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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 - tel. 02 45477609 – 3381414800 e-mail: [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Giulia Costa, Antonella Damiani, Elena Gadeschi, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Emiliano Rossi, Azzurra Sorbi, Riccardo Tammaro, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questo numero: Umberto Di Donato, Margherita Maroni. Tiratura 16.500 copie. COPIA OMAGGIO Giornale di informazione e cultura della zona 4 Anno XXII, numero 199, ottobre 2018 ATHOS L’indifferente N el giro di tre giorni nella nostra zona sono avvenute due impor- tanti inaugurazioni. Giovedì 27 settembre è stata aperta al pubblico la nuova piazza su cui si affacciano Fondazione Prada e la nuova sede di Fastweb, in uno degli edifici del progetto Symbiosis di Beni Stabili. Ottima la scelta dell’Ammini- strazione comunale di intito- lare la piazza ad Adriano Oli- vetti, a sottolineare la dimen- sione umana del lavoro che può fondersi con l'innovazione tecnologica e l’idea di Comu- nità che Milano vuole rappre- sentare. Sabato 29 è stata invece la vol- ta di piazza Angilberto II, og- getto di un intervento di par- ziale pedonalizzazione. Negli spazi liberati sono stati posi- zionati grandi vasi di piante e fiori, panchine, due tavoli da ping pong, una postazione di bike sharing e stalli per le biciclette. Il pomerig- gio, soleggiato e festo- so, ha visto una grande partecipazione di citta- dini, di rappresentati municipali e comunali che si sono anche con- frontati coi residenti per possibili criticità che si cercherà di superare. L’importante è che lo spazio restituito all’uti- lizzo pedonale sia un luogo di incontro e di svago, conservato e ani- mato dai cittadini stessi e dalle associazioni ter- ritoriali. Per due piazze in più C ’è molta attenzione alla cultura in que- sto nostro numero 199 di QUATTRO. A ottobre, infatti, ripartono le stagioni teatrali e musicali dei numerosi teatri di zona, presenza che dobbiamo conservare e valoriz- zare. Dedichiamo quindi ampio spazio alla presentazione delle loro stagioni. Come sempre, poi, sono innumerevoli le ini- ziative ricreative, aggregative, culturali che si svolgono nella nostra zona grazie all’iniziativa delle associazioni e delle realtà sociali che ani- mano la vita dei quartieri. Una varietà di of- ferta sorprendente, per tutte le età e i gusti, quasi sempre offerti gratuitamente, anche per il contributo del Municipio. Riprendiamo poi il “filone” delle storie industriali e produttive. Grazie all’iniziativa promossa lo scorso 22 settembre da QUATTRO sulla Lagomarsino, Azzurra Sorbi ci racconta la storia della storica fabbrica di macchine calcolatrici di viale Um- bria. Elena Gadeschi, invece, ripercorre la storia dell’azienda Fratelli Ingegnoli, grazie ai ricordi di Francesco Ingegnoli, attuale presidente, che abbiamo incontrato negli uffici di via Salo- mone 65, nell’edificio all’angolo con via Pru- denzio, già sede della Fructamine (vedi nr. 109 di QUATTRO). Di fronte alla sede, in via Salomone 68, un am- pio vivaio abbellisce parte di un’area già ap- partenente al demanio statale e acquistata da uno “sviluppatore” che al momento però non ha ancora “sviluppato” niente, lasciando aree incolte e scheletri di vecchi magazzini. Buona lettura! Stefania Aleni In questo numero… T ante sono le famiglie che con la propria munificenza e capacità imprenditoriale nei secoli hanno fatto grande que- sta città ed è sempre affascinante riuscire a svelarne qualche segreto per poter fare un po’ più luce sulla più ampia e complessa storia di Milano. È il caso della famiglia Ingegnoli, le cui prime notizie risalgono ad- dirittura al ‘500, ma le cui fortune hanno inizio nel 1817, quando il loro nome si lega all’attività di produzione, selezione e commer- cio di piante e sementi, in quello che fu il primo stabilimento agra- rio e botanico italiano. Fin dal 1700 la famiglia Burdin, proveniente dalla Savoia francese, aveva deciso di espandere i propri interessi anche in Italia, trasferen- dosi prima a Torino e poi a Milano e portando con sé la propria atti- vità vivaistica nell’attuale piazza Duse, nei pressi dell’orto dell’ex convento dei Cappuccini, facil- mente raggiungibile da una via che, proprio per il diretto collega- mento con le loro coltivazioni di gelso, proveniente dalle Filippine e all’epoca molto richiesto in Lombardia per la produzione della seta, venne a chiamarsi via Viva- io. Nel 1880 Francesco Ingegnoli, il maggiore dei fratelli, acquistò per la cifra di 75mila lire i vivai Bur- din, che nel frattempo si erano tra- sferiti in corso Loreto, attuale cor- so Buenos Aires, dove – 14 anni più tardi – al numero 54 la fami- glia avrebbe fatto costruire, in uno splendido palazzo affrescato dal Quarenghi, la propria nuova sede, che sarebbe rimasta tale per circa un secolo. L’edificio era prospi- ciente al famoso podere I Tre Mer- li dove, per la zona ricca d’acqua, era possibile la coltivazione di una freschissima insalata che la dome- nica le carrozze dei signori anda- vano a prendere e trasportavano lungo tutto corso Venezia diretta- mente alla loro tavola. Lì venivano prodotti anche alberi da frutto e piante ornamentali che nel 1893 avrebbero contribuito alla costitu- zione di Parco Sempione, secondo il progetto dell’architetto Alema- gna. Inizialmente però gli Ingegnoli erano specializzati nella produzio- ne di sementi per grandi agricol- ture come grano, orzo e avena, ol- tre che miscugli da prato per mi- gliorare l’alimentazione di bovini, ovini, suini e caprini, e fu alla fine del 1800 che Francesco Ingegnoli decise di arricchire la propria pro- duzione intraprendendo grandi viaggi verso il Giappone, l’Argen- Fratelli Ingegnoli: una storia di famiglia segue a pag. 3

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 - tel. 02 45477609 – 3381414800e-mail: [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO).Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, GiuliaCosta, Antonella Damiani, Elena Gadeschi, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Emiliano Rossi, Azzurra Sorbi, Riccardo Tammaro, AlbertoTufano. Hanno collaborato a questo numero: Umberto Di Donato, Margherita Maroni. Tiratura 16.500 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della zona 4

Anno XXII, numero 199, ottobre 2018

ATHOS

L’indifferente

Nel giro di tre giorninella nostra zona sonoavvenute due impor-

tanti inaugurazioni.Giovedì 27 settembre è stataaperta al pubblico la nuovapiazza su cui si affaccianoFondazione Prada e la nuovasede di Fastweb, in uno degliedifici del progetto Symbiosisdi Beni Stabili.Ottima la scelta dell’Ammini-strazione comunale di intito-lare la piazza ad Adriano Oli-vetti, a sottolineare la dimen-sione umana del lavoro chepuò fondersi con l'innovazionetecnologica e l’idea di Comu-nità che Milano vuole rappre-sentare.Sabato 29 è stata invece la vol-ta di piazza Angilberto II, og-

getto di un intervento di par-ziale pedonalizzazione. Neglispazi liberati sono stati posi-

zionati grandi vasi di piante efiori, panchine, due tavoli daping pong, una postazione di

bike sharing e stalli perle biciclette. Il pomerig-gio, soleggiato e festo-so, ha visto una grandepartecipazione di citta-dini, di rappresentatimunicipali e comunaliche si sono anche con-frontati coi residenti perpossibili criticità che sicercherà di superare.L’importante è che lospazio restituito all’uti-lizzo pedonale sia unluogo di incontro e disvago, conservato e ani-mato dai cittadini stessie dalle associazioni ter-ritoriali.

Per due piazze in più

C’è molta attenzione alla cultura in que-sto nostro numero 199 di QUATTRO.A ottobre, infatti, ripartono le stagioni

teatrali e musicali dei numerosi teatri di zona,presenza che dobbiamo conservare e valoriz-zare. Dedichiamo quindi ampio spazio allapresentazione delle loro stagioni. Come sempre, poi, sono innumerevoli le ini-ziative ricreative, aggregative, culturali che sisvolgono nella nostra zona grazie all’iniziativadelle associazioni e delle realtà sociali che ani-mano la vita dei quartieri. Una varietà di of-ferta sorprendente, per tutte le età e i gusti,quasi sempre offerti gratuitamente, anche peril contributo del Municipio. Riprendiamo poiil “filone” delle storie industriali e produttive. Grazie all’iniziativa promossa lo scorso 22settembre da QUATTRO sulla Lagomarsino,Azzurra Sorbi ci racconta la storia della storicafabbrica di macchine calcolatrici di viale Um-bria.Elena Gadeschi, invece, ripercorre la storiadell’azienda Fratelli Ingegnoli, grazie ai ricordidi Francesco Ingegnoli, attuale presidente, cheabbiamo incontrato negli uffici di via Salo-mone 65, nell’edificio all’angolo con via Pru-denzio, già sede della Fructamine (vedi nr.109 di QUATTRO). Di fronte alla sede, in via Salomone 68, un am-pio vivaio abbellisce parte di un’area già ap-partenente al demanio statale e acquistata dauno “sviluppatore” che al momento però nonha ancora “sviluppato” niente, lasciando areeincolte e scheletri di vecchi magazzini.

Buona lettura!Stefania Aleni

In questo numero…

Tante sono le famiglie checon la propria munificenzae capacità imprenditoriale

nei secoli hanno fatto grande que-sta città ed è sempre affascinanteriuscire a svelarne qualche segretoper poter fare un po’ più luce sullapiù ampia e complessa storia diMilano.È il caso della famiglia Ingegnoli,le cui prime notizie risalgono ad-dirittura al ‘500, ma le cui fortunehanno inizio nel 1817, quando illoro nome si lega all’attività diproduzione, selezione e commer-cio di piante e sementi, in quelloche fu il primo stabilimento agra-rio e botanico italiano.Fin dal 1700 la famiglia Burdin,proveniente dalla Savoia francese,aveva deciso di espandere i propriinteressi anche in Italia, trasferen-dosi prima a Torino e poi a Milanoe portando con sé la propria atti-vità vivaistica nell’attuale piazzaDuse, nei pressi dell’orto dell’exconvento dei Cappuccini, facil-mente raggiungibile da una viache, proprio per il diretto collega-mento con le loro coltivazioni digelso, proveniente dalle Filippinee all’epoca molto richiesto inLombardia per la produzione dellaseta, venne a chiamarsi via Viva-io.Nel 1880 Francesco Ingegnoli, ilmaggiore dei fratelli, acquistò per

la cifra di 75mila lire i vivai Bur-din, che nel frattempo si erano tra-sferiti in corso Loreto, attuale cor-so Buenos Aires, dove – 14 annipiù tardi – al numero 54 la fami-glia avrebbe fatto costruire, in unosplendido palazzo affrescato dalQuarenghi, la propria nuova sede,che sarebbe rimasta tale per circaun secolo. L’edificio era prospi-ciente al famoso podere I Tre Mer-li dove, per la zona ricca d’acqua,era possibile la coltivazione di unafreschissima insalata che la dome-nica le carrozze dei signori anda-vano a prendere e trasportavanolungo tutto corso Venezia diretta-mente alla loro tavola. Lì venivanoprodotti anche alberi da frutto epiante ornamentali che nel 1893avrebbero contribuito alla costitu-zione di Parco Sempione, secondoil progetto dell’architetto Alema-gna.Inizialmente però gli Ingegnolierano specializzati nella produzio-ne di sementi per grandi agricol-ture come grano, orzo e avena, ol-tre che miscugli da prato per mi-gliorare l’alimentazione di bovini,ovini, suini e caprini, e fu alla finedel 1800 che Francesco Ingegnolidecise di arricchire la propria pro-duzione intraprendendo grandiviaggi verso il Giappone, l’Argen-

Fratelli Ingegnoli: una storia di famiglia

segue a pag. 3

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2 ottobre 2018

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Allons Enfant cerca volontariAllons Enfant, una onlus che offre un doposcuola gratuito aibambini e ragazzi della zona 4, cerca persone di tutte le età, chevogliano dedicare due ore pomeridiane, una o due volte alla set-timana, ad aiutare i bambini che per tanti motivi si trovano indifficoltà a fare i compiti da soli: conoscono ancora poco l’ita-liano, hanno disturbi dell’apprendimento (dislessia, disgrafiaecc.), hanno bisogni educativi speciali di vario tipo. Vanno dallaseconda elementare alla terza media.Per diventare volontari di Allons Enfant non occorre nessunaconoscenza specifica, basta avere voglia di mettersi in gioco edessere disponibili a partecipare gratuitamente ai corsi formativiche l’associazione organizza ogni anno con psicologhe esperte. Dall'anno scorso abbiamo accolto un gruppo di bambini cinesie abbiamo urgente bisogno di una persona che conosca la linguacinese (solo parlata) per affiancare i volontari che li seguono.

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Milano città aperta e plurale Trasformazioni sociali e urbaneLa tematica, scelta quest'anno da Milanosifastoria, si svilupperàin una settimana di convegni, mostre ed altre attività in vari luo-ghi della città dal 5 all’11 novembre. La Rete omonima, orga-nizzatrice dell'evento, è costituita da decine di istituzioni e hacome scopo il rilancio della cultura e della formazione storico-interdisciplinare nell’area milanese.A seguire ci sarà un intero anno di iniziative legate al tema prescelto(info e programma dettagliato su https://it-it.facebook.com/mila-nosifastoria/): tutto avrà inizio all'Urban Center, il 5 novembrealle 14.30, con un convegno al quale parteciperanno l’assessorePierfrancesco Majorino, Serena Vicari Haddock (Università

degli Studi di Milano-Bicocca), Igor Costarelli (Università degliStudi di Milano-Bicocca e TU Delft), Christian Novak (Poli-tecnico di Milano) e Riccardo Tammaro (Fondazione MilanoPolicroma).

Eurospin in arrivo in via ZanteNovità in vista per l’area posta in via Zante angolo via Mecenate,dismessa dopo la chiusura, un paio d’anni fa, del distributoredi carburanti Tamoil e annessa officina autolavaggio. È infatti pervenuta in Municipio 4 la richiesta di permesso dicostruire un edificio ad uso commerciale.Hanno illustrato l’intervento il progettista e un rappresentantedella proprietà: verrà realizzata una struttura di vendita dellacatena Eurospin di circa 1000 metri quadrati con la realizzazionedi parcheggi e percorsi pedonali. Su via Mecenate si affaccerà ilretro del supermercato, mentre l’ingresso sarà sul lato oppostodi fronte all’area parcheggio di circa 47 posti riservati ai clienti.La superficie complessiva dell’area è di circa 5.300 metri qua-drati, di proprietà di Aler, poi acquistata all’asta da una societàimmobiliare.Rispetto al progetto inizialmente presentato, e dietro richiestadella Commissione Paesaggio e del Municipio, verrà potenziata

la dotazione di verde soprattutto verso via Mecenate.I tempi di inizio lavori non dovrebbero essere lunghi (inizio2019), dopo il completamento dell’iter edilizio. La struttura è piuttosto standard, in linea con gli altri punti ven-dita della catena del più grande discount italiano. Questo edificioin particolare sarà autosufficiente dal punto di vista energetico,data la presenza sul tetto di pannelli fotovoltaici in grado di ga-rantire riscaldamento e raffreddamento.Trattandosi poi di una struttura di medie dimensioni dovrebbesoddisfare una clientela locale che può raggiungerla a piedi ocon i mezzi pubblici, senza aumentare il traffico veicolare. Infine,darà lavoro a circa 40 dipendenti sui diversi turni.

Valentina Geminiani

Il mercato contadino del Suffragiofra iniziative e ricerca di nuovi spaziIl mercato agricolo del sabato di piazza del Suffragio, promossodal Consorzio Agrituristico Mantovano, è sempre più un appun-tamento settimanale molto attrattivo. Oltre alle 15/16 postazioni dei produttori e venditori, si svolgonoa cura del Consorzio stesso e del "Gruppo Quartiere Suffragio"una serie di attività collaterali.È ripartito il progetto solidale “Una mela per tutti”, cioè la di-stribuzione gratuita di mele – tramite le associazioni solidali –alle persone conscarse possibilità. Ilprogetto si finanziaattraverso l’acqui-sto di mele di se-conda scelta a € 1(di ottima qualità,ma rifiutate dallagrande distribuzio-ne per ragioni pura-mente estetiche)presso il gazebo diMarco, allevatoredi struzzi e ideatoredell’iniziativa.Sono poi in calen-dario laboratori dicultura contadinaguidati dai contadi-ni stessi: sgranaturapannocchie mais emacina, facciamo ilformaggio, faccia-mo il succo di me-le, pigiatura del-l’uva, aperitivo ru-rale, esibizione wri-ters sul mondoagreste. È ripartito anche loscambio di giocat-toli e bici per bambini e ragazzi. Chi porta e chi ritira, gratis na-turalmente. E ancora, riprenderà la raccolta di coperte, indumentiinvernali e scarpe per le persone in disagio (con la raccoman-dazione che siano in buono stato).Non manca, come sempre, la presenza di artisti di strada.Per tutto questo, lo spazio a disposizione del mercato è piuttostoridotto, per cui il Consorzio, il Gruppo Quartiere Suffragio e ilComitato di quartiere XXII Marzo, hanno chiesto al Consigliodi Municipio di valutare e trasmettere al Comune di Milano larichiesta di autorizzare l’ampliamento dell'area di occupazionedel "Mercato Contadino" negli spazi calpestabili della limitrofaarea verde per consentire l’incremento dei gazebo.

Disegno provvisorio dell’interventoScambio giochi

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tina e gli USA per portare consé nuove e importanti varietà,che potessero migliorare, tra-mite incroci, i prodotti nostra-ni.Dopo la crisi del 1929, che in-vestì anche il settore immobi-liare cui erano legati gli stessiIngegnoli, venne a mancare ilpolmone finanziario del-l’azienda rappresentato dallabanca ebraica di Zaccaria Pisa,che nel giro di pochi anni fucostretta a chiudere, lasciandoPaolo Ingegnoli - nel frattem-po succeduto al fratello - in

gravi difficoltà economiche eobbligandolo a vendere al-l’asta nel 1933 e nel 1935, an-no poi della sua morte, la suaimponente collezione d’arteche vantava ben 429 dipinti,che negli anni aveva acquista-to da artisti del calibro di Se-gantini, Michetti, De Nittis,Boldini, con cui egli stesso erain rapporto di amicizia, facen-dosi guidare nella scelta delleopere dal suo innato buongu-sto.In seguito l’eredità dell’azien-da fu raccolta da Tomaso In-gegnoli, che dal 1938 al 1987si è occupato di portare avantil’attività, passando attraversoi cruciali anni della guerra

quando i 43000 ettari di colti-vazioni a Cologno Monzesevenivano disertati dai vivaistia favore di un lavoro più red-ditizio come quello offerto aquei tempi dall’acciaieria Falkper la produzione di armi. Nel1960 tutti questi terreni ven-nero lottizzati e venduti, e adoggi i Fratelli Ingegnoli, chenel 2017 hanno festeggiato i200 anni di attività, sono di-ventati a tutti gli effettiun’azienda commerciale, chesi appoggia a imprese agricolecon contratti di coltivazione.Ufficio tecnico e Garden Cen-tre, vero punto di riferimento

per la clientela milanese, han-no trovato da qualche annonuova sede in via Salomonesotto l’esperta guida di Fran-cesco Ingegnoli, dal 2008 pre-sidente della società.Questo vorticoso viaggio nellastoria di una famiglia così an-tica e salda nelle sue tradizionie nella sua attività, premiatanegli anni per la sua notevolelungimiranza e una capacitàimprenditoriale non comune,non può non rendere orgoglio-si anche tutti noi, che spessoinconsapevolmente ci muovia-mo in questa grande città, chetanti episodi e vicende comequeste custodisce.

Elena Gadeschi

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Fratelli Ingegnoli: una storia di famigliasegue da pag. 1

Primi del ‘900: concorso per premiare i migliori produttoridi frumento fucense.

Sabato 22 settembre, co-me anticipato nel prece-dente numero di QUAT-

TRO, si è tenuta una giornatadedicata alla Lagomarsino,storica azienda italiana pro-duttrice di macchine calcola-trici. Una giornata dedicata al-l’unicità della sua storia indu-striale; alla visione del fonda-tore e alla sua famiglia; ai suoiquasi duemila lavoratori cheper più di 70 anni hanno ani-mato gli stabilimenti di vialeUmbria e ai suoi prodotti cosìinnovativi per il mercato di ri-ferimento, ma anche alla tra-sformazione e rigenerazionedel sito produttivo che è riu-scito a mantenere la sua voca-zione iniziale. Un luogo che testimonia tut-t’oggi le proprie radici e cheallo stesso tempo è aperto a unnuovo e dinamico futuro.Ospiti dello show-room diAbitare In, i numerosi visita-tori intervenuti, hanno avutola possibilità di ammirare inesposizione alcune macchineda calcolo dell’azienda stessae di capirne la meccanica e ilfunzionamento grazie al sup-porto di Umberto Di Donato,presidente del Museo dellaMacchina da scrivere di Mi-lano. Nel pomeriggio in unclima informale e conviviale,dopo l’introduzione di Stefa-nia Aleni che ha ripercorso lastoria della fabbrica e la tra-sformazione del sito in “citta-della artigianale”, diversi icontributi per raccontare dapiù punti di vista la storia in-dustriale della Lagomarsino.Il primo, quello di Vito Reda-elli, architetto e curatore conStefania Aleni del testo editoda QUATTRO, Storie Indu-striali. Passato e presente nelsud est di Milano, ci ha intro-dotti in una riflessione sullacapacità di Milano di trasfor-marsi. Una trasformazione cheperò non dimentica la sua sto-ria e la sua identità riflessa neisuoi manufatti. Lo stesso pa-trimonio edilizio della Lago-marsino testimonia proprioquesto doppio movimento:una innovazione verso il futu-ro nel momento in cui l’origi-naria attività produttiva vienemeno, ma allo stesso tempo,

la conservazione dello stabileentrato oramai nel DNA dellacittà che riesce a prenderenuova vita. Se questa alchimiadi passato e futuro funziona,la città diventa più attrattiva ericonoscibile. Viceversa, se letracce del passato vengono az-zerate, cancellando e annul-lando ciò che è stato, si rischiadi perdere qualsiasi caratteredistintivo e le città si appiatti-scono, iniziando a so-migliarsi tutte l’unacon l’altra, diventan-do dei veri e propri‘non luogo’. Il pomeriggio di sa-bato è stata anche oc-casione per i discen-denti del fondatore diritrovarsi e di celebra-re, dopo lunghi annidi silenzio, la storiagloriosa della fabbri-ca di famiglia. Pertroppo tempo la bel-lezza creatrice dellaLagomarsino è statasottaciuta e archiviataa causa di un epilogodoloroso che ha toc-cato non solo i lavo-ratori, ma anche la fa-miglia stessa. Un epi-logo che ne ha porta-to poi alla chiusuradefinitiva a causa diun mercato che si èorientato velocemente versol’elettronica, superando lameccanica applicata alle mac-chine calcolatrici. Marco Scaler, nipote degli sto-rici proprietari, presente all’in-contro, ha raccontato comequalche anno fa ha iniziato laricostruzione della storia della

fabbrica per riabilitarne la me-moria e restituire alla propriafamiglia e alla città di Milanoun passato industriale iniziatonel lontano 1896. Trova pocoo nulla in casa, idem nellosterminato mondo di internet,decide quindi di creare una pa-gina Instagram ‘LagomarsinoTotalia’, che ispira la creazio-ne di una pagina dedicata suWikipedia: un effetto domino

generato da un movimento deltutto spontaneo. È bastatocreare un canale che desse vo-ce a vissuti ed esperienze perraccogliere e alimentare rac-conti legati ad una storia checome brace sotto la cenerenon si è mai spenta, ma anziaspettava solo tempi propizi

per mostrarsi di nuovo. L’ultima voce intervenuta al-l’incontro è stata inaspettataquanto ricca e densa di vita.Tra il pubblico intervenutoc’era anche un responsabilecommerciale che ha dedicatomolti anni della sua vita allafabbrica di viale Umbria. Conorgoglio e commozione, ha ri-cordato come la Lagomarsino,negli anni più floridi, fosse se-conda solo alla Olivetti e co-me fosse presente con ben 22filiali su tutto il territorio ita-liano per assistere al meglio iclienti nelle loro necessità. Laproduzione provvedeva a tuttala componentistica delle mac-chine calcolatrici; come erausuale in quel periodo storico,ogni azienda realizzava inter-namente tutte le parti per l’as-semblaggio dei prodotti, aven-do al suo interno falegnameriae minuteria metallica. Quandole calcolatrici elettronichegiapponesi arrivarono in Italia,cambiarono radicalmente le

logiche produttive edi consumo: non piùmigliaia di pezzi darealizzare e comporre,ma solo una dozzinadi schede elettronicheche ne ampliarono lefunzioni, ben al di làdelle canoniche quat-tro operazioni; ma so-prattutto, la forza la-voro ridotta di piùdella metà. Questa ri-voluzione, alla qualela fabbrica non erapronta, portò la Lago-marsino alla crisi,profonda ed irreversi-bile. Questi sono an-che gli anni delle lottesindacali che non riu-scirono a trovare unpunto di incontro conla proprietà, seguendola sentenza del ‘tuttio nessuno’, si assistet-te a una lenta e dolo-

rosa chiusura avvenuta defini-tivamente nel 1970. Lagomar-sino non è stata solo questo,non saremmo qui a parlarneaffascinati ed emozionati dauna storia che ha solo iniziatoa farsi conoscere.

Azzurra Sorbi

Lagomarsino in mostraRadici e futuro di una storia industriale

Modello Totalia

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4 ottobre 2018

Sull’ultimo vagone dellatradotta, quello aperto,che viaggiava verso il

fronte s’erano raccolti in sette,tutti “ragazzi del ‘99” tolti allefamiglie per essere scaraventaticontro le linee austriache. Glialtri vagoni erano chiusi, mastipati al punto da non rigirar-cisi, quella di salire sull’ultimoin pratica vuoto era all’inizioparsa una buona idea. Poi eraarrivato il freddo vero, quelloche mordeva, e i sette giovaniavevano un bel raccogliersi suse stessi mentre con l’avanzaredelle ombre la temperatura pre-cipitava.Nel nulla di una campagna unasosta, e un vociferare; e sul va-gone gelato ecco salire quattro“fiamme nere”, gli arditi, ru-morosi e spavaldi. Il treno ri-prendeva a percorrere la notte,e loro si guardavano intorno, aisette spaventati fanti abbracciatiai ’91 sì e no un’occhiata. Sag-giavano le pareti di legno delvagone, e dopo essersi bisbi-gliati qualcosa avevano estrattoil pugnale e s’erano messi a ca-vare schegge, le avevano am-monticchiate nel centro per do-po accenderle. Ne era nato unpiccolo fuoco che in quel fred-

do sembrava il solestesso, con loro checontinuavano ascarnificare le pa-reti per alimentarlo.Uno guardò i settespaventati fanti, ri-se, e fece cenno

che si avvicinassero al fuoco.Durò tutta la notte, le fiammebruciavano anche il pavimento,vi aprivano voragini. Gli arditinon si scoraggiavano, e conti-nuavano a dare calore a quelviaggio verso la morte demo-lendo il vagone, che al mattinosembrava uno scheletro.Quegli undici giovani uominidivenuti fratelli e complici nelcalore forse hanno avuto un tra-gico destino, ma almeno uno èsopravvissuto, Tonio, che nelleserate d’inverno, nella fattoriain provincia di Firenze dove eramezzadro, alla luce del lume apetrolio raccontava quell’epi-sodio e altri ancora, la guerrasapeva dare memorie tenaci.La Grande Guerra e le sue trin-cee putride, dove la vita era sta-to deciso che valesse niente eallora tanto valeva farla perderelanciando sciami di uominicontro il nemico. Fuoco di ar-tiglieria, a martello. Se il rumo-re è troppo non è più rumore, èprendere l’anima e scuoterla.Quando le batterie cominciava-no a battere le linee austriachecon quella intensità i pensierisvanivano, al loro posto c’erail nulla, nell’attesa del precipi-zio di silenzio che avrebbe pre-

ceduto il comando di innestarela baionetta sulla canna del ’91,gridare “Savoia!” e lanciarsicontro i reticolati e le mitraglia-trici perché gli alti comandi po-

tessero dire ancora una volta diaverci almeno provato.Ma capitava che dal nulla sbu-cassero loro, gli arditi, il solo

vederli rincuorava. Si liberava-no della mantella e uscivanostrisciando come grandi luma-che, con i proiettili amici chesibilavano sopra le loro teste, e

che più loro si avvicinavano al-la trincea austriaca e meno ami-chevoli rischiavano di diventa-re. Attaccavano sotto il fuoco,

quando nessuno li aspettava,per questo gli austriaci li teme-vano. Il loro biglietto da visitaerano le bombe a mano, cilin-driche come barattoli di con-serva e a bassa carica perchéfacessero sì danno, ma non taleda restarci coinvolti. Dopodichési precipitavano nella trinceapiena di feriti per completarel’opera.Avevano il pugnale fra i denti,e alla cintura il revolver 1889“Bodeo” con il grilletto pieghe-vole perché la fondina occupas-se meno spazio, ma era megliolasciarlo dove stava, nel tam-buro c’erano sei colpi e non an-davano sprecati, visto che gliaustriaci avrebbero tentato diriprendersi la trincea e qualcosaoccorreva sparagli addosso. Ilvero lavoro era fatto dal pugna-le, ed era da sporcarcisi le ma-ni. Gli arditi sapevano per espe-rienza quanto fosse inutile cer-care di conficcare la lama in uncorpo protetto dalle divise dipanno, certo migliore di quelloitaliano, ma sempre pannaccioresistente a lame che non fos-sero quelle delle baionette, cheavevano dalla loro quattro chilidi fucile a spingerle. Allora mi-ravano alla gola, e il sangue co-lava sulle mani e sull’impugna-tura del pugnale e le impastavainsieme. Dopo occorreva ren-dere inoffensive le mitragliatriciconquistate e tornare alle lineedi partenza, o voltarle verso ilnemico e aspettare che l’arti-glieria tacesse e arrivassero le

ondate dei fanti. In ogni casoc’era la conta, e ogni volta nemancavano.Michele raccontava queste cosee altre ancora. Nella cornicedella cristalliera teneva infilatauna piccola foto che lo ritraevasotto una mitragliatrice, minutoe bruno, la camicia nera e il pu-gnale infilato nella fusciacca.Raccontava d’inverno, nellastalla illuminata dal lume a pe-trolio, o nella bella stagione sot-to il cielo stellato da non cre-derci che potessero esistere tan-te stelle. Il racconto era più omeno lo stesso, il variare diqualche dettaglio ma la sostan-za rimaneva quella. Il suo pub-blico erano i paesani del picco-lo borgo di Sicilia alle pendicidelle Madonie, e nel tempos’andava assottigliando, cosìcome s’allontanavano i ricordidi una guerra combattuta in unNord lontanissimo. Nel giro diun paio di anni Michele si trovòintorno solo pochi vecchi, i gio-vani avevano preso in uggia lesue memorie guerriere. Nonpotevano sapere che di lì a nonmolto sarebbe toccato a loropartire per un’altra guerra, e alritorno avrebbero preso il postodi Michele, nelle stalle o sottoil cielo esploso di stelle, perraccontare le loro gesta infioc-chettandole, e abbellendole del-la sconcia “bellezza” del san-gue versato e visto versare, co-me dacché il mondo è mondotutti i reduci hanno fatto.

Giovanni Chiara

Una pietra di basalto nero di cir-ca 700 chili, ritrovata in Egittonel 1799, scolpita con dei se-

gni indecifrabili nel lontano 196 a.c.in onore del faraone Tolomeo V° Epi-fane, consentì dopo oltre venti secolila decifrazione dei geroglifici.Non si sapeva niente di chi, come eperché avessero costruito monumenti,templi e piramidi grandi come unamontagna, sulle rive del fiume più lun-go della Terra. Ci riuscì, dopo oltrevent’anni di studi e analisi, un ricer-catore francese, Champollion, dopoavere analizzato tre testi in lingue di-

verse, incisi su questa grossa pietra,scoperta per caso nella cittadina di Ro-setta (Rashid) poco lontano da Ales-sandria, sul delta del Nilo, durante lacampagna d’Egitto voluta da Napo-leone nel 1798. La pietra, chiamatapoi “La Stele di Rosetta”, divenne fa-mosa e fu contesa anche con le armidagli eserciti contrapposti di Franciae Inghilterra, per finire in mani inglesiche la trasferirono a Londra. I soldatifrancesi, capita l’importanza del lororitrovamento, ne avevano fatto diversecopie per proprio uso. Una di questefu consegnata a Parigi allo studioso

Jean–Francois Champollion, che nel-l’anno 1822 ne decifrò lo scritto, met-tendo a confronto le versioni dei tretesti in geroglifico, demotico e grecoantico. Il termine “geroglifico “signi-fica “scrittura sacra incisa” e dalla suadecodificazione il Mondo intero, com-preso lo stesso Egitto, riuscì a cono-scere la storia dei faraoni e a ottenerele informazioni su tutte le scoperte rea-lizzate dagli egiziani in oltre tre mil-lenni, dal 3900 a.c. in avanti, e quindiapprendere particolari importanti sul-l’origine dell’intera civiltà occidentale.La pietra originale è esposta al British

Museum di Londra e una copia si tro-va anche al Museo Egizio di Torino.L’argomento sarà trattato il giorno 27ottobre prossimo, alle ore 15 pressoil Museo della Macchina da Scriveredi via Menabrea 10, dall’emerito pro-fessor Pippo Scirè, in una conferenzacoinvolgente e affascinante, documen-tata con la proiezione di video e foto.L’ingresso è libero. Si prega di preno-tare la partecipazione al cell.3478845560 oppure alla mail: [email protected].

Umberto Di Donato

59. AVANTI ARDITO

storie di storia

Al Museo della Macchina da Scrivere

Due millenni per decodificare la scrittura geroglifica

Michele Chiara

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Il centenario di Vittorio Veneto verrà celebrato il prossimo27 ottobre alle 17 presso la sala consigliare del Municipio4, grazie a una interessante iniziativa dell’associazione“Amici della città di Vizzini”.L’associazione, presieduta da Giuseppe Garra, per l’occa-sione ha pubblicato un libro che verrà regalato ai soci ealle autorità, grazie al contributo della Giunta di Municipio,

che raccoglieuna monogra-fia sul periodobellico e il ca-talogo degli ar-ticoli scritti daisoci Asso Viz-zini.Si tratta inmolti casi ditestimonianzeraccolte da pa-renti o amici

che hanno partecipato alla Grande Guerra, oppure di con-tributi su diversi aspetti della Prima Guerra Mondiale (adesempio, l’ordinamento giudiziale militare, l’azione delleCrocerossine, il contributo del servizio meteorologico, ecosì via). Ed è proprio questa scelta editoriale che ne faun libro speciale.

Il centenario di Vittorio Veneto

Villa Giusti a Padova, luogo della firmadell’Armistizio del 3 novembre 1918

Èquesto il nome del nuo-vo progetto dell’ASPGolgi-Redaelli, soste-

nuto da Fondazione Cariplo eda Fondazione AEM e condi-viso da numerose istituzioni eassociazioni culturali milanesi,che vuole restituire alla collet-tività la storia di Milano comecentro di una rete di solidarietàe inclusione sociale, dall’Unitànazionale a oggi.Milano ha saputo inventare findall’Ottocento strutture e stru-menti innovativi per accoglie-re le persone in cerca di mi-gliori condizioni di vita e ri-spondere ai bisogni sociali dei“nuovi milanesi”.MilanoAttraverso fa conosce-re ai cittadini di oggi la ric-chezza delle esperienze pas-sate della solidarietà milanese,da interpretare anche comespunti per leggere in modo di-verso il presente.Lo fa attraverso una rete, com-posta da enti con forte radica-mento territoriale, con un Fe-stival che durerà fino a dicem-bre di eventi diffusi, (il 6 ot-tobre sono alla Casa dell’Ac-coglienza), il cui ricco calen-dario si trova sul sitowww.milanoattraverso.it, econ un nuovissimo portale

geo-storico, presentato lo scor-so 25 settembre a PalazzoReale.La piattaforma partecipativadi MilanoAttraverso permettedi esplorare per macro tema-tiche le ricerche storiche ed’archivio che i soggetti dellarete aderenti all’iniziativa stan-no studiando ed elaborando. Il portale geo-referenziato, inparticolare, racconta l’evolu-zione del territorio milanesealla luce di cinque aree tema-tiche (migrazione, lavoro, be-nessere sociale, impegno civi-le, trasformazione del territo-rio) che contestualizzano eraccontano la storia economi-ca e sociale della città, le vi-cende dei suoi abitanti, i flussimigratori, la storia delle co-munità che qui si sono forma-te e insediate. Le singole nar-razioni fanno emergere le sto-rie individuali, le biografie deiprotagonisti, i luoghi e le isti-tuzioni, anche tramite il cor-redo documentale costituitoda immagini, foto, testi d’ar-chivio, cartografie storiche etestimonianze audio/video. Navigando, ci si può muoverenel tempo e nello spazio, cre-andosi propri percorsi. Una città tutta da scoprire!

MilanoAttraverso. Persone e luoghiche trasformano la città

Nella prima puntata ab-biamo visto come nelcorso di pochi anni,

tra la fine dell’Ottocento el’inizio del Novecento, si svi-lupparono con grande celeritàle linee extraurbane a vaporeverso il sud est e sino al piaz-zale di Porta Romana per la li-nea Milano-Melegnano-Lodi,e verso il nord est, lungo l’as-se viale Porta Romana e PortaVittoria sino all’attuale piaz-zale Oberdan, per le linee diVaprio – Cassano - Treviglio. Un’idea di questa rete di tra-sporto è sintetizzata nella car-tina allegata, dove è indicatacon una freccia la posizionedella stazione/deposito di vialeMonte Nero. Questo assetto,con qualche modifica, rappre-senterà sostanzialmente l’os-satura della rete tranviaria ex-traurbana che tra qualche de-cennio sarà gestita dall’Azien-da Tranviaria Municipale. Po-co prima e durante il conflittodella Prima Guerra Mondialefurono introdotte delle signi-ficative modifiche sui pre-esi-stenti tracciati poiché le ridon-danze erano sempre più fre-quenti e fuori controllo da par-te della Deputazione Provin-ciale milanese la quale conce-deva con troppa facilità leconcessioni per “fare cassa”.Spesso la concorrenza dellenascenti linee extraurbane, enon senza conflittualità, eracon la rete ferroviaria che neidecenni prima e dopo l’Unitàd’Italia si stava sviluppando eammodernando rapidamente. Un esempio per ciò che ci ri-guarda era rappresentato dalprimo tronco della linea fer-roviaria “Imperial Regia Pri-vilegiata Strada Ferrata Lom-bardo-Veneto”, dedicata al-l’imperatore Ferdinando Id’Austria e meglio nota comeFerdinandea, che collegavaMilano a Venezia. La stazione di Porta Tosa (og-gi Porta Vittoria) sorgeva lun-go il viale della Circonvalla-zione (oggi la individuerem-mo come “Interna”, per distin-guerla da quella “Esterna”)che attraversava le vie Col diLana, Bligny, Sabotino, MonteNero, Premuda, Piave versoPorta Venezia (ex Porta Orien-tale). Dalla stazione/depositodi viale Monte Nero uscivanoi mezzi a vapore del Gruppo

Pistorius che s’immettevanosubito sulla Circonvallazionetranviaria, a quei tempi per-corsa, a binario unico, dalleippovie della Società Anonimadegli Omnibus (SAO). In via-le Premuda incrociavano lastazione ferroviaria di PortaTosa dove si attestava la lineaMilano-Treviglio verso il bi-vio Acquabella, conuna possibile sostadei passeggeri al pa-diglione del CaffèGnocchi.Alla stazione di PortaTosa si innestarono inseguito anche le lineeferroviarie per Pia-cenza e per Pavia,provenienti dal nododi Rogoredo. In pocotempo il carico dipasseggeri sulle tram-vie a vapore delladorsale sud Milanoverso Vaprio-Trevi-glio diminuì sensibil-mente creando nonpochi problemi al-l’esercizio a vaporeche, da un paio d’an-ni, era gestito dallanuova Società delleTramvie Interprovin-ciali Padane (TIP). Vaanche ricordato chenel frattempo stavaassumendo sempremaggior rilevanza ilservizio automobili-stico con l’impiego diautobus, alimentatiprima a benzina e poi a nafta,perché si dimostravano piùflessibili, veloci e meno costo-

si in termini di acquisto e diesercizio sulle piccole e medietratte. Intanto, mentre si attuavanouna serie di modifiche alla reteferroviaria cittadina sulle lineedi cintura esterna in previsionedello spostamento della vec-chia e inadeguata StazioneCentrale posta nella piazza

omonima (poi piazza Fiume eoggi Repubblica), la stazionedi Porta Tosa, sul finire del-

l’Ottocento, viene chiusa alservizio passeggeri, per restareancora qualche anno solo sca-lo merci (ne resta traccia os-servando con attenzione le vieArchimede, Marcona e Sotto-corno). Per resistere alla con-correnza e sotto l’impulso delrapido processo di elettrifica-zione delle tramvie urbane ef-fettuato dalla società Edison,al fine di rispondere efficace-mente alla domanda di tra-sporto sulle linee extraurbaneconvergenti in Milano, nel1918 la TIP decide di avviarel'esercizio a trazione elettricasui tronchi Porta Venezia-Cre-scenzago, sulla linea Milano-Vaprio, e Porta Romana-Ro-goredo, sulla linea Milano-Melegnano-Lodi. La conversione al nuovo siste-ma di trazione con alimenta-zione elettrica in corrente con-tinua inoltre s’imponeva inquanto, utilizzando partedell’armamento urbano dellasocietà Edison (che aveva giàsoppiantato la SAO ed elettri-ficato la Circonvallazione), ilenti e lunghi convogli a va-

pore risultavanod’intralcio al ser-vizio urbano. Dalla stazione/de-posito di vialeMonte Nero scom-paiono così gra-dualmente le mo-trici a vapore efanno la loro com-parsa le motricielettriche, in segui-to identificate conla serie A.1÷A.4.Saranno costruitein economia dallastessa TIP che riu-scirà a convertirealcune carrozzeequipaggiandolecon motori elettri-ci TIBB. Il mate-riale mobile saràpoi ceduto rispet-tivamente allaSTEL, a partiredal 1926 con RDn. 1565, e da que-sta, con l’Atto Ri-volta del 30 giu-gno 1939, allaneonata ATM nel1939. Ma di que-

sto parleremo nella prossimapuntata.

Gianni Pola

C’era una volta un deposito: viale Monte Nero/2

Mappa Brenna - Stazione di Porta Tosa (A), Circonvallazionetranviaria (B), bivio Acquabella per Venezia e per Piacenza (C).

Distribuzione delle linee interurbane agli inizi delNovecento (G. Cornolò, Fuori Porta in Tram – letramvie extraurbane milanesi 1876-1980)

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esce il giorno 7 novembre 2018

La Strada, cooperativa so-ciale attiva nella periferiasud-est di Milano, torna

a far parlare di sé per una dellenovità che più sta caratterizzan-do il suo operato negli ultimimesi. La Strada infatti, comealtre organizzazioni del terzosettore, ha avviato programmidi volontariato aziendale carat-terizzati da una sensibilità co-stante verso i bisogni specificidel territorio che dal Corvettosi estende fino al quartiere For-lanini. Per capirne di più, inter-locutrice naturale è stata la re-ferente dell’iniziativa, LisaGhezzi. È noto che dopo la crisi finan-ziaria del 2008 le imprese sonostate progressivamente chiama-te a puntare su etica, trasparen-za e sostenibilità per orientarele scelte via via più avvertitedei propri consumatori. «È pro-

prio sul ruolo e i valori socialiveicolati oggi da queste societàche il volontariato aziendalepoggia le sue radici», spiega laresponsabile del progetto. «Conquesto tipo di programmi – ag-giunge – i dipendenti di realtàprivate offrono per un giorno ilproprio impegno volontario,collaborando sul campo in unodegli ambiti di intervento dellacooperativa, con la garanzia chele ore “donate” saranno normal-mente retribuite dall’azienda incui prestano servizio». Eppure,è risaputo, si fa presto a dire vo-lontariato: «Anche su questoversante, così, abbiamo cercatodi rimanere fedeli al nostro sti-le, nel segno dell’interazionefra chi dona e chi riceve, attra-verso tre sostanziali tipologiedi attività». Si va dalle operemanuali, fondamentali per re-stituire bellezza ai diversi am-bienti frequentati dall’utenza,

agli incarichi di natura relazio-nale (accompagnamento di an-ziani in gita, feste nei centrid’accoglienza, pomeriggi al-l’aria aperta con i giovani presiin carico dalle strutture afferen-ti), fino alla messa in comunedi competenze specifiche, pre-ziose, ad esempio, per la reda-zione di un curriculum o per unripasso in vista di un’interroga-zione importante. Ogni azioneè pensata a beneficio di quel ba-cino di persone in condizioni difragilità con cui La Strada èabituata a interfacciarsi. Qualche dato: «Nel 2017 abbia-mo sviluppato 36 iniziative con9 aziende e un totale di 238 di-pendenti, che hanno offerto1.164 ore di volontariato a fa-vore di oltre 380 dei nostri as-sistiti», specificano dalla coo-perativa. Il tutto con una seriedi vantaggi per ciascuna delle

parti coinvolte: quello del vo-lontariato in impresa, infatti, èuno strumento che permetteall’azienda di qualificarsi in po-sitivo, sviluppando team buil-ding, legittimando il propriooperato a livello locale e con-tribuendo a motivare e soddi-sfare il personale, finendo cosìper generare un circuito di po-sitività. «L’arricchimento è dav-vero reciproco - conferma Lisa- tanto che queste esperienze,oltre a rafforzare lo spirito digruppo e il senso di appartenen-za, portano spesso a ribaltare ilproprio punto di vista, relativiz-zando le difficoltà del quotidia-no a fronte di un’apertura versoil mondo delle onlus». C’è chiha piantato fiori all’ingressodella sede di via Piazzetta e chiha scartavetrato finestre, chi hatrascorso un pomeriggio con glianziani e chi ha organizzato unacaccia al tesoro per bambini,

chi ha smaltato le ringhiere delCentro Giovanile e chi ha simu-lato colloqui di lavoro: tra aulescolastiche, comunità e appar-tamenti in gestione, sono dav-vero tante le occasioni in cui ilavoratori “in prestito” possonocimentarsi. La riqualificazione della Casci-na Nosedo, a ridosso del Parcodella Vettabbia, è al centro degliultimi accordi siglati da LaStrada con una serie di ditte in-teressate a questi particolaripercorsi di volontariato: anchequesto ha permesso di salvareil casolare dal degrado in cui alungo è stato costretto, fino adivenire una delle buone prati-che di maggior riferimento peril vicinato. La scorsa primaveraè qui che, tra taglio dell’erba,piantumazione del verde, tin-teggiatura e allestimento delpergolato, alcuni dipendenti di

Nielsen (azienda globale di mi-surazione e analisi dati, cono-sciuta in Italia per il sistema dicampionatura dell’ascolto tele-visivo Auditel) hanno potutodedicare una giornata intera allanostra città. Due anni fa è statainvece la volta dell’arrampicatasportiva con gli adolescenti delcentro diurno In-Presa, pressola palestra Rockspot di via Fan-toli: un altro momento ad altosignificato simbolico che, comedichiarato a QUATTRO da fon-ti interne al gruppo, «ha resol’incontro con La Strada unicoper tutti noi, tanto da sfociarein una collaborazione e inun’amicizia continuative».Obiettivo pienamente centrato,dunque: nella “metropoli-che-cresce”, senza dimenticare lari-umanizzazione dei suoi tempie dei suoi spazi, anche questoè possibile.

Emiliano Rossi

È l’ora del volontariato aziendaleLa Strada: “Aumentano le richieste in zona, coinvolta anche la Cascina Nosedo”

«Come hanno rispo-sto gli affittuaridel Mercato Mor-

senchio al bando lanciato dalComune per la riqualificazio-ne della struttura di viale Un-gheria e l’affidamento in con-cessione del mercato?» Ponia-mo la domanda a Sergio Mon-frini, presidente Assofood eresponsabile del ConsorzioMorsenchio, nonché uno degliesercenti del Mercato.«Sono perfettamente d’accor-do a partecipare fin da quandoabbiamo cominciato i colloquiper mettere a punto la collabo-razione con il Comune. La co-sa che ho sempre sostenuto edifeso era che ci dovesse esse-re una fattibilità del progetto edovesse essere sostenibile dalpunto di vista economico. Noici faremo carico di tutta la ma-nutenzione straordinaria. Par-teciperemo anche in presenzadi altri soggetti e faremo delnostro meglio per vincere».I fattori sui quali contano tuttigli esercenti è di avere l’op-portunità e la capacità di ri-spondere velocemente a quelleche sono le esigenze del mer-cato commerciale, che oggi haun ricambio incredibile «conle proposte di prodotti nuovi,il cliente un giorno vuol man-giare salutistico e dopo qual-che giorno cambia idea, cam-biamenti che imprimono almercato una velocità di rinno-vamento continua e paurosa»- come la definisce Sergio.Da non sottovalutare ancheuna gestione più dinamica, ra-zionale, adatta ai tempi e nonlegata a regole e balzelli, inmodo che questo tipo di Mer-cato «esca, non dal 1900, madal 1800 come è ora ed entrinel XXI secolo» - puntualizzaMonfrini, che qui gestisce unapanetteria e che mentre rac-conta continua a preparare ipanini da mettere in forno eamalgama pasta e burro perfare le brioche.Il Mercato di Morsenchio, untempo mappato come “El lo-cho da Morsungia”, è nato ne-gli anni 60 quando vennerocostruite le case dei ferrovierie dei dipendenti Atm, e oggiha un vasto bacino di utenza:dai pensionati alle casalinghe,a chi lavorando in altre zoneal ritorno si ferma a fare laspesa. «Una rivista di cucina– interviene Sergio Monfrini– ha fatto un servizio su di noied è arrivata gente anche daaltri quartieri». A riprova cheil servizio e la qualità pagano.Un Mercato che non teme laconcorrenza della grande di-stribuzione; il target del con-

sumatore è diverso e, fattorenon indifferente, qui il rappor-to umano è tangibile, invita avenire tutti i giorni a prenderequello che serve; si dialoga, cisi conosce, il negoziante ticonsiglia, ti accontenta «sevuoi un arrosto da sette etti ilmacellaio ti dà sette etti. Al su-permercato devi guardare trale vaschette e non sempre tro-vi il peso che cerchi» - con-

clude Monfrini. Un mercatodove trovi la merce fresca e,come afferma Sergio, «faccia-mo del nostro meglio offrendoun servizio di qualità, con pro-dotti di eccellenza, prodotti dinicchia, prodotti su misura».Uno degli esempi ai quali fariferimento Sergio Monfrinisono i mercati esteri, luoghiben organizzati che offrono alpubblico una serie di servizieccellenti, e senza uscire daiconfini nazionali un modelloè il Mercato di Firenze che de-finisce «un fiore all’occhiel-lo».I numeri del Mercato: quan-ti esercenti e quante personesono impiegate in questastruttura?«Come detto, ci sono 14 tito-lari (i posti sono 20 ma diversiesercenti hanno due o tre spazin.d.r.) e una media di tre im-piegati: circa settanta persone.Rispetto ad altri Mercati ab-biamo dei numeri molti im-portanti». Tra i diversi com-mercianti alcuni sono “storici”come uno dei due ortolani, ilpescivendolo è qui dalla co-struzione del Mercato, mentrealtri hanno aperto “bottega”nell’88, il barista, seguito aruota nel 1990 da Sergio Mon-frini.C’è stato ricambio nel tem-po? e come vede un giovaneal quale si offrisse la possi-bilità di rilevare uno spazio?«Nel tempo ci sono stati di-versi avvicendamenti e giustoa giugno è arrivato un secondoortolano. I giovani vengonoda una cultura dove non è pre-

visto fare sacrifici e stare die-tro un banco è degradante ri-spetto agli studi che hanno fat-to. Lavorare dietro un banconon è solo lavoro in sé, richie-de attenzione; queste non sonobotteghe, sono micro-piccoleimprese a seconda del numerodi persone occupate e quindidevi ragionare non come bot-tegaio, ma da imprenditore.Devi fare piani di investimen-

to, stare aggiornato col mer-cato, con le esigenze dellaclientela».Come ben puntualizzato daMonfrini, per questo lavoro civuole impegno, passione, nonbisogna guardare l’orologio,molte volte il sabato e la do-menica sono giorni come glialtri, e inoltre non ci si puòimprovvisare in questo settore:«Quando dai un prodotto, devisapere cosa stai vendendo, co-noscere il mercato e i prodotti,sapere cosa dare al cliente.Cose importanti e fondamen-tali».Non rimane che aspettarel’uscita del bando, l’importoda accollarsi per chi ne usciràvincitore non è indifferentetrattandosi di un milione di eu-ro a fronte però di una conces-sione ventennale, ma qui alMercato di Morsenchio sonotutti fiduciosi di poter affron-tare questa nuova sfida e i pre-supposti ci sono. «Noi aspet-tiamo – chiude la chiacchiera-ta Sergio Monfrini –. I passi liabbiamo fatti e li stiamo fa-cendo per fare ciò che ciaspetta. Siamo sì delle impreseindipendenti, ma ci siamomessi a tavolino, fatto quattroconti, discusso e trovata unalinea comune, dato il nostrocontributo a livello di idee edi progetto: se remiamo tuttinella stessa direzione la barcava dritta».L’impressione è che i “rema-tori” abbiano già infilato i re-mi negli scalmi.

©Sergio Biagini

Mercato Morsenchio: una nuova avventura

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Senza confini sono leidee e i pensieri, la mu-sica e l’arte. “Senza

confini” è anche il titolo dellastagione 2018/19 de Il CieloSotto Milano, ispirato a unafotografia che ritrae un palodel telegrafo con il cielo comesfondo sui cui cavi sono posa-te alcune rondini pronte a vo-lare, proprio come un penta-gramma le quali note sonopronte per essere suonate.Come per l’anno scorso, gliappuntamenti in programmasaranno caratterizzati soprat-tutto da quell’attenzione all’at-tualità divenuta marchio difabbrica di questo teatro “sot-terraneo”.Dopo il recital dell’attore Wal-ter Leonardi come apertura distagione, il cartellone prose-

guirà con una produzione inprosa Dual Band, La Signori-na Else, per poi approdare nelterritorio dell’Orlando Furio-so in musica, altro impegnati-vo e intenso spettacolo che,visto l’enorme successo ri-scosso durante lo scorso anno,verrà riproposto dal 25 al 30ottobre.A novembre, un appuntamen-to dal fascino decisamentesuggestivo sarà lo spettacolometafisico di Vladimir Ol-shanskij, in scena il 16 e il 17,durante il quale il clown di tra-dizione russa utilizzerà il pro-prio corpo per far divertire,commuovere e affascinare lospettatore senza l’aiuto delle

parole. Sempre di produzioneDual Band, ma appartenenteal filone del Pocket Theatre,sarà lo spettacolo inedito Be-trayal di Harold Pinter, pro-grammato dal 22 al 25 dellostesso mese. Si tratterà delclassico triangolo amorosoborghese ottocentesco – lui,lei e l’altro – che, però, saràraccontato all’indietro: si par-tirà dalla fine per giungere alprincipio della vicenda. Dopo la grande festa di Nataledella Dual Band del 21 dicem-bre, che oltre alla grande cenaconviviale prevederà anche unquiz juke box per il pubblico,il nuovo anno ricomincerà conproposte tra le più svariate: trai concerti-racconto spiccheràla performance del fisarmoni-cista rom Jovica Jovic in oc-

casione della Giornata dellaMemoria e, tra le propostePocket Theatre, saranno inprogramma titoli come TheImportance of Being Earnestdi Oscar Wilde e A Midsum-mer Night’s Dream di WilliamShakespeare, oltre a spettacolie concerti ospiti.Arrivando all’8 marzo e alCarnevale, Il Cielo Sotto Mi-lano avrà in serbo un vero eproprio Festival dedicato almondo LGBT e non solo: ilCarnevale dell’Amore.Un’altra produzione ineditaDual Band, DéiDay (titolo

provvisorio), sarà in scena dal28 al 31 dello stesso mese: sitratterà di una vera e propriaTeogonia in musica, che attra-verso una kermesse di braniracconterà in modo ironico edivertente la quotidianità e leimprese divine. La stagioneterminerà tra performance tea-trali ospiti affiancate da con-certi-racconto e produzioniDual Band, tra le quali vale lapena di citare La Passione nelPassante in occasione di Pa-squa. C’è, quindi, da aspettarsi unastagione esplosiva per Il CieloSotto Milano, che oltre ad es-sere il palco di tutte questeproposte teatrali saràanche sede ditantissimi

corsi: dalle lezioni individualidi pianoforte e canto al teatroin musica per bambini e adul-ti, che saranno corredati dacorsi ospiti – come quello dibody percussion -, da lezionidi danza e di teatro in inglese. Anche quest’anno, Il CieloSotto Milano si riconferma unluogo di arte e musica, di di-vertimento e allegria, ma so-prattutto dimostra di averecreatività, fantasia e inventi-va… Senza Confini.

Valentina Geminiani

Il Cielo Sotto Milano Tel. 02 91538705 www.ladualband.com

Il Cielo Sotto Milano…Senza Confini Lo scorso 17 settembre

Filippo Del Corno, As-sessore alla Cultura del

Comune di Milano e MarinaMessina, Direttore Area Spet-tacolo, hanno presentato lastagione concertistica 2018/19di Palazzina Liberty in Musi-ca, dedicata alla musica da ca-mera. Rispetto alle precedentiedizioni il programma è statoincrementato nel numero dispettacoli e concerti e dà piùspazio alla musica contempo-ranea, ai giovani compositoried esecutori, a generi musicalie linguaggi diversi tra loro, co-me il jazz, i canti, i cori dellatradizione popolare o la can-zone d’autore. Le tradizionaliopere e operette sono affian-cate da fiabe musicali, danze,canzoni e parole in musica.Nuovo è il logo del progetto

che riproduce di Alfons Mu-cha, artista simbolo dell’artnouveau, “Reverie”, litografiastampata a Parigi nel 1896, eappartenente alla Civica Rac-colta delle Stampe “AchilleBertarelli” del Castello Sfor-zesco. La stagione inaugurata il 20settembre si concluderà il 30giugno 2019, e si svolge perben 117 incontri proposti e cu-rati dalla Civica Orchestra diFiati di Milano, l’Orchestra dacamera Milano Classica, il Fe-stival Liederìadi, La Risonan-za, e Cantosospeso, a cui siaggiungono numerose e im-portanti collaborazioni e ospitid’eccezione.Il programma è davvero moltovasto e ricco di proposte. Ac-cenniamo quindi solo ad alcu-ne interessanti serate che cisembrano degne di nota:“Treemonisha”, opera lirica diScott Joplin in forma di con-certo, per orchestra e coro, di-retta da Martinho Lutero Ga-lati de Oliveira; e la serata de-

dicata alla Età dell’oro delloswing con Paolo Tomelleri &Friends per i patiti del jazz.Prosegue poi la ricerca sul Ba-rocco dell’Orchestra da came-ra Milano Classica che nellostesso tempo dà più spazio alleavanguardie novecentesche ealla musica contemporanea, enella sezione “Geni italiani”presenta importanti interpreticome Roberto Plano, EnricoBronzi, Marcello Scandelli eMarina De Liso, e Bruno Ca-nino. Sono dedicati al repertorio diJ.S. Bach i concerti 1, 2, 3, 4

per cembali e quintetto d’archia cura dell’AssociazioneOmaggio al Clavicembalo;l’esecuzione delle “Opere Or-chestrali”, e “Sei Partite”,composizioni per tastieranell’esecuzione integrale alpianoforte di Maria Cefalà. Ricordiamo il “LiedebesliederWalzer” di J. Brahms, eseguitodal duo pianistico Cabassi-La-rionova con il tenore MirkoGuadagnini e voci soliste. Cinque appuntamenti sono de-dicati alla musica contempo-ranea eseguiti da DivertimentoEnsembleLa Compagnia del BelCantopropone opere e operette clas-siche del repertorio lirico in

riduzioni sceniche e costumed’epoca, tra cui l’opera buffa“L’elisir d’amore” di Donizet-ti, “La Cenerentola” di Rossiniin una versione fiabesca adattaanche ai più piccoli, e ancora“Rigoletto” di Verdi e “Mada-ma Butterfly” di Puccini. La Sala dei Tanti rinnova l’of-ferta di spettacoli per famiglie,accompagnati dal vivo dallaCivica Orchestra di Fiati, con“Lo schiaccialuci”, curiosafiaba moderna su musica diČajkovskij e “Il carnevale de-gli animali” di Camille Saint-Saëns e altro ancora.

Non dimentichiamo poi cheMilano Classica rivolge ai gio-vani e agli studenti 21 matinéedi concerti per le scuole. Enelle sere di concerto, secondouna nuova formula, la sala siaprirà per un aperitivo, il pub-blico troverà una guida al-l’ascolto di carattere divulga-tivo e avrà modo di incontraregli artisti per una informalechiacchierata.A questo punto invitiamo i let-tori di QUATTRO a fare rife-rimento al programma men-silmente pubblicato. O a visi-tare il sito www.palazzinali-bertyinmusica.it per eventualivariazioni o aggiornamenti.

Vanda Aleni

Palazzina Liberty sempre più in Musica

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Il cartellone del Silvestria-num riconferma l'attenzioneverso spettacoli e interpre-

tazioni di vivacità, umanità econsistenza. L'apertura della sta-gione è stata affidata il 29 set-tembre al musical "Il carro difuoco", su alcuni episodi, adat-tati ai tempi moderni, della vitadel profeta Elia.La programmazione della sta-gione rivela un insieme di pro-poste che conducono al sorriso,alla leggerezza e al contempo apensare.Marco Robiati, coordinatoredella Stagione del teatro, ci il-lustra lo sviluppo delle scelte :«Quando prepariamo la stagio-ne cerchiamo compagnie nuove,a volte già state qui, alcune co-nosciute e premiate da noi inoccasione della rassegna FITA(Federazione Italiana TeatroAmatori). La mia idea è cercaredi ringiovanire il più possibileil pubblico del teatro, coinvol-gendo tendenzialmente gruppi

giovani e con nuove proposte.Ovviamente ci sono compagniestoriche, già apprezzate dal no-stro pubblico. Non trascuroinoltre mai il dialetto, semprerichiesto dagli spettatori». Perquesto genere citiamo "Onamiee per finta" e "Allora si can-tava così" che andranno in sce-

na a marzo 2019. Tra i primi ap-puntamenti gli spettacoli "Ri-passi domani" il 20 ottobre e il10 novembre "Le allegri comaridel furto". Completano il car-tellone le commedie "Le vocidi dentro", "Natale al basilico","Ulisse Saturno, farmacista not-turno", "Le regole dell'amoreperfetto", "L'hotel del libero

scambio". Robiati sottolinea che«l'obiettivo che ci proponiamoè cercare di far divertire chi vie-ne, con commedie brillanti,unendo divertimento e temi diriflessione, non dimenticandoEdoardo De Filippo che propo-niamo ogni anno. Prosegueinoltre la felice collaborazionecon il Teatro Colla, con tre re-pliche due volte al mese duranteil fine settimana».Dedicati ai bambini dai 3 anni,gli spettacoli di marionette edattori, che sviluppano una storiae interagiscono spesso con i pic-coli spettatori, coinvolgendoli.Le prime rappresentazioni sa-ranno "Peter Pan" (6-7 e 13-14ottobre) e "Pluft, piccolo fan-tasma" (27-28-31 ottobre e 1-3-4 novembre).Seguiranno "Cenerentola","Canto di Natale" e altri inte-ressanti personaggi e favole perstupire e appassionarci.

Antonella Damiani

Teatro Silvestrianum: un repertoriodi commedie, musica e fiabe in sintonia

L’etimologia della parola‘autunno’ è da ricolle-garsi al verbo latino au-

gere che significa arricchire,aumentare. L’unione del par-ticipio auctus con la desinenza-mnus danno origine al latinoautumnus. Ecco che, contrariamente aquanto si immagina, la parolaautunno non significa la sta-gione che prepara all’invernoe al declino, bensì, al contra-rio, la stagione ricca di fruttiche la natura e il lavoro del-l’uomo hanno preparato. È con questo spirito che dal20 settembre al 14 ottobreTeatro Franco Parenti presenta“Autunno ai Bagni Misteriosi2018”, a cura di AssociazionePier Lombardo. La balneazione sarà aperta fi-no al 14 ottobre e tutte le seresarà possibile godersi un pia-cevole aperitivo a partire dalle18.30. La stagione autunnale è statainaugurata il 20 settembrescorso con un Concerto gal-

leggiante di Lanark Artefax acura di Terraforma per poicontinuare con una suggestiva“Notte dell’Incipit” domenica23 settembre. Domenica 7 ottobre ci sara unalectio di Vittorio Sgarbi su“L’autunno del nostro talento”. La letteratura diventa prota-gonista ogni mercoledì fino al10 ottobre. Successivamentesarà il turno della poesia: nonmancheranno i versi in onoredell’autunno cantati ogni lu-nedì fino all’8 ottobre. A se-guire i café philosophique:ogni giovedì fino all’11 otto-bre gli spettatori potranno se-guire un suggestivo percorsofilosofico che attraverserà i te-mi autunnali della caducità,della fugacità ma anche del ri-sveglio e del desiderio. Infinele discipline olistiche che per-metteranno ai partecipanti diutilizzare il proprio corpo al-l’aperto. Tanti, inoltre, gli eventi isolati:la visione in anteprima del film“Icaros” di Leonor Caraballo

e Matteo Norzi. A seguire, sa-bato 13 ottobre, “Nine Bells”:un singolare spettacolo dovedanza e musica si incontranosulle note di Tom Johnson. «A Milano è spesso difficileidentificare i tanti eventi pro-posti nel corso dell’anno conun luogo preciso, molti di que-sti sono itineranti. Noi invecevogliamo celebrare i BagniMisteriosi come luogo dove sipuò vivere insieme ogni sta-gione». Queste le parole diAndrée Ruth Shammah, diret-tore del Teatro Franco Parenti. L’obiettivo del festival è crea-re un’unità in questo momentodi frantumazione: stare insie-me e celebrare ogni fine comese fosse un nuovo inizio sem-brano essere l’unica rispostain un’epoca così divisa comequella attuale.

Margherita Maroni

Programma completo suwww.bagnimisteriosi.com www.teatrofrancoparenti.com

Desiderio e rinascita: autunno ai Bagni Misteriosi

Dopo la risposta positiva del-la “data zero” lo scorso 19maggio, viene ora confer-

mata per l’imminente stagione alTeatro Oscar una intera rassegnaufficiale di cabaret dal titolo Risateda Oscar, che viene inaugurata ilprossimo sabato 20 ottobre dal ca-pocomico Matteo Iuliani (in arteBruce Ketta) che intratterrà e pre-senterà alcuni dei protagonisti incartellone come Mary Sarnatarodelle Iene, Gigi Rock, Tano di Bi-tonto, Giorgio Verduci e UrbanoMoffa.Questo spettacolo corale d’apertura

non sarà che la prima delle otto datedella rassegna di cabaret che si con-cluderà a maggio 2019 e che, a ca-denza mensile, porterà sul palcodell’Oscar alcuni dei comici delmomento, provenienti dalle più sva-riate e rinomate trasmissioni Tv enon solo.«Faccio questo mestiere da oltre

15 anni e ho proposto questo pro-getto a molti colleghi dai quali hoavuto subito feedback positivi –spiega Matteo Iuliani. Sarà un car-tellone ricco in cui alterneremoeventi a cast come quello del 20 ot-tobre a serate dedicate a uno o due

comici. Stiamo definendo una pro-grammazione il più possibile va-riegata per un pubblico trasversale:si alterneranno coloro che nel corsodegli anni si sono fatti conoscerediventando popolarissimi comeLeonardo Manera (previsto per laseconda data, sabato 17 novembre)a nomi meno noti ma di assolutospessore artistico che orgogliosa-mente riteniamo abbiano le poten-zialità di affermarsi presto. «L’intenzione è sicuramente quelladi far crescere sempre di più questarassegna nel tempo ma sempremantenendo fede al primo punto

del contratto stipulato con France-sco Ruta: la qualità!» Ad affiancare Matteo Iuliani inquesto progetto ancora una volta laKarmArtistico di Francesco Ruta(vedi n° 196 di QUATTRO, mag-gio 2018), con il quale il comicoha recentemente intrapreso unaproficua collaborazione e promettetante altre sorprese. «Abbiamo inserbo anche una grandissima e spe-ro gradita novità parallela alla ras-segna – aggiunge Ruta – intanto abreve confermeremo il calendariodefinitivo».

© L.C.

“Risate da Oscar”: la nuova rassegna di cabaret della sala di via Lattanzio

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Settima stagione per il Teatro Delfino: un cartellone all’insegna di prosa e musica

Giunge quest’anno alla sua settima stagione il teatro diPiazza Carnelli diretto da Federico Zanandrea e gestitoin gran parte con le forze dell’Associazione Il Mecenate

e dei collaboratori, la generosità di grandi attori e il contributodi un pubblico di affezionati fra abbonati e non: così il Delfinocontinua il suo percorso di consolidamento e fidelizzazione nonsolo in zona ma anche in città, continuando a registrare un sen-sibile ma costante incremento di spettatori ogni anno e ospitandosempre più spesso prime milanesi. La stagione si aprirà sabato 6 ottobre con Musica e Poesia (Sciu-scià e altre storie), spettacolo che prevede nella prima parte mu-siche di film come Sciuscià, Ladri di biciclette e Guardie e ladrie nella seconda brani dedicati all’amore interpretati dal noto at-tore e regista Michele Placido. A novembre sarà la volta del famoso mentalista Francesco Teseicon Mind Juggler, spettacolo di interazione col pubblico allascoperta delle potenzialità dei cinque sensi, del pensiero, dellapercezione e dell’immaginazione, attraverso gli affascinanti emisteriosi mondi della mente e della comunicazione.Torna a gennaio un generoso e appassionato sostenitore del Del-fino, Enzo Iacchetti, con il suo nuovo Libera nos domine, spet-tacolo di teatro-canzone nel quale il comico lombardo cerca diliberarsi dai dubbi che lo affliggono su progresso, amore, ami-

cizia, emi-g r az ione ,proponendoun’ul t imaipotesi di ri-voluzione.Sul palco

dal 21 marzo anche la nuova produzione dell’Associazione IlMecenate con Federico Zanandrea protagonista di Lungs, testodel giovane drammaturgo contemporaneo Duncan Macmillan:un lungo dialogo di coppia, a tratti esilarante, che ripercorretutte le fasi di una relazione fino ad una comica riflessione sullavita e sulla morte. In prima nazionale anche Facciamo che iofaccio, da un’idea di Sergio Romanò, l’ormai classico Coppiaaperta, quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame interpretatoda Antonio Salines e Francesca Bianco e la commedia frizzanteCasalinghi disperati con Max Pisu. Completano il calendariodi prosa La Fortuna, Dorian Gray e La notte di Pinocchio conCarlo Valli e poi spazio anche a spettacoli musicali e veri con-certi: a ottobre la compagnia I Tipi del Tap sarà in scena conTap Evolution, a novembre Live for Love, concerto del CoroGospel diretto dal Maestro Gianluca Sambataro con la specialepartecipazione della cantante Joyce Yuille, a dicembre la ripresadella commedia musicale Ailoviù con Luca Sandri e infine dall’1al 3 marzo salirà sul palco il pianista e cantante rock’n’roll Mat-thew Lee per la tappa milanese del suo Piano Man Live Tour2019. Per i bambini cinque spettacoli dedicati che si terrannonelle pomeridiane del sabato.

Luca Cecchelli

“Va tutto bene!”: allo Spazio Tertullianoper la nuova stagione

Con il consueto ottimismo e la “voglia di vincere” il di-rettore artistico Giuseppe Scordio si appresta anchequest’anno ad affrontare e presentare una nuova stagione

al pubblico milanese: “Va tutto bene!” è il titolo programmaticoche accompagnerà, come un beneaugurante motto, una nuovaserie di spettacoli, rassegne e gradite riprese. Sarà Martino Corti a inaugurare il cartellone giovedì 4 ottobrecon il suo ultimo spettacolo di teatro-canzone Il coraggio dellaverità e sempre a ottobre, dopo l’apprezzamento della scorsastagione, ecco nuovamente La Maria Brasca di Testori, prota-gonista una disincantata operaia del secondo dopoguerra allaricerca dell’amore nella quotidianità neorealista dei cortili mi-lanesi, e ancora l’attualissimo Je suis la mer scritto e diretto daVanessa Korn in tema di immigrazione. Il 31 ottobre invece inscena un viaggio spazio-temporale di anime coraggiose, Stregacum laude, spettacolo dalle tinte gotiche in cui il noir si stemperain sfumature di umorismo e comicità.Va tutto bene, oltre al titolo della stagione, è anche propriamenteil titolo di una pièce della compagnia Oyes, una commedia con-temporanea a tinte familiari, così come Kitsch & Tonic, prota-goniste tre coppie durante disastrose feste di Natale e ancorastorie di relazioni complicate ne Il Peggio. Tematiche sociali più drammatiche e vicine al quotidiano, qualialienazione e ribellione, in Non su questa terra, vicenda di unragazzo che decide di allontanarsi dalla società che lo circonda,come pure in linea ai tempi è la drammaturgia di Non è maitroppo tardi: Sara Bellodi sarà una novantenne che vive con ilfiglio disoccupato finché qualcosa cambia il corso della sua rou-tine dando un nuovo senso alla sua vita. E ancora destini di don-ne diverse accomunate da un meraviglioso evento nel ritornodi M.A.D. – Mamme adottive disperate, mentre più rilassate espensierate le tematiche adolescenziali di Banana Split e Frien-dzone 2, quest’ultimo in particolare ispirato a tempi e linguaggicinici della serie tv.Grande passione risaputa del direttore Scordio oltre al teatro èlo sport, in particolare il calcio: per questo non solo non mancain cartellone un monologo come Tempi Maturi nel quale si parladi un attore che nonostante un riconosciuto talento fatica ad af-fermarsi e si rifugia in un’incessante fatica sportiva, ma tra lenovità assolute è prevista una rassegna a tema sport e spettacolo,dal 22 novembre al 22 dicembre, intitolata “Fuorigioco”: verràriproposto il fortunato monologo autobiografico di Scordio natodalla penna di Gianfelice Facchetti, Mi voleva la Juve, Il demonedella velocità sulla vita del “canadese volante” Jacques Ville-neuve e Una questione di cuore, in omaggio alla memoria delcapitano della fiorentina Davide Astori. In ultimo, il Festival“Città Sonora”, una serie di concerti, incontri, happening e pro-iezioni video a cura di Claudio Chianura: da ottobre a giugno,una domenica al mese, lo Spazio Tertulliano ospiterà la musicapiù innovativa tra jazz, improvvisazione, elettronica e colta perun pubblico sempre più curioso ed esigente.

L. C.

Sei eventi in chiesina

La chiesa di San Vittore e 40 martiri di viale Lucania 18torna protagonista anche nei mesi di ottobre e di novembre,ospitando la rassegna culturale: ‘Sei eventi in chiesina.

Concept Music e Arte visiva’. Una serie di mostre espositive conperformance live che attraversano differenti forme artistiche:dalla pittura alla fotografia, dalla danza alla poesia, dal teatro allaletteratura. La rassegna è organizzata dalla neonata associazioneculturale Archimedes’idea che vede tra i fondatori Stefano Buo-nanno e Massimiliano Ferrari, musicisti poliedrici, ideatori delpercorso culturale, ma soprattutto cittadini legati affettivamentea questa chiesa densa di ricordi di infanzia. L’obiettivo dei seieventi, realizzati in collaborazione con il Municipio 4 e con PadreAntonello Loddi, parroco della Parrocchia della Madonna dellaMedaglia miracolosa, è quello di far riscoprire questo luogo, at-traverso la sperimentazione diretta delle arti creative, in mododa suscitare nei visitatori emozioni e sensazioni inesplorate. Nella rassegna, i due compositori supporteranno, con la lorocolonna sonora di musica concettuale, elettronica e sperimentale,tutti gli eventi in calendario in cui interverranno amici e colleghicon i quali hanno già avuto passate collaborazioni professionali.Ogni evento si svolgerà la domenica pomeriggio con ingressogratuito, dalle 15 alle 19 e sarà caratterizzato da un workshopsulla fonte di ispirazione scelta dall’artista, seguito da una per-formance che permetterà una interazione diretta con il pubblico. Il 7 ottobre primo appuntamento, ‘Light painting…ombre eluci d’autore’ a cura di Roberto Usleghi ci introdurrà nel mondodella fotografia e in particolare in quello del light painting: unmodo diverso di intendere la ripresa fotografica. Il 14 ottobre celebrerà la poesia con ‘Innamorato di poesia’, unalettura scenografica delle opere letterarie di Giuseppe Scapucci.Un tuffo nell’Italia contadina del dopoguerra con la spettacola-rizzazione della compagnia teatrale Zerideltotale di Binasco. Il 21 ottobre, ‘Suoni per lo sguardo’. Roberto Casiraghi e ItaloChiodi, docenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, condur-ranno il pubblico alla ricerca dello sguardo pittorico, legato aitratti e ai colori, in relazione ai suoni, ai rumori e ai silenzi. ‘Exhibition’ il 28 ottobre, parlerà il linguaggio delle icone ‘mo-derne’ di Massimiliano Ferrari, dove la figura sacra lascia ilposto a persone e oggetti rivoluzionari per i nostri tempi. Eccoallora che personaggi come Robert Johnson, Chuck Berry, JimiHendrix e altri, diventano icone evocative capaci di raccontareil loro tempo. Penultimo appuntamento, l’11 novembre con ‘Suite per 10 so-listi’, dove 10 artisti esprimeranno il loro personale assolo. Mu-sicisti come Riccardo Fioravanti, contrabbassista di fama inter-nazionale, ma anche performance di pittura, di danza con PatriziaLandini e di teatro con Conny Tommasone, Christian Cley eFranco Romanini. La rassegna si chiude il 18 novembre con ‘Un giallo in chiesina’,spettacolo teatrale tratto da ‘Una busta giallo canarino’ di ConnyTommasone che verrà letto e interpretato da attori professionisticome un radiodramma degli anni ’30, accompagnato dalla soun-dtrack live curata da FM Triband.

Azzurra Sorbi

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10 ottobre 2018

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - tel. 333 5730340

Cinemacaffè: doppia proiezione ore 15.30 eore 20.458 ottobreLA FORMA DELL’ACQUAdi Guillermo Del Toro15 ottobreLADY BIRDdi Greta Gerwig22 ottobreTONYAdi Craig Gillespie29 ottobreLA TRUFFA DEI LOGANdi Steven Soderbergh

Speciale proiezione junior14 ottobre ore 15.30LUIS E GLI ALIENIdi Christoph e Wolfgang Lauenstein

CINEFORUM OSCARVia Lattanzio 58 - tel. 02 36522916

Ritorna il cineforum con la doppia proiezionegiornaliera alle 15.15 e alle 21. In vendita gliabbonamenti per 20 film €80, costo del bi-glietto singolo €5.22 ottobreTHE POSTdi Steven Spielberg29 ottobreIL DUBBIO – UN CASO DI COSCIENZAdi Vahid Jalilvand

IL CINEMINOVia Seneca, 6 – tel. 02 35948722

Tanti gli appuntamenti quotidiani. Per la pro-grammazione in dettaglio: www.ilcinemino.it

4 GATTI E VERDE FESTIVALwww.4gatti.it

AEROPLANINI DI CARTA Rassegna teatrale per bambini dai 3 ai 12 anni Presso la PoliSala Sianesi di via Monte Peralba 15

9 ottobre ore 20.30

La RisonanzaLA RESURREZIONEMusiche di HändelFabio Bonizzoni, clavicembalo e direzioneIngresso €1

13 ottobre ore 20.45

Ass. Culturale "Art & Music Insieme”LA LIRICA PER TUTTILe più celebri arie e duettiVitaliy Kovalchuk, tenore Katerina Adamova Mazzei, soprano Loris Peverada, pianoforte Ingresso gratuito

16 ottobre ore 21

Festival LiederìadiI FANCIULLI DI TEREZíNLieder, poesie e ninna-nanne composte nelcampo-ghetto nazista da Viktor Ullmann e IlseWeberValetina Coladonato, soprano

17 ottobre ore 20.30

COSMOSISMusiche di Bartók, Saariaho, Kurka, BottiDuo Della Luna – Susan Botti, voceAiri Yoshioka, violinocon la Civica Orchestra di Fiati di Milano edella ValtellinaIngresso libero

21 ottobre ore 18

Milano ClassicaITALIANI NEL MONDOMusiche di Luchesi, Finzi, Rota

25 ottobre ore 21

Musica / RealtàIL LUNGO SESSANTOTTOcon la Scraps Orchestra e un cast di cantantie strumentisti - ingresso libero

9 ottobre ore 20.30

L’OTTIMISMO, LA SAPIENZA, L’IRONIARacconti di note e paroleConcerto-spettacolo su testi di Voltaire eMarco Manera, musica di Nunzio OrtolanoNunzio Ortolano, direttoreMaria Claudia Suppa, voce narrantecon la Civica Orchestra di Fiati di Milano

SPAZIO CLASSICAvia Ennio 32

Domenica 21 ottobre ore 18

CONCERTO del duo composto da Dario Doronzo,flicorno, e Pietro Gallo, pianoforte.

OTTAVA NOTAVia Marco Bruto 24 - tel. 02 89658114

21 ottobre ore 16.30

Albero Magico, Rassegna per bambini e famiglieNINO, IL FIGLIO DI ARLECCHINOspettacolo di burattini. Ingresso a pagamento

27 ottobre ore 16.30

LABORATORIO DI ARGILLAPrenotazione obbligatoria Ingresso a pagamento

ASSOCIAZIONE MUSICALEROGOREDO

12 ottobre ore 21

Sala Polifunzionale Sianesi, via Monte Peralba 15Grande rassegna internazionale di musica clas-sica a RogoredoTRIO D'AUTORE: Passioni senza confineSabrina Gasparini, voceGen Lllukaci, violinoTiziano Chiapelli, fisarmonica Ingresso libero

14 ottobre ore 16 GLI EROI DELLA RISATAcon i Fratelli Caproni

TEATRO COLLATEATRO SILVESTRIANUM

Via Maffei 29 – tel. 02 5455615

6-14 ottobrePETER PANdi James Matthew BarrieSabato ore 16.30 e domenica ore 15 e 17.30

27 ottobre-4 novembrePLUFT, PICCOLO FANTASMAdi Maria Clara MachadoSabato ore 16.30 e domenica ore 15 e 17.30 -mercoledì 31 ottobre spettacolo straordinarioore 17.30 - giovedì 1 novembre doppio spetta-colo ore 15 e ore 17.30

Prenotazioni tel. 0255211300

PALAZZINA LIBERTY IN MUSICA

Largo Marinai d’Italia 1 - tel. 02 88462320

6 ottobre ore 18Milano ClassicaINCONTRO CON GLI ARTISTI: “OCTETS”Musiche di Stravinsky, Eötvös, EliaAndrea Vitello, direttore

7 ottobre ore 16Invito all’operaELISIR D’AMOREdi Gaetano DonizettiSpettacolo in forma scenica con La Compagnia del BelCanto(per prenotazioni 348 580 5832)

9 ottobre ore 20.30La RisonanzaLA RESURREZIONEMusiche di HändelFabio Bonizzoni, clavicembalo e direzioneIngresso €1

7 ottobre ore 16Invito all’operaLA LIRICA PER TUTTIMusiche di Mozart, Verdi, Puccini, Leoncavallo,CileaA cura di Associazione Culturale Art&MusicInsieme - ingresso libero

Nessuno si faccia illusioni: sui valori eu-ropei della democrazia liberale e sulrispetto dello stato di diritto non si

scherza, non si fanno sconti né compromessi.Chi in Italia pensa che basta rispettare i para-metri sul deficit per potersi permettere mini-stri che considerano nulli gli atti giudiziariperché la magistratura “non è eletta dal popo-lo”, si è dovuto ricredere. Così come si è do-vuto ricredere chi come il premier unghereseOrban pensa di poter promuovere l'idea della“democrazia illiberale” impunemente, perchéprotetto dalla sua appartenenza al Partito po-polare europeo. Nella sessione plenaria di set-tembre la richiesta del Parlamento europeo alConsiglio di attivare l'articolo 7 dei Trattatiper monitorare ed eventualmente sanzionarele violazioni dello stato di diritto in Ungheriaè stata approvata con 448 voti a favore, 197contrari e 48 astensioni.Lo show di Orban, che è venuto in aula a Stra-sburgo per tentare una difesa in extremis, nonha funzionato. Persino le temerarie apertureai sovranisti del candidato tedesco alla presi-denza della Commissione, il leader del PpeManfred Weber, non sono servite a niente. Lostesso Weber ha dovuto fare marcia indietroe votare con la grande maggioranza del Ppecontro Orban per evitare di restare isolato.Si tratta della prima volta nella storia del-l'Unione europea che l'Europarlamento vota

per l'attivazione dell'articolo 7 e, anche se alConsiglio i Paesi dell'Est probabilmente bloc-cheranno la procedura, si tratta di un segnalemolto netto sul fatto che nella Ue non c'è al-cuna tolleranza per chi mette a repentaglio ivalori democratici e lo stato di diritto, né con-discendenza per chi viola i diritti dei propricittadini.

Il segnale non dovrebbe essere sottovalutatodal Governo italiano e il presidente del Con-siglio Conte dovrebbe chiarire subito da cheparte sta l'Italia. In aula a Strasburgo infattigli eurodeputati leghisti hanno votato a difesadi Orban, con lo scandaloso sostegno dei col-leghi di Forza Italia, mentre gli alleati di go-verno grillini hanno votato contro. L'Italia èun Paese fondatore della Ue ed è la terza eco-nomia dell'eurozona, non un piccolo Paesedell'Est appena uscito da decenni di dittatura,e non può permettersi ambiguità sui valori de-mocratici.In questa sessione plenaria la nostra delega-zione di eurodeputati Pd è stata ovviamentecompatta e protagonista nel condannare l'au-toritarismo di Orban e nel dibattito di martedìha rappresentato l'unica voce italiana a difesadello stato di diritto in Europa, visto che i gril-lini hanno disertato l'aula in attesa di deciderecosa votare e hanno mantenuto un profilo cosìbasso da scomparire. Nella campagna per le europee del 2014 ave-vamo promesso di lavorare per un'Unione eu-ropea che non fosse attenta solo alle regole dibilancio e, coerentemente con questo impegno,

in questa legislatura abbiamo approvato unarisoluzione per chiedere un meccanismo dimonitoraggio sullo stato di diritto che sia piùflessibile e utilizzabile dell'articolo 7, che ne-cessita l'unanimità degli Stati membri. Inoltresosteniamo la proposta della Commissione sulprossimo bilancio settennale della Ue che pre-vede di tagliare i fondi strutturali ai Paesi chenon rispettano lo stato di diritto. In Italia è be-ne che non si tardi troppo a capire che questoè solo l'inizio di un processo che continuerà.Per capire che l'accordo sull'Ilva andava con-fermato, Di Maio ha fatto pagare agli italiani80 milioni di euro di costi aggiuntivi. Per ca-pire che le sparate sullo sforamento dei para-metri di bilancio fanno aumentare lo spreadSalvini e Di Maio hanno fatto pagare agli ita-liani circa 4 miliardi di interessi sul debito.Ora, quanto ci metteranno a capire che la stra-da del sovranismo e della “democrazia illibe-rale” ci porterà contro un muro? E soprattutto,quale sarà il prezzo che dovremo pagare?

Patrizia Toia

capodelegazione Pd

al Parlamento Europeo

Il Parlamento europeo a difesa dello stato di diritto in EuropaIn

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CCIINNEEMMAA

TTEEAATTRROO PPEERR BBAAMMBBIINNII

MMUUSSIICCAA

Il comitato soci coop PiazzaLodi Rogoredopropone:

Sabato 13 ottobre 2018

RACCOLTA CASTAGNE A BOARIO TERME (BS)Programma: partenza ore 7.30 davanti Ipercoop di VialeUmbria – ore 7.45 Via Feltrinelli ang. ViaRogoredo Arrivo a Boario e raccolta libera di castagnenei pressi del Ristorante Il Castellino. Dopo il pranzo, visita guidata alla Chiesadi Santa Maria Assunta di Esine e sosta edegustazione al Caseificio Sociale CISSVA Rientro in serata Quota di partecipazione soci coop atl € 45,00 (da versare alla prenotazione)

Le prenotazioni si ricevono presso: Ufficio soci Ipercoop tel. 02.54045325 Ufficio soci via Freikofel 7

Associazione Tempo Libero COMITATO SOCI DI ZONAMILANO ROGOREDO - P.ZZA LODI

Page 11: ATHOS In questo numero… Fratelli Ingegnoli: una storia di ...quattronet2.it/wp-content/uploads/2014/04/Quattro_199.pdfAzzurra Sorbi ci racconta la storia della storica fabbrica di

ottobre 2018 11

EEVVEENNTTII

L’ARTE DI RICORDARECentro civico - via Oglio 18

Parte giovedì 4 ottobre alle 15.30 il ciclo di10 incontri per mantenere in forma la memoriae la flessibilità mentale. Il corso è pensato per tutti coloro che ricono-scono l’importanza di una buona memoria edesiderano mantenerla efficiente. Durante ilcorso verranno messe in pratica alcune strate-gie ed esercizi divertenti, ricorrendo anche allaMnemotecnica conosciuta come “l’arte di col-tivare la memoria”. Docente: Doddis Alfredo Mariano Per info: e-mail alfredo.mariano@libero itcellulare 3280919344

ANIMONDOVia Verbano 8

ALLENAMENTE Palestra della mente, allena i muscoli della me-moria e del corpoCorso gratuito di 10 lezioni settimanali con ilcontributo del Municipio 4, ogni venerdì dalle9.30 alle 11.30. Lezione di prova con prenota-zione obbligatoria il 5 ottobre. Informazioni eprenotazioni: 347 2701084.

VERDEFESTIVAL

CORTILI IN VERSI Venerdì 5 ottobre ore 20 Cortile di via Monte Palombino 10 domenica 7 ottobre ore 16Giardini di via Rogoredo

FESTA DI CHIARAVALLE

Sabato 6 e domenica 7 ottobreFESTA MEDIOEVALE organizzata da tutte le organizzazioni di Chia-ravalle.

CENTRO ARTISTICO CULTURALE MILANESE

Viale Lucania 18

ARTISTA IN VIAGGIO Mostra personale di Emilio Simighini 6 e 13 ottobre dalle 16.30 alle 19, 7 e 14 otto-

bre dalle 15 alle 18.30. Ingresso libero. La segreteria è aperta tutti i giorni dalle 14 alle17, tel. 02 5391552

LEGA ITALIANA PER LALOTTA CONTRO I TUMORI

PREVENZIONE IN MUNICIPIOCiclo di incontri Presso il Polo Ferrara di via Mincio 23:8 ottobre dalle 15 alle 16.30

La prevenzione vien mangiando15 ottobre dalle 16 alle 17.30

Glutine sì e glutine no

Presso il CAM Parea di via Parea 26:17 ottobre dalle 16.30 alle 18

Dalla parte delle donne24 ottobre dalle 18 alle 19.30

Alimentazione e ciclo di vita31 ottobre dalle 17.30 alle 19

Le spezie e la prevenzione

L’ingresso è gratuito per tutti gli incontri; conil contributo del Municipio 4

ASSOCIAZIONE CHARLES PEGUY

Cell. 392 [email protected]

9 ottobre ore 21

DAL SIMBOLO ALL’IMMAGINEPrimo incontro di Iconografia Cristiana a curadella dottoressa Colombo

25 ottobre ore 21

GIOVANNI GUARESCHI E IL SUO “DIARIOCLANDESTINO”a cura della professoressa Matuonto

Le iniziative si svolgeranno presso il salone deiPadri Cappuccini in via Kramer angolo Con-cordia

CONSULTORIO FAMILIARE KOLBE

Viale Corsica 68

Ottobre-novembre il mercoledì ore 18.30-20L’AVVENTURA DELLA GENITORIALITÀIncontri di gruppo per neo genitori10 ottobre: La nostra nuova famiglia: spo-stare il baricentro della coppia17 ottobre: La comunicazione nella coppia: ilpunto di vista dell’altro24 ottobre: Co-genitorialità: essere genitoriinsieme

Per partecipare: tel. 02 70006393. Gli incontrisono gratuiti - è previsto uno spazio di acco-glienza e di gioco per i bambini

SEMVia Cadore 33 – tel. 02 66661920

11 ottobre ore 19

Dario Crapanzano presentaARRIGONI E L’OMICIDIO NEL BOSCO

18 ottobre ore 19

Daniele Daccò presentaNERD SENZA MACCHIA

A LUME DI LANTERNAGiardini di via Rogoredo

Venerdì 12 ottobre dalle 19.30

A LUME DI LANTERNAcentinaia di piccole lanterne, realizzate con lacollaborazione di tanti amici del quartiere Ro-goredo, illumineranno parte dei giardini, percreare un’atmosfera magica e romantica nellaquale ogni partecipante alla serata potrà ritro-vare il piacere della socialità e dell'amicizia.

Per l'Aperigiardino sarà presente uno StreetTruck e alcuni artisti di strada saranno la cor-nice perfetta per una serata all'insegna dellabellezza e del divertimento.La serata è ideata ed organizzata dalle associa-zioni verdeFestival e ViviRogoredo in collabo-razione con Auser Rogoredo, Comitato diQuartiere Milano Santa Giulia, 4Gatti, Comi-tato "Rogoredo siamo noi" e con i commer-cianti aderenti. L'iniziativa ha il contributo delMunicipio 4.

FESTA DI MONLUÉVia Monlué 87

Sabato 13 ottobre ore 21

TRA FIABA E MUSICA DA FILM con Miriam Cipriani (flauto) ed Enrico MariaBarbareschi (chitarra). Al termine: rinfresco comunitario

Domenica 14 ottobre

ore 11.30: aperitivo in piazza ore 12.15: a tavola con allegria.Accompagnamento musicale: Wilson & GiuliobandNel pomeriggio: mercatini, le caldarroste diMonlué, pozzo di San Patrizio, stand delle as-sociazioni.In cascina dalle 14.30 attività ludiche e spor-tive per ragazzi In Sala capitolare mostra del Gruppo ArtisticoForlanini Monlué

CASA DELL’ACCOGLIENZA“JANNACCI”

Viale Ortles 60

6 - 14 ottobre

Mostra fotografica HOMELESSNESSSabato 6 ottobre dalle 15 alle 19 ingresso liberoda via CalabianaDal 7 al 14 ottobre, tutti i giorni dalle 16 alle18.30 ogni 30 minuti, su prenotazione, ingressoviale Ortles 69. Per prenotare la visita scrivereuna email, entro il giorno antecedente, [email protected] indi-cando: giorno e orario di interesse - nomina-tivo/i dei visitatori e numero di cellulare

13 ottobre ore 16

GRUPPO DI LETTURAIncontro introduttivo. In collaborazione conBiblioteca Oglio. Per informazioni e/o iscrizioni: tel. 02 88462971- e-mail [email protected], [email protected]

ASSOCIAZIONE VIVI LODI

14 ottobre dalle 8 alle 19

Festa di quartiereLA ZUCCA LA POLENTA E LE CASTAGNECorso Lodi in festa

CIRCOLO ARCI CHECKPOINT CHARLIE

Via Mecenate 25

19 ottobre ore 21.30

ARC Eddie Vedder/Pearl Jam tribute

26 ottobre ore 21.30

IL RE TARANTOLA + LE PERIFERIE(solo acustico)L'ingresso è gratuito con tessera Arci e primaconsumazione obbligatoria.

CASCINA CUCCAGNAVia Cuccagna, ang. via Muratori

tel. 02 83421007

20 ottobre ore 18

CORTO E FIENO VA IN CITTÀ Festival del cinema rurale promosso dall’asso-ciazione Asilo Bianco. Saranno proiettati i cor-tometraggi vincitori dell’edizione 2018.

Per le informazioni sugli orari, gli eventi e iluoghi della festa: www.borgodichiaravalle.org

CASCINA NOSEDOVia S. Dionigi 80

AUTUNNO JAZZ5-6-7 ottobre

Raffaele Kohler

12-13-14 ottobre

MaltrainsemPer informazioni: cell. 380 1357558

PARCOLORATO DELLE MANI E DELLE IDEE

presso il cortile Bellomi di Via Lomellina [email protected]

7 ottobre dalle 15 alle 18

THE BIG DRAW FESTIVALLascia il tuo segno, circondati di colore (perbambini e famiglie)

Da ottobre a maggio ritornano gli appunta-menti mensili per tutte le età:DOMENICHE IN FAMIGLIADi domenica, dalle 16 alle 18, adatto dai 5 anniin suCOCCOLE E COLORIDi sabato, dalle 10 alle 11.30, e di domenica,dalle 16.30 alle 18 (adatto dai 3-6 anni)DISEGNO E PITTURATutti i primi sabati del mese dalle 9.30 alle11.30, per adulti e bambini dagli 8 anni

ASSOCIAZIONE DHYANALOMBARDIA

Via Comelico 44 – cell. 339 2176232

6 ottobre dalle 15 alle 19

LE PRATICHE DEL SILENZIOFesta della meditazioneEvento gratuito, necessario prenotarsi via maila [email protected]. Per informa-zioni: 02 49437842

ORIZZONTALI1. Via che ricorda una cascina che era nei pressi di

piazzale Corvetto2. Edgar, chimico statunitense - Antica città della

Daunia - Bagna Sassello3. Torrente del Piceno - Via traversa di via Rogoredo

- Gestiva le case popolari nel 19034. Matera in auto - Via che si diparte da piazza Li-

bia5. La presiede l’ex calciatore Damiano Tommasi (si-

gla) - Catanzaro in auto - In seguito6. Si trova a Rogoredo tra ferrovia, cavalcavia Pon-

tina e via Rogoredo7. Può essere presente, passato o futuro - Faer, isole

danesi subartiche8. Cascina che sorgeva nella zona di piazza Insubria9. Via traversa di via Polesine - Aosta in auto - Danza

popolare scozzese e irlandese

VERTICALI1. Un ex presidente statunitense - Taranto in auto2. Il suo nome scientifico è “homarus”3. Il nome dell'architetto Ponti - Pietro e Ulisse, scultori

italiani4. Ancona in auto - Gioco in olandese5. Dicesi di cose di dimensioni contenute6. Monte dell'Alaska sito nella foresta Tongass7. Un colore simile al giallo - Deriva da mancanza di in-

teressi8. Lettera greca corrispondente alla L - Novara in auto9. Iniziali dello scrittore Oriani - Il Buin è una montagna

delle Alpi Retiche10. Vale a dire (abbr.) - Cittadina termale belga - Arezzo

in auto11. Piazza del municipio 4 in zona Monforte12. Via traversa di viale Umbria13. Mitologico simbolo di abbondanza - Lago salato nell'ex

URSS

1981 . SOLUZIONE

1991. PAROLE CROCIATE A SCHEMA LIBERO (Riccardo Tammaro)

ENI4MISTICAA cura della Fondazione Milano Policroma

Page 12: ATHOS In questo numero… Fratelli Ingegnoli: una storia di ...quattronet2.it/wp-content/uploads/2014/04/Quattro_199.pdfAzzurra Sorbi ci racconta la storia della storica fabbrica di

12 ottobre 2018

TEATRO SILVESTRIANUMVia Maffei 29 – tel. 02 5455615

20 ottobre ore 21

RIPASSI DOMANICommedia brillante di Chiara Pozzoli

IL POLITEATROViale Lucania 18 – cell. 335 5376122

13 ottobre ore 21

IO, MEDEATesto e regia di Monique Mazreku

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - tel. 02 36522916

20 ottobre ore 21

RISATE DA OSCARSpettacolo di cabaret

27 ottobre ore 21 e 28 ottobre ore 16

DONATA DONATAdi R. Zago, con la consulenza registica di Da-niela Monico

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

Fino al 21 ottobre

BUON ANNO, RAGAZZIdi Francesco Brandi, regia di Raphael TobiaVogel7 ottobre

QUESTIONI DI CUORELella Costa legge le “Lettere” di NataliaAspesi9-21 ottobre

WHO IS THE KINGDa William Shakespeare – la serieDrammaturgia e regia di Lino Musella ePaolo Mazzarelli9-21 ottobre

TU SEI AGATAdal testo di Marguerite Duras, adattamento eregia di Lorenzo Ponte

TEATRO SPAZIO TERTULLIANO

Via Tertulliano 68 - tel. 02 49472369

4-7 ottobre

IL CORAGGIO DELLA VERITàdi e con Martino Corti.

25-28 ottobre

LA MARIA BRASCAdi Giovanni Testori, regia di Giuseppe Scor-dio

31 ottobre-11 novembre

STREGA CUM LAUDEdi e con Paola Giacometti e Margò Volo

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - tel. 333 5730340

6 e 7 ottobre

SCIUSCIÀ E ALTRE STORIEMusica e poesia, produzione di Stefano Fran-cioni

18-21 ottobre

LA FORTUNAdi Omar Nedjari e Marika Pensa, co-prodottocon l’Università Statale di Milano

25-28 ottobre

TAP EVOLUTIONcon i TIPi del TAP

LABORATORIO DI CHITARRAPRATICA

NUOVI CORSI TRIMESTRALI12 lezioni di un’ora: iscrizioni aperte tuttol’anno per corsi base principianti, principianti2° livello, intermedio e avanzato. Sedi delle le-zioni: Sala prove Kubì Soundlab (via C. Botta13) e Cral Comune di Milano (via Bezzecca24). Per informazioni contattare l’insegnanteEnzo Romano al 320 0578639 o visitare il sitowww.clublanotte.it/chitarralab

GIARDINO DELLE CULTUREVia Morosini ang. Bezzecca

Sabato 20 ottobre dalle 12 alle 20POP CORN GARAGE MARKETa cura di Pop Corn Blogzine

Domenica 28 ottobre dalle 10 alle 13LIBRI IN LIBERTA'Scambio libri al giardino

Tutti i mercoledì dalle 18.30 alle 19.30ALVEARE MOROSINIa cura di Alveare che dice si

ASSOCIAZIONE NESTOREc/o Società Umanitaria - Via San Barnaba 48

Partono a ottobre i primi incontri organizzatidall’Associazione Nestore presso la propriasede, rivolti a donne e uomini nella loro terzaetà.

L’Età s…terza E adesso? Una nuova fase di vita alla risco-perta di se stessi.10 incontri, ogni martedì a partire dal 16 ottobrefino al 18 dicembre 2018 - ore 10.00 – 12.00

Laboratorio L’intelligenza delle emozioniA cosa servono le emozioni? Possiamo impa-rare ad utilizzarle positivamente??3 incontri, 15-19-25 ottobre, ore 9.30 – 13.30Per info: Tel. 02 5796 8359 mail: [email protected] www.associazionenestore.eu

WOW SPAZIO FUMETTOViale Campania 12 – tel. 02 49524744

Fino al 21 ottobreIL VITTORIOSO

13 ottobre – 13 gennaioIL CORRIERE DEI PICCOLI IN MOSTRA

Ingresso libero dal martedì al venerdì ore 15-19;sabato e domenica ore 15-20.

C E CONTEMPORARYVia Tiraboschi 2/76 – tel. 02 45483822

cell. 348 9031514

11 ottobre – 28 febbraioRANIA MATAR. From Woman to Woman: BecomingDa donna a Donna: CrescendoMostra a cura di Viana Conti con Christine En-rile visitabile dal martedì al sabato (ore 9-13 e15-19) e il giovedì con orario prolungato (10-13 e 15-20). Inaugurazione 11 ottobre dalle 18.30 alle 21.

VICINARTEVia Tito Livio 29

LIBERARTEAtelier per dipingere aperto a tutti, il martedìdalle 11 alle 12.30 o dalle 21 alle 22.30. Infor-mazioni e costi: 349 1625263.

23 ottobre-4 novembre

FERDINANDOdi Annibale Ruccello, regia di Nadia Baldi23-28 ottobre

IL GIARDINO DEI CILIEGITrent’anni di felicità in comodato d’usoRegia di Nicola Borghesi26-28 ottobre

STORIA DI UN’AMICIZIAtratto dalla tetralogia di Elena Ferrante, conChiara Lagani e Fiorenza Menni30 ottobre-11 novembre

UN CUORE DI VETRO IN INVERNOdi e con Filippo Timi31 ottobre-11 novembre

OPERA PANICA. Cabaret tragicodi Alejandro Jodorowsky

TEATRO CARCANOCorso di Porta Romana 63

tel. 02 55181377

12-14 ottobre

LA CAMBIALE DI MATRIMONIOMusica di Gioachino Rossini, con l’Orchestradel Conservatorio di MilanoMargherita Colombo, direttrice

18-28 ottobre

BELLA FIGURAdi Yasmina Reza, regia di Roberto Andò

22 ottobre ore 20.30

UNA SERATA PAZZESCATullio Solenghi legge Paolo Villaggio

29 ottobre ore 20.30

MISTERO ITALIA. Le lingue dell’Italiaa cura di Philippe Daverio

TIEFFE TEATRO MENOTTIVia Ciro Menotti 11 - tel. 02 36592544

16- 21 ottobre

ROCK AND RESILIENZAdi e con Paola Maugeri

23 ottobre-4 novembre

LE BAL. L’Italia balla dal 1940 al 2001Creazione del Théâtre du Campagnol, coreo-grafie di Ilaria Amaldi

TTEEAATTRRII

DOMENICA 7 ottobre MOSTRA DI FUNGHI a cura del Gruppo micologico padernense

Conosciamo i funghi da vicino con esperti,filmati e slide a tema

NELLA CITTÀ DI ORTOBELLO NULLA SI SPRECA!LABORATORIO DIDATTICO e GIOCO PER SENSIBI-

LIZZARE I BAMBINI A NON SPRECARE IL CIBO

Ore 15 e 17 SPAZIO LIBRI all’interno dell’IpercoopAdatto a bambini di età compresa dai 5 ai 10 anni.Partecipazione libera fino ad esaurimento posti.

È possibile preiscriversi presso l’Ufficio Soci.Iniziativa in collaborazione con LabMI - L’Architetto deiBambini Roberta Esposito