COPIA OMAGGIO Porto di Mare: procedono i lavori di...

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 - tel. 02 45477609 – 3381414800 - e- mail: [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Alessia Arcando, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Giulia Costa, Antonella Damiani, Elena Gadeschi, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Emiliano Rossi, Azzurra Sorbi, Riccardo Tammaro, Alberto Tufano. Ha collaborato a questo numero: Maria Teresa De Angelis. Tiratura: 16.700 copie. COPIA OMAGGIO Giornale di informazione e cultura della zona 4 Anno XXII, numero 196, maggio 2018 ATHOS T orniamo dopo sei mesi a Porto di Mare per verificare lo stato della grande area verde concessa in uso a Italia Nostra – Centro Forestazione Ur- bana per cinque anni, ai fini della riqua- lificazione, pulizia, cura, tutela e manu- tenzione del patrimonio naturalistico. Con noi, in questa visita guidata tenuta il 21 aprile scorso, i rappresentanti di Italia Nostra, giornalisti, consiglieri di Muni- cipio, l’assessore Marco Granelli, rappre- sentanti di associazioni, volontari, molti dei quali avevano partecipato lo scorso 24 settembre a Puliamo il mondo, l’ini- ziativa che aveva dato il la ai lavori di pu- lizia. La situazione allora era veramente terribile e lo stato dell’area indescrivibile, per cui grande è stata la sorpresa di tro- vare già un cambiamento così netto. Il lavoro più impegnativo è stato quello della pulizia: rifiuti di ogni genere sono stati raccolti, tutti a mano per non inter- venire con mezzi meccanici che avrebbe- ro anche asporta- to terreno, e con- centrati in più punti per la rac- colta da parte di AMSA che ha già fatto due ritiri per un totale di circa 2130 quin- tali fra inerti e ri- fiuti misti, oltre a 600 chilogrammi di lastre di eter- nit. La pulizia è ancora in corso, cosi come lo smaltimento, e viene effettuata anche con la col- laborazione di cittadini. Infatti ogni mercoledì mattina dalle 9 alle 12 o la terza domenica del mese (prossima data il 20 maggio) i cittadini possono par- tecipare ai lavori e visitare l’area (per par- tecipare: [email protected] – tel. 024522401 - uffici aperti dal lunedì al venerdì, con ora- rio 9-12.30 e 14-17.30). Fra i volontari segnaliamo la presenza di tre richiedenti asilo che dopo aver partecipano in modo spontaneo ai la- vori con il loro educatore della Grangia di Mon- luè, hanno ora ottenuto da una azienda una bor- sa lavoro di sei mesi per lavora- re in modo con- tinuativo. Oltre ai lavori di pulizia, sono sta- ti effettuati inter- venti sulle albe- rature con taglio di rami secchi, in alcuni casi in- tervenendo con il taglio di alberi a rischio caduta, verificando di tutti la stabilità. Altri interventi hanno riguardato la creazione di passaggi e percorsi per permettere il mo- vimento dei mezzi di servizio. Per quanto riguarda lo sfalcio dell’erba, è iniziata la collaborazione con un pastore (che ha le necessarie credenziali per il pascolo) pre- sente per un paio di settimane per due vol- te all’anno, che farà pascolare le sue 900 pecore nel pratone ex discarica e nella parte di prateria senza alberi a lato del parco Cassinis: i vantaggi sono reciproci perché lo sfalcio ecologico ha minor im- patto sulla fauna e sull’ecosistema e per- ché garantisce una presenza continuativa e un presidio per il periodo del pascolo. Il risultato quindi di questi sei mesi è che è cambiato completamente il panorama e l’area ricomincia a diventare fruibile, im- mergendo i visitatori in un ambiente na- turale che non ti aspetti così vicino a quar- tieri densamente abitati. L’attività e la presenza costante hanno ini- ziato anche a “ridimensionare” il confi- nante boschetto della droga, anche se oc- corre trovare strumenti molto più efficaci e mirati per porre fine a questa situazione sempre più insostenibile e inaccettabile. Ognuno deve fare la sua parte, e la parte affidata dal Comune di Milano a Italia Nostra va sicuramente nella direzione giu- sta, permettendo di sottrarre la grandissi- ma area verde (parliamo di 65 ettari) al totale abbandono e scempio. I primi ri- sultati concreti li abbiamo già potuti ve- dere con mano e l’ottimo lavoro in corso ci fa ben sperare. Stefania Aleni Porto di Mare: procedono i lavori di riqualificazione nella grande area verde S i chiama tréntaMI la sperimentazione di Zona 30 (limite della velocità dei veicoli a 30 km/ora) che si terrà nei giorni tra il 10 e il 13 maggio nel quartiere San Lui- gi, già preceduta da tre incon- tri pubblici sul tema tenuti presso la sala consigliare del Municipio 4. Domenica 13 maggio poi, una giornata di festa in piazza San Luigi con tantissime iniziati- ve. Il progetto è a cura dell’as- sociazione Genitori Antismog, FIAB Ciclobby e Matteo Dondé Architetto, con la col- laborazione del Comune di Milano e il sostegno di Con- fesercenti. Ne parliamo con Lucia Robat- to, membro dell’associazione Genitori Antismog e respon- sabile della comunicazione, che ci spiega di cosa si tratta e da dove nasce. Innanzitutto, quando è nata la vostra associazione e di cosa si occupa? «È nata nel 2001 e si occupa di traffico e smog a Milano e hinterland. Noi non facciamo proteste contro l’uso dell’auto, bensì proponiamo idee per sensibilizzare sul tema e col- laborare con cittadini e istitu- zioni. Due anni fa abbiamo lanciato una campagna, “Ne- gozi amici dell’aria”, con i commercianti di quartiere: at- traverso promozioni legate al- la mobilità (ad esempio per chi si reca a fare acquisti in bi- ci o in autobus) e pubblicità sui nostri social, si migliora l’attività economica, e con- temporaneamente la qualità dell’aria che si respira. Siamo supportati da Patagonia, azien- da di abbigliamento da mon- tagna, che ogni anno investe su cinque associazioni con progetti innovativi per l’am- biente». Che cos’è una zona 30? «Si tratta di un’area urbana circoscritta in cui le macchine devono rallentare e non supe- rare i 30 km orari. A Milano ce ne sono già, ma sono se- 30 e… lode V iale Forlanini, Linate, viale dell’Aviazione, Taliedo, Caproni: tutti nomi che legano a doppio filo la zona 4 e l’Aeronautica. A confermare questo nesso, l’oc- casione di un colloquio con il colonnello Esposito e con il tenente colonnello Alberto Di Carlo, responsabile della co- municazione e informazione con il pubblico per conto dell’Arma. Per la redazione di QUATTRO, aperte le porte della storica sede del comando della Prima regione aerea in piazza Novelli. Quello dell’Aeronautica, in ef- fetti, è un passato illustre: que- st’anno ricorre il 95° anniver- sario dalla sua fondazione (28 marzo 1923), celebrato di re- cente con un concerto della fanfara presso la Palazzina Li- berty. Anche la presenza a Milano è di lunga data: già novant’anni fa i primi gruppi di caccia del- l’appena costituita Regia Ae- ronautica erano di stanza al- l’aeroporto di Taliedo, non lontano dalla sede della Ca- proni che costruiva molti dei caccia destinati alla stessa Ae- ronautica. Dopo Taliedo, il Forlanini, che si configura an- cora come aeroporto militare anche se è in pratica impiegato da voli di linea civili: come ci confermano i nostri interlocu- tori, solo una piccola zona di Linate è adibita a base per gli aerei dell’Aviazione italiana. La zona militare si affaccia su viale dell’Aviazione e qui è stato costruito negli anni No- vanta un villaggio di 19 palaz- zine che ospitano le 140 fami- glie del personale in servizio nella base e nel vicino aero- porto (dove ha sede il centro meteorologico). Ogni appar- tamento è dato in concessione dal Demanio in funzione del- l’incarico di chi vi alloggia: oggi sono tutti professionisti, mentre un tempo vi era anche la caserma per i militari di le- va. Tra le attività principali del- l’Aeronautica Militare è da ri- cordare il trasporto dei pazien- ti in imminente pericolo di vi- ta: con frequenza quasi setti- manale un aereo della flotta dell’Arma Azzurra si alza in volo per andare a imbarcare un paziente che necessita di cure presso strutture più at- trezzate non disponibili nel luogo di partenza. Milano, con il suo complesso di ospedali specializzati e di alta qualità, è fra le città che riceve un con- siderevole numero di degenti. Non solo: molto spesso ad al- zarsi in volo sono i Falcon 50 che consegnano organi vitali indispensabili per la soprav- vivenza di quei malati che ne hanno urgente bisogno. Da Pi- sa partono invece i C130 da trasporto che possono conte- nere in stiva un’ambulanza, necessaria quando il paziente non può essere trasportato ba- rellato. Un lavoro che non emerge mai, ma che esiste e contribuisce a salvare ogni an- no decine e decine di persone. Il legame tra la zona 4 e l’Aeronautica segue a pag. 3 segue a pag. 3

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 - tel. 02 45477609 – 3381414800 - e-mail: [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO).Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Alessia Arcando, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini,Lidia Cimino, Giulia Costa, Antonella Damiani, Elena Gadeschi, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Emiliano Rossi, Azzurra Sorbi, RiccardoTammaro, Alberto Tufano. Ha collaborato a questo numero: Maria Teresa De Angelis. Tiratura: 16.700 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della zona 4

Anno XXII, numero 196, maggio 2018

ATHOS

Torniamo dopo sei mesi a Porto diMare per verificare lo stato dellagrande area verde concessa in uso

a Italia Nostra – Centro Forestazione Ur-bana per cinque anni, ai fini della riqua-lificazione, pulizia, cura, tutela e manu-tenzione del patrimonio naturalistico.Con noi, in questa visita guidata tenuta il21 aprile scorso, i rappresentanti di ItaliaNostra, giornalisti, consiglieri di Muni-cipio, l’assessore Marco Granelli, rappre-sentanti di associazioni, volontari, moltidei quali avevano partecipato lo scorso24 settembre a Puliamo il mondo, l’ini-ziativa che aveva dato il la ai lavori di pu-lizia. La situazione allora era veramenteterribile e lo stato dell’area indescrivibile,per cui grande è stata la sorpresa di tro-vare già un cambiamento così netto.Il lavoro più impegnativo è stato quellodella pulizia: rifiuti di ogni genere sonostati raccolti, tutti a mano per non inter-venire con mezzi meccanici che avrebbe-ro anche asporta-to terreno, e con-centrati in piùpunti per la rac-colta da parte diAMSA che hagià fatto due ritiriper un totale dicirca 2130 quin-tali fra inerti e ri-fiuti misti, oltre a600 chilogrammidi lastre di eter-nit. La pulizia èancora in corso,cosi come losmaltimento, eviene effettuataanche con la col-laborazione dicittadini. Infattiogni mercoledìmattina dalle 9alle 12 o la terzadomenica delmese (prossimadata il 20 maggio) i cittadini possono par-tecipare ai lavori e visitare l’area (per par-tecipare: [email protected] – tel. 024522401 -

uffici aperti dal lunedì al venerdì, con ora-rio 9-12.30 e 14-17.30). Fra i volontarisegnaliamo la presenza di tre richiedentiasilo che dopo aver partecipano in modo

spontaneo ai la-vori con il loroeducatore dellaGrangia di Mon-luè, hanno oraottenuto da unaazienda una bor-sa lavoro di seimesi per lavora-re in modo con-tinuativo.Oltre ai lavori dipulizia, sono sta-ti effettuati inter-venti sulle albe-rature con tagliodi rami secchi,in alcuni casi in-tervenendo conil taglio di alberia rischio caduta,verificando ditutti la stabilità. Altri interventihanno riguardatola creazione di

passaggi e percorsi per permettere il mo-vimento dei mezzi di servizio. Per quantoriguarda lo sfalcio dell’erba, è iniziata la

collaborazione con un pastore (che ha lenecessarie credenziali per il pascolo) pre-sente per un paio di settimane per due vol-te all’anno, che farà pascolare le sue 900pecore nel pratone ex discarica e nellaparte di prateria senza alberi a lato delparco Cassinis: i vantaggi sono reciprociperché lo sfalcio ecologico ha minor im-patto sulla fauna e sull’ecosistema e per-ché garantisce una presenza continuativae un presidio per il periodo del pascolo.Il risultato quindi di questi sei mesi è cheè cambiato completamente il panorama el’area ricomincia a diventare fruibile, im-mergendo i visitatori in un ambiente na-turale che non ti aspetti così vicino a quar-tieri densamente abitati. L’attività e la presenza costante hanno ini-ziato anche a “ridimensionare” il confi-nante boschetto della droga, anche se oc-corre trovare strumenti molto più efficacie mirati per porre fine a questa situazionesempre più insostenibile e inaccettabile.Ognuno deve fare la sua parte, e la parteaffidata dal Comune di Milano a ItaliaNostra va sicuramente nella direzione giu-sta, permettendo di sottrarre la grandissi-ma area verde (parliamo di 65 ettari) altotale abbandono e scempio. I primi ri-sultati concreti li abbiamo già potuti ve-dere con mano e l’ottimo lavoro in corsoci fa ben sperare.

Stefania Aleni

Porto di Mare: procedono i lavori di riqualificazione nella grande area verde

Si chiama tréntaMI lasperimentazione di Zona30 (limite della velocità

dei veicoli a 30 km/ora) che siterrà nei giorni tra il 10 e il 13maggio nel quartiere San Lui-gi, già preceduta da tre incon-tri pubblici sul tema tenutipresso la sala consigliare delMunicipio 4. Domenica 13 maggio poi, unagiornata di festa in piazza SanLuigi con tantissime iniziati-ve. Il progetto è a cura dell’as-sociazione Genitori Antismog,FIAB Ciclobby e MatteoDondé Architetto, con la col-laborazione del Comune diMilano e il sostegno di Con-fesercenti. Ne parliamo con Lucia Robat-to, membro dell’associazioneGenitori Antismog e respon-sabile della comunicazione,che ci spiega di cosa si trattae da dove nasce.

Innanzitutto, quando è natala vostra associazione e dicosa si occupa?«È nata nel 2001 e si occupadi traffico e smog a Milano e

hinterland. Noi non facciamoproteste contro l’uso dell’auto,bensì proponiamo idee persensibilizzare sul tema e col-laborare con cittadini e istitu-

zioni. Due anni fa abbiamolanciato una campagna, “Ne-gozi amici dell’aria”, con icommercianti di quartiere: at-traverso promozioni legate al-la mobilità (ad esempio perchi si reca a fare acquisti in bi-ci o in autobus) e pubblicitàsui nostri social, si miglioral’attività economica, e con-temporaneamente la qualitàdell’aria che si respira. Siamosupportati da Patagonia, azien-da di abbigliamento da mon-tagna, che ogni anno investesu cinque associazioni conprogetti innovativi per l’am-biente». Che cos’è una zona 30?«Si tratta di un’area urbanacircoscritta in cui le macchinedevono rallentare e non supe-rare i 30 km orari. A Milanoce ne sono già, ma sono se-

30 e… lode

Viale Forlanini, Linate,viale dell’Aviazione,Taliedo, Caproni: tutti

nomi che legano a doppio filola zona 4 e l’Aeronautica. Aconfermare questo nesso, l’oc-casione di un colloquio con ilcolonnello Esposito e con iltenente colonnello Alberto DiCarlo, responsabile della co-municazione e informazionecon il pubblico per contodell’Arma. Per la redazione diQUATTRO, aperte le portedella storica sede del comandodella Prima regione aerea inpiazza Novelli. Quello dell’Aeronautica, in ef-fetti, è un passato illustre: que-st’anno ricorre il 95° anniver-sario dalla sua fondazione (28marzo 1923), celebrato di re-cente con un concerto dellafanfara presso la Palazzina Li-berty. Anche la presenza a Milano èdi lunga data: già novant’annifa i primi gruppi di caccia del-l’appena costituita Regia Ae-ronautica erano di stanza al-l’aeroporto di Taliedo, nonlontano dalla sede della Ca-proni che costruiva molti deicaccia destinati alla stessa Ae-ronautica. Dopo Taliedo, ilForlanini, che si configura an-cora come aeroporto militareanche se è in pratica impiegatoda voli di linea civili: come ciconfermano i nostri interlocu-tori, solo una piccola zona diLinate è adibita a base per gliaerei dell’Aviazione italiana.La zona militare si affaccia suviale dell’Aviazione e qui èstato costruito negli anni No-

vanta un villaggio di 19 palaz-zine che ospitano le 140 fami-glie del personale in servizionella base e nel vicino aero-porto (dove ha sede il centrometeorologico). Ogni appar-tamento è dato in concessionedal Demanio in funzione del-l’incarico di chi vi alloggia:oggi sono tutti professionisti,mentre un tempo vi era anchela caserma per i militari di le-va. Tra le attività principali del-l’Aeronautica Militare è da ri-cordare il trasporto dei pazien-ti in imminente pericolo di vi-ta: con frequenza quasi setti-manale un aereo della flottadell’Arma Azzurra si alza involo per andare a imbarcareun paziente che necessita dicure presso strutture più at-trezzate non disponibili nelluogo di partenza. Milano, conil suo complesso di ospedalispecializzati e di alta qualità,è fra le città che riceve un con-siderevole numero di degenti.Non solo: molto spesso ad al-zarsi in volo sono i Falcon 50che consegnano organi vitaliindispensabili per la soprav-vivenza di quei malati che nehanno urgente bisogno. Da Pi-sa partono invece i C130 datrasporto che possono conte-nere in stiva un’ambulanza,necessaria quando il pazientenon può essere trasportato ba-rellato. Un lavoro che nonemerge mai, ma che esiste econtribuisce a salvare ogni an-no decine e decine di persone.

Il legame tra la zona 4e l’Aeronautica

segue a pag. 3 segue a pag. 3

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L’impegno civico del liceo Einstein Il Comitato Genitori del Liceo Einstein, all’interno del gruppodi lavoro Aiutarsi ad Educare, ha organizzato quest'anno unciclo di incontri aperti a tutti su tematiche relative alla relazionetra genitori (ed educatori) e ragazzi adolescenti.L’ultimo incontro si terrà sabato 12 maggio alle ore 10.30, pressol’Aula Magna di via Einstein 3, e affronterà il tema de:L'incontro come fondamento della relazioneRelatore: Wael Farouq, Docente presso l’Università Cattolicadel Sacro CuoreSul numero di giugno di QUATTRO presenteremo più in det-taglio questa interessante iniziativa, esempio di impegno civicodel Liceo Einstein per i cittadini di Milano e in particolare dellazona 4.

Mostra al VerriIn occasione della “Giornata mondiale del Libro e degli autori”proclamata dall’UNESCO per il giorno 23 aprile, i collaboratoridella Biblioteca Carlo Steiner hanno allestito una mostra inti-tolata “Donne che leggono”. Questa data è stata scelta perchécoincidente col giorno della morte di tre grandissimi autori:Shakespeare, Cervantes e Garsilao della Vega.La mostra relativa a fotografie di quadri celebri ha come scopod’incoraggiare tutti, e in particolare i giovani, a scoprire il piaceredella lettura.

Imitando i librai della Catalogna che usano regalare una rosaper ogni libro venduto, il giorno dell’inaugurazione della mostra,sarà premiato lo studente che ha letto più libri e il premio saràappunto una rosa.

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Psicologi per tuttiLa psicologia come strumento accessibile, necessario e vicinoai bisogni delle persone: promosso dall’Ordine degli Psicologidella Lombardia, il progetto Psicologi in Zona porterà profes-sionisti volontari in tutta la città, a disposizione di famiglie, in-segnanti e ragazzi su questioni come la crescita, il bullismo (an-che online), le dipendenze e la violenza intrafamiliare. Nellanostra zona un gazebo aperto gratuitamente a tutti sarà allestitoin via Morosini angolo via Bezzecca dal 22 al 24 maggio, dalle13.30 alle 17.

I 30 anni di Nocetum

Tantissimi auguri a Nocetum per i suoi 30 anni! Per l’occasionelo scorso 4 maggio è stato inaugurato il Bosco-Frutteto, un pro-getto che va ad allargare la piccola fattoria già esistente e cheè stato possibile realizzare grazie al contributo fattivo dello IEO.Sul prossimo numero di QUATTRO un servizio dedicato a que-sto importante progetto.

Complimenti Juniores!Belle notizie dalla società di calcio ASD Calvairate: la squadraJuniores regionale A ha vinto il campionato e l’Eccellenza si èsalvata per il secondo anno consecutivo.Complimenti vivissimi ai vincitori!

Concerti in Periferia 2018La rassegna musicale di primavera giunge quest'anno alla suadecima edizione, che vedrà un totale di circa 50 concerti a in-gresso gratuito erogati. In particolare, circa la metà di questiconcerti sarà realizzata appositamente dall'associazione culturale"Il Clavicembalo Verde", che cura la direzione artistica del fe-stival, che avrà luogo grazie alla collaborazione di oltre 40 as-sociazioni culturali. Gli esecutori saranno prevalentemente giovani musicisti diplo-mati al Conservatorio che si esibiranno in concerti di musica

classica, operistica e da film, ma non mancheranno concerti dimusica corale. La manifestazione è promossa da Consulta Pe-riferie Milano, patrocinata dal Comune di Milano e dal TouringClub Italiano e organizzata dalla Fondazione Milano Policroma;nel Municipio 4 segnaliamo la giornata del 9 giugno alla Palaz-zina Liberty a cura di Milano Classica e Il Clavicembalo Verde:alle ore 16 Saggio d’Estate con l’Istituto Musicale Europeo diMilano e dalle 20.30 Maratona Musicale con Milano Music Ma-sterschool. Il programa completo si trova sui siti internet www.periferie-milano.it e www.milanopolicroma.it.

Un premio per Jazz a MilanoIl Centro Culturale Il Porticciolo e la Giuria del Concorso diLetteratura “Città di Pontremoli” hanno assegnato il PremioSpeciale Musica a Giuseppe Ferdico per la stesura del saggioJazz a Milano. All’autore è stata consegnata una targa artisticapersonalizzata lo scorso 6 maggio nella cornice settecentescadel Teatro della Rosa di Pontremoli (MS). Complimenti dallaredazione di QUATTRO.

Piccoli bocciatori crescono Si chiama “Giochiamo a bocce” il progetto presentato dall’As-sociazione Sportiva Bocciofila Lombarda all’Istituto compren-sivo Madre Teresa di Calcutta e approvato dal Consiglio di Isti-tuto. Sono così state coinvolte due classi, la 2 A e la 2 B di viaMondolfo, che nel mese di aprile hanno già partecipato a dueincontri “teorici” presso la loro scuola e con i loro insegnantidi classe affiancati da due istruttori della Bocciofila. A maggioinvece gli alunni si recheranno a fare pratica presso i campidella Bocciofila in via Zanella 19. Molto soddisfatto il presidente della Bocciofila, Angelo Papini,per aver promosso una iniziativa nuova che a Milano non è maistata fatta prima. Per la fine dell’anno scolastico si sta pensandoanche a un torneo di sabato con la partecipazione delle famiglie.

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Ma la mission dell’Aero-nautica di Milano non siferma qui: il Comandodella 1^ Regione Aereadi Milano ha la responsa-bilità della gestione De-maniale e di Presidio ditutta l’area del Nord Ita-lia. Per quanto riguardaMilano, poi, il Comando1^ R.A. svolgendo lefunzioni di Comando diPresidio militare a livellointerforze, organizza e di-rige tutte le manifestazio-ni di carattere militare: il2 giugno, il 4 novembree qualsiasi altra cerimo-nia militare a caratterenazionale. Infine, in quadro più am-pio gli ufficiali dell’Ae-ronautica Militare ci han-no parlato della componente militare della ForzaArmata preposta alla difesa del Paese e del ter-ritorio, compito istituzionale previsto dalla Co-stituzione: esempio recente è l’intervento di dueintercettori che si sono levati in volo per deicontrolli a un aereo francese che, senza alcunapparente motivo, aveva modificato la propriarotta. Grazie a una fattiva collaborazione conla Protezione civile, l’Aeronautica è inoltre inprima linea nel corso di disastri di ogni tipo,

mentre per tutto ciò chepotrebbe avvenire a Mi-lano è la Prefettura a met-tersi in contatto con il co-mandante della PrimaRegione Aerea che dispo-ne eventualmente l’im-piego militare delle forze. Da ultimo, ad aprile sonostate due le iniziative chehanno avvicinato l’Aero-nautica ai cittadini, so-prattutto i più giovani,con un calendario di in-contri per gli alunni dellescuole, dalle elementarialle superiori. Su inizia-tiva del dottor Gerosadella farmacia di piazzaOvidio, in programmaanche la realizzazione diun murale sulla facciatadel negozio per racconta-re in forma di disegno lastoria dell’Aeronautica.

La proposta è in valutazione a Roma e si sperache venga accolta; nel frattempo si stanno cer-cando i fondi per la copertura dei costi. L’operadovrebbe essere eseguita dall’artista Mila Sca-tolablu con l’uso di una speciale pittura di tipofosforescente che potrà così essere vista da tutti.Un ulteriore passo verso quell’apertura alla cittàtanto auspicata dall’Aeronautica, con la nostrazona ancora una volta protagonista.

© Sergio Biagini

gnalate solo da cartelli: gli au-tomobilisti spesso non li ri-spettano e, cosa più importan-te, non si notano particolaribenefici. La nostra zona 30,invece, si propone altri obiet-tivi: senza togliere spazio alparcheggio delle auto, vorrem-mo cambiarlo ottimizzandolo,trasformandolo, riqualifican-dolo con elementi di arredourbano, ottenendo una livingstreet, ossia una o più stradevivibili». Quali sono i vantaggi di unazona 30?«Quando si riduce la velocitàdei veicoli, c’è maggiore sicu-rezza per tutti; l’aria è più pu-lita, l’ambiente esterno menorumoroso; i bambini diventa-no autonomi e sono in gradodi spostarsi da soli e interagiredi più con il mondo. Il vantag-

gio, infine, è anche economi-co: i negozi di quartiere sonovalorizzati, e turisti e residentisono portati a frequentare unazona piacevole». Come avete realizzato il vo-stro progetto? «Nel 2017 abbiamo presocontatti con l’architetto MatteoDondé, il massimo esperto dizone 30 in Italia. Abbiamopresentato con successo il pro-getto in Comune, all’assessorealla mobilità e allo stesso sin-daco Sala. Abbiamo sceltoquesta zona tra le cinque “zo-ne bersaglio” che la giunta co-munale intende riqualificare:ha un tessuto sociale molto at-tivo, è un quartiere residenzia-le con scuole, circoli culturali,una parrocchia. È stato un an-no intenso, perché abbiamocollaborato con le istituzioni,e contemporaneamente coin-volto i cittadini. Non si fini-

rebbe mai di ringraziare tuttele persone che ci hanno sup-portato. Milano deve puntaresulla propria bellezza e fun-zionalità!»E come si realizzerà concre-tamente?«Da giovedì 10 a domenica 13maggio ci sarà un esperimentodi zona 30 nelle vie Taglia-mento, Don Bosco (il trattochiuso, a partire dall’incrocio)e Scrivia, con al centro piazzaSan Luigi. Inizieremo in ungiorno feriale, per dimostrarea tutti come la vita quotidiananon venga in alcun modo ral-lentata o ostacolata. Giovedì mattina la polizia mu-nicipale chiuderà gradualmen-te le strade, e noi creeremonuovi tipi di parcheggi e siste-meremo panchine e piante.Saremo lì e spiegheremo ilprogetto a chiunque voglia sa-perne di più. Recupereremo

un po’ di spazio per installa-zioni fruibili ai cittadini, comel’orto degli odori e il book-crossing. Da giovedì a sabatoavranno luogo degli eventi: vi-site guidate al fine di far co-noscere la living street, attivitàper bambini, passeggiate…Domenica ci sarà la festa fi-nale: tra le molte attività, an-che il pranzo comune “scendiil piatto”. Sarà un momento dicondivisione e di scambio, permigliorare la convivenza al-l’interno della zona. Questo èun lavoro di squadra, soprat-tutto su base volontaria, perciòè importante che tutti parteci-pino e diano il proprio contri-buto!»L’appuntamento quindi è pertutti domenica, in piazza SanLuigi. Se volete collaborarepotete contattare Lucia Robat-to, responsabile comunicazio-ne, [email protected] Dorotea Satey, project lea-der, [email protected]

Giulia Costa

maggio 2018 3

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anche del nostro municipio che dal 18 al 20maggio saranno riempiti dalle note dello stru-mento musicale per eccellenza: dalla PalazzinaLiberty ai Bagni Misteriosi, dalle residenzeprivate a Porta Vittoria a quelle del Corvetto,di Ponte Lambro e dell’Acquabella, passandoper l’auditorium Ottava Nota, gli spazi di Wor-kness in via Maffei, le fermate del passanteferroviario, i cortili in via Salomone, il mer-cato comunale di piazza Ferrara, il complessodi via Tertulliano 68, fino al Cinemino di viaSeneca. Programma completo su www.pianocitymilano.it.Buon ascolto a tutti!

Fino al 30 giugno invece la tredicesima edizionedi Photofestival, la rassegna annuale di fotogra-fia d’autore. Nella nostra zona segnaliamo:

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PLINIO IL GIOVANEvia Cernuschi 1 ang. Premuda – tel. 02 55190210Fino al 16 giugno: Vonjako - THE ART OF SHADEDal martedì al sabato, dalle 10 alle 19.30

LA CASA DI VETROvia Sanfelice 3 – tel. 02 55019565Fino al 23 giugno: I HAVE A DREAM - La lottacivile degli Afroamericani. Dalla segregazionerazziale a Martin Luther King

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Altre mostre…WOW SPAZIO FUMETTOviale Campania 12 – tel. 02 49524744Fino al 13 maggio: I MAESTRI DELLA MATITAIn mostra alcune opere di Sergio Zaniboni (Dia-bolik), Angelo Stano (Dylan Dog) e SimoneBianchi (Marvel). Da martedì a venerdì, ore15-19; sabato e domenica, ore 15-20.

INTERFACE HUB/ARTvia Passo Pordoi 7/311 maggio – 15 luglio: VIRTUS DORMITIVAdi Alfred Ramirez, a cura di Giuseppe Frangi

Piano City e Photofestival 2018

segue da pag. 1

30 e… lode

Il legame tra la zona 4 e l’Aeronauticasegue da pag. 1

Torneo di bocceI bocciatori di via Maspero e quelli di viale Lazio si sonosfidati domenica 29 aprile sul campo di viale Lazio.Vincitori del torneo a coppie sono stati Giovanni Pileri eAldo Bertozzi della bocciofila ospitante. Complimenti!

Errata corrigeLa pasticceria DOLCELINO di via Morosini 23, comunica iltelefono corretto a cui rivolgersi, in sostituzione di quello ri-portato nella pubblicità sul numero di aprile di QUATTRO:cell. 373 8936466 – tel. 02 23185639

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4 maggio 2018

Secondo una radicata li-nea di pensiero la bontàdi un’idea induce a sor-

volare su ciò che di ingiusto oiniquo viene commesso in suonome, il che appare versionemoderna del machiavellico “ilfine giustifica il mezzo”. Dis-sentiamo. L’ideale è una cosa,l’eventuale crimine perpetratoin sua gloria rappresenta iltutt’altro che segna il confinefra ciò che è lecito e ciò chenon lo è.Prendiamo il terrorismo, chenon è atto in sé, ma frutto diuna qualsivoglia ideologia, dal-la più nobile alla più distorta odemenziale. La sua praticacontempla attentati che dannola morte a individui non belli-geranti e colpiti a caso. Ciò èvile, e l’uccisione non può nonessere considerata assassinio.Perciò il terrorista è un vile as-sassino. Ne è piena la Storia,ne pullula l’attualità.Felice Orsini (1819-1858) per-ciò, pur con l’aura del patriotacombattente che aveva parte-cipato nel 1849 alla estremadifesa di Venezia dopo la IGuerra di Indipendenza, con-clusasi con la sconfitta del Pie-monte e l’abdicazione di CarloAlberto in favore del figlio Vit-torio Emanuele II, il 14 genna-io 1858 è diventato un vile as-sassino. Ma andiamo con or-dine. Dopo quella sfortunataguerra che aveva avuto pro-paggini estreme appunto nelladifesa di Venezia e della Re-pubblica Romana, il conte diCavour (1810-1861), una volta

a capo del governodi Torino avevapreso a tessere tra-me finalizzate alcoinvolgimentonella questione ita-liana di qualchepotenza straniera

in grado di fronteggiare l’Au-stria.Una somma di motivi avevaportato a un avvicinamento al-la Francia di Napoleone III(1808-1873), il golpista che,una volta eletto presidente,s’era liberato della Repubblicaper proclamarsi imperatore.Era nipote di Napoleone Bo-naparte in quanto figlio del dilui fratello Luigi e di OrtensiaBeauharnais, a propria volta fi-glia di Giuseppina, già mogliedi Napoleone e imperatrice deifrancesi prima che il maritinola ripudiasse per sposare l’au-striaca Maria Luigia, futura du-chessa di Parma. Questo sin-golare ed enigmatico nuovoBonaparte, che in gioventù erastato blandamente carbonaro,aveva soggiornato a lungo nel-l’entità geografica chiamataPenisola Italica, e si dimostra-va abbastanza propenso a con-tribuire a modificarne l’assettopolitico. A ciò si opponevanodiversi fattori, primo fra tuttila moglie Eugenia de Montijo,che da brava spagnola bigottavedeva nella causa italiana unpericolo per il papa e la reli-gione.Napoleone III esitava, ora il-ludendo e ora deludendo leaspettative di un perciò a volteeuforico e altrettante volte fu-ribondo e depresso Cavour. Èin questo clima che il roma-gnolo Felice Orsini volle met-tere del proprio, e in quell’ini-zio di 1858 lanciò con i com-plici tre bombe contro la car-rozza dell’imperatore, che in

compagnia della moglie si sta-va recando a teatro. Napoleoneed Eugenia rimasero illesi, maintorno a loro si contarono ottomorti e centocinquanta feriti.A Cavour parve la fine di ognisperanza di coinvolgere laFrancia contro l’Austria, ancheperché l’imperatore già aveva

subito due attentati sempre aopera di italiani, nel 1855 e nel1857. Arrestato, Orsini usò ilprocesso come palcoscenico

per la propria fluente e gladia-toria loquela atta a sostenere lacausa italiana. Era fiero e dibell’aspetto, e seppe conquista-re fra il pubblico un favore in-sperato. L’ambasciatore au-striaco ebbe a scrivere con co-sternazione: “Tutte le gran da-me hanno perso la testa per lui.

La stessa imperatrice è entusia-smata di questo assassino inguanti gialli.”La ciliegina sulla torta fu una let-

tera che Orsini fece recapitare,con il permesso della Corte chelo stava giudicando, a NapoleoneIII:“Le deposizioni che ho già re-so contro me stesso rendonoinevitabile la mia condanna amorte, e io la subirò senzachiedere clemenza, sia perché

mai mi umilierò di-nanzi a chi ha soffo-cato la nascente li-bertà della mia infe-lice patria (allusioneall’intervento france-se contro la Repub-blica Romana nel1849), sia perché nel-la situazione in cuimi trovo la morterappresenta un sollie-vo. Ma la sicurezzadell’Europa e quelladi Vostra Maestà sa-ranno sempre in for-se fin quando gli ita-liani saranno schiavi.Vi scongiuro, Mae-stà, di rendere allamia patria l’indipen-denza che i suoi figlihanno perduto permano dei francesi(idem). Ve lo chiedeun patriota sulla so-glia del patibolo.”Per volere dell’impe-ratore la lettera venneletta in aula, e Napo-leone fu anche sulpunto di concedere lagrazia. Lo dissuase ilministro degli esteriAlexandre Walewski,figlio naturale di Na-poleone Bonaparte edella contessa MariaWalewska, comel’imperatrice Eugenia

del tutto ostile alle mire di Ca-vour.Orsini fu all’altezza di questose stesso fino alla fine, e af-

frontò la ghigliottina gridando:“Viva l’Italia, viva la Francia.”Napoleone III ne fu impressio-nato, e riprese i contatti conCavour che avrebbero portatoalla II Guerra di Indipendenza(1859), da cui sarebbe nato,grazie anche ai Mille di Gari-baldi (1860) il Regno d’Italia(1861).Quanto ai vili assassini di casanostra e dei nostri giorni, con-dannati a una grandinata di er-gastoli e tuttavia in garrula li-bertà nonostante la caterva diomicidi commessi, presi dalvortice buonista di uno Statoche volevano abbattere posso-no permettersi di considerarecon seccato e arrogante di-sprezzo i parenti delle loro vit-time. Rispetto a Orsini ce necorre: lui almeno era simpaticoe, soprattutto, ci ha rimesso latesta, e questo non può che fa-re qualificante differenza.

Giovanni Chiara

56. QUANDO IL “VILE ASSASSINO” È ANCHE SIMPATICO

storie di storia

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Sabato 7 aprile, è stata ufficialmente inau-gurata Cascina Casottello, struttura ruralenel cuore di Porto di Mare, in via Fabio

Massimo, nella zona sud di Milano tra il con-fine della città e il quartiere Corvetto, acquisitadal Comune nel 2013. Grazie alla convenzionefirmata nell’autunno del 2016 con l’associa-zione temporanea di scopo aggiudicataria delbando pubblico composta dall’AssociazioneSocio Culturale Sunugal e da Fate ArtigianeCooperativa So-ciale, l’antica ca-scina del ‘700, do-po anni di incuria,è stata ristrutturatae trasformata inun nuovo poloculturale per la zo-na. Le stanze dellaCascina, sale ecorti di differentidimensioni, sia al-l’aperto sia al co-perto, vedrannonascere una biblioteca popolare di quartiere,una ludoteca per bambini e famiglie, uno spor-tello Caf di assistenza fiscale, legale e ammi-nistrativa. Una sala sarà messa a disposizionedelle numerose associazioni esistenti in Muni-cipio 4. Saranno poi avviati laboratori tematici:cucina, taglio e cucito, musica, disegno e teatro.E poi corsi di danza, lingue, attività estive peri bambini ed una serie di eventi per il quartiere,nonché una sala cinema. A Cascina Casottellotroveranno sede anche mostre d’arte, dalla scul-tura alla fotografia, rassegne cinematografiche,spettacoli teatrali e musicali. Verranno inoltreallestiti un bar e un ristorante aperto a tutti. LaCascina riqualificata, diventerà un luogo di par-tecipazione attiva, dove i cittadini saranno nonsolo fruitori di servizi e cultura ma anche pro-motori, al fine di stimolare la creazione artisticae le originalità del quartiere. L’obiettivo, comesottolinea Modou Gueye, presidente dell’As-sociazione Sunugal, è quello di far diventarequesto spazio un luogo di dialogo e di incontrodove nessuno si senta straniero o apolide, mabensì costruttore consapevole di progetti dacondividere e coltivare per il quartiere, per lacittà, per tutti e per ciascuno, al di là della pro-

venienza culturale e sociale, al di là del coloree della lingua madre. Un luogo di cultura e si-nergia che permetta la trasformazione della zo-na. I lavori realizzati dall’associazione Sunugal,che gestirà l’immobile per 15 anni, sono con-clusi nella loro prima e più significativa fase,che rende già agibili e utilizzabili la maggiorparte degli spazi. Entro la fine del 2018 è pre-vista la fine anche della seconda parte degli in-terventi programmati. Finora l’investimento,

grazie alla Fonda-zione Cariplo,all’8 per mille del-la Chiesa Valdesee a ViaFarini, am-monta a 250 milaeuro che con gliultimi 50 mila eu-ro completerannoi lavori.Il recupero di Ca-scina Casottellorappresenta nonsolo la volontà di

valorizzare il patrimonio rurale presente a Mi-lano, ma anche un importante tassello nel pro-cesso di rigenerazione territoriale di Porto diMare, con l’affidamento ad Italia Nostra di Par-co Cassinis e la riqualificazione di Cascina No-sedo nell’ambito del progetto Openagri.

Azzurra Sorbi

Cascina CasottelloCentro internazionale di quartiere

La consapevolezza del valore delle donnee i risultati positivi raggiunti con l'eman-cipazione femminile sono elementi che

hanno contribuito decisamente allo svilupposociale, economico e culturale. La Società perl'Enciclopedia delle donne, associazione cul-turale nata nel 2010, rappresenta una interes-sante realtà che si impegna a diffondere la co-noscenza della storia delle donne, illustrandoneesperienze e crescita.Rossana Di Fazio e Margherita Marcheselli so-no le fondatrici e curatrici di questa lodevoleiniziativa. Incontriamo Di Fazio in redazioneper conoscere le loro attività.Qual è stata la vostra idea di partenza e co-me si è sviluppato il progetto?«E' una enciclopedia biografica che raccoglievoci di donne del passato e del presente, di tuttii Paesi. Nel 2010 presentava un campione di100 voci e adesso le voci sonocirca 1.000, in continuo corsodi pubblicazione. Sia io siaMarcheselli abbiamo esperien-ze di enciclopedie ma non riu-scendo ad "affermare" questoprogetto nel nostro ambito la-vorativo ci siamo lanciate perrealizzarlo online. La missioneè di popolare di storie reali larete e tutto quello che ne con-segue».Le protagoniste possonocontribuire anche a sensibi-lizzare le nuove generazionisull'importanza di certi va-lori. Cosa ne pensa?«Si può imparare che le don-ne hanno sempre fatto tutto e anche in quelloche non potevano sono riuscite ad arrivare adei risultati. Hanno trovato la strada, il modo.Nel '700 ad esempio non potevano frequentarel'università, così si travestivano da maschio». Con quali parametri scegliete le storie e co-me si legano i percorsi di ricerca dei nomi?«L'idea è che l'enciclopedia è una festa ad inviti,ognuno porta una donna che vale la pena di co-noscere. Abbiamo un comitato scientifico e unodi Madrine, una rete di 50 fra autrici ed autori,nomi di rilievo come Umberto Eco, la medie-vista Mariateresa Fumagalli, il giudice magi-strato Giuliano Turone. Noi non abbiamo voluto

una classificazione per professioni, ci sono delleparole "chiave", che servono a orientarsi nellevoci e le biografie che appaiono sono tutte quel-le che hanno come elemento rilevante questaparola. Ad esempio "scienza, impegno civile,educazione, poesia, amicizia". Ci sono le ec-cellenze ma anche gli itinerari non illustri, tantedonne "comuni" come le balie, le maestre dimontagna che per insegnare a pochi alunni per-correvano tanti chilometri».Avete pubblicato il libro "La signorina Korese le altre" - ricordo tra l’altro che la Koresera in via Cadolini -: di che cosa si tratta?«Abbiamo pensato al mondo femminile a Mi-lano nel ventennio del boom economico, dal1950 al 1970, alle tante donne che hanno con-tribuito alla trasformazione della città e del-l'Italia. La signorina Kores, presente con la suaimmagine al neon fino al 1989 sulla facciatadi Palazzo Carminati di fronte al Duomo, è stata

la nostra Musa, la luce di unadonna che lavora. Il libro pre-senta le donne in magistratura,nei giornali e nell'editoria, neisindacati, nelle arti e nelle pro-fessioni. L'analisi descriveinoltre l'alba dei consultori,l'attenzione alla formazioneprofessionale, il cambiamentoe l'ambientamento vissuto dachi giungeva a Milano per la-vorare».State attivando anche progettimirati alle nuove generazio-ni?«Sì, vogliamo dar spazio agliadolescenti e abbiamo iniziatola pubblicazione del primo nu-

mero di “8pagine”, un foglio/magazine bime-strale gratuito, distribuito a Milano fuori dallescuole, nelle biblioteche e in altri punti dellarete che stiamo costruendo. È un progetto for-temente innovativo, legato al sito web che pre-vede il coinvolgimento dei ragazzi e delle ra-gazze, con redazioni aperte e laboratori gratuiti,scritto con font easy reading per favorire la let-tura anche a soggetti dislessici».Complimenti quindi per le attività de L'Enciclo-pedia delle Donne, per continuare a credere nellequalità femminili e nel futuro dei giovani.

Antonella Damiani

Progetti, ricerche e storie di progresso al femminileIntervista a Rossana Di Fazio de L'Enciclopedia delle donne

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Spazio Classica, spazio musicale promos-so dalla pianista Elisa D’Auria tre annifa, apre ancora i suoi spazi per farsi co-noscere e per offrire gratuitamente con-certi.Il 26 maggio dalle 16.30 alle 18 si terràl’OPEN DAY e dalle 18 il Saggio degli al-lieviDomenica 27 maggio alle 17 Concertodei giovani musicisti e alle 18 Concertodel Trio Suite en tres.

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Uno dei punti di forzadella bella Milano èsicuramente la sua va-

stità, che consente ai suoi abi-tanti di avere un’ampia sceltaquando si tratta di svolgeredelle attività durante il tempolibero. Che si tratti di un ape-ritivo durante la settimana odi andare al cinema nel wee-kend, la fitta rete di trasportipubblici permette anche a chinon si sposta con la propriaautomobile di trovarsi dall’al-tra parte della città in pochis-simo tempo.A volte, però, potrebbe esserestimolante, interessante e, per-ché no, utile anche esplorarea fondo la zona in cui si abitae conoscere meglio i residentidel proprio quartiere: è questol’obiettivo che si pongono leSocial Street, di cui abbiamospesso parlato sul nostro gior-nale. Abbiamo incontratoFrancesca Vigliani,l’amministratrice delgruppo “Residenti inVia Sismondi e dintor-ni”, che ci ha racconta-to come funziona que-sta realtà.«Sono venuta a cono-scenza dell’esistenzadelle Social Street nel2013: all’epoca, lavo-ravo in un’agenzia dicomunicazione e duran-te un evento ho cono-sciuto Federico Bastia-ni, l’ideatore del con-cetto di Social Street inItalia».Nel 2014, Francescadecide di creare il pro-prio gruppo Social Street, maè a partire dall’anno appenapassato che i suoi iscritti han-no iniziato a interagire conmaggiore interesse in relazio-ne alle attività proposte, allediscussioni postate e alle do-mande formulate. Oltre a so-cializzare e a sviluppare unarete di contatti che possano es-sere di reciproca utilità, questainiziativa è in grado di fornireanche un valido aiuto all’in-terno del quartiere: per esem-pio, le opinioni espresse dagliutenti hanno permesso di strut-turare e caricare online dei filecomprensivi dei riferimenti dimedici, tuttofare, scuole e dimolti altri servizi presenti al-l’interno della zona e a voltepuò capitare che chiunquevenga a conoscenza di un in-cidente verificatosi all’internodell’isolato avvisi con un postin bacheca.«Ad ora, le persone iscritte so-no circa 735 – spiega ancoraFrancesca – e all’interno delgruppo vigono alcune regoleben precise: prima di tutto, per

iscriversi bisogna risponderead alcune domande, in modotale da tutelare la privacy deglialtri utenti ed evitare che ven-gano spammati off topic pro-mozionali o atti a creare ten-sione socio-politica. In secon-do luogo, le proposte che ven-gono fatte devono riguardarel’area di riferimento, che copretutte le strade del circondariointorno a via Sismondi, a me-no che non si decida di orga-nizzare insieme una serata alTeatro Nazionale per andare avedere un bello spettacolo: inquesto caso, sarebbe una pro-posta volta a creare coesione,non si tratterebbe di pubblici-tà». Fino a questo momento,sono state organizzate diverseuscite, soprattutto aperitivi,che hanno riscosso l’interessedi utenti giovani e adulti e,con il passare del tempo, si ècreato un solido gruppetto di

habitués che qualche volta siarricchisce non solo di comi-tive di amici, ma anche di voltinuovi che scelgono di parteci-pare singolarmente a questi in-contri, sfidando la timidezza. «Vedere partecipazione e coin-volgimento durante questi ap-puntamenti mi fa sempre mol-to piacere; il prossimo eventoorganizzato dal gruppo SocialStreet di via Sismondi sarà unaperitivo che si terrà sabato 12maggio alle 18.30, presso ilBu/Gu, una birreria artigianale

sita all’angolo tra piazza Guar-di e via Pietro da Cortona. Du-rante questo incontro, verràpresentato un progetto in pro-cinto di avviamento, l’AlveareMeneghino, che permetterà achi usufruirà dei suoi servizidi acquistare prodotti di azien-de biologiche: si tratterà, quin-di, di un appuntamento moltoparticolare».Francesca, però, spera che pre-sto si possano sviluppare atti-vità continuative parallele algruppo Social Street, come deiclub di cucito, di lettura e si-mili che diventino progressi-vamente realtà indipendentidal mondo dei Social Net-work. «Molti iscritti, soprattutto igiovanissimi che hanno i lorogiri di conoscenze al di fuoridel quartiere, si limitano acontrollare solo qualche voltala bacheca del gruppo. Spero

che presto possano farsi avantie proporre le proprie idee, inmodo tale da creare qualcosadi nuovo e coinvolgente».La Social Street di Via Si-smondi è uno degli esempi piùvitali di come, anche in unagrande metropoli, si possanocreare comunità di personepronte a fermarsi quel tantoche basta per conoscersi, so-cializzare e aiutarsi a vicenda,nonostante la frenesia dellaroutine milanese.

Valentina Geminiani

Mamme che racconta-no favole ad altremamme, e non per

conciliare il sonno, bensì perincontrarsi, conoscersi, con-dividere e creare comunità. Èquesto l’obiettivo di “Mammein fabula”, ciclo di 10 incontrigratuiti che fino a fine giugnosi terrà tutti i mercoledì alquinto piano di via Oglio 18,in due fasce orarie: dalle14.30 alle 16.15, e dalle 16.30alle 18.15. Di fatto, mentre i bambini del-le elementari e delle medietrovano naturale sedere fiancoa fianco e giocare con qualcu-no che ha la pelle di altro co-lore o gli occhi a mandorla,questo non accade in modoautomatico per gli adulti, ma-dri comprese. «Per molti anniho lavorato con e per le donnein Afganistan, in Sierra Leo-ne, in Marocco», racconta Ga-briella Ghidoni, psicologa erappresentante legale di Arte-fatto onlus, l’associazione cheha ideato e realizzato l’inizia-tiva. «Quando sono rientratain Italia, mi sono chiesta checosa potessi fare per miglio-rare la coesione tra le personedi diverse nazionalità e cultu-ra, per contrastare i pregiudiziche spesso si frappongono allavisione dell’altro per quelloche davvero è». È nata cosìl’idea di creare occasioni d’in-contro, mediate da uno stru-mento davvero potente comele favole.

Il primo ciclo, lo scorso anno– negli istituti comprensiviTommaso Grossi e Madre Te-resa di Calcutta – ha dato ot-timi risultati: «Le donne han-no raccontato fiabe dei lorocontesti di origine, che sonodiventate spunto per parlaredi che cosa vuol dire esseregenitori, delle relazioni e delle

difficoltà con i figli, dei com-portamenti che la società im-pone ecc. E soprattutto, lemamme si sono rese conto diavere davanti a sé persone incarne e ossa, e non più stereo-tipi, e questo ha permesso cheavvenisse l’incontro e la rela-zione», spiega Gabriella Ghi-doni. Relazioni che, a lorovolta, possono avere ricadutebenefiche sui figli, come silegge sulla locandina dell’ini-

ziativa: “Obiettivo degli in-contri è migliorare l’esperien-za educativa e formativa deiminori nella scuola, passandoattraverso il coinvolgimentoattivo della comunità di adultisignificativi nella loro vita”.“Mamme in Fabula” è rivoltoalle madri e alle insegnanti ditutte le scuole del Municipio

4, che ha dato il suo patrocinioall’iniziativa, finanziata daSea. Gli incontri sono condottida due psicologi, una media-trice culturale, e un’educatriceche si occupa dei bambinimentre le madri si scambianofavole ed esperienze di vita.

Per info e iscrizioni: [email protected].

Fiorenza Auriemma

Una micro-comunità in quel della zona 4: il gruppo Social Street di Via Sismondi

Mamme in fabula

Appuntamento annuale con i soci coop per le assembleeseparate di bilancio. Queste le date:

26 maggio ore 9.30presso la Parrocchia Angeli Custodi, via Colletta 21;

9 giugno ore 9.30presso il Circolo Mondini, via Freikofel 1.

Comitato soci coop PiazzaLodi-Rogoredo

Episodio 14: Il fiume Sondrio.Il viaggio con il carico di F.S. vi sembra molto più lungo e faticosodi quanto non sia mai stato prima: le dimensioni della fruttura, infatti,

sono molto grosse e rendono questo cibo miracoloso estremamente pesante da trasportareper molto tempo. Fortunatamente, nel momento in cui Repu B. Blica suggerisce di fareuna pausa vi accorgete di essere giunti proprio a pochi metri dal fiume Sondrio.

Non fate in tempo a rinfrescarvi e a rifocillarvi che udite degli strani rumori spaventosamentefamiliari. Subito, vi nascondete dietro ai cespugli più vicini e cercate di scorgere l’originedi quei suoni sinistri: subito, vi rendete conto che poco lontano da voi sta sostando in cerchioun intero gruppo di incappucciati intento a svolgere uno dei suoi strani rituali che hannocome colonna sonora quegli strani mugugni.

Terminati quei versi spettrali, quello che sembra il capo inizia a parlare: “Confratelli, nonvi negherò che il potente FN è molto deluso dal fatto che ci siamo lasciati scappare Sdo,ma dei nostri compari ci hanno riferito di averlo avvistato non lontano da qui: contandoche la sua ex collega, Miss Ori, è stata imprigionata nella nostra fortezza Maciachini, oranon c’è più nessuno in grado di fermarci. Coraggio: in marcia!”

Gli incappucciati spariscono in una nuvola nera e, anziché provare a seguirli, decidete diliberare Miss Ori. Così, chiedete a Repu B. Blica di condurvi alla fortezza Maciachini: “Perarrivarci, dobbiamo navigare il fiume Sondrio fino al bosco di Zara, ma un luogo pericoloso.Siete sicuri?”. Annuite senza esitare, dunque costruite velocemente una zattera di fortunae iniziate a navigare sul corso d’acqua in direzione del bosco.

Pagina Facebook: Suggestioni (@suggestioni) #LAvventodiSdo Sito Web: www.suggestioni2017.wordpress.com

Valentina Geminiani

L’Avvento di Sdo

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Dopo aver intervistatoUmberto Mariani afebbraio, siamo tornati

alle ex Officine Caproni in viaMecenate per incontrare un al-tro grande artista: FernandoDe Filippi, pittore, scultore escenografo classe 1940 chevanta la partecipazione a cin-que edizioni alla Biennale diVenezia, quattro presenze co-me protagonista alla Qua-driennale Nazionale di Romae una alla Triennale di Milano.Ha, inoltre, ricoperto il ruolodi direttore dell’Accademia diBelle Arti di Brera dal 1991 al2009, dell’Accademia di Ve-rona dal 2009 al 2011 ed è, dal2016, presidente dell’Accade-mia di Belle Arti di Lecce, lasua città natale.Varcata la soglia del suo am-pio studio, ricavato da uno deigrandi spazi industriali di-smessi, siamo stati travolti dauna palpabile, concreta edesplosiva atmosfera creativa:attorno a noi erano disseminatistriscioni stampati e incorni-ciati, tele di ogni forma e di-mensione, ma anche colori,pennelli e attrezzi tutti diversitra loro. Ogni angolo facevatrasparire idee e progetti ap-partenuti a un passato ancorapresente – per dirla all’inglese,un present perfect artistico -,ma mai avremmo potuto im-maginare tutta la storia dietroa ognuna di quelle opere.Seduti attorno a un grande ta-volo macchiato delle più sva-riate tonalità di colori e caricodi montagne di libri, brochu-res e volantini, abbiamoiniziato la nostra chiac-chierata. Avevamo pre-parato delle domandeper quest’occasione, mal’intenso racconto di DeFilippi non ha avuto bi-sogno di alcuna puntua-lizzazione, né di ulterio-ri chiarificazioni: è ba-stato ascoltare le sue pa-role per capire quantoprofondo sia stato – esia tutt’ora – il suo im-pegno nell’arte.La conversazione è ini-ziata sfogliando il libro“La rivoluzione privata2”, un volume che rac-coglie i principali lavoriartistici dagli anni Set-tanta ad oggi: De Filippici ha spiegato che non riusci-rebbe a collocare se stesso al-l’interno di una precisa cor-rente avanguardistica, al con-trario di coloro che hanno de-finito più volte la sua produ-zione “realista innaturale”.Tutto ciò che ha realizzato du-rante la sua carriera è accomu-nato da un’impostazione men-tale, piuttosto che tecnica: lafase fondamentale, nonchécruciale per definire – appunto– i materiali e i mezzi atti aconcretizzare l’idea, è quellaprogettuale, durante la qualenon si studia come raggiunge-re il risultato finale rifacendosialla realtà, al “vero”, bensì a

ciò che era già stato traslato.Per chiarire meglio questoconcetto, ci ha parlato di “So-stituzione”, un video realizza-to nel 1974 con l’aiuto di unatruccatrice televisiva profes-sionista, il cui scopo era quellodi filmare la sua trasformazio-ne… in Lenin, soggetto moltofrequente dei suoi dipinti risa-lenti ai primi anni Settanta.Questo lavoro non voleva ce-lebrare la natura del soggetto,cioè Lenin, bensì trascriverela cultura legata a quel perso-naggio, ovvero l’immagine re-

stituita dai libri, dall’informa-zione e da altre fonti che luistesso aveva messo insieme:frame dopo frame, è avvenutauna totale immedesimazionein un modello ideologico cheinizialmente sembrava distan-te, ma che era divenuto cosìvicino da essere una presenzaintima, domestica. Dunque, ilprodotto finale non è la rap-presentazione della realtà diun personaggio, ma la trascri-zione di un’esperienza pitto-rica in cui il suo autore è ilprotagonista fisico del propriolavoro. Partendo da questo progetto,De Filippi ha iniziato a rac-

contarci di tutti i lavori riguar-danti il concetto di ideologia,strutturati ed eseguiti secondoil principio ricorrente di tuttele sue opere: l’ideologia si faarte, che a quel punto diventaessa stessa ideologia. Ecco al-lora le “Trascrizioni”, operecontemporanee e integrativedi “Sostituzione”: un progettoartistico che consisteva nel tra-scrivere alcuni testi di Leninsu carta, tele, muri e altri ma-teriali, facendo attenzione acopiare il più fedelmente pos-sibile la calligrafia originale.

Il momento della rappresenta-zione avveniva a lavoro finito,il faticoso traguardo raggiuntodopo una lunga, impegnativae paziente pratica gestuale eintellettuale. A partire dalla se-conda metà degli anni Settantaè stato poi il momento delle“Affissioni”, ovvero testi, slo-gan e manifesti estrapolati dascritti sull’arte elaborati daMarx e Engels affissi a Vene-zia e New York: quelli checonvenzionalmente erano ri-conosciuti come canali pub-blicitari sono stati utilizzati perla circolazione delle idee vei-colate dalla parola in funzioneartistica e sociale. Anche i la-

vori del ciclo “Mare” riprodu-cono alcune frasi legate allanatura dell’arte “scritte” sullasabbia bagnata prossima almare: le frasi venivano inevi-tabilmente cancellate dal mo-vimento incessante delle onde,simboleggiando l’occultamen-to dell’arte e del suo messag-gio causato dalla sua fruizioneoccasionale. Oltre al lavoro artistico, im-portante e significativa è statala sua esperienza come diret-tore dell’Accademia delle Bel-le Arti di Brera, ambiente che

ricorda come centro dipersonalità e menticreative tra le più bril-lanti di quel periodo.Anche lui si è trovatoad affrontare i problemidell’impari rapporto trail grande numero diiscritti e la sempre piùscarsa disponibilità dispazi e risorse all’inter-no delle strutture e delventilato (e temuto damolti docenti) trasferi-mento dell’Accademiao di parte di essa: pro-blema che dovrebbe orarisolversi con l’accordoappena siglato per lacreazione di un campusnell’area dello scalo fer-roviario Farini dove tra-

sferire alcune attività dell’Ac-cademia già dal prossimo an-no. Andarsene da quello stu-dio colmo di storia e creativitàè stato quasi un dispiacere, maun pensiero rimane ancora vi-vido, come fossimo ancora traquelle tele, quei colori e queimanifesti: dall’incontro conpersonalità come Fernando DeFilippi non si può che uscirearricchiti, perché ogni singolaesperienza raccontata portainevitabilmente a riflettere sul-la contemporaneità e sui suoimeccanismi… ed è questo ilpotere di un grande artista.

Valentina Geminiani

Arte e ideologia: il leitmotiv di Fernando De Filippi

Quando il vicinato è sociale:con “Ospitalità Solidale”

il quartiere Ponti riparte dai giovani

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ma di rifunzionalizzazioneedilizia destinato agli under30 desiderosi di mettersi ingioco nel proprio quartiere epromosso dall’Assessoratoalla Casa e al Demanio delComune. Ai civici 18, 20 e22 di via del Turchino sonouna dozzina i mini-apparta-menti concessi in locazionetemporanea ad altrettanti gio-vani a cui, a fronte della con-cessione di un canone cal-mierato per l’affitto, è richie-sta la partecipazione direttain attività di socializzazionee custodia del vicinato di ri-ferimento. A spiegare meglio il sensodell’iniziativa è Cristina DeMichele, presidente di Co-munità Progetto, cooperativasociale milanese da anni at-tiva su più fronti. «Con DarCasa e Arci Milano abbiamoda subito preso parte aquest’impresa, finanziata inorigine dal Ministero per lePolitiche Giovanili: ci siamocostituiti come associazione

temporanea di scopo, e almomento gestiamo 24 mo-nolocali sottosoglia, che néil Comune, né MM possonopiù affittare, a causa delle di-mensioni inferiori al minimoconsentito». Spazi di metratura ridotta (23m2) presenti all’interno deicaseggiati popolari, da annisfitti proprio per l’impossi-bilità di assegnarli. «Con l’at-tuale fame di case e le diffi-coltà che soprattutto i piùgiovani hanno nel costruirsiun luogo tutto per sé, il pro-getto mira proprio a offrire aragazzi e ragazze – studentie/o lavoratori precari – unaprima possibilità sulla viadell’autonomia». Ottenuti incomodato gli immobili dariaffittare, ristrutturati e com-pletamente arredati, per glienti attuatori l’obiettivo è sta-to quello di promuovere lacoesione sociale e il recipro-co aiuto. Con l’assegnazioneai primi inquilini, sono pro-prio questi i valori a cui ilprogetto aspira: un bel-l’esempio di economia col-laborativo-circolare, beni ri-messi in circolo con una seriedi vantaggi condivisi. Da una parte, servizi utili incontesti di fragilità, cura delsingolo e valorizzazione dellerisorse già presenti (garantitidall’impegno dei ragazzi, investe di volontari per nonmeno di dieci ore mensili).Al contempo, recupero dispazi inutilizzati e lotta al-l’emergenza abitativa, in no-me dell’indipendenza e dellasostenibilità economica pro-prio di coloro a cui il proget-to è dedicato.

Per i lotti del quartiere Pontile graduatorie sono sempreaperte: visti i continui avvi-cendamenti, in qualsiasi mo-mento è possibile presentarela propria candidatura (tuttele info su www.arcimilano.it/ospitalitasolidale/). Costodell’affitto? 370 €, spese in-cluse, con l’occasione di es-sere inseriti in un percorso diorientamento lavorativo. Dal-la cura delle relazioni, il sen-tirsi parte di un insieme, l’at-tenzione alla collettività, perchi è predisposto a una certaapertura verso il prossimo ilritorno va ben oltre un tettoda cui far partire il proprioprogetto di vita: «In via delTurchino – aggiunge la dot-toressa De Michele - sono332 gli alloggi pubblici, con4137 persone residenti; sonopiccoli i gesti che auspichia-mo: a volte basta un saluto,una chiacchiera, un aiuto conle borse della spesa per cam-biare in meglio la percezionedi sé». Come nel caso delpiccolo orto allestito con tan-ta fatica nel cortile del civico21: «Dopo una prima fase di

resistenza, è da qualche meseche con l’aiuto dei ragazzisiamo riusciti a rompere lasolitudine di un bel po’ di an-ziani che tra piante aromati-che e ortaggi ritrovano lapropria dimensione», conclu-de la coordinatrice di Comu-nità Progetto.Al suo gruppo di lavoro è af-fidato anche un ex negozioall’angolo con via Maspero,con due ampie vetrine che siaffacciano sulla strada: a lun-go trascurato, è tornato a es-sere un presidio per la zona,con nuovi servizi aperti a tut-ti (ritrovi comunitari, cene incompagnia, caffè pomeridia-ni, mercatini dello scambioe altro ancora). Attraverso il bando “Nuoveidee per il Turchino”, l’inten-zione è quella di allargarneulteriormente i fruitori, ma-gari aprendo le porte ai piùpiccoli e agli adolescenti concorsi, laboratori o eventi. Perquesto, chiunque fosse inte-ressato (associazioni, coope-rative, imprese, comitati,gruppi informali) ha tempofino al 31 maggio per presen-tare la propria proposta(www.arcimilano.it/ospitali-tasolidaleturchino/). Anchein questo caso, pronti a dareuna mano saranno i giovaniabitanti dei tanto ambiti mi-ni-appartamenti: chissà cheprossimamente il progettonon sia esteso anche ad altrerealtà, posto che la condivi-sione è la sola via per imma-ginare il futuro delle metro-poli. Insieme, più forti, nel-l’interesse comune.

Emiliano Rossi

Q

Page 8: COPIA OMAGGIO Porto di Mare: procedono i lavori di ...quattronet2.it/wp-content/uploads/2014/04/Quattro_196.pdfCon noi, in questa visita guidata tenuta il 21 aprile scorso, i rappresentanti

Abbiamo visto nelleprecedenti puntate co-me si presentava la

configurazione del ricoveroantiaereo del deposito/officinadi viale Molise 60. Nel quar-tiere Calvairate, a forte resi-denza popolare, vi erano unadecina di ricoveri ricavati di-rettamente sotto gli edifici, perlo più risultanti dall’adatta-mento in economia dellecantine operato dalloIACP (Istituto AutonomoCase Popolari). La resi-stenza, o l’efficacia diquesti ricoveri si misuròcon la solidità o menodell’edifico soprastante,ma comunque nessunodi questi aveva le carat-teristiche tecniche di “ri-covero” previste dallalegge. Fu così che alcuniabitanti dei civici limi-trofi al numero 60 di via-le Molise si sentirono piùsicuri riunendosi con itranvieri fintanto che ilocali potevano dare loroaccoglienza e con il con-senso dell’UNPA.Le “prove generali”, o ilreale collaudo dell’operase così si può definire, siebbero la notte del 24 ot-tobre 1942, un sabato,quando la sirena, postasopra la torre a sezionequadrata dell’autorimes-sa e dove su uno dei laticampeggiava la scritta“Credere–Obbedire–Combat-tere”, suonò l’allarme dell’im-minente incursione aerea. Inquel preciso istante RadioLondra diramava un comuni-cato, preceduto dal nome incodice “Gudgeon” che identi-ficava Milano, che annunciaval’imminente bombardamento

della città. Fu uno dei primiattacchi diurni di rilevanzastrategica condotto con 74 ae-rei da parte del Bomber Com-mand e dell’Air Force. In se-guito gli Alleati passarono airaid notturni, più sicuri a pro-tezione della contraerea nazi-fascista ma rivelatisi più dele-teri per la cittadinanza. Questaprima incursione causò 171

morti, 441 case distrutte, 330incendi tra cui l’OspedaleMaggiore, il Fatebenefratellie l’Università di Porta Roma-na. Iniziavano così le notti in-sonni dei milanesi. Il deposito Molise, classificatocome tutte le altre infrastrut-ture aziendali obiettivo strate-

gico in quanto erogatore diservizio per la mobilità, erainoltre collocato in un’area al-tamente a rischio per la pre-senza contemporanea dei Mer-cati Generali delle carni, delloscalo merci ferroviario dellastazione Vittoria e, non moltodistante in linea d’aria, dellostabilimento elettromeccanicoTecnomasio (va ricordato che

in un suo reparto si co-struivano munizioni).Inoltre l’edificio si tro-vava sul “confine” diquella fascia aerea dirientro utilizzato dallesquadriglie dei bombar-dieri che, dopo aversganciato le bombe sullezone industriali a nord-est di Milano (Pirelli Bi-cocca, Breda, lo scalomerci ferroviario diLambrate, la Falck)rientravano alle basi ae-ree militari pugliesi nelsud Italia, già liberata da-gli Alleati. Strano a dirsi,ma per chissà quale for-tuna, il deposito Molise,come pure il vicino de-posito tranviario Vittoriasito in viale Campania,uscì quasi indenne dalleincursioni aeree, ma ciònon impedì di offrire co-munque un valido rico-vero a tutte le personeimpaurite che frettolosa-mente correvano permettersi al riparo. Nel-

l’immediato dopoguerra, inpieno periodo di ricostruzionegenerale, l’Azienda TranviariaMunicipale avviò una seried’interventi di manutenzionestraordinaria e di riedificazio-ne vera e propria del suo pa-trimonio danneggiato. In que-sto contesto la struttura di Mo-

lise si prestò a fungere da sup-porto logistico, quindi ognispazio disponibile fu utilizzatocome deposito materiali. I lo-cali del ricovero vennero quin-di riconvertiti a tale scopo

smantellando quanto non piùindispensabile al piano pavi-mento. Nel corso dei succes-sivi decenni sono poi interve-nute ulteriori lavorazioni dimanutenzione civile, nonchègli adeguamenti impiantisticiin conformità alle nuove nor-mative (elettrici, idraulici, an-tincendio) che andarono viavia a modificare anche le ul-time testimonianze di quel-l’uso. Restano tuttora visibilisolo pochi dettagli riportati inalcune foto, mentre i locali so-no stati adibiti a una destina-zione d’uso diversa dall’ori-gine, ovvero deposito di ma-teriali, archivio, magazzino ri-cambi. Una nota di cronaca. Il 26aprile 1986, alle ore 1.23 cir-ca, presso la centrale nucleareV.I. Lenin, Ucraina settentrio-nale (all'epoca territorio del-

l'URSS), a 18 km da Černo-byl', il surriscaldamento delnòcciolo, dovuto all'improv-visa perdita di controllo sullareazione nucleare, causò ele-vatissime temperature che fe-

cero arrivare la pressione delvapore dell'impianto di raf-freddamento a un livelloesplosivo, tale da svilupparegrandi volumi di gas all’ester-no. Una nuvola di materialeradioattivo fuoriuscì dal reat-tore e ricadde su vaste aree in-torno alla centrale e raggiunsein pochi giorni anche l'Europaorientale, tra cui l'Italia seppurin misura molto attenuata. Èancora ben presente la pauradi quei giorni, fatto nuovo perle popolazioni, causa la con-taminazione radioattiva so-prattutto per le sue ricadute alivello agro-alimentare, del-l’acqua, ma soprattutto del-l’aria. Le città si erano popo-late di gente che circolava conle mascherine bianche sul vi-so, poi dopo qualche settimanafinalmente l’allarme rientrò.Orbene, come avvenne per di-

verse fabbriche, anche in ATMfurono presi provvedimenticautelativi a livello di processoindustriale. Tutti gli elementifiltranti dell’aria utilizzati negliimpianti di climatizzazione,

verniciatura,saldatura pre-senti nell’offi-cina Molisefurono raccol-ti in appositicontenitori eadeguatamen-te segregatinel locali delvecchio rico-vero antiae-reo, ancoradotati di porteermetiche an-tigas, in attesadi essere riti-rati e smaltitida ditte spe-cializzate. Co-

sì, a distanza di quasi cinquan-t’anni, il ricovero di Molise siera dimostrato ancora una vol-ta utile e funzionale.

(Le foto del ricovero sono sta-te effettuate in occasionedell’evento “ATM Porte Aper-te a Molise”- 2011)

Gianni Pola

Il ricovero antiaereo del deposito Molise/3

8 maggio 2018

Il prossimo numero di

esce il giorno 13 giugno 2018

ORIZZONTALI1. Granoturco - Iniziali della Tebaldi - Dà

il nome al Santuario mariano di Saragoz-za

2. Il dipartimento di Bourg-en-Bresse - Uncastello della Repubblica di San Marino

3. Atollo delle Isole Caroline - Simbolo delnanogrammo

4. Dicesi di mano dalla pelle indurita - Teo-logo del III secolo ritenuto eretico

5. Borgo del Municipio 4 al confine con Li-nate

6. Piazza del quartiere Forlanini Nuovo7. Ruscelli - Competizioni sportive - Auto-

bus che portava all'Idroscalo8. Non pochi - Può esserlo un grasso9. Agghiacciare, far raccapricciare

VERTICALI1. Via traversa di viale Umbria - Via parallela a via Busseto2. Preposizione articolata - Via traversa di corso Lodi3. Bambineschi, puerili4. Tutt'altro che bassi - Trento in auto5. Derisione, scherno6. Una malattia infettiva di origine virale7. Iniziali della Mannino - Fiume che scorre in Francia e Ger-

mania8. Storia clinica di un infermo9. Perugia in auto - Bari in auto - Iniziali del generale Diaz 10. Impacchettati, confezionati11. Nota musicale - Personaggio di Winnie-the-Pooh - Iniziali

di Ronfani12. Cinque fanno un lustro - Verbo difettivo sinonimo di andare13. Borgo del Municipio 4

1951. SOLUZIONE

1961. PAROLE CROCIATE A SCHEMA LIBERO (Riccardo Tammaro)

ENI4MISTICAA cura della Fondazione Milano Policroma

Suor LetiziaUna suora detective

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OPERA FINALISTA AL PREMIO LETTERARIOMARIO PANNUNZIO DI TORINO

QUINDICI APPASSIONANTI EPISODI:1– UNA STRANA RAPINA2– LA RESA DEI CONTI3– IL GATTO NERO4– LA MAESTRA DI VIOLINO5– UN BAGNO IN PISCINA6– UN CAFFÈ AMARO7– LA DONNA FANTASMA

8– IL TIGROTTO DI PELUCHE9 – UN BAMBINO VIVACE10– IL COLPO FATALE11– SANGUE CHIAMA SANGUE12– LA VECCHIA MARCHESA13– UNA CARRIERA STRONCATA14– LA SFERA DI CRISTALLO15– UN RUMOROSO ADDIO

Ricovero antiaereo deposito Molise -porta blindata antigas

Ricovero antiaereo deposito Molise - tubazioni per l’areazione dei locali –La tubazione centrale in PVC risale ai giorni nostri e fa parte della manuten-zione degli impianti idrici.

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Prosegue l’intervista con itre operatori del settore:Rita Gallizzi (Cooperativa

Lotta Contro l’Emarginazione),Alberto Barni (Associazione Co-munità Nuova) e Chiara Bellosi(Associazione Il Gabbiano).Quali sono le principali criti-cità della sua professione? Checosa farebbe per risolverle, ovepossibile?R.G. La criticità maggiore è rap-presentata da un sistema di inter-vento nell’area dei consumi-abu-si e dipendenze poco flessibile,troppo ancorato a standard di in-tervento desueti, influenzato dal-la politica; questo non vuol direche non ci siano sperimentalitàe innovazione attente ai cambia-menti e alle diverse domandeche il fenomeno dei consumi po-ne, ma se efficaci poi stentano adiventare un’offerta stabile e rag-giungibile.A.B. Le criticità maggiori riguar-dano il constatare quotidiana-mente la distanza tra l’attuale si-stema di intervento e le necessitàconseguenti a un fenomeno mol-to più complesso che in passatoe che richiederebbe una corag-giosa revisione dell’intero siste-ma affrontato però con un ap-proccio trasversale e di sistema,per capirci l’affronto del proble-ma non riguarda solo la sicurezzao il sociale ma riguarda tutti, Re-gione ma anche Comune, Sanitàma anche Urbanistica e societàcivile.C.B. Trovarmi di fronte a situa-zioni che si caratterizzano quasisempre come urgenti ed emer-genziali. Per fare un esempio,persone che arrivano con le va-ligie in mano dopo uno sfratto.O persone con figli e senza red-dito. Nella Milano del benessere,c’è una Milano del malessere so-ciale che va ascoltata e aiutata a

trovare delle soluzioni. Noi ciproviamo, tra mille difficoltà.Dovute anche ai problemi chehanno le persone a rivolgersi aiservizi e, allo stesso tempo, unlivello di accesso a volte troppoalto e selettivo dei servizi stessi.Anche se in questi anni abbiamoprovato a costruire dei ponti, inalcuni casi efficaci. Le soddisfa-zioni vengono da qui e dal tro-varsi in contatto con una umanitàche, accanto ai problemi, rivelacomunque in maniera vitale ipropri desideri e le proprie risor-se. Le due questioni di fondo sichiamano casa e reddito di so-

pravvivenza. Ci può fare un breve quadrodei soggetti con cui ha a che fa-re? Si possono tracciare dellecaratteristiche comuni oppureogni caso è particolare?R.G. A seconda degli interventipresi in esame si ha a che farecon persone che hanno caratte-ristiche differenti e che richiedo-no attenzioni e proposte diverse. In estrema sintesi si possonotracciare queste linee generali: - Negli interventi di prevenzionecon giovanissimi e giovani si en-tra in relazione con il loro per-corso evolutivo e a seconda deicontesti si propongono azioni disensibilizzazione differenti voltea prevenire forme di disagio dientità diversa, si lavora sulle lifeskills per rinforzare quelle qualità

e competenze che li aiutino nelleloro scelte. - Negli interventi di riduzione deirischi legati al consumo di so-stanze legali e illegali con parti-colare riferimento ai luoghi deldivertimento si incontrano per-sone giovani con le quali si in-staura una relazione volta, nelqui e ora, a responsabilizzarlisulle loro scelte possibili inun’ottica di attenzione dellatutela della salute propria e altrui. - La riduzione del danno ci in-troduce in una dimensione diconsumo e di conseguenze pos-sibili assai diversa che richiedeuna specificità volta alla tuteladella salute individuale e di quel-la della collettività, favorendo,ove possibile, prese in carico, in-vio ai servizi di trattamento epercorsi terapeutici.Le persone che incontriamo sonogiovani, giovanissimi e adultitendenzialmente provenienti dasituazioni sociali medie non par-ticolarmente disagiate, con per-corsi di vita normali. In molti casi il consumo – abusodi sostanze legali e illegali - sicaratterizza per un uso ricreazio-nale, associato a contesti/occa-sioni di divertimento e di ricercadel piacere, in questa dimensionel’eventuale pericolosità/rischionon viene presa in considerazio-ne. Poi ci sono le singole storietutte diverse e importanti A.B. Una volta la dipendenza dasostanze aveva a che fare consettori emarginati della popola-zione giovanile. Ora non più. Ilconsumo, l’uso e l’abuso e le di-pendenze, che sono dimensionicon complessità e intensità dif-ferenti, sono trasversali, interes-sano tutti i ceti, uomini e donne,giovani e adulti, studenti. E ognipersona ha caratteristiche a séstanti e sempre di più si eviden-

zia la necessità di costruire per-corsi e proposte individualizzatee non standardizzate. Questo ri-guarda tutte le aree di intervento.Che si tratti di persone che vo-gliono intraprendere un percorso

trattamentale piuttosto che di gio-vani consumatori alle prese consperimentazioni pericolose di so-stanze piuttosto che di nuovi tos-sicodipendenti, occorre garantireattenzione alle singole storie nonstandardizzabili. C.B. Ogni persona è unica e ognisituazione è particolare. Non so-no casi, sono vite, o pezzi di vita,che in alcuni momenti si interse-cano con noi e poi proseguononel loro naturale percorso. Sicu-ramente ci sono delle difficoltàcomuni e trasversali estrema-mente evidenti: condizioni eco-nomiche precarie, condizioni abi-tative precarie o inadeguate, poic’è chi ha più bisogno di un so-stegno psicologico o sociale e chianche solo di un ascolto umanorispetto alle difficoltà che sta vi-vendo.A livello politico quale stradale sembra più adatta per af-frontare il tema della droga?Ha un approccio più proibizio-nista oppure le sembra più ef-ficace un’impostazione anti-proibizionista e di riduzionedel danno?R.G. Le linee europee al riguar-do sono molto chiare – preven-zione - riduzione del danno –reinserimento – lotta al narco-traffico, basterebbe applicarlecon un sistema stabile di azioni,cosa che in Italia si realizza soloin parte.

La questione si iscrive in politi-che socio-sanitarie, sanitarie esocio-assistenziali che siano re-almente rispondenti ai bisognidelle persone e alla collettività eattente alla salute pubblica.

A.B. A monte di tutto oc-corre riconoscere alle per-sone la libertà di scegliereil proprio stile di vita, a pat-to che non vada a lederequello degli altri. Non mi

trovo d’accordo con chi propu-gna il ricovero coatto per le per-sone che hanno problemi con-nessi alla dipendenza da alcol esostanze, ogni persona deve po-ter scegliere come e quando farsiaiutare.Quindi penso che sia doverosogarantire opportunità di tratta-mento ambulatoriale o residen-ziale alle persone che decidonoliberamente di intraprendere talifaticosi percorsi ma an-che di garantire il di-ritto alla salute allepersone che con-sumano sostan-ze attraversointerventi di ri-duzione deldanno e di limi-tazione del ri-schio centrati sulqui ed ora. Tali inter-venti comprendono ancheazioni di aggancio, consulenza eorientamento ai servizi delle per-sone incontrate e anche di azionidi tutela della salute e di media-zione con la cittadinanza.C.B. “Il Gabbiano” è un’Asso-ciazione laica, ispirata ai valoricristiani dell’accoglienza, del-l’attenzione agli ultimi, del-l’ascolto delle loro domande. Perquesto, anche il nostro interventosulle dipendenze è aperto alle so-luzioni che vanno bene per lasingola persona. Cerchiamo pro-

grammi che vadano bene per inostri ospiti e non ospiti che va-dano bene per i nostri program-mi. Non abbiamo una visioneideologica, ma di prossimità:questo vuol dire non precluderenulla, dall’accoglienza in comu-nità drug free agli interventi diriduzione dei rischi a quelli di ri-duzione del danno. La nostraesperienza è maturata in tuttiquesti campi. Per quanto riguar-da i temi della legalizzazione edella depenalizzazione, abbiamosempre avuto le posizioni delcartello “Educarsi non punire”,sorto nel 1990 quando era statavarata la legge Jervolino - Vas-salli sulle dipendenze. Siamosempre stati dell’idea che la re-pressione e il carcere per coloroche usano sostanze non solo nonservano ma siano dannosi. Altroovviamente è il discorso nei con-

fronti dello spaccio, soprat-tutto governato, come

spesso è, dalle orga-nizzazioni mafiose.Per quanto riguardala cannabis, avendotra gli altri serviziresidenziali anche

una casa alloggioper persone malate di

AIDS, siamo semprestati favorevoli alla canapa

terapeutica. Al di là di ogni stec-cato ideologico. Che, a nostro,giudizio, non serve a nessuno.

In conclusione, si noterà che i te-mi proposti sono inclusione, vi-cinanza, educazione, recupero diun senso e di un filo conduttore,comprensione e accoglienza. Ilproblema sembra principalmentedi competenza sanitaria e psico-logica. Sarebbe saggio tenerlopresente quando si filosofeggiasulla tossicodipendenza.

Alberto Raimondi

Il mondo dell’abuso e della dipendenza da sostanze visto dagli operatori sul campo/2

Page 10: COPIA OMAGGIO Porto di Mare: procedono i lavori di ...quattronet2.it/wp-content/uploads/2014/04/Quattro_196.pdfCon noi, in questa visita guidata tenuta il 21 aprile scorso, i rappresentanti

10 maggio 2018

CASCINA CUCCAGNAVia Cuccagna, ang. via Muratori

tel. 02 83421007

Cineforum con aperitivo ore 20 eproiezione ore 2121 maggio BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME ILSANGUEdi Giacomo Campiotti

28 maggioL’ONDAdi Dennis Gansel

GRUPPO ARCHEOLOGICO MILANESE

Corso Lodi 8/C – tel. 02 796372

Giovedì 31 maggio ore 18ORO: UN PREZIOSO LUCCICARE NEI SECOLIConferenza a cura di Dino Buccoliero Ingresso libero fino a esaurimento posti.

ASSOCIAZIONE LUISABERARDI

Via Lattanzio, 70 – cell. 328 6241767

11 maggio ore 19presso la Cascina Cuccagna, via Cuccagnaang. MuratoriCROSSWAY- Un viaggio nella musica totaleEvento a favore del doposcuola per i bam-bini e i ragazzi dei quartieri Molise - Cal-vairate.Crossway è il duo musicale che presenteràin anteprima il suo ultimo disco Sweet swe-at: con Fabio Bagnato alla chitarra, voce ecajon e Daniela Fiorentino con clarinettoe clarinetto basso, assieme all’ospite spe-

CINEFORUM OSCARVia Lattanzio 58 – tel. 02 36522916

10 maggio ore 20JACKIEdi Pablo Larraín

14 maggio ore 15.15 e ore 21SUBURBICONdi George Clooney

21 maggio ore 15.15PERSONAL SHOPPERdi Olivier Assayas

21 maggio ore 21FIOREdi Claudio Giovannesi

24 maggio ore 15.15 e ore 21VIVERE ALLA GRANDEdi Fabio Leli, segue dibattito

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - tel. 333 5730340

Cinemacaffè: doppio spettacolo ore 15.30e ore 20.4514 maggioTRE MANIFESTI A EBBING MISSOURIdi Martin McDonagh

21 maggioL’ORA PIÙ BUIAdi Joe Wright

28 maggioTHE POSTdi Steven Spielberg

15 maggio ore 21LA MANO INVISIBILEdi David Macian

ciale Walter Bagnato alla fisarmonica e alpianoforte. Seguirà aperitivoDonazione minima € 10, info e prenotazioni:328 6241767 – [email protected]

CENTRO CULTURALE ANTONIANUM

Corso XXII Marzo 59/A – tel. 02 733327

12 maggio ore 15.30MILANO: STORIE D’ACQUAPresentazione del libro di Gabriele Pagania cura di Riccardo Tammaro

CC INSIEMEVia Dei Cinquecento 1/A

12 maggio ore 21FAR FINTA DI CHIEDERLO A GABERViaggio con sorpresa nel teatro canzone -a cura di Dario Madini e Paolo Angelini

27 maggio ore 16CONCERTOAndrea Tritto organopresso la chiesa di S. Michele Arcangelo eS. Rita, piazzale G. Rosa; ingresso libero

PSIGHTVia Burlamacchi 11 - tel. 366 954 0414

Eventi a offerta libera dedicati a mamme(e papà) in gravidanza12 maggio ore 11-12.30Yoga Theraphy in gravidanzacon Barbara Gruich, yoga therapist

26 maggioIL LIBRO TATTILE PER IL BEBÈ

GALLERIA ARTEPASSANTEStazione Porta Vittoria

12 maggio – 4 giugnoInaugurazione sabato 12 maggio ore 18.30Personale di pittura diALESSANDRO LICCIARDELLOAlessandro Licciardello, classe 1979,diplomato all’Accademia di Belle Arti diCatania, dopo alcuni anni vissuti a NewYork torna in Italia ed espone, per la primavolta a Milano, i propri quadri.

BEZZECCA LAB via Bezzecca 4 – tel. 02 86894433

14 maggio ore 15 e ore 16.15 POESIA, RISORSE, EMOZIONIPrimo incontro dei laboratori

17 maggio ore 21 Bezzecca in Musica Nicola Savi Ferrari chitarra e voce

19 maggio ore 18.30 Inaugurazione mostra fotografica diSilvia Accorrà28 maggio ore 18 CORSO DI VIDEOMAKERPrimo incontro

CASCINA CUCCAGNAVia Cuccagna, ang. via Muratori

14 maggio ore 21ARCHIMEDES’ IDEAConcerto di electro acoustic alternativerock; precede aperitivo.

3 giugno ore 9.30BICICLETTATA LIBERTàLuoghi e protagonisti della Resistenza inzona 4Ritrovo in piazza Insubria presso la targacommemorativa dei caduti di Calvairate.Percorso guidato con il coordinamento diANPI Zona 4. Contributo suggerito apartire da € 3. Prenotazioni: [email protected]

4 giugno ore 20VAGANDO DI ERBA IN ERBARacconto di una vacanza in PalestinaPerformance di teatro-reportage con Patrizia Cecconi e Romana Bufano

CIRCOLO ARCI CORVETTOVia Oglio 21 – tel. 02 5694840

17 maggio ore 18.30LA SCIENZA IN CORVETTOCon Paola Palestini, biochimica ed espertadi alimentazione. Approfondimento sui le-gumi e le loro proprietà. A seguire, aperi-tivo. Ingresso a offerta libera.

PARROCCHIA ANGELI CUSTODI

Via Colletta 21

17 maggio ore 15.30FUORI PORTA ROMANAFrammenti di vita e di storia del nostro quartierePresentazione di 200 scatti fotograficisulla zona

31 maggio ore 15.30FOTOGRAFIE E COMPLEANNIMomento conviviale con proiezione difotografie

SEMVia Cadore 33 – tel. 02 66661920

17 maggio ore 19Presentazione del libroMORTE DI UN ANTIQUARIOdi Paolo Regina, con Antonio Riccardi

24 maggio ore 19Presentazione del libroAMICI ADDIOdi Ferruccio Parazzoli, con Antonio Riccardi

STRAROGOREDO

19 maggio dalle 16STRAROGOREDOCorsa non competitiva nel quartiere pro-mossa da un gruppo di realtà territoriali;percorso di 5 km. Iscrizioni presso la segre-teria parrocchiale di via Monte Peralba 15,la portineria del centro sportivo Rogoredo84 e lo Spazio Melotti 4. Info: facebook(“StraRogoredo”), [email protected]

FESTA PATRONALEDI SANTA RITA

presso la Parrocchia di S. Michele Arc. e S. Rita

19 maggio ore 19.30 Pizza Party20 maggio ore 12.45 Pranzo comunitarioore 17 Processione per viale OmeroPer tutta la giornata saranno presentibancarelle con prodotti artigianali, prodottialimentari e di artigianato.22 maggio ore 12.30 Pranzo comunitarioore 21 Processione Via Mompiani, piazzaFerrara, via Panigarola, via dei Cinquecento,piazza G. Rosa, ingresso in chiesa.

Dal 17 maggio prevista la vendita delle rose;dal 19 maggio si aggiunge la vendita di tor-te, candele e ceri, con la pesca di beneficen-za. Dal 20 al 22 maggio apertura del bar.

Si chiama “Risate daOscar” la serata extracartellone al teatro di via

Lattanzio il prossimo sabato19 maggio in compagnia deicomici di Zelig Giancarlo Ka-labrugovich e Bruce Ketta. Sitratta di un evento targato Kar-mArtistico Italia, agenzia ge-stita da Francesco Ruta, il cuiufficio, nel quale abbiamo fat-to visita, ha sede in via Veno-sa, a pochi passi dalla sede diQUATTRO.Francesco (42), manager mo-daiolo e alla mano, ci dà ap-puntamento nel suo fre-sco e attrezzato studioseminterrato. Dopo aver-ci fatto accomodare co-mincia a ripercorrere letappe della sua attivitàdagli esordi come colla-boratore esterno di Fa-brizio Corona, organiz-zando casting e servizifotografici: «Ho preso ledistanze appena sonosorti problemi con la giustiziama sono riuscito comunque amantenere i miei fidati contattiprofessionali grazie ai qualiho potuto fondare una miaagenzia, la KarMusic». Il no-me deriva dalla fusione di ka-raoke e music, i due elementiportanti del business: «Propo-nevo inizialmente serate di ka-raoke sullo stile di Fiorello,poi col tempo mi sono evolutopromuovendo anche esibizionidi alcune band o cantanti inlocali o sagre». KarMusic esi-ste da 12 anni e lo studio divia Venosa è da due anni emezzo il suo attivissimo quar-tier generale: «Effettuiamospesso registrazioni e provecon i vocal coach che seguono

i nostri cantanti prima dei con-certi, oppure giriamo cortome-traggi o brevi video promozio-nali. Lo spazio non è grandema basta una scenografia mi-nima per allestire un set, co-modo anche per chi lo noleg-gia: recentemente ad esempiohanno posato qui le modelledi Fendi». Questo l’iniziale core businessfinché circa un anno e mezzofa Francesco fonda anche laKarmArtistico Italia, agenziache si occupa di spettacoli edeventi: «Ho pensato di amplia-

re l’attività vendendo spetta-coli di danza del ventre graziea contatti con varie scuole intutta Italia. E oggi, anche se lamia agenzia è una realtà anco-ra piccola, ho tra i miei clientianche personaggi del cabaretcome Mary Sarnataro delle Ie-ne o Matteo Iuliani, in arteBruce Ketta, il postino più fa-moso d’Italia. Con lui ho idea-to Comicena, pacchetto per iristoranti che prevede una ce-na accompagnata da uno showdi animazione». E il prossimoevento organizzato da France-sco che vedrà in scena BruceKetta, stavolta insieme al col-lega Giancarlo Kalabrugovich(noto per le avventure di Pinodei Palazzi), è l’appuntamento

del 19 maggio al teatro Oscar:«Sarà una sorta di puntata zeronella quale lancerò i due co-mici, a mio parere dall’umo-rismo più indicato per intrat-tenere diverse fasce di pubbli-co, soprattutto per testare ilgradimento in zona e ragiona-re di conseguenza su un’even-tuale rassegna più strutturataper la prossima stagione, conaltri cabarettisti di Zelig e Co-lorado».Questo non è che l’ultimo deitanti progetti del vulcanicoFrancesco – ideatore persino

del primo Svapo Par-ty in Lombardia –che prima di salutarcici svela un’altra cu-riosità riguardo aquanti nei mesi scorsihanno creduto di averavvistato in zona ilcantante J-Ax: «Tra imiei clienti ci sonoanche dei sosia, unodi essi è Michele, il

“mio” J-Ax, cantautore richie-sto per veri e propri show ocomparsate. Recentemente, in-sieme al sosia di Fedez, abbia-mo persino organizzato unaserie di finte partecipazioni inlocali milanesi con vere entra-te da vip e paparazzi al segui-to». Precisa infine: «Il mercatodello spettacolo e degli eventiin genere è sempre alla ricercadi novità e io cerco di distin-guermi presentando semprequalcosa di insolito, anche dinicchia, pur sempre tenendoconto dell’immagine mia e dichi promuovo, fondamentalein questo settore artistico.D’altra parte questo è il miokarma».

© Luca Cecchelli

“Risate da Oscar”, un evento KarmArtistico

COMITATO SOCI COOPPIAZZALODI – ROGOREDOGita a: GARDONE RIVIERA E VITTORIALE DEGLI ITALIANI Sabato 19 maggio Programma: partenza ore 7 davanti Iper-coop di V.le Umbria – ore 7.10 via Ro-goredo ang. via Feltrinelli Arrivo a Gardone Riviera e imbarco sumotonave per giro turistico Pranzo al ristorante Hotel du Lac Pomeriggio: visita guidata alla casa mu-seo di Gabriele D’Annunzio e visita liberagiardini del Vittoriale Rientro in serata Quota di partecipazione soci Coop ATL€ 58,00 Le prenotazioni si ricevono presso UfficioSoci Ipercoop tel. 0254045325 - Uff. socivia Freikofel

Associazione Tempo Libero COMITATO SOCI DI ZONAMILANO ROGOREDO - P.ZZA LODI

CCIINNEEMMAA

EEVVEENNTTII

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maggio 2018 11

30 maggio ore 20.30INCONTRO CON L'OSTEOPATAa cura di MEI Mamma e IoTutti gli incontri sono a ingresso libero

PARCOLORATO DELLE MANI E DELLE IDEE

Via Lomellina 62 – Cortile Bellomi cell. 338 5412098

25 maggio dalle 20 alle 21.30COMUNICART Il gioco con aperitivo per divertirsi e riflet-tere sulle dinamiche di comunicazione esui benefici dell’ascolto attivo. Ingressocon offerta libera. Prenotazioni e info:[email protected]

CENTRO ARTISTICOCULTURALE MILANESEViale Lucania 18 – tel. 02 5391552

26 maggio – 3 giugnoPROSPETTIVE DI LUCEATMOSFERE DI SOGNOMostra di pittura contemporanea di OttavioDi Nola e Giorgio Peduzzi. Inaugurazioneil 26 maggio alle ore 16.30. Apertura il sa-bato e la domenica dalle 15 alle 18.30.

DI STUDIO IN STUDIO

26-27 maggioDI STUDIO IN STUDIOPorte aperte degli studi artistici di zona perscoprire il fermento e l’impegno artisticodel quartiere. Inaugurazione il 25 maggioalle 18.30 presso Fratelli Bonvini (via Ta-gliamento 1); gli studi saranno aperti dalle15 alle 19 durante il fine-settimana. Il 27maggio alle 19 finissage e concerto finalepresso Spazio Nervesa 12. Info: [email protected]

CINECIRCOLO ACQUABELLAVia Cicognara 17 - cell. 328 1594126

28 maggio ore 21Viaggio nel tempo e nei luoghi della città:IL MUNICIPIO 3Proiezione del film documentario di MarcoPascucci; previsti interventi del regista edi altri esperti. Ingresso gratuito

VICINARTEVia Tito Livio 29

Laboratorio Mani d'artistaUn sabato al mese per bambini dai 5 ai 10

GIARDINO DELLE CULTUREVia Morosini 8 ang. via Bezzecca

19 maggio dalle 10 alle 18Pop Corn Garage Market

27 maggio dalle 10 alle 13LIBRI IN LIBERTÀScambio libri al Giardino

27 maggio - pomeriggioGiornata Internazionale del GiocoA cura di È-VENTO

CASA PER LA PACEVia Marco D’Agrate 11 – tel. 02 55230332

20 maggio ore 9.30 – 18Corso breve sui GIOCHI COOPERATIVIUna giornata per scoprire il mondo dei gio-chi cooperativi. Contributo: €50 + €5 ditessera associativa. Formatrice: MercedesMas. Per info: [email protected]

GRUPPO EMERGENCYMILANO ZONA 4

20 maggio dalle 16 alle 18PORTA VITTORIA CON I GATTI SPIAZZATIVisita guidata con appuntamento in piazzaCinque Giornate a cura dell’AssociazioneGatti Spiazzati che devolverà a Emergencyil contributo richiesto. Prenotazioni: [email protected]

ASSOCIAZIONE NESTOREpresso Società Umanitaria - via San Barnaba 48

tel. 02 57968359

24 maggio ore 17La FOTOGRAFIA: SPECCHIO DELLA SOCIETÀCHE CAMBIASala Facchinetti; incontro a cura di VeraMontanari, con ospiti e un’esposizionefotografica collegata.

SPAZIO MELOTTI/MILANO SEI L’ALTRO

Via Melotti 4 - tel. 02 82870356

24 maggio ore 21Incontro sul temaUNA SANA ALIMENTAZIONE

25 maggio ore 16.30GIOCHI D’ARIALaboratorio per bambini a cura di È-VENTO/verdeFestival

anni. I prossimi laboratori saranno il 19maggio e il 9 giugno, dalle 15 alle 16.30.Prenotazione obbligatoria.

Serate LupusGioco di ruolo dove si dovrà aguzzare l'in-gegno e usare l'astuzia per capire chi mentee non far scoprire chi si è. Le prossime se-rate saranno il 18 maggio e il 15 giugnoalle ore 21.

Alfabetizzazione digitalePer comprendere come usare al megliocomputer e cellulare. Tutti i venerdì dalle10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Gli incontri sono gratuiti per tutti i soci. Perinformazioni e prenotazioni contattare il n.349 1625263, il n. 348 9510314 o scriverea [email protected]

CASA DELL’ACCOGLIENZA“JANNACCI”

Viale Ortles 60

Tutti i venerdì di maggio, dalle 17.30 alle 18.30SPORTLES – CAMMINATE IN QUARTIEREPercorsi aperti a tutti alla scoperta delquartiere. Ritrovo alle 17.15 davanti allaCasa dell’Accoglienza.

BIBLIOTECA OGLIOVia Oglio 18 – tel. 02 88462971

Tutti i venerdì fino al 29 giugno dalle16.30 alle 17.30VENERDÌ… DA FAVOLAStorie, poesie e filastrocche in compagniadelle bibliotecarie. Info e prenotazioni 0288462971

25 maggio ore 17.30LE VIE E I QUARTIERI DI MILANOTante le curiosità attorno alla toponoma-stica della città. Conferenza a cura di LauraSoubachakis, guida turistica.

LABORATORIO DI QUARTIERE MAZZINI

Via Mompiani 5

Tutti i mercoledì dalle 16 alle 18CORSO DI MAGLIA, UNCINETTO E CUCITONel cortile interno di via Mompiani 5, unaserie di incontri aperti a tutti per imparareda zero a lavorare a maglia, uncinetto ecucire. Sono benvenute anche donazionidi materiale vario (gomitoli di lana, ferrida maglia, aghi e fili…).

WITNESS JOURNAL

Workshop di fotografia sociale 12-13 / 26-27 maggio Un progetto fotografico con l’obiettivo diraccontare attraverso il mezzo fotograficoi quartieri di Milano, protagonisti nel corsodegli ultimi anni di forti trasformazioni ter-ritoriali e sociali. Il workshop, durante ilquale si analizzeranno le diverse fasi ne-cessarie alla realizzazione di un reportage:si concentrerà sui quartieri Brenta e Cor-vetto. Per iscriversi al workshop o avereinformazioni scrivere all’indirizzo [email protected] - http://witnes-sjournal.com/brenta-corvetto/

PARCOLORATO DELLE MANI E DELLE IDEE

Via Lomellina 62 – Cortile Bellomi – cell.338 5412098

12 maggio dalle 10 alle 11.30COCCOLE E COLORI: Bentornato signor RossoDedicato a genitori e figli per giocare in-sieme immersi nella musica e nel colore;adatto a bambini di età 2-6 anni.

13 maggio dalle 16 alle 18DOMENICHE IN FAMIGLIA: Mettiamo in scena il Piccolo PrincipeLaboratorio creativo con una sorpresaper la festa della mamma; adatto ai bam-bini dai 6 anni in su.

Prenotazione obbligatoria; per info e co-sti: [email protected]. Per i lettoridi QUATTRO un sconto speciale del10% presentando la rivista.

EQUI.LIBRI IN CORVETTOpresso Libreria Punta alla Luna

via Marochetti 27 – tel. 02 84563555

Nell’ambito del progetto “Evviva, silegge!”12 maggio ore 10IL NONNO CHE AGGIUSTAVA I SOGNIU. Orlev, ed. Feltrinelli Kids

26 maggio ore 10HANK ZIPZER E LE CASCATE DEL NIAGARAH. Winkler, L. Oliver, ed. UovoneroPer bambine/i dai 6 ai 10 anni; la parteci-pazione è gratuita. Per informazioni eiscrizioni (solo 15 posti disponibili):[email protected]

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MILANO

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PPEERR BBAAMMBBIINNII

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12 maggio 2018

Fino all’11 maggioRICCHI DI COSA? POVERI DI COSA?di e con Livia Grossi, regia di Benedetta Fri-gerio

15 maggioELECTROPARK EXCHANGE 2018Reassemblage – Visible CloaksLive set multimediale e performativo.

15 – 20 maggioPAOLO BORSELLINO ESSENDO STATOScritto e diretto da Ruggero Cappuccio

17 – 18 maggioACCIAIO LIQUIDOdi Marco Di Stefano, regia di Lara France-schetti

23 – 25 maggioPIOGGIATesto e regia di Marco Pezza

27 maggioOMAGGIO A PATRIZIA CAVALLIcon Isabella Ferrari

29 – 31 maggio CAPATOSTAa cura di Gaetano Colella e della CooperativaTeatrale CREST

30 maggio Edoardo Ferrario show – Live 2018!di e con Edoardo Ferrario

5 – 6 giugno Sacrificio di Primavera Un progetto She She Pop – in lingua tedescacon sopratitoli in italiano

TEATRO CARCANOCorso di Porta Romana 63

tel. 02 55181377

Fino al 13 maggio CHE DISASTRO DI COMMEDIARegia di Mark Bell

18 - 20 maggioROSSINI OUVERTURESMusiche di Gioachino Rossini, coreografia eregia di Mauro Astolfi. Con lo SpellboundContemporary Ballet

TIEFFE TEATRO MENOTTIVia Ciro Menotti 11 - tel. 02 36592544

16 – 20 maggioAMAMI O CADOcon Romina Mondello

22 – 24 maggioTUTTO ESAURITOcon Max Paiella

25 – 26 maggioCONCERTO NAPOLIDEcon Moni Ovadia, musiche del gruppoÁnema

SPAZIO AVIREX TERTULLIANO

Via Tertulliano 68 - tel. 02 49472369

10 – 27 maggioLA MARIA BRASCAdi Giovanni Testori, regia di Giuseppe Scordio

TEATRO SILVESTRIANUMVia Maffei 29 – tel. 02 5455615

10 maggio ore 21GLI ALLEGRI CHIRURGHICommedia di Ray Cooney, CompagniaGruppo GEZ

12 maggio ore 21CIOCCOLATA FONDENTEdi Mario Pozzoli, Compagnia Gli Adulti

15 maggio ore 21DONNECommedia di Clare Boothe Luce, CompagniaHumaniter – Del Batticuore

IL POLITEATROViale Lucania 18 – cell. 335 5376122

2 giugno ore 21QUESTA TEMPESTA È UN DRAMMA

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - tel. 02 36522916

17 e 18 maggio ore 21DONATA DONATA di R. Zago, con la regia di Daniele Monico

19 maggio ore 21 SPETTACOLO CABARETcon Giancarlo Kalabrugovic e Bruce Ketta.Organizzato da KarmArtistico Italia di Fran-cesco Ruta. Ingresso €10 - informazioni eprevendite 331 7435613.

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

Fino al 12 maggioL’arte della gioiadal romanzo di Goliarda Sapienza, con San-dra Zoccolan

Fino al 13 maggioLe relazioni pericolosedal romanzo di Choderlos de Laclos, di e conElena Bucci e Marco Sgrosso

Fino al 20 maggioVERSO SANKARA - Alla scoperta della miaAfricaTesto e regia Maurizio Schmidt

29 – 31 maggioLUCIcon Lucia Vasini

PALAZZINA LIBERTY IN MUSICA

Largo Marinai d’Italia 1 - Tel. 02 88462320

11 maggio ore 21Milano Classica e PianofriendsI GRANDI CONCERTI PER PIANOFORTEE ORCHESTRAAntonio Vivaldi pianoforteLorenzo Passerini direttore

13 maggio ore 11Civica Orchestra di Fiati di MilanoCAPE HORNSebastijan Buda cornoSimon Perčič direttoreIngresso libero fino a esaurimento posti

13 maggio ore 21S/CONCERTO - Jam session tra musica e let-teraturaLe Cameriste & Friends con la Fabbrica delGess

15 maggio ore 17.45Milano Classica e SMIM - Festival Meetings2018LE STAGIONI DELLA MUSICA

17 maggio ore 18.00Consolato del Messico e Comune di MilanoALMA MIA - Un omaggio a Frida KahloMusiche di J. Strauss, A. Lara, L. van Bee-thoven, C. Velázquez, M. Grever, T. Nacho,C. Gardel, Q. Mendoza y CortézAndrés Caballero direzione artisticaIngresso libero fino a esaurimento posti

19 maggio ore 17Milano Classica e Conservatorio G. Verdi diMilanoVIAGGIO NELL’EUROPA MUSICALE TRA OT-TOCENTO E NOVECENTORiccardo Acciarino clarinettoGabriele Duranti pianoforte

Notte tra 19 (mezzanotte) e 20 maggio (ore 5)PIANO CENTER NOTTURNO - LIBERTY NOCTURNEIngresso libero fino a esaurimento posti.Evento organizzato all’interno di Piano City2018

20 maggio ore 10.45A PASSO DI DANZAMusiche di G. Holst, A. Piazzolla, N. Rota,B. BartókOrchestra da Camera Milano Classica

22 maggio ore 17.45Milano Classica e SMIM Città - FestivalMeetings 2018CIAK! SI SUONA

24 maggio ore 21Milano Classica e Associazione ManifestareOpportunitàJEAN&JEAN, IL ‘900 FRANCESE SI RAC-CONTA Maristella Patuzzi violinoAnastasia Shugaeva violaNikolay Shugaev violoncello

25 maggio ore 21Civica Orchestra di Fiati di MilanoSTRINGS MEET WINDSBrandon Christensen violinoStefano Martinotti direttoreIngresso libero fino a esaurimento posti

26 maggio ore 21Milano Classica e SIMC OMAGGIO ALL'ALBERO DELLA VITA

27 maggio ore 16 e 19 DEDICATO NON SOLO A MARIA Coro Cantosospeso - Ensemble PrometeoMartinho Lutero Galati de Oliveira diret-tore

29 maggio ore 17.45Milano Classica e SMIM - Festival Meetings CHANSON D'EVEIL

30 maggio ore 20SONG INCANTA!Con la partecipazione di: Grande coro e coroda camera Song - Coro Song della Cadorna -Coro di Allegro Moderato - Orchestra “Orfeosuoniamo insieme”.Ingresso libero fino a esaurimento posti

31 maggio ore 20.45J.S. BACH - LE OPERE ORCHESTRALI Fabio Bonizzoni direzione e clavicembalo

OTTAVA NOTAVia Marco Bruto 24 - tel. 02 89658114

19 maggio Piano Cityore 16 MUSIC PLAYGioco, canto, suono, ballo e imparo: laborato-rio musicale per bambini dai 3 ai 5 anni ore 19 MUSICA IN GIARDINOConcerto nei giardini delle Case Bianche divia Salomone, in collaborazione con Aler,Progetto Agorà e Cinema Teatro DelfinoAlessandro Nardin pianoforteore 21 BEATRICE TURRO in concerto

20 maggio Piano Cityore 16 MUSIC PLAYGioco, canto, suono, ballo e imparo: laborato-rio musicale per bambini dai 3 ai 5 anni ore 18.30 GIOVANI CHE SUONANO PER IGIOVANI

26 maggio ore 21Stagione Jazz 2018Viganò-Monteforte DuoIngresso a offerta libera

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