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Viale Umberto I 64034 CASTIGLIONE M.R. (TE) 0861.909031 - 0861.909860 e-mail: [email protected] C.F. 92024400670
IC "VALLE DEL FINO" Pagina 1
FAVOLE …IN ALBUM
“Di tanto in tanto bisogna dar riposo all'animo, affinché poi sia più sveglio nel pensare.” ( Fedro)
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IC "VALLE DEL FINO" Pagina 2
UDA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI ARSITA
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Denominazione Favole…in album
Prodotti Compito di realtà Compito unitario significativo
Realizzazione di un album di alcune favole da illustrare agli alunni della primaria e infanzia
Competenze disciplinari
Utilizzare testi di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana.
Ricavare informazioni da testi per documentarsi su un argomento specifico o
per realizzare scopi pratici
Leggere testi narrativi, riconoscendone la struttura e le caratteristiche
principali e comincia a costruirne l’interpretazione.
Scrivere correttamente testi di tipo narrativo adeguato a situazione,
argomento, scopo, destinatario.
Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative attraverso
modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri.
Confrontare informazioni ricavabili da più fonti selezionando quelle ritenute
più significative
Utilizzare la videoscrittura per i propri testi curandone l’impaginazione
Ascoltare, comprendere e fornire informazioni. Comprendere e riferire il
contenuto di storie ascoltate, rispettando l’ordine cronologico degli eventi.
Leggere semplici testi narrativi e individuare alcuni elementi essenziali:
personaggi, luoghi e tempi, nessi temporali e nessi logici. Leggere testi
narrativi e cogliere la struttura: inizio, sviluppo, conclusione. Scrivere testi
con il discorso diretto e indiretto. Riconoscere e utilizzare le principali
convenzioni grammaticali.
L’alunno individua le parti del racconto, l’ordine della narrazione e le
sequenze. Produce brevi racconti con schemi guida e/o domande guida,
Distingue elementi realistici e fantastici in racconti. Completa racconti. Usa
tecniche nel racconto: la narrazione in 1ª e in 3ª persona; il dialogo in forma
diretta e indiretta. Riconosce nella favola i personaggi e il messaggio. Divide
in sequenze e riassume favole. Elabora didascalie, individua sequenze ed
informazioni essenziali proprie della favola. Conosce alcune difficoltà
ortografiche. Conosce e utilizza le principali convenzioni di scrittura: la
divisione in sillabe, la punteggiatura, il discorso diretto, l’apostrofo,
l’accento..
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Competenze chiave/cittadinanza
attivate dall’UDA
Competenze sociali e civiche: capacità d’inserirsi attivamente e consapevolmente nella vita sociale condividendone le regole, riconoscendo diritti e responsabilità personali. Assumere comportamenti rispettosi di sé, degli altri, dell’ambiente. Collaborare nel lavoro aiutando i compagni in difficoltà. Rispettare il ruolo assegnato dall’insegnante all’interno del gruppo di lavoro. . Comunicazione nella madrelingua: utilizzo della lingua italiana nella comprensione ed espressione comunicativa. Competenza digitale: capacità di reperire informazioni in rete. Uso autonomo di programmi di videoscrittura per eseguire compiti o risolvere problemi.Spirito d’iniziativa Imparare ad ra: uso degli elementi di base dei diversi linguaggi espressivi. Pianifica sequenze di lavoro con l’aiuto dell’insegnante.
Abilità Conoscenze
Assumere l’ascolto come compito collettivo e individuale eliminando gli elementi di disturbo
Elementi basilari della comunicazione.
Mantenere la concentrazione con intensità e durata adeguate
Modalità di ascolto efficace
Riconoscere la tipologia testuale identificando i principali elementi strutturali e il contenuto fondamentale
Elementi costitutivi del testo narrativo
.Informazioni principali e secondarie.
Riconoscere gli elementi fondamentali di un testo narrativo:
la struttura tripartita; fabula e intreccio
Usare fonti di diverso tipo ( documentarie, iconografiche, narrative, materiali, digitali…) per produrre conoscenze su temi definiti.
Reperimento di immagini sul web
videoscrittura
Scrivere testi anche digitali come supporto all’esposizione orale
Strutture morfosintattiche e lessicali della lingua italiana
Coerenza e coesione
Suddivisione del testo in sequenze.
Utenti destinatari Classe Prima
Prerequisiti Saper decodificare un testo. Conoscere le principali caratteristiche del testo narrativo Saper organizzarsi nei lavori di gruppo
Fasi di applicazione FASE 1 Attivazione (l Scelta e selezione delle favole da riportare sull’album; lettura, analisi, struttura) Fase 2: Organizzazione Fase 3: Produzione collettiva Fase 4: Illustrazione del lavoro agli alunni della scuola primaria e/o infanzia FASE 5 – Autovalutazione degli alunni
Tempi 20 ore
Esperienze attivate Confronto fra pari, uso di risorse digitali, pianificazione e strutturazione di una attività, esperienze di collaborazione e compartecipazione.
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Metodologia Cooperative learning (lavoro in coppia o a gruppi). . Discussione in classe e conversazioni con libere osservazioni (brainstorming) per favorire il confronto. Didattica inclusiva al fine di coinvolgere anche gli alunni in difficoltà. Learning by doing. Lezioni frontali, dialogate e interattive. Circle time. Peer tutoring. Problem solving. Role play.
Risorse umane Alunni e docente di Lettere.
Strumenti Libri di testo. Materiale in fotocopia e/disponibile su file. LIM. Schede di approfondimento e materiale iconografico. Sussidi audiovisivi e multimediali. Risorse da internet.
Valutazione - Valutazione degli apprendimenti (interrogazioni, schede di verifica…) - Valutazione dei processi ( vedi file allegato: RUBRICHE DI VALUTAZIONE) - Valutazione del prodotto ( vedi file allegato: RUBRICHE DI VALUTAZIONE) - Valutazione della relazione ( vedi file allegato: RUBRICHE DI VALUTAZIONE) - Valutazione competenze chiave (vedi file allegato: RUBRICHE DI VALUTAZIONE)
- Autovalutazione degli alunni ( vedi file allegato: RUBRICHE DI VALUTAZIONE)
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PIANO DI LAVORO UDA SPECIFICAZIONE DELLE FASI
UNITÀ DI APPRENDIMENTO: Titolo
Coordinatore: Prof.ssa Costanza D’Agostino
Collaboratori: alunni di prima
Fasi Attività Strumenti Esiti Tempi Valutazione
1 Lezione partecipata: L’insegnante fornisce gli stimoli adatti all’introduzione del Compito di realtà: visione favole classiche letture antologiche (Vedi allegato 1);
Circle time; brainstorming; ricerca individuale e/o di gruppo, LIM, Internet, software, testi vari.
Condivisione discussione/ dibattito.
4 ore Motivazione e disposizione degli alunni ad intraprendere il percorso, interesse e curiosità.
2 Lezione frontale: Spiegazione della consegna del compito di realtà “Favole… in album ”: divisione e ,assegnazione delle tematiche e dei ruoli.
Attività in aula Formazione dei gruppi di lavoro e comprensione dei compiti
2 ore Cooperazione e disponibilità ad assumere incarichi
3 Iniziale: Visione dei link (Vedi allegato 2) e selezione dei materiali.
LIM, Libri di testo, Stampa Specialistica.
Raccolta materiale, appunti e schede operative.
4 ore Competenza informatica e capacità di selezionare e rielaborare le informazioni
4 Il gruppo si confronta condividendo e selezionando i materiali
Progettazione e esecuzione del lavoro. Gli alunni ritagliano e incollano, creano spazi in cui posizionare figurine e scritte.( Vedi Allegato3)
Produzione di un album cartaceo . Gli alunni completano l’album che riporta 7 favole classiche con copertina, scritte della struttura sacca di panno contenente le varie figurine da posizionare (Allegato
Laboratorio di informatica, Lim di classe, Materiale tecnico e da disegno, stampante.
8 ore Rispetto dei ruoli e delle opinioni altrui. Capacità di realizzare il prodotto richiesto.
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PIANO DI LAVORO UDA DIAGRAMMA DI GANTT
CONSEGNA AGLI STUDENTI
- Titolo dell’UdA: Favole in album
- Cosa si chiede di fare: realizzare uno dei seguenti prodotti:
Relazione in formato cartaceo
Seminario informativo per i compagni di classe o/e i genitori
Allestimento mostra di tavole grafiche
- In che modo (singoli, gruppi.). Lavorando singolarmente e in gruppi.
- Quali prodotti:
4)
Divisione delle parti da relazionare agli alunni della primaria e infanzia.
5 Esposizione orale da parte di ciascun gruppo.( Allegato 5)
1 ora Condivisione delle procedure per il successo comune.
6 Autobiografia cognitiva Questionario/test 1 ora
Tempi
Fasi OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO
1
2
3
4
5
6
7
8
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Relazione in formato cartaceo
Allestimento mostra di tavole grafiche
Socializzazione agli alunni dell’Infanzia
- Che senso ha (a cosa serve, per quali apprendimenti):
lavorare in apprendimento cooperativo e in peer to peer
- Tempi: Da ottobre a gennaio
- Risorse (strumenti, consulenze, opportunità…): Libri, LIM, schede strutturate, web.
- Criteri di valutazione: illustrazione griglie di valutazione.
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ALLEGATO 1
IL LUPO E L'AGNELLO
Un lupo vide un agnello vicino a un torrente che beveva, e gli venne voglia di mangiarselo con qualche bel pretesto. Standosene là a monte, cominciò quindi ad accusarlo di sporcare l'acqua, così che egli non poteva bere. L'agnello gli fece notare che, per bere, sfiorava appena l'acqua e che, d'altra parte, stando a valle non gli era possibile intorbidire la corrente a monte. Venutogli meno quel pretesto, il lupo allora gli disse: << Ma tu sei quello che l'anno scorso ha insultato mio padre ! >> E l'agnello a spiegargli che a quella data non era ancora nato. << Bene >> concluse il lupo, << se tu sei così bravo a trovare delle scuse, io non posso mica rinunciare a mangiarti. >> La favola mostra che contro chi ha deciso di fare un torto non c'è giusta difesa che valga. Anche i capi di stato, quando hanno in mente di ottenere un vantaggio usando la forza inventano pretesti, e non è possibile farli desistere con argomenti giusti e fondati.
IL CORVO E LA VOLPE
Un corvo che aveva rubato un pezzo di formaggio volò su un ramo di un albero. Una volpe lo vide e volendo per se il formaggio, si mise a lodare il corvo per la sua eleganza, la sua bellezza, gli disse che nessuno meglio di lui poteva essere considerato il Re degli uccelli, e che lo sarebbe diventato presto... << Peccato che tu sia muto ! >> Allora il corvo, per far sentire che aveva una bella voce, spalancò il becco ed emise un grido. Subito la volpe si precipitò sul formaggio caduto a terra: << Caro corvo, nulla ti mancherebbe per essere Re, se avessi un po' di cervello >> La vanità spesso acceca e fa commettere delle sciocchezze.
IL TOPO DI CAMPAGNA E IL TOPO DI CITTA’
Un giorno il topo di città andò a trovare il cugino di campagna.
Questo cugino era di modi semplici e rozzi, ma amava molto l'amico di
città e gli diede un cordiale benvenuto. Lardo e fagioli, pane e formaggio
erano tutto ciò che poteva offrirgli, ma li offrì volentieri.
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Il topo di città torse il lungo naso e disse:
- Non riesco a capire, caro cugino, come tu possa tirare avanti con un cibo
così misero. Vieni con me, ed io ti farò vedere come si vive. Quando avrai
trascorso una settimana in città, ti meraviglierai di aver potuto sopportare
la vita in campagna!
Detto fatto, i due topi si misero in cammino e arrivarono all'abitazione del
topo di città a notte tarda.
- Desideri un rinfresco, dopo un viaggio così lungo? - domandò con
cortesia il topo di città; e condusse l'amico nella grande sala da pranzo.
Qui trovarono i resti di un ricco banchetto e si misero subito a divorare
dolci, marmellata e tutto quello che c'era di buono.
Ad un tratto udirono dei latrati.
- Che cos'è questo? - chiese il topo di campagna.
- Oh, sono soltanto i cani di casa - rispose l'altro.
- Soltanto! - esclamò il topo di campagna. - Non amo questa musica,
durante i pasti. -
In quell'istante si spalancò la porta ed entrarono due enormi mastini: i due
topi ebbero appena il tempo di saltar giù e di correre fuori.
- Addio, cugino - disse il topo di campagna.
- Come! Te ne vai così presto? - chiese l'altro.
- Si - replicò il topo di campagna:
"Meglio lardo e fagioli in pace che dolci e marmellata nell'angosci a."
E’ meglio vivere in santa pace una vita modesta, che vivere nel
lusso sempre fra i batticuori
La rana e il bue
Una volta una rana vide un bue in un prato. Presa dall'invidia per quell'imponenza prese a gonfiare la sua pelle rugosa. Chiese poi ai suoi piccoli se era diventata più
grande del bue. Essi risposero di no. Subito riprese a gonfiarsi con maggiore sforzo
e di nuovo chiese chi fosse più grande. Quelli risposero: - Il bue.
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IC "VALLE DEL FINO" Pagina 10
Sdegnata, volendo gonfiarsi sempre più, scoppiò e mori.
Quando gli uomini piccoli vogliono imitare i grandi, finiscono male.
LA VOLPE E LA CICOGNA
Un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna e servì del buon brodo dentro un piatto molto largo e basso che la cicogna non riusciva a bere a causa del suo becco. A sua volta cicogna invitò la volpe; preparò un pasto succulento che servì dentro una damigiana con l'apertura assai stretta; la cicogna mangiava avidamente grazie al suo becco ma la volpe non poté assaggiarne neanche un poco. Alla fine la cicogna ammonì: << L'esempio l'hai dato tu, sopportane le conseguenze. >> Non far del male, ma punisci chi ne fa a te con la stessa sua legge.
LA CICALA E LA FORMICA
In una calda estate, un’allegra cicala cantava sul ramo di un albero, mentre sotto
di lei una lunga fila di formiche faticava per trasportare chicchi di grano.
Fra una pausa e l’altra del canto, la cicala si rivolge alle formiche: “Ma perché
lavorate tanto, venite qui all ’ombra a ripararvi dal sole, potremo cantar e
insieme!”
Ma le formiche, instancabili, senza fermarsi continuavano il loro lavoro..
“Non possiamo! Dobbiamo preparare le provviste per l’ inverno! Quando verrà il
freddo e la neve coprirà la terra, non troveremo più niente da mangiare e solo se
avremo le dispense piene potremo sopravvivere!”
“L’estate è ancora lunga e c’è tempo per fare provviste prima che arrivi l’ inverno!
Io preferisco cantare! Con questo sole e questo caldo è impossibile lavorare!”
Per tutta l’estate la cicala continuò a cantare e le formiche a lavorare.
Ma i giorni passavano veloci, poi le settimane e i mesi. Arrivò l’autunno e gli
alberi cominciarono a perdere le foglie e la cicala scese dall’albero ormai spoglio.
Anche l’erba diventava sempre più gialla e rada. Una mattina la cical a si svegliò
tutta infreddolita, mentre i campi erano coperti dalla prima brina.
Il gelo bruciò il verde delle ultime foglie: era arrivato l’inverno.
La cicala cominciò a vagare cibandosi di qualche gambo rinsecchito che spuntava
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IC "VALLE DEL FINO" Pagina 11
ancora dal terreno duro e gelato.
Venne la neve e la cicala non trovò più niente da mangiare: affamata e tremante
di freddo, pensava con rimpianto al caldo e ai canti dell’estate.
Una sera vide una lucina lontana e si avvicinò affondando nella neve: “Aprite!
Aprite, per favore! Sto morendo di fame! Datemi qualcosa da mangiare!”
La finestra si aprì e la formica si affacciò: “Chi è? Chi è che bussa?”
“Sono io, la cicala! Ho fame, freddo e sono senza casa!”
“La cicala?! Ah! Mi ricordo di te! Cosa hai fatto durante l’estate, mentre noi
faticavamo per prepararci all’ inverno?”
“Io? Cantavo e riempivo del mio canto cielo e terra!”
“Hai cantato?” replicò la formica, “Adesso balla!”
La favola mostra che, in qualsiasi faccenda, chi vuol evitare dolori e rischi non
deve essere negligente.
LA LEPRE E LA TARTARUGA
La lepre un giorno si vantava con gli altri animali: - Nessuno può battermi in velocità - diceva.
- Sfido chiunque a correre come me.
La tartaruga, con la sua solita calma, disse: - Accetto la sfida.
- Questa è buona! - esclamò la lepre; e scoppiò a ridere.
- Non vantarti prima di aver vinto replicò la tartaruga. - Vuoi fare questa gara?
Così fu stabilito un percorso e dato il via.
La lepre partì come un fulmine: quasi non si vedeva più, tanto era già lontana. Poi si fermò, e
per mostrare il suo disprezzo verso la tartaruga si sdraiò a fare un sonnellino.
La tartaruga intanto camminava con fatica, un passo dopo l'altro, e quando la lepre si svegliò,
la vide vicina al traguardo.
Allora si mise a correre con tutte le sue forze, ma ormai era troppo tardi per vincere la gara.
La tartaruga sorridendo disse: "Non serve correre, bisogna partire in tempo."
Chi va piano va sano e va lontano.
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ALLEGATO 2
TUTORIAL - Come realizzare un LIBRO TATTILE 69.807 visualizzazioni
INDIVIDUAZIONE DEI RUOLI DI CIASCUN ALUNNO ORGANIZZATORE RESPONSABILE DELLA POSIZIONE DEL GRUPPO DI
LAVORO, DEL MATERIALE E DEL TEMPO A
DISPOSIZIONE
SCRITTORE RESPONSABILE DEL TESTO SCRITTO (ORDINE,
LEGGIBILITA’, ORTOGRAFIA)
DISEGNATORE RESPONSABILE DEL TESTO GRAFICO
VIDEO / FOTO OPERATORE RESPONSABILE DELLE RIPRESE VIDEO E FOTO
MODERATORE MEDIA NELLE DISCUSSIONI E INTERVENTI
CERCANDO DI NON FAR PREVARICARE NESSUNO
ALLEGATO 3
scritte 2.docx SCRITTE
FAVOLE.docx ALLEGATO 4
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ALLEGATO 5
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