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Anno VII - n. 2 Febbraio 2013 Mensile dell’Azione cattolica trentina - Aut. Trib. Trento nr. 768 del 23/05/1992 - Sped. in AP fil. Trento D.L. 353/2003 Poste Italiane S.P.A. Conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1, comma 2, DCB Trento - Dir. Resp. Alessandro Cagol - Via Borsieri, 7 - 38122 Trento

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2 febbraio 2013

SOMMARIO

Camminiamo Insieme

Chiusura in redazione19 febbraio 2013

Editoriale Conquistati dall’Amore ………………………………………………………………………………………pag. 3

Il Concilio Una nuova idea di Chiesa……………………………………………………………………………pag. 4

Attualità Cosa vale veramente ………………………………………………………………………………………………………pag. 6

Vita di Ac Nel Concilio le radici di Ac …………………………………………………………………pag. 8

Crescere come coppia e come famiglia ………………………………………………………………………………………………………………………………pag. 9

Festa della Pace 2013 ……………………………………………………………………………………………pag. 10

La nostra Chiesa Sogniamo una Chiesa libera e solidale ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………pag. 12

Approfondimenti Un Papa fedele e coraggioso …………………………………………………………pag. 13

Il Libro Campioni di Dio …………………………………………………………………………………………………………………………………pag. 14

L’ Agenda di Ac ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………pag. 15

Carta proveniente da forestecorrettamente gestite

Stampa Publistampa Arti Grafiche Pergine Valsugana

Eccoci qua, ci siamo anche noi, le compagne di viaggio della parrocchia del Sacro Cuore di Trento. Sebbene un pò “mature”, siamo sempre alacri e operose nella vigna del Signore. Amiamo l’Azione cattolica, ci crediamo e la portiamo avanti.Chissà, forse un domani qualcuno ci seguirà... le vie del Signore sono infinite, ci affidiamo a Lui. Un saluto a tutti e un forte abbraccio da tutto il gruppo.

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Ci sono parole, che spessodiciamo o scriviamo, che adistanza di tempo assu-mono un significato cosìprofondo da aprire cuoree mente a una Verità chesi è cercata, vissuta e cre-duta. Il messaggio per la Quare-sima di quest’anno è stato“consegnato” ai fedeli giàlo scorso 15 ottobre, a pochi giorni dall’apertura dell’Anno della Fede, a pochi giornidalla ricorrenza per i 50 anni di apertura del Concilio Vaticano II, a pochi mesi dal-l’annuncio che il Pontefice ha dato in questi giorni. Coincidenza, casualità? No, ilcaso lo lasciamo a chi crede nella cabala e nei numeri cercando predestinazioni osegni nefasti. Noi li rileggiamo alla luce della fede, una fede che nasce dentro le tenebre dellamorte per saper cogliere i bagliori di un nuovo giorno, di una nuova vita, per farsieterna.Di una fede che sa farsi compagna vera e forte, alimentata sostenuta dalla Parola

e dai sacramenti; una fede che si è incarnata in un cammino di vita che haraggiunto i vertici stessi della cristianità, ma che non ha perso la sua uma-nità confrontandosi ogni giorno con la Verità che è nell’animo di ognuno.Amore che si riceve, amore che si dona, dentro una dinamica di storia edi vita, di fede e di profezia che sanno ancora stupire, per scrivere paroledi Speranza per l’uomo di oggi e per il suo domani. Un Amore che avvolge,che avvince a sé, dall’alto al basso, dall’alfa all’omega, dal primo all’ultimo;anzi, agli ultimi. Un Amore che ha portato un prete trentino, don DanteClauser, a scegliere la strada come Chiesa, come spazio per celebrare i sa-cramenti, per portare l’Amore a chi si sentiva sbagliato e non degno di po-terne far parte, o a chi di questo Amore non sapeva nulla, perché troppoamareggiato e solo. Storie di strada, storie di ultimi, storie d’Amore, ma anche storie di chi èprimo, di chi non si tira indietro ma sa farsi da parte; testimoni di corag-

gio, di umiltà, di forza, di una fede con la “C” maiuscola, quella della croce, quelladel cuore. Buon cammino quaresimale.

Fabiola

3febbraio 2013

Camminiamo Insieme

Conquistati dall’Amore

«Il cristiano è una persona conquistata dall’amoredi Cristo e perciò, mosso da questo amore, è apertoin modo profondo e concreto all’amore del prossimo.Tale atteggiamento nasce anzitutto dalla coscienzadi essere amati, perdonati, addirittura serviti dalSignore, che si china a lavare i piedi degli Apostolie offre se stesso sulla croce per attirare l’umanitànell’amore di Dio». (Benedetto XVI - Messaggio per la Quaresima 2013)

Editoriale

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4 febbraio 2013

Camminiamo Insieme

Potremo definirlo “il grande documen-to”, il cuore del Concilio Vaticano II,quasi il “monumento” della Chiesa delXX secolo: la Costituzione dogmaticasulla Chiesa Lumen Gentium (LG - La lu-ce delle genti). Nello stesso giorno ve-nivano promulgati anche due decreti:quello sulle Chiese orientali cattolichee quello sull’Ecumenismo. Il Concilio dava la risposta alla grandedomanda: “Chiesa, che cosa dici di testessa?”, rivolgendo uno sguardo allasua realtà di grazia e di peccato, di va-rietà da riconoscere e da apprezzare,ma anche di conversione da prosegui-re. Finalmente quanto era rimasto in-compiuto del Concilio Vaticano I tro-vava dopo un secolo una più pienarealizzazione: dal dogma dell’infallibi-lità papale si risaliva alla centralità diCristo e si scendeva alla riscoperta del-la Chiesa, mistero di comunione, po-polo di Dio con i suoi Pastori.

Cristo, Luce delle genti In uno dei sussidi per la Preghiera deifedeli che si trovano oggi nelle nostresacrestie si può leggere l’intenzione apregare per la Chiesa che è la luce del-le genti. Un bell’errore di prospettiva!Veramente il Concilio inizia il docu-mento che parla della Chiesa con leparole “Lumen gentium”, ma intenden-

do Cristo come la luce delle genti (LG1 e 3). Caso mai occorre pregare per-ché la Chiesa, ad imitazione del suoSposo e Signore, cresca e diventi sem-pre più la luce del mondo (cfr Mt 5, 14)!Si tratta di uno dei documenti più am-pi e articolati: un centinaio di pagine(nelle edizioni normali) suddivise in 8capitoli: • Il mistero della Chiesa• Il Popolo di Dio• La costituzione gerarchica della Chie-sa (in particolare dell’Episcopato)

• I laici• L’universale vocazione alla santitànella Chiesa

• I religiosi• L’indole escatologica della Chiesaperegrinante e la sua unione con laChiesa celeste

• La Beata Vergine Maria Madre di Dionel mistero di Cristo e della Chiesa.

Molti temi, come si vede - dando an-che solo uno sguardo d’insieme a que-sti testi conciliari - che verranno poi ri-presi e approfonditi ulteriormente inappositi documenti: l’attività dei laici, ireligiosi, i Vescovi… Colpisce subito,fin dalle prime righe, il riferimentoesplicito a Dio, alla comunione dellaTrinità: la Chiesa è «un popolo che de-riva la sua unità dall’unità del Padre,del Figlio e dello Spirito Santo» (LG 4).

Una nuova idea di ChiesaLa costituzione dogmatica

sulla Chiesa Lumen Gentium (I)

A conclusione del terzo periodo dei lavori conciliari, il 21 novembre 1964 i Padri approvavano il loro terzo documento.

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5febbraio 2013

Camminiamo Insieme

Le citazioni bibliche danno in questaprospettiva un fondamento e non solouna semplice dimostrazione della veri-tà asserita. Emerge da queste pagineuna serie di connotazioni che oggi ciappaiono normali, quasi connaturali alnostro essere Chiesa, ma che vannosempre meglio comprese e attuate conattenzione.

La Chiesa, popolo sacerdotale (LG 10),non è vista solo dall’alto, ma dal basso,dalla realtà di tutti i battezzati comepopolo di Dio, gerarchicamente ordi-nato. Risuona per tutti ad ogni livellol’invito alla santità (n. 11 e cap. V, n. 39-42). La Chiesa, infatti, non è solo il cor-po, l’insieme dei cristiani: è il corpostesso di Cristo, secondo la bella eprofonda intuizione di san Paolo. Le

due dimensioni di mistero (LG 5 e 39) edi istituzione non debbono andare unaa scapito dell’altra. Tutti i cristiani sonochiamati «a diffondere e a difendere lafede con la parola e con l’opera, comeveri testimoni di Cristo» (LG 11), rico-noscendo - soprattutto per gli aderen-ti all’Ac - come «l’apostolato dei laici,che è partecipazione alla stessa mis-sione salvifica della Chiesa» (LG 33)nelle realtà temporali (LG 31) ci ricor-da la consapevolezza che «nella Chiesanon tutti camminano per la stessa via!»(LG 32). La Chiesa è il sacramento (LG 9), il se-gno grande ed efficace dell’amore diDio per l’umanità, come Cristo, sacra-mento fondamentale e “fontale” dellasalvezza e della misericordia di Dio Pa-dre. È una Chiesa chiamata a riscopri-re la sua unità, non tanto l’uniformità(LG 32), con un’attenzione speciale al-la dimensione essenziale della povertà,perché «quantunque abbia bisogno dimezzi umani per compiere la sua mis-sione non è costituita per cercare lagloria terrena» (LG 8). Una Chiesa «ne-cessaria per la salvezza» (LG 14), masempre in cammino, “semper refor-manda”, non per il gusto di sentirsipeccatori, o per la smania di cambia-mento, ma per adeguarci in ogni situa-zione all’unico Evangelo, all’unico Cri-sto che non cambia, ma cerca e trovain ogni tempo e in ogni luogo le vie perla crescita e la diffusione del suo Regnoverso il compimento nella gloria cele-ste (LG 48).

don Giulio

«La Chiesa è in Cristo come sacra-mento, segno e strumento dell’in-tima unione con Dio e dell’unità ditutto il genere umano» (LG 1).

****«La Chiesa, ossia il Regno di Cri-sto già presente nel mistero, perla potenza di Dio cresce visibil-mente nel mondo» (LG 3).

****«La Chiesa, che comprende nel suoseno peccatori ed è perciò santa einsieme sempre bisognosa di puri-ficazione, avanza continuamenteper il cammino della penitenza edel rinnovamento» (LG 8).

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6 febbraio 2013

Camminiamo Insieme

Quale valore ha il denaro? Per soldi sidicono le bugie, per soldi si ruba, persoldi si stampano soldi falsi, per soldisempre più spesso si uccide! Sembrache il vile denaro sia più importantedella preziosa vita che ci viene donatae che in fondo dura poco rispetto al-l’eternità. Noi siamo un battito di ciglianella storia del nostro pianeta; a partele piante e alcune specie di tartarughe,siamo la specie vivente più longeva,con i nostri 80 anni di vita media conpunte di 105. Eppure, nonostante lanostra fugace apparizione nella storiadel mondo, i giorni che contiamo – pri-ma con lentezza durante la scuola epoi con troppa fretta (quasi ci sfuggo-no) dopo i 40 anni – non son per mol-ti il bene più prezioso.

La sicurezza della morte, prima o poi, èsurclassata dalla volontà di avere unasicurezza economica. C’è chi la eredita,

chi se la guadagna con una vita deditasoprattutto al lavoro, magari trascuran-do la famiglia, chi invece la ottiene inmaniera illecita, a spese degli altri. Iltempo è denaro, la nostra vita possia-mo “spenderla” come desideriamo, nul-la ci è precluso. Prima o poi però i conti,il bilancio “aziendale” lo faremo davan-ti a Dio.Mai come in questi tre anni il mondoha conosciuto cosa voglia dire crisi eco-nomica (forse nel 1929 ci fu un crackeconomico paragonabile a questo). Lecertezze sulla casa, sulla paga mensi-le, sulla liquidazione e sulla pensionesono state cancellate in un solo trien-nio, tanto da costringere la gente ascendere in strada per la disperazione,a mangiare in posti una volta destinatiai barboni per vivere e, nei casi più di-sperati come i separati oberati di debi-ti, a dormire nei dormitori pubblici, senon addirittura a suicidarsi, come è ac-caduto più di una volta nel 2012.Quali i fattori scatenanti di una similesituazione? Sicuramente l’uomo e ilsuo ingordo modo di agire. Non tuttigli uomini, ma quelli che per anni han-no amministrato il capitale proprio ealtrui non dividendolo con adeguaticompensi per tutti, bensì manipolandoil denaro a beneficio di pochi e spessocon esiti devastanti. Ecco quindi la cri-

Cosa vale veramente

Il tema che affronterò in questo articolo – che approfondisce la terza tappa del testo adulti, “Senza prezzo”, sulla tentazione della ricchezza – è di grande attualità: i soldi e il valore della vita.

Attualità

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7febbraio 2013

Camminiamo Insieme

si di aziende come nel passato in Italiala Parmalat, per arrivare poi alla crisidei titoli argentini un decennio fa e al-la recessione moderna. In una frase:abbiamo vissuto per anni al di sopradelle nostre possibilità, indebitandoci,facendoci belli quando bastava orga-nizzarsi per vivere in stabilità. Le ban-che ne hanno approfittato, come è lo-ro indole, prestando i soldi a tassi alti,traendo vantaggio dai debiti altrui. Maquando i debiti sono aumentati e di-ventati incontrollabili, anche le banchehanno chiuso cassa e si sono limitate afare girare i soldi liquidi. Ecco quindinessun prestito per nuove case e crisiedilizia; nessun prestito per nuove ideee crisi dell’industria e artigianato; nes-sun prestito per famiglie in crisi eco-nomica e quindi coniugi sul lastrico emagari senza lavoro.Qual è allora il nostro vero tesoro, ciòche ognuno di noi può ancora ammini-strare sapientemente? Ritorniamo al va-lore della vita e di come impiegarla. Unavita che è anche al servizio del prossimoè sicuramente una vita ben spesa. Non voglio estremizzare: non possia-mo donare tutti soldi e tempo ognigiorno a chiunque si presenti alla no-stra porta... L’unione di più idee desti-nate al prossimo, il combattere assie-me certe politiche aziendali e bancariepuò dare i suoi frutti. L’investire in re-altà che prestano il denaro a tassi con-tenuti per aiutare il prossimo – e nonper approfittare di un suo momento disofferenza – sono le tappe per arrivarea un nuovo benessere.Per riflettere, vi racconto la trama di unfilm che ho appena visto, dal titolo “In

Time”. Si racconta di un mondo dove iltempo è veramente denaro; la vita hasconfitto la morte e il denaro è trasfor-mato in minuti, ore, giorni e anni. Perevitare di sovrappopolare il mondo cisi è dati un regolamento: fino a 25 an-ni ti è tutto donato, dopo questa datail tuo cuore e quindi la tua vita è rego-lata da un timer fluorescente che par-te da 1 anno a scalare. Compito tuoguadagnarti da vivere in senso strettolavorando in fabbrica o in ufficio e ot-tenendo la paga di 1 mese. Ma atten-zione ai costi: il pane vale 3 minuti, ilcinema 1 ora, l’automobile 3 anni di vi-ta, ecc. Solo il buon amministratore vi-vrà a lungo, oppure lo sfruttatore e ap-profittatore avrà accumulato centinaiadi anni e vivrà nel lusso, lasciando nelghetto i poveri che vivono proprio allagiornata con il loro timer che al matti-no segna solo 12 ore o poco più. At-tenti ai ladri, alle multe e a tutto ciò cheti toglie denaro e quindi vita. Un mon-do che non vorremmo mai esistesse.Non vi dico come prosegue il film...Concludo affermando che saper am-ministrare il proprio tempo è impor-tante nella vita: da bambini per unirelo studio allo svago; da ragazzi per uni-re la conoscenza del mondo ai primiproblemi che ci sembrano insormon-tabili; da adulti giovani per capire chespazio dare a noi e agli altri; da adultiper condividere lavoro, famiglia e tem-po libero; da anziani per riuscire ad as-saporare ancora il gusto della vita sen-za sprecarne nemmeno un momento,perché è troppo prezioso, molto piùdel denaro!

Alessandro Cagol

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8 febbraio 2013

Camminiamo Insieme

Nel Concilio le radici di Ac

Dal Concilio Vaticano II: siate pre-senti tra gli uomini come lievito.Maria Leonardi, presidente della Gio-ventù Femminile Ac (1967-1970), testi-mone diretta del Concilio Vaticano II,domenica 27 febbraio a Trento ha eson-dato come un fiume in piena. Ci haesplicitato con forma e parole la notafrase “io c’ero”. Si, perché il Concilio, maanche la Scrittura, è narrazione vissuta,prima che avvenimento citato e ragio-nato. Lei lo ha vissuto e lo vive nel tra-smetterlo come momento straordinario.Perché straordinario?Perché, ci tiene a dirlo, «eravamo gio-vani in mezzo a molti giovani». L’esplo-sione demografica di allora portò allaribalta un’ampia generazione giovanilevogliosa di novità e insofferente dellegenerazioni adulte. Perché ha fatto vedere una Chiesa dav-vero cattolica (universale e fraterna) fi-no ad allora sconosciuta. Lo disse lapresenza, nella Domus Mariae a Roma(sede storica dell’Ac nazionale), dei ve-scovi africani e brasiliani come HelderCamara, colti nella semplicità del ge-sto e del vestito, fraterni ed entusiasti;lo conferma l’incontro con teologi co-me Rahner, De Lubac, il fondatore del-

la comunità ecumenica di Taizè fr. Ro-ger; lo sottolinea un gruppo dirigente Acdi cui Vittorio Bachelet fu il vero puntoalto di ispirazione ed equilibrio.Ma cambiare è difficileIl mondo e la Chiesa riprendono alloraa dialogare senza pregiudiziali, ma èdifficile riportare al passo con i tempiquella che il giorno prima si chiamavaciviltà cristiana e quasi improvvisamentediventa popolo di Dio. Lo sa anche Ac,che battagliando al Centro Nazionale enelle parrocchie (più al Centro che nel-le parrocchie, per la verità) cambia ilproprio Statuto, proponendo agli ade-renti semplicemente di ravvivare e rivita-lizzare la comunità cristiana (leggi “sceltareligiosa”) prima di ogni altra cosa.Come?È quanto ci hanno detto con saggezza efermezza i due coniugi Gastone e Giu-ditta Fusaro. Non c’è futuro ecclesiale eneppure identità cristiana e Ac se con-tinuiamo ad incatenarci al presente co-me unico orizzonte possibile. La nostradev’essere una fedeltà alla gente, allaChiesa e ad Ac non di rimessa, di dife-sa… ma creativa, di speranza. Il puntoforza è la scelta di campo avvenuta nelbattesimo, in cui siamo stati fatti pre-senza fortunata per il beneficio di tutti.Ma… e la parrocchia… la città?La comunità locale e quella parroc-chiale sono in crisi nera: bene, sappia-mo da dove ricominciare.Amici Maria Leonardi, Gastone e Giu-ditta Fusaro, mille grazie!

Roberto (Lizzana)

Vita di Ac

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9febbraio 2013

Camminiamo Insieme

Crescere come coppia e come famiglia

Vita di Ac

Per approfondire: http://www2.azionecattolica.it/famiglia-vita. Chi è interessato a un camminodi formazione per coppie può contattarci tramite la segreteria diocesana di Azione cattolica.

essere consapevoli del progetto edu-cativo che sottosta alle nostre scelte,per evitare il rischio di comportamentidettati dall’urgenza del momento, chedestabilizzano i figli, i quali invece han-no bisogno di trovare nell’adulto unpunto di riferimento saldo. Anche nel-la trasmissione della fede ciò che pos-siamo fare è essere testimoni credibili,abituandoci, noi per primi, ad un con-fronto costante con la Parola, lascian-do poi i figli liberi di scoprire la propriavocazione.Questa riflessione ci ha portato a rico-noscere l’utilità oggi, per i nostri figlima anche per noi adulti, di un ambien-te nel quale crescere ancora e confron-tarci sui temi della vita e della fede. Unarisposta a questa esigenza l’abbiamotrovata nelle proposte dell’Area Fami-glia e Vita dell’Ac, di cui Gastone e Giu-ditta ci hanno presentato materiali emodalità di lavoro. A conclusione dell’incontro, da cui sia-mo usciti arricchiti, si è lanciata la pro-posta di riproporre un momento similein un’altra occasione. Quindi vi salutia-mo, invitandovi a tenervi pronti…allaprossima!

Tomas & Michela

Adulto è colui che è capace di genera-re, di essere fecondo. Una dimensionelegata non solo alla fisicità, ma anche esoprattutto, al sentirsi educatori e re-sponsabili nei confronti delle nuove ge-nerazioni, in particolare nella trasmis-sione dei valori e della fede. Le nostrescelte educative nascono da un pro-getto, più o meno consapevole, o so-no frutto del contingente?Queste parole hanno provocato noi,coppie di sposi, nel confrontarci suquali sono i nostri progetti educativi, inparticolare nel confronto dei figli. La scelta di iniziare il pomeriggio conla S. Messa, assieme agli altri parteci-panti alla Giornata Unitaria, e di pro-seguire con il pranzo al sacco assiemeai ragazzi dell’Acr, ci ha permesso direincontrare facce famigliari o cono-scerne di nuove, creando da subito unclima “di famiglia”, che anche i nostrifigli hanno respirato.Più tardi, mentre i bambini giocavanocon i loro animatori, noi adulti, aiutatida Giuditta e Gastone Fusaro – coppiareferente per l’Area Famiglia e Vita del-l’AC del Triveneto – abbiamo potutomettere in comune le nostre esperien-ze, diverse fra loro ma accumunate daradici valoriali comuni, maturate nellefamiglie d’origine e in comunità par-rocchiali “educanti” ma anche, in mol-ti casi, nei gruppi giovanili di Ac. Dal confronto è emersa l’importanza di

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10 febbraio 2013

Camminiamo Insieme

affinché tutte le famiglie nei posti diguerra possano trovare la pace nelle lorocase e nella loro quotidianità.

gli educatori Giovanissimi

Dai luce alla paceI gruppi di Azione Cattolica dei Ragaz-zi di Volano e Rovereto hanno conclu-so il mese di gennaio - mese dedicatoalla pace - con una festa presso il Se-minario di Trento, all’interno della IIGiornata Unitaria diocesana.Al mattino, dopo la preghiera inizialecon giovani e adulti, i ragazzi delle ele-mentari sono andati a “caccia di pace”in giro per la città. Attraverso una pro-va di orienteering i bambini hanno“acceso i riflettori” su alcune realtà del-la città di Trento (Duomo, bar, cinema,sede di Ac, scuola e parco giochi); perogni luogo trovato si doveva deciderese fosse un luogo positivo o negativo,

Pace è solidarietàAl mattino, dopo la preghiera assiemeagli adulti, noi giovanissimi e i ragazzidelle medie abbiamo giocato a “TerzoMondopoli”, una variante del famoso gio-co Monopoli in cui ogni giocatore rap-presenta un contadino del Terzo Mon-do alle prese con le varie problemati-che e vicissitudini che ogni abitante deiPaesi in via di sviluppo deve quotidia-namente affontare. Da questo gioco èemerso come sia difficile, per quellepersone, arrivare a fine anno con un bi-lancio positivo, senza aver incontratocarestie, siccità o epidemie.

Nel pomeriggio abbiamo proseguito lanostra riflessione spostandoci sullasituazione delle guerre che oggigiorno dilagano nel mondo, coivolgendo inte-re popolazioni e rovinando migliaia divite.Per concludere l’intensa giornata cisiamo riuniti con le famiglie, riportan-do i nostri pensieri e pregando assieme

Gennaio per noi dell’Acg e dell’Acr è il Mese della Pace e come tutti gli anni, per concludere in bellezza, la Giornata diocesana del 27 gennaioè stata per noi la Festa della Pace, un’occasione per rivedere gli amicidelle altre parrochie e riflettere sul tema della pace.

Festa della Pace 2013Vita di Ac

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11febbraio 2013

Camminiamo Insieme

se di fatto metteva in “luce” o al “buio”la città.Con grande piacere i ragazzi hanno tro-vato in quei posti dei luoghi di luce, al-l’interno dei quali quindi esistono at-teggiamenti di pace.

Dopo la partecipazione alla S. Messacon gli adulti e il meritato pranzo al sac-co, nel pomeriggio si è dato ampio spa-zio ai giochi condivisi con i giovani. Lagiornata si è conclusa con un momen-to di preghiera sul tema della pace: mo-mento particolarmente importante èstato lo scambiarsi un segno di pacecome impegno che parte da piccoli ge-sti in famiglia, per poi allargarsi a pocoa poco in tutto il mondo!

gli educatori Acr

Gesti di PaceCome ogni anno, durante il Mese del-la Pace l’Acr sostiene un progetto di so-lidarietà internazionale: quest’anno sia-mo a fianco del gesuita Fratel Atef Sou-bhi e del gruppo “Art & Life”, che operaad Alessandria d’Egitto nell’educazionedei ragazzi di strada. In particolare il con-tributo dei bambini e dei ragazzi dell’Acrè volto al sostegno triennale di un la-boratorio teatrale, finalizzato alla mes-sa in scena di uno spettacolo.Lo slogan “Dai luce alla pace” raccontain modo inequivocabile quale sia l’uni-ca via per arrivare alla pace: diventarevere e proprie “lampade” capaci di fareluce sulle povertà dell’altro per guardarecon rinnovato amore alle proprie.Il gadget che quest’anno ha caratte-rizzato il Mese della Pace è appunto unapiccola lampada per la lettura, il cuiprezzo unitario è di € 5,00.In occasione della Festa della Pace, at-traverso la vendita di lampade e le of-ferte raccolte durante la S. Messa sonostate raccolti € 380, che andranno a so-stenere il progetto sopradescritto.Ringraziamo tutti voi per il prezioso aiu-to e sostegno dato.

i ragazzi e gli educatori

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12 febbraio 2013

Camminiamo Insieme

Per noi la Chiesa è madre e maestra eproprio perché la amiamo vorremmovederla “senza ruga e senza macchia”,bella come la vuole il suo Signore.Vorremmo che fosse più povera, più li-bera da apparati burocratici e più sem-plice nel linguaggio, negli abiti, nei riti.Vorremmo che la scelta privilegiata peri poveri che annuncia diventasse stiledi vita, che non ci fossero banche va-ticane impegnate in finanze scandalo-se e con immobili ovunque.Vorremmo che ci fosse più dialogo, piùtrasparenza, più risposta quando la siinterpella o la si accusa (come a esem-pio nel “caso Orlando”). Vorremmoche non benedicesse alcun partito: ècertamente suo il compito di indicarcila strada, di richiamarci i valori nonnegoziabili, affidando però ai laici ma-turi il compito di portarli avanti nei di-versi schieramenti dove si trovano adagire.Vorremmo che, pur nelle difficoltà di de-cisioni collegiali, non ci fossero falchi ecolombe come nella società civile.Alla nostra Chiesa di Trento ricono-sciamo una intensa attività pastorale;non ci lascia mancare le proposte dispiritualità, le occasioni di approfondi-mento, gli incontri unitari nei momen-ti forti dell’anno liturgico. Al nostro ve-scovo diciamo di apprezzare la sua

cordialità, il suo vivere la vita con lagente senza apparati, le sue esortazio-ni a vivere con più impegno, condivi-sione e solidarietà. Vorremmo però che soprattutto in que-sto campo ci fosse dato maggiore esem-pio: anche la nostra Chiesa di Trento ètroppo ricca, le notizie di speculazione efinanza non aiutano la debole fede del-la comunità. Non aiutano neanche le“porte chiuse” di tanti beni a fronte diuna povertà che anche tra noi, oggi, gri-da il suo bisogno di aiuto come lo gri-dano le Chiese dei nostri missionarisparse nel mondo. A noi piacerebbe an-che più chiarezza e trasparenza. Ai nostri parroci diciamo un graziegrande e affettuoso per il loro lavoro,spesso non ricambiato dalla nostracollaborazione; vorremmo più spazioper i laici, ma poi siamo noi laici a nonessere preparati o disponibili. Al no-stro parroco riconosciamo il merito didecentrare e valorizzare, diamo atto diuna grande generosità spesso un pòincauta ma preziosa.Al nostro gruppo, formato da donneormai anziane, il compito di testimo-niare la gioia di essere cristiane e dipregare. Cosa che cerchiamo di fare co-me possiamo.

Gruppo Ac del Santissimo Sacramento di Trento

Alla nostra Chiesa vogliamo dire in primo luogo un grazie di cuore. È alla Chiesa che Gesù ha affidato il compito di essere sua presenza nel mondo e ha affidato la Parola e il Pane; è la Chiesa che dispensa i sacramenti, segni efficaci della sua grazia.

Sogniamo una Chiesa libera e solidale

La nostra Chiesa

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13febbraio 2013

Camminiamo Insieme

Un Papa fedele e coraggioso Vita di Ac

L’Ac si stringe attorno a Benedetto XVI per ringraziarlo, sostenerlo e accompagnarlo con la preghiera in questa fase finale del suo pontificato.

Dalla Presidenza nazionale:«Immensa gratitudine a papa Benedet-to. Lo abbiamo amato e continueremoad amarlo, lo abbiamo seguito e segui-remo con altrettanta forza e passione ilsuo successore. Lo apprezziamo perl’amore che mostra per la Chiesa e peril coraggio della sua decisione. Sorpre-si e commossi, non ci sentiamo nésmarriti, né preoccupati, perché siamocerti che papa Benedetto ci saprà con-durre anche in questi ultimi giorni di re-sponsabilità con la sua tenacia, labo-riosità, umiltà e intelligenza che lohanno sempre caratterizzato. Tuttal’Azione cattolica si raccoglie in unapreghiera di ringraziamento e di invo-cazione a Dio per la sua Chiesa».

Franco Miano, Presidente nazionale ACIMons. Domenico Sigalini, Assistente

ecclesiastico generale ACIDal FIAC:«All’inizio del tempo fortedella Quaresima, il Foruminternazionale di Azionecattolica desidera espri-mere al Santo Padre l’as-sicurazione che la preghie- ra più intensa da partedelle associazioni di Ac ditutto il mondo accompa-gnerà i suoi passi nel co-raggioso cammino che loporta al 28 febbraio, data

nella quale ha deciso di lasciare l’eser-cizio del ministero petrino.Il Fiac desidera altresì manifestare alSanto Padre la gratitudine per il servi-zio fedele durante questi sette anni incui ha guidato la Chiesa con la sua te-stimonianza e la sua parola.La notizia è risuonata nel nostro cuo-re e ci ha sorpresi, ne cogliamo la por-tata storica per il cammino della Chie-sa e nello stesso tempo sappiamo chela decisione del Santo Padre, previstacanonicamente, è sorta dal suo pro-fondo amore e dalla sua fedeltà a Dioe alla Chiesa.Di fronte a questo avvenimento la fe-de ci invita a confidare nella guidaprovvidenziale dello Spirito Santo e aringraziare per la generosità di chi agi-sce con rettitudine seguendo la vo-lontà del Padre, come ci ha comunica-

to il Papa. Riconosciamo che si apro-no davanti a noi giorniintensi da vivere con pru-denza e senza timore.Che in ciascuno di noi siravvivi la grazia di crede-re e di porre nelle manidel Signore la vita dellaChiesa, con la certezza disapere che è Lui - ieri og-gi e sempre - che guida labarca di Pietro».

L’Acr trentina con il Papa,dicembre 2009

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corrente rende concreta quell’esem-plarità che talvolta rischia di allontana-re i santi da noi, gente terra terra. AnnaPeiretti, fine educatrice, invece, prendeper mano il giovane lettore e, traducendola virtù in abilità da giocarsi al massimonella vita di ogni giorno, trasforma i san-ti in campioni: persone che hanno datoil meglio di sé nella partita della vita; per-sone che hanno fatto ben fruttare il lorotalento mettendolo in gioco così tantoda diventare dei veri e propri campioniche ricorderemo per sempre.La sfida è aperta ancora oggi: dellasquadra dei santi ne facciamo già par-te, ma solo a noi è dato sapere su qua-le virtù puntare per vincere la partita del-la fedeltà a noi stessi e dell’amore ai fra-telli, a Dio e al creato. È uno “sport”adatto a tutti e non dobbiamo avere ti-more di indirizzare ad esso anche i no-stri ragazzi: allenati fin da giovani, ec-celleranno certamente!

Roberta

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Camminiamo Insieme

Martino, campione di generosità; Fran-cesco di mansuetudine, Romedio [sì, ilnostro Romedio!], campione di fiducia.E poi Nicola, campione di condivisione,Patrizio di determinazione, Elisabetta dibontà. Non possiamo dimenticare Ma-crina, la nonna campione di insegna-menti, Notburga della festa e Antonio diparlantina; e poi ancora Brendano,campione di avventura, Ambrogio di bra-vura, Rocco di amicizia...

Il libro, in linguaggiosemplice e con testibrevi, tratteggia lavita di alcuni santi econ un episodio del-la loro vita mette inluce come un uomo

o una donna, fino a quel momento sco-nosciuti, sono diventati “campioni” inquelle abilità che poi li hanno resi santi. Valore aggiunto del libro è la proposta diattività per ragazzi inserita dopo ogni per-sonaggio. La virtù tradotta in linguaggio

Scritto per le edizioni Ave da Anna Peiretti, è un libro di 90 pagine che, anche se si potrebbe divorare in 20 minuti, è bene assaporare piano piano, con il ritmo tranquillo di lettura proprio dei ragazzi a cui si rivolgequesta raccolta dedicata alle figure di alcuni santi già apparse negli ultimi anni, nella rivista “La giostra”.

febbraio 2013

Voci di pace e di libertàIl libro

“La Giostra”, è una rivista mensile per bambini dai 2 ai 6 anni che offre a grandi epiccoli un’occasione per restare in compagnia, grazie a storie da ascoltare, disegnida colorare, proposte di attività manuali, giochi e filastrocche, la scoperta dell’artee del mondo delle parole, la risposta ai perché. La Giostra esce in dieci numeri al-l’anno e propone un numero speciale per i genitori ricco di spunti e idee. Nel sito www.lagiostra.biz si possono trovare materiali originali oltre alle indicazio-ni per l’abbonamento (30 € per 2 anni)

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Camminiamo Insieme

15febbraio 2013

Domenica 24 marzoalle ore 18.00 QUARANTOREin Duomo a Trento

ora di adorazione eucaristica

animata dall’Azione cattolica.

Tutti sono invitati.

L’Agenda di Ac

La Presidenza Diocesana di Ac lancia ai suoi associati e a quanti desiderano unirsi al-l’iniziativa una proposta di

ESERCIZI SPIRITUALI DI QUARESIMA NELLA VITA CORRENTEcon Lettura integrale del Vangelo di Marco

In sintonia con il Piano Pastorale, e tenendo conto del sussidio diocesano “Il Vangelosecondo Marco. Testo - commento - spunti di riflessione”, l’Azione cattolica proponequesta iniziativa semplice e alla portata di tutti, da vivere • singolarmente o in famiglia; a casa o in chiesa; • in gruppo o come parrocchia (in chiesa, in oratorio o in altre sedi), stabilendo orarifissi, con preghiera iniziale e condivisione.

Gli esercizi sono proposti con la seguente modalità:> venerdì 15 marzo pomeriggio/sera capitoli 1-4

> sabato 16 marzo mattino capitoli 5-8pomeriggio capitoli 9-12

> domenica 17 marzo mattino S. Messa della comunitàpomeriggio capitoli 13-16

Come ogni anno,l’assistente diocesano don Giulio Viviani ha preparato un testo per la Via Crucis, per l’animazione nelle parrocchie.

Il libretto è scaricabile dal sito www.azionecattolica.trento.ito a disposizione presso la sede diocesana Ac.

I sussidi per la meditazione personale per il tempo di Quaresima e Pasqua:• per i ragazzi dai 6 ai 10 anni Perché la tua fede non venga meno - 3,50 €• per i ragazzi dagli 11 ai 14 anni Li condusse su un alto monte - 3,50 €• per i giovanissimi dai 15 a 18 anni Fidati! - 4,00 €• per i giovani dai 19 ai 30 anni Venite a far festa - 5,00 €• per gli adulti Fu crocifisso: perchè? (Francesco Lambiasi)

e Riscattato per sempre (Domenico Sigalini) sono disponibili presso la sede diocesana e nelle librerie cattoliche.

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