2014, Agosto - La Repubblica

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Equity crowdfunding, in Italia mancano gli investitori www.repubblica.it /rubriche/startup-stories/2014/08/26/news/equity_crowdfunding-94457894/ A un anno dalle regole della Consob, non decolla questo moderno strumento finanziario che altrove dà ottimi risultati. Domanda e offerta faticano a incontrarsi. Ecco perché di FILIPPO SANTELLI CI SONO le startup, alla disperata ricerca di capitali per crescere, risorsa scarsa da queste parti. Ci sono le regole, le ha scritte la Consob un anno fa. Ci sono le piattaforme per organizzare le campagne, siamo arrivati a nove. Per far decollare l'equity crowdfunding all'italiana manca solo una cosa, ma decisiva: il crowd, la folla di persone pronte a investire. Ecco la scommessa di questo strumento finanziario, che il nostro Paese ad agosto del 2013 è stato uno dei primi a regolamentare. Le aziende innovative possono finanziarsi in Rete, cedendo in cambio di quote del proprio capitale. I risparmiatori possono puntare sul loro successo, diventandone azionisti. Domanda e offerta di investimento che però ancora faticano a incontrarsi, stando ai numeri di questo primo, sperimentale, anno di attività. Sono solo tre le campagne concluse con successo, per un totale raccolto di poco superiore al milione di euro. Una goccia, nel già piccolo mare del venture capital tricolore. E tra molte difficoltà, come racconta chi se ne occupa. "Vero: manca ancora il popolo", esordisce il 55enne Leonardo Frigiolini, amministratore delegato di Unicaseed, una delle prime piattaforme ad aver ottenuto il via libera da Consob. E anche la prima ad aver ospitato con successo una campagna. Lo scorso aprile Diaman Tech, startup veneta che realizza software per operatori finanziari, ha raccolto 157mila euro. Piccola operazione in famiglia, anche per questo è andata. Unicaseed è un braccio di Unicasim, operatore finanziario che poteva già contare su una base di clienti abituata a investire. E interessati al software sviluppato da Diaman Tech: "I 75 investitori hanno versato in media 1.500 euro - racconta Frigiolini - il 40% erano nostri clienti, il 60% è arrivato perché conosceva lo startupper". Se funzionerà anche con imprese di altri settori lo si capirà a breve. Da qui alla fine dell'anno Unicaseed lancerà una decina di campagne, progetti in campo medico, sociale e manifatturiero: "Era logico che i primi a rispondere fossero dei professionisti. Ma la liquidità in circolazione, anche in Italia, è tanta". Certo, difficilmente sarà affare per la signora Cesira e il signor Giuseppe, abituati a investire i risparmi di una vita in titoli di stato. Troppo rischiose: nove su dieci, in media, falliscono. Il regolamento scritto da Consob serve proprio a tutelare i consumatori: "L'espressione crowdfunding è fuorviante", dice Tommaso D'Onofrio, 47 anni, amministratore delegato della piattaforma Assiteca Crowd. "Lo definirei piuttosto crowdinvesting: esperti di finanza decidono di allargare il proprio portafoglio, mettendoci piccoli pezzi ad alto rischio". Un'opportunità che Assiteca, broker assicurativo e mediatore finanziario, ha deciso di offrire ai propri clienti, aprendo la piattaforma. Pochi giorni fa ha concluso la prima operazione: Paulownia, startup trapanese che opera nel settore della silvicoltura, ha raccolto in otto settimane 520mila euro. Al netto di qualche perplessità sul contenuto innovativo della startup, che Repubblica ha raccontato qui, è finora l'operazione più ricca. Non affare da piccoli risparmiatori, il taglio medio dell'investimento è stato di 40mila euro. Una soluzione, suggerisce D'Onofrio, è aprire agli investitori europei, uniformando le varie normative nazionali. Un'altra, secondo il 42enne Matteo Piras, educare i risparmiatori italiani a questa nuova opportunità: "È un problema culturale, nel nostro Paese l'attitudine all'investimento è scarsa", dice il

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Equity crowdfunding, in Italia mancano gli investitori www.repubblica.it /rubriche/startup-stories/2014/08/26/news/equity_crowdfunding-94457894/

A un anno dalle regole della Consob, non decolla questo moderno strumentofinanziario che altrove dà ottimi risultati. Domanda e offerta faticano a incontrarsi.Ecco perché

di FILIPPO SANTELLI CI SONO le startup, alla disperata ricerca di capitali per crescere, risorsascarsa da queste parti. Ci sono le regole, le ha scritte la Consob un anno fa. Ci sono le piattaforme perorganizzare le campagne, siamo arrivati a nove. Per far decollare l'equity crowdfunding all'italianamanca solo una cosa, ma decisiva: il crowd, la folla di persone pronte a investire. Ecco la scommessadi questo strumento finanziario, che il nostro Paese ad agosto del 2013 è stato uno dei primi aregolamentare. Le aziende innovative possono finanziarsi in Rete, cedendo in cambio di quote delproprio capitale. I risparmiatori possono puntare sul loro successo, diventandone azionisti. Domanda eofferta di investimento che però ancora faticano a incontrarsi, stando ai numeri di questo primo,sperimentale, anno di attività. Sono solo tre le campagne concluse con successo, per un totale raccoltodi poco superiore al milione di euro. Una goccia, nel già piccolo mare del venture capital tricolore. E tramolte difficoltà, come racconta chi se ne occupa.

"Vero: manca ancora il popolo", esordisce il 55enne Leonardo Frigiolini, amministratore delegato diUnicaseed, una delle prime piattaforme ad aver ottenuto il via libera da Consob. E anche la prima adaver ospitato con successo una campagna. Lo scorso aprile Diaman Tech, startup veneta che realizzasoftware per operatori finanziari, ha raccolto 157mila euro. Piccola operazione in famiglia, anche perquesto è andata. Unicaseed è un braccio di Unicasim, operatore finanziario che poteva già contare suuna base di clienti abituata a investire. E interessati al software sviluppato da Diaman Tech: "I 75investitori hanno versato in media 1.500 euro - racconta Frigiolini - il 40% erano nostri clienti, il 60% èarrivato perché conosceva lo startupper". Se funzionerà anche con imprese di altri settori lo si capirà abreve. Da qui alla fine dell'anno Unicaseed lancerà una decina di campagne, progetti in campomedico, sociale e manifatturiero: "Era logico che i primi a rispondere fossero dei professionisti. Ma laliquidità in circolazione, anche in Italia, è tanta".

Certo, difficilmente sarà affare per la signora Cesira e il signor Giuseppe, abituati a investire i risparmidi una vita in titoli di stato. Troppo rischiose: nove su dieci, in media, falliscono. Il regolamento scrittoda Consob serve proprio a tutelare i consumatori: "L'espressione crowdfunding è fuorviante", diceTommaso D'Onofrio, 47 anni, amministratore delegato della piattaforma Assiteca Crowd. "Lo definireipiuttosto crowdinvesting: esperti di finanza decidono di allargare il proprio portafoglio, mettendocipiccoli pezzi ad alto rischio". Un'opportunità che Assiteca, broker assicurativo e mediatore finanziario,ha deciso di offrire ai propri clienti, aprendo la piattaforma. Pochi giorni fa ha concluso la primaoperazione: Paulownia, startup trapanese che opera nel settore della silvicoltura, ha raccolto in ottosettimane 520mila euro. Al netto di qualche perplessità sul contenuto innovativo della startup, cheRepubblica ha raccontato qui, è finora l'operazione più ricca. Non affare da piccoli risparmiatori, iltaglio medio dell'investimento è stato di 40mila euro.

Una soluzione, suggerisce D'Onofrio, è aprire agli investitori europei, uniformando le varie normativenazionali. Un'altra, secondo il 42enne Matteo Piras, educare i risparmiatori italiani a questa nuovaopportunità: "È un problema culturale, nel nostro Paese l'attitudine all'investimento è scarsa", dice il

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fondatore di StarsUp. Piattaforma senza società finanziarie alle spalle, nata proprio per l'equitycrowdfunding, che si sta costruendo una base di utenti da zero. La prima campagna ha avutosuccesso: Cantiere Savona, startup sarda che progetta yacht di lusso a basso impatto ambientale, haincassato 380mila euro, anche grazie a una proroga sui termini, dai tre mesi previsti a sei. Face4Jobinvece, piattaforma online per la ricerca di personale qualificato, non è neppure arrivata al 10% dellasomma richiesta. Per Cantiere Savona è stato decisivo l'intervento di due imprenditori sardi, che lastessa azienda ha convinto a staccare assegni da oltre 100mila euro: "Non avevano mai investito instartup, e questo è positivo", commenta Piras. Che riconosce come la rete di contatti degli imprenditorisia ancora decisiva: "Non basta mettersi online per trovare capitali, bisogna organizzare unacampagna di comunicazione capillare". Sulla piattaforma sono attive altre due operazioni, ancoralontane dall'obiettivo. E altre tre ne arriveranno entro fine anno: "Le startup software risultano piùdifficili da capire, punteremo su aziende che innovano in settori tradizionali, come mobilità e turismo".

Alla ricerca di un modello che renda il crowdfunding sostenibile anche per le piattaforme. Che lavoranoper selezionare le startup giuste, ma incassano la loro parte solo se le operazioni vanno in porto. Nelleultime settimane è salito a nove il numero di quelle registrate alla Consob. Muum Lab eCrowdFundMe, per ora, sono solo pagine in costruzione. Smarthub e Next Equity dovrebberodebuttare in autunno, puntando sulle aziende innovative che nascono nelle università. Tip Venturesoffrirà un doppio modello, sia il crowdfunding equity che quello reward, che premia gli investitori conuna ricompensa: "Il più adatto per una startup all'inizio, che ancora deve sviluppare il prodotto, e che inun secondo momento potrebbe tentare la via dell'equity", spiega Matteo Masserdotti, 29 anni, ilfondatore. Ma sulla scena, a breve, arriveranno anche operatori di peso. Telecom ha annunciato cheintende lanciare una piattaforma. Mentre ha già ottenuto l'autorizzazione Siamo Soci, network che faincontrare startup e investitori. Si chiamerà Mamacrowd, spiega il Ceo, il 43enne Dario Giudici:"Secondo un nostro studio entro due anni in Italia l'equity crowdfunding avrà un potenziale di raccoltadi 75 milioni di euro". I capitali, insomma, ci sono. Ma il problema, anche online, resta lo stesso:convincerli che le startup sono l'investimento che fa per loro.

@filipposantelli

(26 agosto 2014) © Riproduzione riservata