Montezemolo 4 giugno 2011

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Prendere la parolaCome le persone con HFA/Asperger hanno riformulato il discorso sulle disabilità relazionali

enrico.valtellina@unibg.itMontezemolo 4 giugno 2011

Pedagogia specialeModelli della disabilitàDisability studies

Disability studiesNothing about us without usOliver, Finkelstein, Barnes, ShakespeareModello sociale contro modello medico e visione della disabilità come tragedia personaleDisability/ImpairmentLa disabilità è un vincolo all’espressione individuale generata da un’organizzazione abilista del socialeDisability Studies e AS

Disability discourse

Judy Singer

“Why can’t you be normal for once in your life?”: from a problem with no name to the emergence of a new category of difference .

Dalla classificazione medica di sindrome di Asperger all’individuazione sociale come neurodiversità

Ian Hacking

Collège de France 2004

Human kinds

Come chi è soggetto ad un discorso può contribuire a ridefinirne i caratteri.

Una novità assoluta, l’autopatografia identitaria

Temple Grandin

Temple Grandin

I filmErrol MorrisStairway to heaven

Donna Williams

Nobody nowhereSomebody somewheree altri

http://www.donnawilliams.net/

Daniel Tammet

Il mestiere del Savant

Born in a blue dayEmbracing the Wide Sky

Tito Mukhopadhyay

Marc Segar

Guida alla sopravvivenza per persone con sindrome di AspergerLEM edizioni

In Italia

Lapo Marini

Nella BollaCome si vive con l’autismo

Considerazioni conclusive

• La percezione sociale dell’autismo/asperger è effettivamente condizionata dall’autorappresentazione delle persone che hanno raccontato la propria storia e la propria sensibilità• Rappresentazione talvolta apologetica, sempre positiva• Rischio di veicolare le differenze in stereotipi (Rain man)• Ciascuno è caso a sé• Impossibile generalizzare le esperienze e i rimedi• Natura problematica di una soggettività collettiva il cui piano identitario è la divergenza comportamentale, “neurodiversità” è un luogo di inscrizione eventuale e aleatorio.

E per non essere da meno…

Dall’università di massa all’università per tuttiEnrico Valtellina

Il tempo della degenerazioneTracce per un’archeologia della neurodiversità

enrico.valtellina@unibg.it