COPIA OMAGGIO Imparentiamoci! - QUATTRONET2 · 2014. 4. 29. · le internet che è parte integrante...

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Redazione: viale Umbria 58, Milano tel e fax 02 45477609 e-mail [email protected]. Sito internet: www.quattronet.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali. Stampa: STEM Editoriale S.p.A. – via Brescia, 22 – Cernusco s/N. Direttore responsabile: Stefania Aleni. Amministrazione: An- tonio Ferrari. Redazione: Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Ugo Basso, Sergio Biagini, Giovanni Chiara, Federica Giordani, Chiara Orlandi, William Porzio, Francesco Pustorino, Vito Redaelli, Mirella Sibo- ni, Riccardo Tammaro, Gianni Tavella. Hanno collaborato a questo numero: Francesca Barocco, Simona Brambilla, Athos Careghi, Donata Carmo Barbieri, Maurizio Cristini, Simone Paloni, Sigma. Aderente al Coordinamento dei giornali di zona di Milano. Abbonamento 2008: 15 euro, sostenitore 25 euro – cc postale 42773200 intestato a QUATTRO. Tiratura 17.000 copie. COPIA OMAGGIO Giornale di informazione e cultura della Zona 4 Vittoria Forlanini anno XII, numero 99, ottobre 2008 ® ® Athos, con la pas- sione dei cartoons pag. 7 Lotto 4 della Paullese, apre il cantiere pag. 4 L’Isola di QUATTRO pag. 9 Gialloquattro/8 di Giovanni Chiara pag. 6 Tutti gli appuntamenti pag. 10-11 Nelle pagine interne: Imparentiamoci! C onferenza stampa di Andrée Ruth Shammah per presentare la sta- gione 2008-2009 del Teatro Franco Parenti: mi aspettavo (anzi, tutti i giornalisti presenti si aspettavano) l’illustrazione di un cartellone teatrale, uno dei tanti, e di qualità, che i tea- tri della nostra città offrono. Invece la Shammah ha spiaz- zato tutti e ci ha raccontato questi lunghi anni, ormai 12, passati da quando ha salvato uno spazio storico in condi- zioni disastrate dalla vendita per quattro soldi a qualche pri- vato, fino ad oggi ed al termi- ne della prossima stagione tea- trale, quando, completati infi- ne i lavori, un nuovissimo tea- tro e nuovi spazi culturali ver- ranno inaugurati definitiva- mente (forse alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano) e “con- segnati” alla città. Il libro “Trekking urbano” sarà in distribuzione durante la presentazione in Biblioteca Calvai- rate; è altresì disponibile presso la sede di QUATTRO in viale Umbria 58 (vetrina su via Ennio) e presso il Consiglio di Zona 4, via Oglio 18 – 1° piano segue a pag. 2 ATHOS Per fortuna c’è chi pensa al futuro della città….. SIGMA La BEIC al posto del Tribunale...il Tribunale al posto del Porto di mare...il Porto di ma- re...può andare al diavolo, da quando Milano è sul mare? Il Centro congressi da Santa Giulia al Portello...a Santa Giulia ci met- tiamo...Santa Pazienza, cosa ci metto che il supermercato c’è già? Porta Nuova al posto di Porta Vecchia...la Regione va alla Moda...la Triennale al posto della annuale...i grattacieli al posto delle villette...la RAI al po- sto della Caproni (intanto ce ne sono un sacco lì dentro)...la Moschea sotto il tendone fino a dicembre, sotto le stelle fino a marzo, poi...sotto terra! Geniale: la moschea sotterranea...il palazzone al posto della stazione, la rimessa nell’area dismessa...il Museo del passato al posto del Museo del presente...Porta Ticinese a Porta Romana... Porta Sfiga! ... e Porta Vittoria? Dal Corriere della Sera dell’1 ottobre Masseroli: la Beic al posto del Tribunale

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Redazione: viale Umbria 58, Milano tel e fax 02 45477609 e-mail [email protected]. Sito internet:www.quattronet.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali. Stampa: STEM Editoriale S.p.A. – via Brescia, 22 – Cernusco s/N. Direttore responsabile: Stefania Aleni. Amministrazione: An-tonio Ferrari. Redazione: Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Ugo Basso, Sergio Biagini, Giovanni Chiara, Federica Giordani, Chiara Orlandi, William Porzio, Francesco Pustorino, Vito Redaelli, Mirella Sibo-ni, Riccardo Tammaro, Gianni Tavella. Hanno collaborato a questo numero: Francesca Barocco, Simona Brambilla, Athos Careghi, Donata Carmo Barbieri, Maurizio Cristini, Simone Paloni, Sigma. Aderenteal Coordinamento dei giornali di zona di Milano. Abbonamento 2008: 15 euro, sostenitore 25 euro – cc postale 42773200 intestato a QUATTRO. Tiratura 17.000 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della Zona 4 Vittoria Forlanini

anno XII, numero 99, ottobre 2008

® ®

Athos, con la pas-sione dei cartoons

pag. 7

Lotto 4 della Paullese,apre il cantiere

pag. 4

L’Isola di QUATTRO

pag. 9

Gialloquattro/8di Giovanni Chiara

pag. 6

Tuttigli appuntamenti

pag. 10-11

Nellepagineinterne:

Imparentiamoci!Conferenza stampa di

Andrée Ruth Shammahper presentare la sta-

gione 2008-2009 del TeatroFranco Parenti: mi aspettavo(anzi, tutti i giornalisti presentisi aspettavano) l’illustrazionedi un cartellone teatrale, unodei tanti, e di qualità, che i tea-tri della nostra città offrono.Invece la Shammah ha spiaz-zato tutti e ci ha raccontatoquesti lunghi anni, ormai 12,passati da quando ha salvatouno spazio storico in condi-zioni disastrate dalla venditaper quattro soldi a qualche pri-vato, fino ad oggi ed al termi-ne della prossima stagione tea-trale, quando, completati infi-ne i lavori, un nuovissimo tea-tro e nuovi spazi culturali ver-ranno inaugurati definitiva-mente (forse alla presenza delpresidente della Repubblica,Giorgio Napolitano) e “con-segnati” alla città.

Il libro “Trekking urbano” sarà in distribuzione durante la presentazione in Biblioteca Calvai-rate; è altresì disponibile presso la sede di QUATTRO in viale Umbria 58 (vetrina su via Ennio)e presso il Consiglio di Zona 4, via Oglio 18 – 1° piano

segue a pag. 2

ATHOS

Per fortuna c’è chi pensaal futuro della città…..

SIG

MA

La BEIC al posto del Tribunale...ilTribunale al posto del Porto di mare...il Porto di ma-

re...può andare al diavolo, da quando Milano è sul mare? IlCentro congressi da Santa Giulia al Portello...a Santa Giulia ci met-

tiamo...Santa Pazienza, cosa ci metto che il supermercato c’è già? PortaNuova al posto di Porta Vecchia...la Regione va alla Moda...la Triennale

al posto della annuale...i grattacieli al posto delle villette...la RAI al po-sto della Caproni (intanto ce ne sono un sacco lì dentro)...la Moscheasotto il tendone fino a dicembre, sotto le stelle fino a marzo,poi...sotto terra! Geniale: la moschea sotterranea...il palazzone alposto della stazione, la rimessa nell’area dismessa...il Museo delpassato al posto del Museo del

presente...Porta Ticinese aPorta Romana...

PPoorrttaa SSffiiggaa!!

... e PortaVittoria?

Dal Corriere della Sera dell’1 ottobre

Masseroli: la Beic

al posto del Tribunale

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Incrocio Lazio-MonteneroNon ci sono solo gli attraversamenti non sicuri per via del traf-fico automobilistico e dei comportamenti a volte scorretti degliautomobilisti, infatti la signora Fulvia di 79 anni ci segnala l’in-crocio pericoloso fra viale Lazio e viale Montenero, dovuto al-la pavimentazione sconnessa dei masselli e ad un gradino fra loscivolo pedonale del marciapiede e la strada. Per fortuna unasua caduta non ha avuto gravi conseguenze, però crediamo nonci voglia molto impegno per mettere in sicurezza quell’attra-versamento.Situazione non isolata peraltro, perché basta muoversi a piedi pertrovare situazioni di potenziale pericolo molto frequenti: la ma-nutenzione appare scarsa, e la pericolosità si associa alle brutture.

Via Friuli

Un residente di via Friuli ci segnala la rumorosità della via e lavelocità delle automobili.Problemi reali, ma quale la soluzione?Per quanto riguarda la rumorosità del traffico automobilistico,essa dipende principalmente dal fatto che la pavimentazione del-la via è a lastre di cemento, generalmente utilizzate quando sot-to la strada scorre un corso d’acqua. E fra una lastra e l’altra c’èuna fessura che provoca quel rumore forte e fastidioso; in alcu-ni casi è stato messo (malamente) del catrame, ma andrebbe fat-to un lavoro un po’ più “di fino” su tutta la strada. Non ci sem-bra un intervento così impegnativo ed oneroso.Tra l’altro anni fa’, nel piano triennale delle opere pubblichec’era un progetto di riqualificazione della via Friuli, evidente-mente abbandonato. Quando poi si era parlato di “isole am-bientali”, l’ipotesi era quella di “declassare” la via Friuli a stra-da a velocità limitata, e non a scorrimento veloce, quale è ades-so. Ma anche dell’isola ambientale non si parla più…..Per quanto riguarda la velocità, un maggiore controllo sul ri-spetto dei limiti sarebbe opportuno, anche perché la via è ab-bastanza semaforizzata: però se i semafori sono troppo intelli-genti e si riescono a prendere tutti i verdi? Bisogna confidarenell’intelligenza degli automobilisti……

Una radio web per bambini:ecco laradiolina.it

Alle pareti le immagini coloratedei cartoni animati, nelle stanze

tra i computer spuntano pe-luches e giocattoli: la se-de de laradiolina.it èpronta. Una radio web

interamente dedicata aibambini, un'idea che non c'era e

che ora ha la sua sede proprio inzona 4, in via Tertulliano 70.Mariafrancesca, una delle ideatrici

del progetto, avvocato e mamma, ci racconta come è nata l'idea:“La necessità aguzza l'ingegno! Io e mio marito ci siamo ritro-vati spesso e volentieri in macchina con i nostri bambini chechiedevano di ascoltare la loro musica. Solitamente noi abbia-mo dei cd, ma un giorno li abbiamo dimenticati” racconta. “Al-lora cercando tra le varie stazioni radio ci siamo accorti che nonc'era niente dedicato ai bambini e da lì è partito tutto”. Un pro-getto complesso e insieme davvero originale nato da un gruppodi genitori e amici che vuole creare un nuovo servizio. La radio ha iniziato le sue trasmissioni il 4 di ottobre, e ha fe-

steggiato l'occasione con una bellissima festa dedicata ai bam-bini presso la Palazzina Liberty. Giochi, musica, merenda e di-vertimento. Questo sarà lo spirito della nuova radio web a cui siaccede attraverso il sito www.laradiolina.it Oltre alla musica ibambini (con l'aiuto de i genitori) potranno usufruire del porta-le internet che è parte integrante del progetto. Informazioni, no-tizie, curiosità, favole, giochi da scaricare e barzellette sono so-lo alcuni dei contenuti del sito, colorato e facile da consultare.“Vorremmo che il portale della Radiolina - spiega Manuela an-che lei tra i fondatori della web radio - diventasse un punto diriferimento per i genitori e per i bambini, un sito sicuro sul qua-le trovare svago ma anche informazione”. Un altro aspetto mol-to importante legato al progetto è la collaborazione de laradio-lina.it con gli ospedali: “Vorremmo - dice Mariafrancesca - chela radio arrivasse negli ospedali dove devono stare i bambini.Sia che ci arrivino per andarsene poco dopo, sia che ci debba-no, purtroppo, rimanere, per noi questo è un obiettivo impor-tante e già abbiamo avuto ottimi riscontri da associazioni edospedali che hanno accolto con entusiasmo l'idea”.Laradiolina.it allieterà i momenti di tanti bambini e genitori: unprogetto importante, nuovo a cui QUATTRO augura in bocca allupo!

Federica Giordani

Chi pulisce il mondo?

Anche quest’anno Legambiente, in collaborazione con Amsa eper il quindicesimo anno, ha promosso l’iniziativa “Puliamo ilmondo” che, tra le varie scuole coinvolte della nostra zona, ha vi-sto partecipare i ragazzi delle quarte A, B e C della scuola Mar-tinengo. Armati di scope, sacchetti e buona volontà hanno puli-to i giardini di via Caviglia accanto alla loro scuola svolgendo illoro incarico con impegno testimoniato dai sacchi che sono sta-ti riempiti di quanto abbandonato nei vialetti e negli spazi verdi.

Nuovi parrociIl 4 ottobre si è insediato il nuovo parroco della chiesa di SanLuigi, che a Milano è una personalità. Si tratta di don Massi-miliano Sabbadini, che fino ad oggi era il responsabile dioce-sano della Pastorale Giovanile, nonchè direttore della FOM (lafederazione degli oratori milanesi) e presidente del FOI (ForumOratori Italiani, di cui rimarrà ancora in carica per un po').

Dopo 12 anni, l'attuale parroco di San Michele e Santa Rita, donLuigi Bandera, lascerà l'incarico per andare a ricoprire il ruolodi Direttore della Villa Sacro Cuore di Triuggio, casa di spiri-tualità della Diocesi di Milano; al suo posto subentrerà don An-tonio Longoni, attuale parroco di Castelletto di Senago; l'avvi-cendamento avrà luogo all'inizio di novembre.

20 zampe & Co.Appuntamento alla libreria Centofiori di corso Indipendenza 9domenica 12 ottobre alle ore 11 per la presentazione del libro(recensito nel numero scorso di Quattro) “20 zampe & Co.” diPaola Gentile. Interverranno l‘autrice, l’illustratrice, un veteri-nario e… i protagonisti.Si legge, si colora e si parla degli amici a quattro zampe.

FESTA DELLA CASTAGNA Il Comitato Soci Coop Piazza Lodi-Rogoredo propone per il 19ottobre una FESTA DELLA CASTAGNA.Questo il programma:ore 7.10 Ritrovo davanti Ipercoop P.za Lodiore 7.20 Rogoredo davanti supermercato Coop e partenza per Marolaore 10.30 Arrivo previsto a Marola e visita Caseificio Fornacioneore 11.30 Visita agli stands della festa della castagnaore 12.30 Pranzo al Ristorante ”Marola”ore 17.30 Partenza per MilanoLa quota di partecipazione è di euro 37.00 da versare alla prenotazioneLa quota comprende: viaggio a/r con bus, pranzo al ristorante,assicurazioneLe prenotazioni si ricevono presso:Ufficio Soci Coop p.za Lodi tel 02-54045253Ufficio Soci negozio Coop Rogoredo 02-55700065Organizzazione tecnica Bonolatour

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Perché questo ha voluto dire a tutti noi la Shammah: in tut-ti questi anni, lei si è spesa non per avere una sua sede tea-trale (se lo avesse voluto, avrebbe comprato lei stessa il tea-tro, o ne avrebbe trovato un altro sicuramente in tempi piùbrevi e a costi sicuramente minori), ma per restituire allacittà di Milano un luogo dove gli “spiritelli” di Eduardo DeFilippo, di Strehler, di Franco Parenti, di Tadini e così via,ancora si aggiravano quando il teatro era chiuso.Al termine di questi 12 anni, si conclude una storia, non lasua storia di regista che in questi anni ha rinunciato alla suacarriera, alla sua vita privata, per cercare risorse e realiz-zare questo spazio unico, irripetibile, perché resti alla cit-tà un Teatro intitolato a Franco Parenti, come c’è il TeatroGrassi e il Teatro Strehler, un teatro cittadino “che sappiadi teatro”, che difenda i valori della storia del Parenti, “ifatti poetici e le fascinazioni”, “le esperienze uniche” chequi gli spettatori possono trovare, e che non troverebberoaltrove. E mentre con la sua passione ci raccontava questecose, c’era fra tutti noi presenti sconcerto, incredulità edanche commozione, come ci trovassimo di fronte ad un te-stamento. Sentimenti che si sono stemperati quando ci haassicurato che era ancora piena di progetti, che non si eraal fallimento di un percorso, ma semplicemente alla fine,perché questo teatro restituito alla città deve continuare avivere anche oltre di lei o inizialmente ancora con lei, se ilComune lo vorrà, libera però di tutta quella fatica perso-nale necessaria per essere responsabile anche della gestio-ne amministrativa della struttura del teatro. “Voglio torna-re in una dimensione di normalità e occuparmi di teatro, dicontenuti, di valori”, ci ha detto.Non è mancato il “coup de theatre”, un momento di gran-de emozione: da una scatola di cartone coperta da unasciarpa che teneva sul tavolino, ha tirato fuori un calco delvolto di Franco Parenti: “Il giorno dell’inaugurazione, laprossima primavera, il giorno della consegna del teatro al-la città, metteremo questo calco dentro il muro di fondodella sala; secondo una usanza ebraica, dall’altra parte delmuro, attraverso dei fori, verranno lanciati tre sassolini cherappresentano il passato, il presente ed il futuro. Io non sa-rò il terzo sassolino.”

Ecco, vi abbiamo raccontato tutto questo, perché “questotassello del cuore della città” si trova nella nostra zona ead esso tutti gli amici della cultura sono legati con affet-to. E allora facciamo nostro lo slogan “Imparentiamoci”affinché questa stagione speciale sia una stagione di suc-cesso, quella da non perdere, perché “gli spettacoli di que-st’anno sono il meglio di quello che so fare, sono espe-rienze uniche”, ci ha detto Andrée Ruth Shammah. E aven-do, ad esempio, visto il secondo spettacolo in cartellone,“Ondine”, rappresentato in anteprima la scorsa stagione,posso semplicemente confermare.

Stefania Aleni

E per i lettori di QUATTRO, il Teatro offre alcune pro-mozioni interessanti; per queste andate a pag 11 nella pa-gina degli spettacoli.

Imparentiamoci!segue da pag. 1

domenica 19 ottobre 2008domenica 19 ottobre 2008

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Non accennano a placarsi le pro-teste dei residenti di piazzaleMartini in merito al progetto di

riqualificazione della piazza. Il proget-to del rifacimento della piazza rientra al-l'interno del piano per i Contratti diQuartiere, ma molte delle soluzioni pre-sentate dagli architetti che se ne sono oc-cupati non convincono i residenti angu-stiati da anni soprattutto dal problemadella mancanza cronica di posti auto inzona.Il primo progetto era stato presentato pri-ma dell'estate presso il Consiglio di zo-na 4. Immediata la reazione dei residentiquando il Comune aveva spiegato chelungo il perimetro del giardino centraledella piazza, che ora serve da parcheg-gio, anche se non regolare, per parecchiedecine di auto, sarebbe stata realizzatauna pista ciclabile che avrebbe d fattoannullato i posti auto. Apriti cielo.Ovviamente i cittadini hanno protesta-to, spiegando le loro ragioni. Il Comunesi era impegnato a rivedere il progetto inbase alle segnalazioni e, alla fine di set-tembre, ha ripresentato pubblicamenteil lavoro. La sciagurata idea della pistaciclabile “taglia-posti”, nel nuovo pro-getto è stata eliminata e sostituita conuna serie di percorsi ciclabili all'internodel nuovo giardino. Ma purtroppo, lemodifiche strutturali previste per la piaz-za continuano a creare una diminuzione

dei posto auto, circa un centinaio se-condo alcuni calcoli. Sia la modifica del-l'allineamento dei parcheggi, sia la pian-tumazione di nuove piante ad alto fustocreerebbero un ulteriore perdita di po-steggi. I residenti hanno nuovamente chiestoche il progetto venga presentato duran-te un'incontro pubblico durante il qualegli architetti responsabili possano pren-der nota dei suggerimenti dati dai resi-denti che conoscono bene la zona e lavivono ogni giorno. Il margine di tratta-tiva sembra abbastanza limitato dato chei lavori dovrebbero iniziare già il 15 diottobre per terminare, all'incirca, nell'e-state del 2009, ma l'architetto Patrizia DiGirolamo, responsabile del settore Con-tratti di Quartiere, ha assicurato che ver-ranno valutati i suggerimenti dei citta-dini e che nei limiti del possibile si pen-serà ad un ulteriore modifica del pro-getto. Anche il Consiglio di zona 4 haapprovato una mozione urgente nella se-duta del 25 settembre scorso in cui sichiede di “eliminare su tutta la parteesterna della piazza, lato abitazioni, leaiuole e gli alberi (in quanto la zona nonne è carente), acquisendo così più spa-zio per permettere anche la posa di po-sti auto tutti a pettine”.

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4 INCONTRI DI ENIGMISTICA CLASSICA a cura di Maurizio Cristini

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Presentazione e scopo del corso; breve excursus sullʼenigmistica classica.Distribuzione ai partecipanti del Vademecum riassuntivo dei principali tipi di giochi di enig-mistica classica che verranno trattati.Spiegazione dei tipi di giochi che verranno proposti in ogni incontro: come interpretarli ecome affrontarli per arrivare alla loro soluzione, giochi con/senza “incognite”.Anagramma, Antipodo, Bifronte, Bisenso, Cambio, Cerniera, Falso, Incastro

2. Indovinello, Intarsio, Lucchetto, Palindromo, Scambio, Scarto, Sciarada, Zeppa

3. Rebus

4. Gara di abilità fra i partecipanti (su modulo predisposto).

Comitato soci Coop Piazza Lodi-Rogoredo

Perché un corso sull’Enigmistica classica?L’Enigmistica classica è definita come l’antica ar-te di comporre o risolvere giochi enigmistici che,in breve, si possono suddividere in quattro cate-gorie:• giochi poetici, costituiti da componimenti in ver-si in numero a piacere, non sempre in rima;• giochi brevi, che sono componimenti con unmassimo di sei-otto versi, quasi sempre in rima;• crittografie, cioè parole da ricavarsi decrittandoaltre parole o frasi in base a determinati codici;• giochi illustrati, ovvero costituiti da una vignettacon figure, lettere o simboli.Non fanno quindi parte di tale branca dell’enig-mistica i cosiddetti “giochi a schema” che, per im-mediatezza e facilità di comprensione, sono tra igiochi popolari più noti e diffusi nel mondo: cioèle classiche parole incrociate e i cruciverba.Ed è proprio l’enigmistica classica che ha mag-giormente patito di tale “concorrenza”, non perparticolari difficoltà legate alla risolvibilità degli

enigmi, quanto per la scarsa conoscenza dei solu-tori riguardo le tipologie dei giochi che la com-pongono e sul come comportarsi per risolverli.Se può sembrare semplice la comprensione di unindovinello, desta sempre stupore o incompren-sione nel solutore, il doversi confrontare con gio-chi definiti “Antipodo”, Sciarada”, “Palindromo”e così via: è però sufficiente spiegare esattamen-te cosa significhino tali definizioni (proponendoesempi e illustrando la metodica che porta alla so-luzione) per venire a capo di enigmi spesso di squi-sita fattura.La diffusione della cultura di tali giochi a tutti co-loro che, principianti o già solutori, desiderino ac-costarsi o approfondire le loro conoscenze in que-sto splendido settore dell’Enigmistica, spesso tra-scurato, amplierà quella gamma di “giochi da ri-solvere” sino a ieri mai affrontati.

M.C.

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Premessa: per avere una visione e una valutazione com-plessiva del progetto della Paullese, rimandiamo all’am-pio e dettagliato articolo di Vito Redaelli pubblicato su

QUATTRO del marzo 2007 (nr 83), che si può trovare sul sitowww.quattronet.it in Archivio. Qui vogliamo solo descrivere ilavori del cosiddetto 4° lotto, che stanno iniziando nell’area Var-savia-Sulmona, per informare non solo i residenti dell’area, cuista per arrivare un depliant con l’illustrazione degli interventi,ma tutti i cittadini di zona 4 (almeno, quelli che ci leggono). Uti-lizzeremo il materiale fornito da MM, che ha progettato l’ope-ra per conto del Comune di Milano, per rendere più semplice la“lettura” degli interventi.

CANTIERE VARSAVIA - SULMONA

Via VarsaviaSarà costruita una nuova rotonda in corrispondenza di via Bon-fadini e dell’accesso al parcheggio. Verrà realizzato un nuovoparcheggio a servizio del parco Alessandrini.

Il sottopasso della ferroviaNel 2005 la chiusura dei passaggi a livello sulla ferrovia ha ge-nerato un’interruzione del collegamento nord-sud della zona; diconseguenza l’asse di via Sulmona si è appesantito di tutto iltraffico proveniente da via Puglie. Si realizzerà un sottopassodella ferrovia che collega le vie Varsavia e Sulmona con una gal-leria lunga circa 80 m che verrà costruita senza mai interrom-pere il traffico ferroviario.

La passerella ciclopedonaleLa nuova passerella in ferro scavalcherà la ferrovia con un’uni-ca campata di 70 m e consentirà a pedoni e ciclisti di arrivare alparco Alessandrini attraverso una pista ciclopedonale che saràrealizzata in tempi diversi.

Il verdeUna serie di aree pubbliche verranno riqualificate con la posadi 100 nuovi alberi: aceri, querce e peri da fiore. Le aiuole ver-ranno arricchite da 900 nuovi arbusti con oltre 450 roseti. Unsistema automatico garantirà l’irrigazione delle aree verdi. 15alberi in cattiva salute verranno rimossi, mentre altri 30, inter-ferenti con le nuove opere, verranno trapiantati.

Le due nuove rotatorieUna nuova rotonda tra via Sulmona e via Tertulliano e una se-conda più a sud tra le vie Sulmona e Toffetti, consentiranno direndere il traffico più fluido e mettere in sicurezza le interse-zioni stradali.

I PRIMI LAVORI

A nord della ferroviaSi incomincia in autunno dall’area di via Varsavia, con lo spo-stamento dei sottoservizi che interferiscono con le nuove stra-de (reti fognarie, gas, luce) e la preparazione dell’area nella qua-le verrà costruita la rampa del nuovo sottopassaggio della fer-rovia. Si costruirà il nuovo parcheggio di Cascina Colombè. Du-rante i lavori verrà sempre garantito l’accesso a via Bonfadinida via Varsavia e viceversa.

A sud della ferroviaLavorando per fasi, si sposteranno prima i sottoservizi e poi sirealizzerà il nuovo tracciato del collettore fognario AmpliamentoEst. Da subito si realizzerà la nuova viabilità parallela alla fer-

rovia. Successivamente verranno realizzate le nuove rotatoriesu via Sulmona in corrispondenza del sottopasso e di via Tof-fetti. La transitabilità di via Sulmona verrà sempre garantita. E’previsto un breve periodo di interruzione dell’intersezione convia Toffetti per consentire il completamento dei lavori sulla re-te fognaria.

Il sottopassaggio della ferrovia e la passerellaPer mantenere sempre funzionante la ferrovia durante i lavori,la galleria del sottopassaggio sarà costruita con metodologia det-ta “a spinta”. A nord della ferrovia verrà costruito un manufat-to (una struttura scatolare), che verrà letteralmente spinto al disotto della ferrovia. Avanzando lentamente, si posizionerà al disotto dei binari. A questo punto la galleria sarà pronta e si pro-cederà al completamento delle rampe di accesso e delle neces-sarie finiture. Successivam ente si completerà la nuova viabili-tà parallela alla ferrovia. La passerella ciclopedonale verrà as-semblata a terra e posizionata al di sopra della ferrovia mediante

gru idrauliche. La sistemazione del verde, la posa della nuovailluminazione e della segnaletica completeranno l’opera.

via Sulmona via Tertulliano

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Sono certo che a tutti voisia capitato, prima o poi,di percorrere il viale

Monte Nero, da Porta Roma-na a Porta Vittoria (o vicever-sa), vuoi a piedi, vuoi in tram,vuoi con altri mezzi di tra-sporto; in questi articoli quin-di non vi descriverò il bel via-le alberato e le sue ben notepiacevolezze artistiche, bensìvoglio accompagnarvi in unapasseggiata sulle vie parallele,ed in particolare sulle vie Co-rio, Vasari e Morosini. Percorrendo le vie a partire dacorso Lodi, la prima che in-contriamo è la via Corio. Fat-ta eccezione per un edificio in-dustriale degli ani '30 del ven-tesimo secolo, questa pur bre-ve via è una collezione di beipalazzi di fine '800, a partire daquelli che si affacciano anchesul suddetto corso, con unaparticolare nota per quello sul-la destra, che ha timpani ed ar-chi al secondo piano; sulla si-nistra invece si trova un ele-gante palazzo, il civico 1, conla facciata nera intervallata damattoni a vista con colonninealle finestre sormontate da pic-coli fregi; tornando sulla de-stra, il civico 6 ha numerosifregi, visibili nonostante il suoattuale stato alquanto trascura-to, ed è seguito dal civico 8, dicolore rosa, dai cui balconi siaffacciano "minacciosi" unaserie di ruggenti leoni; di fron-te il civico 3, che ospita un no-to ristorante cittadino, apertoormai da più di venti anni, haun alto portone sormontato daun mascherone. A seguire si incontra lo slargocaratterizzato dall'albergo sul-

la destra, preceduto da unagradevole aiuola, su cui si af-facciavano fino a poco tempofa il simpatico villaggio dei le-gnami e l'ex concessionariaFiat, ormai in demolizione.Imbocchiamo la via Vasari no-tando sulla sinistra un edificiocon curiosi balconi a rombi,che richiamano un alveare, esulla destra un edificio rico-perto di marmo con fasce dipiastrelle di color verde petro-lio in corrispondenza dei bal-coni, su cui si notano antichetapparelle in legno lucido; sia-mo così giunti all'incrocio convia Lattuada. Qui, sull'angolo sud-est si può

ancora vedere l'edificio cheospitava l'azienda del BurroSan Giorgio, al cui piano ter-reno, coperto da una saracine-sca e preceduto da alcuni gra-dini ed una colonna, si trovavalo spaccio; caratteristico l'oro-logio che lo sormonta; attual-mente l'edificio ospita il tem-pio dell’ordine buddista Shinn-yo-en, in cui si è recentemen-te recato in visita il capo spiri-tuale dell'ordine, Shinso Ito. Sull'angolo nord-est, invece,l'antico palazzo con meridianaè stato sostituito da una mo-derna torre residenziale, avan-ti la quale si trova un bel giar-dino alberato, come pure sul-

l'angolo sud-ovest si trova unacostruzione moderna. Sull'angolo nord-ovest infinesi conserva un antico edificiocon ceramiche, riproducentibusti di personaggi del me-dioevo e del rinascimento, po-ste tra il primo ed il secondopiano, che sovrastano inferria-te in stile neomedievale arric-chite da stemmi; dopo l'ele-gante cancello d'ingresso, unrigoglioso giardino completala proprietà. Subito dopo sitrova lo spazio dedicato alcu-ni anni fa a Franco Parenti, po-sto in fondo a via Sabina sulretro della piscina Caimi. Sulla destra della via Vasari, a

questo punto, troviamo l'Isti-tuto delle Suore Mantellate, ri-salente al 1950 per la sua pri-ma parte (cancello verde e mu-ro con piastrelline gialle) ed al1967 per la seconda (palazzi-na d'angolo con piastrellinegrigie ed ingresso con elegan-te grata in ferro). Siamo giunti all'incrocio conla via Pier Lombardo, e meri-ta ricordare l'omonimo teatro,posto a pochi metri sulla sini-stra dell'incrocio, mentre sul-la destra si trova una nota ca-sa di cura. A nord di questo in-crocio si trovano due edifici:sulla sinistra un massiccio pa-lazzo littorio, e sulla destra unelegante palazzo art deco, ri-salente al 1930 come indicatodalla iscrizione marmorea vi-sibile al culmine del frontale,che ospita, nel timpano soprail portone, una conchiglia (chericordo essere, in araldica, il

simbolo delle crociate e deipellegrinaggi in terra santa). Subito dopo, sulla destra, unpossente edificio in stile neo-medievale richiama i castelli inalcuni suoi fregi, con un note-vole balconcino al primo pia-no; a seguire, un palazzo com-pletamente ricoperto di fregipittorici, su cui ancora sonoben visibili i segni ("US" e"R") che richiamano alla men-te i rifugi antiaerei della se-conda guerra mondiale. Chiu-dono la via sulla destra due pa-lazzi di fine '800, il primo do-tato di fregi al piano nobile edil secondo con colonnine allefinestre, mentre sulla sinistra sitrova l'edificio industriale diuna nota compagnia telefonica. Siamo così giunti al terminedi via Vasari; riprenderemo ilnostro itinerario nel prossimoarticolo esplorando la viaMorosini.

Parallelamente a viale Monte Nero (1ª parte)A cura della Fondazione Milano Policroma - Testo e fotografie di Riccardo Tammaro

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GIALLOQUATTRO/8

Maggiano ha avuto il trasfe-rimento a Bari. A te sem-bra una stupidata e glielo

dici. “Che futuro darai ai tuoi figli,a Bari?” gli domandi. Lui s’adom-bra. “Commissa’, la pacchia è fini-ta anche qua, e laggiù con il mio sti-pendio vado a fare il signore” ri-batte. “Sì, ma laggiù devi fare fintadi non vedere e di non sentire, sefermi un topino che scippa ti si ri-volta contro un quartiere, quelli nes-suno li può toccare” dici. Ti guardacon uno sguardo che non conosce-vi. “E qua gli zingari che borseg-giano chi li può toccare? E il resto?Quante volte abbiamo dovuto la-sciar perdere? In Italia chi coman-da si fa le leggi del suo porco co-modo, come Berlusconi che l’hopure votato, ma con questo esempioche viene dall’alto se a Bari vedoun topino che scippa una di quellecretine col naso rifatto, be’, mi gi-ro dall’altra parte, perché dietro lesue spalle ci stanno la miseria e l’i-gnoranza, e lui la legge per non es-sere processato non se la può fare”dice. Effetto boomerang: Maggia-no ti ha detto quello che ti ha sem-pre sentito dire, l’hai tirato su bene;ma adesso hai un uomo in meno.Come non bastasse, oggi t’è capita-to il guaio, e non ne sei uscito be-nissimo. Stai alle calcagna del ca-po, per i corridoi, cercando di spie-gargli cosa è successo. Lui a un cer-to punto si ferma e ti ficca oltre ilprimo uscio che vi capita accanto.Vi trovate nella stanza di Magri.“Gualtieri, Gualtieri, vuoi stare at-tento quando parli? Con il corridoiopieno di giornalisti…! Non si dicepiù negro, si dice nero, e tu ti mettia gridare quel negro là, benedettoIddio! La stampa è in mano ai co-munisti, e a ‘sta gentaglia non parevero di sputtanarci” bisbiglia comepregasse. Tu alzi le spalle. L’ogget-to del contendere linguistico nonsembra fare caso a come viene chia-mato: negro o nero, è in camera disicurezza con un occhio completa-

mente chiuso, il setto na-sale appiattito e le labbrarotte e gonfie. E’ successoin Via Vitruvio. La giorna-ta era cominciata bene. InSicilia hai un amico, sichiama Pietro Mendolia.Ha da tempo formato ungruppo, i Malanova, fior dimusicisti che fanno musi-

ca etnica e colta, con in più una vo-ce femminile bella come poche. Lihai sentiti per caso, anni addietro,quand’eri andato a Messina per unaccompagnamento, e avete frater-nizzato. Uscendo di casa, stamatti-na, hai trovato nella casella della po-sta il loro ultimo CD, Non iabbu enon maravigghia. Te lo sei messoin tasca con la previsione di passar-ci la serata, e poiché era il tuo gior-no di riposo settimanale te ne sei an-dato in Corso Buenos Aires per ve-trine. Ed ecco il guaio. Il vecchiet-to con la barba che sta seduto ac-canto a un negozio di calzature nonha l’aria di chiedere l’elemosina,semplicemente si propone. Si chia-ma Bruno, è profugo istriano cometua madre, anche lui di Pirano. Di-ce di avere conosciuto tuo nonno,che è finito dentro una foiba forseancora vivo, e tu sei cresciuto sen-tendo chiamare assassini i comuni-sti, compari stretti di quelli iugos-lavi di Tito, e vigliacchi i democri-stiani, che hanno sempre taciuto efatto tacere sulla sorte degli italianiin Istria, perciò per te ogni profugoistriano è sacro. A Bruno dai sem-pre qualcosa e ci scambi due paro-le, lui le sue te le dice in dialetto. Lotrovi al solito posto. Sai che gli piac-ciono gli animali, gli racconti cheadesso hai un gatto che ti tarzaneg-gia per casa. Lui invece parla deltempo, e dice che alla Caritas simangia bene. Gli porgi dieci euro,borbotta che non ti devi disturbaree li prende. Lo saluti e tiri diritto.Ma un poliziotto è un poliziotto,certe cose le sente: ti volti senzamotivo apparente, e vedi un colos-so zazzeruto di negro che ha affer-rato il vecchio per il collo, facen-dogli cacciare i dieci euro. Ti pre-cipiti, e finisci sbattuto contro la ve-trina del negozio di scarpe. Torni alanciarti, ma incontri un pugnoenorme che ti si abbatte sullo ster-no. Riparti per la terza volta. Un pu-gno ti corre incontro, schivi comepuoi, lo prendi sul fianco e sentipoff: miseria porca il CD dei Mala-

nova! Quello si rifà sotto, ma sbat-te contro uno spilungone grigio dicapelli che si interpone tirando pu-gni che sembrano mazze ferrate, ecade di schiena sul cofano di un’au-tomobile spruzzando sangue intor-no. “Polizia!” senti intimare dallospilungone, e un minuto dopo scat-tano un paio di manette rosa con idisegnini color lavanda. “Te l’hosempre detto, Gualtieri, che fare abotte non è roba per te” dice lo spi-lungone, che si chiama Fara ed è unpoliziotto, oltre a essere stato tuocompagno di scuola alle elementa-ri. E’ ossuto, asimmetrico, con il na-so storto e i baffi da moschettiere.“Ehi, Biancaneve, adesso sono caz-zi acidi: resistenza e lesioni a pub-blico ufficiale” dice al negro indi-candoti. “Non sapeva chi fossi”mormori. Fara se ne infischia, e im-pacchetta l’articolo. “Come te lapassi?” gli domandi ispezionando ilCD, che fortunatamente s’è salva-to. Arriva la volante, quelli dell’e-quipaggio si sgomitano guardandole manette rosa. “Sono sospeso. Hopizzicato la mia troietta a letto conun altro e li ho fatti blu, e loro mihanno denunciato” spiega. Un’oradopo sei al cospetto del capo, checonsulta Magri con lo sguardo. “Ca-pisci che questo continua a dire ne-gro in mezzo a quel pieno di gior-nalisti che sono venuti per l’inter-vista al signor questore?” Magrigongola. “Ti devi aggiornare, Pao-lino, sei troppo politicamente scor-retto. E così le stavi anche pren-dendo, eh?” ammicca soddisfatto.Lo ignori. “Già che ci siamo: mi

serve sempre un altro uomo” dici alcapo. “Lo sappiamo che sei un fro-cio insaziabile” ridacchia Magri. Ilcapo, invece, alza gli occhi al cielo.“Scommetto che hai già in mentequalcuno” sospira. “Voglio Fara.Sta alla Sant’Ambrogio, adesso èsospeso.” “Perché è sospeso?” do-manda lui, già in apprensione. Ma-gri ha impiegato l’ultima ora facen-do telefonate, sa tutto. “Violenzaprivata e lesioni. Ha le mani lunghe,il nostro Fara-butto, oltre a essereun puttaniere di prima grandezza eun gran lavativo.” “Ma porca mise-ria, Gualtieri, tu i guai te li vai cer-cando!” sbotta il capo. “Ne rispon-do io” dici. “E meglio mi sento!Qua serve gente…capace, respon-sabile, affidabile” salmodia. “Nonso cosa farmene di un leccaculo af-fidabile e responsabile: io faccio abotte tutti i giorni per strada, mi ser-ve uno che sappia menare.” Il caposbircia Magri, che annuisce. “E vab-be’, vediamo cosa si può fare con ladisciplinare” sospira. Tu stai pen-sando a quando a scuola, in quintaelementare, un gruppo di un’altraclasse t’aveva preso di mira, e aquando è arrivato Fara a mettere lecose a posto, i capelli in tumulto, ipantaloni sempre troppo corti sullecaviglie, il golf con i buchi sui go-miti, e quei suoi pugni che già allo-ra sembravano granito. Per la primavolta dacché vi conoscete guardicon una certa gratitudine la gran-dissima carogna che è Magri, pursapendo che ti concede Fara spe-rando che la combini grossa e tiri afondo anche te. L’indomani sei dal

sostituto procuratore Antonella San-tomauro (vedi “Gli anziani nel mi-rino”) che, appurato che con il pe-staggio del fermato hai a che faretu, non potendo ucciderti vuole al-meno guastarti la giornata. Hai pas-sato la sera precedente ascoltandoil CD dei Malanova, ci vai cantic-chiando Mi chiami bedda. Chiaroche chi l’ha ispirata non doveva so-migliare a lei, pensi con malvagitàingiusta, perché la Santomauro avràqualche difetto, primo fra tutti quel-lo di odiarti, ma è un tipo. “Com-missario, perché ride?” ti domanda.Da te, dopo quel “guardati dal tas-so e dal sostituto procuratore con ilculo basso” (idem “Gli anziani…”)si aspetta di tutto. “No, così, cosemie” rispondi scrutandola con il tuosguardo da bastardo che tanto beneconosce. Dopodiché finisci comed’abitudine e con indifferenza neltritacarne: ci vuole altro che un so-stituto procuratore basso di bari-centro per impressionarti.

Giovanni Chiara

(Le puntate precedenti suwww.quattronet.it)

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Il cd dei MALANOVA E diffusione internazionale sta aven-do il cd dei MALANOVA “non ìàbbue non maravigghia”, presentato loscorso maggio a Barcellona (non lacittà spagnola, ma il paese in pro-vincia di Messina), con la presenzadi Giovanni Chiara che ha curato lapresentazione del gruppo e di Gian-luigi Serravalli, i cui quadri illustranoil cd ed il libretto coi testi delle can-zoni in siciliano (a cui si aggiungonole traduzioni sia in italiano che in in-glese). Un bell’esempio di collabora-zione artistica!

ATHOS

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La prevenzione al CentroAmpio e accogliente, il Centro festeggia 10 annidi attività.Nella via omonima, che congiunge piazza Martinicon viale Molise, offre tutti i servizi attinenti allaprevenzione e cura della bocca, anche quest’an-no in prima linea nella prevenzione dei problemiche si possono creare al sorriso. Siamo infatticonvinti che “prevenire è meglio che curare”….

COME E CHE COSA SI PUO’ PREVENIRE:

prevenire significa anche evitare che problemigià esistenti diventino ancora più grossi; adesempio: una carie trascurata può portare allaperdita del dente; placca e tartaro possonocompromettere seriamente il tessuto di sostegnodel dente (piorrea) e di conseguenza perderlo,perché si ammala il suo sostegno.• Lavare i denti dopo ogni pasto• Usare il filo interdentale dove lo spazzolinonon arriva• Effettuare 1 visita di controllo e una pulizia deltartaro 1 volta all’anno• Non fumare e moderare la quantità di cibi ne-mici dei denti

Semplici regole per prevenire o non peggiorarepiccoli problemi….Ma la branca odontoiatrica, oltre alle patologiedi carie, parodontiti, stomatiti, afte e perditadei denti, presenta anche l’insidia del carcinomaorale, motivo in più per sottoporsi alle importan-ti visite periodiche soprattutto se si è fumatori e

consumatori di alcolici e super alcolici.Le moderne tecniche diagnostiche e le recenti co-noscenze in campo odontoiatrico ci permettonodi prevenire e curare al meglio i problemi relativial cavo orale; ricordiamo infatti che l’odontoiatriacura tutta la bocca, che è costituita non solo daidenti, come spesso si crede: c’è infatti tutta laparte che non è visibile a occhio nudo, radici,osso, tessuti di sostegno, importantissimi perchéspesso i problemi nascono proprio dove noi nonvediamo, e le conseguenze possono essere im-portanti.Un osso che si consuma spesso non dà nessunsegnale fino a quando il dente comincia a muo-versi e allora si tenta di correre ai ripari per nonarrivare alla protesi totale. Una radiografia dellearcate dentarie serve per guardare dove l’occhiodel dentista non arriva, si riesce a vedere la radi-

ce del dente, l’osso e una possibile infiammazio-ne. Si può fare così un piano di cura adatto alleproblematiche riscontrate.

Per tutto il mese di ottobre in occasione delmese della prevenzione dentale effettueremogratuitamente a bambini, adulti e anziani:

1. una visita completa della bocca effettuatacon l’ausilio della telecamera intraorale 2. radiografia panoramica (se necessaria)3. diagnosi e piano di cure dettagliato con pre-ventivo

Ti aspettiamo Prenota al n° 02.54101670

Athos, con la passione dei cartoonsAthos Careghi, in un cer-

to senso, ha una doppiavita. In pensione da di-

rigente, è anche il disegnatoresatirico che ha vinto tanti pre-mi e che pubblica settimanal-mente una vignetta sul “Cor-riere della sera” (nonché piùvignette, mensilmente, suQUATTRO). Autodidatta, vive e lavora aMilano e ha tante cose da rac-contare visto che la sua vita èstata abbastanza avventurosa. Lei ha fatto diversi mestieri, ache età è nata la sua vena ar-tistica? “Verso i 13, 14 anni comincia-vo a disegnare i primi pupaz-zetti e a pubblicarli qua e là.Ma per mantenermi all’estero- in Belgio e Olanda - ho fattol’operaio in una fabbrica digomma e il minatore in unaminiera di carbone. Ritornatoin Italia ho ripreso gli studi elavorando come dattilografo digiorno mi sono laureato in

Economia e commercio.” Lei è andato in pensione da unposto di direttore del perso-nale di un grande ospedalemilanese. Quando ha trovatoil tempo per dedicarsi alla suapassione? “E’ dura facendo un altro me-stiere. Ho dovuto ritagliare iltempo libero, la sera, nei finesettimana, anche perché è mol-to difficile fare l’artista “puro”. Athos ha iniziato la sua carrie-ra disegnando sulle pagine diuna rivista cult degli anni ’60“Il delatore”. Vignette “noir”con soggetti antibellici: gran-di generaloni con la testa a for-ma di zucca e il filo spinato alposto dei capelli. Una satirapungente per l’inutilità di tut-te le guerre che una volta fecearrabbiare un generale suscet-tibile. Dopo di che con altre vi-gnette sarcastiche si divertì colprendere di mira un’altra cate-goria per lui insopportabile,quella dei burocrati. Un bel

giorno la svolta. Dalla sua ma-tita spuntò un personaggio deltutto opposto, un fraticellogioioso, candido e senza paro-le dal nome Fra Tino.Come andò? “Venticinque anni fa creai que-sto personaggio quasi per ca-so; piacque a “Il giornalino”,settimanale della San Paolo.Dopo di allora ho continuato apubblicare storie su di lui.” E’ riuscito a coronare il sognodi ogni artista, quello di crea-re dal nulla un personaggio efarlo amare dai suoi fan. Chiè Fra Tino? “E’ una figura semplice, inge-nua, poetica, ecologica. Pren-de in giro se stesso e gli altri.Fra Capoccia - il priore - spes-so si spazientisce delle sue mo-nellate, ma tutti in fondo devo-no riconoscere la sua bontà.” Una lettrice ha arricciato il na-so sull’eccessivo sfottò alla vi-ta conventuale, ma ha vinto an-cora la simpatia di Fra Tinoche in fondo non ce l’ha con ifrati, ma non fa che ridicoliz-zare i difetti di tutta l’umanità.Dalle sue simpatiche avventu-

re è nato un libro “I fioretti diFra Tino”, che nel suo piccolosi ispira alla spiritualità fran-cescana. Ama gli animali, spe-cie quelli più indifesi, conver-sa con loro e loro gli voglionobene. Spesso si addormenta suiprati all’aperto non perché fan-nullone, ma perché ama la na-tura e in essa si riposa. Giocacon il sole, con le stelle, con ifiori in modo sempre un po’surreale.Ogni artista mette qualcosa disé nei suoi personaggi. Qua-le parte di lei riconosce in FraTino? “E’ molto monello e io a scuo-la lo sono stato, poi è demen-ziale, fuori dall’ordinario, nonconformista e in un certo sen-so lo sono anch’io. Penso chesi possa fare anche un mestie-re complesso, lavorando seria-mente, senza però perdere ilsorriso”. Parole sante, condividiamo! Eringraziamo Athos della suagraditissima collaborazionecon QUATTRO.

Donata Carmo Barbieri

Le Cartoniadi proprionon le conoscevamo,ma adesso che la zona

4 è stata estratta a sorte perparteciparvi, beh, è il mo-mento di informarsi!Le Cartoniadi Nazionali diComieco (il Consorzio Na-zionale Recupero e Riciclodegli imballaggi a base cellu-losica) sono una gara pro-mossa per aumentare la rac-colta di carta, cartone e car-toncino in città e soprattuttoun’occasione per sensibiliz-zare i cittadini sulla raccoltadifferenziata, dando loro lapossibilità di intervenire conazioni concrete.A questa edizione nazionale(ci sono anche quelle regio-nali) partecipano una zonacampione di queste città: Mi-lano, Bologna, Firenze, Ro-ma, Reggio Calabria e Paler-mo; la gara si svolgerà dal 15novembre al 15 dicembre econsiste nell’aumen-tare la raccolta dicarta, cartone e car-toncino durantequel mese. Vince lacittà che ottiene ilmiglior incrementopercentuale rispettoallo stesso periodo del-lo scorso anno. Un premionon indifferente, peraltro:50.000 euro per la nostra zo-na, da spendere per la collet-tività (la decisione sarà presadal Consiglio di zona 4).Sul numero di novembre di

QUATTRO daremo ulterioriinformazioni, voi intanto in-cominciate a prepararvi, e adescogitare qualcosa per vin-cere. Forse per la nostra cittàsarà più difficile perché la per-centuale di raccolta differen-ziata della carta è già alta (piùdel 70%), confrontata conquella di altre città, ma c’è an-cora un margine di migliora-mento ed a quello dobbiamopuntare!

Per coinvolgere maggiormen-te i cittadini, si stanno stu-diando alcune iniziative cheperò, nel momento in cui scri-viamo, non sono ancora deltutto definite, per cui ne par-leremo più diffusamente nelprossimo numero di novem-bre di QUATTRO.Di sicuro è previsto un con-corso fotografico sul tema car-ta-cartone-cartoncino riserva-to ad associazioni, scuole,

gruppi anche costituiti adhoc, con due

ricchi pre-mi offertida Comie-co e AM-SA. Ognig r u p p o

può presen-tare 3 fotografie. Non essen-doci ancora il bando con i det-tagli, vi consigliamo di inco-minciare a guardarvi intornoper idee e per scattare foto.Mentre per la consegna pote-te aspettare novembre.

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CURIOSI PERRubrica a cura di Lorenzo Baio

Piazzale Gabrio Rosa: una fontana non sem-pre in funzione, poche panchine, una edico-la, gli alberi, non tutti però in salute. Alcunidi essi, infatti, sembrano soffrire particolar-mente la loro collocazione. A vista, senza in-dagare approfonditamente, ci si rende subitoconto che, pur avendo avuto un’ottima e pio-vosa estate, almeno cinque platani, di più didieci anni sicuramente, hanno sofferto e paio-no sull’orlo di una crisi senza ritorno. Qualipossono essere le cause? Possiamo per ora so-lo ipotizzare. Gli alberi potrebbero essere sta-ti oggetto di un attacco da parte di parassiti,per esempio del famoso cancro colorato delplatano (determinato da un fungo combattu-to a livello nazionale). Questa ipotesi pensoperò sia da escludere perché sui tronchi ci so-no segni anche recenti di carotaggi e quindiindagini per valutarne la salute. Possiamo poipensare a delle cause strutturali: la poca ter-ra sotto la pavimentazione calpestabile, peresempio, che impedisce alle radici di svilup-parsi e alla terra di assorbire acqua a suffi-cienza. E questa mi pare un’ipotesi da tenerein considerazione per trovare una soluzioneal problema.Ai platani malati si aggiungono tre alberi in-vece decisamente deceduti. Tre giovani aceriargentati che non hanno sopportato lo scor-tecciamento operato, probabilmente, o da ba-lordi o da operai poco attenti alla salute del-le altre creature cittadine. Insomma è il caso di chiedere una mano ai

curatori del verde per capire cosa sta succe-dendo in questo piccolo spazio verde per cer-care di evitare ulteriore malessere alle pian-te presenti. Perché: “prevenire è meglio checurare”.

� GLI ALBERI SOFFERENTI DI PIAZZALE GABRIO ROSA

� QUANDO ANCHE I GERMANI REALI MIGRAVANO

E’ nato POLITEATRO

Apochi giorni dallainaugurazione, tor-niamo a vedere gli

ultimi lavori in corso all’exCinema Teatro Lucania, ri-battezzato, dopo la impe-gnativa ristrutturazione a cu-ra della Parrocchia della Me-daglia Miracolosa, IL PO-LITEATRO. Ormai è quasi tutto pronto:la tribuna telescopica con isuoi 196 posti, che potrannodiminuire, lasciando più spa-zio libero in sala, grazie allapossibilità della tribuna stes-sa di ritirarsi come un fisar-monica; il grande palco di 70metri quadrati dotato dellepiù sofisticate attrezzatureper qualsiasi tipo di rappre-sentazione; tutti i locali delteatro, dai bagni alla sala re-gia, dai camerini alla bi-glietteria.Una grande struttura che sipropone di diventare un con-tenitore di spettacoli ed even-ti per tutti: concerti, rappre-sentazioni teatrali, mostre,proiezioni cinematografiche,conferenze e così via.Un Politeatro che accetta

una grande sfida: di fare cul-tura in una zona periferica.Una sfida che gli auguriamodi affrontare con decisione epassione e, soprattutto, divincere.

L’inaugurazione, ad inviti, siterrà sabato 11 ottobre alle16.30 alla presenza di padreBeppe Crobu, parroco eme-rito e del Presidente dellaRegione Lombardia, Rober-to Formigoni.

12 e 18 ottobre - ore 21UN SARTO PER SIGNORA (trat-to dalla commedia brillante diGorge Feideau)

26 ottobre - ore 17CONCERTO DI MUSICA CLAS-SICA dell’Orchestra GiovanileTOTEM

Per entrambi gli eventi, l’ingressoè ad inviti; i biglietti vengono dis-tribuiti la domenica precedentepresso la Chiesa di via Rosselli 6.

Il GERMANO REALE (Anas platyrhynchos)è l’anatra più comune in Italia e anche a Mi-lano. Il maschio sfoggia dal periodo autun-nale a quello primaverile una livrea regalecon testa verde smeraldo, mentre la femmi-na, che deve proteggere uova e nidiata pos-siede un piumaggio più sobrio e poco evi-dente sul bruno macchiato. Per tutta l’estate

però anche il maschio veste un abito scuro epoco appariscente. Questo periodo si chiama“eclisse”. In Italia abbiamo molte popolazionistanziali che da lungo corso oramai hanno co-lonizzato anche la nostra metropoli, mentrealtre sono erratiche, migratrici di lungo e cor-to raggio. La migrazione di questi gruppi at-traverso l’Italia per andare verso Sud iniziagià da inizio settembre e per tutto ottobre,mentre quella pre-riproduttiva inizia già neiprimissimi giorni di gennaio con il movi-mento verso Nord di stormi provenienti dal-l’Africa mediterranea e da altre parti del-l’Europa. A Milano si possono trovare folti gruppi diGermani erratici sulla Martesana, nel ParcoForlanini, sui Navigli, lungo il corso del Lam-bro, ma frequentano anche gli specchi d’ac-qua del Parco Sempione e dei Giardini di Por-ta Venezia.A proposito, ve lo chiedo come un piacerepersonale…cercate di non dare loro cibo senon in casi disperati, altrimenti si abituanotroppo all’uomo!Foto presa dal sito www.ziopapes.it

SIGNORA

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- BABY SITTER

Tel. 3394493753

Il “nostro” poeta ha dedi-cato a noi di QUATTRO,ma anche ai nostri letto-

ri, una delle sue liriche piùrecenti. Una poesia sca-turita dalla quotidiana os-servazione delle cose, cu-riosando tra le pieghe del-la vita di ogni giorno allaricerca di un frammentodal quale far nascere pa-role che riflettano il sensodella vita.

Il nostro poeta

LINEAMBIENTILLIINNEEAAMMBBIIEENNTTII

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L’isola di QUATTROA cura della Redazione giovani

Andrea Scarabelli ha 25 anni, il suo pri-mo libro, “Beautiful”, è uscito per la ca-sa editrice milanese No-Reply all'inizio

del 2008. Tanta l'attenzione da parte della stam-pa per il libro grazie ad un tema, quello dell'a-noressia, che riapre molte ferite aperte nella co-scienza sociale del paese. L'isola di Quattro haincontrato Andrea per parlare del suo libro, maanche della sua prima esperienza come scritto-re e del suo percorso.

Sei giovane ma la passione della scrittura èiniziata presto per te...Avevo 16 anni quando ho iniziato a scrivere.Racconti soprattutto, cercavo di esercitarmi edi dare una forma alla mia aspirazione. Ho ten-tato di entrare in contatto con il mondo dell'e-ditoria, seguivo presentazioni e reading.Poi il primo libro, “Beautiful” che tratta un te-ma controverso, quello dei disturbi alimenta-ri, in particolare l'anoressia, ma in modo di-verso. “Beautiful” nasce da un lavoro durato quasi dueanni. Una mia amica era ammalata, ma io nonlo sapevo, non mi ero accorto di nulla, comemolti altri attorno a lei. Volevo capire ed ho ini-ziato a documentarmi. La prima fonte è stata

internet ed è lì che ho scopertoun mondo che nonconoscevoIl mondo “Pro Ana”Esatto. Blog, siti, fo-rum interamente de-dicati a chi dice di sce-gliere l'anoressia comestile di vita. L'anoressiati porta a mentire più dialtre patologie, questeragazze sanno di essereammalate ma mentono ase stesse e agli altri. I fo-rum, i blog in cui scam-biarsi il conteggio delle ca-lorie e i consigli su comedimagrire fino ad annullar-si sono una maschera, unaforma di comunicazione fa-sulla con un mondo esternoche in realtà non esiste.Come hai raccolto il materiale?Ho visitato centinaia di siti, blog, forum, cer-cando di capire, di ascoltare senza giudicare.Poi ho parlato con molte di queste ragazze; al-cune, anche se poche, le ho incontrate di per-

sona nelle loro città. E' una realtàche esiste, mettere la testa sotto lasabbia non serve, è necessario ca-pire, e poi eventualmente interve-nireIl libro ha avuto successo, viag-gia anche in rete in tutta Europa.Come sei arrivato alla pubblica-zione?E' stato un caso. Ho conosciutouno dei responsabili della casaeditrice e gli ho parlato del miolavoro, e così è nato il tutto.Ora, anche grazie a questo li-bro lavoro nel mondo edito-riale. E' stato ed è faticoso ar-rivarci, ma se si è caparbinon è impossibileDomanda di rito: consigliagli aspiranti scrittori?

Frequentare i posti giusti (ride n.d.r). Ilmondo dell'editoria è un mondo chiuso, cono-scere di persona i “protagonisti” è la cosa mi-gliore. Però, ovvio, senza talento e passione nonsi arriva da nessuna parte. Quindi direi che fon-damentale rimane la voglia di fare e di metter-si alla prova.

LA MODAE LE SUE RESPONSABILITÀ

Sono tutti bravi a scandalizzarsi, a sollevare polve-roni su una questione così spigolosa, ma quando sitratta di prendere posizione riguardo al problemadelle modelle troppo magre, a quelle ossa sporgen-ti che calcano le nostre passerelle nella settimanadella moda milanese, nessuno parla. “Troppo ma-gre” è riduttivo. Si sono viste ragazze trascinarsi, nelvero senso della parola, su tacchi spessi quanto leloro ossa, spettatori visibilmente preoccupati per-ché il disagio di queste modelle è sotto gli occhi ditutti. Le giovani che sognano e scelgono di fare leindossatrici non dovrebbero essere obbligate ad ade-rire ad un modello finto come quello che viene lororichiesto. Finto perché donne così magre non sonosane, devono annullare se stesse e la loro femmini-lità in nome dell’arte che più di ogni altra, invece, do-vrebbe esaltare la vera bellezza, la bellezza che esi-ste nella realtà. Non vogliamo rendere banale un pro-blema che invece è molto serio, ma stiamo parlan-do di un “gioco” in cui chi partecipa mette a rischiola propria vita. Eppure gli stessi che hanno decisoqueste regole potrebbero dettarne di nuove, in fon-do è solo moda, no?

Francesca Barocco

“IL CORPO IDEALE”DI ISABELLA SERVELLO

Nella danza la concezione del corpo ricalca un ca-none estetico di estrema magrezza. Per questo legiovani donne che vi si dedicano con passione ri-schiano di incorrere in disturbi come anoressia e bu-limia, perché lo sguardo della ballerina sul suo cor-po è di costante e ossessiva attenzione. La danza èun’arte effimera, perché trasmette emozioni mo-mentanee soltanto attraverso il corpo in movimen-to dei ballerini sulla scena. Per questo il corpo fem-minile nella danza è sempre stato, fin dall’Ottocen-to, un corpo magro, plastico con una muscolaturaessenziale e in evidenza, da due secoli un corpo percui vale il binomio “magrezza-bellezza”. Nel suo nuo-vo romanzo pubblicato da Gaffi Editore “Il corpoideale”, Isabella Servello, scrittrice ed ex danzatrice,racconta la storia di una ballerina con una forte per-sonalità che riesce a non cadere nella pericolosatrappola dei disturbi alimentari grazie all'istintività.La protagonista è alle prese con una vocazione perla danza quasi incontrollabile. Il corpo che cambiadiventa per lei motivo di depressione perché temedi non poter più rientrare nei canoni estetici delladanza, in cui il punto d'arrivo è la naturalezza del cor-po plasmato con sacrificio giornaliero e rigore as-soluto. La protagonista riuscirà a superare questomomento critico seguendo fino in fondo la sua pas-sione, una passione divorante che la porterà a con-seguire un grande successo internazionale.

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“Beautiful”, il mondo dell'anoressia ai tempi di internete l'esordio letterario di un giovanissimo scrittore

Intervista a ChiaraSole fondatrice di Mon-doSole ( www.mondosole.com), Centrodiurno per la cura e prevenzione di ano-

ressia e bulimia.

Internet ha aperto una nuova possibilità dicontatto e confronto fra ragazze che soffro-no di disturbi alimentari: come giudica que-sto fenomeno?Internet può essere molto prezioso per il mon-do dei disturbi alimentari se punta a portare chivive questo profondo male nella realtà. Il puroconfronto tra persone che soffrono senza unamediazione, però, non porta a molto, anzi, si ri-schia di insegnarsi reciprocamente gli espedientimalati. Molte persone tendono a nascondersidietro ad un monitor proprio per il terrore di in-teragire con il mondo, la sfera sociale è una diquelle più colpite da queste malattie. Siti, blog, video definiti “Pro Ana” si trova-no facilmente grazie ai motori di ricerca: du-rante il suo percorso patologico ha speri-mentato questa realtà?Ho conosciuto questo mondo, ma non mi cisono mai soffermata tanto. Soffrivo nel sen-tire anche il dolore delle altre persone, erasufficiente il mio. Quel massacro di gruppoera per me insopportabile. Ma sentivo anchel’esatto opposto: l’onnipotenza anoressico-bulimica che vivevo mi faceva sentire di nonaver bisogno di nessuno.Un sito o un forum nel quale scambiarsi con-

sigli su come diventare “Pro Ana” che im-patto può avere su una ragazza/o debole checova già dentro di sé un disagio?A mio giudizio i siti, i blog, i video “pro ana”e “pro mia” (bulimia) hanno un impatto ter-ribile su tutte le persone che rischiano di am-malarsi o che comunque stanno già male, edè proprio per questo che è bene parlarne, fa-re informazione, ma non pubblicizzarlo.La dimensione anoressico-bulimica è un mon-do a parte. E’ un mondo in cui ci si illude ditenere sotto controllo cibo e corpo, mentre in-vece è la malattia che controlla la persona. Io

mi sentivo forte, mi illudevo di esserlo, ma poiho compreso che non ero mai libera di averepensieri lontani dai miei sintomi: cibo, calo-rie, corpo, percezione del mio corpo. E que-sti sono solo i sintomi della malattia. Gli espe-dienti attraverso i quali anestetizzavo il dolo-re che era sepolto dentro di me e che non vo-levo e non riuscivo a riconoscere. La presenza di questi luoghi di aggregazio-ne virtuali tra giovani che si dedicano all'a-noressia come ad uno stile di vita (come lo-ro affermano) pone un problema di caratte-re etico: come si dovrebbe intervenire?Su due fronti: da una parte la censura, ma dal-l’altra queste persone vanno avvicinate coin-volgendo i familiari, dando loro consigli pra-tici e spiegando profondamente che cosa sia-no queste malattie.Chi si imbatte per caso in questi siti può, se-condo lei, cercare di mettersi in contatto conle ragazze e cercare di indurle a farsi aiutare? Certo, può farlo, ma è necessario avere dellecompetenze. Può ad esempio indirizzarle ver-so altre realtà sempre via internet. Esistonoforum e blog sani e propositivi. Raramente èbene parlare con chi soffre di queste patolo-gie di come e quanto ci si alimenta e/o del-l’aspetto ponderale: è meglio avvicinarsi par-lando d’altro, come ad esempio l’aspettoumorale.

Federica Giordani

Internet- disturbi dell'alimentazione: quale rapporto?

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DAL 24 AL 26 OTTOBREFESTA DEL TEATRO

DOMENICA 26 OTTOBRE ORE 14: Lezione aperta di danza contemporaneaORE 16: Lezione aperta di composizione coreografica

Sono aperte le iscrizioni ai laboratori:

LABORATORIO ANNUALE DI MUSICA PER LASCENA condotto dal polistrumentista NicolaArataDal 22 ottobre al 24 giugno 2009. Frequenza:tutti i Mercoledì dalle 18.30 alle 22.30. Il labo-ratorio propone di studiare ed eseguire le colon-ne sonore di cinema, televisione e pubblicità.

LABORATORIO ANNUALE DI DANZA CONTEM-PORANEA: TECNICA, IMPROVVISAZIONE, CREA-ZIONE, condotto da Stefania TrivellinDal 14 ottobre al 16 giugno 2009. Frequenza:tutti i Martedì dalle 19.30 alle 22.00.

LABORATORIO ANNUALE DI COMPOSIZIONE CO-REOGRAFICA - primo e secondo livello, con-dotto da Barbara TomaIl laboratorio di composizione coreografica pre-vede un incontro intensivo al mese, da novem-bre a giugno, dedicato allo studio delle varieforme coreografiche. Frequenza: un weekendal mese dalle 11 alle 18.

IL TEATRO DEL BATTITOassociazione culturale

via Tommei 3 - [email protected]

tel. 02 55 191 837 - 338 443 57 56

Sono aperte le iscrizioni al Teatro del Batti-

to per l’Anno Didattico 2008/09CORSO DI RECITAZIONE I ANNOCondotto da Giulia Bacchetta

CORSO DI RECITAZIONE AVANZATOCondotto da Giulia Bacchetta

CORSO BASE, INTERMEDIO E AVANZATODI FOTOGRAFIACondotti da Stefano Bernardoni

LABORATORIO DI STREET PHOTOGRAPHY E FO-TOGIORNALISMO – BASE E INTERMEDIOCondotti da Elena Fava Emerson

CORSO BASE DI FOTOGRAFIA - POMERIDIANOCondotto da Lucia Giacani

Tutti i corsi si svolgono al Teatro del Battito;per conoscere i giorni, gli orari, i costi e i pro-fili degli insegnanti potete consultare i sitiwww.ilteatrodelbattito.org per il teatro ewww.bottegaimmagine.it per la fotografia.

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L’Associazione Culturale Teatrale CoperteStrette presenta l’apertura dei nuovi corsi diteatro, canto e dizione con aperitivo e perfor-mance degli allievi attori.

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CENTRO ARTISTICOCULTURALE MILANESE

Dopo la pausa estiva è ripresa l’attività del Cen-tro Artistico Culturale Milanese di viale Luca-nia 18; al via i corsi di pittura, ceramica escultura volti a far emergere la creatività di cia-scuno e per questo adatti anche ai più giovani.I corsi seguiranno il seguente calendario:

PITTURA AD OLIO - lunedì dalle ore 14 alle ore 17

PITTURA AD ACQUERELLO - martedì e giovedìdalle 15 alle ore 18

DECORO SU CERAMICA - mercoledì dalle 15 al-le 18

SCULTURA - mercoledì dalle 9.30 alle 11.30Per maggiori informazioni tel. 02.53.91.552 -tel. 02 53.92.327

Il prossimo appuntamento espositivo sarà il 25ottobre presso il Circolo della Stampa di Mi-lano per la quarta mostra del Centro Artisticoin quella prestigiosa sede.Delle tre mostre precedenti, tutte incentrate suMilano (“La poesia dei Navigli milanesi”, “An-goli della vecchia Milano” e “Palazzi, cortili,giardini di Milano), a giugno è uscito il catalo-go, intitolato “OMAGGIO A MILANO” cheospita le immagini dei quadri e la presentazio-ne dei loro autori, i soci del Centro che fannodi questa realtà culturale una importante e qua-lificata presenza artistica della nostra zona, ol-tre che della città.

CCOORRSSII

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ASSOCIAZIONE L’IMPREVISTOwww.limprevisto.com

Sabato 4-11-18 ottobre ore 17.30-18.50Casa parrocchiale di via Fratelli Rosselli 23 INCONTRI SUL PITTORE ANTONIO LIGABUE

sabato 25 ottobreritrovo alle ore 14 in via F.lli Rosselli 6VISITA A PALAZZO REALE

PALAZZINA LIBERTYLargo Marinai d’Italia

Mercoledì 15 ottobre ore 18.00

Convegno su:“DANNI GENERATI DALLA VIOLENZAALLE DONNE, STALKING E SVILUPPODELLE METODOLOGIE CIRCA LA PREVENZIONE”

Organizzato dal Consiglio di Zona 4 in colla-borazione con la Casa delle donne maltrattate.Intervengono: Marilena Adamo, Luciana Ber-toli, Arianna Censi, Marian Yismail, Gianpao-lo Landi, Tiziana La spina, Antonella Maiolo,Mariolina Moioli, Cristiana Muscardini, Elisa-betta Povia.

BIBLIOTECA RIONALE OGLIOVia Oglio 18

Giovedì 16 e 23 ottobre ore 17.00Conferenze su TESTIMONIANZE ARTISTICHEE ARCHITETTONICHE IN ZONA 4Relatore Francesco Sugamosto

Martedì 4-11-18-25 novembre ore 18.30CINEMA E LETTERATURALa dolce ala della malinconiaTENNESSEE WILLIAMS E IL CINEMA

4 novembreLA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA

MONTI IN CITTÀ Libreria-enoteca

viale Montenero 15 - tel. 02.55181790www.libridimontagna.it

“SCORRIBANDA SU E GIÙ PER L’ITALIA” tre mini-viaggi virtuali in altrettante regioni ita-liane per parlare della loro storia viti-vinicolae dei loro vini; in programma segreti, aneddo-ti e degustazioni.

28 ottobreSCORRIBANDA IN … ALTO ADIGE

11 novembreSCORRIBANDA IN … SICILIA

25 novembreSCORRIBANDA IN … VAL D’AOSTA

La quota di partecipazione è di 23 euro per in-contro (60 euro per tutti i tre “mini-viaggi”)

VIAGGIARE E … NON PERDERSI !Corso base sull’uso del GPS in montagnaDa giovedì 16 ottobre, tre incontri serali (ore 20.30– 22.30). Quota di partecipazione: 70 euro

POLO FERRARAPiazza Ferrara 2

9 ottobre ore 15SPETTACOLO MUSICALE IN RICORDODI CLAUDIO VILLAPromosso dal Consiglio di Zona 4

CHIESA S. LORENZOIN MONLUÉ

Via Monlué 87

Giovedì 23 ottobre ore 21Concerto“DAL SACRO AL PROFANO”Musiche di: Paganini, Tempia, Tournier, Saint-SaënsComposizioni scelte per Arpa e Violino ese-guite dall’arpista Elisa Sargenti e dalla violi-nista Daniela Cammarano

A cura dell’Associazione culturale Il Clavi-cembalo verde con il contributo del Consigliodi zona 4

CHIESA DELLA SENAVRACorso XXII Marzo 50

Venerdì 24 ottobre ore 21CONCERTO DI CANTI DELLA MONTAGNA con il Coro ANA

a cura del Centro Culturale Antonianum con ilcontributo del Consiglio di zona 4

PARROCCHIAANGELI CUSTODI

PINOCCHIO IL GRANDE MUSICAL

Sabato 25 Ottobre 2008 ore 20.45

Domenica 26 Ottobre 2008 ore 15.00Sala della Comunità "Marcello Candia", viaColletta 21

A favore della Fondazione Dottor MarcelloCandia – ONLUS www.fondazionecandia.orge dellaAssociazione "A Piccoli Passi" – ONLUSwww.apiccolipassi.org

E' necessaria la prenotazione del biglietto gra-tuito presso la Segreteria Parrocchiale di ViaColletta 21 nei giorni martedì 21 ottobre e gio-vedì 23 ottobre dalle 17 alle 18

IL DIBATTITOCircolo culturale

via Monte Cimone ang. via Varsavia

12 ottobre ore 15.30PROIEZIONE DI DIAPOSITIVE sull’isola di Cretaa cura di Messa

25 ottobre ore 16.00Inaugurazione della PERSONALE DI BRUNO DE SANTI,presentata dal critico d’arte Walter Venanzio

SPAZIO LATTUADAVia Lattuada 2

Giuseppe Cattagni

"IL VOLTO DEGLI ALBERI"a cura di Valentina Zollainterverrà il critico d'arte Ettore Ceriani21 - 31 ottobre 2008inaugurazione martedì 21 ottobre, ore 18.30

SPAZIO CULTURALEZEROLOGICO

Via Anfossi 8 - www.zerologico.it

fino al 31 ottobreaQQuarioPittura e Scultura di Antonio Dell'Isola

L'esposizione prende il titolo dall'installazioneche rappresenta il centro nevralgico della mo-stra nonchè il fulcro tematico delle nuove ope-re di Dell'Isola: il mondo dell'informazione, chel'artista ha definito: “mendace, drogato e cheha trasformato il dolore in spettacolo, portan-do al declino dell'anima”.

Orari: da martedì a sabato 16.00 – 19.30

IDROSCALOSabato 18 ottobre: DUATHLON SPRINT MTBLa gara si disputerà sulla distanza 3 km di cor-sa, 14 km di ciclismo su percorso sterrato equindi utilizzo della mountain bike e 1,5 km dicorsa che si svilupperanno all’interno del Par-co che circonda il “mare” di Milano. La parte-cipazione è aperta anche ai non tesserati FITRIche potranno gareggiare grazie ad una tesseragiornaliera, appositamente rilasciata da Triath-lon Club Milano.

Domenica 19 ottobre: STAFFETTASi disputerà la staffetta 3x7,032, che vedrà ga-reggiare un gran numero di atleti ed amatori.L’appuntamento è aperto anche ai non tesseratiFIDAL che riceveranno la tessera giornaliera del-la federazione. Oltre alla classifica a squadre ver-ranno stilate classifiche femminili e maschili cal-colate sui tempi delle singole frazioni di corsa.

Segreteria organizzativa: Triathlon Club Mila-no tel. 02 48009704

BIBLIOTECA RIONALE OGLIOVia Oglio 18

Mercoledì 15 ottobre ore 10.00Lettura-spettacolo “UN’AVVENTURA IN FONDO AL MARE”

Sabato 18 ottobre ore 16.00Lettura-spettacolo “IL FLAUTO MAGICO”a cura della Associazione culturale SCALDA-PENSIERI

BIBLIOTECA CALVAIRATEVia Ciceri Visconti ang Piazzale Martini

Sabato 25 ottobre ore 10.30Spettacolo teatrale “ZORBA E IL GATTO”Compagnia Teatrale Instabile Quick

TEATRO L’ARCACorso XXII Marzo 23

sabato 18 ottobre ore 15.00 FESTA MATA DI UNA FATA ore 16.30 spettacolo “FATA MATA AZZURRRA ELA CACCIA AL TESORO CHE …CONTA”

domenica 19 ottobre ore 16.30: replica spetta-colo “FATA MATA AZZURRRA E LA CACCIA ALTESORO CHE …CONTA”

età: 3-10 anniInfo e prenotazioni: www.sentichestoria.it

tel. 3479704557

A cura della Associazione Culturale Sentiche-storia con il contributo del Consiglio di zona 4

Ingresso libero per tutti gli eventi

TEATRO SILVESTRIANUMVia Maffei 29 – tel 02 5455615

www.teatrosilvestrianum.it

Sabato 25 ottobre 2008 ore 20.45

Compagnia I MILANESSSPEREM CHE SIA UN MASC…di Giampiero Martellini e Ugo MarinoCommedia musicale in milaneseRegia di Alice Marzi Longoni

Ingresso: INTERO euro 10,00RIDOTTO euro 8,00

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14

Tel 02 59995206

16 ottobre/9 novembreONDINEdi Jean Giroudouxregia di Andrée Ruth Shammahcon Sabrina Colle, Roberto Trifirò, Laura Pa-setti e la Compagnia del Teatro Franco Parentiproduzione Teatro Franco Parenti

“Una meravigliosa favola dei nostri tempi, cherapisce e commuove con l’emozione della fan-tasia. È come se il principe mi avesse rapita, suquel cavallo bianco. E ho sognato la possibili-tà di un mondo diverso …”

PROMOZIONE ABBONAMENTIPer i lettori di QUATTRO, abbonamento a 4spettacoli a € 60.00 (anziché € 90.00) e abbo-namento a 6 spettacoli a € 90.00 (anziché €120.00). Biglietteria: via Pier Lombardo 14 –tel 02 59995206 – da lunedì a sabato dalle 10.00alle 19.00Offerta valida fino al 25 ottobre.

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