Floçka: Favole e fiabe albanesi

18

description

Le favole, si dice, sono lo specchio di un popolo: in questo particolare genere letterario si trasfonde la saggezza, la cultura, una particolare visione della vita. E così è anche per le Favole albanesi di Gino Luka: il suo libro ha ottenuto anche un significativo riconoscimento, giungendo secondo nella sezione “Narrativa edita” del Premio Inter¬nazionale letterario “Tito Casini”. È Luka stesso a raccontare la genesi di questa raccolta: “Tutto cominciò quando i miei nipoti, Adela e Giulio, che non si stancavano mai di ascoltare le favole, esaurirono il campionario di quelle italiane raccontate da Nonna Liza e chiesero di sentire qual-che favola albanese. Poiché erano venuti in Italia da piccoli e non capivano bene l'albanese, non c'era altro modo di soddisfarli che tra¬durre in italiano le favole che nonna Liza sapeva narrare in alba¬nese”. La lettura è facile, il linguaggio è piano, ma gli argomenti non sono certo infantili. Anzi, vi sono alcuni episodi nei quali si percepisce una visione dura e disincantata della vita. Come del resto spesso accade nelle favole della tradizione greca e ro¬mana, che sotto il velo edulcorante dei protagonisti animali che si muovono come persone, mettono a nudo vizi, difetti e caratteristiche del genere umano. Così le figure più solari, nelle favole albanesi, appaiono quelle che esprimono arguzia, spirito pratico, furbizia. Un autoritratto di un popolo? Forse, anche se l'insegnamento favolisti¬co – e così è anche per l'opera di Luka – finisce per trascendere gli stretti confini di un popolo e si offre alla riflessione più generale circa i valori dell'esistenza di ognuno. Paolo GUIDOTTI, Direttore responsabile de “Il Filo”

Transcript of Floçka: Favole e fiabe albanesi

Page 1: Floçka: Favole e fiabe albanesi
Page 2: Floçka: Favole e fiabe albanesi

Collana “Narrativa”

FLOÇKAFavole e fiabe albanesi

Lulu Press, Inc.

Page 3: Floçka: Favole e fiabe albanesi

FLOÇKAFavole e fiabe albanesi

Gino LUKA

Lulu Press, Inc.

Page 4: Floçka: Favole e fiabe albanesi

FLOÇKAFavole e fiabe albanesi

Gino LUKA

A norma di legge sul diritto d’autore e del Codice Civile, tutti i diritti sono riservati. È consentita la riproduzione parziale a fini didattici e non commerciali, a condizione che venga citata la fonte e l’autore.

Per ordinare delle copie cartacee prendere contatto con l’editore: www.lulu.comSono previsti degli sconti quantità per studenti, genitori, insegnanti, associazioni ecc.

ISBN: 978-1-291-74453-8

© Copyright 2014 Gino LUKA - Lulu Press, Inc.http://www.lulu.com/spotlight/intercultura

Disegno e grafica di copertina: Stefania MorganteProgetto grafico ePub: Simplicissimus Book FarmStampa paperback: Lulu press, inc.Editing: Studio Cosi & RepossiCitazioni da: www.goodreads.com

1a ed. luglio 1999, Milano Favole albanesi, Editrice Nuovi Autori

__________________________________________

Page 5: Floçka: Favole e fiabe albanesi

«Un giorno sarai grande abbastanza da ricominciare a leggere le favole.”

C.S. Lewis,

Page 6: Floçka: Favole e fiabe albanesi

Indice

7

UPrefazioneU .......................................................................9UI montoni e il lupoU .........................................................11UIl topo, la formica e il gattoU...........................................13UIl leone, il lupo e la volpeU ..............................................17UIl leprotto e il riccioU .......................................................19ULa lepre e l'orsaU.............................................................20UIl lupo e la cavallaU .........................................................22UIl re e gli uccelliU ............................................................24UIl re e il vecchioU .............................................................28UIl ladro istruitoU ..............................................................31UA cosa servono gli anzianiU ............................................36UIl fico bianco e il fico neroU ............................................41ULa Hije alle nozzeU .........................................................47UShtatëpëllëmbëmjekëretripëllëmbështatiU .....................51UMatrimonio e morteU ......................................................63UNessuno è “insuperabile”U.............................................66UFloçkaU ...........................................................................69UIl sole e la luna al banchettoU .........................................70UEpilogoU..........................................................................70UAppendiceU .....................................................................70UBibliografia sul mito e sulla fiabaU .................................70

Page 7: Floçka: Favole e fiabe albanesi
Page 8: Floçka: Favole e fiabe albanesi

9

0BPrefazioneLe favole, si dice, sono lo specchio di un popolo: in questo particolare genere letterario si trasfonde la saggezza, la cultura, una particolare visione della vita. E così è anche per le Favole albanesi di Gino Luka: il suo libro ha ottenuto anche un significativo riconoscimento, giungendo secondo nella sezione “Narrativa edita” del Premio Internazionale letterario “Tito Casini”.

È Luka stesso a raccontare la genesi di questa raccolta: “Tutto cominciò quando i miei nipoti, Adela e Giulio, che non si stancavano mai di ascoltare le favole, esaurirono il campionario di quelle italiane raccontate da Nonna Liza e chiesero di sentire qual-che favola albanese. Poiché erano venuti in Italia da piccoli e non capivano bene l'albanese, non c'era altro modo di soddisfarli che tradurre in italiano le favole che nonna Liza sapeva narrare in alba-nese”.

La lettura è facile, il linguaggio è piano, ma gli argomenti non sono certo infantili. Anzi, vi sono alcuni episodi nei quali si percepisce una visione dura e disincantata della vita. Come del resto spesso accade nelle favole della tradizione greca e romana, che sotto il velo edulcorante dei protagonisti animali che si muovono come persone, mettono a nudo vizi, difetti e caratteristiche del genere umano. Così le figure più solari, nelle favole albanesi, appaiono quelle che esprimono arguzia, spirito pratico, furbizia.

Un autoritratto di un popolo? Forse, anche se l'insegnamento favolistico – e così è anche per l'opera di Luka – finisce per trascendere gli stretti confini di un popolo e si offre alla riflessione più generale circa i valori dell'esistenza di ognuno.

Paolo GUIDOTTI, Direttore responsabile de “Il Filo”

Page 9: Floçka: Favole e fiabe albanesi
Page 10: Floçka: Favole e fiabe albanesi

Floçka

11

1BI montoni e il lupo

C’era una volta un povero lupo, così affamato che giurò di non

risparmiare nessuno di quelli che avrebbe incontrato per strada.

In un prato scorse due montoni che lottavano testa a testa per

dividersi il pascolo.

«Buon combattimento, montoni!»

«Benvenuto, lupo delle alpi!»

«È da ieri sera che ho la pancia vuota: vi divorerò tutt’e due.»

«Ah, che sfortuna!» si lamentarono i montoni. «Prima di

mangiarci, però, dovresti farci un favore. Poiché non siamo

riusciti a dividere questo prato in parti uguali e per questa ragione

litighiamo fin da quando ci siamo incontrati, potresti farlo al

posto nostro? Così almeno, prima di morire, chi è nel torto potrà

scusarsi con l’altro.»

«Ma come farò a dividere il prato?» domandò il lupo. «È molto

grande.»

«Facile!» rispose uno dei montoni. «Uno di noi si sposterà da

una parte del prato, l’altro dall’altra e tu resterai nel mezzo. Al tuo

segnale inizieremo a correre e il punto dove ci incontreremo sarà

il confine.»

«Bella trovata!» disse il lupo.

Page 11: Floçka: Favole e fiabe albanesi

G. Luka

72

prima di mezzogiorno, la Floçka emerse dall’acqua per vedere se

intorno ci fosse qualcuno. Quindi si diresse a nuoto verso la riva

per riposare. I suoi vestiti erano trasparenti e a pieghe dalla vita in

giù. Nel momento in cui stava per accomodarsi per terra, notò la

camicia, lo specchietto e gli altri oggetti messi là dai fratelli. Si

avvicinò, li prese in mano uno per volta e poi entrò nuovamente

in acqua, dove si lavò col sapone. Ritornò sulla riva, si asciugò,

prese il pettine in una mano e lo specchietto nell’altra. Dopo

essersi rimirata nello specchietto, si tolse il vestito e tentò

d’infilarsi la camicia.

Appena i fratelli videro che la donna stentava a tirare fuori la

testa dal collo della camicia e le braccia dalle maniche, le

piombarono addosso. Il più giovane afferrò e nascose

velocemente il vestito magico della Floçka.

Senza quel vestito la creatura era debole e non poteva fare

niente. Capì che era impossibile liberarsi dalla presa dei fratelli,

allora obbedì a ciò che le ordinarono senza opporre resistenza, e li

seguì fino a casa. Non avendo più il suo vestito magico, indossò

gli abiti tradizionali di quel paese che i tre fratelli le offrirono in

dono. Dopo qualche giorno, finalmente, il fratello minore si

sposò come aveva previsto.

La Floçka sbrigava tutte le faccende di casa volentieri, ma

sembrava incapace di parlare e in famiglia tutti erano molto

Page 12: Floçka: Favole e fiabe albanesi

Floçka

73

meravigliati dal suo silenzio. Dopo un anno le nacque un bimbo

sano e bello. Il piccolo aveva un visino incantevole, ma la

mamma, anche in quell’occasione, non disse una sola parola. Il

marito, demoralizzato, cercò di farle dire qualche parola, ma non

ci fu verso. Allora, accecato dalla rabbia e dalla delusione, perse il

lume della ragione. Per cercare di risolvere la questione, prese il

bambino e, brandendo una scure, disse alla moglie: «Se non

parlerai, ammazzerò il nostro bambino!».

La Floçka, convinta che il marito volesse veramente assassinare

il piccolo, aprì bocca e disse, piangendo disperata: «Non

ucciderlo! Non ucciderlo! Non ucciderlo!».

Nel sentirla parlare, tutti si rallegrarono, ma la donna proseguì

dicendo: «Quando mi hai catturato» rivolgendosi al marito «a

causa del mio comportamento imprudente, sono stata maledetta

dalla dea PrendeF

18F. La Dea aveva stabilito che restassi muta per

tutto questo tempo e che potessi cominciare a parlare solo tra

quattro giorni. Se avessi fatto così, tutte le mie ricchezze

sarebbero venute a galla e tutti i beni che possedevo quando

18 Prende: per gli antichi Illiri era la dea dell’amore, della bellezza e della fecondità, adorata in epoca successiva anche dagli albanesi. Moglie di Perendi, (Dio del cielo), Prende è un personaggio della tradizione orale albanese, presente in molte fiabe e leggende. Dopo la cristianizzazione, la dea pagana Prende fu assimilata alla santa cristiana Veneranda (Shna Prendja). La dea Prende ha dato il suo nome al venerdì (Prende nella variante albanese gheg o Premte nella variante tosk), giorno di festa in onore della santa.

Page 13: Floçka: Favole e fiabe albanesi

Floçka

75

17BIl sole e la luna al banchettoF

19

Una volta il Sole, re della luce, ordinò ai suoi astro-ministri di

allestire una grande festa. Fece allestire un banchetto maestoso e,

per concludere la serata, uno spettacolo di fuochi d’artificio

organizzato da Halley, la celebre cometa. Parteciparono ospiti

importanti del nostro sistema solare, come Venere, Mercurio,

Marte detto anche il pianeta rosso, Giove accompagnato dai suoi

dodici satelliti e Saturno, adornato di anelli luminosi. Tutti gli

ospiti erano in splendida forma, solo Mercurio apparve un po’

meno splendente del solito. Inoltre, ai festeggiamenti presero

parte astri e pianeti provenienti dalle più lontane costellazioni. Il

Sole, per mostrare a tutti la propria popolarità, aveva invitato

anche migliaia di spettatori-asteroidi, tra i quali spiccavano Cerere

ed Eros. Le uniche a non essere state invitate furono le stelle

supergiganti, come Antares ed Epsilon Aurigae. Accanto al Sole,

ospite di particolare riguardo fra i numerosi commensali, si

accomodò la Luna.

Era splendida, attraente e i suoi raggi sfolgoranti erano

incantevoli. Di proposito, aveva portato con sé dei bellissimi

19 Il racconto è stato pubblicato per la prima volta sulla rivista letteraria online Progetto Babele nel 2006.

Page 14: Floçka: Favole e fiabe albanesi

79

18BEpilogo

Da bambino ascoltavo le fiabe che mi raccontavano i grandi. Per alcuni personaggi di quelle fiabe, tutto era possibile: un uomo era capace di volare da un paese all’altro dentro una palla di ferro; un ragazzo poteva percorrere lunghe distanze in breve tempo su un carro incantato; una bella ragazza s’immergeva nel mare e viaggiava sott’acqua grazie al suo vestito magico; una regina vedeva e ascoltava quello che succedeva in tutto il mondo grazie a uno specchio fatato e una maga guariva la gente con i semi di un piccolo fiore.

Mi sentivo irresistibilmente attratto dalle fiabe e credevo fortemente nelle loro parole, ma i grandi mi spiegarono che questi racconti di fantasia erano stati inventati per i bambini, per intrattenerli e divertirli, e che non dovevo prenderli sul serio...

Ma io continuavo a crederci...

Da grande, poi, ho volato veramente in una palla di ferro (l’aereo), ho percorso davvero lunghe distanze in poco tempo con il mio carro incantato (la Mini), ho visto tante ragazze e ragazzi immergersi e muoversi sottacqua grazie ai loro vestiti magici (le mute da sub), ho sentito quello che succedeva nei paesi lontani (con il telefono e la radio) ho visto il mondo tramite il mio specchio fatato (il televisore) e da grande ho anche capito com’è riuscito un “mago” chiamato Fleming a fare miracoli guarendo migliaia di persone con un piccolo fungo (la penicillina).

Ecco perché non ho mai smesso di credere alle fiabe.

Gino LUKA

Page 15: Floçka: Favole e fiabe albanesi

80

19BAppendice

Le favole di G. Luka trasmettono la memoria di un popolo conosciuto da noi italiani solo in base a vicende storiche e quotidiane che non sono in grado di svelarne cultura e tradizioni. L’intento dello scrittore è proprio quello di fare da ponte fra due culture, in entrambe le quali egli si sente a casa propria.

Le favole, per la loro semplicità e immediatezza, sono uno strumento molto efficace per porsi a confronto con la saggezza, le abitudini e le caratteristiche di un popolo.

Personalmente definirei quest’opera un interessante esperimento di “traduzione”. Lo scrittore si è posto una sfida, quella di offrire per iscritto al lettore italiano una parte del patrimonio favolistico albanese.

Raggiungere questo obiettivo sarebbe stato impossibile, sotto diversi aspetti linguistici e culturali, senza rielaborare e riscrivere i concetti e le parole delle favole originali. Che altro è questo se non un esperimento al confine fra la scrittura e la traduzione?

Per realizzare l'opera è stata necessaria una profonda conoscenza della cultura e della lingua di partenza, così come di quella di arrivo. Gino Luka è riuscito nella sua impresa conservando la peculiarità delle favole originarie. Ha dimostrato di possedere le capacità di trovare il punto di contatto fra due realtà diverse, capacità che appartengono soprattutto a un buon traduttore.

Claudia ANTINORI Traduttrice En-De-It

Page 16: Floçka: Favole e fiabe albanesi

G. Luka

82

Jung C. G., Gli archetipi dell'inconscio collettivo, in Opere vol. 9, Bollati Boringhieri Editore, Torino 1997.

Jung C. G., L’Uomo e i suoi simboli, Ed. TEA, Milano 1984.Kurti D., Prralla Kombëtare I e II, Ed. Botime Françeskane, Shkodër

2005.Kuteli M., Tregime të moçme shqiptare, Ed. Frashëri N., Tirana 1965.Luka G., La Sposa delle acque (Ed. bilingue italiano-albanese), Ed. Vannini,

Brescia 2002.Lüthi M., La fiaba popolare europea, Ed. Mursia, Milano, 1979. Meldi D., i Tarocchi (il gioco - la storia - il simbolismo), Ed. Nemo, Genova

1989.Muçi V., Fiabe albanesi, Besa Editrice, Nardò (LE) 2005.Nanni A., Decostruzione e intercultura, Ed. Missionaria Italiana, Bologna

2001.Paganini S., Ti fiabo e ti racconto, Ed. La Meridiana, Molfetta 2003.Pieri P. F., Dizionario junghiano, Bollati Boringhieri Editore, Torino

1998.Pisanty V., Leggere la fiaba, Ed. Bompiani, Milano 1993.Propp Ja. V., Le radici storiche dei racconti di fate, Ed. Einaudi, Torino

1973. Propp Ja. V., Le radici storiche dei racconti di magia, Ed. Newton C., Roma

1997.Propp Ja. V., Morfologia della fiaba, Ed. Einaudi, Torino 1966. Rak M., Logica della fiaba, Ed. Mondadori, Milano 2005.Rodari G., Grammatica della fantasia (Introduzione all’arte di inventare storie),

Ed. Einaudi, Torino 1973.Thompson S., La fiaba nella tradizione popolare, Ed. Il Saggiatore, Milano

1967.Varano M., Guarire con le fiabe. Come trasformare la propria vita in un racconto,

Ed. Meltemi, Roma 1999.

Page 17: Floçka: Favole e fiabe albanesi

Esperienza professionale e pubblicazioni dell'autore

Laureato in Studi Interculturali all’Università di Firenze (Teoria e pratica della traduzione) Gino LUKA, interprete e traduttore, mediatore linguistico culturale, collaboratore COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) e OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), ha pubblicato: Floçka - Favole e fiabe albanesi Ed. Lulu.com NC 2014. 1a ed. Favole

albanesi, Ed. Nuovi Autori, Milano (2° posto al Premio letterario internazionale “Tito Casini”, Università Cattolica di Milano 1999).

Il Mediatore culturale in Interpretazione di Trattativa, a cura di M. Russo e G. Mack et al., Hoepli Editore, Milano 2005.

Il mercante di frottole (fiaba selezionata dal concorso letterario EksEtTra - Associazione interculturale) pubblicata nell'antologia Il doppio sguardo, Adnkronos Libri, Roma 2002.

La Sposa delle acque (antologia di favole in versione bilingue italiano-albanese), Editrice Vannini, Brescia 2003.

Nastradin - Vita e avventure, Ed. Lulu.com NC 2014.Nastradini (aneddoti, ling. albanese), Editrice Camaj-Pipa (AL) 2001.Shënime kuzhine (Appunti di cucina, ricette tipiche italo-albanesi, ling.

albanese), Ed. Lulu.com NC 2014. 1a ed. Shkodra (AL) 2000.I libri sono reperibili in rete: <www.lulu.com/spotlight/intercultura>.

Conferenze e interventi come relatoreInterpretariato di comunità e di tribunale, Tavola rotonda, AITI, presso la S.

Superiore per I. e traduttori di Firenze, Firenze 2002.La Via delle Fiabe, Convegno internazionale, L’Europa e l’altra Europa, un

viaggio tra oralità e scrittura, Università di Pavia 2003.Interprete e traduttore di trattativa (formazione e professione), Università degli

Studi di Bologna, Dip. di Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue e Culture, Forlì 2003.

Se la Scuola incontra il mondo, Convegno nazionale, Firenze 2004.

Gino LUKA è membro dell'AITI (Associazione Italiana Interpreti e Traduttori) e di MLA (Modern Language Association).

Attualmente gestisce un ufficio di traduzioni a Firenze: <www.foxp2translations.com>.

______________________________________________

Page 18: Floçka: Favole e fiabe albanesi