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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Gianfranco De Benedittis. Il professore ha cercato di valo- rizzare in tutti i modi l'area archeologica di Monte Vairano. Con mille difficoltà. Va a lui l'Oscar per la determinazione e la volontà di nella valorizzazione dei siti e dei reperti archeo- logici che dicono inconfutabilmente della storia di questa terra, del grande interesse che muove nel novero degli studiosi di tutto il mondo e delle persone colte, e di quant’altro ancora c’è da scoprire e da valorizzare. Un plauso al quale, ci auguriamo, seguano risposte da parte degli enti interessati. Il Tapiro del giorno a Michele Iorio Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Iorio. Sulla questione ferrovie, l'ex presidente della Giunta regionale non è riuscito mai a trovare un'adeguata soluzione. Oggi la questione si sprigiona in tutta la sua virulenza anche se buona parte dei guasti vengono dal passato. Possibile che mai e poi mai sia passato in mente all'ex presidente di procedere all'effettua- zione dei necessari controlli sulle linee e all'ap- plicazione delle more? Possibile che la questione ferroviaria non abbia mai interessato il suo governo regionale? Oggi il problema si pone e alla grande. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 174 - VENERDÌ 29 AGOSTO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L’Oscar del giorno a Gianfranco De Benedittis

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Molise al capolinea

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Page 1: 29 agosto 2014

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Gianfranco

De Benedittis. Il professore ha cercato di valo-

rizzare in tutti i modi l'area archeologica di

Monte Vairano. Con mille difficoltà. Va a lui

l'Oscar per la determinazione e la volontà di

nella valorizzazione dei siti e dei reperti archeo-

logici che dicono inconfutabilmente della storia

di questa terra, del grande interesse che muove

nel novero degli studiosi di tutto il mondo e delle

persone colte, e di quant’altro ancora c’è da

scoprire e da valorizzare. Un plauso al quale,

ci auguriamo, seguano risposte da parte degli

enti interessati.

Il Tapiro del giorno

a Michele Iorio

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Iorio.

Sulla questione ferrovie, l'ex presidente della

Giunta regionale non è riuscito mai a trovare

un'adeguata soluzione. Oggi la questione si

sprigiona in tutta la sua virulenza anche se

buona parte dei guasti vengono dal passato.

Possibile che mai e poi mai sia passato in

mente all'ex presidente di procedere all'effettua-

zione dei necessari controlli sulle linee e all'ap-

plicazione delle more? Possibile che la

questione ferroviaria non abbia mai interessato

il suo governo regionale? Oggi il problema si

pone e alla grande.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

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Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606

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Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 174 - VENERDÌ 29 AGOSTO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giorno

a Gianfranco De Benedittis

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Noi molisani viaggiamo con molti mesi, se non anni, di ritardo ri-

spetto alla storia. Il 2013 è passato; siamo alle soglie del 2015; ma solo

da qualche settimana la giunta regionale ha trasmesso al consiglio le

proposte per l’utilizzo dei fondi strutturali europei 2014-2020 ( plu-

rifondo Fse-Fesr e Por Psr ). Stando alla procedura, spetta alle com-

missioni consiliari al Bilancio, alla Programmazione, al Lavoro e alle

Attività Produttive organizzare il confronto con le parti sociali e le

associazioni di categoria.

Dopo di che, sarà il consiglio regionale a deliberare in via definitiva

la prossima programmazione settennale. E dovrebbe essere futuro.

Ma (purtroppo) c’è un passato da completare, da chiudere. Viaggiamo

con mesi ed anni di ritardo, lo abbiamo appena detto. L’esecutivo di

Palazzo Vitale pare abbia sollecitato le strutture regionali a raccoglier

finanche le briciole degli stanziamenti relativi alla precedente pro-

grammazione 2007/2013. Vuole rendersi conto quanto è stato speso

e quanto c’è ancora da spendere dei vari Fondi europei ( Fesr, Fas,

Fse e via dicendo), nonché quale la percentuale di spesa del progetto

Garanzia giovani (una fregatura per i giovani e un sollazzo per i gestori

della Formazione professionale - ndr), i Piani integrativi, il Welfare to

Work, eccetera, per meglio portarli a termine e, se necessario, per la

parte che rimane, rimodularli. Ricognizione e riprogrammazione che

testimoniano l’assurdità di una regione al bocchettone della bombola

d’ossigeno che si prende il lusso di traccheggiare sulle spese d’inve-

stimento. La ricognizione e la rimodulazione delle risorse relative ai

finanziamenti europei e nazionali 2007/2013 (circa 34 milioni di euro)

porterà via del tempo, probabilmente rimetterà in moto gli inverati

meccanismi d’interdizione tra gli assessorati, rinfocolerà le polemiche

tra i partiti e gli accaparramenti dei fondi tra i big, col rischio, frattanto,

di distorcere e di frammezzare le attività per la programmazione al

2020.

Crediamo starà qui il punto di divaricazione tra il passato e il futuro

del Molise e, soprattutto, della classe politica: la nuova dalla vecchia nel

guadagnare tempo e non nel perderlo. Cosa possibile se di pari passo,

senza ulteriori indugi, verrà dato un colpo di maglio alla ragnatela bu-

rocratica che avvolge gli enti e le istituzioni locali. Rompere gli schemi

abituali dei perditempo, dei traccheggiatori di professione, degli az-

zeccagarbugli che infestano gli apparati pubblici e li rendono una per-

durante vacca da mungere. Per far ciò sarà necessario rivoluzionare

la Pubblica amministrazione (Pa), inchiodarla alle proprie responsabi-

lità e se sbaglia, che paghi. Rompere, ossia, il patto surrettizio del clien-

telismo e del favoritismo che lega la Pa al potere politico. Riformare

innanzitutto la Regione: le strutture interne, gli uffici, il metodo di la-

voro, incentivando il senso di appartenenza, la coscienza di essere al

servizio della collettività e non un potere. Ridurre all’essenziale i pas-

saggi delle scartoffie, le verifiche, i controlli, i timbri, i visti, i pareri.

Snellire, velocizzare. Finora l’amministrazione regionale ha solo ester-

nato la volontà di riformare.

Quando ha tentato di modificare l’esistente, mettendo mano ai ser-

vizi e agli uffici regionali, ha dimostrato di non avere la determinazione

necessaria né le professionalità giuste per realizzarlo (del tutto in-

consistente l’opera del direttore generale Di Mirco). In ballo sono

cento e passa milioni di euro del plurifondo 2014/2020 e come ren-

derli efficaci alla ripresa economica e all’incremento dell’occupazione.

La lezione che viene dal come, e con che tempi, sono statati spesi i

fondi del settennato 2007/2013 dovrebbe indurre i regionali al go-

verno a cambiare registro. Soprattutto ad essere più responsabili, più

concreti, più lucidi e più coerenti con se stessi e con ciò che rappre-

sentano: la classe dirigente del Molise del Terzo millennio. Nella peg-

giore condizione di crisi.

Dardo

229 agosto 2014

Viaggiamo con mesi e anni di ritardo sulla storia

TAagliolto

di Simone Coscia

A termine di questa estate climaticamente incerta, d’un

tratto il ceto politico-professionale molisano si è improvvisa-

mente ridestato dal suo sereno torpore a causa della enne-

sima proposta di “Riforma della Giustizia”, così come

prospettata dal neo ministro Orlando dell’attuale Governo

Renzi.

Naturalmente, dei 12 punti previsti dal ministro proponente

( responsabilità civile dei magistrati, reato di falso in bilancio,

intercettazioni telefoniche, tribunali specializzati ecc…),

quello che ha creato scompiglio e reale attenzione nostrana

è quello previsto al punto 11 riguardante la “razionalizza-

zione della geografia giudiziaria”, dove si enunciano due

semplici regolette:a) abbandonare la regola che ha imposto

di mantenere almeno tre tribunali per ogni distretto di corte

di appello;b) rimuovere il divieto di soppressione dei tribunali

con sede nei capoluoghi di provincia, a prescindere dalla

conformità ad altri parametri funzionali.In pratica, l’applica-

zione dei sopra indicati principi, potrebbero determinare la

chiusura della Corte d’appello di Campobasso e di uno o più

Tribunali presenti nella nostra amata regione.

E’ ovvio che tale riforma – a parte la questione specifica

dell’organizzazione giudiziaria – se attuata avrebbe defla-

granti conseguenze economiche sulla nostra regione, difatti

più di qualcuno ne ha prospettato il prodromo per la sua so-

stanziale cancellazione. Le levate di scudi e le altisonanti di-

chiarazioni di guerra in difesa dell’attuale assetto giudiziario

non sono di certo mancate, sia da parte delle associazioni

di categoria, nonché della totalità dei politici (- avvocati),

molti dei quali sedicenti ortodossi renziani.

E’ difatti paradossale la circostanza dove flotte di neo “po-

litici rottamatori” ( o sedicenti tali), immortalati con tanto di

foto a fianco del neo Cesare, oggi si trovano nella condizione

di rischiare loro stessi tale decantata rottamazione e di pas-

sare alla storia come gli ultimi dei moicani.

Il problema della razionalizzazione delle sedi giudiziarie,

può essere anche “ matematicamente” ineccepibile ma il ta-

glio dei servizi, in una realtà come quella molisana, può

avere conseguenze devastanti che possono arrivare fino alla

vera e propria negazione del diritto alla giustizia.Il governo

dei “riformatori ad ogni costo” sembra procedere come se le

innovazioni tecnologiche che dovrebbero compensare il

venir meno delle sedi fisiche dei servizi fossero già attive e

rodate da diversi anni. Invece si procede ponendo il carro

davanti i buoi, tagliando i servizi senza tener conto delle di-

stanze e dei relativi tempi di percorrenza necessari ai citta-

dini per poter fruire degli stessi.

Viene così a crearsi una evidente disparità di accesso ai

servizi pubblici tra chi vive in aree densamente popolate e

chi invece vive in luoghi con una popolazione numerica-

mente più scarsa.

O dobbiamo credere che il ministro Orlando illustrerà in-

sieme alla riforma sulla “desertificazione dei servizi giudi-

ziari” anche il brevetto e la prossima messa in opera del

“teletrasporto renziano” fulgido esempio di risparmio ed effi-

cienza della futura Italia dalle “magnifiche sorti intergalatti-

che”. Il problema, secondo me, è anche metodologicamente

mal posto dall’attuale governo sotto l’aspetto organizzativo

istituzionale. In vero, prima di procedere alla c.d. “raziona-

lizzazione” ( o meglio sarebbe dire disintegrazione) dei ser-

vizi pubblici, si dovrebbe eventualmente riorganizzare tutto il

territorio statale in nuovi aggregati territoriali efficienti e solo

dopo prevedere i relativi servizi ( giudiziari, ospedalieri, uni-

versitari ecc..).

Sentite però le lacunose e per lo più fumose dichiarazioni

dei nostri (legali !) rappresentanti locali e nazionali, do-

vremmo comunque ringraziarli almeno da un punto di vista

dogmatico.Sarà anche grazie alla loro cieca sottomissione

che il nuovo titolo V della nostra Costituzione conterrà l’isti-

tuzione di un nuovo tipo di ente territoriale.Il Molise sarà “or-

gogliosamente” la prima regione a “Statuto ridotto”.

L’intervento

Il taglio dei servizi di Giustizia in Molisepuò avere conseguenze devastanti

La gestione dei fondi europei 2007/2013 e la programmazione dei fondi 2014/2020 dimostrano la scarsa capacità a spendere e a investire

Molise: regione al bocchettone della bombola d’ossigeno che siprende il lusso di traccheggiare sulle spese d’investimento

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Un decreto ingiuntivo probabilmente metterà fine al rapporto tra la Regione Molise e Trenitalia. “Sarebbe

ora”, è il caso di aggiungere. Lo lascia intuire l’assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo Nagni in una breve

nota a commento, appunto, della decisione di Trenitalia di affidarsi alla giustizia per vedersi pagati gli emolumenti

arretrati (anno 2013 e primo trimestre 2014). Eppure, come racconta Nagni nella nota a commento, sul

punto, le parti si erano accordate nel corso del Comitato di gestione riunito il 6 giugno scorso, convenendo

che la Regione avrebbe versato 10 milioni a breve e il saldo entro la fine dell’anno in corso, mentre per il 2014

avrebbe presentato a stretto giro di posta, “un adeguato piano di pagamento del corrispettivo dei servizi resi”.

Che Nagni abbia preso cappello e minacci di ripensare se sia il caso o meno di rinnovare il contratto in sca-

denza a dicembre per i prossimi tre anni, appare più che giustificato. In fondo la Regione è un ente che un mi-

nimo di rispetto e di credibilità se lo meriti, nonostante, come abbiamo appreso, sia un cattivo pagatore. Ma

è altrettanto vero che Trenitalia, stando alla centinaia di proteste che ogni anno si accumulano sul tavolo re-

gionale per le carenze che presentano le carrozze, per i ritardi con cui spesso si viaggia, per i guasti alle mac-

chine, sia una erogatrice di servizi chiaramente insufficiente e inadeguata a soddisfare le esigenze di mobilità

su rotaia dei molisani.

Ora capiamo anche perché poi la Regione non abbia mai applicato a carico di Trenitalia alcuna sanzione di

fronte all’evidenza delle proteste e delle denunce da parte dei viaggiatori. Essa per prima era inadempiente.

Una volta venute a galla le rispettive magagne, appare logico, anzi doveroso, che la Regione si ponga il problema

se continuare il rapporto con la società che per farsi pagare è ricorsa all’intervento del giudice, oppure alla

scadenza contrattuale (dicembre 2014) voltare pagina. Cioè assegnare il servizio con apposita procedura di

evidenza pubblica, sperando in meglio.

329 agosto 2014

TAagliolto

di Massimo Dalla Torre

Mentre in Italia, Molise compreso, aumenta la

moda delle docce gelate che non sono seguite da

donazioni a favore della ricerca sulla SLA, negli ospe-

dali regionali, la gente continua ad affollare le sale di

attesa dei pronto soccorso. Situazione assurda per-

ché, chi ha la disavventura di dover ricorrere alle

cure di prima necessità, deve attendere anche cinque

ore se non addirittura giornate intere, è accaduto

l’altro ieri al nosocomio Cardarelli, per essere preso

in carico dalla struttura sanitaria che dovrebbe, ma

non può, assicurare efficienza e immediatezza nei

soccorsi.

Questo in estrema sintesi la cronaca di un pome-

riggio passato in attesa di avere assistenza e di con-

seguenza la diagnosi e la cura dell’abbisogna. Un

qualcosa che lascia esterrefatti e sconcertati, perché

denota, ancora una volta, di come il sistema sanitario

regionale, è in completo stato di abbandono, senza

che nessuno metta la parola fine alla debacle che au-

menta a dismisura. Un dissesto che è palese quando

si varca la porta d’ingresso della prima emergenza

che, nell’assurdità della questione, è ridotta a un

luogo di “parcheggio umano” mentre le ambulanze

fanno la spola come ci si trovasse ai varchi d’ingresso

delle autostrade, almeno quelle sono efficienti, forse!

Un dissesto causato dalle continue “rapine” che

quotidianamente mettono a rischio il sistema ospe-

daliero, leggasi tagli al personale, ai posti letto, alle

strutture e ai materiali. Tagli cui si aggiungono altri

problemi che non depongono assolutamente a fa-

vore di chi dovrebbe essere garante per la salute del

cittadino. Il quale, per tornare al caso di specie, è ab-

bandonato a se stesso e solo nel caso in cui “cono-

sce” riesce ad ottenere quello che è un suo diritto.

Un diritto che a quanto pare ha assunto i connotati

di una “roulette” basato su codici rossi, gialli, verdi e

bianchi, ritenuti, a noi non sembra, la soluzione allo

“smaltimento”, ci scusiamo la crudezza della parola,

di chi è in fila pur di vedere soddisfatte le aspettative

che si pagano a caro prezzo. Un prezzo che, e i fatti

sono alquanto palesi, costringe più delle volte a ri-

nunciare se non addirittura a farsi carico di viaggi

oltre regione, anche se la situazione extra confini

non è certamente più rosea. Un prezzo che è esoso

e mostra come è assolutamente insufficiente, anzi

nullo. Un prezzo che ricade pesantemente sulla col-

lettività che assiste inerme al dissolvimento di un

qualcosa di primaria importanza.

Un prezzo che ha due facce della stessa medaglia,

come il Giano bifronte: il primo le continue combine

tra chi gestisce il potere e chi è portatore d’interessi

privati, che apportano benefici unicamente a pochi e

a chi ha un portafoglio a mantice e di conseguenza

può permettersi le migliori cure, i migliori medici e

la migliore assistenza; il secondo l’estenuante attesa

su una barella o su una sedia, in sale di aspetto schiavi

del freddo o del caldo condizioni che non favori-

scono assolutamente il paziente. Un prezzo che pe-

nalizza gli stessi operatori della sanità e questo non

è assolutamente accettabile, che quotidianamente

denunciano carenze e quant’altro necessita affinché

il tutto possa funzionare senza alcun disagio per la

collettività.

Un prezzo che, visto i risultati, non ci sentiamo più

di pagare più perché, mentre le liste di attesa si allun-

gano a dismisura, c’è chi gioca con i nostri destini.

Personaggi più o meno noti che perdono tempo a

sedere dietro tavoli di concertazione che procrasti-

nano l’agonia della sanità.

Personaggi che danno il contentino alla collettività

promuovendo dibattiti o riunioni d’urgenza di orga-

nismi politici, pur sapendo che allontanano ancora di

più i tempi di risoluzione.

Un qualcosa che, se le cose non cambiano veloce-

mente, causerà ancora di più lo stato di “coma de

passe”. Condizione che i Molisani non merita perché

quando si tratta di sanità non esistono né corsie pre-

ferenziali né scale cromatiche che valutano lo stato

delle patologie.

Pronto soccorso: primo girone dell’inferno sanità

L’intervento

Il rapporto contrattuale tra la Regione Molise e Trenitalia a rischio rottura

Un decreto ingiuntivo per dirsi

ADDIO

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CAMPOBASSO. Dopo le ripetute sollecita-

zioni formali e informali dell’Assessore Regio-

nale all’Istruzione, Michele Petraroia, che si è

mosso di concerto con la IX Commissione Na-

zionale e con la Conferenza Stato – Regioni, si

è sbloccata positivamente la vicenda dell’immis-

sione in ruolo di n. 620 dirigenti scolastici in Ita-

lia.

A partire dal 1° settembre, in Molise entre-

ranno in servizio n. 11 dirigenti scolastici vincitori

di concorso che aggiungendosi ai n. 40 dirigenti

di ruolo già in servizio, consentiranno, per la

prima volta dopo tanti anni, alla scuola molisana

di disporre di n. 51 dirigenti titolari diretti su n.

54 autonomie scolastiche con sommi benefici

per l’attività didattica e per le ricadute organizza-

tive in termini di qualità, efficienza e gestione.

Grazie ad un percorso avviatosi nel giugno

2014 presso l’Assessorato all’Istruzione è stato

possibile dotare il Molise di un nuovo Piano di

Dimensionamento Regionale che ha strutturato

in 54 il numero delle istituzioni scolastiche al

posto delle n. 82 del passato. In termini pratici

per il 2013-2014 su n. 82 autonomie se ne con-

tavano solo n. 40 con dirigenti titolari nel mentre,

altri n. 42 erano gestite da reggenti con le intui-

bili difficoltà operative, disfunzioni e penalizza-

zioni per gli studenti.

Dal 1° settembre 2014, sul territorio ci sa-

ranno n. 11 dirigenti scolastici aggiuntivi, smen-

tendo le voci allarmanti degli ultimi giorni, la

scuola molisana fa un passo avanti e si pone

nella condizione di affrontare la altre criticità con

maggiore possibilità di superarle.

Resta il tema della nomina dei dirigenti del’Uf-

ficio Scolastico Regionale e quello della sotto-

dotazione organica su cui bisognerà continuare

ad impegnarsi, ma il nuovo anno scolastico

parte con il piede giusto.

CAMPOBASSO. La materia delle opere pubbliche è stata in-

teressata negli ultimi anni da profonde e radicali modificazioni,

sia a livello comunitario che a livello nazionale, che hanno de-

terminato una totale innovazione della disciplina di settore. Da

qui, ora, la necessità di un'organica proposta di legge in materia

anche in Molise. a sollecitarlo erano state, nei mesi passati,

anche le associazioni di categoria per restituire vitalità al set-

tore.

Numerosi sono stati infatti gli interventi normativi attraverso i

quali si è operato il ridisegno delle procedure finalizzate all’af-

fidamento degli appalti pubblici, onde consentire di operare

nell’ambito di regole certe, trasparenti e garanti dell’effettiva

concorrenza fra imprese. L’attuazione dell’articolo 117 della Co-

stituzione rappresenta un’occasione notevole per definire un

quadro normativo regionale esaustivo e coerente con le diret-

tive comunitarie, con le norme costituzionali e con quelle della

legislazione statale che continuano ad essere applicabili.

Dal punto di vista della tecnica normativa, oggi, l’intendimento

sarebbe quello di organizzare l’ordinamento normativo regio-

nale in materia, analogamente a quanto avviene in sede nazio-

nale, mediante una legge che enunci principi e che rinvii a di-

sposizioni regolamentari per il completamento della disciplina.

In termini generali, pertanto, l’obiettivo cui dovrebbe tendere

la legge regionale sui lavori pubblici è quello di creare un qua-

dro normativo di riferimento stabile, definito e completo, nel ri-

spetto delle peculiarità proprie delle Regioni e nell’ottica di un

auspicabile contesto di maggior autonomia e responsabilità

degli enti locali e della valorizzazione e della crescita di tutti gli

attori, pubblici e privati, coinvolti nel processo di realizzazione

di un’opera pubblica.

Parallelamente a questo, l’obiettivo più rilevante che una

nuova legge dovrebbe prefiggersi è quella di conseguire una

più rapida conclusione delle opere attraverso forme di sempli-

ficazione e snellimento procedurale, che si rendono necessarie

in quanto alcune procedure appaiono troppo onerose quando

sono riferite alla maggior parte dei lavori che vengono realizzati

dagli enti locali e che sono di entità tale da non giustificare, in

termini di costi-benefici, l’attivazione di tutti gli adempimenti at-

tualmente previsti dalla disciplina statale.

Tali forme di snellimento e semplificazione passano attra-

verso la previsione di un sistema di programmazione delle

opere più flessibile di quello sancito dalla legge 109/94, di pro-

cedure di affidamento semplificate per le attività tecniche ed i la-

vori di minore importo, di semplificazione delle forme

contrattuali, della conferenza di servizi per la valutazione dei

progetti in un unico momento da parte di tutti i soggetti che de-

vono esprimersi a riguardo, di procedure contributive meno ri-

gide di quelle attualmente in vigore e di tutte le altre che

dovranno esser più puntualmente definite nella relazione ai sin-

goli articoli della proposta.

429 agosto 2014

TAagliolto

Da anni le associazioni chiedono una normativa in materia

CAMPOBASSO. L’Assessorato Regionale

al Lavoro prende atto positivamente del

buon esito delle sollecitazioni formali e infor-

mali che hanno indotto la Direzione Gene-

rale del Ministero a convocare per domani a

Roma le parti per trattare la Vertenza Esat-

torie. A latere di incontri in programma oggi

l’Assessore Michele Petraroia chiederà al

Ministro Poletti e alla sua segreteria tecnica

di seguire l’evoluzione della Vertenza per

evitare la collocazione in mobilità dei lavo-

ratori a partire dal 1 settembre. Il Vice-Pre-

sidente della Giunta anticiperà la proposta

di far ricorso agli ulteriori 3 mesi di cassa in

deroga previsti dal Decreto Ministeriale sugli

ammortizzatori sociali in deroga del 4 agosto

2014. Bisogna superare le resistenze e ado-

perarsi per utilizzare una norma nazionale

che tutela i lavoratori senza arrecare alcun

danno all’azienda o a terzi.

Domani la Regione Molise sarà presente

al tavolo vertenziale e seguirà il confronto

con l”auspicio che prevalga il senso di re-

sponsabilità da parte di tutti i soggetti coin-

volti.

Esattorie, il tavolo a RomaLe parti discuteranno con il ministro per cercare di evitare la mobilità del personale

Scuola, 11 nuovi dirigenti

Edilizia, regione senza una legge

Si è sbloccata la vicenda dell'immissione in ruolo dei funzionari

Page 5: 29 agosto 2014

Hanno avuto il loro momento di gloria. Peccato sia stata effimero.

Ma, per le intenzioni e la volontà espresse, e per la determinazione

fatta trasparire nella circostanza, avrebbero meritato sorte migliore.

Quantomeno un seguito tangibile. La sortita infatti era parsa seria e

convinta. Chiedevano “largo ai giovani” in politica, un rinnovamento

in grado di corrispondere all’urgenza di nuove energie da mettere in

campo in prossimità delle primarie per scegliere il candidato sindaco

della coalizione di centrosinistra a Campobasso.

Si conclude oggi la campagna di scavi a Monte Vairano, a un tiro di

schioppo da Campobasso che di questa realtà progressivamente rile-

vante e importante sotto il profilo della documentazione storica re-

lativa agli abitati di età sannitica conosce poco niente, e poco niente

gli muove la curiosità. Non solo il capoluogo appare distratto, quanto,

purtroppo gli altri enti territoriali tra cui spicca al solito l’alterigia

degli amministratori regionali che ad un esame di cultura generale

probabilmente s’impappinerebbero. Almeno questo supponiamo del

presidente del consiglio Vincenzo Niro e dei delegati alla cultura, Do-

menico Ioffredi, e al turismo, Domenico Di Nunzio, stando alle loro

precedenti performance rese nelle circostanze e nelle occasioni dove

era d’uopo mostrare spessore culturale, oggi presenti alla cerimonia

con il rettore dell’Università del Molise, Palmieri, i sindaci di Baranello,

Busso e Campobasso, il commissario della Comunità montana Molise

Centrale e i responsabili del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

L’Università e il Consiglio Nazionale delle Ricerche sono i pilastri su

cui poggia l’opera di scavo condotta con grande acume e passione da

Gianfranco De Benedittis con un gruppo di studenti del corso di lau-

rea in beni culturali e da studenti dell’università olandese di Leiden .

Tant’è.

Oggi comunque di Monte Vairano verranno date informazioni, no-

tazioni e documentazioni che ne rivelano il valore storico-documen-

tale e la possibilità che gli scavi si amplino in tutta la loro dimensione.

Se accadrà, sarà un premio alla determinazione del professore De Be-

nedittis e alla volontà di coloro che sono impegnati nella valorizza-

zione dei siti e dei reperti archeologici che dicono inconfutabilmente

della storia di questa terra, del grande interesse che muove nel novero

degli studiosi di tutto il mondo e delle persone colte, e di quant’altro

ancora c’è da scoprire e da valorizzare. L’area archeologica di Monte

Vairano interessa tre ambiti comunali: Baranello, Busso e Campobasso.

Siano almeno i tre sindaci gli alfieri di una iniziativa politico-program-

matica nei confronti della Regione Molise che riesca a spingerla a dare

sostegno a ciò che meritoriamente stanno facendo l’Università del

Molise e il Consiglio Nazionale delle ricerche. Gli ultimi scavi ultimi

hanno portato alla luce in maniera ancor più netta la struttura viaria

dell’insediamento e ciò consentirà di offrire un ulteriore e rilevante

apporto alla conoscenza dell’urbanistica degli insediamenti italici. Un

campo d’indagine, questo, molto ancora da indagare e da portare alla

luce con la felice concomitanza che un pezzo di Molise sia tra le emer-

genze più significative.

Dovrebbe essere sufficiente questa condizione a decretare l’impe-

rativo di una sinergia istituzionale e territoriale tale da dare impulso

agli scavi con l’aiuto di moderni sistemi di rilevazione fotogrammetrici

(a Monte Vairano sono utilizzati, infatti, droni multi rotore, capaci di

fornire indicazioni ancor più precise di quelle disponibili). Non mar-

ginale infine, anzi molto significativa, nel corso della cerimonia odierna,

la consegna dei diplomi agli studenti che hanno preso parte allo scavo.

A margine di questa giornata dal chiaro valore e interesse culturale

e, perché no, turistico, almeno in prospettiva, dobbiamo purtroppo

prendere nota che nel giorno di Ferragosto, contravvenendo alle sol-

lecitazioni ministeriali e al comune buon senso, l’anfiteatro romano di

Larino è rimasto inaccessibile ai visitatori e ai turisti. Un vulnus al pro-

getto di rendere il territorio molisano un museo all’aperto.

DardoPeccato. Chissà dove sono e cosa fanno, cosa è rimasto di

quella volontà e di quella necessità di rinnovare. Se continuano a cre-

dere che siano le proposte a generare consenso in politica e non il

contrario.

Loro, chiedendo di prendere parte alle primarie avrebbero voluto

affermare il cambiamento e considerarsi linfa vitale nello stagno della

politica locale. Di fatto, gli è stato impedito. Sicché, soggetti peraltro

di ottima caratura intellettuale e professionale oltre che decisamente

volitivi e impegnati in questa loro rincorsa al cambio generazionale in

politica, contro il conservatorismo e il mantenimento di rendite di

posizione, sono stati impietosamente dispersi. Il rischio di creare una

frattura profonda all’interno dei partiti della coalizione, e nella coali-

zione stessa, li ha neutralizzati sul nascere.

C’è rimasta impressa però la chiarezza delle loro intenzioni e la

esplicita inequivocabile volontà di porsi ” in opposizione al leaderismo

strisciante che dispone senza confrontarsi o alla rete che demolisce senza

proporre”.

Magari fossero riusciti nell’intento. Oggi non assisteremmo, impi-

gliati nella ragnatela delle convenienze personali, della concordata

spartizione del potere, della sagra delle ipocrisie, allo spettacolo di

una classe politica che, pur di sopravvivere, non si fa scrupolo di cam-

biare colore politico, appartenenza ideologica e programmi e, per so-

vrappiù, dare lezioni di morale civica.

Chissà dove sono e cosa fanno, se hanno mantenuto la schiena

dritta o si sono piegati alle contingenze, passando da paladini del“rin-

novamento coraggioso e non procrastinabile, fondamentale per non ripetere

gli errori strategici del passato” a sostenitori più o meno espliciti di

questo o di quello tra gli improvvidi reggitori del potere.

Avevamo creduto che la pietra buttata nello stagno della politica lo-

cale avrebbe fatto sì che i cerchi concentrici raggiungessero i satrapi

delle segreterie dei partiti cui appartenevano, muovendoli dall’ina-

zione.

Nemmeno per sogno. Un’altra occasione per cambiare se n’è an-

data in fumo.

Dardo

529 agosto 2014

TAagliolto

di Alfredo Magnifico*

Ho letto dalle pagine della stampa locale le di-

chiarazioni di guerra dei mie esimi colleghi Guarra-

cino e Spina, rilasciate durante una conferenza

stampa tenutasi davanti alla sede della Regione Mo-

lise; hanno annunciato un “autunno caldo”, ma

come molti meteorologi, dimostreranno di aver

fatto un’errata previsione.

Peccato che il sottoscritto il 14 di agosto si pre-

parasse per una bella scampagnata come i restanti

50 milioni di Italiani, mentre i miei colleghi preferi-

vano il sole di Campobasso ed il lido della sede re-

gionale.

A mente fredda vorrei fare qualche semplice

considerazione sulle dichiarazioni di Guarracino e

Spina: le confederazioni CGIL-CISL-UIL, unitaria-

mente, hanno aperto una piattaforma nei confronti

della Regione ampiamente pubblicizzata e sostenuta

da tutte le categorie, tra le quali la FISASCAT-CISL

che mi onoro di rappresentare insieme al gruppo

dirigente che mi affianca.

Sul turismo, commercio e servizi, personalmente,

ho inviato piattaforme di trattativa alla Confcom-

mercio cadute nel vuoto, ma con la quale gradirei

confrontarmi per poi aprire un tavolo a livello re-

gionale; le idee e le prospettive ci sono, manca la

razionalità della realizzazione.

Il documento che i due Segretari sindacali hanno

sottoscritto e presentato, sempre nella stessa mat-

tinata, all’Assessore regionale Michele Petraroia, mi

ricorda il più noto documento “infinocchiatorio”

del Sig. Berlusconi definito “patto con gli Italiani”.

Sul commercio regionale, il competente e iperat-

tivo Assessore Scarabeo, ha aperto un Tavolo al

quale abbiamo partecipato tutti unitariamente, ma

alla fine della fiera si arriva sempre a porre il tema

della chiusura domenicale, come se fosse la Panacea

di tutti i Mali del Molise.

Guarracino a Spina dimenticano o non sanno che

certi argomenti travalicano l’interesse regionale e

diventano di competenza nazionale e che la loro

battaglia rischia di diventare una nenia senza senso.

Il rischio è quello di danneggiare quelle aziende che

sopravvivono attaccate alla canna dell’ossigeno, con

una Pubblica amministrazione che le soffoca a causa

dei ritardi nei pagamenti delle fatture, con la com-

plicità di un sistema finanziario che ha chiuso i ru-

binetti dello sconto delle fatture e tante società

sono costrette a chiudere i battenti.

Le vertenze, come quelle della Molise Dati, Esat-

torie, Molise Security, quest’ultima risolta grazie

all’accordo tra azienda e il sottoscritto, che ha sal-

vaguardato la stragrande maggioranza dei dipen-

denti assunti successivamente dalla Aldo Tarricone

Security.

La risoluzione di quest’ultima vertenza, seguita

con attenzione, ha evitato di riportare i lavoratori

sul lastrico e seguendo le sorti della società con la

curatela giudiziaria, lentamente si sta riportando alla

normalità il pagamento delle retribuzioni dei lavo-

ratori.

L’Istituto Aquila Vigilanza, nel quale su oltre cin-

quanta dipendenti solo una decina di persone

hanno seguito l’invito alla lotta dei colleghi, è vero

che fa registrare ritardi nel pagamento delle spet-

tanze, ma è anche vero che accusa mesi di ritardo

da parte della Pubblica Amministrazione nel paga-

mento delle Fatture.

Sul mancato rispetto del contratto collettivo di

lavoro della Vigilanza Privata, il Compagno Guarra-

cino dovrebbe dirci a quale CCNL si riferisca, visto

che la sua organizzazione si è defilata dal tavolo e

non ha mai firmato il suddetto contratto .

I due esimi colleghi, segretari sindacali, che

hanno puntato il dito contro le gare di appalto “sca-

dute ormai da anni e che causano situazioni incre-

sciose, come accade nella mensa ospedaliera gestita

dalle società All foods e Centro”, dovrebbero sa-

pere che il problema è a monte a causa dei tagli alla

sanità dovuti alla Spending Review .

La mia non vuole essere una difesa delle aziende

ma ho il terrore che si stia assistendo al gioco dei

ragazzini che lanciano le pietre dal monte innevato

e che le stesse si possano trasformare in una va-

langa devastatrice come è successo nel passato in

Molise.

*Seg.Gen.Agg. Abruzzo-Molise

Commercio e servizi, stop alle strumentalizzazioniL'intervento

Gli scavi di Monte Vairano meritano risorse e attenzione

Si conclude oggi la campagna di scavi. Verranno presentatati i risultati scientifici

e premiati gli studenti che hanno preso parte ai lavori guidati da Gianfranco De Benedittis

Messaggi subliminali al presidente del consiglio regionale Vincenzo Niro

e ai consiglieri con delega alla cultura e al turismo Ioffredi e Di Nunzio

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Inizia questa sera alle 20 e prose-

gue domani sera fino a notte fonda

la prima edizione di “B.P.M. love fe-

stival. La manifestazione, proposta

all’amministrazione dall’associa-

zione culturale Costruttore di Eventi,

prevede “l’esibizione di una vasta

gamma di dj, nazionali ed internazio-

nali, particolarmente di tendenza in

questo periodo, la manifestazione,

unica in Italia per il suo genere, ha

l’obiettivo di richiamare un pubblico

non solamente locale ma anche re-

gionale ed interregionale”

L’amministrazione ha deciso di ac-

cettare la proposta perché, a causa

della mancanza di risorse residue

sul bilancio provvisorio, non è stato

possibile organizzare un’adeguata

programmazione di eventi per il pe-

riodo estivo e quindi la manifesta-

zione di questa sera e domani andrà

a colmare un vuoto con una propo-

sta di “divertimento” in grado di ri-

chiamare i giovani e di rivitalizzare il

centro cittadino in un periodo

“morto”. L’amministrazione ritiene

che l'iniziativa possa risultare utile

anche alla promozione del territorio,

con possibili ricadute positive in ter-

mini di flussi turistici verso il capo-

luogo. Considerando la “delicatezza”

dell’area la Giunta ne ha concesso

l’utilizzo in via del tutto eccezionale

stabilendo che in futuro la conces-

sione sarà più rigida e regolamentata

in maniera più dettagliata stabilendo

periodi, finalità, criteri e modalità.

E’ di 800 euro il contributo che il Comune mette a disposizione per la

festa di San Giovannello in programma da oggi a domenica. Tra gli

obiettivi fondamentali dell’amministrazione comunale c’è, infatti l’inten-

sificazione della presenza del Comune tra i cittadini attraverso mani-

festazioni teatrali e musicali, mostre pittoriche, fotografiche e altre

iniziative che siano allo stesso tempo di aggregazione sociale e di

educazione culturale. L’amministrazione, inoltre, intende non solo

rendere vivibile e visibile la città, ma mira anche a far scoprire, sia ai

cittadini campobassani sia ai turisti, le periferie, le contrade e quei luo-

ghi, ad alta intensità abitativa, fuori dal perimetro del centro abitato, vi-

tali e ricchi di umanità. L’amministrazione ha deciso quindi di offrire un

contributo di 800 euro all’associazione San Giovannello per la realizza-

zione della festa di San Giovannello che si terrà oggi, domani e dome-

nica 31 agosto. L’ iniziativa mira a coinvolgere non solo per gli abitanti

di San Giovannello, uno dei quartieri più popolosi del capoluogo ma

tutti i cittadini ed turisti presenti a Campobasso nel periodo estivo.

829 agosto 2014 Campobasso

Oggi e domani la manifestazione nel rettangolo di gioco

Periodo “morto”, l’amministrazione accende l’ex Romagnoli con “B.P.M. love festival”

Si è svolta ieri mattina, presso la

Caserma “M.O.V.M. E. Frate” di

Campobasso, sede del Comando

Legione Carabinieri “Molise” e

della Scuola Allievi Carabinieri,

alla presenza del Comandante In-

terregionale “Ogaden”, Gen. C.A.

Franco Mottola, la cerimonia di

cambio del Comandante della Le-

gione.

Il Col. t.SFP Vito Paparella è su-

bentrato al Gen. B. Giovanni Pietro

Barbano che ha lasciato il co-

mando della Legione dopo quasi

due anni di intensa attività svolta

sul territorio molisano.

In piazza d’armi, alla presenza

dei Reparti schierati, dei militari

della Legione e di una rappresen-

tanza dell’Arma in congedo, il Ge-

nerale Mottola ha rivolto al

Generale Barbano, destinato quale

Comandante del Centro Nazionale

Amministrativo di Chieti, un ringra-

ziamento per l’ottimo lavoro svolto.

Al Colonnello Paparella, prove-

niente dall’Istituto di Alti Studi per

la Difesa di Roma dopo aver rico-

perto l’incarico di Capo di Stato

Maggiore del Comando Interregio-

nale “Vittorio Veneto” in Padova,

ha invece indirizzato i migliori au-

spici per il nuovo e prestigioso in-

carico.

Cambio al comando della legione carabinieri, Paparella subentra a Barbano

Festa di San Giovannello,il Comune partecipa

con 800 euro

Page 9: 29 agosto 2014

La commissione “Statuto e Regolamenti”del

Comune di Campobasso, sin dal suo insedia-

mento, sta lavorando ad una riforma del rego-

lamento delle Commissioni Consiliari

Permanenti, finalizzata, in via prioritaria, alla ri-

duzione del numero delle stesse commissioni

dalle attuali 12 a 9, una proposta in linea di

principio condivisibile anche per il Movimento

5 stelle, purché non intesa come mera opera-

zione di facciata senza una conseguente e

reale riduzione dei costi per l’amministrazione

e l’ ottimizzazione della produttività delle com-

missioni. Al riguardo, il gruppo consiliare M5S

non ha ritenuto di approvare la riduzione a

nove commissioni, comunque approvata a

larga maggioranza, avanzando, con spirito co-

struttivo e partecipativo, una serie di proposte

ad integrazione della riforma, finalizzate ad

elevare il livello qualitativo dei lavori di commis-

sione oltre che alla razionalizzazione dei costi.

Nella scorsa seduta del 26 agosto, dopo

ampia discussione, si è arrivati alla votazione di

dette proposte con l’esito di seguito illustrato:

• 1^ proposta: convocazione commissioni

con intervallo minimo di due ore una dall’altra,

per consentire una durata significativa dei la-

vori e poter discutere degli argomenti all’ordine

del giorno senza dover essere costretti ad inter-

rompere i lavori per l’incalzare di eventuali

altre commissioni convocate appena 60 minuti

dopo (che si riducono a 45 nel frequente caso

di inizio in 2^ convocazione), e riconvocare

quindi una nuova seduta (con raddoppio dei

costi) : bocciata all’unanimità, tranne il M5S;

• 2^ proposta: riduzione a 7 del numero dei

membri della commissione, in coerenza con la

riduzione del numero dei consiglieri comunali

e del numero delle stesse commissioni che a

breve sarà ridotto da 12 a 9: bocciata all’una-

nimità, tranne M5S;

• 3^ proposta: corresponsione del gettone di

presenza solo a chi presenzia per almeno 2/3

della durata della commissione, per contrastare

il malcostume, purtroppo abbastanza diffuso,

di consiglieri che presenziano solo per pochi

minuti alla commissione, guadagnando il get-

tone di presenza alla pari degli altri colleghi

che invece partecipano ai lavori per l’intera du-

rata della commissione: bocciata all’unanimità,

tranne M5S;

• 4^ proposta: possibilità di ripresa audio

video dei lavori delle commissioni con webcam,

per consentire la massima trasparenza e pos-

sibilità di partecipazione ed accesso da parte

dei cittadini: bocciata all’unanimità, tranne

M5S;

• 5^ proposta: pubblicazione sul sito dei ver-

bali dei lavori, comprensivi dei fogli presenza :

approvata con un solo voto contrario. Ovvia-

mente, l’esito della votazione, che ha palese-

mente giustificato la nostra contrarietà alla

riduzione “farlocca” del numero delle commis-

sioni, non ha sorpreso gli attivisti del movi-

mento, stante la chiara volontà, se non un vero

e proprio accordo tacito tra partiti e movimenti

di qualunque estrazione, di non voler “imbri-

gliare” o vincolare da norme scritte, le elasti-

cissime modalità di partecipazione alle

commissioni da parte dei consiglieri comunali.

E’ opportuno precisare che l’attribuzione del

gettone di presenza rappresenta l’unico stru-

mento di retribuzione per i consiglieri comunali

che, qualora partecipino ad almeno 23 com-

missioni/consigli (numero massimo di gettoni

attribuibili), potranno percepire al massimo

7/800 euro (siamo in attesa di conoscere le

cifre precise quando arriverà il primo cedolino).

Dopo due mesi di esperienza e lavoro nel-

l’ambito del Consiglio Comunale, possiamo se-

renamente affermare che trattasi di cifre

assolutamente congrue per l’espletamento dei

doveri nelle sedute di consiglio e commissioni,

nonchè delle relative attività propedeutiche e di

studio, spesso effettuate dai consiglieri sacrifi-

cando gran parte del tempo personale, al di là

di quello trascorso a palazzo San Giorgio. Ciò

non può però giustificare la consuetudine di

“apparizioni lampo” sia in consiglio che in com-

missione, che danno luogo, per la sola apposi-

zione di una firma, alla corresponsione

dell’intero gettone di presenza.

La ferma volontà del Movimento 5 Stelle è,

quindi, esclusivamente quella di contrastare

consuetudini immorali che purtroppo avven-

gono e che sono facilmente riscontrabili dalla

visione dei fogli firma delle sedute di commis-

sione, di cui abbiamo chiesto ed ottenuto la

possibilità di pubblicazione.

Adesso si dirà che questa maggioranza ha

voluto la riduzione del numero delle commis-

sioni, un provvedimento che allo stato dei fatti

non cambia assolutamente nulla in termini di

costi per l’amministrazione, poiché meno com-

missioni equivalgono a più sedute.

L’adozione delle nostre proposte avrebbe in-

vece comportato un indubbio innalzamento

della qualità dei lavori e posto un freno ad abi-

tudini di basso profilo evidentemente dure a

morire ed a cui difficilmente si vuole rinunciare.

Che dire inoltre dello strano fenomeno che

si manifesta in prossimità della fine del mese,

quando oramai molti membri hanno già rag-

giunto il massimo delle partecipazioni retribui-

bili? Abbiamo infatti riscontrato che il numero

dei partecipanti alle commissioni in questo pe-

riodo si affievolisce notevolmente, diversamente

di quelle di inizio mese, evidentemente più “af-

follate”, a conferma che lo strumento delle

commissioni consiliari, potenzialmente il “mo-

tore” dell’intera macchina amministrativa e

“braccio operativo” della massima espressione

civica cittadina, rappresenta per molti un mero

“gettonificio” per arrotondare lo stipendio men-

sile.

Si è spento, dopo una grave

malattia, Giuseppe Ruggiero

padre adorabile della nostra col-

lega, Giovanna Ruggiero. Di lui

se ne ricordano le doti di affabi-

lità e signorilità. Sempre pronto

ad impegnarsi sulle tematiche

sociali, politiche e sportive, è

stato consigliere comunale del

suo paese, Toro, cercando di

dare sempre il proprio contributo

alla crescita della comunità.

Come se ne ricorda la sua vici-

nanza alla squadra dell'Hermes

Toro anche in qualità di diri-

gente. Era dipendente dell'Inps

dove lascia un vuoto incolmabile

per la professionalità, la cordia-

lità e la vicinanza agli utenti

nella compilazione di moduli o

nel dare notizie. La malattia non

gli ha permesso di potere go-

dere fino in fondo degli adorati

nipoti Samuele e Alessandro

che gli hanno reso meno pesanti

le ultime sue giornate. In questo

momento siamo vicini alla nostra

Giovanna, alle sorelle Barbara e

Stefania, alla mamma Anna e a

tutta la famiglia Ruggiero.

I modi di fare della maggioranza indispettiscono i

consiglieri comunali di Polo Civico, Democrazia

Popolare, Città Amica e Campobasso Nuova . In

particolare a finire nel mirino degli esponenti di op-

posizione è l’assessore alla Cultura Emma de

Capoa. “Si manifestano ripetuti episodi di inade-

guatezza dell'attuale maggioranza di centrosini-

stra al Comune di Campobasso derivanti da

un'evidente scarsa conoscenza delle dinamiche

amministrative, condita da una buona dose di au-

toritarismo ingiustificato che sfocia nella prepo-

tenza. Quanto accaduto ieri mattina in sede di

Commissione Cultura è di una gravità estrema:

sono state negate informazioni sui contenuti di al-

cune delibere di Giunta, nonostante la disponibilità

dimostrata dall'opposizione a lavorare nell'ur-

genza con l'obiettivo di ben operare. Assurdo, poi,

l'atteggiamento dell'assessore competente che ha

testualmente affermato di non sapere se poter in-

formare i consiglieri circa il contenuto delle deli-

bere in questione, per assurdo approvate sotto

pressione della Regione Molise, come dallo

stesso assessore rivelato. Nonostante l'abban-

dono dei lavori, a nostro avviso giustificato, di al-

cuni consiglieri di maggioranza, altri esponenti

della stessa hanno addirittura preteso che argo-

menti importanti su questioni imminenti non do-

vessero essere discussi perché non inseriti

all'ordine del giorno. Eravamo consapevoli della

totale inadeguatezza della coalizione di centrosi-

nistra a governare la nostra città: episodi come

questi confermano che siamo stati, purtroppo, fa-

cili profeti.

929 agosto 2014Campobasso

LUTTO

Palazzo San Giorgio, i pentastellati puntano il dito contro la riduzione farlocca del numero delle commissioni

Assessore de Capoa nel “mirino” del Polo civico

Page 10: 29 agosto 2014

ISERNIA. Tavolo tecnico venerdì 29

agosto 2014, presso la sala gialla della

provincia, con la partecipazione del-

l’assessore regionale alle attività pro-

duttive Massimiliano Scarabeo e

l’Amministratore dell’azienda Missardi

Massimo Calugi. Per intercettare e sti-

molare l’attuale maggiore propensione

a produrre in Italia, emersa in una re-

cente indagine realizzata dal Gruppo

di ricerca “Uni-Club MoRe Back-sho-

ring” (composto da ricercatori delle

Università di Catania, l’Aquila, Udine,

Bologna, Modena e Reggio Emilia),

l’associazione Euridit, l’Università degli

Studi di l’Aquila, l’Ordine dei Dottori

Commercialisti di Isernia e la rete di

imprese “100% made in Italy”, hanno

sottoscritto un protocollo d’intesa che

ha l’obiettivo di curare, coordinare ed

accompagnare lo sviluppo di nuove

iniziative imprenditoriali che, valoriz-

zando le competenze professionali e

manifatturiere presenti nel nostro terri-

torio, favoriscano uno “sviluppo distret-

tuale” del settore moda nell’area

“Molise – Sannio”. In questo contesto

l’adesione dell’azienda Missardi spa ri-

veste una particolare importanza in

quanto essa rappresenta una realtà

industriale leader a livello internazio-

nale nel settore moda e accessori

Uomo-Donna e dispone di una strut-

tura con un moderno Know-how tec-

nico e modellistico costruito e affinato

negli anni. In piena sintonia con il pro-

getto “100% made in Italy”, l’azienda

Missardi spa considera il “made in

Italy” una scelta irrinunciabile in consi-

derazione delle capacità e del talento

che caratterizzano le nostre mae-

stranze. La presenza dell’amministra-

tore, nonché fondatore, Massimo

Calugi segnala l’interesse all’iniziativa

e manifesta il concreto interesse ad

avviare una iniziativa imprenditoriale

nella nostra regione che, avvalendosi

del qualificato partenariato Istituzio-

nale e Scientifico coinvolto nell’inizia-

tiva, saprà proporsi come “esperienza

pilota” in ambito nazionale per ciò che

concerne le politiche di “reindustrializ-

zazione/rilancio del settore manifattu-

riero” le quali rappresentano

attualmente il principale obiettivo delle

politiche nazionali ed europee per ri-

lanciare la crescita economica e l’oc-

cupazione.

1029 agosto 2014 Isernia

Maltrattamento di animali, una denuncia

Caccia al cinghiale anche vicino al Parco

ISERNIA. E’ di quattro persone denunciate all’Autorità Giudiziaria, l’esito di un controllo

straordinario del territorio predisposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Isernia

nelle ultime ore. Ad agire sul territorio, i militari delle locali Stazioni e quelli del Nucleo

Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia. Proprio nel capoluogo pentro, è

stato denunciato un 60enne del luogo, il quale è stato identificato quale responsabile del-

l’abbandono di un cane di razza meticcia, che l’uomo ha scaraventato dalla propria au-

tovettura sulla strada statale 17. La segnalazione di un cittadino e alcune riprese di un

sistema di video sorveglianza ubicato nelle vicinanze del luogo, hanno permesso in bre-

vissimo tempo ai carabinieri di identificare il responsabile tramite il numero di targa del-

l’autovettura, di soccorrere l’animale abbandonato ed affidarlo al locale servizio

veterinario. Ora il 60enne rischia una pena fino ad un anno di arresto, così come previsto

dall’attuale normativa in tema di maltrattamenti e abbandono di animali. Pochi giorni fa

i carabinieri avevano denunciato ad Agnone un 30enne del luogo, che armato di fucile

aveva sparato e ferito gravemente un cane. Sempre ad Isernia, i militari hanno denunciato

un 46enne del posto, per violazioni alle prescrizioni della misura di prevenzione della sor-

veglianza speciale di pubblica sicurezza cui è sottoposto per reati in materia di stupe-

facenti, furto e altri reati contro la persona e il patrimonio. Ancora ad Isernia, una 49enne

del luogo, è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale, in quanto rifiutava di for-

nire le proprie generalità ed inveiva contro i militari che tentavano di identificarla in

quanto, essendo in stato di ebbrezza alcolica, recava disturbo ai passanti. Infine, sempre

ad Isernia, un 40enne del posto, è stato invece denunciato per guida senza patente, in

quanto trovato alla guida di una autovettura senza aver mai conseguito il prescritto do-

cumento di guida. Il veicolo è finito sotto sequestro. Nel corso delle operazioni sono stati

istituiti anche numerosi posti di blocco lungo le arterie principali del territorio, sottoposti

ad accertamenti 95 veicoli in transito, identificate 120 persone tra conducenti e passeg-

geri e contestate 18 violazioni alle norme del codice della strada. Eseguiti anche accer-

tamenti presso una decina di esercizi pubblici per verificare le condizioni igienico-sanitarie

e il rispetto delle autorizzazioni amministrative.

ISERNIA. La II Commissione consiliare ha approvato, su proposta della Giunta re-

gionale, il Calendario e il Regolamento per la stagione venatoria 2014/15. Soddisfatto

il Presidente, Carmelo Parpiglia: “Il Calendario tiene conto del parere dell’Istituto Su-

periore per la Promozione e la Ricerca Ambientale, delle esigenze di tutela del patri-

monio faunistico molisano e delle richieste pervenute dalla federazione e dalle

associazioni di categoria. Inoltre – continua il Capogruppo dell’Italia dei Valori a Palazzo

Moffa – recepiamo alcune Delibere di Giunta, tra cui la 43/2014, per la tutela dell’orso

bruno”. Il Delegato alla Caccia Cristiano Di Pietro, sollecitato dai Sindaci di Rocchetta

al Volturno, Scapoli, Cerro al Volturno, Castel San Vincenzo, Pizzone, Colli al Volturno,

Montenero Valcocchiara e Filignano, ha presentato un emendamento che supera il

vincolo della caccia al cinghiale, nell’area contigua al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio

e Molise, esclusivamente con la girata e con un unico cane limiere. “Né la Provincia

di Campobasso né quella di Isernia – spiega Di Pietro – hanno avviato i corsi prescritti

dall’Ispra per l’abilitazione alla caccia in forma collettiva, la cosiddetta girata. Una lacuna

istituzionale che non può essere scaricata sui cacciatori. Ecco perché, anche nei ter-

ritori dei Comuni amministrati dai Sindaci che hanno sensibilizzato la Regione su que-

sta problematica, sarà possibile cacciare il cinghiale come nel resto del Molise. Si tratta

di una semplice deroga di un anno e sarà mia cura convocare, in tempi brevi, i due as-

sessori provinciali competenti affinché il problema possa essere risolto prima della

prossima stagione di caccia”. Più in dettaglio, l’annata venatoria avrà inizio il 21 settem-

bre e terminerà il 31 gennaio 2015, con la sola eccezione delle Zone di Protezione

Speciale (ZPS) dove si partirà il 1 ottobre.

POZZILLI. “Dieta Mediterranea e

sport: quando la crisi economica

minaccia uno stile di vita”, questo il

titolo del convegno promosso dalla

Fondazione Neuromed in collabo-

razione con l’A.S.D. LUISS.

L’incontro si terrà venerdì, 29

agosto 2014, a Rivisondoli (AQ),

alle ore 15:00 presso il Centro cul-

turale del paese abruzzese, in

Piazza Municipio 6. Sarà un mo-

mento di contatto importante tra la

Fondazione Neuromed e la presti-

giosa università romana, volto ad

esplorare i legami tra il mondo

della salute, lo sport e il mondo

economico, approfondendo, attra-

verso il rigore degli studi scientifici,

un tema che coinvolge il futuro

stesso della salute nel nostro

Paese. L’occasione di questo sin-

golare incontro viene dal ritiro pre-

campionato della Luiss Calcio, che

si sta svolgendo in questi giorni

proprio a Rivisondoli. Gli atleti

della LUISS, tra un allenamento e

l’altro, avranno così l’occasione di

confrontarsi con uno dei gruppi

scientifici italiani maggiormente

impegnati nello studio degli stili di

vita, e della Dieta mediterranea in

particolare, come strumento di pre-

venzione delle malattie. Alimenta-

zione e sport, quindi, ma senza

dimenticare gli aspetti economici,

così vicini proprio al mondo della

LUISS.

All’incontro di venerdì, che sarà

introdotto e moderato dal profes-

sor Giovanni de Gaetano, respon-

sabile del Dipartimento di

Epidemiologia e Prevenzione del-

l’IRCCS Neuromed, prenderanno

parte il Presidente della Fonda-

zione Neuromed, Mario Pietra-

cupa; il Presidente del Coni

Abruzzo Enzo Imbastaro; il Sin-

daco di Rivisondoli, Roberto Ciam-

paglia nonché Leo Cisotta,

Responsabile progetto Calcio

LUISS e Paolo Del Bene Direttore

Associazione Sportiva LUISS.

Il primo spunto sarà proprio sulla

crisi economica, con l’intervento

del Professor de Gaetano dal titolo

“Dieta mediterranea e stili di vita ai

tempi della crisi: una ricerca ne-

cessaria”. Successivamente il rap-

porto tra alimentazione ed attività

fisica, nonché la centralità della

Dieta mediterranea come stile di

vita sano e di prevenzione, sarà

esplorato da Licia Iacoviello, Capo

del Laboratorio di Epidemiologia

Molecolare e Nutrizionale del-

l’IRCCS Neuromed, con la rela-

zione “Alimentazione e attività

fisica: dati preliminari dello studio

MOLI-SANI”. SeguiràMarialaura

Bonaccio,ricercatrice presso il La-

boratorio di Epidemiologia Moleco-

lare e Nutrizionale, con

l’approfondimento “Costo/efficacia

dell’adesione alla Dieta Mediterra-

nea”. L’esperienza non si esaurirà

con il solo convegno, che invece

rappresenterà solo il punto di par-

tenza per la valutazione di progetti

comuni volti ad investigare i rap-

porti tra stili di vita, aspetti econo-

mici e salute.

Missardi investe in Molise,l’incontro decisivo

L'uomo armato di fucile ha sparato ad un cane, ferendolo

A sollecitare la Regione i Sindaci dei Comuni prospicienti l'area naturalistica

Importante confronto per fare il punto della situazione degli studi

Dieta mediterranea, le positività

Oggi il tavolo tecnico in Provincia per l'area moda

Page 11: 29 agosto 2014

LARINO. La battaglia per salva-

guardare l’accesso alla giustizia è

come quello per la garanzia della

domanda di salute, parte dal terri-

torio e si deve alimentare di ade-

sioni massicce per risultare

incisiva. L’assemblea dell’ordine

degli avvocati di Larino convocata

dal presidente Antonio De Mi-

chele al quinto piano del palazzo

di giustizia ha raccolto una buona

partecipazione, nonostante alcuni

professionisti siano ancora in

ferie, vista la vacatio delle

udienze. De Michele ha ribadito

con forza i concetti espressi su-

bito dopo il Ferragosto sul rischio

drammatico di perdita dei tribunali

di Larino, Isernia e della Corte di

Appello.Un incontro concomitante

con il Consiglio regionale mono-

tematico, a cui è stata rivolta una

severa critica, poiché nella con-

vocazione non ci sarebbe traccia

della difesa dei tribunali sul terri-

torio.Quasi due ore di fervido di-

battito, con lo spettro di una

macroregionalizzazione della giu-

stizia che non solo lederebbe i

cittadini, ma rischierebbe di but-

tare fuori dal mercato anche cen-

tinaia di legali, che faticano a

reggersi vista la crisi delle libere

professioni. L’obiettivo dell’as-

semblea era anche quello di rac-

chiudere una posizione comune e

congiunta in un documento forte

da inviare alle istituzioni locali e

centrali, ma si è scelta la linea

della mobilitazione, con il coinvol-

gimento di tutti i sindaci del terri-

torio, con l’invio di centinaia di

mail con proposte al sito del Mini-

stero e manifestazioni pubbliche

di protesta.

TERMOLI. Ancora cambi in

Diocesi: la storia e l’azione di don

Claudio D’Ascenzo presso la

chiesa parrocchiale di Sant’Anto-

nio di Padova, nel centro cittadino

termolese, potrebbe vedere la

sua fine già nei prossimi giorni o,

addirittura, qualcuno ipotizza un

suo rientro in terra natìa, a Mon-

tenero di Bisaccia, proprio nel

giorno della festa patronale del

comune molisano: un qualcosa in

“grande stile” e che si concretiz-

zerebbe il 21 settembre, ricor-

renza liturgica di San Matteo

apostolo. L’indiscrezione, trape-

lata dal palazzo curiale e dallo

stesso ambiente parrocchiale,

parrebbe essere molto fondata e

si trasformerebbe in gioia a Mon-

tenero (dopo la discutibile sop-

pressione delle parrocchie e la

nascita di una sola comunità che,

dapprima affidata a don Elio Mo-

retti con don Pio di Rosario e don

Stefano Chimisso, si è vista gui-

data successivamente dal solo

padre Luciano Pescatore e poi da

don Luigi Mastrodomenico) e in

tanti dubbi a Termoli.

Nell’ambito parrocchiale, infatti,

non sarebbe chiara la sorte riser-

vata alla parrocchia di Sant’Anto-

nio di Padova; ciò perchè da un

lato don Bruno Buri potrebbe di-

ventare parroco, ma dall’altro ci

sarebbero due spettri: il primo

vede l’arrivo di un nuovo presbi-

tero alla guida della parrocchia e

il secondo (ancor più rivoluziona-

rio) vedrebbe la “cancellazione”

della parrocchia.

Ancora tante ombre, quindi, su

queste scelte, soprattutto sull’ap-

pena citata possibilità di “sop-

pressione della parrocchia” e di

un suo essere inglobata ad altra

realtà (San Timoteo in primis),

ipotesi avvalorata anche dalla

mancanza di presbiteri in diocesi.

Intanto alcuni parrocchiani ser-

rano le fila e cercano di blindare

almeno don Bruno attraverso una

raccolta firme che a breve sarà

consegnata al vescovo diocesano

Gianfranco De Luca.

Un silenzioso ma tranquillo

“giallo” del quale a breve di sicuro

si parlerà soprattutto perchè la

paventata soppressione della

parrocchia “arriderebbe” a San Ti-

moteo con don Benito Giorgetta

che, a questo punto, potrebbe ri-

trovarsi a dover gestire non solo

il cinema Oddo ma anche il

Sant’Antonio, creando così una

sorta di plurisala cittadino: una

“vera chicca” per la città.

Beh, non male come idea … in-

tanto non resta che aspettare e,

volendo tenere “i piedi a terra”

ipotizzare che ad arrivare nelle

vesti di parroco a Sant’Antonio

potrebbe essere lo stesso don

Elio Moretti …

TERMOLI. Il Comune di Termoli non ha un piano di eliminazione delle

barriere architettoniche come previsto dalla legge 41/1986. Per questo,

i consiglieri Paolo Marinucci e Daniele Paradisi presentano una mozione

per impegnare, nel termine massimo di 6 mesi, il Sindaco e l’Ammini-

strazione comunale a realizzare insieme alle associazioni interessate e

alla Consulta Comunale Permanente sui problemi delle Persone con di-

sabilità, esso venga realizzato.

Chiedono, inoltre, che il 10% dei proventi annuali derivanti dalle con-

cessioni edilizie e dalle sanzioni in materia urbanistica ed edilizia sia de-

stinato alla realizzazione di interventi per l’eliminazione di tali barriere.

La prima domenica di ottobre di ogni anno si celebra la “Giornata nazio-

nale per l’abbattimento delle barriere architettoniche”. I consiglieri Mari-

nucci e Paradisi nella mozione chiedono anche che in questa giornata il

Comune, insieme alla Consulta ed alle associazioni interessate, pro-

muova iniziative volte a sensibilizzare i cittadini su questi temi.

1129 agosto 2014Termoli

Fiat, stop ai motori

“Giustizia, è un dramma”In assemblea gli avvocati del foro di Larino in merito alla situazione in essere

TERMOLI. I due volti della crisi a Termoli, arriva la cassa integrazione per

i motori, ma non per i cambi allo stabilimento Fiat di Termoli.

L’ultima decade di settembre vedrà fermare rispettivamente per tre e due

giorni gli addetti dei propulsori 16 e 8 valvole. I primi si asterranno dal recarsi

a Rivolta del Re da lunedì 22 a mercoledì 24 e ancora da lunedì 29 a mer-

coledì primo ottobre.

Per l’otto valvole i due mercoledì saranno di rientro in fabbrica. “Anche

dopo le ferie persiste lo stato di frenata del mercato dell’auto, anche se ri-

scontriamo con favore l’assenza di cassa integrazione nei reparti cambi”, il

commento del segretario regionale della Fim-Cisl Riccardo Mascolo.

Cassa integrazione a settembre per i lavoratori del settore

Barriere architettoniche,Termoli fuoriI ocnsiglieri Marinucci e Paradisihanno presentato una mozione

Intanto i parrocchiani pronti alla raccolta delle firme per non far sparire la realtà ecclesiastica

Rivoluzione a Sant’Antonio: via Don Claudio e parrocchia

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