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'Lavas:. " dizzio asis - grail~ adairac ANNO XII 111113~011~111M.~00.11.100.10011. Pisa, Domenica 18 Dicembre 1904. Num. 51. Pisa GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA. ....■•■•••• PIL711111.11CIT4 z per avviai reictams in prima pagina lire 8; in seconda lire 1,50; in terza lire 1,00; in quarta lire 0,50 per ogni lineao spazio di linea (Pag. Snt.) Per avvisi finanziari, industriali, commerciali; per inserzioni; per necrologio, per réclame in cronaca, diffide, comunicati, eco. ecc.; prezzi da contrattarsi. A FP en .!., az E NT; per un anno i tre 3: per un semestre lire 3. Per abbonarsi haat». mandare una cartolina vaglia all'amministrazione del Ponte di Pim t'Utc:t1 medazione e ananilnistersTiones Piazza dei Cavalieri, num. 6. PAD., (Conto corrente con !a Posta). Si pubblica la Domenica. La disciDsione ana Camera per la risposta al discorso della Corona ha avuto questa VOitil Untt importanza speciale. Il rapprr:sentante dei socialisti ed il rappresentante dei te- pubbiicaui soau stati assai freddi e timidi uoll'attacc , ; e facilmeute si è osservato che ai furiosi demolitori ha moz- zato alquanto le peuue la rispusta data dal paese nei comizi elettorali alle loro intemperanze. Il rappreaentaute del gruppo conservatore non è riuscito a fare altro che delle combiva- zioni filosofiche; per quanto critico sottile ed insinuante, come ~pro, egli non ha potuto minare la sana compagina del doverne). L' on. Giolitti ha avuto buou giuoco nel rispon- dere a tutti e tre i suoi avversarli, opponendo ai loro di- scorsi ed alle loro critiche la formidabile resistenza ed uni- formità del programma non mutato nè mutabile per il ri- spetto alla liberta e perciò ai diritti di tutti. In concordia discors A Pisa come in ogni altra città del mondo le discussioni si agitano per mezza giornata, subito dopo l' avvenimento ; poi chi ha avuto ha avuto. Tutto il mondo è paese e non c'è da fare le meraviglie se anche da noi ci si può appassionare dieci ore o dodici per la questione politica comunale, e poi non ra- gionarne più. Certo il grande argomento della settimana in questo mondo di zucche vuote è stato of- ferto da una delle solite accademie della municipalità; ma pochi, dopo la eccitazione isterica di un momento, ci si sono fermati su. Anzi, mentre scriviamo noi, forse è già tutto dimenticato ; l' accademia non manda più rumori al di fuori ; ed i pochi sono anch' essi scomparsi salvo a rifar capolino più tardi, al nuovo caso, colle loro proteste e colle loro querimonie vivaci. Il giornale settimanale non può avere nep- pure questa fortuna del dimenticatoio in cui si seppelliscono tutte le smanie della tribuna politicante, e deve afferrare l'argomento prin- cipale che ha agitato, come in una convul- sione di critiche e di polemiche, la vita cit- tadina dei sette giorni. Argomento principale, davvero, dovrebbe essere lo sfregio alle buone tradizioni di cortesia e di ospitalità?, No, è un brutto asterisco, soltanto, della cronaca pisana di questi nostri tempi, per il quale si racconta che magistrali cittadini, per sottrarsi alle forme della gentilezza più elementare con un ringraziamento al . Re d' I- talia il quale al rappresentante del Comune aveva offerto lire venticinquemila da di - stribuirsi ai poveri, non solamente hanno negato il ringraziamento (cosa mostruosa questa se si pensa che se la offerta si accetta e si fa accettare e si distribuisce d'amore e d' accordo, si deve pure ringraziare chi la fa) ma hanno per di più con oziosi e ri- petuti giri di parole trovato il modo di una scappatoia qualsiasi a traverso i pretesti di ribellioni glorificate come purissime per la conferma di idealità che pure impongono ben altre lotte e ben altri sacrifici, ed a tra- verso le tiritère contro la legge, contro le spese e contro gli oneri comunali. Ma bisogna esser giusti e persuadere su- bito gli arrabbiati contraddittori : l' ammi- nistrazione comunale nella sua maggioranza di due o tre voti non ha fatto altro che sod- disfare agli impegni assunti col corpo elet- torale. Si potrà, osservare che contro questa è in- sorta la parte intellettuale ed attiva del Con- siglio; ma a qual pro? Noi non mettiamo della passione nel vario dibattito; noi pensiamo che più coerente (a modo suo sia pure perciò anch' essa i bei suoi voti ai radicali, ad esempio, che vanno dal Re e prende parte alla distribu- zione della somma elargita) debba apparire la esigua ma,ggioranza, rivoluzionaria anche ora conte quando chiedeva i suffragi agli elettori, e ribelle ed agitata sempre. Se vi è un torto, esso è tutto degli altri i quali Irta creduto di potere fare a fidanza su vaghe formule di transigenza e su audaci illusioni di compatibilità. E torto perciò lo hanno grandissimo i radicali, molte volte vilipesi e poi accarezzati, fatti prigioni della rivoluzione, costretti a soggiacere a tutte le intemperanze, resi incapaci . di indipendenza e di dignità; e torto lo hanno tutti quegli altri pseudo repubblicani come il Sindaco e come i suoi amici e correligionari di Giunta i quali hanno creduto per un momento di far salva la situazione mettendo innanzi un suggestivo Deus ex inachina degli interessi di Pisa. Ma quali altri interessi, grandi e sacri, può mai rispettare della gente che non conosce che gli interessi del partito ? Il ringraziamento imposto dai doveri di cortesia spicciola è una cosa da non pren- dersi sul serio; e niente vi ha di serio ve- ramente in tutta la faccenda. Il punto di osservazione è uno solo ed è questo: come dimostra la civica magistratura, accademi- camente chiamata popolare, una concordia qualsiasi nelle sue assolute e fondamentali basi del programma politico? Pro Sindaco e Sindaco sono tutti e due trattati ad un modo I Non avete visto ? L' Amministrazione in- quieta ed ardente non pensa piu ad ammi- nistrare; e basta che il Sindaco faccia atto di discordia in mezzo alla compatta comu- nione degli imperterriti sostenitori della pre- o z: .iudiciale, perchè al Sindaco ed ai suoi a- unici, anche se riparatisi dietro le barriere degli interessi di Pisa, dia un bel voto di protesta e di sfiducia. Il Sindaco, è vero, non se ne ha a male; e pur discordando, per amore di concordia se ne andrà al Congresso dei Comuni a rappresentare anche i suoi oppositori. E che volete farci? Deputanoni ?rovinciali dmaniano rifonle All'adunanza, indetta per venerdì dalla nostra De- putazione provinciale, intervennero i rappresentanti di Arazzo., Modema, Luca, Viceuza, Livorno, Siena e Potenza; altre venti provincie si erano fatte rappre- sentare dalla Deputazione nostra che era al completo. Dopo matura discussione fu votato il seguente or- dine del giorno che sarà difeso al Congresso di Na- poli: Le rappresentanze provieciali convenute in Pisa, rite- nuta la opportunità di dividere le delibera,zioni in due re- lazioni : h prima per le spese di Stato indabitamente addos- sate alle Provincie, la seconda per la riforma tributaria con partecipazione delle Provincie nei redditi di ricchezza mo- biliare con la percentuale del 10 per cento da calcolare in modo cha il gettito della rendita immobiliare armonizzi con l' incremento naturale dei redditi mobiliari. delibera di in- caricare delle relazioni sulla prima propo:ta i rappresentanti di Vicenz,i e di' Pisa, e sulla socouda i rappresentanti di Modena, Arezzo, Potenza, Livorno, Siena, Lucca e Pisa, e fa voti affinché i redditi patrinioniali delle Provincie o dei Co- muni nelle regioni ove sono soggetti alla tassa di mano morta vengano esonurati dalla tassa stessa „. La Deputazione provinciale, con alla testa il suo presidente cav. avv. Borri e con i deputati cav. AS ' alvaduri, cav. prof. Bellineioni, cav. avv. Bacci, cav. avv. Guidi, cav. avv. Mugnai, cav. Carina, offrì ai colleghi un banchetto di onore. I NOSTRI DEPUTATI L' on. Emilio Bianchi è stato eletto a far parte della Commissione per il Consiglio Superiore di as- sistenza e beneficenza. (/la eYavizienga La relazione intorno all'anno ;903-1904. Il Rettore Magnifico prof. emulai. David Supino ha pubblicato una forbita e concisa relazione intorno ad' andamento del!' anno accademico 1903-904, nella quale commemora i professori defunti Maffucci, Se- stini, Richiardi o Carbone; ricorda i laureati; dà conto degli studenti inscritti; descrive i lavori di restauro e di costruzione che dovranno eseguirsi al palazzo della Sapienza ed agli altri Istituti; elogia l' opera preziosa dal Consorzio e ringrazia quanti gli furono di aiuto zelante nell'esercizio &L' ufficio nobilissimo. Questa relazione, in una parola, ci compensa assai di tutti i discorsi e di tutti i cerimoniali mancati per la festa di inaugurazione. PISA E L' :PERA DEL EMJ I. Comune e Anziani rispetto alla Primazialo. Nel trattare il tema propostomi io non mi rifarei ab ovo, per così dire, cioè fin da' tempi de' nostri buoni padri madievali, ao non mi vi costringessero le pre- cedenti disquisizioni delle parti in causa, e special- mente di quella parte che fu la prima a scendere in campo col proporre nuove riforme alla nostra Opera del Duomo già troppo riformata si troppo rifor- mata che l'unica sua salute credo ormai l'estremo i 'medio serbato ai malati spediti dai medici: spedire cioè i medici stessi con tutte le loro ricette o rifor- me che dir si voglia, e tornare al vecchio, ma nel no- stro caso ottimo e sanissimo, modus vivendi. — Co- stretti dativi°, si diceva, dai tannini in cui la que- stione è stata posta, pigliamola pure alla larga an- che noi, e vediamo la natura de' medievali magistrati di Pisa. Delle due parti in causa, l' una vuole che l'Opera della nostra Primaziale dipendesse a buon dritto dal- la suprema magistratura pisana in quanto essa era magistratura di stato, dalle cui attribuzioni è oggi legittimo successore il Govarim del Ra, e per esso il suo rappresentante provinciale; l'altra invece asse- risce che dalla suprema magistratura pisana dipen- desse nel medio-evo la detta Opera in quanto essa rappresentava il popolo della città, delle cui attribu- molli è quindi erede legittimo il Municipio attuale. A decidere siffatta questione conviene anzi tutto de - Lineare il meglio ch' è possibile — tra le molte in- certezze e lacune della nostra storia a questo riguardo — la fisionomia giuridica, originaria ed essenziale, de' magistrati pisani a traverso i tempi; al che ci proveremo, seguendo la rigorosa scorta dei documenti L' autore delle controdeduzioui in merito alla pro- posta dell' attuale R. Commissario dell'Opera ci dice che sul forse ud breve e dubbioso periodo delle ori- gini, quando mancavano ancora pubblici poteri de- finiti e costanti, l' Opera si governù da sè ; gradata- mente, ma rapidamente, mentre gli interessi della città si costituivano in più forti e coscienti organi giuridici, si stabilirono legami di naturale dipendenza del!' Operaio dalle maggiori magistrature civiche ». 2 L' egregio autore sarebbe stato più chiaro se avesse detto a dirittura che l'Opera del Duomo si governò da sò filichè Pisa ebbe una magistratura puramente comunale, o di stato, retta da nobili, emendo l'Opera stessa una istituzione reclamata dal popolo cittadino; ed a magistrature poi fu soggetta quando il popolo ebbe finalmente rapprosentautt suoi, e rappresentanti tali che seppero imporsi a tutti gli altri magistrati. E fu allora che il governo pisano prese forala spic- catamente cittadina, sì che la città fece sentire al contado la propria potenza di natura specialmente economica; mentre al tempo del consolato co' paesi del proprio territorio Pisa aveva rapporti quasi di confederata ed amica, non già di sovrana. 3 I paesi del nostro contado, in una parola, si ressero come al- tri e tanti comunelli autonomi appena riuscirono a liberarsi dal servaggio feudale, o tinchè al governo della città rimasero t consoli; quando però il popolo salì al governo, accortamente volle assicurarsi la di- pendenza e la devozione dei castelli e dei villaggi del territorio comunale, a ciò in special modo ammae- strato dalle guerre di parte, interne ed esterne; e lesili quindi soggetti, vi mandò rappresentanti suoi propri — castellani, capitani, podesta — a governarli, obbligandoli in oltre a giurar fede al popolo Osano.' Per venire a questo fu necessaria nella Repubblica di Pisa una radicalo trasformazione amministrativo- politica di cui noi, per gli scarsissimi documenti ri- mastici, non possiamo avere che una pallidissima idea. 'Certo però tutti i cambiamenti accennati avvenuti in città e nel contado, non ai vecchi consoli, ma ai caporioni del popolo, fatti poi Anziani, si dovettero. E degli Anziani si è creduto, e si è detto anche da persone erudite, che nel governo di Pisa succedettero ai Consoli: sta però qui proprio rerrore capitale che di essi ha fatto una magistratura di stato. noto come i Consoli per più di mezzo secolo cercassero di rimanere ai governo, facendo al popolo larghe concessioni : un prinaus consul, un podestas ecc.; ma il popolo tutt'ad un tratto, per un grande rivolgimento di cui pure nulla ci è rimasto, elesse dal suo seno propri rappresentanti, li nominò Anziani, dette ad essi un palazzo proprio e propria famiglia, e pose loro a fianco un Capitano da opporsi al Po- destas dei nobili. Ora io uon saprei immaginarmi I . esistenza giuridica di due fatte ed opposte ma- gistrature, se non come una esistenza di continuo dualiamo, di perpetua contesa d'attribuzioni e di- gnità. Certo dovettero lottare gli Anziani con 1' an- tico potere costituito, ma sul finire del XIII secolo la gran vittoria del popolo era compiuta. 5 Tutto il potere', interno ed esterno, passa allora uelle mani degli Anziani per una esorbitanza di attribuzioni im- possibile ad evitare in un piccolo stato: al Comune dall' antica: grandezza non resta che il sigillo della Repubblica del quale pure, e non del proprio con la colomba, dovranno servirsi gli Anziani per autenti- care gli atti di governo. Essendo però rimasti !sm- entii gli abitanti del contado nalla lotta tra nobili e popolo, come quelli che godevano assoluta indipen- denza, essi non vennero compresi nei privilegi citta- dini, e il popolo cittadino, per ragioni politiche ed eco- nomiche d'alto valore, li assoggettò al suo potere. Riassumendo: i Consoli, istituzione puramente di stato, trasmettono alla Cancelleria del Comune, col proprio sigillo, anche 1' autorità propria, e scompa- iono: il popolo cittadino crea dal su() seno degli An- ziani e dà loro piena balla, facendoli trionfare di tutte le altre magistrature, e lasciando al Comune una parvenza di sovranità.. Caduta Pisa, a Firenze è traspartata l'autorita oomunale, perchè autorità di sta- to : rimangono a Pisa gli Anziani col nome di Priori : il Capitano del popolo è soppresso e gli vien sosti- tuito in tutto un Podestà con veste di Commissario speciale e anche di Capitano. Venuto Carlo VIII, e tornata Pisa in libertà, si lasciati da parte le questioni amministrative per pen- sare alla difesa: i Priori riprendono il glorioso nome di Anziani, assommano in sò stessi tutti i poteri — come voleva la circostanza —, lasciano stare Podestà e Capitano, e creano un veAllifer. Ecco abbozzato il Comune moderno: sindaco e consiglieri. Tornati i pisani sotto Firenze, colà esula nuovamente l'autorità di stato — comunale — attribuitasi temporaneamente dagli Anziani, ma gli Anziani restano col nome di Priori e col vexlllifer : e Priori e veAllifer, o sia Gonfaloniere, son restati fino ai di nostri, cambiandosi quindi in Sindaco e consiglieri comunali. So dunque dal governo granducale fa trasmessa al governo del Re l' antica autorità del Comune pisano, dagli An- ziani per mezzo de' Priori, a traverso i secoli, fu tra- smessa al nostro Municipio 1' autorità del popolo pi- sano, e tutto ciò quindi che dagli Anziani un tem- po dipese, oggi dal Municipio dove dipendere, perché gli Anziani, prima d' essere istituzion di Stato, furono &ara tutto istituzione cittadina-popolare, tanto è è vero che niuno degli abitanti del contado poteva essere eletto a tale ove non avesse giurato fedeltà al popolo di Pisa. P. P. i In uno studio così sommario - anche troppo - coro questo, nati è possibile esaminare a parte a parte ogni documouto; basti dunque il citar lo fonti : Statuti di Pisa (pubb. dal Bonaini); Provvisioui Anzianali (in lì. Arch. di Stato), e atti vani in Atti Pubblici (It. 'eh. cit.), e in Diplomatico della Prima. (ibid). 2 Riforma dello Statuto org. dell'Op. d. Prinmt. deduz. ecc. p. 19. Sulle relazioni fra Città e contado a tenipo -de' Consoli V. Volpe, studi sulle istituzioni Comunali di Pisa ecc. 4 Statuti, Il, 548. Il giuramento degli abitanti del coutado doveva prestarsi aunuaimente agli ufficiali del popolo platino. 5 La gran vittoria del popolo ci è segnalata dal Breve COMIdni8 del 12St; e del bac XIV e dal Breve del popolo. (Statuti. I. 573; II, 20, 548), Il Podestà riconosce la sovranità del popolo e vi si sottomette umilmente; gli Anziani e il lero Capitano fortemente l'affermano e confermata.). ii Gambacorti Seduta della sera 9. Il Sindaco ringrazia i colleghi che lo hanno fatto Sindaco; ma il ringraziamento, che vuole scusare la celebrata o politica indecisione fra l' accettare ed il rifiutare, è stanco e senza calore ; ornai lo hanno raf- freddato tutti questi mesi di attesa. Carpi desidera ringraziare il Pro-Sindaco Pierotti (bellone!) e salu- tare i fratelli d' oltre Alpe (benissimo!) Si nominano tre tecnici ai quali sarà affidata - se al Consiglio piacerà - la scelta del direttore del- l' officina del gaz; si delibera impianto di una fab- brica comunale per il ghiaccio; e si approva la isti- tuzione di una farmacia municipale per i poveri, che durante il giorno faccia servizio per le Opere pie, enti morali, associazioni operaie e di mutuo soccorso e per il servizio gratuito dei poveri, dalle 23 alle (i del mat- tino faccia il servizio notturno per tutti i cittadini, ossia por quei cittadini soltanto che hanno bisogno di medicinali in quelle date ore. E così sia. Seduta della sera 10. Si legge e si discute, a tamburo battente, il bi- lancio 1905, per il quale pochi sono gli oratori: uno solo si mostra autorevole ed è l' ing..Cuppari. La spesa di casermaggio per le guardie di s città durante la permanenza dei Sovrani a San Rossore dà luogo alle solite proteste della parte più repub- blicana del Consiglio (sì, anche in Consiglio si hanno due repubbliche!). Tanto vero che mentre da una parte si fa un grande rumore per protestare contro un' infinità di cose e specialmente contro la soverchiatrice maggio- ranza che acclama al Re ed alla Regina ospiti ama- tissimi di Pisa; da un'altra seriamente, serenamente, si riconoscono gli obblighi della legge, i doveri della COIIVelliellla, i supremi interessi della città. Al solito l' ing. Cu:ppari, l' unica personalità au- torevole del Consiglio, indarno si sforza a persuadere che il soggiorno dei Reali non grava per alcuna soie ma il bilancio: è fiato perduto, si vota contro queste spese, contro questo casermaggio, contro gli ospiti, contro la G. P. A., contro tutti. Il Sindaco dichiara, nieutedimeno, che, essendo in carica per fare l' interesse di Pisa, voterà la pro- posta della Giunta, ossia il caserinaggio i ma il Sin- daco e la Giunta han fatto male i loro conti : dician- nove voti stan contro di loro; e le loro proposte non ne raccolgono che 16. L'accorto lettore osservi i nomi dai votanti di una parte e dell'altra e poi ginstifichorà il voto. L'assessore Pierotti si dimette (è questione di di- - gnita) ed il Sindaco a malgrado delle suo dichiara- zioni ed in ischerno agli interessi di Pisa non si di- mette (è pure questione di dignità!) Seduta della sera 11. Non si ha che una dichiarazione importante: quel- la dell' ing. Cuppari che è contrario a qualsiasi gra- tificazione o miglioramento da darsi agli impiegati fino a che la situazione finanziaria non lo permetta. Il Comune é diventato il sodalizio degli impiegati riuniti per il in. s. Il Sindaco assicura che non si farà spe'rpero di denaro. (O la Giunta provinciale ainfilinihrativa?) Cappari si fa sdegnoso o dice : 'faccia quello che vuole la Giunta; io starò : nto al consuntivo e a< se vedrò delle grati ficazioni favore di impiegati, farò il mio dovere. Il Consiglio approva il bilancio; acquista azioni della Società promotrice di una pista per le corse al trotto, nomina alcune commissione ed alcuni invia- s' a ati. A far parte della Commissione per la tassa d'e- sercizio riescono nominati i signori : Pirani Achille, Di Noia Settimio, nuglioni Adriano, Di Cocco Amos e Pugni Giuseppe, come twinbri effettivi, o Guidi Vittorio, Avanti Ferdinando o &tifi Ari- stide come membri supplenti. A comporre la Commissione per la tassa di fami- glia riescono eletti i signori Saviozzi Vittorio, Di Cocco Anios, Antoni °tinto ed Essinger Enrico. A formare la Commissione per la tassa sul valore locativo sono nominati i si:suore Altana Elia, Ze- noni cav. Antonio o Chiellini Armando come mem- ~Ing.1~3~.~1~11111CaZgr ial".~Y. 4111101"~ie: vg li "tlir;l0 CLe.~11e1:- g! 011~111~1~~~

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Pisa, Domenica 18 Dicembre 1904. Num. 51.

PisaGIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA.

....■•■•••• PIL711111.11CIT4 z per avviai reictams in prima pagina lire 8; in seconda lire 1,50;

in terza lire 1,00; in quarta lire 0,50 per ogni lineao spazio di linea (Pag. Snt.)Per avvisi finanziari, industriali, commerciali; per inserzioni; per necrologio,

per réclame in cronaca, diffide, comunicati, eco. ecc.; prezzi da contrattarsi.

A FP en .!., az E NT; per un anno i tre 3: per un semestre lire 3. Per abbonarsihaat». mandare una cartolina vaglia all'amministrazione del Ponte di Pim

t'Utc:t1 medazione e ananilnistersTiones Piazza dei Cavalieri, num. 6. PAD.,(Conto corrente con !a Posta).

Si pubblica la Domenica.

La disciDsione ana Camera per la risposta al discorsodella Corona ha avuto questa VOitil Untt importanza speciale.Il rapprr:sentante dei socialisti ed il rappresentante dei te-pubbiicaui soau stati assai freddi e timidi uoll'attacc , ; efacilmeute si è osservato che ai furiosi demolitori ha moz-zato alquanto le peuue la rispusta data dal paese nei comizielettorali alle loro intemperanze. Il rappreaentaute del gruppoconservatore non è riuscito a fare altro che delle combiva-zioni filosofiche; per quanto critico sottile ed insinuante,come ~pro, egli non ha potuto minare la sana compaginadel doverne). L' on. Giolitti ha avuto buou giuoco nel rispon-dere a tutti e tre i suoi avversarli, opponendo ai loro di-scorsi ed alle loro critiche la formidabile resistenza ed uni-formità del programma non mutato nè mutabile per il ri-spetto alla liberta e perciò ai diritti di tutti.

In concordia discorsA Pisa come in ogni altra città del mondo

le discussioni si agitano per mezza giornata,subito dopo l' avvenimento ; poi chi ha avutoha avuto. Tutto il mondo è paese e non c'èda fare le meraviglie se anche da noi ci sipuò appassionare dieci ore o dodici per laquestione politica comunale, e poi non ra-gionarne più.

Certo il grande argomento della settimanain questo mondo di zucche vuote è stato of-ferto da una delle solite accademie dellamunicipalità; ma pochi, dopo la eccitazioneisterica di un momento, ci si sono fermati su.Anzi, mentre scriviamo noi, forse è già tuttodimenticato ; l' accademia non manda piùrumori al di fuori ; ed i pochi sono anch' essiscomparsi salvo a rifar capolino più tardi,al nuovo caso, colle loro proteste e colle loroquerimonie vivaci.

Il giornale settimanale non può avere nep-pure questa fortuna del dimenticatoio in cuisi seppelliscono tutte le smanie della tribunapoliticante, e deve afferrare l'argomento prin-cipale che ha agitato, come in una convul-sione di critiche e di polemiche, la vita cit-tadina dei sette giorni.

Argomento principale, davvero, dovrebbeessere lo sfregio alle buone tradizioni dicortesia e di ospitalità?,

No, è un brutto asterisco, soltanto, dellacronaca pisana di questi nostri tempi, peril quale si racconta che magistrali cittadini,per sottrarsi alle forme della gentilezza piùelementare con un ringraziamento al . Re d' I-talia il quale al rappresentante del Comuneaveva offerto lire venticinquemila da di -

stribuirsi ai poveri, non solamente hannonegato il ringraziamento (cosa mostruosaquesta se si pensa che se la offerta si accettae si fa accettare e si distribuisce d'amoree d' accordo, si deve pure ringraziare chila fa) ma hanno per di più con oziosi e ri-petuti giri di parole trovato il modo di unascappatoia qualsiasi a traverso i pretesti diribellioni glorificate come purissime per laconferma di idealità che pure impongonoben altre lotte e ben altri sacrifici, ed a tra-verso le tiritère contro la legge, contro lespese e contro gli oneri comunali.

Ma bisogna esser giusti e persuadere su-bito gli arrabbiati contraddittori : l' ammi-nistrazione comunale nella sua maggioranzadi due o tre voti non ha fatto altro che sod-disfare agli impegni assunti col corpo elet-torale.

Si potrà, osservare che contro questa è in-sorta la parte intellettuale ed attiva del Con-siglio; ma a qual pro?

Noi non mettiamo della passione nel variodibattito; noi pensiamo che più coerente (amodo suo sia pure perciò anch' essa dà ibei suoi voti ai radicali, ad esempio, chevanno dal Re e prende parte alla distribu-zione della somma elargita) debba apparirela esigua ma,ggioranza, rivoluzionaria ancheora conte quando chiedeva i suffragi aglielettori, e ribelle ed agitata sempre.

Se vi è un torto, esso è tutto degli altrii quali Irta creduto di potere fare a fidanzasu vaghe formule di transigenza e su audaciillusioni di compatibilità. E torto perciò lohanno grandissimo i radicali, molte voltevilipesi e poi accarezzati, fatti prigioni dellarivoluzione, costretti a soggiacere a tutte leintemperanze, resi incapaci . di indipendenzae di dignità; e torto lo hanno tutti queglialtri pseudo repubblicani come il Sindaco ecome i suoi amici e correligionari di Giuntai quali hanno creduto per un momento difar salva la situazione mettendo innanzi unsuggestivo Deus ex inachina degli interessidi Pisa.

Ma quali altri interessi, grandi e sacri, puòmai rispettare della gente che non conosceche gli interessi del partito ?

Il ringraziamento imposto dai doveri dicortesia spicciola è una cosa da non pren-dersi sul serio; e niente vi ha di serio ve-ramente in tutta la faccenda. Il punto diosservazione è uno solo ed è questo: comedimostra la civica magistratura, accademi-camente chiamata popolare, una concordiaqualsiasi nelle sue assolute e fondamentalibasi del programma politico?

Pro Sindaco e Sindaco sono tutti e duetrattati ad un modo I

Non avete visto ? L' Amministrazione in-quieta ed ardente non pensa piu ad ammi-nistrare; e basta che il Sindaco faccia attodi discordia in mezzo alla compatta comu-nione degli imperterriti sostenitori della pre-oz:.iudiciale, perchè al Sindaco ed ai suoi a-unici, anche se riparatisi dietro le barrieredegli interessi di Pisa, dia un bel voto diprotesta e di sfiducia.

Il Sindaco, è vero, non se ne ha a male;e pur discordando, per amore di concordiase ne andrà al Congresso dei Comuni arappresentare anche i suoi oppositori. E chevolete farci?

Deputanoni ?rovinciali dmaniano rifonleAll'adunanza, indetta per venerdì dalla nostra De-

putazione provinciale, intervennero i rappresentantidi Arazzo., Modema, Luca, Viceuza, Livorno, Siena ePotenza; altre venti provincie si erano fatte rappre-sentare dalla Deputazione nostra che era al completo.

Dopo matura discussione fu votato il seguente or-dine del giorno che sarà difeso al Congresso di Na-poli:

Le rappresentanze provieciali convenute in Pisa, rite-nuta la opportunità di dividere le delibera,zioni in due re-lazioni : h prima per le spese di Stato indabitamente addos-sate alle Provincie, la seconda per la riforma tributaria conpartecipazione delle Provincie nei redditi di ricchezza mo-biliare con la percentuale del 10 per cento da calcolare inmodo cha il gettito della rendita immobiliare armonizzi conl' incremento naturale dei redditi mobiliari. delibera di in-caricare delle relazioni sulla prima propo:ta i rappresentantidi Vicenz,i e di' Pisa, e sulla socouda i rappresentanti diModena, Arezzo, Potenza, Livorno, Siena, Lucca e Pisa, e favoti affinché i redditi patrinioniali delle Provincie o dei Co-muni nelle regioni ove sono soggetti alla tassa di mano mortavengano esonurati dalla tassa stessa „.

La Deputazione provinciale, con alla testa il suopresidente cav. avv. Borri e con i deputati cav.AS'alvaduri, cav. prof. Bellineioni, cav. avv. Bacci,cav. avv. Guidi, cav. avv. Mugnai, cav. Carina, offrìai colleghi un banchetto di onore.

I NOSTRI DEPUTATIL' on. Emilio Bianchi è stato eletto a far parte

della Commissione per il Consiglio Superiore di as-sistenza e beneficenza.

(/la eYaviziengaLa relazione intorno all'anno ;903-1904.

Il Rettore Magnifico prof. emulai. David Supino hapubblicato una forbita e concisa relazione intornoad' andamento del!' anno accademico 1903-904, nellaquale commemora i professori defunti Maffucci, Se-stini, Richiardi o Carbone; ricorda i laureati; dà contodegli studenti inscritti; descrive i lavori di restauroe di costruzione che dovranno eseguirsi al palazzodella Sapienza ed agli altri Istituti; elogia l' operapreziosa dal Consorzio e ringrazia quanti gli furonodi aiuto zelante nell'esercizio &L' ufficio nobilissimo.

Questa relazione, in una parola, ci compensa assaidi tutti i discorsi e di tutti i cerimoniali mancatiper la festa di inaugurazione.

PISA E L' :PERA DEL EMJI. Comune e Anziani rispetto alla Primazialo.

Nel trattare il tema propostomi io non mi rifareiab ovo, per così dire, cioè fin da' tempi de' nostri buonipadri madievali, ao non mi vi costringessero le pre-cedenti disquisizioni delle parti in causa, e special-mente di quella parte che fu la prima a scendere incampo col proporre nuove riforme alla nostra Operadel Duomo già troppo riformata — si troppo rifor-mata che l'unica sua salute credo ormai l'estremoi 'medio serbato ai malati spediti dai medici: spedirecioè i medici stessi con tutte le loro ricette o rifor-me che dir si voglia, e tornare al vecchio, ma nel no-stro caso ottimo e sanissimo, modus vivendi. — Co-stretti dativi°, si diceva, dai tannini in cui la que-stione è stata posta, pigliamola pure alla larga an-che noi, e vediamo la natura de' medievali magistratidi Pisa.

Delle due parti in causa, l' una vuole che l'Operadella nostra Primaziale dipendesse a buon dritto dal-la suprema magistratura pisana in quanto essa eramagistratura di stato, dalle cui attribuzioni è oggilegittimo successore il Govarim del Ra, e per esso ilsuo rappresentante provinciale; l'altra invece asse-

risce che dalla suprema magistratura pisana dipen-desse nel medio-evo la detta Opera in quanto essarappresentava il popolo della città, delle cui attribu-molli è quindi erede legittimo il Municipio attuale.A decidere siffatta questione conviene anzi tutto de -

Lineare il meglio ch' è possibile — tra le molte in-certezze e lacune della nostra storia a questo riguardo— la fisionomia giuridica, originaria ed essenziale,de' magistrati pisani a traverso i tempi; al che ciproveremo, seguendo la rigorosa scorta dei documenti

L' autore delle controdeduzioui in merito alla pro-posta dell' attuale R. Commissario dell'Opera ci diceche sul forse ud breve e dubbioso periodo delle ori-gini, quando mancavano ancora pubblici poteri de-finiti e costanti, l' Opera si governù da sè ; gradata-mente, ma rapidamente, mentre gli interessi dellacittà si costituivano in più forti e coscienti organigiuridici, si stabilirono legami di naturale dipendenzadel!' Operaio dalle maggiori magistrature civiche ». 2

L' egregio autore sarebbe stato più chiaro se avessedetto a dirittura che l'Opera del Duomo si governòda sò filichè Pisa ebbe una magistratura puramentecomunale, o di stato, retta da nobili, emendo l'Operastessa una istituzione reclamata dal popolo cittadino;ed a magistrature poi fu soggetta quando il popoloebbe finalmente rapprosentautt suoi, e rappresentantitali che seppero imporsi a tutti gli altri magistrati.E fu allora che il governo pisano prese forala spic-catamente cittadina, sì che la città fece sentire alcontado la propria potenza di natura specialmenteeconomica; mentre al tempo del consolato co' paesidel proprio territorio Pisa aveva rapporti quasi diconfederata ed amica, non già di sovrana. 3 I paesidel nostro contado, in una parola, si ressero come al-tri e tanti comunelli autonomi appena riuscirono aliberarsi dal servaggio feudale, o tinchè al governodella città rimasero t consoli; quando però il popolosalì al governo, accortamente volle assicurarsi la di-pendenza e la devozione dei castelli e dei villaggi delterritorio comunale, a ciò in special modo ammae-strato dalle guerre di parte, interne ed esterne; elesili quindi soggetti, vi mandò rappresentanti suoipropri — castellani, capitani, podesta — a governarli,obbligandoli in oltre a giurar fede al popolo Osano.'

Per venire a questo fu necessaria nella Repubblicadi Pisa una radicalo trasformazione amministrativo-politica di cui noi, per gli scarsissimi documenti ri-mastici, non possiamo avere che una pallidissima idea.'Certo però tutti i cambiamenti accennati avvenutiin città e nel contado, non ai vecchi consoli, ma aicaporioni del popolo, fatti poi Anziani, si dovettero.E degli Anziani si è creduto, e si è detto anche dapersone erudite, che nel governo di Pisa succedetteroai Consoli: sta però qui proprio rerrore capitale chedi essi ha fatto una magistratura di stato.

noto come i Consoli per più di mezzo secolocercassero di rimanere ai governo, facendo al popololarghe concessioni : un prinaus consul, un podestasecc.; ma il popolo tutt'ad un tratto, per un granderivolgimento di cui pure nulla ci è rimasto, elessedal suo seno propri rappresentanti, li nominò Anziani,dette ad essi un palazzo proprio e propria famiglia,e pose loro a fianco un Capitano da opporsi al Po-destas dei nobili. Ora io uon saprei immaginarmiI . esistenza giuridica di due sì fatte ed opposte ma-gistrature, se non come una esistenza di continuodualiamo, di perpetua contesa d'attribuzioni e di-gnità. Certo dovettero lottare gli Anziani con 1' an-tico potere costituito, ma sul finire del XIII secolola gran vittoria del popolo era compiuta. 5 Tutto ilpotere', interno ed esterno, passa allora uelle manidegli Anziani per una esorbitanza di attribuzioni im-possibile ad evitare in un piccolo stato: al Comunedall' antica: grandezza non resta che il sigillo dellaRepubblica del quale pure, e non del proprio con lacolomba, dovranno servirsi gli Anziani per autenti-care gli atti di governo. Essendo però rimasti !sm-entii gli abitanti del contado nalla lotta tra nobilie popolo, come quelli che godevano assoluta indipen-denza, essi non vennero compresi nei privilegi citta-dini, e il popolo cittadino, per ragioni politiche ed eco-nomiche d'alto valore, li assoggettò al suo potere.

Riassumendo: i Consoli, istituzione puramente distato, trasmettono alla Cancelleria del Comune, colproprio sigillo, anche 1' autorità propria, e scompa-iono: il popolo cittadino crea dal su() seno degli An-ziani e dà loro piena balla, facendoli trionfare ditutte le altre magistrature, e lasciando al Comuneuna parvenza di sovranità.. Caduta Pisa, a Firenze ètraspartata l'autorita oomunale, perchè autorità di sta-to : rimangono a Pisa gli Anziani col nome di Priori :il Capitano del popolo è soppresso e gli vien sosti-tuito in tutto un Podestà con veste di Commissariospeciale e anche di Capitano.

Venuto Carlo VIII, e tornata Pisa in libertà, silasciati da parte le questioni amministrative per pen-sare alla difesa: i Priori riprendono il glorioso nomedi Anziani, assommano in sò stessi tutti i poteri —come voleva la circostanza —, lasciano stare Podestàe Capitano, e creano un veAllifer. Ecco abbozzatoil Comune moderno: sindaco e consiglieri. Tornati ipisani sotto Firenze, colà esula nuovamente l'autoritàdi stato — comunale — attribuitasi temporaneamentedagli Anziani, ma gli Anziani restano col nome diPriori e col vexlllifer : e Priori e veAllifer, o siaGonfaloniere, son restati fino ai di nostri, cambiandosiquindi in Sindaco e consiglieri comunali. So dunquedal governo granducale fa trasmessa al governo del

Re l' antica autorità del Comune pisano, dagli An-ziani per mezzo de' Priori, a traverso i secoli, fu tra-smessa al nostro Municipio 1' autorità del popolo pi-sano, e tutto ciò quindi che dagli Anziani un tem-po dipese, oggi dal Municipio dove dipendere, perchégli Anziani, prima d' essere istituzion di Stato, furono&ara tutto istituzione cittadina-popolare, tanto èè vero che niuno degli abitanti del contado potevaessere eletto a tale ove non avesse giurato fedeltà alpopolo di Pisa. P. P.

i In uno studio così sommario - anche troppo - coro questo,nati è possibile esaminare a parte a parte ogni documouto;basti dunque il citar lo fonti : Statuti di Pisa (pubb. dalBonaini); Provvisioui Anzianali (in lì. Arch. di Stato), e attivani in Atti Pubblici (It. 'eh. cit.), e in Diplomatico dellaPrima. (ibid).

2 Riforma dello Statuto org. dell'Op. d. Prinmt. deduz.ecc. p. 19.

Sulle relazioni fra Città e contado a tenipo-de' ConsoliV. Volpe, studi sulle istituzioni Comunali di Pisa ecc.

4 Statuti, Il, 548. Il giuramento degli abitanti del coutadodoveva prestarsi aunuaimente agli ufficiali del popolo platino.

5 La gran vittoria del popolo ci è segnalata dal BreveCOMIdni8 del 12St; e del bac XIV e dal Breve del popolo.(Statuti. I. 573; II, 20, 548), Il Podestà riconosce la sovranitàdel popolo e vi si sottomette umilmente; gli Anziani e illero Capitano fortemente l'affermano e confermata.).

ii GambacortiSeduta della sera 9.Il Sindaco ringrazia i colleghi che lo hanno fatto

Sindaco; ma il ringraziamento, che vuole scusare lacelebrata o politica indecisione fra l' accettare ed ilrifiutare, è stanco e senza calore ; ornai lo hanno raf-freddato tutti questi mesi di attesa. Carpi desideraringraziare il Pro-Sindaco Pierotti (bellone!) e salu-tare i fratelli d' oltre Alpe (benissimo!)

Si nominano tre tecnici ai quali sarà affidata- se al Consiglio piacerà - la scelta del direttore del-l' officina del gaz; si delibera impianto di una fab-brica comunale per il ghiaccio; e si approva la isti-tuzione di una farmacia municipale per i poveri, chedurante il giorno faccia servizio per le Opere pie, entimorali, associazioni operaie e di mutuo soccorso e peril servizio gratuito dei poveri, dalle 23 alle (i del mat-tino faccia il servizio notturno per tutti i cittadini,ossia por quei cittadini soltanto che hanno bisognodi medicinali in quelle date ore. E così sia.

Seduta della sera 10.Si legge e si discute, a tamburo battente, il bi-

lancio 1905, per il quale pochi sono gli oratori: unosolo si mostra autorevole ed è l' ing..Cuppari.

La spesa di casermaggio per le guardie di scittàdurante la permanenza dei Sovrani a San Rossoredà luogo alle solite proteste della parte più repub-blicana del Consiglio (sì, anche in Consiglio si hannodue repubbliche!).

Tanto vero che mentre da una parte si fa ungrande rumore per protestare contro un' infinità dicose e specialmente contro la soverchiatrice maggio-ranza che acclama al Re ed alla Regina ospiti ama-tissimi di Pisa; da un'altra seriamente, serenamente,si riconoscono gli obblighi della legge, i doveri dellaCOIIVelliellla, i supremi interessi della città.

Al solito l' ing. Cu:ppari, l' unica personalità au-torevole del Consiglio, indarno si sforza a persuadereche il soggiorno dei Reali non grava per alcuna soie mail bilancio: è fiato perduto, si vota contro queste spese,contro questo casermaggio, contro gli ospiti, controla G. P. A., contro tutti.

Il Sindaco dichiara, nieutedimeno, che, essendo incarica per fare l' interesse di Pisa, voterà la pro-posta della Giunta, ossia il caserinaggio i ma il Sin-daco e la Giunta han fatto male i loro conti : dician-nove voti stan contro di loro; e le loro proposte nonne raccolgono che 16. L'accorto lettore osservi i nomidai votanti di una parte e dell'altra e poi ginstifichoràil voto.

L'assessore Pierotti si dimette (è questione di di- -gnita) ed il Sindaco a malgrado delle suo dichiara-zioni ed in ischerno agli interessi di Pisa non si di-mette (è pure questione di dignità!)

Seduta della sera 11.Non si ha che una dichiarazione importante: quel-

la dell' ing. Cuppari che è contrario a qualsiasi gra-tificazione o miglioramento da darsi agli impiegatifino a che la situazione finanziaria non lo permetta.Il Comune é diventato il sodalizio degli impiegatiriuniti per il in. s.

Il Sindaco assicura che non si farà spe'rpero didenaro. (O la Giunta provinciale ainfilinihrativa?)Cappari si fa sdegnoso o dice : 'faccia quello chevuole la Giunta; io starò : nto al consuntivo ea<se vedrò delle grati ficazioni favore di impiegati,farò il mio dovere.

Il Consiglio approva il bilancio; acquista azionidella Società promotrice di una pista per le corse altrotto, nomina alcune commissione ed alcuni invia-s'a ati.

A far parte della Commissione per la tassa d'e-sercizio riescono nominati i signori : Pirani Achille,Di Noia Settimio, nuglioni Adriano, Di CoccoAmos e Pugni Giuseppe, come twinbri effettivi, oGuidi Vittorio, Avanti Ferdinando o &tifi Ari-stide come membri supplenti.

A comporre la Commissione per la tassa di fami-glia riescono eletti i signori Saviozzi Vittorio, DiCocco Anios, Antoni °tinto ed Essinger Enrico.

A formare la Commissione per la tassa sul valorelocativo sono nominati i si:suore Altana Elia, Ze-noni cav. Antonio o Chiellini Armando come mem-

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bri effettivi, e Marzocchi Guglielmo, Bellani Fran-cesco o Nardi Arturo come membri supplenti.

In seduta segreta il Consiglio nomina segretarioaggiunto l'avv. Giuseppe Giacomelli (tante congra-tulazioni al nostro amico); ragioniere aggiunto 11rag. Salvino Fiaschi ; e disegnatore il sig. AttilioBartalini.

+ Il Consiglio è convocato per il 22 dicembre aore 19,30.

Le dimissioni di un assessore - I radicali -giovane sul lastrico.L'assessore prof. Pierotti ha dato le dimissioni dal-

la Giunta, e questa volta ha fatto sul serio. Se maiegli avesse bisogno di una modesta parola di con-forto e di approvazione, perciò dovremo negarglielanoi?

Gli altri radicali si sentono più forti di prima :hanno avuto anche loro il fiero voto di sfiducia, manon si sono sentiti punto diminuiti nella loro maestà.Essi offrono una ben triste prova di attaccamento alpotere!

+ Per 1' ufficio di disegnatore nell' ufficio tecnicofu impegnato dall'Amministrazione attuale u n bravoe distinto giovane un anno e mezzo fa.

Ma che mai poteva giovargli l' impegno degli am-ministratori, il servizio sempre puntuale e completoda lui compiuto, l'elogio franco ed aperto dei supe-riori?

L'Amministrazione è passata sugli impegni suoiomericamente; ha indetto un concorso, ha fatto que-stione di età. ha sconfessato la Commissione da leinominata ed ha messo sul lastrico, dopo un anno e9nezzo, quel giovane che non aveva chiesto l'impiegoma che aveva creduto accettandolo quando gli fu of-ferto, alla sincerità di uomini che fanno risuonare cosìspesso le parole di giustizia e di correttezza pubblica?

TESTE e TASTILe ultime mode.Ora si afferma il trionfo dello stile Louis XV s1m-

bolizzato dalla giacchetta lunga e dal corpetto drittoe a punta.

Le gonne però lungi dal seguire la moda Louis XVcontinuano ad avviluppare le signore in linee allun-gate che le rendono più slanciate, loro dando l'aspettodegli steli sottili.

Le gonne non furono mai tanto variate nella lorolarghezza e lunghezza e nei loro ornamenti. Nel co-stume trotteur sono generalmente corte e a pieghe;all'opposto esse sono molto lunghe tutt'intorno nelletoilettes più eleganti, e, in quelle per soirée si ritornaallo strascico lungo che pare una reminiscenza delmanto da corte; gonna aperta sopra una secondagonna diversa.

Ancora.Una gonna bella per città e molto portata, è quella

a pieghe cucite tutt' intorno alla vita, eccettuato iltablier e arrestate un po' sotto i fianchi. Il dappiedi,così fluente, dà un' ampiezza abbasso estremamenteleggiadra. Queste gonne molto pratiche si fanno ra-sente il suolo.

Alcune gonne sono tese davanti e sui fianchi condoppia piega rotonda nel mezzo dietro, altre hannodue pieghe a tubo davanti a guisa di tablier. Essesi guerniscono con altri sghembi riportati a regolaridistanze, oppure si guerniscono con sghembi piùbassi disposti a gruppi ; quattro o cinque abbassoformano il bordo della gonna, e tre poi sono appli-cati più su.

Ancora.Si ritorna con molto slancio ai volants grandi in-

crespati, con crestina che guerniscono le gonne ab-basso ; è un' altra reminiscenza antica che torna aprofitto per rimodernare qualche vestito o per allun-gare una gonna.

Nei costumi di drap, di cachetnire, di zibelline odaltre stoffe di lana si è liberi di scegliere sia il bo-lero di dimensioni comuni, vale a dire scendente finoalla cintura e semplicemente rotondo prolungato apunta davanti e dietro, sia il laniero moderno che siarresta alla metà del busto e si porta con cinturacorsaletto.

Per passeggio la giacchetta rosso bruno, o verdebottiglia è molto chic con collo e risvolti di vellutodello stesso colore, si mette con tutte le gonne, èuna giacchetta comoda ed elegante.

I gioielli.I lunghi sautoirs in grosse pallottole, sono univer-

salmente portati da tutte le donne. Tutte le agate ele altre pietre dure, sono appassionatamente ricer-cate. Dopo il sardonico a grano di uva, viene il tempodel quarzo roseo, del cristallo di rocca, dell'ambra.Queste ultime pietre sono portate dalle signorine, colcorallo, con la corniola bianca, il cui pallore si av-vicina all'opale. Il piccolo disco di cristallo di roccao. di topazio bianco è indispensabile, fra ogni pallot-tola. Questo darà maggior chiarore e maggior legge-rezza alla catena. Sono segnalate anche le pallottoledi cristallo craquelè e tinto in tutti i colori.

Ancora.Graziosissimi bottoni per polsini, pieni di attualità,

per i cacciatori, o, almeno. per la stagione delle cac-cia. Sotto un sottile cristallo, appariscono i quattrouccelli classici della caccia, ne'nnstri climi, smaltaticon una grande precisione di colore: la pernice. il

io, l' oca selvatica e la beccaccia. Un leggerocera •i smalto rosso in forma di ferro di cavallo,chiude • o disegno che è più grande, per lo spillodì crava ito. Lo spillo riproduce un fagianocinese. La mon a molla, permette di collocarefacilmente i be n solidità.

Donne e gioielli.Si è notato che i caratteri delle donne si dipin-

gono nella scelta delle loro gemme.Le signore che amano tutte le gioie, tutti i pia-

ceri e tutte le soddisfazioni del lusso preferisconoil diamante. Le donne un po' romantiche adoranolo zaffiro; le perle piacciono alle raffinate di istintidelicati; le turchesi alle sognatrici bionde; i rubinialle brune appassionate ; gli smeraldi alle capricciosealtere; le opali alle malinconiche.

Questi apprezzamenti sono giusti. e tutte le ele-gantissime tengon molto ad aver le gemme preferite.

Perchè la donna veramente elegante è sempre untutto armonico e squisito. Stoffe, colori, fiori e gioielliobbediscono in lei ai gusti innati e agli istinti.

>-‹

Gabriele D' Annunzio, ancora.Dopo le feste natalizie terrà il sno discorso per la

Sezione della Dante Alighi.wi ; e dico discorso perelaCsarà proprio tale. E della sua venuta e della sua let-tura egli h t scritto all' illustre Prof. Seuatore Ales-sandro D' Ancona, che è presidente della Sezionepisana.

I versi.Questo Rispetto di Arturo Birga.

Quando ti vedo 'n chiesa, inginooch:ata,con li occhi fissi su Ii1tar maggiore.e la manina bianca, affusolata,con devozion compressa su I tuo °ore,

io, rapito, di dietro a una colonna,contemplo prima te, poi la Madonna :

a la Madonna eornigliante seied io t'adoro nome adoro Lei!

Almanacchi moderni.La Casa editrice Salvatore Biondo, di Palermo,

ha pubblicato l' Almanacco Moderno, iilustrato, perle famiglie.

Il fascicolo del 1905 — ricco di 150 illustrazionioriginali, contiene

Buon anno! — Cronologia del 1905 — Calendariodel 1905 — Modi di principiare l' anno in Italia —Ville e Giardini di Roma moderna — Aneddoti —Memento dell'uomo d'affari — Date memorabili --Il pensiero del saggio — Il consiglio della dotto-ressa — Cognizioni utili — Il piatto prelibato —La bibbia di famiglia (bozzetto) — Nel paese deiLama — Il vincitore della coppa Gordon Bennet —Un pranzo di gala (novella) — Centenario di Petrarca— Piccoli infortuni e prime cure — Un esperimentoipnotico (novella) — Italia lavoratrice — ZozoHerbert Spencer — La Croce Rossa nella guerraRusso-Giapponese — I dieci comandamenti dellescuole moderne — Una curiosa esperienza chimica— Il fiacre da 15 soldi — Il leone schiaffeggiato —Un conquistatore — Il moto perpetuo — I mono-loghi di « Gandolin » — La rèclatne vivente —L'ultimo tozzo di pane (bozzetto) — La GuerraRusso-Giapponese — Una miniera di sale — Av-venimenti importanti — Un monumento meritato —Costumi « Modemn Style » — Il cardinale Merry delVal — Monsignor Le Nordez — Pagina umoristica— L' orologio senza lancette — Prontuario degli in-teressi — Il Fachiro nano -- L'ultima speranza.

>-‹No e poi no !E' il titolo di un nuovo romanzo di Anna Vertua

Gentile edito ora dal rag. A Solmi di Milano.Semplice l' intreccio; sincero lo studio dei carat-

teri ; agile la forma con pochi ma forti tocchi de-scrittivi.

Da tutto 1' insieme spira un alito di modernitàfatta di generosi desideri e di amore intenso per lagiustizia.

Il libro è morale: lo si può dare a leggere ad oc-chi chiusi a qualunque signorina e per destare l'in-teresse delle signore dall'anima nobile e dal cuorenutrito di pietosi sentimenti.

E' raccomandabilissimo come Strenna Natalizia edi Capo d' Anno anche per la ricca copertina in foto-calco che lo abbellisce.

Il volutile consta di 200 pagine e costa L. 1,75,richiederlo al rag. Solmi Milano via Pisacane 25.

È però in vendita anche in tutte le Librerie delRegno.

><Le donne giudicate dalle donne.Eccovi una serie di giudizii, spigolati qua e là nei

libri di celebri scrittrici.Comincio da quelle che giudicano la donna in ge-

nerale.Sofia Arnould dice : La donna è una grande bam-

bina che si diverte con dei gingilli, si addormentacon delle lodi, e si seduce con delle promesse „.

Giorgio Sand: O donna! o donna! Tu sei unabisso, un mistero, e colui che crede di conoscerti ètre volte insensato „.

Sofia Arnould : Tale è l'impero del nostro sesso:la donna è come la grazia, a cui si può resistere...ma a cui non si resiste mai „.

Mad.me Dudeffant: “ Le donne errano sovente, per-chè mettono sentimento e fantasia al posto del giu-dizio

Sofia Arnould ancora dice: E' tanto difficile farparlare una donna quanto farla tacere „.

Mad.me Geonrin: Tre cose le donne buttano ge-neralmente dalla finestra: tempo, salute e denaro „.

Mad.me De Staél: g Le donne amano anche il do-lore... purchè sia romanzesco „.

Mad.me De Jouy : La bontà è una vidi ; ma nonè mai per virtù che una donna ha delle bontà... perqualcuno! .

Mad.rne 'budeffant: Le donne hanno troppa fan-tasia e troppa sensibilità per avere della logica

Mad.me De Genlis : " L'amore svia le donne, l'am-bizione conduce all'intrigo „.

L' Arnould ancora: ' 1' Una donna amabile è unanello che circola nella società e che ciascuno puòmettere al suo dito

Lady Beecher-Stowne: La donna è tanto più e-sigente e gelosa quanto più è insensibile e fredda

E di nuovo la Genlis: In confronto con una don-na cattiva, Lovelace non sarà mai che uno scolaro ,.

>--<Gli uomini giudicati dalle donne.M.ine De Ricccoboni dice; Gli uomini ci consi-

derano come esseri messi al mondo per il godimentodei loro occhi, per la ricreazione del loro spirito, perservire di giocattoli a quella specie d' infanzia in cuili tengono la foga (lena loro passione, l' impeto deiloro desideri, l'impudente libertà che essi si sono ri-servata ,.

M.ine De Puizieux : “ Gli uomini cominciano dal-l'amore e finiscono con l' ambizione ,.

M.me Neeker: " Gli uomini sono come le monete,bisogna prenderli pel loro valore, qualunque ne sial' impronta

M.me Dudeffant : " L' uomo si sazia, invecchiando:egli crede che tutto degeneri, che tutto perda le sueattrattive, soltanto perehè egli perde le facoltà digoderne ,.

M.me De Puizieux: Gli uomini si lasciano pren-dere dalle donne come i bambini dai gingilli

Molte Sofia Arnould: Gli uomini di alta staturae di mente piccina somigliano a quegli alberghi incui le camere più alte sono generalmente quelle inpeggior modo arredate „.

Matte Dudeffant : Gli uomini tengono al loro spi-rito, quanto le donne alla loro bellezza ..

M.me De Lespinasse: " Si riderebbe dell' uomo piùattivo, se si sapesse per quali frivolezze egli si muove

Mane De Puizieux: Gli uomini sono tanto ingiu-sti che essere infelici significa per loro aver torto „.

La Riccoboni grida: L' uomo è umile quando de-sidera, superbo quando spera, ingrato quando ottiene.

E la Ctairon rincara la dose: La rnalignirà degliuomini e il loro egoismo rendono ad essi necessariele lagrime di disperazione del nostro sesso „.

I brindisi.Dell' usanza di bere alla salute de' commensali,

scorgesi traccia nella più remota antichità, e diffe-renti origini le si assegnano. V' ha taluno che l'at-tribuisce al desiderio di velare 1' intemperanza nelbere; si ebbe vergogna, dicesi, di bere oltre misura,e, a colorire questo vizio, si inventò la falsa pulitezzadi bere alla salute del vicino, quindi degli assenti,pratica che dagli inglesi e dai francesi chiamasi toaster.Altri le danno un'or ig i ne religiosa. Gli antichi collo-cavano presso alla mensa le immagini de' loro, deidomestici e tutelai-i, facevano loro delle libazioni ebevevano salutandoli. In progresso di tempo bevet-tero alla conservazione e prosperità delle personepiù care, parenti, amici, padroni, ecc.

I Franchi, divenuti cristiani, credettero di fare unatto religioso bevendo in onore dei morti e sopra-tutto in onore di quelli che erano saliti in fama disantità. Ma quest' uso, riguardato come un'idolatria,una profanazione, venne da un Concilio di Nantesanatemizzato, e da Carloinagno proibito.

Le persone allegre in Francia conobbero facilmenteche era cosa ragionevole d'abbandonare i morti neiloro brindisi, e di rivolgere questi invece ad onoredei viventi e particolarmente degli amici.

In Egitto e nella antica Roma regnò per moltotempo un uso stranissimo; veniva presentata ai con-vitati una figura di morto scolpita in legno, e secondoalcuni scrittori, un vero cadavere; Bevete, si dicevaloro, e rallegratevi, giacchè ecco ciò che voi sarete ungiorno. Oggidì una siffatta costurnanza farebbe fug-gire non solo l'appetito e l' allegrezza, ma i convi-lati stessi.

>-‹Una ricetta per settimana.Per i geloni ulcerati. — Usate lavature astringenti

e inedicature antisettiche: spalmate una volta algiorno con Salolo polverizzato gr. 5 - Balsamo delPerù gr. 5 - Vaselina gr. 50.

Per finire.Intorno al matrimonio :— Sono sei mesi che è ammogliato e ha già i

capelli grigi.— E' ancora fortunato che sua moglie gli lasci dei

capelli.

S C .

Novità in Barbaricina.Con lo scioglimento della Società Sir Rholaud, si

formeranno tre scuderie di cavalli (la corsa. Una man-terrà il nome di Sii- Rholand le sarà composta delConto Scheibler, , lel sig. Dario Centurini e del sig.Alfredo Vonwiller. La seconda sarà formata dal Prin-cipe Doria Painphily. La terza sera formata dal sig.Vouwiller per cavalli da corse ad ostacoli. Verrà inBarbaricina colle trainer della Sir Rhoiand il sig.D. Rieff trainer americano, con due jockey -yankrtesautentici, R. Waugh e C. Newinan. Trainer della scu-deria Doria sara F. Wutkins celebreln Francia, chepure condurrà altri fantini. Sono in corso trattativeper la costruzione dì nuove scuderie.

Un'altra novità. anche più interessante è la venutain Barbaricina durante i mesi d' inverno di una ce-lebre scuderia Austriaca, che prenderà stanza nellostabilimento di H. Rook. Di questa scuderia fannoparte cavalli famosi quali Tarol, Mticdonal ecc. E'questa la miglior dimostrazione della lama del ter-reno di S. Rossore e della nostra Barbaricitia, comestagione invernale .... anche pei cavalli. Ci par diritornare ai tempi nei quali con Lord Byron veni-vano a osservare a Pisa altri sportsinan inglesi, chesi facevano delle corse di cavalli con scommesse lindi lire 20000 sterline.

Al Comune di Pisa invece si pensa a far dellapolitica contraria agli interessi della città.

Sassi in colombaia. F.

PER LA COLTURA NAZIONALE• -.--

A proposito di Biblioteche.Accennai sotto questa rubrica la volta scorsa

alla povertà, relativa s' intende, in cui si trova lanostra Biblioteca Universitaria per ciò che riguardaOpere stampate in Pisa e per Pisa. Mi piace oggiaggiungere che l'attuale Direttore cav. Morinigià da tempo l'ottima idea d' istituire nella nostraBiblioteca una sala da esclusivamente dedicarsi alibri e manoscritti pisani; ma l' opera sua, già beneavviata, procedo pur troppo con grande lentezza elunghe soste a causa delle molte difficoltà d' indoleeconomica che le .si oppongono. Ora queste si po•trebbero facilmente appianaro, io credo, se alcunodegli Enti morali cittadini meglio provvisti nonisdegnasse destinare qualche (somma a tale scopo.Per esempio; l' Amministrazione della Cassa di Ri-sparmio, che di tante opere pie si rende annual-mente benemerita in Pisa, non potrebbe stralciareda' suoi avanzi ogni anno alcune poche centinaiadi lire per lo scopo accennato? E pure occuparsidella nostra coltura, del nostro pane intellettuale,non è opera meno benfica del provvedere il ciboagli affamati. Perchè — e quei signori non hannosicuramente bisogno che alcuno glielo insegni —perciò non è facile avere un buon cittadino senzauna sana coltura, specie di storia o di arte; colturache sola, a parer mio, può ispirare quelle virtù ne-cessarie a bene amministrare oggi forse il patrimo-nio comunale e provinciale, domani perfino, forsealleo, quello della nazione. E se si pensa poi che,venendo pure attuata una tale idea dalle altre bi-blioteche d' Etalia, con l' intervento magari d' unesplicito invito ministeriale; e potendosi quindi cow-piiare delle complete — o almeno quasi complete —bibliografie cittadino e regionali, anche la massimaparte delle gravi difficoltà bibliografiche, oggi di-sperazione degli studiosi, verrebbe a eliminarsi ;credo che la necessità di accorrere in aiuto — epossibilmente valido aiuto — della lodevolissimainiziativa Morini appaia così manifesta da non al-bisognar neppure d' esser posta in discussione.

R. VERGADORO.

t h debita UniversitariaMMI

Le lauree.LUIGreati iii MEDICINA: Ercoli Ottorino, Nannicini

Giovanni, Niccolai Alfredo, Righi Francesco, PittoArnaldo, Tori Angiolo, Faucci Raffaello Ugo, Sal-volli Armando.

Laureati in LEGGE: Cavalcani Silvio, DomeniciAmos Fabio, Bozzi .Nereo 110 su 110, Masini Re-nato, °risolini Malatesta Gabrio, Brug,uier Andrea110 su 110.

Laureati in LErreae: Castiglioni Luigi, Pelliz-zeri Achille, Maragoli Dott. Giuseppe, tutti con 110su 110 e lode e tesi degna di stampa; e Touff Alfredo.

Laureato in FILOSOFIA Ferrando Guido 110 su110 e lode.

Per la riforma UniversitariaAbbozzo di ad novo rozolaillouto hiyorsitario.

(Lettera aperia al Ministro della P. L).

EccellenzaMi hanno detto ch'Ella è tutta in faccende per

la fabbricazione di un nuovo regolamento universi-tario: ho sentito dire che gli scrivani scrivono allaMinerva giorno e notte, e che i torchi gemono già,preparandosi a far gemere tanta carta e tanta in-genua folla qual' è quella che col nome di studentescavieta tutti i giorni caluuniata.

In cotal fervore di preparativi io non posso fara meno, Eccellenza, di muovermi a compassione diquei disgraziati scrivaui, di quei tristissimi torchi,di quella innocente e sacrificata carta, di quei ca-lumnatissimi studenti di verdissima età, e sopratutto di Lei, Eccellenza; di Lei tanto occupata epreoccupata per un sì difficile parto: ond'ò che hopensato di venirle in soccorso io, così come posso,suggerendole un abbozzo di progetto per un rego-lamento universitario nuovo di zecca. Un abbozzodi progetto veramente 'mica°, perciò al mio cervellonon è costato più di cinque minuti di riflessione, eal suo portafoglio, cioè a quello della madre Patria,non costerà, soli certo, più di cinque frauchiui afarlo stampare e divulgare.

Il regolamento, come vedrà, è semplicissimo, breve,modesto... proprio da gente per bene: c' è da te-nersene, non fo per dire, c'è da tenersene sul serioad averlo fabbricato! Io però generosamente ne cedoa Lei fin da ora ogni e qualunque proprietà, e ri-nunzio a tutta la gloria che potrebbe venirmi dallasua confezione - il termine è di pura e dolcissimaeleganza, - specie per 1' ammirazione che potrehbevenirmi da quel pregio, a dirittura sconisciuto inregolamenti ministeriali, che in esso come gemmariluce: il pregio sovrano della più cristallina chia-rezza.

Ed ecco, Eccellenza, 1' abbozzo del progettato rego-lamento universitario che altamente mi onoro dipresentarle.

Art. 1. SONO AIDLITE TUTTE LE UNIVEKEITÀ DEL REGNO D'I -

TALIA.Art. 2. Sono istituiti in ogni cepoluogo di provincia di

LOCALI m STUDIO ove da appositi profesori stipendiati 'er-rane° additate ad ogni studioso le fonti di ciascuna disciplinaletteraria e scientifica, e verrà tracciata la via da meglio- eper approfondirsi nei natii rami dello scibile umano.

Art. 3. Pei corsi d'iusegilarnento che lo richiederanno, neiLOCALI si forniranno i mezzi agli studiosi di perre in praticale cose insegnate. •

Art. 4. I Local.: DI STUDIO »ODO totalmente e assolutamenteliberi e gratuiti, senza limite alcuuo di tempo: chiunque puòfrequen tari

Art. 5. , :hi si sentirà iu grado di smettere quel corso disatudii cui s'i) dedicato por darsi all'insegnamento, o a qualchecategoria d'impieghi nei quali i richieda un diploma, dovràpresentare all'insegnante della materia in cui vorrà diplo-marci un lavoro che sarà rigettate se non degno di stampa;e devrà quindi sottoporsi ad un esame orale completo sututta la materia necessaria a sapersi pel suo scopo: l' esameorale potrà durare fino a tre giorni, e oltre ali' insegnantespeciale vi assisteranno í colleghi delle materie affini.

Art. 6. Se uno studioso diplomato in una o pih materievorrà iuseguarne anche un'altra, o darsi ad un impiego oveun' altra se ne richieda diversa da quella o da quelle in cuiegli abbia conseguito il diploma, dovrà presentare un secondolavoro e sottoporsi ad un secondo esame in quella datamateria.

Art. 7: Por diplomarsi in una data materia, occorre pagareuna tassa da determinarsi e da evolversi al mantenimento deiLOCALI DI STUDIO.

Art. 8. Coloro che per provata indigenza non potrannopagare la tassa necessaria a conseguire il diploma, otterrannoil diploma gratuito, supplendo ad essi le rendite dei postidi studio attualmente esistenti.

Art. 9. Pel mantenimento dei LOCALI DI STUDIO. essendoinsufficiente la tassa di diploma, se ne imporrà un'altra atutte le famiglie del Regno il cui CODSO giunga a Ulla cifrada determinarsi.

Questo, Eccellenza, il mio abbozzo di regolamentoex-universitario; questo, per così dire, l' arrosto ch' ioLe regalo: a Lei il farci fare il contorno. Ma sopratutto, Eccellenza, parsimonia, parsimonia di condi-mento *i semplicità di sapori; e pochi, pochissimicuochi, ciò troppi cuochi guastano la cucina.

Con perfetta osservanza passo quindi a dirmeledevotissimo

Pisa, Dicembre 1904. VIRG.

Su e giù pie la Provincia.Mr

Navacohlo. (16) [Ciclope]. — l unanime illamento del nostro popolo per il modo col qualesono tenute le vie, specialmente quella dell' Ulivo,fatte impraticabili e ridotte come tanti laghetti.Guardiamo di non fare più economia di ghiaia e dicantonieri. Altrove si sta meglio; e noi raccogliamoil frutto delle nostre deliberazioni ossia della 'con-dotta imposta ai nostri consiglieri costretti a starelontani dall'amministrazione comunale e dal Consi-glio.

A proposito: il Comitato per la divisione del Co-mune che cosa fa ? ha freddo ?

Pontedera. (15) [L'Arcivescovo di Pisci]. —Venne Sabato 10 fra noi; fu ospite del propostodon. Francesco Conti; ed al pranzo dato in onoresuo intervennero le notabilità del pase. Dopo pranzovisitò i locali della Misericordia ricovuto dal Presi-dente cav. Amerigo Morini e dal Consiglio Diret-tivo. Gli diresse Mie parole il segretario cav. Ce-sare Bellincioni.

La sera di Domenica e Lunedì visitò altri piiIstituti acclamato e riverito.

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NIEWERIA, e OREFICERIAlrkgEmerenzian o Salvestrr.o •F' S A_ S3E31-4- t da, -Vitti:ori()

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Bagni S. Giuliano (17) [NiCCO/in0]. — Il no-stro Consiglio ha deliberato di dare un sussidio allaDante Alighicri come protesta morale.

+ Al segretario cav. Giuseppe Castelli, che avevadenuatidato la pensione, è stata fatta dal Consigliopreghiera li rimanere.

Ponsa000. (14) [Esse]. In onore fiell'on. Or-sini-Baroni. 11 giorno t3 corrente, per iniziativadella Giunta COMUllale, ebbe luogo un banchetto di50 coperti in onore Orsini-Baroni deputatodel Collegio di Pontedera. — Ponsacco volle atte-stare la sut immensa grat.tudine all'onorevole Or-sili, che colla sua operoaità è riuscito a fare appro-vare i lavori di ainpiiamento del fiume Cascina, cheapporteranno iinuiensi vantaggi all'agricoltura e as-sicureranno lavoro a centinaia di operai.

Al banchetto — preparato Culi gusto squisito dalSig. Carlo Coloinbaiuni « il Re dei cuochi » regnòla massima cordialità e l'ordine il più perfetto, edil festeggiato restò commosso dalla ivapononte di-mostrazione di affetto e di stima che a lui si vollemanifestare dai principali elettori invitati al sim-posio.

Tra i presenti noto: il Sindaco Salutini. il mar-chese Nicco:dini, li cav. Salvadori, il sig. UmbertoMattei, il Dott àlasouí, i Dottori Fratelli Boni eFrancesco Campili, i fratelli Valli, il cav. Toscanelliil Consiglio Comunale, al completo e molti altri.Alle frutta parlarono il Sindaco Salutini, il cava-liere Salvadori, il sig. Umberto Mattei, il Dott. Ma-soni, il Segretario C0111011ale Riceetti, il cav. Tosca-nelli ed il Maestro Ferrini, e tutti riscossero ap-plausi. — Rispose, ringraziando, l' onorevole Orsinipromettendo di spendere tutto sè stesso per gli in-teressi del Collegio, e riscosse applausi interminabili.

Su proposta del sig. Francesco Valli fu inviatoun telegramma di devoto omaggio a S. M. il Re, eper iniziativa dei signori Eugenio Chiarugi e Mae-stro Ferrini si raccolsero L. 25,26 per la Dante Ali-ghieri.

L'onorevole Orsini visitò, invitato, i locali dellaV. Compagnia della Misericordia, ricevuto dal Ma-gistrato ed ebbe parole di ammirazione e d' incorag-giamento por la Pia Istituzione.

Casciavola. (14) — Il noto industrialesig. Riccardo Terri, per vieppiù onorare la memoriadel defunto suo genitore elargiva con pensiero gen-tile L. 20 alla Misericordia e L. 30 alla Filarmo-nica paesana per la quale il defunto CostantinoTerri ebbe un culto vero, seguendola in tutti i con-corsi coi voti e gli auguri dell'animo suo. Egliprovò gran dolore quando parve che questa gloriosaassociazione dovesse sciogliersi, ma gli si aprì ilcuore alla contentezza quando fu la Società riorga-nizzata. Nè il solo Riccardo Terri fu munificenteverso le associazioni ricordate; ma anche il cavaliereuff. Achille Bosisio di Bologna per dare una provad' affetto alla famiglia Terri e per onorare la me-moria del defunto Costantino elargiva L. 10, allaMisericordia e L. 20 alla Filarmonica.

Nel ringraziamento che facemmo Domenica p. p.a nome della famiglia Torri, fu omesso per erroredi ringraziare ancora la Ven. Confraternita di Mi-sericordia; ripariamo oggi all' errore involontarioe mandiamo oggi alla detta confraternita a nomedella famiglia Terri i più sentiti ringraziamenti.

Il Fattaccio di Navacchio.Il magistrato ha messo in libertà provvisoria quel

tal Pucciarelli di Navacchio, venditore di giornalicosì pr.br modo di dire, e la sua moglie Maria Maz-zantini, accusati dallo voce pubblica come rei dimaltrattamenti verso una loro figliuoletta, Eva, dianni sette; e perciò cade oggi la opportunità del-l' articolo che avevamo promesso.

Voce di popolo non è sempre voce di Dio e pareche al Pucciarelli, il quale non gode davvero digrandi simpatie presso i suoi paesani, abbiano fattoil tiro di voci esagerate e compromettenti.

Per la verità deve dirsi che la bambina, per quantonon fosse tenuta molto pulita e neppure con molta.premura e con molto scrupolo riguardata — comeè risultato — non fu sottoposta a sevizie manifeste.

Rallegriamoci adunque che non sia più il caso diparlare del fattaccio; ed auguriamo all'autorità dicompiere il suo ministero con acume e con giustizia.

Un patriotta dimenticato*In bellissima forma, in edizione corretta, è ap-

parso alla luce un opuscolo, che la folla degl' intel-ligenti deve apprezzare.

W la biografia d'un uomo che la sua stessa mo-destia ha seppellito in una vergognosa dimenticanza

Cioni Fortuna che donò tutto se stesso alla pa-tria, che le dedicò il suo braccio e la sua eletta in-telligenza, era rimasto confuso nell'ombra oscurad' un passato ormai lontano.

Il prof. Vittorio Boccara, con giastezza di criteriodiradò quelle tenebre e ne trasse la figura del Ciouinella realtà la più 'vivida, e additandocelo nelle sueazioni di cittadino, e nei suoi scritti di letterato, cidice: « A voi, io l' ho fatto risorgere, ora esamina-telo bene ».

E noi ringraziamo l'egregio autore e facciamovoti che qualcuno aggiunga alla sua bellissima bio-grafia riassuntiva, uno studio più esteso. E. M.

Biografia con lettere inedite di Guerrazzi, Mazzin:.Saffl ed altri. del prof. Vittorio Boccara.

jZga fagruccfie e ì"-ihussUna recita " Pro Dante Alighieri „.

Stasera, al R. Teatro Rossi. gli studenti della nostra Uni-versità, col gentile intervento della signora Boccomini-La-raggi daranno una rappresentazione a beneficio della DanteAlighieri.

Essi rappresenteranno: Nozze d' oro, un gioiello di com-media del prof. Carlo l'inetta, (esecutori: cm. P. Mazzei e si-gnora A. Zatuarrini-Cottin ). — Le due madri, poesia di Ar-naldo Fusivato, recitata dalla signora Giuseppina Boccomini-Lavaggi. — Nessuno va al campo, commedia di Paolo Forrari,(esecutori: Armando Rozzi, Alessandro Poscioni, ClementeScrivere, Arturo Belli, Giuseppe Rossi, Achille Pellizzari. G.Frauchelli, signore Boccomini-Lavaggi e A. Zaanarrini-Cottin,e signorina Eugenia Bertoli).

La Compagnia Carioni-Taiii-Tovagliari....arà da lunedì sera al R. Teatro Rossi per un brevis-

simo corso di recite.La importante Compagnia, che è composta di artisti va-

lentissimi, ci farà gustare alcune interessanti novità.E' la prima compagnia comica che sia in Italia.

Ne fa parte la bella Ida Cr-rioni Talli già acclamata aPisa con Flavio Andò come prima attrice al Politeama. Nelnuovo ruolo la Canoni ha saputo guadagnare il primo posto.

Lunedì sera rappresenterà Fra due guanciali di Alfredotestoni, replicata in tutte le città d' Itsli

Martedì un'altra novità La Postorella.

NOTA rill1.131CALE„ — Annuuziamo con piacereche io. una Domenica del prossimo mese di Gennaiol' egregio M. Ezio Camussi farà dare un saggio musioalelai suoi allievi. — Questo avrà luogo nella elegante

sala ci...i concerti dei Circolo Babilonia. Siamo certi cheriuscirà una vera festa della musica.

to Si è costituito nella nostra città un trio, compostodi suonatori valorosissimi, i quali è superfluo dirlo, oc-cupano per la valentia un eccellente posto nell' artedei suoni. Essi sono il maestro E. Camussi (pianoforte)ed i proff. P. Baglioni (violino) e G. Tommasi (violoncello)

AL CIRCOLO DEGLI IMPIEGATI. — Ierisera vi fu trattenimento piacevolissimo : spettacolo va-rio, delizioso. Musica quanta se ne volle e con orchestra(il quartetto a plettro composto dei signori maestro A.MALLonai, G. COLOMBINI, N. CAMPANI e C. PAStRO) e con can-to (il tenore BERGAMINI ed A. CANEPA); e poi macchiette(N. NEnnt) ed improvvisate gioconde (F. Citm) ed infineun brio ed un'allegria scoppiettanti, senza tregua esenza contrasto. Pubblico, come sempre, eletto e gio-t:sondo.

Cronaca ScolasticaA quando la refezione scolastica ?

Siamo alla fine dell'anno, e già le scuole funzio-nano da tre mesi, ma alla refezione scolastica gliamministratori popolari del Comune, così teneri pettutto ciò che riguarda il popolo, non hanno ancorapensato.

Osserviamo che sono tre mesi già scorsi — e sonoquelli nei quali questo provvido servizio è dalla sta-gione maggiormente indicato per la cura corporeadei poveri bambini — senza che la refezione scola-stica sia per anco distribuita, come affetto di citta-dini e di padri consiglierebbe.

airàaEi=;~lMiilMhli~~Dopo soli undici mesi dalla morte del marito

raggiunge valo in cielo, dopo breve e penosa ma-lattia, la consorte

Teresina Ragazzi vedova Lamma.I figli Ada , Bice e Guido, il cognato prof.

Virginio Bossi ed i Congiunti, coll'animo stra-ziato dal dolore, an. nunziano la irrimediabile edimmatura perdita.

Penelope, Vittoria, Giulio, Alfredo e Leopoldo dannoil triste annunzio della perdita del loro amato sposoe padre VINCENZO TORRI morto ilgiorno 15 a le ure 19,30 dopo breve e penosa ma-lattia.

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COMITATO DIRETTIVO: L. LANDI (Pisa), G. P1ERAC-GENI (Firenze), L. BORD(JN1 (Sieda), A. CALABRESE(Napoli), T. STOR1 (Firenze), C. PADER1 (Pisa), L.PICCHI (Firenze).

DuazioNE e REDAZIONE: presso il Prof. L. LANDI,l'isa, Via del Risorgimento, 7.

AMMINISTRAZIONE: Firenze, Via Faenza, 44.Abbonamento annuo L. 12 - Studenti L. 10.Il fascicolo ti. 47 contiene: Rivista settimanale -

Memorie originali: Ricerche sperimentali sugli effettidella recisione dei tronchi nervosi (CALÒ Dott. VIT-TORIO) • Nelle Università.

Il fascicolo n. 48 contiene: Memorie originali: Con-tributo allo studio della cirrosi biliare ipersplenome-galica (Mnaz Dott. ANIELLO) • Contributo statisticoalla eziologia della tubercolosi e della tabe mesen-terica dell' uomo (Mani Dott. OSVALDO) - Note di te-rapia chirurgica - Initeressi professionali - Riviste -Nelle Università - Concorsi.

Piè dei Ponte--•■••■•

(aia commemorazione di Umberto I.— Sappiamo che la sezione pisana del Partito Giova-nile Liberale Italiano sta preparando una solennecommemorazione del compianto Re Umberto 1, peril XIV Marzo p. v.

IgI memoria dei senatore lionsenicoGiull. — Con pensiero gentile che rivela la no-biltà dell'animo, il comm. Alberto Giuli ha fatto stam-pare in una edizione di soli cento esemplari il reso-conto delle feste per la inaugurazione fatta in Lo-renzana di un ricordo marmoreo eretto per volontàdi popolo a memoria e ad onore dell' illustre genitore,il senatore Domenico Giuli per tante opere benetne-rito di Loreuzana e del suo popolo.

L' opuscolo riporta deliberazioni di società, i di-scorsi di cerimonia, i particolari della festa e gli ar-ticoli dei giornali. E' un omaggio di affetto filiale al-tamente rispettoso e reverente.

Movimento del forestieri. — Ieri si a-dunarono a Roma il Consiglio degli Albergatori e laSocietà per il movimento dei forestieri.

Alla riunione ha preso parte il cav. Pietro Ferocicome uno dei consiglieri dell'Italia Centrale.

L'Esposizione di Crisantemi e dialtro nel aoo-a. — Il Comitato della I Esposì-zione dei Crisantemi, invitato dall' assemblea degliazionisti a rimanere in carica, nella sua adunanza diVenerdì, ha approvato all'unanimità il seguente ordinedel giorno presentato dal sig. Giuseppe Pardo-Roques:

Il Comitato per la I Esposizione Nazionale di Cri-santemi, incoraggiato dal risultato ottenuto, deliberafin da ora di indire una II Esposizione di Crisantemi peril Novembre dell'anno 1905, trasformandola da Regio-nale in Nazionale ; di unirvi una Seziono regionale psrPiante Ornamentali, ed un' altra per Frutta ed. Ortaggi,riservandosi di accogliere Sezioni di altro genere ovesi formino altri Comitati autonomi ed ove ne sia rico-nosciuta la opportunità.

Nell'adunanza di Venerdì fu pure discusso ed ap-provato il programma per la Esposizione dei Crisan-temi della quale è già grande attrattiva il premioReale.

Il Comitato confida nell'aiuto e nella partecipazionedegli azionisti che già aderirono per la Esposizionedel 1904 a sì bella iniziativa; nell'appoggio moralee finanziario degli Istituti maggiori del paese e delGoverno; e nella collaborazione premurosa di quantihanno a cuore il progresso della floricoltura e losviluppo di ogni attività.

Il Comitato per la mostra dei Crisantemi si au-gura che si formino presto altri Comitati per altreEsposizioni le quali, come già si verificò nel Novembrescorso, saranno di ornamento e di lustro maggiore.

La lettura per la Dante Alighieri.— Alle ore 17 e 30 del giorno di Giovedì prossimo22 Dicembre al Teatro Nuovo l'on. Ferdinando Mar-tini leggerà il suo studio sulla Francesca da Rimini abeneficio della Sezione pisana della " Dante Alighieri „.

11 Consiglio Provinciale scolasticoahleaulla. — Il Consiglio Provinciale Scolastico -su relazione de' prof. Lessona - ha annullato la de-liberazione del reverendissimo Consiglio Comunalecolla quale fu licenziato il direttore generale delleScuole prof. Averardo De Negri.

L' annullamento fu decretato con tutti i voti menouno, meno quello di un assessore comunale non chemembro di questo Consiglio scolastico.

L'atteggiamento del caltolicl. — Gio-vedì sera nei locali della Federazione delle SocietàCattoliche, il predicatore prof. Conti tenne dinanzi adun pubblico, composto per la maggior parte di stu-denti, una sua conferenza sull' atteggiamento dei cat-tolici nel momento attuale.

Fu una conferenza geniale nella quale il Conti conbel garbo seppe dire anche delle cose audaci per ilsuo pubblico nero. Lealmente confessò che i demo-ratici cri-diani avevano avuto la spinta dai socialisti;

e

scusò l' intervento dei cattolici alle urne nelle elezionipolitiche del Novembre conio intervento improvvisoe che perciò non poteva essere discusso; e riconobbel'opportunità per i cattolici di inscriversi alle urnee di recarsi nell'avvenire a votare per i loro uominidopo avere formato gruppi e nuclei del partito.

Il prof. Conti non disse delle novità, ma illustròil programma dt, mocratico cristiano, sconfessandoun'altra volta gli illusi sognatori di un partito diconciliazione dei cattolici coi. monarchici.

Per perfezionarsi.— Nel concorso annualeai posti di perfezionamento per la facoltà di Letterepresso il R. Istituto di Studi Superiori di Firenze sonriusciti vincitori della nostra Università i signoridottori U. Scoti-Bertinelli per le lettere italiane eM. Lupo-Gentile per la storia, ambedue laureatisinello scorso luglio col massimo de' punti, la lode ela stampa. Se poi si considera che sopra sette posti,quali erano, gli altri cinque sono stati vinti tutti dascolari fiorentini, la vittoria de'due valorosi laureatidal nostro Ateneo acquista un alto significato.

Auguri, auguri sinceri di splendida carriera ai duevalenti neo-dottori.

All'Ospedale. — Ci arriva notizia di ammu-tinamenti dei tubercolotici della baracca i quali colleloro vesti la sera del 15 abbandonando la loro se-zione si recarono in massa ad invadere la sala me-dica uomini.

Fu opportuno chiamare gli agenti della P. S.Si dice che i tubercolotici si lagnino più che altro

delle cattive condizioni igieniche del luogo ad essidestinate per ricovero.

La Illuminazione a Porta a Lucca.— Notiamo con piacere il successo delle premurefatte dal consigliere comunale signor Alfredo Sivieriper ottenere la completa illuminazione ad incande-scenza nel suborgo di Porta a Lucca che ora allasera pare rinnovato ed è gaiamente abbellito.

L'osi. Credara a Pesa. — Il deputato on.Luigi Credaro sarà a Pisa, appena chiusa la Camera,per la inchiesta deliberata dalla direzione centraledel partito sulla condotta dell' associazione democra-tica radicale nelle ultime elezioni politiche, e sullacondotta dei consiglieri comunali dirimpetto al partito.

Contro l'accattonaggio. — La societàdovrebbe essere già istituita; ma appunto, secondole disposizioni dello Statuto bisogna che sia raggiuntoil numero di cento sottoscrittori ed ora non sonoche settanta.

Speriamo che siano presto guadagnati alla buonacausa aliri filantropi.

Noi ci auguriamo di vedere presto all'opera labenefica istituzione.I — Sul viale Umberto l, la Ditta Fra-

telli Pelosiui, tanto nota e stimata nella nostra città,ha esposto un piccolo saggio di ciò che tiene inter-namente, nei suoi magazzini. Il locale piccolo, ma digusto finissimo, inaugurato Giovedì, è stato oggetto diammirazione per tutti quanti l' hanno fin' ora visitato.

Il mobilio quivi esposto, bello, solido, elegante, puòsoddisfare a qualunque esigenza.

Chi vuol ammobiliare bene la casa, ornarla, abbel-lirla, vada al viale Umberto 1 dai Fratelli Pelosini:vi si trovano mobili di ogni genere e stile, della casaPelosini e di case estere, superbi e modesti, pertutti.

D'occasione, per regali, bellissimi, eleauti, nuovi,abbiamo veduto tanti mobilini.

Pubblichi Assistenza. — Nella riunionegenerale dei soci indetta per gidvedì prossimo 22 di-cembre alle ore 20 si discuterà il bilancio preven-tivo dell'anno 1905. Sarà adunque una riunione im-portante.

Patronato scolastico. — Il Consiglio di-rettivo tenne ieri sera adunanza per provvedere alladistribuzione delle scarpe e degli indumenti che saràeffettuata prima delle feste Natalizie.

Dalle scuole sono pervenute circa 1600 propostedi soccorso a bambini poveri ; ma è stato necessarioridurle a mille soltanto. Il .numero degli alunni in-scritti alle classi inferiori sorpassa i quattromila.

La Presidenza del Patronato aveva chiesto al Co-mune una maggiore somma, ma il Comune non hapotuto o non ha voluto concederla. Di più si diceche questo abbia intenzione di fare da sè, nell'annoventuro, senza più incomodare il Patronato. Al pa-lazzo Garnbacoi ti sono pieni di iniziative allo scopo dipromuovere nuovi servizi e di impiegare nuova gente!

negozio di Francesco IlanfredisaiLung' Arno Regio 1-2 in Pisa, sono arrivati 1000 capida donne : Giacchetti, Paletots, Mantelle, tuttidi ultima moda. Il prezzo varia da L. 10 a L. 30.La vendita si effettua anche a rate settimanali di L. 1.

Il banchetto della Lega. — Martedì serala Lega si riunì alla Cerria per discutere il suo pro-gramma, per approvare il suo statuto e per distribuirele cariche sociali. La Lega non è società di partito;anzi ad essa possono appartenere persone di pia-lunque colore, perchè ha la sua base nel rispetto re-ciproco, nella tolleranza, nella cortesia e nella fra-ternità.

Non è società di partito: figuratevi che ne è unodegli anziani l'ottimo conservatore Fravolo che nondiscorda coll'amabile signor Lorenzi che è noto atutta Pisa per la sua incrollabile fede repubblicana.

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Non ha sede; ma discute e delibera a mensa : eccola ragione del convegno alla Cervia.

Il banchetto servito nell' ultima sala, affollata diaffiliati, riuscì sontuosamente magnifico ; e si ebbecongratulazioni affettuose il conduttore della Cerviasig. Camillo Lorenzi.

Questo banchetto è stato una solenne riafferma-zione della sontuosità, della eleganza e del buon gu-sto, di cui la Cervia andava già superba.

La Lega non dimenticò di elogiare il ministro sig.Fruscella per l' ottima organizzazione del banchettoe di prodigare applausi ed evviva alla maestria di duevalorosi artisti della cucina, il fiorentino Venturinied il nostro Ciano.

Il menu squisito : eccolo :Consumato all'inglese - Agnellotti alP italiana - Filetto

di sogliole alla milanese con salsa di ostriche - Sauté divitello con funghi glassati e tartufi - Dindo alla Godardcon riso gratinato e insalata tedesca - Gateau alla reale- Pasticceria - Chartreuse, Campa - Filate assortite -Chianti, Capri, Asti spumante - Caffè.

Fra un piatto e l' altro si cantò l' inno della Lega;ed al dessert brindarono 5 dei più vecchi collegati,trattando della tattica della società e delle tendenze...culinarie di essa.

Convegno importante, laborioso, fraterno : dalle 19alle 21.

Una onorificenza alronor.Gualltievotti. — Il Re ha di tnotu proprio in-signito della commenda mauriziana S. E. l'on. Morelli-Gualtierotti Sotto-Segretario di Stato per le Poste eTelegrafi.

Per17fratell11. — Ci arriva l' eco di una pa-triottica conferenza che il nostro amico prof. GiunioSalvi ha tenuto nel Teatro di Sassari sulla questionedell'Italia irredenta alla presenza di tutte le autorità,degli studenti, delle associazioni politiche e di grannumero di operai.

Egli parlò applauditissimo del Movimento irreden-tista, della università italiana, e dei mezzi coi qualipossiamo ai fratelli d' oltr' Alpe preparare la reden-zione e la libertà.

Studenti secondaria. — Si è costituita fraloro la sezione pisana della Federazione nazionale.

Eletti a comporre il Consiglio Diretti vo : Dino Borri,presidente - Ferdinando Campera, cassiere - Giu-seppe Ammagliati, segretario - Mario Maccaferri - Col-lino - Carlo Bellani - Vallini Aldo - Mattiello Ettore,consiglieri e Giulio Bellagamba, consigliere federale,e Aldo Ascoli, corrispondente del bollettino mensile.

Cose della Posta. — Nel precipuo intentoche il casellario metallico Porta , per la imposta-zione delle corrispondenze, situato nella sala dellalocale stazione ferroviaria, funzioni regolarmente ecorrisponda allo scopo per il quale venne istituito,è necessario che il pubblico sia avvertito di aste-nersi di servirsene per le spedizioni voluminose enon urgenti, e di non impostarvi le stampe e cam-

- pioni da consegnarsi a mano al vicino ufficio po-stale della ferrovia, oppure utilizzare la cassetta diimpostazione per detti oggetti sita sul piazzale dellastazione stessa..

Pesca in Coltano. — Sua Maestà il Re siè compiaciuto di consentire che anche per il pros-simo venturo anno 1905 vengano concessi permessidi libera pesca nei fossi, stagni e paduli della RealeTenuta di Coltano.

Detta concessione, oltrechè subordinata alle vi-genti Leggi, resta regolata da norme speciali.

Vetturini. — Le elezioni del Consiglio Diret-tivo della Società dei Vetturini hanno dato questorisultato. Sono stati eletti : presidente, Batoni Fulvio,vice-presidente, Ciuffi Oreste, segretario, Bracci Gio-vanni, vice-segretario, Smith Opelio, provveditore, DelSarto Angelo, cassiere, Dori Rartieri, consiglieri, D'al-leni Eugenio, Cannati Giorgio, Bargiani Ezio,FontanaAmerigo, S. Dell' Orno d'Arane, Giani Umberto, Raf-facili Ulisse, Dell'Orno d'Arme Demetrio.

Società orchestrale pisana. — Giovedìsera in questa nuova società artistica e di mutuosoccorso ebbero luogo le elezioni alle cariche socialicon questo risultato : presidente Luigi Torri, vice-presidente Emilio Masi, segretario Olinto Ricci, cas-siere Pietro Borsò, provveditore Giuseppe Lupetti,consiglieri Ugo Vanelli, Ugo Benvenuti, Ugo Bianchi,Giovanni Panattoni.

Il sig. prof. Luigi Torri, appena eletto presidente,ha diretto • ai soci una lettera affettuosa in cui siaffermano i nuovi legami di fratellanza dei soci e siindica ad essi .un programma di lavoro.

Ladri . . ghiotti. — I ladri hanno fatto sac-cheggio nella notte del 9 corrente alla Fabbrica pi-sana di biscotti uso inglese che è situata nella viaS. Francesco, rubando zucchero, farina, burro, vaini-glia, biscotti e contanti per la somma di L. 800. 11sig. Azzolino Génuari, direttore della fabbrica, non hapotuto dirci se i ladri- portarono via molti biscottima è certo che essi per darsi l' aria di persone dispirito ne mangiarono assai. La fabbrica era assicu-rata contro il furto presso. l' Alleanza di Genova.

Per gli agricoltori.. — Gli agricoltori chedesideraho un abbondante raccolto e di buona qua-lità debbono soltanto provvedersi dei Concimi chimicidi puro perfosfato d'ossa proli, [lo dalla fabbrica delsignor Giuseppe Micheletti, posta in Via delle Prata,fuori della Porta a Lucca, o al suo deposito in Pisa,Via S. Orsola.

Coni memorazione repubblicana. — Oggi, a curadella Sezione pisana del R I. sarà fatta al Cimitero lacommemorazione di Italo Passatiti dagli oratori deputati ouo-revoli Battelli e Cawpi e prof. Canevari.

Per chi cerca impiego. — E' aperto il concorso,per etiatui, a n. 60 posti di volontai io detuaniale. Il concorsoavrà luogo, in quanto alle prove scritte, nei giorni 6, 7 o Sfebbraio 1905 presso le Intendenze di Ancona, Bari, Bologna,Cagliari, Catania. Catanzaro, Firenze, (ìenova. Milano, Napoli,Palermo. Roma, Torino e Venezia; in quanto alle prove oralipresso il Ministero delle Finanze in giorni da destinarsi.

Le domande di anunissione al concors ). scritte di tuttopugno dell'aspirante, su carta da bollo da una lira, dovrannopervenire noti più tardi olei :31 dicembre p. v. al Ministerodelle Finanze (Dir•zione Generale del ,Ibmanio e delle Tasse)ovvero essere presentate, entro lo stesso termine, agli Inten-denti di Finanza che ne cureranno la spedizione al Ministero.

il

Poterelle SibliograficheDott. GiuLio CAVAllANI. — Libretto personale sanita-

rio. — Venezia, A. Montalbotti, 3. ediz. Lire una.Non è chi non sappia quanta importanza abbia

in medicina la storia di tutta la vita d' ogni indi-viduo, e dei suoi precedenti ereditari. Molte volte

la mancanza di una storia esatta porta il medico asbagliare la diagnosi, e quindi a sbagliare la cura.E molte volte questi sbagli costano la vita all' am-malato.

Chi è che può tenere sempre a mente, o ricor-dare7a1 momento opportuno, tutte le malattie su-perate nella propria vita? E chi è che non puòqualche volta aver bisogno di sapere le malattiesofferte dai propri genitori ? E chi non dovrebbe la-sciare ai propri figli la storia dei propri mali, affin-chè essi possano più facilmente premunirsene ?

A tutte queste indicazioni corrisponde in modoindovinatissimo il libretto personale sanitario pub-blicato dal dott. G. Cavazzani di Venezia, fratellodel nostro egregio collaboratore. Ogni persona intel-ligente ed amorosa della propria famiglia dovrebbefarne acquisto, per registrarvi, pagina per pagina,lutte quelle notizie che, a qualsiasi momento dellavita, possono tornarle utilissime. Alla nascita d'ognibambino i genitori dovrebbero fargli dono di questolibricino, annotandovi tutto ciò che ivi è, in adattetabelle, e con opportune indicazioni, ricordato. Saràil modo più bello di assicurarsene l' itnperitura ri-conoscenza.

All' autore della geniale proposta non mancheràcertamente il successo, che corona tutte le operebuone . e benefiche.

Il libretto è composto su due modelli — uno ma-schile ed uno femminile. — In Piga si trova pressola libreria Spoerri. B.

Sulle rive del Frigido. - Versi di MARIA TONINI." Meglio tardi che mai , dice il proverbio, ed a

me, sibbene un po' in ritardo, piace di parlare oggi,in questo rubrica. d' un elegante volumetto di versidovuto alla penna di una colta donna, Maria Tonini,sorella alla signora Mina Marconi alla quale, con grandeaffetto, il libro è dedicato.

La modesta poetessa, che nell' umile prefazione allibriccino, chiama le sue rime poveri versi scritti cosìalla baona, come detta il cuore, è nata nella forteVersilia

.... là dove il tortuososentiero lambe, e sorgondirnpatimonti di bianco marmo ...

corni ella dice ; e candida, immacolata. come quei mar-mi, ha l'anima mite, piena di soavi ispirazioni.

Infatti, in tutti i versi dell' elegante volumetto, aleg-gia una lene dolcezza, una dolcezza tutta pastoraleche pervade il cuore d un senso di mistica melan-conia che, spesse volte ci fa trovare gli occhi inu-miditi dal pianto, come nei tre sonetti legati nei qualiricorda il padre, il buon padre che

.... non più dolce favellanè con la bianca man, sua la carezza.

Alla colta signora — vera anima e temperamentodi poeta auguriamo che le gravose care domestichele quali le impediscono — come accenna nella lel-tera-prefazione — d'attendere ancora alla dirina artedei carini, le lascino il tempo, di Scrivere altra opera.di meno modeste proporzioni, con la quale possa af-fermarsi per quello che veramente è, nel vasto campodell' arte ! a.

STATO CIVILEdal dì 10 al dì 16 dicembre 1904.

NASCITE.Maschi N. 16 — Femmine N. 19 — Nati morti N. 2

MATRIMONI.Ferrigno Raimondo con Renelli Rosalia detta Paolini Rosa,

celibi — Felici Epamiuonda con Carugini Oiulia, celibi.MORTI

Maionchi Palnaira negli Ulivieri di anni 46 — MagginiIole nei Fogli, 36 — Robiati Carlo, coniugato, 50 — Tem-pesti Serafino, coniugato, 52 — Rapati Teresa ved. Lamma.54 — Banti Giuseppina., 15, nobile — Dnè Elettra, 50, nu-bile — Cinacchi Artemisia nei Belloni, 59 — Barghini A -lessanoira ved. Cecchi, 83 — Guerri Ersilia nei Bronzini, 59— Paolucci Evaristo, coniugato, 68 — Bertozzi Oreste, co-niugato, 67 — Rensis Rosine, 6 — Chiappini Antoniovedovo, 76 — Arrighi Ranieri, celibe, 69 — Fantozzi Mariaved Filippelli, 67 — Torri Vincenzo, coniugato, 75 — WorldMaria ved. Bensi, 86 . — Pin& li Maria veti. Seghieri, 72 —Sbrana Giuseppe, coniugato, 65.

Sotto i 5 anni: Maschi I — Femmine 4.

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