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CONCLUSIONE VIE OTTICHE Noi nel fondo Dell'occhio abbiamo due punti fondamentali che sono la FOVEA che si trova al centro della MACULA LUTEA con una zona di massima depressione che è la FOVEOLA. Le caratteristiche sono : l'inclinazione laterale della colonna cellulare , cioè la colonna cellulare verticale è inclinata in modo da esporre direttamente l'articolo esterno dove c'è il pigmento Visivo E fra l'altro abbiamo anche una massima densità di coni . Non c'è l'esclusiva presenza di coni c'è la massima densità di coni. L'altra zona è invece il punto cieco che è la PAPILLA DEL NERVO OTTICO dalla quale emerge l'arteria centrale della retina che si biforca in ramo superiore e ramo inferiore con Doppia biforcazione verso l'alto e verso il basso di ciascun ramo e quindi una situazione a "forchetta" superiore e inferiore retinica. La dimostrazione ce l'abbiamo con questa famosa prova dei 40 cm. Voi tenete, per esempio, l'occhio destro chiuso a un certo punto avvicinando voi vedrete semplicemente la parte sinistra e non la parte destra perché nella parte destra potrà essere la sfera, potrà essere la crocetta dipende, perché se mi trovo da questa parte non vedete la crocetta e vedrete la sfera se invece chiudo l'occhio sinistro sarà il contrario perché uno dei due mi cade nell'altro occhio nel punto cieco. Questo per ricordare quello che avevamo detto. La catena cellulare l'abbiamo fatta, il ruolo delle cellule amacrine e delle cellule orizzontali l'abbiamo fatto, le cellule del Müller sono cellule trofiche quindi se devo decidere quante sono le cellule della retina abbiamo: pigmentate, fotocettori, bipolari, gangliari, Müller, orizzontali e amacrine. Domanda possibile: quanti sono i tipi cellulari e in quanti strati si dispongono? Detto questo Noi abbiamo cellule centro on e centro of f sappiamo che un cono può essere connesso a una centro on e una off e poi avremo i binari centro on e centro off che partiranno con le cellule gangliari. Questi binari fanno capo a tre tipi di cellule gangliari: le M , cioè le Magnicellulari sono particolarmente adatte al movimento e alla visione grossolana tant'è che abbiamo detto visione protopatica; le P, parvicellulari quindi minore albero dendritico sinaptico sono molto adatte alla foveazione e alla visione dettagliata dell'oggetto. Vi è anche una preponderanza di coni forse sulle P, presenti anche nelle M, ma nelle P più di quanto non si pensi;

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CONCLUSIONE VIE OTTICHE

Noi nel fondo Dell'occhio abbiamo due punti fondamentali che sono la FOVEA che si trova al centro della MACULA LUTEA con una zona di massima depressione che è la FOVEOLA. Le caratteristiche sono : l'inclinazione laterale della colonna cellulare, cioè la colonna cellulare verticale è inclinata in modo da esporre direttamente l'articolo esterno dove c'è il pigmento Visivo E fra l'altro abbiamo anche una massima densità di coni. Non c'è l'esclusiva presenza di coni c'è la massima densità di coni. L'altra zona è invece il punto cieco che è la PAPILLA DEL NERVO OTTICO dalla quale emerge l'arteria centrale della retina che si biforca in ramo superiore e ramo inferiore con Doppia biforcazione verso l'alto e verso il basso di ciascun ramo e quindi una situazione a "forchetta" superiore e inferiore retinica. La dimostrazione ce l'abbiamo con questa famosa prova dei 40 cm. Voi tenete, per esempio, l'occhio destro chiuso a un certo punto avvicinando voi vedrete semplicemente la parte sinistra e non la parte destra perché nella parte destra potrà essere la sfera, potrà essere la crocetta dipende, perché se mi trovo da questa parte non vedete la crocetta e vedrete la sfera se invece chiudo l'occhio sinistro sarà il contrario perché uno dei due mi cade nell'altro occhio nel punto cieco. Questo per ricordare quello che avevamo detto. La catena cellulare l'abbiamo fatta, il ruolo delle cellule amacrine e delle cellule orizzontali l'abbiamo fatto, le cellule del Müller sono cellule trofiche quindi se devo decidere quante sono le cellule della retina abbiamo: pigmentate, fotocettori, bipolari, gangliari, Müller, orizzontali e amacrine.

Domanda possibile: quanti sono i tipi cellulari e in quanti strati si dispongono?

Detto questo Noi abbiamo cellule centro on e centro off sappiamo che un cono può essere connesso a una centro on e una off e poi avremo i binari centro on e centro off che partiranno con le cellule gangliari. Questi binari fanno capo a tre tipi di cellule gangliari:

le M , cioè le Magnicellulari sono particolarmente adatte al movimento e alla visione grossolana tant'è che abbiamo detto visione protopatica; le P, parvicellulari quindi minore albero dendritico sinaptico sono molto adatte alla foveazione e alla visione dettagliata dell'oggetto. Vi è anche una preponderanza di coni forse sulle P, presenti anche nelle M, ma nelle P più di quanto non si pensi; le fibre pupillari ( W )sono invece sensibili alla quantità di luce.

Le cellule gangliari emettono l'assone che è il decimo strato della retina cioè lo strato delle fibre nervose che convogliano verso la papilla del nervo ottico, penetrano all'interno del nervo ottico dove assumono la guaina mielinica e formano il nervo ottico. Questo, ha un decorso leggermente serpiginoso Nel grasso retro bulbare dopodiché imboccano il foro del chiasma ottico e vi pervengono.Chiasma ottico, incrociamento. Solita regola: sappiamo che la cellula gangliare incrocia la linea mediana, il deutoneurone normalmente incrocia la linea mediana. Nella fattispecie è come le vie acustiche perché incrocia il 50% .

CAMPO VISIVO

Si

divide in campo visivo destro e sinistro ma sulla retina il campo visivo si divide in nasale e temporale. Qui c'è il naso allora io ho mezza retina nasale e mezza temporale viceversa dall'altra parte. L'oggetto lo mettiamo qua, si chiama A B, e allora se noi consideriamo che abbiamo un cristallino il passaggio dell'immagine attraverso il cristallino risulterà capovolta, cioè il punto A si proietterà sulla parte nasale invece che su quella temporale, B sul temporale.La stessa cosa da quest'altro lato il punto A si proietta sul temporale il punto B sul nasale.Accade che soltanto le fibre nasali incrociano al chiasma ottico. Le fibre temporali rimangono omolaterali. In conclusione abbiamo fibre temporali che ci portano B e fibre nasali dal lato opposto che ci portano B. Dall'altra parte abbiamo fibre del campo temporale che portano A e le fibre del campo nasale del lato opposto che portano A. Costruiamo così l'immagine capovolta sulla corteccia cerebrale ma non avremo un'immagine doppia bensì singola. L'immagine che percepisco con due occhi la riconduco a un immagine unica perché nel chiasma ottico si incrociano le fibre nasali.Le fibre del forceps major Posteriore, le fibre transcallosali occipito-occipitali tutto sommato ricompensano il capovolgimento e lo riportano invece in modo corretto. Siamo Sul solco del chiasma ottico quindi ci troviamo davanti alla sella Turcica dello sfenoide. Dunque se ho un adenoma ipofisario che comprime il chiasma ottico noi avremo la compressione delle fibre nasali, ma le fibre dei campi retinici nasali portano i campi visivi temporali quindi emianopsia bitemporale, quindi perdo il lato periferico dell'immagine. Attenzione però..Comprimo la parte centrale, perdo le fibre del chiasma quindi in effetti perdo le fibre nasali ma l'emianopsia è bitemporale perché io perdo la parte del campo visivo temporale.Il tratto ottico destro, vi sta dicendo Kandel porterà le fibre temporali destre e le fibre nasali sinistre. Viceversa il sinistro. É chiaro che una lesione del tratto ottico destro farà perdere la metà sinistra dell'immagine . Attraverso l'esame della vista avete la possibilità di fare un esame semeiotico di tipo neurologico.

Nel corpo genicolato sono presenti sei mappe retinotopiche del campo visivo contro laterale. Quindi Nei corpi genicolati abbiamo la ricostruzione dei campi visivi controlaterali a sin a destra.

Qua c’è il capovolgimento dell’oggetto e ve lo sta facendo vedere. E’ un po’ un dispositivo simile alla macchina fotografica.

Questa immagine vi mostra come Il corpo genicolato anatomicamente si trovi sopra, leggermente davanti, ai quadrigemelli. È difficile, a un certo punto, fare una distinzione netta tra polo posteriore del talamo e regione pretettale perché alla fine pur stando davanti al tetto È più in alto del tetto. Le regione pretettale è quasi superiore al tetto o in linea con la sua parte alta. Allora qua vi sta facendo vedere che Le fibre W vanno al pretetto, mentre le fibre Y (M) vanno agli strati più superficiali del collicolo superiore. Negli strati più profondi abbiamo le fibre dello spino rettale e le fibre acustiche.Il collicolo superiore è costituito, come il corpo genicolato, da sei strati. Il sesto, il quinto e il quarto sono prevalentemente fibre Y; il primo fibre acustiche; il secondo e il terzo spinotettale. A cavallo fra questi sei strati ci son le interazioni ,interneuroni,che integrano questi stimoli.Mentre l’altra immagine sono Le radiazioni ottiche perché voi sapete che il passaggio dal corpo genicolato alla corteccia visiva, la cosiddetta V1 ,cioè 17, area calcarina,si chiama fascio genicolo calcarino mentre quello acustico è il genicolo temporale e queste prende anche il nome di radiazioni

ottiche che compiono un'ansa, una curvatura perché ruotano attorno al corno occipitale del ventricolo laterale.

E qua vi sta facendo vedere in effetti l’Edinger-Westphal, il riflesso viscerale.

La c’è la lampada a fessura che va a colpire la retina. MIOSI : Le fibre W o pupillari che vengono dalle cellule gangliari lasciano il braccio congiuntivo e vanno subito al pretetto da cui poi raggiungono il nucleo Edinger-Westphal. Questo in pieno accordo col parasimpatico (perché il parasimpatico comunque ha una pregangliare lunga e una postgangliare breve perchè l'efferenza del sistema nervoso vegetativo è almeno in due neuroni: la prima va dal centro al ganglio specifico, la seconda va dal ganglio all'organo. Ortosimpatico : pregangliare breve -postgangliare lunga e ci sono più gangli . Ad es nell'intestino la pregangliare arriva

direttamente al ganglio mesoenterico e la post va subito dentro, invece l'ortosimpatico ha la vena laterovertebrale, prima di arrivare ha probabilmente un altro ganglio , poi arriva al ganglio mesenterico e poi alla fine.) Questo è un classico esempio di pregangliare lunga e postgangliare breve cioè andiamo dopo il ganglio ciliare al muscolo irido costrittore, costituito da miocellule, miofibre lisce che sono circolari intorno allo sfintere di..

MIDRIASI : Se abbiamo un'attivazione delle centro OFF da lì (PRETETTO) scendo nel contesto del tronco encefalico, vado fino a C8 - T2 in corrispondenza del Cilio-spinale di Budge e prendo ingiunzione sinaptica, siamo al corno intermedio laterale da dove parte la pregangliare che va al ganglio latero-vertebrale che si chiama ganglio cervicale superiore. Da qui torna verso l'alto attraverso la carotide: plesso pericarotico. Attraverso quest'ultimo la carotide entra e passa nel seno cavernoso, lascia la carotide e va al ganglio ciliare. Qui, può prendere o meno sinapsi che è presa normalmente da una collaterale perché integra sempre il segnale, mentre l'altra va al muscolo radiale che quando si contrae dilata la pupilla.Il centro Ciliospinale di budge é per la midriasi, Edinger-Westphal é per la miosi.

Domanda: l'integrazione in che consiste? La Collaterale Va sull'interneurone?PROF : Va sull'interneurone per modulare perché in effetti il segnale preponderante è il parasimpatico, è l'Edinger-Westphal. Il Kandel lo dice con chiarezza. È difficile che tu ti trovi in condizioni di buio totale. Durante la guida di notte ad esempio, è vero che si ha la visione sui fari ma girandosi a lato si ha anche una visione distinta quindi si ha un tono esteremamente mobile che viene giocato dagli interneuroni del Cilio-spinale con i neuroni pregangliari dell’ edinger-westphal. Noi vediamo sempre la sinapsi come un sistema di trasmissione pura. Questa è qualcosa che modifica ed elabora il segnale, diceva kandel "non è un fedele cantastorie ma è un sistema di interpretazione del segnale" ,quindi qualunque ganglio, qualunque centro sinaptico, come abbiamo visto nel midollo spinale, le lamine sono sempre una modificazione del segnale. Noi abbiamo, ad es, dei dolori che sopportiamo di più e dei dolori che anche se della stessa intensità non

sopportiamo e c'è sempre una forte deviazione psicologica che ti porta a provare piacere nel dolore. Tutto ciò è comprensibile solo in un contesto : capendo che il nostro é un sistema altamente di interazione, dove le interazioni sono soggettive da persona a persona. Fondamentalmente le nostre capacità del ganglio ciliare sono quelle di modulare tra due bilanciamenti, uno che tenderebbe a chiudere e uno ad aprire. Tant'è che nel sospetto trauma cranico al soggetto in strada metti la lampada a fessura perché quando la pupilla non si chiude vuol dire inevitabilmente che c'è un danno mesencefalico che può essere la frattura della base cranica , il clivo dell’occipitale. È per questo che il paziente spinale non deve essere toccato da personale non altamente qualificato. Infatti trasportarlo non è facile: la barella deve essere rigida e Va preservato il collo per evitare di accentuare i danni.

Questo è un discorso che avevamo già affrontato : le M sono i primi due strati, quindi avremo due vie distinte : la via M e la via P.La via Magni cellulare, per l'aspetto grossolano delle immagini e del movimento, le P per la visione Dettagliata. Queste vie iniziano alla retina e dentro questa abbiamo due canali separati ON e OFF e prosegue nel corpo genicolato. Quindi uno controlaterale M, due omolaterale, tre omolaterale P, quattro controlaterale P, cinque omolaterale P, sei controlaterale P.

“Non vi sbarruate come si dice in siciliano perché è più facile di quanto possa sembrare”

E’ un po’ per farvi vedere i citotipi. É uno strato sensitivo, le cortecce sensitive hanno il quarto strato, il granulare, molto sviluppato che è caratterizzato dal passaggio di una striscia orizzontale di sostanza bianca che la stria di Gennari. Per cui è una corteccia striata. Dunque questo 4 si divide in 4 A, 4 B, 4Cα e 4Cβ.

Le P soprattutto vanno al 4C β, qualcosa anche al 4A, ma in effetti la via fondamentale della P è il 4C β. Le M invece vanno al 4Cα.

Questi sono granuli chiamati anche cellule stellate con spine mentre le cellule d'uscita sono le piramidali. Le cellule d'entrata sono granuli cellule stellate. Una cosa interessante : alcune che hanno nei dendriti spine e ci sono cellule stellate che nei dendriti non hanno spine. Le spinose sono facilitatorie, quelle prive di spine sono inibitorie.All'interno dello strato 2 e 3abbiamo i cosiddetti BLOB che sono specifici per il colore e chi da le fibre ai BLOB? le fibre I, le interstriatali cioè quelle nel corpo genicolato. Ci sono delle strie che sono in mezzo agli strati magni cellulari e parvicellulari. Da queste strie cioè dagli interstrati a cui danno fibre collaterali sia le M, ma soprattutto le P nascono le fibre" I’Interstriatali Che vanno ai BLOB, che sono le 2, principalmente cellule stellate.

Quindi Abbiamo ancora una segregazione delle vie. Rifacciamo un momento a questo schema più generalizzato : Le P che arrivano alle 4Cβ poi vanno libere ai BLOB , le fibre M che arrivano al 4Cα vanno al 4B e il 4B dà sia al BLOB sia alle aree di ordine superiore. I BLOB danno alle aree di ordine superiore. Dalle 4C α e dalle 4C β andiamo alle piramidali del quinto strato e anche del sesto per riprogettare al follicolo superiore che riceve solo fibre dalla corteccia visiva e poi al quarto e infine al corpo genicolato. Possibile domanda : Quali sono le principali afferenze del corpo genicolato? Risposta: Non sono le cellule gangliari della retina ma È La corteccia visiva. Il talamo, perche quando parliamo di corpo genicolato laterale stiamo parlando del talamo, che proietta ad aree specifiche riceve da queste un

contingente di fibre uguale e contrario; cioè in fondo la corteccia interessata riproietta ai nuclei del talamo, dai quali sta ricevendo. In altri termini, se il lemnisco mediale proietta al nucleo ventro postero-laterale che noi sappiamo proiettare All' homunculus, questo riproietta al ventro posterò-laterale e dice basta! Perché è un sistema di servofreno, è un sistema di risoluzione spazio temporale del segnale, per ogni segnale. Come un flipper che a un certo va in tilt se arriva eccessivo segnale, non riesce a discernerlo quindi si avrà un sistema di "servofreno", comunque di selezione che consente di risolvere spazio temporalmente il segnale . Questo diventa fondamentale nella vista perché il sistema centro-periferia di inibizione così la descrive il kandel e così è. Serve comunque a migliorare il contrasto dell'immagine perché in ogni caso noi abbiamo una quantità di segnale che entra che non finisce mai però il sistema centro periferia non lo migliora, ma chi lo migliora veramente? La corteccia del corpo genicolato.

COLONNE CORTICALI : Tornando al sistema,la grande innovazione degli ultimo vent'anni di studi elettro-fisiologici della corteccia cerebrale si chiamano le colonne corticali. Qui noi abbiamo colonne corticali visive quindi andiamo a dire che nella corteccia visiva abbiamo delle zone colonnari all'interno delle quali sono presenti questi sistemi di informazione. E i BLOB alcune volte si trovano a cavallo di più colonne.

CAMPO RECETTORIALE CORTICALE : Sono circolari, sono punti di luce, macchie circolari di luce circondate da un'alone scuro CENTRO OFF ; macchie circolari di buio circondate da un alone Centro ON. Nei corpi

genicolati abbiamo macchie circolari quindi campo circolare. Nella corteccia agli strati 4 abbiamo circolari, negli strati superiori e inferiori allo strato 4 cambiamo il campo recettoriale che da circolare diventa lineare.Abbiamo introdotto quindi due concetti :Colonna corticale visiva dove abbiamo i modulini, i BLOB sono a cavallo di più colonne, negli strati superiori

e inferiori al 4 passiamo da campi circolari a lineari. Questi potranno essere: semplici o complessi.IMMAGINE: La C, osservate il campo circolare classico in A, macchia di luce e il campo verticale da quando da macchia passiamo a lineetta, a sbarra, e vi sta facendo vedere come passiamo a sbarra. Il sistema converge tutti i punti, la macchie circolari, che stanno su una stessa linea su una cellula quindi trasformano il campo da circolare in

lineare. Qua vi sta facendo vedere Tre campi circolari, puntiformi che son messi nella stessa linea e convergono in sinapsi sulla stessa cellula trasformando il campo da circolare a lineare. Vi ricordate le linee che scandiscono il monitor? Adesso stiamo convergendo prima siamo andati in divergenza, abbiamo smontato il campo visivo in n campo puntiforme. L'abbiamo mantenuto tale fino agli strati 4 c α, 4 C β e 4 B quando saliamo sopra, dove non ci sono i BLOB, o scendiamo noi abbiamo trasformato il campo da circolare in lineare con una squisita specializzazione: abbiamo una colonna che recepisce un solo asse

lineare, cioè non recepiamo tutti gli assi lineari in una colonna, ma una colonna recepisce un asse lineare,12-6 ad es se ci riferiamo alle lancette di un orologio. Abbiamo massima frequenza di scarica per l'asse verticale, aggiungendo altri assi non risponde. Infilando micro-elettrodi tangenzialmente in una colonna verticale registro (oggi abbiamo micro- elettrodi da 50 micron considerato che una colonna sono 200 - 300 micron di larghezza per quasi 1,8 mm di altezza, lo spessore della corteccia cerebrale) . Oggi si è capito che il problema per comprendere il centrale è capire come è organizzato nella sua corteccia e nelle connessioni fra le cortecce che si fa con la connetto mica.Quindi : se io vado da questa colonna a quella accanto intanto devo dire che ho la colonna di uguale orientamento del lato opposto perché io ho che abbiamo un campo visivo che viene da un lato e uno che viene dal lato opposto quindi avremo la colonna omolaterale e la colonna controlaterale altrimenti il punto B sulla corteccia non si crea, si crea a metà. E’

stato dimostrato iniettando un marcatore specifico della corteccia cerebrale all'interno di un bulbo oculare a poi andando a registrare il marcatore sulla corteccia.

Guardate tutti i trattini luminosi che si interpongono con quelli neri. Il trattino luminoso è quello dell'occhio in cui è stato messo il marcatore e quello nero è quello che viene dal lato opposto. Quindi avremo Colonne di dominanza e colonne di orientamento. queste ultime appartengono sia alla dominanza che al controlaterale. Dunque abbiamo un asse verticale omolaterale e un asse verticale contro .Spostandosi ancora quella colonna non risponderà più all'asse 6-12 ma all'1-7 perché si è inclinato di 5 gradi quindi 1-7 omolaterale , 1-7 controlaterale. poi due 8, questo ragazzi è il pennello di scansione di un radar che gira fino a compiere tutte le posizioni. Tutte le posizioni possibili saranno recepite da una serie di colonne corticali mettendo insieme quella che viene chiamata "ipercolonna" che si ha quando l'asse ha compiuto tutto il giro 360 gradi e comprende ogni colonna omolaterale. Quindi gioia mia ti sta ricostruendo l'immagine cioè questa bacchetta che gira avrà tutti i suoi punti bianchi e punti neri e quando ha finito il giro ha messo su un'immagine, i BLOB ti mettono il colore e l'immagine è ricostruita. Tutto ciò accade nella V1.

PERCORSO DELLE VIE M E P

In Fondo Abbiamo segregato due sistemi, separando il sistema M dal sistema P, intanto abbiamo così ricostruito l'immagine ed è un po’ quello che l’uomo ha fatto quando ha costruito un monitor, un sistema di trasmissione, ha riprodotto inconsciamente quello che lui ha.

IMMAGINE : Andiamo adesso dalla 17 alla 18 , la cosiddetta B1 alla B2 . Se andiamo a fare una colorazione con citocromo ossidasi di una sezione tangente che prenda sia la B1 sia la B2, cioè sia la 17 che la 18, scopriamo un risultato diverso perché nella 17 avremo una colorazione puntiforme (macchie scure intensamente colorate, i blob, e zone non colorate, interblob) se andiamo alla B2 avremo delle strisce di due tipi : spesse e sottili in più fra quelle sottili si

trova l'interstriscia (interstrip : strie pallide) Solo Nella V1 quindi troviamo le ipercolonne e comprendono sia le omo che controlaterali e tutto il giro e i BLOB, la cui dimensione è piu grande di quella della colonna, che sono in media a cavallo tra due, tre colonne e sono sparse e proiettano alle strisce. Allora siamo partiti dalla B1 e sto facendo i due pathway Perché fin a qui abbiamo riconosciuto il segnale, abbiamo ricostruito l'immagine ma studiando il tatto vi ho detto noi abbiamo una strada che ci serve alla utilizzazione del tatto integrato con la vista per la conoscenza stereo dell'oggetto e guidare poi il movimento, mentre l'altro è il riconoscimento" insula" , limbico, temporale quindi il temporale é riconoscimento, emozione, ricordo il parietale invece è fortemente meccanico, integrazione e guida del movimento. Accade che dalla V1 dovremmo seguire il segnale dopo per capire come si evolve e in effetti noi abbiamo due "pathway" fondamentali:

il dorsale ; quello temporo-parietale, principalmente parietale in quanto il temporale è solo una piccola parte ; serve x la location match cioè per la localizzazione dell'oggetto che voi state vedendo, infatti nella zona più blu dell'occipitale c'è location faceil ventrale ; si dice face matching che in generale è il riconoscimento.

le M sono 4 C α e 4 B ; le P invecee 4 C βLe 4 Cα vanno al 4 B, il 4 B va la BLOB ma contestualmente va ad altre aree infatti va alle strie spesse. Queste vanno alla medio-temporale, cioè alla parte alta verso la parte dorsale quindi dalle strie spesse vado all' MT ma la M può andare direttamente alla medio temporale (la M era localizzazione, oggetto in movimento); i BLOB vanno sia alle strie sottile sia alle interstrie, queste vanno alla V4 e la V4 va verso la infero- temporale.

Abbiamo segregato i due sistemi : dalla retina M e P, corpo genicolato, magnicellulari, parvi cellulari.Le Magnicellulari vanno alla 4 Cα, da qui vanno alla 4 B , dalla 4 B o entrano nel BLOB o vanno o alle strie spesso o alla medio temporale.

Invece le P vanno direttamente dalla 4 Cβ ai BLOB, i BLOB e interblob vanno alle strie sottili e alle interstrie.

PTI : temporale inferiore posteriore. la TIC é la temporale inferiore centrale. La TIA È la temporale inferiore anteriore andremo così al polo temporale anteriormente dove c'è poi l'uncus e l’amigdala. Il riconoscimento Dell' oggetto , il piacere o il disgusto. La vista è fondamentale x le nostre reazioni emotive.Osservando sopra : ancora più affascinante. MT poi parietale inferiore 7A ( AREE 5 E 7 : VISUOMOTORIA ) è location e c’è una cosa bella. P prevalentemente coni M bastoncelli ma ci sono anche coni. Il discorso è che la vista a colori è dettagliata . P non è coni ma è più idoneo a veicolarmi un segnali di coni perché hanno una alta risoluzione temporale. Le M invece non riescono a prendere il segnale preciso dei coni perché sono veloci ma hanno una bassa risoluzione. Se sono di sfuggita la vedo la maglia rossa della signorina ma non la analizzo. La vedo quando mi fermo e foveo. Quindi qua sotto nelle scure sottili ho prevalentemente colori , nelle interstrip invece ho anche profondità di campo e un po’ di location. Qui ( dorsale ) invece avete profondità e localizzazione del movimento. Le due vie però non sono segregate fino in fondo. C’è connessione :

i blob danno sia alle M che alle P Poi le connessione a MT e fra V4 IT (inferotemporale) ci sono

C’è una cosa importante : se noi con un esperimento selettivamente a livello genicolato interrompo le P il danno a livello corticale interessa il 50 % delle fibre ; la scarica c’è e i due pathway funzionano. se interrompo le M vedo una pesante riduzione. Scompare il dorsale e il ventrale ne risente parecchio.

Quindi la caratteristica nostra è la visione discriminata in movimento. Se guardo lui che si sta spostando io lo continuo a discriminare quindi non dobbiamo sottovalutare le M. Sono importanti entrambi.

Domanda di un ragazzo : Quindi non è più come nel genicolato , 4 strati per le X ?

Prof : no , nelle corteccia tutto va a confluire nelle colonne. La maggior parte delle cellule gangliari P sono nella fovea. Le M nelle altre aree. Le M maggiore convergenza dalla retina ti sono sufficiente due strati , le P minore convergenza 4 strati ma maggiore risoluzione ma poi convergenza a livello corticale.

In questa immagine è facile riassumere :

Il recettore è fotocettore-bipolare , è un’unità funzionale recettoriale, il neurone gangliare diventa il secondo neurone poi il terzo neurone è il genicolo-calcarino. M e P le due segregazioni che mantenete nei primi 2 strati M più 4 P , poi dal genicolato per la p a 4Cβ m 4Cα e da li al 4b; dal 4b strie spesse dorsale mentre blob e interblob danno alle interstie e alle sottili scure queste vanno poi alla V2 alla temporale inferiore posteriore centrale e anteriore Ventrale. Anteriore, siamo pienamente adiacenti al lobo limbico piena zona dell’uncus e paramigdaloidea. L’amigdala è un nucleo fondamentale nel riconoscimento e nelle reazioni emozionali all’oggetto. Le due vie M e P sono interconnesse in fondo dai Blob. La V3 è molto connessa con V2. Ormai vengono considerate entrambe V2.

C’è una cosa che dovete sapere : in quella zona ventrale ,quando noi diciamo face matching, là Kandel è fortemente influenzato dagli studi di Rafi Malach degli inizi del 2000. Esistono aree molto grandi nella IT per il riconoscimento delle facce , poi aree per la visione degli edifici ,building map, e poi per i paesaggi. Questo è il LOOK OUT. Poi c’è l’area del LOOK IN , guarda dentro, vuol dire più che altro immaginare i propri visceri , dire ho un senso di pienezza allo stomaco , non respiro bene e si accendono delle aree nelle quali noi visivamente immaginiamo i nostri visceri.

Poi Rafi ha dimostrato che il dorsale oltre a dare location e profondità di campo è coinvolto nel riconoscimento degli oggetti meccanicamente , manualmente. Lui ha usato molto il film IL BELLO IL BRUTTO E IL CATTIVO e questo film viene proiettato attraverso sistema di specchio. Mi ha mandato 3 mesi fa una RMN. Oggi c’è un monitorino costruito in maniera tale che il paziente sperimentalmente sotto possa vedere il film senza questo sistema di specchi e quindi in una posizione più rilassata per la testa. Faceva vedere quando l’attore lanciava il dollaro e quello lo piglia con la mano si accende l’area della mano. Quando vede smontare il tamburo della pistola , si accende la mano. Qua c’è poi la storia dei neuroni a specchio , in ogni caso lui da al dorsale un’importanza nel riconoscimento.

Questa storia dei NEURONI A SPECCHIO è importante nella postura. Pert esempio hanno fatto vedere una pallina che batte di fronte ad un muro e una persona che tiene la pallina. Ad un certo punto si toglie la persona e il muro , la pallina si muove da sola, c’è una massima accensione del flocculo nodulo . non ti orizzonti più , non si ha piu la percezione del movimento, dell’accelerazione e della contestualità e hanno visto come è importante che l’uomo che veda un’azione si identifichi con il soggetto che la compie e vediamo un’accensione di quelle aree.

Conclude dicendo di guardare i rapporti del talamo di modo tale da partire l’indomani direttamente con i circuiti.

Sara Calabrese