ATHOS È uscito Professione cartoonist! A Merezzate vince l...

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 tel. 02 45477609 e-mail [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Leonardo Capano, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Giulia Costa, Antonella Damiani, Antonio Ferrari, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Riccardo Tammaro, Francesco Tosi, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questo numero: Gabriella Aceti, Tommaso De Chirico, Valentina Geminiani, Claudio Gerosa, Laura Silva - Tiratura 16.500 copie. COPIA OMAGGIO Giornale di informazione e cultura della zona 4 anno XX, numero 179, ottobre 2016 ® ® ATHOS Autunno, tempo di funghi L’ area della ex stazione di Porta Vittoria risul- ta sempre abbandona- ta a se stessa e sembra che nessuno se ne occupi (tranne i topi che hanno trovato grandi spazi per scorazzare!). Abbiamo quindi cercato infor- mazioni aggiornate e ve le ri- portiamo qui, con la speranza anche nostra che la situazione si sblocchi e si risolva. Proprio lo scorso 29 settem- bre il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento della società Porta Vittoria (un crac da 400 milioni); non siamo in grado di dire che cosa questo significhi ai fini della soluzio- ne dei problemi di tutta l’area, sia la parte costruita che quel- la da restituire al Comune do- po i lavori di bonifica e la rea- lizzazione delle opere a scom- puto oneri, per questo dovre- mo sicuramente tornare sul- l’argomento. Possiamo dire quello che l’Amministrazione ha fatto quest’anno, in parti- colare come si è mossa per ot- tenere interventi di pulizia e riordino sulle aree non ancora completate. Negli ultimi mesi infatti l’Am- ministrazione ha inviato alla Società Porta Vittoria ripetuti solleciti e ordinanze del Set- tore Politiche Ambientali per ottenere tali interventi; l’ulti- mo sopralluogo congiunto col Settore Politiche Ambientali, il Servizio Interventi in Attua- zione Strumenti Urbanistici e l’Agenzia Tutela Salute Mila- no - Città Metropolitana (A.T.S.), è stato effettuato lo scorso 30 agosto con la con- ferma della situazione di de- grado sotto il profilo igienico ambientale e del decoro urba- no, e l’ulteriore sollecito alla Società, informando conte- stualmente i Commissari Giu- diziali. Sulla base di un rap- porto in preparazione da parte di A.T.S. l’Amministrazione Comunale potrebbe forse pro- cedere attivando interventi so- stitutivi. Inoltre, l’Amministrazione va- luterà, in base al nuovo sog- getto interlocutore, le azioni necessarie a garantire il ripri- stino di condizioni ambientali che assicurino decoro e igiene pubblica, sollecitando un nuo- vo intervento o provvedendovi direttamente. Contemporaneamente è al- l’esame dell’Amministrazione l’eventuale ricorso ad azioni sostitutive finalizzate sia al completamento degli interven- ti di bonifica sia delle rima- nenti opere di urbanizzazione. S.A. Stallo a Porta Vittoria Una raccolta di 100 vignette di Athos Careghi che offre un quadro ampio e variegato dei suoi personaggi, dei suoi temi e del suo inconfondibile stile. La presentazione si terrà Sabato 29 ottobre ore 16.30 presso WOW Spazio fumetto, viale Campania 12 Intervengono: Stefania Aleni, direttore di QUATTRO Luigi Bona, direttore di WOW Spazio Fumetto Vanda Aleni, curatrice del libro Athos Careghi, cartoonist Athos Careghi Professione cartoonist Testi di Giovanni Chiara Ed. QUATTRO - 10,00 Vi aspettiamo! F acciamo un lungo passo indietro, a gennaio e febbraio 2010 quando su QUATTRO presentammo il progetto di housing sociale di Merezzate (li trovate nel- l’archivio pdf su www.quat- tronet2.it). Se adesso a distanza di più di 6 anni ne riparliamo, è per- ché ci sono delle interessanti novità che vogliamo presen- tarvi. Prima, ripercorriamo in- sieme questi ultimi sei anni. Merezzate è un’ampia area comunale a nord-ovest di Santa Giulia; a seguito di un bando, l’A.T.I. (Associazione Temporanea di Imprese) E.Co.Polis, si è aggiudicata nel 2009 l’area di via Merez- zate per la realizzazione di in- terventi di edilizia residenzia- le, a canone di locazione so- ciale, moderato e convenzio- nato e/o in godimento d’uso, e con prezzo di cessione con- venzionato. L’ATI ha presen- tato quindi un Piano Integrato di Intervento, approvato dalla Giunta comunale nel settem- bre 2014, e infine ha firmato nel settembre 2015 con il Co- mune di Milano la Conven- zione attuativa del PII. Qui inizia la seconda parte della storia, perché lo stesso giorno della firma della Con- venzione è subentrato alla maggior parte dei membri dell’ATI il Fondo Immobi- liare di Lombardia (fra cui vi sono numerose istituzioni che si occupano di housing sociale, fra cui la Regione Lombardia e Fondazione Ca- riplo). Questo fondo è gestito da Investire SGR, operatore indipendente del risparmio gestito, specializzato nella valorizzazione di portafogli immobiliari in differenti set- tori di mercato. É proprio nella sede di Investire SGR che incontriamo Andrea Sica, A Merezzate vince l'housing sociale Nelle pagine interne: Il centro anziani di via Zante pag. 9 Da Milano ad Amatrice pag. 11 Numero chiuso al Polo Ferrara pag. 5 Wanted e “il cinema che non c’è” pag. 13 I 120 anni della chiesa del Suffragio pag. 6 segue a pag. 3 È uscito Professione cartoonist!

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 tel. 02 45477609 e-mail [email protected] internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni.Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Leonardo Capano, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Giulia Costa, AntonellaDamiani, Antonio Ferrari, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Riccardo Tammaro, Francesco Tosi, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questo numero: GabriellaAceti, Tommaso De Chirico, Valentina Geminiani, Claudio Gerosa, Laura Silva - Tiratura 16.500 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della zona 4

anno XX, numero 179, ottobre 2016

® ®

ATHOS

Autunno, tempo di funghi

L’area della ex stazionedi Porta Vittoria risul-ta sempre abbandona-

ta a se stessa e sembra chenessuno se ne occupi (trannei topi che hanno trovato grandispazi per scorazzare!).Abbiamo quindi cercato infor-mazioni aggiornate e ve le ri-portiamo qui, con la speranzaanche nostra che la situazionesi sblocchi e si risolva.Proprio lo scorso 29 settem-bre il Tribunale di Milano hadichiarato il fallimento dellasocietà Porta Vittoria (un cracda 400 milioni); non siamo ingrado di dire che cosa questosignifichi ai fini della soluzio-ne dei problemi di tutta l’area,sia la parte costruita che quel-la da restituire al Comune do-po i lavori di bonifica e la rea-lizzazione delle opere a scom-puto oneri, per questo dovre-mo sicuramente tornare sul-l’argomento. Possiamo direquello che l’Amministrazioneha fatto quest’anno, in parti-colare come si è mossa per ot-tenere interventi di pulizia eriordino sulle aree non ancoracompletate.Negli ultimi mesi infatti l’Am-ministrazione ha inviato allaSocietà Porta Vittoria ripetutisolleciti e ordinanze del Set-

tore Politiche Ambientali perottenere tali interventi; l’ulti-mo sopralluogo congiunto colSettore Politiche Ambientali,il Servizio Interventi in Attua-zione Strumenti Urbanistici el’Agenzia Tutela Salute Mila-no - Città Metropolitana(A.T.S.), è stato effettuato loscorso 30 agosto con la con-ferma della situazione di de-grado sotto il profilo igienicoambientale e del decoro urba-no, e l’ulteriore sollecito allaSocietà, informando conte-stualmente i Commissari Giu-diziali. Sulla base di un rap-porto in preparazione da partedi A.T.S. l’AmministrazioneComunale potrebbe forse pro-

cedere attivando interventi so-stitutivi.Inoltre, l’Amministrazione va-luterà, in base al nuovo sog-getto interlocutore, le azioninecessarie a garantire il ripri-stino di condizioni ambientaliche assicurino decoro e igienepubblica, sollecitando un nuo-vo intervento o provvedendovidirettamente. Contemporaneamente è al-l’esame dell’Amministrazionel’eventuale ricorso ad azionisostitutive finalizzate sia alcompletamento degli interven-ti di bonifica sia delle rima-nenti opere di urbanizzazione.

S.A.

Stallo a Porta Vittoria

Una raccolta di 100 vignette di AthosCareghi che offre un quadro ampio evariegato dei suoi personaggi, dei suoitemi e del suo inconfondibile stile.

La presentazione si terràSabato 29 ottobre ore 16.30presso WOW Spazio fumetto, viale Campania 12

Intervengono:Stefania Aleni, direttore di QUATTROLuigi Bona, direttore di WOW Spazio FumettoVanda Aleni, curatrice del libroAthos Careghi, cartoonist

Athos CareghiProfessione cartoonistTesti di Giovanni ChiaraEd. QUATTRO - 10,00

Vi aspettiamo!

Facciamo un lungo passoindietro, a gennaio efebbraio 2010 quando

su QUATTRO presentammoil progetto di housing socialedi Merezzate (li trovate nel-l’archivio pdf su www.quat-tronet2.it).Se adesso a distanza di piùdi 6 anni ne riparliamo, è per-ché ci sono delle interessantinovità che vogliamo presen-tarvi. Prima, ripercorriamo in-sieme questi ultimi sei anni.Merezzate è un’ampia areacomunale a nord-ovest diSanta Giulia; a seguito di unbando, l’A.T.I. (AssociazioneTemporanea di Imprese)

E.Co.Polis, si è aggiudicatanel 2009 l’area di via Merez-zate per la realizzazione di in-terventi di edilizia residenzia-le, a canone di locazione so-ciale, moderato e convenzio-nato e/o in godimento d’uso,e con prezzo di cessione con-venzionato. L’ATI ha presen-tato quindi un Piano Integratodi Intervento, approvato dallaGiunta comunale nel settem-bre 2014, e infine ha firmatonel settembre 2015 con il Co-mune di Milano la Conven-zione attuativa del PII.Qui inizia la seconda partedella storia, perché lo stessogiorno della firma della Con-

venzione è subentrato allamaggior parte dei membridell’ATI il Fondo Immobi-liare di Lombardia (fra cui visono numerose istituzioniche si occupano di housingsociale, fra cui la RegioneLombardia e Fondazione Ca-riplo). Questo fondo è gestitoda Investire SGR, operatoreindipendente del risparmiogestito, specializzato nellavalorizzazione di portafogliimmobiliari in differenti set-tori di mercato. É proprionella sede di Investire SGRche incontriamo Andrea Sica,

A Merezzate vince l'housing sociale

Nellepagineinterne:

Il centro anzianidi via Zante

pag. 9

Da Milano ad Amatrice

pag. 11

Numero chiuso al Polo Ferrara

pag. 5

Wanted e “il cinema che non c’è”

pag. 13

I 120 anni della chiesa del Suffragio

pag. 6

segue a pag. 3

È uscito Professione cartoonist!

Il parco giochi di via Maffei

A metà settembre è stato aperto il giardino con giochi perbambini realizzato sopra il parcheggio interrato di via Maffei.Uno spazio ben curato, con piccoli alberi e lo spazio recintatodove si trovano scivoli e altri giochi a disposizione dei piccoli.Da ottobre a marzo il giardino è aperto dalle 8 alle 20.

25 anni di attività in festaDivertente festa il primo di ottobre per celebrare i 25 annidi attività del negozio di acconciature di Anna Ippolito invia Boncompagni 10. Eccola, phon in mano, attorniata dallesue clienti prima del brindisi e del rinfresco. Auguri ancheda parte di QUATTRO.

Bla Bla MarketIl Circolo Terre e Libertà, la Social Street Piazza San Luigie Dintorni, l’Associazione Condimente, Le Isole di Wendyvi invitano al primo Bla Bla Market del quartiere, che siterrà domenica 16 ottobre dalle 17 presso il Circolo Terree Libertà in via Don Bosco 7. Troverai un “bla bla bla” dicose da prendere, scambiare o comprare. Un’occasione perconoscersi, chiacchierare e poi fare un aperitivo con la mu-sica. Se vuoi anche tu il tuo “bla bla banchetto” per esporrequello che vuoi, ricordati che sono ammessi solo oggetti pu-liti, in buono stato e non troppo ingombranti che potrai re-galare, scambiare o vendere a un prezzo simbolico, comunquea un massimo di 30 eu-ro. Informazio-ni e iscrizioni(max 15 banchet-ti, anche condivisi)entro il 9 ottobre [email protected].

Altri campioni nazionali nel Municipio 4!La squadra di calcio a 7 categoria juniores del Kolbe si è ag-giudicata il titolo di Campione nazionale, replicando così ilTitolo di due anni fa. Come si legge nella lettera inviata afine luglio dal Presidente provinciale del CSI, MassimoAchini, “un titolo di CAMPIONE NAZIONALE è qualcosadi straordinario che deve riempire di orgoglio la società spor-tiva e tutto il Comitato di Milano”. Complimenti anche dalla redazione di QUATTRO!

L’Albero di Nicolas informaEccoci qui, noi dell’Albero di Nicolas. Mentre stiamo scal-dando i motori per le prossime iniziative dell’autunno-inverno,desideriamo aggiornarvi sugli strepitosi risultati ottenuti conle due repliche del gennaio scorso dello spettacolo “Quelli…dell’Albero”, che ci hanno consentito, grazie alla grande ge-nerosità degli amici della nostra associazione e della zona 4,di raccogliere tremila euro circa. Una cifra importante chel’Albero di Nicolas ha devoluto a “Gocce di vita” a Iriamurai,Kenia, progetto dell’Accri (Associazione di cooperazionecristiana internazionale) di Trieste, che è indirizzato a garantirela sicurezza alimentare e a contrastare la crisi idrica promuo-vendo le capacità e le potenzialità dei gruppi locali. I fondiraccolti hanno consentito l’installazione di cisterne per la rac-colta dell’acqua piovana, fondamentale in questa zona arida

del Kenia. Già da qualche anno, l’Albero di Nicolas, insiemead Accri, è orgoglioso di partecipare con varie iniziative alla“rinascita” del distretto keniota. Per restare al corrente delleprossime iniziative, seguiteci sul sito www.lalberodinicolas.orge sulla pagina facebook L’Albero Di Nicolas Aps.

Vincenzo da via Anfossi per il Pane QuotidianoÈ uscito il 20 settembre un disco che Vincenzo da via Anfossi,uno dei primi artisti della scena hip hop italiana e “cittadino”della zona 4, ha registrato e messo in vendita via web a favoredi quanti ogni giorno si recano al Pane Quotidiano. Il titolodella canzone, Cadono, rispecchia ciò che è accaduto a questepersone: sono “cadute” e per diverse ragioni versano in gravidifficoltà economiche. L’idea, ha affermato Vincenzo, gli èvenuta osservando quante persone si recano ogni giorno aritirare il pacco e vedendo anche chi è costretto a rovistarenella spazzatura. «… dedicato a coloro che si ritrovano in

situazioni precarie dopo aver perso casa, lavoro, moglie efigli».Il pezzo può essere acquistato fino a fine mese con carta dicredito su Groupon che successivamente invia un codice perpoter scaricare il brano. Il costo del singolo di Vincenzo èdi € 1.50 e il 50% viene girato a Pane Quotidiano come con-tributo per la ristrutturazione della sede di viale Toscana.

S.B.

All’Auser si torna sui banchiL’Auser di via Archimede 13 ripropone ai propri iscritti uncorso di pc. Il programma coordinato da Alberto De Donatoprevede 10 lezioni dal 17 ottobre al 19 dicembre con fre-quenza al lunedì dalle 9.30 alle 11.30.Gli argomenti verteranno su: Facebook, Twitter, Skype, In-stagram, Flickr.Ogni partecipante dovrà essere munito del proprio pc mentreil collegamento internet è garantito dalla rete wi-fi. Il con-tributo di partecipazione è di 30 €.

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Oltre agli edifici residenziali,l’intervento prevede la realiz-zazione di servizi convenzio-nati (asilo nido e funzionicompatibili) per una superfi-cie minima di mq 1.240 circa,indicativamente ubicati al pia-no terreno di alcuni edifici; larealizzazione nel sottosuolo(1 piano interrato) di spazipertinenziali per cantine e perparcheggi privati in ragionedi 1 posto auto per alloggio,e la realizzazione di una su-perficie commerciale di circa2000 metri quadrati con ne-gozi di vicinato e una mediasuperficie di vendita. La Con-venzione prevede inoltre larealizzazione di un plessoscolastico (una scuola secon-daria di primo grado), operadi interesse generale, a scom-puto del prezzo dell’area. Lascuola sarà collocata inun’ampia area che, se neces-sario in futuro, potrà ospitareun ulteriore edificio scolasti-co. Infine, la Convenzioneprevede opere di urbanizza-zione primaria e secondaria a

scomputo oneri di urbanizza-zione, fra cui: viabilità e par-cheggi, impianto di illumina-zione pubblica, verde, par-cheggi pubblici, pista ciclo-pedonale adiacente il CavoTaverna, sistemazione aree averde e sistemazione parcheg-gio esistente in Medici del Va-scello. Diamo ancora alcunidati relativi al numero di al-loggi: 606 unità immobiliari,di cui 143 unità in vendita,463 in locazione, con diversimix tipologici tra monolocali,bilocali, trilocali e una piccolapercentuale anche di quadri-locali. Per quanto riguarda latempistica, la bonifica sta ter-minando, i progetti ediliziverranno presentati a ottobre,e dopo il progetto esecutivo,i pareri del Comune e i con-tratti con le imprese, speranodi aprire fra febbraio e marzo2017. Vista l’ampiezza e la ri-levanza dell’intervento, tor-neremo sicuramente sull’ar-gomento.

Stefania Aleni

La Terra è rotonda, ma Piazza Salgari? Or-mai siamo abituati a questa rivoluzionestradale nota come “rotatoria” o “rondò

alla Francese”, sappiamo che chi si trova nel-l’anello stradale ha precedenza rispetto a chedeve entrarci. Ma cosa succede con le rotatorieche esistevano prima di questa innovazioneadottata a partire dal 1989? In piazzaleLibia il problema è stato risolto adeguan-do la segnaletica, ma in piazza Salgariquesto non è avvenuto, così i cittadini sitrovano di fronte ad una serie di varia-zioni da interpretare volta per volta emolti, purtroppo, danno per scontato ilfunzionamento della viabilità di questapiazza e non prestano la dovuta attenzio-ne alla segnaletica comunque presente.In pratica ecco qual è la situazione: chientra da Tito Livio ha la precedenza soloin quanto proviene da destra, inoltre vi èla presenza del segnale di rotatoria cheperò indica solo l’obbligo di ruotare in sensoantiorario; lo stesso vale per chi entra da viaCaroncini, oltretutto insieme con la circolare90/91 che, ricordiamo, non ha diritti di prece-denza particolari. Via Cadolini è solo in uscita;mentre chi entra in Salgari da via Venosa si tro-va di fronte sia il segnale di dare precedenzasia il segnale di “rotatoria”, quindi in questocaso la segnaletica rispetta quella canonica perquesto tipo di viabilità. Chi viene da via Cara-belli, dove passa sempre la filovia 90/91, in-contra il segnale della rotatoria, quindi vale dinuovo la precedenza per chi viene da destra,quindi per chi entra nella rotatoria e non per chivi è già dentro. Poi c’è l’ultimo caso, ovvero

via Sebino, per chi entra nella presunta rotatoriada questa strada si trova il segnale di “dare pre-cedenza” e rotatoria, quindi, come per via Ve-nosa, questa immissione rispetta lo standard chepurtroppo non è regolato da un articolo di leggechiaro quanto più da circolari ministeriali.In tutto questo poi va inserito il passaggio del

tram 16, che non effettua la rotatoria ma tagliala piazza passando da via Carabelli verso la pre-ferenziale di via Tito Livio; a tal proposito varicordato che il tram ha sempre precedenza epertanto qui l’equivoco, per il bravo guidatore,non sussiste: in ogni caso il tram va lasciatopassare. Soluzione? C’è poco da studiare, evi-tando di riempire anche questa piazza di sema-fori - in fondo è molto meno trafficata di piaz-zale Cuoco - sarebbe opportuno convertirla pie-namente in rotatoria alla Francese completandola segnaletica orizzontale e verticale con i se-gnali di precedenza.

Giovanni Minici

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Il titolo (e il contenuto)del libro vogliono sotto-lineare che la bici èl’unico modo possibileper conoscere in tutte lesue più intime pieghela città e non ha caso èuscito proprio in occa-sione della Settimanadella Mobilità Soste-nibile. Il libro è invendita nelle librerieal prezzo di 12 euro.

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Alla ricerca di una rotatoria per piazza Salgari

segue da pag. 1

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Una delle cose peggiori della guerra, chegià è il peggiore dei modi in cui gli esseriumani entrano in relazione fra loro, è che

la vita dei combattenti viene affidata più che allafortuna individuale alle capacità dei comandanti,e quando questi si rivelano incapaci per la Storiaè festa grande, ma per le famiglie che al postodi un congiunto partito per il fronte si vedonorecapitare un burocratico messaggio di cordogliodiventa tragedia.Quando nel gennaio 1879 Lord Chelmsford in-vase il territorio zulu con 17.173 uomini armatidi fucili, cannoni e lanciarazzi, per i 20.000 guer-rieri di re Cetshwayo, la cui unica arma era lazagaglia, sarebbe stata partita persa in partenza.Ma Lord Chelmsford incappò nello stesso errorecommesso tre anni prima da Custer a Little BigHorn contro i Sioux, cioè divise gli effettivi incinque colonne. Così il 22 gennaio 1879 unacolonna britannica di 1800 uomini si trovò, a Is-sandlwana, a dover fronteggiare l’intera armatazulu che, per quanto apparisse rozzamente equi-paggiata, non poteva venire sottovalutata.Era il frutto dell’intelligenza militare di un per-sonaggio che sarebbe passato alla Storia comeil più grande condottiero africano mai esistito,Shaka Zulu. Nato nel 1787 e figlio illegittimodel capo Senzangakona, che ne disconobbe lapaternità lasciando così lui e la madre alla ver-gogna, ebbe un’infanzia tormentata. Respintoe perseguitato dai coetanei, dalle concubine delpadre e dai fratellastri, vagò da un gruppo all’al-tro fino a che venne accettato dalla nazioneMthethwa. Là crebbe, divenendo uno dei mi-gliori guerrieri e, soprattutto, rivelando spiccatecapacità strategiche. Alla morte del padre tornòalla tribù di origine alla testa di 350 guerrieri, e

con un colpo di mano ne prese il comando. Inquegli anni s’era nutrito di odio e di sete di ri-valsa, e il suo primo atto fu dimostrare di chepasta fosse facendo impalare tutti coloro cheavevano recato offesa a lui e alla madre, dopo-diché con una trama di alleanze, bat-taglie e crimini allargò il potere sulletribù vicine, fino a diventare nel1824 il dominatore assoluto dell’in-tera nazione zulu, che all’epoca con-tava circa 25.0000 individui, che perl’Africa di inizio di XIX secolo eraun numero significativo.Sottoposti al vaglio della sensibilitàoccidentale i metodi usati da Shakaper governare tale moltitudine disudditi possono apparire sopra le ri-ghe, ma la Storia insegna che la bar-barie è contagiosa e ricorrente, e chenessuna civiltà può sentirsene deltutto al di fuori, come dimostrano glieccessi di ogni guerra. La societàzulu, del resto, era per atavismo spie-tata, e Shaka altro non fece che di-ventarne il più fedele interprete. Dif-fidando delle parentele e temendo digenerare futuri usurpatori, fece uc-cidere i figli che le tante concubinegli davano, e alla morte della ama-tissima madre, oltre a far sopprimeresecondo l’uso corrente gli schiaviche avevano partecipato alla sepol-tura, decretò il lutto assoluto nel re-gno, che per quell’anno non avrebbedovuto dare frutti.Fece perciò bruciare i raccolti e uc-cidere tutte le donne incinte e i loromariti, per un totale di circa 7000persone. Il 22 settembre 1828, dopoavere fatto chi dice impalare e chidice bruciare 400 donne accusate di stregoneria,venne assassinato dai fratellastri, a riprova delfatto che la diffidenza nei riguardi dei parentinon era ingiustificata. La sua eredità consisteva

in una nazione e, soprattutto, in un esercito qualemai s’era visto in Africa. Il guerriero zulu venivasottoposto a un addestramento severo. Costrettoad abbandonare gli usuali sandali di cuoio chelo riparavano dai rovi e dalle insidie del terreno,

non portava calzature, che ne avrebbero ostaco-lato il trotto mediante il quale doveva essere ingrado di percorrere decine di chilometri giorna-lieri senza mai fermarsi. Le sue armi erano un

ampio scudo di pelle bovina e la iklwa, cioè lazagaglia, micidiale invenzione di Shaka, cortalancia dotata di vasta e tagliente punta, che nonandava scagliata come il fino allora poco efficacegiavellotto assegai, che dopo essere stato lanciato

lasciava il guerriero in balìa del-l’avversario, ma usata come unaspada, e bastava un colpo per sven-trare un uomo. Shaka inquadròquesto veloce milite nei ranghi diuna formazione a testa di bufalo, lafronte a reggere il primo assalto, lecorna a chiudersi sul nemico, e unariserva in retroguardia pronta a in-tervenire là dove se ne fosse avver-tito il bisogno.Fu questo esercito che la colonnainglese comandata dallo sfortunatocolonnello Henry Pulleine si trovòdi fronte, e ne venne travolta. Sulterreno rimasero circa 1200 britan-nici eviscerati, e neppure lo stessoShaka avrebbe potuto prevedere unsimile successo. Ma l’esercito zulunon era imbattibile, e ne fu testimo-nianza ciò che accadde due giornidopo alla missione di Roke’s Driftdifesa da 130 militari, una trentinadei quali malati, investita da unaforza di 4000 zulu, parecchi armatidei fucili tolti ai morti di Issandlwa-na. Gli assalitori lasciarono sul ter-reno un quarto degli effettivi primadi ritirarsi, a dimostrazione del fattoche se un comandante è capace, e itenenti Chard e Bromhead che co-mandavano Roke’s Drift lo erano,la guerra resta la cosa insensata eterribile che non può non essere,ma qualche voce dei suoi disumani

costi può essere contenuta entro limiti invecesurclassati quando il comandante è inadeguato.

Giovanni Chiara

39. L’EREDITÀ DI SHAKA ZULU CONTRO L’INADEGUATEZZA DI UN LORDstorie di storia

Si terrà dal 25 al 29 ottobre con inizio alle ore 20.45,presso il Cine Teatro Arca di corso XXII Marzo 23,la seconda edizione in zona 4 dell'iniziativa cinema-

tografica e culturale Milano Mountain Film Festival, unfestival internazionale del film di montagna organizzatodall'Associazione Montagna Italia e dall'AssociazioneEdelweiss, dedicato alla promozione della montagna e delcinema d'alta quota. Le serate prevedono la proiezione di14 film in concorso e di 10 fotografie, sempre in concorso,dedicati al tema della montagna. Sabato 29 ottobre si ter-ranno due eventi collaterali: una performance artistica delSoprano Silvia Lorenzi e la proiezione del film fuori con-corso dedicato alla vita del famoso alpinista Walter Bonatti.Verranno inoltre premiati i registi e i fotografi delle opere

che la Giuria ha ritenuto migliori. «Questo progetto - ci dice Vincenzo Acri, instancabile pre-sidente di Edelweiss - parte dall’idea che Milano e la suaarea metropolitana costituiscono un bacino di appassionatifrequentatori della montagna veramente ampio e quindimeritevole di avere un autonomo concorso cinematografico,con tutti i requisiti per affermarsi nel tempo come un festivaldi riferimento. Un Festival che ci diverte ma ci fa riflettere,non solo spettacolo ma occasione di introspezione, dovelo spettatore diventa protagonista, nel profondo e rispettosorapporto con la sua montagna, di cui scopre il valore etico,simbolico, sociale, educativo oltre che gioioso e ludico». Il successo dello scorso anno fa ben sperare per una edizioneancora più partecipata.

Milano Mountain Film Festival 2016Associazione Tempo Libero COMITATO SOCI DI ZONA

MILANO ROGOREDO - P.ZZA LODI

5ottobre 2016

Orari di apertura: martedì-sabato 9-13 / 15.30-19.30mail: [email protected]

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Sabato 24 settembre siamo andatia visitare la Parrocchia BeataVergine Addolorata in Morsen-

chio, sita in viale Ungheria 32, per ve-dere di persona un mosaico realizzatodai ragazzi dell’oratorio estivo del qua-le si era molto parlato, ma abbiamo tro-vato molto di più: una comunità unita,mossa da un gioioso spirito di condi-visione. Quando siamo arrivati, ad ac-coglierci c’era un gruppo di adolescentidai 14 ai 18 anni, entusiasti e scalpi-tanti per la soddisfazione scaturita dalloro duro lavoro, che ci ha guidati pertutta la durata della nostra visita, edecco che subito ha fatto capolino da unlato del campo di pallavolo nel cortiledella parrocchia una varietà di colorie forme che ci ha lasciati sbalorditi: unmuro di 42 metri di lunghezza per 1metro di altezza completamente rico-perto da pietre di ogni taglio e dimen-sione, tra le quali marmi, graniti, smal-ti, piastrelle e persino campionatureper bagni, per un totale di 125 tipologie

di materiali, anche quelli di scarto re-cuperati e riutilizzati per creare questaciclopica composizione. Il tema raffi-gurato è quello della fuga del popolodi Israele dall’Egitto per raggiungerela Terra Promessa – colorata di blu everde per simboleggiare la fertilità -,passando per il Mar Rosso, il desertoe il Monte Sinai. Oltre ai disegni rappresentanti il per-corso biblico, la composizione è stataarricchita con frasi tratte del Vangeloe da passi di alcuni Salmi, posti preci-samente a due metri l’uno dall’altro:come raccontano i ragazzi, ogni cita-zione è evidenziata dalle scritte colo-rate di rosso, tinta che simboleggia loSpirito Santo, riportate entro cornicivariopinte caratterizzate dalla presenzadi un gufo. Ogni dettaglio di questa gigantescaopera è stato spiegato nei minimi par-ticolari dai giovani artisti, i quali hannoraccontato con orgoglio tutte le fasi diprogettazione e realizzazione di questo

mosaico, dalla preparazione della malta(circa 18 sacchetti per un totale di quasi500 kg utilizzati in due mesi di lavoro)alle 8 del mattino, alla creazione digruppi composti da bambini a partiredai 6 anni fino ai genitori e nonni deipartecipanti – ognuno dei quali si oc-cupava di una parte della superficie -,per arrivare alla selezione ed applica-zione dei materiali sul muro, tracciatocon le sagome delle figure da compor-re. Un grande gioco di squadra che,sotto l’occhio vigile di Don GiuseppeFacchineri, ha prodotto un mosaicorealizzato con tanti pezzettini di fortunadalle fattezze imperfette, ma che nel-l’insieme hanno creato un’opera armo-niosa e colma di passione: l’obiettivodi questi ragazzi non era, infatti, quellodi realizzare qualcosa perché fosse no-tato, bensì riuscire a rendere preziosoanche quel singolo frammento che dasolo non avrebbe avuto importanza.

Valentina Geminiani

La comunicazione agli utentidel Polo Ferrara è arrivata afine luglio e il contenuto per

loro è stato un vero choc!“Si comunica che, dal primo settem-bre 2016, la capienza del salone alprimo piano deve essere limitata a99 persone presenti contemporanea-mente, in attesa dei lavori di ade-guamento della struttura alla nuovanormativa vigente.” Firmatodal direttore del Settore Mu-nicipio 4, dal FunzionarioAmministrativo e dal coordi-natore del Polo Ferrara. Aiprimi di settembre, quindi, so-no state raccolte le firme permantenere le presenze finoradisponibili (ben 400 secondola licenza di agibilità rilasciatanel 1995) e per “attuare lemodifiche necessarie all’ade-guamento nel più breve tem-po possibile.”Il problema è proprio questo:in un sopralluogo tecnico del-lo scorso febbraio, erano staticontrollati i percorsi delle viedi fuga a piano terra, al pianoprimo (dove si trova il saloneutilizzato per il ballo) e al pia-no intermedio. Dalla verificarisulta in particolare che a pia-no terra sul lato sud-est (quel-lo del cantiere Aler, peraltrofermo) la via d’esodo è statatroppo ristretta per poter es-sere utilizzabile, a causa dellacesata del cantiere, mentre riman-gono come vie di fuga quelle pre-senti sul lato parcheggio e quella diaccesso sotto il portico. Al primopiano, invece, dopo la demolizionedell’ampio terrazzo (sempre per lacostruzione del mercato e della re-sidenza per studenti), rimane unauscita di sicurezza sul lato parcheg-gio che però porta verso una rampacon una inclinazione superiore al12%. Infine al piano intermedio frail primo e il secondo, dove si trova-no due aule, vi è un’uscita di sicu-rezza sul retro che conduce a una

scala esterna in metallo. Preso attoe visione dei problemi, in una suc-cessiva riunione di maggio pressola Direzione Centrale Decentramen-to vengono discussi gli interventi ele tempistiche per permettere l’uti-lizzo degli spazi al primo piano: abreve, messa a norma del quadroelettrico, sostituzione dei maniglioniantipanico non più a norma, realiz-

zazione di una nuova scala esternaentro il 2016, mentre per la totaleriqualificazione impiantistica si deveaspettare il 2017.Conoscendo la funzione aggregativae sociale del Polo Ferrara e le atti-vità rivolte a tutte le fasce di età, ciauguriamo che, senza rinunciare allasicurezza, si attuino urgentementetutti gli interventi necessari a ridarepiena agibilità al Centro, restituen-dolo al massimo della capienza aicittadini e agli anziani dei quartieriCorvetto e Vigentino.

S.A.

Il mosaico dell’oratorio della Parrocchia di Morsenchio

Tra chili di malta, tasselli colorati e tanta passione

Numero chiuso al Polo Ferrara

Anche quest’anno siamo lieti di ripresentare il cor-so sulla memoria dal titolo: “Riattiva la tua men-te”. Si terrà a partire dal 6 ottobre presso il CAM

di via Oglio 18. E’ ormai risaputo quanto sia opportunopreservare oltre all’efficienza del corpo soprattutto quelladella mente. Essa è fondamentale per ogni nostra attività

quotidiana, per le relazioni sociali e con il mondo in ge-nerale. Scopriremo quindi che cos’è la memoria, comefunziona e cosa fare per migliorarla. Per informazioni telefonare al CAM Oglio - Tel. 02.884.58420o al Docente: DODDIS Alfredo. E-mail: [email protected] Tel. 0241271953 - cell. 328 091 93 44.

Torna il corso “Riattiva la tua mente”

Un imprenditoredella carità,Marcello Can-

dia, industriale milane-se, un uomo giusto cheha dedicato le sue ener-gie e donato i suoi beniper migliorare la vitadegli emarginati e degliammalati brasiliani. Per onorare la sua ope-ra verso i bisognosi, inoccasione della ricor-renza del centenariodella nascita, la Fonda-zione Dr. MarcelloCandia ha organizzatoun solenne concerto,“Messa da Requiem”di Giuseppe Verdi, Di-rettore Riccardo Chail-ly, Coro e Orchestra delTeatro alla Scala di Milano,che avrà luogo lunedì 10 otto-bre 2016, alle ore 20.00 (info:segreteria Via Colletta 21, tel.02 5463789 - [email protected]). Abbiamo incontrato Gianmar-co Liva, Presidente da 15 annidi Fondazione Candia, per co-noscere l’attualità della mis-sione e il ricordo del suo fon-datore.«Marcello Candia - dichiaraLiva - è stato un testimoneesemplare di Vangelo vissuto,dedicandosi al conforto e alla

carità verso gli ultimi della ter-ra in Brasile. La sua figura af-fascinante emerge negli annisempre di più, con il suo spes-sore di uomo e cristiano esem-plare. Il suo slancio missiona-rio prosegue con i molti bene-fattori e questo ci stupisce e ciimpressiona. La FondazioneCandia fin dal suo inizio hamesso in pratica le indicazionidel primo Presidente, tra cui:tutti volontari, nessun accumu-lo di capitali ma utilizzo diquanto raccolto per realizzareopere di solidarietà, finanzia-

mento di progetti proposti inloco da missionari religiosi olaici, progetti ove persone siprodigano con spirito cristianoo umanamente etico per soste-nere, curare, accogliere».«A breve presenteremo - pro-segue Liva - il libro “Il mira-colo di Marcello Candia”. Nel2014 Papa Francesco ha auto-rizzato l’emissione del decretoche dichiara “Venerabile” ilServo di Dio Dr. MarcelloCandia, riconoscendo così uf-ficialmente l’eroicità delle suevirtù. Per esser dichiarato uf-ficialmente Santo manca un ul-timo fatto, un miracolo. Il sen-so del titolo del libro è che pernoi il miracolo già esiste, ano-malo in verità, ma concreto eefficace: la continuazione dellasua azione con la FondazioneMarcello Candia».Fra le iniziative realizzate o so-stenute dalla Fondazione nel2015 menzioniamo la ristrut-turazione del settore per malatimentali dell’Ospedale Missio-nario di Araripina e la nuovaresidenza “Casa de Hospidali-dade” a Santana, che accoglieragazzi con handicap gravi eminori abbandonati. In campoeducativo, finanziata da oltre20 anni, vi è la scuola agricola“Cabaceira” ad Antonio Gon-çalves che insegna ai ragazzidiscipline mirate allo sviluppodel loro territorio e di supportoper il loro futuro. Al sostegno dei progetti a fa-vore di malati, poveri e emar-ginati saranno devolute le of-ferte raccolte per il concertoalla Scala, riservato agli amicie ai benefattori della Fonda-zione Candia e a tutti coloroche volessero diventarlo inquesta occasione.

Antonella Damiani

6 ottobre 2016

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Centenario della nascita di Marcello Candia

Un concerto al Teatro alla Scala per celebrare la sua figura

La chiesa del Suffragio celebra i 120 anni della consacrazione

Un programma intenso di iniziative dal 24 al 30 ottobre 2016

Una ricorrenza significa-tiva, quella che la par-rocchia di Santa Maria

del Suffragio, in Corso XXIIMarzo, si appresta a celebraree festeggiare: l’anniversariodei 120 anni della consacrazio-ne avvenuta il 31 ottobre 1896. «Una chiesa che ha due carat-teristiche principali, – come cidice il parroco don MaurizioPezzoni – la prima è il luogoparticolare dove è situata, esat-tamente in mezzo tra l’aero-porto di Linate e piazza delDuomo, un Corso dove ci pas-sa un mondo intero! La secon-da caratteristica è di esser benradicata nel territorio». Il calendario delle manifesta-zioni prevede come primoevento la mostra fotografica“Il Suffragio nella storia di Mi-lano”, che sarà inaugurata lu-nedì 24 alle ore 17 presso laCappella di San Proto all’in-terno della chiesa. La sera del24 alle 21, presso il TeatroL'Arca vi sarà ilconcerto di piano-forte con don JosèCarlo Seno. La Messa di merco-ledì 26 sarà conce-lebrata dai sacerdotiche negli anni sonostati presenti nellaparrocchia. Alle 21di giovedì 27 sisvolgerà il concertodell’Orchestra deiPopoli e in questacircostanza sarà espostala Croce di Lampedusa. Venerdì 28, sempre alle 21, èprevista in biblioteca la lectiomagistralis con monsignorGianni Zappa, assistente dio-cesano dell’Azione Cattolica.Il tema è il “tempo”: «120 anni- ci evidenzia Don Pezzoni -sono un tempo cronologico, pe-

rò c’è anche un tempo conclu-sivo, il compimento del tempo.In questo tempo cronologicodella parrocchia, del vivere,delle relazioni, ci chiediamocosa bisogna “mettere in piedi”perché le azioni siano signifi-cative per il tempo finale».

Sabato 29 alle 21, in chiesa siterrà il concerto d’organo conPaolo La Rosa. La messa solenne, che saràpresieduta da monsignor CarloFaccendini, Vicario episcopaledi Milano, avverrà domenica30 alle 11.30, con organo e ac-compagnamento di violino.

Il programma prevede inoltre,presso i giardini a fianco dellachiesa, per sabato 29 la giorna-ta delle Associazioni di carat-tere culturale e sociale che ope-rano nel quartiere Suffragio. La festa esterna, sabato 29 edomenica 30, organizzata su

iniziativa dei con-tadini del mercatodel sabato, propor-rà varie attività, fracui laboratori dicreta e di pittura,creazioni con mate-riale di recupero,tosatura e mungitu-ra di pecore e capre(sabato ore 11), cu-cina in piazza consalamelle (domeni-ca), spannocchiaturae macinatura delle

pannocchie di mais (domenicaore 11), clown ed esposizionedei disegni dei bambini sulprogetto “Una mela per tutti”. Un programma ben articolatoe ampio di incontri e attività,che potrà coinvolgere sicura-mente tutti.

A. D.http://www.facebook.com/groups/1454016368204234

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Domenica 9 ottobre dalle 15CULTURE AL LAVORO, MUSICA & STREET FOODMercatino del fai da te

Domenica 30 ottobre dalle 10 alle 13SCAMBIO LIBRI

CENTRO INSIEME Via dei Cinquecento 1

Venerdì 7 ottobre ore 21 - in ChiesaConcerto coro voci bianche CORALE INTERNAZIONALE SINGKNABEN

Sabato 15 ottobre ore 20.45 CHIAMATEMI FRANCESCOIl papa della gente Un film di Daniele Luchetti con R. De la Sema

Sabato 29 ottobre ore 21 DA BROADWAY DI N.Y. AL SISTINA DI ROMA Viaggio nel Musical con Daniele e Walter Rubboli

L’ACQUA DI MILANO

Prenotare inviando una mail a:[email protected], precisando l’eventointeressato, la data e l’orario, il numero dei par-tecipanti.

IMPIANTI APERTI - OPENDAY12 ottobre ore 15, Depuratore di Milano Nosedo

WATERART - SPETTACOLI presso la CentraleAnfossi, 11 ottobre dalle 15 alle 19 Contest di dram-mascultura condotto da Luca Montani19 ottobre ore 19, 20, 21 - Watercinema, pro-iezione di "Sotterranea" - Civica Scuola Cinemadi Milano24 ottobre dalle 18 alle 20 - Waterbody, wor-kshop di danza - condotto da Rosita Mariani

GRUPPO ARCHEOLOGICOMILANESE

Corso Lodi 8C – tel. 02.796372email [email protected]

Quattro incontri sulla magia nel mondo anticoGiovedì 13 ottobre ore 18.30Talismani medievali, relatore Paolo Galimber-tiGiovedì 27 ore 18.30Egittomagia: il ‘magico’ nella vita quotidianadegli antichi Egizirelatrice Annamaria Ravagnan, egittologa.

ANPI CALVAIRATEAss. Cooperativa Cuccagna

Venerdì 14 ottobre ore 21 in Cascina Cuccagna PROFONDOROSSOPiazza Fontana - Una storia di tuttiMusica, prosa, immagini... per non dimenticare.Saranno presenti Silvia Pinelli e Piero Scara-mucci

DEPURART LAB GALLERYpresso il Depuratore di Nosedo

Via San Dionigi 90

Sabato 15 ottobre dalle 10 alle 12.30DepurArt Lab Gallery per la Dodicesima Gior-nata del Contemporaneo presenta DEPURAZIONE DENTRO E FUORIGli artisti saranno presenti per spiegare le loroopere d’arte, installazioni piccole e grandi nel-l’ampia area verde a lato delle vasche del de-puratore.

La giornata proseguirà a Nocetum (Via SanDionigi 77) con una lezione di yoga al tramontoseguita alle ore 19.00 da un aperitivo multicul-turale dedicato all’India. Per la lezione di yogaè gradita la prenotazione all’indirizzo [email protected], o al numero 0239843575.

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8 ottobre FESTA DELLA MEDITAZIONEdalle 15.20 alle 20.30 incontri, seminari, con-ferenze. Nel pomeriggio incontri gratuiti di 30’con uno psicologo PEAC “Alla scoperta di noistessi”. È gradita la prenotazione. Le attivitàproposte sono libere e a ingresso gratuito.

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Domenica 9 ottobre partono i corsi e laboratoridel progetto Terra Chiama Milano con unworkshop che aprirà le porte verso il mondodei Microrganismi Effettivi. tecnologia eco-logica e soluzione a molti problemi della no-stra vita quotidiana, dalla produzione agricolaalla riduzione dell’inquinamento nel suolo.L’iniziativa è per i soci di CasciNet. Quota dipartecipazione: 45 €/pers (compreso pranzo).Per informazioni, scrivere a [email protected].

WITNESS JOURNAL29-30 ottobre | 12-13 novembreWORKSHOP DI FOTOGRAFIA SOCIALEIl workshop è dedicato al quartiere di Brenta,caratterizzato da un’anima popolare e da unpassato industriale. Due week-end che com-prendono una parte teorica, una parte pratica euna di critica e selezione dei lavori. Alla finedel workshop verrà realizzato un lavoro collet-tivo con le migliori foto dei partecipanti. Periscriversi al workshop o avere informazioni:[email protected]

QUARTIERE SUFFRAGIOSOCIAL STREET

Mercoledì 19 ottobre ore 21Incontro pubblico presso Teatro l’ARCA, corsoXXII Marzo 23L’ODISSEA DEI RIFUGIATI. La fuga solitaria dei minoriPartecipano:Pierfrancesco Majorino, assessore del Comu-ne di Milano Elisabetta Strada e Emma Bajardi, Fonda-zione Francesca RavaLaura Anzideo, Save the ChildrenPaola Bonara e Rino Messina, Cascina Cuc-cagna di MilanoModeratori: Gabriele Ghiringhelli e FedericoSinicato

CENTRO CULTURALE ANTONIANUMCorso XXII Marzo 59/A

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Sabato 22 ottobre ore 16In collaborazione con “Scriviamo insieme”POMERIGGIO DELL’AUTOREPer chi ha voglia di incontrarsi e trascorrerequalche ora a parlare di libri e progetti.

Premio letterario 2016La nuova edizione presenta alcune importantinovità. E' stata introdotta, limitatamente allaprosa, una nuova sezione riservata ai giovaniscrittori di età compresa fra i 18 e i 30 anni perracconti brevi. E' stata, inoltre, introdotta lapossibilità di inserire gli elaborati online diret-tamente sul sito del Centro ww.centrocultura-leantonianum.it. La scadenza per l’iscrizioneè fissata al 31dicembre.

VICINARTEvia Tito Livio 29

Nello Spazio di VicinArte stanno partendo corsie workshop per bambini e adulti.Corsi di: chitarra base per bambini e ragazzi; diIncisione grafica base per ragazzi e adulti; diTecniche artistiche per bambini, ragazzi e adulti;

Èil titolo di un libro inte-ressante, da leggere sen-za pregiudizi, che apre

uno spaccato di storia incen-trato principalmente in zona 4e che Luca Fazzo, cronista giu-diziario per “il Giornale”, haricostruito momento per mo-mento. Si tratta dellafucilazione del capi-tano Giovanni Fol-chi appartenente albattaglione Azzurrodella RSI, avvenutanel febbraio 1946.L’autore ci raccontacome è nato il libro.Da cosa nasce que-sta tua ricerca: cu-riosità, combinazio-ne, lavoro?«Ero curioso di ca-pire come venivanoeseguite le condannea morte a Milano equale fosse l’ultimaeseguita in città. Po-teva essere un casodi malavita comune,ma imbattermi inquesta storia mi haspinto a scavare». La miniera saràstata il tribunaleovviamente?«No, è il ministerodella Giustizia cheha l’elenco di tutti igiustiziati italiani, mentre ilmateriale su Folchi ho avutola fortuna di trovarlo pressol’archivio di Stato».Nel libro, Fazzo ripercorre lavita militare di Folchi, analizzai momenti prima e subito dopola fine del regime, traccia il ri-tratto dei vari personaggi cheentrano in scena; e tutta la sto-ria gravita in zona 4 e dintorni.«Ciò che mi ha colpito facen-do le ricerche è il fatto che lastoria è ambientata in questazona: la caserma di via Pace(oggi non esiste più l’edificio

n.d.r.) dove avvennero le tor-ture; gli scontri tra partigianie Battaglione azzurro e le suc-cessive rappresaglie sono av-venuti in porta Romana. L’uni-co protagonista, oggi defunto,e principale accusatore di Fol-chi, Enzo Galletti, faceva parte

delle squadre partigiane e abi-tava in via Pomposa. Il Folchiinvece abitava in viale Majnoe venne catturato uscendo dauna trattoria di via Sottocorno,dove anche io sono nato. Esempre in zona il TecnomasioBrown Boveri dove lavorava-no i nove partigiani fucilati alGiuriati, per ordine del Folchi.Il filo conduttore della zona èstato stimolante, mi è parso diraccontare parte della vita delmio quartiere (abito in corsoLodi)».Leggendo il libro la figura di

Folchi ne esce come quella diun uomo coerente fino allafine delle sue idee, non cam-bia casacca come molti per-sonaggi del libro, non rinne-ga nulla. È vero?«Senza giustificare in nessunmodo le colpe di Folchi, nel

momento del crollodel regime nell’Italialiberata si crea unadivisione tra quelliche cercano di volta-re gabbana, chi cercadi crearsi una nuovaverginità e chi inve-ce, come Folchi, siprende coraggiosa-mente le proprie re-sponsabilità. Dopoessere stato fascistadurante il Ventennioe nella Repubblicasociale non si tira in-dietro, non lo nega».La condanna amorte, vista la de-posizione di Galettie altri perseguitati,non fa un piega.«Quello che fa unapiega è il confrontocon le condanne amorte per fatti benpiù gravi mai esegui-te. Ne sono state de-cise tante, ma ne so-no state eseguite

due: quella di Buffarini Guidiper collaborazione con i nazistie quella di Folchi».La condanna fu eseguita, an-che se fu presentata domandadi commutazione della penasia alle autorità italiane (Pal-miro Togliatti, allora ministro,firmò il nullaosta all’esecuzio-ne) sia americane, il 7 febbraio1946, al poligono di tiro dellaCagnola. «… e alle 7.25 eragià tutto finito – scrive LucaFazzo».

©Sergio Biagini

8 ottobre 2016

Bookcrossing esprimesinteticamente unaazione di scambio. “Li-

bri che si incrociano “ o piùsemplicemente “Tu dai libro ame e io do un libro a te”, ap-punto. Gratis, ovviamente.E’ un modo per “liberare” i li-bri che non ti piacciono più o,al contrario, che ti sono tantopiaciuti da volerli condividerlicon altri. Il concetto è che i li-bri dovrebbero appartenere atutti e comunque non dovreb-

bero rimanere rinchiusi e ab-bandonati, dopo averli letti, ne-gli scaffali delle nostre libreriema girare per emozionare, de-ludere, divertire o scandaliz-zare altri lettori, a te sconosciu-ti. L’idea che un libro che tuhai scelto viaggi per il mondoè certamente affascinante e chevenga letto da qualcuno chenon conosci ma che ne condi-vida il cammino lo è ancora dipiù. In giro per il mondo si tro-vano già libri abbandonati nonda lettori distratti, ma voluta-mente, su panchine al parco,nelle stazioni, negli aeroporti,su muretti, nelle scuole, in unbar, che si spera trovino unnuovo lettore, magari con unafrase, un motto, una parola chene sveli la provenienza. E cisono già da tempo dei siti, co-

me www.bookcrossing-Italy.com , a cui si può acce-dere gratuitamente per sapernedi più e perfino per rintracciar-ne il cammino.«”Mille libri al Corvetto” hasposato questo spirito - ci dicePaola Carbellano una dei fon-datori del gruppo - e si propo-ne come organizzatore dell’ini-ziativa in una zona che, comesappiamo, non dispone più diuna libreria dopo la chiusura,combattuta strenuamente fino

all’ultimo dalla nostra Asso-ciazione, della Feltrinelli alCorvetto». «Chi ama leggere- prosegue Paola - sarà lietodella nostra nuova iniziativa:bookcrossing diffuso di quar-tiere».Di che cosa si tratta?«Una serie di esercizi commer-ciali della zona, denominati“Gli equi.libristi”, si sono residisponibili a sostenere l’Asso-ciazione nella diffusione dellapassione per i libri e per la cul-tura, ospitando spazi di letturadove è possibile per chiunquescambiare o semplicementeprendere gratuitamente librimessi a disposizione da“Equi.libristi”. Libri vari, divari generi ed autori: classicio best seller del momento. Tut-ti gratuiti e in buone condizio-

ni. Alcuni ancora intonsi do-nati da librai, case editrici eprivati. Secondo la filosofia delbookcrossing i libri girano, cir-colano liberamente e, una voltain circolo, non appartengonopiù a nessuno ma solo a chi lista leggendo in quel momentoe poi tornano a girare liberi dimano in mano, di lettore in let-tore. Al momento sono 500 ilibri viaggianti e il nostroobiettivo è di raggiungere ilmigliaio in breve tempo: “Mil-

le libri al Corvetto” appunto»conclude Paola Carbellano. Ipunti Bookcrossing al momen-to sono questi otto: Surya cen-tro estetico di via Antonelli 6,Calzoleria artigiana in vialeOrtles 85, Panetteria di corsoLodi 80, Parrucchiera studioemme zeta in via Oglio 3, Moconfort caffè presso Upim dipiazzale Corvetto, Ristorantearcobaleno in via Martini 9,Macelleria equina in via Mar-tini 13 e Bar in via Osimo. Altri ne verranno aperti neiprossimi mesi. Se invece voletedonare libri a supporto di que-sta bella iniziativa o candidarvia far parte dell’elenco dei ne-gozi “Equi.libristi” contattate:[email protected]

Francesco Tosi

L’ultimo fucilato a Milano Bookcrossing al CorvettoLibri che viaggiano

Le ragioni del Sì in zona 4Il Comitato "Basta un SI" Milano 4, promuovedue incontri pubblici per illustrare e discutere

Le ragioni del Sì

P Per dire addio al bicameralismo paritario:un’Italia più semplice

P Per ridurre i parlamentari: un’Italia più sobriaP Per garantire stabilità e partecipazione:

un’Italia più stabileP Per chiarire le competenze di Stato e Regioni,

eliminando la conflittualità esistente Per restare aggiornati, per partecipare e contribuire alla campagna referendaria: pagina facebook comitato “Basta un SI” Milano 4 e mail a [email protected]

Città Visibili cerca volontari per i bambini

Il quartiere Molise-Calvairate-Ponti vantaben tre doposcuola gratuiti sulla fascia pri-maria: Città Visibili, cioè noi, poi Allons

Enfants e Comitato Inquilini. Complessivamen-te prendiamo in carico una sessantina di bam-bini all’anno, e soltanto i nostri sono una tren-tina. Sembrerebbe un buon numero, ma le no-stre liste d’attesa sono lunghissime. Famiglie,insegnanti, Uonpia ci fanno continue segnala-zioni, e noi siamo costretti a rispondere scon-solatamente che non c’è più posto. I nostri bam-bini sono seguiti fino alla fine della primaria:il loro profitto e il loro rapporto con la scuolamigliora, trovano fiducia, maggiore serenità,stimoli, amicizie, fanno esperienze nuove, vi-sitano luoghi della città per loro sconosciuti.Per il ciclo della secondaria trovano poi acco-

glienza nell’Associazione Luisa. Berardi, conla quale siamo partner da anni. Per poter au-mentare la nostra capacità cerchiamo volontari,che assumano l’impegno con serietà e costanzafino alla fine dell’anno scolastico. Ci sono variemansioni da svolgere oltre a fare i compiti: pre-parare e distribuire la merenda o intrattenere ibambini con giochi e/o lavoretti. Chiediamoun turno alla settimana a scelta fra lunedì-mer-coledì o venerdì (16.30-18.30) oppure sabatomattina. Operiamo in via del Turchino 9 nei lo-cali della parrocchia Sant’Eugenio, che ringra-ziamo per la generosa ospitalità. Per ulterioriinformazioni: www.associazionecittàvisibili.org;email: [email protected];tel. 329 3670075.

Laura Silva

Venerdì 14 ottobre ore 18.00presso la Biblioteca Calvairate, viaCiceri Visconti ang. piazzale Martini

Interviene:un parlamentare del Partito Democratico

Venerdì 28 ottobre ore 21.00presso Arci Corvetto,

via Oglio 21Interviene:

Lia Quartapelle, deputata PD

Tutto iniziò con una fototrovata su internet. Unafoto un po’ sfocata che ri-

trae undici baldi giovani in tenu-ta da calciatore e una didascalia:Valentia 1947. Chi erano, dovegiocavano? Giocavano a Ponte Lambro e“chi erano” ce lo ha raccontatoGino Barbieri che quei giovanot-ti li ha conosciuti e visti giocare.Gino, 90 anni, è un iscritto al-l’Associazione Anziani Zante ed

è lì che incomincia a raccontare questa nuova storia di zona 4. Se li ricorda tutti?«Certo che me li ricordo tutti e li conoscevo bene. Le dico la for-mazione di allora: Giacon, Facioli Dusi, Ruffini Martinenghi Ba-sani, Brambilla Macchi Cerri Pipopino Doneda (come si usavaelencare le squadre una volta dal portiere all’attacco n.d.r.)».Curioso il Pinopino.«Pinopino perché faceva di nome Giuseppe ma non si conoscevail cognome. Era un brianzolo arrivato a Ponte Lambro in tempodi guerra. Un fascista aveva fatto dei dispetti alla mamma. Luiper spaventarlo gli ha sparato un colpo, ma verso terra. La pal-lottola è rimbalzata e lo ha ucciso. E inscì l’è arrivà a Milan».

Come era nata questa squadra?«Si è formata in cooperativa, erano tutti amici, nessuno era sti-pendiato dalla società che si chiamava Valentia e portava la magliarossoblù perché il presidente Quaini era un tifoso del Bologna.Il presidente aveva un’officina dove faceva i saponi e al massimopagava una bevuta. Quando c’era una partita a Pioltello, San Giu-liano o Melegnano, la cooperativa dove lavorava uno dei giocatorimetteva a disposizione un camion e così andavano in trasferta.Giocavano sul campo della Caproni e quell’anno fece tutto ilcampionato senza perdere una partita. Cerri, uno piccolino, era

sempre in area di rigore e segnava sempre ogni pallone che ar-rivava. Poi in finale con l’Alfa a Vanzago sembra che il portiereabbia preso un paio di mille lire e così abbiamo perso».In quale girone giocavano?«Hanno giocato solo quell’anno in seconda categoria (Gironepropaganda come risulta dalla foto che è esposta nella cooperativadi Ponte Lambro gestita dal signor Sforza n.d.r.). Poi si sono tuttidivisi: uno è andato in Svizzera, uno è andato al sud, Doneda èpassato all’Innocenti che aveva una squadra. Siccome era andatovia il 90% dei vecchi si formò una squadra di giovani ma sa cosaè successo alla prima partita? “L’arbitro ga dà un rigore cuntrae han picaà l’arbitro. Li hanno squalificati a vita tutti».Quelli della foto non ci sono più ovviamente, restano dei pa-renti?«Certo. Doneda era di Lodi vecchio, Pinopino brianzolo, Mar-tinenghi non ha avuto figli, Basani però mi pare abbia ha un fra-tello che abita in via Salomone. Forse il Tonani si ricorda ma ètroppo giovane».Lui, il Gino invece, a novant’anni ha un’ottima memoria e sulregistratore ci sono ancora tanti ricordi della zona 4. Uno fratanti: «Mi ricordo la via Mecenate tutta piena di sabbia, quellascavata per fare l’Idroscalo. Con i miei amici andavamo a sci-volare sulle montagnole».

©S. B.

9ottobre 2016

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Associazione Anziani Zante: per non sentire gli anniIntervista al nuovo presidente del centro ricreativo

L’ambiente è accoglien-te, gli spazi a disposi-zione confortevoli

permettono agli iscritti di par-tecipare alle numerose inizia-tive che il vulcanico presidenteBenito Fornaro, coadiuvatodalla vice Milena Oldani e daaltre due componenti del Con-siglio, ogni anno mettono inpista. A proposito di pista, ilballo ha una valenza importan-te così come le attività manualio i corsi di teatro che assiemealla ginnastica, a quelli percomputer o di inglese comple-tano, ma non sono tutti, le of-ferte del centro.Da quando è in carica, pre-sidente?«Dallo scorso aprile, quando ilprecedente responsabile, UgoAlessio, dopo due mandati hadeclinato le dimissioni, deside-roso di prendersi un meritatoriposo e riappropriarsi della suavita. Mi ha chiesto di accettarela proposta di assumere la pre-sidenza ed eccomi qua».E subito in pista per il tren-tennale.«Esatto. A giugno abbiamo fe-steggiato con una festa in gran-de il trentennale della creazione

di questo centro alla quale hapartecipato anche il neo presi-dente del Municipio 4».Un incarico che il presidentevuole onorare mantenendol’immagine che il centro si ècreata nel tempo e l’indipen-denza economica. «Per quellosono tranquillo – precisa Benito-. Ugo non poteva comunquestare lontano e ha assunto la ca-rica di tesoriere gestendo, ancheper la sua esperienza lavorativa,i conti del nostro centro».Due conti allora: quanto sociavete e quanto costa iscriversi.«Attualmente siamo in 750,

ma la struttura per motivi di si-curezza può accoglierne solo200 e il costo di iscrizione è di10 euro all’anno. Il comune cipaga affitto, luce, riscaldamen-to, le spese di pulizia giorna-liere (al sabato, domenica e fe-stivi se ne fa carico l’associa-zione n.d.r.), le spese straordi-narie, mentre la piccola manu-tenzione è a nostro carico».

Il Comune, tramite il Csi, for-nisce al centro un insegnantedi canto lirico, moderno (ov-vero canzoni popolari italiane),di flamenco, di teatro, per in-segnare nei relativi corsi. E unavolta all’anno la compagniadell’associazione si esibisce alteatro Nuovo durante una ras-segna teatrale dedicata ai centrianziani.

Non li fa mai stare fermi isuoi associati?«Le attività che proponiamohanno il grande vantaggio diaggregare gli iscritti che altri-menti si troverebbero soli osenza un luogo dove trovarsi.Qui vengono al mattino per icorsi e al pomeriggio per starein compagnia a giocare a carte,un’altra attività importante nel-

la quale il Gino Barbieri (ilprotagonista dell’altro articolon.d.r.) è un campione. A 90 an-ni conosce le carte che ho inmano ed è difficile vederlosconfitto. L’importanza delcentro è proprio questa: dare achi traccheggerebbe in casa tradivano e poltrona o quello cheio chiamo il salto della rete te-levisiva, un momento di aggre-gazione. Un modo di stare in-sieme e tenere la mente inesercizio».Molto graditi anche i viaggi diuno o più giorni. «Soprattutto– tiene a precisare Benito – senel momento del pranzo il ciboè “ottimo e abbondante”. Cul-tura e cibo a braccetto».Segnaliamo infine il computercon corsi per principianti eavanzati dove si impara a“smanettare”, come dice la vi-cepresidente che cura il sito delcentro www.centrozante.it, incui si possono trovare le infor-mazioni su tutte le attività e iprogrammi. Nonni e nonne: adesso sapetedove andare a divertirvi e tro-vare un buona compagnia.

©Sergio Biagini

Valentia 1947. L’imbattuta squadra di Ponte Lambro

10 ottobre 2016

verdeFestival e Bicipolitana promuovono due eventi per chiedere la trasformazione deltratto di strada ferrata da Rogoredo a Poasco in pista ciclabile.Domenica 16 ottobre ore 15.30Appuntamento al vecchio passaggio a livello di Chiaravalle e manifestazione lungo iltracciato ferroviario dismesso.

Venerdì 21 ottobre ore 21, presso il Centro NocetumIncontro con tecnici del Politecnico, esponenti delle amministrazioni pubbliche di Milano,San Donato Milanese e San Giuliano Milanese, rappresentanti di associazioni del territorioper ascoltare e proporre soluzioni in merito alla possibile realizzazione della pista ciclabilenell'ambito di un importante contesto rappresentato dal sud Milano

FUORI DAI BINARI

Rendering realizzato da Matteo Tavazzi

Rubrica a cura di Lorenzo Baio

CURIOSI PER

Chi pensa che i ragni domestici siano tuttiabili costruttori di tele e immobili cac-ciatori si sbaglia. È vero, generalmente

i ragni creano ragnatele di ogni genere e forma.Ma non il ragno saltatore (Menemerus semili-limbatus) che, come altri cugini della famigliadei Salticidi, alle classiche tele preferisce il“balzo alla giaguaro” sulle sue povere prede.Per chi poi pensa che sia una realtà lontana dainostri domicili, devo purtroppo ribadire che èin errore. Questi piccolissimi (7-9 mm) ragniinfatti si sono adattati a convivere con l’Uomoe le sue usanze e sono ben radicati in Italia ein Lombardia. E infatti è facilissimo vederli ac-quattati su qualche fiore di un nostro davanzaleo meglio in un angolo del giardino. E’ così che

attendono le loro prede, muovendosi con atten-zione e poi saltando loro addosso. Ma non te-mete. Sono del tutto innocui per l’uomo e, seli osservate, sembra che loro osservino voi conla stessa curiosità e attenzione. Vi tengono d’oc-chio, ma soprattutto si tengono ben lontani.Dunque non fate loro del male. In fondo vannoa caccia solo di insetti.

uesto il famoso assioma diHahnemann: SIMILIA SIMILIBUS CU-

RENTUR, cioè: “Si curino le malat-tie con le stesse sostanze che sono ingrado di provocarle”. Ad esempio, se l’ingestione occasio-nale di bacche di Belladonna procurauna congestione vascolare, la stessarichiederà il rimedio omeopatico abase di Belladonna.Quest’affermazione si contrapponeall’Allopatia, secondo la quale far-maci contrari s’impiegheranno persintomi contrari; così, in caso di feb-bre si somministrerà un antipiretico,in caso di spasmi viscerali un anti-spastico, e così via.

Gli enunciati dell’OmeopatiaI principi fondamentali su cui si basal’Omeopatia, sono quattro:1) similitudine tra i sintomi del sog-getto malato e quelli desunti dallasperimentazione (oppure dalla intos-sicazione accidentale o volontaria)del Rimedio sull’uomo sano;2) diluizione, che può essere in scaladecimale (9 parti di solvente e 1 partedi sostanza) oppure centesimale (99parti di solvente e 1 di sostanza), at-traverso la quale vengono evidenziate,oltre che potenziate, le capacità cura-tive del Rimedio. L’azione avviene aun livello energetico molto sofisticato;non dobbiamo dimenticare che gli or-moni e molti prodotti fisiologici se-

creti dall’organismo, quali la melato-nina, la serotonina, i coenzimi, le fra-zioni immunologiche, tipo le citochi-ne, e gli antinfiammatori naturali, co-me le prostaglandine, agiscono in di-luizione molecolare. Ad esempio, ladiluizione 4 CH corrisponde a 4 na-nogrammi, cioè a un miliardesimo digrammo per decilitro;3) succussione/dinamizzazione, cioèlo scuotimentoper 100 voltedella soluzio-ne ottenuta,quasi a risve-gliarne i pote-ri nascosti. Il pro-cedimento si chiamaanche “potentizzazio-ne” del Rimedio. Oggi viene meglio de-finitivo con la siglaSKA, cioè SequentialKinetics Attivation, ecorrisponde ai fenomenidi “coerenza spaziale”(organizzazione armonicae sequenziale) dei dipoli elet-trici della molecola dell’acqua,che favoriscono una coerente tra-smissione del segnale;3) sperimentazione nell’uomo sanodei Rimedi diluiti e dinamizzati. Per conoscere l’effetto diretto sugliorgani ci si avvale anche dei risultatiottenuti nella pratica clinica, oppuredella descrizione degli effetti nocividelle sostanze, così come evidenziato

nelle intossicazioni acute e croniche,volontarie o accidentali, riportate nel-la letteratura medica mondiale.

Tutti i concetti, e i risultati delle sueesperienze, sono magistralmenteespressi da Hahnemann nel suo libro“L’Organon dell’Arte del guarire”,pubblicato nel 1810.

Leggendo attentamente questo testo,appare subito evidente che, nonostan-te taluni pareri contrari, l’Omeopatiaappare invece come una vera e pro-pria Scienza Medica, un metodo te-rapeutico basato su rigorosi schemiprocedurali. Non poteva essere altri-

menti, poiché Hahnemann era un ve-ro scienziato, figlio dell’Illuminismodel XVIII secolo, coerente alla realtàdei fatti e non certo incline alla fan-tasia, assai preciso nella descrizionedel metodo, e pignolo nell’esposizio-ne della casistica e dei risultati dellesue ricerche.Da due secoli i principi e i successidell’Omeopatia sono rimasti immu-tati, e questo conferma la validità del

metodo nonostante le critichee le derisioni che, dasempre, ne hanno ac-compagnato il cam-mino.

Che cos’è dunque l’Omeopatia?Innanzi tutto occorreaffermare che è laprima e unica Scien-za completa dell’Uo-mo, perché considerasullo stesso piano tuttele sue espressioni:emotive, morali, intel-lettuali, funzionali e so-

matiche.Pertanto, l’Omeopatia è:

- Medicina Olistica perché cura l’uo-mo in tutte le sue perturbazioni fisi-che e spirituali;- Medicina personalizzata, com’eradesiderio ai tempi di Hahnemann ecom’è attualmente;- Medicina Naturale, perché ripristinal’equilibrio con il Cosmo in tutti i

suoi eventi biologici, utilizzando so-stanze che provengono dai tre regnidella Natura;- Regola di Vita, perché mette l’Uo-mo in condizione di rispettare ilCreato iniziando proprio da se stesso,dalle sue fisiologiche funzioni finoalle più elevate possibilità trascen-dentali; in tal modo, nel confrontocon il Creato e con Dio, l’Uomo siriconosce come umile partecipe deglieventi cosmici.

In conclusione, vivere secondo unordine morale e biologico, vuol direvivere sano. L’Omeopatia coordinal’equilibrio tra la salute dell’indivi-duo e il mondo circostante, interve-nendo dolcemente in tutti i disturbidella sua sfera somato-psichica.Questo è quello che Hahnemann ri-tiene debba essere la vera Medicina:Scienza e Arte del Guarire al tempostesso.

Testo liberamente tratto dal libro diTommaso De Chirico: OMEOPA-TIA. GUIDA MEDICA AI RIMEDIOMEOPATICI PER LA CURADELLE PIU’ COMUNI MALAT-TIE, Ed. Mnamon, Milano, 2014.

Tommaso De Chiricomedico omeopata

Gabriella Acetifarmacista ed erborista

Claudio Gerosafarmacista

Q

Il ragno saltatore…predatore silenzioso

OMEOPATIA: storia e principi di base/2

Amatrice (Rieti) – Lagenerosità dei milanesiè nota in tutto il mon-

do, pur tuttavia la crisi econo-mica ha minato molte certezze,alimentando sfiducia persinoverso chi opera per aiutare ilprossimo. E l’alibi più usatoper non fare donazioni alle as-sociazioni impegnate nei soc-corsi è “chissà come usano imiei soldi e se arrivano davve-ro a chi ha bisogno”. Legittimodubitare, certo, ma conoscereè meglio; perché dietro a ogni

missione umanitaria c’è unastoria, anzi, tante storie. An-drea, Francesca, Silvano, Mir-ko, Roberto, Sabina, Mauro,Giuseppe, Luigi, Doriana,Alessandro, Ignazio, Dora,Bruno, Gianluca... Tutti ope-ratori della Croce Rossa, ognu-no con competenze specifiche

e provenienze diverse, ma i lo-ro nomi non significano nientefinché non si conoscono le lorostorie, i loro percorsi e le mo-tivazioni che li spingono adaiutare gli altri, tutti i giorni,spesso senza neanche sentirsidire un semplice “grazie!”, co-me se fossero scontati persinoi loro sorrisi. Andrea Patrizi èuno di loro, lo frequento per-sonalmente da anni perché sia-mo cresciuti insieme in Zona4, condividendo la passioneper lo sport e raccontandoci

come sognavamo il futuro.Questa volta, però, gli chiedodi raccontarmi il suo presentee il perché ha scelto di esseresempre in prima linea quandoc’è da aiutare gli altri. “Vienicon me e lo capirai da solo”,mi ha risposto di getto, primadi citarmi l’incipit della più fa-

mosa battuta di Blade Runner:“Ho visto cose che voi uma-ni...”. Prendo al volo l’occa-sione e mi aggrego alla suaunità C.I.E. (Centro InterventoEmergenze – nda), non senzaaver ottenuto le necessarie au-torizzazioni dal responsabiledella C.R.I. di Verona, SilvanoGabrielli, e dall’emergencymanager del campo in Amatri-ce, Ignazio Schintu. Partiamolunedì 19 e torniamo lunedì 26.Sette giorni, decine di proble-mi pratici risolti, centinaia diemozioni. Fin dal primo istantemi accorgo che ogni risorsa nelcampo della Croce Rossa hauna mansione e un suo ruoloben preciso; l’organizzazionesegue gli standard militari, an-che nella struttura gerarchicainterna, ma sempre col precisoobiettivo di risolvere i proble-mi pratici della popolazione.L’assistenza sanitaria ai feriti,scopo per cui la Croce Rossaè stata fondata dalla Conven-zione di Ginevra dopo la terri-bile battaglia di Solferino del1863, è solo uno dei tanti com-piti che vengono svolti quoti-dianamente. L’organico a di-sposizione del responsabileSchintu, che gestisce e coordi-na tutto il lavoro di effettivi evolontari, si prodiga a 360 gra-di per attenuare tutte le conse-guenze nefaste del terremoto:prepara e distribuisce pasti gra-tuiti, sia per la popolazione ci-vile sia per i vari soccorritori(Polizia, VdF, GdF, Carabinie-ri, Protezione Civile, associa-zioni onlus civili, giornalisti ealtri operatori impegnati sulterritorio); allevia le sofferen-ze, anche psicologiche, di chi

ha subìto il trauma del sisma efatica a ripartire; erige strutturelogistiche per proteggere chinon ha più un tetto o per ripa-rare materiali che vanno salva-guardati; guida e utilizza mezzipesanti nell’interesse dei pri-vati cittadini quando bisognaspostare container o altre siste-mazioni tempo-ranee. La listasarebbe ancoralunga, ma lacosa veramentestraordinaria èl’attitudine po-sitiva e umanacon cui ciascu-no si metteumilmente alservizio deglialtri, facendopassare ognidifficoltà in se-condo piano. E pure se al cam-po ci si deve lavare i denti conacqua minerale per i danni cheil terremoto ha provocato allarete idrica locale, l’attenzionedi tutti resta sempre focalizzataalle problematiche della popo-lazione. “Meno male che ci so-no loro!”, mi dice Angela, unadelle residenti di Amatrice,“Sono sempre pronti a darciuna mano, giorno e notte. Glialtri ci aiutano pure, per carità,ma nessuno ci fa sentire ben-voluti come loro.” Passeggian-do tra le strade di Amatricel’aiuto concreto di Milano silegge sulle divise: agenti di Po-lizia Locale (ventuno in tutto,coordinati dal comandanteMonopoli) con macchine emoto, volontari della Protezio-ne Civile, Guardia di Finanzae persino alcuni ragazzi di ora-

torio. Oltre, naturalmente, adoperatori come Andrea che èsolo Caporale Maggiore tra lerisorse della Croce Rossa, maè rispettato da tutti ben oltre ilpotere conferitogli dai suoigradi, proprio per la dedizionee la sensibilità con cui compieil suo lavoro.

Andrea, quando è nata la tuapassione per la Croce Rossa?“Negli anni dell’università.Studiavo Medicina per co-struirmi un futuro da anestesi-sta, ma sentivo il bisogno diazioni pratiche e di esperienzeconcrete, quindi mi sono avvi-cinato alla C.R.I. facendo il vo-lontario sulle ambulanze: è sta-to un colpo di fulmine, che miha cambiato la vita.”Qual è stata l’esperienza cheti ha colpito di più tra le mis-sioni che hai fatto?“La trasferta in Iraq, dove ave-vo il compito di rendere pota-bile l’acqua che non era pota-bile usando un’attrezzaturaparticolare. I bambini rimane-vano estasiati e mi riempivanodi entusiasmo. Non dimenti-cherò mai quegli sguardi digioia.”

La tua famiglia come vivequando vai in missione?“Mia moglie mi sostiene com-pletamente, per fortuna. Lemie bambine hanno 5 e 3 anni;senza il sostegno totale di miamoglie non potrei stare tran-quillo quando sono lontano dacasa.”

Quali sono le caratteristicheche deve avere chi lavora inCroce Rossa?“Altruismo, prima di tutto. Lavoglia di dare e fare qualcosaper gli altri è fondamentale, poibisogna avere tanta onestà: rap-presentiamo un’istituzione di cuitutti si fidano. Un grande onore,ma bisogna esserne degni.”Cosa ti rimarrà dentro del-l’esperienza di Amatrice?“Le telefonate delle mie figlie.Questo terremoto è stata unatragedia per tantissimi bambinie famiglie, impossibile nonpensarci.”

Alberto Tufano

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11ottobre 2016

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Da Milano ad Amatrice con la Croce Rossa ItalianaUn nostro redattore per una settimana tra i soccorritori

Un giocattolo rimasto tra le macerie della Zona Rossa - ©Alberto Tufano

Andrea Patrizi e parte della squadra C.R.I. in Amatrice

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12 ottobre 2016

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Tempo di bilanci per la nuovagestione del Teatro Oscar chedalla scorsa stagione 2015-

2016, a seguito dell’uscita di PACTA,ha rinnovato la propria proposta of-frendo al quartiere, e più ambiziosa-mente alla città, un nuovo spazio diincontro e confronto culturale, non so-lo teatrale. Il direttore artistico DonAntonio Berera ha così commentatol’andamento della prima stagione:«Nel nostro piccolo, pur con limiti edifficoltà, ci sembra che l’obbiettivo

sia stato raggiunto. Migliaia di personehanno partecipato agli appuntamentidi prosa, musica, cinema e ad altri in-contri del nostro “contenitore”, anchese la nostra realtà deve ancora farsiben conoscere. Per questo, invitandovia riprendere il cammino comune conla seconda stagione culturale, ci au-guriamo che possiate diventare semprepiù ambasciatori del nostro teatro». Riconfermati gli appuntamenti fissiquali il Cineforum e il Cine Bimbi, iconcerti, il teatro d’improvvisazione,

il teatro amatoriale, l’attività dellascuola di Danza e di Teatro e le Gior-nate speciali.Tra le novità invece, insieme ad alcunititoli inediti nel cartellone di prosa,una piccola rassegna di teatro comicocon le esibizioni di Max Pisu, Michela

Andreozzi, Roberto Ciufoli e NinoFormicola. Previsti inoltre spettacolimusicali che spaziano dalla rivisita-zione di celebri opere liriche, alla mu-sica leggera, alle colonne sonore difilm di successo. Da segnalare ancheun’interessante rassegna intitolata“Giants in Milan”, durante la qualeverranno proiettati documentari rela-tivi ai personaggi più illustri della sto-ria di Milano, a cura del critico PinoFarinotti.

L. C.

La seconda stagione culturale del Teatro Oscar

Il sipario del Silve-strianum ha riapertolo scorso sabato 1°

ottobre con “Alice nelPaese delle meraviglie”,spettacolo della Compa-gnia Colla che anche perquesta stagione riconfer-ma l’appuntamento coni più piccoli, con unapresenza in cartellonedue volte al mese e bentre repliche ogni finesettimana. Altre ambi-ziose compagnie teatraliporteranno in scena fa-vole per bambini e adul-ti, come “La notte deidesideri” di Ende o la“Cenerentola” di Ma-nenti. Dai protagonisti dellefiabe a spettacoli in omaggioa grandi personaggi come Ga-lileo (“Il sole e l’altre stelle”),Dostoevskij (“Le notti bian-che”) e Molière (“L’Avaro”),compresa una rilettura del mitodi Orfeo. In tema di miti ancheuna riscrittura dell’Antigonedi Sofocle, “Antirealgone”,

mentre un insolito Ugo Fosco-lo verrà colto nella sua turbo-lenta relazione sentimentalecon Antonietta Fagnani Aresein “Romanzetto”.A far da padrone in cartellonecomunque la sempre nutritaofferta di commedie: siano lepiù note “Ditegli sempre di sì”di Eduardo e “Andy e Nor-

man” di Neil Simono più semplici piècebasate su triangoliamorosi, equivocinati da vuoti di me-moria, sospetti in-fondati, diversità tranord e sud o ispiratealla tradizione dialet-tale milanese.Non mancherà ilconsueto momentomusicale del “Con-certo di Natale” a cu-ra del coro SparklingWater, con un reper-torio gospel e branitratti dai musical Je-sus Christ Superstare Sister Act.

A concludere la stagione il tea-tro-canzone dei Ciapter Ileven,gruppo nato da un'idea di duegiornalisti del Sole 24Ore, e ilmusical “La matita di Dio”,viaggio nella vita e nello spiritodi Madre Teresa di Calcutta.Per dettagli: www.teatrosilve-strianum.it

L. C.

Favole, commedie e musicanel cartellone del Teatro Silvestrianum

Le energie e il tempo cheha sottratto il program-ma di riqualificazione

della Piscina Caimi non sem-brano aver gravato sulla qua-lità del cartellone della nuovastagione di uno dei teatri vantodella zona 4 e di Milano. Anzi il direttore ar-tistico Andrée RuthShammah ha affer-mato: «Il lavoro direcupero della pi-scina ha a sua voltaofferto spunti crea-tivi per nuovi pro-getti teatrali: mi en-tusiasma l’idea dipoter fondere que-ste due realtà in futuro».In attesa di tali progetti resta-no intanto confermati i prean-nunciati nomi dei protagonistidella stagione 2016-17, “Unadisperata vitalità”. Si comincial’11 ottobre con lo shakespea-riano Lear. La storia di Ma-riano Rigillo; a seguire, in te-ma di grandi autori, AdrianaAsti ricorderà Bertold Brecht

ne le Tante facce nella memo-ria e Giuliana De Sio il com-mediografo napoletano Anni-bale Ruccello con Notturno didonna con ospiti. Restando aiclassici la Compagnia Mauri-Sturno proporrà Edipo re. Edi-po a Colono di Sofocle e Ga-

briele Lavia il pirandellianoL'uomo dal fiore in bocca.Dagli omaggi teatrali a quellicinematografici: Giorgio Lu-pano e Rita Mazza sarannoprotagonisti de Figli di un diominore, dramma reso celebredall’omonimo film del 1986,mentre Giulio Scarpati e Va-leria Solarino erediteranno iruoli che furono di Mastroian-

ni e della Loren nel capolavo-ro di Scola Una giornata par-ticolare. Piera degli Esposti siracconterà a Pino Strabioli inWikiPiera, Sonia Bergamascoinviterà a riflettere sulla crisiesistenziale dei trentenni nelmonologo Il trentesimo anno

e Silvio Orlandosui rapporti matri-moniali nel dram-matico Lacci. Sisaluta invece in al-legria il 2016 conBuena onda diRocco Papaleo e sifesteggia il 2017con Gli innamora-ti della Shammah,

che riproporrà anche il suofortunato Una casa di bambo-la con Marina Rocco e Filip-po Timi. E con l’anno nuovoancora tanti interessanti titolicon Lucia Lavia, Valerio Ma-standrea, Giovanna Mezzo-giorno, Massimo Ghini e Fa-brizio Gifuni.

Luca Cecchelli

Teatro Franco Parenti: tutta la stagione“Una disperata vitalità”

Il prossimo numero di

esce il giorno

9 novembre2016

13ottobre 2016

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Wanted è unanuova casa didistribuzione

di film «nata per offrireal pubblico italiano uncinema di ricerca e “ri-cercato”, capace di pro-porre voci e linguaggirivoluzionari affrontan-do anche temi scomodi:un cinema che non sci-vola via appena si ac-cendono le luci, ma chelascia un segno in chi daun film si aspetta nonsoltanto divertimento,ma anche pensiero, sti-molo, dibattito, sorpre-sa, approfondimento»,come ci spiega Anasta-sia Piazzotta in occasione dellancio della campagna dicrowdfunding per una nuovaidea di sala cinematografica.E la sala individuata è quelladello Spazio Avirex Tertullianodove sono in corso fino al 15ottobre eventi,proiezioni e in-contri per so-stenere la cam-pagna di rac-colta fondi chepermetterebbe-ro l'adegua-mento dellospazio a salacinema e lacondivisionedello stessocon l'attività teatrale diretta daGiuseppe Scordio.Il progetto CineWall, è unodei progetti scelti e sostenutidal Comune di Milano cheraddoppierà la cifra raccoltasulla piattaforma Eppela, severrà raggiunto l'obiettivo dei50.000 euro da raccogliere en-

tro fine ottobre. Un obiettivoimportante, che speriamo ven-ga raggiunto (e qui devono in-tervenire i cittadini!) perché "ilcinema che non c'è" non saràsolo un cinema dove si proiet-tano film indipendenti, di qua-

lità, in linguaoriginale, masarà anche unospazio dedica-to ad incontri,seminari e di-battiti, con unpiccolo palcoper offrire mu-sica dal vivo,letture, story-telling e per-formance. Un

ambiente indicato per leggerelibri e riviste dal mondo,esporre foto e disegni. Un punto di incontro per ilquartiere, del quartiere, ma dalrespiro cittadino e internazio-nale. Un luogo libero dalle lo-giche di mercato e dalle con-venzioni, con la possibilità per

il pubblico di proiettare i pro-pri lavori, richiedere proiezio-ni o incontri, uno spazio peresprimere la propria creatività. Uno spazio culturale pensatoper i giovani (12-25 anni), peri quali si prevede uno specifi-co progetto di alfabetizzazionecinematografica; per le mam-me con bambini da 0 a 18 me-si, che avranno un nuovo spa-zio in cui socializzare assisten-do alle proiezioni mattutine;non udenti e non vedenti, conproiezioni sottotitolate, intro-duzioni in LIS e audiocom-mento.Non vorreste un cinema così?Intanto proseguono le serate difilm ed eventi per la cui pro-grammazione vi rinviamo allapagina facebook di Wanted ci-nema o al sito www.wan wan-tedcinema.eu/, mentre trovatela presentazione del progettosul sito www.eppela.com/it/pro-jects/10182-iwant-cinewall

S.A.

Vi facciamo conoscere Wanted e “il cinema che non c’è”

“Il cielo sotto Milano” alla sua seconda stagione

Avete mai sentito suona-re e cantare melanza-ne, carote, zucchine,

cetrioli? Riuscite ad immagi-nare l’“Orlando furioso” diLudovico Ariosto in musica?Vi piacerebbe sentire nellostesso concerto brani di FranzSchubert e di Paul McCar-tney? Tutto è possibile se ci so-no bravi artisti, un palcosceni-co e tanta creatività.Questo e molto altro promettela nuova stagione de“Il cielo sotto Mila-no”, teatro nato inun’area del PassanteVittoria nell’ambitodel progetto “Arte-passante”. In scenatroverete oltre 45spettacoli, variegati eoriginali, organizzatida coloro che hannocreato questo spazio:i componenti - tuttimusicisti e attori -della Dual Band. Cisaranno loro produ-zioni e serate conospiti. Prima data, il 7 otto-bre, con una divertente satirasull’uomo contemporaneo. E’solo l’ inizio. Fino a giugno sa-rà tutto un susseguirsi di even-ti: jazz, tango, laboratori diCommedia dell’ Arte; co-pro-duzioni Cetec Dentro/FuoriSan Vittore - Dual Band, conimmagini realizzate in carcere;serate per non dimenticare lesofferenze di persone e popolilontani. Tra le proposte dei“padroni di casa”, propriol’“Orlando Furioso” ma, comeaccennato prima, un adatta-mento teatrale in cui la musicapopolare avrà un ruolo fonda-

mentale. E ancora: “La pas-sione di Porta Vittoria”, unaversione urbana della Mat-thaus-Passion di Bach; versio-ni “tascabili” di 70 minuti diclassici dell’opera; incontri diteatro in lingua inglese; “Le-zioni di sComposizione”, con-certi-racconto a cura di MarioBorciani.Ma c’è di più. Sono previstianche eventi di altro tipo: unincontro sul Referendum Co-

stituzionale con il magistratoArmando Spataro e la filosofaRoberta De Monticelli, peresempio, o uno sull’Europa,con Alberto Oliva. Qualcunopotrebbe chiedersi: perché in-serire in questo ricco program-ma temi e personaggi apparen-temente estranei ad un palco-scenico? Risponde Anna Zap-paroli, direttore artistico DualBand: «Un teatro sano, noicrediamo, dovrebbe parlare dinoi. Di noi oggi». Normale,quindi, ascoltare in teatro an-che un uomo di legge, una fi-losofa, un giornalista che af-

frontano argomenti di attualità. Musica, teatro, cultura, speri-mentazione. Nella nuova sta-gione, che si chiama “Raccon-tami”, il Cielo sotto Milano,forte di tanti successi, prosegueil suo percorso con un respiropiù ampio e con linguaggi ar-tistici diversi. In questo spaziosotterraneo, crocevia di vite,molte persone avvertono qual-cosa di magico. «L’energia chesi sprigiona dal fatto di essere

sottoterra - commenta FilippoDel Corno, Assessore allaCultura del Comune di Milano- dà luogo ad una molteplicitàdi accadimenti che dal puntodi vista artistico, musicale, tea-trale fanno scattare una fortis-sima corrente positiva». Protagonista resta il “passante”- l’uomo che passa. Attraversole grandi vetrate, viene attrattodalle attività e spesso entra,parla, chiede, condivide seg-menti di vita con gli artisti: laloro porta è sempre aperta.

Lidia Cimino

Dr. San. Dr. A. Fantoli

14 ottobre 2016

1791. PAROLE CROCIATE A SCHEMA LIBERO (Riccardo Tammaro)

ENI4MISTICAA cura della Fondazione Milano Policroma

ORIZZONTALI1. Ci sono anche quelle di Eustachio - Via tra-

versa di viale Umbria2. Via traversa di corso Lodi - Il nome del re-

gista Besson3. .. di Bruno, via della nostra zona - Via tra-

versa di via Oglio - Grugni4. Così era detta l'intelaiatura della carrozza5. Movimento involontario - Un negoziante di

articoli di cancelleria6. Così è detta una abitante di Oderzo7. Così si chiamano gli abitanti di Ivrea8. Via traversa di viale Omero - Il Palazzo a

est dell'Arengario9. Donna che nega il divino - Via parallela a

viale Zara - Torino in auto

VERTICALI1. Nei mammiferi, l'evoluzione dell'embrione2. Solitamente ospita anziani (sigla) - Punto car-

dinale3. Lacchiarella ne celebra il palio - Repliche del-

l'originale4. Mister in breve - Via parallela a viale Piceno5. Precede ter - Grande imperatore persiano6. Schivate7. Articolo maschile - Gigi, compianto attore ca-

ratterista 8. Lo sono i Campionesi dell'omonima via - 9. Verbo latino da cui deriva il termine "coatto"10. Viale che ospita un deposito filoviario11. Viale in zona corvetto12. Era sinonimo di Etruria - Latina in auto13. Saluto amichevole – Colpevole

1781. PAROLE

CROCIATEA SCHEMA

LIBERO

Nella precedente punta-ta abbiamo visto il de-clino della trenovia a

vapore Milano-Lodi, l’ingres-so dell’ATM nella gestionedelle linee extraurbane, la rior-ganizzazione della rete tran-viaria nella cintura di Milano,quella che oggi è chiamata fa-scia, o corona, suburbana. Ab-biamo visto anche l’istituzionedella linea “32”, il Gibuti, chefece servizio fino al 1960 peressere poi soppressa e sosti-tuita dalla linea filoviaria 84 icui capilinea erano posti in viaAlbricci (centro città – piazzaMissori) e nel piazzale dellastazione ferroviaria di Rogo-

redo. Giunto in piazzale Cor-vetto il filobus ripercorreva ilvecchio tracciato della treno-via lungo la via Marochetti ela via Cassinis. Questa linearimase attiva fino al 6 febbraio1984 e fu l’ultima ad essereeliminata a fronte di un pro-

gramma di riduzione di diver-se linee filoviarie che l’ATMpose in atto tra gli anni ’70 e’80. In ordine cronologico fu-rono sostituite da linee auto-mobilistiche la 81 – 82 – MB– 95 – 96/97 – 84. I motivi uf-ficiali addotti furono le mutateesigenze di mobilità, l’impattoambientale per la presenzadella linea aerea (bifilare e pa-li), la bassa produzione di vei-coli filoviari, alti costi di eser-cizio. In realtà in quegli annisi verificò una forte spinta po-litico-industriale e per questofurono elargiti cospicui incen-tivi economici a favore del-l’impiego di veicoli a combu-

stione interna a scapito dellatrazione elettrica. A notizia,sullo stesso tracciato Corvet-to/Rogoredo transitava, so-vrapponendosi alla 84, anchela line filoviaria 95 il cui ca-polinea opposto si trovava invia Modica (quartiere Baro-

na/Famagosta). Fu soppressail 20 settembre 1977 e sosti-tuita con la prima serie di au-tobus Lancia Esagamma718441 di recente acquistati. In questi decenni, anni ’60 –’70 – ’80, Milano vede final-mente concretizzarsi “il so-gno” della metropolitana, unprogetto che ha origini moltodatate, pensato nel pieno deimoti insurrezionali milanesiche portarono poi all’Unitàd’Italia, il 1848. Senza riper-correre questa affascinantestoria che vedrà il 1° novem-bre 1964 l’inaugurazione dellaLinea 1 della metropolitana,“la rossa”, ritorniamo a quel

tratto di terri-torio su cui èstata posta lanostra atten-zione. Tra il1976 e il1977 l’ATMavviò la co-siddetta In-dagine Origi-ne/Destina-zione, ovve-ro lo studiodella mobili-tà delle per-sone sul ter-ritorio perdare concre-tezza ai pro-getti di rior-ganizzazionedella rete disuperficie infunzione del-

la estensione della rete metro-politana, che come noto pre-vedeva allora quattro lineesotterranee. Fu ben analizzatala dorsale sud-est di Milano invirtù dei collegamenti ferro-viari che facevano capo al no-do della stazione di Rogoredo

divenuta sempre più strategi-ca. Da qui la decisione di in-terconnettere il polo di Rogo-redo attraverso la nuova lineametropolitana alle altre giàesistenti (M1 eM2) e alle stazioniferroviarie di FS eFNM con un vir-tuoso interscam-bio di passeggeriattraverso quelloche sarà il Passan-te Ferroviario i cuilavori inizierannonel 1984 in piazzadella Repubblica.La costruzionedella Linea 3 dellametropolitana fucosì deliberata nel1977 e, dopo l’iterautorizzativo mi-nisteriale, vedrà ilavori iniziare l’8settembre 1981nella prima trattaStazione Centrale- piazza Duomo,aperta il 3 maggio 1990 inconcomitanza con i campio-nati del mondo di calcio tenu-tisi in Italia. Una particolaritàdella linea fu lo scavo di unagalleria a binari sovrappostifra le stazioni di Repubblica ePorta Romana, per consentireil passaggio sotto le strade an-guste del centro senza interfe-rire con gli edifici esistenti. Ilprogetto architettonico è operadell’architetto Claudio Dini eha come elementi fondamen-tali l’aumento della luminositàrispetto alle linee precedenti.Si caratterizza infatti per lascelta di materiali particolarii cui costi però risultano piùelevati rispetto alle precedentisoluzioni, come i graniti di co-lore chiaro che sostituiscono

i pavimenti in linoleum. Que-sta scelta sollevò non pochepolemiche anche nell’ambitodell’inchiesta Mani pulite, cheproprio nei lavori della Me-

tropolitana Milanese riscontròampi gradi di corruzione, laLinea M3 infatti costerà 192miliardi a chilometro, controi 45 miliardi della metropoli-tana di Amburgo. Il 30 dicem-bre 1986 la Giunta municipaleapprova il prolungamnto dellaLinea 3 della metropolitana fi-no a San Donato. I lavoricomprendono oltre all’areacircostante piazzale Corvettoanche corso Lodi fino all’an-golo con via Gamboloita, vie-ne demolita la rotatoria dellapiazza e l’anello del capolineatranviario della linea 13, percui si decide di arretrare il ca-polinea del tram proprio in viaGamboloita. Il 12 maggio1991 viene inaugurata la trattaPorta Romana – San Donato.

Nel frattempo a Rogoredo, inun’area compresa tra le vieImpastato e Marignano si sta-vano ultimando il lavori delnuovo deposito ATM della Li-

nea 3 della metropolitana, maquesto lo leggeremo nellaprossima puntata.

Gianni Pola

Rogoredo: storie di una stazione e di un deposito/5

Rogoredo - filobus AR 1000 SEAC TIBB sulla linea 84. Più avanti autobusLE718441 già sostitutivo della linea 95

M3 - la stazione San Donato

CdQ Milano Rogoredo

Giovedì 13 ottobre ore 21presso la Parrocchia SacraFamiglia, il Comitato diquartiere Milano Rogoredopromuove un incontropubblico per consegnare alpresidente e all'assessore al-la sicurezza del Municipio4 le firme raccolte "a soste-gno della petizione con loscopo di porre fine al degra-do del nostro quartiere".

15ottobre 2016

TEATRO SILVESTRIANUMVia Maffei 29 - Tel. 02 5455615

Giovedì 13 ottobre ore 21DITEGLI SEMPRE DI SI’commedia in tre atti di E. De Filippo

Sabato 15 ottobre ore 21TEMPO DI CAVALLETTEdi E. D’Errico

Domenica 16 ottobre ore 16CENERENTOLAdi E. Manenti

Giovedì 3 novembre ore 21ORFEOdi Silvia Russo e Davide Novello

Sabato 5 novembre ore 21IL PIÙ FELICE DEI TREdi E. Labiche

Domenica 6 novembre ore 16VILLA VIRGINIAdi Amina Pierazzuoli - direzioni musicale diMaurizio Bigatti

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

11 - 19 ottobre Sala GrandeLEAR. La storiadi William Shakespeare - adattamento, regia escene di Giuseppe Dipasquale

23 - 25 ottobre Sala GrandeIl mare è blu. JadasmeeristblauCanzoni, poesie, teatro con Adriana Asti

26 ottobre - 6 novembre Sala GrandeFigli di un Dio minoredi Mark Medoff - regia di Marco Mattolini

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - Tel. 02 36522916

www.teatrooscar.com - [email protected]

Venerdi 7 e sabato 8 ottobre ore 21CIVICO 60Autori vari - regia di Emanuele Drago - 4 storieambientate in un condominio: Singletudine,NOI2, L’attacco degli uomini blu, e La Tan-ghera.

Domenica 9 ottobre ore 15SOTA’L CIEL DE LOMBARDIAcon Gli Stramilano e Anna delli Ponti

Domenica 9 ottobre ore 21Rassegna: Cabaret da Oscar FELICE E SCONNESSO di, con e regia di Dino Colombi

14 ottobre ore 21GOD SAVE THE BEATLESdi Biagio Scibilia

20-30 ottobre SU IL SIPARIO: seconda rassegna di teatro ama-toriale 20-21-22 ore 21 (spettacoli in lingua) e 27-28-29 ore 21 (spettacoli in dialetto)Domenica 30 ottobre ore 16: premiazione

23 ottobre ore 16Serata Omicidio di Giuseppe Sorgi - regia di Gabriella Foletto- Compagnia Amattrici

TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli (ad. piazza Ovidio)

Tel. 333.5730340 [email protected]

29-30 ottobre ore 21 – domenica solo ore 16ENZO IACCHETTI inLA STORIA DI UN RAGAZZO CHE VOLEVA VO-LARE IN ALTO MA SOFFRIVA DI VERTIGINI

MANIFATTURE TEATRALIMILANESE

TEATRO LEONARDOVia Ampère 1 ang. p.za Leonardo da Vinci

4 - 8 ottobreRISVEGLIO DI PRIMAVERAdi Frank Wedekind - Regia Susanna Baccari eClaudio Orlandini

3 - 6 novembreRICCARDO ROSSI: THAT’S LIFE!QUESTA È LA VITA!di Riccardo Rossi e Alberto Di Risio

TEATRO CARCANOCorso di Porta Romana 63 - tel. 02 55181377

7 - 9 ottobre FUTURA – Ballando con LucioBalletto di Roma - Regia e coreografia Milena Zullo

Mercoledì 12 ottobre ROSSINI IN VIAGGIOFilarmonica Gioachino Rossini - Direttore prin-cipale Donato Renzetti

13 - 16 ottobre DONNA NON RIEDUCABILEdi Stefano Massini con Ottavia Piccolo - Regiadi Silvano Piccardi

19 - 30 ottobre L’HOTEL DEL LIBERO SCAMBIOdi Georges Feydeau - Regia Roberto Valerio

Lunedì 24 ottobre ore 20.30Personaggi e Protagonisti: incontro con laStoria®

COLPEVOLE O INNOCENTE?LA POLITICA DI BETTINO CRAXIa cura di Elisa Greco

3 - 13 novembre DIAMOCI DEL TUdi Norm Foster con Anna Galiena e Enzo De-caro - Regia di Emanuela Giordano

TIEFFE TEATRO MENOTTIVia Ciro Menotti 11 - tel. 02 36592544

6 - 9 ottobreOrchestra di Piazza VittorioCREDO Direzione artistica e musicale Mario Tronco

19 - 22 ottobreROSSINTESTA Paolo Rossi canta Gianmaria Testa

CINEFORUM OSCARVia Lattanzio 58

Le proiezioni si tengono il lunedì alle ore 15.15e alle ore 21 - Ingresso singolo € 6,00

17 ottobre: IL PONTE DELLE SPIEdi Steven Spielberg24 ottobre: 45 ANNIdi Andrew Haig7 novembre: YOUTH – La giovinezzadi Paolo Sorrentino

CINETEATRO DELFINOVia Dalmazia 11

CINEMACAFFE’ - Proiezioni alle ore 15.30e 20.45 - ingresso 5 €

10 ottobre: PERFETTI SCONOSCIUTIdi Paolo Genovese17 ottobre: LAND OF MINE - SOTTO LA SABBIAdi Martin Zandvliet

24 ottobre: LA CORTEdi Christian Vincent31 ottobre: IL CASO SPOTLIGHTdi Thomas McCarthy7 novembre: ROOMdi Lenny Abrahamson

CINECIRCOLO ACQUABELLAvia Cicognara 17 ang. via Goldoni

cell. 3281594126

Proiezioni mercoledì e giovedì ore 20.45.L’ingresso è riservato ai soci iscritti - quotaiscrizione: 95 € compresa tessera associativaCinecircolo per 30 film in cartellone

12-13 ottobre: QUO VADO?di G. Nunziante19-20 ottobre: MUSTANGdi D. G. Erguven26-27 ottobre: 45 ANNIdi A. Haig2-3 novembre: LA ISLA MINIMAdi A. Rodriguez

ARTEPASSANTE VITTORIAAssociazione Le Belle Arti

Fino al 17 ottobre Bipersonale degli artisti cileniSergio Méndez & Luciano Venegaz DiazMostra visitabile martedì, giovedì e sabatodalle 16.30 alle 19. Info artista:[email protected] - tel. 338 0984000

SPAZIO CULTURALE COOPVia Freikofel 7

8-16 ottobreInaugurazione: sabato 8 ottobre ore 17.30Mostra personale di Massimiliano ZangrandoUN PERCORSO ASTRATTO

WOW SPAZIO FUMETTOViale Campania 12 - Tel. 02 49524744/45

15 ottobre – 13 novembreL’ALTRO CREPAX30 anni di Clinicommedie su Tempo Medico60 tavole originali disegnate per illustrare leClinicommedie pubblicate sulle pagine dellarivista Tempo Medico dal 1965 al 1993. È in-fatti sulle pagine di questa importante rivista

scientifica che nascono tipi e silhouette di don-na che saranno di ispirazione per Valentina etante altre “eroine” di Crepax e in cui è possi-bile rivivere alcuni decenni della nostra vita edel costume, seguendo l’evoluzione della figuradel medico.

FM CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA

via Piranesi 10

26 ottobre – 23 dicembre Arte e Archivi dell’Est Europa dalla CollezioneMarinko SudacA cura di Marco Scotini, in collaborazione conLorenzo Paini e Andris Brinkmanis

LAURA BULIAN GALLERYvia Piranesi 10

Dal 26 ottobre Personale di Ugo La Pietra I gradi di libertà/The degrees of freedom

TEATRI

MOSTRE

CINEFORUM

16 ottobre 2016

PER I BAMBINI MUSICATEATRO MARIONETTE COLLA

TEATRO SILVESTRIANUMVia Maffei 29 - tel. 02 55211300

1-9 ottobre sabato ore 16.30 - domenica ore 15.00 e 17.30LE AVVENTURE DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIEdi Lewis Carroll

22 ottobre - 1 novembre sabato ore 16.30 - domenica ore 15 e 17.30 - lu-nedì 31 ottobre e martedì 1 novembre ore 16.30PLUFT, PICCOLO FANTASMAdi Maria Clara Machado - La storia fantasticae divertente di un piccolo fantasma che hapaura della gente

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - www.teatrooscar.it

Cine bimbi Oscar16 ottobre ore 16GIOTTO l'amico dei pinguiniPer bambini dai 4/5 anni

TEATRO FRANCO PARENTIvia Pier Lombardo 14

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Per crescere, raccontare, raccontarsiLABORATORI Teatro (dai 12 mesi)in collaborazione con Laboratorio Mangia-fuoco - da ottobre 2016 ad aprile 2017, sabatoore 10.45 - durata: 1 ora - Prime date 15-29 ot-tobre

LABORATORI Teatro (dai 3 ai 5 anni)in collaborazione con Laboratorio Mangia-fuoco - da ottobre a dicembre, sabato ore 11 -durata: 1 ora e 30' - Prime date 15-29 ottobre

LABORATORI MUSICALI a cura dell'Accademia Musicale Amadeusper bambini e ragazzi dai 3 anni

PALAZZINA LIBERTY IN MUSICA

Largo Marinai d’Italia - Tel. 02 88462320

Si è aperta la sta-gione musicalealla PalazzinaLiberty; il pro-getto PalazzinaLiberty in Mu-sica promossodall'assessoratoalla cultura diMilano fa dellaPalazzina unpolo dedicatoalla musica clas-sica, dove terrà la propria stagione (arricchitada molte collaborazioni) Milano Classica, etroveranno la loro residenza artistica "La Ri-sonanza" e il "Festival Liederiadi", oltre a nu-merose ospitalità e alla Civica orchestra difiati. Già in cartellone più di 140 appunta-menti! Sul sito dedicato www.palazzinalibertyinmu-sica.it trovate il programma completo.

Venerdì 14 ottobre ore 21IL CUORE IN MUSICAMusiche di C. Bolling e A. Piazzolla - Quar-tetto LunaticoConcerto di beneficenza per la prevenzionedella morte improvvisa nei giovani a cura diLa Stella di Lorenzo Onlus. Ingresso a offerta libera, con prenotazione ob-bligatoria: tel. 348 5545641, mail [email protected]

Sabato 22 ottobre ore 17MAKE OUR GARDEN GROWMusiche di G. Gershwin, C. Chaplin, L. Bern-stein, J. Williams - Civica Orchestra di Fiatidi Milano in collaborazione con Conservato-rio G. Verdi di Milano - Michele FedrigottidirettoreIngresso libero fino a esaurimento posti

Laboratori musicali collettivi, propedeuticiallo studio dello strumentoEducare attraverso la musica, coltivando le in-nate potenzialità sensoriali stimolando le ca-pacità intellettive, creative ed espressive.Durata lezione 1 ora (in cui genitori e bimbicooperano) il giovedì pomeriggio

CINEMA TEATRO DELFINOvia Dalmazia 11

16 ottobre ore 15.30ZOOTROPOLISUn film di Byron Howard, Rich Moore, JaredBush - ingresso 5 €

6 novembre ore 15.30KUNG FU PANDA 3Un film di Jennifer Yuh Nelson, AlessandroCarloni - ingresso 5 €

TEATRO LABORATORIO MANGIAFUOCO

presso Società UmanitariaVia San Barnaba 48

tel. 02 7610491 - cell. 3391699157

16 ottobre ore 10.30Dal canto al ritmolaboratorio, conduce Patrizia Borromeo

23 ottobre ore 17Con gli occhi dei gabbianidi e con Katarina Janoskova e Paolo Valli

LA SCALA DELLA VITAVia Piolti de' Bianchi 47,

tel. 02.63633353 / 333.8832030

IL TEATRO PER BAMBINI Tutte le domeniche, dal 23 ottobre al 19 marzo2017, ore 16.30 - Per bambini dai 2/4 anni insu. BOLLE DI SAPORECon Anna Tempesta - Per Bambini dai 3 a 9 anniIngresso 7€: spettacolo + merenda

Domenica 23 ottobre ore 10.45Milano Classica. Stagione da cameraTRE, COME L'ESSENZA DI CIÒ CHE VIVEQuirino Principe conversatore - Trio Meta-morphosiwww.milanoclassica.it - Tel. 02 28510173

Giovedì 27 ottobre ore 21I Giovedì in Musica con i Grandi MaestriVIAGGIO DAL BAROCCO TEDESCO AL NOVECENTO ITALIANOLoving Duo: Giovanna Di Lecce arpa e YuriGuccione flautowww.manifestareopportunita.org

Domenica 30 ottobre ore 10.45Milano Classica. Stagione orchestraleVENEZIA E NAPOLI Marcello Scandelli violoncello - Enrico Ca-sazza violino e concertatore

OTTAVA NOTAvia Marco Bruto 24 - Tel. 02 89658114

Domenica 9 ottobre ore 16.30Storie brevi a cura della compagnia Pane eMate - Ingresso € 5

Sabato 15 ottobre ore 16.30FotografiaLaboratorio di fotografia a cura di RaffaeleMerendi - Ingresso € 10

Sabato 15 ottobre ore 20.30Inaugurazione della stagionePIANO YOUNG CONCERTConcerti tenuti dai giovani per i giovani: pia-noforte Federico Scaglione, Luigi Denaro,Asaf Cohen, Emanuele MisuracaIngresso libero

Domenica 23 ottobre ore 16.30Lo schiaccianociFiabe musicali in versione per pianoforte evoce narrante con Monica Allievi e AlessandroNardin - Ingresso € 5