Farsi in quattro n 3 marzo 2010

12
1 NOTIZIE A CURA DEL P ARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4 V I SONO DUE QUESTIONI che ci inducono ad una seria riflessione: la questione morale e come Governo, Regione ed Enti locali stanno affrontan- do la crisi economica ed i suoi riflessi sull’occupazione e la crescente difficoltà delle famiglie. E’ opinione diffusa che gli italiani prestino poca attenzione alla questione morale. Non credo sia così. Vi può essere, forse, unitamente all’in- dignazione, che ogni persona per bene prova, una sorta di pericolosa rassegna- zione. Ma fortissima è la preoccupazio- ne per l’emergere di un diffuso sistema di arricchimenti illeciti ai danni della collettività che mostra anche intrecci tra malaffare e politica. Anche la Zona 4 è stata interessata da uno scandalo di que- sta natura in merito ai lavori di bonifica dell’area Montecity - Santa Giulia. A fronte dei milioni spesi vi è l’abbandono di un progetto ambizioso e la cancella- zione di una struttura, come il Centro Congressi, che, vergognosamente, Mi- lano, a dispetto delle sue ambizioni, an- cora non ha. La stagnazione economica ha colpito pesantemente anche la Lom- bardia. Per contrastare questo momento di difficoltà ci sarebbe voluto un efficace piano di intervento regionale a favore di piccole e medie industrie e dell’arti- gianato. Ci rimane invece la delusione per come si sono concluse le vicende Alfa Romeo di Arese e Alitalia–Mal- pensa, con l’aeroporto più importante di Milano abbandonato a se stesso. Un fallimento. Per questo è necessario rea- gire, avviare nuove politiche, nuovi pro- getti e dare dinamismo alla guida della Regione. Le proposte programmatiche di Filippo Penati, candidato alla Presi- denza della Regione Lombardia, indi- cano la strada da percorrere. Ne cito al- cune. In Lombardia è possibile aprire una nuova via per lo sviluppo e la cre- scita sostenibile. Il nucleare imposto dal Governo in alcune realtà del paese è un clamoroso passo indietro. Nei pros- simi cinque anni si dovrà realizzare un grande piano d'investimento per trasfor- mare la Lombardia nella più importante piattaforma produttiva del paese per quanto riguarda le energie rinnovabili. Produrre e consumare energia pulita do- vrà diventare facile e quotidiano, con beneficio anche dell’aria che respiriamo. La tutela del lavoro autonomo e dipen- dente è una priorità assoluta. È neces- sario costruire e avviare un modello spe- rimentale per cui chi perde il posto di lavoro abbia una retribuzione più vicina al salario e possa trovare un’altra occu- pazione entro un anno. Questo è possi- bile. Così come sono possibili interventi concreti a favore di quei ceti produttivi, professionisti con partite Iva, artigiani, piccoli imprenditori, dove in un anno si sono persi più di 25 mila posti di lavoro. A sostegno delle famiglie vi è l’impegno di arrivare entro il 2015 ad almeno al 30% di copertura dei posti negli asili ni- do (oggi è poco sopra il 15%). Per contro il Comune di Milano sta pensando di chiudere a settembre diversi micronidi. Garantire il diritto alla salute e all’assi- stenza è uno dei punti fondamentali del programma di Penati. L’istituzione del fondo per la non autosufficienza e di un albo regionale delle badanti, per la loro formazione e per il sostegno economico alle famiglie sono alcune delle proposte migliorative della situazione socio-sa- nitaria. Si tratta di irrobustire la rete dei servizi socio-sanitari e di predisporre un piano per diffondere e sviluppare la rete territoriale dei servizi a partire dall’as- sistenza domiciliare e dalla medicina di territorio. Il fallimento dei 15 anni di governo For- migoni sui trasporti pubblici è evidente se si pensa anche solo allo stato pietoso delle ferrovie lombarde. La condizione nella quale si trovano quei cittadini che ogni mattina si recano a Milano per mo- tivi di lavoro è mortificante. Servono investimenti rapidi per il sistema ferro- viario regionale, mentre per il trasporto privato è indispensabile la realizzazione della Pedemontana, della Tangenziale Esterna milanese e della Bre.be.mi. Vedo con preoccupazione le difficoltà con le quali si misura la nostra città e il grigiore dell’iniziativa politica e l’immobilismo di questa Giunta e del Sindaco. Il rischio di vanificare l’occasione, che si presenta con l’EXPO 2015, di rilanciare Milano si fa sempre più minaccioso. Opponiamoci a questo declino soste- nendo le ragioni del nostro program- ma e votando PD il 27-28 marzo. Sergio Poggio Coordinatore PD zona 4 È NECESSARIO REAGIRE Farsi in Farsi in 4 4 PER ZONA Q UATTRO [email protected] N. 3 marzo 2010 FORMIGONI: «Il Lambro?» «Non l’avevo ancora inaugurato»

description

 

Transcript of Farsi in quattro n 3 marzo 2010

Page 1: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

1

NOTIZIE A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4

VI SONO DUE QUESTIONI che ciinducono ad una seria riflessione:

la questione morale e come Governo,Regione ed Enti locali stanno affrontan-do la crisi economica ed i suoi riflessisull’occupazione e la crescente difficoltàdelle famiglie. E’ opinione diffusa chegli italiani prestino poca attenzione allaquestione morale. Non credo sia così.Vi può essere, forse, unitamente all’in-dignazione, che ogni persona per beneprova, una sorta di pericolosa rassegna-zione. Ma fortissima è la preoccupazio-ne per l’emergere di un diffuso sistemadi arricchimenti illeciti ai danni dellacollettività che mostra anche intrecci tramalaffare e politica. Anche la Zona 4 èstata interessata da uno scandalo di que-sta natura in merito ai lavori di bonificadell’area Montecity - Santa Giulia. Afronte dei milioni spesi vi è l’abbandonodi un progetto ambizioso e la cancella-zione di una struttura, come il CentroCongressi, che, vergognosamente, Mi-lano, a dispetto delle sue ambizioni, an-cora non ha. La stagnazione economicaha colpito pesantemente anche la Lom-bardia. Per contrastare questo momentodi difficoltà ci sarebbe voluto un efficacepiano di intervento regionale a favoredi piccole e medie industrie e dell’arti-gianato. Ci rimane invece la delusioneper come si sono concluse le vicendeAlfa Romeo di Arese e Alitalia–Mal-pensa, con l’aeroporto più importantedi Milano abbandonato a se stesso. Unfallimento. Per questo è necessario rea-gire, avviare nuove politiche, nuovi pro-getti e dare dinamismo alla guida dellaRegione. Le proposte programmatichedi Filippo Penati, candidato alla Presi-denza della Regione Lombardia, indi-cano la strada da percorrere. Ne cito al-cune. In Lombardia è possibile aprireuna nuova via per lo sviluppo e la cre-

scita sostenibile. Il nucleare impostodal Governo in alcune realtà del paeseè un clamoroso passo indietro. Nei pros-simi cinque anni si dovrà realizzare ungrande piano d'investimento per trasfor-mare la Lombardia nella più importantepiattaforma produttiva del paese perquanto riguarda le energie rinnovabili.Produrre e consumare energia pulita do-vrà diventare facile e quotidiano, conbeneficio anche dell’aria che respiriamo.La tutela del lavoro autonomo e dipen-dente è una priorità assoluta. È neces-sario costruire e avviare un modello spe-rimentale per cui chi perde il posto dilavoro abbia una retribuzione più vicinaal salario e possa trovare un’altra occu-pazione entro un anno. Questo è possi-bile. Così come sono possibili interventiconcreti a favore di quei ceti produttivi,professionisti con partite Iva, artigiani,piccoli imprenditori, dove in un anno si

sono persi più di 25 mila posti di lavoro.A sostegno delle famiglie vi è l’impegnodi arrivare entro il 2015 ad almeno al30% di copertura dei posti negli asili ni-do (oggi è poco sopra il 15%). Per controil Comune di Milano sta pensando dichiudere a settembre diversi micronidi.Garantire il diritto alla salute e all’assi-stenza è uno dei punti fondamentali delprogramma di Penati. L’istituzione delfondo per la non autosufficienza e di unalbo regionale delle badanti, per la loroformazione e per il sostegno economicoalle famiglie sono alcune delle propostemigliorative della situazione socio-sa-nitaria. Si tratta di irrobustire la rete deiservizi socio-sanitari e di predisporre unpiano per diffondere e sviluppare la reteterritoriale dei servizi a partire dall’as-sistenza domiciliare e dalla medicina diterritorio.Il fallimento dei 15 anni di governo For-migoni sui trasporti pubblici è evidentese si pensa anche solo allo stato pietosodelle ferrovie lombarde. La condizionenella quale si trovano quei cittadini cheogni mattina si recano a Milano per mo-tivi di lavoro è mortificante. Servonoinvestimenti rapidi per il sistema ferro-viario regionale, mentre per il trasportoprivato è indispensabile la realizzazionedella Pedemontana, della TangenzialeEsterna milanese e della Bre.be.mi. Vedocon preoccupazione le difficoltà con lequali si misura la nostra città e il grigioredell’iniziativa politica e l’immobilismodi questa Giunta e del Sindaco. Il rischiodi vanificare l’occasione, che si presentacon l’EXPO 2015, di rilanciare Milanosi fa sempre più minaccioso.Opponiamoci a questo declino soste-nendo le ragioni del nostro program-ma e votando PD il 27-28 marzo.

Sergio PoggioCoordinatore PD zona 4

È NECESSARIO REAGIRE

FarsiinFarsiin44PER ZONA [email protected]

N. 3marzo 2010

FORMIGONI:«Il Lambro?»«Non l’avevo

ancorainaugurato»

Page 2: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

2

MOLTI DI VOI ricorderanno cheesattamente un anno fa è stata av-

viata una procedura di infrazione da par-te della Commissione Europea nei con-fronti dell’Italia per il livello di polverisottili, per la carenza di piani finalizzatial risanamento dell’aria nelle Regioni eper la totale mancanza di un piano na-zionale. La norma europea prevede cheil nostro Paese debba rientrare nei limitidi qualità entro il 2011, altrimenti saremocostretti a pagare l’ennesima multa. È invece notizia di cronaca recente, cheun avviso di garanzia è stato inviato algovernatore della Regione LombardiaFormigoni, al sindaco di Milano LetiziaMoratti, ed ai presidenti della Provinciaper il superamento dei livelli di guardiadel pm10 senza che fossero state presemisure adeguate di contrasto.Forse è proprio per questo che il presi-dente della Provincia Guido Podestà hapoi cercato di “smarcarsi” proponendoil blocco delle auto o almeno provvedi-menti di targhe alterne.In realtà in molti sembrano aver compresoche l’emergenza è sanitaria prima ancorache ambientale, come dimostrano tantiautorevoli studi pubblicati sull’argomen-to.Nel rapporto 2010 prodotto da Legam-biente sull’argomento si dice: “Nel 2006l’Organizzazione Mondiale della Sanitàha dimostrato, con uno studio sulle prin-cipali città italiane, che riportando i valorimedi annui di polveri sottili al di sottodella soglia stabilita dalla legge (40 mi-crogrammi/metro cubo) si potrebberoevitare oltre 2000 morti l’anno”.Uno studio del Centro nazionale per laprevenzione e il Controllo delle Malattieha messo invece in relazione la presenzadi questi inquinanti in atmosfera e gli ef-fetti negativi a breve termine sulla salutein Italia, dimostrando come le conseguen-ze immediate dell’esposizione ad elevatilivelli di inquinamento atmosferico sianomolto gravi, soprattutto nei soggetti piùsensibili, come dimostra il forte incre-mento (+9%) dei ricoveri di bambini, perasma, in relazione all’aumento del bios-sido di azoto (NO2) in atmosfera.Intanto a Milano si susseguono supera-menti della soglia prevista dalle norma-tive: tutto è cominciato dall’11 gennaio,da allora il pm10 (particelle microsco-piche inquinanti), si è collocato sopra i50 picogrammi/m3; nel frattempo a feb-braio sono stati superati i 35 giorni disuperamento dall’inizio dell’anno, sogliaoltre alla quale Milano rischia di incor-rere nella infrazione comunitaria.Secondo la precedente normativa regio-

nale già si sarebbe bloccato il traffico,ma Formigoni ha ritenuto che non vifosse più la necessità di una normativaemergenziale per cui a fronte di questosuperamento continuo le leggi non pre-vedono alcunché e la politica del Pdl inLombardia nemmeno.La maggioranza di centro destra in Co-mune qualcosa ha fatto: ha silurato l’as-sessore Croci che, da tecnico, ipotizzavadi estendere l’applicazione dell’Ecopasse si che il bilancio del primo anno diecopass si poteva dire positivo con ladiminuzione del 67% degli ingressi diauto inquinanti e dell’8,4% nell’interoterritorio cittadino. A fronte di ciò leconcentrazioni di pm10 sono calate del21% e quelle di anidride carbonica (co2)dell’11%, ma il “partito dell’auto” vincecomunque perché “i voti sono voti” eDe Corato può affermare che l’inquina-mento non incide sulla salute dei citta-dini “la verità è che a dispetto di tantiluoghi comuni a Milano si vive di piùche in altre città della Lombardia e d’Ita-lia”, (salvo poi ordinare il blocco deltraffico per otto ore la domenica).E mentre si presentano alla stampa alcuniprototipi di bus ad idrogeno, che sarannodisponibili nei prossimi anni, l’insipienzadella classe dirigente Pdl del Comune ri-schia di far perdere 15 milioni di finan-ziamento in assenza dei progetti per larealizzazione di tre itinerari urbani di pisteciclabili, come già aveva fatto non parte-cipando al bando regionale da 4,5 milionidi euro, mentre nelle casse comunali giac-ciono 6,5 milioni stanziati nel 2009 e nonancora spesi, per assenza di progetti.

Dall’opposizione, oltre alle proteste ealle occupazioni dell’area consiliare,giungono anche precise proposte: Mau-rizio Baruffi e Pierfrancesco Maran delgruppo consiliare PD chiedono con for-za: l’estensione dell’ecopass agli euro4diesel, tre giorni di blocco della circo-lazione urbana, l’imposizione tempora-nea del limite degli 80 km l’ora sulleautostrade lombarde, la rinuncia al pro-getto del tunnel e la devoluzione dellerisorse ai progetti di estensione della retemetropolitana.Italia Nostra e Legambiente, insiemecon alcuni consiglieri comunali di op-posizione e con l’ex assessore EdoardoCroci, hanno presentato una lista di ar-ticolate proposte che ricomprendono eampliano la proposta del PD comunale:1) estendere l’Ecopass a tutti i mezziche accedono ai Bastioni; 2) applicareil concetto di “zona a bassa emissione”in tutta la provincia e oltre; 3) al terzogiorno di superamento della soglia d’al-larme: consentire l’ingresso ai 67 varchidalle 7.30 alle 9.30 soltanto alle vetturecon almeno due persone a bordo, di-vieto di circolazione di giorno per imezzi pesanti in tutta la città, bloccocircolazione nel fine settimana dalle 10alle 18, validità giornaliera del bigliettoATM da un euro; 4) ridurre la velocitàa 80 km/ora sulle strade e 90 km/orasulle autostrade nei giorni di supera-mento dei limiti di qualità dell’aria; de-pennamento del tunnel Linate-Rho

IL CIELO SOPRA MILANO

(continua alla pagina seguente)

Solo Formigoni è convinto che tutto sia nella norma. Ecco Milano in un giorno di sole.

Page 3: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

3

dall’agenda dei lavori pubblici; 5) po-tenziamento della ciclabilità, estensionedelle biciclette a noleggio con posta-zioni di bicilette in tutte le principalistazioni ferroviarie; 6) potenziamentodei mezzi pubblici; 7) riscaldamento:riduzione da 14 a 12 ore giornaliere nei1.500 immobili comunali, fare rispet-tare il divieto regionale di riscaldamento

negli spazi comuni dei condomini; 8)rimuovere gli ostacoli burocratici e fa-cilitare gli investimenti di risparmioenergetico; 9) moratoria su tutti i par-cheggi con posti a rotazione. Il Partito Democratico e le altre forzepolitiche di opposizione sono in campo,con proposte e strategie di contrasto al-l’inquinamento che stanno ottenendosempre più consenso tra esperti e citta-dini milanesi, la maggioranza in comune

balbetta e si affida ai soli rimedi naturali:vento e pioggia!Nel frattempo cardiopatici ed asmaticipossono aspettare... se ce la faranno. An-che per tutto questo chiediamo al can-didato per le regionali del PD in Lom-bardia, Filippo Penati, un impegno forteper l’ambiente che passi, tra l’altro, conla riconferma ed estensione dell’Ecopassa Milano.

Sergio Saladini

IL CIELO SOPRA MILANO

ÈIN VIA DI APPROVAZIONE la co-struzione di un palazzo all’interno

del cortile di via Longhi 16/a di settepiani fuori terra per un’altezza di oltre25 metri (superiore a tutte le case pre-senti) e tre sotto terra adibiti a 112 postiauto a contatto con la falda idrica (situataa 8 metri - dati Provincia di Milano). Fi-nora il progetto (richiesta del 2007) haavuto due dinieghi dagli uffici dello spor-tello unico dell’edilizia del Comune per-chè ritenuto a rischio per il quartiere edi volumetria eccessiva. Il costruttore è l’Immobiliare La Mar-tesana di Foresto Sparso (BG).I pericoli cui le famiglie del quartiere an-drebbero incontro, se l’approvazione perla costruzione fosse concessa, sono i se-guenti: 1) elevato rischio di stabilità pergli edifici e per i muri delle case che sonocostruite su terreno alluvionale con faldaacquifera superficiale a 8 metri. Gli im-mobili costruiti all’inizio del Novecentohanno scarse fondamenta. Lo scavo delsottofondo per la costruzione dei 112 boxrisulterebbe di 13/14 metri interessandola falda. Gli assestamenti e le crepe sonoassicurati come sono confermate dalle re-lazioni di due ingegneri strutturisti. Nonvogliamo pensare situazioni più gravi co-me crolli; 2) il palazzo toglierà luce airesidenti e tutto il complesso di case re-sterà in ombra per molte ore al giorno conconseguente aumento di consumo ener-getico e di spese; 3) rumore, polvere, di-sagi alla viabilità, inquinamento da gasdi scarico delle ruspe, gru e del passaggiodi 1500/ 2000 camion che dovrebbero permolti anni entrare e uscire dal cantiere, ilcui accesso è un sottopasso all’interno diun palazzo abitato; 4) aumento dei rischiper la sicurezza e per l’ordine pubblicoa causa della presenza di ponteggi davantialla nostre finestre, con relativa diminu-zione della nostra privacy; 5) aumentodei rischi per l’incolumità personale inpresenza di qualsiasi emergenza (incendi,crolli) che si possa verificare in uno spazio

chiuso e ristretto come quello dove il can-tiere dovrebbe sorgere; 6) aumento delladensità abitativa in un quartiere già moltocongestionato e con pochi spazi verdi,molto traffico e nessuna struttura sportivaper i giovani o punti di incontro per glianziani.Cosa chiediamo che si facciaUna riqualificazione dell’area che portiun vero vantaggio agli abitanti del quar-tiere e non solo pericoli per le loro case,maggior inquinamento atmosferico e di-sagi e speculazione immobiliare.I residenti hanno richiesto all’assessoreMasseroli, che ha fatto un sopralluogo, lacreazione di un centro sportivo d’eccel-lenza (0-16) che riempia il vuoto di serviziin questa zona dove anche le strutture sco-lastiche esistenti sono sprovviste di pale-stre e impianti sportivi. Le scuole pubbli-che di zona (viale Mugello, via Cipro,viale Campania) sono prive di struttureidonee per praticare attivita’ sportive.È in corso la raccolta di firme per una pe-

tizione popolare (www.sosvialonghi.it)rivolta al Sindaco e alla giunta per attivareil progetto del centro sportivo, che po-trebbe essere realizzato da un noto ope-ratore del settore palestre e benessere pre-sente nell’area. In tal modo cancellare lospettro di un ecomostro che arrecherebbegravi danni a questa parte della città. L’idea di una Milano di qualità e vivibileè l’obiettivo che si deve affermare e coin-volgere il maggior numero di cittadini.La via Negroli è a due passi da via Lon-ghi, ed ecco qui evidente la dimostra-zione della cementificazione selvaggiacui questo quartiere è sottoposto. Unoscempio abitativo in fase di ultimazione,costruito all’interno del cortile al civicon. 12, in una zona dalla già alta densitàabitativa e di traffico e con una spiccatamancanza di servizi e spazi verdi.Beh, comunque ci sarà chi lì nei pianialti godrà di un bel panorama della cit-tà… loro!

Marina Tassara e Nino Bosco

La via Negroli è a due passi da via Longhi, ecco la dimostrazione della cementificazione selvaggia.

Via Longhi, via Negroli: CHI SALVERÀ LE NOSTRE CASE?

Page 4: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

4

Marina TASSARA ALBIZZATI, mi-lanese classe 1960, sposata, una figliadi 15 anni.Lavoro al DMU e Scienze Biomedichedell’Università Statale di Milano. Laureata in Filosofia mi sono a lungo oc-cupata di bioetica e dell’impatto della me-dicina sulle nostre scelte individuali e col-lettive. Sono stata ricercatrice presso ilCentro di Educazione Ricerca e Informa-zione su Scienza e Società partecipandoa progetti finanziati dalla UE sulla perce-

zione pubblica e gli aspetti etici, socialie ambientali dell’innovazione in campobiotecnologico. Mi sono inoltre occupatadi disagio sociale e psichico dei minori eprogetti di cooperazione internazionalecon associazioni di volontariato. Di re-cente ho conseguito un Master per inse-gnare l’italiano agli stranieri per contri-buire in maniera produttiva alle difficoltàscolastiche dei bambini immigrati.Mi sono affacciata alla politica attiva inseguito alla nascita del Partito Democra-tico per canalizzare il mio impegno socialee civile in un progetto comune e metterea disposizione le mie esperienze, il miosapere e il mio tempo libero. Sono con-vinta che il vero cambiamento passa at-traverso la volontà e l’impegno concretodelle persone. Oggi faccio parte del di-rettivo del Circolo Mecenate- Lomellina-Ponte Lambro zona 4 Milano, e della di-rezione provinciale. A Milano seguo inparticolare i problemi del quartiere, delterritorio, della scuola ma soprattutto dellacultura che considero il fondamento del-l’agire politico e sociale.

cità e di forte volontà. Queste mi hannostimolato ad accrescere il mio impegnopolitico e sociale. Credo nell’entusiasmo del lavorare in-sieme per costruire una società che mettain primo piano i valori della cultura,della solidarietà, e della sicurezza.Soprattutto in questo tempo credo si deb-ba fare fronte comune per riaffermareprincipi fondamentali come il diritto allavoro e la tutela dei lavoratori, il dirittoalla salute ed il diritto all’istruzione.Credo che la politica debba garantire pariopportunità a tutti i cittadini e che si debbaconvincere con urgenza che questi valorisono indispensabili e che non possonoessere sottomessi alla logica del migliorprofitto e o all’interesse di pochi.

Per ribaltare queste logiche è necessariala partecipazione di tutti, ed è per questoche parto da me stessa.

ELEZIONI REGIONALI: ecco le nostre due candidate della ZONA 4

Marina TASSARA Albizzati e Maria Grazia FULCO

Mi chiamo Maria Grazia FULCO, so-no nata a Milano il 28 settembre del1966, sono sposata da 17 anni, ho duefiglie, rispettivamente una di 13 e l’altradi 9 anni.Mi sono laureata nel 1994 a Milano inMedicina e Chirurgia e specializzata inMedicina del Lavoro nel 1998. Dal 2009sono anche medico agopuntore.Dal 1998 ho lavorato come Medico Com-petente sul territorio di Milano fino al2003 presso diverse aziende come liberaprofessionista. Dal 2003 lavoro come di-pendente presso la A.S.L. di Milano sem-pre come Medico del Lavoro. Dal 2007sono impegnata come volontaria pressola Caritas della mia parrocchia. Nel 2007,sempre come volontaria, ho collaboratoinsieme ad alcune amiche all’ avvio dellascuola di italiano per donne straniere.Dal 2007 con la nascita del Partito De-mocratico sono impegnata presso il Cir-colo di via di Monte Palombino a Ro-goredo. In questi tre anni mi sonoimpegnata con costanza insieme agliamici e compagni del circolo ad affron-tare alcune tematiche legate al quartiereche ci hanno portato a far aprire un Po-liambulatorio ed alla fondazione del-l’Auser nel 2008. L’esperienza a Ro-goredo mi ha permesso di conosceremolte persone generose, di grandi capa-

Nonostante la Lombardia sia una dellearee più ricche e produttive d’Europa laqualità della vita non rispecchia tale gra-do di benessere per questo voglio diri-gere il mio impegno:nell’emergenza educativa come funzionesociale nella crescita culturale e umanadei giovani che si traduce in politichedi pari opportunità e di recupero delleeccellenze scolastiche, di sostegno allefamiglie e di incremento di attività ex-trascolastiche;nell’emergenza ambientale: la salva-guardia della qualità’ dell’aria passa at-traverso una seria e severa politica sullamobilità sostenibile e di investimentiper le energie alternative;in una maggior efficienza della spesaassistenziale e nel ripristino di una retesanitaria territoriale che intercetti i sog-getti più fragili, minori, anziani, disabili; in una maggior valorizzazione del ruolodella ricerca nelle politiche di svilup-po.Perché c’è una Regione migliore!

[email protected]

IL CIRCOLO del Partito DemocraticoRomana-Calvairate si trasferirà dalla

storica sede in via Tommei in un nuovospazio in via Tito Livio 27.Già da tempo, tra gli iscritti al Circolo,si era aperta una discussione sulla ne-cessità di essere più "visibili" nel quar-tiere. Nella nuova sede sarà possibileospitare iniziative di approfondimentoe di discussione aperte al pubblico e non

esclusivamente su argomenti strettamen-te e tradizionalmente "politici". Ma nonsolo questo: perché l’idea è quella di unluogo nel quale si possa andare magariper leggere i giornali, scambiare duechiacchiere, far presente un problema.Una sede, dunque, a contatto con la re-altà della zona e con i cittadini che viabitano.

Laura Guerrini

Circoli in movimento

Page 5: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

5

QUANDO LA REDAZIONE mi hadato la possibilità di scrivere un ar-

ticolo sulla scuola ho risposto con en-tusiasmo perché credo, che mai comein questo periodo, ci sia bisogno del con-tributo di tutti, per far emergere la si-tuazione critica della scuola pubblica.Lo faccio riprendendo lo spunto da unatrasmissione televisiva, trasmessa da Rai3 domenica 14 febbraio, che ha apertouno squarcio nel silenzio che spesso cir-conda l’istruzione. Si tratta di “Presa-Diretta”, condotta da Riccardo Jacona,che in modo chiaro ed efficace ha evi-denziato la stato di estrema sofferenzadella scuola pubblica: la condizionedrammatica dei precari, il degrado del-l’edilizia scolastica e la mancanza di ri-sorse per il funzionamento ordinario eper il pagamento delle supplenze.Un quadro allarmante che mina seria-mente i progetti didattici dei nostri figli,nonostante la buona volontà di docenti,dirigenti e tutto il personale che, fatico-samente e senza mezzi idonei, si sfor-

zano di tenere in piedi una casa che staevidentemente crollandogli addosso.Nonostante le dichiarazioni sempre piùdi facciata del ministro Gelmini, i fattidimostrano che mancano progetti di veraintegrazione per alunni disabili e per glialunni extracomunitari.Si rafforzano processi di discriminazionee si ampliano le differenze.Di fronte a questa rappresentazione de-solante emerge con grande contrappo-sizione il mondo delle scuole private oparitarie: in Lombardia ci vengono mo-strati esempi di scuole ben attrezzatecon palestre, laboratori, piscine, inse-gnamento bilingue, attività per gruppi emolto altro, per una scuola di qualità ingrado di fornire obiettivi ed educare concompetenza. Il costo di iscrizione si ag-gira sui 7.000 euro all’anno, al di là diogni possibilità per una normale famigliaitaliana con reddito da lavoro dipenden-te.In questa situazione la Giunta Regionaledel Presidente Formigoni elargisce in-

genti contributi alle famiglie che scel-gono le scuole paritarie allargando an-cora di più una forbice evidenziata daglisquilibri di bilanci in forte attivo (scuoleprivate) e scuole pubbliche che in questigiorni stanno lottando per approvare ilpiano annuale tra ingenti difficoltà, van-tando crediti da parte dello Stato percentinaia di migliaia di euro e finanzia-menti ridotti praticamente a zero.L’inchiesta di Rai 3 ha evidenziato chelo scorso anno i finanziamenti per lascuola della Regione Lombardia sonostati così ripartiti: per i 980.000 studentidella scuola pubblica la spesa pro-capiteè stata di 3,38 euro, mentre per ognunodei 98.000 studenti delle scuole privatela cifra sale a 475,00 euro.Vorrei ricordare ai nostri governanti chela nostra Costituzione fa della scuolapubblica il garante del diritto all’istru-zione pubblica per tutti, mentre l’articolo33 della Costituzione da il diritto ad entie privati di istituire scuole e istituti dieducazione, senza oneri a carico delloStato.Tutto chiaro Presidente Formigoni?

Massimiliano CamilliPresidente Consiglio d’Istituto

Madre Teresa di Calcutta

IL PARTITO DEMOCRATICO denun-cia il grave inquinamento ai danni del

fiume Lambro, causato dallo sversamentodi migliaia di metri cubi di gasolio e pe-trolio, fuoriusciti da un deposito della so-cietà Lombarda Petroli a Villasanta (Mon-za). Si tratta del più grave incidente maicapitato in Brianza ed è un clamorosoesempio di come l’assenza di controllimetta a repentaglio la sicurezza degli ani-mali e dell’ambiente. Un fatto molto al-larmante e potenzialmente devastante perl’ecosistema del corso d’acqua, già pro-vato da anni di inquinamentoI consiglieri regionali del PD hanno chie-sto: 1) l’immediata convocazione di unconsiglio regionale straordinario per af-frontare il problema del risanamento delLambro e del Po e la difesa dei corsi d’ac-qua dalla presenza e dai problemi am-bientali causati delle industrie a rischiodi incidente rilevante come la LombardaPetroli, da cui si sono riversati nel Lambrouna quantità ancora imprecisata di petrolioe gasolio; 2) che i lavori di messa in si-curezza e di ripristino ambientale proce-dano con la massima celerità e si accertinole gravissime responsabilità di chi ha com-messo il fatto e di chi, forse, ma lo accer-terà la magistratura, non ha svolto fino infondo il proprio compito di controllo; 3)di verificare con la massima urgenza le

POVERO LAMBRO: chi ha voluto tutto questo?

Tecnici nel tentativo di bloccare l’ondata nera nel fiume Lambro.

SALVIAMO LA SCUOLA PUBBLICAbilanci in rosso e rischio fallimento

quantità di idrocarburi stoccabili nello sta-bilimento. Il gravissimo incidente imponeperò da subito al Consiglio di valutare at-tentamente se tutto è funzionato corretta-mente. Forse se Formigoni avesse chiestopiù tempestivamente lo stato di emergen-za, gli interventi sarebbero stati più coor-dinati ed efficaci. Denunciamo con profondo sdegno lalegge proposta, tra l’altro, dal ministro

dell’Ambiente Stefania Prestigiacomoe approvata dal Parlamento il 2 febbraioscorso, che depenalizza il reato di scaricoindustriale nelle acque. In pratica nonc’è più un reato penale, e chi scaricheràinquinanti oltre i limiti consentiti dallalegge se la caverà semplicemente conuna multa che va da 3.000 a 30.000 euro,una semplice sanzione amministrativa.

Claudio De Biaggi

Page 6: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

6

IL GAZEBO del PD si sposta da VialeUngheria, dove il riscontro da parte dei

residenti è stato notevole, per due giorni,nonostante la temperatura rigida e la neb-bia incombente, sabato 6 febbraio in viaPorto di classe e domenica 7 febbraio nellospiazzo antistante alla Basilica dedicataa San Nereo e San Achilleo.La chiesa, voluta nel 1937 dall’alloraArcivescovo di Milano Alfredo Ildefon-so Shuster, venne progettata dall’archi-tetto milanese Giovanni Maggi, che laconcepì di tipo basilicale romanico.L’iniziativa è stata promossa dal circoloMecenate/Lomellina/Ponte Lambro conla collaborazione di amici del circoloXV Martiri in Via Marcona.Il presidio ha avuto lo scopo di portareall’attenzione dei cittadini il progettodella metro MM4 (linea BLU), progettoricordiamo nato già sotto il governo Pro-di e pronto da qualche tempo, offrendoun’ampia documentazione in merito:una mappa con evidenziato tutto il per-corso, fotografie con i progetti delle fu-ture stazioni, fogli informativi con i costie i tempi di realizzazione, mettendo an-che in risalto la pressione dei rappresen-tanti del Partito Democratico in tutte lesedi istituzionali per sollecitare Il Sin-daco e tutta l’amministrazione Comunalee Provinciale a dare l’avvio ai lavori tro-vando i fondi necessari, peraltro già stan-ziati ma non ancora arrivati.Ribadiamo ai residenti l’assoluta impor-tanza di questa infrastruttura in vistadell’Expo 2015 e ormai necessaria perridurre sia l’enorme afflusso automobi-listico quotidiano che da Est entra in

città sia l’inquinamento atmosferico chene deriva. Infatti, grande interesse hanno suscitatoi cartelloni raffiguranti la mappa cittadinacon il percorso della nuova linea: la gentesi avvicina numerosa all’uscita dalla mes-sa, chiede, discute e soprattutto osserva.Hanno contribuito poi al successo del-l’iniziativa anche la presenza di alcuniamministratori pubblici del Partito De-mocratico: i consiglieri comunali AndreaFanzago e Pierfrancesco Maiorino e ilconsigliere provinciale Paolo Cova, cheassieme a Francesco Laforgia hanno datovita ad una conferenza stampa “sul po-

sto” ripresa dalle telecamere di RAI3;il giorno seguente erano presenti MarcoCormio consigliere comunale, AngeloMisani consigliere di zona 4 e SergioPoggio, coordinatore del partito demo-cratico per la zona 4, che hanno dato ri-sposte esaustive a tutti i curiosi.E’ cosi terminato felicemente un altroincontro tra il Partito Democratico e lacittadinanza, che ha rispecchiato fedel-mente la direttrice tracciata dal segretarionazionale per una sempre maggior pre-senza nel territorio.Termino auspicando di essere nuova-mente cronista nel futuro di altre inizia-tive dei nostri circoli.Questo è il Partito Democratico tra lagente per la gente.

Enrico Mattioli

MM4, Linea Blu:UN’OPERA ORMAI NECESSARIA

Gazebo in viale Argonne del Circolo Mecenate-Lomellina-Ponte Lambro a favore della MM4.

IL PROGRAMMA del Teatro Oscar divia Lattanzio prevedeva per sabato 6

febbraio la messa in scena dello spettacolo“L’apocalisse rimandata, benvenuta ca-tastrofe", con l’attore Giulio Cavalli. Al-l’ultimo momento la rappresentazione èstata annullata e le ragioni di una deci-sione così grave e inconsueta sono assaipreoccupanti. Poche ore prima dell’iniziodello spettacolo, infatti, sono stati rinve-nuti 23 proiettili, tanti quante sono le re-pliche previste.Giulio Cavalli è da tempo bersaglio diminacce e intimidazioni per le sue rap-presentazioni antimafia e vive da annisotto scorta. Il suo spettacolo "A cento

passi dal Duomo", in cui egli raccontagli intrecci tra economia, politica e mafiain Lombardia, ha evidentemente coltonel segno.Gli "avvertimenti" mafiosi hanno un latopatetico e ridicolo con la loro ovvia tea-tralità (è il caso di dirlo) ma proprio perquesto non possono assolutamente esseresottovalutati. Perché evidentemente se lamano dell’esecutore è stupida, molto pe-ricolosi sono i mandanti che non possonotollerare di avere i riflettori puntati suiloro illeciti interessi e sulle loro attivitàcriminose.Con buona pace delle trionfali dichia-razioni del governo sui successi rag-

giunti in questo campo.Come ha sostenuto il procuratore GianCarlo Caselli, “per combattere la mafianon bastano la magistratura e le forzedell’ordine: serve un’antimafia sociale”.Il massimo sostegno deve essere dato atutte quelle persone coraggiose che de-nunciano e ci fanno conoscere aspettidella realtà che troppo spesso, sbaglian-do, consideriamo lontani da noi, dallanostra vita.In solidarietà con Giulio Cavalli, il Par-tito Democratico ha organizzato venerdì12 febbraio a Palazzo Marino una mo-bilitazione antimafia che ha visto la par-tecipazione dell’attore stesso, di magi-strati, di forze dell’ordine e di WalterVeltroni e Nando Dalla Chiesa.

Laura Guerrini

LA MAFIA NON ESISTE?

Page 7: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

7

Il Coordinamento dei Circoli del PartitoDemocratico della Zona 4 di Milano

si rivolgono a tutti coloro che nel nostroterritorio hanno partecipato in prima per-sona alla nascita del PD per invitarli al-l’iscrizione per il 2010 al Partito De-mocratico e a partecipare direttamenteall’attività del circolo più vicino a casaloro, o in cui si sentono maggiormentea loro agio.Negli ultimi 12 mesi sono successe tantecose nel nostro Partito, come ad esempioil rinnovo di tutti gli incarichi direttivia livello nazionale, regionale, provincialee locale (di circolo).Dopo le discussioni congressuali circa ilmodo migliore per rilanciare il PD è giun-to il tempo in cui ciascuno collabora conchi è stato scelto a dirigere il Partito.Si è ripreso a “fare politica”, ognuno alproprio livello. guardando ai problemiconcreti delle persone. Siamo convintiche i nostri eletti devono essere onesti,trasparenti, rispettando il mandato rice-vuto, lavorando solo per il bene comune,e nel nostro territorio questo già succede:nel Consiglio di Zona 4 ed in Comune cisono due squadre coese di eletti del PD,e con loro i circoli lavorano bene e concontinuità. La Zona 4 è sta la più attivadi Milano e ha fatto eleggere ben tre con-siglieri provinciali di valore coi quali sia-mo costantemente in contatto. Uno diloro è, tra i vicesegretari provinciali, quel-lo con delega alla città di Milano. Sono in arrivo le elezioni Regionali eper la prima volta è stato chiesto ai Cir-coli di proporre alla segreteria regionaledei candidati. Abbiamo in lista due can-didate provenienti da nostri Circoli, mol-to impegnate nell’area Lomellina, Ma-rina Tassara, ed in quella di Rogoredo,Maria Grazia Fulco. Per le prossime ele-zioni Comunali del 2011 vorremmo ave-re ancor più voce in capitolo.Sul fronte dell’informazione abbiamo av-viato il notiziario “Farsi in 4 per Zona4” frutto della collaborazione tra i Circolidella zona, che per ora è distribuito solovia e-mail, ma che presto sarà anche stam-pato su carta e inviato a chi non ha Inter-net. Sta per decollare anche il sito internet(di cui diffonderemo il link) in cui cia-scuno dei Circoli avrà lo spazio per le suenotizie. Coloro che ci hanno fornito l’in-dirizzo e-mail sono stati informati circale iniziative che abbiamo messo in can-tiere, o che abbiamo già fatto.Attraverso incontri con personaggi

esperti su specifiche tematiche (PietroIchino, Gherardo Colombo, ConsiglieriRegionali, Senatori, Deputati, Europar-lamentari) abbiamo arricchito le nostreconoscenze.Abbiamo affrontato in collaborazionecoi comitati spontanei dei cittadini i pro-blemi dei parcheggi e dell’edilizia piùo meno selvaggia. Alcuni Circoli hanno contatti con realtàche nella zona si prendono cura di chi èin condizioni di bisogno (es. con un Cen-tro di ascolto Caritas, per guardare adoccasioni di incontro tra chi cerca lavoroe chi potrebbe offrirlo). Abbiamo posto l’attenzione ai problemidel lavoro che viene meno e a quelloche è precario, particolarmente per i gio-vani; a quello della scuola pubblica,cui la riforma Gelmini dà sempre menorisorse. Sono in cantiere iniziative anchesui problemi che le famiglie e gli studentidevono affrontare. Per quanto riguardala viabilità abbiamo ottenuto, grazieall’azione dei nostri consiglieri comu-nali Cormio e Comotti, l’attivazionedella nuova linea 88, un autobus che daFantoli-Ungheria porta a Rogoredo FS-M3, e l’avvio dei lavori in via Pestagalliper collegare via Zama con RogoredoFS-M3. Con un gazebo stiamo informando lacittadinanza circa la Linea 4 dellametropolitana, che andrà dall’aeroportodi Linate alla stazione FS S. Cristoforoattraverso viale Forlanini, Argonne, S.

Babila, il Policlinico. Chiediamo chevengano completate le opere viabili-stiche che sono state avviate da mesie che sono incompiute, e la manuten-zione dei manti stradali, e che i fondidell’Expo abbiano qualche ricadutautile nei prossimi anni anche per chivive nella nostra parte della città.Ci siamo invece opposti al maxitunnela pagamento che il sindaco Moratti vuo-le fare, dallo svincolo Forlanini dellaTangenziale a Rho.E’ solo iscrivendosi e partecipando al-l’attività dei circoli che possiamo “fare”,col nostro modo di agire diverso, il PDnuovo che vogliamo. Non ci sono altria cui delegare questo compito! Per questo vi attendiamo per l’iscrizioneal PD nei locali di uno dei circoli dellaZona 4 (nella sede che è più comoda):la quota minima 2010 che dobbiamoversare per ogni iscritto alla segreteriaprovinciale è di € 30 (€ 15 se ha fino a29 anni); chiediamo a chi può farlo didare un contributo addizionale nella mi-sura che ritiene giusto, con cui coprirele spese che dobbiamo sostenere per farele attività politiche del Circolo (stamparevolantini e manifesti, pagare le salequando facciamo manifestazioni pub-bliche, far fronte alle spese logistichedelle sedi, ecc.).Contiamo che anche tu sia dei nostriquest’anno!Coordinamento dei Circoli della Zona 4

È aperto il tesseramento 2010Iscriviti anche tu al PARTITO DEMOCRATICO

Page 8: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

Per consentire a tutti di aderire al PDabbiamo deciso di tenere aperte

tutte le nostre sedi con i seguenti orari:

Circolo ROMANA-CALVAIRATEvia Tommei 3/4 - tel. 327/[email protected]://pdromanacalvairate.blogspot.com/domenica 10,00-12,00 • martedì 21,00-23,00

Circolo MECENATE - LOMELLINA - PONTE LAMBROvia Mecenate 25 - tel. 333/9057484 •[email protected] Mecenate, 25 (presso Arci): sabato 9,30-12,00via Lomellina, 14 (presso Coop. Liberazione) 1° piano: mercoledì 18,00-19,00via Vittorini, 24 (presso Coop. Ponte Lambro): domenica 9,30-12,00

Circolo CORVETTOvia Mompiani 10 - tel. 380/[email protected]ì 15,00-18,00 • domenica 14 marzo ore11,00 aperitivo con festa del tesseramento

Circolo ROGOREDO

via Monte Palombino 2

tel. 339/1770533 • [email protected]

sabato 9,00-12,30

Circolo CARMINELLI

via Archimede 13 - tel. 339/7493923

[email protected]

http://pdcarminelli.blogspot.com/

martedì 21,00-23,00

Page 9: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

9

IL 14 FEBBRAIO Filippo Penati, can-didato alla presidenza della Regione

Lombardia, nell’ambito del tour elet-torale, ha fatto visita al quartiere di Ro-goredo, nella sede del circolo del PD,in una sala gremita di sostenitori e gentecomune desiderosa di conoscere da vi-cino lui e le idee che vuole portare avan-ti in ambito regionale e nazionale. Iniziariflettendo su Formigoni, che non haragione di essere rieletto: da quindicianni governa e ormai pensa più a con-solidare il proprio sistema di poterepiuttosto che rivolgersi ai cittadini. E’democraticamente inaccettabile chechiunque governi per quattro legislaturedi seguito: il rischio è che si finisca colperdere di vista i problemi reali dellapopolazione. Infatti, a fronte della crisieconomica in Lombardia, sono stati au-mentati gli affitti delle case popolari echiusi servizi territoriali, aggravandola situazione sanitaria a discapito delpubblico malato. Inoltre è vero che lasanità lombarda ha ricevuto l’eccellenza

ospedaliera a livello nazionale, ma nonha più ricevuto sostegno a livello diunità periferiche e decentrate, che tantoservirebbero ai cittadini dislocati sulterritorio. La sanità infine funziona “adue velocità”: per fare analisi specia-listiche con il servizio sanitario, si at-tendono diversi mesi, se si fanno a pa-gamento nelle stesse strutture, i tempisono cortissimi. Così non si ha ugua-glianza tra i cittadini, punto cardine del-le idee di sinistra. I temi affrontati sono stati i più svariati:richiamando l’appena accaduto episodiodi Via Padova, Penati ha evidenziatol’abbandono dei quartieri periferici daparte della Pubblica Amministrazione,e il bisogno dell’alternativa politica an-che in ambito comunale dall’anno pros-simo, visto il rinnovo di Palazzo Marino. Per il doppio problema traffico/inqui-namento non si fa nulla: l’88% dei la-voratori metropolitani è costretto a muo-versi con l’automobile e non usa i mezzipubblici e ciò avviene perché mancano

investimenti nei trasporti. Non si sentepiù parlare del vero federalismo fiscalecon compartecipazione al gettito fiscale:una parte delle tasse nazionali dovrebberestare direttamente in Lombardia. Fi-nora ci sono state tante promesse, masoluzioni non se ne sono viste. Infine Penati ha affrontato il tema delnucleare: non è la scelta giusta per ilnostro paese e mentre il governo Ber-lusconi a Roma la propone come l’unicasoluzione possibile, a livello regionalei suoi candidati la rifiutano. Formigonistesso afferma che in Lombardia il nu-cleare non serve. La scelta del PD in-vece, è di spingere sulle energie rinno-vabili, che hanno meno impattoambientale e sono ugualmente efficaci.I problemi e le soluzioni prospettatesono stati molteplici e Penati ha dav-vero saputo catturare l’attenzione e so-prattutto la fiducia degli uditori che lososterranno entusiasticamente per leprossime elezioni.

Rita Ferrieri

Rogoredo 2010:PENATI IN TOUR ELETTORALE

Filippo Penati espone il suo programma nell’ambito del suo tour che lo ha portato a Rogoredo.

Page 10: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

10

SERENO sempre puntuale e sorridentedeterminato a rilanciare l’area metro-

politana milanese come protagonista dellarinascita politica del riformismo demo-cratico, Roberto Cornelli ha già dimostratodi saper ben coniugare elaborazione teo-rica, prassi politica e capacità ammini-strative con la sua rielezione a sindaco diCormano nelle elezioni amministrativedel 6 e 7 giugno 2009. Nato a Milano nel 1974, è sposato dal2001 ed è padre di tre figli. Laureato inGiurisprudenza nel 1999, ha conseguito

nel 2003 un Dottorato Internazionale diRicerca in Criminologia. Oggi è Docentedi Criminologia e Ricercatore all’Univer-sità di Milano-Bicocca. Svolge la propriaattività scientifica nei Settori della Giu-stizia Penale e della sicurezza urbana.Ha sempre affiancato alla carriera acca-demica l’impegno sociale e per i diritticivili – Associazione "Macondo" di con-sulenza legale per cittadini stranieri;Commercio Equo e Solidale e GAS – equello politico-istituzionale: dal 1995al 2000 è stato Consigliere Comunale a

Cormano nel gruppo dei Democratici diSinistra e Presidente della CommissioneCultura, Sport, Tempo Libero, Lavoroe Attività produttive; in seguito, nel1999, ha ricoperto il ruolo di Assessoreall’Urbanistica ed Edilizia Privata. Nel 2004 viene eletto per la prima voltaSindaco del Comune di Cormano, rie-letto nel 2009 con il 66,11% dei voti. La sobrietà l’impegno e lo stile mostratiin queste prime battute come responsa-bile della segreteria provinciale dimo-strano che la fiducia accordatagli è benriposta. A lui il nostro sostegno e un augurio dibuon lavoro.

Marina Tassara

IL NUOVO SEGRETARIO METROPOLITANO DEL PD

ROBERTO CORNELLI

MERCOLEDÌ 27 gennaio ore 21, en-tro nella sala del circolo PD di via

Mecenate al 25. Penso di trovare pocagente ma la sala è piena. Stanno arrivandoaltre persone. Corro subito a procurarealtre sedie. Fortuna ce ne sono un bel po’nel locale sottostante. Davanti a tutti scor-go tre persone. Uno tra questi è il mioamico Claudio De Biaggi che apre la se-rata con una trattazione storica della de-portazione avvenuta nella nostra zona(nella stragrande maggioranza operai del-la ditta Caproni e non solo, anche molti

dirigenti). Durante la trattazione provouna sensazione nuova che anni di dibattitisull’argomento non mi hanno mai fattoprovare: riesco a sentire le strade che per-corro ogni giorno non come semplicimanti di asfalto ma come elementi intrisidi vita vissuta con forte intensità di amoree morte. Solo un attimo di respiro per mee Maria Panizza incomincia a raccontarela storia del fratello 17-enne reo di checosa? Reo solo di aver partecipato ad unamanifestazione, carcerato e successiva-mente deportato a Mauthausen.

Maria mi fa entrare nei dolori, nelle an-gosce, nelle paure della sua vita, dellavita degli altri che pur non essendo de-portati continuarono a cercare spasmo-dicamente, senza sapere neanche dove,i loro cari. Ma allora quando si parla divite spezzate è sbagliato annoverare sem-pre e solo il numero dei deportati: mol-tiplichiamo questo numero per 10,20,100perché la deportazione non ha spezzatosolo la vita del deportato ma ha uccisoanche la vita di tutte persone a lui care.La parola passa a Dario Venegoni presi-dente della sezione milanese dell’Asso-ciazione Nazionale Ex Deportati politicinei campi nazisti. Dario mi fa inquietare.Si, mi fa inquietare enormemente: parladi revisionismo storico in atto! Si sta’ ten-tando di far passare l’idea che solo gliebrei furono deportati ma a Milano, su1800 uomini, circa la metà furono depor-tati politici. I deportati politici erano co-loro che esprimevano la loro contrarietàalla dittatura ed essendo scomodi furonoconsegnati dai fascisti ai tedeschi. Il re-visionismo messo in atto dalla destra ten-de a non far collegare il fascismo alle de-portazioni in modo da eliminare lacaratteristica di crudeltà del regime.Questo incontro fatto di elementi storicirelativi alla nostra zona, elementi di vitaparallela vissuta dai familiari dei depor-tati ed elementi di vita attuale con il re-visionismo da combattere con forza mifanno uscire dalla sala con un qualcosain più che, senza ombra di dubbio, miha fatto maturare e crescere. Un grazieagli organizzatori.

Massimo LiguoriDario Venegoni durante il suo intervento al Circolo Mecenate nel giorno della Memoria.

GIORNATA DELLA MEMORIA...

TRA TESTIMONIANZA E REVISIONISMO

Page 11: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

11

Hanno collaborato a questo numero:Claudio DE BIAGGI (responsabile e coordinatore redazionale); Nino BOSCO; Massimiliano CAMILLI; Emma COLOMBO; Marino COMINELLI; Rita FERRIERI; RobertoFUSO NERINI; Laura GUERRINI; Massimo LIGUORI; Enrico MATTIOLI; Sergio POGGIO; Sergio SALADINIVignetta di Claudio BAROTTI.

PURTROPPO il degrado, l’indifferenzae il non vedere portano la violenza.

Questo è successo in via Padova. E’ daanni che via Padova vive una situazionedi grande disagio a causa di un forte in-sediamento di cittadini stranieri, regolarie no, e di un’insofferenza dei residentiitaliani; tutto questo porta a una quoti-diana sopportazione.Tra le varie etnie e anime della via cheabbandonate a loro stesse sfociano ap-punto in episodi di violenza causati ancheda motivi futili. Il problema vero, comedicevo, è l’abbandono da parte delle au-torità cittadine del quartiere, infatti, nonesiste un quadro a livello cittadino, un di-segno, per risolvere il problema degli im-migrati e dei quartieri popolari. Non ba-

stano le telecamere, le pattuglie e i militarise manca una vera politica, una culturache si occupi realmente dei problemi delterritorio in modo capillare, zona per zona,cha sappia intuire e capire i problemi, lenecessità dei residenti, dalla scuola allareligione per arrivare in questo momentodi crisi alle difficoltà economiche generatedal problema occupazionale.Sarebbe ora che il Sindaco e tutto il con-siglio comunale uscisse dai suoi salottie scendesse in strada nelle periferie avedere come veramente si è sviluppatala città e quali problematiche nascanoda insediamenti di nuovi cittadini.Fanno sorridere le dichiarazioni dellamaggioranza, Ministro Gelmini in testa,che cavalcando furbescamente la vicen-

da denunciano ancora una volta la po-litica di accoglienza della sinistra o ad-dirittura annunciando perquisizioni esgomberi casa per casa, dimenticandoche la regione e la città è da loro gover-nata da vent’anni.E’ qui che il Partito Democratico devedire la sua, inserirsi nel dialogo tra isti-tuzioni e cittadini, promuovendoun’azione antidegrado delle periferie,far sentire la sua voce per prevenire fo-colai di odio e intolleranza tra i diversigruppi intraprendendo iniziative culturalie popolari volte al superamento deglisteccati sociali e delle barriere, far sentireall’italiano che questo è ancora il suoquartiere e la sua città e al nuovo arrivatoche qui può trovare il riscatto socialeche sta cercando. Insomma in breve im-maginare una città diversa, più acco-gliente e più bella affinché episodi diquesta natura non si verifichino più.

Enrico Mattioli

Via Padova

Prima l’abbandono poi la violenza

IL 4 FEBBRAIO scorso alla PalazzinaLiberty, si è tenuto un incontro sul te-

ma “La crisi, è globale o locale? Com'è,come ce la raccontano e come si può ri-solvere”, un incontro dedicato al con-fronto tra politica, economia e comuni-cazione in relazione proprio alla crisi diquesti anni.All’appuntamento, organizzato dai Cir-coli del Partito Democratico di Zona 4in collaborazione con il Gruppo Consi-liare del PD, hanno partecipato France-sca Balzani, deputata al Parlamento Eu-ropeo, membro della commissionebilanci e relatore ombra al Bilancio 2010per l’Alleanza Progressista dei Demo-cratici e dei Socialisti, Fabio Terragniamministratore delegato di Bic La Fu-cina e Marco Marturano, docente di gior-nalismo politico allo IULM e presidentedi GM&P, società di comunicazione po-litica, oltre a Marco Cormio, consiglierecomunale del PD.E’ stato interessante il confronto dialet-tico tra due visioni; quella di Terragnidi un’Europa vista dall’Italia e dall’altro

quella di Francesca Balzani di una vi-sione che proprio dall’Europa parte. Ter-ragni ha espresso l’opinione di chi, piùlegato al tessuto delle piccole e medieimprese della regione, percepisce un’Eu-ropa che non ha una visione del pesoche questa realtà ha per il nostro Paese:un tessuto capillare e diffuso su cui siregge una parte importante della nostraeconomia e che deve confrontarsi ognigiorno con molti problemi senza neppureavere il tempo di costruire un progettodi sviluppo futuro.Francesca Balzani ha sottolineato comeproprio le istituzioni europee e soprat-tutto l’istituzione e l’adozione dellamoneta unica, un obiettivo che è costatomolto lavoro e un confronto aperto fragli Stati e le diverse posizioni, sianostati di importanza fondamentale persostenere l’economia della comunità edei paesi che la costituiscono in una si-tuazione di grave crisi come quella cheabbiamo attraversato e stiamo attraver-sando.Le opinioni e i punti di vista non si sono

contrapposti, ma si sono integrati per-mettendo al pubblico (interessato e di-sponibile a domande e richieste di ap-profondimento) di avere una visione delproblema della crisi da punti di vista di-versi.L’intervento di Marco Marturano ha sot-tolineato come la crisi venga completa-mente nascosta dal governo di Berlu-sconi sia attraverso un oscuramentoscientifico su giornali e televisioni, sia– ancora più grave – attraverso la siste-matica negazione da parte del Presidentedel Consiglio e del Ministro dell’Eco-nomia.Purtroppo anche gli ultimi dati ISTATconfermano la gravità della crisi e comela mancanza di qualsiasi idea e inizia-tiva da parte del governo per contenerlae contrastarla stiano lasciando un segnosu tutti i dati fondamentali: dalla cre-scita del PIL all’occupazione, dal calodei consumi alla contrazione dei datidi importazione, soprattutto di espor-tazione.

Roberto Fuso Nerini

LA CRISI......come ce la raccontano (o come ce la nascondono)

Page 12: Farsi in quattro n 3 marzo 2010

12

rubrica: IL PD AL SERVIZIO DEL CITTADINO

Finalmente si apre ai cittadinila via dei Pestagalli.

Il 12 gennaio scorso, durante la seduta della Com-missione Territorio del Consiglio di Zona 4 è statopresentato e discusso il progetto di sistemazionedell’area, di proprietà di Assicurazioni Generali adia-cente via dei Pestagalli civico 45, attualmente oc-cupata da capannoni in cui venivano svolte attivitàdi logistica.Su un’area di mq. 43 000, sul lato rivolto verso viaPestagalli sorgeranno edifici di altezza variabile trai 4 ed i 7 piani che verranno adibiti ad attività ter-ziaria; verrà costruita anche una torre di 10 piani,ma la cosa che più interessa i cittadini già residentinelle vie adiacenti di Rogoredo, sarà la presenzadi un supermercato/- centro commerciale di 2500mq. che dovrà servire anche i futuri insediamentidi Merezzate.Il Comune di Milano ha ottenuto da AssicurazioniGenerali, come opera prioritaria, l’apertura della viadei Pestagalli, che verrà realizzata a doppio sensodi marcia e successivamente ceduta da Assicura-zioni Generali al Comune. Con questo intervento tutta la zona Forlanini/Me-cenate/Salomone potrà raggiungere Rogoredo FSe la MM3 percorrendo la via Zama e la via dei Pe-stagalli.Sono previsti 12 mesi di lavoro per l’apertura dellavia Pestagalli, mentre per la realizzazione degli edificisi prevedono 36 mesi.Il Consiglio di Zona 4, nella seduta del 14 gennaioscorso, ha dato parere favorevole al progetto.

Emmamaria Guja ColomboConsigliere di Zona 4 per il Partito Democratico

[email protected]

Case Aler di via Norico e Berlesea che punto sono?

Case ALER di via Norico e Berlese: a che punto sono ?Case ALER ….. saràla volta buona o l’ennesima delusione?Nonostante tutte le sollecitazioni fatte da cittadini residenti nella zona e inspecial modo dal consigliere comunale Marco Cormio, sino al mese di gennaioscorso, l’area che si affaccia in via Norico angolo via Salomone dove ALERdeve costruire sette palazzine (dovevano sorgere contemporaneamente alleotto realizzate da privati, sei in via Norico e due in via Berlese, ormai abitateda più di sette anni) si presentava come un luogo abbandonato al degradoe soprattutto oggetto di discarica abusiva.Durante questi anni abbiamo sempre sperato nell’inizio dei lavori quandoAler, dopo aver indetto una gara d’appalto, inviava il vincitore della stessain cantiere per l’esecuzione dei lavori necessari alla bonifica del terreno eall’edificazione.Purtroppo ogni volta i lavori iniziati venivano interrotti e abbandonati.Verso la fine di gennaio, pochi giorni dopo aver chiesto al presidente dellacommissione edilizia del Consiglio di Zona 4 di sollecitare ALER a riprenderei lavori, sono riapparse le ruspe.Visto l’esito del sollecito fatto ad ALER, in data 11 febbraio ho chiesto alpresidente del Consiglio di Zona 4 e al presidente della commissione ediliziadi invitare ALER a una commissione in modo che ci venga illustrato il progettodelle case da costruire e i tempi di realizzazione delle stesse.Aspettiamo fiduciosi.

Emmamaria Guja ColomboConsigliere di Zona 4 per il Partito Democratico - [email protected]

«Edilizia residenziale»QUARTIERE MEREZZATE

Rendiamo noto quanto emerso durante la recenteriunione avvenuta tra la Commissione Territorio delConsiglio della Zona 4 ed un rappresentante di ECO-POLIS Soc. Coop. per l’esame del progetto di inter-vento di edilizia residenziale, che verrà realizzato nel-l’area della ex-azienda agricola Merezzate situata tra le vie Salomone-Bonfadini,ed il quartiere Santa Giulia. Su un’area di 62.000 metri quadrati verranno costruiti 11 edifici di 6 e 8 piani per un totale di 975 appartamenti (dal monolocale alquadrilocale) dotati ciascuno di box-auto. Le abitazioni saranno così suddivise: 109 appartamenti in affitto a canone sociale, gestitidall’ALER; 158 appartamenti in affitto con canone convenzionato e 708 appartamenti in vendita a prezzo convenzionato.Costi: per l’affitto il 4,5% del valore dell’appartamento e per quello convenzionato il canone di affitto praticato dalle CooperativeECOPOLIS; per l’acquisto un prezzo previsto di € 1.975 al metro quadrato di superficie complessiva.Allacciamenti energetici: il riscaldamento verrà attuato attraverso la centrale termica della Soc. A2A che distribuirà il calore, mentre- non essendo previsto l’allacciamento alla rete del gas metano – per cucinare verranno utilizzate le piastre ad induzione.Tempi di costruzione: inizio dei lavori previsto per l’estate 2010, con una durata di 36 mesi.Servizi di quartiere: un asilo-nido, a gestione privata convenzionata, una scuola media ed un’area per possibili servizi da determinarsiin base alle richieste dei futuri residenti (poliambulatorio, farmacia, ufficio postale, palestra). Vi sarà anche un’area a verde di 24.000metri quadrati, asservita ad uso pubblico.Negozi o Supermercato: non ve ne saranno in loco, perché in vicinanza (zona via Pestagalli) è prevista la realizzazione di un supermercatoo centro commerciale e potranno anche essere utilizzati i negozi da aprire nella zona della vicina Santa Giulia.Allacciamenti viabilistici: dagli Enti costruttori dovrà essere realizzata la strada che collegherà la rotonda di via Manzù con via Medicidel Vascello ed è prevista anche l’apertura della via Pestagalli, che renderà possibile raggiungere la Stazione FS di Rogoredo.Mezzi pubblici di trasporto: si ipotizza la costruzione di una metro-tramvia tra la Stazione di Rogoredo e la via Bonfadini, passandodal quartiere di Santa Giulia. In attesa, ATM ha garantito un servizio di autobus tra Merezzate e le Stazioni FS/MM3 di Rogoredo.

Emmamaria Guja ColomboConsigliere di Zona 4 per il Partito Democratico - [email protected]