani collegiali della scuola, le forme e l emodalità del raccordo di cui al comma 2dell'articolo 1, in particolare in ordine a :

a) la comunicazione di dati e di infor-mazioni sull'alunno;

b) il coordinamento dei curricoli deglianni iniziali e terminali ;

c) le indicazioni per la formazion edelle classi iniziali ;

d) il sistema di valutazione degl ialunni ;

e) l'utilizzo dei servizi di competenzadegli enti territoriali .

2 . Le condizioni della continuità educa -tiva, anche al fine di favorire opportun earmonizzazioni della programmazione di-dattica, sono garantite da incontri perio-dici tra direttori didattici e presidi nonchétra docenti delle classi iniziali e terminal idei gradi di scuola interessati».

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sostituirlo con il seguente:

ART . 2 .

1 . La continuità pedagogica, currico-lare e organizzativa tra le scuole facent iparte del sistema formativo di base si attuacon:

a) la coincidenza di tutti gli ordini d iscuola facenti parte del sistema formativodi base in un unico bacino di utenza ;

b) incontri periodici tra gli organi col-legiali della scuola materna, della scuol aelementare e della scuola media infe-riore;

c) l'istituzione di un Comitato per l acontinuità educativa (CCE) ;

2 . Ogni anno, entro il mese di aprile, icollegi dei docenti della scuola materna ,della scuola elementare, della scuola

media inferiore comprese nello stesso ba-cino di utenza, approvano un programmadi lavoro ed eleggono i propri rappresen-tanti nel comitato per la continuità educa -tiva.

3 . Membri del comitato per la conti-nuità educativa sono:

a) i capi dei rispettivi istituti ;

b) i psicopedagogisti e le equipes peda-gogiche ;

c) gli insegnanti delle future classi ter-minali per la scuola materna ;

d) gli insegnanti delle future classi ini-ziali e terminali per la scuola elemen-tare;

e) gli insegnanti delle future classi ini-ziali per la scuola media .

4 . Il personale insegnante impegnat onel comitato per la continuità educativa h adiritto ad una indennità di funzione .

5 . Il Comitato è presieduto dal direttoredidattico e si articola in gruppi di lavoro.

6. Compito del Comitato per la conti-nuità didattica è di promuovere e coordi-nare :

a) la comunicazione di dati e di infor-mazione sull'alunno ;

b) le indicazioni per la formazion edelle classi iniziali;

c) il sistema di valutazione degl ialunni ;

d) la sperimentazione di moduli didat-tici unitari ;

e) la realizzazione di progetti di forma-zione comuni fra i vari ordini di scuola;

D i criteri generali comuni della pro-grammazione educativa e didattica ;

g) l 'utilizzazione delle risorse forma-tive presenti nel territorio;

h) la continuità degli interventi versogli alunni in condizione di svantaggio so-cio-culturale, di difficoltà di comporta-mento e di apprendimento, o portatori di

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Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

handicap, in collegamento con le strutturesocio-sanitarie ;

i) la realizzazione di attività e struttur ecomuni: laboratori, biblioteche, ludote-che, medioteche ;

1) i curricoli delle annualità-ponte .

2. 3 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 1, all'alinea, sostituire le pa-role : del raccordo con le seguenti: per ilraggiungimento dell 'obiettivo .

2. 4 .Guerzoni.

Al comma 1, sostituire la lettera a) con laseguente:

a) la comunicazione di dati sul -l'alunno, con il divieto di richiedere, ne lpassaggio dall'uno all'altro grado scola-stico, la produzione di documenti e infor-mazioni di cui l 'amministrazione scola-stica sia già comunque in possesso;

2 . 5 .Guerzoni .

Al comma 1, dopo la lettera a), aggiungerela seguente:

a-bis) la comunicazione di informa-zione sull'alunno d'intesa con la famiglia ocon chi comunque esercita sull'alunno ,anche temporaneamente, la potestà pa-rentale;

2 . 6 .Guerzoni .

A questo emendamento è stato presen-tato il seguente subemendamento:

Sostituire le parole : d'intesa con le se-guenti : in collaborazione .

0. 2. 6 . 1 .

La Commissione .

Avverto che sono stati altresì presentati iseguenti emendamenti :

Al comma 1, lettera b), aggiungere, infine, le parole: anche attraverso attivit àdidattiche svolte congiuntamente tra do-centi e alunni dei vari ordini di scuola .

2 . 1 .

Masini, Sangiorgio .

Al comma 1, lettera c), sopprimere leparole: le indicazioni per .

2. 7 .Guerzoni .

Al comma 1, dopo la lettera e), aggiungerele seguenti:

f) il coordinamento dei programmi edelle metodologie didattiche .

2 . 8.Guerzoni .

Sopprimere il comma 2 .

2 . 9 .

Del Donno .

Al comma 2, sostituire la parola : nonchécon la seguente: e .

2. 2 .Sangiorgio, Masini .

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 2, sugli emendamenti e sul subemen-damento ad esso presentati, chiedo al rela -tore di esprimere su questi ultimi il pareredella Commissione .

FRANCESCO CASATI, Relatore . SignorPresidente, la Commissione esprime pa-rere contrario sugli emendamenti Arna-boldi 2.3 e Guerzoni 2.4 e 2.5 ; raccomandal'approvazione del suo subemendamento0.2.6.1 e si dichiara favorevole all 'emenda-mento Guerzoni 2.6 . Esprime parere con-trario sull'emendamento Masini 2.1 e favo-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

revole sull'emendamento Guerzoni 2.7. LaCommissione è, infine, contraria agl iemendamenti Guerzoni 2 .8 e Del Donno 2 .9ed accetta l'emendamento Sangiorgi o2.2 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione . Signor Presi -dente, il Governo accetta il subemenda-mento 0.2.6.1 della Commissione e con -corda, per il resto, con il parere espress odal relatore .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l'emendamento Ar-

naboldi 2 .3, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamentoGuerzoni 2 .4, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Guerzoni 2 .5. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Guer -zoni. Ne ha facoltà .

LUCIANO GUERZONI . Signor Presidente ,vorrei richiamare l 'attenzione dei collegh ie del Governo sul mio emendamento 2 .5perché mi sono francamente oscuri i mo-tivi che hanno indotto la Commissione ed ilGoverno ad esprimere su di esso parerecontrario .

L'articolo 2 del provvedimento in esam eprevede una comunicazione di dat isull'alunno nel passaggio da un grado sco-lastico all'altro (dalla scuola materna aquella elementare, da questa alle scuol emedie); l'emendamento 2.5, a sua volta ,propone di introdurre «il divieto di richie-dere, nel passaggio dall'uno all'altro gradoscolastico, la produzione di documenti einformazioni di cui l'amministrazione sco -lastica sia comunque già in possesso» .

Parliamo tanto di diritto di cittadinanzae comunque dei diritti che il cittadino eser-

cita quotidianamente, richiamando spess ol 'esigenza che essi siano tutelati . Non com -prendo, quindi, il motivo per il quale l'am -ministrazione scolastica, nel passaggio d iun alunno da un grado all'altro, debba pre -tendere che siano ripresentati il certificat odi nascita e gli altri mille documenti gi àrichiesti .

Ritengo che, nell'emanare il provvedi -menti che stiamo approvando, si debb aesplicitare il divieto di chiedere ai cittadin idi produrre documentazioni di cui l'ammi -nistrazione già dispone . Tale richiesta m isembra ragionevole; è, in ogni caso, con -forme a quanto sta facendo in questi giorn iil Ministero della funzione pubblica, cheha ricordato una legge del 1968 completa -mente disattesa.

Non è pleonastico, credo — trattandos iin modo specifico dell'amministrazionescolastica — richiamare questo divieto,almeno in riferimento alla scuola dell'ob-bligo, in modo da evitare che si debbanopresentare per tre volte gli stessi docu-menti .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Tassi . Neha facoltà .

CARLO TASSI . Signor Presidente, ilgruppo del Movimento sociale italiano -destra nazionale voterà a favore del -l'emendamento Guerzoni 2 .5 .

Ha ragione il collega quando richiama lalegge del 1968 (la vecchia legge Fanfanidell'8 febbraio 1968, se la memoria non m itradisce) che consente al cittadino l'auto-certificazione e consente altresì, pressodiverse amministrazioni dello Stato (il Mi-nistero della pubblica istruzione ed i prov-veditorati per quanto riguarda l 'attività ela carriera degli insegnanti) di far riferi-mento specifico, con la domanda del ser-vizio o dell'attestato che si va a richiedere ,a documenti depositati presso una deter-minata amministrazione dello Stato e iv icustoditi .

Pertanto, la norma che si propone diintrodurre con questo emendamentoavrebbe carattere interpretativo, perché d iper sé la norma generale già esiste . Poiché,

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

per altro, la gran parte delle nostre ammi-nistrazioni non applica tale norma, sa-rebbe un fatto positivo approvare l ' emen-damento Guerzoni 2.5 . Anzi, credo che ilrelatore ed il rappresentante del Governodovrebbero mutare, sull'emendamento inquestione, il parere espresso, per la giu-stezza, la fondatezza, l 'ammissibilità el'utilità dello stesso.

PRESIDENTE . Pongo in votazionel 'emendamento Guerzoni 2.5, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione il subemendament o0.2 .6 .1 della Commissione, accettato dalGoverno .

(È approvato) .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Guerzoni 2.6. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l 'onorevole Guer -zoni. Ne ha facoltà .

LUCIANO GUERZONI . Signor Presidente ,più che fare una dichiarazione di voto desi -dero segnalare un problema che forse po-trà essere risolto in sede di coordinamento :i miei emendamenti 2 .5 e 2.6 erano stretta -mente collegati e tendevano a suddividerein due parti la lettera a) dell 'articolo 2. Aquesto punto, essendo stato respintol 'emendamento 2.5 ed avendo il relatore e dil Governo espresso parere favorevol esull 'emendamento 2 .6, riguardante la co-municazione di informazioni, si verrebbe adeterminare una situazione singolare .Nell'articolo 2 si avrebbe infatti una letteraa) che prevede la «comunicazione di dati edi informazioni sull'alunno», e una letter aa-bis) che prevede «la comunicazione d iinformazione sull'alunno d 'intesa con lafamiglia». Il problema dell'intesa con lafamiglia riguardava appunto la comunica -zione di informazioni .

Desidero quindi segnalare la necessità d ieliminare nella lettera a) la dizione «d iinformazioni», perché non venga vanifi-cato il senso dell'emendamento 2.6 .

PRESIDENTE. Onorevole Guerzoni, sela Camera approverà l'emendament oGuerzoni 2.6, la Presidenza terrà eventual-mente conto della sua segnalazione in sed edi coordinamento formale del testo .

Pongo in votazione l'emendament oGuerzoni 2.6, accettato dalla Commissionee dal Governo, nel testo modificato dall'ap -provazione del subemendamento 0.2 .6 . 1della Commissione .

(È approvato) .

Pongo in votazione l'emendamento Ma-sini 2.1, non accettato dalla Commission ené dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oGuerzoni 2.7, accettato dalla Commissionee dal Governo .

(È approvato) .

Pongo in votazione l'emendamentoGuerzoni 2.8, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento DelDonno 2.9, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento San-giorgio 2.2, accettato dalla Commissione edal Governo .

(È approvato) .

Pongo in votazione l 'articolo 2 nel testomodificato dagli emendamenti testé ap-provati .

(È approvato) .

Passiamo all 'articolo 3 :

(Composizione delle classi) .

«1 . Il numero di alunni in ciascuna classenon può essere superiore a venticinque,

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

salvo il limite di venti per le classi cheaccolgano alunni portatori di handicap».

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sostituirlo con il seguente :

ART. 3 .

1. La scuola elementare si articola pe rgruppi di alunni, formati sulla base de icriteri indicati dal collegio dei docenti e de lconsiglio di circolo .

2. Ogni gruppo è formato da un massim odi quaranta alunni . In caso di inseriment odi uno o due alunni portatori di handicap,accertato e certificato dalle unità territo-riali per la riabilitazione attraverso dia -gnosi funzionale, il gruppo è ridotto atrenta .

3. In presenza di handicap particolar-mente gravi per i quali la diagnosi funzio-nale richieda interventi maggiormente in-dividualizzati, tale numero può ulterior-mente ridursi .

3. 1 .

Arnaboldi, Tamino .

Al comma 1, sostituire la parola: venti-cinque con la seguente : venti .

Conseguentemente, sostituire la parola :venti con la seguente: quindici .

3 . 2 .

Arnaboldi, Tamino .

Al comma 1, aggiungere, in fine, le parole :che può ulteriormente ridursi sulla bas edelle indicazioni contenute nella diagnos ifunzionale .

3 . 3 .

Arnaboldi, Tamino .

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 3 e sugli emendamenti ad esso presen -tati, chiedo al relatore di esprimere sugl istessi il parere della Commissione .

FRANCESCO CASATI, Relatore . La Com-missione esprime parere contrario sugl iemendamenti Arnaboldi 3 .1, 3.2 e 3.3 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Statoper la pubblica istruzione. Il Governo con-corda con il parere espresso dal relatore .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l 'emendamento Ar-

naboldi 3.1, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 3.2, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 3.3, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'articolo 3 nel testounificato della Commissione .

(È approvato) .

Passiamo all 'articolo 4. Ne do lettura :

(Organici del personale docente) .

«1 . L'organico provinciale è annual-mente determinato sulla base del fabbi-sogno di personale docente derivante dallaapplicazione dei successivi commi e dall eesigenze di integrazione dei soggetti porta -tori di handicap e di funzionamento dell escuole o istituzioni con finalità speciali ead indirizzo didattico differenziato .

2. Al fine di consentire la realizzazion edegli obiettivi educativi indicati dai pro -grammi vigenti, l'organico di ciascun cir-colo è costituito:

a) da un numero di posti pari al numerodelle classi e delle pluriclassi ;

b) da un ulteriore numero di posti i nragione di uno ogni due classi .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

3. Gli insegnati sono utilizzati nell 'am-bito del plesso di titolarità secondo modul iorganizzativi costituiti in relazione alla di -versità delle situazioni, da tre insegnantisu due classi o da quattro insegnanti su tr eclassi, in modo da assicurare in ogni scuol al'orario di attività didattica di cui all'arti-colo 7 .

4. I posti di sostegno sono determinatinell'organico di diritto in modo da assicu -rare un rapporto medio di un insegnant eogni quattro alunni portatori di handicap;deroghe a tale rapporto potranno esser eautorizzate in organico di fatto, in pre-senza di handicap particolarmente grav iper i quali la diagnosi funzionale richied ainterventi maggiormente individualizzati .

5. Gli insegnanti di sostegno fanno parteintegrante dell 'organico di circolo ed inesso assumono la titolarità . Essi, dopocinque anni di appartenenza al ruolo degl iinsegnanti di sostegno, possono chiedere i ltrasferimento al ruolo comune».

ricolo formativo e a migliorare le attività d isostegno e di recupero così come previstodalla legge 20 maggio 1982, n. 270.

4 . 11 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 2, sostituire la lettera b), con laseguente :

b) da un ulteriore numero di posti d idocenti, con titolo specifico, delle disci-pline di attività motorie, educazione all'im -magine, educazione musicale e lingua stra -niera in ragione di un docente ogni noveclassi per le prime tre discipline e di undocente ogni sei classi per l'ultima disci-plina. L'attività didattica si articola in treore settimanali per ogni classe in ordinealla lingua straniera e di due ore settima-nali per ogni classe in ordine alle attivit àmotorie, all'educazione all'immagine edall'educazione musicale .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

4. 1 .

Mensorio .

Al comma 1, aggiungere, in fine, le parole :nonché da quanto previsto dall 'articolo8.

4.33Governo

Sostituire il comma 2 con i seguenti:

2 . L 'organico di ciascun circolo è cosìdeterminato:

a) da un équipe di cinque docenti con-titolari per ogni gruppo di alunni ;

b) da un insegnante con titolo di specia-lizzazione di sostegno per ogni équipe didocenti in cui è inserito uno o due alunn iportatori di handicap grave ;

c) da un'insegnante che assume la fun-zione di psicopedagogista .

2-bis . L'organico di circolo può essereaumentato delle unità necessarie per l arealizzazione di progetti approvati dagl iorgani collegiali rivolti ad arricchire il cur -

Al comma 2, lettera b), aggiungere, infine, le parole: e pluriclassi ovvero, per l eclassi funzionanti ai sensi dell 'articolo 1della legge 24 settembre 1971, n . 820 di unoogni classe .

4 . 2 .Masini, Sangiorgio .

All 'emendamento Masini 4.2 è stato pre-sentato il seguente subemendamento :

Sostituire le parole da: ovvero a ogniclasse con le seguenti: ove possibile .

0.4.2 .1 .Governo

Avverto che sono stati altresì presentati iseguenti emendamenti :

Al comma 2, lettera b), aggiungere, infine, le parole: e pluriclassi delle zone d imontagna e delle piccole isole .

4 . 3 .

Soave .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 2, lettera b), aggiungere, infine, le parole :, nonché della rilevanza de ifenomeni di ripetenza-abbandono scola-stico e della situazione socio-economic adel territorio distrettuale .

4. 24.Savino.

Al comma 2, lettera b), aggiungere, infine, le parole: a tempo normale e uno ognitre classi a tempo pieno .

a) nel modello a tempo pieno da setteinsegnanti su tre classi ;

b) nel modello a tempo normale da treinsegnanti su due classi .

3-bis . Quando il numero delle classi diun plesso o il numero delle classi interesatead un determinato modello non permettedi rispettare tali parametri, il collegio de idocenti elabora un apposito modello orga-nizzativo in base al quale il provveditoreagli studi concede le apposite deroghe .

4. 26.

Guerzoni .

4 . 13.

Arnaboldi, Tamino .

Al comma 2, dopo la lettera b), aggiungerela seguente:

c) da posti per attività psicopedagogichein ragione di uno per circolo didattico.

4. 4.Masini, Sangiorgio, Mangiapane .

Al comma 2, dopo la lettera b), aggiungerela seguente :

c) da un ulteriore numero di posti parial numero delle classi funzionanti a tempopieno .

4 . 12.Borgoglio .

Al comma 2, dopo la lettera b), aggiungerela seguente :

c) dal numero dei posti necessari per i lfunzionamento delle classi di cui ai comm i2 e 3 dell 'articolo 8 .

4 . 31 .La Commissione .

Sostituire il comma 3 con i seguenti:

3 . Gli insegnanti sono utilizzati ne lplesso di titolarità secondo i seguenti mo-duli organizzativi :

Sostituire il comma 3 con il seguente :

3 . Gli insegnanti sono utilizzati secondomoduli organizzativi costituiti da tre inse-gnanti su due classi nell'ambito del plessodi titolarità o di plessi diversi del circolo ;qualora ciò non sia possibile, sono utiliz-zati nel plesso di titolarità secondo modul icostituiti da quattro insegnanti su tr eclassi, in modo da assicurare in ogni scuolal'orario di attività didattica di cui all 'arti-colo 7 .

4 . 32.Governo.

Al comma 3, sostituire le parole da : sonoutilizzati fino a: titolarità con le seguenti;titolari presso il distretto scolastico, sonoutilizzati nell'ambito del plesso, cui sonoassegnati per cinque anni dal provveditor eagli studi .

4. 25.Savino

Al comma 3, sopprimere le parole:nell'ambito del plesso di titolarità .

4. 5 .Bianchi Beretta, Masini .

Al comma 3, dopo .le parole: nell'ambitodel aggiungere le seguenti : circolo indipen-dentemente dal .

4. 6 .Rallo, Poli Bortone.

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

AI comma 3, sostituire le parole : daquattro insegnanti su tre classi con le se-guenti : da cinque insegnanti su tre classi ,ovvero da otto insegnanti su cinqu eclassi .

4 . 15 .Savino .

Al comma 3, dopo le parole : da tre inse-gnanti su due classi aggiungere le seguenti:e pluriclassi .

4. 7 .

Soave .

Al comma 3, sostituire le parole da : o daquattro insegnanti fino alla fine delcomma, con le seguenti: e da due insegnant isu ogni classe funzionante a tempo pieno ,in modo da assicurare in ogni plesso orariol 'orario di attività didattica di cui agli arti -coli 7 ed 8 .

4. 14 .

Borgoglio .

Al comma 3, sopprimere le parole : o daquattro insegnanti su tre classi .

Conseguentemente, aggiungere, in fine, leparole : In situazioni particolari è eccezio-nalmente consentito un modulo costituitoda quattro insegnanti su tre classi .

4 . 8 .Bianchi Beretta .

Al comma 3, aggiungere, in fine, le parole :Per le classi funzionanti a tempo pieno i lmodulo organizzativo è costituito da u nnumero di insegnanti doppio rispetto a lnumero delle classi interessate .

4. 27 .

Guerzoni .

Dopo il comma 3, aggiungere il se-guente :

3-bis . Il provveditore agli studi concede,su istanza motivata del direttore di circolo,

le deroghe ai parametri di cui ai precedenticommi necessarie per la realizzazionedegli obiettivi educativi indicati dai pro-grammi vigenti e per il corretto funziona-mento delle scuole .

4 . 28 .Guerzoni .

Sostituire il comma 4 con il seguente:

4 . I posti di sostegno sono determinatinell'organico di diritto nel numero defi-nito dal collegio dei docenti sulla basedella programmazione:

a) dell'integrazione degli alunni porta -tori di handicap certificati con diagnosifunzionale dai competenti servizi dellaunità sanitaria locale ;

b) degli interventi di sostegno e di recu-pero verso gli alunni in difficoltà di ap-prendimento.

4 . 16 .Arnaboldi, Tamino.

Al comma 4, sostituire le parole da: inmodo da assicurare fino a : portatori d ihandicap, con le seguenti: in relazione allereali esigenze basate sulle certificazioni e irapporti stabiliti dalla équipe territoriale .

4. 21 .Borgoglio .

Al comma 4, sopprimere la parola : me-dio .

4 . 18 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 4, sostituire la parola : quattrocon la seguente : due.

4 . 29 .Guerzoni .

Al comma 4, dopo le parole: alunni por-tatori di handicap, aggiungere le seguenti:

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

assicurando, comunque, l'attività di so-stegno anche nell ' ipotesi di diminuizionedi alunni .

4. 19.

Savino .

Al comma 4, sopprimere le parole: inorganico di fatto .

4. 9.

Sangiorgio, Masini.

Al comma 4, sostituire le parole : organicodi fatto con le seguenti: organico di diritto edi circolo .

4. 20.

Savino.

Al comma 4, sostituire le parole: in orga-nico di fatto con le seguenti : in organico didiritto .

4. 17 .

Arnaboldi, Tamino .

Al comma 4, aggiungere, in fine, le parole:e nel caso di alunni portatori di handicapfrequentanti plessi scolastici nelle zone d imontagna e nelle piccole isole .

4. 10.

Masini, Sangiorgio, Soave .

Al comma 4, aggiungere, in fine, le parole :In deroga all'organico di fatto sono istituit iulteriori posti di sostegno in presenza d ibambini portatori di handicap nelle classiprime o comunque certificati nel corsodell'anno scolastico .

4. 22 .

Arnaboldi, Tamino .

Aggiungere, in fine, i seguenti commi :

6. In ogni circolo didattico è istituitauna équipe pedagogica composta dal diret -

tore didattico, dal psicopedagogista, da tr einsegnanti nominati dal collegio docent idella scuola materna e da tre insegnant inominati dal collegio docenti della scuol aelementare, retribuiti con apposita inden-nità di funzione .

7 . Compito dell'équipe pedagogica èquello di promuovere e coordinare :

a) le attività di raccordo tra scuola ma-terna, scuola elementare e scuola mediainferiore di cui all 'articolo 2 ;

b) le attività di integrazione, di so-stegno e di recupero ;

c) quanto altro deciso dal collegio de idocenti .

8 . La figura dei collaboratori è abo-lita .

4. 23.

Arnaboldi, Tamino.

Aggiungere, in fine, il seguente comma :

6. Le dotazioni aggiuntive all 'organicosono disciplinate dalla legge 20 maggio1982, n . 270.

4. 30.Guerzoni .

Nessuno chiedendo di parlare sull 'arti-colo 4, sugli emendamenti e sul subemen -damento ad esso presentati, chiedo al rela -tore di esprimere su questi ultimi il pareredella Commissione .

FRANCESCO CASATI, Relatore. La Com-missione esprime parere favorevol esull'emendamento 4 .33 del Governo. Devofar presente che se l 'emendamento delGoverno venisse approvato, tutta una seri edi emendamenti risulterebbero preclusi ocomunque decadrebbero .

La Commissione esprime invece parerecontrario sugli emendamenti Arnabold i4 .11 e Mensorio 4.1 . Il parere è favorevolesull'emendamento Masini 4.2, così comemodificato dal subemendamento 0.4.2 .1 .

del Governo. L'emendamento Masini 4.2

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

così modificato, risulterebbe essere il se-guente: «e pluriclassi ove possibile» .

La Commissione esprime parere con-trario sull'emendamento Soave 4.3 . Perquanto riguarda l 'emendamento Savino4 .24 vorrei ascoltare in proposito il parer edel Governo; quello della Commissione è inogni caso contrario .

Il parere è altresì contrario sugli emen-damenti Guerzoni 4.26, Masini 4.4, Borgo-glio 4.12 . Per quanto riguarda l 'emenda-mento 4.31 della Commissione, esso m isembra sia assorbito dall'emendament o4.32 del Governo, sul quale ho già espressoparere favorevole . Il parere è contrariosull'emendamento Arnaboldi 4.13 . È in-vece favorevole sull 'emendamento 4.32del Governo .

La Commissione esprime altresì parerecontrario sugli emendamenti Savino 4.25 ,Bianchi Beretta 4.5, Rallo 4.6, Savino 4.15 ,Soave 4.7, Borgoglio 4.14, Bianchi Beretta4.8, Guerzoni 4.27 e 4.28, Arnaboldi 4.16 ,Borgoglio 4 .21, Arnaboldi 4.18, Guerzon i4.29, Savino 4.19, Sangiorgio 4.9, Savino4.20, Arnaboldi 4.17, Masini 4.10, Arna-boldi 4.22 e 4.23 e Guerzoni 4.30 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Statoper la pubblica istruzione . Vorrei precisareche l 'emendamento 4.33 del Governo, delquale raccomando l'approvazione, tende acoordinare l 'articolo 4 con l 'articolo 8 neltesto della Commissione . Pertanto, comeha ricordato il relatore, qualora tale emen -damento fosse approvato, decadrebb etutta una serie di altri emendamenti .

Per quanto riguarda il subemenda-mento 0.4.2 .1 del Governo, del quale rac-comando l'approvazione, rilevo che obiet -tivamente l ' introduzione dei moduli, lad-dove vi siano plessi pluriclassi, è possibile acondizione che non vi sia un plesso con un asola pluriclasse . In quel caso infatti l ' isti -tuzione del modulo non è praticament epossibile. Invece laddove vi siano dei pless icon almeno due pluriclassi, il subemenda -mento rende possibile l ' istituzione del mo-dulo, oltre che l 'aumento del tempo scola-stico .

Per quanto riguarda l 'emendamento Sa -vino 4.24, pur comprendendo l 'impor-tanza del suggerimento in esso contenuto ,il Governo ritiene che il suo significato siagià in qualche modo presente nel com-plesso della legge. Anzi, l'introduzione ge-neralizzata dei moduli sul territorio vien eincontro proprio alla esigenza segnalata .Accogliere l'emendamento Savino 4.24comporterebbe rigidità per la strutturascolastica ed incertezza per quanto con-cerne la determinazione esatta degli orga -nici .

Invito pertanto il collega Savino a riti -rare il suo emendamento con l 'avvertenzache, qualora intendesse mantenerlo, il Go -verno esprimerebbe su di esso parere con -trario.

Per quanto riguarda tutti gli altri emen -damenti, concordo con il parere espressodal relatore .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l 'emendamento 4.33

del Governo, accettato dalla Commis-sione .

(È approvato) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 4.11 non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Mensorio 4.1 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Mensorio . Ne ha facol-tà.

CARMINE MENSORIO. Signor Presi -dente, intervengo per precisare che il mioemendamento 4.1 non stravolge la strut-tura dei moduli organizzativi, i quali, peraltro, sono in fase di sperimentazione da l1987, in relazione all'ordinanza ministe-riale n. 288 che applica il decreto ministe-riale del 1985 .

Questo emendamento rafforza il prin-cipio della pluralità dei docenti e pone l 'ac-cento sulla specificità professionale . L 'at-tuale docente elementare (ed anche quello

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

futuro, che avrà conseguito il diploma d ilaurea) non potrà avere competenze pro-fessionali specifiche per alcune discipline,quali, per esempio, quelle relative alle atti -vità motorie, all'insegnamento della mu-sica, all'educazione all'immagine ed a lsuono.

Per questo motivo si pone la necessità diavere personale specializzato nel l ' insegna -mento di tali discipline, che faccia parte —a pieno titolo — del collegio dei docenti,praticando lo stesso orario di lezione.

A questo punto, nel prendere atto delleosservazioni formulate dal Governo, ritir oil mio emendamento 4.1 preannunciandola presentazione di un ordine del giornosulla stessa materia, che possa rispondere ,anche se parzialmente, alle istanze pres-santi provenienti dalla scuola e dalla socie -tà .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole col-lega. L' emendamento Mensorio 4 .1 èdunque ritirato .

Pongo in votazione il subemendamento0.4.2 .1 del Governo, accettato dalla Com-missione .

(È approvato) .

Passiamo all 'emendamento Masini 4.2 ,nel testo modificato dal subemendamento0.4.2 .1 del Governo testé approvato .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l 'onorevole Guerzoni . Ne ha facol-tà .

LUCIANO GUERZONI. Signor Presidente ,desidero intervenire perché rimanga agl iatti che le parole «ove possibile» — cos ìcome ha precisato il Governo — sono rife -rite unicamente alle pluriclassi . Infatti lalettera b) del comma 2, come risulta da ltesto, può dar luogo ad una diversa inter -pretazione, nel senso di riferire l 'espres-sione «ove possibile» anche alle classi .

PRESIDENTE. Rilevato che il Governonon ha nulla da obiettare al riguardo, pu òrimanere stabilito che l'interpretazionecorretta dell'emendamento Masini 4.2 ,modificato dal subemendamento 0.4.2 .1

del Governo, è quella testé fornita dal l 'ono-revole Guerzoni .

Pongo in votazione l 'emendamento Ma-sini 4.2, nel testo modificato dal subemen -damento 0.4.2 .1 del Governo, accettat odalla Commissione e dal Governo.

(È approvato) .

L'emendamento Soave 4.3 è precluso .

SERGIO SOAVE. Signor Presidente, desi-dero ringraziare il Governo che ha volut orecepire lo spirito del mio emendament o4.3, il cui contenuto era estremamente im -portante per alcune regioni disagiate delpaese, le quali, ove non fossero stati rico-nosciuti i loro diritti in campo scolastico ,avrebbero perso una sorta di diritto gene -rale di cittadinanza.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento Savino 4.24 . Ricordoche in ordine allo stesso è stato formulatodalla Commissione e dal Governo un invitoa ritirarlo .

Chiedo all'onorevole Savino se accett il'invito rivoltogli .

NICOLA SAVINO. Accolgo l'invito a riti -rare i miei emendamenti 4.15, 4 .19 e 4.20mentre insisto per la votazione degli emen -damenti 4.24 e 4.25 .

In particolare, il mio emendamento4.24, propone di tener conto di indicatorisocio-economici per la definizione dell 'or-ganico degli insegnanti e, in generale, de lpersonale. Non è vero che con tale pro -posta si voglia irrigidire l'attuale situa-zione; anzi, con essa si vuole rompere unauniformità nella definizione degli orga-nici, che attualmente non tiene conto dellaprofonda diversità esistente tra le variearee.

Credo che mantenere un atteggiament onegativo nei confronti di questo mio emen -damento significhi penalizzare le aree de-mograficamente deboli e non renders iconto della necessità di differenziare, suscala distrettuale, l'organico laddove s ipresentano fenomeni di ripetenza-abban-dono o in relazione alla particolare situa-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

zione socio-economica. Non è vero chequesta proposta aumenti l'organico, per-ché essa consente soltanto di diminuirlo i ncerte situazioni e di aumentarlo in altre ,per cui si resta comunque nell'ambito deicontingenti assegnati .

L 'emendamento 4 .24, signor President esi ricollega, se non tecnicamente almenologicamente, all 'altro mio emendamento,recante il n . 4.25, con il quale si propone diconsiderare la titolarità un puro fatto or-ganizzativo, senza implicazioni di carat-tere amministrativo o burocratico . Sitratta, in altri termini, di un modo peraggregare la titolarità dell'insegnante a ldistretto scolastico, con la sua assegna-zione per cinque anni ad un plesso e senz al'intervento dell'ufficio distrettuale .

L'obiettivo della mia proposta è dunquequello di rendere più flessibile la mobilità edi dare significato alla dimensione del di -stretto, che è quella di un bacino di utenz ada considerare nella sua organicità .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti . Pongoin votazione l 'emendamento Savino 4.24 ,non accettato dalla Commissione né da lGoverno.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamentoGuerzoni 4.26, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ma-sini 4.4, non accettato dalla Commission ené dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Bor-goglio 4.12, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

L'emendamento 4.31 della Commissionerisulta assorbito dall 'emendamento 4.3 3del Governo che è stato prima appro-vato.

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 4 .13, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento 4.32del Governo, accettato dalla Commis-sione.

(È approvato) .

A seguito dell'approvazione di quest oemendamento risultano assorbiti gl iemendamenti Savino 4.25, Bianchi Beretta4.5, Rallo 4.6, Soave 4.7, Borgoglio 4.14 ,

Bianchi Beretta 4.8 e Guerzoni 4 .27 .Ricordo che l'emendamento Savino 4 .1 5

è stato ritirato dal suo proponente.

Pongo in votazione l ' emendament oGuerzoni 4.28, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 4.16, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Bor-goglio 4.21, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 4.18, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamentoGuerzoni 4.29, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Ricordo che l'emendamento Savino 4.1 9è stato ritirato .

Pongo in votazione l 'emendamento San-giorgio 4 .9, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Ricordo che l 'emendamento Savino 4.20è stato ritirato .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 4.17, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ma -sini 4 .10, non accettato dalla Commission ené dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 4.22, non accettato dalla Commis -sione né dal governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 4.23, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo .

(È respinto) .

Ricordo che l 'emendamento Guerzon i4.30 è stato ritirato .

Pongo in votazione l'articolo 4, nel testomodificato dagli emendamenti testé ap-provati .

(È approvato) .

Passiamo all 'articolo 5 :

(Programmazione e organizzazionedidattica) .

«1 . La programmazione dell'attività di-dattica, nella salvaguardia della libertà d iinsegnamento, è di competenza degli inse -gnanti che vi provvedono sulla base dell aprogrammazione dell 'azione educativaapprovata dal collegio dei docenti in attua -zione dell'articolo 4 del decreto del Presi -dente della Repubblica 31 maggio 1974, n.416, degli articoli 2 e 11 della legge 4 agosto1977, n. 517.

2. Essa si propone :

a) il perseguimento degli obiettivi stabi -

liti dai programmi vigenti predisponendoun'organizzazione didattica adeguata all eeffettive capacità ed esigenze di apprendi-mento degli alunni ;

b) la verifica e la valutazione dei risul-tati ;

c) l'unitarietà dell'insegnamento ;

d) il rispetto di un'adeguata riparti-zione del tempo da dedicare all ' insegna-mento delle diverse discipline del curri-colo, in relazione alle finalità e agli obiet-tivi previsti dai programmi .

3 . Il direttore didattico, sulla base d iquanto stabilito dalla programmazion edell 'azione educativa, dispone l 'assegna-zione degli insegnanti alle classi di cia-scuno dei moduli organizzativi di cu iall'articolo 4 e l'assegnazione degli ambit idisciplinari agli insegnanti, avendo cura d igarantire le condizioni per la continuit àdidattica, nonché la migliore utilizzazion edelle competenze e delle esperienze pro-fessionali .

4. Nell'ambito dello stesso modulo orga-nizzaztivo, gli insegnanti operano colle-gialmente e sono contitolari della classe odelle classi a cui il modulo si riferisce .

5. Nei primi due anni della scuola ele-mentare, per favorire l ' impostazione uni-taria e pre-disciplinare dei programmi ,può essere prevista una specifica articola-zione del modulo organizzativo, di cuiall'articolo 4, tale da consentire una mag-giore presenza temporale di un singoloinsegnante in ognuna delle classi .

6. La pluralità degli interventi è artico -lata, di norma, per ambiti disciplinari ,anche in riferimento allo sviluppo dellepiù ampie opportunità formative .

7. Il collegio dei docenti, nel quadrodella programmazione dell 'azione educa-tiva, procede all'aggregazione delle ma-terie per ambiti disciplinari, nonché laripartizione del tempo da dedicare all'in-segnamento delle diverse discipline delcurricolo secondo i criteri definiti dal Mi-nistro della pubblica istruzione sentito i lConsiglio nazionale della pubblica istru-zione, tenendo conto :

a) dell'affinità delle discipline, soprat-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

tutto nei primi due anni della scuola ele-mentare;

b) dell'esigenza di non raggruppare d asole o in unico ambito disciplinare l'educa -zione all'immagine, l 'educazione al suon oe alla musica e l'educazione motoria .

8. La valutazione in itinere dei risultatidell'insegnamento nelle singole classi e delrendimento degli alunni impegna colleg-gialmente gli insegnanti corresponsabil inella attività didattica.

9. Il direttore didattico coordina l'atti-vità di programmazione dell 'azione educa -tiva, anche mediante incontri collegiali pe-riodici degli insegnanti» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Al comma 1, aggiungere, infine, le parole:e sulla base delle proposte e dei contribut idei consigli di circolo e di interclasse .

5. 5 .Arnaboldi, Tamino.

Al comma 2, lettera d), aggiungere, infine, le parole : in tale quadro un congruotempo è riservato alla cultura locale, spe-cialmente in presenza di minoranze lingui -stiche. Per gli alunni di prima lingua nonitaliana e appartenenti a comunità dilingua diversa da quella italiana la scuol aadotta progetti mirati a ciclo breve .

5. 1Soave, Bianchi Beretta .

Al comma 2, dopo la lettera d), aggiun-gere, la seguente :

e) per gli alunni con lingue maternediverse dall'italiano, lingue straniere, diminoranza e varietà dialettali, il cui inse-gnamento non sia previsto da appositenorme, la programmazione didattica pre-vede :

1) che l 'apprendimento formale dell alingua materna, diversa dall'italiano sia

avviato nel quadro orario sin dalla primaclasse, secondo moduli articolati e in rela-zione alle esigenze dei gruppi, tenend oconto delle sperimentazioni in corso o giàconcluse ;

2) che l'introduzione della lingua stra-niera non costituisca un'alternativa allaprima lingua, ma venga disposta secondole norme contenute nel comma 3 dell'arti-colo 10.

5 . 2 .Fachin Schiavi .

Al comma 2, dopo la lettera d), aggiungerela seguente:

e) per gli alunni con lingue maternediverse dall'italiano, lingue straniere, d iminoranza e varietà dialettali, il cui inse-gnamento non sia previsto da appositenorme, la programmazione didattica pre-vede:

1) che l'apprendimento della linguamaterna, diversa dall'italiano sia avviat osin dalla prima classe, secondo modul iarticolati e in relazione alle esigenze dell ecomunità locali, tenendo conto delle speri-mentazioni in corso o già concluse ;

2) che l ' introduzione della lingua stra-niera non costituisca un'alternativa all aprima lingua, ma venga disposta secondole norme contenute nel comma 3 dell'arti-colo 10.

5. 6 .Arnaboldi, Tamino .

Sostituire il 30 comma con il seguente:

Il direttore didattico, sulla base d iquanto stabilito dalla programmazionedell'azione educativa dispone l 'assegna-zione degli insegnanti alle classi di cia-scuno dei moduli organizzativi di cuiall'articolo 4 e l 'assegnazione degli ambitidisciplinari agli insegnanti, avendo cura d igarantire le condizioni per la continuit àdidattica, nonché la migliore utilizzazion edelle competenze e delle esperienze pro-

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fessionali, assicurando, nel contempo un aopportuna rotazione nel tempo.

5 . 18 .Governo .

Al comma 3, sostituire le parole : Il diret-tore didattico con le seguenti : il collegio deidocenti .

5. 7 .Arnaboldi, Tamino.

Al comma 3, dopo la parola: educativaaggiungere le seguenti: su delibera del col-legio dei docenti .

5 . 8 .Arnaboldi, Tamino .

Sopprimere i commi 5 e 6 .

5 . 3 .Bianchi Beretta .

Sopprimere il comma 5 .

* 5 . 9 .Arnaboldi, Tamino .

Sopprimere il comma 5.

* 5 . 10 .

Sopprimere il comma 5.

Borgoglio .

* 5. 14.Guerzoni .

Al comma 7, all'alinea, sostituire le pa-role: delle materie per ambiti disciplinar icon le seguenti : delle discipline, per gruppiomogenei .

5 . 12 .Bruni Giovanni .

Al comma 7, sostituire le parole da : per

ambiti disciplinari fino alla fine del commacon le seguenti : nel rispetto delle articola-zioni previste dal decreto del Presidentedella Repubblica n . 104 del 1985 in ambitodei linguaggi, della matematica e scienze edegli studi storico-geografici e sociali .L'affinità delle altre discipline (educa-zione al suono e alla musica, educazioneall'immagine, educazione motoria) agl iambiti suindicati è definita coerentement ealla natura del progetto educativo . Neimoduli a tempo normale ad ognuno degl iambiti è assegnato un docente, nei modul ia tempo pieno i criteri di assegnazionesono opportunamente adattati in ragion edel numero delle classi interessate.

5 . 11 .Arnaboldi, Tamino.

Al comma 7, all'alinea, sostituire le pa-role: nonché la con le seguenti : al l 'assegna-zione dei docenti alle classi e agli ambit idisciplinari, assicurando u n'opportuna ro-tazione nel tempo, nonché alla .

5 . 15.Guerzoni .

Al comma 7, all'alinea, sostituire le pa-role : nonché la con le seguenti: nonchéalla.

5. 16 .Guerzoni .

Al comma 7, sostituire la lettera b) con laseguente :

b) della esigenza di svolgere l'attivitàdidattico-educativa secondo le esigenze ele richieste degli scolari, senza seguir eorari o programmi precedentemente pre-stabiliti .

5 . 17 .Del Donno .

Sopprimere il comma 9.

5 . 4 .Bianchi Beretta .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 9, sopprimere la parola : an-che.

5. 13.

Arnaboldi, Tamino .

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 5 e sul complesso degli emendamentiad esso presentati, chiedo quale sia il pa-rere della Commissione su questi ultimi .

FRANCESCO CASATI, Relatore . SignorPresidente, la Commissione esprime pa-rere contrario sugli emendamenti Arna-boldi 5 .5, Soave 5 .1, Fachin Schiavi 5.2 ,Arnaboldi 5 .6, 5 .7, 5 .8, Bianchi Beretta 5.3 ,

sugli identici emendamenti Arnaboldi 5 .9,

Borgoglio 5 .10 e Guerzoni 5.14, nonchésugli emendamenti Bruni 5 .12 e Arnaboldi5.11 .

PRESIDENTE. Onorevole relatore, inordine all'emendamento Guerzoni 5.15, ri-tengo che la sua votazione risulterebb epreclusa dall'eventuale approvazion edell 'emendamento 5 .18 del Governo .

FRANCESCO CASATI, Relatore . Sì, signorPresidente. In tal senso la Commission einvita l'onorevole Guerzoni a ritirare il su oemendamento 5.15 ed esprime parere fa-vorevole sull 'emendamento del Govern o5.18 .

La Commissione esprime parere favore -vole sull'emendamento Guerzoni 5.16 eparere contrario sugli emendamenti De lDonno 5.17, Bianchi Beretta - 5.4 e Arna-boldi 5.13 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione. Signor Presi -dente, nel confermare che l'emendament o5 .18 del Governo accoglie le indicazionicontenute nell 'emendamento Guerzon i5 .15, vorrei segnalare la necessità di unacorrezione formale del testo dello stess oemendamento del Governo, nel senso ch ele ultime parole del testo debbono inten-dersi le seguenti: «assicurando, ove pos -

sibile, una opportuna rotazione ne ltempo» .

Su tutti gli altri emendamenti il Govern oconcorda con il parere espresso dal rela-tore.

FRANCESCO CASATI, Relatore . La Com-missione è favorevole alla modifica pro -posta dal Governo al suo emendamento5.18.

PRESIDENTE. Pongo in votazionel 'emendamento Arnaboldi 5 .5, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Soave 5.1 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Fachin Schiavi . Ne hafacoltà.

SILVANA FACHIN SCHIAVI . Signor Pre-sidente, la mia dichiarazione di voto è rife -rita all 'emendamento Soave 5.1, nonchéall'emendamento 5.2 da me presentato .

Desidero anzitutto manifestare la miasorpresa e la mia perplessità per il fattoche la Commissione, nonostante abbia pre -visto ed inserito tra le finalità generalidella riforma, seppure in maniera molt oannacquata, il rispetto delle minoranzeculturali, non dia prova concreta di taleintento accogliendo questi due emenda -menti .

Il gruppo comunista invita dunque l'As-semblea ad approvare l 'emendamentoSoave 5.1 .

Tanti cittadini, onorevoli colleghe e col -leghi, signor ministro, hanno sofferto econtinuano a soffrire, nel nostro paese ,per le conseguenze di un modello di svi-luppo distorto ed iniquo, che spesso si èaccompagnato al logoramento dei rap-porti con le proprie tradizioni culturali . Aduna accresciuta perdita di identità si ag-giunge un diffuso senso di «non apparte-nenza», con conseguenti densi riflessi ne-gativi sul pieno sviluppo della personalità ,soprattutto per quanto riguarda i soggett ipiù giovani, i bambini e gli adolescenti .

I diritti di questi bambini, che si affac-

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ciano alla scuola con un retroterra lingui -stico e culturale diverso e che sono molti ,sono importanti . Entrare in una nuovafase riformatrice — quale vuole esserequella che qui si avvia — significa elabo-rare ed attuare politiche originali che, par -tendo dalle differenze culturali, ma ancheda quelle linguistiche, razziali, sessuali eda tutte quelle diversità che costituisconoil volto variegato e carico di tradizioni ,antiche e meno antiche, del nostro paese ,le assumano come valori fondamentali ,utilizzando opportunamente questo ricc opatrimonio per trasformarlo in una ri-sorsa per l'intera collettività, affinch équesta sia messa in grado di sviluppare i npositivo il suo grande potenziale di energi evitali .

Il provvedimento al nostro esame, signorministro, signor Presidente, dovrebbe costi-tuire la chiave di volta di un cambiament orispetto alla trascuratezza con la quale l aclasse politica e questo Parlamento hann osinora affrontato i temi delle pluralità, delmulticulturalismo, delle diversità . Questa ri-forma dovrebbe costituire un'occasione irri-nunciabile per abbandonare inique misuredi discriminazione, sopraffazione e tentat asnaturalizzazione, con una serie di inter -venti mirati.

Verificata invece la completa insensibi-lità della maggioranza ad accogliere il mioemendamento 5.2, che è sovraordinato ri-spetto alla soglia minima rappresentat adalla situazione precedente (in proposit oprefigura un avvio del nostro paese ad unaeducazione plurilingue), sono disponibil ea ritirarlo perché, pur essendo ferma -mente convinta della bontà e della giu-stezza dei principi che esso sottende edell'urgenza delle proposte formulate, ri-tengo che un voto negativo di quest 'Assem-blea avrebbe un alto valore simbolico efinirebbe per avvalorare ed alimentare igià preoccupanti fenomeni di glottofagia edi razzismo che purtroppo percorrono l asocietà di questo paese (Applausi dei depu-tati del gruppo del PCI).

PRESIDENTE. Onorevole Fachi nSchiavi, se non ho inteso male, lei ritir al'emendamento 5.2 .

SILVANA FASCHIN SCHIAVI. Sì, signorPresidente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Fa-chin Schiavi. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Savino .Ne ha facoltà .

NICOLA SAVINO. Signor Presidente, ri-tengo che le argomentazioni della colleg aFachin Schiavi siano fondate : una scuolaper la pluralità e la diversità, quale è quellaprevista dall 'articolo 1 del provvediment oche detta i principi generali della riforma ,non può, a mio avviso, che farsi caricodelle preoccupazioni che la collega ha sot -tolienato ed accogliere quanto previstodall'emendamento in esame. Sono già in-tervenuto precedentemente ed ho messo i nevidenza i criteri ispiratori di questenorme, la loro valenza ed il loro signifi-cato. Essere coerente con tali princìpi si-gnifica accettare l'emendamento Soav e5.1 e, per me, essere coerente con quantoho affermato intervenendo sugli stessi si-gnifica votare a favore dell 'emendamentoSoave 5 .1 .

PRESIDENTE . Pongo in votazionel'emendamento Soave 5.1, non accettatodalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Ricordo che l'emendamento Fachi nSchiavi 5.2 è stato ritirato .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Arnaboldi 5.6

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Arnaboldi . Ne ha facol-tà .

PATRIZIA ARNABOLDI . Signor Presi-dente, colleghi, l'emendamento 5.6, chereca la mia firma e quella del colleg aTamino, riprende i contenuti del l 'emenda -mento 5.2 che la collega Fachin Schiavi h apoc'anzi ritirato . Anch'io ritirerò il mio ,tenuto conto dell'andamento della vota-zione sull'emendamento Soave 5.1 . Lasemplice richiesta di fare riferimento all alingua materna ed alla possibilità di realiz-

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zare una scuola plurilingue, che prenda lemosse dalle esigenze del bambino o dell abambina e non da una struttura assoluta-mente centralizzata, ha avuto un esito ne -gativo .

Ritengo che ripresentare e far bocciar eil mio emendamento (perché questa sa-rebbe la conseguenza) evidenzierebb eancor più pesantemente questo orienta -mento culturale negativo già espress odall'Assemblea . Ciò non significa che ab-bandoneremo la nostra battaglia per evi-denziare le differenze culturali e linguisti -che .

Per tali ragioni ritiro il mio emenda -mento 5 .6 .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Ar-naboldi. Il suo emendamento 5 .6 si intendepertanto ritirato .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento 5.18 del Governo .

Ha chiesto di parlare per dihciarazion edi voto l'onorevole Rallo . Ne ha facoltà .

GIROLAMO RALLO. Signor Presidente, si -gnor ministro, onorevoli colleghi, i lgruppo del Movimento sociale italiano vo-terà contro l 'emendamento 5.18 del Go-verno. Sono consapevole della defatiganteopera di mediazione che ha dovuto com-piere il sottosegretario per trovare un ac-cordo tra le varie tendenze affiorate nelcorso della stesura di questo testo di ri-forma della scuola elementare, ma nonpossiamo accettare per tale ragione dellenorme illogiche. Quando infatti nell'emen -damento si parla di «garantire le condi-zioni per la continuità didattica» e si dic ealla fine «assicurando, ove possibile, unaopportuna rotazione nel tempo», m isembra che si vada contro la logica .

Siamo stati accusati più volte di oscuritànel redigere il testo delle leggi ; ebbene, mipare che questo ne sia un tipico esempio .Per tali ragioni il gruppo del Moviment osociale italiano voterà contro l 'emenda-mento 5.18 del Governo .

PRESIDENTE . Pongo in votazion el 'emendamento 5.18 del Governo, con la

modifica suggerita dall 'onorevole sottose-gretario, accettato dalla Commissione .

(È approvato) .

Gli identici emendamenti Arnaboldi 5 . 7e 5 .8 sono preclusi dalla votazione test éeffettuata .

Pongo in votazione l 'emendamentoBianchi Beretta 5.3, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione degli identic iemendamenti Arnaboldi 5.9, Borgoglio5 .10 e Guerzoni 5.14 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Guerzoni . Ne ha facol-tà .

LUCIANO GUERZONI. Signor Presidente ,vorrei motivare molto rapidamente il mi ovoto favorevole su questi emendamenti espiegare le ragioni che sono alla base dell apresentazione del mio emendamento5.14 .

Una delle caratteristiche della riformache stiamo varando consiste nel preveder el'unitarietà del ciclo didattico della scuolaelementare, superando la vigente distin-zione tra primo e secondo ciclo . Nell'am-bito di questa prospettiva, che ha motiva-zioni di carattere pedagogico e culturale ,permane contraddittoriamente un residu odel vecchio sistema, rappresentato da lquinto comma dell 'articolo 5, in base alquale, nei primi due anni della scuola ele -mentare, può essere prevista una specificaarticolazione del modulo organizzativotale da consentire una maggior presenzatemporale di un singolo insegnante inognuna delle classi .

Mi sembra che ciò rappresenti vera -mente un compromesso di bassissimo pro -filo. Infatti, o si riconosce l'esigenza peda -gogica e culturale dell'unitarietà del cicl odalla prima alla quinta classe, oppure nonla si riconosce, e allora non si vede perchédebba essere prevista la possibilità di unamaggiore presenza di un insegnante ri-spetto agli altri nelle prime due classi .

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Questa previsione non ha una valida moti -vazione, soprattutto se si tiene conto dellaformulazione molto ambigua di questocomma, il quale stabilisce che tale mag-giore presenza può essere prevista ma no nspiega per decisione di chi e non indic aquale rilievo assuma la volontà dei docent iinteressati .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Rallo . Neha facoltà .

GIROLAMO RALLO. Signor Presidente ,colleghi, ritengo di poter addurre motiva-zioni opposte a quelle esposte proprio or adal collega Guerzoni, soprattutto per quelche riguarda l'impostazione della riform adella scuola elementare .

Non sono affatto d 'accordo con luiquando afferma che sono stati eliminati gl iiati tra i primi due e i restanti anni del ciclo ;sono invece convinto che sussistono motivivalidi perché siano previsti moduli diversida quelli prospettati. Sono queste le ra-gioni per le quali voterò contro gli emen-damenti in discussione .

PRESIDENTE. Pongo in votazione gliidentici emendamenti Arnaboldi 5.9, Bor-goglio 5.10 e Guerzoni 5.14, non accettatidalla Commissione né dal Governo .

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l'emendament oBruni Giovanni 5.12, non accetato dallaCommissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 5.11, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Ricordo che l 'emendamento Guerzon i5 .15 è stato ritirato .

Pongo in votazione l'emendament oGuerzoni 5.16, accettato dalla Commis-sione e dal Govern o

(È approvato) .

Pongo in votazione l'emendamento De lDonno 5.17, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oBianchi Beretta 5.4, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Arnaboldi 5.13 . Ha chiesto di par -lare per dichiarazione di voto l'onorevoleArnaboldi. Ne ha facoltà .

PATRIZIA ARNABOLDI . Intervengomolto brevemente per rilevare che l 'emen-damento 5.13 di cui sono prima firmatariatende a sopprimere al comma 9 dell 'arti-colo 5 la parola «anche».

Il problema non è affatto puramente les -sicale o sintattico, ma piuttosto di conte-nuto. Già nei precedenti articoli è conte-nuta una rilevante affermazione della fi-gura del direttore didattico nella scuola .Secondo il testo della Commissione, egl icoordina l'attività di programmazion eanche mediante incontri con il collegiodocente .

Noi crediamo che il rapporto costantetra direttore didattico e collegio docent enon debba costituire solo una scelta possi-bile, un optional, in quanto sussiste tra talisoggetti un legame indissolubile, che d àanche un senso al lavoro collettivo ed agl iorganismi esistenti all'interno dell ascuola.

Ai fini di una formazione complessiva econcreta degli alunni, è fondamentale cheil direttore consulti il collegio degli inse-gnanti, per concertare con essi le attivitàda intraprendere .

PRESIDENTE. Pongo in votazionel'emendamento Arnaboldi 5 .13, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell 'articolo 5.

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Ha chiesto di parlare per dichiarazione d ivoto l'onorevole Masini . Ne ha facoltà .

NADIA MASINI . Annuncio l'astensionedel gruppo comunista sull 'articolo 5. illavoro compiuto in questi mesi ed il con-fronto svoltosi avevano consentito di epu-rare il testo da un riferimento rigido e uni -versalmente valido alla distinzione in cicli ,proprio perché era stata dimostrata la fon-datezza delle ragioni pedagogiche e didat-tiche contrarie a tale suddivisione . Il con-servarla, seppure in via residuale, comepossibilità affidata alla scelta del collegiodei docenti, ci pare che lasci sussisterecomunque un qualche elemento di confu -sione e di imprecisione .

Avremmo preferito — ed era questo i lsenso dell'emendamento Bianchi Beretta5.3 e di altri analoghi presentati — cheanche questo residuo di riferimento all adistinzione fosse eliminato . Così non èstato e per tale ragione, oltre per le consi -derazioni espresse sull'emendamentoSoave 5 .1, relativo alle minoranze lingui-stiche, ci asterremo .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l 'ar-ticolo 5, nel testo modificato dagli emen-damenti approvati .

(È approvato) .

Passiamo all 'articolo 6 :

(Interventi in favore degli alunn ihandicappati) .

«1 . Al fine di realizzare interventi atti asuperare particolari situazioni di difficolt àdi apprendimento determinate da han-dicap si utilizzano gli insegnanti di so-stengo di cui all'articolo 4, i cui compit idevono essere coordinati, nel quadro dellaprogrammazione dell'azione educativa ,con l'attività didattica generale .

2. Gli insegnanti di sostegno assumono lacontitolarità delle classi in cui operano ecollaborano con gli insegnanti del modul oorganizzativo, di cui all'articolo 4 con igenitori e, se necessario, con gli specialistidelle strutture territoriali, per program-

mare ed attuare progetti educativi perso-nalizzati .

3. Nell'ambito dell'organico di circolopuò essere prevista l'utilizzazione fino a unmassimo di 24 ore di un insegnante, for-nito di titoli specifici o di esperienze incampo psicopedagogico, per intervenir enella prevenzione e nel recupero, agevo-lare l'inserimento e l'integrazione degl ialunni in situazione di difficoltà e intera-gire con i servizi specialisti e ospedalier idel territorio, nel rispetto delle funzioni d icoordinamento e rappresentatività del di -rettore didattico. A tal fine, il collegio deidocenti, in sede di programmazione, pro -pone al direttore didattico i necessari adat -tamenti in materia di costituzione dei mo-duli .

4. L'esperinza di integrazione degl ialunni handicappati è oggetto di verifichebiennali compiute dal Ministro della pub-blica istruzione che trasmette al riguardouna nota informativa al Parlamento e ,sulla base delle stesse, impartisce adeguatedisposizioni, proponendo altresì eventual imodifiche delle norme vigenti» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Al comma 2, dopo la parola : collaboranoaggiungere la seguente: unitamente .

6. 1 .Masini, Sangiorgio .

Al comma 2, sostituire le parole : del mo-dulo organizzativo con le seguenti: dei mo-duli organizzativi .

* 6. 2 .Rallo, Poli Bortone.

Al comma 2, sostituire le parole : del mo-dulo organizzativo con le seguenti : dei mo-duli organizzativi .

* 6. 4 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 2, dopo la parola: genitori

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aggiungere le seguenti : con il psicopedago-gista e l 'equipe pedagogica.

6. 5 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 3, primo periodo, sostituire leparole da: Nell'ambito dell'organico di cir-colo fino a : di un insegnante con le se-guenti : Dell 'organico di circolo fa parte uninsegnante che assume le funzioni di psi-copedagogista .

Al comma 2, sopprimere le parole: senecessario .

6. 8 .Arnaboldi, Tamino .

* 6. 6 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 2, sopprimere le parole: senecessario.

* 6. 11 .Guerzoni .

Al comma 3, sostituire il primo period ocon il seguente : Nell'organico di circolo èprevista, in presenza di personale qualifi -cato disponibile, l 'utilizzazione, fino a unmassimo di 24 ore settimanali, di un inse-gnante, fornito di titoli specifici o di com-provate esperienze in campo psicopedago -gico, per la realizzazione, d 'intesa con ilconsiglio di circolo e nel rispetto delle fun -zioni proprie del direttore didattico, d iappropriati interventi nel campo della pre-venzione e del recupero, nonché dell'inse -rimento scolastico e dell 'integrazionedegli alunni in situazione di difficoltà, atti-vando a tal fine gli opportuni rapporti coni servizi specialistici esistenti sul territo-rio .

6 . 12.Guerzoni .

Al comma 3, primo periodo, sostituire l eparole da : Nell'ambito fino a : insegnantecon le seguenti : Per le attività di cui a lcomma 2, lettera c), dell'articolo 4 è pre-vista l'utilizzazione di un docente .

Conseguentemente, sopprimere l'ultim operiodo .

6. 3 .Masini, Sangiorgio .

Al comma 3, primo periodo, sostituire leparole: può essere prevista l'utilizzazion efino ad un massimo di 24 ore di con leseguenti: è prevista l'utilizzazione di .

6. 7 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 3, primo periodo, sostituire l eparole da: di un insegnante fino a: in campopsicopedagogico con le seguenti: in ag-giunta all'organico di diritto, di uno o dueinsegnanti forniti di laurea in pedagogia opsicologia o di particolari esperienze incampo psicopedagogico, in rapportoall'organico di circolo ed in base al numer odei comuni di cui si compone il circolostesso .

6. 9 .Savino.

Al comma 3, aggiungere, in fine, le parole :Il collegio dei docenti, all'inizio di ognianno scolastico, assegna le funzioni di psi-copedagogista ad un insegnante tra quelliche hanno i titoli o i requisiti di cui so-pra.

6. 10 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 4, sopprimere le parole : propo-nendo altresì eventuali modifiche dell enorme vigenti .

6 . 13 .Guerzoni .

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A questo articolo è stato altresì presen-tato il seguente articolo aggiuntivo :

Dopo l 'articolo 6 aggiungere il seguente:

ART . 6-bis .

1. Al fine di favorire il pieno inserimentoculturale e scolastico dei bambini stra-nieri, in particolare quelli provenienti dapaesi extracomunitari, vengono utilizzatiinsegnanti di sostegno secondo le modalitàpreviste dall 'articolo 4 .

2. Il direttore didattico ne presenta ogn ianno motivata richiesta .

6 . 01 .Mazzuconi, Soddu .

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 6, sugli emendamenti e sull 'articoloaggiuntivo ad esso presentati, chiedo qual esia su di essi il parere della Commis-sione.

FRANCESCO CASATI, Relatore. Esprimoparere contrario sugli emendamenti Ma-sini 6.1, sugli identici emendamenti Rall o6.2 e Arnaboldi 6.4, sull'emendamento Ar -naboldi 6.5, sugli identici emendament iArnaboldi 6.6 e Guerzoni 6 .11, sull 'emen-damento Guerzoni 6.12, Masini 6.3, Arna-boldi 6 .8 e 6.7, Savino 6.9, Arnaboldi 6.10 eGuerzoni 6.13 .

L'articolo aggiuntivo Mazzuconi 6.01, inqualche misura, anche se in maniera cer -tamente non del tutto soddisfacente, puòritenersi recepito dall 'emendamento 1 . 6del Governo . Invito pertanto i firmatari aritirarlo, ed a presentare eventualment eun ordine del giorno al riguardo per ri-chiamare l'attenzione del Governo sull anecessità di occuparsi di questa problema -tica così importante .

PRESIDENTE . Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione. Signor Presi -dente, vorrei chiedere al relatore se non v isia stato un errore nell'espressione del pa -rere sull'emendamento Guerzoni 6.13 .

giacché mi sembra di ricordare che inComitato dei nove quel parere fosse favo-revole.

FRANCESCO CASATI, Relatore. Effettiva-mente ho commesso un errore, signor Pre -sidente: il parere sul l 'emendamento Guer-zoni 6.13 è favorevole .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Ca-sati .

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Statoper la pubblica istruzione. Signor Presi -dente, anche il Governo invita i presenta-tori a ritirare l 'articolo aggiuntivo Mazzu-coni 6.01 che indubbiamente cerca di ri-spondere ad un'importante esigenza dellascuola elementare, un'esigenza che diven -terà sempre più pressante nei prossim ianni. Tuttavia, ancorare rigidamente i lproblema in questione ad una disposizioneche richiama la normativa concernente gl ialunni portatori di handicap, stabilendofra le due norme un rapporto vincolante ,ci sembra a questo punto sproporzionato efuori luogo .

Desidero inoltre ricordare che con unemendamento presentato all'articolo 1 ab -biamo posto tra le finalità della scuola ele -mentare, che ci accingiamo a riordinare ,anche la formazione del cittadino che pre -senti diversità culturali, oltre che fisiche esociali. In quest'ambito dunque deve es-sere collocata la normativa concernent egli allievi provenienti da paesi extracomu-nitari .

È evidente che nell 'ambito della pro-grammazione didattica spetterà ai docentidel modulo riservare particolare atten-zione proprio a questo tipo di realtà . Delresto, il tipo di scuola che proponiamo pre -vede anche dei momenti di simultanea pre -senza in classe dei docenti, che possonoadoperarsi per il raggiungimento della fi-nalità in questione e per fornire un'offert aeducativa più completa e più rispondent eai nuovi bisogni della società .

Il Governo concorda con il parereepresso dal relatore su tutti gli altri emen -damenti .

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PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l 'emendamento Ma -

sini 6.1, non accettato dalla Commission ené dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda-menti Rallo 6 .2 e Arnaboldi 6 .4, non accet-tati dalla Commissione né dal Governo .

(Sono respinti) .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Arnaboldi 6 .5. Ha chiesto di parlar eper dichiarazione di voto l'onorevole Arna -boldi. Ne ha facoltà .

PATRIZIA ARNABOLDI. Signor Presi-dente, presentando l 'emendamento 6.5 ab-biamo voluto evidenziare la esigenza d icollaborazione tra i docenti impegnat inelle varie classi e le famiglie degli alunni .Desidero sottolineare l ' importanza del la-voro fondamentale da portare avanti uni-tariamente con lo psicopedagogista e l'in-sieme dell'équipe pedagogica, per no nscindere l'operato degli specialisti, spess oposti a latere dell'attività propriamentemedica . È necessario invece che essi sianoinseriti compiutamente nella struttur adell'équipe che presiede alla formazion edegli alunni, così da diventarne elementiessenziali .

Se mi è consentito, anche al fine di guar-dagnare tempo, vorrei anticipare che i nquesta direzione si muove anche il succes -sivo emendamento Arnaboldi 6.6, che pre -vede la soppressione delle parole «se ne-cessario», in quanto anche in questo casola consultazione non è un elemento acces -sorio, ma indispensabile ad un lavoro com -plessivo e di équipe.

PRESIDENTE . Pongo in votazion el ' emendamento Arnaboldi 6.5, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Arnaboldi 6 .6 e Guerzoni 6.11, nonaccettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l'emendament oGuerzoni 6.12, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ma-sini 6.3, non accettato dalla Commissionené dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 6.8, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 6.7, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Savino 6 .9. Ha chiesto di parlarel'onorevole Savino . Ne ha facoltà .

NICOLA SAVINO. Signor Presidente, ri-tiro il mio emendamento 6.9 .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Sa-vino.

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 6.10, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamentoGuerzoni 6.13, accettato dalla Commis-sione e dal Governo .

(È approvato) .

Passiamo ora alla votazione del l 'articolo6 . Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l'onorevole Arnaboldi . Ne ha facol-tà .

PATRIZIA ARNABOLDI. Signor Presi-dente, il gruppo di democrazia proletariasi asterrà dal votare l'articolo 6, poiché ilproblema dei ragazzi portatori di han-dicap viene ancora affrontato attraverso

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 198 9

strumenti e strutture di sostegno che son oparalleli alla struttura scolastica, ma nonne costituiscono parte integrante .

Il fatto che il rapporto con le realtà ter-ritoriali concretamente interessate sia sol-tanto possibile e che l'équipe pedagogica elo psicopedagogista siano un elemento alatere e in parallelo al collegio dei docenticredo non rappresenti un fattore positivo enuovo, per una diversa e alternativa consi -derazione dei portatori di handicap nellascuola .

Purtroppo non è sulle esigenze e sullenecessità dei portatori di handicap chel 'équipe di lavoro dei docenti è organiz-zata, e quindi il sostegno che viene offert oè ancora in termini negativi .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'ar-ticolo 6, nel testo modificato dall'emenda-mento approvato .

(È approvato) .

Passiamo ora alla votazione dell'articol oaggiuntivo Mazzuconi 6 .01 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l 'onorevole Mazzuconi . Ne ha fa-coltà .

DANIELA MAllUCONI. Presidente, desi-dero semplicemente far presente che l'ar-ticolo aggiuntivo in questione è stato pre-sentato a seguito del dibattito svoltosi i nproposito in Commissione ed anche in re -lazione alle dichiarazioni rese dal ministroin Commissione d 'indagine sul fenomenodel razzismo e sul problema degli stranieriin Italia .

Personalmente ritengo che l'argoment odi cui si occupa l 'articolo aggiuntivo rap-presenti uno dei problemi principali che lascuola dovrà affrontare nei prossimi anni .Comprendo comunque le motivazioni ch esono state addotte per chiedere il ritir odell'articolo aggiuntivo da me presen-tato .

Mi pare — e mi rivolgo prevalentement eal relatore — che quanto previsto all'arti-colo 1 a seguito dell'approvazion edell'emendamento del Governo sia sicura -mente significativo anche se non è in grado

di risolvere immediatamente il pro-blema.

Non ho nulla in contrario a trasformarel'articolo aggiuntivo in ordine del giorno ,così come mi è stato chiesto ; tuttavia, poi -ché mi pare che la Commissione abbiaespresso un orientamento favorevole circal'utilizzo delle ore eccedenti l'impegno di-dattico ai fini del recupero individualiz-zato o per gruppi ristretti di alunni chepresentino ritardi nei processi di appren-dimento, chiedo alla Commissione di volerconsiderare se non sia il caso di aggiun-gere specificamente al l 'articolo 9 una par-ticolare menzione dei bambini stranieriprovenienti dai paesi extracomunitari .

E chiaro che, se nel corso del dibattito lasituazione si evolvesse in tal senso anch eper volontà dell 'Assemblea, non avrò pro-blemi a presentare un ordine del giorno inproposito . Ritiro pertanto il mio articol oaggiuntivo .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole col -lega. L'articolo aggiuntivo Mazzuconi 6 .0 1è ritirato.

GIOVANNI GALLONI, Ministro della pub-blica istruzione. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

GIOVANNI GALLONI, Ministro della pub-blica istruzione . In relazione all'interventodell'onorevole Mazzuconi, desidero dir eche il Governo è sicuramente molto sensi -bile al problema sollevato, che già oggi èmolto vivo e lo sarà di più nel corso deiprossimi anni .

Il Governo ritiene altresì di poter esami-nare con molta benevolenza un eventual eordine del giorno che riproduca il conte-nuto dell'articolo aggiuntivo in questione esi dichiara pronto ad accoglierlo . Vi è co-munque la possibilità di risolvere il pro-blema in via amministrativa, senza ricor-rere a modifiche legislative .

Desidero in ogni caso far presenteall'onorevole Mazzuconi che il Governo èmolto sensibile al problema che ritiene d ienorme rilevanza soprattutto per la scuol aelementare .

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Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo 7 :

(Orario delle attività didattiche) .

«1 . L'orario delle attività didattiche nellascuola elementare ha la durata di 27 oresettimanali, ivi compresi l'insegnament odella religione cattolica e delle attività di-dattiche alternative, elevabili fino ad unmassimo di 30 ore anche in relazione aquanto previsto dal comma 5 del presentearticolo .

2 . Fino a quando l'attivazione dell'inse-gnamento della lingua straniera non sar àgeneralizzata, gli organi collegiali compe-tenti potranno deliberare l'adozione di unorario delle attività didattiche superiorealle 27 ore settimanali, ma comunqueentro il limite delle 30 ore, per motivateesigenze didattiche ed in presenza dellenecessarie condizioni organizzative, sem-preché la scelta effettuata riguardi tutte leclassi del plesso .

3 . Dall'orario delle attività didattichesono esclusi l'eventuale «tempo-mensa» el'eventuale «tempo-trasporto» .

4 . Nell 'organizzazione dell'orario setti-manale, i criteri della programmazionedell'attività didattica devono in ogni caso ,rispettare una congrua ripartizione de ltempo dedicato ai diversi ambiti discipli-nari senza sacrificarne alcuno.

5 . I consigli di circolo definiscono l emodalità di svolgimento dell'orario dell eattività didattiche scegliendo, sulla bas edelle disponibilità strutturali, dei servizifunzionanti, delle condizioni socio-econo-miche delle famiglie, fatta salva co-munque la qualità dell'insegnamento/ap-prendimento fra le seguenti soluzioni :

a) orario antimeridiano e pomeridian oripartito in sei giorni della settimana ;

b) orario antimeridiano e pomeridiano ,ripartito in cinque giorni della setti-mana;

c) orario antimeridiano continuato insei giorni della settimana .

6 . Con decreto del Ministro della pub-blica istruzione è disposto un ulteriore au -mento di orario in relazione alla graduale

attivazione dell'insegnamento della linguastraniera» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sostituirlo con il seguente:

ART. 7 .

1. L'orario delle attività didattiche dell ascuola elementare si distingue in orariodelle attività obbligatorie, comuni a tutt igli alunni, e in orario delle attività facolta -tive, liberamente scelte dai genitori degl ialunni . L'insegnamento della religionecattolica di cui all'articolo 9 della legge 25marzo 1985, n. 121, rientra nell'orari odelle attività facoltative .

2. Le attività obbligatorie sono svoltesecondo il modello a tempo pieno che con -sente il superamento delle unità classemediante i laboratori e le classi aperte, gl iinterventi individualizzati e personalizzati ,l 'uso di una pluralità di linguaggi, di mate -riali, di tecnologie ed il coordinamento tr adiverse agenzie educative.

3. L 'orario scolastico a tempo pieno con-siste in quaranta ore settimanali compren-sive delle attività didattiche, di studio, dimensa e ricreativo-sportive, distribuite i ncingue giorni alla settimana.

4. Il consiglio di circolo, sentito il col-legio dei docenti e i consigli di interclasse ,ha facoltà di adeguare l'orario alle esi-genze del territorio, fermo restando che iltempo-scuola garantito agli allievi non puòessere inferiore alle trentasei ore settima-nali .

5. L'orario scolastico deve garantire i lpiù idoneo e completo utilizzo delle strut-ture scolastiche ai fini formativi ed im-plica:

a) l'attivazione di un servizio di mensagratuita, adeguata e decentrata per cia-scun plesso scolastico ;

b) la dotazione di spazi e materiali ade -guati allo svolgimento delle attività no ncurricolari, rispondenti agli interessi degl iallievi, comprese quelle ricreative e quell esportive, nella prospettiva di una mag-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

giore integrazione fra la scuola e il suoterritorio .

6. La realizzazione di tali condizioni èdemandata ad accordi fra gli organi colle-giali della scuola e gli enti locali .

7. Entro due anni dalla data di entrata invigore della presente legge l'orario scola-stico a tempo pieno deve essere attuato s ututto il territorio nazionale .

8. Le attività facoltative, il cui pro-gramma definito dagli organi collegial idovrà essere noto agli interessati primadella data stabilita per le iscrizioni relativeall'anno scolastico in cui sarà adottato ,saranno espressamente richieste solo dacoloro che desiderano frequentarne una .

9. Le attività facoltative devono esserecollocate dai competenti organi collegial ial di fuori del quadro orario delle attivit àobbligatorie e non dovranno interromperein nessun caso la continuità dell'orari odestinato alle attività didattiche obbligato -rie .

10. L'obbligo di permanenza a scuolaoltre l 'orario destinato alle attività obbliga -torie compete solo a chi ha scelto di avva -lersi delle attività facoltative .

11. I docenti, nominati per le sole attivitàfacoltative partecipano al collegio dei do-centi e al consiglio di interclasse con votoconsultivo in materia di programmazion edidattica e di scelta dei libri di testo . Essinon possono esercitare funzioni vicarie enon hanno diritto a partecipare alle opera -zioni riguardanti la valutazione periodic ao finale .

7. 7 .Arnaboldi, Tamino .

Sostituire il comma 1 con i seguenti:

1 . L 'orario delle attività didattiche nellascuola elementare ha la durata di 30 oresettimanali .

1-bis . All'orario di cui al comma 1, per gl ialunni avvalentisi del l ' insegnamento dell areligione cattolica si aggiunge l 'orario pre -visto per tale insegnamento .

7 . 1 .Masini, Sangiorgio .

Sostituire il comma 1, con il seguente:

1 . L'orario delle attività didattiche nellascuola elementare non è comprensivodell'insegnamento della religione cattolicadi cui all 'articolo 9 della legge 25 marzo1985, n . 121 . Tale insegnamento, essend ofacoltativo, è collocato fuori l 'orario obbli-gatorio delle lezioni .

7 . 10 .Arnaboldi, Tamino.

Sostituire il comma 1 con il seguente :

1 . L'orario delle attività didattiche nellascuola elementare ha la durata di trent aore settimanali, ivi compresi l'insegna -mento della religione cattolica e delle atti -vità alternative .

7 . 11 .Borgoglio .

Al comma 1, sostituire le parole : di 27 oresettimanali con le seguenti : di trenta oresettimanali .

* 7. 8 .Savino.

Al comma 1, sostituire le parole : di 27 oresettimanali con le seguenti : di trenta oresettimanali .

* 7. 20 .Guerzoni .

Al comma 1, sopprimere le parole: ivicompresi l'insegnamento della religion ecattolica e delle attività didattiche alterna -tive .

** 7. 2 .Castagnetti Guglielmo .

Al comma 1, sopprimere le parole: ivicompresi l'insegnamento della religion ecattolica e delle attività didattiche alterna -tive .

** 7. 3 .Bianchi Beretta .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 1, sopprimere le parole : ivicompresi l'insegnamento della religion ecattolica e delle attività didattiche alterna -tive .

** 7 . 21 .Guerzoni .

Al comma 1, sopprimere le parole : e delleattività didattiche alternative .

Al comma 5, all'alinea, dopo le parole:attività didattiche aggiungere le seguenti:obbligatorie.

7 . 15 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 5, all'alinea, sostituire le pa-role : delle condizioni socio-economichedelle famiglie con la seguente : richiesti.

7 . 23.

Del Donno .7. 16 .

Arnaboldi, Tamino.

Sopprimere il comma 2 .

7. 9 .Savino.

Sostituire il comma 2 con il seguente:

2 . Le attività obbligatorie sono svolt esecondo due modelli orari :

a) modello del tempo pieno il cui orarioè fissato dal consiglio di circolo, sentito ilcollegio dei docenti e i consigli di inter-classe, fermo restando che non può essereinferiore alle 36 ore, né superiore alle 40ore distribuite su 5 giorni alla settimana ,comprensive del tempo-mensa;

b) modello del tempo normale di 32 oresettimanali da cui è escluso il tempo -mensa .

Al comma 5, sostituire le lettere a) e b) conle seguenti:

a) modello a tempo pieno ;

b) modello a tempo normale con orarioantimeridiano e pomeridiano ripartito ne isei giorni della settimana .

7 . 17 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 5, sostituire la lettera a) con laseguente :

a) orario antimeridiano e pomeridianoripartito in cinque giorni della setti-mana.

7. 25 .Del Donno .

Conseguentemente, sopprimere il com-ma 3.

7 . 13 .Arnaboldi, Tamino.

Sopprimere il comma 5 .

7 . 4 .Mensorio .

Al comma 5, all'alinea, dopo le parole : iconsigli di circolo aggiungere le seguenti :sentito il collegio dei docenti e i consigli d iinterclasse .

7 . 14 .Arnaboldi. Tamino.

Al comma 5, sopprimere la lettera c )

*

7.12 .Borgoglio .

Al comma 5, sopprimere la lettera c) .

*

7 .22 .Guerzoni.

Al comma 5, sopprimere la lettera c) .

*

7 .24 .Del Donno .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 5 sopprimere la lettera c) Con -seguentemente, dopo il comma 5 aggiun-gere il seguente :

5-bis fino alla predisposizione delle ne-cessarie strutture e servizi di mensa è con-sentito adottare l'orario antimeridian ocontinuato in sei giorni della settimana .

7.26La Commissione .

A questo emendamento è stato presen-tato il seguente subemendamento :

Sopprimere le parole «di mensa» .

0.7.26.1

Guerzoni, Sangiorgio, Alborghetti .

Sono stati altresì presentati i seguent iemendamenti :

Al comma 5, sostituire la lettera c) con l aseguente :

c) modello a tempo normale con orarioantimeridiano e pomeridiano ripartito i ncinque giorni alla settimana.

7 . 19.

Arnaboldi, Tamino .

Al comma 5, sostituire la lettera c) con laseguente :

c) fino alla predisposizione delle neces-sarie strutture e servizi di mensa è consen -tito in via transitoria adottare l'orario anti -meridiano continuato in sei giorni dellasettimana.

7.5 .Soave, Fachin Schiavi .

Sopprimere il comma 6.

7 . 18 .

Arnaboldi, Tamino .

Sostituire il comma 6 con il seguente :

6 . Con decreto del ministro della pub-blica istruzione è disposto all'interno delle

trenta ore, l'orario dell'insegnament odella lingua straniera .

7 . 6 .Masini, Sangiorgio .

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 7, sugli emendamenti e sul subemen -damento ad esso presentati, chiedo al rela -tore di esprimere su questi ultimi il pareredella Commissione .

FRANCESCO CASATI, Relatore. La Com-missione esprime parere contrari osull'emendamento Arnaboldi 7.7 .

Per quanto riguarda l 'emendamentoMasini 7.1, la Commissione è contraria allaprima parte, mentre invita i presentatori aritirare la seconda . Vorrei anche antici-pare che tale invito deriva dal fatto che ilrelatore è orientato ad accettare l 'emenda-mento Castagnetti 7.2 e gli altri identici chepropongono di sopprimere l ' inciso: «ivicompresi l'insegnamento della religionecattolica e delle attività didattiche alterna -tive». La ragione del mio consenso a taliemendamenti soppressivi deriva dal fattoche, a mio giudizio, in questa sede non sipossono dirimere questioni relative all'in-segnamento della religione cattolica . Sitratta infatti di questioni che riguardanonon solo la scuola elementare ma anchealtri ordini di scuola . Rimanendo quindiinalterate le posizioni dei singoli gruppi edei singoli partiti sui problemi relativiall'insegnamento della religione, noi ciproponiamo in questa sede di eliminareogni riferimento a tale argomento, riser-vandoci di trattarlo approfonditamente inaltra sede.

Riassumendo, signor Presidente, laCommissione esprime parere contrariosulla prima parte dell'emendamento Ma-sini 7 .1 mentre, per quanto riguarda laseconda parte, cioè il comma 1-bis, invita ipresentatori a ritirarla, a seguito delle mo -tivazioni già addotte . La Commissione in -vita i presentatori a ritirare anche gl iemendamenti Arnaboldi 7.10 e Borgoglio7.11, che trattano lo stesso argomento dicui alla seconda parte dell'emendamento

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Masini 7.1 . In caso contrario, il parer esarebbe negativo .

La Commissione invita altresì i presen -tatori a ritirare gli identici emendamentiSavino 7.8 e Guerzoni 7.20. In caso con-trario il parere sarebbe negativo .

Il parere è invece favorevole sugli iden-tici emendamenti Castagnetti Guglielmo7.2, Bianchi Beretta 7.3 e Guerzoni 7 .21 perle ragioni esposte poc'anzi . La Commis-sione esprime parere favorevole anch esull'emendamento Del Donno 7.23, che ri -calca in parte gli emendamenti testé ri-chiamati .

La Commissione esprime invece parer econtrario sugli emendamenti Savino 7.9,

Arnaboldi 7.13, Mensorio 7.4, Arnaboldi7.14, 7.15, 7.16 e 7.17 e Del Donno 7.25 . Ilrelatore è contrario anche sugli identic iemendamenti Borgoglio 7 .12, Guerzon i7.22 e Del Donno 7.24, nonché sull'emen-damento Arnaboldi 7.19.

Poiché il contenuto dell'emendamentoSoave 7.5 è compreso in quello dell'emen-damento 7 .26 della Commissione, di cuiraccomando l'approvazione all'Assem-blea, invito i presentatori a ritirarlo .

Il parere della Commissione è infin econtrario sugli emendamenti Arnabold i7.18 e Masini 7.6 .

PRESIDENTE. Onorevole relatore, qualè il parere della Commissione sul sube-mendamento Guerzoni 0.7.26.1 presentatoall'emendamento 7.26 della Commis-sione?

FRANCESCO CASATI, Relatore . Favore-vole, signor Presidente .

PRESIDENTE . Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Statoper la pubblica istruzione. Il Governo con-corda con le osservazioni puntuali del rela -tore, soprattutto per quanto riguard al 'emendamento Masini 7.1 . In particolare ,vorrei aggiungere che per quanto con-cerne il primo punto, relativo all 'orariodelle attività didattiche, da parte del Go-verno non vi è alcun interesse a proporreuno schema rigido, innanzi tutto perché è

opportuno, specie in questa fase, consen-tire ai circoli didattici di darsi un orarioche sia pienamente conseguente alle ne-cessità delle singole realtà . Infatti, la fles-sibilità prevista nel testo della Commis-sione (27 ore elevabili a 30) consente aisingoli circoli di adattare meglio l'orarioalle esigenze concrete . Inoltre, l ' insegna-mento della lingua straniera, di cui al se-condo comma dell 'articolo 1, deve aver euna sua precisa collocazione nell'orario .

Voglio aggiungere che l'eventuale ap-provazione della prima parte del l 'emenda-mento Masini 7.1 comporterebbe l'impos-sibilità materiale di dar vita al modulo cheprevede quattro insegnanti per tre classi ;un modulo che è senz'altro auspicabile cherimanga il più marginale possibile nell'or-ganizzazione scolastica ma che è tuttavi aindispensabile in quelle situazioni in cui, alivello di circolo, il numero delle classi si adispari .

Dunque, la contrarietà del Governo allaprima parte dell 'emendamento Masini 7. 1

è di ordine organizzativo. Invito pertanto iproponenti a compiere un'ulteriore rifles-sione su questo specifico punto .

Quanto a tutti gli altri emendamenti, ilGoverno condivide il parere espresso dalrelatore .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento Arnaboldi 7 .7 . Hachiesto di parlare per dichiarazione di vot ol'onorevole Sangiorgio . Ne ha facoltà .

MARIA LUISA SANGIORGIO. Signor Pre-sidente, nel prendere la parola in quest afase approfitto per annunciare che, anchein riferimento a quanto detto dal Governo ,insistiamo sul primo comma del nostroemendamento Masini 7.1, concernente i lproblema del tempo-scuola, che costi-tuisce uno dei cardini della legge inesame.

L'articolo 7 riguarda il nuovo modellodella scuola elementare. La discussionevede in campo una posizione (ripresa inquesta sede dal Governo e rintracciabil enel testo della norma) che prevede la fles-sibilità tra le 27 e le 30 ore ed un'altra — la

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nostra — volta ad affermare il modell odelle 30 ore per tutti .

Del resto, nel prosieguo del l 'esame degl iarticoli ci troveremo certamente di front ead ulteriori ipotesi di flessibilità dei var imodelli scolastici. Nel caso in esame, le 30ore rappresentano una richiesta prove -niente dalla categoria degli insegnanti edai genitori e sono considerate come i ltempo necessario per l'applicazione de inuovi programmi . Se così è, credo sia coe -rente considerarlo un tempo minimo pe rtutti, posto che il metodo della flessibilitàpotrebbe rispondere ad altre esigenze .

Colgo dunque l'occasione per ribadire leragioni delle nostre proposte di modific aall 'articolo 7, il cui testo ci appare confuso ,e per accogliere l' invito del relatore a riti -rare la seconda parte dell 'emendamentoMasini 7.1, in quanto anche noi riteniamoche il problema dell 'insegnamento dell areligione cattolica abbia u n'ampiezza tal eda meritare una apposita discussione i nAssemblea, discussione che, per l 'appunto ,è fissata per i prossimi giorni .

E questa la ragione per la quale acced oall'invito a ritirare il secondo comm adell 'emendamento Masini 7 .1 di cui sonocofirmataria, mentre mantengo il primo .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l 'emendamento Ar-

naboldi 7.7, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione il primo comm adell ' emendamento Masini 7 .1, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Poiché i deputati segretari non son od'accordo sull'esito della votazione e mene hanno fatto espressa richiesta ai sens idel primo comma dell 'articolo 53 del rego-lamento, dispongo la controprova me-diante procedimento elettronico, senza re -gistrazione dei nomi .

(L 'emendamento è respinto) .

Ricordo che il secondo comma del-

l'emendamento Masini 7.1 è stato riti -rato.

Onorevole Arnaboldi, accetta l'invit odella Commissione e del Governo a ritirareil suo emendamento 7.10?

PATRIZIA ARNABOLDI . No, signor Presi -dente .

PRESIDENTE . Pongo in votazion el'emendamento Arnaboldi 7.10, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Poiché l'onorevole Borgoglio non è pre-sente, si intende che abbia rinunciato alsuo emendamento 7.11 .

Passiamo agli identici emendamenti Sa-vino 7.8 e Guerzoni 7.20 . Ha chiesto di par-lare per dichiarazione di voto l'onorevoleGuerzoni. Ne ha facoltà .

LUCIANO GUERZONI . Signor Presidente ,desidero invitare i colleghi a rifletter esull'importanza degli emendamenti che ciaccingiamo a votare, presentati non sol -tanto da un gruppo dell'opposizione, maanche da un collega che fa parte della mag -gioranza.

L 'argomento è quello del tempo-scuola,cioé del tempo che si considera congruo ocomunque necessario per la realizzazionedel nuovo modello di scuola elementareche stiamo strutturando. Il mio emenda -mento 7.20, assieme a quello dell 'onore-vole Savino 7.8, fissa il tempo-scuola intrenta ore non in base ad una scelta aprio -ristica o cabalistica bensì perché tieneconto del fatto che la commissione Fassin o— che ha elaborato i nuovi programm idella scuola elementare — aveva indicat oproprio in trenta ore di insegnamento iltempo necessario per l'espletamento deinuovi programmi didattici .

Poiché la norma di riferimento riguardaper l'appunto l'orario delle attività didatti-che, gli emendamenti in questione intro-ducono quel tempo minimo necessario perla realizzazione concreta del nuovo mo-dello di scuola elementare cui mira l ariforma.

Per queste ragioni, invito l 'Assemblea a

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votare a favore degli identici emendament iSavino 7.8 e Guerzoni 7.20 .

PRESIDENTE . Ricordo che la Commis-sione ed il Governo avevano invitato i pre -sentatori a ritirare gli identici emenda -menti Savino 7.8 e Guerzoni 7 .20 . Onore-vole Savino, accetta l'invito della Commis -sione e del Governo?

stanza, che vorrebbe essere innovativa . Ri-chiamo pertanto l 'attenzione dei colleghisull'opportunità di approvare l 'emenda-mento che fissa il tempo-scuola in trent aore .

FRANCESCO CASATI, Relatore . Chiedo diparlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .NICOLA SAVINO. Sì, signor Presidente,

perché ritengo che occorra tener cont odella preoccupazione manifestata dal Go-verno e da taluni gruppi parlamentar icirca un possibile effetto negativo deri-vante dall'irrigidimento dell 'orario scola-stico indotto dall ' eventuale approvazionedel mio emendamento 7.8 .

Del resto, nel testo originario del prov-vedimento non viene esclusa la possibilit àdi fissare il tempo-scuola in trenta ore ,essendo lasciata ai consigli di circolo l afacoltà di adeguare l'orario alla diversit àdelle situazioni . Pertanto, proprio in consi-derazione della necessità di manteneretale flessibilità, ritiro il mio emenda-mento .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Sa-vino.

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Procacci . Ne ha facol-tà .

ANNAMARIA PROCACCI. Signor Presi -dente, il gruppo verde voterà a favor edell 'emendamento Guerzoni 7.20 . Siamoinfatti profondamente convinti che calar eprogrammi nuovi in contenitori vecchi siaun grave errore o quanto meno una con-traddizione. Se, attraverso la riforma ed iprogrammi già in vigore da due anni, s ivuole strutturare un tipo di scuola davver onuovo, pensiamo sia necessario un tempo -scuola adeguato .

Non ci soddisfa neppure il margine d iflessibilità previsto dal provvedimento, ilcui utilizzo è affidato alle scelte locali . Lanorma in esame rappresenta uno degl iscogli più duri del progetto di legge, unpunto che rischia di vanificarne la so-

FRANCESCO CASATI, Relatore . SignorPresidente, visto che è stato respintol'emendamento Masini 7.1 che mirava afissare l'orario delle attività didattiche intrenta ore settimanali, le chiedo se l 'emen-damento Guerzoni 7.20 non sia da conside-rare precluso .

PRESIDENTE. Onorevole relatore ,l 'emendamento Masini 7.1 era intera-mente sostitutivo del comma 1 dell 'arti-colo 7, mentre l'emendamento Guerzoni7.20 propone di sostituire solo un pe-riodo.

Pongo, pertanto, in votazione l'emenda-mento Guerzoni 7.20, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Castagnetti Guglielmo 7.2, BianchiBeretta 7.3 e Guerzoni 7.21, accettati dallaCommissione e dal Governo .

(Sono approvati) .

L'emendamento Del Donno 7.23 risultaassorbito dalla votazione testé effettuata .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Savino 7.9 .

Ha chiesto di parlare l 'onorevole Savino.Ne ha facoltà .

NICOLA SAVINO. Ritiro questo emenda-mento, signor Presidente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole col-lega. L'emendamento Savino 7.9 è dunqueritirato .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-

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naboldi 7.13, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Avverto che l 'emendamento Mensorio7.4 è stato ritirato .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 7.14, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 7.15, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 7.16, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 7.17, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento De lDonno 7.25, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione degli identic iemendamenti Borgoglio 7.12, Guerzoni7.22 e Del Donno 7 .24 .

LUCIANO GUERZONI. Chiedo di par-lare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

LUCIANO GUERZONI . Signor Presidente ,mi sembra che l 'emendamento 7 .26 dellaCommissione assorba gli identici emenda-menti Borgoglio 7 .12, Guerzoni 7 .22 e DelDonno 7.24, tendenti a sopprimere la let-tera c) del quinto comma .

PRESIDENTE. Onorevole Guerzoni ,non concordo con l'opinione da lei

espressa. Tuttavia, il problema non si por -rebbe se gli identici emendamenti Borgo-glio 7.12, Guerzoni 7.22 e Del Donno 7 .24fossero ritirati .

LUCIANO GUERZONI. Signor Presidente ,accolgo il suo invito e ritiro il mio emen-damento 7 .22, che ritengo assorbit odall'emendamento 7.26 della Commis-sione .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevoleGuerzoni .

Poiché l'onorevole Borgoglio non è pre-sente, s ' intende che abbia rinunziato al suoemendamento 7 .12 .

Poiché anche l'onorevole Del Donno nonè presente, s ' intende che abbia rinunziat oal suo emendamento 7.24 .

Pongo in votazione il subemendamentoGuerzoni 0 .7.26.1, accettato dalla Commis-sione e dal Governo .

(È approvato) .

Pongo in votazione l 'emendamento 7.26della Commissione, accettato dal Governo ,con la modifica prevista dal subemenda-mento testé approvato .

(È approvato) .

A seguito di tale votazione, gli emenda-menti Arnaboldi 7.19 e Soave 7 .5 sono pre-clusi .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 7.18, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ma-sini 7.6, non accettato dalla Commission ené dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell'articolo 7nel suo complesso .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Masini. Ne ha facoltà .

NADIA MASINI. Signor Presidente, pre-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 198 9

annuncio l 'astensione dei deputati delgruppo comunista sull 'articolo 7 .

Rilevo che nel tempo intercorsodall'inizio dell 'esame del provvedimentofino ad oggi, grazie anche alle ultime vota-zioni effettuate, è stato possibile registrareun progressivo miglioramento del testo . Inparticolare, il fatto che sia stato superato,sulla base di una posizione unitaria delleforze politiche, il problema dell'introdu-zione dell'ora alternativa all 'insegna -mento della religione rende certament epiù accettabile questo articolo .

L'elemento fondamentale che non c iconsente di esprimere voto favorevole è l aconvinzione che la parte iniziale dell'arti-colo favorisca il permanere di difficolt ànell'organizzazione e nella gestione scola-stica, non essendo stato definito con chia-rezza un orario dell ' attività didatticauguale per tutti .

Le 30 ore, oltre ad essere richiest edall'intero mondo scolastico, dalle orga-nizzazioni dei docenti alle organizzazionisindacali, rappresentano secondo noi unaipotesi di orario sulla quale concordar eper dare sufficiente risposta al l 'esigenza dimaggior tempo derivante dell'applica-zione dei nuovi programmi .

Il mantenimento della flessibilità (tra l e27 e le 30 ore), pur prefigurando una pro-gressiva introduzione di un tempo da dedi -care all'insegnamento della lingua stra-niera, comporta il rischio — come ab-biamo già avuto modo di rilevare in rela-zione alla applicazione delle circolari cheda due anni hanno sperimentalmente in-trodotto il nuovo ordinamento — chenell'intera scuola italiana si determini un aestrema pluralità di moduli organizzativi .Esiste quindi la possibilità che si attuinoforme di organizzazione rigida (sappiamoquanto sia poi difficile modificare nellascuola talune decisioni), che comporte-ranno difficoltà nella fase di piena appli-cazione della legge, appunto quando verr àintrodotto anche l 'insegnamento dell alingua straniera.

Sarebbe stata quindi di gran lunga au-spicabile, più efficace e meglio rispon-dente alle esigenze della scuola l'indica-zione fin dall'inizio di un orario unitario .

Con un nostro emendamento avevamoper altro proposto che l 'applicazione delle30 ore, uguali per tutti fin dalla prima fase,non prefigurasse un futuro ulteriore incre -mento del tempo-scuola dovuto all'intro-duzione dell'insegnamento della lingu astraniera. Noi chiedevamo infatti che tal einsegnamento rientrasse nell'ambito dell e30 ore .

D'altra parte, l'elemento che veniva ad -dotto in precedenza dal Governo per giu-stificare la migliore formulazione del testoattuale (che stabilisce che l 'orario scola-stico non sia sempre di 30 ore settimanali equindi uguale per tutti, ma prevede ch etale orario sia flessibile, in quanto pu òoscillare tra le 27 e le 30 ore) non convincefino in fondo. Infatti, se è vero che i lmodulo prevalente cui la legge fa riferi-mento è quello di tre insegnanti per dueclassi, e solo in via residuale si mantien e(nei casi in cui non si può fare altrimenti) i lrapporto di quattro insegnanti per treclassi, questo criterio residuale non puòessere invocato come elemento per mante -nere una flessibilità che è destinata a costi -tuire una componente negativa piuttostoche positiva nell'organizzazione dellascuola .

Auspichiamo che il dibattito, che si svol-gerà tra qualche giorno in quest 'aula sullasentenza della Corte costituzionale sul l 'oradi religione, porti chiarezza nella vast apolemica e nel vasto contenzioso in atto ,risolvendo le difficoltà presenti nellascuola e determinate proprio dall'attual enon condivisibile applicazione dell enorme sull 'insegnamento della religione .Auspichiamo che si realizzi una miglior eorganizzazione ed un maggiore rispetto —derideriamo sottolinearlo — del dettat ocostituzionale e dello spirito concordata -rio. Se si fosse compiuto uno sforzo ade -guato per introdurre le 30 ore settimanali ,l'articolo 7 sarebbe risultato più rispon-dente alle esigenze della scuola .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Arna-boldi. Ne ha facoltà .

PATRIZIA ARNABOLDI . Signor Presi-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

dente, il testo dell'articolo 7 è rimasto insostanza immutato e si è adottata la deci -sione di mantenere un orario orientativoche oscilla tra le 27 e le 30 ore settimanali .Il tempo-scuola base è infatti di 27 ore set -timanali, anche se il graduale e futuribileinserimento della lingua straniera lo elevaa 30 ore. Credo che questo sia il segnal edell'esistenza di uno «zoccolo duro» ri-spetto alla tanto sbandierata riforma dell ascuola di base .

Avevamo presentato un emendament osostitutivo che prevedeva un orario di 40ore settimanali, comprendenti le ore d imensa e il tempo impiegato per il trasport oa scuola . Quell 'emendamento consideravala scuola come un insieme unitario . Questoera il nostro obiettivo di fondo : ma era-vamo disposti anche a mediare se si fosseinnestato un processo diretto a ricomporreil tempo pieno . L 'articolo è rimasto sostan -zialmente immutato, ripeto ; si è soltant ooperato uno stralcio che concerne le ore d iinsegnamento della religione cattolica ( acausa di forza maggiore più che per buonavolontà) . Aleggia infatti la sentenza dellaCorte costituzionale che non si può più fin -gere che non esista .

Per queste ragioni e proprio in conside-razione del fatto che il tempo-scuola non èun elemento quantitativo, ma attiene allaqualità stessa della riforma della scuola d ibase, i deputati del gruppo di democrazi aproletaria voteranno contro l'articolo 7.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'ar-ticolo 7 nel testo modificato dagli emenda-menti testé approvati .

(È approvato)

Passiamo all 'articolo 8 :

(Progetti formativi di tempo lungo) .

«1 . A decorrere dall'anno scolastico1990-91 potranno realizzarsi progetti for-mativi comprendenti anche attività di ar-ricchimento e di integrazione degli inse-gnamenti curriculari, con orario comples -sivo settimanale di attività didattica no nsuperiore alle 37 ore, ivi compreso il tempomensa, alle seguenti condizioni :

a) che la copertura dell'orario, tenutoconto anche della graduale introduzion edell'insegnamento di una lingua stranieradi cui all'articolo 10, sia assicurata per l ' in-tero anno con lo svolgimento, da parte de idocenti contitolari delle classi cui il mo-dulo si riferisce, di tre ore di servizio inaggiunta a quelle stabilite per l 'orario set -timanale d'insegnamento o, nel caso d imancata disponibilità degli stessi, con lautilizzazione, limitata alle ore necessarie ,di altro docente titolare del plesso, tenut oal completamento dell'orario di insegna -mento;

b) che vi siano le strutture necessarie eche siano effettivamente funzionanti.

2. Qualora non si verifichi alcuna dellecondizioni di cui alla lettera a) del comm a1, potrà essere autorizzata in organico d ifatto l'aggiunta di un ulteriore posto, oltr equelli stabiliti dal comma 2 dell'articolo 4,ogni quattro classi interessate alla attua-zione dei progetti formativi di temp olungo.

3. Nell'anno scolastico 1989-90 conti-nuano ad essere svolte le attività di temp opieno già in atto ai sensi dell'articolo 1della legge 24 settembre 1971, n. 820.

4. Fino all'attuazione su tutto il territorionazionale dei moduli organizzativi previst idagli articoli 4 e 6, ai fini della realizza-zione dei progetti formativi di cui all'arti-colo 8, il comma 2 del medesimo articolo 8

si applica esclusivamente nei casi in cuisiano state precedentemente svolte le atti -vità di tempo pieno di cui all'articolo 1della legge 24 settembre 1971, n . 820» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sopprimerlo.

8. 5 .

Arnaboldi, Tamino .

Sostituirlo con il seguente :

ART 8 .

1 . Al fine di favorire il confronto fra leesperienze didattiche e dare una risposta

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qualificata alla domanda sociale, si ravvis ala necessità di prosecuzione della scuola atempo pieno con 40 ore settimanali, com-preso il tempo mensa, e due insegnanti pe rclasse .

8. 6 .Borgoglio.

Sostituirlo con il seguente :

ART. 8 .

1 . Le attività di tempo pieno di cui all'ar -ticolo 1 della legge 24 settembre 1971, n.820, possono proseguire, entro il limite de lnumero dei posti funzionanti nell'ann oscolastico 1987/1988 alle seguenti condi-zioni :

a) che la programmazione delle attivit àdidattiche, nel rispetto della natura dellediscipline di insegnamento, sia coerentecon il testo dei programmi di cui al decret odel Presidente della Repubblica 12 feb-braio 1985, n . 104;

b) che l 'orario settimanale non superi lequarantadue ore settimanali, ivi compresoil tempo mensa;

c) che esistano le strutture necessarie eche siano effettivamente funzionali .

2 . L'accertamento delle condizioni, de -mandato agli organi tecnici dell'ammini-strazione della pubblica istruzione, deveessere effettuato entro un anno dalla dat adi entrata in vigore della presente legge .

8 . 2.

Mensorio .

Sostituirlo con il seguente:

ART. 8 .

1 . Le attività di sperimentazione dell escuole a tempo pieno previste dall'articolo1 della legge 24 settembre 1971, n. 820,

potranno proseguire, nell'ambito dei post iorganici attualmente esistenti, alle se-guenti condizioni :

a) che la programmazione didattica el'articolazione delle discipline siano uni-formate ai programmi di cui al decreto de lPresidente della Repubblica 12 febbraio1985, n. 104, e che l 'organizzazione didat -tica preveda la suddivisione dei docent iper ambiti disciplinari come previsto dall apresente legge ;

b) che si costituiscano moduli didattic idi quattro docenti per due classi;

c) che le attività siano richieste dai geni -tori;

d) che le strutture necessarie per la rea-lizzazione del progetto educativo didatticosiano funzionali ;

e) che l'orario settimanale di funziona -mento sia da trentotto a quaranta ore .

2. L'organico di diritto dei posti per l eclassi a tempo pieno è stabilito a partiredalle conferme di attività già in atto cherichiedano la prosecuzione e che presen-tino le condizioni previste dal comma 1 . Lenuove istituzioni, sulla base dei posti orga -nici attualmente esistenti al livello nazio-nale e tenendo conto prioritariamentedell'attivazione dei moduli didattici pre-visti dagli articoli 4 e 7, possono essereautorizzate su compensazione tra provin-cie, con particolare attenzione alle ri-chieste di nuova istituzione provenienti dalsud.

3. Entro due anni dall'approvazion edella presente legge il Ministro della pub-blica istruzione dispone una verifica delleattività in atto al fine di definire la pre-senza delle condizioni per la loro prosecu -zione e delle modifiche necessarie per qua -lificare gli interventi .

8. 1 .

Sangiorgio, Masini, Bianchi Be-retta, Fachin Schiavi ,Soave.

Sopprimere il comma 1 .

8 . 17 .Del Donno .

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Al comma 1, sostituire le parole: attivitàdi arricchimento e di integrazione degl iinsegnamenti curricolari con orario com-plessivo di attività didattica con le seguenti:progetti formativi con orario .

8. 3 .Rallo, Poli Bortone.

Al comma 1, sostituire le parole : alle 37ore con le seguenti : alle 40 ore .

* 8. 7 .Savino.

Al comma 1, sostituire le parole: alle 37ore con le seguenti : alle 40 ore .

* 8. 12.Guerzoni .

Al comma 1, sostituire le parole da : alleseguenti condizioni fino alla fine de lcomma con le seguenti : mediante l'ag-giunta di un ulteriore posto, oltre a quell istabiliti dal comma 2 dell 'articolo 4, ognitre classi interessate al l 'attuazione di taliprogetti formativi e, ove necessario per l acopertura dell'orario, mediante anche ladisponibilità dei docenti, contitolari dell eclassi cui il modulo si riferisce, a prestar efino a un massimo di tre ore di servizio inaggiunta a quelle stabilite per l'orario set -timanale di insegnamento.

Conseguentemente, sopprimere il com-ma 2.

8 . 13 .

Guerzoni .

Sostituire il comma 2 con i seguenti :

2 . Le attività di tempo pieno di cui all'ar -ticolo 1 della legge 24 settembre 1971, n.820, potranno proseguire, entro il limitedei posti funzionanti nell 'anno scolastico1988/89, alle seguenti condizioni :

a) che esistano le strutture necessarie eche siano effettivamente funzionanti ;

b) che l'orario settimanale, ivi com -

preso il tempo mensa, sia stabilito in 40ore;

c) che la programmazione didattica el'articolazione delle discipline siano uni-formate ai programmi vigenti e che l 'orga -nizzazione didattica preveda la suddivi-sione dei docenti per ambiti disciplinaricome previsto dalla presente legge.

2-bis . I posti derivanti da eventuali sop-pressioni delle predette attività di temp opieno saranno utilizzati esclusivamenteper l'attuazione dei moduli organizzativ idi cui al precedente articolo 4.

Conseguentemente, sopprimere i comm i3 e 4 .

8. 18 .La Commissione.

Al comma 2, sostituire le parole da : inorganico fino a : ogni quattro classi con leseguenti : , di norma in organico di fatto ,l 'aggiunta di ulteriori due posti oltre quellistabiliti dal comma 2 dell 'articolo 4, ognicinque classi .

8. 8 .Savino .

Sopprimere i commi 3 e 4 .

*

8 . 4 .Fachin Schiavi .

Sopprimere i commi 3 e 4 .

*

8 . 9 .Borgoglio.

Sopprimere i commi 3 e 4 .

*

8 . 10.Arnaboldi, Tamino.

Al comma 3, sostituire le parole : 1989-90con le seguenti : immediatamente succes-sivo a quello di entrata in vigore della pre-

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sente legge e fino al completamento deirelativi cicli scolastici .

8. 14 .Guerzoni .

Dopo il comma 3, aggiungere il se-guente:

3-bis . Lo Stato, con la legge finanziaria ,prevede appositi trasferimenti agli enti lo -cali per assicurare i mezzi finanziari ne-cessari per il funzionamento della scuolaelementare .

8. 15.Guerzoni .

Sopprimere il comma 4 .

8. 16.Guerzoni .

Nella rubrica, sostituire la parola : lungocon la seguente: pieno.

8. 11 .Guerzoni .

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 8 e sugli emendamenti ad esso presen -tati, chiedo al relatore di esprimere il pa-rere della Commissione su questi ultimi .

FRANCESCO CASATI, Relatore . Esprimoparere contrario sugli emendamenti Arna -boldi 8.5, Borgoglio, 8 .6, Mensorio 8 .2 ,Sangiorgio 8 .1, Del Donno 8.17, Rallo 8 .3 ,Savino 8.7, Guerzoni 8 .12 e 8.13. Racco-mando l'approvazione dell'emendamento8 .18 della Commissione ed esprimo parer econtrario sugli emendamenti Savino 8 .8 ,Fachin Schiavi 8 .4, Borgoglio 8 .9, Arna-boldi 8.10, Guerzoni 8.14, 8.15, 8.16 e8.11 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione. Accetto l'emen-damento 8.18 della Commissione e con-

cordo, quanto al resto, con il parereespresso dal relatore .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l 'emendamento Ar-

naboldi 8.5, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Poiché l 'onorevole Borgoglio non è pre-sente, si intende che abbia rinunziato a lsuo emendamento 8.6 .

Avverto che l'emendamento Mensori o8 .2 è stato ritirato dal suo presentatore .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Sangiorgio 8 .1 .

FRANCESCO CASATI, Relatore . Chiedo diparlare.

PRESIDENTE. A che titolo, onorevolerelatore? Siamo in sede di votazione .

FRANCESCO CASATI, Relatore . Vorreichiederle, signor Presidente di porre su-bito in votazione — se possibile — l'emen -damento 8 .18 della Commissione .

PRESIDENTE. Onorevole Relatore,l'emendamento 8 .18 della Commissione siriferisce al secondo comma dell'articolo 8 ;pertanto non può essere votato in questafase, nella quale ci stiamo occupando degliemendamenti presentati al primo commadello stesso articolo.

Pongo pertanto in votazione l'emenda-mento Sangiorgio 8 .1, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Poiché i deputati segretari non son od'accordo sull'esito della votazione e mene hanno fatto espressa richiesta, ai sens idel primo comma dell'articolo 53 del rego-lamento, dispongo la controprova me-diante procedimento elettronico, senza re -gistrazione di nomi .

(L 'emendamento è respinto) .

Poiché l 'onorevole Del Donno non è pre-

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sente, si intende che abbia rinunziato alsuo emendamento 8.17 .

Pongo in votazione l'emendament oRallo 8.3, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo alla votazione degli identic iemendamenti Savino 8.7 e Guerzoni 8.12 .

NICOLA SAVINO. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. A che titolo, onorevoleSavino?

NICOLA SAVINO. Per ritirare il mioemendamento 8.7, signor Presidente.

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Sa -vino. Onorevole Guerzoni, intende mante -nere il suo emendamento 8.12?

LUCIANO GUERZONI . Lo mantengo, si-gnor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazionel 'emendamento Guerzoni 8 .12, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oGuerzoni 8 .13, non accettato alla Commis -sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento 8.1 8della Commissione, accettato dal Go-verno.

(È approvato) .

Avverto che è così precluso l'emenda -mento Savino 8.8 .

I successivi identici emendamenti Fa-chin Schiavi 8 .4, Borgoglio 8.9 e Arnabold i8.10 risultano assorbiti a seguito dell 'ap-provazione dell 'emendamento 8 .18 dellaCommissione. Analogamente, risultano as-sorbiti gli emendamenti Guerzoni 8.16 e8.11 .

Dichiaro, infine, preclusi gli emenda-menti Guerzoni 8.14 e 8 .15 .

Passiamo alla votazione dell 'articolo 8nel suo complesso. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l 'onorevole San-giorgio. Ne ha facoltà .

MARIA LUISA SANGIORGIO. Signor Pre-sidente, onorevoli colleghi, con l 'articolo 8,soprattutto dopo l'approvazione del -l'emendamento 8.18 della Commissione, sisegna in questa proposta di legge di ri-forma un punto positivo, scaturit odall 'unità che gli insegnanti hanno saputocostruire nelle loro organizzazioni sinda-cali, nelle associazioni professionali, e da lrapporto creato con i genitori, le famiglie ,gli enti locali e le varie associazioni .

Siamo giunti a tale traguardo grazie allacaparbietà con cui il partito comunista ne lParlamento e nel paese ha sostenuto l'espe -rienza del tempo pieno . Eravamo partiti daun'ipotesi che voleva abolirlo come prezzo econdizione per procedere alla riforma. An -cora qualche giorno fa in ques t 'aula è statodetto che il mantenimento del tempo pienoera da considererarsi una specie di lusso ,qualcosa da zone ricche .

Noi l'abbiamo sostenuto con forza e vi -gore in primo luogo per ragioni pedago-giche e didattiche, in quanto proprio datale esperienza è nata la collaborazione tr ainsegnanti, il rapporto tra genitori e unaconcezione della scuola che prende in con-siderazione i problemi complessivi deibambini, delle bambine e delle loro fami-glie: una scuola quindi che non si estraneadal contesto sociale in cui opera .

Abbiamo altresì appoggiato il temp opieno per ragioni sociali, in quanto esso èstato e rimane la risposta che la scuolapubblica è riuscita a dare ai bisogni de ibambini, delle bambine e delle loro fami-glie .

Sulla base di tale convinzione non solo c isiamo battuti per il suo mantenimentonelle realtà in cui si è diffuso, ma avevam opensato e continuiamo a pensare che sa-rebbe stato più opportuno garantire a tutt ila possibilità di scegliere tra questa espe-rienza e il nuovo modello della scuola ele-mentare che abbiamo appena votato. Daqui nasceva la nostra proposta iniziale e l acaparbietà con cui l 'abbiamo sostenuta .

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Conseguiamo qui oggi con questo votocertamente un successo e compiono unpasso avanti le forze che hanno lavoratoper tale obiettivo . Avremmo preferito ch esi fosse garantito il tempo pieno anche achi oggi non ha fatto tale esperienza evorrà farla in futuro .

Il testo dell'articolo 8 ci mette invece difronte ad una pluralità di modelli, ch eforse la realtà potrà plasmare in mod opositivo, anche se oggi essa non ci rassi-cura in tal senso . Proprio per il fatto ch enon si è voluta cogliere l'opportunità d idare anche ad altri tale possibilità, il no-stro consenso non può essere pieno sull'ar -ticolo in questione (Applausi dei deputat idel gruppo del PCI) .

PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l 'onorevole Giovann iBruni. Ne ha facoltà .

GIOVANNI BRUNI. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, voteremo a favoredell 'articolo 8, con la precisazione che iltempo pieno ha valore solo in casi d 'ecce-zione perché riteniamo inopportuno che ibambini siano tenuti lontani dalla famigli aper il tempo vivo della giornata . In linea diprincipio sarebbe un affronto al dirittonaturale .

Se la prima società industriale ha assor-bito l'operaio in un lavoro che durav aquasi tutta la giornata, la società postindu -striale, riversando sulla macchina e su icomputer larga parte della fatica umana ,lascia prevedere per l'uomo e la donnal'ampliamento del tempo libero (anchegrazie alle battaglie sindacali condotte perottenere la riduzione del tempo di lavoro) ela diffusione del part-time . Sicché, se s ipoteva comprendere la suggestione de ltempo pieno nella società ottocentesca edel primo novecento, ora essa non è com-prensibile, tenuto conto dell'aggiorna-mento socio-economico e delle prevision ifuture .

Il bambino deve prendere nozione dellasocietà nel suo complesso, perché lo Stat onon è rappresentato solo dagli uffici pub-blici, ma è l'espressione della società intutte le sue componenti .

Nel nostro paese — e per fortuna — l afamiglia ha una grande importanza e, all adistanza, in connubio con lo Stato, essa hadato migliori risultati rispetto a certi scom-pensi delle società scandinava o ameri-cana .

Altri sono i guai dello Stato italiano : se siconsidera bene la situazione, ci si accorg eche tali guai dipendono da certe elefantias idel settore pubblico, di provenienza nor-dica e orientale . Inoltre, da noi vige tradi-zionalmente una forma di Stato che chia-merei mista .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti . Pongoin votazione l'articolo 8 nel testo modifi-cato dall'emendamento approvato .

(È approvato) .

Passiamo all 'articolo 9:

(Orario di insegnamento) .

«1 . L'orario di insegnamento per gli inse-gnanti elementari è costituito di 24 ore set-timanali di attività didattica, di cui 22 oredi insegnamento e due dedicate alla pro-grammazione didattica da attuarsi in in-contri collegiali dei docenti di ciascun mo-dulo, in tempi non coincidenti con l'orariodelle lezioni .

2. L'orario settimanale di insegnamentodi ciascun docente deve essere distribuitoin non meno di cinque giorni settima-nali .

3. L'attività didattica di cui al comma 1 èsvolta per un numero settimanale di oreuguale per tutti gli insegnanti che compon-gono il modulo organizzativo .

4. A partire dal 10 settembre e finoall'inizio delle lezioni i collegi dei docenti siriuniscono per la definizione del pianoannuale di attività didattica e per lo svol-gimento di iniziative di aggiornamento» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sostituirlo con il seguente :

ART . 9 .

1 . Nel periodo dal 1 0 settembre all'iniziodelle lezioni e dal termine delle lezioni al

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25 giugno, i docenti sono in servizio persvolgere le attività di programmazione everifica ed eventuali corsi di recuperocome al successivo articolo.

2 . L'orario di servizio dei docenti è cosìarticolato:

a) 18 ore settimanali di insegnamentofrontale ;

b) un monte ore da utilizzare priorita-riamente per la programmazione didatticafinalizzata alla realizzazione del dirittoallo studio, e per altre attività connesse allafunzione docente . La quantificazione d itale monte ore è materia contrattuale .

3 . Le ore di non insegnamento devonocomunque prevedere almeno 40 ore di for -mazione in servizio .

4. La durata dell'anno scolastico è stabi -lita in almeno 200 giorni di lezione, oltre igiorni necessari per i corsi di recupero pe rgli alunni che nonostante i corsi di so-stegno nel corso dell'anno, risultino all oscrutinio estivo non aver raggiunto gl iobiettivi didattici programmati . In ognicaso le lezioni non potranno avere inizioprima del 15 settembre e non potrannoandare oltre il 15 giugno, anche al fine diconsentire una reale programmazione di-dattico-educativa .

5 . Ogni regione stabilisce la data di inizioe il termine delle lezioni .

9. 5 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 1, sostituire le parole: 22 orecon le seguenti : 18 ore.

9. 3 .Mensorio .

Al comma 1, dopo le parole : 22 ore d iinsegnamento aggiungere le seguenti : iltempo-mensa rientra nell'attività dei do-centi .

9. I .Sangiorgio, Masini, Bianchi Be -

retta, Soave .

AI comma 1, sostituire le parole : due orecon le seguenti : sei ore .

9 . 4 .

Mensorio .

Dopo il comma 1, aggiungere il se-guente :

1-bis . Le ore eccedenti l'impegno didat-tico possono destinarsi al recupero indivi -dualizzato o per gruppi ristretti di alunn icon ritardo nei processi di apprendi -mento .

9. 2 .Rallo, Poli Bortone .

All'emendamento Rallo 9.2 è stato pre-sentato il seguente subemendamento :

All'emendamento Rallo 9 .2, aggiungere leparole :

«Anche con riferimento ad alunni stra-nieri, in particolare provenienti da paesiextracomunitari» .

0. 9. 2.1 .La Commissione.

All'articolo 9 è stato altresì presentato ilseguente emendamento :

Sopprimere il comma 3 .

9. 6 .Portatadino, Formigoni .

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 9, sugli emendamenti e sul subemen -damento ad esso presentati, avverto che gl iemendamenti Mensorio 9.3 e 9.4 sono stat iritirati dal presentatore .

Qual è il parere della Commissione sugl iemendamenti e sul subemendamento pre -sentati all'articolo 9?

FRANCESCO CASATI, Relatore . SignorPresidente, la Commissione esprime pa-rere contrario sugli emendamenti Arna-boldi 9.5 e Sangiorgio 9.1 . Il parere è

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invece favorevole sull'emendamento Rallo9.2, nel testo modificato dal subemenda-mento 0.9.2 .1 della Commissione, di cuiraccomando l 'approvazione. Esprimo, in -fine, parere favorevole sull'emendamentoPortatadino 9.6 .

PRESIDENTE . Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione. Signor Presi -dente, il Governo concorda con il parer eespresso dal relatore ed accetta il subeme -nadamento 0.9.2 .1 della Commissione .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l 'emendamento Ar-

naboldi 9 .5, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Sangiorgio 9.1 .

MARIA LUISA SANGIORGIO . Chiedo diparlare.

PRESIDENTE. A che titolo?

MARIA LUISA SANGIORGIO. Signor Pre-sidente, vorrei annunciare il ritiro del mi oemendamento 9 .1, indicando le ragioni ditale decisione . Poiché, approvando gli arti -coli 7 e 8 del provvedimento, si è stabilitoche il tempo-mensa, laddove vi sia, rientranell'ambito dell'attività svolta dai docenti ,il mio emendamento 9.1 appare pleona-stico .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole San -giorgio .

Passiamo alla votazione del subemenda-mento 0.9 .2 .1 della Commissione. Hachiesto di parlare per dichiarazione di vot ol'onorevole Rallo . Ne ha facoltà .

GIROLAMO RALLO. Signor Presidente,colleghi, ministro, sarò brevissimo ; debboringraziare il relatore e la Commissioneper aver accettato il mio emendament o9.2, riconoscendone la validità, e per ave rproposto il subemendamento 0.9.2 .1 .

Si tratta di usufruire delle ore eccedent il'impegno didattico, destinandole al recu-pero individualizzato per coloro che mo-strano ritardo nei processi di apprendi-mento .

L'emendamento 9.2 da me presentato hacarattere generico, si riferisce cioè a tutt igli alunni che possano mostrare deficienzenei processi di apprendimento. Natural -mente esso può trovare migliore e pien aapplicazione estendendosi anche agl ialunni provenienti dai paesi extracomuni -tari: numerosi sono infatti gli immigrati inItalia che trovano difficoltà ad inserirs iper problemi di lingua e di convivenza. Inquesto modo verranno aiutati ad inte-grarsi nella nostra società .

PRESIDENTE. Pongo in votazione il su-bemendarnento 0.9.2 .1 della Commissione ,accettato dal Governo .

(È approvato) .

Pongo in votazione l'emendamentoRallo 9.2, accettato dalla Commissione edal Governo, nel testo modificato dal sube -mendamento testé approvato .

(È approvato) .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Portatadino 9.6 . Ha chiesto di par-lare per dichiarazione di voto l'onorevoleGuerzoni. Ne ha facoltà .

LUCIANO GUERZONI . Signor Presidente ,rimango francamente sorpreso del parer efavorevole espresso dal relatore e dal rap-presentante del Governo sull'emenda-mento Portatadino 9.6 . Ritengo infatti chese questo emendamento dovesse essere ap -provato, verrebbe introdotto un element odi ambiguità in tutta l'impostazione ch eabbiamo dato al provvedimento .

Vorrei quindi richiamare l'attenzionedei colleghi, e in modo particolare del rela -tore, sul fatto che, mentre nel prim ocomma dell'articolo 9 — e non dobbiamodimenticare che questo articolo riguardal'orario di insegnamento — si parl adell'orario di insegnamento settimanale

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

dei docenti in generale, al terzo commadello stesso articolo si parla invece dell'at-tività didattica degli insegnanti all ' internodel modulo organizzativo. Si stabilisce ,inoltre, che all 'interno del suddetto mo-dulo, l 'attività didattica sia svolta «per unnumero settimanale di ore uguale» .

Siamo di fronte ad uno degli element iportanti della riforma della scuola elemen -tare. Se, con l 'approvazione dell'emenda-mento 9.6, si dovesse arrivare alla soppres -sione del terzo comma dell 'articolo 9, ver-rebbe meno il principio secondo il qualeall'interno del modulo organizzativo gl iinsegnanti sono impegnati per un numer odi ore uguale di attività didattica .

A questo punto, il discorso del team, delcollegio dei docenti, il superamento dell afigura unica del maestro, il superamentodel maestro, che svolge un'attività didat-tica doppia rispetto agli altri insegnanti ,viene rimesso in discussione .

Desidero quindi invitare il relatore ed i lrappresentante del Governo ad una mag-giore riflessione sull 'opportunità di sop-primere, con l 'approvazione dell'emenda-mento 9.6, il terzo comma dell'articolo 9 .

Il problema potrebbe essere impostat odiversamente se il comma in question enon vi fosse ; ma poiché non siamo difronte a questa eventualità, la soppres-sione del terzo comma, anche ai fini d iuna interpretazione basata sui lavori pre-paratori, assumerebbe un significato benpreciso. Il terzo comma dell 'articolo 9 c'èed ha una valenza ben chiara: esso stabi-lisce che, all'interno del modulo organiz-zativo, gli insegnanti svolgano la loro at-tività per un numero uguale di ore di atti -vità didattica. Se salta questo principio ,salta anche uno degli elementi caratteriz-zanti la riforma .

Per questi motivi, dichiaro il voto con-trario all'emendamento Portatadino 9.6,sollecitando il relatore e il rappresentantedel Governo ad una riconsiderazione de lproblema .

SERGIO SOAVE. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. A che titolo, onorevoleSoave?

SERGIO SOAVE. Signor Presidente, desi-dero proporre un accantonament odell'emendamento Portatadino 9.6.

PRESIDENTE . Onorevole Soave, èchiaro che se questa sua proposta dovess eessere accolta, verrebbe naturalmente ac-cantonato l'intero articolo 9.

SERGIO SOAVE. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni ,ritengo possa rimanere stabilito che è ac-colta la proposta dell 'onorevole Soave d irinviare, per il momento l'esam edell 'emendamento Portatadino 9.6 e, con-seguentemente, il voto sull 'articolo 9.

(Così rimane stabilito) .

Passiamo all 'articolo 1 :

(Insegnamento di una lingua straniera) .

«I . Nella scuola elementare è impartitol'insegnamento di una lingua straniera .

2. Le modalità per l'introduzione gene-ralizzata dell 'insegnamento della linguastraniera, i criteri per la scelta di detta lin -gua, per la utilizzazione dei docenti e ladefinizione delle competenze e dei requi-siti di cui gli stessi docenti debbono esser eforniti ad integrazione di quanto previst odal comma 3 dell'articolo 5, sono definiticon apposito decreto del ministro dellapubblica istruzione da emanarsi entro u nanno dalla data di entrata in vigore dellapresente legge sentito il Consiglio nazio-nale della pubblica istruzione e previo pa -rere delle competenti Commissioni parla-mentari .

3. Nelle scuole elementari in cui, perdisposizioni legislative speciali, l'insegna-mento di più lingue è obbligatorio, l' intro-duzione dell 'insegnamento della linguastraniera può essere disposto previa intesacon gli enti locali competenti» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sostituirlo con il seguente :

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

ART. 10 .

1. L ' introduzione generalizzata degli in -segnanti di lingua straniera, attività moto -rie, educazione all'immagine e di educa-zione musicale è attuata con l'inserimentosui posti in organico di docenti specifici d icui alla lettera b) del comma 2 dell 'articolo4.

2. I criteri per la scelta della lingua stra-niera sono definiti con apposito decretodel ministro della pubblica istruzione, sen -tito il Consiglio nazionale della pubblic aistruzione, da emanarsi entro due annidalla data di entrata in vigore della pre-sente legge.

3. Nelle scuole della provincia autonomadi Bolzano, dove l ' insegnamento della se-conda lingua è obbligatorio, l ' introduzionedell ' insegnamento di un'altra lingua stra-niera può essere disposto con decreto delministro della pubblica istruzione previaintesa con gli assessori provinciali compe-tenti .

10 . 1 .Mensorio .

Al comma 1 aggiungere, in fine, le parole:Tale insegnamento è introdotto contempo -raneamente in tutte le scuole elementaridella Repubblica sin dalla prima classe edè impartito da un docente del modulo. Laformazione di detto personale è assicurataattraverso un piano nazionale di qualifica -zione entro un anno dall'entrata in vigor edella presente legge .

10. 3 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 1, aggiungere, in fine, le parole:In previsione dell'unione europea la prim alingua straniera sarà, per tutto il territori onazionale, l'inglese e s'insegnerà parland oe dialogando in detta lingua. Anche l ' inse -gnante dovrà essere di madre lingua in-glese, preferibilmente attraverso scamb id'insegnanti stranieri .

10. 5 .Del Donno .

Al comma 2, dopo le parole: generalizzataaggiungere le seguenti entro un annodall'entrata in vigore della present elegge .

Conseguentemente, al medesimo comma2, sostituire le parole: un anno con le se-guenti: sei mesi .

10. 4 .Guerzoni .

Al comma 2, aggiungere, in fine, le parole :Scaduto il suddetto termine, il consiglio d icircolo individua le modalità e i criteri d icui sopra. Questi restano in vigore sinoall'adempimento di cui al precedentecomma.

10 . 2 .Arnaboldi, Tamino.

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 10 e sugli emendamenti ad esso pre-sentati, chiedo al relatore di esprimere s uquesti ultimi il parere della Commissione .Avverto altresì che l'èmendamento Men-sorio 10.1 è stato ritirato .

FRANCESCO CASATI, Relatore . La Com-missione esprime parere contrario sugliemendamenti Arnaboldi 10.3, Del Donno10.5, Guerzoni 10.4 e Arnaboldi 10.2 .

PRESIDENTE. Il Governo?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Statoper la pubblica istruzione. Il Governo con-corda con il parere espresso dal relatore .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l'emendamento Ar-

naboldi 10.3, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Poiché l'onorevole Del Donno non è pre-sente, si intende che abbia rinunziato a lsuo emendamento 10 .5 .

Pongo in votazione l'emendament oGuerzoni 10.4, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 10.2, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'articolo 10 nel test odella Commissione.

(È approvato) .

Passiamo all 'articolo 11 :

(Valutazione degli alunni) .

«1 . In relazione ai contenuti ed agli obiet -tivi dei programmi didattici in vigore, i lMinistro della pubblica istruzione, sentit oil parere del Consiglio nazionale della pub-blica istruzione, determina, con sua ordi-nanza, le modalità, i tempi ed i criteri pe rla valutazione degli alunni e le forme d icomunicazione di tale valutazione alle fa-miglie».

A questo articolo è stato presentato ilseguente emendamento :

Dopo il comma 1, aggiungere i seguenti :

2. Nella scuola elementare non è pre-vista la selezione degli allievi e pertantol 'ammissione alla classe successiva è di -sposta d'ufficio per gli allievi che abbianofrequentato regolarmente l 'anno scola-stico.

3. La valutazione ha esclusivamente lafunzione di consentire l 'apprestamento distrategie didattiche individualizzate per i lconseguimento degli obiettivi formativiprogrammati .

4. I consigli di interclasse assumono incarica direttamente il problema degl ialunni con difficoltà di apprendimento ,progettando e realizzando attività di soste -gno, percorsi didattici differenziati, mo-duli didattici integrativi, nel cors odell 'anno scolastico e, ove necessario,anche durante il periodo estivo .

Arnaboldi, Tamino .

Nessuno chiedendo di parlare sull 'arti-colo 11 e sull 'emendamento ad esso pre-sentato, chiedo quale sia in proposito i lparere della Commissione .

FRANCESCO CASATI, Relatore. La Com-missione esprime parere contrari osull'emendamento Arnaboldi 11 .1 .

PRESIDENTE. Il Governo?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione . Anche il Governoesprime parere contrario .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l'emendamento Ar-

naboldi 11 .1, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'articolo 11 nel testodella Commissione .

(È approvato) .

Passiamo all'articolo 12 :

(Circoli didattici) .

«1 . I circoli didattici costituiti da plessiappartenenti allo stesso comune sono for-mati, di norma, da non meno di cinquant ae da non più di ottanta insegnanti;' quellicostituiti da plessi appartenenti a più co-muni sono formati, di norma, da non menodi quaranta e da non più di sessanta inse -gnanti .

2. Fino alla costituzione dei circoli didat-tici di scuola materna, per la determina-zione dei numeri minimo e massimo di cu ial comma precedente, si tiene conto anch edelle sezioni di scuola materna operantinel circolo didattico ai sensi dell 'articolo26 della legge 18 marzo 1968, n. 444.

3. Il Ministro della pubblica istruzioneprovvede all 'adeguamento della distribu-zione sul territorio dei circoli didattici esi-stenti, tenendo presenti le necessità deri-vanti dalla consistenza della popolazionescolastica e dalla situazione geografica» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti:

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 3, dopo le parole: pubblicaistruzione aggiungere le seguenti: previaconsultazione e assenso del collegio do-centi e del consiglio di circolo interes-sati .

Sopprimerlo.

12.7 .Governo .

Al comma 1, sostituire la parola: cin-quanta con la seguente : trenta ,

Conseguentemente, sostituire la parola :ottanta con la seguente : cinquanta .

12 . 5 .Arnaboldi, Tamino.

Al comma 1, aggiungere, in fine le parole :ivi compresi gli insegnanti delle sezioni d isucola materna, presenti nel circolo .

Conseguentemente, sopprimere il com-ma 2 .

12. 1 .Masini, Sangiorgio .

Sopprimere il comma 2.

12. 6 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 2, sostituire le parole: dellesezioni con le seguenti : dei posti .

Conseguentemente, al medesimo comma2, aggiungere, in fine, le parole : I posti discuole non statali concorrono, altresì, all adeterminazione del numero minimo emassimo di cui al comma 1 del present earticolo .

12 . 4 .Savino.

Al comma 2, aggiungere, in fine, le parole :ivi comprese le scuole materne istituit edagli enti locali .

12 . 2 .

Rallo. Poli Bortone .

12. 3 .

Arnaboldi, Tamino .

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 12 e sugli emendamenti ad esso pre-sentati, chiedo quale sia su questi ultimi i lparere della Commissione .

FRANCESCO CASATI, Relatore. La Com-missione esprime parere favorevol esull'emendamento 123 del Governo e, con -seguentemente parere contrario su tutti glialtri emendamenti .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Statoper la pubblica istruzione. Signor Presi-dente, il Governo ha presentato l 'emenda-mento soppressivo 12.7 in quanto la ma-teria trattata dall'articolo 12 è stata d irecente disciplinata dall 'articolo 2 dellalegge n . 426 del 1988. Con l'articolo 12 alnostro esame noi andremmo dunque a di -sciplinare nuovamente una materia la cuinormativa è stata da poco modificata .L'articolo in questione, tra l 'altro, prevedecriteri più rigidi . In tutti i casi, comunque,viene stabilito in 50 il numero minimo diinsegnanti per la costituzione dei circol ididattici . Nella nuova normativa, tra l 'al-tro, non è previsto il numero massimo de iposti di insegnante e viene stabilita la gra -duale soppressione dei circoli sottodimen -sionati .

Da questo punto di vista, pare dunquepiù congruo e più coerente con l'interapolitica scolastica del Governo sopprimerel'articolo 12 che, tra l 'altro, non ci sembraneanche così importante nell'ambito dellenorme che disciplinano la scuola elemen-tare .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento 12.7 del Governo. Ha

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 198 9

chiesto di parlare per dichiarazione di vot ol 'onorevole Guerzoni. Ne ha facoltà .

LUCIANO GUERZONI. Signor Presidente ,io sono molto sorpreso e devo anche de-nunciare in Assemblea un comportamentoche non possiamo considerare corretto d aparte del Governo .

L'emendamento 12.7 del Governo, perdirla brutalmente, è stato presentato ieri ,nell'ultima riunione del comitato dei nove !Devo dire che la posizione del Governo ,che è intervenuto al l 'ultimo minuto a sop-primere una norma sulla quale si era rag -giunto un accordo in Commissione, è scor-retta e sorprendente. Si tratta di una cosamolto grave, perché l'articolo 12 tieneconto delle misure già introdotte con i not iprovvedimenti riguardanti la razionalizza -zione della spesa scolastica, delle espe-rienze e dei risultati, positivi o negativi, ch esono stati ottenuti . Esso cerca di fare tuttociò non tornando indietro ma semplice -mente razionalizzando l 'organizzazionedei circoli didattici e considerando, da unlato, le ragioni della spesa e, dall 'altro, legiuste e sacrosante esigenze dei cittadini ,nonché i criteri base di carattere cultural ee pedagogico.

Questo atteggiamento sorprendente de lGoverno, che chiede la soppressionedell'articolo 12, a nostro parere rimette indiscussione l ' accordo che faticosamente siera raggiunto nell'ambito della Commis-sione.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE

LEONILDE LOTTI

LUCIANO GUERZONI . Propongo per -tanto al relatore due alternative: accanto-nare l 'articolo 12 oppure verificare se l aCommissione non debba esprimere parerecontrario sull 'emendamento soppressivodell'intero articolo 12 proposto dal Go-verno.

GIROLAMO RALLO. Signor Presidente,colleghi, ministro, io non parlo di accord iperché il gruppo del Movimento socialeitaliano non ha fatto accordi né sopra nésotto banco. . .

LUCIANO GUERZONI . Nessuno ha fattoaccordi !

GIROLAMO RALLO. . . . in merito a quest eproposte di legge di riforma della scuolaelementare .

La riforma in questione è sostanzial-mente una delega al Governo: è chiaro chequanto più tale delega è determinata, tantominori sono i poteri del Governo ; vice-versa, quanto meno essa è determinata ,tanto maggiori sono tali poteri .

Chiedendo la soppressione dell 'articolo12, si cerca di attribuire al Governo unmaggiore potere discrezionale per quant origuarda i circoli didattici . Ecco perché ilgruppo del Movimento sociale italiano vo-terà contro l 'emendamento 12.7 propostodal Governo .

FRANCESCO CASATI, Relatore. Chiedo diparlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCESCO CASATI, Relatore . Vorreichiedere l'accantonamento dell 'articolo12 per una più approfondita valutazione .

PRESIDENTE. Chiedo al Governo se siad'accordo su tale proposta .

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione. Sì, signor Presi-dente .

PRESIDENTE. Ritengo che, se non visono obiezioni, può rimanere stabilito ch ela proposta del relatore di accantonarel'articolo 12 è accolta .

(Così rimane stabilito) .PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per

dichiarazione di voto l 'onorevole Rallo . Neha facoltà .

PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo13 :

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

(Libri di testo) .

«1 . Il comma i dell'articolo 1 della legg e10 agosto 1964, n. 719, è abrogato .

2. Gli enti locali attribuiranno ai circol ididattici le somme corrispondenti all espese sostenute nell'anno scolastico 1987-88 per la fornitura gratuita dei libri ditesto.

3. Tali somme verranno utilizzate priori-tariamente per la distribuzione dei libri d itesto ai ragazzi appartenenti alle famigliemeno abbienti .

4. Possono essere previsti libri di testo estrumenti di lavori distinti per disciplina ,area disciplinare o multidisciplinare».

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sopprimerlo .'

* 13. 1 .Soave, Strumendo .

Sopprimerlo .

* 13 . 4 .Guerzoni .

Sostituire il comma 1 con il seguente:

1 . I libri di testo sono gratuiti .

Conseguentemente, sopprimere i comm i2 e 3 .

13. 3 .Arnaboldi, Tamino.

Al comma 2, sostituire la parola : attribui -ranno con la seguente : attribuiscono .

13 . 5 .Guerzoni .

Al comma 2, sostituire le parole: 1987-88per la fornitura gratuita dei libri di test ocon le seguenti : immediatamente prece -dente a quello dell'entrata in vigore dellapresente legge per la fornitura gratuita de ilibri di testo, detratto l'importo della spesa

dai medesimi sostenuta per la fornituragratuita dei libri di testo agli alunni appar -tenenti alle famiglie meno abbienti .Sull'utilizzazione delle somme così trasfe-rite ai circoli didattici, delibera il consigli odi circolo su proposta del collegio dei do-centi.

Conseguentemente, sopprimere il comma3.

13 . 6 .Guerzoni .

Sostituire il comma 4 con i seguenti :

4 . Sulla base dei contenuti e degli obiet-tivi dei nuovi programmi i libri di testo ealtri materiali didattici sono distinti pe raree disciplinari o multidisciplinari . I col-legi dei docenti possono adottare libri di -stinti anche di autori ed editori diversi ,oppure acquistare materiale librario alter-nativo ai sensi dell'articolo 5 della legge n .517 del 1977 .

4-bis . Sono previsti ulteriori finanzia-menti alle scuole elementari per lo svi-luppo delle biblioteche scolastiche e diclasse, comprendenti anche sezioni diemeroteca, medioteca e ludoteca .

13 . 2 .

Arnaboldi, Tamino .

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 13 e sugli emendamenti ad esso pre-sentati, chiedo al relatore di esprimer esugli stessi il parere della Commissione .

FRANCESCO CASATI, Relatore . La Com-missione esprime parere contrario sugl iidentici emendamenti Soave 13 .1 e Guer-zoni 13.4, nonché sull'emendamento Arna -boldi 13.3 . Esprime invece parere favore-vole sull'emendamento Guerzoni 13.5 edancora contrario sugli emendamenti Guer-zoni 13.6 ed Arnaboldi 13.2 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Statoper la pubblica istruzione. Signor Presi-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

dente, desidererei avere un chiariment odal relatore, perché mi pare che il Comi-tato dei nove abbia espresso parere favo-revole anche sul l 'emendamento Guerzoni13.6, qualora venisse soppresso l ' inciso:«della spesa dai medesimi sostenuta» .

FRANCESCO CASATI, Relatore . Esprimoparere favorevole sull ' emendamentoGuerzoni 13 .6 così riformulato.

PRESIDENTE. Onorevole Guerzoni, ac-cetta la modifica proposta dal Governo a lsuo emendamento 13.6?

LUCIANO GUERZONI. Sì, signor Presi -dente .

PRESIDENTE . Passiamo alla votazionedegli identici emendamenti Soave 13 .1 eGuerzoni 13.4 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Barbieri . Ne ha facol-tà .

SILVIA BARBIERI . Il gruppo comunist avoterà a favore degli emendamenti sop-pressivi dell'articolo 13.

La norma in esame intende abrogare i lcomma 1 dell ' articolo 1 della legge 1 0agosto 1964, n. 719 . A tale riguardo, vogli oricordare che la legge n . 719 ha introdottola gratuità dei libri di testo nelle scuoleelementari, dando così adempimento a duna norma (l 'articolo 34 della Costitu-zione) della quale la Corte costituzional eha ribadito il carattere non programma-torio ma chiaramente precettivo ; si trattacioè di un principio da realizzarsi co nnorme ordinarie di attuazione.

Con l'articolo 13 si vuole sopprimer equel primo parziale adempimento che lalegislazione ordinaria aveva dato al prin-cipio della gratuità .

Con il secondo comma della norma inoggetto si intende disporre uno sposta -mento delle somme che nell 'anno scola-stico 1987-88 gli enti locali avevano messoa disposizione dei circoli didattici per l afornitura gratuita dei libri di testo nellescuole elementari . In tal modo si trasferi-rebbe la disponibilità di tali risorse dal

sistema delle autonomie all'amministra-zione periferica dello Stato, congelandoper altro, con riferimento alle somme de-stinate all'acquisto dei libri di testo per i l1987-88, la disponibilità finanziaria per glianni successivi, in relazione agli strumentididattici da utilizzare in via alternativa aglistessi libri di testo .

In particolare, vorrei richiamare l'atten-zione dei colleghi sul contenuto del comma3 dell 'articolo 13, in cui si dispone che icircoli didattici debbano provvedere, uti-lizzando queste somme, a distribuire gra-tuitamente i libri di testo ai ragazzi appar-tenenti alle famiglie meno abbienti .Sembra sia diventata un 'abitudine d iquesta maggioranza reintrodurre il prin-cipio dell'indigenza! Ciò del resto lo ab-biamo già potuto constatare con il decreto -legge sui ticket di cui la Camera ha iniziatol 'esame .

In queste proposte di legge di riformadell'ordinamento della scuola di bas eviene reintrodotto il principio dell'indi-genza, come strumento per il riconosci -mento di diritti che invece dovrebbero es-sere tali per tutti i cittadini .

Nel momento in cui ci si appresta avarare una riforma così importante nonmi sembra che questo rappresenti unpasso in avanti nella legislazione scola-stica.

Riteniamo quindi che questo articolo,oltre ad introdurre una lesione costituzio-nale (come del resto abbiamo sostenutoanche in Commissione affari costituzio-nali in sede di espressione del parere) ,segni un arretramento complessivo dellanostra legislazione per quanto riguarda i lriconoscimento del diritto all ' istruzionegratuita nella scuola dell'obbligo .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Guer-zoni. Ne ha facoltà .

LUCIANO GUERZONI. Signor Presidente,colleghi, signor ministro, vorrei molto ra-pidamente ricordare che l 'articolo 34 dellaCostituzione, al secondo comma, statuisceche «l ' istruzione inferiore, impartita peralmeno otto anni, è obbligatoria e gra-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 198 9

tuita». Quindi, noi abbiamo un principio euna norma di rango costituzionale ch esanciscono la gratuità dell ' istruzione infe -riore; il che dovrebbe significare gratuit àdi tutti gli oneri inerenti all ' istruzione ob-bligatoria .

Come è stato ricordato poc 'anzi dallacollega Barbieri, la legge 10 agosto 1964, n.719, aveva introdotto un primo criterio digratuità riferito ai libri di testo, che d'al-tronde nelle scuole elementari non rappre-sentano un onere così rilevante come inaltri gradi della scuola media inferiore .L'introduzione del principio di gratuità de itesti scolastici nella scuola elementareaveva, dunque, prevalentemente un carat-tere simbolico . A distanza di venticinqueanni, in sede di riforma della scuola ele-mentare si vuole annullare quel piccolo ,unico passo compiuto nella direzione dellagratuità della scuola obbligatoria .

Riteniamo inoltre che l 'articolo 13 delprovvedimento in discussione debba es-sere soppresso perché non può che aver eun significato quasi grottesco il fatto che ,mentre si tartassano i cittadini con l 'intro-duzione di ticket e con la richiesta di cer-tificazioni di ogni genere per le prestazion idello Stato sociale, si vada a toglierequell'unica prestazione davvero universa-listica del nostro ordinamento, che è ap-punto la gratuità dei libri di testo. I citta-dini scopriranno dunque che, oltre a iticket e a tutto il resto, con l'inizio delnuovo anno scolastico si troveranno adover pagare anche i libri di testo dellascuola elementare .

Proprio perché ritiene del tutto inaccet-tabile tale scelta della maggioranza e delGoverno, il gruppo della sinistra indipen-dente voterà a favore degli emendament isoppressivi dell'articolo 13.

Questa è la nostra posizione; la presen-tazione di emendamenti sostitutivi costi-tuisce semplicemente una via d'uscita su -bordinata (che comunque tiene conto de lparere della Commissione affari costitu-zionali) nel caso in cui non dovesse passar ela soppressione dell'articolo .

Ricordo da ultimo che la Commissioneaffari costituzionali, nel dare il parere allaCommissione di merito, ha testualmente

invitato a riconsiderare l 'articolo 13 delprovvedimento alla luce dell 'articolo 34

della Costituzione . Tale riconsiderazionenon è avvenuta: il che costituisce un'ulte -riore ragione per chiedere la soppressionedell 'articolo 13 che, così come è formulato ,presenta forti elementi di incostituziona-lità (Applausi dei deputati del gruppo dellasinistra indipendente) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Giovann iBruni. Ne ha facoltà .

GIOVANNI BRUNI. Signor Presidente, ilgruppo repubblicano voterà per il mante-nimento dell 'articolo 13 ed in particolaredel suo comma 3, che recita: «Tali sommeverranno utilizzate prioritariamente per ladistribuzione di libri di testo ai ragazziappartenenti alle famiglie meno ab-bienti» .

Summum ius summa iniuria! Il collegaGuerzoni richiama la nostra attenzionesulla Costituzione ed allora io chiedo: pa-gheremo anche le suole delle scarpette ch ei bambini consumano per andare a scuola ?Per converso, collega Guerzoni - io sonostato a scuola! — voglio dirle che un giornoal mio liceo è venuto un tizio in Mercede sdi sua proprietà per chiedere i libri di testogratuiti .

Voglio anche ricordare a tutti che laregione Puglia, in prima applicazionedella norma, ha speso ben 82 miliardi per ilibri di testo! Ebbene, una gentildonna miacara amica, siccome non voleva aspettarel 'erogazione dello Stato, è andata dal miocartolaio e gli ha detto: «Dammi una bellapenna stilografica Omas (del valore di 11 2mila lire) e dopo ti darò il resto».

Non ci si può appellare a meri fatti car-tacei. Non bisogna dimenticare che cert enorme sono state approvate quandol'Italia era povera, mentre oggi è ricca !Pertanto, sulla base di concetti storica-mente propri a noi progressisti, che con-sentono di adattare la legislazione alla re -altà, dobbiamo fare in modo che certi da-nari, anzichè venir sciupati, siano destinat ia cose più interessanti (Applausi) .

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l 'onorevole Savino .Ne ha facoltà .

NICOLA SAVINO. Signor Presidente, ono -revoli colleghi quello dinanzi ai nostr iocchi è un classico esempio di egualita-rismo di vecchio stampo .

Onorevole Guerzoni, trattare le situa-zioni più diverse con gli stessi criteri signi -fica danneggiare il più debole . Infatti, se s iconsidera che il secondo comma dell'arti-colo 13 congela il volume dei finanzia -menti a favore degli enti locali, si può facil -mene comprendere quale danno subireb-bero gli enti locali più deboli qualora venis -sero approvati gli identici emendament iSoave e Guerzoni. Per questo motivo i lgruppo socialista ritiene che debba esseremantenuto l'articolo 13 nel suo attualetesto.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Rallo . Neha facoltà .

GIROLAMO RALLO. Signor Presidente, si -gnor ministro, onorevoli colleghi, i lgruppo del MSI-destra nazionale voterà afavore di tutti gli emendamenti miranti a dattuare la norma costituzionale relativaalla gratuità dell ' insegnamento obbligato-rio. Subordinatamente, voteremo a favor edi tutte le disposizioni che agevolano l eclassi meno abbienti nel campo educa-tivo .

PRESIDENTE. Pongo in votazione gliidentici emendamenti Soave 13 .1 e Guer-zoni 13.4 non accettati dalla Commissionené dal Governo .

(Segue la votazione) .

Poiché i deputati segretari non sonod'accordo sull'esito della votazione e mene hanno fatto espressa richiesta, ai sens idel primo comma dell 'articolo 53 del rego-lamento, dispongo la controprova me-diante procedimento elettronico, senza re -gistrazione di nomi .

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 13.3, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oGuerzoni 13.5, accettato dalla Commis-sione e dal Governo .

(È approvato) .

Pongo in votazione l'emendament oGuerzoni 13.6, con la modifica precedente -mente indicata, accettato dalla Commis-sione e dal Governo .

(È approvato) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 13.2, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'articolo 13, nel testomodificato dagli emendamenti testè ap-provati .

(È approvato).

Passiamo all 'articolo 14 :

(Piano straordinario pluriennaledi aggiornamento) .

«1 . Ad integrazione dei normali pro-grammi di attività di aggiornamento, i nrelazione all'attuazione del nuovo ordina -mento e dei nuovi programmi, il Ministrodella pubblica istruzione attua, con la col -laborazione delle università e degli Istitut iregionali di ricerca, sperimentazione e ag -giornamento educativi (IRSSAE) un pro-gramma straordinario di attività di aggior -namento con durata pluriennale per tuttoil personale ispettivo, direttivo e docente.

2 . A tal fine i provveditori agli studi,avvalendosi anche degli ispettori tecnic iperiferici e dei direttori didattici, collabo-rano alla gestione dei piani di cui a lcomma 1 e determinano i periodi di eso-nero dal servizio eventualmente neces-sari .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

3. Le iniziative di aggiornamento, oppor-tunamente articolate per ambiti discipli-nari onde consentire la migliore rispon-denza a quanto stabilito dall'articolo 5 ,devono assicurare la complessiva acquisi -zione degli obiettivi fissati dai nuovi pro-grammi ed offrire ai docenti momenti d iapprofondimento della programmazionee dello svolgimento dell 'attività didattica.In una fase successiva del piano sarann oattivati corsi di aggiornamento sulle sin -gole discipline per consentire ai docent iapprofondimenti ulteriori, in base all eloro propensioni o attitudini professio-nali .

4. Ad integrazione di quanto previsto ne iprecedenti commi, associazioni professio-nali e scientifiche, enti e istituzioni a carat -tere nazionale e che abbiano, fra gli scopistatutari, la formazione professionaledegli insegnanti, possono stipulare con-venzioni con gli IRSSAE per la gestione d iprogetti di aggiornamento che siano rico-nosciuti di sicuro interesse scientifico eprofessionale e di specifica utilità ai fin idel piano pluriennale . Il Ministro dell apubblica istruzione, con sua ordinanza ,stabilisce le modalità per la stipula delleconvenzioni nonché i requisiti tecnico -scientifici e operativi che devono essereposseduti dalle associazioni, dagli enti edistituzioni .

5. Qualora non sussista la possibilità d iprovvedere alle esigenze di servizio, con -seguenti all'attuazione del piano plurien-nale di aggiornamento, nell'ambito delcircolo, con personale disponibile a isensi dell'articolo 14 della legge 20maggio 1982, n. 270, si procede alla no -mina di supplenti temporanei in sostitu-zione degli insegnanti impegnati nell eattività di aggiornamento.

6. Analogamente è consentito proceder ealla nomina di supplenti temporanei, veri -ficando le condizioni di cui al comma 5, insostituzione degli insegnanti chiamati aprestare la loro opera per l 'attuazione delpiano pluriennale di aggiornamento inqualità di docenti, di esperti, di animatori ,di conduttori dei gruppi o per qualsias ialtra funzione prevista dal progetto appro -vato» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sostituirlo con il seguente:

ART. 14 .

(Formazione ricorrentee formazione in servizio) .

1. Al termine di ogni ciclo di scuola ele-mentare, i docenti verranno esonerati perun anno dall'insegnamento per frequen-tare corsi universitari di formazione pro-fessionale quali seminari, gruppi omo-genei su progetti, metodologia e simili .

2. Per consentire l'attuazione di quantosopra l 'organico verrà adeguatamente am -pliato .

3. Sono previste forme di formazione inservizio tramite strutture universitarie eforme di autoformazione degli insegnanti .I corsi di formazione devono essere appro -vati dal collegio dei docenti . I corsi devonoessere gratuiti e i docenti dei corsi devonoessere retribuiti dai provveditorati agl istudi così come sono a carico dei provve-ditorati tutte le spese relative al corso qual imateriali, spese di segreteria e simili .

14 . 3 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 1, sostituire le parole: attivitàdi aggiornamento, in relazione e: aggior-namento con durata rispettivamente con leseguenti: formazione in servizio, in rela-zione, e: formazione in servizio con du-rata.

Conseguentemente, ai commi 3, 4, 5 e 6sostituire le parole : di aggiornamento con leseguenti: di formazione in servizio .

14. 4 .

Arnaboldi, Tamino .

Al comma 1, sopprimere le parole: edegli Istituti regionali di ricerca, speri-mentazione e aggiornamento educativi(IRSSAE).

* 14 . 2 .Rallo. Poli Bortone.

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 1, sopprimere le parole : edegli istituti regionali di ricerca, speri-mentazione e aggiornamento educativi(IRSSAE).

* 14 . 5 .Arnaboldi, Tamino .

Sopprimere il comma 4 .

** 14 . 8 .Arnaboldi, Tamino .

Sopprimere il comma 4 .

** 14 . 12 .Guerzoni .

Al comma 1, sostituire le parole: con du-rata pluriennale con le seguenti: con du-rata annuale .

14. 13 .Del Donno.

Sostituire il comma 2 con i seguenti :

2. Il collegio dei docenti, entro il mese d igennaio di ogni anno, delibera un progett odi massima di formazione in servizio . Gl iispettori tecnici periferici, d'intesa con leuniversità, dispongono un piano di fattibi -lità dei progetti presentati .

2-bis . Gli ispettori tecnici periferici, d 'in-tesa con le università, potranno altresì pro -porre ai collegi dei docenti, prima del mesedi gennaio di ogni anno, percorsi di forma -zione in servizio .

14 . 6 .Arnaboldi, Tamino .

Sostituire il comma 3 con il seguente:

3. I progetti di formazione in serviziodevono assicurare l'approfondiment odegli obiettivi e delle metodologie propost edai nuovi programmi e dai moduli orga-nizzativi previsti dalla presente legge a lfine di consentire al collegio dei docenti eagli insegnanti di svolgere una program-mazione educativa e didattica commisu-rata alle situazioni locali e alle finalitàdella scuola elementare .

14. 7 .Arnaboldi, Tamino .

Sopprimere il comma 4.

** 14 .1 .

Rallo, Poli Bortone .

Sopprimere il comma 4 .

** 14 . 14 .Del Donno.

Sostituire il comma 5 con il seguente:

5 . Gli insegnanti impegnati in attività diformazione in servizio sono sostituiti dasupplenti temporanei .

14 . 9.

Arnaboldi, Tamino.

Sopprimere il comma 6 .

14 . 15.Del Donno .

Al comma 6, sopprimere le parole: veri-ficando le condizioni di cui al comma 5 .

14. 10.Arnaboldi, Tamino .

Al comma 6, sostituire la parola: chia-mati con le seguenti: delegati dal collegiodei docenti .

14. 11 .Arnaboldi, Tamino .

Nessuno chiedendo di parlare sull 'arti-colo 14 e sugli emendamenti ad esso pre-sentati, prego il relatore di esprimere sugl istessi il parere della Commissione .

FRANCESCO CASATI, Relatore . SignorPresidente, la Commissione esprime pa-

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rere contrario sugli emendamenti Arna-boldi 14.3 e 14.4, nonché sugli identic iemendamenti Rallo 14.2 e Arnaboldi 14 .5 ;sugli emendamenti Del Donno 14.13, Arna-boldi 14.6 e 14.7, sugli identici emenda -menti Rallo 14.1, Arnaboldi 14.8, Guerzon i14.12 e Del Donno 14.14 ; parere negativoanche sugli emendamenti Arnaboldi 14.9,Del Donno 14 .15, Arnaboldi 14.10 e14.11 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO. Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione . Il Governo con-corda con il parere espresso dal relatore .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l'emendamento Ar-

naboldi 14.3, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 14.4, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda-menti Rallo 14.2 e Arnaboldi 14.5, nonaccettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Sono respinti) .

Poiché l'onorevole Del Donno non è pre-sente, s'intende che abbia rinunziato al su oemendamento 14.13 .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 14.6, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 14.7, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda-menti Rallo 14.1, Arnaboldi 14.8, Guerzoni

14.12 e Del Donno 14.4, non accettati dallaCommissione né dal Governo .

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 14.9, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Poiché l'onorevole Del Donno non è pre-sente, s ' intende che abbia rinunziato al suoemendamento 14.15 .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 14 .10, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento An-raboldi 14.11, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'articolo 14 nel testodella Commissione .

(È approvato) .

Passiamo all'articolo 15 :

(Verifica e adeguamentodei programmi didattici) .

«1 . Il Ministro della pubblica istruzion eprocede periodicamente alla verifica eall'eventuale adeguamento dei programmididattici sulla base di sistematiche rileva-zioni da effettuare avvalendosi degli ispet-tori tecnici centrali e periferici e degl iIRSSAE.

2 . Sulle proposte di modifica il Ministrodella pubblica istruzione acquisisce il pa-rere del Consiglio nazionale della pubblicaistruzione e ne dà preventiva informazion ealle competenti Commissioni parlamen-tari».

È stato presentato il seguente emenda-mento :

Al comma 1, premettere il seguente :

01 . I programmi della scuola elementare

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

sono periodicamente aggiornati. Almenoogni 5 anni il Ministro della pubblica istru -zione attua una consultazione degli organ icollegiali della scuola elementare per ac-quisire elementi di verifica e proposte d imodifica dei programmi da effettuare av-valendosi degli ispettori tecnici perife-rici .

15 . 1 .Arnaboldi, Tamino.

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 15 e sull'emendamento ad esso pre-sentato, prego il relatore di esprimere i lparere della Commissione su tale emenda-mento .

FRANCESCO CASATI, Relatore. Il pareredella Commissione sull'emendamento Ar-naboldi 15 .1 è contrario .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione. Anche il Go-verno, signor Presidente, esprime parer econtrario sull 'emendamento Arnabold i15 .1 .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l 'emendamento Ar-

naboldi 15.1, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'articolo 15 nel testodella Commissione .

(E approvato) .

Passiamo all'articolo 16 :

(Scuola elementare non statale) .

«1 . La scuola elementare non statale ,autorizzata e parificata, è tenuta ad appli-care i programmi vigenti .

2 . Alla scuola elementare parificata èfatto obbligo di un adeguamento de ipropri ordinamenti alle norme previst edalla presente legge .

3 . Il Ministro della pubblica istruzione,con propria ordinanza, impartisce disposi -zioni in materia».

Sono stati presentati i seguenti emenda -menti :

Sopprimerlo .

16 . 1 .Bianchi Beretta.

Al comma 2, sostituire le parole: un ade-guamento dei con le seguenti: adeguare i .

16. 2 .Guerzoni .

Dopo il comma 2, aggiungere il se-guente:

2-bis . Nell'attribuzione dei contribut istatali previsti dalle vigenti leggi, il Mini-stero della pubbica istruzione tiene cont odei maggiori costi proporzionalmente ri-chiesti dai nuovi moduli adottati.

16. 4 .Portatadino, Formigoni .

Sopprimere il comma 3 .

16 . 5 .Del Donno .

Al comma 3, aggiungere, in fine, le pa-role: in conformità alle norme di cui all apresente legge .

16. 3 .Guerzoni .

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-colo 16 e sugli emendamenti ad esso pre-sentati, prego il relatore di esprimere sugl istessi il parere della Commissione .

FRANCESCO CASATI, Relatore. Il pareredella Commissione è contrario sull'emen-damento Bianchi Beretta 16.1, mentre è

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

favorevole sull'emendamento Guerzoni16.2 .

Per quanto riguarda l'emendamentoPortatadino 16.4, sono del l 'avviso che essoponga un problema fondato . Tuttavia, poi-ché non si debbono in questo caso istituir enuovi capitoli di spesa, ritengo che la di-sposizione in esso contenuta non sia op-portuna. Prego pertanto l 'onorevole Porta -tadino di ritirare l 'emendamento, trasfor-mandolo, se lo reputa opportuno, in ordinedel giorno.

Il parere della Commissione è altres ìcontrario sugli emendamenti Del Donno16.5 e Guerzoni 16.3 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione . Il Governo con-corda con il parere del relatore, sottoline-ando altresì che l 'emendamento Portata-dino 16.4 solleva un problema impor -tante .

In una prima stesura del provvedimentoera prevista per le scuole non statali l apossibilità di adottare o meno i nuovi mo -duli, che comportano un aumento di per -sonale. Si è giunti poi a considerare l'esi-genza di uniformare tutta la scuola ele-mentare, statale e non statale, e ciò com-porterà ovviamente un aggravio di spesa d icui è opportuno tener conto . Se infatti nonintervenisse un adeguamento degli stan-ziamenti di bilancio, deriverebbe da tal edecisione una diminuzione netta del con-tributo corrisposto alle scuole elementariparitarie .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l'emendament o

Bianchi Beretta 16.1, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamentoGuerzoni 16.2, accettato dalla Commis-sione e dal Governo .

(È approvato) .

Onorevole Portatadino, aderisce all'in -

vito formulato dal relatore di ritirare il su oemendamento 16.4?

COSTANTE PORTATADINO. Sì, signorPresidente. Dopo le considerazioni del Go -verno, ritiro il mio emendamento 16.4 pertrasformarlo in ordine del giorno .

PRESIDENTE. Poiché l'onorevole DelDonno non è presente, si intende che abbi arinunciato al suo emendamento 16.5 .

Pongo in votazione l'emendament oGuerzoni 16.3, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'articolo 16, nel testomodificato dall 'emendamento testé ap-provato.

(È approvato) .

Passiamo all 'articolo 17 :

(Disposizioni per la gradualitàe la fattibilità) .

«1 . Al fine di favorire la realizzazione delnuovo ordinamento e di garantire la neces -saria disponibilità di organico di cui all'ar-ticolo 4, i provveditori agli studi, sentiti iconsigli scolastici provinciali e presi gl iopportuni contatti con gli enti locali, cu-rano l'apprestamento delle condizioni difattibilità della riforma, predisponendo u napposito piano.

2. Il piano, da redigersi entro sei mesidalla data di entrata in vigore della pre-sente legge, deve fondarsi sulla prelimi-nare ricognizione delle risorse disponibilie sulla conseguente individuazione dell eesigenze; sulla valutazione dell'andamentodemografico e sui suoi effetti in ordine allapopolazione scolastica di ciascun circolo ;sullo stato delle strutture e dei servizi esulle possibilità di provvedere da part edegli enti locali interessati alle relative esi -genze.

3. Compatibilmente con le capacità edi-lizie, sono operati opportuni accorpamentidi plessi e conseguente concentrazione dialunni nelle classi .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

4. Il numero complessivo di alunni perciascun plesso dovrà essere superiore aventi, ad eccezione dei plessi ubicati nell epiccole isole e nelle zone di montagna ,nelle quali le difficoltà di collegament onon consentano la possibilità di accorpa -mento o di trasporto degli alunni in altr escuole .

5. Al fine di assicurare la disponibilitànecessaria di organico per l 'attuazione delmodulo organizzativo di cui all'articolo 4senza ulteriori oneri, i posti comunqueattivati in ciascuna provincia all'atto dell aapprovazione della presente legge sonoconsolidati, per la utilizzazione second oquanto previsto dai successivi commi de lpresente articolo, fino alla completa intro -duzione, su tutto il territorio nazionale, de inuovi ordinamenti .

6. Il modulo organizzativo e didattico d icui agli articoli 4 e 5 della presente legge s irealizza gradualmente, con la conversionedei posti istituiti o comunque assegnati a isensi delle leggi vigenti .

7. Soddisfatte le esigenze relative allacopertura dell 'organico di cui all'articol o4, i posti eventualmente residui nell'orga-nico provinciale possono essere redistri-buiti, man mano che si rendano vacanti ,nelle province nelle quali sia necessari aulteriore disponibilità per l'attivazione de lnuovo modulo organizzativo.

8. Con ordinanza del Ministro della pub-blica istruzione, sono impartite disposi-zioni al fine di consentire il trasferimento ,a domanda, di insegnanti elementari dall eprovince nelle quali risulti coperto l 'orga-nico di cui all'articolo 4 alle province nell equali sia necessaria ulteriore disponibilit àdi personale .

9. Le attività previste dall'articolo 1 dell alegge 24 settembre 1971, n . 820, fatto salvoquanto stabilito al l 'articolo 8, cessano co nl 'attuazione dell 'ordinamento previstodalla presente legge .

10. Entro due anni dall'inizio dell 'attua-zione del nuovo ordinamento della scuolaelementare, il Ministro della pubblic aistruzione riferisce al Parlamento sui risul -tati conseguiti anche al fine di apportar eeventuali modifiche» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Al comma 1, aggiungere, in fine, il se-guente periodo: A tal uopo gli enti local ihanno l'obbligo di apprestare i servizi d imensa e di trasporto nonché il personaleausiliario e le strutture edilizie adeguate .Ad essi vanno assegnati gli opportuni fi-nanziamenti .

17 . 1 .Rallo, Poli Bortone.

Sopprimere il comma 3 .

17. 6 .Arnaboldi, Tamino.

Al comma 3, aggiungere, in fine, il se-guente periodo: In tale operazione devonoessere individuati per ogni circolo o, su-bordinatamente per ogni comune o di -stretto, i plessi in cui collocare le attività d itempo pieno .

17 . 2 .Sangiorgio, Masini .

Sopprimere il comma 4 .

17 . 7 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 5, sostituire le parole: moduloorganizzativo con le seguenti: moduli orga-nizzativi .

17. 18 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 5, sopprimere le parole: senzaulteriori oneri .

17. 8 .Arnaboldi, Tamino .

Al comma 5, dopo le parole : consolidatiaggiungere le seguenti : e disponibili già in

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

organico di diritto riferito al precedenteanno.

17. 10 .Savino .

Al comma 5, sopprimere le parole da : perla utilizzazione fino alla fine del comma .

17 . 9 .Arnaboldi, Tamino.

altresì gruppi tecnici periferici, coordinat idal centro, con il compito di adeguare lemodalità ed i tempi di applicazione all aspecificità socio-economica e culturaledelle situazioni locali . Le Commissioniparlamentari competenti esprimono i lproprio parere vincolante sul piano, neitermini stabiliti dai rispettivi regolamenti .Trascorsi tali termini, il ministro proced eall 'attuazione del piano.

17. 14 .Savino .

Sopprimere il comma 6 .

17. 11 .Arnaboldi, Tamino.

Sopprimere il comma 9 .

* 17 . 5 .Sangiorgio, Masini .

Al comma 6, sostituire le parole: agli arti -coli 4 e 5 con le seguenti : agli articoli 4, 5 e8 .

17. 3 .Sangiorgio, Masini .

Al comma 6, aggiungere, in fine, le parole :e comunque non oltre cinque anni dall'en -trata in vigore della presente legge .

Sopprimere il comma 9.

* 17 . 16 .Tamino.

Al comma 9, sostituire le parole da : conl'attuazionefino alla fine del comma, con leseguenti : con l'attuazione del piano quin-quennale di cui al comma 8-bis .

17. 4 .

Masini, Sangiorgio .17 . 15 .

Savino.

Sopprimere il comma 7 .

17. 12.Arnaboldi, Tamino .

Sopprimere il comma 8.

17 . 13 .Arnaboldi, Tamino .

Dopo il comma 8, aggiungere il se-guente :

8-bis . Il ministro della pubblica istru-zione assicura l'attuazione gradual edell'ordinamento previsto dalla presentelegge, con un apposito piano quinquen-nale, articolato per province. Costituisce

Dopo il comma 10, aggiungere i se-guenti :

10-bis . Gli enti locali sono impegnati arealizzare i servizi di trasporto e di mens anecessari all'attuazione dei modelli pre-visti dall'articolo 7 nonché di apprestare lestrutture edilizie adeguate .

10-ter. Agli enti locali sono assicuratiadeguati finanziamenti per ottemperare aicompiti previsti dal presente articolo .

17. 17.Tamino.

Nessuno chiedendo di parlare sull 'arti-colo 17 e sugli emendamenti ad esso pre-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

sentati, chiedo quale sia sugli stessi il pa -rere della Commissione .

FRANCESCO CASATI, Relatore . Esprimoparere contrario sugli emendamenti Rallo17.1, Arnaboldi 17 .6, Sangiorgio 17.2, Ar-naboldi 17.7, 17.18 e 17.8, Savino 17 .10,Arnaboldi 17 .9 e 17.11, Sangiorgio 17 .3 ,Masini 17.4, Arnaboldi 17.12 e 17.13, Sa-vino 17.14. Esprimo parere favorevol esugli emendamenti Sangiorgio 17 .5 e Ta-mino 17.16 mentre esprimo parere con-trario sugli emendamenti Savino 17 .15 eTamino 17 .17 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione. Signor Presi -dente, il Governo concorda con il parereespresso dal relatore, con una precisa-zione: penso che l'emendamento San-giorgio 17.2 debba intendersi precluso aseguito dell'approvazione dell'articolo 8,nel testo modificato .

PRESIDENTE. L'onorevole Sangiorgioconcorda con l 'osservazione formulata da lGoverno?

MARIA LUISA SANGIORGIO. Sì, signorPresidente .

PRESIDENTE. Sta bene .Passiamo ai voti .Pongo in votazione l 'emendamento

Rallo 17 .1, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 17.6, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Ricordo che l 'emendamento Sangiorgio17.2 è precluso a seguito del l 'approvazionedell 'articolo 8.

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 17.7, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 17.18, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 17.8, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Savino 17.10. Ha chiesto di parlarel'onorevole Savino . Ne ha facoltà .

NICOLA SAVINO. Signor Presidente, ri-tiro il mio emendamento 17.10 .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Sa -vino.

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 17.9, non accettato dalla Commis -sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 17.11, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell 'emenda-mento Sangiorgio 17 .3 .

MARIA LUISA SANGIORGIO. Chiedo diparlare per una precisazione.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MARIA LUISA SANGIORGIO. Se ho capitobene, signor Presidente, il relatore haespresso parere contrario sul mio emenda -mento 17.3 . Temo che si sia trattato di u nerrore, in quanto siamo di fronte ad u nemendamento tecnico : poiché si è in pre-cedenza modificato l 'articolo 8, occorreora sostituire le parole «agli articoli 4 e 5»,contenute nel sesto comma dell 'articolo17, con le parole «agli articoli 4, 5 e 8»,come recita appunto il mio emenda-mento .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Vorrei quindi invitare il relatore a rive-dere il suo parere in questo senso .

PRESIDENTE. Onorevole relatore, in-tende accogliere l'invito dell 'onorevoleSangiorgio ?

FRANCESCO CASATI, Relatore . Ritengoche la collega Sangiorgio abbia ragione ,signor Presidente . Esprimo pertanto pa-rere favorevole sul suo emendamento17.3 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione . Anch'io signorPresidente, esprimo parere favorevol esull 'emendamento Sangiorgio 17.3 .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l 'emendamento San-

giorgio 17.3, accettato dalla Commissionee dal Governo .

(È approvato) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ma-sini 17.4, non accettato dalla Commission ené dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento Ar-naboldi 17.12, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ar-naboldi 17.13, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Savino 17.14 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l 'onorevole Savino. Ne ha facoltà .

NICOLA SAVINO . Signor Presidente ,vorrei manifestare la mia sopresa per i lfatto che il Governo ed il relatore abbian oespresso parere contrario su un emenda-

mento di carattere metodologico e che nonimplica spese. Ove esistessero preoccupa -zioni in questo senso, tale emendament opotrebbe essere votato per parti separate ,in modo da modificarlo per quanto ri-guarda il secondo periodo .

La nostra scuola elementare, onorevol icolleghi, risulta funzionale a causa dell abuona volontà degli insegnanti; tuttaviaessa è cresciuta e si è evoluta senza che vifosse un disegno programmatorio, i nmodo piuttosto casuale e talvolta per moti -vazioni esterne alle sue finalità . Il mioemendamento propone di disciplinare lanuova fase che la scuola sta attraversand oe di operare un raccordo tra il vecchioordinamento ed il nuovo, allo scopo di evi -tare traumi e disfunzioni .

Tale emendamento ha l 'ambizione di in-trodurre il metodo della programmazioneall'interno del ministero e dell'ammini-strazione della scuola, individuando nelleCommissioni parlamentari competenti lasede per esprimere un parere su tale pro-grammazione, ferma restando tuttavia latitolarità del ministero della facoltà di pro-cedere all 'attuazione del piano in caso diritardo nell'espressione del parere mede-simo.

Diversamente da ciò che è avvenuto pe raltri emendamenti da me ritirati, mi trovocostretto ad insistere affinché il mio emen -damento 17.14 sia votato. Se il relatore ed i lGoverno sono d'accordo, propongo, qua-lora esistessero preoccupazioni per laspesa relativa agli ispettori tecnici, di enu -cleare quella parte. Sarebbe bene però evi -tare di rifiutare del tutto l 'adozione di unmetodo di programmazione che tende amassimizzare la produttività ed a ridurre i ldisagio che la nuova impostazione po-trebbe determinare per un organismo,quale è la scuola, che deve riformarsi con-tinuando a funzionare .

PRESIDENTE. Onorevole relatore, ac-coglie la proposta avanzata dal l 'onorevoleSavino?

FRANCESCO CASATI, Relatore . No, signorPresidente e mantengo il parere contrari oche ho espresso in precedenza .

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Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

NICOLA SAVINO. Il relatore respinge lamia proposta senza alcuna motivazione :ne prendo atto !

PRESIDENTE . Pongo in votazionel 'emendamento Savino' 17.14, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Sangiorgio 17.5 e Tamino 17.16, ac-cettati dalla Commissione e dal Governo .

(Sono approvati) .

L'emendamento Savino 17 .15 è così pre -cluso.

Pongo in votazione l 'emendamento Ta-mino 17.17, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'articolo 17 nel test omodificato dagli emendamenti testé ap-provati .

(È approvato) .

Passiamo all'articolo 18 :

(Norma finanziaria) .

«1 . All'onere derivante dalla realizza-zione delle attività di aggiornamento di cu iall 'articolo 14 — valutato complessiva-mente, per il triennio 1989-1991, in 300.000milioni di lire, di cui 100 .000 milioni inciascuno degli anni dal 1989 al 1991 — siprovvede mediante riduzione del capitolo6856 dello stato di previsione del Ministerodel tesoro per l'anno 1989, al l 'uopo utiliz-zando l 'accantonamento «Provvediment iin favore della scuola» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sostituirlo con il seguente :

ART. 18 .(Norme finanziarie) .

1 . All'onere derivante dalla realizzazionedelle attività di aggiornamento di cui

all'articolo 14, valutato complessiva-mente, per il triennio 1989-1991, in 300.000milioni di lire, di cui 70.000 milioni perl'anno 1989, 100.000 milioni per l'anno1990 e 130.000 milioni per l'anno 1991, s iprovvede mediante riduzione del capitolo6856 dello stato di previsione del Ministerodel tesoro per l'anno 1989, all'uopo utiliz-zando l'accantonamento «Provvediment iin favore della scuola» .

18 . 3 .Governo .

Al comma 1, sostituire le parole: in300.000 milioni di lire, di cui 100.000 mi-lioni, con le seguenti: in 450.000 milioni d ilire, di cui 150.000 milioni .

18 . 1 .Masini .

Dopo il comma 1, aggiungere il se-guente :

1-bis . Annualmente, con apposita normain legge finanziaria, saranno definiti i tra-sferimenti agli enti locali per il funziona -mento dei servizi necessari all'attuazion edella presente legge .

18 . 2 .Masini, Sangiorgio .

Avverto che l'emendamento Masini 18 . 2è stato trasformato in subemendamentoall'emendamento 18 .3 del Governo, pren-dendo il numero 0.18.3 .1 e sarà quindivotato per primo .

Nessuno chiedendo di parlare sull 'arti-colo 18, sugli emendamenti e sul subemen -damento ad esso presentati, chiedo al rela -tore di esprimere sugli stessi il parere dellaCommissione.

FRANCESCO CASATI, Relatore . Esprimoparere contrario sul subemendament oMasini 0.18.3 .1 e favorevole sull'emenda-mento 18.3 del Governo . Il parere è altres ìcontrario sull 'emendamento Masini 18.1 .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

PRESIDENTE. Il Governo?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Statoper la pubblica istruzione. Signor Presi-dente, il Governo ha presentato l'emenda-mento 18.3, del quale raccomanda l'appro-vazione, perché è opportuno destinare 20dei 100 miliardi previsti nel fondo global edella legge finanziaria per il 1989 allenuove norme sul reclutamento, contenut ein un disegno di legge attualmente in di-scussione presso questa Camera .

Due miliardi 338 milioni sono già stat iimpegnati con un'apposita legge per l'isti -tuzione della sovrintendenza in Basilicata.I rimanenti 7 miliardi 652 milioni sonoriservati per altri provvedimenti legislativipresentati a questo ramo del Parla -mento .

Si è ritenuto pertanto opportuno ridurrea 70 miliardi l'imputazione di spesa pe rl'aggiornamento 1989, portando per altroa 130 miliardi quella per l 'aggiornamento1990 e 1991, mantenendo quindi nel com -plesso la cifra invariata .

Desidero sottolineare che, poiché ci tro -viamo ormai a maggio, questo piano diaggiornamento non potrà essere avviatoprima del nuovo anno scolastico ; i 70 mi-liardi previsti per il 1989 paiono dunquedel tutto adeguati alle possibilità di spesadel ministero.

Il Governo esprime parere contrariosull 'emendamento Masini 18.1 . Per quantoriguarda l 'emendamento Masini 18.2, tra-sformato nel subemendamento 0.18 .3 .1 ,rileva che si tratta di una lodevole e prege -vole asprirazione, che non impedisce ch ela Camera, in sede in approvazione dell alegge finanziaria, possa prevedere tuttociò che riterrà più opportuno per conse-guire un auspicabile aumento delle risorseche gli enti locali potranno in seguito uti -lizzare per i servizi scolastici .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedel subemendamento Masini 0.18.3 .1 . Hachiesto di parlare per dichiarazione di votol'onorevole Masini . Ne ha facoltà .

NADIA MASINI. Signor Presidente, inter-

vengo brevemente per sottolineare l'im-portanza del subemendamento in esame .

Il provvedimento di cui ci occupiamo f ariferimento alle competenze degli enti lo -cali, che dovranno attivare una serie d iservizi per la completa attuazione d iquanto previsto dalla legge. Tale compe-tenza pertanto dovrà essere concretizzataanche nei casi in cui tradizionalmente glienti locali non si sono finora attivati .

Nel momento in cui si attribuisce aglienti locali questa competenza — anzi, la siribadisce, perché già esiste — è necessari osottolineare l'esigenza di attivarla anche làdove solitamente in passato ciò non è avve -nuto. È inoltre opportuno ampliarla e pos-sibilmente qualificarla ulteriormente l àdove sia già attivata .

Nei casi in cui si richieda agli enti local idi predisporre nuovi servizi, è necessari o— si tratta di un principio elementare ,credo — fornire la garanzia della coper-tura finanziaria dei maggiori oneri .

Con riferimento all'intero sistema delleautonomie locali, debbo aggiungere che inquesti anni, di fronte alla continua attribu-zione di nuove competenze agli enti localied all 'esigenza che essi costantemente av-vertono di affrontare con nuovi serviz inuove emergenze sociali, la risposta de lGoverno ha sempre condotto ad una pro-gressiva riduzione delle risorse in trasferi -mento. Ciò sta creando — lo sappiamotutti: si è infatti svolto poco tempo fa u ndibattito sulla finanza locale — un estremodisagio e la pratica impossibilità per granparte delle autonomie di far fronte all ecompetenze che la legge assegna loro .

Riteniamo che proprio il profondo in-treccio fra le organizzazioni scolastiche ele autonomie locali, pur nel rispett odell'autonomia delle singole competenze ,possa consentire e garantire una rispostamigliore di quella offerta in passato .

PRESIDENTE. Pongo in votazione il su-bemendamento Masini 0.18 .3.1, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamento 18.3

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

del Governo, accettato dalla Commissione ,interamente sostitutivo dell 'articolo 18 .

(È approvato) .

Risulta così precluso l 'emendamentoMasini 18.1 .

Onorevoli colleghi, dobbiamo ora proce-dere all'esame degli articoli accantonati .

Torniamo quindi all'articolo 9. Resta davotare l 'emendamento Portatadino 9.6, sulquale la Commissione ed il Governo ave -vano espresso parere favorevole .

COSTANTE PORTATADINO. Chiedo diparlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

COSTANTE PORTATADINO. Signor Presi -dente, sono disposto a ritirare il mio emen -damento 9.6, così come mi è stato richie-sto, ma vorrei ascoltare l 'interpretazionedel Governo in proposito, poiché non son od'accordo con quanto affermato in prece-denza dal collega Guerzoni . Vorrei, quindi ,conoscere il significato reale, l 'interpreta -zione autentica che il Governo fa del con -tenuto del mio emendamento 9.6.

PRESIDENTE . Onorevole rappresen-tante del Governo?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Statoper la pubblica istruzione. Signor Presi -dente, colleghi, il terzo comma dell'arti-colo 9 è obiettivamente ambiguo : se infattisi riferisce alle ore di insegnamento ch espettano ad ogni docente, devo dire che ci òè già precisato nel primo comma dell ostesso articolo. Se, al contrario, intendestabilire che in ogni classe il docente devesvolgere lo stesso numero di ore di attivitàdidattica, devo dire che in questo mod overrebbe introdotta una norma estrema -mente rigida e per altro inapplicabile, peril semplice fatto che ogni docente develavorare 22 ore. Nel caso in cui avessimo i lmodulo «quattro su tre», la situazione do -venterebbe veramente difficile .

Inoltre, attraverso l'approvazione d iquesto comma apparentemente innocuo,

stabiliremmo fin d'ora che tutti gli ambitidisciplinari devono essere di sette ore . Eciò è evidente. In più, dobbiamo tenerconto del fatto che il quinto comma dell 'ar-ticolo 5, già approvato, prevede la possibi -lità per i plessi scolastici di indicare, neiprimi due anni, un insegnante, chiamatonormalmente «insegnante prevalente» .

Da questo punto di vista la norma di cu ial terzo comma dell 'articolo 9 sarebbe incontraddizione con una già votata . Per-tanto, se l'interpretazione dei colleghi vanella direzione di un rafforzamento d iquanto stabilito al primo comma dell'arti-colo 9, non vi è alcuna difficoltà a mante -nere il terzo comma; al contrario, sequest'ultimo volesse introdurre un ele-mento di rigidità, secondo il quale in ogn iclasse il docente è chiamato a svolgere unnumero di ore uguale, rilevo che ciò com-porterebbe ovviamente una situazione d igrave disagio e di impossibilità pratica diattuazione .

COSTANTE PORTATADINO. Signor Presi-dente, ritiro il mio emendamento 9.6 .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Por-tatadino .

Pongo in votazione l'articolo 9, nel testomodificato dagli emendamenti in prece-denza approvati .

(È approvato) .

Passiamo ora al l 'esame del l 'articolo 12 edegli emendamenti ad esso presentati .

Onorevole Casati, qual è il parere dellaCommissione sull'emendamento 12.7 delGoverno ?

FRANCESCO CASATI, Relatore . SignorPresidente, la Commissione accett al 'emendamento 12.7 del Governo, intera-mente soppressivo dell'articolo 12, a se-guito dell 'eventuale approvazione de lquale risulterebbero ovviamente preclusitutti gli altri emendamenti, nei confront idei quali esprimo comunque parere con-trario.

PRESIDENTE. Il Governo?

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Stat oper la pubblica istruzione. Signor Presi -dente, pare al Governo necessario insistereper la votazione del suo emendamento12.7 . Faccio anche notare all'Assembleache il nullaosta dato a questo testo da partedella Commissione bilancio, pur se no nprevedeva in maniera cogente questa indi -cazione, lasciava tuttavia intravedere un anotevole contrarietà a che si modificasseuna legge approvata appena l'anno scorso ,sulla base della quale si sta svolgendoun'opera di accorpamento dei circoli di -dattici in tutta Italia, e con la quale l'arti-colo 12 si porrebbe in palese contraddi-zione .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento 12.7 del Governo.

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Sangiorgio . Ne ha fa-coltà .

MARIA LUISA SANGIORGIO. Signor Pre-sidente, siamo fermamente contrari all asoppressione dell'articolo 12, perché inCommissione, dopo una lunga discus-sione, avevamo trovato un equilibrio perquanto riguarda la composizione dei cir-coli didattici . E questa la ragione per laquale siamo favorevoli al mantenimentodell'articolo 12. Il Governo ne proponeinvece la soppressione, richiamandosi allalegge n. 426 del 1988, meglio conosciutacome la legge di riforma delle struttur escolastiche. Si tratta di una legge che staprovocando, per come è formulata e percome viene applicata, gravi disagi e nume -rose proteste in molte zone del nostropaese. Anche alcuni parlamentari dellamaggioranza all'interno della Commis-sione hanno chiesto al ministro non solo divenire a riferire sul modo in cui quellalegge viene applicata, ma anche di proce-dere ad una nuova verifica della sua vali-dità. Non abbiamo ancora avuto una ri-sposta del ministro su quanto sta succe-dendo in conseguenza dell 'applicazionedella legge, ma sappiamo che di fatto s istanno accorpando burocraticamente in-teri plessi scolastici, creando in molti cas igravi difficoltà per l'utenza.

Ovviamente questa è una ulteriore ra-gione per non accettare la posizione de lGoverno, anche perché — ripeto — atten-diamo ancora i chiarimenti da parte de lministro. Devo tra l'altro ricordare cheabbiamo presentato una serie di proposteaffinché quel provvedimento venisse mo-dificato, perché la razionalizzazione è un acosa seria e non può essere realizzata inmodo burocratico, a detrimento degli inte -ressi dei bambini e, più in generale, di tutt igli utenti (Applausi dei deputati del gruppodel PCI) .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l'emendamento 12.7

del Governo, interamente soppressivodell'articolo 12, accettato dalla Commis-sione .

(È approvato) .

Sono pertanto preclusi tutti gli altriemendamenti presentati all'articolo 12.

Avverto che la Commissione ha presen-tato un emendamento al titolo della pro -posta di legge. Ne do lettura:

Titolo del progetto di legge

Riforma dell'ordinamento della scuolaelementare .

Tit . 1 .La Commissione.

Qual è il parere del Governo sull'emen-damento Tit . 1 della Commissione ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Statoper la pubblica istruzione. Il Governoesprime parere favorevole, signor Presi -dente .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l 'emendamento Tit . 1

della Commissione, accettato dal Go-verno.

(È approvato) .

Sono stati presentati i seguenti ordini de lgiorno:

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«La Camera ,

impegna il Governo affinché nell'appli-cazione del comma 3 dell'articolo 6 con-cernente "interventi in favore degli alunn ihandicappati" voglia favorire con oppor-tune indicazioni una graduale estensionedel servizio del l ' insegnante esperto in psi -copedagogia, utilizzando tutto il personal edisponibile, al fine di assicurare intervent iatti a superare particolari situazioni di dif -ficoltà di apprendimento e comporta -mento di alunni, determinate da handicape comunque da condizioni di svantaggio .

9/53-1295-2011/1«Armellin, Carelli» .

La Camera dei deputati ,

— considerato che le attività motorieconcorrono in modo fondamental eall 'educazione integrale del fanciullo ;

— considerato che nell'età della proce-ritas secunda, estesa dai 6 ai 10 anni, sisviluppano maggiormente quelle altera-zioni della linea somatica concernenti iparamorfismi, che, nelle statistiche del Mi -nistero della sanità, raggiungono percen-tuali del 70-80% con aggravio di costi per l efamiglie interessate;

— considerato che una specifica pro-fessionalità nell'insegnamento delle atti-vità motorie richiede un titolo accademico,conseguito, dopo un corso triennale d istudi, presso istituti di grado universita-rio;

— ritenuto che gli insegnanti elemen-tari già oberati da impegni didattici hann obisogno di un supporto qualificato persvolgere un insegnamento che non sia ap -prossimativo ,

impegna il Governo

nelle more di una legislazione che rece-pisca le esigenze prospettate, a voler do -tare, in via sperimentale, ogni circolo di-dattico, di almeno un coordinatore delleattività motorie, avente come titolo speci-fico il diploma di educazione fisica, utiliz -

zando prioritariamente il personale so-prannumerario .

9/53-1295-2011/2Mensorio, Carelli, Seppia, Ie-

sini, Fincato, Casati, Portata -dino, Viti, Russo Raffaele ,Martuscelli .

La Camera ,

considerato il rilevante valore educa-tivo della scuola elementare parificata e l osgravio per la spesa pubblica costituito da lsuo autonomo funzionamento, solo par-zialmente sostenuto dai contributi assicu -rati dalle vigenti leggi ,

impegna il Governo

a predisporre, a partire dal prossimo eser-cizio finanziario, il riproporzionamento d itali contributi ai maggiori oneri creat idall'obbligo dell'adeguamento ai nuovi or-ganici richiesti dalla presente legge .

9/53-1295-2011/ 3Portatadino, Casati, Carelli, Ie-

sini, Amalfitano, Baruffi ,Borri, Buonocore, Cafarelli ,Costa Silvia, Ferrari Bruno,Latteri, Mastella, Matarrese ,Mensorio, Michelini, Ricci ,Viti, Willeit, Ciliberti, Formi-goni, Armellin .

La Camera ,

— vista la nuova situazione creatasi perla presenza sempre maggiore di cittadinistranieri, in particolare provenienti d apaesi extra comunitari, e considerate l econseguenti difficoltà di inserimento so-ciale, che si sono verificate e che, pur -troppo, probabilmente ancora si verifiche -ranno,

impegna il Governo

— a studiare la fattibilità di ulterioriinterventi specifici, oltre a quelli previst idalla presente legge, per i minori di origin enon italiana iscritti alla scuola elementare

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

ed a mettere in atto tutte le soluzioni pos -sibili perché questi bimbi si sentano piena -mente accolti nella comunità scolastica enon debbano affrontare difficili moment idi disagio o pesanti insuccessi dovuti all amancanza di opportunità volte al pienorecupero sul piano scolastico dei dislivell iiniziali .

9/53-1295-2011/ 4

Mazzuconi, Portatadino, Casati ,Ciliberti, Anselmi, Scàlfaro ,Soddu, Corsi .

«La Camera,

— premesso che è sempre più diffus asul nostro territorio la presenza di bambin iappartenenti a nuclei familiari stranieri ,in particolare provenienti da paesi extr acomunitari ;

— che è necessario predisporre stru-menti educativi idonei per corrisponderealle loro esigenze di crescita culturale, dimantenimento della loro identità e di inte-grazione nella società italiana ,

impegna il Governo

— ad utilizzare a questo fine tutte l erisorse che l'attuale legislazione consentedi attivare nella scuola in termini di com -petenze professionali, di moduli organiz-zativi, di materiali didattici e di attrezza-ture, creando un 'adeguata rete di sup-porti .

9/53-1295-2011/5«Masini, Sangiorgio, Barbieri ,

Fachin Schiavi» .

Qual è il parere del Governo sugli ordin idel giorno presentati ?

GIULIANO ZOSO, Sottosegretario di Statoper la pubblica istruzione . Il Governo ac-cetta tutti gli ordini del giorno presen-tati .

PRESIDENTE . Dopo le dichiarazion idel Governo i presentatori hanno comuni -

cato alla Presidenza che non insistono perla votazione dei rispettivi ordini de lgiorno.

È così esaurita la trattazione degli ordinidel giorno.

Passiamo alle dichiarazioni di voto sulprogetto di legge nel suo complesso. Hachiesto di parlare per dichiarazione di vot ol'onorevole Rallo . Ne ha facoltà.

GIROLAMO RALLO. Signor Presidente,onorevoli colleghi, signor ministro, contr ole mie stesse aspettative — lo confesso —la proposta di legge al nostro esame ègiunta alla sua fase conclusiva, almeno inquesto ramo del Parlamento .

Non posso esprimere certamente soddi-sfazione per il contenuto, anche se il miogruppo, come ho già dichiarato all ' iniziodel dibattito, ha contribuito notevolmentealla stesura del testo. Non posso esprimeresoddisfazione perché nessuno degli emen-damenti presentati dal gruppo del Movi-mento sociale italiano-destra nazionale ,tranne uno, è stato riconosciuto valido eaccettabile dalla Commissione e dal Go-verno. Non è comunque questo il solo mo-tivo della nostra delusione, dal momentoche ritenevamo e riteniamo tutt'ora che iltesto potesse essere migliorato grazie adalcuni opportuni emendamenti .

A nostro parere, rimangono quindi deiproblemi in sospeso. Mi riferisco al pro-blema degli handicappati, che no iavremmo risolto in maniera diversa daquella proposta nel testo . Suggerivamoche, pur mantenendo — e siamo l'unicopaese in Europa — il principio per cui gl ihandicappati sono immessi nelle stesseclassi degli alunni normali, si teness econto di certi gravi handicap meritevoli diuna considerazione particolare in quantoeccezionali .

Un altro problema è quello della unita-rietà dell'insegnamento. Il testo è il risul-tato di alchimie e di equilibrismi per cui daparti opposte si sostengono tesi oppostesulla sua interpretazione . Ho sentitoquesta sera il collega Guerzoni affermareche sarebbe ormai superata l'unitarietàdell'insegnamento; io invece sostengo cheessa è fondamentale perché possa con-

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dursi avanti una riforma, ed anzi per l'esi-stenza stessa della scuola elementare .

Il problema dei cicli è poi così sfumat oda far sostenere allo stesso collega Guer-zoni una tesi opposta rispetto alla nostra .Vi è inoltre il problema dell 'aggiorna-mento e, più particolarmente, degli istitut iregionali di ricerca e di aggiornament oeducativi, i famigerati IRSSAE, contro iquali ci siamo sempre scagliati sostenendouna tesi che ormai ritengo sia stata accoltaanche dalle altre opposizioni . Ho visto in -fatti la collega Arnaboldi presentare unemendamento uguale al nostro tendent ealla soppressione di tali istituti, i quali son odei carrozzoni clientelari che ben pocohanno a che vedere con l'aggiornament odegli insegnanti .

Praticamente abbiamo rilevato dei com-promessi su tutto . Questa sera ho avutol'occasione di sottolineare, a proposito d iun emendamento del Governo, la contrad-dittorietà del contenuto dello stesso, che s iriferiva alla continuità didattica ed all arotazione: ciò dimostra proprio che questoGoverno, con funambulismi eccezionali, èriuscito a mettere d'accordo il diavolo esan Bernardo, ciò tesi opposte, cosa che ,evidentemente, non può trovarci consen-zienti .

Vi è tuttavia una parte della legge in cuici riconosciamo . A questo proposito cito i lsecondo comma dell'articolo 1, laddove cisi riferisce ad un «raccordo pedagogico ,curricolare ed organizzativo con la scuol amaterna e con la scuola media» in quelquadro di riforma globale della scuola ch eriteniamo sia lo strumento più valido per -ché possa portarsi avanti una riform adella scuola italiana .

Nella speranza che quello attuale sia i lprimo atto di una riforma totale, nella spe -ranza che la riforma della scuola elemen-tare possa a breve scadenza estendersi all ascuola media inferiore ed alla superior efino all 'università, nella speranza che lascuola elementare italiana possa trarredalla legge stessa giovamento ed un avve-nire più luminoso di quanto non sia stat onel passato, non esprimeremo un voto con-trario sul provvedimento al nostro esame ,ma tuttavia ci asterremo, dimostrando in

tal modo di riconoscerci in questa legg esolo in parte (Applausi dei deputati delgruppo del MSI-destra nazionale) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Guer-zoni. Ne ha facoltà .

LUCIANO GUERZONI . Presidente, giun-giamo questa sera al termine della discus-sione di un provvedimento molto impor-tante non solo per la scuola italiana maanche per l 'attuazione di un diritto fonda-mentale di cittadinanza, quale è il diritt oall'istruzione di base, obbligatoria, dal mo -mento che la riforma di cui stiamo par-lando è la riforma della scuola elemen-tare.

Si tratta di una riforma attesa da tempo ,che dovrebbe dare un quadro legislativ oadeguato all'attuazione dei nuovi pro-grammi didattici per la scuola elementare .È una riforma che, nel testo approvat oquest'oggi dall 'Assemblea, indica il rag-giungimento di alcuni risultati che rite-niamo significativi ed importanti, nellaprospettiva che ho poc'anzi indicato:quella di un adeguamento dell'ordina-mento della scuola elementare alle nuov eresponsabilità educative e formative dellascuola .

Sono stati conseguiti risultati importantiper quanto riguarda il superamento delladistinzione in due cicli dell'istruzione dellascuola elementare e la configurazione d iun team o gruppo di docenti che sostituiscala figura — ormai un po' anacronistica —del maestro unico . Abbiamo altresì otte-nuto importanti risultati (anche corre-gendo precedenti impostazioni) in ordineal mantenimento della scuola a tempopieno, laddove questa ha avuto la possibi-lità di realizzarsi, con un pur parziale rico -noscimento di tale modello inteso comeprogetto formativo con pari dignità ri-spetto a quello della scuola a tempo nor-male .

Nonostante il conseguimento di questi edi altri positivi risultati, permangono ser imotivi di insoddisfazione che inducono i lnostro gruppo ad astenersi dal voto sulprovvedimento . I motivi di insoddisfa-

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zione riguardano in particolare la man-cata previsione della possibilità di esten-sione tendenziale — ancorché graduale —del modello di scuola a tempo pieno a tuttele realtà in cui vi sia una domanda in talsenso da parte delle famiglie e degli utentidel servizio scolastico .

Manifestiamo altresì una parziale insod -disfazione sulla norma, rimasta nel prov-vedimento (e contro la quale abbiamo inu -tilmente combattuto), che prevede l'abro-gazione della gratuità dei libri di testo, nontanto per il fatto materiale della spesa chedeve sostenere ogni singola famiglia perl'acquisto dei libri di testo, quanto per i lvalore simbolico che una simile norm ariveste e che dà un grave segnale di arre-tramento rispetto ad una tutela effettiva eduniversalistica dei diritti di cittadinanz asociale .

Infine, ci dichiariamo insoddisfatti pe rl'avvenuta soppressione dell'articolo 12 ,che rappresentava, a nostro avviso, unpunto di equilibrio significativo ed impor-tante non solo tra le diverse posizioniemerse in Commissione ma anche tra l ediverse esigenze che in materia di organiz-zazione dei circoli didattici si doveva ten-tare di comporre . Vi era certamente lanecessità di un contenimento della spesama, a mio avviso, si sarebbe dovuto tenerconto anche di quella di un dimensiona -mento e di una organizzazione dei circol ididattici in relazione ai problemi del terri-torio ed agli obiettivi pedagogici e cultural idella riforma .

Per tutte queste ragioni — non certa -mente marginali — ribadisco l 'astensionedel gruppo della sinistra indipendente, ri-conoscendo tuttavia che con questa impor -tante riforma sono stati conseguiti risultat ipositivi non solo per l 'ordinamento scola-stico ma anche per la promozione e l atutela di un diritto fondamentale di tutti icittadini: quello all ' istruzione .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Fincato .Ne ha facoltà .

LAURA FINCATO. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, signor rappresentante

del Governo, credo sia opportuno, nontanto per tessere una lode quanto per dareil giusto riconoscimento al lavoro di tutticoloro che hanno contribuito, sia in Com-missione che in aula, al varo della riforma ,rilevare che, se c 'è una legge, sulla quale sisono registrati un'ampia partecipazion eed un incisivo dibattito, è proprio quell ache stiamo per votare: la riforma dell'or-dinamento della scuola elementare .

Questa è ben di più di una riforma epermette la realizzazione di programm iche ci ostiniamo a chiamare «nuovi» anch ese sono stati varati ormai dieci anni fa .Certo, il loro valore è ancora notevole, ed èstato importante averli applicati, anche sein via sperimentale ; è indubbio tuttaviache il legislatore è in ritardo rispetto alleindicazioni di cambiamento che sono con -tenute nei cosidetti nuovi programmi .

Velocemente vorrei ricordare le tappe d iun dibattito che — come sottolineavoprima — non solo ha coinvolto gli addettiai lavori ma ha visto anche l 'intervento dinumerosi e diversi soggetti interessati : unlavoro iniziato nella scorsa legislatur asulla base di testi notevolmente differentipresentati dalle varie parti politiche, che siè svolto attraverso una serie numerosa diaudizioni e che è proseguito attraverso undibattito che si è sviluppato non solonell'aula della Commissione, ma nell'in-tero paese; un dibattito nel quale sonointervenuti direttori didattici, maestri, ge-nitori delle varie associazioni . Sul tema s isono svolti anche convegni interessantis-simi, per arrivare alla formulazione di unaserie di richieste recepite dal testo chestiamo per votare .

Che cosa chiedevano coloro che ho defi-nito «soggetti diversi» (ma a tutti va i lmerito di un lavoro di approfondimento edi indicazione)? Chiedevano che il seg-mento della scuola elementare venisse ri-formato, a cominciare dal fatto che afronte delle nuove prospettive educativenon era più teorizzabile la presenza inclasse di un unico maestro. Ciò che di spe -rimentale è avvenuto, ed in particolare ciòche è avvenuto e continua ad avvenirenella scuola materna, così largamente fre-quentata nel nostro paese (sia pure nella

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diversità delle sue articolazioni in statale ,comunale e privata), ha dato luogo all arichiesta pedagogica di presenze docentidiverse, di figure differenti da quella deldocente unico, che in qualche modo per-petuava quella materna .

Applicazione di nuovi programmi signi-ficava anche creazione e riconoscimentodi particolari competenze specifiche all'in-terno del corpo docente degli insegnantielementari ; corpo la cui preparazione —vorrei ricordarlo — si è diversificata i nquesti anni . Non dimentichiamo, infatti ,che oggi gran parte degli insegnanti dell ascuola elementare sono laureati e che gra nparte degli insegnanti laureati lo sono i nlingua, in educazione fisica, oppure sonospecializzati in musica, e quindi posson ofornire, con una adeguata preparazione(cosa di cui si occupa anche il testo appro -vato) e con un'opera di approfondimento edi qualificazione, quello stesso material eumano di cui abbiamo bisogno per appli -care i nuovi programmi, ed in particolar eper parlare di una pluralità di funzionidocenti .

Le richieste avanzate dall'associazionedei genitori, dagli stessi docenti e dai lor olegittimi rappresentanti consistevan onella verifica di un tempo maggiore neces-sario per l'applicazione dei programmi . Atale proposito, il lavoro che nelle ultim esettimane ha visto impegnata la Commis -sione per tentare un giusto contempera -mento delle richieste di un tempo mag-giore per tutti con la difesa di quella espe -rienza qualificante della scuola italian ache è il tempo pieno, ha avuto a mio parereun esito sommamente positivo .

Credo che una forza di opposizioneabbia il diritto di rivendicare (come hafatto prima intervenendo in ordine ad u nemendamento l'onorevole Sangiorgio) lagiustezza delle sue proposte, e di tale atteg -giamento intelligente ed ostinato vogli odare atto; ma è giusto anche riconoscereche la maggioranza e tutte le forze poli-tiche presenti in Commissione hanno sa -puto comprendere le richieste che veni -vano da quella scuola viva che in quest ianni ha proceduto alla sperimentazione e,così facendo, ci ha dato la possibilità di

legiferare non in merito a qualcosa diassuefatto e ormai quasi morto, bensì s ualcune novità prodotte . Credo che la solu-zione individuata in merito al tempo pienonon vada rivendicata come derivante d auna pressione e da uno sforzo esercitat idall'opposizione, ma debba piuttosto es-sere considerata il frutto della giusta com -prensione delle diverse esigenze, nell 'am-bito di un quadro di possibilità che sonostate tenute presenti da tutti .

L'intelligenza dell'operazione politicacondotta in Commissione consiste nel l 'es-sere riusciti — pur non avendo certo pro-dotto il migliore dei testi possibili, chesarebbe rimasto sulla carta perché l 'op-timum è cosa da libro dei sogni — a pre-sentare all'Assemblea un testo verificato intutti i suoi passaggi assieme agli operatoridella scuola ed a vari ministeri, tra cu iquello del tesoro, interlocutori obbligatiche intervengono di concerto per l'attua-zione della riforma.

Sarebbe stato facile e forse più soddisfa -cente per ognuno di noi, in quanto indi-viduo ed in quanto rappresentante di unasingola forza politica, presentare un testodiverso e massimalista; ripeto comunqueche un simile resto avrebbe rappresentatosoltanto un non attuabile appello gene-rico.

Nonostante la complessità del contesto ,abbiamo invece cercato di lavorare conintendimenti riformatori . La scuola ele-mentare — come altri segmenti scolastici— aveva bisogno di interventi mirati, cor-retti e tra loro collegati . Credo che noisiamo riusciti a raggiungere tale obiettivo ,avendo sempre tutti — a prescinder edall'appartenenza a questo o a que lgruppo — tenuto presente il percorso daseguire per adeguare la scuola alle esi-genze dei giovani, per fare dei nostri ra-gazzi futuri cittadini liberi e democratici .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l 'onorevole Viti . Neha facoltà .

VINCENZO VITI . Signor Presidente, ono -revoli colleghi, siamo ormai alle ultimebattute di un appassionante ed appassio-

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nato dibattito che si concluderà con l'ap-provazione presso questo ramo del Parla-mento della riforma degli ordinament idella scuola elementare .

Credo non vi sia ragione di nasconderela soddisfazione del gruppo della demo-crazia cristiana per quella che conside-riamo la felice conclusione di un itinerari oriformatore che ci ha visti e che ci ved eprotagonisti — certo non da soli inquest'aula — assieme ad un Governo e a dun ministro della Repubblica sui quali so -vente si è rovesciato lo scetticismo, quand onon il sarcasmo, di obiettori non sempresereni ed illuminati .

Ora che siamo al termine di una difficilenavigazione, credo sia lecito rammentareil contributo che abbiamo offerto in Com-missione e che è stato degnamente com-pendiato sia nella relazione e nella replic adell'onorevole Casati, sia nell'intervent odell'onorevole Tesini nel corso della di-scussione generale . Credo anche che nonsia inutile rammentare che un atteggia -mento di apertura ed insieme di difes adell'impianto del provvedimento ha con -sentito, sia alla maggioranza sia al Parla-mento nel suo complesso, di doppiare gl iostacoli costituiti da ideologismi stantii epragmatismi banali e subalterni .

Desidero accomunare in questo apprez -zamento, insieme con il ministro Galloni, ilsottosegretario Zoso, il quale ha assicuratoil supporto di una costante e preziosa col -laborazione; desidero altresì ricordare i llavoro svolto dall'onorevole Brocca nellaprecedente legislatura .

Mi pare sia stato proprio il ministro Gal -loni a sottolineare che siamo di fronte a dun processo di riforma che è nato dal vivodell'esperienza vissuta all'interno dell ascuola e che si è consolidato attraverso i lvitale contributo di spinte, urgenze e con -traddizioni che sono state il sale di unastagione non inerte né inutile . Egli haricordato anche come la vera rivoluzionecopernicana che la scuola vivrà attravers ol'autonomia — se questa verrà attuata ne lsegno della responsabilità e dell'innova-zione regolata — potrà rappresentare i lprimo fondamentale fattore di integra-zione fra scuola e società .

Difficile è dissentire dalla valutazionedel ministro, specie quando colloca l ' itine-rario della riforma, a partire da quelladegli ordinamenti della scuola elementare ,dentro una prospettiva unitaria e globale .Ancor più difficile è non condividere l apreoccupazione, emersa dal dibattito, se-condo cui nella scuola si impone una vi-sione totalizzante, quella cioè di uno spazi oeducativo nel quale divengano residuali lafamiglia e ciò che suggestivamente è stat odefinito l'extra-scuola, vale a dire il luog odi altri interessi proposti dalla società ci -vile. Il progetto di riforma tiene conto conprudenza e con intelligenza di tutte questeesigenze .

Quando parlavo di navigazione, avevoben presenti gli obiettivi che si sono post idi fronte al legislatore: definire nell'am-bito del delicato tema della pluralità de idocenti un corretto rapporto tra l'unità d iazione didattica (ne ha parlato Casati) el'allargamento dello spettro disciplinarecon l'imporsi delle specializzazioni; colle-gare i nuovi ambiti dell'impegno educativoad un miglioramento della qualità dellafunzione docente attraverso un aggionra-mento sistematico e generalizzato di livell ouniversitario; ancora, realizzare nellascuola elementare quell'equilibrio tra con -tinuità didattica rispetto alla scuola ma-terna e pluralità di voci e di apporti disci-plinari presenti nella scuola media .

Mi sembra che tali esigenze siano stat esaggiamente contemperate ed accolte ne ltesto che stiamo per votare, così comesembra a me ed al mio gruppo che attra-verso l'articolo 8 sia stata data una rispostaequilibrata alla formula del tempo pieno,che ha appassionato l'Assemblea cosìcome aveva coinvolto la Commissione.

Un'esigenza s'impone sopra tutte : quelladi effettuare una verifica globale degli ef-fetti, della loro dislocazione sociale e terri -toriale, dell'evidenza delle ragioni educa-tive del tempo pieno, così come è stato vis -suto nell'esperienza italiana nonché, i nrapporto a questa verifica, quella di predi-sporre un provvedimento che si faccia ca -rico di regolare la questione di un tempo -scuola adeguato, nel quale si dia la possi -bilità di esprimersi ad un'istanza di re-

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sponsabilizzazione individuale che non s iesaurisce certo dentro la scuola, ma do -manda di essere vissuta in tutti gli ambit inei quali si sviluppa il processo educa-tivo.

Il dibattito ha fatto poi giustizia conestrema saggezza delle tentazioni, ch epure sono affiorate, di introdurre un anuova disciplina dell'ora di religione, sullascorta di una lettura affrettata e semplifi -cata della sentenza della Corte costituzio-nale. Ci saranno un tempo — ormai pros -simo — ed una sede che ci consentirann odi guardare ad una questione così delicat ae sofferta in termini più problematici e pi ùriflessivi . L'auspicio è che il Parlamentotrovi le condizioni di serenità e le ragioni d iconvergenza per trattare compiutamente ,di qui a qualche giorno, i temi collegati all asentenza .

Per tornare alla nostra riforma, vorre idire — e concludo — che è possibile che l ascuola elementare, che nasce dal vivo deldibattito che si è svolto, sappia acquistar ela virtù di essere una scuola aperta, unospazio ricco e libero, sappia collegarsi i nnome della programmazione, del buon usodelle risorse, dei suoi doveri di unifica-zione nazionale a quell'obiettivo irrisolto ,dolente ed ancora aperto che vede il Mez -zogiorno lontano da quegli standard diciviltà e di alfabetizzazione che sarebberodesiderabili e necessari .

Si tratta di un dovere e di un obiettivonazionale che intanto potremo realizzare econseguire in quanto sapremo dar vita a dun sistema formativo flessibile e sensibile ,che faccia del servizio alle aree deboli de lpaese la sua più vera e più forte ragione d ivita (Applausi dei deputati del gruppo dellaDC).

PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Giovann iBruni. Ne ha facoltà .

GIOVANNI BRUNI . Signor Presidente ,nell'annunciare il voto favorevole delgruppo repubblicano al provvedimento a lnostro esame, desidero svolgere solo du ebrevi notazioni .

Al sesto rigo dell'articolo 1 ritengo vi sia

un errore di stampa che qualcuno succes -sivamente potrebbe rimproverarci. Inluogo del verbo «promuovendone» do-vrebbe infatti esserci il verbo «promoven-done». I dittonghi mobili rimangono tal iallorché vi cade l 'accento, mentre nel casoin cui l'accento venga spostato il dittong oviene meno .

Quanto alla seconda notazione, desider oosservare, onorevole Casati (e non ho vo-luto presentare un emendamento in ta lsenso), che, riferendosi all ' italiano, alla fi -losofia, e così via non si può parlare d i«materie» bensì di «discipline».

Se la scuola storica della fine del secoloscorso, sulla base di una cultura meccani -cistico-materialistica dell 'epoca, ha inse-rito queste parole — che sono suggestive ,naturalmente —, sarà bene che noi di-ciamo «discipline» invece di «materie» ,tanto più che le suggestioni possono esserenotevoli oggi che si parla tanto di mas smedia, di informazione .

Sapete, ho rilevato che, proprio pe rinerzia della prima metà del secolo, non sitrovano facilmente gli aggettivi «bello» ,«brutto», «garbato», «grazioso»; si trovanogli aggettivi «sensazionale» (attiene aisensi), «interessante» (attiene agli inte-ressi), «utente» — quanto mi secca! — (cio èdella utilità), anziché le parole di cui soprache devono essere in qualche modo resti-tuite. Se avevamo problemi materiali nel1950, non li abbiamo più ; e l 'uomo non vivedi solo pane! E sarà bene che riguardiamoalcune cose del linguaggio, giacché par-liamo del campo della cultura .

Signor Presidente — questo era fuorisacco —, ho scritto l ' intervento perché m ifaccia testo a un nuovo incarico : sono l'ul -timo arrivato nella Commissione cultura e— diciamolo pure — alla Camera e perciòlungi da me l'idea di apportare elementi aduna legge durata così lungo tempo, co-struita con paziente scrupolo ed uscita ele -mentare e soddisfacentemente chiara ne ltesto concordato in Commissione . Anzidevo dire che mi spiace che certe cose pon-derate a lungo, come quelle cui faceva rife -rimento il collega Guerzoni, siano stat eall'ultimo momento tolte di mezzo .

Ebbene, su tali questioni è bene prima

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riflettere e poi non fare intervenire sugge -stioni che sono poi quelle delle marce pe rle strade, quelle delle frenesie, quelle dellepressioni, che non attengono a un nostr otipo vero di Costituzione .

Sicché mi limiterò nel darne giudizi ofavorevole a nome del partito repubbli-cano italiano, a rimarcare gli aspetti posi-tivi del provvedimento, esprimendo l'in-terpretazione che culturalmente mi piace ,al fine di contribuire a renderne sciolta e dagevole l 'applicazione. Perché cultura, nelsuo profondo, è mentalità e, se alla basenon c'è una mentalità comune o una supe -riore sintesi di distinti, ne soffre l'applica-zione, che diventa divaricante e sconnessao, peggio, divergente e scomposta. Faròquindi solo delle chiose a margine dellalegge, che oggi apprezzo a ragion vedut anelle sue fondamenta generali .

Disse il collega Casati nella sua rela-zione: «. . .accentuino l 'aspetto cognitiv odell'attività scolastica, ma nel contempo locolleghino alla dimensione educativa in-sieme alla famiglia». Va bene: momentoteorico che sollecita e accompagna lo svol-gimento dell'alunno da fanciullo a bam-bino e lo appronta a diventare ragazzo . Maattenzione : l ' aspetto cognitivo abbi asempre a quell'età, a fondamento l'imma-gine, l'éidos. L'immaginifico, nella se-conda metà della prima decade d'età, stu -pisce, incanta ed è molto produttivo . Valgail discorso per individuali, non per univer -sali, quest'ultimo essendo per il bambin oastruso ed insopportabile .

Lasciamo stare la legge biogenetica ch eci suggerisce che popoli pervenuti agrande civiltà iniziarono l'approccio conla scrittura attraverso l'immagine dei ge-roglifici (che come è noto è scrittura ideo -grafica) e sforziamoci di evitare che l'im-magine sia coi bambini quel che è diven-tato, con noi politici, per mezzo della tele -visione, cioè princisbecco e cosa truffal-dina. A me fa piacere che la presente legg esi sia sottratta a «novitarismi» intellettuali -stici ed abbia trovato nell 'unificazione deltesto un risultato di buon senso, di equili -brio e di antica saggezza, anche nella ter-minologia usata, salvo la parola «materie »che — ripeto — andrà sostituita, ovunque

ricorra, con la parola «discipline» (quand'èdel caso!) .

Spesso la nostra intellettualità trascorread unilateralità dannose, che diventanoperniciose se rimbalzano nella scuola .Negli ultimi due secoli o poco più, abbiam oassistito a parecchi unilateralismi che, percompensarsi tra di loro, ci hanno regalatouna sorta di bradisismo culturale . E 1 ' Il1u -minismo vide nella ragione il momentorisolutore, Aufklaerung, tutto alla lucedella ragione; fu poi l 'epoca del preroman-ticismo, tutto passione e cuore ; in seguitovennero i fascisti «tutto fegato» che soste-nevano la necessità di essere sfegatati .Freud abbassò ancora l 'epicentro ai testi -coli e al sesso . La civiltà della macchina haportato a grande allenamento i piedi che c igarantiscono il buon cammino con un tem -pestivo uso di freno, frizione ed accelera-tore. Sono stati tutti unilateralismi totali -tari verso il basso! Bisogna risalire, bi-sogna tornare ad un equilibrio che com-ponga in modo umano le nostre facoltà ; enel rapporto con il bambino, nell'imma-gine e nell'esempio, c 'è la possibilità di sin-tesi di intelletto, cuore ed istinto . Essa èforiera pure di buona attività motoria epratica, è fulcro eruttivo di curiosità edazione umana a condizione che forniamouomini secondo la nostra libertà che èsignoria dello spirito sugli istinti e sullamateria, in tutta la nostra storia !

La nuova legge trova un ambiente favo-revole perché dà ordine e forma a muta -menti già in atto — bene! —, conform iall'inclinazione del ceppo italico ; questalegge riuscirà pertanto efficace. L'Italianon conosce rivoluzioni né ribaltamenti intutta la sua storia, bensì adeguamenti, e s ifanno bene le cose che siamo !

La scuola elementare rispetto ad altr iordini di scuola gode di altre condizion ifavorevoli, come quella di poter disporredi insegnanti che per lo più sono arrivat iad un ruolo tramite concorso . Giacchétrattiamo della scuola di• base, ne tragg oauspicio che altrettanto si faccia nell escuole superiori in modo coerente facendoattenzione, signor ministro, che si tratti diun doppio canale e non, surrettiziamente ,di un secondo canale.

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Condivido la generalizzazione dell ascuola materna senza anticipare l'obbligoall'età di cinque anni; in tal modo si ottien elo stesso risultato senza eccessivi cambia-menti. Per altro, la pluralità dei docenti a lposto del maestro unico e l'introduzionedell'insegnamento della lingua stranieranelle elementari, da affidare a specificilaureati in lingue e non a generici laureatida occupare, rappresenta più una forma d iadeguamento per noi che dobbiamo diven -tare europei che altro .

Per quanto riguarda il tempo pieno,vorrei aggiungere alcune considerazioni :noi oggi ci preoccupiamo tanto del fatt oche molte volte i genitori sbattono dinanzial televisore per ore i bambini. Ebbene,dobbiamo riconvertire i genitori, perchéanche nei genitori che si interessano deifigli ci possono essere delle forme di cor-porativismo. Dobbiamo fare in modo che l iriprendano! Invece, qualche volta negli in -terventi si è detto che bisognava mandarl i«a stare» nelle scuole a tempo pieno . Sitratta di un elemento pericoloso perchéallontana il bambino dai genitori e rendetalvolta una simile scelta comoda, salvo l eeccezioni cui abbiamo fatto riferimento .

Trovo positivo il mantenimento dei cicli ,in quanto si tratta di un'esperienza che h afunzionato. Il principio della pluralità de idocenti implicherà che si faccia attenzioneal problema dell 'autonomia.

Vorrei fare infine due osservazioni. Si èaffermato che la collegialità non si otterr àtanto con le procedure formali, quantocon la riforma degli ordinamenti didattici .Io credo che la collegialità diventerà effet-tiva quando i codici ricetrasmittenti degliinsegnanti saranno in sintonia; questa saràfacilitata dalla prevista laurea e dagli ag-giornamenti condotti su una base di cul-tura comune. Mi fa bene sperare in ta lsenso la convergenza politica generale ch esi è finalmente realizzata verso un ap-prodo di Stato liberaldemocratico .

Si è parlato di diritto allo studio, mapotrei aggiungere il diritto alla salute, di-ritto, diritto, diritto . . . Il diritto per esser etale deve essere una faccia della medaglia ,dall'altra parte c'è il dovere ; non ci puòessere un diritto se non c'è un dovere, e

viceversa . Vedete che cosa è successo dellaparola «diritto»? «Diritto» significa dritto ,asse di equilibrio; invece il diritto si è tra -sformato in prerogativa, in ciò che m icompete, in ciò che mi spetta, dimenti-cando ciò che devo fare, sicché da diritto èdiventato storto perché pende . Bisogna in -segnarlo nella scuola ricordando l 'osser-vazione di Mazzini nei confronti della rivo -luzione francese, giacché quest 'anno nericorre il bicentenario .

Con queste considerazioni, esprimo i lvoto favorevole, signora Presidente, ono-revoli colleghi, signor ministro, del gruppodel PRI su questo provvedimento .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l 'onorevole Arna-boldi. Ne ha facoltà .

PATRIZIA ARNABOLDI. Signor Presi -dente, svolgerò una breve dichiarazione d ivoto che spero riuscirò a motivare fino infondo, anche se certamente non esprimer òl'articolazione culturale dimostrata dalcollega che mi ha preceduto .

Devo dire innanzi tutto che il giudizio de lgruppo di democrazia proletaria sul testoscaturito dalla discussione di oggi non ècosì positivo ed esaltante quanto quelloespresso dai colleghi di altre parti politi -che. Cercherò di illustrare quali punti sonoper noi importanti e discriminanti . Pro-prio a causa di alcuni di essi, noi siamoindotti a votare contro questa legge .

Si tratta di una normativa che all ' in-terno del Parlamento ha appassionatopochi addetti ai lavori, i quali hanno do-vuto operare concretamente sia in Com-missione sia nei rapporti con gli utentiesterni, cioè i docenti e i genitori, i qualihanno raccolto firme per una petizion epopolare relativa al mantenimento deltempo pieno in alcune grandi città . Oc-corre inoltre ricordare i bambini e le bam -bine, che non hanno avuto voce in questavicenda, della quale tuttavia sono i dirett iprotagonisti .

Esaminando i vari aspetti della legge eprendendo le mosse dalla considerazionedei soggetti interessati, occorre sottoli-neare che l'operazione che doveva essere

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compiuta con coraggio e con realismo no nrappresentava un percorso massimalista ;bisognava semplicemente tentare di dareun orientamento unitario a tutta la realtàdella scuola elementare in Italia pren-dendo le mosse da esperienze concrete econsolidate, che stanno uscendo dalla fasesperimentale per diventare elementi gene-ralizzanti e generalizzatori della scuola d ibase .

Mi riferisco al tempo pieno ed alla spe-rimentazione, nonché alla valorizzazion edi un lavoro di équipe, che certamenteparte dai docenti, ma che ha coinvoltodirettamente in questi anni gruppi d iesperti in pedagogia e psicopedagogia etutte le strutture competenti presenti su lterritorio, che come tali coadiuvavano di -rettamente il lavoro che doveva esseresvolto in relazione alla scuola di base .

Su tali aspetti ritengo che la legge, nellaformulazione risultante da questo esam eappena concluso, presenti non solo gravicarenze ma anche profonde contraddizion irispetto ad esperienze molto importanti chesi sono realizzate in questi anni . Mi riferisc osoprattutto — lo sottolineava già l 'onorevoleSangiorgio nel suo intervento — al valoreche riveste la quantità del tempo-scuola . Maicome nella situazione attuale la quantità h aeffetti rilevanti sulla qualità poiché essa ècollegata sia al valore intrinseco della scuolasia a modelli organizzativi differenziati diquest'ultima .

In un nostro emendamento avevam oprospettato un'ipotesi che prevedeva qua-ranta ore settimanali, comprensive de ltempo-trasporto e del tempo-mensa, e, so -prattutto, una diversificazione ed una arti -colazione tra le materie obbligatorie efisse, da una parte, ed altre discipline —come le ha definite il collega Bruni — d inatura facoltativa ed opzionale, dall'altra ,collegate queste ultime alle attitudini, all avolontà ed alle propensioni dei singol ialunni .

Il rapporto tra modulo fisso e mobile ,preferenziale, dava anche la possibilità d iintrecciare tra loro le materie, valorizzan-dole: non si sarebbe trattato di materie d iserie A o B ma di accentuare il carattereformativo del ciclo scolastico.

Non si è inoltre considerata l'unitariet àdi un ciclo formativo che noi, come altricolleghi, abbiamo disegnato . Si partivadall'ultimo anno della scuola materna (chesi frequenta a cinque anni) e, dopo l'istru-zione di base fornita dalla scuola elemen-tare, ci si proiettava nell'altra fascia dellascuola dell'obbligo, creando in tal mod oun disegno unitario, un ciclo curricolare incui al centro dell'attenzione vi erano nontanto l'istituzione scolastica in astratto ,quanto le necessità, i bisogni dei soggett iche ne usufruiscono, i bambini e le bam-bine .

L'aver quanto meno mantenuto, se nonaccresciuto, la divisione tra i primi dueanni del ciclo delle elementari e gli altri tr ecredo sia un fatto negativo. Più che guar-dare all'esperienza di questi anni dellescuole sperimentali, che sono all 'avan-guardia, si sarebbero dovute consideraresituazioni che hanno interessato la genera -lità delle scuole situate sul territorio nazio -nale .

Un altro elemento negativo e contraddit-torio riguarda la vicenda di coloro che nonhanno come lingua madre quella italiana .Il problema infatti non era solo quello didare un sostegno ai ragazzi che si trovanoin particolari condizioni : penso alle zone alconfine con la Jugoslavia, al Trentino, allaVal d'Aosta, alle comunità albanesi pre-senti nel sud del nostro paese : conside-riamo che si tratta di comunità consistenti ,anche se non immense .

Il modo nel quale tale questione è statarisolta credo dimostri che si è tenuto contodi alcune diversità in quanto tali, senzaconsiderare che esiste al riguardo un pre-ciso diritto dei singoli bambini, che son opur sempre cittadini del nostro paese conpienezza di diritti, nel rispetto della lorodiversità culturale oltre che, per altri casi ein altro senso, etnica .

A mio giudizio, non è stata affrontatainoltre in modo adeguato la questione de iportatori di handicap. Al riguardo son ointervenuta al momento della votazione d iuna serie di emendamenti e pertanto no nmi dilungherò .

Il portatore di handicap non deve esser esostenuto in ambito scolastico attraverso

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articolazioni parallele, ma è necessariauna sua piena integrazione . Pertanto lestrutture e le persone che la rendono pos -sibile sono pienamente inserite nell 'am-bito del collegio docente, nel modulo orga -nizzativo di una determinata classe .

Sempre in riferimento ai bambini, cred osia un elemento pesantissimo, e non lo dic oper massimalismo . . .

PRESIDENTE . Onorevole Arnaboldi, i ltempo a sua disposizione è scaduto.

PATRIZIA ARNABOLDI. Ho concluso. De-sidero soltanto sottolineare, in relazioneall'abrogazione dell'articolo che preved ela gratuità dei libri di testo, che il diritto d iaccedere alla scuola del l 'obbligo si scontracon tale deliberazione .

Non vorrei entrare in polemica con al-cuni colleghi secondo i quali nel nostr opaese non esiste più la miseria, l'indigenzamateriale: non è vero, sussiste ancora epertanto vi è un obbligo e correlativament eun diritto fondamentale che fino ad ora si ècercato di rispettare .

Non mi sembra che una buona riform adebba negare quel poco o pochissimo dipositivo che vi era in precedenza. Occor-reva forse avere il coraggio di progredirepartendo dal concreto esame della realtà ,senza per questo cadere nel massimali-smo .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l 'onorevole Soave.Ne ha facoltà .

SERGIO SOAVE. Signor Presidente, colle -ghi, signor ministro, desidero anzituttoesprimere soddisfazione perché ci accin-giamo finalmente ad approvare, in questoramo del Parlamento, una legge tanto im-portante .

È vero che ciò avviene con un cert oritardo; con coerenza il legislatore avrebbedovuto approvare questo provvedimentodue anni fa, quando furono predisposti inuovi programmi per la scuola elemen-tare, permettendo conseguentement el'avvio contestuale di una nuova, grandeesperienza in un comparto della scuola

che costituisce già uno dei migliori settor idella scuola italiana . Vi è dunque ramma-rico per il ritardo, ma oggi prevale la sod-disfazione per aver concluso l 'iter delprovvedimento in esame .

Il cammino percorso non è stato facile ,ma irto di ostacoli e difficoltà : di volta involta tornavano con insistenza question iche credevamo superate; mi riferisco, adesempio, al mantenimento dei cicli scola-stici, alla non parità degli insegnanti delmodulo, all 'insegnamento della linguastraniera, che qualcuno voleva fosse ritar -dato, nonché alla formulazione di qualchemodulo inapplicabile (come il «sette suquattro») o particolare (come il «quattro sutre»). Si trattava, in sostanza, di question iche tornavano costantemente alla ribalta,rendendo ancora più difficile il nostrocammino. Inoltre, il tempo-scuola oscil-lava verso il basso e tendeva ad essere ina -deguato alla corretta applicazione de inuovi programmi .

Di volta in volta tali problemi sono stat iaffrontati con fatica, con impegno, maanche con un appassionante dibattito, e sisono superate posizioni anguste e punti divista particolari .

Ritengo che il nostro gruppo abbia fattola propria parte nell 'opera di migliora-mento costante del provvedimento ; si ètrattato di un 'opera quotidiana, pignola ,vorrei dire testarda. Infatti vi sono statimomenti in cui il dibattito si accendeva s uogni parola e su ogni articolo dellalegge .

Superati gli ostacoli cui ho fatto riferi-mento, per lungo tempo è rimasto peròancora un problema, quello del tempopieno, in merito al quale sembrava vi foss euna «chiusura» della maggioranza e de lGoverno, il che comportava, da parte no-stra, l'impossibilità di accedere ad unaconclusione rapida dell ' iter del provvedi-mento .

Su questo punto la resipiscenza del Go-verno e della maggioranza è stata moltolenta, troppo lenta; ma l'impegno tenacedel nostro gruppo e soprattutto la mobili-tazione che si è registrata nella scuola ita -liana (si sono mosse famiglie e insegnanti ,sono state raccolte e consegnate agli atti

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del Parlamento migliaia e migliaia d ifirme) hanno creato il «fatto nuovo» . Ed èmerito degli uomini di buona volontà pre-senti nel Governo e nella maggioranza seora questa legge non sopprime una dell eesperienze più innovative della scuola ita -liana: la mantiene, sia pure congelandol anel tempo.

Il provvedimento che stiamo per votarerenderà la scuola elementare certamentepiù adeguata alle esigenze dei nostri tempi .I bambini e le bambine di domani po-tranno contare su docenti più numerosi esperiamo — ci vogliamo impegnare in tal edirezione — anche migliori ; potranno stu-diare fin da piccoli una lingua stranierache permetterà loro di integrarsi megliocon il resto del mondo ; avranno la possibi-lità di scegliere diversi tipi di scuola ;avranno, in definitiva, la possibilità di cre -scere e di essere meglio educati .

Tuttavia sono rimasti — si vorrebbe direquasi per partito preso — dei punti oscur iin questo provvedimento : si è voluto insi-stere sull'abolizione della gratuità dei libridi testo (aspetto che poteva essere stral-ciato dal provvedimento) ; si è voluto insi-stere sull'abolizione dell 'articolo 12 ri-guardante i circoli didattici, quasi a volerpervicacemente tornare su un provvedi -mento sbagliato del Governo, quale lalegge n. 426, che ha sollevato nel paes etante proteste, raccolte anche da molt iuomini della maggioranza .

Infine, si è voluta mantenere una spesa ,che vorremmo definire irrisoria, per l'ag-giornamento.

Ci dispiace, perché questo provvedi -mento avrebbe potuto suscitare il piùpieno consenso della scuola italiana . Esso,invece di incagliarsi negli ostacoli minor idella contingenza politica quotidiana,avrebbe potuto assumere fino in fond oquel vasto respiro e quello sguardo verso i lfuturo, quella preveggenza, insomma, cheil paese richiede ai suoi rappresentanti eche coloro i quali ci giudicheranno doman iporranno come il primo elemento di valu-tazione della validità del nostro operato .

Quello sguardo non ha voluto dispie-garsi lontano, come avrebbe potuto, e l eangustie di questo quadro e di questo mo-

mento politico hanno finito per condizio-nare fortemente l'impegno, pure rilevante ,e le intenzioni, pure buone, dei tanti col -leghi della maggioranza con i quali c isiamo confrontati in modo franco e leale inquesti giorni .

È questo che ci rammarica, èquest'ombra che sta alla base della nostradecisione di astenerci nella votazione fi-nale del provvedimento (Applausi) .

PRESIDENTE. La votazione finale su lprogetto di legge avrà luogo in altra se-duta.

Trasmissione dal Senato di disegni dilegge di conversione e loro assegna-zione a Commissione in sede referenteai sensi dell'articolo 96-bis del regola -mento.

PRESIDENTE. Il Presidente del Senatoha trasmesso alla Presidenza i seguentidisegni di legge, approvati da quel Con-sesso :

S. 1668. — «Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 28 marzo1989, n. 113, recante misure urgenti per i lcontenimento del fabbisogno della Teso-reria statale e delle spese per acquisto d ibeni e servizi» (3879) ;

S . 1669. — «Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 30 marzo1989, n . 114, recante disposizioni in ma-teria di aliquote dell'imposta sul valor eaggiunto, dell'imposta di fabbricazione s utaluni prodotti petroliferi e dell'imposta diconsumo sul gas metano usato come com -bustibile, nonché in materia di agevola-zioni tributarie previste dall 'articolo 11 de ldecreto-legge 19 settembre 1987, n. 384,convertito, con modificazioni, dalla legg e19 novembre 1987, n . 470» (3880);

S . 1690. — «Conversione in legge de ldecreto-legge 11 aprile 1989, n . 125, re-cante disposizioni urgenti in materia d iliquidazioni e di versamenti dell 'impostasul valore aggiunto» (3881) ;

S . 1698. — «Conversione in legge de ldecreto-legge 14 aprile 1989, n . 129, re-

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cante modificazioni delle aliquote dell'im-posta di fabbricazione su alcuni prodott ipetroliferi» (3882) .

A norma del comma 1 dell 'articolo 96-bis del regolamento, i suddetti disegni dilegge sono stati deferiti, in sede referente,rispettivamente :

alla V Commissione permanente (Bilan -cio), con il parere della I, della VI, della IXe della XII Commissione ;

alla VI Commissione permanente (Fi-nanze), con il parere della I, della V, dell aVIII e della X Commissione;

alla VI Commissione permanente (Fi-nanze), con il parere della V Commis-sione ;

alla VI Commissione permanente (Fi-nanze), con il parere della I, della V e dell aX Commissione .

I suddetti disegni di legge sono altres ìassegnati alla I Commissione permanente(Affari costituzionali) per il parere all'As-semblea, di cui al comma 2 dell'articolo96-bis . Tale parere dovrà essere espressoentro mercoledì 10 maggio 1989 .

Convalida dei deputati .

PRESIDENTE. La Giunta delle elezioni ,nella seduta del 4 maggio 1989 ha verifi-cato non essere contestabili le seguenti ele -zioni e, concorrendo negli eletti le qualit àrichieste dalla legge, le ha dichiarate va-lide.

Collegio I (Torino-Novara-Vercelli)

Danilo Poggiolin i

Collegio VI (Brescia-Bergamo)

Aldo Gregorell i

Dò atto alla Giunta di questa comunica -zione e dichiaro convalidate le suddett eelezioni .

Per lo svolgimentodi una interrogazione .

LUIGI BULLERI. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

LUIGI BULLERI. Signor Presidente,vorrei pregarla di sollecitare il Govern oaffinché risponda alla mia interrogazionen. 3-01262 presentata il 17 novembre 1988e inerente all'uso dei fondi GESCAL . L'ur -genza della risposta è anche motivata dallarecentissima sentenza della Corte costitu -zionale, che ha dichiarato illegittimo disto -gliere i proventi dei fondi GESCA Ldall 'edilizia residenziale pubblica.

PRESIDENTE. Onorevole Bulleri, m ifarò interprete della sua richiesta presso ilGoverno per sollecitare una risposta .

Ordine del giornodella seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l 'ordine delgiorno della seduta di domani .

Venerdì 5 maggio 1989, alle 9,30 :

Discussione delle mozioni Cima ed altri(n . 1-00236) ; Ronchi ed altri (n . 1-00238) ;Borgoglio ed altri (n . 1-00250) ; AngeliniPiero ed altri (n . 1-00274) ; Patria ed altri(n . 1-00281) ; Filippini Rosa ed altri (n . 1-00282) ; Minucci ed altri (n. 1-00284) ; Ro-mita ed altri (n . 1-00285) e Baghino ed altri(n . 1-00286) concernenti lo stabilimentoACNA di Cengio .

La seduta termina alle 19,45 .

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL EPROF . TEODOSIO ZOTTA

Licenziato per la composizione e la stamp adal Servizio Stenografia dell'Assemblea

alle 22.35 .

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COMUNICAZIONI

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Annunzio di proposte di legge .

In data 3 maggio 1989 sono state presen -tate alla Presidenza le seguenti proposte d ilegge dai deputati :

PRANDINI ed altri: «Rifinanziamento delFondo per la garanzia a carico dello Stat odel rischio di cambio sui prestiti in valutaestera contratti dalla Sezione speciale pe ril credito alla cooperazione» (3873) ;

DIGLIO e CRISTONI : «Norme per la tutela evalorizzazione della fauna selvatica per l adisciplina della attività venatoria» (3874) ;

DIAZ : «Norme sull 'ammissione del perso-nale femminile nel Corpo forestale delloStato e nel Corpo della Guardia di finanza »(3875) ;

MAINARDI FAVA ed altri : «Norme in ma-teria di retribuzione dei congedi per curetermali» (3876) .

In data odierna sono state presentat ealla Presidenza le seguenti proposte d ilegge dai deputati :

TASSI ed altri: «Norme sulla responsabi -lità civile dei partiti politici per atti illeciticommessi da loro rappresentanti in organ ipubblici» (3877) ;

CILIBERTI ed altri; «Provvidenze perl'Opera del Duomo di Orvieto» (3878) .

Saranno stampate e distribuite .

Adesione di deputatia proposte di legge.

La proposta di legge SAVIO ed altri : «Tra -sferimento della "Cinta magistrale" dell acittà di Verona all 'amministrazione comu-

naie» (1678) (annunciata nella seduta del 15ottobre 1987) è stata successivamente sot -toscritta anche dal deputato Poli .

La proposta di legge MELLINI ed altri :«Istituzione di una Commissione parla-mentare d'inchiesta sulle violenze a per-sone in stato di detenzione e sulla viola-zione della risoluzione n . 3452/XXX adot-tata dall'Assemblea generale dell'ONU il 9

dicembre 1975 (Dichiarazione sulla prote-zione di ogni persona dalla tortura e d aaltro trattamento o pena crudele, inumanao degradante), della successiva risoluzion eadottata in data 10 dicembre 1984 e dell'ar -ticolo 13, comma quarto, della Costitu-zione» (2626) (annunciata nella seduta del28 aprile 1988) è stata successivamente sot -toscritta anche dal deputato CecchettoCoco .

La proposta di legge STRADA : «IStitu-zione di un fondo per la riconversionedell'industria bellica» (3417) (annunciatanella seduta del 1° dicembre 1988) è statasuccessivamente sottoscritta anche daideputati Costa Alessandro, Gasparotto ,Galante.

Approvazioni in Commissione .

Nella riunione di oggi della X Commis-sione permanente (Attività produttive), i nsede legislativa, è stato approvato il se-guente disegno di legge :

«Realizzazione e funzionamento del pro-gramma nazionale di ricerche aerospa-ziali» (Approvato dalla X Commissionedella Camera e modificato dalla X Commis-sione del Senato) (2509-B) .

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Comunicazione della archiviazione di att irelativi a reati previsti dall 'articolo 96della Costituzione disposta dal collegiocostituito presso il Tribunale d iRoma.

Con lettera in data 2 maggio 1989 il pro-curatore della Repubblica presso il Tribu-nale di Roma ha comunicato, ai sens idell ' articolo 8, comma 4, della legge costi-tuzionale 16 gennaio 1989, n. 1, che il col-legio per i procedimenti relativi ai reat iprevisti dall'articolo 96 della Costituzionecostituito presso il suddetto tribunale h adisposto, con decreto emesso in data 2 1aprile 1989, l'archiviazione degli atti rela-tivi ad una denuncia sporta dai signor iArmando Gallo e Giorgio Spadola nei con -fronti dei deputati Gianni De Michelis eRino Formica, nella loro qualità di mini-stri del lavoro e della previdenza socialepro-tempore .

Annunzio di risoluzioni .

Sono state presentate alla Presidenzarisoluzioni . Sono pubblicate in allegato a iresoconti della seduta odierna .

Annunzio di interrogazioni ,interpellanze e mozioni .

Sono state presentate alla Presidenzainterrogazioni, interpellanze e mozioni .Sono pubblicate in allegato ai resocont idella seduta odierna .

Apposizione di una firmaad una interrogazione.

L'interrogazione a risposta scritta de ldeputato Borruso n . 4-13252, pubblicatanel resoconto sommario del 2 maggio1989, a pagina X, seconda colonna, èstata sottoscritta anche dal deputato Ri-vera .

Ritiro di un documento di indirizzo.

Il seguente documento è stato ritirat odal presentatore : mozione Guerzoni n . 1 -00027 del 30 settembre 1987 .

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Allegato A

INTERVENTI DEGLI ONOREVOLI LUIGI BULLERI, PAOLO MARTUSCELL IE GIULIO FERRARINI IN SEDE DI DICHIARAZIONE DI VOTO FINAL E

SUL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE N. 3782(MONDIALI DI CALCIO )

LUIGI BULLERI. Il gruppo comunist avoterà contro questo provvedimento purconsiderando le modificazioni, alcune diesse significative, introdotte nel testo ,grazie alla battaglia comunista. Vorrei ri-cordare la migliore definizione di compit idella conferenza di servizi, con la garanziache i progetti approvati rispettino i vincol iambientali, paesistici, monumentali e sto -rici, oltre che i criteri preordinati alla am -missibilità delle opere (realizzabilità entroil 15 maggio, congruità dell ' investimentorispetto all'obiettivo, incidenza sulle mani -festazioni).

Anche nella garanzia per le procedure d iappalto è importante l ' introduzione dell apenale, seppure in misura non adeguata . Èpositivo l'accoglimento della nostra pro -posta sulla disciplina dei subappalti e dellanorma integrativa sulla legge per le attrez -zature turistiche (556) .

Restano perplessità e contrarietà s uparte delle opere contenute nell 'elenco al-legato e sul rischio di deroghe alla legg esugli appalti e alla direttiva CEE. Questo,insieme al ritardo della legge e ad altririschi per la congruità delle opere propo-ste, determina il voto contrario del gruppocomunista.

PAOLO MARTUSCELLI. Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, il provvedi -mento in esame, di cui richiede la conver -sione, anche se modificato rispetto al test oprecedente ed emendato in sede di Com-missione, risponde in gran parte alle esi-genze fatte presenti dalle Amministrazion ilocali delle 12 città in cui si dovranno svol -gere i campionati mondiali di calcio '90 .

Considerato che le infrastrutture pre-viste dovranno essere realizzate nel ri-spetto dei requisiti previsti dall 'articolo 1 ,comma 2, e delle prescrizioni inserite ne l2 0 comma dell ' articolo 4, che garantisconola utilizzazione delle opere infrastrutturali

entro il 15 maggio del 1990; il rispetto deivincoli ambientali storici artistici ; e che gliinterventi previsti sono connessi con imondiali '90, quello che è importante è ch enon si tratta di opere provvisorie finaliz-zate ai campionati, ma di opere che son ofruibili anche dopo la celebrazione di essi ;considerato altresì che nel nuovo decret ole risorse finanziarie per la realizzazionedelle infrastrutture sono le stesse di quell eprecedenti, esprimo alla luce di quest econsiderazioni il parere favorevole de lgruppo della democrazia cristiana per laconversione in legge del decreto legge n .121, auspicando che gli altri gruppi, inconsiderazione dell 'importanza del -l'evento calcistico, esprimano parere favo -revole.

GIULIO FERRARINI . Signor Presidente ,onorevoli colleghi, esprimo il voto favore-vole del gruppo socialista su questo prov-vedimento che ha registrato un iter tor-mentato e problematico .

Votiamo a favore perché pensiamo sitratti di realizzare opere connesse allosvolgimento dei mondiali, ma che co-munque serviranno a migliorare la dota-zione infrastrutturale del paese e dellecittà. Votiamo a favore perché riteniamoche rispetto al testo originario del primodecreto siano state introdotte sufficient inorme di garanzie procedurali e sia stat orecuperato un ruolo più forte degli ent ilocali .

Vogliamo anche sottolineare l'istitu-zione della Conferenza dei servizi che ri-sponde oggi ad una esigenza straordinari adi carattere procedurale di tempi partico-larmente ristretti, ma che potrebbe assu-mere in futuro, con opportune correzioni emodifiche, le caratteristiche di una normaa regime, tesa a snellire le procedure e itempi necessari per realizzare opere pub-bliche .

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Vogliamo infine sottolineare la norm aintrodotta relativa al subappalto ch epunta, attraverso la qualificazione delleimprese subappaltatrici, il divieto del su-bappalto totale, la sicurezza fisica dei lavo-ratori per evitare incidenti, il ribasso

massimo del 10 per cento sui prezzi uni -tari, ad una prima forma di regolamenta-zione che speriamo possa trovare piena epiù compiuta rispondenza nella propost adi legge che stiamo discutendo in Commis -sione .

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Allegato B

EMENDAMENTI ULTERIORI PRESENTATI AGLI ARTICOLI 1, 2, 3, 4, 5 e 6DEL DECRETO-LEGGE 1° APRILE 1989, N. 121, RECANTE INTERVENTI

INFRASTRUTTURALI NELLE AREE INTERESSATE DAI CAMPIONATI MONDIALIDI CALCIO DEL 1990

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diTorino - opere dell 'ente locale sopprimereil numero 4.

1 . 78 .Procacci, Ceruti, Aglietta .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diTorino - opere dell'ente locale sopprimereil numero 5.

1. 79.Procacci, Ceruti, Vesce .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diTorino - opere dell'ente locale sopprimereil numero 8.

Milano», sopprimere 10) Parcheggi : Lam-pugnano; Cascina Gobba; Via Novara;Ospedale San Carlo; Bisceglie; Forlanini .

1 . 84 .Procacci, Rutelli .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diMilano - opere dell'ente locale sopprimereil numero 11.

1 . 85 .Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diVerona - ANAS sopprimere il numero 6 .

1 . 80 .

Procacci, Ceruti, Calderisi .

1 . 86.

Ceruti, Procacci, Vesce .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diMilano - ANAS sopprimere il numero 7.

1 . 81 .Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diMilano - ANAS sopprimere il numero 8 .

1 . 82.Procacci, Ceruti, Faccio .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diUdine - opere dell 'ente locale sopprimere i lnumero 4.

1 . 87 .Procacci, Ceruti, Aglietta .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diUdine - opere dell 'ente locale sopprimere i lnumero 5 .

1 . 88.

Nell'elenco allegato, alla voce : Area di

Procacci, Ceruti, Calderisi .

Milano - opere dell 'ente locale sopprimereil numero 9 .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diUdine - opere dell 'ente locale sopprimere ilnumero 6 .

1 . 89 .Nell'elenco allegato, dopo la voce «Area di

Procacci, Ceruti, Aglietta .

1 . 83 .

Procacci, Ceruti, Zevi .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diGenova - opere del l 'ente locale sopprimereil numero 3.

1 . 90 .Procacci, Ceruti, Calderisi .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diGenova - opere dell'ente locale sopprimereil numero 4 .

1 . 91 .Procacci, Ceruti, Rutelli .

Nell 'elenco allegato, alla voce : Area diBologna - opere aeroportuali sopprimere i lnumero 2 .

1 . 92.Procacci, Ceruti, Stanzani .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diBologna - opere aeroportuali sopprimere ilnumero 3 .

1 . 93 .

Procacci, Ceruti, Vesce .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diFirenze - ANAS sopprimere il numero 4 .

1 . 94 .

Procacci, Ceruti, Aglietta .

Nell 'elenco allegato, alla voce: Area diFirenze - opere dell'ente locale sopprimereil numero 9 .

1 . 95.

Procacci, Ceruti, Rutelli .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diFirenze - opere del l 'ente locale sopprimereil numero 12 .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diRoma - ANAS sopprimere il numero 8.

1 . 97.Procacci, Ceruti, Faccio .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diRoma - ANAS sopprimere il numero 11 .

1 . 98 .Procacci, Ceruti, Rutelli .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diRoma - opere dell'ente locale sopprimere i lnumero 12 .

1 . 99.Procacci, Ceruti, Zevi .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diRoma - opere dell'ente locale sopprimere ilnumero 13 .

1 . 100.

Procacci, Ceruti, Modugno.

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diRoma - opere dell'ente locale sopprimere ilnumero 14 .

1 . 101 .

Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diRoma - opere dell 'ente locale sopprimere i lnumero 15.

1 . 102 .

Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diRoma - opere dell'ente locale sopprimere i lnumero 16 .

1 . 103 .

Procacci, Ceruti, Calderisi .

1 . 96.

Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area di

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Roma - opere dell'ente locale sopprimere i lnumero 17.

1. 104 .Procacci, Ceruti.

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diRoma - opere del l 'ente locale sopprimere i lnumero 18 .

1. 105.Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce : Area diRoma - opere dell'ente locale sopprimere i lnumero 21 .

1 . 106.Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diBari - ANAS sopprimere il numero 9 .

1 . 112 .Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diBari - opere dell'ente locale sopprimere i lnumero 12 .

1 . 113 .Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area d iPalermo - opere dell'ente locale soppri-mere il numero 4 .

1 . 114.Procacci, Ceruti, Calderisi .Nell 'elenco allegato, alla voce : Area di

Roma - opere dell'ente locale sopprimere ilnumero 24 .

1 . 107.

Procacci, Ceruti .

Nell 'elenco allegato, alla voce : Area diRoma - opere dell'ente locale sopprimere i lnumero 40 .

1 . 108 .Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diNapoli - opere dell'ente locale sopprimereil numero 4.

1 . 109 .Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area d iNapoli - opere dell'ente locale sopprimereil numero 5.

1 . 110 .Procacci, Ceruti .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diBari - ANAS sopprimere il numero 7 .

Nell'elenco allegato, alla voce: Area diPalermo - opere dell'ente locale soppri-mere il numero 8 .

1 . 115 .

Procacci, Ceruti, Vesce .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 25 marzo 1990» .

1 . 32 .Filippini Rosa .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 30 marzo 1990» .

1 . 33 .Donati, Calderisi .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 2 aprile 1990» .

1 . 34.Procacci, Ceruti .

Salvoldi, Aglietta.

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 30 aprile 1990» .

1 . 35.Andreis, Vesce .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 4 aprile 1990» .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 12 aprile 1990» .

1 . 42.Grosso .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 13 aprile 1990» .

1 . 36 .Filippini Rosa, Rutelli .

1 . 43 .Ronchi .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 5 aprile 1990».

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 14 aprile 1990» .

1 . 37 .

Donati. 1

. 44 .

Tamino.

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 6 aprile 1990» .

1. 38.Ceruti.

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 7 aprile 1990» .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 15 aprile 1990» .

1 . 45 .Cecchetto Coco .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 10 aprile 1990» .

1. 39.

Mattioli. 1

. 46 .

Procacci .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 9 aprile 1990» .

1 . 40.Scalia .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 10 aprile 1990» .

1 . 41 .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 17 aprile 1990» .

1 . 47 .Cima .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 18 aprile 1990» .

1 . 48.Lanzinger.

Bassi Montanari .

Page 155: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32677 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 19 aprile 1990» .

1 . 49.Salvoldi .

Alla lettera b del comma 2 sostituire l eparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 20 aprile 1990» .

1 . 50 .Andreis .

Alla lettera b del comma 2 sostituire l eparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 21 aprile 1990» .

1 . 51.Filippini Rosa.

Alla lettera b del comma 2 sostituire l eparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 22 aprile 1990» .

1 . 52.Donati .

Alla lettera b del comma 2 sostituire l eparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 23 aprile 1990» .

1 . 53 .Ceruti .

Alla lettera b del comma 2 sostituire l eparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 24 aprile 1990» .

1 . 54 .Mattioli .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 25 aprile 1990» .

1 . 55.

Alla lettera b del comma 2 sostituire l eparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 26 aprile 1990» .

1 . 56 .Lanzinger .

Alla lettera b del comma 2 sostituire l eparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 27 aprile 1990» .

1 . 57 .Grosso .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 28 aprile 1990» .

1 . 58 .Ronchi .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 29 aprile 1990» .

1 . 59 .Tornino.

Alla comma 2, lettera b) sostituire le pa-role: entro il 15 maggio 1990 con le se-guenti : entro il 30 aprile 1990 .

1 . 60 .Procacci, Ceruti .

Alla lettera b del comma 2 sostituire l eparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 2 maggio 1990» .

1 . 61 .Ceruti .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 3 maggio 1990» .

1 . 62 .Scalia .

Mattioli .

Page 156: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32678 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 4 maggio 1990» .

Alla lettera b del comma 2 sostituire l eparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 13 maggio 1990» .

1 . 63 .Scalia .

1 . 70 .Cima .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 5 maggio 1990» .

1 . 64.Lanzinger.

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 6 maggio 1990» .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 14 maggio 1990» .

1 . 71 .Bassi Montanari .

Al comma 2), lettera a) aggiungere, dopola parola «interessati», il seguente periodo:per quanto concerne le immediate vici-nanze dello stadio.

1 . 65.

Grosso. 1. 72 .

Procacci .4

Alla lettera b del comma 2 sostituire l eparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 7 maggio 1990» .

1 . 66.Ronchi .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 9 maggio 1990» .

Sopprimere il comma 3 dell'articolo 1 .

1 . 73 .Procacci .

Sopprimere il comma 4 .

1 . 74 .Procacci .

1 . 67.

Tamino.Al comma 4, sopprimere le parole

«nonché agli interventi a totale caricodell'ente o soggetto competente, aventi irequisiti di cui al comma 2».

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 10 maggio 1990».

1 . 68 .Cecchetto .

Alla lettera b del comma 2 sostituire leparole «entro il 15 maggio 1990» con leseguenti «entro il 12 maggio 1990».

1 . 69.Procacci .

1 . 75.

Procacci .

Sopprimere il comma 5 dell'articolo 1 .

1 . 76 .Procacci .

Aggiungere, in fine, il seguente comma :

6. Si considerano progetti a caratterenazionale quelli afferenti alla realizza-

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Atti Parlamentari

- 32679 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

zione di iniziative, indicate al comma 1 ,nelle città in cui si svolgeranno le partit edel campionato del mondo di calcio .

1 . 77.Procacci, Ceruti .

Al comma 1, aggiungere, in fine, il se-guente periodo: Le presenti disposizioninon si applicano per le autorizzazioni rela -tive ad aspetti di tutela ambientale e d irispetto dei beni storico-architettonici .

2. 5 .Procacci.

Sopprimere il comma 2 .

2. 6 .Procacci .

Al comma 2, sopprimere le parole: anchenelle more dell 'esercizio della funzione d icontrollo sugli atti da parte dei competent icomitati regionali .

2. 7 .Procacci, Ceruti .

Al comma 2 dell'articolo 2 sopprimere leparole: «senza che ciò comporti la neces-sità di ulteriori deliberazioni per quant oconcerne gli interventi dell 'ente locale» .

2 . 8 .Procacci .

Sostituire il comma dell 'articolo 2 con i lseguente:

3. L 'approvazione delle opere deve es-sere assunta all'unanimità da tutti i sog-getti componenti la commissione di cui a lcomma 1 . Tale approvazione sostituisce gl iatti di intesa, i pareri, le autorizzazioni, leapprovazioni, i nulla-osta previsti dalleleggi statali e regionali con l'eccezione d iquelli riguardanti aspetti paesistici, am-

bientali, archeologici, storici, culturali eterritoriali.

2. 9 .Procacci .

Al comma 3, al primo periodo, dopo leparole: L'approvazione assunta all 'unani-mità aggiungere le seguenti: di tutti i sog-getti di cui al comma 1 .

2 . 10 .Procacci

Al comma 3, dopo il primo periodo, ag-giungere il seguente : «Devono essere in ognicaso tenuti presenti tutti i soggetti di cui a lcomma 1 con competenze relative a pareri ,autorizzazioni, nulla osta afferenti alla tu -tela del patrimonio ambientale, storico ,artistico e culturale .

2 . 11 .Procacci .

Al comma 3, aggiungere, in fine, il se-guente periodo : Fatte in ogni modo salve leautorizzazioni relative ai beni ambiental istorici, artistici e culturali, da acquisiresecondo le procedure ordinarie .

2 . 12.Procacci Ceruti .

Dopo il comma 3 dell 'articolo 2 aggiun-gere il seguente comma :

«3-bis . Le opere dovranno comunque es-sere sottoposte alle procedure di valuta-zione di impatto ambientale previste dalDecreto del Presidente del Consiglio deiMinistri 10 agosto 1988, n . 377, e dal De-creto del Presidente del Consiglio dei Mini -stri 27 dicembre 1988 recante "norme tec-niche per la redazione degli studi di im-patto ambientale e la formulazione del giu -dizio di compatibilità di cui all'art. 6 dellalegge 8 luglio 1986, n. 349, adottate ai sens idell'art . 3 del decreto del Presidente delConsiglio dei Ministri 10 agosto 1988, n.377"» .

2. 13.Procacci .

Page 158: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32680 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 1, dopo il primo periodo, ag-giungere il seguente: Uno dei tre compo-nenti viene nominato dal ministro dell'am-biente .

3. 41 .Procacci .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 12 set -tembre 1990 .

3. 2 .Donati .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 19 set -tembre 1990 .

in carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 23 set-tembre 1990.

3 . 7 .Cima .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 24 set-tembre 1990.

3 . 8 .Procacci .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 25 set-tembre 1990.

3. 9 .3. 3 .

Cecchetto Coco .Filippini Rosa .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 20 set -tembre 1990 .

3. 4 .Andreis .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 21 set-tembre 1990.

3. 5 .Salvoldi .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 22 set-tembre 1990 .

3 . 6.Bassi Montanari .

Al comma 2 sostituire le parole «che dura

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 26 set -tembre 1990 .

3. 10.Tamino.

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 27 set-tembre 1990.

3. 11 .Ronchi .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 28 set-tembre 1990 .

3 . 12 .Grosso .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con le

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Atti Parlamentari

— 32681 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

seguenti «che dura in carica fino al 29 set-tembre 1990 .

3 . 13 .Lanzinger.

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 30 set-tembre 1990 .

3. 14.Scalia.

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 2ottobre 1990.

3. 15.Mattioli .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 3ottobre 1990.

3 . 16 .Ceruti .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 4ottobre 1990.

3. 17.Filippini Rosa .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 5ottobre 1990 .

3. 18.Andreis .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con le

seguenti «che dura in carica fino al 6ottobre 1990 .

3 . 19 .Salvoldi .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 7ottobre 1990 .

3 . 20.Bassi Montanari .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 9ottobre 1990 .

3. 21 .Cima.

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 1 0ottobre 1990.

3. 22.Ceruti .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 1 2ottobre 1990.

3. 23.Procacci .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 1 3ottobre 1990.

3 . 24 .Cecchetto Coco .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con le

Page 160: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32682 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

seguenti «che dura in carica fino al 1 4ottobre 1990.

3 . 25.Tamino.

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 1 5ottobre 1990 .

seguenti «che dura in carica fino al 20ottobre 1990 .

3. 31 .Salvoldi .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 21ottobre 1990 .

3. 32 .3. 26.

Mattioli .Bassi Montanari .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 1 6ottobre 1990.

3. 27.Ronchi.

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 1 7ottobre 1990 .

3. 28.Donati .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 1 8ottobre 1990 .

3. 29 .Filippini Rosa .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 1 9ottobre 1990 .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 22ottobre 1990 .

3 . 33 .Cima .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 23ottobre 1990 .

3. 34 .Procacci .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 24ottobre 1990.

3. 35.Cecchetto Coco .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 25ottobre 1990 .

3. 36.Tamino.

3. 30 .

Andreis .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 26ottobre 1990 .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con le

3 . 37 .

Ronchi .

Page 161: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32683 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 28ottobre 1990 .

3. 38.Grosso .

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 29ottobre 1990 .

3. 39 .Lanzinger.

Al comma 2 sostituire le parole «che durain carica fino al 31 ottobre 1990» con leseguenti «che dura in carica fino al 30ottobre 1990.

3. 40.Scalia.

Sopprimere il comma 1 .

4. 87.Procacci, Ceruti .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 7.8 per cento».

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 7.5 per cento».

4. 12 .Grosso .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 7.4 per cento».

4. 13 .Ronchi.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 7.3 per cento» .

4. 14.Tamino.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 7.2 per cento».

4. 15.Cecchetto Coco .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 7.1 per cento».

4. 9 .

Mattioli .

4 . 16.

Procacci .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe -riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 7.4 per cento» .

4. 10 .Scalia .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe -riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 7.6 per cento» .

4. 11.Lanzinger.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 7 per cento» .

4. 17 .Cima .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 6.3 per cento».

4. 18 .Bassi Montanari .

Page 162: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32684 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 6.8 per cento» .

4. 19 .Salvoldi.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 6.7 per cento» .

4. 20.Andreis.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 6.6 per cento» .

4 . 21 .Filippini Rosa .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 5 .5 per cento» .

4 . 22.Donati .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 6,4 per cento».

4 . 23.Ceruti .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 6.3 per cento».

4 . 24 .Mattioli .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 6.2 per cento» .

4 . 25 .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 6.1 per cento».

4 . 26 .Lanzinger.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 6 per cento» .

4 . 27 .Filippini Rosa .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 5 .3 per cento» .

4 . 28.Grosso.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 5 .8 per cento».

4. 29.Ronchi .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 5.7 per cento».

4 . 30.Tamino.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 5.6 per cento».

4 . 31 .Cecchetto Coco .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 5.5 per cento».

4. 32 .Scalia .

Procacci .

Page 163: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32685 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 5.2 per cento».

4. 33 .Cima .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 5 .1 per cento» .

4 . 34 .Bassi Montanari.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 5 per cento» .

4 . 35 .Salvoldi .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 4 .7 per cento».

4. 36.Andreis .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 4.6 per cento».

4 . 37 .Donati .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 4.5 per cento» .

4 . 38 .Grosso .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 4.4 per cento» .

4 . 39 .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 4.3 per cento».

4 . 40 .Mattioli .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 4.2 per cento».

4. 41 .Scalia .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 4 per cento».

4. 42.Lanzinger .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 3.8 per cento».

4. 43.Ronchi .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 3.5 per cento».

4 . 44 .Tamino.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 3.5 per cento».

4 . 45 .Cecchetto Coco .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 3.4 per cento» .

4 . 46 .Ceruti .

Procacci .

Page 164: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32686 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 3.3 per cento» .

4. 47.

Cima.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 3 per cento» con le seguenti «noninferiore al 3 .2 per cento» .

4. 48.Bassi Montanari .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 43 per cento».

4. 49 .Salvoldi .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 40 per cento».

4. 50 .Procacci .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 39 per cento».

4. 51 .

Mattioli .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 38 per cento».

4. 52 .Scalia .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 37.5 per cento».

4 . 53 .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 37 per cento».

4 . 54 .Lanzinger .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 36.5 per cento».

4. 55 .Filippini Rosa.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 36 per cento» .

4. 56.Grosso.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 35 per cento».

4. 57.Ronchi .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 34 .5 per cento».

4. 58.Donati .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 34 per cento».

4. 59 .Tamino.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 33.5 per cento».

4. 60 .Andreis .

Ceruti .

Page 165: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32687 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 33 per cento».

4. 61 .Cecchetto Coco .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 32 per cento» .

4 . 62 .Cima.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 31 per cento».

4 . 63.Bassi Montanari .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 30 per cento».

4. 64.Salvoldi .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 29 per cento» .

4. 65 .Andreis .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 28 per cento» .

4. 66.Filippini Rosa .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 27 per cento».

4 . 67.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 26 per cento».

4 . 68 .Ronchi .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 25 per cento» .

4 . 69 .Tamino.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 24 per cento».

4 . 70 .Cecchetto Coco .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 23 per cento».

4 . 71 .Procacci .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 22 per cento».

4. 72 .Cima .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 21 per cento» .

4 . 73.Bassi Montanari .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 20 per cento».

4. 74.Grosso .

Salvoldi .

Page 166: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32688 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 17.5 per cento».

4. 75 .Scalia .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 17 per cento» .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 14 per cento» .

4 . 82 .Ceruti .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 13.5 per cento».

4. 76 .

Lanzinger.4. 83 .

Mattioli .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 16.5 per cento» .

4. 77.Mattioli .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 16 per cento».

4. 78.Donati .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 15 .5 per cento» .

4. 79.Filippini Rosa .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 13 per cento» .

4 . 84.Scalia .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 12 per cento».

4. 85.Ceruti .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 10.5 per cento».

4. 86.

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 15 per cento» .

4. 80 .Andreis .

Al comma 2 sostituire le parole «non infe-riore al 10 per cento» con le seguenti «noninferiore al 14.5 per cento» .

4. 81.

Donati .

Sopprimere il comma 5.

4. 88 .Procacci .

Sopprimere al comma 5 il periodo da «Leopere» a «convenzioni vigenti» .

4. 89 .Lanzinger .

Procacci .

Page 167: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32689 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Sopprimere il comma 1 .

5 . 7 .Procacci, Ceruti .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 90 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 20 miliardi perl'anno 1989 e di lire 70 miliardi per l'anno1990».

5. 8 .Ceruti .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti: 95 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 25 miliardi perl'anno 1989 e di lire 70 miliardi per l'anno1990» .

5 . 9 .Donati .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti: 100 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 30 miliardi perl'anno 1989 e di lire 70 miliardi per l'anno1990» .

5. 10 .Lanzinger .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 105 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 35 miliardi perl'anno 1989 e di lire 70 miliardi per l'anno1990» .

5 . 11 .

Filippini Rosa .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti: 110 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 40 miliardi perl'anno 1989 e di lire 70 miliardi per l 'anno1990» .

5 . 12 .Andreis .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l 'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti: 115 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 35 miliardi perl'anno 1989 e di lire 80 miliardi per l'anno1990» .

5 . 13 .Salvoldi .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti : 120 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 40 miliardi perl'anno 1989 e di lire 80 miliardi per l 'anno1990» .

5 . 14 .Bassi Montanari .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti: 125 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 45 miliardi perl'anno 1989 e di lire 80 miliardi per l'anno1990» .

5. 15.Cima.

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragione

Page 168: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32690 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

di lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti : 130 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 30 miliardi perl'anno 1989 e di lire 100 miliardi per l'anno1990».

5 . 16 .Procacci .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti : 135 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 35 miliardi perl'anno 1989 e di lire 100 miliardi per l'anno1990» .

5 . 17 .

Cecchetto Coco .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 140 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 40 miliardi perl'anno 1989 e di lire 100 miliardi per l'anno1990» .

5 . 18 .

Tamino.

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 145 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 45 miliardi perl'anno 1989 e di lire 100 miliardi per l'anno1990» .

guenti: 150 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 50 miliardi perl'anno 1989 e di lire 100 miliardi per l'anno1990» .

5. 20 .Scalia .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti: 160 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 50 miliardi perl'anno 1989 e di lire 110 miliardi per l'anno1990» .

5 . 21 .Grosso.

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l 'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 165 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 55 miliardi perl'anno 1989 e di lire 110 miliardi per l'anno1990».

5. 22 .Lanzinger .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti: 170 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 50 miliardi perl 'anno 1989 e di lire 120 miliardi per l'anno1990» .

5 . 19 .

Ronchi .

5. 23.

Scalia .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-

Page 169: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32691 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

guenti : 175 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 55 miliardi perl'anno 1989 e di lire 120 miliardi per l'anno1990» .

5 . 24.Mattioli .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l 'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 180 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 60 miliardi perl 'anno 1989 e di lire 120 miliardi per l 'anno1990».

5. 25 .Ceruti.

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti: 185 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 55 miliardi perl'anno 1989 e di lire 130 miliardi per l'anno1990» .

5 . 26.Donati .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 190 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 60 miliardi perl'anno 1989 e di lire 130 miliardi per l'ann o1990» .

5 . 27 .Filippini Rosa .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti : 200 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 50 miliardi per

l'anno 1989 e di lire 150 miliardi per l 'anno1990» .

5 . 28 .Mattioli .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti: 210 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 50 miliardi perl'anno 1989 e di lire 160 miliardi per l 'anno1990».

5. 29 .Andreis .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti: 215 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 65 miliardi perl'anno 1989 e di lire 150 miliardi per l'anno1990» .

5 . 30 .Salvoldi .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti : 220 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 70 miliardi perl'anno 1989 e di lire 150 miliardi per l'anno1990» .

5 . 31 .Bassi Montanari .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti: 225 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 75 miliardi perl'anno 1989 e di lire 150 miliardi per l 'anno1990» .

5 . 32 .Cima.

Page 170: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32692 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 230 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 80 miliardi perl'anno 1989 e di lire 150 miliardi per l'ann o1990».

5. 33 .Procacci .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 235 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 85 miliardi perl 'anno 1989 e di lire 150 miliardi per l'anno1990» .

5 . 34 .Cecchetto Coco.

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti : 240 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 90 miliardi perl 'anno 1989 e di lire 150 miliardi per l 'anno1990» .

5. 35.Tamino.

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti: 245 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 95 miliardi perl 'anno 1989 e di lire 150 miliardi per l 'anno1990» .

di lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti : 260 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 100 miliardi perl'anno 1989 e di lire 160 miliardi per l'ann o1990».

5. 37 .Grosso .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti: 265 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 105 miliardi perl'anno 1989 e di lire 160 miliardi per l'anno1990» .

5 . 38 .Lanzinger .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l 'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 270 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 100 miliardi perl'anno 1989 e di lire 170 miliardi per l 'anno1990» .

5. 39.Scalia .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti : 280 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 100 miliardi perl'anno 1989 e di lire 180 miliardi per l'anno1990» .

5 . 36 .

Ronchi .

5 . 40 .

Mattioli .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragione

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragione

Page 171: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32693 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

di lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti: 290 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 100 miliardi pe rl'anno 1989 e di lire 190 miliardi per l'ann o1990» .

5 . 41 .Ceruti .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti : 310 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 100 miliardi pe rl'anno 1989 e di lire 210 miliardi per l'anno1990» .

5 . 42 .Donati .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 320 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 100 miliardi pe rl'anno 1989 e di lire 220 miliardi per l'anno1990» .

5. 43.Filippini Rosa .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l 'anno 1989 e di lire373 miliardi per l 'anno 1990» con le se-guenti : 330 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 130 miliardi perl 'anno 1989 e di lire 200 miliardi per l 'anno1990» .

5. 44.Andreis .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-

guenti: 340 miliardi per il biennio 1989-1990, in ragione di lire 140 miliardi perl'anno 1989 e di lire 200 miliardi per l 'anno1990» .

5. 45 .Salvoldi .

Al comma 1 sostituire le parole «460 mi-liardi per il biennio 1989-1990, in ragionedi lire 87 miliardi per l'anno 1989 e di lire373 miliardi per l'anno 1990» con le se-guenti: 345 miliardi per il biennio 1989 -1990, in ragione di lire 145 miliardi perl'anno 1989 e di lire 200 miliardi per l'anno1990» .

5 . 46 .Bassi Montanari .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 20 mi-liardi» .

5. 47.Donati .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 25 mi-liardi» .

5 . 48 .Andreis .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 30 mi-liardi».

5. 49 .Salvoldi .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 40 mi-liardi» .

5. 50 .Mattioli .

Page 172: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32694 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 45 mi-liardi» .

5 . 51 .

Scalia .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 50 mi-liardi» .

5 . 52 .Procacci .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 55 mi-liardi» .

5. 53.Cecchetto Coco .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 60 mi-liardi».

5. 54.Cima .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 65 mi-liardi» .

5 . 55.Bassi Montanari .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 70 mi-liardi» .

5. 56.Salvoldi .

Al comma 1 sostituire le parole «una

quota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 75 mi-liardi» .

5. 57.Andreis .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 78 mi-liardi» .

5 . 58 .Procacci .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 80 mi-liardi» .

5 . 59 .Filippini Rosa .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 85 mi-liardi».

5. 60 .Ceruti .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 90 mi-liardi» .

5 . 61 .Mattioli .

Al comma I sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 95 mi-liardi» .

5. 62.Scalia .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-

Page 173: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

- 32695 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

guenti «una quota fino a lire 100 mi-liardi» .

5 . 63 .Mattioli.

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 105 mi-liardi» .

5 . 64.Ronchi .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 110 mi-liardi» .

5 . 65.Ceruti .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 115 mi-liardi» .

5 . 66.Donati .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 120 mi-liardi» .

5. 67.Filippini Rosa .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 125 mi-liardi» .

5. 68.Bassi Montanari .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se -

guenti «una quota fino a lire 125 mi-liardi» .

5 . 69 .Andreis.

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 130 mi-liardi» .

5 . 70 .Salvoldi .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 135 mi-liardi» .

5 . 71 .Bassi Montanari .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 140 mi-liardi» .

5. 72.Cima.

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 145 mi-liardi» .

5. 73.Procacci .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 150 mi-liardi» .

5 . 74.Donati .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-

Page 174: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

- 32696 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

guenti «una quota fino a lire 160 mi-liardi» .

5. 75 .Cecchetto Coco .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 165 mi-liardi» .

5 . 76 .Tamino.

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 170 mi-liardi» .

5. 77.Ronchi .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 175 mi-liardi» .

guenti «una quota fino a lire 200 mi-liardi».

5 . 81 .Tamino.

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 205 mi-liardi» .

5 . 82 .Grosso .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 210 mi-liardi» .

5 . 83 .Lanzinger .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 225 mi-liardi» .

5. 78.

Grosso.

5 . 84.

Ceruti .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 184 mi-liardi» .

5. 79.Cima .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 185 mi-liardi».

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-guenti «una quota fino a lire 220 mi-liardi» .

5. 85.Filippini Rosa .

Sopprimere il comma 1-bis .

5. 86 .Procacci .

5. 80 .

Lanzinger .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 100 miliardi» .

Al comma 1 sostituire le parole «unaquota fino a lire 240 miliardi» con le se-

5 . 87 .

Grosso .

Page 175: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32697 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 115 miliardi» .

5 . 88.Ronchi .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 120 miliardi» .

5. 89.Tamino.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 125 miliardi» .

5. 90.Cecchetto Coco .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 130 miliardi» .

5 . 91 .Procacci .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 135 miliardi».

5. 92 .Cima .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 140 miliardi» .

5 . 93.Bassi Montanari .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limite

massimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 145 miliardi».

5 . 94.Salvoldi .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 150 miliardi».

5. 95.Andreis .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 155 miliardi» .

5. 96.Filippini Rosa .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 160 miliardi» .

5. 97 .Mattioli .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 160 miliardi».

5 . 98 .Donati .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 165 miliardi».

5. 99.Ceruti .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»

Page 176: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32698 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 170 miliardi».

5 . 100 .Scalia.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 175 miliardi» .

5. 101.Lanzinger.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 180 miliardi» .

5 . 102 .Grosso.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 190 miliardi» .

5 . 103.Ronchi .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 200 miliardi» .

5 . 104.Andreis .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 210 miliardi».

5 . 105 .Salvoldi .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»

con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 215 miliardi».

5 . 106 .Bassi Montanari .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 220 miliardi».

5 . 107 .Cima.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 225 miliardi».

5. 108.Procacci .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 230 miliardi» .

5 . 109 .Cecchetto Coco .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 235 miliardi» .

5 . 110.Tamino.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 240 miliardi».

5 . 111 .Ronchi.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»

Page 177: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32699 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 250 miliardi».

5 . 112 .Grosso .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 260 miliardi».

5 . 113 .Lanzinger.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 203 miliardi».

5 . 114 .

Scalia.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 250 miliardi» .

5 . 115 .Mattioli .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 255 miliardi» .

5. 116.Ceruti .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 305 miliardi».

5 . 117 .Donati .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»

con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 310 miliardi» .

5 . 118 .Filippini Rosa .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 315 miliardi» .

5 . 119 .Andreis .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 320 miliardi».

5 . 120 .Salvoldi.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 325 miliardi».

5. 121 .Bassi Montanari .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 330 miliardi» .

5 . 122 .Cima.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi »con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 335 miliardi».

5 . 123 .Procacci .

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»

Page 178: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32700 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 340 miliardi».

5. 124 .Cecchetto Coco.

Al comma 2 sostituire le parole «nel limitemassimo complessivo di lire 430 miliardi»con le seguenti «nel limite massimo com-plessivo di lire 345 miliardi» .

5 . 125 .Tamino.

Sopprimere il comma 3 .

5 . 126 .

all'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 425 miliardi» .

5. 131 .Salvoldi .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 430 miliardi» .

5 . 132 .Bassi Montanari .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all ' importo di 435 miliardi» .

Procacci . 5 . 133 .

Cima .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall ' importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 400 miliardi».

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all'importo di 440 miliardi» .

5 . 127.

Ceruti . 5 . 134 .

Procacci .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 410 miliardi» .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 450 miliardi».

5 . 128 .

Donati . 5 . 135.

Cecchetto Coco .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall ' importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 415 miliardi» .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 455 miliardi».

5 . 129 .

Filippini Rosa .5. 136 .

Tamino.

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 420 miliardi».

5 . 130.Andreis .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 460 miliardi» .

5 . 137 .Ronchi .

Al comma 3 sostituire le parole «fino

Al comma 3 sostituire le parole «fino

Page 179: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32701 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

all'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 465 miliardi».

5. 138.Grosso.

Al comma 3 sostituire le parole «finoall ' importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 470 miliardi».

5. 139.Lanzinger.

Al comma 3 sostituire le parole «finoall ' importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 500 miliardi».

5. 140.Scalia .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 510 miliardi».

5. 141 .Mattioli .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 515 miliardi».

5 . 142.

Ceruti .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 520 miliardi».

5. 143.Donati .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 525 miliardi».

5. 144.Filippini Rosa .

Al comma 3 sostituire le parole «fino

all'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all ' importo di 530 miliardi».

5. 145.Andreis .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all ' importo di 540 miliardi» .

5. 146.Salvoldi .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all'importo di 550 miliardi» .

5 . 147.Bassi Montanari .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all'importo di 560 miliardi» .

5 . 148.Cima.

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all'importo di 565 miliardi» .

5 . 149.Procacci .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all'importo di 570 miliardi» .

5 . 150.Cecchetto Coco .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all'importo di 575 miliardi» .

5. 151 .Tamino.

Al comma 3 sostituire le parole «fino

Page 180: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32702 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

al l ' importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 580 miliardi» .

5. 152.Ronchi.

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all'importo di 600 miliardi».

5. 153.Grosso.

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all'importo di 610 miliardi».

all'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 640 miliardi».

5 . 159 .Filippini Rosa .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 650 miliardi» .

5 . 160 .Andreis .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all'importo di 670 miliardi» .

5 . 154.

Lanzinger. 5. 161 .

Salvoldi .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 620 miliardi» .

5 . 155 .Scalia .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 625 miliardi» .

5 . 156 .Mattioli .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 630 miliardi» .

5 . 157.Ceruti .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all'importo di 635 miliardi» .

5 . 158 .Donati .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguenti«fino all'importo di 680 miliardi» .

5 . 162 .Bassi Montanari .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 690 miliardi».

5 . 163 .Cima.

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 700 miliardi».

5 . 164 .Procacci .

Al comma 3 sostituire le parole «finoall'importo di 790 miliardi» con le seguent i«fino all'importo di 710 miliardi».

5 . 165 .Al comma 3 sostituire le parole «fino

Cecchetto Coco .

Page 181: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32703 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti«non superiore a lire 4 miliardi e 300 mi-lioni» .

5. 173 .Al comma 4 sostituire le parole «non su-

Cecchetto Coco .periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 2 miliardi» .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 4 miliardi e 400 mi-lioni» .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 2 miliardi e 100 mi-lioni» .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 4 miliardi e 500 mi-lioni» .

Al comma 4 sostituire le parole «non su- 5. 175.periore a lire 9 miliardi» con le seguenti

Cima .«non superiore a lire 2 miliardi e 200 mi -lioni» .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti

. «non superiore a lire 4 miliardi e 600 mi-lioni».

Sopprimere il comma 4 .

5 . 166.Procacci .

5 . 167 .Lanzinger.

5 . 174 .

Procacci .

5 . 168 .

Grosso.

5. 169.Ronchi .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 4 miliardi» .

5 . 170 .Grosso .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 4 miliardi e 100 mi -lioni» .

5 . 171 .Ronchi .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 4 miliardi e 200 mi-lioni» .

5. 172.

Tamino.

5. 176.

Bassi Montanari .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 4 miliardi e 700 mi-lioni» .

5 . 177 .Salvoldi.

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti«non superiore a lire 5 miliardi».

5 . 178 .

Tamino.

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti

Page 182: Atti Parlamentari — 32523 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 32704 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

«non superiore a lire 5 miliardi e 100 mi -lioni» .

5 . 179 .Cecchetto Coco.

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 5 miliardi e 150 mi-lioni» .

5 . 180 .Procacci.

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti«non superiore a lire 5 miliardi e 200 mi-lioni» .

5 . 181 .Cima.

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 5 miliardi e 300 mi-lioni» .

5 . 182 .Bassi .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti«non superiore a lire 5 miliardi e 400 mi-lioni» .

5. 183.Salvoldi .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti«non superiore a lire 5 miliardi e 500 mi-lioni» .

«non superiore a lire 5 miliardi e 550 mi-lioni» .

5 . 185 .Filippini Rosa .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 5 miliardi e 600 mi-lioni» .

5 . 186 .Donati .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 5 miliardi e 650 mi-lioni» .

5 . 187 .Ceruti .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 5 miliardi e 700 mi-lioni» .

5 . 188 .Mattioli .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 5 miliardi e 750 mi-lioni» .

5 . 189 .Scalia .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti«non superiore a lire 5 miliardi e 800 mi-lioni» .

5 . 190 .Lanzinger.

5 . 184 .

Andreis . Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti«non superiore a lire 7 miliardi».

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti

5 . 191 .

Andreis .

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Atti Parlamentari

- 32705 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 7 miliardi e 200 mi-lioni» .

5 . 192.Filippini Rosa.

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 7 miliardi e 300 mi-lioni» .

5 . 193 .Donati.

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti«non superiore a lire 7 miliardi e 400 mi-lioni» .

5 . 194.Ceruti .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 7 miliardi e 500 mi-lioni» .

5. 195 .Mattioli .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti«non superiore a lire 8 miliardi».

5. 196.Scalia .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 8 miliardi e 100 mi-lioni» .

5 . 197.Mattioli .

Al comma 4 sostituire le parole «non su -

periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 8 miliardi e 150 mi-lioni» .

5. 198 .Ceruti .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 8 miliardi e 200 mi-lioni» .

5 . 199 .Donati .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti«non superiore a lire 8 miliardi e 300 mi-lioni» .

5. 200.Filippini Rosa .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 8 miliardi e 400 mi-lioni» .

5. 201 .Andreis .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 8 miliardi e 500 mi-lioni» .

5 . 202 .Salvoldi .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti«non superiore a lire 8 miliardi e 600 mi-lioni» .

5. 203.Bassi Montanari .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguenti

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Atti Parlamentari

— 32706 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

«non superiore a lire 8 miliardi e 700 mi-lioni» .

5. 204 .Cima .

Al comma 4 sostituire le parole «non su-periore a lire 9 miliardi» con le seguent i«non superiore a lire 8 miliardi e 800 mi-lioni» .

5. 205.Procacci.

Sopprimere il comma 7.

5. 206.Procacci .

Al comma 7 sostituire le parole «dallagiunta» fino alla fine del comma con leseguenti dal consiglio comunale .

5. 207.Procacci, Ceruti .

Al comma 7 sopprimere le parole «anchese non sia stato perfezionato il procedi -mento approvativo del consuntivo per i l1987» .

5. 208 .Procacci .

Sopprimere il comma 8.

5 . 209 .Procacci .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 17 maggio 1989» .

non oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 18 maggio 1989» .

6. 3 .Bassi Montanari .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 19 maggio 1989» .

6. 4 .Salvoldi .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 20 maggio 1989» .

6. 5 .Filippini Rosa.

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 21 maggio 1989» .

6. 6 .Donati .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 22 maggio 1989» .

6. 7 .Ceruti .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con te seguent i«entro e non oltre il 23 maggio 1989» .

6. 8 .Mattioli .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 24 maggio 1989».

6 . 2 .

Cima. 6. 9 .

Scalia .

Al comma 1 sostituire le parole «entro e

Al comma 1 sostituire le parole «entro e

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Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

non oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 25 maggio 1989» .

6. 10 .Lanzinger .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 26 maggio 1989» .

6. 11.Grosso.

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 27 maggio 1989» .

6. 12.Ronchi .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 28 maggio 1989» .

6. 13.Tamino.

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 29 maggio 1989».

6. 14 .Cima .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 30 maggio 1989» .

6. 15.Procacci .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 31 maggio 1989» .

6. 16.Cecchetto Coco .

non oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 5 giugno 1989» .

6. 17 .Procacci .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 6 giugno 1989» .

6. 18 .Tamino.

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 7 giugno 1989».

6. 19.Cecchetto Coco .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 9 giugno 1989» .

6. 20 .Procacci .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 10 giugno 1989» .

6. 21 .Cima.

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 12 giugno 1989» .

6. 22 .Bassi Montanari .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 13 giugno 1989» .

6. 23.Salvoldi .

Al comma 1 sostituire le parole «entro e

Al comma 1 sostituire le parole «entro e

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Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

non oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 14 giugno 1989» .

6. 24.Andreis.

Al comma 1 sostituire le parole «entro enQn oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 15 giugno 1989».

6. 25.Filippini Rosa .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 15 giugno 1989» .

6. 26.Scalia .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 16 giugno 1989» .

6. 27 .Donati .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 17 giugno 1989» .

6. 28 .Ceruti .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 18 giugno 1989» .

6 . 29.Mattioli .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 19 giugno 1989» .

6. 30.Lanzinger.

non oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 20 giugno 1989» .

6. 31 .Scalia .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 21 giugno 1989».

6. 32 .Grosso .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 22 giugno 1989».

6. 33.Ronchi .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 23 giugno 1989» .

6. 34.Tamino.

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 24 giugno 1989» .

6. 35 .Cecchetto Coco .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 25 giugno 1989» .

6. 36 .Andreis .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 26 giugno 1989» .

6. 37 .Procacci .

Al comma 1 sostituire le parole «entro e

Al comma 1 sostituire le parole «entro e

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Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

non oltre il 30 giugno 1989» con le seguent i«entro e non oltre il 29 giugno 1989».

6. 38.Ronchi .

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 28 giugno 1989» .

6. 39.Grosso.

Al comma 1 sostituire le parole «entro enon oltre il 30 giugno 1989» con le seguenti«entro e non oltre il 29 giugno 1989» .

6. 40.Lanzinger.

Sostituire il comma 2 con il seguente:

«2 . Le somme relative all'autorizzazione

disposta al l 'articolo 5, comma 1, eventual -mente non utilizzate per le finalità ivi indi -cate, sono destinate alla realizzazione d iparchi e spazi verdi nelle aree interessatealle manifestazioni» .

6. 41 .Procacci .

Sostituire il comma 2 con il seguente :

2 . Le somme relative all 'autorizzazionedisposta dal comma i dell'articolo 5, even -tualmente non utilizzate per le finalità iv iindicate, sono destinate agli interventi dimanutenzione ordinaria di competenzadell'ANAS e alla realizzazione di struttur ee segnalazioni per migliorare la sicurezz astradale .

6. 42.Procacci .

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RISOLUZIONI IN COMMISSIONE, INTERROGAZIONI ,INTERPELLANZE E MOZIONI PRESENTATE

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

RISOLUZIONI IN COMMISSIONE

La XIII Commissione ,

premesso ch e

la permanente siccità del periodoinvernale 1988/1989 ha determinato unagravissima situazione per l 'agricolturaitaliana ed in particolare per quella dell eregioni Basilicata, Calabria, Campania ,Puglia, Sardegna e Toscana ;

l'entità dei danni alle colture sta-gionali e poliennali è grande e per l eaziende agricole già duramente colpit edalle calamità atmosferiche degli ann iprecedenti si evidenzia una forte diminu-zione del reddito ;

l 'assenza di urgenti provvediment idel Governo sta provocando preoccupant iconflitti sociali come quelli verificatisi ne igiorni scorsi a Potenza :

impegna il Governo

ad emanare urgentemente un idone oprovvedimento, al fine di :

riconoscere lo stato di calamità natu-rale nelle regioni soprarichiamate colpit edalla siccità ;

erogare ai conduttori delle aziendeagricole danneggiate un contributo straor-dinario a fondo perduto pari all'80 percento dei danni stimati ;

sospendere le rate del credito agrari oin scadenza nel periodo maggio 1989-di-cembre 1990 e fiscalizzare totalmente icontributi unificati per il corrente anno eper quelli già rinviati per le precedenticalamità atmosferiche .

(7-00261) « Felissari, Schettini, Brescia ,Galante, Cannelonga, Civita ,Toma, Barzanti, Lavorato ,Ciconte, Nardone, Cherchi ,Macciotta, Nerli, Costa Ales-sandro, Sanna, Bruzzani » .

La X Commissione ,

premesso che :

la Cassa per il credito alle im-prese artigiane non è attualmente ingrado di assicurare le agevolazioni sugl iinteressi alle imprese artigiane, ad ecce-zione di quelle operanti nel Mezzogiorno ,cui viene destinato il 60 per cento dell erisorse disponibili ;

nel frattempo, vengono provviso-riamente stipulati, fra gli istituti di cre-dito abilitati a svolgere operazioni Arti-giancassa, e le imprese richiedenti, con -tratti di fido al tasso di riferimento(13,35 per cento) in attesa di conoscere icriteri di corresponsione delle agevola-zioni in conto interessi ;

la situazione del credito per le im-prese artigiane attraversa quindi una fasedi notevolissima difficoltà, in quanto ilcosto medio del danaro per tutte le ope-razioni di credito è aumentato in seguit oall'incremento del tasso ufficiale disconto, e anche perché l'attuazione dell atemporanea stipula dei prestiti al tasso diriferimento crea complicazioni procedu-rali nel rapporto banca-imprese per l 'in-certezza sul futuro flusso delle agevola-zioni ;

causa di questa situazione ormaiinsostenibile, che vede accumularsi mi-gliaia di domande presso i comitati tec-nici regionali dell'istituto, senza che que-ste possono essere soddisfatte, è l'insuffi-cienza della dotazione disponibile per l'i-stituto, il quale – per la sua naturì giuri -dica – non ha facoltà di accesso al mer-cato finanziario per integrare le proprieprovviste ;

considerato, infatti, che :

i contributi disponibili in bas ealla finanziaria per il 1989 ammontano a240 miliardi (80 annui per tre anni) ;

è stato preannunziato il disegno d ilegge con cui i medesimi 80 miliardi an-nui possano essere resi disponibili persette anni, con una dotazione complessivadi 560 miliardi ;

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

ad essi si aggiungono 200 miliardioriginati da utili ed avanzi di gestione ;

di conseguenza, la disponibilit àcomplessiva di 760 miliardi è insuffi-ciente a coprire la domanda stimata, chene richiederebbe invece circa 1 .300 ;

evidenziato, altresì, che la situazionesopra descritta, oltre ad aggravare le de-bolezze delle imprese artigiane sul mer-cato finanziario, rischia di provocare unagrave contrazione degli investimenti ne lsettore, ed un conseguente calo dell'occu-pazione ;

impegna il Governo :

a coprire le esigenze immediate del -l'istituto, in occasione del prossimo asse-stamento di bilancio, rendendo disponibil iimmediatamente i fondi necessari per l'e-sercizio in corso in quanto già stanziat ida precedenti leggi ;

a prevedere, nella legge finanziari adel 1990, risorse sufficienti ad assicurarela continuità degli interventi della cassa ;

a favorire, per quanto di sua compe-tenza, il più sollecito iter del parlamen-tare dei progetti di riforma dell'istituto ,volta a conferire alla cassa una naturasimile a quella dell'istituto di credito amedio termine, con possibilità di diversi-ficare le fonti di approvvigionamento suimercati italiani ed esteri, ed acquisire lecaratteristiche e l'operatività idonee afronteggiare le scadenze del 1992, tenend oconto delle indicazioni rappresentatenella proposta di legge n . 718 già presen-tata il 9 luglio 1987 alla Camera, nonch édi quanto già espressamente previsto nel -l'ambito del testo unificato sulla riformadel sistema di interventi a sostegno dellepiccole e medie imprese e dell'artigia-nato, in discussione presso la Commis-sione .

(7-00262) « Righi, Bianchini, Antonucci ,Ciliberti, Carrus, Anselmi,Orsenigo, Ravasio, Piredda ,Biafora, Rojch, Corsi ,Soddu » .

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA IN COMMISSIONE

SANNA, ANGIUS, CHERCHI, DIAZ eMACCIOTTA. — Al Ministro della sanità .— Per sapere – premesso che :

presso l 'ospedale G . Brotzu di Ca-gliari sono stati eseguiti nel corso dell'ul-timo anno circa 300 interventi di altachirurgia cardiaca ;

grazie all'elevato livello di professio-nalità dei medici e del personale tecnicoed infermieristico è stato finora prelevatoun grande numero di organi da trapian-tare che pone l'ospedale cagliaritano ne lnovero dei più importanti ospedali ita-liani dell'area centro-meridionale impe-gnati su questa nuova frontiera della sa-lute ;

oltre ai numerosi trapianti di rene edi altri organi che hanno salvato la vita erestituito la salute ad un considerevol enumero di pazienti sardi, nell'ospedal eBrotzu sono stati finora effettuati nume -rosi prelievi di cuore che hanno consen-tito trapianti in altri centri della penisol aregolarmente autorizzati dal Ministerodella sanità ;

negli ospedali della Sardegna s isono formati in questi anni servizi, pro-fessionalità e competenze che stanno con-tribuendo non poco ad elevare il livell odella organizzazione sanitaria e civile del -l'isola ;

in presenza di questo mutato quadrodi riferimento il comitato di gestion edella USL 21 di Cagliari e i responsabil isanitari dell 'ospedale Brotzu hanno solle-citato le autorità regionali ad intervenirepresso gli organi statali competenti a lfine dell'ottenimento dell'autorizzazionead effettuare trapianti cardiaci presso l adivisione cardiochirurgica del suddettopresidio ospedaliero ;

l'istanza tesa ad ottenere l'autorizza-zione, corredata di tutta la documenta -

zione relativa ai requisiti richiesti dallalegislazione vigente, è già stata sottopostaalla attenzione del Ministro della sanitàdalle competenti autorità della regionesarda – :

quali difficoltà si frappongono all'as-sunzione di una decisione nel meritodella richiesta avanzata dalla regionesarda da parte dei competenti organi mi-nisteriali ;

se non ritiene che debba essere datasollecita risposta ad una esigenza fonda-mentale motivata da ragioni di civiltà ol-treché di riequilibrio delle opportunità of-ferte ai cittadini della Sardegna nell'eser-cizio del diritto alla salute .

(5-01458 )

SANGUINETI, LUCCHESI, RIDI, DO-NATI, MACCHERONI, LAMORTE, BAR-BALACE, VESCE, CIOCCI LORENZO, CE-ROFOLINI e BAGHINO . — Al Ministrodei trasporti. — Per conoscere – premessoche :

il 18 gennaio 1989, nel corso del-l'audizione del ministro dei trasport isullo stato di attuazione e le prospettivedelle procedure per il risanamento delle« ferrovie concesse », fu chiesta da piùdeputati l'acquisizione di ulteriori ele-menti conoscitivi ;

fu anche chiesto al ministro se nonritenesse di soprassedere alla scelta d icompiere opere di risanamento e di ri-strutturazione delle ferrovie concesse . Icosti per tali interventi, previsti inizial-mente in 5 mila miliardi, saranno – com eè facile ipotizzare – più che raddoppiati alavori conclusi ;

l'operazione di ristrutturazione e ri-sanamento non comporterà un aumentosignificativo delle potenzialità delle ferro -vie in concessione;

tra l'altro, i notevoli investimentiprevisti, senza un reale beneficio per i ltrasporto pubblico, sono in contraddi-zione con l'effettiva riduzione degli inve-stimenti sia per l'Ente ferrovie dello

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

Stato che per il trasporto pubblico sugomma – :

qualora « l'operazione ferrovie con-cesse » nonostante tutto dovesse andareavanti :

il testo del decreto, emanato a suotempo dal ministro dei trasporti Trava-glini, per l ' insediamento delle commis-sioni di valutazione sui progetti di am-modernamento delle ferrovie concesse ;

i criteri di ripartizione dei contri-buti stanziati ma non erogati nel 1988 ,che fanno seguito ai contributi già ripar-titi nel 1987 ;

le direttive impartite circa le pro-cedure da seguire per l'affidamento dell eopere concernenti le ferrovie in conces-sione e, in particolare, se siano preferit eprocedure di gara pubblica rispetto allatrattativa privata ;

i criteri per l 'affidamento dei la-vori per ferrovie concesse nell 'area napo-letana;

l 'elenco delle ditte che hanno ri-sposto all 'offerta relativamente a ciascu nlotto di opere finanziate ;

i criteri di controllo (tecnici e fi-nanziari) e le modalità attuative degl istessi nella realizzazione delle opere .

(5-01459)

BARGONE . — Al Ministro delle fi-nanze. — Per sapere – premesso che :

in data 17 novembre 1988 è giàstata presentata una interrogazione pe rchiedere quali iniziative intende adottareil ministro con la massima urgenza « pe rgarantire l ' impiego presso la conservato-ria di Brindisi di personale qualificato i ngrado di assicurare i quotidiani ed impor-tanti servizi ipotecari (in particolar mod oquello relativo alla tassazione degli atti )ed evitare quindi che si fosse determinatal 'interruzione di uno o più servizi istitu-zionalmente demandati alla conservato -ria » ;

a seguito dell'interrogazione, invec edi adottare le iniziative richieste, il Mini-stero ha disposto una ispezione con chiar iintenti persecutori nei confronti della dot-toressa Guadalupi, direttrice della conser-vatoria, colpevole di aver messo in lucela situazione di grave disagio dell'uffici oe di aver ispirato l'interrogazione di undeputato comunista ;

addirittura, a quanto risulta, è statoadottato, dal direttore generale del Mini-stero delle finanze, tasse ed imposte indi -rette sugli affari, dottor Silvestri, unprovvedimento, del tutto privo di motiva-zione, con il quale si solleva dalle fun-zioni la dottoressa Guadalupi e si trasfe-risce un funzionario da Trento per asse-gnargli la reggenza della conservatoria d iBrindisi ;

il predetto funzionario ha una quali -fica di due livelli inferiore a quella dell adottoressa Guadalupi ;

si e operato e si sta operando cioèin senso opposto a quello richiesto, con i lrisultato di provocare ulteriori disagi al -l 'ufficio – :

quali motivi hanno ispirato un at-teggiamento da parte del Ministero asso-lutamente incomprensibile, e comunqu edi segno medioevale per la sua pales earretratezza ;

se non ritiene che sia diventato an-cora più urgente adottare quei provvedi -menti già chiesti con la interrogazionedel 17 scorso, atteso che l'unico obiettivoda perseguire non può che essere quellodi una migliore funzionalità degli uffici .

(5-01460)

POLI BORTONE . — Al Ministro per ibeni culturali ed ambientali. — Per sapere

se, in assenza di una precisa norma-tiva, non intenda dare disposizioni per latutela, la conservazione ed il recuperodell'edilizia « rustica » del territorio Sa-lentino ;

se, in particolare, non ritenga porreun vincolo sulle costruzioni in pietra a

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secco di Dover nel Salento leccese, i n

considerazione del fatto che come so-stiene il professor Antonio Costantini ,autore di una pregevole pubblicazione su lterna, « vi sono delle ragioni di ordin epaesaggistico, ambientale culturale e deconomico che impongono il recupero e

la sal\aguardia delle costruzioni in pietr a

a secco » .

(5-01461 )

CIPRIANI, RUSSO FRANCO e TA -

MINO. — Al Ministro delle partecipazion i

statali . — Per sapere – premesso che :

la società Enidata del gruppo EN I

che oggi occupa 900 persone nacque ne l

1977 per gestire tutte le attività informa-tiche del gruppo ;

poco alla volta le società operative

(Agip spa, Agip Petroli, Snam, Saipem ,

Enichem) hanno creato al loro intern opropri autonomi servizi informatici e doggi il gruppo ENI dispone di sette centr ielaborazione dati di cui solo tre di pro-prietà Enidata mentre il 70 per cent odella capacità elaborativa è possedut a

dalle società operative ;

il tentativo della direzione aziendale

dell'Enidata di rivolgersi al mercat o

esterno al gruppo iniziato circa tre ann i

fa è fallito perché è stato anche in part ereso più difficile dalla presenza sul mer-cato dell'Italsiel del gruppo IRI ;

in un documento del luglio 198 8

presentato al Parlamento « ENI Element i

per la relazione programmatica – 1988 /

1991 » (pagine 742-743) si ribadiva la ne-cessità « di qualificare le potenzialità e l ecaratteristiche delle prestazioni prodottenelle quattro aree in cui Enidata dispon edi maggiori punti di forza (elaborazion i

dati, servizi professionali, servizi a valore

aggiunto e formazione), e di promuoverel'ampliamento della gamma di servizi of-ferti », delineando una presenza e u nruolo forte per la società Enidata ne l

campo dei servizi informatici ;

viceversa con una delibera del 2 1marzo 1989 la giunta dell'ENI delineava

un riassetto della presenza del gruppo ne l

settore informatico che suscita gravi pre-occupazioni in riferimento al consolida -

mento qualitativo di Enidata lasciand o

aperto grossi interrogativi sulla natura

stessa dell'azienda alla quale sembra ch e

voglia precludere proprio le attività pi ù

qualificate ;

da notizie di stampa (vedi in parti -

colare Il Mondo del 24 aprile 1989) ri-

sulta che tra e nei partiti che compon-gono la maggioranza governativa è in

corso un aspro conflitto sul futuro dell a

suddetta società, di cui alcuni prevedon o

nei fatti un possibile smantellamento – :

quali siano le reali intenzioni del

Governo in merito alla presenza ed a l

ruolo nel settore dei servizi informatic i

delle società a partecipazione statale con

particolare riferimento alle prospettive fu-ture della società Enidata, anche in rela-zione ai problemi occupazionali, norma-tivi, contrattuali e di inquadramento de-

gli attuali dipendenti di tale società .(5-01462)

DE JULIO, GUERZONI, BASSANINI,

DIAZ e BALBO. — Al Presidente del Consi-

glio dei ministri . — Per sapere – premess o

che :

il decreto ministeriale del Ministro

della pubblica istruzione del 30 gennai o

1989 ha assegnato 1926 posti nell 'area

funzionale tecnico-scientifica e socio-sani-taria e nell 'area funzionale amministra-

tivo-contabile per le qualifiche, rispettiva -mente, di collaboratore tecnico e di segre-tario amministrativo del dipartimento ;

il suddetto decreto, contrariamente a

quanto disposto all 'articolo 16, comma 3 ,

della legge 29 gennaio 1986, n . 23, è

stato emanato senza che siano state pre-cedentemente sentite le « organizzazion i

sindacali del comparto maggiormenterappresentative sul piano nazionale » ;

nel suddetto decreto vengono effet-tuate assegnazioni a singoli istituti all ' in-terno delle università, diversamente da

quanto disposto all'articolo 19, comma 1,

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della citata legge n . 23 del 1986, che pre-vede che l 'assegnazione agli istituti e aidipartimenti sia effettuata al consiglio diamministrazione del singolo ateneo all ' i-nizio di ciascun anno accademico ;

è stato assegnato a singoli insegna-menti un contingente di posti ben supe-riore alla percentuale del 10 per centoprevista dall 'articolo 19, comma 2, dellalegge citata e senza la giustificazione ri-chiesta da tale norma (università di re-cente istituzione o avvio della sperimen-tazione didattica ed organizzativa) ;

contrariamente a quanto stabilito al -l 'articolo 16, comma 2 della stessa legge ,che prevede l 'osservanza di « criteri og-gettivi » per la definizione delle piant eorganiche del personale non docente del -l'università, è presente nel decreto un anetta sproporzione tra le assegnazion ifatte a favore delle facoltà di medicina equelle effettuate a favore di altre facoltà ;

il contingente assegnato all'ateneo diRoma per la qualifica di collaboratoretecnico, (pari al 20 per cento del total edei posti indicati nel decreto sopra men-zionato per la stessa qualifica) non ap-pare proporzionato rispetto alla percen-tuale di popolazione studentesca risul-tante nel suddetto ateneo (pari al 15 percento circa della popolazione studentesc auniversitaria nazionale) ;

il Ministro della pubblica istruzione ,al fine di legittimare il contenuto delsuddetto decreto, ha sottolineato comeesso sia stato emanato, (ai sensi dell 'arti-colo 16, comma 3, della legge citata), inconformità ai princìpi del Piano qua-driennale di sviluppo dell'Università 1986/1990, però, alla data di emanazione de ldecreto, non era ancora stato approvatodal Consiglio dei ministri ai sensi dell'ar-ticolo 1 della legge 14 agosto 1982 ,n . 590, e nemmeno sottoposto ancora al -l 'esame delle competenti Commission iparlamentari ;

il Consiglio universitario nazionale ela Conferenza permanente dei rettor idelle università italiane hanno protestat oper le procedure adottate dal Ministerodella pubblica istruzione e hanno manife-stato la propria preoccupazione per gl ieffetti di ulteriore squilibrio che il prov-vedimento produce – :

se non ritenga opportuno interve-nire per revocare il suddetto decreto, te-nendo conto del fatto che esso disattende ,oltre le numerose disposizioni normativ eappena indicate, anche e soprattutto i lprincipio dell 'autonomia universitaria ri-badita dalla legge sull ' istituzione del Mi-nistero dell'università e della ricerc ascientifica e tecnologica .

(5-01463)

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITTA

CERUTI, CECCHETTO COCO, MAT-TIOLI, ANDREIS, BASSI MONTANARI ,CIMA, DONATI, FILIPPINI ROSA ,GROSSO, LANZINGER, PROCACCI, SAL-VOLDI e SCALIA . — Ai Ministri dell 'am-biente e per gli affari regionali e le riform eistituzionali. — Per sapere – premess oche :

il piano regionale di smaltimentodei rifiuti solidi urbani approvato dallaregione del Veneto nell'ottobre 1988 in -dica quale possibile sito di discarica an-che il territorio di Camisano Vicentino ;

l 'amministrazione comunale de lluogo ha deliberato la formale disponibi-lità di massima per il trattamento, lostoccaggio e la depurazione il giorno 2 4aprile 1988 ;

il 15 luglio 1988 con delibera n . 122e il 26 luglio 1988 con delibera n . 140 il .comune di Camisano Vicentino ha indivi-duato un'area di oltre 13 ettari per l arealizzazione di una discarica della super-ficie complessiva di ettari 4,5 da metterea disposizione del consorzio per l ' igiene el'ambiente del territorio (CIAT) ;

secondo il programma del CIATognuno dei comuni appartenenti al terri-torio avrebbe dovuto individuare un sitoper discarica ;

il professore Antonio Dal Prà ed i lgeometra Leonardo Pretto, specificata -mente incaricati, hanno redatto una moti-vata graduatoria di idoneità dei siti ;

anche se non tutti i comuni hann ofornito l ' indicazione dei siti richiesti, l ostudio condotto dai predetti classifica l'a-rea prescelta dall 'amministrazione comu-nale, con delibera n . 140, sito « medio-cre » cioè inidoneo alla realizzazione diuna discarica ;

la falda freatica del luogo risulta in -fatti a circa 80 centimetri di profondità,

non in pressione, e quindi particolar-mente esposta alle infiltrazioni del perco-lato ;

la discarica verrebbe collocata adest del paese tra due canali di irriga-zione, vicino alle abitazioni civili, servit ada vie di comunicazione certamente ina-deguate a sopportare il traffico pesant eprevisto durante l'esercizio, e tutto ciò i npalese contrasto con quanto stabilito ne lpiano regionale agli articoli 7 e 9 ;

la palese inidoneità del sito pre-scelto è stata denunciata dal comitato perla difesa dell 'ambiente e della salute co-stituitosi legalmente in Camisano Vicen-tino il 15 febbraio 1989, che ha provve-duto tra l 'altro alla raccolta di oltre 4mila firme contro la realizzazione dell aprogettata discarica ;

le amministrazioni dei comuni limi-trofi si sono espresse con delibere colli-manti con la posizione espressa dal pre-detto comitato nella previsione di grav irischi ambientali ;

sono state già presentate numeros einterrogazioni non solo nei consigli comu-nali della zona interessata, ma anche ne lconsiglio regionale del Veneto ;

considerato che la continua realizza-zione di discariche non risolve il pro-blema dello smaltimento dei rifiuti chedeve trovare situazione alternativa nell aminor produzione, nel riciclaggio, nell araccolta differenziata, il piano regional edi smaltimento dei rifiuti solidi urbani ,all 'allegato E, istituisce il servizio di rac-colta differenziata dei materiali in vetro ,metalli e plastica obbligatorio per tutti icomuni a partire dal giorno 1° giugno1989 – :

se siano a conoscenza dei fatti sue-sposti ;

quali siano le motivazioni che hannoindotto il CIAT a commissionare lo studiotecnico e successivamente a trarre conclu-sioni in aperta contraddizione con gli ele-menti forniti dagli esperti ;

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per quali motivi non sia stata re-datta una graduatoria dei siti per tutti icinquantaquattro comuni appartenenti a lbacino ;

quali ragioni abbiano ispirato la re-gione Veneto ad avallare la scelta di ubi-cazione del CIAT ;

quali provvedimenti intendano adot-tare, ciascuno nell'ambito delle rispettiv ecompetenze istituzionali, per evitare igravi conseguenti pericoli alla salut eumana e all 'ambiente .

(4-13323)

CERUTI, MATTIOLI, ANDREIS ,BASSI MONTANARI, CIMA, DONATI, FI-LIPPINI ROSA, GROSSO, LANZINGER ,PROCACCI, SALVOLDI, SCALIA e CEC-CHETTO COCO. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri e ai Ministri degli affariesteri, dell'industria, commercio e artigia-nato e dell 'ambiente . — Per sapere – pre-messo che

nel solo stato del Queensland i nAustralia sono stati uccisi lo scorso anno40 mila canguri rossi oltre la quota con -cessa dal Governo federale ;

esiste inoltre un vasto commercio il -legale nelle mani del crimine organizzato ,mentre non si effettua nessun controll osulle esportazioni dall 'Australia dei pro-dotti ricavati dai macropodidi ;

a causa della vastità di questo com-mercio alcune specie di uallabia e di can-guri rischiano l 'estinzione ;

le concerie italiane importano oltreil 90 per cento delle pelli di macropodid iesportate dall 'Australia e sul mercatosono disponibili prodotti di venti diffe-renti specie di macropodidi mentre sol ocinque sono esportabili legalmente ;

ora i cacciatori commerciali austra-liani stanno premendo perché venga per-messo il consumo di carne di canguro pe ralimentazione umana cosa che incremen-terà di molto l 'uccisione di giovani fem-mine – :

quali provvedimenti urgenti inten-dano adottare . ciascuno nell'ambito delle

rispettive competenze istituzionali, pe r

porre fine al massacro della fauna ende-mica australiana e all'illegale traffico d i

pelli e carni di canguro e uallabia ;

se non intendano impedire con op-portuni provvedimenti legislativi l ' impor-tazione dei macropodidi in Italia .

(4-13324)

TASSONE . — Al Ministro dell ' interno .

— Per conoscere quali iniziative intenda

assumere nel comune di Laganadi, dovemolti esponenti della democrazia cri-stiana, fra cui lo stimato ed apprezzatosegretario della sezione locale De Maio ,sono stati fatti segno di atti intimidator i

determinando così un clima di tensione e

di paura, tale da indurre la DC a nonpartecipare alle prossime consultazion i

elettorali . Tale clima accentua il progres-sivo deteriorarsi della situazione social egià difficile e crea nei cittadini una sfidu-cia nei confronti delle istituzioni e il loroallontanamento dalla politica . L 'interro-

gante ritiene vi sia un disegno che tendealla mortificazione delle istituzioni ed al-tera attraverso una lotta politica incivil ee criminosa, la serena convivenza nell acomunità di Laganadi, conosciuta nell a

sua lunga storia di civiltà . L 'interrogantechiede di conoscere altresì, se per lo scio-glimento del consiglio comunale e l'im-mediata fissazione della data delle ele-zioni siano state seguite e rispettate l eprocedure previste dalla normativa vi -

gente .

(4-13325 )

TEALDI e RABINO . — Ai Ministri del -l'agricoltura e foreste e per il coordina -

mento delle politiche comunitarie . — Per

conoscere – premesso che :

le vigenti norme comunitarie ten-denti ad incrementare la produzione della

soia in ambito CEE prevedono, fra l 'altro ,la corresponsione di un premio destinat oai primi acquirenti per sostenere i l

prezzo minimo da corrispondersi ai pro-duttori ;

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successivamente, con regolamentoCEE n . 1103 del 25 aprile 1988, al fine d icontenere l 'importo globale delle spesedegli aiuti predetti, è stato introdotto unmeccanismo in base al quale il prezzominimo viene ridotto dello 0,45 per cent oper ogni 1 per cento di aumento di pro-duzione oltre i 13 milioni di quintali pro -dotti ;

viene segnalato da più parti che al-cuni disonesti, per fruire dei predetti con-tributi, denunciano e spacciano come d idiretta produzione quantitativi di soi ache invece provengono da importazioniextra CEE;

tale circostanza causa l 'abbattimentodel prezzo nei confronti dei veri produt-tori vanificando ogni tentativo di autore-golamentazione della produzione da part edegli interessati ;

l 'Azienda per gli interventi sul mer-cato agricolo (AIMA) tenuta per legge acontrollare tramite i propri organi l 'e-satta attuazione delle norme CEE sopr arichiamate non è riuscita – se l 'interro-gante è correttamente informata – ad in-dividuare i responsabili di tali cennatiilleciti che turbano l ' immagine dell 'onestoproduttore e ne danneggiano sensibil-mente i redditi, vanificando le finalit àdelle disposizioni CEE – :

quali urgenti iniziative intendano as-sumere nell 'ambito delle rispettive com-petenze per stroncare gli abusi sopraccen-nati e ripristinare il corretto rispettodelle norme sopra richiamate .

(4-13326 )

MATTEOLI . — Al Ministri dei trasport ie dell'interno. — Per sapere – premess oche :

il deposito bagagli – Quota 2 dell'a-eroporto di Fiumicino è posizionato sottoi banchi accettazione della « EL AL » edella « TWA » ;

gli addetti alle esazioni, sforniti de -gli strumenti adeguati, oberati di lavoro ,non sono in grado di garantire che i ba -

gagli lasciati in deposito non contengan omateriale esplosivo e/o armi – :

se non intendano intervenire affin-ché il depostito bagagli sia dislocato i naltro luogo;

se gli addetti vengano addestrati al -l'uso degli strumenti di controllo dei ba-gagli ;

se sia vero che gli addetti al depo-sito bagagli sono costretti a svolgere : esa-zione della tariffa bagagli, custodia, sicu-rezza in quanto sollecitati dall 'autorità d i

pubblica sicurezza ad effettuare ispezion i

dei bagagli .

(4-13327)

BELLOCCHIO, UMIDI SALA, ROMANIe DI PIETRO . — Al Ministro del tesoro . —Per conoscere – premesso che :

i dati al 31 dicembre 1988 delle« sofferenze » del sistema bancario ita-liano indicano che la sinistrosità della ca-tegoria delle casse di risparmio è assa i

superiore alla media (1'8 per cento controil 6,1 per cento), con punte particolariper le 30 casse definite piccole nella ter-minologia della Banca d 'Italia (il 10,5 percento) e per le 43 casse definite minori (i l7,9 per cento) ;

i medesimi dati indicano anche un amaggiore sinistrosità delle casse nel set-tore, che dovrebbe essere per loro il pi ùtradizionale e congeniale, dei prestiti all eistituzioni senza fini di lucro e alle fami-

glie (il 19,6 per cento contro la medi agenerale del 14,4 per cento) ;

quanto sopra dimostra incontroverti-bilmente che la politica dei prestiti dell ecasse, specialmente di quelle di minor idimensioni, è imprudente e tale quind ida mettere in pericolo il risparmio a loroaffidato – :

quali iniziative intenda assumeresentita la Banca d'Italia, per ricondurr ealla normalità i comportamenti dell ecasse per quanto riguarda l'esercizio de l

credito ;

quali iniziative intenda assumere an-che ai sensi dell 'articolo 47, primo

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comma, della legge bancaria (fusioni ob-bligatorie) per eliminare l'anomalia dellegestioni più disastrate delle casse ;

con quali strumenti intenda contra-stare il pericoloso ed antieconomico feno-meno alternativo del franchising di pro-dotti operato con ritmo crescente dall ecasse maggiori nei confronti delle casseminori e periferiche, che vengono cos ìmantenute artificialmente in vita .

(4-13328 )

FIORI e MACERATINI. — Ai Ministriper i beni culturali e ambientali e degl iaffari esteri. — Per sapere – premessoche :

è in atto la procedura esecutiva d isfratto della Associazione per l'amiciziaItalia-Germania con sede in Roma, via d iRipetta n . 41 ;

trattasi di finita locazione e che i lproprietario intimante è un facoltoso in-dustriale e commerciante del settore de lcaffè ;

per contro, la menzionata Associa-zione è un importante centro di vita cul-turale ove si svolgono regolari corsi d ilingua tedesca, mostre di pittura, concert ied altre attività culturali e di informa-zione riguardanti i rapporti tra l 'Italia ela Germania ;

è evidente pertanto che, anche nel-l 'ottica delle imminenti elezioni europee ,l 'abbandono dei locali da parte dell 'Asso-ciazione costituirebbe un grave nocu-mento ai rapporti fra l 'Italia, la Germa-nia e gli altri paesi della Comunità euro-pea –:

quali interventi il Governo riteng adi poter urgentemente assumere per dila-zionare il più possibile lo sfratto di chetrattasi – tenuto anche conto della com-parativa situazione delle parti interessat e– e soprattutto per concedere un congru otempo per individuare una soddisfacentesoluzione alternativa per una nuova sededi Questo meritevole sodalizio culturale

che tanto ha fatto e tanto fa per l'amici-zia e la solidarietà fra i popoli europei .

(4-13329)

MONTECCHI, PRANDINI, FELISSARIe MAINARDI FAVA . — Ai Ministri dell ' a-gricoltura e foreste e della sanità. — Perconoscere – premesso che :

negli ultimi mesi si sono sviluppat imolti focolai di afta epizootica ;

tali emergenze igienico-sanitari ehanno provocato ulteriori danni al com-parto suinicolo ;

gli allevatori, in occasione dellainaugurazione della Rassegna suinicolainternazionale, hanno pubblicamente ri-chiesto la piena applicazione della legg en. 218 del 2 giugno 1988 che disponenuove misure per la lotta contro l 'aftaepizootica

se il ministro della sanità ha prov-veduto ad emanare tutti i decreti di com-petenza previsti dalla legge n . 218 de l1988 ;

le ragioni per cui i ministri dell'a-gricoltura e della sanità non hanno an-cora concertato quanto disposto da lcomma 4 dell 'articolo 2 della legg en . 218, vale a dire l'emanazione di u ndecreto – entro 30 giorni dall 'approva-zione della legge stessa – per definire iparametri di assegnazione dell'indennizzoal 100 per cento del prezzo di mercatoper l'abbattimento di animali sospetti d iinfezione, di contaminazione o sani ricet-tivi .

(4-13330 )

ALBERINI . — Al Ministro dei trasporti .— Per sapere – premesso che :

contrariamente a quanto sempre si nqui fatto, il nuovo orario estivo delle fer-rovie dello Stato, anziché incrementare ,riduce, nella stazione di Desenzano de lGarda, il numero delle fermate dei tren iche percorrono la linea Milano-Venezia eviceversa :

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le fermate sono previste solo per itreni locali e diretti con esclusione de itreni espressi, dei rapidi, degli intercity edei treni internazionali ;

ciò è in palese contrasto con ogn iopportunità e va contro gli interessi degl iutenti del servizio ferroviario e degli ope-ratori economici e turistici ;

lo scalo di Desenzano del Garda è l aseconda stazione ferroviaria della provin-cia di Brescia ed è porta d'accesso a llago e serve il bacino del Garda bre-sciano e dell'alto mantovano, registra unmovimento giornaliero di circa duemil apasseggeri e vende mensilmente circ a20.000 biglietti, con un incasso annuo di2,5/3 miliardi di lire – :

se alla base della decisione di pena-lizzare Desenzano vi siano motivi di ser-vizio o di economia o si tratti solo di un ascelta di campanile o di un gesto di piag-geria nei confronti di un sottosegretario ,atteso che anche degli 8 nuovi treni cheverranno istituiti sulla Milano-Venezia eVenezia-Milano, nessuno fermerà a Desen-zano del Garda e tutti fermeranno a Pe-schiera .

(4-13331)

VESCE, AGLIETTA, FACCIO, MEL-LINI, RUTELLI e CALDERISI . — Ai Mi-nistri dei lavori pubblici e per il coordina -mento della protezione civile . — Per sapere– premesso che :

nella risposta a precedente interro-gazione (n. 4-04643) sulla vicenda di Ce-traro Marina si afferma tra l 'altro :

« . . . dette opere per effetto delle ma -reggiate eccezionali del 31 dicembre 197 9e 1 gennaio 1980 subirono danni notevoli ,ulteriore degrado apportarono le mareg-giate successive, specie quella del gennaio1981 . Ciò stante quell 'Ufficio (Genio civil eper le opere marittime) elaborò un pro -getto organico di ristrutturazione dell eopere degradate che prevedeva la difesamediante riparazione e ricostruzione, co nadattamenti tecnici, delle scogliere a pro-tezione dell'abitato marino . . . in quella

occasione furono adottati degli accorgi -menti tecnici che hanno consentito unaumento medio della battigia verso ì llargo di ben 40 metri circa . Sono statieseguiti lavori per complessive lire5 .194 .000.000 circa, compredenti, oltre l ospargimento di sabbia prelevata dal port odi Cetraro per assicurarne l'agibilità, lariparazione, ricostruzione ed irrobusti-mento di 12 scogliere a protezione dell 'a-bitato . . . di cui milioni 30 radicati aterra, mentre la rimanente lunghezza èdivergente verso mare di 40° circa . Sottoil profilo della utilità deve rilevarsi che leopere di difesa eseguite, oltre a salvarel 'abitato costiero di Cetraro dal fortunaledel gennaio 1987 (come riconosciuto dall aattuale amministrazione comunale) hann ocostituito un elemento inconfutabile d iconfronto. Invece, il litorale a sud di Ce-traro (località S . Maria di Mare) non pro-tetta da interventi dell 'amministrazioneha avuto una erosione mediamente di be n70 metri che conferma la gravità dellostato di erosione e della necessità urgent edi provvedere alla difesa del litorale suin-dicato mediante un intervento general eed adeguato del tratto . Circa il riferi-mento al professor Alberto Noli ch eavrebbe partecipato ad un convegno pro -mosso dal Comitato di agitazione citta-dino, si fa presente che il menzionatoprofessionista fa parte in qualità d iesperto della III sezione del Consiglio su-periore dei lavori pubblici la quale haapprovato la perizia suppletiva di spes adei danni del secondo lotto con voto de l27 gennaio 1987 . Il professor Noli, inol-tre, fa parte della Commissione relatriceincaricata di riferire sul progetto di di -fesa costiera » . Infine si fa riferimento avari lavori di riparazione e ricostruzionedi scogliere a protezione dell 'abitato(« Pennello A ») .

su quanto sopra esposto agli interro-ganti risulta che:

negli anni '50, all 'epoca della costru-zione del porto, le abitazioni prospicient ial mare distavano dalla battigia oltre 15 0metri (come dimostrano le carte dell'Isti-tuto geografico militare) ;

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negli anni '60 si verificarono i prim i

fenomeni di erosione affrontati con inter-

venti di urgenza (gabbioni di ferro co n

dentro materiali di cava e poi manufatt iin calcestruzzo) che diedero vita a feno-meni irreversibili di degrado ambientale ;

il cosidetto progetto organico av-viato dopo la mareggiata del gennai o1981, riguardante la ricostruzione dell evecchie scogliere, dimostrò tutta la su ainconsistenza dopo la mareggiata del feb-braio 1987 che causò ingentissimi danni a

strutture pubbliche e private, dissest ò

completamente tutte le opere eseguite per

la difesa dell 'abitato e provocò una pro-fondissima erosione nella località d iSanta Maria di Mare nella zona sud de llitorale ;

la perizia suppletiva di spesa de idanni votata dalla III sezione del Consi-glio superiore dei lavori pubblici fu ap-provata quale intervento di urgenza pe r

difendere l 'abitato dalle maggiori mareg-giate, mentre nel convegno citato si feceesplicito riferimento alla necessità ur-gente di intervenire in maniera organicain difesa di tutto il litorale, con un inter -vento esteso almeno al tratto compresofra le punte rocciose che delimitano l'u-nità fisiografica in cui ricade la spiaggi a

di Cetraro;

gli adattamenti tecnici eseguiti nell aprogettazione delle opere approvate da lConsiglio superiore dei lavori pubblic icon voto n . 246 del 26 maggio 1982 son orisultati non appropriati perché i mass i

artificiali di forma piatti utilizzati presen-tano diversi aspetti negativi rispetto agl iordinari massi cubici, fra i quali :

la tendenza a disporsi parallela -

mente alla scarpata, rendendole lisce e

favorendo il run-up (risalita delle onde) ;

la sensibilità alle sottopressioni equindi la facile asportabilità da parte de lmoto ondoso ;

una maggiore fragilità ;

la insufficienza del piccolo foro d icui i massi sono dotati a ridurre sensibil-mente l'azione delle sottopressioni ;

gli accorgimenti tecnici adottati nonrisultano essere appropriati, sia perché l aposizione delle radici a terra è tale danon consentire di intercettare il flusso di

materiale solido e quindi di far avanzare

il fronte di spiaggia, sia perché la diver-genza dei pennelli verso il mare non v a

al di là dei 20 gradi e non 40 gradi come

dichiarato ;

il previsto versamento di sabbia pre-levata dal bacino portuale per assicurare

il necessario ripascimento all 'interno dei

pennelli è stato limitatissimo ed insignifi-cante ;

risulta del tutto infondata l'afferma-zione secondo cui le opere eseguite avreb-bero consentito un aumento medio dell a

battigia di circa 40 metri ;

il riconoscimento dell'amministra-zione comunale fu del tutto gratuito, vi -sto che nello stesso periodo 300 cittadin idi Cetraro inoltrarono un esposto denun-

cia alla procura di Paola ;

il 2 gennaio 1989 hanno avuto inizi oi lavori di risistemazione delle opere de lprimo e secondo lotto eseguite tra il 1983e il 1985 . Tali opere sono state notevol-mente dissestate dalla mareggiata del 2 6

e 27 febbraio (la quale ha fatto registrar eun moto ondoso di normale intensità co nforza 5-6) dimostrando così la superficia-

lità della progettazione, dell 'esecuzione edella direzione dei lavori, nella fattispeci ehanno subito danni gravissimi le testatein quanto non sono mai state costruitedel tipo rinforzato, nonché le scarpaterealizzate in modo irregolare in quantol'unico mezzo meccanico adoperato nonera nelle condizioni di poterle eseguire

come da progetto . Il materiale adoperatorisulta non possedere i requisiti necessari

citati nel computo metrico estimativo de i

lavori anche perché numerosi massi arti-ficiali sono stati costruiti sui pennelli me-desimi perdendo tutte le caratteristichetecniche per la mancanza di stagionatur aa seguito delle mareggiate verificatesi, nésono state rispettate le norme (articoli 1 ,2, 3 capo primo del regio decreto 2 5

maggio 1985 n . 350) riguardante la dire-

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zione dei lavori, perché il personale a desso preposto è stato presente solo spora-dicamente. Inoltre va precisato che nume-roso è stato il materiale riutilizzato chegiaceva in prossimità dei pannelli adope-rato in anni passati ;

in questi ultimi giorni risulta agliinterroganti che il Genio civile per l eopere marittime di Reggio Calabriaavrebbe ufficializzato un'incomprensibileprogettazione intesa a prolungare le ra-dici a terra dei pennelli esistenti nel cen-tro abitato con l'utilizzazione dei mass idi cemento delle barriere radenti ch esono a ridosso delle abitazioni e con in -calcolabili conseguenze negative sia pe rla protezione che per la fruizione dellaspiaggia ;

è ormai opinione comune dei tecnic iche si occupano di queste situazioni evi -tare le opere di difesa emergenti parallel ea riva e per quanto riguarda la vicend adi Cetraro fu suggerito, sempre nel conve-gno sopra riportato, di studiare un inter-vento di ripascimento protetto al piededa una barra soffolta, integrato eventual-mente da pennelli trasversali ;

l ' ingegner Mario Petruccione, dell 'uf-ficio del Genio civile per "le opere marit-time di Reggio Calabria, in una nota in-viata tra l 'altro al sindaco di Cetraro, fariferimento a presunte provocazioni di cuisarebbe stato fatto oggetto durante unsopralluogo a Cetraro e chiede testual-mente: « che la totalità del consiglio co-munale (compresi i Verdi) deliberi e fac-cia pervenire al suo ufficio delle scus eformali per l'amministrazione dello Stato ,l 'apprezzamento tecnico, nonché, la com-pleta fiducia per l'alta opera qualificat adel Genio civile per le opere marittime d iReggio Calabria e degli organi ministe-riali . . . nel caso che trascorsi 90 giorni adatare dalla presente, non pervenga al -l'ufficio scrivente la delibera del consigliocomunale di cui alla richiesta, quet 'ufficiosi sente autorizzato a non appaltare ilavori di cui sopra già approvati e finan-ziati . . . i cui finanziamenti saranno devo-luti ad altri comuni che hanno dato sem-

pre fiducia all'operato tecnico del compe-tente ufficio del Genio civile per le operemarittime di Reggio Calabria » (Prot .n . 1703 del 6 marzo 1989) – :

se non ritengano opportuno affidare ,con la massima urgenza, ad uno staff ditecnici preparati e competenti l ' incaricodi approntare, nei tempi strettamente ne-cessari, un progetto di intervento a difesadell'abitato di Cetraro da realizzare nel -l'unità fisiografica in cui è inserita laspiaggia, secondo le più aggiornate ed ef-ficaci tecniche attualmente raggiunte eche si colleghi organicamente alla realiz-zazione del porto di Cetraro, attualmenteal via per essere appaltato ;

se vogliano porre fine, nel frat-tempo, allo sperpero di denaro pubblic oimpedendo che vengano continuati gli in-terventi « urgenti » con massi di cement odella fatta e consistenza fin qui appron-tati ;

se non ritengano necessario che, adifesa delle abitazioni in pericolo, si pre-levi provvisoriamente l'enorme quantit àdi sabbia che dopo ogni mareggiata s iaccumula all'imboccatura del porto chiu-dendolo e la si ridistribuisca sulla lineadi battigia ;

se la ditta CIR da Rovigo, appalta-trice dei lavori eseguiti sul litorale cetra -rese tra 1'83 e 1'85, sia la medesima coin-volta in recenti scandali che hanno por-tato agli arresti del geometra Negrini d icui si è occupata la stampa nazionale ;

se è vero che ditte fantasma vinconogli appalti e se le stesse li subappaltanoad altre prive della necessaria esperienz ae di adeguate strutture tecniche e se s ivoglia nominare una commissione di in -chiesta per accertare la reale consistenz ae la modalità di attuazione delle operesino ad ora realizzate onde verificareeventuali responsabilità e speculazioni ;

quali iniziative si intendano assu-mere nei confronti dell'ingegner Petruc-cione che invece di verificare l 'opportu-nità di intervenire in altro modo a difes adell 'abitato di Cetraro si lascia andare,

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nei confrondi di amministratori pubblici ,a ricatti ed a forme di megalomania ch emale si adattano al ruolo che lo stessoassolve e che sembrerebbero dettati dall asicurezza dell ' impunibilità .

(4-13332 )

MENZIETTI, AULETA e UMIDI SALA .— Al Ministro delle finanze . — Per sapere– premesso che :

il comma 7 dell'articolo 34 del de-creto del Presidente della Repubblican. 633, tuttora in vigore, prevede la « noncessione » nel conferimento dei prodott iittici dai pescatori alle loro cooperative ,per cui sono esentati dalla emissione d ifattura e bolla di accompagnamento i nquanto sono le cooperative stesse a prov-vedere alla vendita e quindi ad adem-piere agli obblighi IVA ;

tale norma è stata resa inoperante ,erroneamente, dal decreto ministeriale 2 8febbraio 1985 con la conseguenza d icreare una situazione di irregolarità pe rle cooperative e loro consorzi –:

se e quali iniziative intende assu-mere per :

sanare le eventuali infrazioni rile-vate a carico di cooperative da part edella Guardia di finanza che sono nate aseguito del decreto ministeriale 28 feb-braio 1985 che ha reso inoperante i lcomma 7 dell 'articolo 34 del decreto de lPresidente della Repubblica n . 633 ;

modificare la nuova bozza del testounico delle leggi sull'imposta sul valoreaggiunto in corso di approvazione rece-pendo le norme di cui all 'articolo 34 deldecreto del Presidente della Repubblican. 633 .

(4-13333)

DI PRISCO e PELLEGATTI . — Al Mi-nistro del lavoro e della previdenza sociale .— Per sapere – premesso che :

il Fondo di previdenza per il perso-nale addetto ai pubblici servizi di telefo-nia gestito dall 'INPS, non è adeguato all eleggi vigenti, tanto che le lavoratrici ed i

lavoratori dipendenti debbono riscattareonerosamente i periodi di maternità e diservizio militare ;

l'adeguamento della normativa delFondo telefonici a quella del regime gene-rale obbligatorio è da anni un 'aspirazionedella categoria ;

in tal senso CGIL, CISL, UIL hannoraggiunto un accordo con le segreteri enazionali di categoria ;

sono state presentate almeno dueproposte di legge di iniziativa parlamen-tare – :

se non concordi sull 'esigenza di fa-vorire l ' iter delle proposte tese a colmarel'evidente ingiustizia provvedendo, se delcaso, con una propria iniziativa . (4-13334)

REBULLA e RAVASIO. — Al Ministrodei lavori pubblici . — Per sapere :

se risponde al vero che il Ministrointerrogato ha convocato a Milano sabato29 aprile, ad una manifestazione sulla si-curezza stradale, che non aveva alcun aattinenza con le prossime elezioni euro-pee, 4 .000 cantonieri dell'ANAS a cui èstata pagata, a carico del contribuente ,viaggio e diaria ;

quale è stato il costo della manife-stazione e come si concilia questa spesacon l'abolizione della tradizionale paratadel 2 giugno con la motivazione che s iintendeva ridurre la spesa pubblica .

(4-13335 )

RENZULLI. — Al Ministro dei tra-sporti . — Per sapere – premesso

che il compartimento ferroviario d iTrieste, con tre transiti internazionali etre porti ricadenti nella sua giurisdizion eè fortemente impegnato nel traffico merciche nell 'anno 1988 ha superato gli 8,5milioni di tonnellate trasportate ;

che detto porto risulta essere i lprimo porto italiano per merci in transitononché il secondo per volume di sbarchi-

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imbarchi, di cui grande parte si serv edella ferrovia ;

che il traffico merci manifesta conti-nui segnali di sensibile incremento com eper esempio gli accordi intervenuti tra i lporto di Trieste e le autorità ungheresi ,l'ipotesi più volte espressa dalle autoritàaustriache di imporre il transito su tren ispeciali a partire dal 1992 e dei Tir tran-sitanti sul territorio di competenza e ch econ lo stesso mezzo ferroviario potreb-bero essere recapitati direttamente all earee del Friuli-Venezia Giulia, notizie ditraffico possibile con la Russia, possibilit àdell'istituzione di un servizio per l'ap-provvigionamento di erigende central ielettriche a carbone nel comprensori oAlpe Adria, eccetera ;

che è evidente che con tali previ-sioni gli impianti e le linee del comparti-mento devono essere messe in condizion idi sopportare tale traffico con opportuneurgenti opere di potenziamento, alcunedelle quali già in via di esecuzione nonpossono subire rallentamenti ;

che tali opere sono : adeguamentodella sede ferroviaria alla sagoma Gabari t– C nella tratta Ronchi sud – Triest eCampo Marzio (interessata da quattrogallerie : galleria di Bivio Aurisina, Sa-blice, San Giovanni e circonvallazioneTrieste e velocizzazione della tratt astessa. Detta sagoma consente il caricosui carri ferroviari dei camion stradal iutilizzanti le massime dimensioni am-messe dal codice stradale . Il costo dell 'o-pera è di 25 miliardi al quale andrà ag-giunto il costo dell 'adeguamento dellatratta Ronchi sud-Portogruaro, in corso diquantificazione ;

completamento raddoppio Ponteb-bana (opera eseguita a cura della second aunità speciale di Ferrara) ;

realizzazione di una prima fase fun-zionante dello scalo smistamento di Cer-vignano (opera eseguita dlla second aunità speciale) ;

realizzazione del progetto che pre-vede la costruzione del nuovo impianto di

Udine sud onde permettere l'incremento el'inizio di nuovi traffici anche internodal ie della linea di circonvallazione di Udinecollegante la linea Pontebbana con loscalo di Cervignano (seconda unità spe-ciale) ;

completamento dei lavori in corso d iattuazione nell'impianto di Prosecco ondeconsentire a questo impianto di svolger eun importante ruolo di supporto al tran -sito di Villa Opicina ;

ultimamente il raddoppio sull estrade Cormons-Mossa e Rubbia-Sagrado ,in modo che tutta la linea Udine-Triest esia servita dal doppio binario (secondaunità speciale) – :

se non ritenga opportuno interveniretempestivamente presso l 'Ente ferroviedello Stato al fine di sollecitare l 'esecu-zione delle opere sopraindicate . (4-13336)

MACERATINI . — Al Ministro di graziae giustizia. — Per sapere – premesso ch ela corte d'assise di Bologna – presiedutadal dottor Antonacci – ha comunicato,nel corso di una conferenza stampa, l'av-venuto deposito della sentenza relativ aalla strage di Bologna del 1980, illu-strando principi ispiratori e motivazion edell 'elaborato – :

in base a quali norme la corte bolo-gnese abbia ritenuto di procedere a taleprotagonistica divulgazione della propriapronunzia e ciò prima ancora che dell astessa venissero rese edotte le parti pro-cessuali ;

quale sia il giudizio del Governo susiffatte anomale esternazioni degli att iprocessuali e se, in difetto di un rit oparticolare petroniano per la comunica-zione dei detti atti, non ritenga di pro-muovere i provvedimenti di sua compe-tenza nei confronti della magistratura de lcapoluogo emiliano di fronte all'esigenzache si attenga anch'essa, nella forma enella sostanza, alle regole di serietà, d iriserbo e di rispetto della presunzione d inon colpevolezza degli imputati, che de-

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vono valere, sino a prova del contrario ,

su tutto il territorio nazionale. (4-13337)

RENZULLI. — Al Ministro dell'indu-stria, del commercio e dell 'artigianato . —Per sapere – premesso che :

il limite superiore della cava « Alle-granzi » Ca Est e Mineraria Sacilese, èprossimo alla strada Villa di Villa-Cansi-glio, a cavallo tra la provincia di Trevis oe la provincia di Pordenone, la qual ecava pur non presentando pericoli per lastabilità, potrebbe essere migliorata ai

fini della sicurezza pubblica e della viabi-lità della strada Villa di Villa-Cansiglio ;

il distretto minerario di Trieste h a

ricevuto un progetto per l'esame da partedella società Ca Est, nel quale si prevedeun lieve scostamento della strada amonte con la costruzione di un nuov otracciato in trincea ;

le amministrazioni dei comuni diCordignano (TV) e di Caneva (PN) do-vrebbero approvare il suddetto progett odi lavori ed apportare le correzioni a l

demanio comunale per il proseguiment o

dell 'opera ;

perché i lavori si potessero rea-lizzare, il distretto minerario di Triest e

ha interessato anche le prefetture di Tre -viso e di Pordenone, affinché venisseroconvocate le due amministrazioni, atempi stretti, per poter giungere ad una

soluzione nell'interesse della sicurezza

pubblica di transito sulla citata strada

del Faidel-Villa di Villa-Cansiglio ;

il 29 settembre 1988 il distretto mi-nerario di Trieste trasmise all 'ENEL di

Venezia, al comune di Caneva, ai prefett idi Pordenone e di Treviso, alla regioneautonoma del Friuli-Venezia Giulia e a l

Ministero dell ' industria, del commercio edell 'artigianato - Direzione generale dell eminiere, il verbale della riunione del 1 5

settembre 1988 del comune di Caneva ri-guardante la galleria ENEL Caron-Canev a

circa l'interferenza su vuoti di cava ;

il comune di Caneva nel suddett overbale ha messo in evidenza tutti gli

interventi fatti eseguire (piani topografici ,

ricerche varie sui vuoti, ecc .) per la defi-

nizione dei lavori ;

il comune di Cordignano, a suavolta, comunicava al distretto minerari o

di Trieste che le proposte di modifica de l

tracciato della costruenda strada Villa d i

Villa-Cansiglio, dopo una ricognizione ef-fettuata sul posto ha accertato che i la-vori di alleggerimento del corpo massic-cio erano pressoché eseguiti, mettendo i nevidenza questioni di confine provincial e

tra le province di Treviso e Pordenone e

che, soprattutto, la situazione di pericol o

era stata creata nella parte più alta de l

monte, ove è rimasto in precario equili-brio un masso roccioso che oltre alla suaoriginaria tendenza alla scollatura, vien esollecitato da forze gravitazionali verso l a

zona alleggerita in provincia di Porde-

none ;

il comune di Cordignano ritiene chemancando dati certi .sui movimenti in

provincia di Treviso la situazione pos-sa pervenire al collasso coinvolgendo ,

al limite, la strada comunale de l

Faidel ;

sta di fatto che le rappresentanze

delle amministrazioni locali di Cordi-gnano (TV) e di Caneva (PN), unitamente

all 'ENEL di Venezia hanno eseguito con-giuntamente un sopralluogo e hanno rile-vato che il movimento di scollamentodelle zone rigide continua pure dalle rile-vazioni topografiche ENEL – :

quali siano i provvedimenti adottat i

per eliminare il pericolo delle frane do-vute ai vuoti sotterranei ;

se si sia provveduto a far eseguireindagini geoelettriche e geognostiche perpoter intervenire con tempestività ondeevitare prevedibili catastrofi ;

se, infine, si sia provveduto alla eli-minazione dei contrasti sorti a causa de l

confine provinciale dal momento che, co-munque, ambedue le province debbonoconcorrere per evitare danni maggiori .

(4-13338)

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RECCHIA e SAMÀ . — Al Ministro del-l'agricoltura e delle foreste . — Per sapere –premesso che :

il 27 aprile si è tenuta presso ilMinistero dell'agricoltura e delle forest euna riunione sui problemi che investonola bieticoltura meridionale e la gestionedegli zuccherifici meridionali ;

sebbene invitato risultava assent el'assessore all'agricoltura della regioneLazio ;

nel corso della stessa, l'amministra-tore delegato dell'Eridania ha esposto, s urichiesta del ministro, la ipotesi di imme-diata chiusura di alcuni zuccherifici meri-dionali tra cui quello di Latina e conse-guentemente il trasferimento ad altri sta-bilimenti della quota finora spettante atale stabilimento ;

tali scelte penalizzerebbero forte -mente la bieticoltura laziale – :

quali iniziative intenda assumereper evitare che si realizzi tale piano e s enon ritenga urgente adottare tutti que iprovvedimenti utili a garantire il mante-nimento dell 'unità produttiva e la ricon-ferma della quota bieticola assegnata all ostabilimento di Latina .

(4-13339)

MACERATINI . — Al Ministro del lavoroe della previdenza sociale. — Per sapere –premesso che :

di recente l ' interrogante ha chiesto –sino ad ora senza ottenere risposta – ade-guate notizie sullo stato di liquidazion ein cui versa la società cooperativa union emilitare ;

la vicenda sta assumendo aspett iparticolarmente inquietanti atteso che iben 152 dipendenti della unione militarehanno già ricevuto le lettere di licenzia -mento e che i circa 600 depositanti – ch ehanno fiduciosamente consegnato all amenzionata cooperativa oltre 16 miliard idi risparmio – rischiano di perdere inte-gralmente il loro credito ;

inoltre la vicenda sta interessandoanche la magistratura posto che il cospi -

cuo patrimonio immobiliare della unione

militare è stato in gran parte alienato in

tempi in cui le difficoltà economiche e

finanziarie dellà cooperativa si erano gi àmanifestate e che, nonostante ciò, i ces-sati amministratori, in luogo di provve-dere ai sensi di legge, hanno proseguit onella gestione ordinaria, facendo così de -

correre, da un lato, i termini per le

azioni revocatorie e, dall 'altro, continuano

ad accettare, con almeno dubbia buon a

fede, i versamenti fiduciari di vari deposi -

tanti – :

quali urgenti iniziative il Governo

intenda assumere perché il glorioso soda-lizio possa, in qualche ragionevole guisa ,continuare la sua ultra centenaria atti-vità, salvaguardando il posto di lavoro

dei 152 dipendenti nonché i risparmi fi-duciariamente depositati presso la stessacooperativa e facendo in fine piena luce ,a tutti gli effetti, sugli equivoci anda-menti gestionali del sodalizio in parola .

(4-13340)

GEREMICCA, NAPPI, RIDI e FRAN -

CESE. — Ai Ministri dei lavori pubblici ,dell'interno, per i problemi delle aree urbanee di grazia e giustizia. — Per sapere –

premesso che :

nella città di Napoli, vi sono nume-

rose società e titolari di patrimoni immo-biliari costituiti da centinaia di allogg ilocati o requisiti per le eccezionali esi-genze abitative conseguenti al sisma de l

novembre 80 ;

ultimamente, parte di questo patri-monio, nello specifico quello del costrut-tore Sagliocco, è stato sottoposto a proce-dura espropriativa con conseguente ven-dita all 'asta ;

tale circostanza ha creato vivo al-larme tra le famiglie terremotate, che daanni sono ricoverate in detti alloggi ;

con opportuni provvedimenti, consi-derato anche che il comune di Napoli è

beneficiario, ai sensi della legge 422/85,

di notevoli risorse finanziarie destinate

all 'acquisto di alloggi, inutilizzate per l a

irreperibilità sul mercato di alloggi dispo-

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nibili, sarebbe possibile acquisire tale pa-trimonio al comune di Napoli o, quanto -meno, favorire l'acquisto diretto da part edegli inquilini e occupanti, con adeguat iinterventi di sostegno ;

il consiglio comunale di Napoli ,nella seduta del 6 febbraio 1989 ha ap-provato un ordine del giorno che va nelladirezione detta – .

quali iniziative urgenti ed efficac inell'ambito delle proprie competenze in -tendono assumere i ministri competenti ,viste le implicazioni di carattere sociale edi ordine pubblico, affinché si addivengaad una positiva soluzione della dramma-tica vicenda ;

se non ritengano opportuno, a que-sto fine, la convocazione di un incontrocon il comune di Napoli assieme al tribu-nale e alla prefettura per concordare gl iatti di reciproca competenza .

(4-13341 )

LAMORTE . — Al Ministro della pub-blica istruzione. — Per sapere – premessoche :

il provveditore agli studi di Potenza,in applicazione dell 'articolo 2 della legg e6 ottobre 1988, n . 426, ha trasmesso a lMinistero della pubblica istruzione u npiano di razionalizzazione della rete sco-lastica ;

detto piano è stato formulato senzail prescritto parere del consiglio scola-stico provinciale ;

sia il consiglio scolastico provincialeche le organizzazioni sindacali hann oespresso forti dissensi sulle scelte operat edal piano stesso ;

le istituzioni locali hanno manife-stato obiezioni nei confronti di un pian oche appare del tutto incompatibile con l econdizioni socio-economiche ed orografi-che della provincia di Potenza, sottovalu-tando, quindi, esigenze evidenziate invec edallo stesso dibattito parlamentare, ch eha preceduto l 'approvazione della legge

n. 426, e ribadite nei relativi documentiapprovati – :

se non ritenga opportuno disporre l asospensione di ogni provvedimento, a lfine di sollecitare un confronto in sedelocale fra le autorità scolastiche, le istitu-zioni locali e le forze sociali, perchépossa essere rielaborato un piano di effet-tiva razionalizzazione della rete scola-stica;

infine, tenuto conto del difficile im-patto che la legge n . 426 ha già fattoregistrare in provincia di Potenza e nellealtre regioni meridionali, quali utili ini-ziative si intendano adottare, perché nelsud la pur auspicabile razionalizzazionedella rete scolastica non assuma il signifi-cato di una reale marginalizzazione diquei territori .

(4-13342)

RIVERA . — Ai Ministri delle poste edelle telecomunicazioni, delle partecipazion istatali e delle finanze. — Per sapere :

quale fondamento motivato ha la ri-chiesta avanzata dalla SIP di aumentareil costo del gettone, del canone bime-strale e delle tariffe urbane a tempo(TUT) quando da dati pubblicati dall astampa e dall'agenzia Agenparl risulta datutti gli elementi comparativi, che le ta-riffe telefoniche in Italia sono le più one-rose rispetto ai paesi dell'occidente indu-strializzato e d'Europa in particolare ;

quali interventi e quali iniziative ab-biano predisposto i ministeri competent iper acclarare le cause dei molteplici dis-servizi telefonici, dei ritardi intollerabil inell'effettuare i nuovi allacciamenti so-prattutto nei grandi centri urbani, ch enon giustificano già di per sé la revision edelle tariffe urbane e interurbane avan-zata dalla SIP nel suo recente consigliod'amministrazione ;

quali iniziative siano in atto daparte della società per evitare che agl iutenti vengano fatturate in bolletta anchele chiamate « deviate » su altri numeriper motivi tecnici che sono indipendenti

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dall'utente, e le cui cause sono da ricer-carsi nelle deficienze di manutenzione enella vetustà degli impianti .

(4-13343)

CRISTONI . — Ai Ministri del commer-cio con l'estero, delle finanze, del tesoro edegli affari esteri. — Per sapere – pre-messo che :

su di un piano generale, uno degliaspetti più significativi e su cui partico-lare attenzione viene dedicata dall'attualegoverno per una politica di incentivazionealle esportazioni italiane anche versopaesi emergenti dell 'area mediterranea emaghrebina;

lo stesso ICE 'dedica una notevol eattività in questo senso ;

in particolare lo stesso Ministro deltesoro, nel suo viaggio in Algeria nelmarzo scorso, come ampiamente riportat odalla stampa italiana e da quella alge-rina, sulla direttrice di un accordo di co-operazione tra i due paesi stipulato dalMinistro degli esteri nel dicembre 1988 ,s'intende rafforzare in concreto lo svi-luppo delle relazioni economiche, tecni-che, industriali dell'interscambio commer-ciale italo-algerino, in una vasta gamm adi comparti merceologici ed in un ampi oventaglio di settori produttivi da poten-ziare ed incrementare anche in forma d ijoint venture;

in quest 'ottica sono stati program-mati incontri a livello tecnico tra presi -denti di banche ed associazioni di im-prenditori per predisporre piani di svi-luppo in questa direzione anche a favoredella piccola e media impresa, nonch épredisporre tutti quei provvedimenti pra-tici atti a favorire ed incrementare l ' in-terscambio anche verso la piccola e mi-nore impresa ;

da quanto precede, non sempre, sudi un piano pratico di fattibilità, tal iindirizzi sembrano avere pratica rispon-denza –:

se risponde al vero che una ditta diimportazione-esportazione di medie di -

mensioni, la Mondial Equipement Itali asas di Asti costituita nel 1976 ed operant ein particolare in Algeria su base di gar edi appalti internazionali, quest'anno, bat-tendo una agguerrita concorrenza tedescae francese, nel settore degli articoli scola-stici si sia aggiudicata l 'appalto con rego-lare contratto presso l 'ENAFEC ente sta -tale algerino ;

se risulti che su richiesta dellabanca algerina Credit Populaire Algerie ,dallo scorso aprile, per un rifinanzia-mento da parte dello Stato italiano, allaCassa di risparmio di Torino, quest'ul-tima dichiara inspiegabilmente di non av-viare le procedure di rifinanziamento ad-ducendo a giustificazione la dimension enon grande della ditta in questione mal -grado in precedenza 1 'ENFAC fosse suocliente ;

se risulti che a causa della dichiara-zione della menzionata CRT, malgrado lepressioni della Banca algerina sull'ente d iStato ENAFEC per il rilascio di ulterioregaranzia dalla Mondial Equipment Itali asas, quest'ultima si trova in una fase d istallo anche nei confronti delle ditte ita-liane fornitrici ;

se ritenga condivisibile che a caus adi una leggerezza da parte dell'ente ban-cario torinese, si pregiudichi una opera-zione di non trascurabile interesse econo-mico;

se non ritenga che sia il caso d iprocedere ad una indagine per accertarele eventuali responsabilità in relazione al -l'affrettato e superficiale esame nei con -fronti della ditta esportatrice la cui se-rietà, solidità è ampiamente confermat ada numerosi altri contratti stipulati econdotti a buon fine, nella attività svolt ain questi anni ;

da ultimo, se non si ravvisi l 'oppor-tunità di esperire misure cautelari, i nconsiderazione della possibile compromis-sione dei rapporti esistenti tra ente alge-rino e ditta italiana e comunque undanno emergente sul piano dell'imma-gine, poiché l'interrogante ritiene che no nsi possa sacrificare sull'altare di una sem-

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plice ragione burocratica, anni di durolavoro svolto a tessere rapporti di fiduci acon l 'estero .

(4-13344 )

GEI, TORCHIO, FERRARI BRUNO ,SAVIO e PERANI . — Al Ministro dei tra -sporti . — Per sapere – premesso che :

da qualche mese le sigle degli aero -mobili DC 9-30 dell 'Alitalia inizianti per

I-DIK, I-DIZ I-DIB, sono state modificate

in I-RIZ, I-RIB, I-RIK ;

tali aeromobili hanno un'età medi adi 20 anni ;

spesso tali aeromobili accumulan oritardi alla partenza per vari guasti tec-nici ;

gli interni di tali aeromobili risul-tano degradati, con accessori non funzio-nanti ;

per avere la disponibilità di nuov iaeromobili occorrono vari anni dalla ordi-nazione a meno che non si intenda ricor-rere al mercato dell 'usato, situazione de l

resto verificatasi con l 'acquisto di 3

AIRBUS 300 ;

la vetustà del parco aeromobili non

fa onore alla nostra compagnia di ban-diera;

tale situazione di vetustà provoc ainsicurezza nei passeggeri – :

quale motivazione risulta abbia por-tato alla modifica delle sigle ;

se sia a conoscenza e possa confer-mare che gli aeromobili in questione of-frano serie garanzie di sicurezza ;

se sia a conoscenza di quale strate-gia aziendale abbia portato a lasciare in-vecchiare in maniera così pesante l aflotta ;

se esiste un piano di rinnovamento edi sostituzione dei DC 9-30, in che temp ie con quali aeromobili . (4-13345)

GEI, TORCHIO, FERRARI BRUNO,SAVIO e PERANI . — Ai Ministri dei lavori

pubblici e dei trasporti . — Per sapere –premesso che :

durante le precipitazioni piovos esulle autostrade al passare di autotreni s isollevano notevoli masse d'acqua sia su ilati che a tergo del mezzo togliendo i nmaniera quasi totale la visibilità a iveicoli in sorpasso o che seguono ;

tali situazioni sono pericolosissim eed in grado di provocare incidenti digrave entità – :

se intendano porre in essere inizia-tive per obbligare l'utilizzo di paraspruzz iposteriori e laterali, al fine di evitar equeste situazioni pericolose .

(4-13346 )

RONCHI e TAMINO . — Ai Ministri delturismo e spettacolo, dell'ambiente, per ibeni culturali e ambientali e delle parteci-pazioni statali . — Per sapere – premesso

che

1'11 aprile 1989 il sindaco di Genovaha firmato la concessione edilizia per l acostruzione di un albergo, e l'autorizza-zione a lottizzare sull 'intera area de lparco-frutteto di Villa Spinola che com-prende, oltre all'albergo, la edificazion edi tre palazzi ;

tale progetto è stato proposto peraccedere ai finanziamenti previsti per l arealizzazione delle strutture turistiche ericettive connesse allo svolgimento de i

campionati mondiali di calcio del 1990 a i

sensi del decreto-legge n. 465 del 1988

convertito in legge n. 556 del 30 dicem-

bre 1988 ;

il concessionario, Agip Petroli, dopoaver annunciato nel marzo del 1987 nelcorso di una conferenza attraverso il suo

presidente l 'avvio dell 'operazione, il 2 7luglio del 1988 scriveva al sindaco di Ge -nova affermando la propria rinuncia pe rpoi confermare con lettera del 21 dicem-bre 1988 il rinnovato interesse ;

il concessionario nel 1987 avrebbe

firmato un 'intesa di massima per l'acqui-sto dell'immobile per 5 miliardi dall aproprietà, la società Immobiliare Brignole

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che invece il 30 maggio 1988 vendeva perla stessa cifra l'intero immobile all aBruno Pensieri Costruzioni Genova Spa ;

solo recentissimamente un nuovo ac-cordo sarebbe stato firmato tra 1'Agip Pe-troli e la società nuova proprietaria del -l'area ;

questa lottizzazione ha avuto fort iopposizioni da parte dei cittadini dellacircoscrizione che in 4 .500 hanno sotto-scritto una petizione in difesa del parc odi Villa Doria Spinola e che lo stessoconsiglio comunale ha approvato la deli-bera del piano di lottizzazione dopo ben17 sedute ;

per ciò che concerne le procedur eamministrative in particolare riferiment oanche alle leggi di salvaguardia ambien-tale pendono davanti al TAR della Ligu-ria i ricorsi presentati dalle associazion inazionali Italia Nostra, Lega per l 'am-biente, WWF, Pro Natura e Amici dell aTerra ;

solo in base alla legge n . 1497 del1935 che tutela la zona l 'Ufficio beni am-bientali della regione non ha concesso i lnulla osta per l 'edificazione di uno de itre palazzi anche se successivamente i lcomune di Genova ha sottoscritto con lalottizzante la convenzione ignorando lamancata autorizzazione dell'ufficio regio-nale ;

attraverso le interrogazioni n . 4-07017 del 10 giugno 1988, n . 4-10047 de l28 novembre 1988 e n . 4-02826 del 6febbraio 1989 è stato già sollecitato l'inte-ressamento dei Ministeri competenti ;

lo stesso Parlamento in sede di con-versione del decreto-legge n . 465 del 1988ha voluto sottolineare la necessità « d icompatibilità con i vincoli ambientali ,paesaggistici, archeologici, artistici e sto-rici con gli strumenti urbanistici », tem isui quali insistono i ricorsi citati al TAR ;

non vi è alcuna possibilità che l acostruzione dell'albergo possa essere ulti-mata per í tempi in cui avranno svolgi -mento i mondiali di calcio 1990 – :

se non si ritenga necessario esclu-dere dai contributi previsti dal ministro

del turismo e dello spettacolo, decreto de l

31 dicembre 1988, tale struttura ;

se non intendano ciascuno per l a

propria competenza intervenire per tute -

lare l'area e la villa interessata dalla lot-tizzazione ;

se non intendano altresì intervenire

per chiarire il rapporto finanziario tr al'Agip Petroli e le altre società interessat e

alla lottizzazione valutandone la redditi-vità .

(4-13347 )

FRANCESE, NAPPI, BERNASCONI e

BENEVELLI . — Al Ministro della sanità .

— Per sapere – premesso che :

la signora Carmela Natale avendocontratto la rosolia al 2° mese di gravi -danza ha chiesto di essere sottoposta ad

un'analisi approfondita (anticorpi alle im-munofluorescenze) conoscendo gli effett i

gravissimi che la rosolia contratta du-rante i primi mesi di gravidanza può pro-vocare al nascituro ;

nella citta di Napoli, nessun labora-torio pubblico e privato è in grado d i

fare questa analisi ;

a questo punto la signora si è ri-volta agli ospedali per abortire . Essendo

al 2' mese di gravidanza avrebbe potut o

abortire senza sottoporsi al più trauma-tico aborto terapeutico ;

avendo gli unici 3 ospedali dove s i

pratica l'interruzione di gravidanza lun-ghe liste di attesa, alla signora è stat oconsigliato l'aborto terapeutico fra qual -

che mese ;

si sta verificando questa paradossale

vicenda : la signora Natale è impossibili -tata a portare avanti la gravidanza perl'incuria e lo sfascio di cui versa la sanit àa Napoli ed in Campania, e nello stess otempo si trova nell ' impossibilità di abor-

tire –:

quale giudizio esprima sulla pre-detta vicenda ;

quali iniziative può mettere i n

campo, anche nei confronti della regione

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Campania, perché la legge n . 194 sia cor-rettamente applicata in tutte le sue di-sposizioni .

(4-13348)

RONCHI e TAMINO . — Ai Ministridell 'ambiente, dei lavori pubblici e per ibeni culturali ed ambientali. — Per sapere– premesso che :

nel comune di Guardea (Terni) siprevede da vari anni la costruzione dellastrada Guardea-Frattuccia (tratto Pian odel Ceraso) ;

tale via di comunicazione andrebbea seguire un tracciato pressoché parallel oad altra strada già esistente, e nel con -tempo distruggerebbe ampi tratti del bo-sco di Cocciano, ed in particolare oltre12 .000 metri quadrati di macchia medi-terranea . Inoltre pare vi siano ruderi d iuna villa romana risalente al II secol odopo Cristo ;

anche le varianti del progetto origi-nario della via di comunicazione andreb-bero ad incidere in maniera irreversibilesul patrimonio boschivo in questione – :

per quali ragioni, nonostante le pro-teste di associazioni ambientaliste e d iconsistenti gruppi di cittadini, si intendaperseguire l'ipotesi di una nuova strad adi comunicazione per il tratto indicato i npremessa, invece di ripristinare la strad agià esistente, potenziandola opportuna -mente ;

se il nuovo tratto stradale tanto vo-luto dalla comunità montana dell'Ame-rino « Croce di Serra » non sia partico-larmente funzionale al residence « Par-co dei Cerri » più che agli abitanti del -la zona ;

se non intendano provvedere perl ' immediata sospensione del progetto edei lavori eventualmente in corso sia pe runa valutazione dell'impatto ambiental edell 'opera sia per proteggere adeguata -mente il bosco di Cocciano e i resti ar-cheologici indicati in premessa . (4-13349)

PROCACCI . — Al Ministro dell 'am-

biente. — Per sapere – premesso che :

il 31 ottobre 1962 il consiglio comu-nale di Serrone autorizzò la vendita d i600 ha a favore della società turistico-immobiliare Serrone (STIS) ;

tale vendita era subordinata all'ob-bligo, da parte della STIS, di sistemare iterreni, secondo un progetto da presen-tare entro quattro mesi dalla esecutivitàdel contratto di compravendita, di ini-ziare i lavori delle opere di urbanizza-zione primaria entro i trenta giorni suc-cessivi e di ultimarli entro due anni, a iquali si sarebbe aggiunto un anno dieventuale proroga ;

il comune, a sua volta, si impegnò aliberare entro sei mesi le zone gravate d avincolo forestale e di uso civico ;

il 17 settembre 1963 venne presen-tato il progetto di sistemazione generale ;

il 20 novembre 1965 il consiglio co-munale approvò il regolamento e pian odi fabbricazione del centro turistico i nzona Monte Scalambra ;

nel marzo 1966 il provveditorato re-gionale alle opere pubbliche del Lazi oespresse il proprio parere invitando il co-mune a rielaborare gli atti ai sensi degl iarticoli 33 e 34 della legge urbanistica ead inviarne una copia alla sovrintendenzaai monumenti del Lazio e all'ispettoratoforestale del Lazio ; l'ispettorato forestal edel Lazio espresse parere negativo in me -rito ;

nel maggio 1966 il comune chiese a lMinistero dell'agricoltura e foreste losvincolo dagli usi civici di 600 ha, gravat ianche da vincolo idrogeologico e com-prensivi del Bosco di San Michele, sotto -posto a vincolo panoramico (leggen . 1497 del 1939) ; l'ispettorato forestal edel Lazio espresse parere negativo ;

nel giugno 1967 il sindaco emanòun 'ordinanza di sospensione dei lavor iiniziati abusivamente, senza la stipul adell'atto di compravendita ;

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nel febbraio 1968 il ministro dell'a-gricoltura e foreste autorizzò il comune asdemanializzare e vendere 270 ha;

nel marzo 1968 venne stipulatol'atto di compravendita di 270 ha;

nel maggio e giugno 1968 venneroconcesse le licenze edilizie nn . 38 e 62 ,relative all'albergo Excelsior e allo chale tVillaggio Grazia ;

nell 'ottobre 1968 la commissioneedilizia approvò la licenza edilizia n . 140 ,che autorizzava la realizzazione di 10 ti-pologie di villini da realizzare su 1100lotti di 1500 e 2000 mq, e la licenzan . 144 per la realizzazione di un albergo ,centri commerciali ed altro ;

nel gennaio 1969 l ' ispettorato ripar-timentale foreste invitò a sospendere i la-vori fino all'ottenimento dell'autorizza-zione della camera di commercio ;

nel luglio 1971 il comune approvò laperimetrazione del centro urbano, esclu-dendo la lottizzazione ;

nel settembre 1971 vennero annul-late le licenze nn . 140 e 144 ; conseguen-temente la STIS fece al TAR ricorso, ch evenne accolto in data 4 dicembre 1975 ; ladecisione del TAR venne in seguito con -fermata dal Consiglio di Stato ;

nell 'aprile 1973 il consiglio comu-nale adottò il regolamento edilizio co nprogramma di fabbricazione, il quale sta-biliva che i terreni della lottizzazione do-vevano essere destinati a zona residen-ziale con indici di fabbricabilità compres itra 0.3 mc/mq e 1 mc/mq e che il rilasci odelle autorizzazioni di lottizzazione do-veva essere subordinato al parere dell asezione urbanistica della regione Lazio;

nell 'aprile 1976 venne emanataun 'ordinanza di sospensione dei lavori su iterreni comunali ;

nel maggio 1976 venne emanataun'ordinanza di demolizione delle costru-zioni abusive sui terreni comunali ;

nel giugno 1976 il sindaco querelòla STIS per i lavori abusivi sui terrenicomunali :

nel dicembre 1977 il sindaco sporsedenuncia presso i carabinieri per la co-struzione, senza concessione, di 150 vil-lette prefabbricate ;

nel giugno 1978 venne emanata unanuova ordinanza per la sospensione de ilavori, a causa della totale difformitàdelle costruzioni ;

nel novembre 1978 il consiglio co-munale approvò il programma di fabbri-cazione che suddivideva Monte Scalam-bra in: zona piccoli insediamenti produt-tivi, zona rimboschimento, zona agricola ,zona inedificabile per vincolo panoramicoe che imponeva il vincolo idrogeologicosu tutta la montagna ;

tale programma venne approvato, indata 30 settembre 1982, dalla regione ,stabilendo per la montagna un indice d ifabbricabilità di 0 .001 mc/mq;

nell 'aprile 1982 la USL espresse pa-rere negativo in relazione all'abitabilità ;

nel marzo 1984 il consiglio comu-nale adottò il piano regolatore general econ regolamento edilizio che individuav asu Monte Scalambra 4 nuclei edificabil ida definire tramite piano particolareg-giato con indice di 0 .25 mc/mq ;

nel maggio 1985 il ministro per i

beni culturali e ambientali emanò un de-creto con cui la zona dei monti Sim-bruini ed Ernici venne dichiarata zona d inotevole interesse pubblico ;

nel dicembre 1985 sono scadute le

licenze edilizie ;

nell 'ottobre 1988 la STIS ha chiest oalla regione la decadenza del vincol oidrogeologico ;

complessivamente nella zona gra-vano i seguenti vincoli : vincolo idrogeolo-gico (regio decreto 23 dicembre 1923n . 3267), vincolo ambientale (decreto Ga -lasso), vincolo forestale, vincolo di usocivico, vincolo panoramico (legge n . 1497

del 1939), vincolo di rimboschimento(legge n . 431 del 1985), vincolo paesaggi-stico (bosco San Michele decreto ministe-riale 9 ottobre 1956) :

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il territorio rientra nel comprensoriodefinito dal piano preliminare di risana -mento acque (delibera n . 915 del 23aprile 1980 del consiglio regionale) ed èsottoposto a vincolo di protezione dell afalda idrica, come ribadito dal piano dirisanamento delle acque, approvato dalconsiglio regionale con delibera n . 334del 3 agosto 1982 – :

se non intenda attivarsi, nell'ambitodelle sue competenze, perché non ven-gano concesse ulteriori concessioni edili -zie ;

se non ritenga di dover disporre lasospensione immediata di tutti quei la-vori che presentino irregolarità ;

quali provvedimenti intenda pren-dere al fine di assicurare la permanenzadel vincolo idrogeologico a tutela dell azona indicata .

(4-13350)

ANSELMI, MAllUCONI, PEDRAll ICIPOLLA e BERNASCONI . — Ai Ministridel lavoro e previdenza sociale e delle parte-cipazioni statali . — Per sapere – premess oche :

negli stabilimenti del gruppo SGS –Thomson, con capitale al 50 per centodelle partecipazioni statali, da vari mes iè aperta una vertenza sindacale, dalla cu isoluzione si fanno derivare gli investi -menti essenziali affinché l'azienda ri-manga competitiva ;

tale vertenza verte soprattutto nel-l'impiego della mano d'opera femmini-le sia nei turni di lavoro notturnoche domenicale, in deroga alla legg en . 903 – :

quali iniziative intendano assumere ,nelle loro rispettive competenze, stanteche in sede locale nessuna soluzione èstata finora individuata ed è urgente pe ri 2 .800 occupati che azienda ed organiz-zazioni sindacali recuperino corrette rela-zioni .

(4-13351)

CRISTONI . — Al Ministro degli affariesteri. — Per sapere – premesso che :

anche in questa legislatura sonostate presentate numerose interrogazionied interpellanze relative alla politic aestera del nostro Governo nei confront idei problemi della cooperazione e lo svi-luppo nella zona geografica del Cornod'Africa con particolare riferimento all 'E-tiopia ;

la stessa stampa italiana e stranierain più occasioni ha sollevato, motivand odubbi e perplessità sull'utilizzo degli aiut iforniti dal nostro Governo all 'Etiopia an-che in occasioni di recenti e ripetute sic-cità che hanno messo in pericolo la vitadi decine di centinaia di etiopici pe rfame;

polemiche anche aspre sono sorteanche in relazione alla cooperazione ita-liana alla villaggizzazione, anche se inrealtà si è trattato di una vera e propriadeportazione delle popolazioni etiopichenella zona del Tana-Beles alla cui realiz-zazione ha ampiamente collaborato l aditta Salini che, tra l'altro, ha anch eavuto in alcune occasioni, trattenuti pe rlunghi periodi suoi dipendenti, da part edei movimenti di liberazione eritrei e ti-grini ;

in questi giorni, un settimanale ri-porta una intervista del primo segretari odel partito dei lavoratori d 'Etiopia Hail éMariam Menghistu, in cui, senza vole rminimamente interferire nelle decision iinterne di un paese straniero, si tenta d idistorcere e nel contempo minimizzare al -cune questioni di fondo sui problemi d ipolitica economica ed agricola, in cui tral 'altro, è stato ed è fondamentale l 'aiutoitaliano ;

si sminuisce, il valore ed il signifi-cato di una lotta armata ultra ventennaledel popolo eritreo per il suo diritto al -l'autodeterminazione, definendolo sem-plice secessione all 'unità politica de lpaese – :

se non ravvisi l 'opportunità, all aluce delle considerazioni esposte in pre-

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messa, di illustrare, entro un ragionevole

periodo di tempo, le linee ed i contenut i

della politica italiana di cooperazione esviluppo nei confronti dell'Etiopia .

(4-13352 )

RONCHI e TAMINO . — Ai Ministri de ilavori pubblici e dell'ambiente . — Per sa-

pere – premesso che :

con delibera del consiglio regional edella Toscana n . 462 del 1° dicembre

1987 veniva espresso parere di ammissibi-lità sul progetto di massima dei lavori d icostruzione della tratta autostradale Li-vorno-Cecina dell 'autostrada Livorno-Civi-tavecchia ;

nella premessa di tale deliberazioneregionale veniva fatto riferimento alla de-libera della giunta regionale n . 7953 del31 agosto 1987, con la quale veniva adot-tato il piano territoriale del Parco natu-rale Migliarino-San Rossore-Massacciuc-coli, prevedendo di « inserire la restitu-zione cartografica del tracciato dell'auto-strada Al2, al momento dell'approvazion edefinitiva ai sensi dell'articolo 81 del de-creto del Presidente della Repubblican . 616 del 1977 » ;

inoltre nel dispositivo di tale delibe-razione regionale venivano approvate l eseguenti prescrizioni, da recepire in sededi progettazione esecutiva tra le altre :

di estendere il viadotto Mortaiolo ,prevedendone l ' inizio già in prossimit àdello svincolo con l 'attuale Al2, con cam-pate da garantire la massima permeabi-lità per le attività previste nel Piano ter-ritoriale di coordinamento del Parco d iMigliarino-San Rossore-Massacciuccoli, econ altezza il più possibile limitata, com-patibilmente con vincoli esistenti e diprogramma;

di estendere in sostituzione delleproposte barriere antirumore, la lun-ghezza della presente galleria artificialein località Torretta nel comune di Colle-salvetti, in modo tale da garantire l'ab-battimento dell ' inquinamento sia visivo ,sia fonico sulla frazione stessa ;

di indicare ubicazione, tipologi anonché caratteristiche esecutive e di ma-nutenzione e degli interventi che si rende-

ranno necessari per l'eliminazione dell e

interferenze visive e foniche e di emis-sione di inquinanti rispetto a nuclei ur-bani o abitazioni sparse, poste a meno di200 metri dalla nuova infrastruttura, con

particolare riferimento a rimodellament idel suolo e pientumazione di barriere ar-boree ai lati dell'autostrada, sulla base d iun progetto paesaggistico di restauro e d ivalorizzazione ambientale ;

con delibera n . 6220 del 4 luglio1988 la giunta regionale Toscana haespresso parere di ammissibilità sul pro -getto esecutivo dei lavori di costruzion edella tratta autostradale Livorno-SvincoloMalandrone dell'autostrada Livorno-Civi-tavecchia ;

in tale atto deliberativo la giunt aregionale evidenzia che l'amministrazion eprovinciale di Livorno non ha ancora tra -

smesso il proprio parere in merito agl i

adempimenti previsti dall'articolo 69 de l

decreto del Presidente della Repubblic a

n . 616 del 1977 (vincolo idrogeologico) ;

in tale atto deliberativo si fa espli-cito riferimento al parere contrario del

Parco naturale di Migliarino-San Rossore -

Massacciuccoli (n. prot .64314, 5-a del 2

giugno 1988) ;

i pareri di ammissibilità dell'auto -

strada contrastano con quanto previst o

dalla legge n . 1497 del 29 giugno 1939 ;

appare palese come l'introduzion e

del tratto autostradale Livorno-Svincolodel Malandrone dal km 0,000 al km 5,500sia in contrasto con le finalità delle legg ivigenti in materia di salvaguardia am-bientale e paesaggistica, e come la deli-bera della giunta regionale non abbia te-nuto conto del parere negativo del Parconaturale, organo competente territorial-

mente ;

ulteriori elementi di palese contrastotra la delibera di adozione del progett odi Parco naturale e progetto autostradalerisultano dalle prescrizioni contenute

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nella normativa tecnica di attuazioneadottata con delibera GRT n . 7953 del 3 1agosto 1987 ;

analogamente a quanto sopra evi-denziato, si avrebbe una violazione dell enorme di tutela ambientale per quell eparti del territorio soggetto al vincolo exarticolo 1 e 1-bis della legge n . 431 del1985 e su cui è previsto il passaggio del-l 'autostrada, più precisamente quell earee, boscate o nell'area di pertinenza de i150 metri dai corsi di acque pubbliche ;

il progetto esecutivo della tratt aautostradale è stato approvato dall agiunta regionale con delibera n . 6220 de l4 luglio 1988, nonostante che sianoemerse soluzioni progettuali in contrast ocon quanto deliberato sia dagli enti localiinteressati sia dalla regione stessa, e piùprecisamente :

l 'altezza del viadotto « Mortaiolo »risulta di media di 12 metri sul piano dicampagna e con punte di circa 15 metriin corrispondenza dello scolmatore del -l 'Arno, e tale soluzione risulta in contra-sto con le prescrizioni formulate dal con-siglio regionale ;

allo svincolo tra l'attuale auto-strada e la nuova tratta in località Tom-bolo, rispetto al progetto di massima ,sono stati aggiunti due rami atti a per -mettere il collegamento in direzione sud.Ciò contrasta con i pareri già rilasciat idal comune di Collesalvetti e dalla pro-vincia di Livorno in sede di progetto d imassima ;

la galleria artificiale in localitàTorretta risulta di una lunghezza ritenut adal consiglio regionale insufficiente, percui risulta che il progetto esecutivo nonpuò essere considerato corrispondente alleprescrizioni regionali deliberate dal consi-glio regionale della Toscana ;

la regione ha provveduto all 'appro-vazione del progetto esecutivo, anche i ncontrasto con quanto la regione stessa hadeliberato in materia di approvazione d iprogetti per opere di interesse dello statodi cui al decreto del Presidente della Re-pubblica n. 616 del 1977 . Più precisa -

mente con circolare dell'8 settembre1986, n . prot. IV LP 21055/5.12 .3, la re-gione Toscana prescrive che dopo il pro-nunciamento a mezzo di deliberazion econsiliare ai sensi dell'articolo 81 del de-creto del Presidente della Repubblican. 616 del 1977, e con la definitiva ap-provazione del progetto da parte dei com-petenti organismi dello Stato, « si viene arealizzare di fatto una variante agli Stru-menti urbanistici da recepire agli stessi »nei comuni interessati . Pertanto, apparefin troppo chiaro che qualsiasi approva-zione di progetti anche ai sensi del de-creto del Presidente della Repubblican . 616, deve trovare apposito atto di re-cepimento da parte dei comuni interes-sati . Tale procedura appare giusta ne lfatto che il recepimento da parte dei co-muni del progetto autostradale permettè-rebbe, oltre il rispetto della procedura deldeposito e della pubblicazione, l'analis idelle osservazioni da parte dei cittadini .Procedura che riveste particolare impor-tanza in merito alla partecipazione de icittadini alla vita amministrativa del co-mune e dello Stato, garantita dai princìp icostituzionali ;

in data 15 dicembre 1988 il Mini-stero dei lavori pubblici, d'intesa con l aregione Toscana, ha autorizzato l 'esecu-zione dell 'opera, con prescrizioni e racco-mandazioni . Tali prescrizioni e raccoman-dazioni comportano modifiche e pertant odovranno essere ripresentati nuovi elabo-rati per le prescritte autorizzazioni, comelo stesso Ministero ha indicato nell 'attodi approvazione . Pertanto la procedura d iapprovazione è da ritenersi non conclusa ,e quindi il progetto esecutivo del tratt oautostradale Livorno-Svincolo del Malan-drone è soggetto a preventivo studio d iimpatto ambientale, come da legge e d adecreto del Presidente del Consiglio del -l 'agosto 1988 – :

quale sia il loro giudizio in propo-sito a tale vicenda;

se non ritengano opportuno operareper il blocco di ogni autorizzazione all'i-nizio dei lavori indicati in premessa .

(4-13353)

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VALENSISE e MACERATINI . — AlMinistro di grazia e giustizia . — Per cono-scere quali sono i criteri seguiti col de-creto del Presidente della Repubblica 4febbraio 1989, pubblicato nella GazzettaUfficiale dell ' 11 aprile 1989, recante « mo-dificazioni alle piante organiche dei magi -strati di alcuni uffici giudiziari », che hadeterminato in un magistrato consiglier edirigente, in due pretori e in nessun ma-gistrato del pubblico ministero i magi-strati giudicanti e del pubblico minister oaddetti alla pretura circondariale di La-mezia Terme (CZ) nonostante la mole d ilavoro di quell'Ufficio giudiziario che, se-condo statistiche ufficiali, aveva, al 1° ot-tobre 1985, 3 .430 procedimenti penal ipendenti e 535 procedimenti civili, al 1"ottobre 1986, 4.285 procedimenti penal ipendenti e 672 procedimenti civili, al 1°ottobre 1987, 5 .190 procedimenti penal ipendenti e 761 procedimenti civili ;

per conoscere, altresì, le ragioni pe rle quali, con iI ricordato decreto del Pre-sidente della Repubblica, non siano stateampliate le piante organiche dei magi -strati del tribunale e della procura dell aRepubblica di Lamezia Terme, in consi-derazione della entità delle pendenze diquegli uffici giudiziari e della assolut anecessità di una risposta tempestiva all adomanda di giustizia della popolazionelametina, allarmata per il dilagare dell acriminalità e per i ritardi nella defini-zione delle controversie civili e di lavoro ,allarme di cui sono quotidianamente in-terpreti gli appartenenti alla classe fo-rense e i magistrati in servizio, prim idestinatari dell'acuto disagio derivantedalla denunziata situazione .

(4-13354)

EBNER. — Al Ministro dell'agricolturae delle foreste. — Per sapere – premessoche:

la Commissione di Bruxelles ha de-ciso che quest 'anno verrà importata nellaComunità economica europea, dai paes iproduttori dell'emisfero del sud, un aquantità record di mele pari a 580 mil atonnellate :

la COPA e la COGECA avrebbero fis-sato come limite massimo accettabile al -l'importazione quello di 400 mila tonnel-

late ;

il fenomeno della superproduzion edi mele è dovuto alla elevata quantità ,

che di queste si importa ;

il mercato italiano subisce dei veri epropri squilibri dovuti ad una concor-renza schiacciante realizzata dai prodott idei paesi d'oltreoceano, che in seguito a ibassi costi salariali possono permettereche la loro merce venga portata sui mer-cati a prezzi più bassi di quelli dei paes inostrani – :

se non ritenga di intervenire d'ur-genza presso la Commissione CEE, persollecitare la riduzione delle importazionidi mele dai paesi terzi, per i motivi sopraespressi .

(4-13355 )

TEALDI, BATTAGLIA PIETRO, BON -

SIGNORE, CACCIA, FRONZA CREPAZ ,

FUMAGALLI CARULLI, GELPI, GREGO-RELLI, LOIERO, MAllUCONI, PAGA-NELLI, RABINO, RIGHI, RINALDI, VIT I

e ZAMBON . — Al Ministro delle finanze.— Per conoscere – premesso che:

dal l' gennaio 1988 è entrato in vi -gore il Testo unico delle imposte sui red-diti (TUIR) approvato con DPR 22 dicem-bre 1986 n . 917 ;

il decreto 69 del 2 marzo 1989 (de-

cretone bis) è stato convertito in legge

con l 'approvazione del Senato solo il 2 0aprile 1989 ;

tali ritardi hanno ovviamente provo-cato slittamento nella predisposizione de imodelli per la denuncia dei redditi dell e

persone fisiche e dei modelli 750 per le

società di persone ;

a causa di tali ritardi, i contribuent i

sono in notevoli difficoltà nel procurarsi i

modelli necessari e provvedere in temp oalla complessa compilazione dei modell istessi di denuncia che impone particolareattenzione e serenità :

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

appare assolutamente necessario ,pertanto, prorogare di almeno 15 giorn ila scadenza del termine di presentazion edei citati modelli (31 maggio 1989) ;

in via del tutto subordinata, nell'i-potesi che tale slittamento di termini cre iinsormontabili difficoltà all 'erario per i lrealizzo delle entrate conseguenti all apresentazione delle denunce di reddito, s ipotrebbe ipotizzare il mantenimento dell ascadenza al 31 maggio 1989 per i versa -menti di imposta dovuti, fissando però al15 giugno 1989 il termine utile per l apresentazione delle dichiarazioni di red-dito ;

quanto sopra prospettato consentir àai contribuenti e agli uffici che li assi -stono di assolvere al loro dovere conmaggiore serenità e oculatezza – :

se non intende, in accoglimentodella proposta di cui alle premesse, assu-mere iniziative eventualmente anche co ncarattere di urgenza, idonee a determi-nare lo slittamento dei termini nel sensosopra prospettato .

(4-13356)

PIRO . — Al Ministro del tesoro. — Persapere – premesso che il signor Gigett oMazzini dipendente del comune di Imolacessata l 'attività lavorativa per sopravve-nuta invalidità, grave e permanente, i ndata 18 marzo 1987, ha in pari data inol-trato domanda di pensione alla Cassaprevidenza dipendenti enti locali, posi-zione n . 7845588, e che da notizie as-sunte presso la stessa cassa, il consigliodi amministrazione di detta avrebbe de-ciso nel mese di marzo 1989 il riconosci -mento della pensione – :

quando detta pensione di invaliditàsarà effettivamente erogata, in considera-zione del fatto, tra l'altro, che al signorGigetto Mazzini non è stata riconosciutala pensione provvisoria pari al 90 pe rcento del previsto causandone gravissimopregiudizio stante anche la sua invalidità ;

se, inoltre, le normali proceduredella Cassa dì previdenza dipendenti enti

locali sono appunto quelle che si posson odesumere dal caso prospettato e cioè : due

anni per decidere ; forse un altro anno per

la materiale erogazione; nesssun accont oa chi, trovandosi in situazione di invali-dità non può assolutamente, neppure i nvia teorica, reperire altri redditi per i l

proprio sostentamento ;

cosa si intende fare per ovviare a

tutto ciò .

(4-13357)

VIOLANTE, BARBIERI, COLOMBINI ,PEDRAllI CIPOLLA, RECCHIA, OR-LANDI, BARGONE, CICONTE, FINOC-CHIARO FIDELBO e FRACCHIA . — AlMinistro di grazia e giustizia . — Per sa-

pere – premesso che:

il Ministro di grazia e giustizia ri-spondendo all ' interrogazione n . 4-0967 8dell 'on . Colombini ed altri, concernente

l'uso del telefono per i detenuti stranieri ,sostiene che per modificare la norma ch edisciplina la corrispondenza telefonica de idetenuti ed internati sia necessario l'in-tervento legislativo ;

la disposizione in questione è conte-nuta nell'articolo 37 del decreto del Presi -

dente

della

Repubblica 29 aprile 1976 ,n. 431, regolamento di

esecuzione dellalegge 26 luglio 1975, n . 354, e non ha u n

contenuto condizionato dalla legge 354/75 ,

e, quindi, può essere modificata con attoamministrativo ;

non è sempre possibile reperire gl iinterpreti per la traduzione simultaneadelle telefonate richieste dai detenut istranieri così come stabilito dall'articol o37 del citato decreto del Presidente dellaRepubblica, soprattutto quando si trattadi piccoli istituti penitenziari o di lingue

poco diffuse – :

se non concordi con gli interrogant i

sulla opportunità di modificare l 'articolo

37 del decreto del Presidente della Re -pubblica 431/76 al fine di facilitare a idetenuti stranieri la conversazione telefo-nica in particolare laddove ora si stabili-sce come indispensabile la presenza de l

traduttore simultaneo ;

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

se abbia allo studio un proprio pro -getto di intervento e, in caso affermativo ,quali ne saranno le linee fondamentali ;

se non ritenga opportuno prenderegli opportuni contatti con tutte le amba-sciate straniere in Italia, in attesa di un aauspicabile e veloce revisione dell'articolo37 del decreto del Presidente della Re-pubblica 431/76, affinché queste mettan oa disposizione, in caso di richiesta, il loropersonale per la traduzione delle telefo-nate dei detenuti ;

se non ritenga opportuno diramar euna circolare che consenta alle direzion idegli istituti di prevenzione e pena d irivolgersi, per il reperimento degli inter -preti, anche a serie associaziòni private odi volontariato .

(4-13358)

RONZANI . — Al Ministro di grazia egiustizia . — Per sapere – premesso che :

la decisione di Gianluigi Testa, gi àassessore al bilancio e al patrimonio allaregione Piemonte, all'epoca dello scandalodel 2 marzo 1983, di ricandidarsi nelleliste del PSI in occasione delle elezion iper il rinnovo del consiglio comunale d iVarallo Sesia, in provincia di Vercelli chèsi terranno il 28 maggio di quest 'anno ,ha provocato sconcerto nell'opinione pub-blica ;

tale sconcerto è provocato dal fattoche Gianluigi Testa è stato condannato aun anno e sei mesi di reclusione perch éritenuto responsabile di episodi di corru-zione anche al termine del processo disecondo grado ;

come risulta dagli atti processuali edalla sentenza il Testa, così come altr iamministratori coinvolti nello scandalo, èstato condannato per essersi adoperat onegli atti di sua competenza per avvan-taggiare in cambio di favori tale Zam-pini, anch 'egli condannato per corruzione ;

proprio per queste ragioni il pro-cesso e le relative sentenze di primo e d isecondo grado, ancorché modificabili, non

consentono di minimizzare la posizioneprocessuale del Testa ;

gli episodi dei quali il Testa è stat oritenuto responsabile si iscrivono in un oscandalo che ha riproposto all'attenzion edell'opinione pubblica nazionale la que-stione morale e ha fatto emergere l'in-treccio perverso tra politica e affari non -ché un uso della pubblica amministra-zione per fini illeciti e di parte – :

se gli risulti che la Corte di cassa-zione ha fissato l'udienza sul procedi -mento relativo al Testa, apparendoquanto mai opportuna una tempestiva fis-sazione della stessa, in modo che i citta-dini possano sapere se il candidato Test aè definitivamente colpevole o definitiva -mente innocente prima della consulta-zione elettorale .

(4-13359)

MACERATINI, PAllAGLIA, TRAN-TINO e TASSI . — Al Ministro di grazia e

giustizia . — Per sapere – premesso che l astampa di giovedì quattro maggio 1989

ha riportato « virgolettate » le dichiara-zioni che avrebbe reso pubblicamente i lpubblico ministero di Reggio Emilia dot-tro Elio Bevilacqua in ordine alle inda-gini riguardanti il sequestro della signoraSilvana Dall 'Orto, consorte dell'indu-striale Giuseppe Zannoni ; in tali dichiara-zioni il dottor Bevilacqua avrebbe gratifi-cato lo Zannoni dell'epiteto di « imbe-cille » – quali valutazioni ritenga di do-ver esprimere e quali provvedimenti con-seguenziali assumere, nell'ambito delleproprie competenze, qualora il menzio-nato magistrato abbia effettivamente rila-sciato le dichiarazioni attribuitegli dall astampa e se ritenga che esse siano com-patibili con la dignità, il decoro e le fun-zioni di un componente dell'ordine giudi-ziario .

(4-13360)

POLI BORTONE . — Al Ministro dell ' in-

terno. — Per conoscere :

i motivi per i quali, una volta giunt ia Roma per l ' incontro di calcio Lazio-

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Lecce del 30 aprile, 35 giovani tifosi lec-cesi non sono stati scortati dalla pubblic asicurezza fino allo stadio romano ;

i motivi per i quali gli stessi gio-vani, avendo chiamato il 113 perché inti-moriti dalla presenza insistente e minac-ciosa di alcuni tifosi laziali, sono stat itradotti presso il commissariato di SanVitale ed una decina di loro è stata foto-grafata e schedata – :

se non ritenga di dover intervenir eper valutare la gravità dei fatti accadutie stabilire precise responsabilità . (4-13361)

ANIASI. — Al Ministro della pubblicaistruzione. — Per sapere – premesso che :

a seguito del crollo della torre civicadi Pavia l'amministrazione comunaledella città ha imposto, con generiche mo-tivazioni di sicurezza, lo sgombero dellascuola media statale « Felice Casorati »da Palazzo Broletto che ne era da de -cenni la sede ;

la scuola sfrattata si è provvisoria -mente sistemata come ospite pomeridianadella scuola magistrale Cairoli, con grav idisagi per studenti, insegnanti e famiglie ,in attesa o del ritorno a Palazzo Brolettoo della assegnazione da parte del comunedi una nuova sede stabile idonea ;

a ciò non hanno ancora provvedutoné l 'amministrazione comunale né i lprovveditorato agli studi, lasciando 560alunni in stato grave di precarietà e in -certezza –:

se non ritenga indispensabile un suoautorevole intervento rivolto ad assicu-rare, in vista anche del prossimo annoscolastico e visto lo stato di agitazione i natto a Pavia, una nuova sede stabile, ade -guata, efficiente alla scuola media F . Ca-sorati .

(4-13362 )

BIAFORA, TASSONE e CHIRIANO . —Ai Ministri dell'agricoltura e foreste e del -

l'industria, commercio e artigianato . — Persapere – premesso che :

si è diffusa la notizia secondo laquale si sta procedendo ad un ridimensio-namento dell'industria saccarifera in Ita-lia, in relazione anche alle direttive co-munitarie ;

da parte dell'Eridania viene propo-sta la chiusura degli zuccherifici d iStrongoli e Latina ;

tale ultima proposta, se accolta, saràfortemente punitiva nei confronti della re-gione più povera del Paese ;

l'unico riferimento valido per mi-gliaia e migliaia di agricoltori in Calabri aè la cultura bieticola ;

esiste un diffuso stato di agitazionedichiarato dalle categorie – :

quali iniziative intenda assumere i lGoverno al fine di ottenere che la riorga-nizzazione del settore non colpisca inmodo mortale la bieticoltura calabrese ;

quali iniziative intenda assumereper garantire e migliorare, nell 'ambitodel piano saccarifero la quota bieticol aalla Calabria ;

quali iniziative intende assumere pe rassicurare la ristrutturazione e l 'ammo-dernamento dello zuccherificio secondo i lprogetto predisposto ed in parte finan-ziato con precedenti iniziative legislative .

(4-13363)

POLI BORTONE . — Ai Ministri del la-voro e previdenza sociale, di grazia e giusti -zia e dell'industria, commercio e artigia-

nato. — Per sapere – premesso ch e

la città di Casarano, uno dei pi ùgrossi centri della provincia di Lecce, èormai da tempo afflitta da una serie d iproblemi, quali droga, racket delle estor-sioni, criminalità minorile, microcrimina-lità, sequestri di persona ;

nonostante vi sia una compagniadell 'arma dei carabinieri, evidentemente

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tale presidio non è sufficiente per argi-nare e contenere il fenomeno ;

la chiusura di fabbriche e stabili -menti industriali ha notevolmente incre-mentato il problema della disoccupazione ,facendo raggiungere la quota di 2 .000 di-soccupati ;

la crisi economica di Casarano siripercuote inevitabilmente sull ' intero hin-terland, sicché anche paesi limitrofi, com eMatino, riproducono fenomeni delinquen-ziali quali quelli sopra descritti ;

la situazione è a livello di guardia ;

lasciano non pochi dubbi dei falli -menti « improvvisi » per 70 0 80 miliard ie destano non pochi sospetti nuovi piccol iopifici che starebbero sorgendo in altrezone del Salento ad opera degli stess i« falliti »

se non ritengano per quanto di com-petenza di dover :

predisporre una accurata inchiest asui fallimenti verificatisi in Casarano ezone limitrofe negli ultimi tre anni ;

dichiarare Casarano « zona ad emer-genza sociale » e quindi di elaborare u npiano specificio per l 'occupazione giova-nile anche attraverso ipotesi finalizzat enell 'ambito del cosiddetto « piano For-mica per l'occupazione al Sud » ;

ulteriormente potenziare la presenzadi forze dell'ordine almeno per un arco d itempo di tre anni, al fine di intervenir emassicciamente per stroncare e prevenirei fenomeni malavitosi .

(4-13364)

RONCHI, TIEZZI, TAMINO e SAL-VOLDI. — Al Ministro dell'ambiente .Per sapere – premesso che :

il comune di Bibbona (Li) ha appro-vato il piano particolareggiato della cost a(PPC), che prevede per le zone denomi-nate F/1 e F/2 la destinazione a parcopubblico a Marina del Forte (redattodallo studio Europrogetto per conto dell ostesso comune ed in seguito approvato) e

alla tavola 5, nel bagno identificato co nvia del Mare, contrassegnato sulla plani-metria con un asterisco, si prevede solol'adeguamento delle strutture balneari ;

il comune di Bibbona approvando i lPPC ha previsto solamente l 'adeguamentodell'esistente bagno Venere e non preve-deva alcuna costruzione adiacente all'are adi interesse del suddetto bagno Venere ;

la stessa amministrazione comunaleha respinto l'unica domanda ad essa per -venuta per l 'adeguamento in questione edha concesso, invece, una licenza per l acostruzione di un nuovo bagno adiacentea quello a cui si è rifiutato l 'adegua-mento;

lo stesso PPC garantisce non solo latutela ma anche la ricostituzione delledune mobili, vale a dire il ripristino e l aricostituzione degli ambienti manomessi oche comunque hanno subito dei danni ;

in data 13 giugno 1988 il comune diBibbona ha concesso una licenza edilizi aad altro proprietario attiguo al bagno Ve-nere con la definizione « adeguamento edampliamento bagno Venere », che inveceappartiene ad altro proprietario non con -senziente ;

il CORECO, in data 14 novembre1988, non approvava la delibera di con -cessione della licenza chiedendo ulterior ichiarimenti ;

il tecnico di fiducia del proprietariodel bagno Venere, ora ricusato, avevapresentato un progetto di ampliamento i ncui asseriva che il bagno da ampliare eragià costruito, dichiarando quindi il falso ;

lo stesso progetto di ampliamento fua suo tempo caldeggiato dalla stessa am-ministrazione comunale di Bibbona ;

è giacente presso la procura dellaRepubblica di Livorno e la pretura diCecina un esposto-denuncia da parte de lproprietario del bagno Venere ;

i lavori di costruzione di questonuovo bagno sono già iniziati nonostant ele innumerevoli irregolarità intercorse ;

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i lavori in questione hanno già pro-vocato danni enormi alla costa e alla ve-getazione, in quanto sono state spianat edune ed estirpate essenze tipiche dell'areadel Mediterraneo e tali essenze preser-vano le stesse dune;

il proprietario dell'area attigua albagno Venere sta accelerando i lavori d iedificazione in modo da arrivare alla sen-tenza del TAR con le strutture già edifi-cate – :

se è a conoscenza delle ragioni percui la concessione è stata data non ot-temperando al piano particolareggiatodella costa e al decreto Galasso che pre-vede il vincolo paesaggistico per i terri-tori compresi in una fascia di profondit àdi 300 metri dalla linea di battigia anch eper i terreni elevati sui mari ;

se è a conoscenza delle ragioni percui il comune di Bibbona ha respintol'adeguamento del bagno Venere già esi-stente, dopo averne sollecitata la presen-tazione, concedendo invece la concession eper un nuovo stabilimento balneare ;

se è a conoscenza dei motivi per iquali il comune di Bibbona, di fronte a dun falso palese in cui si asseriva che i lcostruendo bagno, di proprietà Vinchesi ,era già esistente, non ha provveduto arichiedere gli opportuni chiarimenti ecorrezioni del caso, nonché dei provvedi -menti per un palese falso in atto pub-blico;

se non ritiene che il comune di Bib-bona, concedendo la licenza per la costru-zione di questo nuovo stabilimento balne-are, abbia violato il PPC ;

se ritiene che l ' iter che l 'amministra-zione del comune di Bibbona ha seguìtosia conforme alla legislazione vigente ;

se non ritiene necessaria la sospen-sione dei lavori in attesa di un chiari -mento dell ' intera e oscura vicenda .

(4-13365)

RONCHI. — Al Ministro della difesa . —Per sapere – premesso che :

il difensore civico dell'Emilia Roma-gna, con lettera in data 7 dicembre 1988 ,ha richiesto alla direzione generale lev adel Ministero della difesa l 'elenco degl ienti convenzionati per accogliere obiettor inella regione Emilia-Romagna, basandosisu una richiesta in merito fatta da uncittadino appartenente ad un'associazioneregolarmente costituita presso uno studionotarile ;

il Ministero della difesa, con letteradatata 2 febbraio 1989 (prot . LEVI8000002/248/ SAM/2), a firma del dottorUgo Pescatori rispondeva di non avere« alcun rapporto con la cosidetta LOC m asolo convenzioni con i singoli enti aiquali vengono forniti direttamente tuttele notizie ritenute necessarie per un asempre più proficua prestazione del servi -zio sostitutivo civile » ;

in altra comunicazione del 31 marz o1988, indirizzata ad un parlamentare, ildottor Franco Faina affermava che « l aproduzione di un elenco di enti conven-zionati comporterebbe la preventiva ri-chiesta d 'assenso da parte degli ent istessi circa la pubblicità del proprio sta-tuto » e che comunque tale elenco nonera in possesso dei singoli distretti mili-tari ma della direzione generale leva ,presso cui vengono stipulate le conven-zioni – :

per quali ragioni non si è mai prov-veduto, da parte del Ministero della di -fesa, a richiedere agli enti convenzionat iper l 'accoglimento degli obiettori il per-messo di rendere pubblico il loro statuto ,dato che tali enti operano ormai da pa-recchi anni ;

quali siano le norme di legge chevietano, ad un Ministero, di rendere pub-blico l 'elenco degli enti con tale Ministeroconvenzionati per l'attuazione di un alegge dello Stato ;

quali differenze riscontri tra la fatti -specie prevista dalla legge n. 49/1987, ri-guardo alla quale il Ministero degli affari

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esteri fornisce a chiunque elenco degl ienti di volontariato internazionale idonei ,e quella prevista dalla legge 772 del1972, riguardo a cui il Ministero dell adifesa non ha mai fornito elenco degl ienti convenzionati per accogliere obiettor iin servizio civile ;

se ritenga che fornire denominazion edell'ente convenzionato e suo indirizzo si-gnifichi « pubblicizzare lo statuto » del-l'ente stesso ;

se di conseguenza non ritenga op-portuno far pervenire a tutti i distrett imilitari ed a tutti gli enti convenzionat iper l 'accoglimento di obiettori di co-scienza lo elenco nazionale degli enti con-venzionati stessi, intendendo per elenc onazionale la denominazione (in ordine al-fabetico) ed i loro indirizzi, il tutto suddi-viso per regioni ;

se non ritenga che sia dovere d i

ogni organismo dello Stato, e quindi amaggior ragione di una direzione gene-rale di un Ministero, fornire ad ogni cit-tadino tutti gli elementi utili per usu-fruire di una legge della Repubblica, in -tendendo per elementi utili anche l'elencodegli enti presso cui svolgere quelle atti-vità che permettono di rispondere all 'ob-bligo della difesa della Patria .

(4-13366)

POLI BORTONE . — Al Ministro dellavoro e della previdenza sociale . — Persapere quali provvedimenti intenda adot-tare perché i giovani pugliesi (oltre 1000)assunti al lavoro in virtù di progetti fi-nanziati attraverso l'articolo 23 dellalegge finanziaria 1988, possano riceverefinalmente quelle competenze economich eche da tre mesi non sono loro devolute .

(4-13367)

POLI BORTONE . — Al Ministro delleposte e delle telecomunicazioni . — Per sa-

pere se non ritenga che, nell'ambito diuna regolamentazione dei tetti pubblici -tari anche per i periodici, non vada post aparticolare attenzione per la percentuale

di pubblicità nei periodici per ragazzi ,nel senso di eliminarla completamentedalla stampa rivolta ad utenti di età infe-riore agli anni 16 . Ciò in considerazion e

del fatto che il settimanale Topolino, d i

cui si tirano circa 30 milioni di copi eannue, ha una percentuale di pagine pub-blicitarie che va intorno al 25 per cento

dell'intero opuscolo . È semplice la rifles-sione che la pubblicità incida negativa -mente sui ragazzi in termine di sollecita-zione al consumismo e di diseducazionecreando, in ultime analisi, conflitti, anchedi carattere sociale, legati alla impossibi-lità di soddisfare le istanze consumisti -

che .

(4-13368)

POLI BORTONE. — Al Ministro delle

finanze. — Per sapere se non ritenga d idover urgentemente emanare il decreto d i

concessione della grotta Zinzulusa all 'am-

ministrazione comunale di Castro con l a

espressa previsione del mantenimento i n

servizio dei tre dipendenti che da tant i

anni occupano il posto di bigliettaio e

guide turistiche .

(4-13369 )

POLI BORTONE e RALLO. — Al Mini-stro della pubblica istruzione . — Per cono-scere esattamente quale sia la posizion e

di « professore in aspettativa a tempo de -

finito presso il Ministero della pubblica

istruzione » del professor Rossi Bernardi ,

presidente pro-tempore del CNR . (4-13370)

POLI BORTONE . — Al Presidente delConsiglio dei ministri e ai Ministri della

sanità, del commercio con l 'estero e di gra-zia e giustizia . — Per sapere se rispon-dono al vero le notizie riportate dalla

rivista Il Mondo alle pagine 7-8 del 1 9

aprile 1989 riguardanti :

il trasporto da parte della Grecia d i

grano duro radioattivo ;

il fatto che 17 mila tonnellate accer-tate di grano duro contaminato, impor-tato dalla Ferruzzi Italia Spa sono state

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

successivamente cedute all'AIMA con gua-dagno immediato di 1 miliardo ;

le circostanze che ci sarebbero ac-cordi per far giungere in Italia circa unmilione di quintali al mese di grano dur ogreco ai nanocurie ;

che tali accordi sarebbero stati pres idirettamente, ad Atene, dai nostri impor-tatori eludendo tutti i controlli . (4-13371 )

POLI BORTONE, BERSELLI, PARIGI ,RALLO e RUBINACCI . — Al Ministrodella sanità . — Per sapere :

se non ritenga di dover proibire lavendita di frutta che non sia frutta distagione;

se non ritenga, altresì, di dover ope-rare severi controlli anche su quellafrutta di stagione che, come le arance ,alcuni sconsiderati ricoprono di polver edi derivati del petrolio al fine di impe-dire la completa maturazione.

(4-13372)

POLI BORTONE . — Ai Ministri dei la-vori pubblici, per gli interventi straordinarinel Mezzogiorno, dell'interno, dell'ambientee per i beni culturali ed ambientali . — Persapere – premesso che :

intorno alla ipotesi di costruzion edella strada conosciuta come circumsalen-tina, c'è stato un intenso proficuo dibat-tito ed una netta presa di posizione con-traria alla costruzione di una strada no nvoluta, non necessaria, non opportuna ,contrastante la salvaguardia del terri-torio;

il direttore del dipartimento di anti-chità dell'università di Lecce, professorFrancesco D'Andria, ha documentata -mente motivato la contrarietà di quant ihanno a cuore la tutela del patrimoni oarcheologico salentino ed il president edell 'ordine degli architetti, Davide Man-cina, ha denunciato in proposito « logich ee mezzi arbitrari ed autoritari » nonché« scelte superficiali, aggressive, economi-camente errate ner il territorio » :

il sud in generale ed il Salento inparticolare, lungi dall'essere soggetti at-tivi di programmazione, continuano adessere oggetto di scelte errate episodiche ,isolate da un serio contesto di programa-zione, fruttuose (110 miliardi solo i lprimo tratto) esclusivamente per lo squal-lido mercato degli appalti e sub appalti ;

la valutazione di impatto ambien-tale, assieme ad una chiara programma-zione e ad una inequivocabile definizion edelle competenze nelle varie fasi, dall'a-nalisi allo studio dei dati ed all'inter-vento, sono elementi essenziali per u ncorretto intervento sul territorio ;

attualmente la provincia, forse più emeglio di altri enti locali e territoriali ,può assolvere tale compito di coordina-mento ;

nell'attuale pesante situazione econo-mica, meno che mai può essere consen-tito ulteriore sperpero del pubblico de-naro in opere costose oltre che inutili – :

tutti i passaggi che hanno consentit ola convenzione fra regione Puglia e Ange-sud a partire dalla presentazione del pro-getto ;

se non ritengano di dover definire insenso negativo la costruzione della cir-cumsalentina n . 8;

se non ritengano di dover impegnarel 'amministrazione provinciale in una at-tenta azione di ricognizione, rilievo, coor-dinamento degli interventi volti allo svi-luppo nella contestuale salvaguardia de lterritorio del Salento;

se non ritengano di dover sollecitareagli enti preposti una valutazione di im-patto ambientale ed una rilevazione (ov eancora non vi fosse) del patrimonio ar-cheologico esistente nella zona del Sa-lento, proprio per evitare che nel futuro ,una volta scongiurato il pericolo della co-struzione della strada n . 8, possano es-sere avanzate ipotesi di ulteriori inter-venti sul territorio dissennati, scoordinatie privi, comunque, di qualsivoglia va -lenza reale sia economica che culturale .

(4-13373)

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

RUSSO FRANCO . — Ai Ministri delleposte e delle telecomunicazioni e della sa-nità. — Per conoscere

premesso che nessuna risposta è per-venuta circa l ' interrogazione n . 4-0986 1del 22 novembre 1988 riguardante i la-vori che interessano l'edificio sito inRoma viale Europa 190 (torre delle tele -comunicazioni) riguardanti la ristruttura-zione dell'edificio a causa di rivestiment i

cancerogeni (lana di vetro e asbesto) pre-senti nei soffitti e nelle intercapedin i

delle strutture esterne ;

che per un ministro della Repub-blica, tale silenzio non appare consono ecorrispondente alle aspettative dei citta-dini e della legge – :

se, stante la perdurante grave lun-gaggine dei lavori dovuta soprattutto al -l 'attuale organizzazione dei lavori l aquale si può trasformare per le impres euna vera e propria miniera d'oro, si astato concepito, come auspicato nella pre-cedente interrogazione, un nuovo piano d isvolgimento dei medesimi più rapido emeno costoso ;

se, a tale proposito, esiste uno stu-dio del Ministero delle poste e cioè se si astato in primis deciso il tipo d 'interventoed il quantum degli spazi che si voglion ocontemporaneamente bonificare, se si astato operato un sopralluogo circa gl ispazi disponibili per poter temporanea-mente alloggiare a turno gli occupant idegli spazi in lavorazione ;

se tali ricerche siano state operat econgiuntamente dalle due aziende postal ie azienda di Stato per i servizi telefonicisugli spazi ministeriali ivi compresa l apalazzina sociale e su altri ambienti inu-tilizzati ;

se, non esistendo questo tipo di atti-vità conoscitive, siano in corso invece lo-cazioni sfrenate di edifici, ambienti e daltro al Torrino ed in altre zone con cost idi locazione elevatissimi che in alcun icasi si aggirerebbero attorno al milion ener stanza :

se ritenga il ministro delle poste u n

tale modo di organizzare in ordine spars ol'ubicazione degli uffici rispondente all e

regole di buona amministrazione ;

se è possibile conoscere l'ubicazion ee la quantità di stanze locate e le societàche hanno locato gli spazi richiesti ;

quali siano i costi dei singoli con -tratti di affitto stipulati o in corso d istipula e quale sia la normativa contrat-tuale applicata ;

se sia possibile conoscere il costocomplessivo e le date di terminazione de ilavori dei prossimi lotti appaltati ed aquali spazi essi si riferiscono ;

se anche gli altri edifici dell'ammi-nistrazione postale dell'EUR abbisogninodi interventi analoghi ;

se ed in quale maniera venga garan-tita e tutelata la salute dei lavoratoridelle poste e azienda di Stato per i ser-vizi telefonici che hanno i loro posti d ilavoro in altri- edifici vicini alla torredelle telecomunicazioni e quali siano ìprovvedimenti presi in proposito stant eche nei settori postali e di bancoposta

dell 'EUR i lavoratori continuano a respi-rare asbesto e lana di vetro che scend e

dai soffitti ;

quali siano i provvedimenti che s iintende prendere al riguardo per quanto

di rispettiva competenza.

(4-13374)

BIONDI . — Al Ministro dell'interno. —Per sapere – premesso che :

gli alloggi ex INCIS in Genova, invia Mura di Granaloro e via BartolomeoBianco, sono abitati da circa venti anni

da inquilini dello IACP ;

originariamente gli alloggi furonocostruiti per esigenze del personale dell a

pubblica sicurezza e dei carabinieri, manon ebbero questa destinazione per ca-

renza di domanda ;

dopo anni in cui le case erano rima-ste abbandonate fu emanato un secondo

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

bando aperto a tutti gli impiegati statal ie la prefettura garantì che non sarebb estata utilizzata la possibilità di richiederetali alloggi, come invece verificatosi re-centemente – .

se non ritenga opportuno invitare ,per quanto di competenza, la prefetturadi Genova a non porre in essere sfratti ,per evitare che sia proprio lo Stato acreare situazioni di tensione, potendos iraggiungere invece un accordo in sede lo-cale con lo IACP e la regione per riser-vare alle nuove esigenze i prossimi al-loggi ultimati .

(4-13375)

BIONDI. — Al Ministro delle finanze .— Per conoscere i motivi della mancat apromozione del dottor Giuseppe Gulli, di -

rettore di prima classe ruolo ad esauri-mento, attuale direttore dell 'ufficio IVA di

Bolzano .Il predetto funzionario ha un curricu-

lum eccellente, ma risulta essere stato pe-nalizzato dalle decisioni dell'ultimo consi-glio di amministrazione del 14 marzo

1989 nel quale sono stati promossi bentredici impiegati collocati nel ruolo da 5 0a 350 posizioni dietro quella del dottorGulli

(4-13376 )

CAVERI . — Al Ministro della pubblicaistruzione. — Per sapere – premesso che :

da anni in alcune vallate del cu-neese si persegue, giustificandosi con l ' e-

sigenza della razionalizzazione, la sop-pressione di scuole . dell'obbligo in zonemontane ;

il consigliere provinciale del Movi-mento autonomista occitano, Dino Mat-teodo, ha sollecitato la provincia ad assu-mere iniziative di protesta ;

la quinta commissione permanentedella provincia ha approvato un ordin edel giorno nel quale si dice testualmente :

Appreso che le nuove tabelle organich e

in fase di elaborazione prevedono la sop-pressione di alcune decine di classi ele-mentari e medie della Provincia di Cu-

neo, preludio alla chiusura delle Scuol estesse, in palese contrasto con il decretoministeriale e con lo spirito di manteni-mento sul territorio di un servizio obbli-gatorio in un 'area già profondamente pe-

nalizzata ed in condizioni geomorfologi-che e climatiche proibitive per molti mesi

dell 'anno, vanificando la possibilità d i

continuità didattica pur richiamata dallo

stesso decreto »

quali siano esattamente i piani d i

soppresssione o di ridimensionamento

nelle zone montane del cuneese ;

quali accordi siano stati presi con l e

autorità locali per addivenire alle deci-sioni succitate ;

se non ritiene opportuno valersi

delle deroghe opportunamente previst eper tutelare la particolarità delle zon e

montane .

(4-13377)

MONTANARI FORNARI e BIANCHINI .

— Ai Ministri del bilancio e programma-zione economica e del lavoro e previdenzasociale . — Per sapere – premesso che :

dall'ottobre 1988 è stata inoltrata ri-chiesta di cassa integrazione speciale a

favore di dipendenti del gruppo RD B

nord con sede centrale in Piacenza ;

tale richiesta è stata oggetto di trat-tativa presso il Ministero del lavoro, pre-senti ; il sindaco e assessori del comune di

Piacenza ; alla presenza di rappresentantisindacali nazionali e territoriali e dei de-

putati della circoscrizione ;

sulla proposta veniva espresso l 'as-senso del Ministero del lavoro ;

la mancata approvazione del provve-dimento citato, colpisce duramente opera -tori del settore, a maggioranza donne, iquali da anni non hanno prospettive d i

occupazione certa – :

quali siano le ragioni, dopo che pe rtale provvedimento era intervenuta unamediazione in sede ministeriale, del man-cato accoglimento ;

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Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

quali siano le motivazioni che hannoportato il CIPI ad esprimere parere nega-tivo in contrasto con i propositi del Mini-stero del lavoro ;

se non ritengano di riconsiderareper quanto di competenza la proposta ,tenuto conto delle motivazioni che ave -vano portato ad esprimere parere favore-vole all 'accoglimento per il citato provve-dimento il Ministero del lavoro . (4-13378 )

FIORI. — Al Ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale. — Per sapere – pre-messo che :

l 'articolo 21 della legge 27 dicembre1983 n. 730 modificando il preesistentemeccanismo di perequazione automaticadelle pensioni al costo della vita ha di -sposto un aumento percentuale delle pen-sioni medesime in rapporto all'indice d ivariazione della scala mobile ;

detta percentuale deve essere appli-cata sull'importo complessivo della pen-sione e dell'indennità integrativa spe-ciale;

gli ex dipendenti degli enti pubblic iaventi titolo ai trattamenti integrativi

aziendali di cui all'articolo 14 della legge20 marzo 1975, n . 70 (cosiddetto parasta-to) fruiscono della pensione a carico del -l 'AGO e della eventuale integrazione d iquesta a carico del fondo interno a con-correnza di tanti quarantesimi dell 'ultimo

stipendio per quanti sono gli anni di ser-vizio e dell'indennità integrativa speciale ;

non rientrando i trattamenti integra-tivi tra quelli espressamente previsti dal -

l'articolo 21 della norma suddetta, l a

Corte dei conti ha disposto che l 'aumento

percentuale indicato dal nuovo sistem adeve essere applicato solo sull ' importodella pensione a carico dell'AGO e dell'in-dennità integrativa speciale «con esclu-sione del trattamento a carico del fond o

interno ;

che conseguentemente i pensionat idel parastato vengono fortemente ed in-giustamente penalizzati a causa di un a

evidente « svista » del legislatore – :

quali iniziative il Governo intendaassumere con urgenza al fine di evitaretale iniqua e dannosa evenienza conse-guente ad una interpretazione restrittiva

dell 'articolo 21 della legge 27 dicembre

1983, n . 730 .

(4-13379)

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

SANFILIPPO e MANNINO ANTO-NINO. — Al Ministro dell' interno. — Persapere – premesso che :

da anni viene denunciata la pre-senza sempre più soffocante di organizza-zioni mafiose a Siracusa ;

la continua escalation criminale èculminata nel mese di aprile in quattroomicidi, un commerciante gambizzato, u nferito durante una rapina, sei attentat idinamitardi ;

il sostituto procuratore Dolcino Faviè costretto a dichiarare « La mafia ? H agià vinto » ;

il questore Francesco Cipolla di -chiara « Nessuna battaglia può esserevinta se si delega il compito di combat-terla solo a pochi uomini » ;

il gestore di alcuni negozi colpiti d aattentati dinamitardi dichiara « Un altroattentato e cambio città » ;

considerato che l 'azione dello Statoappare assolutamente inadeguata a fron-teggiare il fenomeno mafioso siracusa-no –:

se non ritenga ormai irrinunciabileuna presa d 'atto dell 'emergenza mafiosa aSiracusa ;

se non ritenga, quindi, porre finealla latitanza del Governo programmand ouna serie di iniziative tese a rafforzare l eforze dell'ordine e la magistratura ed ingrado di battere un clima di sfiducia ch eè ormai presente in larga parte della po-polazione e che rischia di infiltrarsi tra l estesse forze dell 'ordine e la magistratura.

(3-01723)

MANGIAPANE, STRADA, RIDI, COR-DATI ROSAIA, CICERONE, MAINARDIFAVA, MINOZZI, MONTECCHI, PIC-CHETTI, RECCHIA e UMIDI SALA . — AlMinistro delle poste e telecomunicazioni . —

Per conoscere – premesso che

il Consiglio di Stato ha dichiarato ,nello scorso novembre, « perento » l 'ap-pello della SIP avverso la decisione delTAR del Lazio che aveva annullati gl iaumenti tariffari telefonici per il periodo1' gennaio-15 novembre 1980 ;

da tale pronunciamento giudiziari odiscendeva l'opportunità di un comporta -mento pratico da parte della SIP e delministro delle poste e delle telecomunica-zioni, che consentisse il rimborso a tuttigli utenti della quota tariffaria illegitti-mamente riscossa che viene calcolata i nlire 30 .000 dalle associazioni degli utenti ;

a sei mesi da tale sentenza invece laSIP continua ad ignorare le richieste d irimborso ed anzi sospende il servizio tele-fonico a quanti si sono autoridotti la bol-letta di 30.000 lire ;

la SIP sostiene nella relazione al bi-lancio per il 1989: « i limiti di efficaciadella sentenza del Consiglio di Stato ne iconfronti dei soggetti che non sono stat iparti in giudizio e la ragionevole valuta-zione della non convenienza da parte de -gli utenti ad intraprendere un'azione giu-diziaria dal contenuto economico presso -ché irrilevante »

se non ritiene corretto dovere istitu-zionale da parte della SIP, che è conces-sionaria di un servizio « pubblico », con -formarsi alla sentenza del Consiglio diStato ed effettuare in tempi rapidi il rim-borso a tutti gli aventi titolo in un rap-porto di rispetto dei diritti dei cittadini -utenti e senza trincerarsi nella logica de imarchingegni giuridico-formali che inquesto caso finiscono con l 'assumere unsegno di tracotanza ;

se non ritiene conseguentemente d iemanare le direttive opportune e/o i prov-vedimenti necessari .

(3-01724)

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

PASCOLAT e FACHIN SCHIAVI . — AlMinistro della difesa . — Per sapere – pre-messo che:

nei pressi della località Pocenia i n

provincia di Udine, un camion dell'eser-cito uscendo di strada e precipitando i nuna scarpata ha provocato la fuoriuscit adi due missili ;

il fatto ha destato viva preoccupa-zione nella opinione pubblica locale e na-zionale ;

non si conoscono né la dinamic a

dell 'incidente, né le caratteristiche deidue missili e considerato il giusto riserbodei carabinieri e della polizia stradale – :

se il Governo non intenda fornireinformazioni sui fatti .

(3-01725 )

RUSSO FRANCO, RONCHI e TA-MINO . — Ai Ministri dell'ambiente e delladifesa. — Per conoscere – premesso che :

in territorio di Castel Madama (Ro-ma), in località Colle Rosa, è stata av-viata una procedura di esproprio pe run 'area di vaste proporzioni ;

tale esproprio viene motivato conl'esigenza di eseguire « fortificazione, fab-bricati, strade militari nonché sistema-zione dei servizi dell 'esercito nella zonadel Comando militare territoriale dell aregione centrale », come si evince dall acomunicazione del prefetto della provin-cia di Roma del 29 settembre 1988 ;

l ' area in oggetto è di rilevantissim opregio paesistico ed ambientale, tanto daessere compresa nel Piano territorial epaesistico n . 7 approvato, ai sensi delleleggi n . 1497 del 1939 e n . 431 del 1985 ,

dalla giunta della regione Lazio con deli-berazione n . 2285 del 28 aprile 1987 ;

in tale atto si evidenzia come il ter-ritorio in questione « si caratterizza pe run paesaggio agricolo di notevole inte-resse paesistico ( . .) che appare ancora in-tegro » e che di conseguenza sarebb ecompletamente stravolto e distrutto dal -

l'ovvia proibizione di proseguire le colti -

vazioni derivante dall'esproprio per esi-genze militari ;

l'intero consiglio comunale di Caste l

Madama si è opposto a tale esproprio ,sorretto in questa decisione da migliaiadi cittadini residenti ;

se non ritengano di dover interve-nire per bloccare tale procedura di espro-

prio ;

se non ritengano che l'attuazione deiprogetti di costruzioni militari e fortifica-zioni voluti in tale area dalle Forze ar-mate produrrebbe un danno irreversibil e

al patrimonio paesistico ed ambiental e

italiano e laziale ;

se non ritengano di dover informare

la popolazione, in nome di una minim a

correttezza democratica, su quali strut-ture le nostre Forze armate intendono

edificare nel comune di Castel Madama equali saranno gli usi a cui verranno de-stinate ;

se non ritengano che il voler perse-guire la scelta dell 'esproprio nell 'area in

questione risulterà essere di grave detri-mento per l'immagine delle Forze armatenazionali, che in più occasioni hanno di-chiarato, alcune volte anche nei fatti, d i

volersi impegnare a difesa dell'ambiente

ed in sintonia con le esigenze ed i bisogn i

dei cittadini italiani .

(3-01726)

PIRO. — Al Ministro della difesa . —Per sapere se risponde al vero che dall a

perizia sulla sciagura aerea di Ustica, av-

venuta il 27 giugno 1980, emergono i se-guenti fatti : il radar militare di Marsala

ha registrato l'ultima traccia del DC 9 I-

TIGI dell 'Itavia alle ore 18, 58 primi e 47secondi, circa un minuto prima dell'ul-tima traccia con trasponder registrata a

Fiumicino alle ore 18, 59 primi e 45 se-

condi . Successivamente o l 'operatore ha

sospeso la registrazione automatica de i

dati, per motivi non noti, o vi è stataun'interruzione automatica dei dati, pe-raltro incomprensibile se sono esatti gl i

orari . Comunque, osservano i periti, non

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

c 'è una semplice spiegazione del perché i lcontrollore militare non si sia curatodella interruzione della traccia del DC 9I-TIGI e perché meno di due minuti dopol'ultimo dato di solo primario, registratoda Fiumicino, abbia dato luogo a proce-dere a una esercitazione che prevedeva i lcambio di nastri di registrazione. Restaancora inspiegabile, aggiungerebbero i pe-riti, perché l 'operatore addetto al rada rnon abbia notato tutte le tracce del DC 9in caduta che comunque dovevano appa-rire in video (potrebbe essere giustificato ,annotano, dall ' imminenza dell 'esercitazio-ne). Il radar civile di Fiumicino ha rile-vato una traccia alternativa relativa a unvelivolo a getto di elevata velocità corri-spondente a circa 0,9 mach a una di-

stanza stimabile fra le tre e le sette mi-glia nautiche dal DC 9 dell'Itavia . Il ra-dar militare di Licola ha rilevato un atraccia, la numero 9, che ha aumentat ola sua andatura a circa 1200 Kts, valor equest 'ultimo superiore alla velocità de lsuono a quella quota e quindi non attri-buibile a un aeromobile di linea e chepotrebbe essere attribuita a un aereo mi-litare passato nella zona dell 'incidentecirca dodici minuti dopo la fine delle tra-smissioni del DC 9 dell 'Itavia .

I periti concluderebbero osservand oche (appare confermato che nei pressi de lDC 9 I-TIGI al momento dell ' incidentevolava un 'aeromobile la cui sezione radarera paragonabile a quella di un cacci aintercettatore. La perizia accetterebbe l ' i-potesi della sciagura dovuta (all 'azione diesplosivo ad alto potenziale) contenuto inun missile con testata del peso di 5-1 0chilogrammi. Gli elementi a favore diquesta conclusione sarebbero i seguenti :tracce di T 4 prelevate su un cuscino esu tre bagagli, che probabilmente si tro-vavano in cabina; tracce di T 4 e di Tn t(in pari proporzioni) su un gancio dell oschienale numero 3 rosso ; 700 schegge d ipiccole dimensioni recuperate da 20 cu-scini, 330 schegge simili in 25 schienali ,numerosi frammenti del foglio « Norm edi sicurezza » ; profondità di penetrazionedelle schegge, alcune delle quali « son orisultate essere frammenti di ossa

umane » ; ritrovamento in due cuscini diun ribattino a testa svasata verniciata in

bianco (cuscino numero 45) e di un se-condo pezzo identico (cuscino numero 10)a testa verniciata in rosso pompeiano (l 'a-ereo era verniciato in bianco con fregi inrosso pompeiano) ; impulso acustico regi -strato 0,2 secondi prima dell'interruzionecompleta dei circuiti elettrici e sicura-

mente esterno al velivolo ; penetrazioneprofonda della fascetta condotto aria d iventilazione vano radio rack nel supportodella rotaia esterna sinistra di fissaggi odei sedili passeggeri; mancanza complet adei vestiti su alcuni dei 38 cadaveri ; pre-senza della traccia radar di un velivolo i n

traiettoria quasi normale a quella del DC

9. I periti non attribuirebbero la sciagur a

alla deflagrazione in zona di un aereo-bersaglio perché il congegno di autodi-struzione di quest'ultimo non è caricatocon T 4 ed è comunque di pochi grammi .

I periti escluderebbero la collisione conun aereo-bersaglio . I periti rifiuterebberoanche l'ipotesi che il DC 9 sia stato rag-giunto da un proiettile d'artiglieria per-ché nessuno di questi pezzi « anche seassistito da effetto razzo » supera i 3000 -5000 metri di altezza – :

chi era in servizio ai radar di Mar-sala e di Licola nelle ore della sciagura ;

quali iniziative urgenti intenda assu-mere prima che gli eventuali reati cadanoin prescrizione .

(3-01727)

PASCOLAT e FACHIN SCHIAVI . — AiMinistri dell'ambiente e per il coordina -mento della protezione civile . — Per sapere– premesso che :

nonostante la decisione del sindacodi San Giorgio di Nogaro in provincia d i

Udine, di non accordare alla ditta Ecol-mare di poter essiccare le alghe raccolt enella laguna di Venezia, utilizzando l earee della zona Aussa-Corno ;

nonostante l 'atto analogo preceden-temente effettuato dalla giunta provin-ciale di Udine :

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si è determinata una forte azione d iprotesta da parte delle popolazioni local iin considerazione degli effetti profonda -mente negativi, in ragione del fatto chel 'essiccazione delle alghe provocherà i ldiffondersi di odori e di insetti, su un'a-rea legata turisticamente, economica-mente e culturalmente alla laguna di Ma-rano, Lignano e Grado;

il Governo con la ordinanza del 2 0aprile intende invece procedere alla con -cessione alla ditta Ecolmare, contravve-nendo fra l 'altro alle norme previste dall alegge costituzionale del 31 gennaio 1963 ealle successive norme di attuazione – :

se non consideri necessario rivederela propria decisione e in ogni caso rife-rire agli interroganti le motivazioni di u nsimile atto del Governo .

(3-01728 )

d 'AMATO LUIGI . — Al Presidente delConsiglio dei ministri e al Ministro dellefinanze. — Per sapere se rispondono averità le notizie secondo cui il Governo s iappresterebbe ad emanare i provvedi -menti relativi agli sgravi e alle varie age-volazioni fiscali a favore della Montedisonper l 'operazione Enichem sulla base del -l'approvazione dell'apposito disegno d ilegge in sede referente da parte dellaCommissione finanze della Camera nellaseduta del 3 maggio 1989;

e per conoscere le ragioni di tal eprocedura che non appare giustificat agiacché il citato disegno di legge dovràancora essere discusso ed approvato dall edue Camere ;

e per sapere infine se non ritengaopportuno soprassedere a così affrettate epoco ortodosse decisioni, sulle quali l ostesso ministro delle finanze ha mostrat oincertezze e perplessità .

(3-01729)

PASCOLAT e FACHIN SCHIAVI . — AlPresidente del Consiglio dei ministri . — Persapere – premesso ch e

da una verifica in data odierna èstato accertato dagli interroganti non es-

sere stati ancora presentati da parte de lGoverno gli emendamenti al progetto d ilegge in esame presso il Senato della Re -

pubblica (A .S . n . 1213) già preannunciati ,a nome del Governo, dal sottosegretarioSacconi nella seduta del 1" febbraio 198 9della Commissione Bilancio del Senato insede deliberante, al quale era stato tra -

smesso dalla Camera sin dal 29 luglio

1988 ;

invece in data odierna il Corriere d i

Pordenone ha pubblicato in prima pagina ,accreditandone il testo al Governo, un aserie di emendamenti al citato progetto

di legge – .

se risponda a verità il fatto che i l

Governo abbia già predisposto i prean-nunciati emendamenti ;

se il loro testo corrisponda a quellopubblicato dalla stampa ;

in caso affermativo, come sia potutosuccedere che – mentre i parlamentarinon hanno ancora potuto prendere vi-sione di tali emendamenti – un giornal elocale abbia potuto invece darne pubbli-cazione .

(3-01730)

CALDERISI e MELLINI . — Al Ministrodell'interno . — Per conoscere – premessoche il comune di Sassari sta ritardandoda alcuni giorni il rilascio del certificato

di iscrizione nelle liste elettorali di Marco

Pannella

i motivi di questo grave ritardo cheviola l'articolo 20, quarto comma del te -

sto unico delle leggi elettorali n . 361 del1957 che prevede il rilascio nel termin eperentorio di 24 ore ;

inoltre, considerati i tempi ristrettis-simi entro i quali devono essere presen-tate le liste elettorali per le elezioni euro-pee, nel caso in cui il certificato nonfosse rilasciato nelle prossime ore, qual iprovvedimenti intenda adottare, ferme re -stando le sanzioni penali previste dall e

leggi vigenti nei confronti dei responsabil i

di queste violazioni di legge .

(3-01731)

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

INTERPELLANZ E

Il sottoscritto chiede di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri, pe rsapere se il Governo non ritenga necessa-rio riesaminare con criteri di urgenza, l emodalita di attuazione della legge 9 gen-

naio 1989, n . 13, sull'eliminazione dell ebarriere architettoniche .

Rilevalo infatti che tale legge, parzial-mente modificata dalla legge 27 febbraio1989, n . 62, pre ede, all 'articolo 12, stan-ziamenti dell'ordine di 20 miliardi di lireper ciascuno degli anni 1989, 1990, 1991 ,

per alimentare il Fondo speciale costi-

tuito presso il Ministero dei lavori pub-blici, con lo scopo di eliminare e supe-rare le barriere architettoniche negli edi-fici privati, sottolineato che la relazion etecnica che, ai sensi dell'articolo 2 ,

comma 2, della legge 11 marzo 1988 ,

n . 67 (finanziaria 1988), accompagna l acitata legge n . 13 del 1989, prevede i lnumero dei beneficiari nella misura di 20mila (persone, o condomini), con un con -tributo pro-capite di 1 milione di lire ,

mentre la disposizione di cui all'articol o9, comma 2 della stessa legge n . 13 de l1989, prevede che a ciascun beneficiari osia garantito un contributo fino a 5 mi-lioni, di fronte a questa palese incon-gruenza, che si aggiunge ad una evidentesottovalutazione del numero di potenzial ibeneficiari, è evidente l'opportunità ch e

venga ridefinita l 'entità del fondo special e

di cui all'articolo 10 della citata legg en . 13 del 1989;

ritenendo inoltre una grave inadem-pienza la mancata emanazione di una cir-

colare ministeriale volta a impartire pre-cise direttive agli enti locali sulle rispet-tive competenze, sul coordinamento de idiversi settori, sulle modalità di valuta-zione delle domande di ammissione a lbeneficio, sui criteri di priorità nell 'acco-glimento delle domande, si chiede di sa -

pere se il Governo non riconosca la ne-cessità di provvedere quanto prima in ta l

senso, emanando una circolare volta adefinire con sufficiente chiarezza le moda-

lità di attuazione della legge n . 13 del

1989 .

(2-00561)

« Russo Franco » .

I sottoscritti chiedono di interpellare i l

Ministro di grazia e giustizia, per cono-scere – premesso che :

nella seduta del 3 maggio 1989 i l

ministro di grazia e giustizia, rispon-

dendo, fra l 'altro, alla interpellanza n . 2-00560 di alcuni deputati comunisti ch einvocava « misure di ordine legislativo o dorganizzatorio che valgano ad evitare unadiscordanza tra pronunce di merito e d i

legittimità »

dichiarava

testualmente :

« Francamente non capisco . . . . che cosa s iintenda per misure di carattere organiz-zatorio » e alla interruzione del deputatoMellini (« qualcuno ci sta pensando ») re-plicava: « Lo so, ma io, invece, non riesco

a comprenderlo e spero di non compren-derlo mai » ;

nonostante le menzionate dichiara-zioni del Guardasigilli, è giunta invececonferma che il primo presidente dell aCorte di Cassazione ha dato disposizionea che l'esame dei ricorsi per cassazione ,in sede di « seconda lettura », venga asse-gnato a sezioni giudicanti diverse da

quella che ha esaminato il processo in

prima lettura ;

la disposizione di carattere organiz-

zatorio diramata dal primo president edella Suprema Corte appare in significa-tiva e preoccupante coincidenza con l ainterpellanza comunista alla quale il mi-nistro della giustizia aveva dato la ferm a

risposta di cui si è detto e suona chiara -

mente come atto di sfiducia verso la 1 '

sezione penale della Suprema Corte, prin-cipale bersaglio degli attacchi di parte

comunista ;

il provvedimento amministrativo i nquestione appare, a tacer d'altro, in stri-

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Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 MAGGIO 1989

dente contrasto con il consolidato criteri odella specializzazione delle varie sezionidella Suprema Corte, criterio che è im-portante garanzia per l 'imputato e note-vole sostegno all'uniformità dell'indirizzogiurisprudenziale – :

quali valutazioni il ministro ritien edi dover fare sul menzionato e anomalo

provvedimento organizzatorio del prim opresidente della Corte di Cassazione e ,più in generale, quali iniziative intendaassumere anche alla luce delle dichiara-zioni da lui stesso rese nella ricordat aseduta del 3 maggio 1989 .

(2-00562) « Maceratini, Pazzaglia, Tran -tino, Valensise, Tassi » .

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MOZION I

La Camera ,

premesso

che la Valle Bormida è stata di-chiarata « area ad elevato rischio di cris iambientale » ai sensi dell'articolo 7 dellalegge 8 luglio 1986, n . 349;

che il Bormida di Millesimo, fin oal congiungimento con il ramo di Spigno,è inquinato da sostanze chimiche organi-che di orgine industriale ;

che la compromissione della qua-lità delle acque del fiume Bormida, l'in-quinamento e il degrado ambientale checolpiscono l'intera Valle è dovuto all 'atti-vità degli impianti dell 'ACNA CO di Cen-gio (SV) ;

che tra le molteplici sostanze sca-ricate dagli impianti dell'ACNA ve nesono parecchie non comprese tra i para -metri specifici ed aspecifici di cui all atabella A allegata alla legge 10 maggi o1976, n . 319, nonché alcune, quali a desempio benzene e derivati benzenici, ani-line, fenoli e piridine, caratterizzate d aelevata tossicità ;

che risulta, da controlli eseguit idall 'università di Genova, che le concen-trazioni maggiori delle sostanze, di sicuraprovenienza ACNA e presumibilmente pe-ricolose per la salute umana e per la vit aacquatica sono presenti nella corrente d ireflui a basso tenore salino, che non tran -sita attraverso l'impianto di depurazion ee che dovrebbe invece essere costituita daacque di raffreddamento a modesto onullo grado di inquinamento ;

che dopo la sospensione dell 'atti-vità produttiva dello stabilimento ACNA ,disposta con ordinanza interministerial edel 29 luglio 1988, e la successiva riaper-tura degli impianti, avvenuta il 19 set-tembre 1988, le iniziative messe in atto o

programmate non sono apparse assoluta-mente tali da rassicurare la popolazion edando precise ed inequivocabili garanzi ecirca la tutela della salute e la salvaguar-dia dell'ambiente;

che numerosi sindaci hanno per-tanto rassegnato le dimissioni ritenendos iimpediti nell 'assolvimento dei loro dover ia causa del gravissimo pregiudizio arre-cato al diritto alla salute degli abitant idella Valle Bormida dall 'attività del-l ' ACNA ;

che nel novembre scorso si è veri-ficata una fuga di ammoniaca dagli im-pianti dell 'ACNA CO, si è aggiunta aquella avvenuta durante il periodo d ichiusura, con ulteriore aumento del ca-rico inquinante e del danno ambientale ;

che fusti di rifiuti tossici di prove-nienza ACNA sono stati recentemente ri-trovati non solo in Calabria ma anche ne lMar Nero, ben lontano dai confini d iCengio, a testimonianza di una mort esenza frontiere che l'ACNA porta sempr epiù lontano ;

che dal rapporto n . 1 del gruppodi lavoro ad hoc istituito dal ministrodell'ambiente il 27 maggio 1988 nell 'am-bito del comitato tecnico scientifico d icui al decreto ministeriale 23 novembre1987, risulta che esiste, sotto il sito pro-duttivo, una massa di almeno 30 milion idi metri cubi di materiale inquinato acontatto con una formazione marnosa abassa permeabilità inclinata verso la Bor-mida ;

che nella notte tra il 19 e il 20aprile all'esterno del muro di cinta dellostabilimento ACNA è stata individuata l afuoriuscita di sostanze iriquinanti che, no-nostante i tentativi di intercettarle e d irisucchiarle all'interno dello stabilimento ,sono in parte finite direttamente ne lfiume Bormida, come testimoniava ine-quivocabilmente la traccia rossastra ch earrivava fino all'acqua ed era visibile an-cora parecchie ore dopo ;

che è molto probabile che la pien adel fiume abbia determinato un passaggio

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

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di acque sotterranee nel paleoalveo, chesi trova sotto lo stabilimento, con supera -mento delle dighe sotterranee e che, per -tanto, è probabile che si sia verificato u ngravissimo episodio di contaminazioneper contatto diretto fra l'acqua e lamassa sotterranea di rifiuti ;

che nell'ipotesi di cui sopra ci s itroverebbe di fronte ad un fatto gravis-simo, e ripetibile ad ogni piena delfiume, che dimostra l'inconsistenza e l'i-naffidabilità del sistema sotterraneo dicontenimento e rafforza i sospetti relativ ialla stessa esistenza di strutture efficientidi contenimento del percolato le quali, i nogni caso, si troverebbero a ridosso de lgreto del fiume, con conseguenti nuoveemergenze e nuovi danni ambientali i ncaso di piena che forzasse il passaggio diacqua nel paleoalveo ;

che l'emergenza rilevata tra il 1 9e il 20 aprile ha presumibilmente e vero-similmente provocato un nuovo supera -mento dei valori di cui alla tabella Aallegata alla legge 10 maggio 1976 ,n . 319;

che il 16 gennaio scorso il mini-stro dell 'ambiente aveva affermato ch e« ulteriori episodi di superamento dei li -miti posti dalla normativa in vigore, i nprimo luogo per le acque, non potrebber onon determinare una revisione radicaledella linea fin qui seguita » ;

che durante il dibattimento a se-guito del quali il pretore di Cairo Monte -notte ha riconosciuto l 'ACNA colpevole d iinquinamento in seguito a nove violazion idella legge Merli rilevate durante il 1986 ,sono emersi elementi tali da far sorgereulteriori, legittimi e fondati dubbi, che s iaggiungono a quelli sollevati nel citatorapporto del gruppo ad hoc istituito da lministro dell 'ambiente, sulla effettiva fun-zionalità ed efficacia del cosiddetto « im-pianto biologico di depurazione », in par-ticolare per il fatto che le violazioni dellalegge Merli per cui è stata emessa lasentenza di condanna si sono verificate inepoca successiva alla sua entrata in fun-zione ;

che, pertanto, è presumibile cheanche attualmente I 'ACNA continui a sca-ricare in violazione della legge Merli an-

che senza il verificarsi di emergenze par-ticolari ;

che anche durante il periodo d ichiusura sono stati rilevati valori ampia -mente superiori a quelli previsti dalla ta-bella A della legge Merli ;

che l'ACNA sta continuando la suaattività senza essere in grado di trattareadeguatamente i propri reflui, che peruna parte rilevante vengono stoccati i nbacini di raccolta, di cui è dubbia l aconformità alle norme sullo stoccaggi odei rifiuti tossici e nocivi, in attesa di unfuturo trattamento di smaltimento pertermodistruzione in quello che l'ACNA de-finisce « impianto di produzione solfati » ;

che un membro del comitato tec-nico ambiente della regione Liguria si èdissociato dalla decisione di autorizzarel 'impianto RESOL, che è stato conside-rato dal CTA come impianto produttivo e ,quindi, valutato in base alla legge n . 203del 1988 e non in base alla normativapiù restrittiva che regola lo smaltimentodei rifiuti industriali anche se, in realtà ,funzionerà da impianto di smaltimentotramite termodistruzione ;

in base ai limiti fissati dal CT Al'impianto RESOL immetterà in atmo-sfera 96 kg/ora di sostanze inquinanti, al -cune delle quali create ex novo dai pro-cessi di combustione, con un pericolosoed inaccettabile alleggerimento del caricoinquinante riversato nel fiume, ottenutomediante il trasferimento in atmosfera d iparte dello stesso e con l 'aggiunta dinuovi inquinanti a quelli quotidiana-mente rilasciati da uno stabilimento ch econta oltre cento punti di emissione i natmosfera ;

che l ' impianto RESOL rischia diprodurre un ulteriore aggravamento dell econdizioni ambientali della valle Bormidaed un ulteriore pericolo per la salute deisuoi abitanti :

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che la stessa ipotesi di convoglia -mento, tramite condotta e stazione d ipompaggio, dell 'effluente ACNA al depu-ratore consortile di Cairo Montenotte di -mostra l ' incapacità dell 'ACNA di trattarei propri reflui ;

considerato che vi sono chiari se-gnali che indicano l ' inaffidabilità del-l'ACNA sul piano professionale, tecnico e detico, nonché l ' inconsistenza del suopiano di risanamento e l'impossibilità d irenderla compatibile con l'ambiente e co nla salute ;

considerata inoltre la necessità d imettere in atto un 'azione, non più procra-stinabile, per diminuire in maniera dra-stica l 'apporto al fiume di sostanze orga-niche inquinanti provenienti dagli im-pianti dell ' ACNA ,

impegna il Governo :

a procedere alla immediata, com-pleta e definitiva chiusura, messa in sicu-rezza e bonifica degli impianti dell ' ACNACO di Cengio allo scopo di salvaguardarela salute e l 'ambiente e di favorire l ostabilirsi delle premesse indispensabil iper il risanamento e la rinascita dell aValle Bormida ;

ad adottare contestualmente i prov-vedimenti e le iniziative necessarie pe rsalvaguardare i livelli occupazionali met-tendo i lavoratori al riparo da strumenta-lizzazioni e ricatti occupazionali ;

a prevedere ed organizzare l'impieg odei lavoratori, dopo idonei corsi di forma-zione, nelle operazioni di bonifica, risana-mento ambientale e smantellamento degl iimpianti ;

ad attivare provvedimenti di mess ain sicurezza e bonifica dell 'enorme disca-rica situata sotto lo stabilimento ;

a disporre l ' immediata verifica de lsistema di contenimento del percolato ;

a disporre il sequestro dell'area de-stinata all'impianto RESOL e il blocc odefinitivo dei lavori :

ad attivare un monitoraggio conti-nuo e completo su aria, acqua e suolo s ucui insiste lo stabilimento, coinvolgendoanche le unità sanitarie locali piemontes ioperanti sul territorio della Valle Bor-

mida ;

a rendere noti i risultati della com-missione incaricata di accertare l'even-tuale presenza di sostanze supertossichequali diossine e furani all ' interno del sitoACNA ;

ad assumere iniziative per arrivarealla definizione di un piano finalizzato a dun effettivo risanamento e alla rinascitadella Valle Bormida che recepisca la pro -posta formulata con il documento dei sin-daci e preveda il più ampio coinvolgi -mento della popolazione interessata, de isindaci e dell 'associazione per la rinascitadella Valle Bormida .

(1-00282) « Filippini Rosa, Cima, Bass iMontanari, Cecchetto Coco ,Procacci, Donati, Grosso, An-dreis, Ceruti, Lanzinger ,Mattioli, Salvoldi, Scalia » .

La Camera ,

considerato che:

a) la Corte costituzionale, con sen-tenza n . 203 dell'i 1 aprile 1989, ha defi-nito la laicità dello Stato come « princi-pio supremo » del vigente ordinamentocostituzionale, ravvisando in essa « unodei profili della forma di Stato delineatanella Carta costituzionale della Repub-blica » e statuendo altresì che il principiocostituzionale della laicità dello Stato, i nquanto « principio supremo », è da rite-nersi dotato di « una valenza superior erispetto alle altre norme o leggi di rang ocostituzionale », con la conseguenza del -l'illegittimità e dell 'inefficacia, nell 'am-bito dell'ordinamento statuale, di ogn inorma – quand 'anche di derivazione pat-tizia o costituzionalmente rafforzata –contrastante con esso :

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b) l'avvenuta assunzione, ad operadella Corte costituzionale, della laicit àdello Stato al rango di « principio su-premo » dell 'ordinamento costituzional erepubblicano impone conseguentemente l anecessità di rivedere, alla luce di tal eprincipio, l ' intera legislazione statuale inmateria ecclesiastica, ivi compresa quell adi derivazione pattizia, riformandone l eparti contrastanti con esso e comunquesospendendone – con effetto immediato –le interpretazioni e le applicazioni con i lmedesimo incompatibili ;

c) non pochi istituti e norme pre-viste dai protocolli di revisione del con -cordato del 1929 – sottoscritti fra le Re-pubblica italiana e la Santa sede il 1 8febbraio 1984 e il 15 novembre 1984 eimmessi nel diritto interno, rispettiva -mente, con le leggi 25 marzo 1985 ,n . 121, e 20 maggio 1985, n . 206 – non -ché dalle successive disposizioni di attua-zione, risultano confliggenti con l 'asserito« supremo principio » costituzionale dell alaicità dello Stato, sicché appare urgenteun complessivo riesame della politica ec-clesiastica perseguita dall 'entrata in vi -gore della Carta costituzionale ad oggi ;

preso atto che, per quanto concern ela nuova disciplina concordataria dell'in-segnamento della religione cattolica nell escuole pubbliche, la Corte costituzionale –con la medesima sentenza n . 203 del1989 – ha statuito :

1) che l 'articolo 9, n . 2, dellalegge n . 121 del 1985, di ratifica ed ese-cuzione dell'accordo di revisione del con -cordato del 1929, e il punto 5, lettera b) ,n. 2, dell 'annesso protocollo addizional epossono considerarsi costituzionalment elegittimi unicamente ove li si interpreti eli si applichi in modo che:

a) sia assicurato « il dovere » ,per lo « Stato laico », « di salvaguardar eche non ne risultino limitate la libertà d icui all 'articolo 19 della Costituzione e l aresponsdabilità educativa dei genitori d icui all 'articolo 30 » ;

b) sia garantita « l'autodetermi-nazione dei cittadini », dando effettività

all'esercizio del « diritto soggettivo » d iscelta se avvalersi o non avvalersi dell ' in-segnamento della religione cattolica ,come « atto di libera scelta », da cui nonpuò derivare « forma alcuna di discrimi-nazione » ;

c) sia esclusa « la previsionecome obbligatoria di altra materia per inon avvalentisi », in quanto con essa s iverrebbe a configurare una « patente di-scriminazione a loro danno, perché pro -posta in luogo dell'insegnamento della re-ligione cattolica, quasi corresse tra l'un ae l'altro lo schema logico dell 'obbliga-zione alternativa, quando dinanzi all ' inse-gnamento di religione cattolica si è chia-mati ad esercitare un diritto di libert àcostituzionale non degradabile, nella su aserietà e impegnatività di coscienza, adopzione tra equivalenti discipline scolasti -che » ;

2) che, conseguentemente, mentrel'insegnamento confessionale, « per gl istudenti e per le famiglie ( . . .) è facolta-tivo », la cosiddetta « alternativa », pe rchi decida di non avvalersi di detto inse-gnamento, « è uno stato di non obbligo » ,venendosi altrimenti a determinare uninammissibile condizionamento in ordineali'« esercizio della libertà costituzional edi religione » ;

ritenuto che a non minori problem ipossa dar luogo l 'attuazione della legge20 maggio 1985, n . 222, recante disposi-zioni sugli enti ecclesiastici e per il so-stentamento del clero cattolico in servizionelle diocesi, con specifico riferimento a iprofili di compatibilità costituzionaledella previsione di cui all 'articolo 47 ,commi 2 e 3, in materia di destinazion edell 'otto per mille dell 'IRPEF, ma più ingenera.le in relazione al superamento del-l'anteriore disciplina in materia di con-grua, che sta sollevando motivate reazion ie proteste tra gli stessi ecclesiastici, co nil prevedibile seguito dell 'apertura di uncomplesso contenzioso davanti alla magi-stratura ordinaria e alla stessa Corte co-stituzionale, nonché di lacerazioni ulte-riori tanto nella società civile che nellasocietà religiosa ;

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ritenuto inoltre che il disegno d ilegge presentato dal Governo per l 'appli-cazione dell 'accordo di revisione del con-cordato del 1929 nella parte relativa alpatrimonio non risolva

alcuno

dei

pro-blemi aperti dalla disciplina pattizia ,mettendo anzi in pericolo la salvaguardiadi fondamentali principi costituzionali ,già ritenuti dalla giurisprudenza dell aCorte impeditivi della riconoscibilità agl ieffetti civili delle pronunce ecclesiastich edi nullità di matrimoni concordatari, edancor più ripristinando un illegittimo pri-vilegio per la giurisdizione ecclesiastica

con gravi conseguenze di carattere etico esociale, a scapito soprattutto del coniug epiù debole, cioè di fatto delle donne ;

ritenuto infine, per quanto riguard ai rapporti dello Stato con le confession ireligiose diverse dalla cattolica, con speci-fico riferimento all 'attuazione dell 'articolo8 della Costituzione, che sia inammissi-bile la discriminazione operata dal Go-verno nei confronti della Congregazionecristiana dei Testimoni di Geova, che –pur rappresentando in Italia, tra le con-fessioni non cattoliche, quella con il piùalto numero di aderenti e pur avendo pi ùvolte compiuto verso il Governo i neces-sari passi formali – si vede tuttora negat ol'avvio delle trattative per giungere all a

stipula dell ' intesa ai sensi del precitato

articolo 8 della Costituzione, mentre ap-posite intese sono già state concluse co naltre quattro confessioni religiose ;

ribadisce

la necessità di garantire il pieno ed effet-tivo rispetto dei principi e delle norm ecostituzionali riguardanti la laicità delloStato, la libertà di coscienza, di pensiero

e di religione, il diritto di autodetermina-zione e l 'uguaglianza dei cittadini e dell econfessioni religiose di fronte allo Stato e

alle sue leggi ;

impegna il Governo :

1) a revocare le disposizioni adottateper l'attuazione della disciplina concorda -

taria in materia di insegnamento dellareligione cattolica nelle scuole pubbliche ,modificandole – tempestivamente, e co-munque entro il termine necessario per

l'esercizio del diritto di scelta per l 'annoscolastico 1989-1990 – in conformità all adecisione e alle indicazioni della Cortecostituzionale, in particolare liberand odall 'obbligo di frequenza scolastica gl i

alunni non avvalentisi dell'insegnament oconfessionale e predisponendo gli atti ne-cessari per la modificazione degli orariscolastici in modo che sia previsto, oltre

all 'orario di frequenza obbligatoria pe rtutti gli studenti, un tempo scuola desti -nato ad attività o materie facoltative libe-ramente scelte ;

2) a riferire al Parlamento sull o

stato delle trattative con la Conferenz a

episcopale italiana per la revisione del -l'intesa a suo tempo sottoscritta in ordin eall'insegnamento della religione cattolic anelle scuole pubbliche, nonché su ogn i

altra trattativa in corso per l 'applicazionedel nuovo concordato con la Chiesa catto-lica, sottoponendo all'esame del Parla -mento il testo di ogni eventuale accordo

prima della sua sottoscrizione ;

3) a riferire alle competenti Com-missioni parlamentari circa le misure ch eil Governo intende adottare o proporre

affinché l 'applicazione del nuovo concor-dato in materia matrimoniale e in mate -

ria patrimoniale, con particolare riferi-mento alla prevista destinazione dell aquota dell'otto per mille dell'IRPEF, nondetermini lesioni di principi e norme co-stituzionali, né nuove tensioni nei rap-porti sia tra i cittadini, sia tra società

religiosa e società civile ;

4) ad intraprendere sollecitamente le

trattative con la Congregazione cristian a

dei Testimoni di Geova, nonché con ognialtra confessione religiosa che ne facciarichiesta, per addivenire quanto primaalla stipula delle intese ai sensi e agl i

effetti dell 'articolo 8, comma 3, della Co-

stituzione .

(1-00283) « Guerzoni,

Rodotà,

Balbo ,Bassanini, Becchi, Visco » .

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La Camera ,

premesso che :

dopo la riapertura dello stabili -mento, avvenuta nel settembre scorso, l asituazione di pericolosità ambientale del-l'ACNA di Cengio si è ulteriormente ag-gravata ;

ciò ha evidenziato in modo inequi-vocabile la carenza di quel controllo pub-blico che, attivato secondo le indicazion idel ministro Ruffolo, si è dimostrato inaf-fidabile, come peraltro era stato previst onel corso dell 'ultimo dibattito svoltos ialla Camera ;

il recente ultimo episodio, avve-nuto nella notta tra il 19 e il 20 di april econ la tracimazione di sostanze altamentetossiche, contenute nelle vasche all'in-terno dello stabilimento, costituisce enne-sima conferma dell ' incompatibilità del -l 'attività lavorativa di questo stabilimentocon l 'ambiente, il che rappresenta un ri-schio permanente per le popolazioni dell aValle Bormida, oltre che dei lavorator idell ' ACNA ;

quanto sopra richiamato è dirett aconseguenza degli errori, dei ritardi edelle inadempienze del Governo ,

impegna il Governo

a disporre l'immediata chiusura caute-lativa dell'ACNA ;

ad attuare interventi di controllosull'intera area interessata, ai fini dellabonifica e anche per valutare la possibi-lità eventuale di una riconversione pro-duttiva compatibile con l'ambiente ;

a garantire con atti immediati ailavratori dell 'ACNA e dell ' indotto la con-tinuità del rapporto di lavoro in atto e l aattivazione di strumenti ordinari e straor-dinari di garanzia del reddito ;

ad attuare senza ulteriore indugio i l« piano di rinascita della Valle Bor-mida » .

(1-00284) « Minucci, Pajetta, Quercini, Bo-selli, Testa Enrico, Albor-ghetti, Binelli, Fracchia,Soave . Bianchi Beretta » .

La Camera ,

considerato che la chiusura per qua-rantacinque giorni dello stabilimento d iCengio (SV) della Società ACNA CO di -sposta dal Governo nel corso dell'estat e1988, come era prevedibile, non ha sor-tito alcun sostanziale effetto benefico ai

fini della cessazione dell 'inquinamento

della Valle Bormida ;

considerato altresì che l'improvvid ariapertura dello stabilimento stesso il 1 9settembre 1988, senza che nessuna con -creta misura antinquinamento fosse stat anel frattempo assunta, ha consentito l aripresa dell'attività industriale esatta -mente nelle stesse condizioni di rischioche esistevano prima della chiusura ,come pure era facilmente prevedibile ;

ritenuto che l'intesa intervenuta conla società prima della riapertura, per larealizzazione di un complesso e gradual eprogramma di risanamento dei vari set -tori produttivi sotto il profilo dell ' inqui-namento, postula di per se stesso quantomeno una eventuale ripresa dell 'attivitàproduttiva graduale e parallela al pro -

cedere del risanamento dello stabili -

mento ;

preso atto dei numerosi incidenti ac-caduti dopo la riapertura dello stabili -mento e culminati con quello recentis-simo, che ha dimostrato che non solo nonsono state realizzate adeguate misure disicurezza con riferimento alle lavorazioni ,ma neppure è stato affrontato seriamenteil problema delle percolazioni dal sotto-suolo dello stabilimento, che continuanoa costituire una minaccia gravissima per

la sicurezza della valle ;

convinta che è ormai tempo di chiu-dere un periodo di incertezze, di errori edi mancate decisioni, che perpetuano l asituazione di emergenza della Valle Bor-mida aggravandone le già difficili condi-zioni ambientali economiche e sociali ;

ritenuto che il caso della Valle Bor-mida rappresenta un caso eccezionale ne lpanorama dei problemi ambientali de lPaese,

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impegna il Governo

a decretare l'immediata chiusuradello stabilimento di Cengio dell'ACN ACO;

a non consentire riaperture se nonquando concrete e certe misure antinqui-namento siano state prese con riferiment osia alle produzioni che al percolato, com egià previsto dalla risoluzione n . 6-00064votata dalla Camera il 29 luglio 1988 erimasta del tutto disattesa;

a porre immediatsmente in attotutti gli strumenti ordinari e straordinarivolti ad evitare che le conseguenze dell eindispensabili provvidenze di tutela am-bientale ricadano sui lavoratori incolpe-voli, assicurando agli stessi la continuit àdelle retribuzioni e attuando tutte le mi-sure atte a facilitare il rapido inseriment odei lavoratori nelle nuove attività lavora-tive e produttive ;

ad avviare rapidamente a concret arealizzazione, anche a questo fine, i lpiano di rinascita della Valle Bormidasuperando ritardi ed incertezze e tenend oconto delle osservazioni e delle giuste ri-chieste delle amministrazioni locali edella regione Piemonte .

(1-00285) « Romita, Cerutti, Aniasi, Cio-cia, Massari, Gangi, Coluc-ci, De Rose, Piermartini ,Mazza » .

La Camera ,

ricordato che su disposizione dei mi-nistri dell 'ambiente e della sanità erastata sospesa per 45 giorni, dal 29 luglio1988, l'attività produttiva dello stabili -mento ACNA CO di Cengio (Savona) ;

che il 19 settembre la stessa aziendaè stata autorizzata a far funzionare i suo iimpianti fino all 'aprile 1991, dopo che1'ACNA aveva sottoscritto il piano di in -vestimenti finalizzato alla compatibilit àambientale ;

considerato che dal 20 aprile scorsosi sono verificate alcune perdite inqui-nanti da parte del sistema di pompaggi oe che di conseguenza gli abitanti del ver-sante a valle dell 'ACNA si sono mobilitat iimpedendo ogni sereno svolgersi di di-scussioni e di continuazione di lavoro ;

in considerazione delle pressioni edelle accuse che vengono continuamenterivolte all'azienda e delle reazioni dellastessa popolazione di Cengio allarmat aper la perdita di una fonte di lavoro ,nonché per il costante pericolo che si ve-rifichino disordini e pericolosi contrast itra le parti che vogliono o non voglion ola chiusura dell'anzidetta azienda ;

al fine di portare assoluta chiarezzain merito al problema e fermo restand ol 'obbligo del risanamento del fiume Bor-mida e delle due sponde, anche per elim-miare ogni dubbio in merito alle accuseche vengono avanzate di sabotaggio o dialtro,

impegna il Governo

ad intervenire immediatamente con asso-luta urgenza con gli accertamenti i pi ùscrupolosi per definire senza alcun possi-bile dubbio se l'azienda ACNA CO poss aproseguire nella sua attività o debba es-sere chiusa definitivamente ; in tal caso ,naturalmente, si dovrà contestualment eprovvedere a salvaguardare il personaleaddetto .

(1-00286) « Baghino, Pazzaglia, Tassi ,Martinat, Tremaglia, Ber-selli, Massano » .

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