Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 1 Assemblea Generale delle scuole aderenti al Progetto...

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Assemblea Generale delle scuole aderenti al

Progetto F.A.R.O.

Palermo, 18 novembre 2008

Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it

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Valutazione e qualità delle azioni di istruzione e di formazione: una sfida

europea per il XXI secolo

Palermo, 18 novembre 2008

CAF

Common Assessment Framework

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Il modello F.A.R.O. Approccio olistico all’autoanalisi Attenzione a tutti gli aspetti dell’organizzazione nel duplice versante dei processi e dei risultati Ponderazione dei dati Rapporto di scuola (lettura ragionata e condivisa)/Rapporto dir rete Progetto di qualificazione Riorientamento dell’azione complessiva in dimensione europea

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La struttura del CAF – I criteri

1. Leadership

3. Personale

2. Politiche e strategie 4. Partnership e

risorse

5. Processi

Fattori abilitanti (Cosa si fa/come si fa)

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La struttura del CAF – I criteri

6. Cittadini/utenti

7. Personale

8. Società

9. Performance chiave

Risultati ottenuti

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Dall’O.d.g. della Commissione europea del 3 luglio 2008

Un processo sistematico e ciclico di autovalutazione può efficacemente aiutare le scuole a indirizzare il cambiamento.

Le scuole dovrebbero evolvere in “Comunità di apprendimento”.

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O.d.g. della Commissione europea - 3 luglio 2008

Concentrarsi sulle competenze

Ridurre l‘abbandono prematuro degli studi (APS)

Favorire l’istruzione prescolare Valorizzare gli approcci

personalizzati all’apprendimento

Garantire una elevata qualità dell’appren-dimento

Garantire un sostegno agli allievi con esigenze specifiche

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Il processo di Bologna

19 giugno 1999: 29 ministri europei dell’educazione superiore riunitisi a Bologna si sonoimpegnati a creare loSpazio Europeo dell’Istruzione Superioreentro il 2010

Lo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore non è limitato all’UE ma abbraccia tutta la regione Europea

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Il processo di Bologna

• Incontri biennali dei Ministri per valutare i risultati, stabilire priorità intermedie, integrare gliobiettivi:

Bologna 1999 Praga 2001 Berlino 2003 Bergen 2005 Londra 2007 Leuven 2009

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Indicatori europei sulla qualità dell’istruzione scolastica - (Relazione del maggio 2000)

Le sfide

• La sfida del sapere• La sfida della decentralizzazione• La sfida delle risorse• La sfida dell’integrazione sociale• La sfida dei dati e della comparabilità

Le sfide

• La sfida del sapere• La sfida della decentralizzazione• La sfida delle risorse• La sfida dell’integrazione sociale• La sfida dei dati e della comparabilità

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I settori valutati in ambito europeo: 16 indicatori (Relazione del maggio 2000)

Livello raggiunto nei settori delle matematiche, della lettura, delle scienze, delle tecnologie, delle lingue straniere, delle capacità ad imparare e dell’educazione civica

Livello raggiunto nei settori delle matematiche, della lettura, delle scienze, delle tecnologie, delle lingue straniere, delle capacità ad imparare e dell’educazione civica

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I settori valutati in ambito europeo: 16 indicatori - (Relazione del maggio 2000)

Riuscita e transizione negli studi

Scolarizzazione nell’insegnamento superiore

Valutazione dell’Istituzione scolastica

Riuscita e transizione negli studi

Scolarizzazione nell’insegnamento superiore

Valutazione dell’Istituzione scolastica

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I settori valutati in ambito europeo: 16 indicatori (Relazione del maggio 2000)

Partecipazione degli operatori e dei genitori ai sistemi scolastici

Istruzione e formazione degli insegnanti

Partecipazione degli operatori e dei genitori ai sistemi scolastici

Istruzione e formazione degli insegnanti

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I settori valutati in ambito europeo: 16 indicatori (Relazione del maggio 2000)

• Percentuale di frequenza della scuola pre-primaria• Risorse e strutture: numero di studenti per pc• Spese per studente

• Percentuale di frequenza della scuola pre-primaria• Risorse e strutture: numero di studenti per pc• Spese per studente

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Scuola Europa 2010: laboratori per le competenze chiave

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Scuola Europa 2010Ambiti del progetto

Comunicazionewww.programmallp.it/scuolaeuropa2010

Percorsi di sperimentazione

Percorsi di formazione

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Scuola Europa 2010

Laboratori per le competenze trasversali

Percorsi di sperimentazione a livello locale, regionale e nazionale

Scuola come luogo di formazione iniziale del cittadino

Acquisizione delle competenze chiave e in particolare di quelle trasversali

Acquisizione di conoscenze,

abilità e competenze

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Dalla complessità della vita sociale comunitaria

al cambiamento nell’ambito dell’istruzione

Dai processi di assimilazione e di apprendimento delle conoscenze a quelli di rielaborazione delle conoscenze in situazione concreta.

Verso un sistema di istruzione a dimensione europea correlato alla complessità della società contemporanea.

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Linee di tendenza per una dimensione europea dell’istruzione

Considerare l’istruzione come “iniziale” e mai conclusiva (percorsi di istruzione come strumenti per sviluppare altre competenze)

Sviluppare le competenze chiave

Considerare lo svantaggio sociale ed educativo: compensazione/sostegno/recupero

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Key competencies

hanno duplice valenza (rendono la

persona capace di interagire con gli altri/concorrono alla elevazione del livello di istruzione della società

valide per tutti e non per un settore specifico

servono ad alimentare l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e ad affrontare novità e cambiamenti di stato sia in ambito personale/sociale sia in ambito lavorativo.  

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Le otto competenze chiave

comunicazione nella madrelingua

comunicazione nelle linguestraniere

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

competenza digitale

imparare a imparare

competenze sociali e civiche spirito di iniziativa e

imprenditorialità consapevolezza ed espressione culturale

In rosso, le competenze trasversali

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EQF

European Qualifications Framework

Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 23 aprile 2008

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a) Qualifica

b) Sistema nazionale di qualifiche

d) Settore

e) Organizzazione settoriale internazionale

f) Risultati dell’apprendimento

g) Conoscenze

c) Quadro nazionale di qualifiche

i) Competenzeh) Abilità

EQF (All. 1) - Per una definizione condivisa a livello comunitario

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(EQF) Definizioni

Conoscenze

Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento

Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio

Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche

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(EQF) Definizioni

Abilità

Indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi.

Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendentil'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti)

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(EQF) Definizioni

Competenze

Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale.

Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

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Finalità specifiche della dimensione europea dell’istruzione

Promuovere la capacità di elaborare metodi

Creare situazioni formative di tipo modulare

Favorire autonomia di pensiero

Costruire saperi

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Cosa chiede l’Europa al sistema di istruzione

La formazione di cittadini in grado di governare la complessità delle situazioni ed i cambiamenti.

Il passaggio da un apprendimento basato su acquisizione di conoscenze ad una formazione che presta attenzione a conoscenze, abilità e competenze strutturate in standard definiti.

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“Davanti alle classi”.

Da un racconto di Abraham Yehoshua

Insegno matematica in due terze della sezione letteraria. Alcuni studenti che volevano evitare la matematica sono caduti nella rete, sono stati costretti a sedermi di fronte per risolvere esercizi e rispondere a domande. No, non hanno mai cercato di farmi ammattire, però in classe c’è sempre stato un brusio sommesso e agitato, un ininterrotto bisbigliare di calcoli.

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Siccome ero un insegnante nuovo e giovane, le mie lezioni erano alle ultime ore. Ricevevo una classe appesantita, mezza svenuta, quasi tutta di ragazze, che appoggiavano i seni sui banchi e mi fissavano con occhi stanchi, sofferenti. I pochi ragazzi, deboli e occhialuti, prigionieri del gruppo delle femmine, estraevano temperini aguzzi e durante la lezione incidevano ogni cosa che capitava loro sotto mano … Non si può dire che non studiassero matematica. In genere non disturbavano, ma non mostravano mai entusiasmo nella soluzione degli esercizi …

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Qualche minuto dopo il mio ingresso in aula faceva il suo ingresso anche il sole, di là dalla finestra. I raggi di luce mi colpivano dritto negli occhi. Era voluto, evidentemente: avevo chiesto alla presidenza che mettessero delle tende ma non sin erano trovati i fondi. Che assurdità. In sala professori si ammucchiavano centinaia di scatole di gessi. Avrei potuto farne un commercio, senza che se accorgesse nessuno. Sono in piedi davanti alla classe e piano piano il sole mi incrocia negli occhi. … Sono abbagliato. Traccio numeri sbilenchi, faccio errori in espressioni di pochi termini.

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Allora in aula si fa silenzio, una ragazza si scuote dal suo giaciglio e fa notare l’errore. Alle volte si sentivano risa soffocate, un godimento irrefrenabile … Ma quel loro godimento si dirigeva invano verso di me, si muoveva in uno spazio vuoto. Avevano senza dubbio sogni, desideri, ma io ero lì, ritto al di là del fiume, sull’altra sponda, accanto alla lavagna … con gli occhi pieni di sole. E durante gli esami, quando tutta la classe si affanna in silenzio a risolvere un problema estremamente semplice, mi capita di sentire un’oppressione al petto … Mi rannicchio … La testa fra le mani, ripenso d’un tratto alla mia amata …

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Abraham Yehoshua, Tutti i racconti ( Tre giorni e un bambino, “Davanti alle classi”), Einaudi