Farsi in quattro n 18 giugno 2012

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1 Farsi in Farsi in 4 4 PER ZONA Q UATTRO [email protected] N. 18 anno 3 giugno 2012 NOTIZIE A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4 C ome mai il PD è poco amato dagli organi di stampa, anche da quelli che dovrebbero essere amici, e dai me- dia un genere? Il compito fondamentale dei quotidiani e dei mass media è quello di informare. Questo non avviene sempre correttamen- te, ma nessuno è perfetto. Ad esempio su un tema di attualità come quello del - nanziamento dei partiti e del suo control- lo, è sfuggito ai più che il PD, n dalla sua nascita, fa certicare da una società terza ed importante (la PWC Spa, la stes- sa che certica la Banca D’Italia), il pro- prio bilancio e che da a questo la massima diffusione pubblicandolo sul sito, a di- sposizione di tutti. Alla domanda perchè questo sia stato ignorato, così come che il PD fosse l’unico partito a farlo, è dif- cile rispondere. Le ultime elezioni il PD le ha perse? Nei comuni con oltre 15.000 abitanti, nei quali si è votato, il centrosinistra ne am- ministrava 54. Ora dopo le elezioni i co- muni amministrati sono 98, con una gran- dissima prevalenza di sindaci del PD. Il centro destra ne amministrava 102, ora 44. Nei 23 comuni della provincia di Milano, in cui si è votato, il centrosinistra gover- nava in 8 città. Oggi amministra 20 co- muni (19 sindaci PD). Il centrodestra passa da 15 a 3 sindaci. Francamente non mi sembra una scontta. Non manca tut- tavia la nostra attenzione all’incremento dell’area del non voto (percentuale vo- tanti scesi dal 73,7% al 66,9% al primo turno e dal 65,3% al 51,4% al ballottag- gio). Per questo siamo consapevoli che bisogna lavorare per ricuperare i cittadi- ni che si sono allontanati dalla politica e da un loro diritto. Lo faremo con le nostre idee e proposte concrete per ridare al Pa- ese una prospettiva e ducia nel futuro. Nel PD ci sono dei Pizzarotti? Pizzarotti è stato eletto sindaco di Parma come candidato M5S, suscitando un cer- to scalpore. Si troverà di fronte ad un compito difcile. Il Comune si trova in un serio dissesto provocato dalla giunta precedente di centro destra (anche la si- tuazione che abbiamo ereditato a Milano non era migliore). Per questo motivo pro- babilmente non potrà mantenere alcuni impegni presi in campagna elettorale (ad esempio evitare costi esorbitanti dello smaltimento riuti non volendo costruire un inceneritore e nel contempo risanare il bilancio). Non si può certo dare, alme- no per ora, un giudizio sul neo sindaco, ne tanto meno dare una valenza al “piz- zarottismo”. Gli auguriamo un buon la- voro. Nel PD vi è una vastissima schiera di ottimi sindaci ai quali Pizzarotti potrà guardare come esempi di buona ammini- strazione. Perché il PD, nato nel 2009, l’opinione pubblica lo percepisce come vecchio? Lo sfascio del centro destra, che ha por- tato il Paese in una situazione di pericolo, induce alcuni commentatori politici a perseguire l’idea di una distruzione cre- ativa del sistema politico perchè ne ven- ga fuori chissà cosa. Questo ha in qualche misura inuenzato l’opinione pubblica (i partiti sono tutti uguali). Il PD, nato quat- tro anni fa, è un partito con un’idea mo- derna della politica e si pone come perno di una ricostruzione democratica, sociale, al servizio di una riscossa del Paese. Il PD ha introdotto nella politica diverse novità. Ne cito una per tutte: l’introdu- zione delle elezioni primarie. Si tratta di uno strumento democratico di partecipazione attiva degli elettori a scel- te importanti. L’elevato numero di votan- ti alle primarie ne testimoniano l’impor- tanza e la validità. Se poi vogliamo fare un riferimento anagraco vorrei ricorda- re che l’età media dei componenti la se- greteria nazionale è di 43 anni, che i se- gretari regionale (Lombardia), provincia- le e cittadino (Milano) hanno un’eta media inferiore ai 35 anni. Molti giovani sono stati eletti in Consiglio Comunale ed in giunta. Inne vorrei sottolineare come il PD sia in controtendenza alla lo- gica dei partiti costruiti attorno ad una persona (pratica oramai in decadenza). Il PD è un partito nel quale si esercita la democrazia. Questo fatto, che ritengo un valore, viene spesso indicato, da com- mentatori che si professano democratici, come una debolezza. La capacità di sin- tesi dimostrata dal segretario Bersani fa del PD un punto di riferimento nel pano- rama della politica italiana. I grandi ed universali principi che ispirano il PD so- no alla base del programma e del proget- to del partito per far uscire il Paese dalla grave crisi che sta attraversando. Di que- sto l’Italia ha bisogno. La demagogia, più o meno urlata, ci può portare solo verso l’ignoto ed il disastro. M.C. ALCUNE RIFLESSIONI IN LIBERTÀ FRA DUE ISCRITTI, DOPO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ...I PERCHÉ DEL PD

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FarsiinFarsiin44PER ZONA QUATTRO

[email protected]

N. 18 anno 3giugno 2012

NOTIZIE A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4

Come mai il PD è poco amato dagli organi di stampa, anche da quelli

che dovrebbero essere amici, e dai me-dia un genere?Il compito fondamentale dei quotidiani e dei mass media è quello di informare. Questo non avviene sempre correttamen-te, ma nessuno è perfetto. Ad esempio su un tema di attualità come quello del fi -nanziamento dei partiti e del suo control-lo, è sfuggito ai più che il PD, fi n dalla sua nascita, fa certifi care da una società terza ed importante (la PWC Spa, la stes-sa che certifi ca la Banca D’Italia), il pro-prio bilancio e che da a questo la massima diffusione pubblicandolo sul sito, a di-sposizione di tutti. Alla domanda perchè questo sia stato ignorato, così come che il PD fosse l’unico partito a farlo, è dif-fi cile rispondere.Le ultime elezioni il PD le ha perse?Nei comuni con oltre 15.000 abitanti, nei quali si è votato, il centrosinistra ne am-ministrava 54. Ora dopo le elezioni i co-muni amministrati sono 98, con una gran-dissima prevalenza di sindaci del PD. Il centro destra ne amministrava 102, ora 44.Nei 23 comuni della provincia di Milano, in cui si è votato, il centrosinistra gover-nava in 8 città. Oggi amministra 20 co-muni (19 sindaci PD). Il centrodestra passa da 15 a 3 sindaci. Francamente non mi sembra una sconfi tta. Non manca tut-tavia la nostra attenzione all’incremento dell’area del non voto (percentuale vo-tanti scesi dal 73,7% al 66,9% al primo turno e dal 65,3% al 51,4% al ballottag-gio). Per questo siamo consapevoli che

bisogna lavorare per ricuperare i cittadi-ni che si sono allontanati dalla politica e da un loro diritto. Lo faremo con le nostre idee e proposte concrete per ridare al Pa-ese una prospettiva e fi ducia nel futuro.Nel PD ci sono dei Pizzarotti?Pizzarotti è stato eletto sindaco di Parma come candidato M5S, suscitando un cer-to scalpore. Si troverà di fronte ad un compito diffi cile. Il Comune si trova in un serio dissesto provocato dalla giunta precedente di centro destra (anche la si-tuazione che abbiamo ereditato a Milano non era migliore). Per questo motivo pro-babilmente non potrà mantenere alcuni impegni presi in campagna elettorale (ad esempio evitare costi esorbitanti dello smaltimento rifi uti non volendo costruire un inceneritore e nel contempo risanare il bilancio). Non si può certo dare, alme-no per ora, un giudizio sul neo sindaco, ne tanto meno dare una valenza al “piz-zarottismo”. Gli auguriamo un buon la-voro. Nel PD vi è una vastissima schiera di ottimi sindaci ai quali Pizzarotti potrà guardare come esempi di buona ammini-strazione. Perché il PD, nato nel 2009, l’opinione pubblica lo percepisce come vecchio?Lo sfascio del centro destra, che ha por-tato il Paese in una situazione di pericolo, induce alcuni commentatori politici a perseguire l’idea di una distruzione cre-ativa del sistema politico perchè ne ven-ga fuori chissà cosa. Questo ha in qualche misura infl uenzato l’opinione pubblica (i partiti sono tutti uguali). Il PD, nato quat-tro anni fa, è un partito con un’idea mo-

derna della politica e si pone come perno di una ricostruzione democratica, sociale, al servizio di una riscossa del Paese. Il PD ha introdotto nella politica diverse novità. Ne cito una per tutte: l’introdu-zione delle elezioni primarie.Si tratta di uno strumento democratico di partecipazione attiva degli elettori a scel-te importanti. L’elevato numero di votan-ti alle primarie ne testimoniano l’impor-tanza e la validità. Se poi vogliamo fare un riferimento anagrafi co vorrei ricorda-re che l’età media dei componenti la se-greteria nazionale è di 43 anni, che i se-gretari regionale (Lombardia), provincia-le e cittadino (Milano) hanno un’eta media inferiore ai 35 anni. Molti giovani sono stati eletti in Consiglio Comunale ed in giunta. Infi ne vorrei sottolineare come il PD sia in controtendenza alla lo-gica dei partiti costruiti attorno ad una persona (pratica oramai in decadenza). Il PD è un partito nel quale si esercita la democrazia. Questo fatto, che ritengo un valore, viene spesso indicato, da com-mentatori che si professano democratici, come una debolezza. La capacità di sin-tesi dimostrata dal segretario Bersani fa del PD un punto di riferimento nel pano-rama della politica italiana. I grandi ed universali principi che ispirano il PD so-no alla base del programma e del proget-to del partito per far uscire il Paese dalla grave crisi che sta attraversando. Di que-sto l’Italia ha bisogno. La demagogia, più o meno urlata, ci può portare solo verso l’ignoto ed il disastro.

M.C.

ALCUNE RIFLESSIONI IN LIBERTÀ FRA DUE ISCRITTI,DOPO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

...I PERCHÉ DEL PD

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Finalmente, un modo diverso di vi-vere la nostra città! Molti milanesi

hanno passato un pomeriggio piacevo-le, godendosi Milano con mostre gra-tuite, iniziative per i bambini, visite guidate, esibizioni sportive, tutte inizia-tive messe in campo in questa ‘Dome-nicAspasso’ voluta dal Comune, che è l’ultima prima dell’estate, ma altre se ne faranno (nei progetti di Palazzo Ma-rino c’è un ulteriore pacchetto autunna-le). Una delle iniziative di zona 4, che ha riscosso grande successo con un’alta partecipazione di milanesi, è stata la gita in bicicletta tra cultura e natura nei luoghi cari ad Antonia Pozzi, poetessa milanese, vissuta nel periodo antece-dente alla seconda guerra mondiale. Una poesia intensa e profonda. Antonia, co-glieva e viveva in sé la passione per la vita, la capacità di gioire e di soffrire per le cose più piccole e umili. Un per-corso attraverso le immagini e le poesie nei luoghi dell’anima: Corvetto, Porto di Mare, Rogoredo e Chiaravalle.Hanno partecipato diversi consiglieri di zona, l’Assessore al decentramento Be-nelli, oltre a tanta gente comune di tut-te le età, bambini, giovani, adulti e persone anziane (100/150 partecipanti).Nulla da invidiare alla volata del giro d’ Italia del centro di Milano: una lun-ghissima fi la di biciclette che hanno occupato le strade ma sempre attente alla viabilità per permettere il passaggio dei mezzi pubblici e delle poche auto circolanti (grazie all’aiuto dell’associa-

zione Ciclobby).Le uniche situazioni di criticità sono state riscontrate alla partenza dopo le varie tappe: non essendo abituati a grup-pi così numerosi di ciclisti amatoriali si sono sfi orati contatti tra bici: la grande abilità dei partecipanti ha evitato la ca-duta.Un ringraziamento particolare va a Gra-ziella Barnabò, autrice della biografi a di Antonia Pozzi, che ha raccontato l’esperienza umana e artistica della po-etessa, a Tiziana Altea, che, con il sag-gio “il silenzio di Antonia Pozzi” ci ha spiegato il suo rapporto con la natura e alla bravissima attrice Elisabetta Ver-gani, che attraverso la recitazione di

diverse poesie di Antonia, ha suscitato grande emozione nei partecipanti.La serata si è conclusa sul prato adia-cente all’Abbazia di Chiaravalle, con le parole della poetessa interpretate sempre dalla Vergani e con la musica dal vivo di Filippo Fanò.Una giornata davvero interessante, e unica nel suo genere.Grazie a queste iniziative i milanesi cominciano a scoprire una Milano di-versa, una città non fatta solo di lavoro, traffi co e giornate di shopping, ma anche di eventi culturali gratuiti, percorsi nel-la natura, sport, e iniziative per bambi-ni. Una Milano a portata di tutti.

Carlotta Bassano

27 maggiodomenica a spasso

Visto il grande successo avuto con l’introduzione delle reti notturne operanti nelle notti del week-end, il comune in collaborazione con ATM ha voluto potenziare anche quegli assi stradali non inseriti nella prima sperimentazione. Per offrire una copertura più uniforme del territorio cittadino e per razionalizzare i percorsi anche nella nostra zona dall’ 8 giugno verrà istituita la linea N27. Tale linea effettuerà il percorso tra il capolinea di San Babila M1 e quello di viale Ungheria. La prima corsa partirà da viale Ungheria alle ore 1.30 e da San Babila alle 2.00.L’ultima corsa da viale Ungheria sarà alle 5.30 mentre da San Babila alle 5.00.

RETE NOTTURNA

in arrivola N27

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L’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer (A.I.M.A.) Milano On-

lus, con il sostegno del Consiglio di Zona 4 e la collaborazione della RSA Gerosa Brichetto ha dato avvio al pro-getto “Alzheimer Café” rivolto ai citta-dini malati di Alzheimer e ai loro fami-gliari.L’Alzheimer Café è un intervento che A.I.M.A. Milano Onlus ha pensato con il fi ne di promuovere una nuova cultu-ra sulla Malattia di Alzheimer. Nell’ot-tica del nostro progetto, la Malattia di Alzheimer diventa l’occasione/oppor-tunità per promuovere incontri e mo-menti ricreativi e di convivialità rivolti al malato e ai suoi familiari. Durante

gli appuntamenti dell’Alzheimer Cafè vengono proposte attività volte a favo-rire la relazione tra familiare e malato, che si trovano impegnati in attività di-vertenti e fuori dalla routine quotidiana. Ogni incontro, prevede un’attività ri-creativa specifi ca: canto e ascolto mu-sica, pittura, preparazione “albo della memoria” con foto dei ricordi di fami-glia e loro condivisione, tombola, gioco delle carte. Il momento della convivia-lità è caratterizzato dall’organizzazione e fruizione di una merenda in compa-gnia, generosamente offerta da Milano Ristorazione.Gli incontri si svolgono in una accoglien-te sala messa a disposizione della RSA

Gerosa Brichetto in via Mecenate 96, ogni quindici giorni dalle 15 alle 17.Gli incontri sono di martedì con il se-guente calendario: 5-19 Giugno3 Luglio4-18 Settembre 2-16-30 Ottobre 13-27 Novembre11 DicembrePer informazioni si può contattare:l’AIMA Milano Onlusal numero 02 83241385 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13), indirizzo e-mail [email protected], sito inter-net www.aimamilano.org.

Staff AIMA Milano Onlus

La sera di venerdì 30 maggio il sa-lone del Circolo Mondini di Rogo-

redo si è riempito di persone. L’inizia-tiva era promossa dal PD di Rogoredo e una prima constatazione positiva è stata che il pubblico era di provenienza variegata e di età diverse.Sicuramente l’ospite era di quelli da non perdere: Stefano Boeri, che avevamo già imparato a conoscere ed apprezzare nel corso della campagna elettorale dell’anno scorso. Il tema, invece, pote-va spaventare: in piena crisi, parlare di cultura? Possiamo dire che è stata una scommessa vinta.Senza qui entrare nel dettaglio del di-scorso introduttivo di Boeri, che ci ha fatto passeggiare per le vie di Milano, ci ha fatto ammirare, senza che ci fosse una sola diapositiva, i palazzi e i musei

che sono il vanto della nostra città, pos-siamo dire che l’Assessore ci ha fatto ricordare la ricchezza della nostra città.Ci ha riportato al rapporto centro-peri-ferie, non solo sottolineando la contigui-tà (dieci minuti di metro) tra il nostro quartiere e il Duomo, ma anche usando delle metafore molto poetiche, con le quali ha illustrato l’approccio che la Giunta Pisapia ha sul tema della cultura.Milano – ci ha detto – va immaginata innanzitutto, come una stella, che nasce dall’unione, con dei segmenti immagi-nari, dei luoghi (musei, palazzi storici, ma anche teatri) che hanno ospitato e ospitano mostre ed eventi culturali. Capace di estendere la sua luce anche al di là di quei punti posti per la maggior parte nel centro della città.Ma Milano anche come una costella-

zione, dove a brillare questa volta sono anche i luoghi non centrali. Infi ne, Milano come una vera e propria Via Lattea, in cui la miriade quasi infi -nita di soggetti (persone e associazioni) che operano, producono cultura in una rete informale fi ttissima, che il Comune intende valorizzare.Non più, allora, singoli eventi spettaco-larizzati collocati in un contenitore a piacere del privato che li sponsorizza, ma una vera nuova politica culturale che parte proprio dalla attenzione per i luoghi, per trovare poi un rapporto si-nergico con le opere o gli eventi che lì troveranno spazio.Di più, il Comune, la cosiddetta mac-

A ROGOREDO

STEFANOBOERI,Assessore alla Cultura di Milano

Centro storico e periferiepercorsi culturali da condividere

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china comunale, torna protagonista, smette di essere, con le parole di Boeri, “affi ttacamere” e si mette in prima fi la a costruire e gestire gli eventi.La serata è stata poi arricchita da mol-ti interventi del pubblico, molti dei qua-li propositivi; ne è nato un dibattito reale sugli spazi che Rogoredo ha e sul desiderio che le persone di Rogoredo (e di Zona quattro) hanno di cultura, pensando innanzitutto proprio allo spa-

zio del Circolo Mondini, già teatro di tante iniziative nel passato e che atten-de adesso di ospitarne di nuove.La Presidente di Zona 4, Loredana Bi-gatti, ha confermato questa volontà, ricordando le recenti iniziative favorite dal Consiglio di Zona proprio nel quar-tiere (ultima delle quali, la Festa di Pri-mavera a Santa Giulia con la presenza di un quintetto di jazzisti).Natale Comotti, vicepresidente del Con-siglio comunale, ha sottolineato a sua volta l’importanza di un approccio con-creto, che incontri la disponibilità del

Comune, tenendo presente la scarsità di risorse attuale.Ha chiuso la serata, dopo la replica di Boeri, Silvana Ravasio, Coordinatrice del Circolo PD di Rogoredo, che ha ricordato come il Circolo PD si stia fa-cendo promotore di incontri sul territo-rio del quartiere per intercettare e met-tere se possibile in rete esperienze anche diversissime tra loro, ma capaci di es-sere punti vitali di quella galassia cul-turale sulla quale l’Assessore Boeri ha puntato il suo cannocchiale.

Federico Rappelli

BOERI A ROGOREDO

A partiredal RapportoMedici Senza FrontiereOsservatoriodi Pavia, 2011“Non siamo sicuri che le parole siano in grado di salvare vite, ma sappiamo con certezza che il silenzio può uccidere”.Forti di questa convinzione gli opera-tori di Medici Senza Frontiere Italia denunciano la scarsa o inesistente at-tenzione dei media nei confronti di tan-te crisi umanitarie. E lo fanno tramite l’annuale rapporto sulle crisi dimenticate (realizzato con l’Osservatorio di Pavia). Un grido d’allarme per far sì che tele-camere e reporter giungano nei luoghi martoriati dalla miseria e dalle epide-mie: perché spesso la stessa sopravvi-venza di migliaia di persone dipende dalla presenza di giornalisti e telecame-re, che portano nelle case immagini di dolore in grado di mobilitare i cuori e le menti dei popoli più fortunati.Troppe sono le crisi neglette, molti i paesi dimenticati. La Costa d’Avorio, il Congo, la Somalia, il Sudan sono so-lo alcuni esempi di luoghi abbandonati a se stessi, alla fame, alla disperazione. Questo appare più sconfortante veden-

do che nel 2011 le notizie sui matrimo-ni reali in Europa sono state più di 500 e che il telegiornale tende a trasformar-si in una trasmissione d’intrattenimen-to. Nel 2011 l’Osservatorio di Pavia ha posto una particolare attenzione sulla rappresentazione telegiornalistica dei fl ussi migratori conseguenti agli eventi della Primavera araba nel periodo cha va da febbraio a maggio.Il primo dato che emerge è il primato della cronaca rispetto all’approfondi-mento sul fenomeno. Si racconta lo sbarco nei dettagli ma non il prima e il dopo, e raramente si danno spiegazioni sulle cause del fenomeno. In più si af-fi anca una cornice politica (a Lampe-dusa si chiede a Berlusconi di parlare del processo breve). Si ripropongono gli schieramenti politici sui temi migra-tori e fi nisce che alla fi ne lo scontro politico prevale sull’evento migratorio.Il secondo dato evidenziato è il tono allarmistico dei servizi usato nel 76% dei casi. E questo è inevitabile visto che siamo di fronte a storie di fame, dispe-razione, morte; ma la dimensione emo-zionale sovrastando quella cognitiva non aiuta a capire le notizie.Un terzo elemento da considerare è il linguaggio utilizzato. Per comunicare in modo sintetico i contenuti delle no-tizie si ricorre frequentemente al termi-ne emergenza (emergenza immigrazio-

ne, emergenza mondiale, emergenza sbarchi, emergenza umanitaria…). Si adopera un lessico epocale (sbarchi di massa, esodo senza precedenti, maxi sbarco, autentica tragedia, caos com-pleto). Di conseguenza, l’isola di Lam-pedusa è descritta come allo stremo, al collasso. Talvolta l’emergenza è comunicata co-me ineluttabile, come un’ondata di im-migrati, come uno tsunami umano. In altri casi compaiono termini presi in prestito dal lessico bellico (invasione, occupazione, tregua ecc.). Parole dunque che creano angoscia, senso d’impotenza, emozioni (anche utili e nobili per certi versi) che non portano lo spettatore alla reale compren-sione degli eventi narrati. Anzi, lo convincono che le tragedie sia-no ineluttabili e che perciò non si pos-sa far nulla per evitare che esse acca-dano. Il Rapporto Medici Senza Frontiere –Osservatorio di Pavia ha messo in luce discrepanze tra le crisi umanitarie ed il modo in cui queste vengono rappresen-tate dalle televisioni. Tocca agli specia-listi rifl ettere su queste divergenze; a noi semplici spettatori non resta che andare oltre i telegiornali, consultare altre fonti d’informazioni, nella speran-za di acquisire una versione dei fatti più vicina alla realtà.

Antonio Lonetto

DIBATTITO nella sede del «Corriere della Sera»del 24 maggio 2012

L’immigrazione raccontatadalle TV italiane

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Il PD di Zona 4 ha sempre considera-to la realizzazione della M4 molto

importante in modo particolare per la parte Est della zona e più in generale della città.Fin da fi ne 2009 il Circolo Mecenate – Lomellina – P.te Lambro di Zona 4, con la collaborazione del Circolo “15 Martiri” di Zona 3, ha fatto gazebo per informare la cittadinanza circa l’utilità della M4 e l’opposizione, in sede di battaglia per emendare la prima versio-ne del PGT, alla realizzazione del ma-xitunnel a pedaggio Forlanini-Rho che all’epoca era fortemente voluto dalla Giunta Moratti.Dopo tante incertezze circa i fi nanzia-menti dell’era Moratti/Berlusconi, fi -nalmente, a fi ne Maggio aprono i can-tieri e con essi cominciano i disagi che gli abitanti dovranno sopportare per poi avere la M4.In vista dell’Expo la M4 arriverà dall’Aeroporto alla nuova stazione M4 Forlanini FS di corrispondenza col Pas-sante ferroviario. Tale stazione sorgerà sulla via Ardigò, all’altezza di metà della via Cardinal Mezzofanti; ci sarà una stazione intermedia poco oltre i 3 ponti. Dopo il 2015 sarà realizzata la tratta Forlanini FS – Susa – Dateo – Tricolore – S. Babila ecc. fi no a S. Cri-

stoforo, per un totale di 21 stazioni.Ora si comincia con la demolizione del parcheggio di fronte all’Aeroporto di Linate dove ci sarà prima il cantiere e che poi diventerà la stazione per acce-dere alla M4; seguiranno le cantieriz-zazioni sul viale Forlanini, fi no ai 3 ponti. I progettisti stanno ancora valu-tando le soluzioni riguardanti l’interru-zione di un tratto della via Facchinetti che renderà problematico l’uscire dal quartiere Forlanini, andando verso il centro, anche per la Linea 45. Durante i lavori ci sarà un restringimento del Viale Forlanini che comporterà proble-mi alla circolazione, anche se ci saran-no cartelli stradali che suggeriranno itinerari alternativi. Il sottopasso Toffetti/Varsavia dovrebbe migliorare il traffi co pesante nell’area Mecenate/Forlanini.La soppressione della fermata della li-nea 73 in direzione centro di via Ca-vriana obbligherà chi arriva da Linate ed abita nel quartiere Forlanini a scen-dere dopo i 3 ponti.I lavori per la realizzazione delle due stazioni, quella della M4 e quella del Passante, dovrebbero avere un impatto sulla circolazione stradale solo per i camion col materiale di risulta dalle scavo che dalla via Ardirò andranno

verso le discariche.I residenti dei quartieri avvertiranno maggiori disagi a partire da quando sa-rà fatta partire la “talpa” che scaverà il tratto Argonne/Policlinico e quando sa-ranno fatte le stazioni di Argonne, Susa, Dateo, Triccolore. La inagibilità tem-poranea del cosiddetto “pratone” di via Mezzofanti, in una zona con poco ver-de sarà mitigata dall’apertura nel po-meriggio, dopo l’orario scolastico, del giardino della materna di via Devoto.La realizzazione del Parcheggio multi-piano Forlanini M4, in via Gatto, al posto dell’area parcheggio ATM attua-le, dovrebbe partirà dall’inizio del 2013; tale parcheggio sarà dotato anche di un collegamento sotterraneo con la stazio-ne Forlanini FS del Passante e quindi con la M4.Ora che iniziano i lavori, il PD di Zona 4 conferma il suo impegno a supporta-re le iniziative di informazione della cittadinanza che il Gabinetto del Sinda-co ed il Consiglio di Zona 4 promuo-veranno non appena i settori tecnici del Comune con la società che ha vinto la realizzazione e la successiva gestione della M4 avranno preparato il materia-le informativo necessario.

Roberto Rossi

Il PD di Zona

per M4

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:

Carlotta BASSANO (direttrice e coordinatrice)

Luciana GIRUZZI (capo redattrice)

Luciana BARBARANO

Marino COMINELLI

Antonio LONETTO

Alessandro NARDIN

Federico RAPPELLI

Roberto ROSSI

Staff AIMA Milano Onlus

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MARTEDÌ 5 GIUGNO alle ore 18:00 si terrà un aperitivo di inaugurazione della mostra “Le case sono come le per-sone: se non si curano, si ammalano e muoiono”. E’ una semplice considera-zione di uno dei ragazzi che hanno re-alizzato questa mostra. Semplice ed evidente: ciò che è nella natura delle cose, lo è a maggior ragione nella na-tura delle case. Non è nuova l’idea che le città siano un organismo vivente. E in quest’ottica organicistica, sappiamo che dalla mor-te non può che nascere nuova vita.Le città sono lo specchio di queste tra-sformazioni, e Rogoredo oggi ne è un esempio lampante.Al centro del quartiere, a pochi passi da dove è nato, c’è quella casa malata. La cort del Rebuscin è lì dal secolo scorso. Non è la più vecchia del quartiere, non sarà la più bella. Ma ne racconta la sto-ria con grande personalità, una storia che parla di operai, di artigiani e botte-ghe, di vite in comune.Oggi, nel suo abbandono, vivono le tracce di quel passato, i segni del bur-rascoso presente e l’attesa dell’inevita-bile futuro. E questa mostra è il risul-tato dello sguardo di insieme che i giovani artisti del Liceo Caravaggio hanno lanciato attraverso quel luogo a tutti e tre i tempi.I ragazzi della IV C non sono del nostro quartiere, e sapevano poco di Rogoredo e nulla della casa. Ma hanno racconta-to ciò che hanno vissuto. Il loro lavoro da studenti ha un grande valore, perché è il prodotto di un gesto appassionato e disinteressato. E’ il prodotto di una con-sapevolezza che si sta formando, non ancora soggiogata da condizionamenti e compromessi. Questi ragazzi ci offrono ciò che hanno visto rivivere, un’ultima istantanea con cui hanno colto “il fascino nascosto nel cemento”, come ha detto un’altra di loro.Sono ragazzi con i piedi ben piantati nel presente, che per un giorno hanno

camminato in un passato mai conosciu-to, per permettere ai loro occhi di guar-dare al futuro. I ricordi esposti, appartengono già al domani.

Un sentito ringraziamento a tutti i ra-gazzi della IV C indirizzo fi gurativo del Liceo Artistico Caravaggio di Milano, e alla prof.ssa Claude Bertazzi che li ha

guidati e coordinati nel lavoro. Alessandro Nardin

Consigliere PD di zona 4

Dal 4 al 11 giugnopresso Circolo Mondini di RogoredoVia Freikofel 1 - MilanoINGRESSO LIBEROOrari: Lun-Ven ore 18:00-19:00

Sab-Dom ore 15:00-19:00

ROGOREDO

Memorie dal futuroimmagini e sognidalla Cört del Rebuscin

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Il progetto dell’associazione Tempo-riuso con Comune e Politecnico

A Milano esistono diversi spazi anche di grosse dimensioni che nessuno affi t-ta a causa della crisi. Questi luoghi po-trebbero trovare molto presto una de-stinazione.Palazzo Marino ha avviato una mappa-tura di tutti gli stabili vuoti in città in collaborazione con Politecnico e asso-ciazione Temporiuso. Secondo una pri-ma stima, sono quattro milioni i metri quadrati vuoti: caserme dismesse dallo Stato (un milione di mq) ex scali ferro-viari (un milione di mq), uffi ci, appar-tamenti e negozi. La mappa abbraccia tutta la città. Si va dalle cascine comu-nali alle torri di Ligresti di via Stephen-son (solo due piani occupati), dall’edi-fi cio delle Ferrovie dello Stato alla Bicocca a quello delle Poste in piazza-le Lugano, fi no all’ex cinema Maestoso in corso Lodi. E’ previsto un tour nelle 9 zone di Mi-lano che si concluderà il 27 giugno con una votazione da parte dei cittadini, associazioni culturali e assessori. Il pri-mo obiettivo è arrivare entro settembre a individuare i primi nove edifi ci pub-blici da riportare in vita, un palazzo per ogni zona che dovrà essere assegnato a categorie deboli: gli studenti (i posti nei dormitori sono 5mila, per 40mila ragaz-zi fuori sede), le associazioni culturali, gli artisti e gli artigiani. Parallelamente al lavoro di mappatura, il Comune pro-cede ad assegnazione con bando gli spazi di sua proprietà, o sequestrati al-le mafi e, più piccoli e facili da ristrut-turare. Un esempio è il parco Lambro, che ospiterà un’associazione per le po-litiche giovanili che fa capo a Don Maz-zi.

A gestire i bandi è l’assessorato alle Politiche sociali, che ha già assegnato diversi edifi ci confi scati. Sono 31 i cen-tri anziani che saranno utilizzati anche fuori dal normale orario di apertura. E una decina di negozi al piano terra del-le case popolari andranno in assegna-zione entro il prossimo mese. Ma è solo l’inizio. «L’8 giugno - dice Majo-rino - faremo una conferenza in cui il-lustreremo il piano complessivo delle

assegnazioni». Da quella data saranno anche disponibili un sito web e un nu-mero telefonico dedicato con cui le

associazioni potranno fare richiesta per spazi

La Redazione

CHE FINE farannoGLI STABILIABBANDONATI?

LA SCUOLA POPOLARE DI ITALIANO

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GIOVEDI’ 7 GIUGNO 2012

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Il 27 maggio, nella cornice di una bel-la giornata di sole, si è svolta la Festa di Primavera organizzata dal Comi-

tato di Quartiere Santa Giulia.Una festa sotto tutti i profi li: una vera invasione di bambini, che si sono im-padroniti degli spazi (compreso un tuf-fo fuori programma di un bimbo in una delle vasche della promenade) e che si sono potuti destreggiare tra tiro con l’arco, ping pong, corsa, giri in biciclet-ta, caccia al tesoro….La collaborazione del Consiglio di Zo-na Quattro e dei consiglieri di zona ha contribuito ad avere una varietà ampia di iniziative, anche a sfondo culturale, come i cinque sassofonisti jazz, che, ci dicono i ben informati, erano fortemen-te voluti da Loredana Bigatti, Presiden-te del CdZ.

Non solo: grandi e piccini sono rimasti incantati di fronte allo spettacolo, orga-nizzato da AMSA, “Riciclare è una magia”, dove è stato illustrato in modo accattivante l’importanza del corretto smaltimento dei rifi uti e dove si è par-lato anche delle “Cartoniadi”, ovvero il concorso per l’assegnazione di un pre-mio (ben 50.000,00 €) alla zona che si sarà dimostrata più “riciclona” in ma-teria di carta e cartone. Forza Zona 4!!!Non sono poi mancati i discorsi, con l’intervento dell’Assessore De Cesaris, che ha illustrato l’avanzamento, ben visibile, dei lavori nel quartiere e ha sottolineato come in modo paziente ma continuo prosegua il lavoro di bonifi ca, da un lato, e di risistemazione di varie aree di Rogoredo (si pensi ad esempio al rifacimento del sottopasso M3, che

è in corso proprio in questi giorni). So-no intervenuti anche Stefano Bianco, Presidente della Associazione e Lore-dana Bigatti.Anche noi del circolo PD, pur senza dare nell’occhio (la Festa di Primavera è rigorosamente apolitica), abbiamo voluto contribuire dando una mano al-la sua realizzazione, nella certezza di avere a che fare con un Comitato che ha a cuore la vita del quartiere; in que-sto il Circolo PD continua a seguire la logica del contatto con le associazioni, i movimenti e i soggetti che, al di là del loro orientamento, animano positiva-mente con la loro attività il quartiere e contribuiscono a renderlo un luogo bel-lo dove vivere.

Federico Rappelli

a SANTA GIULIA

8 Giugno 2012presso l’Aula Consiliare del CDZ4 Via Oglio 18 dalle ore 18 alle ore 20, l’Assessorato al Decentramento e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano organizzano una lezione di Storia dell’Arte con studenti Universitari per spiegare nel dettagli la Mostra su Bramantino che è in corso presso il Castello Sforzesco di Milano

Ingresso Gratuito

BRAMANTINO A MILANO Castello Sforzesco, Cortile della Rocchetta - Sala del Tesoro - Sala della Balla - Dal 16 maggio al 25 settembre 2012 INGRESSO GRATUITO ORARI: Da martedì a domenica: dalle ore 9.00 alle 17.30 - ultimo ingresso ore 17.00 - chiuso il lunedì

15 Giugno 2012 presso il Politeatro Lucania l’Associazione DLAB presenta uno spettaco-

EVENTI diGIUGNOinZONA 4

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lo dal titolo “A spasso con Mary” rivisitazione del musical Mary Poppins. Lo spettacolo sarà proposto dai giovani partecipanti al Campus Musical for Kids giunto ormai alla sua 5° edizioneLo spettacolo è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza.

29 e 30 Giugno presso il Teatro della XIV serate presentate dall’Associazione EVENTO SEGRETO in merito al Progetto “2° edizione Festival Segreto”Il Festival segreto è un evento che mette a confronto i migliori lavori, corali ed individuali, delle scuole di Teatro di Milano.Le serate sono gratuite e aperte a tutta la cittadinanza

Dal 29 Giugno al 20 Luglio per 4 Venerdì consecutivi, presso il giardino pubblico adia-cente al Museo del Fumetto di Viale Campania 12, (in particolare nello spiazzo asfaltato posto sul retro dell’edifi cio) dalle ore 21,30 alle ore 23, la Commissione Cultura del CDZ 4 in collaborazio-ne con l’Associazione Memoria diffusa organizza una Rassegna dal titolo “WOW CHE ESTATE”Memoria Diffusa propone 4 serate in cui musiche dal vivo accompagneranno proiezioni vintage dedicate alla città provenienti dall’Archivio Storie Digitali. Il Video vintage sarà accompagnato da performance musicali in acustica (MUSICA NON AMPLIFICATA) di 4 diversi gruppi musicali.I Musicisti che si esibiranno spazieranno da generi Jazz swing, Jazz manouchè, Blues, Folk e brani della cultura dialettale Milanese.L’idea è di poter realizzare suggestive serate presso la nuova area giardini della Ex Motta contri-buendo a fare uscire i cittadini dalle propria abitazioni, condividere uno spazio pubblico per vincere il caldo, la noia e soprattutto la solitudine che spesso l’estate porta in Città.Le serate sono gratuite e aperte a tutta la cittadinanza.

29 Giugno presso il porticato della Cascina Colombè all’interno del Parco Alessandrini, la Commissione Cultura del CDZ 4 e l’Associazione Arti & Cori propongono una manifestazione musicale dal titolo “La musica di Metropoli in Movimento” nell’ambito della rassegna musica Jazz “Il ritmo delle Città” La serata vedrà interpreti le batterie di Tony Arco, Max Malavasi ed Alessandro LombardoLa manifestazione è gratuita e aperta a tutta la cittadinanza.

23 giugno e il 7 Luglio la Commissione Cultura in Collaborazione con Offi cina della Musica organizza degli appuntamenti musicali dal titolo “ Note in Cortile”Gli appuntamenti si svolgeranno all’interno dei Cortili delle case ALER di Piazza Insubria 1 e di Via del Turchino 18 con le seguenti modalità:• inizio alle ore 19 e termine previsto per le ore 20,15• entrambi i concerti prevedono gruppi musicali acustici che suoneranno repertori classici capa-ci di essere goduti anche da persone che hanno poca esperienza all’ascolto in questo ambito mu-sicale• Note in Cortile si rivolge in primis agli inquilini degli stabili interessati ma è aperta a tutti co-loro che vorranno presenziare• Si potrà seguire il concerto dalla propria abitazione, affacciandosi ai balconi e alle fi nestre, oppure chi vorrà potrà scendere in cortile recando con se una sedia da casa, come era d’uso in tempi non recenti in occasione di eventi popolari.

I concerti sono gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza.

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F ilo diretto... dal Consiglio di Zona

CDZ 4 E CONSULTORI DAL GRUPPO PARI OPPORTUNITÀ

I consultori pubblici (Via Oglio e via Fantoli) cercano di mantenere fermo il discorso sulla salute della don-na con grande attenzione anche a tutti i componenti della famiglia.Al consultorio si rivolgono persone che hanno necessità di supporto nella vita di tutti i giorni: relazione mamma / bambino, confronto nei gruppi con altre mamme, incontri fra i neo papà. Ci sono molti operatori che fanno assistenza psicologica, sociale e legale. La presenza di più professionalità fa sì che ci sia un continuo scambio di idee e che la persona possa essere affi data rapidamente a chi può meglio farsene carico.Il consultorio pubblico non fa educazione sessuale nelle scuole. Viene usata la tecnica delle life-skills.Un’educatrice forma gruppi di ragazzi per il peer to peer, si parte dall’idea che il coetaneo è la persona che più di qualsiasi esperto adulto ha accesso al mondo dei giovani, usa il loro linguaggio e stabilisce un rapporto di fi ducia e ascolto con gli altri ragazzi. Nelle scuole superiori che lo richiedono c’è uno sportello di consulenza psicologica.

Il consultorio privato laico Gli Aquiloni è un’associazione al femminile e ha come centro dell’attenzione i problemi della donna e cura le relazioni fra donne. Ci sono due mediatrici culturali: una araba e una cinese che attraggono utenti anche da fuori Zona e fuori Regione. Il Consultorio ha un progetto di formazione salute (affettività, sessualità ) in tre scuole della città.

Il consultorio cattolico Guzzetti - Onlus di via Kolbe, che si avvale del diritto di obiezione, offre ser-vizi di accoglienza alle donne e di supporto alle famiglie. C’è una grossa componente psico-sociale ( circa il 65% dell’utenza) e la maggior parte del lavoro è data dalle relazioni di coppia. Il consultorio fa educazione sessuale nelle scuole della Zona che richiedono il servizio ma non fa promozione in tal senso.

CONSIDERAZIONI

Da questo nostro lavoro nelle Zona emerge la forte differenza di atteggiamento dei consultori quando si rivolgono alle scuole: i consultori privati mandano esperti nelle scuole mentre il consultorio pubblico si avvale del peer to peer e ha sportelli psicologici.In città mancano spazi per gli adolescenti e non ci sono proposte per loro: questo comporta problemi per tutti ma ancor più per i ragazzi di origine straniera. Sono in aumento le gravidanze precoci e le malattie sessualmente trasmissibili. I giovani non sanno prendersi cura di sé per non ammalarsi, hanno conoscenze approssimative e nebulose su contraccezione e sessualità. Noi pensiamo che l’accesso alle informazioni e alle procedure garantisca più salute e che una maggiore pre-senza di educatori e operatori dei consultori nelle scuole, anche in collaborazione con i ragazzi del peer to peer, possa far sì che i giovani conoscano i consultori e possano rivolgersi a queste strutture con fi ducia.Il rapporto ottimale è di 1 consultorio ogni 20.000 abitanti e la nostra zona ha 155.000 residenti.La natalità per le donne straniere è del 28%, mancano le mediatrici culturali. Nelle elementari si arriva al 64% di bambini con cognome straniero.La sensazione che abbiamo avuto è che i consultori oggi siano poco conosciuti. Se ci fosse più conoscenza la domanda aumenterebbe e probabilmente questo evidenzierebbe criticità.Le ragazze e le donne giovani (ma non solo) tendono a vivere i problemi della sessualità, del rapporto con il corpo, della riproduzione, in modo molto individuale. Avere degli spazi di confronto collettivo sarebbe molto importante, il consultorio la sede ideale.Se le donne si rendessero conto che è meglio fare una gravidanza in compagnia di altre donne, essere segui-te dopo il parto da un’ostetrica, essere supportate da un gruppo di amiche neomamme, se le migranti si fi das-sero di più dei nostri servizi ci sarebbe necessità di più consultori, meglio dislocati sul territorio.

Luciana BarbaranoConsigliere PD Zona 4