COPIA OMAGGIO Voi comprereste una paulownia per 2 milioni di...

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 tel. 02 45477609 e-mail [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Valentina Bertoli, Sergio Biagini, Leonardo Capano, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Giulia Costa, Antonella Damiani, Antonio Ferrari, Giovanni Minici, Laura Misani, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Riccardo Tammaro, Francesco Tosi, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questo numero: Franco Brambilla, Alfiero Marin, Guglielmo Papagni. Tiratura 17.000 copie. COPIA OMAGGIO Giornale di informazione e cultura della Zona 4 anno XX, numero 175, aprile 2016 ® ® ATHOS Sito 1: Area privata tra via Madonnina e via San Carpoforo, un triangolo di 155 metri quadrati, non riedificato dopo i bombarda- menti della seconda guerra mondiale, su cui nel frattempo sono cresciuti un fico e una paulownia. Sito 2: Area comunale edificabile di 1.760 metri quadrati in via Presolana 6 (traversa di viale Lazio); dopo decenni di abbandono e di cause per poterla liberare e almeno ri- pulire, è stata messa in vendita mediante bando, l’ultimo dei quali nel gennaio 2014. Sito 1: La proprietà dell’area vorrebbe ri- costruire quell’angolo e presenta un pro- getto, ottenendo una concessione edilizia prima del 2011. Il progetto viene però fer- mato per l’opposizione di un piccolo gruppo di residenti dell’area circostante (siamo a Brera!) che vorrebbero godersi la vista dell’albero; viene percorsa anche la strada di far inserire la paulownia fra gli alberi monumentali (e perché no il fico?). Ma la Provincia che avrebbe dovuto definire gli alberi monumentali non c’è più. Ovviamen- te sono anni di contenzioso giudiziario. Voi comprereste una paulownia per 2 milioni di euro? I l nome è tutto un pro- gramma: La Banda degli Onesti! Si tratta di “un gruppo di semplici cittadini, manager, imprenditori, pro- fessionisti, studiosi, giornali- sti, ognuno con una propria attività di riferimento, acco- munati da un forte senso ci- vico, riuniti intorno ad un’idea fortemente condivisa: promuovere la Cultura della Legalità a favore degli adole- scenti e le loro famiglie, per stimolare nei futuri cittadini la necessità di comprendere, for- marsi un’opinione e operare scelte consapevoli nei piccoli gesti quotidiani, contribuendo così alla qualità della nostra civile convivenza.” Programma impegnativo e va- sto, sviluppato attraverso mol- tissime iniziative, dagli incon- tri nelle scuole alle campagne no slot, alle giornate contro la violenza alle donne, alla gior- nata della legalità tenutasi lo scorso 21 marzo a Palazzo Isimbardi. In quella sede è stato anche presentato un nuovo progetto per la creazione di un portale dedicato ai beni sottratti alla mafia e alla criminalità, di cui anche nella nostra zona abbia- mo numerosi esempi. Fra gli obiettivi del progetto, far conoscere alla città quanto è stato fatto, dare continuità al lavoro svolto, coinvolgere la cittadinanza attiva nel control- lo, diffondere e monitorare le attività svolte negli immobili sottratti alla Mafia Il sito dovrebbe essere dina- mico e di facile fruizione, ospitando la storia dei singoli immobili (a chi è stato sottrat- to e come, e la nuova finalità sociale a cui oggi è destinato), permettendo così ai cittadini di conoscere ogni immobile per coinvolgerlo nel monito- raggio civico. Dalla mappatura possono poi svilupparsi molti altri interventi per far conosce- re ogni realtà sociale negli im- mobili sottratti, coinvolgendo i cittadini, l’Amministrazione, le università, e altri enti. In questo momento il progetto viene presentato nei Consigli di Zona per un contributo alla sua realizzazione e quando sa- rà attivo avremo modo di sco- prire i numerosi beni presenti nella nostra zona. Uno di questi, peraltro, è Casa Chiaravalle, che vi abbiamo già presentato a settembre 2015: dopo i lavori di ristrut- turazione ospiterà soggetti esclusi dal mercato immobi- liare e in condizione di tempo- ranea fragilità. Altri due esempi li illustriamo a pagina 3: l’ex Tana in via Fa- bio Massimo (comunale ma precedentemente occupato) e il negozio di via Riva di Tren- to 1, spazio privato tornato alla legalità e alla vita sociale. S.A. Dall’illegalità a bene sociale I Consigli di Zona come noto sono “in scadenza”, e nel mese di aprile si ter- ranno le ultime riunioni di commissione e di Consiglio. Dopo di che dobbiamo abi- tuarci a chiamarli in modo di- verso perché si trasformano in Municipi. Non è solo un cambio di no- me, ma c’è anche della sostan- za! Nel numero di marzo di QUATTRO abbiamo già spiegato il nuovo assetto e la ragione di questa trasformazione, peraltro attesa da de- cenni. Ripetiamo le modifiche più impor- tanti nella composi- zione del futuro Mu- nicipio: Presidente in- dicato nella scheda elettorale ed eletto di- rettamente, una Giun- ta di 3 componenti (due consiglieri e un esterno) nominata dal Presidente, 31 membri del Consiglio (invece di 41), un Presidente del Con- siglio distinto dal Presidente di Municipio. Un’altra novità che vale sia per i Municipi sia per il Consiglio comunale è la possibilità di esprimere sulla scheda elettorale due preferen- ze, purché siano maschile/fem- minile. Rispetto a quanto scritto nel- l’articolo di marzo, ora abbia- mo in dirittura di arrivo l’ap- provazione del Regolamento che contiene “la declinazione delle funzioni e della compe- tenze dei Municipi” relativa- mente ad alcuni ambiti di in- tervento locale quali: servizi alla persona, servizi demogra- fici, educativi, culturali, spor- tivi; gestione e manutenzione del patrimonio comunale as- segnato; edilizia di interesse municipale; verde pubblico ed arredo urbano; sicurezza urba- na; viabilità locale; attività commerciali ed artigianato, re- lazione, informazione e comu- nicazione con i cittadini; con- trollo della qualità e dell’effi- cacia dell’azione amministra- tiva; funzioni consultive. Come vedete lo spettro è com- pleto, ma in tutti questi ambiti le funzioni e le competenze sono variegate, nel senso che si va dalla “partecipazione all’elaborazione della pro- grammazione della rete di ser- vizi a livello cittadino” alla ge- stione diretta di servizi a livel- lo municipale, dalla funzione di raccordo con i livelli cen- trali a quella di proposta o a quella di controllo. Non entriamo ovviamente nei dettagli, anche perché un bel regolamento se non viene attuato serve a po- co; a Milano già nel 1997 era stato approvato al termine del mandato Formentini un buon Re- golamento del decentra- mento, rimasto poi lette- ra morta. Noi vorremmo invece che questo venis- se attuato, con l’inevita- bile gradualità ma con- temporaneamente neces- saria determinazione, fin dai primi mesi della nuo- va Amministrazione. Per me, il senso deve essere quello di offrire risposte ai bi- sogni dei cittadini che siano più veloci ed efficaci, valoriz- zando la partecipazione dei cit- tadini alla amministrazione della città. Una bella scommessa che spe- riamo la nuova Amministra- zione voglia affrontare e vin- cere! Stefania Aleni Ricordatevi di chiamarli Municipi! segue a pag. 2 Nelle pagine interne: Un nuovissimo Centro per l’arte contemporanea pag. 9 Conosciamo le GEV pag. 10 I “nostri “ Casinò Royale pag. 5 Rogoredo: storie di una stazione e di un deposito/1 pag. 12 Share e biblioshare pag. 6 La paulownia in via San Carpoforo (foto del 27/3/2016)

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 tel. 02 45477609 e-mail [email protected] internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni.Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Valentina Bertoli, Sergio Biagini, Leonardo Capano, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Giulia Costa, Antonella Damiani,Antonio Ferrari, Giovanni Minici, Laura Misani, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Riccardo Tammaro, Francesco Tosi, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questo numero: Franco Brambilla,Alfiero Marin, Guglielmo Papagni. Tiratura 17.000 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della Zona 4

anno XX, numero 175, aprile 2016

® ®

ATHOS

Sito 1: Area privata tra via Madonnina evia San Carpoforo, un triangolo di 155 metriquadrati, non riedificato dopo i bombarda-menti della seconda guerra mondiale, su cuinel frattempo sono cresciuti un fico e unapaulownia.

Sito 2: Area comunale edificabile di 1.760metri quadrati in via Presolana 6 (traversadi viale Lazio); dopo decenni di abbandonoe di cause per poterla liberare e almeno ri-pulire, è stata messa in vendita mediantebando, l’ultimo dei quali nel gennaio 2014.

Sito 1: La proprietà dell’area vorrebbe ri-costruire quell’angolo e presenta un pro-getto, ottenendo una concessione ediliziaprima del 2011. Il progetto viene però fer-mato per l’opposizione di un piccolo gruppodi residenti dell’area circostante (siamo aBrera!) che vorrebbero godersi la vistadell’albero; viene percorsa anche la stradadi far inserire la paulownia fra gli alberimonumentali (e perché no il fico?). Ma laProvincia che avrebbe dovuto definire glialberi monumentali non c’è più. Ovviamen-te sono anni di contenzioso giudiziario.

Voi comprereste una paulownia per 2 milioni di euro?

Il nome è tutto un pro-gramma: La Banda degliOnesti! Si tratta di “un

gruppo di semplici cittadini,manager, imprenditori, pro-fessionisti, studiosi, giornali-sti, ognuno con una propriaattività di riferimento, acco-munati da un forte senso ci-vico, riuniti intorno adun’idea fortemente condivisa:promuovere la Cultura dellaLegalità a favore degli adole-scenti e le loro famiglie, perstimolare nei futuri cittadini lanecessità di comprendere, for-marsi un’opinione e operarescelte consapevoli nei piccoligesti quotidiani, contribuendocosì alla qualità della nostracivile convivenza.”Programma impegnativo e va-sto, sviluppato attraverso mol-tissime iniziative, dagli incon-tri nelle scuole alle campagneno slot, alle giornate contro laviolenza alle donne, alla gior-nata della legalità tenutasi loscorso 21 marzo a PalazzoIsimbardi.

In quella sede è stato anchepresentato un nuovo progettoper la creazione di un portalededicato ai beni sottratti allamafia e alla criminalità, di cuianche nella nostra zona abbia-mo numerosi esempi.Fra gli obiettivi del progetto,far conoscere alla città quantoè stato fatto, dare continuità al

lavoro svolto, coinvolgere lacittadinanza attiva nel control-lo, diffondere e monitorare leattività svolte negli immobilisottratti alla MafiaIl sito dovrebbe essere dina-mico e di facile fruizione,ospitando la storia dei singoliimmobili (a chi è stato sottrat-to e come, e la nuova finalitàsociale a cui oggi è destinato),permettendo così ai cittadinidi conoscere ogni immobileper coinvolgerlo nel monito-

raggio civico. Dalla mappaturapossono poi svilupparsi moltialtri interventi per far conosce-re ogni realtà sociale negli im-mobili sottratti, coinvolgendoi cittadini, l’Amministrazione,le università, e altri enti.In questo momento il progettoviene presentato nei Consiglidi Zona per un contributo allasua realizzazione e quando sa-rà attivo avremo modo di sco-prire i numerosi beni presentinella nostra zona. Uno di questi, peraltro, è CasaChiaravalle, che vi abbiamogià presentato a settembre2015: dopo i lavori di ristrut-turazione ospiterà soggettiesclusi dal mercato immobi-liare e in condizione di tempo-ranea fragilità.Altri due esempi li illustriamoa pagina 3: l’ex Tana in via Fa-bio Massimo (comunale maprecedentemente occupato) eil negozio di via Riva di Tren-to 1, spazio privato tornato allalegalità e alla vita sociale.

S.A.

Dall’illegalità a bene sociale

IConsigli di Zona comenoto sono “in scadenza”, enel mese di aprile si ter-

ranno le ultime riunioni dicommissione e di Consiglio.Dopo di che dobbiamo abi-tuarci a chiamarli in modo di-verso perché si trasformano inMunicipi.Non è solo un cambio di no-me, ma c’è anche della sostan-za! Nel numero di marzo diQUATTRO abbiamogià spiegato il nuovoassetto e la ragione diquesta trasformazione,peraltro attesa da de-cenni. Ripetiamo lemodifiche più impor-tanti nella composi-zione del futuro Mu-nicipio: Presidente in-dicato nella schedaelettorale ed eletto di-rettamente, una Giun-ta di 3 componenti(due consiglieri e unesterno) nominata dalPresidente, 31 membridel Consiglio (invecedi 41), un Presidente del Con-siglio distinto dal Presidentedi Municipio. Un’altra novitàche vale sia per i Municipi siaper il Consiglio comunale è lapossibilità di esprimere sullascheda elettorale due preferen-ze, purché siano maschile/fem-minile.Rispetto a quanto scritto nel-l’articolo di marzo, ora abbia-

mo in dirittura di arrivo l’ap-provazione del Regolamentoche contiene “la declinazionedelle funzioni e della compe-tenze dei Municipi” relativa-mente ad alcuni ambiti di in-tervento locale quali: servizialla persona, servizi demogra-fici, educativi, culturali, spor-tivi; gestione e manutenzionedel patrimonio comunale as-segnato; edilizia di interesse

municipale; verde pubblico edarredo urbano; sicurezza urba-na; viabilità locale; attivitàcommerciali ed artigianato, re-lazione, informazione e comu-nicazione con i cittadini; con-trollo della qualità e dell’effi-cacia dell’azione amministra-tiva; funzioni consultive.Come vedete lo spettro è com-pleto, ma in tutti questi ambiti

le funzioni e le competenzesono variegate, nel senso chesi va dalla “partecipazioneall’elaborazione della pro-grammazione della rete di ser-vizi a livello cittadino” alla ge-stione diretta di servizi a livel-lo municipale, dalla funzionedi raccordo con i livelli cen-trali a quella di proposta o aquella di controllo.Non entriamo ovviamente nei

dettagli, anche perché unbel regolamento se nonviene attuato serve a po-co; a Milano già nel1997 era stato approvatoal termine del mandatoFormentini un buon Re-golamento del decentra-mento, rimasto poi lette-ra morta. Noi vorremmoinvece che questo venis-se attuato, con l’inevita-bile gradualità ma con-temporaneamente neces-saria determinazione, findai primi mesi della nuo-va Amministrazione. Perme, il senso deve essere

quello di offrire risposte ai bi-sogni dei cittadini che sianopiù veloci ed efficaci, valoriz-zando la partecipazione dei cit-tadini alla amministrazionedella città.Una bella scommessa che spe-riamo la nuova Amministra-zione voglia affrontare e vin-cere!

Stefania Aleni

Ricordatevi di chiamarli Municipi!

segue a pag. 2

Nellepagineinterne:

Un nuovissimoCentro per l’artecontemporanea

pag. 9

Conosciamo le GEV

pag. 10

I “nostri “ Casinò Royale

pag. 5

Rogoredo: storiedi una stazione edi un deposito/1

pag. 12

Sharee biblioshare

pag. 6

La paulownia in via San Carpoforo (foto del 27/3/2016)

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Sito 2: Il quarto bando del 2014 è andato deserto: la base d’astaè di 9.300.000 euro con un ribasso possibile del 20%; l’indicedi edificabilità è piuttosto alto (1,2 metri quadri per metro qua-dro) perché vale ancora una disciplina transitoria per le aree B2.Dal 2014 ad oggi però cambia la normativa, o meglio ora valela normativa standard del PGT che lì prevede un indice di edi-ficabilità dello 0,35, quindi un terzo. Di conseguenza cambia ilvalore dell’area che ora viene valutata in 1.906.000 euro.

Sito 1 = Sito 2Il 12 marzo Palazzo Marino comunica di aver raggiunto un ac-cordo transattivo con la società Porta Tenaglia Srl, proprietariadell’area, ponendo così fine al complesso contenzioso giudiziariosorto tra l’Amministrazione e la società. Secondo la permuta approvata in Giunta, il Comune acquisiràla proprietà dell’area di via San Carpoforo (stimata per 2 milioni

e 49 mila euro) e cederà alla società Porta Tenaglia Srl l’areadi via Presolana 6. La permuta dovrà essere approvata anche in Consiglio comunale,divenendo poi operativa, se non sorgono altri ostacoli.

Morale?In genere non mi piace fare o trarre la morale al posto dei lettori,ma questa equivalenza 1 paulownia + 1 fico in via San Carpoforo= 1.760 metri quadrati in via Presolana edificabili (un poco) midisturba (e non un poco)!!

Stefania Aleni

2 aprile 2016

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Contro le truffe, sempre validi i buoni consigli

Lo scorso 7 marzo presso la sala parrocchiale di S. Pio V in viaLattanzio, si è tenuta l’ultima riunione della Consulta sulla si-curezza, incontro aperto ai cittadini e organizzato dal Consigliodi Zona volto ad affrontare, nei diversi quartieri della zona, te-matiche e criticità relative alla pubblica sicurezza. Insieme alPresidente del Consiglio di zona 4 Loredana Bigatti hanno par-tecipato rappresentanti della Polizia di Stato, della Polizia Localee dell’Arma dei Carabinieri, così da potersi confrontare diret-tamente con le Forze dell’Ordine. Dopo le singole segnalazioni dei cittadini – dal palazzo di viaLattanzio teatro della recente tragica morte di un occupante,alle ripetute richieste di maggiore presenza delle Forze dell’Or-dine sul territorio – l’incontro ha rappresentato anche l’occasioneper dare consigli pratici e mettere tutti in guardia dalle truffepiù frequenti.Quando ad esempio il truffatore si presenta nei panni di un Ca-rabiniere sarà importante verificarne, appena possibile, l’identitàpresso la stazione dei Carabinieri più vicina o tramite 112: «Fateattenzione ai tesserini di riconoscimento contraffatti o a un ve-stiario sospetto, in particolare a dettagli o ad accessori della di-visa. I Carabinieri in servizio indossano sempre la classica uni-

forme in stile militare, mai felpe o pettorine, come appunto re-centemente accaduto nei casi di truffe. E l’agire in panni bor-ghesi avviene solo per specifiche operazioni». Occorre poi dif-fidare di improbabili operatori addetti al controllo di banconote– e soprattutto mai comunicare i propri dati bancari, special-mente tramite internet –, come di sconosciuti incaricati dal-l’amministratore. Truffa tipica resta quella dell’addetto (luce,gas, telefonia, ASL): «Tutte le aziende preannunciano la lorovisita tramite appositi avvisi condominiali in assenza dei qualisi consiglia di non aprire a nessun “incaricato a sorpresa”. Epersino durante interventi manutentivi di idraulici ed elettricistisarebbe opportuno essere sempre in presenza di una persona difiducia». Questi i consigli per i casi più frequenti. Anche se i cittadinipiù semplicemente si chiedono: come identificare un truffatoretipo? «Si tratta solitamente di persone posate dai modi gentilima decisi, fini affabulatori che per disorientare le vittime simostrano esperti nel ruolo che interpretano. Percentualmentepossono essere sia uomini che donne, persino anziani». Inoltreraramente operano da soli, più spesso con uno o più complici:«Solitamente quelle persone che sembrano intervenire per offriregaranzia o “aiuto” durante un raggiro sono, nella maggior partedei casi, complici del truffatore protagonista».La tecnica dell’imbroglio si basa sempre comunque sulla sor-presa e sulla velocità di esecuzione, ad esempio nei casi in cuiil truffatore si presenti per conto di un familiare o di un parenteche abbia urgente bisogno di soldi per risolvere una non benprecisata situazione: «Importante è sempre mantenere la calmae capire bene cosa sta accadendo, prendere tempo e fare le op-portune verifiche».

Luca Cecchelli

Servizio per il disagio dell’infanziaall’Istituto La Casa

L’Istituto La Casa presso la se-de di via Lattuada 14, ha av-viato un nuovo servizio perl’attività diagnostica e la cer-tificazione dei DSA – DisturbiSpecifici dell’Apprendimento- destinato ai bambini in etàscolare.I DSA comprendono un grup-

po di disturbi quali la dislessia, la disortografia, la disgrafia, ladiscalculia, che si caratterizzano per le elevate difficoltà nel-l’apprendere e nell’utilizzare le abilità di lettura, di scrittura edi calcolo, in assenza di altre patologie.Una domanda crescente da parte delle famiglie è stata la base,per l’Istituto La Casa, per voler attuare e fornire una rispostapratica e di sostegno, con un servizio mirato e attento alle pro-blematiche e bisogni inerenti. Il progetto, realizzato con il contributo di Fondazione IntesaSanpaolo, offre un servizio gratuito per le famiglie di certifi-cazione DSA, avvalendosi di un’équipe specialistica compostada Neuropsichiatra infantile, Psicologa, Logopedista. Gli incontriprevedono l’anamnesi, la valutazione neurologica, test specifici,osservazioni del comportamento e un colloquio finale con i ge-nitori. L’equipe è stata autorizzata dall’ASL di Milano all’attivitàdi prima certificazione DSA, valida ai fini scolastici per la ste-sura del Piano Didattico Personalizzato e l’applicazione dellemisure compensative e dispensative previste dalla legge.Il servizio è accessibile su appuntamento, contattando il numero02 55189202. Aiutare un bambino nel suo sviluppo emotivo e nel percorsoscolastico è fondamentale per la sua crescita e la costruzionedella sua autostima. Cercare di migliorare la qualità della vitadei bambini e delle famiglie è certamente un obiettivo socialesignificativo.

Antonella Damiani

Cento di questi giorni

Auguri da parte della redazione di QUATTRO alla signora An-tonia Leinati che lo scorso 28 marzo ha tagliato il traguardodei cento anni e altrettanti auguri alla signora Giuseppina Freddi

che spegnerà 100 candeline il 9 aprile e alla signora Anna Ca-terina Araldi che raggiungerà il secolo il 19 aprile. Buon com-pleanno signore!!!

Un giardino in via Maffei

Si sono finalmente conclusi i lavori del parcheggio sotterraneodi via Maffei con relativa sistemazione superficiale a giardinoe presenza di giochi per bambini. Il Consiglio di Zona 4 ha ap-pena definito gli orari di apertura (8-22 da aprile a settembre;8-20 da ottobre a marzo) e quindi questa area verde potrà esseregoduta a breve.

Giunge così a termine una vicenda che dura da almeno 30 anni,con l’inevitabile corollario di fallimenti di imprese (quelle cheavevano costruito le case adiacenti), cambi di destinazione, pro-blemi di ogni tipo...

Qui si butta l’olio alimentare

Presso il Centro commercialePiazzaLodi, all’ingresso sullasinistra, trovate due contenitoriper gettare (dentro bottiglie diplastica) l’olio alimentare,quello che si usa per friggereo quello dei “sott’olio”. Unmetodo facile facile per noninquinare l’acqua. Per adessoè il secondo supermercato inzona 4 che tiene i contenitori(l’altro è il Simply di via Mar-cellino Ammiano) ma speria-mo se ne aggiungano altri.

Mercatino di San Pio V

Torna l’edizione primaverile del mercatino di San Pio V in viaLattanzio!Per tre fine settimana i locali di via Lattanzio 60 ospiterannoabbigliamento, articoli per la casa, oggettistica, libri, a prezziestremamente convenienti. Aperture: sabato 9-16-23 aprile dalle 15 alle 19; domenica 10-17-24 aprile dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.

AISTP cerca volontari

La Associazione Italiana Sviluppo Trasferimento Professionalitàè una associazione di dirigenti e professionisti che impieganola propria esperienza per aprire nuovi percorsi formativi in favoredei giovani, utilizzando la propria professionalità e le propriecompetenze.I volontari dell’AISTP cercano nuovi volontari per parteciparealle attività di formazione; per saperne di più: www.aistpmilano.it- mail aistp@ aistpmilano

L’area di via Presolana 6

Voi comprereste una paulownia per 2 milioni di euro?

segue da pag. 1

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Amarzo 2016, a seguitodi un bando comunale,si è giunti all’assegna-

zione per 15 anni della cascinaCasottello, conosciuta anchecome ex ristorante “La Tana”,immobile di proprietà comu-nale sito in via Fabio Massi-mo 19. La cascina Casottellofa parte di un vasto insedia-mento nell’area Porto di mare,già proprietà del Con-sorzio del Canale Mi-lano Cremona Po, dicui il Comune è venutoin possesso definitiva-mente a fine 2013, co-me descritto nel nume-ro 167 di QUATTRO,del giugno 2015.La cascina è uno diquegli edifici acquisitidal Comune, occupatoabusivamente e liberatonel mese di novembre2014, affidato primatemporaneamente e poi messoa bando a seguito di linee gui-da deliberate dal Consiglio dizona 4 nel giugno 2015 per larealizzazione di un progettodi coesione sociale avente fi-nalità culturali, sociali ed edu-cative. Il bando è stato vintodal progetto presentato dallaAssociazione temporanea discopo formata dall’Associa-zione Sunugal e dalla “FateArtigiane Cooperativa Socia-le”. Sunugal è un’associazionedi promozione sociale, apar-titica e aconfessionale, natanel 1990 e ufficialmente regi-strata nel 1998, per iniziativadi un gruppo di cittadini ita-liani e stranieri con l’obiettivodi favorire lo scambio inter-culturale. Il nome dell’asso-ciazione significa, in linguawolof, “la nostra barca”, se-gno della volontà di condivi-dere un percorso che coinvol-ga le diverse culture di chi hadato vita a questo progetto.La Cooperativa Sociale FateArtigiane è nata nel 2004 alloscopo di perseguire l’interessegenerale della comunità allapromozione umana e all’inte-grazione sociale dei cittadiniattraverso lo svolgimento diattività finalizzate all’inseri-mento lavorativo di personesvantaggiate.

Coerentemente con volontàpiù allargata di costruire unaMilano policentrica e sana, lafinalità del progetto è di rea-lizzare coesione e rigenerazio-ne del tessuto sociale attraver-so attività culturali ed educa-tive per il quartiere limitrofoe in collaborazione con le re-altà in esso radicate. Il primopasso sarà ovviamente la ri-

strutturazione dello stabile ela messa a disposizione, in va-rie fasi, degli spazi necessarialle attività.Le Funzioni previste dal pro-getto, che verranno realizzatenel corso degli anni di duratadell’assegnazione, sono la rea-lizzazione di una bibliotecapopolare di quartiere e di unaludoteca per bambini e fami-glie, la messa a disposizionedi uno spazio per le associa-zioni di quartiere, la promo-zione di eventi teatrali, musi-cali, di danza, corsi e/o mostrefotografiche e concorsi foto-grafici, cineforum per adultie bambini, conferenze a temain base alle proposte e agli in-teressi che sorgeranno, un cor-so finalizzato alla creazionedi una radio di quartiere, la-

boratori tematici, mercatini atema e attività estive per bam-bini. Coerentemente conquanto richiesto nelle lineeguida del Consiglio di zona,sarà aperto un Bar/ristorantecon attività di catering e unservizio di accoglienza turisti-ca, con 4 camere (doppie/sin-gole con bagno in comune) si-te al primo piano della casci-

na. Infine, si prevedel’apertura di uno Spor-tello CAF per assisten-za fiscale, servizio allefamiglie (sportello colfe badanti, ricerca mu-tuo, successioni, depo-sito contratti locazione,ecc.), servizio agli stra-nieri (richiesta/rinnovopermesso o carta disoggiorno, ricongiun-zioni familiari, iscrizio-ne agli esami di italia-no, orientamento ai

corsi di italiano, ecc.), oltre aforme di assistenza legale eamministrativa.Per sottolineare la volontà deisoggetti gestori di integrarsinel quartiere e nella zona, laconvenzione col Comune pre-vede che la progressiva attua-zione delle attività sia verifi-cata da un “Comitato di ge-stione” costituito da rappre-sentanti del soggetto aggiudi-catario, del Consiglio di Zona4 e dei soggetti del quartiereche collaboreranno al proget-to, in forme che il prossimoMunicipio 4 studierà e delibe-rerà.

Franco BrambillaPresidente Commissione

Decentramento,partecipazione e qualità

della vita - Zona 4

Una cascina restituita ai cittadini

La rassegna motoristica in programma i prossimi 23, 24 e 25aprile a Novegro avrà come leit motiv l’esposizione di autod’epoca, tutte in vendita e perfettamente restaurate, messe inmostra in questo appuntamento primaverile. Automotocollec-tion avrà come corollario 4X4 EXPO, dedicata specificata-mente alle auto fuoristrada attuali, ma con molti modellivintage. Nei piazzali prospicienti le tribune e altri settori dellazona parco sarà possibile effettuare percorsi di prova. Altrachicca di quest’anno i festeggiamenti per i 70 anni della Vespa

uscita dagli stabilimenti di Pontedera nel 1946, che vedrannola presenza di molti modelli usciti negli anni con anche mo-delli speciali. Infine la quinta edizione della rassegna «Giar-dini, giardiniere e giardinette», aperta a tutti i possessori diquelle vetture nate per il tempo libero di una volta, la cui tra-dizione prosegue ancora oggi.

Parco Esposizioni Novegro Segrate Tel. 0270200022

Automoto collection, 4x4 expo e la Vespa

Mercoledì 16 marzo siè inaugurata felice-mente, dopo una se-

rie di vicissitudini, non soloburocratiche, la seconda sedemilanese dell’AssociazioneJoint negli spazi messi a di-sposizione dal Comune di Mi-lano nell’ambito del progetto“Mobilitami 2.0” per “Asse-gnazione di spazi confiscatialle mafie”. La giornata dellainaugurazione dello spazioluminoso e ben ristrutturato,è stata promossa e pubbliciz-zata anche su facebook daIvan Tafkai, amministratoredella Social Street del Quar-tiere Corvetto/Bonomelli, conla solita determinata efficien-za. L’incontro ha consentitoagli intervenuti uno scambiodi idee e di proposte con i gio-vani dello staff, tra cui il pre-sidente Tommaso PescettoCosentino.«Lo spazio sarebbe perfettoanche per noi della SocialStreet e non solo, dagli aperi-tivi filosofici agli incontri dilettura, dal cineforum allo spa-zio espositivo per artisti delquartiere, per realizzare l’im-portante sogno di far diventarequesto bel luogo un’isola dicultura e aggregazione per tut-to il quartiere. Ora ci vuole lapartecipazione attiva: non per-diamo questa occasione e co-struiamola tutti insieme, unpezzo per volta...». Così hascritto Tafkai sulla pagina fa-cebook.L’elenco delle proposte è con-sultabile presso la sede diJoint: è una lista aperta chepuò essere aggiornata conl’apporto di tutti gli abitantidi zona. Lo staff sarà ben lietodi scambiare con gli interes-sati idee e proposte e spiegarenei dettagli quali sono le fina-

lità dell’Associazione.La missione primaria di Joint(che potremmo tradurre initaliano con il concetto di uni-to, comune) è quella di elabo-rare progetti relativi alla edu-cazione non formale e all’ap-prendimento interculturale, ri-volgendosi ai giovani dai 14anni in su, seguendo in parti-colare percorsi pedagogici pergli studenti delle scuole supe-riori e alle fasce più debolidella società come i giovanicon situazioni socio-economi-che svantaggiate o anche condisabilità fisico/motorie.La particolarità di Joint, e unodei motivi del suo nome in-glese, è quella di avere unamatrice europea grazie ai suoilegami con il programma Era-smus+ con cui condividel’obiettivo di promuovere op-portunità di scambi europei edi corsi di formazione.«Il progetto che vede la luceoggi in via Riva di Trento - cidice Giorgio Agostinelli, co-ordinatore degli scambi inter-nazionali e responsabile dellospazio - oltre a coinvolgerenelle iniziative gli abitanti del

quartiere, consiste nell’imple-mentazione delle attività giàsvolte dall’associazione Jointin altre sedi adattandole allecaratteristiche della zona ecioè: doposcuola per ragazzidai 6 anni agli 11 con coinvol-gimento dei volontari europei,corsi di preparazione per vo-lontari in partenza per l’estero,corsi di formazione per ac-compagnatori di gruppi al-l’estero, corsi di europroget-tazione, eventi per la valuta-zione dei progetti svolti in Ita-lia e all’estero».Una grande opportunità perzona 4 e in particolare per ilquartiere San Luigi-Corvettodove la situazione sociocultu-rale è in continua evoluzionee dove un centro di aggrega-zione come Joint può dare uncontributo fondamentale allacostruzione di un comune sen-so di appartenenza.Per ulteriori informazioni viconsigliamo di visitare quandovolete la sede Joint di via Rivadi Trento 1, oppure [email protected]

Francesco Tosi

L’Associazione JOINT apre un nuovo spazioper il quartiere Corvetto/Bonomelli

Da destra: Tommaso Pescetto Cosentino - presidente diJoint, Stefania Aleni, Ivan Tafkai, Giorgio Agostinelli - re-sponsabile dello spazio.

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4 aprile 2016

Secondo una dominante corrente di pensie-ro la bontà di una causa non può esseremessa in discussione dai crimini che in

suo nome vengono commessi, come dire, sco-modando Machiavelli, che il fine giustifica ilmezzo. La cosa potrebbe avere significato eticose detti crimini, appunto per preservare il valoredella causa, venissero puniti e non, come inveceper prassi è sempre accaduto, cancellati da unaprovvidenziale amnistia.In realtà i grandi sommovimenti storici, primifra tutti quelli rivoluzionari, hanno sempre por-tato con sé la logica tribale del regolamento deiconti, i contenziosi privati risolti sposando lacausa del più forte, vessando la controparte ac-cusandola di appartenere allo schieramento av-verso e provvedendo, appunto in nome dellacausa, a cancellarla fisicamente. Può non pia-cere, ma è stato così, con le piccole vendette,gocce nei mari, a mettere insieme gli oceaniambigui della Storia.Durante la Rivoluzione Francese la cosa ha as-sunto dimensioni imponenti. La Rivoluzione,che avrebbe capitozzato un re per finire nellegrinfie di un autoproclamatosi imperatore, si èliberata dei propri figli migliori affidandoli alboia insieme con nobili, esponenti del clero eintellettuali, in un vortice di efferatezza che hasaputo con onestà darsi l’identificativo nomedi Terrore.Robespierre, Saint-Just, Hébert, Marat, Dantone i loro accoliti erano dei criminali a tutto tondo,Danton l’intrallazzatore con le mani sporche piùdi ricchezze indebite che di sangue, gli altri in-vece fra le maggiormente significative canaglieche la Storia, che pure non si è mai risparmiata

nulla, abbia iscritto nei propri poco nobili ruoli.Charlotte Corday, in realtà Marie-Anne-Char-lotte de Corday d’Armont (1768-1793), era unagiovane di origini nobili che aveva simpatizzatocon la causa rivoluzionaria e in particolare peri Girondini, che in quel marasma coprivano ilruolo di moderati. Disgustata per gli eccidi chevenivano consumati dai Giacobini, che eranoinvece diventati estremisti, scelse come propriobersaglio il più sanguinario egli si presentò davanti con uncoltello da cucina con il mani-co di legno e il vezzo di qual-che finitura d’argento nascostofra i recessi intimi del propriovestiario. Nella camera occu-pata all’Hotel de la Providen-ce, dove alloggiava da qualchegiorno, aveva lasciato una Bib-bia con il segnalibro alla pagi-na sulla quale si poteva legge-re: “Ornata di quella bellezzameravigliosa di cui il Signorel’aveva dotata, Giuditta uscìdalla città per recarsi alla tendadi Oloferne”, il quale Oloferneda quell’incontro sarebbe usci-to privo di testa. Charlotte nonpretendeva di arrivare a tanto,alle teste stava già provveden-do con dovizia la ghigliottina,a lei e al suo coltello sarebbebastato il cuore.Jean-Paul Marat (1743-1792)era un medico che aveva ungran da fare nel curare se stessoper via di una malattia cutanea che lo costringevaa trascorrere in una vasca da bagno parecchieore della propria giornata, senza però che ciòostacolasse il suo alacre lavoro, che consistevanello stilare, basandosi sulle segnalazioni di spiee delatori (ecco i regolamenti dei conti privati),gli elenchi delle persone che, una volta transitate

davanti a un tribunale da farsa, sarebbero stateaffidate alle cure della premiata ditta Sanson &Figlio, cioè ai boia della Rivoluzione.Fu con il ghiotto pretesto di fornirgli nuovi no-minativi di girondini da perseguire che il 13 lu-glio 1793 Charlotte riuscì a farsi ricevere. Maratnon era stato un uomo qualunque. Aveva prati-cato la medicina cercandone con spirito speri-mentale nuovi confini. È del 1772 la sua pub-

blicazione Saggio sull’anima umana in cui ilcorpo veniva messo in relazione con l’indefinitointeriore, ma anche i temi sociali l’appassiona-vano, come dimostra il saggio La catena dellaschiavitù. Nel 1776 guarì la marchesa de l’Au-bespine, da altri medici data per inguaribile, nedivenne l’amante e, grazie a lei, venne assunto

come medico dal conte d’Artois, fratello del reLuigi XVI. Poi la Rivoluzione, e il passato get-tato dietro le spalle con fanatico vigore.La Corday se lo trovò davanti immerso nellavasca, tal quale l’avrebbe dipinto David, belsoggetto di artista del potere, che sarebbe pas-sato da esponente rivoluzionario di spicco apomposo illustratore dei fasti napoleonici; conla differenza che Marat era ancora vivo. Char-

lotte sapeva cosa le sarebbe ac-caduto, le percosse durantel’arresto, le degradanti violenzein carcere e la ghigliottina, chea quel punto le sarebbe parsauna liberazione. Ma non ebbeesitazioni e colpì a fondo, re-cidendo con perizia chirurgical’aorta e facendo tingere di ros-so l’acqua in cui giaceva im-merso il corpo di un uomo chedel rosso del sangue versatoaveva fatto la cifra significativadella propria vita. A Parigi, in una sala del MuseoGrevin, in una vasca a formadi scarpa si vede un Marat ri-verso e cadavere, la mano sini-stra che pare artigliare il cuoretrafitto, e il braccio destro ab-bandonato lungo la parete dellatinozza, in grembo una tavolet-ta di legno su cui è appoggiatoun foglio coperto di sangue, ilcapo riverso all’indietro avvol-to in un cencio ricadente. Maratè ovviamente un manichino di

cera, ma la vasca è la stessa in cui ha trovato lamorte.«Ho ucciso un uomo per salvarne centomila»avrebbe detto Charlotte durante il processo. Incapo a quattro giorni sarebbe stata ghigliottinata,ma volete mettere la soddisfazione.

Giovanni Chiara

CHARLOTTE E IL “NON CRIMINE” DI UCCIDERE UN CRIMINALEstorie di storia

F inalmente è arrivata la prima-vera! I fiori sbocciano, gli uc-cellini cantano, e in noi si ri-

sveglia una certa voglia di cimentarsiin qualche cosa di nuovo, lontanodalla routine quotidiana. Questa ne-cessità può essere soddisfatta anchedalla scuola, con l’aiuto di professorie compagni.

La mia prof di Ginnastica Laura Martini ha iscritto le classimedie alle Olimpiadi della Danza di Milano. Una competizionein cui le scuole partecipanti si sfidano a colpi di passi di danza.Per noi ragazzi di terza media è stata una ventata di novità in-credibile, che ci ha permesso di sperimentare. Devo dire cheall’inizio non eravamo proprio entusiasti all’idea, ma presto

ci siamo dovuti ricredere. La coreografia, incentrata sul temadella fine della scuola, rappresentava al meglio il nostro de-siderio di chiudere tutto, ma in bellezza. Penso infatti che l’at-tività sia stata un ottimo modo per festeggiare l’ultimo annodi medie. Per aiutarci in questo progetto, è venuta una coreo-grafa, Valentina. Eravamo più felici insieme, perché in gruppoè più facile superare l’imbarazzo. Alla fine ci siamo classificatiin un’ottima posizione, dopo un ballo dal quale scaturiva ener-gia pura. È questo il messaggio che voglio far arrivare drittoa voi. La vita è un fiume in piena carico di sorprese, tanto perutilizzare una metafora. L’importante è imbarcarsi e partireall’avventura, dato che tentare non costa nulla. Se stiamo sedutiin poltrona, aspettando che qualcosa accada, la nostra esistenzadiverrà grigia e difficile. Noi non avremmo mai immaginatodi poter ballare coi nostri amici, né tantomeno di poterci esibire

davanti ad un pubblico. Invece è successo, e ci siamo lasciatitrasportare dal vortice. Siamo giovani, abbiamo ancora tuttala vita davanti: penso che si debba approfittare di ogni singolomomento. Quante volte ci ricapiterà nella vita una determinatacosa? Forse mai più. Se noi di terza non avessimo accettatola sfida, ora probabilmente ci staremmo mangiando i gomiti,per così dire, dal rimpianto. Poco importa se ciò che hai davantisi rivela un insuccesso. Le occasioni vanno colte col sorrisosulle labbra, senza stare troppo a pensarci su e a brontolare.Inizialmente anche noi eravamo così, non ci andava bene nullae ci eravamo talmente intestarditi di essere negati per la danza,che non volevamo più saperne della gara. Ma poi abbiamo ca-pito, e ci siamo messi in gioco, sfruttando al meglio le nostrepotenzialità. Chi ha una passione da vivere e da mostrare scen-da in pista: la danza classica, la ginnastica artistica, le abilitàcon il cerchio, il talento nel ballo, la musica, la scrittura, il di-segno, tutto serve. E sarete più felici!

Giulia Costa

Mettetevi in gioco!

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T ra le esperienze più interes-santi che offre la nostra cittàc’è quella di seguirne e ana-

lizzarne i cambiamenti nel corso deltempo, specie se ci si può confron-tare con qualcuno che fornisce di-versi punti di vista e angoli di per-cezione, evitando così il rischio diassuefarsi alle proprie impressioni.Se l’interlocutore è rappresentato datre componenti dei Casinò Royale,band milanese culto negli anni ‘90,la chiacchierata si fa particolarmentestimolante e densissima di temi,aneddoti e ricordi.Tutto ebbe inizio nella seconda metàdegli edonistici anni ‘80, quando undiffuso disimpegno e un relativo be-nessere sembravano aver relegato insoffitta per sempre la violenza e ilgrigiore del decennio precedente.Eppure sotto il tappeto si nascondevamolta polvere, che spesso finiva inuna siringa e poi dritta in vena dimasse di zombie che non riuscivanoa partecipare alla festa infinita della“Milano da bere” e non erano toccatidall’ottimismo dilagante di chi ve-stiva Moncler e regalava garofani.Così ci racconta quei tempi AliosciaBisceglia, frontman storico del grup-po che da quasi trent’anni mette inmusica emozioni e sensazioni chesono parte della città: «Allora i gio-vani vivevano molto all’aperto, nellepiazze, sulle panchine, nei parchi. Iltessuto sociale era molto eterogeneo,borghesia del centro e gente delleperiferie erano molto più a contattodi oggi e finivano inevitabilmenteper contaminarsi. Spesso il minimocomune denominatore era la musica,ascoltata o suonata, e noi non face-vamo eccezione. Ci trovavamo inzona Ticinese, tra le Colonne di SanLorenzo e Sant’Eustorgio, eravamouna vera famiglia di amici, andava-mo a provare a Baggio e inizialmen-te realizzavamo cover di celebrigruppi stranieri che utilizzavano ifiati, come gli Specials o i Clash.Avevamo la passione per la musicablack, dallo ska al reggae, dal jazzal rythm 'n' blues. Proprio duranteun viaggio in Giamaica abbiamoscelto il nome del nostro gruppo chederiva dal primo libro di Flemingsulla celebre saga di 007, dato chein quel meraviglioso P aese sono stategirate delle scene di una sua traspo-sizione cinematografica. Noi face-vamo musica festaiola, eravamo dei

gran casinisti, spesso i primi concer-ti, nei circoli Arci ma anche in PiazzaMercanti, finivano in caciara maquesta nostra attitudine ci teneva lon-tani dalla cupa depressione di moltagioventù di allora schiava dell’eroi-na».I Casinò Royale si fanno notare co-me una delle realtà più interessantisulla scena milanese e ad inizio anni‘90 gli equilibri iniziano a cambiare.I testi passano dall’inglese all’italia-no, i suoni sono più sofisticati e daipuri ritmi in levare si passa ad un

mix di ingredienti che prevede anchedub, trip hop, persino del pop, perquanto sempre sofisticato e pococommerciale.«I primi successi ci hanno spinto apuntare quasi esclusivamente sullamusica per vivere anche se abbiamosempre mantenuto un approcciomolto istintivo e poco incline aicompromessi con le case discogra-fiche. Non ci siamo mai vendutimolto bene ma siamo sempre rimastidecisamente autentici. La nostra im-postazione non è mai cambiata, al-ternativa e contestataria ma cercandodi rivolgerci a una platea più ampiapossibile, a cavallo tra i centri socialie contesti con un pubblico più main

stream, come altri gruppi celebri diallora tipo gli Afterhours, i RitmoTribale, gli Extrema, le prime Possesalentine e via dicendo». Alioscia èda sempre frontman e leader dei Ca-sinò Royale, autore dei testi e art di-rector oltre che voce del gruppo. Perun po’ ha condiviso tale ruolo conGiuliano Palma, «grande talento mu-sicale, un orecchio assoluto», che sulpiù bello ha lasciato i compagni distrada per cercare (e trovare) gloriapersonale, guastando però un poco irapporti. Ora i tempi sono molto di-

versi, non si può più vivere di solamusica e nel frattempo Alioscia haaperto Elita bar, dedicandosi alla pas-sione per la cucina, si è occupato dimarketing, ha fatto il direttore pro-grammazione di Deejay tv e altremille cose. Sempre in prima lineanel cercare di creare spazi di aggre-gazione in città scontrandosi di con-seguenza con le istituzioni di ognicolore.«Siamo sempre stati osteggiati dachi ha in mano le chiavi della città eha potere decisionale su luoghi e for-me di svago, con rare e lodevoli ec-cezioni. Ho un conto aperto con Mi-lano, riscontro oggi gli stessi proble-mi di fondo di quando avevo ven-

t’anni, non vedo crescere la qua-lità della proposta ad un livelloparagonabile alle grandi capitalieuropee. C’è stato un lieve mi-glioramento con Expo ma sem-bra già tutto finito, a un passo inavanti ne seguono sempre due indie-tro. La nostra è una città che ti portaad essere abbastanza solo, c’è unastrana forma di socialità, la vera ag-gregazione è oggi molto difficile sesi vuole uscire dalla logica inoffen-siva degli aperitivi alla moda. E’ unacittà dura, non ti consente di mettere

vere fondamenta, c’è un male sottiledietro la facciata. Mi sembra abbiaperso parte della sua anima, un tem-po si mescolavano più le carte, c’erapiù miscuglio sociale, più fermento.Oggi vedo una scena artistica di pla-stica, una creatività su commissioneveicolata dalle aziende ma che nonporta massa critica, con poca auten-ticità, senza riuscire a far diventarele alternative delle vere risorse. Devodire che la zona 4, che ora è anchela mia, manda dei segnali positivi intal senso. Inizialmente non la capivo,mi sembrava né carne né pesce maora vedo che si popola di gente in-teressante con delle precise caratte-ristiche identitarie».

Quando terminail fiume in piena del leader, tocca aNicola e Valter raccontarci episodicuriosi, aneddoti, ricordi della lorointensa gioventù che riflette quelladi tantissima altri adolescenti del-l’epoca. Nicola ora fa l’avvocato esi occupa della gestione delle casecostruite dal nonno e ora affittate aprezzi sostenibili all’interno del Vil-laggio Frisia. Non suona più con iCasinò Royale da vent’anni ma è an-cora legatissimo a quelle esperienze,rappresentandone la parte filantro-pica e più intellettuale (viene dalConservatorio). Valter invece si oc-cupava di fisarmonica e tastiere nelgruppo, veniva dal mondo dellabreakdance e dell’hip hop, ora fa ilproduttore musicale a tempo persoe il mago/animatore/intrattenitore atempo pieno. Loro sono più pacatidi Alioscia, l’approccio è riflessivo,in certi momenti quasi malinconico.«Sono stati anni bellissimi per noi,tutto sembrava possibile. C’era pocatecnologia per fare musica ma tanteidee, entusiasmo, esperienze totaliz-zanti. Abbiamo fatti viaggi più cheavventurosi su un pulmino scassatoin giro per l’Europa, ci siamo ritro-vati in situazioni assurde ma vissutecon grande spirito goliardico. Abbia-mo sempre avuto un approccio live,senza mai vendere tantissimo masuonando in posti anche molto affol-lati, per esempio al concerto del IMaggio a Roma. Oggi che non sivende più un disco ma le case disco-grafiche spingono soprattutto la mu-sica dal vivo, noi saremmo un grup-po perfetto per queste logiche. Inogni caso quanto di eccezionale vis-suto in quel periodo ci ha lasciatotante sensazioni in eredità e inoltreci ha tenuto lontano dalla carneficinadell’eroina che si stava compiendonegli anni ‘80».Varrà forse la pena di fare una rifles-sione in questo senso da parte delleistituzioni e degli operatori, com-prendendo che i giovani non si sal-vano a colpi di divieti e controlli madando loro il più possibile spazi eoccasioni di socialità e inclusione.

Alberto Raimondi

5aprile 2016

I “nostri” Casinò RoyaleLo avevamo anticipato nello scorso numero di QUATTRO nell’intervista a Valter Marchesoni, quando ci aveva detto di avere suonato neiCasinò Royale, ma anche Nicola Frisia ci aveva detto il mese prima che aveva suonato nei Casinò Royale... Perché allora non rimetterli in-sieme a distanza di vent’anni? Poi a loro due si è aggiunto Alioscia Bisceglia, frontman storico del gruppo, anche lui residente nellanostra zona, ed è nato un bellissimo incontro (tre loro e tre noi) immortalato da Rita Cigolini e raccontato da Alberto Raimondi.

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Da sinistra: Alberto Raimondi, Nicola Frisia, Alioscia Bisceglia, Stefania Aleni, Valter Marchesoni e Luca Cecchelli

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Non siete ancora stati in via Tito Livio 29a visitare il nuovo spazio Vicinarte? Se aveteperso le iniziative di marzo di questa nuovaassociazione ispirata all’arte-terapia qualeoriginale principio di integrazione sociale,eccovi allora le proposte di aprile.Primo appuntamento mercoledì 13 aprilealle 20.30 con “Esperienze dal mondo”:Alexandra Morandi racconterà la sua espe-rienza di volontariato in Bolivia presentandoun percorso artistico-terapeutico svolto conle ragazze della Casa Famiglia MunasimKullakita, vittime di violenza sessuale. Sabato 16 aprile alle 18 invece verrà inau-gurata con un vernissage e una performancedi live painting la prima personale Mostrad’arte di Roberta Gherardi. E domenica17, dalle 15 alle 18, Roberta terrà anche unworkshop nel quale insegnerà una personaletecnica estetica al fine di iniziare i parteci-panti all’esperienza artistica: in accordo aiprincipi di VicinArte verranno poi espostinello spazio dell’associazione tutti i lavoriindividuali realizzati durante il workshop.

La mostra resterà aperta fino al 14 maggio.Ultimo evento sabato 30 aprile, dalle 15alle 18, con la Festa del Colore in cui ogni“artista” presente sarà chiamato a contribuirealla creazione di un’opera condivisa.Tutti i materiali verranno forniti in loco: do-vete solo portare la voglia e la curiosità dimettervi in gioco! Posti limitati, prenota-zione obbligatoria. E-mail: [email protected]. 340 5794423

Luca Cecchelli

Calendario:tutti i giovedì alle 20.30 Aperisensi: espe-rienza artistica multisensoriale. Prenotazioneal 349 1625263.CORSO DI CARTA FATTA A MANO:- tutti i martedì dalle 10 alle 12, dalle 16 alle18 e dalle 19 alle 21; - tutti i giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 15.30alle 17.30;- tutti i sabato dalle 10 alle 12. Prima prova gratuita su prenotazione al 349 1625263!

VicinArte: gli appuntamenti con l'arte ad aprile

Se il book crossing è uno“scambio” di libri, il bi-blioshare è, ovviamente,

un prestito! E allora? – diretevoi – cosa c’è di strano? Tuttele biblioteche rionali e le bi-blioteche scolastiche effettua-no un prestito di libri ... e sen-za bisogno di chiamarlo “bi-blioshare”! Già, ma l’iniziati-va che vogliamo farvi cono-scere è sorta “dal basso” e vaal di là del normale prestitobibliotecario.L’ideatore è Pao-lo Pisani che cir-ca tre anni fa, inquel di Rogore-do, ha varatouna piattaformaon line per lacondivisione dilibri. Tutti gliamanti della let-tura – si è detto– possiedono si-curamente libriche hanno letto,amato, riletto einevitabilmenteaccantonato (su-gli scaffali dellalibreria, in soffitta, in cantina,ecc.) per dedicarsi a nuovi ti-toli: perché non rimetterli incircolo permettendo ad altri dileggerli? Detto e fatto! Bastaiscriversi gratuitamente on li-ne, inserire l’elenco dei volu-mi che si è disposti a prestaree attendere un contatto da par-te di chi gradirebbe leggerli;oltre, ovviamente, a sceglierefra i titoli disponibili quelliche interessano, contattandopoi i rispettivi proprietari. Iltutto – manco a dirlo – a “chi-lometro zero”, visto che il si-stema è strutturato per areerionali e da poco, come ci rac-conta la referente di zona Bar-bara Bortolini, è attiva anche

la sezione Lodi-Porta Roma-na. E’ ovvio che gli inizi sianoun po’ lenti, giacché fino aquando non si raggiunge unsufficiente numero di iscrittie un corposo elenco di titolila scelta è limitata. Ma laddo-ve biblioshare funziona da an-ni (come a Rogoredo-SantaGiulia) gli scambi sono inten-si.Ogni utilizzatore della piatta-forma – che può trattenere i

volumi in prestito 15 o 30giorni – deve ovviamente im-pegnarsi a una certa puntualitàe, soprattutto, a non dileguarsicoi libri altrui, ma pare che icomportamenti scorretti sianorarissimi e subito segnalati inrete. Rispetto a un normaleprestito bibliotecario, del re-sto, il biblioshare ha anche unfine socializzante, consenten-do non solo di incentivare lalettura (cosa che - fra chi ade-risce all’iniziativa - è un po’come sfondare una porta aper-ta!) ma anche di favorire con-tatti e fiducia fra le persone,incrementando quella “econo-mia della condivisione” che sista rivelando un vero baluardo

contro la crisi economica e ladilagante spersonalizzazionedei rapporti umani. Se, infatti,l’organizzazione è tutta on li-ne, i lettori devono poi incon-trarsi personalmente per pre-starsi e restituirsi i libri. Equando la rete si amplia, si fi-nisce per organizzare iniziati-ve collaterali, gruppi di letturae quant’altro. Per aiutarvi acomprendere meglio la filo-sofia che sta alla base di que-

sta iniziativa, comunque, viproponiamo alcuni spunti trat-ti dal “Manifesto di bibliosha-re”: “I lettori non sono utentidi una biblioteca, ma compa-gni di viaggio” ... e ancora ...”questo strumento non è uno‘svuota cantine’ ma un ‘riempicuori’” ... e infine ...”trattacon cura un libro ricevuto: chite lo ha dato ha compiuto ungesto di fiducia”.Se volete leggere tutto il Ma-nifesto o avere ulteriori infor-mazioni potete farlo acceden-do al sito www.biblioshare.ite poi potrete decidere se vi in-teressa aderire all’iniziativa.Buona lettura.

Francesco Pustorino

Biblioshare in Zona 4Vestirsi bene spendendo

poco, contribuendo inpiù a finanziare pro-

getti sociali. È questa lascommessa alla base della re-cente apertura in viale Umbria52 di SHARE, negozio di ab-bigliamento usato che mettein vendita abiti perfetti e diqualità (anche griffati) recu-perati dai cassonetti di diversecittà in Italia, Berlino, Parigi,Amsterdam, e quindi selezio-nati e rigenerati prima di en-trare in negozio. «Oltre che una scelta etica,comprare abiti usati sta diven-tando una vera e propria ten-denza anche tra i giovani», di-ce Carmine Guanci, di VestiSolidale- Farsi Prossimo, il

Consorzio cui va il merito diaver progettato e realizzatoSHARE, con il contributo diFondazione Cariplo e Fonda-zione Peppino Vismara, e ilsostegno di UniCredit Foun-dation. «E sapere quali sonole finalità sociali del nostroprogetto, aumenta notevol-mente le motivazioni di ac-quisto». È quanto sta dimo-strando il capostipite dei ne-

gozi SHARE (termine ingleseche significa ‘condividere’,ma che è anche acronimo diSecond HAnd REuse), apertoun paio di anni fa in via Pa-dova 36. Rispetto al fratellomaggiore, il punto vendita dizona 4 (che per inciso ha fi-nalmente ridato vita e sensoa locali chiusi da anni, all’al-tezza della fermata della 92)ha una superficie più ampia –200 metri quadri - e sugliscaffali in legno riciclato offrecapi di abbigliamento e acces-sori per uomo e donna - connuovi arrivi settimanali - aprezzi davvero interessanti:abiti a € 9,90, gonne e camicea € 5,90, pantaloni e jeans a€ 8,50, giacche e giacconi a €

18, mentre i prezzi per il set-tore bambini vanno da tre acinque euro.Buona qualità a buon prezzoe con intenzioni virtuose, dun-que. Perché, oltre a dare at-tualmente lavoro a sei persone(tre delle quali in viale Um-bria), i proventi delle venditedei negozi SHARE sono in-teramente devoluti a progettisociali in collaborazione con

Caritas Ambrosiana, come cu-re odontoiatriche per bambinidi famiglie bisognose, caseper mamme e bambini in dif-ficoltà, sostegno e strumentiper i ragazzi con disagi psi-chici. «Proponiamo non soloabiti, bensì anche un approc-cio nuovo all’acquisto che ge-nera senso di comunità», sot-tolinea Guacci. Scelta vincen-te, visto che in un anno il fat-turato della mini-catena è increscita del 20%. Zona e luogo della nuovaapertura non sono stati sceltia caso. Al contrario, i promo-tori di SHARE credono moltoal punto vendita di viale Um-bria: «Puntiamo a intercettarediverse tipologie di clientela,

e stiamo sperimen-tando in questosenso. Siamo par-titi con via Pado-va, dove vivonomolti stranieri, poiun paio di mesi faabbiamo aperto aVarese, nel cuoredel centro storico,e ora viale Umbriache rappresentaper noi una posi-zione strategicaperché è una sortadi linea di frontieratra un quartieremedio borghese euno più popolare»,

spiega Guacci. «Pensiamo ingrande: dato che stiamo ri-scontrando molta attenzionee richiesta, il nostro obiettivoè diffondere il modello SHA-RE su scala nazionale». Il negozio di viale Umbria èaperto il lunedì dalle 13 alle19.30, dal martedì al sabatodalle 10.30 alle 19.30.

Fiorenza Auriemma

In viale Umbria c'è Share

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Danis, nome d'arte Ascanio (il nomedel nonno), è l’autore che ha deco-rato, il termine esatto per definire ilsuo lavoro, il muro di via Ardigò afianco della fermata Forlanini delPassante. Un’opera, come ci ha sot-tolineato, che ha coinvolto molti deisuoi amici, ma soprattutto ha visto lapartecipazione anche della gente, deipassanti. È lui a raccontarne la sto-ria.«Il primo lavoro che ho realizzato invia Ardigò è stato l’omaggio a EnzoJannacci e alla sua canzone “El pur-tava i scarp del tennis” (dove si cantadel viale Forlanini, lo stradone cheportava all’Idroscalo dove il “bar-bun” aveva conosciuto il suo amore- ndr). Me lo ha commissionato ilConsiglio di Zona 4 su proposta diRossella Traversa che avevo cono-sciuto collaborando all'altro muralededicato a Jannacci a Rogoredo. Illavoro è piaciuto e così l'assessorealla mobilità e MM hanno deciso difarmi continuare il lavoro di riquali-ficazione di questo muro.Ho fatto un progetto con l’idea cheavevo in mente, è stato approvato ecosì è iniziata l’avventura. Mi erochiesto: siamo in una stazione, genteche parte e arriva, e allora perché nonusare come tema la valigia? Invecedi metterci dentro le solite cose per-

ché non metterci delle parole? Perfarlo ho chiesto a chi passava per en-trare in stazione quale parola asso-ciava al "viaggio". E così il muro siè ricoperto di parole, frasi che glistessi passeggeri hanno dipinto». Un lavoro iniziato a novembre e ter-minato con l'inaugurazione il 2 aprilescorso.Il lavoro dell’artista cubano, sposatocon una milanese conosciuta a Cubae che lo ha portato all’ombra della

Madonnina, non si è limitato al murodelle valigie e delle parole. Accantoha realizzato un nuovo disegno: quii colori spariscono, e la luminositàdella pittura si trasforma nel grigioe nel bianco e nero a rappresentareun treno che corre verso quella cheAscanio definisce la ricerca dell’uo-mo di arrivare dove vuole. Una mac-chia di colore è comunque presente:lungo tutto il treno, degli omini rossisembrano saltarvi sopra e dentro, per

non perdere la destinazione voluta:«Climbing the future, ho voluto chia-mare questo gesto che gli omini rossifanno per salire sul treno». Questo genere di pittura non è il solomodo di esprimersi dell’artista: «Nonfaccio solo il muralista, cerco di am-pliare la mia visione dell’arte, dipin-gendo quadri, o lavorando con Arte-passante nel mezzanino della stazio-ne Repubblica del Passante, con unmio spazio che metterò a disposizio-ne dei bambini. C'è un’altra cosa chemi riempie di orgoglio: sono entratoa far parte del gruppo di artisti dellaPermanente».Prossimamente tornerà ad Abbiate-

grasso, dove ha già lavorato con ilmuro delle farfalle, mentre recente-mente ha operato al Parco Adriano aMilano.Come sempre è ispirato nei suoi la-vori dai colori luminosi che gli ricor-dano la sua terra, dai colori vivaciche sono un po’ il simbolo dell’alle-gria cubana. C’è un altro fattore chegioca un ruolo non marginale nellavita artistica di Ascanio e che gli dàforza e sprone nel suo lavoro: «Miamoglie, el mio amor, lei è la mia mu-sa, la persona più importante che misegue e mi aiuta».

©Sergio Biagini

Datemi un muro e lo riempirò di coloriAscanio, giovane artista cubano che ha dato colore e vivacità ai muri di via Ardigò

Maretta in viale Umbria dopo che una televisione localelo scorso 29 marzo aveva detto che l'ex mercato co-munale di viale Umbria sarebbe stato utilizzato per

ospitare dei profughi. Esponenti di Fratelli d'Italia erano venuticon il megafono davanti al mercato pensando di raccoglierechissà quali consensi a una protesta che si è subito rivelata senzafondamento dato che l'ex mercato non è certo una struttura chepuò essere adibita ad usi abitativi per alcuno.Già il 31 marzo comunque è uscito il comunicato stampa delComune di Milano che chiude la vicenda: "Il mercato di vialeUmbria non sarà utilizzato come centro profughi. La determinache chiarisce la questione è stata firmata questo pomeriggio, aconclusione della procedura per l’individuazione di 600 postiletto per il prossimo trimestre (aprile-maggio-giugno). Il numerodi 600 posti letto è stato stabilito dalla convenzione tra il Co-mune di Milano e la Prefettura siglata a inizio 2016. Non sa-ranno quindi messi a disposizione ulteriori posti letto."

Nessun utilizzo per l'ex mercato di viale Umbria

I l nostro giornale e diversiconsiglieri di zona 4 hannoricevuto segnalazioni di re-

sidenti sui lavori di restringi-mento della via Mezzofantiper renderla più sicura, vistoil traffico veloce che la per-correva e la pericolosità di al-cuni tratti, in particolare inprossimità delle scuole. Lemodalità dell'intervento nonsono state gradite da molti:nessun preavviso (nemmenoil Consiglio di Zona ne era aconoscenza, né era stato coin-volto nel progetto) e informa-zione, e un risultato che nonaccontenta tutti, in particolarequanti percorrono la via ve-nendo da viale Forlanini perraggiungere viale Argonne.D'altro canto, molti hannoespresso soddisfazione per ilrallentamento del traffico chei lavori hanno ottenuto.

Riportiamo alcuni commentinegativi:"La via Mezzofanti a causadei nuovi lavori di "rimoder-namento" è diventata impra-ticabile. Prima l'intenso traf-fico veniva velocizzato dallavia molto larga e a senso uni-

co, ora invece con l'allarga-mento dei marciapiedi, conl'eliminazione dei parcheggi e

la conseguente realizzazionedi una sola corsia, le auto sonocostrette a rimanere in coda

per lungo tempo continuandoad emanare gas nocivi perl'ambiente e la nostra salute.Mi riesce difficile capire a chescopo si sono allargati i mar-ciapiedi a discapito dei par-cheggi che in questa zona era-no già molto limitati a causadi stabili vecchi privi di box."

E alcuni positivi:"Finalmente. La nostra via erausata come un'autostrada. Eraora che si pensasse a questoproblema." "Noi abbiamo duebimbe piccole. Abitiamo inQuartiere da 5 anni, Era orache si rallentasse la velocità epoi, si sono creati più parcheg-gi. Grazie" "Sono un automobilista, abitoin zona. Credo che chi si la-menta della nuova sistemazio-ne non abiti qui, ma usa viaMezzofanti solo come tragittoe quindi non può più accele-rare, mettendo a rischio chi at-traversa, come successo conl'incidente mortale dell'annoscorso. All'ingresso della viac'erano i furbetti che sorpas-savano a sinistra le auto in co-lonna e poi rientravano. Ogginon si può fare più."

Soddisfatti e insoddisfatti per la via Mezzofanti

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8 aprile 2016

Purtroppo il cosiddetto “palazzo della mor-te” di via Lattanzio angolo Colletta è di-ventato tale il 14 marzo scorso, quando

un occupante è caduto da un balcone nel cortileinterno. Abbiamo più volte aggiornato i lettorisu questa intricata e oscura storia iniziata nel2010 quando il cantiere in costruzione, è statoabbandonato. Da allora sono avvenuti numerosipassaggi di proprie-tà, fallimenti e sen-tenze. Nel 2012 ilComune d’intesacon il Consiglio diZona si è attivatoper risolvere la si-tuazione: numerosee perentorie le sol-lecitazioni alle pro-prietà fino all’ulti-ma sentenza delTribunale fallimen-tare dello scorso 2 febbraio quando i giudicihanno determinato la responsabilità del pro-prietario. È stato quindi possibile inviare un’or-dinanza urgente per ragioni igienico sanitariee sicurezza alla società che però si è resa irre-peribile. Lo scorso 1 marzo è stata pubblicatasull’Albo pretorio l’intimazione della messa

in sicurezza immediata per cui proprio in questigiorni sono scaduti i 30 giorni legali, e quindiè ora possibile l’intervento diretto dell’Ammi-nistrazione. Già venerdì 1 aprile il NUIR (nu-cleo di intervento rapido) ha iniziato chiudendoi varchi nella staccionata in legno.A seguire sono programmati i seguenti lavori:sostituzione della attuale recinzione con una

costituita da una ro-busta rete o griglia-to metallico alta al-meno 2,5 metri edotata di un robustocancello; installa-zione di parapetti disicurezza su tutte lesolette e scale adaltezza superiore ai2 metri; chiusuracon muratura alpiano terreno del

vano scale di accesso ai piani superiori; aspor-tazione e smaltimento di tutti i rifiuti presentinell’edificio e nell’area; derattizzazione.Se questi interventi risolvono l’emergenza, re-sta comunque il problema della fine dei lavorie di quanti hanno già fatto il compromesso tro-vandosi poi in questa situazione allucinante!.

Parte la messa in sicurezza, purtroppo dopo una morte temuta

C inque le scuole dellanostra zona coinvoltenel cleaning day degli

edifici scolastici che si è svol-to il 2 aprile: Scuola Morosinilato via Bezzecca, IstitutoTommaso Grossi lato vialeMolise, Scuola media di viaMartinengo, Istituto compren-sivo Marcello Candia di viaPolesine e la Scuola primariadi via Monte Popera.Da augurarsi che i muri ri-mangano puliti per lungo tem-po...Nella foto, i volontari al lavo-ro in viale Molise.

Bel lavoro di pulizia dei muri!

Tutto è nato da una riza,regalata alla parrocchia.Come dite? Che cos’è

una riza?Una riza è una copertura e iltermine viene usato in duesensi nella religione cristianaortodossa: è un mantello (det-to anche felonio) indossato dalcelebrante con il signfiicato diseparazione dal peccato ed è,e questo è il caso in essere,una copertura che si mette sul-le icone col duplice intento diprotezione e venerazione. La riza va intesa, sulpiano dell’arte, co-me un’opera di tec-nica artistica assairaffinata e preziosa.Sono presenti in essale grandi tecnicheorafe: lo sbalzo, ilcesello, l’incisione,il completamentocon smalti policro-mi, le filigrane, l’in-castonatura di perle,pietre dure e prezio-se. La lamina, accu-ratamente lavoratain modo da riecheg-giare i motivi simbo-lici e gli andamentidella pittura sotto-stante, è ripiegata la-teralmente sullospessore dei bordidella tavola dipintae a questa fissatamediante chiodatura. È pro-babile che la riza derivi dalleimmagini sacre realizzate inlamine metalliche interamenteeseguite a sbalzo, vale a diresenza parti scoperte, la cuiarea di diffusione, con centroBisanzio, raggiungeva attornoai secoli X e XI la lontana Ge-orgia.Trovata la riza, è venuta l’ideadi applicarla ad un crocifissoche fosse la copia conformedi quello a cui era applicata inorigine (la riza, in ottone e ar-gento, è dell’Ottocento, e pro-viene da Mosca). L’opera,monumentale (2,50 x 1,80metri), è stata realizzata daAdriano Geroli, scrittore diicone e parrocchiano degliAngeli Custodi.In dettaglio, come spiegatodal parroco don Guido Navae dallo stesso Geroli, «il Cro-

cefisso è stato realizzato in le-gno di tiglio, perché questolegno non ha nodi e non rila-scia resina. Sul legno vienestesa una colla di coniglio, inseguito si adagia un telo di li-no su cui per 7/8 volte vieneapplicata una mistura di gessodi Meudon, gesso di Bolognae colla di coniglio; si lasciapoi asciugare e si leviga la su-perficie per renderla comple-tamente liscia. I disegni, inparte ricalcati con carta grafitee in parte fatti a mano, ven-

gono ripassati con una emul-sione di pigmento nero o ros-so, ottenuta da rosso d’uovo,gocce di lavanda, olio di pa-pavero e vino bianco, che ver-rà poi utilizzata per tutti i co-lori. Si incidono i contornidelle figure, dove si posizio-nano 3/4 strati di foglia d’orozecchino, unita a una base dibolo armeno (un’argilla checontiene ossido di ferro) e al-bume d’uovo: questo è l’uni-co modo che permette di lu-cidare e bulinare con pietrad’agata l’icona».A questo punto inizia la colo-razione, eseguita usando pig-menti naturali (terre) e mine-rali (glauconite e lapislazzu-lo), secondo la tecnica bizan-tina che utilizza pennelli dimartora e di vaio (varietà rus-sa e siberiana di scoiattolo,dalla pelliccia morbida e pre-

giata di colore grigio scuro).Passiamo ora all’esame del-l’opera e al suo significato,sempre grazie a don Guido:«Nella barra superiore si puòammirare in tutta la sua ma-gnificenza Dio Sabaoth, il Diodegli eserciti ovvero Dio Pa-dre tra le nuvole con la carat-teristica aureola composta dadue rombi, la mano destra be-nedicente alla greca, mentrenella mano sinistra regge ilglobo del mondo. Sotto DioPadre risplende il medaglione

con lo Spirito Santo, informa di colombabianca, e ai lati i dueangeli piangenti chetengono tra le mani ilmandillion, panno/faz-zoletto bianco che ri-chiama il telo sindoni-co e la tradizioneorientale della veroni-ca (il vero volto di Cri-sto). Sopra gli angelipiangenti troviamo ilsole e la luna ovvero ilcosmo che partecipòalla morte del Cristocome dice il profetaGioele; il volto delCristo ha un’espressio-ne serena, quasi stessedormendo, vittoriososulla morte. Sopra ilsuo capo la scritta ingreco INUH che staper il latino INRI, Ge-

sù Nazareno re dei Giudei.Nell’aureola si vedono duedelle tre lettere greche del No-me di Dio “Io sono Colui cheè”, mentre a fianco delle manisono ben visibili le lettere gre-che IC e XC ovvero le inizialidel nome greco Gesù Cristo.Sotto le braccia del Cristo lascritta in russo: “Ci prosternia-mo davanti alla tua Croce osovrano e glorifichiamo la tuaSanta Risurrezione”. Sotto ipiedi del Cristo, disgiunti allamaniera bizantina, troviamouna barra obliqua: è il suppe-daneo (piedistallo) o bilancia,che caratterizza le croci orto-dosse».Approfittiamo allora di questimesi per vedere l’opera diGeroli nella sua totalità: a fineottobre infatti verrà applicataall’Icona del Crocefisso la rizain ottone e argento.

Il nuovo crocifisso nella chiesadegli Angeli Custodi

A cura della Fondazione Milano Policroma - testo e fotografie di Riccardo Tammaro

Rubrica a cura di Lorenzo Baio

CURIOSI PER

Il gelso da carta(Broussonetiapapyrifera), è

una pianta originariadell’Asia orientale(Cina e Giappone) eappartiene alla fami-glia delle moracee,la stessa del gelsobianco (Morus alba)e del gelso nero(Morus nigra). Fuintrodotta in Europaverso la metà delXVIII secolo comepianta ornamentale, ma ben presto si è natura-lizzata, comprese le isole, da 0 a 600 metri sullivello del mare. Attualmente si può dire senzaessere smentiti che è diventata infestante. E difattila troviamo diffusa lungo strade e tragitti ferro-viari, terreni incolti e marginali, siepi e boscaglie,e si diffonde facilmente e velocemente sia graziealla sua frugalità che alla sua capacità polloniferaassai spiccata. Dalla sua corteccia si ricavano, per macerazione,

fibre molto lungheusate in Giapponenella produzione diuna carta pregiata,nota col nome di car-ta cinese o carta diseta, e in Polinesiaper produrre filati etessuti. In Italia e inEuropa, viene utiliz-zata soprattutto comeessenza di interessepaesaggistico ed or-namentale, sia per ilbel portamento con

chioma larga ed espansa, che per la sua resistenzaai cambiamenti di temperatura. Caratteristichele foglie che, a seconda dell’età della pianta edelle condizioni di crescita, possono diventarelobate, palmate o cuoriformi, generalmente diun bel verde carico. I fiori invece sono piccoli eriuniti in infiorescenze poco visibili, mentre ifrutti sono delle “palline” di color ocra, edibili,ma non molto apprezzati (al contrario dei parentipiù goderecci, il gelso nero e il gelso bianco).

Il gelso da carta, parente “severo”dei gelsi da frutto

Nuovo CDU - Milanowww.cdumilano.it - Mail: [email protected]

Questa lotta per un mondo migliore, si tiene a precisare, non è frutto “estem-poraneo” di una scelta occasionale ma è frutto di una scelta di TUTTO ILPARTITO del Nuovo CDU che da sempre si vede impegnato a difendere que-ste scelte SERIE E PONDERATE!! In quanto, anche da cattolici cristiani im-pegnati in una politica attiva dalla base fino ai vertici rispetto ciò che papaFrancesco ha dettato nella sua enciclica ambientale “LAUDATO SI”, che siinvita a leggere, per capire che i nostri valori non negoziabili sono insiti anchein questa nostra battaglia ambientale e, quindi, trovare una ragione in più perlottare e far votare “SI” e portare la gente a votare il 17 aprile, onde evitaredi dover pagare in futuro un prezzo altissimo in termini ambientali.

REFERENDUM “NO TRIV”DIFENDIAMO IL NOSTRO MARE

Al referendum del 17 aprile 2016

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9aprile 2016

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M ilano e la Zona 4 siarricchiscono di unnuovo polo dedica-

to all’arte e al collezionismo,progettato all’interno dellostorico complesso industrialedei Frigoriferi Milanesi. Apre, infatti, FM Centro perl’Arte Contem-poranea, cheraccoglie in ununico contestotutte le attività,le funzioni e isoggetti con-nessi alla pro-mozione, valo-rizzazione econservazionedell’arte. Oltrealle aree espo-sitive, destinatealle collezioni italiane e inter-nazionali e alle gallerie d’artecontemporanea, cui si affiancalo spazio Laura Bulian Galle-ry, recentemente inaugurato,il Centro prevede un’innova-tiva formula di deposito per icollezionisti che desideranorendere accessibili al pubblicole loro collezioni. Polo espo-sitivo, di ricerca e di restauro,esso prevede anche un nutrito

programma culturale e forma-tivo dedicato alle collezioni eagli archivi d’artista, tra cuigli Archivi della pittrice Da-damaino, di Gianni Colomboe del fotografo Ugo Mulas.Sono inoltre in programma ci-cli di proiezioni e d’incontri

dedicati al collezionismo eall’arte contemporanea. Il Centro sarà inaugurato il 7aprile con la mostra L’Inar-chiviabile/The Unarchivable(8 aprile-15 giugno 2016), cu-rata da Marco Scotini, che delCentro è direttore artistico, incollaborazione con LorenzoPaini. Organizzata in occasio-ne del Miart 2016, la mostrapresenterà un’ampia ricogni-

zione della scena artistica ita-liana degli anni ‘70, un decen-nio di grande produttività esperimentazione dei linguaggie delle forme espressive. Ilpercorso espositivo includeràoltre 200 opere, provenientidalle maggiori collezioni pri-

vate italiane, di60 artisti apparte-nenti alle correntipiù innovative diquel periodo, dal-l’arte concettualeall’arte povera.Le opere sarannoarticolate in di-verse sezioni, cheincludono le par-titure musicali dic o m p o s i t o r id’avanguardia

come Sylvano Bussotti, Giu-seppe Chiari e Luigi Nono,l’architettura radicale di UgoLa Pietra, Gianni Pettena, Et-tore Sottsass, con sezioni de-dicate anche alla fotografia,all’animazione urbana, al libroe al cinema sperimentale, conartisti come Yervant Gianikiane Angela Ricci Lucchi.

Leonardo Capano

FM Centro per l’Arte Contemporaneaapre ai Frigoriferi Milanesi

I n via Sannio 26, tra loscalo Romana e piazzaleLodi, è stato internamente

ristrutturato nei mesi scorsi unampio spazio. Nelle sale diquesto nuovo loft su due livel-li – nel quale è anche presenteuna colonna di epoca romanariportata alla luce durante ilrestauro – ha preso sede loscorso ottobre l’associazioneLabARTS, nuova scuola didanza e laboratorio permanen-te di arti sceniche. Conuna prerogativa: par-tendo dal presuppostoche spesso si pensa dipossedere capacitàsenza sapere esatta-mente in quale campo,ogni allievo, giovane oadulto, viene qui ac-compagnato in un per-corso progettato perassecondare personaliinclinazioni artistiche.«É possibile che inognuno di noi possanoconvivere tanti talenti,- spiega la docente didanza moderna e con-temporanea ChiaraBianchi - non si è mai solo unballerino o un fotografo maanche qualcosa di più: bisognacapire come meglio si esprimala nostra creatività». Da questa idea, nonostantedanza e recitazione siano lematerie in primo piano, nellaformazione offerta da La-bARTS vengono incluse altrediscipline che diventano cosìintegrative, ad esempio «agliallievi attori facciamo realiz-zare anche i propri costumi.Per far comprendere quantouno spettacolo non sia fattosolo di performers ma anchedi sarti. E poi di scenografi,musicisti, fotografi, coreogra-fi, senza i quali la rappresen-

tazione non avrebbe luogo.Negli anni vorremmo confe-rire alla scuola questa precisaidentità: una formazione pergli operatori dello spettacoloa 360°, da performers a tecni-ci».Così come alla danza vengonoaffiancate attività di supportoutili a preparare e rinvigorirela struttura fisica, fondamen-tale per i ballerini: «Personal-mente, insieme alle mie lezio-

ni di danza, insegno anche Pi-lates Matwork, che non deveessere considerato fitness mauna vera propedeutica alladanza, come anche lo Yoga ela Welldance».Accomunati dall’amore versoogni forma di arte liberatoriaed espressiva per il corpo e lospirito, ognuno dei docenti esoci fondatori di LabARTSsviluppa i programmi discipli-nari della scuola con l’inten-zione di condividere con col-leghi e allievi le proprie com-petenze: «Accanto ai nostricorsi settimanali, rivolti a tuttele fasce d’età a partire dai 4anni e suddivisi per livelli, daiprincipianti ai professionisti,

organizziamo anche laboratorie workshop di approfondi-mento invitando e coinvolgen-do docenti esterni, italiani estranieri».I corsi di LabARTS si tengonodal lunedì al giovedì, il vener-dì viene riservato a recuperi olezioni private mentre il saba-to sono ospitati contest e sta-ges. Tra le novità più interes-santi, dal 10 aprile il “Semi-nario di Tecnica Graham”: «Si

tratta di un seminario unico aMilano. Dopo alcuni cenni distoria della danza tramite ma-teriale audiovisivo, introdu-ciamo la figura della celebredanzatrice statunitense MarthaGraham e gli elementi carat-teristici del suo metodo e dellesue coreografie».In progetto anche un campusestivo per i più piccoli: «Stia-mo pensando di realizzare uncampus che preveda attivitàin parte nei nostri spazi, inparte all’aria aperta, dalla se-conda settimana di giugno allaprima di luglio».Per maggiori informazioni:www.labarts.it

Luca Cecchelli

LabARTS, per performers a 360°

Uno spazio espositivo prima dell’allestimento

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10 aprile 2016

Il prossimo numero di

esce il giorno 4 MAGGIO 2016

1751. PAROLE CROCIATE A SCHEMA LIBERO (Riccardo Tammaro)

ENI4MISTICAA cura della Fondazione Milano Policroma

ORIZZONTALI1. Altro nome dei pidocchi delle piante

- Così era noto l’ex cestista Johnson2. A Milano è loro intitolato un Ronchet-

to - Via di Pontelambro3. Il 2 milanese - Savona in auto - Segue

il bis - Vi andavano i militari di leva4. Il nome della Barzizza - Il nome della

Lemper - Era una materia di scuola5. Iniziali di Testori - Traversa di viale

Umbria6. Via parallela a viale Umbria7. Film prodotto da Walt Disney nel

1940 - Simbolo della valuta polacca8. Inziali di Foà - Torino in auto - Il lago

che diventava rosso per le alghe9. Via traversa di via del Turchino

VERTICALI1. Via traversa di viale Corsica - Arezzo in auto2. Poema di Goethe - Iniziali di Fellini3. Il contrario di out - La nota dei diapason4. Do ut ... - Orgoglio, eccellenza5. Louis, pellettiere francese6. Baby-sitter, balia7. Rendono confortevoli i letti8. Reggio Emilia in auto - Gruppo musicale croa-

to9. Cascina vicina a Morsenchio10. Iniziali di Albanese - Devoti - La rivista fondata

da Mino Pecorelli11. Saluto familiare - Vicenza in auto12. Iniziali del musicista Camerini - Insieme di

scuole buddhiste giapponesi13. Via nella zona di piazzale Cuoco

1741. Soluzione

del numeroprecedente

E ccoci di nuovo a parla-re, dopo qualche anno,dei progetti attuati nel-

la R.S.A Casa per Coniugi,gestita dalla cooperativa so-ciale PRO.GES, aperta al ter-ritorio della nostra zona e allacittadinanza. Infatti, come sot-tolinea Rocco Di Maggio,educatore del servizio anima-zione della R.S.A, uno degliscopi è quello di far entrare laquotidianità della realtà ester-na in R.S.A. e portare gli an-ziani nel quartiere a contattocon dimensioni diverse. Pun-tando a relazioni di scambiointergenerazionale,con il Servizio Edu-cativo per Adole-scenti in Difficoltà(S.E.A.D.) del Co-mune di Milano e l’istitutocomprensivo Marcello Can-dia, in particolare, quest’anno,è stato messo in campo il pro-getto #RISPETTATE-MI:l’iniziativa produrrà laborato-ri, discussioni, dibattiti e con-fronti. Obiettivo del progettoè creare un’esperienza di Ser-vice Learning, durante la qua-le le tre organizzazioni diven-teranno protagoniste di unaprassi educativa in attività diprevenzione in favore dellacomunità, creando una circo-larità virtuosa di tipo educati-vo e rieducativo.La prima fase si svolgerà pres-so la Casa per Coniugi: gli an-

ziani saranno accompagnati inuscite sul territorio del nostroquartiere per far loro notare larealtà della città di oggi, sicu-ramente diversa da quella diun tempo. Sarà loro suggeritodi osservare e fotografare i

murales che “imbrattano” imuri cittadini in vista di unconfronto successivo tra an-ziani, alunni e i writers delS.E.A.D., impegnati in un per-corso riparativo. Lo strumentodi mediazione del dibattito sa-rà la video-proiezione, carat-terizzata dalle immagini di re-portage catturate dagli utenti.Gli anziani porranno domandesul significato di questa sot-to-cultura deviante e farannoriflettere sul grande livello dideterioramento che tali mani-festazioni hanno portato allacittà, la loro città.Durante la seconda fase cheavrà luogo presso l’istituto

Candia, i ragazzi del S.E.A.D.testimonieranno la loro espe-rienza personale, caratterizzatada aspetti negativi, narrandoe promuovendo il rispetto del-la città. I giovani writersavranno dunque l’occasionedi riflettere sul loro operato etramutare un’esperienza dalloro punto di vista artistica,ma in realtà vandalica, in unmomento altamente educati-vo, che li farà sentire protago-nisti attivi della loro riparazio-ne verso la società, attuandoquindi un forte processo dimaturazione e presa di co-

scienza.A questi ragazzi verràpoi chiesto di ripro-durre un murale ditematica educativa,

davanti agli alunni del Candia,in uno spazio apposito dedi-cato all’interno dell’Istitutostesso già messo a disposizio-ne. Il murale che è stato sceltovuole veicolare diversi ele-menti simbolici e multi-valo-riali come pace, integrazionee rispetto e contribuire quindia un percorso di apprendimen-to da parte di allievi, writerse utenti.La zona 4 sarà dunque la zonapilota di questo progetto chesarà inaugurato il 21 aprilepresso l’istituto Candia di viaMincio 21. Siete tutti invitati!

Laura Misani

#Rispettate-mi:un progetto che fa da ponte

tra giovani e anziani

Conoscete le Guardie EcologicheVolontarie di Zona 4?

Torniamo a parlare delleGEV (Guardie Ecologi-che Volontarie) di Zona

4 perché è disponibile la rela-zione delle attività svolte nel2015. Ricordiamo innanzituttoche le GEV sono cittadini chevolontariamente hanno sceltodi mettere a disposizione partedel proprio tempo libero per latutela ambientale; durante ilservizio però sono Pubblici Uf-ficiali con funzioni di PoliziaAmministrativa, potendo ac-certare e sanzionare abusi diloro diretta competenza.Le GEV del Gruppo 4 (intesocome zona di decentramento)hanno sede inviale Ungheria29, presso ilCentro civico,ma dipendonodalla Direzio-ne centrale Si-curezza Urba-na e CoesioneSociale, Vigi-lanza Ecologi-ca. L’organicodella zona ècomposto da 8GEV che nelcorso del 2015hanno svoltole loro attivitàper un totale di3.240 ore dellequali 2.010 pervigilanza e al-tre attività sulterritorio, 840per l’educazio-ne ambientalee partecipazio-ne a manife-stazioni varie,e 390 per riu-nioni, aggiornamenti e ufficio:Entrando più nel dettaglio, nel-le scuole di zona sono statiportati a termine ben 85 incon-tri con le scolaresche (circa2.000 bambini) per attività dieducazione ambientale chehanno trattato cinque temi:aria, acqua, rifiuti, verde edenergia e risparmio energetico.Alla chiusura dell’anno scola-stico 2014/15 agli scolari chehanno completato il ciclo di in-contri sono state assegnate letessere di GEV Junior. Molto articolata l’attività di vi-gilanza nei parchi e aree verdie nei quartieri di Zona 4 cheha prodotto questi risultati: - rapporti di Servizio (in nu-

mero di 186) per situazioni va-rie di degrado quali discaricheabusive, uso improprio di ar-redi, veicoli dormitorio, dan-neggiamento di manufatti (fio-riere, ecc), segnaletica abbat-tuta;- segnalazioni all’AMSA (220)per rifiuti abbandonati;- segnalazioni telefoniche al

Settore Agricoltura e Verde(120) per arredi e giochi dan-neggiati e danneggiamenti delverde;- sanzioni per sosta sul verdeo su aree verdi (244);- segnalazioni alla Polizia Lo-cale (64) per veicoli abbando-nati;- sanzioni per affissioni abusi-ve, cani non condotti al guin-zaglio, ecc. (15).Naturalmente nelle attività del-le GEV è sempre privilegiatal’informazione sui Regolamen-ti comunali (Verde, Rifiuti, De-coro) e la sensibilizzazione deicittadini al loro rispetto spesso

con riscontri positivi e l’auspi-cio di una maggiore presenzasul territorio: Particolare attenzione è conti-nuata, in alcune aree critichequali il Parco Forlanini (caninon condotti al guinzaglio an-che perché nel parco non esi-stono aree cani), sensibilizzan-do i cittadini al rispetto del re-golamento.Le aree verdi di Longanesi –Nervesa, ben note anche per lecattive frequentazioni, sonostate oggetto di una più fre-quente vigilanza finalizzata al-la prevenzione di danneggia-menti alle strutture e all’abban-dono di rifiuti (bottiglie, coccidi vetro, ecc) purtroppo conscarso successo essendo dive-nuto, in particolare il giardinodi via Nervesa, territorio esclu-sivo di persone dedite al con-sumo di alcoolici, con lo spos-sessamento di fatto dei fruitorinormali: comuni cittadini ebambini.Negli ultimi mesi si è dovutaregistrare la presenza di perso-

ne che utilizzano le struttureriservate al gioco dei bambiniquale dormitorio e altri impro-pri usi. Per l’allontanamentodi queste persone, quando èstato possibile, è stato richiestol’intervento delle forze dell’or-dine.Altro problema sempre più dif-fuso è la presenza di numerosiveicoli abbandonati, spessoutilizzati come dormitorio, conil conseguente degrado e ripe-tuti reclami dei cittadini. Il pro-blema finalmente si è ora ri-solto perché è stato ripristinatoil contratto d’appalto per la ri-mozione dei veicoli stessi.

Siamo stati co-sì dettagliatinell’esposizio-ne per metterein evidenza ilgrande lavorosvolto dalleGEV e l’im-portanza dellaloro presenza.Aggiungiamoche nei mesi digiugno e lugliosono state ef-fettuate a titolosperimentaleuscite in co-mune di GEVe Vigili diquartiere. L’esperienza,giudicata nelcomplesso po-sitiva, ha evi-denziato alcu-ne “sovrappo-sizioni” tra leattività diGEV e VdQ(segnalazioni

di veicoli abbandonati, di ar-redi e strutture danneggiate,abbandono di rifiuti ecc.) conrelativi rapporti per la stessaquestione e doppio lavoro daparte della Polizia Locale. Unapossibile soluzione è quella didotare il Gruppo 4 di due pal-mari muniti della applicazione“AMBROGIO” (quella chepermette una immediata se-gnalazione ai settori di com-petenza dei problemi rilevati),eliminando molta modulisticacartacea e impiegando megliole risorse. In fase studio anche la soluzio-ne del problema della difficoltàdi collegamento con la PoliziaLocale attraverso un collega-mento diretto con la Centraleoperativa della PL. Analogo problema si ha conAMSA che peraltro è molto ef-ficiente e pronta negli inter-venti sollecitati dalle GEV.Possiamo dire in conclusioneche noi ce la mettiamo tutta!

Alfiero Marin

Alfiero Marin (a sinistra) e Roberto Ferrari assegnano unatessera di GEV Junior a un alunno

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11aprile 2016

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F ino al 1848, al posto dell’odierno obelisco del Grandi,vi era un arco nel quale era incastonata una formella rap-presentante una donna nell’atto di radersi il pube. La

formella è oggi conservata al museo d’arte antica al Castello efu fatta togliere, si dice, su ordine di San Carlo Borromeo. Finqui la cronaca, ma la storia, anzi le storie che ruotano attornoa questa figura sono interessanti.Per capirla bisogna tornare indietro al 1158, quando il Barba-rossa, dopo la conquista di Verona, giunse a Milano e, accam-pato nei pressi della chiesa di San Barnaba, la mise sotto assedio.Il combattimento che ne seguì costrinse i milanesi a ritirarsi,ma gli stessi si inventarono un espediente per rompere l’accer-chiamento. Chiesero ad una, come si diceva un tempo, «donnadi facili costumi» di distrarre la soldataglia per favorire un con-trattacco. Cosa si inventò la fanciulla? Sollevata la veste conla sinistra, con la destra iniziò a radersi il pube attirando l’at-tenzione delle truppe che schiamazzavano e ne urlavano di ognialla poveretta. Lo stratagemma non sortì l’effetto desiderato epare che la donna sia finita in mano ai soldati con le conse-guenze immaginabili. Cacciato il Barbarossa la cittadinanza,si dice, non dimenticò il sacrificio della ragazza e nella vecchiaporta collocò un bassorilievo riproducente la “signorina”, comesegno di riconoscenza.

Un’altra versione della storia racconta che quando il Barbarossarase al suolo Milano i milanesi mandarono una delegazione aCostantinopoli per chiedere a Leobissa, l’imperatrice che parefosse imparentata con il barbaro, aiuti finanziari per la ricostru-zione della città. L’imperatrice non soddisfece la richiesta e al-lora… e allora i milanesi per scherno misero il bassorilievo,rappresentante Leobissa nell’atto di radersi, nell’arcata dellaporta a spregio verso l’imperatrice, paragonandola in tal modoalle donne adultere o ree di prostituzione alle quali veniva inflittala pena del radersi le parti intime.La terza storia vuole invece che la donna rappresentata nellaformella sia nientemeno che la moglie del Barbarossa stesso.Il motivo è da ricondurre ad un dispetto nei confronti del Bar-barossa, qualificandone la moglie come prostituta perché il ma-rito aveva raso al suolo la città.Esiste però un’ulteriore teoria riguardo alla “tosa” discinta. Po-trebbe essere un’immagine usata dai Celti a livello scaramanticoper scacciare il malocchio: era infatti usuale da parte di questapopolazione utilizzare allo scopo figure femminili che mostra-vano le parti intime.La porta Tosa, come la tradizione milanese continuò a chiamarel’ingresso alla città, per problemi di stabilità e per l’incuria deltempo, letteralmente iniziò a sbriciolarsi e nel 1895 l’arco fuabbattuto e sostituito dall’obelisco. Per continuare la tradizioneanche lui con le sue donne: Maria, Giovannina, Innocentina,Luigina e Tacita le “tose “ che ne adornano la base.

© Sergio Biagini

Chi era la “tosa”?

Adistanza di pochi me-si torniamo a parlaredella Dual Band (vedi

QUATTRO, settembre 2015):presso lo spazio del passanteferroviario di Porta Vittoria as-segnato alla compagnia tea-trale è nato «il primo teatrosotterraneo accanto ad una sta-zione», ha commentato ladirettrice artistica AnnaZapparoli. Il cartellone di questa sin-golare sala, chiamata “IlCielo sotto Milano”, è sta-to orgogliosamente pre-sentato lo scorso 8 marzo:«Saremo padroni di casadi questo teatro allestito econquistato a fatica, peruna pur breve stagioneprimaverile». Più di 20 gliappuntamenti fino a giu-gno: teatro, musica, cine-ma, incontri culturali pre-stigiose ospitalità e pro-duzioni proprie. A comin-ciare da “L’altra metà delcielo (sotto Milano)”, omag-gio alle donne a conclusionedella conferenza stampa; unospettacolo garbato che vedràuna graduale trasformazionenel loro successivo “Let’s talkabout sex”, tutto il sesso incanzone, dagli organismi uni-cellulari fino a Lady Gaga (6maggio). La Dual Band saràanche felice di ospitarvi la do-menica mattina a colazionecon i suoi “Breakfast with…”, incontri caratterizzati da in-trattenimenti vari, dal jazz a

Shakespeare – autore pureprotagonista della rassegna“Happy Birthday Shakespea-re” per l’anniversario dei 400anni dalla morte insieme aCervantes, celebrato con lospettacolo “Don Chisciotteamore mio” (10 aprile). E ilpubblico verrà coinvolto an-

cora più attivamente nel pro-getto la “Commedia del Pas-sante”, elaborazione dramma-turgica di un laboratorio tenu-to con il sostegno di Zona 4,il cui tema è “Racconta il tuoviaggio”: storie intrecciate diuna decina di persone di di-verse etnie che hanno in co-mune l’esser milanesi oggi. Filosofia della compagnia è lamescolanza, precisamente trateatro e musica, dunque spazioanche alle sole note ma me-glio se ibride, come quelle

della Woody Gipsy Band cheoscillano dal gipsy jazz allacanzone moderna o l’insolitasonorità della formazione ca-meristica di Dorela Cela &Afea Quartet, influenzata daBach e Mozart, le arie del-l’opera italiana e il musicalamericano (1°maggio). Per gli

appassionati degli 88 tasti, do-po il piano-recital del MaestroBruno Canino, il Cielo sottoMilano ospiterà il 21 e 22maggio Piano City maratonadi pianisti dai 13 ai 25 anni,mentre gli appuntamenti mu-sicali si concluderanno all’in-segna del buon vecchio jazzcon Luca Velotti, clarinettistae sassofonista di Paolo Conte,e uno speciale quartetto costi-tuito dai collaboratori dei piùimportanti musicisti della sce-na jazz internazionale.

Dalla musica spensierata co-me elemento di aggregazionesociale al focus sulla tragicaattualità in medioriente: “Rac-contami la storia” è il titolo diquattro incontri a cura di Ro-berta Arcelloni, Camillo De-dori e Guido De Monticelli,in collaborazione con Assopa-

ce Palestina, a testi-monianza di quantola spoliazione di unpopolo iniziata nel1948 continui ancoraadesso. A tema civilee pacifista anche“Sotto la stessa cro-ce”, un urlo contro laguerra scritto da Giu-lio Federico Janni, a100 anni dal primoconflitto mondiale edal processo Cala-mandrei. Da segnalare infine,«proprio in un mo-mento in cui cinemae sale resistono con

una certa difficoltà», l’interes-sante iniziativa “Nuovo cine-ma Vittoria”, il giovedì: pro-iezioni di pellicole italiane estraniere di ieri e di oggi, a cu-ra del giornalista e critico ci-nematografico Mattia Carza-niga. Tanti saranno i titoli dariscoprire, a cominciare dalclassico dei fratelli Lumière,in omaggio alla stazione fer-roviaria ospitante. Per ulteriori informazioniwww.ladualband.com

Luca Cecchelli

Prossima fermata: “Il Cielo sotto Milano”La Dual Band inaugura la breve stagione del nuovo teatro negli spazi di Artepassante

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12 aprile 2016

MILANO TICINESEVia Lodovico il Moro 147 Tel. 02-89121171

MILANO FORLANINIVia Marco Bruto 24 Tel. 02-7490903

MILANO NIGUARDAVia Guido da Velate 9 Tel. 02-66102298

Da piazzale Corvetto,imboccato il tracciatodella vecchia via con-

solare Emilia che in questoprimo tratto da qualche decen-nio è fatta precedere dalle vieMarochetti e Cassinis, si giun-ge a Rogoredo. Era questo unantico borgo rurale, già citatoin una pergamena dell’anno880 con sigillo di Carlo Ma-gno, il cui etimo deriva dal la-tino robur, ossia rovere, a te-stimonianza di alcuni boschidi rovere di cui la zona era ric-ca e ne traeva gustose ghian-de. Lambito dalla Strada Ro-mana Emilia, o per dirla intermini più moderni dallaStrada Statale SS9, l’insedia-mento abitativo nel corso delmedioevo faceva riferimentodal punto di vista amministra-tivo e religioso alla parrocchiadi Nosedo, che a sua volta erasotto la giurisdizione ecclesia-le della Pieve di San Donato.Di vocazione fortemente agri-cola sfruttava la presenza deipoderi dell’abbazia di Chiara-valle e della Grangia dei mo-naci Umiliati di Morsenchio.La sua ricchezza preminenteerano i campi coltivati “a mar-cite”, quella tecnica ideata daimonaci nel XII secolo per ot-tenere quasi tutto l’anno erbafresca per gli allevamenti, inquanto il territorio si giovavadella presenza di numerosicorsi d’acqua importanti co-me: la roggia Gerenzana, il ca-vo Taverna, il cavo Redefosso,il fontanile della Cassinetta euna serie di altri corsi minoriche drenavano il terreno por-tando l’esubero d’acqua allaroggia Spazzòla e al canaleVettabbia (dal latino vectabi-lis, navigabile, costruito dairomani nel 222 a.C.). Fatto un

balzo di qualche secolo, que-sta indubbia ricchezza idricafavorì agli inizi del Novecentoun rapido processo di indu-strializzazione e in particolarmodo per quel prezioso pro-dotto realizzato nelle cosid-

dette “ferriere”. Nello speci-fico parliamo delle AcciaierieRedaelli, dei Fratelli Redaellie di Georges Henri Falck, l’in-sediamento industriale più im-portante dell’intera area.

Le attività produttive di questostabilimento erano principal-mente la lavorazione del ferroe la trafilatura del filo per lefuni di acciaio che, con i pro-cessi siderurgici del tempo, ri-chiedevano grandi spazi ma

anche grandi quantità d’acqua.Poco distante, a ridosso dellaCascina Morsenchio, sorseroanche alcune fabbriche chimi-che: un impianto della SocietàItaliana Prodotti Esplosivi, poi

Appula S.A., assorbita nel1941 dalla Montecatini Edisondove si produceva il noto in-setticida Rogor, a richiamo delnome di Rogoredo. Questi in-sediamenti industriali che an-dranno rapidamente ad occu-pare la cintura periferica dellacittà di Milano cambierannoradicalmente il volto, il tessutosociale e abitativo del vecchioborgo, ponendo con evidenzauna nuova domanda di mobi-lità rispetto a quella fino ad al-lora esistente. Infatti già a me-tà dell’Ottocento Rogoredo fuinteressato da una importanterete di trasporto su ferro, com-plice gli interessi dello StatoSabaudo, marcatamente com-merciali, e del Regno Lom-bardo-Veneto dominato dal-l’impero asburgico, con un’ot-tica più militare. Entrambiambivano a un collegamentoferroviario diretto da Torino eda Milano verso il Centro Ita-lia fino allo sbocco meridio-nale del mare Adriatico, ossiaverso il sistema portuale diBrindisi e di Otranto. Il puntodi riferimento era il nodo diBologna, raggiungibile dagli

uni per l’asse Piacenza/Parmae per gli altri scendendo daMantova per Reggio Emilia,con attraversamento del fiumePo comune per entrambe lestrade ferrate. Sono questi glianni che vedranno una seriedi conflitti che a partire dal1859, anno della guerra tral’Austria e il Piemonte, porte-ranno poi alle guerre di indi-pendenza e alla costituzionedel Regno d’Italia. Nel frattempo, per la parte checi interessa, Milano sarà col-legata a Piacenza e qui, unitaalla linea proveniente da To-rino, raggiungerà Bologna.Con lo sviluppo industrialenella parte sud di Milano, lelinee ferroviarie, gestite a queltempo dalla società StradeFerrate per l’Alta Italia (SFAI)e che prima occasionalmentesi fermavano nella piccola sta-zione di Rogoredo costruitatra il 1862 e il 1876, incomin-ceranno gradatamente a farescalo in questa località trasfor-mandola così in un polo im-portante per lo smistamentodelle merci e, nei decenni avenire e in misura sempremaggiore, per il trasbordo del-le persone. Nasce quindi l’esi-genza di muovere meglio e ra-pidamente una massa cospi-cua di viaggiatori, per lo piùlavoratori, o “pendolari” comesi incominciava a chiamarli,verso gli insediamenti indu-striali esterni alla cintura mi-lanese, ma anche verso la stes-sa città che richiedeva forzalavoro in un movimento siner-gico di persone.

Nella prossima puntata parlere-mo della tranvia Milano-Lodi

Gianni Pola

Rogoredo: storie di una stazione e di un deposito/1 Ad alta voceSi chiama Ad alta voce ilconcorso di lettura espres-siva che da alcuni annicoinvolge le scuole secon-darie di 1° grado della Zo-na 4; quest’anno hannoaderito gli Istituti com-prensivi De Andreis, Ren-zo Pezzani, TommasoGrossi, Maria Teresa diCalcutta, Morosini-Manarae Sottocorno.Il concorso consiste nellaselezione scuola per scuoladi singoli alunni o gruppiche meglio interpretanoleggendo ad alta voce bra-ni da loro scelti; nell’even-to finale poi si “sfidano” levarie scuole e vengonopremiati i migliori inter-preti. La manifestazione conclu-siva si terrà il 14 aprilepresso la Palazzina Libertydi Largo Marinai d’Italiaalle 20.30, organizzata dalConsiglio di Zona 4 che neha affidato la regia all’As-sociazione Studio Nove-cento. Ci sarà così un con-duttore-narratore che ac-compagnerà il pubblico at-traverso ogni lettura intra-mezzando gruppi di letturecon brani musicali eseguitidal vivo.Una serata intensa, ricca diemozioni per i giovani in-terpreti.

1907- La vecchia stazione ferroviaria di Rogoredo primadella sua demolizione

Vista dall’alto delle acciaierie Redaelli

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13aprile 2016

STUDI FESTIVAL: il reportage di QUATTRODal 15 al 19 marzo si è tenuto a Milanol’evento STUDI FESTIVAL #2, cinque giornidi festival in cui gli artisti che vivono e lavo-rano a Milano hanno aperto le porte dei lorostudi, invitando ad esporre altri artisti, orga-nizzando mostre, performance ed eventi spe-cifici per ogni studio. I titoli che riprendiamosi riferiscono appunto al tema degli eventi.STUDI FESTIVAL è alla sua seconda edizio-ne e quest’anno si è arricchita nella parteci-pazione degli artisti e negli eventi: un’ulterioremanifestazione che promuove la cultura in tut-te le zone della città e che incrocia esperienze,discipline e generazioni. Anche la nostra zona è stata ovviamente coin-volta e i redattori di QUATTRO si sono di-stribuiti nelle diverse location per lasciare ailettori almeno una immagine e un commento.

Testi e foto a cura di Stefania Aleni, SergioBiagini, Leonardo Capano, Antonella Damia-ni, Guglielmo Papagni, Francesco Tosi.

1’Studio di Federica Ferzoco,

via Camillo Hajech 10

Presentare se stessi in un minuto con un vi-deomessaggio anziché esporre le proprie ope-re. E’ così che Elisa Cella, Andrea Cereda, Ar-mando Fettolini, Federica Ferzoco, Ferrario

Freres, Nadia Galbiati, Camilla Marinoni han-no scelto di autopresentare i loro lavori comepittori, scultori, creatori di installazioni. Unicatra gli autori a esporre una propria opera lapadrona di casa: il calco di corpo umano ot-tenuto con garza, fissata poi con una sostanzaper rendere il tutto rigido e nello stesso tempoetereo, trasparente. Nella foto l’opera di Federica Ferzoco.

ALL’INFINITO DI DUE RETTEStudio di Gianmaria Milani (Jimmy),

via E. Caviglia 3

A metà strada tra un appartamento e un labo-ratorio si situa lo studio di Jimmy Milani; ilgiovanissimo artista mette in mostra la videoinstallazione intitolata “SUICIDIO”, metafora

sportiva (chi conosce il basket capirà) dellecontraddizioni della società contemporanea.Ospite Giuseppe De Siati con la proposta per-formativa “Intorno al tavolo”, gioco di visionepittorica che esalta la molteplicità degli esitidi un’apparente ripetizione.

COSTELLAZIONIStudio di Simone Masetto Maghe,

via Privata Druso 5

Lo studio di Simone Masetto Maghe ha ospi-tato An Yuanyuan. I due artisti hanno creato

assieme un’opera d’arte con 49 telai per espli-care la loro sinergia, confluendo nella tematicadella visione celeste.

I LUOGHI DELL’IMMAGINARIOStudio di Angelica de Rosa,

via Maestri Campionesi 27

Un percorso espositivo su due piani che pro-pone opere di Angelica De Rosa, Andrea Ber-toletti, Giuliano Cataldo Giancotti e LorenzoZuccato. Realizzate con tecniche e materialidiversi, le sculture, per lo più astratte, defini-

scono strutture geometriche minimali di pu-ristico rigore; oppure, come nel caso dei dipintidi Angelica De Rosa, campiture, colate e mac-chie di colore suggeriscono astrazioni paesag-gistiche che, attraverso sottili accordi cromaticie delicate vibrazioni di toni, tendono a evocareuna sorta di natura musicale. Nella foto: una scultura di Giuliano Cataldo Gian-cotti e alle pareti quadri di Angelica De Rosa

L’IMPEGNO DELLA LEGGEREZZAStudio Negroli,

via Negroli 1

Domiziana Giordano, Alberto Sorbelli, EricaKimberly Lizzori, tre artisti in mostra, che rac-contano ed esprimono con le loro opere il mes-saggio comune della leggerezza come puntodi arrivo. Un tema che si inserisce con stile

nelle varie tecniche artistiche scelte, a mani-festare esperienze e conoscenze.

La suggestione creata fa rivivere l’interesseverso una prospettiva di gioia, che rivela lospirito aperto verso un percorso ispirato allaforza della delicatezza mista all’ironia, benaccompagnato dai testi di Egizio Panetti, Gra-zia Quaroni e Chiara Bernardini.

STATO SOLIDOKalpany Artspace,

via Piranesi 12

Mostra collettiva ospitata da Kalpany Artspa-ce, realtà aperta a esperti e semplici interessati.Lo spazio si “riempie” (ma rimanendo fonda-mentalmente minimalista) dei lavori di diversiartisti della scena italiana e internazionale, icui linguaggi artistici si incontrano, seppur ri-manendo distinti, nel segno di una poetica di-gitale che oltre a rappresentare uno degli ele-

menti identitari centrali della mostra, vuoleessere intesa come proposta metodologica.Artisti in mostra: Andrea Alvino, Marco Ca-dioli, Alessandro Capozzo, Kamilia Kard, To-ny Light, Marco Mendeni e Flavio Scutti.

OBLIQUENESSStudio di Monica Mazzone e Mattia Barbieri,

via Piranesi 25

Un’atmosfera da grande metropoli americanaaccoglie i visitatori di OBLIQUENESS, spaziodi condivisione di esperienze sperimentali. Unseminterrato dove si materializzano le visionidei diversi artisti riuniti intorno al tema del-l’obliquità, dello sguardo trasversale. Obiettivodella mostra è infatti quello di trasmettere unapercezione della realtà non rinvenibile attra-verso un approccio frontale, diretto, bensì le

cui sfaccettature siano da cogliersi solo da unaprospettiva diversa, angolata, obliqua. Artistiin mostra: Monica Mazzone, Mattia Barbieri,Gil Kuno, Martin Larralde, Kio Griffith, Do-menico Antonio Mancini.

BLUE STEELStudio di Dario Bitto, Sofia Bteibet, Gian-

paolo Algieri, Andrea Cancellieri, Antonio

Gramegna, Luca Petti,

viale Enrico Forlanini 54

Lo studio è un ampio seminterrato diventatoda un anno uno spazio artistico di giovani cheutilizzano mezzi espressivi multidisciplinari

nel campo delle arti visive. Su una serie difonti cinematografiche agreements to Zinedinecon Jurgen Ots e Andrzej Sobolewski, hannoelaborato un musical. Con la voce di VirginiaZini (cantante dei Tapperware) le installazionie i volumi dello spazio sono diventate il di-splay di una serata luccicante e all’insegna deldivertimento.

EMPATEMAStudio di Alberto Mugnaini,

via Burlamacchi 6

Nella sua casa/studio Alberto Mugnaini haospitato sulle pareti e sui ripiani i lavori di ben130 artisti. La posta in gioco è una correntedi empatia da attivare attraverso i lavori dei

partecipanti nella condivisione di problemi edi divertissements, di preoccupazione e di gio-co, di angosce per il presente e di fantasie peril futuro.

IO NON PENSO NIENTEStudio di Manuela Furlan,

via Don Bosco 16

La parola “confine” racchiude in sé il sensodi qualcosa che segna una fine, un termine,ma che è anche e inevitabilmente connessocon il concetto di comunanza. Il confine è per-ciò un limite ma anche una necessità primaria

come porta d’incontro fra diverse realtà chevengono a contatto, La rarefazione del concetto di confine è il fo-cus del progetto di Giuseppe Restano: cartinegeografiche in cui l’unica demarcazione pre-sente è quella fra la terra che digrada lenta-mente nel mare, i cui confini labili sono assurtia metafora della mescolanza che ogni giornosi crea fra culture e tradizioni diverse, che ècomunicazione, condivisione e creazione dilegami.

PLANTAENO NAME SPACE,

corso Lodi 56

Tre artiste hanno dato luogo ad un incontro aper-to al pubblico, creando un dialogo diretto tra spa-zio e comunità attraverso l’utilizzo di collages,

fotografia e videoproiezioni: Carlotta Valdinoci(collages, ricami, gessi), Giulia Tosi (videopro-iezioni), Valentina Valdinoci (fotografie).

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14 aprile 2016

CASCINA CUCCAGNAvia Cuccagna ang. Muratori

8 - 17 aprile Per il Fuori Salone 2016, la Cascina Cucca-gna ospitaFAILURESun progetto che vuole esplorare un tema tantoinsolito quanto il fallimento dell'arte e nel de-sign. Progetti falliti, idee che non sono stateportate a termine, errori da cui però, in seguito,sono nate intuizioni o input per prendere unanuova direzione di ricerca che ha portato agrandissimi successi.

FUORISALONE 201612-17 aprileMICOBENE ART creationsVia Bergamo 12/AEsposizione d'Arte e Design

ARTEPASSANTE VITTORIAASSOCIAZIONE LE BELLE ARTI

Atelier della parola 7-17 aprileLIGHTING WOOD. Il legno che illuminaMostra di lampade e mobili in legno di Fede-rico Belleli, giovane designer mantovano checrea lampade e mobili sempre attento all’aspet-to eco-friendly di ogni fase produttiva Ogni og-getto nasce come pezzo unico, lontano dalleideologie di una produzione di serie. Su alcuni mobili ed espositori, qualche libro inceramica di Daniela Galuzzi. Mostra aperta tutti i giorni 16.30-18.30 e su ri-chiesta al numero 347 055 9210

Atelier della Parola Il viaggio: ai confini tra metafora e realtà Workshop di traduzione letteraria a cura di Pa-role Migranti. Prossimi incontri: 16, 30 apri-le dalle 10 alle 18. Per info e iscrizioni:[email protected]

ASS. VERDEFESTIVALSabato 9 aprile ore 18Kiss Bar via Monte Popera 2DEGLI INIZI E DELLE FINIGioco letterario a cura di Nicola Bontempi(poeta & sobillatore)

CENTRO INSIEMEvia dei Cinquecento 1

9 aprile ore 21 Torna la farsa teatrale IL PARROCO E’ IMPAZZITO In una parrocchia del napoletano… succededi tutto ! Compagnia Teatrale “IL SOCCO E LA MA-SCHERA”

16 aprile ore 14.30 Visita guidata con ritrovo davanti alla chiesadi Santa RitaI rinnovati poli museali di Milano - Il nuovoMuseo archeologico - La torre di Ansperto ela Milano romana - Prenotazione da sabato 2aprile, contributo € 10

GIARDINO DELLE CULTUREvia Morosini /Bezzecca

Domenica 10 aprile dalle 10 alle 18CULTURE AL LAVOROPiazza della creatività e della produzione arti-stica - Opere pittoriche, sculture, banchetti diproduzione artigianale, produzione artistichedal vivo

MUSICA IN GIARDINO Rassegna di incontri musicali con aperitivo acura della Associazione Euterpe OttavaNota. Iconcerti proposti vogliono presentare la musicanelle sue varie sfaccettature, dalla classica aljazz passando per il pop e il rock. I concerti sisvolgeranno in quattro domeniche, con cadenzamensile, alle ore 11. Prima data:

17 aprilePaolo Tomelleri Jazz Band

24 aprile dalle 10 alle 13SCAMBIO LIBRI al Giardino

ZOE OLISTIC STUDIOVia Maestri Campionesi 26

Incontri con la naturopatia: nutrizione e benes-sere Giovedì 14 aprile ore 21CURARE O PREVENIRE? EDUCAZIONE NUTRI-ZIONALE INFANTILEL’importanza della educazione nutrizionale finodall’infanzia per proteggere la salute.Relatore: Cristiano Mancini - Naturopata -Istituto di Medicina Psicosomatica Riza Info e prenotazioni tel. 02-39440752 - [email protected]

GRUPPO ARCHEOLOGICOMILANESE

Corso Lodi 8C - tel. 02.796372

14 aprile ore 21: Conferenza: Da Neapolis a Napoli. Ricerchearcheologiche nel centro Storico UnescoRelatore: Alfonso Scudieri.21 aprile ore 18.15Conferenza: Dalla preistoria a Caravaggio Relatore: dottor Davide Locatelli - archeologodi Archaema

CENTRO CULTURALE ANTONIANUMCorso XXII Marzo 59/a

Sabato 16 aprile ore 15.30DAME E CAVALIERIL’amore ai tempi dei castelli e della CavalleriaA cura di Clara Monesi

QUATTROZOE OLISTIC

Mercoledi 20 aprile ore 18Presso la Biblioteca Calvairate, via Ciceri Vi-sconti 1Conferenza su:Diete dimagranti: perché evitare il fai da te.L'importanza del nutrizionista per un approccioconsapevole.Relatrici: dottoressa Ramona De Amicis (die-tista - nutrizionista) e dottoressa FrancescaGhelfi (nutrizionista)

ANPI ZONA 422 aprile ore 21Teatro L'Arca, corso XXII Marzo 23GUERRA ALLA GUERRASpettacolo di canzoni, scritti, poesie dalla Re-sistenza ai giorni nostri - Regia di Silvano Pic-cardi

30 aprile dalle 14.30 alle 18.30Palazzina Liberty di Largo Marinai d’Italia MILANO CANTA LA LIBERTÀTesti a cura di Vincenzo Viola - Presenta ChiaraCompagnoniPartecipano: Coro di Micene, Coro ingrato, Co-ro Zenzero, Duo Scaligero, Quintetto Nigra,Sa oghe de su coro, Suoni e l*Anpi, Voci dimezzo.

COMITATO 22 MARZO 24 aprile GRANDE FESTA DI VIA FIAMMA L’evento prevede la presenza di 90 operatoricommerciali e artigianali, 9 installazioni per gio-stre e spettacoli di intrattenimento per bambini(spettacoli di magia, baby dance) e musicali.

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - www.teatrooscar.it

Venerdì 29 aprile ore 21Conferenza job Oscar dayIL LAVORO E LA SOCIETA’ DI OGGICon la partecipazione di Paolo Cederle, DaniloGalvagni, Francesco Covini

GRUPPO SPORTIVO ANNI VERDI

1° maggio

23° edizione della Corsa di primavera Memorial Roberto BussoliMarcia non competitiva con due percorsi da 10km e 5 km che attraversa le vie del quartiereGrigioni e il parco della Vettabia (in direzionedell’Abbazia di Chiaravalle), con arrivo pressol’oratorio della Parrocchia di via dei Cinque-cento.

L’ALBERO DI NICOLAS

Domenica 17 aprile ore 16

presso il Politeatro di viale Lucania 16, L’Albero di Nicolas, associazione di promozionesociale che opera in zona 4 e non solo (www.lal-berodinicolas.org; www.facebook.com/LAlbe-roDiNicolasAps) vi invita aCLASSICA È D’AUTORE, uno spettacolo creatoper sostenere il progetto del gruppo caritativoTabità della parrocchia della Madonna dellaMedaglia Miracolosa, che intende aiutare ra-gazzi meritevoli ma con mezzi economici fa-miliari insufficienti, a proseguire il proprio per-corso scolastico con uno sguardo più serenoverso il futuro. Sul palco, il grande maestro Raffaele Figiniche eseguirà il concerto per pianoforte e, a se-guire, la mitica band Terapie Musicali, che pro-porrà una rivisitazione di celebri brani di Gior-gio Gaber ed Enzo Jannacci. L’ingresso è a of-ferta libera e tutto l’incasso sarà devoluto alprogetto.

RUNAWAY TRAVELVia Cadore 30

Mercoledì 20 aprile

Visita guidata al Cenacolo vincianoRitrovo alle 10 davanti alla chiesa di Santa Ma-ria delle Grazie - Per informazioni e prenota-zioni: 02 36695214 - [email protected] -Facebook: runawaytravel

LA STELLA DI LORENZO

21 aprile ore 18.30

presso la Palazzina Liberty in Largo Marinaid’ItaliaLa Stella di Lorenzo onlus presentaIL CUORE IN CAMPO Testimonial dell'evento, Riccardo Pittis, giàcapitano dell’Olimpia Milano della BenettonBasket - della Pallacanestro Treviso e della Na-zionale italiana di Basket, che porterà la suatestimonianza di sportivo, uomo e responsabiledi team.L’ingresso è a offerta libera, necessaria la pre-notazione al numero 348 5545641, o con unamail a [email protected]. L’iniziativaè organizzata per il finanziamento delle cam-pagne di screening elettrocardiografico, con-dotte in collaborazione con il reparto di cardio-logia pediatrica dell’Ospedale Ca’ Granda Ni-guarda, che stanno coinvolgendo alcuni IstitutiComprensivi della zona 4.

CERDI KALA YOGAvia Tito Livio 23 - [email protected]

cell.339.4732767

Domenica 24 aprile e lunedì 25 aprile, ore

05-07.30

Sadhana AcquarianaLa pratica dello yoga prima dell’alba. Quotadi partecipazione: offerta libera.

ASSOCIAZIONE LUISA BERARDI

ALLONS ENFANTS!

28 aprile ore 18.30

presso Cascina Cuccagna, via Cuccagna ang.Muratori L’ARTE E IL DONO DEL BELLOAsta di quadri e litografie di Art Naïf e Art Bruta favore delle associazioni Allons Enfants! eLuisa Berardi che operano nel quartiere MoliseCalvairate occupandosi di minori fragili, di ra-gazzi in condizione di disagio scolastico e so-ciale, di incontri interculturali e laboratori dilingua e cultura italiana per mamme. Il ricavatodell'asta sarà interamente devoluto alle due As-sociazioni.

BOCCIOFILA LOMBARDOvia Zanella 19

Da lunedì 2 maggio

3° Trofeo F.lli PanontinLe gare si svolgeranno con incontro tra 8 coppieper sera nelle serate di: lunedì – martedì – gio-vedì e venerdì a partire dalle ore 20.30 fino altermine degli incontri.Le finali si disputeranno nel pomeriggio di do-menica 15 maggio con inizio alle ore 16 per il3° e 4° posto, a seguire la finale per il 1° e 2°posto.

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25 Aprile in MusicaAl primo piano del Centro CommercialePiazzaLodi alle 16.30 Concerto jazz del gruppo Madamzajj

Negli stessi giorni sarà esposta una Mostra a fumetti su Sandro Pertini e la Resistenza

COMITATO SOCI PIAZZALODI - ROGOREDO

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15aprile 2016

EL.BO. di Boschetti Simone

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Viale Umbria, 99E mail: [email protected]. 02 57403679 Fax 02 55212802Cell. 339 2707583

CINEFORUM OSCARVia Lattanzio 58

Le proiezioni si tengono il lunedì alle ore 15.15e alle ore 21 - Ingresso singolo € 5

11 aprile: LATIN LOVERdi Cristina Comencini18 aprile: MIA MADRE di Nanni Moretti

Cine Raga

Domenica 10 aprile ore 18.00

LA BICICLETTA VERDERegia di Haifaa Al Mansour

CINETEATRO DELFINOVia Dalmazia 11

CINEMACAFFE’ - Proiezioni alle ore 15.30

e 20.45 - ingresso 5 €

11 aprile: HEART OF THE SEA - Le origini diMoby Dickdi Ron Howard18 aprile: STEVE JOBSdi Danny Boyle25 aprile: CREED - NATO PER COMBATTEREdi Ryan Coogler2 maggio: IL FIGLIO DI SAULdi László Nemes

NUOVO CINEMA PARENTIVia Pier Lombardo, 14

Biglietteria 02 59995206

Gli ineditiRassegna di film mai visti sui grandi schermimilanesi, preceduti da cortometraggi e accom-pagnati nel foyer da bistrot, musica, ospiti econtenuti speciali. In lingua originale sottoti-tolati in italiano.

Venerdì 8 aprile

Foyer dalle 21: 1° Convegno del cinema “divampiri di menare” a cura di I 400 Calciore 21.30 Apertura bistrot… a kilometro ce-CINEpas. E poi musica, banchetti con libri,gadget cinefili e vampireschi.Sala AcomeA alle 21.30

Corto a sorpresaWhat We Do in the Shadows di JemaineClement, Tika Waititi (Nuova Zelanda, 2014,86 min)Lingua: Inglese, sottotitolato in italiano

Venerdì 15 aprile

Foyer dalle 20: Apertura bistrot e banchetti ore 20.30 Esibizione live di Der Maurer (En-rico Gabrielli), Steve Reich per clarinetto e loope poi Vincenzo Vasi con theremin e voce + in-cursioni improvvisateSala AcomeA ore 21.30

Sottoripa di Guglielmo Trupia (Italia, 2013, 7min)UPM - Unità di Produzione Musicale di ElvioManuzzi, Pietro DeTilla, Tommaso Perfetti (Ita-lia 2015, 77min) - Lingua: Italiano, sottotitolatoin inglese

Sabato 30 aprile

Foyer dalle 16: Apertura bistrot, musica e ban-chetti con libri e gadget cinefili e musicali -ore 20.30 concerti e DJ Set a sorpresa

Sala Grande ore 21.30

Brustulein - Cinema da sgranocchiare al cine-ma di Davide Rizzo (Italia, 2010, 13min)Blur: New World Towers di Sam Wrench (UK,2015, 93 min)Lingua: Inglese, sottotitolato in italiano

PALAZZINA LIBERTYIN MUSICA

Largo Marinai d’Italia

10 aprile ore 11

FESTIVAL LIEDERÌADII Lieder brasilianiSusie Georgiadis, sopranoDiego Mingolla, pianoforte

13 aprile ore 20.30

LA RISONANZA

Prima DonnaMusiche di A. Vivaldi e G.F. Handel, Roberta Invernizzi, sopranoFabio Bonizzoni, clavicembalo e direzione

15 aprile ore 21

Orchestra Milano Classica

PIANOFRIENDSSkrjabin e Kandinskij, suoni colori e psiche

La classe del Maestro Vincenzo Balzani

17 aprile ore 10.45

OMAGGIO A HAYDNMiriam Prandi, violoncelloOrchestra da Camera Milano Classica

Luca Guglielmi, fortepiano e direttore

23 aprile ore 21

Nel quarto centenario della morte di WilliamShakespeareLascia pur che il mondo giriScene di William Shakespeare e musiche ori-ginali della sua compagniaOrchestra da Camera Milano Classica

Virginalista e direttore Michele Fedrigotti

24 aprile ore 10.45

ABENDSTERNI melologhi di Richard Strauss

Quirino Principe, voce recitanteMarino Nahon, pianoforte

28 aprile ore 21

Milano Classica e il Conservatorio di Musica

“G. Verdi” di Milano

Programma e interpreti in via di definizione

1 maggio ore 10.45

NON SOLO MELODRAMMAIntorno al Doppio Quartetto di Ottorino Re-

spighi

Conversazione concerto con LE CAMERISTE AMBROSIANE

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

Musica al Parenti

8 aprile ore 21

JIM BLACK TRIOElias Stemeseder – pianoforteThomas Morgan – contrabbassoJim Black – batteria

25 aprile ore 21

NICOLE MITCHELL “BLACK EARTH STRINGS”Nicole Mitchell – flauto Renee Baker – violino e violaTomeka Reid – violoncelloJosh Abrams – contrabbasso

9 maggio ore 21

DAVE LIEBMAN – RICHIE BEIRACH DUODave Liebman - saxRichie Beirach - pianoforte

OTTAVA NOTAVia Marco Bruto 24 - Tel. 02 89658114

[email protected]

Venerdì 8 aprile ore 21

Impressioni MusicaliLuci e penombre che suonanoAntonella Bini, flautoSilvia Cignoli, chitarraAutori del Novecento e contemporanei a con-frontoIngresso a offerta libera

Venerdì 22 aprile ore 21

Migrazioni, contaminazioni. Da Samarcandaa Buenos Aires Concertocon Valentina Pennino, soprano e Annibale

Rebaudengo, pianoforteIngresso a offerta libera

Venerdì 29 aprile ore 21

Incontro-concerto dal titoloDEBUSSY L’ESOTERISTAin occasione della presen-tazione dell’omonimo librodi Alessandro Nardin editoda Jouvence.Nel prossimo numero diQUATTRO, una intervistaall’autore.

Martedì 3 maggio ore 21

LA STORIA DEL PIANOFORTE - Dalle originial Novecentoa cura di Adalberto Riva - Verso l’era moderna,Brahms, Debussy, Bartok, Schoenberg, Proko-fieff, Gershwin. Ingresso a pagamento

ARTEPASSANTE PASSANTE PORTA VITTORIA

Pagina fb: Spazio Artepassante Vittoria

8 aprile - 2 maggio

Mostra collettiva di: Ivano Boselli, Paola Gatti,Fiorenzo Bordin, Manuela Creti, Carlo Taglia-ferri, Joe ColosimoVISIONARTAssociazione artistica Factory Art Zone15 aprile ore 18: inaugurazione e presentazionedegli artisti.Orari: da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 - sa-bato dalle 16 alle 19 - domenica chiuso

WOW MUSEO DEL FUMETTOviale Campania 12

Tel. 02 49524744/45 - www.museowow.it

Fino al 5 giugno

STAR WARS: dal fumetto al cinema… e ritornoUno straordinario percorso espositivo dedicato

alla saga di Star Wars unendo due aspetti fon-damentali: la passione dei fans, che prestanoi gioielli delle loro collezioni private, e lo stra-ordinario percorso editoriale compiuto dai fu-

metti parallelamente al cinema, dal 1977 (eancora prima come fonte d’ispirazione) ad oggi- Ingresso 5 euro (ridotto 3 euro)

9 aprile dalle 10.30 alle 20

Bricòla – Festival delle autoproduzioni a fu-metti Ingresso liberoDalle 20 alle 22 party finale presso BOOM Mi-lano, il bar di WOW Spazio Fumetto

CENTRO ARTISTICO CULTURALE MILANESE

Fino al 10 aprile

Nei locali della sede di viale Lucania 18Mostra collettiva a tema: VISIONI DI MILANOOrari di apertura: festivi e prefestivi dalle 15alle 18.30

30 aprile - 8 maggio

Mostra collettiva dal titolo MONOCROMATISMOInaugurazione: 30 aprile ore 17 - orari diapertura: festivi e prefestivi dalle 15 alle 18.30Segreteria del Centro Artistico di viale Lucaniaaperta tutti i giorni dalle ore 14 alle 17 - Tel.02 5391552

AVANTGARDEN GALLERYvia Cadolini 29

Fino al 19 maggio

NOW AND LATERby DAZE. One man show di uno dei maestridel movimento dei graffiti.Orari: martedì-venerdì dalle 14 alle 19 - sabatodalle 15 alle 19

FONDAZIONE PRADALargo Isarco 2 - Tel. 02 5666 2611

[email protected]

Fino al 19 giugno - Podium e Cisterna

TO THE SON OF MAN WHO ATE THE SCROLL Nuovo progetto artistico di Goshka Macuga(Varsavia, Polonia) che opera nel punto d’in-contro tra discipline diverse come scultura, in-stallazione, fotografia, architettura e design.

Fino al 28 agosto

L’IMAGE VOLÉEMostra collettiva curata dall’artista ThomasDemand, include più di 90 lavori realizzati daoltre 60 artisti dal 1820 a oggi. L’intento diThomas Demand è di indagare attraverso lamostra le modalità con cui tutti noi ci richia-miamo a modelli preesistenti e come gli artistihanno sempre fatto riferimento a un’iconografiaprecedente per realizzare le proprie opere.

C|E CONTEMPORARYvia Tiraboschi 2/76 corte internatel. 02 45483822 - 348 9031514

Fino al 31 agosto

Arte e perturbante CHANTAL MICHEL, l’inquiétante étrangetéa cura di Viana Conti - Orari di apertura: mar-ven 14 - 18

MMUUSSIICCAA

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CCIINNEEFFOORRUUMM

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16 aprile 2016

SPAZIO TERTULLIANOVia Tertulliano 68 - tel. 02 49472369

6 -17 aprile FUCKING BITCH [Assenza]liberamente tratto da “L’ora grigia/La chiavedell’ascensore” di Agota Kristof - regia di Fran-cesco Leschiera

20 - 24 aprile SE CADERE IMPRIGIONARE AMOscritto e diretto da Andrea Cramarossa

TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli Tel. 333.5730340

9 e 10 aprilePIZZINI - PAROLE CONTRO LE MAFIERegia, adattamento e scrittura drammaturgicadi Nini Ferrara - Percussioni e voce: DanilaMassimi

16 aprile ore 21CERCASI BADANTE BAND presentaROCK FOR ABAK 2A cura del Lions Club Milano in favore del Mer-cy Hospital ad Abak in Nigeria - Ingresso 15 €

PACTA DEI TEATRITEATRO OSCAR

Via Lattanzio 58

5 - 8 aprile ore 21COLAZIONE DA VOLTAIREdal Dizionario Filosofico di Voltaire - Adatta-mento e regia di Alessandro Pazzi - con Ales-sandro Pazzi e Matteo Bertuetti

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - www.teatrooscar.it

Sabato 9 aprile ore 21.00 KRONIAA cura della Compagnia QuadrifolliTeatro di improvvisazione

Giovedì 28 aprile ore 21 SMETTO QUANDO VOGLIOdi Sydney Sibilia

Sabato 30 aprile ore 21 CAMILLO OLIVETTI Alle radici di un sognodi Laura Curino e Gabriele Vacis

IL CIELO SOTTO MILANOStazione Vittoria del Passante ferroviario

viale Molisecell. 340 4763017 - 338 9648850

www.ladualband.com

10 aprile ore 20.45DON CHISCIOTTE AMORE MIOprezzo: 15€ (spettacolo + piatto + birra o vino)

15 aprile ore 20.45WOODY GIPSY BANDUna serata di swing esplosivo

12 e 13 aprile ore 20.45SOTTO LA STESSA CROCEdi Giulio Federico Janni

Rassegna Happy birthday, Shakespeare!

16 aprile ore 21

Open Bardo 17 aprile ore 11

Breakfast with Shakespeare29 aprile ore 20.30

Per un tuo sorriso spunterà la luna

TEATRO SILVESTRIANUMVia Maffei 29 - Tel. 02 5455615

Giovedì 7 aprile ore 20.30Laboratorio Teatrale “Dal Testo alla scena” -Liceo Gandini-Verri di LodiZEUX EX MACHINAUNA COMMEDIA SENZA FINEadattamento a cura di Annalisa Degradi Regia di Luciano Pagetti

Sabato 16 aprile ore 20.45Compagnia “Gennarojazz & Triccheballaccheband” LA STORIA E’ QUESTA QUAcommedia musicale - regia di Gaetano DibitontoA seguire: PREMIAZIONE Rassegna Fita Lom-bardia – Teatro Silvestrianum 2015-16

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

Fino al 17 aprile

BULLdi Mike Bartlett - regia Fabio Cherstich

5 – 10 aprile

AMULETOdi Roberto Bolaño - con Maria Paiato

21 e 28 aprile

Reportage TeatraleIl giornale parlato. Rassegna d’informazionein scena di e con Livia Grossi, giornalista delCorriere della Sera

IL POLITEATROviale Lucania 18 - www.ilpoliteatro.org

Sabato 9 aprile ore 21

Domenica 10 aprile ore 16

TUTTA COLPA DI CRISTINE Regia di Luca Strano - Commedia brillante

Sabato 16 aprile ore 21

Match d’Improvvisazione Teatraledi Isabella Cremonesi - Teatro del Vigentino

Sabato 30 aprile ore 21

Danze Mediorientali Compagnia di Folklore egiziano “Almas al Qa-mar”

MTM TEATRO LEONARDOVia Ampère 1/ piazza Leonardo da Vinci

Lunedì 11 aprile

PROMO MUSICPINUCCIO CHIAMA MILANOCon Alessio Giannone

14 - 17 aprile

ODEMÀ/TIKTALIKMODÌ - L’ULTIMO INVERNO DI AMEDEO MODIGLIANIAutore, regia e musiche di Gipo Gurrado

19 aprile - 1 maggio

BAGS LIVE/MALGUIONOBLIVION: THE HUMAN JUKEBOXTesti di Davide Calabrese e Lorenzo Scuda

TEATRO CARCANOCorso di Porta Romana 63

tel. 02 55181377

Fino al 10 aprile

LA MANDRAGOLAdi Niccolò Machiavelli - Interpretato e direttoda Jurij Ferrini

13 - 24 aprile

ARANCIA MECCANICAdi Anthony Burgess - Musiche di Morgan Regia di Gabriele Russo

27 aprile - 8 maggio

Gaia De Laurentiis - Stefano ArtissunchLISISTRATAdi Aristofane - Adattamento e regia di StefanoArtissunch

TIEFFE TEATRO MENOTTIVia Ciro Menotti 11 - tel. 02 36592544

14 - 17 aprile

DOPPIO SOGNO (Eyes wide shut)Regia di Giancarlo Marinelli, tratto dall’omo-nimo racconto di Arthur Schnitzler - con IvanaMonti, Caterina Murino, Ruben Rigillo, Rosa-rio Coppolino

TEATRO DELLA CONTRADDIZIONE

Via della Braida 6 - tel. 02 5462155

7 – 10 aprile

Annunziata detta Nancydi e con Riccardo Goretti - genere: recital mul-tiautobiografico

14 – 17 aprile

Serate doppio spettacolo

Andrea Tibaldi e SanpapiéVariegato all’amoreprogetto e regia di Andrea Tibaldi - con MonicaBonomi, Lara Guidetti, Patrizio Belloli, AndreaTibaldi e Andrea Parazzoli al pianoforteAffogato all’odiodi Andrea Tibaldi con Valentina Buttafarro, La-ra Guidetti, Andrea Tibaldi e Andrea Parazzolial pianoforte

23 aprile

Teatro della Contraddizione e SanpapiéBalerhause la Balerhaus orchestra

26 aprile

Cinaski contro tuttidi e con Vincenzo Costantino Cinaski e conMell Morcone al pianoforte

5 – 8 maggio

Scimmie NudePaura e Desideriodi e diretto da Gaddo Bagnoli - genere: partituracrudele

TEATRO FRANCO PARENTIvia Pier Lombardo 14

[email protected]

8 aprile ore 10 e 9 aprile ore 16.30

NESSUN DORMA! Briciole di Turandot Opera Baby (0 - 3 Anni)

9 aprile ore 15

AQUARIUMCompagnia Fondazione Teatro Ragazzi e Gio-vani Onlus - età dai 6 anni

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - www.teatrooscar.it

Tel. 02 5455511

Cine Bimbi Oscar

Sabato 9 aprile ore 16

KHUMBARegia Anthony Silverston Per bimbi dai 4/5 anni

Tutti sul palco - Domenica 10 aprile

Incontri dalle ore 11: i bambini saranno prota-gonisti al Teatro Oscar e avranno l’occasionedi scoprire i luoghi segreti del teatro e cono-scere gli strani personaggi che lo popolano

TUTTI IN SCENA!Età dai 4 anni - ingresso gratuito - prenotazioneobbligatoria

Concerto con happy hour

Giovedi 14 aprile ore 19

CASCA IL MONDO Fiaba musicale per grandi e picciniYuryko Mikam

Oscar per tutti - Rassegna di teatro per ra-

gazzi e famiglie

Sabato 16 aprile ore 16

NON RIESCO A DORMIRE! Regia di Gabriella Foletto

TEATRO SILVESTRIANUMTEATRO COLLA via Andrea Maffei 29

Sabato 9 aprile ore 16.30

Domenica 10 aprile ore 15 e 17.30

LE AVVENTURE DI TOM SAYERdi Mark Twain - per bambini dai 3 anni

Sabato 30 aprile ore 16.30

Domenica 1 maggio ore 15 e 17.30

BIANCANEVEdei F.lli Grimm - di Mark Twain - per bambinidai 3 anniInfo e prenotazioni tel. 02 55211300 [email protected]

TTEEAATTRRII PPEERR II BBAAMMBBIINNII