1 agosto 2014

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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Vit- torino Facciolla. All'assessore regionale all'Agricoltura, questa volta, gli diamo l'Oscar per la perseveranza dimostrata per l'accensione dei forni allo Zuccheri- ficio del Molise. All'esponente di Giunta gli va riconosciuto il merito di avere vo- luto con caparbietà il risultato raggiunto che lascia aperta una porta alla spe- ranza per la piena ripresa dell'impianto saccarifero molisano. Del resto, si tratta di una struttura produttiva importante per il sistema economico regionale e un bravo va, con onestà intellettuale, a Facciolla. Il Tapiro del giorno a Massimiliano Scarabeo Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimi- liano Scarabeo. Sinceramente non si riesce a notare nell'attività dell'espo- nente di giunta un punto sul quale pog- giare un'analisi di quanto fatto perchè assai magri i risultati da mettere in agenda. Ci prova, di tanto in tanto, a far vedere che il suo assessorato qualcosa pure fa ma è davvero ben poca cosa. Sui fatti concreti, invece, non c'è traccia alcuna dell'attività svolta a favore della ripresa economica e, soprattutto, di una nuova programmazione capace di far guardare al domani visti i dati pubblicati dallo Svimez. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 162 - VENERDÌ 1 AGOSTO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L’Oscar del giorno a Vittorino Facciolla

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Campobasso crocevia dei poteri forti

Transcript of 1 agosto 2014

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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Vit-torino Facciolla. All'assessore regionaleall'Agricoltura, questa volta, gli diamol'Oscar per la perseveranza dimostrataper l'accensione dei forni allo Zuccheri-ficio del Molise. All'esponente di Giuntagli va riconosciuto il merito di avere vo-luto con caparbietà il risultato raggiuntoche lascia aperta una porta alla spe-ranza per la piena ripresa dell'impiantosaccarifero molisano. Del resto, si trattadi una struttura produttiva importanteper il sistema economico regionale e unbravo va, con onestà intellettuale, aFacciolla.

Il Tapiro del giornoa Massimiliano Scarabeo

Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimi-liano Scarabeo. Sinceramente non siriesce a notare nell'attività dell'espo-nente di giunta un punto sul quale pog-giare un'analisi di quanto fatto perchèassai magri i risultati da mettere inagenda. Ci prova, di tanto in tanto, a farvedere che il suo assessorato qualcosapure fa ma è davvero ben poca cosa.Sui fatti concreti, invece, non c'è tracciaalcuna dell'attività svolta a favore dellaripresa economica e, soprattutto, di unanuova programmazione capace di farguardare al domani visti i dati pubblicatidallo Svimez.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 162 - VENERDÌ 1 AGOSTO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giornoa Vittorino Facciolla

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Fare di tutta l’erba un fascio non è nella nostra fun-zione di cronista. Le eccezioni, in tal caso reclamano.Dal Servizio Pianificazione e gestione territoriale epaesaggistica dell’Area quarta della Regione Molisead esempio non è stato condiviso, non lo spirito e ilcontenuto dell’articolo con il quale abbiamo com-mentato l’uscita di scena del direttore dell’Area Ro-dolfo Cocozza, ma la generalizzazione sullo stato difatto all’interno dell’Ente da noi riassunto come luogoove ciascuno si accontenta di esistere e di portare acasa lo stipendio.

Sul punto, il Servizio Pianificazione ha qualcosa daeccepire. Infatti, ha eccepito che l’impegno nel lavoro è co-

stante, la ricerca di rendersi utili e produttivi lo è al-trettanto. Insomma, le persone che vi lavorano sonocomplessivamente coese a considerare la loro fun-zione pubblica in chiave dinamica e non statica. Seperò il dinamismo e l’impegno vanno a cozzare con-tro i livelli dirigenziali e decisionali uscendone morti-ficati, ovvero non riconosciuti, non valutati econsiderati, la responsabilità è altrove. E’ nei livelli e

nelle persone che hanno il vezzo di sorvolare gli ufficie i servizi di cui sono titolari e, quindi, responsabili. Ildifetto, diciamolo è nel manico. Se pur avendo problemi da affrontare, questioni da

risolvere, pratiche da sbrigare si fa in modo che gli uf-fici e i servizi vengano sostanzialmente esclusi prefe-rendo apporti esterni, oppure rinviare, dilazionare,dilatare i tempi e le questioni, la faccenda prende benaltri connotati. Quelli, ribadiamolo, per cui il direttore dell’Area

quarta Rodolfo Cocozza dopo reiterati tentativi diriordinare Uffici e Servizi e trovare i canali scorrevoliper portare a compimento il lavoro avviato e farlocrescere nel numero e nella qualità, ha dovuto gettarela spugna, preferendo tornare a dirigere i Lavori pub-blici e l’Urbanistica del comune capoluogo. Di ciò è dell’avviso anche l’organico del Servizio

Pianificazione e gestione territoriale e paesaggisticache per destinazione sarebbe il terminale e il centrodi elaborazione di tutto ciò che dai Palazzi Moffa eVitale (consiglio e giunta) da anni si va dicendo e pro-mettendo (?) in materia di pianificazione e gestionedel territorio. Sarebbe, ma non è, in quanto sopravanzato o non

considerato ogni qualvolta, per responsabilità direttao per impeto collaborativo, ha cercato di dare un ap-

porto tecnico e professionale. Basta riandare ai ten-tativi (miseramente abortiti) di arrivare ad una leggeurbanistica e alle manipolazioni, agli aggiustamenti, allecorrezioni e alla interpolazioni del Piano Casa per en-trare nel vivo di una condizione in cui ad essere in-concludente, dilatorio e carente di prospettive, mastrumentalmente attivo e partecipativo spesso perfini inconfessabili, non è il personale regionale (quellovolitivo, vivo e presente, intendiamoci) bensì lo sonogli apparati politici, amministrativi e di vertice. Se la Regione Molise è il pantano delle cattive con-

suetudini, dell’avvilente routine, dell’assuefazione “aldolce far niente”, le cause sono note. In un contestosociale reattivo e consapevole ciò non sarebbe tolle-rato. Nel Molise è il paradigma di una realtà che vienecolpevolmente ignorata, pur creando disastri all’eco-nomia, allo sviluppo e al lavoro. Questa aggiunta critica nei confronti dell’Ente per

antonomasia, che mortifica i pochi entusiasmi, lepoche professionalità, le rade occasioni per disinca-gliarsi dall’inefficientismo, la dobbiamo - e ne siamograti - al personale del Servizio Pianificazione e ge-stione territoriale e paesaggistica che ha voluto direla sua, perché anche nella Regione Molise si possa di-stinguere il grano dall’oglio.

Dardo

21 agosto 2014

Il Servizio Pianificazione e gestione territoriale e paesaggistica ha chiesto di essere distinto

TAagliolto

Egr. Direttore,ho avuto modo di leggere stamattina l’articolo riguardante la

questione dell’eolico nel Molise e mi preme porre delle osserva-zioni su quanto riportato dalla Sua testata, chiedendo di dare ade-guata diffusione alla mia.Come più volte rimarcato in altre occasioni le principali associa-

zioni ambientaliste, da sempre favorevoli all’eolico, si sono adope-rate in sinergia con ANEV, per delineare delle best practicesulteriormente vincolanti rispetto a quanto riportato nella norma-tiva di settore in materia di rispetto del paesaggio sottoscrivendoun protocollo di intesa (ANEV, Legambiente, Greenpeace); tutti gliassociati ANEV, associazione di categoria del settore eolico, sonoquindi obbligati a rispettare tutte le prescrizioni contenute in taledocumento.

Da sempre quindi ci siamo battuti per un eolico che, seppur in-dispensabile per gli equilibri energetici nazionali e comunitari, siainnanzitutto rispettoso per l’ambiente e il contesto in cui viene atrovarsi. Linee guida che ci siamo prefissati di seguire e rimarcareanche in altri settori, primi tra tutti la legalità, il rispetto delle re-gole e delle competenze. Proprio in merito a quest’ultimo aspettoci battiamo e ci batteremo sempre contro i difetti di competenzain cui spesso cadono alcune Regioni che si trovano a legiferare sumaterie di stretta competenza statale; è successo e succederà an-cora (purtroppo!) che l’ANEV si troverà a segnalare tali profili diillegittimità costituzionale ai soggetti preposti affinché possanoprocedere con le azioni del caso e, qualora riscontrassero la paleseincostituzionalità della norma, a farla decadere.Ciò che invece si auspica è una urgente semplificazione dei pro-

cessi autorizzativi che miri a tempi certi e processi speditivi, inmodo così da eliminare zone d’ombra ed evitare speculazioni esospetti in seno agli organismi che si occupano di tali procedure,nelle quali, sia chiaro, gli imprenditori sono il soggetto debole datutelare.Alla luce di quanto detto si ribadisce l’invito a favorire la divul-

gazione di una corretta informazione su tale tecnologia soprat-tutto in un periodo come quello attuale in cui l’eolico e lerinnovabili tutte sono oggetto di attacchi immotivati, e in previ-sioni della prossima definizione degli obiettivi Europei di settore.Si rimarca comunque la disponibilità a fornire ulteriori informa-

zioni al riguardo o ad offrirsi per un eventuale contraddittorio.Simone TogniPresidente Anev

Lettera aperta

Sulle pale eoliche si discuta seriamente

Se la Regione Molise è il pantano delle cattive consuetudini, dell’avvilente routine, dell’assuefazione “al dolce far niente”, le causesono nei livelli di vertice e in quelli decisionali

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CAMPOBASSO. Il senatore del Pd Roberto Ruta lo ha dettocon il classico politichese da uomo di mediazione: “I dati delrapporto Svimez sono peggiori in Molise. C’è bisogno di unoscatto d’orgoglio”. Il sindacato Uil lo ribadisce con meno politi-chese: “I numeri della crisi in Molise sono sempre più preoccu-pati. E’ opportuno che la politica si dia una sveglia e cominciuna volta per tutte a cercare soluzioni concrete”. Qualunque sial’angolazione da cui arrivi la voce, il suono è sempre lo stesso:la politica regionale è messa sotto accusa. Stavolta, e questoRuta lo sa bene, non c’è la passata gestione altrui o l’acerba po-sizione istituzionale di chi siede ai vertici della Regione fare dacuscino per ammortizzare la drammatica fotografia scattata alMolise dallo Svimez. Frattura e gli assessori regionali non hanno scusanti: la si-

tuazione è precipitata con il governo di centrosinistra. Lo scattod’orgoglio di cui parla il senatore Pd non è rivolto certo ai citta-dini. Loro stanno già facendo di tutto per sopravvivere. Cosìcome chiare e dirette sono le parole della Uil: la responsabilitàdelle misure da prendere è tutta in capo a Frattura, Petraroia,Facciolla, Scarabeo e Nagni. Ognuno per il proprio settore. E Frattura risponde per tutti visto che si è tenuto la delega

alla Programmazione. Quindi è lui che dovrebbe avere, più degli altri, un’idea su

cosa fare che non sia l’immobilismo dimostrato fino ad oggi.Tutti, dai politici di sinistra regionali fino ai parlamentari guar-dano con speranza al riconoscimento dell’area di crisi sul di-stretto produttivo di Bojano, Isernia e Venafro. L’onorevole Danilo Leva ha chiesto al Presidente della Com-

missione Attività Produttive, Guglielmo Epifani, una immediatacalendarizzazione e discussione della Risoluzione presentata inX Commissione nei giorni scorsi insieme ai parlamentari Venit-telli e Folino. “Si tratta di un atto parlamentare che avrà un si-curo impulso positivo sull’ iter per qualificare la crisi industrialecomplessa del bacino pentro-matesino. È fondamentale, quindi,che anche il Parlamento si esprima nel più breve tempo possi-

bile. Le risorse aggiuntive che potranno essere investite in Mo-lise se venisse riconosciuta l’area di crisi saranno fondamentaliper rilanciare un distretto industriale devastato da una crisisenza precedenti che sta mettendo a rischio migliaia di posti dilavoro.” Un’azione valutata positiva anche dal sindacato Uil. Anche se, a dirla tutta, la stessa associazione precisa che ci

sono anche zone del Molise che chiedono risposte immediate.“Il bassomolise, invece, con particolare attenzione a Zuccheri-ficio ed alla Fiat, deve essere attenzionato soprattutto sui tavolinazionali, dove le scelte per tali grandi entità vengono assunte.Il Molise non ha più tempo. L'indecisionismo deve esser messoda parte a favore di atti ed iniziative forti e tangibili, investendoquante più possibili risorse disponibili sul lavoro.E per lavoro si intendono tutti i comparti, dall'industria alla sa-

nità, dall'agricoltura al turismo, dalla cultura ai servizi.Possiamo vantare in Regione maestranze e manodopera ec-

cellenti che nel corso dei decenni si sono sempre distinti perqualità del lavoro e fama dei prodotti realizzati, e che oggihanno bisogno del giusto riscatto.

Senza dimenticare quelle decine di giovani acculturati e pre-parati pronti a scommettere sul loro territorio, ma a cui non sioffre una valida chance”. In effetti i numeri per il Molise non al-larmanti. Peggio. “La diminuzione dell’occupazione dipendente,ad esempio, ci dice il rapporto UIL, tra le 16 Regioni che inve-ste maggiormente, trova la variazione più forte in Molise (-15,9%), seguita dalla Puglia (-12,4%).Gli inattivi nella fascia lavorativa (15-64 anni), invece, di cui

fanno parte coloro che studiano o che sono in un percorso diformazione professionale, i pensionati, ma anche chi non lavoraper motivi familiari o più semplicemente per sua libera scelta,ingloba anche una sempre più folta platea di persone che puressendo disponibile a lavorare, non cerca più un’occupazionein quanto rassegnata nella ricerca. Sono 9 le Regioni in cui aumenta questo indicatore ed anche

qui il piccolo Molise, con un aumento del 7%, si colloca in testa.Ruta chiede “una riflessione”. Ecco. Noi molisani stiamo riflet-tendo da quasi due anni. Magari adesso è il caso di darsi unamossa.

giorug

31 agosto 2014

Dopo il senatore del Pd Ruta ora anche il sindacato tuona: la politica si dia una sveglia e cominci a cercare soluzioni

TAagliolto

di Massimo Dalla Torre

Il titolo scelto per questo nuovo interventonon è il frutto di elucubrazioni notturne o didisturbati mentali, bensì, il refrain, usiamouna parola entrata nell’uso comune, della ri-cetta dettata dal professor Diaforius, perso-naggio del “malato immaginario” di Molière,pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin perdare sollievo ad Argante. Titolo che ci permettiamo di prendere in

prestito per commentare quello che sta acca-dendo nel complesso e purtroppo malatis-simo pianeta sanitario molisano. Un pianeta che certamente farebbe “pen-

dant” con i mali del protagonista della com-media del commediografo francese che morìin scena per un colpo apoplettico. Affezioneche fu scambiata per una finzione scenica,che finzione non era, perché a distanza dipochi giorni “il dissacratore del regno del re

sole” morì adagiato su di una poltrona che siconserva nel museo della “Commedie Fran-caise” era il 17 febbraio 1673. Di secoli ne sono passati e di malati anche,

ma mai come quelli che, se non si corre pron-tamente ai ripari, ci riferiamo allo stato di“coma de passè” della sanità molisana, po-trebbero “terminare” per le incongruenzedella situazione che si è venuta a creare inRegione. Incongruenze che da molto tempoha messo in seria difficoltà un settore che è inattesa del distacco definitivo dei macchinariche lo tengono in vita, se di vita si può par-lare. Un settore che, invece solo se si volesse,

ma a quanto pare non c’è volontà, potrebberappresentare un fiore all’occhiello per le basiche sono state poste. Basi che avevano presupposti forti tant’è

che strutture di eccellenza, nonostante le dif-ficoltà danno sollievo a chi era ed è costretto

ai viaggi della speranza pur di risolvere le “af-fezioni” che evidentemente non è possibilecurare. Basi che vacillano pericolosamenteper il “non rinforzo” che potrebbe rimettere inopera quello che esiste senza dover apporreall’ingresso il cartello con su scritto “chiusodefinitivamente per mancanza volontà e so-prattutto di menefreghismo” Parole dure cherappresentano la chiosa di un discorso chenon giustifica assolutamente una situazioneinammissibile e inaccettabile. Parole che, contristezza e amarezza, sono la prova più evi-dente che i proclami fatti da tutte le forze po-litiche, nessuno escluso, hanno il valore del“due di coppe”. Simbolismo da gioco di carte che danneg-

gia non solo la collettività ma la sanità con-traddistinta non da un H rossa che sta perOspedale ossia salvezza ma da un H neraossia morte. Sanità che è l’unica vittima di chinon ha programmato o non ha voluto pro-

grammare per motivi a noi sconosciuti. Mate-ria delicata la programmazione specialmentequella sanitaria che, ironia della sorte fa daspalla, nonostante l’assurdo della questione,agli strali lanciati all’indirizzo di chi forse nel-l’inerzia totale non ha provveduto alla qua-dratura del cosiddetto “cerchio“ non magicotanto per intenderci; peccato però che non cisi rende conto che le cure che si vorrebberomettere in atto sono solo un palliativo per imali che affliggono questo delicatissimo com-parto del sistema Molise. Il quale, tra conti inrosso scarlatto, tavoli di concertazione, in-contri tra le parti, sta per esalare l’ultimo re-spiro. Un ultimo anelito di vita che si spegne len-

tamente tra accuse e baruffe tra le partianche se il dottor House vista la situazionedirebbe: “la soluzione è facile: basta risolvereil puzzle della vita delle strutture che si pren-dono cura del paziente”.

“Un clistere praticare, poi si devesalassare, infin convien purgare”

Rapporto Svimez, la Uil tira leorecchie alla politica regionale

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Carissimi Governatori,la CISL è impegnatada tempo nella definizione di una strategia perla Macroregione Adriatico Ionica, che nel 2015diventa una realtà. I nostri territori e i soggettipromotori dovranno essere pronti ad affrontareuna fase di protagonismo progettuale e rela-zionale. Per le nostre Regioni rappresenta unaopportunità unica ed irripetibile per disegnare ilnostro futuro come Regioni Europee.La Macroregione, rappresenta uno stru-

mento fondamentale per le politiche di coe-sione e cooperazione territoriale tra Stati eRegioni, per il conseguimento di obiettivi co-muni di sviluppo. È un’occasione imperdibili per affrontare su

grandi sfide comuni come: le disparità socio-economiche, i trasporti, l’energia, l’ambiente, irischi e i pericoli naturali e di origine umanaconseguenza del cambiamento climatico, que-stioni amministrative istituzionali. Siamo con-vinti che la cooperazione territoriale favoriscal’approccio operativo integrato e, attraverso ilcoordinamento delle azioni politiche, raziona-lizza l’uso delle risorse finanziarie, valorizza ilruolo degli enti regionali e locali e coinvolge in

modo ampio le parti sociali e le organizzazionidella società civile.Vi proponiamo la costitu-zione di un Patto Istituzionale di collaborazionee consultazione tra le Giunte Regionali, per raf-forzare il ruolo di interlocutore con il Governo econ l’Europa, aperto al contributo di arricchi-mento che sicuramente vorrete apportare,nella definizione della strategie europea per laMacroregione, che coinvolge 8 Paesi e le Re-gioni che si affacciano sul bacino Adriatico Io-nico.Forti sono i temi che ci uniscono a partiredal prolungamento del corridoio Baltico-Adria-tico. Il Comitato delle Regioni d’Europa hanno in-

serito nel testo del parere, all’indirizzo dellaCommissione europea, sulle infrastrutture e itrasporti l’emendamento con cui si prevede ilprolungamento a sud del tracciato del Corri-doio Baltico-Adriatico fino ad Ancona. Per laCISL è importante che il Corridoio Baltico-Adriatico, dei collegamenti ferroviari e dellepiattaforme multimodali, debba essere prolun-gato su tutta la costa adriatica e ionica, inclu-dendo dunque anche l’Abruzzo, il Molise, laPuglia e la Basilicata.

La prosecuzione del corridoio Baltico-Adria-tico è un elemento centrale per il sistema deicollegamenti all’interno della Macroregione eper il successo della stessa.In questo quadrosi inserisce la realizzazione della linea alta ve-locità/alta capacità sull’intera dorsale adriaticae gli stanziamenti delle Ferrovie sulla velociz-zazione della tratta che non procede per variimpedimenti. Un vostro comune sentire aiuterebbe certa-

mente a trovare la necessaria condivisione per

il completamento dei lavori e la piena funzio-nalità dei collegamenti.Riteniamo fondamen-tale il Vs. impegno, come Istituzioni regionaliinteressante, per dare un forte segno di colla-borazione interregionale, perché l’intera Strate-gia UE della Macroregione Adriatico-Ionicarappresenti un’opportunità per le nostri Re-gioni, per favorire lo sviluppo di reti materialied immateriali e di maggiori scambi non soloeconomici.Nella speranza di veder realizzato una co-

mune volontà delle nostre comunità per avereuna Europa più vicina ai cittadini e sede di op-portunità e sviluppo, ricordiamo che entro lafine del 2014, nel corso del semestre europeodi presidenza italiana, il Consiglio europeo va-rerà definitivamente la Strategia EUSAIR dellaMacroregione Adriatico Ionica per cui è impor-tante essere rappresentati erappresentativi.Segretario Generale AbruzzoMolise Maurizio SpinaSegretario Generale Pu-glia Basilicata Giulio ColecchiaSegretario Ge-nerale Aggiunto Responsabile Molise GiovanniNotaroSegretario Generale Aggiunto Respon-sabile Basilicata Nino Falotico

CAMPOBASSO. I dati anticipati e diffusi ieri a Roma, nella saladella Regina della Camera dei deputati, sull’andamento economicodel Mezzogiorno del 2013 e sulle previsioni del biennio 2014-2015impongono una seria analisi e una decisa sterzata di quelle che do-vranno essere obbligatoriamente nuove politiche d’incentivazione perrisollevare una porzione ampia del territorio, come estensione e im-patto demografico, affinché si eviti una deriva sempre più perico-losa”.Il rischio di una ‘Questione meridionale’ che faccia ripiombarele regioni del Centro-Sud su dati macro-economici quasi post-belliciin talune circostanze ha indotto l’onorevole molisana del Pd LauraVenittelli – componente dell’Intergruppo per il Mezzogiorno – a riven-dicare posizioni più decise riguardo le azioni da mettere in campo diconcerto tra governo ed enti territoriali di programmazione.“E’ giunta l’ora di passare dalle parole ai fatti, poiché il Mezzo-

giorno non deve più essere considerata l’ultima ruota del carro, spe-cie se valutiamo l’enorme impatto sociale che si trova ad affrontarecome avamposto dell’Europa nel Mediterraneo. Vi è la necessità difare leva in modo importante e profondo su quelle politiche che lopossano rilanciare, sfruttando vocazioni proprie che non trovano ri-scontro alcuno in altre parti dell’Europa e del Mondo. La prima scelta che occorrerà assumere sarà quella di ideare e

premiare progetti che formino le nuove generazioni al rispetto esclu-sivo della legalità e della morale. Da qui un sostegno senza riserveagli atenei del Centro-Sud.Altro capitolo non secondario sarà colmare definitivamente quel

gap infrastrutturale che rende ancora più depresso che nel resto delPaese il tessuto socio-economico. Non ci dovranno più essere alibiper investimenti deputati a sottrarre dall’arretratezza interi compren-sori e non parliamo solo delle grandi opere da ex legge obiettivo, perintenderci, ma anche quelle diffuse, che garantiscono anche iniezionidi risorse sulle micro-economie distrettuali e provinciali”.Per l’onorevole Venittelli deve cessare lo scempio dell’atavica inca-

pacità a sfruttare le risorse disponibili. Un doppio schiaffo la cattiva utilizzazione dei fondi comunitari, poi-

ché oltre al danno recato con il mancato sviluppo vi si aggiunge labeffa delle quote che l’Italia versa all’Europa e che tornano parzial-mente indietro senza che servano per far germogliare prospettive fu-ture.Nell’incontro a cui hanno preso parte i Ministri Delrio e Lanzetta, è

stata annunciata la disponibilità di 16 miliardi di euro per il Mezzo-giorno nei prossimi due anni nell’ambito del programma di coesione.“Sono soldi che dovranno essere spesi al meglio, poiché rappre-

sentano davvero l’ultima spiaggia per un Meridione che voglia usciredal tunnel senza se e senza ma, per questo sulla classe dirigentedelle varie Regioni pende una responsabilità senza pari. La garanzia di un adeguato ruolino di marcia amministrativo sarà

data solo se investiremo nelle capacità dei dirigenti della pubblicaamministrazione, puntando anche sulla trasparenza nelle procedure,sulla semplificazione, sugli acquisti centralizzati e sulla valorizza-zione delle risorse umane”.

41 agosto 2014 TA

agliolto

Perchè la Macroregione Adriatica-IonicaLettera aperta

Anche l'onorevole Venittelli ritiene preoccupante la situazione economica

"Dati Svimez, riflettiamo tutti"

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La campagna elettorale regionale del 2013 ,con la sua immancabile fibrillazione, ha fatto inmodo che i problemi socio-economici venis-sero sopravanzati e raccontanti con una bal-danza sconsiderata che però ha fatto breccia eha fatto presa su un elettorato esausto e disin-cantato, consentendo ad un manipolo di assal-tatori di impossessarsi di Palazzo Moffa e diPalazzo Vitale. Problemi tralasciati anche daimedia nella loro generalità, presi come sonostati dagli amletismi delle candidature, dalle vi-cendevoli velenose punzecchiature dei big, daiprofluvi di parole prive d’idee però funzionaliall’audience. In quell’insieme fatto di tutto e diniente, un’eccezione. Si ricorderà, è venuto a galla il problema

ampio della sanità regionale e le tante manipo-lazioni commissariali e sub commissariali che daanni lo stanno segnando profondamente. Sanità:contesto denso di problematicità. Ma una – siricorderà - più delle altre è stata di moda ed hafatto scalpore: la necessità di recuperare even-tualmente alla rete sanitaria pubblica, la Catto-lica, il presidio privato di Tappino. L’idea partitada sinistra non s’è fatta scrupolo di avere giudi-

cato sempre negativamente il comportamentodella Fondazione Giovanni Paolo II in quanto“non avanza proposte, non ha un piano azien-dale, non si confronta su un’offerta sanitaria dieccellenza coinvolgendo specialisti e poten-ziando le prestazioni nei reparti di oncologia ecardio-chirurgia”. Peggio. “Se ne sta a bracciaconserte in assenza dei fondi regionali”. La conclusione delle campagna elettorale sul

punto è stata: la Fondazione ceda la mano, pas-sandola interamente all’Azienda sanitaria regio-nale “come presidio ospedaliero pubblico”salvaguardando le prestazioni d’eccellenza, irapporti con gli specialisti ed i contratti di la-voro col personale. Una panzana sulla quale si sono spesi a ripe-

tizione Frattura, Petraroia e il codazzo dei cori-fei che gli stanno attorno. L’idea (balzana?) dellaFondazione assorbita dal sistema pubblico dellasanità ha fatto la fine che meritava: di finire cioènel cestino della demagogia e della strumenta-lità politica del centrosinistra che ha vinto, certo,ma altrettanto certamente sta deludendo. E’stato detto che avendo a due passi il Cardarelli,era logico e saggio fondere le due realtà. Si sa-

rebbe realizzato un risparmio sulle “spese ge-stionali, informatiche e amministrative, consen-tendo al contrario di incrementare la dotazionefinanziaria in favore del personale, medico, in-fermieristico e specialistico del presidio ospeda-liero”. Altra panzana fatta ingoiare alla gente. Lasanità molisana è in mani commissariali e com-missariate, e l’idea, quantunque all’apparenza li-neare di fondere Cattolica e Cardarelli, non hatrovato considerazioni altre che la potesserorealizzare, diversa dalla ridicolaggine ammini-strativa oltre che politica. Né ha avuto fortunail coinvolgimento di ministri e autorevoli perso-nalità (anche della chiesa cattolica). La sanitàmolisana non ha capacità autonoma di pianifica-zione. E i pianificatori venuti dall’esterno non hanno

larghezza di vedute né intuizioni efficaci. Si sonolimitati a tagliare i costi e a ridurre i serviziavendo di fronte una classe politica incapace,tremebonda, priva di forza e di pensiero. E i cit-tadini ne stanno pagando le conseguenze. Ma in-tanto con le illusioni e le bugie certa gentegoverna il Molise.

Dardo

51 agosto 2014TA

agliolto

S’è detto: si risparmierebbero spese gestionali, informatiche e amministrativeLa proposta ha fatto la fine che meritava a e che meriterebbero i suoi sostenitori: nel cestino della demagogia e della strumentalità politica

“Assorbiamo la Cattolica nel sistema sanitario pubblico”Le panzane elettorali del centrosinistra alla resa dei fatti

CAMPOBASSO. Primo incontro in commis-sione con le rappresentanze sindacali chehanno portato all'attenzione della Regione al-cune problematiche legate al settore commer-cio. Un percorso per trovare una ridefinizione

delle regole che sia compatibile con i limiti deci-sionali imposti dal Decreto SalvaItalia sullecompetenze delle Regioni in questa materia.La richiesta di un intervento deciso da parte ditutto il settore commercio, evidenzia la neces-sità di rivedere le norme attualmente vigenti e

l'impegno della Regione sarà quello di analiz-zare, a fondo, le problematiche lamentate econdividerne le migliori soluzioni per eliminarele criticità presenti nelle norme attualmente invigore. Del resto, si può già ritenere che un pic-colo passo in avanti sia stato fatto grazie all'in-teresse della Conferenza delle Regioni e delleProvince Autonome che ha sottoposto allaCommissione Attività Produttive, Commercio eTurismo della Camera dei Deputati, una rivisi-tazione delle varie proposte di Legge che disci-plinano gli orari di apertura delle attività

commerciali, in particolar modo, per la chiusuradomenicale e quella festiva. La preoccupante situazione del valore di pro-

duzione a livello nazionale, sta, portando l'interosettore di fronte a scelte importanti per il propriofuturo le quali devono trovare, necessaria-mente, la condivisione di tutte le parti interes-sate a che il trend negativo possa essereinvertito. Allo scopo c'è stata ampia conver-genza in questo percorso istituzionale che si èaperto, in particolar modo sulla possibilità di at-tivare aiuti concreti a tutto il settore attraverso

misure d'incentivazione e accompagnamentodelle attività commerciali, attivando un fondo peril sostegno delle piccole e medie realtà: questoè sicuramente da considerarsi un buon viatico ache presto si arrivi ai risultati positivi per risol-vere la delicata situazione. Le Regioni, se le proposte di legge saranno

recepite, assumeranno una posizione di rilievosulle scelte che si andranno a fare nella regola-mentazione del settore commercio, sia sullaparte che riguarda lo snellimento delle proce-dure burocratiche alle quali bisogna confor-marsi per l'avviamento di un'attivitàcommerciale che sulla disciplina degli orari diapertura degli esercizi.

Commercio,si compone la riformaPrimo confronto positivo in commissione sulla proposta

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Il presidente della Provincia diCampobasso Rosario De Matteisintende fare chiarezza circa il rior-dino delle funzioni amministrativee dichiara quanto segue:“In merito al processo di riordino

delle funzioni amministrative fon-damentali e non, esercitate daglienti locali, è mio compito sottoli-neare come la Provincia di Cam-pobasso abbia profuso il massimosforzo in termini di collaborazione,recepimento norme e sensibilitàistituzionale. Pur comprendendo ladelicata fase di carattere legisla-tiva circa le funzioni esercitatedalle Regioni e dagli enti locali (L.56/2014), e in previsione di unalegge regionale di riordino della

materia, giova ricordare e rimar-care che nonostante proclami ecomunicati stampa, non sono statesinora definite né le risorse finan-ziarie, né la tempistica di eroga-zione delle stesse. Pertanto, laProvincia di Campobasso, facendouno sforzo ulteriore, è stata co-stretta, al fine di garantire i servizierogati e a tutela del personaledell’ente (Biblioteca provinciale Al-bino), a distrarre somme stanziateper altri settori per sopperire a taliinadempimenti. Alla luce di quanto esposto, si

resta in attesa di sapere da partedella Regione, le entità dei fondistanziati e le scadenze temporalidi erogazione. Nel frattempo si as-

sicura grazie al riparto fondi stor-nato (90 mila euro) la coperturadelle suddette funzioni sino al 31dicembre. Tanto di dovere per i di-pendenti della Provincia e per i la-voratori della cooperativa cheinsieme assicurano ed hanno assi-curato un ottimo servizio”.

Domani presso la Sala Consiliaredel Comune di Limosano, alle 17.30e lunedì 4 agosto negli Spazi del-l’Auditorium “L. Altobello” Di Oratinoalle 17.30 saranno presentati al pub-blico, rispettivamente, gli artisti MariaChiara Calvani (Perugia, 1975) eDavid Fagioli (Roma, 1968), ospitidel progetto di residenza “Vis à Vis”giunto alla sua terza edizione ed alladiciassettesima della mostra interna-zionale “Fuoriluogo”. Il progettoideato dall’Associazione culturale “Li-miti inchiusi arte contemporanea” eCurato da Silvia Valente ha favoritonel tempo l’accoglienza di artisti pro-venienti dall’Italia e dall’estero neltentativo di promuovere il territoriomolisano ampliando, di fatto, i confini

dei comuni coinvolti al fine di renderel’operazione artistica una esperienzain grado di coinvolgere il maggior nu-mero di abitanti molisani. Le locationindividuate per questa edizione sonoi comuni di Limosano e Oratino. L’ar-tista visivaMaria Chiara Calvani e lo scultore

David Fagioli saranno, dunque, ospi-tati dalle comunità limosanese eoratinese per circa Tre settimane (1-- 20 agosto 2014), periodo Utile alloStesso studio e alla Riflessione sulcontesto di riferimento, attraversoun’azione diretta e partecipata, privadi filtri e caratterizzata da una realepresenza fisica sul territorio. Gli

aspetti analizzati potranno spaziaredal dato paesaggistico a quello sto-rico, dallo studio delle tradizioni allasfera del sociale. A seguito della resi-denza gli artisti realizzerannoun’opera d’arte che resterà di pro-prietà dei comuni ospitanti ed essasarà il risultato, la sintesi e la rielabo-razione delle analisi condotte du-rante il periodo di permanenza sulterritorio. L’arte contemporanea di-venta, dunque, la chiave di accessoalla riscoperta del patrimonio locale,favorendo una continuità creativa inlinea con la tradizione ma, al con-tempo, caratterizzata dai tratti propridel linguaggio contemporaneo.

Oggi alle 19, si svolgerà lamanifestazione conclusiva delcampus estivo 2014 “ La tuaestate con noi” presso il Boccio-dromo di Via Cirese di Campo-basso. La manifestazione èorganizzata dall’Associazione di“Quartiere Campobasso Nord” eil Gruppo Giovani a conclusionedelle attività estive a favore dei

minori, vedrà la partecipazionedei bambini dai 3 ai 14 anni cheanimeranno la serata consketch, balli e canzoni. Alla ma-nifestazione interverranno il sin-daco del Comune diCampobasso Antonio Battista,don Vittorio Perrella parrocodella Chiesa San Giuseppe Arti-giano e monsignor Bregantini

61 agosto 2014 Campobasso

Artists in Residence Project

Campus estivo, gran finale

Vis à Vis, Fuoriluogo 17

Biblioteca Albino, De Matteis fa chiarezza:“La Provincia ha fatto il possibile, si resta in attesa dei fondi regionali”

Questa volta a portare in alto il nome del Molise vitivinicolo sono laCantina Cianfagna di Acquaviva Collecroce e la Cantina Terre Sacre diMontenero di Bisaccia. Le due Aziende Molisane si sono conquistate laCorona nella guida dei Vini Buoni d’Italia, entrambe con un vino chenasce dal nostro autoctono d’eccellenza la Tintilia. Dunque corona alSator 2010 Tintilia DOC del Molise dell’Azienda Cianfagna e alla Tintiliadel Molise DOC 2011 di Terre Sacre. A testimonianza della crescita dellaqualità e della popolarità dei nostri vini, produzioni di eccellenza, chesempre più caratterizzano realtà di modeste dimensioni come la nostra.La Delegazione ONAV Molise, per mezzo del suo Delegato Dott.ssa Ca-rolina Iorio, con una punta di orgoglio si complimenta con i vincitori: "Il ri-sultato è frutto di un lavoro appassionato, serio, costante fatto dai nostriproduttori che trova riscontro anche da parte del gota delle guide eno-logiche. Come Onav siamo, poi, particolarmente felici perchè da tempoandiamo sostenendo la necessità di un'azione sinergica tra tutti gli attoriche lavorano nei campi, in cantina e nell'opera di conoscenza e prose-litismo. Anche in Molise il lavoro di squadra si dimostra foriero di positivirisultati , e ci proietta con i nostri prodotti sui mercati di tutto il mondo.Tutto ciò assume quest’anno alle soglie dell importante appuntamento diExpò 2015 un significato ben più importante. La nostra organizzazioneè pronta a scommettere sul futuro del vino molisano".

Onav Molise: “Ancora un risultato di risalto per le cantine molisane”

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Il Presidente della Provincia diCampobasso Rosario De Matteisha incontrato ieri mattina il nuovoquestore di Campobasso Raffaele

Pagano, in visita di cortesia a Pa-lazzo Magno. Il presidente ha accolto con pia-cere l’alto dirigente della Polizia di

Stato, dandogli il benvenuto, unpresente dell’ente ed avviando iconsueti rapporti di collaborazioneistituzionale.

Salotto e Potere: i segreti diPiazza di Spagna. Questo è il titolodel libro scritto dalla giornalista mo-lisana Giovanna Ruggiero presen-tato l’altro ieri a Cosenza nellasede della casa editrice Falco Edi-tore. Avverte un po’ di stanchezzama la collega è molto soddisfattaper il lavoro svolto e felice per l’ac-coglienza ricevuta a Cosenza. Il racconto ripercorre la storia del

fondatore del quotidiano Il Tempo,Renato Angiolillo, passando dallenotizie storiche ufficiali ai segretidella vita di uno degli uomini piùpotenti d’Italia, della sua secondamoglie Maria Girani in Angiolillo edel salotto di piazza di Spagna. Illibro nasce dall’inchiesta penale “Iltesoro Angiolillo”, condotta dal pmFabio Papa della Procura di Cam-pobasso e racchiusa in otto faldonidi 4.500 pagine. Racconta i segretidi una grande famiglia e della spa-rizione dei gioielli di proprietà An-giolillo. Un tesoro da sempreindossato dalla seconda moglieMaria Girani, di fatto bigama e conun figlio segreto, la cui morte nel2009 fu omaggiata di un minuto disilenzio alla Camera dei deputati.Perché da Fanfani a D'Alema, da

Andreotti a Bertinotti, dal Vaticanoalla P2 passando per la Cia fino aigiorni di Prodi e Berlusconi, il sa-lotto di Piazza di Spagna ha nasco-sto per anni i segreti del poterepolitico e finanziario italiano. E inquel salotto è scomparso un tesorodal valore di oltre 100 milioni dieuro, le cui indagini ha fatto emer-gere un mondo sommerso fatto diparadisi fiscali, figli segreti, testa-

menti dubbi, matrimoni illegittimi. Ein cui il coinvolgimento dei familiaridei due coniugi, Angiolillo e Girani,si scontra con gli intoccabili d'Italia.Una storia di servizi segreti e dilungimiranza imprenditoriale del-l'uomo che è il precursore del si-stema mediatico italiano, natoappunto dalle idee di Renato An-giolillo e realizzato dopo la suamorte da Silvio Berlusconi. En-trambi accomunati dal braccio de-stro Gianni Letta. Visti i rapporti “personali e pro-

fessionali” , l’autrice del volumenon poteva sottrarsi a qualche do-manda.Per chi, come lei, è abituata a

svolgere il lavoro di cronista,che effetto le ha fatto scrivere unlibro?

“E’ emozionante. Mentre scrivevonon mi rendevo conto di quello che

facevo o dell’effetto che potrebbeavere sui lettori. Poi però ti accorgidi avere in mano un’opera che ri-guarda un’inchiesta giudiziaria e tirendi conto che hai raccontato unpezzo di storia d’Italia correlata daatti e fatti certificati i cui protagoni-sti sono gli artefici della nostra na-zione”.

La storia è abbastanza compli-cata, ricca di intrighi, incroci trastorie private e pubbliche, comeè riuscita a semplificare i fattirendedoli scorrevoli e appetibiliper i lettori?

“La storia è di per sé appetibile,mediaticamente parlando. La gentecomune si ritrova a leggere dellascomparsa di gioielli che valgonocentinaia di milioni di euro e dallaloro ricerca vengono fuori notizie diaccordi fatti e disfatti tra perso-

naggi politici nazionali, personaggidella P2… del Vaticano, della Cia,del potere finanziario, del giornali-smo italiano. La scorrevolezza èquasi automatica seguendo il tem-pismo degli eventi. In effetti è riccadi intrighi. Sembra il Beautifull delterzo millennio, ma all’italiana”.

Perchè una persona dovrebbeappassionarsi alla vicenda nar-rata nel volume, in poche parole,perchè i lettori dovrebbero ac-quistare il libro?

“Gli amanti del gossip potrebberotrovarlo interessante perchèquando si parla di gioielli, diamanti, di figli segreti e di… escorte politica, il gossip c’è tutto. Ma illibro va ben oltre. Si racconta lastoria di un signore che noi giovaninon conosciamo, per età. Ed è inte-ressante notare che il senatore An-

giolillo, fondatore del quotidiano IlTempo, è stato pioniere in Italia perla nascita della televisione nazio-nale privata. Lui ha gettato le basigiuridico – legislative, Berlusconine ha tratto vantaggio con Media-set. Perché nomino Berlusconi?Perché il cavaliere ha come bracciodestro Gianni Letta che è uno deiprotagonisti di “Salotto e Potere”perché è stato anche il braccio de-stro di Renato Angiolillo e dellaconsorte Maria Girani. Perché nellastoria traspare un episodio di testa-menti del senatore di dubbia legitti-mità e l’esecutore testamentario èproprio Gianni Letta. Insomma, aldi là degli amanti del gossip ci si faanche un’idea di personaggi chehanno gestito e gestiscono il poterepolitico in Italia”.

Considerando che la "vicendadei gioielli" ancora non sichiude, pensa che ci potrà es-sere un seguito?

“Il rischio c’è. Il 25 settembre aCampobasso inizierà il processoche vede rinviati a giudizio per ap-propriazione indebita aggravata ilprimo figlio di Maria Girani, MarcoOreste Bianchi Milella che ha sem-pre dichiarato all’avvocato della fa-miglia Angiolillo, Luigi Iosa, di nonsapere nulla dei preziosi salvo poiscoprire il contrario dalle intercetta-zioni telefoniche, e il gemmologo difama internazionale Lois HervèFontaine. Entrambi residenti aMontecarlo. E poi ci saranno i testi-moni. Secondo me qualche altracosa succederà”.

Teresa Manara

71 agosto 2014Campobasso

Salotto e Potere: i segreti di Piazza di Spagna, a tu per tu con l’autrice Giovanna Ruggiero

De Matteis saluta il neo questore Pagano

A Cosenza la presentazione del libro scritto dalla giornalista molisana

Tanti cari auguri a Marioper il suo genetliaco.

A un uomo saggio, ironico,silente e riservato gioia e serenità da tutti i suoicari e in particolare da

chi… “è tutta suo padre”.

Buon compleanno

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 -Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

ANNO X - N° 162 - VENERDÌ 1 AGOSTO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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ISERNIA. Da Settembre 2014sarà avviato il nuovo servizio di rac-colta ”porta a porta” dei rifiuti urbaninella città di Isernia, è quantoemerso nel corso della ConferenzaStampa tenutasi il 30 luglio 2014presso l’Ex Lavatoio di Isernia.L’Amministrazione Comunale diIsernia guidata dal Sindaco LuigiBrasiello e la Smaltimenti Sud, chesi è aggiudicata l’appalto per la ge-stione del servizio, hanno definito gliaspetti operativi per l’attuazione delnuovo piano di gestione dei rifiuti ur-bani. “Dopo una serie di confronticon la Ditta Smaltimenti Sud – af-ferma l’Assessore comunale all’Am-biente Marco Amendola – è stato

definito ogni dettaglio relativo alnuovo servizio di raccolta “porta aporta” che sarà imperniato sulla rac-colta differenziata dei vari materiali.Ciò determinerà una forte respon-sabilizzazione di tutte le parti incausa: l’Amministrazione comunale,la Smaltimenti Sud ed i cittadini diIsernia. L’obiettivo è di raggiungerealte percentuali di raccolta differen-ziata, in modo da gestire i rifiuti inmaniera sostenibile ed allineareIsernia ai tanti Comuni “ricicloni”presenti sul territorio nazionale. Ilnuovo servizio “porta a porta” par-tirà dal mese di settembre e saràesteso progressivamente in tutta lacittà di Isernia”. “I lavori per imple-

mentare il nuovo servizio di raccoltasono di fatto già iniziati – commentaAntonio Pirolli della SmaltimentiSud. Da settembre, inoltre, partiràuna capillare campagna informativaed incontri con la cittadinanza perspiegare come effettuare la suddivi-sione dei diversi materiali e quindiuna corretta raccolta differenziata.La principale novità del nuovo ser-vizio è che spariranno i cassonettistradali ed ogni utenza avrà a di-sposizione le attrezzature dedicatealla raccolta differenziata (sacchetticolorati, secchielli, bidoni) e il mate-riale informativo contenente giorni,orari e modalità di deposito dei varimateriali

Castelpetroso (IS). A Castelpe-troso una rappresentanza dellaRoute Nazionale dell’Agesci. Ve-nerdì 1 agosto 2014 alle ore 17,00ai piedi della Basilica dell’Addolo-rata di Castelpetroso dove recen-temente il Santo Padre papaFrancesco ha incontrato trentamilagiovani della CEAM (conferenzaepiscopale Abruzzo Molise), igruppi Scout dell’Agesci del Molisesi radunano per avviare il campomobile in cammino verso il parcoRegionale di San Rossore – Pisa– che si terrà dal 6 al 10 agostonel campo fisso che accoglierà, inun unico raduno, i gruppi scoutprovenienti da tutte le regioni d’Ita-lia. A presiedere l’incontro – testi-monianza di una delle tre Routemobili del Molise che partirà da

Castelpetroso ad Altilia, lungo ilMatese, dal 1 al 6 agosto, l’arcive-scovo di Campobasso –BojanoS.E. mons. GianCarlo Bregantiniche parlerà sul tema del Coraggio.Il piazzale antistante la Basilicaminore vedrà la partecipazione ditre Route Nazionali di Sicilia , To-scana e Molise. Al progetto, rivoltoai ragazzi da 16 a 21 anni, aderi-scono i giovani con gruppi e clan.La Route, ovvero “strade” che igruppi locali di 20 regioni italiane,Rover e Scolte dell’Agesci percor-rono a piedi, è un evento che coin-volge le diocesi e le parrocchieche attraverso i giovani si mette-ranno in cammino per raggiungereil campo di San Rossore. I gruppi cammineranno dunque

a piedi, zaino in spalla, sulle strade

di coraggio d’Italia, per poi ritro-varsi a san Rossore (PI). Tela difondo dell’incontro è il tema del co-raggio “Strade di coraggio … dirittial futuro”, insieme per percorrerestrade in montagne, città e villaggi,conoscere la storia del nostroPaese e le loro storie di coraggioche i territori raccontano. Dal 1976 questo sarà il terzo in-

contro nazionale di oltre trentamilagiovani dell’Agesci d’Italia. Ospitidell’evento anche 200 giovani stra-nieri provenienti da Paesi europei,arabi, africani. «Ma la vita non èfatta per "girarla", è fatta per "cam-minarla", e questa è la vostrasfida!» nell’eco di papa Francescoa Castelpetroso rivolgendosi aigiovani e che risuona forte nelcuore di ciascuno.

111 agosto 2014Isernia

VENAFRO. La forza delle acque fluviali del Volturno e la loro impetuosa discesa a sud neiperiodi di piena hanno finito per aver ragione delle barriere cementizie antipiene realizzate de-cenni addietro sotto “Ponte Reale” in località Torcino ai confini tra Molise e Campania, spezzandoledi netto e praticamente frantumandole. Oggi dall’alto di tale ponte si può vedere uno spettacolo“impressionante” e che a prima vista pare sia dipeso da fenomeni sismici. Ed invece no ! Il ter-remoto non c’entra affatto ! A spezzare le tante barriere cementizie antipiene, riducendole adun ammasso inutile ed ingombrante di cemento, è stata la forza delle acque del Volturno e la loroimpetuosa discesa a valle nei periodi di maggiore portata del fiume, causa le piogge intense e loscioglimento delle nevi dai monti dell’interno. La velocità dell’acqua cioè ha spezzato frantuman-dole le barriere antipiene, realizzate proprio per contenere le piene e consentirne il più regolaredeflusso, evitando esondazioni, straripamenti ed allagamenti di colture e proprietà private circo-stanti. Ne consegue che, venendo a mancare l’azione di contenimento di tali barriere che difatto non esistono più, tutta l’ampia pianura circostante è oggi esposta a pericolose esondazionicon conseguenze e pericoli facilmente immaginabili. Occorre perciò rifare -e in fretta- tali barriereantipiene, restituendo tranquillità e sicurezza a quanti vivono, transitano e lavorano nei pressi di“Ponte Reale”. Una urgenza assoluta, data la situazione di fatto. Al riguardo, la domanda di molti: a chi spetta intervenire ? Alla Regione Molise o alla Campania, essendo “Ponte Reale” situatogiusto a cavallo tra le due regioni e nel tratto specifico dividendo il Volturno il Molise dalla Cam-pania ? Interrogativi consistenti ma di risolvere a tempo di record, perché lo opere di ripristino afarsi sono tante e notevoli, e di tempo da perdere non ce n’è affatto approssimandosi l’autunnopiovoso, le nevi invernali e quindi le prevedibili ondate fluviali di piene

Differenziata, partirà a settembreConferenza stampa degli amministratori comunali di Isernia per la presentazione del progetto

Operazione della Guardia di finanza per circa 800mila euro

La piena ha portato via gli argini in cemento realizzati nei pressi di Ponte Reale

A Castelpetroso la Route Nazionale dell’Agesci

Il Volturno squassa le barriere

Architetto d’internievade il fisco

ISERNIA. Le riconosciute competenze nel settore dell’interior design, hanno consentito al pro-fessionista in questione di esercitare la propria attività sia in Italia che all’estero. In particolare,l’italian style era particolarmente apprezzato in alcuni paesi dell’Europa orientale, tanto da con-sentirgli di creare una stabile organizzazione a cui si rivolgevano gli appartenenti al ceto piùabbiente, che potevano permettersi le sue prestazioni professionali. Ma le sue attività nonsono sfuggite alle attenzioni delle Fiamme Gialle di Isernia, le quali hanno accertato che perben cinque anni consecutivi, dal 2009 al 2013, un cittadino residente in provincia di Isernia,pur avendo prodotto redditi per circa ottocentomila euro, non ha presentato le relative dichia-razioni fiscali. Dopo una meticolosa attività ispettiva, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria,grazie anche al penetrante strumento investigativo delle indagini finanziarie, hanno ricostruitoi flussi monetari del professionista, il quale, pensando forse di sfuggire all’attenzione del fiscoitaliano, aveva fatto confluire su un conto corrente sammarinese – individuato dalle FiammeGialle - centinaia di migliaia di euro di proventi percepiti all’estero. Per tali motivi il professionistaè stato segnalato alla Procura della Repubblica di Isernia per aver omesso di presentare la di-chiarazione dei redditi per l’anno 2010, reato per cui è prevista la reclusione da uno a tre annie la possibilità di sottoporre a sequestro per equivalente l’illecito profitto.

Per le altre annualità, non rientrando nelle casistiche perseguite penalmente, sono state av-viate le procedure per il recupero a tassazione dei proventi nascosti al fisco

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TERMOLI. Nuova conferenzastampa, ieri mattina, presso il lido “Lalampara” con una massiccia rappre-sentanza delle sigle sindacali dovesono raccolti i balneatori di Termoli.Tutti hanno espresso una loro opi-nione e proposto iniziative da intra-prendere per sterzare a una crisi delsettore che quest’anno pare nonavere eguali.A prendere per primo la parola è

stato Tiziano Pizza, presidente dellaConfcommercio Termoli che ha affer-mato: “Senza le istituzioni non si puòspendere neanche più un euro primadi soccombere definitivamente: dob-biamo sopravvivere e avere ancorasperanza nel continuare nel settore.Una cosa è certa, ci faremo porta-voce delle rimostranze, ad esempio,contro Goletta verde chiedendo chele rilevazioni si facciano prima dellastagione con casistiche e campiona-menti giusti, eseguiti secondo lalegge. Oggi, a ridosso del mesed’agosto, parlare di queste cose nonè bene: punteremo, per questo, ascoprire dov’è la verità”. A lui ha fattoeco Massimo Balante, presidenteSib che ha affermato: “Questo tempoci sta incentivando quasi a chiuderebaracca, creando dei problemi al no-stro indotto. I cali, manco a dirlo,sono drammatici e stanno creandonotevoli problematiche ai balneatori,soprattutto sui bilanci perché stiamocercando di mantenere impiegatetutte le forze lavoro ma questo ci stacreando grossi problemi. Siamo con-tinuamente vessati dalle imposte co-munali, regionali e di stato, alle qualinon sembri interessare la situazionecatastrofica con cui dobbiamo convi-

vere. Questo nostro grido di allarmeè quello di riprendere un dialogo im-mediato con le amministrazioni pertrovare delle soluzioni condivise”.“I cali sulle presenze – aggiunge –

sono del 50% facendo una media trai quattro comuni della riviera e suiconsumi superano questa cifra digran lunga. Cosa fare, come interve-nire? Pensiamo sarebbe ideale conun tavolo di concertazione urgentecon comuni e regione per verificarele corde da toccare: abbiamo tassa-zioni esagerate, paghiamo Tarsuanche sull’arenile dove già paghiamola concessione demaniale. Noi,ormai, a tutti gli effetti siamo aziendea impiego giornaliero non più stagio-nale, perché se lavoriamo un giornosì e altri no, non vediamo come pos-siamo creare immondizia per le cifreesorbitanti che invece paghiamo. Ciòci preoccupa, a momenti paghiamopiù di tassazione comunale e non na-

zionali con un canone concessorio. Icomuni ci devono venire incontro, al-trimenti, a un certo punto, saremmocostretti a mandare a casa le mae-stranze senza dare un servizio ido-neo e con le riduzioni il turismo lomandiamo all’aria?Presente anche Pietro D’Andrea

che ha voluto ribadire: “continuiamoa vedere che il tempo che togliamoalle nostre attività per fronteggiare leistituzioni è inutile, loro continuanoad essere miopi e cieche ai nostri ri-chiami. Chiediamo uno stato di cala-mita perché è sotto gli occhi di tutti. Aluglio ci sono stati dodici giorni disole, di cui quattro di queste giornateerano nuvolose. Ci sentiamo indeboliti, privi di reat-

tività, perché non abbiamo più laforza che avevamo anni fa; questo lodiciamo con durezza, alzeremo lebarricate se sarà necessario, non ab-biamo i mezzi ma se avessimo le

ruspe partiremo da questa zona arri-vando fino al “Sirena beach” sradi-cando o addirittura sbriciolando lapista ciclabile che ci ha portato solodei danni e dolori. Non possiamo ac-cettare supinamente che ci faccianopagare le tasse per cinque mesi, nonsiamo più imprese stagionali ma la-voriamo di giorno in giorno. Oggi,siamo tutti uniti per fronteggiare in-sieme quelli che sono i nostri diritti diequità e giustizia, rivendicare conl’amministrazione di Termoli perchénon possiamo più tollerare lo stato difatto. Rivendichiamo di rimandare deipagamenti che scadono oggi perchénon possiamo pagare. La Regionedovrà muoversi per rivedere lo statodegli arenili: vogliamo che si modifi-chino le reali opportunità che il turi-smo può avere; vanno bene i moduliabitativi che ci possono dare anchela possibilità di destagionalizzare ca-bine abitative, possibilità di verificare

quelli che sono i consumi della Tarsuche la vogliamo a livello giornalierocome dice anche il regolamento co-munale”.Concludendo, D’Adrea attacca a

viso aperto “Goletta verde”: “è unavergogna che arrivano nel centrodella campagna estiva e fanno la loroverifica non in modo scientifico e di-cono che ci sono aree che non sonopulite. È gravissimo sotto l’aspetto in-formativo e penso che dobbiamo ini-ziare a pensare a una diffida”.Spazio anche a Luigi Napolitano,

della sigla “Non solo mare”: “i pro-blemi che rivendichiamo oggi noisono comunque problemi che si vi-vono in tutta Italia; il nostro augurio èche le istituzioni prendano “di petto”questa situazione drammatica che cista attanagliando e non da oggi e sicerchino soluzioni adeguate pertutti”. Nicola Giorgione di Federalber-ghi sostiene che “il calo non lo pos-siamo nascondere, ci stiamoattestando al 50% in meno delle pre-notazioni e delle presenze e ciògrava su tutti. Manca da alcuni anni,e lo lamentiamo da sempre, un siner-gismo non solo per individuare leproblematiche tangibili e oggettivema anche per una programmazionee una concertazione delle iniziativeda intraprendere per allietare il sog-giorno dei turisti. Manca una pro-grammazione e marketingterritoriale, devo denunciare la chiu-sura di alberghi e trasformazione inresidence e penso che a Termoli il tu-rismo sia ai minimi storici: ottocentoposti letto alberghieri, con i b&b men-tre Campomarino ne ha più di due-mila”.

121 agosto 2014 Termoli

Zuccherificio,troppi sabotaggiRischiava di morire,

salvatoTERMOLI. Campagna saccarifera a regime allo Zuccheri-

ficio del Molise, ma sono state avviate indagini interne perfare luce su ipotesi di sabotaggi e dispetti attraverso cui c’èchi cercherebbe di mettere i bastoni fra le ruote allo Zucche-rificio del Molise srl, quella Newco che da due anni e tre sta-gioni sta portando avanti la continuità produttiva e con essatutto l’indotto del comparto bieticolo-saccarifero. Ieri mattinaqualcuno in modo subdolo ha fatto finire una vecchia scalettain metallo su uno dei rulli trasportatori, bloccandolo, prim’an-cora erano state segate alcune piste per il trasporto sempredelle bietole, la parte più esposta del ciclo produttivo. Inoltre,si sono spinti persino a mettere in giro voci fasulle sulle pos-sibili dimissioni del neo amministratore unico Francesco Fusco.Insomma, mentre c’è chi si adopera per non penalizzare bie-ticoltori e aziende correlate a questo segmenti agricolo, cisono sabotatori che dall’interno vogliono destabilizzare unambiente che a fatica ha ritrovato un equilibrio che parevairrimediabilmente perduto.

GUGLIONESI. I Militari del NucleoOperativo e Radiomobile della Compa-gnia di Termoli nella notte sono interve-nuti a Guglionesi, in via Francia, pressol’abitazione di un sessantatreenne per-ché, come segnalato da un vicino al 112,dalle finestre fuoriusciva abbondantefumo e si sentiva un forte odore di bru-ciato.I Carabinieri nel giro di pochi minuti si

sono recati sul posto e, resisi contro dellasituazione, non ricevendo risposta dal-l’occupante della casa, un uomo delluogo che vive solo, hanno aperto la portacon l’aiuto di una parente che aveva unacopia delle chiavi e non hanno esitato ad

entrare all’interno dell’abitazione ormaiinvasa dal fumo. I militari hanno cercatol’uomo che era nel proprio letto al pianosuperiore dell’abitazione il quale non siera reso conto di quanto stesse acca-dendo, così lo hanno accompagnato fuoricercando prima di capire quale fosse laprovenienza di tutto quel fumo e scongiu-rare pericoli più gravi e poi areare la casaper rendere più agevole l’uscita dallastessa. Il malcapitato è stato quindi con-dotto fuori, anche con l’aiuto di una pa-rente, da quel pericoloso concentrato difumi probabilmente mortali.Il fumo, come accertato, scaturiva da

una pentola lasciata sui fornelli accesi ed

il cui contenuto, carbonizzandosi, avevainiziato a sprigionare fumo denso cheaveva saturato l’appartamento e che,senza l’intervento di soccorso, avrebbeportato probabilmente a più tragiche con-seguenze. Sul posto sono giunti anche ivigili del fuoco che hanno poi provvedutoalle verifiche del caso. Una volta fuori idue Carabinieri hanno accusato maloridovuti all’inalazione dei gas pertantosono stati condotti con presso il ProntoSoccorso dell’ospedale civile di Termolidove sono stati visitati e sottoposti ad ac-certamenti clinici. Per entrambi la dia-gnosi è di intossicazione da anidridecarbonica e la prognosi è di pochi giorni.

I balneatori e gli albergatori lamentano un calo delle presenze del 50 percento

L'uomo è stato tratto in salvo da una pattuglia di carabinieri nella sua abitazione piena di fumo

Parte l'inchiesta internaper la verifica di quantoaccade con continuità

“Siamo alla frutta”

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TERMOLI. Nel febbraio del 2013 era diventata nota l’approvazioneda parte del Ministero dell’Ambiente del progetto petrolifero denomi-nato “Ombrina Mare 2� che riguardava l’Abruzzo, ma anche il con-fine con il Molise. Dopo le paure scatenatasi, le notizie che per qualchegiorno sono state diffuse su uno sversamento al largo di Rospo Mare,dopo l’imponente manifestazione di rivolta della popolazione anchemolisana, tenutasi a Pescara dell’estate scorsa e la conseguente ap-parente sospensione del progetto, ancora una volta incombe il rischioreale e sento alzarsi con forza sentimenti di tristezza e timore datantissimi abruzzesi e molisani.

L’Ufficio di Pastorale Sociale, per conto della Conferenza EpiscopaleAbruzzese e Molisana, già l’anno scorso, si era espressa varie volte, in-viando anche proprie osservazioni al progetto petrolifero. Gli stessi ar-civescovi e vescovi della CEAM hanno presentato in due occasionianaloghi comunicati per esortare tutti alla custodia del Creato e aduno sviluppo sostenibile, partecipato democraticamente e nell’interessedel bene comune e non solo di una parte del Paese.

Nel documento si auspicava ancora che la politica tutta, dai futuriparlamentari fino ai Consigli Comunali, e coloro che hanno a cuore ilbene comune s’impegnino a difendere questa meravigliosa terra contutti gli uomini e le donne che vi abitano. I vescovi nel documento lan-ciavano il seguente appello: “fermate Ombrina Mare, fermate ogniprogetto petrolifero e di sfruttamento selvaggio dell’ambiente naturale;difendete il Creato, ponete la sua salvaguardia al centro di una politicache sia perseguimento del bene comune, rifuggite da interessi parti-colari ed egoistici, che possono compromettere il benessere di tutti ela capacità di futuro delle giovani generazioni. Ai credenti, in particolare,si impone il dovere di tutelare ad ogni costo il valore della vita, la dignità

della persona in tutte le sue dimensioni, la promozione della giustiziae della pace, in nome del Vangelo e per il bene del mondo intero”. Pro-prio a luglio i vescovi molisani ed abruzzesi puntano nuovamente l’at-tenzione sull’ambiente richiamando le parole di papa Francesco.

Scrivono i presuli : “Come Pastori della Conferenza EpiscopaleAbruzzese-Molisana, per amore alla nostra gente e alle future gene-razioni, non possiamo restare indifferenti rispetto ai problemi che ri-guardano strettamente la parte di terra che ci è stata affidata:“Davvero il pianeta è casa che ci è stata donata, perché l’ abitiamoresponsabilmente, custodendone la visibilità anche per le prossime ge-nerazioni” Anche Papa Francesco nella catechesi del 21 maggio 2014ha sottolineato la necessità di custodire il creato: “Dobbiamo custodireil creato perché è un dono che il Signore ci ha dato, è il regalo di Dioa noi; noi siamo custodi del creato. Quando noi sfruttiamo il creato, di-struggiamo il segno dell’amore di Dio. Distruggere il creato è dire a Dio:“non mi piace. …E questo non è buono: ecco il peccato…Dio perdonasempre, noi uomini perdoniamo alcune volte, ma il creato non perdonamai e se tu non lo custodisci lui ti distruggerà”.

Con queste parole i vescovi molisani e abruzzesi richiamano l’atten-zione di tutti alla difesa della porzione di pianeta che ci è stata affidatacontro l’attacco continuo di “un’economia che uccide”.

Il territorio è sempre più lo spazio di difesa, azione e promozionedi un nuovo modello di sviluppo. Ma i cittadini lo hanno compreso co-stituendo il forum del territorio che proprio il 26 settembre si riuniràa livello nazionale a Termoli per lanciare una proposta a tutto il mondopolitico ed economico su una nuova gestione pubblica e partecipatadel territorio e dei beni comuni.

TERMOLI. Nella mattinataodierna il Coisp, deciso a perseve-rare una campagna di sensibilizza-zione circa l’incremento delpersonale e dei mezzi ad essi as-segnati presso il Commissariato diTermoli, ha inviato una richiestadettagliata al nuovo Questore diCampobasso e al Segretario Gene-rale del Coisp Franco Maccari, chesiamo certi concorreranno ognunoper la propria, nel cercare le solu-zioni fattibili per piani di intervento abreve e medio termine.Siamo convinti che la città di Ter-

moli e le comunità limitrofi necessi-

tino di una presenza maggiore dellaPolizia di Stato sul territorio e che ilcontrollo stesso di queste ampiearee ne costituisca un obiettivo daraggiungere per contrastare la pro-liferazione di reati quali furti e ra-pine e per i quali chiediamotolleranza zero! La nostra non èuna previsione di contabilità politicae amministrativa, ma nasce dall’esi-genza di ritenerci vicini all’esigenzacontingente della gente che piùspesso chiede aiuto.Nonostante la previsione dei tagli

per il Comparto Sicurezza e le limi-tazioni imposte dalla “ spending re-

view”, chiediamo un’attenzionemaggiore per il Commissariato diTermoli , non fosse per altro che ladislocazione di quell’ufficio rimanestrategicamente importante per laprevenzione e la repressione deireati. Infatti la città di Termoli, im-portante centro del medio adriaticoè attraversata dall’Autostrada A 14,che collega le regioni confinanti,dalle Statali 16 e 87, dal centro disnodo ferroviario più importante delMolise oltre al Porto commerciale eturistico e ai suoi centri balneariche ogni anno richiamano l’atten-zione di migliaia di turisti e che la

sicurezza raggiunge nel periodoestivo, la sua massima punta di cri-ticità. I recenti fatti di cronaca meri-tano una riflessione accurata allaquale non ci si può sottrarre, poichériteniamo che l’idea della ragionedebba prevalere sull’indifferenza.La nostra è al contempo una ri-

chiesta ed un’offerta di garanziaper tutti ma è necessario che

ognuno faccia la propria parte, evi-tando ben inteso, allarmismi inutilio polemiche sterili, ma è altrettantovero che non si può prescindere dalrispetto della legge e che il deter-rente rimanga il cardine primarioper la libertà individuale e collettiva,cosa per la quale noi ora chie-diamo, interventi urgenti ed impro-crastinabili.

131 agosto 2014Termoli

“Fermate le trivellazioni”Cartellone EstivoONAV Molise

Commissariato con pochi uominiIl Coisp torna a denunciare la precarietàdella situazione a Termoli

I vescovi di Abruzzo e Molise firmano una nota congiunta

L’ ONAV Organizza-zione Nazionale assag-giatori di VinoDelegazione di Campo-basso , organizza peroggi, a partire dalle ore20, nella suggestiva cor-nice del Castello Svevo diTermoli, una Degusta-zione guidata di vini Moli-sani. Ben dieci le Cantinepartecipanti: AngeloD'Uva Vignaiolo, Az. Agri-cola Vincenzo Cianfagna,Az Agicola Maria Anto-nietta De Lisio , Borgo diColloredo,Claudio Ci-pressi Vignaiolo, CatabboVini, Cantina Giagnacovo, Cantina San Zenone, La Cantina diRemo, L'Arco Antico. I cui vini saranno illustrati dagli AssaggiatoriONAV ai visitatori, che avranno così modo di effettuare un viaggiovirtuale che toccherà vari territori molisani. Non mancheranno abbi-namenti con i prodotti della tradizione: con i formaggi del CaseificioBiferno di Boiano e i salumi del salumificio L’Arte del Gusto di Larino.

Castello Svevo Termoli Venerdi 1Agosto dalle h. 20,00 alle 24,00

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Fondazione Neuromed saràprotagonista del convegno orga-nizzato in occasione dei Campio-nati Italiani Assoluti/Allievi di corsasi strada dal titolo ‘Mangiare bene,correre a lungo’ insieme al Comi-tato regionale FIDAL Molise e ilComitato regionale CONI Molise.L’incontro si terrà venerdì, primoagosto 2014, alle ore 17:30,presso l’Aula Magna dell’Univer-sità degli Studi del Molise, in viaMazzini a Isernia. Moderatoredella prima parte del convegno ilprofessor Giovanni de Gaetano,responsabile del Dipartimento diEpidemiologia e PrevenzioneIRCCS Neuromed. “L’attività fisica regolare e la

pratica dello sport – ci anticipa deGaetano – sono parte integrantedi uno stile di vita salutare e diquella sana alimentazione che co-nosciamo come “dieta mediterra-nea”. Non basta mangiaresecondo la tradizione mediterra-nea, se poi passiamo le giornatedavanti al computer e le serate da-vanti al televisore. Il progetto Moli-

sani ci insegna che la combina-zione della dieta mediterranea conl’esercizio fisico sono l’accoppiatavincente per ridurre i fattori di ri-schio di numerose malattie comel’infarto cardiaco, l’ictus cerebrale,l’Alzheimer… Dobbiamo tutti fareattenzione a non perdere questesane abitudini di vita, come invecesta succedendo in questi anni,grazie anche alle difficoltà legatealla perdurante crisi economica.Frutta, verdura, pesce ad esempiosono oggi prodotti costosi che nontutte le famiglie possono permet-tersi quotidianamente. Con grave danno della nostra

salute e soprattutto quella dei no-stri giovani”.A sviscerare i risultati scientifici

del progetto Moli-Sani nonché laricaduta sulla salute la professo-ressa Licia Iacoviello, responsa-bile del Laboratorio diEpidemiologia Nutrizionale del-l’IRCCS Neuromed, con un inter-vento su “Alimentazione e attivitàfisica: i risultati dello studio Moli-Sani”.

Presso il vivaio forestale re-gionale di Campochiaro, è statopresentato il libro – Frutti antichidel Molise – di Michele Tannonel quale è riportato la storiadelle piante di melo, pero, coto-gno e sorbo una volta coltivatee diffuse sul nostro territorio.Oltre alla descrizione e illustra-zione di 60 varietà di meli, 70 diperi, 3 di cotogno e 4 di sorbo,nel corposo volume sono ricor-dati i custodi e cultori dei frutti,da Don Damiano Petrone, par-roco di Montagano all’inizio delSettecento, che promosse lacoltura dei frutti, ai più giovanioperatori e promotori dei tempiattuali. Completano il volume uncapitolo dedicato alle Vicende eleggende dei frutti e un altro sulPaesaggio e Patriarchi dei frutti.Il libro vede la luce dopo unlungo e certosino lavoro di mo-nitoraggio e di esperienze di Mi-chele Tanno nel campo agricoloe frutticolo in particolare.Già nel 1985, l’autore, allo

scopo di promuovere uno studiopreliminare sul patrimonio po-mologico molisano, presentòall’Assessorato Regionale al-l’Agricoltura una proposta di re-cupero di antiche varietà di meli,

peri e viti (tra cui la Tintilia, Mo-scato e Morese) ancora presentisul territorio, sin d’allora in ab-bandono e in pericolo di estin-zione. Il progetto, d’interessegenerale e di modica spesa, eradiretto anche alla costituzione diun vivaio di specie, varietà e vi-tigni locali – allora mancante nelMolise – ma non fu ritenutodegno di considerazione: itempi, forse, non erano maturiper capirlo.Dopo quattro anni di attesa e

di solleciti fu eseguita un’inda-gine di massima sul territorio

tesa a individuare alcune pianteantiche di meli e di peri merite-voli di essere salvate. Il mate-riale rinvenuto e prelevato fuinnestato e piantato in ottocampi dimostrativi dislocatipresso altrettante aziende agri-cole del Molise centrale. Il suc-cesso dell’iniziativa fuimmediato, anche se alcunicampi non fornirono risultati ap-prezzabili per mancanza d’assi-stenza tecnica o noncuranzadegli agricoltori.Le prove ben riuscite suscita-

rono grande interesse tra i vari

agricoltori.Nel 2009, per ampliare e com-

pletare l’opera intrapresa, ungruppo di quattro appassionatiprofessionisti fondò l’associa-zione Arca Sannita allo scopo diriscoprire e valorizzare semi,frutti e piante in via d’estinzionenel Molise e nel Sannio. Con laforza e la libertà delle proprieidee e azioni – e con il solol’aiuto delle proprie tasche –convinti di fare cosa onesta eopportuna, il gruppo ha iniziatoun primo e importante lavoro diricognizione di ciò che di buono,sano e utile hanno coltivato, cu-stodito e trasmesso generazionidi contadini e cultori di coseagricole e che la civiltà indu-striale moderna ha abbandonatoe distrutto negli ultimi 30-40anni. In circa cinque anni di vital’Arca ha organizzato diversieventi culturali con gruppi diamatori e incontri didattici conle scuole oltre che convegni,mostre pomologiche e serate didegustazione dei prodotti autoc-toni. Inoltre, la stessa associa-zione ha promosso e realizzatola costituzione di giardini storicidi piante antiche molisane siapresso fondi agricoli privati sia

in suoli pubblici a scopo conser-vativo, produttivo, culturale e di-dattico. Nel 2010 l’Arca Sannita,per l’attività svolta ha ricevuto ilpremio nazionale “BandieraVerde” conferito dalla Confede-razione Italiana Coltivatori.Nel 2013 la Regione Molise ha

emanato un bando pubblico perrecuperare il Patrimonio arboreoautoctono e naturalistico delMolise e possibile ruolo nei si-stemi produttivi regionali.Il bando di gara è rimasto ag-

giudicato a un vivaio privato diFerrazzano che si è avvalsodella consulenza ed esperienzadell’autore, Presidente dell’as-sociazione Arca Sannita.A questo proposito è stato

compilato e pubblicato, oltre unapposito schedario pomologicodelle specie e varietà recuperatee messe a dimora nel campo diconservazione regionale diCampochiaro, il presente vo-lume monografico per far cono-scere, riscoprire e valorizzare ilpatrimonio colturale e culturalefrutticolo del passato al fine dipreservare, tutelare e migliorarequello da trasmettere alle nostregenerazioni future.

151 agosto 2014Opinioni

L'alimentazionefondamentale nello sportGli studi in Molise

Tra natura, turismo, cultura e sportPiena di impegni la fine di questa settimana per l'associa-

zione "Il Glicine": dall'incontro con il Centro Studi Alto Molise sultema de "Il Giardeno" di Marino Jonata, poeta agnonese del15° secolo, previsto per sabato 2, alla "Passeggiata in bici at-traverso l'Alto Molise" che si terrà domenica 3 agosto. Vivereuna giornata di moto all’aria aperta; godere delle immagini of-ferte dai monti e dai boschi che sovrastano le valli del Trigno edel Verrino; richiamare l’attenzione di tutta la Regione; questolo spirito con cui a Carovilli da sei anni si organizza la “Passeg-giata in bici sulle strade dell’Alto Molise” che si terrà domenica3 agosto prossimo con raduno, espletamento formalità e studiodel percorso alle ore 8,00 nella Piazza Municipale di Carovilli.È il sesto anno consecutivo che l’Associazione di Iniziative cul-turali, Sociali ed Economiche “Il Glicine”, in collaborazione conla Pro Loco "Monteferrante", organizza la manifestazione peravvicinare la gente che vive in questo territorio e che tanta sto-ria e tante tradizioni ha in comune, richiamando appassionatianche da fuori regione.

“L’amore per il proprio bellissimo territorio, il desiderio difarlo conoscere anche a chi non è mai venuto da queste parti– spiega Luciano Scarpitti, che è Presidente dell’Associazioneorganizzatrice della manifestazione – e la forte passione perle gite in bicicletta hanno spinto alcuni giovani a ideare questainiziativa alla quale “Il Glicine” ha immediatamente aderito, e,visti i risultati soddisfacenti degli anni scorsi, a riproporla an-cora”. "Quest'anno – tiene a precisare Scarpitti - rimanendo le-gati all'Alto Molise, abbiamo voluto inserire nel nostro percorsola città di Agnone e Poggio Sannita dove in precedenza ilgruppo di cicloamatori non è mai passato. L'occasione può es-sere interessante anche per far avvicinare sempre più gli abi-tanti del nostro territorio all'interno del quale ancora resistonodeleterie manifestazioni di campanilismo ed isolamento com-petitivo". “E’ tanto più importante oggi tentare di unire queste

popolazioni – ha dichiarato Luciano Scarpitti, Presidente de “IlGlicine” – perché, mentre da un lato alcuni sindaci stanno la-vorando per creare occasioni di collaborazione tra le varie am-ministrazioni, diventa indispensabile il ruolo delle associazioniper ridare convinzione alle persone deluse e preoccupate peruna situazione sociale ed economica in continuo degrado”.“Anche quest’anno – spiega Stefano Testa, uno dei giovani edinamici organizzatori – la partenza e l’arrivo saranno a Ca-rovilli e come ormai è tradizione organizzeremo il pranzo so-ciale a base di pasta all’amatriciana seguita da salsiccia,caciocavallo, dolci e altri prodotti tradizionali locali”. La par-tenza da Carovilli è prevista per le ore 8,30, dopo di che si per-correrà la statale Estonia, con una prima sosta al bivio diStaffoli, fino a raggiungere il centro di Agnone, dove si farà la se-conda sosta e si percorrerà la pista ciclabile di recente costru-zione. Da qui si raggiungerà Poggio Sannita, dove si farà laterza sosta, poi si scenderà alla fondovalle Verrino, fino a rag-giungere quasi il Trigno, e si tornerà a salire verso Pietrabbon-dante. La quarta sosta sarà organizzata lungo la salita e laquinta nell'attraversamento del bosco di Collemeluccio. Si ar-riverà a Carovilli presumibilmente intorno alle ore 14,00. Intotale si dovranno percorrere circa 70 chilometri con un tempodi pedalata di circa 4 ore e di soste varie di 1 ora”. I sindaci diAgnone e Poggio sannita hanno accolto con molta simpatia l'ini-ziativa ed hanno assicurato l’organizzazione, al centro dei ri-spettivi paesi, di un punto di ristoro semplice, ma indispensabile,per il gruppo di ciclisti in transito. Coloro che desiderano par-tecipare alla passeggiata dovranno iscriversi entro il 2 agostopresso uno degli organizzatori ai seguenti numeri di telefono:324.6836113 (Stefano) - 328.3664452 (Paolo); la quota diiscrizione è di € 15,00; per i minori accompagnati è di € 10,00;mentre per coloro che gradiscono la compagnia e desideranopartecipare soltanto al pranzo sociale è di € 10,00.

I frutti antichi e lo studio di Tanno

Passeggiata in bici attraverso l’Alto Molise

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